2D – Gaia De Santis – “La Piccola Principessa” - Istituto ...
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76<br />
RECENSIONI OTTAVO TORNEO - A. SC. 2010 <strong>–</strong> 2011<br />
<strong>2D</strong> - <strong>Gaia</strong> <strong>De</strong> <strong>Santis</strong> - <strong>“La</strong> <strong>Piccola</strong> <strong>Principessa”</strong><br />
PAG. 6 DI 7<br />
N° prestito 1036 / <strong>De</strong> <strong>Santis</strong> <strong>Gaia</strong> <strong>–</strong> II D A.S. 2010/11<br />
DOCENTE DI LETTERE: Prof.ssa Fiorella Gentili<br />
Recensione: <strong>“La</strong> <strong>Piccola</strong> <strong>Principessa”</strong><br />
di Hodgson Burnett, Frances E.<br />
<strong>“La</strong> <strong>Piccola</strong> <strong>Principessa”</strong> (Titolo originale: The Little Princess) è un romanzo della scrittrice Frances Burnett,<br />
nata a Manchester , Inghilterra ( 1849).<br />
Il romanzo, ambientato a Londra nel primo Novecento, parla di Sara <strong>–</strong> nata e cresciuta in India - una bambina<br />
speciale, determinata e con grandi sentimenti che, da ricca ereditiera, invidiata da tutti, diventa<br />
improvvisamente povera: una povera principessa che dovrà affrontare dolore, miseria, fame.<br />
Sara è aiutata dal suo carattere forte, dalla ricchezza del suo cuore, da Becky, la serva attratta dalle sue storie,<br />
dai topi e passerotti, ma soprattutto dalla sua immaginazione.<br />
Grazie alla fantasia, la sua soffitta squallida e misera, diventa un posto da favola.<br />
L’immaginazione di Sara riuscirà a evitarle di essere schiacciata dal dolore per la morte del padre?<br />
COMMENTO<br />
Il romanzo è incentrato sul potere della fantasia, che non rende Sara invidiosa e avida, e sulla forza del cuore<br />
che fa superare tutti gli ostacoli.<br />
Consiglio questo libro ai ragazzi che si lamentano sempre di tutto.<br />
Sara è “un soldatino” che affronta la vita marciando.<br />
Questo libro può piacere a chi crede che i sogni possano diventare realtà.<br />
A me è piaciuto perché anch’io, come Sara, per superare le mie difficoltà mi rifugio nell’immaginazione.<br />
Leggete questo libro perché vi farà credere che le favole possono esistere.<br />
SUPERVISIONE: Prof.ssa Paola Celletti<br />
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77<br />
<strong>2D</strong> - <strong>Gaia</strong> <strong>De</strong> <strong>Santis</strong> - “Una ragazza fuori moda”<br />
N° prestito 1290- <strong>De</strong> <strong>Santis</strong> <strong>Gaia</strong> II D - A. S. 2010 / 11<br />
DOCENTE DI LETTERE: Prof.ssa Fiorella Gentili
RECENSIONE<br />
“UNA RAGAZZA FUORI MODA”<br />
di Louise May Alcott<br />
“Una ragazza fuori moda” (prima parte 1869, pubblicato 1870), titolo originale “An old fashioned girl”, è un<br />
romanzo della scrittrice americana Louise May Alcott, nata in Pennsylvania nel 1833.<br />
Il romanzo, ambientato in America del nord, ha per protagonista Polly, una ragazza all’antica, umile, lontana<br />
dalle frivolezze, onesta e con una grande forza di volontà .<br />
Essa viene ospitata a casa degli Shaw, una famiglia ricca, agiata dove però non esiste l’unione familiare: Fanny,<br />
viziata pensa solo ai suoi vestiti e ai ricci; Tom ama fare dispetti, Maud è una bambina capricciosa.<br />
Ma l’arrivo di Polly cambierà la vita di questa famiglia, grazie al suo dono: rendere migliore il prossimo con la<br />
sua bontà . Polly lavorava per vivere come insegnante di musica e, anche se qualche volta era stata attratta<br />
dalla vita di Fanny, conosceva l’importanza del sacrificio e la gioia che si prova quando si vince una difficoltà.<br />
Improvvisamente la famiglia di Fanny perde tutte le sue ricchezze e tutto sembra andare per il peggio. Invece…<br />
La povertà finirà per unire la famiglia? e la piccola casa dove andranno a vivere sarà ricca d’amore?<br />
COMMENTO<br />
Il romanzo parla di sincerità amore, amicizia e di una grande forza di volontà . Questo libro fa capire che la<br />
povertà non è una vergogna, mentre la disonestà lo è.<br />
Consiglierei questo libro a chi, crescendo, non manifesta più i suoi sentimenti ai famigliari, perché pensa che è<br />
una cosa da bambini.<br />
È un libro adatto a chi, non avendo problemi economici, non capisce l’importanza dell’impegno e del sacrificio<br />
.
Oggi, a tutti noi, servirebbe un’amica come Polly, per darci speranza e serenità.<br />
Leggete questo libro perché non annoia, anche se qualche volta le parole sono molto “antiche”.<br />
SUPERVISIONE: Prof.ssa Paola Celletti<br />
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78<br />
2G - Livia Palleschi - "Città di fango"<br />
2G LIVIA PALLESCHI - N^ PRESTITO 1024 <strong>–</strong> A. S. 2010/2011<br />
DOCENTE DI LETTERE: Prof.ssa M. Concetta Repollino<br />
CASA EDITRICE: Rizzoli<br />
AUTRICE: <strong>De</strong>borah Ellis<br />
PROTAGONISTA: Shautzia<br />
"Città di fango"<br />
RECENSIONE<br />
PERSONAGGI: La signora Weera, Farzana, Jasper, Zahir, Barbara,Tom, tutti i commercianti, le infermiere, i<br />
due figli di Tom e Barbara, il macelllaio, le persone povere che Parvana aiuta a casa di Tom e Barbara, la banda<br />
dei ragazzi poveri che rovista nella spazzatura, la guardia che lavora in carcere, i bambini che stanno con lui in<br />
carcere e tutte le persone che vivono nel campo della signora Weera.<br />
SVOLGIMENTO DEI FATTI: Shautzia, per inseguire il suo grande sogno,andare in Francia e vivere nei<br />
campi di lavanda, scappa dal campo e arriva sino a Peshawar a piedi con il suo povero cane; per sopravvivere fa<br />
piccoli lavoretti e chiede le elemosina. Nel suo lungo viaggio si porta dietro il suo cane il quale attira molta<br />
gente soprattutto una famiglia inglese che la salva dalla meschinità di un uomo che si approfitta della sua<br />
ingenuità e la fa passare per una ladra. La famiglia la ospita nella casa dove riacquista tutte le forze. Un giorno<br />
però viene rimandata nel campo profughi e...<br />
LUOGO DOVE SI SVOLGE: Peshawar (Pakistan)<br />
IL MIO PENSIERO: Secondo me questo libro, come i due precedenti, è molto affascinante e appassionante<br />
nonchè molto bello. Infatti quando lo ho iniziato a leggere mi ha subito preso e non volevo mai smettere,<br />
poichè volevo sapere cosa sarebbe successo dopo e cosa sarebbe accaduto alla povera Shautzia. A mio avviso la<br />
protagonista è molto coraggiosa perchè, pur di mantenere la promessa che si erano fatte lei e la sua amica<br />
Parvana, va incontro a molti pericoli.<br />
Questo libro mi ha anche fatto capire che molte volte le persone fanno cose di cui tu rimani sbalordito,<br />
semplicemente per ingannarti e per farti passare per un'imbrogliona: come appunto è successo a Shautzia, che
aveva ricevuto moltissimi soldi ma poi era stata fatta passare per una ladra, facendo credere a tutti che li aveva<br />
rubati. Questo libro mi ha fatto notare anche la differenza tra le persone che vivono in Pakistan, perchè ho<br />
capito che esistono persone che sono ricche e hanno moltissimi soldi, più del necessario, altre persone che se<br />
la cavicchiano ed altre, invece, che sono poverissime e non hanno nemmeno di che mangiare e di che coprirsi<br />
nelle notti fredde. Shautzia è anche però una ragazza molto umile perchè, pur essendo stata cacciata di casa per<br />
aver frainteso ciò che aveva detto precedentemente la mamma della famiglia che la ospitava, ringrazia tutti in<br />
maniera molto gentile e grata, anche se forse loro l’avevano ospitata solamente per riuscire a far felice i figli<br />
con il suo cane.<br />
Questo libro mi è molto colpito anche perchè mi ha fatto capire che, a causa della povertà della guerra e della<br />
fame, molto spesso alcune persone, che vorrebbero dare qualcosa agli altri, non possono permetterselo e<br />
soffrono dentro.<br />
La mia scena preferita è quella nella quale la bontà di Shautzia prende il sopravvento e, pur di aiutare chi sta<br />
peggio di lei, rinuncia al suo grande sogno per aiutare le persone che come lei sono state costrette dagli eventi a<br />
vivere in un paese nel quale non si conosce la parola "libertà".<br />
E' ADATTO AI RAGAZZI: Secondo me questo libro è adatto ai ragazzi di 2°e di 3° media, perchè possono<br />
capire meglio il suo significato e il messaggio che l'autrice ci vuole trasmettere.<br />
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79<br />
2G - Livia Palleschi - "Il viaggio di Parvana"<br />
2G LIVIA PALLESCHI - N^ PRESTITO 902 - A. S. 2010/2011<br />
DOCENTE DI LETTERE: Prof.ssa M. Concetta Repollino<br />
CASA EDITRICE : Fabbri Editore<br />
AUTRICE: <strong>De</strong>borah Ellis<br />
PROTAGONISTA : Parvana<br />
“Il viaggio di Parvana”<br />
RECENSIONE<br />
PERSONAGGI : Asif, Hassan, Leila, la nonna di Leila, la famiglia che aiuta Parvana, il padre di Parvana, la<br />
mamma di Parvana, Nooria, Ali, Miryam, l'infermiere del campo profugo, Shautzia, tutte le persone che vivono<br />
nei campi profugi in cui va Parvana e la donna che Parvana incontra all'inizio del viaggio.<br />
SVOLGIMENTO DEI FATTI : Dopo la morte del padre Parvana, ormai rimasta sola, parte in cerca della<br />
madre e dei suoi fratelli e sorelle. Nel suo lungo viaggio incontra molti problemi, ma anche bambini che<br />
continuano il viaggio con lei e le danno la forza di andare avanti. In questo libro la protagonista racconta le<br />
peripezie e i problemi con cui deve confrontarsi nel suo lungo viaggio.<br />
LUOGO DOVE SI SVOLGE LA STORIA : Afghanistan<br />
IL MIO PENSIERO : Secondo me questo libro è appassionante perchè racconta tutte le avventure e i<br />
problemi che deve affrontare una ragazza della nostra età che deve lottare contro la fame e la sete e che, pur di<br />
ritrovare la propria famiglia, mette a rischio la sua vita.<br />
Questo libro mi è piaciuto molto, perchè vuole farci capire che a volte noi ci lamentiamo di non avere le cose<br />
di ultima generazione, mentre quei poveri ragazzi non sanno nemmeno se hanno la possibilità di bere o no.
Mi ha impressionato molto che secondo i bambini dell'Afghanistan la normalità consista nel vedere aerei che<br />
buttano le bombe e paesi bombardati e che non è normale avere di che mangiare. Questo libro inoltre mette in<br />
risalto la povertà di questo paese che non ha a disposizione nemmeno il cibo sufficiente per sfamare la sua<br />
popolazione.<br />
Parvana è molto forte perchè si prende cura di tre bambini più piccoli di lei con tantissima fatica e sacrificio: li<br />
aiuta per salvargli la vita, privandosi persino del cibo pur di darlo ai suoi tre amici. Parvana secondo me è<br />
anche molto coraggiosa, perchè non è facile fare un viaggio per tutto l'Afghanistan, con il rischio di non<br />
trovare un fiume per bere e lavarsi e cibo a sufficienza per sopravvivere. Mi ha colpito molto che, pur morendo<br />
di fame, le persone molto oneste non rubino ma, anche e se lo fanno, rubano solamente se hanno subito un torto<br />
dalla persona che magari non ha rispettato i patti e che li ha illusi e usati, ripagandoli con un terzo di ciò che<br />
avevano detto. Inoltre questo libro mi ha fatto capire che molto spesso sognare aiuta a superare i brutti momenti<br />
e, come dice il proverbio, "la speranza è l'ultima a morire".<br />
Secondo me questo libro ci fa capire che in alcuni momenti è anche molto difficile rinunciare a ciò che si<br />
aveva prima e doversi arrangiare. Mi ha colpito molto il momento in cui Leila per procurarsi il cibo sapeva di<br />
rischiare di morire ma, presa dalla fame, lo fa e muore.<br />
Ho capito che a volte quando pensi che si sta aggiustando tutto, magari per la cattiveria dell'uomo, si annienta<br />
tutto e tu ti ritrovi peggio di prima e ti sembra che ti cada il mondo addosso; allora ti devi rimboccare le<br />
maniche e andare avanti.<br />
QUESTO LIBRO MI HA INSEGNATO : Questo libro mi ha insegnato che bisogna saper accettare ciò che<br />
abbiamo e che non dovremmo chiedere sempre di più, perchè ci sono bambini che stanno molto peggio di noi e<br />
che, nonostante ciò, non si lamentano e quando hanno l'acqua e il cibo sono molto felici e fanno una grande<br />
festa.<br />
Inoltre mi ha fatto capire che molte persone sono disoneste, ma ne esistono molte altre che sono disposte ad<br />
aiutarti e altre che lo vorrebbero fare, ma si trovano nella tua stessa situazione.<br />
QUESTO LIBRO E' ADATTO AI RAGAZZI: Secondo me è adatto ai ragazzi di 2^ e 3^ media perchè è un<br />
libro che affronta numerosi problemi: la fame, la sete, la povertà e la guerra.<br />
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80<br />
2G - Livia Palleschi - "Sotto il Burqa"<br />
2 G LIVIA PALLESCHI - N^ PRESTITO 580 - A. S. 2010/2011<br />
DOCENTE DI LETTERE: Prof.ssa M. Concetta Repollino<br />
AUTRICE : <strong>De</strong>borh Ellis<br />
CASA EDITRICE : Fabbri editore<br />
PROTAGONISTA : Parvana<br />
“SOTTO IL BURQA”<br />
RECENSIONE
PERSONAGGI: Nooria, Ali, i genitori di Parvana, la signora Weera, la sorellina minore, la ragazza che<br />
Parvana trova nell'edificio, Shauzia.<br />
SVOLGIMENTO DEI FATTI: I talebani entrano nella casa di Parvana e, senza alcun motivo, mettono il<br />
padre in carcere. In questo paese le donne non possono uscire da sole e per questo Parvana è costretta a<br />
trasformarsi in un ragazzo. Il libro narra di tutte le sue avventure e dei problemi che vi sono in Afghanistan.<br />
LUOGO DOVE SI SVOLGE QUESTA STORIA: Kabul (città dell'Afghanistan)<br />
ARGOMENTO : problemi di un paese in guerra e della vita di una ragazza di undici anni che vive là.<br />
IL MIO PARERE : Secondo me questo libro è molto bello soprattutto perché, quando inizi a leggerlo, non<br />
vedi l'ora di finirlo per saperne il finale; inoltre, sembra proprio di far parte della storia e così provi tutte le<br />
emozioni di Parvana. “Sotto il burqa” è molto appassionante e mi ha preso talmente tanto da non riuscire a<br />
smettere di leggerlo fino alla fine del capitolo.<br />
Secondo me è molto interessante per noi ragazzi, perchè ci fa scoprire una realtà che noi fortunatamente non<br />
conosciamo. Ci fa capire anche quanto siamo fortunati a non vivere in paese dove quello dove c'è ancora la<br />
differenza tra uomini e donne; le persone sono trattate in maniere diverse in base alla loro nazionalità e al loro<br />
sesso.<br />
Questo libro mi ha colpito particolarmente anche perchè mi ha fatto scoprire che nel mondo vi sono ragazzi e<br />
ragazze che, già da piccoli, devono affrontare i problemi della vita quotidiana e che non possono frequentare la<br />
scuola, perchè lo stato lo vieta.<br />
Secondo me Parvana ha un gran coraggio a vestirsi da ragazzo per aiutare la famiglia, che altrimenti non<br />
saprebbe come vivere; inoltre è molto coraggiosa nel vestirsi così sapendo che, se qualche talebano l’avesse<br />
beccata, ne avrebbe pagate le conseguenze: sarebbe stata picchiata e mandata in prigione solo per aiutare la<br />
famiglia a guadagnare denaro per potersi sfamare.<br />
Le mie due scene preferite sono : il tratto in cui Parvana si ritrova da sola con la ragazza in quella casa distrutta<br />
dalle bombe, poichè mi fa capire quanto terrore vi è in luoghi di guerra e che anche con piccolissimi gesti ,come<br />
quello di andare a prendere un burqa e portarlo a chi ne ha bisogno, si può aiutare la gente.<br />
La seconda scena che mi piace molto è quella in cui Parvana e Shautzia si ritrovano in un luogo in cui i talebani<br />
ammazzano altri uomini di diversa razza, pensando di trovarsi in uno stadio per partite di calcio. Questa scena<br />
mi è molto piaciuta, perchè mi fa capire anche l'incredulità delle due ragazze che non hanno mai pensato che<br />
esistessero luoghi simili.<br />
Inoltre mi ha molto colpito la cattiveria di alcuni uomini che, pur di ottenere ciò che vogliono, ammazzano altre<br />
persone che non la pensano ugualmente.<br />
QUESTO LIBRO MI HA INSEGNATO: Questo libro mi ha insegnato che noi dovremmo essere fieri e, allo<br />
stesso tempo, felici di vivere nel paese in cui stiamo. Dovremmo inoltre smetterla di lamentarci per motivi non<br />
molto importanti e dovremmo pensare alle persone che stanno molto peggio di noi, che non si lamentano e sono<br />
felici di ciò che hanno.<br />
E' ADATTO AI RAGAZZI DI : Secondo me è adatto ai ragazzi di seconda media e a quelli di terza. Anche i<br />
ragazzi di prima potrebbero leggerlo, ma forse non capendo messaggi importanti che, invece,<br />
comprenderebbero in 2^ o 3^ media.<br />
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81 2L - Emma Zeppetella - “Mi torna in mente…”<br />
N° PRESTITO 1059 - Zeppetella Emma II L - A. S. 2010 / 11<br />
DOCENTE DI LETTERE: prof.ssa Carmela Di Oronzo<br />
RECENSIONE: “MI TORNA IN MENTE…”<br />
Di Mirella Perali<br />
Genere: autobiografico/diario<br />
TRAMA<br />
Il meraviglioso libro parla della vita di Mirella, un’adolescente vissuta durante la II guerra mondiale e di tutte le<br />
difficoltà incontrate dalla ragazza e dalla sua famiglia.<br />
Le sue testimonianze (accompagnate da molte foto d’epoca, scatti di vita quotidiana, di giocattoli e di radio<br />
antiche, pagelle, feste e istantanee dei familiari ) si svolgono a Roma, nel quartiere dei Parioli in un arco di<br />
tempo che va dal 1934 fino ai nostri giorni.<br />
COMMENTO<br />
Questo libro, scorrevole e facilmente comprensibile, adatto ai ragazzi e ai meno giovani… è stato per me molto<br />
significativo, perché mi ha fatto capire quanto sia stato difficile vivere in tempo di guerra. Il messaggio è che<br />
non si deve sprecare niente!<br />
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82<br />
2L - Federica Muzi - "Mi torna in mente..."<br />
2L MUZI FEDERICA - N° PRESTITO 1652 - A.S. 2010/2011<br />
DOCENTE DI LETTERE: Prof.ssa Carmela Di Oronzo<br />
”Mi torna in mente…” è un ottimo libro.<br />
RECENSIONE<br />
“Mi torna in mente…”<br />
di Mirella Perali<br />
Trama e commento<br />
Sono i ricordi dell’infanzia di Mirella, vissuta durante la seconda guerra mondiale.<br />
Il libro riesce a suscitare grandissime emozioni fino al punto di commuoversi.<br />
Si riesce a capire come erano duri quei tempi di povertà. La maggior parte degli uomini dovevano abbandonare<br />
casa e famiglia. Fortunatamente il padre di Mirella non fu arruolato: fu dichiarato inabile a causa di un<br />
incidente subito durante il periodo di leva, dovuto al calcio ricevuto dal suo cavallo.
Ma non dimentichiamoci di suo fratello Roberto, un vero e proprio scalmanato! A soli tre anni Roberto<br />
sgaiattolò fuori casa, senza che nessuno se ne accorgesse, e percorse da solo la distanza tra Via Ruggero Fauro<br />
e Piazza Ungheria! Fortunatamente tornò a casa sano e salvo.<br />
Ma questo non è nulla in confronto a tutto ciò che è scritto nel libro.<br />
Un libro degno di essere letto.<br />
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83 2L - Isabella Zirilli - “Mi torna in mente…”<br />
N° PRESTITO 560 - Zirilli Isabella II L - A. S. 2010 / 11<br />
DOCENTE DI LETTERE: prof.ssa Carmela Di Oronzo<br />
RECENSIONE: “MI TORNA IN MENTE…”<br />
Di Mirella Perali<br />
TRAMA<br />
Tradizioni e cene, famiglie, il cibo e la fame, la scuola e i giochi, i bombardamenti e la liberazione, raccolti in<br />
un libro <strong>–</strong> diario, sono raccontati da una signora romana che visse durante l’epoca devastante della II guerra<br />
mondiale.<br />
COMMENTO<br />
Mi hanno colpito molto le parole che chiudono questo bellissimo libro:<br />
“Pensateci bene, voi giovani che mi leggete. Noi, alla vostra età, vivemamo ogni ora della giornata tra<br />
difficoltà enormi. Il benessere che vi circonda lo abbiamo procurato noi, le vecchie generazioni, a costo di<br />
sacrifici, umiliazioni, di lavori imbevuti da fatiche spossanti.<br />
Fate che il vostro lavoro, oggi meno pesante di un tempo, vi renda liberi nel BENE vostro e del vostro<br />
prossimo.<br />
Vi auguro di saper sempre difendere questo BENE. “<br />
Questo libro mi è piaciuto moltissimo, perché la scrittrice è riuscita a raccontare la sua vita da bambina durante<br />
la II guerra mondiale in un modo semplice ma efficace, riuscendo a far capire come si viveva in quell’epoca a<br />
Roma.<br />
84<br />
2L - Virginia Astorri - "Amico diario”<br />
2L - ASTORRI VIRGINIA <strong>–</strong> N° PRESTITO 562 - A.S. 2010/2011<br />
DOCENTE DI LETTERE: Prof.ssa Carmela Di Oronzo
RECENSIONE<br />
“Amico diario”<br />
di Claudio Engheben<br />
TRAMA<br />
Il libro parla di una ragazzino africano, Amed, che purtroppo si deve trasferire per motivi economici e per<br />
problemi di lavoro dei genitori… Il ragazzino non vorrebbe partire perché, dato che è asociale, ha paura di<br />
perdere quei pochi amici che si è conquistato con fatica.<br />
Il racconto è tutto concentrato sull’incontro di un uomo alquanto strano che si rivelerà un ottimo amico di<br />
avventure per Amed e che lo aiuterà a fuggire e quindi a non partire…<br />
“Amico diario” parla, quindi, di una bellissima amicizia tra adulto e ragazzino che, con il passare del tempo,<br />
diventerà sempre più intensa e speciale per entrambi … I problemi però non sono scomparsi .. Il racconto è<br />
anche basato sulla sua scomparsa e dei genitori in ansia per lui.<br />
COMMENTO<br />
Questo libro è molto utile ai ragazzi di oggi, che magari sono un po’ chiusi , a scrivere il proprio diario e a<br />
esprimere i loro sentimenti…<br />
Io lo consiglierei ai ragazzi anche, perché è molto divertente e propone concetti semplici da capire.<br />
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85<br />
3A - Bianca Caliò - "Una bambina e basta"<br />
3A CALIO' BIANCA - N° PRESTITO 1210 - A. S. 2010 / 2011<br />
DOCENTE DI LETTERE: Prof.ssa Paola Tonolo<br />
RECENSIONE<br />
“Una bambina e basta”<br />
di Lia Levi
RECENSIONE<br />
LE RECENSIONI NON SONO IL MIO FORTE. NONOSTANTE MI PIACCIA MOLTO SCRIVERE, IL<br />
DESCRIVERE LIBRI MI RIESCE DAVVERO DIFFICILE. COSI’ CREDO CHE PER QUANTO IO POSSA<br />
DESCRIVERE QUESTO PICCOLO GIOIELLO, NON RIUSCIRO’ A TRASMETTERE ESATTAMENTE<br />
COSA HO PROVATO MENTRE LO LEGGEVO.<br />
TRAMA<br />
QUESTA E’ LA STORIA DI UNA BAMBINA EBREA CHE VISSE DURANTE LA SECONDA GUERRA<br />
MONDIALE, UN PERIODO AFFATTO FACILE PER QUELLI COME LEI. GLI AVVENIMENTI SONO<br />
NARRATI CON LA SEMPLICITA’ D’ANIMO CON CUI POTREBBERO ESSERE NARRATI DA UN<br />
BAMBINO, CON SINCERITA’ E OCCHI CURIOSI E PIENI DI PASSIONE PER LA VITA.<br />
NEL ROMANZO NON SONO DESCRITTI I CAMPI DI CONCENTRAMENTO, MA LA VITA DI UNA<br />
RAGAZZA TIMIDA CON GLI ADULTI, CHE SPESSO NON CAPISCE A CAUSA PROPRIO DELLA<br />
PERDITA DI SPONTANEITA’ DELLE PERSONE MATURE.<br />
LA PROTAGONISTA E’ MOLTO FORTE: RIESCE A MANTENERE LA CALMA E A BADARE ALLE<br />
SORELLE MINORI, NEL CONVENTO IN CUI SONO COSTRETTE A NASCONDERSI CON LA<br />
MADRE. E INTANTO AFFRONTA I SUOI DUBBI RIGUARDO ALLA PROPRIA FEDE: INIZIA A<br />
DOMANDARSI SE SAREBBE MEGLIO CREDERE NEL DIO BUONO DEI CRISTIANI, PIUTTOSTO<br />
CHE IN QUELLO ARRABBIATO DEGLI EBREI. IN QUESTO CASO INTERVIENE SUA MADRE,<br />
ANGELO CUSTODE, CHE IMPONE SEMPRE LA SUA PRESENZA GUIDANDO LA VITA DELLE<br />
FIGLIE E DECIDENDO PER LORO; BATTENDOSI IN OGNI MODO PER PROTEGGERLE DA<br />
QUALSIASI OSTACOLO POSSA IMPEDIRGLI UNA VITA SERENA.<br />
LA MADRE SEMBRA DURA, MA SEMPRE LI’, PRONTA A PRENDERE IL COMANDO DELLA<br />
SITUAZIONE, PRONTA A LANCIARE UN SALVAGENTE ALLA FIGLIA.<br />
COME SI CONCLUDERA’ LA STORIA?... LA PROTAGONISTA NON RINUNCERA’ ALLA SUA<br />
RELIGIONE, OPPURE LA MADRE RIUSCIRA’ A FAR CAPIRE ALLA FIGLIA DI ESSERE UNA<br />
BAMBINA E BASTA E NON UNA BAMBINA EBREA?<br />
COMMENTO<br />
E’ STATO DAVVERO EMOZIONANTE LEGGERE QUESTO LIBRO. LO CONSIGLIEREI VOLENTIERI<br />
A CHIUNQUE MI CHIEDESSE PERCHE’, DEVO AMMETTERLO, QUESTO GENERE DI LIBRI, CIOE’<br />
QUELLI RIGUARDANTI LA GUERRA, NON MI HANNO MAI AFFASCINATO, MENTRE QUESTO<br />
PICCOLO LIBRICCINO HA OTTENUTO TUTTA LA MIA AMMIRAZIONE E HA FATTI SI’ CHE LO<br />
LEGGESSI CON ESTREMO PIACERE.<br />
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86<br />
3A - Federica Betunio - "Da leggersi all'imbrunire"<br />
3A Federica Betunio - N° PRESTITO 117 - A. S. 2010 / 2011<br />
DOCENTE DI LETTERE: Prof.ssa Paola Tonolo
Autore:<br />
“Da leggersi all’imbrunire”<br />
di Charles Dickens<br />
Recensione<br />
Charles John Huffam Dickens è stato uno scrittore britannico. Noto tanto per le sue prove umoristiche,<br />
quanto per i suoi romanzi sociali, è considerato uno dei più importanti romanzieri di tutti i tempi.<br />
Trama<br />
Il romanziere più popolare dell'età vittoriana si è cimentato con successo nei racconti di fantasmi. In<br />
quest'ampia scelta della sua miglior produzione, il soprannaturale assume i tratti dimessi del quotidiano: perché<br />
anche quando parla di fantasmi Dickens rimane un osservatore straordinariamente acuto dei rapporti umani.<br />
Commento<br />
Penso che sia una raccolta di racconti davvero emozionante. Le storie sono piacevoli da leggere e molto<br />
fantasiose. Il racconto che mi è rimasto più impresso è quello che riguarda l’incontro tra un uomo e uno<br />
spettro, che infestava una casa dove era morto. L’uomo l’aveva comprata, dato che non era costosa, e nella<br />
notte in cui incontrò lo spettro egli lo fece ragionare, dicendogli che forse era meglio andare ad abitare in un<br />
luogo più accogliente, al posto di una casa tutta in rovina... Da allora il protagonista non vide piu lo spettro....<br />
87<br />
3A - Federica Betunio - "Le parole che non ti ho detto"<br />
3A Federica Betunio - N° PRESTITO 1281 - A. S. 2010 / 2011<br />
DOCENTE DI LETTERE: Prof.ssa Paola Tonolo<br />
“Le parole che non ti ho detto”<br />
di Nicolas Sparks<br />
Recensione<br />
Trama<br />
Estate. Theresa, famosa giornalista di Boston, corre sulla spiaggia. Intravede una bottiglia sulla riva<br />
dell’oceano. L’osserva e nota che all’interno di essa si trova una lettera. La legge. La lettura che cambiò la sua<br />
vita.<br />
Garett, un uomo giovane e vedovo, continua a scrivere lettere alla sua amata: Catherine. Un amore che non<br />
finirà mai. Le parole così dolci turbano Theresa ma la convincono ad andarlo a cercare e a conoscerlo, per<br />
essere amata allo stesso modo. Cosa succederà alla fine?
Commento<br />
Penso che sia uno dei migliori libri che abbia mai letto. La storia è coinvolgente, ti appassiona, ti fa sognare e<br />
suscita emozioni straordinarie. Anche se la conclusione è tragica, penso che sia in sintonia con il racconto: non<br />
sempre i libri concludono con un lieto fine.<br />
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88<br />
3A - Federica Betunio - "Stardust"<br />
3A Federica Betunio - N° PRESTITO 806 - A. S. 2010 / 2011<br />
DOCENTE DI LETTERE: Prof.ssa Paola Tonolo<br />
Autore:<br />
“Stardust”<br />
di Neil Gaiman<br />
Recensione<br />
Neil Richard Gaiman è un autore di fumetti, scrittore, giornalista e sceneggiatore televisivo e radiofonico<br />
britannico.<br />
Trama<br />
Tristran Thorn è un giovane garzone che abita in un paese di confine tra il suo mondo, l'Inghilterra del 1800, e<br />
un mondo fantastico di nome Faerie, che si trova al di là di un muro (da cui il nome del villaggio, Wall) al quale<br />
i cittadini fanno costantemente la guardia. Solo una volta ogni nove anni, in occasione del grande mercato, le<br />
creature fantastiche che vivono a Faerie varcano il muro e si mescolano agli umani per qualche giorno. Una<br />
notte, Tristran promette alla ragazza più bella e altera del villaggio, Victoria Forester che, per amor suo, andrà<br />
dall'altra parte del muro e le porterà una stella caduta. Comincia così il viaggio di Tristran alla ricerca della<br />
stella, sulle cui tracce si stanno muovendo anche numerose creature magiche e malvagie.<br />
Commento<br />
Penso che questo libro sia uno dei migliori che abbia mai letto. La storia coinvolgente ed emozionante, ti fa<br />
sognare, vivere in un mondo diverso dalla realtà... come se non esistesse altro che il racconto. La storia d’amore<br />
sinceramente penso che sia poco coinvolgente.. avrei fatto qualcosa di più... ma vabbè non ci si può aspettare<br />
tutto da un racconto.<br />
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89<br />
3A - Larissa Sumabong - "Il viaggio di Parvana"<br />
3 A SUMABONG LARISSA - N° PRESTITO 564 - A.S. 2010 / 2011<br />
DOCENTE DI LETTERE: Prof.ssa Paola Tonolo<br />
“Il viaggio di Parvana”<br />
di <strong>De</strong>borah Ellis
L’AUTRICE<br />
RECENSIONE<br />
<strong>De</strong>borah Ellis è una scrittrice canadese che, dopo aver trascorso un’esperienza in un campo di rifugiati afghani<br />
in Pakistan, scrisse il libro “Sotto il Burqa” e il seguito, cioè “Il viaggio di Parvana”.<br />
TRAMA<br />
Un libro che racconta la vita, i pericoli e la guerra che affrontano, non solo gli adulti, ma anche i bambini in<br />
alcuni paesi del mondo. Oltre a questo, l’autrice vuole far capire ai lettori che, con coraggio e buona volontà, si<br />
possono superare molti problemi e difficoltà.<br />
“Il viaggio di Parvana” ha come protagonista una ragazza di tredici anni che, dopo la morte e il funerale di suo<br />
padre, decide di andare a cercare il resto della famiglia.<br />
Durante il lungo e stancante viaggio, Parvana incontra due ragazzini: il più piccolo, che si chiama Hassan, lo<br />
trova da solo in una città distrutta dalle bombe; l’altro ragazzino, di nome Asif, è senza una gamba, molto<br />
scontroso e presuntuoso nei confronti di Parvana. Entrambi i ragazzini si incamminano con la ragazza in un<br />
lungo viaggio. I tre protagonisti si ritrovano in un campo minato, dove vengono aiutati da una bambina molto<br />
disponibile, di nome Leila, che viveva con la nonna.<br />
Una sera decidono di festeggiare ma, all’improvviso, delle bombe colpiscono la casa e tutto ciò che li<br />
circondava …<br />
Il racconto prosegue con altre avventure e momenti drammatici: lascio a voi il gusto di scoprirli.<br />
COMMENTO<br />
Il libro è molto interessante, grazie ad un linguaggio non troppo difficile e al contenuto della storia.<br />
Mi hanno colpito alcune parti del romanzo (le più drammatiche) che parlano della perdita delle persone piu’<br />
vicine a Parvana.<br />
Trovo molto coinvolgente il duro lavoro che essa deve sostenere e il senso di colpa che prova quando è<br />
costretta a rubare per sopravvivere.<br />
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90<br />
3D - Ruggero Allamprese - "Cent'anni di solitudine"<br />
N° pr. 435 - Ruggero Allamprese - III D <strong>–</strong> a. s. 2010 / 2011<br />
DOCENTE DI LETTERE: Prof.ssa Luciana Magliocca<br />
RECENSIONE
"Cent'anni di solitudine"<br />
di Gabriel García Márquez<br />
Progetto Biblioteca Scolastica “Nobel Prize al quadrato”<br />
TRAMA<br />
Il testo narra la storia di una famiglia che sopravvive per anni e anni allo sfacelo del suo popolo e il cui destino<br />
è uno solo: essere condannata a cent'anni di solitudine rifiutandosi di emigrare.<br />
Una famiglia che per un secolo si porta dentro un segreto sconosciuto a tutti, perfino alla stessa famiglia, che<br />
uno zingaro ha formulato una volta giunto in quella casa.<br />
Ogni membro della famiglia cerca di scoprire questo segreto, ma esso potrà essere rivelato soltanto dopo che<br />
saranno passati cent'anni.<br />
Cent'anni che racchiudono questo segreto: "Il primo Buendía è legato a un tronco e l'ultimo se lo mangiano le<br />
formiche". Sarà questa la triste conclusione di “Cent'anni di solitudine” ?<br />
COMMENTO<br />
Questo libro mi ha fatto capire poche, ma fondamentali, cose per il mio sviluppo culturale. Forse ho imparato<br />
nuovi vocaboli, forse no, ma una cosa è sicura: ho capito molti segreti della vita e adesso, forse, so cosa<br />
significa soffrire, amare, ma soprattutto, morire.<br />
SUPERVISIONE: Prof.ssa Paola Celletti<br />
FINE PAG. 6 DI 7<br />
OTTAVO TORNEO