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10 DOMENICA 10 APRILE 2011 Reggio Attualità PALAZZO DI GIUSTIZIA LASTORIA INFINITA MARIO LABATE L’ nizio dei lavori risale al Settembre 2005 e siamo già ben oltre i due anni di ritardo dalla conclusione prevista dei lavori (fine 2008) di questa imponente struttura di 12 piani. Ben 70.000.000 gli Euro utilizzati per la messa in pratica del progetto di Paolo Farinelli che, ad oggi, pare stia per arrivare ad una svolta. È questa la clamorosa indiscrezione riportata dal segretario cittadino dei Comunisti italiani, Ivan Tripodi: «Nel giro di pochi mesi andrebbe a chiudere il cantiere del “nuovo Tribunale” di via del Gelsomino». La notizia che ogni Reggino aspettava è però incompleta. Continua Tripodi: «La Bentini s.p.a (azienda responsabile del cantiere) ha comunicato ufficialmente il licenziamento di tutt'e 67 le unità (62 operai e 5 impiegati) utilizzate per la costruzione del nuovo Tribunale reggino. “Benservito” che sarà formalizzato “a scaglioni”, partendo fin da questo mese d'aprile e fino al novembre prossimo». Azione assolutamente prematura se si pensa che la situazione dei lavori realizzati non dovrebbe andare oltre il 70%. I vertici del Pci sono convinti che tale grave decisione debba essere attribuita «alla bancarotta e al dissesto economico e finanziario del comune di Reggio che evidentemente non avrà rispettato e tenuto fede a impegni e pagamenti». All'indomani dell'allarme lanciato dal segretario comunista è il turno dell'attuale Sindaco (prossimo candidato a Presidente della provincia con il Pdl) Giuseppe Raffa: «Sarà completato entro la metà del 2012 il nuovo Palazzo di Giustizia a Reggio Calabria» valutando come “normale” il licenziamento a scaglioni dei 67 dipendenti, ufficializzati dalla Bentini, a questo punto dei lavori. Tuttavia sono molte le perplessità che rimangono visto che sarebbero un numero sempre inferiore di lavoratori a dover completare l'opera. Il prossimo 20 aprile avrà luogo, per questa ragione, un tavolo a Confindustria. AGGREDISCE UNA PROSTITUTA, POLIZIOTTO ARRESTATO DAI COLLEGHI Un poliziotto in servizio presso la Questura di Reggio Calabria si rifiuta di pagare una prostituta rumena perché, a causa di una brutta sbornia, non riesce a “concludere” il rapporto. La donna tenta di rubargli il cellulare ma viene aggredita. L'agente è stato tratto in arresto, in flagranza di reato, dai suoi colleghi ed è accusato di concussione, violenza privata e lesioni personali aggravate. STORIE QUASI NORMALI QUANDO GLI ALIENI FANNO DABADANTE MARIA G. COGLIANDRO “Non portare telecamere, però… che non voglio uscire su Striscia la Notizia”. Tranquillizzo la signora A.V. che siamo un settimanale su carta e che non diremo niente al Gabibbo. E così accetta di fare una chiacchierata con noi. Ha 72 anni e vive sola. Fino a qualche tempo fa divideva la casa col figlio il quale, dopo aver scoperto di essere stato adottato, non ha più voluto saperne di lei. È rimasta vedova a 45 anni. Non ha mai pensato di rifarsi una vita. “Ho avuto un solo uomo e morirò con la sua foto attaccata al collo”. Insieme alla medaglietta con l’immagine del marito incisa su una lamina d’oro, al collo porta anche la fede, come usano fare le anziane vedove del Sud. È agitata la signora A. e, per non guardarmi negli occhi, apre la credenza e inizia ad offrirmi di tutto. Ha paura che le diano della pazza e fa fatica a rivelarci degli straordinari incontri che da dieci anni a questa parte le hanno scombussolato la vita. “Mi rinchiudono se lo sanno in giro. La voce già un po’ si è sparsa e chi lo sa mi guarda storto”. La sera del 16 gennaio 2001, di ritorno dal cimitero, la signora A. rimane colpita da una strana luce a intermittenza gialloarancio che andava su e giù per il cielo. “All’inizio ho pensato fosse un aereo che aveva preso fuoco. Poi pian piano la luce si è allontanata finché non l’ho più vista. Quella notte mi sono addormentata con la convinzione di aver visto la stella di mio marito che mi salutava. Verso le tre mi sono svegliata e dalla parete di lato al letto improvvisamente si è aperto un varco. Quella parete non era più di mattoni, era diventata impalpabile. Da quell’apertura vaporosa sono apparsi due omini grigi, alti quanto il comò, con una testa gigante. Mi sono venuti incontro e io non riuscivo a muovermi. Non penso fosse solo paura, ero davvero paralizzata nel letto”. Curiosa e atterrita le chiedo se le hanno detto o fatto qualcosa. “Solo un gesto: mi hanno indicato lo specchio. Lo guardo e vedo riflessi quegli omini moltiplicati cento, mille volte. Mi rigiro verso di loro ed erano spariti. La parete si era ricomposta”. Secondo la signora A. quello era un avvertimento che presto gli alieni arriveranno sulla Terra e la conquisteranno. Ha vissuto e vive questi incontri quasi tutte le notti e ne ha incontrati diversi. “Sono come i cinesi: sembrano tutti uguali a prima vista ma pian piano ho imparato a distinguerli”. Questi strani esseri dalla “similpelle” – come la definisce la signora A. – vanno in giro nudi, non hanno sesso e non si comprende come possano moltiplicarsi. Ci tiene a precisare che non le hanno mai fatto del male: “Vengono solo a farmi visita… mi fanno compagnia. Anche se preferirei venissero di giorno. Io parlo con loro e secondo me mi capiscono, perché sembrano annuire e se faccio qualche battuta sorridono pure”. Le chiedo se ha provato a fotografarli. “Sì che ci ho provato. Anche se sentivo di infrangere un segreto tra me e loro. Ma volevo innanzitutto dimostrare al mio medico che non sono pazza e poi far vedere a tutti che gli alieni non sono cattivi”. Mi mostra una foto: nei bordi si riesce a distinguere qualche mobile della stanza; in mezzo diverse macchioline luminose scintillano come lucciole in una notte d’estate. Fenomeni paranormali o pura fantasia di un’anziana donna che per riempire il vuoto delle sue giornate inventa, come fanno i bambini, i suoi amici immaginari?
LA DESTRA CALA LA COPPIA: RAFFA- ARENA Si corona con la presentazione ufficiale la coppia Arena-Raffa. Celebrazione dell’unanime convergenza della destra. Pare essere un buon cavallo di battaglia la compattezza partitica dimostrata, soprattutto se contrapposta alla proverbiale indecisione dell’altra sponda. Parola d’ordine: “unione”, che fa rima con decisione. Mentre il PD sale in extremis sul treno elettorale al fischio di partenza del controllore…(Giovanna Cento) MISS ITALIA SFRATTATA DA SALSOMAGGIORE Miss Italia è stata sfrattata. Salsomaggiore, dopo averla ospitata per tanti anni, le ha tolto le chiavi di casa, a causa delle limitate finanze comunali. E così il concorso di bellezza più famoso dello stivale, dopo aver raccolto baracca e burattini, è pronto per il trasloco. Bussa adesso alle porte delle città italiane, come Giuseppe e Maria a Betlemme la notte di Natale, in cerca di una “mangiatoia” in cui partorire le prossime stelle tricolore. A dire il vero tutti la vogliono ma nessuno ancora se l'è presa. Roma è finora la “preferita” di una lunga lista di candidati, tutti attratti dalla succulenta possibilità di ospitare uno dei programmi storici di mamma Rai. Negli ultimi giorni si è fatto avanti anche il governatore siciliano Raffaele Lombardo, che ha proposto Lampedusa e Palermo come sedi della prefinale e della finale di Miss Italia, per risollevare le sorti della regione dopo la crisi del turismo causata dagli sbarchi da Libia e Tunisia. Tra chi non ha ancora buttato l'occhio sul concorso noi calabresi che, come al solito, non fiutiamo gli affari. Miss Italia è una manifestazione che può dare una sferzata salutare all'economia turistica locale, incrementare il traffico commerciale, puntare i riflettori sulle meraviglie delle Calabria. Insomma una vera e propria botta di vita! Per capire meglio i benefici IL “SIRACUSA” RIAPRE (FORSE) I BATTENTI È, come sempre, troppo tardi. Però era ora che la questione teatro “Siracusa”, che comunque offre diversi spunti di riflessione in una città che sembra ogni giorno snobbare l'offerta culturale, venisse presa di petto. È stato infatti pubblicato il bando per la sua gestione, e potenziali interessati avranno circa 45 giorni per presentare una domanda competitiva. I vari enti coinvolti saranno o fondazioni culturali o enti pubblici e privati che avranno il comune interesse di offrire finalmente, e dopo tanto tempo, un programma artistico degno di nota, basandosi su procedure efficaci di selezione di una valida direzione artistica. La lunga degenza della struttura è stato un depauperamento del territorio, nonché un vero e proprio scippo alla collettività reggina e non solo. Vi sono in città, infatti, moltissime compagnie teatrali che svolgono la loro attività artistica e di intrattenimento a volte non nel migliore dei modi e non in strutture adeguate, per ovvie mancanze di fondi. Non sarebbe stato meglio offrire quel palcoscenico a tante di queste compagnie che devono affittare palcoscenici di altre strutture per poter provare e svolgere la loro attività? Non sono nuove ed inusuali, in questa città dove si fa tutto e niente, le esibizioni, da parte delle suddette compagnie, in palcoscenici molto lontani dal centro cittadino, e che certamente non invogliano il reggino medio ad una alternativa serata teatrale. Ma l'amministrazione ha sempre taciuto a riguardo, e le interrogazioni di alcuni consiglieri comunali dell'opposizione non hanno mai dato risposte concrete. Si vociferava riguardo un potenziale acquisto da parte del presidente della Reggina calcio, Pasquale Foti, il quale aveva intenzione di fare una galleria di moda. Sarebbe stato un grandissimo spreco, considerata la mancanza di strutture. La speranza è che questa splendida struttura liberty, piccolo orgoglio del centro cittadino reggino, possa finalmente riacquistare il posto che gli spetta, ovvero il secondo grande teatro della nostra città. Antonio Cormaci dell' “effetto Miss Italia” facciamo due calcoli. Il concorso prevede per quest'anno due dirette tv ma la macchina organizzativa rimarrebbe impegnata per circa 45 giorni e porterebbe almeno 3 mila presenze (oltre alle 250 miss concorrenti) per le semifinali e circa 15 mila persone per la finale. Alberghi da tutto esaurito, spiagge affollate, ristoranti, gelaterie, negozi gremiti. E se ci sapremo fare e saremo abbastanza ospitali partirà il passaparola e nel giro di qualche anno il traffico turistico raddoppierebbe. Del resto abbiamo dalla nostra parte persino il patron Mirigliani, che vanta origini calabresi, essendo nato a Santa Caterina dello Jonio in provincia di Catanzaro, dove è vissuto fino all'età di 17 anni. È lui stesso nel 1970 a dichiarare: “Come Sanremo ha il Festival, Venezia il cinema, la Calabria può istituzionalizzare Miss Italia. Io per la mia terra ho grandi idee. Miss Italia può diventare l'immagine di una regione che può puntare sul turismo”. E così andò, per cinque anni la Calabria fu il set del concorso: nel 1972-73 l'Hotel 501 di Vibo, nel '74 Reggio Calabria, nel '76 Scalea, sulla Riviera dei Cedri, nel'77 Sant'Eufemia d'Aspromonte insieme con Palmi e Siderno. Insomma c'era una volta la Calabria… e se solo i nostri politici fossero un po' più attenti potremmo tornare alle vecchie glorie di un tempo. (M.G.C.) 11 DOMENICA 10 APRILE 2011 LA PIÙ BELLA CERCA CASA. REGGIO CALABRIA RISPONDE?
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