centro storico di sant'oreste percorsi di visita - Pro Loco
centro storico di sant'oreste percorsi di visita - Pro Loco
centro storico di sant'oreste percorsi di visita - Pro Loco
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
1. Palazzo Caccia Canali / Museo / Croce <strong>di</strong> Bosso /<br />
Piazza Cavalieri Caccia / <strong>Pro</strong> <strong>Loco</strong> <strong>di</strong><br />
Sant’Oreste<br />
2. Chiesa e ex Monastero <strong>di</strong> Santa Croce / Sede del<br />
Comune <strong>di</strong> Sant’Oreste<br />
3. Palazzo Leoni<br />
4. Palazzo Galletti / Piazza Principe <strong>di</strong> Piemonte<br />
5. Palazzo Azzimati / Piazza Orazio Moroni<br />
6. Chiesa <strong>di</strong> San Biagio<br />
7. Antico Palazzo del Comune / Piazza Vittorio<br />
Emanuele<br />
8. Cappella della Madonnella<br />
9. Chiesa <strong>di</strong> San Lorenzo / Parrocchia<br />
10. Palazzo Rosati / Piazza Carlo Alberto<br />
11. Chiesa <strong>di</strong> San Nicola<br />
12. Palazzo Zozi<br />
13. Chiesa <strong>di</strong> Santa Maria Hospitalis<br />
a) Porta Valle<br />
b) Porta Costa<br />
c) Porta La Dentro<br />
LA CROCE DI BOSSO<br />
Nella croce si contano<br />
ventidue nicchie (6+6+5+5);<br />
busti <strong>di</strong> Pietro e Paolo in<br />
bassorilievo sulla parte<br />
superiore dei bracci<br />
sinistro e destro;<br />
mascherone antropomorfo<br />
sulla sommità del braccio<br />
lungo. Nel pie<strong>di</strong>stallo, con<br />
cicli vetero testamentari,<br />
quaranta nicchie (8x5), cui<br />
si aggiungono i <strong>di</strong>eci campi<br />
scolpiti in bassorilievo, nei<br />
quali è <strong>di</strong>viso lo zoccolo. Le iscrizioni sono<br />
in greco. La datazione dell’iscrizione nel<br />
tassello <strong>di</strong> chiusura della croce cioè la data<br />
<strong>di</strong> fine lavoro è Marzo 1546.<br />
CENTRO STORICO DI SANT’ORESTE<br />
P ERCORSI DI VISITA
Palazzo Caccia Canali<br />
I Caccia vennero a Sant’Oreste molto probabilmente al seguito del Car<strong>di</strong>nal Farnese.<br />
L’antichissima famiglia dal Piemonte si trasferì a Roma entrando a far parte della nobiltà<br />
romana. Il luogo scelto per la costruzione della residenza è ai margini del <strong>centro</strong> abitato,<br />
accanto a quel complesso che, ristrutturato doveva ospitare<br />
il monastero Agostiniano <strong>di</strong> S.Croce (2). Il progetto<br />
dell’e<strong>di</strong>ficio è attribuito all’arch. Jacopo Barozzi detto il<br />
Vignola. Molto probabilmente questa costruzione, insieme<br />
ad altri palazzetti costruiti da famiglie facoltose ai primi del<br />
1600, rappresenta la prova <strong>di</strong> come il paese incominciasse<br />
ad estendersi anche dalla parte opposta ai primi<br />
inse<strong>di</strong>amenti sorti nella zona più alta e intorno alla chiesa <strong>di</strong> S. Nicola (11). L’e<strong>di</strong>ficio<br />
sorge sopra la cinta muraria trecentesca nel tratto nord che va dalla Porta Valle al<br />
bastione cinquecentesco addossato al monastero <strong>di</strong> S. Croce. Per assolvere alla funzione<br />
<strong>di</strong>fensiva delle mura castellane il prospetto nord assunse pertanto l’aspetto <strong>di</strong> palazzofortezza<br />
elevandosi con un alto basamento a scarpata sopra il masso roccioso. La<br />
facciata interna assume un aspetto meno imponente, tre piani anziché cinque, e più<br />
<strong>di</strong>versificato per la presenza <strong>di</strong> elementi decorativi come le lesene in pietra che<br />
spartiscono geometricamente il prospetto.<br />
Sant’Oreste – Centro Storico<br />
Del Vignola, legato al paese per il progetto della Chiesa <strong>di</strong> S.Lorenzo (9) e per<br />
un’opera <strong>di</strong> consulenza, si conserva in archivio comunale una lettera autografa dove<br />
l’artista parla espressamente della sua opera prestata alla Comunità <strong>di</strong> “Santo Resto”.<br />
Accanto al Palazzo Caccia Canali, <strong>di</strong>venuta sede del museo naturalistico (1), sorge<br />
l’antico Monastero <strong>di</strong> S. Croce (2) al cui interno è inserito l’antico Palazzo Abbaziale<br />
prima sede della Comunità. Corre a fianco dell’antico Monastero <strong>di</strong> clausura Agostiniano,<br />
la cinta muraria fortificata dai Bastioni <strong>di</strong>fensivi Sangalleschi, a <strong>di</strong>fesa del Palazzo<br />
Abbaziale e delle tre Porte d’Ingresso al Paese: Porta valle (a), la principale, Porta costa<br />
(b), Porta la dentro (c), che prendono più tar<strong>di</strong> anche il nome <strong>di</strong> Porta S.Silvestro,<br />
S.Maria, S.E<strong>di</strong>sto. Dalle ultime si può raggiungere la Chiesa Trecentesca <strong>di</strong> S.Maria<br />
Hospitalis (13), la cui primitiva costruzione risale a prima del 1000 a testimonianza <strong>di</strong><br />
una comunità rurale che vi sorgeva nelle a<strong>di</strong>acenze: all’interno la chiesa ha pareti e<br />
abside affrescate, e conserva due paliotti <strong>di</strong> altare dell’epoca carolingia. Nel <strong>centro</strong><br />
<strong>storico</strong> si segnalano inoltre alcuni palazzotti come quello Azzimati presso p.za Orazio<br />
Moroni (5) e Palazzo Rosati in piazza Carlo Alberto (10), antica piazza dello<br />
Steccato. Da segnalare la Chiesa <strong>di</strong> San Biagio (6) e la Cappella della<br />
“Madonnella” (8)<br />
Associazione <strong>Pro</strong> <strong>Loco</strong> <strong>di</strong> Sant’Oreste<br />
Tel.: 327 3823671<br />
Internet: www.prolocosantoreste.com<br />
E-mail: prolocosantoreste@email.it<br />
Associazione Avventura Soratte <strong>di</strong> Sant’Oreste<br />
Tel.: 329 8194632<br />
Internet: www.avventurasoratte.com<br />
E-mail: info@avventurasoratte.com<br />
CENTRO INFORMAZIONI<br />
DELLA RISERVA NATURALE DEL MONTE SORATTE<br />
PALAZZO CACCIA CANALI - TEL.: 327 3823671<br />
PIAZZA MOLA A VENTO - TEL.: 329 8194632<br />
APERTO SABATO E DOMENICA<br />
CHIESA DI SAN SILVESTRO SUL MONTE SORATTE<br />
ORARIO: SABATO E DOMENICA 12,00-16,00<br />
by carlo portone / maurizio de iulis © 2010