Margherita - Associazione Toscana Cultura
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spiegato Casini Benvenuti - che saranno molto duri sotto<br />
questo punto di vista. Un primo accenno di ripresa, seppur<br />
lenta, si avrà solo a partire da fine 2013”. Guardando al caso<br />
toscano, il presidente dell’Irpet ha rilevato che l’unico settore<br />
che ha tenuto in questi anni è stato quello relativo alle<br />
esportazioni estere, che possono rappresentare una specie<br />
di traino per l’economia nell’immediato futuro.<br />
“Da una ripresa delle esportazioni - ha aggiunto Casini Benvenuti<br />
- il resto del sistema dovrebbe essere trascinato, con<br />
L’intervento dell’assessore regionale Salvadori<br />
le imprese che torneranno ad investire incentivando i consumi”.<br />
Nonostante numeri preoccupanti per quanto concerne<br />
l’occupazione (80 mila lavoratori in meno, aumenta il ricorso<br />
alla cassa integrazione ecc.) il sistema ha dimostrato comunque<br />
di reggere: “Sono stati persi 24 mila posti di lavoro,<br />
meno di quanto ipotizzato prima di una crisi che, è bene ricordarlo,<br />
rappresenta la più grave da quella celeberrima del<br />
1929. Le stime di crescita nel 2014 e 2015 sono più che plausibili,<br />
ma non sarà automatico né facile arrivarci. Servirà la<br />
nascita di tante nuove imprese, che investano e lavorino<br />
soprattutto con l’estero”.<br />
Il vicesindaco di Firenze Dario Nardella ha poi preso la parola<br />
ricordando che “per uscire dalla crisi la parola chiave è<br />
“competitività”. La politica negli ultimi decenni ha le sue<br />
responsabilità, perché si è dovuta sempre trovare ad operare<br />
in situazioni di emergenza. Senza quindi la possibilità di fare<br />
scelte di medio-lungo termine, riforme strutturali, formazione.<br />
In contesti del genere, è facile ricorrere alla leva fiscale,<br />
a politiche di rigore e non di crescita. La <strong>Toscana</strong> ad esempio<br />
ha un potenziale enorme, deve tornare ad essere locomotiva<br />
del paese, puntando non solo sul turismo ma anche sulla<br />
manifattura, che ha una lunghissima e prestigiosa tradizione.<br />
Per farlo, dobbiamo mettere a sistema tutte le potenzialità<br />
del nostro territorio”. Il presidente della Provincia di Pisa<br />
Andrea Pieroni ha riassunto “il senso di frustrazione, di precarietà,<br />
lo sconcerto che esiste ormai da tempo nei nostri<br />
enti, dovuto all’incertezza sulla sorte delle Province. Chiediamo<br />
alla politica di decidere, in un senso o nell’altro, e di<br />
farlo presto: attualmente le Province sono in uno stato di<br />
ibernazione che paralizza tutte le attività. I tagli ipotizzati<br />
significherebbero un’abolizione di fatto”. Sul recente declas-<br />
Un momento del convegno<br />
samento degli aeroporti toscani, Pieroni sostiene infine che “l’unica<br />
strada percorribile per valorizzare i nostri principali scali rimane<br />
quella dell’integrazione tra gli stessi”.<br />
L’assessore provinciale Giorgetti ha sottolineato l’impegno della<br />
Provincia di Firenze nel sostenere l’innovazione delle imprese ed il<br />
ricollocamento lavorativo, attraverso due progetti distinti, mentre<br />
il sindaco di Scandicci Simone Gheri ha lanciato il grido d’allarme:<br />
“L’imprenditore deve tornare a fare l’imprenditore, ovvero aggredire<br />
i mercati, decidere come e dove vendere il prodotto e cose di<br />
questo genere. Invece, in Italia, è quotidianamente alle prese con<br />
una soffocante burocrazia,<br />
che rischia di farci sfuggire<br />
chi vuole investire da noi. La<br />
semplificazione delle procedure<br />
è un passaggio fondamentale<br />
per attrarre nuovi<br />
imprenditori”.<br />
Alberto Cristianini, sindaco<br />
di Signa, ha sostenuto come<br />
La sede della BCC di Signa<br />
“serva, anche in economia,<br />
moralità, e le Bcc rappresentano<br />
un modello positivo per<br />
la vicinanza che mostrano al territorio. Sempre più famiglie sono in<br />
difficoltà, e me ne accorgo dall’aumento esponenziale di coloro<br />
che vengono da me a chiedere aiuto o un lavoro”.<br />
Carlo Nannetti, primo cittadino di Lastra, rammenta come “gli enti<br />
locali ormai abbiano le mani legate su molte cose, e i margini di<br />
autonomia siano ridotti all’osso. Le responsabilità sono anche nostre:<br />
dovremmo avere ad esempio una visione più d’insieme e<br />
meno municipalistica del territorio”.<br />
Il sindaco di San Miniato Gabbanini, infine, ha ricordato il ruolo<br />
fondamentale delle banche, che devono credere nel territorio agevolando<br />
quanto più possibile l’accesso al credito, e ha illustrato un<br />
piccolo esempio di buona amministrazione: “Da quando sono entrato<br />
in carica ho deciso di fare tutti gli anni, nello stesso periodo,<br />
una visita alle aziende del mio comune. Un piccolo gesto che fa<br />
sentire la vicinanza dell’amministrazione al tessuto imprenditoriale,<br />
così vessato dalla crisi degli ultimi anni”.<br />
I lavori sono stati chiusi dall’assessore regionale all’Agricoltura<br />
Gianni Salvadori. Non sono mancati i contributi dei vertici delle<br />
associazioni che rappresentano le varie categorie produttive,<br />
come Confindustria Firenze e Pisa, Cna <strong>Toscana</strong>, Confartigianato<br />
Firenze, Confesercenti, Conf Api <strong>Toscana</strong>, Consorzio 100% Italiano,<br />
Ance <strong>Toscana</strong>, Assoconciatori e Consorzio Conciatori.<br />
BCC di Signa 25