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ANALISI DEL MOTO DEI ROTABILI LUNGO LE CURVE DI ...

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65 316.791 50 0.936 2.610 -12.657<br />

70 367.403 50 0.695 1.931 -9.450<br />

75 421.763 50 0.527 1.461 -7.192<br />

80 479.873 66.667 0.725 2.014 -9.891<br />

85 541.732 66.667 0.568 1.575 -7.783<br />

90 607.339 66.667 0.452 1.250 -6.205<br />

95 676.696 66.667 0.364 1.006 -5.007<br />

100 749.801 66.667 0.297 0.818 -4.083<br />

105 826.656 100 0.549 1.522 -7.561<br />

110 907.260 100 0.456 1.261 -6.286<br />

115 991.612 100 0.382 1.054 -5.269<br />

120 1079.714 100 0.322 0.888 -4.449<br />

125 1171.565 100 0.273 0.754 -3.782<br />

130 1267.164 100 0.234 0.644 -3.235<br />

135 1366.513 100 0.201 0.553 -2.783<br />

140 1469.611 100 0.174 0.478 -2.409<br />

145 1576.457 100 0.151 0.415 -2.093<br />

150 1687.053 100 0.132 0.362 -1.828<br />

155 1801.398 100 0.116 0.318 -1.604<br />

160 1919.492 100 0.102 0.280 -1.413<br />

Tabella 3 - Variazioni percentuali della curvatura,<br />

dell'accelerazione non compensata e del contraccolpo<br />

su parabole cubiche inserite su raggi superiori ai<br />

minimi.<br />

? , ? anc<br />

, ?C si<br />

riducono al crescere del raggio, come si vede in<br />

tabella 3, dove i valori di R sono stati ottenuti<br />

impiegando la (3):<br />

A parità di velocità di esercizio, ? 1/<br />

r?<br />

2<br />

Hmax<br />

Ve<br />

Hmax<br />

Ve<br />

h ? 11.<br />

8<br />

? R ? 11.<br />

8<br />

;<br />

H ? H R<br />

H ? H h<br />

max<br />

i<br />

max<br />

con una sopraelevazione di 100 mm.<br />

Sulle linee ad alta velocità, in cui per la<br />

determinazione del raggio minimo, della<br />

sopraelevazione massima e della lunghezza<br />

tangente della parabola cubica si impiegano<br />

rispettivamente le (5), (6) e (18), gli incrementi e<br />

decrementi di 1/r, anc e C risultano particolarmente<br />

ridotti: ? ? 1/<br />

r?<br />

è sempre inferiore allo 0.8%, ? anc<br />

al<br />

2.2%, ?C a –10.7%.<br />

Nel paragrafo che segue si analizzano altri aspetti<br />

del moto di una carrozza ferroviaria; in §5 si tornerà<br />

sull'argomento delle discontinuità intrinseche della<br />

parabola cubica con ulteriori considerazioni che<br />

consentiranno di individuare il campo di accettabilità<br />

della parabola cubica.<br />

i<br />

2<br />

Figura 6 - Modello semplificato di carrozza ferroviaria.<br />

4. <strong>ANALISI</strong> <strong>DEL</strong> <strong>MOTO</strong> TRI<strong>DI</strong>MENSIONA<strong>LE</strong> <strong>DI</strong><br />

UNA CARROZZA FERROVIARIA <strong>LUNGO</strong> LA<br />

PARABOLA CUBICA<br />

La carrozza ferroviaria è formata da una cassa, due<br />

telai dei carrelli e quattro assili. Lo studio completo<br />

del moto del veicolo richiede la formulazione di<br />

un’equazione per ciascun grado di libertà dei suoi<br />

componenti; dal momento che la carrozza è<br />

suddivisa in 7 parti e ciascuna ha 6 gradi di libertà<br />

nello spazio, se ne deduce che sarebbe necessario<br />

costruire un sistema di 42 equazioni differenziali [5]<br />

[6].<br />

In questa sede si analizzano i moti rigidi che compie<br />

la cassa di una carrozza ferroviaria nel percorrere un<br />

raccordo di transizione realizzato con la parabola<br />

cubica. Allo scopo si adotta un modello cinematico<br />

semplificato del veicolo ferroviario così definito<br />

(Figura 6):<br />

- il veicolo è composto da tre parti: una cassa e<br />

due carrelli;<br />

- i carrelli ruotano attorno a due punti fissi della<br />

cassa detti perni (P1 e P2 in figura), i quali si<br />

trovano sempre in posizione centrata rispetto al<br />

binario 3 ;<br />

- la distanza p tra i perni, detta interperno, è di 19<br />

m (carrozza passeggeri del tipo UIC-X e UIC-Z)<br />

[7].<br />

- la cassa è costituita da un parallelepipedo<br />

avente baricentro (? ) nel suo punto centrale; i<br />

risultati che si ottengono restano<br />

sostanzialmente validi anche se ??? a causa<br />

delle inevitabili asimmetrie nella distribuzione dei<br />

carichi, non coincide esattamente con il centro<br />

del parallelepipedo.<br />

Si introducono inoltre le seguenti ipotesi riguardanti il<br />

veicolo e l’accoppiamento carrelli-binario:<br />

- le quattro ruote degli assili appartenenti ad un<br />

carrello hanno punti di appoggio situati su uno<br />

stesso piano (si trascura così l’effetto dello<br />

sghembo corto);<br />

- ciascun carrello si dispone sempre in modo da<br />

risultare tangente al tracciato del binario in<br />

corrispondenza dei perni;<br />

- non si considerano gli effetti dinamici prodotti<br />

dalle sospensioni, ma si ammette che la<br />

variazione di assetto della cassa rispetto ai<br />

carrelli possa avvenire solo grazie alla loro<br />

presenza.<br />

Per semplicità, si escludono variazioni altimetriche<br />

dell’asse ferroviario diverse dalla sopraelevazione<br />

della rotaia esterna e la velocità di avanzamento del<br />

3 Non si considera quindi lo spostamento trasversale che<br />

può subire il centro del carrello a causa delle sue variazioni<br />

di assetto (inserzione libera, tangente od obbligata) [3] [5].

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