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PDF Rivista Incontri 3-4-2008.pmd - Scalabrinians

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Sport e tempo libero<br />

Pillole<br />

Amedeo Modigliani<br />

Pittore, nato a Livorno nel 1884.<br />

Minato dalla tubercolosi e sentendosi<br />

in fin di vita, Modigliani avrebbe voluto<br />

viaggiare da Parigi a Livorno, dalla madre;<br />

ma non fece in tempo.<br />

La febbre ormai lo divorava.<br />

La sera del 24 gennaio<br />

1920 un suo amico lo trovò<br />

che tremava in tutte le membra<br />

e rantolava.<br />

Un medico, chiamato in<br />

fretta, ordinò il ricovero in ospedale.<br />

Durante il tragitto Modigliani<br />

mormorò: “Italia, cara<br />

Italia!”<br />

Poi perdette conoscenza.<br />

L’indomani morì.<br />

.<br />

48 <strong>Incontri</strong> nº 312<br />

Angelo Musco<br />

Attore comico, nato a Catania nel<br />

1872.<br />

A Verona, una sera, non c’è in teatro<br />

che uno spettatore solo.<br />

Il segretario della compagnia teatrale<br />

chiede a quella mosca bianca se<br />

vuole di ritorno il prezzo del biglietto<br />

già pagato, o se desidera che si dia invece<br />

la rappresentazione.<br />

“Dite a Musco – risponde lo spettatore<br />

– che, se ha il coraggio di recitare,<br />

io sono qui per applaudirlo”. “Su<br />

il sipario – fa Musco, commosso. –<br />

Ragazzi, sotto...”.<br />

Qualche anno dopo, quando l’attore<br />

siciliano ebbe raggiunto la celebrità<br />

e la fortuna, gli si presentò una<br />

sera in camerino quel tale spettatore di<br />

Verona, ed i due si scambiarono un abbraccio<br />

pieno di affettuosa cordialità.<br />

Giuseppe Mazzini<br />

Uomo politico, nato a Genova nel 1805.<br />

Spesso il patriota ligure si compiaceva di<br />

giocare tiri birboni alla polizia, che lo cercava in<br />

ogni luogo, senza quartiere. Una volta, a Genova,<br />

si venne a sapere che Mazzini era in città, nel<br />

palazzo di un aristocratico.<br />

Immediatamente, un commissario con una<br />

squadra numerosa di poliziotti circonda la villa<br />

ed esegue una minuziosa perquisizione. Vengono<br />

aperte tutte le stanze, armadi, cassettoni; si<br />

bucano persino con le baionette i materassi dei<br />

letti. Niente.<br />

Allora il Commissario lascia il palazzo, accompagnato<br />

alla porta da un cameriere molto<br />

ossequioso, che lo saluta con un profondo inchino.<br />

Quel cameriere era Giuseppe Mazzini.<br />

Dorando Pietri<br />

Maratoneta, nato a Correggio<br />

(Reggio Emilia) nel 1885.<br />

Nella maratona delle Olimpiadi di Londra<br />

del 1908, Pietri tagliò per primo il traguardo ma<br />

venne squalificato, in quando era stato sorretto<br />

gli ultimi trenta metri del percorso da un<br />

giudice di gara.<br />

Dopo l’arrivo l’atleta italiano era così stremato,<br />

che dovette essere sottoposto da un<br />

medico a tecniche di rianimazione.<br />

Durante la gara, col caldo soffocante, aveva<br />

ingerito pastiglie stimolanti. Il maratoneta emiliano,<br />

che divenne l’eroe delle Olimpiadi londinesi,<br />

faceva di professione il fornaio a Carpi<br />

(Modena).<br />

(‘I più grandi’, L. Artioli)<br />

Alfredo Di Stefano<br />

Calciatore argentino nato nel 1926.<br />

Nel 1953, dopo due stagioni di militanza<br />

nella squadra ‘Millonarios’ di Bogotà, Di<br />

Stefano passò a 27 anni al Real Madrid, formazione<br />

in cui esplose subito la sua notorietà<br />

a livello mondiale. Prima di essere acquistato<br />

dai madrilisti, vi furono trattative per un suo<br />

passaggio alla Juventus o alla Roma, ma i due<br />

club italiani reputarono troppo alto il prezzo<br />

del giocatore argentino.<br />

Di Stefano militò quindi undici anni nel<br />

‘Real’, vincendo 9 scudetti, 5 Coppe dei campioni,<br />

e aggiudicandosi due volte il ‘Pallone<br />

d’Oro’ europeo (1957 e ’59).<br />

(‘I più grandi’, L. Artioli)

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