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Redazione a cura del Centro Studi Soratte - Direttore responsabile: Francesco Zozi <strong>–</strong>e-mail: zozifra@hotmail.com<br />
<strong>DISTRIBUZIONE</strong> <strong>GRATUITA</strong> <strong>–</strong> <strong>www</strong>.<strong>centrostudisoratte</strong>.com<br />
N. 116 <strong>–</strong> DICEMBRE 2011<br />
Troppo spesso il patrimonio storico di Sant’Oreste<br />
viene trascurato. Questa Ara di forma parallelepipeda<br />
si trova a Piazza San Lorenzo, nascosta tra<br />
i secchi dell’immondizia. L’iscrizione, poco leggibile,<br />
è relativa ad un’ara funeraria di un personaggio,<br />
forse Tiberius Mollius Clemens. Nel testo è<br />
ricordato il municipium Capenatum nel quale il<br />
defunto rivestiva la carica di seviro.<br />
Ora, questo monumento, così come il bucranio in<br />
Piazza Cavalieri Caccia, o gli altri reperti di archeologia<br />
(reperti in Via Umberto, in Piazza Vittorio,<br />
ecc.) sparsi per il centro storico, devono restare<br />
nell’abbandono e nell’incuria, devono essere<br />
rivalutati (con apposita etichettatura) o rimossi da<br />
questi luoghi e destinati al museo?<br />
Il Calendario di Dicembre<br />
I 4 Santa Barbara Beata<br />
i 6 San Nicolò che va per via<br />
i 7 Sant’Ambrogio da Milano<br />
l’8 la Concezione di Maria<br />
I 10 a Madonna i Loreto<br />
i 13 che ve Santa Lucia<br />
i 21 San Tommaso canta<br />
i 25 la nascita Santa<br />
i 21 San Tommaso strilla<br />
i 25 si ‘mazza la billa.<br />
E’ stato un piacere trascorrere qualche ora delle domeniche<br />
pomeriggio di questi mesi autunnali con i libri<br />
e con gli autori nel teatro comunale di Sant’Oreste. Da<br />
ultimo è stato presentato il 27 Novembre “Vorrei dirti<br />
che non eri solo” di Ilaria Cucchi; Il 20 Novembre era<br />
stata la volta di “Mangascienza” di Fabio Bartoli, il 13<br />
Novembre “Con le mani nella monnezza” di Paola Alagia<br />
e Massimiliano Iervolino. Si era cominciato il 23<br />
Ottobre con “In hoc vinces” di Bruno Falconiero e Fabrizio<br />
Falconi. Le presentazioni introdotte dall’Assessore<br />
alla Cultura Serzanti e moderate da Claudio “libraio”<br />
Di Giorgio hanno sempre dato spunto ai presenti, anche<br />
se non sempre numerosi, per interessanti dibattiti<br />
con gli autori e temi di riflessione. In attesa del prossimo<br />
appuntamento auguriamo come Redazione del<br />
Soratte Nostro Nuovo una buona lettura dei libri presentati.<br />
Notiziario<br />
- Rinnovato il Consiglio Direttivo<br />
dell’Associazione <strong>Pro</strong>loco di Sant’Oreste.<br />
L’Assemblea Straordinaria dei soci ha eletto i Sigg.ri<br />
Diamanti Fabrizio, Giovannelli Paolo, Mascarucci Paolo,<br />
Riccioni Antonello e Zozi Giorgio. Auguri di buon<br />
lavoro dalla Redazione del SNN.<br />
- Giornata ecologica il 28 Novembre con grande partecipazione<br />
delle Associazioni coordinate dal Servizio<br />
parchi dell’Assessorato all’Agricoltura della <strong>Pro</strong>vincia e<br />
dall’Assessorato alla Riserva del Comune di<br />
Sant’Oreste. Bonificata una zona lungo il percorso vita<br />
(presso il c.d. “largo Scattone”) da diverse tonnellate di<br />
rifiuti recenti e meno recenti. Iniziativa accolta con entusiasmo<br />
da decine di giovani partecipanti pronti a ripetere<br />
l’evento per il bene e la pulizia del luogo dove<br />
vivono.<br />
- Continuano le uscite domenicali dei “camminatori con<br />
i bastoncini” nella disciplina del Nordic Walking. Per<br />
chiunque volesse partecipare l’appuntamento è alle<br />
ore 9.15 in Piazza Mola a Vento. I bastoncini saranno<br />
forniti dagli istruttori.<br />
La Banda musicale Innocenzo Ricci in una vecchia foto<br />
1
- Santa Cecilia. Domenica 27 Novembre, la Comunità<br />
di Sant’Oreste ha ricordato la patrona della Musica con<br />
due manifestazioni: La Banda Innocenzo Ricci ha festeggiato<br />
sin dalla Vigilia e nella Domenica ha partecipato<br />
alla Santa Messa. La musica ha portato allegria<br />
nei cuori di tanta gente a dimostrazione<br />
dell’importanza di quest’arte. In festa erano anche i<br />
due cori: quello parrocchiale che anima la Messa ogni<br />
Domenica e quello della Corale Rosa <strong>Pro</strong>serpio.<br />
La cultura musicale, come vediamo, è molto diffusa in<br />
paese. Un interesse che viene dal passato, grazie alla<br />
secolare attività della Cappella Musicale intorno al monumentale<br />
organo del 1600, nella Chiesa parrocchiale<br />
di San Lorenzo. Lo stesso maestro fondatore della<br />
Banda Musicale fu Maestro di Cappella dal 1864 al<br />
1915. Altro grande Maestro fu Francesco Giovanni<br />
Grasselli di Vignanello nel 1752 che ha lasciato una<br />
pastorale natalizia cantata per tanti anni la notte di Natale.<br />
F.Z<br />
- Rassegna dei Presepi a cura del Centro Studi Soratte.<br />
La rassegna riguarda i presepi fatti in famiglia,<br />
che su segnalazione verranno visitati e fotografati,<br />
quelli promossi da commercianti, sulle vetrine dei negozi,<br />
quelli allestiti dai cittadini nei vicoli o in luoghi<br />
suggestivi, i presepi fatti dalle scuole e quelli promossi<br />
da Associazioni. A tutti verrà assegnato un attestato di<br />
partecipazione. I presepi fotografati,con foto digitale, si<br />
possono mandare a questo indirizzo di posta elettronica:<br />
zozifra@hotmail.com<br />
- Ritorna il quadro<br />
recentemente trafugato<br />
dalla Chiesa di San Biagio.<br />
L’altare maggiore della Chiesa<br />
di San Biagio è dedicato a<br />
San Biagio, Vescovo e Martire<br />
titolare della chiesa,<br />
rappresentato in un quadro in<br />
tela ornato di stucchi sotto i<br />
quali vi è l’immagine della<br />
SS.ma Vergine col bambino<br />
Gesù, San Giovanni Battista e San Giuseppe, copia di<br />
un dipinto su tavola così citato: ”mano celebre pittore<br />
di molta stima e valore”. Si tratta di Pierin del Vaga<br />
(Pietro Bonaccorsi. Firenze 1500-Roma 1547).<br />
L’originale, tolto perché rovinato, non fu pù ritrovato.<br />
FIORELLO<br />
di Oreste Malatesta<br />
Quando, noi ragazzi, ci avvicinavamo per<br />
ascoltare le battute spiritose e gli aneddoti<br />
di Fiorello, non ci rendevamo conto della drammaticità<br />
e delle sofferenze che quest’uomo viveva e che cercava<br />
di nascondere ai nostri sguardi attraverso quelle<br />
sue tipiche espressioni di simpatico istrionismo. E mi<br />
dispiace che, ancora oggi, quando si<br />
parla di Fiorello, vengano ricordate<br />
soltanto alcune frasi storiche (quella<br />
delle pappe che non nascevano nel<br />
suo orto; quella del lavoro a cottimo<br />
nella galleria Roma - Firenze), o certi<br />
episodi al limite del surreale (il<br />
tentativo di dirottare, con la sua<br />
inseparabile pistola giocattolo,<br />
l’autobus guidato dal mitico Nicola; oppure il suo presentarsi<br />
in giacca e cravatta al lavoro, quando faceva<br />
l’operaio). In questo modo si rischia di sottolineare solo<br />
l’aspetto giullaresco di Fiorello e di relegare la sua persona,<br />
con tutto il suo valore umano, nell’ombra della<br />
dimenticanza. Fiorello Abballe, nato nel 1932, ha vissuto<br />
la sua gioventù nell’immediato dopoguerra, in un<br />
periodo (gli anni 50), allo stesso tempo, difficile e ricco<br />
di speranze. E tanti dei suoi sogni, nati dalla mitologia<br />
proposta dai films americani, si sono infranti contro<br />
una realtà molto diversa da quella che egli immaginava<br />
e desiderava. La prima scottante delusione gli venne<br />
dal lavoro. Fiorello era un operaio dell’ATAC ed una<br />
malattia alle gambe gli impedì di continuare a svolgere<br />
le sue mansioni, che, spesso, lo impegnavano in faticosi<br />
turni di notte. Chiese aiuto al fine di ottenere la<br />
mobilità e di espletare incombenze meno pesanti. Ma,<br />
invece dell’aiuto, secondo quanto egli raccontava, alcuni<br />
santorestesi l’ostacolarono, diffondendo sul suo<br />
conto cattiverie immeritate, proprio nell’ambito<br />
dell’azienda di cui era dipendente. Svanita, per tale<br />
motivo, la possibilità di un lavoro meno pesante, Fiorello<br />
fu costretto a licenziarsi. All’inizio si adattò a fare<br />
lavori occasionali, ma l’aggravarsi della malattia, col<br />
tempo, gli impedì ogni attività lavorativa. In questo periodo<br />
di disoccupazione, Fiorello consumò anche il patrimonio<br />
ricevuto in eredità, perché la voglia di vivere<br />
come i protagonisti dei films americani lo spinse ad un<br />
tenore di vita sicuramente superiore alle sue possibilità.<br />
Va detto, però, che la sua generosità, nel campo<br />
dello sport, fu molto utile ai giovani. Come ha bene<br />
evidenziato Valerio Zozi, nel suo libro Un sogno chiamato<br />
Soratte, dedicato alla storia sportiva di<br />
Sant’Oreste, Fiorello fu uno dei primi dirigenti della<br />
società di calcio costituitasi negli anni ’60. I calciatori di<br />
allora non hanno mai dimenticato che Fiorello (e non<br />
solo Fiorello) metteva mano al suo portafoglio per fare<br />
fronte alle spese necessarie all’organizzazione della<br />
società, al funzionamento della squadra, oltre che ad<br />
onorare gli impegni assunti dall’Unione Sportiva Soratte.<br />
In poco tempo, però, la sua prodigalità lo ridusse in<br />
povertà e solo poche persone gli rimasero accanto nei<br />
momenti del bisogno. Per questo motivo, Fiorello visse<br />
gli ultimi anni della sua vita nella riservatezza, lottando<br />
contro la sua malattia (fino al 1983, anno della sua<br />
morte) ed assistendo l’anziana madre, l’unica persona<br />
dalla quale si è sentito veramente amato, perché è<br />
stata capace di abbracciare tutto della sua umanità,<br />
anche i suoi limiti.<br />
RUBRICA RELIGIOSA: LA RAGIONE UMANA È<br />
ATTESA...<br />
A cura di Oreste Malatesta<br />
«La ragione dell’uomo porta insita<br />
l’esigenza di “ciò che vale e permane sempre”. Tale<br />
esigenza costituisce un invito permanente, inscritto<br />
indelebilmente nel cuore umano, a mettersi in cammino<br />
per trovare Colui che non cercheremmo, se non ci<br />
fosse già venuto incontro. In Lui trova compimento ogni<br />
travaglio ed anelito del cuore umano. La gioia<br />
dell’amore, la risposta al dramma della sofferenza e<br />
del dolore, la forza del perdono davanti all’offesa ricevuta<br />
e la vittoria della vita dinanzi al vuoto della morte,<br />
tutto trova compimento nel mistero della sua Incarnazione».<br />
(Benedetto XVI, Porta fidei, lettera apostolica<br />
per l’Anno della fede).
Rubrica: Tanto per chiarire…<br />
di G.B.O.<br />
Le due croci. Nel mese di Maggio del 1938,<br />
pochi giorni dopo l’Anschluss (annessione dell’Austria alla<br />
Germania, ndr), Hitler era in visita in Italia. Pio XI, che<br />
aveva già pubblicato l’enciclica “Mit brennender Sorge”<br />
(Con viva ansia) contro il nazismo, accolta con grandissimo<br />
fastidio dal regime hitleriano, si ritirò in Castel<br />
Gandolfo all’annuncio dell’arrivo del Fuhrer. Il giornale<br />
della Santa Sede, l’Osservatore romano, non dette<br />
alcune notizie della visita di Hitler (3 -8 Maggio) e i<br />
Musei vaticani restarono chiusi al pubblico. Il 4 Maggio,<br />
in occasione della festa della Santa Croce, il Papa<br />
si rammaricò del fatto che a Roma fosse stata inalberata<br />
”l’insegna di un’altra croce che non era la croce di<br />
Cristo”, facendo implicito riferimento alla svastica. Sulle<br />
pagine del Popolo d’Italia, si levò una forte protesta<br />
per l’uso politico che il Papa faceva della croce di Cristo<br />
nel condannare la croce uncinata.<br />
Graffiti extra-metropolitani<br />
- Centro storico sempre più abbandonato<br />
e poco pulito.<br />
- Continua la polemica di alcuni cittadini contro il piano<br />
di recupero. La loro tesi è condivisa anche<br />
dall’architetto Portoghesi. Cercheremo di capirci meglio<br />
e di più.<br />
- E’ nato il manifesto dei cattolici democratici. Una<br />
posizione politica che va oltre gli schemi dei partiti.<br />
Dicono “la delusione degli italiani verso l’insipienza<br />
politica è profonda. Quindi continuiamo noi, occorre<br />
elaborare alcune situazioni che vengono anche da una<br />
rilettura delle misure amministrative ancora oggi in discussione.”<br />
Una di questi è il piano regolatore. E’ già<br />
passato in cavalleria? Che fine hanno fatto le “osservazioni”<br />
di molti cittadini che hanno “osservato” qualcosa<br />
da rivedere nel Piano? E’quello un piano regolatore<br />
che garantisce crescita, sviluppo organico e armonioso,<br />
che va incontro alle esigenze di tanti cittadini<br />
che aspettano di farsi casa nel proprio paese e non<br />
sono costretti a distrarre (nel senso di portare fuori) i<br />
propri capitali altrove ed investire in altro territorio?” Ma<br />
questo secolare architetto che ha fatto tutto, sempre<br />
per telefono con i suoi “amichetti” dobbiamo tenercelo<br />
a vita “è come il soccorso invernale imposto agli utenti<br />
dei cinema parrocchiali!” (ndr).<br />
Regolamento di Polizia Urbana del Comune<br />
di Sant’Oreste. Articolo 22 - Obblighi dei<br />
concessionari di occupazione di aree pubbliche.<br />
E’ proibito agli esercenti di caffè, bar, latterie e simili,<br />
che occupano suolo pubblico mediante tavoli e sedie o<br />
in qualsiasi altro modo, di gettare, anche momentaneamente,<br />
o lasciar cadere o non vietar che cada sul<br />
suolo pubblico alcun residuo o rifiuto che possa comunque<br />
sporcare, imbrattare od insudiciare il suolo<br />
stesso. In ogni caso la relativa pulizia del suolo di cui<br />
sopra è a carico del concessionario e deve essere effettuata<br />
immediatamente.<br />
Toponimi.<br />
MONTE MARIANO. L’identificazione del toponimo,<br />
che è citato nel Chronicon di Benedetto<br />
(aedificavit ad radicem Montis in loco hubi dicitur a Mariano,<br />
in onore sancti Stephani martyris), da parte del<br />
Tomassetti è sulla collina di Monte Pilone tra Ponzano<br />
e Sant’Oreste.<br />
Stradario. Via Lorenzo Puccetti: Il notaio Lorenzo<br />
“de puccetti” è nominato nello statuto del<br />
1576 come “uomo esperto e prudente della<br />
suddetta terra”. Nel 1931 gli fu dedicata una Via che<br />
andava a sostituire Via della Luna presente nello Stato<br />
anime 1876-77. La Via parte dalla Chiesa di San Nicola<br />
e termina in Via Monte Frumentario. Nello Stato<br />
d’anime del 1901 scomparsa Vicolo della Luna, le famiglie<br />
vengono messe in Via San Nicola.<br />
Lo statuto del Comune di Sant’Oreste. Articolo<br />
12 - Referendum<br />
Sono previsti referendum consultivi in tutte le materie<br />
di esclusiva competenza comunale, al fine di sollecitare<br />
manifestazioni di volontà che devono trovare sintesi<br />
nell'azione amministrativa. Non possono essere indetti<br />
referendum: in materia di tributi locali e di tariffe, su<br />
attività amministrative vincolate da leggi statali o regionali<br />
e su materie che sono già state oggetto di consultazione<br />
referendaria nell'ultimo triennio. Soggetti promotori<br />
del referendum possono essere: a) il 10% del<br />
corpo elettorale risultante alla data del 1° gennaio dell'anno<br />
nel quale viene presentata la richiesta; b) il consiglio<br />
comunale a maggioranza dei suoi componenti. Il<br />
consiglio comunale fissa nel regolamento: i requisiti di<br />
ammissibilità, i tempi , le condizioni di accoglimento e<br />
le modalità organizzative della consultazione.<br />
Locuzione latina. Melius abundare quam deficere<br />
(Meglio abbondare che scarseggiare)<br />
L’angolo di William<br />
a cura di William Sersanti<br />
ORÒSCUPU I DICÈMBRE<br />
Salute. U miéticu ha dittu «Nun stete ritte<br />
cume e pantasìme denanzi u fòcu, sennò vi vèngono<br />
e vacche lappe cianche!».<br />
Lavoru. L’ete spicce l’ulive? Allora areposétivi!<br />
Tiémpu. U ‘štròlicu ha ciarlatu «Se ‘stu mese fiòcca, a<br />
gennaru c’aretòcca!».<br />
Amore. Sarrìa ora che piete mógghje, cusì l’inviérnu u<br />
passete a callu…<br />
Conzigghj. Lì u guazzettu du baccalà, mettétici pòcu<br />
sale.<br />
<strong>Pro</strong>vèrbiu. Quann’u zòccu sta lì u camminu, Natale atè<br />
vicinu.<br />
3
La “teoria delle finestre rotte”<br />
di William Sersanti<br />
La “teoria delle finestre rotte” è il frutto dell’ingegno dei<br />
criminologi James Wilson e George Kelling. I due sostenevano<br />
che la criminalità è l’inevitabile risultato del<br />
disordine: se una finestra è rotta e non viene riparata,<br />
chi vi passa davanti concluderà che nessuno se ne<br />
preoccupa e che nessuno ha la responsabilità di provvedere.<br />
Ben presto ne verranno rotte molte altre e la<br />
sensazione di anarchia si diffonderà da quell’edificio<br />
alla via su cui si affaccia, dando il segnale che tutto è<br />
possibile. Lo stesso fenomeno, ovviamente, si manifesta<br />
con l’immondizia: più rifiuti si trovano in giro per le<br />
strade del paese (a me viene da piangere ogni volta<br />
che prendo la macchina per salire a Sant’Oreste, ma io<br />
sono un ipocondriaco… ), più ci si sente autorizzati ad<br />
abbandonarli. Pertanto, se non si bonificano zone come<br />
Viale Europa (per rimanere in tema con la foto<br />
pubblicata nel numero precedente del giornale) o non<br />
si provvede ad eliminare il cumulo di sporcizia che si<br />
trova lungo la piazzola che conduce al fontanile<br />
dell’Oncia, lo stesso, in tempo breve, diventerà una<br />
montagna. Ovviamente la teoria, se applicata “al contrario”,<br />
si associa al concetto del “dare il buon esempio”.<br />
Le persone, infatti, tendono ad adeguarsi, avvicinarsi,<br />
a preferire situazioni e luoghi a loro stesse affini,<br />
e se impossibilitate a scegliere, tendono a cambiare<br />
per uniformarsi. Per cui creare un ambiente ben curato<br />
porta la comunità (anche quella non naturalmente “curata”)<br />
a tutelarlo e a preservarlo. Per raggiungere questo<br />
traguardo è indispensabile che gli Amministratori<br />
(da intendere in senso lato, come coloro che si occupano<br />
della gestione della cosa pubblica) sanzionino e<br />
facciano rispettare “le regole ed il decoro” e che, soprattutto,<br />
siano supportati e coadiuvati da una “cittadinanza<br />
attiva”, la quale, per il bene comune, deve segnalare<br />
le violazioni (rimproverando anche i propri<br />
concittadini, se necessario, nei limiti del rispetto e della<br />
civiltà) e promuovere comportamenti virtuosi, affinché<br />
gli stessi vengano emulati. L’obiettivo prefisso è raggiungibile<br />
solo con la cooperazione, altrimenti rimarrà<br />
sempre una chimera.<br />
Effemeride<br />
con la collaborazione di Francesca Lancia<br />
Morti: Palombi Maria (95); Franco Nardoni<br />
(71); Fedeli Osvaldo (84). Ricordiamo Osvaldo<br />
nel 1964 consigliere Comunale in<br />
una lista di Centro Sinistra con Sindaco Foschi Lallo;<br />
Capelli Lucia (91); Cenci Pasqua (86); Monti Rosalba<br />
ved.Cherubini (62); Celestina Vecchio ved.Miceli (84);<br />
Tonanzi Nando (60). Alla famiglia di Nando le condoglianze<br />
del Soratte Nostro e quelle del Comitato Festa<br />
della Madonna di Maggio. Sersanti Dino (46). Ricordiamo<br />
Dino come amico del paese e come vicino al<br />
Comitato di Maggio e tante iniziative di volontariato.<br />
Cantarini Alba, ved. Foschi, (90).<br />
Nati: Pelegatti Milena di Piero e Zozi Serena. Auguri ai<br />
genitori ed al Direttore di questo giornale, nonno per la<br />
seconda volta.<br />
Ulìulia (W.S.) - In ricordo di Dino Sersanti<br />
Mai scorderò quel buffo soprannome<br />
che usavi per chiamarmi, caro zio,<br />
prima che un forte spasmo sull’addome,<br />
di colpo ti portasse innanzi a Dio.<br />
“Ulìulia” volteggia nella mente<br />
come la neve, senza far rumore;<br />
Con la tua faccia allegra sorridente,<br />
continuerai a dirlo nel mio cuore.<br />
Dedicato a Tullio<br />
di Primo Acqua<br />
Poco tempo fa, quando è successo,<br />
gli amici l’hanno voluto ricordare<br />
per dargli il meritevole consenso<br />
per aver svolto una vita esemplare.<br />
Tullio Abballe è un giovane modesto<br />
da missionario incomincia a lavorare<br />
girando in quasi tutto l’universo<br />
dove c’è tanta gente da aiutare.<br />
La guerra era finita ma il dissesto<br />
rimasto quasi sempre tale e quale<br />
e la sua missione svolta, in questo senso,<br />
si veniva con qualche stato a contrastare.<br />
Figuratevi il sacrificio immenso<br />
le sofferenze poi da sopportare<br />
per avere anche un minimo consenso<br />
su l’opera che si doveva sviluppare.<br />
Quest’uomo sempre allegro e conviviale<br />
Che a noi ci è parso anche un po’ burlone,<br />
in tutto il mondo che ha girato<br />
ha svolto la sua lodevole missione.<br />
Quest’uomo che nell’arco della vita<br />
sempre bene e amore ha lui esternato,<br />
sposa una donna di bontà infinita<br />
che lo accompagnerà nel resto della vita.<br />
Annarita si chiama la sua sposa<br />
che viene da famiglia assai onorata<br />
non ha mai ostacolato la sua missione<br />
ma l’ha ancora lei continuata.<br />
Tullio, un uomo di grande spessore<br />
che nella vita ha sempre lottato,<br />
per dare più giustizia e un po’ d’amore<br />
a quel mondo sofferente e disgraziato.<br />
A Sant’Oreste quest’uomo ci fa onore<br />
e tutti lo dobbiamo ricordare<br />
per l’amore che gli da la sua famiglia<br />
Annarita, Fulvianna, sua sorella e<br />
ogni persona da lui amata sempre come figlia.
Concludiamo con<br />
questa 3° parte il<br />
doveroso ricordo di<br />
Tullio Abballe<br />
trascrivendo alcune<br />
lettere inviate ai<br />
genitori dalla<br />
missione in Brasile<br />
tra il 1957 ed il 1959. Il nostro augurio è quello di poter<br />
vedere presto pubblicato un libro con la storia completa<br />
di Tullio raccolta da sua moglie Annarita.<br />
Il 20/1/1957 scrive da Florestopolis: “E’ già un mese<br />
che mi trovo qui con Padre Caucig. La mia salute è<br />
ottima però questi luoghi non mi piacciono assolutamente,<br />
preferisco il Nord. In questo tempo ho pitturato<br />
la chiesa nuova che P.Caucig ha fatto. Ho lavorato<br />
come un matto, lui è rimasto molto contento e anche la<br />
popolazione. Anch’io sono rimasto contento perché<br />
così posso guadagnare qualche cosa e non essere<br />
sempre il solito disperato. Fra due o tre giorni vado a<br />
pitturare un’altra chiesa nuova di un paese vicino e<br />
verso la fine di Febbraio andrò a Rio per tornare a Manaos<br />
a prendere la mia roba, per rivedere gli amici e<br />
poi andare nll’Amapà. (...) Qui mi trovo in mezzo al<br />
caffè, pensate che non si vede un albero che non sia<br />
di caffè. Il Paranà è il regno del caffè. Però sono luoghi<br />
così insulsi che era centomila volte meglio<br />
l’Amazzonia, nonostante tutto”. Il 6/11/1957 scrive da<br />
Assis: “Ve lo dico sinceramente, sento la nostalgia dei<br />
miei lebbrosi di Manaos. Il superiore tornerà dall’Italia<br />
verso la fine di Novembre, quanto tornerà mi comunicherà<br />
qualcosa di definitivo...”. Il 9/12/1957 ancora non<br />
sa nulla della sua destinazione e la sta aspettando,<br />
perché a quanto pare, non è ancora arrivato il superiore<br />
dall’Italia. E dice: “Il Natale sta più che vicino, la nostalgia<br />
è tanta, ma... non c’è niente da fare “bisogna<br />
bozzà”. Vuol dire che quando il Signore vorrà potremo<br />
passare il nostro Natale come già da anni non si passa<br />
più, per quest’anno dovremo accontentarci ancora degli<br />
auguri soltanto, auguri e voti che invio dal profondo<br />
del cuore con tutto il mio affetto...”. Da Assis il<br />
14/1/1958 scrive: “Sono sicuro che avrete passato un<br />
buon Natale ed altrettanto vi posso assicurare di me, è<br />
vero che la nostalgia è sempre grande ma... ci vuole<br />
pazienza... Il mio lavoro attualmente consiste<br />
nell’essere il responsabile di quasi tutte le opere parrocchiali,<br />
ma il lavoro più duro è la domenica perché<br />
bisogna recarsi nelle cappelle a 30 o 40 km per la<br />
Messa, i battesimi, le prediche, ecc. Quando sono proprio<br />
stanco mi diverto con la musica e così si tira avanti...”.<br />
Da Assis il 22/3/1958: “Credetemi che finora mi<br />
sono trovato in tanti pasticci e preoccupazioni che non<br />
ho avuto assolutamente tempo di scrivervi con un po’<br />
di calma... Sono due mesi che sono solo poiché il superiore<br />
ha fatto dei cambiamenti, e quella che doveva<br />
essere una situazione temporanea si è trasformata in<br />
una situazione più o meno definitiva. Sembra che dovrò<br />
restare come parroco e non so per quanto tempo...<br />
sarà quel che Dio vorrà...”. Assis 19/8/1958 <strong>–</strong> “... Sono<br />
un figlio snaturato... per aver lasciato passare tanto<br />
tempo senza scrivervi, ma sono successe tante cose,<br />
per cui rimandando... la mia salute è stata buona, solo<br />
che ultimamente ho avuto qualche disturbo... quello<br />
che più mi ha maltrattato è stato il grande lavoro che<br />
da più di quattro mesi grava sulle mie spalle, perché mi<br />
trovo qui da solo e c’è un’immensità di cose da fare.<br />
Finalmente il 14 di Settembre arriverà il nuovo parroco<br />
ed io sarò un po’ più libero. In Ottobre il superiore generale<br />
P. Lombardi verrà in Brasile... e risolverà la mia<br />
posizione. Il superiore di qui mi ha fatto la proposta di<br />
ritornare a Manaos, ed io gli ho risposto che sarei tornato<br />
in Amazzonia solo se fossi ritornato nel lebbrosario.<br />
Lui è rimasto molto soddisfatto ed io più di lui perché<br />
credo che quello è il mio vero ambiente dove troverò<br />
la mia completa soddisfazione e potrò fare molto<br />
bene. Qui la gente mi vuole molto bene... Ad ogni modo<br />
fra tutti i posti proposti è il posto più indicato per me<br />
e per la mia vocazione... in questi ultimi tempi mi sento<br />
quasi esaurito e forse dovrò prendermi un po’ di riposo...<br />
L’unico momento in cui posso riposare è la notte,<br />
quando posso ascoltarmi un po’ di musica che i rimette<br />
a posto...”. Assis 1/12/1958: “Vi scrivo ancora da Assis...<br />
ora mi trovo nel nostro Seminario di Assis come<br />
direttore spirituale dei seminaristi... La mia salute sta<br />
meglio. A San Paolo ho fatto una buona cura e la sto<br />
continuando ancora. Il medico ha detto che ci vuole un<br />
poco di pazienza, e quindi tiro avanti pazientemente. Il<br />
mio ritorno ad Assis è stato un avvenimento e non avrei<br />
mai creduto che ci fosse tanta gente a volermi bene...<br />
Siamo di nuovo vicini a Natale e anche questo lo<br />
dovremo passare lontano, pazienza, ormai ci abbiamo<br />
fatto l’abitudine, non è vero? Ma nonostante tutto è<br />
difficile, anzi impossibile non lasciarci prendere dalla<br />
nostalgia... e proprio in questo momento che vi sto<br />
scrivendo la sento più acuta che mai... una cosa è certa<br />
che ogni giorno che passa sento sempre più nostalgia<br />
e a ciò non mi sono ancora abituato, e più la gente<br />
di qui mi vuole bene, e più forte sento la vostra lontananza...”<br />
Assis 5 Ottobre 1959: “Il mio lavoro è sempre<br />
lo stesso, tra la scuola in collegio e la direzione spirituale<br />
dei seminaristi, però alla fine dell’anno spero di<br />
essere trasferito in qualche parrocchia per un lavoro<br />
più adatto alle mie qualità. Il tempo libero dal lavoro lo<br />
passo ascoltando i miei dischi di musica il che costituisce<br />
la mia più grande soddisfazione”. Ieri sono andato<br />
a dir messa in una colonia di emigrati italiani ed ho<br />
incontrato molte persone di Civita, di Faleria e perfino<br />
di Calcata, e dopo molti anni, finalmente, mi sono fatto<br />
una mangiata di spaghetti col tonno, che erano una<br />
meraviglia. Come vedete dobbiamo pensare alle cose<br />
spirituali, ma naturalmente non dobbiamo dimenticare<br />
le ... materiali. Con l’anno nuovo forse non resterò più<br />
in seminario, né in collegio, ma credo che passerò come<br />
vice parroco in cattedrale: è un lavoro che mi piace<br />
di più.. Fra giorni sarà Natale e la nostalgia aumenta<br />
sempre. Bisogna dire: pazienza ancora per qualche<br />
anno... ma credetemi che il mio pensiero e il mio affetto<br />
vi segue sempre da vicino, più di quello che potete<br />
immaginare e più di quello che posso dimostrare... la<br />
benedizione che vi mando sia pegno di altre benedizioni<br />
e grazie più cospicue che il Signore manderà dal<br />
cielo... Chiedo la vostra benedizione come la chiedevo<br />
da piccolo, certo che la benedizione di babbo e mamma<br />
mi aiuterà a compiere meglio i miei doveri ed a<br />
sentire meno la solitudine, perché pur vivendo in mezzo<br />
a persone amiche, nessun affetto potrà supplire<br />
l’affetto dei genitori”.<br />
5
L’angolo del poeta<br />
Inverno (Fidanza Vando)<br />
Te sembra na stagione fatta apposta<br />
quella percorsa dall’inverno uggioso<br />
e pe tre lunghi mesi la natura<br />
dorme silente e se ne sta a riposo.<br />
Impigrisce er campagnolo nun fa niente<br />
è freddo la giornata score lenta<br />
se rifocilla ar cardo dentro casa<br />
magnanno le sarsicce e la polenta.<br />
Èra u tèmpu du zellettu (Bartoli Stefano)<br />
Si partiva dae trombette pe’ ‘rrivà lì a ‘mmazzatora,<br />
una spècie i precissione che durava quache ora:<br />
u zelettu là denanzi, ma derèto ‘n c’èra a banna,<br />
si sentiva solu u sònu du sgrullà d’un zécchju i ghjanna<br />
Lapp’i vìchili ruspava e ogni tantu si ‘ppuntava,<br />
pròpiu tontu nun atèra e u sapeva che crepava.<br />
I cristjani tutti a spegne’ ‘st’animale assai testardu,<br />
finu a che arepìa u camminu vèrzu l’ùtimu traguardu.<br />
A commègghja è quasi spìccia e co’ granne commozzione<br />
tutti ‘spèttono ‘mpazziènti una nòva esecuzzione.<br />
U zelettu è trapassatu e per ària sta ‘ppiccatu,<br />
un curtèllu l’ha squartatu e l’ha pure sbudellatu;<br />
‘nnanzi-arrèto co’ ‘sti scifi p’aredduce’ tutt’a cìccia,<br />
che, passati pòchi giorni, si trasformerà in zarcìccia.<br />
Che animale disgrazziatu! Porettellu, che finaccia:<br />
s’è ngrassatu tuttu l’anno pe’ finì li a padellaccia!<br />
Se er Zignore ce l’ha datu, Sant’Antògnu l’ha capitu:<br />
si sacrìfica pe’ tutti e ti lèva l’appititu.<br />
Notizie da “Avventura Soratte”.<br />
La voce del Visitatore (Apr<strong>–</strong>Dic 2011).<br />
L’Associazione Culturale “Avventura<br />
Soratte” raccoglie i suggerimenti dei fruitori (abituali e<br />
non) della Riserva Naturale del Monte Soratte, in grado<br />
di apportare benefici e migliorie alla stessa. Le proposte<br />
verranno poi girate alla <strong>Pro</strong>vincia di Roma, Ente<br />
Gestore dell’area protetta di riferimento, affinché il personale<br />
competente possa valutarle ed, eventualmente,<br />
realizzarle, anche con la collaborazione di Associazioni<br />
ed Enti Locali.<br />
1. Bonifica dello scarico fognario che si trova a metà<br />
del percorso “Santa Romana e Meri”.<br />
2. Eliminazione dei rifiuti presenti lungo il primo<br />
tratto del “Percorso Vita” e sotto le logge di Viale Europa.<br />
3. Bonifica della cisterna accanto all’eremo di San<br />
Silvestro, piena di rifiuti.<br />
4. Realizzazione di un’aula didattica all’aperto destinata<br />
agli studenti, nella quale tenere incontri di educazione<br />
ambientale nel bosco. L’area individuata è la<br />
prima piazzola sulla destra, poco dopo l’entrata del<br />
percorso “Le carbonare”.<br />
5. Riduzione e semplificazione del numero di domande<br />
dei questionari di rivelazione della soddisfazione:<br />
molti fruitori, anche adulti, evitano di compilarli,<br />
poiché eccessivamente laboriosi, e questo distorce<br />
inevitabilmente i dati di interesse. Il problema è fortemente<br />
sentito dagli alunni delle scuole (elementari e<br />
medie), che, per alcuni quesiti, necessitano del supporto<br />
dei docenti.<br />
6. Installazione di cartellonistica sulla vetta del<br />
monte Soratte, presso l’eremo di San Silvestro, che<br />
possa illustrare al visitatore il panorama visibile dalla<br />
zona in questione oppure di una “zona di vedetta” munita<br />
di binocolo.<br />
7. Installazione di segnaletica davanti all’eremo di<br />
Sant’Antonio, che indichi chiaramente al visitatore<br />
l’itinerario verso l’eremo di Santa Maria delle Grazie,<br />
poiché il prosieguo della passeggiata è di difficilissima<br />
interpretazione, se non lo si conosce.<br />
8. Installazione di segnaletica “culturale” nei punti<br />
strategici dell’area protetta (per es.: l’albero più grande<br />
della Montagna, l’impronta della Mula alata decantata<br />
anche da un sonetto di Giuseppe Gioachino Belli e che<br />
si trova lungo il sentiero che conduce a San Silvestro,<br />
ecc.).<br />
9. Installazione di segnaletica poco dopo l’inizio del<br />
percorso “Santa Maria delle Grazie”, che indichi la presenza<br />
del fontanile con acqua potabile ed area di sosta.<br />
10. Installazione di segnaletica davanti all’eremo di<br />
Sant’Antonio, che indichi chiaramente al visitatore<br />
l’itinerario per accedere alla parete di arrampicata.<br />
11. Migliorare la segnaletica del tratto di collegamento<br />
“Santa Romana <strong>–</strong> Percorso Vita”, poiché il prosieguo<br />
della passeggiata è di difficilissima interpretazione,<br />
se non lo si conosce.<br />
12. Recupero e valorizzazione del percorso “Il rio<br />
Oscuro e la vecchia fornace di mattoni”, poiché il sito,<br />
che cade all’interno del perimetro dell’area protetta, è<br />
considerato di grande fascino dal visitatore, ma allo<br />
stato attuale è letteralmente abbandonato a se stesso.<br />
13. Studio e progettazione di un adeguato censimento<br />
e/o monitoraggio dei cinghiali, che spesso devastano<br />
i sentieri naturalistici, danneggiando irrimediabilmente<br />
quelli ciclabili, oltre a causare gravi danni per gli<br />
agricoltori locali.<br />
14. <strong>Pro</strong>gettazione e recupero della torre campanaria<br />
di San Silvestro, adattandola a torre di avvistamento<br />
e/o ad una sorta di osservatorio astronomico (questo<br />
punto è stato incluso nell’elenco - anche se non spetta<br />
alla <strong>Pro</strong>vincia di Roma tale onere - poiché fortemente<br />
sentito dai visitatori).<br />
15. Controllo e monitoraggio delle antenne e dei ripetitori<br />
che si trovano sul Soratte<br />
Il Centro Studi Soratte ringrazia tutti coloro<br />
che hanno contribuito alla realizzazione di<br />
questo numero. I nostri ringraziamenti vanno<br />
inoltre a: Ristorante Mare in Montagna in<br />
Viale del Vignola, Panificio Giosi di Campana Giorgio,<br />
Paolo Bertollini, Maria Piante e Fiori, Bar Pizzeria Da<br />
Cipria, Farmacia Buonfantino, Macelleria Leoni, Bar<br />
Nonna Rosa.
L'Epifania (6/1/2012)<br />
La vigilia del 6 Gennaio la Banda cittadina percorre le vie del Paese suonando una antica<br />
pastorale.<br />
Festa di Sant'Antonio (17/1/2012)<br />
Il 17 Gennaio di ogni anno in località Monte Pepe si svolge la festa di Sant'Antonio. Tipica festa<br />
rurale conserva quindi tutti i caratteri che la cultura contadina ha voluto trovare intorno alla<br />
figura di questo Santo a cui sul Monte Soratte era dedicato un eremo ed in paese una Cappella<br />
proprio all'inizio dell'abitato.<br />
Il venerdì santo (6/4/2012)<br />
Questa giornata vede due importanti manifestazioni: la prima la ricostruzione storica dell'Agonia<br />
presso la chiesa dei San Biagio ed in serata la storica e tradizionale processione del Cristo Morto<br />
con quadri viventi della Passione.<br />
Festa della Madonna delle Grazie al Soratte (22/4/2012)<br />
Nella seconda Domenica dopo Pasqua si svolge sul Monte Soratte la Festa della Madonna delle<br />
Grazie, istituita nel 1827. E' l'occasione in cui i paesani si recano al monte anche per una<br />
scampagnata.<br />
Festa della Madonna di Maggio (27/5/2012)<br />
L'ultima domenica di Maggio rappresenta l'appuntamento più sentito ed atteso anche da tutto il<br />
territorio circostante. La Fiaccolata al Soratte in onore della Madonna coinvolge tutto il paese e<br />
ne fa per tanti visitatori e pellegrini un momento da non perdere. Il paese per l'occasione offre<br />
una scenografia particolare grazie ad un addobbo fatto di archi trionfali e di fiori a cui partecipa<br />
tutto il paese, trasformando le viuzze e le piazze del paese. Precedono e completano questo<br />
giorno manifestazioni culturali ed artistiche che caratterizzano il mese di Maggio.<br />
Vicoli in Festa (11-12-13 Agosto 2012 da definire)<br />
Manifestazioni culturali, musicali promosse per 3 giorni nel Centro Storico nel mese di agosto.<br />
La Festa di Santa Maria Assunta (15/8/2012)<br />
Il 14 e 15 Agosto si ripete questa antica Tradizione della Festa della Madonna Assunta e del<br />
SS.mo Salvatore che nasce a Roma con la <strong>Pro</strong>cessione con l'immagine acheoripita e che si<br />
diffonde nel Lazio anche col nome dell'inchinata.<br />
A Sant'Oreste il 14 Agosto viene condotta presso l'omonima chiesa di Santa Maria Hospitalis<br />
l'immagine della Madonna. Per una notte essa verrà vegliata, ed il giorno dopo, 15 Agosto, di<br />
ritorno al paese, incontrerà l'immagine del SS.mo Salvatore.<br />
Festa di San Nonnoso (2/9/2012)<br />
La festa del Compatrono San Nonnoso si svolge ogni anno nei giorni 1, 2 e 3 Settembre ed a<br />
fianco delle manifestazioni religiose il suo programma prevede manifestazioni musicali culturali e<br />
di gastronomia locale. Molto importante nella tradizione locale per il suo carattere religioso<br />
popolare e per il profondo culto di devozione che il paese conserva per questo monaco<br />
benedettino vissuto sul monte Soratte, legato ai suoi 3 miracoli raccontati nei Dialoghi di<br />
Gregorio Magno.<br />
Festa di Sant'Edisto (12/10/2012)<br />
La festa religiosa del Patrono del Paese si celebra il 12 Ottobre. Nei giorni precedenti e seguenti<br />
si svolgono manifestazioni culturali, musicali ed eno-gastronomiche. E' da ricordare la<br />
manifestazione Buon Onomastico Sant'Oreste con degustazione di dolci tipici, perché secondo la<br />
tradizione il nome al Paese è derivato da una corruzione di Sancti Heristi.
foto Carlo Portone<br />
ideazione e grafica mde<br />
CENTRO STUDI SORATTE<br />
Calendario 2012<br />
Le Trombette di Portaladentro<br />
GENNAIO FEBBRAIO MARZO APRILE<br />
D L M M G V S D L M M G V S D L M M G V S D L M M G V S<br />
1 2 3 4 5 6 7 1 2 3 4 1 2 3 1 2 3 4 5 6 7<br />
8 9 10 11 12 13 14 5 6 7 8 9 10 11 4 5 6 7 8 9 10 8 9 10 11 12 13 14<br />
15 16 17 18 19 20 21 12 13 14 15 16 17 18 11 12 13 14 15 16 17 15 16 17 18 19 20 21<br />
22 23 24 24 26 27 28 19 20 21 22 23 24 25 18 19 20 21 22 23 24 22 23 24 25 26 27 28<br />
29 30 31 26 27 28 29 25 26 27 28 29 30 31 29 30<br />
MAGGIO GIUGNO LUGLIO AGOSTO<br />
D L M M G V S D L M M G V S D L M M G V S D L M M G V S<br />
1 2 3 4 5 1 2 1 2 3 4 5 6 7 1 2 3 4<br />
6 7 8 9 10 11 12 3 4 5 6 7 8 9 8 9 10 11 12 13 14 5 6 7 8 9 10 11<br />
13 14 15 16 17 18 19 10 11 12 13 14 15 16 15 16 17 18 19 20 21 12 13 14 15 16 17 18<br />
20 21 22 23 24 25 26 17 18 19 20 21 22 23 22 23 24 24 26 27 28 19 20 21 22 23 24 25<br />
27 28 29 30 31 24 25 26 27 28 29 30 29 30 31 26 27 28 29 30 31<br />
SETTEMBRE OTTOBRE NOVEMBRE DICEMBRE<br />
D L M M G V S D L M M G V S D L M M G V S D L M M G V S<br />
1 1 2 3 4 5 6 1 2 3 1<br />
2 3 4 5 6 7 8 7 8 9 10 11 12 13 4 5 6 7 8 9 10 2 3 4 5 6 7 8<br />
9 10 11 12 13 14 15 14 15 16 17 18 19 20 11 12 13 14 15 16 17 9 10 11 12 13 14 15<br />
16 17 18 19 20 21 22 21 22 23 24 25 26 27 18 19 20 21 22 23 24 16 17 18 19 20 21 22<br />
23 24 25 26 27 28 29 28 29 30 31 25 26 27 28 29 30 23 24 25 26 27 28 29<br />
30 30 31<br />
I beni culturali di Sant’Oreste<br />
Un patrimonio della comunità<br />
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