Palermo-Piombino, la disfida della... Concordia - Avvisatore ...
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8 <strong>Avvisatore</strong> Marittimo<br />
15 maggio 2013<br />
DELMEDITERRANEO<br />
Ambra Drago<br />
Con riferimento all’art. 409 c. nav.,<br />
che all’art. 1681 c. civ., l’applicazione<br />
giurisprudenziale si rive<strong>la</strong> meno<br />
favorevole al passeggero di quanto<br />
vorrebbe <strong>la</strong> dottrina prevalente, in<br />
quanto segue <strong>la</strong> distinzione fra danni a<br />
causa del trasporto e danni in occasione<br />
del trasporto, e<strong>la</strong>borata sotto l’influsso<br />
del<strong>la</strong> disciplina a suo tempo<br />
vigente in materia di trasporto ferroviario,<br />
che chiamava l’amministrazione<br />
a rispondere dei<br />
danni subiti dal<br />
viaggiatore in<br />
occasione di un’anormalitànell’esercizioferroviario,<br />
salvo il caso<br />
fortuito o <strong>la</strong> forza<br />
maggiore. Su tali<br />
basi, si fonda l’indirizzogiurisprudenziale<br />
che, per i<br />
danni in occasione<br />
del trasporto, fa<br />
gravare sul danneggiato<br />
<strong>la</strong> prova<br />
dell’anormalità del trasporto come<br />
fatto causativo del danno, consentendo<br />
al vettore di esonerarsi allegando di<br />
aver adottato le cautele necessarie per<br />
assicurare, secondo <strong>la</strong> normale diligenza,<br />
<strong>la</strong> incolumità del passeggero.<br />
Nel codice del<strong>la</strong> navigazione non è<br />
prevista alcuna specifica limitazione<br />
risarcitoria di cui il vettore possa<br />
avvalersi per i danni alle persone dei<br />
passeggeri; per di più, il limite previsto<br />
dal<strong>la</strong> Convenzione di Atene del<br />
1974, è sembrato non corrispondere ai<br />
parametri individuati dal<strong>la</strong> nostra<br />
Corte costituzionale per escludere l’illegittimità<br />
dei limiti risarcitori per i<br />
danni alle persone. Il limite risarcito-<br />
<strong>Avvisatore</strong>Giuridico<br />
1<br />
In mancanza di una disciplina comunitaria organica, l’auspicio del<strong>la</strong> dottrina: “Intervenga il legis<strong>la</strong>tore nazionale”<br />
Risarcimento passeggeri, l’incertezza del diritto<br />
L’invito del<strong>la</strong> Corte Costituzionale: norme più attente al danno subito dall’utente e agli interessi in gioco<br />
rio che derivava dall’applicazione di<br />
quel<strong>la</strong> normativa per i danni alle persone<br />
venne ritenuto non conforme<br />
all’art. 2 Cost., sia sotto il profilo del<strong>la</strong><br />
sua inadeguatezza, che del<strong>la</strong> carenza<br />
di garanzie circa <strong>la</strong> certezza del risarcimento.<br />
Rilevò allora <strong>la</strong> Corte <strong>la</strong><br />
necessità di “una soluzione normativa<br />
atta ad assicurare l’equilibrato componimento<br />
degli interessi in giuoco”. In<br />
tema di responsabilità del vettore<br />
marittimo di persone, il testo origina-<br />
rio del<strong>la</strong> Convenzione di Atene del<br />
1974 appare carente per quanto concerne<br />
l’assicurazione obbligatoria (od<br />
altra idonea copertura finanziaria che<br />
è stata prevista, soltanto con l’art. IV<br />
bis, introdotto dall’art. V del<br />
Protocollo di Londra del 1° novembre<br />
2002, insieme all’azione diretta del<br />
danneggiato. Il confronto con <strong>la</strong><br />
Convenzione di Montreal del 28 maggio<br />
1999 in materia di trasporto aereo,<br />
induce a rilevare che, rispetto a quest’ultima,<br />
non è stata contemp<strong>la</strong>ta <strong>la</strong><br />
possibilità di prevedere, quanto meno<br />
a livello di disciplina nazionale, un<br />
anticipo ai danneggiati delle somme<br />
dovute dai vettori, per far fronte alle<br />
prime necessità:un intervento in tal<br />
senso appare un opportuno correttivo<br />
alle pressioni che vettori ed assicuratori<br />
possono svolgere sui danneggiati,<br />
inducendoli ad accettare risarcimenti<br />
inadeguati.<br />
Occorre rivedere il regime nazionale<br />
del<strong>la</strong> limitazione del debito armatoriale:<br />
secondo l’orientamento prevalente,<br />
il diritto potestativo del vettore che sia<br />
anche armatore di avvalersi del<strong>la</strong> limitazione<br />
del debito armatoriale, di cui<br />
all’art. 275 c.<br />
nav., è applicabile<br />
anche rispetto alle<br />
obbligazioni che<br />
ricadono sull’armatore<br />
in quanto<br />
vettore. Per quanto<br />
riguarda i bagagli<br />
consegnati e<br />
l’ambito risarcitorio<br />
il codice del<strong>la</strong><br />
navigazione prevede<br />
una limitazione<br />
in ragione<br />
del loro peso<br />
(12.000 lire per<br />
chilogrammo). Non è prevista, nel<br />
codice del<strong>la</strong> navigazione, alcuna rego<strong>la</strong>mentazione<br />
espressa per i veicoli al<br />
seguito dei passeggeri. In assenza di<br />
una disciplina specifica, <strong>la</strong> giurisprudenza<br />
e <strong>la</strong> dottrina prevalente tendono<br />
ad escludere l’applicazione del codice<br />
del<strong>la</strong> navigazione sul bagaglio, e ad<br />
assoggettarli, viceversa, al regime<br />
delle merci. De jure condendo, sul<strong>la</strong><br />
materia, se non interverrà il legis<strong>la</strong>tore<br />
comunitario, si renderà auspicabile<br />
un’iniziativa nazionale in tale direzione.<br />
7/7 - fine<br />
Tratto ed e<strong>la</strong>borato<br />
da www.dirittoestoria.it<br />
<strong>Avvisatore</strong> Marittimo<br />
DELMEDITERRANEO<br />
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Regione siciliana<br />
Assessorato<br />
regionale al Lavoro<br />
di Salvatore Moscato<br />
La massima sul rimorchio (tratta<br />
dal Dir. Trasp. 2012, pag. 838 e<br />
re<strong>la</strong>tiva al<strong>la</strong> pronuncia del<br />
Consiglio di Stato, sez. VI, 13<br />
dicembre 2011 n. 6526) dà <strong>la</strong> possibilità<br />
di par<strong>la</strong>re dei cosiddetti servizi<br />
tecnico-nautici in quanto servizi<br />
che servono a garantire <strong>la</strong> sicurezza<br />
del<strong>la</strong> navigazione e l’approdo<br />
nei porti.<br />
Fra questi servizi si annoverano,<br />
oltre al rimorchio di cui si par<strong>la</strong><br />
nel<strong>la</strong> massima, anche anche le ope-<br />
L’art. 14, comma 1 ter, legge<br />
84/94, aggiunto dall’art. 2 d.l. 21<br />
ottobre 1996 n. 535, è chiaro nello<br />
stabilire che “nei porti sede di<br />
autorità portuale <strong>la</strong> disciplina e<br />
l’organizzazione dei servizi di cui<br />
al comma 1-bis sono stabilite dall’autorità<br />
marittima d’intesa con<br />
l’autorità portuale” e che solo “in<br />
difetto di intesa provvede il<br />
Ministro dei trasporti e del<strong>la</strong><br />
navigazione” (il comma 1-bis<br />
comprende, tra gli altri servizi<br />
tecnico-nautici, quello di rimorchio),<br />
mentre rimangono di competenza<br />
ministeriale centrale lo<br />
stabilire l’obbligatorietà del servizio<br />
di pilotaggio e i criteri di<br />
formazione delle tariffe.<br />
Il rego<strong>la</strong>mento per il servizio di<br />
rimorchio costituisce un atto normativo<br />
di portata generale, come<br />
tale sottratto alle norme sul<strong>la</strong><br />
partecipazione ai sensi del dispo-<br />
Rimorchio<br />
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Giurisprudenza<br />
razioni di pilotaggio, ormeggio e<br />
battel<strong>la</strong>ggio.<br />
È bene precisare, però, che il servizio<br />
di pilotaggio può mancare<br />
in alcuni porti, trattandosi di un<br />
“servizio facoltativo”.<br />
Ove manchi tale servizio (che<br />
può essere dichiarato obbligatorio<br />
con decreto del ministro) per<br />
partico<strong>la</strong>ri ed immediate esigenze<br />
può intervenire l’autorità<br />
marittima per dichiararlo, in via<br />
temporanea, obbligatorio.<br />
sto dell’art. 13 del<strong>la</strong> legge n.<br />
241/1990. La determinazione di<br />
modificare, in via provvisoria e<br />
sperimentale, il rego<strong>la</strong>mento di<br />
rimorchio consegue a considerazioni<br />
appartenenti al<strong>la</strong> discrezionalità<br />
dell’amministrazione in<br />
merito al<strong>la</strong> situazione complessiva<br />
del<strong>la</strong> sicurezza del<strong>la</strong> navigazione,<br />
che si sottraggono al sindacato<br />
giurisdizionale se non per<br />
motivi di illogicità.<br />
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