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Simonetta Nicolini - Il coro - Fondazione Cassa di Risparmio di Fano

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isultati <strong>di</strong> «eclettico incontro <strong>di</strong> esperienze lignarie:<br />

dove pesa anche la <strong>di</strong>ffusione della tarsia<br />

fiorentina in zona marchigiana, con effetti del<br />

genere dell’In<strong>di</strong>vini». 63 Concordemente riferiti<br />

ad Antonio sono, invece, gli splen<strong>di</strong><strong>di</strong> e preziosi<br />

intagli dei braccioli che, per tecnica e per motivi<br />

decorativi sono raffrontabili, come abbiamo visto,<br />

con il raffinato naturalismo protoclassicista<br />

<strong>di</strong> Ambrogio Barocci nel cantiere <strong>di</strong> Urbino, e<br />

vicini anche alla cultura <strong>di</strong> matrice urbinate del<br />

maestro che eseguì i più tar<strong>di</strong> ornati del portale<br />

della stessa chiesa francescana. 64<br />

Dal punto <strong>di</strong> vista tecnico, l’intervento a tarsia<br />

dei Barili a Santa Maria Nuova presenta anche<br />

affinità con le porte del Palazzo ducale <strong>di</strong> Urbino<br />

(attribuite a Baccio Pontelli che le esegue su <strong>di</strong>segno<br />

<strong>di</strong> Francesco <strong>di</strong> Giorgio) per il gioco cromatico<br />

dei legni naturali e per la composizione <strong>di</strong><br />

tessere piuttosto gran<strong>di</strong> il cui <strong>di</strong>segno è talvolta<br />

completato con motivi pirografati. 65 La realizzazione<br />

del <strong>coro</strong> si inserisce, poi, in quella fase<br />

<strong>di</strong> importanti committenze che coinvolgono la<br />

chiesa francescana fanese, con l’arrivo delle opere<br />

<strong>di</strong> Pietro Perugino (tavola della Madonna in<br />

Trono commissionata nel 1488 e conclusa entro<br />

il 1497, e Annunciazione conclusa entro il 1498)<br />

e <strong>di</strong> Giovanni Santi affiancato dal giovanissimo<br />

Raffaello (Visitazione, 1488-90) 66 . Con questi<br />

importanti <strong>di</strong>pinti, il <strong>coro</strong> fu trasferito dall’antica<br />

sede fuori le mura, in San Lazzaro, a Santa<br />

Maria Nuova in San Salvatore dopo il 1519. 67<br />

Dal punto <strong>di</strong> vista iconografico, a <strong>Fano</strong> si ritrovano<br />

soggetti <strong>di</strong>ffusi nel repertorio della tarsia<br />

prospettica padana e non solo (fruttiere ricolme,<br />

scatole porta ostie, calici, patene, e oggetti<br />

<strong>di</strong> uso liturgico varii, libri collocati sulle scansie<br />

<strong>di</strong> arma<strong>di</strong> semiaperti, piccoli paesaggi deserti).<br />

L’assenza <strong>di</strong> figura umana ha consentito <strong>di</strong> rife-<br />

IL CORO<br />

Vaso e libri; tre cassette, <strong>di</strong><br />

cui una tonda e canna<br />

Postergale con Calice rovesciato<br />

su un libro, croce<br />

e due medaglioni appesi<br />

a cor<strong>di</strong>celle; fruttiera su<br />

libro, flauto<br />

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