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ANALISI DEL MOTO DEI ROTABILI LUNGO LE CURVE DI ...

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(m/s^2)<br />

1.0<br />

0.9<br />

0.8<br />

0.7<br />

0.6<br />

0.5<br />

0.4<br />

0.3<br />

0.2<br />

0.1<br />

Accelerazione non compensata<br />

anc rA<br />

anc rB<br />

anc rC<br />

s (m)<br />

0.0<br />

0 15 30 45 60 75 90 105 120 135 150 165 180 195 210<br />

Figura 20 - Accelerazione non compensata agente sulla<br />

cassa.<br />

(m/s^3)<br />

0.25<br />

0.20<br />

0.15<br />

0.10<br />

0.05<br />

C rA<br />

C rB<br />

C rC<br />

Contraccolpo<br />

s (m)<br />

0.00<br />

0 15 30 45 60 75 90 105 120 135 150 165 180 195 210<br />

Figura 21 – Contraccolpo agente sulla cassa.<br />

Rispetto ai grafici riportati nelle figure 3, 4 e 5, si<br />

osserva che le discontinuità raddoppiano di numero<br />

perché i carrelli anteriore e posteriore della carrozza<br />

passano nel punto finale della parabola cubica in<br />

istanti diversi e quindi la variazione di assetto della<br />

cassa si compie in due fasi; in tal modo il brusco<br />

incremento di accelerazione non compensata<br />

avviene in due tempi, cosicché il contraccolpo tende<br />

all’infinito due volte nel tratto finale del raccordo<br />

parabolico.<br />

La cassa subisce anche un moto di sollevamento,<br />

dettato dall’innalzamento della rotaia esterna. Detti z1<br />

e z2 i sollevamenti dei carrelli, la quota di ? nel<br />

riferimento assoluto è:<br />

z1<br />

? z2<br />

h1<br />

? h2<br />

d<br />

z ? ? ? ? ; (53)<br />

?<br />

2<br />

La derivata temporale di z ? è detta velocità di<br />

sollevamento della cassa e si ricava dalla seguente<br />

espressione:<br />

z1<br />

? z2<br />

h1<br />

? h 2 d<br />

z?<br />

? ? ? ? ? ; (54)<br />

2 4 2<br />

la derivata seconda rappresenta così l’accelerazione<br />

di sollevamento della cassa:<br />

z1<br />

? z2<br />

h1<br />

? h 2 d<br />

z?<br />

? ? ? ? ? . (55)<br />

2 4 2<br />

Nelle precedenti definizioni si è anche evidenziato<br />

che è possibile ottenere z ? , z?<br />

, z?<br />

una volta<br />

determinati l’angolo, la velocità e l’accelerazione di<br />

rollio della cassa.<br />

Nelle figure 22, 23 e 24 sono rappresentati<br />

rispettivamente l’innalzamento, la velocità di<br />

sollevamento e l’accelerazione di sollevamento del<br />

baricentro della cassa. Si può osservare che la<br />

cassa sale descrivendo tre spezzate; nei punti<br />

angolosi si hanno delle discontinuità nella velocità di<br />

sollevamento e quindi in tali punti l’accelerazione di<br />

sollevamento è teoricamente infinita; si manifestano<br />

così delle forze impulsive verticali che generano un<br />

moto oscillatorio del rotabile.<br />

4<br />

?<br />

2<br />

(mm)<br />

90<br />

80<br />

70<br />

60<br />

50<br />

40<br />

30<br />

20<br />

ZG<br />

z1<br />

z2<br />

Innalzamento carrelli e cassa<br />

10<br />

s (m)<br />

0<br />

0 15 30 45 60 75 90 105 120 135 150 165 180 195 210<br />

Figura 22 - Sollevamento del baricentro della cassa.<br />

(mm/s)<br />

18<br />

16<br />

14<br />

12<br />

10<br />

8<br />

6<br />

4<br />

Velocità di sollevamento della cassa<br />

z.G rA<br />

z.G rB<br />

z.G rC<br />

2<br />

s (m)<br />

0<br />

0 15 30 45 60 75 90 105 120 135 150 165 180 195 210<br />

Figura 23 - Velocità di sollevamento della cassa.<br />

(mm/s^2)<br />

50<br />

40<br />

30<br />

20<br />

-20<br />

-30<br />

-40<br />

-50<br />

Accelerazione di sollevamento della cassa<br />

z..G<br />

10<br />

0<br />

s (m)<br />

1<br />

-10<br />

31 61 91 121 151 181 211 241 271 301 331 361 391 421<br />

Figura 24 - Accelerazione di sollevamento della cassa.<br />

5. IN<strong>DI</strong>VIDUAZIONE <strong>DEL</strong> CAMPO <strong>DI</strong><br />

UTILIZZABILITÀ <strong>DEL</strong>LA PARABOLA CUBICA<br />

Nei paragrafi precedenti, sia con lo schema del<br />

veicolo puntiforme sia con un modello cinematico più<br />

complesso, si sono determinate le discontinuità nel<br />

moto di una carrozza ferroviaria e nelle grandezze<br />

dinamiche ad esso associate lungo un raccordo di<br />

transizione realizzato tramite una parabola cubica.<br />

Nel paragrafo 3 si è anche osservato che<br />

l’incremento relativo di curvatura (?(1/r)),<br />

l’incremento relativo di accelerazione non<br />

compensata (?anc) e la riduzione relativa di<br />

contraccolpo (?C) si accentuano notevolmente al<br />

diminuire del raggio di curvatura.<br />

Tenendo conto delle norme FS per il<br />

dimensionamento delle curve circolari sulle linee<br />

ordinarie e su quelle ad alta velocità, si individua ora,<br />

nel piano raggio – velocità di esercizio, il campo di<br />

valori all’interno del quale le approssimazioni sulla<br />

curvatura e sull’ascissa curvilinea producono effetti<br />

dinamici trascurabili e quindi il raccordo parabolico<br />

può essere utilizzato.<br />

Come parametro discriminante si sceglie<br />

l’incremento relativo di accelerazione non<br />

compensata dato dalla (29):

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