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TIRESIA - Infn

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<strong>TIRESIA</strong><br />

(Tecniche Innovative per la Ricerca sull’Epilessia ed i Segnali Intracorticali Associati)<br />

3 anni<br />

RM1-sanità, Univ. La Sapienza (Fisiologia), Neuromed (IRCCS, Venafro)<br />

contesto: localizzazione del fuoco epilettico e predizione dell’insorgenza della crisi<br />

storia clinica<br />

indagini invasive<br />

video-eeg<br />

neuro-radiologia<br />

zona epilettogena<br />

esami complementari


criteri di selezione dei pazienti candidati per chirurgia<br />

“curativa”<br />

• epilessia parziale farmacoresistente (30-40% dei casi)<br />

• zona epilettogena unica e stabile<br />

• zona epilettogena resecabile<br />

• circa 20000 pazienti attualmente elegibili in Italia<br />

protocollo prechirurgico<br />

• indagini “non-invasive”<br />

• indagini “invasive”


elettrodi subdurali<br />

indagini<br />

invasive<br />

elettrodi intracerebrali


elettrodi sub-durali<br />

EEG<br />

co-registrazione<br />

EEG e griglia sub-durale<br />

indagini<br />

invasive<br />

Ricostruzione 3D da<br />

RM pre-impianto e TC post-impianto<br />

un setup unico in Italia


<strong>TIRESIA</strong><br />

Tre gruppi: fisici (ISS), elettrofisiologi (La Sapienza), clinici (NEUROMED)<br />

• Ricerca di base<br />

- dinamica di popolazioni neuronali interagenti sottesa alla fenomenologia<br />

osservata: teoria e confronto con il dato elettrofisiologico multi-scala<br />

• Trasferimento di competenze e di tecniche<br />

- applicazione e sviluppo di metodi per l’analisi e la predizione del segnale<br />

- controllo automatico dell’acquisizione concorrente da video-EEG e griglie<br />

sub-durali o elettrodi di profondità, con la gestione dei protocolli di test<br />

psicofisici<br />

• Ricerca e sviluppo su dispositivi di registrazione/stimolazione e sistemi di<br />

controllo in tempo reale<br />

- sviluppo e caratterizzazione di elettrodi intracerebrali ibridi<br />

- implementazione hardware di algoritmi per predizione in tempo reale<br />

- studio di fattibilità su DBS<br />

Strutturata in tre obiettivi


Obiettivo 1<br />

Analisi multi-scala della dinamica neuronale associata alla crisi epilettica<br />

• analisi ed interpretazione dei dati di<br />

attività nervosa registrati secondo le<br />

procedure standard da pazienti<br />

epilettici, nel contesto di task specifici<br />

svolti nella fase di indagine<br />

pre−chirurgica<br />

• sviluppo e test di elettrodi 'ibridi‘ di<br />

profondità<br />

• analisi comparativa del segnale<br />

nervoso acquisito su scale multiple<br />

‘’What spatial scale(s) of synchrony<br />

produces scalp EEG fields?<br />

Surprisingly little research has been done<br />

to address the question above …’’<br />

S. Makeig 2004


P(ω)<br />

P(ω)<br />

Frequency<br />

Frequency<br />

example experimental data:<br />

rat hippocampus slice, LFP recordings<br />

Osservabili sperimentali confrontabili con la teoria<br />

Predizioni teoriche sulla<br />

interazione di popolazioni<br />

eccitatorie e inibitorie<br />

E external<br />

E I<br />

modello teorico<br />

Mattia and Del Giudice<br />

Phys Rev E 2002, 2004<br />

Excitatory<br />

resonances<br />

Obiettivo 1<br />

Teoria dinamica di campo medio come guida per l’analisi a)<br />

Transmitted Inhibitory<br />

resonances


Uncoupled model neurons:<br />

regular firing<br />

Coupled model<br />

neurons:<br />

regular firing<br />

Obiettivo 1<br />

Teoria dinamica di campo medio come guida per l’analisi b)<br />

Connettività funzionale:<br />

un esercizio in vitro<br />

Mattia M., Giugliano, M.,<br />

Luescher, H.R. and Del Giudice, P<br />

2003.<br />

Coupled model neurons:<br />

irregular firing


NO-STOP TRIAL<br />

STOP TRIAL<br />

tolerance<br />

Go-signal<br />

Holding Time Reaction Time<br />

Go-signal Stop-signal<br />

SSD<br />

Holding Time Reaction Time<br />

Obiettivo 1<br />

Il contesto comportamentale dell’analisi - un esempio: il paradigma “COUNTERMANDING”<br />

Mirabella et al, 2005<br />

Success<br />

Failure<br />

Failure<br />

Success


Obiettivo 1<br />

Elettrodi ibridi per l’analisi multi-scala del segnale nervoso<br />

• Elettrodi di profondità:<br />

le caratteristiche elettriche e geometriche dei<br />

contatti determinano un ‘volume efficace’ di<br />

raccolta del segnale nervoso<br />

• Sviluppo e test di elettrodi 'ibridi‘ di profondità per<br />

StereoEEG con contatti di diversa impedenza:<br />

accesso a diverse componenti in frequenza del<br />

segnale e diverse dimensioni della regione<br />

efficace da cui si registra l'attività nervosa<br />

accordi con Alcis (Fr) per sviluppo e test<br />

prototipo pilota<br />

(co-progettato dal partner univ.<br />

RM1)


Obiettivo 2<br />

applicazione e sviluppo di strumenti di analisi del segnale composto<br />

• adattamento e porting di tecniche per l'analisi del segnale EEG al segnale acquisito<br />

da griglia e da stereo-EEG (in particolare 'Independent Component Analysis’)<br />

• studio della relazione tra il comportamento inter−critico delle cosiddette 'aree<br />

irritative', (‘punte’) e l'attività dell'area epilettogena<br />

• predizione a breve termine dell'insorgenza della crisi.<br />

ICA ‘convolutiva’<br />

J.Anemueller, T.J. Sejnowski, S. Makeig


Obiettivo 2<br />

sviluppo di algoritmi predittivi della crisi epilettica<br />

Una fase preliminare di analisi critica dei (molti) metodi proposti recentemente<br />

Una opzione che esploreremo: Echo State Neural network<br />

segnale predetto<br />

Jaeger-Haas, Science 2004<br />

assegnazione di probabilità di crisi<br />

una variante basata sulla dinamica di neuroni spiking (‘liquid state machine’)<br />

è adatta alle implementazioni VLSI già realizzate dal gruppo proponente


Obiettivo 3<br />

studio di fattibilità per un sistema autonomo di anticipazione e controllo della crisi epilettica<br />

stimolazione ‘blind’ vs stimolazione ‘closed loop’<br />

a) dispositivo di acquisizione del segnale nervoso<br />

dalla zona epilettogena<br />

(in prospettiva, cronicamente impiantato)<br />

b) implementazione hardware degli algoritmi di<br />

l'estrazione di feature dal segnale, e l'eventuale<br />

predizione della crisi<br />

c) attivazione di una stimolazione (attraverso gli<br />

stessi dispositivi utilizzati in acquisizione, siano essi<br />

elettrodi di profondità o griglie subdurali) per il<br />

controllo preventivo della crisi.<br />

Idea non nuova…<br />

rinnovato interesse grazie a:<br />

1. Capacità di elaborazione e controllo in tempo reale<br />

2. Capacità di miniaturizzazione<br />

3. Successo clinico nel Parkinson<br />

DBS<br />

1972


egistrazione<br />

predizione e controllo della crisi epilettica<br />

stimolazione<br />

riconoscimento di pattern anticipatori della crisi<br />

Obiettivo 2 + Obiettivo 3<br />

Georgia Institute of Technology


Dipartimento di Fisiologia Università ‘La Sapienza’:<br />

Stefano Ferraina, prof. ord. (40%), Pierpaolo Pani, dottorando (60%), Giovanni<br />

Mirabella, ass. ric. (30%) (Odysseas Papazachariadis, laureando (100%))<br />

Neuromed:<br />

Giancarlo Di Gennaro aiuto (30%), Pierpaolo Quarato, aiuto (30%), Vincenzo<br />

Esposito, prof. ass. La Sapienza, primario neurochirurgia (30%), Fabio<br />

Sebastiano, borsista (50%).<br />

Roma1-sanità:<br />

preventivo globale di<br />

spesa per il 2006: 12 k€<br />

Persone coinvolte e richieste finanziarie<br />

Paolo Del Giudice, I ric ISS (60%), Maurizio Mattia, ric (60%), Massimiliano<br />

Giulioni, dottorando TOV (40%), ), Mauro Grigioni, I ric ISS (30%), Gaetano<br />

Salina, I ric INFN (RM2, 30%), (Vittorio Dante, CTER ISS (40%), )

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