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foglioaperto >> 2<br />
L’ICI sulle aree<br />
<strong>di</strong> PSC è dovuta?<br />
Siamo in una fase transitoria dove la regione Emilia Romagna,<br />
che norma in materia <strong>di</strong> urbanistica, ha chiarito<br />
che con la sola approvazione del PSC non vi è il <strong>di</strong>ritto<br />
ad e<strong>di</strong>fi care e quin<strong>di</strong> non è dovuto il pagamento delle<br />
imposte; mentre lo stato, che norma in materia <strong>di</strong> tributi, non<br />
si è ancora espresso in merito.<br />
Il comune <strong>di</strong> <strong>Argelato</strong>, nonostante le nostre ripetute richieste<br />
<strong>di</strong> non procedere, ha iniziato a chiedere il pagamento dell’ICI<br />
su queste aree.<br />
Ai citta<strong>di</strong>ni interessati non è stata inviata nessuna comunicazione<br />
uffi ciale, e banalmente, si è <strong>di</strong>vulgata la notizia solo attraverso<br />
volantini e il sito web del comune.<br />
Dulcis in fundo: ad oggi solo ad alcuni proprietari è stato<br />
inviato l’accertamento con l’ICI, le sanzioni e gli interessi <strong>di</strong><br />
mora da pagare;<br />
Il gruppo consigliare Cambiamo <strong>Argelato</strong>, in attesa che STATO<br />
e REGIONE si mettano d’accordo, sentite le prime lamentele<br />
dei citta<strong>di</strong>ni, ha voluto testare le tabelle e il metodo <strong>di</strong> stima<br />
delle aree adottato dal comune <strong>di</strong> <strong>Argelato</strong>.<br />
Si sono scelti 3 casi tipo: 2 proprietà <strong>di</strong> <strong>Argelato</strong> (A e B) e una<br />
proprietà <strong>di</strong> Funo (C) e si è calcolata l’ICI che queste persone<br />
dovrebbero versare al comune.<br />
A gran<strong>di</strong> linee si chiede <strong>di</strong> versare al comune <strong>di</strong> <strong>Argelato</strong> un’ICI<br />
annuale che si aggira attorno a 1000 E/ha per <strong>Argelato</strong> e 1700<br />
E/ha per Funo, quando in me<strong>di</strong>a dalle coltivazioni si guadagna<br />
100 E/ha + 400 E/ha (contributi) all’anno.<br />
Tenuto conto che con molta probabilità quei terreni non andranno<br />
a POC prima <strong>di</strong> 30 anni, le cifre che complessivamente<br />
dovranno versare i citta<strong>di</strong>ni presi come campione saranno<br />
rispettivamente <strong>di</strong>:<br />
PROPRIETÀ A: 210.000 Euro per complessivi 7,5 ettari<br />
PROPRIETÀ B: 140.000 Euro per complessivi 4,3 ettari<br />
PROPRIETÀ C: 380.000 Euro per complessivi 7,3 ettari<br />
Riteniamo che le cifre che scaturiscono dalle tabelle e dalle<br />
aliquote approvate dalla maggioranza politica del consiglio comunale<br />
siano ECCESSIVAMENTE ALTE!<br />
Da una parte si è messo moltissimo terreno in PSC, e dall’altra<br />
si inizia a parlare <strong>di</strong> non sprecare terreno e <strong>di</strong> limitare quin<strong>di</strong><br />
l’espansione. Nel frattempo si chiede il pagamento <strong>di</strong> un’ICI<br />
spropositata e si pretende che I citta<strong>di</strong>ni paghino.<br />
Non <strong>di</strong>mentichiamoci che gli agricoltori, come le altre imprese,<br />
stanno vivendo un forte momento <strong>di</strong> crisi. Questo incremento<br />
<strong>di</strong> ICI aggrava ancor più l’agricoltore e lo obbligherà a vendere,<br />
ancor prima del tempo, tutto o parte del fondo agricolo.<br />
D’altro canto, con questi presupposti, il valore <strong>di</strong> quelle aree è<br />
destinato a calare: nessuno vorrà comperare del terreno, che<br />
forse sarà e<strong>di</strong>fi cabile tra 30 anni o forse non lo sarà mai, con<br />
sopra un’imposta pesante come un macigno.<br />
Noi <strong>di</strong> CAMBIAMO <strong>ARGELATO</strong> abbiamo chiesto al Sindaco e a<br />
tutto il consiglio comunale l’accoglimento delle seguenti proposte:<br />
1) Che l’amministrazione si interessi presso gli enti competenti,<br />
affi nché venga chiarito in tempi brevi se l’ICI sulle aree <strong>di</strong><br />
PSC è dovuta o meno.<br />
2) Che Il consiglio comunale si interroghi riguardo la legalità e<br />
la legittimità che ha un comune <strong>di</strong> chiedere tali cifre <strong>di</strong> ICI<br />
per un numero indefi nito <strong>di</strong> anni.<br />
3) Che in caso <strong>di</strong> conferma dell’applicazione dell’ICI sulle aree<br />
<strong>di</strong> PSC, si rivedano i parametri per la stima del valore delle<br />
aree e le aliquote per il calcolo dell’ICI, abbassandole e<br />
<strong>di</strong>fferenziandole tra probabili zone <strong>di</strong> future immissioni in<br />
POC.<br />
4) Che l’amministrazione <strong>di</strong>mostri <strong>di</strong> avere un atteggiamento<br />
imparziale verso i citta<strong>di</strong>ni: se si fanno gli accertamenti<br />
applicando gli interessi <strong>di</strong> mora, questo trattamento deve<br />
valere per tutti e non solo per alcuni.<br />
Ci auguriamo che nel prossimo consiglio comunale le proposte<br />
vengano accolte e che questa maggioranza <strong>di</strong>mostri <strong>di</strong><br />
essere vicina ai citta<strong>di</strong>ni nella vita <strong>di</strong> tutti i giorni e non<br />
solo in campagna elettorale.<br />
12<br />
Lista civica CAMBIAMO <strong>ARGELATO</strong><br />
Dopo che la corte europea ha sentenziato <strong>di</strong> togliere<br />
il crocefi sso dalle scuole, si è iniziato a tirare in ballo<br />
Don Milani. Ad <strong>Argelato</strong>, nel consiglio comunale del<br />
17/12/2009, la consigliera Davino ha affermato:<br />
“Don Milani <strong>di</strong>ceva: meno croce e più vangelo, e tolse il<br />
crocifi sso dalla scuola <strong>di</strong> Barbiana”.<br />
1) Ci sembra poco corretto coinvolgere in questo <strong>di</strong>battito una<br />
persona scomparsa nel 1967, attribuendogli frasi che dubitiamo<br />
fortemente abbia detto.<br />
2) Abbiamo visitato tutti i siti internet su Don Milani [www.<br />
donlorenzomilani.it; www.barbiana.it] e abbiamo consultato<br />
tutti i testi scritti dallo stesso [Esperienze pastorali; L’obbe<strong>di</strong>enza<br />
non è più una virtù-Lettera ai giu<strong>di</strong>ci; Lettera a<br />
una professoressa; Lettere alla mamma; Il Vangelo come<br />
catechismo; Una lezione alla scuola <strong>di</strong> Barbiana] per provare<br />
<strong>di</strong> capire in quale contesto avesse asserito ” meno croce<br />
più vangelo”, ma non siamo riusciti a trovarne traccia.<br />
3) Non abbiamo trovato neppure traccia del fatto che Don<br />
Milani tolse il crocefi sso a Barbiana. Abbiamo però reperito<br />
alcune foto che <strong>di</strong>mostrano come a Barbiana ci fosse<br />
il crocefi sso e come Don Milani vi facesse tranquillamente<br />
lezione sotto.<br />
4) Cre<strong>di</strong>amo che se si vogliono citare i “gran<strong>di</strong> personaggi”,<br />
occorra farlo con rispetto e precisione.<br />
Don Lorenzo Milani non tolse il crocefi sso alla scuola <strong>di</strong> Barbiana,<br />
ma lo tolse nella prima scuola che aprì: la scuola serale<br />
<strong>di</strong> San Donato <strong>di</strong> Calenzano.<br />
Siamo alla fi ne degli anni ‘40 la popolazione è fortemente<br />
spaccata in due: comunisti da una parte e democristiani<br />
dall’altra.<br />
Il grado <strong>di</strong> istruzione dei giovani è molto basso: la metà non<br />
ha la licenza elementare, ma nei paesi è iniziata la gara a chi<br />
offre più <strong>di</strong>vertimenti per attirare i giovani.<br />
Bar, sale da ballo, campi da gioco, cinematografi …due per<br />
ognuno. L’uno gestito dalla chiesa e l’altro gestito dal “partito”.<br />
Mentre da entrambe le parti si propongono solo <strong>di</strong>vertimenti<br />
Don Milani sostiene che: “per <strong>di</strong>fendersi da tutti, anche dai<br />
preti, ci vuole l’istruzione” [Esperienze Pastorali: Prima appen<strong>di</strong>ce],<br />
e per fare in modo che anche i giovani comunisti siano<br />
liberi <strong>di</strong> frequentare la scuola, toglie il crocefi sso.<br />
In quegli anni la tensione era forte: da un lato il partito comunista<br />
ad<strong>di</strong>tava la chiesa, e i preti come nemici del popolo<br />
e dall’altro la chiesa scomunicava e negava l’assoluzione a chi<br />
aveva la tessera del “partito”.<br />
5) A 60 anni <strong>di</strong> <strong>di</strong>stanza, cre<strong>di</strong>amo che i tempi siano cambiati,<br />
e che nessuno <strong>di</strong> noi, comprese le persone extracomunitarie,<br />
debba avere paura <strong>di</strong> frequentare<br />
un luogo solo perché vi<br />
si ostenti il crocefi sso.<br />
6) Vorremmo che Don Lorenzo Milani<br />
fosse ricordato per ciò che ha<br />
fatto e non per ciò che non ha fatto:<br />
per l’essere stato maestro oltre<br />
che prete e per essere riuscito a<br />
scuotere le coscienze <strong>di</strong> allora riguardo<br />
una scuola <strong>di</strong>venuta ormai<br />
inadeguata.<br />
In particolare ci piace ricordare la<br />
scritta che venne affi ssa alla scuola<br />
<strong>di</strong> Barbiana:<br />
”I CARE”: il motto intraducibile dei<br />
giovani americani migliori “me ne<br />
importa, mi sta a cuore”. È il contrario<br />
esatto del motto fascista “Me ne<br />
frego” [Lettera ai Giu<strong>di</strong>ci].<br />
Lista civica CAMBIAMO <strong>ARGELATO</strong><br />
la voce dei gruppi<br />
Don Milani,<br />
il crocifi sso e... <strong>Argelato</strong>