Musica nei Castelli - Trentino Cultura
Musica nei Castelli - Trentino Cultura
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T U T T O Q U E L L O C H E F A . . .<br />
NEI CASTELLI<br />
DEL TRENTINO<br />
Provincia Autonoma di Trento<br />
Assessorato alla <strong>Cultura</strong><br />
Servizio Attività <strong>Cultura</strong>li<br />
Museo Castello del Buonconsiglio<br />
Supplemento PUBBLI-<br />
REDAZIONALE di filÒ<br />
Periodico mensile<br />
Anno VI - n. 6<br />
GIUGNO 2003<br />
Sped. in abb. post.<br />
Pubbl. 45% Aut. D.C.I. PD<br />
Copia Omaggio<br />
Art. 2. comma 20/b<br />
Legge 662/96 D.C.I. PD<br />
Taxe Perçue<br />
Tassa Riscossa<br />
6
Hanno riposato<br />
per un intero inverno,<br />
tra neve e cieli tersi.<br />
Ora sono pronti:<br />
i <strong>Castelli</strong> del <strong>Trentino</strong> aprono<br />
le porte alla cultura e<br />
riempiono le sale, come accadeva secoli fa, di voci<br />
e di suoni. Si fanno teatro, foyer e porta d’ingresso<br />
per entrare in una dimensione diversa,<br />
ora mondana, ora turistica, ora storica. È così<br />
che, come accade da alcuni<br />
anni a questa parte,<br />
quello che è un patrimoniomonumenta-<br />
le tanto ammirato e<br />
tanto specifico del<br />
<strong>Trentino</strong> diventa uno<br />
degli eventi più prestigiosi<br />
dell’estate.<br />
Sono loro i veri protagonisti<br />
della<br />
stagione: trasformandosi<br />
in preziosi<br />
contenitori<br />
per un carnet<br />
di appuntamenti<br />
d’arte di grande<br />
respiro, gli antichi manieri<br />
si offrono ai visitatori<br />
in tutta la loro<br />
bellezza, con la solennità<br />
di sale e saloni, l’intimità<br />
segreta di corti nascoste, la magnificenza<br />
di paesaggi singolari.<br />
Un viaggio da vivere all’ombra del passato,<br />
questo itinerario che sembra idealmente<br />
guidato dalla signora delle arti: la musica.<br />
La musica introduce infatti il primo,<br />
In <strong>Trentino</strong><br />
tra arte, musica e storia<br />
grande evento dell’estate trentina, la mostra di<br />
pianoforti antichi dal titolo “Rifiorir d’antichi suoni.<br />
Tre secoli di pianoforti” che debutta al Castello del<br />
Buonconsiglio: evento unico nel suo genere, è<br />
una completa e dettagliata esposizione di questi<br />
strumenti a corda, che dal 1700 ad oggi rappresentano<br />
il simbolo stesso della più classica delle<br />
arti. Sempre la musica è la protagonista, di<br />
“<strong>Musica</strong> <strong>nei</strong> <strong>Castelli</strong>”, rassegna<br />
di esecutori di diversa<br />
nazionalità ed estrazione,<br />
che presentano, tra luglio<br />
ed agosto, raffinate esecuzioni<br />
di brani del repertorio<br />
classico di<br />
musica da<br />
camera, etnica<br />
o jazz,<br />
il tutto inserito<br />
nel<br />
più suggestivo degli<br />
scenari: la sala dall’acustica<br />
perfetta di<br />
Castel Stenico ed il<br />
porticato di Castel<br />
Thun. Ancora la musica,<br />
infine, accompagna e accende<br />
di suoni il<br />
percorso nel passato<br />
de “Il Gioco<br />
dei <strong>Castelli</strong>”, rievocazionistoriche<br />
che introducono<br />
lo<br />
spettatore <strong>nei</strong><br />
meandri dei più bei manieri<br />
del <strong>Trentino</strong>, un viaggio a ritroso<br />
nella storia e nelle usanze<br />
del Medioevo. L’evento si<br />
struttura in quattro episodi<br />
FOTO ZOTTA
principali, che si svolgono tra<br />
Castel Stenico e Castel Beseno,<br />
patrimonio pubblico, a cui si<br />
affiancano appuntamenti apparentemente<br />
minori, che permettono<br />
tuttavia di visitare i<br />
<strong>Castelli</strong> di Altaguarda, Arco,<br />
Avio, Corno e Pietra, piccoli<br />
gioielli di proprietà privata o<br />
comunale non sempre accessibili,<br />
o quelli di Drena, Ivano e<br />
Pergine, aperti per l’occasione<br />
a mostre d’arte.<br />
Sale affrescate,<br />
parchi e giardini<br />
sono la scenografia della<br />
stagione culturale trentina.<br />
Ma non è tutto,<br />
poiché altre rocche<br />
aprono le loro<br />
porte al passato,<br />
con gli spettacoli<br />
organizzati per celebrare i<br />
350 anni dalla morte di Paris<br />
Lodron, Arcivescovo di Salisburgo<br />
che ebbe i natali nel Castello<br />
di Noarna.<br />
Proprio questa fortezza, accanto<br />
a Castel S. Giovanni, Castel<br />
Romano e Palazzo Lodron, fa<br />
da sfondo alla rassegna “Paris<br />
Lodron Dal <strong>Trentino</strong> all’Europa”, ulteriore<br />
episodio per conoscere<br />
la provincia e la sua storia attraverso<br />
le testimonianze dirette<br />
lasciate dall’architettura<br />
e dall’arte. E se gli<br />
appuntamenti di quest’ultimo<br />
evento non si<br />
esauriscono con l’estate,<br />
ma si prolungano fino a<br />
metà dicembre, è comunque<br />
con la chiusura della<br />
rassegna del Buonconsiglio,<br />
il 19 ottobre, che<br />
idealmente termina<br />
per il 2003 questa intensa<br />
attività culturale,<br />
che vede l’intera<br />
provincia di Trento<br />
impegnata nel progetto<br />
di valorizzazione<br />
del suo territorio.<br />
Ci sono percorsi che raccontano meglio di altri la storia di una terra: sono i segni che le sue genti hanno lasciato<br />
con la loro esperienza concreta, lasciando in eredità un patrimonio da salvaguardare, conoscere e valorizzare e<br />
tradizione da reinterpretare quotidianamente affrontando le inattese e intriganti sfide della contempora<strong>nei</strong>tà. “Nei<br />
<strong>Castelli</strong> del <strong>Trentino</strong>” si pone proprio quest’ambito: ambizioso, certo, ma sicuramente non sproporzionato rispetto<br />
al pregio e al prestigio dei tanti monumenti d’arte presenti sul nostro territorio. Il <strong>Trentino</strong> è terra ricca di suggestioni:<br />
quale suggestione migliore, dunque, di quella di far rivivere e comunicare i luoghi che sono stati teatro<br />
della storia e della cultura del <strong>Trentino</strong>? Ecco che il Castello del Buonconsiglio, Castel Stenico, Castel Thun e Castel<br />
Beseno nell’aprire in maniera nuova le loro porte, insieme con altre rocche che arricchiscono la nostra provincia,<br />
possono offrire uno sguardo inedito a quanti vorranno cogliere l’occasione proposta da questo importante progetto<br />
culturale. Tra mostre ed esposizioni originali, rievocazioni e concerti, danze antiche e scorci storici il programma<br />
culturale dell’estate propone un percorso per conoscere il <strong>Trentino</strong> dall’interno, attraverso il gioco narrativo<br />
offerto dagli innumerevoli castelli sparsi sul territorio trentino. Entrare nelle dimore che per lungo tempo sono<br />
rimaste appannaggio esclusivo della nobiltà, vedere attraverso gli occhi della magnificenza, scoprire l’armonia nascosta<br />
di fortezze e castelli: il viaggio estivo che il <strong>Trentino</strong> propone è un’avventura nel suo passato alla riscoperta delle<br />
radici della sua identità; un percorso da compiere a braccetto con l’arte, di cui innumerevoli preziose mani hanno riempito<br />
il patrimonio architettonico locale. Un patrimonio che in questa stagione si esprime con sguardi rimasti finora inediti<br />
che vanno di là dei castelli più noti. Accanto ai gioielli di proprietà della Provincia, infatti, anche alcune dimore private<br />
hanno accettato di arricchire la proposta dando la possibilità al visitatore di conoscere ulteriormente lo straordinario<br />
patrimonio storico e artistico del <strong>Trentino</strong>, al di fuori di quello che è già il suo ricco percorso ufficiale. Il risultato,<br />
grazie alla disponibilità di quanto hanno concorso a rendere possibile questo Progetto, contribuendo a creare in sinergia<br />
un carnet mai così ricco, è qualcosa d’ancora più prezioso: un viaggio <strong>nei</strong> luoghi, ma anche nella storia e nella cultura,<br />
che si apre al piacere della conoscenza e alla leggerezza del divertimento. È con questa importante consapevolezza<br />
che salutiamo quanti vorranno vivere un’esperienza unica: i numerosi turisti<br />
che sempre più dimostrano di apprezzare e conoscere la provincia di Trento, ma anche<br />
i suoi cittadini, fedeli estimatori di una terra che ha sempre molto da narrare.<br />
L’Assessore alla <strong>Cultura</strong> della PAT<br />
Claudio Molinari<br />
Nei <strong>Castelli</strong> del <strong>Trentino</strong> è un progetto di turismo culturale curato dall’Assessorato alla <strong>Cultura</strong> - Servizio Attività <strong>Cultura</strong>li e dal Museo Castello deI<br />
Buonconsiglio, in collaborazione con <strong>Trentino</strong> SpA ed i Comuni di Arco, Avio, Calliano, Drena, Villa Lagarina, Isera, Pieve di Bono, Stenico, Besenello,<br />
Bondone, Ton, Nogaredo, Bresimo ed i proprietari dei <strong>Castelli</strong> di Pergine, Ivano, Pietra, Noarna e di Palazzo Lodron.<br />
Gli eventi potranno subire modifiche <strong>nei</strong> programmi, dovuti alle condizioni atmosferiche. Si consiglia sempre di richiedere le relative conferme ai<br />
numeri di Info indicati. Ideazione grafica ed impaginazione: Polaris Edizioni - Santa Giustina (BL) - Tel. 0437 858465 Fax 0437 888826.
castello del buonconsiglio, la residenza principesca<br />
Rifiorir d’antichi suoni.<br />
Tre secoli di pianoforti<br />
Come un gioco di scatole cinesi, il Castello del Buonconsiglio svela<br />
soltanto una alla volta le sue molteplici anime, ed è proprio quando<br />
si pensa di averne finalmente inquadrato gli stili e le epoche<br />
che si alternano tra un padiglione e una scala, tra un giardino e<br />
una torre, che la residenza si prepara a stupire di nuovo, rifug-<br />
gendo da facili classificazioni. Notizie della sua importanza risalgono<br />
addietro nel tempo almeno fino al 1255, quando il Castello<br />
del Buonconsiglio è già la sede d’eccellenza dei Principi<br />
Vescovi di Trento: ma le sue origini sono sicuramente più antiche,<br />
e la dedizione che i suoi ospiti vi misero <strong>nei</strong> secoli per farne una<br />
sintesi di fasto e di arte, consegnano oggi davanti agli occhi dei visitatori<br />
un capolavoro sempre pronto a svelare nuove prospettive,<br />
nuovi angoli pieni di pregio, nuovi paesaggi sino a un istante prima<br />
nascosti. È il pennello celebre di Albrecht Dürer a conservare una delle<br />
più famose cartoline d’epoca del Castello del Buonconsiglio: un suo<br />
acquerello datato 1494 ferma nel tempo l’immagine della fortezza, la<br />
cui fondazione, secondo le fonti, risale alla prima metà del XIII secolo<br />
come presidio imperiale. Situato in posizione dominante rispetto alla città,<br />
il complesso di bastioni e corpi di fabbrica diversa si svela dietro<br />
un’imponente cinta muraria: alla mole severa delle mura difensive si oppone<br />
il disegno delicato delle aiuole del giardino all’italiana.<br />
Le severe vestigia del Medioevo, guardate a vista dall’alta torre circolare<br />
detta d’Augusto, si mescolano agli inserti gotici dal sapore veneziano,<br />
come la loggia che orna il corpo di Castelvecchio.<br />
A questo nucleo, cui si accede dalla corte medievale, fa da contraltare la<br />
silhouette rinascimentale dell’adiacente Magno Palazzo, che porta la<br />
firma - solenne e potente - del Cardinale umanista Bernardo Clesio.<br />
Grandi maestri del Rinascimento hanno lasciato loro opere nelle stanze<br />
di questo corpo: Gerolamo Romanino, Dosso Dossi, Marcello Fogolino<br />
e Zaccaria Zacchi, chiamati a raccolta dalla lungimirante passione artistica<br />
di Bernardo Clesio. Tra i tesori conservati nel Castello del Buonconsiglio<br />
merita almeno una menzione il celebre Ciclo dei Mesi: uno<br />
fra i più importanti affreschi del Gotico Internazionale, che decora<br />
l’interno della Torre Aquila, all’estremità meridionale del complesso.<br />
Nel 1803, declinato il Principato Vescovile, il Castello divenne<br />
caserma austriaca: tra le sue mura, l’esecuzione degli irredentisti<br />
italiani Cesare Battisti, Damiano Chiesa e Fabio Filzi. Museo<br />
Nazionale dal 1924, il Castello appartiene dal 1973 alla<br />
Provincia Autonoma di Trento, ed è divenuto un centro di<br />
cultura di primo piano nel panorama internazionale.<br />
È considerato il re<br />
degli strumenti musicali,<br />
eppure è il più giovane,<br />
con soli tre secoli di storia,<br />
rispetto agli archi e ai fiati.<br />
Mozart lo volle sperimentare<br />
per la sua sinfonia “Parigina”,<br />
Beethoven gli regalò la profondità<br />
delle sue meditazioni<br />
a solo, Chopin lo lanciò nell’Olimpo<br />
dei simboli della cultura<br />
di marca occidentale: i più grandi<br />
compositori ne furono conquistati,<br />
e l’emozione continua, senza<br />
soluzioni, dall’epoca classica<br />
fino ai nostri giorni.<br />
Così il pianoforte si è conquistato,<br />
dalla sua prima comparizione<br />
fiorentina agli inizi del<br />
‘700, figlio di una meccanica rivoluzionaria<br />
e della genialità<br />
del padovano Bartolomeo Cristofori,<br />
un ruolo assoluto nel<br />
panorama della musica.<br />
Un primato che mantiene a dispetto<br />
del tempo che trascorre,<br />
e che diventa il tema dominante<br />
della mostra evento ospitata<br />
per l’estate nelle sale del Castello<br />
del Buonconsiglio.
Uno scrigno<br />
di musica e di arte<br />
si offre agli occhi<br />
dei visitatori.<br />
In quello che è ormai riconosciuto<br />
come un laboratorio<br />
della cultura tra i<br />
più vivaci del <strong>Trentino</strong>,<br />
la stagione estiva si dà<br />
un argomento intorno<br />
al quale tessere un intero<br />
e folto programma<br />
di appuntamenti: concerti,<br />
lezioni-concerto,<br />
visite guidate, laboratori,<br />
convegni, guide all’ascolto<br />
saranno il supporto<br />
artistico che correrà sulla falsariga<br />
della mostra, che aprirà<br />
i battenti il 21 giugno per chiuderli<br />
il 19 ottobre.<br />
Così “Rifiorir d’antichi suoni. Tre<br />
secoli di pianoforti”, questo il tito-<br />
lo dell’esposizione, proporrà al<br />
pubblico un inedito viaggio attraverso<br />
evoluzioni, sperimentazioni<br />
e lussi dello strumento<br />
simbolo della cultura musicale<br />
europea.<br />
Pianoforti non soltanto come<br />
principi della musica, dunque,<br />
ma anche come testimoni privilegiati<br />
nello sviluppo dell’arte del<br />
mobile: campo di prova per intagli<br />
e dettagli, protagonisti assoluti<br />
di salotti e mondanità, di<br />
incontri nell’intimità domestica<br />
e di popolose sale da concerto.<br />
Allestita grazie alla collaborazione<br />
con il Museo del pianoforte<br />
antico di Ala, l’esposizione<br />
proposta al Castello del<br />
Buonconsiglio costituirà la più<br />
Convegno Internazionale<br />
“Tre secoli di pianoforte”<br />
grande e articolata rassegna di pianoforti<br />
antichi mai realizzata: gli<br />
oltre cinquanta pianoforti in<br />
mostra, provenienti anche da<br />
importanti collezioni europee,<br />
Sarà il Convegno Internazionale “Tre secoli di pianoforte” ad<br />
aprire la rassegna che il Castello del Buonconsiglio dedica al<br />
pianoforte antico, un percorso attraverso la storia e l’evoluzione<br />
dello strumento la cui nascita ha segnato una svolta nell’universo<br />
musicale, tanto noto quanto complesso, che va<br />
ascoltato e compreso nella molteplicità dei suoi aspetti e delle<br />
sue potenzialità.<br />
In questo contesto, il Convegno - che avrà luogo nella Sala Falconetto<br />
del Municipio di Trento il 21 giugno a partire dalle ore<br />
9 - costituisce una delle tappe di aggiornamento della ricerca<br />
sui diversi aspetti storici ed organologici del pianoforte tra il<br />
XVIII ed il XIX secolo, riunendo alcuni dei più insigni studiosi<br />
europei ed americani in campo musicale.<br />
Didatti, conservatori di musei di strumenti musicali, collezionisti,<br />
musicologi, restauratori ed esecutori introdurranno alla scoperta di<br />
un mondo che non è fatto solo di note, illustrando i molteplici risvolti<br />
che caratterizzano l’evoluzione, musicale e tecnologica, dell’invenzione<br />
del Cristofori. In mattinata gli interventi spazieranno da resoconti<br />
storici a inquadramenti dello stato attuale della ricerca in determinati<br />
ambiti geografici come Francia, Germania e Spagna.<br />
Le relazioni del pomeriggio andranno a toccare invece argomenti<br />
particolari quali le forme ed il significato storico-musicale degli<br />
strumenti combinati (clavicembalo/pianoforte, organo/pianoforte);<br />
la storia, la tecnica e i materiali per la costruzione degli strumenti<br />
a tastiera antichi, tra tradizione ed innovazione.<br />
Infine, una tavola rotonda sul tema “Le collezioni private di antichi<br />
strumenti a tastiera” chiuderà questa giornata dedicata al<br />
più affascinante degli strumenti musicali.
offriranno la possibilità<br />
di un’inedita visione<br />
d’insieme sull’evoluzione<br />
dello stile, del gusto<br />
e della tecnica di<br />
questo strumento.<br />
Tante le rarità e le curiosità<br />
che, con il gusto prezioso<br />
di una wunderkammer,<br />
“Rifiorir d’antichi<br />
suoni” accoglie<br />
nel percorso espositivo,<br />
PER SAPERNE DI PIU’<br />
dando spazio anche agli scherzi<br />
tecnologici sperimentati in<br />
tre secoli di storia pianistica:<br />
ecco, dunque, accanto alle creazioni<br />
dei più famosi artigiani<br />
europei del Settecento<br />
e dell’Ottocento,<br />
anche un<br />
“pianino” viennese<br />
da viaggio dell’epoca<br />
di Mozart e persino<br />
un ardito pianoforte<br />
a piramide,<br />
di confezione sempre<br />
viennese.<br />
Per gli appassionati<br />
non mancano le<br />
chicche storiche:<br />
l’esposizione comprende<br />
anche il<br />
pianoforte sul quale<br />
ha suonato Franz<br />
Liszt a Bayreuth,<br />
tutti i modelli di pianoforte<br />
Pleyel conosciuti da Chopin e<br />
persino il pianoforte a quattro<br />
tasti che Richard Wagner fece<br />
costruire per la messa in scena<br />
del suo “Parsifal”.<br />
Tante sono, insomma, le angolature<br />
di lettura che la mostra<br />
dedicata ai pianoforti e alla loro<br />
storia offre: spunti<br />
didattici, suggestioniartistiche<br />
ed approccispecialistici<br />
percorrono<br />
in eguale<br />
Un piacere per gli occhi, ma anche un piacere per l’udito: così gli antichi strumenti<br />
ospitati nella grande mostra dedicata alla storia del pianoforte tornano a far sentire<br />
la propria voce. Sono le altre iniziative organizzate al Castello del Buonconsiglio<br />
ad introdurre una dimensione diversa nel rapporto con l’esposizione storica:<br />
strumenti da ammirare, ma soprattutto strumenti da ascoltare, grazie a<br />
tre cicli di appuntamenti confezionati per soddisfare pubblico ed utenze diverse.<br />
Si intitola “Lezioni di piano” la rassegna di guide all’ascolto che troverà<br />
spazio dal 21 giugno al 19 ottobre, dal mercoledì alla domenica. Ogni giorno, alle<br />
11.30, alle 15.30 e alle 16.30 esperti di musica antica condurranno i visitatori alla<br />
scoperta degli strumenti esposti, proponendo anche l’ascolto di brani musicali<br />
eseguiti direttamente sui pianoforti in mostra.<br />
Le visite saranno a numero chiuso: la prenotazione si può effettuare allo 0461<br />
492840, dal lunedì al venerdì non festivi (dalle 9 alle 12 e dalle 14.30 alle 16.30). La tariffa d’ingresso è di 1,00<br />
euro a persona; il coupon si ritira alla biglietteria del Museo.<br />
Veri e propri “concerti nel Museo” sono invece gli appuntamenti che, ogni martedì alle 18, troveranno posto nelle<br />
sale rinascimentali del Castello del Buonconsiglio dal 24 giugno al 14 ottobre: la musica antica fatta rivivere su<br />
strumenti originali da famosi musicisti europei, in un itinerario parallelo per incontrare il pianoforte attraverso le<br />
sue evoluzioni e il suo repertorio. L’ingresso è libero, con posti limitati (info: tel. 0461 492840).<br />
il biglietto gratuito deve essere ritirato alla biglietteria del Museo a partire dal mercoledì precedente il concerto.<br />
Infine, dal 21 giugno al 7 settembre, il settore Sevizi Educativi del Museo propone tutti i giorni (ad esclusione<br />
del lunedì) percorsi guidati al Castello del Buonconsiglio e alla mostra dedicati a piccoli gruppi non<br />
organizzati. Quattro gli appuntamenti giornalieri: alle 11, alle 13, alle 14.30 e alle 16. Dal 13 settembre fino<br />
alla chiusura della mostra i percorsi guidati si svolgeranno solo il sabato e la domenica.
misura le sale<br />
del Castello<br />
del Buonconsiglio,<br />
che si<br />
presenta agli<br />
ospiti come<br />
un museo dei cinque sensi.<br />
Ad essere chiamate in causa,<br />
infatti, non sono solamente le<br />
emozioni veicolate dalla vista.<br />
Nella cornice aristocratica delle<br />
sale del Castello, nella stessa<br />
atmosfera che per secoli vide<br />
la musica protagonista dello<br />
svago e della mondanità, specialisti<br />
di strumenti antichi e<br />
concertisti di livello europeo<br />
faranno infatti parlare di nuovo<br />
i preziosi strumenti in mostra.<br />
Il percorso espositivo diventa<br />
quindi interattivo: la musica torna<br />
a fiorire, appunto, seguendo le<br />
suggestioni del titolo della<br />
mostra, dai gioielli di tecnica e<br />
di arte che le diedero parola nel<br />
corso del tempo.<br />
Negli ambienti del Castello, appositamente<br />
allestiti “a salotto”,<br />
ai visitatori verrà data la possibilità<br />
di fruire della musica proprio<br />
nell’atmosfera che, originariamente,<br />
le faceva da contorno.<br />
Ma non sono solamente i concerti<br />
a offrire spunti di coinvolgimento:<br />
all’interno della<br />
mostra, infatti, trova posto an-<br />
che un singolare laboratorio, dedicato<br />
al restauro degli strumenti.<br />
Grazie alla collaborazione<br />
con il Centre International du<br />
Le altre mostre da non perdere<br />
Non c’è soltanto la mostra dedicata alla storia del pianoforte nel<br />
ricco carnet delle iniziative culturali che fanno del <strong>Trentino</strong> il<br />
loro teatro d’eccezione.<br />
Sulla scorta dell’esempio del Castello del Buonconsiglio, anche<br />
Castel Beseno, che con la sua mole rappresenta uno dei<br />
più importanti complessi difensivi delle Alpi nord orientali, dedica<br />
i suoi spazi ad una esposizione. A battenti aperti dal 17<br />
maggio, infatti, è “Virtù della fortezza”, una mostra dedicata<br />
alle strategie di controllo e di difesa del territorio.<br />
Quanto all’attività culturale del Castello del Buonconsiglio, vero<br />
e proprio polo d’attrazione<br />
per una nutrita stagione di<br />
eventi, “Rifiorir d’antichi<br />
suoni” non è altro che una<br />
tappa all’interno di un anno<br />
che si preannuncia estremamente<br />
attivo: dal 27 settembre<br />
fino al 9 maggio 2004, infatti, le<br />
sale del castello ospiteranno<br />
una nuova esposizione.<br />
“Gli incanti dell’Arte: Dieci anni<br />
di acquisizioni del Castello del<br />
Buonconsiglio” - questo il titolo -<br />
avrà il compito di mostrare, in un<br />
percorso articolato e strutturato,<br />
le ultime novità del patrimonio collezionistico del museo.<br />
Infine, protagonista dell’estate del 2004, un nuovo grande evento: la<br />
mostra “Guerrieri, principi ed eroi fra il Danubio e il Po. Dalla Preistoria<br />
all’Alto Medioevo”. Per la prima volta il percorso mette in relazione,<br />
in maniera trasversale e lungo il corso del tempo, il lusso<br />
e il potere: una storia degli status symbol dall’uomo della pietra<br />
alle aristocrazie principesche, attraverso varie testimonianze<br />
etrusche, venete, retiche e celtiche.<br />
Una ricca selezione di prestigiosi manufatti che promette un<br />
tuffo nel lusso di tutti i tempi, assolutamente inedito.
Rifiorir d’antichi<br />
suoni: i concerti.<br />
Le notti dei Musei.<br />
A compendio della pura esposizione<br />
dei pianoforti d’epoca, il<br />
Castello del Buonconsiglio propone<br />
una vera chicca: la possibilità<br />
di ascoltare un repertorio di<br />
musica antica suonata direttamente<br />
sugli strumenti originali<br />
esposti. Ne i Concerti del Martedì<br />
celebri musicisti europei si<br />
esibiscono infatti utilizzando<br />
parte degli antichi strumenti<br />
riuniti per l’occasione, ricreando<br />
così l’atmosfera emozionante ed<br />
originale dei salotti del’700 e<br />
dell’800.<br />
Un’uteriore possibilità di avvicinarsi<br />
alla musica d’epoca è data<br />
da Le Notti dei Musei, ciclo di<br />
concerti tenuti da concertisti di<br />
fama internazionale che vede<br />
impegnate, oltre al Castello del<br />
Buonconsiglio, altre sedi museali<br />
ed antichi palazzi sul territorio<br />
provinciale.<br />
Infine, con Antichi Suoni d’Organo,<br />
in molte chiese trentine i<br />
concerti eseguiti su strumenti<br />
del ‘700 e dell’800 sottolineano<br />
una tradizione musicale un tempo<br />
diffusa nelle valli trentine.<br />
Pianoforte et de la Harpe “Ad<br />
Libitum” di Besançon, in Francia,<br />
tra le sale dell’esposizione<br />
sarà possibile incontrare dal<br />
vivo le tecniche del restauro<br />
filologico degli strumenti a<br />
tastiera.<br />
“Rifiorir d’antichi suoni” presta<br />
così il fianco ancora ad<br />
un’altra lettura: un percorso nella<br />
storia della mondanità e della vita<br />
musicale, ma con la possibilità<br />
di intravedere cosa si nasconde<br />
dietro<br />
la tecnica costruttiva<br />
degli<br />
strumenti, tra<br />
vernici naturali<br />
e legni pregiati.<br />
A completare il<br />
quadro delle<br />
suggestioni<br />
avanzate dall’allestimento,<br />
il Castello del<br />
Buonconsiglio<br />
Una mostra unica<br />
sul cuore antico della musica,<br />
fatto di ebano<br />
e di avorio.<br />
ospiterà anche una sezione dedicata<br />
al materiale - artigianale, storico<br />
e artistico - che ruota da sempre<br />
attorno al mondo del pianoforte.<br />
Ecco, dunque, una selezione<br />
di dipinti ed incisioni,<br />
che costituiscono una vera e<br />
propria galleria di ritratti: un<br />
viaggio tra i volti di celebri pianisti<br />
e famosi compositori,<br />
attraverso le loro espressioni e<br />
sguardi, fermati<br />
nel tempo sulla<br />
tela.<br />
E ancora, per gli<br />
appassionati dei<br />
dettagli tecnici,<br />
un repertorio di<br />
disegni di meccaniche<br />
per entrare<br />
nella tecnologia storica dello<br />
strumento.<br />
Infine, per quanti sono pronti<br />
a farsi conquistare dall’emozione<br />
di trovarsi di fronte ad<br />
un pezzo di storia intima e personale,<br />
una rassegna di lettere<br />
autografe, partiture, metodi originali<br />
per pianoforte: un percorso<br />
nella suggestione, mai<br />
cessata, del principe degli strumenti.<br />
E, ovviamente, dei suoi<br />
fautori illustri.<br />
“Rifiorir d’antichi suoni.<br />
Tre secoli di pianoforti”<br />
Dal 21 giugno al 19 ottobre<br />
Orario continuato dalle 10 alle 18.<br />
Giorni di chiusura: i lunedì non festivi.<br />
Info: Castello del Buonconsiglio<br />
Tel. 0461 492840 - Fax 0461 239497<br />
www.buonconsiglio.it<br />
press@castellodelbuonconsiglio<br />
www.trentinocultura.net
Nei <strong>Castelli</strong> del <strong>Trentino</strong>:<br />
musica e giochi<br />
Sono rimasti addormentati<br />
per secoli, hanno dimenticato<br />
i suoni del vivere quotidiano,<br />
i colori delle stoffe pregiate<br />
e lo scalpitare degli zoccoli tra<br />
le mura. Ora i castelli del <strong>Trentino</strong><br />
tornano protagonisti del<br />
proprio passato ed invitano i<br />
loro ospiti a raccogliere le emozioni<br />
di un ricco programma di<br />
appuntamenti culturali, rievocativi e<br />
ludici. Così, dopo essere stati per<br />
millenni le roccafortiinespugnabili<br />
del potere,<br />
oggi i castelli<br />
si ammantano di<br />
una nuova vocazione<br />
offrendo la<br />
possibilità di vi-<br />
vere il <strong>Trentino</strong> da una<br />
prospettiva nuova.<br />
Il gioco e la musica, che<br />
costituiscono il filo conduttore<br />
delle numerose<br />
manifestazioni organizzate<br />
per l’estate, si rincorrono<br />
e si susseguono di<br />
castello in castello, ne spalancano<br />
le pesanti porte e,<br />
dall’alto delle mura e delle<br />
torri, invitano a visitare<br />
alcuni dei più prestigiosi manieri<br />
del territorio.<br />
Giunta ormai<br />
alla sua nona<br />
edizione,<br />
“<strong>Musica</strong> <strong>nei</strong> <strong>Castelli</strong>”<br />
è una<br />
rassegna cresciuta<br />
con il<br />
tempo: tutte le suggestioni della<br />
musica - sia essa antica, etnica<br />
o classica - tornano a riempire<br />
le silenziose sale di Castel<br />
Thun e del Castello di Stenico.<br />
Raccogliendo suoni e melodie<br />
di luoghi e tempi lontani e diversi<br />
questa manifestazione rie-
sce a parlare ad un pubblico vasto<br />
ed eterogeneo, agli esperti estimatori<br />
come a chi, spinto da<br />
una semplice passione, non<br />
vuol perdere l’occasione<br />
di godere<br />
il piacere<br />
delle esecuzioni<br />
dal<br />
vivo.<br />
“Il Gioco dei<br />
CALENDARIO DI LUGLIO<br />
Data<br />
6 dom<br />
11 ven<br />
12 sab<br />
12 sab<br />
13 dom<br />
13 dom<br />
16 mer<br />
18 ven<br />
19 sab<br />
20 dom<br />
20 dom<br />
25 ven<br />
25 ven<br />
26 sab<br />
27 dom<br />
27 dom<br />
30 mer<br />
31 gio<br />
21<br />
21<br />
20<br />
21<br />
21<br />
Orario<br />
14-22<br />
21<br />
19-23<br />
21<br />
21<br />
21<br />
14-19<br />
21<br />
21<br />
14-19<br />
21<br />
21<br />
21<br />
Luogo<br />
Castel Beseno - Besenello<br />
Castel Stenico - Stenico<br />
Castel S. Giovanni<br />
Bondone<br />
Castel Stenico - Stenico<br />
Castel Thun - Vigo di Ton<br />
Castel Stenico - Stenico<br />
Castel Beseno - Besenello<br />
Castel Stenico - Stenico<br />
Castel Stenico - Stenico<br />
Castel Pietra - Calliano<br />
Castel Thun - Vigo di Ton<br />
Palazzo Lodron - Nogaredo<br />
In estate i <strong>Castelli</strong><br />
si animano<br />
di musica e storia.<br />
Castel Stenico - Stenico<br />
Castel Stenico - Stenico<br />
Castel Thun - Vigo di Ton<br />
Castel Romano - Pieve di Bono<br />
<strong>Castelli</strong>”, l’altra faccia del programma<br />
estivo, rappresenta<br />
idealmente la soglia da varcare<br />
per un salto nel passato,<br />
per rivivere l’antica quotidianità<br />
dei castelli, <strong>nei</strong> momenti<br />
di pace ed in<br />
quelli di guerra,<br />
nella semplicità e<br />
negli eventi eccezionali.<br />
I colori degli<br />
antichi costumi,<br />
il fascino<br />
dei vecchi mestieri,<br />
i giochi<br />
della tradizione<br />
cortese rievocano<br />
la vita castellana<br />
in tutte le sue<br />
sfumature.<br />
Le attività della<br />
giornata sfumano<br />
lasciando spazio all’arrivo<br />
della sera che porta<br />
Castel Beseno - Besenello<br />
Castel Altaguarda - Bresimo<br />
Manifestazione<br />
Il Gioco dei <strong>Castelli</strong><br />
<strong>Musica</strong> <strong>nei</strong> <strong>Castelli</strong><br />
Paris Lodron<br />
Dal <strong>Trentino</strong> all’Europa<br />
<strong>Musica</strong> <strong>nei</strong> <strong>Castelli</strong><br />
<strong>Musica</strong> <strong>nei</strong> <strong>Castelli</strong><br />
Il Gioco dei <strong>Castelli</strong><br />
Il Gioco dei <strong>Castelli</strong><br />
<strong>Musica</strong> <strong>nei</strong> <strong>Castelli</strong><br />
<strong>Musica</strong> <strong>nei</strong> <strong>Castelli</strong><br />
Il Gioco dei <strong>Castelli</strong><br />
<strong>Musica</strong> <strong>nei</strong> <strong>Castelli</strong><br />
Paris Lodron<br />
Dal <strong>Trentino</strong> all’Europa<br />
<strong>Musica</strong> <strong>nei</strong> <strong>Castelli</strong><br />
<strong>Musica</strong> <strong>nei</strong> <strong>Castelli</strong><br />
<strong>Musica</strong> <strong>nei</strong> <strong>Castelli</strong><br />
Paris Lodron<br />
Dal <strong>Trentino</strong> all’Europa<br />
Il Gioco dei <strong>Castelli</strong><br />
Il Gioco dei <strong>Castelli</strong><br />
Titolo<br />
Una giornata a Castello<br />
Duo Frati - Roi<br />
A tavola con i Lodron<br />
Paolo Scanabissi<br />
Istituzioni Harmoniche - Quartetto Ludus<br />
Una giornata a Castello<br />
Notturni a Castello<br />
Duo Bae Sae Won Cecilia - Silvia Carta<br />
Quartetto '42<br />
Splendido ricevimento per l’Infanta di Spagna<br />
Quartetto '42<br />
Con mirabili apparati di festa<br />
Zandonai Ensemble Quintet<br />
Destràni taràf<br />
Destràni taràf<br />
Correva l'anno 1629<br />
Notturni a Castello<br />
La natura dell’amore
CALENDARIO DI agosto<br />
Data<br />
1 ven<br />
2 sab<br />
3 dom<br />
3 dom<br />
8 ven<br />
8 ven<br />
9 sab<br />
9 sab<br />
10 dom<br />
10 dom<br />
13 mer<br />
15 ven<br />
16 sab<br />
17 dom<br />
21<br />
21<br />
21<br />
21<br />
20-23<br />
Orario<br />
21<br />
21<br />
10-19<br />
21<br />
21<br />
14-22<br />
10-22<br />
21<br />
10-18<br />
17 dom 21<br />
24 dom 14-19<br />
27 mer 21<br />
31 dom 15-18<br />
Luogo<br />
Castel Stenico - Stenico<br />
Castel Stenico - Stenico<br />
Castel Corno - Isera<br />
Castel Thun - Vigo di Ton<br />
Castel Stenico - Stenico<br />
Castel Beseno - Besenello<br />
Castel Beseno - Besenello<br />
Castel Stenico - Stenico<br />
Castel Beseno - Besenello<br />
Castel Thun - Vigo di Ton<br />
Castel Beseno - Besenello<br />
Castel Stenico - Stenico<br />
Castel Stenico - Stenico<br />
Castel Noarna - Nogaredo<br />
Castel Thun - Vigo di Ton<br />
Castel Stenico - Stenico<br />
Castel Beseno - Besenello<br />
Castello di Avio - Avio<br />
con sé percorsi studiati<br />
ad arte tra le intimità<br />
ed i segreti dei castelli,<br />
le loro collezioni,<br />
le strutture<br />
ed i gioielli d’arte<br />
che vi sono<br />
custoditi.<br />
Entrare in questa<br />
nuova dimensionesignificaavvicinarsi<br />
ad un<br />
mondo di tradizioni<br />
e di patrimoni<br />
d’arte eccezionali.<br />
Non a caso, durante<br />
l’estate, queste strutture<br />
richiamano da ogni parte d’Europa<br />
appassionati d’armi e di<br />
antichi giochi e duelli: prota-<br />
Manifestazione<br />
<strong>Musica</strong> <strong>nei</strong> <strong>Castelli</strong><br />
<strong>Musica</strong> <strong>nei</strong> <strong>Castelli</strong><br />
Il Gioco dei <strong>Castelli</strong><br />
<strong>Musica</strong> <strong>nei</strong> <strong>Castelli</strong><br />
<strong>Musica</strong> <strong>nei</strong> <strong>Castelli</strong><br />
Il Gioco dei <strong>Castelli</strong><br />
Il Gioco dei <strong>Castelli</strong><br />
<strong>Musica</strong> <strong>nei</strong> <strong>Castelli</strong><br />
Il Gioco dei <strong>Castelli</strong><br />
<strong>Musica</strong> <strong>nei</strong> <strong>Castelli</strong><br />
Il Gioco dei <strong>Castelli</strong><br />
<strong>Musica</strong> <strong>nei</strong> <strong>Castelli</strong><br />
<strong>Musica</strong> <strong>nei</strong> <strong>Castelli</strong><br />
Paris Lodron<br />
Dal <strong>Trentino</strong> all’Europa<br />
<strong>Musica</strong> <strong>nei</strong> <strong>Castelli</strong><br />
Il Gioco dei <strong>Castelli</strong><br />
Il Gioco dei <strong>Castelli</strong><br />
Il Gioco dei <strong>Castelli</strong><br />
gonisti di rievocazioni che<br />
lasciano con il fiato sospeso.<br />
La consulenza al progetto è stata curata<br />
da Ars Group di Lanfranco Cis.<br />
Titolo<br />
Quintetto Flamen - João Paulo Santos<br />
Quintetto Flamen - João Paulo Santos<br />
Una giornata con i Conti di Castelbarco<br />
Valse Brune<br />
Duo Sevskaya - Dallapè<br />
All'Armi All'Armi!<br />
All'Armi All'Armi!<br />
Kreative Ensemble<br />
All'Armi All'Armi!<br />
Kreative Ensemble<br />
Notturni a Castello<br />
Duo Defant - Bambace<br />
Ensemble Nehar Shalom<br />
Nella culla di Paride Lodron<br />
Mauro Pedron<br />
Una giornata a Castello<br />
Notturni a Castello<br />
Nelle Terre dei Castelbarco
<strong>Musica</strong><br />
<strong>nei</strong> <strong>Castelli</strong><br />
Guarda alle contaminazioni, alle suggestioni dal mondo,<br />
il programma della rassegna “<strong>Musica</strong> <strong>nei</strong> <strong>Castelli</strong>”.<br />
La nona edizione di una manifestazione che raccoglie<br />
su due dei più singolari palcoscenici del <strong>Trentino</strong> artisti<br />
italiani ed europei è tutta protesa verso orizzonti ampi.<br />
Accanto alla solida base di appuntamenti consacrati<br />
alla musica classica, infatti, il ciclo di concerti lancia<br />
un occhio più in là: oltre l’oceano, con gli echi piazzolliani<br />
del tango argentino; ma anche oltre le Alpi, verso le musiche<br />
del folklore dell’Europa centrale, all’inseguimento<br />
delle innumerevoli contaminazioni raccolte dalla musica klezmer.<br />
Non è, insomma, un programma che si possa leggere in una unica<br />
direzione quello di “<strong>Musica</strong> <strong>nei</strong> <strong>Castelli</strong>”: da un lato il carnet<br />
dei concerti propone una vetrina di primo piano per la grande<br />
musica tra Settecento, melodramma e Romanticismo;<br />
dall’altro la rassegna affonda le sue radici in una ricerca diversa:<br />
nella direzione delle origini, nell’affrontare il popolare<br />
con un nuovo gusto per lo stile e i confronti.<br />
Anche nella scelta degli accostamenti e dei programmi,<br />
gli appuntamenti musicali <strong>nei</strong> castelli vanno oltre un semplice<br />
e tradizionale ciclo di esecuzioni con concertisti: compaiono<br />
sulla scena accostamenti originali (dal mandolino al bandoneon,<br />
fino alle mescolanze delle band etniche); ma non di rado<br />
la proposta cade su programmi coraggiosi, che prevedono sulla<br />
scena ensemble nutriti quanto singoli solisti di fronte al pubblico.<br />
L’invito aperto da Castel Stenico e Castel Thun - le due ribalte<br />
della rassegna - è insomma quello di lasciarsi guidare<br />
in maniera trasversale: lungo gli itinerari storici ed evolutivi<br />
incontrati dalla musica nel corso del tempo, oppure attraverso<br />
le contaminazioni, gli echi e le suggestioni che legano nel suono<br />
culture soltanto apparentemente lontane e diverse.<br />
Tra gli ospiti, una particolare rilevanza è stata data a ciò che,<br />
musicalmente, il <strong>Trentino</strong> sta producendo oggi:<br />
un occhio di riguardo alle generazioni giovani di musicisti,<br />
ai progetti che regalano una visione d’insieme delle ricerche<br />
affrontate oggi dagli artisti. Così, “<strong>Musica</strong> <strong>nei</strong> <strong>Castelli</strong>”<br />
può anche essere letto come un palcoscenico - laboratorio,<br />
proiettato su ciò che accade ora, ma con il senso della prospettiva:<br />
nel passato tanto quanto nel futuro.
Castel Stenico,<br />
alle porte del Parco<br />
Aggrappato su uno sperone roccioso<br />
che guarda a vista l’omonimo paese,<br />
proprio alle porte del Parco Adamello<br />
Brenta, il Castello di Stenico fu teatro<br />
di lotte secolari: tra le sue mura, che appartennero<br />
a svariate generazioni di principi e<br />
prelati, l’impianto architettonico porta il segno dei<br />
poteri che si avvicendarono lungo il corso<br />
del tempo. Pochi chilometri in direzione<br />
ovest rispetto alla città accompagnano i<br />
visitatori sotto le mura di questo maniero, che<br />
fu a lungo avamposto del potere dei Principi Vescovi<br />
di Trento: la sua posizione, a cavallo di un<br />
passaggio obbligato, costituì motivo di contesa<br />
strategica nel territorio delle Giudicarie.<br />
Sorto nel XII secolo, il Castello di Stenico mantiene<br />
intatto ancora oggi tutto<br />
il suo fascino: nella sua<br />
mole si coniugano le testimonianze<br />
di tanti stili,<br />
dal romanico al rinascimentale,<br />
come l’impronta<br />
delle mani dei<br />
notabili che ne tennero<br />
in pugno la guida.<br />
È, in particolare, il ricordo<br />
del potente Bernardo da<br />
Cles a lasciare segni notevoli<br />
nell’impianto archi-<br />
programma<br />
tettonico del castello:<br />
la loggia<br />
gettata tra i due<br />
principali corpi<br />
di fabbrica fu<br />
una sua realizzazione.<br />
Al suo gusto si<br />
devono le decorazionirinascimentali<br />
di numerose<br />
sale: il fregio della Sala dei Putti, ad esempio, ma<br />
anche quello della Sala dei Medaglioni, decorato<br />
con figure allegoriche femminili.<br />
Ben lontana dalla leggiadrìa lasciata dal Rinascimento<br />
è l’atmosfera che si respira, invece, nelle<br />
parti più antiche del vecchio maniero; l’austerità<br />
del Medioevo si fa palpabile nella Sala del Giudizio<br />
e in quella del Consiglio: anticamera delle oscure<br />
prigioni, dislocate nella Torre di Bozone.<br />
Oggi il Castello di Stenico è una sede distaccata del<br />
Castello del Buonconsiglio e ospita una parte molto<br />
ricca delle collezioni provinciali: ritratti del Settecento,<br />
mobili e corredi ecclesiastici del Seicento,<br />
arredi e manufatti in legno tipici della tradizione<br />
trentina.<br />
Merita sicuramente una menzione una collezione<br />
estremamente curiosa, che trova posto tra le stanze<br />
di Castel Stenico: quella composta da un nutrito<br />
repertorio di forzieri, chiavi e serrature.<br />
Viene inaugurato nel segno della musica antica il programma estivo ospitato dal Castello di Stenico.<br />
L’11 luglio, ad aprire ufficialmente la stagione, sarà il duo composto da Dorina Frati (mandolino) e Daniele Roi<br />
(cembalo). Un salto nel tempo fino al pianoforte nel ‘900, il 12 luglio, con il solista Paolo Scanabissi, mentre<br />
il 18 luglio la scena si apre sulla tradizione del bel canto con il concerto del soprano Bae Sae Won Cecilia e<br />
della pianista Silvia Carta.<br />
Viaggio in Sud America, il 19 luglio, con il Quartetto ’42: bandoneon, violino, contrabbasso e pianoforte per<br />
ripercorrere le tappe di una grande stagione musicale all’ombra di Astor Piazzolla.<br />
Romanticismo al castello con il Zandonai Ensemble Quintet, che riunisce alcuni dei migliori strumentisti del<br />
<strong>Trentino</strong> Alto-Adige, di scena il 25 luglio. Di seguito, il 26, la ribalta è invece per le musiche tradizionali della<br />
memoria con la Destràni taràf. Direttamente dal Portogallo arrivano i protagonisti del doppio appuntamento dell’1<br />
e 2 agosto: il Quintetto Flamen e il solista al pianoforte João Paulo Santos.<br />
Variazioni ai tasti, l’8 agosto, per il duo composto da Adriano Dallapè e Ella Sevskaya, che si cimenterà in un programma<br />
per clavicembalo, fortepiano e pianoforte. Il 10 agosto toccherà al Kreative Ensemble ‘700 (violini, viola,<br />
violoncello, oboe e clavicembalo), mentre il 15 agosto si torna all’intimità del duo con Marcello Defant (violino)<br />
e Andrea Bambace (pianoforte). Finale d’effetto, il 16 agosto, con i canti ebraici dell’Ensemble Nehar Shalom:<br />
soprano, clarinetto, violoncello e pianoforte.
Duo Frati-Roi<br />
È stata la prima diplomata in mandolino d’Italia.<br />
Ora è una virtuosa contesa dalle migliori orchestre<br />
internazionali: Dorina Frati - che nel curriculum<br />
vanta collaborazioni eccellenti con Riccardo Muti,<br />
Giuseppe Sinopoli e Umberto<br />
Benedetti Michelangeli<br />
- sarà la protagonista<br />
del concerto di apertura del programma<br />
estivo ospitato nella<br />
cornice d’eccezione del Castello<br />
di Stenico.<br />
Al suo fianco, il pianista<br />
Daniele Roi, collaboratore<br />
storico del flautista Jean<br />
Pierre Rampal, che ha suonato<br />
accanto a solisti del<br />
calibro di Uto Ughi, Angelo<br />
Persichilli e Alain Marion.<br />
Sarà un duo di primo piano,<br />
insomma, quello che proporrà,<br />
l’11 luglio, un concerto interamente dedicato<br />
al repertorio per mandolino e clavicembalo: in programma,<br />
un excursus tra le composizioni del primo<br />
Settecento, con un particolare rilievo destinato a<br />
Domenico Scarlatti. Sia Dorina Frati che Daniele Roi<br />
hanno firmato numerose<br />
e significative incisioni<br />
discografiche.<br />
Castel Stenico,<br />
venerdì 11 luglio<br />
alle ore 21<br />
In programma musiche<br />
di G. Venier<br />
(Sonatina in Do maggiore),<br />
Robertì Valentie<br />
(Sonata in Mi minore),<br />
Giuseppe Boni<br />
(Sonata in La maggiore),<br />
Domenico Scarlatti<br />
(Sonata in Mi min. k 81,<br />
Sonata in Re min. k 89,<br />
Sonata in Sol magg. k 91)<br />
e G.B. Gervasio<br />
(Sonata da camera in Re<br />
maggiore)<br />
Duo Bae Sae<br />
Won Cecilia -<br />
Silvia Carta<br />
Le arie d’opera del più noto<br />
melodramma italiano dell’Ottocento<br />
salgono sulla ribalta<br />
del Castello di Stenico, chiamate<br />
in causa nel concerto<br />
che, il 18 luglio, vedrà protagoniste<br />
il soprano coreano Bae<br />
Sae Won Cecilia e la pianista<br />
Silvia Carta. Nel programma del<br />
concerto, la parte del leone viene<br />
affidata proprio alle composizioni<br />
di Donizetti, Tosti, Verdi e Puccini,<br />
del quale verrà eseguito l’emozionante<br />
frammento “O mio babbino<br />
caro”, dall’opera “Gianni Schicchi”.<br />
Il programma non dimentica, però,<br />
anche qualche incursione al di fuori del<br />
mondo lirico italiano: tra le arie scelte<br />
per l’esecuzione,<br />
anche “La Maja<br />
dolorosa” di Enrique<br />
Granados,<br />
“Dove sono i bei<br />
momenti” dalle<br />
“Nozze di Figaro”<br />
di Mozart, oltre<br />
a due tipici<br />
canti coreani.<br />
Bae Sae Won Cecilia,<br />
nata a Seoul,<br />
vive in Italia<br />
da otto anni, dove si è diplomata in canto<br />
al Conservatorio di Verona.<br />
Silvia Carta, diplomata con il massimo<br />
dei voti e la lode al Conservatorio di Vicenza,<br />
collabora ormai stabilmente<br />
con la cantante.<br />
Castel Stenico,<br />
venerdì 18 luglio alle ore 21<br />
In programma musiche di<br />
W. A. Mozart, G. Donizetti,<br />
G. Puccini, G.Verdi,<br />
F.P. Tosti, oltre a tipici<br />
canti coreani
Quartetto ‘42<br />
Nel 1942 il tango argentino<br />
vive un momento di grande<br />
successo: Buenos Aires<br />
pullula di vitalità, Carlos<br />
Gardel è morto<br />
da sette anni,<br />
ma lo scenario<br />
tanguero<br />
si è tutt’altro<br />
che atrofizzato.<br />
Astor Piazzolla,<br />
tornato in<br />
Argentina, lega<br />
al suo nome le<br />
sorti del Nuevo<br />
Tango. A quegli anni di<br />
grande impulso musicale<br />
dedica il suo nome<br />
il Quartetto ’42, di<br />
scena il 19 luglio.<br />
Olivier Manoury<br />
(bandoneon), Stefano<br />
Zanchetta (violino),<br />
Stefano Bianchini<br />
(contrabbasso) e Maurizio<br />
Dini Ciacci (pianoforte)<br />
proporranno<br />
al pubblico un programma<br />
interamente dedicato al<br />
Paolo scanabisssi<br />
mondo del tango argentino: dopo<br />
l’omaggio di rito alla celebre<br />
“Cumparsita”, un piccolo assaggio<br />
dell’elegante Osvaldo<br />
Pugliese con “La Yumba”, oltre<br />
a una composizione originale<br />
di Dini Ciacci.<br />
Ma il ruolo di protagonista<br />
è tutto per la musica<br />
di Astor Piazzolla, del<br />
quale verranno eseguiti<br />
alcuni brani tra i più noti:<br />
da “Oblivion” a “Milonga<br />
del Angel”.<br />
Il Quartetto<br />
’42 unisce<br />
musicisti al<br />
di qua e al di là del<br />
confine francese:<br />
Olivier Manoury - liutaio<br />
e restauratore<br />
- ha scritto musiche<br />
per cinema e<br />
teatro, collaborando<br />
con vari artisti,<br />
da Maurice Bejart<br />
a Dee Dee Bridgewater.<br />
Stefano Zanchetta, veneziano, è<br />
attualmente primo violino dell’Orchestra<br />
d’archi italiana di<br />
Mario Brunello.<br />
Stefano Bianchini, diplomato a<br />
Trento, ha al suo attivo numerose<br />
incisioni, anche di prime<br />
esecuzioni e di<br />
sperimentazioni<br />
fra il genere<br />
classico e il jazz.<br />
Maurizio Dini Ciacci,<br />
diplomato in<br />
pianoforte,<br />
composizione e<br />
direzione d’orchestra,<br />
ha collaborato<br />
con artisti<br />
come Holliger<br />
e Canino ed ha recentemente<br />
tenuto masterclass con<br />
l’orchestra sinfonica del Conservatorio<br />
Superiore di <strong>Musica</strong><br />
di Parigi.<br />
Castel Stenico,<br />
sabato 19 luglio, ore 21<br />
In programma musiche di<br />
O. Pugliese, G. Matos Rodriguez,<br />
M. Dini Ciacci, A. Piazzolla<br />
Un viaggio nel mondo del pianoforte, dal romanticismo di Brahms alla<br />
temperie creativa del primo Novecento: questo il filo conduttore del concerto<br />
che vedrà protagonista, il 12 luglio, il solista Paolo Scanabissi.<br />
Un programma che prende le mosse dai Klavierstucke di Johannes<br />
Brahms per raccontare una storia musicale che passa attraverso il mondo<br />
latino di Isaac Albeniz, per approdare, al lato opposto del Mediterraneo,<br />
tra gli echi delle scuole nazionali con Sergei Rachmaninov e Sergei<br />
Prokofiev. Paolo Scanabissi, bolognese, dopo il diploma in Conservatorio<br />
si è specializzato alla fondazione Arts Academy di Roma, dove ha ottenuto<br />
il massimo dei voti. Dopo il perfezionamento con alcuni tra i più famosi pianisti<br />
contempora<strong>nei</strong> (da Rattalino a Petrushansky), si è esibito per i più prestigiosi<br />
sodalizi musicali italiani.<br />
Castel Stenico, sabato 12 luglio alle ore 21<br />
In programma musiche di<br />
J. Brahms, I. Albeniz, S. Rachmaninov, S. Prokofiev
Destràni taràf<br />
La mescolanza di suggestioni e melodie<br />
l’ha già incastonata nel nome: Destràni taràf<br />
coniuga, infatti, due termini dalle origini<br />
lontane, ma vicini nello spirito.<br />
In dialetto trentino, infatti, “destràni” significa nostalgia;<br />
dal rumeno arriva invece la parola “taràf”, che<br />
indica l’orchestra, soprattutto quella tzigana.<br />
Di qui prende le mosse l’Orchestra della nostalgia,<br />
la Destràni taràf, appunto, di scena il 26 luglio<br />
con un programma dedicato alle musiche tradizionali<br />
della memoria europea.<br />
Fondato da Renato Morelli nel 1999, il gruppo<br />
ha da subito iniziato<br />
una ricerca tra le contaminazioni<br />
musicali delle minoranze<br />
europee e dell’area<br />
balcanica.<br />
Passando dalla valorizzazione<br />
del repertorio<br />
trentino tradizionale alle<br />
composizioni klezmer<br />
(la musica degli<br />
ebrei ashkenaziti) e tzigane,<br />
la Destràni taràf<br />
ha prodotto due compact<br />
(“MINORdANZE”<br />
e “De..STRANI CON-<br />
FINI”, entrambi del 2002), partecipando a festival,<br />
rassegne e progetti teatrali tra Romania,<br />
Scozia, Messico, Tunisia e Italia.<br />
Tra le collaborazioni illustri, l’affiancamento come<br />
spalla a Goran Bregovich e alla sua produzione<br />
“Wedding and funeral band”.<br />
Sulla ribalta del Castello di Stenico, un ponte musicale<br />
attraverso l’Europa, grazie a Giordano Angeli<br />
(sax soprano), Corrado Bungaro (violino), Paolo<br />
Longo (tuba), Gianni Morelli (chitarra), Renato<br />
Morelli (fisarmonica), Paolo Trettel (tromba);<br />
ospiti speciali Aleksey Asenov (fisarmonica),<br />
Lucia Maccani (voce), Zarina Asenova (voce) e<br />
Elsa Triangi (pianoforte).<br />
Castel Stenico, sabato 26 luglio alle ore 21<br />
In programma musiche tradizionali della memoria europea:<br />
klezmer, tzigane, zingare e musiche di F. Chopin, B. Bartók,<br />
N. Rota, E. Satie.<br />
Quintetto Flamen<br />
e João Paulo<br />
Santos<br />
Arriva dal Portogallo il Quintetto<br />
Flamen, protagonista del doppio<br />
concerto che si terrà l’1 e il 2<br />
agosto: due serate per apprezza-<br />
re uno degli ensemble di strumenti<br />
a fiato più attivi nel campo<br />
della musica del Novecento, da<br />
Poulenc a Hindemith a Villa Lobos.<br />
Nuno Ivo Cruz (flauto), Ricardo<br />
Lopes (oboe), Jorge Trinidade<br />
(clarinetto), Paulo Guerreiro<br />
(corno) e Carolino Carreira<br />
(fagotto) saranno affiancati dal<br />
pianista João Paulo Santos, con<br />
il quale hanno attivato da tempo<br />
una vivace collaborazione.<br />
Pianista e apprezzato direttore<br />
d’orchestra, João Paulo Santos<br />
interpreterà insieme al Quintetto<br />
Flamen il Sestetto op. 6 di<br />
Ludwig Thuille per pianoforte e<br />
strumenti a fiato, e il quintetto in<br />
Mi bemolle maggiore KWV 452<br />
di Mozart; in apertura di concerto,<br />
un quintetto di Franz Danzi.<br />
Castel Stenico,<br />
venerdì 1 e sabato 2 agosto<br />
alle ore 21<br />
In programma musiche<br />
di F. Danzi, L. Thuille,<br />
W.A. Mozart
Nel 1983 alcuni musicisti che ricoprivano<br />
il ruolo di prime parti in importanti orchestre<br />
italiane si unirono in una nuova realtà musicale,<br />
punto di incontro per la loro creatività:<br />
il Kreative Ensemble ‘700. Da allora il gruppo collabora<br />
con prestigiosi solisti, interpretando le più<br />
belle pagine di musica da camera e sinfonica dal<br />
Settecento ai nostri giorni.<br />
Numerose le tournée in Europa e in America e le partecipazioni<br />
a festival importanti.<br />
Sulla ribalta di Stenico saliranno Sonia Domuscieva<br />
(violino), Franco Turra (violino), Giuseppe<br />
Miglioli (viola) e Fernando Sartor (violoncello),<br />
accompagnati da tre noti solisti italiani.<br />
Castel Stenico, sabato 9 agosto alle ore 21<br />
Zandonai Ensemble<br />
Quintet<br />
Kreative Ensemble<br />
Dalla fine del Barocco alle armonie del Classicismo:<br />
i tre solisti che affiancheranno il Kreative<br />
Ensemble ‘700 ripercorreranno due secoli di<br />
musica celebre. Il violino di Viktoria Borissova<br />
- che si è perfezionata all’Accademia di Cremona<br />
con Salvatore Accardo e collabora con il<br />
Teatro e la Filarmonica della Scala - farà risuonare<br />
il Divertimento per Quartetto di Haydn e il<br />
concerto detto “Il Favorito” di Vivaldi.<br />
Toccherà poi al celeberrimo concerto di Benedetto<br />
Marcello per oboe e archi aprire le porte al secondo<br />
solista, Paolo Brunello: attualmente primo<br />
oboe dell’orchestra di Padova e del Veneto, ha collaborato<br />
con la Rai di Milano e di Torino, con l’Accademia<br />
di Santa Cecilia e con la Scala, dopo aver frequentato<br />
la Hochschule der Kunst di Berlino alla guida<br />
dell’oboista Schellenberger.<br />
Sarà poi il Concerto op.IV n.6 di Haendel a portare sul<br />
palcoscenico come solista il clavicembalista Roberto<br />
Loreggian - diploma d’onore, nel 1994, al Conservatorio<br />
Reale dell’Aja e cembalista dell’Orchestra di<br />
Padova. Il programma si chiuderà con il Concerto<br />
BWV 1060 per violino, oboe, archi e basso continuo<br />
di Bach, portando sulla scena, accanto al<br />
Kreative Ensemble ‘700, tutti e tre i solisti.<br />
In programma musiche di F. J. Haydn (Divertimento per<br />
Quartetto), A. Vivaldi (Concerto F1 n. 208 “ Il Favorito”), G.<br />
F. Haendel (Concerto per clavicembalo, op. 4 n. 6), J. S.<br />
Bach (Concerto BWV 1060 per violino, oboe archi e b.c.),<br />
B. Marcello (Concerto per oboe)<br />
Il gruppo d’archi Ensemble Zandonai<br />
nasce dalla volontà, comune a molti<br />
strumentisti del <strong>Trentino</strong> Alto Adige, di<br />
creare un organismo vitale, capace di<br />
raccogliere e valorizzare le qualità dei<br />
singoli in una logica di crescita comune, diventando così una sorta di vetrina anche per i talenti emergenti. Nel concerto<br />
in programma al Castello di Stenico il 25 luglio, sarà di scena l’Ensemble Zandonai Quintet: un quintetto formato dalle<br />
prime parti dell’orchestra d’archi Ensemble Zandonai. Sulla ribalta, Giancarlo Guarino e Luca Martini (violini), Maura<br />
Bruschetti (viola), Donna Ruth Magendanz (violoncello) e Stefano Guarino (violoncello e pianoforte).<br />
Castel Stenico, venerdì 25 luglio alle ore 21<br />
In programma musiche di L. Boccherini: Quintetto op. 3 n. 6 “<strong>Musica</strong> notturna delle strade di Madrid” e J. Brahms:<br />
“Quintetto per archi e pianoforte in Fa min.op. 34”
Ensemble Nehar Shalom<br />
La musica ebraica<br />
tra Novecento e autori<br />
contempora<strong>nei</strong>: questo il<br />
campo di prova dell’Ensemble<br />
Nehar Shalom, nato tre anni fa a<br />
Roma e formato da Anais Lee<br />
duo sevskaya-dallapè<br />
(soprano), Calogero Palermo<br />
(clarinetto), Andrea<br />
Bergamelli (violoncello) e<br />
Antonino Riolo (pianoforte).<br />
Nata a Seoul, Anais<br />
Lee si è diplomata in canto<br />
lirico al Conservatorio<br />
di Santa Cecilia: vincitrice, nel<br />
1994, del prestigioso concorso<br />
Voci Nuove di Spoleto, oltre<br />
al repertorio lirico e da camera<br />
ha avviato una attività dedicata<br />
alla musica contemporanea,<br />
sostenendo varie registrazioni<br />
per la Rai.<br />
Calogero Palermo, primo clarinetto<br />
nell’orchestra del Teatro dell’Opera<br />
di Roma, ha al suo attivo<br />
varie incisioni.<br />
Nella medesima orchestra lavora<br />
anche Andrea Bergamelli: borsista<br />
all’Accademia Liszt di Budapest,<br />
violoncellista nella Gustav<br />
Mahler Jugendorchester<br />
di Abbado e allievo del Trio di<br />
Trieste alla scuola di Duino, si<br />
è perfezionato con Mario Brunello.<br />
Infine, Antonino Riolo, presentato<br />
nel 1996 al festival di Koblenz<br />
come “Artista dell’anno e della<br />
nuova generazione”, si è specializzato<br />
nel repertorio contemporaneo,<br />
eseguendo musiche<br />
di Berio, Boulez e Cage<br />
anche in spettacoli coreografati.<br />
Dal 1983 è docente all’Accademia<br />
Nazionale di Danza a<br />
Roma.<br />
Castel Stenico,<br />
sabato 16 agosto alle ore 21<br />
In programma musiche<br />
di M. Bruch, D. Shostakovic,<br />
R. Chiesa<br />
Fortepiano, pianoforte e clavicembalo: tre tastiere a confronto per il concerto che<br />
si terrà l’8 agosto e che vedrà protagonisti due specialisti del settore.<br />
Adriano Dallapè e Ella Sevskaya proporranno un programma dedicato all’evoluzione<br />
del suono e del gusto degli strumenti a tastiera nel corso del tempo: testimone<br />
e tra i fautori principali della rivoluzione dello strumento principe della<br />
musica, l’occhio compositivo di Mozart, dalla cui Fantasia in Do minore - eseguita<br />
al clavicembalo e al fortepiano - prende le mosse il concerto.<br />
Adriano Dallapè, formatosi ne “I Minipolifonici” di<br />
Nicola Conci, si è diplomato poi in organo e composizione<br />
organistica guidato da Giancarlo Parodi,<br />
perfezionandosi poi con Michael Radulescu e Brett Leighton.<br />
Ospite di importanti festival in Italia e all’estero (Berlino, Buenos Aires, Canterbury,<br />
Montevideo), incide per Sinfonie e Fonit Cetra.<br />
Ella Sevskaya, ucraina, è stata allieva di Regina Horowitz e di Nathan Perelman:<br />
accanto all’attività di pianista solista, approfondisce il repertorio antico al clavicembalo<br />
e al fortepiano.<br />
Castel Stenico, venerdì 8 agosto alle ore 21<br />
In programma musiche di W. A. Mozart, J. Ch. Bach, B. Terreni, S. Giussani,<br />
L. Boccherini
Duo Defant-Bambace<br />
Due interpreti d’eccezione per il Ferragosto<br />
del Castello di Stenico: Marcello Defant -<br />
che suona un prezioso violino Nicola Amati<br />
del 1727 e una magnifica viola Ferdinando<br />
Gagliano datata 1775 - è<br />
stato allievo dei violinisti<br />
Franco Mezzena, Salvatore<br />
Accardo e Ruggero<br />
Ricci, ma anche dei<br />
violisti Dino Asciolla e<br />
Matthias Bucholz.<br />
I suoi strumenti hanno<br />
riempito le più prestigiose<br />
sale musicali del mondo: dalla<br />
Carnegie Hall di New<br />
York alla Royal Albert Hall di Londra, dal Concertgebouw<br />
di Amsterdam alla Tokyo Bunka<br />
Kainan. Al suo fianco il pianista Andrea Bambace,<br />
esordiente scrittore con i volumi “Cinquant’anni<br />
suonati” (1998) e “Vent’anni da sogno fra le note<br />
di mezza estate” (2002).<br />
Solista di calibro - perfezionatosi con Nikita Magaloff,<br />
Bruno Mezzena e Fausto Zadra, nonché<br />
con Franco Gulli per la musica da camera - Andrea<br />
Bambace vanta anche la prima assoluta di<br />
pagine pianistiche inedite<br />
di autori come Busoni,<br />
Puccini, Testoni, Valdambrini,<br />
Castaldi e Ferrero.<br />
Il concerto del 15 agosto<br />
prenderà le mosse dalla<br />
Sonata in Si bemolle<br />
magg. KWV454 di Mozart<br />
per inoltrarsi nel repertorio<br />
dei musicisti<br />
trentini del periodo: Raffaello<br />
Lazzari, Francesco Anzoletti e Sylvio Lazzari.<br />
Conclusione romantica con la Sonata in Fa maggiore<br />
Op. 24 detta “Primavera” di Ludwig Van<br />
Beethoven.<br />
Castel Stenico, venerdì 15 agosto alle ore 21<br />
In programma musiche di W.A. Mozart<br />
(Sonata in Si B. Magg. KV 454),<br />
R. Lazzari, F. Anzoletti, S.Lazzari,<br />
Van Beethoven (Sonata in Fa Magg. Op. 24 "Primavera")<br />
<strong>Musica</strong> <strong>nei</strong> <strong>Castelli</strong><br />
Castel Stenico<br />
Stenico<br />
Inizio concerti ore 21<br />
Ingresso:<br />
intero 5,00 euro<br />
ridotto 3,5 euro<br />
Per i concerti si consiglia<br />
la prenotazione.<br />
L’accesso al castello è<br />
possibile a piedi o utilizzando<br />
la navetta, con<br />
partenza da Trento<br />
(max 29 posti) in Piazza<br />
Garzetti (ore 19).<br />
Fermate previste a Comano<br />
Terme: Grand Hotel Terme, Stazione Autocorriere<br />
- APT, Piazza mercato, Castel Stenico.<br />
Da Trento è necessario prenotare la navetta. Tale prenotazione<br />
é valida anche come prenotazione del concerto.<br />
Si accederà al concerto fino all'esaurimento dei<br />
posti disponibili.<br />
Per prenotazioni: tel. 0461 230016.<br />
Per informazioni: tel. 0461 839000;<br />
Castel Stenico tel. 0465 771004.<br />
www.trentinocultura.net<br />
www.trentino.to<br />
Hanno collaborato: Comune di Stenico,<br />
APT Terme di Comano - Dolomiti di Brenta.<br />
Castel Thun<br />
Vigo di Ton<br />
Inizio concerti ore 21<br />
Ingresso:<br />
intero 5,00 euro<br />
ridotto 3,50 euro<br />
L’accesso al castello<br />
è possibile a piedi o<br />
utilizzando la navetta,<br />
con partenza da<br />
Trento (max 29 posti)<br />
in Piazza Garzetti<br />
(ore 19).<br />
Fermate previste a Ton e Castel Thun.<br />
Da Trento è necessario prenotare la navetta.<br />
Per i concerti non è necessaria la prenotazione.<br />
Si accederà al concerto fino all'esaurimento dei posti<br />
disponibili.<br />
Per prenotazioni della navetta: tel. 0461 230016.<br />
Per informazioni: tel. 0461 839000;<br />
Castello di Thun tel. 0461 657816.<br />
www.trentinocultura.net<br />
www.trentino.to<br />
Hanno collaborato:<br />
Comune di Vigo di Ton, Pro Loco di Vigo di Ton.
Donne, cavalieri, armi e amori:<br />
se c’è uno scenario ideale per respirare<br />
l’atmosfera cavalleresca, è proprio quello<br />
dell’antica dimora della nobile famiglia<br />
trentina dei Thun, che lo abitarono già dal XIII<br />
secolo. Arroccato in una posizione panoramica,<br />
ammantato tra mura, bastioni e una potente architettura<br />
difensiva, il Castello di Thun - acquistato<br />
dalla Provincia Autonoma di Trento nel 1992 -<br />
offre le suggestioni e la<br />
solennità necessarie per<br />
indurre i suoi ospiti ad<br />
aspettarsi di incontrare<br />
qualche cavaliere in armi<br />
tra le prospettive<br />
sorprendenti della sua<br />
struttura.<br />
Sin dalla fine del Medioevo<br />
la potente casata<br />
dei Thun aveva conquistato<br />
enormi domini<br />
nelle valli del Noce:<br />
l’imponente maniero,<br />
che sembra vegliare sugli<br />
orizzonti che si<br />
aprono di fronte al paese<br />
di Vigo di Ton, è la<br />
testimonianza del ruolo<br />
assunto dalla famiglia<br />
nel corso dei secoli.<br />
L’assetto attuale del Castello di Thun, pur affondando<br />
le sue radici nel Medioevo, risale però al Cinquecento,<br />
quando fortificazioni, torri, mura, cammino<br />
di ronda e fossato vennero modificati in<br />
una logica continua.<br />
programma<br />
Castel Thun,<br />
Nobile Residenza<br />
Cinquecentesca è<br />
anche la potente<br />
Porta Spagnola, che<br />
immette al ponte<br />
levatoio del Castello.<br />
Di qui, il primo<br />
cortile elegantemente ornato di colonne permette<br />
l’accesso al Palazzo Baronale, sintesi delle manipolazioni<br />
che intercorsero <strong>nei</strong> secoli sulla struttura: tre<br />
torri di origine medievale si sposano con una loggia<br />
di chiaro gusto rinascimentale<br />
e con<br />
una fuga di stanze di<br />
ampio respiro.<br />
I ricchi arredi originali sono<br />
ancora conservati<br />
tra sale e saloni, dove è<br />
anche possibile ammirare<br />
la ricca raccolta di<br />
dipinti della famiglia<br />
Thun.<br />
Ancora rinascimentale<br />
è la stanza del Vescovo,<br />
forse la più pregevole<br />
del complesso: una<br />
sorta di sancta sanctorum<br />
mirabilmente<br />
decorato con un rivestimento<br />
in legno di<br />
cirmolo che copre tutte<br />
le pareti, compreso<br />
il soffitto a cassettoni.<br />
Tra gli altri gioielli del Castello acquisiti dalla<br />
Provincia di Trento spicca anche la ricchissima biblioteca,<br />
sulla quale si stanno concentrando gli<br />
sforzi di catalogazione e restauro.<br />
Verrà inaugurato il 13 luglio il programma dei concerti estivi ospitati a Castel Thun: saranno le voci delle<br />
Istituzioni Harmoniche e gli archi del Quartetto Ludus a dare parola a un repertorio tradizionale e popolare, con<br />
la direzione di Sandro Filippi. Seguirà, il 20 luglio, un salto nel mondo del tango argentino con il Quartetto ’42<br />
(bandoneon, violino, contrabbasso e pianoforte); ancora musiche dal mondo, il 27 luglio, in compagnia della<br />
Destràni taràf, che coniuga nel suo repertorio le suggestioni dei Balcani a quelle tzigane e klezmer.<br />
Una autentica curiosità è il programma proposto dal quartetto Valse Brune, di scena domenica 3 agosto con un concerto<br />
dedicato alle musiche degli anni Trenta.<br />
Risonanze del Settecento dorato toccano al concerto del 10 agosto, che vedrà protagonisti i musicisti del Kreative<br />
Ensemble ‘700. Finale per clarinetto solo, il 17 agosto, con Mauro Pedron.
Istituzioni Harmoniche<br />
e Quartetto Ludus<br />
Un ponte tra pianura e<br />
montagna, sul filo mai interrotto<br />
della musica popolare:<br />
ecco lo spirito del programma<br />
che mette insieme i musicisti<br />
del giovane Quartetto Ludus, provenienti<br />
dal Conservatorio di<br />
Trento, alle voci del coro veronese<br />
le Istituzioni Harmoniche (Soprani:<br />
Simonetta Baltieri, Katia<br />
Cordioli, Annamaria Ferrari,<br />
Stanislava Hobinkova, Maria<br />
Quartetto ‘42<br />
1942: mentre in Europa infuria la guerra,<br />
dall’altra parte dell’Oceano, <strong>nei</strong> barrios<br />
argentini di Buenos Aires, un fenomeno ha<br />
risalito i quartieri poveri per conquistare<br />
il cuore delle vecchie balere.<br />
Il suo nome e le sue origini sono ancora<br />
dibattute tra una sponda e l’altra del Rio<br />
de la Plata, ma una cosa è certa: il meticciato<br />
musicale e coreografico del tango fa<br />
presa. Si balla nelle dimore aristocratiche,<br />
si balla <strong>nei</strong> sobborghi poveri.<br />
L’epoca d’oro del tango porta tante firme,<br />
ma una - quella del pianista e compositore<br />
Osvaldo Pugliese - le vale tutte.<br />
Proprio da “La Yumba” di Pugliese prende il<br />
via il concerto del Quartetto ’42, di scena in seconda<br />
battuta a Castel Thun il 20 luglio, dopo il<br />
debutto a Castel Stenico, con un programma<br />
concentrato soprattutto su Astor Piazzolla.<br />
Castel Thun, domenica 20 luglio alle ore 21<br />
In programma musiche di O. Pugliese, G. Matos<br />
Rodriguez, M. Dini Ciacci, A. Piazzolla: La<br />
Yumba, La Cumparsita, El Tanzer, Adios Nonino,<br />
Primavera Portena, Oblivion, Verano<br />
Porteno, La Muerte del Angel, Milonga<br />
del Angel, Escualo<br />
Donata Sbabo,<br />
Maria Schenker<br />
e Biancamaria<br />
Vesentini. Contralti:<br />
Daniela Camerlengo,<br />
Maria Clementi, Anna Consolaro,<br />
Manuela Gualandri, Nadia<br />
Lamber. Tenori: Egidio Floriani,<br />
Mariano Ognibeni, Mario<br />
Righi, Paolo Sartori e Luca Zenato.<br />
Bassi: Gaetano Benati,<br />
Agostino Contò, Vittorio<br />
Ogheri, Dino Poli).<br />
Diretti da Sandro<br />
Filippi, ensemble<br />
e coro proporranno<br />
un programma<br />
articolato<br />
in tre parti: una<br />
sorta di summa<br />
della storia del-<br />
la canzone popolare,<br />
dalle origini alle più<br />
note riscritture.<br />
Per il pubblico, un<br />
excursus dotto per sottolineare lo<br />
smalto, la classicità ed il brio<br />
delle composizioni popolari.<br />
Il Quartetto Ludus è composto<br />
da Ivo Crepaldi (violino), Ludovica<br />
Reggiani (violino), Alexander<br />
Monteverde (viola) e<br />
Ivo Brigadoi (violoncello).<br />
Castel Thun, domenica 13 luglio<br />
alle ore 21<br />
In programma musiche della tradizione<br />
popolare veneta e trentina, tra<br />
cui Sul ponte di Bassano, Valsugana,<br />
La Dosolina, Ninna Nanna, Bella Ciao.<br />
Alcuni pezzi sono elaborati per quartetto<br />
d’archi.<br />
Destràni taràf<br />
Se c’è una musica che ha preceduto - e di molto<br />
- l’idea della globalizzazione, questa è la musica<br />
klezmer: il repertorio popolare che gli ebrei<br />
ashkenaziti hanno portato<br />
per le strade del<br />
mondo, ampliandolo<br />
ad ogni spostamento.<br />
È un canzoniere veramente<br />
singolare: da<br />
ogni parte ha raccolto<br />
suggestioni, modi, tecniche,<br />
fondendole in<br />
maniera originale e inconfondibile.<br />
L’effetto, che poggia su una nostalgia<br />
ovunque presente, è quello di una culla di suoni che<br />
raccoglie le malinconie di tutti i paesi del mondo.<br />
A questo repertorio viandante si ispira la Destràni<br />
taràf, che si esibirà a Castel Thun dopo l’analogo<br />
intervento di Castel Stenico.<br />
Castel Thun, domenica 27 luglio alle ore 21<br />
In programma musiche tradizionali della memoria<br />
europea: Klezmer, tzigane, zingare e musiche<br />
di F. Chopin, B. Bartók, N. Rota, E. Satie.
Valse Brune<br />
Quando il cinematografo non conosceva<br />
ancora l’uso del sonoro, ogni proiezione<br />
che si rispettasse era accompagnata, dal vivo,<br />
da un commento musicale eseguito ad hoc.<br />
La tecnologia ha<br />
mandato in soffitta<br />
questo genere<br />
di intrattenimento<br />
musicale, sostituito<br />
dalle colonne<br />
sonore registrate.<br />
Oggi, questa<br />
musica torna a riscuotere<br />
grande interesse: dallo studio si è passati nuovamente<br />
al recupero dell’esecuzione.<br />
Il Quartetto Valse Brune (Giovanni Dal Ri, flauto;<br />
Anna Nicolodi, violino; Walter Marchi, chitarra;<br />
Ettore Orlando, contrabbasso) regala alla<br />
ribalta di Castel Thun un viaggio attraverso il film comico<br />
degli anni Trenta.<br />
Tre le produzioni in programma: “Liberty” con<br />
Oliver & Hardy, 1930; “Cops” con Buster Keaton,<br />
1924; infine “<strong>Musica</strong> Classica” per la versione<br />
americana con Oliver & Hardy, sempre del 1930.<br />
Il Quartetto Valse Brune, che si è esibito anche a<br />
Boston su richiesta della Convention 2000<br />
“Trentini nel mondo”, si è distinto per l’originalità<br />
della scelta del repertorio.<br />
Castel Thun, domenica 3 agosto dalle ore 21<br />
In programma musiche degli anni Trenta<br />
Mauro Pedron<br />
Kreative Ensemble<br />
L’epoca d’oro dei concerti da camera è il filo<br />
conduttore del concerto che vedrà protagonista<br />
il Kreative Ensemble ‘700: già di scena a Castel<br />
Stenico, il gruppo replica il 10 agosto a Castel<br />
Thun. Nella serata, tre i solisti che guideranno il<br />
Kreative Ensemble ‘700 lungo le strade delle composizioni<br />
per archi e solo: Viktoria Borissova (violino),<br />
Paolo Brunello (oboe), Roberto Loreggian<br />
(clavicembalo).<br />
Il programma, introdotto da un Divertimento per<br />
Quartetto di Franz Joseph Haydn, proseguirà con il<br />
concerto detto “Il Favorito” di Vivaldi, con il celebre<br />
concerto per oboe di Benedetto Marcello e con<br />
il concerto op.6 n.4 di Georg Friedrich Haendel.<br />
In chiusura, tutti i musicisti sul palco per il concerto<br />
BWV 1060 per violino, oboe, archi e basso<br />
continuo di Johann Sebastian Bach.<br />
Castel Thun, domenica 10 agosto, ore 21<br />
In programma musiche di F. J. Haydn,<br />
A. Vivaldi, G. F.Haendel, J. S. Bach,<br />
B. Marcello<br />
Un solista d’eccezione per un concerto d’eccezione: così la stagione musicale di<br />
Castel Thun chiude in bellezza, il 17 agosto, chiamando alla ribalta il clarinettista<br />
Mauro Pedron. Ritenuto uno dei migliori musicisti della scena internazionale,<br />
Mauro Pedron - diplomato al Conservatorio di Trento con lode, e in seguito perfezionatosi<br />
all’Accademia Chigiana - si muove a suo agio tanto nel repertorio classico<br />
quanto nel contemporaneo. Solista con le più importanti istituzioni musicali italiane<br />
(Orchestra da Camera di Padova, Orchestra Haydn, Solisti Veneti, Arena di Verona),<br />
Mauro Pedron si è fatto promotore di una serie di interventi dedicati alla musica<br />
del Novecento ed è fondatore e solista dell’ensemble “Novecento e oltre”.<br />
A Castel Thun dedica un programma introdotto da un breve, ma significativo, aforisma:<br />
“La sconfitta del linguaggio dà sostanza all’assenza”: solo sul palcoscenico, il clarinettista<br />
proporrà un excursus musicale da Bach a Stravinskij, fino ai contempora<strong>nei</strong><br />
Marco Tutino e Salvatore Sciarrino.<br />
Castel Thun, domenica 17 agosto alle ore 21<br />
In programma musiche di J. S. Bach, M. Tutino, O. Messiaen, J. Mc Caw,<br />
I. Stravinsky, S. Sciarrino
Il Gioco<br />
dei <strong>Castelli</strong><br />
Le donne, i cavalieri, le armi e gli amori: lungo questo<br />
celebre quadrilatero di emozioni e di storia corre<br />
“Il Gioco dei <strong>Castelli</strong>”, che nell’estate trentina<br />
coinvolge i più bei manieri arroccati tra valli e boschi.<br />
Da Castel Stenico a Castel Beseno, da Castel Altaguarda<br />
a Castel Avio, passando per Castel Corno, Castel Pietra,<br />
Castel Drena e Castel Arco, tutte le più suggestive rocche<br />
della provincia diventano protagoniste di set d'eccezione:<br />
il film che vi si inscena è nientemeno che la Storia<br />
in persona. Coniugare la ricostruzione del passato<br />
ai luoghi che quel passato ospitarono è sicuramente<br />
un’operazione di grande suggestione: per questo “Il Gioco dei<br />
<strong>Castelli</strong>” gode, fin dalla prima edizione, di ampia popolarità.<br />
Non mancano certamente di spunti gli angoli ameni<br />
e i paesaggi mozzafiato sui quali si aprono le terrazze<br />
naturalmente panoramiche dei manieri, che ancora oggi,<br />
pietra su pietra, raccontano l’antica potenza della zona:<br />
dunque “Il Gioco dei <strong>Castelli</strong>” non apre soltanto le porte<br />
ai cultori delle living history, ma è anche un’occasione<br />
pienamente godibile per grandi e bambini, famiglie, gruppi.<br />
Di fronte agli occhi degli ospiti - che alla storia si possono<br />
mescolare tra vicoli, botteghe, saloni da ballo, torri e bastioni -<br />
il passato riprende di nuovo corpo riportando sulla scena<br />
i costumi, i mestieri, il vivere quotidiano.<br />
Ma la ricchezza delle proposte messe in campo da<br />
“Il Gioco dei <strong>Castelli</strong>” permette di incontrare in maniera<br />
più approfondita vari aspetti di epoche e di contesti sociali diversi:<br />
da un lato tutto l’apparato di figuranti, animatori<br />
e artisti dà voce alla quotidianità popolare. Dall’altro,<br />
le sale più sontuose si vestono a festa per far incontrare<br />
al pubblico anche la vita delle classi agiate: i riti della tavola,<br />
dell’incontro a palazzo, della musica e della giocoleria raffinata<br />
sono i compagni di questa esplorazione dal vivo della Storia.<br />
In questa cornice composita non manca certamente<br />
uno degli elementi che più caratterizzarono i divertimenti<br />
delle piccole corti castellane: sfilate, parate, giochi d’armi<br />
occupano, con ricostruzioni imponenti, un ruolo di primo piano<br />
nelle rievocazioni de “Il Gioco dei <strong>Castelli</strong>”,<br />
che regala anche ai cavalieri il loro momento di gloria.
Cos’è un castello, se non un<br />
enorme contenitore di sogni,<br />
vite, personaggi passati,<br />
arte e storia? Di qui prende<br />
le mosse la pratica - ormai<br />
sempre più diffusa<br />
anche in<br />
Italia - della rievocazione<br />
dal vivo: la<br />
cosiddetta living<br />
history.<br />
Perché i castelli, con<br />
la loro corte di torri e<br />
passaggi segreti, sale<br />
e giardini nascosti<br />
alla vista, non sono<br />
a castel beseno<br />
Una giornata<br />
a Castello<br />
altro che un enorme,<br />
suggestivo palcoscenico naturale<br />
per il passato.<br />
E se poi quello che si va<br />
a rievocare è un passato<br />
lontano nel tempo, perso nelle<br />
nebbie cortesi, avvolto nell’aura<br />
magica delle saghe<br />
degli antichi cavalieri,<br />
allora il successo della living<br />
history non può che<br />
essere garantito.<br />
Ecco, dunque, che “Una<br />
giornata a Castello” - un<br />
percorso che tocca in più<br />
tappe e in modi differenti<br />
Castel Beseno e Castel<br />
Stenico - offre materia di<br />
sogno per gli animi più<br />
romantici, ed è un’occasione<br />
per incontrare la<br />
storia dal vivo, nello stu-<br />
pore di chi si ritrova a vivere in<br />
mezzo al passato, anche se solo<br />
per qualche ora.<br />
Fare storia vivente significa, infatti,<br />
dare volto e anima ai personaggi<br />
dell’epoca, attraverso una<br />
ricostruzione attenta dell’ab-<br />
La vita quotidiana di un castello medievale vissuta da protagonisti:<br />
questa la proposta della rievocazione storica che le<br />
possenti mura di Castel Beseno si preparano ad ospitare il<br />
6 luglio: un pomeriggio e una sera nel cuore dell’antica<br />
rocca, in compagnia della storia. A rendere vivo il passato<br />
ci penseranno l’Antico Mercato di Cavareno e le compagnie Clamor et Gaudium, I Giocolieti e La Cinquedea,<br />
che restituiranno la voce a nobili, cavalieri, musici e persino fantasmi. Questo lo spirito - e la magia - di<br />
“Una giornata a Castello”: il via ufficiale è fissato alle 14, quando il maniero aprirà i suoi battenti per fare<br />
scoprire al pubblico le meraviglie della living history, la storia tutta da vivere. Nel poderoso Campo dei Tor<strong>nei</strong><br />
di Castel Beseno troverà posto un vero e proprio accampamento militare, mentre la piazza grande della<br />
rocca ospiterà l’antico mercato: anche il palato potrà deliziarsi con il piacere dei piatti della tradizione, tutti<br />
da gustare nella Taverna aperta per l’occasione; quanto ai bambini, tutto per loro è il Laboratorio di Mastro<br />
Martino. L’arte torna protagonista dei bastioni e delle corti: musici e giocolieri provvederanno ad animare ogni<br />
angolo con spettacoli di strada e con la lettura degli antichi poemi cavallereschi. Ma alle 17 circa, come rispondendo<br />
ad un magico richiamo, tutti i protagonisti della giornata si daranno appuntamento nella Piazza Grande:<br />
uno spettacolo corale di musica, giocoleria e dimostrazioni di duelli. Sarà quando la notte inizierà ad ammantare<br />
il Castello che, alla luce delle torce, l’appuntamento finale, alle 21, chiamerà alla ribalta gli abitanti segreti<br />
del maniero: i fantasmi della Dama Rossa e del Cavaliere Nero. A loro il compito di congedare gli ospiti.<br />
Castel Beseno - Besenello - Domenica 6 luglio, 14-22<br />
Ingresso: intero e 3,50, ridotto e 2,00. Tariffa famiglia e 7,00 (max 2 adulti).<br />
L’accesso al castello è possibile solo a piedi o utilizzando la navetta. Navetta da Besenello al castello e ritorno<br />
dalle ore 13.30 fino alla fine della manifestazione. Non è necessaria la prenotazione.<br />
Info: tel. 0461 839000 - www.trentinocultura.net - www.trentino.to<br />
Castel Beseno tel. 0464 834600<br />
Hanno collaborato: Comuni di Besenello e Calliano.
igliamento, degli antichi mestieri,<br />
dei campi militari, delle<br />
gesta e dei giochi.<br />
Le giornate al castello non sono<br />
altro che un invito a vivere la<br />
storia in una dimensione reale<br />
e spontanea: un vero e proprio tuffo<br />
nel passato, che, non a caso,<br />
chiama in causa principalmente<br />
l’esperienza diretta nella quale<br />
gli spettatori vengono coinvolti.<br />
Quello che il percorso propone<br />
è quindi anche un viaggio attraverso<br />
i cinque sensi: a partire dai<br />
sapori delle antiche pietanze<br />
della taverna, per arrivare alle<br />
melodie antiche dei menestrelli,<br />
fino al piacere dello spettacolo<br />
di strada e al rigore degli<br />
addestramenti militari, riprodotti<br />
nel paesaggio che, un<br />
tempo, li vide protagonisti della<br />
quotidianità.<br />
Vivere in diretta il passato è la<br />
sfida e, insieme, la suggestione<br />
di cui “Una giornata a Castello”<br />
investe il suo pubblico:<br />
dal pomeriggio alla sera nobili<br />
e soldati, musici e danzatori,<br />
dame e cavalieri accompagneranno<br />
i loro ospiti in un’avventura<br />
decisamente singolare.<br />
Per informazioni: tel. 0461 839000<br />
www.trentinocultura.net<br />
www.trentino.to<br />
Per prenotazioni: tel. 0461 230016<br />
a castel stenico<br />
L’artigianato, i giochi, le pozioni magiche e le armi: quattro dimensioni<br />
per gustare appieno un pomeriggio tra le braccia di un castello<br />
medievale, circondati da personaggi in costume e rumori<br />
di un’epoca lontana. Così anche Castel Stenico partecipa alle<br />
rievocazioni storiche di “Una giornata a Castello”, proponendo<br />
ai suoi ospiti due appuntamenti: il debutto, il 13 luglio, porterà<br />
sulla spettacolare scenografia naturale offerta dal castello l’Euganeus<br />
Consort, la Compagnia di Chiaravalle, I Mestieri di Giano,<br />
Artigiani Medievali e due personaggi speciali: Nespolo Lo<br />
Giullare e Bruno lo Speziale.<br />
L’avventura inizia alle 14: l’ingresso nel maniero sarà accolto<br />
dal ritmo antico del lavoro degli artigiani, che occuperanno il<br />
cortile. Dallo scalpellino intento a lavorare la pietra agli antichi<br />
telai rimessi in funzione per la tessitura, i mestieri dimenticati<br />
tornano a prendere voce tra le mura di Castel Stenico.<br />
È la corte più interna, invece, a tenere al riparo le tende dei soldati<br />
dagli occhi dei nemici: tra prove di duello e piani segreti, gli<br />
ospiti del maniero potranno assistere al duro addestramento militare<br />
e alla costruzione delle armature. E i più giovani potranno cimentarsi<br />
di persona nell’arte della costruzione dello scudo.<br />
Due i personaggi di spicco del pomeriggio al castello: immancabili,<br />
nel repertorio dei beniamini illustri del passato. Nespolo Lo Giullare,<br />
il re degli scherzi, dei giochi, ma anche delle antiche filastrocche, da<br />
un lato; dall’altro, invece, il podio del protagonista alla pari spetta a<br />
Bruno lo Speziale, il guaritore per ogni malanno, padrone di intrugli,<br />
formule e pozioni segrete. Così Castel Stenico festeggia la sua giornata<br />
nel passato, che avrà il suo culmine alle 17 circa: sarà la Corte Grande<br />
ad accogliere tutti i figuranti per dare vita a uno spettacolo di musica, abilità<br />
militare e giocoleria. Ma a Castel Stenico il pomeriggio nel Medioevo<br />
fa anche il bis: si replica, infatti, il 24 agosto, sempre dalle 14 alle 19,<br />
ma con qualche variante. Protagonisti della rievocazione storica saranno,<br />
oltre all’Euganeus Consort, I Mestieri di Giano, Artigiani Medievali e Bruno<br />
lo Speziale, anche le arti belliche dei Milites Silvarum.<br />
Castel Stenico - Stenico. Domenica 13 luglio e 24 agosto, ore 14-19<br />
Ingresso: intero e 3,50, ridotto e 2,00. Tariffa famiglia (max 2 adulti) e<br />
7,00. L’accesso al castello è possibile a piedi o utilizzando la navetta.<br />
Navetta da Terme di Comano dalle 13.30 alle 19.30; ferma anche alla<br />
stazione autocorriere. Non è necessaria la prenotazione.<br />
Info: tel. 0461 839000 - www.trentinocultura.net - www.trentino.to<br />
Castel Stenico, tel. 0465 771004<br />
Hanno collaborato: Comune di Stenico, APT di Terme di Comano<br />
Dolomiti di Brenta.<br />
Inoltre a Castel Stenico (a cura del Comune di<br />
Stenico): Rassegna teatrale Castello di Stenico<br />
3 agosto 2003 - ore 21<br />
Compagnia ESTRO TEATRO<br />
"Una donna sola" di Dario Fò<br />
10 agosto 2003 - ore 21<br />
Compagnia Sirio<br />
"Favolescion" di Mario Cattivelli<br />
14 agosto 2003<br />
Compagnia SIRIO - ore 21<br />
"Premiata pasticceria Bellavista" di Vincenzo<br />
Salemme<br />
In caso di cattivo tempo tutti gli spettacoli verranno<br />
realizzati presso il teatro parrocchiale<br />
di Stenico.
Al Castello d’Altaguarda<br />
“lo sguardo delle aquile”<br />
Poco più a nord di Trento,<br />
tra le vette del Gruppo<br />
delle Maddalene, chi arriva<br />
sul crinale del Monte Pin<br />
può scorgere nelle vicinanze<br />
della torre “Pegnana” i maestosi<br />
ruderi del maniero d’Altaguarda.<br />
Il castello,<br />
edificato <strong>nei</strong><br />
pressi di Bresimo<br />
intorno<br />
al XIII secolo,<br />
in posizione<br />
panoramica<br />
sulla Val di<br />
Non, è il più<br />
alto tra quelli<br />
trentini ed è<br />
accessibile<br />
solo grazie a<br />
navette o, per<br />
i più corag-<br />
FOTO PARROTTA<br />
Ad Arco per Castelfesta<br />
giosi, a piedi, attraverso una<br />
mulattiera. Più volte distrutta e<br />
disabitata, la rocca, grazie alla<br />
sua altitudine ed alla posizione<br />
dominante, è lo scenario ideale<br />
per la manifestazione “La Natura<br />
dell’Amore”. Le pietre antiche<br />
ritrovano la vitalità di un progetto<br />
nuovo e suggestivo. <strong>Musica</strong><br />
e letteratura si intrecciano in un<br />
insieme originale: sulle calde<br />
note della New Project Jazz Orchestra,<br />
diretta da Renzo Vivagni,<br />
scorrono le parole del più<br />
enigmatico dei poeti latini, Lucrezio.<br />
I versi del quarto canto<br />
del De Rerum Natura, dedicati<br />
all’amore, sono riproposti<br />
nella traduzione metrica di Fabio<br />
Rosa e nell’interpretazione<br />
magistrale di Arnoldo Foà e<br />
trovano nella musica un veicolo<br />
che va oltre al linguaggio<br />
puramente letterario, che ha la<br />
capacità di indurre a forme di<br />
ricezione non consuete.<br />
Ideatore del progetto è Giuseppe<br />
Calliari.<br />
Castello Altaguarda - Bresimo<br />
Giovedì 31 luglio, ore 21.<br />
Ingresso gratuito.<br />
L’accesso al Castello è possibile a piedi<br />
(circa 20 minuti, muniti di torcia<br />
elettrica) o utilizzando la navetta.<br />
Partenza dalla piazza centrale di Bresimo<br />
(Bevia di Bresimo) alle ore<br />
19.30, con ulteriore fermata a Baselga<br />
di Bresimo alle ore 19.45.<br />
Prenotazione: Consorzio Turistico le<br />
Maddalene, tel. 0463.530310.<br />
Info: tel. 0461 839000.<br />
www.trentinocultura.net<br />
www.trentino.to - www.maddalene.it<br />
Hanno collaborato: il Comprensorio<br />
Valle di Non, il Comune di Bresimo,<br />
il Consorzio Turistico le Maddalene<br />
L’elemento più significativo del paesaggio di Arco, mirabile cittadina sul versante trentino del Lago di Garda,<br />
è sicuramente il suo Castello, una rupe che presenta ancora oggi imponenti torri merlate.<br />
Risalente al VI secolo d.c., durante il Medioevo la rocca si è trasformata da torre di guardia in una realtà ben<br />
più complessa, e, proprio per la sua importanza strategica ed architettonica, fu presa più volte d’assedio<br />
nelle contese tra Ezzelini, Scaligeri e la Serenissima Repubblica, fino alla parziale distruzione ad opera del<br />
generale Vendôme. Oltre alle imponenti fattezze esterne, è incantevole il ciclo di affreschi con soggetto<br />
profano ospitato nella sala degli affreschi. Proprio questo antico maniero ospita parte di Castelfesta, appuntamento<br />
con la Storia diviso in due tranche: la prima, dal 10 al 13 luglio, prevede la messa in scena di un<br />
dramma storico del tredicesimo secolo nella sede di Cubitosa d’Arco (ore 21.30) e l’inaugurazione, il giorno<br />
12 alle 18, del nuovo percorso nel Castello, che porta dalla Torre di Laghel alla Renghera. Il secondo weekend,<br />
dal 18 al 20 luglio, vede invece protagonista un Torneo cavalleresco in costume al Prato della Traila<br />
(venerdì 18, ore 21), l’Assalto serale alle Torri, uno spettacolo di animazione in centro storico previsto per sabato<br />
19, e lo spettacolo della Commedia dell’Arte che avrà luogo la domenica, alle 21. Inoltre, <strong>nei</strong> pomeriggi del<br />
12, 13, 19 e 20 luglio il centro storico ed il Castello saranno animati da giochi<br />
per bambini e figuranti in costume. Il 13 ed il 20 luglio, infine, durante<br />
tutto il giorno, proprio le sale del Castello si apriranno ai numerosi visitatori<br />
con visite guidate.<br />
Castello di Arco - Arco. Dal 10 al 13 luglio e dal 18 al 20 luglio<br />
Il castello è visitabile tutti i giorni, 10-19. Ingresso gratuito.<br />
Info: tel. 0461 839000 - www.trentinocultura.net - www.trentino.to<br />
Castello di Arco 0464/510156 - Ufficio Verde Pubblico 0464/583636.<br />
Per le manifestazioni: Ufficio Attività <strong>Cultura</strong>li 0464/583608<br />
È un’iniziativa del Comune di Arco e della PAT.<br />
FOTO F. EMANUELLI PER CONCESSIONE DEL COMUNE DI ARCO<br />
FOTO ZOTTA
Castel Pietra,<br />
potente baluardo<br />
Suggestivo come pochi altri, Castel Pietra appare<br />
subito agli occhi dei visitatori<br />
nella veste che la sua posizione strategica<br />
e la storia gli hanno conferito nel tempo:<br />
non quella di una residenza<br />
nobiliare con una<br />
propria giurisdizione, ma<br />
piuttosto quella di forte<br />
difensivo, imprendibile baluardo<br />
esterno a protezione<br />
della città di Trento da<br />
sud.<br />
E questa funzione è stata<br />
egregiamente osservata<br />
<strong>nei</strong> secoli, considerando<br />
che proprio Castel Pietra<br />
fu teatro di molti tra gli<br />
scontri più cruenti avvenuti nel Principato<br />
Vescovile in particolare <strong>nei</strong> secoli XV e XVI,<br />
allorquando l’esercito della Serenissima<br />
Repubblica avanzava cercando di estendere<br />
i suoi domini fino a Trento.<br />
Memorabile la battaglia di Calliano nel 1487, per arrivare<br />
fino ai celebri scontri del 1796, in cui la<br />
rocca vide opporsi all’esercito austriaco le<br />
truppe napoleoniche. Numerose tracce di queste<br />
battaglie sono ancora visibili sulle possenti mura<br />
merlate e sui bastioni della rocca, che ha<br />
comunque saputo onorare <strong>nei</strong> secoli il nome<br />
conferitole. Ma Castel Pietra, rigoroso ed autorevole<br />
nelle fattezze esterne, presenta al suo interno un piccolo e<br />
inimmaginabile tesoro artistico, con un ciclo di affreschi<br />
risalente alla seconda metà del XV secolo, riferibile<br />
alla scuola veneta e raffigurante scene di vita medievale<br />
locale, a carattere venatorio e cavalleresco. La Sala<br />
grande, che ospita i preziosi dipinti, presenta anche<br />
un bel soffitto gotico<br />
e un’elegante loggetta:<br />
scenografia ideale per la<br />
ricostruzione in costume<br />
che vede anche Castel<br />
Pietra inserito nel<br />
circuito delle rocche<br />
trentine aperte alla<br />
storia ed alla cultura.<br />
Splendido ricevimento<br />
per l’Infanta di Spagna<br />
Una calda serata di fine luglio ospita l’evento<br />
che vede protagonista Castel<br />
Pietra nel contesto delle rappresentazioni<br />
de “Il Gioco dei <strong>Castelli</strong>”.<br />
L’occasione è data da un episodio realmente<br />
avvenuto nel 1662, allorquando il<br />
castello fu sede di un importante avvenimento<br />
storico. La fortezza fu infatti<br />
onorata della visita dell’Infanta di Spagna<br />
Margherita Teresa, figlia di Filippo<br />
IV re di Spagna, futura sposa dell’Imperatore<br />
austriaco Leopoldo I d’Asburgo.<br />
Il corteo che accompagnava l’Infanta fino<br />
a Trento, per poi proseguire verso<br />
Vienna, fu ricevuto con grandi onori e<br />
sfarzi proprio dal barone Giovanelli, signore<br />
del castello, che, per impressionare<br />
Sua Maestà, si avvalse perfino di<br />
archi ornati di statue che spillavano un<br />
eccellente vino. E se <strong>nei</strong> secoli quel<br />
banchetto è diventato leggendario, perché<br />
non riproporlo oggi, riaprendo le<br />
porte di una rocca un tempo inaccessibile<br />
per posizione e potenza?<br />
La serata dedicata a quel magnifico ricevimento<br />
intende proprio ripercorrere<br />
nel dettaglio ciò che avvenne secoli fa a<br />
Castel Pietra, con tanto di parata<br />
dei nobili castellani che accolgono<br />
il corteo dell'Infanta, accompagnata<br />
da una guarnigione militare.<br />
Nel cortile interno sono imbandite<br />
tavole colme di pietanze<br />
dai sapori antichi, mentre nell’aria<br />
risuonano i fuochi, in segno di<br />
festa. Concerti ed esibizioni di<br />
danze, tenzoni tra soldati e giochi<br />
di abilità dei giocolieri fanno da<br />
contorno ad una festa così importante,<br />
che riporta la rocca ai fasti<br />
del suo glorioso passato.<br />
Con la partecipazione di: Gruppo Storico<br />
Militare Picca e Moschetto, Compagnia<br />
I Giocolieri, Compagnia delle Arti, Gruppo<br />
<strong>Musica</strong>le Le Rossignol<br />
Castel Pietra - Calliano<br />
Domenica 20 luglio, ore 20,00<br />
Ingresso gratuito.<br />
È possibile parcheggiare <strong>nei</strong> pressi del<br />
Castello. Prenotazione non necessaria.<br />
Info: tel. 0461 839000<br />
www.trentinocultura.net<br />
www.trentino.to<br />
È un’iniziativa del Comune di Calliano e<br />
della PAT, con la collaborazione del Comitato<br />
Iniziative di Calliano. Si ringrazia<br />
la famiglia Bertagnolli, proprietaria del<br />
castello, per la disponibilità.
Castello di Avio:<br />
nelle terre dei Castelbarco<br />
Il Castello di Sabbionara<br />
d’Avio, a sud-ovest<br />
del capoluogo, è uno dei più<br />
conosciuti ed antichi manieri<br />
del <strong>Trentino</strong>, da sempre<br />
porta d’accesso sulla<br />
più importante via di<br />
comunicazione tra Venezia<br />
e l’Europa: la<br />
via Claudia Augusta<br />
Atesina.<br />
Il 31 agosto diventa<br />
l’occasione per ripercorrere<br />
proprio gli<br />
antichi splendori<br />
della rocca e dei suoi<br />
feudatari, grazie alle<br />
quattro tappe de “Nelle<br />
terre dei Castelbarco”.<br />
La manifestazione<br />
prevede nel pomeriggio un<br />
percorso lungo alcuni tratti<br />
dell’arteria romana, intervallati<br />
da animazione in costume.<br />
La casa del Vicario, nella contrada<br />
di Vigo, diventa<br />
la prima tappa di questo<br />
viaggio nella storia che<br />
conduce fin dentro le<br />
mura del castello.<br />
Il tratto dell’Edicola<br />
Sacra ed il successivo,<br />
quello della Chiesa di<br />
S. Antonio - edificio<br />
risalente al XIV secolo,<br />
poi rimaneggiato -<br />
sono infatti le due<br />
tappe intermedie che<br />
accompagnano i visitatori<br />
alla scoperta dei<br />
meandri del castello, in<br />
Costumi in gioco al Castello di Drena<br />
un contesto ambientale<br />
già molto suggestivo,<br />
abbinato ad una scenografia<br />
arricchita di guerrieri, nobili<br />
donzelle, musici e giocolieri.<br />
Castello di Avio - Sabbionara<br />
Domenica 31 agosto, ore 15-18<br />
Ingresso: adulti e 4, bambini e 3,<br />
aderenti FAI e residenti e 1.<br />
L’accesso al castello è possibile solo<br />
a piedi. Parcheggio riservato ad Avio.<br />
Non è necessaria la prenotazione.<br />
Info: tel. 0461 839000<br />
Comune di Avio, tel. 0464 688888<br />
Castello di Avio, tel. 0464 684453<br />
www.trentinocultura.net<br />
www.trentino.to<br />
È un’iniziativa del Comune di Avio, del<br />
FAI e della PAT in collaborazione con<br />
le Associazioni Volontariato di Avio.<br />
Un contrasto accattivante caratterizza “Costumi in gioco”, mostra di costumi storici di Chiara Defant, ospitata<br />
al Castello di Drena dal 4 luglio al 31 agosto. La possente cortina merlata e l’imponente mastio, che<br />
dal XII secolo vegliano sulla valle del Basso Sarca, diventano custodi di un affascinante gioco di colori e di<br />
rimandi a quadri ed affreschi conservati in castelli e musei del <strong>Trentino</strong>. La severità e l’austerità della fortezza,<br />
un tempo popolata di uomini in armi, oggi si anima dei giochi antichi: scacchi e dadi, carte e giochi<br />
all’aperto, musiche e danze erano i passatempi più diffusi tra i nobili, liberi dagli impegni della guerra e<br />
dalle lotte per il potere. Affreschi e dipinti restano a testimoniare l’importanza assunta dal gioco nella vita<br />
sociale del Medioevo e del Rinascimento. E proprio dai quadri, come per magia, escono i personaggi raffigurati<br />
acquistando volume e presenza scenica, così da poter meglio apprezzare la finezza dei costumi, i dettagli<br />
e gli ornamenti, la preziosità di tessuti che hanno reso Chiara Defant, già nota costumista teatrale, “la<br />
signora che ti veste d’antico”. L’estate del Castello di Drena si arricchisce inoltre di altri<br />
importanti appuntamenti, a cura del Comune di Drena. Alla mostra di pittura “Luce, colore,<br />
paesaggio” di A. Cozzaglio, protagonista del mese di luglio, segue, in agosto, la<br />
“Mostra di pittura” di M. Colombelli. Tra le serate musicali si segnalano il “Jazz Festival”<br />
(6 luglio, ore 21), il concerto “In punta di piedi” di R. Cartini, L. Anderle con trio<br />
d’archi (2 agosto, ore 20.30), “Banda in concerto” (16 agosto, ore 21), e “Le quattro<br />
stagioni di Vivaldi” dell’orchestra Filarmonica Italiana (23 agosto, ore 20.30).<br />
Castello di Drena<br />
Date espositive: dal 4 luglio al 31 agosto<br />
Orario di apertura dalle 10 alle 18 - Chiuso il lunedì - Ingresso e 2,50<br />
Info: tel. 0461 839000<br />
Castello di Drena, tel. 0464 541220<br />
www.trentinocultura.net - www.trentino.to<br />
Ha collaborato: il Comune di Drena
Castel Corno<br />
La ferita inferta dal tempo non ha intaccato<br />
la forza di questo maniero che,<br />
orgogliosamente arroccato su un inaccessibile<br />
sperone di roccia, domina, incombente e<br />
minaccioso, un vasto tratto della Vallagarina.<br />
Eretto intorno all’anno Mille ed avvolto da storie<br />
misteriose di banditi e di assedi, da leggende<br />
di amori ed incanti, Castel Corno riesce sempre<br />
a suscitare un’emozione unica, intensa. La storia tramandata<br />
lo presenta come un nido di falchi e la<br />
sua posizione non lascia adito a dubbi.<br />
E proprio la sua funzione di rifugio e presidio militare<br />
ne segnò il destino<br />
costandogli secoli di<br />
assedi e rendendolo<br />
oggetto di contesa<br />
fra le nobili dinastie<br />
trentine.<br />
I Castelbarco e i Lodron,<br />
i Castelbarco<br />
di Gresta ed i Liechtenstein<br />
misero du-<br />
Una giornata con i Conti di Castelbarco<br />
Dopo sette anni di minuzioso restauro, Castel Corno è finalmente<br />
pronto ad accoglierci tra le sue antiche mura ed ad offrire l’occasione<br />
di prender parte ad una delle avventure più affascinanti<br />
della storia trentina. Soglia tra passato e presente, il 3 agosto, le<br />
vestigia del maniero ospiteranno la Storia divenendo teatro e cornice<br />
per un’originale ricostruzione della vita che si svolgeva all’interno<br />
di queste antiche mura ai tempi dei Conti di Castelbarco, una<br />
tra le più importanti dinastie nobiliari del <strong>Trentino</strong> che ottenne questo<br />
feudo dal Principe Vescovo Mainardo nel Trecento.<br />
Dalle ore 10 in poi, armigeri e nobili, musici e giullari, artigiani e cantastorie<br />
torneranno ad animare le sale del Castello grazie alla partecipazione<br />
dei Milites Silvarum, dell’Euganeus Concert, del Gruppo musicale<br />
Incorda, della Compagnia delle Arti, di Giano Artigiani, di Bruno Lo<br />
Speziale e di Nespolo Lo Giullare.<br />
Le antiche pietre risuoneranno di dolci melodie e del metallico cozzare<br />
delle armi, degli schiamazzi dei giullari ed del quieto narrare dei<br />
cantastorie, ritrovando in essi la voce per raccontare storie e leggende<br />
antiche. Una fornita taverna, infine, darà ristoro a tutti coloro che<br />
vorranno trascorrere un’intera giornata nel Medioevo.<br />
Alle 11.30 ci sarà l’inaugurazione del Castello, recentemente<br />
restaurato, alla presenza delle Autorità.<br />
ramente<br />
alla prova<br />
la resistenza<br />
di<br />
queste mura,<br />
che resistettero<br />
fieramente fin verso la<br />
fine del Settecento, piegandosi<br />
ai colpi inferti dall’abbandono e dal degrado.<br />
Oggi, grazie ad un lungo e paziente restauro, sono<br />
state recuperate otto stanze, tre al livello superiore<br />
e cinque a quello inferiore, ed è possibile,<br />
passeggiando fra le mura del maniero,<br />
intuirne la struttura originaria, immaginare<br />
la vita che si svolgeva al suo interno, rivivere<br />
emozioni d’altri tempi.<br />
Castel Corno è tornato a vivere, ritrovando la propria<br />
identità e testimoniando con le sue pietre<br />
e le sue ferite un periodo storico che, costantemente<br />
in bilico tra storia e leggenda,<br />
non smette di affascinare.<br />
Castel Corno - Isera<br />
Domenica 3 agosto, ore 10-19<br />
Ingresso gratuito, senza prenotazione.<br />
L’accesso al castello è possibile<br />
solo a piedi o utilizzando la navetta.<br />
Navette da Lenzima e da Patone dalle<br />
10 alle 19.<br />
Info: tel. 0461 839000<br />
www.trentinocultura.net<br />
www.trentino.to<br />
Comune di Isera tel. 0464/433792<br />
È un’iniziativa del Comune di Isera e<br />
della PAT.<br />
Inoltre, a cura del Comune di Isera:<br />
tutti i sabati e le domeniche di agosto<br />
(escluso il giorno 2) e compreso ferragosto,<br />
apertura del castello dalle ore 10 alle 18,<br />
con visite guidate, dalle ore 16 alle 17, e<br />
animazione. Parcheggio a Lenzima.<br />
Info: Comune di Isera 0464 433792 e<br />
Museo Civico di Rovereto 0464 439055
Castel Beseno,<br />
la Fortezza<br />
Severa, potente, inespugnabile:<br />
così appare l’antica mole di Castel Beseno<br />
a chi le si avvicina, salendo l’erta in cima alla<br />
quale il maniero riposa da quasi un millennio.<br />
Quello che è, non a caso, considerato come uno<br />
degli esempi più interessanti di architettura castellana della<br />
zona alpina si trova in una posizione strategica<br />
per il controllo della Valle dell’Adige: per questo<br />
motivo il rilievo sul quale sorge<br />
Castel Beseno presenta tracce di<br />
insediamenti ben più antichi, che risalgono<br />
all’indietro nel tempo sino<br />
all’Età del Bronzo.<br />
I due corpi originari del complesso<br />
risultano unificati già a partire<br />
dal XII secolo, dalla potente<br />
casata dei Castelbarco: i feudatari<br />
dei Principi Vescovi di Trento<br />
procedettero a un primo ampliamento<br />
della struttura, che passò<br />
All'Armi All'Armi<br />
Castel Beseno - Besenello<br />
Venerdì 8 agosto (ore 14-22)<br />
Sabato 9 agosto (ore 10-22)<br />
Domenica 10 agosto (ore 10-18)<br />
Direzione del campo di Massimiliano Righini.<br />
Con la collaborazione del Consorzio<br />
Europeo Rievocazioni Storiche.<br />
Ingresso: intero e 3,50; ridotto e 2,00;<br />
tariffa famiglia (max 2 adulti) e 7,00.<br />
L’accesso al castello è possibile a piedi o utilizzando<br />
la navetta da Besenello al castello con<br />
il seguente orario: 8 agosto (13.30-22.30) 9 agosto<br />
(9.30-22.30), 10 agosto (9.30-18.30).<br />
Non è necessaria la prenotazione.<br />
Info: tel. 0461 839000<br />
www.trentinocultura.net<br />
www.trentino.to<br />
Castel Beseno tel. 0464 834600<br />
Hanno collaborato:<br />
i Comuni di Besenello e Calliano.<br />
poi in mano, nel 1470, ai conti Trapp.Proprio a<br />
loro si deve l’imponente ricostruzione cinquecentesca,<br />
conservata sino ad oggi, che dà a Castel Beseno un<br />
marcato carattere difensivo: memoria delle lotte<br />
di cui il maniero fu<br />
protagonista, nel corso<br />
del Quattrocento.<br />
Il centro della disputa -<br />
il dominio sulla Vallagarina<br />
- portò l’Impero e<br />
la Repubblica di Venezia<br />
a scontrarsi in lotte<br />
sanguinarie, che videro<br />
sconfitte le truppe<br />
venete.<br />
Da allora Castel Beseno<br />
mantiene intatta la sua<br />
struttura inespugnabile e la<br />
sua vocazione difensiva,<br />
benché - nonostante gli<br />
interni severi e spogli -<br />
all’interno della sua cinta muraria trovino posto<br />
testimonianze sorprendenti, come alcuni preziosi<br />
frammenti di pittura cinquecentesca e come<br />
il magnifico e ampio Campo dei Tor<strong>nei</strong>.<br />
Il lungo degrado cui il castello è stato sottoposto<br />
nel corso dei secoli è stato brillantemente<br />
scongiurato grazie ai restauri che la Provincia<br />
Autonoma di Trento vi ha avviato sin dal 1973:<br />
oggi, completamente<br />
restituito al suo<br />
originario e composto<br />
splendore, Castel<br />
Beseno è apprezzata sede<br />
di mostre temporanee<br />
e contenitore d’eccezione<br />
per eventi culturali<br />
e per spettacoli,<br />
come “All’Armi All’Armi”<br />
e “Notturni a<br />
Castello”.
All’Armi All’Armi<br />
La guerra al tempo della<br />
guerra: quella combattuta<br />
da uomini e armature,<br />
strappata a suon di<br />
stratagemmi dal campo di battaglia,<br />
ingaggiata in nome dell’onore<br />
e dell’amore.<br />
Questa la guerra nel mondo del<br />
Medioevo: una presenza<br />
costante,<br />
calata nella vita di<br />
ogni giorno sin<br />
nelle singole architetture,costantementericordata<br />
da torri,<br />
bastioni e mura<br />
sempre pronte ad<br />
essere munite.<br />
Questo il tema della<br />
imponente “tre gior-<br />
ni” che Castel Beseno si prepara<br />
ad ospitare l’8 agosto (dalle<br />
14 alle 22), il 9 agosto (dalle 10<br />
alle 22) e il 10 agosto (dalle 10<br />
alle 18).<br />
La parola chiave è una sola, ed<br />
è il richiamo al quale risponderanno<br />
una decina di gruppi<br />
di appassionati provenienti<br />
non soltanto da tutta la Penisola,<br />
ma anche dal Nord del-<br />
l’Europa: “All’Armi<br />
All’Armi” è infatti il<br />
titolo del terzo incontro<br />
internazionale dei gruppi<br />
di rievocazione storico militare<br />
europei.<br />
Tra le mura di Castel Beseno,<br />
rivive la ricostruzione di un vero<br />
e proprio campo militare con co-<br />
mandante.<br />
Per la durata di tre giorni, alcuni<br />
tra i più noti gruppi a livello<br />
internazionale faranno rivivere<br />
il complesso e imponente apparato<br />
dell’arte della guerra: dalle tende<br />
alle esercitazioni, dalle armi<br />
alle macchine da difesa, un inventario<br />
di brividi antichi tra<br />
bagliori di armature e precisioni<br />
di balestre.<br />
Anche il pubblico sarà ammesso<br />
alla vita dell’accampamento<br />
e, in alcuni casi, potrà rivivere<br />
partecipando di persona ad<br />
alcuni aspetti della vita militare<br />
prima e dopo la battaglia.<br />
Oltre alle compagnie che faranno<br />
rifulgere l’ardore delle gesta<br />
militari, infatti, anche vari personaggi<br />
della vita quotidiana<br />
di un accampamento parteciperanno<br />
alla rievocazione dando<br />
ad “All’Armi All’Armi” anche<br />
una dimensione ludica: le pietanze<br />
tipiche, i giochi, gli<br />
scherzi dei giullari<br />
si apriranno<br />
un varco tra tor<strong>nei</strong><br />
e armature.<br />
“All’Armi All’Armi”<br />
vedrà la partecipazione<br />
dei gruppi:<br />
Landsknecht<br />
Bretten (Germania),<br />
Des Schedel<br />
Schwarzer Haufen<br />
(Germania),<br />
Compagnia San<br />
Eustachio (Italia),<br />
Compagnia<br />
d'Arme Ausculum<br />
(Ascoli Piceno), Compagnia<br />
San Martino (Rimini),<br />
Gli Uomini<br />
della Condotta<br />
(Trecate), la<br />
Compagnia di<br />
San Nicolò<br />
(Venezia), Cavalieri<br />
del Drago<br />
Antico (CastelfrancoVeneto),<br />
Nespolo Lo<br />
Giullare, Clamor<br />
et Gaudium,<br />
Bruno<br />
lo Speziale,<br />
Gruppo Alchymia<br />
e, infine,<br />
la Compagnia<br />
delle<br />
Arti.
Notturni<br />
a Castello<br />
Alla luce di fiaccole e torce,<br />
esattamente come cinque<br />
secoli fa: la notte torna protagonista<br />
del castello,<br />
pronta a svelarne i segreti, intenta<br />
a far parlare gli spiriti che<br />
aleggiano tra corti e mura, accorta<br />
a restituire il bagliore della voce<br />
di dame e cavalieri.<br />
La storia che una delle più suggestive<br />
iniziative<br />
dell’estate<br />
trentina si<br />
prepara a<br />
raccontareapprofittaproprio<br />
delle suggestioni<br />
della luna: protagonista<br />
assoluta, la rocca imponente<br />
di Castel Beseno. Tra le<br />
sue mura e le sue torri, il 16 e<br />
il 30 luglio, il 13 e il 27 agosto<br />
il calare del sole annuncia<br />
un’insolita avventura: di scena<br />
sono i Notturni a Castello, viaggio<br />
tra le ombre del passato, che<br />
vedono la partecipazione del<br />
Gruppo <strong>Musica</strong>le Incorda, della<br />
Compagnia delle Arti e della<br />
Compagnia d’arme Cangrande<br />
della Scala.<br />
Il più grande castello del <strong>Trentino</strong><br />
approfitta così della dolcezza<br />
delle calde serate estive<br />
per regalarsi e regalare un viaggio<br />
tra i suoi ricordi.<br />
Riemergono dal passato strani personaggi,<br />
nobili e fantasmi, guerrieri<br />
e musici, a far da guida<br />
d’eccezione in questo percorso<br />
tra i segreti del Castello.<br />
Entrati nella corte principale,<br />
il benvenuto è porto, con tutta<br />
la magnificenza del caso, dai<br />
nobili del maniero,<br />
e la suggestione<br />
e il<br />
mistero delle<br />
storie che raccontano<br />
non<br />
sono che l’assaggio di un lungo<br />
tuffo all’indietro nel tempo.<br />
Dal bastione nord arriva il segnale<br />
che apre le porte della rocca: il<br />
tamburo, voce e ritmo che ha<br />
accompagnato la storia, severa<br />
colonna sonora che guida i<br />
visitatori all'interno.<br />
Soltanto per qualche istante è<br />
concesso spiare l’intimità cortese<br />
di una dama che legge accompagnata<br />
dal suono di un<br />
flauto. Subito, marziale e irrevocabile,<br />
il richiamo del Segretario<br />
dei Conti riprende le fila del<br />
viaggio: nessun indugiare <strong>nei</strong><br />
templi dell’amore, dal momen-<br />
Notturni a Castello<br />
Castel Beseno - Besenello<br />
Mercoledì 16 e 30 luglio,<br />
13 e 27 agosto, ore 21<br />
Con la partecipazione di:<br />
Gruppo <strong>Musica</strong>le Incorda, Compagnia<br />
delle Arti, Compagnia<br />
d’arme Cangrande della Scala.<br />
Ingresso: intero e 3,50;<br />
ridotto e 2,00; tariffa famiglia<br />
(max 2 adulti) e 7,00.<br />
L’accesso al castello è possibile a<br />
piedi o in auto. L'accesso sarà consentito<br />
ad un massimo di 200 persone.<br />
È consigliabile la prenotazione telefonando<br />
al numero 0461 230016<br />
Info: tel. 0461 839000<br />
www.trentinocultura.net<br />
www.trentino.to<br />
Castel Beseno - Besenello, tel. 0464 834600<br />
to che Venere sempre va a braccetto<br />
con Marte.<br />
E dunque ecco il racconto di uno<br />
dei più importanti fatti d'arme che ha<br />
vissuto il castello: la battaglia<br />
di Calliano, combattuta tra veneziani<br />
e tirolesi nel 1487.<br />
Come rinvigorito dalle storie di sangue<br />
e onore, irrompe un rumore<br />
di spade da Palazzo Marcabruno:<br />
un gruppo di soldati sta<br />
duellando.<br />
Uno squarcio di battaglia, le<br />
voci dei fantasmi che narrano il<br />
loro passato: così Castel Beseno<br />
congeda i suoi ospiti, in attesa<br />
di un’altra avventura.<br />
Hanno collaborato: i Comuni di Besenello e Calliano
A Castel Ivano<br />
i disegni della memoria<br />
In mezzo alla natura per un arcobaleno<br />
di colori e di memorie…<br />
Seppur diversa dall’atmosfera che caratterizza<br />
le giornate de “Il Gioco dei <strong>Castelli</strong>”,<br />
Castel Ivano ospita un’ulteriore iniziativa per<br />
arricchire di cultura l’estate trentina: la mostra “I<br />
colori dell’anima, i disegni della memoria”.<br />
Suddivisa in due sezioni, l’esposizione ripercorre<br />
la vita artistica del pittore piacentino Bruno Cassinari<br />
attraverso i paesaggi, le nature morte e i<br />
ritratti, affiancati ai dipinti e alle<br />
incisioni del trentino Domenico Ferrari.<br />
Mentre Cassinari scava nel suo<br />
passato, per Ferrari il percorso a<br />
ritroso nella memoria parte dal<br />
viaggio compiuto dal pittore tedesco<br />
Dürer in <strong>Trentino</strong> alla fine del<br />
XV secolo.<br />
Le opere, provenienti da collezioni private<br />
e talora inedite, trovano la loro sede<br />
ideale nelle ampie sale dell’imponente<br />
Castel Ivano, il cui complesso<br />
architettonico vanta origini anti-<br />
ARTE CONTEMPORANEA<br />
Castel Pergine: Idee nello Spazio<br />
chissime ed è circondato da<br />
un vasto parco. La rocca, connessa<br />
alla via romana imperiale Claudia Augusta<br />
Altinate, è posta sulla sommità di una collina rocciosa<br />
sopra Agnedo, in posizione dominante sulla piana<br />
della Valsugana.<br />
E proprio questo suggestivo scenario sembra<br />
essere studiato apposta per l’esposizione di queste<br />
tele e incisioni che rievocano, grazie alla sensibilità<br />
artistica dei due pittori, la magia di un passato<br />
in cui i colori e i paesaggi erano ancora intatti.<br />
Castel Ivano - Ivano Fracena<br />
Date espositive: 13 luglio - 31 agosto<br />
Ingresso: intero e 4,00; ridotto e 3,00<br />
Da martedì a venerdì: 15- 19<br />
Sabato, domenica e festivi: 10-12 e 15-19<br />
Info: tel. 0461 839000<br />
www.trentinocultura.net<br />
www.trentino.to<br />
Segreteria di Castel Ivano, tel. 0461 763432<br />
info@castelivano.it<br />
www.castelivano.it<br />
Imponente sopra il Colle di Tegazzo, in una posizione privilegiata denominata non a caso Chiave della Valsugana,<br />
si eleva Castel Pergine. Anche questo maniero ospita una mostra di arte contemporanea, dedicata all’artista<br />
sudtirolese Eduard Habicher. Appuntamento culturale atteso a livello europeo, la mostra monografica<br />
può essere visitata sino al 3 novembre, ed è l’occasione per conoscere meglio questa rocca, caratterizzata da<br />
due nuclei fortificati e da due cinte murarie: gli appartamenti di difesa medioevali<br />
e i rinascimentali edifici residenziali. Intorno al castello una passeggiata di 15<br />
minuti, detta “il giro dei muri”, segue la cinta muraria ricca di vegetazione.<br />
Proprio per le caratteristiche architettoniche della fortezza, tutte le opere del giovane<br />
artista sono state progettate per i siti in cui sono state collocate: ponteggi e<br />
piattaforme telescopiche sono solo alcune delle geniali invenzioni pensate appositamente<br />
per questo evento. Subito visibile la scultura “Entrare nel vento”, tre bracci<br />
rossi protesi verso il borgo di Pergine: sorprendenti antenne lunghe otto metri,<br />
avvinghiate ai merli della cinta muraria ed esposte al sibilo del vento.<br />
E poi, “Insides”, la trave rossa, sospesa nello spazio da un esile, eppure fortissimo<br />
laccio metallico. Ancora la “Parodia”, l’orgogliosa e ammiccante bandiera avvolta<br />
sulla propria asta e trattenuta da un tirante fissato sulla Torre Quadrata.<br />
Castel Pergine - Pergine<br />
Orario: dalle 10 alle 19, sabato e domenica compresi - chiuso il lunedì. Ingresso gratuito.<br />
Info: tel. 0461 839000 - www.trentinocultura.net - www.trentino.to - tel. 0461 531158<br />
www.castelpergine.it - verena@castelpergine.it
Paris Lodron<br />
Dal <strong>Trentino</strong> all’Europa<br />
A trecentocinquant’anni<br />
dalla sua scomparsa,<br />
il <strong>Trentino</strong> rende omaggio<br />
a una grande figura<br />
cui diede i natali: il Principe Arcivescovo Paride<br />
Lodron, nato a Castel Nuovo (oggi Castel Noarna)<br />
nel 1586. Colto, acuto, potente, Paris studia<br />
a Bologna per poi laurearsi, nel 1604, nella famosa<br />
università di Ingolstadt retta dall’Ordine dei<br />
Gesuiti. Tre anni dopo entra nel capitolo del Duomo<br />
di Salisburgo: di qui la sua ascesa, fulminea e<br />
inarrestabile.<br />
Nel 1619 Paride Lodron<br />
viene eletto Principe Arcivescovo<br />
di Salisburgo, governandoininterrottamente<br />
per ben 34 anni.<br />
A Salisburgo il Principe<br />
Arcivescovo dedica una<br />
politica lungimirante ed ambiziosa: da un lato<br />
riesce a risparmiarle le ferite della Guerra dei<br />
Trent’anni; dall’altro, spinge sul ruolo economico<br />
della campagna salisburghese.<br />
L’impulso che dà all’industria mineraria, alla produzione<br />
della birra, all’agricoltura e all’artigianato<br />
guadagnano alla città un ruolo di primo piano nella<br />
prospettiva del commercio europeo.<br />
A tavola con i Lodron<br />
Con mirabili apparati di festa<br />
Palazzo Lodron - Nogaredo<br />
Venerdì 25 luglio, ore 21<br />
Paride Lodron nutrì sempre un legame profondo<br />
con le sue origini adoperandosi costantemente a<br />
favore di Villa Lagarina. Particolare cura dedicò<br />
ad arricchire il Palazzo di Nogaredo e la Chiesa<br />
parrocchiale di Villa Lagarina, nella quale fece<br />
costruire, in memoria dei genitori, la splendida<br />
Cappella di S.Ruperto. A questo legame è dedicata<br />
"Con mirabili apparati di festa", spettacolare<br />
rievocazione di una delle numerose visite che egli<br />
fece a Villa Lagarina. Dalla Chiesa parrocchiale al<br />
Palazzo di Nogaredo si snoderà un corteo di personaggi<br />
religiosi e nobili per percorrere vie e piazze, tra<br />
allestimenti scenici barocchi e finzioni allegoriche. Un<br />
percorso a tappe, alla scoperta dei luoghi che testimoniano<br />
la prodigalità del principe, fino ad arrivare ai giardini<br />
di Palazzo Lodron a Nogaredo dove musica, balli e<br />
fuochi pirotecnici chiuderanno la "festa".<br />
Con la partecipazione di: Gruppo Storico Militare di Canelli,<br />
Compagnia delle Arti Cremonense, Collegium Musicum.<br />
Ingresso libero. Non è necessaria la prenotazione.<br />
Partenza da Piazza S. Maria Assunta di Villa Lagarina.<br />
Info: tel. 0461 839000 - www.trentinocultura.net -<br />
www.trentino.to - Comune di Villa Lagarina, tel. 0464<br />
494202 - anagrafe@comune.villalagarina.tn.it<br />
Hanno collaborato: Comune e Parrocchia di Villa<br />
Lagarina, Comune di Nogaredo, la famiglia<br />
Volpini de Maestri.<br />
Castel San Giovanni - Bondone. Sabato 12 luglio, 19-23<br />
All’interno del ricco programma che da maggio a dicembre mette in campo<br />
oltre venti appuntamenti di spicco per le celebrazioni lodroniane, quattro iniziative<br />
legano quelle che furono le dimore di spicco della famiglia Lodron.<br />
Una sorta di quadrilatero architettonico che comprende Castel San Giovanni,<br />
Palazzo Lodron, Castel Romano e Castel Noarna. A dare il via a questa rassegna è la solenne veduta di Castel<br />
San Giovanni: protagonista, il 12 luglio, dalle 19 alle 23, “A tavola con i Lodron”. Costruito in posizione strategica<br />
a controllo della parte meridionale della Valle del Chiese, Castel San Giovanni accoglie un banchetto con<br />
ricette d’epoca, illuminato dalla luce delle torce e accompagnato da strumenti dal vivo e da giullari e armigeri,<br />
appartenenti a: Compagnia della Spada, Compagnia delle Arti e Compagnia d’arme Cangrande della Scala.<br />
Accesso al Castello a piedi o utilizzando la navetta da Baitoni-Castel S. Giovanni e ritorno, dalle 19 alle 23. Quota<br />
di partecipazione e 40,00. È necessaria la prenotazione allo 0461 230016.<br />
Info: tel. 0461 839000 - www.trentinocultura.net - www.trentino.to<br />
Consorzio Turistico, tel. 0465 685033 - Ecomuseo Val del Chiese, tel. 0465 621048.<br />
Hanno collaborato: Comune e Pro Loco di Bondone, Ecomuseo Val del Chiese, Consorzio dei Comuni BIM del<br />
Chiese, Consorzio Turistico della Valle del Chiese.
Ma per Salisburgo Lodron non<br />
si accontenta di una dimensione<br />
economica da primato: il<br />
conte si dedica anche allo sviluppo<br />
artistico, culturale e creativo<br />
del suo arcivescovado.<br />
In questo fervore di attività,<br />
Paris Lodron non dimentica però la<br />
sua terra d’origine, alla quale lo<br />
legano frequenti ambasciate e<br />
visite: a Trento rimangono le<br />
dimore fortificate di famiglia,<br />
i ricordi, i parenti.<br />
In omaggio alle sue vallate, il<br />
conte divenuto Principe Arcivescovo<br />
fa costruire a Villa Lagarina<br />
una nuova chiesa arcipretale:<br />
la famosa cappella di San<br />
Ruperto, ricca di dipinti pregevoli,<br />
è uno dei gioielli che vi trovano<br />
posto.<br />
Per favorire la produttività<br />
della zona, istituisce<br />
inoltre il Monte di Pietà<br />
e fa realizzare un filatoio<br />
per la seta.<br />
Paride muore a Salisburgo<br />
il 15 dicembre 1653,<br />
Nella culla di Paride Lodron<br />
Il soffitto affrescato<br />
di Castel Noarna<br />
a 67 anni, insignito del titolo<br />
di Padre della Patria.<br />
Tra le altre manifestazioni in programma,<br />
si segnalano in particolare: il 14 giugno<br />
a Nogaredo (ore 17, Palazzo Comunale)<br />
l’inaugurazione della mostra di<br />
strumenti musicali “Al tempo di Paride<br />
Lodron”; a Trento, la visita guidata a Palazzo<br />
Lodron del 3 luglio (ore 16); il<br />
“Salotto Lodron”, concerto di lieder mozartiani<br />
che si terrà al Museo Diocesano<br />
di Villa Lagarina il 17 luglio, alle 21, e<br />
l’evento del 26 luglio allo Spazio Lodron<br />
di Baitoni (ore 18), con la “Serenata in<br />
musica”.<br />
Infine ricordiamo, in agosto, lo spettacolo<br />
di musica e danze di Palazzo Caffaro<br />
a Lodrone (il 2, alle 21); la seconda data<br />
del “Salotto Lodron” di Villa Lagarina<br />
(il 7, alle 21), e la “Serenata in musica”<br />
prevista alle Scuderie Lodron di Caderzone,<br />
il giorno 23 alle ore 21.<br />
Castel Noarna - Nogaredo. Domenica 17 agosto, 20-23<br />
Paride nasce nella residenza fortificata dell’attuale Castel Noarna, soltanto<br />
una delle residenze che la ricca e potente famiglia dei Lodron possedeva,<br />
anche se, con la crescita del suo potere, il baricentro residenziale<br />
di Paride si sposta verso l’Austria. Alla dimora che gli diede i natali<br />
è dedicato l’appuntamento del 17 agosto, quando Castel Noarna si vestirà<br />
di festa per la rievocazione intitolata “Nella culla di Paride Lodron”: musica,<br />
ballo e arti varie di scena dalle 20 alle 23. Impegnati nell’allestimento,<br />
il Gruppo <strong>Musica</strong>le Le Rossignol, la Compagnia Militare Cangrande della<br />
Scala, Nespolo lo Giullare e la Compagnia delle Arti.<br />
Ingresso libero, è consigliabile la prenotazione al 0461 230016.<br />
Info: tel. 0461 839000 - www.trentinocultura.net - www.trentino.to<br />
Comune di Villa Lagarina, tel. 0464 49420<br />
Hanno collaborato: Comuni di Villa Lagarina e Nogaredo, famiglia Zani<br />
Correva l’anno 1629<br />
Castel Romano - Pieve di Bono<br />
Domenica 27 luglio, 14-19<br />
Molta storia è passata attraverso<br />
le mura antiche di Castel Romano:<br />
potente avamposto militare,<br />
situato in posizione strategica<br />
nel comune di Pieve di Bono,<br />
poi dimora della casata dei<br />
Lodron in periodo medievale,<br />
quindi teatro di distruzione nel<br />
corso di numerosi eventi bellici.<br />
Per questo, l’atmosfera che questo<br />
maniero offre oggi ai suoi<br />
ospiti è di tutto impatto: la sua<br />
potenza scenica potrà essere<br />
goduta pienamente il 27 luglio,<br />
allorquando la rocca diventerà<br />
teatro di “Correva l’anno 1629”.<br />
Una festa che riporta<br />
al 9 maggio<br />
1629, quando a<br />
Castel Romano<br />
arriva il segretario<br />
di Paris Lodron,<br />
incaricato<br />
di invitare la contessa<br />
Eleonora a<br />
raggiungere il fratello<br />
a Villa Lagarina.<br />
È l’occasione<br />
per una grande<br />
festa, la cui atmosfera<br />
è allietata da musici, giocolieri<br />
e persino la guarnigione<br />
militare. La vita di corte a Salisburgo,<br />
i viaggi del Principe Vescovo,<br />
i pettegolezzi, la musica<br />
e il cibo: un vero e proprio pomeriggio<br />
in casa Lodron, sotto<br />
le potenti mura di Castel Romano.<br />
Partecipano la Compagnia<br />
della Spada, la Compagnia delle<br />
Arti, il Gruppo Storico Militare di<br />
Canelli, Bruno Lo Speziale.<br />
Entrata ad offerta libera.<br />
È possibile parcheggiare <strong>nei</strong><br />
pressi del Castello.<br />
Info: tel. 0461 839000<br />
www.trentinocultura.net<br />
www.trentino.to<br />
Consorzio Turistico Valle<br />
del Chiese, tel. 0465 685033<br />
Ecomuseo, tel. 0465 621048<br />
Hanno collaborato: Comune e<br />
Pro Loco di Pieve di Bono, Ecomuseo<br />
e Consorzio Turistico Val<br />
del Chiese, Consorzio dei Comuni<br />
BIM del Chiese.
LA VIRTU’ DELLA FORTEZZA<br />
Castel Beseno in armi<br />
Besenello (TN)<br />
dal 18 maggio 2003<br />
lunedì chiuso<br />
informazioni<br />
0464 834600 - 335 429501<br />
Provincia Autonoma di Trento<br />
Dipartimento <strong>Cultura</strong><br />
Castello del Buonconsiglio<br />
Monumenti e collezioni provinciali<br />
pittore lombardo, Battaglia dei cavalieri, ante 1465, Trento, Museo Diocesano Tridentino