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<strong>La</strong>ura Fogà, 28 anni, sidernese, studentessa universitaria, è morta<br />

nel primo pomeriggio del 15 apr<strong>il</strong>e in un pauroso incidente stradale<br />

che ha visto la sua piccola Smart scontrarsi con un consistente<br />

furgone Iveco Da<strong>il</strong>y. Ci saranno i rituali accertamenti. Ma<br />

<strong>il</strong> fatto certo è che <strong>La</strong>ura ha spento la sua ardente giovinezza su<br />

una strada rovinosa, che, quando piove, aumenta l’acqua, e non<br />

l’assorbe. Di questo ci danno pronta conferma altri due incidenti<br />

che abbiamo registrato nello stesso pomeriggio tra Cinquefrondi e<br />

Gioia Tauro. Il destino non c’entra.<br />

Nel fotomontaggio<br />

Elio Belcastro (in primo piano),<br />

Eduardo <strong>La</strong>mberti Castronuovo,<br />

Aurelio Chizzoniti,<br />

Nuccio Azzarà<br />

Torna di moda Platì, grande ed esclusiva tana di belve feroci, che<br />

allenano all'azzanno e allo strazio piccole belve, dalle loro fetide<br />

visceri figliate. Nessuno v'ha scampo: né adulti né bambini. Per<br />

essere conseguenti, bisognerebbe ammazzarli tutti, come ordinò<br />

Innocenzo III nella crociata contro gli Albigesi. Dio sceglierà i suoi.<br />

Perché qualche innocente vi sarà pure, lì, a Platì.<br />

E i Platioti che dicono?


Centro<br />

sportivo<br />

Si sono svolti lo scorso week end a<br />

Reggio Calabria, i Campionati<br />

Provinciali Estivi di Nuoto, che<br />

hanno visto circa 120 atleti provenienti<br />

da tutta la provincia, sfidarsi in gare<br />

molto appassionanti e ricche di apprezzab<strong>il</strong>i<br />

spunti tecnici.<br />

13 gli atleti sidernesi impegnati in acqua,<br />

che hanno confermato di avere tutti i<br />

requisiti necessari per continuare la loro<br />

costante crescita e la loro personale scalata<br />

nelle varie classifiche di specialità.<br />

Tutti i ragazzi di coach Belfiore hanno<br />

avuto modo di migliorare i loro record personali,<br />

dimostrando di avere lavorato con<br />

grande impegno nei mesi invernali, e di<br />

cominciare a gestire bene la tensione delle<br />

gare, riuscendo in moltissimi casi a mettere<br />

la mano davanti a tutti gli avversari chiamati<br />

ad affrontare.<br />

Stavolta a distinguersi più di tutti i compagni,<br />

è stato Luigi Giancotti classe 1998,<br />

capace di progressi cronometrici importanti,<br />

coronati da piazzamenti nelle primissime<br />

posizioni di tutte e 5 le gare affrontate.<br />

Non da meno sono stati i risultati conseguiti<br />

da Bruno Romeo (in netto progresso<br />

rispetto alle utlime uscite) e Pietro Trapa<br />

(conferma sui sui standard dopo 2 settimane<br />

di stop per noie alla spalla), sempre più<br />

proiettati verso traguardi di altissimo livello,<br />

come la qualificazione ai Campionati<br />

Italiani del prossimo Luglio.<br />

Da menzionare però anche gli ottimi risultati<br />

delle piccole Elena Trapa e Chiara<br />

Crupi, entrambe del 2000 e poi ancora Stefania<br />

Pedullà, Selene Muià, Elisa Trapa,<br />

Floriana Giannotti, Davide Scrivano (al<br />

rientro dopo quasi un anno di stop), F<strong>il</strong>ippo<br />

Mallamaci, Samuele Spinasanta e Mattia<br />

Lucano.<br />

I br<strong>il</strong>lanti risultati conseguiti, consentono a<br />

tutti i ragazzi del Presidente Alberto Crupi,<br />

di guardare con ambizione alle qualifica-<br />

zioni alle finali dei Campionati<br />

Regionali Estivi che si<br />

svolgeranno nella vasca da<br />

50 metri a Cosenza tra Giugno<br />

e Luglio.<br />

Anche la squadra Master ha<br />

dato sfoggio di enormi risultati<br />

al meeting Nazionale di<br />

Catanzaro, dove si è raggiunto<br />

un onorevolissimo 6°<br />

posto nella classifica di società, tra le 19<br />

presenti da tutto <strong>il</strong> meridione d'Italia.<br />

I prossimi 3 mesi di attività serviranno a<br />

preparare un finale di stagione che si<br />

preannuncia ricco di soddisfazioni e dove i<br />

ragazzi sidernesi ce la metteranno tutta per<br />

incrementare <strong>il</strong> già ricchissimo bottino di<br />

medaglie portate a casa dalle finali invernali.<br />

la <strong>Riviera</strong> DOMENICA 17 APRILE 2011 02<br />

Siderno in costante crescita<br />

I br<strong>il</strong>lanti risultati conseguiti, consentono<br />

a tutti i ragazzi del Presidente Alberto Crupi,<br />

di guardare con ambizione alle qualificazioni alle<br />

finali dei Campionati Regionali Estivi<br />

che si svolgeranno nella vasca da 50 metri a<br />

Cosenza tra Giugno e Luglio.<br />

Anno Sociale 2010/2011<br />

Centro Sportivo Siderno<br />

Palestra & Piscina<br />

Body Bu<strong>il</strong>ding<br />

Cardiofitness<br />

Rieducaz.Funzionale<br />

Step-Gag<br />

Aerobica<br />

Corpo Libero<br />

Spinning<br />

Scuola Nuoto Bambini<br />

Scuola Nuoto Adulti (anche per i non galleggianti)<br />

Corsi per Assistenti bagnanti<br />

Gym<br />

Hydrobike<br />

Rieducazione Funzionale in acqua<br />

Attività Agonistica<br />

Squadra Nuoto Master


3<br />

DOMENICA 17<br />

APRILE 2010<br />

Controcopertina<br />

A Reggio approda <strong>il</strong> tennis che conta<br />

LA FASE PRELIMINARE DEGLI INTERNAZIONALI DI ROMA NEI CIRCOLI CITTADINI<br />

GIOVANNA CENTO<br />

<strong>La</strong> città della pallacanestro che<br />

si è prestata al calcio tradendo<br />

Campanaro con Amoruso,<br />

oggi si dà al tennis. I<br />

tiri da tre sotto la sirena,<br />

i cross al centro e gli<br />

scatti sul fondo possono<br />

anche aspettare.<br />

Volée e passanti dentro e lungo<br />

la terra rossa. Palline gialle e<br />

non palloni. Dal 9 al 24 apr<strong>il</strong>e lo<br />

Sport V<strong>il</strong>lage di Catona per<br />

quelli femmin<strong>il</strong>i e <strong>il</strong> circolo<br />

“Rocco Polimeri” per i masch<strong>il</strong>i<br />

saranno sono teatro dei tornei<br />

di pre-qualificazione agli<br />

internazionali di tennis<br />

BNL d'Italia 2011.<br />

Quelli di Roma, di<br />

Roma Nord: ex Foro<br />

Italico.<br />

Reggio Calabria apre dunque<br />

le porte al tennis durante la stagione<br />

primaver<strong>il</strong>e, con due<br />

location d'eccezione. Grazie ad<br />

un'impostazione “made in<br />

USA” potranno partecipare<br />

alle selezioni preliminari tutti i<br />

tesserati agonistici, senza alcun<br />

limite di livello di preparazione.<br />

Ha aperto l'evento <strong>il</strong> capitano<br />

delle nazionali Corrado<br />

Barazutti, vincitore di<br />

tre Fed Cup e allenatore<br />

dell'atleta azzurra<br />

maggiormente rappresentativa,<br />

Francesca<br />

Schiavone. A Reggio Calabria<br />

Barazutti presiede uno stage<br />

promosso e organizzato dall'Accademia<br />

del Tennis con <strong>il</strong><br />

concorso delle Accademie del<br />

Sud di Bari e Napoli e con la<br />

partecipazione dei circoli di<br />

Roccella, Ardore e Siderno.<br />

Il progetto sta<br />

dando la possib<strong>il</strong>ità a<br />

tanti giovanissimi delle<br />

scuole di infanzia di<br />

avvicinarsi allo sport. Un<br />

grande successo, come dichiarato<br />

dal presidente del Coni<br />

Calabria, Mimmo Praticò, che<br />

esterna però la necessità e la<br />

speranza di dare maggiore<br />

slancio allo sport in Calabria.<br />

VINITALY E TUTTOFOOD/ Le eccellenze enogastronomiche reggine sempre in primo piano<br />

Il fondatore della<br />

“Valle del Bonamico”<br />

Piero Schirripa<br />

Valle del Bonamico: VinItaly ha detto sì!<br />

<strong>La</strong> Cooperativa Valle del Bonamico al Vinitaly di Verona. I<br />

prodotti della Valle del Bonamico realizzati dalle aziende della<br />

Locride in collaborazione con <strong>il</strong> CRA, hanno conseguito <strong>il</strong><br />

Primo premio nella categoria formaggi dell’Agrifood Club -<br />

Golosario al meglio del meglio dell’agroalimentare italiano.<br />

Agrifood Club è la vetrina dell’eccellenza Made in Italy, dove<br />

trova spazio solo <strong>il</strong> prodotto italiano di qualità. Si tratta di un<br />

successo che premia per la prima volta la Locride in una manifestazione<br />

internazionale. I prodotti della Valle del Bonamico ad operatori<br />

italiani e stranieri. <strong>La</strong> Locride provinc<strong>il</strong>ismi e incompetenza. Complimenti<br />

a Don Natale Bianchi, a Piero Schirripa ed a tutti i soci della cooperativa<br />

Aspromontana<br />

L’assessore<br />

provinciale<br />

Totò Scali<br />

Totò Scali, l’assessore che ci crede<br />

L’assessorato alle attività produttive agricole della Provincia di<br />

Reggio Calabria con alla guida <strong>il</strong>Antonio Scali,Dopo <strong>il</strong> Salone<br />

del Gusto, Agrifood e Vinitaly, sarà la fiera internazionale di<br />

M<strong>il</strong>ano “Tuttofood” a vedere protagoniste le eccellenze enogastronomiche<br />

della nostra provincia.<br />

L’esposizione fieristica dedicata all’agroalimentare che si svolgerà<br />

nel capoluogo lombardo dall’8 all’11 maggio ospiterà gli<br />

stand di ben 10 imprese provenienti da ogni parte del reggino,<br />

precedentemente selezionate attraverso serrati criteri, e che presenteranno<br />

una varietà di prodotti che sono espressioni delle eccellenze del territorio:<br />

olio, vino, agrumi, salumi, conserve, dolci, prodotti ittici, da forno e<br />

biologici e tanto altro ancora.


4<br />

DOMENICA 17<br />

APRILE 2010<br />

A proposito<br />

di...<br />

Imprese<br />

e sv<strong>il</strong>uppo...<br />

la settimana<br />

NORDICI E SUDICI<br />

Agnelli pasquali<br />

GIOCCHINO CRIACO<br />

Di nuovo insieme a voi,<br />

sudici e nordici lettori. Io e<br />

tanti altri, stupidi e tronfi<br />

profeti, abbiamo predicato<br />

al vento. Così siamo sempre<br />

allo stesso punto, visto <strong>il</strong> periodo siamo<br />

alla vig<strong>il</strong>ia delle feste, come lo eravamo<br />

mesi fa in attesa del Natale. Nulla è<br />

cambiato, e aspettate un pranzo nel<br />

quale, come al solito, rivestirete <strong>il</strong> ruolo<br />

del cibo. Non recepite i consigli, non<br />

avete battuto un colpo ed è giusto che<br />

continuiate ad essere prede per chi avrà<br />

<strong>il</strong> coraggio di sbranarvi. Questo per<br />

regola generale, e per tutti i sudici del<br />

mondo, anche quelli nordici. Assistete<br />

alla vita, non vi partecipate; lasciate<br />

sempre in mano a qualcuno <strong>il</strong> vostro<br />

destino, è giusta, quindi, la pena. Invece<br />

di sprangarle le porte, vi siete lasciati<br />

fregare dal caldo giunto in anticipo, non<br />

comprendendo che era un nuovo trucco<br />

messo in campo dai vecchi lupi, che<br />

adesso entrano ed escono dagli ov<strong>il</strong>i. Si<br />

spartiscono gli agnelli, voi. Vi faranno<br />

una grazia, stavolta: non vi sbraneranno<br />

per Pasqua, anzi lasceranno che voi vi<br />

ingozziate ben bene per le feste. Sugli<br />

altari pagani, quest’anno, ci finirete a<br />

maggio. Si, nemici, avete capito, e <strong>il</strong> solito<br />

brano che vi suono. Al macello ci<br />

andrete per l’urna, dove depositerete i<br />

nomi dei lupi che vi governeranno e<br />

quelli di un po’ di cani randagi, che non<br />

avranno carne ma qualche osso e un po’<br />

di frattaglie. Li riceverete come al solito,<br />

orgogliosi dei pezzi grossi che onorano<br />

le vostre case. Penderete dalle loro labbra.<br />

Fra qualche mese, quando sarete<br />

ormai cibo metabolizzato, l’odio v<strong>il</strong>e che<br />

vi cova dentro sarà incontenib<strong>il</strong>e e<br />

uscirà fuori in cerca di un Cristo che vi<br />

renda giustizia. Sarete palloni sgonfi,<br />

nessuno vi degnerà di un calcio. E io<br />

sono stufo di cronache insulse, spedite<br />

per onorare un impegno. Meglio i monti<br />

e le capre che soffiare la sabbia nel<br />

vento. Meglio i faggi e le felci, i tramonti<br />

e le albe, che sprizzare di b<strong>il</strong>e gli inermi.<br />

Continuate l’attesa sugli usci, protendete<br />

le mani alle belve. Forse è<br />

meglio sognare da <strong>il</strong>lusi, che combattere<br />

ed essere stesi.<br />

Fare impresa in Calabria: <strong>La</strong> nuova frontiera è donna<br />

L’impresa in Calabria è donna. Emerge , infatti, dai dati dell’indagine<br />

“Donna è impresa” che sono circa 46 m<strong>il</strong>a le imprese calabresi gestite da<br />

donne, ed in particolare, <strong>il</strong> picco più significativo si registra nel Reggino<br />

dove <strong>il</strong> 26% delle imprese è “rosa”contro <strong>il</strong> 23% della media nazionale.<br />

CRISTINA BRIGUGLIO<br />

Ad accorciare i tempi della<br />

giustizia calabrese non servono<br />

nuove norme sulla prescrizione<br />

breve, ma la copertura<br />

delle carenze d'organico dell'amministrazione<br />

giudiziaria sicuramente<br />

si. Da lunedì scorso i magistrati in servizio<br />

nei Tribunali di Reggio Calabria,<br />

di Locri e di Palmi saranno meno soli<br />

nei vari fronti, civ<strong>il</strong>e e penale, sono<br />

finalmente arrivati i rinforzi. Diciassette<br />

giovani magistrati hanno preso<br />

servizio nel capoluogo reggino e altri<br />

diciotto sono stati assegnati ai due tribunali<br />

della provincia. <strong>La</strong> cerimonia di<br />

giuramento e immissione in servizio<br />

delle nuove leve si è svolta a Reggio in<br />

un'aula del Cedir e i festeggiamenti<br />

sono poi proseguiti nella sala “Gianni<br />

Versace”. A fare gli onori di casa <strong>il</strong><br />

presidente del Tribunale dello Stretto,<br />

Luciano Gerardis e <strong>il</strong> Procuratore<br />

capo della Repubblica, Giuseppe<br />

Pignatone. Soddisfatti lo sono senz'altro<br />

anche i presidenti dei Tribunali di<br />

Locri, Giovanni F<strong>il</strong>ocamo e di Palmi,<br />

Mariagrazia Arena. A Locri hanno già<br />

giurato sette giudici e tre sostituti procuratori,<br />

mentre altre tre unità prenderanno<br />

servizio tra qualche settimana.<br />

L'organico dei magistrati togati del<br />

Tribunale della città di Zaleuco, compresa<br />

la Sezione Distaccata di Siderno,<br />

era sguarnito di ben 13 giudici. Questo<br />

in un territorio ad alta densità crimina-<br />

Apprendiamo dalle note di agenzia che l'on.<br />

Angela Napoli ha rinunciato alla candidatura a<br />

Sindaco del Comune di Reggio per conto di<br />

FLI con la motivazione che <strong>il</strong> voto è inquinato”<br />

Sic! Apprendiamo altresì ,che <strong>il</strong> Sen. Gent<strong>il</strong>e, in<br />

chiave difensiva, garantisce che le liste del PdL<br />

sono certamente pulite, a differenza degli alleati,<br />

con l'applicazione scrupolosa del codice<br />

etico; lo stesso, guarda caso, delle scorse elezioni<br />

Regionali come le indagini giudiziarie poi<br />

scaturite dimostrano”. Si tratta di posizioni risib<strong>il</strong>i<br />

ed inconsulte che hanno <strong>il</strong> solo effetto di<br />

buttare ombre e criminalizzare pregiudizialmente<br />

l'intera provincia di Reggio Calabria. Se<br />

l'inquinamento denunciato fosse di tale portata<br />

e natura da non consentire una forte reazione<br />

delle forze democratiche e delle istituzioni,<br />

bisognerebbe procedere alla sospensione dei<br />

diritti democratici e delle libertà civ<strong>il</strong>i ed al conseguente<br />

commissariamento generale dell'intero<br />

sistema istituzionale della Regione. Tale<br />

TRIBUNALI REGGINI<br />

ARRIVATI I RINFORZI<br />

SPECCHIO DELLE MIE BRAME, CHI È IL PIÙ MAFIOSO DEL REAME?<br />

Qui accanto<br />

Pino Gent<strong>il</strong>e<br />

uno degli uomini forti<br />

del PDL calabrese<br />

A destra<br />

Angela Napoli<br />

posizione rischia di provocare rassegnazione e<br />

sfiducia anziché reazione e lotta politica democratica<br />

e si traduce in un messaggio subliminare<br />

pericoloso per le nuove generazioni e le<br />

forze vive indotte a mollare tutto ed abbandonare<br />

la Calabria al suo destino. Ci attendiamo,<br />

quindi, dall'On. Napoli, atti conseguenti<br />

alle sue dichiarazioni, ovvero, <strong>il</strong> ritiro,<br />

nella sua qualità di coordinatrice regionale<br />

del FLI in Calabria, di tutte le liste<br />

dalle competizioni elettorali, da Cosenza<br />

a Crotone, da Reggio a Catanzaro, la dissociazione,<br />

nella sua qualità di Responsab<strong>il</strong>e<br />

nazionale giustizia del Fli, del suo<br />

partito dalla Giunta sic<strong>il</strong>iana targata Lombardo<br />

indagato per concorso esterno in<br />

associazione mafiosa, oltre che, naturalmente,<br />

la rinuncia a qualsiasi candidatura<br />

anche al Parlamento della Repubblica.<br />

Saverio Zavettieri<br />

Segretario nazionale dei “Socialisti Uniti - P.S.I.”


Suor Annalisa di Platì e <strong>il</strong> tardo comprendonio<br />

Suor Annalisa, direttrice dell'as<strong>il</strong>o di Platì, alla domanda di Daniela Ursino<br />

(Calabriaora 15 apr<strong>il</strong>e) : “ Perché Platì non si può capire?” risponde: “ Platì<br />

non si può capire, io sono qui da dieci anni e ancora non l'ho capita”. Tarda<br />

di comprendonio. Oppure Dio non ha parlato al suo cuore.<br />

Finora la carenza di organico ha rallentato<br />

notevolmente l'attività giudiziaria. A breve<br />

saranno in servizio nei tribunali di Reggio<br />

Locri e Palmi trentacinque nuovi magistrati<br />

Il tribunale di Locri<br />

le e con dei processi molto importanti<br />

in corso. In ambito penale basti<br />

citare i processi per l'omicidio di S.<br />

Cordì e <strong>il</strong> 'Fehida', relativo alla faida<br />

tra cosche di San Luca e alla conseguente<br />

strage di Duisburg. Come<br />

ricordava <strong>il</strong> Presidente del Tribunale<br />

di Locri, in una intervista a <strong>La</strong><br />

<strong>Riviera</strong> di qualche settimana fa, “l'inefficienza<br />

e le lungaggini della giustizia,<br />

anche in questo circondario,<br />

potrebbero essere eliminate ponendo<br />

rimedio alle carenze di risorse<br />

umani e materiali, che significa<br />

nuovo palazzo di giustizia, più magistrati,<br />

più personale di cancelleria,<br />

più risorse materiali.” Dei passi<br />

importanti in questa direzione si<br />

stanno compiendo, anche se queste<br />

nuove nomine non saranno sufficienti<br />

finché tutta l'organizzazione<br />

dell'apparato giudiziario non sarà<br />

adeguata alla necessità di dare<br />

risposte in tempi ragionevoli alle<br />

domande dei cittadini, sia in campo<br />

penale che civ<strong>il</strong>e. Ora, ovviamente,<br />

ci si aspetta che questi nuovi magistrati,<br />

insieme al mondo dell'avvocatura,<br />

possano essere messi in condizione<br />

di lavorare serenamente.<br />

Occorre, al più presto, come ricordava<br />

F<strong>il</strong>ocamo, reperire le risorse<br />

necessarie nell'ambito del personale<br />

amministrativo. Queste sono le<br />

risposte che i cittadini si attendono<br />

dallo Stato.<br />

POLAROID NATILE * ASPROMONTE<br />

FOTO<br />

di Enzo lacopo<br />

Dopo le donne si San Luca, quelle di Nat<strong>il</strong>e. Le prime (p<strong>il</strong>otate) per la legalità,<br />

le seconde (disarmate) per la normalità. Il dissesto idrogeologico nella frazione<br />

di Careri sta mettendo a serio rischio la quotidianità di tantissime persone.<br />

Le case, ulteriormente “ferite” dalle piogge di questo inverno, vedono <strong>il</strong> baratro.<br />

la <strong>Riviera</strong><br />

5<br />

DOMENICA 17<br />

APRILE 2010<br />

IL DIAVOLO NERO<br />

Ché la diritta via<br />

avea smarrita<br />

Prima, la notizia. Santo Crucitti e<br />

Mario Salvatore Ch<strong>il</strong>à sono finiti in<br />

carcere con l’accusa di essere rispettivamente<br />

<strong>il</strong> capo del “locale” di ndrangheta<br />

del quartiere Condera di Reggio Calabria e <strong>il</strong><br />

luogotenente del detto sodalizio criminale.<br />

Risulta, altresì, indagato, ma a piede libero, don<br />

Nuccio Cannizzaro, che è stato raggiunto da un<br />

avviso di garanzia.. per “l’atteggiamento di<br />

sudditanza psicologica” nei confronti dei due<br />

arrestati. Ciò che lo avrebbe indotto in tentazione,<br />

rendendo dichiarazioni “chiaramente compiacenti”.<br />

<strong>La</strong> Chiesa reggina-bovese, per la<br />

penna di don F<strong>il</strong>ippo Curatola, direttore dell’Ufficio<br />

diocesano delle Comunicazioni sociali,<br />

ha subito espresso la “propria vicinanza,<br />

umana e fraterna, e la propria stima “ al suo<br />

presbitero don Antonio Cannizzaro con una<br />

rituale piena fiducia nell’operato della Magistratura.<br />

Il che rinvia, onde accertare l’innocenza<br />

del presbitero, cioè del prete in questione,<br />

alle conclusioni dei<br />

magistrati inquirenti.<br />

Ma – si capisce- che<br />

rimettere la questione<br />

nelle mani del tribunale<br />

di Dio, l’unico infallib<strong>il</strong>e,<br />

sarebbe stato prenderla<br />

per le lunghe. A<br />

dir vero, c’era una altra<br />

via: quella del richiamo<br />

alla Costituzione<br />

repubblicana, che fa<br />

non colpevoli fino a<br />

sentenza definitiva .<br />

Accompagnata questa via dalla menzione,<br />

caduta in disuso, che un avviso di garanzia non<br />

propone <strong>il</strong> prof<strong>il</strong>o del delinquente, ma sta a<br />

significare, con misericordia dello Stato inquirente,<br />

che <strong>il</strong> presbitero viene informato di indagini<br />

sulla sua condotta, e invitato a difendersi.<br />

<strong>La</strong> Chiesa reggino-bovese tra le vie infinite, concesse<br />

dalla Provvidenza, ha smarrita proprio<br />

quella che conduce ai luoghi della Costituzione<br />

repubblicana e del Codice penale italiano. Forse<br />

perché conosce le sue pecore, vogliamo aggiungere<br />

come attenuante. È da tempo ormai che<br />

in Italia, specialmente nel Mezzogiorno, soprattutto<br />

in Calabria un avviso di garanzia equivale<br />

a sentenza di colpevolezza. Per non dire poi-<br />

Dio ce ne liberi con i suoi esorcisti di Santa<br />

Romana Chiesa- del rinvio a giudizio. E della<br />

pena certa e definitiva, fin dal primo giudizio,<br />

per gli imputati di ‘ndrangheta.


L’evento<br />

Prospettive<br />

la <strong>Riviera</strong> DOMENICA 17 APRILE 2011<br />

<strong>La</strong> grande giornata dedicata alla Calabria, <strong>il</strong> cui soggetto promotore è<br />

stata l’associazione “Io resto in Calabria”, realizzata grazie all’adesione<br />

di ben settanta partner tra aziende, associazioni e amministrazioni<br />

locali virtuose e patrocinata dal Consiglio Regionale.<br />

Calabria Day, la Calabria<br />

che non conosciamo<br />

GIANCARLO BOVA<br />

C’è una Calabria di arte e cultura<br />

capace di emozionare. C’è una<br />

Calabria che lavora e non rinuncia<br />

ai propri sogni e alla propria terra.<br />

C’è una Calabria che scrive e racconta<br />

i fatti senza padroni e senza<br />

paura. C’è una Calabria che progetta<br />

<strong>il</strong> futuro con passione e schiena<br />

dritta. C’è una Calabria, quella<br />

positiva, che è la Calabria da oggi.<br />

Questo in breve <strong>il</strong> contenuto del<br />

video con cui si è aperto <strong>il</strong> “Calabria<br />

Day”, la grande giornata dedicata<br />

alla Calabria – <strong>il</strong> cui soggetto<br />

promotore è stata l’associazione<br />

“Io resto in Calabria” – realizzata<br />

grazie all’adesione di ben settanta<br />

partner tra aziende, associazioni e<br />

amministrazioni locali virtuose e<br />

patrocinata dal Consiglio Regionale.<br />

L’evento, ospitato nella location<br />

d’eccezione del Consiglio regionale<br />

della Calabria, ha mostrato, sabato<br />

scorso, <strong>il</strong> volto pulito della Calabria,<br />

di una regione in cui è possib<strong>il</strong>e<br />

fare strada e raggiungere <strong>il</strong> successo<br />

senza scendere a compromessi,<br />

senza dover sottostare a padroni<br />

né padrini. Una Calabria che gli<br />

stessi calabresi non conoscono, perché<br />

abituati a sentir parlare di una<br />

terra che è solo ‘ndrangheta, malasanità<br />

e perennemente under construction.<br />

Una terra completamente<br />

discreditata che chiede adesso <strong>il</strong><br />

suo riscatto. “Con la nostra caparbietà,<br />

con la nostra testa dura si<br />

può fare! Noi calabresi, quando ci<br />

riusciamo, ci riusciamo molto<br />

bene!” – ha dichiarato l’imprenditore<br />

Pippo Callipo con la voce rotta<br />

dal pianto. “È una giornata molto<br />

importante per me. Siamo stufi di<br />

veder rappresentata sui giornali<br />

una Calabria che è solo malaffare.<br />

Ci sono aziende virtuose in Calabria<br />

che vivono nella legalità, nel<br />

rispetto delle regole, dei contratti<br />

di lavoro e pur facendo questo riescono<br />

ad avere ut<strong>il</strong>i e creare sv<strong>il</strong>uppo<br />

sul territorio. Aziende che oltre<br />

a mirare a un ut<strong>il</strong>e in euro mirano<br />

ad un ut<strong>il</strong>e morale. Questo serve:<br />

un b<strong>il</strong>ancio morale che miri a far<br />

stare bene <strong>il</strong> territorio, a ridistribuire<br />

una parte degli ut<strong>il</strong>i sul territorio<br />

Si terrà mercoledì prossimo la presentazione della candidatura alle<br />

elezioni provinciali di Enzo Carabetta. All’incontro che si terrà alle<br />

ore 19 presso <strong>il</strong> lounge Bar “Noir” , prenderà parte anche <strong>il</strong> vice<br />

presidente del Consiglio Regionale l’onorevole Sandro Nicolò.<br />

6<br />

– ha continuato Callipo. – Vogliamo<br />

essere un esempio per voi giovani<br />

cosicché voi guardandoci ci<br />

imiterete. Noi siamo la Calabria,<br />

non l’altra Calabria”. Con l’intervento<br />

dell’imprenditore Callipo,<br />

insieme a quello del Vicepresidente<br />

del Consiglio regionale Alessandro<br />

Nicolò e di Anna <strong>La</strong>ura Orrico,<br />

Presidente dell’Associazione<br />

“Io resto in Calabria”, si è svolta la<br />

sessione plenaria di presentazione<br />

del Calabria Day. A seguire le<br />

quattro sessioni tematiche tenute<br />

in contemporanea dalle 11.30 alle<br />

13.00: “Economia e Innovazione”<br />

con <strong>il</strong> coordinamento di Nino<br />

Amadore, giornalista del Sole 24<br />

Ore; “Ambiente e Territorio” coordinata<br />

da Lino Patruno, giornalista<br />

della Gazzetta del Mezzogiorno;<br />

“Cultura è/e Legalità” coordinata<br />

da Oliviero Beha, noto giornalista<br />

e conduttore RAI; “Sport e impegno<br />

nel sociale” con coordinamento<br />

di Pino Apr<strong>il</strong>e, giornalista e<br />

scrittore. Occasioni per far conoscere<br />

da vicino i protagonisti della<br />

“Calabria in positivo” e far emergere<br />

le tante storie straordinarie<br />

che animano la nostra terra e che<br />

restano sottaciute. Dopo una<br />

pausa pranzo a base di prodotti<br />

tipici calabresi, <strong>il</strong> Parco Letterario<br />

Tommaso Campanella ha presentato<br />

lo spettacolo teatrale itinerante<br />

“Viaggio sentimentale sulla vita<br />

di Tommaso Campanella”. Dalle<br />

17,30 alle 19,00 si è svolta, invece,<br />

la sessione plenaria di chiusura:<br />

“Costruire la Calabria ri-partendo<br />

dal Calabria Day”. Nel dopocena<br />

la notte del Calabria Day si è riempita<br />

di note tipicamente mediterranee:<br />

Cunta cu Canta, Kalafrò,<br />

Maieutica e <strong>il</strong> cantautore Nino<br />

Forestieri, autore della colonna<br />

sonora della giornata “Questa qui<br />

è la mia terra”. Un Calabria Day<br />

davvero scoppiettante, dunque,<br />

che ha mostrato la nostra natura<br />

vincente: cultura, sapori e territorio.<br />

Un Calabria Day che ha voluto<br />

essere la giornata dell’ “esempio”.<br />

Un Calabria Day che, se letto<br />

al rovescio, diventerebbe un modo<br />

per incitare la nostra terra: Dai<br />

Calabria!


la <strong>Riviera</strong> DOMENICA 17 APRILE 2011<br />

07


<strong>La</strong> copertina<br />

Lifting ascaro<br />

M<br />

la <strong>Riviera</strong> DOMENICA 17 APRILE 2011<br />

Il naturalmente nuovo soggetto politico che chiamasi “Sud” è stato tenuto<br />

a battesimo, per la sua importanza, non da un compare, ma da numerosi<br />

compari, noti per essersi dissanguati nell’ardua lotta per <strong>il</strong> risveglio e <strong>il</strong><br />

progresso del Mezzogiorno e della Calabria<br />

I NUOVI MERIDIONALISTI DELLA SILLABA SUD<br />

Oggi siamo tutti arance<br />

PASQUINO CRUPI<br />

Non possiamo mettere un limite<br />

alle nascite né controllarle,<br />

visto <strong>il</strong> divieto delle gerarchie<br />

ecclesiastiche. Si nasce e si<br />

muore, secondo <strong>il</strong> libero arbitrio.<br />

Basta avere l'assistenza<br />

d'un ginecologo. Un tempo,<br />

era più che sufficiente una<br />

levatrice. Ma <strong>il</strong> parto di cui ci<br />

apprestiamo a parlare ha al<br />

suo attivo una letteratura<br />

scientifica tale da non fare<br />

paventare rischi e dall'asciugare<br />

qualsivoglia apprensione. E<br />

solo una sorpresa può riservare<br />

rispetto alla grande e<br />

ammutolita attesa. Questa: la<br />

creaturina, che ha visto i natali,<br />

<strong>il</strong> 14 apr<strong>il</strong>e a Reggio Calabria,<br />

frigna, come ogni neonato, ma,<br />

diversamente da ogni neonato,<br />

ha <strong>il</strong> viso grinzoso come un<br />

vecchio. Un vecchio di nostra<br />

conoscenza: <strong>il</strong> trasformismo,<br />

causa di primaria importanza<br />

del decadimento del Mezzogiorno,<br />

dato in mano ai briganti<br />

politici.<br />

Chi sono, infatti, i compari, che<br />

hanno tenuto a battesimo <strong>il</strong><br />

naturalmente NUOVO soggetto<br />

politico, che chiamasi<br />

“Sud”, e che vede incollati<br />

nella stessa tabella monos<strong>il</strong>labica<br />

“Noi Sud” , “Alleanza di<br />

centro” , “Io Sud” , “Forza del<br />

Sud” , “Patto per la Calabria-<br />

Udeur” ?<br />

C' è innanzitutto l'on. avvocato<br />

Elio Belcastro <strong>il</strong> cui furibondo<br />

girare da partito a partito<br />

ha sortito come unico effetto<br />

quello di fare girare la testa<br />

anche a noi. E che ci fa venire<br />

l'emicrania, sforzandoci a capire<br />

come, in alleanza con Bossi<br />

e Berlusconi, possa essere<br />

risolta la questione meridionale,<br />

infettata dal governo del<br />

Padrone sono me come questione<br />

criminale, e <strong>il</strong> Mezzogiorno<br />

presentato come un<br />

cafone, che mangia, sbafa,<br />

erutta nella sua storica poltroneria.<br />

Ma son tutti problemi<br />

che non rasentano la<br />

testa del deputato Elio<br />

Belcastro , che ha presentato<br />

come suo diadema<br />

al parto l'orgoglio e la<br />

possanza d'avere salvato <strong>il</strong><br />

governo, <strong>il</strong> più nemico delle<br />

popolazioni meridionali.<br />

Quando si sragiona così, ci<br />

sarebbe da dire che la testa<br />

serve solo per mantenere l'e-<br />

In alto<br />

Elio Belcastro,<br />

Aurelio Chizzoniti,<br />

Edoardo <strong>La</strong>mberti,<br />

Nuccio Azzarà<br />

In basso<br />

Gianfranco Miccicchè<br />

la domanda<br />

Con Bossi e Berlusconi<br />

come potrà essere risolta<br />

la questione meridionale?<br />

qu<strong>il</strong>ibrio.<br />

Ci sono, poi, i transfughi del<br />

centrosinistra tra i quali svetta<br />

la stella, che volle essere<br />

polare, del firmamentodemocratico,<br />

<strong>il</strong> dr. <strong>La</strong>mberti-Castronovo<br />

.<br />

Il quale, non<br />

richiesto, ha<br />

dichiarato,<br />

nell'avviarsi a<br />

prendere in<br />

mano i destini<br />

del Sud, che è<br />

una s<strong>il</strong>laba, leggera<br />

come un'ostia<br />

e fac<strong>il</strong>e a<br />

inghiottire,<br />

perciò: <strong>il</strong> mio<br />

“non è un<br />

salto della<br />

quaglia”, ma<br />

“di pensiero”.<br />

Che, siccome<br />

è di là<br />

da venire,<br />

non consente al NUOVO<br />

MERIDIONALISTA di non<br />

impappinarsi, di non macchiare<br />

l'abito eroico del salvatore<br />

della s<strong>il</strong>laba con la santificazione<br />

della rinnegata quaglia.<br />

In effetti, questa la sua dichia-<br />

razione di intenti a zig-zag :”<br />

Oggi appoggiamo un candidato<br />

sindaco “, cioè <strong>il</strong> dr. Arena<br />

del centrodestra, e “domani<br />

magari un altro”. Se, però, in<br />

odore di formaggio di cui i<br />

topi, specie politica immortale,<br />

hanno estremo bisogno.<br />

Condivide anche Nuccio<br />

Azzarà, <strong>il</strong> quale afferma, con<br />

piglio, che lui scende in campo<br />

solo quando la squadra può<br />

vincere e vince. Ché solo la gloria<br />

è la vittoria.<br />

Per non fare arrossire <strong>il</strong> computer,<br />

cessiamo di proseguire<br />

nella cronaca. <strong>La</strong> quale ci rinverdisce<br />

la storia del naufragio<br />

d'un bastimento, carico d'arance,<br />

sballottolate sulla superficie<br />

del mare sconvolto.<br />

E a quelle venivano incontro -<br />

usiamo una parola-mascheraemergendo<br />

dal fondo certi<br />

cosini , che con lieta voce esultavano:<br />

“Oggi siamo tutti arance”.<br />

Tali i meridionalisti di<br />

“Sud” , che - citando Arcangelo<br />

Ghisleri- comparvero a<br />

Reggio “colla espressiva divisa<br />

di una casacca, che da qualunque<br />

parte si voltasse gli stava<br />

bene”.<br />

8


Primo Piano<br />

Elezioni amministrative<br />

la <strong>Riviera</strong> DOMENICA 17 APRILE 2011<br />

IBABYSITTER<br />

CARMELO CARABETTA<br />

Per quanto ingegno ci abbiano messo, i<br />

favolisti di tutti i tempi non sono riusciti<br />

a innovare e aumentare le specie<br />

animali. <strong>La</strong> fantasia politica dei calabresi,<br />

votatisi al bene comune . ha<br />

potuto di più. C’era la specie immortale<br />

dei trasformisti. C’era la specie degli<br />

opportunisti, anche questa immortale.<br />

C’era la specie degli intelligenti, che<br />

cambiano opinione e acquistano una<br />

posizione migliore. Mancava all’appello<br />

una specie finora ignorata, e della<br />

quale non si sospettava la possib<strong>il</strong>e esistenza.<br />

Insomma, per farla breve: mancava<br />

la specie politico-istituzionale dei<br />

baby sitter, che hanno sede, dimora,<br />

ruolo nelle case comunali.<br />

C’è in proposito bisogno d’una spiegazione.<br />

Come è noto, vige una legge che<br />

I sindaci doppi<br />

guideranno, da<br />

vicesindaci i<br />

neonati sindaci<br />

risparmia ai sindaci di essere giudicati<br />

e giustiziati, giudicati e assolti dagli<br />

elettori e dalle cortesi elettrici al giro<br />

di boa del terzo mandato. In altre e più<br />

semplici parole, dopo <strong>il</strong> secondo mandato,<br />

dopo due cons<strong>il</strong>iature, non possono<br />

più candidarsi. Questa è la legge.<br />

Ma nessuna legge vieta loro di candidarsi<br />

a consiglieri, nessuna legge<br />

impedisce ai sindaci, gravati da due<br />

mandati, di scegliersi <strong>il</strong> successore:<br />

uomo o omuncolo, che fa meglio.<br />

Quale situazione si produce in caso di<br />

vittoria del prescelto dal capo dell’amministrazione<br />

uscente? Che <strong>il</strong> prescelto<br />

fa <strong>il</strong> sindaco e che <strong>il</strong> suo prescegliente<br />

fa <strong>il</strong> vicesindaco. Tutto qui? Eh,<br />

no.<br />

Vogliamo o non vogliamo riconoscere<br />

Godiamo di una specie poltico-istituzionale, che hanno sede e dimora<br />

nelle case comunali. Si tratta dei sindaci, che, terminato dopo otto anni <strong>il</strong><br />

secondo mandato, non possono più ricandidarsi, promuovono come capi<br />

dell’amministrazione uomini o omuncoli di cui fanno le bambinaie<br />

al vicesindaco, già sindaco a doppio<br />

mandato, una maggiore esperienza ,<br />

una maggiore saviezza, una maggiore<br />

visione dei problemi amministrativi,<br />

che non <strong>il</strong> neoeletto? Essendo la<br />

domanda retorica, la risposta si sa<br />

quale sia. E vorranno, dunque, sottrarsi<br />

al dovere di guidare i sindaci<br />

neonati questi sindaci doppi, che<br />

sicuramente per <strong>il</strong> bene comune, ritiratisi<br />

dalle prima f<strong>il</strong>a, hanno sopportato<br />

di stare in seconda f<strong>il</strong>a? No, m<strong>il</strong>le<br />

volte no. Saranno i baby sitter, che guideranno<br />

i neonati sindaci con amore,<br />

con affetto, con scrupolosa assistenza,<br />

da mane a sera.<br />

Questa specie esiste già. Circola nei<br />

comuni. E li domina.<br />

Questa specie, mai sazia del potere, si<br />

prepara a dare l’assalto ai comuni nell’ormai<br />

prossima campagna per <strong>il</strong> rinnovamento<br />

dei consigli comunali.<br />

Respingere e bocciare i baby sitter in<br />

attesa, è <strong>il</strong> dovere etico che incombe<br />

sugli elettori: da Gerace a Bova. A<br />

Reggio c’è uno straordinario babysitter<br />

esterno, Giuseppe Scopelliti, che<br />

candida Demetrio Arena<br />

Medved-Putin, l’emblema di<br />

questa brutta abitudine parte<br />

dalla Federazione Russa<br />

CORDONI OMBELICALI REGGINI<br />

Il Governatore Giuseppe Scopelliti<br />

Il sindaco di Gerace Salvatore Galluzzo<br />

Il sindaco di Bova Andrea Cas<strong>il</strong>e<br />

9


10<br />

DOMENICA 10<br />

APRILE 2011<br />

Reggio<br />

Attualità<br />

PALAZZO DI GIUSTIZIA<br />

LASTORIA<br />

INFINITA<br />

MARIO LABATE<br />

L’<br />

nizio dei lavori risale al Settembre<br />

2005 e siamo già ben<br />

oltre i due anni di ritardo dalla conclusione<br />

prevista dei lavori (fine<br />

2008) di questa imponente struttura<br />

di 12 piani.<br />

Ben 70.000.000 gli Euro ut<strong>il</strong>izzati per<br />

la messa in pratica del progetto di<br />

Paolo Farinelli che, ad oggi, pare stia<br />

per arrivare ad una svolta. È questa<br />

la clamorosa indiscrezione riportata<br />

dal segretario cittadino dei Comunisti<br />

italiani, Ivan Tripodi: «Nel giro di<br />

pochi mesi andrebbe a chiudere <strong>il</strong><br />

cantiere del “nuovo Tribunale” di via<br />

del Gelsomino». <strong>La</strong> notizia che ogni<br />

Reggino aspettava è però incompleta.<br />

Continua Tripodi: «<strong>La</strong> Bentini s.p.a<br />

(azienda responsab<strong>il</strong>e del cantiere)<br />

ha comunicato ufficialmente <strong>il</strong> licenziamento<br />

di tutt'e 67 le unità (62<br />

operai e 5 impiegati) ut<strong>il</strong>izzate per la<br />

costruzione del nuovo Tribunale reggino.<br />

“Benservito” che sarà formalizzato<br />

“a scaglioni”, partendo fin da<br />

questo mese d'apr<strong>il</strong>e e fino al<br />

novembre prossimo». Azione assolutamente<br />

prematura se si pensa che la<br />

situazione dei lavori realizzati non<br />

dovrebbe andare oltre <strong>il</strong> 70%.<br />

I vertici del Pci sono convinti che tale<br />

grave decisione debba essere attribuita<br />

«alla bancarotta e al dissesto<br />

economico e finanziario del comune<br />

di Reggio che evidentemente non<br />

avrà rispettato e tenuto fede a impegni<br />

e pagamenti».<br />

All'indomani dell'allarme lanciato<br />

dal segretario comunista è <strong>il</strong> turno<br />

dell'attuale Sindaco (prossimo candidato<br />

a Presidente della provincia con<br />

<strong>il</strong> Pdl) Giuseppe Raffa: «Sarà completato<br />

entro la metà del 2012 <strong>il</strong><br />

nuovo Palazzo di Giustizia a Reggio<br />

Calabria» valutando come “normale”<br />

<strong>il</strong> licenziamento a scaglioni dei 67<br />

dipendenti, ufficializzati dalla Bentini,<br />

a questo punto dei lavori.<br />

Tuttavia sono molte le perplessità<br />

che rimangono visto che sarebbero<br />

un numero sempre inferiore di lavoratori<br />

a dover completare l'opera. Il<br />

prossimo 20 apr<strong>il</strong>e avrà luogo, per<br />

questa ragione, un tavolo a Confindustria.<br />

AGGREDISCE UNA PROSTITUTA, POLIZIOTTO ARRESTATO DAI COLLEGHI<br />

Un poliziotto in servizio presso la Questura di Reggio Calabria si rifiuta di pagare una prostituta rumena perché,<br />

a causa di una brutta sbornia, non riesce a “concludere” <strong>il</strong> rapporto. <strong>La</strong> donna tenta di rubargli <strong>il</strong> cellulare ma viene<br />

aggredita. L'agente è stato tratto in arresto, in flagranza di reato, dai suoi colleghi ed è accusato di concussione,<br />

violenza privata e lesioni personali aggravate.<br />

STORIE QUASI NORMALI<br />

QUANDO GLI ALIENI<br />

FANNO DABADANTE<br />

MARIA G. COGLIANDRO<br />

“Non portare telecamere, però… che non voglio uscire su Striscia la<br />

Notizia”. Tranqu<strong>il</strong>lizzo la signora A.V. che siamo un settimanale su<br />

carta e che non diremo niente al Gabibbo. E così accetta di fare una<br />

chiacchierata con noi. Ha 72 anni e vive sola. Fino a qualche tempo fa<br />

divideva la casa col figlio <strong>il</strong> quale, dopo aver scoperto di essere stato adottato,<br />

non ha più voluto saperne di lei. È rimasta vedova a 45 anni. Non ha<br />

mai pensato di rifarsi una vita. “Ho avuto un solo uomo e morirò con la sua foto<br />

attaccata al collo”. Insieme alla medaglietta con l’immagine del marito incisa su<br />

una lamina d’oro, al collo porta anche la fede, come usano fare le anziane vedove<br />

del Sud. È agitata la signora A. e, per non guardarmi negli occhi, apre la<br />

credenza e inizia ad offrirmi di tutto. Ha paura che le diano della pazza e<br />

fa fatica a rivelarci degli straordinari incontri che da dieci anni a<br />

questa parte le hanno scombussolato la vita. “Mi rinchiudono<br />

se lo sanno in giro. <strong>La</strong> voce già un po’ si è sparsa e<br />

chi lo sa mi guarda storto”. <strong>La</strong> sera del 16 gennaio<br />

2001, di ritorno dal cimitero, la signora A. rimane<br />

colpita da una strana luce a intermittenza gialloarancio<br />

che andava su e giù per <strong>il</strong> cielo. “All’inizio<br />

ho pensato fosse un aereo che aveva preso<br />

fuoco. Poi pian piano la luce si è allontanata<br />

finché non l’ho più vista. Quella notte mi<br />

sono addormentata con la convinzione di<br />

aver visto la stella di mio marito che mi<br />

salutava. Verso le tre mi sono svegliata e<br />

dalla parete di lato al letto improvvisamente<br />

si è aperto un varco. Quella parete<br />

non era più di mattoni, era diventata<br />

impalpab<strong>il</strong>e. Da quell’apertura vaporosa<br />

sono apparsi due omini grigi, alti quanto<br />

<strong>il</strong> comò, con una testa gigante. Mi sono<br />

venuti incontro e io non riuscivo a muovermi.<br />

Non penso fosse solo paura, ero<br />

davvero paralizzata nel letto”. Curiosa e<br />

atterrita le chiedo se le hanno detto o<br />

fatto qualcosa. “Solo un gesto: mi hanno<br />

indicato lo specchio. Lo guardo e vedo<br />

riflessi quegli omini moltiplicati cento,<br />

m<strong>il</strong>le volte. Mi rigiro verso di loro ed<br />

erano spariti. <strong>La</strong> parete si era ricomposta”.<br />

Secondo la signora A. quello era un<br />

avvertimento che presto gli alieni arriveranno<br />

sulla Terra e la conquisteranno. Ha<br />

vissuto e vive questi incontri quasi tutte le<br />

notti e ne ha incontrati diversi. “Sono<br />

come i cinesi: sembrano tutti uguali a<br />

prima vista ma pian piano ho imparato a<br />

distinguerli”. Questi strani esseri dalla<br />

“sim<strong>il</strong>pelle” – come la definisce la signora<br />

A. – vanno in giro nudi, non hanno<br />

sesso e non si comprende come possano<br />

moltiplicarsi. Ci tiene a precisare che non<br />

le hanno mai fatto del male: “Vengono<br />

solo a farmi visita… mi fanno compagnia.<br />

Anche se preferirei venissero di<br />

giorno. Io parlo con loro e secondo me<br />

mi capiscono, perché sembrano annuire<br />

e se faccio qualche battuta sorridono<br />

pure”. Le chiedo se ha provato a fotografarli.<br />

“Sì che ci ho provato. Anche se sentivo<br />

di infrangere un segreto tra me e<br />

loro. Ma volevo innanzitutto dimostrare<br />

al mio medico che non sono pazza e poi<br />

far vedere a tutti che gli alieni non sono<br />

cattivi”. Mi mostra una foto: nei bordi si<br />

riesce a distinguere qualche mob<strong>il</strong>e della<br />

stanza; in mezzo diverse macchioline<br />

luminose scint<strong>il</strong>lano come lucciole in una<br />

notte d’estate. Fenomeni paranormali o<br />

pura fantasia di un’anziana donna che<br />

per riempire <strong>il</strong> vuoto delle sue giornate<br />

inventa, come fanno i bambini, i suoi<br />

amici immaginari?


LA DESTRA CALA LA COPPIA: RAFFA- ARENA<br />

Si corona con la presentazione ufficiale la coppia Arena-Raffa. Celebrazione dell’unanime<br />

convergenza della destra. Pare essere un buon cavallo di battaglia la compattezza partitica<br />

dimostrata, soprattutto se contrapposta alla proverbiale indecisione dell’altra sponda. Parola<br />

d’ordine: “unione”, che fa rima con decisione. Mentre <strong>il</strong> PD sale in extremis sul treno<br />

elettorale al fischio di partenza del controllore…(Giovanna Cento)<br />

MISS ITALIA SFRATTATA DA SALSOMAGGIORE<br />

Miss Italia è stata sfrattata. Salsomaggiore, dopo<br />

averla ospitata per tanti anni, le ha tolto le chiavi<br />

di casa, a causa delle limitate finanze comunali. E<br />

così <strong>il</strong> concorso di bellezza più famoso dello stivale,<br />

dopo aver raccolto baracca e burattini, è pronto<br />

per <strong>il</strong> trasloco. Bussa adesso alle porte delle<br />

città italiane, come Giuseppe e Maria a Betlemme<br />

la notte di Natale, in cerca di una “mangiatoia”<br />

in cui partorire le prossime stelle tricolore.<br />

A dire <strong>il</strong> vero tutti la vogliono ma nessuno<br />

ancora se l'è presa. Roma è finora la “preferita”<br />

di una lunga lista di candidati, tutti attratti<br />

dalla succulenta possib<strong>il</strong>ità di ospitare uno<br />

dei programmi storici di mamma Rai. Negli<br />

ultimi giorni si è fatto avanti anche <strong>il</strong> governatore<br />

sic<strong>il</strong>iano Raffaele Lombardo, che ha<br />

proposto <strong>La</strong>mpedusa e Palermo come sedi<br />

della prefinale e della finale di Miss Italia,<br />

per risollevare le sorti della regione dopo la<br />

crisi del turismo causata dagli sbarchi da Libia<br />

e Tunisia. Tra chi non ha ancora buttato l'occhio<br />

sul concorso noi calabresi che, come al<br />

solito, non fiutiamo gli affari. Miss Italia è una<br />

manifestazione che può dare una sferzata salutare<br />

all'economia turistica locale, incrementare <strong>il</strong><br />

traffico commerciale, puntare i riflettori sulle<br />

meraviglie delle Calabria. Insomma una vera e<br />

propria botta di vita! Per capire meglio i benefici<br />

IL “SIRACUSA” RIAPRE<br />

(FORSE) I BATTENTI<br />

È, come sempre, troppo tardi. Però era<br />

ora che la questione teatro “Siracusa”,<br />

che comunque offre diversi spunti di<br />

riflessione in una città che sembra ogni<br />

giorno snobbare l'offerta culturale,<br />

venisse presa di petto. È stato infatti<br />

pubblicato <strong>il</strong><br />

bando per la sua<br />

gestione, e potenziali<br />

interessati<br />

avranno circa 45<br />

giorni per presentare<br />

una domanda<br />

competitiva. I vari<br />

enti coinvolti<br />

saranno o fondazioni<br />

culturali o<br />

enti pubblici e privati<br />

che avranno <strong>il</strong><br />

comune interesse<br />

di offrire finalmente,<br />

e dopo<br />

tanto tempo, un<br />

programma artistico<br />

degno di<br />

nota, basandosi su<br />

procedure efficaci<br />

di selezione di una<br />

valida direzione<br />

artistica. <strong>La</strong> lunga<br />

degenza della<br />

struttura è stato<br />

un depauperamento<br />

del territorio, nonché un vero e<br />

proprio scippo alla collettività reggina e<br />

non solo. Vi sono in città, infatti, moltissime<br />

compagnie teatrali che svolgono<br />

la loro attività artistica e di intrattenimento<br />

a volte non nel migliore dei<br />

modi e non in strutture adeguate, per<br />

ovvie mancanze di fondi. Non sarebbe<br />

stato meglio offrire quel palcoscenico a<br />

tante di queste compagnie che devono<br />

affittare palcoscenici di altre strutture<br />

per poter provare e svolgere la loro attività?<br />

Non sono nuove ed inusuali, in<br />

questa città dove si fa tutto e niente, le<br />

esibizioni, da parte delle suddette compagnie,<br />

in palcoscenici<br />

molto lontani<br />

dal centro cittadino,<br />

e che certamente<br />

non invogliano<br />

<strong>il</strong> reggino<br />

medio ad una<br />

alternativa serata<br />

teatrale. Ma l'amministrazione<br />

ha<br />

sempre taciuto a<br />

riguardo, e le<br />

interrogazioni di<br />

alcuni consiglieri<br />

comunali dell'opposizione<br />

non<br />

hanno mai dato<br />

risposte concrete.<br />

Si vociferava<br />

riguardo un<br />

potenziale acquisto<br />

da parte del<br />

presidente della<br />

Reggina calcio,<br />

Pasquale Foti, <strong>il</strong><br />

quale aveva intenzione<br />

di fare una<br />

galleria di moda. Sarebbe stato un<br />

grandissimo spreco, considerata la<br />

mancanza di strutture. <strong>La</strong> speranza è<br />

che questa splendida struttura liberty,<br />

piccolo orgoglio del centro cittadino<br />

reggino, possa finalmente riacquistare<br />

<strong>il</strong> posto che gli spetta, ovvero <strong>il</strong> secondo<br />

grande teatro della nostra città.<br />

Antonio Cormaci<br />

dell' “effetto Miss Italia” facciamo due calcoli. Il<br />

concorso prevede per quest'anno due dirette tv<br />

ma la macchina organizzativa rimarrebbe impegnata<br />

per circa 45 giorni e porterebbe almeno 3<br />

m<strong>il</strong>a presenze (oltre alle 250 miss concorrenti)<br />

per le semifinali e circa 15 m<strong>il</strong>a persone per la<br />

finale. Alberghi da tutto esaurito, spiagge affollate,<br />

ristoranti, gelaterie, negozi gremiti. E se ci<br />

sapremo fare e saremo abbastanza ospitali partirà<br />

<strong>il</strong> passaparola e nel giro di qualche anno <strong>il</strong><br />

traffico turistico raddoppierebbe. Del resto<br />

abbiamo dalla nostra parte persino <strong>il</strong> patron<br />

Mirigliani, che vanta origini calabresi, essendo<br />

nato a Santa Caterina dello Jonio in provincia di<br />

Catanzaro, dove è vissuto fino all'età di 17 anni.<br />

È lui stesso nel 1970 a dichiarare: “Come Sanremo<br />

ha <strong>il</strong> Festival, Venezia <strong>il</strong> cinema, la Calabria<br />

può istituzionalizzare Miss Italia. Io per la mia<br />

terra ho grandi idee. Miss Italia può diventare<br />

l'immagine di una regione che può puntare sul<br />

turismo”. E così andò, per cinque anni la Calabria<br />

fu <strong>il</strong> set del concorso: nel 1972-73 l'Hotel 501<br />

di Vibo, nel '74 Reggio Calabria, nel '76 Scalea,<br />

sulla <strong>Riviera</strong> dei Cedri, nel'77 Sant'Eufemia d'Aspromonte<br />

insieme con Palmi e Siderno. Insomma<br />

c'era una volta la Calabria… e se solo i nostri<br />

politici fossero un po' più attenti potremmo tornare<br />

alle vecchie glorie di un tempo. (M.G.C.)<br />

11<br />

DOMENICA 10<br />

APRILE 2011<br />

LA PIÙ BELLA CERCA CASA. REGGIO CALABRIA RISPONDE?


12<br />

DOMENICA 17<br />

APRILE 2011<br />

A proposito<br />

di...<br />

Piana/ Locride<br />

Un paese senza sindaco: Bartuccio<br />

analizza la vicessitudini della sua breve<br />

esperienza come primo cittadino<br />

ISABELLA GALIMI<br />

Un paese senza sindaco: Bartuccio analizza la vicessitudini della sua<br />

breve esperienza come primo cittadino.<br />

Negli ultimi 10 anni, Rizziconi,cittadina della piana , ha avuto 10 differenti<br />

amministrazioni tra amministrazioni elette democraticamente<br />

e gestioni commissariali. L'ultima delle quali guidata da<br />

Antonino Bartuccio, dottore commercialista, sembra non avere tradito<br />

la “strana tradizione” del paese.<br />

“Rizziconi non è sfortunata” commenta l'ormai ex sindaco, “è una<br />

questione principalmente di incapacità amministrativa, mancano<br />

infatti sul territorio personaggi di grande statura politica, è chiaro<br />

anche che le responsab<strong>il</strong>ità vanno ricercate anche altrove, nel mio<br />

caso ci sono stati degli interessi personali che questa amministrazione<br />

ha toccato, facendo <strong>il</strong> proprio dovere fino in fondo, mettendo <strong>il</strong><br />

naso in posti dove, secondo alcuni, non avrebbe dovuto mettere, mi<br />

è stato richiesto di essere chiaro, ed ho intenzione di farlo nelle sedi<br />

opportune”.<br />

In realtà le motivazioni che Bartuccio individua sono molto precise:<br />

la forte prevalenza di interessi personali provenienti da ambienti<br />

esterni ai consiglieri in carica che però, con le loro dimissioni, hanno<br />

perorato tale causa, andando contro <strong>il</strong> percorso intrapreso insieme<br />

al primo cittadino.<br />

Forti e concrete le parole di Bartuccio in merito alla caduta della sua<br />

giunta:” <strong>La</strong> nostra amministrazione è stata venduta in cambio di<br />

una promessa, tra l'altro poi non mantenuta: quella che se un gruppo<br />

politico avesse contribuito alla caduta dell'amministrazione, si<br />

sarebbe poi trovato <strong>il</strong> modo di lasciare campo libero ad un candidato<br />

per le prossime elezioni provinciali. Ad oggi in realtà, solo all'interno<br />

di Rizziconi, risultano essere sei gli uomini che concorrono<br />

per la Provincia. Di questo ne sono certo, mi è stato infatti riferito<br />

proprio dal gruppo politico in questione, che mi aveva in qualche<br />

modo “avvisato” della situazione e dei consiglieri eventualmente già<br />

pronti per le dimissioni”.<br />

Questo ha comportato la fine del mandato Bartuccio, e ora la cittadina<br />

si trova sotto la gestione commissariale, da qui la delusione dell'ex<br />

amministratore, amareggiato perché ancora una volta gli abitanti<br />

di Rizziconi si trovano privi della figura del sindaco, sottolineando<br />

come nella sua visione non sia tanto importante <strong>il</strong> ruoli politico,<br />

che si costruisce con l'esperienza, ma l'onestà nei ruoli .<br />

Nonostante l'ep<strong>il</strong>ogo dell'esperienza, Bartuccio rivela di aver sentito<br />

vicino a se tutta la vicinanza e la solidarietà della gente semplice e<br />

laboriosa,individuando le persone davvero vicine alla sua persona,<br />

elementi che lo potrebbero portare a riconsiderare una sua eventuale<br />

ripresentazione come guida della città.” Credo di poter dare tanto<br />

ai miei concittadini, l'ho fatto con amore e con spirito di servizio, non<br />

c'è stato mai nessun tipo di interesse diverso da quello di fare qualcosa<br />

per <strong>il</strong> futuro dei nostri figli e per i giovani, non sono sicuramente<br />

un uomo che vive di politica, non ho mai preso un telefonino<br />

comunale, ho usato la mia macchina personale per recarmi alle<br />

numerose riunioni senza mai presentare un rimborso spese. Non ho<br />

mai ricevuto minacce esplicite dalla mafia, certo ho chiamato<br />

“mafiosi” e “n'dranghestisti” in consiglio comunale quelle persone<br />

che si sono assunte la responsab<strong>il</strong>ità dell'esito dell'ultimo consiglio<br />

comunale, riportando <strong>il</strong> paese alla gestione commissariale, con tutto<br />

<strong>il</strong> rispetto per i commissari, persone qualificate che ho conosciuto e<br />

che mi hanno assicurato la continuità con le azioni che avevo intrapreso.<br />

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Città, via ...<br />

OPERAZIONE “SCACCO MATTO”<br />

Giovanni Aquino: “siamo persone perbene”<br />

POLISTENA<br />

I fatti. Alba del 15 marzo, scatta l’operazione di<br />

polizia “Scacco matto”, 35 i fermati. Nella rete<br />

anche i fratelli<br />

Vincenzo e Francesco,<br />

figli di Giovanni<br />

Aquino. Si<br />

arresta in fretta se<br />

subito dopo interrogatorio<br />

di<br />

garanzia, Vincenzo<br />

Aquino viene<br />

scarcerato. Il fratello<br />

Francesco ,<br />

invece, rimane in<br />

carcere, a Reggio<br />

. Si vedrà se le<br />

imputazioni resisteranno<br />

alla<br />

prova del dibattimento.<br />

Per ora,<br />

c’è un padre, che, pur confidando nella magistratura,<br />

si dispera. E noi, poiché in una civ<strong>il</strong>tà<br />

giuridica la parola tocca agli imputati e anche ai<br />

POLISTENA/ I° PARTE:AVVOCATI BEFFATI<br />

A sud di Polistena tutti “ZAMBARI”<br />

Ci è giunta segnalazione, tramite una e-ma<strong>il</strong> fattaci<br />

pervenire da un affezionato lettore che, simpatizzanti<br />

di partiti politici che si riuniscono nella zona a<br />

nord della città affermano nel loro pur parlar che,<br />

gli elettori dei rioni a sud, sono un popolo di <<br />

“zambari” e traditori>. Noi ci proponiamo dopo la<br />

breve pausa pasquale di far leggere dalle nostre<br />

colonne articoli riguardanti la signor<strong>il</strong>ità degli abitanti<br />

della zona bassa di Polistena. In questo numero<br />

del nostro settimanale diamo una prima sbrigativa<br />

risposta, dato che ci pare di distinguere che <strong>il</strong><br />

tutto va a parare verso la prossima chiamata dei cittadini<br />

alle urne. Un faraone vale l' altro e ci sono<br />

schieramenti politici che candiderebbero anche <strong>il</strong><br />

proprio asino o la propria oca pur di partecipare a<br />

gioco.<br />

Inoltre, dalla nota inviataci, veniamo consigliati a<br />

fare indagini riguardanti <strong>il</strong> nutrimento e i pasti da<br />

fam<strong>il</strong>iari degli imputati, siamo ben disposti a<br />

registrare le ragioni di Giovanni Aquino, titolare<br />

dell’azienda Policart snc, rotolificio ed etichettificio,<br />

nata nel 1988, 14 dipendenti e 3 soci<br />

di proprietà (Vincenzo,<br />

maggiore azionista, Tommaso<br />

e Teresa Aquino),<br />

iscritta a<br />

Confindustria.<br />

Ci dice: “Siamo persone<br />

perbene che hanno sempre<br />

lavorato e lavorano con<br />

onestà e nella legalità. Le<br />

nostre frequentazioni sono<br />

tra le forze dell’ordine,<br />

non certo tra i malavitosi<br />

da cui siamo lontani per<br />

indole e scelte. Credo fortemente<br />

nella giustizia e<br />

faccio un appello a magistratura<br />

e forze dell’ordine:<br />

fate pulizia solo dove<br />

èsporco».Ma davvero tutto è sporco in Calabria<br />

e in provincia di Reggio Calabria? Noi non lo<br />

crediamo.<br />

mensa scolastica. Su questo punto però, dobbiamo<br />

deludere <strong>il</strong> caro interlocutore ancora, non è arrivata<br />

l' ora per trattare l'argomento. Capirà da solo che,<br />

al momento non ci troviamo in linea con i perfetti<br />

dettami, per poter valicare <strong>il</strong> perimetro della prudenza,<br />

e fare un attacco troppo netto. Nel presente<br />

la nostra posizione non ci permette di oltrepassare <strong>il</strong><br />

limite ma, a tempo debito faremo un approfondito<br />

lavoro di scavo. Lo faremo! Se non altro per sollevare<br />

l' animo dalla preoccupazione e dalla sete di notorietà<br />

di professionisti dediti alla carriera forense che,<br />

in un non lontano passato, sono stati beffati da personaggi<br />

subdoli e apparentemente lontani dalla<br />

politica. Non ancora identificati che, invece, converrebbe<br />

scoprire, prima che gli rifacciano <strong>il</strong> bis. Da qui,<br />

tranqu<strong>il</strong>lizzati, potrebbero con maggiore verve,<br />

favorire l' uguaglianza giuridica di tutti i cittadini. Il<br />

gioco politico non è giocab<strong>il</strong>e da tutti ed è sofisticato<br />

quanto pericoloso!<br />

Continua…


Panetta incontra i cittadini e presenta <strong>il</strong> programma<br />

Mercoledì 20 apr<strong>il</strong>e in piazza Portosalvo a Siderno <strong>il</strong> candidato<br />

Panetta incontra i cittadini per presaentare <strong>il</strong> programma e i candidati,<br />

per le prossime elezioni amministrative del 15-16 maggio 2011<br />

Tema per i sindaci della locride<br />

Rigore o garantismo CRISTINA<br />

<strong>La</strong> lotta alla ndrangheta deve essere impegno, tenace e quotidiano,<br />

di quanti ritengono che la nostra terra sia la principale<br />

vittima della criminalità organizzata battersi perché venga<br />

liberata .<br />

Si può vincere costruendo uno Stato più giusto che tuteli le<br />

libertà ed i diritti fondamentali di ogni cittadino come previsti<br />

dalla nostra Costituzione.<br />

E’ certamente preoccupante che di una gran parte dei crimini-<br />

anche e soprattutto gravi- non si individui <strong>il</strong> colpevole, ma<br />

ancora più angosciante pensare che innocenti vengano<br />

“sacrificati” sull’altare di operazioni che , a volte, hanno solo<br />

un fine mediatico.<br />

Basti pensare che lo Stato annualmente è costretto a pagare<br />

centinaia di m<strong>il</strong>ioni di euro per “ingiusto processo” ed ancora<br />

di più “per ingiusta detenzione”, per avere la conferma di<br />

quanto diciamo.<br />

Diremo sempre con più forza che la nostra non è terra di<br />

ndrangheta, che la stragrande maggioranza dei nostri concittadini<br />

sono persone oneste, perbene, lavoratori seri , generosi<br />

ed accoglienti.<br />

Non abbasseremo la testa ma ci batteremo, senza alcuna<br />

pavidità , per una Locride libera e migliore.<br />

In questo contesto, su mandato del c.d., ho mandato ai sindaci<br />

della Locride una bozza di documento che sottoporremo<br />

alla prossima assemblea.<br />

“Il comitato direttivo della associazione dei Comuni della<br />

Locride si pone, senza incertezza alcuna, come “prima linea”<br />

dello Stato democratico nei confronti della criminalità organizzata<br />

e verso qualsiasi forma di delinquenza.<br />

Ne consegue che <strong>il</strong> primo dovere di ogni sindaco, e di ogni<br />

amministratore comunale, debba essere l’obbligo assoluto<br />

alla trasparenza, ad un agire improntato a rettitudine e al<br />

massimo rigore morale.<br />

E’ dovere degli amministratori accrescere la credib<strong>il</strong>ità della<br />

Repubblica presentando uno Stato non “lontano e nemico”,<br />

ma vicino ed a fianco alla gente comune iniziando dai più<br />

deboli e dai più indifesi.<br />

In questo contesto i sindaci non si considerano “casta” ma<br />

espressione della volontà popolare, legittimati dal consenso<br />

dei cittadini, ed in quanto tali non chiedono e né intendono<br />

Novità per Siderno Superiore<br />

L’ex Consigliere Comunale Aldo Caccamo per le problematiche<br />

del centro storico, informa i cittadini che giorno<br />

06-04-2011 è stata pubblicata la gara d’appalto per la realizzazione<br />

in Siderno Superiore di una piazza in via Cavone<br />

e un campo di calcetto con impianto d’<strong>il</strong>luminazione in<br />

via San Sebastiano, per un importo di 450.000,00 euro. Il<br />

termine di scadenza per la presentazione delle offerte è<br />

fissato per le ore 12,00 del giorno 02-05-2011.<br />

Aldo Caccamo<br />

avere alcun priv<strong>il</strong>egio o trattamento di favore da parte di<br />

alcuno. Infatti, sono decisamente consapevoli che, proprio<br />

perché pubblici amministratori, debbano dimostrare una<br />

rigore sostanziale maggiore a quello dei comuni cittadini.<br />

Per quanto riguarda l’accesso antimafia in centri appartenenti<br />

alla associazione dei Comuni della Locride, si esprime<br />

assoluta fiducia negli organi inquirenti, avvertendo <strong>il</strong> bisogno<br />

che si faccia presto e bene, in modo da allontanare ogni<br />

ombra su innocenti sottoposti ad indagini.<br />

Infatti già in passato si sono registrati “accessi” conclusesi poi<br />

con esiti negativi, dopo lungaggini e superficialità che hanno<br />

nuociuto alla credib<strong>il</strong>ità dello Stato<br />

Si ribadisce che i sindaci ogni giorno affrontano, ( molto spesso<br />

,solo per amore verso la propria terra e per una voglia ferrea<br />

di riscatto)- situazioni diffic<strong>il</strong>issime e di estrema delicatezza<br />

contando soprattutto ed innanzitutto sulla propria autorità<br />

morale e sul sostegno dei cittadini.<br />

In tale contesto si ritiene che sia giusto esprimere ai colleghi<br />

interessati l’assoluta fiducia del comitato direttivo e la certezza<br />

che saranno in grado di dimostrare la totale estraneità<br />

delle amministrazioni comunali da loro guidate, da ogni collusione<br />

con la ndrangheta.<br />

Nel ribadire con determinazione che le responsab<strong>il</strong>ità penali<br />

sono solo e soltanto personali, si ritiene necessario evidenziare<br />

che la Costituzione Italiana vuole che ogni cittadino venga<br />

considerato assolutamente innocente fintanto che una condanna<br />

passata in giudicato non sarà prova contraria.<br />

<strong>La</strong> lotta alla ndrangheta passa attraverso <strong>il</strong> rigore morale di<br />

tutti, nessuno escluso, ma anche tramite <strong>il</strong> rispetto formale e<br />

sostanziale delle garanzie previste dalla Costituzione.<br />

Tanto più uno Stato è giusto, sv<strong>il</strong>uppato, efficiente, capace di<br />

garantire le libertà fondamentali del cittadino , tanto più presto<br />

la ndrangheta sarà debellata.<br />

Il Comitato direttivo proporrà all’assemblea dei sindaci che,<br />

subito dopo le elezioni amministrative, si promuova una giornata<br />

di riflessione, di dibattito , alla presenza di studiosi e rappresentanti<br />

dello Stato e del governo italiano, da cui dovrà<br />

emergere la giusta esigenza che la lotta alla ndrangheta si<br />

coniughi con la tutela delle garanzia costituzionali e l’esigenza<br />

d’uno sv<strong>il</strong>uppo solidale.”<br />

la <strong>Riviera</strong><br />

13<br />

DOMENICA 17<br />

APRILE 2011<br />

Questo non è un paese per mamme<br />

(e neppure per bambini). Dal diario<br />

di una mamma di Marina di Gioiosa Jonica<br />

BRIGUGLIO<br />

Oggi è una bella giornata, di vento calmo…in senso atmosferico!<br />

Per <strong>il</strong> resto, esci da casa, porti <strong>il</strong> pargolo all’as<strong>il</strong>o,<br />

torni dal lavoro precario, lo riprendi, cucini e via…via…via.<br />

Fa <strong>il</strong> bravo (sic!), sempre <strong>il</strong> pargolo, nel senso che non completa<br />

l’opera di distruzione dell’appartamento, non scaglia i<br />

bakugan contro i vetri e non lancia gli skifidol nella vasca da<br />

bagno. E’ già tanto. Per premiarlo decido di portarlo ai giardinetti…oddio<br />

proprio piccolini, mica un eden, ma sinceramente<br />

non me la sento di fare ch<strong>il</strong>ometri per andare al<br />

parco giochi di Caulonia, grande, pulito e attrezzato.<br />

Qui è piccolo, ci sono le giostre rotte, ma una panchina<br />

arrugginita, con due assi di legno, l’ultima volta c’era. Andiamo.Che<br />

bello! Vedo che hanno tolto <strong>il</strong> dondolo distrutto,<br />

un pericolo in meno! Io che sono un’anima inguarib<strong>il</strong>mente<br />

ottimista, mi sono portata dietro anche un libro. Trovo la<br />

panchina ancora più rotta, ma pazienza, mi sacrifico su uno<br />

strapuntino. Quand’ecco <strong>il</strong> figlio beccare una patacca di<br />

cane…si lo so è un “giardinetto”…altrimenti a che serve,<br />

mica si può usarlo solo per piantare fiori e metterci giostre!<br />

I fiori non abbaiano, non servono e i giochi non sono di<br />

compagnia (ai grandi), invece i giardinetti pubblici servono,<br />

eccome! Fido ci può fare i bisogni con comodità senza<br />

inut<strong>il</strong>i palette da igienisti e dietro le siepi avvizzite si può<br />

nascondere la spazzatura, a proposito, ce ne è tanta in giro<br />

che nei bidoni non c’è più posto, almeno qui dietro non si<br />

vede. Va bè…resisto, si sa, i bambini hanno molti anticorpi,<br />

ma non la corazza per le pietruzze che ingent<strong>il</strong>iscono <strong>il</strong> parchetto:<br />

che vuoi, l’erba è sempre da curare è noiosa, non fa<br />

che crescere. Risolvo anche questa e finalmente mi siedo,<br />

come posso, quando <strong>il</strong> potenziale evasore esce dalla mia<br />

vista e trova comodo fare girotondo intorno alla rachitica<br />

siepe che non recinta niente (per garantire la libertà!) e gli<br />

consente di fuoriuscire comodamente sul lungomare con<br />

macchine circolanti.Lo richiamo, faccio <strong>il</strong> giro e<br />

…basta…sono distrutta. Desisto.<br />

Ma cosa costerebbe uno spazio attrezzato per bambini, in<br />

cui recintarli, magari con una bella gabbia in mancanza<br />

delle attrezzature in spazio adeguato che ci sono a Mammola,<br />

a Locri a Caulonia e in altri paesi? Un posto dove<br />

potersi sedere e fare anche una telefonata in pace mentre<br />

lui socializza in un maxi tunnel o in un gioco in tutta sicurezza?<br />

Chiedo troppo, lo so, noi mamme siamo incontentab<strong>il</strong>i<br />

Adesso devo decidere se cambiare paese o cambiare figlio,<br />

non so…non è una decisione fac<strong>il</strong>e perché <strong>il</strong> figlio si<br />

sa…ogni scarrafone è bello ‘a mamma sua …e <strong>il</strong> paese (e qui<br />

la citazione può essere troppo còlta per <strong>il</strong> mio analfabeta<br />

bambino) un paese serve – come dice Pavese – anche per<br />

potersene andare. Magari fino a Caulonia.<br />

Ma a pensarci bene un’altra soluzione c’è: riprendere l’idea<br />

di Siderno (che tra l’altro non ha certo mai avuto carenza di<br />

spazi per bambini), dove su iniziativa del Commissario straordinario<br />

del Comune, le associazioni si sono date da fare<br />

per realizzare in città un parco giochi e sensib<strong>il</strong>izzare alla<br />

gestione della struttura così importante in un paese a<br />

misura di bambini e di mamme. Il 7 maggio è prevista la<br />

consegna dei lavori e <strong>il</strong> taglio del nastro da parte del Commissario<br />

Rosalba Scialla. Ci saremo. E da noi? Ma questo è<br />

un paese per bambini ?


ELEZIONI AMMINISTRATIVE 15/16 MAGGIO 2011<br />

FRANCESCO COMMISSO ASSESSORE DI LOCRI<br />

Lettera aperta ai giovani elettori di Locri<br />

Cara/o giovane elettrice/ore,<br />

ho pensato di scriverti questa lettera l'altro giorno, mentre seguivo una trasmissione<br />

televisiva, dove si parlava di giovani come te, che per la prima volta sono chiamati ad<br />

esercitare <strong>il</strong> diritto/dovere democratico del voto.<br />

Mi è tornato subito in mente quando pure io, tanto tempo fa, mi accingevo ad esercitare<br />

<strong>il</strong> mio diritto di voto per la prima volta e quanto io allora abbia sentito <strong>il</strong> peso di<br />

questa responsab<strong>il</strong>ità e insieme la grande conquista democratica che mi consentiva di<br />

esprimere liberamente la mia scelta politica.<br />

Di quel momento serbo ancora <strong>il</strong> ricordo di quell'emozione particolare che ognuno di<br />

noi avverte sulla linea di confine tra la spensieratezza e la responsab<strong>il</strong>ità, tra la lieta stagione<br />

della giovinezza e <strong>il</strong> battesimo di maturità sociale.<br />

Ai miei tempi si diventava elettori a 21 anni,<br />

ma da molto tempo ormai, ai giovani vengono<br />

doverosamente riconosciute assai<br />

<strong>La</strong> politica non deve essere<br />

somma di appetiti, che si legano per<br />

meschino opportunismo, ma è<br />

l'applicazione benefica di un pensiero<br />

<strong>il</strong>luminato, capace di interpretare la<br />

realtà che si presenta, secondo regole<br />

di saggezza e dimostrare capacità<br />

operative.<br />

prima maturità e autonomia di pensiero<br />

che ti consentono di effettuare valutazioni<br />

consapevoli e scelte responsab<strong>il</strong>i.<br />

E' rimasto indeleb<strong>il</strong>e nella mia memoria<br />

quel segno che ho tracciato sulla scheda<br />

elettorale, e con quel segno ho visto dispiegarsi<br />

i miei sogni di ragazzo che desiderava<br />

una società ordinata e sicura, retta da leggi<br />

buone, comprensiva e premurosa con i<br />

deboli, con tanta fede nel progresso civ<strong>il</strong>e e<br />

<strong>il</strong>luminata sempre dalla saggezza e dalla<br />

cultura.<br />

Cara/o giovane, oggi sei tu ad avere una scheda elettorale davanti agli occhi ed io, conoscendo<br />

la tua segreta emozione, cerco solo di portarti, non certo a scegliere, ma a rendere<br />

personale, LIBERA, convinta e, quindi, nob<strong>il</strong>e l'espressione del tuo voto.<br />

Dedica un poco del tuo tempo a meditare su quali siano i tuoi convincimenti, i tuoi pensieri,<br />

e chiama a raccolta tutti i tuoi principi, le aspettative, i tuoi ideali. Poi cerca di riflettere<br />

sulle qualità delle proposte politiche e delle varie candidature diffidando delle<br />

aggregazioni basate sul rampantismo, o che abbiano come collante esclusivo la spartizione<br />

di posti di potere.<br />

<strong>La</strong> politica non deve essere somma di appetiti, che si legano per meschino opportunismo,<br />

ma è l'applicazione benefica di un pensiero <strong>il</strong>luminato, capace di interpretare la<br />

realtà che si presenta, secondo regole di saggezza e dimostrare capacità operative.<br />

Ogni giovane come te ha <strong>il</strong> dono della gent<strong>il</strong>ezza dell'animo; ecco, sia questo <strong>il</strong> tuo indirizzo<br />

politico.<br />

Và dove ti dice <strong>il</strong> cuore, dove trovi gent<strong>il</strong>ezza, serietà, capacità, cultura.<br />

Francesco Commisso<br />

Assessore alla Cultura Città di Locri<br />

Nuove energie<br />

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guida sicura<br />

INTERVISTA A RUDI LIZZI<br />

Con Cusato inizia un nuovo percorso<br />

Lei stato uno dei più votati alle<br />

ultime consultazioni comunali,<br />

un giovane impegnato e<br />

preparato che alla sua prima<br />

esperienza politica ha già conseguito<br />

dei grandi successi come assessore<br />

nell’Esecutivo capeggiato da Salvatore<br />

Galluzzo. Da cosa nasce ora <strong>il</strong> desiderio di<br />

scendere in campo con la lista civica “Il<br />

bene in Comune” con candidato a sindaco<br />

Giuseppe Cusato?<br />

<strong>La</strong> mia prima candidatura era nata dalla<br />

volontà di rendermi ut<strong>il</strong>e al mio paese,<br />

spinto dalla voglia e dall’incoraggiamento<br />

di alcuni coetanei,<br />

mi sono presentato<br />

alle elezioni con la<br />

lista di Salvatore<br />

Galluzzo e i miei<br />

concittadini mi<br />

hanno premiato,<br />

forse perchè hanno<br />

compreso che <strong>il</strong> mio<br />

entusiasmo era<br />

genuino e la voglia<br />

di spendermi, in<br />

maniera costruttiva,<br />

per <strong>il</strong> mio paese,<br />

tanta.<br />

Ho seguito <strong>il</strong> sindaco<br />

Galluzzo per<br />

tutta la legislatura<br />

come Assessore con<br />

delega allo sport e alle politiche giovan<strong>il</strong>i, e<br />

benchè fossi ancora alle prime armi, credo<br />

di aver dato un contributo importante.<br />

Finita la legislatura, Galluzzo non potendo<br />

dar seguito al suo percorso lascia i suoi<br />

liberi di scegliere, e a quel punto io mi sono<br />

trovato di fronte a un bivio: fermarmi o<br />

trovare nuove strade per proseguire <strong>il</strong> cammino<br />

intrapreso.<br />

E, a quel punto, in che direzione si è<br />

mosso?<br />

Ho iniziato formando un gruppo di persone,<br />

con cui cercare un punto di incontro,<br />

per proseguire e r<strong>il</strong>anciare l’impegno per la<br />

crescita di Gerace, e inizialmente avevamo<br />

individuato come possib<strong>il</strong>e candidato a sindaco<br />

Varacalli. Ma evidentemente le diversità<br />

erano troppe e nonostante molti tentativi<br />

di dialogo, in seguito anche a numerosi<br />

incontri, continuavano a sussistere delle<br />

incomprensioni profonde. Alla fine la<br />

distanza si è rivelata incolmab<strong>il</strong>e e <strong>il</strong> tentativo<br />

è fallito.<br />

Inizia quindi un percorso con Cusato?<br />

Si, Giuseppe Cusato, ex comandante della<br />

casa circondariale di Locri e attualmente<br />

Sostituto Commissario di Polizia Penitenziaria<br />

si rivela essere<br />

la persona giusta al<br />

posto giusto. E’ una<br />

persona responsab<strong>il</strong>e<br />

e disinteressata, io<br />

ho trovato in lui un<br />

alleato che vede coi<br />

miei stessi occhi i<br />

problemi del paese.<br />

Si è creata una sintonia<br />

importante che<br />

sarà certamente<br />

costruttiva e potrà<br />

costituire certamente<br />

la carta vincente<br />

durante questa campagna<br />

elettorale.<br />

Quindi la campagna<br />

elettorale la vedrà di<br />

nuovo impegnato in prima linea?<br />

Si, anche se purtroppo sono costretto a<br />

scusarmi per la mia assenza di questi giorni.<br />

Sto combattendo contro un grave problema<br />

di salute e spesso devo allontanarmi<br />

da Gerace. In coscienza ho pensato molto<br />

se fosse opportuno ricandidarmi o no.<br />

Dopo essermi consultato con i medici mi<br />

hanno assicurato che potrò tornare presto<br />

per rimettermi al servizio della comunità e<br />

al servizio del bene comune, come indica <strong>il</strong><br />

nome stesso della lista con cui ho scelto di<br />

candidarmi.


Siderno, presentate ufficialmente le<br />

liste. In quattro per una poltrona<br />

A Siderno presentate le ultime liste sul f<strong>il</strong>o di lana che vedranno<br />

quattro candidati alla carica di primo cittadino. Riccardo<br />

Ritorto per <strong>il</strong> centro destra sarà appoggiato da cinque liste, tre<br />

di estrazione civica più PDL e UDC; Mimmo Panetta sarà<br />

appoggiato da tre liste civiche, nelle quali è compresa Siderno<br />

Libera, più <strong>il</strong> PD. Mimmo Futia avrà al seguito una lista civica<br />

ed infine Antonio Carbonella Ferreri, anch'egli sostenuto<br />

da una lista di estrazione civica.<br />

<strong>La</strong> lettura veloce dei programmi non ci lasciano presagire<br />

nulla di nuovo.<br />

Nessun impegno viene preso circa la riduzione della spesa<br />

pubblica ed <strong>il</strong> ridimensionamento degli incarichi assessor<strong>il</strong>i.<br />

<strong>La</strong> corsa alle poltrone è cominciata. Moltissime le facce<br />

nuove nelle liste, c’è chi lo chiama rinnovamento per giustificare<br />

la totale inesperienza di molti ma da osservatori e conoscitori<br />

della nostra città l’impressione è che molti vecchi “volponi”<br />

abbiano lasciato <strong>il</strong> testimone a figli, nipoti etc. Oltre 200<br />

persone che si candidano ad amministrare la cosa pubblica al<br />

quale vorremmo fare una domanda da un m<strong>il</strong>ione di dollari:<br />

conoscete <strong>il</strong> programma sottoscritto dalla coalizione che<br />

andrete a sostenere?<br />

Vi hanno detto con quali risorse e con quali energie andranno<br />

a concretizzarsi molte delle cose scritte sul programma?<br />

<strong>La</strong> risposta a questi quesiti dovrebbe essere scontata ma <strong>il</strong><br />

nostro timore è che molti dei pretendenti consiglieri comunali<br />

non saprebbero dare nessuna replica agli interrogativi da noi<br />

formulati. Vinca <strong>il</strong> migliore, indubbiamente dovrà essere così<br />

ma ben presto bisognerà pensare ad un organismo che formi<br />

una nuova classe dirigente capace di garantire rappresentanza<br />

ad una città e ad un popolo che, oggi più che mai, sembra<br />

aver perso la speranza di un futuro migliore.<br />

Una scuola che formi i migliori giovani del comprensorio sui<br />

temi più delicati ed importanti che riguardano <strong>il</strong> nostro territorio,<br />

uno su tutti la politica ma si badi bene quella con la P<br />

maiuscola. È innegab<strong>il</strong>e che le prossime consultazioni amministrative<br />

rischiano di passare alla storia come le elezioni con<br />

<strong>il</strong> minore afflusso elettorale mai registratosi. Il clima di sfiducia<br />

sta allontanando sempre di più i cittadini dal voto. <strong>La</strong> partita<br />

che i vari schieramenti si giocano a Siderno oggi è basata<br />

principalmente sulla credib<strong>il</strong>ità, sull’appetib<strong>il</strong>ità e sul fascino<br />

che la gestione della cosa pubblica comunale ha perso ormai<br />

da troppo tempo per via della cattiva politica e dei pessimi<br />

politicanti.<br />

Antonio Tassone<br />

Lei è già Vice Sindaco del Comune di<br />

Bianco. Cosa l’ha spinta a candidarsi<br />

anche alle Elezioni Provinciali<br />

del 15/16 maggio?<br />

Ho già avuto negli anni passati altre esperienze<br />

amministrative, ma questa attuale di vice<br />

sindaco è sicuramente la più importante e<br />

significativa di tutte. Ho potuto verificare<br />

direttamente l’ampiezza e la complessità dei<br />

problemi che sono presenti nel nostro territorio<br />

e, in particolare, nella Locride meridionale.<br />

Problemi che riguardano innanzitutto <strong>il</strong><br />

lavoro e l’occupazione, e poi quelli relativi<br />

all’ambiente, alla valorizzazione dei prodotti<br />

tipici locali, allo sv<strong>il</strong>uppo di un moderno turismo<br />

che sia adeguato alle esigenze di oggi,<br />

alla viab<strong>il</strong>ità e ai collegamenti con <strong>il</strong> centro<br />

nord dell’Italia, alla Bovalino-Bagnara, ai beni<br />

culturali, ai servizi socio-sanitari. E’ evidente<br />

che non ho voluto esporre un semplice elenco<br />

di cose da fare, ma queste emergenze rappresentano<br />

l’insieme di questioni intorno alle<br />

quali formulare, e poi realizzare, un vero programma<br />

politico e amministrativo. Non mi<br />

sarei presentato alle elezioni<br />

provinciali se non<br />

avessi avuto chiari in<br />

mente questi obiettivi<br />

programmatici, che , se<br />

eletto, mi impegnerò<br />

con tutte le mie forze<br />

perché siano conseguiti.<br />

E’ la seconda volta che si<br />

presenta alle elezioni<br />

Provinciali. Che novità<br />

ravvisa rispetto alla sua<br />

esperienza precedente?<br />

<strong>La</strong> prima cosa che balza<br />

agli occhi di tutti è un<br />

peggioramento della<br />

situazione economica di<br />

tutta la nostra zona.<br />

L’aumento della disoccupazione, soprattutto<br />

di quella giovan<strong>il</strong>e, ha innescato altri meccanismi<br />

di crisi che hanno investito le nostre comunità.<br />

In questo contesto si è verificata anche<br />

una certa perdita dell’identità politica e culturale,<br />

che era alla base dello spirito di solidarietà<br />

e di condivisione da sempre presente<br />

nella nostra gente. <strong>La</strong> recente nascita della<br />

Città Metropolitana di Reggio Calabria<br />

potrebbe portare benefici economici e infrastrutturali<br />

anche in questa parte della Provincia,<br />

ma si potrebbe correre <strong>il</strong> rischio di rimanere<br />

isolati e ulteriormente indeboliti nella erogazione<br />

dei servizi essenziali. Ritengo che la<br />

campagna elettorale sarà molto combattuta,<br />

ma l’importante è che lo scopo di tutti i candidati<br />

sia quello di proseguire nell’azione positiva<br />

che ha caratterizzato l’amministrazione<br />

Morabito. Io cercherò di spiegare agli elettori<br />

del mio collegio l’importanza del loro voto,<br />

che deve essere consapevole e finalizzato alla<br />

crescita economica e sociale del nostro territorio.<br />

Lei sarà candidato nella coalizione di Pino<br />

Morabito. Come giudica l’azione politica dell’attuale<br />

Presidente?<br />

Ho già espresso <strong>il</strong> mio giudizio positivo sull’at-<br />

DOMENICA 17 APRILE 2011<br />

A COLLOQUIO CON FRANCESCO MINNITI<br />

“Continuerò a battermi per i più deboli”<br />

Lei è candidato alle prossime elezioni provinciali.<br />

Perché ha fatto questa scelta?<br />

<strong>La</strong> mia candidatura nasce durante la riunione<br />

del direttivo del nostro partito,<br />

Rifondazione Comunista,<br />

ed è stata una scelta avvenuta<br />

in modo unanime.<br />

Che contributo politico pensa<br />

di dare con la sua scesa in<br />

campo?<br />

Io mi sono sempre battuto, e<br />

continuerò a farlo, per <strong>il</strong> popolo<br />

e le classi più deboli. Conosco<br />

bene i problemi delle classi<br />

meno agiate perché anche io<br />

provengo da una famiglia di<br />

lavoratori che hanno sempre<br />

lottato duro per poter andare avanti.<br />

Cosa pensa dell’attuale situazione politica?<br />

E’ una situazione disastrosa. Spero di essere<br />

INTERVISTA A PINO SERRA<br />

15<br />

eletto e di dare <strong>il</strong> mio contributo per migliorare<br />

una situazione penalizzante soprattutto<br />

per i giovani. Nessuno, fino ad oggi, ha pensato<br />

veramente ai problemi<br />

della gente. E’ arrivato <strong>il</strong><br />

momento in cui l’elettore ed<br />

<strong>il</strong> cittadino diventino protagonisti.<br />

Perché con Rifondazione?<br />

Non faccio parte di quella<br />

schiera dei politici che cambia<br />

partito in ogni tornata<br />

elettorale. Sono sempre<br />

stato comunista, credo nei<br />

valori e negli ideali del mio<br />

partito e anche dopo la scissione<br />

sono rimasto con <strong>il</strong><br />

simbolo che ha rappresentato tante battaglie<br />

per la libertà e la democrazia della nostra<br />

nazione.<br />

“Confermiamo la fiducia a Morabito”<br />

tività della Giunta Morabito. Ci sono settori,<br />

come quelli della viab<strong>il</strong>ità, dell’ambiente, della<br />

scuola, dello sport e del turismo, della valorizzazione<br />

dei prodotti tipici e del patrimonio<br />

culturale, nei quali l’Amministrazione provinciale<br />

ha realizzato dei risultati di notevole<br />

importanza. Particolare significato ha avuto <strong>il</strong><br />

rapporto dell’Amministrazione con gli Enti<br />

locali e con le comunità che essi rappresentano.<br />

Sia gli assessori che i consiglieri sono stati<br />

presenti sul territorio, recependo bisogni e<br />

aspettative della gente, per poi dare quasi<br />

sempre risposte operative soddisfacenti. Il<br />

Presidente Morabito ha avuto anche <strong>il</strong> merito<br />

di tenere unita la coalizione e di coordinare<br />

con equ<strong>il</strong>ibrio e saggezza <strong>il</strong> lavoro dei vari<br />

Dipartimenti. Anche l’organizzazione degli<br />

uffici è stata rimodulata e le pratiche sono<br />

state velocizzate, come tutti hanno potuto<br />

constatare in questi ultimi cinque anni. Darei<br />

particolare importanza al fatto che <strong>il</strong> rapporto<br />

con gli Enti Locali è stato super partes nel<br />

senso che non c’è stata alcuna discriminazione<br />

in relazione alle appartenenze politiche.<br />

Ovviamente tutto questo<br />

può e deve essere<br />

migliorato e in questo<br />

senso io farò la mia<br />

parte.<br />

Si parla molto di abolizione<br />

delle Provincie in<br />

chiave di semplificazione<br />

dei livelli di governo<br />

locale. Secondo Lei la<br />

Provincia è un Ente<br />

necessario?<br />

Intanto partiamo dal<br />

fatto che le Provincie ci<br />

sono e bisogna farle funzionare<br />

nel migliore dei<br />

modi, al servizio del territorio<br />

e per <strong>il</strong> raggiungimento<br />

degli obiettivi istituzionali che sono<br />

loro proprie. In particolare la Provincia ha<br />

competenze esclusive in alcuni fondamentali<br />

ambiti della viab<strong>il</strong>ità, della scuola e dell’urbanistica.<br />

Secondo le vigenti leggi che regolano i<br />

rapporti tra Regione e Provincia esiste un<br />

numero elevato di funzioni che si sono trasferite<br />

dall’una all’altra, secondo <strong>il</strong> principio costituzionale<br />

del decentramento amministrativo e<br />

di sussidiarietà.<br />

Non dimentichiamo che anche dopo le recenti<br />

modifiche del Titolo Quinto della Costituzione<br />

, la Provincia continua ad essere un Ente<br />

necessario. Ritengo perciò che diffic<strong>il</strong>mente si<br />

andrà alla loro soppressione, anche se da più<br />

parti essa viene sollecitata. Ritengo, da una<br />

parte, che <strong>il</strong> decentramento, anche provinciale,<br />

dovrebbe essere ulteriormente promosso<br />

per rispondere meglio ai bisogni delle varie<br />

zone della provincia, per esempio facendo<br />

funzionare meglio i circondari. Dall’altra, questo<br />

processo deve avvenire senza ulteriori<br />

aggravi per la finanza pubblica, appesantimento<br />

dell’apparato burocratico e crescita del<br />

sotto-governo. In presenza di queste due condizioni<br />

io non sarei contrario al mantenimento<br />

delle Provincie.


la <strong>Riviera</strong> DOMENICA 17 APRILE 2011<br />

16


RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO INFO@LARIVIERAONLINE.COM<br />

RISPONDE<br />

Il direttore<br />

Il liceo classico accoppato<br />

Non è disguido linguistico, ma la dura realtà di una scuola che da<br />

sempre ha ricoperto un ruolo essenziale nella tradizione storica e<br />

culturale del nostro paese e non solo. Il programmato accoppamento<br />

del Liceo Ginnasio Ivo Oliveti di Locri non è questa volta da attribuire<br />

ad un ben organizzato agguato mafioso, per fortuna qui la<br />

mafia non c'entra, ma la lungimirante politica di qualche colletto<br />

bianco lontano dalla realtà locrese e di cui non si ha voglia di conoscere<br />

sembianze e volto […].. Come dimenticare <strong>il</strong> buon Teseo<br />

Tavernese, <strong>il</strong> professore Gaetano Briguglio, <strong>il</strong> preside Guarneri, la<br />

professoressa Bar<strong>il</strong>laro e tutti gli altri professori che hanno dato<br />

passione e cuore al loro insegnamento.<br />

Nostra icona di scienza e terrore era la GRANDE Professoressa<br />

Placanica luminoso esempio di amore e dedizione alla scuola. Mai<br />

un'assenza che potesse far gioire per un'ora la nostra mente e <strong>il</strong><br />

cuore, sempre circondati e in costante assedio da elettroni, ottetti,<br />

spin e legami covalenti..Provare per credere…<br />

Ricordo <strong>il</strong> s<strong>il</strong>enzio impressionante che si trasformava in incantesimo,<br />

quando laProfessoressa Sansalone iniziava la SUA lezione d'Italiano<br />

creando una forma d'ipnosi collettiva per la “bellezza” della<br />

Sua esposizione che avremmo voluto in cuor nostro terminare con<br />

un lungo e meritato applauso [..]<br />

In questo clima pasquale rivolgiamo una preghiera al nostro Dio e a<br />

quegli Dei minori dal brutto muso, che hanno <strong>il</strong> potere temporale e<br />

materiale di costruire odi distruggere. Chiediamo di ridare dignità al<br />

nostro amato Liceo e alla nostracittà nel rispetto delle nostre tradizioni<br />

e, se malauguratamente le coscienze saranno sorde,saremo<br />

pronti a dire ancora una volta e con convinzione “Dio perdona loro,<br />

che non sanno quello che fanno”.<br />

Questa volontà di “ammutinamento” o meglio “accoppamento “ di<br />

una scuola così prestigiosa, ci ferisce profondamente e mi fa ripensare<br />

inesorab<strong>il</strong>mente ai miei compagni. Rivedo i loro volti uno ad<br />

uno e pensando di interpretare <strong>il</strong> loro stato d'animo so che la cosa<br />

suscita grande malinconia e tristezza .Chissà forse noi a vremmo<br />

fatto qualcosa per impedirlo,non avremmo consentito di portare la<br />

nostra scuola al mercato per venderla poi per trenta denar […].Un<br />

liceale convinto.<br />

Carmine Oppedisano<br />

Chiediamo scusa a Carmelo Oppedisano , e non dovremmo chiedergliela,<br />

per avere tagliato parte della lunga lettera. È da tempo che chiediamo<br />

e imploriamo dai nostro affezionati lettori lettere brevi: non più<br />

di venti righe. Cioè, meno dieci dei nostri editoriali. Invano. Speriamo<br />

nell'avvenire o nelle nostre forbici. Quanto al merito: c'è l'accoppamento<br />

perché a destra e nella falsa sinistra non si vogliono scomodare i<br />

manovratori. Oggi Peppe Scopelliti , ieri Agazio Loiero. Locri fa scuola<br />

in fatto di subalternità ai Comandanti supremi di Roma e 'ai loro<br />

portaparola locali. Trista specie di dominanti, a loro volta dominati. Ed<br />

è già tanto, in questa situazione, che <strong>il</strong> luminoso Liceo venga accorpato,<br />

accoppato, e non cancellato.<br />

Il Presidente del consiglio<br />

Vivo a M<strong>il</strong>ano 2, in un quartiere costruito dal Presidente del Consiglio.<br />

<strong>La</strong>voro a M<strong>il</strong>ano in un'azienda di cui è principale azionista<br />

<strong>il</strong> Presidente del Consiglio. Anche l'assicurazione dell'auto con cui<br />

mi reco a lavoro è del Presidente del Consiglio, come del Presidente<br />

del Consiglio è l'assicurazione che gestisce la mia previdenza<br />

integrativa. Mi fermo tutte le mattine a comprare <strong>il</strong> giornale di<br />

cui è proprietario <strong>il</strong> Presidente del Consiglio. Quando devo andare<br />

in banca, vado in quella del Presidente del Consiglio. Al pomeriggio,<br />

quando esco dal lavoro, vado a far la spesa in un ipermercato<br />

del Presidente del Consiglio, dove compro prodotti realizzati<br />

da aziende partecipate dal Presidente del Consiglio. Alla sera,<br />

se decido di andare al cinema, vado in una sala del circuito di proprietà<br />

del Presidente del Consiglio, e guardo un f<strong>il</strong>m prodotto e<br />

distribuito da una società del Presidente del Consiglio: questi f<strong>il</strong>m<br />

godono anche di finanziamenti pubblici elargiti dal governo presieduto<br />

dal Presidente del Consiglio. Se invece la sera rimango a<br />

casa, spesso guardo la TV del Presidente del Consiglio, con decoder<br />

prodotto da società del Presidente del Consiglio, dove i f<strong>il</strong>m<br />

realizzati da società del Presidente del Consiglio sono continuamente<br />

interrotti da spot realizzati dall'agenzia pubblicitaria del<br />

Presidente del Consiglio.<br />

Seguo molto <strong>il</strong> calcio, e faccio <strong>il</strong> tifo per la squadra di cui <strong>il</strong> Presidente<br />

del Consiglio è proprietario. Quando non guardo la TV del<br />

Presidente del Consiglio guardo la RAI, i cui dirigenti sono stati<br />

nominati dai parlamentari che <strong>il</strong> Presidente del Consiglio ha fatto<br />

eleggere. Quando mi stufo navigo un po' in internet, con provider<br />

del Presidente del Consiglio.<br />

Se però non ho proprio voglia di TV o di navigare in internet<br />

leggo un libro, la cui casa editrice è di proprietà del Presidente del<br />

Consiglio. Naturalmente, come in tutti i paesi democratici e liberali,<br />

anche in Italianistan è <strong>il</strong> Presidente del Consiglio che predispone<br />

le leggi che vengono approvate da un Parlamento dove<br />

molti dei deputati della maggioranza sono dipendenti ed avvocati<br />

del Presidente del Consiglio, che governa nel mio esclusivo interesse,<br />

per fortuna!<br />

PS.: Tutte le persone che ricevono la presente comunicazione<br />

hanno l'obbligo civ<strong>il</strong>e e morale di trasmetterla ad almeno altre cinque<br />

persone: non sia mai che qualcuno lo votasse di nuovo...<br />

Autore Anonimo<br />

Ringraziamo Dio d'averci fatto nascere in Calabria e d'averci trattenuti<br />

in Calabria.. Non siamo obbligati ai luoghi dominati da S<strong>il</strong>vio<br />

Berlusconi.<br />

VALLE DEL BONAMICO<br />

L’officina<br />

puntualizza<br />

Gent<strong>il</strong>e Direttore,<br />

grazie alla cortesia di amici ho potuto leggere,<br />

dal n. 15 del 10 u. s. della <strong>Riviera</strong>, lo<br />

scritto titolato: <strong>La</strong> f<strong>il</strong>osofia di Giovanni<br />

Gent<strong>il</strong>e rinasce a Locri, a firma di Francesco<br />

D. Caridi.<br />

Mi premuro, con la speranza di essere<br />

accolto nel suo autorevole settimanale, di<br />

esprimere alcune chiarificazioni, quale<br />

Coordinatore Scientifico dell'Officina del<br />

Pensiero Pensante, istituzione culturale<br />

riconosciuta con Delibera della Giunta<br />

del Comune di Locri, anche allo scopo di<br />

suggerire un più attento e prudente scritto<br />

quando si vuole intervenire su problemi<br />

che hanno un valore culturale per la<br />

Comunità. Non mi interessano le beghe<br />

elettorali, in cui l'articolista si è calato<br />

richiamando una iniziativa che merita<br />

ben altra considerazione.<br />

Va precisato che l'idea della Officina del<br />

Pensiero Pensante è stata mia e di alcuni<br />

cittadini di Locri, preoccupati dalla caduta<br />

culturale che a Locri si coglie da anni.<br />

Quindi non è stata affatto “ideata dagli<br />

amministratori comunali”. Ripeto che si<br />

tratta di una idea solo mia, partorita nel<br />

mio studio a Pisa nella primavera del<br />

2010 e discussa nell'estate dello stesso<br />

anno con gli amici di Locri, che con me<br />

hanno condiviso l'iniziativa, organizzati<br />

poi in un comitato presieduto dal prof.<br />

Antonio <strong>La</strong> Rosa.<br />

E' stato lo stimato amico Prof. Francesco<br />

Commisso - Assessore alla Cultura - a<br />

cogliere l' idea e tradurla, con encomiab<strong>il</strong>e<br />

entusiasmo, in un atto amministrativo,<br />

condiviso dal sindaco Macrì, che, in vero,<br />

all'inizio era rimasto scettico e, solo dopo<br />

avere osservato l'esito della prima rassegna<br />

nel Gennaio scorso, cominciò a credere<br />

nella iniziativa.<br />

Chiarito questo, ribadito che l'iniziativa è<br />

partorita dalla volontà della gente interessata<br />

a creare spazi di riflessione culturale<br />

comune, occorre ora valutare alcune considerazioni<br />

che <strong>il</strong> sig. Caridi avanza circa <strong>il</strong><br />

concetto di pensiero pensante e officina.<br />

L'erudito sig. Caridi farebbe risalire la<br />

dizione “Officina del Pensiero Pensante”<br />

alle teorie f<strong>il</strong>osofiche di Gent<strong>il</strong>e, richiamante<br />

quindi la dottrina “fascista”. Una<br />

libera ipotesi che non trova conferma in<br />

chi ha ideato l'iniziativa, come cercherò di<br />

spiegare avanti.<br />

Che <strong>il</strong> f<strong>il</strong>osofo Gent<strong>il</strong>e (<strong>il</strong> quale ha studiato<br />

all'Università di Pisa dove io mi sono<br />

laureato circa 50 anni or sono) abbia<br />

affrontato <strong>il</strong> tema del pensiero, che nell'educazione<br />

ritenne tale solo se atto libero,<br />

non è che una realtà. Chiarì che <strong>il</strong> pensiero<br />

è attività, è tale solo se pensante.<br />

Poiché l'idea dell'Officina del Pensiero<br />

pensante è dall'erudito sig. Caridi attribuita<br />

erroneamente alla iniziativa degli<br />

amministratori, gli è stato fac<strong>il</strong>e fare riferimento<br />

ad un ipotetico “dispetto” del<br />

Sindaco Macrì all'aspirante Sindaco Calabrese.<br />

Questo mi sembra che non stia né<br />

in cielo né in terra. Appare assurdo azzardare<br />

(insisto solo per amore della verità)<br />

una ipotesi di “dispetto” all'avversario<br />

con riguardo alla “loro devozione alla<br />

f<strong>il</strong>osofia attualista - fascista”, ciò perché<br />

l'erudito sig. Caridi farebbe risalire i con-<br />

CARA MILANA<br />

Tratto da * POSTA@INTERNAZIONALE.IT<br />

Prima o poi capita a tutti di avere un’ossessione per qualcosa.<br />

Una delle più frequenti è quella per <strong>il</strong> cibo, che ha<br />

creato un esercito di persone obese. <strong>La</strong> seconda è l’alcol.<br />

Poi ci sono le droghe, le sigarette, la tv, <strong>il</strong> sesso. Possiamo<br />

dipendere da una persona a tal punto da impazzire se non<br />

la vediamo. Che fare in questi casi?<br />

L’ideale è abbandonare le cattive abitudini. All’improvviso,<br />

senza rimpianti. Un giorno ti svegli e non giochi più.<br />

Mandi al diavolo <strong>il</strong> videogame ed esci con i tuoi amici.<br />

Non permettere che un gioco restringa i tuoi orizzonti. Il<br />

mondo è grande, colorato e divertente. Il gioco, invece, è<br />

sempre uguale a se stesso. Ma se non ci riesci non ti abbat-<br />

tenuti dell'Officina del Pensiero Pensante<br />

ad una matrice ideologica “fascista”.<br />

Confondere l'idea della Officina del Pensiero<br />

Pensante con un richiamo alla ideologia<br />

fascista mi appare assurdo, oltre<br />

che improprio sul piano culturale per <strong>il</strong><br />

sig. Caridi che conoscerebbe la f<strong>il</strong>osofia<br />

gent<strong>il</strong>iana.<br />

Questo dimostra come sia necessario<br />

insistere sull'attivare <strong>il</strong> pensiero a pensare<br />

in chiave culturale, perché <strong>il</strong> termine<br />

pensiero pensante vuole suggerire con<br />

molta chiarezza che <strong>il</strong> pensiero vale nella<br />

misura in cui pensa, nel nostro contesto<br />

a risvegliare la cultura a Locri. Poiché si<br />

tratta di costruire con <strong>il</strong> pensiero modi di<br />

essere culturalmente attivi, ho indicato <strong>il</strong><br />

termine officina, perché è nell'officina<br />

che si costruisce ciò che manca.<br />

Farebbe bene l'erudito sig. Caridi a leggere<br />

la mia relazione sul senso dell'Officina<br />

del Pensiero Pensante tenuta <strong>il</strong> 18<br />

Gennaio 2011, giorno dell'avvio dei<br />

numerosi eventi che hanno concretizzato<br />

<strong>il</strong> progetto. Non può essere giustificato<br />

quando scrive “senza ironia” “del valido<br />

e meritorio progetto culturale locrese”.<br />

Le cose serie vanno trattate sempre<br />

seriamente e non confuse con richiami<br />

culturali confusamente inquadrati nel<br />

tempo elettorale.<br />

Non sarebbe stato più opportuno scrivere<br />

una lettera pubblica ai Candidati Sindaci<br />

per chiedere loro di dichiarare chi<br />

crede nel progetto culturale dell'Officina<br />

del Pensiero Pensante, chi intende porre<br />

l'iniziativa all'interno del Programma<br />

elettorale?<br />

In ogni modo ad Ottobre 2011, sempre<br />

che la prossima Amministrazione che<br />

uscirà dalle elezioni di metà Maggio la<br />

sostenga, ci sarà una edizione molto<br />

significativa centrata sulla “Persona”,<br />

con relatori di fama internazionale e<br />

testimoni culturali che approfondiranno<br />

i vari temi in eventi che si snoderanno in<br />

quattro giorni consecutivi. Si tratta di<br />

eventi programmati per sostenere nella<br />

gente la riflessione sul senso della cittadinanza.<br />

Grazie, sig. Direttore, per l'ospitalità.<br />

Gaetano Barletta - Coordinatore Scientifico<br />

dell'Officina del Pensiero Pensante<br />

CONSIDERAZIONI<br />

Elezioni<br />

tempo di scelte<br />

Le prossime consultazioni elettorali<br />

sono qualcosa di diverso dal passato.<br />

Siamo davanti ad una scelta storica sul<br />

piano Etico, Morale e Politico.<br />

E' vero che si andranno a rinnovare le<br />

Amministrazioni di tante Provincie,<br />

Città e Comuni ed è vero che alla fine<br />

ognuno sceglierà le persone che ritiene<br />

più idonee o " meno peggio" per farci<br />

amministrare, sperando sempre di non<br />

sbagliare. Ma è ancora più vero che ad<br />

ogni tornata elettorale sale la febbre<br />

del "politichese". Tutti diventano strateghi,<br />

intellettuali, e si sentono in<br />

grado di rappresentare la collettività.<br />

D'altronde tanti candidati primari ( in<br />

particolare a Sindaco ma anche presidenti<br />

dei vari Enti ) inseguono <strong>il</strong> voto a<br />

prescindere, cercano di tirarsi dentro<br />

chiunque disponga di un pugno di voti<br />

e li convincono che sono all'altezza del<br />

ruolo e che ce la potranno fare, con <strong>il</strong><br />

risultato che da elettori ci ritroveremo<br />

davanti a candidati amici, parenti o<br />

conoscenti che delle politica non capiscono<br />

neanche l'ABC. E si producono<br />

fratture fam<strong>il</strong>iari, inimicizie e sconvolgimenti<br />

di vite e di relazioni che porteranno<br />

molti, <strong>il</strong> giorno dopo, a sostenere che<br />

la politica è tutta un trucco e una cosa<br />

sporca. In questo quadro troveremo<br />

storie di gente da sempre schierata a<br />

Sinistra che sarà candidata a Destra e<br />

viceversa. Questo è sempre successo e<br />

sempre succederà, in fondo è <strong>il</strong> prezzo<br />

della finta democrazia. da quando la<br />

politica da servizio è diventata un<br />

mestiere e non c'è peggiore razza dei<br />

mestieranti.<br />

Ora, perchè a mio giudizio questa tornata<br />

elettorale è diversa? per <strong>il</strong> semplice<br />

motivo che Berlusconi ed i suoi cortigiani<br />

l'hanno trasformata in un referendum<br />

sul Bunga Bunga. Chi voterà<br />

per i candidati e le liste legate a Berlusconi<br />

affermerà che l'italia è un paese<br />

normale, che la famosa Ruby è la nipote<br />

di Mubarak, che non esiste un problema<br />

disoccupazione in questo paese,<br />

che i grandi delinquenti con <strong>il</strong> colletto<br />

bianco non devono rendere conto dei<br />

propri misfatti ( penso ai truffati di Parmalat,<br />

ai morti dell'Aqu<strong>il</strong>a per la speculazione<br />

sulle opere pubbliche, ai<br />

responsab<strong>il</strong>i di tante stragi etc) che <strong>il</strong><br />

divario tra ricchi e poveri in questo<br />

paese non conta nulla, che fare sacrifici<br />

per consentire ai propri figli di studiare<br />

è inut<strong>il</strong>e,tanto poi "solo" gli appartenenti<br />

alle caste priv<strong>il</strong>egiate otterranno<br />

succulenti posti di lavoro in barba al<br />

merito ed alla professionalità, per gli<br />

altri c'è <strong>il</strong> precariato e la schiavitù<br />

moderna con i mestire della flessib<strong>il</strong>ità.<br />

Centinaia di migliaia di giovani che<br />

fanno praticantato gratuito e non uno<br />

straccio di legge per riconoscergli almeno<br />

i contributi e le tutele minime.<br />

Chi voterà per i candidati di Berlusconi<br />

dirà che i problemi dell'Italia sono le<br />

intercettazioni, la Giustizia che non<br />

deve processare i potenti, che è normale<br />

a 70 o 80 anni comprarsi <strong>il</strong> corpo di<br />

giovanissime donne con soldi o con promesse<br />

televisive. Siamo al degrado più<br />

totale e nessuno può scambiare la<br />

depravazione con la liberalità dei costumi.<br />

Immaginate le vostre sorelle o le<br />

vostre figlie nelle mani di gente come<br />

Em<strong>il</strong>io Fede o Lele Mora o peggio<br />

ancora di Berlusconi.<br />

Quando andremo a votare a maggio, se<br />

voteremo le liste collegate a Berlusconi,<br />

non voteremo per <strong>il</strong> cugino o l'amico ma<br />

diremo sì a questo sistema di rappresentanza<br />

depravata; diremo sì agli egoismi<br />

dei leghisti che stanno di fatto emarginando<br />

completamente <strong>il</strong> Sud; diremo sì<br />

ai Sc<strong>il</strong>ipoti ed ai cosidetti "responsab<strong>il</strong>i".<br />

Diremo sì alla politica comprata, asservita,<br />

tanto poi in qualche modo chi ha <strong>il</strong><br />

potere troverà sempre <strong>il</strong> modo per rimborsarsi<br />

( la Minetti e tante altre inserite<br />

nelle istituzioni a botte di 10000 euro<br />

al mese per allietare le serate dello<br />

"zar" ce lo insegnano).<br />

Cari cattolici, siamo all'apoteosi del<br />

degrado e non può una manciata di priv<strong>il</strong>egio<br />

far chiudere gli occhi alla Chiesa.<br />

Se Cristo ritornasse distruggerebbe <strong>il</strong><br />

Tempio con tutti gli Empi ed i farisei.<br />

Questo è un tempo di scelte, se si sbaglia<br />

le conseguenze saranno devastanti,<br />

risalire verso una "normalità" è già diffic<strong>il</strong>e<br />

evitiamo di renderlo impossib<strong>il</strong>e.<br />

Salvatore Albanese<br />

HO 18 ANNI E SONO UN FANATICO DI VIDEOGIOCHI. GIOCO ANCHE DIECI ORE<br />

AL GIORNO. COME FARE PER SMETTERE?<br />

tere, perché è un male comune. Una volta ho guardato per<br />

ventiquattr’ore di seguito la serie tv 24. Dopodiché mi<br />

sono ammalata.<br />

Ho fatto la stessa cosa con la seconda stagione, e mi sono<br />

ammalata di nuovo. Non riuscivo proprio a guardare una<br />

puntata sola. Così, per non esaurirmi, ho spento del tutto<br />

la tv e ho provato un grande sollievo. Gli antichi greci<br />

dicevano che è saggio chi sa godere con misura. Oggi la<br />

gente ha dimenticato <strong>il</strong> senso della misura. E così l’esagerazione<br />

ci rende infelici. Così è <strong>il</strong> mondo dove viviamo,<br />

così siamo anche noi. Per questo perdona te stesso, così<br />

risolverai più fac<strong>il</strong>mente le tue ossessioni.


18<br />

CORSIVO 12<br />

www.larivieraonline.com<br />

info@larivieraonline.com<br />

lariviera@lariviera.191.it<br />

DOMENICA 17<br />

APRILE 2011<br />

Note e schermaglie<br />

Tutti colpevoli<br />

Il processo breve è passato. Persino<br />

Vittorio Feltri è convinto che serve<br />

a Berlusconi. E non c'è chi non<br />

riconosca, tranne la signora<br />

Santanché, che <strong>il</strong> Capo del<br />

Governo senta <strong>il</strong> bisogno di<br />

riformare la giustizia ogni<br />

qualvolta gli si para innanzi un<br />

processo da evitare. Fa orrore un<br />

capo di governo che si comporta<br />

in questo modo.<br />

L'orrore non viene mai da solo E<br />

fa, perciò, orrore <strong>il</strong> dr. Giuseppe<br />

Cascini, segretario nazionale<br />

dell'Associazione Magistrati, che ,<br />

avverso alla legge sul processo<br />

breve, terrorizza gli ascoltatori,<br />

predicando dagli schermi televisivi<br />

che con <strong>il</strong> detto processo breve<br />

migliaia e migliaia di imputati<br />

saranno sottratti alla giusta<br />

punizione.<br />

Vorremmo sapere dal<br />

preoccupato magistrato dove ha<br />

letto, dove ha appreso che tutti gli<br />

imputati son tutti colpevoli. Nel<br />

codice della Santa Inquisizione?<br />

LOQUI E SPROLOQUI<br />

Ubi S<strong>il</strong>vius<br />

Sc<strong>il</strong>ipoti cessat<br />

Dicesi comunemente che del<br />

maiale non si butta via nulla.<br />

Così dei tanti resti politicanti,<br />

<strong>il</strong> Cavaliere, che di “cardare”<br />

se ne intende, furbescamente,<br />

non butta via nulla … neppure<br />

Sc<strong>il</strong>ipoti. Ed eccolo, <strong>il</strong> “<br />

prodigo” Sc<strong>il</strong>ipoti, galleggiare<br />

insieme a tutte le altre parti di<br />

questa grossa, grassa<br />

maggioranza nella “cardara”<br />

del processo breve. Dentro c’è<br />

di tutto e di una cosa possiamo<br />

esserne certi. Si tratta di<br />

null’altro che di grasso che<br />

cola.<br />

F<strong>il</strong>omena Cataldo<br />

ANTONIO ORLANDO<br />

la <strong>Riviera</strong><br />

CORRIDA ITALIANA<br />

Registrazione Tribunale di Locri (RC)<br />

n. 1 del 19/06/1998<br />

R.O.C. n°11602 del 02/11/98<br />

Questo periodico è associato<br />

all’Unione Stampa Periodica Italiana<br />

AmministratoreUnico<br />

Rosario Vladimir Condarcuri<br />

Da alcuni anni la parola “legalità” è sulla bocca di tutti, viene usata ed<br />

abusata. Si pretende, addirittura, di insegnarla, la legalità mentre ci si<br />

potrebbe, molto più proficuamente, accontentare di praticarla. Nelle<br />

scuole i progetti sulla legalità si sprecano, ma i risultati non sembrano<br />

– basta seguire le cronache quotidiane – pari alle attese ed alla quantità<br />

di soldi profusi. <strong>La</strong> legalità può essere definita la “conformità alle<br />

prescrizioni della legge” oppure può significare "soggezione alla<br />

legge", o anche, semplicemente, "rispetto della legge".<br />

In questa ultima accezione rientra <strong>il</strong> concetto del "principio di legalità":<br />

per esprimere, nello "Stato di diritto", non solo <strong>il</strong> primato del legislatore,<br />

ma addirittura una sorta di identificazione tra diritto e legge,<br />

o tra giuridico e legislativo. Il Positivismo giuridico, del resto, è stato<br />

inteso come positivismo legale: tutto <strong>il</strong> diritto è dentro la legge, e cioè<br />

nella legge dello Stato, che è <strong>il</strong> vero "padrone del diritto". Non c’è diritto<br />

al di fuori dello Stato. "Legittimità", l’altra sorella, invece significa<br />

corrispondenza di un atto o di un comportamento<br />

specifici al modello astratto configurato da una<br />

norma di legge. Il significato di legittimo nel senso<br />

di "consentito" o di "permesso" deriverebbe, quindi,<br />

come diretta conseguenza. Questo termine<br />

esprime l'idea di un confronto o di una comparazione,<br />

e presuppone che operazioni di questo<br />

genere possano svolgersi sul piano formale. Non<br />

siamo di fronte a due gemelle perchè in un certo<br />

qual modo, sovrapponendoli l'uno sull'altro, i due<br />

termini vengono ad assumere valore diseguale e<br />

finiscono per misurare la corrispondenza dei perimetri<br />

esterni della legge. "Conformità" indicherebbe,<br />

appunto, identità di forme, in senso quasi geometrico<br />

e nella prospettiva mentale dell'esattezza.<br />

Il "merito", cioè <strong>il</strong> contenuto o la sostanza dell’atto,<br />

resta per definizione estraneo a questo discorso.<br />

Con questo significato, si parla di legittimità degli<br />

atti amministrativi, a proposito della congruità,<br />

della correttezza o della semplice opportunità<br />

delle decisioni delle pubbliche amministrazioni,<br />

concepite come atti di volontà, rispetto al modello<br />

legale. Infatti, sulla base di un principio, tradizionale<br />

e consolidato, nel diritto amministrativo, o, in generale, nel diritto<br />

pubblico, di norma, tutto è vietato tranne ciò che è espressamente permesso.<br />

<strong>La</strong> giurisdizione amministrativa (TAR, Consiglio di Stato,<br />

Corte dei conti) poi in quanto giurisdizione di legittimità (cioè come<br />

controllo sulle modalità dell'esercizio dell'attività amministrativa)<br />

dovrebbe essere equiparata a quella della Corte di Cassazione come<br />

giudice di legittimità, suprema custode cioè della "esatta osservanza<br />

della legge" e della sua uniforme interpretazione. L’aggettivo “legittimo”,<br />

peraltro, tende a travalicare i confini del diritto amministrativo e<br />

quando arriva in altri territori del diritto, per esempio con riferimento<br />

alla famiglia “legittima” o alla successione "legittima", ripropone o<br />

sovrappone <strong>il</strong> primato dello schema legale anche riguardo a strutture<br />

che, per certi versi e a determinate condizioni, potremmo definire<br />

"naturali". <strong>La</strong> nozione di famiglia quale "società naturale fondata sul<br />

Governare, ovvero esser capaci di condurre una nave tra le secche e gli scogli,<br />

tra le tempeste e i venti non favorevoli e salvarla in un porto sicuro. Verbo<br />

etimologicamente costruito e preso in prestito dal gergo marinaro e adattato<br />

alla condotta di un popolo, al gestirne le emozioni politiche ed assicurare ai<br />

popoli la maggiore sicurezza e prosperità possib<strong>il</strong>e. Un verbo, una condizione<br />

dell'agire, che si propone di esprimere la sintesi ideale di ciò che un leader<br />

dovrebbe fare, di ciò che una comunità di Stati dovrebbe ricercare nel<br />

momento in cui si organizza in un'entità sopranazionale assumendosi le<br />

responsab<strong>il</strong>ità di ogni partner per meglio garantire crescita e sicurezza ai<br />

popoli, alle comunità che la compongono. Un verbo che si usa spesso - troppo<br />

spesso al di là dei risultati stessi - coniato e coniugato su archetipi di stabi-<br />

Direttore responsab<strong>il</strong>e PASQUINO CRUPI<br />

In redazione CRISTINA BRIGUGLIO<br />

Responsab<strong>il</strong>i<br />

Sport GIUSEPPE RITORTO<br />

Attualità DOMENICO STRANIERI<br />

Art Director PAOLA D’ORSA<br />

Impaginazione EUGENIO FIMOGNARI<br />

HANNO COLLABORATO<br />

Gioacchino Criaco, F<strong>il</strong>ippo Todaro, Anna<br />

<strong>La</strong>ura Tringali, Mara Rechichi, Benjamin<br />

Boson, Nik Spatari, Luca Marino, Maria<br />

Giovanna Cogliandro, Angelo Letizia,<br />

Mar<strong>il</strong>ene Bonavita, Francesca Rappoccio,<br />

Mario <strong>La</strong>bate, Franco Crinò, , Ruggero Brizzi,<br />

Marco Andronaco, Isabella Galimi,<br />

Maria Teresa D’agostino, Giovanna Mangano.<br />

Si pretende, addirittura, di insegnarla<br />

NEL PALCOSCENICO EUROPEO<br />

“…L'Italia<br />

è un Paese<br />

ingovernab<strong>il</strong>e e con<br />

questa<br />

ingovernab<strong>il</strong>ità<br />

dobbiamo farci i<br />

conti tutti i giorni…”<br />

(Edoardo Bennato)<br />

Legalità<br />

GIUSEPPE ROMEO<br />

matrimonio" è contenuta nella Costituzione. In questi casi l’uso del<br />

termine “legittimo” appare l’espressione di un preciso giudizio di valore<br />

e tutto quello che non rientra dentro questa dimensione "sostanziale"<br />

delle relazioni, compresi gli affetti, i legami di sangue, le volontà, i<br />

sentimenti – risulta, da un lato refrattaria rispetto alla normativa e dall’altro<br />

al di fuori dei perimetri formali tracciati dalla legge. Si potrebbe<br />

dire che ogni azione amministrativa deve rispondere a requisiti di<br />

legalità e legittimità; anzi, a voler essere molto formalisti, l’azione<br />

amministrativa è di per se “legale” e “formale” insieme.<br />

L’amministrazione regionale in carica – ed <strong>il</strong> suo Presidente, in particolare<br />

– (che, non dimentichiamolo, [cfr. “la <strong>Riviera</strong>” n. 14 del 3 apr<strong>il</strong>e<br />

u.s.] è stata eletta da meno di un terzo dei calabresi e quindi non ha<br />

una rappresentatività generale) ha fatto della “legalità” un punto di<br />

onore ed un vess<strong>il</strong>lo da sbandierare anche al minimo alitar di scirocco.<br />

Impegno assolutamente da condividere benché, francamente, tutti<br />

noi diamo già per scontato (maledetti ingenui!) che<br />

le pubbliche amministrazioni, come si diceva sopra,<br />

agiscano secondo principi di legalità e di legittimità,<br />

senza bisogno di particolari sollecitazioni politiche.<br />

Senonchè alla prima vera prova, i buoni propositi<br />

sono miseramente franati sotto <strong>il</strong> peso delle richieste,<br />

delle petizioni e delle pretese degli “amici” e<br />

degli “amici degli amici”, che sono quelli più pericolosi<br />

e più avidi. “Il bando di mezzanotte” ( o “a mezzanotte”<br />

?!) ed <strong>il</strong> fulmineo invio alla velocità della<br />

luce per posta raccomandata A.R. di centinaia di<br />

domande, giunte in pochi secondi a destinazione,<br />

hanno dimostrato che anche <strong>il</strong> granitico Governatore<br />

ha un cuore tenero, come <strong>il</strong> cornetto Algida e di<br />

fronte alle preghiere, calde, insistenti ed appassionate,<br />

degli amici cede come qualsiasi altro buon padre<br />

di famiglia calabrese e si fa in quattro per accontentare<br />

i suoi famigli. Pare che a mezzanotte e sette<br />

minuti <strong>il</strong> numero delle domande pervenute coprisse<br />

già abbondantemente tutti i posti messi in palio e<br />

perciò un ritardo anche di un m<strong>il</strong>lesimo di secondo<br />

– ritardo equivalente a quello, tanto per fare una<br />

comparazione, tra Vettel ed Alonzo all’arrivo di un<br />

gran premio – abbia determinato l’automatica esclusione dal concorso<br />

di migliaia di domande. Come dire: sarà per la prossima volta. Grazie<br />

per aver partecipato ed aver così legittimato <strong>il</strong> bando. Ecco scoperto<br />

un nuovo concetto di legalità e di legittimazione. Se partecipano in<br />

molti le procedure non possono che essere più che corrette; la legge è<br />

stata rispettata; la legalità garantita. Dovrebbe chiamarsi legittimazione<br />

ex-post, cioè l’equivalente di una sanatoria. Se obietti qualcosa ti<br />

diranno che in diritto “la forma è garanzia della sostanza” e le forme<br />

sono state rispettate alla lettera. <strong>La</strong> colpa è della tecnologia, troppo<br />

veloce rispetto ad un Diritto che indossa ancora le vesti di Cicerone.<br />

Ma non era lui a dire “summum jus, summa iniuria” ? o, forse, lo diceva<br />

prima di lui, quel tal Terenzio. Ha poca importanza. Aggiornatevi,<br />

gente, invece di continuare a lamentarvi.<br />

lità e di capacità. Un verbo che ricerca credib<strong>il</strong>ità nell'azione, nelle scelte politiche<br />

per darsi concretezza, significato, valore. Ebbene, nella vicenda della<br />

gestione della crisi libica in tutte le sue sfaccettature non si può non comprendere<br />

quanto governare sia fondamentale e quanto, in realtà, farlo non sia<br />

fac<strong>il</strong>e e non sia improvvisab<strong>il</strong>e. In una scena tutta italiana nella quale ogni<br />

attore esprime se stesso senza una logica unitaria, nella celebrazione di una<br />

vanesia politica, di fronte al dissolvimento dell'unità di indirizzo - che si osserva<br />

nell'ondivago cammino di ogni ministro su passi che si consumano nell'ambito<br />

di un proprio orizzonte - ci scopriamo europeisti per necessità e noneuropeisti<br />

per presunto abbandono. Governare presuppone non un leader<br />

che decide, che fa e disfà secondo un'emergenza che non ha fine <strong>il</strong> quotidiano.<br />

Significa gestire anche le crisi in maniera unitaria. Significa dotarsi di un<br />

metodo di pianificazione dove non ci sono ambiti di dicasteri impermeab<strong>il</strong>i,<br />

ma sinergie e scelte che si completano in azioni condivise tra i ministri e tra <strong>il</strong><br />

governo italiano e <strong>il</strong> resto d'Europa. Francia e Germania conoscono bene<br />

Schengen e non credo che si tratti di, o sia necessario, approfondire un trattato<br />

ratificato da qualche anno che definisce regole che garantiscono, nella<br />

libertà di movimento assicurata ai cittadini dell'Unione, alcune condizioni<br />

accettate anche dall'Italia di regolamentazione dei flussi e dei movimenti di<br />

cittadini extra-UE. Dovremmo ammettere, altrimenti, noi di non averlo ben<br />

letto prima di ratificarlo oppure di essere convinti che Parigi e Berlino non<br />

abbiano ratificato la traduzione esatta o lo abbiano volutamente frainteso.<br />

Non credo che Parigi o Berlino vogliano esprimere ricorrendo al trattato una<br />

sorta di fobia per l'Italia. Semmai è l'Italia che perdendo tempo nel decidere<br />

di prendere una posizione nell'ambito della gestione, del “governo”, degli<br />

effetti della crisi libica e non solo, ha come sempre cercato rifugio nel non<br />

definito, nel “…fin tanto che è possib<strong>il</strong>e”. Un'Italia che ha visto ministeri,


HANNO COLLABORATO<br />

Francesco <strong>La</strong>ddarina, Ian Zimirri, Giuseppe<br />

Patamia, Alessandra Bev<strong>il</strong>acqua,Bruno<br />

Gemelli, Carmelo Carabetta, Valentina Elia,<br />

Antonio Cormaci, Mario <strong>La</strong>bate, Antonio<br />

Tassone, Giulio Romeo, Ilario Ammendolia,<br />

Sara Caccamo, Giuseppe Fiorenza, Daniele<br />

Mangiola.<br />

LA COLONIA PENALE<br />

Pensavo che prima o poi Rocco e Kike, i miei ospiti, si sarebbero<br />

spazientiti e avrebbero preso a calci me e l'accozzaglia di<br />

delinquenti che i ho raccolto, buttandoci fuori dall'Aspromonte.<br />

Ricordate tutta la bella gente che gli ho portato? Dittatori,<br />

truffatori, papponi. In tanti alla galera hanno preferito l'inferno<br />

aspromontano.<br />

Questo posto è diventato di moda. I cattivi fanno a gara per<br />

venirci, e i paesi civ<strong>il</strong>i si liberano della feccia mandandola in<br />

montagna da noi. All'inizio avevamo <strong>il</strong> terrore che tutta questa<br />

teppaglia disturbasse la quiete, inquinasse <strong>il</strong> sistema. Niente.<br />

Certo <strong>il</strong> merito e di Kike e Rocco, che fuc<strong>il</strong>i alla mano li hanno<br />

messi in riga.<br />

Ma anche i cattivi ci hanno messo del loro, si sono impegnati.<br />

Hanno dato un calcio al loro passato, dimenticato gli agi ai<br />

quali erano abituati.<br />

Tutti si danno da fare, prendere ordini in fondo per loro non è<br />

una novità. Sveglia all'alba, lavoro, vita sana, mangiare naturale.<br />

Stanno diventando buoni, sono felici e non rimpiangono<br />

nulla dell'antico potere e della vecchia ricchezza. Alla fine <strong>il</strong><br />

male è come la droga, se ne può uscir fuori.<br />

L'astinenza è forte i primi tempi, la tentazione di sopraffare gli<br />

altri è sempre in agguato, ma i calci dei fuc<strong>il</strong>i dei miei amici<br />

sono molto convincenti e questi poveri mostri lasciano che <strong>il</strong><br />

bene gli entri in corpo senza r<strong>il</strong>uttanza. Chi l'avrebbe detto che<br />

l'inferno può avere una funzione sociale? Certo nessuno aveva<br />

mai pensato, a parte <strong>il</strong> buon Dante, che ci si doveva andare da<br />

vivi.<br />

<strong>La</strong> sanzione scattava in genere dopo <strong>il</strong> passaggio nell'altrove, e<br />

i dannati non tornavano più a rimediare ai loro danni. L'esperimento<br />

aspromontano ha del buono, riadatta i fetenti e li<br />

restituisce come candidi gigli. Si è vero che anche le società<br />

civ<strong>il</strong>i prevedono l'inferno, che loro chiamano carcere, ma così<br />

com'è rende poco: i cattivi in genere ci escono peggiorati, e<br />

non si capisce <strong>il</strong> perché, nemmeno io lo comprendo e non è<br />

che ci abbia passato poco tempo dentro.<br />

Ma <strong>il</strong> sistema non funziona, è un fatto. E allora ecco l'uovo di<br />

Colombo. <strong>La</strong> colonia penale d'Aspromonte. Costa zero, non<br />

inquina e toglie per sempre i cattivi dal mondo.<br />

Ruggero Calvano<br />

PACE<br />

Si è spenta quella brace<br />

che portava la pace<br />

<strong>il</strong> vento che soffiò<br />

era l’odio e l’invidia<br />

che l’uomo portava dentro di sè.<br />

Ad un tratto apparve una luce<br />

dolce ed incandescente<br />

ombreggiante ed esprimente:<br />

“l’odio e l’invidia non fanno di te<br />

una persona intelligente”.<br />

Ad un passo l’abbraccio del perdono<br />

ci fu un soffio e riaccese<br />

la brace del perdono.<br />

Pietro Commisso<br />

Le COLLABORAZIONI non precedute dalla sottoscrizione di<br />

preventivi accordi tra l’editore e gli autori sono da<br />

intendersi gratuite.<br />

FOTOGRAFIE e ARTICOLI inviati alla redazione, anche se<br />

non pubblicati, non verranno restituiti.<br />

I SERVIZI sono coperti da copyright diritto esclusivo di “la<br />

<strong>Riviera</strong> Editore” per tutto <strong>il</strong> territorio nazionale ed estero.<br />

GLI AUTORI delle rubriche in cui si esprimono giudizi o<br />

riflessioni personali, sono da ritenersi direttamente<br />

responsab<strong>il</strong>i.<br />

come l'Interno, la Difesa e gli Esteri muoversi ognuno nel proprio ambito<br />

senza ricondurre ogni azione necessaria all'interno di un quadro complessivo<br />

di responsab<strong>il</strong>ità e di soluzioni. Ovvero, di porre i termini e le condizioni della<br />

partecipazione italiana ai partner dell'Unione e atlantici nell'ambito di una<br />

chiara pianificazione e gestione della crisi dal momento che gli immigrati non<br />

sono altro che <strong>il</strong> prodotto della medesima crisi che si intende arginare, “governare”<br />

anche con altri mezzi. Berlino e Parigi hanno ben chiaro <strong>il</strong> problema dell'immigrazione<br />

perché vissuto e governato da anni. L'Unione Europea, al contrario,<br />

stenta a definire una propria politica verso i migranti pur avendo scelto<br />

di favorire, almeno nelle prossimità a Sud, un'azione di partenariato euromediterraneo.<br />

Una scelta che avrebbe dovuto dare significato al processo di Barcellona<br />

aiutando non solo <strong>il</strong> r<strong>il</strong>ancio economico e gli scambi dei Paesi del Nord<br />

Africa con l'Unione Europea ma, anche, favorire processi di democratizzazione<br />

che oggi ci sfuggono, ancora una volta, di mano. Tuttavia se l'Europa<br />

manca, manca anche in proporzione al contributo, alla credib<strong>il</strong>ità, alla possib<strong>il</strong>ità<br />

avuta di poter “governare”, condizionare, i processi e le politiche dell'UE<br />

da parte dell'Italia. Governare significa condurre. Condurre una nazione<br />

anche attraverso mari in tempesta, in giorni burrascosi. Se tale capacità non la<br />

si ha è diffic<strong>il</strong>e che altri ci <strong>il</strong>luminino l'orizzonte perché <strong>il</strong> dominio domestico<br />

non supera quello altrui dal momento che quello altrui non cercherà certamente<br />

<strong>il</strong> nostro. Il d<strong>il</strong>ettantismo in politica non paga. Le scelte errate le pagano<br />

le comunità, i popoli. In Italia opposizione e governo in questo si accomunano.<br />

Lo scambio d'accuse poi non porta da nessuna parte. Uscire dall'Unione?<br />

<strong>La</strong> condanna al fallimento politico di uno Stato e l'abbandono alle intemperie<br />

politiche, ad ogni invasione che aprirà, volenti o nolenti ogni confine.<br />

Perché nessun confine è destinato a reggere all'impatto della storia se la storia<br />

non si è in grado di …governarla.<br />

PUBBLICITÀ<br />

Per richieste di pubblicità rivolgersi a:Settore Pubblicità - la <strong>Riviera</strong><br />

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EDITORE - <strong>La</strong> <strong>Riviera</strong> S.r.l. Sede legale - Via dei Tigli, 27 - 89048 Siderno (RC)<br />

ASSOCIATO- Unione Stampa Periodica Italiana, Croanache Italiane<br />

“Ogni schieramento politico dovrebbe essere spinto<br />

a lavorare dal senso di responsab<strong>il</strong>ità,operare<br />

con la consapevolezza delle proprie azioni senza<br />

delegare nessuno”: è una delle tante dichiarazioni<br />

di uno dei candidati a sindaci di uno dei comuni in<br />

cui si vota a maggio.<br />

“Spinto a lavorare dal senso di responsab<strong>il</strong>ità …”<br />

Che significa? Se uno schieramento chiede i voti e<br />

li ottiene, che deve fare poi,mettersi passivo? Detta<br />

in quel modo suona come una sfiducia preventiva<br />

della politica. <strong>La</strong>voro e responsab<strong>il</strong>ità sono la stessa<br />

cosa,questo non c’è neppure necessità di spiegarlo.<br />

“Operare consapevolmente …” Normalmente<br />

non si dovrebbe operare sapendo quello che si fa<br />

e, nel caso, ricordare cosa è stato detto in campagna<br />

elettorale? Infine, “senza delegare …” Ma <strong>il</strong><br />

sistema non prevede che siano le maggioranze a<br />

decidere? Le opposizioni non hanno questa prerogativa<br />

e meno che meno è previsto di delegare le<br />

scelte a soggetti esterni al comune o a soggetti<br />

inquinati.<br />

“Faremo del palazzo comunale una sorta di palazzo<br />

di vetro così i cittadini avranno la possib<strong>il</strong>ità di<br />

guardare anche da casa cosa accade nel comune<br />

…”<br />

“Trasparenza”,”mettere <strong>il</strong> cittadino al<br />

centro”,”condivisione” sono alcune delle parole<br />

talmente usate nel linguaggio politico che se non<br />

CONTROMANO di FILIPPO TODARO<br />

TUTTO COME SEMPRE<br />

Elezioni. Ancora elezioni. Come succede ad ogni primavera per una cosa o per l’altra. Schieramenti,<br />

candidati, alleanze, proclami. Centrodestra, centrosinistra, terzo polo, liste civiche. Ex<br />

comunisti, ex socialisti, ex democristiani, ex missini, ex qualunquisti, ancora tali. Ex sindaci, ex<br />

consiglieri, ex assessori, ex capigruppo. Ex di destra, ex di sinistra…<br />

Giovani di belle speranze (e nient’altro, purtroppo, se non un discreto pacchetto di voti sicuri su<br />

cui contare) che tentano la via della politica (non si sa mai, ci si potrebbe sistemare per la vita), e vecchi marpioni<br />

che della politica hanno fatto <strong>il</strong> loro hobby preferito, la loro seconda attività dalla quale ricavano assai di più<br />

che non dalla prima. Anche alcuni idealisti, irriducib<strong>il</strong>i? Che si sentano davvero al servizio della comunità? Ma<br />

sì, ammetto che ce ne sia qualcuno… Cerco di non essere pessimista al massimo!<br />

In ogni caso tanti. Troppi! Tutti in un vortice, in una sorta di impietoso tritatutto, tra accuse, ingiurie e sberleffi<br />

vicendevoli, “non senso” a gogò e paurosi (in generale) vuoti di idee e di programmi.<br />

Slogan quasi sempre solo retorici, che non dicono nulla, e pure, scommetto, scelti con somma cura e attenzione<br />

maniacale, studiati a tavolino priv<strong>il</strong>egiando solo ciò che colpisce e che appare originale e sensazionale, foto<br />

da posa artistica, e rassicurante al tempo stesso, anch’essa non lasciata al caso, le mani ben in vista e r<strong>il</strong>assate,<br />

come suggeriscono i professionisti della comunicazione, <strong>il</strong> sorriso appena accennato, tipo Gioconda, lo sguardo<br />

vivo e rassicurante, che appaia soprattutto intelligente e non tanto furbo (più aqu<strong>il</strong>a che volpe, per intenderci).<br />

Le quote rosa, le donne per le donne, <strong>il</strong> territorio, l’avvenire, la disoccupazione, i giovani, la vocazione<br />

turistica, l’acqua, i rifiuti, le tasse, <strong>il</strong> b<strong>il</strong>ancio, la sanità, l’ospedale, i servizi, i beni culturali…<br />

Insomma niente di nuovo. Assolutamente niente di nuovo.<br />

E pure qualche sprazzo di novità mi ero convinto di intravederlo questo inverno. O, per lo meno così mi era<br />

sembrato seguendo, sia pure alla lontana e in verità molto scettico, <strong>il</strong> dibattito che si andava dipanando, a<br />

Siderno, intorno alla costituzione di un rinnovato movimento che accogliesse al suo interno persone di buona<br />

volontà, di qualsivoglia passato politico, purché senza macchia e senza infamia, d’alcun genere. L’obbiettivo<br />

era quello di mettersi insieme, ognuno col proprio bagaglio di idee e di esperienza, al servizio della comunità,<br />

discutere, individuare i problemi e cercare di elaborare progetti e programmi in grado di risolverli. Niente di<br />

più necessario e nob<strong>il</strong>e.<br />

Ma è tutto finito. Il movimento si è sciolto.<br />

Perché? Perché nonostante le parole e le bune intenzioni, rimaste solo slogan e belle frasi, a mio giudizio, portava<br />

con sé, ben def<strong>il</strong>ato nelle menti di tutti i componenti (ma forse è meglio dire di moltissimi di loro), <strong>il</strong> virus<br />

della esigenza di affermazione personale immediata, magari, per qualcuno, anche di rivalsa, e forse anche di<br />

rivincita<br />

Fosse stato solo puro movimento di opinione, in grado di superare, finalmente, barriere antiche ed antiche<br />

contrapposizioni di schieramento partitico sarebbe stato più paziente. E alla possib<strong>il</strong>ità eventuale di non ricevere<br />

immediata e sonante gratificazione elettorale, come era anche fac<strong>il</strong>e prevedere, gli aderenti al movimento<br />

avrebbero contrapposto <strong>il</strong> fine ammirevole della propria nascita ed esistenza, un modo nuovo e più nob<strong>il</strong>e<br />

di fare politica, e su di esso, solo su di esso, avrebbero dovuto trovare le motivazioni per andare avanti.<br />

E invece…<br />

FUEGO<br />

di FRANCO CRINÒ<br />

HANNO PARLATO<br />

CHIARO, QUALUNQUE<br />

COSA ABBIANO<br />

VOLUTO DIRE<br />

19<br />

vengono sempre rispettate ( ed immaginiamo<br />

che non lo siano) aumentano la sfiducia<br />

della gente .<br />

“Abbiamo pensato ad un programma confrontab<strong>il</strong>e<br />

…” Ci mancherebbe che non lo<br />

fosse!<br />

Un candidato a sindaco non mette nel suo programma<br />

una strada che è di competenza dello<br />

Stato o un distretto sanitario che è di competenza<br />

della ASP o la assunzione di personale superando<br />

i limiti posti dalla legge.<br />

Un sindaco non può dire,come ha fatto l’altra sera<br />

in tv “A Montecitorio vanno solo per sbrigare le<br />

loro faccende personali… Dei deputati bisogna<br />

dire che fanno bene i loro compiti”… Quale delle<br />

due?<br />

Si ascoltano talvolta cose che non c’entrano per<br />

nulla o cose scontate o poco credib<strong>il</strong>i, discorsi strumentali<br />

e inadeguati.<br />

Il legislatore sembra quasi obbligato ad un certo<br />

tipo di linguaggio incomprensib<strong>il</strong>e,<strong>il</strong> politico sembra<br />

ormai esserne stato catturato ,chi amministra<br />

gli enti locali deve parlare fac<strong>il</strong>e, diretto, concreto.<br />

Il commento di un cittadino che ha assistito ad un<br />

confronto in televisione tra candidati “Hanno parlato<br />

chiaro, qualunque cosa abbiano voluto dire”<br />

Come al solito , tanti candidati alle elezioni provinciali<br />

hanno fatto le loro scelte per opportunismo,<br />

senza nessuna vergogna.<br />

A loro bisognerebbe chiedere di raccontarci i loro<br />

progetti .Non saprebbero farlo.<br />

I cittadini liberi ,che possono parlare soprattutto<br />

con <strong>il</strong> voto, non debbono assecondare queste scelte,comportarsi<br />

da indifferenti o da estranei.<br />

Avranno sennò la responsab<strong>il</strong>ità di non contribuire<br />

a cambiare le cose.<br />

Perché al posto degli ideali falliti,dei programmi<br />

che non sono stati realizzati debbono crescere<br />

fatalmente i faccendieri?


20 la <strong>Riviera</strong> DOMENICA 17APRILE 2011 20<br />

L’evento Si chiude oggi l'evento AcquArte, la manifestazione culturale a cui hanno<br />

AcquArte 2011<br />

partecipato alcuni tra gli artisti più interessanti della Locride insieme ad alcuni<br />

nomi r<strong>il</strong>evanti dell'arte e della cultura calabrese e italiana e perfino a qualche<br />

importante autore straniero che hanno voluto contribuire all'iniziativa realizzata<br />

dalla sua promotrice Marò D'Agostino. litazione generale a Caulonia gi<br />

Gli artisti della Locride uniti:<br />

L’acqua come bene comune!<br />

MANUELA SORRENTI<br />

<strong>La</strong> rassegna AcquArte è stata inaugurata<br />

domenica 10 Apr<strong>il</strong>e al Palazzo della<br />

Cultura di Locri ed è stata una mirab<strong>il</strong>e<br />

occasione per mettere insieme la passione,<br />

l'entusiasmo e l'impegno degli<br />

artisti della Locride. Le relative installazioni<br />

e le mostre che hanno dato vita<br />

alla manifestazione sono rimaste in<br />

allestimento per tutta la scorsa settimana.<br />

Le motivazioni che hanno spinto<br />

Marò D'Agostino e quanti l'hanno coadiuvata<br />

a creare l'evento sono state det-<br />

tate dall'emergenza globale acqua,<br />

anche in virtù del referendum dei prossimi<br />

12 e 13 Giugno, in occasione del<br />

quale, fra le altre cose, si potrà scegliere<br />

se votare o no contro la privatizzazione<br />

del bene acqua. <strong>La</strong> posizione di<br />

quanti hanno aderito ad AcquArte è<br />

stata più che chiara: ogni artista, tramite<br />

la sua performance, ha posto l'accento<br />

sulla r<strong>il</strong>evanza di questo bene considerato<br />

da sempre comune e che<br />

andrebbe difeso e protetto da ogni tentativo<br />

di ridurlo ad oggetto di mercificazione.<br />

Paolo Imperitura<br />

Questo è solo l'inizio di una lunga onda<br />

<strong>La</strong> mia immersione in AcquArte nasce dalla necessità di<br />

lanciare un messaggio chiaro in occasione del referendum<br />

del 12 giugno. Ho creato un video “contenitore contemporaneo”<br />

e deciso di proporre un live video come scenografia<br />

multimediale durante la jam session degli artisti. Ho tratto<br />

spunto dall'aforisma di Leonardo Da Vinci “L'acqua che<br />

tocchi de' fiumi è l'ultima di quelle che andò e la prima di<br />

quella che viene. Così <strong>il</strong> tempo presente.”<br />

Un bicchiere funge da contenitore di emozioni e sensazioni,<br />

mentre dell'acqua viene versata, gli orrori degli uomini nei<br />

confronti dell'acqua vengono sbattuti in primo piano, a<br />

ricordarci che senza acqua non esiste vita. Grazie ad<br />

AcquArte ho avuto <strong>il</strong> piacere di stringere un legame fraterno<br />

con Christian del Teatro Primo di Reggio Calabria, Gu<strong>il</strong>lermo<br />

<strong>La</strong>urin direttore del Festival Internazionale del Cinema<br />

Documentario, Ivan Frassi organizzatore d'eventi, Gianni<br />

Bruzzese ideatore della proiezione sulla facciata del<br />

palazzo e naturalmente Marò D'agostino. Amici, professionisti<br />

nel loro settore, che hanno reso possib<strong>il</strong>e la realizzazione<br />

dell'evento, lavorando ininterrottamente, ovviando alla<br />

mancanza di un service e alle difficoltà che questo territorio<br />

puntualmente offre. Insieme siamo riusciti a rivestire<br />

l'intero Palazzo della Cultura e questo è solo l'inizio di una<br />

lunga onda.<br />

Alla mostra, allestita negli ambienti del<br />

Palazzo della Cultura e composta da<br />

pitture, sculture, video, ed installazioni<br />

visive e sonore,hanno partecipato artisti<br />

e creativi affermati a livello nazionale, e<br />

non solo, come Giorgio Hoch, Marcello<br />

Séstito, Enzo Umbaca, Massim<strong>il</strong>iano<br />

Siccardi e Lorenzo Pagliei, Giovanni<br />

Orlando Muraca, Daniel Darsie,<br />

Domenico Caringella, Gianluca Pirozzi,<br />

Felice D'Agostino, Massim<strong>il</strong>iano Ferraina,<br />

Gu<strong>il</strong>lermo <strong>La</strong>urin, Vittorio Pannone,<br />

Vincenzo Molinari,Vincenzo<br />

Vacca, Enrico Meo, Delfo Tinnirello,<br />

Francesco Reitano. Alcuni dei più<br />

intensi e volitivi rappresentanti dell'arte<br />

della locride quali Saro Lucifero, L<strong>il</strong>iana<br />

Condemi, Enzo Rullo, Gianni Verdiglione,<br />

Enzo Niutta, Rina Amato, la<br />

stessa D'Agostino, Enzo Cursaro,<br />

Angelo Riccobene. E poi i talentuosi<br />

Paolo Imperitura e Karla Licano, Att<strong>il</strong>io<br />

Spanò , Gianni Macrì, Emanuele<br />

Taglieri, F<strong>il</strong>ippo Andreacchio e Stella<br />

Scionti, Ferdinando Armeni, Diego<br />

Cataldo, Tiziana Reggio, Andrea Bono<br />

e ancora Nadia Peksheva, Antonio Fausto<br />

Locanto, N. Martelli. Bellissimi con-<br />

L<strong>il</strong>iana Ielasi<br />

Un fermento che potrà cambiarci<br />

Per <strong>il</strong> meraviglioso clima che si è respirato all'interno non mi<br />

sembrava di stare in Calabria: arte, cultura, partecipazione di<br />

giovani, movimento. Ho visto quei fermenti che sicuramente<br />

faranno lievitare <strong>il</strong> cambiamento della nostra meravigliosa<br />

Regione , la parte sana di calabresi che scende in campo smettendo<br />

di andar via per agire qui. AcquArte è stata certamente<br />

anche una grande occasione per sensib<strong>il</strong>izzare <strong>il</strong> territorio sul<br />

tema della gestione del servizio idrico e del referendum del 12<br />

e 13 Giugno. Chi investe nell'oro blu e vuole gestirlo con una<br />

S.P.A. sa cosa prospetta <strong>il</strong> futuro in merito: la carenza idrica<br />

dovuta al riscaldamento globale, all'esplosione demografica e<br />

all'inquinamento renderanno ancora più prezioso questo liquido<br />

tanto da far aumentare gli attuali conflitti. E' sorprendente<br />

la forza e la determinazione che ho visto in Marò nel realizzare<br />

questo evento che già l'anno scorso speravo tanto che da<br />

Roma e <strong>La</strong>mezia, potesse giungere anche da noi a Locri. Certamente<br />

AcquaArte meritava una maggiore partecipazione da<br />

parte della gente, anche in questa settimana di apertura, e un<br />

maggior contributo, anche economico, da parte di Enti ed<br />

Aziende perché, ciò che è stato realizzato è a esclusivo vantaggio<br />

del territorio. AcquArte ha dimostrato comunque che vi è<br />

un cuore semplice e puro che batte e che probab<strong>il</strong>mente continuerà<br />

a battere con ostinazione.


tributi sono arrivati dall'Università<br />

Mediterranea di Reggio Calbria -<br />

Facoltà di Architettura, da Giovanni<br />

Scarfò e la Cineteca della Calabria, da<br />

L<strong>il</strong>iana Ielasi che ha elaborato una<br />

esaustiva mostra didattica con “<strong>La</strong> carta<br />

dell'acqua” e dagli alunni della scuola<br />

elementare “ Maresca” di Locri. Senza<br />

dimenticare <strong>il</strong> contributo di Pietro Naso<br />

che, oltre a partecipare con la sua<br />

installazione tratta dalla campagna<br />

“H2O”, si è occupato dell'intero progetto<br />

grafico di AcquArte.<br />

Alla vernice pomeridiana incentrata<br />

più sulle arti visive e che ha visto una<br />

straordinaria presenza di pubblico e di<br />

addetti ai lavori provenienti da tutta la<br />

regione, è seguito l'evento serale: molti<br />

artisti si sono alternati sul palco dell'auditorium<br />

dalle 21.00 in poi, dando vita<br />

ad una sessione musicale e letteraria.<br />

<strong>La</strong> serata è stata introdotta dalla giornalista<br />

Maria Teresa D'Agostino che ha<br />

sottolineato la r<strong>il</strong>evanza del contributo<br />

di ogni singolo artista partecipante,<br />

paragonandoli alle “gocce” che possono<br />

dare vita ad un nuovo movimento culturale.<br />

Subito dopo, la dottoressa L<strong>il</strong>iana<br />

Ielasi ha letto l'appello di padre Alex<br />

Zanotelli , rivolto alle comunità cristiane<br />

affinché dismettano <strong>il</strong> loro atteggiamento<br />

accondiscendete: “L'Onu afferma<br />

che presto tre m<strong>il</strong>iardi di esseri<br />

umani non avranno accesso all'acqua<br />

potab<strong>il</strong>e. E' un problema etico e morale<br />

di dimensioni planetarie. Di fatto per<br />

noi cristiani l'acqua è sacra. Senza<br />

acqua gli esseri umani non possono<br />

vivere. E allora come mai le comunità<br />

cristiane non hanno protestato quando<br />

Margherita Catanzariti<br />

<strong>La</strong> bellezza della natura che muore<br />

<strong>il</strong> nostro Parlamento ha votato, primo in<br />

Europa, nel 2009 la legge Ronchi che<br />

dichiara l'acqua un bene di r<strong>il</strong>evanza<br />

economica?”.<br />

Gli artisti ad esibirsi sul palco sono stati<br />

la pianista Melania Nucara e <strong>il</strong> flautista<br />

Carmine Guida, che hanno incantato la<br />

platea con la loro performance, lo scrittore<br />

Pietro Alvaro con <strong>il</strong> reading di un<br />

testo fiabesco; L'ottimo chitarrista<br />

Francesco Speziale dei Koralira, la cantante<br />

Nadia Macagnino con la sua<br />

splendida voce, Francesco D'Aquino e<br />

Enzo Marzano con i loro recital. E poi<br />

ancora, per la sessione musicale, gli<br />

amatissimi Quartaumentata e <strong>il</strong> loro<br />

Marò D’Agostino,<br />

architetto artista<br />

organizzatrice<br />

di eventi culturali<br />

e curatrice di<br />

“AcquaArte”<br />

in Calabria<br />

Quando Marò D'Agostino mi ha invitata a partecipare<br />

ad AcquArte ho risposto subito di si. Non solo perché<br />

non è mai abbastanza sottolineare <strong>il</strong> valore inestimab<strong>il</strong>e<br />

di un bene universale come quello dell'acqua, ma<br />

anche perché mi piaceva l'idea che ognuno di noi potesse<br />

farlo attraverso la propria inclinazione o, se volete,<br />

talento artistico. Ho partecipato scrivendo “L'ultima<br />

Naiade”, un piccolo racconto ispirato alla mitologia<br />

greca che celebra la bellezza della natura che muore. O<br />

meglio, che noi stiamo uccidendo. E ho pensato di personificare<br />

tale bellezza in una donna meravigliosa, una<br />

delle Ninfe dell'acqua. Una di quelle creature nate dalla<br />

cultura di un popolo leggendario, che ci ha preceduto<br />

nella storia e che sicuramente ha avuto più rispetto di<br />

noi nei confronti della natura che ci circonda. Rispetto<br />

che purtroppo oggi, dalle piccole alle grandi cose, noi<br />

non sappiamo più cosa sia. E' stato per me un onore<br />

partecipare a questo evento, perché mi ha dato la possib<strong>il</strong>ità<br />

di stare a contatto con delle persone eccezionali.<br />

Come Marò, la cui sensib<strong>il</strong>ità umana ed artistica e <strong>il</strong><br />

cui impegno e spirito di iniziativa sono una grande<br />

risorsa per tutti quelli che amano questo lavoro.<br />

vento del sud. <strong>La</strong> rivelazione Scialaruga<br />

di Fabio Macagnino e Vincenzo Oppedisano<br />

, che hanno presentato in anteprima<br />

alcuni brani tratti dall'omonimo<br />

album. Il maestro Peppe Platani che ha<br />

accompagnato la sempre incantevole<br />

Manuela Cricelli. L'energia di Francesca<br />

Salerno e Luigi Morello. L'eccellente<br />

esibizione jazz del pianista Vito<br />

Romeo. E ancora, le intense performance<br />

teatrali del regista attore Alberto<br />

Gatto, che ha anche contribuito al<br />

reading di un racconto di Margherita<br />

Catanzariti. Infine, la magia delle parole<br />

del cantastorie per eccellenza Nino<br />

Racco e quelle della creatrice dell'e-<br />

vento Marò D'Agostino, che ha letto un<br />

brano tratto da “Fata Morgana- la città<br />

riflessa” dello scrittore artista Marcello<br />

Sestito. Ha chiuso lo spettacolo una<br />

dolcissima Carla Likano con la leggenda<br />

della dea azteca dell'acqua. Nonostante<br />

qualche difficoltà tecnica, lo<br />

spettacolo è più che riuscito e nell'auditorium<br />

del palazzo della Cultura di<br />

Locri si é potuti assistere ad una serata<br />

speciale, animata dall'entusiasmo dei<br />

nostri artisti che hanno unito i loro<br />

talenti per creare un movimento comune.<br />

Del resto, come si sa, anche la più<br />

grande cascata è fatta di tante, piccole<br />

gocce.<br />

«Quando l’arte può dare fastidio»<br />

“Ho voluto fortemente che questa manifestazione si potesse svolgere, dopo Roma, anche<br />

in Calabria. E l’ho portata a <strong>La</strong>mezia e Locri. Lo ho fatto perché le tematiche relative al<br />

problema posto dalla privatizzazione dell’acqua devono essere diffuse. Il nostro territorio<br />

va smosso dal punto di vista della sensib<strong>il</strong>izzazione civica e sociale e ho provato a farlo<br />

attraverso le mie metodologie. L’arte, in questo senso, può fungere da spinta. Può educare<br />

pubblico ad essere non solo spettatore ma anche partecipe del movimento, del fermento<br />

culturale. Ma l’arte nel nostro territorio può anche dare fastidio, tende ad essere considerata<br />

un vezzo. Sarà per questo forse che in questa occasione ho incontrato non poche difficoltà<br />

tecniche, organizzative e anche di comunicazione mediatica che, in alcuni casi, è<br />

arrivata distorta e decisamente ridotta. Cosi come mi è venuto a mancare inspiegab<strong>il</strong>mente l’appoggio<br />

di alcuni partners abituali. Ma sono stati compensati dalla passione, l’energia generosa e <strong>il</strong> talento<br />

di altrettanti amici artisti, alcuni di levatura nazionale e non solo, venuti per lo più da lontano e che<br />

hanno fatto si che al Palazzo in questi giorni si respirasse un aria nuova: era vivo, abitato dalla gente.<br />

Per giorni è stato luogo di scambio, di incontro e di crescita. Ed è così che dovrebbe sempre essere.<br />

E’ questo <strong>il</strong> senso di quello che faccio e che continuerò sempre a fare. Ostinatamente.”<br />

Diego Cataldo<br />

Elemento vitale contro l’insensib<strong>il</strong>ità<br />

L'Acqua, un tema profondo e un elemento vitale. All'invito<br />

della cara Marò D'Agostino ho risposto si, pensando<br />

allo scorrere del colore come fosse un ruscello aperto in<br />

una “fontana del sapere” dove a nessuno è proibito<br />

bagnarsi. Sembra di essere avvolto dal magico gioco delle<br />

trasparenze dell'acqua, dall'azzurro cielo che riflette nel<br />

mare e come disse la cara Marò sulla mia opera “l'acqua<br />

del mare che diventa acqua del cielo”. <strong>La</strong> sensazione più<br />

viva di questa bellissima mostra è di aver potuto trasmettere<br />

la mia poetica pittorica, ispirata alla natura e ai suoi<br />

elementi, rendere così vicino questo mondo acqua alle<br />

nostre esperienze, attraverso dipinti che raffigurano le<br />

“nostre acque”, <strong>il</strong> nostro meraviglioso mare e le nostre fiumare.<br />

L'unica no fly zone che conosco è quella dell'insensib<strong>il</strong>ità,<br />

della stoltezza umana che non considera questo<br />

elemento un bene eccezionale. Dopo questa mostra, ho<br />

imparato a essere ancora più forte e più vivo attraverso l'elemento<br />

Acqua. E ringrazio Marò, punto di riferimento<br />

culturale per tutti noi, esempio da seguire <strong>il</strong> suo, per riscoprire<br />

sensazioni profonde nelle cose più nascoste, alle<br />

quali abbiamo dimenticato di dare attenzione e con le<br />

quali potremmo scoprire una Calabria migliore.


22 la <strong>Riviera</strong> DOMENICA 17 APRILE 2011<br />

22


23<br />

Serie A<br />

Continua <strong>il</strong> duello per <strong>il</strong> titolo. M<strong>il</strong>an e<br />

Napoli sgomitano, l’Inter fa <strong>il</strong> terzo<br />

incomodo<br />

Eccellenza<br />

Stagione deludente per Roccella e<br />

Bovalinese che hanno ciccato i rispettivi<br />

obiettivi<br />

SPORT<br />

CLASSIFICA<br />

SIENA<br />

ATALANTA<br />

NOVARA<br />

VARESE<br />

TORINO<br />

REGGINA<br />

VICENZA<br />

EMPOLI<br />

PESCARA<br />

PADOVA<br />

LIVORNO<br />

Promozione<br />

la <strong>Riviera</strong> DOMENICA 17 APRILE 2011<br />

Le pagelle delle squadre della<br />

locride. Al Marina di Gioiosa la<br />

palma della migliore<br />

A Torino per fare risultato<br />

“<strong>La</strong> squadra sta bene”, Atzori carica i suoi in vista della diffic<strong>il</strong>e trasferta. Si cerca di recuperare Tedesco<br />

Qui Torino<br />

I big non sono<br />

al top<br />

<strong>La</strong> squadra granata si allena a porte<br />

chiuse da tempo immemore e sono<br />

poche, di conseguenza, le informazioni<br />

che f<strong>il</strong>trano dai cancelli del centro<br />

“Sisport”. In più, da un mese vige <strong>il</strong><br />

s<strong>il</strong>enzio stampa. Di sicuro c'è che <strong>il</strong><br />

Toro, nei suoi elementi migliori, non<br />

sta avendo una grande condizione.<br />

Rischiano di saltare <strong>il</strong> posticipo<br />

Ogbonna e <strong>La</strong>zarevic. Bianchi si è<br />

aggregato al gruppo giovedì e non<br />

avrà i 90' nelle gambe. In più, sono da<br />

valutare Rivalta e Pagano, anche loro<br />

non al meglio. Garofalo e De Vezze<br />

rientreranno, ma sono out da 5 settimane.<br />

Stessa cosa per Iunco, fuori da<br />

4 mesi. Se Bianchi sarà in campo dall'inizio,<br />

<strong>il</strong> Toro si presenterà con un 4-<br />

4-2. Altrimenti, visto che Pellicori ha<br />

deluso, sarà 4-2-3-1. Il modulo tanto<br />

caro a Lerda. In difesa, i dubbi sono<br />

legati alla presenza di Rivalta. Ultimamente<br />

D'Ambrosio sta deludendo e se<br />

l'ex Atalanta sarà in condizione<br />

dovrebbe lasciargli <strong>il</strong> posto. Oppure,<br />

vista l'indisponib<strong>il</strong>ità di Ogbonna,<br />

potrebbe giocare sempre da terzino,<br />

con Rivalta a far coppia con Pratali. Se<br />

Rivalta invece giocherà a destra, al<br />

centro andrà Di Cesare. Sulla sinistra,<br />

come detto, Garofalo è in vantaggio su<br />

Zavagno. A centrocampo, se sarà 4-4-<br />

2, a sinistra ci sarà sicuramente<br />

Gasbarroni. A destra, uno tra Pagano<br />

e D'Ambrosio. In mezzo, De Feudis<br />

farà coppia con <strong>il</strong> rientrante De Vezze,<br />

anche lui out da più di un mese. Cui<br />

farà spazio Budel. In avanti, teoricamene,<br />

la coppia prescelta sarebbe<br />

quella formata da Bianchi e Antenucci.<br />

Se mancherà <strong>il</strong> primo, 4-2-3-1 con<br />

Pagano (D'Ambrosio) e Gasbarroni<br />

esterni. E Sgrigna, fuori da due mesi,<br />

in appoggio. Comunque sia, anche se<br />

molti dei big recupereranno, non<br />

saranno al top. Questa è l'arma a<br />

disposizione di una Reggina giovane,<br />

che dovrà impostare la gara sulla corsa<br />

e sul sacrificio. Sperando che in avanti,<br />

senza Bonazzoli, qualcuno riesca a<br />

buttarla dentro.<br />

L’angolo<br />

Ritorto<br />

<strong>La</strong> sfida contro la<br />

Fiorentina sarà ut<strong>il</strong>e, a<br />

detta di Gigi Del Neri,<br />

per capire di che Juve si<br />

tratta.<br />

Il tecnico ex Samp,<br />

confida nelle ultime sei<br />

gare, sei finali per spe-<br />

Solo due vittorie a Torino per<br />

gli amaranto, che però hanno<br />

ricordi dolcissimi. Il primo, in B,<br />

<strong>il</strong> 13 giugno 1999, giornata ricordata<br />

per la prima storica promozione<br />

in Serie A. Vantaggio di<br />

Cozza su rigore, momentaneo<br />

pareggio di Ferrante e poi l'1-2<br />

firmato da Tonino Martino . Il<br />

secondo, con lo stesso risultato<br />

arrivò nella massima serie, con<br />

Mazzarri in panchina. Stagione<br />

2006-07: la doppietta di Bianchi<br />

diede tre punti fondamentali per<br />

la salvezza nonostante la maxi<br />

penalizzazione.<br />

Il posticipo di lunedì sera,<br />

complice la sconfitta del Livorno<br />

contro <strong>il</strong> Crotone, impone alla<br />

squadra di Atzori di raccogliere<br />

almeno un punto. Obiettivo<br />

comunque diffic<strong>il</strong>e, perché mancherà<br />

Bonazzoli, squalificato<br />

insieme a Rizzo dall'arbitro Candussio<br />

per due turni per le polemiche<br />

del dopo Cittadella. I due<br />

salteranno anche la gara con <strong>il</strong><br />

Novara, che si giocherà venerdì<br />

al “Gran<strong>il</strong>lo”.<br />

Fino all'ultimo si cercherà di<br />

recuperare Tedesco per inserirlo<br />

tra i convocati. Il centrocampista<br />

è rimasto fuori un mese per una<br />

distorsione al ginocchio. Diffic<strong>il</strong>e<br />

possa comunque partire titolare.<br />

Provando a st<strong>il</strong>are una probab<strong>il</strong>e<br />

formazione, i dubbi sono<br />

sportlariviera@gma<strong>il</strong>.com<br />

Del Neri vuole capire che Juve è.<br />

I tifosi lo hanno già capito<br />

rare ancora in un posto<br />

Champions, forse, per<br />

dimostrare di non aver<br />

buttato nel cesso una<br />

stagione, come di fatto<br />

è. A noi, ai tanti tifosi,<br />

credo non servano que-<br />

ste ultime sei partite.<br />

<strong>La</strong> Juventus è un progetto<br />

fallito, ovvio, nessuno<br />

sta ad addossare<br />

le colpe esclusivamente<br />

al tecnico, ma di sicuro<br />

anche lui si renderà<br />

conto che <strong>il</strong> risultato<br />

ottenuto è un fallimento.<br />

<strong>La</strong> Juve, i suoi tifosi<br />

devono sperare in un<br />

vento nuovo, che per<br />

me può arrivare solo<br />

Alessio Viola torna titolare<br />

legati essenzialmente al pacchetto<br />

arretrato, dove tutti i difensori<br />

sono a disposizione del tecnico<br />

Atzori. Colombo e Rizzato<br />

dovrebbero essere confermati<br />

sugli esterni, con Adejo uno dei<br />

tre centrali. In ballottaggio per<br />

due maglie Cosenza, Giosa,<br />

Costa e Acerbi.<br />

A centrocampo, scelte obbligate.<br />

Montiel o Nicolas Viola in<br />

regia, affiancati da De Rose e<br />

Castiglia. In avanti, invece, Campagnacci<br />

e Alessio Viola dovrebbe<br />

essere la coppia di partenza,<br />

con Sarno inizialmente in panchina.<br />

Queste alcune dichiarazioni<br />

r<strong>il</strong>asciate da Atzori nella conferenza<br />

stampa di sabato: «Mi<br />

aspetto ripartenze veloci e gioco<br />

più in verticale. L'obiettivo è<br />

sempre e comunque quello di<br />

vincere. Poi a fine gara valuteremo<br />

l'andamento della partita.<br />

L'importante è che la testa sia<br />

sempre vincente. Posso smentire<br />

che questa squadra non sia combattiva.<br />

Sta bene fisicamente,<br />

non è di certo stanca. Spero solo<br />

che gli episodi di nervosismo,<br />

come quello a fine gara con <strong>il</strong><br />

Cittadella, non si verifichino più.<br />

<strong>La</strong> partita era oramai finita e privarmi<br />

di due calciatori è pesante».<br />

Simone Vazzana<br />

quando le parole uventus<br />

e Agnelli non saranno<br />

più sinonimi.<br />

Nessun peccato ad<br />

ereditare una squadra<br />

di calcio, ma gli eredei<br />

dell’avvocato dovrebbero<br />

dedicarsi ad altro.<br />

I soldi non bastano, e<br />

i tanti investiti quest’anno<br />

lo testimoniano.<br />

Si aspetta quindi un<br />

vento nuovo, per capire<br />

che Juve sarà...<br />

GIORNATA 36 MARCATORI<br />

LIVORNO - CROTONE<br />

ATALANTA - EMPOLI<br />

CITTADELLA - ALBINOLEFFE<br />

FROSINONE - PADOVA<br />

GROSSETO - SIENA<br />

NOVARA - PIACENZA<br />

PORTOGRUARO - TRIESTINA<br />

SASSUOLO - VARESE<br />

VICENZA - MODENA<br />

ASCOLI - PESCARA<br />

TORINO - REGGINA<br />

1-2<br />

1-2<br />

0-4<br />

1-1<br />

0-1<br />

2-2<br />

1-2<br />

1-1<br />

1-1<br />

72<br />

70<br />

60<br />

59<br />

50<br />

49<br />

49<br />

48<br />

48<br />

46<br />

46<br />

17 RETI<br />

CACIA (PIACENZA), PIOVACCARI<br />

(CITTADELLA)<br />

15 RETI<br />

SUCCI (PADOVA), CORALLI<br />

(EMPOLI), BIANCHI (TORINO),<br />

BONAZZOLI (REGGINA),<br />

ABBRUSCATO (VICENZA)<br />

13 RETI<br />

BERTANI (NOVARA), GONZALES<br />

(NOVARA)<br />

CROTONE<br />

MODENA<br />

GROSSETO<br />

SASSUOLO<br />

PIACENZA<br />

ALBINOLEFFE<br />

CITTADELLA<br />

ASCOLI<br />

PORTOGRUARO<br />

FROSINONE<br />

TRIESTINA<br />

Le gare di ieri<br />

Siena al comando.<br />

Pari tra Novara e Varese<br />

Il Siena vince a Grosseto e<br />

balza in testa, complice l'inattesa<br />

sconfitta interna dell'Atalanta.<br />

Decide <strong>il</strong> gol più bello della<br />

giornata, quello di Del Grosso,<br />

a segno direttamente su punizione.<br />

Ma da posizione quasi<br />

impossib<strong>il</strong>e. L'Empoli, impostosi<br />

3-0 all'andata, vince 2-1 a<br />

Bergamo e si porta a un solo<br />

punto dalla Reggina, impegnata<br />

lunedì sera sul campo del<br />

Torino.<br />

46<br />

46<br />

44<br />

42<br />

42<br />

42<br />

40<br />

37<br />

37<br />

34<br />

34<br />

23<br />

In attesa di Ascoli-Pescara,<br />

programmata per domenica 17<br />

apr<strong>il</strong>e alle ore 12.30, gli amaranto<br />

non hanno subìto sorpassi<br />

in classifica, conservando <strong>il</strong><br />

sesto posto. Tra l'altro, Novara<br />

e Varese, hanno pareggiato<br />

entrambe. I piemontesi contro<br />

<strong>il</strong> Piacenza, i lombardi a Modena,<br />

contro Sassuolo.<br />

Pareggia anche <strong>il</strong> Vicenza,<br />

che in pieno recupero, grazie<br />

ad Abbruscato, raggiunge <strong>il</strong><br />

Modena, passato in vantaggio<br />

con G<strong>il</strong>ioli. <strong>La</strong> squadra di<br />

Maran aggancia quella di Atzori<br />

a 49 punti. Capitolo a parte<br />

merita <strong>il</strong> Livorno, crollato al<br />

“Picchi” nell'anticipo al cospetto<br />

di un redivivo Crotone.<br />

Entrambe le compagini sono<br />

adesso appaiate a 46 punti,<br />

insieme a Modena e Padova. I<br />

bianco scudati, infatti, non<br />

vanno oltre l'1-1 a Frosinone,<br />

impattando anche loro in pieno<br />

recupero, grazie al neo entrato<br />

Rabito.<br />

In coda, poker dell'Albinoleffe:<br />

0-4 al Cittadella, che dopo<br />

l'exploit di sabato scorso, al<br />

“Gran<strong>il</strong>lo”, si ritrova nuovamente<br />

in zona playout. Sussulto<br />

della Triestina, che passa sul<br />

terreno di gioco del Portogruaro.<br />

Gol partita segnato da<br />

Godeas e alabardati ultimi<br />

insieme al Frosinone.


4 la <strong>Riviera</strong> DOMENICA 17 APRILE 2011<br />

24


25<br />

la <strong>Riviera</strong> DOMENICA 17 APRILE 2011<br />

25


Sport<br />

Serie A<br />

<strong>La</strong> Roma è ufficialmente americana<br />

L’ultima giornata è la più faticosa, estenuante,<br />

interminab<strong>il</strong>e: la firma arriva alle sette della<br />

sera di Boston, ma in Italia è passata già da un<br />

pezzo la mezzanotte e si aspetta solo <strong>il</strong> lieto fine<br />

di una telenovela andata avanti per sette mesi.<br />

"L’affare è concluso - esordisce Thomas DiBenedetto<br />

-, ora aspettiamo solo le autorizzazioni<br />

previste dalla legge (passaggio da Antitrust e<br />

Consob, ndr)". Ventunesimo presidente nella<br />

storia della Roma, <strong>il</strong> primo straniero, ci sono<br />

la <strong>Riviera</strong> DOMENICA 17 APRILE 2011<br />

voluti sette mesi di incontri e a volte anche<br />

scontri per arrivare in porto. "È stata una trattativa<br />

lunga e a tratti complicata - aggiunge -, ma<br />

del resto, per una squadra con tanta passione<br />

non avremmo potuto sforzarci di meno".<br />

Campionato, è lotta a due<br />

Da qui al 22 Maggio sarà un duello a due tra rossoneri e partenopei<br />

con la squadra di Leonardo pronta ad approfittare di ogni errore<br />

Inut<strong>il</strong>e fare calcoli, inut<strong>il</strong>e<br />

improvvisare assurde tabelle da qui<br />

al ventidue maggio, tanto saremmo<br />

immediatamente smentiti alle 17:00<br />

di ogni domenica. Sarebbe altresì<br />

azzardato pronosticare chi vincerà <strong>il</strong><br />

Campionato, chi centrerà la qualificazione<br />

Champions e chi retrocederà.<br />

Lo scudetto è una lotta a due, tra<br />

M<strong>il</strong>an e Napoli, con l'Inter che al<br />

massimo può ambire alla seconda<br />

posizione. <strong>La</strong>zio, Udinese, Roma e<br />

anche la Juventus si contendono<br />

l'ultimo posto nell'elite europea, in<br />

coda, a parte la quasi scontata retrocessione<br />

del Bari, sette squadre in<br />

sei punti lottano per la permanenza<br />

nella massima serie. Concentrazione,<br />

mentalità e stato di forma sono<br />

le armi che le squadre hanno a<br />

disposizione per conquistare i propri<br />

obiettivi. Da questo punto di<br />

vista, chi forse sta<br />

meglio è <strong>il</strong><br />

Napoli, che<br />

chiude la<br />

trentatreesima<br />

giornata<br />

nel posticipo<br />

delle 20:45 del<br />

San Paolo contro<br />

l'Udinese.<br />

Campani e<br />

friulani sono<br />

le squadre<br />

c h e<br />

esprimono <strong>il</strong> calcio più bello. Mazzarri<br />

e Guidolin hanno fatto della<br />

velocità e dell'aggressività i punti di<br />

forza. È <strong>il</strong> match clou della giornata,<br />

con <strong>il</strong> Napoli che deve solo vincere<br />

per continuare a cullare <strong>il</strong> sogno tricolore.<br />

L'Udinese che viene da due<br />

sconfitte consecutive, scavalcata<br />

domenica scorsa dalla <strong>La</strong>zio, se<br />

dovesse perdere vedrebbe forse<br />

vanificati definitivamente le aspirazioni<br />

al quarto posto. Brutte notizie<br />

però per Guidolin che forse dovrà<br />

fare a meno del napoletano doc<br />

Totò di Natale infortunatosi alla<br />

caviglia, e di Sanchez. Attacco quindi<br />

di peso per i bianconeri, con Corradi<br />

e Denis.<br />

A proposito di lotta Champions,<br />

la <strong>La</strong>zio ha la proibitiva trasferta di<br />

Catania da affrontare. Sulla panchina<br />

sic<strong>il</strong>iana siede l'ex Simeone che<br />

ha lasciato un ottimo ricordo a Formello.<br />

Non farà certo sconti alla sua<br />

ex squadra l'allenatore<br />

argentino visto che al<br />

Catania occorrono<br />

punti per chiudere <strong>il</strong><br />

prima possib<strong>il</strong>e <strong>il</strong><br />

discordo salvezza.<br />

Rejia sceglie Floccari<br />

al posto di Sculli e<br />

in difesa rientra<br />

<strong>il</strong> rumeno<br />

Radu.<br />

Restando<br />

in argomento,<br />

<strong>il</strong><br />

Cesena<br />

dell'ultim<br />

o<br />

Il Rompipallone<br />

Antonio Cassano è<br />

diventato papà. Il bimbo,<br />

appena nato, ha subito<br />

mandato a cagare<br />

l'ostetrica!<br />

respiro se la vedrà in casa contro <strong>il</strong><br />

Bari. Visto a cosa ci hanno abituato<br />

le due squadre nelle ultime due<br />

giornate, nessun risultato è escluso a<br />

priori. Mutti ha scelto <strong>il</strong> tridente<br />

con Alvarez, Rudolf e Huseklepp.<br />

Chievo e Bologna, che domenica<br />

hanno perso rispettivamente contro<br />

la terza e la seconda forza del campionato,<br />

si contendono l'intera posta<br />

al Bentegodi; un pareggio potrebbe<br />

far comodo ad entrambi, specialmente<br />

ai clivensi che si avvicinerebbero<br />

alla quota salvezza. Altra partita<br />

di cartello è senza'altro Fiorentina<br />

- Juventus.<br />

Due squadre partite con ambizioni<br />

ben diverse, si trovano in questo<br />

finale di stagione a lottare per traguardi<br />

meno nob<strong>il</strong>i: a Firenze per<br />

ottenere una vittoria di prestigio<br />

contro l'acerrima rivale di sempre, a<br />

Torino per raggiungere l'obiettivo<br />

minimo del quarto posto, per non<br />

vedere a fine campionato un secondo<br />

fallimento consecutivo.<br />

G<strong>il</strong>ardino e Mutu per l'attacco<br />

viola, con Montolivo che dalla prossima<br />

stagione potrebbe vestire proprio<br />

la maglia bianconera.<br />

Del Neri è tentato di arretrare<br />

Felipe Melo a regista difensivo. Il<br />

giovane Sorensen contende a Motta<br />

una maglia per la corsia destra di<br />

difesa. Il Brescia che a Cagliari ha<br />

mantenuto acceso <strong>il</strong> lumicino della<br />

speranza, sarà ospite del Genoa, che<br />

è segnato da tre sconfitte consecutive.<br />

Ha più stimoli la squadra di Iachini,<br />

ma è impensab<strong>il</strong>e che i rossoblu<br />

giochino davanti al proprio pubblico<br />

senza lottare. Non ci sarà<br />

M<strong>il</strong>anetto nei rossoblu che sarà<br />

sostituito da Rafinha.<br />

Il Lecce che domenicana sbancato<br />

Marassi imponendosi sulla Sampdoria<br />

può sfruttare <strong>il</strong> fattore campo<br />

contro <strong>il</strong> Cagliari. Qualora arrivassero<br />

i tre punti, anche se non si tratterrebbe<br />

di matematica salvezza,<br />

mancherebbe davvero poco ai<br />

ragazzi di De Canio. Nei sardi<br />

Donadoni continua a schierare <strong>il</strong><br />

doppio trequartista dietro l'unica<br />

punta Acquafresca.<br />

Un pronostico però lo azzardo:<br />

scommettete che dovremmo aspettare<br />

<strong>il</strong> 22 maggio per i verdetti definitivi?<br />

Spareggi permettendo.<br />

Massimo Petrungaro<br />

GIORNATA 33 MARCATORI<br />

ROMA - PALERMO<br />

MILAN - SAMPDORIA<br />

PARMA - INTER<br />

CATANIA - LAZIO<br />

CESENA - BARI<br />

CHIEVO - BOLOGNA<br />

FIORENTINA - JUVENTUS<br />

GENOA - BRESCIA<br />

LECCE - CAGLIARI<br />

NAPOLI - UDINESE<br />

2-3<br />

CLASSIFICA<br />

MILAN<br />

NAPOLI<br />

INTER<br />

LAZIO<br />

UDINESE<br />

ROMA*<br />

JUVENTUS<br />

PALERMO*<br />

CAGLIARI<br />

FIORENTINA<br />

68<br />

65<br />

63<br />

57<br />

56<br />

53<br />

51<br />

47<br />

43<br />

42<br />

<strong>La</strong> poesia<br />

M<strong>il</strong>an - Inter.<br />

Il derby della<br />

Madonnina<br />

26 RETI<br />

DI NATALE (UDINESE)<br />

25 RETI<br />

CAVANI (NAPOLI)<br />

19 RETI<br />

ETO ‘O (INTER), DI VAIO (BOLOGNA)<br />

18 RETI<br />

MATRI (JUVENTUS)<br />

14 RETI<br />

IBRAHIMOVIC (MILAN), PATO (MILAN)<br />

BOLOGNA<br />

GENOA<br />

CHIEVO<br />

CATANIA<br />

LECCE<br />

PARMA<br />

SAMPDORIA<br />

CESENA<br />

BRESCIA<br />

BARI<br />

Dopo quasi 20 anni di tutto rispetto<br />

si gioca <strong>il</strong> derby che vale lo scudetto<br />

un’attesa vibrante vista l’importanza,<br />

le due squadre son soltanto a due punti di distanza<br />

Il M<strong>il</strong>an è capolista, ma l’Inter è li ad un passo,<br />

in pratica amici miei si aspetta <strong>il</strong> gran sorpasso.<br />

Il M<strong>il</strong>an vivacchia, un momento un po’ da inferno,<br />

per <strong>il</strong> pareggio col Bari e la sconfitta col Palermo.<br />

Mentre l’Inter sorridente con tutte e due le frecce,<br />

si avvicinava, è ad un passo, dopo la vittoria con <strong>il</strong> Lecce.<br />

E dopo giorni di attese, di paure e di tensioni<br />

inizia l’ennesimo derby dell’era Berlusconi.<br />

Fischio d’inizio, è un M<strong>il</strong>an con gran coraggio,<br />

40 secondi ed è subito vantaggio.<br />

<strong>La</strong> difesa dell’Inter la gioca da prete,<br />

destro di Pato e sigonfia la rete.<br />

<strong>La</strong> squadra nerazzurra cerca di reagire,<br />

ma in realtà, cari amici, non fa altro che soffrire.<br />

Il centrocampo del M<strong>il</strong>an gli fa girare la testa,<br />

perchè Seedorf e Van Bommel dirigono l’orchestra.<br />

E dopo 10 minuti, che vero peccato,<br />

mano di Maicon e rigore negato<br />

Il primo tempo finisce, e <strong>il</strong> risultato è sincero,<br />

M<strong>il</strong>an 1, Inter 0.<br />

E così nella ripresa non cambia la vita,<br />

è sempre <strong>il</strong> M<strong>il</strong>an ad avere in mano la partita.<br />

E’ al 17’ un boato, come uno scoppio,<br />

testa di Pato ed arriva <strong>il</strong> raddoppio.<br />

L’Inter è stordita e perde la testa,<br />

mentre nella curva rossonera c’è un clima da festa.<br />

Per l’Inter amici miei, una serata davvero storta,<br />

mentre <strong>il</strong> M<strong>il</strong>an infierisce giocando ad una porta.<br />

E a pochi minuti dalla fine, sbagliando, da umano,<br />

Zanetti in area atterra Cassano<br />

che si incarica lui stesso convinto e sicuro,<br />

calciando <strong>il</strong> rigore del terzo s<strong>il</strong>uro.<br />

Chiudo senza rancore, salutando i cuginetti,<br />

festeggiamo questa vittoria sorseggiando una Moretti.<br />

E dopo 72 ore di vento di tempesta,<br />

ci pensa lo Scalke a finire la festa.<br />

Er Piotti<br />

26<br />

40<br />

39<br />

36<br />

36<br />

34<br />

32<br />

32<br />

31<br />

30<br />

21


27<br />

la <strong>Riviera</strong> DOMENICA 17 APRILE 2011<br />

27


28<br />

Sport<br />

CND<br />

Ebolitana e Forza e Coraggio<br />

preparano <strong>il</strong> rush finale<br />

Si preannuncia una lotta serratissima per <strong>il</strong> titolo. Vietato sbagliare<br />

Duecentosettanta minuti di<br />

passione; tanto manca alla conclusione<br />

del massiomo campionato<br />

d<strong>il</strong>ettantistico Nazionale.<br />

A contendersi <strong>il</strong> professionismo<br />

Ebolitana e Forza e Coraggio<br />

Benevento, distanziate di soli<br />

tre punti. Servono quindi almeno<br />

2 vittorie e un pari ai campani<br />

per assicurarsi la meritata<br />

Eccellenza<br />

promozione.<br />

Le calabresi, che avevano iniziato<br />

benissimo, si sono perse per<br />

strada, e solo una, <strong>il</strong> Sambiase,<br />

dovrebbe centrare con fac<strong>il</strong>ità<br />

l’obiettivo play off, avendo cinque<br />

lunghezze di vantaggio<br />

sulla sesta posizione.<br />

Impossib<strong>il</strong>e, o quasi, che Valle<br />

Grecanica e Hinterreggio pos-<br />

sano rientrare nei giochi, ottimo<br />

comunque <strong>il</strong> risultato ottenuto<br />

dei due club. Per quanto riguarda<br />

la parte bassa della classifica,<br />

bella lotta a tre (Rossanese,<br />

Mazara e Marsala) per evitare<br />

la retrocessione diretta. Infatti<br />

due andranno ai play out, la<br />

sfortunata sarà direttamente in<br />

Eccellenza.<br />

GIORNATA 36<br />

EBOLITANA - MESSINA<br />

MODICA - NOLA<br />

MAZARA - F. & CORAGGIO<br />

INTERPIANA - HINTERREGGIO<br />

ROSSANESE - NOTO<br />

REAL NOCERA- SAMBIASE<br />

NISSA - MARSALA<br />

ACIREALE - TURRIS<br />

CASERTANA - V. GRECANICA<br />

RIPOSA: SAPRI<br />

EBOLITANA<br />

FORZA E CORAGGIO<br />

CASERTANA<br />

SAMBIASE<br />

NISSA<br />

TURRIS<br />

VALLE GRECANICA<br />

HINTERREGGIO<br />

MESSINA<br />

SAPRI<br />

la <strong>Riviera</strong> DOMENICA 17 APRILE 2011<br />

CLASSIFICA<br />

80<br />

77<br />

64<br />

58<br />

55<br />

53<br />

49<br />

48<br />

47<br />

44<br />

NOTO<br />

REAL NOCERA<br />

INTERPIANA<br />

ACIREALE<br />

MODICA<br />

MARSALA<br />

MAZARA<br />

ROSSANESE<br />

ATLETICO NOLA<br />

Bovalinese, pericolo Play Out<br />

Trionfa l’Acri che viene promosso nel Campionato Nazionale D<strong>il</strong>ettanti. Roccella, niente Play Off, Bovalinese mantieni la categoria<br />

Domenica scorsa <strong>il</strong> massimo torneo d<strong>il</strong>ettantistico<br />

regionale con l'ultima giornata ha sancito la<br />

promozione al torneo superiore dell'Acri, che<br />

così dopo dieci anni torna a calpestare i palcoscenici<br />

della serie D. <strong>La</strong> formazione di mister<br />

Andreoli addirittura ha conquistato <strong>il</strong> salto al<br />

torneo superiore con quattro punti di vantaggio<br />

sul C. Montalto che non è andato al di la del 2 a<br />

2 interno col. Rende. I rosso neri invece hanno<br />

superato col minimo scarto, 1 a 0, un buon Roccella,<br />

che ha retto <strong>il</strong> confronto con la neo promossa<br />

fino a sette dal termine quando ha subito<br />

la rete decisiva, peraltro viziata da un netto fallo<br />

sul portiere Carobene, che ha causato anche le<br />

espulsioni per proteste di Fiorino e Pistininzi.<br />

Sconfitta che non ha consentito di conseguenza<br />

agli amaranto di Figliomeni di mantenere la<br />

quinta posizione, visto che l'Isola Capo Rizzuto,<br />

prima delle 16,00 era appaiata con quarantaquattro<br />

punti proprio a Calabrese e compagni, è<br />

andata a vincere a Guardavalle. Le due formazioni<br />

nel caso avessero concluso a pari punti si<br />

sarebbero affrontate mercoledì scorso per stab<strong>il</strong>ire<br />

la squadra che avrebbe partecipato ai play<br />

off. Ne consegue che i giallo rossi di Caligiuri<br />

nella gara di semifinale degli spareggi promozione<br />

in calendario <strong>il</strong> prossimo 1 maggio ospiteranno<br />

<strong>il</strong> C. Montalto, l'altra semifinale vedrà <strong>il</strong> Soverato<br />

di Galati al Baldassarre Sinopoli opposto<br />

allo Scalea. I due match di ritorno a campi invertiti<br />

tre giorni dopo, mercoledì 4 maggio. Le due<br />

formazioni che trionferanno si incroceranno<br />

nella doppia finale, andata domenica 8 maggio,<br />

28<br />

42<br />

41<br />

40<br />

39<br />

35<br />

31<br />

30<br />

30<br />

9<br />

ritorno sette giorni dopo. <strong>La</strong> trentesima giornata<br />

ha stab<strong>il</strong>ito anche la retrocessione di due formazioni,<br />

Cutro e Real Sersale, appaiate in graduatoria,<br />

che avrebbero dovuto spareggiare sempre<br />

mercoledì 13 apr<strong>il</strong>e, per definire la squadra classificatesi<br />

al sedicesimo posto. Spareggio annullato,<br />

visto che <strong>il</strong> distacco dal quint'ultimo posto è<br />

superiore a dieci punti. Comunque dopo gli<br />

scontri diretti al quindicesimo posto è considerato<br />

<strong>il</strong> Real Sersale, <strong>il</strong> Cutro al sedicesimo. Annullato<br />

di conseguenza anche lo spareggio fra le<br />

quint'ultime, Guardavalle e Castrov<strong>il</strong>lari, a ben<br />

sedici lunghezze dal penultimo posto, che così<br />

mantengono la categoria. I giallo rossi di Riitano<br />

avevano conquistato la salvezza già con qualche<br />

giornata di anticipo, mentre i rosso neri del Pollino<br />

solo domenica scorsa vincendo a Gioia<br />

Tauro. Catrov<strong>il</strong>lari che in caso di sconfitta al Polivalente<br />

e vittoria della Bovalinese a Soverato, gli<br />

amaranto hanno pareggiato, avrebbe concluso al<br />

quart'ultimo posto. Si giocherà quindi una sola<br />

gara di play out fra Isolab Bocale (quattordicesima)<br />

e appunto la Bovalinese (tredicesima). In<br />

virtù della migliore posizione in graduatoria, la<br />

Bovalinese di Panarello giocherà la gara di andata<br />

(domenica 1 maggio) in trasferta. Al Cartisano<br />

quella di ritorno sette giorni dopo, domenica<br />

8 maggio. Un piccolo vantaggio per la truppa del<br />

patron Ferrigno, infatti in caso di parità di punti<br />

e di goal dopo <strong>il</strong> doppio confronto, a giocare<br />

nella prossima annata calcistica in Eccellenza<br />

sarebbe la squadra meglio classificata.<br />

GB<br />

ANDATA 1 MAGGIO, RITORNO 8 MAGGIO<br />

PLAY OFF<br />

ISOLA C.R. - MONTALTO<br />

SOVERATO - SCALEA<br />

PLAY OUT<br />

BOCALE - BOVALINESE<br />

RETROCESSE: SERSALE E CUTRO


Promozione<br />

ANDATA 1 MAGGIO, RITORNO 8 MAGGIO<br />

PLAY OFF<br />

TAURIANOVESE - SIDERNO<br />

MARINA DI GIOIOSA - REGGIO SUD<br />

PLAY OUT<br />

AFRICO - SAN LUCA<br />

CITTANOVESE - BAGNARESE<br />

Si giocheranno l’1 e <strong>il</strong><br />

9 Maggio <strong>il</strong> primo turno<br />

di Play Off e Play Out,<br />

che designaranno una<br />

squadra che approderà<br />

in Eccellenza (dopo<br />

spareggio contro la vincente<br />

dei Play Off del<br />

girone A), e due, una<br />

sicuramente delle<br />

Locride), che saluteranno<br />

<strong>il</strong> campionato di Promozione<br />

per una mesta<br />

retrocessione in Prima<br />

Categoria, dove troveranno<br />

la compagnia del<br />

Locri, retrocesso direttamente.<br />

Per quanto riguarda i<br />

Play Off, <strong>il</strong> Siderno,<br />

classificatosi secondo,<br />

affronterà, nel primo<br />

turno la Taurianovese.<br />

I giallorossi pianigiani<br />

costituiscono un avver-<br />

sario diffic<strong>il</strong>e, ma <strong>il</strong><br />

Siderno ha tutte le<br />

potenzialità per passare<br />

<strong>il</strong> turno, visto anche che<br />

la seconda posizione<br />

regala qualche vantaggio<br />

rispetto ai giallorossi<br />

che hanno chiuso al<br />

quinto posto.<br />

Infatti ai biancazzurri<br />

basterebbero due<br />

pareggi, e avranno, inoltre,<br />

la possib<strong>il</strong>ità di giocarsi<br />

<strong>il</strong> ritorno tra le<br />

mura amiche.<br />

Possib<strong>il</strong>ità che non<br />

sarà concessa al Marina<br />

di Gioiosa che giocherà<br />

l’andata in casa del<br />

Reggio Sud, che avrà,<br />

nei confronti della squadra<br />

di S<strong>il</strong>avano, gli stessi<br />

vantaggi del Siderno.<br />

Non si discute sull’ottimo<br />

momento di forma<br />

la <strong>Riviera</strong> DOMENICA 17 APRILE 2011 29<br />

Siderno, otto in pagella<br />

Le pagelle delle formazioni della locride. <strong>La</strong> palma della migliore va al Marina di Gioiosa,<br />

a cui non si può rimproverare nulla. Otto in pagella al Siderno. Insufficenti Africo e Locri<br />

Marina di Gioiosa<br />

Voto:9,5<br />

Praticamente impossib<strong>il</strong>e fare meglio. <strong>La</strong><br />

squadra, dopo i problemi di inizio stagione,<br />

quando piu' di uno aveva pronosticato<br />

retrocessione certa si è ripresa alla grande<br />

nel girone di ritorno, inanellando 17 risultati<br />

ut<strong>il</strong>i consecutivi e conquistando la<br />

quarta piazza che gli vale i meritati play off<br />

Siderno<br />

Voto:8<br />

Partiamo dal concetto che <strong>il</strong> secondo posto per una<br />

società appena costituita non puo' che essere un ottimo<br />

risultato. Peccato perche' si poteva fare ancora meglio e<br />

qualche piccolo errore è stato commesso; vedi l'acquisto<br />

di Mammolenti quando serviva come <strong>il</strong> pane un'attaccante<br />

e non uno che pestasse i piedi a Candido... Resta<br />

un ottimo lavoro svolto e una promozione ancora tutta<br />

da giocarsi.<br />

San Luca<br />

Voto:6<br />

I ragazzi di Gigi Caridi non sono riusciti<br />

ad evitare i play out, ma forse non gli si<br />

poteva chiedere di più. Hanno rischiato la<br />

retrocessione diretta in un periodo sfortunato<br />

ma, nel momento più duro, hanno<br />

avuto la forza di reagire. Assisteremo a un<br />

bel derby nei play out...<br />

Africo<br />

Voto:5<br />

Si era partiti con ben altri propositi, si<br />

cercavano le posizioni alte, poi, però, gli<br />

amaranto si sono persi per strada e sono<br />

ricaduti nel baratro dei bassifondi. Ora la<br />

salvezza passa da un derby nei play out terrib<strong>il</strong>e<br />

contro <strong>il</strong> San Luca. Solo una delle<br />

due, purtroppo, manterrà la categoria.<br />

Locri<br />

Voto:4<br />

Un'annata da dimenticare, forse la peggiore<br />

della storia del sodalizio amaranto. <strong>La</strong> nuova<br />

dirigenza si è sciolta come neve al sole, e<br />

Pinuccio Sainato purtroppo non è riusciuto<br />

nell'impresa disperata che gli era stata commissionata,<br />

peccando forse in esperienza, ma<br />

non di sicuro in impegno.<br />

Play off e Play Out<br />

Quattro su cinque squadre della Locride<br />

impegnate. Il Siderno cerca l’Eccellenza<br />

dei giallorossi, imbattuti<br />

da ben 17 turni, e che<br />

contano di poter proseguire<br />

questa striscia<br />

positiva anche negli<br />

spareggi per la Promozione,<br />

per poi poter<br />

affrontare, in un’eventuale<br />

finale, <strong>il</strong> Siderno.<br />

Tra le due invece se<br />

ne salverà una sola, nell’incredib<strong>il</strong>e<br />

derby salvezza<br />

che metterà<br />

difronte San Luca e<br />

Africo. L’altro Play<br />

Out, metterà invece<br />

difronte Cittanovese e<br />

Bagnarese, che come le<br />

due locridee si contenderanno<br />

la salvezza in<br />

una doppia sfida (ritorno<br />

in casa per la Baganrese)<br />

che si preannuncia<br />

divertentissima.<br />

Gr


30<br />

DOMENICA 17<br />

APRILE 2011<br />

Sport<br />

Prima Categoria<br />

REGGIO E REGGINI NELLO SPORT<br />

PRIMA CATEGORIA D<br />

Il Gioiosa prepara la<br />

festa promozione<br />

NICODEMO BARILLARO<br />

A Gioiosa Jonica la festa<br />

promozione è quasi pronta.<br />

<strong>La</strong> formazione di mister<br />

Rocco Logozzo è ad un<br />

passo dal prestigio traguardo.<br />

Oggi pomeriggio i<br />

biancorossi del presidente<br />

Rossi saranno di scena sul<br />

terreno di Antonimina per<br />

la penultima tappa di un<br />

campionato giocato a grandi<br />

livelli.<br />

In caso di vittoria già questa<br />

sera la capolista potrà<br />

festeggiare <strong>il</strong> salto di categoria,<br />

la tanto attesa “promozione<br />

in Promozione”.<br />

Domenica scorsa la svolta<br />

del torneo dopo la vittoria<br />

del Gioiosa Jonica sul<br />

Motta San Giovanni e la<br />

sconfitta del Bianco contro<br />

l'ottima Nuova Deliese <strong>il</strong><br />

distacco in classifica è di<br />

quattro punti ormai solo <strong>il</strong><br />

Gioiosa potra perdere <strong>il</strong><br />

campionato.<br />

Onore e merito al Bianco<br />

di mister Stivala che fino a<br />

questo momento ha disputato<br />

un grande campionato<br />

tenendo testa alla capolista,<br />

la sconfitta di Delianova<br />

ha certamente compromesso<br />

definitivamente <strong>il</strong><br />

cammino dei ragazzi del<br />

presidente Carone . In<br />

chiave play off tutta da<br />

seguire la partitissima di<br />

Polistena tra <strong>il</strong> Mammola di<br />

mister <strong>La</strong>rosa e i pianigiani<br />

di mister Sorace reduci<br />

dalla pesante sconfitta di<br />

<strong>La</strong>mezia Terme nella finale<br />

di coppa Calabria contro<br />

<strong>il</strong> Trebisacce.<br />

Per la super sfida di oggi<br />

pomeriggio tutti disponib<strong>il</strong>i<br />

( eccezion fatta per <strong>il</strong><br />

capitano Checco Spatari da<br />

poco è convogliato a nozze<br />

con Sabrina) auguri al capitano<br />

da tutta la nostra<br />

redazione. Il Caulonia oggi<br />

cercherà di rendere vita<br />

diffic<strong>il</strong>e al Nuova Deliese<br />

lanciata verso i play off. I<br />

ragazzi di mister Scigliano<br />

già matematicamente salvi<br />

saranno in campo con<br />

diversi giovani pronti la<br />

prossima stagione a diventare<br />

parte integrante del<br />

progetto di rinnovamento<br />

cha ha in mente la dirigenza.<br />

Fino alla fine di questo<br />

avvincente campionato di<br />

prima categoria tutto può<br />

ancora accadere.<br />

Anche oggi la giornata<br />

promette scontri importanti<br />

dove alcuni risultati<br />

potrebbero essere sicuramente<br />

decisivi.<br />

Il 19 apr<strong>il</strong>e, a partire dalle ore 18:00 presso la sala Conferenze del Tempio della Vittoria (Chiesa<br />

di San Giorgio al Corso) di Reggio Calabria, si svolgerà la conferenza “Reggio e Reggini nello<br />

sport dal 1861 al 1918”. <strong>La</strong> Conferenza è organizzata da Pasquale Nucara, presidente della<br />

Sezione reggina degli Atleti Olimpici e Azzurri d’Italia (A.N.A.O.A.I.).<br />

CLASSIFICA<br />

GIORNATA 28<br />

GIOIOSA J. 58 CAULONIA 38 ACCIARELLO - REAL<br />

BIANCO 57 BENESTARNATILESE 37 BENESTARNAT - S. CRISTINA<br />

MAMMOLA 45 SANGIORGESE 36 LAZZARO - FALCHI M.<br />

ANTONIMINA 45 REAL<br />

29 GIOIOSA J. - MOTTA<br />

POLISTENA 44 SAN ROBERTO 28 MAMMOLA - CAULONIA<br />

N. DELIESE 44 S. CRISTINA 23 N.DELIESE - BIANCO<br />

MOTTA S.G. 43 ACCIARELLO 18 SANGIORGESE - POLISTENA<br />

LAZZARO 42 FALCHI MAROPATI 11 SAN ROBERTO - ANTONIMINA<br />

Under 18<br />

Il Roccella in finale affronterà <strong>il</strong><br />

Soverato. Per poi spiccare <strong>il</strong> volo<br />

nazionale...<br />

Grande prestazione della seconda<br />

formazione amaranto che batte<br />

con un risultato che non ammette<br />

discussioni, 3 a 0, poteva essere<br />

anche più vistoso, <strong>il</strong> Cutro di<br />

mister Pupa, peraltro è anche <strong>il</strong><br />

presidente del sodalizio bianco<br />

azzurro.<br />

Una piccola “vendetta” per certi<br />

versi a distanza di due anni per la<br />

società del patron Giannitti.<br />

Come si ricorderà fu proprio <strong>il</strong><br />

Cutro, annata calcistica 2008-<br />

2009, dopo aver vinto a Roccella<br />

nell'ultima gara della stagione<br />

regolare, a condannare gli amaranto<br />

a disputare all'esordio nel<br />

massimo torneo d<strong>il</strong>ettantistico i<br />

play out, comunque conclusosi<br />

con la conferma della categoria<br />

dopo <strong>il</strong> doppio confronto con la<br />

Taurianovese.<br />

Una gara quella preparata con<br />

sagacia da mister Favasuli quasi<br />

perfetta, interpretata alla grande<br />

dai propri calciatori che fin dai<br />

primi minuti hanno costretto gli<br />

avversari nella propria metà<br />

campo. Ospiti che potevano contare<br />

su due risultati (pareggio o<br />

vittoria) su tre, avendo gli stessi<br />

punti in classifica (3), parità di<br />

differenza reti (+ 2), ma che avevano<br />

segnato più goal (4) rispetto<br />

a Minnella e compagni, che come<br />

si ricorderà nella seconda gara del<br />

triangolare avevano sbancato <strong>il</strong><br />

terreno del Brancaleone col più<br />

classico dei risultati, 2 a 0. Ed in<br />

virtù dei tre punti i ragazzi tanto<br />

cari al dirigente R. Misiti sbalzano<br />

in testa alla classifica del triangolare<br />

conquistando così la finale<br />

posticipata al prossimo 11 maggio,<br />

in calendario <strong>il</strong> 3 dello stesso<br />

mese. Gara che verrà disputata al<br />

campo comunale “R. Riga” di S.<br />

Eufemia/<strong>La</strong>mezia Terme contro <strong>il</strong><br />

Soverato che ha primeggiato nel<br />

triangolare numero 1. Lo zero a<br />

zero viene sbloccato dopo appena<br />

sette minuti da Panaya.<br />

Capitan Minnella si destreggia<br />

sulla corsia di sinistra e mette al<br />

centro, al limite dell'area piccola,<br />

un invitante pallone sul quale si<br />

avventa <strong>il</strong> numero dieci che con<br />

una sforbiciata fa secco l'incolpevole<br />

Menzà. Scroscianti applausi<br />

da tutto <strong>il</strong> pubblico presente sulle<br />

tribune. Una rete che ha fatto<br />

ricordare quella messa a segno<br />

dall'ex Maida (stagione 2008-<br />

2009) a <strong>La</strong>mezia Terme che consentì<br />

di battere <strong>il</strong> Sambiase poi<br />

promosso in serie D. Realizzato <strong>il</strong><br />

goal si è iniziato a giocare con più<br />

disinvoltura e tranqu<strong>il</strong>lità, sempre<br />

comunque alla ricerca del raddoppio<br />

arrivato alla mezz'ora.<br />

Netto <strong>il</strong> fallo in area su Minnella<br />

che ha costretto <strong>il</strong> direttore di<br />

gara a concedere <strong>il</strong> tiro dagli undici<br />

metri.<br />

Sul pallone lo stesso capitano, <strong>il</strong><br />

portiere respinge, sulla sfera<br />

come un falco Figliomeni F. che<br />

non ha avuto nessuna difficoltà a<br />

spingere la sfera in fondo al sacco.<br />

Si va così al meritato riposo avanti<br />

di due reti, col portiere Carobene<br />

che non ha mai corso seri pericoli,<br />

anche perché i due centrali,<br />

Pistininzi e soprattutto Sorgiovanni,<br />

senza dubbio <strong>il</strong> migliore in<br />

campo, hanno fatto buona guardia,<br />

supportati a destra da Albanese<br />

A, ed a sinistra nell'insolita<br />

posizione da Curtale.<br />

Davanti alla difesa buono <strong>il</strong> lavoro<br />

svolto da Multari, più avanti a<br />

centrocampo da destra a sinistra<br />

hanno operato Figliomeni C.,<br />

Minnella e Albanese , mentre in<br />

attacco la coppia Panaya-Figliomeni<br />

F. aveva <strong>il</strong> compito di capitalizzare<br />

<strong>il</strong> lavoro della squadra, e<br />

viste le rispettive realizzazioni ci<br />

sono riusciti.<br />

Nella seconda frazione gli ospiti<br />

che non avevano più niente da<br />

perdere hanno spostato <strong>il</strong> baricentro<br />

più avanti, una buona<br />

squadra quella ospite, leggerina<br />

nel reparto avanzato, senza<br />

comunque mai impensierire<br />

Carobene, qualche tiro dalla<br />

distanza ben bloccato con sicurezza<br />

dal sic<strong>il</strong>iano.<br />

Ovviamente questo tipo di atteggiamento<br />

ha consentito al Roccella<br />

con azioni di contropiede in<br />

più di qualche circostanza di mettere<br />

in difficoltà la retroguardia<br />

orchestrata da Squ<strong>il</strong>lace. Il goal<br />

però non ne voleva di arrivare, ci<br />

ha pensato <strong>il</strong> talentuoso Belcastro<br />

dopo pochi secondi dal suo<br />

ingresso, ha preso <strong>il</strong> posto di uno<br />

stratosferico Figlomeni C., a battere<br />

per la terza volta <strong>il</strong> numero<br />

uno ospite dopo unì'azione personale.<br />

Con una disinvoltura da<br />

veterano <strong>il</strong> neo entrato dopo aver<br />

superato in velocità un avversario<br />

si è presentato davanti al portiere<br />

lo ha disorientato con una finta ed<br />

in diagonale ovviamente a porta<br />

sguarnita ha triplicato.<br />

Nei minuti finali spazio anche al<br />

difensore Giannitti e al furetto<br />

Pacinella, mentre <strong>il</strong> più piccolo<br />

dei Sorgiovanni, Marco, qualche<br />

minuto prima della terza segnatura<br />

era entrato in luogo di uno<br />

stanco Albanese M.. A proposito<br />

per questa importante gara mister<br />

Favasuli ha dovuto fare a meno<br />

dell'infortunato Iacopetta, del<br />

portiere Tropepi e del centrocampista<br />

Mercuri. Al triplice fischio<br />

finale del direttore di gara, ottima<br />

la giornata per la terna arbitrale,<br />

grande la gioia per l'entourage<br />

amaranto del presidente Licandro,<br />

che così dopo parecchi anni<br />

torna a disputare una finale a<br />

livello regionale.GB


31<br />

ACCADEMIA DEPAIM E RUREDIL, ARRIVA L’ACCORDO<br />

Sarà una delle più grosse aziende nel settore ed<strong>il</strong>e italiano, la Rured<strong>il</strong> a sponsorizzare la<br />

squadra di Arti Marziali presieduta dal Geometra Vincenzo Sgambelluri. Nata nei primi<br />

anni ’50, l’azienda sv<strong>il</strong>uppa tecnologie e prodotti per l’ed<strong>il</strong>izia. Ora grazie a questo accordo la squadra di arti<br />

marziali potrà contare un partner economico importante per continuare la sua striscia di successi.<br />

sportlariviera@gma<strong>il</strong>.com<br />

Manifestazioni<br />

Riccardo Guarnaccia e<br />

Sara Spanò dominano<br />

la Miniolimpiade<br />

Trecentosessanta i finalisti ed oltre un<br />

migliaio di persone ad assistere all'evento<br />

organizzato dal M° Vincenzo<br />

Ursino.<br />

Si conclude con uno strepitoso successo<br />

di partecipanti e di pubblico la<br />

“MINIOLIMPIADE” manifestazione<br />

organizzata dal CENTRO STUDI<br />

KARATE diretto dal Maestro Vincenzo<br />

URSINO sotto l'egida dell'Associazione<br />

Italiana Cultura e Sport e dei<br />

Centri Sportivi Aziendali e Industriali-<br />

C.O.N.I., con <strong>il</strong> Patrocinio dell'Ufficio<br />

di Presidenza della Regione Calabria,<br />

dell'Assessorato allo Sport della<br />

Provincia di RC guidato dall'Assessore<br />

TUCCI e della Pro Loco di Siderno.<br />

All'evento hanno partecipato i finalisti<br />

del “Progetto SPORT A SCUOLA:<br />

Educazione, Aggregazione e Benessere”<br />

che ha coinvolto 1.200 bambini<br />

delle scuole elementari di Siderno,<br />

Locri, Monasterace e Riace.<br />

Tale manifestazione -ha dichiarato <strong>il</strong><br />

M° Vincenzo URSINO - è <strong>il</strong> risultato<br />

del lavoro svolto nel corso dell'anno<br />

scolastico durante <strong>il</strong> quale i ragazzi<br />

hanno sv<strong>il</strong>uppato potenzialità fisiche e<br />

psichiche e acquisito ab<strong>il</strong>ità relative<br />

alle principali discipline sportive. I<br />

ragazzi hanno partecipato con grande<br />

impegno dimostrando di aver bene<br />

Tennis<br />

acquisito competenze non solo a livello<br />

di condizione fisica ma anche di spirito<br />

sportivo. Ottimi possono considerarsi<br />

i risultati, sia dal punto di vista<br />

sportivo che educativo. I ragazzi si<br />

sono comportati in modo corretto e<br />

responsab<strong>il</strong>e ed hanno potuto così<br />

godere dell'esperienza sportiva e dell'importanza<br />

della collaborazione<br />

quale elemento fondante del costruire<br />

insieme momenti positivi.<br />

Prima delle premiazioni tutti i presenti<br />

hanno potuto godere dell' esibizione<br />

del Team del Centro Studi Karate<br />

composto da Vincenzo Figliomeni,<br />

Domenico Ang<strong>il</strong>letta, Eros Oliveto,<br />

Domenico Cordì, Vincenzo Scruci e<br />

Domenico Macrì che ha suscitato<br />

vibranti applausi e lodevoli apprezzamenti.<br />

Ma veniamo alla gara, si sono classificati<br />

al primo posto nelle varie categorie<br />

gli alunni di prima Leoncino Salvatore<br />

e Alafaci Elizabeth; di seconda<br />

Pedullà Giuseppe e Paparo Alessandra;<br />

di terza Figliomeni Vincent e<br />

Monaco Gloria; di quarta Veckhanov<br />

Antonio e Errigo Sara; di quinta<br />

Gliozzi Matteo e Alfarano Ilaria. Il<br />

più veloce di tutti è stato Riccardo<br />

Guarnaccia e per le femminucce Sara<br />

Spanò.<br />

Trionfo per <strong>il</strong> Tennis Reggino<br />

e per <strong>il</strong> T.C. Garden Locri<br />

Si è conclusa con la vittoria della rappresentativa della Provincia di Reggio Calabria<br />

la 1° fase Interregionale della Coppa delle Province di Tennis che vede la partecipazione<br />

delle 5 province calabresi e di una rappresentativa della Regione Bas<strong>il</strong>icata.<br />

<strong>La</strong> due giorni di gare disputate presso <strong>il</strong> T.c. Diamante ha visto la partecipazione di<br />

oltre 30 ragazzi e la vittoria finale della Provincia di Reggio Calabria in una tiratissima<br />

finale con la Provincia di Cosenza conclusasi con <strong>il</strong> punteggio di 6 incontri a 3.<br />

Fondamentale la vittoria, insieme alle altre, della talentuosa atleta del T.c. Garden<br />

Tennis Locri Orlando Noemi, classe 2000, che ha concluso vittoriosamente entrambi<br />

i singolari disputati.<br />

Sport Vari<br />

Aiac<br />

31<br />

DOMENICA 17<br />

APRILE 2011<br />

Grande successo per <strong>il</strong><br />

corso di aggiornamento<br />

Molto probab<strong>il</strong>mente <strong>il</strong> corso di aggiornamento organizzato<br />

dalla sezione A.I.A.C. di Catanzaro presieduta da Maurizio<br />

Infusino col supporto ovviamente dell'A.I.A.C. regionale,<br />

che si è tenuto nella città capoluogo di regione non sarà l'ultimo<br />

stagionale. Infatti <strong>il</strong> presidente regionale Firmo Micheli<br />

è in contatto con un tecnico che ha guidato entrambe le<br />

formazioni della capitale per organizzarne un altro forse nel<br />

reggino, fra qualche giorno avrà una risposta in merito.<br />

Stage di aggiornamento che si è svolto nei giorni scorsi nella<br />

sala del CONI adiacente al Comitato regionale Calabro<br />

della F.I.G.C. - LND. Sono intervenuti, Biagio Savarese, vice<br />

presidente A.I.A.C. nazionale ed <strong>il</strong> prof. Andrea Ferragine.<br />

Il tecnico federale (Savarese) attualmente in Calabria in<br />

qualità di docente al corso per allenatori di Base UEFA B,<br />

ha parlato del 3-4-3, sul marcamento a zona sulle palle inattive,<br />

sulla tecnica di base e allo stesso tempo ha sollecitato i<br />

tecnici presenti a svolgere <strong>il</strong> compito di allenatore con professionalità<br />

e molta passione. Mentre Ferragine, in passato<br />

preparatore atletico di Catanzaro, Vigor <strong>La</strong>mezia e Gela, ha<br />

relazionato sulla forza resistente, sulle fasi di sv<strong>il</strong>uppo fino<br />

ad arrivare alla forza veloce e sulle varie metodologie di allenamento<br />

pre campionato, con l'obiettivo di far raggiungere<br />

al singolo calciatore la migliore condizione fisica e con un<br />

occhio a non alimentare danni allo stesso. Tante le domande<br />

poste ai due <strong>il</strong>lustri relatori, che in modo semplice ed esaustivo<br />

hanno risposto. Il numero uno degli allenatori calabresi<br />

(Micheli) nel corso dell'intervento di presentazione ha evidenziato<br />

che la sua associazione si batte e si prodiga per far<br />

rispettare le regole, oltre alla valorizzazione dei tecnici<br />

regionali organizzando spesso e volentieri stage di aggiornamento.<br />

“Il mio sogno ha concluso, è quello di vedere un<br />

nostro corregionale alla guida di una formazione di serie A”.<br />

Agli allenatori che hanno preso parte è stato assegnato un<br />

punto che potrebbe essere ut<strong>il</strong>e per chi in futuro vorrà presentare<br />

domanda di partecipazione al corso di seconda categoria.<br />

A conclusione dell'incontro Micheli ha ricordato che<br />

dalla stagione 2011-2012 i tecnici nell'arco di tre annate calcistiche<br />

dovranno partecipare ad almeno quindici ore di<br />

aggiornamento, pena <strong>il</strong> ritiro del tesserino.<br />

Prima Categoria C<br />

Una vittoria per<br />

chiudere in bellezza<br />

Il Monasterace dopo tre vittorie consecutive sette giorni<br />

fa è stato battuto in trasferta dal Real Catanzaro che<br />

sta cercando di conquistare la seconda piazza, la N.<br />

Curinga ha vinto con qualche settimana di anticipo <strong>il</strong><br />

torneo, al momento occupata dal San Calogero.<br />

E oggi nella domenica delle Palme, nella penultima di<br />

campionato, l’ultima tra le mura amiche, la squadra di<br />

Condemi ospitando al Bosco-Lombardo la N. Nicotera<br />

vorrà chiudere col botto ed ottenere così l'undicesima<br />

vittoria stagionale che le consentirebbe anche e soprattutto<br />

dal punto di vista della matematica di mantenere<br />

la categoria, evitando i play out, fermo restando che gli<br />

antagonisti assieme ad altre quattro formazioni stanno<br />

lottando per occupare uno dei tre posti dei play off, <strong>il</strong><br />

quarto è saldamente del S. Calogero, che è gia qualificato.<br />

L'atleta, magistralmente diretta dalla sua Maestra Federale Daniela Oppedisano<br />

dello stesso Garden Tennis (nella due giorni chiamata a svolgere l'importante incarico<br />

di co-capitano insieme al Maestro Tripodi Angelo) ha dato lustro al Circolo Ionico<br />

che dopo tanti sacrifici e un lungo e proficuo lavoro sull'asso tecnico/dirigenziale<br />

sta avendo le sue prime e importanti gratificazioni sportive.<br />

Gli atleti saranno ora impegnati in una seconda fase che si terra a Vibo Valentia e<br />

che vedrà la partecipazione di alcune rappresentative regionali del centro sud.<br />

Siamo certi le atlete reggine saranno capaci di portare ulteriore lustro al movimento<br />

tennistico reggino tutto.<br />

Questo l'elenco degli atleti della provincia di Reggio Calabria risultati vittoriosi:<br />

anno 2000: Faraone Antonino(Faraone), Siclari Giuseppe (Faraone), D'Urso Giuseppe(Sport<br />

V<strong>il</strong>lage), Orlando Noemi (Garden Locri), Macrì Ludovica (ct Polimeni);<br />

anno 2001: Dagostino Antonio(Gioia 74), Moistoles Ivan (ct Polimeni), Picone<br />

Cristian(ct Polimeni), Ocello Alessia(Faraone), Spanò Ambra(Sport V<strong>il</strong>lage).<br />

LR


32 la <strong>Riviera</strong> DOMENICA 17 APRILE 2011<br />

32


L'ospedale di Siderno potrebbe accogliere i profughi<br />

Non accenna a fermarsi l' ondata di sbarchi dei profughi, per lo più provenienti dalla Libia, nel nostro territorio. E vista anche<br />

l'acclarata disponib<strong>il</strong>ità offerta dai sindaci della locride alla loro accoglienza, la struttura dell’Ospedale di Siderno, ormai<br />

dismessa, potrebbe essere ut<strong>il</strong>izzata proprio ad assolvere a questo scopo, vista la grande disponib<strong>il</strong>ità di posti letto su cui<br />

l’ormai ex ospedale può contare. Speriamo che la nostra provocazione possa essere presa in considerazione...<br />

Società<br />

33<br />

DOMENICA 17<br />

APRILE 2011<br />

PIANGIAMO LE STESSE LACRIME<br />

È venuto a trovarmi Aiva, <strong>il</strong> mio amico del<br />

Togo. Ci siamo messi a valutare, davanti<br />

alle criminali leggi italiane<br />

sull’immigrazione, su come ricongiungerlo<br />

alla moglie. Gli occhi di Aiva sono<br />

profondi, attende che io legga i vari articoli<br />

e glieli traduca. Quando a Rosarno gli<br />

hanno sparato all’inguine stava solo<br />

camminando per strada, tornava dal<br />

supermercato dove aveva comprato<br />

l’unica cosa che si poteva permettere, la<br />

farina. Il suo ferimento causò la rivolta di<br />

cui hanno parlato i giornali di tutto <strong>il</strong><br />

mondo, nei giorni in cui i migranti<br />

insegnarono a noi calabresi cos’è la dignità<br />

ribellandosi al posto nostro alla<br />

‘ndrangheta. Arrivò nel mio paese ancora<br />

convalescente, visto che <strong>il</strong> sindaco si offrì<br />

di accoglierlo. Si portava sulle spalle una<br />

storia terrib<strong>il</strong>e, di lavoro duro,<br />

sfruttamento, dolore. Era un leader<br />

dell’opposizione nel suo paese, e per<br />

questo venne arrestato. Riuscì ad uscire<br />

dal carcere solo per le manifestazioni di<br />

protesta dei suoi sostenitori ma dovette<br />

lasciare <strong>il</strong> Togo. Poi si mise in viaggio verso<br />

l’Italia, rischiando di morire ad ogni tappa<br />

tra le mani dei trafficanti di uomini. L’Italia<br />

gli ha negato l’as<strong>il</strong>o costringendolo in<br />

clandestinità, rodendosi <strong>il</strong> fegato per non<br />

potere mandare soldi alla sua famiglia.<br />

Il ministro dell’interno alla fine ha deciso<br />

di concedere un permesso di soggiorno<br />

per protezione umanitaria ai feriti di<br />

Rosarno, a Caulonia ha incontrato<br />

l’affetto di molti. Nei primi giorni<br />

ringraziava tutti perché diceva che, dopo<br />

anni, “finalmente vengo trattato di nuovo<br />

come un uomo”. È un gran lavoratore <strong>il</strong><br />

mio amico, ed oggi ha un regolare<br />

contratto. Ma non paga l’affitto, perché <strong>il</strong><br />

fratello del sindaco gli ha permesso di<br />

ut<strong>il</strong>izzare gratuitamente una sua<br />

abitazione.<br />

Ma nemmeno col permesso di soggiorno<br />

che gli è stato dato può effettuare <strong>il</strong><br />

ricongiungimento fam<strong>il</strong>iare, deve<br />

modificarlo in permesso di lavoro. E poi<br />

soddisfare determinati requisiti. Dovrebbe<br />

avere un reddito che non ha per fare<br />

venire sua moglie. Per portare anche i<br />

bambini dovrebbe avere un reddito da<br />

dirigente d’impresa. Parlo col consulente<br />

del lavoro che gli fa le buste paga, si offre<br />

di aiutarlo. Ma per i bambini non c’è<br />

davvero nulla da fare. Mentre guardiamo<br />

<strong>il</strong> tg scorrono le immagini di <strong>La</strong>mpedusa,<br />

del mare agitato. I suoi occhi si velano e<br />

comincia a raccontare: “Siamo partiti da<br />

Tripoli in 75, poi la barca ha ceduto, ho<br />

visto la gente annegare, i miei amici<br />

morire… non voglio pensarci. Io sapevo<br />

nuotare, per quello sono vivo… anche se<br />

dopo tanto nuotare le forze mi stavano<br />

abbandonando..” Mi viene da piangere<br />

ascoltandolo. È da anni che sento queste<br />

storie tutti i giorni, da m<strong>il</strong>le bocche<br />

diverse, e ormai so che non ci farò mai<br />

l’abitudine. Non ci si può abituare a questo<br />

dolore, voglio sempre vivere su di me<br />

queste ingiustizie, voglio piangere,<br />

indignarmi, reagire. Sulla scheda<br />

elettorale ci sarà scritto Giovanni Maiolo<br />

ma si leggerà Aiva, Blessing, Doris,<br />

Tessy… voglio essere usato da loro, voglio<br />

Storie di integrazione<br />

Il grido di aiuto di Aiva, <strong>il</strong> togolese ferito prima della “Rivolta di Rosarno”<br />

GIOVANNI MAIOLO<br />

rendermi strumento al loro servizio. È di<br />

questo che voglio parlare, dei migranti che<br />

vengono accolti dai calabresi. E dei<br />

calabresi che li accolgono e che non<br />

piegano la testa di fronte alla criminalità,<br />

che hanno ancora una dignità da<br />

difendere, che amano troppo la loro terra<br />

per lasciare che sia ancora violentata dalla<br />

feccia ‘ndranghetista. <strong>La</strong> puzza di merda<br />

che sento andando in giro per la Locride<br />

non arriva solo dalle fogne che scaricano<br />

in mare ma dall’odore di certi personaggi<br />

in giacca e cravatta che parlano a nostro<br />

nome e che siedono su banchi istituzionali<br />

solo perché le cosche lo hanno deciso.<br />

Storie come quelle di Aiva non<br />

riusciranno in nessun modo a restare<br />

asciutti.<br />

Locride, tra accoglienza e immigrazione<br />

Una sola razza,<br />

la razza umana<br />

Lunedì 11 apr<strong>il</strong>e al Palazzo della Cultura di Locri<br />

si è svolto un interessante dibattito organizzato<br />

dal CIS Ata, (Consorzio di Istituzioni Scolastiche),<br />

dal titolo: “Una Sola Razza <strong>La</strong> Razza<br />

Umana! Accoglienza e Integrazione”. Relatori<br />

d'eccezione Lucetta Scaraffia, docente di Storia<br />

Contemporanea dell'Università “<strong>La</strong> Sapienza”<br />

di Roma e don Antonio Sciortino, direttore del<br />

settimanale "Famiglia Cristiana".<br />

Arturo Rocca, che ha moderato l'incontro, ha<br />

subito messo in evidenza l'attualità e la complessità<br />

dell'argomento. Nonostante la Locride rappresenti<br />

anche un modello positivo di accoglienza<br />

e integrazione (a questo proposito è stata<br />

esemplare la testimonianza del sindaco di Riace<br />

Domenico Lucano e la visione del cortometraggio<br />

di Wim Wenders “Il Volo”), l'argomento<br />

“immigrazione” divide e preoccupa molti amministratori<br />

e cittadini. A questo proposito, <strong>il</strong> sindaco<br />

di Locri Francesco Macrì, ha sottolineato che<br />

non basterà da parte dell'Associazione dei<br />

Comuni deliberare la dicitura “Locride terra dell'Accoglienza”<br />

perché di colpo siano risolti tutti i<br />

problemi (anche economici) derivanti dalla<br />

gestione dell' “emergenza immigrati”.<br />

Prendendo spunto da alcuni brani dell'ultimo<br />

libro di don Sciortino (“Anche voi foste stranieri<br />

- L'immigrazione, la Chiesa e la Società italiana ”<br />

ed. Paoline) la professoressa Scaraffia ha r<strong>il</strong>evato<br />

come non si possa essere troppo semplicistici nell'affrontare<br />

<strong>il</strong> problema dell'integrazione, soprattutto<br />

per quanto riguarda gli immigrati di fede<br />

musulmana, i cui valori cozzano profondamente<br />

con quelli della nostra società. E' toccato quindi<br />

al direttore del settimanale “Famiglia Cristiana”,<br />

sulla base della sua lunga esperienza, riportare<br />

l'attenzione sui temi della pace e del dialogo<br />

interreligioso come condizioni indispensab<strong>il</strong>i per<br />

una politica di reciprocità e integrazione. >.<br />

Il Consorzio di Istituzioni Scolastiche è stato presente<br />

all'incontro con i dirigenti scolastici e <strong>il</strong> personale<br />

docente e non docente, si è sentita però la<br />

mancanza della società civ<strong>il</strong>e e del mondo politico<br />

e religioso del comprensorio, che avrebbero<br />

certamente potuto offrire <strong>il</strong> loro contributo al<br />

dibattito e ricevere importanti stimoli di riflessione<br />

su un argomento di così stringente attualità.<br />

Cristina Briguglio


34<br />

DOMENICA 17<br />

APRILE 2011<br />

Società<br />

Attualità<br />

“L’officina delle stelle”,<br />

opera prima di Pietro Alvaro<br />

Trascriviamo di seguito da Facebook <strong>il</strong> testo r<strong>il</strong>asciato<br />

dall’Autore, dopo la presentazione del romanzo presso <strong>il</strong><br />

Salotto Calliope della Libreria Mondadori, <strong>il</strong> 13 apr<strong>il</strong>e.<br />

“Ora i miei impegni di casalingo mi<br />

chiamano ma non posso esimermi dal<br />

condividere con voi le emozioni fortissime<br />

provate ieri.<br />

“Il meccanico delle stelle, alla stellina<br />

che le chiedeva cosa fosse <strong>il</strong> sogno,<br />

rispondeva: <strong>il</strong> sogno è la felicità.<br />

Ebbene io quel sogno l'ho vissuto ieri<br />

sera....... sono stato felice e, guardandovi<br />

negli occhi, ad<br />

uno ad uno, ho<br />

colto quanto voi<br />

foste felici per la<br />

mia felicità.<br />

Ieri si è realizzato<br />

qualcosa di meraviglioso<br />

gli occhi<br />

esprimevano la<br />

forza e la dolcezza<br />

dei vostri cuori;<br />

niente gelosie,<br />

niente invidie,<br />

niente raccapriccianti<br />

riserve mentali,<br />

solo un'empatia profonda che ci<br />

avvolti e ci ha condotti sulla strada di<br />

quel sentimento tanto invocato, allontanandoci<br />

dalle banalità quotidiane e<br />

da quelle che io definisco passioni tristi.<br />

“Di tutto questo dobbiamo ringraziare<br />

Eugenio Fizzotti, uomo da pensiero<br />

profondo, che con l'ironia dei grandi ci<br />

ha introdotto al libro; Maria Teresa<br />

Si e' svolta ad Antonimina lunedì 4<br />

apr<strong>il</strong>e nella Sala Cons<strong>il</strong>iare, un'assemblea<br />

Coldiretti che è stata un'ulteriore<br />

tappa del confronto che la<br />

Coldiretti sta svolgendo sul territorio. Dopo<br />

i saluti del Sindaco Luciano Pelle, Antonio<br />

Maesano ha relazionato sulla F<strong>il</strong>iera Agricola<br />

Tutta Italiana” che è <strong>il</strong> nuovo progetto<br />

di Coldiretti per <strong>il</strong> paese. In particolare, l’associazione<br />

propone la costruzione di una<br />

f<strong>il</strong>iera agricola tutta italiana firmata dagli<br />

"ZALEX<br />

IL NORMAL'EROE<br />

DELLE REGOLE " ,<br />

SCENEGGIATURA NAIC PEZZ<br />

DISEGNI MATTIA PAPP ,<br />

PER ENERGIECALABRIA-<br />

MOVIMENTO CREATIVO ,<br />

Regola della<br />

settimana<br />

"Rispettare gli animali<br />

significa rispettare noi<br />

stessi"<br />

INAUGURATA LA NUOVA SALA CONSILIARE DI GIOIOSA JONICA<br />

Bellissimo intervento di riqualificazione della sala del Consiglio Comunale, all'interno del Palazzo<br />

Municipale di Gioiosa Jonica, effettuato dall'arch. cons. Angela Alfieri e dal geom. Raffaele Papandrea.<br />

Molti cittadini presenti. Hanno preso la parola, tra gli altri, <strong>il</strong> Sindaco avv. Mario Mazza, <strong>il</strong> capitano<br />

Marco Comparato e <strong>il</strong> nostro direttore Pasquino Crupi, che ha tenuto una sintetica e appassionante<br />

relazione sul tema: “ Unità d’Italia e questione meridionale”<br />

D'Agostino, donna d'intelligenza e<br />

sensib<strong>il</strong>ità non comuni, che ha sapientemente<br />

condotto la serata; Marjlene<br />

Belvedere, folletto dall'intensa vivacità,<br />

che l'ha movimentata con <strong>il</strong> giusto<br />

tono, Manuela Cricelli, donna meravigliosa,<br />

dentro e fuori, che con la sua<br />

voce ha dato corpo ai miei pensieri,<br />

facendoci vivere sensazioni stupende.<br />

“Dobbiamo ringraziare<br />

Marica<br />

Fraula che ha<br />

creato <strong>il</strong> gruppo<br />

e Stefania Azzurra<br />

Gitto che ha<br />

<strong>il</strong>lustrato sapientemente<br />

la<br />

copertina del<br />

libro.<br />

“Io personalmente<br />

ringrazio<br />

tutti voi che siete<br />

intervenuti e mi<br />

avete stretto in<br />

un caldo abbraccio; io l'ho chiaramente<br />

sentito e lo ricambio nella speranza<br />

che quello di ieri sera non sia stato<br />

solo un episodico momento catartico<br />

ma che le emozioni vissute ci possano<br />

aiutare a riflettere sul senso della<br />

nostra vita e ci accompagnino sulla<br />

strada, lunga e diffic<strong>il</strong>e, del rispetto<br />

dei sentimenti”.<br />

agricoltori in grado di trasferire i valori<br />

distintivi fino al consumatore, italiana fino<br />

in fondo, perché tutti i processi devono<br />

avvenire in Italia, a vantaggio non solo degli<br />

agricoltori, ma di tutta l'economia e dei territori.<br />

Una "firma"<strong>il</strong> made in Italy che contraddistingua<br />

<strong>il</strong> prodotto agricolo in ogni canale di<br />

vendita, sia esso <strong>il</strong> farmers' market o lo scaffale<br />

del supermercato. Il rapporto con <strong>il</strong><br />

consumatore e la sua fiducia verso l'agricol-<br />

LIBRI<br />

ANGELO LAGANÀ’<br />

E LA SUA SPLENDIDA<br />

FOTOGRAFIA DI ROCCELLA<br />

Roccella Jonica. Un tuffo nella storia attraverso l’album fotografico di<br />

Angelo <strong>La</strong>ganà, giornalista, musicista ed editore, dentro cui la cittadina<br />

jonica è stata ripresa da tutte le angolazioni. Passato e presente,<strong>il</strong> suo<br />

mare,<strong>il</strong> suo castello,le sue case,e i vicoli.In tutto trecentocinquante fotografie<br />

di fosforescente bellezza quasi a significare in chiave definitiva che<br />

la fotografia è arte. In un album,come quello di Angelo <strong>La</strong>ganà,compatto,coerente,organico,un’antologizzazione<br />

di ciò che è bello è di ciò che è<br />

meno bello è diffic<strong>il</strong>e.E noi perciò non daremo indicazioni se non tematiche.<br />

Per dire che <strong>il</strong> cuore di questo album palpita maggiormente nelle<br />

fotografie che hanno a riguardo la Festa della Madonna delle Grazie,<br />

confondendosi pulpito e palpito della gente semplice. E una manzione<br />

particolare meritano le immagini del Roccella Jazz Festival,opportunamente<br />

voluto tanti anni fa dal senatore Sisinio Zito.<br />

Roccella ospita uno dei più grandi geologi viventi.<br />

Famoso per i suoi studi sulla Calabria Jonica<br />

Omaggio a H<strong>il</strong>lert Ibbeken - Roccella Jonica 20 e 21 Apr<strong>il</strong>e 2011<br />

Elezioni Consorzio di Bonifica, incontro territoriale<br />

tura sono un elemento imprescindib<strong>il</strong>e per <strong>il</strong><br />

successo del progetto. In questo senso, la<br />

Fondazione Campagna Amica, promossa da<br />

Coldiretti, rappresenta uno strumento fondamentale.<br />

Gianluigi Hyerace Vice Presidente<br />

provinciale, ha inoltre introdotto <strong>il</strong><br />

nuovo progetto della Coldiretti per i Consorzi<br />

di Bonifica, che si sv<strong>il</strong>uppa principalmente<br />

verso la tutela ambientale, la sicurezza<br />

idraulica, gli interventi forestali e la lotta<br />

agli sprechi. Tre ambiti nei quali rendere<br />

Il noto geologo tedesco H<strong>il</strong>lert Ibbeken già docente della Libera Università di<br />

Berlino e autore di importanti studi scientifici per un ventennio nei territori della<br />

Calabria ionica meridionale e con <strong>il</strong> coinvolgimento di numerosi colleghi italiani<br />

e tedeschi, sarà ospite della città di Roccella Ionica nelle giornate del 20 e 21 apr<strong>il</strong>e<br />

prossimi. L’<strong>il</strong>lustre studioso, le cui ricerche hanno comportato un’enorme ricaduta<br />

in campo applicativo relativamente ai problemi di dissesto idrogeologico da<br />

frana e di dinamica ed erosione costiera nell’area della Calabria ionica oggetto<br />

delle sue investigazioni, arriverà nella cittadina della <strong>Riviera</strong> dei Gelsomini in<br />

occasione di un convegno organizzato in suo omaggio, nella ricorrenza del ventennale<br />

del suo famoso volume “Source and sediment sulla Calabria Ionica meri-<br />

operative azioni indispensab<strong>il</strong>i per rafforzare<br />

i Consorzi in virtù anche di precisi ruoli e<br />

competenze e creare valore aggiunto per le<br />

imprese agricole e per tutte le comunità<br />

insediate sul territorio.<br />

Arturo Costa dirigente Coldiretti,nel suo<br />

intervento tratta nel dettaglio quello che e' <strong>il</strong><br />

progetto di Coldiretti per iI Consorzio di<br />

Bonifica Alto Jonio Reggino ed ha <strong>il</strong>lustrato<br />

ai presenti quello che sarà <strong>il</strong> programma<br />

da mettere in campo.


35<br />

ROMA - CAULONIA E’ GEMELLAGGIO<br />

E’ stato siglato venerdì 1 Apr<strong>il</strong>e un importantissimo accordo che lega in un gemellaggio le città di<br />

Roma e di Caulonia. Il gemellaggio promuoverà lo sv<strong>il</strong>uppo culturale e turistico delle due realtà<br />

municipali e favorirà le relazioni tra cittadini per sv<strong>il</strong>uppare la reciproca conoscenza e stringere<br />

legami di collaborazione. A fare da tramite <strong>il</strong> musicista romano Valerio F<strong>il</strong>ippi, organizzatore del<br />

Roma Tarantella Festival, manifestazione che gli è valsa la cittadinanza onoraria di Caulonia<br />

dionale” (Springer-Verlag, 1991).<br />

Il convegno, articolato in due giornate si svolgerà all’ex Convento dei Minimi<br />

di Roccella, su iniziativa dell’Università della Calabria (Dipartimento<br />

Scienze della Terra), dell’Università di Parma, della Società Geologica italiana,<br />

dell’Ordine dei Geologi della Calabria e del Comune di Roccella Ionica.<br />

Per l’occasione, <strong>il</strong> sindaco di Roccella Jonica, prof. Giuseppe Certomà,<br />

consegnerà un targa riconoscimento all’<strong>il</strong>lustre studioso tedesco.<br />

L’evento roccellese, oltre ad omaggiare <strong>il</strong> prof. Ibbeken, sarà anche l’occasione<br />

per fare <strong>il</strong> punto sull’assetto fisico del territorio e sul dissesto idrogeologico<br />

nella Calabria ionica meridionale.<br />

I lavori del convegno si apriranno mercoledì 21 apr<strong>il</strong>e alle ore 9.30 registreranno<br />

gli interventi di Renzo Valloni dell’Università di Parma sul tema “Lo<br />

studio geologico della Freie Universität Berlin sulla Calabria ionica meridionale:<br />

uno straordinario contributo all’avanzamento delle conoscenze”; di H<strong>il</strong>lert<br />

Ibbeken, “I miei venti anni di ricerche geologiche nella Calabria ionica<br />

meridionale (con proiezione del f<strong>il</strong>mato “<strong>La</strong> costa di Bianco, processi e prodotti<br />

di un equ<strong>il</strong>ibrio dinamico nel trasporto dei sedimenti”); di Salvatore Critelli<br />

dell’ Università della Calabria che <strong>il</strong>lustrerà “Gli effetti della litologia, trasporto<br />

e deposizione sulla generazione, dispersione e composizione dei sedimenti<br />

clastici: esempi dalla California e Calabria Ionica”.<br />

<strong>La</strong> sessione pomeridiana si aprirà alle 14,30 con la relazione del presidente<br />

dell’Ordine dei Geologi della Calabria, Arcangelo Francesco Violo dedicata<br />

all’argomento: “L’erosione costiera nella Calabria jonica meridionale”.<br />

Seguiranno i contributi di tre geologi del <strong>La</strong>boratorio di Erosione Costiera<br />

dell’Ordine dei Geologi della Calabria: Fabio Procopio che farà <strong>il</strong> punto<br />

sul tema “<strong>La</strong>boratorio erosione costiera dell’Ordine Geologi della Calabria:<br />

un contributo al PAI Calabria”; Angelo A. Stam<strong>il</strong>e che affronterà l’aspetto<br />

“Clima ondoso, erosione ed impatto delle mareggiate nel tratto di costa compreso<br />

tra Stignano e Marina di Gioiosa Jonica”; Antonio Pisciuneri che si<br />

soffermerà su “L’erosione costiera lungo <strong>il</strong> litorale di Roccella Jonica (RC). Si<br />

proseguirà con un lavoro di ricerca di Renzo Valloni incentrato sull’ “Identificazione<br />

delle Celle Litorali: applicazioni in Calabria” e con la presentazione<br />

dell’escursione in programma <strong>il</strong> giorno successivo .<br />

In contemporanea ai lavori del convegno sarà possib<strong>il</strong>e visitare una mostra<br />

fotografica personale di H<strong>il</strong>lert Ibbeken sui luoghi della Calabria<br />

<strong>La</strong> giornata del 21 apr<strong>il</strong>e sarà dedicata ad un’escursione guidata sui litorali di<br />

Roccella Ionica e Bianco sul tema “Geologia e problemi di erosione costiera<br />

nella Calabria Ionica meridionale”.<br />

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35<br />

DOMENICA 17<br />

APRILE 2011<br />

“<br />

“I rimasti e i partiti restano per Mi sembra di essere <strong>il</strong> loro autista. Sono in alto,<br />

sempre legati, anche se non sopra le nuvole, parto e ritorno. Quando sono in<br />

dovessero mai incontrarsi”, così paese mi nascondo dentro le nuvole. Il paese<br />

scrive Vito Teti in un racconto (Il non c'è più perché io non ci sono più, so come<br />

cammino di Vallelonga) facente divenire invisib<strong>il</strong>e, e apparire quando lo deside-<br />

parte del suo ultimo saggio: Pietre di Pane ro”. Ma ciò non è semplice. Vivere in un micro-<br />

(Un'antropologia del restare), Quod<strong>il</strong>ibet, cosmo che tra le sue prima regole ha quello del<br />

Macerata, 2011. Le due avventure (<strong>il</strong> restare e <strong>il</strong> controllo sociale del singolo sulla collettività e<br />

viaggiare) sono, infatti, complementari. Per que- viceversa non è un gioco da ragazzi. Ci vuole<br />

sto, secondo Teti, “vanno narrate insieme”. pazienza, arte appunto. “I luoghi sono anche<br />

Pietre di Pane,<br />

Il nuovo saggio-racconto di Vito Teti<br />

Eppure restare nel proprio paese è un'arte, un<br />

impegno denso d'incognite socio-culturali ma è<br />

anche fatica, poiché “ esiste lo sradicamento<br />

totale anche di colui che resta fermo”. Il saggioracconto<br />

del Prof. Teti (Ordinario di Etnologia<br />

Presso l'Università della Calabria), ci porta,<br />

attraverso una serie di racconti<br />

(impreziositi da poesie, antichi<br />

canti, testi orali e versi dei “farsari”)<br />

a comprendere, innanzitutto,<br />

che, oggi come ieri, noi calabresi<br />

siamo tentati dalla fuga, siamo<br />

sempre in fuga, forse. Ma l'antropologo<br />

di San Nicola da Crissa,<br />

che ha scelto la “stanzialità”,<br />

ha compreso che per uscire dal<br />

conflitto/tenaglia si rende vitale<br />

ancorarsi al luogo fisico natio per<br />

trasformarlo in strumento di<br />

conoscenza: una finestra sul<br />

mondo dal quale osservare/vivere la realtà di<br />

cultura e, conseguentemente, edificare la propria<br />

visione del mondo. Non è fac<strong>il</strong>e tutto ciò, le<br />

incognite sono nascoste in improvvisi conflitti,<br />

suggestivi retropensieri. Ecco come nel racconto<br />

Nuvole e rughe viene spiegato e visto <strong>il</strong> paese<br />

da Vittorio e Mara, due ex fidanzati che di tanto<br />

in tanto si vedono “perché nei paesi i legami non<br />

finiscono mai”. Il primo è rimasto, la seconda vi<br />

ritorna durante le vacanze estive e, come spesso<br />

avviene, si lamenta che <strong>il</strong> paese è cambiato, non<br />

è quello dei suoi ricordi. “ Non è che <strong>il</strong> paese<br />

non è più come prima. - le risponde Vittorio -<br />

Voglio dire qualcosa di diverso: non esiste più<br />

per me e io non esisto più per <strong>il</strong> paese. Non<br />

preoccuparti, capisco benissimo voi che volete <strong>il</strong><br />

paese dovunque vi rechiate, qualsiasi cosa facciate,<br />

comunque, sempre. E' l'inconveniente di<br />

chi se n'è andato, Chi è rimasto ha perso <strong>il</strong> paese.<br />

Chi è andato via non se ne libera”. Ed ancora: -<br />

Guarda lo spettacolo fuori, vedi <strong>il</strong> sole che si sta<br />

abbassando?....Vedi le nuvole bionde e dense<br />

che lo circondano, lo nascondono e lo scoprono.<br />

tempi raggrumati - scrive Teti in Madre di paese<br />

- E i miei luoghi sono fatti anche delle storie di<br />

persone che non ho mai conosciuto, di eventi<br />

che non ho vissuto, di interrogazioni di volti mai<br />

visti che chiedono una sorta di udienza. Mi<br />

appartiene quello che mi viene trasmesso e consegnato”.<br />

Bisogna amarlo <strong>il</strong> paese, quello che ci<br />

poteva dare ce l'ha dato, siamo noi, ora, a doverlo<br />

aiutare a non<br />

morire, evitando<br />

<strong>il</strong> vuoto abissale.<br />

Anche perchè “i<br />

luoghi lasciano<br />

tracce e memorie<br />

solo se qualcuno<br />

va a ricercarle,<br />

altrimenti restano<br />

muti o rumorosi,<br />

vuoti o pieni,<br />

senza che lo<br />

comunichino”.<br />

Non vi è dubbio<br />

che, come qualcuno<br />

ha sottolineato,<br />

Teti è anzitutto<br />

poeta, perché<br />

le sue annotazioni/racconto<br />

sono pregne di<br />

evocazioni liriche,<br />

suggeriscono<br />

sempre emozioni che solo i versi sanno disegnare<br />

e proteggere.<br />

Egli è un antropologo, ma di quelli che, all'occorrenza,<br />

sfuggono al linguaggio accademico<br />

tout court per impegnarsi a rivelare a se stessi e<br />

al mondo le fattezze culturali di una civ<strong>il</strong>ta<br />

(quella contadina) smarritasi nel fondo ventre<br />

del mutare dei tempi, ma che nel narrare di Teti<br />

non diviene rappresentazione nostalgica del<br />

passato, riaffermandosi dimensione antropologica<br />

pregna di vera poesia. Domenico Stranieri


36<br />

DOMENICA 17<br />

APRILE 2011<br />

Box office<br />

<strong>La</strong> classifica dei f<strong>il</strong>m<br />

più visti al cinema<br />

questa settimana<br />

Cinema e Musica<br />

LA RECENSIONE<br />

Il discorso del re<br />

di ANTONIO FALCONE<br />

Vincitore di 4 Oscar, miglior f<strong>il</strong>m, regia<br />

(Tom Hooper), attore protagonista<br />

(Colin Firth) e sceneggiatura originale<br />

(David Seidler), su 12 candidature, Il<br />

discorso del Re è un f<strong>il</strong>m squisitamente e<br />

sagacemente inglese, che poggia sul fascino<br />

di un'impostazione estremamente<br />

classica. <strong>La</strong> vicenda prende <strong>il</strong> via nel '25,<br />

anno in cui in Ingh<strong>il</strong>terra regna Giorgio V,<br />

<strong>il</strong> quale affida al secondogenito Alberto<br />

(Firth), Duca di York, la pronuncia alla<br />

radio di un breve comunicato; purtroppo<br />

<strong>il</strong> duca soffre di una grave forma di balbuzie,<br />

forse di origine nervosa, e l'incarico<br />

paterno non ha l'esito sperato; la consorte<br />

Elisabetta (Helena Bonham Carter) è<br />

l'unica della reale famiglia a sostenerlo<br />

affettuosamente, rivolgendosi dopo tante,<br />

inut<strong>il</strong>i, visite mediche, ad uno specialista<br />

del linguaggio, l'australiano Lionel Logue<br />

(Geoffrey Rush). Questi, forte di metodi<br />

quantomeno originali, come <strong>il</strong> mancato<br />

rispetto della dovuta etichetta, accompagnerà<br />

“Bertie”, sulle prime fortemente<br />

ost<strong>il</strong>e, in un percorso formativo violentemente<br />

emozionale, che confluirà nella<br />

sua incoronazione, con <strong>il</strong> nome di Giorgio<br />

VI dopo l'abdicazione del fratello (succeduto<br />

al trono, una volta morto <strong>il</strong> padre,<br />

come Eduardo VIII), per lo scandalo<br />

causato dalla relazione con l'americana<br />

Simpson, divorziata; sarà proprio <strong>il</strong> nuovo<br />

re, assistito da Lionel, con <strong>il</strong> quale si è<br />

ormai instaurata una sincera amicizia, a<br />

proclamare via radio l'entrata in guerra<br />

contro la Germania.<br />

Il discorso del Re gode in primo luogo di<br />

una riuscita sinergia tra regia e sceneggiatura:<br />

la prima, apparentemente “ferma”,<br />

si rivela invece morbida, mai invasiva,<br />

attenta ai particolari e alla loro valorizzazione,<br />

sia relativamente all'ambientazione,<br />

molto curata negli esterni come negli<br />

interni, sia riguardo i singoli attori, con<br />

intensi primi piani, in particolare del protagonista;<br />

la mdp, infatti, è volta ad<br />

accompagnarne ogni minimo disagio, le<br />

contratture del viso, lo sguardo confuso<br />

ed incerto, tutto reso da Firth con camaleontica<br />

efficacia, senza essere mai sopra<br />

le righe; riguardo la seconda, lascia molto<br />

alla nostra interpretazione ed intuizione,<br />

riuscendo ad avvicendare, pur con qualche<br />

cedimento, momenti piuttosto dolorosi<br />

e tesi ad altri più spassosi, come, ad<br />

esempio, le varie sedute cui “Bertie” si<br />

sottopone, esibendosi in catartici sciogl<strong>il</strong>ingua;<br />

oltre alla citata prova di Firth,<br />

altrettanto degne di nota risultano quelle<br />

della Carter, moglie dolce e comprensiva<br />

e di Rush, sapientemente ondivago tra<br />

compostezza ed istrionismo.<br />

Da non sottovalutare poi l'importanza<br />

che viene data al linguaggio, al dialogo,<br />

alle parole nel loro complesso, sia in privato<br />

che in pubblico e, conseguentemente,<br />

dei rapporti umani, della loro naturalità,<br />

indipendentemente da qualsivoglia<br />

classificazione sociale; sarà anche “cinema<br />

di una volta”, come tale opera è stata<br />

spesso classificata, ma riuscire ad emozionare<br />

e coinvolgere con <strong>il</strong> semplice effetto<br />

speciale di una valida messa in scena è,<br />

oggi come ieri, esempio di grande maestria<br />

cinematografica ed espressione di<br />

una concreta capacità di fascinazione.<br />

1<br />

The next three<br />

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SALA DE CURTIS<br />

2<br />

I Taranprojet in<br />

giro per <strong>il</strong> mondo<br />

DOMENICO STRANIERI<br />

“Avere una propria identità culturale non può<br />

essere che un vantaggio.<br />

<strong>La</strong> musica dei TaranProjet, in questo momento,<br />

rappresenta l'anima della Calabria”. E' questo<br />

uno dei concetti espressi da Massimo Bonelli,<br />

direttore artistico della Cni (Compagnia<br />

Nuove Indie), durante la conferenza stampa<br />

svoltosi, giovedì mattina, nel comune di Locri.<br />

Oltre ai membri del gruppo musicale, presenti <strong>il</strong><br />

sindaco di Locri, Francesco Macrì, e l'assessore<br />

alla cultura, Francesco Commisso. <strong>La</strong> conferenza<br />

stampa ha anticipato l'esclusivo concerto di<br />

ieri sera (dal titolo Pensieri, Parole e Musica di<br />

successo) attraverso <strong>il</strong> quale, nel Palazzo della<br />

Cultura di Locri, i TaranProjet si sono raccontati<br />

con le loro canzoni.<br />

Ed è proprio da Locri che partirà <strong>il</strong> tour mondiale<br />

dei TaranProjet, organizzato dalla Cni. Un<br />

successo, quello del gruppo di Cavallaro e<br />

Papandrea, che è nato in modo spontaneo, trascinando<br />

centinai di fans pur senza una vera e<br />

propria campagna pubblicitaria mirata. Per questo<br />

la Cni punta, adesso, a portare nelle pizze<br />

italiane ed internazionali le sperimentazioni del<br />

gruppo calabrese che ha saputo rinnovare le<br />

nostre tradizionali nostre sonorità attraverso un<br />

mirab<strong>il</strong>e prodotto che merita di essere conosciuto<br />

anche in altre realtà musicali.<br />

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C’è chi dice no<br />

€ 549.102,00<br />

di Giambattista Avellino<br />

con Paola Cortellesi,<br />

Luca Argentero,<br />

Myriam Catania<br />

SUNSET BOULEVARD di Antonio Falcone<br />

<strong>La</strong> mummia (1932) Titolo originale: The Mummy<br />

T<br />

SALA MASTROIANNI<br />

Sala Chiusa<br />

SALA DE SICA<br />

Sala Chiusa<br />

3<br />

CINEMA NUOVA PERGOLA<br />

Reggio Calabria, info: 0965/ 21515<br />

Limitless/ 18.30 - 20.30 - 22.30<br />

CINEMA ODEON<br />

Drive Angry 3D<br />

€ 381.566,00<br />

di Patrick Lussier<br />

con Nicolas Cage,<br />

Amber Heard, B<strong>il</strong>ly<br />

Burke<br />

erzo componente, in ordine di apparizione, della “famiglia dei mostri” Universal, dopo Dracula, T. Browning, e Frankenstein, J. Whale,<br />

entrambi datati 1931, <strong>La</strong> mummia è forse <strong>il</strong> f<strong>il</strong>m che ha avuto meno riscontro di pubblico, ma ha mantenuto intatti nel corso degli anni i suoi<br />

pregi essenziali: una notevole fascinazione visiva e la felice combinazione tra la regia di Karl Freund, transfuga tedesco al suo esordio, dopo<br />

le esperienze in patria come operatore di <strong>La</strong>ng e Murnau, la sceneggiatura di John L. Balderston e la grande prova recitativa di Boris Karloff,<br />

insieme a quella dell'interprete femmin<strong>il</strong>e, Zita Johann; a differenza delle precedenti realizzazioni, le sue basi non poggiano su fonti letterarie,<br />

bensì viene sfruttata l'aura di magico mistero propria dei riti religiosi dell' antico Egitto nell'immaginario collettivo, influenzata dalla<br />

scoperta nel '22 della tomba di Tutankhamen, e le leggende sulla presunta maledizione che avrebbe colpito i profanatori.<br />

Infatti <strong>il</strong> plot narrativo prende <strong>il</strong> via nel '21, a Tebe: tre componenti di una spedizione archeologica inglese esaminano <strong>il</strong> sarcofago di Him-<br />

Ho-Tep, gran sacerdote, <strong>il</strong> cui cadavere, non toccato dai consueti procedimenti d'imbalsamazione, fa supporre sia stato sepolto vivo; accanto<br />

a lui uno scrigno con <strong>il</strong> sig<strong>il</strong>lo del faraone, contenente <strong>il</strong> libro di Toth, un papiro dove vi è scritta la formula capace di ridare vita ai morti,<br />

letta incautamente dal più giovane del gruppo: la mummia si anima, si impossessa del rotolo e fugge via. Dieci anni più tardi Ardath Bey<br />

(Karloff), un vecchio egiziano dall'aspetto inquietante, partecipa ad una nuova campagna di scavo, volta a recuperare le spoglie della principessa<br />

Hanck-es-en-Amon…<br />

Trattasi di un horror d'atmosfera, romantico, influenzato dall'espressionismo tedesco, ritmo lento ed insistite, ripetute, inquadrature, volte<br />

funzionalmente ad far risaltare, più che l'azione, <strong>il</strong> clima opprimente presente nello spazio intorno alle persone e agli oggetti, causato dalla<br />

tensione psicologica ed emotiva che si viene man mano a creare e a rendersi palpab<strong>il</strong>e, facendo percepire, dando preferenza al non detto,<br />

la concatenazione degli eventi e, soprattutto, la loro inevitab<strong>il</strong>ità.<br />

Straordinario Karloff, tra ironia e classe, che si cela sotto <strong>il</strong> trucco ideato da Jack Pierce: voce blesa, gesti lenti, quasi sempre inquadrato nell'ombra,<br />

efficace nel rendere <strong>il</strong> contrasto tra l'esteriorità frag<strong>il</strong>e e l'interiorità forte di un desiderio mai sopito, nella consapevolezza di avere<br />

<strong>il</strong> potere per realizzarlo, non certo la goffa rappresentazione bendata delle numerose realizzazioni successive, più dei rifacimenti che dei veri<br />

e propri sequel; tra questi, si possono ricordare The Mummy's Hand, '40, Christie Cabane, col quale inizia <strong>il</strong> ciclo della mummia Kharis, la<br />

ripresa della tematica da parte della casa di produzione inglese Hammer nel'59, o i blockbuster moderni, <strong>La</strong> mummia , '99, Stephen Sommers,<br />

e i suoi due seguiti, sino agli spin-off Il Re scorpione e <strong>il</strong> Re Scorpione 2-Il destino di un guerriero.<br />

Reggio Calabria, info: 0965/ 898168<br />

The next three days/ 17.00 - 19.30 - 22.00


CINEMA, RASSEGNE ESTROVERSE<br />

Estroversi Cafè, <strong>il</strong> nuovo lounge bar di Piazza Portosalvo a Siderno si distingue per un’iniziativa interessante che<br />

coinvolgerà gli amanti del cinema, “I mercoledì d’autore”. Infatti tutti i mercoledì sera, dalle 22,30 sarà dato spazio al<br />

cinema d’autore con la proiezione dei più bei f<strong>il</strong>m del panorama cinematografico internazionale. Mercoledi scorso<br />

proietatto con grande affluenza di pubblico “Amores Perros” di Alejandro González Iñárritu<br />

CINEMA AURORA<br />

Reggio Calabria, info: 0965/ 45373<br />

The Ward (Il reparto) / 20.30 - 22.30<br />

Space Dogs 3d / 18.30<br />

CINEMA GARIBALDI<br />

Polistena, info: 0966/ 932622<br />

Rango/ 16.00 - 19.15 - 21.30<br />

CINEMA POLITEAMA<br />

Gioia Tauro, info: 0966/ 51498<br />

Il rito/ 18.00 - 21.00<br />

CINEMA NUOVO<br />

Siderno, info: 0964/ 342776<br />

Amici, amanti e.../ 18.00 - 20.00 - 22.00<br />

A proposito<br />

di Mimmo Cavallaro<br />

In merito all’articolo che abbiamo<br />

pubblicato la settimana scorsa,<br />

“Antonio Tassone sfida Mimmo<br />

Cavallaro” riceviamo e<br />

pubblichiamo la rettifica giuntaci<br />

dal giornalista e organizzatore<br />

della Pasquetta sidernese, Antonio<br />

Tassone<br />

In relazione all'articolo apparso domenica<br />

scorsa su “<strong>La</strong> <strong>Riviera</strong>”, vorrei sottolineare<br />

che da parte mia e degli organizzatori non<br />

c'è nessuna volontà di sfidare nessuno tantomeno<br />

un personaggio musicale tanto amato come<br />

Mimmo Cavallaro. <strong>La</strong> manifestazione non si<br />

pone in antitesi con nessuna altra iniziativa ma<br />

vuole essere solo un momento di aggregazione<br />

in occasione della festa della Pasquetta...<br />

Antonio Tassone<br />

Caro Antonio, tu e tutti quelli che si sono<br />

sentiti “sfidati” dal titolo, forse non considerano<br />

la parola sfida come sinonimo di<br />

gioco. Volevo mettere in risalto l’aspetto più<br />

“ruspante” delle due manifestazioni, e leggendo<br />

per intero l’articolo in questione si sarebbe capito<br />

come io e <strong>La</strong> <strong>Riviera</strong> abbiamo messo in evidenza<br />

l’importanza di “sfide” come questa, l’importanza<br />

di avere manifestazioni valide, di avere<br />

scelte nei pomeriggi sempre uguali che spesso si<br />

trascorrono da queste parti. Il senso è stato travisato.<br />

Sicuro di non aver innescato nessuna<br />

bomba ne contro te, ne contro Mimmo Cavallaro...<br />

Giuseppe Ritorto<br />

Jonica spettacoli domenica 24 apr<strong>il</strong>e <strong>il</strong> primo evento: <strong>il</strong> vip Party<br />

A PASQUA LA GRU FA IL PIENO DI VIP<br />

Parte del Centro Commerciale “LA<br />

GRU” , <strong>il</strong> 24 apr<strong>il</strong>e 2011, alle ore 23:30<br />

, la prima edizione del "VIP PARTY" ,<br />

la spettacolare manifestazione capace<br />

di offire una vetrina importante a nuovi talenti<br />

che attendono solo di essere “scoperti”. Sul<br />

palco , insieme a personaggi noti del mondo<br />

della televisione e della musica, ci sarà Lele<br />

Mora, <strong>il</strong> talent scout dei vip, oltre che<br />

patron della “LM Managements”, che<br />

parteciperà con la Jonica Spettacoli<br />

all’evento inaugurale lanciato dalla<br />

società calabrese.che inaugura la<br />

propria agenzia in prossimità dell'evento<br />

da lei organizzato . <strong>La</strong><br />

presenza di questo guru dello spettacolo<br />

, dotato di indiscusso carisma<br />

, arricchirà lo stage e lo trasformerà<br />

in "opportunità di successo".<br />

Tra i vip presenti alla serata-evento , la<br />

vincitrice de “la pupa e <strong>il</strong> secchione”<br />

Francesca Cipriani ex concorrente del GF ,<br />

<strong>il</strong> tronista di uomini e donne Cristian Gallella ,<br />

<strong>il</strong> vincitore del GF 2010 Mauro Marin e la velina<br />

Francesca Muggeri . I vip presenti alla serata<br />

metteranno a disposizione dei ragazzi presenti in<br />

"VIP PARTY" ,<br />

la spettacolare<br />

manifestazione capace di<br />

offire una vetrina importante<br />

a nuovi talenti che<br />

attendono solo di essere<br />

“scoperti”.<br />

sala tutta la loro esperienza , maturata in anni di<br />

palcoscenico . Alcuni aspiranti artisti potranno<br />

sfruttare questa grande occasione , raggiungendo<br />

i loro beniamini sul palco e dando prova di<br />

ciò che sanno fare . “Il VIP PARTY” non è un<br />

concorso che prevede un vincitore , ma un seminario<br />

di avvicinamento al mondo dello spettacolo<br />

, una sorta di “palestra” , dove a contare<br />

maggiormente saranno le capacità crea-<br />

tive e artistiche dei partecipanti. L'organizzazione<br />

non promette l'entrata<br />

diretta al mondo dello spettacolo,<br />

ma si impegna a far sì che la serata<br />

sia un momento di aggregazione ,<br />

intrattenimento e conoscenza per<br />

gli appassionati di tv, musica e<br />

cinema . <strong>La</strong> serata sarà seguita da<br />

radiosidernolacometa che è anche<br />

la radio ufficiale dell'evento . Al centro<br />

commerciale la gru saranno presenti<br />

2 bellissime cubiste che si esibiranno<br />

in balletti e arricchiranno sempre di più<br />

la serata . Tutti possono partecipare al “VIP<br />

PARTY”, senza limiti d'età, purchè maggiorenni<br />

e residenti in Italia. Insomma alla Gru sarà spettacolo<br />

vero.<br />

CINEMA VITTORIA<br />

Locri, info: 339/7153696<br />

Rio 3d/ 18.00 - 20.00 - 22.00<br />

CINEMA GOLDEN<br />

Roccella J. info: 0964/ 85409<br />

- 333/7672151<br />

Rio/16.00 - 18.00 - 20.00 - 22.00<br />

Le note di Mara Rechichi<br />

Il Brizzolato di Ruggero Brizzi<br />

37<br />

DOMENICA 17<br />

APRILE 2011<br />

Puzzle a figura intera<br />

Se guardo nella pagina degli eventi e prendo nota, mi<br />

rendo conto che nella mia agenda non c'è quasi più<br />

spazio. Tolti gli impegni di lavoro e pochi momenti di<br />

sana socializzazione, <strong>il</strong> comune denominatore che sottosta<br />

ai restanti impegni è la "manifestazione". Non<br />

ricordo un periodo così intenso di richieste di adesioni<br />

a manifestazioni. Ogni giorno ci viene richiesto di<br />

manifestare <strong>il</strong> nostro personale disagio rispetto ad un<br />

qualcosa, a tante cose. Ogni giorno ci arrivano richieste<br />

di sottoscrizioni di appelli contro qualcosa. Questi<br />

“qualcosa” si materializzano in decisioni governative<br />

che hanno la forma di leggi, di dichiarazioni, di comportamenti<br />

agiti nell’esercizio del potere contrario alla democrazia, contrario<br />

soprattutto al buon senso. Potrei mettermi a fare l’elenco di tutti<br />

gli appelli da firmare ma sarebbe lungo. Potrei mettermi a fare l’elenco<br />

di tutte le manifestazioni a cui partecipare ma... Mi sento uno spezzatino,<br />

un puzzle: un giorno un pezzo protesta contro <strong>il</strong> nucleare con la bandiera<br />

radioattiva; un altro giorno un altro pezzo protesta contro la guerra<br />

“umanitaria” con la bandiera della pace; un giorno un pezzo protesta<br />

contro la privatizzazione dell’acqua con la bandiera con la fontanella; un<br />

altro giorno un altro pezzo protesta contro i tagli alla cultura con la bandiera<br />

di un Dante allorato; un giorno un pezzo protesta contro i tagli<br />

all’Istruzione con una bandiera sindacale; un altro giorno un altro pezzo<br />

protesta contro <strong>il</strong> precariato con la bandiera di nonsochi. E potrei continuare<br />

ma sapete già cos’altro manca all’elenco. Sinceramente, non so<br />

voi, ma io comincio a stancarmi: vorrei potermi godere le mie giornate<br />

leggendo libri e non quotidiani per vedere a chi tocca oggi; vorrei uscire<br />

a passeggiare e non imbattermi in cortei sofferenti; piuttosto vorrei<br />

imbattermi in giovani lieti che giocano nelle piazze, che dipingono, che<br />

recitano, che leggono ai più piccoli fiabe in cui ci sia <strong>il</strong> drago di sempre<br />

che viene annientato con l’intelligenza e la bontà; vorrei aprire i giornali,<br />

accendere la tv e leggere e vedere che in Italia gli Italiani non sono più<br />

pezzi di puzzle, ma persone intere, uniche ed irripetib<strong>il</strong>i, che tutte insieme,<br />

una volta per tutte, dicano BASTA! Non penso alla rivoluzione<br />

armata, no. Penso solo (e vi pare poco?) all’esercizio di cittadinanza.<br />

Utopia? Forse. Ah quant’è bella l’utopia! Qualche giorno fa un intellettuale<br />

di quelli che si dicono “con gli attributi” mi ha detto: Ancora<br />

non ho capito cosa volesse dire, ma gli ho risposto: <br />

Come gli schiavi<br />

Se <strong>il</strong> lavoro non c'è, la dignità, per chi un lavoro se lo<br />

cerca, è ai minimi storici.<br />

Gli schiavi non erano pagati.<br />

Il mezzo di scambio per vivere era <strong>il</strong> lavoro.<br />

Per fortuna oggi, gli schiavi non esistono più.<br />

Il mezzo di scambio per vivere si chiama dignità.<br />

Ho amici laureati che stanno in un call center a telefonare<br />

ai loro padri che gli chiudono <strong>il</strong> telefono in faccia.<br />

Stanchi, non danno più ascolto a nessuno, non si capacitano<br />

della posizione dei propri figli: dirigenti e professionisti<br />

nell'aggirare gli inconsapevoli.<br />

Ho amici con un dottorato che passano <strong>il</strong> giorno a fare<br />

ricerca per passione e conoscenza e la notte a fare i camerieri, a servire<br />

pesce di qualità a gente convinta che Socrate sia un ex calciatore, ma che<br />

per l'ora di cena fuori si sente autorizzata a chiamare per “psss” un<br />

sociologo di professione senza portafoglio.<br />

Ho amici diplomati che distribuiscono volantini a cui bisogna fare una<br />

foto dopo averli lasciati sul bancone del bar. Bisogna ufficializzare l'andata<br />

a buon fine della consegna al superiore, inferiore di un altro superiore.<br />

<strong>La</strong> proporzione, di sessantottina memoria, più studi più lavori più<br />

guadagni è scomparsa. Completamente.<br />

Il cibo ha un prezzo troppo caro per i sogni.<br />

<strong>La</strong> dignità è uno scambio di opinioni consolatorie fatto con te stesso.<br />

Un discorso che traduce ambizioni in speranze, sacrifici in frustrazioni,<br />

una perdita consapevole di parti di se per sopravvivere tra lividi e brividi<br />

in un mondo in cui “anche <strong>il</strong> sole sorge solo se conviene”.<br />

Un nodo nella gola, schermi accesi.<br />

Contenere rabbia, clienti indisponenti.<br />

Faccia di culo, imprenditori saccenti.<br />

E poi ho amici che non hanno studiato, che non hanno mai aspirato a<br />

una carriera intellettuale, ma che andando contro la volontà dei genitori,<br />

hanno deciso di lavorare <strong>il</strong> marmo, di tenere <strong>il</strong> bar di famiglia, di fare<br />

le segretarie o le commesse. Amici che invitavo a studiare sei anni fa.<br />

Amici che hanno avuto ragione.


Resterai per<br />

sempre la nostra<br />

<strong>La</strong>lla<br />

Papà Mamma e<br />

tua sorella Nadia<br />

GIORGIO PAPALUCA<br />

Sono trascorsi tre mesi dalla dipartita dell’indimenticab<strong>il</strong>e<br />

amico Nico Noce,interlocutore sensib<strong>il</strong>e ed<br />

attento alle problematiche culturali del nostro<br />

tempo . Egli era infatti un uomo di raffinata cultura,un<br />

critico letterario fine ed acuto.<br />

Amico sincero,mai viscido ed insidioso,esprimeva i<br />

suoi sentimenti,le sue opinioni,i suoi desiderata con<br />

quella schiettezza s<strong>il</strong>ana che ispirava fiducia e simpatia.<br />

A Lui ed a me bastava uno sguardo per comprenderci<br />

e sorridere benevolmente delle banalità<br />

e delle debolezze umane. Umorista nato ed intelligente<br />

,collaborò giovanissimo con <strong>il</strong> famoso settimanale<br />

satirico “ Il travaso delle idee.<br />

Eppure,incredib<strong>il</strong>e a dirsi errava sulle sue labbra<br />

un sorriso che sapeva di tristezza e di profonda<br />

malinconia. E’ forse questo “ <strong>il</strong> distintivo spirituale<br />

dei grandi umoristi?<br />

Insegnò,per molti anni,discipline giuridiche ed economiche<br />

nell’I.T.C. di Siderno distinguendosi non<br />

solo per la soda preparazione scientifica,ma anche<br />

per <strong>il</strong> rapporto amichevole,affettuoso,colloquiale<br />

oon i giovani ed <strong>il</strong> giocoso estro poetico con cui rallegrava<br />

professori e discenti in particolari circostanze:<br />

nomine in ruolo, compleanni,matrimoni,collocamenti<br />

in pensione. Nel giorno del mio commiato<br />

dalla scuola ,Nico compose un “ enkomion”di 192<br />

versi, in cui,bontà sua, esaltò gioiosamente la mia<br />

carriera scolastica e la mia attività letteraria. <strong>La</strong><br />

poesia è stata riportata nel mio opuscolo “ Il giorno<br />

del commiato,Frama Sud,1989.<br />

Ecco una strofe:<br />

Alternav’al gran Leopardi,<br />

al Manzoni ed al Petrarca,<br />

del suo humour toni e dardi,<br />

di cui sua cultur’è carca,<br />

ed invero,ve lo giuro,<br />

la battuta sua è al cianuro.<br />

Nel 1981 collaborò al primo Annuario scolastico<br />

dal titolo “ 30 anni “ con l’articolo “ Le fonti del terrorismo<br />

e con le ironiche e divertenti “ cicalate”:<br />

“Spigolando in giro,Notte Afgana,Personaggi alla<br />

ribalta. Nel 1995,per “ Una scuola che<br />

cambia,secondo annuario dell’I.T.C. di Siderno<br />

,scrisse l’articolo Legalità e giustizia.<br />

Viveva in Nico lo spirito di Apollo e di Dioniso: spiritualità<br />

e saggezza,<strong>il</strong> senso dell’ordine,del bello,la<br />

passione e la vitalità. Non volle vivere in una zona<br />

grigia,anonima e piatta: fu infatti un apprezzato<br />

animatore di convegni culturali,annunciatore e<br />

direttore della televisione locale,lasciando ovunque<br />

l’impronta inconfondib<strong>il</strong>e del suo st<strong>il</strong>e,l’eco<br />

della sua ironia bonaria e garbata,del suo fine umorismo.<br />

Era innamorato di Pirandello,le cui temati-<br />

CERIMONIA DEGLI ADDII<br />

che,che enuncio in sintesi telegrafica,al fine di rendere<br />

comprensib<strong>il</strong>e l’opera poetica del Noce,furono<br />

tema costante delle nostre conversazioni.<br />

1)Il mondo ci impone per sempre una maschera<br />

che non riconosciamo come nostra,ma che ce la<br />

imprigiona la vita autentica. ( <strong>La</strong> patente ) 2)Non<br />

esiste una sola verità,ma ne esistono tante quanti<br />

sono gli individui e le situazioni, ognuno giudica a<br />

suo modo; la verità è di tutti e di nessuno. (<br />

Uno,nessuno ,centom<strong>il</strong>a,Cosi è se vi pare ) 3) L’uomo<br />

vive in un drammatico avvicendarsi di saviezza<br />

e di follia che non hanno confini netti tra di loro.(<br />

Enrico IV ) 4) Gli avvenimenti non hanno una loro<br />

logica immutab<strong>il</strong>e,ma sono determinati,<strong>il</strong> più delle<br />

volte,dal perenne flusso del nostro subcosciente. (<br />

Non si sa come ) Vi è incomunicab<strong>il</strong>ità tra gli individui<br />

e quindi la inevitab<strong>il</strong>e condanna dell’uomo ad<br />

essere solo ed incompreso.<br />

Ho citato <strong>il</strong> grandissimo scrittore di Girgenti per<br />

ricordare che Nico Noce pubblicò un volume di<br />

poesie in vernacolo dal titolo “ All’anima ‘e l’animali,(<br />

Frama Sud,1976 ) in cui mette a fuoco,con<br />

umorismo pirandelliano,LA DOPPIEZZA, i<br />

vizi,le ipocrisie,l’ingordigia,le ruberie degli uomini.<br />

Nico porta sul palcoscenico del mondo gli animalie<br />

sono moltissimi !- concede loro la parola,come<br />

Esopo,Fedro,Tr<strong>il</strong>ussa etc., per togliere la maschera<br />

agli uomini, sbugiardarli coram populo, renderli<br />

maschere nude. E’ ovvio che per capire e gustare la<br />

poesia del Noce,bisogna riportarsi al 1976,e conoscere<br />

l’attività dell’autore,democristiano<br />

d’assalto,dalla parola fac<strong>il</strong>e,suasiva,efficace,piena<br />

di verve.<br />

Il giovane poeta s’ispira,quasi d’istinto, alla<br />

favola,nata prima dell’arte dello scrivere,strumento<br />

di trasmissione dell’esperienza e della fantasia<br />

umana,sempre gradita al popolo. Attraverso la finzione<br />

allegorica,in un vasto fascinoso affresco,ci<br />

presenta,con fine garbo,<strong>il</strong> mondo degli animali che<br />

parlano e ragionano meglio dei consumati politologi<br />

del monocorde pantano politico. Questo divertente<br />

scenario animalesco riflette la varietà dell’indole<br />

umana,<strong>il</strong> malcostume politico,l’inefficienza<br />

della giustizia,l’insabbiamento degli scandali,l’affermazione<br />

sociale dei cornuti contenti,degli squallidi<br />

porno mercanti,dei cantanti beoti che,col loro<br />

vuoto fracasso,le loro contorsioni ep<strong>il</strong>ettoidi,i loro<br />

stravaganti abiti zingareschi,pappano m<strong>il</strong>ioni alla<br />

faccia dei fans,degni di miglior sorte,ma anche i<br />

riposanti e lusinghieri sogni della domenica calcistica.<br />

Leggiamo all’uopo alcuni versi: 1) Penze:’ n’Italia ‘a<br />

giustizia è nu muru; -e chi c’en sta appricatu-reste<br />

spinnatu e cculi nuru ( e col deretano nudo ) 2) A<br />

ssu munnu,- sulu sta bbuonu-chi è cornutu cuntientu.<br />

Degno di r<strong>il</strong>ievo è l’inno alla squadra giallorossa,per<br />

la quale i Calabresi,sono tutti uniti nell’amore<br />

dello sport e della loro terra generosa: E<br />

all’umbra ‘e ssa bannera- tutt’u populu è unitu- e<br />

sse sente gente vera- ppa partita e nn’o ‘u partitu<br />

Bersaglio preferito del poeta sono i deputati e i<br />

senatori,tronfi,vuoti,oziosi e mangiatutto. Il Parlamento<br />

è un vero serraglio di animali,dove anche la<br />

mosca cittadina si trova a suo agio : “ a Rroma-na<br />

musca ‘un se perde… a Montecitoriu ccè su…<br />

tante mmerde!, e la gazza ladra può affermare con<br />

orgogliosa sicurezza:<br />

ccà sugnu tra frati<br />

chiss’è la casa mia,<br />

ccà tuttu me quatra;<br />

me prisientu:<br />

gazza latra.<br />

Sono sotto tiro del poeta: i sindacalisti che hanno<br />

monopolizzato pure <strong>il</strong> sole,nella pretesa dispotica<br />

di essere i depositari della luce e della verità,in un<br />

paese sconquassato dal corporativismo; i socialisti,quattro<br />

gatti,arroganti,incoerenti,eternamente<br />

pendolari,ma che,da ab<strong>il</strong>issimi giocolieri sanno<br />

truccare le aste e tengono sempre tre cappelli in<br />

testa; i comunisti,inguarib<strong>il</strong>i liberticidi,angeli politici<br />

pieni di veleno; ( significativa è “ a zicca bolscevica:<br />

una zecca bolscevica succhia <strong>il</strong> sangue ad una<br />

pecora e si vanta “ sugnu zicca bolscevica- finchè<br />

ssa piecura-tene ‘na st<strong>il</strong>la-nessuno me tocche,- e<br />

la <strong>Riviera</strong> DOMENICA 17 APRILE 2011 38<br />

CIAO LAURA<br />

<strong>La</strong>urettina mia,<br />

vorrei dirti tante di quelle cose, ma non so da dove cominciare...!!!<br />

Dire che mi mancherà un pezzo di vita è dir poco dopo 25 anni di vera amicizia,<br />

durante la quale abbiamo condiviso un sacco di momenti belli e brutti, quante cazzate<br />

abbiamo combinato, quante risate e spesso anche pianti...qualche delusione e qualche<br />

soddisfazione...ma io e te insieme sempre solari!!!<br />

Fino all'altra sera quando abbiamo deciso di scrivere su facebook impegnata (io con<br />

te e tu con me)...due amiche...molto di più...due complici, non servivano parole,<br />

bastava un semplice sguardo per capirci!<br />

Sin dai tempi delle scuole noi ci distinguevamo...i professori alle riunioni ci ritenevano<br />

un'unica persona, Fogà e Toscano, era impossib<strong>il</strong>e parlare al singolare...e noi sempre<br />

a ridere...ridere...ridere, anche delle nostre "disgrazie".<br />

Da oggi tutto questo non sarà più possib<strong>il</strong>e...ho perso la mia migliore amica, l'unica di<br />

cui non ho mai avuto dubbi a definirla tale...la mia migliore amica.<br />

Gioia mi mancherai tanto, sei stata <strong>il</strong> più bell'angioletto conosciuto sulla terra e continuerai<br />

ad esserlo dal cielo!<br />

Ti voglio un mondo di bene<br />

Carla<br />

RICORDANDO NICOLANOCE ED IL<br />

SUO VOLUME ‘ALL’ANIMA‘E L’ANIMALI<br />

campu tranqu<strong>il</strong>la ); la potenza della tessera della<br />

Democrazia cristiana: Me sugnu scrittu- cchì pensat’a<br />

mia- alla Cristiana Democrazia… a viri ssa<br />

tessera?- Fa sempre miraculi- e io zumpu l’ostaculi<br />

( supero gli ostacoli ); Andreotti,prezzemolo d’ogni<br />

ministero,<strong>il</strong> cui monocolore irrita i tori nell’arena<br />

politica. Liberale al centro,si abbandonò poi ad una<br />

sfrenata samba con Mancini. In fine,vecchio e stanco<br />

sta in poltrona.<br />

A ssu puntu<br />

‘na scarp’e pezzente<br />

alla porta le busse,<br />

trase,t’a guarde e lle fa:<br />

MBECCHIAIA…’E QUAZZETTE… RUSSE.<br />

Il poeta non risparmia i suoi strali alla Calabria<br />

Regione,sconcertante insalata,alla quale prende<br />

parte,e a buon diritto,la lattuga: Io staju jennu. A<br />

Palazz’Europa… a ffà parte ra Giunta,- m’annu<br />

‘mbitata… mancu sul’iu- pella nzalata.<br />

Gli onorevoli deputati regionali,uomini<br />

tranqu<strong>il</strong>li,ospitano nelle loro camere anche la civetta,contro<br />

la quale la gente spara,perché la ritiene di<br />

malaugurio. Sul grande palcoscenico della nostra<br />

epoca non potevano essere assenti i mafiosi e i<br />

ndranghetisti,i veri lupi dell’Aspromonte e della<br />

S<strong>il</strong>a,terrore dei cittadini e dei cinghiali,colpiti spesso<br />

a morte, per errore.<br />

Simpatico e ridanciano <strong>il</strong> falso pudore di una<br />

serva,navigata discepola di Venere:<br />

A vespa Tiresa-curriennu ‘ ntra l’erva- avìa,senz’offesa-<br />

pungiutu ‘na serva,- e chissa:<br />

“ Segnure,ohi! Ohi! Cchi ddulure! Tiresa t’a guarde-<br />

pu’escrama: Sta muta - ‘um bì quantu scarde(<br />

lamentele ingiustificate) ppè ‘nna pungiuta! E UN<br />

PUNGIGLIUNE- ‘ E PEPPE ‘ U PATRUNE?<br />

Nella poesia di Noce vi è un diffuso senso di sfiducia<br />

nella speranza di modificare una società che ha<br />

corrotto i valori del sentimento,della<br />

semplicità,della sincerità,dell’onestà. I versi schietti,arguti,scanzonati,sono<br />

scritti in vernacolo che ha<br />

le stesse possib<strong>il</strong>ità artistiche della lingua nazionale<br />

ed in ogni regione ha dato un quadro genuino<br />

della realtà municipale,del carattere delle aspirazioni,delle<br />

miserie del popolo. <strong>La</strong> poesia di<br />

Noce,sempre festiva, è fluida,piana ,senza ingorghi<br />

discorsivi. Il volume,edito da Frama Sud nel 1976,<br />

si legge d’un fiato,per <strong>il</strong> fine garbo espositivo di tr<strong>il</strong>lusiana<br />

memoria e per la dolcezza id<strong>il</strong>lica delle albe<br />

lucenti e dei fascinosi crepuscoli s<strong>il</strong>ani,sempre vivi<br />

nell’animo di Nico Noce,nato a Spezzano della S<strong>il</strong>a<br />

<strong>il</strong> 25 apr<strong>il</strong>e 1933 e morto tragicamente a Locri <strong>il</strong><br />

12.1.2011.


39<br />

la <strong>Riviera</strong> DOMENICA 17 APRILE 2011<br />

39


CULTURA<br />

STORIA MERIDIONALISTA DELLA LETTERATURA CALABRESE/XIII<br />

I fratelli Grimaldi<br />

PASQUINO CRUPI<br />

DOMENICO GRIMALDI<br />

E LE RAGIONI<br />

DELL’ARRETRATEZZA<br />

MERIDIONALE<br />

Da Pio Grimaldi, che riuscì ad<br />

associare la coppia, assai riottosa, di<br />

ricchezza e modernità, e da Porzia Grimaldi,<br />

che era sua moglie, nacquero<br />

quattro figli: Vincenzo, Pietro, Domenico<br />

e Francescantonio. Il terremoto<br />

del 1783 distrusse<br />

quasi tutta la famiglia<br />

Grimaldi.<br />

Sopravvissero Domenico e Francescantonio Grimaldi.<br />

Domenico Grimaldi nacque a Seminara in provincia di Reggio <strong>il</strong> 15 febbraio<br />

1734. Studiò legge a Napoli e colà fu allievo di Antonio Genovesi (1713-1769). Viaggiò<br />

per conoscere e per studiare le nuove tecniche di coltivazione della terra. Si<br />

applicò soprattutto allo studio dell’agricoltura calabrese, che ieri era arretrata, ed<br />

oggi è niente. Per rendersi conto dei difetti dell’agricoltura calabrese, Domenico Grimaldi<br />

andò in Francia, in Svizzera, in Piemonte. Qui conobbe tecniche e mezzi<br />

moderni di lavorazione della terra, della seta, dell’olio. E nelle sue terre di Seminara<br />

volle innovare, modernizzare, introducendo i molini, i frantoi di fabbricazione piemontese,<br />

nelle sue terre. Fu grande novità la potatura degli ulivi. E fu grande novità<br />

pure la introduzione della coltivazione delle patate e delle carote e la rotazione nella<br />

semina del grano. Il suo pensiero sul rinnovamento e la modernizzazione dell’agricoltura<br />

calabrese Domenico Grimaldi lo affida all’opera Saggio di economia campestre<br />

per la Calabria Ultra (presso Vincenzo Orsini, Napoli 1770) con la quale tende a<br />

<strong>il</strong>luminare gli “amatori del pubblico bene” sul “gruppo di pregiudizi, di solecismi e<br />

di vecchie ed inconsiderate costumanze”, che strozzano l’agri-coltura calabrese. E<br />

sono: i terreni, messi a semina, non vengono concimati; <strong>il</strong> divieto della potatura degli alberi, la raccolta<br />

delle ulive, solo quando assai mature per un olio più abbondante e migliore, l’uso di un aratro pesante,<br />

che ammazzava uomini e bestie, l’ut<strong>il</strong>izzazione nei lavori dei campi solo dei buoi e non pure delle mucche.<br />

In questo consisteva la radice dell’arretratezza dell’agricoltura della Calabria Ultra, e oltre. Di questa<br />

arretratezza portavano la responsab<strong>il</strong>ità maggiore le classi proprietarie, sorde a ogni novità, viventi<br />

di rendita parassitaria, contrarie a capitalizzare la terra, ad investire e a trasformare. A dir vero, questa<br />

responsab<strong>il</strong>ità le classi proprietarie l’hanno portata a lungo nella storia del Mezzogiorno e della Cala-<br />

FRANCESCO<br />

ANTONIO GRIMALDI<br />

UN ILLUMINISTA<br />

Come <strong>il</strong> fratello Domenico,<br />

Francescantonio Grimaldi nacque<br />

a Seminara <strong>il</strong> 9 maggio 1741.<br />

Studiò a Napoli, amorosamente<br />

seguito dal fratello Domenico.<br />

Aveva un grande cuore e una<br />

intelligenza grandissima. Ebbe<br />

interesse per <strong>il</strong> disegno, per la<br />

pittura, per la musica, per la f<strong>il</strong>osofia,<br />

per la storia, e scrisse e<br />

pubblicò opere significative<br />

come: De successionibus legittimi<br />

(ex typographia Simoniaca,<br />

Napoli 1796), Lettera sopra la<br />

musica (Ivi, 1766), Vita di Ansaldo<br />

Grimaldi (Stamperia Raimondiana,<br />

Napoli 1769), Vita di<br />

Diogene cinico (stamperia di<br />

Vincenzo Mazzola-Vocola,<br />

Napoli 777), Riflessioni sopra l’ineguaglianza<br />

fra gli uomini , Parte<br />

I-III ( presso Vincenzo Mazzola-Vocola,<br />

Napoli 1779-1780 :<br />

poi, a cura di Franco Crispini,<br />

Sistema Bibliotecario Vibonese,<br />

Vibo Valenzia 2000), Annali del<br />

Regno di Napoli Epoca I. Dal<br />

primo anno dell’edificazione di<br />

Roma sino alla fine del quarto<br />

secolo dell’era cristiana ( presso<br />

Giuseppe-Maria Porcelli libraio,<br />

Napoli 1781), Annali del Regno di<br />

Napoli Epoca II. Dall’anno 409<br />

dell’era volgare, sino all’anno<br />

1211( Ivi 1783), Descrizione de’<br />

tremuoti accaduti nelle Calabrie<br />

nel 1783 (presso Giuseppe-<br />

Maria Porcelli, Napoli 1784; poi,<br />

a cura di Saverio Napolitano,<br />

Managò, Bordighera 1984)<br />

Fu un eccellente avvocato. Nel<br />

terremoto del<br />

1783, insieme ad<br />

altri suoi congiun-<br />

ANOMALO ti, perì anche la Nacque a Parghelia (Vibo Valentia) l’1 settembre<br />

madre Porzia, da<br />

lui adorata. <strong>La</strong><br />

morte della madre gli diede un<br />

dolore immenso. Nello stesso<br />

anno 1783 Francescantonio Grimaldi<br />

perde la giovane e amata<br />

moglie, contessa Aurora Barnaba.<br />

Fu un altro grande dolore.<br />

Visse triste e addolorato ancora<br />

per poco. Nel novembre del 1784<br />

seguì nella tomba la madre e la<br />

moglie. Aveva appena 43 anni.<br />

Francescantonio Grimaldi è un<br />

<strong>il</strong>luminista specialissimo dal<br />

momento che non crede possib<strong>il</strong>e<br />

l’uguaglianza degli uomini. E,<br />

per dimostrarlo. Tale <strong>il</strong> contenuto<br />

della vasta opera Riflessioni<br />

sopra l’ineguaglianza tra gli uomini,<br />

che rimane la maggiore tra le<br />

sue opere. È <strong>il</strong> De profundis alla<br />

eguaglianza degli uomini. Che<br />

cosa sostiene, infatti? Questo: gli<br />

uomini nascono disuguali. Sono<br />

disuguali nel fisico, nella sensib<strong>il</strong>ità,<br />

nelle passioni, nella volontà,<br />

nella ricchezza. Questa loro<br />

disuguaglianza, che già esiste<br />

nello stato di natura, è destinata<br />

a crescere nella società civ<strong>il</strong>e. E<br />

non vi è possib<strong>il</strong>ità di un ritorno<br />

all’indietro, poiché <strong>il</strong> progresso è<br />

lo stato naturale della società.<br />

Certo, e lo sapeva benissimo <strong>il</strong><br />

Grimaldi, non è conforme a<br />

ragione la disuguaglianza tra gli<br />

uomini. Ma alla ragione non si<br />

può chiedere di chiudere gli<br />

occhi sulle aspre rughe della<br />

realtà, essendo <strong>il</strong> suo proprio<br />

quello d’<strong>il</strong>luminare. E così ha<br />

finito con l’<strong>il</strong>luminare l’orrendo<br />

scenario della storia.<br />

la <strong>Riviera</strong> DOMENICA 17 APRILE 2011<br />

Pensiero pragmatico quello di Domenico<br />

Grimaldi, pensiero speculativo quello<br />

di Francesco Antonio Grimaldi.<br />

bria: almeno fino agli anni cinquanta del Novecento quando con la fuga contadina la grande proprietà<br />

entra definitivamente in crisi. Domenico Grimaldi non si limitò solo a descrivere <strong>il</strong> malessere dell’agricoltura<br />

calabrese. Ebbe una proposta di modernizzazione, così articolata: introduzione di nuovi sistemi<br />

di coltivazione, aumento della produzione del grano, ampliamento dell’area degli uliveti, impianto di<br />

prati artificiali, sostegno del credito a favore degli agricoltori, apertura dell’economia campestre agli<br />

scambi commerciali. Non c’era altra via per lo sv<strong>il</strong>uppo, poiché la “vera sorgente dell’opulenza” risiede<br />

nel “prodotto dell’agricoltura”.<br />

Guarda Domenico Grimaldi anche all’industria campestre, vale a dire alla trasformazione<br />

industriale dei prodotti dell’agricoltura, come è fac<strong>il</strong>e dedurre dalle<br />

opere, come Istruzione sulla nuova manifattura dell’olio introdotta nel regno di Napoli<br />

(presso Voltaire<br />

Raffaele <strong>La</strong>nciano, Napoli 1773) e Osservazioni economiche sopra la manifattura<br />

e commercio delle sete (presso Giuseppe Maria Porcelli, 1780), Memoria per lo ristab<strong>il</strong>imento<br />

dell’industria olearia, e dell’agricoltura nelle Calabrie, ed altre provincie del Regno<br />

di Napoli ( Ivi 1783 ).<br />

Insomma, Domenico Grimaldi afferma e dimostra la necessità di una industria<br />

legata ai prodotti dell’agricoltura: l’industria della seta, dal momento che era abbondante<br />

la produzione del baco da seta; l’industria dell’olio, data l’abbondanza di alberi<br />

d’ulivo, l’industria del maiale. E proprio in rapporto alla industrializzazione dei prodotti<br />

dell’agricoltura, <strong>il</strong> Grimaldi invocava che finalmente si dessero alla Calabria vie<br />

di comunicazioni.<br />

Ma io voglio qui mettere soprattutto in evidenza come <strong>il</strong> Grimaldi anticipi le<br />

cime alte del pensiero meridionalista, che individuarono nella “dipendenza” la causa<br />

dell’arretratezza del Mezzogiorno e della Calabria. Mezzogiorno e Calabria erano<br />

arretrati non perché erano poveri, ma perché erano dipendenti sul piano economico<br />

e sociale. Questa categoria della “dipendenza” era già presente in un grande calabrese del diciassettesimo<br />

secolo: <strong>il</strong> cosentino Antonio Serra. Rimase inascoltato Domenico Grimaldi.<br />

<strong>La</strong> sua vita fu piena di amarezze. Nel 1797 fu arrestato dai Borbonici e condannato a scontare la<br />

pena nell’isola di Favignana. Uscì dal carcere nel 1799. In quell’anno era scoppiata la rivoluzione napoletana.<br />

Un suo figlio, Francesco Antonio, vi partecipò. Pagò con la morte <strong>il</strong> suo giacobinismo. Domenco<br />

Grimaldi, come accade a tutti gli animosi intelletti, morì solo e isolato a Reggio Calabria <strong>il</strong> 5 novembre<br />

1805.<br />

UN POETA DELLA LUCE<br />

ANTONIO JEROCADES<br />

1738. Studiò nel seminario di Tropea sotto la guida di<br />

Giovanni Andrea Serrao [F<strong>il</strong>adelfia (Catanzaro)<br />

1731], eminente prelato, vescovo di Potenza, pensatore<br />

di r<strong>il</strong>ievo, ucciso <strong>il</strong> 24 febbraio 1799 dai sanfedisti<br />

del cardinale Fabrizio Ruffo, che esibirono per le vie<br />

della città la sua testa inf<strong>il</strong>zata in una picca.<br />

A Napoli <strong>il</strong> Jerocades entrò nella cerchia di Francesco<br />

Mario Pagano , Gaetano F<strong>il</strong>angieri , Nicola Cir<strong>il</strong>lo e <strong>il</strong><br />

conterraneo Domenico Grimaldi.<br />

Vestì l’abito talare, ma questo non gl’impedì di essere<br />

<strong>il</strong>luminista, giacobino, massone. Subì persecuzione e<br />

carcere. Nel 1799 riparò da esule in Francia dopo aver<br />

subito una prima carcerazione nel<br />

1793, quindi nel 1795 e infine nel<br />

1799. Quando ritorna, nel 1801, dalla<br />

Francia, viene di nuovo incarcerato.<br />

Muore a Parghelia <strong>il</strong> 18 novembre<br />

1805.<br />

Vico è <strong>il</strong> pensatore che si sente di più<br />

nella sua formazione, e sin da quando<br />

scrive <strong>il</strong> Saggio dell’umano sapere ad<br />

uso de’ giovanetti di Pargalia (Stamperia<br />

Simoniaca, Napoli 1768 ) in cui la<br />

prima parte riguarda la f<strong>il</strong>ologia, che è<br />

“scienza verbale”, la f<strong>il</strong>osofia, che è<br />

“scienza reale”. Ma é la “scienza verbale”,<br />

che domina sulla “scienza<br />

reale”, e <strong>il</strong> sapere è <strong>il</strong> sapere, sloggiato dalla vita reale.<br />

Infatti, a Parghelia, nelle scuole di Parghelia <strong>il</strong> “sapere<br />

non si stende più in là della Pedanteria e del Casismo,<br />

donde poi nascono tanti bei figli, l’ignoranza, l’errore,<br />

la bacchettoneria, la stupidità, <strong>il</strong> fanatismo, l’ozio, la<br />

miseria, la brevità della vita” (A. Jerocades, Prefazione<br />

a Saggio dell’umano sapere, cit., pp. 8-9). Inoltre, nei<br />

“casali delle Provincie s’insegnano quelle facoltà che<br />

servono alle gran Capitali. E voi troverete un Cicerone<br />

De officiis, un Orazio, un Virg<strong>il</strong>io in mano d’un<br />

ragazzetto, che non sa far altro che un latinello de’<br />

Neutri; la Fisica di Newton e la Matematica di Wolfio<br />

in mano d’un giovinetto, che non ha altro strumento,<br />

che la marra del Padre, e lo Spirito delle Leggi di<br />

Montesquieu in mano d’un galantuomo, che non ha<br />

altro Stato, che la sua famigliola” (Ivi , pag. 13). Quel<br />

che occorre è un rovesciamento di questa impostazione<br />

umanistico-retorica. <strong>La</strong> Calabria ha bisogno di<br />

scuole di agricoltura, di commercio, di arte nautica<br />

nelle quali s’insegnino le lingue straniere e <strong>il</strong> diritto.<br />

Nell’Ottocento sarà questa la posizione del m<strong>il</strong>anese<br />

Carlo Cattaneo.<br />

Nel Saggio dell’umano sapere di Antonio Jerocades<br />

sono compresi le Rime puer<strong>il</strong>i, <strong>il</strong> breve componimento<br />

drammatico Il trionfo di S. Michele, <strong>il</strong> poemetto <strong>La</strong><br />

Tavola di Cebete Tebano. A Napoli nel 1783, presso<br />

l’editore Giuseppe Maria Porcelli, pubblicò <strong>il</strong> poema<br />

in ottava rima Il Paolo o sia l’Umanità liberata. Nei 12<br />

canti, che compongono <strong>il</strong> poema, escrive <strong>il</strong> viaggio di<br />

Paolo di Tarso: Malta, Siracusa,<br />

Reggio, Pozzuoli, Roma infine. Ed<br />

è qui che si conclude la lotta finale<br />

tra <strong>il</strong> Cristo e l’Anticristo, e Paolo<br />

spacca <strong>il</strong> cuore di Simon Mago.<br />

L’idea di poesia, che ha Antonio<br />

Jerocades, è questa: essa deve educare<br />

l’uomo alla conquista della ragione,<br />

e in questa direzione s’impegnò con<br />

melodrammi, canzonette, ariette,<br />

come Gli amori di F<strong>il</strong>eno e Nice<br />

(Presso Stamperia Simoniana,<br />

Napoli 1779), Esopo alla Moda<br />

ovvero delle favole d’Avian (Presso <strong>il</strong><br />

Pors<strong>il</strong>e, Napoli 1779), <strong>il</strong> Pulcinella da Quacquero (in<br />

M. Brouwer, Un intermezzo indiavolato, Tipografia<br />

della Regia Accademia dei Lincei, Roma 1904).<br />

Bacco e Orfeo sono le guide spirituali dell?Umanità.<br />

Sono loro che portano l’Umanità a liberarsi dal buio,<br />

dall’ignoranza, dalla superstizione, dall’ oppressione.<br />

Sono loro che annunciano <strong>il</strong> trionfo della luce e della<br />

ragione.<br />

Alla poesia <strong>il</strong> Jerocades si solleva davvero con la Lira<br />

focense, uscita a Napoli nel 1783, in seguito nel 1820 e<br />

riproposta nel 1986 a cura di Antonio Piromalli e Giuseppe<br />

S. Bravetti. L’abate <strong>il</strong>lumista mette in versi <strong>il</strong><br />

programma della massoneria, che non sempre risuona<br />

poeticamente. E non poteva non accadere: la poesia<br />

della luce non si trasforma agevolmente in luce<br />

della poesia.<br />

40


39<br />

Libri<br />

L’uomo e la regina<br />

di Aldo Coloprisco<br />

ALDO COLORISCO<br />

calabrese di San Procopio,<br />

ha al suo attivo opere teatrali<br />

come Maschere<br />

(<strong>La</strong>ruffa, Reggio Calabria<br />

1986), Aspromonte! Aspromonte!<br />

(Falzea, Reggio<br />

Calabria 1994), <strong>La</strong><br />

’ndrangheta s’a caca (<br />

<strong>La</strong>ruffa, Reggio Calabria<br />

2000). Di tutto rispetto. Ed<br />

ora ci sorprende con L’uomo<br />

e la regina (<strong>La</strong>ruffa,<br />

Reggio Calabria 2010),<br />

romanzo. Felicissimo questo<br />

romanzo per tematiche<br />

e st<strong>il</strong>e, lingua, una lingua<br />

lirica, poetica, che ben s’adatta<br />

di volta in volta alle<br />

situazioni che nel corso<br />

dell’opera sono presentate.<br />

Coloprisco porta in questo<br />

suo romanzo tutta la sua<br />

preparazione culturale<br />

umanistica, <strong>il</strong> suo sconfinato<br />

amore per <strong>il</strong> teatro.<br />

CARMINE CHIODO<br />

L’uomo e la regina è anche un’opera che in un certo qual<br />

senso poggia su una scrittura teatrale e poi nel corso di<br />

essa avvengono scene, molte scene collegate bene da<br />

quell’ab<strong>il</strong>e regista che è Aldo coloprisco che ci dà un<br />

romanzo sulla vita e sulla morte, uno scavo in entrambe.<br />

Fantasia e realtà talora si mescolano, e a ciò s’accompagna<br />

la scrittura sempre fluida che mette in evidenza le<br />

sfumature e i diversi stati d’animo del personaggio che<br />

non ha un nome e degli altri personaggi (taluni di essi<br />

amano <strong>il</strong> teatro, quello pirandelliano in modo particolare).<br />

Fin dalle prime battute dell’opera appare <strong>il</strong> protagonistra,<br />

una persona adulta, malata, che dopo una “<strong>La</strong><br />

malattia appunto esce di casa,<br />

per andare incontro alla vita,<br />

alla realtà,e si porta in centro,i<br />

n quello di Roma. Il romanzo<br />

è ambientato in prevalenza a<br />

Roma ma c’è pure la Calabria<br />

che è al centro di varie opere<br />

teatrali di Colorisco. Egli dapprima<br />

si è esercitato nella scrittura<br />

teatrale dandoci belle<br />

commedie,di alto significato<br />

umano, e riduzioni teatrali di<br />

opere famose della lettetratura<br />

italiana moderna .penso alla<br />

riduzione teatrale in dialetto<br />

calabrese di Gente in aspromonte<br />

di Corrado alvaro.<br />

Orbene,forte di questa passione<br />

per <strong>il</strong> teatro ,coltivata fin da<br />

ragazzo,Coloprisco per esprimere<br />

l’urgere del suo mondo<br />

interiore ,<strong>il</strong> suo impatto con la<br />

città,per ripristinare voci e<br />

situazioni di un tempo ormai trascorso scrive questo suo<br />

primo romanzo. Comunque, questo primo romanzo<br />

dello scrittore calabrese è da ammirare e lodare per la<br />

sua resa poetica. è opera di vera e propria poesia. Direi<br />

che questa è la nota precipua dell’opera di Colorisco.<br />

<strong>La</strong> regina è una fanciulla bellissima che spesso si fa vedere<br />

e tenta l’uomo col bastone e <strong>il</strong> cappello che si aggira in<br />

vari luoghi della Capitale(Piazza della repubblica,Via<br />

Nazionale,<strong>il</strong> Pantheon,Il Ponte di Elio,<strong>il</strong> Tevere) e qui<br />

incontra vari personaggi che hanno tutti una loro<br />

storia,una loro patetica storia. Un romanzo, questo, di<br />

Coloprisco, ben dosato e congegnato. I periodi scorrono<br />

fluidi e senza intoppi.Coloprisco sa usare molto bene la<br />

penna come pure sa tagliare le scene, curare i monologhi,i<br />

dialoghi che si notano nel corso dell’opera.Talvolta,<br />

la lingua tende a trasfigurare la realtà,soprattutto certi<br />

momenti della realtà romana e umana,sono resi molto<br />

bene attraverso una lingua icastica (penso alla rappresentazione<br />

del traffico di Roma,ai viaggi in metro. Qui<br />

agisce <strong>il</strong> protagonista, questo anziano acciaccato che talvolta<br />

basta una piccola spinta per farlo girare come un<br />

bir<strong>il</strong>lo. Colorisco, tutto sommato, non ci dà un’opera<br />

autobiografica ma una profonda meditazione sulla vita e<br />

sulla morte come pure ha voluto contrapporre alla vita<br />

della metropoli quella paesana .<br />

Romanzo come riflessione sulla vita ma pure sulla<br />

morte,e nel contempo presenta una scrittura ag<strong>il</strong>e e fluida-lo<br />

ribadisco-come si può constatare dall’incipit della<br />

stessa opera. “L’uomo, ch’è fermo davanti allo specchio,e<br />

con rapido gesto si aggiusta <strong>il</strong> cappello sollevandolo un<br />

po’ sul lato sinistro,a voce alta si dice quasi contento<br />

.”dopotutto,non sono cosi malridotto”. Un bell’inizio<br />

che mostra come lavora e come entra subito nella delineazione<br />

del personaggio lo scrittore<br />

Coloprisco.Romanzo”teatrale” ,lirico,che presenta<br />

anche l’ironia,la polemica,romanzo in cui si incontrano<br />

varie anime.Coloprisco narra in modo personale e originale,in<br />

cui spicca la lingua che è immediata,incisiva. Al<br />

riguardo faccio alcune citazioni:”Si raddrizza,appoggia<br />

la mano sinistra al bastone ,l’altra al bracciolo della panchina<br />

,e sospirando si alza ,si gira e fissa lo sguardo lontano<br />

dov’è la città che ansima con angosciosi respiri di<br />

bestia ferita da innumerevoli mostri,che l’assalgono con<br />

le canne dei loro fuc<strong>il</strong>i sparando nuvole nere,che scoppiano<br />

e rimbalzando colpiscono i cofani,le fiancate ,i<br />

parabrezza,i cruscotti,gli sterzi,le bocche dei guidatori<br />

che sono attenti alla strada e ascoltano la radio o parlano<br />

al telefonino bestemmiando ,che chiacchierano e<br />

ridono ,e non si accorgono che l’implacab<strong>il</strong>e polvere<br />

scende nel petto fino ai polmoni”(Cap. II,p.15).Le<br />

sequenze narrative hanno un ritmo incalzante ,ed è questa<br />

una delle tante caratteristiche di fondo di questo<br />

romanzo in cui un uomo vecchio e malato spesso ripensa<br />

e rivive fatti,momenti della sua vita adolescenziale ad<br />

esempio e sovente appare una donna alta,slanciata, forse<br />

una ragazza dell’est.Una fanciulla molto bella e soave, la<br />

morte.Leggendo attentamente ci si accorge che l’andamento<br />

ritmico delle varie frasi e periodi rende bene la<br />

vita e certe situazioni anche odierne ,dicono certi risentimenti<br />

e considerazioni dell’uomo Coloprisco.”Amare<br />

considerazioni.Ci riempiono la bocca e le orecchie di<br />

belle parole.Libertà, democrazia,ma poi sono gli altri ,<br />

gl’imperiali signori ,a decidere per tutti. Noi siamo liberi<br />

di scegliere tra le loro prime visioni ,trai f<strong>il</strong>m e le”soap<br />

opere”,orrip<strong>il</strong>anti nella trama,che le televisioni pubbliche<br />

e private comprano a peso e trasmettono ventiquattrro<br />

ore al giorno;tra le loro canzoni che le radio mandano,<br />

in lingua originale ,ossessivamente,tra i titoli dei loro<br />

autori,che nelle vetrine e sui banconi delle nostre librerie<br />

fanno bella mostra con copertine r<strong>il</strong>ucenti e invitanti.<br />

Tutto ci arrivaa inscatolato,pronto a essere consumato;e<br />

non è solococacola o”hamburger” ,c’è dippiù,di peggio!<br />

A noi lasciano <strong>il</strong> piffero,perché ci accapigliamo a chi lo<br />

suoni meglio: ciòè adulatori abbiamo un’antica tradizione<br />

e anche come sudditi fedeli”(p.24).Coloprisco qui<br />

parla con la sua anima e l’interroga,e riflette sulla vita,e<br />

spesso la sua mente va al paese,ai suoi genitori ,alla nascita<br />

dei propri figli(v.p.57 )la bella e profonda descrizione<br />

che dà dell’attesa della nascita dei figli e dei segni che<br />

riguardano quella; qui molte note sono poetiche.C’è<br />

una continua alternanza di vita presente e passata ,incontri<br />

con altre persone ,c’ è pure-lo dicevo prima- la Calabria<br />

,in cui capita,tra le altre cose che Massaro Rocco “è<br />

“travolto con le sue pecore dalla furia di fango e di pietre<br />

“.<strong>La</strong> Calabria delle fiumare,la Calabria “selvaggia<br />

ma bellissima”.A parte ciò, c’è lo studente Coloprisco ,<br />

amante della poesia greca e di Omero in modo particolare.<br />

E poi e quasi sempre: le famose valige di cartone<br />

verso M<strong>il</strong>ano,Torino, Genova,”distanze più brevi,ma<br />

bastanti a far piangere <strong>il</strong> cuore”.Il paese è ritratto liricamente<br />

nelle sue sere estive sotto un “cielo di vivide stelle”,un<br />

paese che lentamente muore.<br />

L’opera è un viaggio nella vita ,fatta di vari incontri con<br />

uomini o donne che hanno talvolta una vita drammatica,funestata<br />

dal dolore .A guardar bene, questa opera di<br />

Coloprisco è l’esaltazione della poesia che”muore e<br />

risorge m<strong>il</strong>le e m<strong>il</strong>le volte al secondo ,che vivrà anche<br />

dopo quando gli uomini stolti avranno distrutto se stessi<br />

e la terra”(p.”24).<strong>La</strong> poesia anche se”infelice,ma viva<br />

,vagherà trasportata dal vento ,ascolterà e darà voce ad<br />

ogni sospiro,br<strong>il</strong>lerà al mattino con <strong>il</strong> gelido raggio di sole<br />

e danzerà nell’aria con ogni granello di sabbia;carezzerà<br />

con mani tremanti i lucidi tronchi degli alberi scarni e<br />

inseguirà con dolcissimi canti la primavera<br />

sfuggente;salirà tra le stelle ,chiedendo dell’uomo con<br />

voce tristissima”.Nell’opera c’è tutta quanta la personalità<br />

e sensib<strong>il</strong>ità dell’uomo Coloprisco che sa leggere<br />

nella propria vita e in quella degli altri come pure nella<br />

storia e nella società e politica del tempo in cui viviamo.<br />

L’opera,che è dedicata alla madre,racconta anche <strong>il</strong><br />

“lento inarrestab<strong>il</strong>e distacco da ogni espressione esteriore<br />

di fede,<strong>il</strong> rifiuto dei dogmi,dei santi,delle madonne,la<br />

repulsione ,la nausea,l’inquietudine ,l’affannosa ricerca<br />

di altre certezze ,la delusione,la disperazione , <strong>il</strong> bordo<br />

del precipizio,la voce:Figlio”.Parole che rendono l’esatta<br />

fisionomia dell’opera poetica e teatrale di Coloprisco<br />

che termina con una immagine di vita:”Il sole<br />

tramonta,traspare uno spicchio di luna.Un respiro di<br />

vento increspa le acque del fiume,accarezza <strong>il</strong> viso dell’uomo<br />

,che piano piano si distende ,si rasserena,sorride<br />

lieve. <strong>La</strong> terra trascolora e un cormorano con <strong>il</strong> suo bel<br />

piumaggio solca l’aria e lancia <strong>il</strong> suo richiamo con un<br />

suono roco,quasi un lamento disperato;ed ecco spuntare<br />

la femmina,che gli si accosta con un gridolino,tutta in<br />

calore,lo sfiora con l’ala aperta e poi scappa,perché vuole<br />

che l’altro la insegua,la raggiunga ,la solletichi sotto <strong>il</strong><br />

becco,la prenda in braccio,la porti nella sua alcova e la<br />

faccia sentire la regina del mondo”. Profonda e di sostanza<br />

questa opera di Aldo Coloprisco, uno scrittore, un<br />

poeta da seguire e leggere con attenzione.<br />

la <strong>Riviera</strong> DOMENICA 17 APRILE 2011<br />

CULTURA41<br />

CANTAMI O DIVA<br />

(MA IN DIALETTO)<br />

DON TOTÒ<br />

DA GAPPERÌA.<br />

MICU PELLE<br />

Don Toto' da Gapperia,<br />

omu ddrittu e di sustanza,<br />

nci facia lu fatturi<br />

a lu Marchisi Tuttapanza,<br />

praticuni di la caccia<br />

sapia i posti di pascianza<br />

quandu jia cu signurinu<br />

si sentia n'omu di scenza!<br />

Quandu vinnar'i lezioni<br />

nci cogghju voti abbastanza<br />

chi nesciu deputatu<br />

cu na randi maggioranza.<br />

Promettiu ca faci cosi<br />

mu cunfundi puru a scena,<br />

m'a la Cammara votau<br />

cuntra i leggi d'uguaglianza<br />

“Chi volenu li tamarri?<br />

Terri e allivi ncumunanza,<br />

mu nci caccian'a li ricchi<br />

lu dirittu i patrunanza?<br />

non sapenu ca ndavimu<br />

tutt'a forza i l'ordinanza<br />

e pur'i giudici di parti<br />

mu nci mparan'a crijanza?”<br />

Mo'nte terri du marchisi<br />

serpi, surici e cinghiali,<br />

pappajanni e arcedi i notti ,<br />

e i sipali fannu grutti<br />

sup'e cimi d'allivari<br />

e l'addrichi e li mentastri<br />

accupparu l'arangari […].<br />

Nta na notti i ventu forti<br />

chi scippava l'agghjandari<br />

tuttu u Fegu du marchisi<br />

ncuminciau ad appiccicari<br />

e comu purvari a nu juntu<br />

diventau tuttu mpernali.<br />

Donnu Totu lu cchjù guappu,<br />

lu cchjù ddrittu di guardiani<br />

i l'atta parti da hjumara,<br />

com'arcedu i malaguriu,<br />

jia chjamandu jusu e susu,<br />

cu li mani a li capidi<br />

tutti i genti e puru i santi<br />

mu lu vannu ad aiutari.<br />

Ma la vuci si perdia<br />

nta li timpi du canali<br />

e rimbumbandu ripetia:<br />

“Cca no ndavi cchjù cristiani,<br />

sunnu a Biella ed a Turinu<br />

e a M<strong>il</strong>anu a fatigari,<br />

e cu scrusciu di motori<br />

non ti sentinu gridari!” […].<br />

[in Micu Pelle, Risbigghjamundi- a cura di P.<br />

Crupi Postfazione di V. Teti ( F. Pancallo editore,<br />

Locri 2009), pp. ]<br />

Micu Pelle (l 26 ottobre 1910<br />

Antonimina, Reggio Calabria- IVI 3<br />

maggio 1989). Ha combattuto, nelle f<strong>il</strong>a<br />

del PCI, per <strong>il</strong> riscatto del suo paese, della<br />

Calabria, del Mezzogiorno. Di<br />

Antonimina è stato sindaco del popolo,<br />

popolano e popolare. É <strong>il</strong> poeta della<br />

questione sociale. Fatto inedito nella<br />

poesia dialettale. <strong>La</strong> sua prima raccolta<br />

poetica, Risbugghjamundi, esce nel 1974<br />

a Reggio Calabria come quaderno del<br />

quindicinale


Blob<br />

of the week<br />

Potete inviare al<br />

nostro account<br />

facebook le vostre<br />

foto. Selezioneremo<br />

le più interessanti,<br />

pubblicandole<br />

settimanalmente su<br />

questo spazio<br />

Trova le differenze<br />

Un’altra pagina che si<br />

riempie nel prezioso libro<br />

della vita, ce ne sono<br />

ancora parecchie...<br />

Superale tutte e arriva<br />

alla fine...<br />

C’e’ scritto: non lasciarne<br />

nessuna vuota, viv<strong>il</strong>e tutte<br />

e sii sempre te stessa...<br />

Saremo sempre con te<br />

Auguri dottoressa Iole<br />

Il presidente Morabito nel suo studio con<br />

Mazzaferro, <strong>il</strong> quale ama definirsi l’ultimo dei<br />

comunisti. Speriamo che non desideri che<br />

l’avvocato Morabito sia l’ultimo presidente del<br />

centro sinistra.<br />

Dopo <strong>il</strong> comitato dei sindaci della Locride, a<br />

soddisfatto colloquio (da sinistra) Giorgi, sindaco<br />

di San Luca, Pelle di Antonimina, Rocca di<br />

Benestare. Tra Pelle e Rocca <strong>il</strong> dottor Mantegna,<br />

uno dei più grandi comunisti che <strong>il</strong> mondo<br />

ricorda.<br />

Tantissimi auguri<br />

Maria per i tuoi<br />

splendidi 50 anni<br />

dalla tua famiglia:<br />

Antonio, Giusy,<br />

Elena, Paolo e<br />

Matteo.<br />

DOMENICO<br />

ROCCISANO DI<br />

CULONIA<br />

SUPERIORE IL<br />

MAESTRO<br />

DELLE CORAZZE<br />

ARTIGIANALI DI<br />

PASQUA CHE<br />

ALLIETANO<br />

LA SETTIMANA<br />

SANTA NELLA<br />

LOCRIDE.<br />

Grandi movimenti a Siderno<br />

la mattina puoi incontrare<br />

candidati a Sindaco alla<br />

Provincia e al condominio ...<br />

la <strong>Riviera</strong> DOMENICA 17 APRILE 2011 43<br />

MAAL CUORE DEGLI ELETTORI<br />

NON SI COMANDA<br />

Qualcuno mi ha suggerito di fare questa foto<br />

con la didascalia: <strong>il</strong> gatto e la volpe. Giusto. È<br />

certo che la volpe è Ilario Ammendolia.<br />

Abbiamo dubbi che Certomà sia <strong>il</strong> gatto<br />

UNO DI VOI MI TRADIRÀ<br />

E con oggi sono 4 mesi<br />

che hai portato la gioia<br />

nelle nostre famiglie!<br />

Tanti auguri per <strong>il</strong> tuo<br />

quarto mese di vita mia<br />

piccola Irene!<br />

Zia Anna Maria<br />

TANTI AUGURI<br />

A GIUSEPPE PER I<br />

TUOI 7 ANNI DA<br />

MAMMA E PAPA'.<br />

SERIE B


44 la <strong>Riviera</strong> DOMENICA 17 APRILE 2011 44<br />

BIBLIOTECA MERIDIONALISTA<br />

RAFFAELLO SAFFIOTI<br />

Appelli, Marce, Manifesti oggi non<br />

mancano<br />

Appelli, Marce, Manifesti e movimenti<br />

di protesta oggi non mancano,<br />

ma sembrano insufficienti a produrre<br />

i cambiamenti necessari di fronte<br />

alle sfide del nostro tempo, dal livello<br />

locale a quello globale.<br />

Perché? Questa domanda è necessaria<br />

per la ricerca e<br />

per l’azione.<br />

<strong>La</strong> domanda è sollecitata<br />

dal programma<br />

della Marcia<br />

“per un mondo<br />

nuovo”(Menfi -<br />

Palermo 11-16<br />

apr<strong>il</strong>e / Trappeto<br />

17 apr<strong>il</strong>e 2011). <strong>La</strong><br />

Marcia ricorda la<br />

storica marcia detta<br />

“della protesta e<br />

della speranza” del<br />

1967 “Per la Sic<strong>il</strong>ia<br />

occidentale e per un nuovo mondo”,<br />

guidata da Dan<strong>il</strong>o<br />

Dolci e Lorenzo Barbera.<br />

Ma richiama anche l’opera di Dolci<br />

Verso un mondo nuovo, pubblicata da<br />

Einaudi nel 1964 e in una nuova edizione<br />

nel 1965.<br />

Forse è opportuno proporre qualche<br />

stralcio del capitolo conclusivo:<br />

“Eccolo chiaramente <strong>il</strong> mondo vecchio:<br />

quello che non aveva riconosciuto<br />

la sua sostanziale unità.<br />

E’ avvenuto un salto nelle conoscenze,<br />

nelle tecniche, in certe condizioni<br />

fondamentali. Questa è la buona<br />

novella che possiamo portare al<br />

mondo: le premesse, le condizioni<br />

per realizzare <strong>il</strong> mondo nuovo ci sono<br />

già ora, in ogni punto. Il mondo<br />

nuovo è in ritardo […]. Parti del<br />

mondo nuovo sono già vive, e altre se<br />

ne stanno attuando giorno per giorno:<br />

bisogna che si riconoscano,<br />

incontrino, colleghino, espandano,<br />

rinforzino; che i gruppi autoportanti,<br />

i gruppi di gruppi diventino <strong>il</strong> mondo<br />

nuovo. Sarà diffic<strong>il</strong>e, ma nessuno<br />

pensi che è impossib<strong>il</strong>e […].<br />

E’ chiaro che occorre un salto nella<br />

natura degli uomini. Al cittadino del<br />

nuovo mondo occorre un salto qualitativo.<br />

Come possiamo produrlo?<br />

Ciascuno cresce in quanto diventa un<br />

centro innamorato, centro motore,<br />

centro di responsab<strong>il</strong>ità. Questo è lo<br />

sforzo che dovremmo fare, dal basso,<br />

lievitando, e contemporaneamente<br />

creando le condizioni strutturali per<br />

cui <strong>il</strong> salto sia favorito [...]”. (Dan<strong>il</strong>o<br />

Dolci, Verso un mondo nuovo, Einaudi,<br />

1965, pp. 269-70).<br />

Sono trascorsi 44 anni dalla Marcia<br />

del 1967 e <strong>il</strong> mondo è profondamente<br />

cambiato.<br />

Dalla Marcia del 1967 alla Marcia<br />

del 2011<br />

Cosa direbbe oggi Dan<strong>il</strong>o Dolci?<br />

Cosa direbbe oggi Dan<strong>il</strong>o Dolci?<br />

I trent’anni che vanno dall’anno della<br />

Marcia, <strong>il</strong> 1967, al 1997, anno della<br />

morte di Dolci, segnano <strong>il</strong> processo<br />

evolutivo del suo pensiero e della sua<br />

opera. Per conoscere Dolci e sottrarlo<br />

al pericolo della mitizzazione, è<br />

necessario leggere e studiare le opere<br />

pubblicate in quei trent’anni. L’attività<br />

da lui svolta nell’ultimo periodo<br />

della sua vita rimane quella meno<br />

studiata, forse perché più diffic<strong>il</strong>e e<br />

complessa. Bisogna conoscerla e<br />

Di nuovo in marcia con<br />

Dolci verso un mondo nuovo<br />

difenderla dalle interpretazioni fuorvianti<br />

di presunti “eredi” e “discepoli”.<br />

L’opera Comunicare, legge della vita<br />

(<strong>La</strong> Nuova Italia, 1997) può essere<br />

letta e considerata come <strong>il</strong> suo “testamento<br />

spirituale”, elaborato nell’ultimo<br />

decennio della sua vita.<br />

“<strong>La</strong> breve e inusuale ‘prolusione’ che<br />

egli ha letto a Bologna <strong>il</strong> 13 maggio<br />

del 1996 in occasione del conferimento<br />

della laurea honoris causa in<br />

Scienze dell’Educazione potrebbe<br />

essere considerata come integrazione<br />

del suo testamento spirituale<br />

(“Scuola e Città”, n. 9, 30 settembre<br />

1996).<br />

Il grido di allarme di un profeta<br />

Diagnosi di “uno stato confusionale”<br />

In quell’opera e in quel<br />

discorso c’è la diagnosi acuta<br />

dello “stato confusionale proprio<br />

in senso medico” sofferto<br />

allora come oggi dall’umanità.<br />

Leggiamo in Comunicare,<br />

legge della vita:<br />

“Non dobbiamo temere la<br />

diagnosi”<br />

“Una malattia ci intossica e<br />

impedisce: la vita del mondo<br />

è affetta dal virus del dominio,<br />

pericolosamente soffre di<br />

rapporti sbagliati.<br />

Non un nuovo Golia occorre<br />

denunciare, né estranei nemici<br />

ma, nei più diversi ambiti,<br />

ripensare e rifondare <strong>il</strong> modo<br />

e la qualità dei nostri rapporti,<br />

di ogni genere di rapporto.<br />

Talmente abituati siamo a<br />

questa malattia, che ci è<br />

arduo concepire la salute.<br />

Sappiamo quale mondo<br />

vogliamo?<br />

L’antico virus va tramando<br />

strategie inedite. Una frode sott<strong>il</strong>e<br />

ma vasta degenera <strong>il</strong> mondo, acuta,<br />

sistematica, mentre <strong>il</strong> rapporto esclusivamente<br />

unidirezionale nel tempo<br />

tende a passivizzare l’altro, gli altri, e<br />

a divenire violento. Ove le bombe<br />

non bastano, l’inoculazione, la trasmissione<br />

propagandistica vengono<br />

più e più camuffate da comunicazione.<br />

Malgrado puntuali denunce, finora<br />

inadeguate, questa strategia (condotta<br />

da persone, gruppi, Stati) subdola-<br />

mente tende a strumentalizzare la<br />

gente, rendendola indifesa e acquiescente.<br />

Il bambino, <strong>il</strong> giovane, <strong>il</strong> passante<br />

nella strada diffic<strong>il</strong>mente può<br />

difendersi dalla ingegneria del consenso<br />

finché non sa che esiste, e come<br />

ordisce, sostenuta da apparati e investimenti<br />

smisurati.<br />

I maggiormente pericolosi predatori<br />

e parassiti umani perlopiù ragnano<br />

legalmente e nell’oscuro. Sovente l’usurpatore<br />

e i suoi strumenti vengono<br />

esaltati e incentivati dagli stessi<br />

oppressi. (pp. 15, 17-8, 20).<br />

Nel discorso all’Università di Bologna<br />

leggiamo:<br />

“Come è possib<strong>il</strong>e diagnosticare uno<br />

‘stato confusionale’? Osservando in<br />

quale modo ci si comporta, e in quale<br />

ci si esprime. Guardando l’agire, i<br />

fatti, quando emerge una difficoltà<br />

come si comportano le persone<br />

sane? Cercando di identificare <strong>il</strong> problema<br />

(che significa originariamente<br />

proposta), per poterlo risolvere.<br />

Come invece si comporta <strong>il</strong> neurotico<br />

(persona, gruppo o popolo)? Si scaglia<br />

contro la difficoltà – pur se rappresentata<br />

da persone, gruppi, popoli<br />

– per eliminarla, talora distruggendosi.<br />

<strong>La</strong> guerra è un fenomeno neurotico”(“Scuola<br />

e Città”, cit., pp. 407-<br />

8).<br />

“Stato confusionale ci significa deperimento<br />

pure biologico fino al rischio<br />

dell’autodistruzione” sono le ultime<br />

parole di quel discorso. Oggi, forse,<br />

siamo in grado di capire meglio <strong>il</strong><br />

senso di quelle parole, quanto fosse<br />

giustificato quel grido di allarme. Era<br />

<strong>il</strong> grido di allarme di un profeta.<br />

<strong>La</strong> manomissione delle parole<br />

Nella “Premessa” a Comunicare,<br />

legge della vita, si legge:<br />

“Non soltanto resistere all’inquinamento,<br />

anche culturale, mentale, che<br />

continuamente ci minaccia, è un<br />

grave problema: ma riuscire a disinquinarci<br />

da quanto inavvertitamente<br />

già ci ha penetrati” (pp. IX-<br />

X).<br />

Segue una “Anatomia lessicale-concettuale”.<br />

Leggiamo:<br />

“Il vocabolario è anche uno<br />

specchio: per valorizzarlo,<br />

ad esprimersi e intendere,<br />

occorre imparare a scegliere.<br />

Quale <strong>il</strong> senso delle nostre<br />

parole? Che ci significano?[…].<br />

Occorre riconoscere che<br />

deformare concezioniparole-entità<br />

vitali come<br />

comunicare, interesse, potere,<br />

struttura, valore, economia,<br />

educazione, e così via, è<br />

espressione di macrovirosi<br />

causata dall’uomo a livello<br />

biosferico. Anche la lingua,<br />

ab<strong>il</strong>mente manipolata, può<br />

divenire occasione di penetrazione<br />

virale, strumento<br />

di dominio: .<br />

Fino a Little Boy, la bomba<br />

che vetrifica e polverizza<br />

Hiroshima. Fino al sottomarino<br />

atomico .Peggio<br />

della moneta falsa è la<br />

parola falsa: soprattutto se usata per<br />

insegnarla. Infamando la lingua, infamiamo<br />

noi e la terra” (pp. 3, 5, 10,<br />

11).<br />

“Dobbiamo rassegnarci al suicidio?”<br />

Rispondere ad un appello<br />

Il dovere di quelli che vogliono raccogliere<br />

l’eredità del pensiero e dell’opera<br />

di Dolci, di quelli che vogliono<br />

continuare la sua opera, di quelli che<br />

si considerano suoi amici, è rispondere<br />

alla domanda della “Bozza di<br />

Manifesto” in Comunicare, legge della<br />

vita: “Dobbiamo rassegnarci al suicidio?”.<br />

Bisogna rispondere all’appello rivolto<br />

“a chi più avverte l’immensa portata<br />

di questa problematica per la vita<br />

del mondo, a tutti<br />

coloro cui non<br />

sfuggono gli intimi<br />

nessi tra la<br />

valorizzazione<br />

delle intime risorse<br />

inesplorate, e<br />

la pace – o tra<br />

sfruttamento e<br />

violenza -, soprat-<br />

tutto a chi nei più<br />

diversi contesti<br />

esercita una pur<br />

varia funzione<br />

educativa.<br />

Per scoprire ed esprimere i dirompenti<br />

segreti del comunicare occorre<br />

che germinino ovunque i suoi laboratori,<br />

consolidandosi in comuni fronti”<br />

(pp. 41, 42).<br />

Nell’ultima parte della “Bozza di<br />

Manifesto” è rivolto l’invito a ciascuno,<br />

tra l’altro, dovunque possib<strong>il</strong>e, a:<br />

promuovere, soprattutto con i giovani,<br />

iniziative in cui ognuno possa<br />

esprimersi (…) per riconoscere i propri<br />

bisogni concreti …<br />

organizzare seminari e corsi affinché<br />

si formino, in ogni ambito e a ogni<br />

livello, esperti di come possiamo crescere<br />

in gruppi che favoriscano la<br />

creatività personale e collettiva …<br />

trovare i modi per sperimentare, in<br />

ogni ambiente e a ogni livello, quali<br />

metodologie possano risultare più<br />

efficaci affinché ognuno si interroghi:<br />

fino a qual punto siamo impediti a<br />

costruire civiche strutture comunicanti<br />

…<br />

… suscitare iniziative specifiche, processi<br />

di ricerca-azione-riflessione …”<br />

(pp. 43-4).<br />

Alla fine del discorso all’Università di<br />

Bologna, Dolci disse:<br />

“Per <strong>il</strong> mondo, essenziale nel futuro<br />

sarà come valorizzare ognuno attraverso<br />

maieutiche strutture a diversi<br />

livelli, riguardando dalle evolutive<br />

prospettive della scienza della complessità.<br />

Essenziale problema è riuscire<br />

a concepire strutture maieutiche<br />

di reciproca valorizzazione in cui<br />

tutti, i più semplici e i più tecnici, possano<br />

apprendere a comunicare e a<br />

organizzarsi” (“Scuola e Città”, cit.,<br />

p. 408).<br />

E’ l’opera svolta da Dolci in tutta la<br />

sua vita.<br />

“Sapere concretare l’utopia”<br />

“Sapere concretare l’utopia chiede,<br />

col denunciare, un annunciare capace<br />

di lottare e costruire frontiere che<br />

valorizzino ognuno: l’educazione è<br />

rivoluzionaria se si matura valorizzatrice,<br />

dunque maieutica”.<br />

Queste parole leggiamo nell’ultima<br />

pagina de <strong>La</strong> struttura maieutica e l’evolverci<br />

(<strong>La</strong> Nuova Italia, 1996), che è<br />

una delle ultime opere di Dolci, pubblicata<br />

nel 1996.<br />

Quanto è diffusa la consapevolezza<br />

della diagnosi e della proposta avanzata<br />

dall’ultimo Dolci, soprattutto tra<br />

quanti si richiamano al suo pensiero<br />

e alla sua opera?


Una (croni)storia della Calabria attraverso i “forestieri”<br />

GIUSEPPE FIORENZA<br />

L<br />

o ripetiamo, a costo di apparire<br />

retorici e, appunto,<br />

ripetitivi. Nella nostra cronistoria<br />

non vogliamo né<br />

indagare né confutare <strong>il</strong><br />

contenuto o <strong>il</strong> merito di<br />

determinate affermazioni, siano esse contenute<br />

in saggi, libri o dichiarazioni, articoli giornalistici<br />

e altro materiale d’informazione. <strong>La</strong><br />

nostra attenzione è maggiormente rivolta al<br />

come si parla di Calabria e dintorni, compresi<br />

i calabresi.<br />

Questo sempre in linea con l’obiettivo che ci<br />

siamo posti nel primo capitolo e cioè r<strong>il</strong>evare<br />

se esista una realtà la cui immagine è stata<br />

manipolata ad arte, un pregiudizio che ha dato<br />

una fotografia stereotipata della regione,<br />

diventata essa stessa realtà al posto di quella<br />

vera, complessa e articolata.<br />

In questo numero perciò parliamo di alcuni<br />

episodi di comunicazione giornalistica e televisiva,<br />

ponendo attenzione al canale, al contesto<br />

e al messaggio. Nello schema della comunicazione<br />

questo è importante perché ci consente<br />

di capire come viene trasmessa una notizia o<br />

un non notizia per fare in modo che essa sia<br />

realmente recepita dal destinatario.<br />

Perché Dio ha fatto la Calabria?<br />

E’ la domanda che si pone Antonello Venditti,<br />

in un commento durante un suo concerto a<br />

Marsala in Sic<strong>il</strong>ia, tenuto nel 2008, ma messo<br />

su Youtube nell’autunno<br />

del 2009 e<br />

ripreso da alcuni gior-<br />

nali locali e dal web,<br />

tanto da diventare un<br />

caso mediatico,<br />

discusso anche dalla<br />

televisione nazionale,<br />

per le reazioni che ha<br />

avuto da parte dei<br />

calabresi, inferociti<br />

verso <strong>il</strong> cantautore<br />

romano che avrebbe<br />

disprezzato la Calabria.<br />

Le testuali parole di<br />

Venditti allora furono<br />

le seguenti: “Dopo Caronte c’è la Calabria.<br />

Che è una cosa guarda…perchè Dio ha fatto<br />

la Calabria? Perchè, perchè, perchè? Io spero<br />

che si faccia <strong>il</strong> ponte, almeno la Calabria esisterà...<br />

Veramente io a questo punto sto...<br />

Qualcuno deve fare qualcosa per la Calabria.<br />

Sapete che m’è successo? Ho conosciuto un<br />

ragazzo calabrese a Reggio Calabria, prendeva<br />

<strong>il</strong> traghetto, vedevo che lui leggeva e questo<br />

calabrese veniva in Sic<strong>il</strong>ia, perché in Sic<strong>il</strong>ia trovava<br />

una ragione, la cultura. In Calabria non<br />

c’è veramente niente, ma niente che sia niente”.<br />

Noi vogliamo innanzitutto discostarci<br />

dalle scomposte reazioni avute in primis dai<br />

politici, i quali hanno r<strong>il</strong>evato indignati <strong>il</strong><br />

disprezzo e l’offesa verso la Calabria, e poi<br />

dagli altri che hanno reagito senza neppure<br />

citare <strong>il</strong> contenuto delle dichiarazioni di Ven-<br />

<strong>La</strong> realtà vera<br />

è che ogni volta che viene<br />

laureato un giovane,<br />

sia pure con 110 e lode,<br />

gli si consegna un<br />

passaporto.<br />

ditti. Il calabrese in casi come questi non vuole<br />

che si parli di sé, perché parlare di sé tende a<br />

scoperchiare <strong>il</strong> malaffare politico e <strong>il</strong> guazzabuglio<br />

sociale che da decenni governa la regione.<br />

Ma non è questo <strong>il</strong> nostro obiettivo, come<br />

abbiamo detto sopra, cioè confutare contenuti<br />

e merito di quelle dichiarazioni. A noi interessano<br />

le modalità e nel caso di Venditti dobbiamo<br />

r<strong>il</strong>evare, più che l’inopportunità di quelle<br />

dichiarazioni, la loro non pertinenza con un<br />

qualsiasi discorso. A parte la loro <strong>il</strong>logicità, in<br />

quanto è risaputo che per almeno un cinquantennio<br />

l’Università di Messina ha accolto<br />

buona parte degli studenti calabresi, per cui<br />

non è che <strong>il</strong> ragazzo andava in Sic<strong>il</strong>ia a cercare<br />

la cultura ma l’istruzione scolastica. E <strong>il</strong> cantautore<br />

romano su questo non appare aggiornato<br />

in quanto da almeno un ventennio la Calabria<br />

ha l’Università (e alcune facoltà di Arcavacata<br />

a Cosenza sono eccellenti a livello nazionale).<br />

Per concludere quelle dichiarazioni non<br />

hanno altro che <strong>il</strong> carattere di un’esortazione<br />

ingenua e genuina su una questione più grande<br />

di una semplice dichiarazione a margine di<br />

un concerto.<br />

Antonello Caporale su <strong>La</strong> 7- 8 apr<strong>il</strong>e 2009rispondendo<br />

a una domanda di Ilaria D’Amico<br />

aveva impropriamente definito Reggio e<br />

Messina due cloache, precisando successivamente<br />

che l’epiteto era riferito direttamente<br />

alla classe politica e non alle città in quanto tali<br />

o alle sue popolazioni.<br />

Infatti nell’intervento,<br />

riferito<br />

alla costruzione del<br />

ponte, precisava<br />

che “…un’opera<br />

che raccoglie la<br />

fenomenologia del<br />

potere, <strong>il</strong> ponte<br />

sullo stretto si sa<br />

che sono due cloache<br />

città due buchi<br />

e bisogna mettere<br />

due p<strong>il</strong>oni… Messina<br />

è una vergogna a<br />

misura d’uomo e<br />

badate che Reggio<br />

Calabria per un quarto della città non ha l’acqua…”.<br />

Anche in questo caso, si può immaginare, le<br />

città si sono indignate offese dalla provocazione,<br />

anche se dobbiamo r<strong>il</strong>evare che molte<br />

dichiarazioni specie di messinesi sul web<br />

hanno dichiarato di essere d’accordo con <strong>il</strong><br />

giornalista.<br />

E’ curioso r<strong>il</strong>evare come in questi casi la levata<br />

di scudi (con tanto di querele e richiesta<br />

risarcimento danni che sono arrivate fino in<br />

Cassazione!) avvenga da parte della classe<br />

politica o amministrativa cioè delle parti<br />

responsab<strong>il</strong>i di ciò che <strong>il</strong> giornalista ha voluto<br />

denunciare.<br />

In ogni caso, <strong>il</strong> 15 apr<strong>il</strong>e 2009 <strong>il</strong> giornalista chiede<br />

scusa e precisa <strong>il</strong> contenuto delle sue dichiarazioni<br />

ai cittadini indignati: “Sapete bene che<br />

<strong>La</strong> nostra<br />

attenzione è<br />

maggiormente<br />

rivolta al come<br />

si parla di<br />

Calabria e dintorni,<br />

compresi<br />

i calabresi.<br />

la <strong>Riviera</strong> DOMENICA 17 APRILE 2011 45<br />

BIBLIOTECA MERIDIONALISTA<br />

POLITICALLY (IN)CORRECT<br />

<strong>il</strong> mio giudizio era rivolto a chi ha malgovernato<br />

quelle città. Riporto alcuni dati: Reggio<br />

Calabria ha <strong>il</strong> secondo indice di penetrazione<br />

mafiosa dopo Napoli: 60,4. Con quel che c’è (o<br />

non c’è in giro), con le strade e i palazzi bucherellati,<br />

l’acqua che arriva a singhiozzo, (in alcuni<br />

casi non arriva), con una disoccupazione<br />

giovan<strong>il</strong>e elevatissima, l’amministrazione di<br />

Reggio Calabria, ancora l’estate scorsa ha ritenuto<br />

stanziare 930m<strong>il</strong>a euro a favore di Rtl 105<br />

(quella dei very normal people) per un collegamento<br />

radiofonico estivo dalla spiaggia di<br />

Reggio.<br />

Spesa triplicata rispetto al 2007. Amici, conoscete<br />

<strong>il</strong> b<strong>il</strong>ancio di quella città? Avete in mente<br />

quali sono i debiti? Avete chiaro qual è <strong>il</strong> problema?<br />

Passiamo a Messina: si è aggiudicata la<br />

palma d’oro di Provincia più invivib<strong>il</strong>e d’Italia<br />

(fonte: rapporto Sole24Ore). Luigi Croce,<br />

procuratore della Repubblica, definisce la città<br />

“massonica” e aggiunge: I potenti clan controllano<br />

trasversalmente i Palazzi della città.<br />

Sono clan mafiosi, ma anche lobby di potentati<br />

economici e affaristici”. Bene. Se questo è<br />

vero, e ahimè è provato che sia vero, è certo<br />

che la città è stata piegata, asservita, blandita e<br />

truffata da una classe politica indegna. E’ purtroppo<br />

certo e provato - a Reggio come a Messina<br />

- <strong>il</strong> dominio dell’anti-Stato. Naturalmente<br />

avrò potuto sbagliare tono e parole. Mi scuso<br />

con ciascuno di voi se avete patito come un’offesa<br />

<strong>il</strong> senso della<br />

denuncia del marcio<br />

che c’è.”<br />

Siamo sicuri della<br />

sincerità delle parole<br />

del giornalista<br />

ma, pur apprezzando<br />

la sua opera e <strong>il</strong><br />

lodevole impegno<br />

dello stesso, non<br />

calabrese ma<br />

comunque meridionalissimo,dobbiamo<br />

r<strong>il</strong>evare come <strong>il</strong><br />

modo di affrontare<br />

questi problemi<br />

non sia consono al<br />

discorso politico. In effetti, dire che le due città<br />

dello stretto sono due cloache vuol dire tutto e<br />

non vuol dire niente. Cloaca è la fogna per<br />

antonomasia, non vuol dire buco, come precisava<br />

<strong>il</strong> giornalista subito dopo, sul quale doveva<br />

poggiare <strong>il</strong> ponte. Quindi <strong>il</strong> suo discorso era<br />

monco e improprio.<br />

Se voleva usare cloaca come sinonimo di buco<br />

ha commesso un imperdonab<strong>il</strong>e scivolone<br />

grammaticale, se voleva intenderlo come ricettacolo<br />

di sozzure, anche in senso figurato,<br />

doveva meglio precisare <strong>il</strong> discorso politico e,<br />

al limite, riferirsi ai governi delle due città,<br />

come ha fatto poi nelle precisazioni di scusa.<br />

Ancora più indignazione aveva suscitato <strong>il</strong> 25<br />

apr<strong>il</strong>e 2007 un reportage di Curzio Maltese su<br />

<strong>La</strong> Repubblica dal titolo “<strong>La</strong> pax della ‘ndrangheta<br />

soffoca Reggio Calabria”. Il giornalista,<br />

E' curioso : la levata di<br />

scudi contro i giornalisti, che<br />

denunciano <strong>il</strong> degrado<br />

calabrese, avvenga da parte<br />

della classe politica, cioè dai<br />

responsab<strong>il</strong>i del degrado.<br />

nel suo consueto st<strong>il</strong>e provocatorio e ironico,<br />

sottolineava <strong>il</strong> fatto che ormai a Reggio la pace<br />

mafiosa aveva appianato le contese e reso la<br />

vita “bella”: “Eppure perfino a Reggio la vita<br />

sa essere dolce. <strong>La</strong> città non è bella ma piacevole,<br />

calda e luminosa, pulita, aperta dal lungomare,<br />

con i pub brulicanti di movida notturna<br />

e le ragazze libere di girare da sole alle tre<br />

di notte”.<br />

Però dice anche che <strong>il</strong> 50 per cento della popolazione<br />

è mafiosa, un reggino su due è mafioso,<br />

e questo fa ribollire di rabbia e indignazione<br />

i reggini, spingendo anche qui a querele che<br />

non si sa come poi sono andate a finire.<br />

Inoltra riporta una testimonianza su ragazzi<br />

che si spacciano per ‘ndranghetisti : “Sullo<br />

struscio di corso Garibaldi la gente ha di colpo<br />

fretta. Un centinaio di persone prendono <strong>il</strong><br />

foglio senza guardare: “I veri mafiosi sono i<br />

politici, lo Stato”, spiegano. Quattro o cinque<br />

giovani, perlopiù eleganti e quasi cortesi, lo<br />

dicono chiaro: “Io sono della ‘ndrangheta”.<br />

Uno prende <strong>il</strong> volantino ridendo e saluta:<br />

“Buon vespero, saggi compagni”. <strong>La</strong> formula<br />

d’iniziazione degli aff<strong>il</strong>iati. Una studentessa<br />

risponde malinconica: “Non è più un mio problema,<br />

io <strong>il</strong> mese prossimo me ne vado”.<br />

Ora, solo un non calabrese non sa che quelli<br />

della fibbia non danno mostra di sé, quindi<br />

pensiamo che ciò che <strong>il</strong> giornalista riferisce<br />

non corrisponda a verità. In ogni caso, noi<br />

vogliamo r<strong>il</strong>evare un<br />

dato interpretativo e<br />

cioè che <strong>il</strong> reportage<br />

più che essere una era<br />

e propria inchiesta da<br />

inviato, come figura<br />

giornalistica, appare<br />

un articolo da editorialista.<br />

Le notizie<br />

sono tutte riportare,<br />

non sono scovate sul<br />

campo come nel giornalismo<br />

d’inchiesta.<br />

Tutto ciò che <strong>il</strong> giornalista<br />

riporta, al di là<br />

della verità o no, è<br />

tutto per sentito dire, tutti sanno che in Calabria,<br />

e quindi anche Reggio, c’è la mafia, tutti<br />

sanno che le inchieste delle procure indagano<br />

ora questo ora quel mafioso, tutti sanno che la<br />

regione è depressa, criminalizzata ecc ecc, ce<br />

lo dicono le statistiche e gli studi. Da questo<br />

punto di vista perciò <strong>il</strong> giornalista non ci dice<br />

nulla di nuovo, ecco perché, secondo <strong>il</strong> nostro<br />

parere, deve usare quelle provocazioni, da<br />

esperto e bravo giornalista qual è. Per suscitare<br />

l’attenzione, altrimenti ciò che viene scritto<br />

è ripetitivo.<br />

Nonostante tutto alla fine la testimonianza di<br />

un docente è agghiacciante e <strong>il</strong>luminante:<br />

“Ogni volta che laureo uno studente con cento<br />

dieci e lode mi piange <strong>il</strong> cuore, perché so che gli<br />

sto consegnando un passaporto”. (7- continua)


6 la <strong>Riviera</strong> DOMENICA 17 APRILE 2011<br />

46


<strong>La</strong> galleria d’Arte “la Cornice” prepare una nuova mostra<br />

Presso la Galleria D'Arte "<strong>La</strong> Cornice" di Agostino Giovanni, sita in via Caprera, 29/b (di fronte la cattedale) - Locri, è in preparazione una<br />

mostra di opere grafiche dei seguenti artisti contemporanei: - Salvatore Fiume, - Franco Azzinari, - Meloniski, - Paolo Fresu, - Procopio, - Palladino,<br />

- Musante, - Leo Nisi, - Andrea Agostini, - Walter Fusi, - Riso. Verranno, inoltre esposti gli acquerello di Saveriano. Tutte le opere sono<br />

sapientemente completate con le cornici dell'azienda artigiana "Art'Intaglio". <strong>La</strong> Galleria d'Arte augura a tutti i lettori una Santa Pasqua.<br />

Zona Cesarini di Benjamin Boson<br />

Ancora buoni per le feste<br />

è andato a r<strong>il</strong>ento. Per Pasqua saremo ancora qui, ci serve del tempo. I picchiatelli di Fleury hanno intuito<br />

qualcosa, sanno che la calma ci serve. Ripensano a Natale, e alle feste passate. Parlano di Eucarestia, di sacra-<br />

Ilpiano<br />

menti. Ma <strong>il</strong> male in loro è inestirpab<strong>il</strong>e. Fanno finta. Contano i giorni alla festa. Pretendono di più, stavolta, insieme<br />

all'erba e all'hascish, per Pasqua vogliono colomba, uovo e agnello. Verrebbe voglia di mandarli al diavolo, facessero pure<br />

tutto <strong>il</strong> casino del mondo. Odio i ricatti. Ma la meta è ormai a portata di mano, sarebbe da stronzi lasciar perdere. I contenti<br />

per <strong>il</strong> regalo, che vedono vicino, sono i pointer, i cani da punta: si chiamano così gli stupratori da queste parti, perché come<br />

i cani da caccia puntano le loro prede. Sono i più odiosi, ma anche i più numerosi fra gli ospiti di Fleury. <strong>La</strong> loro consistenza<br />

numerica li fa sentire intoccab<strong>il</strong>i, sono solidali fra loro, e incredib<strong>il</strong>e, a volte dettano legge. Soprattutto loro bisogna tenere<br />

buoni, e io ha difficoltà a tenere a bada <strong>il</strong> mio amico Andrej; l'ha giurata al capo dei violentatori, Carl Bouvet. E Andrej<br />

non è tipo da lasciare conti in sospeso, ha detto che glieli farà finire in gola i genitali. Lo farà, ne sono certo, spero solo sia<br />

al momento giusto. Ho mandato un mio amico a ritirare un po' del mio gruzzolo, daremo a queste merde la roba migliore,<br />

li metteremo a nanna per <strong>il</strong> tempo che ancora ci serve. In fondo fare questo non è molto diverso dal lavoro che facevo fuori.<br />

Portavo la brown per chi voleva dormire, la bianca per chi voleva star sveglio e <strong>il</strong> fumo per chi voleva ridere. Ecco, sono come<br />

<strong>il</strong> mio capo anche qui dentro, anche se molto più in piccolo. Perché sostanzialmente, dentro o fuori ognuno ha bisogno di<br />

evadere da un quotidiano ster<strong>il</strong>e, e noi cattivi questo facciamo: aiutiamo la gente a vivere un'altra vita, che sembra migliore<br />

da quella reale, solo che è finta e dura lo spazio di un viaggio. Regaliamo paradisi artificiali, e <strong>il</strong> mondo è pieno di <strong>il</strong>lusionisti<br />

che vendono sogni. E i sognatori non sono migliori dei droghieri, ogni tossico ha <strong>il</strong> pusher che si merita. Non esisterebbe<br />

l'uno se l'altro non lo volesse. Non sempre le vittime sono tali, a volte sono i presunti carnefici le vere prede. Il mondo gira<br />

intorno ai sogni, solo che da sveglio è immerso negli incubi.<br />

Ardore<br />

Eravamo in 13 e vivevamo felici. <strong>La</strong><br />

crudeltà di persone cattive ha sottratto<br />

6 di noi all’affetto della mamma, dei<br />

fratellini e della famiglia di umani<br />

della quale ci prendevamo cura.<br />

I nostri fratelli e la nostra mamma si<br />

chiedono quando terminerà la strage e<br />

se toccherà anche a loro la nostra stessa<br />

sorte.<br />

Ha dato voce ai suoi Gatti, che non hanno<br />

parola e non possono difendersi, Maria Carmela<br />

Monteleone di Ardore Marina<br />

INTERCULTURA, UNA FINESTRA SUL MONDO<br />

Il Centro Locale AFS Intercultura di Reggio Calabria,<br />

nella settimana tra <strong>il</strong> 4 e <strong>il</strong> 9 Apr<strong>il</strong>e, ha ospitato un gruppo<br />

di dieci studenti provenienti da diversi Paesi del Mondo:<br />

Stati Uniti, Finlandia, Costa Rica,Ta<strong>il</strong>andia, Indonesia,Russia,Cina,<br />

C<strong>il</strong>e, Argentina, Svizzera,Bras<strong>il</strong>e, Australia, Germania.<br />

<strong>La</strong> Settimana di Scambio s'inserisce nel contesto del<br />

Progetto educativo di Intercultura, che da oltre 50 anni<br />

forma i “cittadini del mondo”attraverso un programma<br />

mirato di scambi internazionali di studenti.<br />

Ragazzi tra i 15 e i 18 anni vivendo l' esperienza<br />

di Intercultura hanno la grande opportunità<br />

di “mettere in rapporto <strong>il</strong> proprio modo<br />

di vivere e di pensare con la vita e i pensieri di<br />

culture diverse e lontane”. Un straordinaria<br />

occasione di conoscenza di se stessi e degli<br />

altri “fratelli ed amici”, vicini e lontani nel<br />

mondo. Nell' ambito della celebrazione dei<br />

150 anni dell'Unità d'Italia, <strong>il</strong> Centro Locale<br />

Intercultura ha organizzato la Settimana di<br />

Scambio nel Ricordo di Garibaldi in Calabria.<br />

Nelle giornate di lunedì e martedì si sono svolti<br />

gli incontri con alcune scuole reggine; gli<br />

studenti della sezione turistica dell'Istituto<br />

Tecnico R. Piria hanno presentato ai giovani<br />

ospiti stranieri i documenti storici sull' Unità<br />

d'Italia per una riflessione storica sul Risorgimento<br />

Italiano. Gli studenti e gli insegnanti<br />

del Liceo artistico Mattia Preti e dell'Istituto d'Arte Frangipane<br />

hanno accolto calorosamente i ragazzi di Intercultura.<br />

Una settimana ricca di appuntamenti,e di incontri significativi.<br />

Nella biblioteca di Palazzo Foti, <strong>il</strong> variegato gruppo<br />

di studenti stranieri ha ricevuto <strong>il</strong> saluto dell'avvocato Condipodero,<br />

Capo di Gabinetto dell'Amministrazione provinciale,<br />

che ha ribadito l'importanza del Progetto Educativo<br />

di Intercultura. Molto apprezzata anche la visita guidata<br />

a Palazzo Campanella, ove gli studenti Intercultura accompagnati<br />

nel percorso dalla dott.ssa <strong>La</strong>tella si sono sofferma-<br />

ti nell'Aula Cons<strong>il</strong>iare e presso <strong>il</strong> <strong>La</strong>boratorio di Restauro<br />

dei Bronzi di Riace. Non sono poi mancate le escursioni<br />

sulle tracce dell'Eroe dei Due Mondi. Dal Cippo di Garibaldi<br />

in Aspromonte, allo scorcio suggestivo di Sc<strong>il</strong>la, a<br />

Melito per rivisitare con gli “occhi della memoria”i luoghi<br />

dello sbarco dei M<strong>il</strong>le. Anche quest'anno si è rinnovata con<br />

successo per la grande Famiglia di intercultura la partecipazione<br />

alla trasmissione Il Salotto dell'Editore negli studi di<br />

RTV.<br />

E per concludere una settimana ricca di emozioni e tanti<br />

bei ricordi da “chiudere in valigia”, una serata conviviale<br />

con famiglie ospitanti,volontari e studenti , per salutare con<br />

un sorriso e” un dolce tipico del proprio Paese”, un esperienza<br />

altamente significativa sotto l'aspetto della formazione<br />

e della conoscenza. Una finestra sul mondo per conoscere<br />

e conoscersi meglio “oltre le frontiere”. Per crescere<br />

insieme , “verso un avvenire di pace e di fratellanza.<br />

Rosamaria Malafarina<br />

L OROSCOPO<br />

47<br />

DOMENICA 17<br />

APRILE 2011<br />

ARIETE<br />

Grazie alla presenza calda e generosa di Giove nel<br />

vostro segno siete circondati da un'immensa corrente<br />

di affetto che vi arriva da più parti. <strong>La</strong> vostra<br />

relazione sentimentale è più solida che mai ma<br />

soprattutto appaga i vostri desideri più profondi.<br />

TORO<br />

L'ingresso della Luna in Vergine vi aiuterà a coordinare<br />

i vostri impegni nella maniera migliore. <strong>La</strong><br />

vostra ab<strong>il</strong>ità dialettica oggi sarà ai massimi livelli e<br />

saprete convincere chiunque della bontà delle<br />

vostre idee, anche le persone più scettiche intorno<br />

a voi.<br />

GEMELLI<br />

Molto accattivante la Luna in Cancro vostro secondo<br />

settore astrologico che vi può agevolare qualunque trattativa<br />

d'affari. Marte, Giove, Urano e Saturno soffiano<br />

energie vinmcenti su tutte e tre le decadi del segno,<br />

dateci dentro!<br />

CANCRO<br />

<strong>La</strong> Luna nel segno ma in cattivo aspetto ai pianeti<br />

in Ariete in queste ore non vi aiuterà a trovare <strong>il</strong><br />

necessario equ<strong>il</strong>ibrio per affrontare con chiarezza<br />

una discussione. Tenetene conto e non tranciate<br />

giudizi prima di aver valutasto tutte le possb<strong>il</strong>ità.<br />

LEONE<br />

Per i nativi della terza decade, l'amore potrà essere<br />

un poco avaro di tenerezze e piacevoli attenzioni,<br />

ma sarete voi ad interessarvi all'altro, che ben<br />

presto reagirà 'positivamente'! Gli astri vi parlano<br />

anche di varie opportunità di lavoro, una delle<br />

quali assai vantaggiosa.<br />

VERGINE<br />

Nonostante la Luna generosa,Venere è dispettosa.<br />

Ci sono aspetti discreti, ma non sufficienti<br />

a farvi raggiungere i traguardi che vi siete prefissi.<br />

Decisamente puntate troppo in alto, e<br />

qualche ridimensionamento, a volte, è indispensab<strong>il</strong>e.<br />

BILANCIA<br />

Al lavoro avete messo tanta carne al fuoco ma<br />

ora dovrete pazientare un poco e al limite soffiare<br />

sul fuoco, perchè le situazionui si 'cuociano'<br />

a puntino. Serata movimentata. Se <strong>il</strong> vostro<br />

rapporto ormai mostra solo <strong>il</strong> lato oscuro, valutate<br />

se non è <strong>il</strong> caso di dare un taglio definitivo.<br />

SCORPIONE<br />

In campo professionale, un collega più navigato di<br />

voi potrebbe farvi sentire <strong>il</strong> peso della sua esperienza:<br />

cercate di girare la situazione a vostro favore,<br />

prendendo <strong>il</strong> meglio che ha da offrirvi, sarà una<br />

buona occasione per apprendere i trucchi del<br />

mestiere!<br />

SAGITTARIO<br />

Con <strong>il</strong> vostro partner cercate di rimanere calmi:<br />

dategli la possib<strong>il</strong>ità di chiarirsi, scoprirete che la<br />

vostra reazione è stata esagerata! Nella professione,<br />

cercate di migliorare la vostra competenza o<br />

approfonditela, magari imparando una lingua straniera:<br />

ne gioverà la carriera!<br />

CAPRICORNO<br />

Vi svegliate di pessimo umore, più lunatici e antipatici del<br />

solito, ma una passeggiata all'aria aperta vi rimetterà in<br />

sesto, complice, beninteso, una magica telefonata di chi vi<br />

ama. Certo, inut<strong>il</strong>e rimarcarlo sempre, sapete che ora i<br />

pianeti non vi aiutano, ma cedere al pessimismo peggiora<br />

tutto!!!<br />

ACQUARIO<br />

Splendido inizio di settimana, beh del resto è<br />

già da un po' di tempo che non potete lamentarvi<br />

della generosità astrale, beati voi! Questo è <strong>il</strong><br />

periodo migliore per dare la stura ad ambiziosi<br />

progetti sia per la vita professionale, sia per<br />

quella sentimentale.<br />

PESCI<br />

Molti di voi daranno per scontato l'amore del partner,<br />

rischiando fatalmente di trascurarlo: cercate<br />

invece di coltivarlo e nutrirlo! Alcuni pianeti<br />

importanti nella seconda casa promettono un'espansione<br />

della personalità e soprattutto dello spirito<br />

d'iniziativa: approfittatene.

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