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Mar-Apr 2010 - Rotary Club Mondovi

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NOTIZIARIO BIMESTRALE DEL ROTARY CLUB DI MONDOVÌ - DISTRETTO 2030<br />

ANNO ROTARIANO 2009-<strong>2010</strong> (ad esclusivo uso dei soci)<br />

N. 5 MARZO-APRILE <strong>2010</strong><br />

RIUNIONE DI MARTEDÌ 23 marzo <strong>2010</strong><br />

ORE 20,15 - RISTORANTE LA BORSARELLA - MONDOVI’<br />

TEMA DELLA SERATA:<br />

“I PRIMI ANNI DEL ROTARY IN ITALIA.<br />

RAPPORTI CON IL REGIME FASCISTA E CON LA CHIESA CATTOLICA”<br />

PRESIEDE: GIOVANNI COMINO – Presidente R.C. Mondovì<br />

RELATORE: Dott. ARMANDO PRANDI<br />

ADG (Assistente del Governatore) Gruppo Torino 1 - Socio <strong>Rotary</strong> <strong>Club</strong> Torino<br />

SOCI PRESENTI: ANGELA BACCHIARELLO - ENRICO BELTRANDI - PIER CARLO CAGNA DEANDREIS<br />

GIOVANNI CERA - MAURIZIO COLOMBO - ALBERTO COMINO - GIOVANNI COMINO<br />

SANDRO DARDANELLO - ALBERTO NINO ELLENA - ALBERTO MARIA GANDOLFI<br />

LEONARDO GARESIO - FERRUCCIO GIUSTA - LUTZ LUEDEMANN - MARCELLINO MASSARI<br />

MARCO PIANETTA - ALDO RABBIA - CARLO REGIS - MAURO SERVETTI - FRANCO SOMA’<br />

VINCENZO TONELLO - PAOLO TURBIGLIO<br />

OSPITE DEL CLUB: la Signora MARIA LUISA PRANDI<br />

HANNO GIUSTIFICATO L’ASSENZA I SOCI:<br />

ERICA AZZOAGLIO - ANGELO BREIDA - MAURIZIO DAVICO - GIOVANNI GASCO<br />

PIER LUIGI GASCO - FRANCA GHIAZZA - GIANNI SARDO - EDOARDO TONELLI<br />

OSPITI DEI SOCI: le Signore MILENA COMINO - GIUSTA - MASSARI - RABBIA<br />

PERCENTUALE DELLE PRESENZE: 38%<br />

Il Presidente Giovanni Comino ha invitato, quale relatore della conviviale del 23 marzo, il dottor Armando Prandi, di origini<br />

monregalesi, suo cognato, Socio del <strong>Rotary</strong> <strong>Club</strong> di Torino e Assistente del Governatore per il Gruppo Torino 1, per<br />

parlare dell’affascinante tema legato agli albori del <strong>Rotary</strong> in Italia, che hanno coinciso con il periodo del Ventennio Fascista,<br />

analizzando quindi con i presenti i rapporti che la nostra Associazione tenne con il Regime e con la Chiesa Cattolica.<br />

La relazione si è rivelata interessante e molto approfondita, questa è la ragione per la quale, ringraziando il relatore per<br />

avermela fornita, la pubblico in forma integrale:<br />

“Ritengo che gli appartenenti ad una associazione come il <strong>Rotary</strong> debbano essere consapevoli degli scopi che l’associazione stessa<br />

intende raggiungere e quali comportamenti i soci debbano tenere; ritengo, però, che sia anche bene che siano conosciute le vicende<br />

storiche attraverso cui essa è dovuta transitare per giungere all’attuale posizione nella società che ci circonda. Ed è proprio<br />

questa seconda ragione che mi ha spinto ad intrattenervi questa sera.<br />

Quando il 20 novembre 1923 venne inaugurato il primo R.C. italiano a Milano, erano trascorsi diciotto anni dalla fondazione del <strong>Rotary</strong>,<br />

avvenuta il 23 febbraio 1905 a Chicago per opera dell’avv. Paul Harris (<strong>Rotary</strong> day). In questi 18 anni il <strong>Rotary</strong> aveva messo radici<br />

negli Stati Uniti e si era ramificato in tutti i continenti assumendo, appunto, la denominazione attuale di <strong>Rotary</strong> International.<br />

In questo lungo periodo spicca la completa assenza dell’Italia: non dimentichiamo tuttavia che in quegli anni avvenivano eventi così<br />

importanti e così laceranti che certo non potevano favorire l’introduzione del <strong>Rotary</strong> in Italia: penso agli anni terribili della Prima Guerra<br />

Mondiale 1915-1918, alla disastrata situazione dell’Italia negli anni post-bellici, ai problemi relativi alla forte emigrazione degli<br />

italiani frutto della miseria e del sottosviluppo.<br />

Il periodo di storia del <strong>Rotary</strong> in Italia che interessa la mia chiacchierata di questa sera è quello tra il 1923 e il 1938, anni in<br />

cui esso in Italia ha conosciuto grandi difficoltà per le particolari attenzioni (raramente benevoli) del Regime Fascista e della<br />

Chiesa Cattolica.<br />

Dunque, il 20 novembre 1923 si costituiva in Milano il primo R.C. in Italia: seppur riconoscendo come decisive le spinte e l’appoggio<br />

di personaggi anglosassoni della diplomazia, della finanza e dell’industria che operavano in Italia, dobbiamo ricordare che in quel-<br />

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