Anno 14 - N. 26 - Dicembre 2010 - Comune di Aldeno
Anno 14 - N. 26 - Dicembre 2010 - Comune di Aldeno
Anno 14 - N. 26 - Dicembre 2010 - Comune di Aldeno
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Il saluto del<br />
Sindaco<br />
Cari concitta<strong>di</strong>ni,<br />
Eccoci <strong>di</strong> nuovo all’appuntamento con<br />
L’Arione, con il numero che esce a ridosso delle<br />
festività natalizie e della fine dell’anno.<br />
È tempo <strong>di</strong> bilanci ed è tempo <strong>di</strong> auguri. Io<br />
non voglio parlarvi <strong>di</strong> bilanci, non voglio rimarcare<br />
i risultati <strong>di</strong> un lavoro <strong>di</strong> squadra che<br />
è sottoposto allo sguardo ed al giu<strong>di</strong>zio <strong>di</strong> tutti,<br />
voglio piuttosto parlarvi del futuro.<br />
Viviamo in tempi <strong>di</strong>fficili per le amministrazioni<br />
pubbliche: le comunità crescono, si sviluppano<br />
e le risorse calano inesorabilmente.<br />
Non credo che si tratti soltanto <strong>di</strong> una circostanza<br />
legata alla grave crisi economica che<br />
tutto l’occidente sta attraversando, sono convinto<br />
invece che si tratti <strong>di</strong> una svolta epocale.<br />
La situazione, vorrei sbagliarmi, non sarà<br />
mai più quella <strong>di</strong> prima. Anche se gli in<strong>di</strong>ci economici<br />
miglioreranno, le risorse a <strong>di</strong>sposizione<br />
delle amministrazioni locali tenderanno a stabilizzarsi<br />
verso il basso. Certo non è una buona<br />
cosa, ma dovremo farci i conti. Servirà per<br />
lo meno a ricordarci che il nostro patrimonio è<br />
proprio nostro e quin<strong>di</strong> che va trattato con cura<br />
e rispetto.<br />
Mi stanno a cuore molte cose, ma quelle cui<br />
tengo <strong>di</strong> più sono quelle che riguardano il settore<br />
dei servizi e della sicurezza. È ormai in<strong>di</strong>spensabile<br />
mettere concretamente in cantiere<br />
la nuova sede dei Vigili del Fuoco, che svolgo-<br />
no un ruolo centrale per la nostra sicurezza,<br />
così come, su un altro fronte, ritengo altrettanto<br />
importante garantire se<strong>di</strong> adeguate alle associazioni<br />
del paese. Credo che questi interventi<br />
non siano da considerare come “spese” ma<br />
come investimenti che daranno alla comunità<br />
un grande ritorno in termini <strong>di</strong> qualità della<br />
vita. Nello stesso modo deve essere considerata<br />
la realizzazione della nuova palestra: non si<br />
tratta <strong>di</strong> un capriccio riservato agli sportivi,<br />
ma il modo corretto <strong>di</strong> rispondere alla domanda<br />
<strong>di</strong> spazi adeguati e specifici per le molte attività<br />
che riguardano anche ragazzi e anziani.<br />
Sono interventi <strong>di</strong> grande impegno economico,<br />
ma non siamo <strong>di</strong>sposti per questo motivo a rinunciare.<br />
Per quanto riguarda la sicurezza, è necessario<br />
perfezionare la viabilità nel quartiere delle<br />
scuole, dove è in<strong>di</strong>spensabile realizzare nuovi<br />
marciapie<strong>di</strong> e dare un assetto definitivo a tutto<br />
il settore.<br />
Faremo in modo che il servizio <strong>di</strong> polizia municipale<br />
sia potenziato, che i controlli siano ancora<br />
più attenti ed efficaci, che continui la sinergia<br />
con il prezioso lavoro dei carabinieri. Per<br />
fare questo c’è bisogno della collaborazione <strong>di</strong><br />
tutti, singoli citta<strong>di</strong>ni e associazioni: ad esempio,<br />
sento il dovere <strong>di</strong> ringraziare il nucleo dei<br />
Carabinieri <strong>di</strong> fatto per la loro attività <strong>di</strong> protezione<br />
del transito dei ragazzi verso le scuole.
Sono convinto inoltre che abbiamo un’altra<br />
importante risorsa, che rivela ancora <strong>di</strong> più il<br />
suo valore in un momento come questo: la collaborazione<br />
sempre più stretta con i comuni vicini.<br />
Premetto che non sto pensando minimamente<br />
<strong>di</strong> entrare nel merito della completa autonomia<br />
decisionale dei nostri vicini, voglio comunque<br />
insistere sull’importanza <strong>di</strong> allargare<br />
ulteriormente le intese che già ci sono e <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduare<br />
nuovi settori nei quali sia possibile<br />
collaborare con l’intento <strong>di</strong> ottimizzare i costi<br />
e allo stesso tempo mettere a <strong>di</strong>sposizione dei<br />
citta<strong>di</strong>ni servizi <strong>di</strong> qualità. Tutto ciò che riusciremo<br />
a risparmiare grazie alle gestioni comuni,<br />
sarà investito nei progetti <strong>di</strong> cui ho parlato<br />
sopra.<br />
Questi sono i miei propositi e quelli dell’ Amministrazione<br />
per il prossimo futuro.<br />
Non mi rimane che farvi gli auguri.<br />
A tutti, al Consiglio Comunale, ai collaboratori,<br />
ai citta<strong>di</strong>ni l’augurio <strong>di</strong> trascorrere in<br />
salute, pace e serenità le prossime festività.<br />
Emiliano Beozzo<br />
L’<br />
ARIONE<br />
3
L’e<strong>di</strong>toriale<br />
Mi ero riproposto <strong>di</strong> non scrivere questo e<strong>di</strong>toriale.<br />
Poi mi son detto che non stava bene andarsene<br />
senza salutare.<br />
Lasciando oggi L’Arione, saluto dunque i lettori<br />
che da tre<strong>di</strong>ci anni, <strong>26</strong> numeri, seguono con passione,<br />
per quanto ne so, questo giornale.<br />
Saluto i compagni <strong>di</strong> viaggio che, nei Comitati <strong>di</strong><br />
Redazione, si sono avvicendati al desk de L’Arione,<br />
in una staffetta con la quale ho con<strong>di</strong>viso questo<br />
lungo percorso, tracciato nella vita e nella storia <strong>di</strong><br />
<strong>Aldeno</strong>.<br />
Collaboratori, qualcuno anche amico, che hanno<br />
dato a questo vostro giornale l’anima che lo ha<br />
mosso, che ne hanno fatto il raccoglitore e, spero, il<br />
testimone non muto <strong>di</strong> una collettività.<br />
Un giornale che è nato, al <strong>di</strong> là delle definizioni<br />
tecniche, come uno strumento <strong>di</strong> narrazione, <strong>di</strong> indagine,<br />
<strong>di</strong> memoria: tre poli attorno al quale si realizza<br />
la ricomposizione della comunità attraverso la<br />
scrittura. Questo - e non un mero bollettino <strong>di</strong> delibere<br />
- è quello che hanno voluto Fulvio Baldo,<br />
Daniele Baldo ed Alida Cramerotti e questo è ciò<br />
che, fino ad oggi, con Emiliano Beozzo, a <strong>di</strong>spetto<br />
<strong>di</strong> altre tentazioni e <strong>di</strong> altre voglie, L’Arione è riuscito<br />
ad essere.<br />
Ne abbiamo già parlato come <strong>di</strong> un’agorà, una<br />
piazza nella quale avvengono incontri e confronti,<br />
rappresentazioni, racconti che qualcuno - abbiamo<br />
la presunzione <strong>di</strong> immaginare - leggerà con curiosità<br />
anche fra qualche anno, quando il filtro del tempo<br />
e delle generazioni renderà interessante il paragone<br />
con ciò che è stato. Questo, uno strumento<br />
critico e degno <strong>di</strong> consultazione, è perlomeno quel-<br />
4<br />
L’<br />
ARIONE<br />
<strong>di</strong> Lorenzo Lucianer<br />
lo che si intendeva consegnare al futuro, il progetto<br />
al quale sono stato chiamato ed il solo che ho considerato.<br />
Dunque, un’operazione culturale, più che<br />
politica. Per questa seconda sarebbe bastato davvero<br />
il bollettino delle delibere e dei bilanci. Più impegnativo<br />
era – ed è stato – realizzare la prima, ma<br />
era, a mio modo <strong>di</strong> vedere, anche l’unica ipotesi progettuale<br />
che meritasse l’impegno con il quale ci si è<br />
mossi, tutti insieme, in questi anni e fino ad ora.<br />
Oltre a questo aspetto, per così <strong>di</strong>re, esterno, va<br />
considerato un risvolto interno tutt’altro che secondario,<br />
capace <strong>di</strong> <strong>di</strong>ffondere i semi <strong>di</strong> buoni frutti:<br />
L’Arione cioè come una palestra letteraria e giornalistica.<br />
Molti <strong>di</strong> voi, ma anche molti <strong>di</strong> noi della redazione,<br />
si sono cimentati con la scrittura per la prima<br />
volta proprio su queste pagine, hanno conosciuto<br />
l’emozione dell’esporsi ad un giu<strong>di</strong>zio più ampio,<br />
pubblicando il proprio lavoro, hanno atteso per la<br />
prima volta con trepidazione il riscontro dei lettori,<br />
mescolando gli umori dell’entusiasmo e del timore.<br />
E’ stato così per chi ha raccontato la vita, le iniziative,<br />
l’idealità delle associazioni, per chi si è cimentato<br />
nell’analisi economica, per chi ha scritto della scuola,<br />
delle aziende, per chi ha proposto ritratti <strong>di</strong> persone,<br />
per chi ha messo a nudo un po’ d’anima nelle<br />
poesie, per chi ha scavato negli archivi, per chi ha<br />
indagato tendenze e presenze, per chi ha ricostruito<br />
percorsi <strong>di</strong> cultura, <strong>di</strong> tra<strong>di</strong>zione, per chi si è appassionato<br />
al confronto delle visioni ideali e politiche.<br />
Scorrendo le pagine e L’Arione, mi accorgo che<br />
le firme sugli articoli pubblicati in questi 25 numeri<br />
sono davvero tante e <strong>di</strong> come la varietà dei generi<br />
trattati sia stupefacente, per un paese <strong>di</strong> tremila ani-
me. E mi accorgo degli evidenti progressi che la scrittura<br />
ed i contenuti dei lavori pubblicati hanno manifestato,<br />
nell’evoluzione del giornale. Non è un contributo<br />
da poco, nella crescita collettiva. Significa che<br />
l’occasione è stata còlta.<br />
Questo <strong>di</strong>ce molto anche sull’intelligenza, la creatività,<br />
la vivacità <strong>di</strong> un paese. Forse non racconta<br />
abbastanza <strong>di</strong> certe pieghe del suo carattere scontroso,<br />
quello che in fondo <strong>di</strong>stingue un po’ gli aldenesi,<br />
<strong>di</strong> quella tendenza al confronto – <strong>di</strong>ciamo così –<br />
vigoroso, che si è preferito incorniciare nel quadro <strong>di</strong><br />
reciproci ruoli politici; ma si è voluto investire nell’incoraggiamento<br />
delle positività, piuttosto che dar corso<br />
al <strong>di</strong>lagare dei veleni. L’Arione ha <strong>di</strong>mostrato che si<br />
può fare, che persone <strong>di</strong> buona volontà, intellettualmente<br />
oneste, possono con<strong>di</strong>videre proficuamente<br />
un terreno sul quale costruire.<br />
E’ questo che auguro al futuro <strong>di</strong> questo giornale<br />
ed è la natura <strong>di</strong> questo augurio che mi lega, ancora<br />
una volta, alla memoria <strong>di</strong> Daniele.<br />
Per ciò che mi riguarda, e per ciò che attiene alle<br />
ragioni <strong>di</strong> questo commiato, <strong>di</strong>co solo, con un nodo<br />
in gola, che non me la sento <strong>di</strong> espormi all’insulto<br />
ulteriore <strong>di</strong> chi pretende <strong>di</strong> fare <strong>di</strong> questo giornale la<br />
palestra per un rozzo esercizio <strong>di</strong> demagogia, umiliando<br />
la redazione de L’Arione con un vaniloquio<br />
becero, ombra del confronto che in altre, più <strong>di</strong>fficili,<br />
ma più opportune se<strong>di</strong>, non è in grado <strong>di</strong> sostenere<br />
ed ignorando, o forse calpestando <strong>di</strong> proposito, l’anima<br />
ed i contenuti <strong>di</strong> un giornale che è scrigno anche<br />
<strong>di</strong> tutte le vostre voci, <strong>di</strong> impegno personale e <strong>di</strong> passione<br />
collettiva, che meritano maggiore rispetto. Toccherà<br />
ad altri scegliere, se lo si vorrà, <strong>di</strong> proseguire<br />
sulla strada tracciata o <strong>di</strong> procedere su percorsi nuovi.<br />
Non ho la presunzione <strong>di</strong> pensare che la formula<br />
<strong>di</strong> questo giornale sia la migliore possibile, né tantomeno<br />
che sia immutabile. Ma questo giu<strong>di</strong>zio, <strong>di</strong>rebbe<br />
un narratore accorto come Carlo Lorenzini, compete<br />
ai lettori, non ai <strong>di</strong>rettori. Ed io con<strong>di</strong>vido.<br />
Dunque, ai miei collaboratori, a Cristina Cont in<br />
particolare, capace, colta, preziosa fiancheggiatrice<br />
in tante ore <strong>di</strong> lavoro, ad Alida Cramerotti, appassionata<br />
presidente del Comitato <strong>di</strong> Redazione, che<br />
ha sin qui <strong>di</strong>feso con tenacia le origini e la natura de<br />
L’Arione, ai redattori, a quelli che hanno saputo superare<br />
ostacoli e che hanno dato intelligenza, tempo<br />
e qualità a questo giornale, ai sindaci dei quali ho<br />
apprezzato l’impegno, a tutti coloro che mi hanno<br />
sostenuto in questi anni, la mia gratitu<strong>di</strong>ne.<br />
A tutti voi, lettori, rivolgo il ringraziamento per la<br />
splen<strong>di</strong>da, impagabile occasione che il vostro consenso<br />
mi ha offerto, <strong>di</strong> tornare in un certo modo dentro<br />
il mio paese, <strong>di</strong> poter <strong>di</strong>alogare ancora con le<br />
persone ed i luoghi che mi hanno conosciuto.<br />
L’<br />
ARIONE<br />
5
La scuola<br />
Scuola: lavorare<br />
insieme per crescere <strong>di</strong> Antonietta Decarli<br />
Antonietta Decarli, nuova <strong>di</strong>rigente scolastica, riceve il testimone<br />
da Maurizia Manto, nel segno della continuità <strong>di</strong>dattica e progettuale.<br />
907 alunni, 120 docenti, <strong>26</strong><br />
non docenti, 6 plessi, 1800 genitori:<br />
numeri importanti, impegnativi,<br />
in<strong>di</strong>cativi <strong>di</strong> una realtà complessa<br />
e ricca; in poche parole ho provato<br />
a sintetizzare l’istituto Comprensivo<br />
<strong>di</strong> <strong>Aldeno</strong>-Mattarello in<br />
cui mi trovo a lavorare dal primo<br />
<strong>di</strong> settembre <strong>di</strong> quest’anno. Mi<br />
chiamo Antonietta Decarli e sono<br />
subentrata nella <strong>di</strong>rigenza della<br />
scuola alla dottoressa Maurizia<br />
Manto che mi ha proprio letteralmente<br />
consegnato nelle mani l’Istituto.<br />
Perché sostengo questo?<br />
Perché, oltre alle circolari, ai do-<br />
Antonietta Decarli.<br />
6<br />
L’<br />
ARIONE<br />
cumenti, alle carte che puntualmente<br />
abbondano sulla scrivania, mi ha<br />
consegnato un libretto che si intitola<br />
“Progetto d’Istituto” Anni scolastici<br />
2009/2012. È, questo, un<br />
documento importante, la carta<br />
fondamentale che riporta i principi<br />
ispiratori che danno la fisionomia<br />
della scuola e che mi sento <strong>di</strong><br />
con<strong>di</strong>videre in toto. Così il mio intento<br />
è quello <strong>di</strong> continuare con le<br />
stesse linee educative e con lo<br />
stesso pensiero.<br />
Vorrei ora ritornare ai numeri<br />
che hanno costituito l’incipit <strong>di</strong><br />
questa breve presentazione per<br />
esprimere alcune riflessioni.<br />
907 alunni: essi sono gli attori<br />
principali della scuola e il centro<br />
del processo educativo. Mi piacerebbe<br />
che la scuola realizzasse<br />
concretamente il significato del<br />
verbo educare (educere): “tirare<br />
fuori” con l’insegnamento le <strong>di</strong>sposizioni<br />
naturali delle persone, farle<br />
crescere e maturare dal punto <strong>di</strong><br />
vista morale e intellettuale.<br />
120 docenti: essi sono gli artefici<br />
del processo educativo. Sono<br />
chiamati ad un compito non certo<br />
facile e non certo facilitato dai tempi<br />
o<strong>di</strong>erni in cui si vivono cambiamenti,<br />
anche repentini, in cui esistono<br />
tanti concorrenti che fungono<br />
da agenzie educative alternative,<br />
in cui certi valori tra<strong>di</strong>zionali<br />
sono minacciati. Ma questo panorama<br />
viene superato dall’entusiasmo,<br />
dall’impegno e dal senso <strong>di</strong><br />
responsabilità professato dagli insegnanti<br />
che, nonostante tutto, accettano<br />
la sfida educativa.<br />
<strong>26</strong> non docenti: essi sono in<strong>di</strong>spensabili<br />
perché l’organizzazione<br />
quoti<strong>di</strong>ana dell’istituto continui, perché<br />
la burocrazia non sommerga le<br />
azioni, perché gli ambienti siano confortevoli<br />
e accoglienti per permettere<br />
un lavoro sereno e efficace.
6 plessi: le scuole sono ubicate<br />
in comuni e circoscrizioni <strong>di</strong>versi,<br />
perciò è importante e <strong>di</strong>rei anche<br />
in<strong>di</strong>spensabile, colloquiare e interagire<br />
con tutti, all’insegna <strong>di</strong> una<br />
volontà <strong>di</strong> con<strong>di</strong>videre uno scopo<br />
comune: fare attenzione alla crescita<br />
e alla maturazione dei ragazzi,<br />
alunni per noi, citta<strong>di</strong>ni per il<br />
territorio.<br />
1800 genitori circa: essi sono<br />
attori importanti nel <strong>di</strong>alogo educativo.<br />
La scuola trentina, soprattutto<br />
dopo la legge 5 del 2006, si<br />
è sempre caratterizzata per essere<br />
attenta e aperta al contributo<br />
che può derivare dalla collaborazione<br />
con le famiglie. Non mancano<br />
gli organismi istituzionali : i rappresentanti<br />
dei genitori, la consulta,<br />
il nucleo interno <strong>di</strong> valutazione,<br />
il consiglio dell’istituzione; ma al <strong>di</strong><br />
là della normativa, ciò che conta è<br />
Ragazzi in palestra.<br />
Il mercatino natalizio <strong>di</strong> beneficienza organizzato dagli studenti delle Me<strong>di</strong>e.<br />
la <strong>di</strong>sposizione al <strong>di</strong>alogo e alla<br />
collaborazione che deve esistere<br />
tra scuola e famiglie basata sulla<br />
con<strong>di</strong>visione <strong>di</strong> obiettivi comuni:<br />
considerare i ragazzi delle persone<br />
da rispettare, cercando <strong>di</strong> portarli<br />
verso l’acquisizione <strong>di</strong> una<br />
capacità critica, <strong>di</strong> una capacità <strong>di</strong><br />
comunicazione, <strong>di</strong> una capacità <strong>di</strong><br />
assunzione <strong>di</strong> responsabilità.<br />
L’auspicio è che la mia azione<br />
tenga sempre presenti gli obiettivi<br />
delineati, certa che con la con<strong>di</strong>visione<br />
del lavoro con i collaboratori,<br />
con i docenti, con gli alunni,<br />
con i genitori e con i rappresentanti<br />
del territorio, il compito risulterà<br />
meno <strong>di</strong>fficile.<br />
L’<br />
ARIONE<br />
7<br />
La scuola
La scuola<br />
La nuova scuola<br />
materna<br />
Si è inaugurato con questo anno scolastico il nuovo e<strong>di</strong>ficio, erede<br />
del primo asilo <strong>di</strong> <strong>Aldeno</strong>, costruito nel 1955. Un’istituzione fondamentale,<br />
quella della scuola materna, perché da qui parte la formazione<br />
degli uomini e dei citta<strong>di</strong>ni del domani.<br />
Se è vero che i vecchi, all’approssimarsi<br />
della fine dei loro anni,<br />
dovrebbero ostinarsi a piantare<br />
alberi, per significare che la vita ha<br />
un passo più ampio e un respiro<br />
più lungo <strong>di</strong> quelli che scan<strong>di</strong>scono<br />
i tempi <strong>di</strong> un’esistenza singola,<br />
quasi che il dare inizio a qualcosa<br />
<strong>di</strong> cui si sa non si vedrà la fine sia<br />
la testimonianza visibile della speranza<br />
e insieme della certezza che<br />
la vita è più forte della fine <strong>di</strong> una<br />
vita, allora, quando una comunità,<br />
come ha fatto e sta facendo quella<br />
<strong>di</strong> <strong>Aldeno</strong>, costruisce una nuova<br />
scuola, vuole <strong>di</strong>re che sta pensando<br />
al futuro, a un tempo in cui i<br />
costruttori <strong>di</strong> oggi non ci saranno<br />
più: perché quella scuola è il tron-<br />
Taglio del nastro alla presenza delle autorità.<br />
8<br />
L’<br />
ARIONE<br />
co dal quale si <strong>di</strong>rameranno i rami<br />
e le foglie che saranno le donne e<br />
gli uomini <strong>di</strong> domani; perché quella<br />
scuola è l’arco saldo e teso dal<br />
quale partono, come frecce scagliate<br />
oltre l’orizzonte, le vite dei<br />
bambini <strong>di</strong> oggi, destinate a cadere<br />
non sappiamo dove e quanto<br />
lontano, ma sicuri comunque che<br />
– se la mano dell’arciere è salda –<br />
cadranno come cade il seme sparso<br />
nella terra fertile e irrigata; perché<br />
quella scuola è il luogo dove<br />
si scommette su delle vite piccole<br />
e fragili, perché quelle promesse<br />
<strong>di</strong> vita trovino, tra fatica ed entusiasmo,<br />
il loro posto nel mondo.<br />
Una comunità che costruisce<br />
scuole è una comunità che<br />
<strong>di</strong> Michele Lucianer*<br />
considera il presente un trampolino<br />
<strong>di</strong> lancio verso il futuro; è una<br />
comunità che crede che il compito<br />
<strong>di</strong> oggi sia non certo quello <strong>di</strong><br />
preparare ai suoi figli una strada<br />
comoda e segnata, ma quello <strong>di</strong><br />
dar loro gli strumenti e la forza<br />
perché siano capaci <strong>di</strong> tracciare,<br />
quando sarà l’ora, le proprie strade,<br />
meglio se non comode e non<br />
segnate, perché sono queste, le<br />
strade che val la pena <strong>di</strong> percorrere.<br />
Sono passati tanti anni dai<br />
giorni lontani in cui <strong>Aldeno</strong> apriva<br />
la sua prima scuola materna e<br />
guar<strong>di</strong>amo con un misto <strong>di</strong> tenerezza,<br />
<strong>di</strong> ammirazione e <strong>di</strong> stupore<br />
i visi severi, quasi febbrili e ancora<br />
scavati dalla guerra dei protagonisti<br />
<strong>di</strong> allora, che le foto in bianco<br />
e nero ci restituiscono come riemersi<br />
da un fondale <strong>di</strong>menticato:<br />
ma se i volti sono <strong>di</strong>versi, uguale e<br />
intatto è lo spirito che anima i costruttori<br />
<strong>di</strong> scuole <strong>di</strong> ieri e <strong>di</strong> oggi,<br />
perché oggi come ieri chi costruisce<br />
scuole porta in cuore un sogno<br />
che trasforma il presente in<br />
una speranza <strong>di</strong> futuro.<br />
Forse il modo migliore <strong>di</strong><br />
celebrare la nuova scuola è quello
<strong>di</strong> far tacere le parole, che tentano<br />
faticosamente <strong>di</strong> esprimere un sentimento<br />
troppo grande per loro, <strong>di</strong><br />
entrare nella nuova scuola e <strong>di</strong><br />
guardare in silenzio le sue aule spaziose,<br />
il suo corridoio ampio e pieno<br />
<strong>di</strong> luce, le sue finestre che si<br />
aprono al mondo e che lo fanno<br />
entrare in essa, i suoi angoli più<br />
nascosti: e poi immaginare l’infinito<br />
numero dei giochi, dei canti,<br />
delle risate, delle lacrime, dei sorrisi,<br />
delle corse, delle piccole delusioni,<br />
delle gran<strong>di</strong> conquiste e <strong>di</strong><br />
tutti gli altri istanti <strong>di</strong> cui è fatta la<br />
vita <strong>di</strong> un bambino. Perché la<br />
scuola, alla fine, è tutta lì: la sua<br />
pietra angolare poggia sul sorriso<br />
<strong>di</strong> un bambino che esce <strong>di</strong> scuola<br />
un po’ più grande e un po’ più forte,<br />
un po’ più consapevole e un po’<br />
più fiducioso <strong>di</strong> come è entrato.<br />
Poi, certo, una scuola è<br />
come la nostra casa: per quanto<br />
bella sia, nulla garantisce che in<br />
quella casa vivrà davvero una fa-<br />
miglia felice e serena. Ma sappiamo<br />
anche che la nostra comunità<br />
non ha costruito una scuola per poi<br />
abbandonarla a se stessa, come se<br />
ai bambini e alle maestre bastasse<br />
una scatola vuota. Le gran<strong>di</strong> vetrate,<br />
che tanta luce fanno entrare,<br />
faranno entrare anche lo sguardo<br />
<strong>di</strong> tutti noi: così che ognuno <strong>di</strong> noi<br />
possa e debba essere responsabile<br />
<strong>di</strong> quel sorriso, per custo<strong>di</strong>rlo<br />
e proteggerlo come la cosa più<br />
preziosa e delicata, per sentirsi<br />
madre e padre <strong>di</strong> quel sorriso,<br />
quasi che il percorso – bello e tremendo<br />
come un esercito schierato<br />
a battaglia – che separa il bambino<br />
dal <strong>di</strong>ventare una donna o un<br />
uomo abbia ciascuno <strong>di</strong> noi come<br />
sentinella e garante. Perché il sorriso<br />
– serio e sereno – <strong>di</strong> un bambino<br />
è il mattone <strong>di</strong> cui la scuola è<br />
fatta ed è la certezza che domani,<br />
qualunque sarà la vita che quel<br />
bambino avrà in sorte, la saprà<br />
guardare con fiducia, riconoscenza<br />
e consapevolezza.<br />
scuola<br />
La<br />
* Presidente Comitato <strong>di</strong> Gestione<br />
della Scuola Materna<br />
Emanuele Mosna <strong>di</strong> <strong>Aldeno</strong><br />
L’<br />
ARIONE<br />
9
Diversità e<br />
ricchezza<br />
valore della <strong>di</strong>versità naturale e culturale e per allontanare la paura<br />
dell’altro.<br />
Ad <strong>Aldeno</strong> è andato in cattedra<br />
il tema della bio<strong>di</strong>versità. L’iniziativa<br />
è stata della <strong>di</strong>rigente scolastica<br />
Antonietta Decarli, su proposta<br />
dell’Associazione Scuola<br />
Senza Frontiere ed ha visto la partecipazione<br />
attiva, oltre che delle<br />
prime classi delle me<strong>di</strong>e, anche<br />
dell’Amministrazione comunale,<br />
per il tramite della vice sindaco<br />
Alida Cramerotti, che ha aperto i<br />
lavori della giornata.<br />
Cramerotti ha evidenziando<br />
come <strong>Aldeno</strong> sia da sempre un<br />
comune attento all’ambiente e<br />
quin<strong>di</strong> ai temi della bio<strong>di</strong>versità e<br />
L’intervento <strong>di</strong> Carlo Bri<strong>di</strong> alle Me<strong>di</strong>e <strong>di</strong> <strong>Aldeno</strong>.<br />
La scuola Una campagna <strong>di</strong> sensibilizzazione nella scuola per riconoscere il<br />
10<br />
L’<br />
ARIONE<br />
come, con il progetto “Rispettare<br />
il mondo”, si sia voluto far crescere<br />
nei ragazzi una sensibilità verso<br />
la nostra terra, da amare e rispettare.<br />
Forte il richiamo della<br />
<strong>di</strong>rigente Decarli, che ha ricordato<br />
ai ragazzi come la salvezza del<br />
pianeta <strong>di</strong>penda dal comportamento<br />
<strong>di</strong> ciascuno <strong>di</strong> noi e come il<br />
futuro sia nelle mani delle giovani<br />
generazioni. D’altro canto, lo slogan<br />
“<strong>Aldeno</strong> fa la <strong>di</strong>fferenza” è<br />
la <strong>di</strong>mostrazione dell’attenzione<br />
che questa comunità riserva ai problemi<br />
ambientali. La <strong>di</strong>rigente scolastica<br />
ha quin<strong>di</strong> sottolineato l’im-<br />
<strong>di</strong> Carlo Bri<strong>di</strong><br />
portanza dell’attività dell’Associazione<br />
Scuole Senza Frontiere e<br />
come le testimonianze del Segretario<br />
Carlo Bri<strong>di</strong>, siano quanto mai<br />
puntuali ed efficaci per un <strong>di</strong>verso<br />
modello <strong>di</strong> sviluppo, più compatibile<br />
e più solidale.<br />
E’ toccato dunque a Carlo Bri<strong>di</strong><br />
presentare il tema nell’anno, che<br />
le Nazioni Unite hanno de<strong>di</strong>cato<br />
alla bio<strong>di</strong>versità. Egli ha sottolineato<br />
innanzi tutto come il rispetto<br />
della <strong>di</strong>versità debba partire da<br />
quella fra le persone, fra i compagni<br />
<strong>di</strong> scuola, dove sono sempre<br />
più numerosi le ragazze ed i ragazzi<br />
<strong>di</strong> provenienza extra comunitaria.<br />
I loro valori vanno visti come una<br />
ricchezza e non come un pericolo<br />
da combattere, ha sottolineato, ricordando<br />
poi come altrettanto rispetto<br />
dovrebbe però esserci per<br />
i cristiani in quei paesi dove i mussulmani<br />
sono maggioranza: in realtà<br />
– ha detto Bri<strong>di</strong> - siamo in presenza<br />
nel solo Me<strong>di</strong>o Oriente <strong>di</strong><br />
65 milioni <strong>di</strong> cristiani sottoposti a<br />
persecuzioni come 2000 anni fa.<br />
Parlando delle problematiche<br />
legate alla per<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> bio<strong>di</strong>versità,<br />
alle sue conseguenze ed a cosa<br />
ciascuno <strong>di</strong> noi può fare ogni giorno<br />
per frenare la per<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> bio<strong>di</strong>-
versità, che oggi ha raggiunto limiti<br />
inimmaginabili fino a pochi anni<br />
fa (nell’or<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> 74 specie <strong>di</strong> piante<br />
ed animali che spariscono ogni<br />
giorno) il relatore ha sottolineato<br />
l’esigenza <strong>di</strong> un <strong>di</strong>verso modello <strong>di</strong><br />
sviluppo.<br />
Le cause dell’accelerazione<br />
nella per<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> specie <strong>di</strong> animali e<br />
piante - ha informato - secondo<br />
gli scienziati sono da ricercare nelle<br />
mo<strong>di</strong>ficazioni climatiche conseguenti<br />
all’enorme emissione <strong>di</strong> anidride<br />
carbonica nell’atmosfera,<br />
che comporta conseguenze drammatiche.<br />
Se ne sono resi conto<br />
anche i 23 mila partecipanti al vertice<br />
mon<strong>di</strong>ale <strong>di</strong> Cancun in Messico<br />
che, seppur all’ultimo momento,<br />
hanno approvato un documento<br />
con il quale si impegnano tutti<br />
gli Stati a trovare dei rime<strong>di</strong> per<br />
ridurre l’emissione della CO 2 nell’atmosfera,<br />
prima che sia troppo<br />
tar<strong>di</strong>.<br />
Ma anche ciascuno <strong>di</strong> noi - ha<br />
sollecitato il relatore - può fare<br />
qualcosa nelle tante piccole scelte<br />
quoti<strong>di</strong>ane: da un minor spreco<br />
dell’acqua potabile e del cibo, ad<br />
un minor consumo <strong>di</strong> energia elettrica.<br />
A questo proposito, Bri<strong>di</strong><br />
ha ricordato alcuni dati dello scandalo:<br />
l’Italia ha superato gli USA<br />
per l’incidenza dell’obesità nei<br />
bambini: siamo al 30%. Questo,<br />
mentre nel Sud del mondo 300<br />
milioni <strong>di</strong> bambini soffrono la fame<br />
e la sete, con il risultato che ogni 6<br />
secon<strong>di</strong> muore un bambino nella<br />
più completa in<strong>di</strong>fferenza dei mass<br />
me<strong>di</strong>a e dell’opinione pubblica.<br />
Numerose le proposte che hanno<br />
riscosso l’attenzione dei ragazzi:<br />
tra le altre, la creazione dell’orto<br />
scolastico, con la collaborazione<br />
del <strong>Comune</strong> e l’avvio <strong>di</strong> gemellaggi<br />
fra la Scuola me<strong>di</strong>a <strong>di</strong> <strong>Aldeno</strong> e<br />
una scuola della Karamoja, regione<br />
povera dell’Uganda.<br />
L’<br />
ARIONE<br />
11<br />
La scuola
Società<br />
Luci della ribalta<br />
La storia della C.O.F.A. (Coro, Orchestra, Filodrammatica <strong>Aldeno</strong>),<br />
nelle memorie <strong>di</strong> Rina Cont, protagonista <strong>di</strong> un’in<strong>di</strong>menticabile<br />
stagione artistica.<br />
È sempre <strong>di</strong>fficile preparare un<br />
articolo descrivendo in maniera fedele<br />
le emozioni e le parole che ci<br />
vengono raccontate. Lo è ancor <strong>di</strong><br />
più se queste parole si riferiscono ad<br />
acca<strong>di</strong>menti risalenti a molti anni fa,<br />
che quin<strong>di</strong> costituiscono la memoria<br />
storica del paese. E’ con questa convinzione<br />
che mi appresto a sentire<br />
curioso le parole <strong>di</strong> Rina Cont, circa<br />
la sua esperienza all’interno della<br />
C.O.F.A.. L’idea <strong>di</strong> partenza era<br />
quella <strong>di</strong> un’intervista, con un elenco<br />
<strong>di</strong> domande appuntate sopra ad<br />
un foglio. Ma ovviamente la teoria è<br />
sempre <strong>di</strong>versa della pratica, e le<br />
proprie previsioni lasciano spesso il<br />
tempo che trovano.<br />
12<br />
L’<br />
ARIONE<br />
Mentre sono in viaggio per Riva<br />
del Garda, dove abita Rina, penso<br />
alle mie domande e a quello che<br />
conosco circa le vicende della<br />
C.O.F.A.. Ben poco in realtà. Solo<br />
alcune citazioni lette sui numeri passati<br />
dell’Arione e qualche <strong>di</strong>scorso<br />
sentito qua e là. Tutt’altra cosa che<br />
poter sentire questo racconto dalla<br />
viva voce <strong>di</strong> chi ha vissuto questa<br />
esperienza da protagonista e poterne<br />
vedere il volto emozionato mentre<br />
ci ripensa.<br />
Mentre mi fa accomodare a casa<br />
sua la prima cosa che salta all’occhio<br />
è la fotografia <strong>di</strong> <strong>Aldeno</strong> in<br />
mostra sopra la televisione. “El me<br />
paes” come recita una sua poesia.<br />
Rina Cont e Modesto Baldo a Merano per un concorso. Appuntato sul petto, il <strong>di</strong>stintivo<br />
della C.O.F.A.<br />
<strong>di</strong> Samuele Cont<br />
Più <strong>di</strong> cinquant’anni che abita a Riva<br />
e ancora questo amore in bella vista.<br />
Poi sposto un po’ lo sguardo e<br />
sul tavolo compare un foglio in cui si<br />
è appuntata alcuni nomi e alcune informazioni<br />
per rinfrescare la memoria.<br />
Probabilmente questi possono<br />
essere solo piccoli dettagli, ma aiutano<br />
a capire l’attaccamento e la partecipazione<br />
che successivamente<br />
hanno accompagnato le parole.<br />
Appena inizia a raccontarmi <strong>di</strong><br />
questi argomenti l’idea <strong>di</strong> fare un’intervista<br />
viene subito <strong>di</strong>menticata per<br />
lasciare spazio libero al susseguirsi<br />
dei ricor<strong>di</strong>.<br />
La C.O.F.A. (Coro, Orchestra<br />
e Filodrammatica <strong>Aldeno</strong>) nasce<br />
nell’imme<strong>di</strong>ato dopoguerra per rispondere<br />
all’esigenza del paese <strong>di</strong><br />
rimanere unito e compatto, dopo gli<br />
acca<strong>di</strong>menti <strong>di</strong> quegli anni e alla forte<br />
migrazione che ne era seguita.<br />
Bisogna immaginare la tensione e le<br />
sofferenze subite, la voglia <strong>di</strong> tornare<br />
a vivere e <strong>di</strong>vertirsi, le <strong>di</strong>fficoltà e<br />
i pericoli dell’uscire dal paese. Lo<br />
statuto viene stilato da Emilio Maule<br />
e Modesto Baldo. Gli spettacoli proposti<br />
dalla C.O.F.A., chiamati riviste<br />
e simili ad operette musicate e<br />
recitate, venivano messi in scena nel<br />
teatro <strong>di</strong> <strong>Aldeno</strong>, sempre pieno, e
coinvolgevano all’incirca 150 persone,<br />
fra coro, orchestra e filodrammatica.<br />
Rina faceva parte del coro,<br />
nato su iniziativa <strong>di</strong> Modesto Baldo<br />
e Dario Battisti, personaggio che riusciva<br />
a coinvolgere moltissime persone,<br />
provenienti sia dall’ambito<br />
parrocchiale che non. Di Dario si<br />
ricorda una voce <strong>di</strong> notevole impatto<br />
e il suo “volt” in cui si eseguivano<br />
le prove. Fra i componenti del coro,<br />
oltre i già citati Modesto e Dario, si<br />
ricordano le due sorelle Zanotti (soprano),<br />
Natale Baldo, Roberto Pescador<br />
(tenore) ed Enrico Baldo. Un<br />
ricordo particolare è rivolto ad un<br />
duetto che Rina eseguì assieme a<br />
Dario Battisti nel 1950, per uno spettacolo<br />
svoltosi sulla piazza della chiesa<br />
dal titolo “Campanile sera” e che<br />
fu registrato dalla RAI <strong>di</strong> Torino e<br />
trasmesso alla ra<strong>di</strong>o. Il <strong>di</strong>sco che fu<br />
inciso in quell’occasione aveva la<br />
caratteristica <strong>di</strong> iniziare la registrazione<br />
dal centro, anziché dall’esterno<br />
com’era consuetu<strong>di</strong>ne. Le canzoni,<br />
le voci registrate e anche il<br />
suono delle campane fu mandato<br />
agli emigrati in America, come<br />
espressione delle volontà <strong>di</strong> riavvicinarsi<br />
fra paesani.<br />
Le voci erano accompagnate<br />
da un’orchestra <strong>di</strong> circa 25 elementi,<br />
fra cui prevaleva la “cornetta” <strong>di</strong><br />
Alessandro Maistri Bezèc (che “faceva<br />
rimbombare il teatro”), il violino<br />
<strong>di</strong> Remo Malfatti, il piano <strong>di</strong><br />
Renato Giovannini, la fisarmonica<br />
del fratello Bruno e il “vacon” <strong>di</strong><br />
Guido Baffetti.<br />
A queste due realtà si univa la<br />
filodrammatica. Sul palco si alternavano<br />
vari attori, fra cui si ricorda<br />
Da sinistra Silvano Baldo, don Mario Miorelli, Erminio Peterlini, Sergio Bisesti, Alberto<br />
Lucianer, Marisa Bauer, Italo Nicolo<strong>di</strong>, Marcello Enderle, Mario Muraglia, Dario Battisti,<br />
Raffaella Baffetti, attori con la Filodrammatica del 1959 in “Credo”.<br />
Mafalda Maule, Raffaella Baffetti,<br />
Bruna Cimadom, Mario Muraglia,<br />
Lorenza Bottura e Bruno Motta.<br />
Il successo della C.O.F.A. non<br />
si limitava al teatro <strong>di</strong> <strong>Aldeno</strong> ma si<br />
estendeva anche ai paesi nei <strong>di</strong>ntorni,<br />
i quali venivano raggiunti per mezzo<br />
<strong>di</strong> un camioncino, sul quale la<br />
compagnia sedeva comodamente<br />
sulle casse dell’uva. Il viaggio d’andata<br />
era solitamente tranquillo (per<br />
non rovinarsi la voce), mentre durante<br />
il ritorno era normale lasciarsi<br />
andare a canti e festeggiamenti, coinvolgendo<br />
anche i passanti che si incontravano.<br />
Di rilievo erano state le<br />
uscite a Merano e a Fucine, in val <strong>di</strong><br />
Sole, dove un gruppo <strong>di</strong> francesi entusiasti<br />
avevano subissato gli artisti<br />
<strong>di</strong> richieste per tutta la notte.<br />
Fra un ricordo e l’altro, cercando<br />
<strong>di</strong> non sbagliarsi e <strong>di</strong> non <strong>di</strong>menticare<br />
alcun nome, Rina fa emergere<br />
dalla memoria alcuni piccoli episo<strong>di</strong><br />
che testimoniano l’entusiasmo <strong>di</strong> tutti<br />
i membri della compagnia. Ad esempio,<br />
durante una rappresentazione,<br />
mentre in scena si cantavano gli assoli<br />
e il coro stava <strong>di</strong>etro le quinte in<br />
attesa, si ruppe il tavolo su cui stavano<br />
alcuni coristi ed attori, facendoli<br />
finire tutti a gambe all’aria. Nonostante<br />
alcune ferite e lo spavento,<br />
questi cercarono subito <strong>di</strong> ricomporsi<br />
e tornarono sulla ribalta senza interrompere<br />
lo spettacolo. In un’altra<br />
occasione capitò qualcosa per cui<br />
non si poteva concludere la rivista,<br />
ma questo non scoraggiò gli artisti:<br />
Bruno Giovannini con la fisarmonica<br />
e Rina Cont decisero <strong>di</strong> improvvisare<br />
sul palco un continuo <strong>di</strong> canzoni,<br />
intrecciate una all’altra, che fu<br />
chiamato per questo “El minestròm”.<br />
Da queste parole si capisce che<br />
la C.O.F.A. non è stata solo<br />
l’espressione artistica <strong>di</strong> un gruppo<br />
<strong>di</strong> persone, ma soprattutto la volontà<br />
<strong>di</strong> questi <strong>di</strong> stare uniti e fare comunità,<br />
in un momento in cui questo<br />
risultava particolarmente <strong>di</strong>fficile. Vi<br />
Società<br />
era il desiderio <strong>di</strong> provare a cambiare<br />
le cose e questo poteva avvenire<br />
solamente impegnandosi e mettendosi<br />
attivamente in gioco, ognuno<br />
portando le proprie capacità.<br />
Chissà se queste considerazioni possono<br />
essere attuali...<br />
L’<br />
ARIONE<br />
13
Cavalieri e maestri<br />
del lavoro<br />
fregiarsi anche alcuni aldenesi.<br />
Il primo Maggio 1898, Umberto<br />
I, con il Regio Decreto n° 195<br />
istituiva una decorazione al merito<br />
agrario ed industriale, ad esclusiva<br />
assegnazione <strong>di</strong> gran<strong>di</strong> proprietari<br />
terrieri e lungimiranti industriali, ed<br />
una medaglia d’onore da conferirsi<br />
ai lavoratori <strong>di</strong>pendenti. Tre anni<br />
dopo, con il R.D. n° 168, Vittorio<br />
Emanuele III° istituì “L’Or<strong>di</strong>ne Cavalleresco<br />
al Merito Agrario, Industriale<br />
e Commerciale” che unificava<br />
le due decorazioni, parificando<br />
il titolo assegnato agli impren<strong>di</strong>tori<br />
con quello dei lavoratori. Nel decennio<br />
che va dal 1911 al 1921,<br />
l’onorificenza viene rivista in due<br />
occasioni ed a seguito <strong>di</strong> mutate interpretazioni,<br />
avviene una nuova<br />
<strong>di</strong>fferenziazione delle decorazioni<br />
Società Due riconoscimenti che premiano poche persone, dei quali possono<br />
<strong>14</strong><br />
L’<br />
ARIONE<br />
con l’attribuzione <strong>di</strong> un <strong>di</strong>verso riconoscimento<br />
ad impren<strong>di</strong>tori e lavoratori<br />
<strong>di</strong>pendenti. Il R.D. n° 3167<br />
del 30 <strong>Dicembre</strong> 1923 sancisce definitivamente<br />
i due percorsi. Il primo<br />
è la decorazione dell’ “Or<strong>di</strong>ne<br />
Cavalleresco al Merito del Lavoro”,<br />
destinata a quegli impren<strong>di</strong>tori<br />
che si sono <strong>di</strong>stinti nei <strong>di</strong>versi settori<br />
dell’economia, contribuendo<br />
allo sviluppo sociale, occupazionale<br />
e tecnologico e alla crescita del prestigio<br />
del “made in Italy”. I cavalieri<br />
vengono nominati annualmente<br />
dal Capo dello Stato il 2 Giugno, in<br />
occasione della Festa della Repubblica,<br />
nel numero massimo <strong>di</strong> 25<br />
all’anno e la cerimonia <strong>di</strong> consegna<br />
avviene solitamente nel corso del<br />
mese <strong>di</strong> Ottobre al Quirinale. L’al-<br />
<strong>di</strong> Lucio Bernar<strong>di</strong><br />
tro è la “Stella al merito del lavoro”<br />
che viene conferita a quei citta<strong>di</strong>ni<br />
italiani, lavoratori <strong>di</strong>pendenti,<br />
<strong>di</strong>stintisi per singolari meriti <strong>di</strong> perizia,<br />
laboriosità e buona condotta<br />
morale; la decorazione comporta il<br />
titolo <strong>di</strong> “Maestro del lavoro”. E’<br />
assegnata il 1º Maggio, festa del lavoro,<br />
con decreto del Presidente<br />
della Repubblica, su proposta del<br />
Ministro del lavoro e, per quelle riservate<br />
ai lavoratori italiani all’estero,<br />
<strong>di</strong> concerto con il Ministero degli<br />
Affari Esteri. Ogni anno possono<br />
essere concesse al massimo 1.000<br />
decorazioni, <strong>di</strong> cui 500 a lavoratori<br />
che abbiano iniziato dalle categorie<br />
contrattuali più basse. Con la Legge<br />
29 ottobre 1965, n. 1230, venne<br />
prevista la possibilità <strong>di</strong> concedere<br />
la decorazione anche per<br />
“onorare la memoria dei lavoratori<br />
italiani, anche residenti all’estero,<br />
periti o <strong>di</strong>spersi a seguito <strong>di</strong> eventi<br />
<strong>di</strong> eccezionale gravità connessi al<br />
lavoro”. La Stella al merito del lavoro<br />
viene concessa ai lavoratori<br />
ed alle lavoratrici, citta<strong>di</strong>ni italiani,<br />
<strong>di</strong>pendenti <strong>di</strong> imprese pubbliche e<br />
private, <strong>di</strong> enti, organizzazioni ed<br />
associazioni legalmente riconosciute<br />
a livello nazionale che si sono <strong>di</strong>stinti<br />
per singolari meriti <strong>di</strong> perizia,
laboriosità e buona condotta morale.<br />
Che hanno inventato ed innovato<br />
nel campo tecnico-produttivo<br />
migliorando l’efficienza degli strumenti,<br />
delle macchine e dei meto<strong>di</strong><br />
<strong>di</strong> lavorazione. Che hanno contribuito<br />
in modo originale al perfezionamento<br />
delle misure <strong>di</strong> sicurezza<br />
del lavoro e che si sono pro<strong>di</strong>gati<br />
per istruire e preparare le nuove generazioni<br />
nell’attività professionale.<br />
In sintesi chi ottiene il titolo sono<br />
quegli uomini o donne (senza <strong>di</strong>stinzioni)<br />
che, nel proprio percorso nel<br />
mondo del lavoro, hanno <strong>di</strong>mostrato<br />
doti professionali e qualità umane<br />
non comuni, che hanno dato loro<br />
modo <strong>di</strong> <strong>di</strong>stinguersi più <strong>di</strong> altri con<br />
sano spirito costruttivo. Hanno permesso<br />
all’azienda, o alle aziende<br />
dove hanno prestato servizio, <strong>di</strong><br />
crescere e ra<strong>di</strong>carsi, coniugando<br />
etica e professionalità anche per<br />
essere d’esempio agli altri e soprattutto<br />
a chi era destinato un giorno a<br />
raccoglierne il testimone.<br />
Queste caratteristiche sono stata<br />
riscontrate anche a Camillo Ste<strong>di</strong>le,<br />
Marcello Enderle e Mario<br />
Failo, tre nostri concitta<strong>di</strong>ni che<br />
possono fregiarsi <strong>di</strong> questa specialissima<br />
coccarda, <strong>di</strong> Maestro del<br />
Lavoro, da mostrare con giusto<br />
orgoglio all’occhiello della giacca e<br />
dei quali ripercorriamo in sintesi la<br />
vita lavorativa.<br />
Camillo Ste<strong>di</strong>le, anno <strong>di</strong> nascita<br />
1924. All’età <strong>di</strong> nove anni rimane<br />
orfano <strong>di</strong> madre e dopo che il padre<br />
emigra in Francia, su consiglio del<br />
nonno paterno, consegue la maturità<br />
scientifica. Entra nel mondo del<br />
lavoro e svolge varie attività prima<br />
<strong>di</strong> qualificarsi come responsabile tecnico<br />
in una impresa e<strong>di</strong>le. Nel corso<br />
del 1952, un po’ sorprendentemente,<br />
viene in<strong>di</strong>viduato quale can<strong>di</strong>dato<br />
a ricoprire il ruolo <strong>di</strong> contabile<br />
della Cassa Rurale, resosi libero a<br />
seguito del decesso del predecessore,<br />
signor Schir. Al momento dell’accettazione<br />
dell’incarico, con semplicità<br />
<strong>di</strong>chiara <strong>di</strong> non sapere nemmeno<br />
come fosse fatta una cambiale.<br />
Già nel 1954 la Cassa si sposta<br />
nella nuova sede (immobile che attualmente<br />
ospita l’ufficio postale) ed<br />
i <strong>di</strong>pendenti sono saliti a tre, in conseguenza<br />
all’incremento <strong>di</strong> rapporti<br />
e relazioni sia personali che economiche.<br />
Nel 1968 viene realizzata la<br />
nuova sede che, seppur ammodernata<br />
e riadattata, è quella che ancora<br />
oggi ospita gli uffici. Con questo<br />
passaggio i <strong>di</strong>pendenti salgono a cinque<br />
e Camillo da contabile viene<br />
nominato <strong>di</strong>rettore. D’accordo con<br />
il Consiglio <strong>di</strong> Amministrazione ha<br />
l’intuizione nei primi anni settanta <strong>di</strong><br />
aprire uno sportello a Ravina: la<br />
mossa si rivelerà importantissima<br />
negli anni ottanta, quando la Cassa<br />
svilupperà la propria attività sulla città<br />
<strong>di</strong> Trento. Nel corso del suo mandato,<br />
<strong>di</strong>rige con de<strong>di</strong>zione ed attenzione<br />
l’azienda, cura la fusione con<br />
la ex Cassa Rurale <strong>di</strong> Garniga e<br />
l’apertura delle nuove filiali <strong>di</strong> Garniga<br />
Terme, Cimone e Mattarello.<br />
Di fatto traghetta la Cassa dalla staticità<br />
degli anni seguenti al secondo<br />
conflitto mon<strong>di</strong>ale, alle soglie dello<br />
sviluppo che porterà la Rurale aldenese<br />
alle <strong>di</strong>mensioni attuali. Nel frattempo<br />
ricopre gli incarichi <strong>di</strong> giu<strong>di</strong>ce<br />
conciliatore, presidente <strong>di</strong> alcuni consorzi<br />
agrari e <strong>di</strong> parecchie associazioni<br />
<strong>di</strong> volontariato. La pensione<br />
matura a fine 1987, quando Camillo<br />
Ste<strong>di</strong>le passa il testimone al dott.<br />
Silvio Franceschini. Nel 1985 gli viene<br />
concessa l’onorificenza <strong>di</strong> Maestro<br />
del Lavoro, che valorizza poi<br />
come Console regionale e Consigliere<br />
nazionale dei Maestri del Lavoro<br />
dal 1990 al 1995.<br />
Marcello Enderle, classe 1935.<br />
A 15 anni inizia la propria vita lavorativa<br />
presso la Famiglia Cooperativa<br />
<strong>di</strong> <strong>Aldeno</strong>; sono gli anni<br />
Camillo Ste<strong>di</strong>le alla cerimonia “Decani della stella al merito del lavoro”.<br />
L’<br />
ARIONE<br />
15<br />
Società
Società<br />
dove acquisisce conoscenza ed<br />
esperienza, svolge puntualmente gli<br />
incarichi che gli vengono assegnati<br />
acquisendo autonomia ed intraprendenza.<br />
Oltre al lavoro, la sera<br />
si sposta a Trento per frequentare<br />
lezioni <strong>di</strong> ragioneria, contabilità e<br />
merceologia. Lavoro e stu<strong>di</strong>o danno<br />
i primi frutti e, all’età <strong>di</strong> 25 anni,<br />
gli viene proposto <strong>di</strong> <strong>di</strong>ventare il<br />
<strong>di</strong>rettore della Cooperativa <strong>di</strong> Canal<br />
San Bovo; accettare significa<br />
lasciare il paese e trasferirsi in un<br />
luogo sconosciuto, molto <strong>di</strong>stante<br />
da casa per i collegamenti dell’epoca;<br />
prova insomma la sensazione<br />
dell’emigrante. L’esperienza dura<br />
poco e dopo soli 8 mesi accoglie<br />
con entusiasmo una nuova proposta<br />
che lo porta più vicino a casa e<br />
<strong>di</strong>venta <strong>di</strong>rettore della Famiglia<br />
Cooperativa <strong>di</strong> Besenello. In questa<br />
nuova realtà oltre ad alimentare,<br />
extra alimentare e ferramenta,<br />
si vendono anche scorte agrarie e<br />
materiali e<strong>di</strong>li. In breve tempo introduce<br />
anche la ven<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> elettrodomestici<br />
tra<strong>di</strong>zionali, quali stufe e<br />
cucine a gas ed elettrodomestici<br />
innovativi per i tempi, quali frigo e<br />
lavatrici. Nel corso del suo mandato<br />
ristruttura ed ammoderna per<br />
ben due volte il negozio, che <strong>di</strong>venta<br />
Mario Failo, a sinistra, riceve il riconoscimento.<br />
16<br />
L’<br />
ARIONE<br />
il punto <strong>di</strong> riferimento per l’intero<br />
paese, non solo come “bottega” ma<br />
soprattutto come luogo dove l’attenzione<br />
verso la persona <strong>di</strong>venta il<br />
valore più alto da perseguire. La<br />
meritata pensione arriva nel 1991,<br />
dopo oltre 40 anni <strong>di</strong> lavoro e proprio<br />
in quell’anno gli viene conferita,<br />
con merito, la stella <strong>di</strong> Maestro<br />
del Lavoro.<br />
Mario Failo, nasce nel 1939. A<br />
19 anni ottiene il <strong>di</strong>ploma <strong>di</strong> ragioniere<br />
ed in seguito frequenta un corso<br />
formativo <strong>di</strong> sei mesi che, oltre a<br />
trattare tematiche contabili, lo avvicina<br />
alla merceologia ed al vasto<br />
mondo dei prodotti che si potevano<br />
trovare in un negozio dell’epoca.<br />
Superato l’esame finale nel<br />
1959, entra nel SAIT ed il primo<br />
incarico ricoperto è quello <strong>di</strong> ispettore<br />
delle cooperative amministrate.<br />
Il lavoro è quello <strong>di</strong> affiancare i<br />
gerenti delle Famiglie Cooperative<br />
che si trovavano in <strong>di</strong>fficoltà economica,<br />
seguirle ed accompagnarle<br />
sino al risanamento finanziario ed<br />
amministrativo. Il compito viene<br />
svolto per 11 anni e nel 1970 Mario<br />
Failo è promosso responsabile<br />
contabile della fatturazione per <strong>di</strong>ventare,<br />
nei primi anni ottanta, re-<br />
sponsabile della contabilità generale<br />
del Consorzio. In questo lungo periodo<br />
oltre ad occuparsi della parte<br />
amministrativo-contabile cura<br />
anche la parte organizzativa <strong>di</strong> acquisto,<br />
stoccaggio e cessione degli<br />
innumerevoli prodotti che SAIT<br />
commerciava. Nel 1987 passa, in<br />
qualità <strong>di</strong> <strong>di</strong>rettore, a gestire la concessione<br />
SAIT-AGIPGAS e ricopre<br />
questo incarico fino al pensionamento,<br />
che avviene nel 1997. Tra<br />
i momenti della sua vita lavorativa<br />
che ricorda con più intensità, Mario<br />
Failo cita il dopo alluvione del 1966,<br />
quando i gravi danni subiti a seguito<br />
degli allagamenti dei magazzini ed<br />
una grossa causa legale, avevano<br />
compromesso la stabilità economica<br />
del consorzio per parecchi anni.<br />
Un secondo periodo che egli rievoca<br />
con particolare emozione e che<br />
ritiene determinante per lo sviluppo<br />
della propria azienda, è stato, a fine<br />
anni settanta, il passaggio dalla gestione<br />
amministrativa cartacea a<br />
quella dei primi sistemi meccanografici,<br />
evolutisi successivamente in sistemi<br />
elettronici. Anche per Mario<br />
Failo il riconoscimento <strong>di</strong> Maestro<br />
arriva al momento del raggiungimento<br />
dell’età <strong>di</strong> pensionamento.<br />
Tre lavoratori, nostri concitta<strong>di</strong>ni,<br />
da prendere ad esempio ed ai<br />
quali guardare, nello stesso tempo,<br />
come alla ban<strong>di</strong>era <strong>di</strong> una più vasta<br />
realtà <strong>di</strong> lavoratori che, conducendo<br />
una vita professionale altrettanto<br />
de<strong>di</strong>ta ed operosa, non sono stati<br />
tuttavia gratificati dalla formalità <strong>di</strong><br />
un riconoscimento ambito e speciale,<br />
quale la Stella <strong>di</strong> Maestro del<br />
Lavoro.
<strong>di</strong> Maurizio Cadonna<br />
Sono passati quasi 2500 anni<br />
da quando, nel 461 a.C., il grande<br />
statista ateniese Pericle si rivolgeva<br />
con queste parole ai suoi concitta<strong>di</strong>ni.<br />
“Consideriamo inutile<br />
chi non si interessa alla vita dello<br />
Stato”: la chiusura, chiara e<br />
semplice ad un tempo, del suo <strong>di</strong>scorso,<br />
non lascia spazio ad interpretazioni<br />
e fa sorgere in ciascuno<br />
una domanda: quanto mi interesso<br />
io alla vita del mio Stato, quanto<br />
sento mia la Repubblica italiana,<br />
come vivo questa appartenen-<br />
Fratelli d’Italia<br />
“Qui ad Atene noi facciamo così. Un uomo che non si interessa allo<br />
Stato noi non lo consideriamo innocuo, ma inutile; e benché in pochi<br />
siano in grado <strong>di</strong> dare vita ad una politica, beh tutti qui ad Atene<br />
siamo in grado <strong>di</strong> giu<strong>di</strong>carla.”<br />
za?<br />
Nel 2011 ci saranno proposti i<br />
festeggiamenti per i 150 anni dell’unità<br />
d’Italia. Ci saranno <strong>di</strong>scorsi,<br />
manifestazioni, pubblicazioni e<br />
servizi ra<strong>di</strong>o-televisivi. Abbiamo<br />
voluto, per questa occasione, provare<br />
a chiedere ad alcuni bambini<br />
delle scuole elementari e ad alcuni<br />
ragazzi delle scuole me<strong>di</strong>e cosa<br />
significa per loro la parola “Italia”,<br />
quale è il miglior pregio del nostro<br />
Paese, quale un <strong>di</strong>fetto da correggere,<br />
quali problemi, a loro pare-<br />
<strong>Aldeno</strong>, 1919: l’emissario del governo (in <strong>di</strong>visa) comunica alla popolazione <strong>di</strong> <strong>Aldeno</strong><br />
l’annessione all’Italia unita. Alle spalle, i maggiorenti del paese: parroco, podestà e<br />
me<strong>di</strong>co tra gli altri.<br />
re, devono essere affrontati.<br />
“Italia” evoca “una ban<strong>di</strong>era,<br />
la nazionale <strong>di</strong> calcio (ed era naturale!),<br />
uno stivale, un Paese<br />
che non è sempre stato unito, il<br />
posto in cui viviamo e dove abbiamo<br />
sempre da mangiare”.<br />
Fra i pregi del nostro Stato troviamo<br />
“i monumenti (con una<br />
preferenza per il Colosseo ed i<br />
Fori romani…), le montagne ed<br />
Società<br />
il mare, i posti belli (con una<br />
menzione particolare per la Toscana…),<br />
i ricor<strong>di</strong> e le testimonianze<br />
della guerra, le canzoni popolari,<br />
gli usi e costumi, la cucina<br />
(invi<strong>di</strong>ata e copiata da tutto il<br />
mondo…), il lavoro (forse con<br />
L’<br />
ARIONE<br />
17
Società<br />
Giuseppe Garibal<strong>di</strong>, in una rappresentazione evocativa della Campagna dei Mille.<br />
uno sguardo alla situazione, per<br />
certi aspetti privilegiata, del Trentino),<br />
le invenzioni (il genio italiano…),<br />
il carattere tendenzialmente<br />
simpatico della popolazione”.<br />
Il principale <strong>di</strong>fetto dell’Italia<br />
appare essere la “politica” (e<br />
come dare loro torto…!), seguito<br />
dalle “organizzazioni criminali,<br />
dall’inquinamento dell’ambiente,<br />
dal <strong>di</strong>sor<strong>di</strong>ne collegato alla<br />
spazzatura per le strade <strong>di</strong> qualche<br />
città, dall’e<strong>di</strong>ficazione selvaggia<br />
<strong>di</strong> alcune zone, dalla <strong>di</strong>soccupazione<br />
(e qui lo sguardo si<br />
è spostato probabilmente dal Trentino<br />
al resto del Paese…).<br />
Fra le problematiche da affrontare<br />
emerge “l’unità tra Nord e<br />
Sud del Paese (ancora troppo<br />
scarsa…), lo sviluppo <strong>di</strong> una<br />
maggiore solidarietà verso i Paesi<br />
più poveri, l’integrazione con<br />
gli stranieri che vengono da noi<br />
per svolgere lavori che gli ita-<br />
18<br />
L’<br />
ARIONE<br />
liani non fanno più”.<br />
Nei bambini e nei ragazzi troviamo<br />
infine la speranza, per il nostro<br />
Paese, “che tutti si realizzino<br />
secondo le proprie possibilità,<br />
che la scuola sappia preparare<br />
al lavoro, che ci siano con<strong>di</strong>zioni<br />
buone <strong>di</strong> vita ed occupazione<br />
per tutti”.<br />
“Unità d’Italia”, parola impegnativa,<br />
particolarmente in questo<br />
tempo nel quale il nostro Paese è<br />
messo a dura prova da una crisi<br />
economica senza precedenti negli<br />
ultimi decenni, che si trasforma rapidamente<br />
in crisi <strong>di</strong> rapporti sociali,<br />
in crisi delle famiglie, che non<br />
riescono più a far fronte ai costi<br />
della vita quoti<strong>di</strong>ana, in crisi del<br />
lavoro, con un aumento drammatico<br />
<strong>di</strong> padri, madri, giovani uomini<br />
e giovani donne che perdono la<br />
propria occupazione e con essa la<br />
prospettiva <strong>di</strong> un’esistenza <strong>di</strong>gnitosa.<br />
“Unità d’Italia”, che <strong>di</strong>venta<br />
quin<strong>di</strong> un richiamo forte alla soli-<br />
darietà, alla coesione, alla reciproca<br />
attenzione, allo scambievole aiuto.<br />
“Questa unità è necessaria, e<br />
se per <strong>di</strong>savventura si spezzasse,<br />
giorni tristi attenderebbero il nostro<br />
Paese” – affermava, con sorprendente<br />
lungimiranza, il Presidente<br />
Sandro Pertini nel suo <strong>di</strong>scorso<br />
<strong>di</strong> inse<strong>di</strong>amento il 9 luglio 1978.<br />
E vorremmo concludere lasciando<br />
alle parole del Presidente<br />
Carlo Azeglio Ciampi, tratte dal<br />
<strong>di</strong>scorso <strong>di</strong> fine anno del 2003, il<br />
compito <strong>di</strong> esprimere l’augurio migliore<br />
per i 150 anni dell’unità<br />
d’Italia.<br />
“Professare la comune appartenenza<br />
alla stessa terra: uno<br />
slancio <strong>di</strong> emozioni che nel mio<br />
animo si identifica con l’amor <strong>di</strong><br />
Patria e con il sentimento dell’unità<br />
dell’Italia” – <strong>di</strong>ceva con<br />
convinzione il Presidente - perché<br />
“ciò che ci unisce è molto più <strong>di</strong><br />
ciò che ci <strong>di</strong>vide…”.<br />
Un grazie infine ad Elisabetta,<br />
Samuele, Sara, Gabriele, Patrizia,<br />
Annalisa, Davide, che con le loro<br />
opinioni ed i loro pensieri ci hanno<br />
aiutato a scrivere questo articolo.<br />
L’Italia prima dell’Unità.
<strong>di</strong> don Daniele Moran<strong>di</strong>ni*<br />
Durante le feste si ripete, in<br />
molte delle nostre case, il rito del<br />
pranzo <strong>di</strong> famiglia. Ci si siede attorno<br />
alla tavola per un evento che<br />
vale la pena <strong>di</strong> approfon<strong>di</strong>re per il<br />
valore che può avere.<br />
Di tutto il mobilio che arreda<br />
una casa, la tavola è forse l’elemento<br />
più eloquente. La sua grandezza,<br />
in particolare, <strong>di</strong>ce molto<br />
dei padroni <strong>di</strong> casa: se sono una<br />
famiglia piccola o numerosa, se per<br />
loro la tavola è semplicemente un<br />
luogo su cui consumare il cibo<br />
oppure uno spazio per stare tutti<br />
insieme anche con gli ospiti. Che<br />
tristezza una tavola piccola, alla<br />
quale non si possono invitare «gli<br />
altri», una tavola stretta, magari<br />
ad<strong>di</strong>rittura «a scomparsa». La tavola<br />
è il luogo attorno al quale si<br />
consuma un rito proprio, fra tutti<br />
gli animali, solo all’essere umano:<br />
quello <strong>di</strong> mangiare insieme e non<br />
in competizione con i propri simili.<br />
E, mangiando, parlare insieme: la<br />
tavola è il luogo privilegiato per la<br />
parola scambiata, per il <strong>di</strong>alogo: si<br />
comunica attraverso il cibo che si<br />
mangia e attraverso le parole che<br />
si scambiano. Mentre uno parla,<br />
gli altri mangiano e ascoltano, poi<br />
i ruoli si invertono quasi sponta-<br />
Aggiungi un posto<br />
a tavola<br />
La tavola, auspicabilmente grande, è luogo d’incontro, <strong>di</strong> comunicazione<br />
e <strong>di</strong> scelta. L’invito è con<strong>di</strong>visione, integrazione, promessa<br />
<strong>di</strong> altri incontri.<br />
neamente: chi tace smette <strong>di</strong> mangiare<br />
e inizia a parlare e chi ascolta<br />
riprende a mangiare. Forse, anche<br />
a questo serviva l’ingiunzione<br />
<strong>di</strong> «non parlare a bocca piena».<br />
Non è che magari il poco tempo<br />
per mangiare insieme nelle famiglie<br />
“moderne” non sia alla fine<br />
solo l’espressione del poco <strong>di</strong>alogo<br />
e ascolto che viviamo? Dell’incapacità<br />
<strong>di</strong> confrontarci? Chissà<br />
che trovandosi <strong>di</strong> più attorno ad<br />
un tavolo forse le associazioni, i<br />
partiti, le persone smusserebbero<br />
molte <strong>di</strong>vergenze e magari riderebbero<br />
anche <strong>di</strong> più?<br />
Nessuna idealizzazione però in<br />
questa intima connessione tra il<br />
mangiare e il parlare: quando ci si<br />
siede a tavola, mescolato al desi-<br />
Festa del Ringraziamento.<br />
derio e al bisogno <strong>di</strong> mangiare, c’è<br />
anche un sentimento <strong>di</strong> aggressività<br />
verso l’altro; oppure c’è il<br />
mutismo ostile che trasforma lo<br />
stare insieme in fasti<strong>di</strong>o reciproco.<br />
Se è degna <strong>di</strong> tal nome, la tavola<br />
la si accende quando ci sono invitati.<br />
Invitare qualcuno: parenti,<br />
amici, conoscenti, è un atto <strong>di</strong> grande<br />
fede, <strong>di</strong> profonda fiducia nell’altro:<br />
significa infatti chiamarlo,<br />
eleggerlo, <strong>di</strong>stinguerlo tra gli altri<br />
conoscenti; significa confessare il<br />
desiderio <strong>di</strong> stare insieme, <strong>di</strong><br />
ascoltarsi, <strong>di</strong> conoscersi maggiormente.<br />
Chi non pratica questa ospitalità<br />
vive «poco» e solo. Non conosce<br />
la gioia che è maggiore nell’invitare<br />
che nell’essere invitati.<br />
L’<br />
ARIONE<br />
19<br />
Società
Società<br />
Occorrerebbe saper invitare senza<br />
mai pensare alla reciprocità:<br />
l’atto in sé è ricompensa. Non è<br />
un caso che anche nel Vangelo,<br />
uno degli insegnamenti <strong>di</strong> Gesù riguarda<br />
proprio l’invito a tavola:<br />
«Quando offri un pranzo o una<br />
cena, non invitare i tuoi amici, né i<br />
tuoi fratelli, né i tuoi parenti, né i<br />
ricchi vicini, perché anch’essi non<br />
ti invitino a loro volta e tu abbia il<br />
contraccambio». Poter <strong>di</strong>re in verità<br />
«la mia casa è aperta, la mia<br />
tavola non è solo per me e per i<br />
miei» significa aprirsi agli altri, dar<br />
loro fiducia, <strong>di</strong>sporsi a lasciarsi arricchire<br />
dalla loro presenza, a nutrirsi<br />
<strong>di</strong> sapienza e <strong>di</strong> amicizia, a<br />
veder <strong>di</strong>schiudersi nuovi orizzonti.<br />
Non si tratta <strong>di</strong> fare della propria<br />
tavola un «salotto» che esibisca il<br />
benessere raggiunto, bensì <strong>di</strong> saper<br />
vivere la fraternità, lo stare insieme,<br />
l’amicizia gratuita. Quando<br />
c’è un ospite a tavola, cresce la<br />
capacità <strong>di</strong> bene<strong>di</strong>zione e <strong>di</strong> gratitu<strong>di</strong>ne,<br />
così che quando giunge il<br />
momento dei saluti alla fine del<br />
pasto ci si apre a una promessa<br />
orientata al futuro: ci sarà ancora<br />
Attività all’oratorio.<br />
20<br />
L’<br />
ARIONE<br />
Don Daniele, <strong>di</strong>sinvolto conduttore dei ritrovi in oratorio.<br />
un domani per ritrovarci, avremo<br />
ancora nuove possibilità <strong>di</strong> incontro.<br />
La tavola è il luogo della fiducia<br />
nell’altro, dello sperare insieme<br />
qualcosa <strong>di</strong> comune per il futuro,<br />
dell’amore nello scegliere,<br />
preparare, offrire e servire il cibo<br />
agli altri. In questa scuola <strong>di</strong> umanizzazione<br />
tre elementi legano il pasto<br />
dall’inizio alla fine: il pane, le<br />
bevande e la parola. Ma è la parola<br />
che costituisce il legame più profondo<br />
fra tutti gli attori del pasto: è<br />
la parola che narra gli alimenti <strong>di</strong>versi<br />
che giungono in tavola, è la<br />
parola che unisce i presenti e gli<br />
assenti, i commensali e gli altri, è la<br />
parola che mette in relazione il passato<br />
con il presente, aprendoli al<br />
futuro. La parola a tavola può essere<br />
davvero strumento <strong>di</strong> comunione,<br />
mezzo privilegiato per conferire<br />
senso al pasto, per valorizzare<br />
il gusto degli alimenti, per suscitare<br />
l’arte dell’incontro. Stare a tavola<br />
insieme è un linguaggio universale<br />
tra i più determinanti e decisivi<br />
per l’umanizzazione <strong>di</strong> ciascuno <strong>di</strong><br />
noi. A tavola, piccoli e gran<strong>di</strong>, vecchi<br />
e giovani, genitori e figli, siamo<br />
tutti commensali, tutti con lo stesso<br />
<strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> parola e con lo stesso <strong>di</strong>ritto<br />
al cibo che arricchisce la tavola.<br />
Davvero stare a tavola è molto<br />
più che saper nutrirsi: è saper vivere.<br />
Buon Natale a tutti, sedetevi a<br />
tavola con la famiglia e gli amici,<br />
spegnete la televisione e aiutate<br />
anche i bambini a stare lì con voi e<br />
a parlare, rimaneteci a lungo… non<br />
sarà tempo buttato via.<br />
*Parroco <strong>di</strong> <strong>Aldeno</strong>,Cimone<br />
e Garniga Terme
<strong>di</strong> Cristina Cont<br />
La mira Madre in poveri<br />
panni il Figliol compose,<br />
e nell’umil presepio<br />
soavemente il pose;<br />
e l’adorò: beata!<br />
Innanzi al Dio prostrata,<br />
che il puro sen le aprì.<br />
Alessandro Manzoni<br />
(Inni Sacri)<br />
Sono trascorsi quasi ottocento<br />
anni da quando San Francesco,<br />
nel 1223, realizzò, a<br />
Greccio, il primo presepe vivente.<br />
Eppure la vista <strong>di</strong> una mangiatoia<br />
con Gesù Bambino ada-<br />
Italo Innocenti e Mauro Goller davanti al loro presepe.<br />
Il presepe<br />
degli Innocenti<br />
giato sopra il pagliericcio lascia<br />
ancor oggi incantati piccoli e<br />
gran<strong>di</strong>.<br />
Un presepe assai originale,<br />
ad <strong>Aldeno</strong>, è quello che Italo Innocenti,<br />
in collaborazione con i<br />
generi Mauro Goller e Clau<strong>di</strong>o<br />
Cortelletti, ha realizzato nel portico<br />
della sua casa <strong>di</strong> via Filzi. È<br />
già qualche anno che i tre si cimentano<br />
con cartapesta, polistirolo,<br />
terracotta ed altro, ma solo<br />
l’anno scorso il risultato della<br />
lunga sperimentazione è stato<br />
concesso al pubblico.<br />
Il lampionaio.<br />
Con orgoglio, Italo e Mauro<br />
mi invitano ad entrare nella struttura che ospita l’opera,<br />
portata a compimento da qualche<br />
giorno: più grande, tecnologica<br />
e ricca <strong>di</strong> dettagli, rispetto<br />
a quella del 2009. Ogni anno<br />
si aggiunge, si mette a punto, si<br />
espande, si creano nuovi effetti<br />
speciali.<br />
Mauro, affascinato fin da piccolissimo<br />
dai presepi, ha cominciato<br />
a lavorarci da Settembre.<br />
Quasi quattro mesi <strong>di</strong> fatiche ed<br />
otto <strong>di</strong> idee, progetti e prove,<br />
ci racconta. Di notte al volante<br />
del camion a macinare chilometri<br />
sulle salite del Trentino; i pomeriggi,<br />
le sere, i sabati e le do-<br />
L’<br />
ARIONE<br />
21<br />
Società
Il castello <strong>di</strong> Erode.<br />
ore de<strong>di</strong>cate a questa passione<br />
non si possono contare. Lui è<br />
lo scenografo del gruppo: fondali,<br />
effetti speciali, strutture <strong>di</strong><br />
cartapesta, personaggi. Per il<br />
presepe <strong>di</strong> quest’anno ha costruito<br />
una nuova capanna, più<br />
ampia e curata nei dettagli. Le<br />
statuine arrivano da lontano:<br />
Marche, Napoli, Calabria, soprattutto.<br />
Italo è il responsabile del luo-<br />
La lisciva.<br />
Società meniche riservate al presepe: le<br />
22<br />
L’<br />
ARIONE<br />
go che accoglie il presepe: ogni<br />
anno trova il modo per rendere<br />
più accogliente ed ampio lo spazio.<br />
Per l’anno venturo ha già in<br />
mente <strong>di</strong> creare un’impalcatura<br />
in pendenza, così da accrescere<br />
il senso della profon<strong>di</strong>tà.<br />
Clau<strong>di</strong>o, l’ingegnere informatico<br />
del trio, si occupa invece<br />
dei congegni elettronici. Tutto è<br />
computerizzato e, nella struttura,<br />
si nascondono quasi cento<br />
prese elettriche. Solo per le<br />
Nella falegnameria.<br />
La Natività.<br />
stelle si contano oltre duecento<br />
led a fibre ottiche, e poi ci sono<br />
i lampi, i fulmini, la neve, la nebbia,<br />
il fumo dei comignoli, i suoni.<br />
Per gustare appieno l’opera<br />
- e proprio <strong>di</strong> un’opera d’arte<br />
si tratta - bisogna concedersi un<br />
po’ <strong>di</strong> tempo. Si entra nella nicchia,<br />
che può ospitare contemporaneamente<br />
non più <strong>di</strong> una<br />
decina <strong>di</strong> visitatori. Si viene subito<br />
avvolti dal magico clima del
La tosatura.<br />
presepe, immersi in un’atmosfera<br />
senza tempo, non più<br />
gravati dalle preoccupazioni,<br />
lentamente catturati dal mistero<br />
della Natività. Sembra quasi<br />
<strong>di</strong> percepire il profumo del legno<br />
appena segato, quello del<br />
grano odoroso <strong>di</strong> macina,<br />
l’umi<strong>di</strong>tà dell’acqua, il frinire<br />
dei grilli, i teneri vagiti del<br />
Bambinello, il fiato tiepido del<br />
bue e dell’asinello, simboli<br />
della natura madre, immanca-<br />
Il cestaio.<br />
bili in ogni presepe.<br />
La rappresentazione è sud<strong>di</strong>visa<br />
in sequenze. All’inizio tutto<br />
è assopito, ma dopo qualche<br />
attimo è l’alba che si annuncia<br />
con i suoi colori tenui e allora<br />
comincia il risveglio <strong>di</strong> tutto il<br />
villaggio: il vecchietto, ancora in<br />
pigiama, apre la finestra e si stira,<br />
la massaia s’affaccia al balcone<br />
per stendere i panni appena<br />
lavati, il lampionaio s’appresta<br />
a calare lo spegnimoccolo<br />
Nell’orto.<br />
Al mulino.<br />
sulla fiamma dei fanali, lungo le<br />
strade non ancora illuminate<br />
dall’elettricità. A poco a poco<br />
la luce si fa più intensa ed ecco<br />
il giorno. Lo spazzacamino, il<br />
calzolaio, il pescatore, i muratori,<br />
il cestaio, i segantini, tutti<br />
affaccendati nelle loro arti, così<br />
come il conta<strong>di</strong>no, che nel piccolo<br />
podere si accinge a vendemmiare<br />
la sua preziosa vigna<br />
<strong>di</strong> Merlot.<br />
Le donne, dentro e fuori le<br />
L’<br />
ARIONE<br />
23<br />
Società
no le galline, cardano la lana,<br />
raccolgono la verdura e preparano<br />
la polenta, abituale pietanza<br />
sulla tavola dei poveri. Lo<br />
sguardo lentamente si aggira e<br />
coglie un nuovo personaggio,<br />
scorge del fumo che fuoriesce<br />
dai comignoli, un gorgogliare<br />
d’acqua che scaturisce dalla<br />
fontana, si accorge dell’angelo<br />
che muove le ali…<br />
A bocca aperta ti coglie il<br />
tramonto, che tutto veste <strong>di</strong> rosso<br />
e poi la notte, che scende placida<br />
mentre nella volta celeste<br />
compaiono, lentamente, senza<br />
rumore alcuno, stelle, luna, una<br />
cometa. E non vorresti il buio,<br />
il silenzio della musica, la fissità<br />
dei personaggi, ai quali la delicata<br />
arte <strong>di</strong> Italo, Mauro e<br />
Società case, fanno la lisciva, pastura-<br />
24<br />
L’<br />
ARIONE<br />
Clau<strong>di</strong>o ha dato un soffio d’anima,<br />
quasi liberandoli dalla materia<br />
<strong>di</strong> cui son fatti. Vorresti<br />
calarti nella vita <strong>di</strong> queste figure<br />
<strong>di</strong> cartapesta, per non dover affrontare<br />
la trappola <strong>di</strong> un tempo<br />
senza poesia che ti aspetta<br />
al varco, appena oltrepassata la<br />
soglia della nicchia.<br />
Il presepe è visitabile al civico<br />
n. 10/3 <strong>di</strong> via Fabio Filzi, fino<br />
al 6 Gennaio, dalle 16.30 alle<br />
21.00.
<strong>di</strong> Lara Coser*<br />
Sì proprio così. Succede sempre<br />
più spesso <strong>di</strong> parlare o <strong>di</strong> vedere<br />
il logo MondoMerlot e <strong>di</strong><br />
associarlo imme<strong>di</strong>atamente ad <strong>Aldeno</strong>.<br />
E la cosa avviene con lo<br />
stesso automatismo anche se invertiamo<br />
i termini. Ad <strong>Aldeno</strong> si<br />
affianca sempre <strong>di</strong> più MondoMerlot.<br />
Questo significa che in termini<br />
<strong>di</strong> marketing territoriale si sta raggiungendo<br />
l’obiettivo che era stato<br />
chiaramente in<strong>di</strong>cato fin dall’inizio<br />
con la realizzazione <strong>di</strong> questo<br />
evento: porre <strong>Aldeno</strong> come luogo<br />
<strong>di</strong> riconoscimento del Merlot, promuovendo<br />
a livello nazionale il<br />
nostro paese e il suo storico vitigno.<br />
Già, perché il Merlot ad <strong>Aldeno</strong><br />
ha una storia antica legata alla<br />
lavorazione <strong>di</strong> questo vino da sempre<br />
presente sulla nostra tavola e<br />
poi via via <strong>di</strong>venuto un prodotto<br />
importante ed apprezzato sia in<br />
purezza che in taglio bordolese,<br />
nonostante alcuni perio<strong>di</strong> <strong>di</strong> incertezza<br />
e <strong>di</strong>fficoltà vissuti dal mercato<br />
enoico in questi anni. Partendo<br />
quin<strong>di</strong> dal presupposto <strong>di</strong> un<br />
prodotto coltivato da sempre sul<br />
nostro territorio, abbiamo costruito<br />
l’evento MondoMerlot che oggi<br />
rappresenta la rassegna più impor-<br />
Mondo Merlot<br />
vuol <strong>di</strong>re <strong>Aldeno</strong><br />
Un marchio originale che identifica sempre più l’economia agricola<br />
del paese. Grazie alla rassegna, si aprono ogni anno spazi nuovi<br />
<strong>di</strong> mercato. Il valore del volontariato.<br />
tante e prestigiosa fra le sei che si<br />
svolgono in Trentino e che si propongono<br />
<strong>di</strong> valorizzare il territorio<br />
attraverso il vino. Questa affermazione<br />
è avvalorata, oltre che dalla<br />
presenza <strong>di</strong> nomi illustri del mondo<br />
enogastronomico nazionale e<br />
internazionale, quali Vittorio Frescobal<strong>di</strong>,<br />
Riccardo Cotarella, Diego<br />
Planeta, Ezio Vizzari (<strong>di</strong>rettore<br />
Guide L’Espresso), il neo campione<br />
del mondo dei sommelier Luca<br />
Gar<strong>di</strong>ni, Pino Khail (<strong>di</strong>rettore Civiltà<br />
del bere), Ezio Rivella, Cesare<br />
Pillon, Giuseppe Vaccarini,<br />
Alberto Lupini (<strong>di</strong>rettore Italia a<br />
Tavola), Carlo Cambi, Adua Villa<br />
(enogastronomia e sommelier de<br />
Sala tasting nel teatro comunale.<br />
“La Prova del Cuoco”), Mario<br />
Fregoni, Clau<strong>di</strong>o Melis ecc., anche<br />
dagli attestati che puntualmente<br />
arrivano da operatori <strong>di</strong> settore,<br />
me<strong>di</strong>a e opinion leader ed è sostenuta<br />
anche dal dato incontrovertibile<br />
che MondoMerlot è una<br />
delle pochissime rassegne enologiche<br />
che nel <strong>2010</strong> non ha subito<br />
flessioni nella partecipazione degli<br />
espositori, ma, viceversa, ha visto<br />
ancora un incremento nelle adesioni<br />
<strong>di</strong> aziende, soprattutto nazionali.<br />
In questo contesto va ricordato<br />
l’intervento <strong>di</strong> Alessandro Torcoli,<br />
caporedattore della prestigiosa<br />
rivista “Civiltà del bere”, alla<br />
L’<br />
ARIONE<br />
25<br />
Economia
Economia<br />
conferenza stampa <strong>di</strong> Palazzo<br />
Roccabruna a Trento: “Da un’inchiesta<br />
molto ampia sul settore<br />
vinicolo, con 100 aziende leader<br />
interpellate, alla domanda “Con<br />
quali uve avete prodotto i vostri<br />
nuovi vini” la risposta più<br />
gettonata è stata: Merlot!”<br />
Manifestazione, <strong>di</strong>cevamo, in<br />
crescita e che si sta sempre più<br />
affermando, grazie all’impostazione<br />
progettuale d’origine che ha<br />
messo al centro dell’evento la qualità<br />
prima <strong>di</strong> tutto. In internet, cliccando<br />
mondo merlot escono circa<br />
118.000 voci, mentre il sito <strong>di</strong><br />
MondoMerlot è visitato da<br />
<strong>14</strong>.000 contatti e per un sito <strong>di</strong><br />
pura promozione territoriale è un<br />
risultato <strong>di</strong> assoluta eccellenza.<br />
MondoMerlot non è infatti una<br />
sagra o una festa popolare come<br />
lo è stata la Festa dell’uva che si<br />
svolgeva negli anni ’60. Sono cambiati<br />
i tempi, è cambiata la società<br />
e il modo <strong>di</strong> vivere, anche se<br />
l’obiettivo in fondo è rimasto lo<br />
stesso: quello <strong>di</strong> legare <strong>Aldeno</strong> ad<br />
un evento <strong>di</strong> grande respiro che<br />
promuova in ambito nazionale (in<br />
<strong>26</strong><br />
L’<br />
ARIONE<br />
epoca <strong>di</strong> globalizzazione non possiamo<br />
più permetterci <strong>di</strong> pensare<br />
solo al contesto locale, richiudendoci<br />
entro i nostri confini) il territorio<br />
trentino, il vino e le aziende.<br />
Significativo in proposito il passaggio<br />
dell’intervista che il Presidente<br />
della Cantina <strong>Aldeno</strong>, Alessandro<br />
Bertagnolli, ha rilasciato al<br />
quoti<strong>di</strong>ano Il Trentino: “Quest’anno<br />
la cantina è <strong>di</strong>ventata parte<br />
integrante <strong>di</strong> MondoMerlot.<br />
Nell’arco delle giornate della<br />
mostra sono passate attraverso<br />
la nostra struttura più <strong>di</strong> mille<br />
persone”.<br />
In ambito nazionale numerosi<br />
La degustazione dei vincitori nella sala <strong>di</strong> Palazzo Geremia a Trento.<br />
Una splen<strong>di</strong>da immagine <strong>di</strong> Sala Grande al Castello del Buonconsiglio, durante l'evento<br />
New Merlot.<br />
gli attestati ricevuti per il successo<br />
della nostra manifestazione: pubblichiamo<br />
<strong>di</strong> seguito parte (per ragioni<br />
<strong>di</strong> spazio) <strong>di</strong> alcuni interventi<br />
apparsi su testate e siti web.<br />
Stefano Tesi, giornalista: “Una<br />
kermesse a misura d’uomo (e <strong>di</strong><br />
vino) che brilla per professionalità<br />
e per passione. E’ però la<br />
formula della kermesse che mi<br />
è parsa particolarmente azzeccata.<br />
Accanto a un nutrito calendario<br />
<strong>di</strong> iniziative collaterali.<br />
Ho scoperto una mostra raccolta,<br />
quasi intima, con un che<br />
<strong>di</strong> familiare che riconcilia con<br />
l’occasione. Ci si serve da soli,<br />
ma nella sala sono a <strong>di</strong>sposizione<br />
i sommelier per qualunque<br />
necessità. Il visitatore ha così la<br />
possibilità <strong>di</strong> toccare la bottiglia,<br />
scrutarla, soppesarla, compulsarla<br />
per tutto il tempo che<br />
vuole. Fuori, sobrie tensostrutture<br />
per gli incontri e gli stand<br />
gastronomici, senza effluvi e<br />
senza spiacevoli atmosfere da<br />
sagra. Un valore aggiunto che<br />
non ha prezzo e che, a mio modestissimo<br />
parere, rilancia l’idea
delle fiere tematiche capaci <strong>di</strong><br />
coagulare intorno a sè, senza<br />
costi eccessivi nè <strong>di</strong>spersioni <strong>di</strong><br />
spazio o <strong>di</strong> energie, gli specialisti<br />
e i cultori <strong>di</strong> certi settori”.<br />
Simone De Nicola, giornalista:<br />
“Ho partecipato con piacere e<br />
grande emozione alla degustazione<br />
<strong>di</strong> sabato al castello Buonconsiglio<br />
<strong>di</strong> Trento, New Merlot,<br />
dove quattro gran<strong>di</strong> produttori<br />
hanno scelto il palcoscenico <strong>di</strong><br />
MondoMerlot per presentare la<br />
nascita dei loro quattro capolavori:<br />
due in anteprima assoluta<br />
mon<strong>di</strong>ale e due che hanno debuttato<br />
recentemente”.<br />
Cesare Pillon, giornalista:<br />
“MondoMerlot è una manifestazione<br />
che, concentrandosi su un<br />
vitigno internazionale, ha il coraggio<br />
<strong>di</strong> andare controcorrente”.<br />
MondoMerlot non è comunque<br />
un evento riservato solo al vino,<br />
ma anche alla gastronomia in abbinamento<br />
al vino. La nostra rassegna<br />
si è incontrata in questi ultimi<br />
due anni con la scuola <strong>di</strong> cucina<br />
<strong>di</strong> Clau<strong>di</strong>o Melis, uno dei più<br />
La sala ristorazione presso la Cantina <strong>Aldeno</strong>.<br />
I commissari del concorso al lavoro.<br />
giovani promettenti chef stellati a<br />
livello europeo, che ha aderito con<br />
grande piacere ed entusiasmo (veramente<br />
per pochi euro) al nostro<br />
invito, instaurando, con l’organizzazione<br />
della manifestazione, un<br />
solido rapporto umano <strong>di</strong> amicizia<br />
e collaborazione, che ha permesso<br />
<strong>di</strong> realizzare alcuni apprezzatissimi<br />
eventi <strong>di</strong> alta cucina etica, con<br />
prodotti a km zero.<br />
Lo stesso spirito <strong>di</strong> grande<br />
umanità, passione ed amicizia lo<br />
ha riservato a MondoMerlot<br />
Adua Villa, giornalista, esperta<br />
enogastronoma e volto noto della<br />
trasmissione Rai La prova del<br />
Cuoco, che ha animato la degustazione<br />
<strong>di</strong> Palazzo Geremia a<br />
Trento e successivamente il talk<br />
show <strong>di</strong> Melis presso la Cantina<br />
<strong>Aldeno</strong>, assieme al giornalista Rai<br />
Nereo Pederzolli e al sommelier<br />
Marco Larentis. Sul sito<br />
www.aduavilla.it, uno dei più<br />
cliccati del settore, da un paio<br />
d’anni si parla <strong>di</strong> MondoMerlot.<br />
Possiamo senz’altro affermare<br />
che ora l’evento incomincia a dare<br />
i suoi buoni frutti: il binomio <strong>Aldeno</strong>-Merlot<br />
è consolidato ed è oramai<br />
un dato <strong>di</strong> fatto. Di tutto questo<br />
beneficia anche la produzione<br />
<strong>di</strong> uve Merlot sul territorio aldenese<br />
che rappresenta il 22% del<br />
conferito alla Cantina <strong>di</strong> <strong>Aldeno</strong> e<br />
soprattutto la commercializzazione<br />
che, pur nelle <strong>di</strong>fficoltà attuali<br />
Economia<br />
del mercato vinicolo, ha ora il vantaggio<br />
<strong>di</strong> avere ridotto a zero le<br />
giacenze <strong>di</strong> Merlot in Cantina.<br />
Cosa che, in questi anni, non avviene<br />
per altre strutture vinicole<br />
trentine.<br />
Per concludere, alcune considerazioni<br />
anche <strong>di</strong> or<strong>di</strong>ne finanziario<br />
sull’e<strong>di</strong>zione <strong>2010</strong> <strong>di</strong> Mondo-<br />
L’<br />
ARIONE<br />
27
Merlot. Coerentemente al periodo<br />
<strong>di</strong> <strong>di</strong>fficoltà economiche e <strong>di</strong><br />
restrizione dei fon<strong>di</strong> pubblici, c’è<br />
stato un ri<strong>di</strong>mensionamento dei<br />
costi della manifestazione che non<br />
si può paragonare ad una festa<br />
popolare, ma deve essere vista<br />
come uno strumento <strong>di</strong> marketing<br />
territoriale. Quello che ve<strong>di</strong>amo<br />
in paese durante le giornate <strong>di</strong><br />
MondoMerlot, corrisponde solo<br />
ad una parte, alla punta dell’iceberg<br />
<strong>di</strong> tutto l’evento che inizia a<br />
prendere corpo nei primi mesi<br />
dell’anno, prosegue poi con la<br />
promozione al Vinitaly <strong>di</strong> Verona<br />
e successivamente con la Mostra<br />
dei Vini del Trentino e si collega<br />
a tutte le attività <strong>di</strong> promozione<br />
turistica che l’A.P.T. <strong>di</strong> Trento<br />
sviluppa, anche per MondoMerlot.<br />
Il costo globale dell’e<strong>di</strong>zione<br />
<strong>2010</strong> è pari a 138 mila Euro e viene<br />
finanziato con il pagamento <strong>di</strong>retto<br />
da parte della Provincia Autonoma<br />
<strong>di</strong> Trento attraverso Trentino<br />
Marketing per circa 45 mila<br />
Euro, mentre altri 15 mila Euro<br />
28<br />
L’<br />
ARIONE<br />
corrispondono a fatture pagate<br />
<strong>di</strong>rettamente dalla Cantina <strong>di</strong> <strong>Aldeno</strong><br />
per l’acquisto <strong>di</strong> materiali e<br />
l’allestimento della sala ristorante.<br />
Transita quin<strong>di</strong> dal bilancio comunale<br />
una cifra residua <strong>di</strong> poco inferiore<br />
a 78 mila Euro che, a sua<br />
volta, è coperta per 38 mila Euro<br />
da contributi <strong>di</strong> enti privati e per<br />
18.500 Euro da contributi <strong>di</strong> enti<br />
pubblici (BIM, Comprensorio,<br />
Regione). Rimane quin<strong>di</strong> a carico<br />
delle casse comunali la cifra <strong>di</strong> 17<br />
mila Euro circa. Rispetto al 2009,<br />
la spesa complessiva si è ridotta<br />
Economia Adua Villa con il sig. Corsi dell'az. La Cura premiato quale migliore Merlot del concorso.<br />
<strong>di</strong> 12 mila Euro, mentre la quota<br />
a carico del <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Aldeno</strong> si<br />
è contratta <strong>di</strong> 8 mila Euro. Si tratta<br />
sempre <strong>di</strong> una cifra che, è bene<br />
sottolineare, viene “investita” e non<br />
“spesa” per promuovere il territorio<br />
ed i suoi prodotti.<br />
A nome <strong>di</strong> tutto il Comitato<br />
Organizzatore voglio ringraziare<br />
l’Amministrazione comunale <strong>di</strong><br />
<strong>Aldeno</strong> per la lungimiranza che ha<br />
avuto, <strong>di</strong>eci anni or sono, nel far<br />
nascere MondoMerlot: un evento<br />
che ha avuto anche il merito <strong>di</strong><br />
accompagnare la Cantina <strong>di</strong> <strong>Aldeno</strong><br />
in un percorso <strong>di</strong> crescita<br />
qualitativa, che molto probabilmente<br />
non avrebbe potuto svolgere<br />
da sola. Infine l’ultimo ringraziamento<br />
lo riservo ai più <strong>di</strong><br />
cento volontari che in modo del<br />
tutto gratuito offrono, attraverso<br />
le associazioni locali, il loro tempo<br />
libero e la loro generosa <strong>di</strong>sponibilità<br />
alla buona riuscita <strong>di</strong><br />
MondoMerlot.<br />
*Membro del comitato organizzatore<br />
<strong>di</strong> MondoMerlot<br />
L’intervento del comico Lucio Gar<strong>di</strong>n a chiusura della manifestazione.
<strong>di</strong> Nereo Pederzolli<br />
Etica e valore del cibo, per<br />
un Merlot che coniughi habitat e<br />
piacevolezza. Grande riscontro <strong>di</strong><br />
pubblico – almeno 5 mila i visitatori<br />
– ma soprattutto una manifestazione<br />
che ha saputo coniugare<br />
<strong>di</strong>vertimento con responsabilità. A<br />
partire dalle degustazioni. Specialmente<br />
quella a Palazzo Geremia <strong>di</strong><br />
Trento.<br />
Milletrecento bicchieri, un ‘parterre’<br />
da gran<strong>di</strong> occasioni per una<br />
degustazione che ha del memorabile.<br />
Sulla scena i Magnifici 13,<br />
ovvero i Merlot che hanno vinto il<br />
recente concorso <strong>di</strong> Mondomerlot.<br />
Vini interpreti assoluti <strong>di</strong> come<br />
In tavola Merlot<br />
e cucina etica<br />
Grande riscontro per MondoMerlot, tra degustazioni memorabili a<br />
Palazzo Geremia e nel suggestivo castello del Buonconsiglio. Merlot<br />
per un confronto aperto alle nuove tendenze e all’ecosostenibilità.<br />
La cucina a “chilometri zero” allestita alla Cantina Sociale.<br />
questo vitigno riesca a coniugare<br />
piacevolezza con versatilità, potenza<br />
e carezzevoli sensazioni gu-<br />
Da sinistra: Nereo Pederzolli, giornalista e critico enogastronomico, Adua Villa, Marco<br />
Larentis e Clau<strong>di</strong>o Melis.<br />
stative. Palazzo Geremia – storica<br />
sede comunale <strong>di</strong> Trento – ha trasformato<br />
la degustazione in un<br />
evento culturale <strong>di</strong> rara suggestione.<br />
Cento persone, ognuna con 13<br />
bicchieri davanti, hanno potuto<br />
degustare il meglio del Merlot. E<br />
ancora una volta questa importante<br />
tipologia non ha tra<strong>di</strong>to le attese.<br />
Lo hanno riba<strong>di</strong>to i relatori –<br />
da Alessandro Torcoli, giornalista<br />
<strong>di</strong> Civiltà del Bere, ad Adua Villa,<br />
volto noto de ‘La prova del cuoco’<br />
– ma soprattutto i produttori<br />
dei vini premiati. Con una simpatica<br />
sorpresa finale: il Premio a<br />
Giannola Nonino, donna friulana<br />
ai vertici dell’arte <strong>di</strong>stillatoria internazionale,<br />
per una grappa <strong>di</strong> vinac-<br />
L’<br />
ARIONE<br />
29<br />
Economia
‘spiriti’ del mondo.<br />
Trento, <strong>Aldeno</strong> e Merlot. Un<br />
connubio vincente. Che è stato<br />
consolidato da una singolare quanto<br />
esclusiva degustazione anche al<br />
Castello del Buonconsiglio, il simbolo<br />
dell’autonomia trentina. A <strong>di</strong>mostrazione<br />
<strong>di</strong> come Mondomerlot<br />
sia riuscito a coinvolgere tutta<br />
la comunità locale.<br />
Del resto il Merlot è un vino che<br />
<strong>di</strong>aloga con altri. Lo fa da sempre.<br />
E’ nella sua indole. Coniuga<br />
territorio con innovazione, ha carattere<br />
e personalità <strong>di</strong> stampo internazionale<br />
che invitano al confronto.<br />
Vino per giuste sfide qualitative,<br />
per <strong>di</strong>mostrare la sua versatilità.<br />
Merlot variegato, vino <strong>di</strong> e<br />
per la qualità. Anche la più esclusiva.<br />
Che non guarda al passato,<br />
Economia ce Merlot, ritenuta tra i migliori<br />
30<br />
L’<br />
ARIONE<br />
ai miti dell’enologia tra<strong>di</strong>zionale,<br />
ma si apre al futuro. Proprio per<br />
questo al Castello del Buonconsiglio<br />
si è parlato <strong>di</strong> ‘New Merlot –<br />
la rivincita del piacere’.<br />
Poi <strong>Aldeno</strong> s’è ripresa tutta la<br />
scena. Con un convivio tra Merlot<br />
e Alta cucina. Quella curata da<br />
Clau<strong>di</strong>o Melis, chef <strong>di</strong> fama internazionale.<br />
Ha messo nel piatto una<br />
serie <strong>di</strong> leccornie basate sull’etica,<br />
nel massimo rispetto <strong>di</strong> chi produce<br />
gli ingre<strong>di</strong>enti ( a Km zero)<br />
elaborando un menù esclusivo a<br />
prezzi popolari. Contro gli sprechi,<br />
per il recupero degli avanzi.<br />
Una proposta <strong>di</strong> cucina democratica’.<br />
Con il Merlot a scan<strong>di</strong>rne i<br />
ritmi.<br />
Tutta la comunità aldenese ha<br />
risposto con entusiasmo agli stimoli<br />
sensoriali e culturali <strong>di</strong> una rasse-<br />
gna che s’interroga su come coniugare<br />
lavoro viticolo, economia<br />
locale, usi e costumi rurali. Sempre<br />
con il Merlot come ‘in<strong>di</strong>catore’,<br />
senza forzature, semplicemente<br />
con l’intento <strong>di</strong> rendere <strong>Aldeno</strong><br />
assolutamente autorevole. Rilanciando<br />
altre sfide e l’appuntamento<br />
per i primi d’ottobre del 2011.
<strong>di</strong> Lucio Bernar<strong>di</strong><br />
Direttore, sono quasi cinque<br />
anni che ricopre questo incarico,<br />
ci fa un primo bilancio?<br />
Innanzitutto, porgo un saluto a<br />
tutti i lettori dell’Arione e ringrazio<br />
la Redazione per questa opportunità.<br />
Sono stato nominato <strong>di</strong>rettore<br />
nel periodo in cui la nostra Cassa<br />
era in forte espansione e raggiungeva<br />
<strong>di</strong>mensioni molto importanti.<br />
Nei primi tre anni del mio<br />
mandato la crescita è continuata<br />
confermando il trend degli esercizi<br />
precedenti e questo ci ha portati<br />
a raggiungere il traguardo <strong>di</strong><br />
quinta Cassa Rurale della nostra<br />
Provincia. Negli ultimi due anni, a<br />
seguito della crisi, i mercati hanno<br />
subito un forte rallentamento ed<br />
anche i nostri in<strong>di</strong>ci patrimoniali ne<br />
hanno risentito: siamo rimasti fra<br />
le prime cinque Casse, ma con un<br />
in<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> crescita più contenuto. Da<br />
sottolineare, comunque, che dal<br />
2005 ad oggi la Cassa ha visto incrementare<br />
le proprie masse amministrate<br />
del 42%, il patrimonio<br />
del 43%, i soci del 37% e i <strong>di</strong>pendenti<br />
del <strong>14</strong>%. Purtroppo, negli<br />
ultimi due anni l’andamento economico<br />
“stressato” ha messo a<br />
nudo alcune criticità ed anche l’in-<br />
La Rurale<br />
contro la crisi<br />
Ancora una volta la funzione sociale del cre<strong>di</strong>to cooperativo emerge<br />
dai rischi della crisi economica. Coesione, solidarietà, sostegno all’impresa<br />
ed alle famiglie sono la formula per resistere e ripartire.<br />
L’intervista a Pio Zanella, <strong>di</strong>rettore della Cassa Rurale.<br />
<strong>di</strong>ce delle posizioni definite “non<br />
performing” ha subito un notevole<br />
incremento, attestandosi su livelli<br />
mai raggiunti prima. Ritengo importante<br />
de<strong>di</strong>care un’ultima riflessione<br />
al coefficiente <strong>di</strong> solvibilità, parametro<br />
che in<strong>di</strong>ca la capacita <strong>di</strong><br />
solvibilità <strong>di</strong> una banca in relazione<br />
agli impegni assunti: tale in<strong>di</strong>ce,<br />
costantemente monitorato dagli<br />
organi <strong>di</strong> vigilanza, a seguito <strong>di</strong><br />
un’attenta politica red<strong>di</strong>tuale ha<br />
raggiunto un valore più consono<br />
per una Cassa delle nostre <strong>di</strong>mensioni<br />
e si è attestato vicino all’11%,<br />
maggiore <strong>di</strong> tre punti rispetto al<br />
minimo previsto.<br />
Pio Zanella, <strong>di</strong>rettore della Cassa Rurale <strong>di</strong> <strong>Aldeno</strong> e Ca<strong>di</strong>ne.<br />
Direttore, ha fatto un breve<br />
accenno alla crisi: che cosa ci<br />
può <strong>di</strong>re al riguardo?<br />
La crisi, iniziata ormai da più <strong>di</strong><br />
due anni, ha interessato nella fase<br />
iniziale i mercati finanziari, spostandosi<br />
successivamente sull’economia<br />
reale e, proprio in questo periodo,<br />
sta interessando nuovamente<br />
il settore finanziario. Si sta rivelando<br />
lunga, densa <strong>di</strong> incertezze e<br />
sta mettendo a dura prova sia i<br />
comparti che i soggetti economici.<br />
Ormai, da molti mesi, si sente<br />
ripetere che i valori del PIL, del<br />
red<strong>di</strong>to reale delle famiglie, della<br />
domanda <strong>di</strong> beni e servizi, degli<br />
L’<br />
ARIONE<br />
31<br />
Economia
Economia<br />
investimenti delle aziende, dell’export<br />
<strong>di</strong> prodotti nazionali e della<br />
sfiducia dei risparmiatori hanno un<br />
andamento negativo, con percentuali<br />
<strong>di</strong> notevole evidenza. È inoltre<br />
risaputo come la crisi stia mettendo<br />
in <strong>di</strong>fficoltà pure alcuni Stati<br />
membri della Comunità Europea:<br />
Grecia, Irlanda e Portogallo, infatti,<br />
sono osservati speciali da<br />
parte della Comunità e della Banca<br />
Centrale. Dovendo far fronte<br />
a continue operazioni speculative,<br />
questi Paesi si vedono costretti<br />
a contrastarle riconoscendo un<br />
maggiore tasso d’interesse per<br />
indurre i risparmiatori alla sottoscrizione<br />
delle proprie emissioni<br />
<strong>di</strong> titoli <strong>di</strong> stato. Tale comportamento<br />
porta all’incremento del<br />
debito pubblico, mettendo a repentaglio<br />
gli equilibri economici<br />
dello stesso Stato in prima battuta<br />
e del sistema Europa successivamente.<br />
Cosa sta facendo la Cassa<br />
Rurale per il proprio territorio?<br />
32<br />
L’<br />
ARIONE<br />
Da sempre, la Cassa cerca <strong>di</strong><br />
interpretare la propria <strong>di</strong>mensione<br />
<strong>di</strong> banca del territorio. Fra le proprie<br />
priorità strategiche pone pure<br />
quella <strong>di</strong> fungere da volano <strong>di</strong> sviluppo,<br />
non solo economico, ma<br />
anche morale, cercando <strong>di</strong> tessere<br />
relazioni che si fondano su rapporti<br />
<strong>di</strong> reciprocità. Alla luce <strong>di</strong><br />
questo obiettivo, nel corso degli<br />
ultimi anni la Cassa ha recepito ed<br />
attivato, a favore <strong>di</strong> famiglie ed<br />
imprese, tutte quelle iniziative che<br />
tendono a metterle nelle con<strong>di</strong>zioni<br />
<strong>di</strong> affrontare al meglio le criticità<br />
derivanti da questo periodo. Da<br />
tener presente, però, che <strong>di</strong>venta<br />
in<strong>di</strong>spensabile analizzare questi interventi,<br />
facendo riferimento a<br />
nuovi parametri e criteri <strong>di</strong> valutazione,<br />
in quanto quelli utilizzati fino<br />
a qualche tempo fa non sono più<br />
attuali a causa della rapida evoluzione<br />
delle situazioni <strong>di</strong> mercato.<br />
Diventa pertanto imprescin<strong>di</strong>bile<br />
fondare relazioni e contratti su basi<br />
<strong>di</strong> sostenibilità, al fine <strong>di</strong> garantire<br />
continuità e vicinanza anche in futuro.<br />
Che tipo <strong>di</strong> rapporti intrattenete<br />
con la Federazione della<br />
Cooperazione?<br />
La Federazione è il nostro organo<br />
<strong>di</strong> rappresentanza politica<br />
che fornisce a tutti gli aderenti associati<br />
servizi <strong>di</strong> vigilanza, <strong>di</strong> consulenza<br />
e <strong>di</strong> utilità alla gestione<br />
delle rispettive cooperative. È<br />
un’istituzione a cui facciamo riferimento<br />
e con il quale abbiamo attivato<br />
rapporti <strong>di</strong> fattiva e positiva<br />
collaborazione. Abbiamo già ricordato<br />
che la crisi ha avuto anche<br />
qualche effetto positivo, riportando<br />
prepotentemente alla ribalta lo<br />
strumento cooperativo, sia a livello<br />
nazionale che internazionale: a<br />
partire proprio dalla cooperazione<br />
<strong>di</strong> cre<strong>di</strong>to, dove gli operatori<br />
si sono finalmente accorti dell’affidabilità<br />
del cre<strong>di</strong>to cooperativo<br />
basato sui valori relazionali, sulla<br />
trasparenza e su maggiori controlli<br />
democratici. Siamo consapevoli,<br />
però, che questo strumento funzioni<br />
bene solo se ogni singolo<br />
cooperatore e ogni realtà cooperativa<br />
si impegnano ad innovare<br />
ed andare al <strong>di</strong> là dei propri confini,<br />
stringendo alleanze forti per<br />
fare sistema. Nella nostra quoti<strong>di</strong>anità,<br />
quin<strong>di</strong>, cerchiamo <strong>di</strong> costruire<br />
relazioni con l’intero sistema<br />
cooperativo, nella profonda<br />
convinzione <strong>di</strong> quanto sia importante<br />
impegnarsi per percorrere<br />
la strada dell’unità del movimento<br />
cooperativo, in quanto questo<br />
può garantire futuro ad un’esperienza<br />
che per il Trentino è stata<br />
e rimane, davvero, fondamentale.
La Cassa Rurale si <strong>di</strong>stingue<br />
per un’intensa attività <strong>di</strong><br />
promozione culturale e sociale.<br />
Molto significativo è l’intervento<br />
<strong>di</strong> microcre<strong>di</strong>to sostenuto<br />
in Mozambico: che cosa rappresenta<br />
questo progetto <strong>di</strong> cooperazione<br />
internazionale?<br />
La Cassa Rurale <strong>di</strong> <strong>Aldeno</strong> e<br />
Ca<strong>di</strong>ne, il Consorzio Associazioni<br />
con il Mozambico e la Provincia<br />
Autonoma <strong>di</strong> Trento hanno dato<br />
vita ad un progetto <strong>di</strong> sviluppo<br />
particolarmente significativo per le<br />
comunità mozambicane del <strong>di</strong>stretto<br />
<strong>di</strong> Caia. Si tratta <strong>di</strong> un percorso<br />
lungo e complesso, che ha potuto<br />
contare sulla partecipazione attiva<br />
<strong>di</strong> tante persone, enti ed istituzioni<br />
e che nell’Agosto scorso ha portato<br />
all’inaugurazione <strong>di</strong> una piccola<br />
Cassa Rurale nel <strong>di</strong>stretto <strong>di</strong><br />
Sena, in questo momento il fulcro<br />
commerciale ed economico della<br />
zona, pur essendo a 60 km dal suo<br />
capoluogo. Questo risultato rappresenta<br />
sicuramente un evento<br />
che può incidere sullo sviluppo fu-<br />
Un socio anziano.<br />
turo delle comunità che abitano<br />
quei territori. La piccola banca <strong>di</strong><br />
comunità <strong>di</strong> Caia nasce, infatti, con<br />
l’idea <strong>di</strong> mutuare i principi e l’esperienza<br />
del Progetto Microcre<strong>di</strong>to<br />
- da anni attivato in terra africana<br />
dai soggetti sopra menzionati - arricchendola<br />
naturalmente della<br />
possibilità del risparmio e strutturandola<br />
in una nuova esperienza<br />
che potrà continuare anche in futuro<br />
in completa autonomia: dà,<br />
insomma, vita ad un sogno che si<br />
realizza per il futuro <strong>di</strong> questa terra.<br />
Ancora una volta, il modello<br />
delle Casse Rurali Trentine <strong>di</strong>venta<br />
una storia da cui attingere, oltre<br />
che un’occasione per stringere<br />
nuovi patti <strong>di</strong> solidarietà fra territori<br />
lontani. Il Mozambico sta cambiando<br />
rapidamente: nel complesso,<br />
la congiuntura economica <strong>di</strong><br />
sviluppo e <strong>di</strong> rapida crescita che<br />
interessa il Paese in generale e che<br />
vede l’affermazione <strong>di</strong> una piccola-me<strong>di</strong>a<br />
impresa, richiamano per<br />
certi versi la situazione del Trentino<br />
<strong>di</strong> fine Ottocento, quando, più<br />
<strong>di</strong> cento anni fa, le esperienze <strong>di</strong><br />
Cre<strong>di</strong>to Cooperativo muovevano<br />
i loro primi passi. In questa situazione,<br />
i progetti <strong>di</strong> micro-cre<strong>di</strong>to e<br />
<strong>di</strong> risparmio-cre<strong>di</strong>to si sono rivelati<br />
segnali visibili <strong>di</strong> quanto piccoli<br />
finanziamenti possano fare da volano<br />
per l’economia locale e <strong>di</strong><br />
quanto sia cresciuta negli anni questa<br />
coscienza tra la popolazione,<br />
assieme al senso <strong>di</strong> responsabilità<br />
nei confronti del cre<strong>di</strong>to e dell’importanza<br />
del risparmio nell’ottica<br />
<strong>di</strong> un futuro migliore per sé e per<br />
la propria famiglia.<br />
La nostra azione, quin<strong>di</strong>, è volta<br />
a sostenere un’iniziativa che cerca<br />
<strong>di</strong> contribuire ad un’adeguata<br />
re<strong>di</strong>stribuzione a livello globale<br />
delle risorse e, nello stesso tem-<br />
Economia<br />
po, rappresenta una grande opportunità<br />
<strong>di</strong> crescita, <strong>di</strong> arricchimento<br />
tecnico e valoriale per tutta<br />
la nostra Cassa Rurale: in questo<br />
rivivono intensamente le esperienze<br />
che ci portano a confrontarci con<br />
quei principi ideali che hanno ispirato,<br />
più <strong>di</strong> un secolo fa, la nascita<br />
della cooperazione trentina.<br />
L’<br />
ARIONE<br />
33
Protagonisti<br />
La gonna <strong>di</strong> Jenny<br />
Bruno Giovannini, la musica popolare, la musica sacra. Una lunga<br />
parabola tra le note, sotto le luci <strong>di</strong> un teatro, nella luce <strong>di</strong>screta <strong>di</strong><br />
un portico, <strong>di</strong> una chiesa, <strong>di</strong> una stanza.<br />
Che resta della musica, Bruno?<br />
Nel silenzio della neve che<br />
cade dentro la piscina vuota, sulla<br />
siepe sempreverde in<strong>di</strong>fferente alle<br />
stagioni, al <strong>di</strong> là del cancelletto socchiuso,<br />
sopra le orme passate, i<br />
margini smussati da altra neve, il<br />
campanello muto. Che resta della<br />
musica?<br />
Sottofondo <strong>di</strong> bagliori cato<strong>di</strong>ci<br />
nella cucina tiepida, cellula isolata<br />
della casa, il freddo fuori, a riempire<br />
le altre stanze in penombra. Il<br />
pianoforte nella penombra e nel<br />
freddo.<br />
Le <strong>di</strong>ta smagrite reclamano accor<strong>di</strong><br />
forti ed agili dalla tastiera,<br />
scorrono ancora potenti, bianco,<br />
Bruno Giovannini al piano.<br />
34<br />
L’<br />
ARIONE<br />
nero, bianco, bianco, nero, bianco.<br />
Residui <strong>di</strong> sinapsi antiche, mantenute<br />
con lungo esercizio passionale,<br />
legame biologico con l’arte, il<br />
ballo, il riso, le ragazze, con la solennità<br />
degli aromi d’incenso e l’eco<br />
<strong>di</strong> navate sacre.<br />
Le mani <strong>di</strong> Bruno Giovannini<br />
hanno ottantadue anni, gli occhi<br />
venti. E’ stato male qualche tempo<br />
fa. Mi invita a sorridere insieme della<br />
sequenza <strong>di</strong> farmaci su un tavolino,<br />
dello scadenzario che gli ricorda,<br />
incollato al vetro della credenza, gli<br />
appuntamenti con il beneficio delle<br />
molecole. Vorrebbe <strong>di</strong>sfarsi dell’inciampo.<br />
Vorrebbe nascondere<br />
quelle brevi amnesie che gli negano<br />
<strong>di</strong> Lorenzo Lucianer<br />
un nome o una parola. Vorrebbe<br />
risalire questo gra<strong>di</strong>no, che il malessere<br />
gli ha messo sotto i pie<strong>di</strong>,<br />
improvviso. Ma non può buttare le<br />
me<strong>di</strong>cine, la musica lo trattiene, ha<br />
un debito con l’arte che lo lega alla<br />
vita, al ricordo <strong>di</strong> suo padre, della<br />
sua Elde irrequieta e festosa, ai suoi<br />
figli laureati e musicisti. I farmaci allontanano<br />
altri gra<strong>di</strong>ni.<br />
Bruno è venuto al mondo nell’autunno<br />
del ’28, nella casa <strong>di</strong> zia<br />
Carmela, uno spigolo tra via Altinate<br />
e via della Chiesa, in piazza<br />
della Torre. Quinto dei sette figli <strong>di</strong><br />
Oreste, un uomo a metà guado fra<br />
i faticatori della terra ed un benessere<br />
borghese, mezzo conta<strong>di</strong>no e<br />
mezzo amministratore <strong>di</strong> terre blasonate,<br />
dei Lenner <strong>di</strong> Rovereto, dei<br />
veneti Piccinini, che avevano campagna<br />
alla Baja, nella piana aldenese.<br />
Prima <strong>di</strong> lui c’erano Carmen,<br />
Margherita, Mario, Renato. Poi<br />
sarebbero arrivati Franco, nel ’32,<br />
e Renzo, nel ’41. Sette figli, tanti,<br />
ma non era un’eccezione, ai tempi.<br />
E Mussolini premiava le famiglie<br />
numerose esentandole dalle tasse.<br />
Dunque, nonostante le molte bocche<br />
a tavola, Bruno poté frequen-
“Le <strong>di</strong>ta smagrite reclamano accor<strong>di</strong> forti<br />
ed agili dalla tastiera...”<br />
tare le me<strong>di</strong>e e <strong>di</strong>plomarsi al Liceo<br />
classico Prati, in via Santa Trinità,<br />
a Trento, con il preside Rodolfo<br />
Lakner, raffinato filologo e grecista<br />
quanto rigoroso interprete <strong>di</strong> una<br />
<strong>di</strong>sciplina rude, bacchettate sulle<br />
nocche per una sigaretta fumata al<br />
gabinetto, per uno sgarro in classe.<br />
Anni <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o e bicicletta, avanti ed<br />
in<strong>di</strong>etro da <strong>Aldeno</strong>, fino all’arrivo<br />
della corriera, nel ’45. Era stata una<br />
festa: la mamma, Anna Perini, aveva<br />
radunato i ragazzi: “Vardà, matelòti,<br />
quéla lì l’è la coriéra!”<br />
Ma non si poteva sempre pagare<br />
il biglietto: soltanto qualche<br />
volta, quando pioveva ed allora la<br />
corriera faceva risparmiare bronchite<br />
e fatica, rimandando d’un<br />
giorno l’ossessione del risparmio.<br />
Bruno perse suo padre appena finita<br />
la guerra e si <strong>di</strong>plomò nel ’48.<br />
Morì giovane, Oreste Giovannini,<br />
a cinquantatrè anni. Era stato<br />
presidente della Cantina vècia, la<br />
Sociale, aveva guidato la Banda<br />
musicale del paese. Seminando<br />
note, aveva lasciato le sue tracce<br />
<strong>di</strong> musicante anche in famiglia. Praticava<br />
il violino, poi aveva recuperato<br />
un enorme piano a coda dal<br />
vecchio teatro comunale <strong>di</strong> via<br />
Roma, nella casa dei Rodàri, lo<br />
aveva salvato da vandalismi ed incuria<br />
e lo aveva custo<strong>di</strong>to in via Altinate,<br />
insieme al suo violino ed alla<br />
chitarra, che aveva imparato a suonare<br />
da auto<strong>di</strong>datta.<br />
Era amico <strong>di</strong> Silvio Bettali, un<br />
pianista cieco che aveva passato<br />
qualche anno in conservatorio, più<br />
compositore che interprete, il quale<br />
ogni tanto, alla fine <strong>di</strong> un pranzo<br />
a crauti e pancetta, colmava qualche<br />
lacuna tecnica o teorica dei<br />
commensali radunati in casa Giovannini.<br />
Era un sodalizio <strong>di</strong>vertente, allargato:<br />
Alessandro Maistri, l’Isandro<br />
Bezèk, suonava la chitarra,<br />
Remo Malfatti il violino, come ‘l<br />
Fernando, Fer<strong>di</strong>nando Rossi, che<br />
l’era bravo, ma ‘l sonava ‘l violim<br />
come ‘na stèla, suonava il violino<br />
come un ciocco <strong>di</strong> legno. Si<br />
imparava copiando, un giro armonico<br />
era una conquista che passava<br />
<strong>di</strong> mano in mano.<br />
Il gruppetto si organizzò meglio,<br />
nel ‘45, quando una domenica,<br />
dopo la messa granda, a casa <strong>di</strong><br />
Modesto Baldo, ‘l Nadal, nacque<br />
l’idea della COFA, Coro, Orchestra,<br />
Filodrammatica <strong>Aldeno</strong>: il<br />
parroco, don Tobia, la finalizzò ad<br />
un programma artistico <strong>di</strong> sonate<br />
ed operette. Il prete <strong>di</strong>teggiava l’organo<br />
abbastanza bene, ma soprattutto<br />
sapeva vergare la musica con<br />
la medesima <strong>di</strong>sinvoltura delle parole.<br />
Dunque, forniva <strong>di</strong> spartiti e<br />
guida la nuova orchestrina, alla quale<br />
approdavano via via anche altri<br />
appassionati: ‘l Minco, Domenico<br />
Pescador, violinista, suo figlio Luigi,<br />
‘l Gigiòti, che l’aveva binà<br />
‘nséma ‘n tambùr, Guido Baffetti,<br />
che aveva aggiunto al gruppo un<br />
contrabbasso. E poi “el Mòser”<br />
Mario, con la sua chitarra d’accompagnamento,<br />
Bruno Baldo,<br />
anche lui uno dei “Nadài”, ed ancora<br />
Carlo Mosna, anch’egli al violino:<br />
“El fago piànzer!” esclamava<br />
con enfasi commossa, accarezzando<br />
il suo strumento, lui, un omone<br />
dalle mani come ba<strong>di</strong>li, tra le quali<br />
il legno sembrava sempre sul punto<br />
<strong>di</strong> frantumarsi come una crosta<br />
“L’organo non è <strong>di</strong>fficile. Le due tastiere sovrapposte sono uguali, servono solo per<br />
variare il timbro...”<br />
L’<br />
ARIONE<br />
35<br />
Protagonisti
centro, il suonatore cieco Silvio Bettali.<br />
<strong>di</strong> pane.<br />
Era una sorta <strong>di</strong> comune musicale,<br />
ci si avvicendava alle tastiere<br />
del piano e della fisarmonica, agli<br />
archetti, al plettro. C’erano anche<br />
le voci, come quella baritonale <strong>di</strong><br />
Enrico, ‘l Rico Baldo, che metteva<br />
in melo<strong>di</strong>a i versi della Mafalda, sua<br />
moglie, e come quella <strong>di</strong> Dario Battisti,<br />
il tenore. Insomma, un fervore,<br />
una colonna sonora che in qualche<br />
misura <strong>di</strong>stoglieva l’animo dai<br />
fumi ancor acri della guerra, sovrastati,<br />
un po’ alla volta, dalle volute<br />
<strong>di</strong> valzer, mazurke e polke, che il<br />
gruppo esercitava nel portico riparato<br />
<strong>di</strong> Dario Battisti, in via Giacometti.<br />
Nel gruppo, pian piano, entravano<br />
anche i giovani: Oreste aveva<br />
comprato una fisarmonica e Bruno<br />
ci si applicava, imparava a leggere<br />
la musica, <strong>di</strong>ventava bravo in questo<br />
humus <strong>di</strong> note paesane e, nel<br />
frattempo, si laureava, sostenuto<br />
dalla famiglia e un po’ schernito dai<br />
Protagonisti L’orchestrina aldenese negli anni ’30. Al<br />
36<br />
L’<br />
ARIONE<br />
fratelli: “E’ arivà ‘l sapiènte!”, lo<br />
apostrofavano, <strong>di</strong> ritorno dall’università.<br />
Dopo il liceo, aveva fatto il primo<br />
biennio <strong>di</strong> agraria, a Bologna,<br />
iscritto per procura (il viaggio costava)<br />
dall’amico Flavio Bonatti,<br />
che vi frequentava veterinaria. Quin<strong>di</strong>,<br />
sollecitato da alcuni ex compagni<br />
del Prati, aveva optato per<br />
scienze forestali in Toscana e per<br />
una tesi sul cancro del castagno, il<br />
22 Luglio del ’53. Una scelta che<br />
gli aveva dato presto un impiego,<br />
dapprima provvisorio, ai Bacini<br />
Montani e poco dopo definitivo,<br />
alla Forestale, in Regione, a Trento.<br />
La famiglia aveva cambiato<br />
casa, in quegli anni. S’era trasferita,<br />
pianoforte, violino e bagagli, a<br />
casa Maestranzi, in via Giacometti.<br />
Finiti gli stu<strong>di</strong>, a Bruno toccò <strong>di</strong><br />
fare il militare, dall’autunno del ’54<br />
alla primavera del ’56: prima a Verona,<br />
poi alla Cecchignola <strong>di</strong> Roma,<br />
infine tra le guar<strong>di</strong>e <strong>di</strong> frontiera a<br />
Merano, con il primo scaglione del<br />
1933.<br />
Ripreso il lavoro, tornò ad occuparsi<br />
<strong>di</strong> torrenti, briglie, rogge,<br />
alvei ed argini. Tornò alla sua musica,<br />
si fidanzò.<br />
Era arrivata ad <strong>Aldeno</strong> una romagnola<br />
<strong>di</strong> Forlì, Elde Casadei. Un<br />
cognome che oggi pare evocativo,<br />
a pensarci. Nel ’53 aveva vinto un<br />
concorso per l’insegnamento dell’educazione<br />
tecnica e poteva scegliere<br />
fra Trento e Teramo. Venne<br />
al Nord e conobbe Bruno.<br />
Era Elde a guidare le danze. Fu<br />
Elde a fidanzarsi con lui, Elde a<br />
parlare <strong>di</strong> matrimonio. La ricordano<br />
le sue studentesse: più idee che<br />
tempo per metterle in pratica, fantasiosa,<br />
colorata, comunicativa,<br />
coinvolgente, mai ferma, la passione<br />
per le recite. Bruno ne parla con<br />
un sorriso, evoca un’immagine <strong>di</strong><br />
De Andrè-Lee Masters “A me ricordava<br />
la gonna <strong>di</strong> Jenny, in un<br />
ballo <strong>di</strong> tanti anni fa…” Ancora<br />
musica, nel fruscio <strong>di</strong> una agile danza<br />
con la vita, nell’agile corsa delle<br />
mani sul pianoforte.<br />
Elde, il complemento <strong>di</strong> Bruno,<br />
Al centro della foto il parroco, don Tobia, l’iniziatore dell’attività artistico-musicale ad<br />
<strong>Aldeno</strong>.
più pacato e riflessivo, paziente<br />
quanto bastava a compensare.<br />
Dopo il matrimonio, nel ’58,<br />
abitarono un anno a casa Maestranzi<br />
ed altri quattro mesi dall’Amelia<br />
Pescador, in via Degasperi,<br />
prima <strong>di</strong> entrare a casa INA, in<br />
via Ver<strong>di</strong>, con Sergio Bisesti, Bruno<br />
Motta, Carlo Giovannini, Dario<br />
Battisti, Silvino Cont “Dormi”.<br />
Bruno ed Elde stavano al primo<br />
piano e le armonie del pianoforte<br />
<strong>di</strong>lagavano, nei pomeriggi <strong>di</strong> primavera,<br />
dalla finestra aperta sul balcone,<br />
verso Sud.<br />
Un’ora, due <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o, ogni giorno,<br />
o quasi. Era la sua ricerca personale,<br />
il suo contributo al collettivo<br />
musicale aldenese, che si spartiva<br />
tra le serenate e le operette <strong>di</strong><br />
don Luigi Giongo.<br />
Era arrivato in paese all’inizio<br />
degli anni ’50, dopo don Giuseppe<br />
Rigotti, questo parroco <strong>di</strong> poche<br />
parole e con la velleità del comporre.<br />
Non mancava ai suoi doveri,<br />
certo; ma pareva a <strong>di</strong>sagio con un<br />
piviale sulle spalle. In paese non<br />
s’erano mai sentite messe e pre<strong>di</strong>che<br />
così corte. Più che in sacristia,<br />
lo si trovava a pedalare sui mantici<br />
dell’armonium, in canonica, o chino<br />
alla scrivania a ricopiare righi e<br />
partiture per orchestrali, con la perpetua,<br />
la Fanny, che lo doveva chiamare<br />
venti volte per la cena.<br />
Erano gli anni delle operette.<br />
Don Giongo aveva trovato in <strong>Aldeno</strong><br />
lo spirito ed il seguito che gli<br />
serviva. La COFA riprese vigore,<br />
andarono in scena “Le Streghe”,<br />
“La serenata agli spettri”, “Occhio<br />
<strong>di</strong> falco”, “Il casino <strong>di</strong> campagna”.<br />
Però, a supporto <strong>di</strong> cantanti<br />
ed attori aldenesi - Raffaella<br />
Baffetti, Mario Muraglia, Dario<br />
Battisti, Enrico Baldo e tanti altri –<br />
gli orchestrali erano furesti: il parroco-musicista<br />
voleva una qualità<br />
che, secondo il suo gusto, i suonatori<br />
aldenesi non sempre garantivano.<br />
E don Giongo amava l’applauso,<br />
se lo garantiva con quegli orchestrali<br />
costosi, che gli davano<br />
occasione <strong>di</strong> raccogliere il successo<br />
a braccia aperte, con gran<strong>di</strong> in-<br />
Don Valerio Bottura (<strong>di</strong> spalle con la chierica) accanto alla folla per la sua prima messa<br />
ad <strong>Aldeno</strong>.<br />
All’organo, in chiesa.<br />
chini al pubblico plaudente. Fu così<br />
che la COFA si riempì <strong>di</strong> debiti e<br />
che l’ultima rappresentazione del<br />
“Casino <strong>di</strong> campagna”, dopo<br />
Romagnano, Volano e Ravina,<br />
Mattarello, si tenne ad <strong>Aldeno</strong> per<br />
ripianare i conti. Andò in scena però<br />
con i gratuiti musicisti del paese:<br />
Silvio Bettali al piano, Bruno Giovannini<br />
alla fisarmonica, Lisandro<br />
Maistri alla tromba.<br />
Tuttavia, per i nostri suonatori,<br />
la vera platea era fuori dal teatro,<br />
nella piazza, per le vie, nei cortili<br />
dove il suono stesso, rimbalzando<br />
tra i portici ed i muri delle case, richiamava<br />
ogni volta una piccola folla<br />
<strong>di</strong> estimatori.<br />
Erano in voga <strong>di</strong>sinvolti medley<br />
Protagonisti<br />
<strong>di</strong> valzer che mischiavano Fior<br />
trentino al Bel Danubio blu, a Les<br />
pattineurs, mazurke come Farfalle<br />
dorate, marce e marcette, e pezzi<br />
strappalacrime come il Fior <strong>di</strong><br />
Roccia che evocava, nel testo <strong>di</strong><br />
Romano Joris, l’epopea <strong>di</strong> Katzenau.<br />
Solo dopo la guerra ci si dovette<br />
arrendere al tango, <strong>di</strong>sarmonico,<br />
negli accor<strong>di</strong> in minore come<br />
nel ritmo, per il gruppo <strong>di</strong> Bruno<br />
L’<br />
ARIONE<br />
37
Protagonisti<br />
Giovannini. “Cossa èlo ‘sto cionfcionf<br />
!?” esclamava accigliato Fernando<br />
Rossi, <strong>di</strong>sgustato per il finale<br />
tronco che bruscamente abbandonava<br />
la Cumparsita al suo destino.<br />
Ma così voleva il pubblico,<br />
che ascoltava la ra<strong>di</strong>o ed avanzava<br />
richieste.<br />
“G’avèm dat dentro fim al<br />
‘90", <strong>di</strong>ce Bruno Giovannini. Anche<br />
dopo aver cambiato casa ed<br />
aver costruito nel ’71, con la sua<br />
Elde, la bella villa <strong>di</strong> via Degasperi,<br />
in fondo al paese, <strong>di</strong> fronte al verde<br />
dei meleti. Piscina e grande giar<strong>di</strong>no,<br />
un salone per il pianoforte e per<br />
la musica, che con<strong>di</strong>videva con la<br />
famiglia e gli amici. “G’avèm dat<br />
dentro” anche con il gruppo decimato<br />
dal tempo: el Lisandro è<br />
morto all’ospizio <strong>di</strong> Nomi ad 85<br />
anni, prima <strong>di</strong> lui se ne era andato<br />
Guido Baffetti, anche Remo Malfatti<br />
era andato avanti, come Dario<br />
Battisti. Natale Baldo, “el Nadalìm”,<br />
era andato a lavorare a Mori<br />
e lì aveva preso commiato dalla vita<br />
e dalla musica. Don Giongo era stato<br />
trasferito ad altra parrocchia ed<br />
era morto in un incidente <strong>di</strong> mac-<br />
38<br />
L’<br />
ARIONE<br />
china.<br />
Bruno si de<strong>di</strong>cava sempre più<br />
assiduamente al coro della chiesa,<br />
seguendo anche in questo la tra<strong>di</strong>zione<br />
<strong>di</strong> famiglia. Lo zio Attilio ne<br />
era stato il primo <strong>di</strong>rettore, il fratello<br />
Renato l’ultimo. Bruno Giovannini<br />
ne aveva accolto il testimone e<br />
s’era ingegnato all’organo, quello<br />
splen<strong>di</strong>do Mascioni del 1928, che<br />
don Rino Rosa, parroco dopo don<br />
Giongo, aveva pro<strong>di</strong>toriamente tolto<br />
dal corale, sopra l’ingresso <strong>di</strong><br />
San Modesto, mortificandone la<br />
bella facciata <strong>di</strong> canne argentee <strong>di</strong>etro<br />
la cortina dell’altar maggiore. E<br />
solo per non veder la gente voltare<br />
la testa, <strong>di</strong> tanto in tanto, quando<br />
Dario Battisti o Enrico Baldo intonavano<br />
il Te Deum. Un organo che<br />
aveva accompagnato per cinquant’anni,<br />
con Silvio Bettali e con<br />
Tullio “Zima” Cimadom i misteri<br />
gau<strong>di</strong>osi e dolorosi del paese, solennità,<br />
funerali, messe cantate,<br />
matrimoni. Bettali aveva eseguito la<br />
Missa Pontificalis del Perosi, nel<br />
’43, quando don Valerio Bottura<br />
aveva detto nel suo paese la prima<br />
Messa. Cimadom era alla tastiera<br />
quando don Giampietro Baldo aveva<br />
presieduto la sua, nel Luglio del<br />
1977.<br />
Ma l’organo non è né il pianoforte,<br />
né la fisarmonica: “Non è <strong>di</strong>fficile<br />
- ricorda Bruno – le due tastiere<br />
sovrapposte sono uguali,<br />
servono solo per variare il timbro,<br />
ma tutti i tiranti e soprattutto<br />
la pedaliera richiedono una<br />
confidenza che si acquisisce solo<br />
da giovani”.<br />
Giovani come i suoi figli quan-<br />
do, ancora bambini, hanno cominciato<br />
a stu<strong>di</strong>are la musica, naturale<br />
come il respiro. Due ne hanno fatto<br />
una professione: Marina si è <strong>di</strong>plomata<br />
al Conservatorio <strong>di</strong> Trento in<br />
pianoforte, ed adesso insegna a<br />
quello <strong>di</strong> Bolzano; Manuela si è <strong>di</strong>plomata<br />
in viola a Parma ed oggi<br />
suona ed insegna musica a Cagliari;<br />
Massimo ha cominciato con il<br />
violoncello, ma poi s’è trovato al<br />
bivio, tra lo strumento ed ingegneria.<br />
Ha scelto calcoli e progetti. Due<br />
su tre, però. Una continuità che va<br />
avanti con i nipoti, i figli <strong>di</strong> Marina,<br />
15 e 7 anni.<br />
Nel 2001 è morta Elde. La<br />
malattia aveva annunciato la fine<br />
con anticipo <strong>di</strong> anni. Lungo, estenuante<br />
cammino verso l’oblio dell’Alzheimer.<br />
La casa è cambiata,<br />
sono rimaste le visite dei figlioli,<br />
l’allegria dei nipotini. Marina che<br />
prepara il sugo, le telefonate me<strong>di</strong>terranee<br />
<strong>di</strong> Manuela, la presenza<br />
<strong>di</strong> Massimo.<br />
Forse non basta, però. Negli<br />
occhi chiari <strong>di</strong> Bruno galleggia la<br />
nostalgia. La musica è eterna, la<br />
musica non muore, la musica non<br />
si corrompe col tempo. Una melo<strong>di</strong>a<br />
è una vibrazione che si può riprodurre<br />
intatta per secoli. La musica<br />
è lì, adamantina, in<strong>di</strong>fferente al<br />
tempo che irrigi<strong>di</strong>sce le <strong>di</strong>ta dei suoi<br />
sacerdoti, che rende incerta la loro<br />
voce.<br />
Pensieri che Bruno non <strong>di</strong>ce,<br />
velati e rivelati dai silenzi.<br />
Ma quando l’accordo dello<br />
Steinway perfora il silenzio, solo<br />
allora, si sente nella penombra il fruscio<br />
della gonna <strong>di</strong> Jenny.
<strong>di</strong> Mattia Maistri<br />
Tre cose mi colpiscono imme<strong>di</strong>atamente<br />
<strong>di</strong> Angelica: il sorriso,<br />
lo sguardo determinato e la<br />
confidenza con il <strong>di</strong>aletto. Un mix<br />
che ne rivela l’identità profonda<br />
<strong>di</strong> ragazza solare e decisa che non<br />
si è montata la testa. Del resto<br />
c’è ben poco da rimirarsi, nonostante<br />
i successi, quando ogni<br />
giorno è una corsa contro il tempo<br />
per coniugare sport e scuola.<br />
Senza <strong>di</strong>menticare la vita relazionale.<br />
Insomma, una vita <strong>di</strong> sacrifici.<br />
* * *<br />
Beh, non è facile allenarsi sei<br />
giorni a settimana a Verona, giocare<br />
il campionato a squadre la<br />
domenica mentre si frequenta la<br />
scuola a Trento e si abita ad <strong>Aldeno</strong>...<br />
Piano, piano, an<strong>di</strong>amo con<br />
calma. Partiamo dall’inizio.<br />
Ho cominciato a giocare a<br />
tennis quando avevo 5 anni per<br />
seguire le orme <strong>di</strong> mio fratello<br />
Andrea (quattro anni più grande<br />
<strong>di</strong> lei, ndr) che frequentava un<br />
circolo a Rovereto. Fin da subito<br />
mi hanno notato e ho cominciato<br />
a svolgere gli allenamenti<br />
con la squadra agonistica e nel-<br />
Una vita al rovescio<br />
Angelica Moratelli, 16 anni e un posto tra le migliori 800 tenniste al<br />
mondo. Con la voglia <strong>di</strong> non fermarsi più.<br />
l’arco <strong>di</strong> un paio <strong>di</strong> anni sono<br />
entrata nel giro della Nazionale<br />
giovanile.<br />
Non hai perso tempo!<br />
Eh eh, no... Diciamo che ho<br />
anche avuto la fortuna che uno<br />
degli osservatori per conto della<br />
Nazionale fosse un trentino,<br />
Enrico Slomp (che ora lavora<br />
per conto della Nazionale giovanile<br />
australiana) che mi ha<br />
visto giocare e si è entusiasmato.<br />
Fortuna e talento. Ma a quel<br />
punto cosa è successo alla tua<br />
vita?<br />
Un cambiamento ra<strong>di</strong>cale. I<br />
miei compagni sono <strong>di</strong>ventati il<br />
mio maestro tecnico Simone<br />
Andreoli e il borsone da viaggio.<br />
Parlaci un po’ del tuo maestro.<br />
Una figura fondamentale,<br />
se non sbaglio?<br />
Simone mi segue fin dai primi<br />
passi e per me è <strong>di</strong>ventato un<br />
punto <strong>di</strong> riferimento. Dal punto<br />
<strong>di</strong> vista tecnico essere seguita<br />
per 11 anni dalla stessa persona<br />
mi ha dato l’opportunità <strong>di</strong><br />
progre<strong>di</strong>re molto, facendo un<br />
lavoro pignolo che sta dando i<br />
suoi frutti. Conta molto che il<br />
tuo allenatore ti conosca bene.<br />
Anzi, mi conosce così bene che<br />
a volte mi ha pure fatto da genitore<br />
e fratello.<br />
Ad<strong>di</strong>rittura...<br />
Racconto un episo<strong>di</strong>o per farti<br />
capire. Ci trovavamo in Croazia<br />
per un torneo quando al tavolo<br />
del ristorante dell’albergo<br />
mi cadde un dente da latte. Per<br />
rassicurarmi Simone mi raccontò<br />
la storia del ragno che porta<br />
i sol<strong>di</strong> ai bambini per ogni dente<br />
perso. Mi rincuorai, solo che<br />
quella sera il dente rimase sul<br />
Il rovescio, il colpo preferito da Angelica.<br />
L’<br />
ARIONE<br />
39<br />
Lo sport
Lo sport<br />
tavolo e venne perso. Ero <strong>di</strong>sperata<br />
perché pensavo che il ragno<br />
non sarebbe arrivato. Il<br />
mattino dopo, invece, sotto il<br />
cuscino trovai ugualmente una<br />
moneta...<br />
Il rapporto con il proprio allenatore<br />
è fondamentale. Ma<br />
con i tuoi coetanei come ti trovi?<br />
Sai, quando si viaggia per<br />
tutta Italia mentre i tuoi coetanei<br />
non sono nemmeno usciti<br />
dal paese, per forza ti senti <strong>di</strong>versa.<br />
Però non l’ho mai percepito<br />
come un peso, anzi. L’opportunità<br />
<strong>di</strong> viaggiare e fare<br />
molte esperienze mi ha dato una<br />
marcia in più.<br />
Eppure, essere “<strong>di</strong>versi”<br />
non semplifica la vita...<br />
Hai ragione. A scuola, ad<br />
esempio, sono sempre stata vista<br />
come la pecora nera perché<br />
mancavo spesso o solo perché<br />
non partecipavo alle feste <strong>di</strong><br />
compleanno in paese perché ero<br />
40<br />
L’<br />
ARIONE<br />
sempre in giro ad allenarmi o a<br />
giocare ai tornei. Comunque,<br />
tutto sommato, alle elementari<br />
ho vissuto bene il rapporto con<br />
i miei compagni. Mentre alle<br />
me<strong>di</strong>e è stato <strong>di</strong>fficile.<br />
Per lo stu<strong>di</strong>o?<br />
Non solo. Riuscire a fare tutto<br />
è stata dura, ma ho trovato<br />
negli insegnanti delle ottime persone<br />
che mi hanno prestato attenzione,<br />
senza tuttavia regalarmi<br />
nulla. Il vero problema, strano<br />
a <strong>di</strong>rsi, era che nonostante<br />
mancassi spesso, riuscivo comunque<br />
ad avere buoni risultati<br />
a scuola. E questo mandava<br />
sulle furie alcuni della classe, in<br />
particolare le ragazze. Pensa<br />
che, per invi<strong>di</strong>a, quando tornavo<br />
dai tornei e chiedevo i compiti<br />
spesso me li davano sbagliati<br />
o incompleti. Per loro ero sempre<br />
“in vacanza”, ma non sapevano<br />
cosa significasse a quell’età<br />
mettere da parte gli svaghi<br />
per portare avanti una passione<br />
sportiva <strong>di</strong> alto livello. Un<br />
sacrificio che era tutt’altro che<br />
una vacanza.<br />
Ed ora come riesci a combinare<br />
stu<strong>di</strong>o e sport?<br />
Purtroppo a Trento l’unico<br />
istituto che prevede un percorso<br />
ad hoc per chi svolge agonismo<br />
ad un certo livello è il Pozzo,<br />
un istituto per geometri. Ma<br />
io non volevo <strong>di</strong>plomarmi come<br />
geometra, così sono stata costretta<br />
ad iscrivermi ad un liceo<br />
linguistico in una scuola privata,<br />
dove spesso mi capita <strong>di</strong> essere<br />
l’unica allieva.<br />
Da sola? Non ti manca la<br />
vita <strong>di</strong> classe?<br />
Mi manca, eccome! Però<br />
questi sono i limiti dell’Italia e<br />
del Trentino in particolare. So<br />
che all’estero, ad esempio nei<br />
Paesi Bassi, i licei per gli sportivi<br />
che fanno agonismo ci sono.<br />
Da sola in campo, da sola in<br />
classe. Non <strong>di</strong>rmi che sei da<br />
sola anche nella vita sentimentale?<br />
(Sorride convinta) Non ho tempo<br />
né per il moroso, né per la<br />
vita notturna. Ma ho tante amicizie,<br />
soprattutto maschili perché<br />
le ragazze sono davvero<br />
“cattive” e se possono metterti<br />
un ago sotto il piede lo fanno. E<br />
poi c’è mio fratello, con il quale<br />
ho un legame stupendo.<br />
E con il tuo paese che rapporto<br />
hai?<br />
Purtroppo quasi nullo, visto
che sono continuamente in viaggio.<br />
Tuttavia mantengo ancora<br />
dei buoni contatti con un paio<br />
<strong>di</strong> amiche d’infanzia e con il<br />
gruppo <strong>di</strong> amici <strong>di</strong> mio fratello<br />
Andrea. Tuttavia sono felice<br />
quando qualcuno del paese si<br />
interessa dei miei risultati sui<br />
giornali o tramite mia mamma.<br />
Ed accade spesso, per fortuna.<br />
Non senti mai nostalgia <strong>di</strong><br />
casa?<br />
Un po’, ma non troppo. Diciamo<br />
che mi sono abituata presto:<br />
a 12 anni sono andata a<br />
Parigi da sola, proprio il giorno<br />
dopo l’esplosione <strong>di</strong> una bomba<br />
carta sotto l’albergo dove ero<br />
ospitata. Ero talmente spaventata<br />
che mi sono ritrovata a parlarmi<br />
da sola allo specchio per<br />
rassicurarmi. Ma è mia mamma<br />
che sta più in apprensione quando<br />
sono fuori. Poco tempo fa,<br />
ad esempio, ero su un volo per<br />
Liverpool e siccome l’aereo aveva<br />
dei gravi ritar<strong>di</strong> non sono riuscita<br />
a comunicarlo a casa. Non<br />
ti <strong>di</strong>co che voce agitata aveva<br />
lei quando ho finalmente telefonato<br />
nel cuore della notte...<br />
Viaggiando così tanto immagino<br />
che avrai dovuto imparare<br />
anche l’inglese.<br />
Beh, senza inglese non si<br />
mangia. Nel vero senso della<br />
parola! Nessuno all’estero conosce<br />
l’italiano e quin<strong>di</strong> ormai mi<br />
sono abituata a parlare inglese,<br />
per comunicare con gli altri atleti<br />
o anche semplicemente per<br />
or<strong>di</strong>nare al ristorante.<br />
Parliamo più in dettaglio<br />
degli aspetti tecnici del tuo<br />
sport. In quale categoria militi?<br />
Bisogna fare una <strong>di</strong>stinzione,<br />
tra campionato a squadre e in<strong>di</strong>viduale.<br />
Con il mio circolo tennis<br />
(CT Scaligero <strong>di</strong> Verona) ho<br />
recentemente vinto il campionato<br />
<strong>di</strong> serie C e ho ricevuto proposte<br />
per andare a giocare in<br />
Circoli che militano in serie B o<br />
ad<strong>di</strong>rittura in serie A. Ma allo<br />
Scaligero mi trovo benissimo e<br />
per ora non ho intenzione <strong>di</strong> spostarmi.<br />
Lo stesso circolo, tra l’altro,<br />
<strong>di</strong> una famosa tennista regionale,<br />
Mara Santangelo.<br />
Sì. Molti <strong>di</strong>cono che le assomiglio<br />
fisicamente e come modo<br />
<strong>di</strong> giocare. Magari riuscissi anche<br />
a percorrere la sua stessa<br />
strada...<br />
Angelica con la Nazionale italiana.<br />
A livello in<strong>di</strong>viduale quali risultati<br />
hai ottenuto?<br />
Sul piano in<strong>di</strong>viduale esistono<br />
4 gruppi <strong>di</strong> classifica, in or<strong>di</strong>ne<br />
crescente dal livello più<br />
basso fino al gruppo 1 che racchiude<br />
le vere e proprie professioniste.<br />
Io attualmente sono nel<br />
gruppo 2 e lo scorso anno sono<br />
stata la migliore tennista italiana<br />
nata nel 1994. Poi quest’anno<br />
sono riuscita ad entrare nella<br />
classifica mon<strong>di</strong>ale, ottenendo<br />
ad ottobre la posizione n.<br />
744.<br />
Inten<strong>di</strong> la stessa classifica<br />
dove si trovano tenniste come<br />
le sorelle Williams o Caroline<br />
Wozniacki?<br />
Sì! Si entra in quella classifica<br />
quando si partecipa a tornei<br />
che abbiano un montepremi minimo<br />
<strong>di</strong> 10.000 dollari. E vi si<br />
arriva solo se nel proprio Paese<br />
si è raggiunta una certa posizione.<br />
L’<br />
ARIONE<br />
41<br />
Lo sport
Lo sport Angelica allo smash.<br />
Insomma, hai fatto il grande<br />
salto! Ma come farai a scalare<br />
la classifica?<br />
Ogni anno bisogna confermare<br />
(e aumentare, se possibile)<br />
i punti che si sono realizzati<br />
l’anno precedente. Il punteggio<br />
è stabilito a seconda delle avversarie<br />
che si riescono a superare.<br />
Più un’avversaria è forte<br />
e maggiore sarà il punteggio<br />
guadagnato se si riesce a sconfiggerla.<br />
A questi punti si aggiungono<br />
poi quelli bonus che si<br />
ottengono vincendo i tornei.<br />
Quest’anno al torneo <strong>di</strong> Monteroni<br />
d’Arbia ho sconfitto Angelica<br />
Rosch che è stata anche la<br />
n. 80 al mondo. Nello stesso torneo<br />
ho sconfitto Anastasia Grymalska,<br />
una delle più forti giovani<br />
tenniste italiane, giocando<br />
una partita praticamente perfetta.<br />
Come esiste la vittoria perfetta<br />
esisterà anche la sconfitta<br />
più bruciante...<br />
42<br />
L’<br />
ARIONE<br />
Non ricordarmelo! Al torneo<br />
<strong>di</strong> Imola stavo vincendo nei<br />
quarti <strong>di</strong> finale 7-6, 5-1. Praticamente<br />
avevo la vittoria in tasca.<br />
Ma mi è venuta la classica<br />
“paura <strong>di</strong> vincere” e ho buttato<br />
tutto al vento, perdendo la partita.<br />
La componente psicologica<br />
è determinante in quei casi,<br />
no?<br />
Assolutamente. Superati i 16<br />
anni i colpi sono stati memorizzati<br />
alla perfezione e il lavoro <strong>di</strong><br />
allenamento è tutto fisico e psicologico.<br />
Vince chi riesce ad<br />
imporre la propria forza fisica e<br />
a leggere meglio la partita. Insomma,<br />
bisogna affinare la forza<br />
e la strategia.<br />
Quale tipo <strong>di</strong> gioco ti si ad<strong>di</strong>ce<br />
<strong>di</strong> più?<br />
Ho un buon servizio e un <strong>di</strong>screto<br />
<strong>di</strong>ritto. Ma la mia arma<br />
vincente è il rovescio. Mi piace<br />
poi tirare forte e se il gioco non<br />
si conclude in 3-4 colpi mi innervosisco,<br />
perché non mi <strong>di</strong>verto.<br />
Il <strong>di</strong>vertimento è importante<br />
anche ad alto livello?<br />
Fondamentale. Quest’anno<br />
sono partita malissimo. Quando,<br />
invece, sono riuscita a trovare<br />
calma in me e a <strong>di</strong>vertirmi<br />
durante le partite sono arrivati<br />
i migliori risultati <strong>di</strong> sempre.<br />
Quanto conta il fisico nel<br />
tennis femminile?<br />
Sempre <strong>di</strong> più. Tra le professioniste<br />
il gioco risulta più fisico<br />
che tecnico ed è per questo<br />
che si fa un grande lavoro in<br />
palestra. Anche se è una delle<br />
mie preoccupazioni...<br />
Per la fatica?<br />
No, perché vorrei riuscire ad<br />
indossare sempre un vestitino<br />
carino, senza preoccuparmi<br />
troppo dei muscoli!<br />
Dato che la con<strong>di</strong>zione fisica<br />
è così importante, bisogna<br />
fare attenzione agli infortuni...<br />
In passato ho perso ben due<br />
anni per problemi fisici, tra mononucleosi,<br />
mal <strong>di</strong> schiena e dolori<br />
alla spalla. Sono stati due<br />
anni <strong>di</strong> calvario, anche perché<br />
la Federazione si lamentava dei<br />
miei continui stop, come se lo<br />
facessi apposta!<br />
Capisco, le Federazioni non<br />
brillano per umanità. Ora però
i problemi sono stati superati e<br />
sei lanciata verso un avvenire<br />
ricco <strong>di</strong> speranze. Come ti ve<strong>di</strong><br />
nel futuro?<br />
Mi immagino una tennista<br />
professionista, anche perché mi<br />
sono sacrificata così tanto in<br />
questi anni che non voglio mollare<br />
proprio ora.<br />
Il sorriso <strong>di</strong> Angelica campeggia<br />
sul suo volto anche alla fine<br />
dell’intervista. Così come la sua<br />
determinatezza. Farà strada, questa<br />
ragazza. Ma, se ce lo permette,<br />
le vogliamo ricordare <strong>di</strong> non<br />
pretendere <strong>di</strong> raggiungere subito<br />
l’apice del proprio successo. Il<br />
gusto della conquista e del desiderio,<br />
infatti, è un bene prezioso<br />
che va gustato pienamente, senza<br />
fretta. Per non perdere il sorriso<br />
troppo presto, ma imparare ad<br />
assaporare i dettagli, giorno dopo<br />
I migliori risultati <strong>di</strong> Angelica dal 2006<br />
2006 Campionessa italiana categoria under 12 a squadre con A.T. Verona<br />
2008 Con la nazionale classificata alla fase finale della Winter Cup<br />
Semifinale al Torneo Internazionale under <strong>14</strong> Galeja, Maribor (Slovenia)<br />
Finale Torneo Internazionale Correggio under <strong>14</strong><br />
2009 Finale all’Open <strong>di</strong> Montecchio<br />
Semifinale all’Open <strong>di</strong> Villafranca<br />
Finale all’Open <strong>di</strong> Viserba<br />
Vittoria all’Open <strong>di</strong> Rovereto<br />
Vittoria all’Open <strong>di</strong> Bolzano<br />
Vittoria all’Open <strong>di</strong> Sommacampagna<br />
<strong>2010</strong> Promozione in serie B a squadre con il C.T. Scaligero<br />
Vittoria all’Open <strong>di</strong> Trento<br />
Finale all’Open <strong>di</strong> Bolzano<br />
Quarti <strong>di</strong> finale al 10’000$ a Imola<br />
Ottavi <strong>di</strong> finale al 25’000$ a Monteroni d’Arbia<br />
Ottavi <strong>di</strong> finale al 10’000$ a To<strong>di</strong><br />
Ottavi <strong>di</strong> finale al 25’000$ a Helsinki<br />
Miglior ranking WTA: n. 744 (25 ottobre <strong>2010</strong>)<br />
giorno. Del resto sono proprio<br />
quelli, i dettagli, che fanno la <strong>di</strong>fferenza<br />
nella vita. Tutto il resto è<br />
volume.<br />
L’<br />
ARIONE<br />
43<br />
Lo sport
Attualità<br />
Prelievi<br />
a chilometri zero<br />
Si risparmiano tempo e chilometri col nuovo servizio ambulatoriale<br />
in paese.<br />
Mentre impaginiamo questo<br />
numero de L’Arione arriva il primo<br />
bilancio dell’apertura del nuovo<br />
Centro Prelievi per le analisi<br />
del sangue: nelle due ore <strong>di</strong> apertura<br />
sono stati 31 i citta<strong>di</strong>ni <strong>di</strong> <strong>Aldeno</strong><br />
che si sono rivolti al servizio.<br />
I vantaggi sono apparsi subito<br />
evidenti, a cominciare dall’ora-<br />
44<br />
L’<br />
ARIONE<br />
rio <strong>di</strong> apertura, dalle 7 alle 9, abbondantemente<br />
in anticipo sui<br />
consueti orari <strong>di</strong> lavoro. Prestazioni<br />
rapide, referti altrettanto<br />
veloci e risparmio <strong>di</strong> tempo e chilometri<br />
sono gli altri argomenti<br />
che annunciano i successi <strong>di</strong> questa<br />
iniziativa del <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Aldeno</strong>,<br />
primo, tra i comuni minori<br />
Il punto prelievi presso l’ambulatorio comunale, in via Florida, 1.<br />
<strong>di</strong> Cristina Cont<br />
del Trentino, ad organizzarsi in<br />
questo modo. Già 24/48 ore<br />
dopo il prelievo il me<strong>di</strong>co curante<br />
dell’assistito ha il referto a <strong>di</strong>sposizione<br />
sul proprio computer<br />
e dopo qualche giorno lo stesso<br />
viene consegnato, per il tramite <strong>di</strong><br />
un corriere, <strong>di</strong>rettamente a casa,<br />
con una spesa <strong>di</strong> 2 Euro oltre al<br />
ticket. Due Euro, rispetto ai 4 del<br />
viaggio in pullman a Trento. Si è<br />
calcolato che queste prime 31<br />
persone che hanno inaugurato il<br />
servizio, hanno risparmiato la bellezza<br />
<strong>di</strong> 1.500 chilometri e il relativo<br />
tempo, considerando la necessità<br />
<strong>di</strong> recarsi nel capoluogo<br />
sia per il prelievo che per il ritiro<br />
dei risultati.<br />
La correttezza e la sicurezza<br />
nelle operazioni <strong>di</strong> prelievo vengono<br />
garantite dalla presenza <strong>di</strong> un<br />
me<strong>di</strong>co e <strong>di</strong> un infermiere del Laboratorio<br />
Analisi A<strong>di</strong>ge <strong>di</strong> Trento,<br />
con il quale comune e Azienda sanitaria<br />
provinciale hanno stipulato<br />
la convenzione.<br />
Questo servizio sarà integrato,<br />
a partire dalla prossima privavera,<br />
dal presi<strong>di</strong>o <strong>di</strong> guar<strong>di</strong>a me<strong>di</strong>ca<br />
a <strong>di</strong>sposizione dei censiti <strong>di</strong> <strong>Aldeno</strong>,<br />
Cimone, Garniga Terme, Mattarello,<br />
Ravina e Romagnano.
<strong>di</strong> Alida Cramerotti*<br />
L’e<strong>di</strong>zione numero venti del<br />
“Comun Comunale”, ospitata ad<br />
<strong>Aldeno</strong> lo scorso mese <strong>di</strong> giugno,<br />
si è chiusa con una grande sod<strong>di</strong>sfazione<br />
sia degli organizzatori che<br />
del numeroso pubblico che ha presenziato<br />
ai vari eventi. Preme ricordare<br />
ancora una volta che gran parte<br />
<strong>di</strong> tale successo è da attribuire<br />
alla mobilitazione che le forze del<br />
volontariato locale hanno messo in<br />
campo per l’occasione. Senza l’aiuto<br />
dei numerosi volontari delle associazioni<br />
presenti nel nostro pae-<br />
Il Comun Comunale<br />
del volontariato<br />
Grande mobilitazione delle associazioni aldenesi impegnatesi per la<br />
buona riuscita della manifestazione.<br />
se, ai quali va aggiunta la <strong>di</strong>sponibilità<br />
dei proprietari dei volti utilizzati<br />
per la ristorazione, l’Amministrazione<br />
comunale non avrebbe<br />
certo potuto far fronte al grande<br />
impegno rappresentato dall’organizzazione<br />
dell’evento, se non destinando<br />
ad esso importanti risorse<br />
economiche che oggi come oggi<br />
sono sempre <strong>di</strong>fficili da reperire nei<br />
bilanci comunali. Proprio per tale<br />
ragione, così come avvenuto in occasione<br />
dell’e<strong>di</strong>zione ospitata ad<br />
<strong>Aldeno</strong> nel 2004, l’Amministrazio-<br />
ne comunale ha proposto <strong>di</strong> utilizzare<br />
l’eventuale avanzo tra le spese<br />
e le entrate, riferite all’allestimento<br />
dei volti ed all’acquisto dei beni<br />
destinati al settore ristorazione, a<br />
favore delle associazioni stesse. A<br />
manifestazione conclusa il saldo tra<br />
le spese e le entrate sopra citate è<br />
risultato essere in positivo per 9.800<br />
Euro, che verranno destinati all’acquisto<br />
<strong>di</strong> due nuove tendoni ed un<br />
impianto <strong>di</strong> amplificazione.<br />
*Assessore alla Cultura<br />
La mostra fotografica allestita da Remo Mosna per il Comun Comunale, racconta storie e personaggi <strong>di</strong> <strong>Aldeno</strong>.<br />
L’<br />
ARIONE<br />
45<br />
Attualità
Acquerelli<br />
Anna e la bellezza<br />
“È vero, principe, che una volta avete detto che il mondo sarà salvato<br />
dalla bellezza?” (F. M. Dostoevski, L’I<strong>di</strong>ota).<br />
- Altroché, se ghe n’era de<br />
belle! No le era tante ma ghe<br />
n’era…<br />
Anna guardava lontano attraverso<br />
la finestra mentre se ne stava<br />
quasi accucciata accanto alla<br />
stufa a legna, su una seggiola bassa<br />
(ho taià via le gambe, cossì la è<br />
pù comoda per star chi a stizzar...).<br />
Guardava, senza fissare nulla <strong>di</strong><br />
preciso, né il caco con le rare foglie<br />
e i frutti gialli, né il vigneto ormai<br />
spoglio che saliva dolcemente<br />
verso la montagna a confinare col<br />
bosco. Ogni tanto qualcosa richiamava<br />
la sua attenzione. Nella penombra<br />
me ne accorgevo perché<br />
piegava il capo verso la spalla e si<br />
sporgeva e sembrava che prestasse<br />
attenzione a qualche particolare<br />
oltre i vetri dell’infisso…chissà,<br />
un merlo che planava, un passero<br />
che saltellava, una foglia secca che<br />
cadeva lentamente. Poi il suo<br />
sguardo tornava <strong>di</strong>stante, quasi<br />
velato. Pensava… era la sua postura.<br />
Una postura che conoscevo<br />
bene perché l’avevo imparata,<br />
si fa per <strong>di</strong>re, da mio padre. È un<br />
modo <strong>di</strong> starsene assorti, rimanere<br />
concentrati su se stessi e allo<br />
stesso tempo presenti, quasi in<br />
automatico, senza perdere il con-<br />
46<br />
L’<br />
ARIONE<br />
trollo sul mondo circostante. È stupefacente,<br />
pur senza prestare attenzione<br />
ci si accorge del minimo<br />
movimento, della più piccola variazione<br />
che interviene nel campo<br />
visivo.<br />
- Zerto che ghe n’era, no<br />
tante come adesso… adesso le<br />
par tutte belle, le è ben vestide,<br />
ben nutride, curate nei minimi<br />
dettagli. Adesso esser belle è<br />
deventà quasi ‘na professiom,<br />
en laoro.<br />
- L’è bem bel però che ghe<br />
sia ‘na bella zoventù<br />
- Zerto che l’è bel, no critico<br />
miga, meio cossì. Na volta la<br />
zent la gaveva altri pensieri…<br />
per ‘na dona starse dreo l’era<br />
en lusso. Le era sempre piene de<br />
fioi e de laoro. Laorar e ubi<strong>di</strong>r<br />
ai omeni. Anca el me om… - e si<br />
girò in<strong>di</strong>cando con lo sguardo la<br />
foto incorniciata d’argento che<br />
occupava quasi tutto lo spazio <strong>di</strong><br />
una mensola in legno <strong>di</strong>pinto posta<br />
a lato della vetrina – che ‘l me<br />
voleva bem, ma bem sul serio,<br />
en zerte robe l’era come i altri…<br />
- El te comandava?<br />
- No, quelo no, ma el saveva<br />
che l’era elo el capo, la era<br />
cossì per tutti… l’era en mondo<br />
<strong>di</strong> Giovanni Mosna<br />
cossì: tutti al so posto. E le done<br />
soto! Ma l’era naturale, prima<br />
vegniva tante altre robe… perfim<br />
le bestie, per zerti.<br />
- El so, el so, la me conteva<br />
anca me mama… Ma se la era<br />
sì dura, come feve a ennamorarve?<br />
- Anca l’amor l’era en lusso.<br />
Per mi no, per mi no la è stada<br />
cossì, noi ne sem parla<strong>di</strong> tre<br />
ani prima de decider de sposarne,<br />
ma tante le se trovava zà<br />
cargade dei fioi prima de aver<br />
el temp de domandarse se ‘l so<br />
om el ghe piaseva. E se anca le<br />
se fussa accorte de nò, no ghera<br />
gnent da far, bisognava star<br />
lì e sciao.<br />
- Sat che el me mete tristezza<br />
‘sto <strong>di</strong>scorso, par impossibile…<br />
- Verità, caro, l’è la verità.<br />
L’amor sel lezeva sui libri, quei<br />
che lezeva, o sel ascoltava ‘n le<br />
canzom, perché quele le ghera,<br />
poche anca de quele, ma le ghera.<br />
- Eret bella ti, Anna?<br />
- Normale, gh’avevo en bel<br />
corpo, i <strong>di</strong>seva, do bei oci e bei<br />
cavei. Ghe tegnivo ai cavei. I lavavo<br />
e i petenavo de spess, me
fevo la drezza, no ghera miga<br />
acconciature, la drezza enrudolada<br />
sul dedreo… ma i era bei,<br />
neri… come quei de me mama.<br />
E dopo, vardavo de esser sempre<br />
neta e regolada, tegnivo quei<br />
do vestidei che gavevo come se<br />
fussa reliquie, i metevo per nar<br />
a messa e dopo me cambiavo<br />
subito per no strazzarli.<br />
- Bem, per fortuna che<br />
adesso no la è pù cossì…<br />
- Zerto, valà che avem patì<br />
assà noi… Sat però che tut ‘sto<br />
parlar de bellezza adesso el me<br />
mette a <strong>di</strong>sagio? Me par massa,<br />
par che sia l’unica roba che conta…<br />
Dopo l’è anca la televisiom<br />
che esagera tut. Veder tute ‘ste<br />
file de putele che se fa esaminar,<br />
i le misura, i le analizza, i<br />
varda se le bone de parlar, de<br />
balar, de cantar… Le me fa<br />
pecà, come. Perché me par che<br />
sia tut en mondo de sogni.<br />
- Sognar l’è bel…<br />
- No te m’hai capì, me par<br />
en mondo che approfitta dei so<br />
sogni, che dopera i so sogni per<br />
far sol<strong>di</strong>, perché ala fin l’è sol i<br />
sol<strong>di</strong> che conta. E varda che a<br />
esser belle ghe vol temp e fa<strong>di</strong>ga…<br />
e sol<strong>di</strong>.<br />
- Bem, però se le riesce a<br />
farse strada…<br />
- Te <strong>di</strong>rai che parlo per invi<strong>di</strong>a,<br />
ma no l’è cossì. Forse, se<br />
tutte ‘ste robe le ghe fussa stade<br />
quando ero zovena, magari<br />
me saria lassada ciapar anca<br />
mi… Adesso som vecia e no g’ho<br />
pù bisogn de piaserghe a nessum,<br />
basta che me piasa a mi…<br />
e me par ‘na gran libertà…<br />
Si fa silenzio. Non ho più voglia<br />
<strong>di</strong> ribattere. Nella vecchia cucina<br />
è quasi buio, guardando dalla<br />
finestra mi accorgo che l’ombra<br />
del crepuscolo è già calata sul vigneto<br />
e su bosco. La montagna è<br />
una massa scura che fa da sfondo.<br />
La guardo accucciata sulla sua<br />
seggiola dalle gambe corte, minuta,<br />
esile, tanto che sono ancora<br />
stupito dalla forza delle sue parole<br />
e dalla luci<strong>di</strong>tà del suo pensiero.<br />
- Libertà dalla bellezza…<br />
eppure… finim sempre per ubbi<strong>di</strong>rghe<br />
a qualcoss, per esser<br />
come i vol i altri. Esser quei che<br />
volem noi l’è <strong>di</strong>fizile. Anca perche<br />
l’è <strong>di</strong>fizile capir chi che<br />
sem. Bisogneria fermarse e pensar,<br />
torse el temp… e bisogneria<br />
farlo quando s’è zoveni,<br />
quando temp, en teoria, se ghe<br />
n’ha de pù. Anca se scoprir de<br />
esser libera a ottant’ani, me<br />
par zà en gran guadagno. Me<br />
sento libera e, no sta rider, anca<br />
bella e senza rimpianti.<br />
L’<br />
ARIONE<br />
47<br />
Acquerelli
Polachéti e grii. Prosegue la ricerca sulle origini dei più curiosi e<br />
storici tra i soprannomi delle famiglie aldenesi.<br />
La loro storia dei soprannomi<br />
aldenesi è inevitabilmente intrecciata<br />
con quella dei nostri avi, così che la<br />
ricerca e il loro racconto <strong>di</strong>ventano<br />
l’occasione per scavare nelle vecchie<br />
storie del paese e nel nostro<br />
passato, cercando <strong>di</strong> dare un volto<br />
e contorni a ciò che l’uso e la consuetu<strong>di</strong>ne<br />
rischiano <strong>di</strong> far passare<br />
per qualcosa <strong>di</strong> scontato.<br />
“Polachéti”<br />
Polachét, oltre ad essere <strong>di</strong>ventato<br />
per estensione il soprannome<br />
<strong>di</strong> tutta la famiglia Aldrighetti,<br />
identifica uno specifico luogo nel-<br />
Giuseppe Aldrighetti e Oliva Cont, i Polachéti.<br />
La storia Ma ti, de chi set?<br />
48<br />
L’<br />
ARIONE<br />
la parte nord-ovest del paese, all’interno<br />
dei Vignali dei Molini,<br />
compreso tra via Martignoni e via<br />
al Bondone ed in cui sorge una<br />
particolare e caratteristica costruzione<br />
a torretta, oggi ampliata e<br />
ristrutturata.<br />
Il soprannome è collegato,<br />
stando alle informazioni sin qui reperite,<br />
ad un nostro compaesano<br />
<strong>di</strong> origine polacca che risiedeva in<br />
tale torre negli anni antecedenti alla<br />
Grande Guerra del ‘<strong>14</strong>-‘18.<br />
Come allora e così fino al<br />
1992, anno <strong>di</strong> passaggio agli attuali<br />
proprietari, l’intero podere<br />
<strong>di</strong> Massimiliano Cont<br />
e Samuele Cont<br />
La casa dei “Polachéti”, in via Martignoni.<br />
apparteneva al parroco reggente<br />
del paese e fu proprio uno <strong>di</strong> questi<br />
che concesse alla famiglia Aldrighetti,<br />
più precisamente nel lontano<br />
1933 a Giuseppe Aldrighetti<br />
ed alla moglie Oliva Cont, <strong>di</strong> trasferirvisi<br />
per evitare l’allora temuta<br />
tos caìna, la pertosse, che si<br />
era <strong>di</strong>ffusa nella loro casa <strong>di</strong> residenza<br />
originaria, non molto <strong>di</strong>stante<br />
e sita in via Roma all’altezza dell’incrocio<br />
con via Giovanni XXI-<br />
II, verso via Martignoni.<br />
La famiglia Aldrighetti, vivendo<br />
per anni in tale e<strong>di</strong>ficio ed ampliandolo,<br />
pur sempre mantenendone<br />
la caratteristica torretta, ha<br />
acquisito <strong>di</strong> riflesso il relativo soprannome<br />
che, ad oggi, non risulta<br />
più essere solamente tale, data<br />
la rinnovata presenza <strong>di</strong> origini<br />
polacche attualmente residente in
paese.<br />
Attualmente, a seguito della<br />
recente ristrutturazione, nella casa<br />
storica <strong>di</strong> famiglia, è tornata a vivere<br />
una nostra compaesana <strong>di</strong><br />
origini polacche. Un’informazione<br />
che vale la pena <strong>di</strong> sottolineare vista<br />
la curiosa coincidenza del caso.<br />
“Grii”<br />
L’altro soprannome <strong>di</strong> cui si<br />
cercherà <strong>di</strong> definire l’origine è<br />
quello dei Grii. Tale appellativo<br />
riguarda alcune famiglie <strong>di</strong> <strong>Aldeno</strong><br />
<strong>di</strong> cognome Rossi e la sua provenienza<br />
risulta essere abbastanza<br />
incerta. Pure le origini della famiglia<br />
Rossi, che negli anni si è sviluppata<br />
ad <strong>Aldeno</strong>, sono perlopiù<br />
misteriose e vaghe. Pare che un<br />
avo <strong>di</strong> famiglia nobile risalente ai<br />
primi dell’800 avesse concluso<br />
qualche affare non proprio gra<strong>di</strong>to<br />
al re e per questo furono costretti<br />
a fuggire da ricercati dal<br />
paese <strong>di</strong> Varignano. Un’altra versione<br />
riguarda la possibilità che essi<br />
dovettero scappare come conseguenza<br />
per aver partecipato ai<br />
moti rivoluzionari della carboneria.<br />
In ogni caso essi si trasferirono a<br />
Cimone, e più precisamente in località<br />
Buzzi. Essendo una famiglia<br />
benestante poterono subito comprarsi<br />
dei piccoli appezzamenti terrieri<br />
e un gregge <strong>di</strong> pecore, iniziando<br />
così una nuova vita come conta<strong>di</strong>ni,<br />
lontano da occhi in<strong>di</strong>screti.<br />
Passati gli anni, si trasferirono poi<br />
ad <strong>Aldeno</strong>, sempre mantenendosi<br />
nell’anonimato. Nel frattempo<br />
l’Italia si era evoluta e anche ad<br />
<strong>Aldeno</strong> ci fu un censimento più<br />
Agàpito e Rosa Rossi, i Grii. Al centro Clara, la maestra Grila.<br />
accurato degli abitanti. Il cognome<br />
Rossi proviene proprio dal<br />
colloquio avvenuto fra il funzionario<br />
del comune e uno degli avi <strong>di</strong><br />
famiglia, Agapito. Egli, sentendosi<br />
chiedere il nome, rispose prontamente:<br />
“No me vedet en facia<br />
come che som? Apunto, Rossi<br />
me ciamo!”<br />
Da Agàpito Rossi proviene il<br />
ceppo dei Grii, <strong>di</strong> cui si ricordano<br />
la moglie Rosa Màrchel ed i sei<br />
figli: Casimiro, Giuseppe, Maria,<br />
Natalia, Assunta e Clarina (premiata<br />
anche dal comune <strong>di</strong> <strong>Aldeno</strong><br />
con una medaglia d’oro come<br />
riconoscimento per aver insegnato<br />
nel paese per oltre 40 anni). La<br />
ragione del soprannome Grii è<br />
molto incerta, ma l’ipotesi più probabile<br />
è quella che si riferisce alla<br />
caratteristica della famiglia, ed in<br />
particolare <strong>di</strong> Agapito, capace <strong>di</strong><br />
parlare molto e <strong>di</strong> sapersi sempre<br />
far intendere. “L’ultima parola l’è<br />
sempre del Grilo!”<br />
L’<br />
ARIONE<br />
49<br />
La storia
Grazie Giuliano!<br />
mento” del Vigile Volontario Giuliano Baldo.<br />
“Grazie Giuliano”: è con<br />
queste parole che abbiamo accolto<br />
la sera del 25 giugno scorso il<br />
nostro vigile Giuliano Baldo “Gasperim”,<br />
volontario del Corpo<br />
dei Pompieri <strong>di</strong> <strong>Aldeno</strong> dal 1971.<br />
Lo statuto, infatti, prevede che al<br />
compimento del sessantesimo<br />
anno <strong>di</strong> età, gli appartenenti al<br />
Corpo non possano più parteci-<br />
Associazioni Tutti complici nella festa a sorpresa che ha salutato il “pensiona-<br />
50<br />
L’<br />
ARIONE<br />
pare all’attività <strong>di</strong> emergenza. Insomma,<br />
un prudente ed affettuoso<br />
pensionamento, accompagnato<br />
da una festa a sorpresa.<br />
Con una banale scusa abbiamo<br />
indotto Giuliano, ignaro <strong>di</strong><br />
quanto stesse per accadere, a<br />
raggiungerci in caserma.<br />
Eravamo circa sessanta persone,<br />
tra vigili, ex vigili e famigliari,<br />
<strong>di</strong> Rudy Cimadom<br />
ad attendere in silenzio l’arrivo del<br />
festeggiato. Appena si è aperta la<br />
porta, tutti in coro, abbiamo intonato<br />
una canzone <strong>di</strong> Jimmy Fontana<br />
intitolata “La nostra favola”,<br />
memorabile pezzo degli anni settanta<br />
a lui molto caro.<br />
L’improvvisata è riuscita alla<br />
perfezione e l’emozione in tutti noi<br />
era evidentissima. Un caloroso<br />
Giuliano Baldo saluta dalla campagnola. Con lui Lorenzo Baldo (a destra) e, <strong>di</strong>etro, Oscar Beozzo e Luciano Baldo.
applauso ha riscaldato l’inizio della<br />
serata e dopo un brin<strong>di</strong>si <strong>di</strong> augurio<br />
è seguito un momento ufficiale.<br />
Alla presenza del Sindaco,<br />
sono stati ricordati l’impegno<br />
svolto da Giuliano, dapprima<br />
come militare a Roma presso il<br />
Corpo Nazionale dei Vigili del<br />
Fuoco, poi a Trento, come vigile<br />
ausiliario presso il Corpo Permanente.<br />
Infine, per 39 anni, come<br />
vigile del fuoco volontario nel<br />
Corpo <strong>di</strong> <strong>Aldeno</strong>.<br />
Nell’occasione è stata consegnata<br />
un targa ricordo e l’ex vigile<br />
Ivo Con<strong>di</strong>ni ha recitato una poesia<br />
in <strong>di</strong>aletto, da lui stesso composta.<br />
Per Giuliano Baldo festa a sorpresa.<br />
A Giuliano Baldo<br />
(ex Pompier)<br />
<strong>di</strong> Ivo Con<strong>di</strong>ni Mosna<br />
Ciao <strong>di</strong>visa da Pompier,<br />
dopo trentanove ani,<br />
‘n do te hai fat el to dover<br />
al servizio dei paesani.<br />
Resta sì la nostalgia<br />
de la squadra che se lassa,<br />
dover <strong>di</strong>r adess som via,<br />
vegn en grop’ che no’ te passa.<br />
Ma po’ ‘l temp cancela tut<br />
se guariss da le feride<br />
se coerze ‘l bel e ‘l brut<br />
e la vita ancor sorride.<br />
L’è ‘n bel corpo i Pompieri<br />
nat ormai tanti anni fa<br />
chi ghe passa i ne va fieri<br />
d’er fermà calamità<br />
d’esser pronti ad aiutar<br />
chi ghe n’ha necessità<br />
quando gh’è ‘n foc da smorzar<br />
o incidente capità.<br />
Or te cambi compagnia<br />
no’ te sei pù co’ i attivi<br />
ma con noi za na<strong>di</strong> via,<br />
che è restà ancora vivi.<br />
Benvenuto te <strong>di</strong>sem<br />
e co’ i altri en compagnia<br />
anca noi te festeggiem<br />
tutti ‘nsema en allegria.<br />
Bravo Giuliano!<br />
L’<br />
ARIONE<br />
51<br />
Associazioni
Associazioni<br />
E’ seguita una cena, grazie alla<br />
<strong>di</strong>sponibilità <strong>di</strong> Gianluca Oliana<br />
che, con grande professionalità,<br />
ci ha proposto un menù in grande<br />
stile che ha suscitato i complimen-<br />
52<br />
Vigili del Fuoco Volonari <strong>Aldeno</strong>: novità nel <strong>di</strong>rettivo<br />
Il <strong>2010</strong> ha caratterizzato alcuni cambiamenti nelle cariche istituzionali del Corpo dei<br />
Vigili del Fuoco Volontari <strong>di</strong> <strong>Aldeno</strong>. Siamo quin<strong>di</strong> particolarmente riconoscenti a Sergio<br />
Bri<strong>di</strong> per l’impegno profuso in 18 anni come vice comandante. Sergio Bri<strong>di</strong> ha<br />
passato il testimone a Damiano Muraglia. Daniele Vettori è stato eletto nuovo capo<br />
squadra e Alessio Baldo magazziniere. Le altre cariche <strong>di</strong> capo squadra (Mirco Baldo),<br />
capo plotone (Diego Bri<strong>di</strong>) e <strong>di</strong> comandante (Rudy Cimadom) sono state riconfermate<br />
per i prossimi cinque anni.<br />
Nuove leve entrate a far parte del Corpo da pochissimo sono: Anna Innocenti, Omar<br />
Carpentari e Andrea Coser. A loro va il nostro migliore augurio <strong>di</strong> buon lavoro. Attualmente<br />
il Corpo quin<strong>di</strong> è composto da 22 vigili.<br />
L’<br />
ARIONE<br />
ti <strong>di</strong> tutti.<br />
La festa si è protratta fino a<br />
notte fonda, con la sod<strong>di</strong>sfazione<br />
<strong>di</strong> tutti per aver trascorso una in<strong>di</strong>menticabile<br />
serata all’insegna<br />
Le nuove leve: Anna Innocenti, Omar Carpentari, Andrea Coser.<br />
della semplicità, dell’amicizia e<br />
del legame che unisce tutti coloro<br />
che, per tanti anni, de<strong>di</strong>cano le<br />
proprie energie al volontariato ed<br />
alla solidarietà.
<strong>di</strong> Paola Davi<br />
e Petra Donati<br />
Il Comitato Aiutiamoli a Vivere<br />
<strong>di</strong> <strong>Aldeno</strong> promuove, dal<br />
1997, l’accoglienza <strong>di</strong> un gruppo<br />
<strong>di</strong> bambini provenienti dalle<br />
zone contaminate <strong>di</strong> Chernobyl.<br />
Abbiamo voluto quest’anno rivolgere<br />
alcune domande a Petra,<br />
una mamma che nel <strong>2010</strong> ha<br />
accolto nella sua famiglia un<br />
bambino bielorusso, facendo<br />
così la sua prima esperienza.<br />
Come siete venuti a conoscenza<br />
del progetto Chernobyl<br />
e dell’accoglienza dei<br />
bambini?<br />
Quando, l’anno scorso, ab-<br />
Jenia con i piccoli Daniel e Samuel Dallago.<br />
Con Jenia<br />
nel cuore<br />
Dare e ricevere: offrire una vacanza ad un bambino <strong>di</strong> Cernobyl è<br />
uno scambio alla pari.<br />
I bambini bielorussi ospiti delle famiglie <strong>di</strong> <strong>Aldeno</strong>.<br />
biamo ricevuto dalla scuola il foglio<br />
informativo del Comitato<br />
Aiutiamoli a Vivere <strong>di</strong> <strong>Aldeno</strong>,<br />
eravamo già a conoscenza <strong>di</strong><br />
questo progetto. Abbiamo partecipato<br />
ad una serata durante la<br />
quale ci sono state date le informazioni<br />
necessarie per conoscere<br />
più da vicino questa iniziativa.<br />
Una profonda riflessione ci ha<br />
portato a decidere <strong>di</strong> aderire al<br />
progetto <strong>di</strong> accoglienza.<br />
Quali erano i vostri dubbi<br />
prima <strong>di</strong> ospitare un bambino<br />
proveniente da zone contaminate?<br />
Inizialmente le perplessità<br />
erano molte, quelle più importanti<br />
riguardavano sicuramente la<br />
comunicazione e il rapporto tra i<br />
nostri figli e il bambino accolto. Associazioni<br />
L’<br />
ARIONE<br />
53
zialmente non è stata semplice<br />
per la <strong>di</strong>versità della lingua, ma<br />
la buona volontà da parte <strong>di</strong> tutti<br />
ha reso le cose possibili. L’esperienza<br />
e i consigli delle famiglie<br />
che avevano già aderito a questo<br />
progetto sono state <strong>di</strong> grande<br />
aiuto.<br />
Fin dall’inizio i nostri figli Daniel<br />
e Samuel hanno accolto Jenia<br />
in modo molto spontaneo, come<br />
solo i bambini sanno fare. Sono<br />
stati gioiosi compagni <strong>di</strong> gioco e<br />
non vedono l’ora che Jenia ritorni.<br />
Che cosa vi ha lasciato questa<br />
esperienza?<br />
Ci ha dato la possibilità <strong>di</strong><br />
comprendere e imparare tante<br />
cose ed è quin<strong>di</strong> stata sicuramente<br />
positiva. Abbiamo cercato<br />
<strong>di</strong> accogliere Jenia nel migliore<br />
dei mo<strong>di</strong>, senza riempirlo <strong>di</strong><br />
regali, ma dandogli tutto l’affet-<br />
Associazioni La comprensione reciproca ini-<br />
54<br />
L’<br />
ARIONE<br />
to possibile, considerando sempre<br />
che, dopo il mese <strong>di</strong> permanenza,<br />
lui sarebbe ritornato nella<br />
sua famiglia e nella sua realtà.<br />
Jenia è un bambino educato e<br />
molto sensibile, che ha <strong>di</strong>mostrato<br />
coraggio nell’adattarsi alle<br />
varie situazioni, cosa veramente<br />
ammirabile per un bambino <strong>di</strong><br />
soli otto anni.<br />
Questa esperienza è sicuramente<br />
un impegno, ma anche un<br />
semplice gesto per donare un po’<br />
d’amore a chi vive situazioni <strong>di</strong>sagiate,<br />
portando ad entrambi un<br />
grande arricchimento.<br />
Noi tutti non ve<strong>di</strong>amo l’ora <strong>di</strong><br />
riabbracciare Jenia.<br />
Il Comitato Aiutiamoli a Vivere<br />
<strong>di</strong> <strong>Aldeno</strong> coglie l’occasione<br />
per porgere i più sinceri auguri<br />
<strong>di</strong> buone feste a tutta la comunità.<br />
Ringrazia le famiglie ospitanti<br />
e quanti negli anni hanno sostenuto<br />
il progetto <strong>di</strong> accoglienza.<br />
Chi desidera provare questa<br />
forte ma altresì gratificante esperienza<br />
accogliendo per un mese<br />
un bambino bielorusso nella propria<br />
famiglia può partecipare alla<br />
serata informativa che si terrà nellaSala<br />
della Biblioteca, lunedì 10<br />
Gennaio 2011, alle 20.30.
<strong>di</strong> Ugo Cont<br />
Il fatto è nato, in un primo momento,<br />
da un’idea sgorgata senza<br />
troppa convinzione, ma poi ripresa,<br />
buttata lì e allargata nel consenso<br />
all’interno della nostra Sezione.<br />
Veniva puntualmente riproposta<br />
ogni qualvolta ci si trovava a passare<br />
dal sentiero che, dalla galleria<br />
sopra la forra della Valle degli Inferni,<br />
al bivio, porta alla chiesetta<br />
<strong>di</strong> Postàl o a Cimone.<br />
Erano solo sassi seminascosti che<br />
ormai pochi vedevano, ma che conservavano<br />
una memoria non scritta,<br />
una memoria <strong>di</strong> tempi aspri, avari,<br />
<strong>di</strong> sudori e fatiche. Non è una novità,<br />
molti paesi delle prealpi calcaree<br />
svolgevano l’attività della cottura<br />
della calce con le “calchère” e qua e<br />
là se ne vedono <strong>di</strong> ristrutturate.<br />
Ad <strong>Aldeno</strong> mancava questa<br />
pagina <strong>di</strong> storia aperta sul terreno,<br />
mancava questa testimonianza.<br />
Quin<strong>di</strong>, osservando la “calchèra”,<br />
l’ampiezza e la particolarità della<br />
costruzione a botte ci siamo sentiti<br />
spinti a restituire alla comunità questa<br />
memoria.<br />
Ricevuta la piena <strong>di</strong>sponibilità al<br />
progetto dalla famiglia Gottar<strong>di</strong> (siamo<br />
su proprietà privata) e beneficiati<br />
dall’appoggio <strong>di</strong> persone del<br />
mestiere quali Bruno Beozzo e Ti-<br />
Solo le pietre sanno<br />
Ristrutturata a cura della locale sezione S.A.T. <strong>di</strong> <strong>Aldeno</strong> una vecchia<br />
fornace per la produzione della calce: una “calchera”.<br />
ziano Baldo, che hanno messo a<br />
<strong>di</strong>sposizione tempo, attrezzatura,<br />
mezzi e materiale e<strong>di</strong>lizio, il progetto<br />
ha potuto avere un inizio e arrivare<br />
ad una conclusione. Un grazie<br />
particolare va dunque a loro e a tutti<br />
quanti hanno tirato su le maniche!<br />
Abbiamo iniziato con l’incoscienza<br />
<strong>di</strong> chi non sa il lavoro che<br />
lo aspetta. Liberiamo prima l’area<br />
dalla vegetazione e quei pochi sassi<br />
visibili testimoni del passato.<br />
Sono pietre rimaste sole, sole come<br />
tante altre <strong>di</strong>sperse sui nostri luoghi,<br />
sole nei terrazzamenti sui pen<strong>di</strong>i,<br />
sole nei bor<strong>di</strong> e sui selciati <strong>di</strong><br />
antiche mulattiere, segnate dai solchi<br />
dei “bròzi”, sole nei ponti e sugli<br />
archi che univano sponde e pareti<br />
opposte. Qualcuna porta una<br />
data, un’altra una croce, sono ri-<br />
All’opera per la ricostruzione della calchèra.<br />
maste soltanto loro a sapere. Ora<br />
che se ne sono andati via tutti.<br />
Adesso qui, nel nostro tempo, la<br />
società dei villaggi è cambiata, miseria<br />
e tabù sono solo vocaboli non<br />
più vissuti sulla pelle delle persone,<br />
un certo bigottume è quasi sparito<br />
e se c’è non fa più notizia. Ma è<br />
giusto che le pietre testimoni dei<br />
tempi cadano nell’oblio? Oppure<br />
meritano il rispetto per il sudore<br />
assorbito da chi era costretto a gestire<br />
un’economia chiusa e stentata?<br />
L’uomo quando ha voluto lasciare<br />
un segno lo ha lasciato nella<br />
pietra, dai primi noma<strong>di</strong> cacciatori<br />
delle caverne, dai potenti sistemi che<br />
hanno costruito gli imperi, agli artisti<br />
e architetti che, con monumenti<br />
e palazzi, hanno costruito le città.<br />
La pietra porta i segni dei millenni,<br />
L’<br />
ARIONE<br />
55<br />
Associazioni
Associazioni<br />
A lavori ultimati, così si presenta il reperto ai visitatori.<br />
conserva l’anima dell’umanità, ci<br />
lascia un senso <strong>di</strong> eternità. La pietra<br />
sa. Quando noi an<strong>di</strong>amo a visitare<br />
le città an<strong>di</strong>amo ad osservare<br />
le particolarità dei centri storici,<br />
delle parti vecchie, dove spesso si<br />
usava la pietra, non an<strong>di</strong>amo nei<br />
como<strong>di</strong> quartieri moderni <strong>di</strong> periferia,<br />
tutti uguali e uniformati che<br />
non ci trasmettono emozioni particolari.<br />
Solamente a chi sa guardare,<br />
non basta solo vedere, solamente<br />
a chi vuole conoscere le proprie<br />
ra<strong>di</strong>ci e capire così la pianta che è,<br />
solamente a costoro le pietre sanno<br />
trasmettere e rivelare sensazioni<br />
tattili, visioni, messaggi, traducendo<br />
l’eternità in un presente.<br />
Le sentiamo allora le pietre, parlano<br />
una lingua loro, ecco, si allarga<br />
una percezione, si intravede un<br />
mondo che si incrocia in parte con<br />
quello raccontato dai nostri vecchi;<br />
ve<strong>di</strong>amo un mondo <strong>di</strong> lunghi inverni<br />
e <strong>di</strong> primavere troppo a lungo<br />
attese, <strong>di</strong> gente con il volto serrato<br />
nelle rughe, impenetrabile. Un mondo<br />
dove i bambini <strong>di</strong>ventano troppo<br />
presto adulti dopo un’adolescenza<br />
<strong>di</strong> umili sogni, senza incantesimi<br />
<strong>di</strong> consumismi e mode det-<br />
56<br />
L’<br />
ARIONE<br />
tate. Un mondo dove le donne nascondono<br />
nei larghi vestoni scuri un<br />
corpo che dell’amore porta un dovere<br />
<strong>di</strong> peso e fatica; donne libere<br />
come i capelli legati nelle trecce dei<br />
cric, le crocchie che celano il mistero<br />
d’una lunghezza che non si<br />
lascia immaginare. Un mondo <strong>di</strong><br />
uomini schivi, soli, che guardano il<br />
cielo solo quando deve piovere e,<br />
nei campi degli altri, piove sempre<br />
meglio o c’è più sole. E la speranza<br />
non dà mai più. Uomini che cercano<br />
nelle osterie un sorriso lasciandosi<br />
al vino, tanto sanno che la terra<br />
domani sarà ancora bassa e<br />
dura, per questo sono avari <strong>di</strong> tenerezze<br />
con i loro figli e con le loro<br />
spose. Non si possono però biasimare,<br />
anche per loro la giovinezza<br />
è durata poco. Qualcuno <strong>di</strong> loro si<br />
ribella a un destino che lo ha reso<br />
<strong>di</strong>verso da come sarebbe stato sotto<br />
un cielo <strong>di</strong>verso, guarda alla vallata<br />
con occhi misteriosi, persi ad<br />
inseguire pensieri <strong>di</strong> cambiamento,<br />
pensieri <strong>di</strong> esodo. Questo ci possono<br />
raccontare le pietre. Scavando<br />
troviamo un cucchiaio arrugginito,<br />
chi avrà preso parole per averlo<br />
perso?<br />
Il lavoro prosegue pietra su pietra,<br />
Ennio sempre presente, Erminio<br />
instancabile, Ermanno de<strong>di</strong>to a<br />
sostituire manici <strong>di</strong> picconi e pale<br />
rotti nello zelo.<br />
Per la parte <strong>di</strong>dattica, preparata<br />
a tavolino, la sezione S.A.T. <strong>di</strong><br />
Vigolo Vattaro ci ha concesso alcune<br />
foto che chiariscono la procedura<br />
del lavoro svolto nella calchèra.<br />
Loro si erano attivati nel<br />
1994 in una impegnata rievocazione,<br />
con la cottura vera e propria<br />
della calce. Questo materiale <strong>di</strong>dattico<br />
è stato magistralmente impaginato<br />
da Dario in un cartellone esposto<br />
sulla bacheca posta in loco.<br />
Vi invitiamo a fare una passeggiata,<br />
sono venti minuti da <strong>Aldeno</strong>,<br />
magari con figli o nipoti; è un’occasione<br />
per raccontare.<br />
In conclusione bisogna però,<br />
consentitemi, parlare anche degli<br />
aspetti negativi della nostra attività<br />
sul territorio, nell’allargamento e<br />
recupero dei sentieri. C’è un “ragazzaccio”<br />
(ma sono alcuni) ignorante,<br />
nel senso che ignora proprio<br />
regolamenti, proprietà e <strong>di</strong>vieti che,<br />
con moto da cross, rovina il fondo<br />
e la quiete dei pochi luoghi rimasti.<br />
Lo perdono e perdono anche i loro<br />
genitori, ignoranti anche loro (ignorano<br />
ciò che fanno i figli!). Sono sicuro<br />
che questi “ragazzacci” quando<br />
un giorno prenderanno coscienza<br />
(e magari avranno dei figli) vedranno<br />
il loro seminato, i segni lasciati;<br />
le pietre non saranno “tenere”<br />
con loro, parleranno duro al loro<br />
animo, ma perdoneranno con speranza<br />
perché solo le pietre sanno e<br />
sanno capire l’uomo.
<strong>di</strong> Alberto Baldo<br />
La solidarietà è una virtù dei<br />
poveri?<br />
Provocatorio certamente questo<br />
interrogativo! Lasciamoci coinvolgere<br />
in una riflessione serena al <strong>di</strong> là <strong>di</strong> vuote<br />
asserzioni o <strong>di</strong> pregiu<strong>di</strong>zi sociali; nel<br />
contempo però questa affermazione<br />
è basata pur su dati verificabili.<br />
Ad <strong>Aldeno</strong> varie sono le attività<br />
<strong>di</strong> volontariato sociale; lo abbiamo<br />
sottolineato anche domenica <strong>14</strong> novembre<br />
durante la Festa del Ringraziamento.<br />
Ma se volgiamo la nostra<br />
attenzione in modo particolare al volontariato<br />
sociale, anonimo e gratuito,<br />
notiamo che vi aderiscono, lavorano<br />
e si spendono generosamente<br />
persone che per estrazione economico-sociale<br />
si possono definire “normali”:<br />
giovani e adulti, operai, conta<strong>di</strong>ni,<br />
piccoli artigiani, impiegati con<br />
qualifiche esecutive. Ed è confortante<br />
vederne l’impegno, la de<strong>di</strong>zione,<br />
l’entusiasmo in un lavoro costante<br />
spesso nascosto. E gli abbienti, quelli<br />
che vengono definiti benestanti, quelli<br />
che hanno la garanzia <strong>di</strong> un ottimo<br />
red<strong>di</strong>to? Sia chiaro che non si vuole<br />
qui proporre alcuna contrapposizione<br />
o esprimere una valutazione <strong>di</strong> giu<strong>di</strong>zio<br />
su una persona solo considerando<br />
il red<strong>di</strong>to economico ma perché,<br />
ci chie<strong>di</strong>amo, queste persone<br />
Donare il sangue,<br />
donare la vita<br />
Riflessioni su un gesto <strong>di</strong> anonima generosità, <strong>di</strong> fronte al dono impagabile<br />
e fragile della salute.<br />
sentono meno l’impegno nel volontariato,<br />
quello sociale, gratuito, anonimo,<br />
quello che offre fraternamente<br />
il proprio impegno, il proprio dono<br />
senza magari voler sapere chi lo riceve?<br />
Perché non scoprire il dovere e il<br />
piacere <strong>di</strong> un dono importante, gratuito<br />
prima <strong>di</strong> scoprire che <strong>di</strong> fronte<br />
ad una grave malattia, una con<strong>di</strong>zione<br />
economica <strong>di</strong> forte garanzia poco<br />
serve e il proprio “sistema <strong>di</strong> sicurezza”<br />
è fragile, impotente e magari si ha<br />
bisogno della solidarietà e <strong>di</strong> quell’impegno<br />
<strong>di</strong> altri, fino a quel momento<br />
<strong>di</strong>menticati?<br />
E quale dono è più prezioso che<br />
quello del proprio sangue come fanno<br />
i volontari dell’Avis?<br />
E’, quello dell’Avis, un volontariato<br />
che trova la sua motivazione<br />
nell’intimità della persona, della vita,<br />
nel dovere della fratellanza con chi<br />
soffre, con chi, con l’aiuto <strong>di</strong> un me<strong>di</strong>co,<br />
tu puoi salvare. Basta soltanto<br />
voler conoscere questa potenzialità,<br />
saper superare il più recon<strong>di</strong>to egoismo,<br />
forse anche quel velo preconcetto,<br />
<strong>di</strong> paura. Il mio sangue a <strong>di</strong>sposizione<br />
<strong>di</strong> chi ha bisogno, <strong>di</strong> chi,<br />
grazie a me, può vivere ancora; gratuitamente,<br />
anonimamente una goccia<br />
della mia vita offerta alla vita altrui.<br />
E’ questo certamente molto più<br />
<strong>di</strong> un aiuto in denaro, <strong>di</strong> un aiuto materiale;<br />
è una <strong>di</strong>mostrazione <strong>di</strong> una ricchezza<br />
personale interiore, <strong>di</strong> una<br />
coscienza e sensibilità sociale.<br />
A chi oggi si sente sicuro, a chi<br />
non ha pensato che la salute a volte<br />
<strong>di</strong>venta un dono impagabile che anche<br />
una con<strong>di</strong>zione economicamente<br />
privilegiata non garantisce, chie<strong>di</strong>amo<br />
<strong>di</strong> essere ricchi <strong>di</strong> quella generosità<br />
gratuita e anonima, <strong>di</strong> guardare al<br />
volontariato in Avis come ad un’occasione<br />
che ricambia intimamente ma<br />
in modo forte.<br />
Un grazie allora a tutti i donatori<br />
<strong>di</strong> sangue ed <strong>di</strong> emoderivati della sezione<br />
Avis <strong>di</strong> <strong>Aldeno</strong>, Cimone e Garniga<br />
Terme, in particolar modo ai giovani.<br />
Per la loro generosità rappresentano<br />
un valore aggiunto tra la popolazione<br />
dei tre paesi.<br />
L’<br />
ARIONE<br />
57<br />
Associazioni
sempre accesa<br />
Con<strong>di</strong>videre con la comunità del paese l’esperienza della lotta all’alcool<strong>di</strong>pendenza:<br />
una fonte <strong>di</strong> energia alla quale attingere per<br />
superare le tante <strong>di</strong>fficoltà.<br />
L’incontro settimanale del 25<br />
Novembre del nostro Club Altinum,<br />
si è aperto alla Comunità <strong>di</strong><br />
<strong>Aldeno</strong> in occasione della S. Messa<br />
celebrata presso la Casa degli<br />
Anziani, come ormai consuetu<strong>di</strong>ne<br />
da <strong>di</strong>versi anni, per ricordare<br />
gli amici che sono stati con noi e<br />
che sempre vivono nella nostra<br />
memoria.<br />
Nell’interessante e toccante<br />
omelia, il nostro Parroco, Don<br />
Daniele, recentemente tornato da<br />
un viaggio nella grande metropoli<br />
<strong>di</strong> New York, ci ha raccontato una<br />
sua riflessione sulla Fede.<br />
La grande Cattedrale<br />
Newyorkese <strong>di</strong> S. Patrizio, vista<br />
dall’ Empire State Buil<strong>di</strong>ng, il più<br />
alto grattacielo della città, pareva<br />
quasi scomparire in mezzo a tutte<br />
le altre imponenti costruzioni della<br />
Associazioni Una luce<br />
58<br />
L’<br />
ARIONE<br />
città. Così anche Dio, nella sua<br />
straor<strong>di</strong>naria grandezza, spesso<br />
viene “nascosto” e quasi “soffocato”,<br />
da tutto quello che per noi<br />
sembra essere sempre più importante<br />
e prioritario. E così la nostra<br />
Fede si indebolisce. Ma Lui c’è!<br />
Questa riflessione ci ha fatto<br />
pensare anche allo stato d’animo<br />
che può provare la persona con<br />
problemi <strong>di</strong> alcol. Spesso la depressione,<br />
la <strong>di</strong>sperazione e la sfiducia<br />
prendono il sopravvento,<br />
soffocando quella forza <strong>di</strong> riprendersi,<br />
che comunque c’è dentro ad<br />
ognuno <strong>di</strong> noi.<br />
Ma probabilmente, i miracoli<br />
esistono! Frequentando il Club,<br />
con<strong>di</strong>videndo le sofferenze, ma<br />
anche le risorse, quella forza che<br />
pensavamo perduta riesce ad<br />
emergere. Ritornano voglia <strong>di</strong> vi-<br />
a cura del Club Altinum<br />
vere e <strong>di</strong>gnità, precedentemente<br />
perdute dentro ad un bicchiere.<br />
I traguar<strong>di</strong> raggiunti dovrebbero<br />
essere sempre motivo <strong>di</strong> orgoglio<br />
e <strong>di</strong> esempio, testimonianze<br />
quoti<strong>di</strong>ane del nostro vivere.<br />
E’ per questo, quin<strong>di</strong>, che l’occasione<br />
<strong>di</strong> giovedì è stato un evento<br />
“speciale” che ha visto il nostro<br />
Club interagire proprio con la sua<br />
Comunità, con la partecipazione <strong>di</strong><br />
molte persone, rappresentanti <strong>di</strong><br />
associazioni, Don Daniele e il Sindaco<br />
che ha voluto con entusiasmo<br />
riba<strong>di</strong>re, oltre alla sua sod<strong>di</strong>sfazione<br />
nell’essere presente, l’importanza<br />
che il Club riveste nella<br />
comunità, anello in<strong>di</strong>spensabile <strong>di</strong><br />
una catena <strong>di</strong> solidarietà.<br />
Il nostro grazie va a tutti coloro<br />
che hanno contribuito concretamente<br />
e con il loro cuore alla riuscita<br />
<strong>di</strong> questa serata che ci ha fatto<br />
sentire più vicini, che ci ha fatto ricordare<br />
i nostri amici scomparsi<br />
attraverso la presenza dei loro cari<br />
e che ci ha dato un’occasione (che<br />
confi<strong>di</strong>amo non resti unica) <strong>di</strong> sentirci<br />
veramente parte <strong>di</strong> questa<br />
Comunità.<br />
Questa messa “in memoria”, ma<br />
non solo, sarà una luce che vogliamo<br />
mantenere sempre accesa!
<strong>di</strong> Michele Bottura<br />
Era buio e faceva freddo.<br />
Fuori, un tempo da lupi. Tre settimane<br />
<strong>di</strong> pioggia. Porca vacca!<br />
Che si fa? Il problema sussisteva<br />
ormai da ore. Il Signor B. non riusciva<br />
a darsi pace. An<strong>di</strong>amo al circolo,<br />
pensò. Almeno c’è qualcuno.<br />
L’ unica via d’uscita. Simmaccheppalle.<br />
Appena arrivato, aprì la porta<br />
e trovò il Signor C. sdraiato sul<br />
<strong>di</strong>vano. Lo salutò, ottenne poco<br />
più <strong>di</strong> un rumore sordo proveniente<br />
da un gola molto deep. Si avviò<br />
con fare da duro verso l’interno<br />
del suddetto circolo ricreativo culturale<br />
artistico un po’ eclettico. E<br />
passionale anche. Poche persone.<br />
I signori S. e M. alla postazione<br />
console che urlano imprecazioni<br />
contro un apparecchio che fa vedere<br />
le immagini. La scena era più<br />
triste <strong>di</strong> quanto si aspettasse, così<br />
il Signor B. si avviò desolato verso<br />
un frigo che -ahimè- risultava<br />
essere vuoto. La desolazione regnava<br />
sovrana. Entrarono, nell’or<strong>di</strong>ne,<br />
il signor D., la Signora D. e il<br />
Signore alto e cattivo. Con la loro<br />
comparsa, la banda smise <strong>di</strong> suonare.<br />
Strana coincidenza, pensò il<br />
Signor B. Decise <strong>di</strong> smetterla <strong>di</strong><br />
pensare, perchè ciò lo portava a<br />
Ma è più bello<br />
farlo al Circolo<br />
Azione e reazione in atmosfera controllata: <strong>di</strong>namiche <strong>di</strong> gruppo al<br />
Circolo Giovanile, con interferenze estemporanee.<br />
ragionamenti e a conclusioni che<br />
lui stesso non riusciva a capire.<br />
Dopo<strong>di</strong>chè, porse i suoi umili saluti<br />
alla combriccola appena arrivata,<br />
ovvero i Signori F., M. e E.<br />
Gran<strong>di</strong> feste e celebrazioni. Poi, <strong>di</strong><br />
nuovo noia. La popolazione del<br />
CG cominciò ad affluire nella Sala<br />
delle Riunioni e delle Decisioni<br />
Importanti per buttare giù un’ idea<br />
sul da farsi. Sono momenti molto<br />
intensi, quelli. C’è chi <strong>di</strong>ce lì, c’è<br />
chi <strong>di</strong>ce qui, c’è chi <strong>di</strong>ce sì, c’è chi<br />
<strong>di</strong>ce no. C’è anche Vasco. Si passa<br />
agli insulti in un batter d’occhio e<br />
in men che non si <strong>di</strong>ca il dado è<br />
tratto. Si passa alle mani con la<br />
velocità del battito d’ali <strong>di</strong> una farfalla<br />
e la fantasia potrebbe volare<br />
ben oltre, se su questi articoli non<br />
ci fosse il <strong>di</strong>vieto <strong>di</strong> raccontare fatti<br />
(seppur veri, ve lo assicuro) che<br />
terminano con una scena degna dei<br />
migliori film splatter. Peccato. Ma<br />
torniamo alla narrazione degli<br />
eventi. Eravamo rimasti alla <strong>di</strong>scussione<br />
sul da farsi. I primi temerari<br />
raggiunsero un accordo e si fiondarono<br />
in un ridente club per nobili<br />
alquanto borghesi in quel <strong>di</strong><br />
Salorno. Che fissa...per loro. Neanche<br />
a <strong>di</strong>rlo, i Signori E.,C. (salute!),<br />
B., M., F. e un gruppo <strong>di</strong><br />
ragazzi che si fanno chiamare Ra-<br />
L’<br />
ARIONE<br />
59<br />
Associazioni
to un accordo. I Ramones se ne<br />
andarono presto, perchè si accorsero<br />
che non erano al chiassoso<br />
CBGB della caotica NY, ma al<br />
deprimente CG della desertica<br />
Al(deno). In quel momento arrivarono<br />
la signora A. e il Signor<br />
Do. (perchè il Signor D. già esisteva<br />
se ben ricordate). Il loro ritardo<br />
oramai-non-più-occasionale<br />
<strong>di</strong>ede fasti<strong>di</strong>o alla troupe. Il freddo<br />
entrò dalla porta portando con<br />
se desolazione e smarrimento. “Io<br />
la fuori non ci vado”.”Ho freddo<br />
ragazzi”. “Piove ancora?”. “Scusa,<br />
perchè stai nascondendo il mio<br />
portafoglio nella tua giacca?” . Ah,<br />
quanta ilarità e gioia <strong>di</strong> vivere in<br />
quei ragazzi. Peccato che erano<br />
quasi le do<strong>di</strong>ci meno un’ ora, e<br />
nessuno aveva mosso un <strong>di</strong>to. Con<br />
sempre meno timidezza, i nostri<br />
eroi arrivarono ad intavolare una<br />
<strong>di</strong>scussione sui massimi sistemi,<br />
per poi concludere il tutto con una<br />
briscolata da panico. Ah, il cavallo<br />
<strong>di</strong> bastoni! Ah, le coppe! Due<br />
<strong>di</strong>nàri non sono sufficienti! Si per-<br />
Associazioni mones non avevano ancora trova-<br />
60<br />
L’<br />
ARIONE<br />
deva e si vinceva. Ecchissenefrega,<br />
l’importante era aver trovato<br />
qualcosa da fare. I ragazzi erano<br />
felici. La loro serata era salva.<br />
Certo, un concerto degli amati<br />
Pooh sarebbe stato meglio. Ma<br />
anche un torneo <strong>di</strong> briscola con<br />
carte rigorosamente piacentine e<br />
una musica muy psichedelica <strong>di</strong><br />
sottofondo non sono male.<br />
Le belve della notte, ormai paghe<br />
della serata si ritirarono nei loro<br />
appartamenti. Ok, stasera non<br />
hanno fatto rockenrolla. Non hanno<br />
ballato fino alla morte. Non ce<br />
n’era bisogno. Hanno imparato<br />
una lezione molto importante, ovvero<br />
che il CG è lì per e con loro.<br />
Li coccola nei momenti <strong>di</strong>fficili, li<br />
scuote nelle calde serate-concerto,<br />
gli rimbocca le coperte prima<br />
<strong>di</strong> andare a letto, li abbraccia e li<br />
bacia. Questo altro non è che un<br />
ringraziamento al fantastico CG e<br />
ai suoi muri colorati, all’allegria,<br />
alla gioia e agli abbracci affettuosi.<br />
Perchè è bello guardare la tv,<br />
ma lo è <strong>di</strong> più se ogni cinque minuti<br />
devi alzarti per abbassare,<br />
perchè il comando non va, come<br />
<strong>di</strong> solito accade al CG. Perchè se<br />
devi andare al bagno, noi possiamo<br />
aprire e guardarti, tanto non<br />
c’è la chiave. Perchè la porta crolla.<br />
Perchè il frigo è vuoto. Sempre.<br />
Perchè la musica si sente<br />
male. Perchè il computer è lento.<br />
Perchè fa caldo, se fuori fa freddo.<br />
Perchè se c’è luce, c’è vita. E<br />
se c’è Aia, c’è gioia. Quin<strong>di</strong> venite<br />
a scoprire le bellezze del CG.<br />
Perché stare con gli amici è figo,<br />
ma è più bello farlo al circolo.
<strong>di</strong> Ezio Mosna<br />
Autunno denso <strong>di</strong> lavori per il<br />
rifugio cacciatori Valstornada,<br />
dopo la decisione della <strong>di</strong>rezione<br />
dell’A.R.C.A. <strong>di</strong> rinnovare tutto<br />
l’impianto elettrico del rifugio,<br />
mettendolo a norma <strong>di</strong> legge si è<br />
pensato <strong>di</strong> potenziare l’impianto<br />
fotovoltaico aumentando i pannelli<br />
e passando dai 12 volt a 220 volt<br />
con 1,5 KW <strong>di</strong> potenza. Il lavoro<br />
eseguito dalla <strong>di</strong>tta CEMA <strong>di</strong> <strong>Aldeno</strong><br />
è stato portato a termine a<br />
regola d’arte. Diverse sono state<br />
le giornate <strong>di</strong> lavoro eseguite dai<br />
soci cacciatori dagli scavi, al sup-<br />
Energia pulita<br />
al rifugio<br />
Potenziato l’impianto a pannelli solari in Valstornada.<br />
porto logistico per la <strong>di</strong>tta operan- Il rifugio cacciatori Valstornada come si presenta con i nuovi pannelli fotovoltaici<br />
<strong>di</strong> Cornelio Muraglia<br />
Il giorno 27-11-<strong>2010</strong> “Giornata<br />
nazionale della colletta alimentare”<br />
il gruppo alpini <strong>di</strong> <strong>Aldeno</strong><br />
ha collaborato con il banco alimentare<br />
del Trentino Alto A<strong>di</strong>ge e<br />
grazie alla generosità della popo-<br />
te. Ora sod<strong>di</strong>sfatti del lavoro possiamo<br />
<strong>di</strong>re <strong>di</strong> avere un rifugio al-<br />
lazione <strong>di</strong> <strong>Aldeno</strong> ha raccolto<br />
presso la famiglia cooperativa <strong>di</strong><br />
<strong>Aldeno</strong>, circa un<strong>di</strong>ci quintali <strong>di</strong> generi<br />
<strong>di</strong> prima necessità che saranno<br />
consegnati a famiglie in stato <strong>di</strong><br />
povertà.<br />
l’avanguar<strong>di</strong>a e a <strong>di</strong>sposizione <strong>di</strong><br />
tutti quanti lo frequentano.<br />
La colletta<br />
degli Alpini<br />
L’<br />
ARIONE<br />
61<br />
Associazioni
Associazioni<br />
Ma che spettacolo!<br />
Il programma dell’Associazione Teatro e Spettacolo: appuntamenti<br />
con dramma e comme<strong>di</strong>a, umorismo e storia. Tante e <strong>di</strong> qualità le<br />
proposte del cinema, anche per bambini e famiglie.<br />
Oltre al teatro <strong>di</strong> prosa in cui<br />
la parola è l’elemento più importante,<br />
il teatro può avere forme <strong>di</strong>verse<br />
che <strong>di</strong>fferiscono per area <strong>di</strong><br />
nascita, ma non solo: anche per il<br />
<strong>di</strong>verso utilizzo delle componenti<br />
della rappresentazione e per i fini<br />
artistici che esse definiscono.<br />
Sono proprio queste “varietà <strong>di</strong><br />
forme teatrali” a caratterizzare la<br />
stagione che, anche quest’anno,<br />
l’Amministrazione Comunale, con<br />
l’Associazione Teatro e Spettacolo,<br />
è lieta <strong>di</strong> presentare.<br />
L’apertura del calendario è stata<br />
riservata, ai primi <strong>di</strong> <strong>di</strong>cembre,<br />
al Teatro Stabile <strong>di</strong> Bolzano con<br />
62<br />
L’<br />
ARIONE<br />
“Avevo un bel pallone rosso” <strong>di</strong><br />
Angela Demattè, regia <strong>di</strong> Carmelo<br />
Rifici, uno dei più interessanti<br />
giovani registi italiani. Questo bel<br />
testo della giovane autrice e attrice<br />
trentina, ma milanese d’adozione,<br />
ha vinto nel giugno del 2009<br />
la cinquantesima e<strong>di</strong>zione del Premio<br />
Riccione per il Teatro, il più<br />
prestigioso riconoscimento italiano<br />
per la drammaturgia contemporanea.<br />
Si racconta la trage<strong>di</strong>a<br />
del terrorismo con le sue vittime<br />
innocenti, i furori giovanili, gli “anni<br />
<strong>di</strong> piombo” che hanno bruciato una<br />
generazione, l’incomunicabilità tra<br />
padri e figli. I <strong>di</strong>aloghi si svolgono<br />
dal 1965 al 1975, l’ultimo anno <strong>di</strong><br />
università <strong>di</strong> Margherita Cagol alla<br />
facoltà <strong>di</strong> sociologia <strong>di</strong> Trento, l’incontro<br />
e il matrimonio con Renato<br />
Curcio, la presa <strong>di</strong> coscienza politica,<br />
il trasferimento a Milano nel<br />
1969, l’entrata nella clandestinità<br />
e la fondazione delle BR, fino alla<br />
morte violenta <strong>di</strong> Mara, avvenuta<br />
in uno scontro a fuoco con i carabinieri<br />
il 5 giugno 1975. In scena<br />
due personaggi: Margherita, interpretata<br />
dalla stessa Demattè e, nel<br />
ruolo del padre, il miglior attore<br />
trentino, Andrea Castelli.<br />
<strong>di</strong> Lara Coser<br />
La stagione teatrale prosegue<br />
a gennaio con il recital de<strong>di</strong>cato a<br />
Giorgio Gaber: non il solito e ripetitivo<br />
concerto, bensì un vero<br />
omaggio all’artista, ideato ed interpretato<br />
da Michele Comite, bravissimo<br />
e apprezzato attore trentino.<br />
L’altro spettacolo in cartellone<br />
a fine dello stesso mese è<br />
“Stare Mèsto – Città Vecchia”,<br />
tratto dal panorama della cultura<br />
ebraica e proposto in occasione<br />
della giornata della memoria.<br />
Forma <strong>di</strong>versa hanno i due<br />
spettacoli successivi. A febbraio<br />
torna a far <strong>di</strong>vertire il pubblico <strong>di</strong><br />
ogni età, il vulcanico attore trentino<br />
Mario Cagol. Questo spettacolo<br />
in <strong>di</strong>aletto presenta alcune riflessioni<br />
sulla quoti<strong>di</strong>anità, raccontate<br />
con la solita spassosissima<br />
verve che contrad<strong>di</strong>stingue il suo<br />
originalissimo interprete. Gli ingre<strong>di</strong>enti<br />
<strong>di</strong>chiarati dalla vincente ricetta<br />
dello spettacolo “Dormo e<br />
s’ciao” sono: grande <strong>di</strong>vertimento,<br />
risate sincere, voglia <strong>di</strong> svagarsi<br />
e <strong>di</strong> passare una serata in compagnia.<br />
Proseguiremo le risate in<br />
marzo, grazie allo spettacolo brillante<br />
<strong>di</strong> e con Loredana Cont<br />
“Do(n)ne”: Anita Garibal<strong>di</strong>, la
Madonna, la sorella <strong>di</strong> Dante. Tre<br />
donne <strong>di</strong>vertenti, ricche <strong>di</strong> umanità,<br />
interpretate dall’autrice con<br />
garbo ed intelligenza satirica e con<br />
un notevole dose <strong>di</strong> ironia e autoironia.<br />
Tre donne assolutamente<br />
<strong>di</strong>fficili da <strong>di</strong>menticare…<br />
In chiusura <strong>di</strong> stagione, l’omaggio<br />
al teatro amatoriale è affidato<br />
alla nostra Filodrammatica che,<br />
rinnovata in parte nei propri componenti<br />
e con la sapiente guida del<br />
suo regista, Mauro Bandera, non<br />
mancherà <strong>di</strong> <strong>di</strong>vertire il pubblico<br />
con le beghe e le <strong>di</strong>savventure de<br />
“L’ere<strong>di</strong>tà dela pòra Sunta”.<br />
Accanto alle proposte rivolte al<br />
pubblico adulto non mancheranno,<br />
come ormai è tra<strong>di</strong>zione, quelle<br />
de<strong>di</strong>cate alla scuola, con gli spettacoli<br />
proposti in orario <strong>di</strong> lezione<br />
La filodrammatica <strong>di</strong> <strong>Aldeno</strong>, ai tempi degli esor<strong>di</strong>.<br />
ai bambini delle scuole materna,<br />
elementare e me<strong>di</strong>a. Appuntamenti<br />
pensati per favorire l’incontro tra<br />
nuove generazioni e mondo del<br />
teatro, ma anche, come nel caso<br />
dello spettacolo sulle cosiddette<br />
morti bianche, quale occasione per<br />
far riflettere i ragazzi più gran<strong>di</strong> in<br />
un contesto ambientale nuovo e<br />
<strong>di</strong>verso dal solito.<br />
Grazie alla sinergia nata tra<br />
Coor<strong>di</strong>namento Teatrale Trentino<br />
e Comuni, fra cui anche <strong>Aldeno</strong>,<br />
continua da qualche anno il progetto<br />
“Il piacere del cinema”. I film<br />
che proponiamo in questa rassegna<br />
autunnale sono per il venerdì<br />
sera “La solitu<strong>di</strong>ne dei numeri primi”<br />
<strong>di</strong> Saverio Costanzo, “L’appren<strong>di</strong>sta<br />
stregone” <strong>di</strong> Jon Turteltaub,<br />
“Niente paura” <strong>di</strong> Piergior-<br />
gio Gay, “Inception” <strong>di</strong> Christopher<br />
Nolan, “La passione” <strong>di</strong> Carlo<br />
Mazzacurati, “Stanno tutti bene”<br />
<strong>di</strong> Kirk Yones. Sempre apprezzati<br />
sono i film della domenica pomeriggio<br />
, spazio riservato ai più piccoli,<br />
con “Shrek e vissero felici e<br />
contenti” <strong>di</strong> Mike Mitchell, “Sansone”<br />
<strong>di</strong> Tom Dey, “Cattivissimo<br />
me” <strong>di</strong> Pierre Coffin.<br />
In conclusione, desidero esprimere<br />
un ringraziamento sentito a<br />
tutti i componenti dell’Associazione<br />
Teatro e Spettacolo per il loro<br />
impegno ed il supporto nell’organizzazione<br />
e nella realizzazione<br />
della stagione teatrale appena iniziata<br />
e a nome della stessa associazione,<br />
auguro a tutti voi un Buon<br />
Natale ed un sereno <strong>Anno</strong> Nuovo.<br />
L’<br />
ARIONE<br />
63<br />
Associazioni
Associazioni<br />
Armigeri cercansi<br />
Aperta la campagna <strong>di</strong> arruolamento dell’Or<strong>di</strong>ne della Torre. In<br />
progetto spettacoli e coreografie.<br />
È passato già un anno dalla<br />
fondazione dell’Associazione Culturale<br />
“Or<strong>di</strong>ne della Torre” ed è con<br />
grande piacere che siamo su queste<br />
pagine a con<strong>di</strong>videre con tutti i<br />
lettori de l’Arione le esperienze che<br />
abbiamo vissuto in questo importante<br />
anno <strong>di</strong> attività. Grazie a questo<br />
strumento <strong>di</strong> formazione possiamo<br />
aprirci alla comunità e far<br />
conoscere il nostro gruppo e le sue<br />
finalità. Speriamo dunque che queste<br />
poche righe che ora andremo a<br />
stendere possano avere parte attiva<br />
nel mondo del <strong>di</strong>alogo e del confronto<br />
che una comunità deve avere<br />
e che deve stimolare.<br />
La cosa che più vogliamo marcare<br />
è la completa apertura che<br />
l’associazione vuole avere nei confronti<br />
<strong>di</strong> tutta la popolazione <strong>di</strong> Al-<br />
I membri dell’Or<strong>di</strong>ne della Torre.<br />
64<br />
L’<br />
ARIONE<br />
deno e dei paesi vicini.<br />
Quello che vogliamo fare è migliorare<br />
e rendere sempre più grande<br />
e spettacolare ciò che avete<br />
potuto assaggiare durante la festa<br />
del Comun Comunale lo scorso giugno.<br />
Combattimenti fra uomini (e<br />
donne) armati, un accampamento<br />
attrezzato che si arricchirà via via<br />
<strong>di</strong> personaggi che rievocano gli antichi<br />
mestieri, momenti <strong>di</strong>dattici, riuscendo<br />
a con<strong>di</strong>re il tutto con un po’<br />
<strong>di</strong> recitazione e comicità. Stiamo<br />
preparando uno spettacolo che<br />
narri le vicende della potente famiglia<br />
nobile dei Castelbarco, una<br />
casata che ha avuto un ruolo fondamentale<br />
nella storia del nostro<br />
comune e <strong>di</strong> quelli limitrofi. Avvincenti<br />
coreografie belliche sono accompagnate<br />
da maestose colonne<br />
<strong>di</strong> Alessandro Cimadom<br />
sonore, servono nuovi combattenti<br />
che osino mettersi in gioco in un’attività<br />
che regala molte sod<strong>di</strong>sfazioni<br />
ma che non richiede un eccessivo<br />
sforzo. Provare per credere.<br />
Il nostro invito si rivolge a tutte<br />
le fasce d’età, dai giovani fino ai<br />
pensionati (che non sono meno giovani),<br />
e sappiamo che siete tanti!<br />
<strong>Aldeno</strong> è ricco <strong>di</strong> realtà associazionistiche<br />
e, al contrario <strong>di</strong> altre<br />
comunità, noi possiamo vantare<br />
un’intensa partecipazione da parte<br />
dei giovani. Stranamente le fasce<br />
“più mature” sembrano non avere<br />
una presenza così importante in termini<br />
<strong>di</strong> numeri: è a loro che vogliamo<br />
porgere un invito speciale. Vorremmo<br />
che l’Or<strong>di</strong>ne della Torre<br />
fosse un gruppo che unisce le generazioni<br />
nella passione comune del<br />
riscoprire le nostre ra<strong>di</strong>ci.<br />
(www.or<strong>di</strong>nedellatorre.blogspot.com)
<strong>di</strong> Gloria Bernar<strong>di</strong><br />
A volte la casualità ci porta a<br />
fare degli incontri inaspettati e curiosi<br />
che rimangono impressi dentro<br />
noi stessi per molto tempo, grazie<br />
all’intensità che li contrad<strong>di</strong>stingue.<br />
In un recente viaggio in treno,<br />
ho con<strong>di</strong>viso il tragitto con un<br />
signore <strong>di</strong> circa 70 anni dotato <strong>di</strong><br />
una vivacità e <strong>di</strong> un’intelligenza affascinanti.<br />
L’incontro è iniziato,<br />
come <strong>di</strong> solito succede, parlando<br />
del tempo e della scarsa efficienza<br />
Emozioni in musica<br />
Un appello a chi opera professionalmente nella sanità, affinchè porti<br />
un ulteriore contributo <strong>di</strong> cre<strong>di</strong>bilità e convincimento nella campagna<br />
per la donazione <strong>di</strong> sangue.<br />
della burocrazia in Italia. Si è instaurata<br />
fin da subito una sorta <strong>di</strong><br />
simpatia reciproca che ci ha portati<br />
a raccontarci un sacco <strong>di</strong> cose<br />
senza nemmeno sapere, fino alla<br />
fine del viaggio, l’una il nome dell’altro.<br />
Questo signore mi ha raccontato<br />
<strong>di</strong> essere stato, nel corso<br />
della sua vita, un grande amante<br />
dei viaggi, <strong>di</strong> aver visto quasi tutto<br />
il mondo, perché la sua curiosità è<br />
sempre stata così grande da non<br />
riuscire a frenarla. Ad un certo<br />
punto questo signore mi ha detto<br />
che uno dei posti più emozionanti<br />
ed in<strong>di</strong>menticabili che avesse mai<br />
visto sono state le cascate Iguazù<br />
in Brasile. Il nome Iguazù, ha poi<br />
continuato il signore, viene dalle<br />
parole guaranì y che vogliono <strong>di</strong>re<br />
acque, e guasu che vuol <strong>di</strong>re gran<strong>di</strong>,<br />
ed una leggenda racconta che un<br />
<strong>di</strong>o pretendeva sposare una bellissima<br />
ragazza chiamata Naipù,<br />
L’<br />
ARIONE<br />
65<br />
Associazioni
Caroba in canoa. Arrabbiato, il <strong>di</strong>o<br />
mo<strong>di</strong>ficò il fiume – continua la leggenda<br />
- creando le cascate, nelle<br />
quali Naipù cadde trasformandosi<br />
in roccia, mentre Caroba si trasformò<br />
in albero. Si narra ancora<br />
oggi che da questa posizione, i due<br />
amanti continuino ad osservarsi.<br />
Ognuno dei ban<strong>di</strong>sti della Banda<br />
Sociale <strong>di</strong> <strong>Aldeno</strong>, se fosse stato<br />
al mio posto, avrebbe reagito<br />
come me a quel nome e a quel racconto,<br />
perchè per la Banda <strong>di</strong> <strong>Aldeno</strong><br />
Iguazù vuol <strong>di</strong>re Michele<br />
Ascolese, Iguazù Project ed<br />
un’esperienza meravigliosa rimasta<br />
nel cuore <strong>di</strong> musicisti e pubblico.<br />
La stessa emozione, mi è poi<br />
venuto in mente, affiorerebbe alla<br />
citazione <strong>di</strong> posti come Banyeres<br />
de Mariola, Fano, San Gimignano,<br />
Anterselva, luoghi dove la Banda<br />
<strong>di</strong> <strong>Aldeno</strong>, assieme al Presidente<br />
ed al Maestro, ha lasciato un<br />
ottimo ricordo e dai quali si è portata<br />
via nuove amicizie, una visio-<br />
Associazioni che però scappò con il suo amato<br />
66<br />
L’<br />
ARIONE<br />
ne <strong>di</strong>versa <strong>di</strong> musica e panorami<br />
mozzafiato.<br />
Essere un componente della<br />
Banda è un’opportunità oltre che<br />
un serio impegno. Certi tipi <strong>di</strong><br />
esperienze sono davvero uniche e<br />
così particolari che solamente partecipare<br />
all’attività della Banda può<br />
permettere <strong>di</strong> affrontare. Al Concerto<br />
<strong>di</strong> Natale, ad esempio, concerto<br />
che si terrà come ogni anno<br />
nel Teatro Comunale <strong>di</strong> <strong>Aldeno</strong> la<br />
sera del 25 <strong>Dicembre</strong>, verrà proposto<br />
un Concerto per Fagotto<br />
solista <strong>di</strong> Frigyes Hidas nel quale<br />
si cimenterà il nostro concitta<strong>di</strong>no<br />
Igor Delaiti, eccellente fagottista<br />
dal curriculum ricco <strong>di</strong> riconoscimenti.<br />
Il programma del Concerto<br />
<strong>di</strong> Natale sarà veramente interessante<br />
e ricco <strong>di</strong> emozioni. Del<br />
resto, chi ci segue con costanza sa<br />
bene che emozioni ed intensità non<br />
mancano mai quando suona la<br />
Banda.<br />
A proposito <strong>di</strong> emozioni, è sicuramente<br />
da ricordare la Messa<br />
<strong>di</strong> Santa Cecilia che si è tenuta la<br />
sera del 21 novembre scorso nella<br />
Chiesa Parrocchiale <strong>di</strong> <strong>Aldeno</strong>.<br />
La Banda ha proposto oltre ad un<br />
Adagio <strong>di</strong> Anton Bruckner, la suggestiva<br />
Dusk <strong>di</strong> Steven Bryant e<br />
la dolcissima Innocence 3 tempo<br />
<strong>di</strong> Saga Can<strong>di</strong>da del giovane musicista<br />
ed autore americano Bert<br />
Appermont. Ma il brano che ha<br />
riscosso maggiori consensi è stato<br />
senz’altro il “Tu che <strong>di</strong> gel sei cinta”<br />
tratta dall’Opera Turandot <strong>di</strong><br />
Giacomo Puccini, che ha visto la<br />
collaborazione della Banda con<br />
un’altra importante e straor<strong>di</strong>naria<br />
artista <strong>di</strong> <strong>Aldeno</strong>, la mezzo soprano<br />
Monica Zeni che con l’occasione<br />
ringraziamo per aver messo<br />
così a <strong>di</strong>sposizione le sue eccellenti<br />
doti <strong>di</strong> interprete.<br />
A Settembre sono iniziati i corsi<br />
<strong>di</strong> teoria, solfeggio e le prove della<br />
Ban<strong>di</strong>na: l’entusiasmo dei piccoli<br />
musicisti non manca e la <strong>di</strong>sponibilità<br />
degli insegnanti nemmeno:<br />
ottime premesse per un anno<br />
scolastico ricco <strong>di</strong> sod<strong>di</strong>sfazioni.<br />
Infine, il sito della Banda<br />
Sociale <strong>di</strong> <strong>Aldeno</strong><br />
www.bandasocialealdeno.it è in<br />
fase <strong>di</strong> ristrutturazione grazie alla<br />
<strong>di</strong>sponibilità e all’impegno <strong>di</strong> alcuni<br />
ban<strong>di</strong>sti, che intendono dare allo<br />
stesso una veste più moderna ed<br />
aggiornata. Chie<strong>di</strong>amo quin<strong>di</strong> un<br />
po’ <strong>di</strong> pazienza in attesa <strong>di</strong> poter<br />
godere del risultato.<br />
Ai lettori de “L’Arione” la Banda<br />
Sociale <strong>di</strong> <strong>Aldeno</strong>, il Presidente<br />
Walter Rossi ed il Maestro Paolo<br />
Cimadom, augurano un Buon Natale<br />
e un Felice <strong>Anno</strong> Nuovo.
a cura <strong>di</strong> Alma e Rosanna<br />
Riceviamo dalla nostra amica,<br />
Tina Barbieri, ora volontaria in Cameroun,<br />
ma in Africa da trent’anni,<br />
una lettera tanto bella che la vogliamo<br />
proporre per intero, senza togliere<br />
nemmeno una virgola: “Mentre il<br />
sole si spinge prepotente tra le nubi<br />
e la nebbia densa <strong>di</strong> umi<strong>di</strong>tà, per<br />
riscaldare questo nuovo giorno, le<br />
mamme della nostra maternità<br />
partoriscono numerose e i loro lamenti<br />
si tramutano in splen<strong>di</strong><strong>di</strong> sorrisi<br />
appena il piccolino saluta, col<br />
primo grido, l’entrata in questo<br />
mondo. Qualche minuto fa è nato<br />
il 24° bimbo <strong>di</strong> questa notte piena<br />
<strong>di</strong> vita, <strong>di</strong> movimento, <strong>di</strong> fatica, <strong>di</strong><br />
creatività, per dare, spazio, assistenza,<br />
cure necessarie a tutte, per<br />
ospitare <strong>di</strong>gnitosamente 51 mamme<br />
in una maternità che conta 32<br />
posti letto. C’e l’abbiamo fatta<br />
certi che tra una settimana, i venti<br />
posti letto della nuova ala, saranno<br />
pronti per sod<strong>di</strong>sfare questa abbondanza<br />
<strong>di</strong> vita, che fa del nostro<br />
centro, un CENTRO PILOTA per<br />
l’accompagnamento dei bimbi dal<br />
concepimento all’età scolare, delle<br />
mamme e delle famiglie <strong>di</strong> ogni<br />
con<strong>di</strong>zione sociale. Da sette anni<br />
abbiamo un’attenzione particolare<br />
per le mamme sieropositive all’<br />
La vita, dall’incubo<br />
dell’AIDS<br />
Arriva da Yaoundè, in Cameroun, il racconto <strong>di</strong> una or<strong>di</strong>naria e<br />
straor<strong>di</strong>naria giornata africana.<br />
HIV, per evitare la trasmissione del<br />
virus dalla mamma al nascituro,<br />
durante la gravidanza, al momento<br />
del parto, con l’allattamento<br />
materno. Questo accompagnamento<br />
che non è solo sanitario, ma<br />
anche psicosociale, ci ha permesso<br />
<strong>di</strong> avere risultati sorprendenti;<br />
dal gennaio 2008 ad oggi la trasmissione<br />
è zero per cento… Un<br />
traguardo meraviglioso che dà a<br />
queste mamme la certezza <strong>di</strong> essere<br />
mamme a pieno titolo, capaci<br />
<strong>di</strong> dare la vita come tutte le<br />
donne e darla in pienezza.E’ veramente<br />
stupendo con<strong>di</strong>videre le<br />
emozioni e la gioia quando annunciamo<br />
che il bimbo è sieronegativo,<br />
occhi gran<strong>di</strong>, splendenti, spesso<br />
pieni <strong>di</strong> lacrime <strong>di</strong> felicità….Vi<br />
lascio immaginare… La prossima<br />
settimana apriremo la nuova ala,<br />
cinque camere <strong>di</strong> quattro letti, luminose,<br />
coloratissime, ben arredate,<br />
con materassi soli<strong>di</strong>, biancheria<br />
linda e profumata, zanzariere<br />
efficaci, culle bellissime. Una<br />
sala <strong>di</strong> neonatologia con due modernissime<br />
incubatrici, sarà <strong>di</strong>sponibile<br />
per ridurre al minimo le<br />
complicanze da parti <strong>di</strong>fficili. Il<br />
laboratorio analisi sarà arricchito<br />
<strong>di</strong> nuovi apparecchi sanitari,<br />
così pure il servizio ecografia,<br />
sarà attrezzato con un nuovo<br />
moderno apparecchio. Ci siamo<br />
indebitati per dare il meglio, ma<br />
ce la faremo a onorare i nostri impegni,<br />
perché quando ci si impegna<br />
per la VITA e per dare a tutti<br />
il DIRITTO ALLA SALUTE, il sostegno<br />
<strong>di</strong> molti non mancherà.<br />
Don Milani <strong>di</strong>ceva “Tutto è speranza<br />
perché tutto è fatica. Finché<br />
c’è fatica c’è speranza” Vi garantisco<br />
che dopo una notte come<br />
questa in cui sei persone hanno<br />
con<strong>di</strong>viso dolori e gioie con 24<br />
partorienti, 24 nuovi nati, 24 famiglie<br />
e hanno ricercato soluzioni<br />
non semplici, l’affermazione <strong>di</strong><br />
don Milani è carica <strong>di</strong> SENSO e<br />
<strong>di</strong> SPERANZA.<br />
Da Yaoundè un saluto africanissimo<br />
ricco <strong>di</strong> sorrisi, <strong>di</strong> grida<br />
<strong>di</strong> neonati e <strong>di</strong> energia vitale”. Yaoundè<br />
01/10/<strong>2010</strong> Tina Barbieri<br />
Anche noi del Gruppo Missionario<br />
abbiamo contribuito a quest’opera<br />
e ne siamo fieri. Con l’occasione<br />
AUGURIAMO a tutte le persone<br />
della nostra Comunità, Enti compresi,<br />
che gentilmente contribuiscono<br />
allo scopo missionario, un Santo e<br />
gioioso Natale e un sentito ringraziamento.<br />
L’<br />
ARIONE<br />
67<br />
Associazioni
Il mestiere<br />
dell’animatore<br />
proposti dall’associazione Noi e dalla parrocchia.<br />
A fine ottobre i giovani animatori<br />
delle attività <strong>di</strong> oratorio ed<br />
un paio <strong>di</strong> giovanissimi “aspiranti<br />
animatori” hanno avuto la possibilità<br />
<strong>di</strong> partecipare ad alcuni brevi<br />
seminari, guidati dal professor<br />
Flavio Antolini, incentrati sulle seguenti<br />
tematiche: fisiologia della<br />
comunicazione, figura e ruolo dell’animatore,<br />
concetto <strong>di</strong> esperienza.<br />
Tralasciando le numerose<br />
sfaccettature e tematiche <strong>di</strong> questi<br />
incontri, che spero abbiano<br />
fornito ai ragazzi buoni spunti <strong>di</strong><br />
riflessione e <strong>di</strong> auto-riflessione, ciò<br />
che mi preme sottolineare è quanto<br />
emerso dalla <strong>di</strong>scussione sulla<br />
“figura dell’animatore <strong>di</strong> attività<br />
Gli animatori al seminario del prof. Flavio Antolini.<br />
Associazioni Relazione e comunicazione alla base dei seminari <strong>di</strong> formazione<br />
68<br />
L’<br />
ARIONE<br />
Il sito web della parrocchia.<br />
ricreative e socio-assistenziali”. I<br />
giovani, intelligentemente coinvolti<br />
da Antolini in lavori <strong>di</strong> gruppo e<br />
in una sorta <strong>di</strong> forum finale, hanno<br />
delineato la figura dell’animatore<br />
con una sequenza <strong>di</strong> “carat-<br />
<strong>di</strong> Mattia Baffetti<br />
teri fondamentali” raggruppabili<br />
per aree tematiche: positività, creatività,<br />
relazione d’aiuto, serietà<br />
e confini, leadership e team, empatia,<br />
responsabilità e valori. Da<br />
ultimo essi hanno in<strong>di</strong>viduato il<br />
“filo rosso” che lega tutti questi<br />
aspetti e che è stato riconosciuto<br />
nella capacità <strong>di</strong> relazionarsi e<br />
comunicare con gli altri.<br />
Relazione e comunicazione<br />
quin<strong>di</strong>.<br />
Ho trovato essere una piacevole<br />
coincidenza che in questo<br />
stesso periodo siano giunte a<br />
compimento due iniziative, promosse<br />
dall’Associazione NOI<br />
congiuntamente alla parrocchia,<br />
volte proprio a stabilire relazioni<br />
ed a potenziare la comunicazione.
Primo elemento: da ottobre all’in<strong>di</strong>rizzo<br />
web<br />
www.parrocchiealciga.eu è infatti<br />
visitabile il sito internet delle parrocchie<br />
<strong>di</strong> <strong>Aldeno</strong>, Cimone e Garniga<br />
Terme, con articoli, foto, bollettini<br />
parrocchiali, notizie dell’Associazione<br />
NOI e molto altro<br />
ancora. La compresenza in<br />
un’unica pagina <strong>di</strong> tre parrocchie<br />
e un’associazione rappresenta <strong>di</strong><br />
per sé un tentativo <strong>di</strong> collaborazione<br />
e <strong>di</strong> sinergia, oltre che <strong>di</strong> comunicazione.<br />
Il me<strong>di</strong>a scelto si<br />
aggiunge poi ad altri canali tra<strong>di</strong>zionali<br />
per ampliare l’offerta e la<br />
capacità <strong>di</strong> coinvolgimento. Qualsiasi<br />
suggerimento critico è ben<br />
accetto e, se riguarda l’Associazione,<br />
può essere inoltrato <strong>di</strong>rettamente<br />
al nuovo in<strong>di</strong>rizzo<br />
noi.aldeno@gmail.com.<br />
Secondo elemento: dopo tre<br />
mesi <strong>di</strong> fervida e travagliata attività<br />
è giunto definitivamente a conclusione<br />
il progetto della pubblicazione<br />
“Un Natale con i fiocchi”<br />
per l’Avvento <strong>2010</strong>. Quando, a<br />
settembre, si è deciso <strong>di</strong> stamparne<br />
5.000 copie penso che più<br />
d’uno abbia avuto qualche perplessità;<br />
il coraggio (o la follia, se<br />
volete) è stato invece premiato e,<br />
ad oggi, la giacenza residua è<br />
poca cosa. Quasi 5.000 copie <strong>di</strong>stribuite<br />
in due mesi in tutta la<br />
provincia e non solo, da Cavareno<br />
a Fiera <strong>di</strong> Primiero, da Gardolo<br />
a Verona, da Pera <strong>di</strong> Fassa<br />
a Lasino… passando ovviamente<br />
per <strong>Aldeno</strong>! In maniera un po’<br />
celebrativa e campanilista potremmo<br />
<strong>di</strong>re che in molte case<br />
trentine il Natale avrà un retrogu-<br />
sto aldenese. E’ quin<strong>di</strong> d’obbligo<br />
ringraziare tutte le persone che si<br />
sono spese gratuitamente per<br />
l’ideazione, la progettazione, la<br />
produzione, la promozione, la<br />
ven<strong>di</strong>ta e la <strong>di</strong>stribuzione <strong>di</strong> questo<br />
lavoro.<br />
Un grazie <strong>di</strong> cuore, cioè, a chi<br />
crede fermamente nella relazione<br />
e nella comunicazione e non smette<br />
<strong>di</strong> praticare l’una e l’altra all’interno<br />
dell’Associazione.<br />
L’<br />
ARIONE<br />
69<br />
Associazioni
Associazioni<br />
La vita guarda<br />
sempre avanti<br />
L’Università della Terza Età e del Tempo Disponibile ad <strong>Aldeno</strong>: un<br />
intenso programma <strong>di</strong> cultura e <strong>di</strong> conoscenza.<br />
Era l’anno 2002 quando il<br />
nostro compianto sindaco Daniele<br />
Baldo, approfittando dell’offerta<br />
fornita dall’UTETD <strong>di</strong> Trento,<br />
ebbe l’idea <strong>di</strong> istituire anche ad<br />
<strong>Aldeno</strong> una sede periferica dell’Università<br />
della Terza Età. Aveva<br />
compreso che nel paese molte<br />
persone adulte sentivano il bisogno<br />
<strong>di</strong> riempire una pur piccola<br />
parte del loro tempo col riaccostarsi<br />
a interessi culturali <strong>di</strong> vasto<br />
respiro. Nel momento dell’esplosione<br />
<strong>di</strong> internet, delle informazioni<br />
veloci tramite e-mail,<br />
70<br />
L’<br />
ARIONE<br />
dei social-network, dei virtual<br />
market rivolti soprattutto ai giovani<br />
ma <strong>di</strong> più <strong>di</strong>fficile accesso a<br />
chi, adulto, si sentiva impreparato<br />
e a <strong>di</strong>sagio ad accostarsi al<br />
mondo della informazione hi-tec,<br />
percepì il bisogno <strong>di</strong> andare oltre<br />
un piano <strong>di</strong> politiche socio-sanitarie<br />
rivolte agli adulti del paese:<br />
andava incentivato un forte e <strong>di</strong>ffuso<br />
stimolo culturale, occorreva<br />
mettere a frutto la maggiore <strong>di</strong>sponibilità<br />
<strong>di</strong> tempo libero verso<br />
adeguate e nuove forme <strong>di</strong> relazione<br />
sociale che potessero far ri-<br />
Gli alunni dell’ UTETD, durante la lezione <strong>di</strong> Storia delle Civiltà del Mondo tenuta dal<br />
prof. Vittorio Campero.<br />
<strong>di</strong> Marcello Enderle<br />
scoprire e sviluppare nuovi interessi<br />
in<strong>di</strong>rizzati alla conoscenza <strong>di</strong><br />
temi e prospettive culturali nuove.<br />
La terza età doveva essere<br />
“vita in avanti”<br />
L’Amministrazione Comunale<br />
colse e fece proprio questo spunto.<br />
Stipulò la convenzione necessaria<br />
per iniziare il percorso culturale<br />
<strong>di</strong> UTETD e mise a <strong>di</strong>sposizione<br />
la sala consigliare per le<br />
lezioni, il personale dell’ufficio per<br />
l’espletamento delle pratiche inerenti<br />
le iscrizioni e le attrezzature<br />
richieste dagli insegnanti e necessarie<br />
per le varie lezioni e attività.<br />
Il primo anno accademico iniziò<br />
a novembre 2002; gli iscritti<br />
erano 45 <strong>di</strong> <strong>Aldeno</strong>, 6 <strong>di</strong> Cimone<br />
e 4 <strong>di</strong> Garniga Terme. L’attività<br />
culturale e formativa fu sud<strong>di</strong>visa<br />
in quattro cicli <strong>di</strong> argomento: geografia,<br />
<strong>di</strong>ritto successorio, aspetti<br />
me<strong>di</strong>ci della terza età, storia dell’arte.<br />
In totale 18 lezioni <strong>di</strong> 2 ore ciascuna.<br />
Dalle prime lezioni subito si<br />
evidenziò che chi vi partecipava<br />
era molto attento e interessato a<br />
sviluppare una crescita culturale<br />
in<strong>di</strong>viduale. Si vide come le lezioni<br />
fossero seguite e vissute con in-
terventi spontanei e richieste pertinenti<br />
<strong>di</strong> approfon<strong>di</strong>mento degli<br />
argomenti trattati.<br />
A marzo 2003 terminò il primo<br />
anno accademico e l’ultimo<br />
incontro realizzò la programmazione<br />
dell’anno successivo. Fu<br />
quella un’occasione molto importante<br />
poiché si attuò il bilancio dell’attività<br />
svolta e da esso maturò<br />
un coinvolgimento verso una scelta<br />
motivata degli argomenti per<br />
l’anno 2003-2004: era progettare<br />
un tassello della propria formazione,<br />
in<strong>di</strong>rizzare interessi e<br />
confronti.<br />
Fu veramente quella la riprova<br />
del successo dell’iniziativa: un<br />
momento <strong>di</strong> partecipazione e socializzazione.<br />
Il tutto poi si concluse<br />
con uno spuntino e un brin<strong>di</strong>si<br />
<strong>di</strong> saluto.<br />
Quello che è iniziato, è il nono<br />
anno accademico e si può senza<br />
ombra <strong>di</strong> dubbio affermare che la<br />
nostra è ormai una realtà fortemente<br />
ra<strong>di</strong>cata nel paese, molto<br />
apprezzata e in crescita. Gli iscritti<br />
sono 83: 64 donne e 19 maschi.<br />
La fascia d’età degli iscritti è compresa<br />
tra i 46 e gli 86 anni e va<br />
sottolineato che la presenza maschile<br />
è un dato che colloca <strong>Aldeno</strong><br />
in prima fila tra le se<strong>di</strong><br />
UTETD, con il 29% <strong>di</strong> maschi<br />
iscritti.<br />
Notevole è anche la frequenza<br />
alle lezioni, che me<strong>di</strong>amente si<br />
aggira sull’80% degli iscritti.<br />
Se vogliamo fare un bilancio<br />
<strong>di</strong> questi nove anni <strong>di</strong> attività possiamo<br />
senz’altro definirli molto<br />
positivi. Basti evidenziare la qua-<br />
lità degli argomenti scelti e trattati,<br />
che hanno spaziato dalla Me<strong>di</strong>cina<br />
alla Geografia, dal Diritto<br />
alla Storia Dell’Arte, dalla Storia<br />
del Trentino alla Psicologia, dalla<br />
Storia delle Religioni a “Il Citta<strong>di</strong>no<br />
e le Istituzioni”, dalla Storia<br />
delle Civiltà Pre-moderne alle<br />
Patologie Reumatiche, dall’Uso<br />
dei Farmaci alle Patologia Respiratorie<br />
e Cerebrovascolari, dall’Arte<br />
<strong>di</strong> non Invecchiare alle<br />
scienze naturali, dal Viaggio nel<br />
cosmo all’Educazione alla Mon<strong>di</strong>alità,<br />
dalla Bibbia e il Cinema<br />
alle Energie nucleari e Alternative,<br />
fino alla Storia degli ultimi cento<br />
anni.<br />
Temi sentiti partecipati e approfon<strong>di</strong>ti,<br />
anche grazie all’in<strong>di</strong>scussa<br />
capacità <strong>di</strong>dattica dei vari<br />
docenti susseguitisi negli anni, i<br />
quali hanno saputo stimolare l’attenzione<br />
e l’interesse dei presenti,<br />
avvalendosi anche <strong>di</strong> mezzi au<strong>di</strong>ovisivi<br />
per rendere più facilmente<br />
assimilabile l’argomento trattato.<br />
Da non <strong>di</strong>menticare anche le<br />
altre attività formative e <strong>di</strong> socializzazione<br />
parallelamente organizzate<br />
negli anni accademici, come<br />
varie visite al Castello del Buon<br />
Consiglio, al Mart e a Casa Depero,<br />
in occasione <strong>di</strong> mostre <strong>di</strong><br />
particolare interesse storico e culturale.<br />
In collaborazione con la<br />
Presidenza del Consiglio Provinciale<br />
si è visitato il Museo Cimbro,<br />
Il Museo degli Usi e Costumi,<br />
il Forte Belvedere <strong>di</strong> Lavarone,<br />
Casa Degasperi a Pieve Tesino,<br />
il Museo Civico <strong>di</strong> Rovere-<br />
to, Villa Margon e il Castel Thun.<br />
Inoltre sono state effettuate<br />
gite culturali guidate <strong>di</strong> un giorno<br />
a Palazzo Ducale con la Residenza<br />
Ducale e la città <strong>di</strong> Modena, al<br />
Museo e al ghetto ebraico <strong>di</strong> Venezia,<br />
a varie Ville Venete e alla<br />
città <strong>di</strong> Vicenza con il suo Teatro<br />
Olimpico. Sono state ancora effettuate<br />
le gite socio culturali <strong>di</strong><br />
due giorni ad Assisi, To<strong>di</strong> e Spoleto,<br />
a Siena, Volterra e San Gimignano,<br />
al Lago <strong>di</strong> Costanza, a<br />
Maiano, Canton san Gallo, a<br />
Camaldoli, a Lucerna ed a Berna<br />
in Svizzera, ad Acqui Terme, a<br />
Torino al Museo Egizio, in Slovenia,<br />
al Lago <strong>di</strong> Bled, a Cortona,<br />
Arezzo.<br />
Infine, in collaborazione con il<br />
coor<strong>di</strong>namento giovani, è stato<br />
attuato il corso <strong>di</strong> informatica dal<br />
titolo “Nonni e Nipoti al PC” e,<br />
come avviene da vari anni, corsi<br />
<strong>di</strong> acquagym presso la piscina <strong>di</strong><br />
Madonna Bianca.<br />
E’ questa la riprova della vivacità<br />
e della coesione del gruppo<br />
che ha vissuto e vive questi<br />
momenti <strong>di</strong> formazione con partecipazione<br />
e curiosità costanti.<br />
Cre<strong>di</strong>amo quin<strong>di</strong> doveroso rivol-<br />
Associazioni<br />
gere un caloroso ringraziamento<br />
a quanti hanno permesso e ancora<br />
incentivano la realizzazione <strong>di</strong><br />
questa importante esperienza formativa<br />
e <strong>di</strong> socializzazione, la cui<br />
ricaduta è e sarà indubbiamente<br />
molto importante per lo sviluppo<br />
<strong>di</strong> una cosciente etica civile basata<br />
sull’impegno e sulla responsabilità<br />
personale nei confronti<br />
della comunità locale.<br />
L’<br />
ARIONE<br />
71
Club 3P: prospettive<br />
<strong>di</strong> rilancio<br />
per la campagna aldenese.<br />
Il Club 3P <strong>di</strong> <strong>Aldeno</strong> ha compiuto<br />
50 anni ed è uno dei più vecchi<br />
<strong>di</strong> tutta la provincia <strong>di</strong> Trento.<br />
Il simbolo delle 3P sta a in<strong>di</strong>care<br />
altrettante parole: provare, produrre<br />
e progre<strong>di</strong>re, che sono state<br />
il motto <strong>di</strong> generazioni <strong>di</strong> giovani<br />
agricoltori con un estrazione<br />
ben precisa e cioè <strong>di</strong> appartenenza<br />
alla Col<strong>di</strong>retti, il maggiore sindacato<br />
agricolo del Trentino.<br />
E’ nato negli anni in cui era<br />
molto sentita la cooperazione intesa<br />
come spirito corporativo,<br />
come nucleo <strong>di</strong> aggregazione per<br />
affrontare le <strong>di</strong>verse problematiche<br />
che, vuoi per le scarse risorse<br />
economiche del tempo o per<br />
le poche conoscenze tecniche, richiedevano<br />
ancora una forte coesione,<br />
con l’idea che l’unione fa<br />
la forza.<br />
Lo spirito costitutivo si rivolse<br />
Associazioni Si punta sui giovani agricoltori per recuperare ruolo e progettualità<br />
72<br />
L’<br />
ARIONE<br />
in due <strong>di</strong>rezioni ben precise: come<br />
elemento propositivo proiettato<br />
nella vita agricola non solo del paese<br />
e come gruppo <strong>di</strong> gestione <strong>di</strong><br />
attrezzi agricoli che, per il loro costo<br />
e la loro complessità <strong>di</strong> utilizzo,<br />
non potevano essere acquistati<br />
o gestiti dalla singola azienda.<br />
Nel corso dei decenni, dopo<br />
aver contribuito in maniera sostanziale<br />
alla vita delle cooperative,<br />
all’amministrazione comunale<br />
e alla crescita complessiva dell’agricoltura,<br />
la prima funzione si<br />
è affievolita o <strong>di</strong>ssolta completamente,<br />
anche in seguito ai cambiamenti<br />
sociali, alla minore volontà<br />
<strong>di</strong> impegno e, non da ultimo,<br />
alle como<strong>di</strong>tà raggiunte. La<br />
seconda funzione è invece ancora<br />
oggi attiva e il Club 3P <strong>di</strong> <strong>Aldeno</strong>,<br />
con una base <strong>di</strong> 41 soci,<br />
gestisce un patrimonio costituito<br />
da 11 attrezzi.<br />
Il primo compianto Presidente<br />
fu Umberto Cont a cui sono<br />
succeduti altri 7 Presidenti, fino<br />
all’ultimo ancora in carica da 12<br />
anni, Ermanno Moratelli. L’attuale<br />
Consiglio <strong>di</strong> Amministrazione, nominato<br />
ad inizio <strong>2010</strong>, è composto,<br />
oltre che dal Presidente, dai<br />
<strong>di</strong> Ermanno Moratelli<br />
consiglieri Danilo e Nicola Baldo,<br />
Renato Coser, Clau<strong>di</strong>o Moratelli<br />
e Roberto Ruzz, mentre le funzioni<br />
<strong>di</strong> segretario sono svolte da<br />
Gastone Dallago.<br />
Il Club 3P non è un ente <strong>di</strong> lucro,<br />
si autofinanzia e continua ad<br />
occuparsi <strong>di</strong> agricoltura. Nell’ultimo<br />
periodo, vista l’età me<strong>di</strong>a dei<br />
propri soci, circa 40 anni, si è<br />
confrontato con l’opportunità <strong>di</strong><br />
aprire le porte ai giovani agricoltori<br />
del paese. La prospettiva futura<br />
è <strong>di</strong> riappropriarsi un ruolo<br />
preciso e ritornare ad essere un<br />
punto <strong>di</strong> riferimento sociale e culturale<br />
per la categoria. La necessità<br />
<strong>di</strong> aumentare e migliorare il<br />
confronto fra i vari attori del comparto,<br />
superando alcune contrapposizioni,<br />
che negli ultimi anni si<br />
sono create nel paese, è un nodo<br />
fondamentale a cui il Club vuole<br />
provare a dare delle risposte.<br />
Cogliamo l’occasione, nel ringraziare<br />
la rivista L’Arione per lo<br />
spazio concessoci, per invitare tutti<br />
i giovani agricoltori che lo desiderano<br />
ad entrare a far parte della<br />
compagine sociale del Club 3P <strong>di</strong><br />
<strong>Aldeno</strong> e, visto l’avvicinarsi del<br />
Santo Natale, per porgere i nostri<br />
migliori auguri <strong>di</strong> Buone Feste.
<strong>di</strong> Renzo Beozzo<br />
Anche la A.N.C. Sezione <strong>di</strong><br />
<strong>Aldeno</strong> C.re Primo Daldoss, nel<br />
suo ultimo consiglio ha fatto una<br />
seria riflessione sull’anno <strong>2010</strong>,<br />
che volge ormai al termine.<br />
Durante questo <strong>2010</strong>, sono<br />
state effettuate varie attività, tra le<br />
quali spiccano la cena sociale e la<br />
festa dell’Arma. La consueta cena<br />
sociale, tenutasi a fine Marzo, ha<br />
visto una notevole partecipazione,<br />
oltre che delle autorità, anche dei<br />
soci con i famigliari, e dei simpatizzanti.<br />
La festa dell’Arma, invece,<br />
si è svolta al parco delle Albere<br />
a fine Maggio ed è stata rovinata<br />
dal maltempo, fatto che accade<br />
ormai sfortunatamente da tre<br />
e<strong>di</strong>zioni. Si sta dunque pensando<br />
<strong>di</strong> riorganizzarla in modo <strong>di</strong>verso.<br />
È inoltre bene ricordare la ricorrenza<br />
della Virgo Fidelis, patrona<br />
dell’Arma, appuntamento<br />
annuale del 21 Novembre, alla<br />
quale hanno partecipato, oltre ad<br />
una nostra rappresentanza, autorità<br />
militari e civili, tra le quali vogliamo<br />
ricordare il Maresciallo<br />
Comandante della stazione <strong>di</strong> <strong>Aldeno</strong>,<br />
Erminio Paternuosto, e il<br />
Sindaco <strong>di</strong> <strong>Aldeno</strong>, Emiliano Beozzo,<br />
che desideriamo ringraziare<br />
per la sua presenza e l’attenzione<br />
sempre viva verso la nostra associazione.<br />
Come già detto lo scorso anno,<br />
all’interno della sezione si è costituito<br />
un gruppo denominato “Nucleo<br />
<strong>di</strong> fatto”. Al compimento del<br />
primo anno <strong>di</strong> attività <strong>di</strong> questo<br />
gruppo, il bilancio è sicuramente<br />
positivo. I servizi effettuati sono<br />
stati organizzati dal coor<strong>di</strong>natore<br />
del gruppo Oreste Zanotti, al quale<br />
va il nostro apprezzamento per<br />
l’impegno e la passione profusi, in<br />
collaborazione con il Comando<br />
C.C. Stazione <strong>di</strong> <strong>Aldeno</strong>, il <strong>Comune</strong><br />
<strong>di</strong> <strong>Aldeno</strong> e la Polizia Locale.<br />
Per citare alcuni dei servizi svolti,<br />
si possono menzionare: Giro del<br />
Trentino, Gran fondo Charly Gaul,<br />
Comun Comunale e MondoMerlot.<br />
Vorremmo poi esprimere un<br />
ringraziamento particolare ai soci,<br />
I Carabinieri<br />
per <strong>Aldeno</strong><br />
Fine anno. Tempo <strong>di</strong> bilanci e riflessioni sul passato, tempo <strong>di</strong> propositi<br />
per il futuro.<br />
nonché membri del Nucleo <strong>di</strong> fatto,<br />
Tommaso Saccomanno e Carlo<br />
Capello che, tutte le mattine, a<br />
turno, sono presenti sull’incrocio<br />
tra via Florida e via del Porto per<br />
permettere un attraversamento più<br />
sicuro agli scolari. In merito a questo<br />
servizio, ci piacerebbe poter<br />
fare <strong>di</strong> più, come richiesto dal Sindaco,<br />
ma ciò ci è impossibile in<br />
quanto quasi tutti i nostri iscritti lavorano<br />
e sono dunque impossibilitati<br />
a rendersi <strong>di</strong>sponibili per tale<br />
attività.<br />
Ricor<strong>di</strong>amo, infine, due dei nostri<br />
soci fondatori che sono deceduti<br />
nell’arco <strong>di</strong> questo <strong>2010</strong>: Italo<br />
Linar<strong>di</strong> e Albino Beozzo.<br />
Colgo qui l’occasione, a nome<br />
del Presidente Ermanno Moratelli<br />
e <strong>di</strong> tutto il Consiglio, per augurare<br />
Buon Natale e Buon <strong>Anno</strong> a tutti<br />
i nostri iscritti e simpatizzanti.<br />
Carabinieri in congedo aiutano i più piccoli nell’attraversamento degli incroci.<br />
L’<br />
ARIONE<br />
73<br />
Associazioni
Amministrazione e politica<br />
No alla<br />
pena <strong>di</strong> morte<br />
Anche il <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Aldeno</strong> aderisce alla giornata mon<strong>di</strong>ale delle<br />
Città per la Vita.<br />
In molti avranno notato che,<br />
dalla fine <strong>di</strong> novembre, sul nostro<br />
municipio è apparso uno striscione<br />
sul quale risalta la scritta “Non<br />
c’è giustizia senza la vita” e che<br />
testimonia l’adesione del nostro<br />
comune alla Giornata Mon<strong>di</strong>ale<br />
delle Città per la Vita - Città<br />
contro la pena <strong>di</strong> morte, che si<br />
celebra ogni 30 novembre, in ricordo<br />
dell’anniversario della prima<br />
abolizione della pena capitale<br />
ad opera <strong>di</strong> uno Stato (il Granducato<br />
<strong>di</strong> Toscana), avvenuta nel<br />
1786.<br />
L’iniziativa è nata grazie all’impegno<br />
della Comunità <strong>di</strong> Sant’Egi<strong>di</strong>o,<br />
protagonista, dalla seconda<br />
metà degli anni ’90, <strong>di</strong> una forte<br />
74<br />
L’<br />
ARIONE<br />
ed incisiva battaglia contro la pena<br />
capitale, considerata la sintesi <strong>di</strong><br />
molte violazioni dei <strong>di</strong>ritti umani:<br />
una forma <strong>di</strong> tortura mentale dei<br />
condannati, in contrad<strong>di</strong>zione con<br />
una visione riabilitativa della giustizia,<br />
causa <strong>di</strong> legittimazione <strong>di</strong> una<br />
cultura <strong>di</strong> morte che colpisce in<br />
maniera sproporzionata minoranze<br />
politiche, etniche, religiose e<br />
sociali.<br />
Un impegno, quello della Comunità<br />
<strong>di</strong> Sant’Egi<strong>di</strong>o, che nel<br />
2002 ha prodotto la nascita del<br />
Movimento mon<strong>di</strong>ale delle Città<br />
per la Vita - Città contro la Pena<br />
<strong>di</strong> Morte e che ha dato vita all’Appello<br />
per una Moratoria Universale.<br />
Vi hanno aderito leader religiosi<br />
<strong>di</strong> tutte le principali tra<strong>di</strong>zioni<br />
religiose mon<strong>di</strong>ali, credenti e non<br />
credenti, firmando un manifesto<br />
morale, sottoscritto anche da otre<br />
cinque milioni <strong>di</strong> persone in 153<br />
paesi del mondo e che è stato consegnato<br />
alle Nazioni Unite alla vigilia<br />
del voto della storica Risoluzione<br />
del 18 <strong>di</strong>cembre 2007.<br />
In tale occasione, per la prima<br />
volta a grande maggioranza,<br />
gli Stati Membri dell’ONU hanno<br />
solennemente affermato che la<br />
pena <strong>di</strong> morte ed il cammino ver-<br />
<strong>di</strong> Alida Cramerotti*<br />
so la sua abolizione definitiva è<br />
una questione rilevante nella crescita<br />
del rispetto universale dei<br />
<strong>di</strong>ritti umani e non una questione<br />
<strong>di</strong> giustizia interna dei singoli Paesi.<br />
A metà degli anni settanta i Paesi<br />
che avevano abolito la pena <strong>di</strong><br />
morte erano poco più <strong>di</strong> 20; oggi<br />
sono <strong>14</strong>1 i Paesi che per legge<br />
(130) o in pratica, pur permanendo<br />
negli or<strong>di</strong>namenti giuri<strong>di</strong>ci, non
la utilizzano più.<br />
Va tuttavia osservato che, seppur<br />
la pena capitale sia avvertita<br />
nella coscienza <strong>di</strong> tanti come un<br />
residuo del passato, così come a<br />
lungo sono stati schiavitù e tortura,<br />
poi rifiutati dalla coscienza collettiva,<br />
il cammino verso la sua<br />
abolizione resta lungo e <strong>di</strong>fficile,<br />
richiede un allargamento del consenso<br />
ed un sempre maggiore impegno<br />
delle società civili, in sinergia<br />
con Stati ed Organismi internazionali.<br />
In tal senso la giornata Mon<strong>di</strong>ale<br />
delle Città per la Vita – Città<br />
contro la Pena <strong>di</strong> Morte rappresenta<br />
un’importante iniziativa che,<br />
nel corso degli anni, ha riunito numerose<br />
amministrazioni locali e<br />
società civili, per promuovere universalmente<br />
questa battaglia, tanto<br />
decisiva per l’intera umanità e<br />
per sensibilizzare le Istituzioni verso<br />
una giustizia capace <strong>di</strong> rispettare<br />
la vita in ogni corcostanza.<br />
Quest’anno sono state 1300 le<br />
Città per la Vita nel mondo che,<br />
nelle giornate dal 28 al 30 novembre,<br />
hanno illuminato e decorato<br />
un monumento, un e<strong>di</strong>ficio o un<br />
luogo particolarmente significativo,<br />
quale simbolo de<strong>di</strong>cato all’iniziativa<br />
e che hanno pre<strong>di</strong>sposto iniziative<br />
culturali e <strong>di</strong> sensibilizzazione<br />
dell’opinione pubblica.<br />
Nel nostro caso la scelta com-<br />
piuta dal Consiglio comunale, unanime<br />
nel deliberare l’adesione all’iniziativa,<br />
è stata quella <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduare<br />
il municipio, quale e<strong>di</strong>ficio<br />
significativo del comune, da decorare<br />
con apposito striscione, mentre<br />
per le iniziative a carattere culturale<br />
saranno privilegiate, nel corso<br />
dell’anno, quelle rivolte a sensibilizzare<br />
gli studenti delle scuole<br />
presenti sul nostro territorio.<br />
*Assessore alle Politiche Sociali<br />
L’<br />
ARIONE<br />
75<br />
Amministrazione e politica
Amministrazione e politica<br />
Un asilo per<br />
Paganica<br />
Grande prova <strong>di</strong> solidarietà <strong>di</strong>mostrata dai Comuni <strong>di</strong> <strong>Aldeno</strong>, Cimone<br />
e Garniga Terme<br />
Come promesso nell’estate<br />
2009, i Comuni <strong>di</strong> <strong>Aldeno</strong>, Cimone<br />
e Garniga Terme hanno portato<br />
a termine il progetto <strong>di</strong> solidarietà<br />
a favore delle popolazioni terremotate<br />
denominato “Il mio impegno<br />
per l’Abruzzo”, grazie anche<br />
alla raccolta-punti legata alla<br />
<strong>di</strong>fferenziazione dei rifiuti.<br />
Il sistema già lo conosciamo, in<br />
quanto <strong>Aldeno</strong> ha fatto scuola negli<br />
anni scorsi. Questa volta tuttavia,<br />
anziché mettere in palio dei<br />
premi per i citta<strong>di</strong>ni “ricicloni”, si è<br />
scelto <strong>di</strong> convertire i punti in denaro<br />
da devolvere all’Abruzzo,<br />
attraverso il progetto promosso<br />
dalla Provincia Autonoma <strong>di</strong> Tren-<br />
76<br />
L’<br />
ARIONE<br />
to.<br />
Anche le scuole elementari <strong>di</strong><br />
<strong>Aldeno</strong> hanno dato il proprio contributo<br />
ideando una raccolta fon<strong>di</strong><br />
basata sul progetto “A pie<strong>di</strong> a<br />
scuola”, un sistema che, allo stesso<br />
tempo, educa e pensa al prossimo.<br />
La partecipazione è stata<br />
ammirevole così anche i piccoli<br />
studenti hanno potuto donare un<br />
proprio contributo per i bimbi dell’Abruzzo.<br />
Contestualmente abbiamo<br />
aperto un conto corrente presso<br />
la Cassa Rurale <strong>di</strong> <strong>Aldeno</strong> e Ca<strong>di</strong>ne<br />
per facilitare versamenti volontari<br />
da parte dei nostri concitta<strong>di</strong>ni<br />
e bisogna <strong>di</strong>re che il paese<br />
I sindaci <strong>di</strong> Cimone, <strong>Aldeno</strong> e Garniga Terme con l’assessore Lia Giovanazzi Beltrami.<br />
<strong>di</strong> Emiliano Beozzo*<br />
ha <strong>di</strong>mostrato la volontà <strong>di</strong> non tirarsi<br />
mai in<strong>di</strong>etro.<br />
Il 19 ottobre <strong>2010</strong>, quin<strong>di</strong>, nel<br />
corso <strong>di</strong> una breve cerimonia presso<br />
l’assessorato provinciale alla<br />
solidarietà internazionale e alla<br />
convivenza, assieme a Damiano<br />
Bisesti, sindaco <strong>di</strong> Cimone, e Andrea<br />
Friz, sindaco <strong>di</strong> Garniga Terme,<br />
è stato consegnato all’assessore<br />
Lia Beltrami, nella sua veste<br />
<strong>di</strong> coor<strong>di</strong>natrice del Tavolo per<br />
l’Abruzzo, un assegno <strong>di</strong> <strong>26</strong>.800<br />
Euro.<br />
L’assessore Beltrami, dopo<br />
aver espresso compiacimento per<br />
la solidarietà concretizzata dai tre<br />
comuni, ha annunciato che l’assegno<br />
sarà trasferito, su scelta con<strong>di</strong>visa<br />
dai tre Sindaci, al Consorzio<br />
dei Comuni trentini che, per il<br />
tramite della Caritas de L’Aquila,<br />
contribuirà alla realizzazione <strong>di</strong> un<br />
Asilo Nido a Paganica, aperto<br />
anche ai bambini della frazione <strong>di</strong><br />
Tempera. “Quaranta bambini troveranno<br />
un tetto per crescere in<br />
perfetta serenità - ha sintetizzato<br />
l’assessore Lia Giovanazzi Beltrami<br />
- e do<strong>di</strong>ci persone avranno un<br />
lavoro grazie alla gara <strong>di</strong> solida-
ietà che ha coinvolto l’intero<br />
Trentino”.<br />
Il nuovo asilo sarà costruito con<br />
legno trentino, con una spesa assai<br />
contenuta (300.000 euro) grazie<br />
per l’impegno gratuito <strong>di</strong> progettisti<br />
e <strong>di</strong> maestranze ed alle donazioni<br />
<strong>di</strong> <strong>di</strong>tte trentine che lavorano<br />
proprio nel settore del legno<br />
e della bioe<strong>di</strong>lizia. Quello che il<br />
Trentino, entro la primavera del<br />
2011, donerà a Paganica e alle<br />
famiglie <strong>di</strong> Tempera (paese interamente<br />
<strong>di</strong>strutto dal terremoto)<br />
sarà un altro piccolo gioiello per<br />
trovare un nuovo impulso ad andare<br />
avanti.<br />
Dobbiamo sentirci orgogliosi<br />
per il contributo dato alla costruzione<br />
<strong>di</strong> questa struttura e quando<br />
penseremo al piccolo sforzo fatto<br />
per collezionare i punti premio<br />
Così si presentava Paganica dopo il terremoto.<br />
L’assegno <strong>di</strong> <strong>26</strong>.800 Euro.<br />
presso il Centro Raccolta Materiali,<br />
o agli alunni coinvolti nei percorsi<br />
pedonali per raggiungere la<br />
scuola, potremo pensare anche<br />
alla felicità <strong>di</strong> quei quaranta bimbi<br />
ospitati nel nuovo asilo nido <strong>di</strong><br />
Paganica.<br />
Intendo, quin<strong>di</strong>, ringraziare anche<br />
a nome dei Sindaci <strong>di</strong> Cimone<br />
e Garniga Terme, tutti i partecipanti<br />
a tale iniziativa, le persone che<br />
hanno versato fon<strong>di</strong> personali sul<br />
conto corrente aperto dal <strong>Comune</strong><br />
<strong>di</strong> <strong>Aldeno</strong> e la Cassa Rurale che<br />
ha <strong>di</strong>mostrato ancora una volta <strong>di</strong><br />
essere attenta e presente al momento<br />
opportuno.<br />
* Sindaco <strong>di</strong> <strong>Aldeno</strong><br />
L’<br />
ARIONE<br />
77<br />
Amministrazione e politica
Amministrazione e politica<br />
Pannelli solari<br />
al centro sportivo<br />
Continua l’impegno dell’Amministrazione nel favorire l’utilizzo <strong>di</strong><br />
fonti <strong>di</strong> energia rinnovabile.<br />
Nel corso dei mesi <strong>di</strong> Ottobre<br />
e Novembre, in collaborazione<br />
con la Società Sportiva <strong>Aldeno</strong>,<br />
è stato interamente realizzato<br />
e installato il nuovo impianto <strong>di</strong><br />
energia solare termica a pannelli<br />
per la produzione <strong>di</strong> acqua calda<br />
presso gli impianti sportivi del<br />
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Aldeno</strong>.<br />
Questo intervento merita particolare<br />
attenzione, non solo per la<br />
bontà e l’economicità che garantirà<br />
al <strong>Comune</strong>, ma anche perché<br />
la costruzione e l’installazione dei<br />
pannelli solari termici è stata interamente<br />
effettuata, sotto la guida<br />
<strong>di</strong> esperti del settore, da un gruppo<br />
<strong>di</strong> ragazzi iscritti alle giovanili<br />
78<br />
L’<br />
ARIONE<br />
<strong>di</strong> calcio (i “Giovanissimi”, ragazzi<br />
<strong>di</strong> circa <strong>14</strong> anni <strong>di</strong> età) della Società<br />
Sportiva <strong>Aldeno</strong>.<br />
Il progetto, denominato “progetto<br />
<strong>di</strong> autocostruzione”, ha come<br />
scopo l’abbattimento del consumo<br />
<strong>di</strong> energia presso gli impianti,<br />
con la conseguente <strong>di</strong>minuzione dei<br />
costi e delle immissioni in atmosfera<br />
<strong>di</strong> anidride carbonica e la<br />
sensibilizzazione <strong>di</strong> adulti e ragazzi<br />
sui vantaggi derivanti dall’uso dell’energia<br />
solare.<br />
Come detto, nell’autocostruzione<br />
sono stati coinvolti <strong>di</strong>rettamente<br />
i ragazzi delle squadre<br />
sportive che hanno beneficiato in<br />
tal modo <strong>di</strong> una esauriente lezio-<br />
I pannelli fotovoltaici, opera degli atleti “Giovanissimi” della Società Sportiva <strong>Aldeno</strong>.<br />
<strong>di</strong> Alessandro Bri<strong>di</strong>*<br />
ne tecnico-pratica sulla tecnologia<br />
solare, con la possibilità <strong>di</strong> conoscere<br />
a fondo i pannelli solari<br />
termici e <strong>di</strong> poterli realmente costruire,<br />
<strong>di</strong> capirne il funzionamento,<br />
la manutenzione, l’utilità ambientale<br />
e la convenienza economica.<br />
I pannelli sono già installati e,<br />
come conferma Remo Cramerotti,<br />
presidente della Società Sportiva,<br />
al quale va un sincero ringraziamento<br />
per la collaborazione e<br />
la ricerca <strong>di</strong> volontari adulti necessari<br />
per le <strong>di</strong>verse lavorazioni, sono<br />
perfettamente funzionanti e hanno<br />
cominciato a dare i primi frutti in<br />
termini <strong>di</strong> risparmio energetico,<br />
nonostante il periodo poco soleggiato.<br />
I ragazzi hanno apprezzato<br />
l’iniziativa partecipando con grande<br />
entusiasmo e de<strong>di</strong>candosi con<br />
attenzione e grande impegno alla<br />
costruzione dei pannelli.<br />
Dopo la realizzazione e la messa<br />
in opera dei pannelli solari, in<br />
collaborazione con la cooperativa<br />
Kosmos che ha seguito gli aspetti<br />
tecnico-pratici dell’intervento, saranno<br />
svolte <strong>di</strong>verse attività formative<br />
presso le scuole elementari e<br />
me<strong>di</strong>e al fine <strong>di</strong> dare seguito al progetto,<br />
con la possibilità <strong>di</strong> visitare
il nuovo impianto in opera, leggendo<br />
e analizzando i dati energetici.<br />
Il progetto si completerà quin<strong>di</strong><br />
con il monitoraggio dell’impianto<br />
nei prossimi tre anni, per controllarne<br />
le rese energetiche e verificarne<br />
gli effettivi benefici nelle<br />
emissioni <strong>di</strong> CO2.<br />
Questo progetto è stato effettuato<br />
a costo zero per il paese: la<br />
Provincia Autonoma <strong>di</strong> Trento ha<br />
infatti finanziato interamente l’opera<br />
e l’acquisto dei materiali necessari.<br />
Con l’inizio dell’anno prossimo,<br />
come segnalato nel precedente<br />
numero de “L’Arione”, partiranno<br />
altre iniziative, con lo scopo <strong>di</strong><br />
favorire l’utilizzo <strong>di</strong> nuove tecnologie<br />
per lo sfruttamento <strong>di</strong> fonti<br />
rinnovabili e per informare tutti i<br />
citta<strong>di</strong>ni che necessitano <strong>di</strong> maggiori<br />
chiarimenti.<br />
Concludendo, voglio comunicare<br />
a tutti che, in questi giorni, sta<br />
per essere approvato dall’Assemblea<br />
del consorzio ASIA, il Regolamento<br />
definitivo per l’applicazione<br />
della cosiddetta “tariffa puntuale”<br />
che permetterà, in maniera graduale,<br />
<strong>di</strong> pagare il servizio in base<br />
agli effettivi svuotamenti <strong>di</strong> rifiuto<br />
UFFICIO TECNICO COMUNALE <strong>di</strong> ALDENO<br />
secco non riciclabile. In armonia<br />
con le richieste della Provincia, tale<br />
metodo sarà presumibilmente applicato<br />
a partire dal prossimo<br />
mese <strong>di</strong> marzo.<br />
Infine auguro a tutti voi un sereno<br />
Natale e un felice 2011.<br />
*Assessore all’Ambiente<br />
AMIANTO: Comunicazione, Censimento, Risanamento.<br />
Con il presente avviso, si rende noto che presso il Servizio Territorio e<br />
Lavori Pubblici è <strong>di</strong>sponibile la modulistica relativa alla verifica della presenza<br />
<strong>di</strong> amianto sul territorio comunale.<br />
La normativa prevede la valutazione, il controllo, la manutenzione e la<br />
bonifica <strong>di</strong> materiali contenenti amianto presenti nelle strutture e<strong>di</strong>lizie.<br />
Il criterio <strong>di</strong> valutazione del rischio è piuttosto articolato e porta ad<br />
analizzare i <strong>di</strong>versi aspetti del problema.<br />
L’Ufficio Tecnico sarà a <strong>di</strong>sposizione della popolazione che intendesse<br />
verificare l’eventuale presenza <strong>di</strong> amianto, allo scopo <strong>di</strong> definire una strategia<br />
<strong>di</strong> intervento.<br />
L’<br />
ARIONE<br />
79<br />
Amministrazione e politica
Amministrazione e politica<br />
<strong>Aldeno</strong> Insieme<br />
Immaginare un<br />
paese...<br />
È con il solito entusiasmo che<br />
mi appresto a scrivere alcune riflessioni<br />
legate alle iniziative che il<br />
nostro gruppo vuole portare avanti<br />
e alle proposte in cantiere. Mi sembra<br />
un atto dovuto per rendere<br />
conto circa il mandato che ci è stato<br />
affidato.<br />
Innanzitutto la nostra posizione<br />
sulla questione della strada “della<br />
Gottarda”: <strong>Aldeno</strong> Insieme aveva<br />
presentato una mozione in data<br />
23/09/09 nella quale si riba<strong>di</strong>va<br />
che quella strada dovrà essere utilizzata<br />
per il traffico lento, in particolare<br />
quello dei mezzi agricoli. Un<br />
eventuale allargamento, invece,<br />
porterebbe inevitabilmente ad un<br />
aumento del traffico automobilistico<br />
e toglierebbe spazio a chi gode<br />
<strong>di</strong> questo percorso a pie<strong>di</strong> o in bicicletta,<br />
sminuendo le caratteristiche<br />
del paesaggio agricolo circostante.<br />
Per i tanti conta<strong>di</strong>ni che<br />
conferiscono il raccolto alla SFT,<br />
inoltre, questa strada deve rappresentare<br />
una valida via <strong>di</strong> transito<br />
che fa risparmiare tempo e garantirà<br />
maggiore sicurezza, togliendo<br />
dalla strada provinciale il passaggio<br />
dei trattori.<br />
Altro fronte che ci vedrà im-<br />
80<br />
L’<br />
ARIONE<br />
pegnati nei prossimi mesi, è l’avvio<br />
delle neo-istituite Comunità <strong>di</strong><br />
Valle. Nel nostro caso, tuttavia,<br />
si parla <strong>di</strong> un “ambito” che comprende<br />
Trento, Cimone e Garniga<br />
Terme e che aprirà una nuova<br />
fase istituzionale per il paese. La<br />
nostra peculiarità è data dalla vicinanza<br />
ad una realtà complessa<br />
come il comune <strong>di</strong> Trento e dal<br />
rapporto, da avvalorare e consolidare,<br />
con i due comuni <strong>di</strong> Cimone<br />
e Garniga Terme. Le competenze<br />
che la legge attribuisce a<br />
questo nuovo organismo sono<br />
attinenti alle politiche della casa,<br />
ai servizi pubblici locali, alle politiche<br />
sociali e all’urbanistica. Proprio<br />
per l’importanza <strong>di</strong> queste<br />
materie, riteniamo fondamentale<br />
cucire rapporti istituzionali con le<br />
altre amministrazioni coinvolte, al<br />
fine <strong>di</strong> ottimizzarne le risorse. La<br />
forza <strong>di</strong> queste alleanze sta nella<br />
possibilità <strong>di</strong> creare canali e aprire<br />
tavoli <strong>di</strong> confronto con le amministrazioni<br />
limitrofe, mantenendo<br />
rapporti paritari basati sul rispetto<br />
e sulla apertura, pensando<br />
ad altri sviluppi oltre alle convenzioni<br />
già in essere.<br />
Il nostro paese è cambiato negli<br />
ultimi anni: si vedono volti nuovi,<br />
<strong>di</strong> giovani coppie, <strong>di</strong> bambini<br />
piccoli e <strong>di</strong> ragazzi, <strong>di</strong> persone che<br />
hanno scelto questo luogo come<br />
terra nella quale stabilirsi con le<br />
proprie famiglie. Accoglienza ed<br />
identità, apertura al nuovo e conservazione<br />
della specificità, sono<br />
dunque le gran<strong>di</strong> tematiche attuali.<br />
Come fare affinché <strong>Aldeno</strong> sia capace<br />
<strong>di</strong> affrontare la modernità,<br />
mantenendo le caratteristiche e le<br />
peculiarità <strong>di</strong> una piccola comunità<br />
che crede ancora nella convivenza?<br />
Quale società ci attende,<br />
quali rapporti, quale visione <strong>di</strong> futuro?<br />
Dobbiamo impegnarci tutti<br />
per creare un paese dove ci sia<br />
spazio per la tra<strong>di</strong>zione e per l’innovazione;<br />
dove gli anziani possano<br />
contribuire con la saggezza degli<br />
anni e la memoria della storia
passata, tramandata come ”maestra<br />
<strong>di</strong> vita”; dove le famiglie trovino<br />
servizi e spazi <strong>di</strong> incontro;<br />
dove gli adulti si sentano chiamati<br />
al servizio della propria comunità<br />
nella gestione della cosa pubblica;<br />
dove i giovani possano crescere<br />
in un ambiente sano e culturalmente<br />
aperto al mondo; dove ci si possa<br />
ancora conoscere e chiamare<br />
per nome; dove la <strong>di</strong>fficoltà <strong>di</strong> uno<br />
<strong>di</strong>venti la preoccupazione <strong>di</strong> tutti.<br />
Dobbiamo sforzarci perché in paese<br />
risuonino le canzoni “de stì ani”<br />
e le canzoni moderne, dove il <strong>di</strong>aletto<br />
sappia <strong>di</strong>alogare con le lingue<br />
del mondo, dove la <strong>di</strong>versità<br />
si traduca in curiosità e ricchezza,<br />
dove la gratuità animi i rapporti tra<br />
le persone, dove il giu<strong>di</strong>zio lasci<br />
spazio alla con<strong>di</strong>visione.<br />
Ognuno, in<strong>di</strong>stintamente, si<br />
deve attrezzare per favorire lo sviluppo<br />
in questa <strong>di</strong>rezione, perché<br />
tutti abbiamo potenzialità <strong>di</strong>verse<br />
e uniche. Così il nostro paese sarà<br />
ancora migliore <strong>di</strong> quanto non lo<br />
sia già!<br />
Questi spunti, che derivano da<br />
una personale e modesta riflessione<br />
ancorché con<strong>di</strong>visa con il mio<br />
gruppo, vogliono solo essere la<br />
prospettiva in cui cogliere il Natale<br />
come momento <strong>di</strong> coesione tra<br />
gli uomini <strong>di</strong> qualsiasi nazionalità e<br />
confessione. Per poter continuare<br />
a “immaginare un paese” come ci<br />
ha in<strong>di</strong>cato il nostro in<strong>di</strong>menticabile<br />
Daniele Baldo.<br />
In questo spirito rivolgo a tutti i<br />
migliori e sinceri auguri per le prossime<br />
festività natalizie.<br />
L’<br />
ARIONE<br />
81<br />
Amministrazione e politica
Gli interrogativi sulla<br />
Comunità <strong>di</strong> Valle<br />
Trento va da sola? Speriamo <strong>di</strong> no, ci siamo anche noi!<br />
Il 24 ottobre si sono svolte in<br />
Trentino le elezioni per le comunità<br />
<strong>di</strong> valle.<br />
Questi nuovi organi sostituiscono<br />
i comprensori, svolgendo le attività<br />
ora esercitate da tali enti, oltre<br />
a molte altre che saranno trasferite<br />
progressivamente, così recita<br />
la legge, dalla Provincia e in<br />
modo volontario dai comuni.<br />
Quin<strong>di</strong>, mentre il comprensorio<br />
era un “braccio operativo” della<br />
provincia, con limitato potere decisionale<br />
e compiti prettamente<br />
operativi, la comunità è titolare <strong>di</strong><br />
funzioni proprie e può adottare le<br />
politiche più rispondenti alle esigenze<br />
del proprio territorio.<br />
Le Comunità sono costituite<br />
obbligatoriamente dai comuni appartenenti<br />
a un determinato territorio.<br />
La Provincia è sud<strong>di</strong>visa<br />
in 16 territori e in 15 <strong>di</strong> questi<br />
si costituiscono le Comunità.<br />
Nel territorio denominato “Val<br />
d’A<strong>di</strong>ge” non si è prevista invece<br />
la costituzione dell’ente<br />
Comunità, ma ai comuni in<br />
esso ricompresi (Trento, <strong>Aldeno</strong>,<br />
Cimone e Garniga Terme)<br />
sono comunque trasferite funzioni<br />
amministrative, da svol-<br />
Amministrazione e politica <strong>Aldeno</strong> per il Futuro<br />
82<br />
L’<br />
ARIONE<br />
gere in modo associato con le<br />
modalità che tali comuni definiranno<br />
tramite una apposita convenzione.<br />
Non vogliamo, in quest’articolo,<br />
esprimere dubbi o consensi che<br />
l’avvento <strong>di</strong> questi nuovi enti possono<br />
aver suscitato nella popolazione,<br />
ma si vuole riflettere sul tipo<br />
<strong>di</strong> rapporto che terrà il comune <strong>di</strong><br />
<strong>Aldeno</strong> con le amministrazioni appartenenti<br />
alla “Comunità” in cui è<br />
inserito.<br />
Ci chie<strong>di</strong>amo, perché non appartenere<br />
a una vera Comunità <strong>di</strong><br />
Valle ma essere convenzionati con<br />
il <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> Trento.<br />
Inoltre molti citta<strong>di</strong>ni, del territorio<br />
“Val d’A<strong>di</strong>ge”, si sono interrogati<br />
del perché non hanno potuto<br />
esprimere la propria preferenza<br />
elettorale e quin<strong>di</strong> influire de-<br />
mocraticamente alla nascita della<br />
nuova Comunità.<br />
A seguito delle polemiche apparse<br />
sui quoti<strong>di</strong>ani locali nel settembre<br />
2009, in cui il Sindaco <strong>di</strong><br />
Trento deplorava l’obbligo <strong>di</strong> consorziarsi<br />
con altri tre Comuni che<br />
sono <strong>di</strong>somogenei al capoluogo<br />
per <strong>di</strong>mensioni, problemi ed esigenze,<br />
noi <strong>di</strong> <strong>Aldeno</strong> per il futuro<br />
abbiamo portato il problema<br />
all’attenzione del consiglio comunale<br />
<strong>di</strong> <strong>Aldeno</strong> me<strong>di</strong>ante<br />
un’interrogazione del <strong>26</strong> settembre<br />
2009 in cui esprimevamo<br />
la nostra preoccupazione e<br />
chiedevamo se la Giunta si era<br />
attivata prendendo una posizione<br />
in merito e se aveva intrapreso<br />
un confronto approfon<strong>di</strong>to<br />
sul tema con i gli altri tre<br />
Comuni e la Provincia.<br />
Il Sindaco, in quell’occasione,<br />
esprimeva la sua tranquillità in<br />
merito presentandoci gli ottimi rapporti<br />
con Trento e le rassicurazioni<br />
recepite dagli incontri avuti sia<br />
con l’ente provinciale sia con il sindaco<br />
del capoluogo…<br />
A smentire questa <strong>di</strong>chiarazione<br />
e a conferma delle nostre preoccupazioni<br />
il 17 <strong>di</strong>cembre 2009,
il Consiglio comunale <strong>di</strong> Trento<br />
impegnava il Sindaco e la Giunta<br />
del capoluogo a trovare un accordo<br />
per consentire (al comune <strong>di</strong><br />
Trento) <strong>di</strong> partire al più presto con<br />
la gestione autonoma delle funzioni<br />
trasferite, senza il con<strong>di</strong>zionamento<br />
<strong>di</strong> una convenzione obbligatoria<br />
con i tre Comuni contermini.<br />
Il 19 settembre <strong>2010</strong> il sindaco<br />
<strong>di</strong> Trento riba<strong>di</strong>va le sue perplessità<br />
sulla nuova comunità Val<br />
d’A<strong>di</strong>ge <strong>di</strong>chiarando ai giornali<br />
che “Avevamo chiesto la possibilità<br />
<strong>di</strong> ripensare alla legge,<br />
ma a questo punto se una convenzione<br />
con gli altri Comuni<br />
va fatta devono essere chiari i<br />
settori in cui Trento è pienamente<br />
autonoma: urbanistica,<br />
politiche sociali, politiche culturali<br />
e istruzione. La convenzione<br />
dovrà stabilire, dove i<br />
Comuni saranno autonomi e<br />
dove collaboreranno, per esempio<br />
nella gestione della polizia<br />
locale e per alcune scuole elementari<br />
e me<strong>di</strong>e .”<br />
Consideriamo che il comune<br />
<strong>di</strong> <strong>Aldeno</strong> sia rimasto alla finestra,<br />
non ha saputo anticipare<br />
l’evento e comprendere l’importanza<br />
<strong>di</strong> questo nuovo soggetto<br />
che andrà a mo<strong>di</strong>ficare le<br />
regole del governo del territorio<br />
e la gestione dei servizi locali.<br />
Avrebbe dovuto, con largo<br />
anticipo, porsi come uno dei protagonisti<br />
<strong>di</strong> questo cambiamento<br />
incontrando la propria popolazione<br />
e aprendo con essa un<br />
<strong>di</strong>alogo e un confronto.<br />
Riteniamo che il peso politico<br />
e il potere decisionale, quando ci<br />
si deve confrontare con altri soggetti,<br />
è profondamente influenzato<br />
dai numeri. I paesi <strong>di</strong> <strong>Aldeno</strong>, Cimone<br />
e Garniga Terme hanno una<br />
popolazione che assieme non cor-<br />
risponde neppure a quella <strong>di</strong> una<br />
circoscrizione <strong>di</strong> Trento.<br />
Le tre amministrazioni, già molto<br />
tempo fa, avrebbero dovuto iniziare<br />
un percorso per valutare assieme<br />
esigenze e priorità comuni,<br />
arrivando al tavolo con la città capoluogo<br />
con il massimo della coesione.<br />
Fare previsioni oggi <strong>di</strong> quali<br />
saranno i cambiamenti è veramente<br />
<strong>di</strong>fficile, ci auguriamo per il futuro<br />
che i “piccoli” comuni uniti siano<br />
attivi, mantengano le proprie autonomie,<br />
abbiano un ruolo importante<br />
all’interno del nuovo assetto<br />
amministrativo e che questo cambiamento,<br />
nato con tanta <strong>di</strong>fficoltà,<br />
si trasformi in una vera opportunità<br />
per tutti e quattro i comuni.<br />
Essendo prossime le festività,<br />
vogliamo porgere a tutti Voi gli<br />
auguri <strong>di</strong> un buon Natale e <strong>di</strong> un<br />
felice nuovo anno.<br />
L’<br />
ARIONE<br />
83<br />
Amministrazione e politica
Trento mangerà in un sol<br />
boccone <strong>Aldeno</strong>, Cimone<br />
e Garniga<br />
Lo svuotamento delle competenze<br />
dei comuni calerà su <strong>Aldeno</strong><br />
come una stangata. Più <strong>di</strong> un anno<br />
fa scrissi domandandomi quale<br />
senso potesse avere una Comunità<br />
<strong>di</strong> Valle formata dai comuni <strong>di</strong><br />
<strong>Aldeno</strong>, Cimone, Garniga e Trento.<br />
Tre realtà che assieme fanno<br />
circa 5.000 abitanti e uno che da<br />
solo ne fa più <strong>di</strong> 100.000. Ma, visto<br />
che ora le altre comunità sono<br />
andate al voto e si andranno a formare<br />
a breve, noi siamo rimasti<br />
esclusi e ci toccherà fare qualcosa<br />
nonostante i vari ritar<strong>di</strong>, proroghe<br />
e quant’altro. Le competenze per<br />
costituire il nuovo soggetto “Territorio<br />
della Valle dell’A<strong>di</strong>ge” verranno<br />
richieste ai comuni. Agire<br />
sarà inevitabile, anche perché la<br />
nostra amministrazione, a capo del<br />
paese da ben 20 anni, da sempre<br />
tende ad essere orientata più verso<br />
Trento che verso una propria<br />
autonomia. Basti ricordare la cessione<br />
dell’acquedotto, prima <strong>di</strong><br />
proprietà comunale, i vigili urbani<br />
citta<strong>di</strong>ni in paese da alcuni anni e<br />
soprattutto l’espansione e<strong>di</strong>lizia<br />
che avrà il paese: tutto ciò fa pensare<br />
a una vicinanza non solo geografica<br />
ma soprattutto <strong>di</strong> progetto<br />
politico.<br />
Amministrazione e politica Lega Nord<br />
84<br />
L’<br />
ARIONE<br />
La convenzione che verrà proposta<br />
toglierà in pratica tutti i poteri<br />
reali e concreti al nostro municipio!<br />
Questo nuovo ente, ovviamente<br />
a Trento, sarà responsabile<br />
della commissione e<strong>di</strong>lizia, del piano<br />
urbanistico, dell’assistenza scolastica,<br />
dei servizi socio-assistenziali<br />
e altro, lasciando a noi i vigili<br />
del fuoco, il volontario sociale per<br />
i servizi locali e poco altro. Il <strong>Comune</strong><br />
<strong>di</strong> <strong>Aldeno</strong> si troverà a trattare<br />
con Trento sempre come soggetto<br />
non voluto e minoritario.<br />
Non solo, ma si dovrà affrontare<br />
la questione della legittimità e<br />
della costituzionalità <strong>di</strong> questa convenzione,<br />
visto che non sono previste<br />
elezioni <strong>di</strong>rette (nemmeno per<br />
la nomina del 50% degli eletti<br />
come è appena avvenuto nelle altre<br />
comunità).<br />
<strong>di</strong> Mirko Bisesti<br />
Stiamo a vedere. Sta <strong>di</strong> fatto<br />
che la politica miope delle ultime<br />
amministrazioni non solo porterà<br />
il nostro comune a perdere tantissime<br />
competenze, ma potrebbe<br />
persino far sì che l’organo municipale<br />
<strong>di</strong> <strong>Aldeno</strong> sparisca del tutto.<br />
E con lui tutto il suo orgoglio che<br />
però, politicamente, ha in<strong>di</strong>rizzato<br />
male, non capendo la battaglia per<br />
la <strong>di</strong>fesa e l’incremento del potere<br />
dei comuni condotta dalla Lega:<br />
una battaglia portata avanti con<br />
successo nei comuni amministrati<br />
dai leghisti. Una <strong>di</strong>fesa dell’istituzione<br />
comunale e dell’autonomia<br />
locale in cui, in Trentino, solo la<br />
Lega Nord crede fermamente.<br />
Vorrei, poi, riservare queste<br />
ultime righe al mio precedente intervento<br />
su questo notiziario dell’agosto<br />
<strong>2010</strong>. Lo de<strong>di</strong>cai esclusivamente<br />
al costo sproporzionato<br />
dell’ Arione, 12.000 Euro per<br />
un semestrale <strong>di</strong> un’ottantina <strong>di</strong><br />
pagine scarse, che decantano<br />
le vicissitu<strong>di</strong>ni o il curriculum<br />
vitae dei soliti personaggi, nella<br />
maggior parte dei casi politicamente<br />
schierati con la maggioranza.<br />
E questo ha mandato su<br />
tutte le furie il “<strong>di</strong>rettore” che, vistosi<br />
attaccato nel suo pensiero
unico, ha voluto paragonare la mia<br />
idea libera al più buio pensare del<br />
periodo leninista del secolo scorso.<br />
La prossima volta, invece <strong>di</strong><br />
rivolgermi al 15% dell’elettorato<br />
del Paese per sapere cosa scrivere,<br />
lo chiederò all’illustre <strong>di</strong>rettore.<br />
Altro che democraticità <strong>di</strong> intenti,<br />
se non la pensi come lui ti<br />
brucia prima che i lettori leggano<br />
il tuo punto <strong>di</strong> vista. L’e<strong>di</strong>toriale<br />
del “<strong>di</strong>rettore” Lucianer<br />
annichilisce la posizione espressa<br />
nelle quattro righe concesse alle<br />
minoranze, presentando in prima<br />
pagina il suo pesantissimo punto<br />
<strong>di</strong> vista e “democraticissimo” filtro.<br />
Questa è la democrazia <strong>di</strong> chi<br />
si proclama <strong>di</strong>fensore della biblioteca<br />
<strong>di</strong> Alessandria ma che poi riporta<br />
fatti non veri!<br />
Non fu l’allora vice sindaco<br />
Daniele Baldo a volere l’Arione,<br />
come afferma erroneamente<br />
il nostro amato <strong>di</strong>rettore,<br />
bensì la minoranza. Fu il consigliere<br />
Manuel Cont (anno<br />
1995) ha lanciare l’idea, e da<br />
allora l’Arione è espressione<br />
solo del pensiero <strong>di</strong> alcuni. Vorrei<br />
ricordare che, per protesta,<br />
i membri del notiziario delle due<br />
minoranze <strong>di</strong> allora si <strong>di</strong>misero<br />
dal comitato <strong>di</strong> redazione vista<br />
la piega che aveva preso fin da<br />
subito il progetto. Ve<strong>di</strong>, “<strong>di</strong>rettore”,<br />
io non <strong>di</strong>co <strong>di</strong> fare politica<br />
ma, dai pochi anni che milito nella<br />
Lega, “faccio politica” mettendoci<br />
la faccia. Diversamente da<br />
come fanno molti par tuo, che impartiscono<br />
dogmi coperti dalla<br />
patina dorata e intoccabile del loro<br />
ruolo - per così <strong>di</strong>re - “informativo”.<br />
Non arriverei mai a <strong>di</strong>re che<br />
non sei degno <strong>di</strong> far parte della<br />
comunità <strong>di</strong> <strong>Aldeno</strong> – come tu hai<br />
fatto con me. Non voglio giu<strong>di</strong>care<br />
le tue capacità giornalistiche –<br />
come tu hai fatto con la mia pas-<br />
sione (e non professione!) politica.<br />
Vorrei solo ricordarti che tutti i<br />
rappresentanti delle minoranze che<br />
mi hanno preceduto hanno avuto<br />
problemi con te.<br />
Al prossimo consiglio comunale<br />
chiederò formalmente le tue <strong>di</strong>missioni.<br />
Ed ora de<strong>di</strong>cami pure un<br />
altro e<strong>di</strong>toriale”<br />
Restando nel campo della libertà<br />
<strong>di</strong> stampa, vi consiglio <strong>di</strong> ascoltare<br />
Ra<strong>di</strong>o Padania Libera. Ad <strong>Aldeno</strong><br />
la frequenza è 107.900.<br />
L’<br />
ARIONE<br />
85<br />
Amministrazione e politica
Lettere<br />
Lettere<br />
Riceviamo e pubblichiamo alcuni degli attestati <strong>di</strong> stima a L’Arione,<br />
inviati dai lettori alla Redazione.<br />
86<br />
L’<br />
ARIONE
L’<br />
ARIONE<br />
87<br />
Lettere
Lettere<br />
88<br />
L’<br />
ARIONE
Delibere del<br />
Consiglio Comunale<br />
n. 23 del <strong>26</strong>.08.<strong>2010</strong><br />
Convenzione fra il <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Aldeno</strong> e<br />
il <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> Cimone dd. 1 <strong>di</strong>cembre 2006<br />
per lo svolgimento del servizio <strong>di</strong> gestione<br />
associata dell’Ufficio Tecnico comunale. Approvazione<br />
mo<strong>di</strong>fiche.<br />
n. 27 del 11.10.<strong>2010</strong><br />
Approvazione convenzione fra il <strong>Comune</strong><br />
<strong>di</strong> <strong>Aldeno</strong> ed il <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> Cimone per lo<br />
svolgimento del servizio <strong>di</strong> spazzatrice meccanica<br />
con operatore <strong>di</strong> proprietà del <strong>Comune</strong><br />
<strong>di</strong> Cimone.<br />
n. 28 del 11.10.<strong>2010</strong><br />
Mo<strong>di</strong>fica al Regolamento comunale in<br />
materia <strong>di</strong> Polizia Mortuaria e Or<strong>di</strong>namento<br />
dei servizi funerari e cimiteriali.<br />
n. 30 del 30.11.<strong>2010</strong><br />
Presa d’atto della relazione della Giunta<br />
Comunale al Consiglio Comunale in or<strong>di</strong>ne<br />
alle risultanze complessive <strong>di</strong> bilancio nonché<br />
allo stato <strong>di</strong> attuazione dei programmi.<br />
n. 32 del 30.11.<strong>2010</strong><br />
Approvazione mo<strong>di</strong>fiche <strong>di</strong> adeguamento<br />
del Regolamento comunale dei Servizi <strong>di</strong><br />
smaltimento dei rifiuti urbani al D.Lgs.<br />
3.04.2006 n. 152 e s.m..<br />
n. 33 del 30.11.<strong>2010</strong><br />
Approvazione convenzione fra il <strong>Comune</strong><br />
<strong>di</strong> <strong>Aldeno</strong> e il <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> Garniga Terme<br />
per lo svolgimento del servizio <strong>di</strong> Asilo Nido.<br />
n. 34 del 30.11.<strong>2010</strong><br />
Approvazione Convenzione fra i Comuni<br />
<strong>di</strong> <strong>Aldeno</strong>, Garniga Terme, Cimone e<br />
Le scelte<br />
dell’Amministrazione<br />
Vi proponiamo una selezione delle delibere e delle determinazioni<br />
più rilevanti.<br />
AREA REA ISTITUZIONALE<br />
ISTITUZIONALE<br />
Trento per la gestione associata e coor<strong>di</strong>nata<br />
del servizio <strong>di</strong> Polizia Locale.<br />
Delibere della<br />
Giunta Comunale<br />
n. 92 del 12.08.<strong>2010</strong><br />
T.I.A. Tariffa <strong>di</strong> Igiene Ambientale – Cessioni<br />
<strong>di</strong> fabbricato per breve periodo a titolo<br />
<strong>di</strong> comodato gratuito a collaboratori. Atto <strong>di</strong><br />
in<strong>di</strong>rizzo.<br />
n. 95 del 30.08.<strong>2010</strong><br />
Adesione alla Convenzione con Equitalia<br />
Trentino Alto A<strong>di</strong>ge S.p.A. per l’utilizzo<br />
dei servizi on-line.<br />
n. 100 del 13.09.<strong>2010</strong><br />
Nomina Comitato organizzatore della<br />
VIII E<strong>di</strong>zione del Concorso Nazionale “Merlot<br />
d’Italia” (13 – <strong>14</strong> – 15 e 16 ottobre <strong>2010</strong>),<br />
indetto dal <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Aldeno</strong> e ufficialmente<br />
autorizzato ai sensi dell’articolo 27 della<br />
legge 10.02.1992 n. 164 e del D.M.<br />
08.03.1994 n. 335.<br />
n. 101 del 13.09.<strong>2010</strong><br />
VIII E<strong>di</strong>zione del Concorso Nazionale<br />
“Merlot d’Italia” (13, <strong>14</strong> – 15 e 16 ottobre<br />
<strong>2010</strong>), indetto dal <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Aldeno</strong> e ufficialmente<br />
autorizzato ai sensi dell’articolo<br />
27 della legge 10.02.1992 n. 164 e del D.M.<br />
08.03.1994 n. 335. Nomina del pubblico ufficiale<br />
incaricato della anonimizzazione dei<br />
campioni; nomina del responsabile della segreteria<br />
e della documentazione contabile;<br />
nomina del Presidente della commissione<br />
<strong>di</strong> degustazione.<br />
n. 109 del 27.09.<strong>2010</strong><br />
Nomina della Commissione tecnica prevista<br />
dall’art. 7 del regolamento comunale<br />
per la <strong>di</strong>sciplina dei referendum popolari<br />
comunali.<br />
n. 111 del 04.10.<strong>2010</strong><br />
In<strong>di</strong>viduazione del corrispettivo da chiedersi<br />
per la riproduzione <strong>di</strong> copia <strong>di</strong> documenti<br />
amministrativi e <strong>di</strong> fotocopia in generale<br />
da parte degli uffici municipali. Mo<strong>di</strong>fica<br />
della deliberazione giuntale nr. 28 del<br />
09.02.2009.<br />
n. 1<strong>14</strong> del 04.10.<strong>2010</strong><br />
Organizzazione manifestazione “XI<br />
E<strong>di</strong>zione Mondo Merlot” e VIII concorso<br />
Nazionale “Merlot d’Italia”. Approvazione del<br />
progetto organizzativo. Atto <strong>di</strong> in<strong>di</strong>rizzo.<br />
n. 116 del 11.10.<strong>2010</strong><br />
Approvazione schema <strong>di</strong> convenzione<br />
tra <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Aldeno</strong> ed ASIA per la gestione<br />
<strong>di</strong> un Centro <strong>di</strong> Raccolta Materiali <strong>di</strong> rifiuti<br />
provenienti da raccolta <strong>di</strong>fferenziata nell’area<br />
recintata della p.f. 1361/1 in C.C. <strong>Aldeno</strong> sul<br />
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Aldeno</strong> – <strong>di</strong>sciplina e <strong>di</strong>visione<br />
dei compiti.<br />
n. 121 del 25.10.<strong>2010</strong><br />
Tracciabilità dei pagamenti conseguenti<br />
ai contratti <strong>di</strong> appalto <strong>di</strong> lavori pubblici, <strong>di</strong><br />
servizi e <strong>di</strong> forniture (Legge 13.08.<strong>2010</strong> n.<br />
136). Atto <strong>di</strong> in<strong>di</strong>rizzo.<br />
n. 130 del 22.11.<strong>2010</strong><br />
Presa d’atto della fusione per incorporazione<br />
Dolomiti Energia S.p.a. con sede in<br />
Trento, in Trentino Servizi s.p.a. con sede<br />
in Rovereto e scorporo ramo d’azienda da<br />
Dolomiti energia S.p.a. e conferimento nella<br />
società Dolomiti Reti S.p.a. in or<strong>di</strong>ne alla<br />
concessione in esclusiva del pubblico servizio<br />
<strong>di</strong> <strong>di</strong>stribuzione del gas metano, <strong>di</strong> acqua<br />
potabile e <strong>di</strong> fognatura.<br />
L’<br />
ARIONE<br />
89<br />
Amministrazione e politica
Amministrazione e politica<br />
n. 133 del 29.11.<strong>2010</strong><br />
Indennità <strong>di</strong> carica agli Amministratori<br />
comunali. Presa d’atto.<br />
n. 135 del 03.12.<strong>2010</strong><br />
In<strong>di</strong>zione prova selettiva per esami per<br />
la formazione <strong>di</strong> una graduatoria <strong>di</strong> merito<br />
per urgente assunzione a tempo determinato,<br />
con rapporto <strong>di</strong> lavoro a tempo pieno,<br />
nella figura professionale <strong>di</strong> “Operaio qualificato<br />
categoria B livello base 1^ posizione<br />
retributiva”, ai sensi del C.C.P.L. 2002-2005<br />
e s.m.. Atto <strong>di</strong> in<strong>di</strong>rizzo politico – amministrativo.<br />
Determinazioni del<br />
Segretario Comunale<br />
n. 129 del <strong>14</strong>.07.<strong>2010</strong><br />
Liquidazione contributo per interventi su<br />
facciata esterna degli e<strong>di</strong>fici in centro storico.<br />
n. 130 del <strong>14</strong>.07.<strong>2010</strong><br />
Impegno <strong>di</strong> spesa per pubblicità del regolamento<br />
relativo al Concorso Nazionale<br />
“Merlot d’Italia”.<br />
n. 133 del 20.07.<strong>2010</strong><br />
Richiesta merito allo svolgimento <strong>di</strong> un<br />
concertino musicale nell’ambito della manifestazione<br />
“Calici <strong>di</strong> Stelle” che si terrà il<br />
giorno Venerdì 6 agosto <strong>2010</strong> in Piazza C.<br />
Battisti a<strong>di</strong>acente alla Chiesa Parrocchiale<br />
del <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Aldeno</strong>. Autorizzazione in<br />
materia <strong>di</strong> prevenzione inquinamento acustico<br />
ai sensi dell’art. 11 del decreto del Presidente<br />
della Giunta provinciale <strong>26</strong> novembre<br />
1998, n. 38-110/Leg..<br />
n. 136 del 30.07.<strong>2010</strong><br />
Affido dell’incarico per la pubblicazione<br />
sulla rivista “Italia Più” <strong>di</strong> una pagina redazionale<br />
sul MondoMerlot.<br />
n. <strong>14</strong>2 del 05.08.<strong>2010</strong><br />
Richiesta dd. 28.07.<strong>2010</strong> in merito allo<br />
svolgimento <strong>di</strong> due concerti musicali all’aperto<br />
nell’ambito del progetto “Stage on<br />
the Stage – Live at Albere Rock” che si<br />
terrà nei giorni Venerdì 10, Sabato 11 e, in<br />
caso <strong>di</strong> maltempo, Domenica 12 settembre<br />
<strong>2010</strong> presso il parco fluviale in loc. Albere.<br />
Autorizzazione in materia <strong>di</strong> prevenzione<br />
inquinamento acustico ai sensi dell’art.<br />
11 del decreto del Presidente della<br />
Giunta provinciale <strong>26</strong> novembre 1998, n.<br />
38-110/Leg..<br />
n. <strong>14</strong>3 del 06.08.<strong>2010</strong><br />
Progettazione grafica e pubblicazione<br />
del notiziario comunale. Impegno <strong>di</strong> spesa<br />
per il numero 25.<br />
90<br />
L’<br />
ARIONE<br />
n. 154 del 02.09.<strong>2010</strong><br />
Rimborso quota spese cremazione<br />
defunti.<br />
n. 156 del 03.09.<strong>2010</strong><br />
Corso Adobe CS3 per Biblioteca comunale.<br />
n. 159 del 07.09.<strong>2010</strong><br />
Adesione all’offerta per la fornitura a<br />
noleggio <strong>di</strong> n. 2 copiatori multifunzionali per<br />
gli Uffici comunali.<br />
n. 163 del 15.09.<strong>2010</strong><br />
Incarico Grafiche Dalpiaz stampa pieghevoli<br />
“Proposte per il tempo libero”.<br />
n. 164 del 15.09.<strong>2010</strong><br />
Incarico alla <strong>di</strong>tta Grafiche Dalpiaz per<br />
la grafica e la stampa <strong>di</strong> pieghevoli e locan<strong>di</strong>ne<br />
per l’Inaugurazione della nuova Scuola<br />
Materna e Asilo Nido <strong>di</strong> <strong>Aldeno</strong>.<br />
n. 165 del 15.09.<strong>2010</strong><br />
Incarico alla <strong>di</strong>tta Digital Service S.r.l.<br />
per la progettazione grafica e realizzazione<br />
<strong>di</strong> due striscioni a soggetto “Campagna<br />
Nastro Rosa “ e “Giornata Mon<strong>di</strong>ale contro<br />
la Pena <strong>di</strong> Morte”.<br />
n. 173 del 04.10.<strong>2010</strong><br />
Affidamento incarico per organizzazione<br />
della 8ª E<strong>di</strong>zione del Concorso Nazionale<br />
“Merlot d’Italia” alla <strong>di</strong>tta GRIFFE s.n.c. <strong>di</strong><br />
Isera (TN).<br />
n. 175 del 08.10.<strong>2010</strong><br />
MondoMerlot <strong>2010</strong> – 11^ E<strong>di</strong>zione Mostra<br />
dei Merlot d’Italia: affidamento incarico<br />
servizio organizzativo Agenzia L’Orizzonte<br />
n. 176 del 12.10.<strong>2010</strong><br />
MondoMerlot <strong>2010</strong> - 8ª E<strong>di</strong>zione del<br />
Concorso Nazionale “Merlot d’Italia” e 11ª<br />
E<strong>di</strong>zione della Mostra dei Merlot d’Italia: impegni<br />
<strong>di</strong> spesa per affidamento <strong>di</strong> servizi <strong>di</strong><br />
varia natura.<br />
n. 182 del 19.10.<strong>2010</strong><br />
MondoMerlot <strong>2010</strong> - 11ª Mostra Nazionale<br />
“Merlot d’Italia”. Iniziativa TOP Merlot.<br />
Impegno <strong>di</strong> spesa.<br />
n. 183 del 19.10.<strong>2010</strong><br />
MondoMerlot - 11ª Mostra Nazionale<br />
Merlot d’Italia. Acquisto premio “Daniele<br />
Baldo” presso la <strong>di</strong>tta Mastro 7.<br />
n. 184 del 19.10.<strong>2010</strong><br />
MondoMerlot <strong>2010</strong> - 8ª E<strong>di</strong>zione del<br />
Concorso Nazionale “Merlot d’Italia” e 11ª<br />
E<strong>di</strong>zione della Mostra dei Merlot d’Italia:<br />
impegni <strong>di</strong> spesa per affidamento <strong>di</strong> servizi<br />
<strong>di</strong> ristorazione.<br />
n. 195 del 08.11.<strong>2010</strong><br />
Affido del servizio <strong>di</strong> allestimento e sorveglianza<br />
e affido del servizio <strong>di</strong> pulizia presso<br />
il Teatro comunale <strong>di</strong> <strong>Aldeno</strong>.<br />
n. 196 del 08.11.<strong>2010</strong><br />
MondoMerlot <strong>2010</strong> – 8 a E<strong>di</strong>zione del<br />
Concorso Nazionale “Merlot d’Italia” e 11 a<br />
E<strong>di</strong>zione della Mostra dei Merlot d’Italia: acquisto<br />
omaggi.<br />
n. 198 del 17.11.<strong>2010</strong><br />
Asilo Nido: approvazione graduatoria<br />
per inserimenti nel mese <strong>di</strong> GENNAIO 2011.<br />
n. 211 del 30.11.<strong>2010</strong><br />
Acquisto scaffalatura per Biblioteca<br />
comunale.<br />
n. 213 del 03.12.<strong>2010</strong><br />
In<strong>di</strong>zione avviso <strong>di</strong> prova selettiva per<br />
esami per la formazione <strong>di</strong> una graduatoria<br />
per assunzioni con rapporto <strong>di</strong> lavoro a<br />
tempo determinato nella figura professionale<br />
<strong>di</strong> operaio qualificato, categoria B, livello<br />
base.<br />
n. 2<strong>14</strong> del 06.12.<strong>2010</strong><br />
Indennità <strong>di</strong> carica agli Amministratori<br />
comunali. Liquidazione arretrati.<br />
Determinazioni del Responsabile del<br />
Servizio Territorio e Lavori Pubblici<br />
n. 67 del 15.11.<strong>2010</strong><br />
Concessione aree destinate a posteggi<br />
per mercato ambulante: posteggio nr.<br />
QUATTRO.<br />
Determinazioni del Caposervizio<br />
Contabilità e Bilancio<br />
n. 8 del 16.08.<strong>2010</strong><br />
Svincolo fidejussione bancaria della<br />
Cassa Rurale <strong>di</strong> <strong>Aldeno</strong> e Ca<strong>di</strong>ne b.c.c. prestata<br />
a favore del <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Aldeno</strong>.<br />
n. 9 del 02.09.<strong>2010</strong><br />
Biblioteca comunale: approvazione ren<strong>di</strong>conto<br />
ITEA S.p.A. per spese condominiali<br />
relative al periodo 01.07.2007 – 30.06.2008.<br />
Impegno <strong>di</strong> spesa per il periodo 01.07.2009<br />
– 30.06.<strong>2010</strong>.<br />
n. 11 del 05.11.<strong>2010</strong><br />
Asilo Nido: approvazione graduatoria<br />
straor<strong>di</strong>naria per inserimenti anticipati nel<br />
mese <strong>di</strong> novembre <strong>2010</strong> – sede <strong>di</strong> <strong>Aldeno</strong>.
Delibere del<br />
Consiglio Comunale<br />
n. 19 del 27.07.<strong>2010</strong><br />
Progetto preliminare dei lavori <strong>di</strong> “Opere<br />
<strong>di</strong> urbanizzazione a servizio del Polo scolastico<br />
in <strong>Aldeno</strong> (TN)”. Espressione parere<br />
ai sensi dell’art. 27 dello Statuto comunale.<br />
n. 20 del 27.07.<strong>2010</strong><br />
Progetto preliminare dei lavori “Opere<br />
esterne a completamento del progetto <strong>di</strong><br />
ristrutturazione” della scuola me<strong>di</strong>a Statale<br />
<strong>di</strong> <strong>Aldeno</strong> in p.ed. 749. Espressione parere<br />
ai sensi dell’art. 27 dello Statuto comunale.<br />
n. 21 del 27.07.<strong>2010</strong><br />
Progetto preliminare dei lavori <strong>di</strong> “Sistemazione<br />
area cimiteriale <strong>di</strong> <strong>Aldeno</strong>”.<br />
Espressione parere ai sensi dell’art. 27 dello<br />
Statuto comunale.<br />
Delibere della<br />
Giunta Comunale<br />
n. 90 del 12.08.<strong>2010</strong><br />
Annullamento per errore materiale <strong>di</strong><br />
deliberazione giuntale nr. 89 del <strong>26</strong>.07.<strong>2010</strong><br />
ad oggetto “Progetto esecutivo dei lavori<br />
<strong>di</strong> consolidamento in somma urgenza <strong>di</strong><br />
un ammasso roccioso a monte della strada<br />
comunale “via alla Busa” nel <strong>Comune</strong> <strong>di</strong><br />
<strong>Aldeno</strong>. Approvazione in linea tecnica del<br />
progetto esecutivo” e nuova adozione.<br />
n. 94 del 30.08.<strong>2010</strong><br />
Proroga locazione alla Società Cont<br />
Luca e Stefano S.n.c. locali p.ed. 484, e<strong>di</strong>ficio<br />
ex Acli, per esercizio commerciale:<br />
approvazione schema contrattuale. Periodo<br />
01.09.<strong>2010</strong> – 31.08.2011.<br />
n. 96 del 06.09.<strong>2010</strong><br />
Lavori per la realizzazione <strong>di</strong> un nuovo<br />
archivio nel sottotetto del Municipio <strong>di</strong> <strong>Aldeno</strong>:<br />
approvazione in linea tecnica progetto<br />
esecutivo.<br />
n. 98 del 06.09.<strong>2010</strong><br />
“Mountain&Garda Bike – segnaletica<br />
itinerari <strong>di</strong> mountain bike”. Adesione all’inziativa<br />
promossa dall’APT Trento, Monte<br />
Bondone, Valle dei Laghi. Approvazione<br />
OPERE PERE PUBBLICHE, PUBBLICHE, URBANISTICA<br />
URBANISTICA,<br />
URBANISTICA<br />
CANTIERE CANTIERE COMUNALE<br />
COMUNALE<br />
nuovo prospetto <strong>di</strong> spesa . Atto <strong>di</strong> In<strong>di</strong>rizzo.<br />
n. 99 del 13.09.<strong>2010</strong><br />
Acquisto da parte del <strong>Comune</strong> della<br />
p.f. <strong>14</strong>37/5 in C.C. <strong>Aldeno</strong> <strong>di</strong> proprietà dei<br />
sigg. Perini Mario, Foladori Clau<strong>di</strong>a e Cramerotti<br />
Marco. Atto <strong>di</strong> in<strong>di</strong>rizzo.<br />
n. 102 del 13.09.<strong>2010</strong><br />
Acquisizione a titolo gratuito <strong>di</strong> terreni<br />
provinciali siti in località Maso Canova in<br />
<strong>Aldeno</strong>, da destinare a fermata <strong>di</strong> autobus<br />
e bacino <strong>di</strong> raccolta acqua.<br />
n. 107 del 27.09.<strong>2010</strong><br />
Lavori per la realizzazione <strong>di</strong> una nuova<br />
pavimentazione su via Altinate, via Giacometti<br />
e Piazza Garibal<strong>di</strong> nell’ambito dell’intervento<br />
<strong>di</strong> riqualificazione del nucleo<br />
centrale <strong>di</strong> <strong>Aldeno</strong>. Approvazione in linea<br />
tecnica del progetto esecutivo.<br />
n. 110 del 04.10.<strong>2010</strong><br />
Ideazione e gestione <strong>di</strong> un progetto<br />
volto a promuovere e incentivare l’applicazione<br />
<strong>di</strong> fonti rinnovabili e <strong>di</strong> tecnologie per<br />
l’efficienza energetica presso i residenti del<br />
comune <strong>di</strong> <strong>Aldeno</strong>. Incarico alla <strong>di</strong>tta Habitech<br />
- Distretto Tecnologico Trentino<br />
S.c.a.r.l..<br />
n. 112 del 04.10.<strong>2010</strong><br />
Realizzazione <strong>di</strong> un progetto unitario<br />
<strong>di</strong> certificazione ambientale e registrazione<br />
EMAS fra i Comuni <strong>di</strong> <strong>Aldeno</strong>, <strong>di</strong> Cimone<br />
e <strong>di</strong> Garniga Terme. Approvazione progetto.<br />
Impegno <strong>di</strong> spesa per ulteriore incarico<br />
alla <strong>di</strong>tta DOC SERVICE.<br />
n. 120 del 18.10.<strong>2010</strong><br />
Progetto “Calcio al sole: un calcio alla<br />
CO2”. Attuazione progetto e affido lavori e<br />
prestazioni alla Kosmos Soc. Coop. con<br />
sede a Salorno (BZ).<br />
n. 122 del 25.10.<strong>2010</strong><br />
Progetto esecutivo dei lavori <strong>di</strong> bonifica<br />
nel tratto <strong>di</strong> parete compreso fra la parte<br />
iniziale della SP 25 ed il cimitero <strong>di</strong> <strong>Aldeno</strong>.<br />
Approvazione in linea tecnica del progetto<br />
esecutivo e atto <strong>di</strong> in<strong>di</strong>rizzo.<br />
n.1<strong>26</strong> del 25.10.<strong>2010</strong><br />
Acquisizione a titolo gratuito <strong>di</strong> porzio-<br />
ne <strong>di</strong> area p.ed. 377/8 siti in località in <strong>Aldeno</strong>,<br />
per rettifica e allargamento sede viaria pubblica<br />
posta all’interno e al servizio del PAG 1.<br />
Approvazione contratto preliminare.<br />
n. 128 del 15.11.<strong>2010</strong><br />
Completamento dell’impianto <strong>di</strong> illuminazione<br />
pubblica dell’abitato <strong>di</strong> <strong>Aldeno</strong> – 1 o<br />
lotto: Approvazione variante.<br />
n. 131 del 29.11.<strong>2010</strong><br />
Lavori per la sostituzione del generatore<br />
<strong>di</strong> calore presente nella centrale termica<br />
della sede municipale <strong>di</strong> <strong>Aldeno</strong>: incarico<br />
al Per. Ind. Lucio Gasperi dello stu<strong>di</strong>o<br />
GB Tecnici Associati <strong>di</strong> Trento per la<br />
progettazione dell’impianto tecnologico<br />
(euro 4.284,00=).<br />
n. 134 del 03.12.<strong>2010</strong><br />
Lavori per la messa a norma della centrale<br />
termica dell’e<strong>di</strong>ficio <strong>di</strong> proprietà del<br />
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Aldeno</strong> a servizio della ex Scuola<br />
Elementare: approvazione in linea tecnica<br />
del progetto.<br />
Determinazioni del<br />
Segretario Comunale<br />
n. 134 del 23.07.<strong>2010</strong><br />
Lavori <strong>di</strong> realizzazione <strong>di</strong> un parcheggio<br />
pubblico in via Borelli ad <strong>Aldeno</strong>. Liquidazione<br />
dell’indennità <strong>di</strong> espropriazione a<br />
favore delle co-ere<strong>di</strong> del defunto Coser Elia<br />
fu Bonaventura.<br />
n. 137 del 30.07.<strong>2010</strong><br />
Approvazione atti propedeutici per gara<br />
ufficiosa relativa alla fornitura, confezione,<br />
trasporto e posa in opera <strong>di</strong> tendaggi e<br />
sistemi <strong>di</strong> oscuramento per l’Asilo Nido e la<br />
Scuola Materna del <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Aldeno</strong>.<br />
Determinazioni a contattare.<br />
n. <strong>14</strong>6 del 17.08.<strong>2010</strong><br />
Aggiu<strong>di</strong>cazione gara tendaggi Asilo<br />
Nido e Scuola materna.<br />
n. <strong>14</strong>7 del 17.08.<strong>2010</strong><br />
Aggiu<strong>di</strong>cazione e integrazione fornitura<br />
arre<strong>di</strong> Asilo Nido alla <strong>di</strong>tta Giochimpara<br />
S.r.l..<br />
n. <strong>14</strong>9 del 20.08.<strong>2010</strong><br />
Approvazione della perizia riguardan-<br />
L’<br />
ARIONE<br />
91<br />
Amministrazione e politica
Amministrazione e politica<br />
te i lavori <strong>di</strong> ripristino e finitura strade nel<br />
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Aldeno</strong>: via 25 Aprile.<br />
n. 151 del 24.08.<strong>2010</strong><br />
Incarico alla Ditta PERINI ANTONIO<br />
<strong>di</strong> <strong>Aldeno</strong> dell’appalto per la sistemazione<br />
dei pianali delle pareti attrezzate della Scuola<br />
Elementare <strong>di</strong> <strong>Aldeno</strong>.<br />
n. 152 del 27.08.<strong>2010</strong><br />
Apertura strada forestale in loc.<br />
Valstornada del <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Aldeno</strong>.<br />
n. 155 del 02.09.<strong>2010</strong><br />
Approvazione perizia e affido lavori per<br />
rifacimento della segnaletica orizzontale nel<br />
centro abitato <strong>di</strong> <strong>Aldeno</strong>.<br />
n. 157 del 03.09.<strong>2010</strong><br />
Acquisto materiale per la nuova segnaletica<br />
verticale in Via alle Albere, Via 25<br />
Aprile, Via della Croce e sulla strada contrad<strong>di</strong>stinta<br />
dalle pp.ff. 3373/4 e <strong>14</strong>34 del<br />
C.C. <strong>Aldeno</strong>.<br />
n. 158 del 07.09.<strong>2010</strong><br />
Incarico alla Ditta NATAM S.r.l. <strong>di</strong> Trento<br />
dell’appalto per la fornitura <strong>di</strong> una macchina<br />
lavapavimenti per la Scuola Me<strong>di</strong>a <strong>di</strong><br />
<strong>Aldeno</strong>.<br />
n. 160 del 07.09.<strong>2010</strong><br />
Incarico alla Ditta GIOCHIMPARA S.r.l.<br />
<strong>di</strong> Pergine dell’appalto per la fornitura e posa<br />
<strong>di</strong> n. 2 tabelloni basket completi <strong>di</strong> canestro<br />
per la Scuola Me<strong>di</strong>a <strong>di</strong> <strong>Aldeno</strong>.<br />
n. 167 del 20.09.<strong>2010</strong><br />
Affido del servizio <strong>di</strong> pulizia presso la<br />
locale palestra della Scuola Me<strong>di</strong>a <strong>di</strong> <strong>Aldeno</strong><br />
alla <strong>di</strong>tta “Gentilini Renata” <strong>di</strong> Zambana<br />
(TN).<br />
n. 180 del 18.10.<strong>2010</strong><br />
Rinnovo affidamento alla Ditta GIEMME<br />
<strong>di</strong> Menestrina Daniele <strong>di</strong> <strong>Aldeno</strong> del servizio<br />
concernente l’esercizio, la manutenzione<br />
or<strong>di</strong>naria e straor<strong>di</strong>naria degli impianti<br />
termici degli e<strong>di</strong>fici comunali per la stagione<br />
<strong>2010</strong>-2011.<br />
n. 185 del 20.10.<strong>2010</strong><br />
Affidamento incarico per l’esecuzione<br />
del controllo tecnico e verifica delle con<strong>di</strong>zioni<br />
<strong>di</strong> sicurezza delle strutture da installare<br />
nel Teatro comunale e presso la Cantina<br />
<strong>di</strong> <strong>Aldeno</strong> per la manifestazione “Mondo<br />
Merlot <strong>2010</strong>” all’ing. Ennio Zandonai.<br />
n. 191 del 29.10.<strong>2010</strong><br />
Rinnovo affidamento alla Ditta Baldo<br />
Lorenzo <strong>di</strong> <strong>Aldeno</strong> dell’appalto per il servi-<br />
92<br />
L’<br />
ARIONE<br />
zio <strong>di</strong> noleggio <strong>di</strong> mezzi con conducente<br />
per operazioni <strong>di</strong> sgombero neve per il<br />
periodo dal 01.11.<strong>2010</strong> al 15.04.2011.<br />
n. 192 del 29.10.<strong>2010</strong><br />
Rinnovo affidamento alla Ditta Baldo<br />
Emanuele <strong>di</strong> <strong>Aldeno</strong> dell’appalto per il servizio<br />
<strong>di</strong> noleggio <strong>di</strong> mezzi con conducente<br />
per operazioni <strong>di</strong> sgombero neve per il<br />
periodo dal 01.11.<strong>2010</strong> al 15.04.2011.<br />
n. 193 del 02.11.<strong>2010</strong><br />
Progetto “Calcio al sole: un calcio alla<br />
CO2”. Approvazione Certificato Regolare<br />
Esecuzione e contabilità.<br />
n. 194 del 02.11.<strong>2010</strong><br />
Progetto “Calcio al sole: un calcio alla<br />
CO2”. Approvazione della spesa complessivamente<br />
sostenuta.<br />
n. 197 del 15.11.<strong>2010</strong><br />
Rifoderatura puff Sezione Ragazzi c/o<br />
Biblioteca comunale.<br />
n. 202 del 23.11.<strong>2010</strong><br />
Acquisto se<strong>di</strong>e, listelli appen<strong>di</strong> fogli e<br />
combinatore telefonico per la Scuola Me<strong>di</strong>a<br />
e la Scuola Elementare <strong>di</strong> <strong>Aldeno</strong>.<br />
n. 203 del 23.11.<strong>2010</strong><br />
Incarico alla Ditta F.lli Zanotti S.r.l. <strong>di</strong><br />
Trento dell’appalto per la fornitura <strong>di</strong> un<br />
arieggiatore e uno span<strong>di</strong>concime per il<br />
campo da calcio degli Impianti Sportivi del<br />
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Aldeno</strong>.<br />
n. 204 del 24.11.<strong>2010</strong><br />
Approvazione contratto con la Ditta<br />
SICUR PIU’ S.r.l. <strong>di</strong> Rovereto per la manutenzione<br />
dell’impianto <strong>di</strong> rilevazione incen<strong>di</strong>o<br />
del teatro comunale <strong>di</strong> <strong>Aldeno</strong> per il<br />
periodo 24.11.<strong>2010</strong> – 23.11.2013.<br />
n. 205 del <strong>26</strong>.11.<strong>2010</strong><br />
Progetto esecutivo dell’impianto fotovoltaico<br />
per la nuova sede della scuola<br />
materna ed asilo nido <strong>di</strong> <strong>Aldeno</strong>: approvazione<br />
della spesa complessivamente sostenuta.<br />
n. 206 del <strong>26</strong>.11.<strong>2010</strong><br />
Approvazione contratto con la Ditta<br />
CE.MA. IMPIANTI S.r.l. <strong>di</strong> <strong>Aldeno</strong> per la<br />
manutenzione dell’impianto elettrico, dell’impianto<br />
<strong>di</strong> illuminazione e dell’impianto luci<br />
<strong>di</strong> emergenza del teatro comunale <strong>di</strong> <strong>Aldeno</strong><br />
per il periodo 06.12.<strong>2010</strong> – 05.12.2013.<br />
n. 216 del 09.12.<strong>2010</strong><br />
Incarico alla Ditta TASIN CARLO & C.<br />
S.n.c. <strong>di</strong> Trento dell’appalto per la fornitura<br />
<strong>di</strong> sale ad uso <strong>di</strong>sgelo stradale.<br />
Determinazioni del Responsabile del<br />
Servizio Territorio e Lavori Pubblici<br />
n. 41 del 16.08.<strong>2010</strong><br />
Lavori per la realizzazione del Parcheggio<br />
Insegnanti del cortile della ex scuola<br />
materna e asilo nido in via della Croce ad<br />
<strong>Aldeno</strong>.<br />
n. 42 del 17.08.<strong>2010</strong><br />
Lavori per la realizzazione <strong>di</strong> una piccola<br />
area verde all’esterno della cucina<br />
della nuova scuola materna.<br />
n. 45 del 24.08.<strong>2010</strong><br />
“Lavori vari, <strong>di</strong> modesta entità, per il<br />
completamento <strong>di</strong> alcuni locali del fabbricato<br />
destinato ad Asilo Nido e Scuola Materna<br />
nel <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Aldeno</strong>.” (E 4.158,95.)<br />
n. 49 del 21.09.<strong>2010</strong><br />
Lavori per la fornitura e posa in opera<br />
<strong>di</strong> due portoni da installare sulla nuova struttura<br />
<strong>di</strong> Asilo Nido e Scuola Materna nel<br />
<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Aldeno</strong>.<br />
n. 50 del 04.10.<strong>2010</strong><br />
“Lavori per la realizzazione <strong>di</strong> un nuovo<br />
archivio nel sottotetto del Municipio <strong>di</strong><br />
<strong>Aldeno</strong>: approvazione a tutti gli effetti del<br />
progetto esecutivo”.<br />
n. 51 del 04.10.<strong>2010</strong><br />
Lavori per sostituzione della caldaia da<br />
effettuarsi presso la stazione dei carabinieri<br />
<strong>di</strong> <strong>Aldeno</strong>.<br />
n. 53 del 07.10.<strong>2010</strong><br />
“Lavori per la fornitura, posa in opera<br />
e l’installazione del corrimano da posizionare<br />
lungo la scala esterna del Municipio<br />
<strong>di</strong> <strong>Aldeno</strong>.” (E 716,85.-)<br />
n. 57 del 19.10.<strong>2010</strong><br />
“Intervento per la costruzione <strong>di</strong> una<br />
parete <strong>di</strong>visoria in cartongesso per la realizzazione<br />
dell’archivio storico nel sottotetto<br />
del Municipio del <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Aldeno</strong>.” (E<br />
3.648,35.-)<br />
n. 59 del 21.10.<strong>2010</strong><br />
Progetto “CALCIO AL SOLE: un calcio<br />
alla CO2”. Assistenze varie.<br />
n. 65 del 11.11.<strong>2010</strong><br />
Progetto esecutivo dell’impianto fotovoltaico<br />
per la nuova sede della scuola<br />
materna e asilo nido del <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Aldeno</strong>.<br />
Approvazione della contabilità finale e<br />
del Certificato <strong>di</strong> Regolare Esecuzione.
Delibere della<br />
Giunta Comunale<br />
n. 91 del 12.08.<strong>2010</strong><br />
Scarto e ven<strong>di</strong>ta materiale librario della<br />
Biblioteca comunale.<br />
n. 93 del 23.08.<strong>2010</strong><br />
Attivazione corsi nell’ambito dell’attività<br />
formativa dell’Università della Terza Età<br />
e del Tempo Disponibile (UTETD) per l’anno<br />
accademico 2009/<strong>2010</strong>: approvazione<br />
ren<strong>di</strong>conto spese.<br />
n. 97 del 06.09.<strong>2010</strong><br />
Determinazione contributi comunali<br />
<strong>2010</strong> nei settori delle attività sportive.<br />
n. 103 del 20.09.<strong>2010</strong><br />
Promozione dell’attività sportiva per i<br />
giovani. Approvazione convenzione con<br />
Trento Funivie s.p.a. per la concessione<br />
<strong>di</strong> skipass a prezzo agevolato per bambini<br />
e ragazzi inverno <strong>2010</strong>-2011.<br />
n. 104 del 20.09.<strong>2010</strong><br />
Università della Terza Età e del Tempo<br />
Disponibile. Convenzione con l’Istituto Regionale<br />
<strong>di</strong> Stu<strong>di</strong> e Ricerca Sociale <strong>di</strong> Trento<br />
per le attività fornite negli Anni Accademici<br />
2009/<strong>2010</strong> – <strong>2010</strong>/2011 – 2011/2012. Approvazione<br />
del programma UTEDT <strong>2010</strong>/<br />
2011.<br />
n. 105 del 20.09.<strong>2010</strong><br />
Concessione contributo straor<strong>di</strong>nario<br />
al Corpo Volontario dei Vigili del Fuoco <strong>di</strong><br />
<strong>Aldeno</strong>.<br />
vOL OL OLONT OL ONT ONTARIA ONT ARIA ARIATO ARIA TO TO, TO , CUL CULTUR CUL TUR TURA, TUR , SPOR SPORT SPOR<br />
n. 108 del 27.09.<strong>2010</strong><br />
Convenzione con l’Istituto Comprensivo<br />
<strong>Aldeno</strong>-Mattarello e l’Associazione Sportiva<br />
Ginnastica <strong>Aldeno</strong>, la Società Sportiva<br />
<strong>Aldeno</strong> e la S.A.T. – Sezione <strong>di</strong> <strong>Aldeno</strong> per<br />
l’utilizzo della palestra della Scuola Me<strong>di</strong>a.<br />
n. 117 del 18.10.<strong>2010</strong><br />
Erogazione contributo per gestione<br />
amministrativa ed organizzativa della Stagione<br />
<strong>di</strong> prosa <strong>2010</strong>/2011 a favore dell’Associazione<br />
per il Coor<strong>di</strong>namento Teatrale<br />
Trentino <strong>di</strong> Trento.<br />
n. 118 del 18.10.<strong>2010</strong><br />
Determinazione contributo per integrazione<br />
della retta <strong>di</strong> inserimento in case <strong>di</strong><br />
Riposo <strong>di</strong> persone anziane inabili.<br />
n. 123 del 25.10.<strong>2010</strong><br />
Concessione erogazione straor<strong>di</strong>naria<br />
all’Associazione “Or<strong>di</strong>ne della Torre –<br />
Compagnia <strong>di</strong> Rievocazione storica me<strong>di</strong>evale”<br />
<strong>di</strong> <strong>Aldeno</strong> per <strong>di</strong>stribuzione materiale<br />
informativo.<br />
n. 125 del 25.10.<strong>2010</strong><br />
Approvazione progetto <strong>di</strong> prevenzione<br />
e promozione rivolto ai minori e agli adolescenti<br />
(progetti sociali ex legge 285/1997<br />
e L.P. <strong>14</strong>/1991 art. 23) valevole per il periodo<br />
01 aprile - 31 <strong>di</strong>cembre <strong>2010</strong>.<br />
Determinazioni del<br />
Segretario Comunale<br />
n. 153 del 31.08.<strong>2010</strong><br />
Progetto A.R.Ci.Ma.Ga. <strong>2010</strong> – Pro-<br />
L’ALBO TELEMATICO<br />
getto n. 7: “Stage on the Stage”. Impegni <strong>di</strong><br />
spesa vari.<br />
n. 161 del 10.09.<strong>2010</strong><br />
Progetto A.R.Ci.Ma.Ga <strong>2010</strong> – Progetto<br />
n. 7: “Stage on the Stage”. Impegni <strong>di</strong><br />
spesa vari.<br />
n. 170 del 01.10.<strong>2010</strong><br />
Progetto A.R.Ci.Ma.Ga <strong>2010</strong> – Progetto<br />
n. 9: “Educare Diversa-Mente”. Impegno<br />
<strong>di</strong> spesa.<br />
n. 177 del 15.10.<strong>2010</strong><br />
Progetto A.R.Ci.Ma.Ga <strong>2010</strong> – Progetto<br />
n. 10: “Giovani attivi”. Impegno <strong>di</strong> spesa.<br />
n. 189 del 27.10.<strong>2010</strong><br />
Progetto A.R.Ci.Ma.Ga. <strong>2010</strong> – Progetto<br />
n. 4: “Punti <strong>di</strong> vista”. Impegno <strong>di</strong> spesa.<br />
n. 190 del 27.10.<strong>2010</strong><br />
Conferimento incarico <strong>di</strong> collaborazione<br />
e consulenza a favore del <strong>Comune</strong><br />
<strong>di</strong> <strong>Aldeno</strong> per il progetto <strong>di</strong> prevenzione<br />
e promozione rivolto ai giovani ed<br />
agli adolescenti (ottobre – <strong>di</strong>cembre<br />
<strong>2010</strong>).<br />
n. 199 del 18.11.<strong>2010</strong><br />
Progetto Giovani: impegno <strong>di</strong> spesa serata<br />
coscritti 1992.<br />
n. 218 del <strong>14</strong>.12.<strong>2010</strong><br />
Progetto Giovani: organizzazione progetto<br />
denominato “Christmas’s Cup <strong>2010</strong>".<br />
La Legge n. 69 del 18 giugno 2009 riconosce l’effetto <strong>di</strong> pubblicità legale solamente agli<br />
atti e ai provve<strong>di</strong>menti amministrativi pubblicati dagli Enti Pubblici sui propri siti informatici.<br />
In particolare l’art. 32, comma 1 della legge, nell’ambito della progressiva eliminazione degli<br />
sprechi relativi al mantenimento dei documenti in forma cartacea, ha sancito che “a far data dal<br />
1 gennaio <strong>2010</strong> (poi prorogato al 1 gennaio 2011, N.d.r.), gli obblighi <strong>di</strong> pubblicazione <strong>di</strong><br />
atti e provve<strong>di</strong>menti amministrativi aventi effetto <strong>di</strong> pubblicità legale si intendono assolti con la<br />
pubblicazione nei propri siti informatici da parte delle amministrazioni e degli enti pubblici obbligati”.<br />
In conseguenza <strong>di</strong> ciò dal 1 gennaio prossimo il citta<strong>di</strong>no non vedrà più esposte all’albo<br />
pretorio ad es. le deliberazioni <strong>di</strong> Giunta e Consiglio, le determinazioni dei Responsabili degli uffici,<br />
le pubblicazioni <strong>di</strong> matrimonio ecc., potendo consultare detti atti sul sito del comune<br />
www.comune.aldeno.tn.it alla sezione “albo telematico”, <strong>di</strong>rettamente da casa o dalla<br />
postazione sita presso la biblioteca comunale.<br />
Il Segretario comunale<br />
L’<br />
ARIONE<br />
93<br />
Amministrazione e politica
La lente<br />
d’ingran<strong>di</strong>mento<br />
nazioni più importanti degli organi comunali. I titoli dei provve<strong>di</strong>menti<br />
sono riportati, assieme ad un breve estratto, nella sezione de<strong>di</strong>cata<br />
all’interno del Notiziario.<br />
Non si entra qui nel merito delle motivazioni o dei risultati, essendo<br />
sotto gli occhi <strong>di</strong> tutti e trattati in maniera più dettagliata in altri<br />
spazi, ma si intende aggiungere delle informazioni che <strong>di</strong> solito, per<br />
una questione <strong>di</strong> spazio, non trovano altra pubblicità se non quella<br />
obbligatoria presso la sede comunale.<br />
“CONCESSIONE IMMOBILI COMUNALI IN COMODATO GRATUITO A TRENTINO NETWORK S.R.L.”<br />
Concessione in comodato gratuito a Trentino Network S.r.l. <strong>di</strong> porzioni <strong>di</strong> <strong>di</strong>versi immobili comunali<br />
per la realizzazione del progetto WiNet (rete wireless) nei Comuni della Provincia <strong>di</strong> Trento.<br />
GIUNTA COMUNALE - estratto dal verbale <strong>di</strong> deliberazione n°17 del 08 Febbraio <strong>2010</strong><br />
OGGETTO Concessione in comodato gratuito a Trentino Network S.r.l. <strong>di</strong> porzioni <strong>di</strong> <strong>di</strong>versi immobili comunali<br />
per la realizzazione dell’infrastruttura in rete wireless nella Provincia <strong>di</strong> Trento.<br />
La delibera, senza impegno <strong>di</strong> spesa, è relativa alla concessione in comodato gratuito a Trentino Network<br />
S.r.l. <strong>di</strong> alcune zone <strong>di</strong> e<strong>di</strong>fici pubblici del <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Aldeno</strong>, per la pre<strong>di</strong>sposizione degli apparati e delle antenne<br />
ra<strong>di</strong>o <strong>di</strong> proprietà della Provincia.<br />
Tali attrezzature, una volta attivato dall’amministrazione il contratto presso la società <strong>di</strong> riferimento, potranno<br />
consentire il collegamento ad internet in varie zone del paese, anche in spazi aperti, in maniera gratuita e veloce.<br />
L’installazione <strong>di</strong> tali attrezzature rientra nel progetto provinciale WiNet, progetto mirato alla realizzazione<br />
<strong>di</strong> una rete senza fili per il collegamento ad Internet.<br />
In particolare, dato che:<br />
- sul territorio sono già installate n.3 attrezzature similari;<br />
- la convenzione con Trentino Network S.r.l. risulta meritevole <strong>di</strong> approvazione;<br />
- vi è un interesse collettivo (operatori economici e privati citta<strong>di</strong>ni) per un veloce accesso alla rete Internet che<br />
potrebbe essere attivato su tale rete;<br />
con questa delibera sono state concesse alcune porzioni <strong>di</strong> immobili per l’installazione delle attrezzature<br />
necessarie.<br />
Le porzioni concesse sono:<br />
- tetto e sottotetto del Municipio;<br />
- palo della pubblica illuminazione in Località Chiausa;<br />
- palo della pubblica illuminazione in Loc. Parco – via Torre Faro del Campo sportivo.<br />
“NUOVA PAVIMENTAZIONE VIA ALTINATE, VIA GIACOMETTI E PIAZZA GARIBALDI”<br />
A completamento della pavimentazione del centro storico, iniziata nel lontano 1996 e portata<br />
avanti nel corso degli anni, si riportano le delibere relative alla consulenza ed al progetto esecutivo<br />
<strong>di</strong> completamento in alcune zone mancanti: via Altinate, via Giacometti e Piazza Garibal<strong>di</strong>.<br />
GIUNTA COMUNALE - estratto dal verbale <strong>di</strong> deliberazione n°82 del 01 Giugno 2009<br />
OGGETTO Lavori per la realizzazione <strong>di</strong> nuove pavimentazioni in Altinate, via Giacometti e Piazza Garibal<strong>di</strong>.<br />
Incarico <strong>di</strong> consulenza per la Progettazione Esecutiva e Direzione Lavori alI’arch. Renzo Micheletti (euro 3.120,00=).<br />
Vista la necessità <strong>di</strong> completare la pavimentazione del centro storico del paese, si è proceduto con<br />
l’affidamento all’Arch. Micheletti dell’incarico <strong>di</strong> consulenza per la fase <strong>di</strong> progettazione e <strong>di</strong> esecuzione<br />
La lente d’ingran<strong>di</strong>mento Questo spazio approfon<strong>di</strong>sce alcune delle delibere e delle determi-<br />
94<br />
L’<br />
ARIONE
per le opere <strong>di</strong> completamento delle vie in<strong>di</strong>cate. La scelta era ritenuta necessaria per garantire la continuità<br />
architettonica delle opere già realizzate, in base alle considerazione ed ai progetti redatti sempre dal medesimo<br />
professionista incaricato della consulenza.<br />
L’importo della consulenza, ritenuto congruo con le normative vigenti e conveniente per l’Amministrazione rispetto<br />
all’affidamento dell’incarico <strong>di</strong> completa progettazione, era <strong>di</strong> euro 2.500,00 extra IVA e oneri previdenziali.<br />
GIUNTA COMUNALE - estratto dal verbale <strong>di</strong> deliberazione n°107 del 27 Settembre <strong>2010</strong><br />
OGGETTO Lavori per la realizzazione <strong>di</strong> una nuova pavimentazione su via Altinate, via Giacometti e Piazza<br />
Garibal<strong>di</strong> nell’ ambito dell’ intervento <strong>di</strong> riqualificazione del nucleo centrale <strong>di</strong> <strong>Aldeno</strong>. Approvazione in linea<br />
tecnica del progetto esecutivo.<br />
La pre<strong>di</strong>sposizione del progetto esecutivo, a completamento della pavimentazione delle vie in<strong>di</strong>cate, è<br />
stata svolta internamente dal Servizio Territorio e Lavori Pubblici, precisamente dall’arch. Bassetti e dal geom.<br />
DalMartello, su scorta della consulenza <strong>di</strong> cui alla delibera sopra in<strong>di</strong>cata.<br />
Le opere <strong>di</strong> pavimentazione <strong>di</strong> via Altinate, via Giacometti e Piazza Garibal<strong>di</strong> presentano la seguente spesa,<br />
tabellata nel quadro economico generale dell’opera, finanziato con contributo provinciale ( 112.000,00) e la<br />
parte rimanente con altri mezzi a <strong>di</strong>sposizione dell’Amministrazione:<br />
A- Lavori a base <strong>di</strong> appalto<br />
A1 - Via Giacometti 4 3.127,82<br />
A2 - Via Altinate 5 3.053,54<br />
A3 - Piazza Garibal<strong>di</strong> 4 2.771,08<br />
Totale A 138.952,44<br />
<strong>di</strong> cui oneri per la sicurezza 4.168,57<br />
B - Somme a <strong>di</strong>sposizione dell’Amministrazione<br />
B1 - Imprevisti 11.116,19<br />
B2 – Spese tecniche e oneri 8.545,85<br />
B3 – IVA 10% su A+B1 1 5.006,86<br />
Totale B 3 4.668,90<br />
TOTALE OPERA 173.621,34<br />
“NUOVO ASILO NIDO E SCUOLA MATERNA DI ALDENO”<br />
Il nuovo polo scolastico è un’opera importante e racchiude servizi ormai in<strong>di</strong>spensabili alla<br />
comunità. Le fasi finali dell’appalto rappresentano un momento significativo così come le opere<br />
<strong>di</strong> fornitura degli arre<strong>di</strong> interni e <strong>di</strong> quanto sarà a <strong>di</strong>sposizione degli utenti.<br />
GIUNTA COMUNALE - estratto dal verbale <strong>di</strong> deliberazione n°55 del 4 Maggio <strong>2010</strong><br />
OGGETTO Costruzione della nuova sede della Scuola materna e dell’Asilo nido comunale: approvazione<br />
della IV perizia <strong>di</strong> variante in riduzione. Atto <strong>di</strong> in<strong>di</strong>rizzo.<br />
La delibera consiste nell’approvazione della IV perizia <strong>di</strong> variante in <strong>di</strong>minuzione, come redatta dal <strong>di</strong>rettore<br />
dei Lavori e datata Aprile <strong>2010</strong>.<br />
Una parte dei lavori, appaltati all’impresa COSBAU S.p.A. nel 2007, viene scorporata a causa delle <strong>di</strong>fficoltà<br />
oggettive dell’impresa, <strong>di</strong>fficoltà tali da non permettere il completamento delle opere mancanti da contratto e<br />
in<strong>di</strong>cate nel certificato <strong>di</strong> ultimazione lavori emesso il 10 Marzo <strong>2010</strong>.<br />
Per tali opere è stato concesso un periodo <strong>di</strong> 60 giorni a partire dalla data del certificato stesso.<br />
Visto che:<br />
- non risulta possibile ottenere un maggior impegno dalla <strong>di</strong>tta nel portare a termine i lavori;<br />
- le <strong>di</strong>tte presenti, in qualità <strong>di</strong> subappaltatrici, hanno ben presente le problematiche da risolvere e le forniture<br />
da eseguire;<br />
- l’affido in <strong>di</strong>retta amministrazione permette una continuità nelle forniture dei lavori e dei materiali, con un<br />
fortissima riduzione dei tempi <strong>di</strong> ultimazione degli stessi, oltre che ovviare qualsiasi problematica a livello <strong>di</strong><br />
certificazione <strong>di</strong> conformità degli impianti;<br />
- l’affido in <strong>di</strong>retta amministrazione consentirebbe <strong>di</strong> utilizzare lo sconto <strong>di</strong> gara oltre allo sconto fatto dal<br />
subappaltatore verso l’impresa principale in <strong>di</strong>fficoltà;<br />
- con tale impostazione non si incide sugli stati <strong>di</strong> avanzamento presentati e sui certificati emessi dal Direttore<br />
dei Lavori, quin<strong>di</strong> su cre<strong>di</strong>ti maturati dalla <strong>di</strong>tta appaltatrice o da quelle subappaltatrici;<br />
- non è un interesse primario l’eventuale contenzioso con l’impresa appaltatrice rispetto al vedere ultimata<br />
l’opera entro il termine previsto per l’apertura, fissato al 01 settembre <strong>2010</strong>, considerando che rimane in posses-<br />
L’<br />
ARIONE<br />
95<br />
La lente d’ingran<strong>di</strong>mento
- la sede attuale dell’asilo e della scuola materna (ex-e<strong>di</strong>ficio in via Florida) è priva <strong>di</strong> alcuni requisiti importanti<br />
che invece sono presenti nel nuovo e<strong>di</strong>ficio in corso <strong>di</strong> realizzazione;<br />
- il completamento della nuova struttura entro l’inizio dell’anno scolastico, è necessario per sod<strong>di</strong>sfare il<br />
numero <strong>di</strong> richieste della comunità e per ottenere economie <strong>di</strong> riduzione dei costi fissi oltre che un servizio <strong>di</strong><br />
maggiore qualità.<br />
In base a quanto sopra, con quest’ultima perizia sono state tolte le lavorazioni a carico della <strong>di</strong>tta visto<br />
che non era in grado <strong>di</strong> garantirne il completamento nel termine perentorio dei 60 giorni assegnati,<br />
quin<strong>di</strong> entro il 10 Maggio <strong>2010</strong> come in<strong>di</strong>cato nel certificato <strong>di</strong> ultimazione lavori.<br />
Il totale delle lavorazioni scorporate è pari a 244.836,29 , riducendo così l’importo contrattuale principale<br />
da 3.207.036,84 a 2.962.200,55, compresi oneri per la sicurezza, come da atto <strong>di</strong> sottomissione firmato<br />
dall’impresa. Per effetto della riduzione dei lavori con la IV perizia in <strong>di</strong>minuzione, d.d. aprile <strong>2010</strong>, viene inoltre<br />
confermata l’ultimazione dei lavori in data 10 Marzo <strong>2010</strong> e quin<strong>di</strong> la vali<strong>di</strong>tà del relativo certificato emesso il 24<br />
Marzo <strong>2010</strong>.<br />
GIUNTA COMUNALE - estratto dal verbale <strong>di</strong> deliberazione n°65 del 31 Maggio <strong>2010</strong><br />
OGGETTO Costruzione della nuova sede della Scuola materna e dell’Asilo nido comunale ad opera della <strong>di</strong>tta<br />
Cosbau S.p.A.: incarico all’avv. Mario Maccaferri <strong>di</strong> consulenza legale.<br />
Riprendendo quanto in<strong>di</strong>cato nella delibera 55 al punto precendente, in data 18 maggio è stato eseguito lo<br />
stato <strong>di</strong> consistenza dei lavori da parte del Direttore dei Lavori, per un importo definitivo <strong>di</strong> 2.766.501,49,<br />
con un cre<strong>di</strong>to netto della <strong>di</strong>tta pari a circa 27.000,00.<br />
Rispetto alla IV perizia <strong>di</strong> variante d.d. Aprile <strong>2010</strong>, gli importi <strong>di</strong> perizia devono quin<strong>di</strong> essere ridotti <strong>di</strong><br />
ulteriori 195.699,06, oltre all’importo <strong>di</strong> 244.836,29 già <strong>di</strong>minuito con la perizia nominata, per un totale <strong>di</strong><br />
lavori mancanti pari a circa 440.000,00 rispetto al contratto principale .<br />
Rimandando a quanto in<strong>di</strong>cato in precedenza, quali motivazioni alla base della procedura portata avanti, è<br />
stata affidata all’avv. Mario Maccaferri del Foro <strong>di</strong> Trento, la consulenza legale per la procedura in<br />
essere oltre che per la verifica delle attività a tutela dell’Ente e degli uffici comunali, estendendo<br />
l’incarico per eventuali risposte in forma scritta ai legali che dovessero assumere la <strong>di</strong>fesa o l’assistenza legale<br />
alla <strong>di</strong>tta principale Cosbau S.p.A..<br />
GIUNTA COMUNALE - estratto dal verbale <strong>di</strong> deliberazione n°66 del <strong>14</strong> Giugno <strong>2010</strong><br />
OGGETTO Costruzione della nuova sede della Scuola materna e dell’Asilo nido comunal: affido opere <strong>di</strong><br />
completamento. Atto <strong>di</strong> in<strong>di</strong>rizzo.<br />
A seguito delle delibere precedenti, a completamento della procedura attivata, è stato formalmente quantificato<br />
e deliberato l’importo in <strong>di</strong>minuzione della IV perizia <strong>di</strong> variante. Come in<strong>di</strong>cato in precedenza, viene confermato<br />
che l’importo totale da scorporare dall’appalto è pari a 440.535,35 ( 244.836,29 + 195.699,06), pur<br />
mantenendo invariato l’importo complessivo dell’opera e pari a 4.584.<strong>14</strong>3,67.<br />
Inoltre, per le motivazioni in<strong>di</strong>cate in precedenza, vista l’urgenza <strong>di</strong> dare ultimate le opere, le lavorazioni da<br />
eseguire in <strong>di</strong>retta amministrazione sono:<br />
Opere e forniture da elettricista OS30 283.219,59<br />
Opere e forniture da termoidraulico OS328 74. 595,39<br />
Opere e forniture da fabbro 36.982,38<br />
Opere da pittore 12. 473,25<br />
Opere da falegname 22.613,43<br />
Per velocizzare la ripresa delle lavorazioni si è deciso <strong>di</strong> procedere attraverso cottimi fiduciari alle imprese<br />
subappaltatrici già presenti sul cantiere, in particolare:<br />
Zeni Roberto s.n.c. (elettricista) 283.219,59<br />
Zorzi geom. Mario S.r.l. (termoidraulico) 74.595,39<br />
3S Group (fabbro) 36.982,38<br />
Bauflex Italiana S.r.l. (pittore) 12.473,25<br />
Agnelli Porte (falegname) 22.613,43<br />
Per quanto sopra in<strong>di</strong>cato, soprattutto per le motivazioni legate alla messa in funzione della struttura nei<br />
termini previsti, il presente atto <strong>di</strong> in<strong>di</strong>rizzo equivale ad autorizzazione per gli uffici comunali a dare esecuzione<br />
per il completamento delle opere mancanti.<br />
Infine viene confermato il cre<strong>di</strong>to netto a favore dell’impresa, pari a 27,00,00 come risultante dallo stato <strong>di</strong><br />
La lente d’ingran<strong>di</strong>mento so dell’amministrazione la cauzione definitiva depositata dall’appaltatore;<br />
96<br />
L’<br />
ARIONE
consistenza, e viene rettificata la delibera n.55, sopra esposta, sospendendo la vali<strong>di</strong>tà del certificato <strong>di</strong><br />
ultimazione e rimettendo all’andamento futuro ogni valutazione in merito all’attivazione dei rime<strong>di</strong><br />
risarcitori nei confronti dell’appaltatore principale.<br />
GIUNTA COMUNALE - estratto dal verbale <strong>di</strong> deliberazione n°63 del 24 Maggio <strong>2010</strong><br />
OGGETTO Costruzione della nuova sede della Scuola materna e dell’Asilo nido comunale: fornitura e posa <strong>di</strong><br />
arre<strong>di</strong>, tendaggi e cucina asilo. Atto <strong>di</strong> in<strong>di</strong>rizzo.<br />
Per la messa in esercizio della struttura nei termini previsti, si è definito l’appalto <strong>di</strong> fornitura e posa delle<br />
attrezzature necessarie, integrando gli arre<strong>di</strong> <strong>di</strong>sponibili e recuperabili, in modo da rendere fruibile l’asilo nido e la<br />
scuola materna agli utenti ed al personale addetto, offrendo un ambiente sicuro e confortevole oltre ad un<br />
ambiente lavorativo armonico e funzionale.<br />
In particolare l’atto <strong>di</strong> in<strong>di</strong>rizzo definisce la seguente sud<strong>di</strong>visione degli importi:<br />
- tendaggi, per un valore <strong>di</strong> circa 15.000,00 IVA esclusa;<br />
- mobilio e arre<strong>di</strong>, per un valore <strong>di</strong> circa 70.000,00 IVA esclusa;<br />
- cucina, per un valore <strong>di</strong> circa 40.000,00 IVA esclusa.<br />
L’atto era riconosciuto come imme<strong>di</strong>atamente eseguibile in modo da autorizzare gli uffici competenti al fine <strong>di</strong><br />
adottare i necessari e tempestivi provve<strong>di</strong>menti <strong>di</strong> incarico per le relative forniture e prestazioni <strong>di</strong> servizio.<br />
“MODIFICA STATUTO COMUNALE: INTRODUZIONE PRINCIPIO DELL’ACQUA COME BENE COMUNE<br />
NON SOGGETTO A PRIVATIZZAZIONE”<br />
Accogliendo una mozione della minoranza, il consiglio comunale con<strong>di</strong>vide e approva la mo<strong>di</strong>fica<br />
allo Statuto Comunale inserendo il principio dell’acqua come bene comune non soggetto a<br />
privatizzazione.<br />
CONSIGLIO COMUNALE - estratto dal verbale <strong>di</strong> deliberazione n°16 del 23 Giugno <strong>2010</strong><br />
OGGETTO Approvazione mo<strong>di</strong>fica dello Statuto comunale con introduzione del principio dell’acqua come<br />
bene comune non soggetto a privatizzazione.<br />
Il consiglio comunale, considerando che:<br />
- l’acqua rappresenta fonte <strong>di</strong> vita insostituibile per gli ecosistemi, dalla cui <strong>di</strong>sponibilità <strong>di</strong>pende il futuro degli<br />
esseri viventi;<br />
- l’acqua, pertanto, è un bene comune dell’umanità, il bene comune universale, un bene comune pubblico,<br />
quin<strong>di</strong> in<strong>di</strong>sponibile, il quale appartiene a tutti;<br />
- il <strong>di</strong>ritto all’acqua è inalienabile: l’acqua non può essere proprietà <strong>di</strong> nessuno, deve essere un bene equamente<br />
con<strong>di</strong>viso da tutti ed il suo accesso garantito a tutti come un servizio pubblico;<br />
- l’accesso all’acqua, se non affrontato in maniera razionale e democratica, rappresenta una causa scatenante<br />
<strong>di</strong> tensione e conflitti all’interno della comunità internazionale ed una vera emergenza democratica;<br />
e ritenendo necessario sancire che il servizio idrico deve essere pubblico e privo <strong>di</strong> rilevanza economica, con<br />
<strong>14</strong> voti favorevoli (10 <strong>Aldeno</strong> Insieme – 4 <strong>Aldeno</strong> per il Futuro) e 1 voto contrario (1 Lega Nord Trentino) su 15<br />
presenti e votanti, ha mo<strong>di</strong>ficato lo statuto vigente riconoscendo “l’acqua come bene comune e <strong>di</strong>ritto umano,<br />
naturale e universale” e inserendo il seguente articolo:<br />
ART. 53bis<br />
Definizione dei servizi pubblici comunali privi <strong>di</strong> rilevanza economica<br />
Il <strong>Comune</strong>, visti gli articoli 1, 2, 3, 5, 43, 1<strong>14</strong>, 118 della Costituzione, riconosce i servizi pubblici locali quali:<br />
servizio idrico, servizio sanitario, igiene pubblica, servizi sociali, istruzione pubblica, tutela dei beni culturali e<br />
delle risorse ambientali e paesaggistiche e quant’altro riconoscerà il Consiglio comunale, <strong>di</strong> preminente interesse<br />
generale.<br />
Riconosce il <strong>di</strong>ritto umano all’acqua, ossia l’accesso all’acqua come <strong>di</strong>ritto umano universale, in<strong>di</strong>visibile,<br />
inalienabile e lo status dell’acqua come bene comune pubblico.<br />
Conferma il principio che tutte le acque, superficiali e sotterranee, anche se non estratte dal sottosuolo, sono<br />
pubbliche e costituiscono una risorsa da utilizzare secondo criteri <strong>di</strong> solidarietà; nonché il principio che in<br />
ambito pubblico devono essere mantenute la proprietà delle reti e la gestione del sistema idrico integrato.<br />
Riconosce al servizio idrico integrato lo status <strong>di</strong> servizio pubblico locale privo <strong>di</strong> rilevanza economica e<br />
senza fini <strong>di</strong> lucro, la cui gestione va attuata in forma pubblica e con la partecipazione delle comunità locali, in<br />
quanto servizio pubblico essenziale per garantire il <strong>di</strong>ritto universale all’acqua e pari <strong>di</strong>gnità umana a tutti i<br />
citta<strong>di</strong>ni.<br />
L’<br />
ARIONE<br />
97<br />
La lente d’ingran<strong>di</strong>mento
Notizie utili<br />
PROMEMORIA<br />
PROMEMORIA<br />
PROMEMORIA<br />
Informazioni utili, <strong>di</strong> pronto impiego, per accedere ai servizi del <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Aldeno</strong><br />
COMUNE DI ALDENO tel. 842523 - 842711 - www.comune.aldeno.tn.it<br />
Orario <strong>di</strong> apertura al pubblico: Dal lunedì al venerdì dalle ore 8.00 alle ore 12.30<br />
Orario ricevimento Sindaco Lun. 8.00 - 10.00 / 16.00 - 18.00<br />
da Martedì a Sabato mattina previo appuntamento<br />
Orario ricevimento Vicesindaco e Assessori Lun. 16.00 - 18.00<br />
da Martedì a Sabato mattina previo appuntamento<br />
Numero utile segnalazione guasti - Ufficio Tecnico 0461.843222 - Segreteria attiva 24 ore<br />
BIBLIOTECA COMUNALE DI ALDENO tel. 0461.842816 Orario <strong>di</strong> apertura al pubblico:<br />
Lunedì<br />
Martedì - Mercoledì<br />
Giovedì - Venerdì<br />
POLIZIA MUNICIPALE<br />
Vigili urbani <strong>Aldeno</strong>: tel. 0461.843188 - Centralino Polizia Municipale Trento: tel. 0461.889111<br />
FARMACIA DOTT. G. BARBACOVI<br />
Orario <strong>di</strong> apertura : 8.30 - 12.00 15.30 - 19.00 - Chiusura: sabato pomeriggio - tel. 0461.842956<br />
DOTT. MARCO GIOVANNINI Via Florida, 1 - tel. 0461.843221 - cell. 335.364950 Orario <strong>di</strong> ricevimento:<br />
<strong>Aldeno</strong><br />
Lunedì - Giovedì<br />
8.00 - 10.30<br />
Martedì<br />
16.00 - 18.30<br />
Venerdì<br />
8.00 - 10.30 19.00 - 20.00<br />
Sabato<br />
su appuntamento<br />
Cimone<br />
Mercoledì<br />
11.00 - 11.30<br />
Garniga<br />
Mercoledì<br />
9.30 - 10.30<br />
DOTT. MAURO LUNELLI Via Florida, 1 - tel. 0461.230976 - cell. 328.6912852 Orario <strong>di</strong> ricevimento:<br />
<strong>Aldeno</strong><br />
Lunedì - Martedì - Mercoledì 9.00 - 12.30<br />
Cimone<br />
Garniga<br />
Venerdì<br />
Sabato<br />
Mercoledì<br />
Martedì<br />
15.00 - 19.00<br />
9.00 - 12.00<br />
15.00 - 16.30<br />
15.00 - 16.00<br />
DOTT. MAURO PIFFER Via Roma, 38 - tel. 0461.842865 Orario <strong>di</strong> ricevimento:<br />
<strong>Aldeno</strong><br />
Cimone<br />
Garniga<br />
DOTT.SSA MARINA CESTELE - Pe<strong>di</strong>atra<br />
<strong>Aldeno</strong>: via Florida, 1 - Trento: Via Gramsci, 40/A<br />
Tel. 340.1504738 preferibilmente dalle 8.00 alle 9.00 e al <strong>di</strong> fuori degli orari <strong>di</strong> visita per impegnative,<br />
appuntamenti o informazioni in ambulatorio<br />
Orario Trento (su appuntamento): Lunedì <strong>14</strong>.00-16.30 - Martedì, Mercoledì, Venerdì 9.00 - 11.00<br />
<strong>Aldeno</strong> (su appuntamento): Lunedì: 10.00-12.00, Mercoledì: <strong>14</strong>.15 - 16.15, Giovedì: 9.00-11.00<br />
PUNTO PRELIEVI Via Florida, 1<br />
Martedì<br />
ASSISTENZA SOCIALE tel.0461.843313<br />
Assistente Sociale MARCO DEGASPERI - area minori - Martedì 10.00 - 12.00<br />
Assistente Sociale MONICA SARTORI - area anziani - Mercoledì 10.00 - 12.00<br />
Assistente sociale ALICE NARDIN - area adulti - Giovedì 10.00 - 12.00.<br />
per gli altri giorni, su appuntamento, Lavis: tel. 0461.241988/246957/246820 - Trento: tel. 0461.412279<br />
ORARIO APERTURA CRM (Centro Raccolta Materiali)<br />
Martedì: 13.30-15.30 - Giovedì: 15.00-18.00 - Sabato: 9.00 - 12.30<br />
98<br />
L’<br />
ARIONE<br />
<strong>14</strong>.00 - 18.00<br />
8.30 - 11.30<br />
<strong>14</strong>.00 - 18.00<br />
Lunedì<br />
Mercoledì - Giovedì<br />
Venerdì<br />
Martedì<br />
Martedì<br />
7.00 - 9.00<br />
CONSULTORIO INFERMIERISTICO Via Florida, 1 - tel. 0461.843221<br />
dal Lunedì al Venerdì<br />
9.30 - 10.00<br />
20.00 - 22.00<br />
<strong>14</strong>.00 - 18.00<br />
15.00 - 19.00<br />
15.00 - 19.00 su appuntamento<br />
10.00 - 13.00<br />
9.00 - 11.00<br />
11.00 - 12.00
L’<br />
ARIONE<br />
NOTIZIARIO DEL COMUNE<br />
DI ALDENO<br />
<strong>Anno</strong> <strong>14</strong> - N. <strong>26</strong> - <strong>Dicembre</strong> <strong>2010</strong><br />
Autorizzazione n. 959 del 21/05/ 1997<br />
del Tribunale <strong>di</strong> Trento<br />
Presidente:<br />
Alida Cramerotti<br />
(Assessore alla Cultura)<br />
Direttore responsabile:<br />
Lorenzo Lucianer<br />
Comitato <strong>di</strong> Redazione:<br />
Renzo Beozzo<br />
Lucio Bernar<strong>di</strong><br />
Maurizio Cadonna<br />
Riccardo Comper<br />
Cristina Cont<br />
Massimiliano Cont<br />
Samuele Cont<br />
Mattia Maistri (Vice<strong>di</strong>rettore)<br />
Danilo Micheletti<br />
Giovanni Mosna<br />
Direzione - Redazione -<br />
Amministrazione:<br />
presso <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Aldeno</strong><br />
Piazza Cesare Battisti, 5<br />
www.comune.aldeno.tn.it<br />
Lettere e comunicazioni a:<br />
L’ARIONE<br />
presso Biblioteca comunale<br />
Via Giacometti, 8<br />
38060 <strong>Aldeno</strong><br />
Tel. 0461/842816<br />
aldeno@biblio.infotn.it<br />
Grafica e impaginazione:<br />
L’ORIZZONTE<br />
Agenzia <strong>di</strong> pubblicità<br />
38060 <strong>Aldeno</strong><br />
Via Ver<strong>di</strong>, 15/1<br />
Tel. 0461/843200 Fax 0461/842943<br />
www.lorizzonte.it<br />
info@lorizzonte.it<br />
Stampa:<br />
GRAFICHE DALPIAZ srl<br />
38040 Ravina (TN)<br />
z.i. Via Stella, 11/b<br />
www.grafichedalpiaz.com<br />
Tel. 0461/913545 Fax 0461/913186<br />
Foto:<br />
Remo Mosna<br />
Il saluto del Sindaco <strong>di</strong> Emiliano Beozzo<br />
L’e<strong>di</strong>toriale <strong>di</strong> Lorenzo Lucianer<br />
La scuola<br />
Scuola: lavorare insieme per crescere <strong>di</strong> Antonietta Decarli<br />
La nuova scuola materna <strong>di</strong> Michele Lucianer<br />
Diversità e ricchezza <strong>di</strong> Carlo Bri<strong>di</strong><br />
Società<br />
Luci della ribalta <strong>di</strong> Samuele Cont<br />
Cavalieri e maestri del lavoro <strong>di</strong> Lucio Bernar<strong>di</strong><br />
Fratelli d’Italia <strong>di</strong> Maurizio Cadonna<br />
Aggiungi un posto a tavola <strong>di</strong> don Daniele Moran<strong>di</strong>ni<br />
Il presepe degli Innocenti <strong>di</strong> Cristina Cont<br />
Economia<br />
MondoMerlot vuol <strong>di</strong>re <strong>Aldeno</strong> <strong>di</strong> Lara Coser<br />
In tavola Merlot e cucina etica <strong>di</strong> Nereo Pederzolli<br />
La Rurale contro la crisi <strong>di</strong> Lucio Bernar<strong>di</strong><br />
Protagonisti<br />
La gonna <strong>di</strong> Jenny <strong>di</strong> Lorenzo Lucianer<br />
Lo sport<br />
Una vita al rovescio <strong>di</strong> Mattia Maistri<br />
Attualità<br />
Prelievi a chilometri zero <strong>di</strong> Cristina Cont<br />
Il Comun Comunale del volontariato <strong>di</strong> Alida Cramerotti<br />
Aquerelli<br />
Anna e la bellezza <strong>di</strong> Giovanni Mosna<br />
La storia<br />
Ma ti, de chi set? <strong>di</strong> Samuele Cont e Massimiliano Cont<br />
Associazioni<br />
Grazie Giuliano! <strong>di</strong> Rudy Cimadom<br />
Con Jenia nel cuore <strong>di</strong> Paola Davi e Petra Donati<br />
Solo le pietre sanno <strong>di</strong> Ugo Cont<br />
Donare il sangue, donare la vita <strong>di</strong> Alberto Baldo<br />
Una luce sempre accesa a cura del Club Altinum<br />
Ma è più bello farlo al Circolo <strong>di</strong> Michele Bottura<br />
Energia pulita al rifugio <strong>di</strong> Ezio Mosna<br />
La colletta degli Alpini <strong>di</strong> Cornelio Muraglia<br />
Ma che spettacolo! <strong>di</strong> Lara Coser<br />
Armigeri cercansi <strong>di</strong> Alessandro Cimadom<br />
Emozioni in musica <strong>di</strong> Gloria Bernar<strong>di</strong><br />
La vita dall’incubo dell’AIDS a cura <strong>di</strong> Alma e Rosanna<br />
Il mestiere dell’animatore <strong>di</strong> Mattia Baffetti<br />
La vita guarda sempre avanti <strong>di</strong> Marcello Enderle<br />
Club 3P: prospettive <strong>di</strong> rilancio <strong>di</strong> Ermanno Moratelli<br />
I Carabinieri per <strong>Aldeno</strong> <strong>di</strong> Renzo Beozzo<br />
Amministrazione e politica<br />
No alla pena <strong>di</strong> morte <strong>di</strong> Alida Cramerotti<br />
Un asilo per Paganica <strong>di</strong> Emiliano Beozzo<br />
Pannelli solari al centro sportivo <strong>di</strong> Alessandro Bri<strong>di</strong><br />
<strong>Aldeno</strong> Insieme<br />
<strong>Aldeno</strong> per il Futuro<br />
Lega Nord<br />
Lettere<br />
Le scelte dell’Amministrazione<br />
La lente d’ingran<strong>di</strong>mento<br />
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In<strong>di</strong>ce
<strong>Aldeno</strong> da non scordare<br />
Sfilata in sella a Mezzocorona per<br />
Renata Maistri (prima a sinistra). Al suo<br />
fianco Lino Muraglia.<br />
In groppa ai cavalli avelignesi, sotto il<br />
palco d’onore, ancora a Mezzocorona.<br />
1957:<br />
alle Albere (dove poi sorgerà il campo <strong>di</strong><br />
tamburello) i cavalieri <strong>di</strong> <strong>Aldeno</strong>, Renata<br />
Maistri (prima a destra) e Giulio Gottar<strong>di</strong><br />
(primo a sinistra).<br />
1957:<br />
una delle vittoriose galoppate <strong>di</strong> Renata<br />
Maistri.