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Valor Militare<br />

la conoscenza del passato si può,<br />

<strong>in</strong>fatti, consapevolmente <strong>in</strong>terpretare<br />

il presente <strong>in</strong> cui viviamo <strong>per</strong>ché,<br />

come recita un’antica massima,<br />

solo “chi conosce le proprie orig<strong>in</strong>i<br />

conosce veramente se stesso”.<br />

L’agire umano lascia impronte<br />

ovunque: il cippo <strong>in</strong> bronzo che<br />

riporta Bortolotto morente accanto<br />

al suo pezzo d’artiglieria è solo uno<br />

dei tanti esempi più evidenti di queste<br />

impronte che vanno preservate<br />

non solo dallo sgranare impietoso<br />

del tempo, ma soprat<strong>tutto</strong> dall’<strong>in</strong>differenza<br />

e dall’oblio di una società<br />

sempre più arida e agnostica.<br />

E proprio su queste idealità, gli<br />

alp<strong>in</strong>i di Orsago decisero di costituirsi<br />

<strong>in</strong> Gruppo <strong>in</strong>titolando al loro<br />

eroe il nuovo gagliardetto. Era il<br />

1965 e <strong>per</strong> l’occasione l’allora presidente<br />

sezionale Guido Curto <strong>in</strong>disse<br />

un’adunata <strong>in</strong>augurale, puntualmente<br />

organizzata dal primo capogruppo<br />

di Orsago, Luigi Battistuzzi e<br />

i suoi collaboratori: Mario Ghirard,<br />

Luig<strong>in</strong>o Basso, Angelo Biz, Ernesto<br />

Pagotto, Giuseppe Polesel.<br />

Idealità e valori umani che ora<br />

vengono ripresi e ribaditi con forza<br />

da questa Adunata sezionale con<br />

<strong>tutto</strong> il suo variegato corollario di<br />

eventi collaterali.<br />

L’importante avvenimento,<br />

suddiviso nelle giornate del 27 e 28<br />

Gli alp<strong>in</strong>i rendono omaggio ai Caduti di tutte le guerre<br />

ottobre, coord<strong>in</strong>ato dalla Sezione<br />

di Conegliano con <strong>in</strong> testa il presidente<br />

Giuseppe Benedetti, e il<br />

Gruppo di Orsago guidato da Piero<br />

Casagrande, è stato opportunamente<br />

<strong>in</strong>serito nel terzo Raduno del<br />

Gruppo Conegliano di cui Bortolotto<br />

faceva parte nelle due grandi campagne<br />

militari che lo videro ergersi<br />

a protagonista: Grecia e Russia.<br />

E il suo nome e il suo sacrificio<br />

sono ancor oggi ricordati dal canto<br />

mesto e reverente dei due fiumi<br />

che da allora sono l’emblema del<br />

valore alp<strong>in</strong>o <strong>in</strong> quei fronti: Vojussa<br />

e Don.<br />

Sabato 27 ottobre<br />

La straord<strong>in</strong>aria due giorni <strong>per</strong><br />

onorare l’eroe orsaghese ha avuto<br />

il suo degno prologo a Conegliano<br />

con la presentazione del libro che<br />

ne riporta le gesta, seguita dall’<strong>in</strong>augurazione<br />

della mostra tematica<br />

sulla Campagna di Russia, allestita<br />

nel Museo degli Alp<strong>in</strong>i dal suo<br />

attivo direttore Luciano Barzotto.<br />

Presente <strong>tutto</strong> l’organigramma del<br />

3° con <strong>in</strong> testa il col. Lauri, il comandante<br />

del Gruppo Conegliano ten.<br />

col. Ingala, e l’<strong>in</strong>tera 13ª batteria, i<br />

nostri bocia <strong>in</strong> divisa, che al term<strong>in</strong>e<br />

della cerimonia sono stati guidati da<br />

Giorgio Visent<strong>in</strong> e il presidente emerito<br />

Toni Dam<strong>in</strong>ato <strong>in</strong> una breve visita<br />

culturale del centro storico della<br />

città. Ed è stato bello vederli attenti<br />

e affasc<strong>in</strong>ati dalle gemme artistiche<br />

che l’impreziosiscono, quali i maestosi<br />

palazzi Montalban e Sarc<strong>in</strong>elli,<br />

l’ex banco dei pegni con i dip<strong>in</strong>ti del<br />

Pordenone, il duomo dalla facciata<br />

affrescata che conserva la pala del<br />

Cima, la stupenda sala dei Battuti<br />

con il ciclo biblico del Pozzoserrato<br />

e Francesco da Milano, l’armoniosa<br />

Contrada Granda, la caratteristica<br />

fontana del Nettuno o dei Cavai…<br />

Poi il rompete le righe con numerose<br />

soste nei tipici locali dei portici<br />

<strong>per</strong> calarsi nella cultura veneta del<br />

buon calice di prosecco o di spritz.<br />

La sera, trasferimento ad<br />

Orsago, paese dove risiedeva<br />

Giovanni Bortolotto e che ne vide<br />

i momenti più belli della sua breve<br />

vita: la scuola, la giov<strong>in</strong>ezza, il lavoro,<br />

il matrimonio… e poi il lanc<strong>in</strong>ante<br />

dolore del distacco, della guerra,<br />

della struggente nostalgia di casa e<br />

<strong>in</strong>f<strong>in</strong>e del sacrificio supremo <strong>in</strong> terra<br />

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