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La pioggerella<br />
Classi coinvolte: Seconde Celle. Seconde Case Nuove.<br />
Tempo suggerito:<br />
• 30-35 minuti massimo<br />
Scopo della lezione:<br />
Aiutare i bambini a comprendere che:<br />
• i gesti- suono sono prodotti dalla percussione di diverse parti del corpo ed<br />
hanno particolari caratteristiche;<br />
• le onomatopee riproducono suoni con l’ausilio delle parole;<br />
• diversi gesti, abbinati alle parole, contribuiscono ad elaborare un<br />
accompagnamento sonoro per la filastrocca;<br />
• si possono sostituire i gesti suono con nuovi timbri e colori determinati dai vari<br />
strumenti musicali;<br />
• il cambio degli strumenti può diventare più interessante, in quanto viene<br />
considerato parte del brano, se viene gestito con regole condivise dal gruppo.<br />
Per condurre la lezione si ha bisogno di:<br />
• una sedia per ogni partecipante. Le sedie sono disposte in modo da formare un<br />
cerchio;<br />
• uno strumentario;<br />
• una chitarra.<br />
Riferite al lavoro di gruppo:<br />
• Rispetto dei tempi<br />
• Piacere<br />
• Immaginazione<br />
• Espressione<br />
• Lavoro di gruppo<br />
• Autonomia<br />
• Memoria<br />
• Concentrazione<br />
• Lateralizzazione<br />
Scatola delle parole
Riferite al lavoro musicale<br />
• Ritmo<br />
• Melodia<br />
• Segnale acustico<br />
• Analisi<br />
• Canto<br />
• Ascolto<br />
• Pulsazione<br />
• Gesti suono<br />
• Silenzio<br />
• Onomatopea<br />
• Orchestrazione<br />
• ritornello<br />
Attività di apertura della lezione<br />
• Rito di apertura della lezione<br />
Formato della lezione<br />
Attività 1<br />
• I bambini sono seduti con le sedie in cerchio.<br />
“Oggi, dopo tanto ascolto e movimento, proveremo ad accompagnare con gli<br />
strumenti, un canto”.<br />
La mia affermazione è accolta dal gruppo con esclamazioni di gioia.<br />
Aggiungo di ricordarsi sempre che “la musica nasce dal silenzio e la lezione di<br />
oggi ne avrà molto bisogno”.<br />
I bambini mostrano di avermi compreso: la proposta di lavoro viene attesa in<br />
silenzio.<br />
Propongo ai bambini di battere la pulsazione, a mani alternate, sulle ginocchia;<br />
invito il gruppo ad adeguarsi alla mia pulsazione, che costituisce il metro con cui<br />
viene misurata la pulsazione di ogni partecipante.
Insegno quindi, per imitazione, la filastrocca E’ CADUTA UNA GOCCIOLINA,<br />
facendo tenere, sempre in sottofondo, il battito della pulsazione.<br />
Attività 2<br />
Attività 3<br />
• Al gruppo chiedo:<br />
E’ caduta una gocciolina cic ciac cic ciac<br />
E adesso la sorellina cic ciac cic ciac<br />
Questa è certo sua cugina, questa è certo sua cugina<br />
Ed insieme fanno sempre<br />
Una cic e l’altra ciac.<br />
“Potremmo abbinare gesti suono alle varie parti della filastrocca?”.<br />
Un bambino propone di abbinarli alle parole e mostra un esempio: batte le<br />
mani a tempo con le onomatopee cic ciac.<br />
Mano a mano i bambini propongono altri gesti suono e questo è il risultato<br />
FILASTROCCA GESTI SUONO<br />
E’ caduta una gocciolina Battere la pulsazione battendo i piedi<br />
alternativamente a terra<br />
Cic ciac cic ciac Battere le mani<br />
E adesso la sorellina Battere la pulsazione battendo i piedi<br />
alternativamente a terra<br />
Cic ciac cic ciac Battere le mani<br />
Questa è certo sua cugina,<br />
Battere le mani contemporaneamente<br />
questa è certo sua cugina<br />
sulle ginocchia<br />
Ed insieme fanno sempre Battere le mani sul petto<br />
una Battere una volta le mani sul petto<br />
cic Battere le mani<br />
E l’altra Battere una volta le mani sul petto<br />
ciac Battere le mani<br />
• Prendo la valigia degli strumenti ed invito attentamente a guardarvi dentro.
“Vedete degli strumenti che possiamo abbinare ai vari gesti suono?”.<br />
I bambini prendono in mano gli strumenti, li esaminano ed arrivano ad una<br />
conclusione unanime.<br />
FILASTROCCA STRUMENTI GESTI SUONO<br />
E’ caduta una gocciolina tamburelli Battere la pulsazione battendo i piedi<br />
alternativamente a terra<br />
Cic ciac cic ciac Cembalo<br />
Tamburello<br />
basco<br />
guiro<br />
Battere le mani<br />
E adesso la sorellina tamburelli Battere la pulsazione battendo i piedi<br />
alternativamente a terra<br />
Cic ciac cic ciac Cembalo<br />
Tamburello<br />
basco<br />
guiro<br />
Battere le mani<br />
Questa è certo sua Scatoline Battere le mani<br />
cugina,<br />
questa è certo sua cugina<br />
sonore contemporaneamente sulle ginocchia<br />
Ed insieme fanno sempre Piastre SOL Battere le mani sul petto<br />
una Piastre SOL Battere una volta le mani sul petto<br />
cic Cembalo<br />
Tamburello<br />
basco<br />
guiro<br />
Battere le mani<br />
E l’altra Piastre SOL Battere una volta le mani sul petto<br />
ciac Cembalo<br />
Tamburello<br />
basco<br />
guiro<br />
Battere le mani<br />
Attività 4<br />
• “Vogliamo cambiare gli strumenti!” I bambini si mostrano risoluti. Decido<br />
di gestire questo momento molto delicato perché di solito si presenta<br />
caotico e fonte di una dispersione enorme di energia e concentrazione.<br />
Al gruppo rispondo quindi che la proposta mi trova d’accordo: occorre però<br />
che questo cambio rientri nel gioco, affinché sia piacevole per tutti e non scada<br />
nel caos generale.
“Visto che dovrei insegnarvi il ritornello della filastrocca vi propongo di<br />
cambiare gli strumenti proprio in quel momento”.<br />
Aggiungo anche che il ritornello lo canterò da sola ma che i bambini, per<br />
apprenderlo, dovranno cambiare gli strumenti il più silenziosamente possibile.<br />
“Il canto di tutti ricomincerà non appena finirò di cantare il ritornello: si<br />
terminerà il gioco quando ogni bambino ritornerà suonare, dopo un giro, lo<br />
strumento che aveva all’inizio dell’attività”.<br />
Ecco il ritornello.<br />
Elaborazione e valutazione<br />
Piove piove<br />
La gatta non si muove<br />
Quando verrà il sole<br />
La gatta si muoverà.<br />
Il cambio degli strumenti, inizialmente, si è presentato estremamente caotico. Dopo<br />
diverse esecuzioni, il gruppo ha dimostrato un sensibile miglioramento, sforzandosi<br />
di voler ascoltare il mio canto. Ho notato comunque che, dopo una esecuzione<br />
completa, i bambini hanno imparato le parole e la melodia del ritornello.<br />
Nella lezione successiva, i bambini hanno suonato, ripetendo internamente le parole<br />
del canto: si è offerta l’occasione per esercitare l’orecchio interno del gruppo.<br />
Attività di chiusura della lezione<br />
Dopo una esecuzione completa, ci salutiamo con la canzone dell’addio.