2D – Gaia De Santis – “La Piccola Principessa” - Istituto ...

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RECENSIONI OTTAVO TORNEO - A. SC. 2010 – 2011
2D - Gaia De Santis - “La Piccola Principessa”
PAG. 6 DI 7
N° prestito 1036 / De Santis Gaia – II D A.S. 2010/11
DOCENTE DI LETTERE: Prof.ssa Fiorella Gentili
Recensione: “La Piccola Principessa”
di Hodgson Burnett, Frances E.
“La Piccola Principessa” (Titolo originale: The Little Princess) è un romanzo della scrittrice Frances Burnett,
nata a Manchester , Inghilterra ( 1849).
Il romanzo, ambientato a Londra nel primo Novecento, parla di Sara – nata e cresciuta in India - una bambina
speciale, determinata e con grandi sentimenti che, da ricca ereditiera, invidiata da tutti, diventa
improvvisamente povera: una povera principessa che dovrà affrontare dolore, miseria, fame.
Sara è aiutata dal suo carattere forte, dalla ricchezza del suo cuore, da Becky, la serva attratta dalle sue storie,
dai topi e passerotti, ma soprattutto dalla sua immaginazione.
Grazie alla fantasia, la sua soffitta squallida e misera, diventa un posto da favola.
L’immaginazione di Sara riuscirà a evitarle di essere schiacciata dal dolore per la morte del padre?
COMMENTO
Il romanzo è incentrato sul potere della fantasia, che non rende Sara invidiosa e avida, e sulla forza del cuore
che fa superare tutti gli ostacoli.
Consiglio questo libro ai ragazzi che si lamentano sempre di tutto.
Sara è “un soldatino” che affronta la vita marciando.
Questo libro può piacere a chi crede che i sogni possano diventare realtà.
A me è piaciuto perché anch’io, come Sara, per superare le mie difficoltà mi rifugio nell’immaginazione.
Leggete questo libro perché vi farà credere che le favole possono esistere.
SUPERVISIONE: Prof.ssa Paola Celletti
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2D - Gaia De Santis - “Una ragazza fuori moda”
N° prestito 1290- De Santis Gaia II D - A. S. 2010 / 11
DOCENTE DI LETTERE: Prof.ssa Fiorella Gentili

RECENSIONE
“UNA RAGAZZA FUORI MODA”
di Louise May Alcott
“Una ragazza fuori moda” (prima parte 1869, pubblicato 1870), titolo originale “An old fashioned girl”, è un
romanzo della scrittrice americana Louise May Alcott, nata in Pennsylvania nel 1833.
Il romanzo, ambientato in America del nord, ha per protagonista Polly, una ragazza all’antica, umile, lontana
dalle frivolezze, onesta e con una grande forza di volontà .
Essa viene ospitata a casa degli Shaw, una famiglia ricca, agiata dove però non esiste l’unione familiare: Fanny,
viziata pensa solo ai suoi vestiti e ai ricci; Tom ama fare dispetti, Maud è una bambina capricciosa.
Ma l’arrivo di Polly cambierà la vita di questa famiglia, grazie al suo dono: rendere migliore il prossimo con la
sua bontà . Polly lavorava per vivere come insegnante di musica e, anche se qualche volta era stata attratta
dalla vita di Fanny, conosceva l’importanza del sacrificio e la gioia che si prova quando si vince una difficoltà.
Improvvisamente la famiglia di Fanny perde tutte le sue ricchezze e tutto sembra andare per il peggio. Invece…
La povertà finirà per unire la famiglia? e la piccola casa dove andranno a vivere sarà ricca d’amore?
COMMENTO
Il romanzo parla di sincerità amore, amicizia e di una grande forza di volontà . Questo libro fa capire che la
povertà non è una vergogna, mentre la disonestà lo è.
Consiglierei questo libro a chi, crescendo, non manifesta più i suoi sentimenti ai famigliari, perché pensa che è
una cosa da bambini.
È un libro adatto a chi, non avendo problemi economici, non capisce l’importanza dell’impegno e del sacrificio
.

Oggi, a tutti noi, servirebbe un’amica come Polly, per darci speranza e serenità.
Leggete questo libro perché non annoia, anche se qualche volta le parole sono molto “antiche”.
SUPERVISIONE: Prof.ssa Paola Celletti
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2G - Livia Palleschi - "Città di fango"
2G LIVIA PALLESCHI - N^ PRESTITO 1024 – A. S. 2010/2011
DOCENTE DI LETTERE: Prof.ssa M. Concetta Repollino
CASA EDITRICE: Rizzoli
AUTRICE: Deborah Ellis
PROTAGONISTA: Shautzia
"Città di fango"
RECENSIONE
PERSONAGGI: La signora Weera, Farzana, Jasper, Zahir, Barbara,Tom, tutti i commercianti, le infermiere, i
due figli di Tom e Barbara, il macelllaio, le persone povere che Parvana aiuta a casa di Tom e Barbara, la banda
dei ragazzi poveri che rovista nella spazzatura, la guardia che lavora in carcere, i bambini che stanno con lui in
carcere e tutte le persone che vivono nel campo della signora Weera.
SVOLGIMENTO DEI FATTI: Shautzia, per inseguire il suo grande sogno,andare in Francia e vivere nei
campi di lavanda, scappa dal campo e arriva sino a Peshawar a piedi con il suo povero cane; per sopravvivere fa
piccoli lavoretti e chiede le elemosina. Nel suo lungo viaggio si porta dietro il suo cane il quale attira molta
gente soprattutto una famiglia inglese che la salva dalla meschinità di un uomo che si approfitta della sua
ingenuità e la fa passare per una ladra. La famiglia la ospita nella casa dove riacquista tutte le forze. Un giorno
però viene rimandata nel campo profughi e...
LUOGO DOVE SI SVOLGE: Peshawar (Pakistan)
IL MIO PENSIERO: Secondo me questo libro, come i due precedenti, è molto affascinante e appassionante
nonchè molto bello. Infatti quando lo ho iniziato a leggere mi ha subito preso e non volevo mai smettere,
poichè volevo sapere cosa sarebbe successo dopo e cosa sarebbe accaduto alla povera Shautzia. A mio avviso la
protagonista è molto coraggiosa perchè, pur di mantenere la promessa che si erano fatte lei e la sua amica
Parvana, va incontro a molti pericoli.
Questo libro mi ha anche fatto capire che molte volte le persone fanno cose di cui tu rimani sbalordito,
semplicemente per ingannarti e per farti passare per un'imbrogliona: come appunto è successo a Shautzia, che

aveva ricevuto moltissimi soldi ma poi era stata fatta passare per una ladra, facendo credere a tutti che li aveva
rubati. Questo libro mi ha fatto notare anche la differenza tra le persone che vivono in Pakistan, perchè ho
capito che esistono persone che sono ricche e hanno moltissimi soldi, più del necessario, altre persone che se
la cavicchiano ed altre, invece, che sono poverissime e non hanno nemmeno di che mangiare e di che coprirsi
nelle notti fredde. Shautzia è anche però una ragazza molto umile perchè, pur essendo stata cacciata di casa per
aver frainteso ciò che aveva detto precedentemente la mamma della famiglia che la ospitava, ringrazia tutti in
maniera molto gentile e grata, anche se forse loro l’avevano ospitata solamente per riuscire a far felice i figli
con il suo cane.
Questo libro mi è molto colpito anche perchè mi ha fatto capire che, a causa della povertà della guerra e della
fame, molto spesso alcune persone, che vorrebbero dare qualcosa agli altri, non possono permetterselo e
soffrono dentro.
La mia scena preferita è quella nella quale la bontà di Shautzia prende il sopravvento e, pur di aiutare chi sta
peggio di lei, rinuncia al suo grande sogno per aiutare le persone che come lei sono state costrette dagli eventi a
vivere in un paese nel quale non si conosce la parola "libertà".
E' ADATTO AI RAGAZZI: Secondo me questo libro è adatto ai ragazzi di 2°e di 3° media, perchè possono
capire meglio il suo significato e il messaggio che l'autrice ci vuole trasmettere.
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2G - Livia Palleschi - "Il viaggio di Parvana"
2G LIVIA PALLESCHI - N^ PRESTITO 902 - A. S. 2010/2011
DOCENTE DI LETTERE: Prof.ssa M. Concetta Repollino
CASA EDITRICE : Fabbri Editore
AUTRICE: Deborah Ellis
PROTAGONISTA : Parvana
“Il viaggio di Parvana”
RECENSIONE
PERSONAGGI : Asif, Hassan, Leila, la nonna di Leila, la famiglia che aiuta Parvana, il padre di Parvana, la
mamma di Parvana, Nooria, Ali, Miryam, l'infermiere del campo profugo, Shautzia, tutte le persone che vivono
nei campi profugi in cui va Parvana e la donna che Parvana incontra all'inizio del viaggio.
SVOLGIMENTO DEI FATTI : Dopo la morte del padre Parvana, ormai rimasta sola, parte in cerca della
madre e dei suoi fratelli e sorelle. Nel suo lungo viaggio incontra molti problemi, ma anche bambini che
continuano il viaggio con lei e le danno la forza di andare avanti. In questo libro la protagonista racconta le
peripezie e i problemi con cui deve confrontarsi nel suo lungo viaggio.
LUOGO DOVE SI SVOLGE LA STORIA : Afghanistan
IL MIO PENSIERO : Secondo me questo libro è appassionante perchè racconta tutte le avventure e i
problemi che deve affrontare una ragazza della nostra età che deve lottare contro la fame e la sete e che, pur di
ritrovare la propria famiglia, mette a rischio la sua vita.
Questo libro mi è piaciuto molto, perchè vuole farci capire che a volte noi ci lamentiamo di non avere le cose
di ultima generazione, mentre quei poveri ragazzi non sanno nemmeno se hanno la possibilità di bere o no.

Mi ha impressionato molto che secondo i bambini dell'Afghanistan la normalità consista nel vedere aerei che
buttano le bombe e paesi bombardati e che non è normale avere di che mangiare. Questo libro inoltre mette in
risalto la povertà di questo paese che non ha a disposizione nemmeno il cibo sufficiente per sfamare la sua
popolazione.
Parvana è molto forte perchè si prende cura di tre bambini più piccoli di lei con tantissima fatica e sacrificio: li
aiuta per salvargli la vita, privandosi persino del cibo pur di darlo ai suoi tre amici. Parvana secondo me è
anche molto coraggiosa, perchè non è facile fare un viaggio per tutto l'Afghanistan, con il rischio di non
trovare un fiume per bere e lavarsi e cibo a sufficienza per sopravvivere. Mi ha colpito molto che, pur morendo
di fame, le persone molto oneste non rubino ma, anche e se lo fanno, rubano solamente se hanno subito un torto
dalla persona che magari non ha rispettato i patti e che li ha illusi e usati, ripagandoli con un terzo di ciò che
avevano detto. Inoltre questo libro mi ha fatto capire che molto spesso sognare aiuta a superare i brutti momenti
e, come dice il proverbio, "la speranza è l'ultima a morire".
Secondo me questo libro ci fa capire che in alcuni momenti è anche molto difficile rinunciare a ciò che si
aveva prima e doversi arrangiare. Mi ha colpito molto il momento in cui Leila per procurarsi il cibo sapeva di
rischiare di morire ma, presa dalla fame, lo fa e muore.
Ho capito che a volte quando pensi che si sta aggiustando tutto, magari per la cattiveria dell'uomo, si annienta
tutto e tu ti ritrovi peggio di prima e ti sembra che ti cada il mondo addosso; allora ti devi rimboccare le
maniche e andare avanti.
QUESTO LIBRO MI HA INSEGNATO : Questo libro mi ha insegnato che bisogna saper accettare ciò che
abbiamo e che non dovremmo chiedere sempre di più, perchè ci sono bambini che stanno molto peggio di noi e
che, nonostante ciò, non si lamentano e quando hanno l'acqua e il cibo sono molto felici e fanno una grande
festa.
Inoltre mi ha fatto capire che molte persone sono disoneste, ma ne esistono molte altre che sono disposte ad
aiutarti e altre che lo vorrebbero fare, ma si trovano nella tua stessa situazione.
QUESTO LIBRO E' ADATTO AI RAGAZZI: Secondo me è adatto ai ragazzi di 2^ e 3^ media perchè è un
libro che affronta numerosi problemi: la fame, la sete, la povertà e la guerra.
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2G - Livia Palleschi - "Sotto il Burqa"
2 G LIVIA PALLESCHI - N^ PRESTITO 580 - A. S. 2010/2011
DOCENTE DI LETTERE: Prof.ssa M. Concetta Repollino
AUTRICE : Deborh Ellis
CASA EDITRICE : Fabbri editore
PROTAGONISTA : Parvana
“SOTTO IL BURQA”
RECENSIONE

PERSONAGGI: Nooria, Ali, i genitori di Parvana, la signora Weera, la sorellina minore, la ragazza che
Parvana trova nell'edificio, Shauzia.
SVOLGIMENTO DEI FATTI: I talebani entrano nella casa di Parvana e, senza alcun motivo, mettono il
padre in carcere. In questo paese le donne non possono uscire da sole e per questo Parvana è costretta a
trasformarsi in un ragazzo. Il libro narra di tutte le sue avventure e dei problemi che vi sono in Afghanistan.
LUOGO DOVE SI SVOLGE QUESTA STORIA: Kabul (città dell'Afghanistan)
ARGOMENTO : problemi di un paese in guerra e della vita di una ragazza di undici anni che vive là.
IL MIO PARERE : Secondo me questo libro è molto bello soprattutto perché, quando inizi a leggerlo, non
vedi l'ora di finirlo per saperne il finale; inoltre, sembra proprio di far parte della storia e così provi tutte le
emozioni di Parvana. “Sotto il burqa” è molto appassionante e mi ha preso talmente tanto da non riuscire a
smettere di leggerlo fino alla fine del capitolo.
Secondo me è molto interessante per noi ragazzi, perchè ci fa scoprire una realtà che noi fortunatamente non
conosciamo. Ci fa capire anche quanto siamo fortunati a non vivere in paese dove quello dove c'è ancora la
differenza tra uomini e donne; le persone sono trattate in maniere diverse in base alla loro nazionalità e al loro
sesso.
Questo libro mi ha colpito particolarmente anche perchè mi ha fatto scoprire che nel mondo vi sono ragazzi e
ragazze che, già da piccoli, devono affrontare i problemi della vita quotidiana e che non possono frequentare la
scuola, perchè lo stato lo vieta.
Secondo me Parvana ha un gran coraggio a vestirsi da ragazzo per aiutare la famiglia, che altrimenti non
saprebbe come vivere; inoltre è molto coraggiosa nel vestirsi così sapendo che, se qualche talebano l’avesse
beccata, ne avrebbe pagate le conseguenze: sarebbe stata picchiata e mandata in prigione solo per aiutare la
famiglia a guadagnare denaro per potersi sfamare.
Le mie due scene preferite sono : il tratto in cui Parvana si ritrova da sola con la ragazza in quella casa distrutta
dalle bombe, poichè mi fa capire quanto terrore vi è in luoghi di guerra e che anche con piccolissimi gesti ,come
quello di andare a prendere un burqa e portarlo a chi ne ha bisogno, si può aiutare la gente.
La seconda scena che mi piace molto è quella in cui Parvana e Shautzia si ritrovano in un luogo in cui i talebani
ammazzano altri uomini di diversa razza, pensando di trovarsi in uno stadio per partite di calcio. Questa scena
mi è molto piaciuta, perchè mi fa capire anche l'incredulità delle due ragazze che non hanno mai pensato che
esistessero luoghi simili.
Inoltre mi ha molto colpito la cattiveria di alcuni uomini che, pur di ottenere ciò che vogliono, ammazzano altre
persone che non la pensano ugualmente.
QUESTO LIBRO MI HA INSEGNATO: Questo libro mi ha insegnato che noi dovremmo essere fieri e, allo
stesso tempo, felici di vivere nel paese in cui stiamo. Dovremmo inoltre smetterla di lamentarci per motivi non
molto importanti e dovremmo pensare alle persone che stanno molto peggio di noi, che non si lamentano e sono
felici di ciò che hanno.
E' ADATTO AI RAGAZZI DI : Secondo me è adatto ai ragazzi di seconda media e a quelli di terza. Anche i
ragazzi di prima potrebbero leggerlo, ma forse non capendo messaggi importanti che, invece,
comprenderebbero in 2^ o 3^ media.
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81 2L - Emma Zeppetella - “Mi torna in mente…”
N° PRESTITO 1059 - Zeppetella Emma II L - A. S. 2010 / 11
DOCENTE DI LETTERE: prof.ssa Carmela Di Oronzo
RECENSIONE: “MI TORNA IN MENTE…”
Di Mirella Perali
Genere: autobiografico/diario
TRAMA
Il meraviglioso libro parla della vita di Mirella, un’adolescente vissuta durante la II guerra mondiale e di tutte le
difficoltà incontrate dalla ragazza e dalla sua famiglia.
Le sue testimonianze (accompagnate da molte foto d’epoca, scatti di vita quotidiana, di giocattoli e di radio
antiche, pagelle, feste e istantanee dei familiari ) si svolgono a Roma, nel quartiere dei Parioli in un arco di
tempo che va dal 1934 fino ai nostri giorni.
COMMENTO
Questo libro, scorrevole e facilmente comprensibile, adatto ai ragazzi e ai meno giovani… è stato per me molto
significativo, perché mi ha fatto capire quanto sia stato difficile vivere in tempo di guerra. Il messaggio è che
non si deve sprecare niente!
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2L - Federica Muzi - "Mi torna in mente..."
2L MUZI FEDERICA - N° PRESTITO 1652 - A.S. 2010/2011
DOCENTE DI LETTERE: Prof.ssa Carmela Di Oronzo
”Mi torna in mente…” è un ottimo libro.
RECENSIONE
“Mi torna in mente…”
di Mirella Perali
Trama e commento
Sono i ricordi dell’infanzia di Mirella, vissuta durante la seconda guerra mondiale.
Il libro riesce a suscitare grandissime emozioni fino al punto di commuoversi.
Si riesce a capire come erano duri quei tempi di povertà. La maggior parte degli uomini dovevano abbandonare
casa e famiglia. Fortunatamente il padre di Mirella non fu arruolato: fu dichiarato inabile a causa di un
incidente subito durante il periodo di leva, dovuto al calcio ricevuto dal suo cavallo.

Ma non dimentichiamoci di suo fratello Roberto, un vero e proprio scalmanato! A soli tre anni Roberto
sgaiattolò fuori casa, senza che nessuno se ne accorgesse, e percorse da solo la distanza tra Via Ruggero Fauro
e Piazza Ungheria! Fortunatamente tornò a casa sano e salvo.
Ma questo non è nulla in confronto a tutto ciò che è scritto nel libro.
Un libro degno di essere letto.
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83 2L - Isabella Zirilli - “Mi torna in mente…”
N° PRESTITO 560 - Zirilli Isabella II L - A. S. 2010 / 11
DOCENTE DI LETTERE: prof.ssa Carmela Di Oronzo
RECENSIONE: “MI TORNA IN MENTE…”
Di Mirella Perali
TRAMA
Tradizioni e cene, famiglie, il cibo e la fame, la scuola e i giochi, i bombardamenti e la liberazione, raccolti in
un libro – diario, sono raccontati da una signora romana che visse durante l’epoca devastante della II guerra
mondiale.
COMMENTO
Mi hanno colpito molto le parole che chiudono questo bellissimo libro:
“Pensateci bene, voi giovani che mi leggete. Noi, alla vostra età, vivemamo ogni ora della giornata tra
difficoltà enormi. Il benessere che vi circonda lo abbiamo procurato noi, le vecchie generazioni, a costo di
sacrifici, umiliazioni, di lavori imbevuti da fatiche spossanti.
Fate che il vostro lavoro, oggi meno pesante di un tempo, vi renda liberi nel BENE vostro e del vostro
prossimo.
Vi auguro di saper sempre difendere questo BENE. “
Questo libro mi è piaciuto moltissimo, perché la scrittrice è riuscita a raccontare la sua vita da bambina durante
la II guerra mondiale in un modo semplice ma efficace, riuscendo a far capire come si viveva in quell’epoca a
Roma.
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2L - Virginia Astorri - "Amico diario”
2L - ASTORRI VIRGINIA – N° PRESTITO 562 - A.S. 2010/2011
DOCENTE DI LETTERE: Prof.ssa Carmela Di Oronzo

RECENSIONE
“Amico diario”
di Claudio Engheben
TRAMA
Il libro parla di una ragazzino africano, Amed, che purtroppo si deve trasferire per motivi economici e per
problemi di lavoro dei genitori… Il ragazzino non vorrebbe partire perché, dato che è asociale, ha paura di
perdere quei pochi amici che si è conquistato con fatica.
Il racconto è tutto concentrato sull’incontro di un uomo alquanto strano che si rivelerà un ottimo amico di
avventure per Amed e che lo aiuterà a fuggire e quindi a non partire…
“Amico diario” parla, quindi, di una bellissima amicizia tra adulto e ragazzino che, con il passare del tempo,
diventerà sempre più intensa e speciale per entrambi … I problemi però non sono scomparsi .. Il racconto è
anche basato sulla sua scomparsa e dei genitori in ansia per lui.
COMMENTO
Questo libro è molto utile ai ragazzi di oggi, che magari sono un po’ chiusi , a scrivere il proprio diario e a
esprimere i loro sentimenti…
Io lo consiglierei ai ragazzi anche, perché è molto divertente e propone concetti semplici da capire.
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3A - Bianca Caliò - "Una bambina e basta"
3A CALIO' BIANCA - N° PRESTITO 1210 - A. S. 2010 / 2011
DOCENTE DI LETTERE: Prof.ssa Paola Tonolo
RECENSIONE
“Una bambina e basta”
di Lia Levi

RECENSIONE
LE RECENSIONI NON SONO IL MIO FORTE. NONOSTANTE MI PIACCIA MOLTO SCRIVERE, IL
DESCRIVERE LIBRI MI RIESCE DAVVERO DIFFICILE. COSI’ CREDO CHE PER QUANTO IO POSSA
DESCRIVERE QUESTO PICCOLO GIOIELLO, NON RIUSCIRO’ A TRASMETTERE ESATTAMENTE
COSA HO PROVATO MENTRE LO LEGGEVO.
TRAMA
QUESTA E’ LA STORIA DI UNA BAMBINA EBREA CHE VISSE DURANTE LA SECONDA GUERRA
MONDIALE, UN PERIODO AFFATTO FACILE PER QUELLI COME LEI. GLI AVVENIMENTI SONO
NARRATI CON LA SEMPLICITA’ D’ANIMO CON CUI POTREBBERO ESSERE NARRATI DA UN
BAMBINO, CON SINCERITA’ E OCCHI CURIOSI E PIENI DI PASSIONE PER LA VITA.
NEL ROMANZO NON SONO DESCRITTI I CAMPI DI CONCENTRAMENTO, MA LA VITA DI UNA
RAGAZZA TIMIDA CON GLI ADULTI, CHE SPESSO NON CAPISCE A CAUSA PROPRIO DELLA
PERDITA DI SPONTANEITA’ DELLE PERSONE MATURE.
LA PROTAGONISTA E’ MOLTO FORTE: RIESCE A MANTENERE LA CALMA E A BADARE ALLE
SORELLE MINORI, NEL CONVENTO IN CUI SONO COSTRETTE A NASCONDERSI CON LA
MADRE. E INTANTO AFFRONTA I SUOI DUBBI RIGUARDO ALLA PROPRIA FEDE: INIZIA A
DOMANDARSI SE SAREBBE MEGLIO CREDERE NEL DIO BUONO DEI CRISTIANI, PIUTTOSTO
CHE IN QUELLO ARRABBIATO DEGLI EBREI. IN QUESTO CASO INTERVIENE SUA MADRE,
ANGELO CUSTODE, CHE IMPONE SEMPRE LA SUA PRESENZA GUIDANDO LA VITA DELLE
FIGLIE E DECIDENDO PER LORO; BATTENDOSI IN OGNI MODO PER PROTEGGERLE DA
QUALSIASI OSTACOLO POSSA IMPEDIRGLI UNA VITA SERENA.
LA MADRE SEMBRA DURA, MA SEMPRE LI’, PRONTA A PRENDERE IL COMANDO DELLA
SITUAZIONE, PRONTA A LANCIARE UN SALVAGENTE ALLA FIGLIA.
COME SI CONCLUDERA’ LA STORIA?... LA PROTAGONISTA NON RINUNCERA’ ALLA SUA
RELIGIONE, OPPURE LA MADRE RIUSCIRA’ A FAR CAPIRE ALLA FIGLIA DI ESSERE UNA
BAMBINA E BASTA E NON UNA BAMBINA EBREA?
COMMENTO
E’ STATO DAVVERO EMOZIONANTE LEGGERE QUESTO LIBRO. LO CONSIGLIEREI VOLENTIERI
A CHIUNQUE MI CHIEDESSE PERCHE’, DEVO AMMETTERLO, QUESTO GENERE DI LIBRI, CIOE’
QUELLI RIGUARDANTI LA GUERRA, NON MI HANNO MAI AFFASCINATO, MENTRE QUESTO
PICCOLO LIBRICCINO HA OTTENUTO TUTTA LA MIA AMMIRAZIONE E HA FATTI SI’ CHE LO
LEGGESSI CON ESTREMO PIACERE.
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3A - Federica Betunio - "Da leggersi all'imbrunire"
3A Federica Betunio - N° PRESTITO 117 - A. S. 2010 / 2011
DOCENTE DI LETTERE: Prof.ssa Paola Tonolo

Autore:
“Da leggersi all’imbrunire”
di Charles Dickens
Recensione
Charles John Huffam Dickens è stato uno scrittore britannico. Noto tanto per le sue prove umoristiche,
quanto per i suoi romanzi sociali, è considerato uno dei più importanti romanzieri di tutti i tempi.
Trama
Il romanziere più popolare dell'età vittoriana si è cimentato con successo nei racconti di fantasmi. In
quest'ampia scelta della sua miglior produzione, il soprannaturale assume i tratti dimessi del quotidiano: perché
anche quando parla di fantasmi Dickens rimane un osservatore straordinariamente acuto dei rapporti umani.
Commento
Penso che sia una raccolta di racconti davvero emozionante. Le storie sono piacevoli da leggere e molto
fantasiose. Il racconto che mi è rimasto più impresso è quello che riguarda l’incontro tra un uomo e uno
spettro, che infestava una casa dove era morto. L’uomo l’aveva comprata, dato che non era costosa, e nella
notte in cui incontrò lo spettro egli lo fece ragionare, dicendogli che forse era meglio andare ad abitare in un
luogo più accogliente, al posto di una casa tutta in rovina... Da allora il protagonista non vide piu lo spettro....
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3A - Federica Betunio - "Le parole che non ti ho detto"
3A Federica Betunio - N° PRESTITO 1281 - A. S. 2010 / 2011
DOCENTE DI LETTERE: Prof.ssa Paola Tonolo
“Le parole che non ti ho detto”
di Nicolas Sparks
Recensione
Trama
Estate. Theresa, famosa giornalista di Boston, corre sulla spiaggia. Intravede una bottiglia sulla riva
dell’oceano. L’osserva e nota che all’interno di essa si trova una lettera. La legge. La lettura che cambiò la sua
vita.
Garett, un uomo giovane e vedovo, continua a scrivere lettere alla sua amata: Catherine. Un amore che non
finirà mai. Le parole così dolci turbano Theresa ma la convincono ad andarlo a cercare e a conoscerlo, per
essere amata allo stesso modo. Cosa succederà alla fine?

Commento
Penso che sia uno dei migliori libri che abbia mai letto. La storia è coinvolgente, ti appassiona, ti fa sognare e
suscita emozioni straordinarie. Anche se la conclusione è tragica, penso che sia in sintonia con il racconto: non
sempre i libri concludono con un lieto fine.
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3A - Federica Betunio - "Stardust"
3A Federica Betunio - N° PRESTITO 806 - A. S. 2010 / 2011
DOCENTE DI LETTERE: Prof.ssa Paola Tonolo
Autore:
“Stardust”
di Neil Gaiman
Recensione
Neil Richard Gaiman è un autore di fumetti, scrittore, giornalista e sceneggiatore televisivo e radiofonico
britannico.
Trama
Tristran Thorn è un giovane garzone che abita in un paese di confine tra il suo mondo, l'Inghilterra del 1800, e
un mondo fantastico di nome Faerie, che si trova al di là di un muro (da cui il nome del villaggio, Wall) al quale
i cittadini fanno costantemente la guardia. Solo una volta ogni nove anni, in occasione del grande mercato, le
creature fantastiche che vivono a Faerie varcano il muro e si mescolano agli umani per qualche giorno. Una
notte, Tristran promette alla ragazza più bella e altera del villaggio, Victoria Forester che, per amor suo, andrà
dall'altra parte del muro e le porterà una stella caduta. Comincia così il viaggio di Tristran alla ricerca della
stella, sulle cui tracce si stanno muovendo anche numerose creature magiche e malvagie.
Commento
Penso che questo libro sia uno dei migliori che abbia mai letto. La storia coinvolgente ed emozionante, ti fa
sognare, vivere in un mondo diverso dalla realtà... come se non esistesse altro che il racconto. La storia d’amore
sinceramente penso che sia poco coinvolgente.. avrei fatto qualcosa di più... ma vabbè non ci si può aspettare
tutto da un racconto.
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3A - Larissa Sumabong - "Il viaggio di Parvana"
3 A SUMABONG LARISSA - N° PRESTITO 564 - A.S. 2010 / 2011
DOCENTE DI LETTERE: Prof.ssa Paola Tonolo
“Il viaggio di Parvana”
di Deborah Ellis

L’AUTRICE
RECENSIONE
Deborah Ellis è una scrittrice canadese che, dopo aver trascorso un’esperienza in un campo di rifugiati afghani
in Pakistan, scrisse il libro “Sotto il Burqa” e il seguito, cioè “Il viaggio di Parvana”.
TRAMA
Un libro che racconta la vita, i pericoli e la guerra che affrontano, non solo gli adulti, ma anche i bambini in
alcuni paesi del mondo. Oltre a questo, l’autrice vuole far capire ai lettori che, con coraggio e buona volontà, si
possono superare molti problemi e difficoltà.
“Il viaggio di Parvana” ha come protagonista una ragazza di tredici anni che, dopo la morte e il funerale di suo
padre, decide di andare a cercare il resto della famiglia.
Durante il lungo e stancante viaggio, Parvana incontra due ragazzini: il più piccolo, che si chiama Hassan, lo
trova da solo in una città distrutta dalle bombe; l’altro ragazzino, di nome Asif, è senza una gamba, molto
scontroso e presuntuoso nei confronti di Parvana. Entrambi i ragazzini si incamminano con la ragazza in un
lungo viaggio. I tre protagonisti si ritrovano in un campo minato, dove vengono aiutati da una bambina molto
disponibile, di nome Leila, che viveva con la nonna.
Una sera decidono di festeggiare ma, all’improvviso, delle bombe colpiscono la casa e tutto ciò che li
circondava …
Il racconto prosegue con altre avventure e momenti drammatici: lascio a voi il gusto di scoprirli.
COMMENTO
Il libro è molto interessante, grazie ad un linguaggio non troppo difficile e al contenuto della storia.
Mi hanno colpito alcune parti del romanzo (le più drammatiche) che parlano della perdita delle persone piu’
vicine a Parvana.
Trovo molto coinvolgente il duro lavoro che essa deve sostenere e il senso di colpa che prova quando è
costretta a rubare per sopravvivere.
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3D - Ruggero Allamprese - "Cent'anni di solitudine"
N° pr. 435 - Ruggero Allamprese - III D – a. s. 2010 / 2011
DOCENTE DI LETTERE: Prof.ssa Luciana Magliocca
RECENSIONE

"Cent'anni di solitudine"
di Gabriel García Márquez
Progetto Biblioteca Scolastica “Nobel Prize al quadrato”
TRAMA
Il testo narra la storia di una famiglia che sopravvive per anni e anni allo sfacelo del suo popolo e il cui destino
è uno solo: essere condannata a cent'anni di solitudine rifiutandosi di emigrare.
Una famiglia che per un secolo si porta dentro un segreto sconosciuto a tutti, perfino alla stessa famiglia, che
uno zingaro ha formulato una volta giunto in quella casa.
Ogni membro della famiglia cerca di scoprire questo segreto, ma esso potrà essere rivelato soltanto dopo che
saranno passati cent'anni.
Cent'anni che racchiudono questo segreto: "Il primo Buendía è legato a un tronco e l'ultimo se lo mangiano le
formiche". Sarà questa la triste conclusione di “Cent'anni di solitudine” ?
COMMENTO
Questo libro mi ha fatto capire poche, ma fondamentali, cose per il mio sviluppo culturale. Forse ho imparato
nuovi vocaboli, forse no, ma una cosa è sicura: ho capito molti segreti della vita e adesso, forse, so cosa
significa soffrire, amare, ma soprattutto, morire.
SUPERVISIONE: Prof.ssa Paola Celletti
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OTTAVO TORNEO