Anno 4, Numero 19 - Febbraio - Marzo 2013 - Qui Trecenta - Altervista
Anno 4, Numero 19 - Febbraio - Marzo 2013 - Qui Trecenta - Altervista
Anno 4, Numero 19 - Febbraio - Marzo 2013 - Qui Trecenta - Altervista
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BIMESTRALE<br />
D'INFORMAZIONE<br />
DELLE<br />
ASSOCIAZIONI DI<br />
TRECENTA<br />
Hanno collaborato<br />
a questo numero:<br />
Avis “Ugo Grisetti”<br />
Biblioteca comunale<br />
Casa S. Antonio<br />
InterComAmbiente<br />
Istituto comprensivo<br />
Parrocchia di <strong>Trecenta</strong><br />
Pro Loco <strong>Trecenta</strong><br />
Sommario:<br />
Fotografia 2<br />
Premiazioni 2<br />
Terza pagina 3<br />
Ringraziamento 3<br />
Centrale Bagnolo 4<br />
Teleriscaldamento 5<br />
Casa di riposo 6<br />
Doposcuola 6<br />
Lettere 7<br />
Poesia 8<br />
Appuntamenti 8<br />
<strong>Qui</strong> <strong>Trecenta</strong><br />
<strong>Febbraio</strong> - <strong>Marzo</strong> <strong>2013</strong><br />
La Brusavecia<br />
E’ stata forse la più bella “Brusavecia” costruita a<br />
<strong>Trecenta</strong>. Gli esperti: Mauro Trambaiolli, Natalino<br />
Munarin, suo figlio Simone e Antonio Chieregati,<br />
reso ormai celebre dal recente concorso<br />
fotografico, hanno realizzato, nel suo genere una<br />
vera opera d’arte.<br />
Peccato che, un inconsueto nebbione abbia<br />
mortificato il lavoro.<br />
C’era tanta gente che ha dovuto avvicinarsi fino<br />
a sentire il calore del falò.<br />
Lo spettacolo, preceduto da una girandola di<br />
fuochi artificiali (opera del solito ignoto) ha ricevuto<br />
comunque scroscianti applausi.<br />
A seguire l’estrazione della Lotteria che ha messo<br />
in palio buoni acquisto per un importo totale<br />
di €1.500,00, da spendere presso le ditte che<br />
hanno aderito all’iniziativa che sono: I Regali di<br />
Luciana, Frutta e verdura Gianfranco Sarti,<br />
C.A.P.A. Supermercato alla Torre, MB Autofficina<br />
Maghini e Bonini, Bitstop di Massimo Baroncini,<br />
Ghiotti srl, Circolo S.Girolamo, NOI Don<br />
Bosco, Parrucchiere Simone, Termoidraulica<br />
Avanzi, Bellinato Lamiere, Autoscuola Quattoruote,<br />
Cartaprof di Daniela Pulga, Miramarket,<br />
Farmacia Al Redentore, Caseificio Caccialupi,<br />
Confezioni Stefani, Edicola Avanzi, Assicurazioni<br />
Generali, Merceria Renzo Romani, Autofficina<br />
Cappello, Parrucchiera Fiorenza Tegazzini, Parrucchiera<br />
Michela Guerra e Tipografia Pitteo.<br />
Alla presenza del sindaco Antonio Laruccia e del<br />
presidente della Pro Loco Sereno Ghiotti sono<br />
stati estratti i seguenti numeri: 1° Premio €<br />
500,00 n° 0097 – 2° Premio € 300,00 n° 1351 –<br />
<strong>Anno</strong> 4, <strong>Numero</strong> <strong>19</strong><br />
3° Premio € 200,00 n° 1186 – 4° Premio €<br />
100,00 n° 1356 – 5° Premio € 100,00 n° 0172 –<br />
6° Premio € 100,00 n° 0820 – 7° Premio €<br />
100,00 n° 1850 – 8° Premio € 100,00 n° 0869.<br />
Tra il pubblico una variopinta schiera di Befane<br />
(Gruppo Giovani di Sariano) ha deliziato piccoli<br />
e meno piccoli con caramelle e dolciumi.<br />
A tutt’oggi sono stati ritirati 4 premi su 8. A<br />
termini di regolamento i rimanenti premi sono a<br />
disposizione fino al 5 febbraio <strong>2013</strong>.<br />
Il Presidente<br />
Sereno Ghiotti<br />
Presepi nel mondo<br />
Antonio<br />
Chieregati<br />
nella<br />
foto di<br />
Gian<br />
Paolo<br />
Lorenzoni<br />
Non senza difficoltà, affrontate impavidamente dagli organizzatori,<br />
si è svolta la sesta edizione di “Presepi nel mondo”,<br />
ormai tradizionale appuntamento per i tanti appassionati<br />
di questa vera e propria arte, giunti anche quest’anno<br />
numerosi da varie parti d’Italia. Difficoltà, dunque, ma anche<br />
tanta soddisfazione per i volontari che hanno collaborato,<br />
per l’ottimo risultato raggiunto.<br />
Riguardo al concorso "Con i giovani per un Natale solidale",<br />
destinato ai ragazzi delle scuole della provincia, ecco i<br />
“Presepi nel mondo” edizione <strong>2013</strong><br />
vincitori: primo premio alla scuola materna Beato Luigi<br />
Guanella di <strong>Trecenta</strong>, secondo premio alla scuola media<br />
Nicola Badaloni di <strong>Trecenta</strong>, terzo premio alla scuola materna Santa Caterina di Lendinara; numerosi<br />
altri premi speciali sono stati assegnati ai presepi più votati e segnalati da alcune associazioni.
Pagina 2 <strong>Qui</strong> <strong>Trecenta</strong><br />
“Tramonto” di Alessandro Zanarotti<br />
“Un<br />
riconoscimento<br />
del Comune ad<br />
alcuni di coloro<br />
che prestano<br />
opera di<br />
volontariato a<br />
favore del<br />
paese”<br />
Lori Masiero<br />
“Saluti da <strong>Trecenta</strong>”<br />
"Per aver centrato ampiamente il tema del concorso con un<br />
immagine suggestiva e calda di un edificio rappresentativo di<br />
<strong>Trecenta</strong>", Alessandro Zanarotti, 32 anni, trecentano residente a<br />
Torino, si è classificato al primo posto nel concorso fotografico<br />
"Saluti da <strong>Trecenta</strong>" con la foto "Tramonto".<br />
Il concorso aveva lo scopo di trovare immagini da trasformarle<br />
in soggetti per cartoline<br />
illustrate: tra le<br />
numerose foto in concorso,<br />
tutte molto<br />
belle, alcune si sono<br />
rivelate poco adatte<br />
allo scopo, e quindi<br />
non sono risultate tra<br />
quelle premiate. Tuttavia<br />
la giuria ha voluto<br />
tener conto anche del<br />
parere del pubblico,<br />
assegnando ad esempio<br />
un "premio speciale" a Gian Paolo Lorenzoni, farmacista<br />
a <strong>Trecenta</strong>, che ama definirsi "non un fotografo, ma<br />
uno che fotografa", per la foto più votata dal pubblico:<br />
"Antonio".<br />
Tra le altre immagini in concorso, la giuria ha segnalato:<br />
"Terra, acqua, aria: un'unica luce", di Luca Barbini, con la<br />
motivazione "i punti forti sono l'inquadratura e la luce<br />
che mettono in forte risalto lo scorcio naturalistico di un<br />
gorgo. Si vede un'immagine di oggi ma che riporta indientro<br />
nel passato"; "Villa Pepoli - Ca' Rossa... tutti in Vespa",<br />
di Nicola Cestaro, con la motivazione "ottima in-<br />
quadratura. Indovinato l'effetto seppia nel quale risulta<br />
ulteriormente il ritorno al passato"; "Natural... mente", di<br />
Giorgio Romani, con la motivazione "centrato l'obbiettivo<br />
del ricordo di un paese di campagna. Ottima inquadratura".<br />
Francesco Romani<br />
Premiazioni<br />
Alessandro Zanarotti, vincitore delk<br />
concorso fotografico “Saluti da <strong>Trecenta</strong>”<br />
Il teatro comunale Ferruccio Martini insieme alla cerimonia di premiazione del concorso fotografico<br />
"Saluti da <strong>Trecenta</strong>", è stato sede anche dell’assegnazione da parte del Comune di <strong>Trecenta</strong> dei<br />
premi assegnati a coloro che prestano opera di volontariato a favore del paese. Nel mondo della<br />
scuola sono stati premiati: Eva Paglierini, per l'attività svolta presso la mensa scolastica; Giada Bernardini<br />
e Silvia Furini, per l'impegno come educatrici del doposcuola e per le attività di volontariato<br />
rivolte ai più piccoli. Per l'impegno espresso nella sistemazione dell'ostello "Don Onorio Grossi" di<br />
Sariano sono stati premiati Mauro Rizzato, Simone Davì, Enrico Dalla Villa e il "Gruppo ostello" di<br />
Sariano al quale è stato espresso anche un particolare ringraziamento per l'opera di volontariato a<br />
favore della comunità di Sariano e della cittadinanza. Un sentito ringraziamento per il costante<br />
supporto fornito alla collettività è andato a Loris Masiero; Ivo Pasqualini e Walter Caldana sono<br />
stati premiati per l'opera di volontariato come nonno vigile, Luca Barbini per la promozione del<br />
territorio attraverso le immagini, la Pro Loco <strong>Trecenta</strong> per il tempestivo intervento a favore della<br />
scuola in occasione degli eventi sismici del maggio 2012, Francesco Zanarotti per l'opera di volontariato<br />
nel settore culturale.<br />
Sono stati premiati, in quanto "motivo di orgoglio per l'intera comunità": Carol Magosso, per la sua<br />
partecipazione a Miss Italia; Vasco Danesi, per la sua lunga carriera professionale; Luca Trambaiolli,<br />
per i suoi successi in ambito sportivo. A Margherita Casarotto un riconoscimento per il suo impegno<br />
come sindaco del consiglio comunale dei ragazzi.<br />
Francesco Romani
<strong>Febbraio</strong> - <strong>Marzo</strong> <strong>2013</strong><br />
Il giocatore del Lotto<br />
Si ritrovavano tutti là, alla<br />
ricevitoria del Lotto del centro<br />
commerciale, un po' di<br />
chilometri lontano da casa. Gli<br />
piaceva giocare, non per il<br />
gusto di giocare, no, non era<br />
malato di gioco: solo aveva<br />
bisogno di soldi. Il suo sogno<br />
era di azzeccare la vincita<br />
stratosferica e poi lasciare un<br />
lavoro che odiava, ormai: un<br />
posto dove tutti parlavano di<br />
pensione, dove tutti non ne<br />
potevano più, non c'era più<br />
quell'attaccamento al lavoro,<br />
quell'entusiasmo dei primi<br />
tempi, complici anche capi e<br />
capetti assolutamente inadeguati.<br />
E si ritrovava lì, allora, insieme<br />
ad altri come lui: chi disoccupato,<br />
chi assalito dalla scimmia<br />
del gioco, chi ci credeva (e<br />
vinceva), chi era lì per provare<br />
i suoi sistemi e chi solo occasionalmente<br />
per giocare qualche<br />
euro, per vedere se vinceva.<br />
Lui era uno di quelli, invece,<br />
che cercavano di capire il<br />
gioco, entrare nei suoi meccanismi,<br />
vedere quali sono i<br />
numeri che escono o usciranno.<br />
Tutto doveva essere fatto<br />
in maniera sc... sc... scientifica<br />
come diceva il ladro, pugile<br />
suonato, interpretato da Vittorio<br />
Gassman ne “I soliti<br />
ignoti”. Era, cioè, uno che si<br />
fidava della statistica e non<br />
della semplice e banale fortuna.<br />
Quella.... a volercene! Non<br />
ci credeva. Per lui se non la<br />
buttavi in statistica non vincevi<br />
niente!<br />
Ma anche con la statistica non<br />
vinceva niente. Alle volte sì,<br />
ma in un mese erano più i<br />
soldi andati che quelli vinti. E<br />
allora, porco giuda, come fare<br />
per vincere? Le aveva studiate<br />
tutte, era diventato fanatico:<br />
tutte le combinazioni di numeri<br />
che incontrava per lui erano<br />
buoni per essere messi in<br />
Ringraziamento<br />
gioco. Che so: il numero di<br />
telefono della ditta che faceva<br />
assistenza agli ascensori, là<br />
dove lavorava, le targhe delle<br />
auto (magiche quelle dei Carabinieri,<br />
dopo che aveva letto<br />
che una vecchietta aveva beccato<br />
un terno mettendo in<br />
gioco i numeri dell'auto dei<br />
Carabinieri parcheggiata fuori<br />
dalla tabaccheria/ricevitoria<br />
del paese), i numeri che gli<br />
venivano sotto il naso sul<br />
lavoro, il totale della spesa al<br />
supermercato, ottimi questi<br />
per gli ambi: la cassiera diceva<br />
“48 euro e 60 centesimi”? E<br />
lui rispondeva “Ruota?” Se la<br />
cassiera era simpatica gli diceva<br />
una ruota del Lotto, sennò,<br />
spiegava lui la faccenda del<br />
Lotto, visto che di solito quelle<br />
fanno due occhi così, piegano<br />
la testolina e dicono: “Eh?”.<br />
Non amava particolarmente il<br />
gioco, e neanche l'ambiente<br />
della ricevitoria ad essere<br />
sinceri, con quelle persone,<br />
una più strana dell'altra: c'erano<br />
disoccupati che sbarcavano<br />
il lunario in quella maniera. Ma<br />
aveva bisogno di soldi, come<br />
tutti, ovviamente, e allora...<br />
chissenefrega di chi c'è!<br />
Aveva una sua maniera per<br />
capire se era giunto il momento<br />
buono: l'ansia. Se c'era<br />
quella, voleva dire che si sarebbe<br />
vinto qualcosa, se non<br />
c'era, era meglio lasciar perdere.<br />
Ed era da un po' che non vinceva<br />
e l'ansia lo avvolgeva, gli<br />
bloccava il respiro. Fusse che<br />
fusse la vorta bona?<br />
Si mise, allora, di buzzo buono<br />
tutte le sere con l'aiuto di<br />
internet a studiare le estrazioni<br />
di una certa fascia oraria<br />
per vedere e confrontare quali<br />
erano i numeri che venivano<br />
fuori più spesso in quella determinata<br />
fascia.<br />
L'ansia cresceva, la voglia di<br />
vincere pure. Sapeva che un<br />
giorno o l'altro il maledetto<br />
dieci l'avrebbe beccato. E il<br />
gran giorno arrivò. Di martedì,<br />
il suo giorno preferito. Aveva<br />
passato tutta la notte a confrontare<br />
le varie estrazioni<br />
delle settimane precedenti, e<br />
si era convinto che i numeri<br />
messi or ora in gioco sarebbero<br />
venuti fuori.<br />
E vennero fuori! Lui fece due<br />
occhi così, non disse niente ai<br />
gestori (se vinceva diceva<br />
sempre quattro cazzate a quei<br />
due) e corse a casa. Appena<br />
fuori dalla macchina di mise ad<br />
urlare “Ho vinto! Ho vinto!”<br />
saltellando di qua e di là. Tanto<br />
stava in aperta campagna,<br />
periferia del minuscolo paese<br />
dove abitava e non l'avrebbe<br />
sentito nessuno. Ed appunto<br />
fu la campagna la causa della<br />
sua disgrazia: lui stava saltellando,<br />
pazzo di gioia, sventolando<br />
la bolletta della ricevitoria,<br />
attirando, così, la curiosità<br />
di una gazza, notoriamente<br />
ladra, la quale si fiondò a fregargli<br />
dalle mani quel bel pezzo<br />
gustoso color rosa e a<br />
volare via.<br />
Lui, disperato, urlando come<br />
un pazzo e tirando tutti i sassi<br />
che gli capitavano a tiro, rincorse<br />
l'uccellaccio. Eh sì! Ma<br />
quello, ovviamente, volò via<br />
chissà dove. E lui rimase li in<br />
ginocchio, piangendo sulla sua<br />
sfortuna e maledicendo la<br />
campagna. Cercò per settimane<br />
il nido della gazza, ma vai a<br />
trovarlo. Il 10 non lo beccò<br />
mai più per il resto della sua<br />
vita. Povero era e povero<br />
rimase... odiando e cercando<br />
di centrare a sassate tutte le<br />
gazze che incontrava.<br />
Per anni lo videro, ad ogni<br />
cagata di uccello provare a<br />
vedere se c'erano i residui<br />
della sua bolletta...<br />
Giovanni “Moreno” Milani<br />
Il gruppo parrocchiale che ha organizzato la “Chiarastella” nel periodo natalizio, ringrazia tutti<br />
coloro che hanno benevolmente accolto i giovani cantori che hanno portato di casa in casa gli<br />
auguri di Natale. Le generose offerte raccolte serviranno a finanziare opere parrocchiali.<br />
Pagina 3<br />
Il Lotto: non sempre<br />
è un gioco<br />
“Non era<br />
malato di<br />
gioco, aveva<br />
solo bisogno di<br />
soldi”<br />
La tradizione della<br />
Chiarastella tramandata<br />
alle giovani generazioni
Pagina 4 <strong>Qui</strong> <strong>Trecenta</strong><br />
La centrale di Bagnolo di Po è<br />
in funzione<br />
Il camino ha iniziato a sbuffare<br />
L'Unità Complessa Tutela Atmosfera della Regione Veneto il <strong>19</strong> novembre scorso, in una<br />
Conferenza dei Servizi “con pochi intimi”, ha concluso ed in qualche modo sigillato il lungo<br />
iter autorizzativo per l'inceneritore di Bagnolo. E, con l'approvazione delle varianti presentate<br />
dalla ditta costruttrice, non si è soltanto compiuta un'allegra sanatoria generale a tutte le<br />
irregolarità accumulatesi in questi anni, ma si è pure potenziato l'impianto rispetto al progetto<br />
iniziale. La sezione alimentata a biomasse ce la siamo ritrovata, d'ufficio e all'insaputa di<br />
tutti, aumentata da 2.8 a 4.2 MWe.<br />
Per i “<strong>Marzo</strong>tto & friends” (soci nella proprietà dell’impianto) un magistrale colpo d'ala finale.<br />
Noi, di InterComAmbiente, lo avevamo temuto da sempre, previsto e messo a bilancio da<br />
tempo, ma tentato di scongiurare fino all'ultimo istante, sperando che prevalesse il buon<br />
senso e l'onestà intellettuale degli “attori” coinvolti.<br />
E invece... E invece le cose sono state addomesticate in altro modo e per noi, che possiamo<br />
denunciare gli scempi ambientali e umani ma che non abbiamo diritto di parola e di voto nelle sedi decisionali, per noi – ripeto –<br />
c'è stata l'ennesima zuccata contro l'impenetrabile muro di gomma dei “poteri forti”. Perché... a non aver troppi santi in paradiso<br />
s'impara la sconfitta. In fondo, niente di nuovo sotto il sole.<br />
I <strong>Marzo</strong>tto sono degli imprenditori navigati, ricchi di soldi e di amicizie giuste, di quelli che cascano sempre in piedi ed era facile,<br />
perciò, prevedere che il loro “oliato meccanismo” li avesse portati alla meta che si erano prefissati. Questo impianto lo volevano<br />
e lo hanno ottenuto.<br />
Mica vivono qui, loro.<br />
Mica fanno crescere i loro figli sotto i camini tossici che innalzano qua e là per la campagna veneta, loro.<br />
Già! E - per dirla tutta, sparandola pure grossa - li posso perfino giustificare: gli industriali fanno il loro mestiere. Spettava a noi<br />
dirgli di no! Dovevamo essere in tanti a protestare e a formare quella “massa critica” capace di opporsi efficacemente a questo<br />
progetto scellerato e ai suoi paladini. Dovevamo essere più coraggiosi, perché questa battaglia ne valeva la pena. Senza mormorare<br />
solo nel buio, senza lamentarsi unicamente nel privato. Dovevamo esporci in prima persona, non delegando sempre agli<br />
altri o nutrendo la speranza che un eroe piovuto dallo spazio venisse a salvarci. E' vero, abitiamo in un Paese che ama vivere<br />
distratto, dove troppi sono gli indifferenti, gli annoiati, i cauti, i superficiali e gli ingenui, ma per questo problema era di vitale<br />
importanza fare uno sforzo comune per uscire da quel guscio di “silenziosa sudditanza” in cui ci siamo confinati.<br />
La verità è che ci dovevamo volere più bene.<br />
Ma non basta. Spettava ai politici locali, provinciali e regionali - di ogni colore e schieramento e dai redditizi scranni da noi pagati -<br />
difendere i nostri interessi e proteggere il destino di questa terra e del suo popolo. In un Paese civile e democratico è questo<br />
che ci si aspetta da chi ci rappresenta. Ma, “nell'Italia dei naufragi”, è evidente che queste aspettative sono troppo alte e – forse –<br />
mal riposte.<br />
Adesso non ho dubbi: tutto sarà burocraticamente perfetto. O quasi. Di sicuro non mancherà una firma o un timbro, una marca<br />
da bollo o un nullaosta. Adesso sarà tutto legale fino all’ultima virgola. Legale, mica legittimo. Il che fa una corposa differenza, ma<br />
noi italiani non siamo schizzinosi.<br />
E così, chiusa la prassi cartacea e avvitato anche l'ultimo bullone, l'impianto è entrato in esercizio ed il camino ha iniziato a sbuffare.<br />
Lo hanno fatto così... in sordina, quatti quatti. Ma, oramai, ce ne siamo accorti tutti.<br />
E purtroppo in molti, anche tra coloro che vivono lì vicino... proprio a un tiro di puzza, iniziano a farsene una ragione, cominciano<br />
- come dire – ad abituarsi a vedere la “grande stufa” in azione. Lo capisco, è la Natura Umana che per istinto di conservazione<br />
e di sopravvivenza cerca di proteggere se stessa dal male o dal dolore, allontanandolo ed ignorandolo. Ma è un atteggiamento<br />
molto rischioso perché così facendo ci si adatta, in modo meraviglioso e mostruoso, a vivere col fastidio del sopruso addosso.<br />
Dapprima lo si sente forte e bruciante ma poi diventa sempre più anestetizzato, soffocato e lontano, fino a non sentirlo più, fino<br />
a dimenticarsene, fino a non ricordarsi più dei diritti che sono stati calpestati e della bellezza che avevamo ogni giorno davanti gli<br />
occhi e che ci è stata tolta. Diritti e bellezza perduti. Spariti per sempre.<br />
Non abituiamoci al sopruso, ve ne prego.<br />
Non cerchiamo a tutti i costi di trovare del buono dove non ce n'è.<br />
E' esattamente quello che sperano tutti gli inquinatori del mondo: che la gente si disinteressi alle loro attività in modo da poter<br />
fare i loro trafficucci in santa pace.<br />
Quello che ci dobbiamo invece costantemente ricordare è che da quel comignolo non esce aria balsamica, ma tantissime sostanze<br />
chimiche nocive che nessun sistema di filtrazione riesce a captare. E queste, non immediatamente, no! Ma nel tempo, a lungo<br />
andare... in due, cinque, dieci anni, si accumuleranno e concentreranno nei nostri organi e tessuti e ci faranno ammalare e morire.<br />
Succederà qui, perché è già successo e sta succedendo altrove, senza che questo ci sia stato di lezione.<br />
Infine, guardando il fumo bianco-candido ma pregno di veleni, quello che dobbiamo tenere a mente è che questi “signori venuti<br />
da lontano” non sono dei benefattori. E che, ad esempio, non hanno mai contemplato e quindi installato il trattamento di<br />
“lavaggio dei fumi”, una tecnologia all'avanguardia che ci avrebbe tutelato moltissimo e che è presente in altre centrali simili alla<br />
nostra. E' un sistema di filtraggio piuttosto costoso e ai piani alti della Bagnolo Power, inclini a ridurre il costo a tutti i costi per<br />
massimizzare i profitti, devono aver pensato che noi non meritassimo cotanta attenzione e spesa. E così quella ciminiera produrrà<br />
un inquinamento equivalente a 22.000 camini domestici senza che nessun fumaiolo né privato né pubblico venga spento a<br />
compensazione di questo. Sì, perché quello del teleriscaldamento verso il San Luca è stato solo un grande bluff.<br />
Michela Tramarin
<strong>Febbraio</strong> - <strong>Marzo</strong> <strong>2013</strong><br />
Il teleriscaldamento: realtà o illusione?<br />
È opinione diffusa che la centrale<br />
a biomasse, da poco<br />
entrata in funzione per le<br />
prove, sia un “male” accettabile<br />
perché servirà a riscaldare a<br />
basso costo l’ospedale San<br />
Luca, affrancandolo dalla combustione<br />
di metano. In realtà,<br />
questo è quanto sostengono<br />
l’azienda Bagnolo Power ed il<br />
sindaco di Bagnolo di Po per<br />
giustificare l’insediamento di<br />
un impianto insalubre e di<br />
nessuna utilità sociale. Smascherare<br />
questa illusione è un<br />
po’ complicato, ma cercherò<br />
di farlo in modo comprensibile<br />
a tutti.<br />
L'impianto a combustione di<br />
biomasse produce indubbiamente<br />
grandi quantità di acqua<br />
calda nel circuito primario,<br />
dove, sotto forma di vapore a<br />
400° va ad azionare una turbina<br />
collegata all'alternatore che<br />
genera energia elettrica. La<br />
produzione di energia elettrica<br />
da biomasse viene remunerata<br />
con un prezzo di circa 3 volte<br />
il costo dell'energia tradizionale,<br />
grazie agli incentivi pubblici<br />
riconosciuti alle fonti rinnovabili.<br />
Dunque, è chiaro che<br />
l'obiettivo di questi impianti è<br />
quello di produrre grandi<br />
quantità di energia elettrica<br />
incentivata, le quali generano<br />
grandi profitti. Esiste la possibilità<br />
di spillare tutto o in parte<br />
il vapore acqueo in uscita<br />
dalla turbina per alimentare<br />
una rete di teleriscaldamento,<br />
ma questa operazione (detta<br />
cogenerazione), comporta<br />
maggiori costi di esercizio e<br />
un sensibile calo di rendimento<br />
della turbina, per cui si<br />
produrrebbe minore elettricità.<br />
Operazione che gli investitori<br />
si guardano bene dal fare,<br />
vista la natura puramente<br />
speculativa di questi impianti.<br />
Allora, per confondere i politici<br />
che li devono autorizzare e<br />
imbonire l'opinione pubblica<br />
che li deve subire, destinano al<br />
teleriscaldamento l'acqua del<br />
circuito secondario, cioè quella<br />
di raffreddamento dei condensatori,<br />
la cui temperatura<br />
oscilla dai 35° ai 42° a seconda<br />
del clima stagionale<br />
(dichiarazioni della ditta).<br />
Quest'acqua appena tiepida<br />
viene fatta circolare nel sistema<br />
di raffreddamento di un<br />
grosso motore alimentato a<br />
metano, azionante un secondo<br />
alternatore, che la riscalda<br />
sugli 85-90° rendendola adatta<br />
per il teleriscaldamento e allo<br />
stesso tempo produce energia<br />
elettrica, la cogenerazione.<br />
Questo era in sintesi il progetto<br />
della centrale di Bagnolo di<br />
Po autorizzato nel 2008, e già<br />
mi sembra chiaro che per<br />
spegnere un camino domestico<br />
se ne accendevano due<br />
nella centrale. Ma poiché i<br />
costi del teleriscaldamento su<br />
un abitato a case sparse come<br />
quello di Bagnolo erano troppo<br />
elevati per l’azienda, con<br />
l'ultima variante è stata approvata<br />
la traslazione del cogeneratore<br />
a metano presso il<br />
locale caldaie dell’ospedale San<br />
Luca (dove esiste un vecchio<br />
cogeneratore fuori uso ma<br />
riattabile) e di farvi giungere<br />
l'acqua della centrale a biomasse<br />
mediante una tubazione<br />
interrata. Però, quest'acqua<br />
appena tiepida, dopo un percorso<br />
di circa 1 Km vi arriverebbe<br />
praticamente fredda,<br />
con in più i costi della tubazione<br />
e del pompaggio; insomma,<br />
il progetto non è sostenibile<br />
né economicamente, né dal<br />
punto di vista energetico. Ne<br />
consegue un recupero termico<br />
inesistente che ugualmente<br />
la Conferenza dei Servizi del<br />
<strong>19</strong> novembre scorso ha approvato,<br />
sia pure a maggioranza<br />
(col voto favorevole del<br />
funzionario della Regione e del<br />
sindaco di Bagnolo di Po, quello<br />
contrario del sindaco di<br />
<strong>Trecenta</strong> e grazie alla nota<br />
astensione di Provincia ), fornendo<br />
così alla giunta regionale<br />
il viatico per<br />
l’autorizzazione definitiva.<br />
In più si deve tener conto che<br />
la ditta Bagnolo Power, proprietaria<br />
della centrale a combustione<br />
di biomasse, non ha<br />
alcun contratto per la fornitura<br />
di energia termica all'ospe-<br />
dale di <strong>Trecenta</strong>, in quanto<br />
l'appalto per detta fornitura è<br />
stato vinto nel 2010 dalla Siram<br />
spa, il cui contratto scade<br />
a fine 2018. Dunque, fino a<br />
quella data, l'Asl 18 non trarrebbe<br />
alcun vantaggio economico<br />
da un'eventuale fornitura<br />
di calore a prezzo agevolato<br />
da parte della Bagnolo Power,<br />
sempre ammesso che la titolare<br />
dell’appalto Siram sia<br />
d’accordo.<br />
Per i motivi che ho detto, la<br />
centrale a biomasse non sarà<br />
di alcun vantaggio per l'ospedale<br />
e per il territorio, perché<br />
progettata per massimizzare<br />
unicamente i profitti dalla<br />
vendita di energia elettrica<br />
incentivata con le nostre tasse<br />
(infatti, è stata potenziata da<br />
3,2 a 4,2 MWe). A noi rimane<br />
solo l'inquinamento dei suoi<br />
fumi, pari a circa 22 mila camini<br />
domestici, che prima non<br />
c'erano, a fronte di nessun<br />
camino spento, distrugge materiale<br />
vegetale (fin che ne<br />
avremo e poi?), trasformandolo<br />
in gas tossici, ha un rendimento<br />
energetico molto basso<br />
(la maggior parte del calore<br />
viene sparato in aria dai condensatori),<br />
per cui spreca una<br />
montagna di energia termica,<br />
produce tanta CO2 che ci<br />
cambia il clima... Ma molta<br />
gente è contenta perché dà un<br />
po’ di lavoro (in realtà, deprime<br />
le attività esistenti e il<br />
valore degli immobili) e riscalda<br />
gratis l''ospedale...<br />
A tanto arriva la disinformazione.<br />
Michelangelo Caberletti<br />
Vicepresidente<br />
InterCom-Ambiente<br />
La centrale<br />
Bagnolo<br />
Pover<br />
Pagina 5<br />
Fumi escono dai camini<br />
durante la notte<br />
“Un progetto<br />
non<br />
sostenibile né<br />
dal punto di<br />
vista<br />
economico né<br />
da quello<br />
energetico”
Pagina 6 <strong>Qui</strong> <strong>Trecenta</strong><br />
La grotta di Luordes<br />
riprodotta nel giardino<br />
di Casa S. Antonio<br />
“Il doposcuola:<br />
un’opportunità<br />
per le famiglie,<br />
per i bambini<br />
ed i ragazzi”<br />
Da sinistra: Silvia<br />
Furini e Giada Bernardini<br />
Festeggiamenti nella Casa S. Antonio<br />
Dicembre è stato un mese<br />
ricco di iniziative per far vivere<br />
a pieno un clima di festa ai<br />
nostri anziani ed alle loro<br />
famiglie. Pomeriggi musicali<br />
con il prof. Monesi e il Gruppo<br />
Chiarastella di Baruchella;<br />
visite dei piccoli e dei ragazzi<br />
dell’Istituto comprensivo di<br />
<strong>Trecenta</strong> i cui canti hanno<br />
portato gioia ed emozione,<br />
visite delle diverse associazioni<br />
locali con doni natalizi e calorosi<br />
auguri; diversi eventi interni<br />
dedicati ad operatori e<br />
ospiti. Un vero e proprio periodo<br />
dedicato alla Natività, con<br />
la dolcissima recita dei bravi<br />
bambini della scuola materna e<br />
nido integrato “Beato Luigi<br />
Guanella” e la partecipazione<br />
da parte della scuola stessa al<br />
concorso presepi organizzato<br />
Il doposcuola<br />
Nell’aula di “Immagine”, al<br />
piano terra della sede<br />
dell’Istituto comprensivo di<br />
<strong>Trecenta</strong>, incontriamo Giada<br />
Bernardini e Silvia Furini, le<br />
due educatrici, entrambe di<br />
<strong>Trecenta</strong>, dipendenti dalla<br />
cooperativa San Paolo di Castelmassa,<br />
che si occupano del<br />
servizio doposcuola per aver<br />
informazioni in merito. Questa<br />
offerta educativa proposta al<br />
territorio è nata dalla consapevolezza<br />
che quasi tutte le<br />
scuole dei paesi limitrofi hanno<br />
tale servizio. Il doposcuola<br />
è stato reso possibile grazie<br />
alla sinergia tra il Comune di<br />
<strong>Trecenta</strong> e la cooperativa San<br />
Paolo di Castelmassa.<br />
Quest’ultima, con oltre 100<br />
dipendenti, si occupa<br />
dell’assistenza presso la RSA<br />
di Castelmassa ed opera anche<br />
nel settore educativo: gestisce<br />
infatti tre strutture per il doposcuola<br />
in altrettanti Comuni.<br />
Il servizio è nato<br />
dall’esigenza di offrire un supporto<br />
ai genitori che lavorano,<br />
ma pensato e strutturato per i<br />
bambini della scuola primaria<br />
ed i ragazzi della scuola media.<br />
Partito lo scorso anno con 13<br />
bambini della primaria, si è<br />
dall’Anteas. Una bellissima<br />
collaborazione con tanti genitori,<br />
bambini ed insegnanti.<br />
Una lunga serie di eventi che<br />
si è chiusa con l’arrivo delle<br />
befane il 6 gennaio, che ha<br />
rallegrato il pomeriggio dei<br />
nostri ospiti in giro per i diversi<br />
luoghi della casa; i visi<br />
sorridenti di tutti sono stati il<br />
più grande regalo per tutti<br />
quanti. Ora in casa di riposo si<br />
ricomincia con un nuovo anno:<br />
un <strong>2013</strong> con... 100 anni<br />
festeggiati, son Guanella divenuto<br />
santo e da pochi mesi<br />
giunto tra noi. Un <strong>2013</strong> che<br />
l’11 febbraio come sempre<br />
vede la bellissima festa dedicata<br />
alla Madonna di Lourdes. I<br />
fiocchi bianchi e azzurri, i<br />
drappi rossi alle finestre, e la<br />
attenta partecipazione di tutta<br />
allargato quest’anno anche alla<br />
media raggiungendo complessivamente<br />
il numero di 20<br />
utenti, alcuni dei quali provenienti<br />
da Paesi limitrofi. Al<br />
doposcuola sono presenti<br />
anche alunni stranieri che<br />
risultano tutti integrati. Il servizio<br />
segue il calendario scolastico<br />
con una scansione oraria<br />
dal termine delle attività scolastiche<br />
fino alle 18,30, comprensivo<br />
di mensa nei giorni<br />
nei quali non è previsto il<br />
rientro. La frequenza è comunque<br />
flessibile in base alle<br />
necessità delle famiglie e dei<br />
figli. In un’aula appositamente<br />
strutturata, all’entrata motivante<br />
e rassicurante, la scansione<br />
delle attività prevede tre<br />
momenti: svolgimento assistito<br />
e qualificato dei compiti<br />
assegnati, questo è il momento<br />
pregnante del pomeriggio;<br />
pausa e momenti ricreativi;<br />
giochi liberi e strutturati. Interessante<br />
il laboratorio didattico<br />
proposto al venerdì pomeriggio:<br />
si sviluppa un argomento<br />
di attualità o legato a ricorrenze<br />
temporali con la discussione<br />
e l’ampliamento con<br />
elaborati grafici e/o produzioni<br />
la comunità, fanno della festa<br />
della Madonna, la festa della<br />
mamma di tutti e tutti con<br />
grande gioia le regalano un<br />
giorno particolare!<br />
Il programma prevede un<br />
triduo (dall’8 al 10 febbraio)<br />
con preghiera del rosario e la<br />
celebrazione di messe.<br />
Il giorno 11, dopo le messe<br />
delle 7, 8 e delle 10, seguirà<br />
quella presieduta dal vescovo<br />
monsignor Lucio Soravito. Nel<br />
pomeriggio (alle 15) partirà da<br />
casa S. Antonio la consueta<br />
“Processione della Madonna di<br />
Lourdes”, con sosta per la<br />
benedizione presso l’Ospedale<br />
S. Luca ed a seguire la messa<br />
nella chiesa parrocchiale di<br />
San Giorgio. Vi aspettiamo per<br />
questo momento di gioia.<br />
Sara Belletti<br />
che vengono poi consegnate<br />
alle famiglie.<br />
Concludiamo la chiacchierata<br />
chiedendo alle educatrici tre<br />
buoni motivi per frequentare il<br />
doposcuola: Giada e Silvia ci<br />
tengono a sottolineare che<br />
grazie alla rete sinergica che si<br />
è creata tra cooperativa San<br />
Paolo di Castelmassa, Comune<br />
e plesso scolastico di <strong>Trecenta</strong>,<br />
il doposcuola è<br />
un’opportunità per le famiglie,<br />
per i bambini ed i ragazzi; un<br />
momento educativo di aggregazione<br />
e di integrazione. Non<br />
dimentichiamo inoltre che<br />
risulta essere il servizio meno<br />
caro nel territorio circostante.<br />
L’Amministrazione comunale<br />
ha anche rilasciato recentemente<br />
alle due educatrici un<br />
riconoscimento non solo per<br />
l’attività proposta ma anche<br />
per l’opera di volontariato che<br />
praticano ogni giorno oltre il<br />
loro servizio. Per ulteriori<br />
informazioni relative al servizio<br />
si possono trovare le due<br />
educatrici nella sede<br />
dell’Istituto comprensivo di<br />
<strong>Trecenta</strong> tutti i pomeriggi o ci<br />
si può rivolgere all’ufficio Istruzione<br />
del Comune di <strong>Trecenta</strong>.
<strong>Febbraio</strong> - <strong>Marzo</strong> <strong>2013</strong><br />
Lettere al Direttore<br />
Dalla Provincia di Rovigo - Avvocatura provinciale - abbiamo ricevuto questa comunicazione:<br />
Pregiatissimo Signore Francesco Romani<br />
Atto di diffida<br />
In nome e per conto della dr.ssa Tiziana Michela Virgili, Presidente p.t. dell' Amministrazione Provinciale<br />
di Rovigo, con sede in Rovigo alla via Ricchieri n. 10 detta Celio ed ivi elettivamente domiciliata,<br />
gli avv.ti Carla Bernecoli, Licia Paparella ed Eliana Varvara, all'uopo incaricati, espongono<br />
quanto segue.<br />
Premesso<br />
- che nel n. 18, anno 3, del dicembre 2012- gennaio <strong>2013</strong> della pubblicazione "<strong>Qui</strong> <strong>Trecenta</strong>, bimestrale<br />
d'informazione delle associazioni di <strong>Trecenta</strong>" , il sig. Francesco Romani relativamente all'articolo<br />
"Buon Natale!" ha condannato pubblicamente "chi ha colpevolmente evitato di partecipare alla<br />
conferenza per portare il suo , e nostro, "no" a questa centrale: (precisando altresì) mi riferisco in particolare<br />
a quei nostri beceri politicanti dell'Amministrazione provinciale e di comuni limitrofi al nostro, eroici<br />
nelle ciarle e vili nei fatti, che non hanno saputo (o voluto?) dire "no";<br />
- che nel predetto articolo si fa riferimento alla mancata partecipazione della Provincia di Rovigo<br />
alla Conferenza di Servizi indetta dalla Regione Veneto in data <strong>19</strong>.11.2012, così attribuendo alla<br />
Provincia le conseguenze dell'approvazione regionale al progetto della centrale di Bagnolo di Po, a<br />
fronte del solo voto contrario del sindaco di <strong>Trecenta</strong>, stante l'astensione di ARPAV;<br />
- che, a tal uopo, occorre evidenziare come la Provincia, con delibera della Giunta dell'anno 2007,<br />
abbia deciso di non partecipare alle Conferenze di Servizi in argomento stante la mancanza di un<br />
piano energetico regionale, e che comunque, con nota prot. n. 57873 del 16.11.2012 ha espresso<br />
alla regione Veneto il proprio conseguente parere in merito all'oggetto della Conferenza di Servizi;<br />
- che la decisione regionale non può certamente ascriversi ad una pretesa inerzia della Provincia<br />
medesima;<br />
Diffidano<br />
Il Sig. Francesco Romani dall'esprimersi con toni denigratori ed offensivi nei confronti dell'operato,<br />
invece puntuale e trasparente, dell'Amministrazione Provinciale di Rovigo e lo;<br />
Invitano<br />
a manifestare, con identica modalità di diffusione, le proprie pubbliche scuse per le offese rivolte<br />
agli Amministratori Provinciali;<br />
Avvertendo<br />
Che in mancanza di positivo riscontro a quanto richiesto entro 30 giorni dal ricevimento della<br />
presente, si adiranno le competenti autorità giudiziarie al fine di tutelare le ragioni della Provincia<br />
come rappresentata, salvo in ogni caso il risarcimento del danno.<br />
Rovigo, 11 dicembre 2012<br />
Avv. Carla Bernecoli<br />
Avv. Licia Papare11a<br />
Avv. Eliana Varvara<br />
Ci fa piacere annoverare tra i nostri lettori la signora Virgili e, come d’abitudine diamo spazio alla<br />
voce di tutti, diamo anche a lei l’opportunità di esprimere il suo pensiero (per farlo non era necessario<br />
scomodare ben tre professionisti dell’avvocatura provinciale).<br />
Nell’articolo citato non ho assolutamente inteso mancare di rispetto alle pubbliche istituzioni, e mi<br />
spiace se qualcuno ha interpretato in questo modo le mie parole; ho solo espresso una vibrata e,<br />
ritengo, legittima, critica contro coloro che, rivestendo incarichi pubblici, predicano bene ma razzolano<br />
male. Sono costoro che, con le loro azioni od omissioni, non rendono onore alla loro funzione<br />
di rappresentanti dei cittadini, i quali li hanno votati anche perché ne tutelino la salute. Senza<br />
condizioni.<br />
In merito alla menzionata riunione del <strong>19</strong>/11/2012, cito dal verbale della stessa (allegato F – protocollo<br />
57873 del 16/11/2012 della Provincia di Rovigo) le motivazioni addotte dalla Provincia di<br />
Rovigo per giustificare la propria assenza: “In relazione alla note (...) con le quali viene indetta per il<br />
giorno <strong>19</strong>/11/2012 una Conferenza dei Servizi decisoria per l’approvazione del progetto sopracitato<br />
(impianto a biomasse di Bagnolo di Po – ndr), con la presente si comunica l’impossibilità<br />
della scrivente a partecipare, per impegni precedentemente presi”.<br />
Ritengo superflui ulteriori commenti.<br />
Francesco Romani<br />
Pagina 7<br />
Francesco Romani<br />
“I politici<br />
tutelino sempre<br />
la salute dei<br />
cittadini;<br />
senza se e<br />
senza ma”<br />
Bagnolo Power
EDITORE E<br />
PROPRIETARIO:<br />
PRO LOCO<br />
TRECENTA<br />
Piazza San Giorgio, 30<br />
45027 <strong>Trecenta</strong> (RO)<br />
Tel.: 0425 701457<br />
Fax: 0425 700258<br />
E-mail: info@prolocotrecenta.it<br />
www.prolocotrecenta.it<br />
quitrecenta.altervista.org<br />
DIRETTORE<br />
RESPONSABILE:<br />
Francesco Romani<br />
francescoromani@hotmail.com<br />
REDAZIONE:<br />
Piazza San Giorgio, 30<br />
45027 <strong>Trecenta</strong> (RO)<br />
quitrecenta@gmail.com<br />
IN REDAZIONE:<br />
Chiara Mora<br />
Sara Belletti<br />
Gastone Paglierini<br />
STAMPA:<br />
Tipografia Masi<br />
di Masi Giuseppe & C. S.n.c.<br />
Via Cigno, 169<br />
45021 Badia Polesine (RO)<br />
Registrazione del<br />
Tribunale di Rovigo<br />
17 febbraio 2010 n. 2<br />
facebook.com/trecenta<br />
http://quitrecenta.altervista.org<br />
L’onda<br />
Sfuggente, ambigua, indecifrabile.<br />
Si muove a ritmo costante,<br />
per un tempo eterno,<br />
con dimensioni<br />
decise da regole invisibili.<br />
Ha il volto ingannevole<br />
di un gesto affidabile,<br />
quando corre verso la terra<br />
simulando una carezza,<br />
un abbraccio.<br />
Anche nelle sciacquio della risacca.<br />
Ha la malizia<br />
di nascondere il lato oscuro dell’anima,<br />
mostrando il candore innocente della schiuma.<br />
Forse la vera essenza<br />
è volontà di sedurre<br />
e poi colpire<br />
chi non è dell’acqua.<br />
Appuntamenti<br />
<strong>Febbraio</strong> <strong>2013</strong><br />
Sabato 9 febbraio<br />
Operazione San Valentino<br />
Pro Loco <strong>Trecenta</strong><br />
Avis “Ugo Grisetti”<br />
Noi Don Bosco<br />
Sabato 9 febbraio | h 21<br />
La bella e la bestia<br />
Compagnia dell’Arca<br />
Teatro “Ferruccio Martini”<br />
Domenica 10 febbraio | h 14<br />
Carnavale dei bambini<br />
Piazza S. Giorgio<br />
<strong>Trecenta</strong><br />
Lunedì 11 febbraio<br />
Madonna di Lourdes<br />
Casa S. Antonio<br />
Martedì 12 febbraio<br />
Martedì grasso<br />
Mercoledì 13 febbraio<br />
Le ceneri<br />
Domenica 17 febbraio | h 15<br />
Carnevale dei Bambini<br />
Piazza Roma<br />
Pissatola<br />
Martedì <strong>19</strong> febbraio | h 10<br />
Teatro Scuola<br />
Hansel & Gretel<br />
Fondazione Aida<br />
Teatro “Ferruccio Martini”<br />
Carnevale<br />
Sabato 23 febbraio | 21<br />
Il Tutore in balanza<br />
ovvero La pupilla ritrovata<br />
Teatro Collettivo di Arquà<br />
Polesine<br />
Teatro “Ferruccio Martini”<br />
<strong>Marzo</strong> <strong>2013</strong><br />
Martedì 5 marzo | 10<br />
Teatro Scuola<br />
Uno sberleffo alla potenza umana.<br />
Segue forse la ragione minima delle cose.<br />
Costretta da un ordine immutabile<br />
che non ha voluto,<br />
soffre la gelosia per gli umani,<br />
fragili,<br />
ma liberi di scegliere.<br />
Così,nel rotolio finale,<br />
tende invano<br />
a rubare l’attimo intenso di un amore<br />
fatto di sguardi,<br />
di corpi che si sfiorano,<br />
del sorriso devastante di un bambino,<br />
del sospiro di un uomo<br />
solo<br />
che guarda il mare.<br />
Perché l’onda<br />
non sa amare<br />
Franco Rossi<br />
Persi e ritrovati - storia di<br />
un bambino e di un pinguino<br />
Teatro Telaio<br />
Teatro “Ferruccio Martini”<br />
Sabato 9 marzo | h 21<br />
Donne<br />
Loredana Cont<br />
Teatro “Ferruccio Martini”<br />
Domenica 10 marzo | h 14<br />
Carnevale dei bambini<br />
Piazza XX Settembre<br />
Sariano<br />
Giovedì 14 marzo | h 10<br />
Teatro Scuola<br />
I ragazzi della via Pal<br />
Fondazione Aida<br />
Teatro “Ferruccio Martini”<br />
Domenica 17 marzo | h 16<br />
Teatro Famiglia<br />
La storia di un punto<br />
Teatri Comunicanti<br />
Teatro “Ferruccio Martini”<br />
Sabato 23 marzo | 21<br />
Laurel & Hardy vanno in<br />
paradiso<br />
Fondazione Aida<br />
Teatro “Ferruccio Martini”<br />
Domenica 31 marzo<br />
Pasqua di Resurrezione