n. 7 - Inverno 2008 - Le montagne divertenti
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La Gatta vista dall’elicottero. Foto Jacopo Merizzi <strong>2008</strong><br />
68 - LE MONTAGNE DIVERTENTI<br />
E SCURSIONISMO<br />
PARTENZA: stazione FS di Ponte Valtellina (m 378 - immediatamente a dx della statale 38 per chi va da Sondrio in<br />
direzione Tirano - 8km dal capoluogo) .<br />
RITORNO: da “La Gatta” alla stazione FS di Tresenda a piedi (2,5 Km; tempo previsto circa 50 min.), poi in treno sino a<br />
Ponte Valtellina ove si riprende l’auto.<br />
ITINERARIO SINTETICO: Ponte (FS) - Chiuro - San Bartolomeo - La Sella - Castelvetro - Somasassa - S. Abbondio -<br />
Canali- La Gatta - Tresenda (FS).<br />
TEMPO DI PERCORRENZA PREVISTO: 4 ore per l’intera escursione.<br />
DIFFICOLTÀ: 0 su 6.<br />
DISLIVELLO IN SALITA: 332 m con uno sviluppo di 17 km ca. per l’intero giro.<br />
DETTAGLI: T. Guide e carte: Istituto Comprensivo di Grosio “Cipriano Valorsa – Grosio 1514-1604” litografia Poletti, marzo 2003 - Gogna<br />
A., Miotti G. “Guida Turistica della Provincia di Sondrio”, BPS II edizione 2000 – A cura di F. Monteforte e E. Faccinelli “Chiuro,<br />
territorio, economia e storia di una comunità umana”, Biblioteca Comunale “L. Faccinelli”, Chiuro 1989.<br />
<strong>Inverno</strong> <strong>2008</strong><br />
La traversata di bassa montagna<br />
da Ponte in Valtellina alla Gatta<br />
di Bianzone, è una camminata sul<br />
Versante Retico interessante sotto il<br />
profilo storico, paesaggistico e ambientale.<br />
Adatto a tutti è percorribile<br />
in qualsiasi stagione. Oltre ad ammirare<br />
diverse chiese ed alcune pregevoli<br />
opere di famosi artisti valtellinesi,<br />
si godono belle viste sul fondovalle<br />
tra S. Giacomo e Tresenda (non altrettanto<br />
su quello di Chiuro, oramai<br />
devastato dai capannoni), sulle Alpi<br />
Orobie, con la magnifica piramide<br />
del Pizzo del Diavolo di Malgina e<br />
il suo lungo e ripido canale - meta<br />
ambita di tanti scialpinisti-, verso il<br />
Passo dell’Aprica e, più avanti, sino<br />
al Passo Mortirolo coi Monti Varadegna<br />
e Serottini.<br />
Il percorso si svolge in gran<br />
parte su strade interpoderali di servizio<br />
ai vigneti delle zone Fracia e Valgella.<br />
Quest’ultima è la più estesa fra<br />
le sottozone DOCG Valtellina Superiore.<br />
Unica nota dolente: le numerose<br />
colate di cemento stese lungo<br />
i tracciati per renderli più resistenti<br />
alle intemperie ed evitare così la manutenzione<br />
ordinaria.<br />
Meta finale del nostro itinerario<br />
è la Tenuta “La Gatta”, situata nel<br />
lato O di Bianzone 1 , posto ai piedi<br />
1 Dal latino blandius: piacevole, gradito, attraente.<br />
di un ripido deposito morenico interamente<br />
terrazzato e coltivato a<br />
vigneto. <strong>Le</strong> tradizioni ritengono<br />
che questa “perla della Valtellina”<br />
sia sorta nel XVI secolo come convento<br />
di alcuni monaci domenicani,<br />
ma questa è solo una supposizione,<br />
poiché non esistono documenti che<br />
possano confermare tale ipotesi.<br />
Dopo il 1500 passò alla nobile famiglia<br />
De Gatti, da cui il nome, e fu di<br />
loro proprietà per circa un centinaio<br />
di anni. Nel 1969 la famiglia Mascioni<br />
vendette la tenuta alla famiglia<br />
Triacca, gli attuali proprietari.<br />
ITINERARIO<br />
Dalla stazione FS di Ponte<br />
Valtellina (m 378), ci si incammina<br />
lungo il marciapiede della SS 38 in<br />
direzione Tirano, sino ad incontrare<br />
la Chiesa della Madonna della Neve<br />
e di S. Carlo (sec. XVII – XVIII).<br />
L’interno è a navata unica con<br />
quattro cappelle laterali; sul soffitto<br />
si possono ammirare tre medaglioni<br />
realizzati da Cesare Ligari con quadrature<br />
di Giovanni Coduri (opere<br />
datate 1767 e firmate). Si prosegue<br />
per corso M. Quadrio diretti a<br />
Chiuro, centro di notevole interesse<br />
storico e artistico le cui origini sono<br />
di indubbia antichità. Attraversata<br />
V ERSANTE RETICO<br />
piazza S. Quadrio,<br />
la prima via sulla a<br />
sx immette in<br />
Largo Valorsa ove,<br />
quasi a ridosso<br />
della facciata della Chiesa Parrocchiale<br />
dei SS. Giacomo e Andrea,<br />
sorge il Portichetto dei Disciplini,<br />
con stupendi affreschi alle pareti<br />
e sulle volte di Cipriano Valorsa<br />
(datati 1563). Nella chiesa parrocchiale,<br />
oltre agli affreschi del presbiterio,<br />
opera di G. Paravvicini e figlio<br />
(sec. XVII – XVIII) e di G. Gavazzeni,<br />
si segnalano la predella con la<br />
raffigurazione dei quattro Evangelisti<br />
(1567) e la pala dedicata alla B.<br />
V. del Rosario, entrambe attribuite<br />
al Valorsa.<br />
Si lascia Largo Valorsa passando<br />
sotto un Grande Portale in<br />
stile gotico–veneziano del 1522, un<br />
tempo ingresso al cimitero attorno<br />
alla casa parrocchiale; gli affreschi<br />
sono attribuiti al Valorsa.<br />
Scendendo per Via Torre, ove<br />
si possono vedere evidenti resti<br />
del palazzo fortificato di Stefano<br />
Quadrio. Si lascia sulla sx l’interessante<br />
Via Opifici per continuare<br />
lungo la Via Castione, sino ad attraversare<br />
il ponte coperto sul Torrente<br />
Fontana.<br />
Sul lato sx della strada, all’inizio<br />
della salita verso Castionetto, s’im-<br />
LE MONTAGNE DIVERTENTI PONTE - LA GATTA - 69