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Biblioteca Il Sognalibro - Comune di Casorate Primo

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Proposte <strong>di</strong> Lettura – Newsletter del mese: Marzo 2011<br />

NON E’ IL PAESE CHE SOGNAVO <strong>di</strong> CARLO A. CIAMPI<br />

L'Italia delle riforme, l’Italia delle contrad<strong>di</strong>zioni, l’Italia del degrado. L’Italia della<br />

politica senza valori e senza ideali. L’Italia in crisi nera. L’Italia che Carlo Azeglio<br />

Ciampi non sognava. Lui che, da ragazzo e poi da<br />

Presidente, sognava l’Italia del Risorgimento,<br />

l’Italia della Resistenza, l’Italia delle università e dei<br />

saperi. L’Italia <strong>di</strong> Dante e Petrarca. In questo<br />

colloquio con Alberto Orioli, Carlo Azeglio<br />

Ciampi costruisce un taccuino laico per i centocinquant’anni del paese; un taccuino<br />

fitto <strong>di</strong> riflessioni sul passato e sul presente, dalla nascita della nazione all’avvento<br />

dell’euro fino a oggi. Oggi che il Presidente osserva il suo paese. Un paese che Carlo Azeglio Ciampi non<br />

immaginava così. Un paese <strong>di</strong>verso, un paese che non sognava.<br />

“ Purtroppo ora che è venuto il tempo dei bilanci mi rendo conto che sto vivendo in un paese ben <strong>di</strong>verso<br />

da quello che avevo sognato in gioventù ”<br />

945.093 CIA<br />

LATTE NERO <strong>di</strong> ELIF SHAFAK<br />

A bordo del Gypsy Steamboat, il battello che attraversa<br />

il Bosforo danzando come uno zingaro, una scrittrice<br />

incontra lo sguardo della donna che le siede accanto:<br />

giovane ma con il viso segnato, due bambini chiassosi a<br />

cui badare e un terzo che cresce dentro <strong>di</strong> lei. Una<br />

madre: tutto quello che la scrittrice non sarà mai. O<br />

almeno così crede. Perché anche a Elif Shafak, autrice <strong>di</strong> romanzi tradotti in tutto il<br />

mondo, toccherà l’esperienza più emozionante e complicata che una donna possa<br />

affrontare: la maternità. In questo libro sincero e bruciante, Elif ci accompagna in un<br />

viaggio pieno <strong>di</strong> storie, poesia e colori, dentro le emozioni contrastanti che l’hanno<br />

attraversata dopo la nascita della sua bambina. Con la grazia <strong>di</strong> sempre, e il suo straor<strong>di</strong>nario gusto per la<br />

narrazione, Shafak ci conduce nel luogo magico in cui maternità e letteratura si incontrano, regalandoci una<br />

storia sofferta eppure luminosa, scritta con “latte nero e inchiostro bianco”.<br />

“ Dopo avermi vista piangere per settimane, mia nonna mi sussurrò: «Cara, non sai che quando una<br />

mamma piange, il suo latte inaci<strong>di</strong>sce?» ”<br />

LE LUCI NELLE CASE DEGLI ALTRI <strong>di</strong> CHIARA GAMBARALE<br />

<strong>Il</strong> condominio <strong>di</strong> via Grotta Perfetta 315 è un contenitore per cinque tipi <strong>di</strong>versi <strong>di</strong><br />

famiglie: quella unipersonale <strong>di</strong> Tina Polidoro, zitella; quella gay <strong>di</strong> Michelangelo e<br />

Paolo; quella basata sulla convivenza <strong>di</strong> Lorenzo e Li<strong>di</strong>a; quella giovane <strong>di</strong> Samuele e<br />

Caterina, con il piccolo Lars; e infine quella<br />

tra<strong>di</strong>zionalissima dell’Ingegner Barilla, con la moglie<br />

Carmela e i due figli Giulia e Matteo. Quando<br />

l’amministratrice <strong>di</strong> condominio, la giovane e<br />

Colloquio con Alberto Orioli,<br />

vice<strong>di</strong>rettore ed e<strong>di</strong>torialista<br />

del Sole 24 ore<br />

Dall’autrice <strong>di</strong>:<br />

Le quaranta porte,<br />

<strong>Il</strong> palazzo delle pulci,<br />

La bastarda <strong>di</strong> Istanbul<br />

818.6 SHA<br />

Dall’autrice <strong>di</strong>:<br />

Una passione sinistra<br />

carismatica Maria, muore improvvisamente lasciando sola la figlia Mandorla, appare<br />

una lettera nella quale si afferma che il padre <strong>di</strong> Mandorla è proprio uno degli uomini<br />

domiciliati in quel condominio.<br />

Le famiglie, alla certezza del test del DNA, preferiscono una situazione <strong>di</strong> comodo<br />

che protegga le loro famiglie: Tina adotterà Mandorla, e la bambina passerà una parte della sua infanzia e<br />

adolescenza con ciascuno dei nuclei familiari. Sembra tutto perfetto: l’amore <strong>di</strong> molte famiglie invece <strong>di</strong> una<br />

sola. E allora perché Mandorla si sente sempre estranea, <strong>di</strong>versa dai suoi coetanei? Perché si ritrova in<br />

prigione, assistita dall’Avvocato che è il nuovo compagno <strong>di</strong> Caterina? Forse perché avere molte famiglie<br />

equivale a non averne neppure una...<br />

853.9 GAM


Proposte <strong>di</strong> Lettura – Newsletter del mese: Marzo 2011<br />

LA PATRIA, BENE O MALE <strong>di</strong> C. FRUTTERO E M. GRAMELLINI<br />

150 date come filo conduttore per raccontare in 150 piccole storie la grande storia<br />

del nostro Paese dall'Unità ad oggi: questa la formula semplice ma certo innovativa<br />

scelta da Carlo Fruttero e da Massimo Gramellini per celebrare a modo loro i 150<br />

anni <strong>di</strong> vita della nostra nazione. <strong>Il</strong> duo Fruttero-Gramellini ripercorre infatti, a<br />

quattro mani, i gran<strong>di</strong> eventi della storia italiana, dall'istituzione del Parlamento alle<br />

guerre mon<strong>di</strong>ali, dalla nascita della democrazia ai fatti dei nostri giorni, chiamando<br />

in causa i personaggi - politici, intellettuali, artisti e scienziati -che hanno contribuito a<br />

fare del nostro un grande Paese. <strong>Il</strong> risultato è un mosaico che rivela una storia<br />

d'Italia <strong>di</strong>versa, spesso più interessante <strong>di</strong> quella che c'è stata raccontata, un po'<br />

noiosamente, a scuola. Recuperando date ed eventi a volte <strong>di</strong>menticati e forte <strong>di</strong> una<br />

scrittura brillante e ironica, il libro offre al pubblico una lettura affascinante e <strong>di</strong>vertente dei 150 anni della<br />

nostra Unità nazionale.<br />

“ L'Italia è fatta. Fra litigi, tasse e scandali cominciamo a fare gli italiani. Venezia si concede, Roma<br />

non ancora, mentre il sud e Torino forse hanno già cambiato idea.”<br />

L’ESECUTORE <strong>di</strong> LARS KEPLER<br />

Si chiama Joona Linna ed è <strong>di</strong> origini finlandesi, ma da anni ormai Stoccolma è la<br />

sua casa. Ma Joona Linna non è mai stato in quell'appartamento elegante e<br />

lussuoso, da cui proviene una musica struggente e<br />

rarefatta. Un brano <strong>di</strong> violino suonato da un esecutore<br />

impareggiabile. Joona Linna non è mai stato nel<br />

salottino dell'appartamento: è l'unica stanza totalmente<br />

spoglia, priva <strong>di</strong> arredamento, senza soprammobili,<br />

insolitamente vuota. A parte il corpo. L'uomo è come<br />

sospeso a pochi centimetri dal pavimento e sembra ondeggiare nell'aria seguendo il<br />

placido suono del violino, mescolato al ronzio indolente delle mosche. Aveva<br />

ragione il collega che l'ha chiamato sulla scena del delitto: c'è qualcosa <strong>di</strong> inspiegabile. Omici<strong>di</strong>o o suici<strong>di</strong>o? Da<br />

ispettore della squadra omici<strong>di</strong> <strong>di</strong> Stoccolma, Joona Linna sa che le apparenze sono soltanto il velo<br />

ingannatore <strong>di</strong>etro cui si nascondono i crimini. E i crimini nascono da una cosa sola: i desideri.<br />

“ Dall'imbarcazione della polizia si alza una fiammata, come una grande quercia <strong>di</strong> fuoco. <strong>Il</strong> fuoco si propaga<br />

ai giunchi e al pontile, mentre l'onda d'urto e lo scoppio dell'esplosione raggiungono la casa.”<br />

IL CANE NERO <strong>di</strong> REBECCA HUNT<br />

1964, nella sua <strong>di</strong>mora tra le tranquille<br />

colline del Kent, Winston Churchill si sveglia<br />

<strong>di</strong> buon’ora e si ritrova in compagnia <strong>di</strong> una<br />

vecchia conoscenza, un ospite tutt’altro che<br />

gra<strong>di</strong>to. È un gigantesco cane nero e, dal<br />

Romanzo d'esor<strong>di</strong>o, selezionato per<br />

il Galaxy National Book Award<br />

e per il Guar<strong>di</strong>an First Book 2010<br />

buio del suo angolo, non gli toglie gli occhi <strong>di</strong> dosso. Qualche ora più tar<strong>di</strong>, nella sua<br />

casetta a schiera, la giovane Esther si prepara ad accogliere un aspirante inquilino. Le<br />

basta però scorgerne la sagoma attraverso il vetro della porta per inorri<strong>di</strong>re: è il cane<br />

nero e ha in mente un solo obiettivo: installarsi a casa sua. Invadente, impertinente, a<br />

tratti maligno, all’occorrenza il cane nero sa dar prova <strong>di</strong> un carisma irresistibile.<br />

<strong>Il</strong> cane nero affronta con leggerezza e ironia il tema del lutto e della per<strong>di</strong>ta, e non ha paura <strong>di</strong> raccontarne gli<br />

aspetti più dolorosi. Quello che ci restituisce è un romanzo umano e profondo, che mette a nudo tutte le<br />

ambiguità del rapporto tra la depressione e le sue vittime, i silenzi, la vergogna, ma è anche un potente<br />

annuncio <strong>di</strong> speranza, l’invito a resistere eroicamente al male oscuro.<br />

“La battaglia non consiste nel lottare per accettare, ma nell'accettare <strong>di</strong> lottare” W. Churchill<br />

945.08 FRU<br />

Dall’autore Di:<br />

L'ipnotista; il secondo<br />

romanzo dell'ispettore<br />

finlandese Joona Linna<br />

839.7 KEP<br />

823.92 HUN

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