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di abano e montegrotto - Informabano.It

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Il Commercialista<br />

a cura del Dr. Victor Zorzetto<br />

info@stu<strong>di</strong>ozorzetto.it tel. e fax 049 795330 - 793566 r.a.<br />

DICHIARAZIONE DEI REDDITI 2013<br />

E MODELLO CUD: NUOVA ERA<br />

Si avvicina l’adempimento della <strong>di</strong>chiarazione<br />

dei red<strong>di</strong>ti 2012: cosa occorre per arrivare<br />

preparati alla scadenza per il modello 730 o<br />

del Modello Unico 2013? Una grossa novità<br />

(ma soprattutto - a mio avviso – una grande<br />

scomo<strong>di</strong>tà per gli utenti) è l’ad<strong>di</strong>o al modulo<br />

cartaceo del Cud 2013. Fino all’anno scorso<br />

infatti, nei primi mesi dell’anno l’INPS provvedeva<br />

all’invio postale del CUD (“certificazione<br />

unica dei red<strong>di</strong>ti <strong>di</strong> lavoro <strong>di</strong>pendente,<br />

pensione e assimilati”) ai soggetti per i quali<br />

assolve la funzione <strong>di</strong> sostituto d’imposta. Da<br />

quest’anno, con un repentino cambiamento<br />

(la circolare è la n. 32 del 26/2/2013), l’INPS<br />

passa quin<strong>di</strong> dagli invii massivi <strong>di</strong> volumi <strong>di</strong><br />

carta (spesso eccessivi), alla totale chiusura<br />

verso soggetti deboli e privi <strong>di</strong> qualsiasi conoscenza<br />

informatica.<br />

La novità riguarda una gran<strong>di</strong>ssima platea <strong>di</strong><br />

persone: tutti i pensionati, i cassaintegrati, i<br />

percettori <strong>di</strong> indennità <strong>di</strong> mobilità o <strong>di</strong>soccupazione<br />

ecc. che potranno ottenere il Cud 2013<br />

solo attraverso il sito dell’Inps: stop al modulo<br />

cartaceo, seppur con alcune riserve.<br />

La decisione è motivata dalle nuove <strong>di</strong>rettive<br />

<strong>di</strong> risparmio e semplificazione introdotte dalla<br />

Legge <strong>di</strong> Stabilità, volte a limitare le comunicazioni<br />

cartacee tra Pubblica Amministrazione<br />

e citta<strong>di</strong>ni. Attenzione, non troppo allarmismo,<br />

non vi sarà una vera e propria totale sparizione<br />

del modulo cartaceo, che potrà comunque<br />

essere richiesto attraverso alcuni canali alternativi<br />

. Ve<strong>di</strong>amo quin<strong>di</strong> come richiedere ed<br />

ottenere il proprio CUD:<br />

1) Sportelli veloci delle Agenzie dell’Istituto: in<br />

tutte le strutture territoriali dell’Inps - comprese<br />

quelle ex Inpdap ed ex Enpals - durante il<br />

primo trimestre dell’anno almeno uno sportello<br />

veloce verra’ de<strong>di</strong>cato al rilascio del CUD<br />

cartaceo, in<strong>di</strong>pendentemente dalla gestione<br />

previdenziale.<br />

2) Postazioni Informatiche self service: gli<br />

utenti in possesso del PIN potranno stampare<br />

i certificati red<strong>di</strong>tuali utilizzando le postazioni<br />

self service, istituite presso tutte le strutture<br />

territoriali.<br />

3) Posta elettronica: tutti i citta<strong>di</strong>ni possono<br />

ottenere gratuitamente l’attribuzione <strong>di</strong> una<br />

casella <strong>di</strong> posta certificata attraverso i servizi<br />

<strong>di</strong>sponibili sul sito www.postacertificata.gov.<br />

it. Una volta ottenuto l’in<strong>di</strong>rizzo PEC potranno<br />

fare richiesta <strong>di</strong> ricevere il certificato red<strong>di</strong>tuale<br />

sulla propria casella <strong>di</strong> posta scrivendo al<br />

seguente in<strong>di</strong>rizzo<br />

richiestaCUD@postacert.inps.gov.it<br />

4) Centri <strong>di</strong> assistenza fiscale: per ottenere il<br />

CUD i citta<strong>di</strong>ni possono rivolgersi e dare mandato<br />

ad un Centro <strong>di</strong> assistenza fiscale.<br />

5) Uffici postali: e’ possibile ottenere il CUD<br />

anche presso lo ‘’Sportello Amico’’ degli Uffici<br />

postali aderenti al progetto ‘’Reti Amiche’’.<br />

Per questo servizio Poste <strong>It</strong>aliane prevede il<br />

pagamento <strong>di</strong> una somma pari ad euro 2,70<br />

piu’ IVA.<br />

6) Sportello mobile per utenti ultraottantacinquenni<br />

e pensionati residenti all’estero: per<br />

alcune categorie <strong>di</strong> utenti particolarmente<br />

<strong>di</strong>sagiati ed impossibilitati ad avvalersi dei<br />

canali fisici e telematici l’Inps ha attivato presso<br />

tutte le strutture territoriali uno ‘’Sportello<br />

mobile’’. Si tratta <strong>di</strong> un servizio de<strong>di</strong>cato al rilascio<br />

con modalita’ agevolate <strong>di</strong> alcuni prodotti<br />

istituzionali. Gli utenti ultraottantacinquenni<br />

titolari <strong>di</strong> indennita’ <strong>di</strong> accompagnamento possono<br />

richiedere telefonicamente, all’operatore<br />

dello Sportello Mobile della propria sede Inps<br />

l’invio a domicilio del certificato red<strong>di</strong>tuale.<br />

7) I pensionati residenti all’estero potranno<br />

richiedere il CUD contattando <strong>di</strong>rettamente<br />

i seguenti numeri telefonici de<strong>di</strong>cati:<br />

06.59054403 - 06.59053661 - 06.59055702,<br />

attivi dalle 8,00 alle 19,00 (ora italiana) e<br />

fornendo i propri dati anagrafici e il co<strong>di</strong>ce<br />

fiscale.<br />

8) Spe<strong>di</strong>zione CUD a domicilio: l’Inps garantisce,<br />

comunque, l’invio del CUD a domicilio<br />

ai citta<strong>di</strong>ni che ne facciano specifica richiesta<br />

attraverso il Contact Center (numero verde<br />

800.43.43.20) . Il numero è gratuito per le<br />

chiamate da rete fissa e non è abilitato alle<br />

chiamate da telefoni cellulari, per i quali è<br />

invece <strong>di</strong>sponibile il numero 06.164.164, a<br />

pagamento in base al proprio piano tariffario.<br />

Il servizio, attivo 24 ore su 24 in modalità<br />

completamente automatica, è supportato dagli<br />

operatori del Contact Center dal lunedì al<br />

venerdì dalle ore 8 alle 20 ed il sabato dalle<br />

8 alle 14.<br />

Attenzione alla richiesta <strong>di</strong> rilascio del CUD a<br />

chi non e’ titolare: il CUD puo’ essere rilasciato<br />

anche a persona <strong>di</strong>versa dal titolare che dovra’<br />

esibire il proprio documento identificativo, la<br />

delega e la fotocopia del documento <strong>di</strong> riconoscimento<br />

dell’interessato. Se il delegato invia<br />

la richiesta tramite la propria posta elettronica<br />

certificata puo’ non allegare il proprio documento<br />

<strong>di</strong> riconoscimento (ma consigliamo <strong>di</strong><br />

farlo egualmente). Con le stesse modalita’<br />

sopra in<strong>di</strong>cate per il CUD e’ possibile stampare<br />

o richiedere anche il certificato <strong>di</strong> pensione<br />

(ObisM). Consiglio a tutti <strong>di</strong> attivarsi per tempo<br />

per superare senza corse all’ultimo minuto<br />

questo ulteriore adempimento e ancora una<br />

volta, come per il passaggio dal canale analogico<br />

a quello <strong>di</strong>gitale TV, speriamo che i<br />

nipotini (i cosiddetti “nativi <strong>di</strong>gitali”) possano<br />

aiutare i loro nonni con un piccolo, ma significativo<br />

impegno.<br />

La rubrica dell’avvocato<br />

a cura dell’Avv. Clau<strong>di</strong>o Calvello<br />

www.stu<strong>di</strong>olegalecalvello.it stu<strong>di</strong>ocalvello@tiscali.it<br />

TRA MOGLIE E MARITO…<br />

Lo spunto per l’articolo <strong>di</strong> questo mese mi è<br />

stato fornito dalla sig.ra Tizia (nome <strong>di</strong> fantasia,<br />

per doveroso rispetto della privacy), la quale<br />

si è rivolta al nostro<br />

Stu<strong>di</strong>o dopo aver<br />

“Maltrattamenti in<br />

famiglia e violenza<br />

sulle donne: come<br />

<strong>di</strong>fendersi”<br />

subìto maltrattamenti<br />

dal marito. La frequenza,<br />

infatti, con cui<br />

i me<strong>di</strong>a ci consegnano<br />

resoconti e notizie su<br />

casi <strong>di</strong> violenza domestica,<br />

e sulle donne in<br />

particolare, è sintomo<br />

<strong>di</strong> un fenomeno che non sembra volersi<br />

placare. Il reato <strong>di</strong> maltrattamenti in famiglia è<br />

<strong>di</strong>sciplinato dall’articolo 572 del co<strong>di</strong>ce penale:<br />

che cosa si intende per maltrattamenti? La<br />

Corte <strong>di</strong> Cassazione ha stabilito che “perché<br />

sussista il reato <strong>di</strong> maltrattamenti in famiglia<br />

occorre che sia accertata una condotta, consistente<br />

in aggressioni fisiche e vessazioni<br />

o manifestazioni <strong>di</strong> <strong>di</strong>sprezzo abitualmente<br />

lesiva dell’integrità fisica e del patrimonio<br />

morale della persona offesa, che a causa<br />

<strong>di</strong> ciò versa in una con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> sofferenza”<br />

(sentenza 46196/2011).<br />

Come si può intuire, il<br />

reato <strong>di</strong> maltrattamenti<br />

si configura se gli atti<br />

che ledono la vittima sono<br />

molteplici e continuativi.<br />

Diversamente, potrebbero<br />

configurarsi altri tipi<br />

<strong>di</strong> reato come: percosse,<br />

lesioni personali, ingiurie<br />

o minacce. Cosa può fare una donna, che,<br />

leggendo queste righe, capisca <strong>di</strong> essere in<br />

una situazione del genere? Prima <strong>di</strong> tutto non<br />

deve avere timore nel denunciare tali episo<strong>di</strong><br />

alle forze dell’Or<strong>di</strong>ne, anche al fine <strong>di</strong> tutelare,<br />

eventualmente, i figli minori. È allo stesso<br />

modo importante che la vittima prenda contatti<br />

con un avvocato: quest’ultimo potrà assisterla<br />

nel proce<strong>di</strong>mento penale, svolgendo all’occor-<br />

renza investigazioni <strong>di</strong>fensive, e promuovendo<br />

la costituzione <strong>di</strong> parte civile nel processo. Ma<br />

soprattutto potrà attivare e coinvolgere altri<br />

specialisti (psicologi o assistenti sociali) al<br />

fine <strong>di</strong> garantire alla vittima <strong>di</strong> maltrattamenti<br />

un’assistenza a 360 gra<strong>di</strong>. Un ultimo importante<br />

spunto <strong>di</strong> riflessione: secondo la Corte <strong>di</strong><br />

Cassazione, sez. III, sent. 17.01.2013 n. 2328<br />

“il reato <strong>di</strong> maltrattamenti peraltro può sussistere<br />

anche quando la convivenza sia cessata<br />

e quin<strong>di</strong> anche dopo la separazione dei<br />

coniugi, che lascia integro il dovere <strong>di</strong> rispetto<br />

reciproco, <strong>di</strong> assistenza morale e materiale, <strong>di</strong><br />

solidarietà nascenti dal rapporto coniugale”.<br />

Torneremo, in ogni caso, su questo scottante<br />

argomento, nel prossimo numero.<br />

Un caro saluto a tutti i lettori.<br />

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