07.06.2013 Views

Problemi del realismo

Problemi del realismo

Problemi del realismo

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

domenica 20 gennaio 2013<br />

Su cosa dovremmo<br />

essere realisti?<br />

Andrea Raimondi<br />

PhD student, Corso di Dottorato in Filosofia <strong>del</strong>la Scienza<br />

a.a. 2012/13<br />

raimondi.and@gmail.com<br />

twitter: @raimondiand


domenica 20 gennaio 2013<br />

Pessimistic meta-induction<br />

Gli argomenti <strong>del</strong> Realismo<br />

Convergenza alla verità<br />

Ridurre la base induttiva<br />

La strategia <strong>del</strong> Realismo<br />

Realismo Selettivo<br />

Inosservabili a confronto<br />

Causal theory of Reference<br />

Realism about what?<br />

La difesa <strong>del</strong> <strong>realismo</strong> nella dimensione metafisica<br />

Cartwright e l’idealizzazione<br />

Il <strong>realismo</strong> Strutturale


domenica 20 gennaio 2013<br />

Il problema <strong>del</strong><br />

<strong>realismo</strong> scientifico<br />

Affrontare l’ipotesi scettica intorno alla conoscenza scientifica:<br />

“la scienza non può andare oltre l’esperienza e afferrare le reali cause dei fenomeni”<br />

Se accettiamo che alcune idee che abbiamo<br />

<strong>del</strong>le proprietà <strong>del</strong>le cose non corrispodono<br />

veramente alle loro reali proprietà, come<br />

facciamo a sapere che ciò che consideriamo<br />

proprietà primarie abbia un riferimento reale<br />

nel mondo?<br />

Come facciamo a sapere che c’è qualcosa oltre<br />

la nostra esperienza degli oggetti?


domenica 20 gennaio 2013<br />

Realismo e <strong>realismo</strong> scientifico<br />

Il <strong>realismo</strong> scientifico è <strong>realismo</strong> su ciò che è spiegato e descritto<br />

nelle nostre migliori teorie scientifiche. Ma su cosa esattamente?<br />

<strong>realismo</strong> come verità o verità approssimata <strong>del</strong>le teorie o di<br />

certi aspetti di una teoria.<br />

<strong>realismo</strong> come coincidenza degli elementi teoretici di una teoria<br />

con gli oggetti nel mondo, inosservabili e osservabili.<br />

<strong>realismo</strong> come status epistemico <strong>del</strong>le teorie scientifiche. Esse ci<br />

danno conoscenze degli oggetti nel mondo, compresi gli<br />

inosservabili.


domenica 20 gennaio 2013<br />

Le dimensioni <strong>del</strong> <strong>realismo</strong> scientifico<br />

Metafisica<br />

.<br />

Le entità descritte nella teoria T esistono.<br />

La loro esistenza è indipendente dalla nostra mente.<br />

(mind-indipendent existence of the world)<br />

Semantica<br />

.<br />

Le asserzioni teoretiche hanno valore nominale e<br />

assertorio (possono essere vere o false).<br />

La verità o falsità degli asserti (riguardo entità,<br />

processi e attività descritti nella teoria T) dipende dalle<br />

condizioni <strong>del</strong>lo stato <strong>del</strong> mondo.<br />

Epistemologica<br />

.<br />

Le asserzioni teoretiche prodotte nella teoria T<br />

costituiscono conoscenza <strong>del</strong> mondo.


Theory of Electrons<br />

Hendrik Lorentz<br />

Cosa vuol dire essere realisti?<br />

L’elettrone esiste.<br />

L’elettrone esiste indipendentemente da me.<br />

L’elettrone ha carica negativa, una certa massa, spin 1/2.<br />

Le asserzioni sull’elettrone sono vere o false a seconda di com’è il mondo.<br />

Dobbiamo pensare che la teoria di Lorentz ci dia effettiva conoscenze <strong>del</strong> mondo.<br />

domenica 20 gennaio 2013<br />

“The drawning of the observational theoretical line at any<br />

given point is an accident and a function of our physiological<br />

make-up, our current state of knowledge, and the instruments<br />

we happen to have and, therefore, it has no ontological status<br />

whatsoever.”<br />

(Maxwell 1962)


Realisti vs. Anti-Realisti<br />

Non c’è nulla di speciale negli inosservabili<br />

che previene dall’averne una conoscenza<br />

scientifica. Il successo (empirico) <strong>del</strong>le<br />

nostre teorie sarebbe miracoloso se esse<br />

non fossero almeno approssimativamente<br />

vere, e non spiegherebbero nulla se fossero<br />

solo empiricamente adeguate.<br />

domenica 20 gennaio 2013<br />

Le teorie scientifiche sono vere o solo empiricamente adeguate?<br />

No-Miracle<br />

Argument<br />

Inference to the best<br />

explanation<br />

Putnam 1975<br />

Ladyman 1998<br />

Dal momento che esistono teorie<br />

empiricamente equivalenti non possiamo<br />

avere una conoscenza vera degli<br />

inosservabili, nè può essere vero o falso<br />

ciò che diciamo su di loro nelle teorie<br />

Il successo o l’insuccesso <strong>del</strong>le nostre<br />

t e o r i e s c i e n t i fi c h e p u ò e s s e re<br />

dimostrato e compreso senza dover<br />

credere alle entità che la scienza postula.<br />

The<br />

Underdetermination<br />

of Theory by data<br />

Van Fraassen 1980<br />

Duhem 1954


domenica 20 gennaio 2013<br />

The pessimistic<br />

meta-induction<br />

ovvero<br />

cosa succede agli inosservabili<br />

quando le teorie cambiano?


domenica 20 gennaio 2013<br />

The pessimistic<br />

meta-induction<br />

Larry Laudan (1981)<br />

There have been many empirically successful theories in the<br />

history of science that have subsequently been rejected and<br />

whose theoretical terms do not refer according to our best<br />

current theories.<br />

Our best current theories are no different in kind from those<br />

discarded theories and so we have no reason to think they will<br />

not ultimately be replaced as well.<br />

By induction, we have positive reason to expect that our best<br />

current theories will be replaced by new theories, according to<br />

which some of the central theoretical terms of our best current<br />

theories do not refer.


domenica 20 gennaio 2013<br />

The pessimistic<br />

meta-induction<br />

Larry Laudan (1981)<br />

Il Flogisto o l’Etere sono nozioni superate e di conseguenza non<br />

riferiscono più ad entità reali. Allora abbiamo buone ragioni per<br />

pensare che le nostre attuali teorie fisiche non possono garantire<br />

che “atomo” si riferisca davvero ad un’entità nel mondo, poichè<br />

queste teorie saranno superate da teorie più avanzate.<br />

Un argomento empiricamente fondato,<br />

e non teoretico, contro la giustificazione<br />

realista degli inosservabili


qualche esempio:<br />

domenica 20 gennaio 2013<br />

The pessimistic<br />

meta-induction<br />

Larry Laudan (1981)<br />

The crystalline spheres of ancient and medieval astronomy<br />

The humoral theory of medicine<br />

The effluvial theory of static electricity<br />

‘Catastrophist’ geology, including the Noah’s Flood<br />

The phlogiston theory of chemistry<br />

The caloric theory of heat<br />

The vibratory theory of heat<br />

The vital force theories of physiology<br />

The electromagnetic aether<br />

The optical aether<br />

The theory of circular inertia


domenica 20 gennaio 2013<br />

Theory of Electrons<br />

Hendrik Lorentz<br />

Tra il 1982 e il 1904 Lorentz formulò la sua teoria<br />

<strong>del</strong>l’elettrone. L’interazione tra le masse aveva come medium<br />

l’etere luminoso (lo stato <strong>del</strong>l’etere con il suo campo<br />

magnetico ed elettrico). Se crediamo che esista l’elettrone<br />

perchè non crediamo anche all’etere?<br />

Su cosa dovremmo essere realisti?


domenica 20 gennaio 2013<br />

Gli argomenti <strong>del</strong> <strong>realismo</strong><br />

Convergenza alla verità<br />

Non siamo così ingenui da pensare che le teorie contemporanee<br />

siano completamente vere. Possiamo però dire che il successo<br />

predittivo ed esplicativo di queste teorie ci dà una base induttiva<br />

sufficiente per credere che siano vere...<br />

.....O almeno verosimili.<br />

Le teorie sono solo<br />

“approssimativamente vere”<br />

Popper (1972)


domenica 20 gennaio 2013<br />

... esistono numerosi esempi di<br />

verosimiglianza<br />

.<br />

Se dico che sono le 12. ma in effetti sono le 11.57, la mia asserzione è falsa, ma<br />

anche approssimativamente vera.<br />

.<br />

Se dico che fuori piove, ma nevica, la mia asserzione è falsa perchè non è pioggia,<br />

ma è vera perchè c’è una precipitazione.<br />

.<br />

La terra è sferica<br />

... ma è una definizione vaga che rischia sia<br />

di includere similarità sia cadere nell’adeguatezza empirica.<br />

.<br />

.<br />

La terra è piatta<br />

io e questa presentazione siamo simili perchè più lontani di voi dal fondo dall’aula<br />

Dire che le teorie ci consentono una predizione<br />

approssimativamente accurata non è una difesa <strong>del</strong> <strong>realismo</strong>!


domenica 20 gennaio 2013<br />

Gli argomenti <strong>del</strong> <strong>realismo</strong><br />

Ridurre la base induttiva<br />

Restringere il <strong>realismo</strong> solo alle teorie mature, quelle che<br />

soddisfano un certo grado di unificazione e coerenza, che sono<br />

adeguate al metodo scientifico, che incorporano principi coerenti<br />

con altri domini <strong>del</strong>la scienza, che ammettono vincoli teorici sui<br />

mo<strong>del</strong>li.<br />

Qualche requisito minimo:<br />

Teoria sulla struttura <strong>del</strong>la materia<br />

Legge <strong>del</strong>la conservazione <strong>del</strong>l’energia<br />

...Metro, kilogrammo, amp, volt, massa, carica<br />

• crystalline spheres of medieval astronomy<br />

humoral theory of medicine<br />

the vital force theories of physiology


domenica 20 gennaio 2013<br />

Gli argomenti <strong>del</strong> <strong>realismo</strong><br />

Ridurre la base induttiva<br />

Restringere il <strong>realismo</strong> solo alle teorie che ci consentono di fare<br />

nuove predizioni, quelle che soddisfano certe condizioni di successo<br />

empirico. Cerchiamo quali conseguenze empiriche di una teoria<br />

possono essere considerate evidenze <strong>del</strong>la sua verità.<br />

Lloyd (1830)<br />

Popper (1972)<br />

Hamilton (1830)<br />

Fresnel (1818)<br />

Hamilton predice che un fotone che attraversa un cristallo<br />

biassiale ne uscirà come un cono di luce. Quello che verrà<br />

successivamente dimostrato come Effetto di Rifrazione Conica.


domenica 20 gennaio 2013<br />

Gli argomenti <strong>del</strong> <strong>realismo</strong><br />

Ridurre la base induttiva<br />

Popper (1972)<br />

Temporal novelty: a prediction is temporally novel when it is of<br />

something that has not yet been observed.<br />

Ma la novità di una predizione non può essere<br />

solo un accidente storico, non sarebbe utile per<br />

difendere il <strong>realismo</strong>.<br />

Epistemic novelty: a prediction is epistemically novel when a scientist<br />

didn't knew about the result before constructing the theory<br />

Ma anche se fossimo a conoscenza di un risultato<br />

non potremmo per questo negare che una teoria<br />

ci può offrire nuove predizioni. Possiamo costruire<br />

una teoria senza includere nulla di quel fenomeno.


domenica 20 gennaio 2013<br />

L’orbita anomala di Nettuno<br />

La precessione <strong>del</strong> perielio <strong>del</strong>l’orbita di Nettuno viene prevista<br />

da Newton nella teoria <strong>del</strong>la gravitazione universale. Ma i risultati<br />

e le osservazioni sperimentali mostrarono un deciso scarto<br />

rispetto alle previsioni teoriche. Fu la teoria Generale <strong>del</strong>la<br />

Relatività con Einstein a offrire la soluzione migliore.<br />

Ma le relatività generale non fù una teoria costruita con lo scopo<br />

di risolvere il problema <strong>del</strong>la precessione di Nettuno e non fù<br />

costruita ad hoc a partire dai dati empirici sull’orbita <strong>del</strong> pianeta.


domenica 20 gennaio 2013<br />

Theory of Electrons<br />

Hendrik Lorentz<br />

Una teoria matura che consente di fare nuove predizioni<br />

Zeeman effect (1896)<br />

L’ipotesi elettromagnetica <strong>del</strong>l’etere di Lorentz, diversa da<br />

quella solido-elastica di Fresnel, offre una spiegazione<br />

teoretica <strong>del</strong>l’effetto Fresnel e fa vincere a Lorentz il Nobel<br />

nel 1902


domenica 20 gennaio 2013<br />

The pessimistic<br />

meta-induction<br />

ovvero<br />

<br />

spettroscopia<br />

MRI (risonanza magnetica)<br />

Larry Laudan (1981)<br />

✓ ?<br />

Magnetorecezione


domenica 20 gennaio 2013<br />

La strategia <strong>del</strong><br />

Realismo<br />

ovvero<br />

su cosa dobbiamo essere<br />

realisti?


domenica 20 gennaio 2013<br />

Realismo Selettivo<br />

Una strategia per massimizzare il <strong>realismo</strong> sugli inosservabili.<br />

Possiamo giustificare il <strong>realismo</strong> sugli inosservabili appellandoci a<br />

quelli che figurano in modo essenziale nella spiegazione <strong>del</strong><br />

successo <strong>del</strong>le nostre migliori teorie.<br />

<br />

<br />

Psillos (1999)


domenica 20 gennaio 2013<br />

Realismo Selettivo<br />

Ma possiamo distinguere entità essenziali da quelle inessenziali?<br />

E che tipo di dipendenza c’è tra l’ipotesi e la nuove predizione<br />

che essa permette?<br />

Non è una distinzione in senso metafisico. Secondo Psillos gli<br />

scienziati, quando costruiscono una teoria, non fanno particolari<br />

assunzioni sulla natura degli oggetti. Essenziale, per Psillos,<br />

significa che l’ipotesi non può essere sostituita da un’ipotesi<br />

alternativa.<br />

La distinzione tra essenziale e inessenziale rischia di:<br />

Includere istanze che realiste non possono essere (es.<br />

nozione di Quiete e Spazio assoluto nella teoria di Newton)<br />

Disconnettere la dimensione metafisica da quella semantica<br />

ed epistemologica. E quindi non riuscire a giustificare il<br />

<strong>realismo</strong> sugli inosservabili.


domenica 20 gennaio 2013<br />

Inosservabili a confronto<br />

Quando le teorie cambiano<br />

Fresnel Ether?<br />

Una sostanza materiale elastica permette la<br />

propagazione <strong>del</strong>la luce in forma ondulatoria (transversal<br />

waves)<br />

Lorentz Ether!<br />

Un campo fisico non materiale prodotto dal<br />

movimento degli oggetti elettricamente carichi e che<br />

permette la propagazione <strong>del</strong>la luce.


domenica 20 gennaio 2013<br />

Inosservabili a confronto<br />

Quando le teorie cambiano<br />

L’etere non ha riferimento nelle nostre teorie<br />

contemporanee, ma non era inessenziale. Il suo ruolo<br />

teorico giustificava l’uso dei principi <strong>del</strong>la meccanica per<br />

capire secondo quali leggi la luce si propagava nel medium<br />

materiale.<br />

C’è una continuità nel ruolo causale degli attributi<br />

<strong>del</strong>l’etere e <strong>del</strong> campo, nel fatto che entrambi sono<br />

medium <strong>del</strong>la propagazione <strong>del</strong>la luce. In entrambi la luce<br />

si propaga.


domenica 20 gennaio 2013<br />

Causal theory of reference<br />

Putnam (1975)<br />

Il riferimento di un termine non è fissato dalla descrizione associata al<br />

termine, ma dalla causa che risiede dietro l’uso <strong>del</strong> termine.<br />

Extension: H2O<br />

Semantic marker: un liquido comune<br />

Stereotype: l’acqua come pioggia, o come bevanda<br />

«Water is whatever causes the experiences that give rise<br />

to water talk»<br />

«Ether is whatever causes the experiences<br />

that give rise to ether talk»<br />

L’etere (come inosservabile) ha un suo riferimento nel campo<br />

elettromagnetico e la teoria <strong>del</strong>l’etere ha continuità con quella dei campi<br />

elettromagnetici.


domenica 20 gennaio 2013<br />

Realismo Selettivo<br />

Ma se c’è continuità nel ruolo causale dal momento che non<br />

possiamo sapere qual’è la causa reale <strong>del</strong> fenomeno, che il<br />

termine abbia o no una referenza è <strong>del</strong> tutto arbitrario e casuale.<br />

è implausibile pensare che l’etere possa avere continuità di<br />

riferimento anche nella teoria dei campi quantistici, perchè questa<br />

ha una struttura differente da quella elettromagnetica di Maxwell.<br />

prima di credere che l’elettrone sia un’inosservabile<br />

essenziale con spin 1/2 dobbiamo capire se questa sua proprietà<br />

gioca un qualche ruolo (essenziale) nella derivazione di nuove<br />

predizioni.<br />

Il <strong>realismo</strong> di Psillos non sembra giustificare<br />

adeguatamente gli inosservabili e dunque è solo una<br />

difesa debole <strong>del</strong> <strong>realismo</strong>.


domenica 20 gennaio 2013<br />

Realism about what?<br />

Jones (1991)<br />

I mo<strong>del</strong>li nella scienza possono coesistere perchè non c’è<br />

necessariamente una sola visione <strong>del</strong> mondo in cui credere. La<br />

meccanica classica, ad esempio, è una struttura teorica vasta<br />

composta di concetti interconnessi che descrive i fenomeni fisici<br />

mediante l’uso di entità differenti.<br />

Meccanica Classica<br />

Newton (1687)<br />

molti mo<strong>del</strong>li<br />

Velocità e accelerazione sono<br />

relazioni funzionali tra posizioni<br />

<strong>del</strong>le particelle<br />

Massa e forza sono termini<br />

teoretici definiti operativamente<br />

Le leggi <strong>del</strong> moto descrivono il<br />

comportamento di una particella


Classical Mechanics<br />

domenica 20 gennaio 2013<br />

Realism about what?<br />

molti mo<strong>del</strong>li<br />

Jones (1991)<br />

Analytic Mechanics<br />

Field Theoretic formulation of Classical Mechanics<br />

Space-Time formulation of Classical Mechanics<br />

(General Relativity)<br />

Sono tutte declinazioni <strong>del</strong>la stessa teoria di partenza, ma con<br />

accezzioni diverse:<br />

Una teoria che descrive il comportamente <strong>del</strong>le particelle in<br />

relazione (integrale) allo stato <strong>del</strong> sistema.<br />

Una teoria che descrive il campo gravitazionale<br />

Una teoria che descrive il campo gravitazionale come parte <strong>del</strong>la<br />

struttura <strong>del</strong>lo spazio tempo


Classical Mechanics<br />

domenica 20 gennaio 2013<br />

Realism about what?<br />

Analytic Mechanics<br />

Field Theoretic formulation of Classical Mechanics<br />

Space-Time formulation of Classical Mechanics<br />

(General Relativity)<br />

Ma ogni formulazione suggerisce un’ontologia e <strong>del</strong>le entità<br />

diverse. Quali sono quelle fondamentali?<br />

Teleologia <strong>del</strong> comportamento <strong>del</strong>le particelle<br />

Azione a contatto (local causality), campo<br />

Lo spazio-tempo<br />

molti mo<strong>del</strong>li<br />

Jones (1991)<br />

Punti massa, forza, azione a distanza


domenica 20 gennaio 2013<br />

Realism about what?<br />

molti mo<strong>del</strong>li<br />

Jones (1991)<br />

Dal momento che la meccanica newtoniana ha differenti<br />

formulazioni su che base (razionale) possiamo giustificare il<br />

ricorso agli inosservabili (essenziali o no che siano) per difendere<br />

il <strong>realismo</strong>?<br />

Riguardo quale formulazione dovremmo essere realisti? e su quali<br />

entità?<br />

Insomma o scegliamo uno tra i mo<strong>del</strong>li o se ne scegliamo più di<br />

uno non abbiamo modo di decidere, se non arbitrariamente,<br />

quale degli inosservabili è essenziale nel giustificare il successo di<br />

una teoria


domenica 20 gennaio 2013<br />

La difesa <strong>del</strong> <strong>realismo</strong> nella<br />

dimensione metafisica<br />

Musgrave (1992)<br />

Due teorie possono essere empiricamente equivalenti, ma dal<br />

momento che costituiscono framework diversi di spiegazione,<br />

devono essere considerate teorie differenti. Le formulazioni<br />

<strong>del</strong>le meccanica classica non sono equivalenti perchè spiegano<br />

fenomeni diversi.<br />

<br />

Musgrave (1992)


domenica 20 gennaio 2013<br />

La difesa <strong>del</strong> <strong>realismo</strong> nella<br />

dimensione metafisica<br />

Musgrave (1992)<br />

Per giustificare razionalmente il ricorso agli inosservabili dobbiamo<br />

essere realisti anche sui presupposti metafisici di una teoria scientifica,<br />

quelli che sono incorporati nelle nostre migliori teorie fisiche. In questo<br />

modo abbiamo una base razionale per scegliere tra le teorie.<br />

<br />

<br />

Musgrave (1992)


domenica 20 gennaio 2013<br />

La difesa <strong>del</strong> <strong>realismo</strong> nella<br />

dimensione metafisica<br />

Musgrave (1992)<br />

3 problemi per la metafisica <strong>del</strong>la scienza di Musgrave:<br />

E’ dubbio che esista un unico impianto metafisico responsabile<br />

dei successi di una teoria fisica. I presupposti metafisici dominanti<br />

nella storia <strong>del</strong>la scienza sono diversi e mutevoli.<br />

Dal momento che diverse ipotesi metafisiche spingono in<br />

direzioni teoriche diverse il problema <strong>del</strong>la molteplicità dei mo<strong>del</strong>li<br />

di Jones non è risolto.<br />

C’è una certa circolarità nell’usare ipotesi metafisiche per<br />

scoprire qual’è la migliore teoria fisica che ci può dire quale<br />

metafisica adottare.


domenica 20 gennaio 2013<br />

Cartwright e l’idealizzazione<br />

La critica alla metafisica <strong>del</strong>la scienza realista<br />

All’interno <strong>del</strong>la filosofia <strong>del</strong>la scienza c’è una mancanza di<br />

corrispondenza tra la Scienza come oggetto di attenzione filosofica e<br />

la scienza come pratica nel mondo.<br />

<br />

<br />

Cartwright (1995)


domenica 20 gennaio 2013<br />

Cartwright e l’idealizzazione<br />

Una metafisica <strong>del</strong>la scienza anti-realista<br />

<br />

Cartwright (1995)<br />

Un approccio strumentalista. Il contrasto tra leggi fondamentali e<br />

leggi fenomenologiche non riguarda la natura degli inosservabili/<br />

osservabili, poichè la fenomenologia (nella scienza) si riferisce<br />

all’espressione matematica dei risultati di certi fenomeni<br />

osservati, e non alla loro natura fondamentale.<br />

Un anti-<strong>realismo</strong> sulle leggi fondamentali non presuppone però<br />

un anti-<strong>realismo</strong> sulle entità teoretiche. Queste possono essere<br />

giustificate razionalmente sulla base <strong>del</strong> loro ruolo nei processi<br />

concreti in cui vengono studiati (Entity Realism)


domenica 20 gennaio 2013<br />

Cartwright e l’idealizzazione<br />

L’idealizzazione è la manipolazione sperimentale di circostanze<br />

concrete al fine di minimizzare certe proprietà o caratteristiche <strong>del</strong><br />

fenomeno.<br />

L’astrazione , come tipo di idealizzione, è la sottrazione di<br />

fatti e proprietà concreti agli oggetti, incluse la composizione<br />

materiale e, in particolare, le causa interferenti<br />

Leggi fondamentali: si riferisce all’astratto e al generale (legge <strong>del</strong><br />

moto di Newton) definiscono le variabili descrittive <strong>del</strong>la teoria, come le<br />

tre leggi <strong>del</strong>la dinamica definiscono, in meccanica classica, la forza e la<br />

massa.<br />

Leggi fenomenologiche: si riferisce al particolare concreto, valide in<br />

contesti particolari (es. una forza d'attrito proporzionale alla velocità è<br />

ragionevole in quei contesti in cui non vi siano vortici).


domenica 20 gennaio 2013<br />

Cartwright e l’idealizzazione<br />

La visione tradizionale <strong>del</strong>le Teorie scientifiche non riflette la<br />

pratica scientifica contemporanea. Il mo<strong>del</strong>lo basato su leggi ci<br />

dice che la sola teoria, opportunamente completata con le<br />

assunzioni ausiliarie per un contesto particolare, implica il<br />

fenomeno da spiegare.<br />

L’uso <strong>del</strong>le teorie e dei mo<strong>del</strong>li che si fa nella scienza<br />

contemporanea, invece, implica l’applicazione di strutture<br />

teoretiche astratte a situazioni concrete<br />

Solo le leggi fenomenologiche sono vere, mentre le fondamentali<br />

non possono esser dette vere di nulla.


domenica 20 gennaio 2013<br />

Ad esempio noi idealizziamo un superficie quando la consideriamo<br />

priva di attrito, per poi reintrodurre un coefficicente in forma<br />

matematica che ne rappresenta il ruolo fisico. Siamo sempre davanti ad<br />

una situazione approssimamente vera e concreta.<br />

La legge di Gravitazione di Newton, invece, è un’astrazione dalla<br />

situazione concreta, dal momento che ci dice cosa accade a un corpo<br />

sul quale non agisce nessun altra forza (elimina le cause interferenti).<br />

Ma non esiste nessun corpo simile nell’Universo!<br />

Ceteris-paribus Law


domenica 20 gennaio 2013<br />

Il Realismo Strutturale<br />

Ovvero<br />

Prendere il meglio dai due mondi<br />

Worral (1989)<br />

Non dobbiamo essere realisti sulle entità come descritte dal<br />

contenuto metafisico ed epistemico <strong>del</strong>le nostre migliori teorie. Al<br />

contrario il <strong>realismo</strong> strutturale pone l’enfasi sul contenuto<br />

matematico o strutturale <strong>del</strong>le nostre teorie e dalle relazioni che<br />

postula (there is a retention of structure across theory change)<br />

Evitiamo la meta-induzione perché il <strong>realismo</strong> strutturale non ci<br />

forza a credere che il mondo sia solo così come descritto nella<br />

teoria.<br />

Non fa sembrare il successo <strong>del</strong>la scienza un miracolo perché è la<br />

struttura <strong>del</strong>le teorie, più che il contenuto, a descrivere il mondo


domenica 20 gennaio 2013<br />

Il Realismo Strutturale<br />

Ovvero<br />

Prendere il meglio dai due mondi<br />

Worral (1989)<br />

ESR<br />

(epistemic structural realism) o (restrictive structural realism)<br />

Dobbiamo essere realisti sulla struttura matematica <strong>del</strong>le teorie ma<br />

agnostici sul contenuto. Non possiamo conoscere gli individui che<br />

istanziano la struttura nel mondo, ma possiamo conoscere le loro<br />

proprietà e le loro relazioni<br />

<br />

Poincare (1905)<br />

<br />

Stein (1989)


domenica 20 gennaio 2013<br />

Il Realismo Strutturale<br />

Ovvero<br />

Prendere il meglio dai due mondi<br />

Worral (1989)<br />

OSR<br />

(ontic structural realism) o (radical structuralism)<br />

Dobbiamo essere realisti solo sulla struttura, le entità che la<br />

istanziano non esistono. Se la continuità <strong>del</strong>le teorie è solo in<br />

termini di struttura, allora possiamo giustificare il successo <strong>del</strong>le<br />

teorie scientifiche senza dover necessariamente avere entità il cui<br />

riferimento è fissato.<br />

<br />

Worral (1989)

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!