l a s toria. s iamo noi - Arenzanotracieloemare.it
l a s toria. s iamo noi - Arenzanotracieloemare.it
l a s toria. s iamo noi - Arenzanotracieloemare.it
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
Umberto Arena<br />
LA STORIA. SIAMO NOI<br />
53<br />
caratterizzati da scontri con morti e fer<strong>it</strong>i, rappresaglie,<br />
incendi di case, rastrellamenti, sevizie e impiccagioni,<br />
e la conseguente reazione partigiana con l’esecuzione<br />
di prigionieri tedeschi e repubblichini.<br />
Chi ha conosciuto Umberto Arena e Gio Batta<br />
Firpo li descrive l’uno, torinese trapiantato con la<br />
famiglia ad Arenzano, come uno studente univers<strong>it</strong>ario<br />
modello sal<strong>it</strong>o in montagna inseguendo sogni di<br />
libertà, l’altro, Baccicin, un cognome arenzanese da<br />
generazioni, come un onesto lavoratore (pavimentatore,<br />
per la precisione). Quest’ultimo, richiamato alle<br />
armi in età non più giovanissima, come altri conc<strong>it</strong>tadini,<br />
fu addetto ai rifornimenti delle postazioni<br />
montane dell’Eserc<strong>it</strong>o Repubblicano, incarico in sintonia<br />
con la tranquill<strong>it</strong>à che lo contraddistingueva. Le<br />
spoglie mortali rinvenute il 31 Agosto 1945 in local<strong>it</strong>à<br />
Ciappi di Acquabianca (Urbe) e identificate dal dottor<br />
Gino Damonte il successivo 5 Settembre risultarono tuttavia appartenenti a Gio Batta<br />
Firpo, la cui scomparsa fu fatta risalire all’Ottobre 1944.<br />
Infatti, come è attestato da una dichiarazione della Divisione Garibaldi ‘Mingo’ -<br />
Comando Brigata Buranello allegata alla domanda di registrazione del decesso nel<br />
Comune di Urbe, “il 12 Ottobre 1944 veniva giustiziato per ordine del Com. Oscar il signor<br />
Firpo G.B.”. Dal volume L’Antifascismo ad Arenzano, A.N.P.I.-1985, si apprende che “il<br />
12 Ottobre 1944 le Brigate Nere prelevavano molti c<strong>it</strong>tadini di Arenzano e fra essi due fratelli<br />
che facevano parte delle formazioni Sapiste. Uno di essi fu<br />
deportato in Germania”. Il Comandante Oscar, Cesare<br />
Dattilo, a capo della Brigata partigiana Giacomo Buranello<br />
dal Settembre 1944, che guidò nel corso delle operazioni<br />
di repressione nazi-fasciste dell’Ottobre dello stesso anno<br />
nella zona di Olbicella (17 partigiani uccisi in combattimento,<br />
6 impiccati), fu catturato il 9 Dicembre 1944 dalla<br />
Divisione repubblicana San Marco, torturato e infine<br />
fucilato a Cravasco il 22 Marzo 1945 con altri 19 compagni<br />
di lotta.<br />
La morte che ha strappato sulla soglia di casa, in<br />
modo tanto drammatico, alle famiglie e alla comun<strong>it</strong>à tre<br />
Arenzanesi, per nasc<strong>it</strong>a o adozione, li ha infine riun<strong>it</strong>i nel<br />
minuscolo angolo di camposanto, dove nella Galleria E,<br />
con i resti pietosamente ricomposti, si sono ricongiunti<br />
gli alti ideali e le m<strong>it</strong>i pretese che riassumono ogni v<strong>it</strong>a<br />
e la rendono degna di considerazione e rispetto. E, soprattutto,<br />
di essere vissuta.<br />
G. B. Firpo<br />
La preghiera della madre di uno di loro accompagni il ricordo di tutti:<br />
“Giovanissimo accorresti al rich<strong>iamo</strong> della Patria.<br />
E degli uomini ti fu la stima,<br />
nell’impari lotta per la libertà osasti più volte,<br />
con la fredda calma dei coraggiosi sul volto,<br />
fin che tragico destino ti chiuse la v<strong>it</strong>a.<br />
Tu, che ci hai tanto amati quaggiù, ci hai lasciati,<br />
ma ora dal cielo ci guardi, ci sorridi, ci benedici.<br />
La tua mamma” .