Scarica il pdf - La Riviera
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<strong>La</strong>ura Fogà, 28 anni, sidernese, studentessa universitaria, è morta<br />
nel primo pomeriggio del 15 apr<strong>il</strong>e in un pauroso incidente stradale<br />
che ha visto la sua piccola Smart scontrarsi con un consistente<br />
furgone Iveco Da<strong>il</strong>y. Ci saranno i rituali accertamenti. Ma<br />
<strong>il</strong> fatto certo è che <strong>La</strong>ura ha spento la sua ardente giovinezza su<br />
una strada rovinosa, che, quando piove, aumenta l’acqua, e non<br />
l’assorbe. Di questo ci danno pronta conferma altri due incidenti<br />
che abbiamo registrato nello stesso pomeriggio tra Cinquefrondi e<br />
Gioia Tauro. Il destino non c’entra.<br />
Nel fotomontaggio<br />
Elio Belcastro (in primo piano),<br />
Eduardo <strong>La</strong>mberti Castronuovo,<br />
Aurelio Chizzoniti,<br />
Nuccio Azzarà<br />
Torna di moda Platì, grande ed esclusiva tana di belve feroci, che<br />
allenano all'azzanno e allo strazio piccole belve, dalle loro fetide<br />
visceri figliate. Nessuno v'ha scampo: né adulti né bambini. Per<br />
essere conseguenti, bisognerebbe ammazzarli tutti, come ordinò<br />
Innocenzo III nella crociata contro gli Albigesi. Dio sceglierà i suoi.<br />
Perché qualche innocente vi sarà pure, lì, a Platì.<br />
E i Platioti che dicono?
Centro<br />
sportivo<br />
Si sono svolti lo scorso week end a<br />
Reggio Calabria, i Campionati<br />
Provinciali Estivi di Nuoto, che<br />
hanno visto circa 120 atleti provenienti<br />
da tutta la provincia, sfidarsi in gare<br />
molto appassionanti e ricche di apprezzab<strong>il</strong>i<br />
spunti tecnici.<br />
13 gli atleti sidernesi impegnati in acqua,<br />
che hanno confermato di avere tutti i<br />
requisiti necessari per continuare la loro<br />
costante crescita e la loro personale scalata<br />
nelle varie classifiche di specialità.<br />
Tutti i ragazzi di coach Belfiore hanno<br />
avuto modo di migliorare i loro record personali,<br />
dimostrando di avere lavorato con<br />
grande impegno nei mesi invernali, e di<br />
cominciare a gestire bene la tensione delle<br />
gare, riuscendo in moltissimi casi a mettere<br />
la mano davanti a tutti gli avversari chiamati<br />
ad affrontare.<br />
Stavolta a distinguersi più di tutti i compagni,<br />
è stato Luigi Giancotti classe 1998,<br />
capace di progressi cronometrici importanti,<br />
coronati da piazzamenti nelle primissime<br />
posizioni di tutte e 5 le gare affrontate.<br />
Non da meno sono stati i risultati conseguiti<br />
da Bruno Romeo (in netto progresso<br />
rispetto alle utlime uscite) e Pietro Trapa<br />
(conferma sui sui standard dopo 2 settimane<br />
di stop per noie alla spalla), sempre più<br />
proiettati verso traguardi di altissimo livello,<br />
come la qualificazione ai Campionati<br />
Italiani del prossimo Luglio.<br />
Da menzionare però anche gli ottimi risultati<br />
delle piccole Elena Trapa e Chiara<br />
Crupi, entrambe del 2000 e poi ancora Stefania<br />
Pedullà, Selene Muià, Elisa Trapa,<br />
Floriana Giannotti, Davide Scrivano (al<br />
rientro dopo quasi un anno di stop), F<strong>il</strong>ippo<br />
Mallamaci, Samuele Spinasanta e Mattia<br />
Lucano.<br />
I br<strong>il</strong>lanti risultati conseguiti, consentono a<br />
tutti i ragazzi del Presidente Alberto Crupi,<br />
di guardare con ambizione alle qualifica-<br />
zioni alle finali dei Campionati<br />
Regionali Estivi che si<br />
svolgeranno nella vasca da<br />
50 metri a Cosenza tra Giugno<br />
e Luglio.<br />
Anche la squadra Master ha<br />
dato sfoggio di enormi risultati<br />
al meeting Nazionale di<br />
Catanzaro, dove si è raggiunto<br />
un onorevolissimo 6°<br />
posto nella classifica di società, tra le 19<br />
presenti da tutto <strong>il</strong> meridione d'Italia.<br />
I prossimi 3 mesi di attività serviranno a<br />
preparare un finale di stagione che si<br />
preannuncia ricco di soddisfazioni e dove i<br />
ragazzi sidernesi ce la metteranno tutta per<br />
incrementare <strong>il</strong> già ricchissimo bottino di<br />
medaglie portate a casa dalle finali invernali.<br />
la <strong>Riviera</strong> DOMENICA 17 APRILE 2011 02<br />
Siderno in costante crescita<br />
I br<strong>il</strong>lanti risultati conseguiti, consentono<br />
a tutti i ragazzi del Presidente Alberto Crupi,<br />
di guardare con ambizione alle qualificazioni alle<br />
finali dei Campionati Regionali Estivi<br />
che si svolgeranno nella vasca da 50 metri a<br />
Cosenza tra Giugno e Luglio.<br />
Anno Sociale 2010/2011<br />
Centro Sportivo Siderno<br />
Palestra & Piscina<br />
Body Bu<strong>il</strong>ding<br />
Cardiofitness<br />
Rieducaz.Funzionale<br />
Step-Gag<br />
Aerobica<br />
Corpo Libero<br />
Spinning<br />
Scuola Nuoto Bambini<br />
Scuola Nuoto Adulti (anche per i non galleggianti)<br />
Corsi per Assistenti bagnanti<br />
Gym<br />
Hydrobike<br />
Rieducazione Funzionale in acqua<br />
Attività Agonistica<br />
Squadra Nuoto Master
3<br />
DOMENICA 17<br />
APRILE 2010<br />
Controcopertina<br />
A Reggio approda <strong>il</strong> tennis che conta<br />
LA FASE PRELIMINARE DEGLI INTERNAZIONALI DI ROMA NEI CIRCOLI CITTADINI<br />
GIOVANNA CENTO<br />
<strong>La</strong> città della pallacanestro che<br />
si è prestata al calcio tradendo<br />
Campanaro con Amoruso,<br />
oggi si dà al tennis. I<br />
tiri da tre sotto la sirena,<br />
i cross al centro e gli<br />
scatti sul fondo possono<br />
anche aspettare.<br />
Volée e passanti dentro e lungo<br />
la terra rossa. Palline gialle e<br />
non palloni. Dal 9 al 24 apr<strong>il</strong>e lo<br />
Sport V<strong>il</strong>lage di Catona per<br />
quelli femmin<strong>il</strong>i e <strong>il</strong> circolo<br />
“Rocco Polimeri” per i masch<strong>il</strong>i<br />
saranno sono teatro dei tornei<br />
di pre-qualificazione agli<br />
internazionali di tennis<br />
BNL d'Italia 2011.<br />
Quelli di Roma, di<br />
Roma Nord: ex Foro<br />
Italico.<br />
Reggio Calabria apre dunque<br />
le porte al tennis durante la stagione<br />
primaver<strong>il</strong>e, con due<br />
location d'eccezione. Grazie ad<br />
un'impostazione “made in<br />
USA” potranno partecipare<br />
alle selezioni preliminari tutti i<br />
tesserati agonistici, senza alcun<br />
limite di livello di preparazione.<br />
Ha aperto l'evento <strong>il</strong> capitano<br />
delle nazionali Corrado<br />
Barazutti, vincitore di<br />
tre Fed Cup e allenatore<br />
dell'atleta azzurra<br />
maggiormente rappresentativa,<br />
Francesca<br />
Schiavone. A Reggio Calabria<br />
Barazutti presiede uno stage<br />
promosso e organizzato dall'Accademia<br />
del Tennis con <strong>il</strong><br />
concorso delle Accademie del<br />
Sud di Bari e Napoli e con la<br />
partecipazione dei circoli di<br />
Roccella, Ardore e Siderno.<br />
Il progetto sta<br />
dando la possib<strong>il</strong>ità a<br />
tanti giovanissimi delle<br />
scuole di infanzia di<br />
avvicinarsi allo sport. Un<br />
grande successo, come dichiarato<br />
dal presidente del Coni<br />
Calabria, Mimmo Praticò, che<br />
esterna però la necessità e la<br />
speranza di dare maggiore<br />
slancio allo sport in Calabria.<br />
VINITALY E TUTTOFOOD/ Le eccellenze enogastronomiche reggine sempre in primo piano<br />
Il fondatore della<br />
“Valle del Bonamico”<br />
Piero Schirripa<br />
Valle del Bonamico: VinItaly ha detto sì!<br />
<strong>La</strong> Cooperativa Valle del Bonamico al Vinitaly di Verona. I<br />
prodotti della Valle del Bonamico realizzati dalle aziende della<br />
Locride in collaborazione con <strong>il</strong> CRA, hanno conseguito <strong>il</strong><br />
Primo premio nella categoria formaggi dell’Agrifood Club -<br />
Golosario al meglio del meglio dell’agroalimentare italiano.<br />
Agrifood Club è la vetrina dell’eccellenza Made in Italy, dove<br />
trova spazio solo <strong>il</strong> prodotto italiano di qualità. Si tratta di un<br />
successo che premia per la prima volta la Locride in una manifestazione<br />
internazionale. I prodotti della Valle del Bonamico ad operatori<br />
italiani e stranieri. <strong>La</strong> Locride provinc<strong>il</strong>ismi e incompetenza. Complimenti<br />
a Don Natale Bianchi, a Piero Schirripa ed a tutti i soci della cooperativa<br />
Aspromontana<br />
L’assessore<br />
provinciale<br />
Totò Scali<br />
Totò Scali, l’assessore che ci crede<br />
L’assessorato alle attività produttive agricole della Provincia di<br />
Reggio Calabria con alla guida <strong>il</strong>Antonio Scali,Dopo <strong>il</strong> Salone<br />
del Gusto, Agrifood e Vinitaly, sarà la fiera internazionale di<br />
M<strong>il</strong>ano “Tuttofood” a vedere protagoniste le eccellenze enogastronomiche<br />
della nostra provincia.<br />
L’esposizione fieristica dedicata all’agroalimentare che si svolgerà<br />
nel capoluogo lombardo dall’8 all’11 maggio ospiterà gli<br />
stand di ben 10 imprese provenienti da ogni parte del reggino,<br />
precedentemente selezionate attraverso serrati criteri, e che presenteranno<br />
una varietà di prodotti che sono espressioni delle eccellenze del territorio:<br />
olio, vino, agrumi, salumi, conserve, dolci, prodotti ittici, da forno e<br />
biologici e tanto altro ancora.
4<br />
DOMENICA 17<br />
APRILE 2010<br />
A proposito<br />
di...<br />
Imprese<br />
e sv<strong>il</strong>uppo...<br />
la settimana<br />
NORDICI E SUDICI<br />
Agnelli pasquali<br />
GIOCCHINO CRIACO<br />
Di nuovo insieme a voi,<br />
sudici e nordici lettori. Io e<br />
tanti altri, stupidi e tronfi<br />
profeti, abbiamo predicato<br />
al vento. Così siamo sempre<br />
allo stesso punto, visto <strong>il</strong> periodo siamo<br />
alla vig<strong>il</strong>ia delle feste, come lo eravamo<br />
mesi fa in attesa del Natale. Nulla è<br />
cambiato, e aspettate un pranzo nel<br />
quale, come al solito, rivestirete <strong>il</strong> ruolo<br />
del cibo. Non recepite i consigli, non<br />
avete battuto un colpo ed è giusto che<br />
continuiate ad essere prede per chi avrà<br />
<strong>il</strong> coraggio di sbranarvi. Questo per<br />
regola generale, e per tutti i sudici del<br />
mondo, anche quelli nordici. Assistete<br />
alla vita, non vi partecipate; lasciate<br />
sempre in mano a qualcuno <strong>il</strong> vostro<br />
destino, è giusta, quindi, la pena. Invece<br />
di sprangarle le porte, vi siete lasciati<br />
fregare dal caldo giunto in anticipo, non<br />
comprendendo che era un nuovo trucco<br />
messo in campo dai vecchi lupi, che<br />
adesso entrano ed escono dagli ov<strong>il</strong>i. Si<br />
spartiscono gli agnelli, voi. Vi faranno<br />
una grazia, stavolta: non vi sbraneranno<br />
per Pasqua, anzi lasceranno che voi vi<br />
ingozziate ben bene per le feste. Sugli<br />
altari pagani, quest’anno, ci finirete a<br />
maggio. Si, nemici, avete capito, e <strong>il</strong> solito<br />
brano che vi suono. Al macello ci<br />
andrete per l’urna, dove depositerete i<br />
nomi dei lupi che vi governeranno e<br />
quelli di un po’ di cani randagi, che non<br />
avranno carne ma qualche osso e un po’<br />
di frattaglie. Li riceverete come al solito,<br />
orgogliosi dei pezzi grossi che onorano<br />
le vostre case. Penderete dalle loro labbra.<br />
Fra qualche mese, quando sarete<br />
ormai cibo metabolizzato, l’odio v<strong>il</strong>e che<br />
vi cova dentro sarà incontenib<strong>il</strong>e e<br />
uscirà fuori in cerca di un Cristo che vi<br />
renda giustizia. Sarete palloni sgonfi,<br />
nessuno vi degnerà di un calcio. E io<br />
sono stufo di cronache insulse, spedite<br />
per onorare un impegno. Meglio i monti<br />
e le capre che soffiare la sabbia nel<br />
vento. Meglio i faggi e le felci, i tramonti<br />
e le albe, che sprizzare di b<strong>il</strong>e gli inermi.<br />
Continuate l’attesa sugli usci, protendete<br />
le mani alle belve. Forse è<br />
meglio sognare da <strong>il</strong>lusi, che combattere<br />
ed essere stesi.<br />
Fare impresa in Calabria: <strong>La</strong> nuova frontiera è donna<br />
L’impresa in Calabria è donna. Emerge , infatti, dai dati dell’indagine<br />
“Donna è impresa” che sono circa 46 m<strong>il</strong>a le imprese calabresi gestite da<br />
donne, ed in particolare, <strong>il</strong> picco più significativo si registra nel Reggino<br />
dove <strong>il</strong> 26% delle imprese è “rosa”contro <strong>il</strong> 23% della media nazionale.<br />
CRISTINA BRIGUGLIO<br />
Ad accorciare i tempi della<br />
giustizia calabrese non servono<br />
nuove norme sulla prescrizione<br />
breve, ma la copertura<br />
delle carenze d'organico dell'amministrazione<br />
giudiziaria sicuramente<br />
si. Da lunedì scorso i magistrati in servizio<br />
nei Tribunali di Reggio Calabria,<br />
di Locri e di Palmi saranno meno soli<br />
nei vari fronti, civ<strong>il</strong>e e penale, sono<br />
finalmente arrivati i rinforzi. Diciassette<br />
giovani magistrati hanno preso<br />
servizio nel capoluogo reggino e altri<br />
diciotto sono stati assegnati ai due tribunali<br />
della provincia. <strong>La</strong> cerimonia di<br />
giuramento e immissione in servizio<br />
delle nuove leve si è svolta a Reggio in<br />
un'aula del Cedir e i festeggiamenti<br />
sono poi proseguiti nella sala “Gianni<br />
Versace”. A fare gli onori di casa <strong>il</strong><br />
presidente del Tribunale dello Stretto,<br />
Luciano Gerardis e <strong>il</strong> Procuratore<br />
capo della Repubblica, Giuseppe<br />
Pignatone. Soddisfatti lo sono senz'altro<br />
anche i presidenti dei Tribunali di<br />
Locri, Giovanni F<strong>il</strong>ocamo e di Palmi,<br />
Mariagrazia Arena. A Locri hanno già<br />
giurato sette giudici e tre sostituti procuratori,<br />
mentre altre tre unità prenderanno<br />
servizio tra qualche settimana.<br />
L'organico dei magistrati togati del<br />
Tribunale della città di Zaleuco, compresa<br />
la Sezione Distaccata di Siderno,<br />
era sguarnito di ben 13 giudici. Questo<br />
in un territorio ad alta densità crimina-<br />
Apprendiamo dalle note di agenzia che l'on.<br />
Angela Napoli ha rinunciato alla candidatura a<br />
Sindaco del Comune di Reggio per conto di<br />
FLI con la motivazione che <strong>il</strong> voto è inquinato”<br />
Sic! Apprendiamo altresì ,che <strong>il</strong> Sen. Gent<strong>il</strong>e, in<br />
chiave difensiva, garantisce che le liste del PdL<br />
sono certamente pulite, a differenza degli alleati,<br />
con l'applicazione scrupolosa del codice<br />
etico; lo stesso, guarda caso, delle scorse elezioni<br />
Regionali come le indagini giudiziarie poi<br />
scaturite dimostrano”. Si tratta di posizioni risib<strong>il</strong>i<br />
ed inconsulte che hanno <strong>il</strong> solo effetto di<br />
buttare ombre e criminalizzare pregiudizialmente<br />
l'intera provincia di Reggio Calabria. Se<br />
l'inquinamento denunciato fosse di tale portata<br />
e natura da non consentire una forte reazione<br />
delle forze democratiche e delle istituzioni,<br />
bisognerebbe procedere alla sospensione dei<br />
diritti democratici e delle libertà civ<strong>il</strong>i ed al conseguente<br />
commissariamento generale dell'intero<br />
sistema istituzionale della Regione. Tale<br />
TRIBUNALI REGGINI<br />
ARRIVATI I RINFORZI<br />
SPECCHIO DELLE MIE BRAME, CHI È IL PIÙ MAFIOSO DEL REAME?<br />
Qui accanto<br />
Pino Gent<strong>il</strong>e<br />
uno degli uomini forti<br />
del PDL calabrese<br />
A destra<br />
Angela Napoli<br />
posizione rischia di provocare rassegnazione e<br />
sfiducia anziché reazione e lotta politica democratica<br />
e si traduce in un messaggio subliminare<br />
pericoloso per le nuove generazioni e le<br />
forze vive indotte a mollare tutto ed abbandonare<br />
la Calabria al suo destino. Ci attendiamo,<br />
quindi, dall'On. Napoli, atti conseguenti<br />
alle sue dichiarazioni, ovvero, <strong>il</strong> ritiro,<br />
nella sua qualità di coordinatrice regionale<br />
del FLI in Calabria, di tutte le liste<br />
dalle competizioni elettorali, da Cosenza<br />
a Crotone, da Reggio a Catanzaro, la dissociazione,<br />
nella sua qualità di Responsab<strong>il</strong>e<br />
nazionale giustizia del Fli, del suo<br />
partito dalla Giunta sic<strong>il</strong>iana targata Lombardo<br />
indagato per concorso esterno in<br />
associazione mafiosa, oltre che, naturalmente,<br />
la rinuncia a qualsiasi candidatura<br />
anche al Parlamento della Repubblica.<br />
Saverio Zavettieri<br />
Segretario nazionale dei “Socialisti Uniti - P.S.I.”
Suor Annalisa di Platì e <strong>il</strong> tardo comprendonio<br />
Suor Annalisa, direttrice dell'as<strong>il</strong>o di Platì, alla domanda di Daniela Ursino<br />
(Calabriaora 15 apr<strong>il</strong>e) : “ Perché Platì non si può capire?” risponde: “ Platì<br />
non si può capire, io sono qui da dieci anni e ancora non l'ho capita”. Tarda<br />
di comprendonio. Oppure Dio non ha parlato al suo cuore.<br />
Finora la carenza di organico ha rallentato<br />
notevolmente l'attività giudiziaria. A breve<br />
saranno in servizio nei tribunali di Reggio<br />
Locri e Palmi trentacinque nuovi magistrati<br />
Il tribunale di Locri<br />
le e con dei processi molto importanti<br />
in corso. In ambito penale basti<br />
citare i processi per l'omicidio di S.<br />
Cordì e <strong>il</strong> 'Fehida', relativo alla faida<br />
tra cosche di San Luca e alla conseguente<br />
strage di Duisburg. Come<br />
ricordava <strong>il</strong> Presidente del Tribunale<br />
di Locri, in una intervista a <strong>La</strong><br />
<strong>Riviera</strong> di qualche settimana fa, “l'inefficienza<br />
e le lungaggini della giustizia,<br />
anche in questo circondario,<br />
potrebbero essere eliminate ponendo<br />
rimedio alle carenze di risorse<br />
umani e materiali, che significa<br />
nuovo palazzo di giustizia, più magistrati,<br />
più personale di cancelleria,<br />
più risorse materiali.” Dei passi<br />
importanti in questa direzione si<br />
stanno compiendo, anche se queste<br />
nuove nomine non saranno sufficienti<br />
finché tutta l'organizzazione<br />
dell'apparato giudiziario non sarà<br />
adeguata alla necessità di dare<br />
risposte in tempi ragionevoli alle<br />
domande dei cittadini, sia in campo<br />
penale che civ<strong>il</strong>e. Ora, ovviamente,<br />
ci si aspetta che questi nuovi magistrati,<br />
insieme al mondo dell'avvocatura,<br />
possano essere messi in condizione<br />
di lavorare serenamente.<br />
Occorre, al più presto, come ricordava<br />
F<strong>il</strong>ocamo, reperire le risorse<br />
necessarie nell'ambito del personale<br />
amministrativo. Queste sono le<br />
risposte che i cittadini si attendono<br />
dallo Stato.<br />
POLAROID NATILE * ASPROMONTE<br />
FOTO<br />
di Enzo lacopo<br />
Dopo le donne si San Luca, quelle di Nat<strong>il</strong>e. Le prime (p<strong>il</strong>otate) per la legalità,<br />
le seconde (disarmate) per la normalità. Il dissesto idrogeologico nella frazione<br />
di Careri sta mettendo a serio rischio la quotidianità di tantissime persone.<br />
Le case, ulteriormente “ferite” dalle piogge di questo inverno, vedono <strong>il</strong> baratro.<br />
la <strong>Riviera</strong><br />
5<br />
DOMENICA 17<br />
APRILE 2010<br />
IL DIAVOLO NERO<br />
Ché la diritta via<br />
avea smarrita<br />
Prima, la notizia. Santo Crucitti e<br />
Mario Salvatore Ch<strong>il</strong>à sono finiti in<br />
carcere con l’accusa di essere rispettivamente<br />
<strong>il</strong> capo del “locale” di ndrangheta<br />
del quartiere Condera di Reggio Calabria e <strong>il</strong><br />
luogotenente del detto sodalizio criminale.<br />
Risulta, altresì, indagato, ma a piede libero, don<br />
Nuccio Cannizzaro, che è stato raggiunto da un<br />
avviso di garanzia.. per “l’atteggiamento di<br />
sudditanza psicologica” nei confronti dei due<br />
arrestati. Ciò che lo avrebbe indotto in tentazione,<br />
rendendo dichiarazioni “chiaramente compiacenti”.<br />
<strong>La</strong> Chiesa reggina-bovese, per la<br />
penna di don F<strong>il</strong>ippo Curatola, direttore dell’Ufficio<br />
diocesano delle Comunicazioni sociali,<br />
ha subito espresso la “propria vicinanza,<br />
umana e fraterna, e la propria stima “ al suo<br />
presbitero don Antonio Cannizzaro con una<br />
rituale piena fiducia nell’operato della Magistratura.<br />
Il che rinvia, onde accertare l’innocenza<br />
del presbitero, cioè del prete in questione,<br />
alle conclusioni dei<br />
magistrati inquirenti.<br />
Ma – si capisce- che<br />
rimettere la questione<br />
nelle mani del tribunale<br />
di Dio, l’unico infallib<strong>il</strong>e,<br />
sarebbe stato prenderla<br />
per le lunghe. A<br />
dir vero, c’era una altra<br />
via: quella del richiamo<br />
alla Costituzione<br />
repubblicana, che fa<br />
non colpevoli fino a<br />
sentenza definitiva .<br />
Accompagnata questa via dalla menzione,<br />
caduta in disuso, che un avviso di garanzia non<br />
propone <strong>il</strong> prof<strong>il</strong>o del delinquente, ma sta a<br />
significare, con misericordia dello Stato inquirente,<br />
che <strong>il</strong> presbitero viene informato di indagini<br />
sulla sua condotta, e invitato a difendersi.<br />
<strong>La</strong> Chiesa reggino-bovese tra le vie infinite, concesse<br />
dalla Provvidenza, ha smarrita proprio<br />
quella che conduce ai luoghi della Costituzione<br />
repubblicana e del Codice penale italiano. Forse<br />
perché conosce le sue pecore, vogliamo aggiungere<br />
come attenuante. È da tempo ormai che<br />
in Italia, specialmente nel Mezzogiorno, soprattutto<br />
in Calabria un avviso di garanzia equivale<br />
a sentenza di colpevolezza. Per non dire poi-<br />
Dio ce ne liberi con i suoi esorcisti di Santa<br />
Romana Chiesa- del rinvio a giudizio. E della<br />
pena certa e definitiva, fin dal primo giudizio,<br />
per gli imputati di ‘ndrangheta.
L’evento<br />
Prospettive<br />
la <strong>Riviera</strong> DOMENICA 17 APRILE 2011<br />
<strong>La</strong> grande giornata dedicata alla Calabria, <strong>il</strong> cui soggetto promotore è<br />
stata l’associazione “Io resto in Calabria”, realizzata grazie all’adesione<br />
di ben settanta partner tra aziende, associazioni e amministrazioni<br />
locali virtuose e patrocinata dal Consiglio Regionale.<br />
Calabria Day, la Calabria<br />
che non conosciamo<br />
GIANCARLO BOVA<br />
C’è una Calabria di arte e cultura<br />
capace di emozionare. C’è una<br />
Calabria che lavora e non rinuncia<br />
ai propri sogni e alla propria terra.<br />
C’è una Calabria che scrive e racconta<br />
i fatti senza padroni e senza<br />
paura. C’è una Calabria che progetta<br />
<strong>il</strong> futuro con passione e schiena<br />
dritta. C’è una Calabria, quella<br />
positiva, che è la Calabria da oggi.<br />
Questo in breve <strong>il</strong> contenuto del<br />
video con cui si è aperto <strong>il</strong> “Calabria<br />
Day”, la grande giornata dedicata<br />
alla Calabria – <strong>il</strong> cui soggetto<br />
promotore è stata l’associazione<br />
“Io resto in Calabria” – realizzata<br />
grazie all’adesione di ben settanta<br />
partner tra aziende, associazioni e<br />
amministrazioni locali virtuose e<br />
patrocinata dal Consiglio Regionale.<br />
L’evento, ospitato nella location<br />
d’eccezione del Consiglio regionale<br />
della Calabria, ha mostrato, sabato<br />
scorso, <strong>il</strong> volto pulito della Calabria,<br />
di una regione in cui è possib<strong>il</strong>e<br />
fare strada e raggiungere <strong>il</strong> successo<br />
senza scendere a compromessi,<br />
senza dover sottostare a padroni<br />
né padrini. Una Calabria che gli<br />
stessi calabresi non conoscono, perché<br />
abituati a sentir parlare di una<br />
terra che è solo ‘ndrangheta, malasanità<br />
e perennemente under construction.<br />
Una terra completamente<br />
discreditata che chiede adesso <strong>il</strong><br />
suo riscatto. “Con la nostra caparbietà,<br />
con la nostra testa dura si<br />
può fare! Noi calabresi, quando ci<br />
riusciamo, ci riusciamo molto<br />
bene!” – ha dichiarato l’imprenditore<br />
Pippo Callipo con la voce rotta<br />
dal pianto. “È una giornata molto<br />
importante per me. Siamo stufi di<br />
veder rappresentata sui giornali<br />
una Calabria che è solo malaffare.<br />
Ci sono aziende virtuose in Calabria<br />
che vivono nella legalità, nel<br />
rispetto delle regole, dei contratti<br />
di lavoro e pur facendo questo riescono<br />
ad avere ut<strong>il</strong>i e creare sv<strong>il</strong>uppo<br />
sul territorio. Aziende che oltre<br />
a mirare a un ut<strong>il</strong>e in euro mirano<br />
ad un ut<strong>il</strong>e morale. Questo serve:<br />
un b<strong>il</strong>ancio morale che miri a far<br />
stare bene <strong>il</strong> territorio, a ridistribuire<br />
una parte degli ut<strong>il</strong>i sul territorio<br />
Si terrà mercoledì prossimo la presentazione della candidatura alle<br />
elezioni provinciali di Enzo Carabetta. All’incontro che si terrà alle<br />
ore 19 presso <strong>il</strong> lounge Bar “Noir” , prenderà parte anche <strong>il</strong> vice<br />
presidente del Consiglio Regionale l’onorevole Sandro Nicolò.<br />
6<br />
– ha continuato Callipo. – Vogliamo<br />
essere un esempio per voi giovani<br />
cosicché voi guardandoci ci<br />
imiterete. Noi siamo la Calabria,<br />
non l’altra Calabria”. Con l’intervento<br />
dell’imprenditore Callipo,<br />
insieme a quello del Vicepresidente<br />
del Consiglio regionale Alessandro<br />
Nicolò e di Anna <strong>La</strong>ura Orrico,<br />
Presidente dell’Associazione<br />
“Io resto in Calabria”, si è svolta la<br />
sessione plenaria di presentazione<br />
del Calabria Day. A seguire le<br />
quattro sessioni tematiche tenute<br />
in contemporanea dalle 11.30 alle<br />
13.00: “Economia e Innovazione”<br />
con <strong>il</strong> coordinamento di Nino<br />
Amadore, giornalista del Sole 24<br />
Ore; “Ambiente e Territorio” coordinata<br />
da Lino Patruno, giornalista<br />
della Gazzetta del Mezzogiorno;<br />
“Cultura è/e Legalità” coordinata<br />
da Oliviero Beha, noto giornalista<br />
e conduttore RAI; “Sport e impegno<br />
nel sociale” con coordinamento<br />
di Pino Apr<strong>il</strong>e, giornalista e<br />
scrittore. Occasioni per far conoscere<br />
da vicino i protagonisti della<br />
“Calabria in positivo” e far emergere<br />
le tante storie straordinarie<br />
che animano la nostra terra e che<br />
restano sottaciute. Dopo una<br />
pausa pranzo a base di prodotti<br />
tipici calabresi, <strong>il</strong> Parco Letterario<br />
Tommaso Campanella ha presentato<br />
lo spettacolo teatrale itinerante<br />
“Viaggio sentimentale sulla vita<br />
di Tommaso Campanella”. Dalle<br />
17,30 alle 19,00 si è svolta, invece,<br />
la sessione plenaria di chiusura:<br />
“Costruire la Calabria ri-partendo<br />
dal Calabria Day”. Nel dopocena<br />
la notte del Calabria Day si è riempita<br />
di note tipicamente mediterranee:<br />
Cunta cu Canta, Kalafrò,<br />
Maieutica e <strong>il</strong> cantautore Nino<br />
Forestieri, autore della colonna<br />
sonora della giornata “Questa qui<br />
è la mia terra”. Un Calabria Day<br />
davvero scoppiettante, dunque,<br />
che ha mostrato la nostra natura<br />
vincente: cultura, sapori e territorio.<br />
Un Calabria Day che ha voluto<br />
essere la giornata dell’ “esempio”.<br />
Un Calabria Day che, se letto<br />
al rovescio, diventerebbe un modo<br />
per incitare la nostra terra: Dai<br />
Calabria!
la <strong>Riviera</strong> DOMENICA 17 APRILE 2011<br />
07
<strong>La</strong> copertina<br />
Lifting ascaro<br />
M<br />
la <strong>Riviera</strong> DOMENICA 17 APRILE 2011<br />
Il naturalmente nuovo soggetto politico che chiamasi “Sud” è stato tenuto<br />
a battesimo, per la sua importanza, non da un compare, ma da numerosi<br />
compari, noti per essersi dissanguati nell’ardua lotta per <strong>il</strong> risveglio e <strong>il</strong><br />
progresso del Mezzogiorno e della Calabria<br />
I NUOVI MERIDIONALISTI DELLA SILLABA SUD<br />
Oggi siamo tutti arance<br />
PASQUINO CRUPI<br />
Non possiamo mettere un limite<br />
alle nascite né controllarle,<br />
visto <strong>il</strong> divieto delle gerarchie<br />
ecclesiastiche. Si nasce e si<br />
muore, secondo <strong>il</strong> libero arbitrio.<br />
Basta avere l'assistenza<br />
d'un ginecologo. Un tempo,<br />
era più che sufficiente una<br />
levatrice. Ma <strong>il</strong> parto di cui ci<br />
apprestiamo a parlare ha al<br />
suo attivo una letteratura<br />
scientifica tale da non fare<br />
paventare rischi e dall'asciugare<br />
qualsivoglia apprensione. E<br />
solo una sorpresa può riservare<br />
rispetto alla grande e<br />
ammutolita attesa. Questa: la<br />
creaturina, che ha visto i natali,<br />
<strong>il</strong> 14 apr<strong>il</strong>e a Reggio Calabria,<br />
frigna, come ogni neonato, ma,<br />
diversamente da ogni neonato,<br />
ha <strong>il</strong> viso grinzoso come un<br />
vecchio. Un vecchio di nostra<br />
conoscenza: <strong>il</strong> trasformismo,<br />
causa di primaria importanza<br />
del decadimento del Mezzogiorno,<br />
dato in mano ai briganti<br />
politici.<br />
Chi sono, infatti, i compari, che<br />
hanno tenuto a battesimo <strong>il</strong><br />
naturalmente NUOVO soggetto<br />
politico, che chiamasi<br />
“Sud”, e che vede incollati<br />
nella stessa tabella monos<strong>il</strong>labica<br />
“Noi Sud” , “Alleanza di<br />
centro” , “Io Sud” , “Forza del<br />
Sud” , “Patto per la Calabria-<br />
Udeur” ?<br />
C' è innanzitutto l'on. avvocato<br />
Elio Belcastro <strong>il</strong> cui furibondo<br />
girare da partito a partito<br />
ha sortito come unico effetto<br />
quello di fare girare la testa<br />
anche a noi. E che ci fa venire<br />
l'emicrania, sforzandoci a capire<br />
come, in alleanza con Bossi<br />
e Berlusconi, possa essere<br />
risolta la questione meridionale,<br />
infettata dal governo del<br />
Padrone sono me come questione<br />
criminale, e <strong>il</strong> Mezzogiorno<br />
presentato come un<br />
cafone, che mangia, sbafa,<br />
erutta nella sua storica poltroneria.<br />
Ma son tutti problemi<br />
che non rasentano la<br />
testa del deputato Elio<br />
Belcastro , che ha presentato<br />
come suo diadema<br />
al parto l'orgoglio e la<br />
possanza d'avere salvato <strong>il</strong><br />
governo, <strong>il</strong> più nemico delle<br />
popolazioni meridionali.<br />
Quando si sragiona così, ci<br />
sarebbe da dire che la testa<br />
serve solo per mantenere l'e-<br />
In alto<br />
Elio Belcastro,<br />
Aurelio Chizzoniti,<br />
Edoardo <strong>La</strong>mberti,<br />
Nuccio Azzarà<br />
In basso<br />
Gianfranco Miccicchè<br />
la domanda<br />
Con Bossi e Berlusconi<br />
come potrà essere risolta<br />
la questione meridionale?<br />
qu<strong>il</strong>ibrio.<br />
Ci sono, poi, i transfughi del<br />
centrosinistra tra i quali svetta<br />
la stella, che volle essere<br />
polare, del firmamentodemocratico,<br />
<strong>il</strong> dr. <strong>La</strong>mberti-Castronovo<br />
.<br />
Il quale, non<br />
richiesto, ha<br />
dichiarato,<br />
nell'avviarsi a<br />
prendere in<br />
mano i destini<br />
del Sud, che è<br />
una s<strong>il</strong>laba, leggera<br />
come un'ostia<br />
e fac<strong>il</strong>e a<br />
inghiottire,<br />
perciò: <strong>il</strong> mio<br />
“non è un<br />
salto della<br />
quaglia”, ma<br />
“di pensiero”.<br />
Che, siccome<br />
è di là<br />
da venire,<br />
non consente al NUOVO<br />
MERIDIONALISTA di non<br />
impappinarsi, di non macchiare<br />
l'abito eroico del salvatore<br />
della s<strong>il</strong>laba con la santificazione<br />
della rinnegata quaglia.<br />
In effetti, questa la sua dichia-<br />
razione di intenti a zig-zag :”<br />
Oggi appoggiamo un candidato<br />
sindaco “, cioè <strong>il</strong> dr. Arena<br />
del centrodestra, e “domani<br />
magari un altro”. Se, però, in<br />
odore di formaggio di cui i<br />
topi, specie politica immortale,<br />
hanno estremo bisogno.<br />
Condivide anche Nuccio<br />
Azzarà, <strong>il</strong> quale afferma, con<br />
piglio, che lui scende in campo<br />
solo quando la squadra può<br />
vincere e vince. Ché solo la gloria<br />
è la vittoria.<br />
Per non fare arrossire <strong>il</strong> computer,<br />
cessiamo di proseguire<br />
nella cronaca. <strong>La</strong> quale ci rinverdisce<br />
la storia del naufragio<br />
d'un bastimento, carico d'arance,<br />
sballottolate sulla superficie<br />
del mare sconvolto.<br />
E a quelle venivano incontro -<br />
usiamo una parola-mascheraemergendo<br />
dal fondo certi<br />
cosini , che con lieta voce esultavano:<br />
“Oggi siamo tutti arance”.<br />
Tali i meridionalisti di<br />
“Sud” , che - citando Arcangelo<br />
Ghisleri- comparvero a<br />
Reggio “colla espressiva divisa<br />
di una casacca, che da qualunque<br />
parte si voltasse gli stava<br />
bene”.<br />
8
Primo Piano<br />
Elezioni amministrative<br />
la <strong>Riviera</strong> DOMENICA 17 APRILE 2011<br />
IBABYSITTER<br />
CARMELO CARABETTA<br />
Per quanto ingegno ci abbiano messo, i<br />
favolisti di tutti i tempi non sono riusciti<br />
a innovare e aumentare le specie<br />
animali. <strong>La</strong> fantasia politica dei calabresi,<br />
votatisi al bene comune . ha<br />
potuto di più. C’era la specie immortale<br />
dei trasformisti. C’era la specie degli<br />
opportunisti, anche questa immortale.<br />
C’era la specie degli intelligenti, che<br />
cambiano opinione e acquistano una<br />
posizione migliore. Mancava all’appello<br />
una specie finora ignorata, e della<br />
quale non si sospettava la possib<strong>il</strong>e esistenza.<br />
Insomma, per farla breve: mancava<br />
la specie politico-istituzionale dei<br />
baby sitter, che hanno sede, dimora,<br />
ruolo nelle case comunali.<br />
C’è in proposito bisogno d’una spiegazione.<br />
Come è noto, vige una legge che<br />
I sindaci doppi<br />
guideranno, da<br />
vicesindaci i<br />
neonati sindaci<br />
risparmia ai sindaci di essere giudicati<br />
e giustiziati, giudicati e assolti dagli<br />
elettori e dalle cortesi elettrici al giro<br />
di boa del terzo mandato. In altre e più<br />
semplici parole, dopo <strong>il</strong> secondo mandato,<br />
dopo due cons<strong>il</strong>iature, non possono<br />
più candidarsi. Questa è la legge.<br />
Ma nessuna legge vieta loro di candidarsi<br />
a consiglieri, nessuna legge<br />
impedisce ai sindaci, gravati da due<br />
mandati, di scegliersi <strong>il</strong> successore:<br />
uomo o omuncolo, che fa meglio.<br />
Quale situazione si produce in caso di<br />
vittoria del prescelto dal capo dell’amministrazione<br />
uscente? Che <strong>il</strong> prescelto<br />
fa <strong>il</strong> sindaco e che <strong>il</strong> suo prescegliente<br />
fa <strong>il</strong> vicesindaco. Tutto qui? Eh,<br />
no.<br />
Vogliamo o non vogliamo riconoscere<br />
Godiamo di una specie poltico-istituzionale, che hanno sede e dimora<br />
nelle case comunali. Si tratta dei sindaci, che, terminato dopo otto anni <strong>il</strong><br />
secondo mandato, non possono più ricandidarsi, promuovono come capi<br />
dell’amministrazione uomini o omuncoli di cui fanno le bambinaie<br />
al vicesindaco, già sindaco a doppio<br />
mandato, una maggiore esperienza ,<br />
una maggiore saviezza, una maggiore<br />
visione dei problemi amministrativi,<br />
che non <strong>il</strong> neoeletto? Essendo la<br />
domanda retorica, la risposta si sa<br />
quale sia. E vorranno, dunque, sottrarsi<br />
al dovere di guidare i sindaci<br />
neonati questi sindaci doppi, che<br />
sicuramente per <strong>il</strong> bene comune, ritiratisi<br />
dalle prima f<strong>il</strong>a, hanno sopportato<br />
di stare in seconda f<strong>il</strong>a? No, m<strong>il</strong>le<br />
volte no. Saranno i baby sitter, che guideranno<br />
i neonati sindaci con amore,<br />
con affetto, con scrupolosa assistenza,<br />
da mane a sera.<br />
Questa specie esiste già. Circola nei<br />
comuni. E li domina.<br />
Questa specie, mai sazia del potere, si<br />
prepara a dare l’assalto ai comuni nell’ormai<br />
prossima campagna per <strong>il</strong> rinnovamento<br />
dei consigli comunali.<br />
Respingere e bocciare i baby sitter in<br />
attesa, è <strong>il</strong> dovere etico che incombe<br />
sugli elettori: da Gerace a Bova. A<br />
Reggio c’è uno straordinario babysitter<br />
esterno, Giuseppe Scopelliti, che<br />
candida Demetrio Arena<br />
Medved-Putin, l’emblema di<br />
questa brutta abitudine parte<br />
dalla Federazione Russa<br />
CORDONI OMBELICALI REGGINI<br />
Il Governatore Giuseppe Scopelliti<br />
Il sindaco di Gerace Salvatore Galluzzo<br />
Il sindaco di Bova Andrea Cas<strong>il</strong>e<br />
9
10<br />
DOMENICA 10<br />
APRILE 2011<br />
Reggio<br />
Attualità<br />
PALAZZO DI GIUSTIZIA<br />
LASTORIA<br />
INFINITA<br />
MARIO LABATE<br />
L’<br />
nizio dei lavori risale al Settembre<br />
2005 e siamo già ben<br />
oltre i due anni di ritardo dalla conclusione<br />
prevista dei lavori (fine<br />
2008) di questa imponente struttura<br />
di 12 piani.<br />
Ben 70.000.000 gli Euro ut<strong>il</strong>izzati per<br />
la messa in pratica del progetto di<br />
Paolo Farinelli che, ad oggi, pare stia<br />
per arrivare ad una svolta. È questa<br />
la clamorosa indiscrezione riportata<br />
dal segretario cittadino dei Comunisti<br />
italiani, Ivan Tripodi: «Nel giro di<br />
pochi mesi andrebbe a chiudere <strong>il</strong><br />
cantiere del “nuovo Tribunale” di via<br />
del Gelsomino». <strong>La</strong> notizia che ogni<br />
Reggino aspettava è però incompleta.<br />
Continua Tripodi: «<strong>La</strong> Bentini s.p.a<br />
(azienda responsab<strong>il</strong>e del cantiere)<br />
ha comunicato ufficialmente <strong>il</strong> licenziamento<br />
di tutt'e 67 le unità (62<br />
operai e 5 impiegati) ut<strong>il</strong>izzate per la<br />
costruzione del nuovo Tribunale reggino.<br />
“Benservito” che sarà formalizzato<br />
“a scaglioni”, partendo fin da<br />
questo mese d'apr<strong>il</strong>e e fino al<br />
novembre prossimo». Azione assolutamente<br />
prematura se si pensa che la<br />
situazione dei lavori realizzati non<br />
dovrebbe andare oltre <strong>il</strong> 70%.<br />
I vertici del Pci sono convinti che tale<br />
grave decisione debba essere attribuita<br />
«alla bancarotta e al dissesto<br />
economico e finanziario del comune<br />
di Reggio che evidentemente non<br />
avrà rispettato e tenuto fede a impegni<br />
e pagamenti».<br />
All'indomani dell'allarme lanciato<br />
dal segretario comunista è <strong>il</strong> turno<br />
dell'attuale Sindaco (prossimo candidato<br />
a Presidente della provincia con<br />
<strong>il</strong> Pdl) Giuseppe Raffa: «Sarà completato<br />
entro la metà del 2012 <strong>il</strong><br />
nuovo Palazzo di Giustizia a Reggio<br />
Calabria» valutando come “normale”<br />
<strong>il</strong> licenziamento a scaglioni dei 67<br />
dipendenti, ufficializzati dalla Bentini,<br />
a questo punto dei lavori.<br />
Tuttavia sono molte le perplessità<br />
che rimangono visto che sarebbero<br />
un numero sempre inferiore di lavoratori<br />
a dover completare l'opera. Il<br />
prossimo 20 apr<strong>il</strong>e avrà luogo, per<br />
questa ragione, un tavolo a Confindustria.<br />
AGGREDISCE UNA PROSTITUTA, POLIZIOTTO ARRESTATO DAI COLLEGHI<br />
Un poliziotto in servizio presso la Questura di Reggio Calabria si rifiuta di pagare una prostituta rumena perché,<br />
a causa di una brutta sbornia, non riesce a “concludere” <strong>il</strong> rapporto. <strong>La</strong> donna tenta di rubargli <strong>il</strong> cellulare ma viene<br />
aggredita. L'agente è stato tratto in arresto, in flagranza di reato, dai suoi colleghi ed è accusato di concussione,<br />
violenza privata e lesioni personali aggravate.<br />
STORIE QUASI NORMALI<br />
QUANDO GLI ALIENI<br />
FANNO DABADANTE<br />
MARIA G. COGLIANDRO<br />
“Non portare telecamere, però… che non voglio uscire su Striscia la<br />
Notizia”. Tranqu<strong>il</strong>lizzo la signora A.V. che siamo un settimanale su<br />
carta e che non diremo niente al Gabibbo. E così accetta di fare una<br />
chiacchierata con noi. Ha 72 anni e vive sola. Fino a qualche tempo fa<br />
divideva la casa col figlio <strong>il</strong> quale, dopo aver scoperto di essere stato adottato,<br />
non ha più voluto saperne di lei. È rimasta vedova a 45 anni. Non ha<br />
mai pensato di rifarsi una vita. “Ho avuto un solo uomo e morirò con la sua foto<br />
attaccata al collo”. Insieme alla medaglietta con l’immagine del marito incisa su<br />
una lamina d’oro, al collo porta anche la fede, come usano fare le anziane vedove<br />
del Sud. È agitata la signora A. e, per non guardarmi negli occhi, apre la<br />
credenza e inizia ad offrirmi di tutto. Ha paura che le diano della pazza e<br />
fa fatica a rivelarci degli straordinari incontri che da dieci anni a<br />
questa parte le hanno scombussolato la vita. “Mi rinchiudono<br />
se lo sanno in giro. <strong>La</strong> voce già un po’ si è sparsa e<br />
chi lo sa mi guarda storto”. <strong>La</strong> sera del 16 gennaio<br />
2001, di ritorno dal cimitero, la signora A. rimane<br />
colpita da una strana luce a intermittenza gialloarancio<br />
che andava su e giù per <strong>il</strong> cielo. “All’inizio<br />
ho pensato fosse un aereo che aveva preso<br />
fuoco. Poi pian piano la luce si è allontanata<br />
finché non l’ho più vista. Quella notte mi<br />
sono addormentata con la convinzione di<br />
aver visto la stella di mio marito che mi<br />
salutava. Verso le tre mi sono svegliata e<br />
dalla parete di lato al letto improvvisamente<br />
si è aperto un varco. Quella parete<br />
non era più di mattoni, era diventata<br />
impalpab<strong>il</strong>e. Da quell’apertura vaporosa<br />
sono apparsi due omini grigi, alti quanto<br />
<strong>il</strong> comò, con una testa gigante. Mi sono<br />
venuti incontro e io non riuscivo a muovermi.<br />
Non penso fosse solo paura, ero<br />
davvero paralizzata nel letto”. Curiosa e<br />
atterrita le chiedo se le hanno detto o<br />
fatto qualcosa. “Solo un gesto: mi hanno<br />
indicato lo specchio. Lo guardo e vedo<br />
riflessi quegli omini moltiplicati cento,<br />
m<strong>il</strong>le volte. Mi rigiro verso di loro ed<br />
erano spariti. <strong>La</strong> parete si era ricomposta”.<br />
Secondo la signora A. quello era un<br />
avvertimento che presto gli alieni arriveranno<br />
sulla Terra e la conquisteranno. Ha<br />
vissuto e vive questi incontri quasi tutte le<br />
notti e ne ha incontrati diversi. “Sono<br />
come i cinesi: sembrano tutti uguali a<br />
prima vista ma pian piano ho imparato a<br />
distinguerli”. Questi strani esseri dalla<br />
“sim<strong>il</strong>pelle” – come la definisce la signora<br />
A. – vanno in giro nudi, non hanno<br />
sesso e non si comprende come possano<br />
moltiplicarsi. Ci tiene a precisare che non<br />
le hanno mai fatto del male: “Vengono<br />
solo a farmi visita… mi fanno compagnia.<br />
Anche se preferirei venissero di<br />
giorno. Io parlo con loro e secondo me<br />
mi capiscono, perché sembrano annuire<br />
e se faccio qualche battuta sorridono<br />
pure”. Le chiedo se ha provato a fotografarli.<br />
“Sì che ci ho provato. Anche se sentivo<br />
di infrangere un segreto tra me e<br />
loro. Ma volevo innanzitutto dimostrare<br />
al mio medico che non sono pazza e poi<br />
far vedere a tutti che gli alieni non sono<br />
cattivi”. Mi mostra una foto: nei bordi si<br />
riesce a distinguere qualche mob<strong>il</strong>e della<br />
stanza; in mezzo diverse macchioline<br />
luminose scint<strong>il</strong>lano come lucciole in una<br />
notte d’estate. Fenomeni paranormali o<br />
pura fantasia di un’anziana donna che<br />
per riempire <strong>il</strong> vuoto delle sue giornate<br />
inventa, come fanno i bambini, i suoi<br />
amici immaginari?
LA DESTRA CALA LA COPPIA: RAFFA- ARENA<br />
Si corona con la presentazione ufficiale la coppia Arena-Raffa. Celebrazione dell’unanime<br />
convergenza della destra. Pare essere un buon cavallo di battaglia la compattezza partitica<br />
dimostrata, soprattutto se contrapposta alla proverbiale indecisione dell’altra sponda. Parola<br />
d’ordine: “unione”, che fa rima con decisione. Mentre <strong>il</strong> PD sale in extremis sul treno<br />
elettorale al fischio di partenza del controllore…(Giovanna Cento)<br />
MISS ITALIA SFRATTATA DA SALSOMAGGIORE<br />
Miss Italia è stata sfrattata. Salsomaggiore, dopo<br />
averla ospitata per tanti anni, le ha tolto le chiavi<br />
di casa, a causa delle limitate finanze comunali. E<br />
così <strong>il</strong> concorso di bellezza più famoso dello stivale,<br />
dopo aver raccolto baracca e burattini, è pronto<br />
per <strong>il</strong> trasloco. Bussa adesso alle porte delle<br />
città italiane, come Giuseppe e Maria a Betlemme<br />
la notte di Natale, in cerca di una “mangiatoia”<br />
in cui partorire le prossime stelle tricolore.<br />
A dire <strong>il</strong> vero tutti la vogliono ma nessuno<br />
ancora se l'è presa. Roma è finora la “preferita”<br />
di una lunga lista di candidati, tutti attratti<br />
dalla succulenta possib<strong>il</strong>ità di ospitare uno<br />
dei programmi storici di mamma Rai. Negli<br />
ultimi giorni si è fatto avanti anche <strong>il</strong> governatore<br />
sic<strong>il</strong>iano Raffaele Lombardo, che ha<br />
proposto <strong>La</strong>mpedusa e Palermo come sedi<br />
della prefinale e della finale di Miss Italia,<br />
per risollevare le sorti della regione dopo la<br />
crisi del turismo causata dagli sbarchi da Libia<br />
e Tunisia. Tra chi non ha ancora buttato l'occhio<br />
sul concorso noi calabresi che, come al<br />
solito, non fiutiamo gli affari. Miss Italia è una<br />
manifestazione che può dare una sferzata salutare<br />
all'economia turistica locale, incrementare <strong>il</strong><br />
traffico commerciale, puntare i riflettori sulle<br />
meraviglie delle Calabria. Insomma una vera e<br />
propria botta di vita! Per capire meglio i benefici<br />
IL “SIRACUSA” RIAPRE<br />
(FORSE) I BATTENTI<br />
È, come sempre, troppo tardi. Però era<br />
ora che la questione teatro “Siracusa”,<br />
che comunque offre diversi spunti di<br />
riflessione in una città che sembra ogni<br />
giorno snobbare l'offerta culturale,<br />
venisse presa di petto. È stato infatti<br />
pubblicato <strong>il</strong><br />
bando per la sua<br />
gestione, e potenziali<br />
interessati<br />
avranno circa 45<br />
giorni per presentare<br />
una domanda<br />
competitiva. I vari<br />
enti coinvolti<br />
saranno o fondazioni<br />
culturali o<br />
enti pubblici e privati<br />
che avranno <strong>il</strong><br />
comune interesse<br />
di offrire finalmente,<br />
e dopo<br />
tanto tempo, un<br />
programma artistico<br />
degno di<br />
nota, basandosi su<br />
procedure efficaci<br />
di selezione di una<br />
valida direzione<br />
artistica. <strong>La</strong> lunga<br />
degenza della<br />
struttura è stato<br />
un depauperamento<br />
del territorio, nonché un vero e<br />
proprio scippo alla collettività reggina e<br />
non solo. Vi sono in città, infatti, moltissime<br />
compagnie teatrali che svolgono<br />
la loro attività artistica e di intrattenimento<br />
a volte non nel migliore dei<br />
modi e non in strutture adeguate, per<br />
ovvie mancanze di fondi. Non sarebbe<br />
stato meglio offrire quel palcoscenico a<br />
tante di queste compagnie che devono<br />
affittare palcoscenici di altre strutture<br />
per poter provare e svolgere la loro attività?<br />
Non sono nuove ed inusuali, in<br />
questa città dove si fa tutto e niente, le<br />
esibizioni, da parte delle suddette compagnie,<br />
in palcoscenici<br />
molto lontani<br />
dal centro cittadino,<br />
e che certamente<br />
non invogliano<br />
<strong>il</strong> reggino<br />
medio ad una<br />
alternativa serata<br />
teatrale. Ma l'amministrazione<br />
ha<br />
sempre taciuto a<br />
riguardo, e le<br />
interrogazioni di<br />
alcuni consiglieri<br />
comunali dell'opposizione<br />
non<br />
hanno mai dato<br />
risposte concrete.<br />
Si vociferava<br />
riguardo un<br />
potenziale acquisto<br />
da parte del<br />
presidente della<br />
Reggina calcio,<br />
Pasquale Foti, <strong>il</strong><br />
quale aveva intenzione<br />
di fare una<br />
galleria di moda. Sarebbe stato un<br />
grandissimo spreco, considerata la<br />
mancanza di strutture. <strong>La</strong> speranza è<br />
che questa splendida struttura liberty,<br />
piccolo orgoglio del centro cittadino<br />
reggino, possa finalmente riacquistare<br />
<strong>il</strong> posto che gli spetta, ovvero <strong>il</strong> secondo<br />
grande teatro della nostra città.<br />
Antonio Cormaci<br />
dell' “effetto Miss Italia” facciamo due calcoli. Il<br />
concorso prevede per quest'anno due dirette tv<br />
ma la macchina organizzativa rimarrebbe impegnata<br />
per circa 45 giorni e porterebbe almeno 3<br />
m<strong>il</strong>a presenze (oltre alle 250 miss concorrenti)<br />
per le semifinali e circa 15 m<strong>il</strong>a persone per la<br />
finale. Alberghi da tutto esaurito, spiagge affollate,<br />
ristoranti, gelaterie, negozi gremiti. E se ci<br />
sapremo fare e saremo abbastanza ospitali partirà<br />
<strong>il</strong> passaparola e nel giro di qualche anno <strong>il</strong><br />
traffico turistico raddoppierebbe. Del resto<br />
abbiamo dalla nostra parte persino <strong>il</strong> patron<br />
Mirigliani, che vanta origini calabresi, essendo<br />
nato a Santa Caterina dello Jonio in provincia di<br />
Catanzaro, dove è vissuto fino all'età di 17 anni.<br />
È lui stesso nel 1970 a dichiarare: “Come Sanremo<br />
ha <strong>il</strong> Festival, Venezia <strong>il</strong> cinema, la Calabria<br />
può istituzionalizzare Miss Italia. Io per la mia<br />
terra ho grandi idee. Miss Italia può diventare<br />
l'immagine di una regione che può puntare sul<br />
turismo”. E così andò, per cinque anni la Calabria<br />
fu <strong>il</strong> set del concorso: nel 1972-73 l'Hotel 501<br />
di Vibo, nel '74 Reggio Calabria, nel '76 Scalea,<br />
sulla <strong>Riviera</strong> dei Cedri, nel'77 Sant'Eufemia d'Aspromonte<br />
insieme con Palmi e Siderno. Insomma<br />
c'era una volta la Calabria… e se solo i nostri<br />
politici fossero un po' più attenti potremmo tornare<br />
alle vecchie glorie di un tempo. (M.G.C.)<br />
11<br />
DOMENICA 10<br />
APRILE 2011<br />
LA PIÙ BELLA CERCA CASA. REGGIO CALABRIA RISPONDE?
12<br />
DOMENICA 17<br />
APRILE 2011<br />
A proposito<br />
di...<br />
Piana/ Locride<br />
Un paese senza sindaco: Bartuccio<br />
analizza la vicessitudini della sua breve<br />
esperienza come primo cittadino<br />
ISABELLA GALIMI<br />
Un paese senza sindaco: Bartuccio analizza la vicessitudini della sua<br />
breve esperienza come primo cittadino.<br />
Negli ultimi 10 anni, Rizziconi,cittadina della piana , ha avuto 10 differenti<br />
amministrazioni tra amministrazioni elette democraticamente<br />
e gestioni commissariali. L'ultima delle quali guidata da<br />
Antonino Bartuccio, dottore commercialista, sembra non avere tradito<br />
la “strana tradizione” del paese.<br />
“Rizziconi non è sfortunata” commenta l'ormai ex sindaco, “è una<br />
questione principalmente di incapacità amministrativa, mancano<br />
infatti sul territorio personaggi di grande statura politica, è chiaro<br />
anche che le responsab<strong>il</strong>ità vanno ricercate anche altrove, nel mio<br />
caso ci sono stati degli interessi personali che questa amministrazione<br />
ha toccato, facendo <strong>il</strong> proprio dovere fino in fondo, mettendo <strong>il</strong><br />
naso in posti dove, secondo alcuni, non avrebbe dovuto mettere, mi<br />
è stato richiesto di essere chiaro, ed ho intenzione di farlo nelle sedi<br />
opportune”.<br />
In realtà le motivazioni che Bartuccio individua sono molto precise:<br />
la forte prevalenza di interessi personali provenienti da ambienti<br />
esterni ai consiglieri in carica che però, con le loro dimissioni, hanno<br />
perorato tale causa, andando contro <strong>il</strong> percorso intrapreso insieme<br />
al primo cittadino.<br />
Forti e concrete le parole di Bartuccio in merito alla caduta della sua<br />
giunta:” <strong>La</strong> nostra amministrazione è stata venduta in cambio di<br />
una promessa, tra l'altro poi non mantenuta: quella che se un gruppo<br />
politico avesse contribuito alla caduta dell'amministrazione, si<br />
sarebbe poi trovato <strong>il</strong> modo di lasciare campo libero ad un candidato<br />
per le prossime elezioni provinciali. Ad oggi in realtà, solo all'interno<br />
di Rizziconi, risultano essere sei gli uomini che concorrono<br />
per la Provincia. Di questo ne sono certo, mi è stato infatti riferito<br />
proprio dal gruppo politico in questione, che mi aveva in qualche<br />
modo “avvisato” della situazione e dei consiglieri eventualmente già<br />
pronti per le dimissioni”.<br />
Questo ha comportato la fine del mandato Bartuccio, e ora la cittadina<br />
si trova sotto la gestione commissariale, da qui la delusione dell'ex<br />
amministratore, amareggiato perché ancora una volta gli abitanti<br />
di Rizziconi si trovano privi della figura del sindaco, sottolineando<br />
come nella sua visione non sia tanto importante <strong>il</strong> ruoli politico,<br />
che si costruisce con l'esperienza, ma l'onestà nei ruoli .<br />
Nonostante l'ep<strong>il</strong>ogo dell'esperienza, Bartuccio rivela di aver sentito<br />
vicino a se tutta la vicinanza e la solidarietà della gente semplice e<br />
laboriosa,individuando le persone davvero vicine alla sua persona,<br />
elementi che lo potrebbero portare a riconsiderare una sua eventuale<br />
ripresentazione come guida della città.” Credo di poter dare tanto<br />
ai miei concittadini, l'ho fatto con amore e con spirito di servizio, non<br />
c'è stato mai nessun tipo di interesse diverso da quello di fare qualcosa<br />
per <strong>il</strong> futuro dei nostri figli e per i giovani, non sono sicuramente<br />
un uomo che vive di politica, non ho mai preso un telefonino<br />
comunale, ho usato la mia macchina personale per recarmi alle<br />
numerose riunioni senza mai presentare un rimborso spese. Non ho<br />
mai ricevuto minacce esplicite dalla mafia, certo ho chiamato<br />
“mafiosi” e “n'dranghestisti” in consiglio comunale quelle persone<br />
che si sono assunte la responsab<strong>il</strong>ità dell'esito dell'ultimo consiglio<br />
comunale, riportando <strong>il</strong> paese alla gestione commissariale, con tutto<br />
<strong>il</strong> rispetto per i commissari, persone qualificate che ho conosciuto e<br />
che mi hanno assicurato la continuità con le azioni che avevo intrapreso.<br />
MARIA BOETI<br />
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OPERAZIONE “SCACCO MATTO”<br />
Giovanni Aquino: “siamo persone perbene”<br />
POLISTENA<br />
I fatti. Alba del 15 marzo, scatta l’operazione di<br />
polizia “Scacco matto”, 35 i fermati. Nella rete<br />
anche i fratelli<br />
Vincenzo e Francesco,<br />
figli di Giovanni<br />
Aquino. Si<br />
arresta in fretta se<br />
subito dopo interrogatorio<br />
di<br />
garanzia, Vincenzo<br />
Aquino viene<br />
scarcerato. Il fratello<br />
Francesco ,<br />
invece, rimane in<br />
carcere, a Reggio<br />
. Si vedrà se le<br />
imputazioni resisteranno<br />
alla<br />
prova del dibattimento.<br />
Per ora,<br />
c’è un padre, che, pur confidando nella magistratura,<br />
si dispera. E noi, poiché in una civ<strong>il</strong>tà<br />
giuridica la parola tocca agli imputati e anche ai<br />
POLISTENA/ I° PARTE:AVVOCATI BEFFATI<br />
A sud di Polistena tutti “ZAMBARI”<br />
Ci è giunta segnalazione, tramite una e-ma<strong>il</strong> fattaci<br />
pervenire da un affezionato lettore che, simpatizzanti<br />
di partiti politici che si riuniscono nella zona a<br />
nord della città affermano nel loro pur parlar che,<br />
gli elettori dei rioni a sud, sono un popolo di <<br />
“zambari” e traditori>. Noi ci proponiamo dopo la<br />
breve pausa pasquale di far leggere dalle nostre<br />
colonne articoli riguardanti la signor<strong>il</strong>ità degli abitanti<br />
della zona bassa di Polistena. In questo numero<br />
del nostro settimanale diamo una prima sbrigativa<br />
risposta, dato che ci pare di distinguere che <strong>il</strong><br />
tutto va a parare verso la prossima chiamata dei cittadini<br />
alle urne. Un faraone vale l' altro e ci sono<br />
schieramenti politici che candiderebbero anche <strong>il</strong><br />
proprio asino o la propria oca pur di partecipare a<br />
gioco.<br />
Inoltre, dalla nota inviataci, veniamo consigliati a<br />
fare indagini riguardanti <strong>il</strong> nutrimento e i pasti da<br />
fam<strong>il</strong>iari degli imputati, siamo ben disposti a<br />
registrare le ragioni di Giovanni Aquino, titolare<br />
dell’azienda Policart snc, rotolificio ed etichettificio,<br />
nata nel 1988, 14 dipendenti e 3 soci<br />
di proprietà (Vincenzo,<br />
maggiore azionista, Tommaso<br />
e Teresa Aquino),<br />
iscritta a<br />
Confindustria.<br />
Ci dice: “Siamo persone<br />
perbene che hanno sempre<br />
lavorato e lavorano con<br />
onestà e nella legalità. Le<br />
nostre frequentazioni sono<br />
tra le forze dell’ordine,<br />
non certo tra i malavitosi<br />
da cui siamo lontani per<br />
indole e scelte. Credo fortemente<br />
nella giustizia e<br />
faccio un appello a magistratura<br />
e forze dell’ordine:<br />
fate pulizia solo dove<br />
èsporco».Ma davvero tutto è sporco in Calabria<br />
e in provincia di Reggio Calabria? Noi non lo<br />
crediamo.<br />
mensa scolastica. Su questo punto però, dobbiamo<br />
deludere <strong>il</strong> caro interlocutore ancora, non è arrivata<br />
l' ora per trattare l'argomento. Capirà da solo che,<br />
al momento non ci troviamo in linea con i perfetti<br />
dettami, per poter valicare <strong>il</strong> perimetro della prudenza,<br />
e fare un attacco troppo netto. Nel presente<br />
la nostra posizione non ci permette di oltrepassare <strong>il</strong><br />
limite ma, a tempo debito faremo un approfondito<br />
lavoro di scavo. Lo faremo! Se non altro per sollevare<br />
l' animo dalla preoccupazione e dalla sete di notorietà<br />
di professionisti dediti alla carriera forense che,<br />
in un non lontano passato, sono stati beffati da personaggi<br />
subdoli e apparentemente lontani dalla<br />
politica. Non ancora identificati che, invece, converrebbe<br />
scoprire, prima che gli rifacciano <strong>il</strong> bis. Da qui,<br />
tranqu<strong>il</strong>lizzati, potrebbero con maggiore verve,<br />
favorire l' uguaglianza giuridica di tutti i cittadini. Il<br />
gioco politico non è giocab<strong>il</strong>e da tutti ed è sofisticato<br />
quanto pericoloso!<br />
Continua…
Panetta incontra i cittadini e presenta <strong>il</strong> programma<br />
Mercoledì 20 apr<strong>il</strong>e in piazza Portosalvo a Siderno <strong>il</strong> candidato<br />
Panetta incontra i cittadini per presaentare <strong>il</strong> programma e i candidati,<br />
per le prossime elezioni amministrative del 15-16 maggio 2011<br />
Tema per i sindaci della locride<br />
Rigore o garantismo CRISTINA<br />
<strong>La</strong> lotta alla ndrangheta deve essere impegno, tenace e quotidiano,<br />
di quanti ritengono che la nostra terra sia la principale<br />
vittima della criminalità organizzata battersi perché venga<br />
liberata .<br />
Si può vincere costruendo uno Stato più giusto che tuteli le<br />
libertà ed i diritti fondamentali di ogni cittadino come previsti<br />
dalla nostra Costituzione.<br />
E’ certamente preoccupante che di una gran parte dei crimini-<br />
anche e soprattutto gravi- non si individui <strong>il</strong> colpevole, ma<br />
ancora più angosciante pensare che innocenti vengano<br />
“sacrificati” sull’altare di operazioni che , a volte, hanno solo<br />
un fine mediatico.<br />
Basti pensare che lo Stato annualmente è costretto a pagare<br />
centinaia di m<strong>il</strong>ioni di euro per “ingiusto processo” ed ancora<br />
di più “per ingiusta detenzione”, per avere la conferma di<br />
quanto diciamo.<br />
Diremo sempre con più forza che la nostra non è terra di<br />
ndrangheta, che la stragrande maggioranza dei nostri concittadini<br />
sono persone oneste, perbene, lavoratori seri , generosi<br />
ed accoglienti.<br />
Non abbasseremo la testa ma ci batteremo, senza alcuna<br />
pavidità , per una Locride libera e migliore.<br />
In questo contesto, su mandato del c.d., ho mandato ai sindaci<br />
della Locride una bozza di documento che sottoporremo<br />
alla prossima assemblea.<br />
“Il comitato direttivo della associazione dei Comuni della<br />
Locride si pone, senza incertezza alcuna, come “prima linea”<br />
dello Stato democratico nei confronti della criminalità organizzata<br />
e verso qualsiasi forma di delinquenza.<br />
Ne consegue che <strong>il</strong> primo dovere di ogni sindaco, e di ogni<br />
amministratore comunale, debba essere l’obbligo assoluto<br />
alla trasparenza, ad un agire improntato a rettitudine e al<br />
massimo rigore morale.<br />
E’ dovere degli amministratori accrescere la credib<strong>il</strong>ità della<br />
Repubblica presentando uno Stato non “lontano e nemico”,<br />
ma vicino ed a fianco alla gente comune iniziando dai più<br />
deboli e dai più indifesi.<br />
In questo contesto i sindaci non si considerano “casta” ma<br />
espressione della volontà popolare, legittimati dal consenso<br />
dei cittadini, ed in quanto tali non chiedono e né intendono<br />
Novità per Siderno Superiore<br />
L’ex Consigliere Comunale Aldo Caccamo per le problematiche<br />
del centro storico, informa i cittadini che giorno<br />
06-04-2011 è stata pubblicata la gara d’appalto per la realizzazione<br />
in Siderno Superiore di una piazza in via Cavone<br />
e un campo di calcetto con impianto d’<strong>il</strong>luminazione in<br />
via San Sebastiano, per un importo di 450.000,00 euro. Il<br />
termine di scadenza per la presentazione delle offerte è<br />
fissato per le ore 12,00 del giorno 02-05-2011.<br />
Aldo Caccamo<br />
avere alcun priv<strong>il</strong>egio o trattamento di favore da parte di<br />
alcuno. Infatti, sono decisamente consapevoli che, proprio<br />
perché pubblici amministratori, debbano dimostrare una<br />
rigore sostanziale maggiore a quello dei comuni cittadini.<br />
Per quanto riguarda l’accesso antimafia in centri appartenenti<br />
alla associazione dei Comuni della Locride, si esprime<br />
assoluta fiducia negli organi inquirenti, avvertendo <strong>il</strong> bisogno<br />
che si faccia presto e bene, in modo da allontanare ogni<br />
ombra su innocenti sottoposti ad indagini.<br />
Infatti già in passato si sono registrati “accessi” conclusesi poi<br />
con esiti negativi, dopo lungaggini e superficialità che hanno<br />
nuociuto alla credib<strong>il</strong>ità dello Stato<br />
Si ribadisce che i sindaci ogni giorno affrontano, ( molto spesso<br />
,solo per amore verso la propria terra e per una voglia ferrea<br />
di riscatto)- situazioni diffic<strong>il</strong>issime e di estrema delicatezza<br />
contando soprattutto ed innanzitutto sulla propria autorità<br />
morale e sul sostegno dei cittadini.<br />
In tale contesto si ritiene che sia giusto esprimere ai colleghi<br />
interessati l’assoluta fiducia del comitato direttivo e la certezza<br />
che saranno in grado di dimostrare la totale estraneità<br />
delle amministrazioni comunali da loro guidate, da ogni collusione<br />
con la ndrangheta.<br />
Nel ribadire con determinazione che le responsab<strong>il</strong>ità penali<br />
sono solo e soltanto personali, si ritiene necessario evidenziare<br />
che la Costituzione Italiana vuole che ogni cittadino venga<br />
considerato assolutamente innocente fintanto che una condanna<br />
passata in giudicato non sarà prova contraria.<br />
<strong>La</strong> lotta alla ndrangheta passa attraverso <strong>il</strong> rigore morale di<br />
tutti, nessuno escluso, ma anche tramite <strong>il</strong> rispetto formale e<br />
sostanziale delle garanzie previste dalla Costituzione.<br />
Tanto più uno Stato è giusto, sv<strong>il</strong>uppato, efficiente, capace di<br />
garantire le libertà fondamentali del cittadino , tanto più presto<br />
la ndrangheta sarà debellata.<br />
Il Comitato direttivo proporrà all’assemblea dei sindaci che,<br />
subito dopo le elezioni amministrative, si promuova una giornata<br />
di riflessione, di dibattito , alla presenza di studiosi e rappresentanti<br />
dello Stato e del governo italiano, da cui dovrà<br />
emergere la giusta esigenza che la lotta alla ndrangheta si<br />
coniughi con la tutela delle garanzia costituzionali e l’esigenza<br />
d’uno sv<strong>il</strong>uppo solidale.”<br />
la <strong>Riviera</strong><br />
13<br />
DOMENICA 17<br />
APRILE 2011<br />
Questo non è un paese per mamme<br />
(e neppure per bambini). Dal diario<br />
di una mamma di Marina di Gioiosa Jonica<br />
BRIGUGLIO<br />
Oggi è una bella giornata, di vento calmo…in senso atmosferico!<br />
Per <strong>il</strong> resto, esci da casa, porti <strong>il</strong> pargolo all’as<strong>il</strong>o,<br />
torni dal lavoro precario, lo riprendi, cucini e via…via…via.<br />
Fa <strong>il</strong> bravo (sic!), sempre <strong>il</strong> pargolo, nel senso che non completa<br />
l’opera di distruzione dell’appartamento, non scaglia i<br />
bakugan contro i vetri e non lancia gli skifidol nella vasca da<br />
bagno. E’ già tanto. Per premiarlo decido di portarlo ai giardinetti…oddio<br />
proprio piccolini, mica un eden, ma sinceramente<br />
non me la sento di fare ch<strong>il</strong>ometri per andare al<br />
parco giochi di Caulonia, grande, pulito e attrezzato.<br />
Qui è piccolo, ci sono le giostre rotte, ma una panchina<br />
arrugginita, con due assi di legno, l’ultima volta c’era. Andiamo.Che<br />
bello! Vedo che hanno tolto <strong>il</strong> dondolo distrutto,<br />
un pericolo in meno! Io che sono un’anima inguarib<strong>il</strong>mente<br />
ottimista, mi sono portata dietro anche un libro. Trovo la<br />
panchina ancora più rotta, ma pazienza, mi sacrifico su uno<br />
strapuntino. Quand’ecco <strong>il</strong> figlio beccare una patacca di<br />
cane…si lo so è un “giardinetto”…altrimenti a che serve,<br />
mica si può usarlo solo per piantare fiori e metterci giostre!<br />
I fiori non abbaiano, non servono e i giochi non sono di<br />
compagnia (ai grandi), invece i giardinetti pubblici servono,<br />
eccome! Fido ci può fare i bisogni con comodità senza<br />
inut<strong>il</strong>i palette da igienisti e dietro le siepi avvizzite si può<br />
nascondere la spazzatura, a proposito, ce ne è tanta in giro<br />
che nei bidoni non c’è più posto, almeno qui dietro non si<br />
vede. Va bè…resisto, si sa, i bambini hanno molti anticorpi,<br />
ma non la corazza per le pietruzze che ingent<strong>il</strong>iscono <strong>il</strong> parchetto:<br />
che vuoi, l’erba è sempre da curare è noiosa, non fa<br />
che crescere. Risolvo anche questa e finalmente mi siedo,<br />
come posso, quando <strong>il</strong> potenziale evasore esce dalla mia<br />
vista e trova comodo fare girotondo intorno alla rachitica<br />
siepe che non recinta niente (per garantire la libertà!) e gli<br />
consente di fuoriuscire comodamente sul lungomare con<br />
macchine circolanti.Lo richiamo, faccio <strong>il</strong> giro e<br />
…basta…sono distrutta. Desisto.<br />
Ma cosa costerebbe uno spazio attrezzato per bambini, in<br />
cui recintarli, magari con una bella gabbia in mancanza<br />
delle attrezzature in spazio adeguato che ci sono a Mammola,<br />
a Locri a Caulonia e in altri paesi? Un posto dove<br />
potersi sedere e fare anche una telefonata in pace mentre<br />
lui socializza in un maxi tunnel o in un gioco in tutta sicurezza?<br />
Chiedo troppo, lo so, noi mamme siamo incontentab<strong>il</strong>i<br />
Adesso devo decidere se cambiare paese o cambiare figlio,<br />
non so…non è una decisione fac<strong>il</strong>e perché <strong>il</strong> figlio si<br />
sa…ogni scarrafone è bello ‘a mamma sua …e <strong>il</strong> paese (e qui<br />
la citazione può essere troppo còlta per <strong>il</strong> mio analfabeta<br />
bambino) un paese serve – come dice Pavese – anche per<br />
potersene andare. Magari fino a Caulonia.<br />
Ma a pensarci bene un’altra soluzione c’è: riprendere l’idea<br />
di Siderno (che tra l’altro non ha certo mai avuto carenza di<br />
spazi per bambini), dove su iniziativa del Commissario straordinario<br />
del Comune, le associazioni si sono date da fare<br />
per realizzare in città un parco giochi e sensib<strong>il</strong>izzare alla<br />
gestione della struttura così importante in un paese a<br />
misura di bambini e di mamme. Il 7 maggio è prevista la<br />
consegna dei lavori e <strong>il</strong> taglio del nastro da parte del Commissario<br />
Rosalba Scialla. Ci saremo. E da noi? Ma questo è<br />
un paese per bambini ?
ELEZIONI AMMINISTRATIVE 15/16 MAGGIO 2011<br />
FRANCESCO COMMISSO ASSESSORE DI LOCRI<br />
Lettera aperta ai giovani elettori di Locri<br />
Cara/o giovane elettrice/ore,<br />
ho pensato di scriverti questa lettera l'altro giorno, mentre seguivo una trasmissione<br />
televisiva, dove si parlava di giovani come te, che per la prima volta sono chiamati ad<br />
esercitare <strong>il</strong> diritto/dovere democratico del voto.<br />
Mi è tornato subito in mente quando pure io, tanto tempo fa, mi accingevo ad esercitare<br />
<strong>il</strong> mio diritto di voto per la prima volta e quanto io allora abbia sentito <strong>il</strong> peso di<br />
questa responsab<strong>il</strong>ità e insieme la grande conquista democratica che mi consentiva di<br />
esprimere liberamente la mia scelta politica.<br />
Di quel momento serbo ancora <strong>il</strong> ricordo di quell'emozione particolare che ognuno di<br />
noi avverte sulla linea di confine tra la spensieratezza e la responsab<strong>il</strong>ità, tra la lieta stagione<br />
della giovinezza e <strong>il</strong> battesimo di maturità sociale.<br />
Ai miei tempi si diventava elettori a 21 anni,<br />
ma da molto tempo ormai, ai giovani vengono<br />
doverosamente riconosciute assai<br />
<strong>La</strong> politica non deve essere<br />
somma di appetiti, che si legano per<br />
meschino opportunismo, ma è<br />
l'applicazione benefica di un pensiero<br />
<strong>il</strong>luminato, capace di interpretare la<br />
realtà che si presenta, secondo regole<br />
di saggezza e dimostrare capacità<br />
operative.<br />
prima maturità e autonomia di pensiero<br />
che ti consentono di effettuare valutazioni<br />
consapevoli e scelte responsab<strong>il</strong>i.<br />
E' rimasto indeleb<strong>il</strong>e nella mia memoria<br />
quel segno che ho tracciato sulla scheda<br />
elettorale, e con quel segno ho visto dispiegarsi<br />
i miei sogni di ragazzo che desiderava<br />
una società ordinata e sicura, retta da leggi<br />
buone, comprensiva e premurosa con i<br />
deboli, con tanta fede nel progresso civ<strong>il</strong>e e<br />
<strong>il</strong>luminata sempre dalla saggezza e dalla<br />
cultura.<br />
Cara/o giovane, oggi sei tu ad avere una scheda elettorale davanti agli occhi ed io, conoscendo<br />
la tua segreta emozione, cerco solo di portarti, non certo a scegliere, ma a rendere<br />
personale, LIBERA, convinta e, quindi, nob<strong>il</strong>e l'espressione del tuo voto.<br />
Dedica un poco del tuo tempo a meditare su quali siano i tuoi convincimenti, i tuoi pensieri,<br />
e chiama a raccolta tutti i tuoi principi, le aspettative, i tuoi ideali. Poi cerca di riflettere<br />
sulle qualità delle proposte politiche e delle varie candidature diffidando delle<br />
aggregazioni basate sul rampantismo, o che abbiano come collante esclusivo la spartizione<br />
di posti di potere.<br />
<strong>La</strong> politica non deve essere somma di appetiti, che si legano per meschino opportunismo,<br />
ma è l'applicazione benefica di un pensiero <strong>il</strong>luminato, capace di interpretare la<br />
realtà che si presenta, secondo regole di saggezza e dimostrare capacità operative.<br />
Ogni giovane come te ha <strong>il</strong> dono della gent<strong>il</strong>ezza dell'animo; ecco, sia questo <strong>il</strong> tuo indirizzo<br />
politico.<br />
Và dove ti dice <strong>il</strong> cuore, dove trovi gent<strong>il</strong>ezza, serietà, capacità, cultura.<br />
Francesco Commisso<br />
Assessore alla Cultura Città di Locri<br />
Nuove energie<br />
con una<br />
guida sicura<br />
INTERVISTA A RUDI LIZZI<br />
Con Cusato inizia un nuovo percorso<br />
Lei stato uno dei più votati alle<br />
ultime consultazioni comunali,<br />
un giovane impegnato e<br />
preparato che alla sua prima<br />
esperienza politica ha già conseguito<br />
dei grandi successi come assessore<br />
nell’Esecutivo capeggiato da Salvatore<br />
Galluzzo. Da cosa nasce ora <strong>il</strong> desiderio di<br />
scendere in campo con la lista civica “Il<br />
bene in Comune” con candidato a sindaco<br />
Giuseppe Cusato?<br />
<strong>La</strong> mia prima candidatura era nata dalla<br />
volontà di rendermi ut<strong>il</strong>e al mio paese,<br />
spinto dalla voglia e dall’incoraggiamento<br />
di alcuni coetanei,<br />
mi sono presentato<br />
alle elezioni con la<br />
lista di Salvatore<br />
Galluzzo e i miei<br />
concittadini mi<br />
hanno premiato,<br />
forse perchè hanno<br />
compreso che <strong>il</strong> mio<br />
entusiasmo era<br />
genuino e la voglia<br />
di spendermi, in<br />
maniera costruttiva,<br />
per <strong>il</strong> mio paese,<br />
tanta.<br />
Ho seguito <strong>il</strong> sindaco<br />
Galluzzo per<br />
tutta la legislatura<br />
come Assessore con<br />
delega allo sport e alle politiche giovan<strong>il</strong>i, e<br />
benchè fossi ancora alle prime armi, credo<br />
di aver dato un contributo importante.<br />
Finita la legislatura, Galluzzo non potendo<br />
dar seguito al suo percorso lascia i suoi<br />
liberi di scegliere, e a quel punto io mi sono<br />
trovato di fronte a un bivio: fermarmi o<br />
trovare nuove strade per proseguire <strong>il</strong> cammino<br />
intrapreso.<br />
E, a quel punto, in che direzione si è<br />
mosso?<br />
Ho iniziato formando un gruppo di persone,<br />
con cui cercare un punto di incontro,<br />
per proseguire e r<strong>il</strong>anciare l’impegno per la<br />
crescita di Gerace, e inizialmente avevamo<br />
individuato come possib<strong>il</strong>e candidato a sindaco<br />
Varacalli. Ma evidentemente le diversità<br />
erano troppe e nonostante molti tentativi<br />
di dialogo, in seguito anche a numerosi<br />
incontri, continuavano a sussistere delle<br />
incomprensioni profonde. Alla fine la<br />
distanza si è rivelata incolmab<strong>il</strong>e e <strong>il</strong> tentativo<br />
è fallito.<br />
Inizia quindi un percorso con Cusato?<br />
Si, Giuseppe Cusato, ex comandante della<br />
casa circondariale di Locri e attualmente<br />
Sostituto Commissario di Polizia Penitenziaria<br />
si rivela essere<br />
la persona giusta al<br />
posto giusto. E’ una<br />
persona responsab<strong>il</strong>e<br />
e disinteressata, io<br />
ho trovato in lui un<br />
alleato che vede coi<br />
miei stessi occhi i<br />
problemi del paese.<br />
Si è creata una sintonia<br />
importante che<br />
sarà certamente<br />
costruttiva e potrà<br />
costituire certamente<br />
la carta vincente<br />
durante questa campagna<br />
elettorale.<br />
Quindi la campagna<br />
elettorale la vedrà di<br />
nuovo impegnato in prima linea?<br />
Si, anche se purtroppo sono costretto a<br />
scusarmi per la mia assenza di questi giorni.<br />
Sto combattendo contro un grave problema<br />
di salute e spesso devo allontanarmi<br />
da Gerace. In coscienza ho pensato molto<br />
se fosse opportuno ricandidarmi o no.<br />
Dopo essermi consultato con i medici mi<br />
hanno assicurato che potrò tornare presto<br />
per rimettermi al servizio della comunità e<br />
al servizio del bene comune, come indica <strong>il</strong><br />
nome stesso della lista con cui ho scelto di<br />
candidarmi.
Siderno, presentate ufficialmente le<br />
liste. In quattro per una poltrona<br />
A Siderno presentate le ultime liste sul f<strong>il</strong>o di lana che vedranno<br />
quattro candidati alla carica di primo cittadino. Riccardo<br />
Ritorto per <strong>il</strong> centro destra sarà appoggiato da cinque liste, tre<br />
di estrazione civica più PDL e UDC; Mimmo Panetta sarà<br />
appoggiato da tre liste civiche, nelle quali è compresa Siderno<br />
Libera, più <strong>il</strong> PD. Mimmo Futia avrà al seguito una lista civica<br />
ed infine Antonio Carbonella Ferreri, anch'egli sostenuto<br />
da una lista di estrazione civica.<br />
<strong>La</strong> lettura veloce dei programmi non ci lasciano presagire<br />
nulla di nuovo.<br />
Nessun impegno viene preso circa la riduzione della spesa<br />
pubblica ed <strong>il</strong> ridimensionamento degli incarichi assessor<strong>il</strong>i.<br />
<strong>La</strong> corsa alle poltrone è cominciata. Moltissime le facce<br />
nuove nelle liste, c’è chi lo chiama rinnovamento per giustificare<br />
la totale inesperienza di molti ma da osservatori e conoscitori<br />
della nostra città l’impressione è che molti vecchi “volponi”<br />
abbiano lasciato <strong>il</strong> testimone a figli, nipoti etc. Oltre 200<br />
persone che si candidano ad amministrare la cosa pubblica al<br />
quale vorremmo fare una domanda da un m<strong>il</strong>ione di dollari:<br />
conoscete <strong>il</strong> programma sottoscritto dalla coalizione che<br />
andrete a sostenere?<br />
Vi hanno detto con quali risorse e con quali energie andranno<br />
a concretizzarsi molte delle cose scritte sul programma?<br />
<strong>La</strong> risposta a questi quesiti dovrebbe essere scontata ma <strong>il</strong><br />
nostro timore è che molti dei pretendenti consiglieri comunali<br />
non saprebbero dare nessuna replica agli interrogativi da noi<br />
formulati. Vinca <strong>il</strong> migliore, indubbiamente dovrà essere così<br />
ma ben presto bisognerà pensare ad un organismo che formi<br />
una nuova classe dirigente capace di garantire rappresentanza<br />
ad una città e ad un popolo che, oggi più che mai, sembra<br />
aver perso la speranza di un futuro migliore.<br />
Una scuola che formi i migliori giovani del comprensorio sui<br />
temi più delicati ed importanti che riguardano <strong>il</strong> nostro territorio,<br />
uno su tutti la politica ma si badi bene quella con la P<br />
maiuscola. È innegab<strong>il</strong>e che le prossime consultazioni amministrative<br />
rischiano di passare alla storia come le elezioni con<br />
<strong>il</strong> minore afflusso elettorale mai registratosi. Il clima di sfiducia<br />
sta allontanando sempre di più i cittadini dal voto. <strong>La</strong> partita<br />
che i vari schieramenti si giocano a Siderno oggi è basata<br />
principalmente sulla credib<strong>il</strong>ità, sull’appetib<strong>il</strong>ità e sul fascino<br />
che la gestione della cosa pubblica comunale ha perso ormai<br />
da troppo tempo per via della cattiva politica e dei pessimi<br />
politicanti.<br />
Antonio Tassone<br />
Lei è già Vice Sindaco del Comune di<br />
Bianco. Cosa l’ha spinta a candidarsi<br />
anche alle Elezioni Provinciali<br />
del 15/16 maggio?<br />
Ho già avuto negli anni passati altre esperienze<br />
amministrative, ma questa attuale di vice<br />
sindaco è sicuramente la più importante e<br />
significativa di tutte. Ho potuto verificare<br />
direttamente l’ampiezza e la complessità dei<br />
problemi che sono presenti nel nostro territorio<br />
e, in particolare, nella Locride meridionale.<br />
Problemi che riguardano innanzitutto <strong>il</strong><br />
lavoro e l’occupazione, e poi quelli relativi<br />
all’ambiente, alla valorizzazione dei prodotti<br />
tipici locali, allo sv<strong>il</strong>uppo di un moderno turismo<br />
che sia adeguato alle esigenze di oggi,<br />
alla viab<strong>il</strong>ità e ai collegamenti con <strong>il</strong> centro<br />
nord dell’Italia, alla Bovalino-Bagnara, ai beni<br />
culturali, ai servizi socio-sanitari. E’ evidente<br />
che non ho voluto esporre un semplice elenco<br />
di cose da fare, ma queste emergenze rappresentano<br />
l’insieme di questioni intorno alle<br />
quali formulare, e poi realizzare, un vero programma<br />
politico e amministrativo. Non mi<br />
sarei presentato alle elezioni<br />
provinciali se non<br />
avessi avuto chiari in<br />
mente questi obiettivi<br />
programmatici, che , se<br />
eletto, mi impegnerò<br />
con tutte le mie forze<br />
perché siano conseguiti.<br />
E’ la seconda volta che si<br />
presenta alle elezioni<br />
Provinciali. Che novità<br />
ravvisa rispetto alla sua<br />
esperienza precedente?<br />
<strong>La</strong> prima cosa che balza<br />
agli occhi di tutti è un<br />
peggioramento della<br />
situazione economica di<br />
tutta la nostra zona.<br />
L’aumento della disoccupazione, soprattutto<br />
di quella giovan<strong>il</strong>e, ha innescato altri meccanismi<br />
di crisi che hanno investito le nostre comunità.<br />
In questo contesto si è verificata anche<br />
una certa perdita dell’identità politica e culturale,<br />
che era alla base dello spirito di solidarietà<br />
e di condivisione da sempre presente<br />
nella nostra gente. <strong>La</strong> recente nascita della<br />
Città Metropolitana di Reggio Calabria<br />
potrebbe portare benefici economici e infrastrutturali<br />
anche in questa parte della Provincia,<br />
ma si potrebbe correre <strong>il</strong> rischio di rimanere<br />
isolati e ulteriormente indeboliti nella erogazione<br />
dei servizi essenziali. Ritengo che la<br />
campagna elettorale sarà molto combattuta,<br />
ma l’importante è che lo scopo di tutti i candidati<br />
sia quello di proseguire nell’azione positiva<br />
che ha caratterizzato l’amministrazione<br />
Morabito. Io cercherò di spiegare agli elettori<br />
del mio collegio l’importanza del loro voto,<br />
che deve essere consapevole e finalizzato alla<br />
crescita economica e sociale del nostro territorio.<br />
Lei sarà candidato nella coalizione di Pino<br />
Morabito. Come giudica l’azione politica dell’attuale<br />
Presidente?<br />
Ho già espresso <strong>il</strong> mio giudizio positivo sull’at-<br />
DOMENICA 17 APRILE 2011<br />
A COLLOQUIO CON FRANCESCO MINNITI<br />
“Continuerò a battermi per i più deboli”<br />
Lei è candidato alle prossime elezioni provinciali.<br />
Perché ha fatto questa scelta?<br />
<strong>La</strong> mia candidatura nasce durante la riunione<br />
del direttivo del nostro partito,<br />
Rifondazione Comunista,<br />
ed è stata una scelta avvenuta<br />
in modo unanime.<br />
Che contributo politico pensa<br />
di dare con la sua scesa in<br />
campo?<br />
Io mi sono sempre battuto, e<br />
continuerò a farlo, per <strong>il</strong> popolo<br />
e le classi più deboli. Conosco<br />
bene i problemi delle classi<br />
meno agiate perché anche io<br />
provengo da una famiglia di<br />
lavoratori che hanno sempre<br />
lottato duro per poter andare avanti.<br />
Cosa pensa dell’attuale situazione politica?<br />
E’ una situazione disastrosa. Spero di essere<br />
INTERVISTA A PINO SERRA<br />
15<br />
eletto e di dare <strong>il</strong> mio contributo per migliorare<br />
una situazione penalizzante soprattutto<br />
per i giovani. Nessuno, fino ad oggi, ha pensato<br />
veramente ai problemi<br />
della gente. E’ arrivato <strong>il</strong><br />
momento in cui l’elettore ed<br />
<strong>il</strong> cittadino diventino protagonisti.<br />
Perché con Rifondazione?<br />
Non faccio parte di quella<br />
schiera dei politici che cambia<br />
partito in ogni tornata<br />
elettorale. Sono sempre<br />
stato comunista, credo nei<br />
valori e negli ideali del mio<br />
partito e anche dopo la scissione<br />
sono rimasto con <strong>il</strong><br />
simbolo che ha rappresentato tante battaglie<br />
per la libertà e la democrazia della nostra<br />
nazione.<br />
“Confermiamo la fiducia a Morabito”<br />
tività della Giunta Morabito. Ci sono settori,<br />
come quelli della viab<strong>il</strong>ità, dell’ambiente, della<br />
scuola, dello sport e del turismo, della valorizzazione<br />
dei prodotti tipici e del patrimonio<br />
culturale, nei quali l’Amministrazione provinciale<br />
ha realizzato dei risultati di notevole<br />
importanza. Particolare significato ha avuto <strong>il</strong><br />
rapporto dell’Amministrazione con gli Enti<br />
locali e con le comunità che essi rappresentano.<br />
Sia gli assessori che i consiglieri sono stati<br />
presenti sul territorio, recependo bisogni e<br />
aspettative della gente, per poi dare quasi<br />
sempre risposte operative soddisfacenti. Il<br />
Presidente Morabito ha avuto anche <strong>il</strong> merito<br />
di tenere unita la coalizione e di coordinare<br />
con equ<strong>il</strong>ibrio e saggezza <strong>il</strong> lavoro dei vari<br />
Dipartimenti. Anche l’organizzazione degli<br />
uffici è stata rimodulata e le pratiche sono<br />
state velocizzate, come tutti hanno potuto<br />
constatare in questi ultimi cinque anni. Darei<br />
particolare importanza al fatto che <strong>il</strong> rapporto<br />
con gli Enti Locali è stato super partes nel<br />
senso che non c’è stata alcuna discriminazione<br />
in relazione alle appartenenze politiche.<br />
Ovviamente tutto questo<br />
può e deve essere<br />
migliorato e in questo<br />
senso io farò la mia<br />
parte.<br />
Si parla molto di abolizione<br />
delle Provincie in<br />
chiave di semplificazione<br />
dei livelli di governo<br />
locale. Secondo Lei la<br />
Provincia è un Ente<br />
necessario?<br />
Intanto partiamo dal<br />
fatto che le Provincie ci<br />
sono e bisogna farle funzionare<br />
nel migliore dei<br />
modi, al servizio del territorio<br />
e per <strong>il</strong> raggiungimento<br />
degli obiettivi istituzionali che sono<br />
loro proprie. In particolare la Provincia ha<br />
competenze esclusive in alcuni fondamentali<br />
ambiti della viab<strong>il</strong>ità, della scuola e dell’urbanistica.<br />
Secondo le vigenti leggi che regolano i<br />
rapporti tra Regione e Provincia esiste un<br />
numero elevato di funzioni che si sono trasferite<br />
dall’una all’altra, secondo <strong>il</strong> principio costituzionale<br />
del decentramento amministrativo e<br />
di sussidiarietà.<br />
Non dimentichiamo che anche dopo le recenti<br />
modifiche del Titolo Quinto della Costituzione<br />
, la Provincia continua ad essere un Ente<br />
necessario. Ritengo perciò che diffic<strong>il</strong>mente si<br />
andrà alla loro soppressione, anche se da più<br />
parti essa viene sollecitata. Ritengo, da una<br />
parte, che <strong>il</strong> decentramento, anche provinciale,<br />
dovrebbe essere ulteriormente promosso<br />
per rispondere meglio ai bisogni delle varie<br />
zone della provincia, per esempio facendo<br />
funzionare meglio i circondari. Dall’altra, questo<br />
processo deve avvenire senza ulteriori<br />
aggravi per la finanza pubblica, appesantimento<br />
dell’apparato burocratico e crescita del<br />
sotto-governo. In presenza di queste due condizioni<br />
io non sarei contrario al mantenimento<br />
delle Provincie.
la <strong>Riviera</strong> DOMENICA 17 APRILE 2011<br />
16
RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO INFO@LARIVIERAONLINE.COM<br />
RISPONDE<br />
Il direttore<br />
Il liceo classico accoppato<br />
Non è disguido linguistico, ma la dura realtà di una scuola che da<br />
sempre ha ricoperto un ruolo essenziale nella tradizione storica e<br />
culturale del nostro paese e non solo. Il programmato accoppamento<br />
del Liceo Ginnasio Ivo Oliveti di Locri non è questa volta da attribuire<br />
ad un ben organizzato agguato mafioso, per fortuna qui la<br />
mafia non c'entra, ma la lungimirante politica di qualche colletto<br />
bianco lontano dalla realtà locrese e di cui non si ha voglia di conoscere<br />
sembianze e volto […].. Come dimenticare <strong>il</strong> buon Teseo<br />
Tavernese, <strong>il</strong> professore Gaetano Briguglio, <strong>il</strong> preside Guarneri, la<br />
professoressa Bar<strong>il</strong>laro e tutti gli altri professori che hanno dato<br />
passione e cuore al loro insegnamento.<br />
Nostra icona di scienza e terrore era la GRANDE Professoressa<br />
Placanica luminoso esempio di amore e dedizione alla scuola. Mai<br />
un'assenza che potesse far gioire per un'ora la nostra mente e <strong>il</strong><br />
cuore, sempre circondati e in costante assedio da elettroni, ottetti,<br />
spin e legami covalenti..Provare per credere…<br />
Ricordo <strong>il</strong> s<strong>il</strong>enzio impressionante che si trasformava in incantesimo,<br />
quando laProfessoressa Sansalone iniziava la SUA lezione d'Italiano<br />
creando una forma d'ipnosi collettiva per la “bellezza” della<br />
Sua esposizione che avremmo voluto in cuor nostro terminare con<br />
un lungo e meritato applauso [..]<br />
In questo clima pasquale rivolgiamo una preghiera al nostro Dio e a<br />
quegli Dei minori dal brutto muso, che hanno <strong>il</strong> potere temporale e<br />
materiale di costruire odi distruggere. Chiediamo di ridare dignità al<br />
nostro amato Liceo e alla nostracittà nel rispetto delle nostre tradizioni<br />
e, se malauguratamente le coscienze saranno sorde,saremo<br />
pronti a dire ancora una volta e con convinzione “Dio perdona loro,<br />
che non sanno quello che fanno”.<br />
Questa volontà di “ammutinamento” o meglio “accoppamento “ di<br />
una scuola così prestigiosa, ci ferisce profondamente e mi fa ripensare<br />
inesorab<strong>il</strong>mente ai miei compagni. Rivedo i loro volti uno ad<br />
uno e pensando di interpretare <strong>il</strong> loro stato d'animo so che la cosa<br />
suscita grande malinconia e tristezza .Chissà forse noi a vremmo<br />
fatto qualcosa per impedirlo,non avremmo consentito di portare la<br />
nostra scuola al mercato per venderla poi per trenta denar […].Un<br />
liceale convinto.<br />
Carmine Oppedisano<br />
Chiediamo scusa a Carmelo Oppedisano , e non dovremmo chiedergliela,<br />
per avere tagliato parte della lunga lettera. È da tempo che chiediamo<br />
e imploriamo dai nostro affezionati lettori lettere brevi: non più<br />
di venti righe. Cioè, meno dieci dei nostri editoriali. Invano. Speriamo<br />
nell'avvenire o nelle nostre forbici. Quanto al merito: c'è l'accoppamento<br />
perché a destra e nella falsa sinistra non si vogliono scomodare i<br />
manovratori. Oggi Peppe Scopelliti , ieri Agazio Loiero. Locri fa scuola<br />
in fatto di subalternità ai Comandanti supremi di Roma e 'ai loro<br />
portaparola locali. Trista specie di dominanti, a loro volta dominati. Ed<br />
è già tanto, in questa situazione, che <strong>il</strong> luminoso Liceo venga accorpato,<br />
accoppato, e non cancellato.<br />
Il Presidente del consiglio<br />
Vivo a M<strong>il</strong>ano 2, in un quartiere costruito dal Presidente del Consiglio.<br />
<strong>La</strong>voro a M<strong>il</strong>ano in un'azienda di cui è principale azionista<br />
<strong>il</strong> Presidente del Consiglio. Anche l'assicurazione dell'auto con cui<br />
mi reco a lavoro è del Presidente del Consiglio, come del Presidente<br />
del Consiglio è l'assicurazione che gestisce la mia previdenza<br />
integrativa. Mi fermo tutte le mattine a comprare <strong>il</strong> giornale di<br />
cui è proprietario <strong>il</strong> Presidente del Consiglio. Quando devo andare<br />
in banca, vado in quella del Presidente del Consiglio. Al pomeriggio,<br />
quando esco dal lavoro, vado a far la spesa in un ipermercato<br />
del Presidente del Consiglio, dove compro prodotti realizzati<br />
da aziende partecipate dal Presidente del Consiglio. Alla sera,<br />
se decido di andare al cinema, vado in una sala del circuito di proprietà<br />
del Presidente del Consiglio, e guardo un f<strong>il</strong>m prodotto e<br />
distribuito da una società del Presidente del Consiglio: questi f<strong>il</strong>m<br />
godono anche di finanziamenti pubblici elargiti dal governo presieduto<br />
dal Presidente del Consiglio. Se invece la sera rimango a<br />
casa, spesso guardo la TV del Presidente del Consiglio, con decoder<br />
prodotto da società del Presidente del Consiglio, dove i f<strong>il</strong>m<br />
realizzati da società del Presidente del Consiglio sono continuamente<br />
interrotti da spot realizzati dall'agenzia pubblicitaria del<br />
Presidente del Consiglio.<br />
Seguo molto <strong>il</strong> calcio, e faccio <strong>il</strong> tifo per la squadra di cui <strong>il</strong> Presidente<br />
del Consiglio è proprietario. Quando non guardo la TV del<br />
Presidente del Consiglio guardo la RAI, i cui dirigenti sono stati<br />
nominati dai parlamentari che <strong>il</strong> Presidente del Consiglio ha fatto<br />
eleggere. Quando mi stufo navigo un po' in internet, con provider<br />
del Presidente del Consiglio.<br />
Se però non ho proprio voglia di TV o di navigare in internet<br />
leggo un libro, la cui casa editrice è di proprietà del Presidente del<br />
Consiglio. Naturalmente, come in tutti i paesi democratici e liberali,<br />
anche in Italianistan è <strong>il</strong> Presidente del Consiglio che predispone<br />
le leggi che vengono approvate da un Parlamento dove<br />
molti dei deputati della maggioranza sono dipendenti ed avvocati<br />
del Presidente del Consiglio, che governa nel mio esclusivo interesse,<br />
per fortuna!<br />
PS.: Tutte le persone che ricevono la presente comunicazione<br />
hanno l'obbligo civ<strong>il</strong>e e morale di trasmetterla ad almeno altre cinque<br />
persone: non sia mai che qualcuno lo votasse di nuovo...<br />
Autore Anonimo<br />
Ringraziamo Dio d'averci fatto nascere in Calabria e d'averci trattenuti<br />
in Calabria.. Non siamo obbligati ai luoghi dominati da S<strong>il</strong>vio<br />
Berlusconi.<br />
VALLE DEL BONAMICO<br />
L’officina<br />
puntualizza<br />
Gent<strong>il</strong>e Direttore,<br />
grazie alla cortesia di amici ho potuto leggere,<br />
dal n. 15 del 10 u. s. della <strong>Riviera</strong>, lo<br />
scritto titolato: <strong>La</strong> f<strong>il</strong>osofia di Giovanni<br />
Gent<strong>il</strong>e rinasce a Locri, a firma di Francesco<br />
D. Caridi.<br />
Mi premuro, con la speranza di essere<br />
accolto nel suo autorevole settimanale, di<br />
esprimere alcune chiarificazioni, quale<br />
Coordinatore Scientifico dell'Officina del<br />
Pensiero Pensante, istituzione culturale<br />
riconosciuta con Delibera della Giunta<br />
del Comune di Locri, anche allo scopo di<br />
suggerire un più attento e prudente scritto<br />
quando si vuole intervenire su problemi<br />
che hanno un valore culturale per la<br />
Comunità. Non mi interessano le beghe<br />
elettorali, in cui l'articolista si è calato<br />
richiamando una iniziativa che merita<br />
ben altra considerazione.<br />
Va precisato che l'idea della Officina del<br />
Pensiero Pensante è stata mia e di alcuni<br />
cittadini di Locri, preoccupati dalla caduta<br />
culturale che a Locri si coglie da anni.<br />
Quindi non è stata affatto “ideata dagli<br />
amministratori comunali”. Ripeto che si<br />
tratta di una idea solo mia, partorita nel<br />
mio studio a Pisa nella primavera del<br />
2010 e discussa nell'estate dello stesso<br />
anno con gli amici di Locri, che con me<br />
hanno condiviso l'iniziativa, organizzati<br />
poi in un comitato presieduto dal prof.<br />
Antonio <strong>La</strong> Rosa.<br />
E' stato lo stimato amico Prof. Francesco<br />
Commisso - Assessore alla Cultura - a<br />
cogliere l' idea e tradurla, con encomiab<strong>il</strong>e<br />
entusiasmo, in un atto amministrativo,<br />
condiviso dal sindaco Macrì, che, in vero,<br />
all'inizio era rimasto scettico e, solo dopo<br />
avere osservato l'esito della prima rassegna<br />
nel Gennaio scorso, cominciò a credere<br />
nella iniziativa.<br />
Chiarito questo, ribadito che l'iniziativa è<br />
partorita dalla volontà della gente interessata<br />
a creare spazi di riflessione culturale<br />
comune, occorre ora valutare alcune considerazioni<br />
che <strong>il</strong> sig. Caridi avanza circa <strong>il</strong><br />
concetto di pensiero pensante e officina.<br />
L'erudito sig. Caridi farebbe risalire la<br />
dizione “Officina del Pensiero Pensante”<br />
alle teorie f<strong>il</strong>osofiche di Gent<strong>il</strong>e, richiamante<br />
quindi la dottrina “fascista”. Una<br />
libera ipotesi che non trova conferma in<br />
chi ha ideato l'iniziativa, come cercherò di<br />
spiegare avanti.<br />
Che <strong>il</strong> f<strong>il</strong>osofo Gent<strong>il</strong>e (<strong>il</strong> quale ha studiato<br />
all'Università di Pisa dove io mi sono<br />
laureato circa 50 anni or sono) abbia<br />
affrontato <strong>il</strong> tema del pensiero, che nell'educazione<br />
ritenne tale solo se atto libero,<br />
non è che una realtà. Chiarì che <strong>il</strong> pensiero<br />
è attività, è tale solo se pensante.<br />
Poiché l'idea dell'Officina del Pensiero<br />
pensante è dall'erudito sig. Caridi attribuita<br />
erroneamente alla iniziativa degli<br />
amministratori, gli è stato fac<strong>il</strong>e fare riferimento<br />
ad un ipotetico “dispetto” del<br />
Sindaco Macrì all'aspirante Sindaco Calabrese.<br />
Questo mi sembra che non stia né<br />
in cielo né in terra. Appare assurdo azzardare<br />
(insisto solo per amore della verità)<br />
una ipotesi di “dispetto” all'avversario<br />
con riguardo alla “loro devozione alla<br />
f<strong>il</strong>osofia attualista - fascista”, ciò perché<br />
l'erudito sig. Caridi farebbe risalire i con-<br />
CARA MILANA<br />
Tratto da * POSTA@INTERNAZIONALE.IT<br />
Prima o poi capita a tutti di avere un’ossessione per qualcosa.<br />
Una delle più frequenti è quella per <strong>il</strong> cibo, che ha<br />
creato un esercito di persone obese. <strong>La</strong> seconda è l’alcol.<br />
Poi ci sono le droghe, le sigarette, la tv, <strong>il</strong> sesso. Possiamo<br />
dipendere da una persona a tal punto da impazzire se non<br />
la vediamo. Che fare in questi casi?<br />
L’ideale è abbandonare le cattive abitudini. All’improvviso,<br />
senza rimpianti. Un giorno ti svegli e non giochi più.<br />
Mandi al diavolo <strong>il</strong> videogame ed esci con i tuoi amici.<br />
Non permettere che un gioco restringa i tuoi orizzonti. Il<br />
mondo è grande, colorato e divertente. Il gioco, invece, è<br />
sempre uguale a se stesso. Ma se non ci riesci non ti abbat-<br />
tenuti dell'Officina del Pensiero Pensante<br />
ad una matrice ideologica “fascista”.<br />
Confondere l'idea della Officina del Pensiero<br />
Pensante con un richiamo alla ideologia<br />
fascista mi appare assurdo, oltre<br />
che improprio sul piano culturale per <strong>il</strong><br />
sig. Caridi che conoscerebbe la f<strong>il</strong>osofia<br />
gent<strong>il</strong>iana.<br />
Questo dimostra come sia necessario<br />
insistere sull'attivare <strong>il</strong> pensiero a pensare<br />
in chiave culturale, perché <strong>il</strong> termine<br />
pensiero pensante vuole suggerire con<br />
molta chiarezza che <strong>il</strong> pensiero vale nella<br />
misura in cui pensa, nel nostro contesto<br />
a risvegliare la cultura a Locri. Poiché si<br />
tratta di costruire con <strong>il</strong> pensiero modi di<br />
essere culturalmente attivi, ho indicato <strong>il</strong><br />
termine officina, perché è nell'officina<br />
che si costruisce ciò che manca.<br />
Farebbe bene l'erudito sig. Caridi a leggere<br />
la mia relazione sul senso dell'Officina<br />
del Pensiero Pensante tenuta <strong>il</strong> 18<br />
Gennaio 2011, giorno dell'avvio dei<br />
numerosi eventi che hanno concretizzato<br />
<strong>il</strong> progetto. Non può essere giustificato<br />
quando scrive “senza ironia” “del valido<br />
e meritorio progetto culturale locrese”.<br />
Le cose serie vanno trattate sempre<br />
seriamente e non confuse con richiami<br />
culturali confusamente inquadrati nel<br />
tempo elettorale.<br />
Non sarebbe stato più opportuno scrivere<br />
una lettera pubblica ai Candidati Sindaci<br />
per chiedere loro di dichiarare chi<br />
crede nel progetto culturale dell'Officina<br />
del Pensiero Pensante, chi intende porre<br />
l'iniziativa all'interno del Programma<br />
elettorale?<br />
In ogni modo ad Ottobre 2011, sempre<br />
che la prossima Amministrazione che<br />
uscirà dalle elezioni di metà Maggio la<br />
sostenga, ci sarà una edizione molto<br />
significativa centrata sulla “Persona”,<br />
con relatori di fama internazionale e<br />
testimoni culturali che approfondiranno<br />
i vari temi in eventi che si snoderanno in<br />
quattro giorni consecutivi. Si tratta di<br />
eventi programmati per sostenere nella<br />
gente la riflessione sul senso della cittadinanza.<br />
Grazie, sig. Direttore, per l'ospitalità.<br />
Gaetano Barletta - Coordinatore Scientifico<br />
dell'Officina del Pensiero Pensante<br />
CONSIDERAZIONI<br />
Elezioni<br />
tempo di scelte<br />
Le prossime consultazioni elettorali<br />
sono qualcosa di diverso dal passato.<br />
Siamo davanti ad una scelta storica sul<br />
piano Etico, Morale e Politico.<br />
E' vero che si andranno a rinnovare le<br />
Amministrazioni di tante Provincie,<br />
Città e Comuni ed è vero che alla fine<br />
ognuno sceglierà le persone che ritiene<br />
più idonee o " meno peggio" per farci<br />
amministrare, sperando sempre di non<br />
sbagliare. Ma è ancora più vero che ad<br />
ogni tornata elettorale sale la febbre<br />
del "politichese". Tutti diventano strateghi,<br />
intellettuali, e si sentono in<br />
grado di rappresentare la collettività.<br />
D'altronde tanti candidati primari ( in<br />
particolare a Sindaco ma anche presidenti<br />
dei vari Enti ) inseguono <strong>il</strong> voto a<br />
prescindere, cercano di tirarsi dentro<br />
chiunque disponga di un pugno di voti<br />
e li convincono che sono all'altezza del<br />
ruolo e che ce la potranno fare, con <strong>il</strong><br />
risultato che da elettori ci ritroveremo<br />
davanti a candidati amici, parenti o<br />
conoscenti che delle politica non capiscono<br />
neanche l'ABC. E si producono<br />
fratture fam<strong>il</strong>iari, inimicizie e sconvolgimenti<br />
di vite e di relazioni che porteranno<br />
molti, <strong>il</strong> giorno dopo, a sostenere che<br />
la politica è tutta un trucco e una cosa<br />
sporca. In questo quadro troveremo<br />
storie di gente da sempre schierata a<br />
Sinistra che sarà candidata a Destra e<br />
viceversa. Questo è sempre successo e<br />
sempre succederà, in fondo è <strong>il</strong> prezzo<br />
della finta democrazia. da quando la<br />
politica da servizio è diventata un<br />
mestiere e non c'è peggiore razza dei<br />
mestieranti.<br />
Ora, perchè a mio giudizio questa tornata<br />
elettorale è diversa? per <strong>il</strong> semplice<br />
motivo che Berlusconi ed i suoi cortigiani<br />
l'hanno trasformata in un referendum<br />
sul Bunga Bunga. Chi voterà<br />
per i candidati e le liste legate a Berlusconi<br />
affermerà che l'italia è un paese<br />
normale, che la famosa Ruby è la nipote<br />
di Mubarak, che non esiste un problema<br />
disoccupazione in questo paese,<br />
che i grandi delinquenti con <strong>il</strong> colletto<br />
bianco non devono rendere conto dei<br />
propri misfatti ( penso ai truffati di Parmalat,<br />
ai morti dell'Aqu<strong>il</strong>a per la speculazione<br />
sulle opere pubbliche, ai<br />
responsab<strong>il</strong>i di tante stragi etc) che <strong>il</strong><br />
divario tra ricchi e poveri in questo<br />
paese non conta nulla, che fare sacrifici<br />
per consentire ai propri figli di studiare<br />
è inut<strong>il</strong>e,tanto poi "solo" gli appartenenti<br />
alle caste priv<strong>il</strong>egiate otterranno<br />
succulenti posti di lavoro in barba al<br />
merito ed alla professionalità, per gli<br />
altri c'è <strong>il</strong> precariato e la schiavitù<br />
moderna con i mestire della flessib<strong>il</strong>ità.<br />
Centinaia di migliaia di giovani che<br />
fanno praticantato gratuito e non uno<br />
straccio di legge per riconoscergli almeno<br />
i contributi e le tutele minime.<br />
Chi voterà per i candidati di Berlusconi<br />
dirà che i problemi dell'Italia sono le<br />
intercettazioni, la Giustizia che non<br />
deve processare i potenti, che è normale<br />
a 70 o 80 anni comprarsi <strong>il</strong> corpo di<br />
giovanissime donne con soldi o con promesse<br />
televisive. Siamo al degrado più<br />
totale e nessuno può scambiare la<br />
depravazione con la liberalità dei costumi.<br />
Immaginate le vostre sorelle o le<br />
vostre figlie nelle mani di gente come<br />
Em<strong>il</strong>io Fede o Lele Mora o peggio<br />
ancora di Berlusconi.<br />
Quando andremo a votare a maggio, se<br />
voteremo le liste collegate a Berlusconi,<br />
non voteremo per <strong>il</strong> cugino o l'amico ma<br />
diremo sì a questo sistema di rappresentanza<br />
depravata; diremo sì agli egoismi<br />
dei leghisti che stanno di fatto emarginando<br />
completamente <strong>il</strong> Sud; diremo sì<br />
ai Sc<strong>il</strong>ipoti ed ai cosidetti "responsab<strong>il</strong>i".<br />
Diremo sì alla politica comprata, asservita,<br />
tanto poi in qualche modo chi ha <strong>il</strong><br />
potere troverà sempre <strong>il</strong> modo per rimborsarsi<br />
( la Minetti e tante altre inserite<br />
nelle istituzioni a botte di 10000 euro<br />
al mese per allietare le serate dello<br />
"zar" ce lo insegnano).<br />
Cari cattolici, siamo all'apoteosi del<br />
degrado e non può una manciata di priv<strong>il</strong>egio<br />
far chiudere gli occhi alla Chiesa.<br />
Se Cristo ritornasse distruggerebbe <strong>il</strong><br />
Tempio con tutti gli Empi ed i farisei.<br />
Questo è un tempo di scelte, se si sbaglia<br />
le conseguenze saranno devastanti,<br />
risalire verso una "normalità" è già diffic<strong>il</strong>e<br />
evitiamo di renderlo impossib<strong>il</strong>e.<br />
Salvatore Albanese<br />
HO 18 ANNI E SONO UN FANATICO DI VIDEOGIOCHI. GIOCO ANCHE DIECI ORE<br />
AL GIORNO. COME FARE PER SMETTERE?<br />
tere, perché è un male comune. Una volta ho guardato per<br />
ventiquattr’ore di seguito la serie tv 24. Dopodiché mi<br />
sono ammalata.<br />
Ho fatto la stessa cosa con la seconda stagione, e mi sono<br />
ammalata di nuovo. Non riuscivo proprio a guardare una<br />
puntata sola. Così, per non esaurirmi, ho spento del tutto<br />
la tv e ho provato un grande sollievo. Gli antichi greci<br />
dicevano che è saggio chi sa godere con misura. Oggi la<br />
gente ha dimenticato <strong>il</strong> senso della misura. E così l’esagerazione<br />
ci rende infelici. Così è <strong>il</strong> mondo dove viviamo,<br />
così siamo anche noi. Per questo perdona te stesso, così<br />
risolverai più fac<strong>il</strong>mente le tue ossessioni.
18<br />
CORSIVO 12<br />
www.larivieraonline.com<br />
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lariviera@lariviera.191.it<br />
DOMENICA 17<br />
APRILE 2011<br />
Note e schermaglie<br />
Tutti colpevoli<br />
Il processo breve è passato. Persino<br />
Vittorio Feltri è convinto che serve<br />
a Berlusconi. E non c'è chi non<br />
riconosca, tranne la signora<br />
Santanché, che <strong>il</strong> Capo del<br />
Governo senta <strong>il</strong> bisogno di<br />
riformare la giustizia ogni<br />
qualvolta gli si para innanzi un<br />
processo da evitare. Fa orrore un<br />
capo di governo che si comporta<br />
in questo modo.<br />
L'orrore non viene mai da solo E<br />
fa, perciò, orrore <strong>il</strong> dr. Giuseppe<br />
Cascini, segretario nazionale<br />
dell'Associazione Magistrati, che ,<br />
avverso alla legge sul processo<br />
breve, terrorizza gli ascoltatori,<br />
predicando dagli schermi televisivi<br />
che con <strong>il</strong> detto processo breve<br />
migliaia e migliaia di imputati<br />
saranno sottratti alla giusta<br />
punizione.<br />
Vorremmo sapere dal<br />
preoccupato magistrato dove ha<br />
letto, dove ha appreso che tutti gli<br />
imputati son tutti colpevoli. Nel<br />
codice della Santa Inquisizione?<br />
LOQUI E SPROLOQUI<br />
Ubi S<strong>il</strong>vius<br />
Sc<strong>il</strong>ipoti cessat<br />
Dicesi comunemente che del<br />
maiale non si butta via nulla.<br />
Così dei tanti resti politicanti,<br />
<strong>il</strong> Cavaliere, che di “cardare”<br />
se ne intende, furbescamente,<br />
non butta via nulla … neppure<br />
Sc<strong>il</strong>ipoti. Ed eccolo, <strong>il</strong> “<br />
prodigo” Sc<strong>il</strong>ipoti, galleggiare<br />
insieme a tutte le altre parti di<br />
questa grossa, grassa<br />
maggioranza nella “cardara”<br />
del processo breve. Dentro c’è<br />
di tutto e di una cosa possiamo<br />
esserne certi. Si tratta di<br />
null’altro che di grasso che<br />
cola.<br />
F<strong>il</strong>omena Cataldo<br />
ANTONIO ORLANDO<br />
la <strong>Riviera</strong><br />
CORRIDA ITALIANA<br />
Registrazione Tribunale di Locri (RC)<br />
n. 1 del 19/06/1998<br />
R.O.C. n°11602 del 02/11/98<br />
Questo periodico è associato<br />
all’Unione Stampa Periodica Italiana<br />
AmministratoreUnico<br />
Rosario Vladimir Condarcuri<br />
Da alcuni anni la parola “legalità” è sulla bocca di tutti, viene usata ed<br />
abusata. Si pretende, addirittura, di insegnarla, la legalità mentre ci si<br />
potrebbe, molto più proficuamente, accontentare di praticarla. Nelle<br />
scuole i progetti sulla legalità si sprecano, ma i risultati non sembrano<br />
– basta seguire le cronache quotidiane – pari alle attese ed alla quantità<br />
di soldi profusi. <strong>La</strong> legalità può essere definita la “conformità alle<br />
prescrizioni della legge” oppure può significare "soggezione alla<br />
legge", o anche, semplicemente, "rispetto della legge".<br />
In questa ultima accezione rientra <strong>il</strong> concetto del "principio di legalità":<br />
per esprimere, nello "Stato di diritto", non solo <strong>il</strong> primato del legislatore,<br />
ma addirittura una sorta di identificazione tra diritto e legge,<br />
o tra giuridico e legislativo. Il Positivismo giuridico, del resto, è stato<br />
inteso come positivismo legale: tutto <strong>il</strong> diritto è dentro la legge, e cioè<br />
nella legge dello Stato, che è <strong>il</strong> vero "padrone del diritto". Non c’è diritto<br />
al di fuori dello Stato. "Legittimità", l’altra sorella, invece significa<br />
corrispondenza di un atto o di un comportamento<br />
specifici al modello astratto configurato da una<br />
norma di legge. Il significato di legittimo nel senso<br />
di "consentito" o di "permesso" deriverebbe, quindi,<br />
come diretta conseguenza. Questo termine<br />
esprime l'idea di un confronto o di una comparazione,<br />
e presuppone che operazioni di questo<br />
genere possano svolgersi sul piano formale. Non<br />
siamo di fronte a due gemelle perchè in un certo<br />
qual modo, sovrapponendoli l'uno sull'altro, i due<br />
termini vengono ad assumere valore diseguale e<br />
finiscono per misurare la corrispondenza dei perimetri<br />
esterni della legge. "Conformità" indicherebbe,<br />
appunto, identità di forme, in senso quasi geometrico<br />
e nella prospettiva mentale dell'esattezza.<br />
Il "merito", cioè <strong>il</strong> contenuto o la sostanza dell’atto,<br />
resta per definizione estraneo a questo discorso.<br />
Con questo significato, si parla di legittimità degli<br />
atti amministrativi, a proposito della congruità,<br />
della correttezza o della semplice opportunità<br />
delle decisioni delle pubbliche amministrazioni,<br />
concepite come atti di volontà, rispetto al modello<br />
legale. Infatti, sulla base di un principio, tradizionale<br />
e consolidato, nel diritto amministrativo, o, in generale, nel diritto<br />
pubblico, di norma, tutto è vietato tranne ciò che è espressamente permesso.<br />
<strong>La</strong> giurisdizione amministrativa (TAR, Consiglio di Stato,<br />
Corte dei conti) poi in quanto giurisdizione di legittimità (cioè come<br />
controllo sulle modalità dell'esercizio dell'attività amministrativa)<br />
dovrebbe essere equiparata a quella della Corte di Cassazione come<br />
giudice di legittimità, suprema custode cioè della "esatta osservanza<br />
della legge" e della sua uniforme interpretazione. L’aggettivo “legittimo”,<br />
peraltro, tende a travalicare i confini del diritto amministrativo e<br />
quando arriva in altri territori del diritto, per esempio con riferimento<br />
alla famiglia “legittima” o alla successione "legittima", ripropone o<br />
sovrappone <strong>il</strong> primato dello schema legale anche riguardo a strutture<br />
che, per certi versi e a determinate condizioni, potremmo definire<br />
"naturali". <strong>La</strong> nozione di famiglia quale "società naturale fondata sul<br />
Governare, ovvero esser capaci di condurre una nave tra le secche e gli scogli,<br />
tra le tempeste e i venti non favorevoli e salvarla in un porto sicuro. Verbo<br />
etimologicamente costruito e preso in prestito dal gergo marinaro e adattato<br />
alla condotta di un popolo, al gestirne le emozioni politiche ed assicurare ai<br />
popoli la maggiore sicurezza e prosperità possib<strong>il</strong>e. Un verbo, una condizione<br />
dell'agire, che si propone di esprimere la sintesi ideale di ciò che un leader<br />
dovrebbe fare, di ciò che una comunità di Stati dovrebbe ricercare nel<br />
momento in cui si organizza in un'entità sopranazionale assumendosi le<br />
responsab<strong>il</strong>ità di ogni partner per meglio garantire crescita e sicurezza ai<br />
popoli, alle comunità che la compongono. Un verbo che si usa spesso - troppo<br />
spesso al di là dei risultati stessi - coniato e coniugato su archetipi di stabi-<br />
Direttore responsab<strong>il</strong>e PASQUINO CRUPI<br />
In redazione CRISTINA BRIGUGLIO<br />
Responsab<strong>il</strong>i<br />
Sport GIUSEPPE RITORTO<br />
Attualità DOMENICO STRANIERI<br />
Art Director PAOLA D’ORSA<br />
Impaginazione EUGENIO FIMOGNARI<br />
HANNO COLLABORATO<br />
Gioacchino Criaco, F<strong>il</strong>ippo Todaro, Anna<br />
<strong>La</strong>ura Tringali, Mara Rechichi, Benjamin<br />
Boson, Nik Spatari, Luca Marino, Maria<br />
Giovanna Cogliandro, Angelo Letizia,<br />
Mar<strong>il</strong>ene Bonavita, Francesca Rappoccio,<br />
Mario <strong>La</strong>bate, Franco Crinò, , Ruggero Brizzi,<br />
Marco Andronaco, Isabella Galimi,<br />
Maria Teresa D’agostino, Giovanna Mangano.<br />
Si pretende, addirittura, di insegnarla<br />
NEL PALCOSCENICO EUROPEO<br />
“…L'Italia<br />
è un Paese<br />
ingovernab<strong>il</strong>e e con<br />
questa<br />
ingovernab<strong>il</strong>ità<br />
dobbiamo farci i<br />
conti tutti i giorni…”<br />
(Edoardo Bennato)<br />
Legalità<br />
GIUSEPPE ROMEO<br />
matrimonio" è contenuta nella Costituzione. In questi casi l’uso del<br />
termine “legittimo” appare l’espressione di un preciso giudizio di valore<br />
e tutto quello che non rientra dentro questa dimensione "sostanziale"<br />
delle relazioni, compresi gli affetti, i legami di sangue, le volontà, i<br />
sentimenti – risulta, da un lato refrattaria rispetto alla normativa e dall’altro<br />
al di fuori dei perimetri formali tracciati dalla legge. Si potrebbe<br />
dire che ogni azione amministrativa deve rispondere a requisiti di<br />
legalità e legittimità; anzi, a voler essere molto formalisti, l’azione<br />
amministrativa è di per se “legale” e “formale” insieme.<br />
L’amministrazione regionale in carica – ed <strong>il</strong> suo Presidente, in particolare<br />
– (che, non dimentichiamolo, [cfr. “la <strong>Riviera</strong>” n. 14 del 3 apr<strong>il</strong>e<br />
u.s.] è stata eletta da meno di un terzo dei calabresi e quindi non ha<br />
una rappresentatività generale) ha fatto della “legalità” un punto di<br />
onore ed un vess<strong>il</strong>lo da sbandierare anche al minimo alitar di scirocco.<br />
Impegno assolutamente da condividere benché, francamente, tutti<br />
noi diamo già per scontato (maledetti ingenui!) che<br />
le pubbliche amministrazioni, come si diceva sopra,<br />
agiscano secondo principi di legalità e di legittimità,<br />
senza bisogno di particolari sollecitazioni politiche.<br />
Senonchè alla prima vera prova, i buoni propositi<br />
sono miseramente franati sotto <strong>il</strong> peso delle richieste,<br />
delle petizioni e delle pretese degli “amici” e<br />
degli “amici degli amici”, che sono quelli più pericolosi<br />
e più avidi. “Il bando di mezzanotte” ( o “a mezzanotte”<br />
?!) ed <strong>il</strong> fulmineo invio alla velocità della<br />
luce per posta raccomandata A.R. di centinaia di<br />
domande, giunte in pochi secondi a destinazione,<br />
hanno dimostrato che anche <strong>il</strong> granitico Governatore<br />
ha un cuore tenero, come <strong>il</strong> cornetto Algida e di<br />
fronte alle preghiere, calde, insistenti ed appassionate,<br />
degli amici cede come qualsiasi altro buon padre<br />
di famiglia calabrese e si fa in quattro per accontentare<br />
i suoi famigli. Pare che a mezzanotte e sette<br />
minuti <strong>il</strong> numero delle domande pervenute coprisse<br />
già abbondantemente tutti i posti messi in palio e<br />
perciò un ritardo anche di un m<strong>il</strong>lesimo di secondo<br />
– ritardo equivalente a quello, tanto per fare una<br />
comparazione, tra Vettel ed Alonzo all’arrivo di un<br />
gran premio – abbia determinato l’automatica esclusione dal concorso<br />
di migliaia di domande. Come dire: sarà per la prossima volta. Grazie<br />
per aver partecipato ed aver così legittimato <strong>il</strong> bando. Ecco scoperto<br />
un nuovo concetto di legalità e di legittimazione. Se partecipano in<br />
molti le procedure non possono che essere più che corrette; la legge è<br />
stata rispettata; la legalità garantita. Dovrebbe chiamarsi legittimazione<br />
ex-post, cioè l’equivalente di una sanatoria. Se obietti qualcosa ti<br />
diranno che in diritto “la forma è garanzia della sostanza” e le forme<br />
sono state rispettate alla lettera. <strong>La</strong> colpa è della tecnologia, troppo<br />
veloce rispetto ad un Diritto che indossa ancora le vesti di Cicerone.<br />
Ma non era lui a dire “summum jus, summa iniuria” ? o, forse, lo diceva<br />
prima di lui, quel tal Terenzio. Ha poca importanza. Aggiornatevi,<br />
gente, invece di continuare a lamentarvi.<br />
lità e di capacità. Un verbo che ricerca credib<strong>il</strong>ità nell'azione, nelle scelte politiche<br />
per darsi concretezza, significato, valore. Ebbene, nella vicenda della<br />
gestione della crisi libica in tutte le sue sfaccettature non si può non comprendere<br />
quanto governare sia fondamentale e quanto, in realtà, farlo non sia<br />
fac<strong>il</strong>e e non sia improvvisab<strong>il</strong>e. In una scena tutta italiana nella quale ogni<br />
attore esprime se stesso senza una logica unitaria, nella celebrazione di una<br />
vanesia politica, di fronte al dissolvimento dell'unità di indirizzo - che si osserva<br />
nell'ondivago cammino di ogni ministro su passi che si consumano nell'ambito<br />
di un proprio orizzonte - ci scopriamo europeisti per necessità e noneuropeisti<br />
per presunto abbandono. Governare presuppone non un leader<br />
che decide, che fa e disfà secondo un'emergenza che non ha fine <strong>il</strong> quotidiano.<br />
Significa gestire anche le crisi in maniera unitaria. Significa dotarsi di un<br />
metodo di pianificazione dove non ci sono ambiti di dicasteri impermeab<strong>il</strong>i,<br />
ma sinergie e scelte che si completano in azioni condivise tra i ministri e tra <strong>il</strong><br />
governo italiano e <strong>il</strong> resto d'Europa. Francia e Germania conoscono bene<br />
Schengen e non credo che si tratti di, o sia necessario, approfondire un trattato<br />
ratificato da qualche anno che definisce regole che garantiscono, nella<br />
libertà di movimento assicurata ai cittadini dell'Unione, alcune condizioni<br />
accettate anche dall'Italia di regolamentazione dei flussi e dei movimenti di<br />
cittadini extra-UE. Dovremmo ammettere, altrimenti, noi di non averlo ben<br />
letto prima di ratificarlo oppure di essere convinti che Parigi e Berlino non<br />
abbiano ratificato la traduzione esatta o lo abbiano volutamente frainteso.<br />
Non credo che Parigi o Berlino vogliano esprimere ricorrendo al trattato una<br />
sorta di fobia per l'Italia. Semmai è l'Italia che perdendo tempo nel decidere<br />
di prendere una posizione nell'ambito della gestione, del “governo”, degli<br />
effetti della crisi libica e non solo, ha come sempre cercato rifugio nel non<br />
definito, nel “…fin tanto che è possib<strong>il</strong>e”. Un'Italia che ha visto ministeri,
HANNO COLLABORATO<br />
Francesco <strong>La</strong>ddarina, Ian Zimirri, Giuseppe<br />
Patamia, Alessandra Bev<strong>il</strong>acqua,Bruno<br />
Gemelli, Carmelo Carabetta, Valentina Elia,<br />
Antonio Cormaci, Mario <strong>La</strong>bate, Antonio<br />
Tassone, Giulio Romeo, Ilario Ammendolia,<br />
Sara Caccamo, Giuseppe Fiorenza, Daniele<br />
Mangiola.<br />
LA COLONIA PENALE<br />
Pensavo che prima o poi Rocco e Kike, i miei ospiti, si sarebbero<br />
spazientiti e avrebbero preso a calci me e l'accozzaglia di<br />
delinquenti che i ho raccolto, buttandoci fuori dall'Aspromonte.<br />
Ricordate tutta la bella gente che gli ho portato? Dittatori,<br />
truffatori, papponi. In tanti alla galera hanno preferito l'inferno<br />
aspromontano.<br />
Questo posto è diventato di moda. I cattivi fanno a gara per<br />
venirci, e i paesi civ<strong>il</strong>i si liberano della feccia mandandola in<br />
montagna da noi. All'inizio avevamo <strong>il</strong> terrore che tutta questa<br />
teppaglia disturbasse la quiete, inquinasse <strong>il</strong> sistema. Niente.<br />
Certo <strong>il</strong> merito e di Kike e Rocco, che fuc<strong>il</strong>i alla mano li hanno<br />
messi in riga.<br />
Ma anche i cattivi ci hanno messo del loro, si sono impegnati.<br />
Hanno dato un calcio al loro passato, dimenticato gli agi ai<br />
quali erano abituati.<br />
Tutti si danno da fare, prendere ordini in fondo per loro non è<br />
una novità. Sveglia all'alba, lavoro, vita sana, mangiare naturale.<br />
Stanno diventando buoni, sono felici e non rimpiangono<br />
nulla dell'antico potere e della vecchia ricchezza. Alla fine <strong>il</strong><br />
male è come la droga, se ne può uscir fuori.<br />
L'astinenza è forte i primi tempi, la tentazione di sopraffare gli<br />
altri è sempre in agguato, ma i calci dei fuc<strong>il</strong>i dei miei amici<br />
sono molto convincenti e questi poveri mostri lasciano che <strong>il</strong><br />
bene gli entri in corpo senza r<strong>il</strong>uttanza. Chi l'avrebbe detto che<br />
l'inferno può avere una funzione sociale? Certo nessuno aveva<br />
mai pensato, a parte <strong>il</strong> buon Dante, che ci si doveva andare da<br />
vivi.<br />
<strong>La</strong> sanzione scattava in genere dopo <strong>il</strong> passaggio nell'altrove, e<br />
i dannati non tornavano più a rimediare ai loro danni. L'esperimento<br />
aspromontano ha del buono, riadatta i fetenti e li<br />
restituisce come candidi gigli. Si è vero che anche le società<br />
civ<strong>il</strong>i prevedono l'inferno, che loro chiamano carcere, ma così<br />
com'è rende poco: i cattivi in genere ci escono peggiorati, e<br />
non si capisce <strong>il</strong> perché, nemmeno io lo comprendo e non è<br />
che ci abbia passato poco tempo dentro.<br />
Ma <strong>il</strong> sistema non funziona, è un fatto. E allora ecco l'uovo di<br />
Colombo. <strong>La</strong> colonia penale d'Aspromonte. Costa zero, non<br />
inquina e toglie per sempre i cattivi dal mondo.<br />
Ruggero Calvano<br />
PACE<br />
Si è spenta quella brace<br />
che portava la pace<br />
<strong>il</strong> vento che soffiò<br />
era l’odio e l’invidia<br />
che l’uomo portava dentro di sè.<br />
Ad un tratto apparve una luce<br />
dolce ed incandescente<br />
ombreggiante ed esprimente:<br />
“l’odio e l’invidia non fanno di te<br />
una persona intelligente”.<br />
Ad un passo l’abbraccio del perdono<br />
ci fu un soffio e riaccese<br />
la brace del perdono.<br />
Pietro Commisso<br />
Le COLLABORAZIONI non precedute dalla sottoscrizione di<br />
preventivi accordi tra l’editore e gli autori sono da<br />
intendersi gratuite.<br />
FOTOGRAFIE e ARTICOLI inviati alla redazione, anche se<br />
non pubblicati, non verranno restituiti.<br />
I SERVIZI sono coperti da copyright diritto esclusivo di “la<br />
<strong>Riviera</strong> Editore” per tutto <strong>il</strong> territorio nazionale ed estero.<br />
GLI AUTORI delle rubriche in cui si esprimono giudizi o<br />
riflessioni personali, sono da ritenersi direttamente<br />
responsab<strong>il</strong>i.<br />
come l'Interno, la Difesa e gli Esteri muoversi ognuno nel proprio ambito<br />
senza ricondurre ogni azione necessaria all'interno di un quadro complessivo<br />
di responsab<strong>il</strong>ità e di soluzioni. Ovvero, di porre i termini e le condizioni della<br />
partecipazione italiana ai partner dell'Unione e atlantici nell'ambito di una<br />
chiara pianificazione e gestione della crisi dal momento che gli immigrati non<br />
sono altro che <strong>il</strong> prodotto della medesima crisi che si intende arginare, “governare”<br />
anche con altri mezzi. Berlino e Parigi hanno ben chiaro <strong>il</strong> problema dell'immigrazione<br />
perché vissuto e governato da anni. L'Unione Europea, al contrario,<br />
stenta a definire una propria politica verso i migranti pur avendo scelto<br />
di favorire, almeno nelle prossimità a Sud, un'azione di partenariato euromediterraneo.<br />
Una scelta che avrebbe dovuto dare significato al processo di Barcellona<br />
aiutando non solo <strong>il</strong> r<strong>il</strong>ancio economico e gli scambi dei Paesi del Nord<br />
Africa con l'Unione Europea ma, anche, favorire processi di democratizzazione<br />
che oggi ci sfuggono, ancora una volta, di mano. Tuttavia se l'Europa<br />
manca, manca anche in proporzione al contributo, alla credib<strong>il</strong>ità, alla possib<strong>il</strong>ità<br />
avuta di poter “governare”, condizionare, i processi e le politiche dell'UE<br />
da parte dell'Italia. Governare significa condurre. Condurre una nazione<br />
anche attraverso mari in tempesta, in giorni burrascosi. Se tale capacità non la<br />
si ha è diffic<strong>il</strong>e che altri ci <strong>il</strong>luminino l'orizzonte perché <strong>il</strong> dominio domestico<br />
non supera quello altrui dal momento che quello altrui non cercherà certamente<br />
<strong>il</strong> nostro. Il d<strong>il</strong>ettantismo in politica non paga. Le scelte errate le pagano<br />
le comunità, i popoli. In Italia opposizione e governo in questo si accomunano.<br />
Lo scambio d'accuse poi non porta da nessuna parte. Uscire dall'Unione?<br />
<strong>La</strong> condanna al fallimento politico di uno Stato e l'abbandono alle intemperie<br />
politiche, ad ogni invasione che aprirà, volenti o nolenti ogni confine.<br />
Perché nessun confine è destinato a reggere all'impatto della storia se la storia<br />
non si è in grado di …governarla.<br />
PUBBLICITÀ<br />
Per richieste di pubblicità rivolgersi a:Settore Pubblicità - la <strong>Riviera</strong><br />
GLI INSERZIONISTI sono responsab<strong>il</strong>i dei marchi e dei loghi pubblicitari nei loro spazi,<br />
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ASSOCIATO- Unione Stampa Periodica Italiana, Croanache Italiane<br />
“Ogni schieramento politico dovrebbe essere spinto<br />
a lavorare dal senso di responsab<strong>il</strong>ità,operare<br />
con la consapevolezza delle proprie azioni senza<br />
delegare nessuno”: è una delle tante dichiarazioni<br />
di uno dei candidati a sindaci di uno dei comuni in<br />
cui si vota a maggio.<br />
“Spinto a lavorare dal senso di responsab<strong>il</strong>ità …”<br />
Che significa? Se uno schieramento chiede i voti e<br />
li ottiene, che deve fare poi,mettersi passivo? Detta<br />
in quel modo suona come una sfiducia preventiva<br />
della politica. <strong>La</strong>voro e responsab<strong>il</strong>ità sono la stessa<br />
cosa,questo non c’è neppure necessità di spiegarlo.<br />
“Operare consapevolmente …” Normalmente<br />
non si dovrebbe operare sapendo quello che si fa<br />
e, nel caso, ricordare cosa è stato detto in campagna<br />
elettorale? Infine, “senza delegare …” Ma <strong>il</strong><br />
sistema non prevede che siano le maggioranze a<br />
decidere? Le opposizioni non hanno questa prerogativa<br />
e meno che meno è previsto di delegare le<br />
scelte a soggetti esterni al comune o a soggetti<br />
inquinati.<br />
“Faremo del palazzo comunale una sorta di palazzo<br />
di vetro così i cittadini avranno la possib<strong>il</strong>ità di<br />
guardare anche da casa cosa accade nel comune<br />
…”<br />
“Trasparenza”,”mettere <strong>il</strong> cittadino al<br />
centro”,”condivisione” sono alcune delle parole<br />
talmente usate nel linguaggio politico che se non<br />
CONTROMANO di FILIPPO TODARO<br />
TUTTO COME SEMPRE<br />
Elezioni. Ancora elezioni. Come succede ad ogni primavera per una cosa o per l’altra. Schieramenti,<br />
candidati, alleanze, proclami. Centrodestra, centrosinistra, terzo polo, liste civiche. Ex<br />
comunisti, ex socialisti, ex democristiani, ex missini, ex qualunquisti, ancora tali. Ex sindaci, ex<br />
consiglieri, ex assessori, ex capigruppo. Ex di destra, ex di sinistra…<br />
Giovani di belle speranze (e nient’altro, purtroppo, se non un discreto pacchetto di voti sicuri su<br />
cui contare) che tentano la via della politica (non si sa mai, ci si potrebbe sistemare per la vita), e vecchi marpioni<br />
che della politica hanno fatto <strong>il</strong> loro hobby preferito, la loro seconda attività dalla quale ricavano assai di più<br />
che non dalla prima. Anche alcuni idealisti, irriducib<strong>il</strong>i? Che si sentano davvero al servizio della comunità? Ma<br />
sì, ammetto che ce ne sia qualcuno… Cerco di non essere pessimista al massimo!<br />
In ogni caso tanti. Troppi! Tutti in un vortice, in una sorta di impietoso tritatutto, tra accuse, ingiurie e sberleffi<br />
vicendevoli, “non senso” a gogò e paurosi (in generale) vuoti di idee e di programmi.<br />
Slogan quasi sempre solo retorici, che non dicono nulla, e pure, scommetto, scelti con somma cura e attenzione<br />
maniacale, studiati a tavolino priv<strong>il</strong>egiando solo ciò che colpisce e che appare originale e sensazionale, foto<br />
da posa artistica, e rassicurante al tempo stesso, anch’essa non lasciata al caso, le mani ben in vista e r<strong>il</strong>assate,<br />
come suggeriscono i professionisti della comunicazione, <strong>il</strong> sorriso appena accennato, tipo Gioconda, lo sguardo<br />
vivo e rassicurante, che appaia soprattutto intelligente e non tanto furbo (più aqu<strong>il</strong>a che volpe, per intenderci).<br />
Le quote rosa, le donne per le donne, <strong>il</strong> territorio, l’avvenire, la disoccupazione, i giovani, la vocazione<br />
turistica, l’acqua, i rifiuti, le tasse, <strong>il</strong> b<strong>il</strong>ancio, la sanità, l’ospedale, i servizi, i beni culturali…<br />
Insomma niente di nuovo. Assolutamente niente di nuovo.<br />
E pure qualche sprazzo di novità mi ero convinto di intravederlo questo inverno. O, per lo meno così mi era<br />
sembrato seguendo, sia pure alla lontana e in verità molto scettico, <strong>il</strong> dibattito che si andava dipanando, a<br />
Siderno, intorno alla costituzione di un rinnovato movimento che accogliesse al suo interno persone di buona<br />
volontà, di qualsivoglia passato politico, purché senza macchia e senza infamia, d’alcun genere. L’obbiettivo<br />
era quello di mettersi insieme, ognuno col proprio bagaglio di idee e di esperienza, al servizio della comunità,<br />
discutere, individuare i problemi e cercare di elaborare progetti e programmi in grado di risolverli. Niente di<br />
più necessario e nob<strong>il</strong>e.<br />
Ma è tutto finito. Il movimento si è sciolto.<br />
Perché? Perché nonostante le parole e le bune intenzioni, rimaste solo slogan e belle frasi, a mio giudizio, portava<br />
con sé, ben def<strong>il</strong>ato nelle menti di tutti i componenti (ma forse è meglio dire di moltissimi di loro), <strong>il</strong> virus<br />
della esigenza di affermazione personale immediata, magari, per qualcuno, anche di rivalsa, e forse anche di<br />
rivincita<br />
Fosse stato solo puro movimento di opinione, in grado di superare, finalmente, barriere antiche ed antiche<br />
contrapposizioni di schieramento partitico sarebbe stato più paziente. E alla possib<strong>il</strong>ità eventuale di non ricevere<br />
immediata e sonante gratificazione elettorale, come era anche fac<strong>il</strong>e prevedere, gli aderenti al movimento<br />
avrebbero contrapposto <strong>il</strong> fine ammirevole della propria nascita ed esistenza, un modo nuovo e più nob<strong>il</strong>e<br />
di fare politica, e su di esso, solo su di esso, avrebbero dovuto trovare le motivazioni per andare avanti.<br />
E invece…<br />
FUEGO<br />
di FRANCO CRINÒ<br />
HANNO PARLATO<br />
CHIARO, QUALUNQUE<br />
COSA ABBIANO<br />
VOLUTO DIRE<br />
19<br />
vengono sempre rispettate ( ed immaginiamo<br />
che non lo siano) aumentano la sfiducia<br />
della gente .<br />
“Abbiamo pensato ad un programma confrontab<strong>il</strong>e<br />
…” Ci mancherebbe che non lo<br />
fosse!<br />
Un candidato a sindaco non mette nel suo programma<br />
una strada che è di competenza dello<br />
Stato o un distretto sanitario che è di competenza<br />
della ASP o la assunzione di personale superando<br />
i limiti posti dalla legge.<br />
Un sindaco non può dire,come ha fatto l’altra sera<br />
in tv “A Montecitorio vanno solo per sbrigare le<br />
loro faccende personali… Dei deputati bisogna<br />
dire che fanno bene i loro compiti”… Quale delle<br />
due?<br />
Si ascoltano talvolta cose che non c’entrano per<br />
nulla o cose scontate o poco credib<strong>il</strong>i, discorsi strumentali<br />
e inadeguati.<br />
Il legislatore sembra quasi obbligato ad un certo<br />
tipo di linguaggio incomprensib<strong>il</strong>e,<strong>il</strong> politico sembra<br />
ormai esserne stato catturato ,chi amministra<br />
gli enti locali deve parlare fac<strong>il</strong>e, diretto, concreto.<br />
Il commento di un cittadino che ha assistito ad un<br />
confronto in televisione tra candidati “Hanno parlato<br />
chiaro, qualunque cosa abbiano voluto dire”<br />
Come al solito , tanti candidati alle elezioni provinciali<br />
hanno fatto le loro scelte per opportunismo,<br />
senza nessuna vergogna.<br />
A loro bisognerebbe chiedere di raccontarci i loro<br />
progetti .Non saprebbero farlo.<br />
I cittadini liberi ,che possono parlare soprattutto<br />
con <strong>il</strong> voto, non debbono assecondare queste scelte,comportarsi<br />
da indifferenti o da estranei.<br />
Avranno sennò la responsab<strong>il</strong>ità di non contribuire<br />
a cambiare le cose.<br />
Perché al posto degli ideali falliti,dei programmi<br />
che non sono stati realizzati debbono crescere<br />
fatalmente i faccendieri?
20 la <strong>Riviera</strong> DOMENICA 17APRILE 2011 20<br />
L’evento Si chiude oggi l'evento AcquArte, la manifestazione culturale a cui hanno<br />
AcquArte 2011<br />
partecipato alcuni tra gli artisti più interessanti della Locride insieme ad alcuni<br />
nomi r<strong>il</strong>evanti dell'arte e della cultura calabrese e italiana e perfino a qualche<br />
importante autore straniero che hanno voluto contribuire all'iniziativa realizzata<br />
dalla sua promotrice Marò D'Agostino. litazione generale a Caulonia gi<br />
Gli artisti della Locride uniti:<br />
L’acqua come bene comune!<br />
MANUELA SORRENTI<br />
<strong>La</strong> rassegna AcquArte è stata inaugurata<br />
domenica 10 Apr<strong>il</strong>e al Palazzo della<br />
Cultura di Locri ed è stata una mirab<strong>il</strong>e<br />
occasione per mettere insieme la passione,<br />
l'entusiasmo e l'impegno degli<br />
artisti della Locride. Le relative installazioni<br />
e le mostre che hanno dato vita<br />
alla manifestazione sono rimaste in<br />
allestimento per tutta la scorsa settimana.<br />
Le motivazioni che hanno spinto<br />
Marò D'Agostino e quanti l'hanno coadiuvata<br />
a creare l'evento sono state det-<br />
tate dall'emergenza globale acqua,<br />
anche in virtù del referendum dei prossimi<br />
12 e 13 Giugno, in occasione del<br />
quale, fra le altre cose, si potrà scegliere<br />
se votare o no contro la privatizzazione<br />
del bene acqua. <strong>La</strong> posizione di<br />
quanti hanno aderito ad AcquArte è<br />
stata più che chiara: ogni artista, tramite<br />
la sua performance, ha posto l'accento<br />
sulla r<strong>il</strong>evanza di questo bene considerato<br />
da sempre comune e che<br />
andrebbe difeso e protetto da ogni tentativo<br />
di ridurlo ad oggetto di mercificazione.<br />
Paolo Imperitura<br />
Questo è solo l'inizio di una lunga onda<br />
<strong>La</strong> mia immersione in AcquArte nasce dalla necessità di<br />
lanciare un messaggio chiaro in occasione del referendum<br />
del 12 giugno. Ho creato un video “contenitore contemporaneo”<br />
e deciso di proporre un live video come scenografia<br />
multimediale durante la jam session degli artisti. Ho tratto<br />
spunto dall'aforisma di Leonardo Da Vinci “L'acqua che<br />
tocchi de' fiumi è l'ultima di quelle che andò e la prima di<br />
quella che viene. Così <strong>il</strong> tempo presente.”<br />
Un bicchiere funge da contenitore di emozioni e sensazioni,<br />
mentre dell'acqua viene versata, gli orrori degli uomini nei<br />
confronti dell'acqua vengono sbattuti in primo piano, a<br />
ricordarci che senza acqua non esiste vita. Grazie ad<br />
AcquArte ho avuto <strong>il</strong> piacere di stringere un legame fraterno<br />
con Christian del Teatro Primo di Reggio Calabria, Gu<strong>il</strong>lermo<br />
<strong>La</strong>urin direttore del Festival Internazionale del Cinema<br />
Documentario, Ivan Frassi organizzatore d'eventi, Gianni<br />
Bruzzese ideatore della proiezione sulla facciata del<br />
palazzo e naturalmente Marò D'agostino. Amici, professionisti<br />
nel loro settore, che hanno reso possib<strong>il</strong>e la realizzazione<br />
dell'evento, lavorando ininterrottamente, ovviando alla<br />
mancanza di un service e alle difficoltà che questo territorio<br />
puntualmente offre. Insieme siamo riusciti a rivestire<br />
l'intero Palazzo della Cultura e questo è solo l'inizio di una<br />
lunga onda.<br />
Alla mostra, allestita negli ambienti del<br />
Palazzo della Cultura e composta da<br />
pitture, sculture, video, ed installazioni<br />
visive e sonore,hanno partecipato artisti<br />
e creativi affermati a livello nazionale, e<br />
non solo, come Giorgio Hoch, Marcello<br />
Séstito, Enzo Umbaca, Massim<strong>il</strong>iano<br />
Siccardi e Lorenzo Pagliei, Giovanni<br />
Orlando Muraca, Daniel Darsie,<br />
Domenico Caringella, Gianluca Pirozzi,<br />
Felice D'Agostino, Massim<strong>il</strong>iano Ferraina,<br />
Gu<strong>il</strong>lermo <strong>La</strong>urin, Vittorio Pannone,<br />
Vincenzo Molinari,Vincenzo<br />
Vacca, Enrico Meo, Delfo Tinnirello,<br />
Francesco Reitano. Alcuni dei più<br />
intensi e volitivi rappresentanti dell'arte<br />
della locride quali Saro Lucifero, L<strong>il</strong>iana<br />
Condemi, Enzo Rullo, Gianni Verdiglione,<br />
Enzo Niutta, Rina Amato, la<br />
stessa D'Agostino, Enzo Cursaro,<br />
Angelo Riccobene. E poi i talentuosi<br />
Paolo Imperitura e Karla Licano, Att<strong>il</strong>io<br />
Spanò , Gianni Macrì, Emanuele<br />
Taglieri, F<strong>il</strong>ippo Andreacchio e Stella<br />
Scionti, Ferdinando Armeni, Diego<br />
Cataldo, Tiziana Reggio, Andrea Bono<br />
e ancora Nadia Peksheva, Antonio Fausto<br />
Locanto, N. Martelli. Bellissimi con-<br />
L<strong>il</strong>iana Ielasi<br />
Un fermento che potrà cambiarci<br />
Per <strong>il</strong> meraviglioso clima che si è respirato all'interno non mi<br />
sembrava di stare in Calabria: arte, cultura, partecipazione di<br />
giovani, movimento. Ho visto quei fermenti che sicuramente<br />
faranno lievitare <strong>il</strong> cambiamento della nostra meravigliosa<br />
Regione , la parte sana di calabresi che scende in campo smettendo<br />
di andar via per agire qui. AcquArte è stata certamente<br />
anche una grande occasione per sensib<strong>il</strong>izzare <strong>il</strong> territorio sul<br />
tema della gestione del servizio idrico e del referendum del 12<br />
e 13 Giugno. Chi investe nell'oro blu e vuole gestirlo con una<br />
S.P.A. sa cosa prospetta <strong>il</strong> futuro in merito: la carenza idrica<br />
dovuta al riscaldamento globale, all'esplosione demografica e<br />
all'inquinamento renderanno ancora più prezioso questo liquido<br />
tanto da far aumentare gli attuali conflitti. E' sorprendente<br />
la forza e la determinazione che ho visto in Marò nel realizzare<br />
questo evento che già l'anno scorso speravo tanto che da<br />
Roma e <strong>La</strong>mezia, potesse giungere anche da noi a Locri. Certamente<br />
AcquaArte meritava una maggiore partecipazione da<br />
parte della gente, anche in questa settimana di apertura, e un<br />
maggior contributo, anche economico, da parte di Enti ed<br />
Aziende perché, ciò che è stato realizzato è a esclusivo vantaggio<br />
del territorio. AcquArte ha dimostrato comunque che vi è<br />
un cuore semplice e puro che batte e che probab<strong>il</strong>mente continuerà<br />
a battere con ostinazione.
tributi sono arrivati dall'Università<br />
Mediterranea di Reggio Calbria -<br />
Facoltà di Architettura, da Giovanni<br />
Scarfò e la Cineteca della Calabria, da<br />
L<strong>il</strong>iana Ielasi che ha elaborato una<br />
esaustiva mostra didattica con “<strong>La</strong> carta<br />
dell'acqua” e dagli alunni della scuola<br />
elementare “ Maresca” di Locri. Senza<br />
dimenticare <strong>il</strong> contributo di Pietro Naso<br />
che, oltre a partecipare con la sua<br />
installazione tratta dalla campagna<br />
“H2O”, si è occupato dell'intero progetto<br />
grafico di AcquArte.<br />
Alla vernice pomeridiana incentrata<br />
più sulle arti visive e che ha visto una<br />
straordinaria presenza di pubblico e di<br />
addetti ai lavori provenienti da tutta la<br />
regione, è seguito l'evento serale: molti<br />
artisti si sono alternati sul palco dell'auditorium<br />
dalle 21.00 in poi, dando vita<br />
ad una sessione musicale e letteraria.<br />
<strong>La</strong> serata è stata introdotta dalla giornalista<br />
Maria Teresa D'Agostino che ha<br />
sottolineato la r<strong>il</strong>evanza del contributo<br />
di ogni singolo artista partecipante,<br />
paragonandoli alle “gocce” che possono<br />
dare vita ad un nuovo movimento culturale.<br />
Subito dopo, la dottoressa L<strong>il</strong>iana<br />
Ielasi ha letto l'appello di padre Alex<br />
Zanotelli , rivolto alle comunità cristiane<br />
affinché dismettano <strong>il</strong> loro atteggiamento<br />
accondiscendete: “L'Onu afferma<br />
che presto tre m<strong>il</strong>iardi di esseri<br />
umani non avranno accesso all'acqua<br />
potab<strong>il</strong>e. E' un problema etico e morale<br />
di dimensioni planetarie. Di fatto per<br />
noi cristiani l'acqua è sacra. Senza<br />
acqua gli esseri umani non possono<br />
vivere. E allora come mai le comunità<br />
cristiane non hanno protestato quando<br />
Margherita Catanzariti<br />
<strong>La</strong> bellezza della natura che muore<br />
<strong>il</strong> nostro Parlamento ha votato, primo in<br />
Europa, nel 2009 la legge Ronchi che<br />
dichiara l'acqua un bene di r<strong>il</strong>evanza<br />
economica?”.<br />
Gli artisti ad esibirsi sul palco sono stati<br />
la pianista Melania Nucara e <strong>il</strong> flautista<br />
Carmine Guida, che hanno incantato la<br />
platea con la loro performance, lo scrittore<br />
Pietro Alvaro con <strong>il</strong> reading di un<br />
testo fiabesco; L'ottimo chitarrista<br />
Francesco Speziale dei Koralira, la cantante<br />
Nadia Macagnino con la sua<br />
splendida voce, Francesco D'Aquino e<br />
Enzo Marzano con i loro recital. E poi<br />
ancora, per la sessione musicale, gli<br />
amatissimi Quartaumentata e <strong>il</strong> loro<br />
Marò D’Agostino,<br />
architetto artista<br />
organizzatrice<br />
di eventi culturali<br />
e curatrice di<br />
“AcquaArte”<br />
in Calabria<br />
Quando Marò D'Agostino mi ha invitata a partecipare<br />
ad AcquArte ho risposto subito di si. Non solo perché<br />
non è mai abbastanza sottolineare <strong>il</strong> valore inestimab<strong>il</strong>e<br />
di un bene universale come quello dell'acqua, ma<br />
anche perché mi piaceva l'idea che ognuno di noi potesse<br />
farlo attraverso la propria inclinazione o, se volete,<br />
talento artistico. Ho partecipato scrivendo “L'ultima<br />
Naiade”, un piccolo racconto ispirato alla mitologia<br />
greca che celebra la bellezza della natura che muore. O<br />
meglio, che noi stiamo uccidendo. E ho pensato di personificare<br />
tale bellezza in una donna meravigliosa, una<br />
delle Ninfe dell'acqua. Una di quelle creature nate dalla<br />
cultura di un popolo leggendario, che ci ha preceduto<br />
nella storia e che sicuramente ha avuto più rispetto di<br />
noi nei confronti della natura che ci circonda. Rispetto<br />
che purtroppo oggi, dalle piccole alle grandi cose, noi<br />
non sappiamo più cosa sia. E' stato per me un onore<br />
partecipare a questo evento, perché mi ha dato la possib<strong>il</strong>ità<br />
di stare a contatto con delle persone eccezionali.<br />
Come Marò, la cui sensib<strong>il</strong>ità umana ed artistica e <strong>il</strong><br />
cui impegno e spirito di iniziativa sono una grande<br />
risorsa per tutti quelli che amano questo lavoro.<br />
vento del sud. <strong>La</strong> rivelazione Scialaruga<br />
di Fabio Macagnino e Vincenzo Oppedisano<br />
, che hanno presentato in anteprima<br />
alcuni brani tratti dall'omonimo<br />
album. Il maestro Peppe Platani che ha<br />
accompagnato la sempre incantevole<br />
Manuela Cricelli. L'energia di Francesca<br />
Salerno e Luigi Morello. L'eccellente<br />
esibizione jazz del pianista Vito<br />
Romeo. E ancora, le intense performance<br />
teatrali del regista attore Alberto<br />
Gatto, che ha anche contribuito al<br />
reading di un racconto di Margherita<br />
Catanzariti. Infine, la magia delle parole<br />
del cantastorie per eccellenza Nino<br />
Racco e quelle della creatrice dell'e-<br />
vento Marò D'Agostino, che ha letto un<br />
brano tratto da “Fata Morgana- la città<br />
riflessa” dello scrittore artista Marcello<br />
Sestito. Ha chiuso lo spettacolo una<br />
dolcissima Carla Likano con la leggenda<br />
della dea azteca dell'acqua. Nonostante<br />
qualche difficoltà tecnica, lo<br />
spettacolo è più che riuscito e nell'auditorium<br />
del palazzo della Cultura di<br />
Locri si é potuti assistere ad una serata<br />
speciale, animata dall'entusiasmo dei<br />
nostri artisti che hanno unito i loro<br />
talenti per creare un movimento comune.<br />
Del resto, come si sa, anche la più<br />
grande cascata è fatta di tante, piccole<br />
gocce.<br />
«Quando l’arte può dare fastidio»<br />
“Ho voluto fortemente che questa manifestazione si potesse svolgere, dopo Roma, anche<br />
in Calabria. E l’ho portata a <strong>La</strong>mezia e Locri. Lo ho fatto perché le tematiche relative al<br />
problema posto dalla privatizzazione dell’acqua devono essere diffuse. Il nostro territorio<br />
va smosso dal punto di vista della sensib<strong>il</strong>izzazione civica e sociale e ho provato a farlo<br />
attraverso le mie metodologie. L’arte, in questo senso, può fungere da spinta. Può educare<br />
pubblico ad essere non solo spettatore ma anche partecipe del movimento, del fermento<br />
culturale. Ma l’arte nel nostro territorio può anche dare fastidio, tende ad essere considerata<br />
un vezzo. Sarà per questo forse che in questa occasione ho incontrato non poche difficoltà<br />
tecniche, organizzative e anche di comunicazione mediatica che, in alcuni casi, è<br />
arrivata distorta e decisamente ridotta. Cosi come mi è venuto a mancare inspiegab<strong>il</strong>mente l’appoggio<br />
di alcuni partners abituali. Ma sono stati compensati dalla passione, l’energia generosa e <strong>il</strong> talento<br />
di altrettanti amici artisti, alcuni di levatura nazionale e non solo, venuti per lo più da lontano e che<br />
hanno fatto si che al Palazzo in questi giorni si respirasse un aria nuova: era vivo, abitato dalla gente.<br />
Per giorni è stato luogo di scambio, di incontro e di crescita. Ed è così che dovrebbe sempre essere.<br />
E’ questo <strong>il</strong> senso di quello che faccio e che continuerò sempre a fare. Ostinatamente.”<br />
Diego Cataldo<br />
Elemento vitale contro l’insensib<strong>il</strong>ità<br />
L'Acqua, un tema profondo e un elemento vitale. All'invito<br />
della cara Marò D'Agostino ho risposto si, pensando<br />
allo scorrere del colore come fosse un ruscello aperto in<br />
una “fontana del sapere” dove a nessuno è proibito<br />
bagnarsi. Sembra di essere avvolto dal magico gioco delle<br />
trasparenze dell'acqua, dall'azzurro cielo che riflette nel<br />
mare e come disse la cara Marò sulla mia opera “l'acqua<br />
del mare che diventa acqua del cielo”. <strong>La</strong> sensazione più<br />
viva di questa bellissima mostra è di aver potuto trasmettere<br />
la mia poetica pittorica, ispirata alla natura e ai suoi<br />
elementi, rendere così vicino questo mondo acqua alle<br />
nostre esperienze, attraverso dipinti che raffigurano le<br />
“nostre acque”, <strong>il</strong> nostro meraviglioso mare e le nostre fiumare.<br />
L'unica no fly zone che conosco è quella dell'insensib<strong>il</strong>ità,<br />
della stoltezza umana che non considera questo<br />
elemento un bene eccezionale. Dopo questa mostra, ho<br />
imparato a essere ancora più forte e più vivo attraverso l'elemento<br />
Acqua. E ringrazio Marò, punto di riferimento<br />
culturale per tutti noi, esempio da seguire <strong>il</strong> suo, per riscoprire<br />
sensazioni profonde nelle cose più nascoste, alle<br />
quali abbiamo dimenticato di dare attenzione e con le<br />
quali potremmo scoprire una Calabria migliore.
22 la <strong>Riviera</strong> DOMENICA 17 APRILE 2011<br />
22
23<br />
Serie A<br />
Continua <strong>il</strong> duello per <strong>il</strong> titolo. M<strong>il</strong>an e<br />
Napoli sgomitano, l’Inter fa <strong>il</strong> terzo<br />
incomodo<br />
Eccellenza<br />
Stagione deludente per Roccella e<br />
Bovalinese che hanno ciccato i rispettivi<br />
obiettivi<br />
SPORT<br />
CLASSIFICA<br />
SIENA<br />
ATALANTA<br />
NOVARA<br />
VARESE<br />
TORINO<br />
REGGINA<br />
VICENZA<br />
EMPOLI<br />
PESCARA<br />
PADOVA<br />
LIVORNO<br />
Promozione<br />
la <strong>Riviera</strong> DOMENICA 17 APRILE 2011<br />
Le pagelle delle squadre della<br />
locride. Al Marina di Gioiosa la<br />
palma della migliore<br />
A Torino per fare risultato<br />
“<strong>La</strong> squadra sta bene”, Atzori carica i suoi in vista della diffic<strong>il</strong>e trasferta. Si cerca di recuperare Tedesco<br />
Qui Torino<br />
I big non sono<br />
al top<br />
<strong>La</strong> squadra granata si allena a porte<br />
chiuse da tempo immemore e sono<br />
poche, di conseguenza, le informazioni<br />
che f<strong>il</strong>trano dai cancelli del centro<br />
“Sisport”. In più, da un mese vige <strong>il</strong><br />
s<strong>il</strong>enzio stampa. Di sicuro c'è che <strong>il</strong><br />
Toro, nei suoi elementi migliori, non<br />
sta avendo una grande condizione.<br />
Rischiano di saltare <strong>il</strong> posticipo<br />
Ogbonna e <strong>La</strong>zarevic. Bianchi si è<br />
aggregato al gruppo giovedì e non<br />
avrà i 90' nelle gambe. In più, sono da<br />
valutare Rivalta e Pagano, anche loro<br />
non al meglio. Garofalo e De Vezze<br />
rientreranno, ma sono out da 5 settimane.<br />
Stessa cosa per Iunco, fuori da<br />
4 mesi. Se Bianchi sarà in campo dall'inizio,<br />
<strong>il</strong> Toro si presenterà con un 4-<br />
4-2. Altrimenti, visto che Pellicori ha<br />
deluso, sarà 4-2-3-1. Il modulo tanto<br />
caro a Lerda. In difesa, i dubbi sono<br />
legati alla presenza di Rivalta. Ultimamente<br />
D'Ambrosio sta deludendo e se<br />
l'ex Atalanta sarà in condizione<br />
dovrebbe lasciargli <strong>il</strong> posto. Oppure,<br />
vista l'indisponib<strong>il</strong>ità di Ogbonna,<br />
potrebbe giocare sempre da terzino,<br />
con Rivalta a far coppia con Pratali. Se<br />
Rivalta invece giocherà a destra, al<br />
centro andrà Di Cesare. Sulla sinistra,<br />
come detto, Garofalo è in vantaggio su<br />
Zavagno. A centrocampo, se sarà 4-4-<br />
2, a sinistra ci sarà sicuramente<br />
Gasbarroni. A destra, uno tra Pagano<br />
e D'Ambrosio. In mezzo, De Feudis<br />
farà coppia con <strong>il</strong> rientrante De Vezze,<br />
anche lui out da più di un mese. Cui<br />
farà spazio Budel. In avanti, teoricamene,<br />
la coppia prescelta sarebbe<br />
quella formata da Bianchi e Antenucci.<br />
Se mancherà <strong>il</strong> primo, 4-2-3-1 con<br />
Pagano (D'Ambrosio) e Gasbarroni<br />
esterni. E Sgrigna, fuori da due mesi,<br />
in appoggio. Comunque sia, anche se<br />
molti dei big recupereranno, non<br />
saranno al top. Questa è l'arma a<br />
disposizione di una Reggina giovane,<br />
che dovrà impostare la gara sulla corsa<br />
e sul sacrificio. Sperando che in avanti,<br />
senza Bonazzoli, qualcuno riesca a<br />
buttarla dentro.<br />
L’angolo<br />
Ritorto<br />
<strong>La</strong> sfida contro la<br />
Fiorentina sarà ut<strong>il</strong>e, a<br />
detta di Gigi Del Neri,<br />
per capire di che Juve si<br />
tratta.<br />
Il tecnico ex Samp,<br />
confida nelle ultime sei<br />
gare, sei finali per spe-<br />
Solo due vittorie a Torino per<br />
gli amaranto, che però hanno<br />
ricordi dolcissimi. Il primo, in B,<br />
<strong>il</strong> 13 giugno 1999, giornata ricordata<br />
per la prima storica promozione<br />
in Serie A. Vantaggio di<br />
Cozza su rigore, momentaneo<br />
pareggio di Ferrante e poi l'1-2<br />
firmato da Tonino Martino . Il<br />
secondo, con lo stesso risultato<br />
arrivò nella massima serie, con<br />
Mazzarri in panchina. Stagione<br />
2006-07: la doppietta di Bianchi<br />
diede tre punti fondamentali per<br />
la salvezza nonostante la maxi<br />
penalizzazione.<br />
Il posticipo di lunedì sera,<br />
complice la sconfitta del Livorno<br />
contro <strong>il</strong> Crotone, impone alla<br />
squadra di Atzori di raccogliere<br />
almeno un punto. Obiettivo<br />
comunque diffic<strong>il</strong>e, perché mancherà<br />
Bonazzoli, squalificato<br />
insieme a Rizzo dall'arbitro Candussio<br />
per due turni per le polemiche<br />
del dopo Cittadella. I due<br />
salteranno anche la gara con <strong>il</strong><br />
Novara, che si giocherà venerdì<br />
al “Gran<strong>il</strong>lo”.<br />
Fino all'ultimo si cercherà di<br />
recuperare Tedesco per inserirlo<br />
tra i convocati. Il centrocampista<br />
è rimasto fuori un mese per una<br />
distorsione al ginocchio. Diffic<strong>il</strong>e<br />
possa comunque partire titolare.<br />
Provando a st<strong>il</strong>are una probab<strong>il</strong>e<br />
formazione, i dubbi sono<br />
sportlariviera@gma<strong>il</strong>.com<br />
Del Neri vuole capire che Juve è.<br />
I tifosi lo hanno già capito<br />
rare ancora in un posto<br />
Champions, forse, per<br />
dimostrare di non aver<br />
buttato nel cesso una<br />
stagione, come di fatto<br />
è. A noi, ai tanti tifosi,<br />
credo non servano que-<br />
ste ultime sei partite.<br />
<strong>La</strong> Juventus è un progetto<br />
fallito, ovvio, nessuno<br />
sta ad addossare<br />
le colpe esclusivamente<br />
al tecnico, ma di sicuro<br />
anche lui si renderà<br />
conto che <strong>il</strong> risultato<br />
ottenuto è un fallimento.<br />
<strong>La</strong> Juve, i suoi tifosi<br />
devono sperare in un<br />
vento nuovo, che per<br />
me può arrivare solo<br />
Alessio Viola torna titolare<br />
legati essenzialmente al pacchetto<br />
arretrato, dove tutti i difensori<br />
sono a disposizione del tecnico<br />
Atzori. Colombo e Rizzato<br />
dovrebbero essere confermati<br />
sugli esterni, con Adejo uno dei<br />
tre centrali. In ballottaggio per<br />
due maglie Cosenza, Giosa,<br />
Costa e Acerbi.<br />
A centrocampo, scelte obbligate.<br />
Montiel o Nicolas Viola in<br />
regia, affiancati da De Rose e<br />
Castiglia. In avanti, invece, Campagnacci<br />
e Alessio Viola dovrebbe<br />
essere la coppia di partenza,<br />
con Sarno inizialmente in panchina.<br />
Queste alcune dichiarazioni<br />
r<strong>il</strong>asciate da Atzori nella conferenza<br />
stampa di sabato: «Mi<br />
aspetto ripartenze veloci e gioco<br />
più in verticale. L'obiettivo è<br />
sempre e comunque quello di<br />
vincere. Poi a fine gara valuteremo<br />
l'andamento della partita.<br />
L'importante è che la testa sia<br />
sempre vincente. Posso smentire<br />
che questa squadra non sia combattiva.<br />
Sta bene fisicamente,<br />
non è di certo stanca. Spero solo<br />
che gli episodi di nervosismo,<br />
come quello a fine gara con <strong>il</strong><br />
Cittadella, non si verifichino più.<br />
<strong>La</strong> partita era oramai finita e privarmi<br />
di due calciatori è pesante».<br />
Simone Vazzana<br />
quando le parole uventus<br />
e Agnelli non saranno<br />
più sinonimi.<br />
Nessun peccato ad<br />
ereditare una squadra<br />
di calcio, ma gli eredei<br />
dell’avvocato dovrebbero<br />
dedicarsi ad altro.<br />
I soldi non bastano, e<br />
i tanti investiti quest’anno<br />
lo testimoniano.<br />
Si aspetta quindi un<br />
vento nuovo, per capire<br />
che Juve sarà...<br />
GIORNATA 36 MARCATORI<br />
LIVORNO - CROTONE<br />
ATALANTA - EMPOLI<br />
CITTADELLA - ALBINOLEFFE<br />
FROSINONE - PADOVA<br />
GROSSETO - SIENA<br />
NOVARA - PIACENZA<br />
PORTOGRUARO - TRIESTINA<br />
SASSUOLO - VARESE<br />
VICENZA - MODENA<br />
ASCOLI - PESCARA<br />
TORINO - REGGINA<br />
1-2<br />
1-2<br />
0-4<br />
1-1<br />
0-1<br />
2-2<br />
1-2<br />
1-1<br />
1-1<br />
72<br />
70<br />
60<br />
59<br />
50<br />
49<br />
49<br />
48<br />
48<br />
46<br />
46<br />
17 RETI<br />
CACIA (PIACENZA), PIOVACCARI<br />
(CITTADELLA)<br />
15 RETI<br />
SUCCI (PADOVA), CORALLI<br />
(EMPOLI), BIANCHI (TORINO),<br />
BONAZZOLI (REGGINA),<br />
ABBRUSCATO (VICENZA)<br />
13 RETI<br />
BERTANI (NOVARA), GONZALES<br />
(NOVARA)<br />
CROTONE<br />
MODENA<br />
GROSSETO<br />
SASSUOLO<br />
PIACENZA<br />
ALBINOLEFFE<br />
CITTADELLA<br />
ASCOLI<br />
PORTOGRUARO<br />
FROSINONE<br />
TRIESTINA<br />
Le gare di ieri<br />
Siena al comando.<br />
Pari tra Novara e Varese<br />
Il Siena vince a Grosseto e<br />
balza in testa, complice l'inattesa<br />
sconfitta interna dell'Atalanta.<br />
Decide <strong>il</strong> gol più bello della<br />
giornata, quello di Del Grosso,<br />
a segno direttamente su punizione.<br />
Ma da posizione quasi<br />
impossib<strong>il</strong>e. L'Empoli, impostosi<br />
3-0 all'andata, vince 2-1 a<br />
Bergamo e si porta a un solo<br />
punto dalla Reggina, impegnata<br />
lunedì sera sul campo del<br />
Torino.<br />
46<br />
46<br />
44<br />
42<br />
42<br />
42<br />
40<br />
37<br />
37<br />
34<br />
34<br />
23<br />
In attesa di Ascoli-Pescara,<br />
programmata per domenica 17<br />
apr<strong>il</strong>e alle ore 12.30, gli amaranto<br />
non hanno subìto sorpassi<br />
in classifica, conservando <strong>il</strong><br />
sesto posto. Tra l'altro, Novara<br />
e Varese, hanno pareggiato<br />
entrambe. I piemontesi contro<br />
<strong>il</strong> Piacenza, i lombardi a Modena,<br />
contro Sassuolo.<br />
Pareggia anche <strong>il</strong> Vicenza,<br />
che in pieno recupero, grazie<br />
ad Abbruscato, raggiunge <strong>il</strong><br />
Modena, passato in vantaggio<br />
con G<strong>il</strong>ioli. <strong>La</strong> squadra di<br />
Maran aggancia quella di Atzori<br />
a 49 punti. Capitolo a parte<br />
merita <strong>il</strong> Livorno, crollato al<br />
“Picchi” nell'anticipo al cospetto<br />
di un redivivo Crotone.<br />
Entrambe le compagini sono<br />
adesso appaiate a 46 punti,<br />
insieme a Modena e Padova. I<br />
bianco scudati, infatti, non<br />
vanno oltre l'1-1 a Frosinone,<br />
impattando anche loro in pieno<br />
recupero, grazie al neo entrato<br />
Rabito.<br />
In coda, poker dell'Albinoleffe:<br />
0-4 al Cittadella, che dopo<br />
l'exploit di sabato scorso, al<br />
“Gran<strong>il</strong>lo”, si ritrova nuovamente<br />
in zona playout. Sussulto<br />
della Triestina, che passa sul<br />
terreno di gioco del Portogruaro.<br />
Gol partita segnato da<br />
Godeas e alabardati ultimi<br />
insieme al Frosinone.
4 la <strong>Riviera</strong> DOMENICA 17 APRILE 2011<br />
24
25<br />
la <strong>Riviera</strong> DOMENICA 17 APRILE 2011<br />
25
Sport<br />
Serie A<br />
<strong>La</strong> Roma è ufficialmente americana<br />
L’ultima giornata è la più faticosa, estenuante,<br />
interminab<strong>il</strong>e: la firma arriva alle sette della<br />
sera di Boston, ma in Italia è passata già da un<br />
pezzo la mezzanotte e si aspetta solo <strong>il</strong> lieto fine<br />
di una telenovela andata avanti per sette mesi.<br />
"L’affare è concluso - esordisce Thomas DiBenedetto<br />
-, ora aspettiamo solo le autorizzazioni<br />
previste dalla legge (passaggio da Antitrust e<br />
Consob, ndr)". Ventunesimo presidente nella<br />
storia della Roma, <strong>il</strong> primo straniero, ci sono<br />
la <strong>Riviera</strong> DOMENICA 17 APRILE 2011<br />
voluti sette mesi di incontri e a volte anche<br />
scontri per arrivare in porto. "È stata una trattativa<br />
lunga e a tratti complicata - aggiunge -, ma<br />
del resto, per una squadra con tanta passione<br />
non avremmo potuto sforzarci di meno".<br />
Campionato, è lotta a due<br />
Da qui al 22 Maggio sarà un duello a due tra rossoneri e partenopei<br />
con la squadra di Leonardo pronta ad approfittare di ogni errore<br />
Inut<strong>il</strong>e fare calcoli, inut<strong>il</strong>e<br />
improvvisare assurde tabelle da qui<br />
al ventidue maggio, tanto saremmo<br />
immediatamente smentiti alle 17:00<br />
di ogni domenica. Sarebbe altresì<br />
azzardato pronosticare chi vincerà <strong>il</strong><br />
Campionato, chi centrerà la qualificazione<br />
Champions e chi retrocederà.<br />
Lo scudetto è una lotta a due, tra<br />
M<strong>il</strong>an e Napoli, con l'Inter che al<br />
massimo può ambire alla seconda<br />
posizione. <strong>La</strong>zio, Udinese, Roma e<br />
anche la Juventus si contendono<br />
l'ultimo posto nell'elite europea, in<br />
coda, a parte la quasi scontata retrocessione<br />
del Bari, sette squadre in<br />
sei punti lottano per la permanenza<br />
nella massima serie. Concentrazione,<br />
mentalità e stato di forma sono<br />
le armi che le squadre hanno a<br />
disposizione per conquistare i propri<br />
obiettivi. Da questo punto di<br />
vista, chi forse sta<br />
meglio è <strong>il</strong><br />
Napoli, che<br />
chiude la<br />
trentatreesima<br />
giornata<br />
nel posticipo<br />
delle 20:45 del<br />
San Paolo contro<br />
l'Udinese.<br />
Campani e<br />
friulani sono<br />
le squadre<br />
c h e<br />
esprimono <strong>il</strong> calcio più bello. Mazzarri<br />
e Guidolin hanno fatto della<br />
velocità e dell'aggressività i punti di<br />
forza. È <strong>il</strong> match clou della giornata,<br />
con <strong>il</strong> Napoli che deve solo vincere<br />
per continuare a cullare <strong>il</strong> sogno tricolore.<br />
L'Udinese che viene da due<br />
sconfitte consecutive, scavalcata<br />
domenica scorsa dalla <strong>La</strong>zio, se<br />
dovesse perdere vedrebbe forse<br />
vanificati definitivamente le aspirazioni<br />
al quarto posto. Brutte notizie<br />
però per Guidolin che forse dovrà<br />
fare a meno del napoletano doc<br />
Totò di Natale infortunatosi alla<br />
caviglia, e di Sanchez. Attacco quindi<br />
di peso per i bianconeri, con Corradi<br />
e Denis.<br />
A proposito di lotta Champions,<br />
la <strong>La</strong>zio ha la proibitiva trasferta di<br />
Catania da affrontare. Sulla panchina<br />
sic<strong>il</strong>iana siede l'ex Simeone che<br />
ha lasciato un ottimo ricordo a Formello.<br />
Non farà certo sconti alla sua<br />
ex squadra l'allenatore<br />
argentino visto che al<br />
Catania occorrono<br />
punti per chiudere <strong>il</strong><br />
prima possib<strong>il</strong>e <strong>il</strong><br />
discordo salvezza.<br />
Rejia sceglie Floccari<br />
al posto di Sculli e<br />
in difesa rientra<br />
<strong>il</strong> rumeno<br />
Radu.<br />
Restando<br />
in argomento,<br />
<strong>il</strong><br />
Cesena<br />
dell'ultim<br />
o<br />
Il Rompipallone<br />
Antonio Cassano è<br />
diventato papà. Il bimbo,<br />
appena nato, ha subito<br />
mandato a cagare<br />
l'ostetrica!<br />
respiro se la vedrà in casa contro <strong>il</strong><br />
Bari. Visto a cosa ci hanno abituato<br />
le due squadre nelle ultime due<br />
giornate, nessun risultato è escluso a<br />
priori. Mutti ha scelto <strong>il</strong> tridente<br />
con Alvarez, Rudolf e Huseklepp.<br />
Chievo e Bologna, che domenica<br />
hanno perso rispettivamente contro<br />
la terza e la seconda forza del campionato,<br />
si contendono l'intera posta<br />
al Bentegodi; un pareggio potrebbe<br />
far comodo ad entrambi, specialmente<br />
ai clivensi che si avvicinerebbero<br />
alla quota salvezza. Altra partita<br />
di cartello è senza'altro Fiorentina<br />
- Juventus.<br />
Due squadre partite con ambizioni<br />
ben diverse, si trovano in questo<br />
finale di stagione a lottare per traguardi<br />
meno nob<strong>il</strong>i: a Firenze per<br />
ottenere una vittoria di prestigio<br />
contro l'acerrima rivale di sempre, a<br />
Torino per raggiungere l'obiettivo<br />
minimo del quarto posto, per non<br />
vedere a fine campionato un secondo<br />
fallimento consecutivo.<br />
G<strong>il</strong>ardino e Mutu per l'attacco<br />
viola, con Montolivo che dalla prossima<br />
stagione potrebbe vestire proprio<br />
la maglia bianconera.<br />
Del Neri è tentato di arretrare<br />
Felipe Melo a regista difensivo. Il<br />
giovane Sorensen contende a Motta<br />
una maglia per la corsia destra di<br />
difesa. Il Brescia che a Cagliari ha<br />
mantenuto acceso <strong>il</strong> lumicino della<br />
speranza, sarà ospite del Genoa, che<br />
è segnato da tre sconfitte consecutive.<br />
Ha più stimoli la squadra di Iachini,<br />
ma è impensab<strong>il</strong>e che i rossoblu<br />
giochino davanti al proprio pubblico<br />
senza lottare. Non ci sarà<br />
M<strong>il</strong>anetto nei rossoblu che sarà<br />
sostituito da Rafinha.<br />
Il Lecce che domenicana sbancato<br />
Marassi imponendosi sulla Sampdoria<br />
può sfruttare <strong>il</strong> fattore campo<br />
contro <strong>il</strong> Cagliari. Qualora arrivassero<br />
i tre punti, anche se non si tratterrebbe<br />
di matematica salvezza,<br />
mancherebbe davvero poco ai<br />
ragazzi di De Canio. Nei sardi<br />
Donadoni continua a schierare <strong>il</strong><br />
doppio trequartista dietro l'unica<br />
punta Acquafresca.<br />
Un pronostico però lo azzardo:<br />
scommettete che dovremmo aspettare<br />
<strong>il</strong> 22 maggio per i verdetti definitivi?<br />
Spareggi permettendo.<br />
Massimo Petrungaro<br />
GIORNATA 33 MARCATORI<br />
ROMA - PALERMO<br />
MILAN - SAMPDORIA<br />
PARMA - INTER<br />
CATANIA - LAZIO<br />
CESENA - BARI<br />
CHIEVO - BOLOGNA<br />
FIORENTINA - JUVENTUS<br />
GENOA - BRESCIA<br />
LECCE - CAGLIARI<br />
NAPOLI - UDINESE<br />
2-3<br />
CLASSIFICA<br />
MILAN<br />
NAPOLI<br />
INTER<br />
LAZIO<br />
UDINESE<br />
ROMA*<br />
JUVENTUS<br />
PALERMO*<br />
CAGLIARI<br />
FIORENTINA<br />
68<br />
65<br />
63<br />
57<br />
56<br />
53<br />
51<br />
47<br />
43<br />
42<br />
<strong>La</strong> poesia<br />
M<strong>il</strong>an - Inter.<br />
Il derby della<br />
Madonnina<br />
26 RETI<br />
DI NATALE (UDINESE)<br />
25 RETI<br />
CAVANI (NAPOLI)<br />
19 RETI<br />
ETO ‘O (INTER), DI VAIO (BOLOGNA)<br />
18 RETI<br />
MATRI (JUVENTUS)<br />
14 RETI<br />
IBRAHIMOVIC (MILAN), PATO (MILAN)<br />
BOLOGNA<br />
GENOA<br />
CHIEVO<br />
CATANIA<br />
LECCE<br />
PARMA<br />
SAMPDORIA<br />
CESENA<br />
BRESCIA<br />
BARI<br />
Dopo quasi 20 anni di tutto rispetto<br />
si gioca <strong>il</strong> derby che vale lo scudetto<br />
un’attesa vibrante vista l’importanza,<br />
le due squadre son soltanto a due punti di distanza<br />
Il M<strong>il</strong>an è capolista, ma l’Inter è li ad un passo,<br />
in pratica amici miei si aspetta <strong>il</strong> gran sorpasso.<br />
Il M<strong>il</strong>an vivacchia, un momento un po’ da inferno,<br />
per <strong>il</strong> pareggio col Bari e la sconfitta col Palermo.<br />
Mentre l’Inter sorridente con tutte e due le frecce,<br />
si avvicinava, è ad un passo, dopo la vittoria con <strong>il</strong> Lecce.<br />
E dopo giorni di attese, di paure e di tensioni<br />
inizia l’ennesimo derby dell’era Berlusconi.<br />
Fischio d’inizio, è un M<strong>il</strong>an con gran coraggio,<br />
40 secondi ed è subito vantaggio.<br />
<strong>La</strong> difesa dell’Inter la gioca da prete,<br />
destro di Pato e sigonfia la rete.<br />
<strong>La</strong> squadra nerazzurra cerca di reagire,<br />
ma in realtà, cari amici, non fa altro che soffrire.<br />
Il centrocampo del M<strong>il</strong>an gli fa girare la testa,<br />
perchè Seedorf e Van Bommel dirigono l’orchestra.<br />
E dopo 10 minuti, che vero peccato,<br />
mano di Maicon e rigore negato<br />
Il primo tempo finisce, e <strong>il</strong> risultato è sincero,<br />
M<strong>il</strong>an 1, Inter 0.<br />
E così nella ripresa non cambia la vita,<br />
è sempre <strong>il</strong> M<strong>il</strong>an ad avere in mano la partita.<br />
E’ al 17’ un boato, come uno scoppio,<br />
testa di Pato ed arriva <strong>il</strong> raddoppio.<br />
L’Inter è stordita e perde la testa,<br />
mentre nella curva rossonera c’è un clima da festa.<br />
Per l’Inter amici miei, una serata davvero storta,<br />
mentre <strong>il</strong> M<strong>il</strong>an infierisce giocando ad una porta.<br />
E a pochi minuti dalla fine, sbagliando, da umano,<br />
Zanetti in area atterra Cassano<br />
che si incarica lui stesso convinto e sicuro,<br />
calciando <strong>il</strong> rigore del terzo s<strong>il</strong>uro.<br />
Chiudo senza rancore, salutando i cuginetti,<br />
festeggiamo questa vittoria sorseggiando una Moretti.<br />
E dopo 72 ore di vento di tempesta,<br />
ci pensa lo Scalke a finire la festa.<br />
Er Piotti<br />
26<br />
40<br />
39<br />
36<br />
36<br />
34<br />
32<br />
32<br />
31<br />
30<br />
21
27<br />
la <strong>Riviera</strong> DOMENICA 17 APRILE 2011<br />
27
28<br />
Sport<br />
CND<br />
Ebolitana e Forza e Coraggio<br />
preparano <strong>il</strong> rush finale<br />
Si preannuncia una lotta serratissima per <strong>il</strong> titolo. Vietato sbagliare<br />
Duecentosettanta minuti di<br />
passione; tanto manca alla conclusione<br />
del massiomo campionato<br />
d<strong>il</strong>ettantistico Nazionale.<br />
A contendersi <strong>il</strong> professionismo<br />
Ebolitana e Forza e Coraggio<br />
Benevento, distanziate di soli<br />
tre punti. Servono quindi almeno<br />
2 vittorie e un pari ai campani<br />
per assicurarsi la meritata<br />
Eccellenza<br />
promozione.<br />
Le calabresi, che avevano iniziato<br />
benissimo, si sono perse per<br />
strada, e solo una, <strong>il</strong> Sambiase,<br />
dovrebbe centrare con fac<strong>il</strong>ità<br />
l’obiettivo play off, avendo cinque<br />
lunghezze di vantaggio<br />
sulla sesta posizione.<br />
Impossib<strong>il</strong>e, o quasi, che Valle<br />
Grecanica e Hinterreggio pos-<br />
sano rientrare nei giochi, ottimo<br />
comunque <strong>il</strong> risultato ottenuto<br />
dei due club. Per quanto riguarda<br />
la parte bassa della classifica,<br />
bella lotta a tre (Rossanese,<br />
Mazara e Marsala) per evitare<br />
la retrocessione diretta. Infatti<br />
due andranno ai play out, la<br />
sfortunata sarà direttamente in<br />
Eccellenza.<br />
GIORNATA 36<br />
EBOLITANA - MESSINA<br />
MODICA - NOLA<br />
MAZARA - F. & CORAGGIO<br />
INTERPIANA - HINTERREGGIO<br />
ROSSANESE - NOTO<br />
REAL NOCERA- SAMBIASE<br />
NISSA - MARSALA<br />
ACIREALE - TURRIS<br />
CASERTANA - V. GRECANICA<br />
RIPOSA: SAPRI<br />
EBOLITANA<br />
FORZA E CORAGGIO<br />
CASERTANA<br />
SAMBIASE<br />
NISSA<br />
TURRIS<br />
VALLE GRECANICA<br />
HINTERREGGIO<br />
MESSINA<br />
SAPRI<br />
la <strong>Riviera</strong> DOMENICA 17 APRILE 2011<br />
CLASSIFICA<br />
80<br />
77<br />
64<br />
58<br />
55<br />
53<br />
49<br />
48<br />
47<br />
44<br />
NOTO<br />
REAL NOCERA<br />
INTERPIANA<br />
ACIREALE<br />
MODICA<br />
MARSALA<br />
MAZARA<br />
ROSSANESE<br />
ATLETICO NOLA<br />
Bovalinese, pericolo Play Out<br />
Trionfa l’Acri che viene promosso nel Campionato Nazionale D<strong>il</strong>ettanti. Roccella, niente Play Off, Bovalinese mantieni la categoria<br />
Domenica scorsa <strong>il</strong> massimo torneo d<strong>il</strong>ettantistico<br />
regionale con l'ultima giornata ha sancito la<br />
promozione al torneo superiore dell'Acri, che<br />
così dopo dieci anni torna a calpestare i palcoscenici<br />
della serie D. <strong>La</strong> formazione di mister<br />
Andreoli addirittura ha conquistato <strong>il</strong> salto al<br />
torneo superiore con quattro punti di vantaggio<br />
sul C. Montalto che non è andato al di la del 2 a<br />
2 interno col. Rende. I rosso neri invece hanno<br />
superato col minimo scarto, 1 a 0, un buon Roccella,<br />
che ha retto <strong>il</strong> confronto con la neo promossa<br />
fino a sette dal termine quando ha subito<br />
la rete decisiva, peraltro viziata da un netto fallo<br />
sul portiere Carobene, che ha causato anche le<br />
espulsioni per proteste di Fiorino e Pistininzi.<br />
Sconfitta che non ha consentito di conseguenza<br />
agli amaranto di Figliomeni di mantenere la<br />
quinta posizione, visto che l'Isola Capo Rizzuto,<br />
prima delle 16,00 era appaiata con quarantaquattro<br />
punti proprio a Calabrese e compagni, è<br />
andata a vincere a Guardavalle. Le due formazioni<br />
nel caso avessero concluso a pari punti si<br />
sarebbero affrontate mercoledì scorso per stab<strong>il</strong>ire<br />
la squadra che avrebbe partecipato ai play<br />
off. Ne consegue che i giallo rossi di Caligiuri<br />
nella gara di semifinale degli spareggi promozione<br />
in calendario <strong>il</strong> prossimo 1 maggio ospiteranno<br />
<strong>il</strong> C. Montalto, l'altra semifinale vedrà <strong>il</strong> Soverato<br />
di Galati al Baldassarre Sinopoli opposto<br />
allo Scalea. I due match di ritorno a campi invertiti<br />
tre giorni dopo, mercoledì 4 maggio. Le due<br />
formazioni che trionferanno si incroceranno<br />
nella doppia finale, andata domenica 8 maggio,<br />
28<br />
42<br />
41<br />
40<br />
39<br />
35<br />
31<br />
30<br />
30<br />
9<br />
ritorno sette giorni dopo. <strong>La</strong> trentesima giornata<br />
ha stab<strong>il</strong>ito anche la retrocessione di due formazioni,<br />
Cutro e Real Sersale, appaiate in graduatoria,<br />
che avrebbero dovuto spareggiare sempre<br />
mercoledì 13 apr<strong>il</strong>e, per definire la squadra classificatesi<br />
al sedicesimo posto. Spareggio annullato,<br />
visto che <strong>il</strong> distacco dal quint'ultimo posto è<br />
superiore a dieci punti. Comunque dopo gli<br />
scontri diretti al quindicesimo posto è considerato<br />
<strong>il</strong> Real Sersale, <strong>il</strong> Cutro al sedicesimo. Annullato<br />
di conseguenza anche lo spareggio fra le<br />
quint'ultime, Guardavalle e Castrov<strong>il</strong>lari, a ben<br />
sedici lunghezze dal penultimo posto, che così<br />
mantengono la categoria. I giallo rossi di Riitano<br />
avevano conquistato la salvezza già con qualche<br />
giornata di anticipo, mentre i rosso neri del Pollino<br />
solo domenica scorsa vincendo a Gioia<br />
Tauro. Catrov<strong>il</strong>lari che in caso di sconfitta al Polivalente<br />
e vittoria della Bovalinese a Soverato, gli<br />
amaranto hanno pareggiato, avrebbe concluso al<br />
quart'ultimo posto. Si giocherà quindi una sola<br />
gara di play out fra Isolab Bocale (quattordicesima)<br />
e appunto la Bovalinese (tredicesima). In<br />
virtù della migliore posizione in graduatoria, la<br />
Bovalinese di Panarello giocherà la gara di andata<br />
(domenica 1 maggio) in trasferta. Al Cartisano<br />
quella di ritorno sette giorni dopo, domenica<br />
8 maggio. Un piccolo vantaggio per la truppa del<br />
patron Ferrigno, infatti in caso di parità di punti<br />
e di goal dopo <strong>il</strong> doppio confronto, a giocare<br />
nella prossima annata calcistica in Eccellenza<br />
sarebbe la squadra meglio classificata.<br />
GB<br />
ANDATA 1 MAGGIO, RITORNO 8 MAGGIO<br />
PLAY OFF<br />
ISOLA C.R. - MONTALTO<br />
SOVERATO - SCALEA<br />
PLAY OUT<br />
BOCALE - BOVALINESE<br />
RETROCESSE: SERSALE E CUTRO
Promozione<br />
ANDATA 1 MAGGIO, RITORNO 8 MAGGIO<br />
PLAY OFF<br />
TAURIANOVESE - SIDERNO<br />
MARINA DI GIOIOSA - REGGIO SUD<br />
PLAY OUT<br />
AFRICO - SAN LUCA<br />
CITTANOVESE - BAGNARESE<br />
Si giocheranno l’1 e <strong>il</strong><br />
9 Maggio <strong>il</strong> primo turno<br />
di Play Off e Play Out,<br />
che designaranno una<br />
squadra che approderà<br />
in Eccellenza (dopo<br />
spareggio contro la vincente<br />
dei Play Off del<br />
girone A), e due, una<br />
sicuramente delle<br />
Locride), che saluteranno<br />
<strong>il</strong> campionato di Promozione<br />
per una mesta<br />
retrocessione in Prima<br />
Categoria, dove troveranno<br />
la compagnia del<br />
Locri, retrocesso direttamente.<br />
Per quanto riguarda i<br />
Play Off, <strong>il</strong> Siderno,<br />
classificatosi secondo,<br />
affronterà, nel primo<br />
turno la Taurianovese.<br />
I giallorossi pianigiani<br />
costituiscono un avver-<br />
sario diffic<strong>il</strong>e, ma <strong>il</strong><br />
Siderno ha tutte le<br />
potenzialità per passare<br />
<strong>il</strong> turno, visto anche che<br />
la seconda posizione<br />
regala qualche vantaggio<br />
rispetto ai giallorossi<br />
che hanno chiuso al<br />
quinto posto.<br />
Infatti ai biancazzurri<br />
basterebbero due<br />
pareggi, e avranno, inoltre,<br />
la possib<strong>il</strong>ità di giocarsi<br />
<strong>il</strong> ritorno tra le<br />
mura amiche.<br />
Possib<strong>il</strong>ità che non<br />
sarà concessa al Marina<br />
di Gioiosa che giocherà<br />
l’andata in casa del<br />
Reggio Sud, che avrà,<br />
nei confronti della squadra<br />
di S<strong>il</strong>avano, gli stessi<br />
vantaggi del Siderno.<br />
Non si discute sull’ottimo<br />
momento di forma<br />
la <strong>Riviera</strong> DOMENICA 17 APRILE 2011 29<br />
Siderno, otto in pagella<br />
Le pagelle delle formazioni della locride. <strong>La</strong> palma della migliore va al Marina di Gioiosa,<br />
a cui non si può rimproverare nulla. Otto in pagella al Siderno. Insufficenti Africo e Locri<br />
Marina di Gioiosa<br />
Voto:9,5<br />
Praticamente impossib<strong>il</strong>e fare meglio. <strong>La</strong><br />
squadra, dopo i problemi di inizio stagione,<br />
quando piu' di uno aveva pronosticato<br />
retrocessione certa si è ripresa alla grande<br />
nel girone di ritorno, inanellando 17 risultati<br />
ut<strong>il</strong>i consecutivi e conquistando la<br />
quarta piazza che gli vale i meritati play off<br />
Siderno<br />
Voto:8<br />
Partiamo dal concetto che <strong>il</strong> secondo posto per una<br />
società appena costituita non puo' che essere un ottimo<br />
risultato. Peccato perche' si poteva fare ancora meglio e<br />
qualche piccolo errore è stato commesso; vedi l'acquisto<br />
di Mammolenti quando serviva come <strong>il</strong> pane un'attaccante<br />
e non uno che pestasse i piedi a Candido... Resta<br />
un ottimo lavoro svolto e una promozione ancora tutta<br />
da giocarsi.<br />
San Luca<br />
Voto:6<br />
I ragazzi di Gigi Caridi non sono riusciti<br />
ad evitare i play out, ma forse non gli si<br />
poteva chiedere di più. Hanno rischiato la<br />
retrocessione diretta in un periodo sfortunato<br />
ma, nel momento più duro, hanno<br />
avuto la forza di reagire. Assisteremo a un<br />
bel derby nei play out...<br />
Africo<br />
Voto:5<br />
Si era partiti con ben altri propositi, si<br />
cercavano le posizioni alte, poi, però, gli<br />
amaranto si sono persi per strada e sono<br />
ricaduti nel baratro dei bassifondi. Ora la<br />
salvezza passa da un derby nei play out terrib<strong>il</strong>e<br />
contro <strong>il</strong> San Luca. Solo una delle<br />
due, purtroppo, manterrà la categoria.<br />
Locri<br />
Voto:4<br />
Un'annata da dimenticare, forse la peggiore<br />
della storia del sodalizio amaranto. <strong>La</strong> nuova<br />
dirigenza si è sciolta come neve al sole, e<br />
Pinuccio Sainato purtroppo non è riusciuto<br />
nell'impresa disperata che gli era stata commissionata,<br />
peccando forse in esperienza, ma<br />
non di sicuro in impegno.<br />
Play off e Play Out<br />
Quattro su cinque squadre della Locride<br />
impegnate. Il Siderno cerca l’Eccellenza<br />
dei giallorossi, imbattuti<br />
da ben 17 turni, e che<br />
contano di poter proseguire<br />
questa striscia<br />
positiva anche negli<br />
spareggi per la Promozione,<br />
per poi poter<br />
affrontare, in un’eventuale<br />
finale, <strong>il</strong> Siderno.<br />
Tra le due invece se<br />
ne salverà una sola, nell’incredib<strong>il</strong>e<br />
derby salvezza<br />
che metterà<br />
difronte San Luca e<br />
Africo. L’altro Play<br />
Out, metterà invece<br />
difronte Cittanovese e<br />
Bagnarese, che come le<br />
due locridee si contenderanno<br />
la salvezza in<br />
una doppia sfida (ritorno<br />
in casa per la Baganrese)<br />
che si preannuncia<br />
divertentissima.<br />
Gr
30<br />
DOMENICA 17<br />
APRILE 2011<br />
Sport<br />
Prima Categoria<br />
REGGIO E REGGINI NELLO SPORT<br />
PRIMA CATEGORIA D<br />
Il Gioiosa prepara la<br />
festa promozione<br />
NICODEMO BARILLARO<br />
A Gioiosa Jonica la festa<br />
promozione è quasi pronta.<br />
<strong>La</strong> formazione di mister<br />
Rocco Logozzo è ad un<br />
passo dal prestigio traguardo.<br />
Oggi pomeriggio i<br />
biancorossi del presidente<br />
Rossi saranno di scena sul<br />
terreno di Antonimina per<br />
la penultima tappa di un<br />
campionato giocato a grandi<br />
livelli.<br />
In caso di vittoria già questa<br />
sera la capolista potrà<br />
festeggiare <strong>il</strong> salto di categoria,<br />
la tanto attesa “promozione<br />
in Promozione”.<br />
Domenica scorsa la svolta<br />
del torneo dopo la vittoria<br />
del Gioiosa Jonica sul<br />
Motta San Giovanni e la<br />
sconfitta del Bianco contro<br />
l'ottima Nuova Deliese <strong>il</strong><br />
distacco in classifica è di<br />
quattro punti ormai solo <strong>il</strong><br />
Gioiosa potra perdere <strong>il</strong><br />
campionato.<br />
Onore e merito al Bianco<br />
di mister Stivala che fino a<br />
questo momento ha disputato<br />
un grande campionato<br />
tenendo testa alla capolista,<br />
la sconfitta di Delianova<br />
ha certamente compromesso<br />
definitivamente <strong>il</strong><br />
cammino dei ragazzi del<br />
presidente Carone . In<br />
chiave play off tutta da<br />
seguire la partitissima di<br />
Polistena tra <strong>il</strong> Mammola di<br />
mister <strong>La</strong>rosa e i pianigiani<br />
di mister Sorace reduci<br />
dalla pesante sconfitta di<br />
<strong>La</strong>mezia Terme nella finale<br />
di coppa Calabria contro<br />
<strong>il</strong> Trebisacce.<br />
Per la super sfida di oggi<br />
pomeriggio tutti disponib<strong>il</strong>i<br />
( eccezion fatta per <strong>il</strong><br />
capitano Checco Spatari da<br />
poco è convogliato a nozze<br />
con Sabrina) auguri al capitano<br />
da tutta la nostra<br />
redazione. Il Caulonia oggi<br />
cercherà di rendere vita<br />
diffic<strong>il</strong>e al Nuova Deliese<br />
lanciata verso i play off. I<br />
ragazzi di mister Scigliano<br />
già matematicamente salvi<br />
saranno in campo con<br />
diversi giovani pronti la<br />
prossima stagione a diventare<br />
parte integrante del<br />
progetto di rinnovamento<br />
cha ha in mente la dirigenza.<br />
Fino alla fine di questo<br />
avvincente campionato di<br />
prima categoria tutto può<br />
ancora accadere.<br />
Anche oggi la giornata<br />
promette scontri importanti<br />
dove alcuni risultati<br />
potrebbero essere sicuramente<br />
decisivi.<br />
Il 19 apr<strong>il</strong>e, a partire dalle ore 18:00 presso la sala Conferenze del Tempio della Vittoria (Chiesa<br />
di San Giorgio al Corso) di Reggio Calabria, si svolgerà la conferenza “Reggio e Reggini nello<br />
sport dal 1861 al 1918”. <strong>La</strong> Conferenza è organizzata da Pasquale Nucara, presidente della<br />
Sezione reggina degli Atleti Olimpici e Azzurri d’Italia (A.N.A.O.A.I.).<br />
CLASSIFICA<br />
GIORNATA 28<br />
GIOIOSA J. 58 CAULONIA 38 ACCIARELLO - REAL<br />
BIANCO 57 BENESTARNATILESE 37 BENESTARNAT - S. CRISTINA<br />
MAMMOLA 45 SANGIORGESE 36 LAZZARO - FALCHI M.<br />
ANTONIMINA 45 REAL<br />
29 GIOIOSA J. - MOTTA<br />
POLISTENA 44 SAN ROBERTO 28 MAMMOLA - CAULONIA<br />
N. DELIESE 44 S. CRISTINA 23 N.DELIESE - BIANCO<br />
MOTTA S.G. 43 ACCIARELLO 18 SANGIORGESE - POLISTENA<br />
LAZZARO 42 FALCHI MAROPATI 11 SAN ROBERTO - ANTONIMINA<br />
Under 18<br />
Il Roccella in finale affronterà <strong>il</strong><br />
Soverato. Per poi spiccare <strong>il</strong> volo<br />
nazionale...<br />
Grande prestazione della seconda<br />
formazione amaranto che batte<br />
con un risultato che non ammette<br />
discussioni, 3 a 0, poteva essere<br />
anche più vistoso, <strong>il</strong> Cutro di<br />
mister Pupa, peraltro è anche <strong>il</strong><br />
presidente del sodalizio bianco<br />
azzurro.<br />
Una piccola “vendetta” per certi<br />
versi a distanza di due anni per la<br />
società del patron Giannitti.<br />
Come si ricorderà fu proprio <strong>il</strong><br />
Cutro, annata calcistica 2008-<br />
2009, dopo aver vinto a Roccella<br />
nell'ultima gara della stagione<br />
regolare, a condannare gli amaranto<br />
a disputare all'esordio nel<br />
massimo torneo d<strong>il</strong>ettantistico i<br />
play out, comunque conclusosi<br />
con la conferma della categoria<br />
dopo <strong>il</strong> doppio confronto con la<br />
Taurianovese.<br />
Una gara quella preparata con<br />
sagacia da mister Favasuli quasi<br />
perfetta, interpretata alla grande<br />
dai propri calciatori che fin dai<br />
primi minuti hanno costretto gli<br />
avversari nella propria metà<br />
campo. Ospiti che potevano contare<br />
su due risultati (pareggio o<br />
vittoria) su tre, avendo gli stessi<br />
punti in classifica (3), parità di<br />
differenza reti (+ 2), ma che avevano<br />
segnato più goal (4) rispetto<br />
a Minnella e compagni, che come<br />
si ricorderà nella seconda gara del<br />
triangolare avevano sbancato <strong>il</strong><br />
terreno del Brancaleone col più<br />
classico dei risultati, 2 a 0. Ed in<br />
virtù dei tre punti i ragazzi tanto<br />
cari al dirigente R. Misiti sbalzano<br />
in testa alla classifica del triangolare<br />
conquistando così la finale<br />
posticipata al prossimo 11 maggio,<br />
in calendario <strong>il</strong> 3 dello stesso<br />
mese. Gara che verrà disputata al<br />
campo comunale “R. Riga” di S.<br />
Eufemia/<strong>La</strong>mezia Terme contro <strong>il</strong><br />
Soverato che ha primeggiato nel<br />
triangolare numero 1. Lo zero a<br />
zero viene sbloccato dopo appena<br />
sette minuti da Panaya.<br />
Capitan Minnella si destreggia<br />
sulla corsia di sinistra e mette al<br />
centro, al limite dell'area piccola,<br />
un invitante pallone sul quale si<br />
avventa <strong>il</strong> numero dieci che con<br />
una sforbiciata fa secco l'incolpevole<br />
Menzà. Scroscianti applausi<br />
da tutto <strong>il</strong> pubblico presente sulle<br />
tribune. Una rete che ha fatto<br />
ricordare quella messa a segno<br />
dall'ex Maida (stagione 2008-<br />
2009) a <strong>La</strong>mezia Terme che consentì<br />
di battere <strong>il</strong> Sambiase poi<br />
promosso in serie D. Realizzato <strong>il</strong><br />
goal si è iniziato a giocare con più<br />
disinvoltura e tranqu<strong>il</strong>lità, sempre<br />
comunque alla ricerca del raddoppio<br />
arrivato alla mezz'ora.<br />
Netto <strong>il</strong> fallo in area su Minnella<br />
che ha costretto <strong>il</strong> direttore di<br />
gara a concedere <strong>il</strong> tiro dagli undici<br />
metri.<br />
Sul pallone lo stesso capitano, <strong>il</strong><br />
portiere respinge, sulla sfera<br />
come un falco Figliomeni F. che<br />
non ha avuto nessuna difficoltà a<br />
spingere la sfera in fondo al sacco.<br />
Si va così al meritato riposo avanti<br />
di due reti, col portiere Carobene<br />
che non ha mai corso seri pericoli,<br />
anche perché i due centrali,<br />
Pistininzi e soprattutto Sorgiovanni,<br />
senza dubbio <strong>il</strong> migliore in<br />
campo, hanno fatto buona guardia,<br />
supportati a destra da Albanese<br />
A, ed a sinistra nell'insolita<br />
posizione da Curtale.<br />
Davanti alla difesa buono <strong>il</strong> lavoro<br />
svolto da Multari, più avanti a<br />
centrocampo da destra a sinistra<br />
hanno operato Figliomeni C.,<br />
Minnella e Albanese , mentre in<br />
attacco la coppia Panaya-Figliomeni<br />
F. aveva <strong>il</strong> compito di capitalizzare<br />
<strong>il</strong> lavoro della squadra, e<br />
viste le rispettive realizzazioni ci<br />
sono riusciti.<br />
Nella seconda frazione gli ospiti<br />
che non avevano più niente da<br />
perdere hanno spostato <strong>il</strong> baricentro<br />
più avanti, una buona<br />
squadra quella ospite, leggerina<br />
nel reparto avanzato, senza<br />
comunque mai impensierire<br />
Carobene, qualche tiro dalla<br />
distanza ben bloccato con sicurezza<br />
dal sic<strong>il</strong>iano.<br />
Ovviamente questo tipo di atteggiamento<br />
ha consentito al Roccella<br />
con azioni di contropiede in<br />
più di qualche circostanza di mettere<br />
in difficoltà la retroguardia<br />
orchestrata da Squ<strong>il</strong>lace. Il goal<br />
però non ne voleva di arrivare, ci<br />
ha pensato <strong>il</strong> talentuoso Belcastro<br />
dopo pochi secondi dal suo<br />
ingresso, ha preso <strong>il</strong> posto di uno<br />
stratosferico Figlomeni C., a battere<br />
per la terza volta <strong>il</strong> numero<br />
uno ospite dopo unì'azione personale.<br />
Con una disinvoltura da<br />
veterano <strong>il</strong> neo entrato dopo aver<br />
superato in velocità un avversario<br />
si è presentato davanti al portiere<br />
lo ha disorientato con una finta ed<br />
in diagonale ovviamente a porta<br />
sguarnita ha triplicato.<br />
Nei minuti finali spazio anche al<br />
difensore Giannitti e al furetto<br />
Pacinella, mentre <strong>il</strong> più piccolo<br />
dei Sorgiovanni, Marco, qualche<br />
minuto prima della terza segnatura<br />
era entrato in luogo di uno<br />
stanco Albanese M.. A proposito<br />
per questa importante gara mister<br />
Favasuli ha dovuto fare a meno<br />
dell'infortunato Iacopetta, del<br />
portiere Tropepi e del centrocampista<br />
Mercuri. Al triplice fischio<br />
finale del direttore di gara, ottima<br />
la giornata per la terna arbitrale,<br />
grande la gioia per l'entourage<br />
amaranto del presidente Licandro,<br />
che così dopo parecchi anni<br />
torna a disputare una finale a<br />
livello regionale.GB
31<br />
ACCADEMIA DEPAIM E RUREDIL, ARRIVA L’ACCORDO<br />
Sarà una delle più grosse aziende nel settore ed<strong>il</strong>e italiano, la Rured<strong>il</strong> a sponsorizzare la<br />
squadra di Arti Marziali presieduta dal Geometra Vincenzo Sgambelluri. Nata nei primi<br />
anni ’50, l’azienda sv<strong>il</strong>uppa tecnologie e prodotti per l’ed<strong>il</strong>izia. Ora grazie a questo accordo la squadra di arti<br />
marziali potrà contare un partner economico importante per continuare la sua striscia di successi.<br />
sportlariviera@gma<strong>il</strong>.com<br />
Manifestazioni<br />
Riccardo Guarnaccia e<br />
Sara Spanò dominano<br />
la Miniolimpiade<br />
Trecentosessanta i finalisti ed oltre un<br />
migliaio di persone ad assistere all'evento<br />
organizzato dal M° Vincenzo<br />
Ursino.<br />
Si conclude con uno strepitoso successo<br />
di partecipanti e di pubblico la<br />
“MINIOLIMPIADE” manifestazione<br />
organizzata dal CENTRO STUDI<br />
KARATE diretto dal Maestro Vincenzo<br />
URSINO sotto l'egida dell'Associazione<br />
Italiana Cultura e Sport e dei<br />
Centri Sportivi Aziendali e Industriali-<br />
C.O.N.I., con <strong>il</strong> Patrocinio dell'Ufficio<br />
di Presidenza della Regione Calabria,<br />
dell'Assessorato allo Sport della<br />
Provincia di RC guidato dall'Assessore<br />
TUCCI e della Pro Loco di Siderno.<br />
All'evento hanno partecipato i finalisti<br />
del “Progetto SPORT A SCUOLA:<br />
Educazione, Aggregazione e Benessere”<br />
che ha coinvolto 1.200 bambini<br />
delle scuole elementari di Siderno,<br />
Locri, Monasterace e Riace.<br />
Tale manifestazione -ha dichiarato <strong>il</strong><br />
M° Vincenzo URSINO - è <strong>il</strong> risultato<br />
del lavoro svolto nel corso dell'anno<br />
scolastico durante <strong>il</strong> quale i ragazzi<br />
hanno sv<strong>il</strong>uppato potenzialità fisiche e<br />
psichiche e acquisito ab<strong>il</strong>ità relative<br />
alle principali discipline sportive. I<br />
ragazzi hanno partecipato con grande<br />
impegno dimostrando di aver bene<br />
Tennis<br />
acquisito competenze non solo a livello<br />
di condizione fisica ma anche di spirito<br />
sportivo. Ottimi possono considerarsi<br />
i risultati, sia dal punto di vista<br />
sportivo che educativo. I ragazzi si<br />
sono comportati in modo corretto e<br />
responsab<strong>il</strong>e ed hanno potuto così<br />
godere dell'esperienza sportiva e dell'importanza<br />
della collaborazione<br />
quale elemento fondante del costruire<br />
insieme momenti positivi.<br />
Prima delle premiazioni tutti i presenti<br />
hanno potuto godere dell' esibizione<br />
del Team del Centro Studi Karate<br />
composto da Vincenzo Figliomeni,<br />
Domenico Ang<strong>il</strong>letta, Eros Oliveto,<br />
Domenico Cordì, Vincenzo Scruci e<br />
Domenico Macrì che ha suscitato<br />
vibranti applausi e lodevoli apprezzamenti.<br />
Ma veniamo alla gara, si sono classificati<br />
al primo posto nelle varie categorie<br />
gli alunni di prima Leoncino Salvatore<br />
e Alafaci Elizabeth; di seconda<br />
Pedullà Giuseppe e Paparo Alessandra;<br />
di terza Figliomeni Vincent e<br />
Monaco Gloria; di quarta Veckhanov<br />
Antonio e Errigo Sara; di quinta<br />
Gliozzi Matteo e Alfarano Ilaria. Il<br />
più veloce di tutti è stato Riccardo<br />
Guarnaccia e per le femminucce Sara<br />
Spanò.<br />
Trionfo per <strong>il</strong> Tennis Reggino<br />
e per <strong>il</strong> T.C. Garden Locri<br />
Si è conclusa con la vittoria della rappresentativa della Provincia di Reggio Calabria<br />
la 1° fase Interregionale della Coppa delle Province di Tennis che vede la partecipazione<br />
delle 5 province calabresi e di una rappresentativa della Regione Bas<strong>il</strong>icata.<br />
<strong>La</strong> due giorni di gare disputate presso <strong>il</strong> T.c. Diamante ha visto la partecipazione di<br />
oltre 30 ragazzi e la vittoria finale della Provincia di Reggio Calabria in una tiratissima<br />
finale con la Provincia di Cosenza conclusasi con <strong>il</strong> punteggio di 6 incontri a 3.<br />
Fondamentale la vittoria, insieme alle altre, della talentuosa atleta del T.c. Garden<br />
Tennis Locri Orlando Noemi, classe 2000, che ha concluso vittoriosamente entrambi<br />
i singolari disputati.<br />
Sport Vari<br />
Aiac<br />
31<br />
DOMENICA 17<br />
APRILE 2011<br />
Grande successo per <strong>il</strong><br />
corso di aggiornamento<br />
Molto probab<strong>il</strong>mente <strong>il</strong> corso di aggiornamento organizzato<br />
dalla sezione A.I.A.C. di Catanzaro presieduta da Maurizio<br />
Infusino col supporto ovviamente dell'A.I.A.C. regionale,<br />
che si è tenuto nella città capoluogo di regione non sarà l'ultimo<br />
stagionale. Infatti <strong>il</strong> presidente regionale Firmo Micheli<br />
è in contatto con un tecnico che ha guidato entrambe le<br />
formazioni della capitale per organizzarne un altro forse nel<br />
reggino, fra qualche giorno avrà una risposta in merito.<br />
Stage di aggiornamento che si è svolto nei giorni scorsi nella<br />
sala del CONI adiacente al Comitato regionale Calabro<br />
della F.I.G.C. - LND. Sono intervenuti, Biagio Savarese, vice<br />
presidente A.I.A.C. nazionale ed <strong>il</strong> prof. Andrea Ferragine.<br />
Il tecnico federale (Savarese) attualmente in Calabria in<br />
qualità di docente al corso per allenatori di Base UEFA B,<br />
ha parlato del 3-4-3, sul marcamento a zona sulle palle inattive,<br />
sulla tecnica di base e allo stesso tempo ha sollecitato i<br />
tecnici presenti a svolgere <strong>il</strong> compito di allenatore con professionalità<br />
e molta passione. Mentre Ferragine, in passato<br />
preparatore atletico di Catanzaro, Vigor <strong>La</strong>mezia e Gela, ha<br />
relazionato sulla forza resistente, sulle fasi di sv<strong>il</strong>uppo fino<br />
ad arrivare alla forza veloce e sulle varie metodologie di allenamento<br />
pre campionato, con l'obiettivo di far raggiungere<br />
al singolo calciatore la migliore condizione fisica e con un<br />
occhio a non alimentare danni allo stesso. Tante le domande<br />
poste ai due <strong>il</strong>lustri relatori, che in modo semplice ed esaustivo<br />
hanno risposto. Il numero uno degli allenatori calabresi<br />
(Micheli) nel corso dell'intervento di presentazione ha evidenziato<br />
che la sua associazione si batte e si prodiga per far<br />
rispettare le regole, oltre alla valorizzazione dei tecnici<br />
regionali organizzando spesso e volentieri stage di aggiornamento.<br />
“Il mio sogno ha concluso, è quello di vedere un<br />
nostro corregionale alla guida di una formazione di serie A”.<br />
Agli allenatori che hanno preso parte è stato assegnato un<br />
punto che potrebbe essere ut<strong>il</strong>e per chi in futuro vorrà presentare<br />
domanda di partecipazione al corso di seconda categoria.<br />
A conclusione dell'incontro Micheli ha ricordato che<br />
dalla stagione 2011-2012 i tecnici nell'arco di tre annate calcistiche<br />
dovranno partecipare ad almeno quindici ore di<br />
aggiornamento, pena <strong>il</strong> ritiro del tesserino.<br />
Prima Categoria C<br />
Una vittoria per<br />
chiudere in bellezza<br />
Il Monasterace dopo tre vittorie consecutive sette giorni<br />
fa è stato battuto in trasferta dal Real Catanzaro che<br />
sta cercando di conquistare la seconda piazza, la N.<br />
Curinga ha vinto con qualche settimana di anticipo <strong>il</strong><br />
torneo, al momento occupata dal San Calogero.<br />
E oggi nella domenica delle Palme, nella penultima di<br />
campionato, l’ultima tra le mura amiche, la squadra di<br />
Condemi ospitando al Bosco-Lombardo la N. Nicotera<br />
vorrà chiudere col botto ed ottenere così l'undicesima<br />
vittoria stagionale che le consentirebbe anche e soprattutto<br />
dal punto di vista della matematica di mantenere<br />
la categoria, evitando i play out, fermo restando che gli<br />
antagonisti assieme ad altre quattro formazioni stanno<br />
lottando per occupare uno dei tre posti dei play off, <strong>il</strong><br />
quarto è saldamente del S. Calogero, che è gia qualificato.<br />
L'atleta, magistralmente diretta dalla sua Maestra Federale Daniela Oppedisano<br />
dello stesso Garden Tennis (nella due giorni chiamata a svolgere l'importante incarico<br />
di co-capitano insieme al Maestro Tripodi Angelo) ha dato lustro al Circolo Ionico<br />
che dopo tanti sacrifici e un lungo e proficuo lavoro sull'asso tecnico/dirigenziale<br />
sta avendo le sue prime e importanti gratificazioni sportive.<br />
Gli atleti saranno ora impegnati in una seconda fase che si terra a Vibo Valentia e<br />
che vedrà la partecipazione di alcune rappresentative regionali del centro sud.<br />
Siamo certi le atlete reggine saranno capaci di portare ulteriore lustro al movimento<br />
tennistico reggino tutto.<br />
Questo l'elenco degli atleti della provincia di Reggio Calabria risultati vittoriosi:<br />
anno 2000: Faraone Antonino(Faraone), Siclari Giuseppe (Faraone), D'Urso Giuseppe(Sport<br />
V<strong>il</strong>lage), Orlando Noemi (Garden Locri), Macrì Ludovica (ct Polimeni);<br />
anno 2001: Dagostino Antonio(Gioia 74), Moistoles Ivan (ct Polimeni), Picone<br />
Cristian(ct Polimeni), Ocello Alessia(Faraone), Spanò Ambra(Sport V<strong>il</strong>lage).<br />
LR
32 la <strong>Riviera</strong> DOMENICA 17 APRILE 2011<br />
32
L'ospedale di Siderno potrebbe accogliere i profughi<br />
Non accenna a fermarsi l' ondata di sbarchi dei profughi, per lo più provenienti dalla Libia, nel nostro territorio. E vista anche<br />
l'acclarata disponib<strong>il</strong>ità offerta dai sindaci della locride alla loro accoglienza, la struttura dell’Ospedale di Siderno, ormai<br />
dismessa, potrebbe essere ut<strong>il</strong>izzata proprio ad assolvere a questo scopo, vista la grande disponib<strong>il</strong>ità di posti letto su cui<br />
l’ormai ex ospedale può contare. Speriamo che la nostra provocazione possa essere presa in considerazione...<br />
Società<br />
33<br />
DOMENICA 17<br />
APRILE 2011<br />
PIANGIAMO LE STESSE LACRIME<br />
È venuto a trovarmi Aiva, <strong>il</strong> mio amico del<br />
Togo. Ci siamo messi a valutare, davanti<br />
alle criminali leggi italiane<br />
sull’immigrazione, su come ricongiungerlo<br />
alla moglie. Gli occhi di Aiva sono<br />
profondi, attende che io legga i vari articoli<br />
e glieli traduca. Quando a Rosarno gli<br />
hanno sparato all’inguine stava solo<br />
camminando per strada, tornava dal<br />
supermercato dove aveva comprato<br />
l’unica cosa che si poteva permettere, la<br />
farina. Il suo ferimento causò la rivolta di<br />
cui hanno parlato i giornali di tutto <strong>il</strong><br />
mondo, nei giorni in cui i migranti<br />
insegnarono a noi calabresi cos’è la dignità<br />
ribellandosi al posto nostro alla<br />
‘ndrangheta. Arrivò nel mio paese ancora<br />
convalescente, visto che <strong>il</strong> sindaco si offrì<br />
di accoglierlo. Si portava sulle spalle una<br />
storia terrib<strong>il</strong>e, di lavoro duro,<br />
sfruttamento, dolore. Era un leader<br />
dell’opposizione nel suo paese, e per<br />
questo venne arrestato. Riuscì ad uscire<br />
dal carcere solo per le manifestazioni di<br />
protesta dei suoi sostenitori ma dovette<br />
lasciare <strong>il</strong> Togo. Poi si mise in viaggio verso<br />
l’Italia, rischiando di morire ad ogni tappa<br />
tra le mani dei trafficanti di uomini. L’Italia<br />
gli ha negato l’as<strong>il</strong>o costringendolo in<br />
clandestinità, rodendosi <strong>il</strong> fegato per non<br />
potere mandare soldi alla sua famiglia.<br />
Il ministro dell’interno alla fine ha deciso<br />
di concedere un permesso di soggiorno<br />
per protezione umanitaria ai feriti di<br />
Rosarno, a Caulonia ha incontrato<br />
l’affetto di molti. Nei primi giorni<br />
ringraziava tutti perché diceva che, dopo<br />
anni, “finalmente vengo trattato di nuovo<br />
come un uomo”. È un gran lavoratore <strong>il</strong><br />
mio amico, ed oggi ha un regolare<br />
contratto. Ma non paga l’affitto, perché <strong>il</strong><br />
fratello del sindaco gli ha permesso di<br />
ut<strong>il</strong>izzare gratuitamente una sua<br />
abitazione.<br />
Ma nemmeno col permesso di soggiorno<br />
che gli è stato dato può effettuare <strong>il</strong><br />
ricongiungimento fam<strong>il</strong>iare, deve<br />
modificarlo in permesso di lavoro. E poi<br />
soddisfare determinati requisiti. Dovrebbe<br />
avere un reddito che non ha per fare<br />
venire sua moglie. Per portare anche i<br />
bambini dovrebbe avere un reddito da<br />
dirigente d’impresa. Parlo col consulente<br />
del lavoro che gli fa le buste paga, si offre<br />
di aiutarlo. Ma per i bambini non c’è<br />
davvero nulla da fare. Mentre guardiamo<br />
<strong>il</strong> tg scorrono le immagini di <strong>La</strong>mpedusa,<br />
del mare agitato. I suoi occhi si velano e<br />
comincia a raccontare: “Siamo partiti da<br />
Tripoli in 75, poi la barca ha ceduto, ho<br />
visto la gente annegare, i miei amici<br />
morire… non voglio pensarci. Io sapevo<br />
nuotare, per quello sono vivo… anche se<br />
dopo tanto nuotare le forze mi stavano<br />
abbandonando..” Mi viene da piangere<br />
ascoltandolo. È da anni che sento queste<br />
storie tutti i giorni, da m<strong>il</strong>le bocche<br />
diverse, e ormai so che non ci farò mai<br />
l’abitudine. Non ci si può abituare a questo<br />
dolore, voglio sempre vivere su di me<br />
queste ingiustizie, voglio piangere,<br />
indignarmi, reagire. Sulla scheda<br />
elettorale ci sarà scritto Giovanni Maiolo<br />
ma si leggerà Aiva, Blessing, Doris,<br />
Tessy… voglio essere usato da loro, voglio<br />
Storie di integrazione<br />
Il grido di aiuto di Aiva, <strong>il</strong> togolese ferito prima della “Rivolta di Rosarno”<br />
GIOVANNI MAIOLO<br />
rendermi strumento al loro servizio. È di<br />
questo che voglio parlare, dei migranti che<br />
vengono accolti dai calabresi. E dei<br />
calabresi che li accolgono e che non<br />
piegano la testa di fronte alla criminalità,<br />
che hanno ancora una dignità da<br />
difendere, che amano troppo la loro terra<br />
per lasciare che sia ancora violentata dalla<br />
feccia ‘ndranghetista. <strong>La</strong> puzza di merda<br />
che sento andando in giro per la Locride<br />
non arriva solo dalle fogne che scaricano<br />
in mare ma dall’odore di certi personaggi<br />
in giacca e cravatta che parlano a nostro<br />
nome e che siedono su banchi istituzionali<br />
solo perché le cosche lo hanno deciso.<br />
Storie come quelle di Aiva non<br />
riusciranno in nessun modo a restare<br />
asciutti.<br />
Locride, tra accoglienza e immigrazione<br />
Una sola razza,<br />
la razza umana<br />
Lunedì 11 apr<strong>il</strong>e al Palazzo della Cultura di Locri<br />
si è svolto un interessante dibattito organizzato<br />
dal CIS Ata, (Consorzio di Istituzioni Scolastiche),<br />
dal titolo: “Una Sola Razza <strong>La</strong> Razza<br />
Umana! Accoglienza e Integrazione”. Relatori<br />
d'eccezione Lucetta Scaraffia, docente di Storia<br />
Contemporanea dell'Università “<strong>La</strong> Sapienza”<br />
di Roma e don Antonio Sciortino, direttore del<br />
settimanale "Famiglia Cristiana".<br />
Arturo Rocca, che ha moderato l'incontro, ha<br />
subito messo in evidenza l'attualità e la complessità<br />
dell'argomento. Nonostante la Locride rappresenti<br />
anche un modello positivo di accoglienza<br />
e integrazione (a questo proposito è stata<br />
esemplare la testimonianza del sindaco di Riace<br />
Domenico Lucano e la visione del cortometraggio<br />
di Wim Wenders “Il Volo”), l'argomento<br />
“immigrazione” divide e preoccupa molti amministratori<br />
e cittadini. A questo proposito, <strong>il</strong> sindaco<br />
di Locri Francesco Macrì, ha sottolineato che<br />
non basterà da parte dell'Associazione dei<br />
Comuni deliberare la dicitura “Locride terra dell'Accoglienza”<br />
perché di colpo siano risolti tutti i<br />
problemi (anche economici) derivanti dalla<br />
gestione dell' “emergenza immigrati”.<br />
Prendendo spunto da alcuni brani dell'ultimo<br />
libro di don Sciortino (“Anche voi foste stranieri<br />
- L'immigrazione, la Chiesa e la Società italiana ”<br />
ed. Paoline) la professoressa Scaraffia ha r<strong>il</strong>evato<br />
come non si possa essere troppo semplicistici nell'affrontare<br />
<strong>il</strong> problema dell'integrazione, soprattutto<br />
per quanto riguarda gli immigrati di fede<br />
musulmana, i cui valori cozzano profondamente<br />
con quelli della nostra società. E' toccato quindi<br />
al direttore del settimanale “Famiglia Cristiana”,<br />
sulla base della sua lunga esperienza, riportare<br />
l'attenzione sui temi della pace e del dialogo<br />
interreligioso come condizioni indispensab<strong>il</strong>i per<br />
una politica di reciprocità e integrazione. >.<br />
Il Consorzio di Istituzioni Scolastiche è stato presente<br />
all'incontro con i dirigenti scolastici e <strong>il</strong> personale<br />
docente e non docente, si è sentita però la<br />
mancanza della società civ<strong>il</strong>e e del mondo politico<br />
e religioso del comprensorio, che avrebbero<br />
certamente potuto offrire <strong>il</strong> loro contributo al<br />
dibattito e ricevere importanti stimoli di riflessione<br />
su un argomento di così stringente attualità.<br />
Cristina Briguglio
34<br />
DOMENICA 17<br />
APRILE 2011<br />
Società<br />
Attualità<br />
“L’officina delle stelle”,<br />
opera prima di Pietro Alvaro<br />
Trascriviamo di seguito da Facebook <strong>il</strong> testo r<strong>il</strong>asciato<br />
dall’Autore, dopo la presentazione del romanzo presso <strong>il</strong><br />
Salotto Calliope della Libreria Mondadori, <strong>il</strong> 13 apr<strong>il</strong>e.<br />
“Ora i miei impegni di casalingo mi<br />
chiamano ma non posso esimermi dal<br />
condividere con voi le emozioni fortissime<br />
provate ieri.<br />
“Il meccanico delle stelle, alla stellina<br />
che le chiedeva cosa fosse <strong>il</strong> sogno,<br />
rispondeva: <strong>il</strong> sogno è la felicità.<br />
Ebbene io quel sogno l'ho vissuto ieri<br />
sera....... sono stato felice e, guardandovi<br />
negli occhi, ad<br />
uno ad uno, ho<br />
colto quanto voi<br />
foste felici per la<br />
mia felicità.<br />
Ieri si è realizzato<br />
qualcosa di meraviglioso<br />
gli occhi<br />
esprimevano la<br />
forza e la dolcezza<br />
dei vostri cuori;<br />
niente gelosie,<br />
niente invidie,<br />
niente raccapriccianti<br />
riserve mentali,<br />
solo un'empatia profonda che ci<br />
avvolti e ci ha condotti sulla strada di<br />
quel sentimento tanto invocato, allontanandoci<br />
dalle banalità quotidiane e<br />
da quelle che io definisco passioni tristi.<br />
“Di tutto questo dobbiamo ringraziare<br />
Eugenio Fizzotti, uomo da pensiero<br />
profondo, che con l'ironia dei grandi ci<br />
ha introdotto al libro; Maria Teresa<br />
Si e' svolta ad Antonimina lunedì 4<br />
apr<strong>il</strong>e nella Sala Cons<strong>il</strong>iare, un'assemblea<br />
Coldiretti che è stata un'ulteriore<br />
tappa del confronto che la<br />
Coldiretti sta svolgendo sul territorio. Dopo<br />
i saluti del Sindaco Luciano Pelle, Antonio<br />
Maesano ha relazionato sulla F<strong>il</strong>iera Agricola<br />
Tutta Italiana” che è <strong>il</strong> nuovo progetto<br />
di Coldiretti per <strong>il</strong> paese. In particolare, l’associazione<br />
propone la costruzione di una<br />
f<strong>il</strong>iera agricola tutta italiana firmata dagli<br />
"ZALEX<br />
IL NORMAL'EROE<br />
DELLE REGOLE " ,<br />
SCENEGGIATURA NAIC PEZZ<br />
DISEGNI MATTIA PAPP ,<br />
PER ENERGIECALABRIA-<br />
MOVIMENTO CREATIVO ,<br />
Regola della<br />
settimana<br />
"Rispettare gli animali<br />
significa rispettare noi<br />
stessi"<br />
INAUGURATA LA NUOVA SALA CONSILIARE DI GIOIOSA JONICA<br />
Bellissimo intervento di riqualificazione della sala del Consiglio Comunale, all'interno del Palazzo<br />
Municipale di Gioiosa Jonica, effettuato dall'arch. cons. Angela Alfieri e dal geom. Raffaele Papandrea.<br />
Molti cittadini presenti. Hanno preso la parola, tra gli altri, <strong>il</strong> Sindaco avv. Mario Mazza, <strong>il</strong> capitano<br />
Marco Comparato e <strong>il</strong> nostro direttore Pasquino Crupi, che ha tenuto una sintetica e appassionante<br />
relazione sul tema: “ Unità d’Italia e questione meridionale”<br />
D'Agostino, donna d'intelligenza e<br />
sensib<strong>il</strong>ità non comuni, che ha sapientemente<br />
condotto la serata; Marjlene<br />
Belvedere, folletto dall'intensa vivacità,<br />
che l'ha movimentata con <strong>il</strong> giusto<br />
tono, Manuela Cricelli, donna meravigliosa,<br />
dentro e fuori, che con la sua<br />
voce ha dato corpo ai miei pensieri,<br />
facendoci vivere sensazioni stupende.<br />
“Dobbiamo ringraziare<br />
Marica<br />
Fraula che ha<br />
creato <strong>il</strong> gruppo<br />
e Stefania Azzurra<br />
Gitto che ha<br />
<strong>il</strong>lustrato sapientemente<br />
la<br />
copertina del<br />
libro.<br />
“Io personalmente<br />
ringrazio<br />
tutti voi che siete<br />
intervenuti e mi<br />
avete stretto in<br />
un caldo abbraccio; io l'ho chiaramente<br />
sentito e lo ricambio nella speranza<br />
che quello di ieri sera non sia stato<br />
solo un episodico momento catartico<br />
ma che le emozioni vissute ci possano<br />
aiutare a riflettere sul senso della<br />
nostra vita e ci accompagnino sulla<br />
strada, lunga e diffic<strong>il</strong>e, del rispetto<br />
dei sentimenti”.<br />
agricoltori in grado di trasferire i valori<br />
distintivi fino al consumatore, italiana fino<br />
in fondo, perché tutti i processi devono<br />
avvenire in Italia, a vantaggio non solo degli<br />
agricoltori, ma di tutta l'economia e dei territori.<br />
Una "firma"<strong>il</strong> made in Italy che contraddistingua<br />
<strong>il</strong> prodotto agricolo in ogni canale di<br />
vendita, sia esso <strong>il</strong> farmers' market o lo scaffale<br />
del supermercato. Il rapporto con <strong>il</strong><br />
consumatore e la sua fiducia verso l'agricol-<br />
LIBRI<br />
ANGELO LAGANÀ’<br />
E LA SUA SPLENDIDA<br />
FOTOGRAFIA DI ROCCELLA<br />
Roccella Jonica. Un tuffo nella storia attraverso l’album fotografico di<br />
Angelo <strong>La</strong>ganà, giornalista, musicista ed editore, dentro cui la cittadina<br />
jonica è stata ripresa da tutte le angolazioni. Passato e presente,<strong>il</strong> suo<br />
mare,<strong>il</strong> suo castello,le sue case,e i vicoli.In tutto trecentocinquante fotografie<br />
di fosforescente bellezza quasi a significare in chiave definitiva che<br />
la fotografia è arte. In un album,come quello di Angelo <strong>La</strong>ganà,compatto,coerente,organico,un’antologizzazione<br />
di ciò che è bello è di ciò che è<br />
meno bello è diffic<strong>il</strong>e.E noi perciò non daremo indicazioni se non tematiche.<br />
Per dire che <strong>il</strong> cuore di questo album palpita maggiormente nelle<br />
fotografie che hanno a riguardo la Festa della Madonna delle Grazie,<br />
confondendosi pulpito e palpito della gente semplice. E una manzione<br />
particolare meritano le immagini del Roccella Jazz Festival,opportunamente<br />
voluto tanti anni fa dal senatore Sisinio Zito.<br />
Roccella ospita uno dei più grandi geologi viventi.<br />
Famoso per i suoi studi sulla Calabria Jonica<br />
Omaggio a H<strong>il</strong>lert Ibbeken - Roccella Jonica 20 e 21 Apr<strong>il</strong>e 2011<br />
Elezioni Consorzio di Bonifica, incontro territoriale<br />
tura sono un elemento imprescindib<strong>il</strong>e per <strong>il</strong><br />
successo del progetto. In questo senso, la<br />
Fondazione Campagna Amica, promossa da<br />
Coldiretti, rappresenta uno strumento fondamentale.<br />
Gianluigi Hyerace Vice Presidente<br />
provinciale, ha inoltre introdotto <strong>il</strong><br />
nuovo progetto della Coldiretti per i Consorzi<br />
di Bonifica, che si sv<strong>il</strong>uppa principalmente<br />
verso la tutela ambientale, la sicurezza<br />
idraulica, gli interventi forestali e la lotta<br />
agli sprechi. Tre ambiti nei quali rendere<br />
Il noto geologo tedesco H<strong>il</strong>lert Ibbeken già docente della Libera Università di<br />
Berlino e autore di importanti studi scientifici per un ventennio nei territori della<br />
Calabria ionica meridionale e con <strong>il</strong> coinvolgimento di numerosi colleghi italiani<br />
e tedeschi, sarà ospite della città di Roccella Ionica nelle giornate del 20 e 21 apr<strong>il</strong>e<br />
prossimi. L’<strong>il</strong>lustre studioso, le cui ricerche hanno comportato un’enorme ricaduta<br />
in campo applicativo relativamente ai problemi di dissesto idrogeologico da<br />
frana e di dinamica ed erosione costiera nell’area della Calabria ionica oggetto<br />
delle sue investigazioni, arriverà nella cittadina della <strong>Riviera</strong> dei Gelsomini in<br />
occasione di un convegno organizzato in suo omaggio, nella ricorrenza del ventennale<br />
del suo famoso volume “Source and sediment sulla Calabria Ionica meri-<br />
operative azioni indispensab<strong>il</strong>i per rafforzare<br />
i Consorzi in virtù anche di precisi ruoli e<br />
competenze e creare valore aggiunto per le<br />
imprese agricole e per tutte le comunità<br />
insediate sul territorio.<br />
Arturo Costa dirigente Coldiretti,nel suo<br />
intervento tratta nel dettaglio quello che e' <strong>il</strong><br />
progetto di Coldiretti per iI Consorzio di<br />
Bonifica Alto Jonio Reggino ed ha <strong>il</strong>lustrato<br />
ai presenti quello che sarà <strong>il</strong> programma<br />
da mettere in campo.
35<br />
ROMA - CAULONIA E’ GEMELLAGGIO<br />
E’ stato siglato venerdì 1 Apr<strong>il</strong>e un importantissimo accordo che lega in un gemellaggio le città di<br />
Roma e di Caulonia. Il gemellaggio promuoverà lo sv<strong>il</strong>uppo culturale e turistico delle due realtà<br />
municipali e favorirà le relazioni tra cittadini per sv<strong>il</strong>uppare la reciproca conoscenza e stringere<br />
legami di collaborazione. A fare da tramite <strong>il</strong> musicista romano Valerio F<strong>il</strong>ippi, organizzatore del<br />
Roma Tarantella Festival, manifestazione che gli è valsa la cittadinanza onoraria di Caulonia<br />
dionale” (Springer-Verlag, 1991).<br />
Il convegno, articolato in due giornate si svolgerà all’ex Convento dei Minimi<br />
di Roccella, su iniziativa dell’Università della Calabria (Dipartimento<br />
Scienze della Terra), dell’Università di Parma, della Società Geologica italiana,<br />
dell’Ordine dei Geologi della Calabria e del Comune di Roccella Ionica.<br />
Per l’occasione, <strong>il</strong> sindaco di Roccella Jonica, prof. Giuseppe Certomà,<br />
consegnerà un targa riconoscimento all’<strong>il</strong>lustre studioso tedesco.<br />
L’evento roccellese, oltre ad omaggiare <strong>il</strong> prof. Ibbeken, sarà anche l’occasione<br />
per fare <strong>il</strong> punto sull’assetto fisico del territorio e sul dissesto idrogeologico<br />
nella Calabria ionica meridionale.<br />
I lavori del convegno si apriranno mercoledì 21 apr<strong>il</strong>e alle ore 9.30 registreranno<br />
gli interventi di Renzo Valloni dell’Università di Parma sul tema “Lo<br />
studio geologico della Freie Universität Berlin sulla Calabria ionica meridionale:<br />
uno straordinario contributo all’avanzamento delle conoscenze”; di H<strong>il</strong>lert<br />
Ibbeken, “I miei venti anni di ricerche geologiche nella Calabria ionica<br />
meridionale (con proiezione del f<strong>il</strong>mato “<strong>La</strong> costa di Bianco, processi e prodotti<br />
di un equ<strong>il</strong>ibrio dinamico nel trasporto dei sedimenti”); di Salvatore Critelli<br />
dell’ Università della Calabria che <strong>il</strong>lustrerà “Gli effetti della litologia, trasporto<br />
e deposizione sulla generazione, dispersione e composizione dei sedimenti<br />
clastici: esempi dalla California e Calabria Ionica”.<br />
<strong>La</strong> sessione pomeridiana si aprirà alle 14,30 con la relazione del presidente<br />
dell’Ordine dei Geologi della Calabria, Arcangelo Francesco Violo dedicata<br />
all’argomento: “L’erosione costiera nella Calabria jonica meridionale”.<br />
Seguiranno i contributi di tre geologi del <strong>La</strong>boratorio di Erosione Costiera<br />
dell’Ordine dei Geologi della Calabria: Fabio Procopio che farà <strong>il</strong> punto<br />
sul tema “<strong>La</strong>boratorio erosione costiera dell’Ordine Geologi della Calabria:<br />
un contributo al PAI Calabria”; Angelo A. Stam<strong>il</strong>e che affronterà l’aspetto<br />
“Clima ondoso, erosione ed impatto delle mareggiate nel tratto di costa compreso<br />
tra Stignano e Marina di Gioiosa Jonica”; Antonio Pisciuneri che si<br />
soffermerà su “L’erosione costiera lungo <strong>il</strong> litorale di Roccella Jonica (RC). Si<br />
proseguirà con un lavoro di ricerca di Renzo Valloni incentrato sull’ “Identificazione<br />
delle Celle Litorali: applicazioni in Calabria” e con la presentazione<br />
dell’escursione in programma <strong>il</strong> giorno successivo .<br />
In contemporanea ai lavori del convegno sarà possib<strong>il</strong>e visitare una mostra<br />
fotografica personale di H<strong>il</strong>lert Ibbeken sui luoghi della Calabria<br />
<strong>La</strong> giornata del 21 apr<strong>il</strong>e sarà dedicata ad un’escursione guidata sui litorali di<br />
Roccella Ionica e Bianco sul tema “Geologia e problemi di erosione costiera<br />
nella Calabria Ionica meridionale”.<br />
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35<br />
DOMENICA 17<br />
APRILE 2011<br />
“<br />
“I rimasti e i partiti restano per Mi sembra di essere <strong>il</strong> loro autista. Sono in alto,<br />
sempre legati, anche se non sopra le nuvole, parto e ritorno. Quando sono in<br />
dovessero mai incontrarsi”, così paese mi nascondo dentro le nuvole. Il paese<br />
scrive Vito Teti in un racconto (Il non c'è più perché io non ci sono più, so come<br />
cammino di Vallelonga) facente divenire invisib<strong>il</strong>e, e apparire quando lo deside-<br />
parte del suo ultimo saggio: Pietre di Pane ro”. Ma ciò non è semplice. Vivere in un micro-<br />
(Un'antropologia del restare), Quod<strong>il</strong>ibet, cosmo che tra le sue prima regole ha quello del<br />
Macerata, 2011. Le due avventure (<strong>il</strong> restare e <strong>il</strong> controllo sociale del singolo sulla collettività e<br />
viaggiare) sono, infatti, complementari. Per que- viceversa non è un gioco da ragazzi. Ci vuole<br />
sto, secondo Teti, “vanno narrate insieme”. pazienza, arte appunto. “I luoghi sono anche<br />
Pietre di Pane,<br />
Il nuovo saggio-racconto di Vito Teti<br />
Eppure restare nel proprio paese è un'arte, un<br />
impegno denso d'incognite socio-culturali ma è<br />
anche fatica, poiché “ esiste lo sradicamento<br />
totale anche di colui che resta fermo”. Il saggioracconto<br />
del Prof. Teti (Ordinario di Etnologia<br />
Presso l'Università della Calabria), ci porta,<br />
attraverso una serie di racconti<br />
(impreziositi da poesie, antichi<br />
canti, testi orali e versi dei “farsari”)<br />
a comprendere, innanzitutto,<br />
che, oggi come ieri, noi calabresi<br />
siamo tentati dalla fuga, siamo<br />
sempre in fuga, forse. Ma l'antropologo<br />
di San Nicola da Crissa,<br />
che ha scelto la “stanzialità”,<br />
ha compreso che per uscire dal<br />
conflitto/tenaglia si rende vitale<br />
ancorarsi al luogo fisico natio per<br />
trasformarlo in strumento di<br />
conoscenza: una finestra sul<br />
mondo dal quale osservare/vivere la realtà di<br />
cultura e, conseguentemente, edificare la propria<br />
visione del mondo. Non è fac<strong>il</strong>e tutto ciò, le<br />
incognite sono nascoste in improvvisi conflitti,<br />
suggestivi retropensieri. Ecco come nel racconto<br />
Nuvole e rughe viene spiegato e visto <strong>il</strong> paese<br />
da Vittorio e Mara, due ex fidanzati che di tanto<br />
in tanto si vedono “perché nei paesi i legami non<br />
finiscono mai”. Il primo è rimasto, la seconda vi<br />
ritorna durante le vacanze estive e, come spesso<br />
avviene, si lamenta che <strong>il</strong> paese è cambiato, non<br />
è quello dei suoi ricordi. “ Non è che <strong>il</strong> paese<br />
non è più come prima. - le risponde Vittorio -<br />
Voglio dire qualcosa di diverso: non esiste più<br />
per me e io non esisto più per <strong>il</strong> paese. Non<br />
preoccuparti, capisco benissimo voi che volete <strong>il</strong><br />
paese dovunque vi rechiate, qualsiasi cosa facciate,<br />
comunque, sempre. E' l'inconveniente di<br />
chi se n'è andato, Chi è rimasto ha perso <strong>il</strong> paese.<br />
Chi è andato via non se ne libera”. Ed ancora: -<br />
Guarda lo spettacolo fuori, vedi <strong>il</strong> sole che si sta<br />
abbassando?....Vedi le nuvole bionde e dense<br />
che lo circondano, lo nascondono e lo scoprono.<br />
tempi raggrumati - scrive Teti in Madre di paese<br />
- E i miei luoghi sono fatti anche delle storie di<br />
persone che non ho mai conosciuto, di eventi<br />
che non ho vissuto, di interrogazioni di volti mai<br />
visti che chiedono una sorta di udienza. Mi<br />
appartiene quello che mi viene trasmesso e consegnato”.<br />
Bisogna amarlo <strong>il</strong> paese, quello che ci<br />
poteva dare ce l'ha dato, siamo noi, ora, a doverlo<br />
aiutare a non<br />
morire, evitando<br />
<strong>il</strong> vuoto abissale.<br />
Anche perchè “i<br />
luoghi lasciano<br />
tracce e memorie<br />
solo se qualcuno<br />
va a ricercarle,<br />
altrimenti restano<br />
muti o rumorosi,<br />
vuoti o pieni,<br />
senza che lo<br />
comunichino”.<br />
Non vi è dubbio<br />
che, come qualcuno<br />
ha sottolineato,<br />
Teti è anzitutto<br />
poeta, perché<br />
le sue annotazioni/racconto<br />
sono pregne di<br />
evocazioni liriche,<br />
suggeriscono<br />
sempre emozioni che solo i versi sanno disegnare<br />
e proteggere.<br />
Egli è un antropologo, ma di quelli che, all'occorrenza,<br />
sfuggono al linguaggio accademico<br />
tout court per impegnarsi a rivelare a se stessi e<br />
al mondo le fattezze culturali di una civ<strong>il</strong>ta<br />
(quella contadina) smarritasi nel fondo ventre<br />
del mutare dei tempi, ma che nel narrare di Teti<br />
non diviene rappresentazione nostalgica del<br />
passato, riaffermandosi dimensione antropologica<br />
pregna di vera poesia. Domenico Stranieri
36<br />
DOMENICA 17<br />
APRILE 2011<br />
Box office<br />
<strong>La</strong> classifica dei f<strong>il</strong>m<br />
più visti al cinema<br />
questa settimana<br />
Cinema e Musica<br />
LA RECENSIONE<br />
Il discorso del re<br />
di ANTONIO FALCONE<br />
Vincitore di 4 Oscar, miglior f<strong>il</strong>m, regia<br />
(Tom Hooper), attore protagonista<br />
(Colin Firth) e sceneggiatura originale<br />
(David Seidler), su 12 candidature, Il<br />
discorso del Re è un f<strong>il</strong>m squisitamente e<br />
sagacemente inglese, che poggia sul fascino<br />
di un'impostazione estremamente<br />
classica. <strong>La</strong> vicenda prende <strong>il</strong> via nel '25,<br />
anno in cui in Ingh<strong>il</strong>terra regna Giorgio V,<br />
<strong>il</strong> quale affida al secondogenito Alberto<br />
(Firth), Duca di York, la pronuncia alla<br />
radio di un breve comunicato; purtroppo<br />
<strong>il</strong> duca soffre di una grave forma di balbuzie,<br />
forse di origine nervosa, e l'incarico<br />
paterno non ha l'esito sperato; la consorte<br />
Elisabetta (Helena Bonham Carter) è<br />
l'unica della reale famiglia a sostenerlo<br />
affettuosamente, rivolgendosi dopo tante,<br />
inut<strong>il</strong>i, visite mediche, ad uno specialista<br />
del linguaggio, l'australiano Lionel Logue<br />
(Geoffrey Rush). Questi, forte di metodi<br />
quantomeno originali, come <strong>il</strong> mancato<br />
rispetto della dovuta etichetta, accompagnerà<br />
“Bertie”, sulle prime fortemente<br />
ost<strong>il</strong>e, in un percorso formativo violentemente<br />
emozionale, che confluirà nella<br />
sua incoronazione, con <strong>il</strong> nome di Giorgio<br />
VI dopo l'abdicazione del fratello (succeduto<br />
al trono, una volta morto <strong>il</strong> padre,<br />
come Eduardo VIII), per lo scandalo<br />
causato dalla relazione con l'americana<br />
Simpson, divorziata; sarà proprio <strong>il</strong> nuovo<br />
re, assistito da Lionel, con <strong>il</strong> quale si è<br />
ormai instaurata una sincera amicizia, a<br />
proclamare via radio l'entrata in guerra<br />
contro la Germania.<br />
Il discorso del Re gode in primo luogo di<br />
una riuscita sinergia tra regia e sceneggiatura:<br />
la prima, apparentemente “ferma”,<br />
si rivela invece morbida, mai invasiva,<br />
attenta ai particolari e alla loro valorizzazione,<br />
sia relativamente all'ambientazione,<br />
molto curata negli esterni come negli<br />
interni, sia riguardo i singoli attori, con<br />
intensi primi piani, in particolare del protagonista;<br />
la mdp, infatti, è volta ad<br />
accompagnarne ogni minimo disagio, le<br />
contratture del viso, lo sguardo confuso<br />
ed incerto, tutto reso da Firth con camaleontica<br />
efficacia, senza essere mai sopra<br />
le righe; riguardo la seconda, lascia molto<br />
alla nostra interpretazione ed intuizione,<br />
riuscendo ad avvicendare, pur con qualche<br />
cedimento, momenti piuttosto dolorosi<br />
e tesi ad altri più spassosi, come, ad<br />
esempio, le varie sedute cui “Bertie” si<br />
sottopone, esibendosi in catartici sciogl<strong>il</strong>ingua;<br />
oltre alla citata prova di Firth,<br />
altrettanto degne di nota risultano quelle<br />
della Carter, moglie dolce e comprensiva<br />
e di Rush, sapientemente ondivago tra<br />
compostezza ed istrionismo.<br />
Da non sottovalutare poi l'importanza<br />
che viene data al linguaggio, al dialogo,<br />
alle parole nel loro complesso, sia in privato<br />
che in pubblico e, conseguentemente,<br />
dei rapporti umani, della loro naturalità,<br />
indipendentemente da qualsivoglia<br />
classificazione sociale; sarà anche “cinema<br />
di una volta”, come tale opera è stata<br />
spesso classificata, ma riuscire ad emozionare<br />
e coinvolgere con <strong>il</strong> semplice effetto<br />
speciale di una valida messa in scena è,<br />
oggi come ieri, esempio di grande maestria<br />
cinematografica ed espressione di<br />
una concreta capacità di fascinazione.<br />
1<br />
The next three<br />
day<br />
Andiamo<br />
al<br />
Cinema<br />
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di Paul Haggis<br />
con Liam Neeson,<br />
Olivia W<strong>il</strong>de, Russell<br />
Crowe<br />
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SALA DE CURTIS<br />
2<br />
I Taranprojet in<br />
giro per <strong>il</strong> mondo<br />
DOMENICO STRANIERI<br />
“Avere una propria identità culturale non può<br />
essere che un vantaggio.<br />
<strong>La</strong> musica dei TaranProjet, in questo momento,<br />
rappresenta l'anima della Calabria”. E' questo<br />
uno dei concetti espressi da Massimo Bonelli,<br />
direttore artistico della Cni (Compagnia<br />
Nuove Indie), durante la conferenza stampa<br />
svoltosi, giovedì mattina, nel comune di Locri.<br />
Oltre ai membri del gruppo musicale, presenti <strong>il</strong><br />
sindaco di Locri, Francesco Macrì, e l'assessore<br />
alla cultura, Francesco Commisso. <strong>La</strong> conferenza<br />
stampa ha anticipato l'esclusivo concerto di<br />
ieri sera (dal titolo Pensieri, Parole e Musica di<br />
successo) attraverso <strong>il</strong> quale, nel Palazzo della<br />
Cultura di Locri, i TaranProjet si sono raccontati<br />
con le loro canzoni.<br />
Ed è proprio da Locri che partirà <strong>il</strong> tour mondiale<br />
dei TaranProjet, organizzato dalla Cni. Un<br />
successo, quello del gruppo di Cavallaro e<br />
Papandrea, che è nato in modo spontaneo, trascinando<br />
centinai di fans pur senza una vera e<br />
propria campagna pubblicitaria mirata. Per questo<br />
la Cni punta, adesso, a portare nelle pizze<br />
italiane ed internazionali le sperimentazioni del<br />
gruppo calabrese che ha saputo rinnovare le<br />
nostre tradizionali nostre sonorità attraverso un<br />
mirab<strong>il</strong>e prodotto che merita di essere conosciuto<br />
anche in altre realtà musicali.<br />
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Luca Argentero,<br />
Myriam Catania<br />
SUNSET BOULEVARD di Antonio Falcone<br />
<strong>La</strong> mummia (1932) Titolo originale: The Mummy<br />
T<br />
SALA MASTROIANNI<br />
Sala Chiusa<br />
SALA DE SICA<br />
Sala Chiusa<br />
3<br />
CINEMA NUOVA PERGOLA<br />
Reggio Calabria, info: 0965/ 21515<br />
Limitless/ 18.30 - 20.30 - 22.30<br />
CINEMA ODEON<br />
Drive Angry 3D<br />
€ 381.566,00<br />
di Patrick Lussier<br />
con Nicolas Cage,<br />
Amber Heard, B<strong>il</strong>ly<br />
Burke<br />
erzo componente, in ordine di apparizione, della “famiglia dei mostri” Universal, dopo Dracula, T. Browning, e Frankenstein, J. Whale,<br />
entrambi datati 1931, <strong>La</strong> mummia è forse <strong>il</strong> f<strong>il</strong>m che ha avuto meno riscontro di pubblico, ma ha mantenuto intatti nel corso degli anni i suoi<br />
pregi essenziali: una notevole fascinazione visiva e la felice combinazione tra la regia di Karl Freund, transfuga tedesco al suo esordio, dopo<br />
le esperienze in patria come operatore di <strong>La</strong>ng e Murnau, la sceneggiatura di John L. Balderston e la grande prova recitativa di Boris Karloff,<br />
insieme a quella dell'interprete femmin<strong>il</strong>e, Zita Johann; a differenza delle precedenti realizzazioni, le sue basi non poggiano su fonti letterarie,<br />
bensì viene sfruttata l'aura di magico mistero propria dei riti religiosi dell' antico Egitto nell'immaginario collettivo, influenzata dalla<br />
scoperta nel '22 della tomba di Tutankhamen, e le leggende sulla presunta maledizione che avrebbe colpito i profanatori.<br />
Infatti <strong>il</strong> plot narrativo prende <strong>il</strong> via nel '21, a Tebe: tre componenti di una spedizione archeologica inglese esaminano <strong>il</strong> sarcofago di Him-<br />
Ho-Tep, gran sacerdote, <strong>il</strong> cui cadavere, non toccato dai consueti procedimenti d'imbalsamazione, fa supporre sia stato sepolto vivo; accanto<br />
a lui uno scrigno con <strong>il</strong> sig<strong>il</strong>lo del faraone, contenente <strong>il</strong> libro di Toth, un papiro dove vi è scritta la formula capace di ridare vita ai morti,<br />
letta incautamente dal più giovane del gruppo: la mummia si anima, si impossessa del rotolo e fugge via. Dieci anni più tardi Ardath Bey<br />
(Karloff), un vecchio egiziano dall'aspetto inquietante, partecipa ad una nuova campagna di scavo, volta a recuperare le spoglie della principessa<br />
Hanck-es-en-Amon…<br />
Trattasi di un horror d'atmosfera, romantico, influenzato dall'espressionismo tedesco, ritmo lento ed insistite, ripetute, inquadrature, volte<br />
funzionalmente ad far risaltare, più che l'azione, <strong>il</strong> clima opprimente presente nello spazio intorno alle persone e agli oggetti, causato dalla<br />
tensione psicologica ed emotiva che si viene man mano a creare e a rendersi palpab<strong>il</strong>e, facendo percepire, dando preferenza al non detto,<br />
la concatenazione degli eventi e, soprattutto, la loro inevitab<strong>il</strong>ità.<br />
Straordinario Karloff, tra ironia e classe, che si cela sotto <strong>il</strong> trucco ideato da Jack Pierce: voce blesa, gesti lenti, quasi sempre inquadrato nell'ombra,<br />
efficace nel rendere <strong>il</strong> contrasto tra l'esteriorità frag<strong>il</strong>e e l'interiorità forte di un desiderio mai sopito, nella consapevolezza di avere<br />
<strong>il</strong> potere per realizzarlo, non certo la goffa rappresentazione bendata delle numerose realizzazioni successive, più dei rifacimenti che dei veri<br />
e propri sequel; tra questi, si possono ricordare The Mummy's Hand, '40, Christie Cabane, col quale inizia <strong>il</strong> ciclo della mummia Kharis, la<br />
ripresa della tematica da parte della casa di produzione inglese Hammer nel'59, o i blockbuster moderni, <strong>La</strong> mummia , '99, Stephen Sommers,<br />
e i suoi due seguiti, sino agli spin-off Il Re scorpione e <strong>il</strong> Re Scorpione 2-Il destino di un guerriero.<br />
Reggio Calabria, info: 0965/ 898168<br />
The next three days/ 17.00 - 19.30 - 22.00
CINEMA, RASSEGNE ESTROVERSE<br />
Estroversi Cafè, <strong>il</strong> nuovo lounge bar di Piazza Portosalvo a Siderno si distingue per un’iniziativa interessante che<br />
coinvolgerà gli amanti del cinema, “I mercoledì d’autore”. Infatti tutti i mercoledì sera, dalle 22,30 sarà dato spazio al<br />
cinema d’autore con la proiezione dei più bei f<strong>il</strong>m del panorama cinematografico internazionale. Mercoledi scorso<br />
proietatto con grande affluenza di pubblico “Amores Perros” di Alejandro González Iñárritu<br />
CINEMA AURORA<br />
Reggio Calabria, info: 0965/ 45373<br />
The Ward (Il reparto) / 20.30 - 22.30<br />
Space Dogs 3d / 18.30<br />
CINEMA GARIBALDI<br />
Polistena, info: 0966/ 932622<br />
Rango/ 16.00 - 19.15 - 21.30<br />
CINEMA POLITEAMA<br />
Gioia Tauro, info: 0966/ 51498<br />
Il rito/ 18.00 - 21.00<br />
CINEMA NUOVO<br />
Siderno, info: 0964/ 342776<br />
Amici, amanti e.../ 18.00 - 20.00 - 22.00<br />
A proposito<br />
di Mimmo Cavallaro<br />
In merito all’articolo che abbiamo<br />
pubblicato la settimana scorsa,<br />
“Antonio Tassone sfida Mimmo<br />
Cavallaro” riceviamo e<br />
pubblichiamo la rettifica giuntaci<br />
dal giornalista e organizzatore<br />
della Pasquetta sidernese, Antonio<br />
Tassone<br />
In relazione all'articolo apparso domenica<br />
scorsa su “<strong>La</strong> <strong>Riviera</strong>”, vorrei sottolineare<br />
che da parte mia e degli organizzatori non<br />
c'è nessuna volontà di sfidare nessuno tantomeno<br />
un personaggio musicale tanto amato come<br />
Mimmo Cavallaro. <strong>La</strong> manifestazione non si<br />
pone in antitesi con nessuna altra iniziativa ma<br />
vuole essere solo un momento di aggregazione<br />
in occasione della festa della Pasquetta...<br />
Antonio Tassone<br />
Caro Antonio, tu e tutti quelli che si sono<br />
sentiti “sfidati” dal titolo, forse non considerano<br />
la parola sfida come sinonimo di<br />
gioco. Volevo mettere in risalto l’aspetto più<br />
“ruspante” delle due manifestazioni, e leggendo<br />
per intero l’articolo in questione si sarebbe capito<br />
come io e <strong>La</strong> <strong>Riviera</strong> abbiamo messo in evidenza<br />
l’importanza di “sfide” come questa, l’importanza<br />
di avere manifestazioni valide, di avere<br />
scelte nei pomeriggi sempre uguali che spesso si<br />
trascorrono da queste parti. Il senso è stato travisato.<br />
Sicuro di non aver innescato nessuna<br />
bomba ne contro te, ne contro Mimmo Cavallaro...<br />
Giuseppe Ritorto<br />
Jonica spettacoli domenica 24 apr<strong>il</strong>e <strong>il</strong> primo evento: <strong>il</strong> vip Party<br />
A PASQUA LA GRU FA IL PIENO DI VIP<br />
Parte del Centro Commerciale “LA<br />
GRU” , <strong>il</strong> 24 apr<strong>il</strong>e 2011, alle ore 23:30<br />
, la prima edizione del "VIP PARTY" ,<br />
la spettacolare manifestazione capace<br />
di offire una vetrina importante a nuovi talenti<br />
che attendono solo di essere “scoperti”. Sul<br />
palco , insieme a personaggi noti del mondo<br />
della televisione e della musica, ci sarà Lele<br />
Mora, <strong>il</strong> talent scout dei vip, oltre che<br />
patron della “LM Managements”, che<br />
parteciperà con la Jonica Spettacoli<br />
all’evento inaugurale lanciato dalla<br />
società calabrese.che inaugura la<br />
propria agenzia in prossimità dell'evento<br />
da lei organizzato . <strong>La</strong><br />
presenza di questo guru dello spettacolo<br />
, dotato di indiscusso carisma<br />
, arricchirà lo stage e lo trasformerà<br />
in "opportunità di successo".<br />
Tra i vip presenti alla serata-evento , la<br />
vincitrice de “la pupa e <strong>il</strong> secchione”<br />
Francesca Cipriani ex concorrente del GF ,<br />
<strong>il</strong> tronista di uomini e donne Cristian Gallella ,<br />
<strong>il</strong> vincitore del GF 2010 Mauro Marin e la velina<br />
Francesca Muggeri . I vip presenti alla serata<br />
metteranno a disposizione dei ragazzi presenti in<br />
"VIP PARTY" ,<br />
la spettacolare<br />
manifestazione capace di<br />
offire una vetrina importante<br />
a nuovi talenti che<br />
attendono solo di essere<br />
“scoperti”.<br />
sala tutta la loro esperienza , maturata in anni di<br />
palcoscenico . Alcuni aspiranti artisti potranno<br />
sfruttare questa grande occasione , raggiungendo<br />
i loro beniamini sul palco e dando prova di<br />
ciò che sanno fare . “Il VIP PARTY” non è un<br />
concorso che prevede un vincitore , ma un seminario<br />
di avvicinamento al mondo dello spettacolo<br />
, una sorta di “palestra” , dove a contare<br />
maggiormente saranno le capacità crea-<br />
tive e artistiche dei partecipanti. L'organizzazione<br />
non promette l'entrata<br />
diretta al mondo dello spettacolo,<br />
ma si impegna a far sì che la serata<br />
sia un momento di aggregazione ,<br />
intrattenimento e conoscenza per<br />
gli appassionati di tv, musica e<br />
cinema . <strong>La</strong> serata sarà seguita da<br />
radiosidernolacometa che è anche<br />
la radio ufficiale dell'evento . Al centro<br />
commerciale la gru saranno presenti<br />
2 bellissime cubiste che si esibiranno<br />
in balletti e arricchiranno sempre di più<br />
la serata . Tutti possono partecipare al “VIP<br />
PARTY”, senza limiti d'età, purchè maggiorenni<br />
e residenti in Italia. Insomma alla Gru sarà spettacolo<br />
vero.<br />
CINEMA VITTORIA<br />
Locri, info: 339/7153696<br />
Rio 3d/ 18.00 - 20.00 - 22.00<br />
CINEMA GOLDEN<br />
Roccella J. info: 0964/ 85409<br />
- 333/7672151<br />
Rio/16.00 - 18.00 - 20.00 - 22.00<br />
Le note di Mara Rechichi<br />
Il Brizzolato di Ruggero Brizzi<br />
37<br />
DOMENICA 17<br />
APRILE 2011<br />
Puzzle a figura intera<br />
Se guardo nella pagina degli eventi e prendo nota, mi<br />
rendo conto che nella mia agenda non c'è quasi più<br />
spazio. Tolti gli impegni di lavoro e pochi momenti di<br />
sana socializzazione, <strong>il</strong> comune denominatore che sottosta<br />
ai restanti impegni è la "manifestazione". Non<br />
ricordo un periodo così intenso di richieste di adesioni<br />
a manifestazioni. Ogni giorno ci viene richiesto di<br />
manifestare <strong>il</strong> nostro personale disagio rispetto ad un<br />
qualcosa, a tante cose. Ogni giorno ci arrivano richieste<br />
di sottoscrizioni di appelli contro qualcosa. Questi<br />
“qualcosa” si materializzano in decisioni governative<br />
che hanno la forma di leggi, di dichiarazioni, di comportamenti<br />
agiti nell’esercizio del potere contrario alla democrazia, contrario<br />
soprattutto al buon senso. Potrei mettermi a fare l’elenco di tutti<br />
gli appelli da firmare ma sarebbe lungo. Potrei mettermi a fare l’elenco<br />
di tutte le manifestazioni a cui partecipare ma... Mi sento uno spezzatino,<br />
un puzzle: un giorno un pezzo protesta contro <strong>il</strong> nucleare con la bandiera<br />
radioattiva; un altro giorno un altro pezzo protesta contro la guerra<br />
“umanitaria” con la bandiera della pace; un giorno un pezzo protesta<br />
contro la privatizzazione dell’acqua con la bandiera con la fontanella; un<br />
altro giorno un altro pezzo protesta contro i tagli alla cultura con la bandiera<br />
di un Dante allorato; un giorno un pezzo protesta contro i tagli<br />
all’Istruzione con una bandiera sindacale; un altro giorno un altro pezzo<br />
protesta contro <strong>il</strong> precariato con la bandiera di nonsochi. E potrei continuare<br />
ma sapete già cos’altro manca all’elenco. Sinceramente, non so<br />
voi, ma io comincio a stancarmi: vorrei potermi godere le mie giornate<br />
leggendo libri e non quotidiani per vedere a chi tocca oggi; vorrei uscire<br />
a passeggiare e non imbattermi in cortei sofferenti; piuttosto vorrei<br />
imbattermi in giovani lieti che giocano nelle piazze, che dipingono, che<br />
recitano, che leggono ai più piccoli fiabe in cui ci sia <strong>il</strong> drago di sempre<br />
che viene annientato con l’intelligenza e la bontà; vorrei aprire i giornali,<br />
accendere la tv e leggere e vedere che in Italia gli Italiani non sono più<br />
pezzi di puzzle, ma persone intere, uniche ed irripetib<strong>il</strong>i, che tutte insieme,<br />
una volta per tutte, dicano BASTA! Non penso alla rivoluzione<br />
armata, no. Penso solo (e vi pare poco?) all’esercizio di cittadinanza.<br />
Utopia? Forse. Ah quant’è bella l’utopia! Qualche giorno fa un intellettuale<br />
di quelli che si dicono “con gli attributi” mi ha detto: Ancora<br />
non ho capito cosa volesse dire, ma gli ho risposto: <br />
Come gli schiavi<br />
Se <strong>il</strong> lavoro non c'è, la dignità, per chi un lavoro se lo<br />
cerca, è ai minimi storici.<br />
Gli schiavi non erano pagati.<br />
Il mezzo di scambio per vivere era <strong>il</strong> lavoro.<br />
Per fortuna oggi, gli schiavi non esistono più.<br />
Il mezzo di scambio per vivere si chiama dignità.<br />
Ho amici laureati che stanno in un call center a telefonare<br />
ai loro padri che gli chiudono <strong>il</strong> telefono in faccia.<br />
Stanchi, non danno più ascolto a nessuno, non si capacitano<br />
della posizione dei propri figli: dirigenti e professionisti<br />
nell'aggirare gli inconsapevoli.<br />
Ho amici con un dottorato che passano <strong>il</strong> giorno a fare<br />
ricerca per passione e conoscenza e la notte a fare i camerieri, a servire<br />
pesce di qualità a gente convinta che Socrate sia un ex calciatore, ma che<br />
per l'ora di cena fuori si sente autorizzata a chiamare per “psss” un<br />
sociologo di professione senza portafoglio.<br />
Ho amici diplomati che distribuiscono volantini a cui bisogna fare una<br />
foto dopo averli lasciati sul bancone del bar. Bisogna ufficializzare l'andata<br />
a buon fine della consegna al superiore, inferiore di un altro superiore.<br />
<strong>La</strong> proporzione, di sessantottina memoria, più studi più lavori più<br />
guadagni è scomparsa. Completamente.<br />
Il cibo ha un prezzo troppo caro per i sogni.<br />
<strong>La</strong> dignità è uno scambio di opinioni consolatorie fatto con te stesso.<br />
Un discorso che traduce ambizioni in speranze, sacrifici in frustrazioni,<br />
una perdita consapevole di parti di se per sopravvivere tra lividi e brividi<br />
in un mondo in cui “anche <strong>il</strong> sole sorge solo se conviene”.<br />
Un nodo nella gola, schermi accesi.<br />
Contenere rabbia, clienti indisponenti.<br />
Faccia di culo, imprenditori saccenti.<br />
E poi ho amici che non hanno studiato, che non hanno mai aspirato a<br />
una carriera intellettuale, ma che andando contro la volontà dei genitori,<br />
hanno deciso di lavorare <strong>il</strong> marmo, di tenere <strong>il</strong> bar di famiglia, di fare<br />
le segretarie o le commesse. Amici che invitavo a studiare sei anni fa.<br />
Amici che hanno avuto ragione.
Resterai per<br />
sempre la nostra<br />
<strong>La</strong>lla<br />
Papà Mamma e<br />
tua sorella Nadia<br />
GIORGIO PAPALUCA<br />
Sono trascorsi tre mesi dalla dipartita dell’indimenticab<strong>il</strong>e<br />
amico Nico Noce,interlocutore sensib<strong>il</strong>e ed<br />
attento alle problematiche culturali del nostro<br />
tempo . Egli era infatti un uomo di raffinata cultura,un<br />
critico letterario fine ed acuto.<br />
Amico sincero,mai viscido ed insidioso,esprimeva i<br />
suoi sentimenti,le sue opinioni,i suoi desiderata con<br />
quella schiettezza s<strong>il</strong>ana che ispirava fiducia e simpatia.<br />
A Lui ed a me bastava uno sguardo per comprenderci<br />
e sorridere benevolmente delle banalità<br />
e delle debolezze umane. Umorista nato ed intelligente<br />
,collaborò giovanissimo con <strong>il</strong> famoso settimanale<br />
satirico “ Il travaso delle idee.<br />
Eppure,incredib<strong>il</strong>e a dirsi errava sulle sue labbra<br />
un sorriso che sapeva di tristezza e di profonda<br />
malinconia. E’ forse questo “ <strong>il</strong> distintivo spirituale<br />
dei grandi umoristi?<br />
Insegnò,per molti anni,discipline giuridiche ed economiche<br />
nell’I.T.C. di Siderno distinguendosi non<br />
solo per la soda preparazione scientifica,ma anche<br />
per <strong>il</strong> rapporto amichevole,affettuoso,colloquiale<br />
oon i giovani ed <strong>il</strong> giocoso estro poetico con cui rallegrava<br />
professori e discenti in particolari circostanze:<br />
nomine in ruolo, compleanni,matrimoni,collocamenti<br />
in pensione. Nel giorno del mio commiato<br />
dalla scuola ,Nico compose un “ enkomion”di 192<br />
versi, in cui,bontà sua, esaltò gioiosamente la mia<br />
carriera scolastica e la mia attività letteraria. <strong>La</strong><br />
poesia è stata riportata nel mio opuscolo “ Il giorno<br />
del commiato,Frama Sud,1989.<br />
Ecco una strofe:<br />
Alternav’al gran Leopardi,<br />
al Manzoni ed al Petrarca,<br />
del suo humour toni e dardi,<br />
di cui sua cultur’è carca,<br />
ed invero,ve lo giuro,<br />
la battuta sua è al cianuro.<br />
Nel 1981 collaborò al primo Annuario scolastico<br />
dal titolo “ 30 anni “ con l’articolo “ Le fonti del terrorismo<br />
e con le ironiche e divertenti “ cicalate”:<br />
“Spigolando in giro,Notte Afgana,Personaggi alla<br />
ribalta. Nel 1995,per “ Una scuola che<br />
cambia,secondo annuario dell’I.T.C. di Siderno<br />
,scrisse l’articolo Legalità e giustizia.<br />
Viveva in Nico lo spirito di Apollo e di Dioniso: spiritualità<br />
e saggezza,<strong>il</strong> senso dell’ordine,del bello,la<br />
passione e la vitalità. Non volle vivere in una zona<br />
grigia,anonima e piatta: fu infatti un apprezzato<br />
animatore di convegni culturali,annunciatore e<br />
direttore della televisione locale,lasciando ovunque<br />
l’impronta inconfondib<strong>il</strong>e del suo st<strong>il</strong>e,l’eco<br />
della sua ironia bonaria e garbata,del suo fine umorismo.<br />
Era innamorato di Pirandello,le cui temati-<br />
CERIMONIA DEGLI ADDII<br />
che,che enuncio in sintesi telegrafica,al fine di rendere<br />
comprensib<strong>il</strong>e l’opera poetica del Noce,furono<br />
tema costante delle nostre conversazioni.<br />
1)Il mondo ci impone per sempre una maschera<br />
che non riconosciamo come nostra,ma che ce la<br />
imprigiona la vita autentica. ( <strong>La</strong> patente ) 2)Non<br />
esiste una sola verità,ma ne esistono tante quanti<br />
sono gli individui e le situazioni, ognuno giudica a<br />
suo modo; la verità è di tutti e di nessuno. (<br />
Uno,nessuno ,centom<strong>il</strong>a,Cosi è se vi pare ) 3) L’uomo<br />
vive in un drammatico avvicendarsi di saviezza<br />
e di follia che non hanno confini netti tra di loro.(<br />
Enrico IV ) 4) Gli avvenimenti non hanno una loro<br />
logica immutab<strong>il</strong>e,ma sono determinati,<strong>il</strong> più delle<br />
volte,dal perenne flusso del nostro subcosciente. (<br />
Non si sa come ) Vi è incomunicab<strong>il</strong>ità tra gli individui<br />
e quindi la inevitab<strong>il</strong>e condanna dell’uomo ad<br />
essere solo ed incompreso.<br />
Ho citato <strong>il</strong> grandissimo scrittore di Girgenti per<br />
ricordare che Nico Noce pubblicò un volume di<br />
poesie in vernacolo dal titolo “ All’anima ‘e l’animali,(<br />
Frama Sud,1976 ) in cui mette a fuoco,con<br />
umorismo pirandelliano,LA DOPPIEZZA, i<br />
vizi,le ipocrisie,l’ingordigia,le ruberie degli uomini.<br />
Nico porta sul palcoscenico del mondo gli animalie<br />
sono moltissimi !- concede loro la parola,come<br />
Esopo,Fedro,Tr<strong>il</strong>ussa etc., per togliere la maschera<br />
agli uomini, sbugiardarli coram populo, renderli<br />
maschere nude. E’ ovvio che per capire e gustare la<br />
poesia del Noce,bisogna riportarsi al 1976,e conoscere<br />
l’attività dell’autore,democristiano<br />
d’assalto,dalla parola fac<strong>il</strong>e,suasiva,efficace,piena<br />
di verve.<br />
Il giovane poeta s’ispira,quasi d’istinto, alla<br />
favola,nata prima dell’arte dello scrivere,strumento<br />
di trasmissione dell’esperienza e della fantasia<br />
umana,sempre gradita al popolo. Attraverso la finzione<br />
allegorica,in un vasto fascinoso affresco,ci<br />
presenta,con fine garbo,<strong>il</strong> mondo degli animali che<br />
parlano e ragionano meglio dei consumati politologi<br />
del monocorde pantano politico. Questo divertente<br />
scenario animalesco riflette la varietà dell’indole<br />
umana,<strong>il</strong> malcostume politico,l’inefficienza<br />
della giustizia,l’insabbiamento degli scandali,l’affermazione<br />
sociale dei cornuti contenti,degli squallidi<br />
porno mercanti,dei cantanti beoti che,col loro<br />
vuoto fracasso,le loro contorsioni ep<strong>il</strong>ettoidi,i loro<br />
stravaganti abiti zingareschi,pappano m<strong>il</strong>ioni alla<br />
faccia dei fans,degni di miglior sorte,ma anche i<br />
riposanti e lusinghieri sogni della domenica calcistica.<br />
Leggiamo all’uopo alcuni versi: 1) Penze:’ n’Italia ‘a<br />
giustizia è nu muru; -e chi c’en sta appricatu-reste<br />
spinnatu e cculi nuru ( e col deretano nudo ) 2) A<br />
ssu munnu,- sulu sta bbuonu-chi è cornutu cuntientu.<br />
Degno di r<strong>il</strong>ievo è l’inno alla squadra giallorossa,per<br />
la quale i Calabresi,sono tutti uniti nell’amore<br />
dello sport e della loro terra generosa: E<br />
all’umbra ‘e ssa bannera- tutt’u populu è unitu- e<br />
sse sente gente vera- ppa partita e nn’o ‘u partitu<br />
Bersaglio preferito del poeta sono i deputati e i<br />
senatori,tronfi,vuoti,oziosi e mangiatutto. Il Parlamento<br />
è un vero serraglio di animali,dove anche la<br />
mosca cittadina si trova a suo agio : “ a Rroma-na<br />
musca ‘un se perde… a Montecitoriu ccè su…<br />
tante mmerde!, e la gazza ladra può affermare con<br />
orgogliosa sicurezza:<br />
ccà sugnu tra frati<br />
chiss’è la casa mia,<br />
ccà tuttu me quatra;<br />
me prisientu:<br />
gazza latra.<br />
Sono sotto tiro del poeta: i sindacalisti che hanno<br />
monopolizzato pure <strong>il</strong> sole,nella pretesa dispotica<br />
di essere i depositari della luce e della verità,in un<br />
paese sconquassato dal corporativismo; i socialisti,quattro<br />
gatti,arroganti,incoerenti,eternamente<br />
pendolari,ma che,da ab<strong>il</strong>issimi giocolieri sanno<br />
truccare le aste e tengono sempre tre cappelli in<br />
testa; i comunisti,inguarib<strong>il</strong>i liberticidi,angeli politici<br />
pieni di veleno; ( significativa è “ a zicca bolscevica:<br />
una zecca bolscevica succhia <strong>il</strong> sangue ad una<br />
pecora e si vanta “ sugnu zicca bolscevica- finchè<br />
ssa piecura-tene ‘na st<strong>il</strong>la-nessuno me tocche,- e<br />
la <strong>Riviera</strong> DOMENICA 17 APRILE 2011 38<br />
CIAO LAURA<br />
<strong>La</strong>urettina mia,<br />
vorrei dirti tante di quelle cose, ma non so da dove cominciare...!!!<br />
Dire che mi mancherà un pezzo di vita è dir poco dopo 25 anni di vera amicizia,<br />
durante la quale abbiamo condiviso un sacco di momenti belli e brutti, quante cazzate<br />
abbiamo combinato, quante risate e spesso anche pianti...qualche delusione e qualche<br />
soddisfazione...ma io e te insieme sempre solari!!!<br />
Fino all'altra sera quando abbiamo deciso di scrivere su facebook impegnata (io con<br />
te e tu con me)...due amiche...molto di più...due complici, non servivano parole,<br />
bastava un semplice sguardo per capirci!<br />
Sin dai tempi delle scuole noi ci distinguevamo...i professori alle riunioni ci ritenevano<br />
un'unica persona, Fogà e Toscano, era impossib<strong>il</strong>e parlare al singolare...e noi sempre<br />
a ridere...ridere...ridere, anche delle nostre "disgrazie".<br />
Da oggi tutto questo non sarà più possib<strong>il</strong>e...ho perso la mia migliore amica, l'unica di<br />
cui non ho mai avuto dubbi a definirla tale...la mia migliore amica.<br />
Gioia mi mancherai tanto, sei stata <strong>il</strong> più bell'angioletto conosciuto sulla terra e continuerai<br />
ad esserlo dal cielo!<br />
Ti voglio un mondo di bene<br />
Carla<br />
RICORDANDO NICOLANOCE ED IL<br />
SUO VOLUME ‘ALL’ANIMA‘E L’ANIMALI<br />
campu tranqu<strong>il</strong>la ); la potenza della tessera della<br />
Democrazia cristiana: Me sugnu scrittu- cchì pensat’a<br />
mia- alla Cristiana Democrazia… a viri ssa<br />
tessera?- Fa sempre miraculi- e io zumpu l’ostaculi<br />
( supero gli ostacoli ); Andreotti,prezzemolo d’ogni<br />
ministero,<strong>il</strong> cui monocolore irrita i tori nell’arena<br />
politica. Liberale al centro,si abbandonò poi ad una<br />
sfrenata samba con Mancini. In fine,vecchio e stanco<br />
sta in poltrona.<br />
A ssu puntu<br />
‘na scarp’e pezzente<br />
alla porta le busse,<br />
trase,t’a guarde e lle fa:<br />
MBECCHIAIA…’E QUAZZETTE… RUSSE.<br />
Il poeta non risparmia i suoi strali alla Calabria<br />
Regione,sconcertante insalata,alla quale prende<br />
parte,e a buon diritto,la lattuga: Io staju jennu. A<br />
Palazz’Europa… a ffà parte ra Giunta,- m’annu<br />
‘mbitata… mancu sul’iu- pella nzalata.<br />
Gli onorevoli deputati regionali,uomini<br />
tranqu<strong>il</strong>li,ospitano nelle loro camere anche la civetta,contro<br />
la quale la gente spara,perché la ritiene di<br />
malaugurio. Sul grande palcoscenico della nostra<br />
epoca non potevano essere assenti i mafiosi e i<br />
ndranghetisti,i veri lupi dell’Aspromonte e della<br />
S<strong>il</strong>a,terrore dei cittadini e dei cinghiali,colpiti spesso<br />
a morte, per errore.<br />
Simpatico e ridanciano <strong>il</strong> falso pudore di una<br />
serva,navigata discepola di Venere:<br />
A vespa Tiresa-curriennu ‘ ntra l’erva- avìa,senz’offesa-<br />
pungiutu ‘na serva,- e chissa:<br />
“ Segnure,ohi! Ohi! Cchi ddulure! Tiresa t’a guarde-<br />
pu’escrama: Sta muta - ‘um bì quantu scarde(<br />
lamentele ingiustificate) ppè ‘nna pungiuta! E UN<br />
PUNGIGLIUNE- ‘ E PEPPE ‘ U PATRUNE?<br />
Nella poesia di Noce vi è un diffuso senso di sfiducia<br />
nella speranza di modificare una società che ha<br />
corrotto i valori del sentimento,della<br />
semplicità,della sincerità,dell’onestà. I versi schietti,arguti,scanzonati,sono<br />
scritti in vernacolo che ha<br />
le stesse possib<strong>il</strong>ità artistiche della lingua nazionale<br />
ed in ogni regione ha dato un quadro genuino<br />
della realtà municipale,del carattere delle aspirazioni,delle<br />
miserie del popolo. <strong>La</strong> poesia di<br />
Noce,sempre festiva, è fluida,piana ,senza ingorghi<br />
discorsivi. Il volume,edito da Frama Sud nel 1976,<br />
si legge d’un fiato,per <strong>il</strong> fine garbo espositivo di tr<strong>il</strong>lusiana<br />
memoria e per la dolcezza id<strong>il</strong>lica delle albe<br />
lucenti e dei fascinosi crepuscoli s<strong>il</strong>ani,sempre vivi<br />
nell’animo di Nico Noce,nato a Spezzano della S<strong>il</strong>a<br />
<strong>il</strong> 25 apr<strong>il</strong>e 1933 e morto tragicamente a Locri <strong>il</strong><br />
12.1.2011.
39<br />
la <strong>Riviera</strong> DOMENICA 17 APRILE 2011<br />
39
CULTURA<br />
STORIA MERIDIONALISTA DELLA LETTERATURA CALABRESE/XIII<br />
I fratelli Grimaldi<br />
PASQUINO CRUPI<br />
DOMENICO GRIMALDI<br />
E LE RAGIONI<br />
DELL’ARRETRATEZZA<br />
MERIDIONALE<br />
Da Pio Grimaldi, che riuscì ad<br />
associare la coppia, assai riottosa, di<br />
ricchezza e modernità, e da Porzia Grimaldi,<br />
che era sua moglie, nacquero<br />
quattro figli: Vincenzo, Pietro, Domenico<br />
e Francescantonio. Il terremoto<br />
del 1783 distrusse<br />
quasi tutta la famiglia<br />
Grimaldi.<br />
Sopravvissero Domenico e Francescantonio Grimaldi.<br />
Domenico Grimaldi nacque a Seminara in provincia di Reggio <strong>il</strong> 15 febbraio<br />
1734. Studiò legge a Napoli e colà fu allievo di Antonio Genovesi (1713-1769). Viaggiò<br />
per conoscere e per studiare le nuove tecniche di coltivazione della terra. Si<br />
applicò soprattutto allo studio dell’agricoltura calabrese, che ieri era arretrata, ed<br />
oggi è niente. Per rendersi conto dei difetti dell’agricoltura calabrese, Domenico Grimaldi<br />
andò in Francia, in Svizzera, in Piemonte. Qui conobbe tecniche e mezzi<br />
moderni di lavorazione della terra, della seta, dell’olio. E nelle sue terre di Seminara<br />
volle innovare, modernizzare, introducendo i molini, i frantoi di fabbricazione piemontese,<br />
nelle sue terre. Fu grande novità la potatura degli ulivi. E fu grande novità<br />
pure la introduzione della coltivazione delle patate e delle carote e la rotazione nella<br />
semina del grano. Il suo pensiero sul rinnovamento e la modernizzazione dell’agricoltura<br />
calabrese Domenico Grimaldi lo affida all’opera Saggio di economia campestre<br />
per la Calabria Ultra (presso Vincenzo Orsini, Napoli 1770) con la quale tende a<br />
<strong>il</strong>luminare gli “amatori del pubblico bene” sul “gruppo di pregiudizi, di solecismi e<br />
di vecchie ed inconsiderate costumanze”, che strozzano l’agri-coltura calabrese. E<br />
sono: i terreni, messi a semina, non vengono concimati; <strong>il</strong> divieto della potatura degli alberi, la raccolta<br />
delle ulive, solo quando assai mature per un olio più abbondante e migliore, l’uso di un aratro pesante,<br />
che ammazzava uomini e bestie, l’ut<strong>il</strong>izzazione nei lavori dei campi solo dei buoi e non pure delle mucche.<br />
In questo consisteva la radice dell’arretratezza dell’agricoltura della Calabria Ultra, e oltre. Di questa<br />
arretratezza portavano la responsab<strong>il</strong>ità maggiore le classi proprietarie, sorde a ogni novità, viventi<br />
di rendita parassitaria, contrarie a capitalizzare la terra, ad investire e a trasformare. A dir vero, questa<br />
responsab<strong>il</strong>ità le classi proprietarie l’hanno portata a lungo nella storia del Mezzogiorno e della Cala-<br />
FRANCESCO<br />
ANTONIO GRIMALDI<br />
UN ILLUMINISTA<br />
Come <strong>il</strong> fratello Domenico,<br />
Francescantonio Grimaldi nacque<br />
a Seminara <strong>il</strong> 9 maggio 1741.<br />
Studiò a Napoli, amorosamente<br />
seguito dal fratello Domenico.<br />
Aveva un grande cuore e una<br />
intelligenza grandissima. Ebbe<br />
interesse per <strong>il</strong> disegno, per la<br />
pittura, per la musica, per la f<strong>il</strong>osofia,<br />
per la storia, e scrisse e<br />
pubblicò opere significative<br />
come: De successionibus legittimi<br />
(ex typographia Simoniaca,<br />
Napoli 1796), Lettera sopra la<br />
musica (Ivi, 1766), Vita di Ansaldo<br />
Grimaldi (Stamperia Raimondiana,<br />
Napoli 1769), Vita di<br />
Diogene cinico (stamperia di<br />
Vincenzo Mazzola-Vocola,<br />
Napoli 777), Riflessioni sopra l’ineguaglianza<br />
fra gli uomini , Parte<br />
I-III ( presso Vincenzo Mazzola-Vocola,<br />
Napoli 1779-1780 :<br />
poi, a cura di Franco Crispini,<br />
Sistema Bibliotecario Vibonese,<br />
Vibo Valenzia 2000), Annali del<br />
Regno di Napoli Epoca I. Dal<br />
primo anno dell’edificazione di<br />
Roma sino alla fine del quarto<br />
secolo dell’era cristiana ( presso<br />
Giuseppe-Maria Porcelli libraio,<br />
Napoli 1781), Annali del Regno di<br />
Napoli Epoca II. Dall’anno 409<br />
dell’era volgare, sino all’anno<br />
1211( Ivi 1783), Descrizione de’<br />
tremuoti accaduti nelle Calabrie<br />
nel 1783 (presso Giuseppe-<br />
Maria Porcelli, Napoli 1784; poi,<br />
a cura di Saverio Napolitano,<br />
Managò, Bordighera 1984)<br />
Fu un eccellente avvocato. Nel<br />
terremoto del<br />
1783, insieme ad<br />
altri suoi congiun-<br />
ANOMALO ti, perì anche la Nacque a Parghelia (Vibo Valentia) l’1 settembre<br />
madre Porzia, da<br />
lui adorata. <strong>La</strong><br />
morte della madre gli diede un<br />
dolore immenso. Nello stesso<br />
anno 1783 Francescantonio Grimaldi<br />
perde la giovane e amata<br />
moglie, contessa Aurora Barnaba.<br />
Fu un altro grande dolore.<br />
Visse triste e addolorato ancora<br />
per poco. Nel novembre del 1784<br />
seguì nella tomba la madre e la<br />
moglie. Aveva appena 43 anni.<br />
Francescantonio Grimaldi è un<br />
<strong>il</strong>luminista specialissimo dal<br />
momento che non crede possib<strong>il</strong>e<br />
l’uguaglianza degli uomini. E,<br />
per dimostrarlo. Tale <strong>il</strong> contenuto<br />
della vasta opera Riflessioni<br />
sopra l’ineguaglianza tra gli uomini,<br />
che rimane la maggiore tra le<br />
sue opere. È <strong>il</strong> De profundis alla<br />
eguaglianza degli uomini. Che<br />
cosa sostiene, infatti? Questo: gli<br />
uomini nascono disuguali. Sono<br />
disuguali nel fisico, nella sensib<strong>il</strong>ità,<br />
nelle passioni, nella volontà,<br />
nella ricchezza. Questa loro<br />
disuguaglianza, che già esiste<br />
nello stato di natura, è destinata<br />
a crescere nella società civ<strong>il</strong>e. E<br />
non vi è possib<strong>il</strong>ità di un ritorno<br />
all’indietro, poiché <strong>il</strong> progresso è<br />
lo stato naturale della società.<br />
Certo, e lo sapeva benissimo <strong>il</strong><br />
Grimaldi, non è conforme a<br />
ragione la disuguaglianza tra gli<br />
uomini. Ma alla ragione non si<br />
può chiedere di chiudere gli<br />
occhi sulle aspre rughe della<br />
realtà, essendo <strong>il</strong> suo proprio<br />
quello d’<strong>il</strong>luminare. E così ha<br />
finito con l’<strong>il</strong>luminare l’orrendo<br />
scenario della storia.<br />
la <strong>Riviera</strong> DOMENICA 17 APRILE 2011<br />
Pensiero pragmatico quello di Domenico<br />
Grimaldi, pensiero speculativo quello<br />
di Francesco Antonio Grimaldi.<br />
bria: almeno fino agli anni cinquanta del Novecento quando con la fuga contadina la grande proprietà<br />
entra definitivamente in crisi. Domenico Grimaldi non si limitò solo a descrivere <strong>il</strong> malessere dell’agricoltura<br />
calabrese. Ebbe una proposta di modernizzazione, così articolata: introduzione di nuovi sistemi<br />
di coltivazione, aumento della produzione del grano, ampliamento dell’area degli uliveti, impianto di<br />
prati artificiali, sostegno del credito a favore degli agricoltori, apertura dell’economia campestre agli<br />
scambi commerciali. Non c’era altra via per lo sv<strong>il</strong>uppo, poiché la “vera sorgente dell’opulenza” risiede<br />
nel “prodotto dell’agricoltura”.<br />
Guarda Domenico Grimaldi anche all’industria campestre, vale a dire alla trasformazione<br />
industriale dei prodotti dell’agricoltura, come è fac<strong>il</strong>e dedurre dalle<br />
opere, come Istruzione sulla nuova manifattura dell’olio introdotta nel regno di Napoli<br />
(presso Voltaire<br />
Raffaele <strong>La</strong>nciano, Napoli 1773) e Osservazioni economiche sopra la manifattura<br />
e commercio delle sete (presso Giuseppe Maria Porcelli, 1780), Memoria per lo ristab<strong>il</strong>imento<br />
dell’industria olearia, e dell’agricoltura nelle Calabrie, ed altre provincie del Regno<br />
di Napoli ( Ivi 1783 ).<br />
Insomma, Domenico Grimaldi afferma e dimostra la necessità di una industria<br />
legata ai prodotti dell’agricoltura: l’industria della seta, dal momento che era abbondante<br />
la produzione del baco da seta; l’industria dell’olio, data l’abbondanza di alberi<br />
d’ulivo, l’industria del maiale. E proprio in rapporto alla industrializzazione dei prodotti<br />
dell’agricoltura, <strong>il</strong> Grimaldi invocava che finalmente si dessero alla Calabria vie<br />
di comunicazioni.<br />
Ma io voglio qui mettere soprattutto in evidenza come <strong>il</strong> Grimaldi anticipi le<br />
cime alte del pensiero meridionalista, che individuarono nella “dipendenza” la causa<br />
dell’arretratezza del Mezzogiorno e della Calabria. Mezzogiorno e Calabria erano<br />
arretrati non perché erano poveri, ma perché erano dipendenti sul piano economico<br />
e sociale. Questa categoria della “dipendenza” era già presente in un grande calabrese del diciassettesimo<br />
secolo: <strong>il</strong> cosentino Antonio Serra. Rimase inascoltato Domenico Grimaldi.<br />
<strong>La</strong> sua vita fu piena di amarezze. Nel 1797 fu arrestato dai Borbonici e condannato a scontare la<br />
pena nell’isola di Favignana. Uscì dal carcere nel 1799. In quell’anno era scoppiata la rivoluzione napoletana.<br />
Un suo figlio, Francesco Antonio, vi partecipò. Pagò con la morte <strong>il</strong> suo giacobinismo. Domenco<br />
Grimaldi, come accade a tutti gli animosi intelletti, morì solo e isolato a Reggio Calabria <strong>il</strong> 5 novembre<br />
1805.<br />
UN POETA DELLA LUCE<br />
ANTONIO JEROCADES<br />
1738. Studiò nel seminario di Tropea sotto la guida di<br />
Giovanni Andrea Serrao [F<strong>il</strong>adelfia (Catanzaro)<br />
1731], eminente prelato, vescovo di Potenza, pensatore<br />
di r<strong>il</strong>ievo, ucciso <strong>il</strong> 24 febbraio 1799 dai sanfedisti<br />
del cardinale Fabrizio Ruffo, che esibirono per le vie<br />
della città la sua testa inf<strong>il</strong>zata in una picca.<br />
A Napoli <strong>il</strong> Jerocades entrò nella cerchia di Francesco<br />
Mario Pagano , Gaetano F<strong>il</strong>angieri , Nicola Cir<strong>il</strong>lo e <strong>il</strong><br />
conterraneo Domenico Grimaldi.<br />
Vestì l’abito talare, ma questo non gl’impedì di essere<br />
<strong>il</strong>luminista, giacobino, massone. Subì persecuzione e<br />
carcere. Nel 1799 riparò da esule in Francia dopo aver<br />
subito una prima carcerazione nel<br />
1793, quindi nel 1795 e infine nel<br />
1799. Quando ritorna, nel 1801, dalla<br />
Francia, viene di nuovo incarcerato.<br />
Muore a Parghelia <strong>il</strong> 18 novembre<br />
1805.<br />
Vico è <strong>il</strong> pensatore che si sente di più<br />
nella sua formazione, e sin da quando<br />
scrive <strong>il</strong> Saggio dell’umano sapere ad<br />
uso de’ giovanetti di Pargalia (Stamperia<br />
Simoniaca, Napoli 1768 ) in cui la<br />
prima parte riguarda la f<strong>il</strong>ologia, che è<br />
“scienza verbale”, la f<strong>il</strong>osofia, che è<br />
“scienza reale”. Ma é la “scienza verbale”,<br />
che domina sulla “scienza<br />
reale”, e <strong>il</strong> sapere è <strong>il</strong> sapere, sloggiato dalla vita reale.<br />
Infatti, a Parghelia, nelle scuole di Parghelia <strong>il</strong> “sapere<br />
non si stende più in là della Pedanteria e del Casismo,<br />
donde poi nascono tanti bei figli, l’ignoranza, l’errore,<br />
la bacchettoneria, la stupidità, <strong>il</strong> fanatismo, l’ozio, la<br />
miseria, la brevità della vita” (A. Jerocades, Prefazione<br />
a Saggio dell’umano sapere, cit., pp. 8-9). Inoltre, nei<br />
“casali delle Provincie s’insegnano quelle facoltà che<br />
servono alle gran Capitali. E voi troverete un Cicerone<br />
De officiis, un Orazio, un Virg<strong>il</strong>io in mano d’un<br />
ragazzetto, che non sa far altro che un latinello de’<br />
Neutri; la Fisica di Newton e la Matematica di Wolfio<br />
in mano d’un giovinetto, che non ha altro strumento,<br />
che la marra del Padre, e lo Spirito delle Leggi di<br />
Montesquieu in mano d’un galantuomo, che non ha<br />
altro Stato, che la sua famigliola” (Ivi , pag. 13). Quel<br />
che occorre è un rovesciamento di questa impostazione<br />
umanistico-retorica. <strong>La</strong> Calabria ha bisogno di<br />
scuole di agricoltura, di commercio, di arte nautica<br />
nelle quali s’insegnino le lingue straniere e <strong>il</strong> diritto.<br />
Nell’Ottocento sarà questa la posizione del m<strong>il</strong>anese<br />
Carlo Cattaneo.<br />
Nel Saggio dell’umano sapere di Antonio Jerocades<br />
sono compresi le Rime puer<strong>il</strong>i, <strong>il</strong> breve componimento<br />
drammatico Il trionfo di S. Michele, <strong>il</strong> poemetto <strong>La</strong><br />
Tavola di Cebete Tebano. A Napoli nel 1783, presso<br />
l’editore Giuseppe Maria Porcelli, pubblicò <strong>il</strong> poema<br />
in ottava rima Il Paolo o sia l’Umanità liberata. Nei 12<br />
canti, che compongono <strong>il</strong> poema, escrive <strong>il</strong> viaggio di<br />
Paolo di Tarso: Malta, Siracusa,<br />
Reggio, Pozzuoli, Roma infine. Ed<br />
è qui che si conclude la lotta finale<br />
tra <strong>il</strong> Cristo e l’Anticristo, e Paolo<br />
spacca <strong>il</strong> cuore di Simon Mago.<br />
L’idea di poesia, che ha Antonio<br />
Jerocades, è questa: essa deve educare<br />
l’uomo alla conquista della ragione,<br />
e in questa direzione s’impegnò con<br />
melodrammi, canzonette, ariette,<br />
come Gli amori di F<strong>il</strong>eno e Nice<br />
(Presso Stamperia Simoniana,<br />
Napoli 1779), Esopo alla Moda<br />
ovvero delle favole d’Avian (Presso <strong>il</strong><br />
Pors<strong>il</strong>e, Napoli 1779), <strong>il</strong> Pulcinella da Quacquero (in<br />
M. Brouwer, Un intermezzo indiavolato, Tipografia<br />
della Regia Accademia dei Lincei, Roma 1904).<br />
Bacco e Orfeo sono le guide spirituali dell?Umanità.<br />
Sono loro che portano l’Umanità a liberarsi dal buio,<br />
dall’ignoranza, dalla superstizione, dall’ oppressione.<br />
Sono loro che annunciano <strong>il</strong> trionfo della luce e della<br />
ragione.<br />
Alla poesia <strong>il</strong> Jerocades si solleva davvero con la Lira<br />
focense, uscita a Napoli nel 1783, in seguito nel 1820 e<br />
riproposta nel 1986 a cura di Antonio Piromalli e Giuseppe<br />
S. Bravetti. L’abate <strong>il</strong>lumista mette in versi <strong>il</strong><br />
programma della massoneria, che non sempre risuona<br />
poeticamente. E non poteva non accadere: la poesia<br />
della luce non si trasforma agevolmente in luce<br />
della poesia.<br />
40
39<br />
Libri<br />
L’uomo e la regina<br />
di Aldo Coloprisco<br />
ALDO COLORISCO<br />
calabrese di San Procopio,<br />
ha al suo attivo opere teatrali<br />
come Maschere<br />
(<strong>La</strong>ruffa, Reggio Calabria<br />
1986), Aspromonte! Aspromonte!<br />
(Falzea, Reggio<br />
Calabria 1994), <strong>La</strong><br />
’ndrangheta s’a caca (<br />
<strong>La</strong>ruffa, Reggio Calabria<br />
2000). Di tutto rispetto. Ed<br />
ora ci sorprende con L’uomo<br />
e la regina (<strong>La</strong>ruffa,<br />
Reggio Calabria 2010),<br />
romanzo. Felicissimo questo<br />
romanzo per tematiche<br />
e st<strong>il</strong>e, lingua, una lingua<br />
lirica, poetica, che ben s’adatta<br />
di volta in volta alle<br />
situazioni che nel corso<br />
dell’opera sono presentate.<br />
Coloprisco porta in questo<br />
suo romanzo tutta la sua<br />
preparazione culturale<br />
umanistica, <strong>il</strong> suo sconfinato<br />
amore per <strong>il</strong> teatro.<br />
CARMINE CHIODO<br />
L’uomo e la regina è anche un’opera che in un certo qual<br />
senso poggia su una scrittura teatrale e poi nel corso di<br />
essa avvengono scene, molte scene collegate bene da<br />
quell’ab<strong>il</strong>e regista che è Aldo coloprisco che ci dà un<br />
romanzo sulla vita e sulla morte, uno scavo in entrambe.<br />
Fantasia e realtà talora si mescolano, e a ciò s’accompagna<br />
la scrittura sempre fluida che mette in evidenza le<br />
sfumature e i diversi stati d’animo del personaggio che<br />
non ha un nome e degli altri personaggi (taluni di essi<br />
amano <strong>il</strong> teatro, quello pirandelliano in modo particolare).<br />
Fin dalle prime battute dell’opera appare <strong>il</strong> protagonistra,<br />
una persona adulta, malata, che dopo una “<strong>La</strong><br />
malattia appunto esce di casa,<br />
per andare incontro alla vita,<br />
alla realtà,e si porta in centro,i<br />
n quello di Roma. Il romanzo<br />
è ambientato in prevalenza a<br />
Roma ma c’è pure la Calabria<br />
che è al centro di varie opere<br />
teatrali di Colorisco. Egli dapprima<br />
si è esercitato nella scrittura<br />
teatrale dandoci belle<br />
commedie,di alto significato<br />
umano, e riduzioni teatrali di<br />
opere famose della lettetratura<br />
italiana moderna .penso alla<br />
riduzione teatrale in dialetto<br />
calabrese di Gente in aspromonte<br />
di Corrado alvaro.<br />
Orbene,forte di questa passione<br />
per <strong>il</strong> teatro ,coltivata fin da<br />
ragazzo,Coloprisco per esprimere<br />
l’urgere del suo mondo<br />
interiore ,<strong>il</strong> suo impatto con la<br />
città,per ripristinare voci e<br />
situazioni di un tempo ormai trascorso scrive questo suo<br />
primo romanzo. Comunque, questo primo romanzo<br />
dello scrittore calabrese è da ammirare e lodare per la<br />
sua resa poetica. è opera di vera e propria poesia. Direi<br />
che questa è la nota precipua dell’opera di Colorisco.<br />
<strong>La</strong> regina è una fanciulla bellissima che spesso si fa vedere<br />
e tenta l’uomo col bastone e <strong>il</strong> cappello che si aggira in<br />
vari luoghi della Capitale(Piazza della repubblica,Via<br />
Nazionale,<strong>il</strong> Pantheon,Il Ponte di Elio,<strong>il</strong> Tevere) e qui<br />
incontra vari personaggi che hanno tutti una loro<br />
storia,una loro patetica storia. Un romanzo, questo, di<br />
Coloprisco, ben dosato e congegnato. I periodi scorrono<br />
fluidi e senza intoppi.Coloprisco sa usare molto bene la<br />
penna come pure sa tagliare le scene, curare i monologhi,i<br />
dialoghi che si notano nel corso dell’opera.Talvolta,<br />
la lingua tende a trasfigurare la realtà,soprattutto certi<br />
momenti della realtà romana e umana,sono resi molto<br />
bene attraverso una lingua icastica (penso alla rappresentazione<br />
del traffico di Roma,ai viaggi in metro. Qui<br />
agisce <strong>il</strong> protagonista, questo anziano acciaccato che talvolta<br />
basta una piccola spinta per farlo girare come un<br />
bir<strong>il</strong>lo. Colorisco, tutto sommato, non ci dà un’opera<br />
autobiografica ma una profonda meditazione sulla vita e<br />
sulla morte come pure ha voluto contrapporre alla vita<br />
della metropoli quella paesana .<br />
Romanzo come riflessione sulla vita ma pure sulla<br />
morte,e nel contempo presenta una scrittura ag<strong>il</strong>e e fluida-lo<br />
ribadisco-come si può constatare dall’incipit della<br />
stessa opera. “L’uomo, ch’è fermo davanti allo specchio,e<br />
con rapido gesto si aggiusta <strong>il</strong> cappello sollevandolo un<br />
po’ sul lato sinistro,a voce alta si dice quasi contento<br />
.”dopotutto,non sono cosi malridotto”. Un bell’inizio<br />
che mostra come lavora e come entra subito nella delineazione<br />
del personaggio lo scrittore<br />
Coloprisco.Romanzo”teatrale” ,lirico,che presenta<br />
anche l’ironia,la polemica,romanzo in cui si incontrano<br />
varie anime.Coloprisco narra in modo personale e originale,in<br />
cui spicca la lingua che è immediata,incisiva. Al<br />
riguardo faccio alcune citazioni:”Si raddrizza,appoggia<br />
la mano sinistra al bastone ,l’altra al bracciolo della panchina<br />
,e sospirando si alza ,si gira e fissa lo sguardo lontano<br />
dov’è la città che ansima con angosciosi respiri di<br />
bestia ferita da innumerevoli mostri,che l’assalgono con<br />
le canne dei loro fuc<strong>il</strong>i sparando nuvole nere,che scoppiano<br />
e rimbalzando colpiscono i cofani,le fiancate ,i<br />
parabrezza,i cruscotti,gli sterzi,le bocche dei guidatori<br />
che sono attenti alla strada e ascoltano la radio o parlano<br />
al telefonino bestemmiando ,che chiacchierano e<br />
ridono ,e non si accorgono che l’implacab<strong>il</strong>e polvere<br />
scende nel petto fino ai polmoni”(Cap. II,p.15).Le<br />
sequenze narrative hanno un ritmo incalzante ,ed è questa<br />
una delle tante caratteristiche di fondo di questo<br />
romanzo in cui un uomo vecchio e malato spesso ripensa<br />
e rivive fatti,momenti della sua vita adolescenziale ad<br />
esempio e sovente appare una donna alta,slanciata, forse<br />
una ragazza dell’est.Una fanciulla molto bella e soave, la<br />
morte.Leggendo attentamente ci si accorge che l’andamento<br />
ritmico delle varie frasi e periodi rende bene la<br />
vita e certe situazioni anche odierne ,dicono certi risentimenti<br />
e considerazioni dell’uomo Coloprisco.”Amare<br />
considerazioni.Ci riempiono la bocca e le orecchie di<br />
belle parole.Libertà, democrazia,ma poi sono gli altri ,<br />
gl’imperiali signori ,a decidere per tutti. Noi siamo liberi<br />
di scegliere tra le loro prime visioni ,trai f<strong>il</strong>m e le”soap<br />
opere”,orrip<strong>il</strong>anti nella trama,che le televisioni pubbliche<br />
e private comprano a peso e trasmettono ventiquattrro<br />
ore al giorno;tra le loro canzoni che le radio mandano,<br />
in lingua originale ,ossessivamente,tra i titoli dei loro<br />
autori,che nelle vetrine e sui banconi delle nostre librerie<br />
fanno bella mostra con copertine r<strong>il</strong>ucenti e invitanti.<br />
Tutto ci arrivaa inscatolato,pronto a essere consumato;e<br />
non è solococacola o”hamburger” ,c’è dippiù,di peggio!<br />
A noi lasciano <strong>il</strong> piffero,perché ci accapigliamo a chi lo<br />
suoni meglio: ciòè adulatori abbiamo un’antica tradizione<br />
e anche come sudditi fedeli”(p.24).Coloprisco qui<br />
parla con la sua anima e l’interroga,e riflette sulla vita,e<br />
spesso la sua mente va al paese,ai suoi genitori ,alla nascita<br />
dei propri figli(v.p.57 )la bella e profonda descrizione<br />
che dà dell’attesa della nascita dei figli e dei segni che<br />
riguardano quella; qui molte note sono poetiche.C’è<br />
una continua alternanza di vita presente e passata ,incontri<br />
con altre persone ,c’ è pure-lo dicevo prima- la Calabria<br />
,in cui capita,tra le altre cose che Massaro Rocco “è<br />
“travolto con le sue pecore dalla furia di fango e di pietre<br />
“.<strong>La</strong> Calabria delle fiumare,la Calabria “selvaggia<br />
ma bellissima”.A parte ciò, c’è lo studente Coloprisco ,<br />
amante della poesia greca e di Omero in modo particolare.<br />
E poi e quasi sempre: le famose valige di cartone<br />
verso M<strong>il</strong>ano,Torino, Genova,”distanze più brevi,ma<br />
bastanti a far piangere <strong>il</strong> cuore”.Il paese è ritratto liricamente<br />
nelle sue sere estive sotto un “cielo di vivide stelle”,un<br />
paese che lentamente muore.<br />
L’opera è un viaggio nella vita ,fatta di vari incontri con<br />
uomini o donne che hanno talvolta una vita drammatica,funestata<br />
dal dolore .A guardar bene, questa opera di<br />
Coloprisco è l’esaltazione della poesia che”muore e<br />
risorge m<strong>il</strong>le e m<strong>il</strong>le volte al secondo ,che vivrà anche<br />
dopo quando gli uomini stolti avranno distrutto se stessi<br />
e la terra”(p.”24).<strong>La</strong> poesia anche se”infelice,ma viva<br />
,vagherà trasportata dal vento ,ascolterà e darà voce ad<br />
ogni sospiro,br<strong>il</strong>lerà al mattino con <strong>il</strong> gelido raggio di sole<br />
e danzerà nell’aria con ogni granello di sabbia;carezzerà<br />
con mani tremanti i lucidi tronchi degli alberi scarni e<br />
inseguirà con dolcissimi canti la primavera<br />
sfuggente;salirà tra le stelle ,chiedendo dell’uomo con<br />
voce tristissima”.Nell’opera c’è tutta quanta la personalità<br />
e sensib<strong>il</strong>ità dell’uomo Coloprisco che sa leggere<br />
nella propria vita e in quella degli altri come pure nella<br />
storia e nella società e politica del tempo in cui viviamo.<br />
L’opera,che è dedicata alla madre,racconta anche <strong>il</strong><br />
“lento inarrestab<strong>il</strong>e distacco da ogni espressione esteriore<br />
di fede,<strong>il</strong> rifiuto dei dogmi,dei santi,delle madonne,la<br />
repulsione ,la nausea,l’inquietudine ,l’affannosa ricerca<br />
di altre certezze ,la delusione,la disperazione , <strong>il</strong> bordo<br />
del precipizio,la voce:Figlio”.Parole che rendono l’esatta<br />
fisionomia dell’opera poetica e teatrale di Coloprisco<br />
che termina con una immagine di vita:”Il sole<br />
tramonta,traspare uno spicchio di luna.Un respiro di<br />
vento increspa le acque del fiume,accarezza <strong>il</strong> viso dell’uomo<br />
,che piano piano si distende ,si rasserena,sorride<br />
lieve. <strong>La</strong> terra trascolora e un cormorano con <strong>il</strong> suo bel<br />
piumaggio solca l’aria e lancia <strong>il</strong> suo richiamo con un<br />
suono roco,quasi un lamento disperato;ed ecco spuntare<br />
la femmina,che gli si accosta con un gridolino,tutta in<br />
calore,lo sfiora con l’ala aperta e poi scappa,perché vuole<br />
che l’altro la insegua,la raggiunga ,la solletichi sotto <strong>il</strong><br />
becco,la prenda in braccio,la porti nella sua alcova e la<br />
faccia sentire la regina del mondo”. Profonda e di sostanza<br />
questa opera di Aldo Coloprisco, uno scrittore, un<br />
poeta da seguire e leggere con attenzione.<br />
la <strong>Riviera</strong> DOMENICA 17 APRILE 2011<br />
CULTURA41<br />
CANTAMI O DIVA<br />
(MA IN DIALETTO)<br />
DON TOTÒ<br />
DA GAPPERÌA.<br />
MICU PELLE<br />
Don Toto' da Gapperia,<br />
omu ddrittu e di sustanza,<br />
nci facia lu fatturi<br />
a lu Marchisi Tuttapanza,<br />
praticuni di la caccia<br />
sapia i posti di pascianza<br />
quandu jia cu signurinu<br />
si sentia n'omu di scenza!<br />
Quandu vinnar'i lezioni<br />
nci cogghju voti abbastanza<br />
chi nesciu deputatu<br />
cu na randi maggioranza.<br />
Promettiu ca faci cosi<br />
mu cunfundi puru a scena,<br />
m'a la Cammara votau<br />
cuntra i leggi d'uguaglianza<br />
“Chi volenu li tamarri?<br />
Terri e allivi ncumunanza,<br />
mu nci caccian'a li ricchi<br />
lu dirittu i patrunanza?<br />
non sapenu ca ndavimu<br />
tutt'a forza i l'ordinanza<br />
e pur'i giudici di parti<br />
mu nci mparan'a crijanza?”<br />
Mo'nte terri du marchisi<br />
serpi, surici e cinghiali,<br />
pappajanni e arcedi i notti ,<br />
e i sipali fannu grutti<br />
sup'e cimi d'allivari<br />
e l'addrichi e li mentastri<br />
accupparu l'arangari […].<br />
Nta na notti i ventu forti<br />
chi scippava l'agghjandari<br />
tuttu u Fegu du marchisi<br />
ncuminciau ad appiccicari<br />
e comu purvari a nu juntu<br />
diventau tuttu mpernali.<br />
Donnu Totu lu cchjù guappu,<br />
lu cchjù ddrittu di guardiani<br />
i l'atta parti da hjumara,<br />
com'arcedu i malaguriu,<br />
jia chjamandu jusu e susu,<br />
cu li mani a li capidi<br />
tutti i genti e puru i santi<br />
mu lu vannu ad aiutari.<br />
Ma la vuci si perdia<br />
nta li timpi du canali<br />
e rimbumbandu ripetia:<br />
“Cca no ndavi cchjù cristiani,<br />
sunnu a Biella ed a Turinu<br />
e a M<strong>il</strong>anu a fatigari,<br />
e cu scrusciu di motori<br />
non ti sentinu gridari!” […].<br />
[in Micu Pelle, Risbigghjamundi- a cura di P.<br />
Crupi Postfazione di V. Teti ( F. Pancallo editore,<br />
Locri 2009), pp. ]<br />
Micu Pelle (l 26 ottobre 1910<br />
Antonimina, Reggio Calabria- IVI 3<br />
maggio 1989). Ha combattuto, nelle f<strong>il</strong>a<br />
del PCI, per <strong>il</strong> riscatto del suo paese, della<br />
Calabria, del Mezzogiorno. Di<br />
Antonimina è stato sindaco del popolo,<br />
popolano e popolare. É <strong>il</strong> poeta della<br />
questione sociale. Fatto inedito nella<br />
poesia dialettale. <strong>La</strong> sua prima raccolta<br />
poetica, Risbugghjamundi, esce nel 1974<br />
a Reggio Calabria come quaderno del<br />
quindicinale
Blob<br />
of the week<br />
Potete inviare al<br />
nostro account<br />
facebook le vostre<br />
foto. Selezioneremo<br />
le più interessanti,<br />
pubblicandole<br />
settimanalmente su<br />
questo spazio<br />
Trova le differenze<br />
Un’altra pagina che si<br />
riempie nel prezioso libro<br />
della vita, ce ne sono<br />
ancora parecchie...<br />
Superale tutte e arriva<br />
alla fine...<br />
C’e’ scritto: non lasciarne<br />
nessuna vuota, viv<strong>il</strong>e tutte<br />
e sii sempre te stessa...<br />
Saremo sempre con te<br />
Auguri dottoressa Iole<br />
Il presidente Morabito nel suo studio con<br />
Mazzaferro, <strong>il</strong> quale ama definirsi l’ultimo dei<br />
comunisti. Speriamo che non desideri che<br />
l’avvocato Morabito sia l’ultimo presidente del<br />
centro sinistra.<br />
Dopo <strong>il</strong> comitato dei sindaci della Locride, a<br />
soddisfatto colloquio (da sinistra) Giorgi, sindaco<br />
di San Luca, Pelle di Antonimina, Rocca di<br />
Benestare. Tra Pelle e Rocca <strong>il</strong> dottor Mantegna,<br />
uno dei più grandi comunisti che <strong>il</strong> mondo<br />
ricorda.<br />
Tantissimi auguri<br />
Maria per i tuoi<br />
splendidi 50 anni<br />
dalla tua famiglia:<br />
Antonio, Giusy,<br />
Elena, Paolo e<br />
Matteo.<br />
DOMENICO<br />
ROCCISANO DI<br />
CULONIA<br />
SUPERIORE IL<br />
MAESTRO<br />
DELLE CORAZZE<br />
ARTIGIANALI DI<br />
PASQUA CHE<br />
ALLIETANO<br />
LA SETTIMANA<br />
SANTA NELLA<br />
LOCRIDE.<br />
Grandi movimenti a Siderno<br />
la mattina puoi incontrare<br />
candidati a Sindaco alla<br />
Provincia e al condominio ...<br />
la <strong>Riviera</strong> DOMENICA 17 APRILE 2011 43<br />
MAAL CUORE DEGLI ELETTORI<br />
NON SI COMANDA<br />
Qualcuno mi ha suggerito di fare questa foto<br />
con la didascalia: <strong>il</strong> gatto e la volpe. Giusto. È<br />
certo che la volpe è Ilario Ammendolia.<br />
Abbiamo dubbi che Certomà sia <strong>il</strong> gatto<br />
UNO DI VOI MI TRADIRÀ<br />
E con oggi sono 4 mesi<br />
che hai portato la gioia<br />
nelle nostre famiglie!<br />
Tanti auguri per <strong>il</strong> tuo<br />
quarto mese di vita mia<br />
piccola Irene!<br />
Zia Anna Maria<br />
TANTI AUGURI<br />
A GIUSEPPE PER I<br />
TUOI 7 ANNI DA<br />
MAMMA E PAPA'.<br />
SERIE B
44 la <strong>Riviera</strong> DOMENICA 17 APRILE 2011 44<br />
BIBLIOTECA MERIDIONALISTA<br />
RAFFAELLO SAFFIOTI<br />
Appelli, Marce, Manifesti oggi non<br />
mancano<br />
Appelli, Marce, Manifesti e movimenti<br />
di protesta oggi non mancano,<br />
ma sembrano insufficienti a produrre<br />
i cambiamenti necessari di fronte<br />
alle sfide del nostro tempo, dal livello<br />
locale a quello globale.<br />
Perché? Questa domanda è necessaria<br />
per la ricerca e<br />
per l’azione.<br />
<strong>La</strong> domanda è sollecitata<br />
dal programma<br />
della Marcia<br />
“per un mondo<br />
nuovo”(Menfi -<br />
Palermo 11-16<br />
apr<strong>il</strong>e / Trappeto<br />
17 apr<strong>il</strong>e 2011). <strong>La</strong><br />
Marcia ricorda la<br />
storica marcia detta<br />
“della protesta e<br />
della speranza” del<br />
1967 “Per la Sic<strong>il</strong>ia<br />
occidentale e per un nuovo mondo”,<br />
guidata da Dan<strong>il</strong>o<br />
Dolci e Lorenzo Barbera.<br />
Ma richiama anche l’opera di Dolci<br />
Verso un mondo nuovo, pubblicata da<br />
Einaudi nel 1964 e in una nuova edizione<br />
nel 1965.<br />
Forse è opportuno proporre qualche<br />
stralcio del capitolo conclusivo:<br />
“Eccolo chiaramente <strong>il</strong> mondo vecchio:<br />
quello che non aveva riconosciuto<br />
la sua sostanziale unità.<br />
E’ avvenuto un salto nelle conoscenze,<br />
nelle tecniche, in certe condizioni<br />
fondamentali. Questa è la buona<br />
novella che possiamo portare al<br />
mondo: le premesse, le condizioni<br />
per realizzare <strong>il</strong> mondo nuovo ci sono<br />
già ora, in ogni punto. Il mondo<br />
nuovo è in ritardo […]. Parti del<br />
mondo nuovo sono già vive, e altre se<br />
ne stanno attuando giorno per giorno:<br />
bisogna che si riconoscano,<br />
incontrino, colleghino, espandano,<br />
rinforzino; che i gruppi autoportanti,<br />
i gruppi di gruppi diventino <strong>il</strong> mondo<br />
nuovo. Sarà diffic<strong>il</strong>e, ma nessuno<br />
pensi che è impossib<strong>il</strong>e […].<br />
E’ chiaro che occorre un salto nella<br />
natura degli uomini. Al cittadino del<br />
nuovo mondo occorre un salto qualitativo.<br />
Come possiamo produrlo?<br />
Ciascuno cresce in quanto diventa un<br />
centro innamorato, centro motore,<br />
centro di responsab<strong>il</strong>ità. Questo è lo<br />
sforzo che dovremmo fare, dal basso,<br />
lievitando, e contemporaneamente<br />
creando le condizioni strutturali per<br />
cui <strong>il</strong> salto sia favorito [...]”. (Dan<strong>il</strong>o<br />
Dolci, Verso un mondo nuovo, Einaudi,<br />
1965, pp. 269-70).<br />
Sono trascorsi 44 anni dalla Marcia<br />
del 1967 e <strong>il</strong> mondo è profondamente<br />
cambiato.<br />
Dalla Marcia del 1967 alla Marcia<br />
del 2011<br />
Cosa direbbe oggi Dan<strong>il</strong>o Dolci?<br />
Cosa direbbe oggi Dan<strong>il</strong>o Dolci?<br />
I trent’anni che vanno dall’anno della<br />
Marcia, <strong>il</strong> 1967, al 1997, anno della<br />
morte di Dolci, segnano <strong>il</strong> processo<br />
evolutivo del suo pensiero e della sua<br />
opera. Per conoscere Dolci e sottrarlo<br />
al pericolo della mitizzazione, è<br />
necessario leggere e studiare le opere<br />
pubblicate in quei trent’anni. L’attività<br />
da lui svolta nell’ultimo periodo<br />
della sua vita rimane quella meno<br />
studiata, forse perché più diffic<strong>il</strong>e e<br />
complessa. Bisogna conoscerla e<br />
Di nuovo in marcia con<br />
Dolci verso un mondo nuovo<br />
difenderla dalle interpretazioni fuorvianti<br />
di presunti “eredi” e “discepoli”.<br />
L’opera Comunicare, legge della vita<br />
(<strong>La</strong> Nuova Italia, 1997) può essere<br />
letta e considerata come <strong>il</strong> suo “testamento<br />
spirituale”, elaborato nell’ultimo<br />
decennio della sua vita.<br />
“<strong>La</strong> breve e inusuale ‘prolusione’ che<br />
egli ha letto a Bologna <strong>il</strong> 13 maggio<br />
del 1996 in occasione del conferimento<br />
della laurea honoris causa in<br />
Scienze dell’Educazione potrebbe<br />
essere considerata come integrazione<br />
del suo testamento spirituale<br />
(“Scuola e Città”, n. 9, 30 settembre<br />
1996).<br />
Il grido di allarme di un profeta<br />
Diagnosi di “uno stato confusionale”<br />
In quell’opera e in quel<br />
discorso c’è la diagnosi acuta<br />
dello “stato confusionale proprio<br />
in senso medico” sofferto<br />
allora come oggi dall’umanità.<br />
Leggiamo in Comunicare,<br />
legge della vita:<br />
“Non dobbiamo temere la<br />
diagnosi”<br />
“Una malattia ci intossica e<br />
impedisce: la vita del mondo<br />
è affetta dal virus del dominio,<br />
pericolosamente soffre di<br />
rapporti sbagliati.<br />
Non un nuovo Golia occorre<br />
denunciare, né estranei nemici<br />
ma, nei più diversi ambiti,<br />
ripensare e rifondare <strong>il</strong> modo<br />
e la qualità dei nostri rapporti,<br />
di ogni genere di rapporto.<br />
Talmente abituati siamo a<br />
questa malattia, che ci è<br />
arduo concepire la salute.<br />
Sappiamo quale mondo<br />
vogliamo?<br />
L’antico virus va tramando<br />
strategie inedite. Una frode sott<strong>il</strong>e<br />
ma vasta degenera <strong>il</strong> mondo, acuta,<br />
sistematica, mentre <strong>il</strong> rapporto esclusivamente<br />
unidirezionale nel tempo<br />
tende a passivizzare l’altro, gli altri, e<br />
a divenire violento. Ove le bombe<br />
non bastano, l’inoculazione, la trasmissione<br />
propagandistica vengono<br />
più e più camuffate da comunicazione.<br />
Malgrado puntuali denunce, finora<br />
inadeguate, questa strategia (condotta<br />
da persone, gruppi, Stati) subdola-<br />
mente tende a strumentalizzare la<br />
gente, rendendola indifesa e acquiescente.<br />
Il bambino, <strong>il</strong> giovane, <strong>il</strong> passante<br />
nella strada diffic<strong>il</strong>mente può<br />
difendersi dalla ingegneria del consenso<br />
finché non sa che esiste, e come<br />
ordisce, sostenuta da apparati e investimenti<br />
smisurati.<br />
I maggiormente pericolosi predatori<br />
e parassiti umani perlopiù ragnano<br />
legalmente e nell’oscuro. Sovente l’usurpatore<br />
e i suoi strumenti vengono<br />
esaltati e incentivati dagli stessi<br />
oppressi. (pp. 15, 17-8, 20).<br />
Nel discorso all’Università di Bologna<br />
leggiamo:<br />
“Come è possib<strong>il</strong>e diagnosticare uno<br />
‘stato confusionale’? Osservando in<br />
quale modo ci si comporta, e in quale<br />
ci si esprime. Guardando l’agire, i<br />
fatti, quando emerge una difficoltà<br />
come si comportano le persone<br />
sane? Cercando di identificare <strong>il</strong> problema<br />
(che significa originariamente<br />
proposta), per poterlo risolvere.<br />
Come invece si comporta <strong>il</strong> neurotico<br />
(persona, gruppo o popolo)? Si scaglia<br />
contro la difficoltà – pur se rappresentata<br />
da persone, gruppi, popoli<br />
– per eliminarla, talora distruggendosi.<br />
<strong>La</strong> guerra è un fenomeno neurotico”(“Scuola<br />
e Città”, cit., pp. 407-<br />
8).<br />
“Stato confusionale ci significa deperimento<br />
pure biologico fino al rischio<br />
dell’autodistruzione” sono le ultime<br />
parole di quel discorso. Oggi, forse,<br />
siamo in grado di capire meglio <strong>il</strong><br />
senso di quelle parole, quanto fosse<br />
giustificato quel grido di allarme. Era<br />
<strong>il</strong> grido di allarme di un profeta.<br />
<strong>La</strong> manomissione delle parole<br />
Nella “Premessa” a Comunicare,<br />
legge della vita, si legge:<br />
“Non soltanto resistere all’inquinamento,<br />
anche culturale, mentale, che<br />
continuamente ci minaccia, è un<br />
grave problema: ma riuscire a disinquinarci<br />
da quanto inavvertitamente<br />
già ci ha penetrati” (pp. IX-<br />
X).<br />
Segue una “Anatomia lessicale-concettuale”.<br />
Leggiamo:<br />
“Il vocabolario è anche uno<br />
specchio: per valorizzarlo,<br />
ad esprimersi e intendere,<br />
occorre imparare a scegliere.<br />
Quale <strong>il</strong> senso delle nostre<br />
parole? Che ci significano?[…].<br />
Occorre riconoscere che<br />
deformare concezioniparole-entità<br />
vitali come<br />
comunicare, interesse, potere,<br />
struttura, valore, economia,<br />
educazione, e così via, è<br />
espressione di macrovirosi<br />
causata dall’uomo a livello<br />
biosferico. Anche la lingua,<br />
ab<strong>il</strong>mente manipolata, può<br />
divenire occasione di penetrazione<br />
virale, strumento<br />
di dominio: .<br />
Fino a Little Boy, la bomba<br />
che vetrifica e polverizza<br />
Hiroshima. Fino al sottomarino<br />
atomico .Peggio<br />
della moneta falsa è la<br />
parola falsa: soprattutto se usata per<br />
insegnarla. Infamando la lingua, infamiamo<br />
noi e la terra” (pp. 3, 5, 10,<br />
11).<br />
“Dobbiamo rassegnarci al suicidio?”<br />
Rispondere ad un appello<br />
Il dovere di quelli che vogliono raccogliere<br />
l’eredità del pensiero e dell’opera<br />
di Dolci, di quelli che vogliono<br />
continuare la sua opera, di quelli che<br />
si considerano suoi amici, è rispondere<br />
alla domanda della “Bozza di<br />
Manifesto” in Comunicare, legge della<br />
vita: “Dobbiamo rassegnarci al suicidio?”.<br />
Bisogna rispondere all’appello rivolto<br />
“a chi più avverte l’immensa portata<br />
di questa problematica per la vita<br />
del mondo, a tutti<br />
coloro cui non<br />
sfuggono gli intimi<br />
nessi tra la<br />
valorizzazione<br />
delle intime risorse<br />
inesplorate, e<br />
la pace – o tra<br />
sfruttamento e<br />
violenza -, soprat-<br />
tutto a chi nei più<br />
diversi contesti<br />
esercita una pur<br />
varia funzione<br />
educativa.<br />
Per scoprire ed esprimere i dirompenti<br />
segreti del comunicare occorre<br />
che germinino ovunque i suoi laboratori,<br />
consolidandosi in comuni fronti”<br />
(pp. 41, 42).<br />
Nell’ultima parte della “Bozza di<br />
Manifesto” è rivolto l’invito a ciascuno,<br />
tra l’altro, dovunque possib<strong>il</strong>e, a:<br />
promuovere, soprattutto con i giovani,<br />
iniziative in cui ognuno possa<br />
esprimersi (…) per riconoscere i propri<br />
bisogni concreti …<br />
organizzare seminari e corsi affinché<br />
si formino, in ogni ambito e a ogni<br />
livello, esperti di come possiamo crescere<br />
in gruppi che favoriscano la<br />
creatività personale e collettiva …<br />
trovare i modi per sperimentare, in<br />
ogni ambiente e a ogni livello, quali<br />
metodologie possano risultare più<br />
efficaci affinché ognuno si interroghi:<br />
fino a qual punto siamo impediti a<br />
costruire civiche strutture comunicanti<br />
…<br />
… suscitare iniziative specifiche, processi<br />
di ricerca-azione-riflessione …”<br />
(pp. 43-4).<br />
Alla fine del discorso all’Università di<br />
Bologna, Dolci disse:<br />
“Per <strong>il</strong> mondo, essenziale nel futuro<br />
sarà come valorizzare ognuno attraverso<br />
maieutiche strutture a diversi<br />
livelli, riguardando dalle evolutive<br />
prospettive della scienza della complessità.<br />
Essenziale problema è riuscire<br />
a concepire strutture maieutiche<br />
di reciproca valorizzazione in cui<br />
tutti, i più semplici e i più tecnici, possano<br />
apprendere a comunicare e a<br />
organizzarsi” (“Scuola e Città”, cit.,<br />
p. 408).<br />
E’ l’opera svolta da Dolci in tutta la<br />
sua vita.<br />
“Sapere concretare l’utopia”<br />
“Sapere concretare l’utopia chiede,<br />
col denunciare, un annunciare capace<br />
di lottare e costruire frontiere che<br />
valorizzino ognuno: l’educazione è<br />
rivoluzionaria se si matura valorizzatrice,<br />
dunque maieutica”.<br />
Queste parole leggiamo nell’ultima<br />
pagina de <strong>La</strong> struttura maieutica e l’evolverci<br />
(<strong>La</strong> Nuova Italia, 1996), che è<br />
una delle ultime opere di Dolci, pubblicata<br />
nel 1996.<br />
Quanto è diffusa la consapevolezza<br />
della diagnosi e della proposta avanzata<br />
dall’ultimo Dolci, soprattutto tra<br />
quanti si richiamano al suo pensiero<br />
e alla sua opera?
Una (croni)storia della Calabria attraverso i “forestieri”<br />
GIUSEPPE FIORENZA<br />
L<br />
o ripetiamo, a costo di apparire<br />
retorici e, appunto,<br />
ripetitivi. Nella nostra cronistoria<br />
non vogliamo né<br />
indagare né confutare <strong>il</strong><br />
contenuto o <strong>il</strong> merito di<br />
determinate affermazioni, siano esse contenute<br />
in saggi, libri o dichiarazioni, articoli giornalistici<br />
e altro materiale d’informazione. <strong>La</strong><br />
nostra attenzione è maggiormente rivolta al<br />
come si parla di Calabria e dintorni, compresi<br />
i calabresi.<br />
Questo sempre in linea con l’obiettivo che ci<br />
siamo posti nel primo capitolo e cioè r<strong>il</strong>evare<br />
se esista una realtà la cui immagine è stata<br />
manipolata ad arte, un pregiudizio che ha dato<br />
una fotografia stereotipata della regione,<br />
diventata essa stessa realtà al posto di quella<br />
vera, complessa e articolata.<br />
In questo numero perciò parliamo di alcuni<br />
episodi di comunicazione giornalistica e televisiva,<br />
ponendo attenzione al canale, al contesto<br />
e al messaggio. Nello schema della comunicazione<br />
questo è importante perché ci consente<br />
di capire come viene trasmessa una notizia o<br />
un non notizia per fare in modo che essa sia<br />
realmente recepita dal destinatario.<br />
Perché Dio ha fatto la Calabria?<br />
E’ la domanda che si pone Antonello Venditti,<br />
in un commento durante un suo concerto a<br />
Marsala in Sic<strong>il</strong>ia, tenuto nel 2008, ma messo<br />
su Youtube nell’autunno<br />
del 2009 e<br />
ripreso da alcuni gior-<br />
nali locali e dal web,<br />
tanto da diventare un<br />
caso mediatico,<br />
discusso anche dalla<br />
televisione nazionale,<br />
per le reazioni che ha<br />
avuto da parte dei<br />
calabresi, inferociti<br />
verso <strong>il</strong> cantautore<br />
romano che avrebbe<br />
disprezzato la Calabria.<br />
Le testuali parole di<br />
Venditti allora furono<br />
le seguenti: “Dopo Caronte c’è la Calabria.<br />
Che è una cosa guarda…perchè Dio ha fatto<br />
la Calabria? Perchè, perchè, perchè? Io spero<br />
che si faccia <strong>il</strong> ponte, almeno la Calabria esisterà...<br />
Veramente io a questo punto sto...<br />
Qualcuno deve fare qualcosa per la Calabria.<br />
Sapete che m’è successo? Ho conosciuto un<br />
ragazzo calabrese a Reggio Calabria, prendeva<br />
<strong>il</strong> traghetto, vedevo che lui leggeva e questo<br />
calabrese veniva in Sic<strong>il</strong>ia, perché in Sic<strong>il</strong>ia trovava<br />
una ragione, la cultura. In Calabria non<br />
c’è veramente niente, ma niente che sia niente”.<br />
Noi vogliamo innanzitutto discostarci<br />
dalle scomposte reazioni avute in primis dai<br />
politici, i quali hanno r<strong>il</strong>evato indignati <strong>il</strong><br />
disprezzo e l’offesa verso la Calabria, e poi<br />
dagli altri che hanno reagito senza neppure<br />
citare <strong>il</strong> contenuto delle dichiarazioni di Ven-<br />
<strong>La</strong> realtà vera<br />
è che ogni volta che viene<br />
laureato un giovane,<br />
sia pure con 110 e lode,<br />
gli si consegna un<br />
passaporto.<br />
ditti. Il calabrese in casi come questi non vuole<br />
che si parli di sé, perché parlare di sé tende a<br />
scoperchiare <strong>il</strong> malaffare politico e <strong>il</strong> guazzabuglio<br />
sociale che da decenni governa la regione.<br />
Ma non è questo <strong>il</strong> nostro obiettivo, come<br />
abbiamo detto sopra, cioè confutare contenuti<br />
e merito di quelle dichiarazioni. A noi interessano<br />
le modalità e nel caso di Venditti dobbiamo<br />
r<strong>il</strong>evare, più che l’inopportunità di quelle<br />
dichiarazioni, la loro non pertinenza con un<br />
qualsiasi discorso. A parte la loro <strong>il</strong>logicità, in<br />
quanto è risaputo che per almeno un cinquantennio<br />
l’Università di Messina ha accolto<br />
buona parte degli studenti calabresi, per cui<br />
non è che <strong>il</strong> ragazzo andava in Sic<strong>il</strong>ia a cercare<br />
la cultura ma l’istruzione scolastica. E <strong>il</strong> cantautore<br />
romano su questo non appare aggiornato<br />
in quanto da almeno un ventennio la Calabria<br />
ha l’Università (e alcune facoltà di Arcavacata<br />
a Cosenza sono eccellenti a livello nazionale).<br />
Per concludere quelle dichiarazioni non<br />
hanno altro che <strong>il</strong> carattere di un’esortazione<br />
ingenua e genuina su una questione più grande<br />
di una semplice dichiarazione a margine di<br />
un concerto.<br />
Antonello Caporale su <strong>La</strong> 7- 8 apr<strong>il</strong>e 2009rispondendo<br />
a una domanda di Ilaria D’Amico<br />
aveva impropriamente definito Reggio e<br />
Messina due cloache, precisando successivamente<br />
che l’epiteto era riferito direttamente<br />
alla classe politica e non alle città in quanto tali<br />
o alle sue popolazioni.<br />
Infatti nell’intervento,<br />
riferito<br />
alla costruzione del<br />
ponte, precisava<br />
che “…un’opera<br />
che raccoglie la<br />
fenomenologia del<br />
potere, <strong>il</strong> ponte<br />
sullo stretto si sa<br />
che sono due cloache<br />
città due buchi<br />
e bisogna mettere<br />
due p<strong>il</strong>oni… Messina<br />
è una vergogna a<br />
misura d’uomo e<br />
badate che Reggio<br />
Calabria per un quarto della città non ha l’acqua…”.<br />
Anche in questo caso, si può immaginare, le<br />
città si sono indignate offese dalla provocazione,<br />
anche se dobbiamo r<strong>il</strong>evare che molte<br />
dichiarazioni specie di messinesi sul web<br />
hanno dichiarato di essere d’accordo con <strong>il</strong><br />
giornalista.<br />
E’ curioso r<strong>il</strong>evare come in questi casi la levata<br />
di scudi (con tanto di querele e richiesta<br />
risarcimento danni che sono arrivate fino in<br />
Cassazione!) avvenga da parte della classe<br />
politica o amministrativa cioè delle parti<br />
responsab<strong>il</strong>i di ciò che <strong>il</strong> giornalista ha voluto<br />
denunciare.<br />
In ogni caso, <strong>il</strong> 15 apr<strong>il</strong>e 2009 <strong>il</strong> giornalista chiede<br />
scusa e precisa <strong>il</strong> contenuto delle sue dichiarazioni<br />
ai cittadini indignati: “Sapete bene che<br />
<strong>La</strong> nostra<br />
attenzione è<br />
maggiormente<br />
rivolta al come<br />
si parla di<br />
Calabria e dintorni,<br />
compresi<br />
i calabresi.<br />
la <strong>Riviera</strong> DOMENICA 17 APRILE 2011 45<br />
BIBLIOTECA MERIDIONALISTA<br />
POLITICALLY (IN)CORRECT<br />
<strong>il</strong> mio giudizio era rivolto a chi ha malgovernato<br />
quelle città. Riporto alcuni dati: Reggio<br />
Calabria ha <strong>il</strong> secondo indice di penetrazione<br />
mafiosa dopo Napoli: 60,4. Con quel che c’è (o<br />
non c’è in giro), con le strade e i palazzi bucherellati,<br />
l’acqua che arriva a singhiozzo, (in alcuni<br />
casi non arriva), con una disoccupazione<br />
giovan<strong>il</strong>e elevatissima, l’amministrazione di<br />
Reggio Calabria, ancora l’estate scorsa ha ritenuto<br />
stanziare 930m<strong>il</strong>a euro a favore di Rtl 105<br />
(quella dei very normal people) per un collegamento<br />
radiofonico estivo dalla spiaggia di<br />
Reggio.<br />
Spesa triplicata rispetto al 2007. Amici, conoscete<br />
<strong>il</strong> b<strong>il</strong>ancio di quella città? Avete in mente<br />
quali sono i debiti? Avete chiaro qual è <strong>il</strong> problema?<br />
Passiamo a Messina: si è aggiudicata la<br />
palma d’oro di Provincia più invivib<strong>il</strong>e d’Italia<br />
(fonte: rapporto Sole24Ore). Luigi Croce,<br />
procuratore della Repubblica, definisce la città<br />
“massonica” e aggiunge: I potenti clan controllano<br />
trasversalmente i Palazzi della città.<br />
Sono clan mafiosi, ma anche lobby di potentati<br />
economici e affaristici”. Bene. Se questo è<br />
vero, e ahimè è provato che sia vero, è certo<br />
che la città è stata piegata, asservita, blandita e<br />
truffata da una classe politica indegna. E’ purtroppo<br />
certo e provato - a Reggio come a Messina<br />
- <strong>il</strong> dominio dell’anti-Stato. Naturalmente<br />
avrò potuto sbagliare tono e parole. Mi scuso<br />
con ciascuno di voi se avete patito come un’offesa<br />
<strong>il</strong> senso della<br />
denuncia del marcio<br />
che c’è.”<br />
Siamo sicuri della<br />
sincerità delle parole<br />
del giornalista<br />
ma, pur apprezzando<br />
la sua opera e <strong>il</strong><br />
lodevole impegno<br />
dello stesso, non<br />
calabrese ma<br />
comunque meridionalissimo,dobbiamo<br />
r<strong>il</strong>evare come <strong>il</strong><br />
modo di affrontare<br />
questi problemi<br />
non sia consono al<br />
discorso politico. In effetti, dire che le due città<br />
dello stretto sono due cloache vuol dire tutto e<br />
non vuol dire niente. Cloaca è la fogna per<br />
antonomasia, non vuol dire buco, come precisava<br />
<strong>il</strong> giornalista subito dopo, sul quale doveva<br />
poggiare <strong>il</strong> ponte. Quindi <strong>il</strong> suo discorso era<br />
monco e improprio.<br />
Se voleva usare cloaca come sinonimo di buco<br />
ha commesso un imperdonab<strong>il</strong>e scivolone<br />
grammaticale, se voleva intenderlo come ricettacolo<br />
di sozzure, anche in senso figurato,<br />
doveva meglio precisare <strong>il</strong> discorso politico e,<br />
al limite, riferirsi ai governi delle due città,<br />
come ha fatto poi nelle precisazioni di scusa.<br />
Ancora più indignazione aveva suscitato <strong>il</strong> 25<br />
apr<strong>il</strong>e 2007 un reportage di Curzio Maltese su<br />
<strong>La</strong> Repubblica dal titolo “<strong>La</strong> pax della ‘ndrangheta<br />
soffoca Reggio Calabria”. Il giornalista,<br />
E' curioso : la levata di<br />
scudi contro i giornalisti, che<br />
denunciano <strong>il</strong> degrado<br />
calabrese, avvenga da parte<br />
della classe politica, cioè dai<br />
responsab<strong>il</strong>i del degrado.<br />
nel suo consueto st<strong>il</strong>e provocatorio e ironico,<br />
sottolineava <strong>il</strong> fatto che ormai a Reggio la pace<br />
mafiosa aveva appianato le contese e reso la<br />
vita “bella”: “Eppure perfino a Reggio la vita<br />
sa essere dolce. <strong>La</strong> città non è bella ma piacevole,<br />
calda e luminosa, pulita, aperta dal lungomare,<br />
con i pub brulicanti di movida notturna<br />
e le ragazze libere di girare da sole alle tre<br />
di notte”.<br />
Però dice anche che <strong>il</strong> 50 per cento della popolazione<br />
è mafiosa, un reggino su due è mafioso,<br />
e questo fa ribollire di rabbia e indignazione<br />
i reggini, spingendo anche qui a querele che<br />
non si sa come poi sono andate a finire.<br />
Inoltra riporta una testimonianza su ragazzi<br />
che si spacciano per ‘ndranghetisti : “Sullo<br />
struscio di corso Garibaldi la gente ha di colpo<br />
fretta. Un centinaio di persone prendono <strong>il</strong><br />
foglio senza guardare: “I veri mafiosi sono i<br />
politici, lo Stato”, spiegano. Quattro o cinque<br />
giovani, perlopiù eleganti e quasi cortesi, lo<br />
dicono chiaro: “Io sono della ‘ndrangheta”.<br />
Uno prende <strong>il</strong> volantino ridendo e saluta:<br />
“Buon vespero, saggi compagni”. <strong>La</strong> formula<br />
d’iniziazione degli aff<strong>il</strong>iati. Una studentessa<br />
risponde malinconica: “Non è più un mio problema,<br />
io <strong>il</strong> mese prossimo me ne vado”.<br />
Ora, solo un non calabrese non sa che quelli<br />
della fibbia non danno mostra di sé, quindi<br />
pensiamo che ciò che <strong>il</strong> giornalista riferisce<br />
non corrisponda a verità. In ogni caso, noi<br />
vogliamo r<strong>il</strong>evare un<br />
dato interpretativo e<br />
cioè che <strong>il</strong> reportage<br />
più che essere una era<br />
e propria inchiesta da<br />
inviato, come figura<br />
giornalistica, appare<br />
un articolo da editorialista.<br />
Le notizie<br />
sono tutte riportare,<br />
non sono scovate sul<br />
campo come nel giornalismo<br />
d’inchiesta.<br />
Tutto ciò che <strong>il</strong> giornalista<br />
riporta, al di là<br />
della verità o no, è<br />
tutto per sentito dire, tutti sanno che in Calabria,<br />
e quindi anche Reggio, c’è la mafia, tutti<br />
sanno che le inchieste delle procure indagano<br />
ora questo ora quel mafioso, tutti sanno che la<br />
regione è depressa, criminalizzata ecc ecc, ce<br />
lo dicono le statistiche e gli studi. Da questo<br />
punto di vista perciò <strong>il</strong> giornalista non ci dice<br />
nulla di nuovo, ecco perché, secondo <strong>il</strong> nostro<br />
parere, deve usare quelle provocazioni, da<br />
esperto e bravo giornalista qual è. Per suscitare<br />
l’attenzione, altrimenti ciò che viene scritto<br />
è ripetitivo.<br />
Nonostante tutto alla fine la testimonianza di<br />
un docente è agghiacciante e <strong>il</strong>luminante:<br />
“Ogni volta che laureo uno studente con cento<br />
dieci e lode mi piange <strong>il</strong> cuore, perché so che gli<br />
sto consegnando un passaporto”. (7- continua)
6 la <strong>Riviera</strong> DOMENICA 17 APRILE 2011<br />
46
<strong>La</strong> galleria d’Arte “la Cornice” prepare una nuova mostra<br />
Presso la Galleria D'Arte "<strong>La</strong> Cornice" di Agostino Giovanni, sita in via Caprera, 29/b (di fronte la cattedale) - Locri, è in preparazione una<br />
mostra di opere grafiche dei seguenti artisti contemporanei: - Salvatore Fiume, - Franco Azzinari, - Meloniski, - Paolo Fresu, - Procopio, - Palladino,<br />
- Musante, - Leo Nisi, - Andrea Agostini, - Walter Fusi, - Riso. Verranno, inoltre esposti gli acquerello di Saveriano. Tutte le opere sono<br />
sapientemente completate con le cornici dell'azienda artigiana "Art'Intaglio". <strong>La</strong> Galleria d'Arte augura a tutti i lettori una Santa Pasqua.<br />
Zona Cesarini di Benjamin Boson<br />
Ancora buoni per le feste<br />
è andato a r<strong>il</strong>ento. Per Pasqua saremo ancora qui, ci serve del tempo. I picchiatelli di Fleury hanno intuito<br />
qualcosa, sanno che la calma ci serve. Ripensano a Natale, e alle feste passate. Parlano di Eucarestia, di sacra-<br />
Ilpiano<br />
menti. Ma <strong>il</strong> male in loro è inestirpab<strong>il</strong>e. Fanno finta. Contano i giorni alla festa. Pretendono di più, stavolta, insieme<br />
all'erba e all'hascish, per Pasqua vogliono colomba, uovo e agnello. Verrebbe voglia di mandarli al diavolo, facessero pure<br />
tutto <strong>il</strong> casino del mondo. Odio i ricatti. Ma la meta è ormai a portata di mano, sarebbe da stronzi lasciar perdere. I contenti<br />
per <strong>il</strong> regalo, che vedono vicino, sono i pointer, i cani da punta: si chiamano così gli stupratori da queste parti, perché come<br />
i cani da caccia puntano le loro prede. Sono i più odiosi, ma anche i più numerosi fra gli ospiti di Fleury. <strong>La</strong> loro consistenza<br />
numerica li fa sentire intoccab<strong>il</strong>i, sono solidali fra loro, e incredib<strong>il</strong>e, a volte dettano legge. Soprattutto loro bisogna tenere<br />
buoni, e io ha difficoltà a tenere a bada <strong>il</strong> mio amico Andrej; l'ha giurata al capo dei violentatori, Carl Bouvet. E Andrej<br />
non è tipo da lasciare conti in sospeso, ha detto che glieli farà finire in gola i genitali. Lo farà, ne sono certo, spero solo sia<br />
al momento giusto. Ho mandato un mio amico a ritirare un po' del mio gruzzolo, daremo a queste merde la roba migliore,<br />
li metteremo a nanna per <strong>il</strong> tempo che ancora ci serve. In fondo fare questo non è molto diverso dal lavoro che facevo fuori.<br />
Portavo la brown per chi voleva dormire, la bianca per chi voleva star sveglio e <strong>il</strong> fumo per chi voleva ridere. Ecco, sono come<br />
<strong>il</strong> mio capo anche qui dentro, anche se molto più in piccolo. Perché sostanzialmente, dentro o fuori ognuno ha bisogno di<br />
evadere da un quotidiano ster<strong>il</strong>e, e noi cattivi questo facciamo: aiutiamo la gente a vivere un'altra vita, che sembra migliore<br />
da quella reale, solo che è finta e dura lo spazio di un viaggio. Regaliamo paradisi artificiali, e <strong>il</strong> mondo è pieno di <strong>il</strong>lusionisti<br />
che vendono sogni. E i sognatori non sono migliori dei droghieri, ogni tossico ha <strong>il</strong> pusher che si merita. Non esisterebbe<br />
l'uno se l'altro non lo volesse. Non sempre le vittime sono tali, a volte sono i presunti carnefici le vere prede. Il mondo gira<br />
intorno ai sogni, solo che da sveglio è immerso negli incubi.<br />
Ardore<br />
Eravamo in 13 e vivevamo felici. <strong>La</strong><br />
crudeltà di persone cattive ha sottratto<br />
6 di noi all’affetto della mamma, dei<br />
fratellini e della famiglia di umani<br />
della quale ci prendevamo cura.<br />
I nostri fratelli e la nostra mamma si<br />
chiedono quando terminerà la strage e<br />
se toccherà anche a loro la nostra stessa<br />
sorte.<br />
Ha dato voce ai suoi Gatti, che non hanno<br />
parola e non possono difendersi, Maria Carmela<br />
Monteleone di Ardore Marina<br />
INTERCULTURA, UNA FINESTRA SUL MONDO<br />
Il Centro Locale AFS Intercultura di Reggio Calabria,<br />
nella settimana tra <strong>il</strong> 4 e <strong>il</strong> 9 Apr<strong>il</strong>e, ha ospitato un gruppo<br />
di dieci studenti provenienti da diversi Paesi del Mondo:<br />
Stati Uniti, Finlandia, Costa Rica,Ta<strong>il</strong>andia, Indonesia,Russia,Cina,<br />
C<strong>il</strong>e, Argentina, Svizzera,Bras<strong>il</strong>e, Australia, Germania.<br />
<strong>La</strong> Settimana di Scambio s'inserisce nel contesto del<br />
Progetto educativo di Intercultura, che da oltre 50 anni<br />
forma i “cittadini del mondo”attraverso un programma<br />
mirato di scambi internazionali di studenti.<br />
Ragazzi tra i 15 e i 18 anni vivendo l' esperienza<br />
di Intercultura hanno la grande opportunità<br />
di “mettere in rapporto <strong>il</strong> proprio modo<br />
di vivere e di pensare con la vita e i pensieri di<br />
culture diverse e lontane”. Un straordinaria<br />
occasione di conoscenza di se stessi e degli<br />
altri “fratelli ed amici”, vicini e lontani nel<br />
mondo. Nell' ambito della celebrazione dei<br />
150 anni dell'Unità d'Italia, <strong>il</strong> Centro Locale<br />
Intercultura ha organizzato la Settimana di<br />
Scambio nel Ricordo di Garibaldi in Calabria.<br />
Nelle giornate di lunedì e martedì si sono svolti<br />
gli incontri con alcune scuole reggine; gli<br />
studenti della sezione turistica dell'Istituto<br />
Tecnico R. Piria hanno presentato ai giovani<br />
ospiti stranieri i documenti storici sull' Unità<br />
d'Italia per una riflessione storica sul Risorgimento<br />
Italiano. Gli studenti e gli insegnanti<br />
del Liceo artistico Mattia Preti e dell'Istituto d'Arte Frangipane<br />
hanno accolto calorosamente i ragazzi di Intercultura.<br />
Una settimana ricca di appuntamenti,e di incontri significativi.<br />
Nella biblioteca di Palazzo Foti, <strong>il</strong> variegato gruppo<br />
di studenti stranieri ha ricevuto <strong>il</strong> saluto dell'avvocato Condipodero,<br />
Capo di Gabinetto dell'Amministrazione provinciale,<br />
che ha ribadito l'importanza del Progetto Educativo<br />
di Intercultura. Molto apprezzata anche la visita guidata<br />
a Palazzo Campanella, ove gli studenti Intercultura accompagnati<br />
nel percorso dalla dott.ssa <strong>La</strong>tella si sono sofferma-<br />
ti nell'Aula Cons<strong>il</strong>iare e presso <strong>il</strong> <strong>La</strong>boratorio di Restauro<br />
dei Bronzi di Riace. Non sono poi mancate le escursioni<br />
sulle tracce dell'Eroe dei Due Mondi. Dal Cippo di Garibaldi<br />
in Aspromonte, allo scorcio suggestivo di Sc<strong>il</strong>la, a<br />
Melito per rivisitare con gli “occhi della memoria”i luoghi<br />
dello sbarco dei M<strong>il</strong>le. Anche quest'anno si è rinnovata con<br />
successo per la grande Famiglia di intercultura la partecipazione<br />
alla trasmissione Il Salotto dell'Editore negli studi di<br />
RTV.<br />
E per concludere una settimana ricca di emozioni e tanti<br />
bei ricordi da “chiudere in valigia”, una serata conviviale<br />
con famiglie ospitanti,volontari e studenti , per salutare con<br />
un sorriso e” un dolce tipico del proprio Paese”, un esperienza<br />
altamente significativa sotto l'aspetto della formazione<br />
e della conoscenza. Una finestra sul mondo per conoscere<br />
e conoscersi meglio “oltre le frontiere”. Per crescere<br />
insieme , “verso un avvenire di pace e di fratellanza.<br />
Rosamaria Malafarina<br />
L OROSCOPO<br />
47<br />
DOMENICA 17<br />
APRILE 2011<br />
ARIETE<br />
Grazie alla presenza calda e generosa di Giove nel<br />
vostro segno siete circondati da un'immensa corrente<br />
di affetto che vi arriva da più parti. <strong>La</strong> vostra<br />
relazione sentimentale è più solida che mai ma<br />
soprattutto appaga i vostri desideri più profondi.<br />
TORO<br />
L'ingresso della Luna in Vergine vi aiuterà a coordinare<br />
i vostri impegni nella maniera migliore. <strong>La</strong><br />
vostra ab<strong>il</strong>ità dialettica oggi sarà ai massimi livelli e<br />
saprete convincere chiunque della bontà delle<br />
vostre idee, anche le persone più scettiche intorno<br />
a voi.<br />
GEMELLI<br />
Molto accattivante la Luna in Cancro vostro secondo<br />
settore astrologico che vi può agevolare qualunque trattativa<br />
d'affari. Marte, Giove, Urano e Saturno soffiano<br />
energie vinmcenti su tutte e tre le decadi del segno,<br />
dateci dentro!<br />
CANCRO<br />
<strong>La</strong> Luna nel segno ma in cattivo aspetto ai pianeti<br />
in Ariete in queste ore non vi aiuterà a trovare <strong>il</strong><br />
necessario equ<strong>il</strong>ibrio per affrontare con chiarezza<br />
una discussione. Tenetene conto e non tranciate<br />
giudizi prima di aver valutasto tutte le possb<strong>il</strong>ità.<br />
LEONE<br />
Per i nativi della terza decade, l'amore potrà essere<br />
un poco avaro di tenerezze e piacevoli attenzioni,<br />
ma sarete voi ad interessarvi all'altro, che ben<br />
presto reagirà 'positivamente'! Gli astri vi parlano<br />
anche di varie opportunità di lavoro, una delle<br />
quali assai vantaggiosa.<br />
VERGINE<br />
Nonostante la Luna generosa,Venere è dispettosa.<br />
Ci sono aspetti discreti, ma non sufficienti<br />
a farvi raggiungere i traguardi che vi siete prefissi.<br />
Decisamente puntate troppo in alto, e<br />
qualche ridimensionamento, a volte, è indispensab<strong>il</strong>e.<br />
BILANCIA<br />
Al lavoro avete messo tanta carne al fuoco ma<br />
ora dovrete pazientare un poco e al limite soffiare<br />
sul fuoco, perchè le situazionui si 'cuociano'<br />
a puntino. Serata movimentata. Se <strong>il</strong> vostro<br />
rapporto ormai mostra solo <strong>il</strong> lato oscuro, valutate<br />
se non è <strong>il</strong> caso di dare un taglio definitivo.<br />
SCORPIONE<br />
In campo professionale, un collega più navigato di<br />
voi potrebbe farvi sentire <strong>il</strong> peso della sua esperienza:<br />
cercate di girare la situazione a vostro favore,<br />
prendendo <strong>il</strong> meglio che ha da offrirvi, sarà una<br />
buona occasione per apprendere i trucchi del<br />
mestiere!<br />
SAGITTARIO<br />
Con <strong>il</strong> vostro partner cercate di rimanere calmi:<br />
dategli la possib<strong>il</strong>ità di chiarirsi, scoprirete che la<br />
vostra reazione è stata esagerata! Nella professione,<br />
cercate di migliorare la vostra competenza o<br />
approfonditela, magari imparando una lingua straniera:<br />
ne gioverà la carriera!<br />
CAPRICORNO<br />
Vi svegliate di pessimo umore, più lunatici e antipatici del<br />
solito, ma una passeggiata all'aria aperta vi rimetterà in<br />
sesto, complice, beninteso, una magica telefonata di chi vi<br />
ama. Certo, inut<strong>il</strong>e rimarcarlo sempre, sapete che ora i<br />
pianeti non vi aiutano, ma cedere al pessimismo peggiora<br />
tutto!!!<br />
ACQUARIO<br />
Splendido inizio di settimana, beh del resto è<br />
già da un po' di tempo che non potete lamentarvi<br />
della generosità astrale, beati voi! Questo è <strong>il</strong><br />
periodo migliore per dare la stura ad ambiziosi<br />
progetti sia per la vita professionale, sia per<br />
quella sentimentale.<br />
PESCI<br />
Molti di voi daranno per scontato l'amore del partner,<br />
rischiando fatalmente di trascurarlo: cercate<br />
invece di coltivarlo e nutrirlo! Alcuni pianeti<br />
importanti nella seconda casa promettono un'espansione<br />
della personalità e soprattutto dello spirito<br />
d'iniziativa: approfittatene.