Cenerentola a Portofino - Area Marina Protetta Portofino

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Più che un castello in verità era un grande palazzo, ma a Cenerentola piaceva pensare il contrario....
Nessuno era certo di quella notizia, che si era diffusa di porta in porta, ma tutte le giovani di buona famiglia erano comunque affascinate dall’idea di partecipare ad un evento così importante. Cenerentola, per puro caso, aveva udito alcuni discorsi delle sorellastre, tutte eccitate al pensiero di poter essere invitate dal principe. Era felice per loro, perché pensava che, rallegrate da quell’opportunità, l’avrebbero trattata un po’ meglio, almeno per qualche giorno. Come sarebbe stato bello se anche lei fosse potuta andare con loro. Vi erano momenti in cui sognava ad occhi aperti e comunque si sarebbe accontentata anche solo di assistere al ballo. Qualche attimo dopo, abbandonate le sue fantasticherie, tornava alla realtà; come avrebbe potuto partecipare alla festa del principe, lei che non possedeva che due vestiti logori, nessun paio di scarpe e non sapeva neanche ballare? E poi…non avrebbe mai osato chiedere il permesso alla matrigna; immaginava già quel che le avrebbe risposto. Così la sera, terminati gli ultimi lavori, spense la candela e si sdraiò vicino alla brace. Era molto stanca e, non appena ebbe poggiato la schiena sul sacco di iuta, cadde subito in un sonno profondo. Nella notte fece uno strano sogno: Si trovava nel bosco vicino ad un grande albero. Ai suoi piedi vi era una donna veramente bella ma molto, molto pallida che iniziò a parlarle: “Non spaventarti...” disse: “...io sono la tua mamma. Mi dispiace che tu stia soffrendo e per questo voglio farti un regalo. Quando ti sveglierai troverai vicino a te tre nocciole. Aprile solo se penserai di aver bisogno d’aiuto, ma fai attenzione, potrai utilizzare ciò che i piccoli frutti ti doneranno solo nell’arco di un giorno, poi tutto tornerà come prima. Buona fortuna figlia mia.” Dette quelle parole la flebile figura scomparve e Cenerentola restò sola, nel suo sogno, di fronte al grande albero, poi,
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