Settembre - Gruppo Presepi Marnate

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1978 - L'ANNO DEI TRE PAPI Trent'anni fa, tra l'Agosto e l'Ottobre 1978 la Chiesa ha vissuto forti momenti per la morte di papa PaoloVI (6 agosto), l'elezione e la repentina morte di Giovanni Paolo I (26 Agosto - 28 <strong>Settembre</strong>) e l'elezione di Giovanni Paolo II (16 Ottobre). Ricordiamo questi pontefici riportando alcuni loro pensieri sul <strong>Presepi</strong>o PAOLO VI 06 I tre Papi Per molti di noi il Natale è una semplice, se pur singolare ricorrenza di calendario, che ci porta una pausa nel consueto lavoro, un po' di allegria, qualche regalo da fare e da ricevere. Veramente v'è qualche cosa d'altro che ci porta alle soglie del mondo della fantasia e della poesia: l'albero del Natale, "babbo Natale", e finalmente per chi vuol vedere dentro la realtà storica e religiosa del Natale: il presepio. Questa visione ingenua, innocente, realistica del Natale è certamente il punto prospettico migliore; essa ci offre, per immaginosa che sia, la scena autentica dell'avvenimento, di cui celebriamo il sacro ricordo; è bello, è pio, è edificante lasciarci incantare davanti al quadro idilliaco e arcadico di quella pagina evangelica, che ci riporta tutti, lieti e semplici come fanciulli, davanti al Bambino Gesù, venuto al mondo in tanta povertà e in tanto candore di natura e splendore di angeli che rendono trasparente l'oscurità della notte e riempiono il cielo di canti meravigliosi…. …Prepariamoci al Natale, curvandoci su l'umiltà del
presepio, in cui Cristo fu nostro, per sollevarci nel desiderio, nella speranza, nella grazia del Cristo glorioso, quando noi saremo veramente suoi. (Udienza Generale 15 Dicembre 1976) GIOVANNI PAOLO I (il suo breve pontificato non ci permette di avere pensieri diretti sul presepio. Abbiamo però trovato un suo breve pensiero nel libro "Illustrissimi", raccolta di lettere immaginarie scritte da lui ai vari personaggi della storia. Questo è tratto dalla lettera che ha scritto a San Luca, l'evangelista che racconta la nascita di Gesù.) …Voi solo ci avete dato il racconto della nascita e dell'infanzia di Cristo, che a Natale sentia-mo sempre leggere con rinnovata commozione. Una piccola vostra frase soprattutto trattiene la mia attenzione: "Avvolto in fasce e deposto in una mangiatoia". E' Ia frase che ha dato origine a tutti i presepi del mondo e a migliaia di stupendi quadri. Alla frase ho accostato una strofa del Breviario: "Ha accettato di giacere sul fieno, non ha avuto paura della greppia, con poco latte s'è nutrito Lui, che sfama fin l'ultimo degli uccellini". Fatto questo, mi sono chiesto: "Cristo ha preso quel posto umilissimo. Noi, che posto prendiamo?". 07
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