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Esiodo e la Bibbia.pdf

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<strong>Esiodo</strong> <strong>Esiodo</strong> e e <strong>la</strong> <strong>la</strong> <strong>la</strong> <strong>Bibbia</strong><br />

<strong>Bibbia</strong><br />

Pando Pandora Pando ra ed ed Eva<br />

Eva<br />

Miti Miti di di origine origine a a confronto<br />

confronto<br />

La secondarietà e <strong>la</strong> pericolosità del femminile sono raccontati per il pensiero<br />

occidentale dal mito,mito del politeismo greco e mito del monoteismo ebraico e<br />

cristiano , entrambi coinvolti nel<strong>la</strong> costruzione di quello che potremmo definire in<br />

senso ampio il “campo ideologico “dell’occidente.<br />

Pandora ed Eva sono le due “prime donne” del pensiero occidentale<br />

Ecco i loro racconti,i loro miti<br />

Cominciamo dal mito greco,cominciamo da Pandora<br />

E ‘il “mito di origine” del politeismo greco . Il suo enunciatore è un poeta ma noi<br />

sappiamo che i poeti sono per il modello greco sono creatori ( del resto<br />

l’etimologia lo dice ,poeti da poiein , creare) Sono coloro ai quali si riconosce di<br />

aver dato i nomi degli dei ! E <strong>la</strong> nominazione come ben si dice proprio nei primi<br />

capitoli del Genesi è atto fondamentale di messa in esistenza .<br />

Il mito greco sull’origine del<strong>la</strong> prima donna, Pandora ,è narrato dal poeta greco<br />

arcaico <strong>Esiodo</strong> ( fine VIII-VII a.C.) e di lui si dice che fu “ispirato” dal<strong>la</strong> Muse<br />

quel<strong>la</strong> collettività di esseri extraumani femminili che si riserva <strong>la</strong> funzione<br />

artistica in senso ampio.Il racconto ci è conservato in doppia versione nei due<br />

poemi a lui attribuiti : Le Opere e i Giorni (vv.60-105 ); Teogonia (vv. 559-612)


Entrambe le versioni sono state oggetto di molte analisi. Rimangono tuttavia<br />

sempre interessanti le interpretazioni di J.P. Vernant in Il Mito greco .Atti del<br />

Convegno di Urbino ,B.Gentili -G.Paione ed. pp.91-106 e quel<strong>la</strong> di P.Pucci nello<br />

stesso volume,pp.207-209.Volume che rimane anche un fondamentale<br />

contributo al<strong>la</strong> storia del<strong>la</strong> critica del mito nel ‘900. Su Pandora vedi anche un’<br />

ultima versione di Vernant 2005<br />

I due testi esiodei si incastrano a vicenda e comprendono certamente materiale<br />

mitico,cioè narrativo vario in circo<strong>la</strong>zione .Sono racconti, mythoi,veico<strong>la</strong>ti dal<strong>la</strong><br />

poesia esametrica al<strong>la</strong> quale il poeta attinge organizzandoli per i suoi obiettivi.<br />

Nel<strong>la</strong> Teogonia <strong>la</strong> creazione del<strong>la</strong> prima donna avviene in una situazione fluida<br />

nel<strong>la</strong> quale esistono già gli uomini maschi ,”nati dal<strong>la</strong> terra” ( gegeneis) .Gli<br />

uomini maschi sono in rapporto di commensalità con gli dei ,maschi e femmine<br />

dei attuali nati da rego<strong>la</strong>ri unioni sessuali dopo quel<strong>la</strong> messa a punto del<br />

riordino del cosmo determinata dal<strong>la</strong> separazione di Ouranos,Cielo,da Ge<br />

Terra, ottenuta con <strong>la</strong> castrazione di Ouranos . Uomini e dei sono comunque<br />

nati insieme , coinvolti nel processo di emersione del cosmo dal caos iniziale<br />

senza l’ intervento di una entità partico<strong>la</strong>re che si assume il compito di creatore<br />

Il ruolo di creatore del cosmo e dell’umanità è proprio del dio monoteista come<br />

dei cosiddetti Esseri Supremi del<strong>la</strong> popo<strong>la</strong>zioni dei popoli senza scrittura . Il<br />

rimando è al<strong>la</strong> nota contesa sul “ monoteismo primitivo” che oppose lo storico<br />

delle religioni Raffaele Pettazzoni ed il gesuita etnologo padre Wilhelm Schmidt<br />

agli inizi del 900<br />

Secondo il mito di origine greco <strong>la</strong> prima donna entra nell’attualità molto dopo<br />

insieme al fuoco da cucina e fonda <strong>la</strong> condizione culturale attuale.<br />

Mediatore nel processo del<strong>la</strong> definizione dei territori tra umano e divino il titano<br />

Prometeo che si confronta con Zeus il dio più giovane signore del pantheon<br />

politeistico in una sfida che sfrutta tutti i meccanismi e gli obblighi dello scambio


di doni . Prometeo ruba il fuoco agli dei per donarlo agli uomini .Gli uomini<br />

organizzano un sacrificio da “donare “ agli dei con un primo pasto di carne<br />

arrosta. Gli dei ricambiano con un controdono .<br />

Pandora “ colei al<strong>la</strong> quale tutti gli dei diedero un dono “ o “colei che porta tutti i<br />

doni “ secondo le interpretazioni etimologiche del suo nome proprio ,è il<br />

controdono di Zeus per il dono ( falso ?) che gli ha fatto Prometeo quel fuoco<br />

che ha permesso agli uomini da fare quel primo pasto di carne cotta che fonda<br />

il sacrificio cruento ed insieme <strong>la</strong> pratica alimentare di mangiare cucinato .<br />

Il sacrificio è inteso come mezzo di ob<strong>la</strong>zione agli dei del fumo e delle ossa del<br />

primo animale arrostito grazie al fuoco che Prometeo stesso ha rubato agli dei<br />

per donarlo agli uomini liberalizzando il passaggio dal crudo al cotto e l’avvio<br />

del<strong>la</strong> dieta carnea, carne sacrificata e cotta.<br />

E’il celebre passaggio dal crudo al cotto che attraverso <strong>la</strong> cucina introduce<br />

l’umanità nel<strong>la</strong> cultura ,come spiega Levi Strauss nel celebre testo che apre <strong>la</strong><br />

serie Mythologiques Parigi 1964 .( traduzione italiana Dal crudo al cotto<br />

Per ricambiare ,controbi<strong>la</strong>nciare il furto del fuoco “Zeus costruisce un male per<br />

gli uomini al posto del fuoco” ( Teogonia, 570).<br />

Proposta come un primo automa,una statua animata ,<strong>la</strong> prima donna<br />

lussuosamente vestita ed ingioiel<strong>la</strong>ta dalle dee introduce nel mondo <strong>la</strong> realtà<br />

contemporanea L’avvenimento è localizzato esplicitamente in rapporto all’atto<br />

dirompente ed inaugurale con il quale nel Prometeo ruba agli dei il fuoco che<br />

tenevano nascosto e lo dona agli uomini significa avviandoli al processo<br />

trasformatore del<strong>la</strong> “cottura “ culturale .<br />

Zeus ricambia il dono che Prometeo ha fatto agli uomini e che gli uomini hanno<br />

ricambiato istituendo un rito ripetizione cultuale mimetica ,del sacrificio cruento .<br />

Il controdono è in realtà un inganno ,un dono pericoloso .


Si segna<strong>la</strong> così <strong>la</strong> inevitabile pericolosità di un rapporto di scambio che risulta<br />

“falsato” per <strong>la</strong> diversità di rango ,l’asimmetria dei contraenti .<br />

“ Il famoso Ambidestro ( il dio artigiano Hephaistos) modellò con <strong>la</strong> terra una<br />

sembianza di fanciul<strong>la</strong> pudica (parthenos aidoie) secondo <strong>la</strong> volontà del figlio di<br />

Kronos. La dea Athena <strong>la</strong> vestì ,<strong>la</strong> ornò con un abito argenteo ,l’avvolse con le<br />

sue mani in un velo trapunto meraviglia a vedersi e le strinse <strong>la</strong> cintura. Ancora<br />

Pal<strong>la</strong>de Athena mise sul suo capo ghir<strong>la</strong>nde di fiori appena sbocciati e una<br />

corona d’oro creata dal famso Ambidestro per compiacere il padre Zeus.In essa<br />

aveva inciso molti artifizi ( daida<strong>la</strong> pol<strong>la</strong>),<strong>la</strong> maggior parte delle creature che <strong>la</strong><br />

terra e il mare nutre ,con tanta abilità da renderle simili ad esseri viventi dotati di<br />

voce. Quando ebbe fatto questo bel male contro un bene, <strong>la</strong> condusse fuori tra<br />

gli dei e gli uomini,compiaciuta degli ornamenti che le aveva donato Athena<br />

dagli occhi lucenti figlia di un padre possente.Come <strong>la</strong> videro,dei immortali e<br />

uomini mortali furono presi da meravigliato stupore dinanzi all’ abile inganno<br />

inevitabile per l’umanità.Da lei discende <strong>la</strong> razza delle donne femmine ,da lei<br />

viene il funesto genere ( genos) e le tribù delle donne che vivono in mezzo ai<br />

maschi mortali per portare loro sciagura ,mai compagne nel<strong>la</strong> dolorosa<br />

indigenza ma solo nel<strong>la</strong> sazieta”.<br />

Segue l’enigmatica informazione sul<strong>la</strong> società delle api,enigma esemp<strong>la</strong>re per<br />

eccellenza nel<strong>la</strong> cultura greca per il mistero che circonda l’autonomia del<strong>la</strong> loro<br />

riproduzione. Le donne sono paragonate ai fuchi,i maschi delle api,inerti ed<br />

inutili se si tiene conto che le api secondo <strong>la</strong> tradizione greca accettata da<br />

Aristotele,si riproducono in modo extrasessuale.<br />

La versione del mito nelle “Opere e i Giorni” ( v.55 ss) è abbastanza simile a<br />

quel<strong>la</strong> del<strong>la</strong> Teogonia ..<br />

Figlio di Iapetos ,più astuto di tutti,tu gioisci per avermi ingannato e rubato il<br />

fuoco ma tutto ciò sarà grave danno per te e per gli uomini di domani .Darò agli


uomini come prezzo per il fuoco un male del quale gioiranno amando <strong>la</strong> loro<br />

stessa rovina” L’enunciato di Zeus è accompagnato da una forte risata che<br />

richiama in modo esplicito il valore di comunicazione extralinguistica del riso<br />

evidenziato in molti contesti dal<strong>la</strong> comparazione storico-antropologica.<br />

Seguono le istruzioni al dio artigiano Hephaistos su “come fabbricare con terra<br />

e acqua un qualche cosa mettendovi dentro voce e forza di un essere umano in<br />

gentile immagine di fanciul<strong>la</strong> simile per aspetto alle dee immortali”.<br />

Sino a quel momento infatti il genere femminile esisteva solo a livello<br />

divino,nel<strong>la</strong> qualità immateriale ,non di terra e acqua ,delle dee femmine<br />

compagne degli dei maschi.<br />

Molto del<strong>la</strong> storia del femminile variamente immaginato nel pensiero occidentale<br />

è fondato nei racconti di <strong>Esiodo</strong>.<br />

Per un’analisi sofisticata in chiave semeiotica del mito nel<strong>la</strong> Teogonia vedi P.<br />

Mason Third Person \second sex.Pattern of sexual asymmetry in the Theogony<br />

of Hesiod ,in I.Blok-P.Mason ed. Sexual Asymmetry ,Amsterdam 1987 ,pp 147-<br />

168).<br />

Pandora trascina dietro sé il concetto di “estraneità” del<strong>la</strong> razza delle donne ,del<br />

genere femminile nel suo complesso. Una estraneità che il pensiero filosofico<br />

ratificherà esplicitamente attraverso gli enunciati celebri di Aristotele che priva il<br />

femminile del<strong>la</strong> capacità di generare ,propone un femminile sostanzialmente<br />

sterile ,quindi al<strong>la</strong> fine inutile o solo ausiliario<br />

L’estraneità è comunque qualche cosa di diverso dal concetto di “impuro” che<br />

troviamo nel filone giudaico-is<strong>la</strong>mico e diverso dal concetto di “peccato” proprio<br />

dell’etica cristiana che condanna esplicitamente Eva per averlo portato nel<br />

mondo l’impurità legata al corpo ed al<strong>la</strong> sessualità


Gli uomini greci devono coabitare con questa razza diversa per l’obbligo del<strong>la</strong><br />

riproduzione ,anche se possono sognare ,come il figlio dell’ultimo re di Atene<br />

Theseus e di una regina delle Amazzoni Antiopa. Hippolytos è bello,colto ,casto<br />

seguace del misterioso mitico cantore Orpheus ,non ha interesse per le donne<br />

,sogna che il genere umano possa riprodursi in maniera autonoma, da uno ,dal<br />

maschio .Seguendo il filo rosso del<strong>la</strong> ricerca dell’autonomia riproduttiva che non<br />

è solo greco ma ricompare attraverso le culture come mostra Levi Strauss nel<strong>la</strong><br />

sua celebre e contestata analisi del mito di Edipo e non solo.<br />

Desiderato vanamente dal<strong>la</strong> matrigna Fedra che lo denuncia per tentata<br />

violenza Hippolytos sarà distrutto dal<strong>la</strong> maledizione del padre. La vicenda<br />

riprende ancora quel filo che contrappone mortalmente figlio e padre intorno <strong>la</strong><br />

presenza femminile ed evidenzia contestualmente l’inaffidabilità del<strong>la</strong> paro<strong>la</strong>s<br />

femminile . Mente <strong>la</strong> Fedra protagonista del<strong>la</strong> tragedia di Euripide nel V<br />

secolo,mente <strong>la</strong> moglie dell’egiziano Putifar che accusa l’innocente Giuseppe di<br />

tentata seduzione nel noto episodio biblico.<br />

Diverse ,inaffidabili, inutili non pienamente umane le donne che costituiscono <strong>la</strong><br />

discendenza di Pandora sono per gli uomini soprattutto pericolose .Quasi tutte e<br />

in modo diverso .<br />

Sul<strong>la</strong> sostanziale diversità,non piena umanità del femminile –leit motiv di una<br />

parte almeno del<strong>la</strong> cultura greca -è costruita una celebre satira attribuita al<br />

poeta Semonide di Amorgos ,picco<strong>la</strong> iso<strong>la</strong> delle Sporadi a sud est di Naxos<br />

,vissuto probabilmente nel VII a.C.<br />

Divise in dieci categorie le donne nel loro insieme possono essere rappresentate<br />

per anlogia da sette animali dei quali ripropongono i vizi : scrofa ,volpe,cagna<br />

,asina ,faina, caval<strong>la</strong>,scimmia.Agli animali si aggiungono due elementi, <strong>la</strong> terra e<br />

il mare,ed un insetto,l’ape.L’ape ,ritenuta asessuata ,legata al<strong>la</strong> sfera del<strong>la</strong> dea<br />

cerealico<strong>la</strong> Demeter che rappresenta il modello più completo di cultura ( <strong>la</strong>


cultura del pane bianco!) fornisce l’unico modello paradigmatico per <strong>la</strong> donna<br />

come buona compagna per un uomo. L’uomo che l’ottiene è fortunato -si dice. -<br />

perché solo su di lei non si posa biasimo.<br />

Segue un ritratto di donna moglie virtuosa che rimane significante per <strong>la</strong><br />

costruzione maschile di una morale matrimoniale adatta ad un certo tipo di<br />

società strutturata sul<strong>la</strong> famiglia nucleare e <strong>la</strong> proprietà privata.<br />

La donna ape “fa prosperare <strong>la</strong> sua proprietà ,l’accudisce ed invecchia con un<br />

uomo che l’ama e che lei ama , madre di una bel<strong>la</strong> famiglia . Essa emerge tra<br />

tutte le donne ed una bellezza divina l’adorna . Non trova piacere nel sedere in<br />

mezzo alle donne che chiaccherano raccontando storie d’amore .Donne come<br />

lei sono le migliori che Zeus ha concesso agli uomini “ .<br />

(Sul testo vedi ancora l’edizione traduzione e commento di H.L. Lloyd -Jones ,<br />

Female of the Species ,London 1975 )<br />

Eva<br />

Eva<br />

Il racconto che fonda <strong>la</strong> tradizione ebraico-cristiana ( quel<strong>la</strong> is<strong>la</strong>mica è<br />

sostanzialmente diversa) riprende il “senso” del<strong>la</strong> tradizione greca esiodea oltre<br />

che alcuni motivi legati al<strong>la</strong> formazione materiale del corpo umano<br />

Eva è creata da Dio insieme al primo uomo Adam ma condivide nonostante<br />

questa simultaneità lo statuto secondario esplicito del<strong>la</strong> greca Pandora.<br />

Il racconto biblico e soprattutto <strong>la</strong> sua esegesi in ambito cristiano sono molto<br />

importanti per <strong>la</strong> fissazione teorica e simbolica del femminile nel<strong>la</strong> prospettiva<br />

etica, non solo religiosa ma anche <strong>la</strong>ica, dell’occidente.


La creazione dell’umanità è raccontata nel primo libro dell’Antico Testamento,nel<br />

Genesi ,in due versioni:<br />

Nel<strong>la</strong> prima ( I, 26) Dio crea il primo essere umano anthropon homo a sua<br />

immagine e somiglianza ( kat’eikona kai homoiosis ( nel<strong>la</strong> versione <strong>la</strong>tina ad<br />

imaginem suam et similitudinem ). A questo essere creato il Signore dona<br />

preminenza sugli altri essere animati i pesci ,gli uccelli, gli animali del<strong>la</strong> terra<br />

poi (I,27 ) nel<strong>la</strong> prima versione in assoluto, quel<strong>la</strong> greca dei LXX-si ripete <strong>la</strong><br />

stringa riguardante <strong>la</strong> racconto creazione con alcune precisazioni :E Dio fece<br />

l’uomo anthropos,homo ha –adam secondo l’immagine (eikon, imago ) di dio lo<br />

fece , maschio e femmini li fece , arsen kai thely epoiesen autous (nel<strong>la</strong><br />

versione <strong>la</strong>tina masculum et feminam creavit eos ). Tuttavia in alcune versioni<br />

compare il singo<strong>la</strong>re eum . Il primo essere umano a somiglianza sarebbe<br />

androgino (con rimando ad una originaria androginia del Theos , di Dio !)<br />

Tra<strong>la</strong>sciamo qui di fermarci sul tema dell’Adamo androgino molto sottolineata<br />

nel Talmud dai commentari rabbinici . Adam è maschio e femmina , non <strong>la</strong><br />

costo<strong>la</strong> ma <strong>la</strong> sua parte femminile gli viene tolta per fare <strong>la</strong> donna ,come si<br />

racconta nel<strong>la</strong> seconda redazione .<br />

Genesi II ,7 che riferisce il procedimento attraverso il quale Dio “materialmente”<br />

costruisce l’homo e lo anima: Dio ,il theos fece ,ep<strong>la</strong>sen, l’uomo dal fango del<strong>la</strong><br />

terra ed ispirò ,enephusen, il soffio di vita ,pnoen zoe, nel suo volto . e l’uomo<br />

diviene un’anima vivente eis psychen zosan “ formavit igitur dominus Deus<br />

hominem de limo terrae et inspiravit in faciem eius spiraculum vitae ( nismath<br />

hayyim) et factus est homo in animam viventem ( nephes hayyah ) . Segue il<br />

racconto del<strong>la</strong> piantagione del giardino,paradeisos, in Edem ed anche<br />

l’avvertimento ad Adamo di non mangiare il il frutto dell’albero del<strong>la</strong> conoscenza<br />

del bene e del male ( kalon kai poneron) pena <strong>la</strong> morte.<br />

Solo dopo avviene <strong>la</strong> creazione del<strong>la</strong> prima donna .


La creazione del<strong>la</strong> donna avviene sul<strong>la</strong> spinta del<strong>la</strong> necessità di trovare un aiuto<br />

per l’uomo boethon ,auxilium , per l’anthropos poichè non era bene che<br />

rimanesse solo . Dal momento che non si trovava tra gli animali “un aiutante a<br />

lui simile”,Dio infonde uno stato di trance -ekstasis – ed un sonno ,hypnose ad<br />

Adamo Agendo come abile anestesista e chirurgo Dio estrae da Adamo una<br />

delle costole con <strong>la</strong> quale dal<strong>la</strong> quale forma <strong>la</strong> prima donna.<br />

Il Signore p<strong>la</strong>smò con <strong>la</strong> costo<strong>la</strong> che aveva tolto ad Adamo una donna e <strong>la</strong><br />

condusse all’uomo .Allora l’uomo disse: Questa volta essa è osso dalle mie<br />

ossa ,carne del<strong>la</strong> mia carne ( ostoun ek ton osteon, sarx eh tes sarkos mou .. La<br />

si chiamerà donna perché dall’uomo è stata tolta<br />

La versione italiana è presa dal<strong>la</strong> <strong>Bibbia</strong> di Gerusalemme : l’ultima battuta<br />

contiene un gioco di parole evidente nell’ebraico : donna ishah da ish uomo<br />

Le interpretazioni talmudiche giocando sul fatto che il vocabolo ebraico per<br />

costo<strong>la</strong> –pleure greco- è ze<strong>la</strong> che significa anche parte , propongono un<br />

interpretazione che vede nel<strong>la</strong> donna <strong>la</strong> metà del primo uomo . Il richiamo va<br />

ovviamente al noto mito dell’umanità androgina analizzato da P<strong>la</strong>tone nel<br />

Simposio. I primi esseri sferici e bisessuati sono sezionati per ordine di Zeus<br />

dando origine agli attuali esseri sessualmente individuati in maschi e femmine<br />

ma <strong>la</strong>sciati liberi di seguire i propri istinti originari per <strong>la</strong> composizione delle<br />

coppie che potranno essere eterosessuali per <strong>la</strong> procreazione ma omosessuali<br />

per seguire le tendenze. Al primo posto <strong>la</strong> positività del<strong>la</strong> coppia omosessuale<br />

maschile che realizza il grado più alto dell’esperienza dell’eros come<br />

sperimentazione di conoscenza assoluta.<br />

Come dire che temi di questo genere –ed altre testimonianze lo comprovano-<br />

dovevano circo<strong>la</strong>re nel mondo mediterraneo al<strong>la</strong>rgato dell’epoca ,tra Grecia e<br />

siropalestina. Il tema dell’androginia ha una parte centrale nel<strong>la</strong> cabba<strong>la</strong>


medievale ebraica,nell’alchimia .Il tema dell’androginia –a cominciare da Adamo<br />

–è fortemente condannato nel<strong>la</strong> esegesi di un cristianesimo cattolico che inizia<br />

con Agostino.Anche se le contraddizioni sono molte .<br />

Segue l’enunciato considerato fondante l’indissolubilità del matrimonio utilizzato<br />

esplicitamente anche da Gesù nel suo rifiuto del divorzio pratica ampiamente<br />

riconosciuta( Matteo 22 ) : per questo un uomo <strong>la</strong>scerà il padre e <strong>la</strong> madre e si<br />

unirà al<strong>la</strong> sua donna,ed i due saranno una carne so<strong>la</strong>.<br />

Segue l’episodio fondante con il suggerimento del serpente al<strong>la</strong> donna di<br />

mangiare il frutto del<strong>la</strong> conoscenza nonostante il divieto divino.Conseguenza<br />

del<strong>la</strong> trasgressione, <strong>la</strong> pena enunciata <strong>la</strong> cacciata dal giardino,l’inizio del<strong>la</strong><br />

storia dell’ umanità . Adamo inizierà <strong>la</strong> vita con <strong>la</strong> sua donna fuori dal<br />

paradiso ormai chiuso per lui ed Eva inizierà a partorire con dolore come<br />

esplicitamente voluto dal Signore e <strong>la</strong> donna sarà nominata da Adamo Zoe ,<br />

Vita , Hawa,Eva , come “madre di tutti i viventi” ( Gen. III ,20)<br />

I commenti su questi primi tra paragrafi sono innumerevoli .<br />

A noi importa l’esegesi di Agostino fondata in partico<strong>la</strong>re sull’analisi dei primi<br />

due capitoli che artico<strong>la</strong> le “ ragioni” del riconoscimento di una strutturale<br />

differenza tra maschile e femminile che segna profondamente <strong>la</strong> dottrina del<strong>la</strong><br />

chiesa,in partico<strong>la</strong>re cattolica<br />

Adamo è creato come primo essere umano ( anthropos,homo) qualità che<br />

anche <strong>la</strong> donna condivide con lui partecipando attraverso il genere maschile al<strong>la</strong><br />

simultaneità del<strong>la</strong> creazione e godendo così dell’immagine. Il tutto a livello del<strong>la</strong><br />

informatio , cioè a livello virtuale, in senso alto.<br />

La donna è creata in “realtà” solo dopo ,con <strong>la</strong> partecipazione di Adamo già<br />

esistente ,che le rega<strong>la</strong> <strong>la</strong> sua costo<strong>la</strong>,una “ parte “di sé ( non certo <strong>la</strong> sua metà)


Si segna<strong>la</strong> così <strong>la</strong> secondarietà del femminile a livello del<strong>la</strong> confirmatio<br />

dell’adeguamento del<strong>la</strong> creazione al piano del<strong>la</strong> realtà.<br />

Agostino discute questi problemi nel commento al Genesi ,”De Genesi ad<br />

litteram” dove discute anche del problema dell’anima. Nel<strong>la</strong> informatio Adamo<br />

riceve l’anima per inspirazione da parte di Dio . Dell’anima di Eva non si par<strong>la</strong>. Si<br />

può supporre che a livello del<strong>la</strong> informatio l’anima sia presente in lei come in<br />

Adamo in quanto segno dell’essere umano,dell’ homo.<br />

-Secondo <strong>la</strong> dottrina nota come traducianesimo le anime nel<strong>la</strong> generazione<br />

sarebbero veico<strong>la</strong>te dal seme paterno- Agostino elude <strong>la</strong> proposta traducianista<br />

ma non risolve il problema del<strong>la</strong> veico<strong>la</strong>zione dell’anima nel<strong>la</strong> donna.<br />

L’unità di anima e corpo costituisce l’uomo,homo,come essere umano.<br />

Indifferenziato ma declinato al maschile per quel prevalere linguistico del genere<br />

maschile sul femminile che è stato variamente segna<strong>la</strong>to.<br />

E’importante che a più riprese Agostino sottolinei il carattere razionale<br />

dell’anima che fa l’uomo uomo. “L’uomo come noi lo vediamo è un anima<br />

razionale che si serve di un corpo mortale e terrestre” ( De moribus ecclesiae<br />

cattolicae I,27,52)<br />

Il ruolo del corpo è di supporto all’anima ,come il guscio dell’ostrica,il corpo è<br />

carcere prima di essere veicolo dell’anima .<br />

Posizione che riflette chiaramente <strong>la</strong> sostanziale negatività attribuita al corpo nel<br />

mondo precristiano già dal<strong>la</strong> filosofia p<strong>la</strong>tonica e dai movimenti cosiddetti<br />

“orfici”. Sottolinea <strong>la</strong> sostanziale differenza anima-corpo e <strong>la</strong> priorità dell’anima<br />

che può esistere senza il corpo.<br />

Grazie all’anima comunque anche il corpo partecipa al<strong>la</strong> dignità umana<br />

Quell’anima che anche <strong>la</strong> donna riceve con l’uomo nell’infirmatio garantisce ad


entrambi l’humanitas,<strong>la</strong> dignità umana .Tuttavia ciò che differenzia è il corpo<br />

sessuato.<br />

La donna secondo l’homo exterior,secondo <strong>la</strong> confirmatio ,è irrimediabilmente<br />

secondaria .Mentre non è del tutto certo che nell’infirmatio <strong>la</strong> donna abbia<br />

l’anima ,almeno in modo autonomo.<br />

Vedi sul tema i molti riscontri nelle Epistole di Paolo. Nel<strong>la</strong> I Episto<strong>la</strong> ai Corinzi ( I<br />

Cor XI,7) Paolo afferma che “Il maschio (vir ) non deve ve<strong>la</strong>re il suo capo perché<br />

egli è immagine e gloria di dio,ma <strong>la</strong> donna è gloria del maschio . Infatti non il<br />

maschio viene dal<strong>la</strong> donna ma <strong>la</strong> donna dal maschio “.<br />

L’anima presente si diversifica secondo <strong>la</strong> situazione.Solo l’anima che sta nel<br />

corpo maschile è configurata ad imaginem ,situazione che <strong>la</strong> rende atta a<br />

comprendere <strong>la</strong> verità. Nonostante gli sforzi Agostino nel III libro del “ De<br />

Genesi” non riesce cancel<strong>la</strong>re l’impressione che a livello del<strong>la</strong> realtà,del<strong>la</strong><br />

confirmatio ,l’anima in corpo femminile è privata di qualche cosa ,è come<br />

un’anima evirata.Per questo <strong>la</strong> femmina deve cercare l’unione con il maschio<br />

come unione coniugale .Per “salvarsi “ ,o meglio per essere intera,“esistere “<br />

pienamente.<br />

Più volte nell’opera agostiniana ritorna <strong>la</strong> tesi dell’incompletezza funzionale del<br />

femminile e si profi<strong>la</strong> il modello di un’anima complessa ,stratificata divisa tra<br />

un’anima superiore ed una inferiore .La donna da so<strong>la</strong> avrebbe solo l’anima<br />

inferiore .Questa si esteriorizza nel<strong>la</strong> donna nel suo ruolo di ausiliaria,incaricata<br />

a provvedere alle necessità del quotidiano. Interessante a questo punto <strong>la</strong><br />

digressione di Agostino sul velo.<br />

Il velo come accessorio del vestire diventa importante, essenziale per le donne<br />

cristiane ,rappresenta “quel<strong>la</strong> parte del<strong>la</strong> ragione che deve disporsi a servire alle<br />

necessità temporali “ ! ( De Trinitate ,12,17).


Anche senza il valore simbolico dato da Agostino il velo come segno del<strong>la</strong><br />

pudicizia richiesta espressamente alle donne per non indurre in tentazione<br />

compare in altri autori del<strong>la</strong> patristica anche precedenti.<br />

Ad esempio in Tertulliano che dedica al tema due opere il “De virginibus<br />

ve<strong>la</strong>ndis “ ( sul<strong>la</strong> necessità per le ragazze di ve<strong>la</strong>rsi ) e il “De cultu faeminarum “<br />

(Sul<strong>la</strong> toilette delle donne).<br />

L’obbligo is<strong>la</strong>mico,anche se non esplicitamente coranico, del velo ha dunque<br />

interessanti antecedenti di “costume”.<br />

Il velo esteriorizza tutta una serie di corre<strong>la</strong>ti che rego<strong>la</strong>no <strong>la</strong> coppia<br />

eterosessuale.La donna ve<strong>la</strong>ta manifesta l’accettazione del<strong>la</strong> gerarchia ,il<br />

principio di subordinazione ritenuto ottimale per mantenere quell’ordine secondo<br />

il quale il principio maschile deve tener sotto controllo il femminile,più<br />

precisamente il principio spirituale maschile deve tener sotto controllo il principio<br />

materiale femminile e sul piano dell’etica ci si richiama al dovere di tener sotto<br />

controllo il corpo,<strong>la</strong> carne che è vistosamente “femminile”. Ne conseguono come<br />

corol<strong>la</strong>ri i numerosissimi richiami al<strong>la</strong> necessità dell’obbedienza che <strong>la</strong> donna<br />

deve all’uomo come rispetto dell’armonia cosmica nel<strong>la</strong> logica del<strong>la</strong> necessaria<br />

obbedienza che l’inferiore deve al superiore.Il modello agostiniano riecheggia da<br />

vicino le enunciazioni famose di Aristotele nel<strong>la</strong> Politica (1254 b)sul<strong>la</strong> necessità<br />

del<strong>la</strong> subordinazione dell’inferiore al superiore per il buon funzionamento del<br />

cosmo politico.<br />

In un passo di un altra opera il “de genesi contra Manicheos “ troviamo un altro<br />

interessante commento di Agostino ai primi capitoli del Genesi nel quale si<br />

illustra bene <strong>la</strong> posizione rispetto <strong>la</strong> sessualità.<br />

Agostino eredita dal etica di Mani l’atteggiamento antimondano che troviamo<br />

diffuso nelle tradizioni encratite –continenti -delle correnti di pensiero del<br />

giudaismo ellenistico ( comunità di Qumran) e dei gruppi giudeocristiani .Il


“sospetto” verso <strong>la</strong> sessualità e <strong>la</strong> sostanziale pericolosità delle donne<br />

responsabili del primo peccato di porneia ,lussuria,riflette il tema del peccato<br />

degli angeli che <strong>la</strong>sciano il cielo sedotti dal<strong>la</strong> bellezza delle figlie degli uomini,<br />

come si accenna nel Genesi e più esplicitamente nel pseudoepigrafo ebraico<br />

Libro di Enoch ( II-I a.C.) spesso citato dagli autori del<strong>la</strong> patristica<br />

Agostino propone per <strong>la</strong> prima coppia l’ipotesi di uno stato di innocenza di un<br />

matrimonio solo spirituale, durante il soggiorno nell’Eden prima del peccato.<br />

La fecondità del<strong>la</strong> prima coppia sarebbe stata solo spirituale,produzione di stati<br />

di gioia e di divina contemp<strong>la</strong>zione.<br />

Agostino stesso rettificherà queste sue rigide posizioni in opere più tarde nelle<br />

quali si staccherà definitivamente dalle simpatie giovanili per il rigido<br />

atteggiamento antisessuale dei Manichei<br />

I Manichei sono i seguaci di Mani fondatore nel III d.C. di una religione dualistica<br />

di tipo gnostico ,basata sul<strong>la</strong> coesistenza di due principi antitetici, Bene e Male<br />

che ebbe un’ampia diffusione .Giunse sino in Cina e produsse una vasta<br />

letteratura teologica scritta in molte lingue e dialetti asiatici,iranici,paleoturchi<br />

,cinesi Si diffuse anche in Egitto da dove provengono i documenti più antichi<br />

scritti in copto su papiri risalenti al IV V d.C. Mani esige una morale<br />

austera,attenta a separare il terreno,il corporeo,luogo del<strong>la</strong> tenebra, dal celeste<br />

,spirituale, luogo di luce. Il suo difficile programma di salvezza esplicitamente<br />

universalistico attirò molte adesioni e simpatie in ambito cristiano dove <strong>la</strong><br />

presenza del filone encratita , astinente,antimondano,anticarnale, ovviamente<br />

legato al<strong>la</strong> dimensione escatologica ,all’attesa del giudizio e del<strong>la</strong> Gerusalemme<br />

celeste era molto forte.<br />

Diventando religione di stato, quindi sistema ideologico di potere temporale ,il<br />

cristianesimo dopo il IV secolo dovrà respingere gli eccessi di Mani come quelli


dei tanti meno organizzati gruppi encratiti . Dovrà cercare un’ etica per stare nel<br />

mondo non per una fuga dal mondo.<br />

Tuttavia <strong>la</strong> negatività di Eva proposta nel mito come prima causa del<strong>la</strong> caduta di<br />

Adamo e del<strong>la</strong> sua stirpe rimane paradigmatica nell’immaginario occidentale<br />

anche quando non apertamente riconosciuta.<br />

Per l’esegesi teologica dei passi del Genesi vedi K.E. Boerresen,Natura e ruolo<br />

del<strong>la</strong> donna in Agostino e Tommaso d’Aquino, tr.it.Assisi,1979<br />

Per il tema dell’androginia in chiave comparata ancora valido il testo di<br />

Hermann Baumann , Das Doppelte Geschlecht ,Berlin 1955<br />

Nota Nota sul sul mito mito mito del<strong>la</strong> del<strong>la</strong> creazione creazione dell’umanità dell’umanità secondo secondo iil<br />

i l CCorano<br />

C orano<br />

Il Corano testo “sacro” dell’Is<strong>la</strong>m è come noto molto più breve e<br />

cronologicamente più “sicuro “ nelle sue stratificazioni del Biblion giudaico e<br />

cristiano. L’ortodossia sannita sostiene che il Corano,il Libro per antonomasia<br />

è considerato Paro<strong>la</strong> di Dio coeterna a Dio stesso (azalyya ) ,significato<br />

preesistente (qadim ) inerente a ll’essenza di Dio . Da ciò l’inalterabilità del<br />

testo e <strong>la</strong> sua “verità” .Il testo trascende cioè Maometto e <strong>la</strong> sua epoca storica<br />

quindi non è sottoponibile ad una critica testuale . E’un metatesto inalterabile<br />

( da A.Bausani ,Il Corano, introduzione – varie edizioni BUR)


La posizione di Al<strong>la</strong>h come Creatore è sottolineata con molta enfasi in<br />

svariate sure . Il cosmo è creato da Dio e l’uomo è creatura. Da ciò <strong>la</strong><br />

dipendenza totale del<strong>la</strong> sfera umana rispetto il divino . Da notare come in<br />

partico<strong>la</strong>re si sottolinea l’importanza del<strong>la</strong> creazione in coppia e nel<strong>la</strong><br />

creazione <strong>la</strong> preminenza dell’uomo,del maschio come esplicita volontà di Dio.<br />

La sura IV –delle donne –apre sul<strong>la</strong> creazione del<strong>la</strong> prima coppia umana<br />

dove <strong>la</strong> donna è presentata subito come compagna di.<br />

O uomini temete Dio che vi creò da una persona so<strong>la</strong>. Ne creò <strong>la</strong> compagna<br />

e suscitò da quei due esseri uomini molti e donne. Il tema del<strong>la</strong> secondarietà<br />

del<strong>la</strong> donna data come compagna è ripetuto . Nel<strong>la</strong> sura dei Romani XXX,2<br />

si ripete il motivo <strong>la</strong> dipendenza che riecheggia da vicino i modelli del Genesi<br />

:egli vi ha creato da voi stessi delle spose ).Così nel<strong>la</strong> sura delle schiere<br />

XXXIX ,6 ; nel<strong>la</strong> sura LIII,45 ,del<strong>la</strong> stel<strong>la</strong> .<br />

Diverso rilievo il motivo del<strong>la</strong> creazione dell’uomo . L’uomo è creato per primo<br />

direttamente da una goccia di sperma ( divino) o di sangue .Così nel<strong>la</strong> sura<br />

XVI ,4,dell’ape.<br />

La sura XXII,5 del pellegrinaggio condivide con <strong>la</strong> sura XXIII 12 -14 dei<br />

credenti un enunciato di creazione che riflette in qualche modo –come è<br />

stato evidenziato – interesse e conoscenza per il processo di formazione<br />

embrionale.In partico<strong>la</strong>re importante il passo del<strong>la</strong> sura XXIII che segue il<br />

processo di formazione dell’essere umano che nel<strong>la</strong> sua prima sostanzialità<br />

è creato comunque direttamente –come l’Adamo del Genesi -da Dio che usa<br />

argil<strong>la</strong> finissima) . Le modalità che investono <strong>la</strong> fasi del<strong>la</strong> riproduzione<br />

umana ,<strong>la</strong> formazione del feto sono seguite attentamente nel testo . Dopo <strong>la</strong><br />

p<strong>la</strong>smazione nell’argil<strong>la</strong> del primo corpo seguono le fasi del<strong>la</strong> riproduzione :


poi ne facemmo una goccia di sperma in ricettacolo sicuro.Poi <strong>la</strong> goccia di<br />

sperma trasformammo in grumo di sangue e il grumo di sangue<br />

trasformammo in massa molle e <strong>la</strong> massa molle trasformammo in ossa e<br />

vestimmo le ossa di carne e produciamo ancora una creazione nuova . Sia<br />

benedetto Dio,il migliore dei creatori. (XXIII 13-14)<br />

<strong>la</strong> goccia di sperma che si trasforma poi in goccia di sangue ,a<strong>la</strong>qah termine<br />

che si pone in equivalenza a sanguisuga ,cosa sospesa, grumo di sangue<br />

,interpretabile come embrione ,richiama con immediatezza le teorie sul<strong>la</strong><br />

riproduzione di Aristotele le cui opere scientifiche come noto dovevano<br />

essere precocemente conosciute nel mondo arabofono.<br />

La sura VII ,o del limbo, ( letteralmente dell’altura ) racconta il mito del<strong>la</strong> <strong>la</strong><br />

disobbedienza delle creature che non rispettano l’ordine del loro creatore<br />

mangiano il frutto proibito ed è Satan ,non il serpente, che inganna Adamo.<br />

Non c’è <strong>la</strong> sottolineatura del<strong>la</strong> colpevolezza fondamentale del<strong>la</strong> donna che<br />

anche in questa occasione mantiene <strong>la</strong> posizione subordinata,il passo<br />

indietro rispetto l’uomo –<br />

Adamo chiede subito perdono a Dio che comunque non ritrae La punizione .<br />

I due vengono espulsi dal paradiso consapevoli del<strong>la</strong> loro nudità,<strong>la</strong> loro<br />

condizione umana,ma non portatori del<strong>la</strong> macchia del peccato.

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