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foglioaperto >> 2<br />
Attività delle biblioteche<br />
<strong>di</strong> Funo ed <strong>Argelato</strong><br />
gennaio-marzo 2010<br />
Nella biblioteche <strong>di</strong> <strong>Argelato</strong> e Funo sono stati realizzati due<br />
laboratori per i bambini dai 4 ai 6 anni sulla musica; il laboratorio<br />
prevedeva la lettura <strong>di</strong> una storia tratta da libri “Sofi a<br />
la mucca musicista”, “I musicanti <strong>di</strong> Brema”, “Incantesimi”e la<br />
successiva costruzione <strong>di</strong> uno strumento e <strong>di</strong> un libro musicale.<br />
Inoltre a Funo è stato effettuato un laboratorio per i bambini<br />
dai 7 ai 10 anni sulla forza motrice, all’interno del quale<br />
i bambini hanno potuto sperimentare tale forza attraverso la<br />
costruzione <strong>di</strong> piccoli meccanismi ad hoc. Ad <strong>Argelato</strong> anche i<br />
bambini del secondo ciclo delle elementari hanno sperimentato<br />
percorsi musicali: “Il sentiero sonoro” e “Il cacciatore <strong>di</strong><br />
suoni”. Tutti gli incontri hanno visto una partecipazione entusiasta<br />
da parte dei bambini, mentre i genitori hanno richiesto<br />
nuove proposte anche per i prossimi mesi.<br />
In occasione della Festa della donna, è stata organizzata presso<br />
la Biblioteca <strong>di</strong> Funo una serata <strong>di</strong> letture a tema dal titolo:<br />
“Donne nella storia contemporanea; squarci <strong>di</strong> vita al femminile<br />
dall’inizio del ‘900 ad oggi” intervallate dalla proiezione <strong>di</strong><br />
fotografi e e dall’in<strong>di</strong>cazione delle leggi più signifi cative riguardanti<br />
l’emancipazione femminile.<br />
Nell’ambito della settimana d’azione contro il razzismo (15 –<br />
21 marzo 2010) la Biblioteca <strong>di</strong> <strong>Argelato</strong> ha organizzato un<br />
percorso <strong>di</strong> rifl essione destinato ai ragazzi <strong>di</strong> 10-13 anni, tramite<br />
la narrazione della storia “Ciò che Bassora insegna…”.<br />
Grazie alla me<strong>di</strong>azione <strong>di</strong> un’educatrice esperta, i ragazzi sono<br />
passati dal <strong>di</strong>battito sul tema delle <strong>di</strong>fferenze e della pace alla<br />
produzione <strong>di</strong> un cartellone ora affi sso nella sezione ragazzi.<br />
“<strong>ARGELATO</strong><br />
SI PUBBLICA”<br />
Rassegna<br />
dell’e<strong>di</strong>toria<br />
comunale<br />
Gian Paolo Borghi<br />
Assessore Cultura<br />
e Informazione<br />
Nell’ambito <strong>di</strong> un progetto relativo ad un tirocinio post-laurea<br />
in collaborazione con l’Università <strong>di</strong> Ferrara, è stato realizzato<br />
un lavoro ragionato sulla pubblicistica comunale dal 1982 ai<br />
nostri giorni. Intitolata “<strong>Argelato</strong> si pubblica. Work in progress<br />
dell’e<strong>di</strong>toria comunale”, la ricerca ricostruisce quasi un trentennio<br />
<strong>di</strong> comunicazione istituzionale, a partire dal primo numero<br />
<strong>di</strong> “Foglio Aperto”, dato alle stampe proprio nel 1982.<br />
La curatrice, Sara Celeghin, ha puntualmente operato su due<br />
prospettive: da un lato ha eseguito un meticoloso lavoro <strong>di</strong><br />
reperimento dei materiali (per i quali sarà creato uno specifi<br />
co punto espositivo e <strong>di</strong> consultazione, anche via web) e<br />
dall’altro ha stu<strong>di</strong>ato una metodologia <strong>di</strong> organizzazione dei<br />
materiali stessi, fruibile ad ampio raggio <strong>di</strong> lettura. Articolate<br />
per collane o per tematiche, le pubblicazioni ripercorrono<br />
un’attività “e<strong>di</strong>toriale” che ha condotto a sod<strong>di</strong>sfacenti risultati<br />
istituzionali, grazie soprattutto alla costante e professionale<br />
attività dei Servizi Comunicativi e alla Persona. Il lavoro è stato<br />
tradotto, intanto, in una pubblicazione a stampa <strong>di</strong>gitale, a<br />
tiratura limitata. Gli interessati potranno richiederla all’Uffi cio<br />
Segreteria del <strong>Comune</strong>.<br />
18<br />
Le bibliotecarie<br />
Annalisa Demaria<br />
e Elisa Tamburini<br />
CONTINUA L’INIZIATIVA<br />
“LETTO PER VOI”<br />
cultura<br />
Leggendo si viaggia in paesi lontani, si affrontano le tigri<br />
della giungla, si viaggia nel passato, si conoscono posti<br />
nuovi: leggere un libro è come vivere un avventura comodamente<br />
seduti sul <strong>di</strong>vano del proprio salotto, sulla panchina<br />
del parco o in biblioteca. Le biblioteche <strong>di</strong> <strong>Argelato</strong><br />
e Funo sono ben fornite e attente alle novità in arrivo. Per<br />
questo l’Ass. Culturale Beatrice, col patrocinio del comune<br />
<strong>di</strong> <strong>Argelato</strong> e la collaborazione delle bibliotecarie, continua<br />
nell’iniziativa “Letto per voi” : i lettori che prendono<br />
in prestito i libri potranno scrivere brevi recensioni personali<br />
pubblicate poi dall’Associazione su Foglio Aperto. In<br />
questo numero pubblichiamo le recensioni del libro “Non<br />
<strong>di</strong>re notte”<strong>di</strong> Amos Oz fatta da Linda Agrilo:“Dopo la morte<br />
per overdose <strong>di</strong> un suo studente, Noa accetta <strong>di</strong> seguire il<br />
progetto per la costruzione <strong>di</strong> un centro <strong>di</strong> <strong>di</strong>sintossicazione<br />
e recupero dalla droga, coinvolgendo nella pianifi cazione<br />
della struttura anche il suo compagno architetto Theo, sebbene<br />
la quasi totalità degli abitanti <strong>di</strong> Tel Kedar, citta<strong>di</strong>na<br />
immaginaria nel deserto del Negev nello Stato <strong>di</strong> Israele,<br />
sia contraria. La vicenda, narrata alternativamente dai due<br />
protagonisti, si intreccia alla storia delle loro vite e <strong>di</strong> quelle<br />
degli altri personaggi che popolano il romanzo: tra i più<br />
signifi cativi quella <strong>di</strong> Tal, prossima alla partenza per il militare<br />
obbligatorio stufa <strong>di</strong> ragazzi che hanno in testa “solo<br />
unità scelte <strong>di</strong> combattimento” e l’autostoppista irlandese<br />
arrivato in Israele per cercare una ragazza <strong>di</strong> nome Daphne,<br />
senza conoscerne cognome e in<strong>di</strong>rizzo convinto che “se<br />
si ha un briciolo <strong>di</strong> bontà, si trova bontà ovunque”. Non <strong>di</strong>re<br />
notte mi ha colpito in particolare per la maniera in cui A. Oz<br />
racconta il rapporto tra Noa e Theo rendendo in modo così<br />
reale la quoti<strong>di</strong>anità della loro relazione, per i temi della<br />
tolleranza e del rispetto reciproco che l’autore affronta senza<br />
emettere giu<strong>di</strong>zi, con una scrittura poetica ed evocativa”.<br />
Pubblichiamo anche la recensione <strong>di</strong> Stefano Toselli del<br />
libro “Mille splen<strong>di</strong><strong>di</strong> soli”<strong>di</strong> Khaled Hosseim:“Un attimo<br />
spaccato delle con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> vita delle donne nell’area me<strong>di</strong>orientale.<br />
La sofferenza <strong>di</strong> popoli oppressi da tiranni locali<br />
e stranieri, ma la voglia <strong>di</strong> rinascita e <strong>di</strong> rivincita è espressa<br />
al meglio in questo libro senza <strong>di</strong>menticare i sentimenti dei<br />
protagonisti immersi in situazioni terribili come la violenza<br />
della guerra, della malattia, della morte e della vita.”<br />
Associazione Culturale Beatrice<br />
“VOL AU VENT” OVVERO<br />
SPETTACOLI “AL VOLO” PER SPETTATORI SVEGLI<br />
È l’effi cace titolo della piccola rassegna <strong>di</strong> teatro integrato,<br />
con compagnie <strong>di</strong>verse, formate da attori con e senza<br />
<strong>di</strong>sabilità. Promossa dai Comuni del Distretto Pianura Est<br />
(15 Comuni, tra cui quelli dell’Unione Reno-Galliera), dal<br />
Teatro <strong>di</strong> Camelot e dai Piani <strong>di</strong> Zona, è iniziata il 27 marzo<br />
scorso a Castel Maggiore (con la previsione <strong>di</strong> successive<br />
tappe a San Pietro in Casale, San Giorgio <strong>di</strong> Piano e Molinella)<br />
e si concluderà il prossimo 22 maggio a Budrio. Con<br />
la collaborazione <strong>di</strong> vari attori partecipanti ad esperienze<br />
laboratoriali, propone “Il Barbiere <strong>di</strong> Stoccolma”, liberamente<br />
ispirato ad un racconto <strong>di</strong> Gianni Rodari.