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ELEZIONI AMMINISTRATIVE 15/16 MAGGIO 2011 FRANCESCO COMMISSO ASSESSORE DI LOCRI Lettera aperta ai giovani elettori di Locri Cara/o giovane elettrice/ore, ho pensato di scriverti questa lettera l'altro giorno, mentre seguivo una trasmissione televisiva, dove si parlava di giovani come te, che per la prima volta sono chiamati ad esercitare il diritto/dovere democratico del voto. Mi è tornato subito in mente quando pure io, tanto tempo fa, mi accingevo ad esercitare il mio diritto di voto per la prima volta e quanto io allora abbia sentito il peso di questa responsabilità e insieme la grande conquista democratica che mi consentiva di esprimere liberamente la mia scelta politica. Di quel momento serbo ancora il ricordo di quell'emozione particolare che ognuno di noi avverte sulla linea di confine tra la spensieratezza e la responsabilità, tra la lieta stagione della giovinezza e il battesimo di maturità sociale. Ai miei tempi si diventava elettori a 21 anni, ma da molto tempo ormai, ai giovani vengono doverosamente riconosciute assai La politica non deve essere somma di appetiti, che si legano per meschino opportunismo, ma è l'applicazione benefica di un pensiero illuminato, capace di interpretare la realtà che si presenta, secondo regole di saggezza e dimostrare capacità operative. prima maturità e autonomia di pensiero che ti consentono di effettuare valutazioni consapevoli e scelte responsabili. E' rimasto indelebile nella mia memoria quel segno che ho tracciato sulla scheda elettorale, e con quel segno ho visto dispiegarsi i miei sogni di ragazzo che desiderava una società ordinata e sicura, retta da leggi buone, comprensiva e premurosa con i deboli, con tanta fede nel progresso civile e illuminata sempre dalla saggezza e dalla cultura. Cara/o giovane, oggi sei tu ad avere una scheda elettorale davanti agli occhi ed io, conoscendo la tua segreta emozione, cerco solo di portarti, non certo a scegliere, ma a rendere personale, LIBERA, convinta e, quindi, nobile l'espressione del tuo voto. Dedica un poco del tuo tempo a meditare su quali siano i tuoi convincimenti, i tuoi pensieri, e chiama a raccolta tutti i tuoi principi, le aspettative, i tuoi ideali. Poi cerca di riflettere sulle qualità delle proposte politiche e delle varie candidature diffidando delle aggregazioni basate sul rampantismo, o che abbiano come collante esclusivo la spartizione di posti di potere. La politica non deve essere somma di appetiti, che si legano per meschino opportunismo, ma è l'applicazione benefica di un pensiero illuminato, capace di interpretare la realtà che si presenta, secondo regole di saggezza e dimostrare capacità operative. Ogni giovane come te ha il dono della gentilezza dell'animo; ecco, sia questo il tuo indirizzo politico. Và dove ti dice il cuore, dove trovi gentilezza, serietà, capacità, cultura. Francesco Commisso Assessore alla Cultura Città di Locri Nuove energie con una guida sicura INTERVISTA A RUDI LIZZI Con Cusato inizia un nuovo percorso Lei stato uno dei più votati alle ultime consultazioni comunali, un giovane impegnato e preparato che alla sua prima esperienza politica ha già conseguito dei grandi successi come assessore nell’Esecutivo capeggiato da Salvatore Galluzzo. Da cosa nasce ora il desiderio di scendere in campo con la lista civica “Il bene in Comune” con candidato a sindaco Giuseppe Cusato? La mia prima candidatura era nata dalla volontà di rendermi utile al mio paese, spinto dalla voglia e dall’incoraggiamento di alcuni coetanei, mi sono presentato alle elezioni con la lista di Salvatore Galluzzo e i miei concittadini mi hanno premiato, forse perchè hanno compreso che il mio entusiasmo era genuino e la voglia di spendermi, in maniera costruttiva, per il mio paese, tanta. Ho seguito il sindaco Galluzzo per tutta la legislatura come Assessore con delega allo sport e alle politiche giovanili, e benchè fossi ancora alle prime armi, credo di aver dato un contributo importante. Finita la legislatura, Galluzzo non potendo dar seguito al suo percorso lascia i suoi liberi di scegliere, e a quel punto io mi sono trovato di fronte a un bivio: fermarmi o trovare nuove strade per proseguire il cammino intrapreso. E, a quel punto, in che direzione si è mosso? Ho iniziato formando un gruppo di persone, con cui cercare un punto di incontro, per proseguire e rilanciare l’impegno per la crescita di Gerace, e inizialmente avevamo individuato come possibile candidato a sindaco Varacalli. Ma evidentemente le diversità erano troppe e nonostante molti tentativi di dialogo, in seguito anche a numerosi incontri, continuavano a sussistere delle incomprensioni profonde. Alla fine la distanza si è rivelata incolmabile e il tentativo è fallito. Inizia quindi un percorso con Cusato? Si, Giuseppe Cusato, ex comandante della casa circondariale di Locri e attualmente Sostituto Commissario di Polizia Penitenziaria si rivela essere la persona giusta al posto giusto. E’ una persona responsabile e disinteressata, io ho trovato in lui un alleato che vede coi miei stessi occhi i problemi del paese. Si è creata una sintonia importante che sarà certamente costruttiva e potrà costituire certamente la carta vincente durante questa campagna elettorale. Quindi la campagna elettorale la vedrà di nuovo impegnato in prima linea? Si, anche se purtroppo sono costretto a scusarmi per la mia assenza di questi giorni. Sto combattendo contro un grave problema di salute e spesso devo allontanarmi da Gerace. In coscienza ho pensato molto se fosse opportuno ricandidarmi o no. Dopo essermi consultato con i medici mi hanno assicurato che potrò tornare presto per rimettermi al servizio della comunità e al servizio del bene comune, come indica il nome stesso della lista con cui ho scelto di candidarmi.
Siderno, presentate ufficialmente le liste. In quattro per una poltrona A Siderno presentate le ultime liste sul filo di lana che vedranno quattro candidati alla carica di primo cittadino. Riccardo Ritorto per il centro destra sarà appoggiato da cinque liste, tre di estrazione civica più PDL e UDC; Mimmo Panetta sarà appoggiato da tre liste civiche, nelle quali è compresa Siderno Libera, più il PD. Mimmo Futia avrà al seguito una lista civica ed infine Antonio Carbonella Ferreri, anch'egli sostenuto da una lista di estrazione civica. La lettura veloce dei programmi non ci lasciano presagire nulla di nuovo. Nessun impegno viene preso circa la riduzione della spesa pubblica ed il ridimensionamento degli incarichi assessorili. La corsa alle poltrone è cominciata. Moltissime le facce nuove nelle liste, c’è chi lo chiama rinnovamento per giustificare la totale inesperienza di molti ma da osservatori e conoscitori della nostra città l’impressione è che molti vecchi “volponi” abbiano lasciato il testimone a figli, nipoti etc. Oltre 200 persone che si candidano ad amministrare la cosa pubblica al quale vorremmo fare una domanda da un milione di dollari: conoscete il programma sottoscritto dalla coalizione che andrete a sostenere? Vi hanno detto con quali risorse e con quali energie andranno a concretizzarsi molte delle cose scritte sul programma? La risposta a questi quesiti dovrebbe essere scontata ma il nostro timore è che molti dei pretendenti consiglieri comunali non saprebbero dare nessuna replica agli interrogativi da noi formulati. Vinca il migliore, indubbiamente dovrà essere così ma ben presto bisognerà pensare ad un organismo che formi una nuova classe dirigente capace di garantire rappresentanza ad una città e ad un popolo che, oggi più che mai, sembra aver perso la speranza di un futuro migliore. Una scuola che formi i migliori giovani del comprensorio sui temi più delicati ed importanti che riguardano il nostro territorio, uno su tutti la politica ma si badi bene quella con la P maiuscola. È innegabile che le prossime consultazioni amministrative rischiano di passare alla storia come le elezioni con il minore afflusso elettorale mai registratosi. Il clima di sfiducia sta allontanando sempre di più i cittadini dal voto. La partita che i vari schieramenti si giocano a Siderno oggi è basata principalmente sulla credibilità, sull’appetibilità e sul fascino che la gestione della cosa pubblica comunale ha perso ormai da troppo tempo per via della cattiva politica e dei pessimi politicanti. Antonio Tassone Lei è già Vice Sindaco del Comune di Bianco. Cosa l’ha spinta a candidarsi anche alle Elezioni Provinciali del 15/16 maggio? Ho già avuto negli anni passati altre esperienze amministrative, ma questa attuale di vice sindaco è sicuramente la più importante e significativa di tutte. Ho potuto verificare direttamente l’ampiezza e la complessità dei problemi che sono presenti nel nostro territorio e, in particolare, nella Locride meridionale. Problemi che riguardano innanzitutto il lavoro e l’occupazione, e poi quelli relativi all’ambiente, alla valorizzazione dei prodotti tipici locali, allo sviluppo di un moderno turismo che sia adeguato alle esigenze di oggi, alla viabilità e ai collegamenti con il centro nord dell’Italia, alla Bovalino-Bagnara, ai beni culturali, ai servizi socio-sanitari. E’ evidente che non ho voluto esporre un semplice elenco di cose da fare, ma queste emergenze rappresentano l’insieme di questioni intorno alle quali formulare, e poi realizzare, un vero programma politico e amministrativo. Non mi sarei presentato alle elezioni provinciali se non avessi avuto chiari in mente questi obiettivi programmatici, che , se eletto, mi impegnerò con tutte le mie forze perché siano conseguiti. E’ la seconda volta che si presenta alle elezioni Provinciali. Che novità ravvisa rispetto alla sua esperienza precedente? La prima cosa che balza agli occhi di tutti è un peggioramento della situazione economica di tutta la nostra zona. L’aumento della disoccupazione, soprattutto di quella giovanile, ha innescato altri meccanismi di crisi che hanno investito le nostre comunità. In questo contesto si è verificata anche una certa perdita dell’identità politica e culturale, che era alla base dello spirito di solidarietà e di condivisione da sempre presente nella nostra gente. La recente nascita della Città Metropolitana di Reggio Calabria potrebbe portare benefici economici e infrastrutturali anche in questa parte della Provincia, ma si potrebbe correre il rischio di rimanere isolati e ulteriormente indeboliti nella erogazione dei servizi essenziali. Ritengo che la campagna elettorale sarà molto combattuta, ma l’importante è che lo scopo di tutti i candidati sia quello di proseguire nell’azione positiva che ha caratterizzato l’amministrazione Morabito. Io cercherò di spiegare agli elettori del mio collegio l’importanza del loro voto, che deve essere consapevole e finalizzato alla crescita economica e sociale del nostro territorio. Lei sarà candidato nella coalizione di Pino Morabito. Come giudica l’azione politica dell’attuale Presidente? Ho già espresso il mio giudizio positivo sull’at- DOMENICA 17 APRILE 2011 A COLLOQUIO CON FRANCESCO MINNITI “Continuerò a battermi per i più deboli” Lei è candidato alle prossime elezioni provinciali. Perché ha fatto questa scelta? La mia candidatura nasce durante la riunione del direttivo del nostro partito, Rifondazione Comunista, ed è stata una scelta avvenuta in modo unanime. Che contributo politico pensa di dare con la sua scesa in campo? Io mi sono sempre battuto, e continuerò a farlo, per il popolo e le classi più deboli. Conosco bene i problemi delle classi meno agiate perché anche io provengo da una famiglia di lavoratori che hanno sempre lottato duro per poter andare avanti. Cosa pensa dell’attuale situazione politica? E’ una situazione disastrosa. Spero di essere INTERVISTA A PINO SERRA 15 eletto e di dare il mio contributo per migliorare una situazione penalizzante soprattutto per i giovani. Nessuno, fino ad oggi, ha pensato veramente ai problemi della gente. E’ arrivato il momento in cui l’elettore ed il cittadino diventino protagonisti. Perché con Rifondazione? Non faccio parte di quella schiera dei politici che cambia partito in ogni tornata elettorale. Sono sempre stato comunista, credo nei valori e negli ideali del mio partito e anche dopo la scissione sono rimasto con il simbolo che ha rappresentato tante battaglie per la libertà e la democrazia della nostra nazione. “Confermiamo la fiducia a Morabito” tività della Giunta Morabito. Ci sono settori, come quelli della viabilità, dell’ambiente, della scuola, dello sport e del turismo, della valorizzazione dei prodotti tipici e del patrimonio culturale, nei quali l’Amministrazione provinciale ha realizzato dei risultati di notevole importanza. Particolare significato ha avuto il rapporto dell’Amministrazione con gli Enti locali e con le comunità che essi rappresentano. Sia gli assessori che i consiglieri sono stati presenti sul territorio, recependo bisogni e aspettative della gente, per poi dare quasi sempre risposte operative soddisfacenti. Il Presidente Morabito ha avuto anche il merito di tenere unita la coalizione e di coordinare con equilibrio e saggezza il lavoro dei vari Dipartimenti. Anche l’organizzazione degli uffici è stata rimodulata e le pratiche sono state velocizzate, come tutti hanno potuto constatare in questi ultimi cinque anni. Darei particolare importanza al fatto che il rapporto con gli Enti Locali è stato super partes nel senso che non c’è stata alcuna discriminazione in relazione alle appartenenze politiche. Ovviamente tutto questo può e deve essere migliorato e in questo senso io farò la mia parte. Si parla molto di abolizione delle Provincie in chiave di semplificazione dei livelli di governo locale. Secondo Lei la Provincia è un Ente necessario? Intanto partiamo dal fatto che le Provincie ci sono e bisogna farle funzionare nel migliore dei modi, al servizio del territorio e per il raggiungimento degli obiettivi istituzionali che sono loro proprie. In particolare la Provincia ha competenze esclusive in alcuni fondamentali ambiti della viabilità, della scuola e dell’urbanistica. Secondo le vigenti leggi che regolano i rapporti tra Regione e Provincia esiste un numero elevato di funzioni che si sono trasferite dall’una all’altra, secondo il principio costituzionale del decentramento amministrativo e di sussidiarietà. Non dimentichiamo che anche dopo le recenti modifiche del Titolo Quinto della Costituzione , la Provincia continua ad essere un Ente necessario. Ritengo perciò che difficilmente si andrà alla loro soppressione, anche se da più parti essa viene sollecitata. Ritengo, da una parte, che il decentramento, anche provinciale, dovrebbe essere ulteriormente promosso per rispondere meglio ai bisogni delle varie zone della provincia, per esempio facendo funzionare meglio i circondari. Dall’altra, questo processo deve avvenire senza ulteriori aggravi per la finanza pubblica, appesantimento dell’apparato burocratico e crescita del sotto-governo. In presenza di queste due condizioni io non sarei contrario al mantenimento delle Provincie.
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