Redone n. 2 anno 2007 - Parrocchia GOTTOLENGO
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Il <strong>Redone</strong><br />
“Periodo Pasquale”, ma anche in ogni domenica<br />
dell’<strong>anno</strong>, “Giorno del Signore” e “Pasqua della<br />
Settimana”, che emana e si effonde su tutta la<br />
Comunità riunita, e in ogni suo membro che si alimenta<br />
dell’Eucaristia, la forte e dinamica presenza<br />
della Spirito Santo, dono del Risorto.<br />
E’ lo Spirito di Gesù, l’AMORE divino effuso in<br />
noi dal Risorto, che comunica energia spirituale e<br />
rende possibile l’“agape fraterna” che si prolunga<br />
poi nella vita quotidiana.<br />
E dalla celebrazione Eucaristica ripartono i cristiani<br />
come missionari per annunciare al mondo<br />
la civiltà dell’amore!<br />
Alla fine della Santa Messa il commiato si esprime<br />
con questo mandato: “Andate e portate a tutti la<br />
gioia del Signore Risorto” che vuol dire: “Andate, vi<br />
è dato il mandato di portare, ovunque vi troviate, il<br />
messaggio di pace e di amore che avete vissuto, qui<br />
e ora, nell’Eucaristia”.<br />
Il tempo Pasqule ripropone a noi la Missione che<br />
Gesù, prima di ascendere al cielo, affida agli apostoli<br />
e ci offre abbondantemente il dono dello Spirito<br />
Santo per poterla compiere. Nella Comunione<br />
Eucaristica noi veniamo spirualmente irradiati da<br />
quello stesso Spirito che Gesù ha comunicato ai<br />
suoi apostoli nel giorno della Risurrezione e che<br />
poi ha effuso con ampiezza nel giorno della Pentecoste<br />
: e, tutto questo, in funzione della Missione<br />
che Lui, il Risorto affida, oggi, anche a noi.<br />
Così la missione di Cristo è affidata alla Chiesa,<br />
cioè a quella Comunità dei redenti che si costituisce<br />
attraverso il Battesimo dei suoi membri.<br />
Questi, come Chiesa del Signore Risorto, resi un<br />
cuor solo e un’anima sola dallo Spirito del Signore,<br />
si riuniscono assiduamente per l’ascolto della Parola<br />
di Dio, per la preghiera comunitaria e per la<br />
frazione del Pane (Eucaristia) nel clima dell’unione<br />
fraterna che si esprime nei segni concreti della<br />
solidarietà. A partire da questa “agape” ecclesiale,<br />
i cristiani devono essere presenti, nella società come<br />
luce che illumina, sale che dà sapore e lievito<br />
che fermenta l’umanità con le proposte liberatrici<br />
del Vangelo di Gesù.<br />
Ora ci chiediamo: come compiere la Missione<br />
che il Risorto ci affida nel territorio<br />
della <strong>Parrocchia</strong>?<br />
Nell’Assemblea quaresimale, convocata il lunedì<br />
2 febbraio, alla quale erano invitati soprattutto<br />
gli animatori delle varie realtà pastorali presenti<br />
nella nostra <strong>Parrocchia</strong>, ci siamo impegnati a ripensare<br />
la nostra presenza missionaria nell’ambito<br />
del territorio del nostro paese a partire dei<br />
seguenti principi e suggerimenti:<br />
- -<br />
(L’approfondimento di questo ripensamento verrà affidato<br />
al Consiglio Pastorale <strong>Parrocchia</strong>le affinchè ne<br />
tragga orientamenti operativi)<br />
1. La parrocchia, per sua natura, vive e svolge<br />
la sua missione in un determinato territorio<br />
anche se i membri che la compongono non<br />
devono necessariamente appartenere tutti al<br />
territorio stesso.<br />
2. L’esperienza della vita cristiana va fatta in piccole<br />
“comunità a livello umano”, cioè in gruppi<br />
omogenei di persone che, vivendo come Chiesa<br />
sullo stesso territorio, o legate da servizi pastorali<br />
o da interessi comuni, stabiliscano tra di<br />
loro un rapporto personale e fraterno fondato<br />
sulla Parola di Dio.<br />
3. La vitalità e la missione di queste esperienze<br />
comunitarie non deve però frazionare e disperdere<br />
in rivoli divergenti il popolo di Dio che<br />
vive nel territorio del nostro paese, ma deve<br />
consolidarne l’unità facendo convergere tutte<br />
le diverse esperienze comunitarie nella più<br />
grande Comunità parrocchiale che riunisce<br />
tutti in comunione nel giorno del Signore.<br />
4. Si vede la necessità di identificare un<br />
“Coordinatore di contrada o di comunità<br />
territoriale” per poter svolgere al<br />
meglio la Missione nei vari settori del<br />
territorio parrocchiale. Il Consiglio Pastorale<br />
affronterà questo tema.<br />
. Modalità della Missione da realizzarsi sul territorio<br />
nei vari settori pastorali in cui la parrocchia<br />
è suddivisa.<br />
• Attenzioni umane alle situazioni e bisogni<br />
delle famiglie e delle persone: nascita, morte,<br />
malattie, povertà antiche e nuove, accoglienza<br />
e dialogo con le<br />
famiglie immigrate,<br />
bisogni del territorio<br />
e coinvolgimento dei<br />
pubblici amministratori<br />
(Vedi Dottrina<br />
Sociale della Chiesa<br />
.............)<br />
• Attenzioni cristiane,<br />
coltivando<br />
l’impegno di non perdere<br />
di vista chi ha<br />
ricevuto Sacramenti<br />
o chi per qualche motivo<br />
si è avvicinato alla<br />
comunità cristiana:<br />
Battesimo e dopo Battesimo,<br />
Prime Comu-