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“La nicchia”, ricordo vivo della Russia<br />
Tra le tante meraviglie della mostra allestita nel<br />
Museo degli Alp<strong>in</strong>i di Conegliano, si evidenzia un libro<br />
conservato <strong>in</strong> un apposito armadietto, quasi una rarità<br />
con ancora altre poche copie probabilmente esistenti.<br />
Si <strong>in</strong>titola “Reduci dalla Russia libro ricordo”.<br />
È l’o<strong>per</strong>a di Egidio Franz<strong>in</strong>i, un ufficiale medico<br />
del 1° Alp<strong>in</strong>i, che la donò, come recita la dedica<br />
al collega ufficiale medico<br />
Giovanni Bearzi. La<br />
famiglia di quest’ultimo,<br />
con grande generosità e<br />
sensibilità, lo ha regalato<br />
al Museo degli Alp<strong>in</strong>i di<br />
Conegliano.<br />
Venne scritto dall’autore<br />
quando questi riuscì<br />
a ritornare dalla prigionia<br />
<strong>in</strong> Russia, nel 1946.<br />
Il libro, edito nel 1948<br />
dalla “Stam<strong>per</strong>ia Artigiana<br />
Treviso”, comprende la<br />
s<strong>in</strong>tesi storico militare dei<br />
pr<strong>in</strong>cipali fatti d’arme sul<br />
Sezione ANA di Conegliano <strong>per</strong> aver<br />
preso spunto da questo importante<br />
anniversario <strong>per</strong> solennizzare l’adunata<br />
sezionale.<br />
Il direttore del museo Luciano<br />
Barzotto, def<strong>in</strong>ito <strong>in</strong> precedenza dal<br />
gen. Gadia “artigliere caparbio”, ha<br />
voluto r<strong>in</strong>graziare i componenti del<br />
suo staff. In modo particolare ha<br />
evidenziato l’umiltà con cui si sono<br />
messi a disposizione i due generali<br />
di divisione Franco Chiesa e<br />
Primo Gadia, che hanno profuso la<br />
loro cultura e la loro conoscenza<br />
nel predisporre correttamente, <strong>in</strong><br />
particolare, la saletta con il numeroso<br />
materiale cartaceo e non del<br />
cappellano militare Don Sebastiano<br />
Ligonto della Divisione Pasubio<br />
<strong>in</strong> Russia, che fu parroco a San<br />
Giovanni di Sacile.<br />
Il figlio del direttore del Museo<br />
degli Alp<strong>in</strong>i, il Magg. Andrea<br />
Barzotto, che si trovava <strong>in</strong> ricognizione<br />
<strong>in</strong> Afghanistan, ha voluto<br />
mandare, poco prima dell’<strong>in</strong>izio<br />
della presentazione, un saluto a<br />
tutti i presenti e <strong>in</strong>viare il migliore<br />
auspicio <strong>per</strong> la riuscita della mostra,<br />
al padre Luciano e al suo team, fatto<br />
La consegna del libro “Reduci dalla Russia libro ricordo” al<br />
Museo degli Alp<strong>in</strong>i di Conegliano<br />
di meticolosi ed es<strong>per</strong>ti collezionisti<br />
storici. Sulla qualità della rassegna<br />
esposta nella Caserma Marras non<br />
c’erano dubbi.<br />
Infatti, nell’esiguità dello spazio<br />
disponibile, si possono ammirare<br />
delle vere <strong>per</strong>le di rarità, ammesse<br />
alla visione di tutti seguendo il<br />
criterio più certos<strong>in</strong>o e scartando<br />
materiale di quasi altrettanto valore<br />
<strong>per</strong> evitare i doppioni.<br />
Nella vetr<strong>in</strong>a spiccano le medaglie:<br />
d’oro quella alla memoria conferita<br />
al serg. Giovanni Bortolotto della<br />
13^ batt. Gr. Conegliano, d’argento<br />
quella del serg. Ol<strong>in</strong>do Battistuzzi,<br />
nativo di San Vendemiano facente<br />
parte della 14^ batt. Gr. Conegliano,<br />
d’argento alla memoria del capitano<br />
Stanislao Valenti del btg. Val Cismon<br />
9° Rgt. Alp<strong>in</strong>i, d’argento quella<br />
assegnata all’allora capitano Bruno<br />
Gallarotti del 2° art. da montagna poi<br />
divenuto Generale d’Armata.<br />
I valenki appartenuti a Giulio<br />
Bedeschi donati al museo dalla<br />
vedova Signora Luisa qualche anno<br />
fa, rappresentano di certo un cimelio<br />
dal valore <strong>in</strong>commensurabile,<br />
ma non di meno è la giacca mili-<br />
fronte russo (settori italiani 1941-1943), le ricompense<br />
al valor militare conferite alle bandiere dei reparti<br />
italiani impegnati nella Campagna di Russia (1941-<br />
1943), la prigionia: s<strong>in</strong>tesi generale, cattura e vita nei<br />
campi di concentramento (noti) e un elenco di reduci<br />
che nel 1948 vollero aderire all’o<strong>per</strong>a, suddivisi <strong>per</strong><br />
reparti di appartenenza con cognome e nome, grado<br />
ed <strong>in</strong>dirizzo e qualche<br />
foto tra le quali abbiamo<br />
trovato quella di<br />
Giovanni Drusian.<br />
I reduci presenti<br />
sono 7992. Il testo, <strong>per</strong><br />
quel tempo <strong>in</strong> cui si voleva<br />
dimenticare questa<br />
vicenda, è spesso duro<br />
e crudo come, <strong>in</strong> effetti,<br />
si è svolta ed è stata sofferta<br />
da parte dei soldati<br />
italiani la “Campagna di<br />
Russia”.<br />
(R.S.)<br />
tare russa che Naida la figlia del<br />
capo gulag, impietosita nel vederlo<br />
denudato al gelo, porse a Giovanni<br />
Drusian. E che dire della collezione<br />
degli elmetti degli eserciti belligeranti,<br />
con il rarissimo copricapo con<br />
le <strong>in</strong>segne che la Wermacht consegnò<br />
ai 15000 soldati spagnoli <strong>in</strong>viati<br />
da Franco <strong>per</strong> restituire il favore<br />
ricevuto a suo tempo dall’Asse.<br />
Le bombe ed i fucili dei vari contendenti<br />
e le divise tedesche, rumene,<br />
ungheresi e russe al pari delle<br />
mitragliatrici Breda mod. 37 e Breda<br />
mod. 30 con il serbatoio di olio <strong>per</strong><br />
lubrificare i proiettili assieme alla<br />
MG 42 mod. 34 e ai mortai sono altri<br />
poli di <strong>in</strong>teresse <strong>per</strong> i visitatori.<br />
Davanti allo schermo che proietta<br />
le immag<strong>in</strong>i dell’epopea della<br />
campagna di Russia una teca raccoglie<br />
molta bibliografia importante<br />
<strong>in</strong>erente il tema della mostra. Ma<br />
nel museo c’è ancora qualcosa d’altro<br />
e <strong>per</strong>ciò merita di essere visitato,<br />
merita che gli alp<strong>in</strong>i della Sezione<br />
port<strong>in</strong>o altre <strong>per</strong>sone, magari i figli<br />
o i nipoti o chiunque ami la storia,<br />
quella vera.<br />
Renzo Sossai<br />
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