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Siderno, presentate ufficialmente le<br />

liste. In quattro per una poltrona<br />

A Siderno presentate le ultime liste sul f<strong>il</strong>o di lana che vedranno<br />

quattro candidati alla carica di primo cittadino. Riccardo<br />

Ritorto per <strong>il</strong> centro destra sarà appoggiato da cinque liste, tre<br />

di estrazione civica più PDL e UDC; Mimmo Panetta sarà<br />

appoggiato da tre liste civiche, nelle quali è compresa Siderno<br />

Libera, più <strong>il</strong> PD. Mimmo Futia avrà al seguito una lista civica<br />

ed infine Antonio Carbonella Ferreri, anch'egli sostenuto<br />

da una lista di estrazione civica.<br />

<strong>La</strong> lettura veloce dei programmi non ci lasciano presagire<br />

nulla di nuovo.<br />

Nessun impegno viene preso circa la riduzione della spesa<br />

pubblica ed <strong>il</strong> ridimensionamento degli incarichi assessor<strong>il</strong>i.<br />

<strong>La</strong> corsa alle poltrone è cominciata. Moltissime le facce<br />

nuove nelle liste, c’è chi lo chiama rinnovamento per giustificare<br />

la totale inesperienza di molti ma da osservatori e conoscitori<br />

della nostra città l’impressione è che molti vecchi “volponi”<br />

abbiano lasciato <strong>il</strong> testimone a figli, nipoti etc. Oltre 200<br />

persone che si candidano ad amministrare la cosa pubblica al<br />

quale vorremmo fare una domanda da un m<strong>il</strong>ione di dollari:<br />

conoscete <strong>il</strong> programma sottoscritto dalla coalizione che<br />

andrete a sostenere?<br />

Vi hanno detto con quali risorse e con quali energie andranno<br />

a concretizzarsi molte delle cose scritte sul programma?<br />

<strong>La</strong> risposta a questi quesiti dovrebbe essere scontata ma <strong>il</strong><br />

nostro timore è che molti dei pretendenti consiglieri comunali<br />

non saprebbero dare nessuna replica agli interrogativi da noi<br />

formulati. Vinca <strong>il</strong> migliore, indubbiamente dovrà essere così<br />

ma ben presto bisognerà pensare ad un organismo che formi<br />

una nuova classe dirigente capace di garantire rappresentanza<br />

ad una città e ad un popolo che, oggi più che mai, sembra<br />

aver perso la speranza di un futuro migliore.<br />

Una scuola che formi i migliori giovani del comprensorio sui<br />

temi più delicati ed importanti che riguardano <strong>il</strong> nostro territorio,<br />

uno su tutti la politica ma si badi bene quella con la P<br />

maiuscola. È innegab<strong>il</strong>e che le prossime consultazioni amministrative<br />

rischiano di passare alla storia come le elezioni con<br />

<strong>il</strong> minore afflusso elettorale mai registratosi. Il clima di sfiducia<br />

sta allontanando sempre di più i cittadini dal voto. <strong>La</strong> partita<br />

che i vari schieramenti si giocano a Siderno oggi è basata<br />

principalmente sulla credib<strong>il</strong>ità, sull’appetib<strong>il</strong>ità e sul fascino<br />

che la gestione della cosa pubblica comunale ha perso ormai<br />

da troppo tempo per via della cattiva politica e dei pessimi<br />

politicanti.<br />

Antonio Tassone<br />

Lei è già Vice Sindaco del Comune di<br />

Bianco. Cosa l’ha spinta a candidarsi<br />

anche alle Elezioni Provinciali<br />

del 15/16 maggio?<br />

Ho già avuto negli anni passati altre esperienze<br />

amministrative, ma questa attuale di vice<br />

sindaco è sicuramente la più importante e<br />

significativa di tutte. Ho potuto verificare<br />

direttamente l’ampiezza e la complessità dei<br />

problemi che sono presenti nel nostro territorio<br />

e, in particolare, nella Locride meridionale.<br />

Problemi che riguardano innanzitutto <strong>il</strong><br />

lavoro e l’occupazione, e poi quelli relativi<br />

all’ambiente, alla valorizzazione dei prodotti<br />

tipici locali, allo sv<strong>il</strong>uppo di un moderno turismo<br />

che sia adeguato alle esigenze di oggi,<br />

alla viab<strong>il</strong>ità e ai collegamenti con <strong>il</strong> centro<br />

nord dell’Italia, alla Bovalino-Bagnara, ai beni<br />

culturali, ai servizi socio-sanitari. E’ evidente<br />

che non ho voluto esporre un semplice elenco<br />

di cose da fare, ma queste emergenze rappresentano<br />

l’insieme di questioni intorno alle<br />

quali formulare, e poi realizzare, un vero programma<br />

politico e amministrativo. Non mi<br />

sarei presentato alle elezioni<br />

provinciali se non<br />

avessi avuto chiari in<br />

mente questi obiettivi<br />

programmatici, che , se<br />

eletto, mi impegnerò<br />

con tutte le mie forze<br />

perché siano conseguiti.<br />

E’ la seconda volta che si<br />

presenta alle elezioni<br />

Provinciali. Che novità<br />

ravvisa rispetto alla sua<br />

esperienza precedente?<br />

<strong>La</strong> prima cosa che balza<br />

agli occhi di tutti è un<br />

peggioramento della<br />

situazione economica di<br />

tutta la nostra zona.<br />

L’aumento della disoccupazione, soprattutto<br />

di quella giovan<strong>il</strong>e, ha innescato altri meccanismi<br />

di crisi che hanno investito le nostre comunità.<br />

In questo contesto si è verificata anche<br />

una certa perdita dell’identità politica e culturale,<br />

che era alla base dello spirito di solidarietà<br />

e di condivisione da sempre presente<br />

nella nostra gente. <strong>La</strong> recente nascita della<br />

Città Metropolitana di Reggio Calabria<br />

potrebbe portare benefici economici e infrastrutturali<br />

anche in questa parte della Provincia,<br />

ma si potrebbe correre <strong>il</strong> rischio di rimanere<br />

isolati e ulteriormente indeboliti nella erogazione<br />

dei servizi essenziali. Ritengo che la<br />

campagna elettorale sarà molto combattuta,<br />

ma l’importante è che lo scopo di tutti i candidati<br />

sia quello di proseguire nell’azione positiva<br />

che ha caratterizzato l’amministrazione<br />

Morabito. Io cercherò di spiegare agli elettori<br />

del mio collegio l’importanza del loro voto,<br />

che deve essere consapevole e finalizzato alla<br />

crescita economica e sociale del nostro territorio.<br />

Lei sarà candidato nella coalizione di Pino<br />

Morabito. Come giudica l’azione politica dell’attuale<br />

Presidente?<br />

Ho già espresso <strong>il</strong> mio giudizio positivo sull’at-<br />

DOMENICA 17 APRILE 2011<br />

A COLLOQUIO CON FRANCESCO MINNITI<br />

“Continuerò a battermi per i più deboli”<br />

Lei è candidato alle prossime elezioni provinciali.<br />

Perché ha fatto questa scelta?<br />

<strong>La</strong> mia candidatura nasce durante la riunione<br />

del direttivo del nostro partito,<br />

Rifondazione Comunista,<br />

ed è stata una scelta avvenuta<br />

in modo unanime.<br />

Che contributo politico pensa<br />

di dare con la sua scesa in<br />

campo?<br />

Io mi sono sempre battuto, e<br />

continuerò a farlo, per <strong>il</strong> popolo<br />

e le classi più deboli. Conosco<br />

bene i problemi delle classi<br />

meno agiate perché anche io<br />

provengo da una famiglia di<br />

lavoratori che hanno sempre<br />

lottato duro per poter andare avanti.<br />

Cosa pensa dell’attuale situazione politica?<br />

E’ una situazione disastrosa. Spero di essere<br />

INTERVISTA A PINO SERRA<br />

15<br />

eletto e di dare <strong>il</strong> mio contributo per migliorare<br />

una situazione penalizzante soprattutto<br />

per i giovani. Nessuno, fino ad oggi, ha pensato<br />

veramente ai problemi<br />

della gente. E’ arrivato <strong>il</strong><br />

momento in cui l’elettore ed<br />

<strong>il</strong> cittadino diventino protagonisti.<br />

Perché con Rifondazione?<br />

Non faccio parte di quella<br />

schiera dei politici che cambia<br />

partito in ogni tornata<br />

elettorale. Sono sempre<br />

stato comunista, credo nei<br />

valori e negli ideali del mio<br />

partito e anche dopo la scissione<br />

sono rimasto con <strong>il</strong><br />

simbolo che ha rappresentato tante battaglie<br />

per la libertà e la democrazia della nostra<br />

nazione.<br />

“Confermiamo la fiducia a Morabito”<br />

tività della Giunta Morabito. Ci sono settori,<br />

come quelli della viab<strong>il</strong>ità, dell’ambiente, della<br />

scuola, dello sport e del turismo, della valorizzazione<br />

dei prodotti tipici e del patrimonio<br />

culturale, nei quali l’Amministrazione provinciale<br />

ha realizzato dei risultati di notevole<br />

importanza. Particolare significato ha avuto <strong>il</strong><br />

rapporto dell’Amministrazione con gli Enti<br />

locali e con le comunità che essi rappresentano.<br />

Sia gli assessori che i consiglieri sono stati<br />

presenti sul territorio, recependo bisogni e<br />

aspettative della gente, per poi dare quasi<br />

sempre risposte operative soddisfacenti. Il<br />

Presidente Morabito ha avuto anche <strong>il</strong> merito<br />

di tenere unita la coalizione e di coordinare<br />

con equ<strong>il</strong>ibrio e saggezza <strong>il</strong> lavoro dei vari<br />

Dipartimenti. Anche l’organizzazione degli<br />

uffici è stata rimodulata e le pratiche sono<br />

state velocizzate, come tutti hanno potuto<br />

constatare in questi ultimi cinque anni. Darei<br />

particolare importanza al fatto che <strong>il</strong> rapporto<br />

con gli Enti Locali è stato super partes nel<br />

senso che non c’è stata alcuna discriminazione<br />

in relazione alle appartenenze politiche.<br />

Ovviamente tutto questo<br />

può e deve essere<br />

migliorato e in questo<br />

senso io farò la mia<br />

parte.<br />

Si parla molto di abolizione<br />

delle Provincie in<br />

chiave di semplificazione<br />

dei livelli di governo<br />

locale. Secondo Lei la<br />

Provincia è un Ente<br />

necessario?<br />

Intanto partiamo dal<br />

fatto che le Provincie ci<br />

sono e bisogna farle funzionare<br />

nel migliore dei<br />

modi, al servizio del territorio<br />

e per <strong>il</strong> raggiungimento<br />

degli obiettivi istituzionali che sono<br />

loro proprie. In particolare la Provincia ha<br />

competenze esclusive in alcuni fondamentali<br />

ambiti della viab<strong>il</strong>ità, della scuola e dell’urbanistica.<br />

Secondo le vigenti leggi che regolano i<br />

rapporti tra Regione e Provincia esiste un<br />

numero elevato di funzioni che si sono trasferite<br />

dall’una all’altra, secondo <strong>il</strong> principio costituzionale<br />

del decentramento amministrativo e<br />

di sussidiarietà.<br />

Non dimentichiamo che anche dopo le recenti<br />

modifiche del Titolo Quinto della Costituzione<br />

, la Provincia continua ad essere un Ente<br />

necessario. Ritengo perciò che diffic<strong>il</strong>mente si<br />

andrà alla loro soppressione, anche se da più<br />

parti essa viene sollecitata. Ritengo, da una<br />

parte, che <strong>il</strong> decentramento, anche provinciale,<br />

dovrebbe essere ulteriormente promosso<br />

per rispondere meglio ai bisogni delle varie<br />

zone della provincia, per esempio facendo<br />

funzionare meglio i circondari. Dall’altra, questo<br />

processo deve avvenire senza ulteriori<br />

aggravi per la finanza pubblica, appesantimento<br />

dell’apparato burocratico e crescita del<br />

sotto-governo. In presenza di queste due condizioni<br />

io non sarei contrario al mantenimento<br />

delle Provincie.

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