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Così è stato. Rosario Crocetta è <strong>il</strong><br />

nuovo presi<strong>de</strong>nte <strong>de</strong>lla Regione<br />

Sic<strong>il</strong>ia. È stato eletto con <strong>il</strong> 30,5% <strong>de</strong>i<br />

voti, ma a ben guardare lo hanno<br />

scelto solo poco più di 550m<strong>il</strong>a<br />

cittadini sui potenziali 4 m<strong>il</strong>ioni e<br />

400m<strong>il</strong>a elettori. Infatti, <strong>il</strong> dato più<br />

eclatante di questa elezione è stato<br />

un astensionismo che ha raggiunto <strong>il</strong><br />

record <strong>de</strong>l 52,58%, più <strong>de</strong>lla metà <strong>de</strong>i<br />

sic<strong>il</strong>iani, insieme con <strong>il</strong> 18% <strong>de</strong>i voti<br />

raggiunto dal movimento di Beppe<br />

Gr<strong>il</strong>lo. Numeri che sconvolgono<br />

equ<strong>il</strong>ibri e certezze. E danno la<br />

dimensione <strong>de</strong>lla disaffezione e<br />

<strong>de</strong>lle pulsioni antipolitiche ormai<br />

diffuse tra gli elettori. L’altra faccia<br />

<strong>de</strong>i due boom sono <strong>il</strong> crollo <strong>de</strong>l<br />

Pdl, che raccatta <strong>il</strong> 12,8%. Non fa<br />

molto meglio <strong>il</strong> Pd, con <strong>il</strong> 13,5%, che<br />

però stavolta ha dalla sua parte <strong>il</strong><br />

<br />

10,8% <strong>de</strong>ll’Udc e comunque vince<br />

con Rosario Crocetta. “Non c’è da<br />

esultare per questo risultato – dice<br />

Giuseppe Savagnone, direttore<br />

<strong>de</strong>ll’Ufficio diocesano per la<br />

pastorale <strong>de</strong>lla cultura <strong>de</strong>lla diocesi<br />

di Palermo – né per qualsiasi altro<br />

risultato fosse venuto dalle elezioni.<br />

<strong>La</strong> stragran<strong>de</strong> maggioranza <strong>de</strong>i<br />

sic<strong>il</strong>iani, sia attraverso l’astensione<br />

sia attraverso <strong>il</strong> voto al Movimento 5<br />

stelle, ha mostrato un rifiuto radicale<br />

<strong>de</strong>lla politica. I sic<strong>il</strong>iani hanno<br />

oramai davanti a sé un’immagine<br />

<strong>de</strong>lla politica inaccettab<strong>il</strong>e, che<br />

spinge a risultati come questo.<br />

Occorre riflettere su un dato: <strong>il</strong><br />

nuovo presi<strong>de</strong>nte <strong>de</strong>lla Regione,<br />

con <strong>il</strong> suo 30,5% <strong>de</strong>l 47% <strong>de</strong>i voti, ha<br />

in realtà meno <strong>de</strong>l 15% <strong>de</strong>i voti di<br />

tutto l’elettorato. Questo fa capire<br />

quanto la politica si sia scollata dai<br />

cittadini in questi ultimi anni. Certo<br />

non è colpa di Crocetta, ma <strong>de</strong>gli<br />

amministratori <strong>de</strong>l passato, grazie<br />

ai quali i sic<strong>il</strong>iani hanno ‘imparato’<br />

che la politica è qualcosa che non<br />

li riguarda più, ma tocca solo quelli<br />

che riescono ad avere rapporti<br />

clientelari con <strong>il</strong> potere”.<br />

Un quadro ovvio che non può<br />

che evocare futuri scenari anche<br />

a livello nazionale forse non più<br />

evitab<strong>il</strong>i. Certo, <strong>il</strong> teatrino andato in<br />

scena anche questa settimana non<br />

promette nulla di buono. Il tono<br />

<strong>de</strong>lle esternazioni di Berlusconi, i<br />

ping pong velenosi <strong>de</strong>lle primarie<br />

<strong>de</strong>l Pd, le imbarazzanti crisi<br />

<strong>de</strong>gli enti locali, la bocciatura di<br />

provvedimenti tesi al controllo<br />

<strong>de</strong>lla spesa e alle limitazioni <strong>de</strong>i<br />

priv<strong>il</strong>egi <strong>de</strong>lla casta da parte <strong>de</strong>i<br />

parlamentari, nonché <strong>il</strong> s<strong>il</strong>enzio<br />

sulla nuova legge elettorale non<br />

sono segnali incoraggianti. Quello<br />

che colpisce nella politica in questi<br />

anni, e che i partiti non smettono<br />

di mostrarci ogni giorno, è la<br />

spudoratezza con cui sembrano<br />

gestire la cosa pubblica e che fa dire<br />

alla gente: “Ormai siamo arrivati al<br />

fondo, non ci possiamo più fidare”.<br />

L’astensione sic<strong>il</strong>iana dice ancora<br />

<br />

una volta di più che gli attuali<br />

politici vanno sostituiti. Anche <strong>il</strong><br />

non riconoscimento da parte di certi<br />

esponenti di un lavoro diffic<strong>il</strong>e come<br />

quello <strong>de</strong>ll’attuale governo Monti,<br />

pur fallib<strong>il</strong>e e sofferto come tutte le<br />

cose umane, dice come <strong>il</strong> proprio<br />

interesse immediato conta di più <strong>de</strong>l<br />

futuro <strong>de</strong>l Paese.<br />

Cosa ci resta? Resta <strong>il</strong> sogno di<br />

ve<strong>de</strong>r sorgere una politica normale<br />

in confronto dialettico, ma sereno;<br />

di ve<strong>de</strong>r crescere una classe<br />

dirigente responsab<strong>il</strong>e in dialogo<br />

con la società civ<strong>il</strong>e. Resta l’impegno<br />

formativo che ci coinvolge anche<br />

come Chiesa e che mira a un<br />

serio lavoro di presa di coscienza<br />

<strong>de</strong>l valore <strong>de</strong>l bene comune. <strong>La</strong><br />

Chiesa, infatti, col suo lavoro nelle<br />

parrocchie può, evangelizzando,<br />

educare ancora una nuova<br />

cittadinanza, che è la premessa per<br />

una nuova buona politica. <strong>La</strong> Sic<strong>il</strong>ia<br />

è oggi un segnale da ascoltare. Il<br />

tempo ut<strong>il</strong>e è, infatti, sempre più<br />

breve. Viva la Sic<strong>il</strong>ia e viva l’Italia!<br />

<br />

<br />

Non si finirà mai di consi<strong>de</strong>rare abbastanza la traccia che<br />

<strong>il</strong> tempo, come nel caso <strong>de</strong>lla chiesa di Santa Maria, lascia<br />

sulle cose e sugli immob<strong>il</strong>i in particolare. A parte lo st<strong>il</strong>e,<br />

che <strong>de</strong>nota l’epoca nella quale l’opera architettonica è nata<br />

e cresciuta, bisogna pensare all’impegno, tutt’altro che<br />

lieve, che è servito per realizzarla. Impegno finanziario<br />

soprattutto. In sim<strong>il</strong>i occasioni la spesa iniziale, sia per la<br />

progettazione che per la realizzazione veniva sostenuta dal<br />

mecenate. Nel caso <strong>de</strong>lla nostra chiesa questo c’è stato, in<br />

parte per opera <strong>de</strong>lla nob<strong>il</strong>donna <strong>La</strong>ura Gambara, fondatrice<br />

<strong>de</strong>ll’Istituto <strong>de</strong>lle Penitenti, in parte c’è stata per i fe<strong>de</strong>li. Nel<br />

tempo, ci sono stati gli interventi per i restauri. I cittadini si sono<br />

fatti carico <strong>de</strong>i costi necessari per mantenere integra e aperta<br />

la loro chiesa. Nonostante le difficoltà, i cittadini bresciani non hanno<br />

mai abbandonato la chiesa. Nel farsene carico ce l’hanno trasmessa<br />

bella e unica, ricca d’arte e di fascino. È stato giusto, oltre che doveroso,<br />

raccogliere <strong>il</strong> testimone <strong>de</strong>llo storico impegno, anche per poterlo trasmettere<br />

a nostra volta, con quieto orgoglio, alle generazioni che verranno.<br />

<br />

<br />

Inchiesta.<br />

Tutti “pazzi”<br />

per Facebook<br />

<br />

Festa a S.Nazaro.<br />

L’unità pastorale<br />

non è così lontana<br />

<br />

Roma. Chiusa<br />

l’Assemblea <strong>de</strong>l<br />

Sinodo <strong>de</strong>i vescovi<br />

<br />

Ccdc. Shalom.<br />

Il saluto all’origine<br />

<strong>de</strong>lla relazione<br />

<br />

Ripresa: se la<br />

formica è sempre<br />

più affaticata<br />

<br />

Rugby a Brescia.<br />

<strong>La</strong> nazionale azzurra<br />

al Rigamonti


utti pazzi per Facebook?<br />

Parrebbe di sì, vista la<br />

fortuna che in pochi anni<br />

ha conosciuto quello che<br />

nelle intenzioni di Mark<br />

Zuckerberg, suo inventore, doveva<br />

essere un semplice strumento di collegamento<br />

tra gli stu<strong>de</strong>nti di un college<br />

statunitense. Da mo<strong>de</strong>sto annuario<br />

universitario, <strong>il</strong> “libro <strong>de</strong>i volti”, appunto,<br />

è diventato una piazza planetaria,<br />

in cui tutti possono incontrarsi e<br />

in cui, per fortuna o purtroppo, possono<br />

conoscere tutto di tutti. Si tratta di<br />

un luogo talmente frequentato da essere<br />

diventato oggetto di studi prima<br />

sociologici e oggi anche psicologici.<br />

Di Facebook come fenomeno sociale<br />

che non può più essere ridotto a semplice<br />

moda giovan<strong>il</strong>e si è <strong>de</strong>tto tutto.<br />

<strong>La</strong> stessa Chiesa si è concentrata su<br />

questo strumento in cui si dipana una<br />

buona parte <strong>de</strong>lla vita <strong>de</strong>i cre<strong>de</strong>nti.<br />

“Testimoni digitali”, l’ultimo gran<strong>de</strong><br />

convegno celebrato a Roma qualche<br />

anno fa, ha <strong>de</strong>tto proprio questo: non<br />

si può più voltare la testa da un’altra<br />

parte. Serve invece abitare con consapevolezza,<br />

con competenza questi<br />

territori per cercare di portarvi una<br />

testimonianza credib<strong>il</strong>e. Un impegno<br />

che col tempo è diventata un’urgenza,<br />

non fosse altro per <strong>il</strong> fatto che in<br />

questa piazza virtuale hanno finito per<br />

trasferirsi potenzialità ma anche limiti<br />

e criticità <strong>de</strong>lla vita reale.<br />

Delle potenzialità è già stato <strong>de</strong>tto<br />

molto: Facebook consente una comunicazione<br />

universale, è un luogo<br />

in cui anche per persone più timi<strong>de</strong><br />

trovano modo di raccontarsi, di esprimere<br />

emozioni, stati d’animo, rabbia e<br />

gioia. Adolescenti e giovanissimi, che<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

sono i principali ut<strong>il</strong>izzatori di questo<br />

strumento, superano in questo universo<br />

virtuale, si sentono liberi, mettono<br />

da parte quelle barriere comunicative<br />

che spesso costruiscono nella vita di<br />

tutti i giorni. Facebook consente, inoltre,<br />

una velocità di comunicazione e<br />

una circolazione <strong>de</strong>lle informazioni<br />

impensab<strong>il</strong>e sino a pochi anni fa.<br />

Ancora molto lungo e sempre più<br />

specifico potrebbe essere l’elenco<br />

<strong>de</strong>i meriti di Facebook. Non mancano,<br />

però, anche le letture critiche, le<br />

zone d’ombra, le riflessioni.<br />

Senza pren<strong>de</strong>re in consi<strong>de</strong>razione le<br />

<strong>de</strong>rive più eclatanti di Facebook: pe-<br />

<br />

<br />

Non possono certo spiegare tutto,<br />

ma aiutano enormemente a farsi<br />

un’i<strong>de</strong>a di massima. Per conoscere<br />

meglio Facebook è bene scoprire<br />

un po’ i suoi numeri. Innanzitutto<br />

partiamo dal numero di iscritti,<br />

che recentemente ha sfondato <strong>il</strong><br />

tetto di un m<strong>il</strong>iardo, praticamente<br />

una persona su sette <strong>de</strong>l pianeta.<br />

Tra di essi gli italiani sono<br />

ben 22,4 m<strong>il</strong>ioni, risultando<br />

all’11° posto tra le nazioni<br />

“tradizionali” con più utenti<br />

iscritti. Altro dato interessante<br />

dof<strong>il</strong>i che a<strong>de</strong>scano giovani vittime, o<br />

uso distorto per camuffare la realtà.<br />

Non sono solo quelli evi<strong>de</strong>nti i problemi.<br />

Altri, sicuramente meno pesanti<br />

se ne possono porre. Il primo è quello<br />

<strong>de</strong>ll’amicizia. Questo sostantivo viene<br />

ut<strong>il</strong>izzato come una sorta di “agenda”,<br />

per raccogliere tutti i contatti che<br />

una persona può vantare su Facebook,<br />

una sorta di catena di S.Antonio<br />

fatta di amici <strong>de</strong>gli amici… È corretto,<br />

però, parlare di amicizia? Non si<br />

rischia di banalizzarla? Cosa c’entra<br />

l’amicizia con la semplice conoscenza?<br />

Sono credib<strong>il</strong>i utenti di Facebook<br />

che hanno migliaia di amici?<br />

Altra questione, che divi<strong>de</strong>, è quella<br />

<strong>de</strong>ll’età <strong>de</strong>i frequentatori di Facebook.<br />

Se sono comprensib<strong>il</strong>i adolescenti e<br />

giovani che “vivono” di Facebook, a<br />

volte lasciando perplesso chi sostiene<br />

che la vita e i rapporti reali siano<br />

molto meglio <strong>de</strong>l mondo virtuale<br />

(“che senso ha usare Facebook per<br />

dirsi ciò che sarebbe più agevole comunicare<br />

di persona o, alla peggio,<br />

per telefono?” è la domanda che tanti<br />

genitori pongono ai figli), <strong>de</strong>sta qualche<br />

perplessità ve<strong>de</strong>re prof<strong>il</strong>i di persone<br />

che l’adolescenza e la gioventù<br />

l’hanno superata da tempo. Smanie<br />

giovan<strong>il</strong>istiche, rincorsa <strong>de</strong>l tempo<br />

ormai perduto? Diffic<strong>il</strong>e rispon<strong>de</strong>re.<br />

Si tratta comunque di presenze che<br />

ribaltano l’abc <strong>de</strong>lla pedagogia. Per<br />

anni, nel rapporto genitori-figli, professore-stu<strong>de</strong>nte,<br />

giovane-adulto etc.<br />

si è <strong>de</strong>tto che la confusione <strong>de</strong>i ruoli<br />

rischia di compromettere l’autorevolezza<br />

<strong>de</strong>lle relazioni. Oggi Facebook<br />

ha ribaltato tutto. Permette relazioni<br />

intergenerazionali, nuovo dialogo tra<br />

docente e alunni, tra giovani e meno<br />

<br />

<br />

<br />

Nei giorni scorsi a Roma <strong>il</strong> Copercom<br />

ha promosso una giornata di studio<br />

per gli operatori <strong>de</strong>lla comunicazione.<br />

È intervenuto, tra gli altri <strong>il</strong> professor<br />

Tonino Cantelmi, psichiatra e<br />

psicoterapeuta su “Costruzione e <strong>de</strong>costruzione<br />

<strong>de</strong>ll’i<strong>de</strong>ntità tecnoliquida:<br />

dimensioni psicoaffettive e sociorelazionali<br />

<strong>de</strong>ll’era digitale”.<br />

Cos’è un’i<strong>de</strong>ntità tecnoliquida?<br />

Siamo transitati dalla mo<strong>de</strong>rnità liquida<br />

(nella quale l’i<strong>de</strong>ntità è fluida,<br />

è quello rappresentato dall’età<br />

<strong>de</strong>gli iscritti: dallo scorso mese<br />

di settembre, infatti, gli italiani<br />

nella fascia d’età compresa tra<br />

i 36 e i 45 anni hanno superato<br />

i 19-24enni. Non più solo uno<br />

spazio “giovane” quindi, anche<br />

se in questo caso si tratta di<br />

una sorta di ritorno alle origini,<br />

quando <strong>il</strong> social network serviva<br />

soprattutto per riallacciare i<br />

contatti con i vecchi compagni<br />

di scuola. C’è di più: la maggior<br />

parte <strong>de</strong>lle connessioni viaggia<br />

giovani. Ma tutto questo è buono? Facebook<br />

è diventato croce e <strong>de</strong>lizia di<br />

tanti genitori. Da che tempo è tempo,<br />

i figli (salvo rare eccezioni) non hanno<br />

mai trovato in mamma e papà le persone<br />

con cui aprirsi, a cui confidare<br />

segreti. Facebook ha sostituito i diari<br />

segreti che tutti, in modo più o meno<br />

strutturato, hanno tenuto nell’età<br />

diffic<strong>il</strong>e <strong>de</strong>lla crescita e i genitori si<br />

improvvisano novelli <strong>de</strong>tective informativi<br />

per scoprire ciò che realmente<br />

tutto è mutevole, instab<strong>il</strong>e, leggero,<br />

informe) alla postmo<strong>de</strong>rnità tecnoliquida:<br />

la rivoluzione digitale ha dato<br />

una impalpab<strong>il</strong>e sostanza alla liquidità<br />

introducendo la potenza <strong>de</strong>l virtuale.<br />

Le i<strong>de</strong>ntità tecnoliqui<strong>de</strong> sono dunque<br />

i prof<strong>il</strong>i Facebook, gli avatar che<br />

agiscono nel virtuale, le tante i<strong>de</strong>ntità<br />

on line che mettiamo nelle chat e<br />

nei social.<br />

In questo contesto come cambiano<br />

le dimensioni psicoaffettive e<br />

infatti su dispositivi mob<strong>il</strong>i, per un<br />

totale di 600 m<strong>il</strong>ioni di persone.<br />

È vietata l’iscrizione in Facebook<br />

<strong>de</strong>i ragazzi minori di 13 anni.<br />

Sicurezza fac<strong>il</strong>mente superab<strong>il</strong>e<br />

visto che spetta all’interessato<br />

attestare la propria età. Numeri<br />

impressionanti, se si pensa che<br />

sono arrivati a generare 1,3 tr<strong>il</strong>ioni<br />

di “like”, 219 m<strong>il</strong>iardi di foto e 140<br />

m<strong>il</strong>iardi di amicizie. Verosim<strong>il</strong>e<br />

pensare che ora siano alcuni in<br />

meno: <strong>il</strong> mondo con Facebook si è<br />

ristretto.<br />

i figli pensano. Giungono così a scoperte<br />

che qualche volta sconvolgono.<br />

C’è poi un ultimo aspetto che non si<br />

può tacere. Facebook è oggi terreno<br />

frequentato dalla Chiesa e dai suoi uomini.<br />

Se le ragioni di questa presenza<br />

sono quelle evi<strong>de</strong>nziate nel già citato<br />

convegno “Testimoni digitali”, qualche<br />

riflessione meriterebbe lo st<strong>il</strong>e<br />

di questa presenza. Tutto per dire che<br />

Facebook comincia ad avere qualche<br />

risvolto psicologico.<br />

sociorelazionali?<br />

Due grandi rivoluzioni: la tecnomediazione<br />

<strong>de</strong>lla relazione (ci si innamora<br />

nei social, si appren<strong>de</strong> on line, ci si<br />

informa in rete, insomma si vive in<br />

una dimensione virtuale pervasiva e<br />

persistente e l’umano è tecnomediato):<br />

la connessione è dunque <strong>il</strong> nuovo<br />

medium <strong>de</strong>lla relazione; l’irrompere<br />

<strong>de</strong>l narcisismo digitale nella relazione<br />

già trasformata in connessione.<br />

In altri termini: tante tecnorelazioni,


Conclamato fenomeno sociale,<br />

Facebook non poteva non<br />

interessare parrocchie e oratori<br />

<strong>de</strong>l Bresciano. Dopo la sbarco in<br />

internet (sono 90 le parrocchie<br />

che hanno <strong>de</strong>dicato un sito<br />

all’oratorio e 140 gli oratori che<br />

ut<strong>il</strong>izzano <strong>il</strong> web per informare<br />

sulle proprie iniziative, secondo i<br />

dati in possesso <strong>de</strong>l Cob) è ormai<br />

in fase avanzata anche quello<br />

su Facebook, con un’ottantina<br />

di prof<strong>il</strong>i ufficiali di oratori<br />

bresciani. Una presenza ormai<br />

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significativa, confermata anche<br />

dal centinaio di sacerdoti che<br />

hanno attivato un proprio prof<strong>il</strong>o,<br />

che richie<strong>de</strong>, però, anche una<br />

precisa attenzione al momento<br />

formativo, sia per i naturali utenti<br />

di Facebook che per <strong>il</strong> mondo<br />

<strong>de</strong>lle diverse figure educative che<br />

ruotano intorno a questi.<br />

L’Ufficio per le comunicazioni<br />

sociali da tempo, prima ancora<br />

che Facebook diventasse un<br />

fenomeno di massa, si è attrezzato<br />

per proporre incontri per<br />

genitori e ragazzi, rispon<strong>de</strong>ndo<br />

in questo modo alle esigenze<br />

<strong>de</strong>lle comunità. Anche <strong>il</strong> Centro<br />

oratori ha pensato a un proprio<br />

percorso formativo dando vita a<br />

“l’officina <strong>de</strong>lle comunicazioni”,<br />

uno spazio <strong>de</strong>stinato<br />

all’aggiornamento laboratoriale<br />

per imparare ad ut<strong>il</strong>izzare gli<br />

strumenti comunicativi come<br />

occasione di animazione<br />

pastorale e per scambiarci e<br />

condivi<strong>de</strong>re materiali, contenuti e<br />

opportunità.<br />

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sempre incessantemente connessi,<br />

pronti a twiuttare e condivi<strong>de</strong>re, ma<br />

paradossalmente più soli.<br />

Ma sono vali<strong>de</strong> ancora le relazioni<br />

fuori da lì?<br />

Dobbiamo imparare ad integrare i due<br />

registri: reale e virtuale non come dualisticamente<br />

opposti, ma come mondi<br />

contemporanei ed integrati.<br />

Si può vivere oggi senza social<br />

network, senza un tablet o uno<br />

smartphone in tasca?<br />

No. I tecnofobi ed i predigitali sono i<br />

nuovi disadattati <strong>de</strong>l terzo m<strong>il</strong>lennio.<br />

Ovviamente anche i tecnodipen<strong>de</strong>nti<br />

costituiscono una emergente categoria<br />

di disadattati.<br />

Quale consiglio a un genitore che<br />

si ve<strong>de</strong> estraniato da un mondo<br />

che corre più di lui e che i propri<br />

figli masticano meglio di lui?<br />

Niente paura: i nostri figli hanno bisogno<br />

di relazioni autentiche. Poi anche<br />

di adulti che non ignorano <strong>il</strong> digitale.<br />

Perché la nostra società è così affascinata<br />

dalle molteplici possib<strong>il</strong>ità<br />

<strong>de</strong>l web 2.0?<br />

Perché la tecnologia esalta <strong>il</strong> narcisismo,<br />

l’onnipotenza, la <strong>de</strong>responsab<strong>il</strong>izzazione<br />

nella relazione, l’ambiguità<br />

e la ricerca di emozioni: un mix affascinante,<br />

troppo affascinante per l’uomo<br />

tecnoliquido. Però attenzione: tutto<br />

ciò può essere fatale, se si per<strong>de</strong> di<br />

vista l’irriducib<strong>il</strong>e bisogno di relazioni<br />

autentiche <strong>de</strong>ll’uomo di ogni tempo.<br />

Possiamo parlare di patologie in<br />

chi usa Facebook?<br />

Esistono i tecnodipen<strong>de</strong>nti: è patologia<br />

quando la dimensione virtuale,<br />

<strong>il</strong> bisogno di connessione, l’uso <strong>de</strong>lla<br />

rete e la dipen<strong>de</strong>nza dal computer<br />

conducono ad un significativo stritolamento<br />

<strong>de</strong>lla vita reale, con isolamento,<br />

chiusura, perdita di relazioni<br />

e di interessi reali. Può diventare una<br />

dipen<strong>de</strong>nza comportamentale e come<br />

tale richie<strong>de</strong> aiuto.


e ne è parlato poco, in ritardo<br />

e, soprattutto, per un<br />

periodo troppo breve. Così<br />

la siccità e la carestia che<br />

negli ultimi anni si sono abbattute<br />

sul Corno d’Africa sono state<br />

relegate, nell’attenzione <strong>de</strong>i media e,<br />

conseguentemente, <strong>de</strong>lla comunità<br />

internazionale, a semplice emergenza<br />

regionale. Così, purtroppo, non è<br />

stato e in soli due anni le persone bisognose<br />

di assistenza alimentare nel<br />

Corno d’Africa hanno raggiunto <strong>il</strong><br />

numero di 13,3 m<strong>il</strong>ioni. Le aree più<br />

colpite da questa “catastrofe umanitaria”<br />

sono state <strong>il</strong> centro-sud <strong>de</strong>lla<br />

Somalia, <strong>il</strong> Kenya, soprattutto nelle<br />

regioni <strong>de</strong>l nord e <strong>de</strong>ll’est, la parte<br />

meridionale e orientale <strong>de</strong>ll’Etiopia,<br />

l’Eritrea e Gibuti. Si tratta di zone<br />

già duramente colpite da situazioni<br />

politiche mai risolte che si trascinano<br />

da <strong>de</strong>cenni e che incidono pesanmente<br />

sulla capacità di questi Paesi<br />

di rispon<strong>de</strong>re a emergenze umanitarie<br />

ormai croniche. Ancora una volta<br />

è stata la Chiesa a farsi carico di<br />

una risposta, di un sollievo, seppure<br />

piccolo, alle sofferenze di migliaia di<br />

persone. Molti i progetti realizzati<br />

per rispon<strong>de</strong>re a questa emergenza.<br />

Alcuni anche bresciani. Come quello<br />

<strong>de</strong>ll’associazione Amare onlus,<br />

nata nel 2006 come coordinamento<br />

tra famiglie unite dall’esperienza<br />

<strong>de</strong>ll’adozione internazionale. L’associazione<br />

voleva aiutare <strong>il</strong> Paese da<br />

<br />

<br />

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<br />

cui provenivano i figli, l’Etiopia appunto.<br />

Per questo aveva pensato a<br />

un progetto che andasse al di là <strong>de</strong>lla<br />

semplice risposta alle emergenze per<br />

affrontare in modo strutturato <strong>il</strong> tema<br />

<strong>de</strong>lla siccità. Grazie al <strong>de</strong>terminante<br />

<br />

aiuto <strong>de</strong>lla Caritas diocesana Amare<br />

ha potuto garantire alla gente di Jijiga,<br />

nella parte est <strong>de</strong>ll’Etiopia, l’accesso<br />

permanenrte all’acqua. Il progetto è<br />

stato completato poi dalla costruzione<br />

di una scuola e di un mulino. Nelle<br />

scorse settimane, a certificare i<strong>de</strong>almente<br />

la conclusione <strong>de</strong>l progetto, è<br />

stato ospite di Amare onlus <strong>il</strong> vescovo<br />

di Harar, Wol<strong>de</strong>tensae Ghebreghiorghis.<br />

Il presule ha raccontato di una<br />

terra dimenticata da una comunità internazionale<br />

che preferisce rispon<strong>de</strong>re<br />

con aiuti alle emergenze umanitarie<br />

che non con progetti in grado di<br />

liberarle <strong>de</strong>finitivamente dal rischio<br />

<br />

<br />

Bufera sulle presi<strong>de</strong>nziali Usa. Non<br />

si tratta di una metafora. Questa volta<br />

sono proprio gli elementi climatici<br />

e non i soliti scandali che mediaticamentre<br />

vengono riassunti nel termine<br />

“bufera”, a rischiare di pesare in modo<br />

<strong>de</strong>terminante sulle elezioni per la<br />

scelta <strong>de</strong>l nuovo presi<strong>de</strong>nte Usa in<br />

calendario per <strong>il</strong> prossimo 6 novembra.<br />

L’uragano Sandy che ha flagellato<br />

la costa orienatale <strong>de</strong>gli Stati Uniti,<br />

costringendo alla paralisi città come<br />

<br />

<br />

L’Italia è un Paese di immigrati.<br />

Sono 5 m<strong>il</strong>ioni: uno su 12 resi<strong>de</strong>nti<br />

nella penisola. È uno <strong>de</strong>i dati <strong>de</strong>lla<br />

22ª edizione <strong>de</strong>l Dossier statistico<br />

immigrazione di Caritas e Migrantes,<br />

realizzato dalla cooperativa Idos,<br />

presentato nei giorni scorsi a<br />

Roma, in contemporanea con<br />

altri capoluoghi di regione. Il<br />

messaggio che <strong>il</strong> Dossier ha scelto<br />

per <strong>il</strong> 2012 è “Non sono numeri”<br />

per ridare centralità alla dignità<br />

<strong>de</strong>gli immigrati in quanto persone.<br />

Il Dossier ha stimato che <strong>il</strong> numero<br />

<br />

New York e Chicago, potrebbe rivelarsi<br />

l’elemento <strong>de</strong>terminante nella<br />

corsa tra <strong>il</strong> presi<strong>de</strong>nte uscente Barack<br />

Obama e lo sfidante, <strong>il</strong> repubblicano<br />

Mitt Romney. Secondo sondaggisti e<br />

conoscitori <strong>de</strong>i comportamenti elettorali<br />

<strong>de</strong>gli americani sarà <strong>de</strong>cisivo<br />

per l’esito finale <strong>de</strong>lla corsa alla Casa<br />

Bianca la riposta che <strong>il</strong> presi<strong>de</strong>nte<br />

in carica saprà dare a questa nuova<br />

emergenza climatica. Non è un caso,<br />

dunque, che i due sfidanti abbiano so-<br />

complessivo <strong>de</strong>gli immigrati<br />

regolari, inclusi i comunitari e quelli<br />

non ancora iscritti in anagrafe,<br />

abbia di poco superato i 5 m<strong>il</strong>ioni<br />

di persone alla fine <strong>de</strong>l 2011. Nel<br />

2011 <strong>il</strong> ministero <strong>de</strong>gli Affari esteri<br />

ha r<strong>il</strong>asciato 231.750 visti per<br />

inserimento stab<strong>il</strong>e, in prevalenza<br />

per motivi di lavoro e di famiglia,<br />

mentre sono stati circa 263m<strong>il</strong>a i<br />

permessi di soggiorno validi alla<br />

fine <strong>de</strong>l 2010 che, dopo essere<br />

scaduti, non sono risultati rinnovati<br />

alla fine <strong>de</strong>l 2011. I permessi<br />

continuo di crisi. Una terra quella in<br />

cui risie<strong>de</strong> <strong>il</strong> vescovo di Harar in cui<br />

cristiani vivono ancora in condizioni<br />

di tranqu<strong>il</strong>lità e non avvertono quelle<br />

tensioni che sono, invece, presenti<br />

in altri Paesi <strong>de</strong>ll’Africa e <strong>de</strong>l Medio<br />

Oriente. Mons. Ghebreghiorghis ha<br />

voluto ringraziare tutte quelle realtà<br />

come Amare onlus che con generosità<br />

aiutano Paesi che conoscono<br />

pesanti situazioni e in cui la gente è<br />

da troppo in balia di eventi naturali,<br />

come possono esserlo la siccità e la<br />

relativa carestia, che nel tempo hanno<br />

causato migliaia di vittime, nel<br />

sostanziale disinteresse <strong>de</strong>l mondo.<br />

speso i propri impegni elettorali per<br />

concentrarsi sull’uragano che si è abbattuto<br />

sugli Stati Uniti. Sono ancora<br />

in molti a ricordare che la perdita <strong>de</strong>i<br />

consensi <strong>de</strong>l presi<strong>de</strong>nte George W.<br />

Bush junior, che sarebbe poi costata<br />

la presi<strong>de</strong>nza ai repubblicani, prese <strong>il</strong><br />

via proprio con <strong>il</strong> disastroso uragano<br />

Katryna che, nel 2005, provocò danni<br />

ingentissimi a New Orleans e nell’intera<br />

Louisiana. Obama sembra temere<br />

più Sandy di Romney.<br />

di soggiorno in vigore alla fine<br />

<strong>de</strong>ll’anno, inclusi i minori iscritti<br />

sul titolo <strong>de</strong>i genitori e al netto<br />

<strong>de</strong>i casi di doppia registrazione<br />

(archivio <strong>de</strong>l Ministero <strong>de</strong>ll’interno<br />

revisionato dall’Istat), sono stati<br />

3.637.724.<br />

È da questa base che i curatori<br />

<strong>de</strong>l dossier sono partiti per<br />

quantificare, anche con <strong>il</strong> supporto<br />

di altri archivi, la consistenza <strong>de</strong>gli<br />

immigrati comunitari che non<br />

sono più inclusi nell’archivio <strong>de</strong>i<br />

permessi di soggiorno.


A dispetto <strong>de</strong>lla r<strong>il</strong>evanza mediatica<br />

di cui ha goduto, <strong>il</strong> Festival <strong>de</strong>lla<br />

famiglia (nella foto), promosso<br />

dal Ministero per la cooperazione<br />

internazionale, l’integrazione e le<br />

politiche famigliari, tenuto a Riva<br />

<strong>de</strong>l Garda lo scorso fine settimana,<br />

non ha avuto <strong>il</strong> successo che in<br />

tanti, dal ministro Andrea Riccardi<br />

in giù si aspettavano. Si è trattato, in<br />

sostanza, di un incontro per ad<strong>de</strong>tti<br />

ai lavori con un gran<strong>de</strong> assente:<br />

quella famiglia che doveva essere,<br />

invece, la protagonista.<br />

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Brescia si mob<strong>il</strong>ita per le<br />

primarie. Almeno per<br />

quelle che <strong>il</strong> Pd ha in<strong>de</strong>tto<br />

per scegliere <strong>il</strong> proprio<br />

candidato premier alle<br />

politiche <strong>de</strong>l prossimo anno. Mentre<br />

sta aumentando <strong>il</strong> numero <strong>de</strong>i <strong>de</strong>mocratici<br />

o simpatizzanti che sottoscrivono<br />

l’appello per Bersani (600 i sottoscrittori<br />

al 17 ottobre scorso) va<br />

crescendo anche <strong>il</strong> numero <strong>de</strong>gli amministratori<br />

che si schierano a fianco<br />

<strong>de</strong>l sindaco di Firenze Matteo Renzi.<br />

Nei giorni scorsi è stato reso noto un<br />

primo elenco di 50 tra sindaci, assessori<br />

e consiglieri comunali bresciani<br />

(non tutti iscritti al Pd è stato sottolineato<br />

in se<strong>de</strong> di presentazione) che<br />

hanno scelto di sostenere la causa<br />

di Renzi ritenendolo, oggi, la migliore<br />

risposta che <strong>il</strong> Partito <strong>de</strong>mocratico<br />

possa dare all’antipolitica. 20 i<br />

comitati già costituiti in provincia<br />

per la corsa <strong>de</strong>l sindaco di Firenze<br />

alle primarie che si terranno in tutto<br />

<strong>il</strong> Paese <strong>il</strong> 25 novembre e <strong>il</strong> 2 dicembre<br />

prossimo. A dare <strong>voce</strong> agli<br />

amministratori bresciani pro Renzi<br />

Antonio Vivenzi, sindaco di Pa<strong>de</strong>rno<br />

Franciacorta, Oscar Panigada, primo<br />

cittadino di Pisogne, Giancarlo<br />

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Maculotti, sindaco di Cerveno e Nicola<br />

Fiorin, vicesindaco di Bovezzo.<br />

“Quelli sorti nel Bresciano – hanno<br />

affermato – sono comitati spontanei<br />

che hanno accettato non senza critiche<br />

regole per la celebrazione <strong>de</strong>lle<br />

primarie che sembrano fare di tutto<br />

per allontanare i cittadini da questo<br />

momento di importante partecipazione<br />

<strong>de</strong>mocratica.<br />

“Quella operata da Renzi – ha affermato<br />

Alfredo Bazoli, consigliere Pd<br />

in Palazzo Loggia – è una proposta<br />

coraggiosa e, probab<strong>il</strong>mente, la migliore<br />

che oggi <strong>il</strong> partito possa dare<br />

al clima complessivo di sfiducia che<br />

c’è nel Paese”. Una iniziativa che<br />

<strong>il</strong> consigliere comunale ha <strong>de</strong>finito<br />

anche “un po’ garibaldina” e proprio<br />

per questo <strong>de</strong>stinata ad arrivare laddove<br />

la politica tradizionale rischia<br />

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di fallire. Una proposta che ha messo<br />

insieme tanti amministratori bresciani<br />

per aiutare un candidato che<br />

pare accreditato di ampie possib<strong>il</strong>ità<br />

di successo alle politiche ma che<br />

rischia seriamente di non passare <strong>il</strong><br />

primo sbarramento <strong>de</strong>lle primarie.<br />

A sostegno di Matteo Renzi, nelle<br />

prossime settimane, verrà realizzata<br />

nelle prossime settimane una nuova<br />

iniziativa provinciale. A pieno regime<br />

stanno lavorando anche i comitati a<br />

sostegno di Bersani e <strong>de</strong>lla candidatura<br />

<strong>La</strong>ura Puppato. Ancora poco<br />

si conosce, invece, sul movimento<br />

verso le primarie nel Pdl. <strong>La</strong> stampa<br />

nazionale ha anticipato la possib<strong>il</strong>e<br />

candidatura di Mariastella Gelmini,<br />

già ministro all’Istruzione nell’ultimo<br />

governo Berlusconi. <strong>La</strong> creazione<br />

di comitati e la raccolta di a<strong>de</strong>sioni<br />

per le primarie nazionali sta per ora<br />

facendo passare in secondo piano <strong>il</strong><br />

tema <strong>de</strong>lle primarie per le elezioni<br />

amministrative che si terranno nella<br />

primavera <strong>de</strong>l 2013. Molti ancora<br />

i nodi da sciogliere e tanti i passi da<br />

compiere per accorciare le distanze<br />

che separano nel Pd quelli che chiedono<br />

le primarie anche per la Loggia<br />

e chi, invece, le consi<strong>de</strong>rano inut<strong>il</strong>i.<br />

CONCORSO<br />

A CATTEDRE<br />

Un corso di 30 ore<br />

per superare<br />

la prova scritta e orale<br />

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Il consiglio <strong>de</strong>i ministri presieduto<br />

da Monti (nella foto) dovrebbe<br />

varare nelle prossime ore <strong>il</strong> <strong>de</strong>creto<br />

che ufficializza la riduzione <strong>de</strong>l<br />

numero <strong>de</strong>lle province italiane che<br />

dovrebbero scen<strong>de</strong>re dalle 110<br />

attuali (alcune <strong>de</strong>lle quali anche di<br />

recente istituzione) a 50. Criterio<br />

per la riduzione <strong>il</strong> numero di<br />

abitanti e la dimensione territoriale.<br />

350m<strong>il</strong>a cittadini e 2500 kmq: questi<br />

i limiti per sfuggire alla riduzione.<br />

Il <strong>de</strong>creto istituirà anche 14 città<br />

metropolitane.<br />

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E D I T R I C E<br />

LA SCUOLA


Due fatti. Due casi. Due bufale. <strong>La</strong><br />

prima riguarda la ministra Elsa<br />

Fornero messa sulla graticola per<br />

aver accusato i giovani di essere<br />

schizzinosi (anzi choosy, con<br />

<strong>il</strong> solito vezzo di usare vocaboli<br />

inglesi anche quando non sono<br />

necessari: di questo comunque non<br />

ha l’esclusiva) davanti alle offerte<br />

di lavoro. In effetti la Fornero<br />

quando parla ha sempre l’aria<br />

<strong>de</strong>lla maestrina con la matita<br />

rossa in mano per correggere i<br />

‘compiti’ a tutti. Inoltre ha una<br />

concezione <strong>de</strong>l lavoro contigua<br />

a quella <strong>de</strong>l liberismo selvaggio.<br />

Ma nel caso in questione i critici<br />

hanno fatto violenza sul suo<br />

pensiero perché ascoltando non la<br />

singola frase ma l’argomentazione<br />

che l’accompagna, ci si può<br />

ren<strong>de</strong>re conto che ha fatto <strong>de</strong>lle<br />

osservazioni quasi banali. Ha<br />

ricordato la crisi e la difficoltà<br />

di trovare <strong>il</strong> posto di lavoro<br />

soprattutto per i giovani; poi ha<br />

sottolineato che non sempre le<br />

proposte che <strong>il</strong> mercato offre sono<br />

in linea con la preparazione e le<br />

aspettative <strong>de</strong>i giovani; perciò ha<br />

invitato i giovani a non lasciarsi<br />

condizionare da prospettive non<br />

realistiche e a immaginare un<br />

cammino graduale verso <strong>il</strong> meglio.<br />

<br />

<br />

Il Comitato interministeriale per<br />

la programmazione economica<br />

(Cipe) ha <strong>de</strong>liberato nei giorni<br />

scorsi un nuovo finanziamento<br />

per la metropolitana leggera di<br />

Brescia pari a 22,7 m<strong>il</strong>ioni di euro.<br />

Si tratta <strong>de</strong>lla seconda parte<br />

<strong>de</strong>l finanziamento di circa 80<br />

m<strong>il</strong>ioni richiesto a inizio anno<br />

dall’amministrazione Comunale<br />

e che grazie all’interessamento<br />

diretto <strong>de</strong>l ministro Passera si<br />

era già concretizzato lo scorso<br />

23 marzo con l’assegnazione di<br />

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41,6 m<strong>il</strong>ioni di euro. Con questi<br />

64,3 m<strong>il</strong>ioni di euro <strong>il</strong> contributo<br />

statale complessivo sale a 355<br />

m<strong>il</strong>ioni di euro. Le somme<br />

stanziate saranno ut<strong>il</strong>izzate per<br />

ridurre l’in<strong>de</strong>bitamento dato<br />

che la copertura finanziaria<br />

necessaria a garantire <strong>il</strong><br />

completamento <strong>de</strong>ll’infrastruttura<br />

era già stata ottenuta attraverso<br />

la stipula di mutui da parte<br />

di Brescia Infrastrutture. Per<br />

chiu<strong>de</strong>re i conti mancano, però,<br />

ancora 16 m<strong>il</strong>ioni di euro.<br />

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Qualunque cosa fai, ti tirano le pietre<br />

Dentro questo contesto ha messo<br />

un inciso che era più un auspicio<br />

che un giudizio.<br />

Secondo fatto. A L’ Aqu<strong>il</strong>a i<br />

membri <strong>de</strong>lla commissione Grandi<br />

rischi sono stati condannati<br />

a sei anni di reclusione dal<br />

giudice unico Marco B<strong>il</strong>li, a<br />

causa <strong>de</strong>l terremoto. Sono stati<br />

ritenuti colpevoli perché hanno<br />

dato “informazioni inesatte,<br />

incomplete e contraddittorie” sulla<br />

pericolosità <strong>de</strong>lle scosse registrate<br />

nei sei mesi prece<strong>de</strong>nti al 6<br />

apr<strong>il</strong>e 2009. <strong>La</strong> difesa ha puntato<br />

sulla impossib<strong>il</strong>ità di preve<strong>de</strong>re<br />

i terremoti, posizione sostenuta<br />

da ricercatori internazionali. <strong>La</strong><br />

sentenza ha scatenato polemiche<br />

violente. Il ministro <strong>de</strong>ll’Ambiente,<br />

Corrado Clini ha <strong>de</strong>finito assurda<br />

la sentenza e si è fatto assertore<br />

di un’azione <strong>de</strong>cisa perché <strong>il</strong><br />

governo respinga le dimissioni <strong>de</strong>i<br />

componenti <strong>de</strong>lla commissione,<br />

aggiungendo che “hanno ragione<br />

quelli che dicono che l’unico<br />

prece<strong>de</strong>nte a questa sentenza è<br />

quello di Gal<strong>il</strong>eo”.<br />

Certamente Gal<strong>il</strong>eo si è rivoltato<br />

<br />

Nell’ambito <strong>de</strong>lla ricorrenza <strong>de</strong>l 60°<br />

anniversario di costituzione <strong>de</strong>lla<br />

Fe<strong>de</strong>razione nazionale pensionati<br />

<strong>de</strong>lla Cisl (Fnp– Cisl), la Segreteria<br />

<strong>de</strong>lla Fnp- Cisl Lombardia ha<br />

promosso sul territorio regionale<br />

tre appuntamenti di riflessione.<br />

Uno di questi si terrà a Brescia<br />

giovedì 8 novembre. Si tratta<br />

di una riflessione a più voci<br />

sul radicamento <strong>de</strong>l sindacato<br />

pensionati nel territorio e sulla<br />

sua azione di rappresentanza<br />

nei rapporti con le pubbliche<br />

nella tomba. Perché la condanna<br />

non è frutto di un pregiudizio<br />

i<strong>de</strong>ologico e antiscientifico, ma<br />

di una irresponsab<strong>il</strong>ità ‘politica’<br />

di cui i condannati si sono fatti<br />

carico. Cosa è avvenuto in quei<br />

frangenti? <strong>La</strong> commissione<br />

aveva giustamente r<strong>il</strong>evato la<br />

gravità <strong>de</strong>lla situazione ed era<br />

a conoscenza <strong>de</strong>i rischi che la<br />

popolazione correva e voleva che<br />

tutti ne fossero informati. Invece<br />

hanno taciuto perché così ha<br />

voluto <strong>il</strong> mitico Bertolaso, allora<br />

responsab<strong>il</strong>e <strong>de</strong>lla Protezione<br />

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amministrazioni che hanno<br />

prodotto l’esperienza <strong>de</strong>lla<br />

contrattazione sociale a tutela<br />

di pensionati. Parteciperanno<br />

Margherita Peroni, consigliere Pdl<br />

Regione Lombardia, Ugo Duci,<br />

segretario Usr Cisl Lombardia,<br />

Giacomo Massa, sindaco di<br />

Gottolengo, Pier Att<strong>il</strong>io Superti<br />

segretario generale Anci Lombardia,<br />

Carlo Borghetti, consigliere Pd<br />

Regione Lombardia. L’incontro si<br />

terrà al Centro pastorale Paolo VI di<br />

Brescia, a partire dalle 9.30.<br />

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(bella protezione) civ<strong>il</strong>e e<br />

sottosegretario <strong>de</strong>ll’ultimo (per<br />

ora) governo Berlusconi. Bertolaso,<br />

ora indagato per varie accuse,<br />

era uno di quelli che predicavano<br />

l’Italia come <strong>il</strong> Paese di Bengodi<br />

dove tutto, sotto l’ala <strong>de</strong>l Capo,<br />

funzionava alla perfezione e<br />

quindi non avevano paura <strong>de</strong>i<br />

terremoti. Quello <strong>de</strong>gli esperti<br />

non fu un errore ‘scientifico’,<br />

bensì morale. Il terremoto sarebbe<br />

arrivato comunque ma, se fosse<br />

scattato l’allarme i morti e i danni<br />

potevano essere inferiori a quelli<br />

reali. Per inciso, Bertolaso era uno<br />

<strong>de</strong>gli eroi <strong>de</strong>l ‘popppolo’!<br />

Questi episodi dimostrano che<br />

<strong>il</strong> <strong>popolo</strong> vero dovrebbe ren<strong>de</strong>rsi<br />

conto che la verità non è in vendita<br />

nè alle edicole, né sui teleschermi,<br />

né in rete. Che non basta una<br />

parola a condannare una persona.<br />

Che gli errori <strong>de</strong>gli uomini non<br />

sono quelli <strong>de</strong>lla scienza. Che<br />

non abbiamo mai avuto tante<br />

notizie a disposizione e così poche<br />

informazioni. Che non sono mai<br />

girate così tante balle nell’etere:<br />

tante che, se si riunissero tutte<br />

insieme, la terra avrebbe un altro<br />

satellite più gran<strong>de</strong> <strong>de</strong>lla luna. Che<br />

molti amano intorbidare le acque<br />

per turlupinare gli sprovveduti.


utto quanto ormai viene<br />

pensato e proposto in<br />

centro storico è, o dovrebbe<br />

essere, in sintonia<br />

fra le nove parrocchie,<br />

essendo ormai costituita sulla<br />

carta ed effettiva da qualche anno<br />

l’unità pastorale. Dal 2006 <strong>il</strong> parroco<br />

di San Nazaro è mons. Gabriele F<strong>il</strong>ippini<br />

che in questi mesi ha seguito<br />

da vicino <strong>il</strong> restauro <strong>de</strong>lla chiesa parrocchiale.<br />

L’inaugurazione di domenica<br />

28 ottobre è stata l’occasione<br />

per tracciare un b<strong>il</strong>ancio <strong>de</strong>ll’esperienza<br />

pastorale.<br />

Mons. F<strong>il</strong>ippini, come si stanno<br />

preparando le comunità <strong>de</strong>l centro<br />

storico al Sinodo sulle unità<br />

pastorali e, più in generale, riescono<br />

a pensare e a elaborare<br />

un progetto comune nella quotidianità?<br />

Abbiamo <strong>de</strong>ciso tutto insieme, c’è<br />

stata la preparazione durante l’estate<br />

e <strong>il</strong> nostro cammino continuerà,<br />

in base agli stimoli che verranno<br />

dall’assemblea sinodale, per rinsaldare<br />

ulteriormente l’unità pastorale.<br />

L’aspetto dove si lavora meglio<br />

è la pastorale giovan<strong>il</strong>e, perché i<br />

giovani con molta più fac<strong>il</strong>ità <strong>de</strong>gli<br />

anziani – anche per motivi anagrafici<br />

– non hanno problemi a fare le<br />

cose insieme, non hanno difficoltà<br />

a spostarsi da un ambiente all’altro<br />

e a sentire tutto <strong>il</strong> centro storico<br />

come <strong>il</strong> loro ambito di vita. Anche<br />

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nella carità si lavora bene insieme:<br />

si prendono <strong>de</strong>lle <strong>de</strong>cisioni comuni<br />

che poi, cap<strong>il</strong>larmente, ogni parrocchia<br />

mette in atto.<br />

Si registrano <strong>de</strong>lle criticità?<br />

In altri settori, ad esempio la cate-<br />

<br />

chesi <strong>de</strong>gli adulti, si fa un po’ più fatica.<br />

Ci sono tante forme di catechesi<br />

che vanno maggiormente pensate,<br />

pesate e condotte insieme: la catechesi<br />

battesimale, i corsi di preparazione<br />

<strong>de</strong>i fidanzati e, soprattutto,<br />

seguire i cosid<strong>de</strong>tti lontani”.<br />

Qual è l’i<strong>de</strong>ntikit <strong>de</strong>lla comunità<br />

<strong>de</strong>i Santi Nazaro e Celso?<br />

<strong>La</strong> parrocchia ha certamente un nucleo<br />

storico ben radicato, anche se<br />

ten<strong>de</strong>nzialmente composto da famiglie<br />

anziane. C’è una parte consistente<br />

di stranieri per i quali si sta<br />

percorrendo la via <strong>de</strong>ll’integrazione,<br />

applicando anche quanto ha scritto<br />

<br />

<br />

Da semplice autore di commedie dialettali<br />

di successo a impegnato scrittore<br />

<strong>de</strong>l libro “I m<strong>il</strong>le volti di Lour<strong>de</strong>s”<br />

edito dalla Casa Editrice San Giusto<br />

Trieste e presentato sabato nella Libreria<br />

Serra Tarantola in città.<br />

È così che <strong>il</strong> coccagliese Enrico Donghi<br />

(nella foto) ha messo nero su bianco<br />

le esperienze maturale nei suoi sei<br />

particolari viaggi a Lour<strong>de</strong>s: un libro<br />

dal linguaggio scorrevole, ma al tempo<br />

stesso carico di phatos e struttu-<br />

<br />

<br />

Sono iniziati, a Ronco di Gussago, i<br />

lavori di restauro <strong>de</strong>lla parrocchiale<br />

di San Zenone, danneggiata<br />

dalle scosse di terremoto <strong>de</strong>l<br />

giugno scorso. Il restauro <strong>de</strong>lla<br />

neoclassica chiesa settecentesca<br />

– affidato all’architetto Stefano<br />

Molgora e all’ingegnere Stefano<br />

Bergomi – compren<strong>de</strong>rà opere<br />

di consolidamento statico e di<br />

miglioramento sismico, lavori per<br />

<strong>il</strong> risanamento causa inf<strong>il</strong>trazioni<br />

e umidità, opere idrauliche e <strong>il</strong><br />

consolidamento <strong>de</strong>l campan<strong>il</strong>e e<br />

rato in tre sezioni <strong>de</strong>dicate all’avventura-scoperta,<br />

al dolore fisico e alla<br />

sofferenza morale. “Con quest’opera<br />

– ha specificato Donghi – mi auguro di<br />

lasciar traccia anche in chi dal volontariato<br />

è lontano: ci sono m<strong>il</strong>le modi<br />

per farlo, ma ciò che conta è condivi<strong>de</strong>re<br />

quel che si può perché solo così,<br />

anche di ritorno da Lour<strong>de</strong>s, non<br />

ci rattristeremo: lo porteremo a casa<br />

affinché l’esperienza continui”.<br />

L’opera è <strong>de</strong>dicata a due bambini coc-<br />

comporterà una spesa di 320m<strong>il</strong>a<br />

euro. A pren<strong>de</strong>rsi parziale carico di<br />

tale cifra la Cei, la Sovrinten<strong>de</strong>nza<br />

alle belle arti, la Provincia, la<br />

Fondazione comunità bresciana<br />

e la Fondazione italiana tabaccai.<br />

L’opera di restauro dovrebbe durare<br />

circa sei mesi e partirà con la messa<br />

in sicurezza <strong>de</strong>l tetto. Le strutture<br />

lignee <strong>de</strong>lla copertura necessitano<br />

di un tempestivo intervento. Diversi<br />

fenomeni naturali sono la causa<br />

<strong>de</strong>ll’in<strong>de</strong>bolimento <strong>de</strong>lla chiesa<br />

ed è curioso che San Zenone<br />

<strong>il</strong> vescovo nella sua lettera “Stranieri,<br />

ospiti, concittadini”. Il primo<br />

passo è quello di avere molta umanità<br />

con la prospettiva <strong>de</strong>ll’evangelizzazione<br />

senza apparire ingordi di<br />

proselitismo. Poi c’è tutta una fascia<br />

di persone che, pur stimando<br />

la Chiesa e partecipando a iniziative<br />

di tipo culturali, sono ormai non<br />

praticanti <strong>de</strong>ntro al contesto italiano<br />

<strong>de</strong>lla secolarizzazione. Queste<br />

persone sono, però, disponib<strong>il</strong>i e<br />

fac<strong>il</strong>mente raggiungib<strong>il</strong>i attraverso<br />

la via culturale per la quale stiamo<br />

lavorando con alcune iniziative, tra<br />

le quali l’ormai nota Notte nel sacro.<br />

cagliesi – Tommaso Lorini di tre anni<br />

e sottoposto a trapianto di midollo<br />

e Giulia Mazzotti prematuramente<br />

scomparsa lo scorso 28 giugno – e sarà<br />

presentata anche nell’ambito <strong>de</strong>lla<br />

Settimana culturale in agenda dal 17<br />

novembre a Coccaglio, orientata al<br />

sostegno <strong>de</strong>ll’iniziativa “Solidarietà<br />

per Tommaso” avviata dai genitori<br />

<strong>de</strong>l piccolo colpito da leucemia. L’appuntamento<br />

è per <strong>il</strong> 22 novembre alle<br />

21 nell’auditorium in Castello.<br />

sia ricordato per aver salvato la<br />

cattedrale da lui costruita e a lui<br />

intestata a Verona. <strong>La</strong> parrocchia<br />

sta cercando ulteriori contributi<br />

per poter raggiungere finalmente<br />

la quota prefissata per <strong>il</strong> restauro.<br />

Si può, così, acquistare un metro<br />

quadro di tetto a 400 euro e un<br />

metro quadro di edificio a 900<br />

euro. Per contribuire al restauro<br />

e all’abbassamento <strong>de</strong>l prezzo si<br />

è anche pensato di coinvolgere<br />

gli stu<strong>de</strong>nti <strong>de</strong>lle scuole d’arte.<br />

(Fe<strong>de</strong>rico Bernar<strong>de</strong>lli Curuz)<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

–<br />


uando si parla di movida<br />

(un’altra di quelle parole<br />

entrate a forza nel nostro<br />

ricco vocabolario) si<br />

corre <strong>il</strong> rischio di essere<br />

fraintesi. <strong>La</strong> movida, per come la intendono<br />

gli spagnoli, è la capacità<br />

di divertirsi, di fare le ore piccole.<br />

<strong>La</strong> movida, però, non presuppone e<br />

non incentiva forme di maleducazione<br />

o di mancanza di rispetto <strong>de</strong>l bene<br />

pubblico. A Brescia, diffic<strong>il</strong>e capire<br />

per quale motivo, <strong>il</strong> fare festa in certi<br />

casi inclu<strong>de</strong> anche <strong>de</strong>gli atteggiamenti<br />

non sempre pacifici, forse troppo<br />

spesso tollerati da chi <strong>de</strong>ve anche saper<br />

pren<strong>de</strong>re <strong>de</strong>lle <strong>de</strong>cisioni. E così<br />

anche in redazione sono arrivate in<br />

queste settimane molteplici segnalazioni<br />

relative al chiasso, al frastuono<br />

e – in alcuni casi – alla maleducazione<br />

<strong>de</strong>lla zona <strong>de</strong>l Carmine. Ma lo<br />

stesso in passato era già successo in<br />

piazzale Arnaldo o in via Tosio, sempre<br />

provenendo da Piazzale Arnaldo,<br />

dove per farsi largo con la macchina<br />

bisogna avere una buona dose di pazienza<br />

visto che – calice alla mano –<br />

qualcuno occupa beatamente la strada.<br />

Oggi al centro <strong>de</strong>l dibattito, anche<br />

politico con l’opposizione che chie<strong>de</strong><br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<strong>La</strong> comunità europea ha r<strong>il</strong>anciato<br />

per <strong>il</strong> 2020 l’obiettivo di dimezzare<br />

le vittime <strong>de</strong>gli inci<strong>de</strong>nti stradali. I<br />

progressi ottenuti dalla Provincia<br />

dal 2001 al 2010 nel campo <strong>de</strong>lla<br />

sicurezza stradale costituiscono<br />

una positiva base di partenza<br />

per intensificare l’impegno. “Il<br />

nostro importante successo di<br />

ridurre <strong>il</strong> numero <strong>de</strong>lle vittime<br />

di circa <strong>il</strong> 50% equivale – spiega<br />

l’Assessorato ai <strong>La</strong>vori pubblici<br />

<strong>de</strong>lla provincia – a oltre 380 vite<br />

umane risparmiate sulle stra<strong>de</strong><br />

<br />

<br />

<br />

<br />

al Comune la capacità di assumere<br />

<strong>de</strong>lle iniziative in merito, c’è la questione<br />

<strong>de</strong>l Carmine, un tempo zona<br />

“disabitata” e oggi molto popolata<br />

dagli esercizi commerciali. Si contano<br />

nello storico quartiere cittadino<br />

15 bar serali. Fin qui nessun problema,<br />

<strong>il</strong> discrimine è capire se queste<br />

strutture agiscono nel rispetto <strong>de</strong>gli<br />

orari e <strong>de</strong>lla quiete pubblica. È altresì<br />

vero che non si può chie<strong>de</strong>re a un gestore<br />

di mettere <strong>il</strong> bavaglio alla bocca<br />

al proprio cliente, per di più se staziona<br />

fuori dal locale. Certo sarebbe<br />

da fare una riflessione più approfondita<br />

sulla possib<strong>il</strong>e convivenza tra le<br />

abitazioni e i bar. Non dimentichiamoci<br />

che nella seconda metà <strong>de</strong>gli<br />

anni Novanta in molti hanno scelto<br />

di vivere in questa zona, consi<strong>de</strong>rata<br />

la più trendy di Brescia, che andava<br />

riqualificata. Accanto a questi c’è anche<br />

chi, lì, vive da una vita e avreb-<br />

<br />

<br />

<br />

<strong>de</strong>lla nostra provincia nell’ultimo<br />

<strong>de</strong>cennio. Il recente incremento di<br />

vittime registrato nel 2011 rispetto<br />

al trend prece<strong>de</strong>nte ci obbliga a<br />

intensificare consi<strong>de</strong>revolmente<br />

gli sforzi per conseguire l’obiettivo<br />

europeo di dimezzare nuovamente<br />

la mortalità stradale entro <strong>il</strong> 2020. <strong>La</strong><br />

“guida sicura” rispon<strong>de</strong> all’obiettivo<br />

di fornire a <strong>de</strong>i giovani conducenti<br />

competenze ut<strong>il</strong>i nelle situazioni<br />

di difficoltà, on<strong>de</strong> scongiurare<br />

inci<strong>de</strong>nti fatali dovuti, per esempio,<br />

a particolari condizioni climatiche.<br />

be diritto a un sano riposo. Forse<br />

<strong>il</strong> punto è proprio questo: è ancora<br />

possib<strong>il</strong>e che anche <strong>il</strong> divertimento<br />

possa essere sano o <strong>de</strong>ve, a tutti i<br />

costi, essere gridato e schiamazzato?<br />

Non si <strong>de</strong>ve, però, fare l’errore di dare<br />

giudizi affrettati e sommari, ma si<br />

può chie<strong>de</strong>re all’amministrazione di<br />

rispon<strong>de</strong>re alle doman<strong>de</strong> e alle sollecitazioni<br />

<strong>de</strong>i cittadini. Nello stesso<br />

quartiere c’è anche chi, come la parrocchia<br />

di San Giovanni, fa cultura e<br />

aggregazione senza urla e grida, offrendo<br />

la possib<strong>il</strong>ità di divertirsi ma<br />

anche di crescere. Ma di queste realtà,<br />

chissà per quale motivo, se ne<br />

parla sempre meno. <strong>La</strong> loro attività<br />

è incisiva ma non fa notizia. <strong>La</strong> loro<br />

attività, se promossa con convinzione<br />

anche dalle istituzioni competenti,<br />

potrebbe essere anche una valido<br />

<strong>de</strong>terrente contro le forme di maleducazione.<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

I sinistri si verificano in condizioni<br />

ordinarie: spesso lungo itinerari<br />

noti al conducente. È fondamentale<br />

che, oltre alla buona preparazione<br />

tecnica, sia curata dalla famiglia e<br />

dalle istituzioni scolastiche anche<br />

un’educazione verso una vera e<br />

propria cultura <strong>de</strong>lla sicurezza. “Se<br />

analizziamo i dati <strong>de</strong>lla mortalità<br />

per inci<strong>de</strong>nte stradale nell’ultimo<br />

<strong>de</strong>cennio, ci conforta – continua<br />

la nota <strong>de</strong>ll’Assessorato – la<br />

ten<strong>de</strong>nziale riduzione <strong>de</strong>l valore<br />

percentuale riferito alle vittime di<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

Nella notte fra <strong>il</strong> 23 e <strong>il</strong> 24 ottobre<br />

<strong>de</strong>l 1917 ingenti forze austro-ungariche<br />

e te<strong>de</strong>sche sferrarono contro<br />

le nostre linee alla frontiera orientale<br />

un po<strong>de</strong>roso attacco preceduto<br />

da tiri massicci di artiglieria e<br />

largo impiego di gas asfissianti.<br />

Le fanterie nemiche già nella mattina<br />

successiva investirono fra<br />

Plezzo e Tolmino le posizioni tenute<br />

dalla 2ª Armata travolgendole e<br />

con una manovra ardita e rivoluzionaria<br />

avanzarono rapidamente<br />

nel fondo valle raggiungendo la<br />

località di Caporetto.<br />

Cominciò così per le nostre Unità<br />

una rovinosa ritirata, gran parte<br />

<strong>de</strong>l Friuli e <strong>de</strong>l Veneto cad<strong>de</strong>ro in<br />

mano ai nemici che <strong>il</strong> 28 ottobre<br />

occuparono Udine, se<strong>de</strong> <strong>de</strong>l Comando<br />

supremo italiano. Tutto pareva<br />

perduto ma <strong>il</strong> nostro esercito<br />

mirab<strong>il</strong>mente guidato dal nuovo<br />

Capo di Stato Maggiore generale<br />

Armando Diaz riuscì ad attestarsi<br />

sulla linea di difesa Altipiani-<br />

Grappa-Piave.<br />

E proprio sul fiume Piave, “fiume<br />

sacro alla Patria”, si svolse una<br />

gran<strong>de</strong> battaglia che attraverso<br />

alterne fasi culminò con la nostra<br />

controffensiva, obbligando <strong>il</strong> nemico<br />

a ritirarsi, e creò le premesse<br />

per le conclusioni <strong>de</strong>lla battaglia di<br />

Vittorio Veneto che portò le nostre<br />

Armi alla vittoria. E fu <strong>il</strong> 4 novembre<br />

<strong>de</strong>l 1918 che venne firmato l’armistizio<br />

con gli austriaci e la sanguinosa<br />

guerra che costò all’Italia<br />

600m<strong>il</strong>a morti ebbe termine.<br />

Brescia ricor<strong>de</strong>rà questo giorno<br />

età inferiore ai 30 anni rispetto alla<br />

restante popolazione bresciana:<br />

nella provincia siamo passati da una<br />

situazione (nel 2002) in cui <strong>il</strong> 45%<br />

<strong>de</strong>i morti era costituito da giovani<br />

al dato <strong>de</strong>l 25% registrato nel 2011.<br />

<strong>La</strong> Concessionaria Nanni Nember<br />

si è fatta promotrice <strong>de</strong>lla seconda<br />

edizione <strong>de</strong>l progetto “Premiare<br />

l’Eccellenza”, che premia con un<br />

corso di guida sicura all’autodromo<br />

Franciacorta i 100 migliori stu<strong>de</strong>nti<br />

<strong>de</strong>lle classi V <strong>de</strong>lle scuole superiori<br />

bresciane.<br />

(diventato Giorno <strong>de</strong>ll’unità nazionale<br />

e Giornata <strong>de</strong>lle Forze Armate<br />

e) con un’austera cerimonia che<br />

avrà luogo domenica 4 novembre<br />

alle 10.30 in Piazza <strong>de</strong>lla Loggia e<br />

alla quale parteciperanno, oltre a<br />

una vasta rappresentanza di Associazioni<br />

d’arma e combattentistiche,<br />

tutte le più alte autorità<br />

cittadine.<br />

Il 2 novembre, invece, alle 10.30<br />

al Cimitero Vantiniano avrà luogo<br />

una cerimonia commemorativa<br />

per i Caduti di tutte le guerre.<br />

(Franco Panzerini)


Il trasferimento dalla vecchia<br />

palazzina di via Togliatti avvenuto in<br />

estate aveva garantito la continuità<br />

<strong>de</strong>i servizi. Alla nuova struttura<br />

che ospita l’Asl di Ronca<strong>de</strong>lle<br />

mancava solo l’ufficialità <strong>de</strong>l<br />

taglio <strong>de</strong>l nastro, che è avvenuto<br />

sabato 27 alla presenza <strong>de</strong>l sindaco<br />

Michele Orlando e <strong>de</strong>l direttore<br />

generale <strong>de</strong>ll’Asl di Brescia Carmelo<br />

Scarcella. Il nuovo edificio sorge<br />

in via Fermi nell’area di oltre<br />

30m<strong>il</strong>a mq, che fino a qualche anno<br />

fa ospitava l’Ikea. A completare<br />

<br />

l’insieme sono un’altra palazzina,<br />

la Casa <strong>de</strong>lle Associazioni che da<br />

qualche tempo ospita già alcuni<br />

gruppi, e le aree logistiche costituite<br />

da parcheggi, zone di manovra,<br />

marciapiedi e piste ciclab<strong>il</strong>i. Per<br />

<strong>il</strong> resto <strong>de</strong>l terreno, le intenzioni<br />

<strong>de</strong>ll’Amministrazione comunale,<br />

vanno nella direzione di una<br />

riqualificazione a parco pubblico.<br />

I lavori per la realizzazione <strong>de</strong>lle<br />

strutture sono stati coperti dalla<br />

società Mella Duem<strong>il</strong>a, l’impresa<br />

che sta realizzando <strong>il</strong> comparto<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

ffronto con timore e con<br />

onore un incarico entusiasmante.<br />

Ci sono le<br />

condizioni per fare bene<br />

perché le difficoltà di oggi<br />

diventino le opportunità di domani.<br />

Il nostro compito è quello di preparare<br />

i giovani, di ren<strong>de</strong>rli liberi e creativi,<br />

perché possano essere gli attori principali<br />

<strong>de</strong>l f<strong>il</strong>m che vivranno”. Il nuovo<br />

rettore <strong>de</strong>ll’Istituto Cesare Arici,<br />

Giuseppe Bernardi, ha le i<strong>de</strong>e chiare.<br />

Veneto di Rovigo, nella quotidianità<br />

si occupa prevalentemente di finanza<br />

straordinaria <strong>de</strong>lle imprese. Conosce,<br />

però, da vicino la realtà <strong>de</strong>ll’Istituto<br />

vescov<strong>il</strong>e paritario di via Trieste grazie<br />

alla partecipazione da alcuni anni<br />

nel Collegio <strong>de</strong>i revisori <strong>de</strong>lla me<strong>de</strong>sima<br />

scuola. A questo si aggiunge che<br />

ha avuto modo di avvicinarsi da genitore,<br />

i due figli sono stati ariciani, alle<br />

dinamiche scolastiche. Fra gli altri incarichi,<br />

è anche consigliere-tesoriere<br />

<strong>de</strong>ll’Acca<strong>de</strong>mia cattolica di Brescia. È<br />

innegab<strong>il</strong>e registrare che oggi la scuola<br />

cattolica e più in generale <strong>il</strong> mondo<br />

<strong>de</strong>lla scuola vivono un momento <strong>de</strong>licato.<br />

“Abbiamo <strong>il</strong> mandato – spiega<br />

Bernardi – di ren<strong>de</strong>re sostenib<strong>il</strong>e la<br />

nostra attività, una sostenib<strong>il</strong>ità valoriale<br />

ma anche economica. <strong>La</strong> vera<br />

sfida è quella <strong>de</strong>ll’educazione, una<br />

sfida sostenuta dalla speranza”. A<br />

proposito di speranza, <strong>il</strong> 20 febbraio<br />

ci sarà un convegno su questo tema<br />

alla presenza <strong>de</strong>l Vescovo. Sullo sfon-<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

do restano chiari i principi ispiratori<br />

<strong>de</strong>l progetto educativo “tanto tradizionale<br />

quanto innovativo” elaborato da<br />

mons. Canobbio nel 2009. Nell’esposizione<br />

<strong>de</strong>lle sue argomentazioni, <strong>il</strong><br />

rettore cita più volte l’espressione<br />

“fert<strong>il</strong>izzazione incrociata” ovvero la<br />

“possib<strong>il</strong>ità <strong>de</strong>lle scienze di lavorare<br />

<br />

insieme per studiare <strong>de</strong>lle soluzioni,<br />

perché dobbiamo saper dare un<br />

senso alle fatiche <strong>de</strong>i nostri ragazzi<br />

e <strong>de</strong>i professori”. Quando parliamo<br />

<strong>de</strong>ll’Istituto Cesare Arici, oltre a fare<br />

riferimento a un’eccellenza maturata<br />

nel corso <strong>de</strong>lla storia bresciana, consi<strong>de</strong>riamo<br />

un’offerta formativa che<br />

abbraccia un ampio spettro (dall’infanzia<br />

alla primaria, dalla secondaria<br />

di primo grado al liceo) coinvolgendo<br />

complessivamente 524 stu<strong>de</strong>nti,<br />

56 docenti e 12 persone aus<strong>il</strong>iarie. Le<br />

scuole paritarie producono ricavi prevalentemente<br />

dalle rette, poi ci sono<br />

le offerte straordinarie. Con i ricavi<br />

di 524 alunni (56 all’infanzia, 192 alla<br />

primaria, 143 alla secondaria di primo<br />

grado e 133 al liceo classico) la scuola<br />

<strong>de</strong>ve pagare <strong>il</strong> personale e le utenze,<br />

le manutenzioni… “<strong>La</strong> scuola, dal<br />

punto di vista economico, si trova in<br />

una situazione di equ<strong>il</strong>ibrio instab<strong>il</strong>e<br />

che dipen<strong>de</strong> di anno in anno dalla variazione<br />

<strong>de</strong>i ricavi. Si sta cercando di<br />

diminuire subito i costi, mantenendo<br />

i posti di lavori”. <strong>La</strong> solidità patrimoniale<br />

non è però in discussione forte<br />

di un patrimonio che, però, non produce<br />

reddito, basti pensare solo agli<br />

spazi offerti gratuitamente all’Università<br />

cattolica. Nel medio periodo,<br />

quindi, si possono sintetizzare così<br />

le linee guida <strong>de</strong>l nuovo Consiglio di<br />

amministrazione: “<strong>La</strong> razionalizzazione<br />

<strong>de</strong>i costi e la ricerca di condizioni<br />

di equ<strong>il</strong>ibrio economico”.<br />

<strong>de</strong>l quale fa parte anche la nuova<br />

se<strong>de</strong> Ikea. “Con la realizzazione di<br />

quest’opera – ha spiegato Orlando –<br />

abbiamo aggiunto un nuovo tassello<br />

nella riorganizzazione <strong>de</strong>gli edifici<br />

pubblici. Consegnamo un’opera<br />

mo<strong>de</strong>rna ed efficiente, dotata di<br />

confort e di soluzioni estetiche ed<br />

energetiche innovative, studiate<br />

per produrre bassi consumi e un<br />

notevole risparmio nella gestione<br />

ordinaria”. Nella nuova se<strong>de</strong><br />

saranno operativi sei medici e 10<br />

tecnici <strong>de</strong>lla prevenzione e saranno<br />

<br />

<br />

<br />

garantite diverse tipologie di<br />

prestazioni, prof<strong>il</strong>assi <strong>de</strong>lle malattie<br />

infettive, interventi correlati<br />

all’igiene pubblica, attività medicolegali,<br />

prelievi e certificazioni.<br />

“Questo nuovo edificio – ha<br />

precisato Scarcella – rappresenta<br />

l’impegno <strong>de</strong>ll’Asl a mantenere<br />

sul territorio servizi essenziali.<br />

Ronca<strong>de</strong>lle rappresenta un presidio<br />

di r<strong>il</strong>evanza strategica dove si<br />

promuovono prestazioni sanitarie<br />

che raggiungono un bacino di<br />

utenza di circa 200m<strong>il</strong>a unità”. (v.b.)<br />

<br />

<br />

<br />

–<br />

–<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

––


1893-2013 VOCE COMPIE 120 ANNI<br />

LA VOCE<br />

è quella giusta<br />

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Giornata di Voce<br />

Domenica 4 novembre 2012<br />

L’anno prossimo Voce festeggerà i 120 anni di vita. In occasione <strong>de</strong>lla giornata diocesana<br />

<strong>de</strong>dicata al settimanale, aiutaci a farlo conoscere segnalandoci l’indirizzo<br />

di persone che potrebbero essere interessate a leggerlo: glielo invieremo per due<br />

mesi gratuitamente. Puoi farlo comp<strong>il</strong>ando e inviandoci <strong>il</strong> coupon qui riprodotto...<br />

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o inviando i dati via ma<strong>il</strong> al seguente indirizzo: abbonamenti@la<strong>voce</strong><strong>de</strong>l<strong>popolo</strong>.it


uando si avvicina la fine<br />

di ottobre, da qualche<br />

anno a questa parte,<br />

non è più uno spettacolo<br />

insolito ve<strong>de</strong>re<br />

le vetrina <strong>de</strong>i negozi riempirsi di<br />

zucche, ragnatele e mostri assortiti.<br />

Nei centri commerciali i ragazzi<br />

fanno a gara per comprare vestiti<br />

da zombie o vampiri e locali e discoteche<br />

propongono un profluvio<br />

di feste a tema. Insomma, Halloween<br />

si avvicina.<br />

<strong>La</strong> festa di origine celtica molto<br />

diffusa nel mondo anglosassone e<br />

importata in Italia, ca va sans dire,<br />

dall’America ha nel tempo preso pie<strong>de</strong><br />

nel calendario e, in parte, anche<br />

nelle abitudini nostrane, tanto che<br />

capita quella sera di ve<strong>de</strong>r girare per<br />

i paesi o i quartieri gruppi di bambini<br />

per l’ormai famoso “dolcetto o<br />

scherzetto?”.<br />

Questa ricorrenza tuttavia ha suscitato<br />

non poche perplessità e continua<br />

a farlo. Molti i motivi: dalle consi<strong>de</strong>razioni<br />

puramente commerciali<br />

(tutto sommato le più innocue) fino<br />

alla coinci<strong>de</strong>nza con le festività<br />

<strong>de</strong>i Santi e <strong>de</strong>i fe<strong>de</strong>li <strong>de</strong>funti, <strong>de</strong>lle<br />

quali si corre <strong>il</strong> rischio di smarrire<br />

<strong>il</strong> significato, <strong>il</strong> rapporto più autentico<br />

con l’Ald<strong>il</strong>à proposto dalla fe<strong>de</strong><br />

cristiana, nella comunione <strong>de</strong>i<br />

Santi e nel rapporto con i propri<br />

cari <strong>de</strong>funti. Non ultime infine, le<br />

venature inquietanti ed esoteriche<br />

<br />

<br />

<br />

Mairano ha cambiato <strong>il</strong> sistema<br />

di raccolta differenziata e i<br />

primi risultati non si sono fatti<br />

atten<strong>de</strong>re. In sostanza la novità<br />

consiste nell’introduzione, su<br />

tutto <strong>il</strong> territorio, di cassonetti<br />

a calotta elettronica che, pare,<br />

dai primi risultati r<strong>il</strong>evati, siano<br />

stati apprezzati dai cittadini. A<br />

dimostrarlo sono i dati <strong>de</strong>l mese di<br />

settembre: <strong>il</strong> rifiuto differenziato<br />

è aumentato <strong>de</strong>l 12%. Soddisfatto<br />

<strong>il</strong> primo cittadino Vincenzo<br />

<strong>La</strong>nzoni. “Se si consi<strong>de</strong>ra –<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

che la festa porta con sé. A partire<br />

da tutte queste ragioni diverse<br />

parrocchie, anche nel bresciano,<br />

organizzano sovente alcune “contromanifestazioni”,<br />

serate che nella<br />

Vig<strong>il</strong>ia di Ognissanti, <strong>il</strong> 31 ottobre,<br />

aiutino soprattutto i più giovani, a<br />

scoprire o riscoprire <strong>il</strong> vero signifi-<br />

afferma <strong>il</strong> sindaco – che la media<br />

<strong>de</strong>lla percentuale di raccolta<br />

differenziata a Mairano nei primi<br />

otto mesi <strong>de</strong>l 2012 era stab<strong>il</strong>izzata<br />

attorno al 40/42% (secondo i dati<br />

Cogeme) appare sorpren<strong>de</strong>nte<br />

<strong>il</strong> dato di settembre. Il primo<br />

mese di sperimentazione <strong>de</strong>lle<br />

calotte ha fatto sfiorare <strong>il</strong> 54%.<br />

Abbiamo scelto questo nuovo<br />

sistema convinti <strong>de</strong>i risultati<br />

che avrebbe portato – prosegue<br />

<strong>il</strong> sindaco <strong>La</strong>nzoni – e grazie al<br />

gran<strong>de</strong> impegno <strong>de</strong>lla gente,<br />

cato di questa solennità. Quest’anno<br />

nella Bassa si segnala per esempio<br />

l’iniziativa portata avanti dall’oratorio<br />

San Giovanni Bosco di Rudiano:<br />

alle 20.30 infatti, dopo <strong>il</strong> ritrovo<br />

nell’attigua disciplina, sf<strong>il</strong>ata iniziale<br />

all’interno <strong>de</strong>lla chiesa parrocchiale,<br />

con i bambini a impersonare, grazie<br />

a costumi che richiamano la loro<br />

iconografia tradizionale, <strong>il</strong> Santo<br />

preferito o <strong>de</strong>l quale portano i nomi.<br />

In seguito, alle 21, festa vera e<br />

propria con un rinfresco a base <strong>de</strong>i<br />

consueti dolci di questo periodo (<strong>il</strong><br />

famoso “pane <strong>de</strong>i morti”), preparati<br />

con la collaborazione <strong>de</strong>lle mamme<br />

<strong>de</strong>lla parrocchia, e poi via con p<strong>il</strong>e e<br />

biciclette per una suggestiva caccia<br />

al tesoro by night.<br />

Una vig<strong>il</strong>ia animata poi da giochi,<br />

musica, canti e balli, che però non<br />

dimentica <strong>il</strong> momento più importante:<br />

a mezzanotte, infatti, tutti<br />

invitati nella cappella <strong>de</strong>ll’oratorio<br />

per la solenne Messa di tutti i Santi.<br />

Il modo migliore per ricordare a<br />

tutti che vivi e <strong>de</strong>funti non si incontrano<br />

solamente una sera all’anno,<br />

tra mistero e terrore, ma ogni volta<br />

che ci si riunisce in chiesa intorno<br />

all’altare, tutti compresi in un solo<br />

abbraccio che tocca cielo e terra.<br />

L’iniziativa di Rudiano, forse, non<br />

sarà certamente l’unica in diocesi,<br />

ma vale la pena che venga ricordata<br />

e promossa come testimonianza da<br />

ripren<strong>de</strong>re in altri oratori.<br />

nonché al lavoro di monitoraggio<br />

<strong>de</strong>l corpo alpini e <strong>de</strong>lla Protezione<br />

civ<strong>il</strong>e abbiamo raggiunto un dato,<br />

secondo noi molto positivo”.<br />

L’amministrazione è convinta che la<br />

strada intrapresa sia giusta. “Molti<br />

cittadini ci stanno sostenendo<br />

con comportamenti virtuosi che<br />

ci fanno sperare in un ulteriore<br />

miglioramento <strong>de</strong>l dato appena<br />

diffuso”. Effettivamente i dati che<br />

ha trasmesso Cogeme in questi<br />

giorni sono molto confortanti e<br />

fanno fare a questo Comune un<br />

<br />

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<br />

balzo in avanti nella graduatoria<br />

<strong>de</strong>i paesi <strong>de</strong>lla provincia di Brescia<br />

in termini di raccolta differenziata.<br />

“Un fenomeno che ha sorpreso<br />

molti in paese – conclu<strong>de</strong> <strong>il</strong> sindaco<br />

– è la particolare attenzione e lo<br />

scrupoloso zelo che molti ragazzini<br />

e anziani hanno messo nel nuovo<br />

sistema di raccolta con tessera<br />

elettronica. Questo ci fa riflettere<br />

sulla capacità di modificare in<br />

meglio i comportamenti, grazie<br />

alla formazione ecologica che si<br />

promuove nelle scuole”. (mtm)


’attivismo e la generosità<br />

sono spesso un’arma<br />

importante soprattutto in<br />

tempi di difficoltà economiche:<br />

da questo punto di<br />

vista <strong>il</strong> Comitato genitori <strong>de</strong>lla scuola<br />

secondaria di primo grado Alberti di<br />

Montichiari costituisce un esempio<br />

da portare a mo<strong>de</strong>llo. Anche quest’anno<br />

esso ha dato vita, nei locali <strong>de</strong>l<br />

plesso durante <strong>il</strong> periodo estivo, alla<br />

Bancarella <strong>de</strong>l libro usato: prima si è<br />

proceduto alla raccolta <strong>de</strong>i libri usati<br />

e successivamente alla vendita <strong>de</strong>gli<br />

stessi. “Siamo rimasti positivamente<br />

colpiti dall’afflusso di persone che<br />

si è presentato – affermano Lorenza<br />

Molinari e Sandra Bertini, responsab<strong>il</strong>i<br />

<strong>de</strong>l Comitato genitori – segno che<br />

evi<strong>de</strong>ntemente momenti come questi<br />

sono essenziali. È bene precisare che<br />

la selezione <strong>de</strong>i libri è stata accurata<br />

visto che abbiamo accettato solo testi<br />

in buone condizioni e possib<strong>il</strong>mente<br />

privi di scritte a penna, questo per non<br />

<strong>de</strong>turpare gli stessi e ren<strong>de</strong>rli, diciamo<br />

<br />

<br />

Buone notizie in arrivo per i migliori<br />

stu<strong>de</strong>nti resi<strong>de</strong>nti a Montichiari: la<br />

Fondazione Don Grazioli, infatti,<br />

ha in<strong>de</strong>tto un bando per 20 borse<br />

di studio <strong>de</strong>stinate ad universitari.<br />

Per partecipare i concorrenti<br />

dovranno dimostrare di essere<br />

iscritti a un corso di laurea in<br />

un’università italiana, non aver<br />

superato <strong>il</strong> 26° anno di età alla<br />

data di sca<strong>de</strong>nza <strong>de</strong>l bando e avere<br />

riportato la votazione di maturità di<br />

100/100 (se iscritti al primo anno di<br />

università), oppure aver una media<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

di almeno 26/30 (e aver superato<br />

esami per un totale di almeno 20<br />

crediti formativi) se iscritti ad anni<br />

successivi al primo. Sarà così st<strong>il</strong>ata<br />

una prima graduatoria <strong>de</strong>i probab<strong>il</strong>i<br />

vincitori <strong>de</strong>i quali saranno valutati<br />

tutti gli esami sostenuti tra <strong>il</strong> 1°<br />

novembre 2011 e <strong>il</strong> 31 ottobre 2012<br />

applicando una media pon<strong>de</strong>rata<br />

sui voti riportati. Le doman<strong>de</strong> di<br />

ammissione al concorso (<strong>il</strong> cui<br />

bando può essere scaricato anche<br />

dal sito internet <strong>de</strong>l Comune www.<br />

montichiari.it) redatte in carta<br />

così, accettab<strong>il</strong>i. Noi invitiamo sempre,<br />

inoltre, a cancellare le eventuali<br />

scritte a matita e, soprattutto, a ricordarsi<br />

di segnare, sempre in matita, <strong>il</strong><br />

nome <strong>de</strong>l proprietario su ogni libro”.<br />

I volumi rimasti invenduti e non più<br />

in uso sono stati donati al Ctp (Centro<br />

territoriale per l’educazione permanente<br />

in età adulta) di Calcinato che<br />

li <strong>de</strong>stinerà ai partecipanti <strong>de</strong>i corsi<br />

serali di scuola media. Il Comitato<br />

genitori era costituito, oltre che dalle<br />

due referenti, da Giovanna Bressanelli,<br />

Cristina Pedretti, Cristina Zola,<br />

Bene<strong>de</strong>tta Leoci, Mar<strong>il</strong>ena Gaudio, Viviana<br />

Faverzani, Daniela Danieli, Riccardo<br />

Buccelleni, Angelo Buccelleni,<br />

Matteo Buccelleni e Chiara Buccelleni.<br />

“Non c’è dubbio – sono ancora parole<br />

di Molinari e Bertini – che l’esperienza<br />

<strong>de</strong>lla Bancarella <strong>de</strong>l libro usato<br />

sarà riproposta anche nel 2013 visto<br />

<strong>il</strong> successo: a tal proposito invitiamo<br />

genitori generosi ad unirsi a noi come<br />

volontari per incrementare l’attività e<br />

soddisfare ancora meglio le esigenze<br />

<strong>de</strong>lle famiglie”. Per pren<strong>de</strong>re contatto,<br />

Lorenza Molinari (333/4960028) o<br />

Sandra Bertini (339/7303264).<br />

semplice, dovranno essere inviate<br />

entro <strong>il</strong> 10 novembre alla se<strong>de</strong> <strong>de</strong>lla<br />

Fondazione (C/o studio Nassini e<br />

associati, via Brozzoni, 9 – 25125<br />

Brescia) corredate da un breve<br />

curriculum vitae e studiorum,<br />

dall’elenco <strong>de</strong>gli esami sostenuti<br />

nel periodo sud<strong>de</strong>tto e da un<br />

documento comprovante l’iscrizione<br />

al corso di laurea. <strong>La</strong> Commissione<br />

provve<strong>de</strong>rà a <strong>de</strong>signare i vincitori<br />

ed eventualmente ad aumentare<br />

<strong>il</strong> numero <strong>de</strong>lle borse di studio<br />

nel caso di stu<strong>de</strong>nti idonei<br />

<br />

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<br />

<br />

particolarmente meritevoli. <strong>La</strong> borsa<br />

ha la durata di 12 mesi e i vincitori<br />

avranno l’obbligo di comunicare<br />

l’eventuale interruzione <strong>de</strong>gli studi.<br />

<strong>La</strong> Fondazione Grazioli, presieduta<br />

dal dottor Renzo Piva, da <strong>de</strong>cenni<br />

aiuta così gli stu<strong>de</strong>nti monteclarensi<br />

fornendo un sostegno finanziario<br />

oltre che uno stimolo alla<br />

prosecuzione <strong>de</strong>gli studi nel solco<br />

<strong>de</strong>lla solidarietà e nel ricordo di don<br />

Bartolomeo Grazioli, arciprete di<br />

Revere, giustiziato nel 1853 e tra i<br />

martiri di Belfiore. (f.m.)


A partire dal 7 ottobre l’Azienda<br />

ospedaliera di Desenzano ha<br />

avviato una collaborazione con<br />

l’associazione Dutur Kaos che<br />

preve<strong>de</strong> la presenza, presso <strong>il</strong><br />

reparto di Pediatria <strong>de</strong>ll’Ospedale<br />

di Manerbio, di numerosi volontari,<br />

che vestiti con camici bianchi<br />

rallegrati con tanti disegni colorati,<br />

offrono momenti di serenità ed<br />

evasione ai bambini ricoverati<br />

e ai loro genitori. <strong>La</strong> dr.ssa<br />

Sott<strong>il</strong>etta, la dr.ssa Maga Magò, <strong>il</strong><br />

dr. Abbraccio, <strong>il</strong> dr. Krusty e tanti<br />

<br />

<br />

<br />

altri medici-clown intrattengono<br />

i piccoli <strong>de</strong>genti dalle ore 15 alle<br />

17 di ogni domenica pomeriggio,<br />

quando l’attività sanitaria è ridotta,<br />

con giochi di prestigio, magie,<br />

palloncini colorati, bolle di sapone<br />

e con la lettura di libri <strong>il</strong>lustrati,<br />

fiabe e f<strong>il</strong>astrocche.<br />

L’associazione Dutur Kaos,<br />

presieduta da Massimo Manfrini<br />

(dr. Valvola), ha se<strong>de</strong> a Montichiari<br />

ed opera dal 2002 grazie a 88<br />

associati che, in modo <strong>de</strong>l tutto<br />

gratuito, hanno <strong>de</strong>ciso di <strong>de</strong>dicare<br />

<br />

<br />

<br />

a 10 anni su e giù per i<br />

tasti bianchi e neri <strong>de</strong>l<br />

pianoforte. A San Paolo<br />

si rinnova e arriva al<br />

traguardo <strong>de</strong>l <strong>de</strong>cennio<br />

<strong>il</strong> festival pianistico “Don Em<strong>il</strong>io<br />

Verzeletti”, pezzo forte <strong>de</strong>lla stagione<br />

artistica curata dal centro<br />

culturale intitolato al sacerdote<br />

bresciano.<br />

Quattro appuntamenti di musica<br />

di alto livello, tra <strong>il</strong> 3 e l’11 novembre,<br />

nella cornice <strong>de</strong>ll’auditorium<br />

Tregambi di San Paolo, nel solco<br />

di una tradizione che accomuna<br />

eccellenza e innovazione.<br />

Il festival, infatti, era nato originariamente<br />

per dare un <strong>de</strong>gno palcoscenico<br />

a giovani pianisti e musicisti<br />

bresciani emergenti, arricchendosi<br />

poi nel corso <strong>de</strong>l tempo anche<br />

<strong>de</strong>lla partecipazione di grandi nomi,<br />

tra cui spicca <strong>il</strong> direttore artistico<br />

<strong>de</strong>l Festival, Gerardo Chimini,<br />

pianista di fama internazionale<br />

e docente <strong>de</strong>l Conservatorio “Luca<br />

Marenzio” di Brescia. Oltre a lui<br />

sul palco si sono succeduti anche<br />

artisti come Roberto Bulla e Francesco<br />

Gussago, Francesca Tirale e<br />

Daniel Espen, ai quali bisogna aggiungere<br />

Pasquale Belmonte, Anca<br />

Vas<strong>il</strong>e e Roberto Ranieri, senza<br />

contare Stefano Ghisleri, Ivan<br />

Ronda e Dario Mombelli.<br />

Anche quest’anno secondo la rassegna<br />

si terrà su quattro serate,<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

che, come da tradizione <strong>de</strong>ll’evento,<br />

saranno ad ingresso libero e<br />

gratuito.<br />

Dunque, per la prima settimana,<br />

spazio ai concerti in duo con Fulvio<br />

Capra insieme ad Andrea Facchi<br />

e Stefania Maratti con Sara<br />

Tomasoni, mentre di più ampio<br />

respiro saranno le serate <strong>de</strong>l 10 e<br />

11 novembre. Sabato sarà infatti<br />

la volta <strong>de</strong>l concerto lirico con la<br />

partecipazione <strong>de</strong>l coro “Sereno”<br />

di Brescia, una serata che alla musica<br />

unisce anche l’aspetto conviviale,<br />

dato che dopo l’esibizione<br />

ci sarà spazio per una cena offerta<br />

dal circolo stesso, un modo per<br />

sottolineare la dimensione di amicizia<br />

che da sempre caratterizza<br />

questa manifestazione.<br />

Domenica, invece, gran<strong>de</strong> conclusione<br />

<strong>de</strong>l festival con <strong>il</strong> concerto<br />

per pianoforte e orchestra: l’esibizione<br />

<strong>de</strong>l maestro Gerardo Chimini<br />

e <strong>de</strong>ll’orchestra da camera <strong>de</strong>l<br />

conservatorio di Darfo saranno <strong>il</strong><br />

fiore all’occhiello di questa edizione.<br />

“Si tratta di una sorta di regalo<br />

che ci facciamo per <strong>il</strong> <strong>de</strong>cennale<br />

– commenta in proposito <strong>il</strong> presi<strong>de</strong>nte<br />

<strong>de</strong>l Circolo Angelo Martani<br />

– una serata speciale nella quale<br />

vogliamo festeggiare questo traguardo.<br />

Il festival, come sottolineato<br />

in seguito dallo stesso presi<strong>de</strong>nte,<br />

mette insieme l’obiettivo<br />

di fare musica di qualità con quello<br />

di richiamare <strong>il</strong> maggior numero<br />

possib<strong>il</strong>e di persone.<br />

“Per noi queste caratteristiche sono<br />

fondamentali – ha poi aggiunto<br />

al riguardo – e vogliamo che rimangano<br />

tali anche in futuro, anche se<br />

l’impegno nell’organizzazione non<br />

è indifferente”.<br />

parte <strong>de</strong>l loro tempo libero ai<br />

bambini ricoverati nei reparti di<br />

Pediatria <strong>de</strong>gli Ospedali locali con<br />

l’obiettivo di alleviare situazioni di<br />

difficoltà tramite la comicità ed <strong>il</strong><br />

riso. I volontari seguono un corso<br />

di formazione iniziale <strong>de</strong>lla durata<br />

di 12 lezioni – che preve<strong>de</strong> incontri<br />

con psicologi, psicoterapeuti,<br />

infermieri, mimi, maghi e giocolieri<br />

– fondamentale per acquisire le<br />

corrette modalità di approccio ai<br />

reparti ospedalieri e ai bambini e<br />

per affinare gli aspetti <strong>de</strong>l gioco<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

che pred<strong>il</strong>igono e che intendono<br />

impiegare nella loro attività di<br />

volontario. Oltre al corso iniziale<br />

ogni associato partecipa inoltre,<br />

una volta al mese, ad una serata di<br />

formazione sulle tecniche di gioco<br />

e di intrattenimento.<br />

L’attività <strong>de</strong>i medici-clown di<br />

Dutur Kaos si affianca all’attività<br />

<strong>de</strong>i volontari Abio (Associazione<br />

bambino in ospedale) che da<br />

tempo opera a favore <strong>de</strong>i piccoli<br />

ricoverati presso la Pediatria di<br />

Manerbio.


l matrimonio fra Ponte di Legno<br />

e Temù è saltato, almeno per <strong>il</strong><br />

momento. Gli elettori <strong>de</strong>l Comune<br />

più piccolo, quello di Temù,<br />

chiamati domenica 28 ottobre<br />

assieme ai dalignesi per esprimere <strong>il</strong><br />

proprio parere, si sono pronunciati in<br />

senso contrario alla fusione fra i due<br />

Comuni <strong>de</strong>ll’Alta Valcamonica. Alla<br />

fine fra le ragioni <strong>de</strong>l sì e quelle <strong>de</strong>l<br />

no a Temù hanno avuto la meglio i timori<br />

per la perdita di autonomia. Le<br />

percentuali <strong>de</strong>i votanti sono risultate<br />

superiori al 70% e ciò è un segnale di<br />

come la questione abbia molto coinvolto<br />

le due comunità, apprezzando<br />

la scelta <strong>de</strong>llo strumento referendario.<br />

A Ponte di Legno 642 elettori, pari<br />

al 58%, si sono espressi a favore <strong>de</strong>lla<br />

fusione e solo 465 (42%) sono stati i<br />

contrari. Di segno contrario l’orientamento<br />

<strong>de</strong>i cittadini <strong>de</strong>l Comune di<br />

Temù, che in 389 cioè <strong>il</strong> 55,6%, hanno<br />

bocciato l’unione, contro 310 (44,4%)<br />

favorevoli. Va anche segnalato che <strong>il</strong><br />

risultato ha espresso notevoli disomogeneità<br />

fra le contra<strong>de</strong> e, quindi, all’interno<br />

<strong>de</strong>i Comuni <strong>de</strong>lle vere e proprie<br />

spaccature. Temù-centro e Pontagna,<br />

infatti, hanno sonoramente bocciato<br />

(61,6%) l’i<strong>de</strong>a <strong>de</strong>l proprio sindaco Ro-<br />

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<br />

Positivo l’esito <strong>de</strong>ll’incontro tra <strong>il</strong><br />

segretario provinciale <strong>de</strong>lla Lega<br />

Nord, Enzo Antonini, <strong>il</strong> responsab<strong>il</strong>e<br />

camuno Mario Maisetti e i<br />

rappresentanti <strong>de</strong>l “Gruppo civico”,<br />

<strong>il</strong> presi<strong>de</strong>nte di Bim e Comunità<br />

montana, Corrado Tomasi (nella<br />

foto) e <strong>il</strong> capogruppo Vittorio<br />

Marniga. Tomasi e Marniga si sono<br />

<strong>de</strong>tti disponib<strong>il</strong>i ad accogliere<br />

tutte le richieste avanzate dalla<br />

Lega e che prevedono una<br />

revisione generale <strong>de</strong>l b<strong>il</strong>ancio<br />

<strong>de</strong>i due enti intermedi e <strong>de</strong>lle<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

berto Menici e <strong>de</strong>ll’ex-primo cittadino<br />

Corrado Tomasi, ora presi<strong>de</strong>nte di Comunità<br />

montana e Bim, che, invece,<br />

hanno raccolto ampi consensi nella<br />

piccola V<strong>il</strong>la Dalegno (62,3%). Allo<br />

stesso modo <strong>il</strong> sindaco Mario Bezzi<br />

ha trovato seguito nei due seggi di<br />

Ponte (62,1% e 51,1%), ma soprattutto<br />

a Pezzo (72,9%); niente da fare, invece,<br />

a Precasaglio (51,8% di contrari).<br />

Dunque, i pronostici <strong>de</strong>lla vig<strong>il</strong>ia<br />

che davano probab<strong>il</strong>e la vittoria <strong>de</strong>l<br />

sì anche a Temù, sono stati smentiti.<br />

Che qualche dubbio affiorasse lo si<br />

era capito con la bouta<strong>de</strong> <strong>de</strong>i rifiuti<br />

e acqua gratis in caso di vittoria <strong>de</strong>l<br />

sì, una promessa che si è rivelata un<br />

boomerang. Comprensib<strong>il</strong>e l’entusiasmo<br />

<strong>de</strong>l fronte <strong>de</strong>l no dato per battuto.<br />

Così come palpab<strong>il</strong>e nelle prime<br />

dichiarazioni a caldo la <strong>de</strong>lusione<br />

per i sostenitori di quello che Bezzi<br />

ha <strong>de</strong>finito “forse un progetto troppo<br />

<br />

<br />

<br />

società partecipate, finalizzata ad<br />

un’ulteriore riduzione <strong>de</strong>gli sprechi<br />

ed all’ottimizzazione <strong>de</strong>lle risorse,<br />

che <strong>de</strong>vono essere ridistribuite<br />

tra i vari capitoli <strong>de</strong>l b<strong>il</strong>ancio,<br />

tenendo conto <strong>de</strong>lle vere priorità<br />

<strong>de</strong>lla Valcamonica. Il Carroccio ha<br />

inoltre chiesto <strong>il</strong> coinvolgimento<br />

di tutte le altre realtà <strong>de</strong>ll’arco<br />

alpino con problematiche sim<strong>il</strong>i<br />

a quella <strong>de</strong>lla vallata <strong>de</strong>ll’Oglio,<br />

allo scopo di cercare un’ampia<br />

convergenza affinché gli ut<strong>il</strong>i<br />

<strong>de</strong>rivanti dallo sfruttamento <strong>de</strong>lle<br />

ambizioso”. Per <strong>il</strong> sindaco dalignese<br />

si prepara, per altro, <strong>il</strong> passo d’addio,<br />

dato che in primavera scadrà <strong>il</strong> suo<br />

secondo mandato e non potrà ricandidarsi,<br />

come sarebbe accaduto se la<br />

compagine comunale fosse cambiata<br />

grazie all’unione con Temù. D’altra<br />

parte per Temù significava rinunciare<br />

a molto, diventando una minoranza<br />

con peso piuttosto ridotto, come <strong>il</strong><br />

quesito referendario stesso lasciava<br />

palesemente inten<strong>de</strong>re preve<strong>de</strong>ndo<br />

di mantenere per <strong>il</strong> nuovo Comune<br />

la sola <strong>de</strong>nominazione di ‘Ponte di<br />

Legno’. Va comunque ricordato che <strong>il</strong><br />

referendum aveva un valore consultivo<br />

e spetterà alla Regione Lombardia<br />

<strong>de</strong>ci<strong>de</strong>re sulla questione <strong>de</strong>lla unificazione.<br />

Diffic<strong>il</strong>e, comunque, ora andar<br />

contro <strong>il</strong> volere <strong>de</strong>l <strong>popolo</strong>, anche se<br />

l’esito a V<strong>il</strong>la Dalegno potrebbe, proprio<br />

in ottemperanza a quel volere,<br />

aprire un fronte ‘separatista’<br />

<br />

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<br />

<br />

<br />

risorse idroelettriche rimangano sul<br />

territorio dove vengono prodotti;<br />

che venga messo in atto un ulteriore<br />

giro di vite sui costi <strong>de</strong>lla politica<br />

sia negli enti comprensoriali<br />

che nelle società partecipate;<br />

la valorizzazione <strong>de</strong>ll’università<br />

di Edolo (laurea in Tutela<br />

<strong>de</strong>ll’ambiente e territorio montano);<br />

l’attivazione di una struttura che si<br />

occupi <strong>de</strong>lla riscossione <strong>de</strong>i tributi<br />

a livello locale in sostituzione di<br />

Equitalia; maggior impegno affinché<br />

vengano sv<strong>il</strong>uppate le infrastrutture<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

Scoprire Breno; visitare gli angoli<br />

più belli e suggestivi, conoscendo<br />

a fondo la sua storia e la cultura;<br />

poi appren<strong>de</strong>rne i segreti e le curiosità,<br />

i <strong>de</strong>ttagli che hanno reso<br />

famosa nel tempo la cittadina <strong>de</strong>lla<br />

media Valle Camonica. Oggi è<br />

possib<strong>il</strong>e, grazie alla “Pro loco” e<br />

al Comune che hanno i<strong>de</strong>ato e realizzato<br />

tre nuovi strumenti innovativi<br />

ed al passo coi tempi per informare<br />

turisti e visitatori e saziare<br />

<strong>il</strong> loro <strong>de</strong>si<strong>de</strong>rio di conoscenza.<br />

Da qualche giorno sono disponib<strong>il</strong>i<br />

i mo<strong>de</strong>rni dispositivi che permetteranno<br />

proprio a tutti, giovani<br />

ed adulti, di scoprire quanto di<br />

bello offra Breno per chi intenda<br />

visitarla. <strong>La</strong> novità più tecnologica<br />

è la realizzazione di “iBreno”,<br />

un “app” per cellulari e “tablet”<br />

di ultima generazione (“iPhone”,<br />

“iPod”, “touch”, “iPad” e, tra qualche<br />

mese, anche “Android”), che<br />

accompagna passo passo i turisti<br />

nella visita <strong>de</strong>l borgo, con pagine<br />

esplicative di presentazione di<br />

tutto <strong>il</strong> patrimonio storico, artistico<br />

e naturalistico <strong>de</strong>ll’abitato ed<br />

informazioni di base sui servizi,<br />

con la possib<strong>il</strong>ità anche di inserire<br />

sempre nuovi <strong>de</strong>ttagli e “news”.<br />

L’applicazione è scaricab<strong>il</strong>e gratuitamente<br />

sullo “store” <strong>de</strong>ll’Apple<br />

e accompagna i visitatori alla<br />

scoperta <strong>de</strong>l centro storico e <strong>de</strong>lla<br />

periferia. “L’applicazione ‘iBreno’<br />

è una guida per chiunque voglia conoscere<br />

<strong>il</strong> nostro Comune – sottolinea<br />

Emanuele Ongaro, presi<strong>de</strong>nte<br />

<strong>de</strong>lla Pro loco – anche perché<br />

di telecomunicazione a banda larga;<br />

impegno concreto a sostegno <strong>de</strong>l<br />

sociale, valorizzando <strong>il</strong> ruolo e le<br />

funzioni <strong>de</strong>ll’Azienda territoriale<br />

per i servizi alla Persona; massimo<br />

impegno per la difesa <strong>de</strong>i presidi<br />

ospedalieri e <strong>de</strong>ll’autonomia <strong>de</strong>ll’Asl<br />

di Valcamonica-Sebino; tutela <strong>de</strong>l<br />

lavoro e <strong>de</strong>ll’occupazione attraverso<br />

misure incentivanti per le piccole<br />

e medie imprese ed agevolazioni<br />

per l’accesso al credito; sv<strong>il</strong>uppo<br />

imprenditoria giovan<strong>il</strong>e (Incubatore<br />

di Cividate). (e.g.)<br />

contiene l’elenco completo di tutti<br />

i siti storici e culturali che si possono<br />

visitare. Il tutto contornato<br />

da pagine con <strong>de</strong>scrizioni, recapiti<br />

telefonici e mappe. Per accompagnare<br />

i visitatori alla scoperta <strong>de</strong>l<br />

Castello, <strong>il</strong> principale monumento<br />

di Breno, sono state poi realizzate<br />

<strong>de</strong>lle audio-gui<strong>de</strong> che consentono,<br />

a chi vuole approfondire la conoscenza<br />

completa <strong>de</strong>l maniero, di<br />

usufruire di una spiegazione compiuta<br />

e <strong>de</strong>ttagliata, anche senza la<br />

presenza fisica di una guida. (e.g.)


iovanni Battista Sarnico,<br />

alla guida <strong>de</strong>lla lista “Insieme<br />

per Ospitaletto”, è<br />

stato rieletto sindaco. <strong>La</strong><br />

sua proclamazione – 3633<br />

voti contro i 2555 raccolti da Angiola<br />

Giudici di “Centro <strong>de</strong>stra per Ospitaletto”<br />

e i 94 di Giulio Incontro di “Ospitaletto<br />

prima di tutto” che aveva invitato<br />

i suoi elettori a votare la Giudici<br />

condivi<strong>de</strong>ndone <strong>il</strong> programma – è avvenuta<br />

nel tardo pomeriggio di lunedì,<br />

al termine di due giorni di elezioni<br />

amministrative straordinarie, giunte<br />

dopo 10 mesi di commissariamento e<br />

a un anno abbondante dalla prece<strong>de</strong>nte<br />

tornata elettorale che, nel maggio<br />

scorso, aveva <strong>de</strong>cretato primo cittadino<br />

lo stesso Sarnico. <strong>La</strong> causa scatenante<br />

<strong>de</strong>ll’annullamento <strong>de</strong>l voto è<br />

imputab<strong>il</strong>e alla lista “Forza Nuova”<br />

che aveva fatto autentificare le firme<br />

dal consigliere comunale di Lumezzane<br />

Giorgio Foresti. Irregolarità colta<br />

al volo dalla candidata sindaco Angiola<br />

Maria Giudici di “Centro <strong>de</strong>stra per<br />

Ospitaletto” sconfitta per 121 voti, che<br />

presentò ricorso al Tar di Brescia per<br />

un richiamo alle urne a fronte di un<br />

“risultato elettorale potenzialmente<br />

falsato”. “<strong>La</strong> vittoria è stata netta (con<br />

uno scarto di 1078 voti nei confronti<br />

<strong>de</strong>lla lista Pdl e Lega) – ha commentato<br />

<strong>il</strong> neo rieletto Sarnico –: anche se<br />

avrei preferito evitare che si ripetessero<br />

queste votazioni, la soddisfazione<br />

<br />

<br />

L’appuntamento si ripete<br />

puntuale e l’associazione<br />

Tradizioni agricole di Coccaglio<br />

è ormai pronta a scen<strong>de</strong>re in<br />

campo, in vista <strong>de</strong>lla quarta<br />

edizione <strong>de</strong>lla gran<strong>de</strong> Festa <strong>de</strong>l<br />

ringraziamento (<strong>de</strong>tta anche<br />

<strong>de</strong>ll’agricoltura), organizzata in<br />

collaborazione con <strong>il</strong> Comune<br />

per l’intera giornata di domenica<br />

4 novembre.<br />

Il programma <strong>de</strong>lla rassegna<br />

preve<strong>de</strong> già nella prima<br />

mattinata (attorno alle 9) <strong>il</strong><br />

è gran<strong>de</strong> nel rive<strong>de</strong>r riconfermato un<br />

voto premiante un’amministrazione<br />

che punta su una politica vera e giovane<br />

come reale bisogno manifestato<br />

dai cittadini, ai quali va <strong>il</strong> mio sincero<br />

ringraziamento per <strong>il</strong> bene e la fiducia<br />

dimostratami”. “Ha vinto la politica<br />

sana e i seri progetti – ha puntualiz-<br />

ritrovo <strong>de</strong>i trattori e <strong>de</strong>i vari<br />

mezzi agricoli nel parcheggio<br />

<strong>de</strong>l campo sportivo da dove,<br />

verso le 9.15, pren<strong>de</strong>rà <strong>il</strong> via<br />

la partecipata sf<strong>il</strong>ata verso la<br />

centrale piazza Luca Marenzio.<br />

Alle 10.30 nella parrocchiale, si<br />

terrà la celebrazione di una Santa<br />

Messa, durante la quale verranno<br />

offerti e portati all’altare i frutti<br />

e prodotti <strong>de</strong>lla terra, mentre<br />

al termine <strong>de</strong>lla cerimonia,<br />

non mancherà come da rituale<br />

l’agognata benedizione <strong>de</strong>lle<br />

<br />

<br />

<br />

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<br />

<br />

<br />

zato Sarnico, sottolineando la buona<br />

l’affluenza <strong>de</strong>gli elettori (<strong>il</strong> 67% contro<br />

<strong>il</strong> 76% <strong>de</strong>lle prece<strong>de</strong>nti votazioni) – nonostante<br />

la disaffezione per la politica<br />

di questo periodo”. Ed ora, come vi<br />

muoverete? “<strong>La</strong> squadra c’è già e daremo<br />

quanto prima gli incarichi: saremo<br />

attenti alle condizioni <strong>de</strong>lle fasce<br />

e famiglie più colpite dalla crisi e nel<br />

dare una risposta alle problematiche<br />

emerse in questi mesi sul territorio.<br />

Andremo gradualmente a lavorare<br />

per ridurre <strong>il</strong> peso <strong>de</strong>ll’aliquota Imu,<br />

in particolare per la prima casa, con<br />

uno sforzo particolare sull’Irpef, ma<br />

reintrodurremo anche i servizi sanitari<br />

interrotti e rivolgeremo massima<br />

attenzione al tema infrastrutture”.<br />

macchine agricole all’aperto.<br />

Alle 12.30 ad allietare la già<br />

festosa ricorrenza, contribuirà<br />

anche pranzo sociale imbandito<br />

al “Bar 75” e al quale per<br />

a<strong>de</strong>rire è però necessaria la<br />

prenotazione, telefonando ai<br />

numeri: 3482642300 – 3290555916<br />

– 3483524956.<br />

Per tutti gli agricoltori, le<br />

famiglie, ma anche esperti <strong>de</strong>l<br />

settore o semplici curiosi ed<br />

appassionati, nel centro storico<br />

<strong>de</strong>l paese, resteranno inoltre<br />

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in libera visione e per tutto<br />

<strong>il</strong> giorno, le varie macchine<br />

agricole esposte.<br />

Negli spazi <strong>de</strong>l vicino Centro<br />

giovan<strong>il</strong>e “Il Focolare” di<br />

Coccaglio, potrà invece essere<br />

ammirata un’interessante mostra<br />

fotografica, interamente <strong>de</strong>dicata<br />

alle tradizioni contadine e<br />

all’attività agricola di altri tempi,<br />

mentre ad allietare lingua e<br />

palato, non mancheranno sfiziose<br />

<strong>de</strong>gustazioni di prodotti tipici <strong>de</strong>l<br />

territorio. (a.s.)


A<br />

dicembre compirà<br />

25 anni: parliamo <strong>de</strong>l<br />

“Gruppo antincendio<br />

agro-forestale Lumezzane”.<br />

costituito con atto<br />

notar<strong>il</strong>e <strong>il</strong> 17 dicembre 1987 e 13 soci<br />

fondatori. Furono subito messi a<br />

dura prova. Erano anni in cui gli incendi<br />

per numero e dimensioni erano<br />

allarmanti sulle montagne <strong>de</strong>lla<br />

zona. Nel periodo 88/93 i volontari<br />

intervennero in sei anni su 95 incendi,<br />

con la media di 16 all’anno, con<br />

6122 ore complessive di impegno<br />

sul terreno. L’“annus orrib<strong>il</strong>is” fu <strong>il</strong><br />

1993: 18 incendi con 267 presenze a<br />

turno <strong>de</strong>i volontari per complessive<br />

1617 ore. Un lavoro enorme e impagab<strong>il</strong>e<br />

come è sempre la generosità.<br />

Il loro motto ne riassume lo spirito<br />

“Tempestività, caparbietà e amore<br />

per la natura”. Poi arrivarono anni<br />

più tranqu<strong>il</strong>li: nei 18 successivi (a fine<br />

2011), grazie anche ad una sorveglianza<br />

sempre più attenta e cap<strong>il</strong>lare<br />

con volontari in motocicletta nelle<br />

zone a rischio, sono stati 90, meno<br />

di cinque all’anno. “Fortunatamente<br />

– commenta <strong>il</strong> presi<strong>de</strong>nte Diego Pasotti<br />

– nonostante la siccità nel 2012<br />

nessuno”. Fra le cifre <strong>de</strong>i 25 anni,<br />

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Lunedi 22 ottobre presso<br />

la biblioteca comunale di<br />

Concesio è stato presentato <strong>il</strong><br />

libro di poesie, f<strong>il</strong>astrocche,<br />

racconti in lingua ed in dialetto<br />

bresciano <strong>de</strong>lla concittadina<br />

Alessandra Ghidinelli, a un<br />

anno esatto dalla sua morte,<br />

prematuramente accorsa dopo<br />

una sofferta malattia. L’attore<br />

Sergio Isonni, commosso, ha<br />

<strong>de</strong>clamato alcune pagine. L’i<strong>de</strong>a<br />

di raccogliere in un’antologica<br />

sia le poesie già pubblicate nel<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

giusto ricordare che nel tempo si sono<br />

alternati fino a 108 volontari. Oggi<br />

l’organico è composto da 33 unità<br />

divise in tre squadre con un turno<br />

di reperib<strong>il</strong>ità settimanale. Tornando<br />

alla storia subito acquistarono<br />

<strong>il</strong> primo mezzo antincendio: attualmente<br />

sono tre con un Nissan Patrol<br />

attrezzab<strong>il</strong>e col modulo completo<br />

serbatoio e pompa. Hanno la gran<strong>de</strong><br />

vasca e pompa di riempimento per<br />

<strong>il</strong> pescaggio di acqua <strong>de</strong>gli elicotteri.<br />

I soffiatori sono 12. Ogni squadra<br />

di turno è operativa per dotazione di<br />

attrezzature e pronto intervento. Un<br />

impegno economico non indifferente:<br />

un’attrezzatura individuale costa<br />

sugli 800 euro. <strong>La</strong> se<strong>de</strong> operativa è<br />

in locali comunali in via Marconi 21<br />

A. Il gruppo è retto da un direttivo<br />

di 11: <strong>il</strong> vice di Pasotti è Bruno Peli;<br />

Renato Gozio <strong>il</strong> tesoriere e Mariangela<br />

Bernardi <strong>il</strong> segretario. Non solo<br />

<br />

<br />

<br />

1981 (in “Io e dintorni” per la<br />

“<strong>La</strong> Voce <strong>de</strong>l Popolo edizioni”)<br />

che tutti gli altri fogli, sparsi<br />

nei cassetti, è venuta al marito<br />

Riccardo, <strong>de</strong>si<strong>de</strong>roso che<br />

”tutti potessero fruire <strong>de</strong>gli<br />

scritti di Alessandra, nei quali<br />

c’era sempre una morale e un<br />

finale positivo, ut<strong>il</strong>e a capire<br />

meglio la vita e ad affrontarne<br />

i problemi. Dopo averne<br />

parlato con l’amministrazione<br />

comunale, che ha prontamente<br />

patrocinato l’iniziativa, e<br />

incendi: <strong>il</strong> gruppo è profondamente<br />

inserito nella comunità valgobbina<br />

collaborando attivamente con le diverse<br />

realtà,dal Comune al Corpo forestale,<br />

Carabinieri e Polizia, Comunità<br />

montana, parrocchie, associazioni,<br />

scuole. Con queste ha messo a<br />

dimora numerose piante affidate poi<br />

agli alunni: piantumazioni al Piass <strong>de</strong><br />

Grì, in via Ragazzi <strong>de</strong>l 99; nelle elementari<br />

di S. Apollonio, Rossaghe,<br />

Faidana. E ancora: la “Giornata <strong>de</strong>l<br />

ver<strong>de</strong> pulito”, manifestazioni di simulazione<br />

d’interventi nell’ambito<br />

<strong>de</strong>l progetto “Protezione civ<strong>il</strong>e”. “Il<br />

totale <strong>de</strong>i 25 anni è significativo: 185<br />

incendi, 9301 ore di impegno, 2054<br />

presenze. Oggi l’organico è composto<br />

da 33 unità divise in tre squadre<br />

con un turno di reperib<strong>il</strong>ità settimanale<br />

conclu<strong>de</strong> Pasotti – speriamo<br />

che <strong>il</strong> buon esempio stimoli giovani<br />

generosi a entrare nel gruppo”.<br />

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chiesto l’aiuto ad Andrea<br />

Barretta (che ha anche firmato<br />

la pregevole presentazione,<br />

pennellando la vita di Alessandra<br />

e accompagnando <strong>il</strong> lettore alla<br />

comprensione <strong>de</strong>lle opere),<br />

ci siamo messi al lavoro nella<br />

battitura <strong>de</strong>gli scritti che<br />

abbiamo voluto mantenere<br />

nella loro originale e genuina<br />

scrittura”. Alessandra Ghidinelli<br />

scriveva poesie in dialetto fin<br />

da bambina, aveva letto molti<br />

poeti, con pred<strong>il</strong>ezione per<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

Siamo ormai alla fase di <strong>de</strong>finizione<br />

in se<strong>de</strong> Ato (Autorità d’ambito<br />

territoriale ottimale) per <strong>il</strong> collettore<br />

che nel prossimo futuro verrà<br />

costruito a Nave: un impianto che<br />

andrà a collegarsi con quello proveniente<br />

dal confinante territorio<br />

di Bovezzo e <strong>de</strong>stinato a convogliare<br />

tutti i reflui verso la Bassa bresciana<br />

sino al <strong>de</strong>puratore di Verziano.<br />

Un’opera molto importante<br />

per <strong>il</strong> Comune navense (nella foto,<br />

<strong>il</strong> sindaco Tiziano Bertoli), che entro<br />

la fine <strong>de</strong>ll’anno dovrebbe arrivare<br />

all’approvazione <strong>de</strong>l progetto<br />

esecutivo.<br />

“Si tratta di un progetto cui teniamo<br />

molto – dice l’assessore ai <strong>La</strong>vori<br />

pubblici, Carlo Ramazzini –,<br />

un progetto che consentirà di innalzare<br />

la qualità di vita <strong>de</strong>ll’intero<br />

paese. Infatti, con <strong>il</strong> collettore<br />

andremo a convogliare tutti i reflui<br />

entro un’unica struttura e potremo<br />

chiu<strong>de</strong>re <strong>de</strong>finitivamente tutti<br />

gli accessi al fiume Garza; inoltre,<br />

l’opera ha un valore complessivo<br />

di quattro m<strong>il</strong>ioni di euro, ma<br />

per l’amministrazione comunale<br />

sarà assolutamente a costo zero,<br />

poiché viene finanziata per intero<br />

da Ato”. Un’opera di collettamento<br />

che andrà a cambiare sensib<strong>il</strong>mente<br />

l’attuale situazione che si<br />

presenta a Nave, dove gli scarichi<br />

fognari sia di matrice civ<strong>il</strong>e sia<br />

industriale sono convogliati tutti<br />

verso <strong>il</strong> <strong>de</strong>puratore che si trova<br />

nella frazione di Muratello. Con<br />

la nuova opera, invece, si muove<br />

tutto lungo la me<strong>de</strong>sima direttrice,<br />

Canossi e Cibaldi, maturando<br />

uno st<strong>il</strong>e personale che la<br />

porterà a riscuotere meritevoli<br />

riconoscimenti nei numerosi<br />

premi letterari a cui parteciperà<br />

dal 1981 al 1987. In quel periodo<br />

frequenta anche un corso di<br />

teologia per laici per, poi,<br />

insegnare religione nelle Scuole<br />

elementari di Concesio. Il titolo<br />

<strong>de</strong>l libro -“Il sonno <strong>de</strong>ll’ultimo<br />

tochèl di notte”- pren<strong>de</strong> spunto<br />

da una <strong>de</strong>lle sue poesie in<br />

vernacolo. (Giuseppe Belleri)<br />

facendo poi viaggiare i reflui verso<br />

la meta finale di Verziano. “Nel<br />

<strong>de</strong>ttaglio – precisa l’assessore navense<br />

Ramazzini – parliamo di circa<br />

due ch<strong>il</strong>ometri di tunnel con cui<br />

incanalare i reflui che da via Edison<br />

andranno a intercettare tutti e<br />

cinque i punti di scarico presenti<br />

sul territorio e che ad oggi invece<br />

vanno a riversarsi direttamente nel<br />

Garza”. Ora non resta che atten<strong>de</strong>re<br />

la fine <strong>de</strong>ll’anno per mettere<br />

nero su bianco l’approvazione <strong>de</strong>l<br />

progetto esecutivo e dare <strong>il</strong> via ai<br />

lavori. (a.a.)


ontinua a investire sul risparmio<br />

energetico l’amministrazione<br />

comunale<br />

di Lumezzane. “Già nella<br />

scorsa primavera – dice<br />

l’assessore all’Ambiente Andrea Capuzzi<br />

– abbiamo colto l’opportunità<br />

offertaci dalla campagna ministeriale<br />

“Il Sole a scuola” che favoriva l’ut<strong>il</strong>izzo<br />

<strong>de</strong>ll’energia solare nelle strutture<br />

scolastiche pubbliche con la costruzione<br />

di impianti a energia alternativa<br />

e la realizzazione di laboratori di<br />

approfondimento. Allora avanzammo<br />

la richiesta per coprire la spesa<br />

di 150m<strong>il</strong>a euro necessaria alla realizzazione<br />

di cinque impianti progettati<br />

dall’Ufficio tecnico comunale: a<br />

Sant’Apollonio la scuola elementare<br />

“V. Bachelet” (25m<strong>il</strong>a euro) e la media<br />

“Terzi <strong>La</strong>na” (37m<strong>il</strong>a euro); a San Sebastiano<br />

l’istituto comprensivo “Maria<br />

Seneci” (28m<strong>il</strong>a euro); a Premiano<br />

l’agenzia formativa “Don Angelo<br />

Tedoldi” (25m<strong>il</strong>a euro); infine, nella<br />

frazione di Faidana l’elementare “Madre<br />

Teresa di Calcutta” per un importo<br />

di 32m<strong>il</strong>a euro”. Interventi poi portati<br />

a compimento, come già accaduto<br />

anche per <strong>il</strong> centro sportivo di Gombaiolo<br />

e lo stadio comunale. Ora la<br />

conversione all’energia alternativa<br />

toccherà alla scuola media “Serafino<br />

Gnutti” di San Sebastiano e al municipio.<br />

“I progetti – continua l’assessore<br />

Andrea Capuzzi – richie<strong>de</strong>ranno<br />

<br />

<br />

Un paese si fonda anche e<br />

soprattutto sulle spinte e sulle<br />

esigenze di chi lo abita, di quei<br />

cittadini che ogni giorno ne<br />

costituiscono la trama attiva. Per<br />

questo motivo l’amministrazione<br />

comunale di Lumezzane ha dato<br />

ascolto alle numerosissime<br />

voci che da tempo in Valgobbia<br />

chie<strong>de</strong>vano l’istituzione di un<br />

mercato agricolo. L’Assessorato<br />

al commercio e alle attività<br />

produttive presieduto da Rosanna<br />

Saleri si è messo subito all’opera<br />

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<br />

un investimento di 480m<strong>il</strong>a euro per<br />

l’istituto scolastico e 895m<strong>il</strong>a euro per<br />

<strong>il</strong> municipio. Si tratta di grandi investimenti<br />

per <strong>il</strong> Comune, ma possiamo<br />

ammortizzare le spese contando anche<br />

su due finanziamenti che arrivano<br />

dalla Regione, rispettivamente di<br />

310 e 156m<strong>il</strong>a euro. A<strong>de</strong>sso non resta<br />

e ha ufficializzato la scorsa<br />

settimana l’istituzione di un<br />

nuovo mercato esclusivamente<br />

<strong>de</strong>dicato alla vendita di prodotti<br />

agricoli e contadini. Un mercato<br />

che nasce per ora in forma<br />

sperimentale, già programmato<br />

per ogni seconda domenica <strong>de</strong>l<br />

mese di novembre, dicembre<br />

e di gennaio 2013. L’iniziativa<br />

messa in atto riempirà così piazza<br />

Giovanni Paolo II nella frazione<br />

di San Sebastiano dalle ore 8<br />

alle 12.30, gremita di bancarelle<br />

che far partire la gara per l’appalto<br />

<strong>de</strong>i lavori”. “Avendo già sperimentato<br />

nel nostro Comune questa tecnologia<br />

– dice <strong>il</strong> sindaco di Lumezzane,<br />

S<strong>il</strong>verio Vivenzi – possiamo dirci tranqu<strong>il</strong>li<br />

sull’effettiva resa <strong>de</strong>gli impianti<br />

rispetto a uno di tipo tradizionale, cosa<br />

che ci consente di muoverci verso<br />

una progressiva conversione di tutti<br />

gli edifici pubblici presenti sul territorio;<br />

inoltre, miglioriamo al contempo<br />

la qualità <strong>de</strong>ll’ambiente e facciamo da<br />

mo<strong>de</strong>llo per tutti quei privati cittadini<br />

che vogliano seguire questa strada<br />

e per i quali già da alcuni anni abbiamo<br />

messo a disposizione l’esperienza<br />

<strong>de</strong>i corsi <strong>de</strong>ll’agenzia CasaClima<br />

di Bolzano”.<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

che esporranno merce di origine<br />

agricola, venduta direttamente<br />

dai produttori locali provenienti<br />

da diversi Comuni <strong>de</strong>lla provincia<br />

di Brescia. Una sperimentazione<br />

che segue quella avviata a Nave<br />

nel dicembre 2011 e a Concesio lo<br />

scorso mese di marzo, entrambe<br />

realtà nelle quali <strong>il</strong> mercato<br />

agricolo è diventato una presenza<br />

settimanale fissa. “Soprattutto –<br />

sottolinea l’assessore Rosanna<br />

Saleri – si tratta di un’iniziativa<br />

che viene attuata sulla strada di<br />

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un futuro a ch<strong>il</strong>ometri zero, con <strong>il</strong><br />

produttore che può spiegare alla<br />

gente che cosa effettivamente ci<br />

sia dietro <strong>il</strong> lavoro di un prodotto<br />

e che cosa significhi acquistarlo<br />

senza costi di intermediazione”.<br />

L’appuntamento con <strong>il</strong> mercato<br />

agricolo lumezzanese è in<br />

piazza Giovanni Paolo II nelle<br />

date di domenica 11 novembre,<br />

9 dicembre e 13 gennaio. Per<br />

maggiori informazioni è possib<strong>il</strong>e<br />

telefonare ai numeri 030.8929225 o<br />

030.8929226. (a.a.)


Concluse le operazioni legate<br />

alla ven<strong>de</strong>mmia, sul Garda ora<br />

si guarda all’olio extravergine,<br />

un altro prodotto di eccellenza.<br />

Sono stati aperti i frantoi e <strong>il</strong><br />

Consorzio per la tutela <strong>de</strong>ll’olio<br />

extravergine di Oliva Dop Garda<br />

stima una raccolta di circa 22.460<br />

quintali di oliva completamente<br />

sana che lascia prospettare un olio<br />

di gran<strong>de</strong> qualità per la prossima<br />

campagna olivicola. “<strong>La</strong> qualità<br />

<strong>de</strong>ll’olio – commenta Andrea<br />

Bertazzi, presi<strong>de</strong>nte <strong>de</strong>l Consorzio<br />

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– si prospetta ottima, vista la piena<br />

sanità <strong>de</strong>ll’oliva stessa nell’areale<br />

<strong>de</strong>l Garda, favorita dalle elevate<br />

temperature e dalla bassa umidità<br />

di questa estate, fattori che hanno<br />

ostacolato lo sv<strong>il</strong>uppo <strong>de</strong>i principali<br />

nemici <strong>de</strong>ll’olivo”. Quella gar<strong>de</strong>sana<br />

è la zona di produzione di olio alla<br />

latitudine più a nord <strong>de</strong>l mondo<br />

e l’eccezionale qualità è frutto di<br />

una passione secolare, <strong>de</strong>lla cura<br />

artigianale e <strong>de</strong>i rigorosi controlli<br />

che <strong>il</strong> marchio Dop, ottenuto<br />

dalla Comunità europea nel 1997,<br />

<br />

<br />

impone. Le principali caratteristiche<br />

di questo “oro ver<strong>de</strong>” sono l’odore<br />

fruttato leggero o medio, <strong>il</strong> sapore<br />

fruttato con leggera sensazione di<br />

amaro e piccante, cui si aggiunge<br />

un retrogusto di mandorla. <strong>La</strong><br />

produzione è di dimensioni<br />

ridotte: commercialmente l’olio<br />

extravergine <strong>de</strong>l Garda non<br />

raggiunge l’1% <strong>de</strong>lla produzione<br />

nazionale, ma le sue caratteristiche<br />

di freschezza e di <strong>de</strong>licatezza<br />

sono sempre più apprezzate. Il<br />

Consorzio, nato per tutelare <strong>il</strong><br />

<br />

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<br />

<br />

<br />

prodotto, assistere e aiutare i<br />

soci nelle pratiche per ottenere<br />

la certificazione dalla raccolta<br />

all’imbottigliamento, opera su<br />

Lombardia, Veneto e Trentino, le tre<br />

regioni lambite dalle acque <strong>de</strong>l lago<br />

e conta 405 olivicoltori associati,<br />

19 molitori e 62 imbottigliatori. Nel<br />

mese di giugno l’Unione italiana vini<br />

di Verona ha presentato <strong>il</strong> progetto<br />

Oligar, uno studio scientifico per<br />

dare risposte riguardanti la qualità<br />

e la tipicità <strong>de</strong>ll’olio per tutelare<br />

produttori e consumatori. (v.b.)<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

Salò l’autunno è all’insegna<br />

<strong>de</strong>lla solidarietà,<br />

<strong>de</strong>llo svago, <strong>de</strong>ll’approfondimento<br />

e <strong>de</strong>l ricordo.<br />

Nella cittadina rivierasca<br />

ha preso <strong>il</strong> via “Notti di note<br />

per l’Em<strong>il</strong>ia”, un ciclo di concerti<br />

benefici con l’obiettivo di raccogliere<br />

fondi da <strong>de</strong>stinare all’acquisto e<br />

al trasporto di moduli abitativi per<br />

le famiglie terremotate di Cavezzo,<br />

uno <strong>de</strong>i centri mo<strong>de</strong>nesi più colpiti<br />

dal sisma <strong>de</strong>llo scorso maggio. L’iniziativa<br />

è patrocinata dai Comuni di<br />

Salò, Gargnano, Gavardo, Nuvolera,<br />

Toscolano Ma<strong>de</strong>rno e Vestone e dalle<br />

Comunità montane <strong>de</strong>ll’Alto Garda<br />

e <strong>de</strong>lla Valle Sabbia. Sono cinque<br />

gli appuntamenti in calendario nel<br />

mese di novembre: venerdì 9, nella<br />

parrocchiale di Nuvolera, esibizione<br />

<strong>de</strong>lle corali di Nuvolento, Nuvolera,<br />

Barghe e Mocasina; sabato 10, nel<br />

salone Pio XI a Gavardo, concerto<br />

di Anca Vas<strong>il</strong>e al violino e Gabriele<br />

Zanetti alla chitarra; venerdì 16, nella<br />

sala civica Castellani a Gargnano,<br />

spettacolo <strong>de</strong>i cori Erica e Monte<br />

Pizzocolo; sabato 17, nel santuario<br />

<strong>de</strong>l Carmine a San Felice, concerto<br />

<strong>de</strong>lle corali di Bedizzole, San Zenone<br />

di Prevalle e M.E. Bossi di Salò.<br />

<strong>La</strong> rassegna si chiu<strong>de</strong> venerdì 23,<br />

nell’auditorium Mario Rigoni Stern<br />

di Vestone, con l’esibizione <strong>de</strong>l coro<br />

di Monte Pizzocolo. L’orario di inizio<br />

è alle 20.45, l’ingresso è a offer-<br />

<br />

<br />

ta libera. Tra gli eventi più ‘leggeri’<br />

<strong>de</strong>ll’autunno salodiano segnaliamo<br />

l’ultimo appuntamento con la rassegna<br />

<strong>de</strong>gli “Aperitivi letterari”: venerdì<br />

9 alle 18 presso <strong>il</strong> Replay Cafè<br />

di piazza Vittorio Emanuele è atteso<br />

Bruno Festa, giornalista, storico<br />

e apprezzato autore di diversi libri<br />

sul territorio lacustre, che presenterà<br />

“Pescatori <strong>de</strong>l Garda bresciano”.<br />

Al prezzo di 3 euro si può fruire di<br />

un ottimo aperitivo accompagnato<br />

da stuzzichini e <strong>de</strong>lla presentazione<br />

<strong>de</strong>l libro a cura <strong>de</strong>llo stesso autore.<br />

Anche quest’anno viene riproposto,<br />

nella sala conferenze <strong>de</strong>l Centro sociale<br />

“I Pini”, <strong>il</strong> tradizionale ciclo di<br />

conferenze che ve<strong>de</strong> alternarsi con<br />

inizio alle 15, nei giovedì autunnali<br />

e invernali, qualificati relatori che<br />

affrontano argomenti di natura culturale<br />

e approfondimenti in ambito<br />

socio-sanitario. Questi i prossimi appuntamenti:<br />

<strong>il</strong> 15 novembre <strong>il</strong> dr. Angelo<br />

Gasparotti esamina temi legati<br />

all’Alzheimer, <strong>il</strong> 29 <strong>il</strong> prof. Giuseppe<br />

Piotti tiene un excursus su “Salò nel<br />

’700” e <strong>il</strong> 6 dicembre <strong>il</strong> prof. Claudio<br />

Mazzacani interviene sul “Dialetto<br />

di Salò fra cultura e tradizioni”.<br />

Gli incontri proseguiranno fino al<br />

mese di marzo. Ricordiamo che sono<br />

in corso diverse iniziative promosse<br />

per celebrare i 300 anni <strong>de</strong>l<br />

Monastero <strong>de</strong>lla Visitazione: dal 24<br />

novembre al 6 gennaio presso le Salette<br />

Vantini <strong>de</strong>l palazzo municipale<br />

sarà visitab<strong>il</strong>e la mostra fotografica<br />

“<strong>La</strong> visitazione di Salò: i giorni <strong>de</strong>lla<br />

clausura. Cento immagini sulla vita<br />

vissuta in monastero”. E in contemporanea<br />

nel Salone <strong>de</strong>i Provveditori<br />

verrà presentato <strong>il</strong> volume di Pino<br />

Mongiello “<strong>La</strong> Chiesa <strong>de</strong>lla Visitazione<br />

di Salò”.


“Il governo continua a consi<strong>de</strong>rare<br />

la spesa sociale come spesa<br />

improduttiva per <strong>il</strong> Paese, come<br />

un onere da tagliare a tutti i costi”.<br />

Così si pronunciano Cisl, Acli<br />

e Confcooperative di Brescia<br />

nel documento sottoposto<br />

all’attenzione <strong>de</strong>i parlamentari<br />

bresciani perché trovino, in se<strong>de</strong><br />

di discussione in aula <strong>de</strong>lla legge<br />

di stab<strong>il</strong>ità, i correttivi a misure<br />

che, se confermate, rischiano<br />

di inci<strong>de</strong>re pensantemente<br />

sul welfare. Le proposte <strong>de</strong>l<br />

governo, sostengono ancora le<br />

realtà firmatarie <strong>de</strong>ll’appello,<br />

confermerebbero <strong>il</strong> particolare<br />

atteggiamento che l’esecutivo<br />

guidato da Monti (nella foto) ha<br />

nei confronti <strong>de</strong>llo Stato sociale.<br />

Già in occasione <strong>de</strong>lla spending<br />

review, sostengono le tre sigle<br />

bresciane, <strong>il</strong> governo aveva <strong>de</strong>ciso<br />

pesanti tagli al welfare senza alcun<br />

confronto con <strong>il</strong> terzo settore, un<br />

terzo settore e una cooperazione<br />

sociale in particolare, che da tempo<br />

avanza proposte di riforma, per<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

a recente legge di stab<strong>il</strong>ità<br />

licenziata dal governo<br />

e ora all’esame <strong>de</strong>l Parlamento,<br />

ha introdotto<br />

misure che rischiano di<br />

affossare <strong>il</strong> sistema <strong>de</strong>l welfare<br />

italiano e di ren<strong>de</strong>re ancora più<br />

gravosa e diffic<strong>il</strong>e la vita di molte<br />

famiglie e cittadini, soprattutto<br />

quelle più frag<strong>il</strong>i.<br />

È questo l’attacco di un appello<br />

che Acli, Cisl e Confcooperative<br />

di Brescia hanno indirizzato ai parlamentari<br />

bresciani perché si adoperino<br />

per porre rimedio a misure,<br />

come l’aumento <strong>de</strong>ll’Iva dal 4% al<br />

10% (e all’11% dal luglio 2013) per<br />

le prestazioni socio-sanitarie <strong>de</strong>lle<br />

cooperative sociali, che rischiano<br />

di essere <strong>il</strong> colpo di grazia <strong>de</strong>finitivo<br />

al welfare <strong>de</strong>l Paese, con un<br />

aggravio di ben 510 m<strong>il</strong>ioni di euro<br />

che si ripartirebbero per <strong>il</strong> 70%<br />

sulla pubblica amministrazione<br />

e per <strong>il</strong> 30% sulle famiglie utenti<br />

finali <strong>de</strong>i servizi. “Non possiamo<br />

accettare una politica – si legge<br />

nell’appello – che dopo aver ta-<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

gliato innumerevoli volte le risorse<br />

<strong>de</strong>l welfare, caricando i costi su<br />

famiglie ed enti locali, incrementa<br />

anche le imposte sulle politiche sociali<br />

a sostegno di minori, anziani,<br />

disab<strong>il</strong>i. In questo modo viene confermata<br />

un’impostazione di fondo<br />

che <strong>de</strong>ve assolutamente essere<br />

cambiata. Quella cioè di consi<strong>de</strong>rare<br />

la spesa nel sociale come un<br />

costo e non come un investimento<br />

in capitale sociale”.<br />

<strong>La</strong> conseguenza <strong>de</strong>ll’aumento<br />

<strong>de</strong>ll’Iva non sarà quella di aumentare<br />

<strong>il</strong> gettito fiscale, ma di ridurre<br />

i servizi per i cittadini: minore numero<br />

di posti nei nidi e negli as<strong>il</strong>i,<br />

tagli all’assistenza per disab<strong>il</strong>i, riduzione<br />

<strong>de</strong>lle ore di apertura per<br />

i centri diurni, così come per i posti<br />

per gli anziani nelle rsa e per<br />

l’assistenza domic<strong>il</strong>iare per i non<br />

autosufficienti. Comuni e Asl dovranno<br />

pagare di più, dal momento<br />

che saranno chiamati a corrispon<strong>de</strong>re<br />

oltre i 2/3 <strong>de</strong>i costi. In una<br />

situazione dove già gli enti locali<br />

sono in una situazione drammatica,<br />

consi<strong>de</strong>rando che quest’anno<br />

<strong>il</strong> Fondo nazionale per le politiche<br />

sociali è stato ridotto a 11 m<strong>il</strong>ioni<br />

di euro. Le Asl sono alle prese con<br />

la riduzione <strong>de</strong>l budget <strong>de</strong>l 5% per<br />

<strong>il</strong> 2012 e (probab<strong>il</strong>mente) <strong>de</strong>l 10%<br />

per <strong>il</strong> 2013.<br />

“In questa situazione, l’aumento<br />

– è un altro passaggio <strong>de</strong>ll’appello<br />

– <strong>de</strong>ll’Iva rappresenta di fatto<br />

un ulteriore taglio, poiché questi<br />

enti non hanno certamente risorse<br />

ulteriori per coprire l’aumento<br />

<strong>de</strong>ll’Iva. Di fatto, <strong>il</strong> taglio di servizi<br />

nel 2013 sarà complessivamente<br />

<strong>de</strong>l 20% che andrà a sommarsi<br />

ai già pesanti tagli effettuati negli<br />

un welfare promozionale che sia<br />

una leva <strong>de</strong>llo sv<strong>il</strong>uppo e <strong>de</strong>lla<br />

crescita intelligente, sostenib<strong>il</strong>e<br />

ed inclusiva. “<strong>La</strong> coesione sociale,<br />

gli investimenti in cure relazionali<br />

sulla famiglia, sulla natalità e nella<br />

scuola per contrastare le povertà<br />

– si legge nell’appello –, sono<br />

leve di sv<strong>il</strong>uppo a lungo termine”.<br />

Invece di investire nel welfare e<br />

nella cooperazione sociale (che<br />

sono anche un significativo volano<br />

di crescita occupazionale, come<br />

hanno di recente messo in luce<br />

ultimi anni”. Cisl, Acli e Confcooperative<br />

<strong>de</strong>nunciano un ulteriore<br />

rischio costituito dalle conseguenze<br />

di sforbiciate su <strong>de</strong>trazioni<br />

e <strong>de</strong>duzioni dal reddito, per le<br />

famiglie che si fanno carico di una<br />

spesa diretta per le prestazioni sociali.<br />

Queste – continua l’appello<br />

– si troveranno di fronte ad un ulteriore<br />

difficoltà, con <strong>il</strong> rischio di<br />

incentivare la spesa sociale privata<br />

in nero”.<br />

<br />

<br />

<br />

anche le istituzioni comunitarie),<br />

si rischia di usare la scure sui<br />

servizi di assistenza e coesione<br />

sociale che invece sono ancor più<br />

necessari con la crisi che investe <strong>il</strong><br />

Paese. Inconcepib<strong>il</strong>e, per le realtà<br />

che hanno firmato l’appello, risulta<br />

quindi l’atteggiamento <strong>de</strong>l governo<br />

che elogia <strong>il</strong> ruolo <strong>de</strong>l terzo settore,<br />

a cui si chie<strong>de</strong> la supplenza agli<br />

interventi che l’ente pubblico non è<br />

più in grado di garantire. Un elogio a<br />

cui, però, non seguono conseguenti<br />

ed a<strong>de</strong>guate azioni di sostegno.


Il Banco di Brescia ha proceduto<br />

alla chiusura anticipata <strong>de</strong>l<br />

periodo di offerta <strong>de</strong>l social bond<br />

i cui proventi saranno in parte<br />

<strong>de</strong>voluti a titolo di liberalità alla<br />

Fondazione Opera Caritas San<br />

Martino.<br />

Durante <strong>il</strong> periodo di offerta <strong>il</strong><br />

plafond iniziale <strong>de</strong>l bond, pari<br />

a 10 m<strong>il</strong>ioni di euro, è stato<br />

incrementato portandolo a 15.<br />

Lo 0,50% <strong>de</strong>ll’ammontare nominale<br />

collocato sarà <strong>de</strong>voluto dal<br />

Banco di Brescia alla Fondazione<br />

<br />

Opera Caritas San Martino a<br />

sostegno <strong>de</strong>lle diverse azioni che<br />

verranno intraprese nell’ambito<br />

<strong>de</strong>l Progetto “Spes at Work” che<br />

la diocesi di Brescia, d’intesa con<br />

la Caritas diocesana, ha di recente<br />

presentato alla cittadinanza<br />

e che preve<strong>de</strong> una serie di<br />

iniziative specifiche a sostegno<br />

<strong>de</strong>ll’occupazione giovan<strong>il</strong>e<br />

bresciana. “Le richieste – ha<br />

dichiarato Piergiacomo Bollani,<br />

direttore territoriale Brescia Città<br />

<strong>de</strong>l Banco di Brescia – hanno<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

iamo in un momento in<br />

cui tutto può acca<strong>de</strong>re.<br />

<strong>La</strong> miseria incomincia<br />

ad attanagliare le famiglie.<br />

Sempre di più si ve<strong>de</strong><br />

malcontento, incertezze e paura.<br />

<strong>La</strong> crisi economica in atto ormai<br />

da quattro anni non <strong>de</strong>mor<strong>de</strong>,<br />

anzi si accentua. <strong>La</strong> crisi è come<br />

una grossa fiera che stritola, frantuma<br />

e polverizza i buoni propositi,<br />

gli i<strong>de</strong>ali e tutto ciò che fino<br />

a ieri era consi<strong>de</strong>rato Vangelo. Ma<br />

la contropartita è un aumento <strong>de</strong>lla<br />

rabbia e <strong>de</strong>lla frustrazione con<br />

<strong>il</strong> conseguente innesco <strong>de</strong>ll’ormai<br />

sperimentato fenomeno <strong>de</strong>lla “caccia<br />

alle streghe”, cre<strong>de</strong>ndo così di<br />

risolvere i problemi, magari trovando<br />

<strong>de</strong>i colpevoli.<br />

Purtroppo non è così che si risolve<br />

<strong>il</strong> problema, anzi, bisogna prestare<br />

attenzione e non dare adito<br />

alla <strong>voce</strong> <strong>de</strong>gli arrabbiati, pronti a<br />

soffiare sul fuoco per creare incertezze<br />

e disordini. Ma per non arrivare<br />

a questo dobbiamo capire <strong>il</strong><br />

perché <strong>de</strong>l nostro disagio, capirne<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

le ragioni intime, liberarci di confortevoli<br />

e fallaci modi di pensare,<br />

di i<strong>de</strong>ologie como<strong>de</strong> e sonnolente.<br />

Le generazioni nate dagli anni<br />

<strong>de</strong>lla guerra in avanti, cioè tutti<br />

noi, senza eccezioni, hanno avuto<br />

la buona sorte di vivere la più entusiasmante<br />

avventura generatrice<br />

di ricchezza nell’intera storia<br />

<strong>de</strong>ll’uomo, anche se, con molta<br />

leggerezza e presunzione non ce<br />

ne siamo resi conto.<br />

Questo spettacolare ritmo di crescita<br />

ha creato nella popolazione<br />

uno st<strong>il</strong>e di vita superiore alle proprie<br />

possib<strong>il</strong>ità ren<strong>de</strong>ndolo però<br />

come fatto comune e normale da<br />

accettare, come se la regola <strong>de</strong>l<br />

“tutto dovuto” fosse una legge di<br />

natura.<br />

Ora tutti aspettano la ripresa e<br />

coltivano la speranza che anche<br />

quest’ultima crisi sia solo una <strong>de</strong>lle<br />

<strong>de</strong>cine di crisi che si sono susseguite,<br />

praticamente senza soluzione<br />

di continuità, dagli anni Sessanta<br />

in avanti.<br />

Questa volta è diverso: ci troviamo<br />

in una situazione diversa, che<br />

non ha prece<strong>de</strong>nti e <strong>il</strong> suo superamento<br />

non significa affatto tornare<br />

a com’era prima. Dobbiamo<br />

ren<strong>de</strong>rci conto che ormai è iniziato<br />

<strong>il</strong> percorso di dimagrimento <strong>de</strong>lla<br />

società civ<strong>il</strong>e. Nel futuro saremo<br />

più poveri e non ci sarà più <strong>il</strong> modo<br />

di vivere nel mondo in cui abbiamo<br />

vissuto.<br />

Ora ci aspetta un mondo fatto di<br />

scelte, speriamo intelligenti, però<br />

completamente diverse da quelle<br />

che sono state fatte sino ad oggi. Il<br />

vivere bene viene soppiantato dalla<br />

scelta di avere un qualche cosa<br />

di più o qualche cosa di meno e, se<br />

superato le più rosee aspettative<br />

e sono risultate molto numerose.<br />

Siamo <strong>de</strong>cisamente soddisfatti <strong>de</strong>l<br />

risultato raggiunto: in pochi giorni<br />

abbiamo incrementato <strong>il</strong> plafond<br />

e completato <strong>il</strong> collocamento<br />

<strong>de</strong>ll’intero ammontare <strong>de</strong>i prestiti<br />

obbligazionari”. Soddisfatto <strong>de</strong>lla<br />

chiusura anticipata è anche Roberto<br />

Tonizzo, direttore generale <strong>de</strong>l<br />

Banco di Brescia, che ha affermato:<br />

“Un’operazione importante che<br />

testimonia la sensib<strong>il</strong>ità <strong>de</strong>i<br />

risparmiatori bresciani verso<br />

<br />

permettete, <strong>il</strong> ragionamento diventa<br />

più sott<strong>il</strong>e e non è più nostro ma<br />

nella politica.<br />

Ma per riguadagnare la gran<strong>de</strong>zza<br />

e la nob<strong>il</strong>tà di questo nome, le<br />

nostre forze politiche dovrebbero<br />

spiegare con cristallina chiarezza<br />

(ma non sappiamo se sono in grado<br />

di farlo) che cosa vogliono promuovere,<br />

dove intendono investire,<br />

dove intendono che l’economia<br />

e l’intero Paese crescano. E ancor<br />

iniziative che creano valore per la<br />

Comunità e ribadisce <strong>il</strong> tradizionale<br />

impegno <strong>de</strong>l nostro Istituto a<br />

sostegno di progetti significativi sul<br />

nostro territorio, come l’iniziativa<br />

Spes at Work <strong>de</strong>dicata ai tanti<br />

giovani che, con comprensib<strong>il</strong>e<br />

preoccupazione, si affacciano al<br />

mondo <strong>de</strong>l lavoro, e che inten<strong>de</strong><br />

ridare loro fiducia e coraggio,<br />

sostenendoli con una serie di<br />

azioni concrete. Per questo non<br />

escludiamo di valutare, a breve,<br />

ulteriori iniziative sul territorio”.<br />

di più e con maggior puntiglio, <strong>de</strong>vono<br />

spiegare che cosa invece intendono<br />

ridurre, eliminare o posporre,<br />

senza andare alla ricerca<br />

di miracoli, tarocchi, maghi o responsi<br />

di oracoli vari.<br />

È ora di essere seri, di svegliarsi e<br />

di meritarsi una volta tanto lo stipendio<br />

che percepiscono e la fiducia<br />

<strong>de</strong>gli elettori. Il gusto aspro<br />

<strong>de</strong>lla verità <strong>de</strong>ve ormai diventare<br />

fe<strong>de</strong> per tutti.


Siecom Energia è un’azienda <strong>de</strong>lla<br />

Valle Sabbia che si occupa <strong>de</strong>lla<br />

progettazione e <strong>de</strong>ll’installazione<br />

di impianti fotovoltaici ad alto<br />

rendimento e opera in tutta la<br />

provincia di Brescia e Bergamo,<br />

realizzando impianti ad uso civ<strong>il</strong>e<br />

ed industriale. Durante gli ultimi<br />

anni di forte espansione <strong>de</strong>l<br />

mercato fotovoltaico, la ricerca<br />

di nuovi materiali e di soluzioni<br />

sempre più performanti, ha portato<br />

l’azienda a individuare <strong>de</strong>i sistemi<br />

di generazione fotovoltaica che<br />

<br />

<br />

<br />

avessero <strong>de</strong>lle caratteristiche<br />

innovative e funzionali tali<br />

da poter ottenere la massima<br />

produzione di energia e <strong>il</strong> miglior<br />

ritorno economico possib<strong>il</strong>e. Oggi<br />

la soluzione migliore per piccoli<br />

impianti domestici è rappresentata<br />

dai nuovissimi micro-inverter.<br />

L’impianto fotovoltaico si sa, è<br />

composto da pannelli installati sul<br />

tetto, ma <strong>il</strong> lavoro di produzione<br />

<strong>de</strong>ll’energia elettrica lo fa l’inverter.<br />

Lo svantaggio di questo sistema<br />

tradizionale è che basta una piccola<br />

<br />

<br />

l regolamento sul Ma<strong>de</strong> in e la<br />

sua bocciatura da parte <strong>de</strong>lla<br />

Commissione europea: su<br />

questa discussa <strong>de</strong>cisione, che<br />

elimina di fatto qualsiasi tutela<br />

sull’origine <strong>de</strong>lle merci europee,<br />

Confartigianato pren<strong>de</strong> una posizione<br />

fortemente critica.<br />

“Noi – sottolinea infatti <strong>il</strong> presi<strong>de</strong>nte<br />

di Confartigianato imprese unione<br />

di Brescia Eugenio Massetti –<br />

vogliamo un’i<strong>de</strong>ntificazione chiara<br />

<strong>de</strong>ll’origine <strong>de</strong>i prodotti e <strong>de</strong>lle lavorazioni,<br />

perché i consumatori nel<br />

resto <strong>de</strong>l mondo cercano e vogliono<br />

<strong>il</strong> marchio Ma<strong>de</strong> in Italy e sono disposti<br />

anche a pagare di più per un<br />

prodotto realizzato in Italia a regola<br />

d’arte”.<br />

Con questa <strong>de</strong>cisione l’Europa resta<br />

l’unico continente che non adotta<br />

regolamenti per tutelare l’origine<br />

<strong>de</strong>lle proprie merci e valorizzare<br />

così le proprie imprese. “Come Confartigianato<br />

– prosegue Massetti – ci<br />

rivolgiamo prima di tutto ai parlamentari<br />

europei italiani perché si<br />

schierino a difesa <strong>de</strong>i produttori ita-<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

liani e poi al governo perché prenda<br />

una posizione <strong>de</strong>cisa nei confronti<br />

<strong>de</strong>ll’Unione europea”.<br />

Conoscere l’origine <strong>de</strong>i prodotti è<br />

infatti fondamentale, sia per controllare<br />

l’a<strong>de</strong>guata lavorazione sia<br />

per informare correttamente gli<br />

eventuali compratori su ciò che acquistano,<br />

come dimostrato dal fatto<br />

che, in base ad una ricerca condotta<br />

dall’Ufficio studi di Confartigianato,<br />

un terzo <strong>de</strong>i cittadini europei, cioé<br />

ben 129 m<strong>il</strong>ioni di persone, sceglie<br />

cosa acquistare proprio in base ai<br />

dati riportati sulle etichette.<br />

ombra, una foglia che si posa su<br />

un pannello, <strong>de</strong>llo sporco o <strong>de</strong>lle<br />

incrostazioni che tutta la resa<br />

<strong>de</strong>ll’impianto cala drasticamente,<br />

anche di un 50%. <strong>La</strong> soluzione <strong>de</strong>i<br />

micro-inverter consente di ottenere<br />

una produzione annua tra <strong>il</strong> 16%<br />

e <strong>il</strong> 25% superiore rispetto ad un<br />

impianto tradizionale!<br />

A ogni modulo fotovoltaico,<br />

viene fissato una piccola scatola<br />

sul retro: cioè <strong>il</strong> micro-inverter.<br />

Il risultato è che ogni modulo è<br />

indipen<strong>de</strong>nte dall’altro. Se una<br />

<br />

<br />

<br />

foglia ca<strong>de</strong> su un modulo, gli altri<br />

produrranno al massimo lo stesso.<br />

I micro-inverter sono garantiti 25<br />

anni. Negli Stati Uniti <strong>il</strong> 30% <strong>de</strong>gli<br />

impianti domestici è realizzato<br />

con micro-inverter. <strong>La</strong> mission<br />

di Siecom Energia è quella di<br />

contribuire alla creazione di basi<br />

soli<strong>de</strong> per un futuro nel quale<br />

l’energia sarà prodotta solo dalle<br />

fonti rinnovab<strong>il</strong>i. Siecom Energia<br />

è disponib<strong>il</strong>e per sopralluoghi<br />

e preventivi gratuiti: www.<br />

siecomenergia.it, o 3381669743.


Allora si avvicinò a lui uno <strong>de</strong>gli scribi che li aveva<br />

uditi discutere e, visto come aveva ben risposto<br />

a loro, gli domandò: “Qual è <strong>il</strong> primo di tutti i<br />

comandamenti?”.<br />

Gesù rispose: “Il primo è: Ascolta, Israele! Il Signore<br />

nostro Dio è l’unico Signore; amerai <strong>il</strong> Signore tuo Dio<br />

con tutto <strong>il</strong> tuo cuore e con tutta la tua anima, con<br />

tutta la tua mente e con tutta la tua forza. Il secondo è<br />

questo: Amerai <strong>il</strong> tuo prossimo come te stesso. Non c’è<br />

altro comandamento più gran<strong>de</strong> di questi”.<br />

Lo scriba gli disse: “Hai <strong>de</strong>tto bene, Maestro, e secondo<br />

verità, che Egli è unico e non vi è altri all’infuori di<br />

lui; amarlo con tutto <strong>il</strong> cuore, con tutta l’intelligenza e<br />

con tutta la forza e amare <strong>il</strong> prossimo come se stesso<br />

vale più di tutti gli olocausti e i sacrifici”. Ve<strong>de</strong>ndo che<br />

egli aveva risposto saggiamente, Gesù gli disse: “Non<br />

sei lontano dal regno di Dio”. E nessuno aveva più <strong>il</strong><br />

coraggio di interrogarlo.<br />

Parole di vita<br />

<br />

rospettiva. Lo trascina<br />

fuori dal suo campo: Gesù<br />

gli dice che non è lontano<br />

dal Regno di Dio e<br />

lui gli aveva chiesto solo<br />

un’opinione teologica. Non gli era<br />

diffic<strong>il</strong>e trovare nella Scrittura frasi<br />

da citare a sostegno di una tesi o<br />

<strong>de</strong>ll’altra: era una vita che lo faceva;<br />

era <strong>il</strong> suo mestiere. Come <strong>il</strong> tale che<br />

ha osservato i comandamenti fin dalla<br />

giovinezza, lui, lo scriba, ha frequentato<br />

la Scrittura fin da quando<br />

si ricorda, ha imparato a conoscerla,<br />

a citarla, a trovare i punti di connessione,<br />

le citazioni giuste. Si è fatto<br />

un bagaglio per rispon<strong>de</strong>re bene alle<br />

doman<strong>de</strong>, per costruirsi un discorso<br />

su Dio solido e inattaccab<strong>il</strong>e. Sa che<br />

può affrontare anche <strong>il</strong> Maestro con<br />

quelle armi e gli riconosce saggezza<br />

nel rispon<strong>de</strong>re. Ma attacca su uno<br />

<strong>de</strong>gli argomenti preferiti dai maestri<br />

<strong>de</strong>lla Legge: come sintetizzare tutta<br />

la Scrittura in poche righe, come fare<br />

a trovare <strong>il</strong> comandamento che li<br />

riunisce tutti. E la risposta la sa: sente<br />

Gesù che gli rispon<strong>de</strong> come lui<br />

<br />

<br />

<br />

Sono passati due anni dalla morte di<br />

mia madre e per ricordarla ho voluto<br />

ripetere quello che lei faceva quotidianamente:<br />

le visite ai malati. Ci<br />

vuole coraggio: non sai mai cosa dire,<br />

come presentarti che cosa ti troverai<br />

davanti. Esco dal cimitero e vado da<br />

Giuseppe, da poco ha perso la moglie,<br />

ha un figlio che per una malattia<br />

progressiva è allettato e col respiratore<br />

sempre in funzione. Un altro figlio<br />

è morto pochi anni fa, a causa <strong>de</strong>lla<br />

stessa malattia. I due ragazzi vivevano<br />

nella stessa camera così <strong>il</strong> secondogenito<br />

ha visto davanti ai suoi occhi<br />

quotidianamente, quale sarebbe<br />

stato l’iter <strong>de</strong>lla sua sofferenza, fino<br />

alla morte. Avevo timore a suonare<br />

a quel campanello, ma poi, una volta<br />

entrato Giuseppe mi ha mostrato<br />

avrebbe voluto; si compiace che Gesù<br />

abbia risposto così; si convince che<br />

quel Maestro di Nazareth conosce la<br />

Scrittura, non è un eretico, non è pericoloso.<br />

Se non fosse che Gesù non<br />

si accontenta di rispon<strong>de</strong>rgli bene: lo<br />

provoca non sulle parole ma sulla vita:<br />

non sei lontano. Come a dirgli che<br />

quelle parole che riesce così bene a<br />

mettere insieme usando la Scrittura<br />

l’hanno fatto camminare e che forse<br />

non si è accorto che ha camminato e<br />

che <strong>il</strong> Regno di Dio non è così lontano<br />

come lui cre<strong>de</strong>. Lo vuole costringere<br />

al salto dal sapere le cose di Dio<br />

a provarlo. Per questo anche gli altri<br />

hanno paura di interrogarlo: non che<br />

li possa mettere all’angolo sulle parole.<br />

Gesù li costringe ad accorgersi che<br />

quelle parole sono vere, sono piene<br />

di significato, costringono a pren<strong>de</strong>re<br />

posizione. Sono parole di Vita. Non<br />

se n’era accorto ancora? Quel giocare<br />

con la Parola l’ha reso più sensib<strong>il</strong>e,<br />

più attento di altri. Sta cominciando<br />

a sentire e non solo a sapere. È saggio.<br />

Ma ha ancora quel pezzo di strada<br />

da fare, quel passaggio da compiere:<br />

tutta la sua gratitudine per la visita.<br />

Mi aspettavo un uomo arrabbiato con<br />

Dio, invece una gran<strong>de</strong> testimonianza<br />

di fe<strong>de</strong> e di amore. <strong>La</strong> moglie l’ultima<br />

mattina <strong>de</strong>lla sua vita ha chiamato <strong>il</strong><br />

marito quando faceva ancora buio dicendo<br />

che sentiva <strong>il</strong> suo corpo abbandonarla.<br />

Chie<strong>de</strong> che venga avvisato <strong>il</strong><br />

parroco. Sono le cinque <strong>de</strong>l mattino.<br />

Dopo la confessione e <strong>il</strong> viatico lei e<br />

<strong>il</strong> marito rimangono soli nella stanza.<br />

Lui si accovaccia per terra in parte al<br />

letto e le tiene la mano. Pochi minuti<br />

dopo lei muore, mentre insieme pregavano.<br />

Brunella, poco più di quarant’anni.<br />

Una ragazza come tante da<br />

giovane: amiche, locali, divertimento,<br />

lavoro. Tre anni fa la diagnosi di un<br />

tumore. Vado a trovarla con timore:<br />

da diversi anni non ci vediamo. Esi-<br />

<strong>de</strong>ve imparare a cre<strong>de</strong>re alle parole<br />

che combina e a trovare Quello che è<br />

dietro alle parole che conosce. Lì c’è<br />

<strong>il</strong> Regno, e non è così lontano. Deve<br />

solo convincersi che sapere non è<br />

ancora cre<strong>de</strong>re, che avere in mano<br />

la Scrittura non è ancora metterla in<br />

pratica. Ma quella risposta sull’amore<br />

e i sacrifici sembra lasciare un velo<br />

così sott<strong>il</strong>e tra <strong>il</strong> sapere e <strong>il</strong> cre<strong>de</strong>re<br />

che Gesù non può non avvertirlo che<br />

<strong>il</strong> Regno è lì vicino. Basterebbe cre<strong>de</strong>re.<br />

Basterebbe lasciarsi innamorare<br />

da quello che le parole <strong>de</strong>lla Scrittura<br />

dicono e non solo giocarci. Basterebbe<br />

cambiare prospettiva e ve<strong>de</strong>re<br />

che quelle parole sono <strong>il</strong> modo per<br />

camminare nella direzione giusta. Lo<br />

scriba sente nella risposta di Gesù la<br />

sua bravura; <strong>il</strong> tale che gli chie<strong>de</strong> la<br />

vita eterna lo chiama ‘buono’; <strong>il</strong> cieco<br />

chie<strong>de</strong> di ve<strong>de</strong>rlo: sono tentativi diversi<br />

per conoscerlo, stra<strong>de</strong> diverse<br />

per tentare di andargli incontro. Modi<br />

per cercarlo e per sentirlo. E imparare<br />

una nuova prospettiva sulle cose,<br />

su Dio e su se stessi. Imparare a cre<strong>de</strong>re.<br />

Senza paura.<br />

to, suono, la porta si apre. Mi trovo<br />

davanti una donna provata, tanto<br />

magra da non avere più le labbra.<br />

Mi parla <strong>de</strong>lla malattia con lucidità e<br />

speranza. È gravissima, una recidiva<br />

le ha invaso altri organi <strong>de</strong>l corpo. Le<br />

fotografie nel salottino sono tutte di<br />

pellegrinaggi a Roma per “<strong>il</strong> nostro<br />

Papa, quello <strong>de</strong>lla nostra generazione:<br />

Giovanni Paolo II”. Ne parla con<br />

affetto: la coda e <strong>il</strong> viaggio per la morte.<br />

Già malata con le stampelle per la<br />

beatificazione. <strong>La</strong> ricordavo ragazzina<br />

spensierata, ora la ritrovo donna<br />

maturata dal dolore e resa forte dalla<br />

fe<strong>de</strong>. In una mattinata due porte faticose<br />

da aprire ma due soglie che una<br />

volta varcate ti fanno capire come la<br />

fe<strong>de</strong> sia forza e speranza a chi sente<br />

che la vita ti sta lasciando.


“Il territorio prima di tutto”. A<br />

dirlo è Franco Miano (nella foto),<br />

presi<strong>de</strong>nte di Azione cattolica,<br />

presentando i 16 appuntamenti<br />

sul tema “Famiglia: speranza e<br />

futuro per la società italiana”<br />

che l’associazione organizza in<br />

preparazione alla Settimana sociale<br />

di Torino (12-15 settembre 2013).<br />

“Abbiamo scelto di priv<strong>il</strong>egiare<br />

<strong>il</strong> territorio per favorire di fatto<br />

una maggiore sensib<strong>il</strong>izzazione”<br />

e per “leggere <strong>il</strong> tema generale<br />

a partire da contesti locali che<br />

<br />

<br />

presentano da una parte analogie<br />

e dall’altra specificità”, aggiunge<br />

Miano. Gli appuntamenti pubblici,<br />

che si pongono in continuità con<br />

l’Incontro mondiale <strong>de</strong>lle famiglie<br />

di M<strong>il</strong>ano <strong>de</strong>llo scorso maggio,<br />

partono <strong>il</strong> 3 novembre a Foligno, e<br />

faranno tappa per tutte le regioni<br />

ecclesiastiche d’Italia prima di<br />

conclu<strong>de</strong>rsi, in apr<strong>il</strong>e, a Melfi: dalla<br />

scuola alla crisi, passando per<br />

l’Europa e la crisi, fino al rapporto<br />

col Conc<strong>il</strong>io Vaticano II, i temi si<br />

intersecano con la famiglia in tutte<br />

<br />

<br />

<br />

er tre settimane rappresentanti<br />

<strong>de</strong>ll’episcopato<br />

di tutto <strong>il</strong> mondo, esperti,<br />

fe<strong>de</strong>li laici, uomini e donne<br />

insieme al Papa si sono<br />

confrontati sulla realtà <strong>de</strong>lla nuova<br />

evangelizzazione per la trasmissione<br />

<strong>de</strong>lla fe<strong>de</strong> cristiana. Davvero, tutta la<br />

Chiesa era rappresentata e, dunque,<br />

“coinvolta in questo impegno, che –<br />

come ha <strong>de</strong>tto <strong>il</strong> Papa all’Angelus –<br />

non mancherà di dare i suoi frutti,<br />

con la grazia <strong>de</strong>l Signore”. Il Sinodo è<br />

stato un momento di forte comunione<br />

ecclesiale, che ancora una volta<br />

ha fatto sperimentare la bellezza di<br />

essere Chiesa proprio oggi, in questo<br />

mondo così com’è, in mezzo a<br />

questa umanità con le sue fatiche e<br />

le sue speranze. Secondo <strong>il</strong> Papa, ripensare<br />

al Beato Giovanni XXIII, al<br />

Servo di Dio Paolo VI, alla stagione<br />

conc<strong>il</strong>iare, è stato quanto mai favorevole,<br />

perché ha aiutato a riconoscere<br />

che “la nuova evangelizzazione non è<br />

una nostra invenzione, ma è un dinamismo<br />

che si è sv<strong>il</strong>uppato nella Chiesa<br />

in modo particolare dagli anni ‘50<br />

<strong>de</strong>l secolo scorso, quando apparve<br />

evi<strong>de</strong>nte che anche i Paesi di antica<br />

tradizione cristiana erano diventati,<br />

come si suol dire, terra di missione”.<br />

“Che cosa possiamo dire al termine di<br />

queste intense giornate di lavoro?”. Si<br />

è interrogato Bene<strong>de</strong>tto XVI, <strong>il</strong> quale<br />

ha ascoltato e raccolto molti spunti<br />

di riflessione e molte proposte. A lui<br />

ora <strong>il</strong> compito di ordinare ed elaborare<br />

<strong>il</strong> materiale, per offrire a tutta la<br />

Chiesa, probab<strong>il</strong>mente nella forma<br />

di esortazione post sinodale, una sintesi<br />

organica e indicazioni coerenti<br />

di cammino. In attesa di conoscere<br />

tutto questo, si possono meditare i<br />

primi orientamenti generali, che lo<br />

stesso Pontefice ha fatto emergere<br />

e costituiscono quasi un primo volto<br />

<strong>de</strong>i lavori <strong>de</strong>l Sinodo. Ne ha parlato<br />

durante l’omelia. Intanto una consi<strong>de</strong>razione<br />

generale: la nuova evangelizzazione<br />

riguarda tutta la vita <strong>de</strong>lla<br />

Chiesa. “Essa si riferisce, in primo<br />

luogo, alla pastorale ordinaria che<br />

<strong>de</strong>ve essere maggiormente animata<br />

dal fuoco <strong>de</strong>llo Spirito, per incendiare<br />

i cuori <strong>de</strong>i fe<strong>de</strong>li che regolarmente<br />

frequentano la Comunità e che si<br />

<br />

radunano nel giorno <strong>de</strong>l Signore per<br />

nutrirsi <strong>de</strong>lla sua Parola e <strong>de</strong>l Pane<br />

di vita eterna”. Affermato questo, <strong>il</strong><br />

Santo Padre indica tre linee pastorali<br />

emerse dal Sinodo. <strong>La</strong> prima riguarda<br />

m o s t r e<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

i sacramenti <strong>de</strong>ll’iniziazione cristiana.<br />

“In secondo luogo, la nuova evangelizzazione<br />

è essenzialmente connessa<br />

con la missione ad gentes, che riguarda<br />

alcune regioni <strong>de</strong>ll’Africa, <strong>de</strong>ll’Asia<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

e <strong>de</strong>ll’Oceania i cui abitanti aspettano<br />

con viva attesa, talvolta senza esserne<br />

pienamente coscienti, <strong>il</strong> primo<br />

annuncio <strong>de</strong>l Vangelo. Ma riguarda<br />

un po’ tutti, perché la globalizzazione<br />

ha causato un notevole spostamento<br />

di popolazioni; pertanto, <strong>il</strong> primo<br />

annuncio si impone anche nei Paesi<br />

di antica evangelizzazione. Un terzo<br />

aspetto riguarda le persone battezzate<br />

che però non vivono le esigenze <strong>de</strong>l<br />

battesimo. Queste persone si trovano<br />

in tutti i continenti, specialmente nei<br />

Paesi più secolarizzati.<br />

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<br />

le sue sfaccettature (<strong>il</strong> calendario su<br />

www.azionecattolica.it). L’obiettivo<br />

è “lavorare affinché attenzione alla<br />

vita <strong>de</strong>lla famiglia nella concretezza<br />

sia sempre viva” e, nel contempo,<br />

“sv<strong>il</strong>uppare aspetti in linea con lo<br />

st<strong>il</strong>e di vita famigliare: <strong>il</strong> dialogo<br />

tra le generazioni, <strong>il</strong> rapporto tra le<br />

problematiche <strong>de</strong>lla famiglia e <strong>de</strong>lla<br />

vita, la relazione con la vita <strong>de</strong>lle<br />

città”. Non bisogna dimenticare,<br />

aggiunge <strong>il</strong> presi<strong>de</strong>nte Ac, che<br />

“trattando <strong>de</strong>lla famiglia parliamo<br />

<strong>de</strong>ll’intera società”.<br />

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<br />

––


Mi permetto di far notare<br />

l’opportunità di indicare nelle<br />

propositiones almeno un<br />

paragrafo che stimoli la nuova<br />

organizzazione <strong>de</strong>lle unità pastorali<br />

all’incentivazione <strong>de</strong>ll’uso <strong>de</strong>lle<br />

radio parrocchiali e di altri<br />

strumenti informatici, fac<strong>il</strong>mente<br />

accessib<strong>il</strong>i. Ho sperimentato in<br />

una parrocchia l’uso <strong>de</strong>lla radio<br />

per trasmettere in tutte le chiese<br />

sussidiarie quanto veniva celebrato<br />

in una con risultati più che<br />

soddisfacenti. Un bravo tecnico mi<br />

ha fatto <strong>il</strong> ponte interattivo, per cui<br />

è bastato insegnare al/alla custo<strong>de</strong><br />

di ogni chiesa a premere un tasto.<br />

Poteva esserci l’interscambio<br />

non solo per le Messe, ma anche<br />

per tutte le altre celebrazioni e<br />

<strong>de</strong>vozioni. Penso con gran<strong>de</strong> affetto<br />

alle tante chiese che, in assenza <strong>de</strong>l<br />

sacerdote resi<strong>de</strong>nte, diventeranno<br />

sussidiarie <strong>de</strong>lla chiesa principale<br />

e alle tante cappelle frazionali che<br />

non possono essere mortificate<br />

con una sola Messa “una tantum”,<br />

ma, attraverso gli strumenti<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

informatici, possono go<strong>de</strong>re<br />

di tutto quanto si celebra nella<br />

chiesa principale. Un angolo per<br />

aprire in ogni navata uno schermo<br />

collegato via radio-computer con<br />

<strong>il</strong> luogo in cui qualcuno presie<strong>de</strong>,<br />

aiuta ad abbattere distanze,<br />

antagonismi e anche qualche<br />

legittimo campan<strong>il</strong>ismo storico.<br />

Quanto al servizio di persone si<br />

tratta di avere per ogni chiesa<br />

frazionale un ostiario e la presenza<br />

di “un ministro straordinario <strong>de</strong>lla<br />

Comunione”. (d. Angelo Chiappa)<br />

<br />

<br />

i fa presto a parlare di<br />

unità pastorali, ma come<br />

dovrebbero essere composte?<br />

Con quali criteri si<br />

<strong>de</strong>vono scegliere le persone<br />

che poi faranno parte <strong>de</strong>l consiglio<br />

<strong>de</strong>ll’unità pastorale e <strong>de</strong>l gruppo<br />

ministeriale stab<strong>il</strong>e? Nelle risposte<br />

alla quinta scheda si coglie la preoccupazione<br />

che nella formazione<br />

<strong>de</strong>lle liste e/o <strong>de</strong>lle candidature si<br />

individuino persone che siano impegnate<br />

nella comunità, formate,<br />

riconosciute come rappresentative,<br />

ma anche capaci di progettare<br />

insieme, come si coglie dalle sche<strong>de</strong><br />

individuali. Per quanto riguarda<br />

la composizione <strong>de</strong>l Consiglio<br />

<strong>de</strong>ll’unità pastorale <strong>de</strong>ve essere formato<br />

dai rappresentanti di tutte le<br />

parrocchie che formano l’unità pastorale.<br />

Come sceglierlo? si fanno<br />

largo due ipotesi: l’elezione da parte<br />

<strong>de</strong>i fe<strong>de</strong>li; l’indicazione da parte<br />

<strong>de</strong>i Consigli pastorali parrocchiali<br />

(elezione o nomina). Rimane, però,<br />

la possib<strong>il</strong>ità per i presbiteri di nominare<br />

alcuni membri. A proposito<br />

<strong>de</strong>l Gruppo ministeriale stab<strong>il</strong>e, le<br />

persone che lo compongono non<br />

<strong>de</strong>vono essere elette, bensì nominate<br />

o dai presbiteri o dal Consiglio<br />

<strong>de</strong>ll’unità pastorale. L’incertezza su<br />

questo organismo è confermata dal<br />

fatto che nelle sche<strong>de</strong> individuali<br />

sono state espresse poche osservazioni.<br />

L’interrogativo sul rapporto<br />

tra Cup e Cpp fa emergere <strong>il</strong> dubbio<br />

sul ruolo di quest’ultimo nella<br />

nuova realtà <strong>de</strong>lle unità pastorali.<br />

Chi ritiene che <strong>il</strong> Cpp <strong>de</strong>bba rimanere<br />

pensa che <strong>de</strong>bba porsi in un<br />

rapporto di collaborazione, offrendo<br />

elementi di conoscenza <strong>de</strong>l territorio<br />

e traducendo le scelte progettuali<br />

<strong>de</strong>l Cup nella realtà specifica<br />

<strong>de</strong>lla parrocchia. Le posizioni sono<br />

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<br />

<br />

però piuttosto diversificate: dalla<br />

consultazione di gruppo emerge una<br />

certa percentuale che chie<strong>de</strong> di eliminare<br />

o almeno di rive<strong>de</strong>re <strong>il</strong> ruolo<br />

e la composizione <strong>de</strong>l Cpp; nella<br />

consultazione individuale prevale la<br />

posizione di mantenere <strong>il</strong> Consiglio<br />

pastorale parrocchiale come garanzia<br />

di presenza sul territorio. I dati<br />

di entrambe le forme di consultazione<br />

rivelano una forte perplessità<br />

sugli organismi zonali. Un’alta percentuale<br />

chie<strong>de</strong> la soppressione <strong>de</strong>l<br />

Cpz, altri la revisione <strong>de</strong>l ruolo; questo<br />

esige che venga ripensata anche<br />

l’impostazione <strong>de</strong>lle zone pastorali<br />

e <strong>il</strong> ruolo <strong>de</strong>l Vicario zonale. Inoltre<br />

va ripensata la rappresentanza nel<br />

Cpd. Per <strong>il</strong> Cpae, la maggioranza si<br />

esprime per <strong>il</strong> mantenimento <strong>de</strong>l<br />

consiglio in parrocchia. Nella consultazione<br />

individuale, la maggioranza<br />

è a favore di un consiglio a<br />

livello di unità pastorali. Emerge la<br />

disponib<strong>il</strong>ità verso un cammino comune<br />

che potrebbe essere favorito<br />

dalla costituzione di una commissione<br />

di coordinamento che cerchi<br />

di ottimizzare le risorse. Per educare<br />

al discernimento comunitario si<br />

ritiene necessaria una formazione<br />

a<strong>de</strong>guata e permanente <strong>de</strong>lle persone<br />

e momenti di preghiera e spiritualità<br />

che <strong>de</strong>vono accompagnare<br />

tutto <strong>il</strong> cammino.<br />

<br />

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<br />

e la diminuzione <strong>de</strong>l clero<br />

è un dato incontrovertib<strong>il</strong>e,<br />

è altrettanto vero<br />

che è cresciuta negli<br />

anni la consapevolezza<br />

ministeriale nei laici e nei battezzati.<br />

In entrambe le consultazioni<br />

(individuale e di gruppo) emerge<br />

la posizione di chi ritiene che le<br />

unità pastorali possano favorire <strong>il</strong><br />

sorgere di nuovi ministeri laicali.<br />

L’uso <strong>de</strong>i termini e le osservazioni<br />

espresse manifestano, però, anche<br />

una visione piuttosto confusa<br />

circa i ministeri all’interno <strong>de</strong>lla<br />

Chiesa. Non è chiaro ciò che sta<br />

all’origine <strong>de</strong>l ministero, lo specifico<br />

<strong>de</strong>i ministeri laicali (confusi<br />

anche con diaconi e consacrati), la<br />

distinzione tra ministeri istituiti e<br />

di fatto. Si ten<strong>de</strong> a far rientrare tra<br />

i ministeri ogni forma di servizio e<br />

soprattutto a pensarli in funzione<br />

di una supplenza a causa <strong>de</strong>lla carenza<br />

<strong>de</strong>i preti. Qualcuno evi<strong>de</strong>nzia<br />

questo rischio e, specie nelle<br />

sche<strong>de</strong> individuali, che suggerisce<br />

pru<strong>de</strong>nza e un’a<strong>de</strong>guata preparazione<br />

per evitare personalismi e<br />

protagonismi in<strong>de</strong>biti. Gli ambiti<br />

in cui si ritiene che maggiormente<br />

possano nascere <strong>de</strong>i ministeri laicali<br />

sono quelli <strong>de</strong>lla liturgia, <strong>de</strong>lla<br />

Parola e <strong>de</strong>lla catechesi, <strong>de</strong>lla<br />

carità, ma anche <strong>de</strong>lla pastorale<br />

fam<strong>il</strong>iare, <strong>de</strong>l sociale, <strong>de</strong>lla frag<strong>il</strong>ità,<br />

come pure in ambito educativo<br />

(direttore, educatori in oratorio).<br />

Non viene dato molto spazio<br />

ai problemi che potrebbero crearsi<br />

nel rapporto tra sacerdoti e laici;<br />

si sottolinea invece in positivo<br />

ciò che può aiutare tutti a portare<br />

uno specifico servizio alla Chiesa.<br />

È molto diffusa la convinzione che<br />

sia necessario precisare sempre<br />

meglio ruoli e competenze speci-<br />

<br />

fici perché nella chiarezza si può<br />

operare meglio nel rispetto e nella<br />

fiducia reciproci. <strong>La</strong> condivisione<br />

di progetti elaborati insieme può<br />

fac<strong>il</strong>itare <strong>il</strong> cammino. Viene raccomandata<br />

anche una formazione<br />

permanente <strong>de</strong>i laici al servizio ecclesiale<br />

e per gli ambiti specifici.<br />

Qualcuno suggerisce anche di non<br />

limitare <strong>il</strong> diaconato al prevalente<br />

servizio liturgico. Per far cogliere<br />

<strong>il</strong> valore <strong>de</strong>lla complementarità tra<br />

<strong>il</strong> ministero sponsale e quello presbiterale<br />

si suggerisce di cercare<br />

occasioni per maturare, anche attraverso<br />

esperienze di confronto<br />

e di cammino insieme, la comune<br />

responsab<strong>il</strong>ità di essere a servizio.<br />

Una conoscenza più approfondita<br />

può aiutare a compren<strong>de</strong>re che la<br />

diversità nella sensib<strong>il</strong>ità e nel modo<br />

di accostarsi ai problemi può<br />

diventare ricchezza per tutti. Le<br />

coppie possono essere coinvolte<br />

in ambiti relativi alla realtà fam<strong>il</strong>iare,<br />

come la preparazione <strong>de</strong>i fi<br />

danzati, <strong>il</strong> sostegno alle giovani<br />

coppie, la pastorale pre e postbattesimale,<br />

le coppie in difficoltà.<br />

Si suggerisce anche di favorire<br />

l’aggregazione di famiglie per una<br />

migliore formazione.


iflettere su un tema discusso<br />

come quello <strong>de</strong>i<br />

miracoli è oggi quanto<br />

mai doveroso, perché su<br />

questo argomento vige<br />

molta confusione; questo è uno <strong>de</strong>i<br />

motivi che mi hanno indotto a pensare<br />

di organizzare un convegno <strong>de</strong>dicato<br />

ai miracoli, così da poter fornire ai<br />

presenti risposte semplici e chiare ai<br />

loro dubbi sul tema”. Con queste parole<br />

<strong>il</strong> prof. Massimo Gandolfini, neurochirurgo<br />

<strong>de</strong>lla Fondazione Poliambulanza,<br />

ha introdotto l’intensa mattinata<br />

di sabato 27, durante la quale si è<br />

potuto discutere di miracoli, ponendo<br />

fe<strong>de</strong>, teologia e scienza in relazione e<br />

dialogo tra loro su questo tema. “<strong>La</strong><br />

vocazione alla santità non è indirizzata<br />

a pochi eletti; essa è rivolta a tutti<br />

i battezzati e quindi a ognuno di noi”<br />

ha poi concluso Gandolfini. Breve<br />

ma significativo l’intervento iniziale<br />

di mons. Luciano Monari: “Affinché<br />

avvenga un miracolo è fondamentale<br />

la co-presenza di tre aspetti come<br />

fe<strong>de</strong>, speranza e preghiera; un miracolo<br />

è infatti rivelazione <strong>de</strong>ll’Amore<br />

di Dio e, al contempo, atto di bene a<br />

favore <strong>de</strong>lla vita <strong>de</strong>ll’uomo. Accanto<br />

ai miracoli straordinari, consi<strong>de</strong>rati<br />

tali perché inspiegab<strong>il</strong>i ai più, esistono<br />

tuttavia i miracoli ordinari, quelli<br />

che avvengono se <strong>il</strong> nostro cuore<br />

è aperto a fe<strong>de</strong> e speranza e se con<br />

essa rispondiamo alle sfi<strong>de</strong> <strong>de</strong>lla vita<br />

quotidiana. In questo senso, quin-<br />

<br />

<br />

Giovedì 1 novembre<br />

Ore 10 – Brescia – Santa Messa<br />

nella Giornata per la santificazione<br />

universale in Cattedrale.<br />

Venerdì 2 novembre<br />

Ore 20.30 – Brescia – S. Messa per<br />

tutti i fe<strong>de</strong>li <strong>de</strong>funti in Cattedrale.<br />

Sabato 3 novembre<br />

Ore 16 – Brescia – Santa Messa di<br />

ringraziamento per la canonizzazione<br />

di padre Piamarta in Cattedrale.<br />

Dal 4 al 14 novembre visita i<br />

sacerdoti fi<strong>de</strong>i donum <strong>de</strong>ll’America<br />

latina in Uruguay.<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

di, ogni comportamento di positività<br />

nato dall’apertura <strong>de</strong>l nostro cuore al<br />

soprannaturale può essere consi<strong>de</strong>rato<br />

miracolo” ha <strong>de</strong>tto <strong>il</strong> Vescovo. <strong>La</strong><br />

parola è dunque passata ai tre relatori<br />

<strong>de</strong>l convegno che hanno approfondito<br />

tre aspetti <strong>de</strong>l tema miracolo. A<br />

don Angelo Maffeis, docente presso<br />

<strong>il</strong> Seminario, <strong>il</strong> compito di chiarire la<br />

posizione <strong>de</strong>lla teologia; “<strong>il</strong> Nuovo<br />

<br />

Testamento ci riferisce di numerosi<br />

miracoli compiuti da Gesù, a tal punto<br />

che, dopo la sua risurrezione essi<br />

appaiono come elemento caratteristico<br />

<strong>de</strong>ll’agire di Cristo. Al centro <strong>de</strong>lla<br />

predicazione di Gesù c’è <strong>il</strong> Regno di<br />

Dio e, in questo contesto i miracoli,<br />

azioni prodigiose, divengono segni<br />

<strong>de</strong>lla presenza divina accanto all’uomo.<br />

Ogni miracolo si costituisce come<br />

documento <strong>de</strong>ll’unità tra Dio creatore<br />

e la sua creatura pred<strong>il</strong>etta, l’uomo, a<br />

sua volta costituito dall’unione di corpo<br />

e spirito”. Don Maffeis ha fornito<br />

ai presenti un attento excursus storico<br />

fino all’epoca mo<strong>de</strong>rna; “in epoca<br />

mo<strong>de</strong>rna <strong>il</strong> miracolo <strong>de</strong>ve confrontarsi<br />

con <strong>il</strong> metodo empirico scientifico<br />

ed è innegab<strong>il</strong>e la presenza di Dio che<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

In felice coinci<strong>de</strong>nza con l’Anno<br />

<strong>de</strong>lla fe<strong>de</strong>, le suore Ancelle <strong>de</strong>lla<br />

Carità annunciano <strong>il</strong> Bicentenario<br />

<strong>de</strong>lla nascita <strong>de</strong>lla fondatrice Paola<br />

Di Rosa, Santa Maria Crocifissa<br />

(Brescia, 6 novembre 1813 - 15<br />

dicembre 1855). È un evento caro<br />

non solo all’interno <strong>de</strong>ll’Istituto,<br />

ma per tutta la Chiesa bresciana<br />

e la stessa città, da dove Paola<br />

Di Rosa mosse i primi passi di<br />

una intrepida storia di fe<strong>de</strong> e di<br />

<br />

<br />

<strong>La</strong> Cancelleria <strong>de</strong>lla Curia<br />

diocesana comunica <strong>il</strong> seguente<br />

provvedimento:<br />

Il sac. Eugenio Panelli, già<br />

parroco <strong>de</strong>lla parrocchia di Inzino,<br />

è stato nominato presbitero<br />

collaboratore <strong>de</strong>lla parrocchie<br />

di Anfo, Capovalle, Idro, Ponte<br />

Caffaro, Treviso Bresciano.<br />

Il sac. Gabriele Ban<strong>de</strong>rini, già<br />

parroco <strong>de</strong>lle parrocchie di Collio<br />

di Vobarno e Degagna, è stato<br />

carità. Il bicentenario si aprirà <strong>il</strong> 5<br />

novembre 2012, alle 18.30, con una<br />

concelebrazione eucaristica nella<br />

Cappella <strong>de</strong>lla Santa, presso la Casa<br />

Madre, via Moretto 33 o dall’accesso<br />

di Contrada <strong>de</strong>l Cavalletto numero<br />

9. Sarà anzitutto: un fare memoria<br />

di Paola Di Rosa attraverso la<br />

preghiera in rendimento di grazie<br />

a Dio; un’occasione nel corso<br />

<strong>de</strong>ll’anno, per accostare alcuni<br />

tratti <strong>de</strong>lla sua esperienza umana e<br />

nominato parroco di Inzino.<br />

Il sac. Giuseppe Savio, parroco di<br />

Carpeneda, Pompegnino, Teglie e<br />

Vobarno è stato nominato parroco<br />

anche <strong>de</strong>lle parrocchie di Collio di<br />

Vobarno e di Degagna.<br />

Il sac. Lionello Ca<strong>de</strong>i e <strong>il</strong><br />

sac. Andrea Selvatico, vicari<br />

parrocchiali di Carpeneda,<br />

Pompegnino, Teglie e Vobarno,<br />

sono stati nominati vicari<br />

parrocchiali anche <strong>de</strong>lle parrocchie<br />

agisce nella e attraverso la realtà materiale:<br />

la sua salvezza, infatti, è per<br />

spirito e corpo e in Gesù si è manifestato<br />

con profezie e miracoli” ha <strong>de</strong>tto.<br />

Lo scrittore bolognese Francesco<br />

Agnoli si è poi occupato <strong>de</strong>l rapporto<br />

di storia e scienza con i miracoli e,<br />

infine, <strong>il</strong> prof. Gandolfini ha chiarito<br />

alcuni aspetti tecnici di un iter di canonizzazione:<br />

“Nel lungo percorso<br />

verso la canonizzazione non è compito<br />

<strong>de</strong>lla scienza quello di <strong>de</strong>finire<br />

un miracolo; alla scienza spetta invece<br />

<strong>il</strong> compito di approfondire alcuni<br />

aspetti medici e di valutare come inspiegab<strong>il</strong>i<br />

<strong>de</strong>terminate guarigioni che<br />

vengono quindi sottoposte al giudizio<br />

di una specifica commissione di ordine<br />

teologico” ha chiarito.<br />

cristiana; un richiamo per evocare<br />

la sua tensione alla santità, intrisa<br />

di adorazione eucaristica e altresì<br />

immersa nella <strong>de</strong>dizione a pren<strong>de</strong>rsi<br />

cura <strong>de</strong>ll’umanità bisognosa <strong>de</strong>l suo<br />

tempo; una sollecitazione per tutti<br />

a difen<strong>de</strong>re, promuovere e servire<br />

la dignità umana, e per i cre<strong>de</strong>nti<br />

a vivere l’um<strong>il</strong>e coraggio <strong>de</strong>lla<br />

carità, che, sostenuta dalla fe<strong>de</strong>, sa<br />

impegnarsi con speranza nelle sfi<strong>de</strong><br />

di oggi.<br />

di Collio di Vobarno e di Degagna.<br />

Il sac. Francesco Bacchetti e<br />

<strong>il</strong> sac. Bruno Co<strong>de</strong>notti, vicari<br />

parrocchiali di Anfo, Capovalle,<br />

Idro, Treviso Bresciano, già vicari<br />

parrocchiali di <strong>La</strong>venone, sono stati<br />

nominati vicari parrocchiali anche<br />

di Ponte Caffaro.<br />

Il sac. Giorgio Comini, direttore<br />

<strong>de</strong>ll’Ufficio per la famiglia, è stato<br />

nominato Direttore <strong>de</strong>l Consultorio<br />

diocesano.


Sabato 3 novembre alle 15.30 al<br />

Cimitero vantiniano si prega per i<br />

bambini non nati e per i bambini<br />

mai nati. Domenica 4 novembre, alle<br />

ore 16, al santuario <strong>de</strong>lle Grazie, la<br />

Santa Messa con la partecipazione<br />

<strong>de</strong>i volontari <strong>de</strong>i Cav (Centro aiuto<br />

alla vita) e di don Piero Bonetta,<br />

consulente diocesano. Martedì<br />

6 novembre alle 20.30, invece, è<br />

prevista un’assemblea con i membri<br />

<strong>de</strong>l Mvp e <strong>de</strong>i Cav <strong>de</strong>lla provincia<br />

e <strong>de</strong>lla diocesi di Brescia al Centro<br />

pastorale Paolo VI.<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

elle giornate di sabato 10<br />

e domenica 11 novembre<br />

in molti oratori si svolgerà<br />

la raccolta di San Martino.<br />

Quest’anno <strong>il</strong> ricavato<br />

<strong>de</strong>ll’iniziativa, che preve<strong>de</strong> la<br />

raccolta di indumenti, abiti, scarpe e<br />

borse verrà <strong>de</strong>voluto per sostenere <strong>il</strong><br />

progetto, insieme alla Caritas diocesana<br />

di Rreshen, di sostegno e accompagnamento<br />

soprattutto a donne e bambini<br />

che presentano situazioni gravi di<br />

salute e che necessitano di cure mediche<br />

specifiche, alcune volte possib<strong>il</strong>i<br />

in territorio albanese, a pagamento,<br />

altre volte in Italia. Solitamente quando<br />

viene presentato un caso sanitario,<br />

in base agli accertamenti viene dichiarato<br />

se l’intervento può essere svolto<br />

in Albania e, qualora non fosse possib<strong>il</strong>e,<br />

si esige una dichiarazione <strong>de</strong>l medico<br />

albanese che specifica che non<br />

può essere fatto sul territorio. Le spese<br />

<strong>de</strong>l viaggio, <strong>de</strong>l soggiorno e, in alcune<br />

situazioni <strong>de</strong>l mediatore culturale,<br />

sono a carico <strong>de</strong>lla Caritas diocesana<br />

di Rreshen. Nel 2012 i casi sanitari seguiti<br />

sono stati 25; attualmente sono<br />

in attesa <strong>de</strong>l loro “viaggio per la vita”<br />

in Italia altre tre persone: un bambino<br />

idrocefalo con la spina bifida, un<br />

giovane con seri problemi di scoliosi<br />

e una donna con un tumore all’utero.<br />

Nella giornata di sabato 10 si raccolgono:<br />

indumenti, abiti, scarpe, borse.<br />

Non si raccolgono: carta, ferro, vetro.<br />

Il materiale non va al macero, viene<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

selezionato e riut<strong>il</strong>izzato al meglio.<br />

Tutti conosciamo la storia di Martino,<br />

un ufficiale <strong>de</strong>ll’esercito romano che<br />

in un gelido giorno di inverno incontra<br />

un povero infreddolito, si ferma, scen<strong>de</strong><br />

da cavallo e divi<strong>de</strong> a metà <strong>il</strong> suo<br />

mantello per donarlo al povero. <strong>La</strong><br />

Raccolta di S. Martino pren<strong>de</strong> spunto<br />

da questo “semplice” gesto che ancora<br />

oggi, quando sembra che i Martino<br />

di turno siano sempre in diminuzione,<br />

ci provoca e ci invita a vivere la carità<br />

verso i fratelli che incontriamo sulla<br />

nostra strada. <strong>La</strong> proposta diocesana<br />

vuole unirsi alle molte iniziative personali<br />

e parrocchiali e vuole ricordare<br />

<strong>il</strong> valore di un impegno personale<br />

vissuto comunitariamente perché alimenti<br />

in ogni uomo la vocazione alla<br />

carità. Tornando a sabato 10 novembre,<br />

i ragazzi passeranno a ritirare i<br />

sacchi con gli indumenti e portarli al<br />

<br />

<br />

Il vescovo Monari parte per l’America<br />

<strong>La</strong>tina per incontrare i missionari Fi<strong>de</strong>i<br />

Donum, i sacerdoti diocesani impegnati<br />

in terra di missione. È un’occasione<br />

di incontro, un’esperienza di<br />

condivisione e spiritualità per esprimere<br />

la vicinanza, la stima e l’affetto<br />

che la Chiesa bresciana esprime nei<br />

confronti <strong>de</strong>i suoi missionari. Dal 4 al<br />

12 novembre incontrerà una ventina<br />

di missionari in Uruguay nella Paloma<br />

Rocha nella regione di Maldonado a<br />

<br />

<br />

Sabato 27 ottobre è scomparso<br />

mons. Luigi Bracchi, dal 2009<br />

vicario episcopale per <strong>il</strong> clero. I<br />

funerali, presieduti da Monari, si<br />

celebrano mercoledì 31 ottobre<br />

alle 10 a Verolanuova. Sarà sepolto<br />

nel cimitero di Passirano. Mons.<br />

Bracchi era nato a Cazzago S.<br />

Martino <strong>il</strong> 6 agosto <strong>de</strong>l 1941 e<br />

ordinato nel 1965. È stato: curato<br />

a Roma, curato a Badia, città,<br />

direttore spirituale Seminario (1978-<br />

1994), parroco al V<strong>il</strong>laggio Prealpino<br />

e dal 2003 parroco di Verolanuova.<br />

nord di Montevi<strong>de</strong>o. Questo incontro<br />

rappresenta un’opportunità di scambio<br />

reciproco. Monari sarà accompagnato<br />

da don Carlo Tartari, vicedirettore<br />

<strong>de</strong>ll’Ufficio per le missioni,<br />

da don Flavio Saleri e da don Andrea<br />

Gazzoli. Attualmente i fi<strong>de</strong>i donum<br />

bresciani sono 29, la maggior parte<br />

di questi si trovano in America <strong>La</strong>tina:<br />

Bras<strong>il</strong>e, Ecuador, Uruguay, Venezuela<br />

e Messico. In Africa sono, invece, presenti<br />

in Benin, Burundi e Mozambico,<br />

<br />

<br />

Lunedì 12 novembre è in<br />

programma un incontro di<br />

formazione in Seminario per i<br />

sacerdoti. L’Anno <strong>de</strong>lla fe<strong>de</strong> si<br />

richiama esplicitamente all’analogo<br />

anno in<strong>de</strong>tto dall’amato papa<br />

Paolo VI, che concluse quell’anno<br />

con <strong>il</strong> Credo <strong>de</strong>l Popolo di Dio, da<br />

lui professato solennemente in<br />

Piazza S. Pietro <strong>il</strong> 30 giugno 1968.<br />

Compren<strong>de</strong>re perché <strong>il</strong> Papa sentì<br />

urgente la necessità di professare<br />

solennemente quel Credo, potrà<br />

aiutare a vivere meglio l’Anno<br />

mentre due sacerdoti sono impegnati<br />

in Albania. L’età media è piuttosta elevata<br />

e per questo “<strong>il</strong> nostro Vescovo<br />

ricordava l’importanza – spiega don<br />

Carlo – di una risposta generosa da<br />

parte <strong>de</strong>i nostri preti diocesani perché<br />

possano discernere la possib<strong>il</strong>ità<br />

di trascorrere alcuni anni <strong>de</strong>l loro ministero<br />

a servizio di queste diocesi sorelle<br />

che hanno bisogno di preti. Può<br />

davvero ingenerarsi quello scambio<br />

che arricchisce la nostra Chiesa bre-<br />

<strong>de</strong>lla fe<strong>de</strong> secondo le intenzioni<br />

<strong>de</strong>ll’attuale Papa. L’incontro avrà <strong>il</strong><br />

seguente ordine <strong>de</strong>l giorno: ore 10<br />

la preghiera e <strong>il</strong> saluto <strong>de</strong>l Rettore;<br />

ore 10.15 la relazione <strong>de</strong>l prof.<br />

Xenio Toscani, segretario generale<br />

<strong>de</strong>ll’Istituto Paolo VI e docente<br />

di storia nell’Università cattolica,<br />

su “Il credo <strong>de</strong>l Popolo di Dio -<br />

Contesto storico-ecclesiale”. Segue<br />

<strong>il</strong> dibattito di approfondimento<br />

in aula; alle ore 12 la preghiera<br />

<strong>de</strong>ll’Angelus e, successivamente, <strong>il</strong><br />

buffet.<br />

più vicino punto di raccolta. I punti<br />

raccolti in provincia sono: Ponte di<br />

Legno, Edolo, Malonno, Breno, Piamborno,<br />

Lovere, Provaglio d’Iseo, Sale<br />

di Gussago, Ome, Palazzolo Sacro<br />

Cuore, Pontoglio, Chiari, Orzinuovi,<br />

Pompiano, Travagliato, Manerbio,<br />

Gottolengo, Calcinatello, Castenedolo,<br />

Nuvolera, V<strong>il</strong>lanuova, Vallio Terme,<br />

Agnosine, Gargnano, Marcheno, V<strong>il</strong>laggio<br />

Prealpino (per la zona nord di<br />

Brescia), oratorio <strong>de</strong>lla Torricella (zona<br />

Brescia ovest), San Zeno Naviglio<br />

(zona Brescia Sud). Per informazioni,<br />

si può contattare l’Ufficio per gli oratori<br />

e i giovani allo 030.3722244.<br />

sciana”. Questo incontro, che si ripete<br />

ten<strong>de</strong>nzialmente ogni due anni, ha<br />

i contorni <strong>de</strong>lla gioia, perché i nostri<br />

preti operano in contesti molto vasti.<br />

Già <strong>il</strong> ritrovarsi costituisce <strong>il</strong> cuore<br />

<strong>de</strong>ll’incontro per condivi<strong>de</strong>re storie e<br />

speranze. Pensiamo all’America <strong>La</strong>tina<br />

in modo distinto, ma la realtà, ad<br />

esempio, <strong>de</strong>l Bras<strong>il</strong>e è molto distante<br />

da quella <strong>de</strong>ll’Uruguay con tradizioni<br />

diverse. Anche lì i problemi non mancano<br />

pur in una Chiesa dinamica e<br />

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<br />

Il 13 novembre 2012 ricorre un<br />

anno dalla scomparsa di mons.<br />

Giuliano Nava. Martedì 13<br />

novembre mons. Mario Vig<strong>il</strong>io<br />

Olmi celebra, alle 19.30, una Santa<br />

Messa di suffragio nella chiesa<br />

parrocchiale di Chiesuola di<br />

Pontevico (paese di origine di don<br />

Giuliano).<br />

Lunedì 19 novembre, invece, alle<br />

18.30 presso <strong>il</strong> Centro pastorale<br />

Paolo VI, sarà <strong>il</strong> vescovo Monari<br />

a celebrare una Santa Messa di<br />

suffragio.<br />

giovane: l’Uruguay vive come noi un<br />

secolarismo e un laicismo molto forte<br />

e interrogarci su come “la Chiesa<br />

interviene pastoralmente può essere<br />

molto ut<strong>il</strong>e poter ascoltare i nostri<br />

missionari che operano in territori<br />

molto ampi dove la valorizzazione e la<br />

presenza <strong>de</strong>i laici è accentuata e molto<br />

significativa; penso possa offrire –<br />

conclu<strong>de</strong> don Tartari – linee di riflessione<br />

molto attuali anche rispetto al<br />

Sinodo sulle unità pastorali”.


l 1° maggio <strong>de</strong>l 1888 e l’8 luglio<br />

<strong>de</strong>l 1893 sono due date<br />

molto importanti per <strong>il</strong> mondo<br />

<strong>de</strong>ll’editoria cattolica: nel<br />

1888 nasceva la rivista “<strong>La</strong><br />

Madre Cattolica”, nel 1893 <strong>il</strong> settimanale<br />

diocesano “<strong>La</strong> Voce <strong>de</strong>l<br />

Popolo”. Il tradizionale convegno<br />

per i <strong>de</strong>legati e le <strong>de</strong>legate <strong>de</strong>lla<br />

buona stampa, quest’anno ospitato<br />

con un servizio eccellente dalla<br />

parrocchia di Lograto, è stata l’occasione<br />

per rispolverare, in vista<br />

di un doppio significativo anniversario<br />

(<strong>il</strong> 125° e <strong>il</strong> 120°), una parte<br />

<strong>de</strong>lla storia bresciana e non solo.<br />

Non è stata una commemorazione,<br />

ma un tentativo di recuperare<br />

una memoria che è sì passato, ma<br />

è anche presente e, soprattutto,<br />

futuro. Mons. Gabriele F<strong>il</strong>ippini,<br />

da buon giornalista, ha riassunto<br />

anche le sfi<strong>de</strong> affrontate dai due<br />

periodici in più di un secolo di storia.<br />

L’ex direttore <strong>de</strong>l settimanale<br />

diocesano (1989-2005) e oggi condirettore<br />

di “Madre” ha ricordato<br />

che entrambi hanno superato <strong>il</strong><br />

laicismo culturale e le i<strong>de</strong>ologie.<br />

Le due testate sono state in grado<br />

di fare proposte positive, poggiando<br />

su alcuni p<strong>il</strong>astri: la fe<strong>de</strong>ltà<br />

agli i<strong>de</strong>ali, la mitezza di fronte al<br />

male e la promozione <strong>de</strong>l bene, e<br />

la libertà nei confronti di ogni padrone.<br />

Alla domanda se possono<br />

avere un futuro, mons. F<strong>il</strong>ippini<br />

<br />

<br />

“Affamati <strong>de</strong>llo stesso pane”: è<br />

<strong>il</strong> tema proposto dal Movimento<br />

Pro Sanctitate per la Giornata<br />

<strong>de</strong>lla santificazione universale<br />

2012. Perché questo tema? Perché<br />

fermarsi a riflettere sul concetto<br />

e sull’esperienza <strong>de</strong>lla fame<br />

permetterà di focalizzare lo sguardo<br />

su cosa, come esseri umani, fatti<br />

di terra e cielo, abbiamo realmente<br />

bisogno; ci spingerà a chie<strong>de</strong>rci con<br />

quale <strong>de</strong>si<strong>de</strong>rio e ardore <strong>de</strong>dichiamo<br />

cuore e vita a cercare chi e cosa<br />

può davvero saziare. Quanto è e<br />

<br />

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<br />

rispon<strong>de</strong>: “Sì, se continueranno la<br />

loro storia e se sapranno fare passi<br />

a<strong>de</strong>guati come i loro pre<strong>de</strong>cessori.<br />

Abbiamo ancora un futuro<br />

davanti da costruire”. Oggi, più di<br />

ieri, si sente <strong>il</strong> bisogno di leggere<br />

<br />

<br />

<strong>La</strong> diocesi conferma la sua attenzione<br />

formativa rivolta a giovani disponib<strong>il</strong>i<br />

all’impegno socio-politico. Dal mese<br />

di novembre riprendono i percorsi<br />

promossi dalla Scuola diocesana per<br />

l’impegno sociale e politico (Sfisp).<br />

Dopo l’esperienza <strong>de</strong>l biennio iniziale<br />

e <strong>de</strong>ll’anno laboratoriale svolti in<br />

città, la Sfisp è stata riproposta prima<br />

in Valle Camonica e poi in altre<br />

due zone <strong>de</strong>lla diocesi. Quest’anno<br />

sono 80 i giovani che parteciperanno<br />

resta fondamentale per l’uomo<br />

chie<strong>de</strong>rsi: di cosa ho davvero fame?<br />

Perché è su questa chiarezza,<br />

su questa verità di fondo che si<br />

giocano le scelte <strong>de</strong>cisive <strong>de</strong>lla vita!<br />

Spesso, più che essere affamati,<br />

ci si ritrova sazi di tante cose, ma<br />

ugualmente si rimane cercatori di<br />

altro, di un di più che l’abbondanza<br />

di beni, di realizzazioni, di attività,<br />

non riesce a colmare. E allora<br />

ci rendiamo conto di quanto sia<br />

importante riconoscere la fame<br />

più vera, quella che sotten<strong>de</strong><br />

punti di vista diversi e, soprattutto,<br />

riflessioni pacate e non urlate.<br />

Il compito <strong>de</strong>i mezzi di comunicazione<br />

sociale è proprio quello di<br />

entrare nelle case con rispetto. Il<br />

merito <strong>de</strong>lla presenza sul territorio<br />

va attribuito anche a quanti si<br />

fanno promotori come <strong>de</strong>legati <strong>de</strong>i<br />

nostri strumenti. A tal proposito,<br />

sono sempre bene accolti quanti<br />

<strong>de</strong>si<strong>de</strong>rano offrire <strong>il</strong> loro contributo<br />

di tempo e di disponib<strong>il</strong>ità per la<br />

diffusione. “Può essere – come ha<br />

sottolineato mons. Cesare Polvara<br />

nell’omelia prima <strong>de</strong>ll’incontro<br />

– un servizio um<strong>il</strong>e, quotidiano, a<br />

<br />

al percorso. Le lezioni riprendono <strong>il</strong> 3<br />

novembre per la zona Est a Gavardo,<br />

<strong>il</strong> 17 novembre per la zona Ovest, con<br />

se<strong>de</strong> a Rovato e a gennaio in Valle Camonica<br />

con un percorso di carattere<br />

laboratoriale. Gli incontri hanno ca<strong>de</strong>nza<br />

quindicinale e si conclu<strong>de</strong>ranno<br />

ai primi di apr<strong>il</strong>e 2013. Il 20 apr<strong>il</strong>e,<br />

poi, al Centro pastorale Paolo VI, <strong>il</strong><br />

vescovo Monari consegnerà gli attestati<br />

di partecipazione ai giovani che<br />

hanno terminato <strong>il</strong> biennio di forma-<br />

altre fami, e cioè la fame di una<br />

vita spirituale autentica. Il tema<br />

<strong>de</strong>lla Giornata e l’itinerario che<br />

quest’anno <strong>il</strong> Movimento propone<br />

ci invita ad andare in profondità,<br />

<strong>de</strong>ntro noi stessi, in cerca di quel<br />

<strong>de</strong>si<strong>de</strong>rio di infinito che Dio ha<br />

messo nel cuore di ogni uomo. In<br />

questa ricerca, che sicuramente<br />

è molto personale, ci scopriamo<br />

in cammino con tutti gli uomini,<br />

riconosciamo che tante sono le<br />

differenze che ci distinguono, ma<br />

altrettanto profondo è ciò che ci<br />

volte anche nascosto, ma nell’ottica<br />

di Gesù dobbiamo ren<strong>de</strong>rci<br />

conto che è un richiamo a ciò che è<br />

più semplice”. Per <strong>il</strong> 2013 sta pren<strong>de</strong>ndo<br />

forma l’ipotesi di un viaggio<br />

a Roma per un’udienza congiunta<br />

(“Madre” e “Voce”) dal Santo Padre<br />

per festeggiare <strong>de</strong>gnamente <strong>il</strong><br />

doppio anniversario.<br />

<strong>La</strong> diocesi, giusto ricordarlo, nel<br />

2005 ha scommesso su un impianto<br />

sinergico che compren<strong>de</strong> oltre<br />

al settimanale anche la radio, <strong>il</strong> servizio<br />

di assistenza <strong>de</strong>lle Sale <strong>de</strong>lla<br />

comunità, <strong>il</strong> settore audiovisivo e <strong>il</strong><br />

sito web www.la<strong>voce</strong><strong>de</strong>l<strong>popolo</strong>.it.<br />

zione. È prevista infine una tappa internazionale,<br />

con una visita a maggio<br />

al Parlamento europeo di Strasburgo.<br />

<strong>La</strong> Scuola – promossa dall’Ufficio per<br />

l’impegno sociale e diretta da Michele<br />

Busi, con un Comitato scientifico<br />

e una <strong>de</strong>cina di tutor che affiancano<br />

i giovani corsisti – è giunta ormai al<br />

quinto anno di vita e ha coinvolto centinaia<br />

di giovani <strong>de</strong>lla nostra diocesi.<br />

Per informazioni, sfisp@diocesi.brescia.it;<br />

tel. 030.3722236.<br />

accomuna. Nella solennità di Tutti<br />

i Santi si celebra la Giornata <strong>de</strong>lla<br />

santificazione universale, invitando<br />

tutti i gruppi ecclesiali e ogni<br />

fe<strong>de</strong>le a partecipare alla solenne<br />

celebrazione eucaristica, presieduta<br />

da mons. Luciano Monari, <strong>il</strong> 1°<br />

novembre, alle 10 nella Cattedrale di<br />

Brescia. Il secondo appuntamento<br />

proposto è l’adorazione eucaristica<br />

diocesana per la Santificazione<br />

universale <strong>il</strong> 16 novembre dalle<br />

20.30 alle 22 presso <strong>il</strong> Seminario<br />

diocesano in via Razziche, 4.


“Questa <strong>de</strong>cisione non aiuta le<br />

famiglie più giovani <strong>de</strong>l nostro<br />

Paese”. Questa la posizione <strong>de</strong>lla<br />

Fism sulla scelta <strong>de</strong>l governo di<br />

posticipare al 2013 <strong>il</strong> finanziamento<br />

<strong>de</strong>lle sezioni “primavera”, le classi<br />

che accolgono i bambini tra i<br />

24 e i 36 mesi. “Nel frattempo le<br />

scuole hanno continuato <strong>il</strong> servizio<br />

fissando le rette, che tenevano<br />

conto <strong>de</strong>l previsto contributo”,<br />

sottolinea <strong>il</strong> segretario <strong>de</strong>lla Fism,<br />

Luigi Morgano (nella foto), che<br />

ricorda i “numeri” di questo servizio:<br />

<br />

1.600 sezioni, 25m<strong>il</strong>a bambini,<br />

seguiti da 5000 educatori. “Ci erano<br />

state date ampie rassicurazioni<br />

– aggiunge – e invece questa<br />

<strong>de</strong>cisione <strong>de</strong>l governo appare in<br />

contrasto con quanto affermato<br />

in sedi istituzionali e non. Per<br />

questa ragione, esprimiamo un<br />

giudizio nettamente negativo”. Alla<br />

<strong>de</strong>lusione <strong>de</strong>lla Fism, che gestisce<br />

oltre 8000 scuole <strong>de</strong>ll’infanzia in<br />

tutta Italia, fa eco quella <strong>de</strong>ll’Anci,<br />

l’associazione <strong>de</strong>i Comuni, che<br />

parla di “<strong>de</strong>cisione profondamente<br />

<br />

<br />

<br />

appuntamento nazionale<br />

di studio, programmato<br />

dal settore pedagogico <strong>de</strong>lla Fism<br />

(Fe<strong>de</strong>razione italiana scuole<br />

consueto<br />

l<br />

materne), avrà luogo quest’anno<br />

a Brescia nei giorni 24 e 25 novem-<br />

bre 2012, con <strong>il</strong> titolo stimolante: “Un<br />

futuro di pace per i bambini e <strong>il</strong> compito<br />

<strong>de</strong>lla scuola <strong>de</strong>ll’infanzia che si<br />

ispira ai valori cristiani”. L’argomento<br />

<strong>de</strong>l Seminario ripren<strong>de</strong> in modo<br />

esplicito <strong>il</strong> messaggio di Bene<strong>de</strong>tto<br />

XVI per la 45ª Giornata mondiale per<br />

la pace. “Il mio messaggio – scrive <strong>il</strong><br />

Papa – si rivolge anche ai genitori,<br />

alle famiglie, a tutte le componenti<br />

educative e formative. Si tratta di comunicare<br />

ai giovani l’apprezzamento<br />

per <strong>il</strong> valore positivo <strong>de</strong>lla vita, suscitando<br />

in loro <strong>il</strong> <strong>de</strong>si<strong>de</strong>rio di spen<strong>de</strong>rla<br />

al servizio <strong>de</strong>l bene. È un compito,<br />

questo, in cui tutti siamo impegnati<br />

in prima persona”. Da qui l’impegnativa<br />

scelta <strong>de</strong>lla Segreteria nazionale<br />

di <strong>de</strong>dicare a questo tema l’appuntamento<br />

più importante nell’ambito <strong>de</strong>l<br />

Settore pedagogico <strong>de</strong>lla fe<strong>de</strong>razione.<br />

Nella giornata di sabato 24 novembre<br />

<strong>il</strong> convegno si svolgerà presso l’aula<br />

magna <strong>de</strong>ll’Università cattolica e vedrà<br />

susseguirsi gli interventi di Delio<br />

Vicentini (responsab<strong>il</strong>e <strong>de</strong>l Settore<br />

pedagogico nazionale Fism), di Luigi<br />

Morgano (segretario nazionale Fism),<br />

di mons. Bruno Fasani (Le virtù<br />

umane che aiutano a vivere insieme<br />

agli altri: bontà, sincerità, lealtà, generosità,<br />

rispetto, gratitudine, amicizia…),<br />

di Giuseppe Mari (Convivenza<br />

e cittadinanza: come vivere relazioni<br />

interpersonali ispirate alla pace) e di<br />

Luigi Pati (Le doman<strong>de</strong>, le attese, gli<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

impegni e le testimonianze <strong>de</strong>lle famiglie),<br />

mentre è atteso anche l’intervento<br />

<strong>de</strong>l vescovo Luciano Monari, che rifletterà<br />

su “Beati gli operatori di pace<br />

perché saranno chiamati figli di Dio”.<br />

Domenica 25 novembre, invece, ci si<br />

sposta la Centro pastorale Paolo VI”<br />

con l’intervento di don Aldo Basso su<br />

“Le regole <strong>de</strong>l vivere e <strong>de</strong>l convivere...<br />

in prospettiva cristiana”, prima <strong>de</strong>ll’attivazione<br />

di cinque laboratori finalizzati<br />

alla presentazione di esperienze<br />

e/o alla formulazione di proposte<br />

curricolari sui seguenti aspetti <strong>de</strong>lla<br />

vita di scuola: “Io con gli altri - vita di<br />

scuola… e non solo”; “Il saluto, una<br />

testimonianza di pace: come, quando,<br />

perché”; “Le regole, i gesti, le parole e<br />

i simboli <strong>de</strong>lla pace”; “Le dinamiche<br />

interpersonali: conflitto, timi<strong>de</strong>zza,<br />

assertività”; “Le esperienze <strong>de</strong>ll’educatrice<br />

come donna di pace”. L’importanza<br />

<strong>de</strong>gli argomenti proposti nella<br />

due-giorni e l’alto livello culturale <strong>de</strong>i<br />

contenuti invitano alla partecipazione<br />

le coordinatrici e le educatrici <strong>de</strong>lla<br />

scuola <strong>de</strong>ll’infanzia, ma anche gli amministratori<br />

<strong>de</strong>lle scuole.<br />

penalizzante per famiglie e gestori,<br />

tra i quali rientrano numerose<br />

amministrazioni municipali” che per<br />

<strong>voce</strong> di Daniela Ruffino, <strong>de</strong>legata<br />

per l’istruzione, ha aggiunto che<br />

“Con la mancata erogazione<br />

<strong>de</strong>i finanziamenti per <strong>il</strong> 2012 si<br />

interrompe un circolo virtuoso<br />

che ci aveva permesso di ridurre le<br />

liste d’attesa. Come Anci avevamo<br />

chiesto non solo finanziamenti<br />

certi ma anche la messa a regime<br />

<strong>de</strong>l servizio ponendo fine alla<br />

sperimentazione”.


a quasi un anno un governo<br />

tecnico fa supplenza,<br />

anche etica, alla politica<br />

italiana e nel contempo<br />

cerca di recuperare al Paese<br />

credib<strong>il</strong>ità e stab<strong>il</strong>ità economica.<br />

Perché questo? Perché la politica ha<br />

smarrito <strong>il</strong> senso <strong>de</strong>ll’articolo 54, ovvero<br />

<strong>il</strong> dovere di esercitare le funzioni<br />

pubbliche “con disciplina ed onore”.<br />

Ciò cui stiamo assistendo – <strong>de</strong>magogia,<br />

qualunquismo, opportunismo – è<br />

qualcosa di molto diverso dalla vera<br />

politica, che meglio si <strong>de</strong>finisce come<br />

un servizio reso alla comunità, che<br />

non dà frutti immediati (leggi “elettorali”)<br />

ma mira al bene comune, perché<br />

si occupa <strong>de</strong>lle trasformazioni sociali,<br />

culturali, <strong>de</strong>mografiche che oggi<br />

ci interrogano, valorizzando libertà<br />

e responsab<strong>il</strong>ità, promuovendo partecipazione<br />

e reciprocità positiva. Il<br />

disincanto, spesso tradotto in disaffezione<br />

al voto e ster<strong>il</strong>e protesta, non<br />

può essere l’ultima reazione a questa<br />

crisi di senso che ha investito <strong>il</strong> Paese:<br />

<br />

<br />

Ogni tanto è bene ricordare che la<br />

sigla Acli è tutta al plurale e che<br />

indica le associazioni cristiane<br />

<strong>de</strong>i lavoratori italiani. <strong>La</strong> vivacità<br />

<strong>de</strong>lle Acli è data proprio dall’avere<br />

al loro interno una molteplicità<br />

di soggetti e realtà che cercano<br />

di animare i rispettivi territori<br />

e ambiti di impegno. Si pensi<br />

alle cosid<strong>de</strong>tte associazioni<br />

“specifiche” (Fap, Cta, Lega<br />

Consumatori, Ipsia, Us Acli,<br />

Aval) ma soprattutto ai più di<br />

70 circoli presenti in provincia<br />

<br />

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<br />

serve un cambio di rotta, un recupero<br />

<strong>de</strong>lla vera politica cui si accennava<br />

poco fa. A chi percorre questa strada,<br />

<strong>il</strong> presi<strong>de</strong>nte Acli nazionale Olivero recentemente<br />

suggeriva diverse bussole.<br />

I partiti, intesi alla De Gasperi, come<br />

“l’organizzazione di una buona volontà<br />

che ha un certo programma con<br />

un certo spirito, che viene da concetti<br />

superiori a quelli che possono muovere<br />

la vita quotidiana ed è al servizio di<br />

una causa”, che sono uno strumento<br />

(mai un fine) necessario. Diventa fondamentale<br />

ripensare all’i<strong>de</strong>a di laicato<br />

espressa dal Conc<strong>il</strong>io Vaticano II:<br />

maturo, competente e responsab<strong>il</strong>e,<br />

di Brescia. Circoli che cercano<br />

di leggere e analizzare la realtà<br />

<strong>de</strong>lla propria comunità alla luce<br />

<strong>de</strong>l Vangelo e <strong>de</strong>lla dottrina<br />

sociale <strong>de</strong>lla Chiesa, per dare<br />

spesso <strong>de</strong>lle risposte in termini<br />

di proposte e azioni. Sul sito<br />

www.aclibresciane.it si trovano<br />

le iniziative non solo <strong>de</strong>l livello<br />

provinciale <strong>de</strong>ll’associazione, ma<br />

anche <strong>de</strong>i vari circoli. Per citarne<br />

alcune in cantiere in queste<br />

settimane, dal 6 novembre sono<br />

in programma quattro serate sul<br />

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libero da una condizione di afasia e<br />

da una mentalità clericale, nonché<br />

autonomo nell’ordinare le cose temporali.<br />

Sappiamo che la partecipazione<br />

alla costruzione <strong>de</strong>l Regno di Dio è<br />

parte <strong>de</strong>lla vocazione cristiana, ma è<br />

importante ripetere che questa partecipazione<br />

si esplica attraverso l’edificazione<br />

dalla Città <strong>de</strong>ll’Uomo: è dunque<br />

responsab<strong>il</strong>ità <strong>de</strong>i cristiani non<br />

abdicare alla partecipazione politica:<br />

anche così prendono a cuore la sfida<br />

educativa che la fe<strong>de</strong> chie<strong>de</strong>. Per fare<br />

questo, però, c’è bisogno di un’elaborazione<br />

culturale alta e popolare:<br />

occorre fecondare le grandi i<strong>de</strong>e <strong>de</strong>l<br />

patrimonio cristiano. Il corso Acli di<br />

f<strong>il</strong>osofia politica “<strong>La</strong> città invisib<strong>il</strong>e”,<br />

quest’anno alla seconda edizione, rappresenta<br />

un piccolo passo su questa<br />

via, un di più di pensiero, di politica,<br />

di dialogo, di comunità. È questo <strong>il</strong><br />

motivo per cui “facciamo” le Acli. Ed<br />

è questo <strong>il</strong> motivo per cui un corso di<br />

f<strong>il</strong>osofia politica è un cammino affascinante,<br />

ma soprattutto di speranza,<br />

tema <strong>de</strong>lla bioetica organizzate dai<br />

tre circoli di Concesio, mentre a<br />

Manerbio <strong>il</strong> 7 novembre i circoli<br />

<strong>de</strong>lla zona hanno organizzato una<br />

tavola rotonda sulla proposta<br />

<strong>de</strong>ll’impianto di macellazione<br />

suina. E in queste settimane<br />

sono molti i circoli che stanno<br />

organizzando serate per spiegare<br />

le novità <strong>de</strong>lle riforme <strong>de</strong>lle<br />

pensioni e <strong>de</strong>l mercato <strong>de</strong>l lavoro,<br />

o dibattiti sui temi ambientali<br />

(come quelle organizzate dal circolo<br />

di Buffalora). (Roberto Toninelli)<br />

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per ripensare <strong>il</strong> futuro <strong>de</strong>lle nostre comunità.<br />

Quest’anno ci concentriamo<br />

sul ’900: Nietzsche, Schmitt, Levinas,<br />

Mounier, We<strong>il</strong>, Foucault e Sen. Queste<br />

le gui<strong>de</strong> che <strong>il</strong>lumineranno altrettante<br />

parole chiave: i<strong>de</strong>ologia, violenza, alterità,<br />

persona, sventura, corpo, qualità<br />

<strong>de</strong>lla vita. Parole esigenti, di cui<br />

possiamo riappropriarci se scegliamo<br />

di non chiu<strong>de</strong>re occhi e cervello,<br />

ma di metterci in gioco. Un percorso<br />

educativo, insomma: per conoscere e<br />

conoscerci, per indagare e rispon<strong>de</strong>re<br />

ai d<strong>il</strong>emmi <strong>de</strong>l nostro tempo, proprio<br />

là dove normalmente acquisiamo<br />

scienza ma tralasciamo saggezza. Perché<br />

è ormai sotto gli occhi di tutti che<br />

le scienze tecniche sono necessarie,<br />

ma non bastano. E perché è necessario<br />

iniziare a sentirci responsab<strong>il</strong>i<br />

non solo <strong>de</strong>lle nostre azioni, ma anche<br />

di quelle <strong>de</strong>gli altri. Il via è per <strong>il</strong><br />

17 novembre con l’ncontro sul tema<br />

<strong>de</strong>ll’i<strong>de</strong>ologia. Per informazioni: segreteria<br />

Acli (030 22 94 012) o www.<br />

aclibresciane.it.<br />

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l saluto è un gesto quotidiano,<br />

usuale, addirittura banale<br />

che tutti noi compiamo<br />

ogni giorno più volte. È nella<br />

vita di tutti, apre e chiu<strong>de</strong><br />

ogni incontro tra le persone. Soffermarsi<br />

a osservare che cosa ci<br />

può essere di davvero prezioso in<br />

esso, proprio perché così banale,<br />

non <strong>de</strong>ve essere stato un lavoro<br />

semplice.<br />

Ci hanno pensato, con passione e<br />

sentimento Massimo Giuliani, docente<br />

di pensiero ebraico nell’Università<br />

di Trento e membro <strong>de</strong>i comitati<br />

scientifici <strong>de</strong>lla Fondazione<br />

Maimoni<strong>de</strong> (M<strong>il</strong>ano) e <strong>de</strong>lla Fondazione<br />

museo nazionale <strong>de</strong>ll’ebraismo<br />

italiano e <strong>de</strong>lla Shoah (Ferrara)<br />

e Paolo De Bene<strong>de</strong>tti br<strong>il</strong>lante teologo<br />

e biblista docente di giudaismo<br />

alla Facoltà teologica di M<strong>il</strong>ano e di<br />

Antico Testamento presso le Università<br />

di Urbino e di Trento e collaboratore<br />

di “Avvenire”, “Sefer” e<br />

“Humanitas”.<br />

<br />

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<br />

Allievo e maestro hanno lavorato<br />

fianco a fianco, forti <strong>de</strong>lle conoscenze<br />

bibliche e <strong>de</strong>ll’ebraismo<br />

per ridare dignità ad un gesto che<br />

appartiene davvero a tutti e che<br />

oggi ha perso, nel sentire comune,<br />

parte <strong>de</strong>l suo valore di ponte<br />

tra gli uomini. Dall’unione <strong>de</strong>lle<br />

loro riflessioni ne è nato un prezioso<br />

libricino dal titolo “Shalom. Il<br />

saluto all’origine <strong>de</strong>lla relazione”.<br />

Certo si tratta di un gesto semplice,<br />

ma che cos’è veramente? “Anche<br />

quando <strong>il</strong> saluto fosse rivolto<br />

agli animali, <strong>il</strong> saluto restaura”<br />

con questa frase, che ritiene fon-<br />

<br />

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damentale, Paolo De Bene<strong>de</strong>tti ha<br />

voluto iniziare <strong>il</strong> suo intervento alla<br />

conferenza organizzata su iniziativa<br />

<strong>de</strong>lla Cooperativa cattolico<strong>de</strong>mocratica<br />

di cultura svoltasi nei<br />

giorni scorsi nella Sala Bev<strong>il</strong>acqua<br />

presso i Padri <strong>de</strong>lla Pace a Brescia,<br />

all’interno <strong>de</strong>lle iniziative per l’anno<br />

2012/2013 (<strong>il</strong> programma al sito:<br />

ccdc.it).<br />

Il gesto di salutare apre alla relazione<br />

e lo fa portando distensione,<br />

pace.<br />

Il saluto, infatti, è in un certo senso<br />

quella cosa che unisce tutti gli<br />

esseri viventi in comunione e corrispon<strong>de</strong><br />

ad un bisogno di Dio. Dio,<br />

dice l’autore, aveva bisogno di un<br />

tu con cui parlare e <strong>il</strong> suo tu sono<br />

gli esseri <strong>de</strong>scritti nella Genesi <strong>de</strong>lla<br />

creazione. Tutto ciò che ha vita<br />

è un esaudimento <strong>de</strong>l tu di Dio.<br />

Il saluto tra le creature restaura,<br />

anche al di là <strong>de</strong>ll’uomo, restaura<br />

l’universo. Sono un saluto i fiori,<br />

<strong>il</strong> canto <strong>de</strong>gli uccelli, la stessa lu-<br />

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ce. <strong>La</strong> luce, infatti è <strong>il</strong> primo bene<br />

donato agli esseri umani, un dono<br />

nel quale è possib<strong>il</strong>e salutare e benedire<br />

chi ci sta vicino. Il rapporto<br />

di Dio con l’uomo <strong>de</strong>ve essere<br />

una continuazione <strong>de</strong>l suo saluto.<br />

<strong>La</strong> radice <strong>de</strong>lla parola shalom in<br />

ebraico significa integrità, con <strong>il</strong><br />

saluto si dovrebbe avere l’intento<br />

di prece<strong>de</strong>re l’altro nel gesto<br />

di pace.<br />

E ancora Massimo Giuliani si interroga,<br />

insieme alla sala traboccante<br />

di ospiti, sul senso di portare<br />

<strong>il</strong> saluto. Chi lo fa inaugura,<br />

solitamente un evento. Sono forse<br />

questi alcuni <strong>de</strong>i gesti più profondi<br />

<strong>de</strong>lla relazione <strong>il</strong> portare e l’augurare.<br />

Attraverso questi gesti si dà<br />

avvio nella maniera più propositiva<br />

alla relazione e lo si fa più volte<br />

al giorno.<br />

Il “saluto” è un’esperienza quotidiana,<br />

ma è anche parte <strong>de</strong>lla stessa<br />

essenza <strong>de</strong>ll’uomo: <strong>il</strong> suo ingresso<br />

nel mondo, <strong>il</strong> suo “essere con<br />

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<br />

gli altri”, sin dall’infanzia è sancito<br />

da questo gesto elementare, prelinguistico.<br />

Salutare, e ricambiare<br />

<strong>il</strong> saluto, sono espressioni <strong>de</strong>l riconoscimento,<br />

sociale e affettivo.<br />

<strong>La</strong> riflessione <strong>de</strong>i due <strong>il</strong>lustri autori<br />

porta <strong>il</strong> lettore ad interrogarsi<br />

sul valore che egli stesso inten<strong>de</strong><br />

dare al proprio gesto, se davvero<br />

è rivolto al prossimo con sincero<br />

interesse e con volontà di condivisione<br />

di uno o più stati d’animo<br />

espresso nel “come stai?”.<br />

Un libro che arriva in un tempo<br />

in cui le persone sono sempre più<br />

sole e spaventate a ricordare che<br />

<strong>il</strong> saluto è un modo distensivo e<br />

pacifico di dare forza e dignità ad<br />

una relazione, che è qualche cosa<br />

che spesso si fugge o si teme senza<br />

accorgersi di quanto poco costa<br />

a ciascuno e di quanto arricchisce<br />

ognuno. Lo shalom, <strong>il</strong> saluto, diventa<br />

allora la porta oltre la quale<br />

inizia una relazione, è <strong>il</strong> modo per<br />

dire che l’altro ci interessa.


ncora pochi giorni e <strong>il</strong><br />

sipario <strong>de</strong>l Sociale di<br />

Brescia si alzerà sulla<br />

nuova stagione di prosa<br />

<strong>de</strong>l Ctb, portandosi<br />

via o per lo meno allontanando tutte<br />

le polemiche che hanno infiammato<br />

<strong>il</strong> dibattito cittadino <strong>de</strong>lle scorse settimane.<br />

Toccherà a Franco Branciaroli,<br />

consulente artistico <strong>de</strong>llo Stab<strong>il</strong>e<br />

bresciano, inaugurare la stagione con<br />

“Il Teatrante” di Thomas Bernhard. È<br />

un fiume in piena Carla Boroni, presi<strong>de</strong>nte<br />

<strong>de</strong>l Ctb, quando può parlare <strong>de</strong>l<br />

cartellone messo a punto, <strong>de</strong>lle m<strong>il</strong>le<br />

iniziative in cui è coinvolto <strong>il</strong> Centro<br />

teatrale bresciano, <strong>de</strong>l rapporto sempre<br />

più stretto che si è creato con i<br />

giovani e <strong>il</strong> mondo <strong>de</strong>lla scuola... e di<br />

tanto altro ancora.<br />

Allora, presi<strong>de</strong>nte, che stagione<br />

di prosa sarà quella che sta per<br />

aprirsi?<br />

Credo che <strong>il</strong> Ctb, nonostante le oggettive<br />

difficoltà <strong>de</strong>l momento, è riuscito<br />

ancora una volta a offrire al pubblico<br />

<br />

<br />

Pren<strong>de</strong> <strong>il</strong> via martedì 6 novembre la<br />

stagione di prosa 2012/2013 <strong>de</strong>l Ctb.<br />

Lo spettacolo di apertura è affidato<br />

a Franco Branciaroli (nella foto),<br />

consulente artistico <strong>de</strong>llo Stab<strong>il</strong>e<br />

bresciano, che porta in scena, in<br />

prima nazionale, “Il Teatrante”,<br />

testo <strong>de</strong>l 1985 <strong>de</strong>l romanziere e<br />

drammaturgo austriaco Thomas<br />

Bernhard. Con questa nuova messa<br />

in scena, in cartellone sino al 18<br />

novembre, Branciaroli continua la<br />

lunga riflessione sul teatro e sul suo<br />

rapporto con la società attraverso<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

bresciano un ventaglio di proposte in<br />

cui la drammaturgia contemporanea<br />

la fa da padrona. Spettacoli di alto<br />

valore artistico e che rispondono in<br />

pieno a quella che dovrebbe essere<br />

la missione di un teatro stab<strong>il</strong>e: presentare<br />

novità, mettere in scena testi<br />

poco o mai rappresentati sui palcoscenici<br />

italiani”.<br />

Il programma che si apre con “Il<br />

Teatrante” alterna titoli classici,<br />

magari rivisitati a novità assolute,<br />

attori di primo piano <strong>de</strong>l panorama<br />

italiano e nomi emergenti...<br />

Anche in questo abbiamo rispettato<br />

quella che negli anni, e pur con diver-<br />

la memoria che ne è l’elemento<br />

fondamentale. Raramente<br />

rappresentato in Italia, “Il teatrante”,<br />

fu messo in scena per la prima volta<br />

nel 1985, a Salzburger Festspiel<br />

dal regista Claus Peymann. Quella<br />

bresciana è una coproduzione<br />

fra lo stesso Ctb e <strong>il</strong> Teatro <strong>de</strong>gli<br />

Incamminati. In un oscuro teatro<br />

di provincia, un attore-autore<br />

di origine italiana frustrato e<br />

megalomane si trova alle prese con<br />

uno spettacolo impossib<strong>il</strong>e, stretto<br />

tra la propria ambizione, che gli fa<br />

se direzioni artistiche, è stata una costante<br />

<strong>de</strong>l Ctb, una caratteristica che<br />

ha contribuito a farne una <strong>de</strong>lle eccellenze<br />

<strong>de</strong>lla cultura non solo bresciana<br />

L’attività <strong>de</strong>llo stab<strong>il</strong>e non si limita<br />

però alla stagione di prosa<br />

<strong>de</strong>l Sociale...<br />

No, c’è anche la programmazione di<br />

“Altri percorsi”, pensata per integrare<br />

la stagione di prosa e proporre ai<br />

bresciani una stagione divertente e<br />

stimolante<br />

C’è poi tutta la parte <strong>de</strong>lla produzione<br />

e <strong>de</strong>lla circuitazione <strong>de</strong>gli<br />

spettacoli...<br />

Sì, si tratta di un’altra parte importante<br />

<strong>de</strong>lla vita <strong>de</strong>l nostro stab<strong>il</strong>e.<br />

Quest’anno, per esempio, saranno<br />

due le produzioni, realizzate in collaborazione<br />

con <strong>il</strong> Teatro <strong>de</strong>gli Incamminati,<br />

che abbiamo messo in cartellone.<br />

Produzioni che, come avvenuto<br />

con “Servo di scena” lo scorso<br />

anno, gireranno per i più imporanti<br />

teatri italiani<br />

C’è poi tutto <strong>il</strong> mondo <strong>de</strong>l rappor-<br />

<br />

to con la scuola, con <strong>il</strong> territorio...<br />

Si tratta di un altro pezzo importante<br />

<strong>de</strong>l Ctb, che lo qualifica. Quello con<br />

<strong>il</strong> mondo <strong>de</strong>lla scuola è un rapporto<br />

impegnativo che abbiamo coltivato e<br />

che ci riempie d’orgoglio<br />

Tutto questo potrebbe finire con<br />

<strong>il</strong> venire meno <strong>de</strong>l contributo<br />

<strong>de</strong>lla Provincia?<br />

Sì, ma è questo <strong>il</strong> momento di parlare<br />

<strong>de</strong>lla stagione prossima al via.<br />

Quella <strong>de</strong>lla Provincia è una scelta<br />

che anticipa addirittura la legge.<br />

<br />

<br />

Suggestivo allestimento per la Lucia<br />

di <strong>La</strong>mmermoor di Donizetti<br />

approdata la settimana scorsa alla<br />

stagione <strong>de</strong>l Gran<strong>de</strong>. Il regista Henning<br />

Brockhaus, ripren<strong>de</strong>ndo scene<br />

e costumi disegnati dal compianto<br />

scenografo ceco Josef Svoboda, si<br />

è avvalso di un gran<strong>de</strong> telone semitrasparente,<br />

le cui pieghe evocavano<br />

la visione notturna di una foresta.<br />

All’inizio, a sipario aperto, <strong>il</strong> telone<br />

è stato lentamente sollevato prima<br />

<strong>de</strong>ll’ouverture sinfonica. Su questo<br />

sfondo, nel corso <strong>de</strong>ll’opera, sono<br />

state proiettate immagini dal significato<br />

simbolico, tra cui fiori, fiammelle,<br />

architetture gotiche. Non è<br />

la prima volta che assistiamo a uno<br />

spettacolo realizzato con questa tecnica<br />

computerizzata (la celebre compagnia<br />

catalana Fura <strong>de</strong>ls Baus se<br />

n’è avvalsa recentemente in un allestimento<br />

wagneriano alla Scala), ma<br />

scrivere testi <strong>de</strong>liranti e respingenti,<br />

e la necessità <strong>de</strong>lla compagnia,<br />

composta dalla sua stessa famiglia,<br />

più impegnata a sbarcare <strong>il</strong> lunario<br />

che a dare dignità al proprio lavoro.<br />

Tra invettive e paradossi sulla<br />

vita e sulla morte, sulla società<br />

e sulla felicità, <strong>il</strong> vecchio attore<br />

vedrà ancora una volta frustrato<br />

<strong>il</strong> tentativo di portare in scena “<strong>La</strong><br />

ruota <strong>de</strong>lla storia”, testo pretenzioso<br />

e non compreso da nessuno.<br />

Se la visione di Bernhard, portata<br />

in scena da Branciaroli, è tra le più<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

l’effetto è garantito. In questo modo<br />

si arricchisce un impianto scenico<br />

che, diversamente, risulterebbe quasi<br />

spoglio: nel caso di questa Lucia<br />

esso consisteva semplicemente di<br />

una gradinata.<br />

Per la parte vocale, lo spettacolo ha<br />

visto impegnati i vincitori <strong>de</strong>l 63°<br />

Concorso Aslico. Buona la prova<br />

<strong>de</strong>lle voci gravi <strong>de</strong>l baritono Serban<br />

Vas<strong>il</strong>e nel ruolo di Enrico Ashton e<br />

<strong>de</strong>l basso Giovanni Battista Parodi<br />

in quello di Raimondo. Quanto ai<br />

due protagonisti, nella recita di domenica<br />

28 ottobre erano impegnati <strong>il</strong><br />

soprano Romina Casucci (Lucia) e <strong>il</strong><br />

tenore Francisco Corujo (Edgardo).<br />

Il primo atto ha sofferto di una certa<br />

fred<strong>de</strong>zza musicale, ma poi Romina<br />

Casucci ha dato <strong>il</strong> meglio di sé nella<br />

celebre scena <strong>de</strong>lla pazzia e, in parallelo,<br />

anche <strong>il</strong> tenore ha raggiunto<br />

un buon livello espressivo nel finale.<br />

pessimiste <strong>de</strong>lla letteratura europea,<br />

la vitalità con cui rappresenta la<br />

propria negatività contraddice le<br />

premesse f<strong>il</strong>osofiche: grottesco,<br />

comico fino alle lacrime, tutto<br />

pervaso da una ruvida tenerezza che<br />

è come <strong>il</strong> fantasma <strong>de</strong>ll’impossib<strong>il</strong>e<br />

pietà. In scena, con Franco<br />

Branciaroli, che cura anche la regia,<br />

Tommaso Cardarelli, Valentina<br />

Cardinali, Melania Giglio, Daniele<br />

Griggio, Cec<strong>il</strong>ia Vecchio, Valentina<br />

Violo.-Per ulteriori informazioni<br />

www.ctbteatrostab<strong>il</strong>e.it<br />

Stesso andamento per l’Orchestra<br />

<strong>de</strong>i pomeriggi musicali diretta da<br />

Matteo Beltrami, dapprima distratta,<br />

poi via via più convincente.<br />

Il prossimo titolo <strong>de</strong>lla stagione, in<br />

scena al Gran<strong>de</strong> venerdì 2 novembre<br />

alle 20.30 e domenica 4 novembre alle<br />

15.30, risale anch’esso agli anni ’30<br />

<strong>de</strong>ll’Ottocento ed è la tragedia lirica<br />

“I Capuleti e i Montecchi” di Vincenzo<br />

Bellini su libretto di Felice Romani<br />

ispirato all’immortale soggetto<br />

shakespeariano. Si tratta di un nuovo<br />

allestimento con la regia <strong>de</strong>l giovanissimo<br />

inglese Sam Brown, selezionato<br />

mediante un concorso europeo.<br />

Ancora una volta di scena i vincitori<br />

<strong>de</strong>ll’Aslico: <strong>il</strong> soprano Damiana Mizzi<br />

(Giulietta) e <strong>il</strong> mezzosoprano Florentina<br />

Soare (Romeo). Proprio così,<br />

perché nell’opera di Bellini <strong>il</strong> personaggio<br />

di Romeo canta con <strong>voce</strong><br />

femmin<strong>il</strong>e.


Martedì 6 novembre alle 18 nella<br />

libreria <strong>de</strong>ll’Università Cattolica<br />

<strong>de</strong>l Sacro Cuore sarà presentato<br />

<strong>il</strong> nuovo volume “Odi” di Orazio,<br />

edito da Morcelliana con la nuova<br />

traduzione di Enrico Castelnovi.<br />

Nei componimenti <strong>il</strong> poeta<br />

latino affronta <strong>il</strong> tema <strong>de</strong>l tempo,<br />

apprezzando quello passato e<br />

rimpiangendo l’irreversib<strong>il</strong>ità<br />

<strong>de</strong>l tempo che fugge. Introduce<br />

l’incontro Mario Taccolini e<br />

presenterà <strong>il</strong> volume Gianenrico<br />

Manzoni. Sarà presente <strong>il</strong> traduttore.<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

l vento <strong>de</strong>llo Spirito. Ripartiamo<br />

dall’uomo” è <strong>il</strong> tema <strong>de</strong>lla<br />

10ª edizione <strong>de</strong>lla rassegna <strong>de</strong>dicata<br />

alla microeditoria che si<br />

terrà a Chiari <strong>il</strong> 9, 10 e 11 novembre<br />

a V<strong>il</strong>la Mazzotti. Un’edizione<br />

che mette al centro <strong>il</strong> recupero e <strong>il</strong> richiamo<br />

ad una “maggiore profondità<br />

spirituale fatta di esempi concreti”<br />

come la Caritas, i centri di accoglienza,<br />

spazi e realtà che oggi più di prima<br />

tendono la mano alle vittime <strong>de</strong>lla<br />

crisi che stiamo vivendo. Ne parlerà<br />

don Virginio Colmegna domenica alle<br />

17, intervistato da Primo Gandossi,<br />

partendo dal suo libro “Ora et <strong>La</strong>bora.<br />

In difesa <strong>de</strong>lla Chiesa” pubblicato da<br />

Chiarelettere. Atteso anche l’incontro<br />

di sabato alle 18.15 nella sala zodiaco,<br />

con <strong>il</strong> teologo e biblista Paolo<br />

De Bene<strong>de</strong>tti, docente di Giudaismo<br />

e di Antico Testamento, autore tra<br />

gli altri, <strong>de</strong>l libro “<strong>La</strong> teologia <strong>de</strong>gli<br />

animali”(Morcelliana 2007), nel quale<br />

invita a “pensare <strong>il</strong> paradiso non come<br />

è raffigurato dagli affreschi <strong>de</strong>lle<br />

chiese, ma come recupero <strong>de</strong>lle piccole<br />

cose, <strong>de</strong>i particolari, <strong>de</strong>lle cose<br />

che appaiono a noi insignificanti”. Un<br />

richiamo alla ricerca di una spiritualità<br />

perduta che suona come l’ultima<br />

speranza per risalire la china dopo<br />

anni di una crisi sì economica, ma,<br />

come spiegherà Oliviero Beha, giornalista<br />

e conduttore televisivo, sabato<br />

alle 17, nella sala Zodiaco, anche<br />

di valori culturali. Sempre <strong>de</strong>dicato al<br />

tema <strong>de</strong>ll’indagine e ricerca interiore,<br />

l’incontro (da confermare) di domenica<br />

alle 18.30 con don Antonio Mazzi:<br />

si parlerà di Bibbia e psiche, ricerca<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<strong>de</strong>l divino e scienze umane, con riferimento<br />

al testo “<strong>La</strong> Bibbia psicologica”<br />

di Denis Micaela Spinelli. L’apertura<br />

di questa edizione, <strong>de</strong>dicata al pittore<br />

clarense Giovanni (Franco) Repossi,<br />

scomparso lo scorso 22 gennaio, al<br />

quale verrà reso omaggio con una serie<br />

di testimonianze venerdì alle 20.30,<br />

è affidata a Rita Borsellino, sorella <strong>de</strong>l<br />

magistrato vittima di mafia, venerdì,<br />

sala Zodiaco alle 18.30. Instancab<strong>il</strong>e<br />

testimone e porta<strong>voce</strong> <strong>de</strong>lla lotta con-<br />

<br />

<br />

“Scint<strong>il</strong>le di musica” è <strong>il</strong> titolo<br />

<strong>de</strong>lla rassegna concertistica<br />

in programma, <strong>il</strong> martedì, con<br />

inizio alle 21 e a ingresso libero,<br />

al Teatro Sancarlino di Corso<br />

Matteotti. “Gli appuntamenti –<br />

ha spiegato Emanuela Baronio,<br />

porta<strong>voce</strong> <strong>de</strong>ll’associazione<br />

Franco Margola che organizza da<br />

otto anni la rassegna – <strong>de</strong>dicati<br />

a compositori ed interpreti<br />

bresciani”. L’associazione,<br />

intitolata alla figura <strong>de</strong>l noto<br />

musicista e compositore nato a<br />

tro la criminalità, organizzata, l’onorevole<br />

sarà intervistata da Claudio<br />

Baroni, vicedirettore <strong>de</strong>l Giornale di<br />

Brescia. Oltre ai grandi ospiti, Daniele<br />

Bossari domenica alle 16 presenterà<br />

un libro <strong>de</strong>dicato ai bambini “Fiammetta<br />

la strega imperfetta”, molte le<br />

tavole roton<strong>de</strong>, i forum, i reading, gli<br />

eventi. Tra questi, si segnala venerdì<br />

alle 20.30 nella Sala Scu<strong>de</strong>rie, lo<br />

spettacolo a cura di I<strong>de</strong>a Teatro, intitolato<br />

“A proposito di Edipo Re”, performance<br />

sperimentale e suggestioni<br />

partendo dalla più famosa opera di<br />

Sofocle. E come sempre, protagoniste<br />

<strong>de</strong>lla rassegna le piccole e piccolissime<br />

case editrici, alcune con non<br />

più di 10 pubblicazioni annue. “Sicuramente<br />

c’è la soddisfazione per aver<br />

visto arrivare questa manifestazione<br />

alla 10ª edizione diventando un punto<br />

di riferimento per la piccola editoria.<br />

Manifestazione che è cresciuta anno<br />

dopo anno, pur mantenendo la volontà<br />

di far star bene editori e visitatori,<br />

puntando sull’impegno di volontari<br />

che ci mettono voglia, tempo e passione”.<br />

Sono parole di Paolo Festa,<br />

presi<strong>de</strong>nte <strong>de</strong>ll’associazione culturale<br />

“L’impronta” ,che con Daniela Mena,<br />

direttrice <strong>de</strong>ll’evento dal 2003, ne<br />

cura l’organizzazione. Venerdì alle 18,<br />

dopo l’apertura <strong>de</strong>gli stand, nella sala<br />

<strong>de</strong>llo Zodiaco, avverrà la premiazione<br />

Marchio Microeditoria di Qualità. Patrocinata<br />

dal Comune di Chiari, Provincia<br />

di Brescia, Regione Lombardia<br />

e <strong>de</strong>lla Consigliera provinciale di parità,<br />

la rassegna è aperta al pubblico:<br />

venerdi’ 17.30-22, sabato 10-22, domenica<br />

10-20. Ingresso libero.<br />

Orzinuovi nel 1908 e scomparso a<br />

Nave nel 1992, è stata fondata nel<br />

1998 con lo scopo di sensib<strong>il</strong>izzare<br />

l’interesse per la musica attraverso<br />

l’organizzazione di concerti,<br />

di eventi culturali e di corsi<br />

per vari strumenti. Le ‘scint<strong>il</strong>le<br />

musicali’ splen<strong>de</strong>ranno fino al 20<br />

novembre. Il 6 novembre <strong>il</strong> “Trio<br />

Friedrich” <strong>de</strong>i ‘m<strong>il</strong>anesi’ Stefano<br />

Pramauro al clarinetto, Massimo<br />

Gatti alla viola e Ilaria Costantino<br />

al pianoforte, presenta, tra gli<br />

altri brani, l’esecuzione in prima<br />

<br />

<br />

<br />

assoluta di “Flatus per lumina”<br />

<strong>de</strong>l compositore bresciano<br />

Rossano Pinelli. <strong>La</strong> chiusura <strong>de</strong>gli<br />

appuntamenti è con l’“Ensemble<br />

Soledad Sonora” formato dai<br />

‘cinque musicisti in salotto’.<br />

Le “Scint<strong>il</strong>le di musica” sono<br />

sostenute dalla Fondazione Asm<br />

e dall’Assessorato alla pubblica<br />

istruzione <strong>de</strong>lla Provincia di<br />

Brescia, hanno <strong>il</strong> patrocinio<br />

<strong>de</strong>l Comune di Brescia e <strong>de</strong>lla<br />

collaborazione <strong>de</strong>l Conservatorio<br />

cittadino Luca Marenzio.


Non c’è crisi economica che<br />

tenga per <strong>il</strong> Teatro Bonoris di<br />

Montichiari <strong>il</strong> cui cartellone,<br />

con 42 spettacoli complessivi,<br />

si conferma come uno <strong>de</strong>i più<br />

variegati per qualità e quantità<br />

di tutta la provincia bresciana.<br />

Partita lo scorso 19 ottobre, la<br />

stagione teatrale si conclu<strong>de</strong>rà<br />

sabato 30 marzo 2013: cinque<br />

sono le sezioni in cui si compone<br />

e spaziano dalla rassegna<br />

dialettale agli spettacoli di prosa<br />

e cabaret, dai concerti agli eventi<br />

culturali sino al teatro per ragazzi.<br />

Quest’ultimo è una novità diretta<br />

a far avvicinare <strong>il</strong> pubblico più<br />

giovane e le scolaresche al<br />

mondo <strong>de</strong>l palcoscenico: per loro<br />

sono stati i<strong>de</strong>ati sei spettacoli<br />

(“Il viaggiatore alla ricerca <strong>de</strong>lla<br />

felicità”, “Pinocchio a testa in<br />

giù”, “Aspettando Natale”, “<strong>La</strong><br />

gabbianella”, “Persi e ritrovati” e<br />

“Verso la luna”) che avranno luogo<br />

<strong>il</strong> 3 e 24 novembre, <strong>il</strong> 15 dicembre,<br />

<strong>il</strong> 12 gennaio, <strong>il</strong> 16 febbraio e <strong>il</strong><br />

16 marzo. Altri eventi meritevoli<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

a vita di Giuseppe Zanardini,<br />

antropologo e missionario<br />

salesiano che<br />

lotta per la sopravvivenza<br />

culturale e fisica <strong>de</strong>gli indios<br />

e ha all’attivo una ventina di libri<br />

sull’argomento, si può suddivi<strong>de</strong>re in<br />

più fasi che <strong>de</strong>scrivono bene le diverse<br />

sfaccettature <strong>de</strong>ll’essere Chiesa in<br />

terra di missione, nello specifico in<br />

Paraguay. Nella prima parte (fino al<br />

1984) si è <strong>de</strong>dicato all’insegnamento<br />

nella scuola professionale e ha avuto<br />

l’intuizione di costruire, coinvolgendo<br />

e responsab<strong>il</strong>izzando le persone,<br />

un intero quartiere nella zona di Limpio,<br />

a pochi ch<strong>il</strong>ometri dalla capitale<br />

Asunción, grazie anche alla fattiva<br />

collaborazione <strong>de</strong>ll’associazione<br />

“Operazione Enrico” e con <strong>il</strong> sostegno,<br />

fra gli altri, <strong>de</strong>gli “Amici <strong>de</strong>l Paraguay”.<br />

Nella seconda “vita” ha vissuto<br />

con gli indigeni ayoreo, prima<br />

<strong>de</strong>ntro la comunità e poi all’esterno<br />

per superare la forma assistenziale.<br />

<br />

Nella terza fase, quella odierna, sta<br />

mettendo a frutto le sue conoscenze<br />

e le sue competenze puntando sulla<br />

formazione, editando libri e studi, tenendo<br />

conferenze come direttore <strong>de</strong>l<br />

Centro studi antropologici <strong>de</strong>ll’Università<br />

Cattolica (Ceaduc) di Asunción.<br />

Il tutto senza per<strong>de</strong>re di vista <strong>il</strong><br />

Vangelo, bussola <strong>de</strong>lla sua esistenza.<br />

Don Zanardini è originario <strong>de</strong>lla parrocchia<br />

cittadina di San Lorenzo ed è<br />

in Paraguay dal 1978, si occupa <strong>de</strong>lle<br />

espressioni spirituali, <strong>de</strong>lla comunicazione<br />

linguistica e <strong>de</strong>lle strutture<br />

sociali <strong>de</strong>gli indios. A 70 anni compiuti<br />

da poco, affascina chi lo incontra<br />

per <strong>il</strong> suo sguardo sereno e per la<br />

sua capacità di lettura <strong>de</strong>lla società<br />

in cui vive. Il fenomeno <strong>de</strong>lla globalizzazione<br />

e <strong>de</strong>lla secolarizzazione sta<br />

colpendo un territorio che ha sempre<br />

vissuto in maniera isolata, anche geograficamente.<br />

Il Paese è gran<strong>de</strong> una<br />

volta e mezza l’Italia, ma ha solo 6,5<br />

m<strong>il</strong>ioni di abitanti distribuiti in modo<br />

<br />

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disomogeneo: a nord c’è una regione<br />

(Chaco) che compren<strong>de</strong> oltre <strong>il</strong> 60%<br />

<strong>de</strong>l territorio nazionale con <strong>il</strong> 2% <strong>de</strong>lla<br />

popolazione. Il Paraguay è uno Stato<br />

dalle m<strong>il</strong>le contraddizioni ma non solo<br />

di natura economica (<strong>il</strong> 10% <strong>de</strong>lle persone<br />

controlla le risorse <strong>de</strong>l Paese):<br />

si sente <strong>il</strong> forte bisogno di investire<br />

nell’educazione. “<strong>La</strong> situazione che si<br />

è <strong>de</strong>lineata mi ha portato a cercare di<br />

cambiare la cultura. All’inizio – spiega<br />

don Giuseppe – non volevo saperne<br />

<strong>de</strong>ll’insegnamento alla scuola tecnica,<br />

perché mi sembrava di per<strong>de</strong>re tempo,<br />

e andavo verso l’azione. In questi<br />

ultimi anni sono tornato a insegnare<br />

e a formare gli insegnanti”. Sul territorio<br />

ci sono 20 differenti popolazioni<br />

indigene suddivise in 400 comunità<br />

per 120m<strong>il</strong>a persone. Si racconta che<br />

nel maggio <strong>de</strong>l 1988, dopo l’incontro<br />

con le comunità indigene, Giovanni<br />

Paolo II, emozionato, chiese all’arcivescovo<br />

di Asunción, mons. Ismael<br />

Rolón: “Sopravvivranno gli indigeni?<br />

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di segnalazione: <strong>il</strong> 23 novembre<br />

si terrà lo spettacolo “Unicef<br />

live… for ch<strong>il</strong>drens rights” con<br />

l’esibizione <strong>de</strong>l cantante Riccardo<br />

Maffoni, vincitore di Sanremo<br />

giovani 2006, Jury, protagonista<br />

di X-Factor 2009 e la Big Band<br />

Jazz Now Italians Songs. L’intero<br />

incasso sarà <strong>de</strong>voluto all’Unicef<br />

per i progetti a tutela <strong>de</strong>ll’infanzia.<br />

Il 17 marzo 2013 <strong>il</strong> Teatro Bonoris<br />

ospiterà, invece, “Danzando in<br />

Europa”, un concerto pianistico a<br />

quattro mani con i maestri Daniela<br />

<br />

<br />

Piovani e Manuela Dalla Fontana:<br />

evento <strong>de</strong>dicato alla memoria <strong>de</strong>l<br />

senatore monteclarense Mario<br />

Pedini. Appuntamenti tradizionali,<br />

sono anche i concerti dicembrini<br />

<strong>de</strong>lla Scuola d’archi Pellegrino da<br />

Montechiaro (previsto l’8) e <strong>de</strong>lla<br />

Banda cittadina Carlo Inico (<strong>il</strong><br />

21), entrambi ad ingresso libero.<br />

Tutto <strong>il</strong> cartellone <strong>de</strong>lla stagione<br />

teatrale si può consultare sui siti<br />

montichiari.it o montichiarimusei.<br />

it; per info Montichiari Musei:<br />

030/961115. (f.m.)<br />

<br />

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<br />

C’è un futuro per loro?”. Le doman<strong>de</strong><br />

sono sempre più di stretta attualità<br />

come sottolinea spesso don Giuseppe.<br />

30 anni fa c’erano 40 scuole indigene<br />

gestite dalle congregazioni religiose,<br />

oggi sono 400 e sono gestite dallo<br />

Stato: è un passo in avanti. “Quasi tutti<br />

i Paesi <strong>de</strong>ll’America <strong>La</strong>tina si sono


interrogati, a partire dal 1992 ovvero<br />

500 anni dopo la scoperta <strong>de</strong>ll’America,<br />

sulla questione indigena. In quel<br />

<strong>de</strong>cennio tutti i Paesi hanno rinnovato<br />

o a<strong>de</strong>guato le loro costituzioni. L’onda<br />

è buona, ma le leggi sono arrivate<br />

troppo tardi. Il rischio – continua don<br />

Giuseppe – è quello di inquadrare <strong>il</strong><br />

<strong>popolo</strong> indigeno in una sorta di ghetto<br />

lontano dalle trasformazioni che stanno<br />

segnando la nazione. Stiamo, quindi,<br />

lavorando sull’interculturalità”. Lo<br />

Stato fatica ad accettare questa realtà<br />

multiculturale e a individuare in essa<br />

le proprie origini, anche se la Costituzione<br />

<strong>de</strong>l 1992 “riconosce l’esistenza<br />

<strong>de</strong>i popoli indigeni, <strong>de</strong>finiti come<br />

gruppi di cultura antece<strong>de</strong>nte alla formazione<br />

e organizzazione <strong>de</strong>llo Stato<br />

paraguayano”. “Il virus etnocentrico<br />

– afferma don Zanardini – colpisce<br />

una parte <strong>de</strong>lla società che si sente<br />

superiore ai popoli indigeni, essendo<br />

incapace di riconoscere le diversità<br />

culturali”. Già la Costituzione riformata<br />

<strong>de</strong>l 1992 conteneva <strong>de</strong>gli articoli <strong>de</strong>dicati<br />

agli indigeni, ma mancavano le<br />

applicazioni pratiche. Se c’è un <strong>de</strong>litto<br />

nella comunità indigena, che diritto si<br />

applica? Secondo la costituzione va<br />

applicato <strong>il</strong> diritto consuetudinario<br />

<strong>de</strong>lla comunità: <strong>il</strong> giudice <strong>de</strong>ve, quindi,<br />

conoscere <strong>il</strong> diritto non scritto e<br />

avvalersi <strong>de</strong>l sostegno di un antropologo.<br />

Don Zanardini, che collabora da<br />

anni con <strong>il</strong> Ministero <strong>de</strong>ll’educazione,<br />

è stato uno <strong>de</strong>gli artefici <strong>de</strong>i progressi<br />

legislativi nella materia indigena.<br />

Dall’esperienza maturata in missione<br />

sono arrivate due leggi nazionali: nel<br />

2007 la legge <strong>de</strong>ll’educazione indigena<br />

e nel dicembre 2010 la legge che<br />

ha creato un dipartimento ad hoc nel<br />

Ministero <strong>de</strong>lla pubblica istruzione<br />

per le scuole indigene. Uno <strong>de</strong>i risultati,<br />

anche se <strong>il</strong> processo è lungo, è<br />

stata l’attivazione di 400 scuole indigene<br />

dove nei primi tre anni si impara<br />

la lingua materna: l’alfabetizzazione<br />

<br />

nella lingua materna permette di non<br />

disper<strong>de</strong>re un patrimonio importante<br />

altrimenti relegato alla sola tradizione<br />

orale. Ci sono certi diritti che<br />

salvaguardano le i<strong>de</strong>ntità e le culture<br />

indigene: possono alfabetizzare nella<br />

lingua materna, i maestri <strong>de</strong>vono essere<br />

indigeni e ogni etnia ha <strong>il</strong> diritto<br />

di costruirsi <strong>il</strong> proprio curriculum<br />

scolastico. “Oggi i popoli indigeni attraversano<br />

un processo di profondo<br />

cambio culturale: osservano – <strong>de</strong>scrive<br />

<strong>il</strong> sacerdote bresciano – lo st<strong>il</strong>e<br />

di vita <strong>de</strong>lla società nazionale e incorporano<br />

nella loro vita una gran<strong>de</strong><br />

quantità di espressioni culturali come<br />

la televisione o <strong>il</strong> cellulare, solo<br />

per citarne due”. Il mondo indigeno<br />

attira l’interesse <strong>de</strong>lle Ong che si battono<br />

per farli vivere nel loro habitat,<br />

nella selva, cercando di riprodurre le<br />

condizioni originarie per vivere e per<br />

cacciare. Questa posizione si scontra<br />

con chi auspica che gli indigeni<br />

si “convertano in cittadini normali”.<br />

Tra le due visioni, si fa largo una terza<br />

via: “Il punto cruciale per <strong>il</strong> futuro<br />

<strong>de</strong>i popoli indigeni è senza dubbio –<br />

chiarisce <strong>il</strong> salesiano – <strong>il</strong> cambiamento<br />

culturale e l’adattamento al nuovo<br />

mondo. <strong>La</strong> cultura che rimane statica<br />

si condanna all’emarginazione e, alla<br />

fine, all’estinzione”. L’umanità ha avuto<br />

bisogno di migliaia di anni per passare<br />

dalla cultura <strong>de</strong>lla caccia a quella<br />

<strong>de</strong>ll’agricoltura. “Ora gli indios per<br />

sopravvivere sono obbligati a fare in<br />

poco tempo questo sforzo, che creerà<br />

non poche sofferenze”. Rischiano<br />

l’estinzione? “Gli indigeni di oggi non<br />

sono gli stessi di quelli di ieri e non<br />

saranno uguali a quelli di domani: un<br />

<strong>de</strong>terminato gruppo culturale riceve<br />

elementi dalle altre culture e a sua volta<br />

trasmette i suoi. Bisogna partire dal<br />

presupposto – conclu<strong>de</strong> – che non ci<br />

sono culture superiori o inferiori, ma<br />

semplicemente differenti: l’interculturalità<br />

arricchirà tutti”.<br />

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<br />

L’intero ciclo dantesco di Anselm<br />

Roehr, composto da 86 tavole a<br />

china che <strong>il</strong>lustrano altrettanti<br />

passi tratti dalle tre cantiche<br />

<strong>de</strong>lla Divina Commedia, venne<br />

presentato nel 2008 al Museo<br />

diocesano in occasione <strong>de</strong>lla<br />

prima esposizione a Brescia<br />

<strong>de</strong>ll’artista, nato a Francoforte e<br />

a lungo resi<strong>de</strong>nte tra Monaco e<br />

Gardone Riviera. Ora la ripresa<br />

<strong>de</strong>lle 40 tavole <strong>de</strong>ll’Inferno<br />

inaugura un progetto, condiviso<br />

<br />

<br />

<br />

da Associazione per l’Arte Le<br />

Stelle e Ucai (Unione cattolica<br />

artisti italiani - Brescia), di ripresa<br />

<strong>de</strong>l gran<strong>de</strong> poema attraverso<br />

una serie di mostre a tema che<br />

consentiranno di indicare alcune<br />

possib<strong>il</strong>ità di interpretazione<br />

<strong>de</strong>i testi attraverso <strong>il</strong> linguaggio<br />

figurativo contemporaneo. Testo e<br />

immagine in Roehr costituiscono<br />

un dittico inscindib<strong>il</strong>e sim<strong>il</strong>e<br />

all’intreccio di essenze diverse<br />

che tuttavia danno origine a<br />

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qualcosa di più comprensib<strong>il</strong>e<br />

o meglio di più intelligib<strong>il</strong>e.<br />

L’elemento figurativo è creato solo<br />

per cenni fino a raggiungere una<br />

eccezionale concisione. Testo e<br />

immagine costituiscono un dittico<br />

inscindib<strong>il</strong>e sim<strong>il</strong>e all’intreccio di<br />

essenze diverse che danno origine<br />

a qualcosa di più comprensib<strong>il</strong>e<br />

o meglio di più intelligib<strong>il</strong>e.<br />

Basterebbe guardare <strong>il</strong> processo<br />

di progressivo alleggerimento<br />

che le chine di Roehr subiscono<br />

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dall’Inferno al Paradiso <strong>de</strong>lla<br />

Commedia dantesca: così<br />

nell’Inferno in particolare è<br />

l’impeto a dominare anche nel<br />

segno e accompagna bene non<br />

tanto la fantasia <strong>de</strong>lla <strong>de</strong>scrizione<br />

quanto la pesantezza <strong>de</strong>l lessico.<br />

<strong>La</strong> mostra “Comedìa - tra la<br />

perduta gente”, negli ambienti di<br />

San Zenone all’Arco, è aperta da<br />

mercoledì 31 ottobre a domenica<br />

18 novembre (da mercoledì a<br />

domenica 16-19). Ingresso libero.


Dal lunedì al venerdì a partire<br />

dalle 7, Radio Voce vi informa sui<br />

principali fatti da Brescia, dall’Italia<br />

e dal mondo. Nell’arco di oltre<br />

due ore in diretta, potete seguire<br />

rassegne stampa locali e nazionali<br />

ed approfondimenti sulle notizie<br />

principali.<br />

Per cominciare la giornata col<br />

pie<strong>de</strong> giusto, ascoltando la<br />

musica migliore, e costantemente<br />

informati, l’appuntamento è con<br />

Brescia in diretta. Seguite <strong>il</strong> nostro<br />

consiglio e buon ascolto.<br />

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<strong>La</strong> Messa <strong>de</strong>l sabato alle 18.30,<br />

viene trasmessa in diretta dalla<br />

Chiesa di San Giacomo apostolo di<br />

Ospitaletto su TT 2 Teletutto (87)<br />

e Super Tv (92-115).


Quest’anno la Raccolta di San<br />

Martino sostiene <strong>il</strong> progetto<br />

<strong>de</strong>lla Caritas diocesana<br />

di Rreshen (Albania) per<br />

accompagnare donne e<br />

bambini con gravi problemi di<br />

salute che necessitano di cure<br />

specifiche nei viaggi per la<br />

vita. <strong>La</strong> raccolta di indumenti,<br />

scarpe, borse e coperte, avverrà<br />

sabato 10 novembre. In Primo<br />

Piano (9.30 circa) Paolo<br />

Adami <strong>il</strong>lustra <strong>il</strong> progetto. Nel<br />

secondo servizio don Claudio<br />

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<strong>La</strong> stagione televisiva 2012-2013 sarà<br />

ricordata come l’anno di <strong>La</strong>7 che,<br />

negli ultimi mesi, ha dimostrato di<br />

potere, e meritare di essere, una<br />

valida (e spesso preferib<strong>il</strong>e) alternativa<br />

al duopolio nazionale di Rai<br />

e Mediaset. <strong>La</strong> priorità per <strong>La</strong>7 è<br />

quella <strong>de</strong>ll’informazione e <strong>de</strong>ll’approfondimento:<br />

dal telegiornale di<br />

Mentana al quotidiano appuntamento<br />

con L<strong>il</strong>li Gruber, dal lunedì sera<br />

di Gad Lerner al giovedì di Michele<br />

Santoro. Per l’intrattenimento, oltre<br />

a Cristina e Bene<strong>de</strong>tta Parodi,<br />

ha avuto fortuna Teresa Mannino<br />

con <strong>il</strong> suo “Se stasera sono qui”; e<br />

continua l’avventura di “G’ Day”,<br />

Zanardini presenta i prossimi<br />

pellegrinaggi diocesani guidati<br />

dal Vescovo. Da questa domenica<br />

alle 11.30 torna la rubrica<br />

Letture per lo spirito a cura di<br />

suor Francesca Bernacchia. Il<br />

programma domenicale prodotto<br />

da VoceMedia e curato da<br />

Betty Cattaneo, va in onda (in<br />

differita e in diversi orari) anche<br />

su Radio Voce Camuna, Ecz,<br />

Radio Claronda, Radio Bas<strong>il</strong>ica<br />

Verolanuova, Radio Ponte di<br />

Manerbio e Radio Raphaël.<br />

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condotto da Geppi Cucciari. C’è<br />

però un nome che spicca fra tutti<br />

gli altri, e che negli ultimi anni è diventato<br />

<strong>il</strong> simbolo <strong>de</strong>ll’emittente di<br />

Telecom Italia: si tratta di Maurizio<br />

Crozza. Il comico genovese è tornato<br />

da due settimane su <strong>La</strong>7 (anche<br />

se, fra repliche e spezzoni montati<br />

per riempire i buchi estivi, non se<br />

n’era mai andato) con “Crozza nel<br />

paese <strong>de</strong>lle meraviglie”. Uno show<br />

a 360 gradi, con musica dal vivo,<br />

scenografie <strong>de</strong>lle grandi occasioni,<br />

corpo di ballo e ospiti. Il fulcro <strong>de</strong>llo<br />

spettacolo è ovviamente la satira,<br />

politica e sociale, come nelle prece<strong>de</strong>nti<br />

trasmissioni “Crozza Italia”,<br />

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“Crozza Alive” e “Italialand, nuove<br />

attrazioni”. Una comicità “impegnata”<br />

sull’Italia, non solo improntata a<br />

farci sorri<strong>de</strong>re <strong>de</strong>lle macchiette che<br />

ci governano, ma anche a informare<br />

su aneddoti e storie scomo<strong>de</strong> che<br />

spesso l’informazione nazionale dimentica.<br />

Grazie alla sua capacità di<br />

imitare numerosi personaggi pubblici,<br />

Crozza riesce a creare un circo di<br />

volti, voci e atteggiamenti che ben<br />

si avvicina, pur sempre dal punto di<br />

vista comico, alla realtà che viviamo<br />

tutti i giorni. Certo, con i tempi che<br />

corrono è semplice trovare qualche<br />

ingranaggio che non funziona e metterlo<br />

alla berlina <strong>de</strong>l pubblico. Per<br />

<br />

<br />

<strong>La</strong> prossima puntata <strong>de</strong>lla rubrica<br />

settimanale “<strong>La</strong> Buona Notizia”<br />

apre con <strong>il</strong> servizio sui “Miracoli”.<br />

Tra i relatori al partecipato<br />

convegno in Poliambulanza <strong>il</strong> prof.<br />

Gandolfini (nella foto). A seguire:<br />

la “Giornata di Voce” che per <strong>il</strong><br />

120° <strong>de</strong>l settimanale diocesano si<br />

terrà nella parrocchia di Lograto;<br />

<strong>il</strong> nuovo anno di “Teologia per<br />

i laici”, la scuola ospitata in<br />

Seminario la cui istituzione<br />

risale al 1978; la conclusione <strong>de</strong>i<br />

“Restauri a San Nazaro” festeggiati<br />

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quel che riguarda <strong>il</strong> mondo <strong>de</strong>lla politica,<br />

da ogni direzione, <strong>de</strong>stra, sinistra<br />

o centro che sia, arrivano ottimi<br />

spunti per nuovi sketch e imitazioni.<br />

Crozza fa notizia, fa discutere, fa<br />

politica. Sì, perché anche la satira<br />

dopotutto fa parte <strong>de</strong>l gioco, è un<br />

tassello al quale <strong>il</strong> sistema non può<br />

rinunciare, se vuole sopravvivere:<br />

<strong>il</strong> giullare alla corte <strong>de</strong>l re può permettersi<br />

di scherzare con <strong>il</strong> potere,<br />

ma solo per ren<strong>de</strong>rlo più vicino alla<br />

gente, più reale, più umano. “Basta<br />

un poco di zucchero, e la p<strong>il</strong>lola va<br />

giù”, e ri<strong>de</strong>ndo, per non piangere, la<br />

gente aspetta che succeda qualcosa.<br />

Ma su cosa è giusto ri<strong>de</strong>re? <strong>La</strong> se-<br />

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alla presenza di mons. Monari. <strong>La</strong><br />

rubrica “4 parole...” è con Paolo<br />

Adami per la presentazione <strong>de</strong>lla<br />

“Raccolta di San Martino”. “<strong>La</strong><br />

Buona Notizia” va in onda: la<br />

domenica alle 13.05 su Teletutto<br />

e alle 18.30 su Tt2 Teletutto; su<br />

Super TV la domenica e <strong>il</strong> martedì<br />

alle 20; su Più Valli TV la domenica<br />

alle 8; su Teleboario la domenica<br />

alle 8.15 e alle 10; e su www.<br />

<strong>voce</strong>media.tv che man<strong>de</strong>rà in onda<br />

anche <strong>il</strong> documentario “<strong>La</strong> persona<br />

umana immagine di Dio”.<br />

conda puntata di “Crozza nel paese<br />

<strong>de</strong>lle meraviglie” è iniziata con<br />

una parodia <strong>de</strong>l comandante <strong>de</strong>lla<br />

Concordia, Francesco Schettino.<br />

Il senso <strong>de</strong>lla gag era dimostrare<br />

che di “Schettini” ce ne sono tanti<br />

in Italia e bisogna combatterli. Ma,<br />

ovviamente, la comicità ha superato<br />

<strong>il</strong> messaggio: è lecito far ri<strong>de</strong>re<br />

su questi fatti? Nel naufragio <strong>de</strong>lla<br />

Concordia ci furono 30 morti e 2 dispersi.<br />

Una ferita ancora aperta per<br />

l’Italia, davanti la quale, forse, la satira<br />

dovrebbe fare un passo indietro.<br />

E negli anni lo stesso Crozza ci ha<br />

dimostrato che ci sono tanti altri argomenti<br />

da affrontare…


on siamo al poker d’assi<br />

ma la Brescia musicale<br />

ha in mano due carte<br />

sicuramente importanti.<br />

I due “carichi” sono<br />

Biagio Antonacci e i Pooh, attesi<br />

nei prossimi giorni a Montichiari<br />

e a Brescia per due eventi tra i più<br />

importanti di questa annata che sta<br />

volgendo al termine.<br />

Biagio Antonacci, che si sta avvicinando<br />

al mezzo secolo di vita, sarà<br />

di scena al PalaGeorge di Montichiari<br />

lunedì 5 novembre, con inizio alle<br />

21. Un concerto che sarà l’occasione<br />

per presentare le canzoni <strong>de</strong>l suo<br />

ultimo cd “Sapessi dire no” - contenente<br />

brani come “Ti <strong>de</strong>dico tutto”,<br />

“Non vivo più senza te”, “ Insieme<br />

finire” - ma anche per regalare al<br />

pubblico una carrellata sul suo lungo<br />

percorso musicale. Un disco che<br />

è l’ennesima conferma <strong>de</strong>lla maturità<br />

espressiva di Biagio Antonacci,<br />

in grado di costruire canzoni equ<strong>il</strong>ibrate,<br />

nelle quali tutti i componenti,<br />

testi, musiche, arrangiamenti sono<br />

ab<strong>il</strong>mente confezionati all’insegna<br />

<strong>de</strong>lla massima qualità. Con l’età<br />

Biagio ha saputo far fruttare al meglio<br />

la sua capacità di approfondire<br />

i contenuti, componendo canzoni<br />

che indagano con gran<strong>de</strong> saggezza<br />

le diverse sfere <strong>de</strong>ll’uomo, <strong>il</strong> bene e<br />

<br />

<br />

<br />

Il progetto “Noi musica”, fondato<br />

da don Luca Nicocelli, organizza<br />

la 4ª edizione <strong>de</strong>l Concorso<br />

rock per gruppi emergenti, con<br />

<strong>il</strong> patrocinio e <strong>il</strong> supporto <strong>de</strong>l<br />

Comune di Lonato <strong>de</strong>l Garda<br />

e <strong>il</strong> patrocinio <strong>de</strong>i Comuni di<br />

Desenzano, Pa<strong>de</strong>nghe, Sirmione e<br />

Pozzolengo, con la collaborazione<br />

<strong>de</strong>lle parrocchie di Lonato e<br />

Rivoltella. Si svolgerà sabato<br />

24 novembre al Teatro Italia<br />

di Lonato, la gran<strong>de</strong> serata<br />

<strong>il</strong> male che in esso si scontrano, la<br />

passione ma anche i timori e le paure,<br />

senza dis<strong>de</strong>gnare temi di ricerca<br />

spirituale. Tutto questo supportato<br />

da una musica che si alimenta con<br />

fantasia da suoni di diversa matrice,<br />

dal rock elettrico alla ballad folkacustica<br />

ai ritmi più caldi e latini<br />

fino ai momenti più intimi al pianoforte.<br />

Accompagnato da uno straordinario<br />

ensemble di sette musicisti e<br />

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da alcuni artisti, ballerini, giocolieri<br />

e street performer <strong>de</strong>lla Dionysus<br />

Entertainment, Biagio si esibisce<br />

non solo sul palco ma anche su una<br />

lunga passerella centrale, cantando<br />

in mezzo ed assieme agli spettatori.<br />

<strong>La</strong> sera successiva, <strong>il</strong> 6 novembre<br />

alle 21 al PalaBrescia, sarà la volta<br />

<strong>de</strong>i Pooh, uno <strong>de</strong>i gruppi più longevi<br />

<strong>de</strong>lla canzone italiana. Un concerto<br />

speciale, con le loro canzoni presentate<br />

in versione orchestrale, figlie<br />

finale a ingresso libero che avrà<br />

come ospite speciale Jury, <strong>il</strong><br />

cantante bresciano lanciato dal<br />

talent-show “X Factor”. Dopo <strong>il</strong><br />

trampolino televisivo, <strong>il</strong> cantante<br />

ha aperto i concerti italiani di<br />

Jamiroquai, un concerto di Alicia<br />

Keys e ha duettato con Robben<br />

Ford a Brescia. Parteciperanno<br />

band emergenti; l’età <strong>de</strong>i<br />

componenti è compresa fra i 13<br />

e i 30 anni. Per informazioni su<br />

noimusica.org.<br />

naturali e legittime <strong>de</strong>l disco “Opera<br />

seconda”, realizzato con la collaborazione<br />

di un’orchestra sinfonica<br />

di 67 elementi formata da musicisti<br />

<strong>de</strong>ll’Orchestra sinfonica <strong>de</strong>lla Rai di<br />

Torino, <strong>de</strong>l Teatro Regio di Torino,<br />

e <strong>de</strong>lle migliori sinfoniche d’Italia,<br />

con l’aggiunta di Dan<strong>il</strong>o Ballo (che<br />

ha curato gli arrangiamenti) e Ph<strong>il</strong><br />

Mer (alla batteria). Il disco, che contiene<br />

anche un duetto con Claudio<br />

Baglioni e uno con Mario Biondi,<br />

presenta 11 brani riarrangiati con<br />

l’orchestra, 11 “storie” che compongono<br />

“un f<strong>il</strong>m dalla trama aperta,<br />

dove gli interpreti si riincontrano<br />

e ad ognuno viene data una seconda<br />

possib<strong>il</strong>ità di ribadire <strong>il</strong> proprio<br />

ruolo nella vita”, come ha dichiarato<br />

alla stampa la band.<br />

Il Tour (“Opera seconda in Tour”)<br />

ha <strong>de</strong>buttato al Teatro Ma<strong>de</strong>rno di<br />

Grosseto <strong>il</strong> 26 ottobre ed è uno spettacolo<br />

prezioso, durante <strong>il</strong> quale è<br />

possib<strong>il</strong>e ascoltare e vivere in concerto<br />

le emozioni che i loro classici<br />

in versione orchestrale possono regalare,<br />

con Roby, Red e Dodi affiancati<br />

da Dan<strong>il</strong>o Ballo alle tastiere e<br />

Ph<strong>il</strong> Mer alla batteria, per la prima<br />

volta accompagnati da un’orchestra<br />

sinfonica, la Ensemble symphony<br />

orchestra diretta dal maestro Giacomo<br />

Loprieno.<br />

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Ci sono molte i<strong>de</strong>e nel nuovo f<strong>il</strong>m<br />

di S<strong>il</strong>vio Soldini: personaggi surreali<br />

e teneri, opposti a figure comicamente<br />

spregevoli; e poi statue<br />

parlanti, fantasmi in bikini, una<br />

cicogna buongustaia e molto comunicativa.<br />

Sono proposti diversi<br />

punti di vista sull’Italia di oggi anche<br />

se, proce<strong>de</strong>ndo da uno sguardo<br />

“a volo d’uccello” fino al livello <strong>de</strong>l<br />

terreno, la qualità <strong>de</strong>lla veduta non<br />

sembra migliorare. “Il comandante<br />

e la cicogna” infatti è una com-


media dal fondo amaro, <strong>il</strong> ritratto<br />

di un Paese dove <strong>il</strong> malcostume è<br />

regola quotidiana, e l’unica resistenza<br />

possib<strong>il</strong>e – come avveniva<br />

nelle prece<strong>de</strong>nti commedie <strong>de</strong>l regista,<br />

a partire dall’ottimo “Pane e<br />

tulipani” – sembra risie<strong>de</strong>re nel restare<br />

ai margini difen<strong>de</strong>ndo <strong>il</strong> proprio<br />

granello di follia, coltivando<br />

un approccio ingenuo e un po’ naïf<br />

all’esistenza.<br />

Una <strong>de</strong>liziosa emarginata è la Diana<br />

di Alba Rohrwacher, artista<br />

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senza soldi costretta – per pagare<br />

l’affitto – a dipingere un assurdo affresco<br />

nello studio di un avvocato<br />

megalomane e disonesto (Luca Zingaretti,<br />

spassoso e purtroppo realistico).<br />

Il padrone di casa di Diana<br />

è Amanzio (Giuseppe Battiston),<br />

strambo “moralizzatore urbano”<br />

che vaga per la città impartendo lezioni<br />

di civismo, accolte con scarso<br />

entusiasmo. Amanzio diventa<br />

amico di Elia, uno <strong>de</strong>i due figli di<br />

Leo (Valerio Mastandrea), idrauli-<br />

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co sempre a un passo dalla crisi di<br />

nervi. Afflitto da parecchi problemi<br />

quotidiani, Leo è pure visitato<br />

di notte dal fantasma <strong>de</strong>lla moglie<br />

Teresa (Claudia Gerini), che con<br />

la sua svagatezza non gli è molto<br />

d’aiuto. Su questa ronda di personaggi<br />

vegliano nelle piazze i monumenti<br />

<strong>de</strong>i padri <strong>de</strong>lla patria. Sopra<br />

tutti Garibaldi che, con la <strong>voce</strong> di<br />

Pierfrancesco Favino, commenta<br />

<strong>de</strong>solato la <strong>de</strong>riva morale <strong>de</strong>ll’Italia<br />

che ha contribuito a formare.<br />

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Dell’originaria intenzione di realizzare<br />

un musical rimane la sonorità<br />

<strong>de</strong>lle diverse ca<strong>de</strong>nze dialettali<br />

<strong>de</strong>i personaggi, parte <strong>de</strong>l tentativo<br />

di con<strong>de</strong>nsare in un’unica città<br />

immaginaria <strong>il</strong> quadro di un’intera<br />

nazione. Parecchie scene sono divertenti,<br />

gli attori azzeccati (tranne<br />

Claudia Gerini, in un ruolo non<br />

molto ben scritto). Il f<strong>il</strong>m però è<br />

come l’affresco che Diana <strong>de</strong>ve realizzare:<br />

contiene troppe cose che<br />

non si amalgamano tra loro.


li italiani sono un <strong>popolo</strong><br />

di formiche. Il problema,<br />

però, è che attorno al formicaio<br />

non c’è più l’abbondanza<br />

di un tempo.<br />

Eppure “la sfida <strong>de</strong>lla ripresa poggia<br />

sul risparmio”, come ha titolato l’88ª<br />

Giornata mondiale <strong>de</strong>l risparmio, celebrata<br />

<strong>il</strong> 31 ottobre e che è stata preceduta<br />

dalla presentazione di una ricerca<br />

sulla propensione al risparmio<br />

<strong>de</strong>gli italiani. Secondo un’indagine<br />

Censis-Confcommercio, resa nota nei<br />

giorni scorsi, solo <strong>il</strong> 17% <strong>de</strong>gli italiani<br />

riesce a mettere da parte un po’ <strong>de</strong>l<br />

proprio reddito, mentre <strong>il</strong> 65% “pareggia”<br />

tra entrate e uscite e <strong>il</strong> 18%, pari a<br />

4,5 m<strong>il</strong>ioni di famiglie, non arriva alla<br />

fine <strong>de</strong>l mese con quanto guadagna,<br />

ricorrendo quindi ai risparmi pregressi<br />

(56%), oppure posticipando i pagamenti<br />

(21%), chie<strong>de</strong>ndo prestiti ad<br />

amici e conoscenti o alla banca. Sul<br />

rapporto tra gli italiani e <strong>il</strong> risparmio<br />

è stato interpellato Luigi Campiglio,<br />

docente di politica economica all’Università<br />

cattolica.<br />

In un tempo di crisi ha ancora senso<br />

parlare di risparmio?<br />

“Sì, ha un senso <strong>de</strong>cisivo: <strong>il</strong> risparmio<br />

rappresenta la sicurezza che consente<br />

di guardare al futuro con fiducia.<br />

È <strong>il</strong> motore <strong>de</strong>llo sv<strong>il</strong>uppo e segnale<br />

<strong>de</strong>lle difficoltà di una società. Per una<br />

famiglia, la capacità di risparmio è di<br />

capitale importanza”.<br />

È però una possib<strong>il</strong>ità che oggi<br />

sembra apparire sempre più rara…<br />

“In Italia la capacità di risparmio <strong>de</strong>lle<br />

famiglie negli anni Novanta era una<br />

<strong>de</strong>lle più elevate al mondo, <strong>il</strong> 24% <strong>de</strong>l<br />

reddito disponib<strong>il</strong>e. Questa quota è<br />

diminuita bruscamente fino ad arrivare<br />

ai livello odierni di poco superiroi<br />

all’8%”.<br />

Perché questo <strong>de</strong>clino?<br />

“Vi sono stati due errori di politica<br />

<br />

<br />

economica. Il primo coinci<strong>de</strong> con l’ingresso<br />

<strong>de</strong>ll’Italia nell’euro. Il <strong>de</strong>bito<br />

pubblico, ancora nella seconda metà<br />

<strong>de</strong>gli anni Novanta, era prevalentemente<br />

in mano a resi<strong>de</strong>nti: famiglie<br />

e imprese, comprando titoli di stato,<br />

erano ‘creditrici’ e quindi i relativi interessi<br />

restavano all’interno <strong>de</strong>ll’economia<br />

italiana. In tal modo, però, tra<br />

<strong>il</strong> 1995 e <strong>il</strong> 2000 le famiglie hanno registrato<br />

una diminuzione <strong>de</strong>l reddito<br />

<br />

<br />

In Lombardia gli infortuni sul lavoro<br />

sono in calo <strong>de</strong>l 4,7%: nel 2011<br />

ne sono stati <strong>de</strong>nunciati all’Ina<strong>il</strong><br />

127m<strong>il</strong>a, 6.305 in meno rispetto<br />

all’anno prece<strong>de</strong>nte. Diminuiscono<br />

anche i casi mortali, passati da 127<br />

a 120. A livello nazionale <strong>il</strong> calo<br />

<strong>de</strong>gli infortuni è stato <strong>de</strong>l 6,6%: “In<br />

Lombardia la flessione è minore<br />

rispetto alla media <strong>de</strong>l Paese<br />

perché non sono calati gli infortuni<br />

tra gli stranieri”, precisa Aniello<br />

Spina, direttore generale <strong>de</strong>ll’Ina<strong>il</strong><br />

Lombardia che ha presentato <strong>il</strong><br />

<br />

Interventi mirati, per dare stab<strong>il</strong>ità al<br />

lavoro. Riparte <strong>il</strong> programma “Concretamente<br />

occupazione” <strong>de</strong>lla Provincia<br />

di Brescia per l’inserimento<br />

lavorativo di donne disoccupate. Lo<br />

scorso anno <strong>il</strong> primo bando, che ha<br />

consentito di mettere a disposizione<br />

166 doti, per un importo di quasi<br />

1 m<strong>il</strong>ione e 100m<strong>il</strong>a euro, è andato<br />

esaurito in soli due mesi. I risultati<br />

sono stati sorpren<strong>de</strong>nti visto che 164<br />

<strong>de</strong>stinatarie sono state effettivamen-<br />

te assunte con un contratto di lavoro<br />

(apprendistato 3%, <strong>de</strong>terminato 31%<br />

e in<strong>de</strong>terminato 66%). Il nuovo intervento<br />

si rivolge a 75 donne che si trovino<br />

in stato di disoccupazione iscritte<br />

al Centro per l’impiego competente<br />

<strong>de</strong>lla provincia di Brescia e resi<strong>de</strong>nti<br />

nel Bresciano. Le risorse finanziarie,<br />

per ciascuna <strong>de</strong>stinataria, sono pari a<br />

6.500 euro e sono distribuite in modo<br />

da soddisfare sia le esigenze professionali<br />

e formative <strong>de</strong>lle beneficiarie<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

disponib<strong>il</strong>e, legata a una riduzione <strong>de</strong>i<br />

tassi d’interesse pari a 4 punti <strong>de</strong>l p<strong>il</strong>,<br />

mentre la pubblica amministrazione<br />

ci guadagnava. Di conseguenza, entrando<br />

nell’euro si sarebbe dovuta<br />

diminuire la pressione fiscale, ma ciò<br />

non è avvenuto”.<br />

E <strong>il</strong> secondo errore?<br />

“L’aumento <strong>de</strong>lla pressione fiscale<br />

tra <strong>il</strong> 2005 e <strong>il</strong> 2010, che ha diminuito<br />

<strong>il</strong> reddito disponib<strong>il</strong>e e la capacità di<br />

risparmio. A tutto ciò va poi aggiunto<br />

un elemento strutturale…”.<br />

Ossia?<br />

“L’Italia, diventando un Paese anziano,<br />

beneficia sempre meno <strong>de</strong>l cosid<strong>de</strong>tto<br />

divi<strong>de</strong>ndo <strong>de</strong>mografico. In Cina,<br />

grazie a questo, vi è un tasso di risparmio<br />

che supera <strong>il</strong> 40% <strong>de</strong>l p<strong>il</strong>”<br />

In conclusione, possiamo tornare<br />

a essere un <strong>popolo</strong> di “formiche”?<br />

“Anche a<strong>de</strong>sso lo siamo, anche se la<br />

raccolta <strong>de</strong>l formicaio è più povera.<br />

Certo, occorrono, però interventi a<br />

sostegno <strong>de</strong>lle categorie sociali più<br />

in difficoltà”.<br />

che quelle <strong>de</strong>lle attività economiche<br />

locali, che sono alla ricerca di personale.<br />

“Questo nuovo intervento nel<br />

mondo <strong>de</strong>l lavoro – ha spiegato <strong>il</strong> presi<strong>de</strong>nte<br />

<strong>de</strong>lla Provincia Daniele Molgora<br />

– contribuisce a fronteggiare la<br />

situazione di crisi, creando posti di<br />

lavoro stab<strong>il</strong>i”. <strong>La</strong> conferma viene dal<br />

fatto che <strong>il</strong> contributo <strong>de</strong>stinato alle<br />

azien<strong>de</strong> che assumono viene effettivamente<br />

erogato a chiusura <strong>de</strong>l progetto<br />

e a rendicontazione avvenuta, <strong>de</strong>corsi<br />

Rapporto 2011 <strong>de</strong>ll’istituto. Nel<br />

2010 sono stati infatti 24.966 e<br />

l’anno dopo 24.981, mentre i morti<br />

sono passati da 25 a 22. “I fattori<br />

che incidono sono molteplici – ha<br />

aggiunto Spina –. Le difficoltà<br />

linguistiche, una cultura diversa <strong>de</strong>l<br />

lavoro e la ten<strong>de</strong>nza ad affidare agli<br />

stranieri le mansioni più rischiose.<br />

È pur vero, però, che oggi anche<br />

gli immigrati sono maggiormente<br />

consapevoli <strong>de</strong>i loro diritti e quindi<br />

pretendono dal datore di lavoro la<br />

<strong>de</strong>nuncia <strong>de</strong>ll’infortunio”.<br />

<br />

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<br />

<br />

12 mesi dalla data di assunzione. “Un<br />

progetto – precisa l’assessore provinciale<br />

alle attività produttive Giorgio<br />

Bontempi (nella foto) – che premia<br />

le azien<strong>de</strong> che assumono e che va<br />

nell’ottica <strong>de</strong>lla diminuzione <strong>de</strong>l costo<br />

<strong>de</strong>l lavoro”. Le interessate possono rivolgersi<br />

ai Centri per l’impiego o agli<br />

enti accreditati per i servizi al lavoro.<br />

Per tutte le informazioni si può telefonare<br />

allo 030/3749342 o consultare <strong>il</strong><br />

sito http://sintesi.provincia.brescia.it.


el petto <strong>de</strong>l rugby italiano<br />

batte un cuore da<br />

leone, anzi da Leonessa.<br />

Già, perché nella<br />

nuova stagione internazionale<br />

parte proprio da sotto <strong>il</strong><br />

Cidneo, l’azzurro <strong>de</strong>lla Nazionale<br />

pare mescolarsi con <strong>il</strong> bianco <strong>de</strong>llo<br />

stemma cittadino.<br />

In una città e provincia che vantano<br />

grandi tradizioni e risultati nel<br />

campo <strong>de</strong>lla palla ovale, l’attesa si<br />

è già accesa da tempo per la data<br />

<strong>de</strong>l 10 novembre: in quell’occasione<br />

infatti <strong>il</strong> Rigamonti si vestirà a<br />

festa aprendo tutti i suoi settori,<br />

mentre <strong>il</strong> campo sarà <strong>de</strong>limitato,<br />

invece che dalle porte, da due<br />

grandi “h” difese da 15 giocatori<br />

per parte.<br />

Tutto questo, e molto di più, sarà<br />

Italia-Tonga, partita di alto livello<br />

presentata con lo slogan “Sono di<br />

un altro emisfero, non di un altro<br />

pianeta. Giochiamocela”.<br />

I 31 uomini agli ordini di coach<br />

Brunel sono già al lavoro dal 28 ottobre,<br />

dal centro di preparazione<br />

olimpica “Giulio Onesti” alla cornice,<br />

unica al mondo, <strong>de</strong>llo Stadio<br />

<strong>de</strong>i Marmi <strong>de</strong>l Foro Italico dove<br />

la squadra incontrerà i tifosi più<br />

giovani in un seduta interamente<br />

aperta al pubblico.<br />

Dal 4 novembre, infine, la squadra<br />

si sposterà a Brescia dove completerà<br />

la preparazione in vista <strong>de</strong>lla<br />

<br />

sfida contro l’unica nazionale di<br />

questo trittico, che segue l’Italia<br />

nel ranking internazionale (rispettivamente<br />

all’11° e 12° posto) prima<br />

di concentrarsi sugli scontri<br />

contro le potenze Nuova Zelanda,<br />

<strong>il</strong> 17 all’Olimpico di Roma, e Australia,<br />

<strong>il</strong> 24 al Franchi di Firenze.<br />

Parallelamente alla preparazione<br />

<strong>de</strong>lla squadra cresce anche l’entu-<br />

<br />

<br />

siasmo e le aspettative di tifosi, dirigenti<br />

e appassionati: in città sono<br />

già stati venduti migliaia di biglietti<br />

(con costi che vanno da 15 euro<br />

<strong>de</strong>i distinti ai 55 <strong>de</strong>lla tribuna centrale,<br />

12 e 44 euro i prezzi ridotti)<br />

tanto che la partita si avvia a diventare<br />

un vero e proprio evento: nel<br />

corso <strong>de</strong>lla conferenza stampa di<br />

presentazione tenutasi nei giorni<br />

<br />

Al momento di andare in stampa<br />

mancano poche ore alla sfida<br />

esterna con <strong>il</strong> Citta<strong>de</strong>lla, valida per<br />

<strong>il</strong> 12° turno <strong>de</strong>l campionato ca<strong>de</strong>tto,<br />

quello infrasettimanale prima<br />

<strong>de</strong>lla sfida contro la Ternana in<br />

casa. Due partite molto <strong>de</strong>licate<br />

per le Rondinelle, che vengono<br />

da una serie di risultati non certo<br />

esaltanti nelle ultime partite e<br />

che giocheranno contro avversari<br />

in salute. Entrambe vittoriose ne-<br />

gli ultimi turni (con la Ternana in<br />

serie positiva da addirittura sette)<br />

la squadra eventa e gli umbri sono<br />

attualmente appaiati a quota<br />

16, due punti avanti agli uomini di<br />

Calori (nella foto). Ed è proprio <strong>il</strong><br />

mister a suonare la carica nel corso<br />

<strong>de</strong>lla conferenza stampa, nella<br />

quale ha dichiarato: “Tutte le gare<br />

esterne dovrebbero essere buone<br />

per la vittoria. È un nostro obiettivo<br />

andare su qualsiasi campo per<br />

cercare i tre punti. Vincere ci darebbe<br />

sicuramente più certezze:<br />

ci proveremo, come sempre. Cercheremo<br />

di essere più <strong>de</strong>terminati<br />

e più cinici rispetto alle passate<br />

occasioni. Il problema riscontrato<br />

fino ad ora non è certo di atteggiamento,<br />

solo di risultati.”<br />

L’attenzione quindi è nuovamente<br />

posta sul cronico problema <strong>de</strong>l<br />

Brescia in trasferta, che sinora ha<br />

molto limitato la stagione <strong>de</strong>lle<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

Sul campo di Castel Mella è di<br />

scena l’Europa. No, non pensate<br />

subito alla sigla <strong>de</strong>lla Champions<br />

League capitata per chissà quale<br />

miracolo in provincia di Brescia,<br />

anche se forse di miracolo in un<br />

certo senso si potrebbe parlare.<br />

Miracolo di solidarietà, per<br />

essere precisi, quello che sabato<br />

3 novembre alle ore 15 farà<br />

sì che lo Stadio Meneghini di<br />

Castel Mella ospiti la “partita <strong>de</strong>l<br />

cuore”. Ad affrontarsi in campo<br />

le vecchie glorie <strong>de</strong>l Castel Mella<br />

scorsi in Broletto, l’assessore allo<br />

sport Massimo Bianchini non ha<br />

nascosto la propria soddisfazione.<br />

“Si tratta di un gran<strong>de</strong> evento, un<br />

evento che questa città e questa<br />

provincia, da sempre molto attive<br />

nel rugby, meritano – ha <strong>de</strong>tto – sono<br />

certo che vivremo una gran<strong>de</strong><br />

festa di sport ed una gran<strong>de</strong> partita,<br />

come sempre acca<strong>de</strong> quando<br />

gioca l’Italrugby”.<br />

Sulla stessa lunghezza d’onda <strong>il</strong><br />

neo presi<strong>de</strong>nte fe<strong>de</strong>rale, <strong>il</strong> bresciano<br />

Alfredo Gavazzi: “È la prima<br />

partita <strong>de</strong>lla Nazionale dopo<br />

la mia elezione <strong>de</strong>l 15 settembre<br />

scorso e non posso che essere felice<br />

che si disputi nella mia città.<br />

Sarà una partita molto importante,<br />

contro un’avversaria che ci è vicina<br />

nel ranking e che è certamente<br />

alla portata”.<br />

Tutto pronto quindi, con gli azzurri<br />

– è l’augurio – a fare la parte <strong>de</strong>l<br />

leone, anzi <strong>de</strong>lla Leonessa.<br />

<br />

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<br />

(che organizza l’iniziativa) e<br />

la squadra <strong>de</strong>l FC Europa, la<br />

squadra ufficiale che rappresenta<br />

le istituzioni europee e m<strong>il</strong>ita in<br />

un campionato lussemburghese.<br />

Momento di sport, ma anche<br />

di solidarietà, si diceva: infatti<br />

l’ingresso alla partita, che ha<br />

ottenuto anche <strong>il</strong> patrocinio<br />

comunale, sarà a offerta libera e<br />

l’intero ricavato sarà in seguito<br />

<strong>de</strong>voluto alla costruzione<br />

<strong>de</strong>ll’ospedale di Mida S. Anna a<br />

Watamu (nella foto) in Kenya.<br />

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Rondinelle, cui si aggiunge in questo<br />

caso anche la questione turnover<br />

visti gli impegni ravvicinati:<br />

“Credo proprio che qualcosa cambierò<br />

– afferma in proposito <strong>il</strong> tecnico<br />

– dopo l’allenamento di oggi<br />

valuterò quali modifiche apportare,<br />

senza esagerare”.<br />

Due partite per ritrovare <strong>il</strong> f<strong>il</strong>o <strong>de</strong>l<br />

discorso, quindi, due occasioni per<br />

cercare di cambiare marcia e svoltare<br />

in campionato.


o scorso fine settimana si<br />

è registrata la migrazione<br />

<strong>de</strong>gli stradisti <strong>de</strong>l Csi in<br />

quel di Cassano Magnago<br />

(Varese), dove si è svolto<br />

<strong>il</strong> 19° Campionato italiano ex ciclisti<br />

professionisti, 1° Memorial Miro<br />

Panizza.<br />

Sono stati 45 gli ex professionisti<br />

schieratisi ai nastri di partenza, dopo<br />

che un trombettiere ha intonato <strong>il</strong> s<strong>il</strong>enzio<br />

fuori ordinanza in onore di Miro<br />

Panizza e Fiorenzo Magni. Poi <strong>il</strong> via,<br />

con la gran<strong>de</strong> bagarre e la vittoria di<br />

Pierino Gavazzi con 7” di anticipo sui<br />

avversari. Nella seconda gara, quella<br />

riservata ai nati tra <strong>il</strong> 1952 e <strong>il</strong> 1981, i<br />

corridori non risparmiano colpi e si<br />

verificano vari tentativi di fuga. Eddy<br />

Mazzoleni ci prova a due giri dalla fine<br />

ma <strong>il</strong> gruppo non molla e Stefano<br />

Zanini arriva per primo sul traguardo<br />

davanti a Nicola Loda e Alessio Bongioni,<br />

con Claudio Chiappucci primo<br />

nella sua categoria e Tricolore per <strong>il</strong><br />

secondo anno consecutivo.<br />

Mentre in quel di Varese si pedalava<br />

per <strong>il</strong> tricolore a Ospitaletto le finalità<br />

erano altre, con la Pedala con Noi<br />

ciessina organizzata in collaborazione<br />

con l’Unione italiana ciechi, accompagnata<br />

da un clima inclemente e da<br />

acqua a catinelle. I promotori si sono<br />

trovati costretti ad annullare l’evento<br />

visto che non poteva essere garantita<br />

la sicurezza <strong>de</strong>i partecipanti.<br />

Sono saliti comunque in sella i ciclisti<br />

<strong>de</strong>lla mtb. Claudio Tanghetti (Sprint<br />

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Bike Lumezzane) ha preso parte a<br />

Casalmorano (Cremona) al 15° Rally<br />

<strong>de</strong>ll’Oglio, svoltosi sotto una pioggia<br />

inclemente. Per lui 35 km sulle rive<br />

<strong>de</strong>ll’Oglio e nono posto tra i senior in<br />

1h21’38. Due giorni prima (venerdì alla<br />

Casa <strong>de</strong>l Beniamino di Cavriana) si<br />

erano svolte le premiazioni per <strong>il</strong> Circuito<br />

Master Mtb e Oglio Chiese. Numerosi<br />

tesserati arancioblù sono saliti<br />

<br />

<br />

Il Botticino vince e convince a<br />

Marcheno nella gara contro i ragazzi<br />

<strong>de</strong>lla Valle che ha visto <strong>il</strong> sequel di<br />

quella che era stata tra le partite più<br />

emozionanti <strong>de</strong>l campionato scorso,<br />

finita al supplementare perso 4-2.<br />

Stavolta, però, non sono bastati una<br />

gran<strong>de</strong> rimonta nel terzo quarto<br />

<strong>de</strong>i giovani di Marcheno, guidati<br />

da Combini, che segna in questa<br />

frazione 10 <strong>de</strong>i suoi 17 punti totali<br />

riducendo così un passivo di 14<br />

all’intervallo lungo, e l’immancab<strong>il</strong>e<br />

gruppo di rumorosi supporters che<br />

sul podio <strong>de</strong>lle rispettive categorie.<br />

Il prossimo appuntamento con <strong>il</strong> ciclismo<br />

arancioblù è fissato per lunedì 5<br />

novembre nella se<strong>de</strong> di via Chiusure<br />

81 a Brescia, dove le società ciclistiche<br />

si incontreranno per un b<strong>il</strong>ancio<br />

<strong>de</strong>lla stagione 2012 ed iniziare a<br />

programmare la prossima stagione<br />

ciclistica.<br />

Classifica Campionato ex professionisti<br />

Categoria G4: 1) Stefano Zanini<br />

(Campione d’Italia); 2) Nicola Loda;<br />

3) Alessio Bongioni; 4) Enrico Grimani;<br />

5) Eddy Mazzoleni; 6) Gianmario<br />

Rovaletti; 7) Fabrizio Covalle; 8) Gianmarco<br />

Agostini; 9) Daniele Nar<strong>de</strong>llo;<br />

10) Matteo Algeri; 11) Nicola Gavazzi;<br />

12) Andrea Dell’Amico.<br />

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<br />

dagli spalti incitavano a gran <strong>voce</strong>. Il<br />

Botticino non si scompone e chiu<strong>de</strong><br />

a +10. Da segnalare i 31 punti di<br />

Luca Paolini, ben coadiuvato dai<br />

17 a testa di capitan Mazza e Teo<br />

“Furgo” Rubagotti. Marcheno:<br />

Peli 6, Della Torre 9, Bertasi 14,<br />

Zotti 2, Combini 17, Pasotti 9,<br />

Montini 4, Orizio 8, Sartori, Feroldi.<br />

Botticino: Persavalli, Casali,<br />

Mirandola 9, Paolini 31, Masperi 1,<br />

Mazza 17, Noventa ne, Bettoni 3,<br />

Segala 1, <strong>La</strong>ffranchi, Rubagotti 17,<br />

D’Alessandro. (g.r.)


Quel bambino<br />

prelevato a scuola<br />

Egr. direttore,<br />

ve<strong>de</strong>re un bambino braccato dalla<br />

Polizia, caricato a forza su una<br />

macchina mentre cerca di scappare,<br />

davanti ai suoi compagni di<br />

scuola, è agghiacciante.<br />

Ma <strong>il</strong> Presi<strong>de</strong> di quella scuola, non<br />

dovrebbe tutelare che questi provvedimenti<br />

in quella struttura non<br />

succedano e che i ragazzi sono in<br />

quell’ambito sotto la sua totale inviolab<strong>il</strong>e<br />

tutela e responsab<strong>il</strong>ità?<br />

Penso che in una scuola possa solo<br />

entrare <strong>il</strong> 118. O altro solo se <strong>il</strong><br />

Presi<strong>de</strong> autorizza. È <strong>il</strong> patrimonio<br />

<strong>de</strong>l futuro..! Ma come si può arrivare<br />

a questo risultato applicando<br />

una legge <strong>de</strong>llo Stato?<br />

Come può l’interesse <strong>de</strong>l minore<br />

passare attraverso un sim<strong>il</strong>e strazio?<br />

Se un giudice ha ordinato l’allontanamento<br />

di un bambino dalla<br />

sua casa, ciò è avvenuto sulla base<br />

<strong>de</strong>lla valutazione di gravi comportamenti<br />

tenuti dalla madre e<br />

<strong>de</strong>ll’accertamento che questa ha<br />

ostacolato i rapporti fra <strong>il</strong> bambino<br />

e <strong>il</strong> padre. Generalmente si<br />

arriva a questo risultato dopo che<br />

una serie misure meno severe sono<br />

state disattese.<br />

Il problema non nasce dunque<br />

dall’ordine <strong>de</strong>l giudice, ma dalla<br />

modalità <strong>de</strong>lla sua esecuzione. <strong>La</strong><br />

responsab<strong>il</strong>ità per quanto accaduto<br />

non è neppure <strong>de</strong>gli agenti<br />

che si sono trovati a fronteggiare<br />

una situazione ingestib<strong>il</strong>e. Anche<br />

se per <strong>il</strong> suo comportamento<br />

quell’ispettrice andrebbe immediatamente<br />

allontanata e licenziata,<br />

dopo quanto sentito dalle sue<br />

gravi-naziste affermazioni verso<br />

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la cittadina “lei non è nessuno”. È<br />

gravissimo che un’ispettrice abbia<br />

<strong>il</strong> massimo disprezzo verso i<br />

cittadini.<br />

Il suo lavoro è in primis tutelarci.<br />

È meno grave un colpo di pistola.<br />

Il dramma vissuto da questo bambino<br />

pone invece sotto gli occhi di<br />

tutti una grave lacuna legislativa:<br />

<strong>il</strong> nostro diritto di famiglia non si<br />

occupa <strong>de</strong>ll’esecuzione <strong>de</strong>i provvedimenti<br />

relativi alla potestà <strong>de</strong>i<br />

genitori.<br />

L’esecuzione – anche forzata – <strong>de</strong>gli<br />

ordini che riguardano la vita<br />

<strong>de</strong>i bambini è affidata alle regole<br />

generali previste dal codice di<br />

procedura civ<strong>il</strong>e, come se i bambini<br />

fossero <strong>de</strong>lle cose, una merce<br />

da consegnare. In Italia non esiste<br />

un’autorità, un’agenzia territoriale<br />

specializzata, incaricata di verificare<br />

l’attuazione <strong>de</strong>i provvedimenti<br />

<strong>de</strong>l giudice relativi ai minori e<br />

di garantirne con mezzi a<strong>de</strong>guati<br />

l’esecuzione in caso di conflitto fra<br />

i genitori. Il giudice è invece solo.<br />

Quel bambino doveva essere seguito<br />

da psicologi e assistenti sociali<br />

preparati a fronteggiare queste<br />

situazioni, preparati a spiegarli<br />

che, per <strong>il</strong> suo bene, dovrà passare<br />

un po’ di tempo lontano da casa.<br />

Possiamo immaginare come si sarebbero<br />

comportati <strong>de</strong>gli operatori<br />

qualificati. Avrebbero parlato con<br />

gli insegnanti e <strong>il</strong> presi<strong>de</strong> e avrebbero<br />

cercato <strong>il</strong> loro sostegno.<br />

Poi avrebbero <strong>de</strong>tto al bambino<br />

che la mamma è buona e gli vuole<br />

bene e anche <strong>il</strong> papà è buono; <strong>il</strong><br />

problema è che litigano per stare<br />

più tempo con lui è sbagliato – perché<br />

qualche volta anche i genitori<br />

sbagliano! – ma presto tutto tornerà<br />

a posto. Gli psicologi avrebbero<br />

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potuto riferire al giudice le reazioni<br />

<strong>de</strong>l bambino; <strong>il</strong> giudice avrebbe<br />

così potuto modulare <strong>il</strong> suo provvedimento<br />

alla luce <strong>de</strong>lla relazione<br />

<strong>de</strong>gli psicologi.<br />

Questo acca<strong>de</strong> negli Stati con i<br />

quali siamo abituati a confrontarci<br />

per livelli di civ<strong>il</strong>tà. Invece da<br />

noi si mandano i poliziotti con i<br />

lampeggianti.<br />

Una vecchia leggenda ebriaca dice<br />

che <strong>il</strong> Signore aveva provato a far<br />

reggere <strong>il</strong> mondo da una giustizia<br />

ferrea, perfetta. Però <strong>il</strong> mondo non<br />

stava in piedi, e <strong>il</strong> Signore dovette<br />

aggiungervi una misura di eccezione<br />

alla regola, che Egli chiamò<br />

bontà gratuita, invitandoci ad usarla,<br />

di tanto in tanto.<br />

A volte costa molto cara, questa<br />

pietà trasgressiva che confligge<br />

con la legge. Ma alla fine ripaga<br />

sempre.<br />

Celso Vassalini<br />

Un grazie<br />

da Orzinuovi<br />

Egr. direttore,<br />

a nome <strong>de</strong>l Centro per la famiglia<br />

di Orzinuovi e di tutti i suoi collaboratori<br />

approfitto di questo spazio<br />

per farle pervenire un profondo<br />

ringraziamento per l’editoriale <strong>de</strong>llo<br />

scorso numero di “Voce”.<br />

Sono state parole per noi molto importanti,<br />

che hanno aiutato <strong>il</strong> pensiero<br />

e <strong>il</strong> cuore di tutti noi a “starci<br />

accanto” e a rive<strong>de</strong>re con i nostri<br />

singoli ruoli nella famiglia e nella<br />

Comunità, dopo una gran<strong>de</strong> prova<br />

come la scelta di Eugenio.<br />

L’amorevolezza <strong>de</strong>lle parole usate<br />

dal settimanale diocesano hanno<br />

nutrito la nostra speranza.<br />

Guido Marni<br />

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Associato Associato<br />

UNIONE STAMPA<br />

PERIODICA ITALIANA<br />

<br />

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<br />

FEDERAZIONE ITALIANA<br />

SETTIMANALI CATTOLICI

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