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Scarica il pdf - La Riviera

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Suor Annalisa di Platì e <strong>il</strong> tardo comprendonio<br />

Suor Annalisa, direttrice dell'as<strong>il</strong>o di Platì, alla domanda di Daniela Ursino<br />

(Calabriaora 15 apr<strong>il</strong>e) : “ Perché Platì non si può capire?” risponde: “ Platì<br />

non si può capire, io sono qui da dieci anni e ancora non l'ho capita”. Tarda<br />

di comprendonio. Oppure Dio non ha parlato al suo cuore.<br />

Finora la carenza di organico ha rallentato<br />

notevolmente l'attività giudiziaria. A breve<br />

saranno in servizio nei tribunali di Reggio<br />

Locri e Palmi trentacinque nuovi magistrati<br />

Il tribunale di Locri<br />

le e con dei processi molto importanti<br />

in corso. In ambito penale basti<br />

citare i processi per l'omicidio di S.<br />

Cordì e <strong>il</strong> 'Fehida', relativo alla faida<br />

tra cosche di San Luca e alla conseguente<br />

strage di Duisburg. Come<br />

ricordava <strong>il</strong> Presidente del Tribunale<br />

di Locri, in una intervista a <strong>La</strong><br />

<strong>Riviera</strong> di qualche settimana fa, “l'inefficienza<br />

e le lungaggini della giustizia,<br />

anche in questo circondario,<br />

potrebbero essere eliminate ponendo<br />

rimedio alle carenze di risorse<br />

umani e materiali, che significa<br />

nuovo palazzo di giustizia, più magistrati,<br />

più personale di cancelleria,<br />

più risorse materiali.” Dei passi<br />

importanti in questa direzione si<br />

stanno compiendo, anche se queste<br />

nuove nomine non saranno sufficienti<br />

finché tutta l'organizzazione<br />

dell'apparato giudiziario non sarà<br />

adeguata alla necessità di dare<br />

risposte in tempi ragionevoli alle<br />

domande dei cittadini, sia in campo<br />

penale che civ<strong>il</strong>e. Ora, ovviamente,<br />

ci si aspetta che questi nuovi magistrati,<br />

insieme al mondo dell'avvocatura,<br />

possano essere messi in condizione<br />

di lavorare serenamente.<br />

Occorre, al più presto, come ricordava<br />

F<strong>il</strong>ocamo, reperire le risorse<br />

necessarie nell'ambito del personale<br />

amministrativo. Queste sono le<br />

risposte che i cittadini si attendono<br />

dallo Stato.<br />

POLAROID NATILE * ASPROMONTE<br />

FOTO<br />

di Enzo lacopo<br />

Dopo le donne si San Luca, quelle di Nat<strong>il</strong>e. Le prime (p<strong>il</strong>otate) per la legalità,<br />

le seconde (disarmate) per la normalità. Il dissesto idrogeologico nella frazione<br />

di Careri sta mettendo a serio rischio la quotidianità di tantissime persone.<br />

Le case, ulteriormente “ferite” dalle piogge di questo inverno, vedono <strong>il</strong> baratro.<br />

la <strong>Riviera</strong><br />

5<br />

DOMENICA 17<br />

APRILE 2010<br />

IL DIAVOLO NERO<br />

Ché la diritta via<br />

avea smarrita<br />

Prima, la notizia. Santo Crucitti e<br />

Mario Salvatore Ch<strong>il</strong>à sono finiti in<br />

carcere con l’accusa di essere rispettivamente<br />

<strong>il</strong> capo del “locale” di ndrangheta<br />

del quartiere Condera di Reggio Calabria e <strong>il</strong><br />

luogotenente del detto sodalizio criminale.<br />

Risulta, altresì, indagato, ma a piede libero, don<br />

Nuccio Cannizzaro, che è stato raggiunto da un<br />

avviso di garanzia.. per “l’atteggiamento di<br />

sudditanza psicologica” nei confronti dei due<br />

arrestati. Ciò che lo avrebbe indotto in tentazione,<br />

rendendo dichiarazioni “chiaramente compiacenti”.<br />

<strong>La</strong> Chiesa reggina-bovese, per la<br />

penna di don F<strong>il</strong>ippo Curatola, direttore dell’Ufficio<br />

diocesano delle Comunicazioni sociali,<br />

ha subito espresso la “propria vicinanza,<br />

umana e fraterna, e la propria stima “ al suo<br />

presbitero don Antonio Cannizzaro con una<br />

rituale piena fiducia nell’operato della Magistratura.<br />

Il che rinvia, onde accertare l’innocenza<br />

del presbitero, cioè del prete in questione,<br />

alle conclusioni dei<br />

magistrati inquirenti.<br />

Ma – si capisce- che<br />

rimettere la questione<br />

nelle mani del tribunale<br />

di Dio, l’unico infallib<strong>il</strong>e,<br />

sarebbe stato prenderla<br />

per le lunghe. A<br />

dir vero, c’era una altra<br />

via: quella del richiamo<br />

alla Costituzione<br />

repubblicana, che fa<br />

non colpevoli fino a<br />

sentenza definitiva .<br />

Accompagnata questa via dalla menzione,<br />

caduta in disuso, che un avviso di garanzia non<br />

propone <strong>il</strong> prof<strong>il</strong>o del delinquente, ma sta a<br />

significare, con misericordia dello Stato inquirente,<br />

che <strong>il</strong> presbitero viene informato di indagini<br />

sulla sua condotta, e invitato a difendersi.<br />

<strong>La</strong> Chiesa reggino-bovese tra le vie infinite, concesse<br />

dalla Provvidenza, ha smarrita proprio<br />

quella che conduce ai luoghi della Costituzione<br />

repubblicana e del Codice penale italiano. Forse<br />

perché conosce le sue pecore, vogliamo aggiungere<br />

come attenuante. È da tempo ormai che<br />

in Italia, specialmente nel Mezzogiorno, soprattutto<br />

in Calabria un avviso di garanzia equivale<br />

a sentenza di colpevolezza. Per non dire poi-<br />

Dio ce ne liberi con i suoi esorcisti di Santa<br />

Romana Chiesa- del rinvio a giudizio. E della<br />

pena certa e definitiva, fin dal primo giudizio,<br />

per gli imputati di ‘ndrangheta.

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