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Settembre - Parrocchia di Sant'Ambrogio in Seregno

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ANNO XVI<br />

<strong>Settembre</strong><br />

2009<br />

4<br />

Grazie<br />

Don<br />

Luca


PREGHIERA PER L’ANNO SACERDOTALE<br />

<strong>di</strong> Papa Benedetto XVI<br />

Signore Gesù, che <strong>in</strong> san Giovanni Maria Vianney hai voluto donare alla Chiesa<br />

una toccante immag<strong>in</strong>e della tua carità pastorale, fa' che, <strong>in</strong> sua compagnia e<br />

sorretti dal suo esempio, viviamo <strong>in</strong> pienezza quest'Anno Sacerdotale.<br />

Fa' che, sostando come lui davanti all'Eucaristia, possiamo imparare quanto sia<br />

semplice e quoti<strong>di</strong>ana la tua parola che ci ammaestra; tenero l'amore con cui<br />

accogli i peccatori pentiti; consolante l'abbandono confidente alla tua Madre<br />

Immacolata.<br />

Fa', o Signore Gesù, che, per <strong>in</strong>tercessione del Santo Curato d'Ars, le famiglie<br />

cristiane <strong>di</strong>vengano « piccole chiese », <strong>in</strong> cui tutte le vocazioni e tutti i carismi,<br />

donati dal tuo Santo Spirito, possano essere accolti e valorizzati. Conce<strong>di</strong>ci,<br />

Signore Gesù, <strong>di</strong> poter ripetere con lo stesso ardore del Santo Curato le parole<br />

con cui egli soleva rivolgersi a Te:<br />

« Ti amo, o mio Dio, e il mio solo desiderio è <strong>di</strong> amarti f<strong>in</strong>o all'ultimo<br />

respiro della mia vita.<br />

Ti amo, o Dio <strong>in</strong>f<strong>in</strong>itamente amabile, e preferisco morire amandoti<br />

piuttosto che vivere un solo istante senza amarti.<br />

Ti amo, Signore, e l'unica grazia che ti chiedo è <strong>di</strong> amarti<br />

eternamente.<br />

Mio Dio, se la mia l<strong>in</strong>gua non può <strong>di</strong>rti ad ogni istante che ti amo,<br />

voglio che il mio cuore te lo ripeta tante volte quante volte respiro.<br />

Ti amo, o mio Div<strong>in</strong>o Salvatore, perché sei stato crocifisso per me, e<br />

mi tieni quaggiù crocifisso con Te. Mio Dio, fammi la grazia <strong>di</strong><br />

morire amandoti e sapendo che ti amo».<br />

Amen.<br />

SANT’AMBROGIO<br />

2


<strong>Seregno</strong> Sant’Ambrogio Domenica 21 giugno 2009<br />

Santa Messa per il 10° anniversario <strong>di</strong> or<strong>di</strong>nazione<br />

Letture della III domenica dopo Pentecoste anno B<br />

Gen 2,18-25; Sal 8; Ef 5,21-33; Mc 10,1-12<br />

TESTO OMELIA<br />

Il percorso del nuovo lezionario ambrosiano <strong>in</strong> questa III domenica dopo Pentecoste ci<br />

propone delle letture che certo sono più adatte a un anniversario <strong>di</strong> matrimonio che ad un<br />

anniversario sacerdotale. Ma sono conv<strong>in</strong>to che la Parola <strong>di</strong> Dio è sempre opportuna. Per questo<br />

mi lascio illum<strong>in</strong>are da questa Parola per riflettere con voi su questa lieta circostanza: <strong>di</strong>eci anni<br />

<strong>di</strong> vita sacerdotale, <strong>di</strong>eci anni vissuti <strong>in</strong>sieme. E, vedendovi così numerosi raccolti attorno<br />

all’altare, vi <strong>di</strong>co anzitutto: Vi voglio bene!<br />

Il mio anniversario sacerdotale capita poi nel contesto <strong>di</strong> un anno speciale, all’<strong>in</strong>izio dell’Anno<br />

Sacerdotale <strong>in</strong>detto dal Santo Padre, nel centoc<strong>in</strong>quantesimo della morte del Santo Curato<br />

d’Ars. Anche questa provvidenziale circostanza contribuisce a dare maggior valore a questa<br />

ricorrenza, permettendoci <strong>di</strong> comprenderne il significato profondo.<br />

Raccogliendo qu<strong>in</strong><strong>di</strong> <strong>in</strong>sieme queste provocazioni, compirò con voi tre passi <strong>di</strong> riflessione: il<br />

decennio, il celibato, il sacerdozio.<br />

1. Vi devo r<strong>in</strong>graziare <strong>di</strong> cuore per il grande affetto che mi state <strong>di</strong>mostrando <strong>in</strong> questi giorni…<br />

Mi capita ad<strong>di</strong>rittura <strong>di</strong> restare senza parole. Davvero mi volete bene, f<strong>in</strong> troppo bene! Dieci<br />

anni <strong>di</strong> sacerdozio vissuti qui a Sant’Ambrogio <strong>in</strong> <strong>Seregno</strong> sono stati per me una grande grazia!<br />

È con emozione e riconoscenza che r<strong>in</strong>grazio il Signore per i miei <strong>di</strong>eci anni <strong>di</strong> sacerdozio. Al mio<br />

<strong>in</strong>gresso qui, don Giuseppe <strong>di</strong>sse: “la comunità fa crescere il prete, il prete fa crescere la<br />

comunità”. Ho constatato quanto questo sia vero: <strong>in</strong> questi <strong>di</strong>eci anni siamo cresciuti <strong>in</strong>sieme<br />

Parola e Vita<br />

3


nella Fede, nonostante le fatiche, le <strong>di</strong>fficoltà ed i miei errori. Quante avventure! Quanti<br />

<strong>in</strong>contri! Ho avuto la “fortuna” (provvidenziale!) <strong>di</strong> con<strong>di</strong>videre con voi la vita. Ho con<strong>di</strong>viso gioie<br />

e dolori, ho asciugato molte lacrime, dato e ricevuto tanti sorrisi, ho vissuto con voi e con le<br />

vostre famiglie momenti belli e momenti brutti, le feste ed i lutti, le angosce e le speranze, le<br />

preoccupazioni e i momenti <strong>di</strong> serenità. Dieci anni sono tanti <strong>in</strong> una vita <strong>di</strong> una persona: per<br />

molti giovani qui presenti è più <strong>di</strong> metà della vita, che abbiamo avuto la grazia <strong>di</strong> vivere<br />

<strong>in</strong>sieme.<br />

Ho capito meglio <strong>in</strong> questi anni che cosa significhi il “sacerdozio m<strong>in</strong>isteriale”. Noi tutti cristiani<br />

siamo “sacerdoti”, cioè consacrati a Dio e dest<strong>in</strong>ati a dar gloria e lode a Lui con tutta la nostra<br />

vita. Il nostro culto deve essere anzitutto la nostra vita quoti<strong>di</strong>ana, trasformata dall’amore <strong>di</strong><br />

Dio. Ma alcuni, e tra questi anch’io, sono chiamati ad essere “m<strong>in</strong>istri”, cioè servi degli altri… il<br />

“sacerdozio m<strong>in</strong>isteriale” è appunto servizio <strong>di</strong> Dio e della gente. Il Sacerdote – m<strong>in</strong>istro è qu<strong>in</strong><strong>di</strong><br />

tutto relativo a Dio e alla gente. In questi anni che ho vissuto con voi ho capito (almeno un<br />

poch<strong>in</strong>o…) che il prete deve essere così: tutto <strong>di</strong> Dio e tutto della gente che Dio gli ha affidato.<br />

Essere sacerdoti significa stare nel cuore <strong>di</strong> Dio e cercare <strong>di</strong> entrare nel cuore della gente per<br />

avvic<strong>in</strong>arli a Dio.<br />

2. E per stare nel cuore <strong>di</strong> Dio e entrare nel cuore della gente è grazia e responsabilità il<br />

celibato ecclesiastico. Nella prima lettura abbiamo ascoltato il testo <strong>di</strong> Genesi 2 <strong>in</strong> cui si racconta<br />

della creazione dell’uomo e della donna, quest’ultima tratta dalla costola dell’uomo. “Non è bene<br />

che l’uomo sia solo…”. Queste parole della Sacra Scrittura parrebbero <strong>in</strong> deciso contrasto con la<br />

scelta del celibato che la Chiesa Cattolica chiede ai suoi preti. In realtà se leggiamo tutta la<br />

Scrittura, ci ren<strong>di</strong>amo conto che Gesù stesso ha scelto <strong>di</strong> non sposarsi e <strong>di</strong> non avere figli, per<br />

mostrare a tutti che se la scelta del matrimonio è voluta da Dio ed è da Lui benedetta, la scelta<br />

del celibato, della verg<strong>in</strong>ità per il Regno è <strong>di</strong> grande valore perché mette <strong>in</strong> luce meglio che non<br />

siamo fatti solo per questa terra, ma che siamo chiamati ad un dest<strong>in</strong>o eterno. Inoltre colui che,<br />

nella scelta del sacerdozio, imita più da vic<strong>in</strong>o Cristo nel celibato, ha (e deve avere!) il cuore più<br />

libero per donarsi completamente ai suoi fratelli, alla gente che gli è affidata. Il sacerdote, pur<br />

non sposandosi, non è mai solo. Non si sposa per amare <strong>in</strong> modo <strong>di</strong>fferente.<br />

Riflettendo su questo brano della Scrittura ho ricordato i molti dubbi e le paure che proprio <strong>in</strong><br />

merito mi trattenevano dalla scelta def<strong>in</strong>itiva. Ho fatto fatica, giunto al term<strong>in</strong>e del camm<strong>in</strong>o<br />

del Sem<strong>in</strong>ario, a fare il grande salto dell’affidamento completo a Dio. Mi sembrava che fosse<br />

troppo <strong>di</strong>fficile poter vivere da solo una vita, senza una compagna, e per quanto avessi pensato<br />

lungamente <strong>in</strong> merito e ponderato le molte ragioni <strong>in</strong> proposito, non riuscivo a compiere il passo<br />

def<strong>in</strong>itivo. I miei ricordano certo bene il turbamento <strong>di</strong> quei giorni ormai lontani. Avevo chiesto<br />

un mese <strong>in</strong>tero <strong>in</strong> un monastero per pensarci su bene. E lì ho capito che la cosa essenziale non<br />

era proprio quella: non mi mancavano le ragioni, ma l’affidamento, la fede. Ed è stata proprio<br />

nella semplicità dell’affidamento che ho ritrovato la gioia <strong>di</strong> donare la vita nella purezza, nella<br />

castità per il Regno dei cieli. Quando il Signore ti chiama, ti mette nel cuore il suo amore e dà la<br />

sua forza. Ricordo <strong>di</strong> aver me<strong>di</strong>tato <strong>in</strong> quei giorni il racconto <strong>di</strong> Pietro che camm<strong>in</strong>a sulle acque.<br />

Quando <strong>di</strong>strae lo sguardo dal Signore, <strong>in</strong>izia ad affondare. Occorre sempre tenere fisso lo<br />

sguardo su Gesù. Solo Lui può stenderci la mano!<br />

Ed <strong>in</strong> questi anni ho avuto la gioia <strong>di</strong> sperimentare concretamente che quando uno sceglie <strong>di</strong><br />

donare la sua vita a Dio, trova davvero il centuplo <strong>di</strong> cui parla il Vangelo (cento volte tanto <strong>in</strong><br />

case, fratelli, sorelle…): sono sempre stato circondato da tanta gente, con tanti impegni e tante<br />

occasioni per crescere nell’amicizia. Qualche volta ad<strong>di</strong>rittura mi veniva da pensare: “Ma<br />

quando potrò stare un po’ da solo?”. Quando sono stato accolto da prete novello <strong>in</strong> questa<br />

comunità mi avevano detto: “la gente <strong>di</strong> Sant’Ambrogio vuole bene ai suoi preti!”. Oggi posso<br />

<strong>di</strong>re è proprio vero! Mi avete chiesto molto, molti impegni, tanto lavoro pastorale, <strong>in</strong> oratorio,<br />

nella scuola, nella liturgia… <strong>in</strong> tutti gli ambiti della vita comunitaria, ma mi avete dato tanto. In<br />

SANT’AMBROGIO<br />

4


questi anni mi avete aiutato a <strong>di</strong>ventare davvero un “presbitero”, cioè “anziano”, <strong>in</strong>vitandomi ed<br />

aiutandomi ad avere una sempre maggiore maturità <strong>di</strong> vita e <strong>di</strong> fede.<br />

3. La ricorrenza dell’Anno Sacerdotale ci <strong>in</strong>vita a mettere meglio a fuoco quel dono grande che è<br />

il Sacerdozio M<strong>in</strong>isteriale per la Chiesa. Ogni anniversario sacerdotale è importante per questo.<br />

Non sono importante io, don Luca, o don Giovanni, o don Giuseppe, o don Pasquale o chiunque<br />

altro, ma è importante il Signore che ha scelto <strong>di</strong> servirsi <strong>di</strong> noi per dare alla Chiesa i suoi doni<br />

più preziosi, il Pane della Vita, il Perdono, la guida per essere vera Comunione.<br />

Qual è lo specifico del sacerdote? La tra<strong>di</strong>zione spirituale ci ha consegnato una espressione<br />

lat<strong>in</strong>a che mi è cara, usata per def<strong>in</strong>ire il sacerdote-m<strong>in</strong>istro della Chiesa. “Sacerdos alter<br />

Christus”: il sacerdote, ogni sacerdote cattolico è “un altro Cristo”, è chiamato a rappresentare il<br />

Cristo Capo della Chiesa, a cui è configurato. Il sacerdote fa parte della Chiesa, ma <strong>in</strong> senso<br />

proprio vi sta anche <strong>di</strong> fronte, perché rappresenta Cristo stesso. Le azioni sacre che compie, le<br />

compie “<strong>in</strong> persona Christi”, nella persona <strong>di</strong> Gesù. Non è un concetto semplicissimo che si<br />

possa esprimere <strong>in</strong> poche parole, ma mi piace ritrovarlo <strong>in</strong><strong>di</strong>cato nelle parole <strong>di</strong> San Paolo nella<br />

seconda lettura. L’apostolo parla del rapporto <strong>di</strong> Cristo e della Chiesa paragonandola ad un<br />

rapporto sponsale. “Voi mariti amate le vostre mogli come Cristo ha amato la Chiesa e ha dato<br />

sé stesso per lei… Questo mistero è grande: io lo <strong>di</strong>co <strong>in</strong> riferimento a Cristo e alla sua Chiesa!”.<br />

Ecco, il prete, ogni prete, è chiamato ad essere un altro Gesù, ad essere come Gesù, a vedere<br />

con gli occhi <strong>di</strong> Gesù, a stendere le mani ai poveri come Gesù, a pensare come pensa Cristo, a<br />

perdonare e ad amare con il cuore <strong>di</strong> Cristo. Un sacerdote che ama e che agisce così è<br />

veramente “alter Christus” e la gente lo cerca perché trovando lui non trova semplicemente un<br />

uomo, ma trova Cristo, trova Dio!<br />

Come sono lontano da questo altissimo ideale sacerdotale! E però sono certo che il Signore<br />

desidera che io camm<strong>in</strong>i su questa strada. Per questo vi chiedo <strong>di</strong> pregare per me e per tutti i<br />

preti.<br />

Quale dono voglio chiedere al Signore <strong>in</strong> questa ricorrenza?<br />

Voglio essere un po’ ar<strong>di</strong>to nel domandare e desidero chiedergli tre doni, confidando nella<br />

vostra preghiera. Anzitutto supplico il Signore che mi conceda la perseveranza “usque <strong>in</strong> f<strong>in</strong>em”,<br />

come recita la preghiera <strong>di</strong> San Bonaventura che recito spesso come r<strong>in</strong>graziamento dopo la<br />

Santa Messa. “Usque <strong>in</strong> f<strong>in</strong>em”, f<strong>in</strong>o alla f<strong>in</strong>e, perché l’amore è vero quando dura per sempre.<br />

In secondo luogo chiedo per me e per tutti i confratelli la grazia della santificazione: che il<br />

Signore conceda a tutti i sacerdoti <strong>di</strong> vivere il proprio m<strong>in</strong>istero come camm<strong>in</strong>o <strong>di</strong> santità<br />

personale. Ed <strong>in</strong>f<strong>in</strong>e, chiedo una preghiera speciale per le vocazioni: il Signore aiuti quanti,<br />

come Simone, stanno percorrendo un camm<strong>in</strong>o <strong>di</strong> verifica vocazionale <strong>in</strong> Sem<strong>in</strong>ario e li aiuti a<br />

fare la volontà <strong>di</strong> Dio, e trovi ancora tanti ragazzi e giovani che hanno il coraggio <strong>di</strong> <strong>di</strong>re <strong>di</strong> sì a<br />

Lui che li chiama a donare la vita come sacerdoti. Il Signore chiama, che trovi risposta!<br />

Parola e Vita<br />

5


CERCARE LA BELLEZZA<br />

PER RICREARE IL CUORE<br />

(un saluto a don Luca)<br />

Un giorno siamo saliti tutti da Campitello <strong>di</strong> Fassa al Col Rodella, chi a pie<strong>di</strong>, chi<br />

<strong>in</strong> macch<strong>in</strong>a, chi <strong>in</strong> funivia, ognuno secondo le proprie possibilità.<br />

Spettacolo stupendo! Non si f<strong>in</strong>iva <strong>di</strong> girare lo sguardo e <strong>di</strong> rimanere meravigliati. È la<br />

prima volta che ammiravo una bellezza così affasc<strong>in</strong>ante.<br />

Ti sembrava <strong>di</strong> toccare con mano il Sassolungo, più <strong>in</strong> là lo Sciliar, con delicatezza si<br />

facevano vedere le Odle, e poi la potenza del Sella e del Pordoi, <strong>in</strong> fondo svettavano le<br />

Tofane e il monte Pelmo e <strong>in</strong>f<strong>in</strong>e la Marmolada, la reg<strong>in</strong>a delle Dolomiti.<br />

Non si f<strong>in</strong>iva mai <strong>di</strong> guardare e <strong>di</strong> stupirsi.<br />

E poi la gente, tanta gente, <strong>di</strong> ogni regione, l<strong>in</strong>guaggio, provenienza. Tanti bamb<strong>in</strong>i e<br />

giovani, famiglie <strong>in</strong>tere. Uno spettacolo bello <strong>di</strong> umanità <strong>in</strong> uno spettacolo affasc<strong>in</strong>ante<br />

<strong>di</strong> natura.<br />

Ho de<strong>di</strong>cato tanto tempo ad ammirare questo spettacolo umano e naturale, ho riflettuto,<br />

ho pregato e r<strong>in</strong>graziato.<br />

Avevo con me la “Lettera ai cercatori <strong>di</strong> Dio” della Conferenza Episcopale Italiana.<br />

Vedendo tutta questa gente camm<strong>in</strong>are <strong>in</strong> questa bellezza naturale mi sembravano tutti<br />

cercatori <strong>di</strong> cose belle per vivere una giornata <strong>di</strong> familiarità, <strong>di</strong> gioia, <strong>di</strong> pace e mi<br />

sembrava <strong>di</strong> “vedere” Dio che gioiva nel vedere queste sue creature immerse nelle cose<br />

belle che lui aveva creato per loro.<br />

Non so se qualche persona ha pregato <strong>di</strong>cendo:”Laudato sii mi Signore per…”. Sono<br />

però sicuro che <strong>in</strong> quell’ambiente <strong>di</strong> rara bellezza tutti si sono sentiti <strong>di</strong>versi, più sereni e<br />

buoni.<br />

“Signore, è bello per noi stare qui; facciamo tre tende…” hanno detto a Gesù i tre<br />

apostoli testimoni della Trasfigurazione sul monte Tabor.<br />

No. Bisogna scendere a valle a comunicare a tutti le cose belle contemplate.<br />

Mentre sulla funivia scendevo a Campitello vedevo venirmi <strong>in</strong>contro la realtà <strong>di</strong> ogni<br />

giorno: le case, gli alberghi, le strade stracolme <strong>di</strong> macch<strong>in</strong>e, i mercati, le gelaterie, gli<br />

impianti sportivi….tanta gente <strong>in</strong> camm<strong>in</strong>o.<br />

Sono conv<strong>in</strong>to che la vita del prete sia una cont<strong>in</strong>ua ricerca <strong>di</strong> Dio, somma bellezza e<br />

sommo amore, per aiutare gli uom<strong>in</strong>i a ricreare il cuore e trovare la pace <strong>in</strong> Lui.<br />

Don Luca ci ha comunicato per <strong>di</strong>eci anni la bellezza <strong>di</strong> Dio. Lo ha fatto con gli<br />

strumenti e le doti <strong>di</strong> cui Dio lo ha arricchito. La nostra riconoscenza è impegno per<br />

essere sempre più cercatori <strong>di</strong> Dio per gustare la sua serenità e la sua pace.<br />

Don Luca <strong>in</strong>contrerà altre persone a cui comunicare Dio. Lo sosteniamo con la nostra<br />

preghiera ed amicizia perché sappia entrare nella contemplazione <strong>di</strong> Dio e così aiutarle a<br />

vivere nella gioia.<br />

Don Giovanni<br />

SANT’AMBROGIO<br />

6


<strong>Seregno</strong> 12 agosto 2009<br />

Caro don Luca,<br />

voglio unirmi anch’io alla parrocchia <strong>di</strong> S. Ambrogio che ti ha<br />

avuto Vicario per 10 anni e salutandoti per la tua nuova dest<strong>in</strong>azione a<br />

Milano, vuole manifestarti la gratitu<strong>di</strong>ne e la stima per quanto hai dato con<br />

giovanile entusiasmo e generosità all’Oratorio, alla Scuola, ma anche ai<br />

tuoi ammalati, alle tante famiglie che hai <strong>in</strong>contrato e accompagnato nel<br />

tuo servizio sacerdotale. Sono stati anni impegnativi, ma ricchi <strong>di</strong><br />

esperienza per te giovane prete. Capisco la sofferenza del <strong>di</strong>stacco, ma<br />

sono certo che saprai farne tesoro per la vita sacerdotale futura.<br />

Anche il decanato ha potuto apprezzare la tua presenza attiva nell’Equipe<br />

per la pastorale giovanile e soprattutto nella Consulta della Scuola.<br />

Mantieni sempre gioiosa la tua vita sacerdotale!<br />

Intanto ti saluto a nome <strong>di</strong> tutti i confratelli del decanato e ti auguro <strong>di</strong><br />

<strong>in</strong>serirti presto nella tua nuova realtà pastorale, mettendo a frutto<br />

l’esperienza e la grazia <strong>di</strong> vivere l’anno sacerdotale con altri preti che<br />

sapranno accoglierti e stimarti come qui a <strong>Seregno</strong>.<br />

Con affetto fraterno ti saluto<br />

Don Silvano Motta<br />

Prevosto – decano<br />

Parola e Vita<br />

7


Carissimo Don Luca,<br />

a <strong>di</strong>stanza <strong>di</strong> un anno la nostra comunità si trova nuovamente a salutare un<br />

altro Sacerdote, l'anno scorso Don Giuseppe, ora te Don Luca.<br />

Lo scorso 21 giugno abbiamo festeggiato e r<strong>in</strong>graziato <strong>in</strong>sieme il Signore per i tuoi<br />

<strong>di</strong>eci anni <strong>di</strong> or<strong>di</strong>nazione sacerdotale, eravamo tutti felici e contenti, ora un po' meno<br />

visto che i Superiori ti hanno dest<strong>in</strong>ato ad un'altra comunità parrocchiale.<br />

Ci <strong>di</strong>spiace maggiormente, oltre all'affettività che ci lega, <strong>in</strong> quanto ci si <strong>in</strong>com<strong>in</strong>ciava<br />

a muovere per <strong>in</strong><strong>di</strong>viduare qualche traccia da seguire per un progetto pastorale<br />

comune per <strong>in</strong>iziare una buona unità pastorale <strong>di</strong> cui logicamente ti sentivi già parte.<br />

Anche tu Don Luca come noi stai soffrendo per questo cambiamento, che fra l'altro è il<br />

tuo primo spostamento da quando sei sacerdote, ma siamo sicuri che una volta<br />

superato la fase nuova e le <strong>di</strong>fficoltà <strong>in</strong>iziali, saprai <strong>in</strong>serirti nel miglior modo possibile<br />

perchè i tuoi nuovi parrocchiani, i tuoi nuovi ragazzi sapranno vedere <strong>in</strong> te le<br />

molteplici capacità che il Signore ti ha donato e che saprai mettere a servizio <strong>di</strong> questa<br />

tua nuova parrocchia.<br />

Conoscerai nuove persone, nuovi ragazzi e nuove esperienze si uniranno al tuo vasto<br />

bagaglio culturale personale che già possie<strong>di</strong> e che hai potuto coltivare da noi <strong>in</strong> questi<br />

<strong>di</strong>eci anni, non ti sarà <strong>di</strong>fficile affrontare questo tuo nuovo camm<strong>in</strong>o!<br />

Ricor<strong>di</strong>amo il mese <strong>di</strong> giugno del 1999 quando venisti dest<strong>in</strong>ato alla nostra parrocchia,<br />

allora da noi si stava facendo l'oratorio feriale e tu hai voluto subito venire a conoscere<br />

i nostri circa 400 ragazzi, che poi sarebbero <strong>di</strong>ventati i tuoi ragazzi, hai voluto subito<br />

collaborare con Don Fabrizio (che a sua volta ci avrebbe lasciato per un'altra<br />

comunità), <strong>in</strong> modo che il passaggio del coa<strong>di</strong>utore fosse meno traumatico per tutti noi,<br />

ma specialmente per i nostri ragazzi. Questa vostra presenza <strong>in</strong>sieme è stata molto<br />

significativa!<br />

La nostra è sempre stata una realtà molto impegnativa, il far co<strong>in</strong>cidere le esigenze<br />

della scuola con gli impegni oratoriani e la parrocchia non è stato sempre facile, ma tu<br />

con entusiasmo e la forza della tua fede, hai sempre saputo superare qualsiasi ostacolo<br />

si presentasse collaborando sempre con noi.<br />

Questa tua voglia <strong>di</strong> non fare da solo ma <strong>di</strong> lavorare <strong>in</strong>sieme è un esempio che lasci a<br />

tutti noi.<br />

In questi <strong>di</strong>eci anni hai visto i tuoi ragazzi crescere, cambiare, maturare, fare scelte ben<br />

precise, conosci tutti i loro nomi, essi ti sono molto affezionati, ti vogliono bene, lo<br />

noterai leggendo le frasi che ti hanno scritto e da noi raccolte <strong>in</strong> un album che ti verrà<br />

donato. Questo porterai nel tuo cuore caro Don Luca.<br />

Abbiamo apprezzato le tue qualità <strong>di</strong> riservatezza equilibrata, <strong>di</strong> grande umiltà e<br />

soprattutto il tuo sorriso , anche quando eri molto stanco. Conosci molte l<strong>in</strong>gue, non<br />

SANT’AMBROGIO<br />

8


sapremo mai dare un punteggio adeguato al tuo grado <strong>di</strong> cultura biblica e non, eppure<br />

non te ne sei mai vantato, venivamo a conoscenza <strong>di</strong> tutto ciò per puro caso lavorando<br />

con te. Ma, i tuoi superiori sono a conoscenza <strong>di</strong> tutto questo? Questo è un altro grande<br />

esempio <strong>di</strong> umiltà che ci lasci.,.<br />

Ti abbiamo ammirato nelle animazioni liturgiche e il tuo <strong>in</strong>vogliare sempre l'assemblea<br />

a cantare, la tua grande passione per la musica che sicuramente avrai<br />

<strong>in</strong>volontariamente trasmesso a qualcuno, nel silenzio del mese <strong>di</strong> agosto, passando<br />

davanti all'oratorio si sentiva suonare il pianoforte.. che meraviglia! Ecco questi erano<br />

i tuoi pochi momenti liberi che sapevi impegnare nella musica.<br />

Quando arrivò il nuovo parroco Don Giovanni, ci siamo accorti del lavoro che<br />

<strong>in</strong>combeva su <strong>di</strong> te, logicamente le <strong>in</strong>iziative liturgiche e altre, già programmate<br />

dovevano essere svolte e <strong>di</strong> conseguenza ti abbiamo visto destreggiare così bene e<br />

saper coor<strong>di</strong>nare il tutto nei migliori dei mo<strong>di</strong> come un vero parroco. Bravo Don Luca,<br />

siamo orgogliosi <strong>di</strong> te!<br />

Il Consiglio Pastorale <strong>Parrocchia</strong>le a nome <strong>di</strong> tutta la Comunità vuole esprimerti tutto<br />

il suo affetto e gratitu<strong>di</strong>ne per tutti questi anni passati con noi, augurandoti un buon<br />

camm<strong>in</strong>o presso la tua nuova attività pastorale. Ti seguiremo con la preghiera aff<strong>in</strong>ché<br />

tu possa <strong>in</strong>serirti bene e lavorare con l'entusiasmo e devozione che hai sempre<br />

<strong>di</strong>mostrato.<br />

Siamo sicuri che la tua grande fede e la tua esperienza accumulata ti sarà preziosa per<br />

questo tuo nuovo camm<strong>in</strong>o.<br />

Permettici ora <strong>di</strong> chiederti <strong>di</strong> non <strong>di</strong>menticarci, tienici sempre nel tuo cuore, come<br />

sicuramente faremo noi perchè ti vogliamo un mondo <strong>di</strong> bene!<br />

Affidati a Maria e se qualche volta ti capiterà <strong>di</strong> sentirti solo, Lei sarà sempre con te, ti<br />

sarà sempre vic<strong>in</strong>o, è una vera MAMMA.<br />

Ci sarebbero tante altre cose da <strong>di</strong>re, ma il tempo str<strong>in</strong>ge e vogliamo esprimerci così:<br />

TI DICIAMO GRAZIE PER AVERCI AIUTATO A FAR CRESCERE LA NOSTRA COMUNITA'<br />

TI DICIAMO GRAZIE PER AVERCI ASCOLTATO E CONDIVISO MOMENTI DI GIOIA,<br />

PREOCCUPAZIONE E DOLORE.<br />

TI DICIAMO GRAZIE PER LA TUA COMPLETA DISPONIBILITA' PER LE S. CONFESSIONI.<br />

TI DICIAMO GRAZIE PER ESSERE SEMPRE STATO A NOSTRA DISPOSIZIONE ANCHE QUANDO<br />

TI VEDEVAMO STANCO.<br />

TI DICIAMO GRAZIE PER LA TUA GRANDE UMILTA'<br />

ED INFINE<br />

RINGRAZIAMO IL SIGNORE PER ESSERE STATO CON NOI.<br />

Erm<strong>in</strong>ia - membro del Consiglio <strong>Parrocchia</strong>le<br />

Parola e Vita<br />

9


IL SACERDOTE DISPENSATORE<br />

DEI MISTERI DI DIO<br />

...è quanto noi preghiamo che tu rimanga fedele....<br />

Tutto questo l'abbiamo riscontrato <strong>in</strong> te caro Don Luca ma anche <strong>in</strong> tutti<br />

coloro che abbiamo <strong>in</strong>contrato nella nostra vita.<br />

Sono tanti, tutti sacerdoti secondo il cuore <strong>di</strong> Dio e che vogliamo ricordare con<br />

grande affetto e riconoscenza.<br />

Hai sempre <strong>di</strong>mostrato rispetto, amore, simpatia per le religiose, co<strong>in</strong>volgendole<br />

<strong>in</strong> tutti gli ambiti parrocchiali: dal canto, alla catechesi, alle variegate <strong>in</strong>iziative<br />

oratoriane, sapevi accettare limiti e pochezze lavorando " <strong>in</strong>sieme " a vantaggio<br />

della comunità.<br />

La preghiera, <strong>in</strong> modo particolare l'Adorazione è sempre stata da te con<strong>di</strong>visa<br />

con semplicità e amore.<br />

La testimonianza più bella per noi: vedere un prete giovane <strong>di</strong>sposto a<br />

percorrere la strada segnata da Dio, anche se <strong>in</strong> salita, vivendo nella<br />

quoti<strong>di</strong>anità il dono <strong>di</strong> sè a vantaggio della Chiesa.<br />

Ci rimane il tuo esempio sereno nella fede, nella <strong>di</strong>sponibilità piena e totale a<br />

Dio.<br />

Pregheremo per te Don Luca, specialmente <strong>in</strong> questo anno de<strong>di</strong>cato alla<br />

santificazione dei sacerdoti, poichè la grazia carismatica <strong>di</strong> Santa Geltrude<br />

Comensoli e noi come sacrament<strong>in</strong>e, ci obbliga <strong>di</strong> domandare al Signore <strong>di</strong><br />

renderti sempre più dono.<br />

La Madonna ti sia sempre madre.<br />

Grazie Don Luca del bene che ci hai voluto.<br />

LE SUORE DI S. AMBROGIO<br />

SANT’AMBROGIO<br />

10


DALLA SCUOLA<br />

CON AFFETTO E<br />

RICONOSCENZA<br />

Dieci anni!<br />

Sono proprio volati e nello stesso tempo sono <strong>di</strong>eci anni colmi <strong>di</strong> tante esperienze<br />

con<strong>di</strong>vise.<br />

La mia fortuna è quella <strong>di</strong> averli vissuti sia da collega che da parrocchiana con te, caro<br />

don Luca.<br />

Diverse sono le qualità che ho (abbiamo!!!) potuto conoscere ed apprezzare ma una su<br />

tutte è la <strong>di</strong>sponibilità. Non ricordo un rifiuto, da parte tua, relativo ad una qualsiasi<br />

richiesta che ti abbia fatto che riguardasse impegni scolastici o altro.<br />

Può darsi che qualche volta, poi, tu non ti sia ricordato degli <strong>in</strong>numerevoli impegni<br />

presi a destra e a manca e che, non avendo il dono dell’ubiquità (per ora) tu non ti sia<br />

<strong>in</strong>avvertitamente presentato puntuale a qualcuno <strong>di</strong> questi… ma questo è altra cosa!!!<br />

Per me è stato importante sapere che si poteva contare sul tuo parere e sulla tua<br />

<strong>di</strong>sponibilità.<br />

Di questo ti voglio r<strong>in</strong>graziare, a nome <strong>di</strong> tutti i colleghi a cui mancherà senza dubbio la<br />

tua enciclope<strong>di</strong>ca conoscenza, che spesso ci ha fatto sbalor<strong>di</strong>re!<br />

Chi sarà più <strong>in</strong> grado <strong>di</strong> citare, con previsione <strong>in</strong>eguagliabile, date, nomi e luoghi?<br />

Siamo fiduciose che tu cont<strong>in</strong>uerai a dare del tuo meglio nei luoghi dove andrai e alle<br />

persone che conoscerai.<br />

E.. se anche noi qualcosa ti abbiamo lasciato, conservalo nel tuo cuore come noi<br />

terremo nel nostro il tuo ricordo.<br />

Laura con tutto il personale della Scuola Sant’Ambrogio<br />

Parola e Vita<br />

11


IN ORATORIO<br />

SANT’AMBROGIO<br />

12


Caro don Luca,<br />

la notizia della tua partenza ci ha spiazzato, perché, <strong>di</strong>ciamo la verità, non<br />

ce l’aspettavamo, e, molto probabilmente non te l’aspettavi neanche tu.<br />

In queste poche, s<strong>in</strong>cere righe, cercheremo <strong>di</strong> riassumere e raccontarti i<br />

nostri pensieri <strong>di</strong> giovani che hanno vissuto con te <strong>di</strong>verse esperienze: le<br />

domeniche <strong>in</strong> oratorio, le vacanze <strong>in</strong> montagna, l’oratorio feriale, il catechismo<br />

con i ragazzi <strong>di</strong> seconda e terza me<strong>di</strong>a, le giornate a Colonia e <strong>in</strong><br />

Albania, i campi <strong>di</strong> lavoro, la settimana <strong>di</strong> con<strong>di</strong>visione e tante altre ancora.<br />

Prima <strong>di</strong> tutto volevamo scusarci, se qualche volta non abbiamo saputo<br />

aiutarti o essere un valido supporto, e se magari non siamo stati <strong>in</strong><br />

grado, un po’ per superficialità, un po’ per <strong>in</strong>genuità e vergogna, <strong>di</strong> esprimerti<br />

sempre il nostro affetto. Ti r<strong>in</strong>graziamo molto per tutto il tempo, la<br />

fatica e la passione che hai speso per noi, per tutte le <strong>in</strong>iziative che ci hai<br />

proposto, per l’<strong>in</strong>teresse che hai sempre avuto nell’oratorio, per migliorarlo<br />

e far sì che <strong>di</strong>ventasse un luogo perfetto e accogliente per noi. Inf<strong>in</strong>e,<br />

vorremmo offrirti i nostri più s<strong>in</strong>ceri auguri per la tua nuova missione<br />

pastorale. I tuoi nuovi giovani a Milano saranno sicuramente fortunati<br />

nell’averti al loro fianco, perché saprai <strong>in</strong>coraggiarli e guidarli come hai<br />

fatto con noi.<br />

Grazie<br />

I giovani<br />

Questi anni passati <strong>in</strong>sieme sono stati molto belli. Mi ricorderò <strong>in</strong>nanzitutto<br />

le lezioni <strong>di</strong> religione che erano momento <strong>di</strong> <strong>di</strong>scussione che spesso<br />

degeneravano anche <strong>in</strong> chiacchiere.<br />

Un’altra esperienza che non scorderò certo è la vacanza a Maranza: esperienza<br />

<strong>di</strong>vertente e co<strong>in</strong>volgente <strong>di</strong> cui mi ricorderò la bella compagnia e<br />

le lunghe cantate sia <strong>di</strong> pomeriggio che <strong>di</strong> sera. Inf<strong>in</strong>e non mi <strong>di</strong>menticherò<br />

tutti questi anni <strong>di</strong> oratorio vissuti sia da bamb<strong>in</strong>o prima che da animatore<br />

dopo nei quali ho imparato a conoscerti meglio e a scoprire le tue<br />

capacità e la tua evidente passione <strong>di</strong> stare con i giovani.<br />

Mi auguro che nella tua nuova parrocchia tu possa trovare dei ragazzi<br />

simpatici come quelli <strong>di</strong> Sant’Ambrogio con cui tu riesca a fare amicizia<br />

ricom<strong>in</strong>ciando una nuova avventura.<br />

Salve Don<br />

Parola e Vita<br />

13<br />

Riccardo Faccio


GRUPPO MISSIONARIO<br />

S. AMBROGIO<br />

PER DON LUCA<br />

…Una donna si recò alla fontana: un piccolo specchio tremolante,<br />

limpi<strong>di</strong>ssimo tra gli alberi del bosco. Mentre immergeva l’anfora<br />

per att<strong>in</strong>gere, scorse nell’acqua un grosso frutto roseo, così bello<br />

che sembrava <strong>di</strong>re: “Pren<strong>di</strong>mi”. Allungò il braccio per coglierlo, ma<br />

quello sparì, e ricomparve soltanto quando la donna ritirò la mano<br />

dall’acqua. Così per due o tre volte.<br />

Allora la donna si mise ad estrarre l’acqua per prosciugare la<br />

fontana. Lavorò a lungo, sempre tenendo d’occhio il frutto<br />

misterioso; ma quando ebbe estratto tutta l’acqua, si accorse che<br />

il frutto non c’era più. Delusa per quell’<strong>in</strong>cantesimo, stava per<br />

andarsene via, quando udì una voce tra gli alberi: “Perché cerchi<br />

<strong>in</strong> basso? Il frutto sta lassù”.<br />

La donna alzò gli occhi e, appeso ad un ramo sopra la fontana<br />

scorse il bellissimo frutto, <strong>di</strong> cui nell’acqua aveva visto soltanto il<br />

riflesso.<br />

Non chiedere al Vento perché ti ha portato dove sei. Tu sei un messaggio.<br />

Ogni vita è un seme portato dal Vento. Dove atterrerà e cosa farà solo il<br />

Vento lo sa.<br />

Grazie don Luca <strong>di</strong> essere stato “Missionario” con noi e…. ricordati <strong>di</strong><br />

guardare sempre <strong>in</strong> alto!!!<br />

SANT’AMBROGIO<br />

14<br />

Il gruppo missionario


Caro don Luca<br />

come famiglie vorremmo esprimerti il nostro grazie per questi anni trascorsi a<br />

Sant’Ambrogio.<br />

Guardando i nostri figli ci ren<strong>di</strong>amo conto che 10 anni sono un tempo molto lungo.<br />

Quando sei arrivato, erano dei bamb<strong>in</strong>i, ora sono ragazzi e giovani e sono cresciuti con<br />

te. Li hai accompagnati per un bel tratto <strong>di</strong> strada e parallelamente sei stato vic<strong>in</strong>o a noi<br />

genitori.<br />

Ti vogliamo <strong>di</strong>re grazie per gli esempi <strong>di</strong> bontà e generosità che ci hai dato <strong>in</strong> tante<br />

occasioni e per la tua <strong>di</strong>sponibilità e vivacità culturale.<br />

Ti auguriamo <strong>di</strong> affrontare serenamente questa nuova responsabilità, noi ti siamo vic<strong>in</strong>i<br />

con il nostro affetto e la nostra stima. Sappiamo che un pezzo del tuo cuore rimarrà qui<br />

a Sant’Ambrogio, ma ti proponiamo uno scambio, una parte dei nostri cuori ti seguirà a<br />

Milano.<br />

Un grande abbraccio.<br />

GRAZIE DON!<br />

Parola e Vita<br />

15<br />

Il gruppo famiglia<br />

Grazie don Luca perché durante questi <strong>di</strong>eci anni ci hai accompagnato nel<br />

camm<strong>in</strong>o <strong>di</strong> preparazione della catechesi per i nostri ragazzi.<br />

Durante i nostri <strong>in</strong>contri, grazie alla tua preparazione teologica, ci hai aiutato a riflettere<br />

sulla Parola <strong>di</strong> Dio e a crescere sempre più nella nostra fede.<br />

I momenti <strong>di</strong> <strong>di</strong>fficoltà non sono mancati ma tu ci hai sostenuto e <strong>in</strong>coraggiato dandoci<br />

consigli utili e preziosi. R<strong>in</strong>graziamo il Signore per tutto quello che ci hai <strong>in</strong>segnato e<br />

Lo preghiamo <strong>di</strong> sostenerti e aiutare nella tua nuova missione.<br />

Con affetto,<br />

due catechiste


Associazione Sportiva<br />

Oratorio S.Ambrogio<br />

Non è mai facile scrivere una lettera <strong>di</strong> saluto e <strong>di</strong> commiato. Figuriamoci<br />

scriverla a una persona con la quale hai percorso un lungo tratto <strong>di</strong> strada, un<br />

camm<strong>in</strong>o, una persona che hai visto crescere e con la quale hai con<strong>di</strong>viso tanti<br />

momenti <strong>di</strong> quella che viene def<strong>in</strong>ita vita comunitaria.<br />

Scrivere per salutare Don Luca è un compito che non avrei voluto che mi fosse<br />

chiesto perché ormai al "rotondo" ed ex baldo "pret<strong>in</strong>o" ci eravamo affezionati<br />

un po' tutti.<br />

E allora forza caro pc, via i sentimentalismi e fuori quello che viene dal cuore<br />

perché se il Gruppo Sportivo, l'Associazione Sportiva Oratorio S.Ambrogio è<br />

arrivata dove è oggi, un po' <strong>di</strong> merito ce l'ha anche il Don Luca, o<br />

semplicemente "Broggi" quando c'era da <strong>di</strong>scutere e non ci si trovava<br />

d'accordo e ce la metteva tutta per far perdere la pazienza.<br />

Proprio quella pazienza che, caro Don Luca, tu hai sempre <strong>di</strong>mostrato <strong>di</strong> avere<br />

s<strong>in</strong>o a farti apparire a volte <strong>di</strong>staccato, su un altro pianeta.<br />

Ma del decennio trascorso <strong>in</strong>sieme restano tante e tante cose. Alcune<br />

strettamente personali che restano <strong>in</strong>delebili nella memoria e soprattutto nel<br />

cuore, soprattutto, perché legate a certi momenti. Altre <strong>in</strong>vece legate al<br />

SANT’AMBROGIO<br />

16


grande percorso <strong>di</strong> crescita, magari anche alle <strong>di</strong>verse visioni sul come<br />

procedere, sul come comportarsi. Sicuramente però resta la <strong>di</strong>sponibilità al<br />

confronto, all'organizzare, al non far mai mancare il momento della preghiera e<br />

della riflessione nelle Fiaccolate come nell'attività sportiva.<br />

Caro Don Luca non si possono <strong>di</strong>menticare le tante gioie che hai con<strong>di</strong>viso con<br />

noi che ost<strong>in</strong>atamente cont<strong>in</strong>uiamo a chiamarci, quelli del Gruppo Sportivo, o il<br />

lavoro <strong>in</strong>tenso <strong>di</strong> cesello nella scrittura dello statuto dell'Associazione Sportiva<br />

e ancora nelle riunioni che l'hanno costituita. Come <strong>di</strong>menticare i dubbi, le<br />

perplessità, poi le certezze, le decisioni e la sod<strong>di</strong>sfazione nel vedere<br />

trasformato quel rettangolo <strong>di</strong> terra <strong>in</strong> un campo s<strong>in</strong>tetico o ancora nel vedere<br />

sventrare i vecchi spogliatoi per costruire quello che oggi viene utilizzato da<br />

cent<strong>in</strong>aia <strong>di</strong> bimbi e ragazzi.<br />

Si caro Don Luca, per noi dell'A.S. Oratorio S.Ambrogio hai rappresentato un<br />

riferimento, a volte da <strong>in</strong>seguire, ma sempre un riferimento. Un po' come le<br />

stelle che sembrano lì, ferme nella volta celeste, e che <strong>in</strong>vece devi <strong>in</strong>seguire<br />

per non perderle. Tu vai a com<strong>in</strong>ciare una nuova avventura là dove il Signore<br />

ti ha chiamato e dove sicuramente porterai un po' dell'esperienza maturata a<br />

S.Ambrogio. Nella Metropoli, forse come scriveva Celentano nella sua<br />

celeberrima Il ragazzo della via Gluk, "troverai le cose che non hai avuto qui"<br />

ma come <strong>in</strong> quella canzone forse ti mancherà un po' il profumo dell'erba (non<br />

quella s<strong>in</strong>tetica del nostro campo) e un po' della nostra fantasia.<br />

Quello che ti auguro e che ci sentiamo <strong>di</strong> augurarti è <strong>di</strong> essere tu vero motore<br />

e guida sicura per i tanti ragazzi e giovani che conoscerai e <strong>in</strong>contrerai. Se lo<br />

vorrai, però ricordalo, noi ci saremo sempre.<br />

Ciao Don Luca e grazie, davvero grazie, per tutto quello che ci hai dato.<br />

Parola e Vita<br />

17<br />

Maurizio Losa e il<br />

Consiglio <strong>di</strong>rettivo<br />

Associazione Sportiva<br />

Oratorio S.Ambrogio


SANT’AMBROGIO<br />

18


CIAO DON LUCA<br />

BUON CAMMINO!<br />

Parola e Vita<br />

19

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