08.06.2013 Views

Scarica il pdf - La Riviera

Scarica il pdf - La Riviera

Scarica il pdf - La Riviera

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

35<br />

ROMA - CAULONIA E’ GEMELLAGGIO<br />

E’ stato siglato venerdì 1 Apr<strong>il</strong>e un importantissimo accordo che lega in un gemellaggio le città di<br />

Roma e di Caulonia. Il gemellaggio promuoverà lo sv<strong>il</strong>uppo culturale e turistico delle due realtà<br />

municipali e favorirà le relazioni tra cittadini per sv<strong>il</strong>uppare la reciproca conoscenza e stringere<br />

legami di collaborazione. A fare da tramite <strong>il</strong> musicista romano Valerio F<strong>il</strong>ippi, organizzatore del<br />

Roma Tarantella Festival, manifestazione che gli è valsa la cittadinanza onoraria di Caulonia<br />

dionale” (Springer-Verlag, 1991).<br />

Il convegno, articolato in due giornate si svolgerà all’ex Convento dei Minimi<br />

di Roccella, su iniziativa dell’Università della Calabria (Dipartimento<br />

Scienze della Terra), dell’Università di Parma, della Società Geologica italiana,<br />

dell’Ordine dei Geologi della Calabria e del Comune di Roccella Ionica.<br />

Per l’occasione, <strong>il</strong> sindaco di Roccella Jonica, prof. Giuseppe Certomà,<br />

consegnerà un targa riconoscimento all’<strong>il</strong>lustre studioso tedesco.<br />

L’evento roccellese, oltre ad omaggiare <strong>il</strong> prof. Ibbeken, sarà anche l’occasione<br />

per fare <strong>il</strong> punto sull’assetto fisico del territorio e sul dissesto idrogeologico<br />

nella Calabria ionica meridionale.<br />

I lavori del convegno si apriranno mercoledì 21 apr<strong>il</strong>e alle ore 9.30 registreranno<br />

gli interventi di Renzo Valloni dell’Università di Parma sul tema “Lo<br />

studio geologico della Freie Universität Berlin sulla Calabria ionica meridionale:<br />

uno straordinario contributo all’avanzamento delle conoscenze”; di H<strong>il</strong>lert<br />

Ibbeken, “I miei venti anni di ricerche geologiche nella Calabria ionica<br />

meridionale (con proiezione del f<strong>il</strong>mato “<strong>La</strong> costa di Bianco, processi e prodotti<br />

di un equ<strong>il</strong>ibrio dinamico nel trasporto dei sedimenti”); di Salvatore Critelli<br />

dell’ Università della Calabria che <strong>il</strong>lustrerà “Gli effetti della litologia, trasporto<br />

e deposizione sulla generazione, dispersione e composizione dei sedimenti<br />

clastici: esempi dalla California e Calabria Ionica”.<br />

<strong>La</strong> sessione pomeridiana si aprirà alle 14,30 con la relazione del presidente<br />

dell’Ordine dei Geologi della Calabria, Arcangelo Francesco Violo dedicata<br />

all’argomento: “L’erosione costiera nella Calabria jonica meridionale”.<br />

Seguiranno i contributi di tre geologi del <strong>La</strong>boratorio di Erosione Costiera<br />

dell’Ordine dei Geologi della Calabria: Fabio Procopio che farà <strong>il</strong> punto<br />

sul tema “<strong>La</strong>boratorio erosione costiera dell’Ordine Geologi della Calabria:<br />

un contributo al PAI Calabria”; Angelo A. Stam<strong>il</strong>e che affronterà l’aspetto<br />

“Clima ondoso, erosione ed impatto delle mareggiate nel tratto di costa compreso<br />

tra Stignano e Marina di Gioiosa Jonica”; Antonio Pisciuneri che si<br />

soffermerà su “L’erosione costiera lungo <strong>il</strong> litorale di Roccella Jonica (RC). Si<br />

proseguirà con un lavoro di ricerca di Renzo Valloni incentrato sull’ “Identificazione<br />

delle Celle Litorali: applicazioni in Calabria” e con la presentazione<br />

dell’escursione in programma <strong>il</strong> giorno successivo .<br />

In contemporanea ai lavori del convegno sarà possib<strong>il</strong>e visitare una mostra<br />

fotografica personale di H<strong>il</strong>lert Ibbeken sui luoghi della Calabria<br />

<strong>La</strong> giornata del 21 apr<strong>il</strong>e sarà dedicata ad un’escursione guidata sui litorali di<br />

Roccella Ionica e Bianco sul tema “Geologia e problemi di erosione costiera<br />

nella Calabria Ionica meridionale”.<br />

Per ampliamento organico a<br />

Siderno e Reggio Calabria,<br />

azienda umbra inserisce<br />

operatrici telefoniche,<br />

età 25/50 anni.<br />

Si offre contratto a norma,<br />

adeguata formazione,lavoro<br />

part-time.<br />

Per colloquio:0965596810.<br />

www.novelife.it<br />

AFFITTASI<br />

Siderno, affitasi v<strong>il</strong>letta<br />

con giardino, su due<br />

livelli, nuova costruzione.<br />

Siderno, affitasi mini<br />

appartamento con giardino,<br />

entrata indipendente.<br />

info: 366 6758794<br />

35<br />

DOMENICA 17<br />

APRILE 2011<br />

“<br />

“I rimasti e i partiti restano per Mi sembra di essere <strong>il</strong> loro autista. Sono in alto,<br />

sempre legati, anche se non sopra le nuvole, parto e ritorno. Quando sono in<br />

dovessero mai incontrarsi”, così paese mi nascondo dentro le nuvole. Il paese<br />

scrive Vito Teti in un racconto (Il non c'è più perché io non ci sono più, so come<br />

cammino di Vallelonga) facente divenire invisib<strong>il</strong>e, e apparire quando lo deside-<br />

parte del suo ultimo saggio: Pietre di Pane ro”. Ma ciò non è semplice. Vivere in un micro-<br />

(Un'antropologia del restare), Quod<strong>il</strong>ibet, cosmo che tra le sue prima regole ha quello del<br />

Macerata, 2011. Le due avventure (<strong>il</strong> restare e <strong>il</strong> controllo sociale del singolo sulla collettività e<br />

viaggiare) sono, infatti, complementari. Per que- viceversa non è un gioco da ragazzi. Ci vuole<br />

sto, secondo Teti, “vanno narrate insieme”. pazienza, arte appunto. “I luoghi sono anche<br />

Pietre di Pane,<br />

Il nuovo saggio-racconto di Vito Teti<br />

Eppure restare nel proprio paese è un'arte, un<br />

impegno denso d'incognite socio-culturali ma è<br />

anche fatica, poiché “ esiste lo sradicamento<br />

totale anche di colui che resta fermo”. Il saggioracconto<br />

del Prof. Teti (Ordinario di Etnologia<br />

Presso l'Università della Calabria), ci porta,<br />

attraverso una serie di racconti<br />

(impreziositi da poesie, antichi<br />

canti, testi orali e versi dei “farsari”)<br />

a comprendere, innanzitutto,<br />

che, oggi come ieri, noi calabresi<br />

siamo tentati dalla fuga, siamo<br />

sempre in fuga, forse. Ma l'antropologo<br />

di San Nicola da Crissa,<br />

che ha scelto la “stanzialità”,<br />

ha compreso che per uscire dal<br />

conflitto/tenaglia si rende vitale<br />

ancorarsi al luogo fisico natio per<br />

trasformarlo in strumento di<br />

conoscenza: una finestra sul<br />

mondo dal quale osservare/vivere la realtà di<br />

cultura e, conseguentemente, edificare la propria<br />

visione del mondo. Non è fac<strong>il</strong>e tutto ciò, le<br />

incognite sono nascoste in improvvisi conflitti,<br />

suggestivi retropensieri. Ecco come nel racconto<br />

Nuvole e rughe viene spiegato e visto <strong>il</strong> paese<br />

da Vittorio e Mara, due ex fidanzati che di tanto<br />

in tanto si vedono “perché nei paesi i legami non<br />

finiscono mai”. Il primo è rimasto, la seconda vi<br />

ritorna durante le vacanze estive e, come spesso<br />

avviene, si lamenta che <strong>il</strong> paese è cambiato, non<br />

è quello dei suoi ricordi. “ Non è che <strong>il</strong> paese<br />

non è più come prima. - le risponde Vittorio -<br />

Voglio dire qualcosa di diverso: non esiste più<br />

per me e io non esisto più per <strong>il</strong> paese. Non<br />

preoccuparti, capisco benissimo voi che volete <strong>il</strong><br />

paese dovunque vi rechiate, qualsiasi cosa facciate,<br />

comunque, sempre. E' l'inconveniente di<br />

chi se n'è andato, Chi è rimasto ha perso <strong>il</strong> paese.<br />

Chi è andato via non se ne libera”. Ed ancora: -<br />

Guarda lo spettacolo fuori, vedi <strong>il</strong> sole che si sta<br />

abbassando?....Vedi le nuvole bionde e dense<br />

che lo circondano, lo nascondono e lo scoprono.<br />

tempi raggrumati - scrive Teti in Madre di paese<br />

- E i miei luoghi sono fatti anche delle storie di<br />

persone che non ho mai conosciuto, di eventi<br />

che non ho vissuto, di interrogazioni di volti mai<br />

visti che chiedono una sorta di udienza. Mi<br />

appartiene quello che mi viene trasmesso e consegnato”.<br />

Bisogna amarlo <strong>il</strong> paese, quello che ci<br />

poteva dare ce l'ha dato, siamo noi, ora, a doverlo<br />

aiutare a non<br />

morire, evitando<br />

<strong>il</strong> vuoto abissale.<br />

Anche perchè “i<br />

luoghi lasciano<br />

tracce e memorie<br />

solo se qualcuno<br />

va a ricercarle,<br />

altrimenti restano<br />

muti o rumorosi,<br />

vuoti o pieni,<br />

senza che lo<br />

comunichino”.<br />

Non vi è dubbio<br />

che, come qualcuno<br />

ha sottolineato,<br />

Teti è anzitutto<br />

poeta, perché<br />

le sue annotazioni/racconto<br />

sono pregne di<br />

evocazioni liriche,<br />

suggeriscono<br />

sempre emozioni che solo i versi sanno disegnare<br />

e proteggere.<br />

Egli è un antropologo, ma di quelli che, all'occorrenza,<br />

sfuggono al linguaggio accademico<br />

tout court per impegnarsi a rivelare a se stessi e<br />

al mondo le fattezze culturali di una civ<strong>il</strong>ta<br />

(quella contadina) smarritasi nel fondo ventre<br />

del mutare dei tempi, ma che nel narrare di Teti<br />

non diviene rappresentazione nostalgica del<br />

passato, riaffermandosi dimensione antropologica<br />

pregna di vera poesia. Domenico Stranieri

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!