1. Premessa Le motivazioni alla base di una ricerca che metta a fuoco <strong>le</strong> trasformazioni della cultura politica <strong>in</strong> Toscana possono essere molto varie, oltre al norma<strong>le</strong> <strong>in</strong>teresse che può rivestire un’<strong>in</strong>dag<strong>in</strong>e territorialmente circoscritta, allo scopo di cogliere <strong>le</strong> specificità di questa realtà regiona<strong>le</strong>, o di cogliere la dimensione e traduzione loca<strong>le</strong> di tendenze e fenomeni di più ampia portata. Nel nostro caso, forse una del<strong>le</strong> ragioni pr<strong>in</strong>cipali e ulteriori di questo <strong>in</strong>teresse può essere <strong>in</strong>dividuata nel fatto che, all’<strong>in</strong>terno della grande area geopolitica che ci sembra giusto cont<strong>in</strong>uare a def<strong>in</strong>ire come “zona rossa”, com<strong>in</strong>ciano forse a mostrarsi alcune importanti l<strong>in</strong>ee di <strong>in</strong>cr<strong>in</strong>atura: e non si tratta solo del<strong>le</strong> l<strong>in</strong>ee di differenziazione <strong>in</strong>terna a ciascuna di esse che anche <strong>in</strong> passato, str<strong>in</strong>gendo lo sguardo, si potevano ben cogliere; ma dei segnali crescenti di spostamento del baricentro <strong>in</strong>terno, degli equilibri che caratterizzano <strong>le</strong> diverse aree. L’ipotesi che vorremmo qui proporre, anche e soprattutto come asse di successive <strong>in</strong>dag<strong>in</strong>i e ricerche, è che, all’<strong>in</strong>terno dell’”Italia di mezzo” si stia producendo un ri<strong>le</strong>vante cambiamento, rispetto ad un passato della “subcultura rossa” che vedeva <strong>in</strong>dubbiamente il “primato” dell’Emilia Romagna, anche nell’immag<strong>in</strong>ario col<strong>le</strong>ttivo: oggi sembra che la regione più “forte”, il luogo che esprime meglio una capacità di r<strong>in</strong>novamento e di proiezione sul futuro, la regione <strong>in</strong> cui sembra <strong>in</strong> atto un processo di nuovo consolidamento dell’egemonia politica ed e<strong>le</strong>ttora<strong>le</strong> della s<strong>in</strong>istra, a fronte di evidenti difficoltà e tensioni nel<strong>le</strong> altre “regioni rosse”, sia appunto la Toscana. Se guardiamo al ciclo e<strong>le</strong>ttora<strong>le</strong> 1996-2010 nel<strong>le</strong> quattro regioni “rosse”, e soprattutto a quanto accaduto nel<strong>le</strong> ultime e<strong>le</strong>zioni (figg. 1-4), la risposta sembra netta: è la Toscana, oggi, il “cuore” dell’”Italia di mezzo”. Ma, naturalmente, sono numerosi gli <strong>in</strong>terrogativi sol<strong>le</strong>vati da questa affermazione, o da questa che potrebbe rivelarsi solo un’“impressione”: è possibi<strong>le</strong>, <strong>in</strong>nanzi tutto, dare ad essa solidi fondamenti empirici ed analitici? E se essa corrisponde ad un qualche processo rea<strong>le</strong>, quali ne sono <strong>le</strong> caratteristiche e <strong>le</strong> orig<strong>in</strong>i? Attraverso quali scelte strategiche, se ve ne sono state, la Toscana sembra oggi aver assunto il ruolo di regione “tra<strong>in</strong>ante”, all’<strong>in</strong>terno di quell’area che rimane pur sempre – <strong>in</strong> modo preoccupante, se si guarda da un’ottica naziona<strong>le</strong> al tema della presenza territoria<strong>le</strong> del<strong>le</strong> forze di centros<strong>in</strong>istra <strong>in</strong> Italia -, l’unica sua, vera “roccaforte” ? Non sarà possibi<strong>le</strong> ovviamente, <strong>in</strong> questa sede, offrire una qualche compiuta risposta a tutti questi <strong>in</strong>terrogativi: proveremo piuttosto, da una parte, a prospettare una serie di ipotesi <strong>in</strong>terpretative sul<strong>le</strong> trasformazioni della “subcultura rossa” e ai modi specifici, se ve ne sono, con cui trasformazioni si sono manifestate <strong>in</strong> Toscana;: e, dall’altra parte, proveremo a cercare nei risultati della ricerca Cise alcune possibili conferme, o <strong>in</strong>dizi che possano suffragare quel<strong>le</strong> ipotesi (o che magari possano smentir<strong>le</strong>). FIGURE 1-4 – LE AREE ELETTORALI NELLE “REGIONI ROSSE” (1996-2010) 2
70,0 60,0 50,0 40,0 30,0 20,0 10,0 0,0 1996 camera prop 1999 europee AREE ELETTORALI IN TOSCANA 1996-2009 2000 regionali 2001 camera prop 2004 europee 2005 regionali 2006 camera 2008 camera 2009 europee CENTRODESTRA 37,4 35,2 40,0 37,6 33,4 33,9 37,6 41,0 42,0 34,4 CENTROSINISTRA 59,4 55,2 56,7 58,0 58,1 66,0 61,4 57,6 57,7 59,7 UDC 4,2 4,6 4,6 70 60 50 40 30 20 10 0 1996 camera prop AREE ELETTORALI IN EMILIA ROMAGNA 1996-2010 1999 europee 2000 regionali 2001 camera prop 2004 europee 2005 regionali 2006 camera CENTRODESTRA CENTROSINISTRA UDC 2008 camera 2009 europee 2010 regionali CENTRODESTRA 39,1 35,9 39,6 38,4 35,6 36,5 39,4 39,3 40,2 36,7 CENTROSINISTRA 58,4 53,8 55,7 57,0 57,0 61,6 59,6 55,0 54,6 52,1 UDC 4,3 4,7 4,2 2010 regionali 3