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Anno 14 - N. 26 - Dicembre 2010 - Comune di Aldeno

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Il saluto del<br />

Sindaco<br />

Cari concitta<strong>di</strong>ni,<br />

Eccoci <strong>di</strong> nuovo all’appuntamento con<br />

L’Arione, con il numero che esce a ridosso delle<br />

festività natalizie e della fine dell’anno.<br />

È tempo <strong>di</strong> bilanci ed è tempo <strong>di</strong> auguri. Io<br />

non voglio parlarvi <strong>di</strong> bilanci, non voglio rimarcare<br />

i risultati <strong>di</strong> un lavoro <strong>di</strong> squadra che<br />

è sottoposto allo sguardo ed al giu<strong>di</strong>zio <strong>di</strong> tutti,<br />

voglio piuttosto parlarvi del futuro.<br />

Viviamo in tempi <strong>di</strong>fficili per le amministrazioni<br />

pubbliche: le comunità crescono, si sviluppano<br />

e le risorse calano inesorabilmente.<br />

Non credo che si tratti soltanto <strong>di</strong> una circostanza<br />

legata alla grave crisi economica che<br />

tutto l’occidente sta attraversando, sono convinto<br />

invece che si tratti <strong>di</strong> una svolta epocale.<br />

La situazione, vorrei sbagliarmi, non sarà<br />

mai più quella <strong>di</strong> prima. Anche se gli in<strong>di</strong>ci economici<br />

miglioreranno, le risorse a <strong>di</strong>sposizione<br />

delle amministrazioni locali tenderanno a stabilizzarsi<br />

verso il basso. Certo non è una buona<br />

cosa, ma dovremo farci i conti. Servirà per<br />

lo meno a ricordarci che il nostro patrimonio è<br />

proprio nostro e quin<strong>di</strong> che va trattato con cura<br />

e rispetto.<br />

Mi stanno a cuore molte cose, ma quelle cui<br />

tengo <strong>di</strong> più sono quelle che riguardano il settore<br />

dei servizi e della sicurezza. È ormai in<strong>di</strong>spensabile<br />

mettere concretamente in cantiere<br />

la nuova sede dei Vigili del Fuoco, che svolgo-<br />

no un ruolo centrale per la nostra sicurezza,<br />

così come, su un altro fronte, ritengo altrettanto<br />

importante garantire se<strong>di</strong> adeguate alle associazioni<br />

del paese. Credo che questi interventi<br />

non siano da considerare come “spese” ma<br />

come investimenti che daranno alla comunità<br />

un grande ritorno in termini <strong>di</strong> qualità della<br />

vita. Nello stesso modo deve essere considerata<br />

la realizzazione della nuova palestra: non si<br />

tratta <strong>di</strong> un capriccio riservato agli sportivi,<br />

ma il modo corretto <strong>di</strong> rispondere alla domanda<br />

<strong>di</strong> spazi adeguati e specifici per le molte attività<br />

che riguardano anche ragazzi e anziani.<br />

Sono interventi <strong>di</strong> grande impegno economico,<br />

ma non siamo <strong>di</strong>sposti per questo motivo a rinunciare.<br />

Per quanto riguarda la sicurezza, è necessario<br />

perfezionare la viabilità nel quartiere delle<br />

scuole, dove è in<strong>di</strong>spensabile realizzare nuovi<br />

marciapie<strong>di</strong> e dare un assetto definitivo a tutto<br />

il settore.<br />

Faremo in modo che il servizio <strong>di</strong> polizia municipale<br />

sia potenziato, che i controlli siano ancora<br />

più attenti ed efficaci, che continui la sinergia<br />

con il prezioso lavoro dei carabinieri. Per<br />

fare questo c’è bisogno della collaborazione <strong>di</strong><br />

tutti, singoli citta<strong>di</strong>ni e associazioni: ad esempio,<br />

sento il dovere <strong>di</strong> ringraziare il nucleo dei<br />

Carabinieri <strong>di</strong> fatto per la loro attività <strong>di</strong> protezione<br />

del transito dei ragazzi verso le scuole.


Sono convinto inoltre che abbiamo un’altra<br />

importante risorsa, che rivela ancora <strong>di</strong> più il<br />

suo valore in un momento come questo: la collaborazione<br />

sempre più stretta con i comuni vicini.<br />

Premetto che non sto pensando minimamente<br />

<strong>di</strong> entrare nel merito della completa autonomia<br />

decisionale dei nostri vicini, voglio comunque<br />

insistere sull’importanza <strong>di</strong> allargare<br />

ulteriormente le intese che già ci sono e <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduare<br />

nuovi settori nei quali sia possibile<br />

collaborare con l’intento <strong>di</strong> ottimizzare i costi<br />

e allo stesso tempo mettere a <strong>di</strong>sposizione dei<br />

citta<strong>di</strong>ni servizi <strong>di</strong> qualità. Tutto ciò che riusciremo<br />

a risparmiare grazie alle gestioni comuni,<br />

sarà investito nei progetti <strong>di</strong> cui ho parlato<br />

sopra.<br />

Questi sono i miei propositi e quelli dell’ Amministrazione<br />

per il prossimo futuro.<br />

Non mi rimane che farvi gli auguri.<br />

A tutti, al Consiglio Comunale, ai collaboratori,<br />

ai citta<strong>di</strong>ni l’augurio <strong>di</strong> trascorrere in<br />

salute, pace e serenità le prossime festività.<br />

Emiliano Beozzo<br />

L’<br />

ARIONE<br />

3


L’e<strong>di</strong>toriale<br />

Mi ero riproposto <strong>di</strong> non scrivere questo e<strong>di</strong>toriale.<br />

Poi mi son detto che non stava bene andarsene<br />

senza salutare.<br />

Lasciando oggi L’Arione, saluto dunque i lettori<br />

che da tre<strong>di</strong>ci anni, <strong>26</strong> numeri, seguono con passione,<br />

per quanto ne so, questo giornale.<br />

Saluto i compagni <strong>di</strong> viaggio che, nei Comitati <strong>di</strong><br />

Redazione, si sono avvicendati al desk de L’Arione,<br />

in una staffetta con la quale ho con<strong>di</strong>viso questo<br />

lungo percorso, tracciato nella vita e nella storia <strong>di</strong><br />

<strong>Aldeno</strong>.<br />

Collaboratori, qualcuno anche amico, che hanno<br />

dato a questo vostro giornale l’anima che lo ha<br />

mosso, che ne hanno fatto il raccoglitore e, spero, il<br />

testimone non muto <strong>di</strong> una collettività.<br />

Un giornale che è nato, al <strong>di</strong> là delle definizioni<br />

tecniche, come uno strumento <strong>di</strong> narrazione, <strong>di</strong> indagine,<br />

<strong>di</strong> memoria: tre poli attorno al quale si realizza<br />

la ricomposizione della comunità attraverso la<br />

scrittura. Questo - e non un mero bollettino <strong>di</strong> delibere<br />

- è quello che hanno voluto Fulvio Baldo,<br />

Daniele Baldo ed Alida Cramerotti e questo è ciò<br />

che, fino ad oggi, con Emiliano Beozzo, a <strong>di</strong>spetto<br />

<strong>di</strong> altre tentazioni e <strong>di</strong> altre voglie, L’Arione è riuscito<br />

ad essere.<br />

Ne abbiamo già parlato come <strong>di</strong> un’agorà, una<br />

piazza nella quale avvengono incontri e confronti,<br />

rappresentazioni, racconti che qualcuno - abbiamo<br />

la presunzione <strong>di</strong> immaginare - leggerà con curiosità<br />

anche fra qualche anno, quando il filtro del tempo<br />

e delle generazioni renderà interessante il paragone<br />

con ciò che è stato. Questo, uno strumento<br />

critico e degno <strong>di</strong> consultazione, è perlomeno quel-<br />

4<br />

L’<br />

ARIONE<br />

<strong>di</strong> Lorenzo Lucianer<br />

lo che si intendeva consegnare al futuro, il progetto<br />

al quale sono stato chiamato ed il solo che ho considerato.<br />

Dunque, un’operazione culturale, più che<br />

politica. Per questa seconda sarebbe bastato davvero<br />

il bollettino delle delibere e dei bilanci. Più impegnativo<br />

era – ed è stato – realizzare la prima, ma<br />

era, a mio modo <strong>di</strong> vedere, anche l’unica ipotesi progettuale<br />

che meritasse l’impegno con il quale ci si è<br />

mossi, tutti insieme, in questi anni e fino ad ora.<br />

Oltre a questo aspetto, per così <strong>di</strong>re, esterno, va<br />

considerato un risvolto interno tutt’altro che secondario,<br />

capace <strong>di</strong> <strong>di</strong>ffondere i semi <strong>di</strong> buoni frutti:<br />

L’Arione cioè come una palestra letteraria e giornalistica.<br />

Molti <strong>di</strong> voi, ma anche molti <strong>di</strong> noi della redazione,<br />

si sono cimentati con la scrittura per la prima<br />

volta proprio su queste pagine, hanno conosciuto<br />

l’emozione dell’esporsi ad un giu<strong>di</strong>zio più ampio,<br />

pubblicando il proprio lavoro, hanno atteso per la<br />

prima volta con trepidazione il riscontro dei lettori,<br />

mescolando gli umori dell’entusiasmo e del timore.<br />

E’ stato così per chi ha raccontato la vita, le iniziative,<br />

l’idealità delle associazioni, per chi si è cimentato<br />

nell’analisi economica, per chi ha scritto della scuola,<br />

delle aziende, per chi ha proposto ritratti <strong>di</strong> persone,<br />

per chi ha messo a nudo un po’ d’anima nelle<br />

poesie, per chi ha scavato negli archivi, per chi ha<br />

indagato tendenze e presenze, per chi ha ricostruito<br />

percorsi <strong>di</strong> cultura, <strong>di</strong> tra<strong>di</strong>zione, per chi si è appassionato<br />

al confronto delle visioni ideali e politiche.<br />

Scorrendo le pagine e L’Arione, mi accorgo che<br />

le firme sugli articoli pubblicati in questi 25 numeri<br />

sono davvero tante e <strong>di</strong> come la varietà dei generi<br />

trattati sia stupefacente, per un paese <strong>di</strong> tremila ani-


me. E mi accorgo degli evidenti progressi che la scrittura<br />

ed i contenuti dei lavori pubblicati hanno manifestato,<br />

nell’evoluzione del giornale. Non è un contributo<br />

da poco, nella crescita collettiva. Significa che<br />

l’occasione è stata còlta.<br />

Questo <strong>di</strong>ce molto anche sull’intelligenza, la creatività,<br />

la vivacità <strong>di</strong> un paese. Forse non racconta<br />

abbastanza <strong>di</strong> certe pieghe del suo carattere scontroso,<br />

quello che in fondo <strong>di</strong>stingue un po’ gli aldenesi,<br />

<strong>di</strong> quella tendenza al confronto – <strong>di</strong>ciamo così –<br />

vigoroso, che si è preferito incorniciare nel quadro <strong>di</strong><br />

reciproci ruoli politici; ma si è voluto investire nell’incoraggiamento<br />

delle positività, piuttosto che dar corso<br />

al <strong>di</strong>lagare dei veleni. L’Arione ha <strong>di</strong>mostrato che si<br />

può fare, che persone <strong>di</strong> buona volontà, intellettualmente<br />

oneste, possono con<strong>di</strong>videre proficuamente<br />

un terreno sul quale costruire.<br />

E’ questo che auguro al futuro <strong>di</strong> questo giornale<br />

ed è la natura <strong>di</strong> questo augurio che mi lega, ancora<br />

una volta, alla memoria <strong>di</strong> Daniele.<br />

Per ciò che mi riguarda, e per ciò che attiene alle<br />

ragioni <strong>di</strong> questo commiato, <strong>di</strong>co solo, con un nodo<br />

in gola, che non me la sento <strong>di</strong> espormi all’insulto<br />

ulteriore <strong>di</strong> chi pretende <strong>di</strong> fare <strong>di</strong> questo giornale la<br />

palestra per un rozzo esercizio <strong>di</strong> demagogia, umiliando<br />

la redazione de L’Arione con un vaniloquio<br />

becero, ombra del confronto che in altre, più <strong>di</strong>fficili,<br />

ma più opportune se<strong>di</strong>, non è in grado <strong>di</strong> sostenere<br />

ed ignorando, o forse calpestando <strong>di</strong> proposito, l’anima<br />

ed i contenuti <strong>di</strong> un giornale che è scrigno anche<br />

<strong>di</strong> tutte le vostre voci, <strong>di</strong> impegno personale e <strong>di</strong> passione<br />

collettiva, che meritano maggiore rispetto. Toccherà<br />

ad altri scegliere, se lo si vorrà, <strong>di</strong> proseguire<br />

sulla strada tracciata o <strong>di</strong> procedere su percorsi nuovi.<br />

Non ho la presunzione <strong>di</strong> pensare che la formula<br />

<strong>di</strong> questo giornale sia la migliore possibile, né tantomeno<br />

che sia immutabile. Ma questo giu<strong>di</strong>zio, <strong>di</strong>rebbe<br />

un narratore accorto come Carlo Lorenzini, compete<br />

ai lettori, non ai <strong>di</strong>rettori. Ed io con<strong>di</strong>vido.<br />

Dunque, ai miei collaboratori, a Cristina Cont in<br />

particolare, capace, colta, preziosa fiancheggiatrice<br />

in tante ore <strong>di</strong> lavoro, ad Alida Cramerotti, appassionata<br />

presidente del Comitato <strong>di</strong> Redazione, che<br />

ha sin qui <strong>di</strong>feso con tenacia le origini e la natura de<br />

L’Arione, ai redattori, a quelli che hanno saputo superare<br />

ostacoli e che hanno dato intelligenza, tempo<br />

e qualità a questo giornale, ai sindaci dei quali ho<br />

apprezzato l’impegno, a tutti coloro che mi hanno<br />

sostenuto in questi anni, la mia gratitu<strong>di</strong>ne.<br />

A tutti voi, lettori, rivolgo il ringraziamento per la<br />

splen<strong>di</strong>da, impagabile occasione che il vostro consenso<br />

mi ha offerto, <strong>di</strong> tornare in un certo modo dentro<br />

il mio paese, <strong>di</strong> poter <strong>di</strong>alogare ancora con le<br />

persone ed i luoghi che mi hanno conosciuto.<br />

L’<br />

ARIONE<br />

5


La scuola<br />

Scuola: lavorare<br />

insieme per crescere <strong>di</strong> Antonietta Decarli<br />

Antonietta Decarli, nuova <strong>di</strong>rigente scolastica, riceve il testimone<br />

da Maurizia Manto, nel segno della continuità <strong>di</strong>dattica e progettuale.<br />

907 alunni, 120 docenti, <strong>26</strong><br />

non docenti, 6 plessi, 1800 genitori:<br />

numeri importanti, impegnativi,<br />

in<strong>di</strong>cativi <strong>di</strong> una realtà complessa<br />

e ricca; in poche parole ho provato<br />

a sintetizzare l’istituto Comprensivo<br />

<strong>di</strong> <strong>Aldeno</strong>-Mattarello in<br />

cui mi trovo a lavorare dal primo<br />

<strong>di</strong> settembre <strong>di</strong> quest’anno. Mi<br />

chiamo Antonietta Decarli e sono<br />

subentrata nella <strong>di</strong>rigenza della<br />

scuola alla dottoressa Maurizia<br />

Manto che mi ha proprio letteralmente<br />

consegnato nelle mani l’Istituto.<br />

Perché sostengo questo?<br />

Perché, oltre alle circolari, ai do-<br />

Antonietta Decarli.<br />

6<br />

L’<br />

ARIONE<br />

cumenti, alle carte che puntualmente<br />

abbondano sulla scrivania, mi ha<br />

consegnato un libretto che si intitola<br />

“Progetto d’Istituto” Anni scolastici<br />

2009/2012. È, questo, un<br />

documento importante, la carta<br />

fondamentale che riporta i principi<br />

ispiratori che danno la fisionomia<br />

della scuola e che mi sento <strong>di</strong><br />

con<strong>di</strong>videre in toto. Così il mio intento<br />

è quello <strong>di</strong> continuare con le<br />

stesse linee educative e con lo<br />

stesso pensiero.<br />

Vorrei ora ritornare ai numeri<br />

che hanno costituito l’incipit <strong>di</strong><br />

questa breve presentazione per<br />

esprimere alcune riflessioni.<br />

907 alunni: essi sono gli attori<br />

principali della scuola e il centro<br />

del processo educativo. Mi piacerebbe<br />

che la scuola realizzasse<br />

concretamente il significato del<br />

verbo educare (educere): “tirare<br />

fuori” con l’insegnamento le <strong>di</strong>sposizioni<br />

naturali delle persone, farle<br />

crescere e maturare dal punto <strong>di</strong><br />

vista morale e intellettuale.<br />

120 docenti: essi sono gli artefici<br />

del processo educativo. Sono<br />

chiamati ad un compito non certo<br />

facile e non certo facilitato dai tempi<br />

o<strong>di</strong>erni in cui si vivono cambiamenti,<br />

anche repentini, in cui esistono<br />

tanti concorrenti che fungono<br />

da agenzie educative alternative,<br />

in cui certi valori tra<strong>di</strong>zionali<br />

sono minacciati. Ma questo panorama<br />

viene superato dall’entusiasmo,<br />

dall’impegno e dal senso <strong>di</strong><br />

responsabilità professato dagli insegnanti<br />

che, nonostante tutto, accettano<br />

la sfida educativa.<br />

<strong>26</strong> non docenti: essi sono in<strong>di</strong>spensabili<br />

perché l’organizzazione<br />

quoti<strong>di</strong>ana dell’istituto continui, perché<br />

la burocrazia non sommerga le<br />

azioni, perché gli ambienti siano confortevoli<br />

e accoglienti per permettere<br />

un lavoro sereno e efficace.


6 plessi: le scuole sono ubicate<br />

in comuni e circoscrizioni <strong>di</strong>versi,<br />

perciò è importante e <strong>di</strong>rei anche<br />

in<strong>di</strong>spensabile, colloquiare e interagire<br />

con tutti, all’insegna <strong>di</strong> una<br />

volontà <strong>di</strong> con<strong>di</strong>videre uno scopo<br />

comune: fare attenzione alla crescita<br />

e alla maturazione dei ragazzi,<br />

alunni per noi, citta<strong>di</strong>ni per il<br />

territorio.<br />

1800 genitori circa: essi sono<br />

attori importanti nel <strong>di</strong>alogo educativo.<br />

La scuola trentina, soprattutto<br />

dopo la legge 5 del 2006, si<br />

è sempre caratterizzata per essere<br />

attenta e aperta al contributo<br />

che può derivare dalla collaborazione<br />

con le famiglie. Non mancano<br />

gli organismi istituzionali : i rappresentanti<br />

dei genitori, la consulta,<br />

il nucleo interno <strong>di</strong> valutazione,<br />

il consiglio dell’istituzione; ma al <strong>di</strong><br />

là della normativa, ciò che conta è<br />

Ragazzi in palestra.<br />

Il mercatino natalizio <strong>di</strong> beneficienza organizzato dagli studenti delle Me<strong>di</strong>e.<br />

la <strong>di</strong>sposizione al <strong>di</strong>alogo e alla<br />

collaborazione che deve esistere<br />

tra scuola e famiglie basata sulla<br />

con<strong>di</strong>visione <strong>di</strong> obiettivi comuni:<br />

considerare i ragazzi delle persone<br />

da rispettare, cercando <strong>di</strong> portarli<br />

verso l’acquisizione <strong>di</strong> una<br />

capacità critica, <strong>di</strong> una capacità <strong>di</strong><br />

comunicazione, <strong>di</strong> una capacità <strong>di</strong><br />

assunzione <strong>di</strong> responsabilità.<br />

L’auspicio è che la mia azione<br />

tenga sempre presenti gli obiettivi<br />

delineati, certa che con la con<strong>di</strong>visione<br />

del lavoro con i collaboratori,<br />

con i docenti, con gli alunni,<br />

con i genitori e con i rappresentanti<br />

del territorio, il compito risulterà<br />

meno <strong>di</strong>fficile.<br />

L’<br />

ARIONE<br />

7<br />

La scuola


La scuola<br />

La nuova scuola<br />

materna<br />

Si è inaugurato con questo anno scolastico il nuovo e<strong>di</strong>ficio, erede<br />

del primo asilo <strong>di</strong> <strong>Aldeno</strong>, costruito nel 1955. Un’istituzione fondamentale,<br />

quella della scuola materna, perché da qui parte la formazione<br />

degli uomini e dei citta<strong>di</strong>ni del domani.<br />

Se è vero che i vecchi, all’approssimarsi<br />

della fine dei loro anni,<br />

dovrebbero ostinarsi a piantare<br />

alberi, per significare che la vita ha<br />

un passo più ampio e un respiro<br />

più lungo <strong>di</strong> quelli che scan<strong>di</strong>scono<br />

i tempi <strong>di</strong> un’esistenza singola,<br />

quasi che il dare inizio a qualcosa<br />

<strong>di</strong> cui si sa non si vedrà la fine sia<br />

la testimonianza visibile della speranza<br />

e insieme della certezza che<br />

la vita è più forte della fine <strong>di</strong> una<br />

vita, allora, quando una comunità,<br />

come ha fatto e sta facendo quella<br />

<strong>di</strong> <strong>Aldeno</strong>, costruisce una nuova<br />

scuola, vuole <strong>di</strong>re che sta pensando<br />

al futuro, a un tempo in cui i<br />

costruttori <strong>di</strong> oggi non ci saranno<br />

più: perché quella scuola è il tron-<br />

Taglio del nastro alla presenza delle autorità.<br />

8<br />

L’<br />

ARIONE<br />

co dal quale si <strong>di</strong>rameranno i rami<br />

e le foglie che saranno le donne e<br />

gli uomini <strong>di</strong> domani; perché quella<br />

scuola è l’arco saldo e teso dal<br />

quale partono, come frecce scagliate<br />

oltre l’orizzonte, le vite dei<br />

bambini <strong>di</strong> oggi, destinate a cadere<br />

non sappiamo dove e quanto<br />

lontano, ma sicuri comunque che<br />

– se la mano dell’arciere è salda –<br />

cadranno come cade il seme sparso<br />

nella terra fertile e irrigata; perché<br />

quella scuola è il luogo dove<br />

si scommette su delle vite piccole<br />

e fragili, perché quelle promesse<br />

<strong>di</strong> vita trovino, tra fatica ed entusiasmo,<br />

il loro posto nel mondo.<br />

Una comunità che costruisce<br />

scuole è una comunità che<br />

<strong>di</strong> Michele Lucianer*<br />

considera il presente un trampolino<br />

<strong>di</strong> lancio verso il futuro; è una<br />

comunità che crede che il compito<br />

<strong>di</strong> oggi sia non certo quello <strong>di</strong><br />

preparare ai suoi figli una strada<br />

comoda e segnata, ma quello <strong>di</strong><br />

dar loro gli strumenti e la forza<br />

perché siano capaci <strong>di</strong> tracciare,<br />

quando sarà l’ora, le proprie strade,<br />

meglio se non comode e non<br />

segnate, perché sono queste, le<br />

strade che val la pena <strong>di</strong> percorrere.<br />

Sono passati tanti anni dai<br />

giorni lontani in cui <strong>Aldeno</strong> apriva<br />

la sua prima scuola materna e<br />

guar<strong>di</strong>amo con un misto <strong>di</strong> tenerezza,<br />

<strong>di</strong> ammirazione e <strong>di</strong> stupore<br />

i visi severi, quasi febbrili e ancora<br />

scavati dalla guerra dei protagonisti<br />

<strong>di</strong> allora, che le foto in bianco<br />

e nero ci restituiscono come riemersi<br />

da un fondale <strong>di</strong>menticato:<br />

ma se i volti sono <strong>di</strong>versi, uguale e<br />

intatto è lo spirito che anima i costruttori<br />

<strong>di</strong> scuole <strong>di</strong> ieri e <strong>di</strong> oggi,<br />

perché oggi come ieri chi costruisce<br />

scuole porta in cuore un sogno<br />

che trasforma il presente in<br />

una speranza <strong>di</strong> futuro.<br />

Forse il modo migliore <strong>di</strong><br />

celebrare la nuova scuola è quello


<strong>di</strong> far tacere le parole, che tentano<br />

faticosamente <strong>di</strong> esprimere un sentimento<br />

troppo grande per loro, <strong>di</strong><br />

entrare nella nuova scuola e <strong>di</strong><br />

guardare in silenzio le sue aule spaziose,<br />

il suo corridoio ampio e pieno<br />

<strong>di</strong> luce, le sue finestre che si<br />

aprono al mondo e che lo fanno<br />

entrare in essa, i suoi angoli più<br />

nascosti: e poi immaginare l’infinito<br />

numero dei giochi, dei canti,<br />

delle risate, delle lacrime, dei sorrisi,<br />

delle corse, delle piccole delusioni,<br />

delle gran<strong>di</strong> conquiste e <strong>di</strong><br />

tutti gli altri istanti <strong>di</strong> cui è fatta la<br />

vita <strong>di</strong> un bambino. Perché la<br />

scuola, alla fine, è tutta lì: la sua<br />

pietra angolare poggia sul sorriso<br />

<strong>di</strong> un bambino che esce <strong>di</strong> scuola<br />

un po’ più grande e un po’ più forte,<br />

un po’ più consapevole e un po’<br />

più fiducioso <strong>di</strong> come è entrato.<br />

Poi, certo, una scuola è<br />

come la nostra casa: per quanto<br />

bella sia, nulla garantisce che in<br />

quella casa vivrà davvero una fa-<br />

miglia felice e serena. Ma sappiamo<br />

anche che la nostra comunità<br />

non ha costruito una scuola per poi<br />

abbandonarla a se stessa, come se<br />

ai bambini e alle maestre bastasse<br />

una scatola vuota. Le gran<strong>di</strong> vetrate,<br />

che tanta luce fanno entrare,<br />

faranno entrare anche lo sguardo<br />

<strong>di</strong> tutti noi: così che ognuno <strong>di</strong> noi<br />

possa e debba essere responsabile<br />

<strong>di</strong> quel sorriso, per custo<strong>di</strong>rlo<br />

e proteggerlo come la cosa più<br />

preziosa e delicata, per sentirsi<br />

madre e padre <strong>di</strong> quel sorriso,<br />

quasi che il percorso – bello e tremendo<br />

come un esercito schierato<br />

a battaglia – che separa il bambino<br />

dal <strong>di</strong>ventare una donna o un<br />

uomo abbia ciascuno <strong>di</strong> noi come<br />

sentinella e garante. Perché il sorriso<br />

– serio e sereno – <strong>di</strong> un bambino<br />

è il mattone <strong>di</strong> cui la scuola è<br />

fatta ed è la certezza che domani,<br />

qualunque sarà la vita che quel<br />

bambino avrà in sorte, la saprà<br />

guardare con fiducia, riconoscenza<br />

e consapevolezza.<br />

scuola<br />

La<br />

* Presidente Comitato <strong>di</strong> Gestione<br />

della Scuola Materna<br />

Emanuele Mosna <strong>di</strong> <strong>Aldeno</strong><br />

L’<br />

ARIONE<br />

9


Diversità e<br />

ricchezza<br />

valore della <strong>di</strong>versità naturale e culturale e per allontanare la paura<br />

dell’altro.<br />

Ad <strong>Aldeno</strong> è andato in cattedra<br />

il tema della bio<strong>di</strong>versità. L’iniziativa<br />

è stata della <strong>di</strong>rigente scolastica<br />

Antonietta Decarli, su proposta<br />

dell’Associazione Scuola<br />

Senza Frontiere ed ha visto la partecipazione<br />

attiva, oltre che delle<br />

prime classi delle me<strong>di</strong>e, anche<br />

dell’Amministrazione comunale,<br />

per il tramite della vice sindaco<br />

Alida Cramerotti, che ha aperto i<br />

lavori della giornata.<br />

Cramerotti ha evidenziando<br />

come <strong>Aldeno</strong> sia da sempre un<br />

comune attento all’ambiente e<br />

quin<strong>di</strong> ai temi della bio<strong>di</strong>versità e<br />

L’intervento <strong>di</strong> Carlo Bri<strong>di</strong> alle Me<strong>di</strong>e <strong>di</strong> <strong>Aldeno</strong>.<br />

La scuola Una campagna <strong>di</strong> sensibilizzazione nella scuola per riconoscere il<br />

10<br />

L’<br />

ARIONE<br />

come, con il progetto “Rispettare<br />

il mondo”, si sia voluto far crescere<br />

nei ragazzi una sensibilità verso<br />

la nostra terra, da amare e rispettare.<br />

Forte il richiamo della<br />

<strong>di</strong>rigente Decarli, che ha ricordato<br />

ai ragazzi come la salvezza del<br />

pianeta <strong>di</strong>penda dal comportamento<br />

<strong>di</strong> ciascuno <strong>di</strong> noi e come il<br />

futuro sia nelle mani delle giovani<br />

generazioni. D’altro canto, lo slogan<br />

“<strong>Aldeno</strong> fa la <strong>di</strong>fferenza” è<br />

la <strong>di</strong>mostrazione dell’attenzione<br />

che questa comunità riserva ai problemi<br />

ambientali. La <strong>di</strong>rigente scolastica<br />

ha quin<strong>di</strong> sottolineato l’im-<br />

<strong>di</strong> Carlo Bri<strong>di</strong><br />

portanza dell’attività dell’Associazione<br />

Scuole Senza Frontiere e<br />

come le testimonianze del Segretario<br />

Carlo Bri<strong>di</strong>, siano quanto mai<br />

puntuali ed efficaci per un <strong>di</strong>verso<br />

modello <strong>di</strong> sviluppo, più compatibile<br />

e più solidale.<br />

E’ toccato dunque a Carlo Bri<strong>di</strong><br />

presentare il tema nell’anno, che<br />

le Nazioni Unite hanno de<strong>di</strong>cato<br />

alla bio<strong>di</strong>versità. Egli ha sottolineato<br />

innanzi tutto come il rispetto<br />

della <strong>di</strong>versità debba partire da<br />

quella fra le persone, fra i compagni<br />

<strong>di</strong> scuola, dove sono sempre<br />

più numerosi le ragazze ed i ragazzi<br />

<strong>di</strong> provenienza extra comunitaria.<br />

I loro valori vanno visti come una<br />

ricchezza e non come un pericolo<br />

da combattere, ha sottolineato, ricordando<br />

poi come altrettanto rispetto<br />

dovrebbe però esserci per<br />

i cristiani in quei paesi dove i mussulmani<br />

sono maggioranza: in realtà<br />

– ha detto Bri<strong>di</strong> - siamo in presenza<br />

nel solo Me<strong>di</strong>o Oriente <strong>di</strong><br />

65 milioni <strong>di</strong> cristiani sottoposti a<br />

persecuzioni come 2000 anni fa.<br />

Parlando delle problematiche<br />

legate alla per<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> bio<strong>di</strong>versità,<br />

alle sue conseguenze ed a cosa<br />

ciascuno <strong>di</strong> noi può fare ogni giorno<br />

per frenare la per<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> bio<strong>di</strong>-


versità, che oggi ha raggiunto limiti<br />

inimmaginabili fino a pochi anni<br />

fa (nell’or<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> 74 specie <strong>di</strong> piante<br />

ed animali che spariscono ogni<br />

giorno) il relatore ha sottolineato<br />

l’esigenza <strong>di</strong> un <strong>di</strong>verso modello <strong>di</strong><br />

sviluppo.<br />

Le cause dell’accelerazione<br />

nella per<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> specie <strong>di</strong> animali e<br />

piante - ha informato - secondo<br />

gli scienziati sono da ricercare nelle<br />

mo<strong>di</strong>ficazioni climatiche conseguenti<br />

all’enorme emissione <strong>di</strong> anidride<br />

carbonica nell’atmosfera,<br />

che comporta conseguenze drammatiche.<br />

Se ne sono resi conto<br />

anche i 23 mila partecipanti al vertice<br />

mon<strong>di</strong>ale <strong>di</strong> Cancun in Messico<br />

che, seppur all’ultimo momento,<br />

hanno approvato un documento<br />

con il quale si impegnano tutti<br />

gli Stati a trovare dei rime<strong>di</strong> per<br />

ridurre l’emissione della CO 2 nell’atmosfera,<br />

prima che sia troppo<br />

tar<strong>di</strong>.<br />

Ma anche ciascuno <strong>di</strong> noi - ha<br />

sollecitato il relatore - può fare<br />

qualcosa nelle tante piccole scelte<br />

quoti<strong>di</strong>ane: da un minor spreco<br />

dell’acqua potabile e del cibo, ad<br />

un minor consumo <strong>di</strong> energia elettrica.<br />

A questo proposito, Bri<strong>di</strong><br />

ha ricordato alcuni dati dello scandalo:<br />

l’Italia ha superato gli USA<br />

per l’incidenza dell’obesità nei<br />

bambini: siamo al 30%. Questo,<br />

mentre nel Sud del mondo 300<br />

milioni <strong>di</strong> bambini soffrono la fame<br />

e la sete, con il risultato che ogni 6<br />

secon<strong>di</strong> muore un bambino nella<br />

più completa in<strong>di</strong>fferenza dei mass<br />

me<strong>di</strong>a e dell’opinione pubblica.<br />

Numerose le proposte che hanno<br />

riscosso l’attenzione dei ragazzi:<br />

tra le altre, la creazione dell’orto<br />

scolastico, con la collaborazione<br />

del <strong>Comune</strong> e l’avvio <strong>di</strong> gemellaggi<br />

fra la Scuola me<strong>di</strong>a <strong>di</strong> <strong>Aldeno</strong> e<br />

una scuola della Karamoja, regione<br />

povera dell’Uganda.<br />

L’<br />

ARIONE<br />

11<br />

La scuola


Società<br />

Luci della ribalta<br />

La storia della C.O.F.A. (Coro, Orchestra, Filodrammatica <strong>Aldeno</strong>),<br />

nelle memorie <strong>di</strong> Rina Cont, protagonista <strong>di</strong> un’in<strong>di</strong>menticabile<br />

stagione artistica.<br />

È sempre <strong>di</strong>fficile preparare un<br />

articolo descrivendo in maniera fedele<br />

le emozioni e le parole che ci<br />

vengono raccontate. Lo è ancor <strong>di</strong><br />

più se queste parole si riferiscono ad<br />

acca<strong>di</strong>menti risalenti a molti anni fa,<br />

che quin<strong>di</strong> costituiscono la memoria<br />

storica del paese. E’ con questa convinzione<br />

che mi appresto a sentire<br />

curioso le parole <strong>di</strong> Rina Cont, circa<br />

la sua esperienza all’interno della<br />

C.O.F.A.. L’idea <strong>di</strong> partenza era<br />

quella <strong>di</strong> un’intervista, con un elenco<br />

<strong>di</strong> domande appuntate sopra ad<br />

un foglio. Ma ovviamente la teoria è<br />

sempre <strong>di</strong>versa della pratica, e le<br />

proprie previsioni lasciano spesso il<br />

tempo che trovano.<br />

12<br />

L’<br />

ARIONE<br />

Mentre sono in viaggio per Riva<br />

del Garda, dove abita Rina, penso<br />

alle mie domande e a quello che<br />

conosco circa le vicende della<br />

C.O.F.A.. Ben poco in realtà. Solo<br />

alcune citazioni lette sui numeri passati<br />

dell’Arione e qualche <strong>di</strong>scorso<br />

sentito qua e là. Tutt’altra cosa che<br />

poter sentire questo racconto dalla<br />

viva voce <strong>di</strong> chi ha vissuto questa<br />

esperienza da protagonista e poterne<br />

vedere il volto emozionato mentre<br />

ci ripensa.<br />

Mentre mi fa accomodare a casa<br />

sua la prima cosa che salta all’occhio<br />

è la fotografia <strong>di</strong> <strong>Aldeno</strong> in<br />

mostra sopra la televisione. “El me<br />

paes” come recita una sua poesia.<br />

Rina Cont e Modesto Baldo a Merano per un concorso. Appuntato sul petto, il <strong>di</strong>stintivo<br />

della C.O.F.A.<br />

<strong>di</strong> Samuele Cont<br />

Più <strong>di</strong> cinquant’anni che abita a Riva<br />

e ancora questo amore in bella vista.<br />

Poi sposto un po’ lo sguardo e<br />

sul tavolo compare un foglio in cui si<br />

è appuntata alcuni nomi e alcune informazioni<br />

per rinfrescare la memoria.<br />

Probabilmente questi possono<br />

essere solo piccoli dettagli, ma aiutano<br />

a capire l’attaccamento e la partecipazione<br />

che successivamente<br />

hanno accompagnato le parole.<br />

Appena inizia a raccontarmi <strong>di</strong><br />

questi argomenti l’idea <strong>di</strong> fare un’intervista<br />

viene subito <strong>di</strong>menticata per<br />

lasciare spazio libero al susseguirsi<br />

dei ricor<strong>di</strong>.<br />

La C.O.F.A. (Coro, Orchestra<br />

e Filodrammatica <strong>Aldeno</strong>) nasce<br />

nell’imme<strong>di</strong>ato dopoguerra per rispondere<br />

all’esigenza del paese <strong>di</strong><br />

rimanere unito e compatto, dopo gli<br />

acca<strong>di</strong>menti <strong>di</strong> quegli anni e alla forte<br />

migrazione che ne era seguita.<br />

Bisogna immaginare la tensione e le<br />

sofferenze subite, la voglia <strong>di</strong> tornare<br />

a vivere e <strong>di</strong>vertirsi, le <strong>di</strong>fficoltà e<br />

i pericoli dell’uscire dal paese. Lo<br />

statuto viene stilato da Emilio Maule<br />

e Modesto Baldo. Gli spettacoli proposti<br />

dalla C.O.F.A., chiamati riviste<br />

e simili ad operette musicate e<br />

recitate, venivano messi in scena nel<br />

teatro <strong>di</strong> <strong>Aldeno</strong>, sempre pieno, e


coinvolgevano all’incirca 150 persone,<br />

fra coro, orchestra e filodrammatica.<br />

Rina faceva parte del coro,<br />

nato su iniziativa <strong>di</strong> Modesto Baldo<br />

e Dario Battisti, personaggio che riusciva<br />

a coinvolgere moltissime persone,<br />

provenienti sia dall’ambito<br />

parrocchiale che non. Di Dario si<br />

ricorda una voce <strong>di</strong> notevole impatto<br />

e il suo “volt” in cui si eseguivano<br />

le prove. Fra i componenti del coro,<br />

oltre i già citati Modesto e Dario, si<br />

ricordano le due sorelle Zanotti (soprano),<br />

Natale Baldo, Roberto Pescador<br />

(tenore) ed Enrico Baldo. Un<br />

ricordo particolare è rivolto ad un<br />

duetto che Rina eseguì assieme a<br />

Dario Battisti nel 1950, per uno spettacolo<br />

svoltosi sulla piazza della chiesa<br />

dal titolo “Campanile sera” e che<br />

fu registrato dalla RAI <strong>di</strong> Torino e<br />

trasmesso alla ra<strong>di</strong>o. Il <strong>di</strong>sco che fu<br />

inciso in quell’occasione aveva la<br />

caratteristica <strong>di</strong> iniziare la registrazione<br />

dal centro, anziché dall’esterno<br />

com’era consuetu<strong>di</strong>ne. Le canzoni,<br />

le voci registrate e anche il<br />

suono delle campane fu mandato<br />

agli emigrati in America, come<br />

espressione delle volontà <strong>di</strong> riavvicinarsi<br />

fra paesani.<br />

Le voci erano accompagnate<br />

da un’orchestra <strong>di</strong> circa 25 elementi,<br />

fra cui prevaleva la “cornetta” <strong>di</strong><br />

Alessandro Maistri Bezèc (che “faceva<br />

rimbombare il teatro”), il violino<br />

<strong>di</strong> Remo Malfatti, il piano <strong>di</strong><br />

Renato Giovannini, la fisarmonica<br />

del fratello Bruno e il “vacon” <strong>di</strong><br />

Guido Baffetti.<br />

A queste due realtà si univa la<br />

filodrammatica. Sul palco si alternavano<br />

vari attori, fra cui si ricorda<br />

Da sinistra Silvano Baldo, don Mario Miorelli, Erminio Peterlini, Sergio Bisesti, Alberto<br />

Lucianer, Marisa Bauer, Italo Nicolo<strong>di</strong>, Marcello Enderle, Mario Muraglia, Dario Battisti,<br />

Raffaella Baffetti, attori con la Filodrammatica del 1959 in “Credo”.<br />

Mafalda Maule, Raffaella Baffetti,<br />

Bruna Cimadom, Mario Muraglia,<br />

Lorenza Bottura e Bruno Motta.<br />

Il successo della C.O.F.A. non<br />

si limitava al teatro <strong>di</strong> <strong>Aldeno</strong> ma si<br />

estendeva anche ai paesi nei <strong>di</strong>ntorni,<br />

i quali venivano raggiunti per mezzo<br />

<strong>di</strong> un camioncino, sul quale la<br />

compagnia sedeva comodamente<br />

sulle casse dell’uva. Il viaggio d’andata<br />

era solitamente tranquillo (per<br />

non rovinarsi la voce), mentre durante<br />

il ritorno era normale lasciarsi<br />

andare a canti e festeggiamenti, coinvolgendo<br />

anche i passanti che si incontravano.<br />

Di rilievo erano state le<br />

uscite a Merano e a Fucine, in val <strong>di</strong><br />

Sole, dove un gruppo <strong>di</strong> francesi entusiasti<br />

avevano subissato gli artisti<br />

<strong>di</strong> richieste per tutta la notte.<br />

Fra un ricordo e l’altro, cercando<br />

<strong>di</strong> non sbagliarsi e <strong>di</strong> non <strong>di</strong>menticare<br />

alcun nome, Rina fa emergere<br />

dalla memoria alcuni piccoli episo<strong>di</strong><br />

che testimoniano l’entusiasmo <strong>di</strong> tutti<br />

i membri della compagnia. Ad esempio,<br />

durante una rappresentazione,<br />

mentre in scena si cantavano gli assoli<br />

e il coro stava <strong>di</strong>etro le quinte in<br />

attesa, si ruppe il tavolo su cui stavano<br />

alcuni coristi ed attori, facendoli<br />

finire tutti a gambe all’aria. Nonostante<br />

alcune ferite e lo spavento,<br />

questi cercarono subito <strong>di</strong> ricomporsi<br />

e tornarono sulla ribalta senza interrompere<br />

lo spettacolo. In un’altra<br />

occasione capitò qualcosa per cui<br />

non si poteva concludere la rivista,<br />

ma questo non scoraggiò gli artisti:<br />

Bruno Giovannini con la fisarmonica<br />

e Rina Cont decisero <strong>di</strong> improvvisare<br />

sul palco un continuo <strong>di</strong> canzoni,<br />

intrecciate una all’altra, che fu<br />

chiamato per questo “El minestròm”.<br />

Da queste parole si capisce che<br />

la C.O.F.A. non è stata solo<br />

l’espressione artistica <strong>di</strong> un gruppo<br />

<strong>di</strong> persone, ma soprattutto la volontà<br />

<strong>di</strong> questi <strong>di</strong> stare uniti e fare comunità,<br />

in un momento in cui questo<br />

risultava particolarmente <strong>di</strong>fficile. Vi<br />

Società<br />

era il desiderio <strong>di</strong> provare a cambiare<br />

le cose e questo poteva avvenire<br />

solamente impegnandosi e mettendosi<br />

attivamente in gioco, ognuno<br />

portando le proprie capacità.<br />

Chissà se queste considerazioni possono<br />

essere attuali...<br />

L’<br />

ARIONE<br />

13


Cavalieri e maestri<br />

del lavoro<br />

fregiarsi anche alcuni aldenesi.<br />

Il primo Maggio 1898, Umberto<br />

I, con il Regio Decreto n° 195<br />

istituiva una decorazione al merito<br />

agrario ed industriale, ad esclusiva<br />

assegnazione <strong>di</strong> gran<strong>di</strong> proprietari<br />

terrieri e lungimiranti industriali, ed<br />

una medaglia d’onore da conferirsi<br />

ai lavoratori <strong>di</strong>pendenti. Tre anni<br />

dopo, con il R.D. n° 168, Vittorio<br />

Emanuele III° istituì “L’Or<strong>di</strong>ne Cavalleresco<br />

al Merito Agrario, Industriale<br />

e Commerciale” che unificava<br />

le due decorazioni, parificando<br />

il titolo assegnato agli impren<strong>di</strong>tori<br />

con quello dei lavoratori. Nel decennio<br />

che va dal 1911 al 1921,<br />

l’onorificenza viene rivista in due<br />

occasioni ed a seguito <strong>di</strong> mutate interpretazioni,<br />

avviene una nuova<br />

<strong>di</strong>fferenziazione delle decorazioni<br />

Società Due riconoscimenti che premiano poche persone, dei quali possono<br />

<strong>14</strong><br />

L’<br />

ARIONE<br />

con l’attribuzione <strong>di</strong> un <strong>di</strong>verso riconoscimento<br />

ad impren<strong>di</strong>tori e lavoratori<br />

<strong>di</strong>pendenti. Il R.D. n° 3167<br />

del 30 <strong>Dicembre</strong> 1923 sancisce definitivamente<br />

i due percorsi. Il primo<br />

è la decorazione dell’ “Or<strong>di</strong>ne<br />

Cavalleresco al Merito del Lavoro”,<br />

destinata a quegli impren<strong>di</strong>tori<br />

che si sono <strong>di</strong>stinti nei <strong>di</strong>versi settori<br />

dell’economia, contribuendo<br />

allo sviluppo sociale, occupazionale<br />

e tecnologico e alla crescita del prestigio<br />

del “made in Italy”. I cavalieri<br />

vengono nominati annualmente<br />

dal Capo dello Stato il 2 Giugno, in<br />

occasione della Festa della Repubblica,<br />

nel numero massimo <strong>di</strong> 25<br />

all’anno e la cerimonia <strong>di</strong> consegna<br />

avviene solitamente nel corso del<br />

mese <strong>di</strong> Ottobre al Quirinale. L’al-<br />

<strong>di</strong> Lucio Bernar<strong>di</strong><br />

tro è la “Stella al merito del lavoro”<br />

che viene conferita a quei citta<strong>di</strong>ni<br />

italiani, lavoratori <strong>di</strong>pendenti,<br />

<strong>di</strong>stintisi per singolari meriti <strong>di</strong> perizia,<br />

laboriosità e buona condotta<br />

morale; la decorazione comporta il<br />

titolo <strong>di</strong> “Maestro del lavoro”. E’<br />

assegnata il 1º Maggio, festa del lavoro,<br />

con decreto del Presidente<br />

della Repubblica, su proposta del<br />

Ministro del lavoro e, per quelle riservate<br />

ai lavoratori italiani all’estero,<br />

<strong>di</strong> concerto con il Ministero degli<br />

Affari Esteri. Ogni anno possono<br />

essere concesse al massimo 1.000<br />

decorazioni, <strong>di</strong> cui 500 a lavoratori<br />

che abbiano iniziato dalle categorie<br />

contrattuali più basse. Con la Legge<br />

29 ottobre 1965, n. 1230, venne<br />

prevista la possibilità <strong>di</strong> concedere<br />

la decorazione anche per<br />

“onorare la memoria dei lavoratori<br />

italiani, anche residenti all’estero,<br />

periti o <strong>di</strong>spersi a seguito <strong>di</strong> eventi<br />

<strong>di</strong> eccezionale gravità connessi al<br />

lavoro”. La Stella al merito del lavoro<br />

viene concessa ai lavoratori<br />

ed alle lavoratrici, citta<strong>di</strong>ni italiani,<br />

<strong>di</strong>pendenti <strong>di</strong> imprese pubbliche e<br />

private, <strong>di</strong> enti, organizzazioni ed<br />

associazioni legalmente riconosciute<br />

a livello nazionale che si sono <strong>di</strong>stinti<br />

per singolari meriti <strong>di</strong> perizia,


laboriosità e buona condotta morale.<br />

Che hanno inventato ed innovato<br />

nel campo tecnico-produttivo<br />

migliorando l’efficienza degli strumenti,<br />

delle macchine e dei meto<strong>di</strong><br />

<strong>di</strong> lavorazione. Che hanno contribuito<br />

in modo originale al perfezionamento<br />

delle misure <strong>di</strong> sicurezza<br />

del lavoro e che si sono pro<strong>di</strong>gati<br />

per istruire e preparare le nuove generazioni<br />

nell’attività professionale.<br />

In sintesi chi ottiene il titolo sono<br />

quegli uomini o donne (senza <strong>di</strong>stinzioni)<br />

che, nel proprio percorso nel<br />

mondo del lavoro, hanno <strong>di</strong>mostrato<br />

doti professionali e qualità umane<br />

non comuni, che hanno dato loro<br />

modo <strong>di</strong> <strong>di</strong>stinguersi più <strong>di</strong> altri con<br />

sano spirito costruttivo. Hanno permesso<br />

all’azienda, o alle aziende<br />

dove hanno prestato servizio, <strong>di</strong><br />

crescere e ra<strong>di</strong>carsi, coniugando<br />

etica e professionalità anche per<br />

essere d’esempio agli altri e soprattutto<br />

a chi era destinato un giorno a<br />

raccoglierne il testimone.<br />

Queste caratteristiche sono stata<br />

riscontrate anche a Camillo Ste<strong>di</strong>le,<br />

Marcello Enderle e Mario<br />

Failo, tre nostri concitta<strong>di</strong>ni che<br />

possono fregiarsi <strong>di</strong> questa specialissima<br />

coccarda, <strong>di</strong> Maestro del<br />

Lavoro, da mostrare con giusto<br />

orgoglio all’occhiello della giacca e<br />

dei quali ripercorriamo in sintesi la<br />

vita lavorativa.<br />

Camillo Ste<strong>di</strong>le, anno <strong>di</strong> nascita<br />

1924. All’età <strong>di</strong> nove anni rimane<br />

orfano <strong>di</strong> madre e dopo che il padre<br />

emigra in Francia, su consiglio del<br />

nonno paterno, consegue la maturità<br />

scientifica. Entra nel mondo del<br />

lavoro e svolge varie attività prima<br />

<strong>di</strong> qualificarsi come responsabile tecnico<br />

in una impresa e<strong>di</strong>le. Nel corso<br />

del 1952, un po’ sorprendentemente,<br />

viene in<strong>di</strong>viduato quale can<strong>di</strong>dato<br />

a ricoprire il ruolo <strong>di</strong> contabile<br />

della Cassa Rurale, resosi libero a<br />

seguito del decesso del predecessore,<br />

signor Schir. Al momento dell’accettazione<br />

dell’incarico, con semplicità<br />

<strong>di</strong>chiara <strong>di</strong> non sapere nemmeno<br />

come fosse fatta una cambiale.<br />

Già nel 1954 la Cassa si sposta<br />

nella nuova sede (immobile che attualmente<br />

ospita l’ufficio postale) ed<br />

i <strong>di</strong>pendenti sono saliti a tre, in conseguenza<br />

all’incremento <strong>di</strong> rapporti<br />

e relazioni sia personali che economiche.<br />

Nel 1968 viene realizzata la<br />

nuova sede che, seppur ammodernata<br />

e riadattata, è quella che ancora<br />

oggi ospita gli uffici. Con questo<br />

passaggio i <strong>di</strong>pendenti salgono a cinque<br />

e Camillo da contabile viene<br />

nominato <strong>di</strong>rettore. D’accordo con<br />

il Consiglio <strong>di</strong> Amministrazione ha<br />

l’intuizione nei primi anni settanta <strong>di</strong><br />

aprire uno sportello a Ravina: la<br />

mossa si rivelerà importantissima<br />

negli anni ottanta, quando la Cassa<br />

svilupperà la propria attività sulla città<br />

<strong>di</strong> Trento. Nel corso del suo mandato,<br />

<strong>di</strong>rige con de<strong>di</strong>zione ed attenzione<br />

l’azienda, cura la fusione con<br />

la ex Cassa Rurale <strong>di</strong> Garniga e<br />

l’apertura delle nuove filiali <strong>di</strong> Garniga<br />

Terme, Cimone e Mattarello.<br />

Di fatto traghetta la Cassa dalla staticità<br />

degli anni seguenti al secondo<br />

conflitto mon<strong>di</strong>ale, alle soglie dello<br />

sviluppo che porterà la Rurale aldenese<br />

alle <strong>di</strong>mensioni attuali. Nel frattempo<br />

ricopre gli incarichi <strong>di</strong> giu<strong>di</strong>ce<br />

conciliatore, presidente <strong>di</strong> alcuni consorzi<br />

agrari e <strong>di</strong> parecchie associazioni<br />

<strong>di</strong> volontariato. La pensione<br />

matura a fine 1987, quando Camillo<br />

Ste<strong>di</strong>le passa il testimone al dott.<br />

Silvio Franceschini. Nel 1985 gli viene<br />

concessa l’onorificenza <strong>di</strong> Maestro<br />

del Lavoro, che valorizza poi<br />

come Console regionale e Consigliere<br />

nazionale dei Maestri del Lavoro<br />

dal 1990 al 1995.<br />

Marcello Enderle, classe 1935.<br />

A 15 anni inizia la propria vita lavorativa<br />

presso la Famiglia Cooperativa<br />

<strong>di</strong> <strong>Aldeno</strong>; sono gli anni<br />

Camillo Ste<strong>di</strong>le alla cerimonia “Decani della stella al merito del lavoro”.<br />

L’<br />

ARIONE<br />

15<br />

Società


Società<br />

dove acquisisce conoscenza ed<br />

esperienza, svolge puntualmente gli<br />

incarichi che gli vengono assegnati<br />

acquisendo autonomia ed intraprendenza.<br />

Oltre al lavoro, la sera<br />

si sposta a Trento per frequentare<br />

lezioni <strong>di</strong> ragioneria, contabilità e<br />

merceologia. Lavoro e stu<strong>di</strong>o danno<br />

i primi frutti e, all’età <strong>di</strong> 25 anni,<br />

gli viene proposto <strong>di</strong> <strong>di</strong>ventare il<br />

<strong>di</strong>rettore della Cooperativa <strong>di</strong> Canal<br />

San Bovo; accettare significa<br />

lasciare il paese e trasferirsi in un<br />

luogo sconosciuto, molto <strong>di</strong>stante<br />

da casa per i collegamenti dell’epoca;<br />

prova insomma la sensazione<br />

dell’emigrante. L’esperienza dura<br />

poco e dopo soli 8 mesi accoglie<br />

con entusiasmo una nuova proposta<br />

che lo porta più vicino a casa e<br />

<strong>di</strong>venta <strong>di</strong>rettore della Famiglia<br />

Cooperativa <strong>di</strong> Besenello. In questa<br />

nuova realtà oltre ad alimentare,<br />

extra alimentare e ferramenta,<br />

si vendono anche scorte agrarie e<br />

materiali e<strong>di</strong>li. In breve tempo introduce<br />

anche la ven<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> elettrodomestici<br />

tra<strong>di</strong>zionali, quali stufe e<br />

cucine a gas ed elettrodomestici<br />

innovativi per i tempi, quali frigo e<br />

lavatrici. Nel corso del suo mandato<br />

ristruttura ed ammoderna per<br />

ben due volte il negozio, che <strong>di</strong>venta<br />

Mario Failo, a sinistra, riceve il riconoscimento.<br />

16<br />

L’<br />

ARIONE<br />

il punto <strong>di</strong> riferimento per l’intero<br />

paese, non solo come “bottega” ma<br />

soprattutto come luogo dove l’attenzione<br />

verso la persona <strong>di</strong>venta il<br />

valore più alto da perseguire. La<br />

meritata pensione arriva nel 1991,<br />

dopo oltre 40 anni <strong>di</strong> lavoro e proprio<br />

in quell’anno gli viene conferita,<br />

con merito, la stella <strong>di</strong> Maestro<br />

del Lavoro.<br />

Mario Failo, nasce nel 1939. A<br />

19 anni ottiene il <strong>di</strong>ploma <strong>di</strong> ragioniere<br />

ed in seguito frequenta un corso<br />

formativo <strong>di</strong> sei mesi che, oltre a<br />

trattare tematiche contabili, lo avvicina<br />

alla merceologia ed al vasto<br />

mondo dei prodotti che si potevano<br />

trovare in un negozio dell’epoca.<br />

Superato l’esame finale nel<br />

1959, entra nel SAIT ed il primo<br />

incarico ricoperto è quello <strong>di</strong> ispettore<br />

delle cooperative amministrate.<br />

Il lavoro è quello <strong>di</strong> affiancare i<br />

gerenti delle Famiglie Cooperative<br />

che si trovavano in <strong>di</strong>fficoltà economica,<br />

seguirle ed accompagnarle<br />

sino al risanamento finanziario ed<br />

amministrativo. Il compito viene<br />

svolto per 11 anni e nel 1970 Mario<br />

Failo è promosso responsabile<br />

contabile della fatturazione per <strong>di</strong>ventare,<br />

nei primi anni ottanta, re-<br />

sponsabile della contabilità generale<br />

del Consorzio. In questo lungo periodo<br />

oltre ad occuparsi della parte<br />

amministrativo-contabile cura<br />

anche la parte organizzativa <strong>di</strong> acquisto,<br />

stoccaggio e cessione degli<br />

innumerevoli prodotti che SAIT<br />

commerciava. Nel 1987 passa, in<br />

qualità <strong>di</strong> <strong>di</strong>rettore, a gestire la concessione<br />

SAIT-AGIPGAS e ricopre<br />

questo incarico fino al pensionamento,<br />

che avviene nel 1997. Tra<br />

i momenti della sua vita lavorativa<br />

che ricorda con più intensità, Mario<br />

Failo cita il dopo alluvione del 1966,<br />

quando i gravi danni subiti a seguito<br />

degli allagamenti dei magazzini ed<br />

una grossa causa legale, avevano<br />

compromesso la stabilità economica<br />

del consorzio per parecchi anni.<br />

Un secondo periodo che egli rievoca<br />

con particolare emozione e che<br />

ritiene determinante per lo sviluppo<br />

della propria azienda, è stato, a fine<br />

anni settanta, il passaggio dalla gestione<br />

amministrativa cartacea a<br />

quella dei primi sistemi meccanografici,<br />

evolutisi successivamente in sistemi<br />

elettronici. Anche per Mario<br />

Failo il riconoscimento <strong>di</strong> Maestro<br />

arriva al momento del raggiungimento<br />

dell’età <strong>di</strong> pensionamento.<br />

Tre lavoratori, nostri concitta<strong>di</strong>ni,<br />

da prendere ad esempio ed ai<br />

quali guardare, nello stesso tempo,<br />

come alla ban<strong>di</strong>era <strong>di</strong> una più vasta<br />

realtà <strong>di</strong> lavoratori che, conducendo<br />

una vita professionale altrettanto<br />

de<strong>di</strong>ta ed operosa, non sono stati<br />

tuttavia gratificati dalla formalità <strong>di</strong><br />

un riconoscimento ambito e speciale,<br />

quale la Stella <strong>di</strong> Maestro del<br />

Lavoro.


<strong>di</strong> Maurizio Cadonna<br />

Sono passati quasi 2500 anni<br />

da quando, nel 461 a.C., il grande<br />

statista ateniese Pericle si rivolgeva<br />

con queste parole ai suoi concitta<strong>di</strong>ni.<br />

“Consideriamo inutile<br />

chi non si interessa alla vita dello<br />

Stato”: la chiusura, chiara e<br />

semplice ad un tempo, del suo <strong>di</strong>scorso,<br />

non lascia spazio ad interpretazioni<br />

e fa sorgere in ciascuno<br />

una domanda: quanto mi interesso<br />

io alla vita del mio Stato, quanto<br />

sento mia la Repubblica italiana,<br />

come vivo questa appartenen-<br />

Fratelli d’Italia<br />

“Qui ad Atene noi facciamo così. Un uomo che non si interessa allo<br />

Stato noi non lo consideriamo innocuo, ma inutile; e benché in pochi<br />

siano in grado <strong>di</strong> dare vita ad una politica, beh tutti qui ad Atene<br />

siamo in grado <strong>di</strong> giu<strong>di</strong>carla.”<br />

za?<br />

Nel 2011 ci saranno proposti i<br />

festeggiamenti per i 150 anni dell’unità<br />

d’Italia. Ci saranno <strong>di</strong>scorsi,<br />

manifestazioni, pubblicazioni e<br />

servizi ra<strong>di</strong>o-televisivi. Abbiamo<br />

voluto, per questa occasione, provare<br />

a chiedere ad alcuni bambini<br />

delle scuole elementari e ad alcuni<br />

ragazzi delle scuole me<strong>di</strong>e cosa<br />

significa per loro la parola “Italia”,<br />

quale è il miglior pregio del nostro<br />

Paese, quale un <strong>di</strong>fetto da correggere,<br />

quali problemi, a loro pare-<br />

<strong>Aldeno</strong>, 1919: l’emissario del governo (in <strong>di</strong>visa) comunica alla popolazione <strong>di</strong> <strong>Aldeno</strong><br />

l’annessione all’Italia unita. Alle spalle, i maggiorenti del paese: parroco, podestà e<br />

me<strong>di</strong>co tra gli altri.<br />

re, devono essere affrontati.<br />

“Italia” evoca “una ban<strong>di</strong>era,<br />

la nazionale <strong>di</strong> calcio (ed era naturale!),<br />

uno stivale, un Paese<br />

che non è sempre stato unito, il<br />

posto in cui viviamo e dove abbiamo<br />

sempre da mangiare”.<br />

Fra i pregi del nostro Stato troviamo<br />

“i monumenti (con una<br />

preferenza per il Colosseo ed i<br />

Fori romani…), le montagne ed<br />

Società<br />

il mare, i posti belli (con una<br />

menzione particolare per la Toscana…),<br />

i ricor<strong>di</strong> e le testimonianze<br />

della guerra, le canzoni popolari,<br />

gli usi e costumi, la cucina<br />

(invi<strong>di</strong>ata e copiata da tutto il<br />

mondo…), il lavoro (forse con<br />

L’<br />

ARIONE<br />

17


Società<br />

Giuseppe Garibal<strong>di</strong>, in una rappresentazione evocativa della Campagna dei Mille.<br />

uno sguardo alla situazione, per<br />

certi aspetti privilegiata, del Trentino),<br />

le invenzioni (il genio italiano…),<br />

il carattere tendenzialmente<br />

simpatico della popolazione”.<br />

Il principale <strong>di</strong>fetto dell’Italia<br />

appare essere la “politica” (e<br />

come dare loro torto…!), seguito<br />

dalle “organizzazioni criminali,<br />

dall’inquinamento dell’ambiente,<br />

dal <strong>di</strong>sor<strong>di</strong>ne collegato alla<br />

spazzatura per le strade <strong>di</strong> qualche<br />

città, dall’e<strong>di</strong>ficazione selvaggia<br />

<strong>di</strong> alcune zone, dalla <strong>di</strong>soccupazione<br />

(e qui lo sguardo si<br />

è spostato probabilmente dal Trentino<br />

al resto del Paese…).<br />

Fra le problematiche da affrontare<br />

emerge “l’unità tra Nord e<br />

Sud del Paese (ancora troppo<br />

scarsa…), lo sviluppo <strong>di</strong> una<br />

maggiore solidarietà verso i Paesi<br />

più poveri, l’integrazione con<br />

gli stranieri che vengono da noi<br />

per svolgere lavori che gli ita-<br />

18<br />

L’<br />

ARIONE<br />

liani non fanno più”.<br />

Nei bambini e nei ragazzi troviamo<br />

infine la speranza, per il nostro<br />

Paese, “che tutti si realizzino<br />

secondo le proprie possibilità,<br />

che la scuola sappia preparare<br />

al lavoro, che ci siano con<strong>di</strong>zioni<br />

buone <strong>di</strong> vita ed occupazione<br />

per tutti”.<br />

“Unità d’Italia”, parola impegnativa,<br />

particolarmente in questo<br />

tempo nel quale il nostro Paese è<br />

messo a dura prova da una crisi<br />

economica senza precedenti negli<br />

ultimi decenni, che si trasforma rapidamente<br />

in crisi <strong>di</strong> rapporti sociali,<br />

in crisi delle famiglie, che non<br />

riescono più a far fronte ai costi<br />

della vita quoti<strong>di</strong>ana, in crisi del<br />

lavoro, con un aumento drammatico<br />

<strong>di</strong> padri, madri, giovani uomini<br />

e giovani donne che perdono la<br />

propria occupazione e con essa la<br />

prospettiva <strong>di</strong> un’esistenza <strong>di</strong>gnitosa.<br />

“Unità d’Italia”, che <strong>di</strong>venta<br />

quin<strong>di</strong> un richiamo forte alla soli-<br />

darietà, alla coesione, alla reciproca<br />

attenzione, allo scambievole aiuto.<br />

“Questa unità è necessaria, e<br />

se per <strong>di</strong>savventura si spezzasse,<br />

giorni tristi attenderebbero il nostro<br />

Paese” – affermava, con sorprendente<br />

lungimiranza, il Presidente<br />

Sandro Pertini nel suo <strong>di</strong>scorso<br />

<strong>di</strong> inse<strong>di</strong>amento il 9 luglio 1978.<br />

E vorremmo concludere lasciando<br />

alle parole del Presidente<br />

Carlo Azeglio Ciampi, tratte dal<br />

<strong>di</strong>scorso <strong>di</strong> fine anno del 2003, il<br />

compito <strong>di</strong> esprimere l’augurio migliore<br />

per i 150 anni dell’unità<br />

d’Italia.<br />

“Professare la comune appartenenza<br />

alla stessa terra: uno<br />

slancio <strong>di</strong> emozioni che nel mio<br />

animo si identifica con l’amor <strong>di</strong><br />

Patria e con il sentimento dell’unità<br />

dell’Italia” – <strong>di</strong>ceva con<br />

convinzione il Presidente - perché<br />

“ciò che ci unisce è molto più <strong>di</strong><br />

ciò che ci <strong>di</strong>vide…”.<br />

Un grazie infine ad Elisabetta,<br />

Samuele, Sara, Gabriele, Patrizia,<br />

Annalisa, Davide, che con le loro<br />

opinioni ed i loro pensieri ci hanno<br />

aiutato a scrivere questo articolo.<br />

L’Italia prima dell’Unità.


<strong>di</strong> don Daniele Moran<strong>di</strong>ni*<br />

Durante le feste si ripete, in<br />

molte delle nostre case, il rito del<br />

pranzo <strong>di</strong> famiglia. Ci si siede attorno<br />

alla tavola per un evento che<br />

vale la pena <strong>di</strong> approfon<strong>di</strong>re per il<br />

valore che può avere.<br />

Di tutto il mobilio che arreda<br />

una casa, la tavola è forse l’elemento<br />

più eloquente. La sua grandezza,<br />

in particolare, <strong>di</strong>ce molto<br />

dei padroni <strong>di</strong> casa: se sono una<br />

famiglia piccola o numerosa, se per<br />

loro la tavola è semplicemente un<br />

luogo su cui consumare il cibo<br />

oppure uno spazio per stare tutti<br />

insieme anche con gli ospiti. Che<br />

tristezza una tavola piccola, alla<br />

quale non si possono invitare «gli<br />

altri», una tavola stretta, magari<br />

ad<strong>di</strong>rittura «a scomparsa». La tavola<br />

è il luogo attorno al quale si<br />

consuma un rito proprio, fra tutti<br />

gli animali, solo all’essere umano:<br />

quello <strong>di</strong> mangiare insieme e non<br />

in competizione con i propri simili.<br />

E, mangiando, parlare insieme: la<br />

tavola è il luogo privilegiato per la<br />

parola scambiata, per il <strong>di</strong>alogo: si<br />

comunica attraverso il cibo che si<br />

mangia e attraverso le parole che<br />

si scambiano. Mentre uno parla,<br />

gli altri mangiano e ascoltano, poi<br />

i ruoli si invertono quasi sponta-<br />

Aggiungi un posto<br />

a tavola<br />

La tavola, auspicabilmente grande, è luogo d’incontro, <strong>di</strong> comunicazione<br />

e <strong>di</strong> scelta. L’invito è con<strong>di</strong>visione, integrazione, promessa<br />

<strong>di</strong> altri incontri.<br />

neamente: chi tace smette <strong>di</strong> mangiare<br />

e inizia a parlare e chi ascolta<br />

riprende a mangiare. Forse, anche<br />

a questo serviva l’ingiunzione<br />

<strong>di</strong> «non parlare a bocca piena».<br />

Non è che magari il poco tempo<br />

per mangiare insieme nelle famiglie<br />

“moderne” non sia alla fine<br />

solo l’espressione del poco <strong>di</strong>alogo<br />

e ascolto che viviamo? Dell’incapacità<br />

<strong>di</strong> confrontarci? Chissà<br />

che trovandosi <strong>di</strong> più attorno ad<br />

un tavolo forse le associazioni, i<br />

partiti, le persone smusserebbero<br />

molte <strong>di</strong>vergenze e magari riderebbero<br />

anche <strong>di</strong> più?<br />

Nessuna idealizzazione però in<br />

questa intima connessione tra il<br />

mangiare e il parlare: quando ci si<br />

siede a tavola, mescolato al desi-<br />

Festa del Ringraziamento.<br />

derio e al bisogno <strong>di</strong> mangiare, c’è<br />

anche un sentimento <strong>di</strong> aggressività<br />

verso l’altro; oppure c’è il<br />

mutismo ostile che trasforma lo<br />

stare insieme in fasti<strong>di</strong>o reciproco.<br />

Se è degna <strong>di</strong> tal nome, la tavola<br />

la si accende quando ci sono invitati.<br />

Invitare qualcuno: parenti,<br />

amici, conoscenti, è un atto <strong>di</strong> grande<br />

fede, <strong>di</strong> profonda fiducia nell’altro:<br />

significa infatti chiamarlo,<br />

eleggerlo, <strong>di</strong>stinguerlo tra gli altri<br />

conoscenti; significa confessare il<br />

desiderio <strong>di</strong> stare insieme, <strong>di</strong><br />

ascoltarsi, <strong>di</strong> conoscersi maggiormente.<br />

Chi non pratica questa ospitalità<br />

vive «poco» e solo. Non conosce<br />

la gioia che è maggiore nell’invitare<br />

che nell’essere invitati.<br />

L’<br />

ARIONE<br />

19<br />

Società


Società<br />

Occorrerebbe saper invitare senza<br />

mai pensare alla reciprocità:<br />

l’atto in sé è ricompensa. Non è<br />

un caso che anche nel Vangelo,<br />

uno degli insegnamenti <strong>di</strong> Gesù riguarda<br />

proprio l’invito a tavola:<br />

«Quando offri un pranzo o una<br />

cena, non invitare i tuoi amici, né i<br />

tuoi fratelli, né i tuoi parenti, né i<br />

ricchi vicini, perché anch’essi non<br />

ti invitino a loro volta e tu abbia il<br />

contraccambio». Poter <strong>di</strong>re in verità<br />

«la mia casa è aperta, la mia<br />

tavola non è solo per me e per i<br />

miei» significa aprirsi agli altri, dar<br />

loro fiducia, <strong>di</strong>sporsi a lasciarsi arricchire<br />

dalla loro presenza, a nutrirsi<br />

<strong>di</strong> sapienza e <strong>di</strong> amicizia, a<br />

veder <strong>di</strong>schiudersi nuovi orizzonti.<br />

Non si tratta <strong>di</strong> fare della propria<br />

tavola un «salotto» che esibisca il<br />

benessere raggiunto, bensì <strong>di</strong> saper<br />

vivere la fraternità, lo stare insieme,<br />

l’amicizia gratuita. Quando<br />

c’è un ospite a tavola, cresce la<br />

capacità <strong>di</strong> bene<strong>di</strong>zione e <strong>di</strong> gratitu<strong>di</strong>ne,<br />

così che quando giunge il<br />

momento dei saluti alla fine del<br />

pasto ci si apre a una promessa<br />

orientata al futuro: ci sarà ancora<br />

Attività all’oratorio.<br />

20<br />

L’<br />

ARIONE<br />

Don Daniele, <strong>di</strong>sinvolto conduttore dei ritrovi in oratorio.<br />

un domani per ritrovarci, avremo<br />

ancora nuove possibilità <strong>di</strong> incontro.<br />

La tavola è il luogo della fiducia<br />

nell’altro, dello sperare insieme<br />

qualcosa <strong>di</strong> comune per il futuro,<br />

dell’amore nello scegliere,<br />

preparare, offrire e servire il cibo<br />

agli altri. In questa scuola <strong>di</strong> umanizzazione<br />

tre elementi legano il pasto<br />

dall’inizio alla fine: il pane, le<br />

bevande e la parola. Ma è la parola<br />

che costituisce il legame più profondo<br />

fra tutti gli attori del pasto: è<br />

la parola che narra gli alimenti <strong>di</strong>versi<br />

che giungono in tavola, è la<br />

parola che unisce i presenti e gli<br />

assenti, i commensali e gli altri, è la<br />

parola che mette in relazione il passato<br />

con il presente, aprendoli al<br />

futuro. La parola a tavola può essere<br />

davvero strumento <strong>di</strong> comunione,<br />

mezzo privilegiato per conferire<br />

senso al pasto, per valorizzare<br />

il gusto degli alimenti, per suscitare<br />

l’arte dell’incontro. Stare a tavola<br />

insieme è un linguaggio universale<br />

tra i più determinanti e decisivi<br />

per l’umanizzazione <strong>di</strong> ciascuno <strong>di</strong><br />

noi. A tavola, piccoli e gran<strong>di</strong>, vecchi<br />

e giovani, genitori e figli, siamo<br />

tutti commensali, tutti con lo stesso<br />

<strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> parola e con lo stesso <strong>di</strong>ritto<br />

al cibo che arricchisce la tavola.<br />

Davvero stare a tavola è molto<br />

più che saper nutrirsi: è saper vivere.<br />

Buon Natale a tutti, sedetevi a<br />

tavola con la famiglia e gli amici,<br />

spegnete la televisione e aiutate<br />

anche i bambini a stare lì con voi e<br />

a parlare, rimaneteci a lungo… non<br />

sarà tempo buttato via.<br />

*Parroco <strong>di</strong> <strong>Aldeno</strong>,Cimone<br />

e Garniga Terme


<strong>di</strong> Cristina Cont<br />

La mira Madre in poveri<br />

panni il Figliol compose,<br />

e nell’umil presepio<br />

soavemente il pose;<br />

e l’adorò: beata!<br />

Innanzi al Dio prostrata,<br />

che il puro sen le aprì.<br />

Alessandro Manzoni<br />

(Inni Sacri)<br />

Sono trascorsi quasi ottocento<br />

anni da quando San Francesco,<br />

nel 1223, realizzò, a<br />

Greccio, il primo presepe vivente.<br />

Eppure la vista <strong>di</strong> una mangiatoia<br />

con Gesù Bambino ada-<br />

Italo Innocenti e Mauro Goller davanti al loro presepe.<br />

Il presepe<br />

degli Innocenti<br />

giato sopra il pagliericcio lascia<br />

ancor oggi incantati piccoli e<br />

gran<strong>di</strong>.<br />

Un presepe assai originale,<br />

ad <strong>Aldeno</strong>, è quello che Italo Innocenti,<br />

in collaborazione con i<br />

generi Mauro Goller e Clau<strong>di</strong>o<br />

Cortelletti, ha realizzato nel portico<br />

della sua casa <strong>di</strong> via Filzi. È<br />

già qualche anno che i tre si cimentano<br />

con cartapesta, polistirolo,<br />

terracotta ed altro, ma solo<br />

l’anno scorso il risultato della<br />

lunga sperimentazione è stato<br />

concesso al pubblico.<br />

Il lampionaio.<br />

Con orgoglio, Italo e Mauro<br />

mi invitano ad entrare nella struttura che ospita l’opera,<br />

portata a compimento da qualche<br />

giorno: più grande, tecnologica<br />

e ricca <strong>di</strong> dettagli, rispetto<br />

a quella del 2009. Ogni anno<br />

si aggiunge, si mette a punto, si<br />

espande, si creano nuovi effetti<br />

speciali.<br />

Mauro, affascinato fin da piccolissimo<br />

dai presepi, ha cominciato<br />

a lavorarci da Settembre.<br />

Quasi quattro mesi <strong>di</strong> fatiche ed<br />

otto <strong>di</strong> idee, progetti e prove,<br />

ci racconta. Di notte al volante<br />

del camion a macinare chilometri<br />

sulle salite del Trentino; i pomeriggi,<br />

le sere, i sabati e le do-<br />

L’<br />

ARIONE<br />

21<br />

Società


Il castello <strong>di</strong> Erode.<br />

ore de<strong>di</strong>cate a questa passione<br />

non si possono contare. Lui è<br />

lo scenografo del gruppo: fondali,<br />

effetti speciali, strutture <strong>di</strong><br />

cartapesta, personaggi. Per il<br />

presepe <strong>di</strong> quest’anno ha costruito<br />

una nuova capanna, più<br />

ampia e curata nei dettagli. Le<br />

statuine arrivano da lontano:<br />

Marche, Napoli, Calabria, soprattutto.<br />

Italo è il responsabile del luo-<br />

La lisciva.<br />

Società meniche riservate al presepe: le<br />

22<br />

L’<br />

ARIONE<br />

go che accoglie il presepe: ogni<br />

anno trova il modo per rendere<br />

più accogliente ed ampio lo spazio.<br />

Per l’anno venturo ha già in<br />

mente <strong>di</strong> creare un’impalcatura<br />

in pendenza, così da accrescere<br />

il senso della profon<strong>di</strong>tà.<br />

Clau<strong>di</strong>o, l’ingegnere informatico<br />

del trio, si occupa invece<br />

dei congegni elettronici. Tutto è<br />

computerizzato e, nella struttura,<br />

si nascondono quasi cento<br />

prese elettriche. Solo per le<br />

Nella falegnameria.<br />

La Natività.<br />

stelle si contano oltre duecento<br />

led a fibre ottiche, e poi ci sono<br />

i lampi, i fulmini, la neve, la nebbia,<br />

il fumo dei comignoli, i suoni.<br />

Per gustare appieno l’opera<br />

- e proprio <strong>di</strong> un’opera d’arte<br />

si tratta - bisogna concedersi un<br />

po’ <strong>di</strong> tempo. Si entra nella nicchia,<br />

che può ospitare contemporaneamente<br />

non più <strong>di</strong> una<br />

decina <strong>di</strong> visitatori. Si viene subito<br />

avvolti dal magico clima del


La tosatura.<br />

presepe, immersi in un’atmosfera<br />

senza tempo, non più<br />

gravati dalle preoccupazioni,<br />

lentamente catturati dal mistero<br />

della Natività. Sembra quasi<br />

<strong>di</strong> percepire il profumo del legno<br />

appena segato, quello del<br />

grano odoroso <strong>di</strong> macina,<br />

l’umi<strong>di</strong>tà dell’acqua, il frinire<br />

dei grilli, i teneri vagiti del<br />

Bambinello, il fiato tiepido del<br />

bue e dell’asinello, simboli<br />

della natura madre, immanca-<br />

Il cestaio.<br />

bili in ogni presepe.<br />

La rappresentazione è sud<strong>di</strong>visa<br />

in sequenze. All’inizio tutto<br />

è assopito, ma dopo qualche<br />

attimo è l’alba che si annuncia<br />

con i suoi colori tenui e allora<br />

comincia il risveglio <strong>di</strong> tutto il<br />

villaggio: il vecchietto, ancora in<br />

pigiama, apre la finestra e si stira,<br />

la massaia s’affaccia al balcone<br />

per stendere i panni appena<br />

lavati, il lampionaio s’appresta<br />

a calare lo spegnimoccolo<br />

Nell’orto.<br />

Al mulino.<br />

sulla fiamma dei fanali, lungo le<br />

strade non ancora illuminate<br />

dall’elettricità. A poco a poco<br />

la luce si fa più intensa ed ecco<br />

il giorno. Lo spazzacamino, il<br />

calzolaio, il pescatore, i muratori,<br />

il cestaio, i segantini, tutti<br />

affaccendati nelle loro arti, così<br />

come il conta<strong>di</strong>no, che nel piccolo<br />

podere si accinge a vendemmiare<br />

la sua preziosa vigna<br />

<strong>di</strong> Merlot.<br />

Le donne, dentro e fuori le<br />

L’<br />

ARIONE<br />

23<br />

Società


no le galline, cardano la lana,<br />

raccolgono la verdura e preparano<br />

la polenta, abituale pietanza<br />

sulla tavola dei poveri. Lo<br />

sguardo lentamente si aggira e<br />

coglie un nuovo personaggio,<br />

scorge del fumo che fuoriesce<br />

dai comignoli, un gorgogliare<br />

d’acqua che scaturisce dalla<br />

fontana, si accorge dell’angelo<br />

che muove le ali…<br />

A bocca aperta ti coglie il<br />

tramonto, che tutto veste <strong>di</strong> rosso<br />

e poi la notte, che scende placida<br />

mentre nella volta celeste<br />

compaiono, lentamente, senza<br />

rumore alcuno, stelle, luna, una<br />

cometa. E non vorresti il buio,<br />

il silenzio della musica, la fissità<br />

dei personaggi, ai quali la delicata<br />

arte <strong>di</strong> Italo, Mauro e<br />

Società case, fanno la lisciva, pastura-<br />

24<br />

L’<br />

ARIONE<br />

Clau<strong>di</strong>o ha dato un soffio d’anima,<br />

quasi liberandoli dalla materia<br />

<strong>di</strong> cui son fatti. Vorresti<br />

calarti nella vita <strong>di</strong> queste figure<br />

<strong>di</strong> cartapesta, per non dover affrontare<br />

la trappola <strong>di</strong> un tempo<br />

senza poesia che ti aspetta<br />

al varco, appena oltrepassata la<br />

soglia della nicchia.<br />

Il presepe è visitabile al civico<br />

n. 10/3 <strong>di</strong> via Fabio Filzi, fino<br />

al 6 Gennaio, dalle 16.30 alle<br />

21.00.


<strong>di</strong> Lara Coser*<br />

Sì proprio così. Succede sempre<br />

più spesso <strong>di</strong> parlare o <strong>di</strong> vedere<br />

il logo MondoMerlot e <strong>di</strong><br />

associarlo imme<strong>di</strong>atamente ad <strong>Aldeno</strong>.<br />

E la cosa avviene con lo<br />

stesso automatismo anche se invertiamo<br />

i termini. Ad <strong>Aldeno</strong> si<br />

affianca sempre <strong>di</strong> più MondoMerlot.<br />

Questo significa che in termini<br />

<strong>di</strong> marketing territoriale si sta raggiungendo<br />

l’obiettivo che era stato<br />

chiaramente in<strong>di</strong>cato fin dall’inizio<br />

con la realizzazione <strong>di</strong> questo<br />

evento: porre <strong>Aldeno</strong> come luogo<br />

<strong>di</strong> riconoscimento del Merlot, promuovendo<br />

a livello nazionale il<br />

nostro paese e il suo storico vitigno.<br />

Già, perché il Merlot ad <strong>Aldeno</strong><br />

ha una storia antica legata alla<br />

lavorazione <strong>di</strong> questo vino da sempre<br />

presente sulla nostra tavola e<br />

poi via via <strong>di</strong>venuto un prodotto<br />

importante ed apprezzato sia in<br />

purezza che in taglio bordolese,<br />

nonostante alcuni perio<strong>di</strong> <strong>di</strong> incertezza<br />

e <strong>di</strong>fficoltà vissuti dal mercato<br />

enoico in questi anni. Partendo<br />

quin<strong>di</strong> dal presupposto <strong>di</strong> un<br />

prodotto coltivato da sempre sul<br />

nostro territorio, abbiamo costruito<br />

l’evento MondoMerlot che oggi<br />

rappresenta la rassegna più impor-<br />

Mondo Merlot<br />

vuol <strong>di</strong>re <strong>Aldeno</strong><br />

Un marchio originale che identifica sempre più l’economia agricola<br />

del paese. Grazie alla rassegna, si aprono ogni anno spazi nuovi<br />

<strong>di</strong> mercato. Il valore del volontariato.<br />

tante e prestigiosa fra le sei che si<br />

svolgono in Trentino e che si propongono<br />

<strong>di</strong> valorizzare il territorio<br />

attraverso il vino. Questa affermazione<br />

è avvalorata, oltre che dalla<br />

presenza <strong>di</strong> nomi illustri del mondo<br />

enogastronomico nazionale e<br />

internazionale, quali Vittorio Frescobal<strong>di</strong>,<br />

Riccardo Cotarella, Diego<br />

Planeta, Ezio Vizzari (<strong>di</strong>rettore<br />

Guide L’Espresso), il neo campione<br />

del mondo dei sommelier Luca<br />

Gar<strong>di</strong>ni, Pino Khail (<strong>di</strong>rettore Civiltà<br />

del bere), Ezio Rivella, Cesare<br />

Pillon, Giuseppe Vaccarini,<br />

Alberto Lupini (<strong>di</strong>rettore Italia a<br />

Tavola), Carlo Cambi, Adua Villa<br />

(enogastronomia e sommelier de<br />

Sala tasting nel teatro comunale.<br />

“La Prova del Cuoco”), Mario<br />

Fregoni, Clau<strong>di</strong>o Melis ecc., anche<br />

dagli attestati che puntualmente<br />

arrivano da operatori <strong>di</strong> settore,<br />

me<strong>di</strong>a e opinion leader ed è sostenuta<br />

anche dal dato incontrovertibile<br />

che MondoMerlot è una<br />

delle pochissime rassegne enologiche<br />

che nel <strong>2010</strong> non ha subito<br />

flessioni nella partecipazione degli<br />

espositori, ma, viceversa, ha visto<br />

ancora un incremento nelle adesioni<br />

<strong>di</strong> aziende, soprattutto nazionali.<br />

In questo contesto va ricordato<br />

l’intervento <strong>di</strong> Alessandro Torcoli,<br />

caporedattore della prestigiosa<br />

rivista “Civiltà del bere”, alla<br />

L’<br />

ARIONE<br />

25<br />

Economia


Economia<br />

conferenza stampa <strong>di</strong> Palazzo<br />

Roccabruna a Trento: “Da un’inchiesta<br />

molto ampia sul settore<br />

vinicolo, con 100 aziende leader<br />

interpellate, alla domanda “Con<br />

quali uve avete prodotto i vostri<br />

nuovi vini” la risposta più<br />

gettonata è stata: Merlot!”<br />

Manifestazione, <strong>di</strong>cevamo, in<br />

crescita e che si sta sempre più<br />

affermando, grazie all’impostazione<br />

progettuale d’origine che ha<br />

messo al centro dell’evento la qualità<br />

prima <strong>di</strong> tutto. In internet, cliccando<br />

mondo merlot escono circa<br />

118.000 voci, mentre il sito <strong>di</strong><br />

MondoMerlot è visitato da<br />

<strong>14</strong>.000 contatti e per un sito <strong>di</strong><br />

pura promozione territoriale è un<br />

risultato <strong>di</strong> assoluta eccellenza.<br />

MondoMerlot non è infatti una<br />

sagra o una festa popolare come<br />

lo è stata la Festa dell’uva che si<br />

svolgeva negli anni ’60. Sono cambiati<br />

i tempi, è cambiata la società<br />

e il modo <strong>di</strong> vivere, anche se<br />

l’obiettivo in fondo è rimasto lo<br />

stesso: quello <strong>di</strong> legare <strong>Aldeno</strong> ad<br />

un evento <strong>di</strong> grande respiro che<br />

promuova in ambito nazionale (in<br />

<strong>26</strong><br />

L’<br />

ARIONE<br />

epoca <strong>di</strong> globalizzazione non possiamo<br />

più permetterci <strong>di</strong> pensare<br />

solo al contesto locale, richiudendoci<br />

entro i nostri confini) il territorio<br />

trentino, il vino e le aziende.<br />

Significativo in proposito il passaggio<br />

dell’intervista che il Presidente<br />

della Cantina <strong>Aldeno</strong>, Alessandro<br />

Bertagnolli, ha rilasciato al<br />

quoti<strong>di</strong>ano Il Trentino: “Quest’anno<br />

la cantina è <strong>di</strong>ventata parte<br />

integrante <strong>di</strong> MondoMerlot.<br />

Nell’arco delle giornate della<br />

mostra sono passate attraverso<br />

la nostra struttura più <strong>di</strong> mille<br />

persone”.<br />

In ambito nazionale numerosi<br />

La degustazione dei vincitori nella sala <strong>di</strong> Palazzo Geremia a Trento.<br />

Una splen<strong>di</strong>da immagine <strong>di</strong> Sala Grande al Castello del Buonconsiglio, durante l'evento<br />

New Merlot.<br />

gli attestati ricevuti per il successo<br />

della nostra manifestazione: pubblichiamo<br />

<strong>di</strong> seguito parte (per ragioni<br />

<strong>di</strong> spazio) <strong>di</strong> alcuni interventi<br />

apparsi su testate e siti web.<br />

Stefano Tesi, giornalista: “Una<br />

kermesse a misura d’uomo (e <strong>di</strong><br />

vino) che brilla per professionalità<br />

e per passione. E’ però la<br />

formula della kermesse che mi<br />

è parsa particolarmente azzeccata.<br />

Accanto a un nutrito calendario<br />

<strong>di</strong> iniziative collaterali.<br />

Ho scoperto una mostra raccolta,<br />

quasi intima, con un che<br />

<strong>di</strong> familiare che riconcilia con<br />

l’occasione. Ci si serve da soli,<br />

ma nella sala sono a <strong>di</strong>sposizione<br />

i sommelier per qualunque<br />

necessità. Il visitatore ha così la<br />

possibilità <strong>di</strong> toccare la bottiglia,<br />

scrutarla, soppesarla, compulsarla<br />

per tutto il tempo che<br />

vuole. Fuori, sobrie tensostrutture<br />

per gli incontri e gli stand<br />

gastronomici, senza effluvi e<br />

senza spiacevoli atmosfere da<br />

sagra. Un valore aggiunto che<br />

non ha prezzo e che, a mio modestissimo<br />

parere, rilancia l’idea


delle fiere tematiche capaci <strong>di</strong><br />

coagulare intorno a sè, senza<br />

costi eccessivi nè <strong>di</strong>spersioni <strong>di</strong><br />

spazio o <strong>di</strong> energie, gli specialisti<br />

e i cultori <strong>di</strong> certi settori”.<br />

Simone De Nicola, giornalista:<br />

“Ho partecipato con piacere e<br />

grande emozione alla degustazione<br />

<strong>di</strong> sabato al castello Buonconsiglio<br />

<strong>di</strong> Trento, New Merlot,<br />

dove quattro gran<strong>di</strong> produttori<br />

hanno scelto il palcoscenico <strong>di</strong><br />

MondoMerlot per presentare la<br />

nascita dei loro quattro capolavori:<br />

due in anteprima assoluta<br />

mon<strong>di</strong>ale e due che hanno debuttato<br />

recentemente”.<br />

Cesare Pillon, giornalista:<br />

“MondoMerlot è una manifestazione<br />

che, concentrandosi su un<br />

vitigno internazionale, ha il coraggio<br />

<strong>di</strong> andare controcorrente”.<br />

MondoMerlot non è comunque<br />

un evento riservato solo al vino,<br />

ma anche alla gastronomia in abbinamento<br />

al vino. La nostra rassegna<br />

si è incontrata in questi ultimi<br />

due anni con la scuola <strong>di</strong> cucina<br />

<strong>di</strong> Clau<strong>di</strong>o Melis, uno dei più<br />

La sala ristorazione presso la Cantina <strong>Aldeno</strong>.<br />

I commissari del concorso al lavoro.<br />

giovani promettenti chef stellati a<br />

livello europeo, che ha aderito con<br />

grande piacere ed entusiasmo (veramente<br />

per pochi euro) al nostro<br />

invito, instaurando, con l’organizzazione<br />

della manifestazione, un<br />

solido rapporto umano <strong>di</strong> amicizia<br />

e collaborazione, che ha permesso<br />

<strong>di</strong> realizzare alcuni apprezzatissimi<br />

eventi <strong>di</strong> alta cucina etica, con<br />

prodotti a km zero.<br />

Lo stesso spirito <strong>di</strong> grande<br />

umanità, passione ed amicizia lo<br />

ha riservato a MondoMerlot<br />

Adua Villa, giornalista, esperta<br />

enogastronoma e volto noto della<br />

trasmissione Rai La prova del<br />

Cuoco, che ha animato la degustazione<br />

<strong>di</strong> Palazzo Geremia a<br />

Trento e successivamente il talk<br />

show <strong>di</strong> Melis presso la Cantina<br />

<strong>Aldeno</strong>, assieme al giornalista Rai<br />

Nereo Pederzolli e al sommelier<br />

Marco Larentis. Sul sito<br />

www.aduavilla.it, uno dei più<br />

cliccati del settore, da un paio<br />

d’anni si parla <strong>di</strong> MondoMerlot.<br />

Possiamo senz’altro affermare<br />

che ora l’evento incomincia a dare<br />

i suoi buoni frutti: il binomio <strong>Aldeno</strong>-Merlot<br />

è consolidato ed è oramai<br />

un dato <strong>di</strong> fatto. Di tutto questo<br />

beneficia anche la produzione<br />

<strong>di</strong> uve Merlot sul territorio aldenese<br />

che rappresenta il 22% del<br />

conferito alla Cantina <strong>di</strong> <strong>Aldeno</strong> e<br />

soprattutto la commercializzazione<br />

che, pur nelle <strong>di</strong>fficoltà attuali<br />

Economia<br />

del mercato vinicolo, ha ora il vantaggio<br />

<strong>di</strong> avere ridotto a zero le<br />

giacenze <strong>di</strong> Merlot in Cantina.<br />

Cosa che, in questi anni, non avviene<br />

per altre strutture vinicole<br />

trentine.<br />

Per concludere, alcune considerazioni<br />

anche <strong>di</strong> or<strong>di</strong>ne finanziario<br />

sull’e<strong>di</strong>zione <strong>2010</strong> <strong>di</strong> Mondo-<br />

L’<br />

ARIONE<br />

27


Merlot. Coerentemente al periodo<br />

<strong>di</strong> <strong>di</strong>fficoltà economiche e <strong>di</strong><br />

restrizione dei fon<strong>di</strong> pubblici, c’è<br />

stato un ri<strong>di</strong>mensionamento dei<br />

costi della manifestazione che non<br />

si può paragonare ad una festa<br />

popolare, ma deve essere vista<br />

come uno strumento <strong>di</strong> marketing<br />

territoriale. Quello che ve<strong>di</strong>amo<br />

in paese durante le giornate <strong>di</strong><br />

MondoMerlot, corrisponde solo<br />

ad una parte, alla punta dell’iceberg<br />

<strong>di</strong> tutto l’evento che inizia a<br />

prendere corpo nei primi mesi<br />

dell’anno, prosegue poi con la<br />

promozione al Vinitaly <strong>di</strong> Verona<br />

e successivamente con la Mostra<br />

dei Vini del Trentino e si collega<br />

a tutte le attività <strong>di</strong> promozione<br />

turistica che l’A.P.T. <strong>di</strong> Trento<br />

sviluppa, anche per MondoMerlot.<br />

Il costo globale dell’e<strong>di</strong>zione<br />

<strong>2010</strong> è pari a 138 mila Euro e viene<br />

finanziato con il pagamento <strong>di</strong>retto<br />

da parte della Provincia Autonoma<br />

<strong>di</strong> Trento attraverso Trentino<br />

Marketing per circa 45 mila<br />

Euro, mentre altri 15 mila Euro<br />

28<br />

L’<br />

ARIONE<br />

corrispondono a fatture pagate<br />

<strong>di</strong>rettamente dalla Cantina <strong>di</strong> <strong>Aldeno</strong><br />

per l’acquisto <strong>di</strong> materiali e<br />

l’allestimento della sala ristorante.<br />

Transita quin<strong>di</strong> dal bilancio comunale<br />

una cifra residua <strong>di</strong> poco inferiore<br />

a 78 mila Euro che, a sua<br />

volta, è coperta per 38 mila Euro<br />

da contributi <strong>di</strong> enti privati e per<br />

18.500 Euro da contributi <strong>di</strong> enti<br />

pubblici (BIM, Comprensorio,<br />

Regione). Rimane quin<strong>di</strong> a carico<br />

delle casse comunali la cifra <strong>di</strong> 17<br />

mila Euro circa. Rispetto al 2009,<br />

la spesa complessiva si è ridotta<br />

Economia Adua Villa con il sig. Corsi dell'az. La Cura premiato quale migliore Merlot del concorso.<br />

<strong>di</strong> 12 mila Euro, mentre la quota<br />

a carico del <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Aldeno</strong> si<br />

è contratta <strong>di</strong> 8 mila Euro. Si tratta<br />

sempre <strong>di</strong> una cifra che, è bene<br />

sottolineare, viene “investita” e non<br />

“spesa” per promuovere il territorio<br />

ed i suoi prodotti.<br />

A nome <strong>di</strong> tutto il Comitato<br />

Organizzatore voglio ringraziare<br />

l’Amministrazione comunale <strong>di</strong><br />

<strong>Aldeno</strong> per la lungimiranza che ha<br />

avuto, <strong>di</strong>eci anni or sono, nel far<br />

nascere MondoMerlot: un evento<br />

che ha avuto anche il merito <strong>di</strong><br />

accompagnare la Cantina <strong>di</strong> <strong>Aldeno</strong><br />

in un percorso <strong>di</strong> crescita<br />

qualitativa, che molto probabilmente<br />

non avrebbe potuto svolgere<br />

da sola. Infine l’ultimo ringraziamento<br />

lo riservo ai più <strong>di</strong><br />

cento volontari che in modo del<br />

tutto gratuito offrono, attraverso<br />

le associazioni locali, il loro tempo<br />

libero e la loro generosa <strong>di</strong>sponibilità<br />

alla buona riuscita <strong>di</strong><br />

MondoMerlot.<br />

*Membro del comitato organizzatore<br />

<strong>di</strong> MondoMerlot<br />

L’intervento del comico Lucio Gar<strong>di</strong>n a chiusura della manifestazione.


<strong>di</strong> Nereo Pederzolli<br />

Etica e valore del cibo, per<br />

un Merlot che coniughi habitat e<br />

piacevolezza. Grande riscontro <strong>di</strong><br />

pubblico – almeno 5 mila i visitatori<br />

– ma soprattutto una manifestazione<br />

che ha saputo coniugare<br />

<strong>di</strong>vertimento con responsabilità. A<br />

partire dalle degustazioni. Specialmente<br />

quella a Palazzo Geremia <strong>di</strong><br />

Trento.<br />

Milletrecento bicchieri, un ‘parterre’<br />

da gran<strong>di</strong> occasioni per una<br />

degustazione che ha del memorabile.<br />

Sulla scena i Magnifici 13,<br />

ovvero i Merlot che hanno vinto il<br />

recente concorso <strong>di</strong> Mondomerlot.<br />

Vini interpreti assoluti <strong>di</strong> come<br />

In tavola Merlot<br />

e cucina etica<br />

Grande riscontro per MondoMerlot, tra degustazioni memorabili a<br />

Palazzo Geremia e nel suggestivo castello del Buonconsiglio. Merlot<br />

per un confronto aperto alle nuove tendenze e all’ecosostenibilità.<br />

La cucina a “chilometri zero” allestita alla Cantina Sociale.<br />

questo vitigno riesca a coniugare<br />

piacevolezza con versatilità, potenza<br />

e carezzevoli sensazioni gu-<br />

Da sinistra: Nereo Pederzolli, giornalista e critico enogastronomico, Adua Villa, Marco<br />

Larentis e Clau<strong>di</strong>o Melis.<br />

stative. Palazzo Geremia – storica<br />

sede comunale <strong>di</strong> Trento – ha trasformato<br />

la degustazione in un<br />

evento culturale <strong>di</strong> rara suggestione.<br />

Cento persone, ognuna con 13<br />

bicchieri davanti, hanno potuto<br />

degustare il meglio del Merlot. E<br />

ancora una volta questa importante<br />

tipologia non ha tra<strong>di</strong>to le attese.<br />

Lo hanno riba<strong>di</strong>to i relatori –<br />

da Alessandro Torcoli, giornalista<br />

<strong>di</strong> Civiltà del Bere, ad Adua Villa,<br />

volto noto de ‘La prova del cuoco’<br />

– ma soprattutto i produttori<br />

dei vini premiati. Con una simpatica<br />

sorpresa finale: il Premio a<br />

Giannola Nonino, donna friulana<br />

ai vertici dell’arte <strong>di</strong>stillatoria internazionale,<br />

per una grappa <strong>di</strong> vinac-<br />

L’<br />

ARIONE<br />

29<br />

Economia


‘spiriti’ del mondo.<br />

Trento, <strong>Aldeno</strong> e Merlot. Un<br />

connubio vincente. Che è stato<br />

consolidato da una singolare quanto<br />

esclusiva degustazione anche al<br />

Castello del Buonconsiglio, il simbolo<br />

dell’autonomia trentina. A <strong>di</strong>mostrazione<br />

<strong>di</strong> come Mondomerlot<br />

sia riuscito a coinvolgere tutta<br />

la comunità locale.<br />

Del resto il Merlot è un vino che<br />

<strong>di</strong>aloga con altri. Lo fa da sempre.<br />

E’ nella sua indole. Coniuga<br />

territorio con innovazione, ha carattere<br />

e personalità <strong>di</strong> stampo internazionale<br />

che invitano al confronto.<br />

Vino per giuste sfide qualitative,<br />

per <strong>di</strong>mostrare la sua versatilità.<br />

Merlot variegato, vino <strong>di</strong> e<br />

per la qualità. Anche la più esclusiva.<br />

Che non guarda al passato,<br />

Economia ce Merlot, ritenuta tra i migliori<br />

30<br />

L’<br />

ARIONE<br />

ai miti dell’enologia tra<strong>di</strong>zionale,<br />

ma si apre al futuro. Proprio per<br />

questo al Castello del Buonconsiglio<br />

si è parlato <strong>di</strong> ‘New Merlot –<br />

la rivincita del piacere’.<br />

Poi <strong>Aldeno</strong> s’è ripresa tutta la<br />

scena. Con un convivio tra Merlot<br />

e Alta cucina. Quella curata da<br />

Clau<strong>di</strong>o Melis, chef <strong>di</strong> fama internazionale.<br />

Ha messo nel piatto una<br />

serie <strong>di</strong> leccornie basate sull’etica,<br />

nel massimo rispetto <strong>di</strong> chi produce<br />

gli ingre<strong>di</strong>enti ( a Km zero)<br />

elaborando un menù esclusivo a<br />

prezzi popolari. Contro gli sprechi,<br />

per il recupero degli avanzi.<br />

Una proposta <strong>di</strong> cucina democratica’.<br />

Con il Merlot a scan<strong>di</strong>rne i<br />

ritmi.<br />

Tutta la comunità aldenese ha<br />

risposto con entusiasmo agli stimoli<br />

sensoriali e culturali <strong>di</strong> una rasse-<br />

gna che s’interroga su come coniugare<br />

lavoro viticolo, economia<br />

locale, usi e costumi rurali. Sempre<br />

con il Merlot come ‘in<strong>di</strong>catore’,<br />

senza forzature, semplicemente<br />

con l’intento <strong>di</strong> rendere <strong>Aldeno</strong><br />

assolutamente autorevole. Rilanciando<br />

altre sfide e l’appuntamento<br />

per i primi d’ottobre del 2011.


<strong>di</strong> Lucio Bernar<strong>di</strong><br />

Direttore, sono quasi cinque<br />

anni che ricopre questo incarico,<br />

ci fa un primo bilancio?<br />

Innanzitutto, porgo un saluto a<br />

tutti i lettori dell’Arione e ringrazio<br />

la Redazione per questa opportunità.<br />

Sono stato nominato <strong>di</strong>rettore<br />

nel periodo in cui la nostra Cassa<br />

era in forte espansione e raggiungeva<br />

<strong>di</strong>mensioni molto importanti.<br />

Nei primi tre anni del mio<br />

mandato la crescita è continuata<br />

confermando il trend degli esercizi<br />

precedenti e questo ci ha portati<br />

a raggiungere il traguardo <strong>di</strong><br />

quinta Cassa Rurale della nostra<br />

Provincia. Negli ultimi due anni, a<br />

seguito della crisi, i mercati hanno<br />

subito un forte rallentamento ed<br />

anche i nostri in<strong>di</strong>ci patrimoniali ne<br />

hanno risentito: siamo rimasti fra<br />

le prime cinque Casse, ma con un<br />

in<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> crescita più contenuto. Da<br />

sottolineare, comunque, che dal<br />

2005 ad oggi la Cassa ha visto incrementare<br />

le proprie masse amministrate<br />

del 42%, il patrimonio<br />

del 43%, i soci del 37% e i <strong>di</strong>pendenti<br />

del <strong>14</strong>%. Purtroppo, negli<br />

ultimi due anni l’andamento economico<br />

“stressato” ha messo a<br />

nudo alcune criticità ed anche l’in-<br />

La Rurale<br />

contro la crisi<br />

Ancora una volta la funzione sociale del cre<strong>di</strong>to cooperativo emerge<br />

dai rischi della crisi economica. Coesione, solidarietà, sostegno all’impresa<br />

ed alle famiglie sono la formula per resistere e ripartire.<br />

L’intervista a Pio Zanella, <strong>di</strong>rettore della Cassa Rurale.<br />

<strong>di</strong>ce delle posizioni definite “non<br />

performing” ha subito un notevole<br />

incremento, attestandosi su livelli<br />

mai raggiunti prima. Ritengo importante<br />

de<strong>di</strong>care un’ultima riflessione<br />

al coefficiente <strong>di</strong> solvibilità, parametro<br />

che in<strong>di</strong>ca la capacita <strong>di</strong><br />

solvibilità <strong>di</strong> una banca in relazione<br />

agli impegni assunti: tale in<strong>di</strong>ce,<br />

costantemente monitorato dagli<br />

organi <strong>di</strong> vigilanza, a seguito <strong>di</strong><br />

un’attenta politica red<strong>di</strong>tuale ha<br />

raggiunto un valore più consono<br />

per una Cassa delle nostre <strong>di</strong>mensioni<br />

e si è attestato vicino all’11%,<br />

maggiore <strong>di</strong> tre punti rispetto al<br />

minimo previsto.<br />

Pio Zanella, <strong>di</strong>rettore della Cassa Rurale <strong>di</strong> <strong>Aldeno</strong> e Ca<strong>di</strong>ne.<br />

Direttore, ha fatto un breve<br />

accenno alla crisi: che cosa ci<br />

può <strong>di</strong>re al riguardo?<br />

La crisi, iniziata ormai da più <strong>di</strong><br />

due anni, ha interessato nella fase<br />

iniziale i mercati finanziari, spostandosi<br />

successivamente sull’economia<br />

reale e, proprio in questo periodo,<br />

sta interessando nuovamente<br />

il settore finanziario. Si sta rivelando<br />

lunga, densa <strong>di</strong> incertezze e<br />

sta mettendo a dura prova sia i<br />

comparti che i soggetti economici.<br />

Ormai, da molti mesi, si sente<br />

ripetere che i valori del PIL, del<br />

red<strong>di</strong>to reale delle famiglie, della<br />

domanda <strong>di</strong> beni e servizi, degli<br />

L’<br />

ARIONE<br />

31<br />

Economia


Economia<br />

investimenti delle aziende, dell’export<br />

<strong>di</strong> prodotti nazionali e della<br />

sfiducia dei risparmiatori hanno un<br />

andamento negativo, con percentuali<br />

<strong>di</strong> notevole evidenza. È inoltre<br />

risaputo come la crisi stia mettendo<br />

in <strong>di</strong>fficoltà pure alcuni Stati<br />

membri della Comunità Europea:<br />

Grecia, Irlanda e Portogallo, infatti,<br />

sono osservati speciali da<br />

parte della Comunità e della Banca<br />

Centrale. Dovendo far fronte<br />

a continue operazioni speculative,<br />

questi Paesi si vedono costretti<br />

a contrastarle riconoscendo un<br />

maggiore tasso d’interesse per<br />

indurre i risparmiatori alla sottoscrizione<br />

delle proprie emissioni<br />

<strong>di</strong> titoli <strong>di</strong> stato. Tale comportamento<br />

porta all’incremento del<br />

debito pubblico, mettendo a repentaglio<br />

gli equilibri economici<br />

dello stesso Stato in prima battuta<br />

e del sistema Europa successivamente.<br />

Cosa sta facendo la Cassa<br />

Rurale per il proprio territorio?<br />

32<br />

L’<br />

ARIONE<br />

Da sempre, la Cassa cerca <strong>di</strong><br />

interpretare la propria <strong>di</strong>mensione<br />

<strong>di</strong> banca del territorio. Fra le proprie<br />

priorità strategiche pone pure<br />

quella <strong>di</strong> fungere da volano <strong>di</strong> sviluppo,<br />

non solo economico, ma<br />

anche morale, cercando <strong>di</strong> tessere<br />

relazioni che si fondano su rapporti<br />

<strong>di</strong> reciprocità. Alla luce <strong>di</strong><br />

questo obiettivo, nel corso degli<br />

ultimi anni la Cassa ha recepito ed<br />

attivato, a favore <strong>di</strong> famiglie ed<br />

imprese, tutte quelle iniziative che<br />

tendono a metterle nelle con<strong>di</strong>zioni<br />

<strong>di</strong> affrontare al meglio le criticità<br />

derivanti da questo periodo. Da<br />

tener presente, però, che <strong>di</strong>venta<br />

in<strong>di</strong>spensabile analizzare questi interventi,<br />

facendo riferimento a<br />

nuovi parametri e criteri <strong>di</strong> valutazione,<br />

in quanto quelli utilizzati fino<br />

a qualche tempo fa non sono più<br />

attuali a causa della rapida evoluzione<br />

delle situazioni <strong>di</strong> mercato.<br />

Diventa pertanto imprescin<strong>di</strong>bile<br />

fondare relazioni e contratti su basi<br />

<strong>di</strong> sostenibilità, al fine <strong>di</strong> garantire<br />

continuità e vicinanza anche in futuro.<br />

Che tipo <strong>di</strong> rapporti intrattenete<br />

con la Federazione della<br />

Cooperazione?<br />

La Federazione è il nostro organo<br />

<strong>di</strong> rappresentanza politica<br />

che fornisce a tutti gli aderenti associati<br />

servizi <strong>di</strong> vigilanza, <strong>di</strong> consulenza<br />

e <strong>di</strong> utilità alla gestione<br />

delle rispettive cooperative. È<br />

un’istituzione a cui facciamo riferimento<br />

e con il quale abbiamo attivato<br />

rapporti <strong>di</strong> fattiva e positiva<br />

collaborazione. Abbiamo già ricordato<br />

che la crisi ha avuto anche<br />

qualche effetto positivo, riportando<br />

prepotentemente alla ribalta lo<br />

strumento cooperativo, sia a livello<br />

nazionale che internazionale: a<br />

partire proprio dalla cooperazione<br />

<strong>di</strong> cre<strong>di</strong>to, dove gli operatori<br />

si sono finalmente accorti dell’affidabilità<br />

del cre<strong>di</strong>to cooperativo<br />

basato sui valori relazionali, sulla<br />

trasparenza e su maggiori controlli<br />

democratici. Siamo consapevoli,<br />

però, che questo strumento funzioni<br />

bene solo se ogni singolo<br />

cooperatore e ogni realtà cooperativa<br />

si impegnano ad innovare<br />

ed andare al <strong>di</strong> là dei propri confini,<br />

stringendo alleanze forti per<br />

fare sistema. Nella nostra quoti<strong>di</strong>anità,<br />

quin<strong>di</strong>, cerchiamo <strong>di</strong> costruire<br />

relazioni con l’intero sistema<br />

cooperativo, nella profonda<br />

convinzione <strong>di</strong> quanto sia importante<br />

impegnarsi per percorrere<br />

la strada dell’unità del movimento<br />

cooperativo, in quanto questo<br />

può garantire futuro ad un’esperienza<br />

che per il Trentino è stata<br />

e rimane, davvero, fondamentale.


La Cassa Rurale si <strong>di</strong>stingue<br />

per un’intensa attività <strong>di</strong><br />

promozione culturale e sociale.<br />

Molto significativo è l’intervento<br />

<strong>di</strong> microcre<strong>di</strong>to sostenuto<br />

in Mozambico: che cosa rappresenta<br />

questo progetto <strong>di</strong> cooperazione<br />

internazionale?<br />

La Cassa Rurale <strong>di</strong> <strong>Aldeno</strong> e<br />

Ca<strong>di</strong>ne, il Consorzio Associazioni<br />

con il Mozambico e la Provincia<br />

Autonoma <strong>di</strong> Trento hanno dato<br />

vita ad un progetto <strong>di</strong> sviluppo<br />

particolarmente significativo per le<br />

comunità mozambicane del <strong>di</strong>stretto<br />

<strong>di</strong> Caia. Si tratta <strong>di</strong> un percorso<br />

lungo e complesso, che ha potuto<br />

contare sulla partecipazione attiva<br />

<strong>di</strong> tante persone, enti ed istituzioni<br />

e che nell’Agosto scorso ha portato<br />

all’inaugurazione <strong>di</strong> una piccola<br />

Cassa Rurale nel <strong>di</strong>stretto <strong>di</strong><br />

Sena, in questo momento il fulcro<br />

commerciale ed economico della<br />

zona, pur essendo a 60 km dal suo<br />

capoluogo. Questo risultato rappresenta<br />

sicuramente un evento<br />

che può incidere sullo sviluppo fu-<br />

Un socio anziano.<br />

turo delle comunità che abitano<br />

quei territori. La piccola banca <strong>di</strong><br />

comunità <strong>di</strong> Caia nasce, infatti, con<br />

l’idea <strong>di</strong> mutuare i principi e l’esperienza<br />

del Progetto Microcre<strong>di</strong>to<br />

- da anni attivato in terra africana<br />

dai soggetti sopra menzionati - arricchendola<br />

naturalmente della<br />

possibilità del risparmio e strutturandola<br />

in una nuova esperienza<br />

che potrà continuare anche in futuro<br />

in completa autonomia: dà,<br />

insomma, vita ad un sogno che si<br />

realizza per il futuro <strong>di</strong> questa terra.<br />

Ancora una volta, il modello<br />

delle Casse Rurali Trentine <strong>di</strong>venta<br />

una storia da cui attingere, oltre<br />

che un’occasione per stringere<br />

nuovi patti <strong>di</strong> solidarietà fra territori<br />

lontani. Il Mozambico sta cambiando<br />

rapidamente: nel complesso,<br />

la congiuntura economica <strong>di</strong><br />

sviluppo e <strong>di</strong> rapida crescita che<br />

interessa il Paese in generale e che<br />

vede l’affermazione <strong>di</strong> una piccola-me<strong>di</strong>a<br />

impresa, richiamano per<br />

certi versi la situazione del Trentino<br />

<strong>di</strong> fine Ottocento, quando, più<br />

<strong>di</strong> cento anni fa, le esperienze <strong>di</strong><br />

Cre<strong>di</strong>to Cooperativo muovevano<br />

i loro primi passi. In questa situazione,<br />

i progetti <strong>di</strong> micro-cre<strong>di</strong>to e<br />

<strong>di</strong> risparmio-cre<strong>di</strong>to si sono rivelati<br />

segnali visibili <strong>di</strong> quanto piccoli<br />

finanziamenti possano fare da volano<br />

per l’economia locale e <strong>di</strong><br />

quanto sia cresciuta negli anni questa<br />

coscienza tra la popolazione,<br />

assieme al senso <strong>di</strong> responsabilità<br />

nei confronti del cre<strong>di</strong>to e dell’importanza<br />

del risparmio nell’ottica<br />

<strong>di</strong> un futuro migliore per sé e per<br />

la propria famiglia.<br />

La nostra azione, quin<strong>di</strong>, è volta<br />

a sostenere un’iniziativa che cerca<br />

<strong>di</strong> contribuire ad un’adeguata<br />

re<strong>di</strong>stribuzione a livello globale<br />

delle risorse e, nello stesso tem-<br />

Economia<br />

po, rappresenta una grande opportunità<br />

<strong>di</strong> crescita, <strong>di</strong> arricchimento<br />

tecnico e valoriale per tutta<br />

la nostra Cassa Rurale: in questo<br />

rivivono intensamente le esperienze<br />

che ci portano a confrontarci con<br />

quei principi ideali che hanno ispirato,<br />

più <strong>di</strong> un secolo fa, la nascita<br />

della cooperazione trentina.<br />

L’<br />

ARIONE<br />

33


Protagonisti<br />

La gonna <strong>di</strong> Jenny<br />

Bruno Giovannini, la musica popolare, la musica sacra. Una lunga<br />

parabola tra le note, sotto le luci <strong>di</strong> un teatro, nella luce <strong>di</strong>screta <strong>di</strong><br />

un portico, <strong>di</strong> una chiesa, <strong>di</strong> una stanza.<br />

Che resta della musica, Bruno?<br />

Nel silenzio della neve che<br />

cade dentro la piscina vuota, sulla<br />

siepe sempreverde in<strong>di</strong>fferente alle<br />

stagioni, al <strong>di</strong> là del cancelletto socchiuso,<br />

sopra le orme passate, i<br />

margini smussati da altra neve, il<br />

campanello muto. Che resta della<br />

musica?<br />

Sottofondo <strong>di</strong> bagliori cato<strong>di</strong>ci<br />

nella cucina tiepida, cellula isolata<br />

della casa, il freddo fuori, a riempire<br />

le altre stanze in penombra. Il<br />

pianoforte nella penombra e nel<br />

freddo.<br />

Le <strong>di</strong>ta smagrite reclamano accor<strong>di</strong><br />

forti ed agili dalla tastiera,<br />

scorrono ancora potenti, bianco,<br />

Bruno Giovannini al piano.<br />

34<br />

L’<br />

ARIONE<br />

nero, bianco, bianco, nero, bianco.<br />

Residui <strong>di</strong> sinapsi antiche, mantenute<br />

con lungo esercizio passionale,<br />

legame biologico con l’arte, il<br />

ballo, il riso, le ragazze, con la solennità<br />

degli aromi d’incenso e l’eco<br />

<strong>di</strong> navate sacre.<br />

Le mani <strong>di</strong> Bruno Giovannini<br />

hanno ottantadue anni, gli occhi<br />

venti. E’ stato male qualche tempo<br />

fa. Mi invita a sorridere insieme della<br />

sequenza <strong>di</strong> farmaci su un tavolino,<br />

dello scadenzario che gli ricorda,<br />

incollato al vetro della credenza, gli<br />

appuntamenti con il beneficio delle<br />

molecole. Vorrebbe <strong>di</strong>sfarsi dell’inciampo.<br />

Vorrebbe nascondere<br />

quelle brevi amnesie che gli negano<br />

<strong>di</strong> Lorenzo Lucianer<br />

un nome o una parola. Vorrebbe<br />

risalire questo gra<strong>di</strong>no, che il malessere<br />

gli ha messo sotto i pie<strong>di</strong>,<br />

improvviso. Ma non può buttare le<br />

me<strong>di</strong>cine, la musica lo trattiene, ha<br />

un debito con l’arte che lo lega alla<br />

vita, al ricordo <strong>di</strong> suo padre, della<br />

sua Elde irrequieta e festosa, ai suoi<br />

figli laureati e musicisti. I farmaci allontanano<br />

altri gra<strong>di</strong>ni.<br />

Bruno è venuto al mondo nell’autunno<br />

del ’28, nella casa <strong>di</strong> zia<br />

Carmela, uno spigolo tra via Altinate<br />

e via della Chiesa, in piazza<br />

della Torre. Quinto dei sette figli <strong>di</strong><br />

Oreste, un uomo a metà guado fra<br />

i faticatori della terra ed un benessere<br />

borghese, mezzo conta<strong>di</strong>no e<br />

mezzo amministratore <strong>di</strong> terre blasonate,<br />

dei Lenner <strong>di</strong> Rovereto, dei<br />

veneti Piccinini, che avevano campagna<br />

alla Baja, nella piana aldenese.<br />

Prima <strong>di</strong> lui c’erano Carmen,<br />

Margherita, Mario, Renato. Poi<br />

sarebbero arrivati Franco, nel ’32,<br />

e Renzo, nel ’41. Sette figli, tanti,<br />

ma non era un’eccezione, ai tempi.<br />

E Mussolini premiava le famiglie<br />

numerose esentandole dalle tasse.<br />

Dunque, nonostante le molte bocche<br />

a tavola, Bruno poté frequen-


“Le <strong>di</strong>ta smagrite reclamano accor<strong>di</strong> forti<br />

ed agili dalla tastiera...”<br />

tare le me<strong>di</strong>e e <strong>di</strong>plomarsi al Liceo<br />

classico Prati, in via Santa Trinità,<br />

a Trento, con il preside Rodolfo<br />

Lakner, raffinato filologo e grecista<br />

quanto rigoroso interprete <strong>di</strong> una<br />

<strong>di</strong>sciplina rude, bacchettate sulle<br />

nocche per una sigaretta fumata al<br />

gabinetto, per uno sgarro in classe.<br />

Anni <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o e bicicletta, avanti ed<br />

in<strong>di</strong>etro da <strong>Aldeno</strong>, fino all’arrivo<br />

della corriera, nel ’45. Era stata una<br />

festa: la mamma, Anna Perini, aveva<br />

radunato i ragazzi: “Vardà, matelòti,<br />

quéla lì l’è la coriéra!”<br />

Ma non si poteva sempre pagare<br />

il biglietto: soltanto qualche<br />

volta, quando pioveva ed allora la<br />

corriera faceva risparmiare bronchite<br />

e fatica, rimandando d’un<br />

giorno l’ossessione del risparmio.<br />

Bruno perse suo padre appena finita<br />

la guerra e si <strong>di</strong>plomò nel ’48.<br />

Morì giovane, Oreste Giovannini,<br />

a cinquantatrè anni. Era stato<br />

presidente della Cantina vècia, la<br />

Sociale, aveva guidato la Banda<br />

musicale del paese. Seminando<br />

note, aveva lasciato le sue tracce<br />

<strong>di</strong> musicante anche in famiglia. Praticava<br />

il violino, poi aveva recuperato<br />

un enorme piano a coda dal<br />

vecchio teatro comunale <strong>di</strong> via<br />

Roma, nella casa dei Rodàri, lo<br />

aveva salvato da vandalismi ed incuria<br />

e lo aveva custo<strong>di</strong>to in via Altinate,<br />

insieme al suo violino ed alla<br />

chitarra, che aveva imparato a suonare<br />

da auto<strong>di</strong>datta.<br />

Era amico <strong>di</strong> Silvio Bettali, un<br />

pianista cieco che aveva passato<br />

qualche anno in conservatorio, più<br />

compositore che interprete, il quale<br />

ogni tanto, alla fine <strong>di</strong> un pranzo<br />

a crauti e pancetta, colmava qualche<br />

lacuna tecnica o teorica dei<br />

commensali radunati in casa Giovannini.<br />

Era un sodalizio <strong>di</strong>vertente, allargato:<br />

Alessandro Maistri, l’Isandro<br />

Bezèk, suonava la chitarra,<br />

Remo Malfatti il violino, come ‘l<br />

Fernando, Fer<strong>di</strong>nando Rossi, che<br />

l’era bravo, ma ‘l sonava ‘l violim<br />

come ‘na stèla, suonava il violino<br />

come un ciocco <strong>di</strong> legno. Si<br />

imparava copiando, un giro armonico<br />

era una conquista che passava<br />

<strong>di</strong> mano in mano.<br />

Il gruppetto si organizzò meglio,<br />

nel ‘45, quando una domenica,<br />

dopo la messa granda, a casa <strong>di</strong><br />

Modesto Baldo, ‘l Nadal, nacque<br />

l’idea della COFA, Coro, Orchestra,<br />

Filodrammatica <strong>Aldeno</strong>: il<br />

parroco, don Tobia, la finalizzò ad<br />

un programma artistico <strong>di</strong> sonate<br />

ed operette. Il prete <strong>di</strong>teggiava l’organo<br />

abbastanza bene, ma soprattutto<br />

sapeva vergare la musica con<br />

la medesima <strong>di</strong>sinvoltura delle parole.<br />

Dunque, forniva <strong>di</strong> spartiti e<br />

guida la nuova orchestrina, alla quale<br />

approdavano via via anche altri<br />

appassionati: ‘l Minco, Domenico<br />

Pescador, violinista, suo figlio Luigi,<br />

‘l Gigiòti, che l’aveva binà<br />

‘nséma ‘n tambùr, Guido Baffetti,<br />

che aveva aggiunto al gruppo un<br />

contrabbasso. E poi “el Mòser”<br />

Mario, con la sua chitarra d’accompagnamento,<br />

Bruno Baldo,<br />

anche lui uno dei “Nadài”, ed ancora<br />

Carlo Mosna, anch’egli al violino:<br />

“El fago piànzer!” esclamava<br />

con enfasi commossa, accarezzando<br />

il suo strumento, lui, un omone<br />

dalle mani come ba<strong>di</strong>li, tra le quali<br />

il legno sembrava sempre sul punto<br />

<strong>di</strong> frantumarsi come una crosta<br />

“L’organo non è <strong>di</strong>fficile. Le due tastiere sovrapposte sono uguali, servono solo per<br />

variare il timbro...”<br />

L’<br />

ARIONE<br />

35<br />

Protagonisti


centro, il suonatore cieco Silvio Bettali.<br />

<strong>di</strong> pane.<br />

Era una sorta <strong>di</strong> comune musicale,<br />

ci si avvicendava alle tastiere<br />

del piano e della fisarmonica, agli<br />

archetti, al plettro. C’erano anche<br />

le voci, come quella baritonale <strong>di</strong><br />

Enrico, ‘l Rico Baldo, che metteva<br />

in melo<strong>di</strong>a i versi della Mafalda, sua<br />

moglie, e come quella <strong>di</strong> Dario Battisti,<br />

il tenore. Insomma, un fervore,<br />

una colonna sonora che in qualche<br />

misura <strong>di</strong>stoglieva l’animo dai<br />

fumi ancor acri della guerra, sovrastati,<br />

un po’ alla volta, dalle volute<br />

<strong>di</strong> valzer, mazurke e polke, che il<br />

gruppo esercitava nel portico riparato<br />

<strong>di</strong> Dario Battisti, in via Giacometti.<br />

Nel gruppo, pian piano, entravano<br />

anche i giovani: Oreste aveva<br />

comprato una fisarmonica e Bruno<br />

ci si applicava, imparava a leggere<br />

la musica, <strong>di</strong>ventava bravo in questo<br />

humus <strong>di</strong> note paesane e, nel<br />

frattempo, si laureava, sostenuto<br />

dalla famiglia e un po’ schernito dai<br />

Protagonisti L’orchestrina aldenese negli anni ’30. Al<br />

36<br />

L’<br />

ARIONE<br />

fratelli: “E’ arivà ‘l sapiènte!”, lo<br />

apostrofavano, <strong>di</strong> ritorno dall’università.<br />

Dopo il liceo, aveva fatto il primo<br />

biennio <strong>di</strong> agraria, a Bologna,<br />

iscritto per procura (il viaggio costava)<br />

dall’amico Flavio Bonatti,<br />

che vi frequentava veterinaria. Quin<strong>di</strong>,<br />

sollecitato da alcuni ex compagni<br />

del Prati, aveva optato per<br />

scienze forestali in Toscana e per<br />

una tesi sul cancro del castagno, il<br />

22 Luglio del ’53. Una scelta che<br />

gli aveva dato presto un impiego,<br />

dapprima provvisorio, ai Bacini<br />

Montani e poco dopo definitivo,<br />

alla Forestale, in Regione, a Trento.<br />

La famiglia aveva cambiato<br />

casa, in quegli anni. S’era trasferita,<br />

pianoforte, violino e bagagli, a<br />

casa Maestranzi, in via Giacometti.<br />

Finiti gli stu<strong>di</strong>, a Bruno toccò <strong>di</strong><br />

fare il militare, dall’autunno del ’54<br />

alla primavera del ’56: prima a Verona,<br />

poi alla Cecchignola <strong>di</strong> Roma,<br />

infine tra le guar<strong>di</strong>e <strong>di</strong> frontiera a<br />

Merano, con il primo scaglione del<br />

1933.<br />

Ripreso il lavoro, tornò ad occuparsi<br />

<strong>di</strong> torrenti, briglie, rogge,<br />

alvei ed argini. Tornò alla sua musica,<br />

si fidanzò.<br />

Era arrivata ad <strong>Aldeno</strong> una romagnola<br />

<strong>di</strong> Forlì, Elde Casadei. Un<br />

cognome che oggi pare evocativo,<br />

a pensarci. Nel ’53 aveva vinto un<br />

concorso per l’insegnamento dell’educazione<br />

tecnica e poteva scegliere<br />

fra Trento e Teramo. Venne<br />

al Nord e conobbe Bruno.<br />

Era Elde a guidare le danze. Fu<br />

Elde a fidanzarsi con lui, Elde a<br />

parlare <strong>di</strong> matrimonio. La ricordano<br />

le sue studentesse: più idee che<br />

tempo per metterle in pratica, fantasiosa,<br />

colorata, comunicativa,<br />

coinvolgente, mai ferma, la passione<br />

per le recite. Bruno ne parla con<br />

un sorriso, evoca un’immagine <strong>di</strong><br />

De Andrè-Lee Masters “A me ricordava<br />

la gonna <strong>di</strong> Jenny, in un<br />

ballo <strong>di</strong> tanti anni fa…” Ancora<br />

musica, nel fruscio <strong>di</strong> una agile danza<br />

con la vita, nell’agile corsa delle<br />

mani sul pianoforte.<br />

Elde, il complemento <strong>di</strong> Bruno,<br />

Al centro della foto il parroco, don Tobia, l’iniziatore dell’attività artistico-musicale ad<br />

<strong>Aldeno</strong>.


più pacato e riflessivo, paziente<br />

quanto bastava a compensare.<br />

Dopo il matrimonio, nel ’58,<br />

abitarono un anno a casa Maestranzi<br />

ed altri quattro mesi dall’Amelia<br />

Pescador, in via Degasperi,<br />

prima <strong>di</strong> entrare a casa INA, in<br />

via Ver<strong>di</strong>, con Sergio Bisesti, Bruno<br />

Motta, Carlo Giovannini, Dario<br />

Battisti, Silvino Cont “Dormi”.<br />

Bruno ed Elde stavano al primo<br />

piano e le armonie del pianoforte<br />

<strong>di</strong>lagavano, nei pomeriggi <strong>di</strong> primavera,<br />

dalla finestra aperta sul balcone,<br />

verso Sud.<br />

Un’ora, due <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o, ogni giorno,<br />

o quasi. Era la sua ricerca personale,<br />

il suo contributo al collettivo<br />

musicale aldenese, che si spartiva<br />

tra le serenate e le operette <strong>di</strong><br />

don Luigi Giongo.<br />

Era arrivato in paese all’inizio<br />

degli anni ’50, dopo don Giuseppe<br />

Rigotti, questo parroco <strong>di</strong> poche<br />

parole e con la velleità del comporre.<br />

Non mancava ai suoi doveri,<br />

certo; ma pareva a <strong>di</strong>sagio con un<br />

piviale sulle spalle. In paese non<br />

s’erano mai sentite messe e pre<strong>di</strong>che<br />

così corte. Più che in sacristia,<br />

lo si trovava a pedalare sui mantici<br />

dell’armonium, in canonica, o chino<br />

alla scrivania a ricopiare righi e<br />

partiture per orchestrali, con la perpetua,<br />

la Fanny, che lo doveva chiamare<br />

venti volte per la cena.<br />

Erano gli anni delle operette.<br />

Don Giongo aveva trovato in <strong>Aldeno</strong><br />

lo spirito ed il seguito che gli<br />

serviva. La COFA riprese vigore,<br />

andarono in scena “Le Streghe”,<br />

“La serenata agli spettri”, “Occhio<br />

<strong>di</strong> falco”, “Il casino <strong>di</strong> campagna”.<br />

Però, a supporto <strong>di</strong> cantanti<br />

ed attori aldenesi - Raffaella<br />

Baffetti, Mario Muraglia, Dario<br />

Battisti, Enrico Baldo e tanti altri –<br />

gli orchestrali erano furesti: il parroco-musicista<br />

voleva una qualità<br />

che, secondo il suo gusto, i suonatori<br />

aldenesi non sempre garantivano.<br />

E don Giongo amava l’applauso,<br />

se lo garantiva con quegli orchestrali<br />

costosi, che gli davano<br />

occasione <strong>di</strong> raccogliere il successo<br />

a braccia aperte, con gran<strong>di</strong> in-<br />

Don Valerio Bottura (<strong>di</strong> spalle con la chierica) accanto alla folla per la sua prima messa<br />

ad <strong>Aldeno</strong>.<br />

All’organo, in chiesa.<br />

chini al pubblico plaudente. Fu così<br />

che la COFA si riempì <strong>di</strong> debiti e<br />

che l’ultima rappresentazione del<br />

“Casino <strong>di</strong> campagna”, dopo<br />

Romagnano, Volano e Ravina,<br />

Mattarello, si tenne ad <strong>Aldeno</strong> per<br />

ripianare i conti. Andò in scena però<br />

con i gratuiti musicisti del paese:<br />

Silvio Bettali al piano, Bruno Giovannini<br />

alla fisarmonica, Lisandro<br />

Maistri alla tromba.<br />

Tuttavia, per i nostri suonatori,<br />

la vera platea era fuori dal teatro,<br />

nella piazza, per le vie, nei cortili<br />

dove il suono stesso, rimbalzando<br />

tra i portici ed i muri delle case, richiamava<br />

ogni volta una piccola folla<br />

<strong>di</strong> estimatori.<br />

Erano in voga <strong>di</strong>sinvolti medley<br />

Protagonisti<br />

<strong>di</strong> valzer che mischiavano Fior<br />

trentino al Bel Danubio blu, a Les<br />

pattineurs, mazurke come Farfalle<br />

dorate, marce e marcette, e pezzi<br />

strappalacrime come il Fior <strong>di</strong><br />

Roccia che evocava, nel testo <strong>di</strong><br />

Romano Joris, l’epopea <strong>di</strong> Katzenau.<br />

Solo dopo la guerra ci si dovette<br />

arrendere al tango, <strong>di</strong>sarmonico,<br />

negli accor<strong>di</strong> in minore come<br />

nel ritmo, per il gruppo <strong>di</strong> Bruno<br />

L’<br />

ARIONE<br />

37


Protagonisti<br />

Giovannini. “Cossa èlo ‘sto cionfcionf<br />

!?” esclamava accigliato Fernando<br />

Rossi, <strong>di</strong>sgustato per il finale<br />

tronco che bruscamente abbandonava<br />

la Cumparsita al suo destino.<br />

Ma così voleva il pubblico,<br />

che ascoltava la ra<strong>di</strong>o ed avanzava<br />

richieste.<br />

“G’avèm dat dentro fim al<br />

‘90", <strong>di</strong>ce Bruno Giovannini. Anche<br />

dopo aver cambiato casa ed<br />

aver costruito nel ’71, con la sua<br />

Elde, la bella villa <strong>di</strong> via Degasperi,<br />

in fondo al paese, <strong>di</strong> fronte al verde<br />

dei meleti. Piscina e grande giar<strong>di</strong>no,<br />

un salone per il pianoforte e per<br />

la musica, che con<strong>di</strong>videva con la<br />

famiglia e gli amici. “G’avèm dat<br />

dentro” anche con il gruppo decimato<br />

dal tempo: el Lisandro è<br />

morto all’ospizio <strong>di</strong> Nomi ad 85<br />

anni, prima <strong>di</strong> lui se ne era andato<br />

Guido Baffetti, anche Remo Malfatti<br />

era andato avanti, come Dario<br />

Battisti. Natale Baldo, “el Nadalìm”,<br />

era andato a lavorare a Mori<br />

e lì aveva preso commiato dalla vita<br />

e dalla musica. Don Giongo era stato<br />

trasferito ad altra parrocchia ed<br />

era morto in un incidente <strong>di</strong> mac-<br />

38<br />

L’<br />

ARIONE<br />

china.<br />

Bruno si de<strong>di</strong>cava sempre più<br />

assiduamente al coro della chiesa,<br />

seguendo anche in questo la tra<strong>di</strong>zione<br />

<strong>di</strong> famiglia. Lo zio Attilio ne<br />

era stato il primo <strong>di</strong>rettore, il fratello<br />

Renato l’ultimo. Bruno Giovannini<br />

ne aveva accolto il testimone e<br />

s’era ingegnato all’organo, quello<br />

splen<strong>di</strong>do Mascioni del 1928, che<br />

don Rino Rosa, parroco dopo don<br />

Giongo, aveva pro<strong>di</strong>toriamente tolto<br />

dal corale, sopra l’ingresso <strong>di</strong><br />

San Modesto, mortificandone la<br />

bella facciata <strong>di</strong> canne argentee <strong>di</strong>etro<br />

la cortina dell’altar maggiore. E<br />

solo per non veder la gente voltare<br />

la testa, <strong>di</strong> tanto in tanto, quando<br />

Dario Battisti o Enrico Baldo intonavano<br />

il Te Deum. Un organo che<br />

aveva accompagnato per cinquant’anni,<br />

con Silvio Bettali e con<br />

Tullio “Zima” Cimadom i misteri<br />

gau<strong>di</strong>osi e dolorosi del paese, solennità,<br />

funerali, messe cantate,<br />

matrimoni. Bettali aveva eseguito la<br />

Missa Pontificalis del Perosi, nel<br />

’43, quando don Valerio Bottura<br />

aveva detto nel suo paese la prima<br />

Messa. Cimadom era alla tastiera<br />

quando don Giampietro Baldo aveva<br />

presieduto la sua, nel Luglio del<br />

1977.<br />

Ma l’organo non è né il pianoforte,<br />

né la fisarmonica: “Non è <strong>di</strong>fficile<br />

- ricorda Bruno – le due tastiere<br />

sovrapposte sono uguali,<br />

servono solo per variare il timbro,<br />

ma tutti i tiranti e soprattutto<br />

la pedaliera richiedono una<br />

confidenza che si acquisisce solo<br />

da giovani”.<br />

Giovani come i suoi figli quan-<br />

do, ancora bambini, hanno cominciato<br />

a stu<strong>di</strong>are la musica, naturale<br />

come il respiro. Due ne hanno fatto<br />

una professione: Marina si è <strong>di</strong>plomata<br />

al Conservatorio <strong>di</strong> Trento in<br />

pianoforte, ed adesso insegna a<br />

quello <strong>di</strong> Bolzano; Manuela si è <strong>di</strong>plomata<br />

in viola a Parma ed oggi<br />

suona ed insegna musica a Cagliari;<br />

Massimo ha cominciato con il<br />

violoncello, ma poi s’è trovato al<br />

bivio, tra lo strumento ed ingegneria.<br />

Ha scelto calcoli e progetti. Due<br />

su tre, però. Una continuità che va<br />

avanti con i nipoti, i figli <strong>di</strong> Marina,<br />

15 e 7 anni.<br />

Nel 2001 è morta Elde. La<br />

malattia aveva annunciato la fine<br />

con anticipo <strong>di</strong> anni. Lungo, estenuante<br />

cammino verso l’oblio dell’Alzheimer.<br />

La casa è cambiata,<br />

sono rimaste le visite dei figlioli,<br />

l’allegria dei nipotini. Marina che<br />

prepara il sugo, le telefonate me<strong>di</strong>terranee<br />

<strong>di</strong> Manuela, la presenza<br />

<strong>di</strong> Massimo.<br />

Forse non basta, però. Negli<br />

occhi chiari <strong>di</strong> Bruno galleggia la<br />

nostalgia. La musica è eterna, la<br />

musica non muore, la musica non<br />

si corrompe col tempo. Una melo<strong>di</strong>a<br />

è una vibrazione che si può riprodurre<br />

intatta per secoli. La musica<br />

è lì, adamantina, in<strong>di</strong>fferente al<br />

tempo che irrigi<strong>di</strong>sce le <strong>di</strong>ta dei suoi<br />

sacerdoti, che rende incerta la loro<br />

voce.<br />

Pensieri che Bruno non <strong>di</strong>ce,<br />

velati e rivelati dai silenzi.<br />

Ma quando l’accordo dello<br />

Steinway perfora il silenzio, solo<br />

allora, si sente nella penombra il fruscio<br />

della gonna <strong>di</strong> Jenny.


<strong>di</strong> Mattia Maistri<br />

Tre cose mi colpiscono imme<strong>di</strong>atamente<br />

<strong>di</strong> Angelica: il sorriso,<br />

lo sguardo determinato e la<br />

confidenza con il <strong>di</strong>aletto. Un mix<br />

che ne rivela l’identità profonda<br />

<strong>di</strong> ragazza solare e decisa che non<br />

si è montata la testa. Del resto<br />

c’è ben poco da rimirarsi, nonostante<br />

i successi, quando ogni<br />

giorno è una corsa contro il tempo<br />

per coniugare sport e scuola.<br />

Senza <strong>di</strong>menticare la vita relazionale.<br />

Insomma, una vita <strong>di</strong> sacrifici.<br />

* * *<br />

Beh, non è facile allenarsi sei<br />

giorni a settimana a Verona, giocare<br />

il campionato a squadre la<br />

domenica mentre si frequenta la<br />

scuola a Trento e si abita ad <strong>Aldeno</strong>...<br />

Piano, piano, an<strong>di</strong>amo con<br />

calma. Partiamo dall’inizio.<br />

Ho cominciato a giocare a<br />

tennis quando avevo 5 anni per<br />

seguire le orme <strong>di</strong> mio fratello<br />

Andrea (quattro anni più grande<br />

<strong>di</strong> lei, ndr) che frequentava un<br />

circolo a Rovereto. Fin da subito<br />

mi hanno notato e ho cominciato<br />

a svolgere gli allenamenti<br />

con la squadra agonistica e nel-<br />

Una vita al rovescio<br />

Angelica Moratelli, 16 anni e un posto tra le migliori 800 tenniste al<br />

mondo. Con la voglia <strong>di</strong> non fermarsi più.<br />

l’arco <strong>di</strong> un paio <strong>di</strong> anni sono<br />

entrata nel giro della Nazionale<br />

giovanile.<br />

Non hai perso tempo!<br />

Eh eh, no... Diciamo che ho<br />

anche avuto la fortuna che uno<br />

degli osservatori per conto della<br />

Nazionale fosse un trentino,<br />

Enrico Slomp (che ora lavora<br />

per conto della Nazionale giovanile<br />

australiana) che mi ha<br />

visto giocare e si è entusiasmato.<br />

Fortuna e talento. Ma a quel<br />

punto cosa è successo alla tua<br />

vita?<br />

Un cambiamento ra<strong>di</strong>cale. I<br />

miei compagni sono <strong>di</strong>ventati il<br />

mio maestro tecnico Simone<br />

Andreoli e il borsone da viaggio.<br />

Parlaci un po’ del tuo maestro.<br />

Una figura fondamentale,<br />

se non sbaglio?<br />

Simone mi segue fin dai primi<br />

passi e per me è <strong>di</strong>ventato un<br />

punto <strong>di</strong> riferimento. Dal punto<br />

<strong>di</strong> vista tecnico essere seguita<br />

per 11 anni dalla stessa persona<br />

mi ha dato l’opportunità <strong>di</strong><br />

progre<strong>di</strong>re molto, facendo un<br />

lavoro pignolo che sta dando i<br />

suoi frutti. Conta molto che il<br />

tuo allenatore ti conosca bene.<br />

Anzi, mi conosce così bene che<br />

a volte mi ha pure fatto da genitore<br />

e fratello.<br />

Ad<strong>di</strong>rittura...<br />

Racconto un episo<strong>di</strong>o per farti<br />

capire. Ci trovavamo in Croazia<br />

per un torneo quando al tavolo<br />

del ristorante dell’albergo<br />

mi cadde un dente da latte. Per<br />

rassicurarmi Simone mi raccontò<br />

la storia del ragno che porta<br />

i sol<strong>di</strong> ai bambini per ogni dente<br />

perso. Mi rincuorai, solo che<br />

quella sera il dente rimase sul<br />

Il rovescio, il colpo preferito da Angelica.<br />

L’<br />

ARIONE<br />

39<br />

Lo sport


Lo sport<br />

tavolo e venne perso. Ero <strong>di</strong>sperata<br />

perché pensavo che il ragno<br />

non sarebbe arrivato. Il<br />

mattino dopo, invece, sotto il<br />

cuscino trovai ugualmente una<br />

moneta...<br />

Il rapporto con il proprio allenatore<br />

è fondamentale. Ma<br />

con i tuoi coetanei come ti trovi?<br />

Sai, quando si viaggia per<br />

tutta Italia mentre i tuoi coetanei<br />

non sono nemmeno usciti<br />

dal paese, per forza ti senti <strong>di</strong>versa.<br />

Però non l’ho mai percepito<br />

come un peso, anzi. L’opportunità<br />

<strong>di</strong> viaggiare e fare<br />

molte esperienze mi ha dato una<br />

marcia in più.<br />

Eppure, essere “<strong>di</strong>versi”<br />

non semplifica la vita...<br />

Hai ragione. A scuola, ad<br />

esempio, sono sempre stata vista<br />

come la pecora nera perché<br />

mancavo spesso o solo perché<br />

non partecipavo alle feste <strong>di</strong><br />

compleanno in paese perché ero<br />

40<br />

L’<br />

ARIONE<br />

sempre in giro ad allenarmi o a<br />

giocare ai tornei. Comunque,<br />

tutto sommato, alle elementari<br />

ho vissuto bene il rapporto con<br />

i miei compagni. Mentre alle<br />

me<strong>di</strong>e è stato <strong>di</strong>fficile.<br />

Per lo stu<strong>di</strong>o?<br />

Non solo. Riuscire a fare tutto<br />

è stata dura, ma ho trovato<br />

negli insegnanti delle ottime persone<br />

che mi hanno prestato attenzione,<br />

senza tuttavia regalarmi<br />

nulla. Il vero problema, strano<br />

a <strong>di</strong>rsi, era che nonostante<br />

mancassi spesso, riuscivo comunque<br />

ad avere buoni risultati<br />

a scuola. E questo mandava<br />

sulle furie alcuni della classe, in<br />

particolare le ragazze. Pensa<br />

che, per invi<strong>di</strong>a, quando tornavo<br />

dai tornei e chiedevo i compiti<br />

spesso me li davano sbagliati<br />

o incompleti. Per loro ero sempre<br />

“in vacanza”, ma non sapevano<br />

cosa significasse a quell’età<br />

mettere da parte gli svaghi<br />

per portare avanti una passione<br />

sportiva <strong>di</strong> alto livello. Un<br />

sacrificio che era tutt’altro che<br />

una vacanza.<br />

Ed ora come riesci a combinare<br />

stu<strong>di</strong>o e sport?<br />

Purtroppo a Trento l’unico<br />

istituto che prevede un percorso<br />

ad hoc per chi svolge agonismo<br />

ad un certo livello è il Pozzo,<br />

un istituto per geometri. Ma<br />

io non volevo <strong>di</strong>plomarmi come<br />

geometra, così sono stata costretta<br />

ad iscrivermi ad un liceo<br />

linguistico in una scuola privata,<br />

dove spesso mi capita <strong>di</strong> essere<br />

l’unica allieva.<br />

Da sola? Non ti manca la<br />

vita <strong>di</strong> classe?<br />

Mi manca, eccome! Però<br />

questi sono i limiti dell’Italia e<br />

del Trentino in particolare. So<br />

che all’estero, ad esempio nei<br />

Paesi Bassi, i licei per gli sportivi<br />

che fanno agonismo ci sono.<br />

Da sola in campo, da sola in<br />

classe. Non <strong>di</strong>rmi che sei da<br />

sola anche nella vita sentimentale?<br />

(Sorride convinta) Non ho tempo<br />

né per il moroso, né per la<br />

vita notturna. Ma ho tante amicizie,<br />

soprattutto maschili perché<br />

le ragazze sono davvero<br />

“cattive” e se possono metterti<br />

un ago sotto il piede lo fanno. E<br />

poi c’è mio fratello, con il quale<br />

ho un legame stupendo.<br />

E con il tuo paese che rapporto<br />

hai?<br />

Purtroppo quasi nullo, visto


che sono continuamente in viaggio.<br />

Tuttavia mantengo ancora<br />

dei buoni contatti con un paio<br />

<strong>di</strong> amiche d’infanzia e con il<br />

gruppo <strong>di</strong> amici <strong>di</strong> mio fratello<br />

Andrea. Tuttavia sono felice<br />

quando qualcuno del paese si<br />

interessa dei miei risultati sui<br />

giornali o tramite mia mamma.<br />

Ed accade spesso, per fortuna.<br />

Non senti mai nostalgia <strong>di</strong><br />

casa?<br />

Un po’, ma non troppo. Diciamo<br />

che mi sono abituata presto:<br />

a 12 anni sono andata a<br />

Parigi da sola, proprio il giorno<br />

dopo l’esplosione <strong>di</strong> una bomba<br />

carta sotto l’albergo dove ero<br />

ospitata. Ero talmente spaventata<br />

che mi sono ritrovata a parlarmi<br />

da sola allo specchio per<br />

rassicurarmi. Ma è mia mamma<br />

che sta più in apprensione quando<br />

sono fuori. Poco tempo fa,<br />

ad esempio, ero su un volo per<br />

Liverpool e siccome l’aereo aveva<br />

dei gravi ritar<strong>di</strong> non sono riuscita<br />

a comunicarlo a casa. Non<br />

ti <strong>di</strong>co che voce agitata aveva<br />

lei quando ho finalmente telefonato<br />

nel cuore della notte...<br />

Viaggiando così tanto immagino<br />

che avrai dovuto imparare<br />

anche l’inglese.<br />

Beh, senza inglese non si<br />

mangia. Nel vero senso della<br />

parola! Nessuno all’estero conosce<br />

l’italiano e quin<strong>di</strong> ormai mi<br />

sono abituata a parlare inglese,<br />

per comunicare con gli altri atleti<br />

o anche semplicemente per<br />

or<strong>di</strong>nare al ristorante.<br />

Parliamo più in dettaglio<br />

degli aspetti tecnici del tuo<br />

sport. In quale categoria militi?<br />

Bisogna fare una <strong>di</strong>stinzione,<br />

tra campionato a squadre e in<strong>di</strong>viduale.<br />

Con il mio circolo tennis<br />

(CT Scaligero <strong>di</strong> Verona) ho<br />

recentemente vinto il campionato<br />

<strong>di</strong> serie C e ho ricevuto proposte<br />

per andare a giocare in<br />

Circoli che militano in serie B o<br />

ad<strong>di</strong>rittura in serie A. Ma allo<br />

Scaligero mi trovo benissimo e<br />

per ora non ho intenzione <strong>di</strong> spostarmi.<br />

Lo stesso circolo, tra l’altro,<br />

<strong>di</strong> una famosa tennista regionale,<br />

Mara Santangelo.<br />

Sì. Molti <strong>di</strong>cono che le assomiglio<br />

fisicamente e come modo<br />

<strong>di</strong> giocare. Magari riuscissi anche<br />

a percorrere la sua stessa<br />

strada...<br />

Angelica con la Nazionale italiana.<br />

A livello in<strong>di</strong>viduale quali risultati<br />

hai ottenuto?<br />

Sul piano in<strong>di</strong>viduale esistono<br />

4 gruppi <strong>di</strong> classifica, in or<strong>di</strong>ne<br />

crescente dal livello più<br />

basso fino al gruppo 1 che racchiude<br />

le vere e proprie professioniste.<br />

Io attualmente sono nel<br />

gruppo 2 e lo scorso anno sono<br />

stata la migliore tennista italiana<br />

nata nel 1994. Poi quest’anno<br />

sono riuscita ad entrare nella<br />

classifica mon<strong>di</strong>ale, ottenendo<br />

ad ottobre la posizione n.<br />

744.<br />

Inten<strong>di</strong> la stessa classifica<br />

dove si trovano tenniste come<br />

le sorelle Williams o Caroline<br />

Wozniacki?<br />

Sì! Si entra in quella classifica<br />

quando si partecipa a tornei<br />

che abbiano un montepremi minimo<br />

<strong>di</strong> 10.000 dollari. E vi si<br />

arriva solo se nel proprio Paese<br />

si è raggiunta una certa posizione.<br />

L’<br />

ARIONE<br />

41<br />

Lo sport


Lo sport Angelica allo smash.<br />

Insomma, hai fatto il grande<br />

salto! Ma come farai a scalare<br />

la classifica?<br />

Ogni anno bisogna confermare<br />

(e aumentare, se possibile)<br />

i punti che si sono realizzati<br />

l’anno precedente. Il punteggio<br />

è stabilito a seconda delle avversarie<br />

che si riescono a superare.<br />

Più un’avversaria è forte<br />

e maggiore sarà il punteggio<br />

guadagnato se si riesce a sconfiggerla.<br />

A questi punti si aggiungono<br />

poi quelli bonus che si<br />

ottengono vincendo i tornei.<br />

Quest’anno al torneo <strong>di</strong> Monteroni<br />

d’Arbia ho sconfitto Angelica<br />

Rosch che è stata anche la<br />

n. 80 al mondo. Nello stesso torneo<br />

ho sconfitto Anastasia Grymalska,<br />

una delle più forti giovani<br />

tenniste italiane, giocando<br />

una partita praticamente perfetta.<br />

Come esiste la vittoria perfetta<br />

esisterà anche la sconfitta<br />

più bruciante...<br />

42<br />

L’<br />

ARIONE<br />

Non ricordarmelo! Al torneo<br />

<strong>di</strong> Imola stavo vincendo nei<br />

quarti <strong>di</strong> finale 7-6, 5-1. Praticamente<br />

avevo la vittoria in tasca.<br />

Ma mi è venuta la classica<br />

“paura <strong>di</strong> vincere” e ho buttato<br />

tutto al vento, perdendo la partita.<br />

La componente psicologica<br />

è determinante in quei casi,<br />

no?<br />

Assolutamente. Superati i 16<br />

anni i colpi sono stati memorizzati<br />

alla perfezione e il lavoro <strong>di</strong><br />

allenamento è tutto fisico e psicologico.<br />

Vince chi riesce ad<br />

imporre la propria forza fisica e<br />

a leggere meglio la partita. Insomma,<br />

bisogna affinare la forza<br />

e la strategia.<br />

Quale tipo <strong>di</strong> gioco ti si ad<strong>di</strong>ce<br />

<strong>di</strong> più?<br />

Ho un buon servizio e un <strong>di</strong>screto<br />

<strong>di</strong>ritto. Ma la mia arma<br />

vincente è il rovescio. Mi piace<br />

poi tirare forte e se il gioco non<br />

si conclude in 3-4 colpi mi innervosisco,<br />

perché non mi <strong>di</strong>verto.<br />

Il <strong>di</strong>vertimento è importante<br />

anche ad alto livello?<br />

Fondamentale. Quest’anno<br />

sono partita malissimo. Quando,<br />

invece, sono riuscita a trovare<br />

calma in me e a <strong>di</strong>vertirmi<br />

durante le partite sono arrivati<br />

i migliori risultati <strong>di</strong> sempre.<br />

Quanto conta il fisico nel<br />

tennis femminile?<br />

Sempre <strong>di</strong> più. Tra le professioniste<br />

il gioco risulta più fisico<br />

che tecnico ed è per questo<br />

che si fa un grande lavoro in<br />

palestra. Anche se è una delle<br />

mie preoccupazioni...<br />

Per la fatica?<br />

No, perché vorrei riuscire ad<br />

indossare sempre un vestitino<br />

carino, senza preoccuparmi<br />

troppo dei muscoli!<br />

Dato che la con<strong>di</strong>zione fisica<br />

è così importante, bisogna<br />

fare attenzione agli infortuni...<br />

In passato ho perso ben due<br />

anni per problemi fisici, tra mononucleosi,<br />

mal <strong>di</strong> schiena e dolori<br />

alla spalla. Sono stati due<br />

anni <strong>di</strong> calvario, anche perché<br />

la Federazione si lamentava dei<br />

miei continui stop, come se lo<br />

facessi apposta!<br />

Capisco, le Federazioni non<br />

brillano per umanità. Ora però


i problemi sono stati superati e<br />

sei lanciata verso un avvenire<br />

ricco <strong>di</strong> speranze. Come ti ve<strong>di</strong><br />

nel futuro?<br />

Mi immagino una tennista<br />

professionista, anche perché mi<br />

sono sacrificata così tanto in<br />

questi anni che non voglio mollare<br />

proprio ora.<br />

Il sorriso <strong>di</strong> Angelica campeggia<br />

sul suo volto anche alla fine<br />

dell’intervista. Così come la sua<br />

determinatezza. Farà strada, questa<br />

ragazza. Ma, se ce lo permette,<br />

le vogliamo ricordare <strong>di</strong> non<br />

pretendere <strong>di</strong> raggiungere subito<br />

l’apice del proprio successo. Il<br />

gusto della conquista e del desiderio,<br />

infatti, è un bene prezioso<br />

che va gustato pienamente, senza<br />

fretta. Per non perdere il sorriso<br />

troppo presto, ma imparare ad<br />

assaporare i dettagli, giorno dopo<br />

I migliori risultati <strong>di</strong> Angelica dal 2006<br />

2006 Campionessa italiana categoria under 12 a squadre con A.T. Verona<br />

2008 Con la nazionale classificata alla fase finale della Winter Cup<br />

Semifinale al Torneo Internazionale under <strong>14</strong> Galeja, Maribor (Slovenia)<br />

Finale Torneo Internazionale Correggio under <strong>14</strong><br />

2009 Finale all’Open <strong>di</strong> Montecchio<br />

Semifinale all’Open <strong>di</strong> Villafranca<br />

Finale all’Open <strong>di</strong> Viserba<br />

Vittoria all’Open <strong>di</strong> Rovereto<br />

Vittoria all’Open <strong>di</strong> Bolzano<br />

Vittoria all’Open <strong>di</strong> Sommacampagna<br />

<strong>2010</strong> Promozione in serie B a squadre con il C.T. Scaligero<br />

Vittoria all’Open <strong>di</strong> Trento<br />

Finale all’Open <strong>di</strong> Bolzano<br />

Quarti <strong>di</strong> finale al 10’000$ a Imola<br />

Ottavi <strong>di</strong> finale al 25’000$ a Monteroni d’Arbia<br />

Ottavi <strong>di</strong> finale al 10’000$ a To<strong>di</strong><br />

Ottavi <strong>di</strong> finale al 25’000$ a Helsinki<br />

Miglior ranking WTA: n. 744 (25 ottobre <strong>2010</strong>)<br />

giorno. Del resto sono proprio<br />

quelli, i dettagli, che fanno la <strong>di</strong>fferenza<br />

nella vita. Tutto il resto è<br />

volume.<br />

L’<br />

ARIONE<br />

43<br />

Lo sport


Attualità<br />

Prelievi<br />

a chilometri zero<br />

Si risparmiano tempo e chilometri col nuovo servizio ambulatoriale<br />

in paese.<br />

Mentre impaginiamo questo<br />

numero de L’Arione arriva il primo<br />

bilancio dell’apertura del nuovo<br />

Centro Prelievi per le analisi<br />

del sangue: nelle due ore <strong>di</strong> apertura<br />

sono stati 31 i citta<strong>di</strong>ni <strong>di</strong> <strong>Aldeno</strong><br />

che si sono rivolti al servizio.<br />

I vantaggi sono apparsi subito<br />

evidenti, a cominciare dall’ora-<br />

44<br />

L’<br />

ARIONE<br />

rio <strong>di</strong> apertura, dalle 7 alle 9, abbondantemente<br />

in anticipo sui<br />

consueti orari <strong>di</strong> lavoro. Prestazioni<br />

rapide, referti altrettanto<br />

veloci e risparmio <strong>di</strong> tempo e chilometri<br />

sono gli altri argomenti<br />

che annunciano i successi <strong>di</strong> questa<br />

iniziativa del <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Aldeno</strong>,<br />

primo, tra i comuni minori<br />

Il punto prelievi presso l’ambulatorio comunale, in via Florida, 1.<br />

<strong>di</strong> Cristina Cont<br />

del Trentino, ad organizzarsi in<br />

questo modo. Già 24/48 ore<br />

dopo il prelievo il me<strong>di</strong>co curante<br />

dell’assistito ha il referto a <strong>di</strong>sposizione<br />

sul proprio computer<br />

e dopo qualche giorno lo stesso<br />

viene consegnato, per il tramite <strong>di</strong><br />

un corriere, <strong>di</strong>rettamente a casa,<br />

con una spesa <strong>di</strong> 2 Euro oltre al<br />

ticket. Due Euro, rispetto ai 4 del<br />

viaggio in pullman a Trento. Si è<br />

calcolato che queste prime 31<br />

persone che hanno inaugurato il<br />

servizio, hanno risparmiato la bellezza<br />

<strong>di</strong> 1.500 chilometri e il relativo<br />

tempo, considerando la necessità<br />

<strong>di</strong> recarsi nel capoluogo<br />

sia per il prelievo che per il ritiro<br />

dei risultati.<br />

La correttezza e la sicurezza<br />

nelle operazioni <strong>di</strong> prelievo vengono<br />

garantite dalla presenza <strong>di</strong> un<br />

me<strong>di</strong>co e <strong>di</strong> un infermiere del Laboratorio<br />

Analisi A<strong>di</strong>ge <strong>di</strong> Trento,<br />

con il quale comune e Azienda sanitaria<br />

provinciale hanno stipulato<br />

la convenzione.<br />

Questo servizio sarà integrato,<br />

a partire dalla prossima privavera,<br />

dal presi<strong>di</strong>o <strong>di</strong> guar<strong>di</strong>a me<strong>di</strong>ca<br />

a <strong>di</strong>sposizione dei censiti <strong>di</strong> <strong>Aldeno</strong>,<br />

Cimone, Garniga Terme, Mattarello,<br />

Ravina e Romagnano.


<strong>di</strong> Alida Cramerotti*<br />

L’e<strong>di</strong>zione numero venti del<br />

“Comun Comunale”, ospitata ad<br />

<strong>Aldeno</strong> lo scorso mese <strong>di</strong> giugno,<br />

si è chiusa con una grande sod<strong>di</strong>sfazione<br />

sia degli organizzatori che<br />

del numeroso pubblico che ha presenziato<br />

ai vari eventi. Preme ricordare<br />

ancora una volta che gran parte<br />

<strong>di</strong> tale successo è da attribuire<br />

alla mobilitazione che le forze del<br />

volontariato locale hanno messo in<br />

campo per l’occasione. Senza l’aiuto<br />

dei numerosi volontari delle associazioni<br />

presenti nel nostro pae-<br />

Il Comun Comunale<br />

del volontariato<br />

Grande mobilitazione delle associazioni aldenesi impegnatesi per la<br />

buona riuscita della manifestazione.<br />

se, ai quali va aggiunta la <strong>di</strong>sponibilità<br />

dei proprietari dei volti utilizzati<br />

per la ristorazione, l’Amministrazione<br />

comunale non avrebbe<br />

certo potuto far fronte al grande<br />

impegno rappresentato dall’organizzazione<br />

dell’evento, se non destinando<br />

ad esso importanti risorse<br />

economiche che oggi come oggi<br />

sono sempre <strong>di</strong>fficili da reperire nei<br />

bilanci comunali. Proprio per tale<br />

ragione, così come avvenuto in occasione<br />

dell’e<strong>di</strong>zione ospitata ad<br />

<strong>Aldeno</strong> nel 2004, l’Amministrazio-<br />

ne comunale ha proposto <strong>di</strong> utilizzare<br />

l’eventuale avanzo tra le spese<br />

e le entrate, riferite all’allestimento<br />

dei volti ed all’acquisto dei beni<br />

destinati al settore ristorazione, a<br />

favore delle associazioni stesse. A<br />

manifestazione conclusa il saldo tra<br />

le spese e le entrate sopra citate è<br />

risultato essere in positivo per 9.800<br />

Euro, che verranno destinati all’acquisto<br />

<strong>di</strong> due nuove tendoni ed un<br />

impianto <strong>di</strong> amplificazione.<br />

*Assessore alla Cultura<br />

La mostra fotografica allestita da Remo Mosna per il Comun Comunale, racconta storie e personaggi <strong>di</strong> <strong>Aldeno</strong>.<br />

L’<br />

ARIONE<br />

45<br />

Attualità


Acquerelli<br />

Anna e la bellezza<br />

“È vero, principe, che una volta avete detto che il mondo sarà salvato<br />

dalla bellezza?” (F. M. Dostoevski, L’I<strong>di</strong>ota).<br />

- Altroché, se ghe n’era de<br />

belle! No le era tante ma ghe<br />

n’era…<br />

Anna guardava lontano attraverso<br />

la finestra mentre se ne stava<br />

quasi accucciata accanto alla<br />

stufa a legna, su una seggiola bassa<br />

(ho taià via le gambe, cossì la è<br />

pù comoda per star chi a stizzar...).<br />

Guardava, senza fissare nulla <strong>di</strong><br />

preciso, né il caco con le rare foglie<br />

e i frutti gialli, né il vigneto ormai<br />

spoglio che saliva dolcemente<br />

verso la montagna a confinare col<br />

bosco. Ogni tanto qualcosa richiamava<br />

la sua attenzione. Nella penombra<br />

me ne accorgevo perché<br />

piegava il capo verso la spalla e si<br />

sporgeva e sembrava che prestasse<br />

attenzione a qualche particolare<br />

oltre i vetri dell’infisso…chissà,<br />

un merlo che planava, un passero<br />

che saltellava, una foglia secca che<br />

cadeva lentamente. Poi il suo<br />

sguardo tornava <strong>di</strong>stante, quasi<br />

velato. Pensava… era la sua postura.<br />

Una postura che conoscevo<br />

bene perché l’avevo imparata,<br />

si fa per <strong>di</strong>re, da mio padre. È un<br />

modo <strong>di</strong> starsene assorti, rimanere<br />

concentrati su se stessi e allo<br />

stesso tempo presenti, quasi in<br />

automatico, senza perdere il con-<br />

46<br />

L’<br />

ARIONE<br />

trollo sul mondo circostante. È stupefacente,<br />

pur senza prestare attenzione<br />

ci si accorge del minimo<br />

movimento, della più piccola variazione<br />

che interviene nel campo<br />

visivo.<br />

- Zerto che ghe n’era, no<br />

tante come adesso… adesso le<br />

par tutte belle, le è ben vestide,<br />

ben nutride, curate nei minimi<br />

dettagli. Adesso esser belle è<br />

deventà quasi ‘na professiom,<br />

en laoro.<br />

- L’è bem bel però che ghe<br />

sia ‘na bella zoventù<br />

- Zerto che l’è bel, no critico<br />

miga, meio cossì. Na volta la<br />

zent la gaveva altri pensieri…<br />

per ‘na dona starse dreo l’era<br />

en lusso. Le era sempre piene de<br />

fioi e de laoro. Laorar e ubi<strong>di</strong>r<br />

ai omeni. Anca el me om… - e si<br />

girò in<strong>di</strong>cando con lo sguardo la<br />

foto incorniciata d’argento che<br />

occupava quasi tutto lo spazio <strong>di</strong><br />

una mensola in legno <strong>di</strong>pinto posta<br />

a lato della vetrina – che ‘l me<br />

voleva bem, ma bem sul serio,<br />

en zerte robe l’era come i altri…<br />

- El te comandava?<br />

- No, quelo no, ma el saveva<br />

che l’era elo el capo, la era<br />

cossì per tutti… l’era en mondo<br />

<strong>di</strong> Giovanni Mosna<br />

cossì: tutti al so posto. E le done<br />

soto! Ma l’era naturale, prima<br />

vegniva tante altre robe… perfim<br />

le bestie, per zerti.<br />

- El so, el so, la me conteva<br />

anca me mama… Ma se la era<br />

sì dura, come feve a ennamorarve?<br />

- Anca l’amor l’era en lusso.<br />

Per mi no, per mi no la è stada<br />

cossì, noi ne sem parla<strong>di</strong> tre<br />

ani prima de decider de sposarne,<br />

ma tante le se trovava zà<br />

cargade dei fioi prima de aver<br />

el temp de domandarse se ‘l so<br />

om el ghe piaseva. E se anca le<br />

se fussa accorte de nò, no ghera<br />

gnent da far, bisognava star<br />

lì e sciao.<br />

- Sat che el me mete tristezza<br />

‘sto <strong>di</strong>scorso, par impossibile…<br />

- Verità, caro, l’è la verità.<br />

L’amor sel lezeva sui libri, quei<br />

che lezeva, o sel ascoltava ‘n le<br />

canzom, perché quele le ghera,<br />

poche anca de quele, ma le ghera.<br />

- Eret bella ti, Anna?<br />

- Normale, gh’avevo en bel<br />

corpo, i <strong>di</strong>seva, do bei oci e bei<br />

cavei. Ghe tegnivo ai cavei. I lavavo<br />

e i petenavo de spess, me


fevo la drezza, no ghera miga<br />

acconciature, la drezza enrudolada<br />

sul dedreo… ma i era bei,<br />

neri… come quei de me mama.<br />

E dopo, vardavo de esser sempre<br />

neta e regolada, tegnivo quei<br />

do vestidei che gavevo come se<br />

fussa reliquie, i metevo per nar<br />

a messa e dopo me cambiavo<br />

subito per no strazzarli.<br />

- Bem, per fortuna che<br />

adesso no la è pù cossì…<br />

- Zerto, valà che avem patì<br />

assà noi… Sat però che tut ‘sto<br />

parlar de bellezza adesso el me<br />

mette a <strong>di</strong>sagio? Me par massa,<br />

par che sia l’unica roba che conta…<br />

Dopo l’è anca la televisiom<br />

che esagera tut. Veder tute ‘ste<br />

file de putele che se fa esaminar,<br />

i le misura, i le analizza, i<br />

varda se le bone de parlar, de<br />

balar, de cantar… Le me fa<br />

pecà, come. Perché me par che<br />

sia tut en mondo de sogni.<br />

- Sognar l’è bel…<br />

- No te m’hai capì, me par<br />

en mondo che approfitta dei so<br />

sogni, che dopera i so sogni per<br />

far sol<strong>di</strong>, perché ala fin l’è sol i<br />

sol<strong>di</strong> che conta. E varda che a<br />

esser belle ghe vol temp e fa<strong>di</strong>ga…<br />

e sol<strong>di</strong>.<br />

- Bem, però se le riesce a<br />

farse strada…<br />

- Te <strong>di</strong>rai che parlo per invi<strong>di</strong>a,<br />

ma no l’è cossì. Forse, se<br />

tutte ‘ste robe le ghe fussa stade<br />

quando ero zovena, magari<br />

me saria lassada ciapar anca<br />

mi… Adesso som vecia e no g’ho<br />

pù bisogn de piaserghe a nessum,<br />

basta che me piasa a mi…<br />

e me par ‘na gran libertà…<br />

Si fa silenzio. Non ho più voglia<br />

<strong>di</strong> ribattere. Nella vecchia cucina<br />

è quasi buio, guardando dalla<br />

finestra mi accorgo che l’ombra<br />

del crepuscolo è già calata sul vigneto<br />

e su bosco. La montagna è<br />

una massa scura che fa da sfondo.<br />

La guardo accucciata sulla sua<br />

seggiola dalle gambe corte, minuta,<br />

esile, tanto che sono ancora<br />

stupito dalla forza delle sue parole<br />

e dalla luci<strong>di</strong>tà del suo pensiero.<br />

- Libertà dalla bellezza…<br />

eppure… finim sempre per ubbi<strong>di</strong>rghe<br />

a qualcoss, per esser<br />

come i vol i altri. Esser quei che<br />

volem noi l’è <strong>di</strong>fizile. Anca perche<br />

l’è <strong>di</strong>fizile capir chi che<br />

sem. Bisogneria fermarse e pensar,<br />

torse el temp… e bisogneria<br />

farlo quando s’è zoveni,<br />

quando temp, en teoria, se ghe<br />

n’ha de pù. Anca se scoprir de<br />

esser libera a ottant’ani, me<br />

par zà en gran guadagno. Me<br />

sento libera e, no sta rider, anca<br />

bella e senza rimpianti.<br />

L’<br />

ARIONE<br />

47<br />

Acquerelli


Polachéti e grii. Prosegue la ricerca sulle origini dei più curiosi e<br />

storici tra i soprannomi delle famiglie aldenesi.<br />

La loro storia dei soprannomi<br />

aldenesi è inevitabilmente intrecciata<br />

con quella dei nostri avi, così che la<br />

ricerca e il loro racconto <strong>di</strong>ventano<br />

l’occasione per scavare nelle vecchie<br />

storie del paese e nel nostro<br />

passato, cercando <strong>di</strong> dare un volto<br />

e contorni a ciò che l’uso e la consuetu<strong>di</strong>ne<br />

rischiano <strong>di</strong> far passare<br />

per qualcosa <strong>di</strong> scontato.<br />

“Polachéti”<br />

Polachét, oltre ad essere <strong>di</strong>ventato<br />

per estensione il soprannome<br />

<strong>di</strong> tutta la famiglia Aldrighetti,<br />

identifica uno specifico luogo nel-<br />

Giuseppe Aldrighetti e Oliva Cont, i Polachéti.<br />

La storia Ma ti, de chi set?<br />

48<br />

L’<br />

ARIONE<br />

la parte nord-ovest del paese, all’interno<br />

dei Vignali dei Molini,<br />

compreso tra via Martignoni e via<br />

al Bondone ed in cui sorge una<br />

particolare e caratteristica costruzione<br />

a torretta, oggi ampliata e<br />

ristrutturata.<br />

Il soprannome è collegato,<br />

stando alle informazioni sin qui reperite,<br />

ad un nostro compaesano<br />

<strong>di</strong> origine polacca che risiedeva in<br />

tale torre negli anni antecedenti alla<br />

Grande Guerra del ‘<strong>14</strong>-‘18.<br />

Come allora e così fino al<br />

1992, anno <strong>di</strong> passaggio agli attuali<br />

proprietari, l’intero podere<br />

<strong>di</strong> Massimiliano Cont<br />

e Samuele Cont<br />

La casa dei “Polachéti”, in via Martignoni.<br />

apparteneva al parroco reggente<br />

del paese e fu proprio uno <strong>di</strong> questi<br />

che concesse alla famiglia Aldrighetti,<br />

più precisamente nel lontano<br />

1933 a Giuseppe Aldrighetti<br />

ed alla moglie Oliva Cont, <strong>di</strong> trasferirvisi<br />

per evitare l’allora temuta<br />

tos caìna, la pertosse, che si<br />

era <strong>di</strong>ffusa nella loro casa <strong>di</strong> residenza<br />

originaria, non molto <strong>di</strong>stante<br />

e sita in via Roma all’altezza dell’incrocio<br />

con via Giovanni XXI-<br />

II, verso via Martignoni.<br />

La famiglia Aldrighetti, vivendo<br />

per anni in tale e<strong>di</strong>ficio ed ampliandolo,<br />

pur sempre mantenendone<br />

la caratteristica torretta, ha<br />

acquisito <strong>di</strong> riflesso il relativo soprannome<br />

che, ad oggi, non risulta<br />

più essere solamente tale, data<br />

la rinnovata presenza <strong>di</strong> origini<br />

polacche attualmente residente in


paese.<br />

Attualmente, a seguito della<br />

recente ristrutturazione, nella casa<br />

storica <strong>di</strong> famiglia, è tornata a vivere<br />

una nostra compaesana <strong>di</strong><br />

origini polacche. Un’informazione<br />

che vale la pena <strong>di</strong> sottolineare vista<br />

la curiosa coincidenza del caso.<br />

“Grii”<br />

L’altro soprannome <strong>di</strong> cui si<br />

cercherà <strong>di</strong> definire l’origine è<br />

quello dei Grii. Tale appellativo<br />

riguarda alcune famiglie <strong>di</strong> <strong>Aldeno</strong><br />

<strong>di</strong> cognome Rossi e la sua provenienza<br />

risulta essere abbastanza<br />

incerta. Pure le origini della famiglia<br />

Rossi, che negli anni si è sviluppata<br />

ad <strong>Aldeno</strong>, sono perlopiù<br />

misteriose e vaghe. Pare che un<br />

avo <strong>di</strong> famiglia nobile risalente ai<br />

primi dell’800 avesse concluso<br />

qualche affare non proprio gra<strong>di</strong>to<br />

al re e per questo furono costretti<br />

a fuggire da ricercati dal<br />

paese <strong>di</strong> Varignano. Un’altra versione<br />

riguarda la possibilità che essi<br />

dovettero scappare come conseguenza<br />

per aver partecipato ai<br />

moti rivoluzionari della carboneria.<br />

In ogni caso essi si trasferirono a<br />

Cimone, e più precisamente in località<br />

Buzzi. Essendo una famiglia<br />

benestante poterono subito comprarsi<br />

dei piccoli appezzamenti terrieri<br />

e un gregge <strong>di</strong> pecore, iniziando<br />

così una nuova vita come conta<strong>di</strong>ni,<br />

lontano da occhi in<strong>di</strong>screti.<br />

Passati gli anni, si trasferirono poi<br />

ad <strong>Aldeno</strong>, sempre mantenendosi<br />

nell’anonimato. Nel frattempo<br />

l’Italia si era evoluta e anche ad<br />

<strong>Aldeno</strong> ci fu un censimento più<br />

Agàpito e Rosa Rossi, i Grii. Al centro Clara, la maestra Grila.<br />

accurato degli abitanti. Il cognome<br />

Rossi proviene proprio dal<br />

colloquio avvenuto fra il funzionario<br />

del comune e uno degli avi <strong>di</strong><br />

famiglia, Agapito. Egli, sentendosi<br />

chiedere il nome, rispose prontamente:<br />

“No me vedet en facia<br />

come che som? Apunto, Rossi<br />

me ciamo!”<br />

Da Agàpito Rossi proviene il<br />

ceppo dei Grii, <strong>di</strong> cui si ricordano<br />

la moglie Rosa Màrchel ed i sei<br />

figli: Casimiro, Giuseppe, Maria,<br />

Natalia, Assunta e Clarina (premiata<br />

anche dal comune <strong>di</strong> <strong>Aldeno</strong><br />

con una medaglia d’oro come<br />

riconoscimento per aver insegnato<br />

nel paese per oltre 40 anni). La<br />

ragione del soprannome Grii è<br />

molto incerta, ma l’ipotesi più probabile<br />

è quella che si riferisce alla<br />

caratteristica della famiglia, ed in<br />

particolare <strong>di</strong> Agapito, capace <strong>di</strong><br />

parlare molto e <strong>di</strong> sapersi sempre<br />

far intendere. “L’ultima parola l’è<br />

sempre del Grilo!”<br />

L’<br />

ARIONE<br />

49<br />

La storia


Grazie Giuliano!<br />

mento” del Vigile Volontario Giuliano Baldo.<br />

“Grazie Giuliano”: è con<br />

queste parole che abbiamo accolto<br />

la sera del 25 giugno scorso il<br />

nostro vigile Giuliano Baldo “Gasperim”,<br />

volontario del Corpo<br />

dei Pompieri <strong>di</strong> <strong>Aldeno</strong> dal 1971.<br />

Lo statuto, infatti, prevede che al<br />

compimento del sessantesimo<br />

anno <strong>di</strong> età, gli appartenenti al<br />

Corpo non possano più parteci-<br />

Associazioni Tutti complici nella festa a sorpresa che ha salutato il “pensiona-<br />

50<br />

L’<br />

ARIONE<br />

pare all’attività <strong>di</strong> emergenza. Insomma,<br />

un prudente ed affettuoso<br />

pensionamento, accompagnato<br />

da una festa a sorpresa.<br />

Con una banale scusa abbiamo<br />

indotto Giuliano, ignaro <strong>di</strong><br />

quanto stesse per accadere, a<br />

raggiungerci in caserma.<br />

Eravamo circa sessanta persone,<br />

tra vigili, ex vigili e famigliari,<br />

<strong>di</strong> Rudy Cimadom<br />

ad attendere in silenzio l’arrivo del<br />

festeggiato. Appena si è aperta la<br />

porta, tutti in coro, abbiamo intonato<br />

una canzone <strong>di</strong> Jimmy Fontana<br />

intitolata “La nostra favola”,<br />

memorabile pezzo degli anni settanta<br />

a lui molto caro.<br />

L’improvvisata è riuscita alla<br />

perfezione e l’emozione in tutti noi<br />

era evidentissima. Un caloroso<br />

Giuliano Baldo saluta dalla campagnola. Con lui Lorenzo Baldo (a destra) e, <strong>di</strong>etro, Oscar Beozzo e Luciano Baldo.


applauso ha riscaldato l’inizio della<br />

serata e dopo un brin<strong>di</strong>si <strong>di</strong> augurio<br />

è seguito un momento ufficiale.<br />

Alla presenza del Sindaco,<br />

sono stati ricordati l’impegno<br />

svolto da Giuliano, dapprima<br />

come militare a Roma presso il<br />

Corpo Nazionale dei Vigili del<br />

Fuoco, poi a Trento, come vigile<br />

ausiliario presso il Corpo Permanente.<br />

Infine, per 39 anni, come<br />

vigile del fuoco volontario nel<br />

Corpo <strong>di</strong> <strong>Aldeno</strong>.<br />

Nell’occasione è stata consegnata<br />

un targa ricordo e l’ex vigile<br />

Ivo Con<strong>di</strong>ni ha recitato una poesia<br />

in <strong>di</strong>aletto, da lui stesso composta.<br />

Per Giuliano Baldo festa a sorpresa.<br />

A Giuliano Baldo<br />

(ex Pompier)<br />

<strong>di</strong> Ivo Con<strong>di</strong>ni Mosna<br />

Ciao <strong>di</strong>visa da Pompier,<br />

dopo trentanove ani,<br />

‘n do te hai fat el to dover<br />

al servizio dei paesani.<br />

Resta sì la nostalgia<br />

de la squadra che se lassa,<br />

dover <strong>di</strong>r adess som via,<br />

vegn en grop’ che no’ te passa.<br />

Ma po’ ‘l temp cancela tut<br />

se guariss da le feride<br />

se coerze ‘l bel e ‘l brut<br />

e la vita ancor sorride.<br />

L’è ‘n bel corpo i Pompieri<br />

nat ormai tanti anni fa<br />

chi ghe passa i ne va fieri<br />

d’er fermà calamità<br />

d’esser pronti ad aiutar<br />

chi ghe n’ha necessità<br />

quando gh’è ‘n foc da smorzar<br />

o incidente capità.<br />

Or te cambi compagnia<br />

no’ te sei pù co’ i attivi<br />

ma con noi za na<strong>di</strong> via,<br />

che è restà ancora vivi.<br />

Benvenuto te <strong>di</strong>sem<br />

e co’ i altri en compagnia<br />

anca noi te festeggiem<br />

tutti ‘nsema en allegria.<br />

Bravo Giuliano!<br />

L’<br />

ARIONE<br />

51<br />

Associazioni


Associazioni<br />

E’ seguita una cena, grazie alla<br />

<strong>di</strong>sponibilità <strong>di</strong> Gianluca Oliana<br />

che, con grande professionalità,<br />

ci ha proposto un menù in grande<br />

stile che ha suscitato i complimen-<br />

52<br />

Vigili del Fuoco Volonari <strong>Aldeno</strong>: novità nel <strong>di</strong>rettivo<br />

Il <strong>2010</strong> ha caratterizzato alcuni cambiamenti nelle cariche istituzionali del Corpo dei<br />

Vigili del Fuoco Volontari <strong>di</strong> <strong>Aldeno</strong>. Siamo quin<strong>di</strong> particolarmente riconoscenti a Sergio<br />

Bri<strong>di</strong> per l’impegno profuso in 18 anni come vice comandante. Sergio Bri<strong>di</strong> ha<br />

passato il testimone a Damiano Muraglia. Daniele Vettori è stato eletto nuovo capo<br />

squadra e Alessio Baldo magazziniere. Le altre cariche <strong>di</strong> capo squadra (Mirco Baldo),<br />

capo plotone (Diego Bri<strong>di</strong>) e <strong>di</strong> comandante (Rudy Cimadom) sono state riconfermate<br />

per i prossimi cinque anni.<br />

Nuove leve entrate a far parte del Corpo da pochissimo sono: Anna Innocenti, Omar<br />

Carpentari e Andrea Coser. A loro va il nostro migliore augurio <strong>di</strong> buon lavoro. Attualmente<br />

il Corpo quin<strong>di</strong> è composto da 22 vigili.<br />

L’<br />

ARIONE<br />

ti <strong>di</strong> tutti.<br />

La festa si è protratta fino a<br />

notte fonda, con la sod<strong>di</strong>sfazione<br />

<strong>di</strong> tutti per aver trascorso una in<strong>di</strong>menticabile<br />

serata all’insegna<br />

Le nuove leve: Anna Innocenti, Omar Carpentari, Andrea Coser.<br />

della semplicità, dell’amicizia e<br />

del legame che unisce tutti coloro<br />

che, per tanti anni, de<strong>di</strong>cano le<br />

proprie energie al volontariato ed<br />

alla solidarietà.


<strong>di</strong> Paola Davi<br />

e Petra Donati<br />

Il Comitato Aiutiamoli a Vivere<br />

<strong>di</strong> <strong>Aldeno</strong> promuove, dal<br />

1997, l’accoglienza <strong>di</strong> un gruppo<br />

<strong>di</strong> bambini provenienti dalle<br />

zone contaminate <strong>di</strong> Chernobyl.<br />

Abbiamo voluto quest’anno rivolgere<br />

alcune domande a Petra,<br />

una mamma che nel <strong>2010</strong> ha<br />

accolto nella sua famiglia un<br />

bambino bielorusso, facendo<br />

così la sua prima esperienza.<br />

Come siete venuti a conoscenza<br />

del progetto Chernobyl<br />

e dell’accoglienza dei<br />

bambini?<br />

Quando, l’anno scorso, ab-<br />

Jenia con i piccoli Daniel e Samuel Dallago.<br />

Con Jenia<br />

nel cuore<br />

Dare e ricevere: offrire una vacanza ad un bambino <strong>di</strong> Cernobyl è<br />

uno scambio alla pari.<br />

I bambini bielorussi ospiti delle famiglie <strong>di</strong> <strong>Aldeno</strong>.<br />

biamo ricevuto dalla scuola il foglio<br />

informativo del Comitato<br />

Aiutiamoli a Vivere <strong>di</strong> <strong>Aldeno</strong>,<br />

eravamo già a conoscenza <strong>di</strong><br />

questo progetto. Abbiamo partecipato<br />

ad una serata durante la<br />

quale ci sono state date le informazioni<br />

necessarie per conoscere<br />

più da vicino questa iniziativa.<br />

Una profonda riflessione ci ha<br />

portato a decidere <strong>di</strong> aderire al<br />

progetto <strong>di</strong> accoglienza.<br />

Quali erano i vostri dubbi<br />

prima <strong>di</strong> ospitare un bambino<br />

proveniente da zone contaminate?<br />

Inizialmente le perplessità<br />

erano molte, quelle più importanti<br />

riguardavano sicuramente la<br />

comunicazione e il rapporto tra i<br />

nostri figli e il bambino accolto. Associazioni<br />

L’<br />

ARIONE<br />

53


zialmente non è stata semplice<br />

per la <strong>di</strong>versità della lingua, ma<br />

la buona volontà da parte <strong>di</strong> tutti<br />

ha reso le cose possibili. L’esperienza<br />

e i consigli delle famiglie<br />

che avevano già aderito a questo<br />

progetto sono state <strong>di</strong> grande<br />

aiuto.<br />

Fin dall’inizio i nostri figli Daniel<br />

e Samuel hanno accolto Jenia<br />

in modo molto spontaneo, come<br />

solo i bambini sanno fare. Sono<br />

stati gioiosi compagni <strong>di</strong> gioco e<br />

non vedono l’ora che Jenia ritorni.<br />

Che cosa vi ha lasciato questa<br />

esperienza?<br />

Ci ha dato la possibilità <strong>di</strong><br />

comprendere e imparare tante<br />

cose ed è quin<strong>di</strong> stata sicuramente<br />

positiva. Abbiamo cercato<br />

<strong>di</strong> accogliere Jenia nel migliore<br />

dei mo<strong>di</strong>, senza riempirlo <strong>di</strong><br />

regali, ma dandogli tutto l’affet-<br />

Associazioni La comprensione reciproca ini-<br />

54<br />

L’<br />

ARIONE<br />

to possibile, considerando sempre<br />

che, dopo il mese <strong>di</strong> permanenza,<br />

lui sarebbe ritornato nella<br />

sua famiglia e nella sua realtà.<br />

Jenia è un bambino educato e<br />

molto sensibile, che ha <strong>di</strong>mostrato<br />

coraggio nell’adattarsi alle<br />

varie situazioni, cosa veramente<br />

ammirabile per un bambino <strong>di</strong><br />

soli otto anni.<br />

Questa esperienza è sicuramente<br />

un impegno, ma anche un<br />

semplice gesto per donare un po’<br />

d’amore a chi vive situazioni <strong>di</strong>sagiate,<br />

portando ad entrambi un<br />

grande arricchimento.<br />

Noi tutti non ve<strong>di</strong>amo l’ora <strong>di</strong><br />

riabbracciare Jenia.<br />

Il Comitato Aiutiamoli a Vivere<br />

<strong>di</strong> <strong>Aldeno</strong> coglie l’occasione<br />

per porgere i più sinceri auguri<br />

<strong>di</strong> buone feste a tutta la comunità.<br />

Ringrazia le famiglie ospitanti<br />

e quanti negli anni hanno sostenuto<br />

il progetto <strong>di</strong> accoglienza.<br />

Chi desidera provare questa<br />

forte ma altresì gratificante esperienza<br />

accogliendo per un mese<br />

un bambino bielorusso nella propria<br />

famiglia può partecipare alla<br />

serata informativa che si terrà nellaSala<br />

della Biblioteca, lunedì 10<br />

Gennaio 2011, alle 20.30.


<strong>di</strong> Ugo Cont<br />

Il fatto è nato, in un primo momento,<br />

da un’idea sgorgata senza<br />

troppa convinzione, ma poi ripresa,<br />

buttata lì e allargata nel consenso<br />

all’interno della nostra Sezione.<br />

Veniva puntualmente riproposta<br />

ogni qualvolta ci si trovava a passare<br />

dal sentiero che, dalla galleria<br />

sopra la forra della Valle degli Inferni,<br />

al bivio, porta alla chiesetta<br />

<strong>di</strong> Postàl o a Cimone.<br />

Erano solo sassi seminascosti che<br />

ormai pochi vedevano, ma che conservavano<br />

una memoria non scritta,<br />

una memoria <strong>di</strong> tempi aspri, avari,<br />

<strong>di</strong> sudori e fatiche. Non è una novità,<br />

molti paesi delle prealpi calcaree<br />

svolgevano l’attività della cottura<br />

della calce con le “calchère” e qua e<br />

là se ne vedono <strong>di</strong> ristrutturate.<br />

Ad <strong>Aldeno</strong> mancava questa<br />

pagina <strong>di</strong> storia aperta sul terreno,<br />

mancava questa testimonianza.<br />

Quin<strong>di</strong>, osservando la “calchèra”,<br />

l’ampiezza e la particolarità della<br />

costruzione a botte ci siamo sentiti<br />

spinti a restituire alla comunità questa<br />

memoria.<br />

Ricevuta la piena <strong>di</strong>sponibilità al<br />

progetto dalla famiglia Gottar<strong>di</strong> (siamo<br />

su proprietà privata) e beneficiati<br />

dall’appoggio <strong>di</strong> persone del<br />

mestiere quali Bruno Beozzo e Ti-<br />

Solo le pietre sanno<br />

Ristrutturata a cura della locale sezione S.A.T. <strong>di</strong> <strong>Aldeno</strong> una vecchia<br />

fornace per la produzione della calce: una “calchera”.<br />

ziano Baldo, che hanno messo a<br />

<strong>di</strong>sposizione tempo, attrezzatura,<br />

mezzi e materiale e<strong>di</strong>lizio, il progetto<br />

ha potuto avere un inizio e arrivare<br />

ad una conclusione. Un grazie<br />

particolare va dunque a loro e a tutti<br />

quanti hanno tirato su le maniche!<br />

Abbiamo iniziato con l’incoscienza<br />

<strong>di</strong> chi non sa il lavoro che<br />

lo aspetta. Liberiamo prima l’area<br />

dalla vegetazione e quei pochi sassi<br />

visibili testimoni del passato.<br />

Sono pietre rimaste sole, sole come<br />

tante altre <strong>di</strong>sperse sui nostri luoghi,<br />

sole nei terrazzamenti sui pen<strong>di</strong>i,<br />

sole nei bor<strong>di</strong> e sui selciati <strong>di</strong><br />

antiche mulattiere, segnate dai solchi<br />

dei “bròzi”, sole nei ponti e sugli<br />

archi che univano sponde e pareti<br />

opposte. Qualcuna porta una<br />

data, un’altra una croce, sono ri-<br />

All’opera per la ricostruzione della calchèra.<br />

maste soltanto loro a sapere. Ora<br />

che se ne sono andati via tutti.<br />

Adesso qui, nel nostro tempo, la<br />

società dei villaggi è cambiata, miseria<br />

e tabù sono solo vocaboli non<br />

più vissuti sulla pelle delle persone,<br />

un certo bigottume è quasi sparito<br />

e se c’è non fa più notizia. Ma è<br />

giusto che le pietre testimoni dei<br />

tempi cadano nell’oblio? Oppure<br />

meritano il rispetto per il sudore<br />

assorbito da chi era costretto a gestire<br />

un’economia chiusa e stentata?<br />

L’uomo quando ha voluto lasciare<br />

un segno lo ha lasciato nella<br />

pietra, dai primi noma<strong>di</strong> cacciatori<br />

delle caverne, dai potenti sistemi che<br />

hanno costruito gli imperi, agli artisti<br />

e architetti che, con monumenti<br />

e palazzi, hanno costruito le città.<br />

La pietra porta i segni dei millenni,<br />

L’<br />

ARIONE<br />

55<br />

Associazioni


Associazioni<br />

A lavori ultimati, così si presenta il reperto ai visitatori.<br />

conserva l’anima dell’umanità, ci<br />

lascia un senso <strong>di</strong> eternità. La pietra<br />

sa. Quando noi an<strong>di</strong>amo a visitare<br />

le città an<strong>di</strong>amo ad osservare<br />

le particolarità dei centri storici,<br />

delle parti vecchie, dove spesso si<br />

usava la pietra, non an<strong>di</strong>amo nei<br />

como<strong>di</strong> quartieri moderni <strong>di</strong> periferia,<br />

tutti uguali e uniformati che<br />

non ci trasmettono emozioni particolari.<br />

Solamente a chi sa guardare,<br />

non basta solo vedere, solamente<br />

a chi vuole conoscere le proprie<br />

ra<strong>di</strong>ci e capire così la pianta che è,<br />

solamente a costoro le pietre sanno<br />

trasmettere e rivelare sensazioni<br />

tattili, visioni, messaggi, traducendo<br />

l’eternità in un presente.<br />

Le sentiamo allora le pietre, parlano<br />

una lingua loro, ecco, si allarga<br />

una percezione, si intravede un<br />

mondo che si incrocia in parte con<br />

quello raccontato dai nostri vecchi;<br />

ve<strong>di</strong>amo un mondo <strong>di</strong> lunghi inverni<br />

e <strong>di</strong> primavere troppo a lungo<br />

attese, <strong>di</strong> gente con il volto serrato<br />

nelle rughe, impenetrabile. Un mondo<br />

dove i bambini <strong>di</strong>ventano troppo<br />

presto adulti dopo un’adolescenza<br />

<strong>di</strong> umili sogni, senza incantesimi<br />

<strong>di</strong> consumismi e mode det-<br />

56<br />

L’<br />

ARIONE<br />

tate. Un mondo dove le donne nascondono<br />

nei larghi vestoni scuri un<br />

corpo che dell’amore porta un dovere<br />

<strong>di</strong> peso e fatica; donne libere<br />

come i capelli legati nelle trecce dei<br />

cric, le crocchie che celano il mistero<br />

d’una lunghezza che non si<br />

lascia immaginare. Un mondo <strong>di</strong><br />

uomini schivi, soli, che guardano il<br />

cielo solo quando deve piovere e,<br />

nei campi degli altri, piove sempre<br />

meglio o c’è più sole. E la speranza<br />

non dà mai più. Uomini che cercano<br />

nelle osterie un sorriso lasciandosi<br />

al vino, tanto sanno che la terra<br />

domani sarà ancora bassa e<br />

dura, per questo sono avari <strong>di</strong> tenerezze<br />

con i loro figli e con le loro<br />

spose. Non si possono però biasimare,<br />

anche per loro la giovinezza<br />

è durata poco. Qualcuno <strong>di</strong> loro si<br />

ribella a un destino che lo ha reso<br />

<strong>di</strong>verso da come sarebbe stato sotto<br />

un cielo <strong>di</strong>verso, guarda alla vallata<br />

con occhi misteriosi, persi ad<br />

inseguire pensieri <strong>di</strong> cambiamento,<br />

pensieri <strong>di</strong> esodo. Questo ci possono<br />

raccontare le pietre. Scavando<br />

troviamo un cucchiaio arrugginito,<br />

chi avrà preso parole per averlo<br />

perso?<br />

Il lavoro prosegue pietra su pietra,<br />

Ennio sempre presente, Erminio<br />

instancabile, Ermanno de<strong>di</strong>to a<br />

sostituire manici <strong>di</strong> picconi e pale<br />

rotti nello zelo.<br />

Per la parte <strong>di</strong>dattica, preparata<br />

a tavolino, la sezione S.A.T. <strong>di</strong><br />

Vigolo Vattaro ci ha concesso alcune<br />

foto che chiariscono la procedura<br />

del lavoro svolto nella calchèra.<br />

Loro si erano attivati nel<br />

1994 in una impegnata rievocazione,<br />

con la cottura vera e propria<br />

della calce. Questo materiale <strong>di</strong>dattico<br />

è stato magistralmente impaginato<br />

da Dario in un cartellone esposto<br />

sulla bacheca posta in loco.<br />

Vi invitiamo a fare una passeggiata,<br />

sono venti minuti da <strong>Aldeno</strong>,<br />

magari con figli o nipoti; è un’occasione<br />

per raccontare.<br />

In conclusione bisogna però,<br />

consentitemi, parlare anche degli<br />

aspetti negativi della nostra attività<br />

sul territorio, nell’allargamento e<br />

recupero dei sentieri. C’è un “ragazzaccio”<br />

(ma sono alcuni) ignorante,<br />

nel senso che ignora proprio<br />

regolamenti, proprietà e <strong>di</strong>vieti che,<br />

con moto da cross, rovina il fondo<br />

e la quiete dei pochi luoghi rimasti.<br />

Lo perdono e perdono anche i loro<br />

genitori, ignoranti anche loro (ignorano<br />

ciò che fanno i figli!). Sono sicuro<br />

che questi “ragazzacci” quando<br />

un giorno prenderanno coscienza<br />

(e magari avranno dei figli) vedranno<br />

il loro seminato, i segni lasciati;<br />

le pietre non saranno “tenere”<br />

con loro, parleranno duro al loro<br />

animo, ma perdoneranno con speranza<br />

perché solo le pietre sanno e<br />

sanno capire l’uomo.


<strong>di</strong> Alberto Baldo<br />

La solidarietà è una virtù dei<br />

poveri?<br />

Provocatorio certamente questo<br />

interrogativo! Lasciamoci coinvolgere<br />

in una riflessione serena al <strong>di</strong> là <strong>di</strong> vuote<br />

asserzioni o <strong>di</strong> pregiu<strong>di</strong>zi sociali; nel<br />

contempo però questa affermazione<br />

è basata pur su dati verificabili.<br />

Ad <strong>Aldeno</strong> varie sono le attività<br />

<strong>di</strong> volontariato sociale; lo abbiamo<br />

sottolineato anche domenica <strong>14</strong> novembre<br />

durante la Festa del Ringraziamento.<br />

Ma se volgiamo la nostra<br />

attenzione in modo particolare al volontariato<br />

sociale, anonimo e gratuito,<br />

notiamo che vi aderiscono, lavorano<br />

e si spendono generosamente<br />

persone che per estrazione economico-sociale<br />

si possono definire “normali”:<br />

giovani e adulti, operai, conta<strong>di</strong>ni,<br />

piccoli artigiani, impiegati con<br />

qualifiche esecutive. Ed è confortante<br />

vederne l’impegno, la de<strong>di</strong>zione,<br />

l’entusiasmo in un lavoro costante<br />

spesso nascosto. E gli abbienti, quelli<br />

che vengono definiti benestanti, quelli<br />

che hanno la garanzia <strong>di</strong> un ottimo<br />

red<strong>di</strong>to? Sia chiaro che non si vuole<br />

qui proporre alcuna contrapposizione<br />

o esprimere una valutazione <strong>di</strong> giu<strong>di</strong>zio<br />

su una persona solo considerando<br />

il red<strong>di</strong>to economico ma perché,<br />

ci chie<strong>di</strong>amo, queste persone<br />

Donare il sangue,<br />

donare la vita<br />

Riflessioni su un gesto <strong>di</strong> anonima generosità, <strong>di</strong> fronte al dono impagabile<br />

e fragile della salute.<br />

sentono meno l’impegno nel volontariato,<br />

quello sociale, gratuito, anonimo,<br />

quello che offre fraternamente<br />

il proprio impegno, il proprio dono<br />

senza magari voler sapere chi lo riceve?<br />

Perché non scoprire il dovere e il<br />

piacere <strong>di</strong> un dono importante, gratuito<br />

prima <strong>di</strong> scoprire che <strong>di</strong> fronte<br />

ad una grave malattia, una con<strong>di</strong>zione<br />

economica <strong>di</strong> forte garanzia poco<br />

serve e il proprio “sistema <strong>di</strong> sicurezza”<br />

è fragile, impotente e magari si ha<br />

bisogno della solidarietà e <strong>di</strong> quell’impegno<br />

<strong>di</strong> altri, fino a quel momento<br />

<strong>di</strong>menticati?<br />

E quale dono è più prezioso che<br />

quello del proprio sangue come fanno<br />

i volontari dell’Avis?<br />

E’, quello dell’Avis, un volontariato<br />

che trova la sua motivazione<br />

nell’intimità della persona, della vita,<br />

nel dovere della fratellanza con chi<br />

soffre, con chi, con l’aiuto <strong>di</strong> un me<strong>di</strong>co,<br />

tu puoi salvare. Basta soltanto<br />

voler conoscere questa potenzialità,<br />

saper superare il più recon<strong>di</strong>to egoismo,<br />

forse anche quel velo preconcetto,<br />

<strong>di</strong> paura. Il mio sangue a <strong>di</strong>sposizione<br />

<strong>di</strong> chi ha bisogno, <strong>di</strong> chi,<br />

grazie a me, può vivere ancora; gratuitamente,<br />

anonimamente una goccia<br />

della mia vita offerta alla vita altrui.<br />

E’ questo certamente molto più<br />

<strong>di</strong> un aiuto in denaro, <strong>di</strong> un aiuto materiale;<br />

è una <strong>di</strong>mostrazione <strong>di</strong> una ricchezza<br />

personale interiore, <strong>di</strong> una<br />

coscienza e sensibilità sociale.<br />

A chi oggi si sente sicuro, a chi<br />

non ha pensato che la salute a volte<br />

<strong>di</strong>venta un dono impagabile che anche<br />

una con<strong>di</strong>zione economicamente<br />

privilegiata non garantisce, chie<strong>di</strong>amo<br />

<strong>di</strong> essere ricchi <strong>di</strong> quella generosità<br />

gratuita e anonima, <strong>di</strong> guardare al<br />

volontariato in Avis come ad un’occasione<br />

che ricambia intimamente ma<br />

in modo forte.<br />

Un grazie allora a tutti i donatori<br />

<strong>di</strong> sangue ed <strong>di</strong> emoderivati della sezione<br />

Avis <strong>di</strong> <strong>Aldeno</strong>, Cimone e Garniga<br />

Terme, in particolar modo ai giovani.<br />

Per la loro generosità rappresentano<br />

un valore aggiunto tra la popolazione<br />

dei tre paesi.<br />

L’<br />

ARIONE<br />

57<br />

Associazioni


sempre accesa<br />

Con<strong>di</strong>videre con la comunità del paese l’esperienza della lotta all’alcool<strong>di</strong>pendenza:<br />

una fonte <strong>di</strong> energia alla quale attingere per<br />

superare le tante <strong>di</strong>fficoltà.<br />

L’incontro settimanale del 25<br />

Novembre del nostro Club Altinum,<br />

si è aperto alla Comunità <strong>di</strong><br />

<strong>Aldeno</strong> in occasione della S. Messa<br />

celebrata presso la Casa degli<br />

Anziani, come ormai consuetu<strong>di</strong>ne<br />

da <strong>di</strong>versi anni, per ricordare<br />

gli amici che sono stati con noi e<br />

che sempre vivono nella nostra<br />

memoria.<br />

Nell’interessante e toccante<br />

omelia, il nostro Parroco, Don<br />

Daniele, recentemente tornato da<br />

un viaggio nella grande metropoli<br />

<strong>di</strong> New York, ci ha raccontato una<br />

sua riflessione sulla Fede.<br />

La grande Cattedrale<br />

Newyorkese <strong>di</strong> S. Patrizio, vista<br />

dall’ Empire State Buil<strong>di</strong>ng, il più<br />

alto grattacielo della città, pareva<br />

quasi scomparire in mezzo a tutte<br />

le altre imponenti costruzioni della<br />

Associazioni Una luce<br />

58<br />

L’<br />

ARIONE<br />

città. Così anche Dio, nella sua<br />

straor<strong>di</strong>naria grandezza, spesso<br />

viene “nascosto” e quasi “soffocato”,<br />

da tutto quello che per noi<br />

sembra essere sempre più importante<br />

e prioritario. E così la nostra<br />

Fede si indebolisce. Ma Lui c’è!<br />

Questa riflessione ci ha fatto<br />

pensare anche allo stato d’animo<br />

che può provare la persona con<br />

problemi <strong>di</strong> alcol. Spesso la depressione,<br />

la <strong>di</strong>sperazione e la sfiducia<br />

prendono il sopravvento,<br />

soffocando quella forza <strong>di</strong> riprendersi,<br />

che comunque c’è dentro ad<br />

ognuno <strong>di</strong> noi.<br />

Ma probabilmente, i miracoli<br />

esistono! Frequentando il Club,<br />

con<strong>di</strong>videndo le sofferenze, ma<br />

anche le risorse, quella forza che<br />

pensavamo perduta riesce ad<br />

emergere. Ritornano voglia <strong>di</strong> vi-<br />

a cura del Club Altinum<br />

vere e <strong>di</strong>gnità, precedentemente<br />

perdute dentro ad un bicchiere.<br />

I traguar<strong>di</strong> raggiunti dovrebbero<br />

essere sempre motivo <strong>di</strong> orgoglio<br />

e <strong>di</strong> esempio, testimonianze<br />

quoti<strong>di</strong>ane del nostro vivere.<br />

E’ per questo, quin<strong>di</strong>, che l’occasione<br />

<strong>di</strong> giovedì è stato un evento<br />

“speciale” che ha visto il nostro<br />

Club interagire proprio con la sua<br />

Comunità, con la partecipazione <strong>di</strong><br />

molte persone, rappresentanti <strong>di</strong><br />

associazioni, Don Daniele e il Sindaco<br />

che ha voluto con entusiasmo<br />

riba<strong>di</strong>re, oltre alla sua sod<strong>di</strong>sfazione<br />

nell’essere presente, l’importanza<br />

che il Club riveste nella<br />

comunità, anello in<strong>di</strong>spensabile <strong>di</strong><br />

una catena <strong>di</strong> solidarietà.<br />

Il nostro grazie va a tutti coloro<br />

che hanno contribuito concretamente<br />

e con il loro cuore alla riuscita<br />

<strong>di</strong> questa serata che ci ha fatto<br />

sentire più vicini, che ci ha fatto ricordare<br />

i nostri amici scomparsi<br />

attraverso la presenza dei loro cari<br />

e che ci ha dato un’occasione (che<br />

confi<strong>di</strong>amo non resti unica) <strong>di</strong> sentirci<br />

veramente parte <strong>di</strong> questa<br />

Comunità.<br />

Questa messa “in memoria”, ma<br />

non solo, sarà una luce che vogliamo<br />

mantenere sempre accesa!


<strong>di</strong> Michele Bottura<br />

Era buio e faceva freddo.<br />

Fuori, un tempo da lupi. Tre settimane<br />

<strong>di</strong> pioggia. Porca vacca!<br />

Che si fa? Il problema sussisteva<br />

ormai da ore. Il Signor B. non riusciva<br />

a darsi pace. An<strong>di</strong>amo al circolo,<br />

pensò. Almeno c’è qualcuno.<br />

L’ unica via d’uscita. Simmaccheppalle.<br />

Appena arrivato, aprì la porta<br />

e trovò il Signor C. sdraiato sul<br />

<strong>di</strong>vano. Lo salutò, ottenne poco<br />

più <strong>di</strong> un rumore sordo proveniente<br />

da un gola molto deep. Si avviò<br />

con fare da duro verso l’interno<br />

del suddetto circolo ricreativo culturale<br />

artistico un po’ eclettico. E<br />

passionale anche. Poche persone.<br />

I signori S. e M. alla postazione<br />

console che urlano imprecazioni<br />

contro un apparecchio che fa vedere<br />

le immagini. La scena era più<br />

triste <strong>di</strong> quanto si aspettasse, così<br />

il Signor B. si avviò desolato verso<br />

un frigo che -ahimè- risultava<br />

essere vuoto. La desolazione regnava<br />

sovrana. Entrarono, nell’or<strong>di</strong>ne,<br />

il signor D., la Signora D. e il<br />

Signore alto e cattivo. Con la loro<br />

comparsa, la banda smise <strong>di</strong> suonare.<br />

Strana coincidenza, pensò il<br />

Signor B. Decise <strong>di</strong> smetterla <strong>di</strong><br />

pensare, perchè ciò lo portava a<br />

Ma è più bello<br />

farlo al Circolo<br />

Azione e reazione in atmosfera controllata: <strong>di</strong>namiche <strong>di</strong> gruppo al<br />

Circolo Giovanile, con interferenze estemporanee.<br />

ragionamenti e a conclusioni che<br />

lui stesso non riusciva a capire.<br />

Dopo<strong>di</strong>chè, porse i suoi umili saluti<br />

alla combriccola appena arrivata,<br />

ovvero i Signori F., M. e E.<br />

Gran<strong>di</strong> feste e celebrazioni. Poi, <strong>di</strong><br />

nuovo noia. La popolazione del<br />

CG cominciò ad affluire nella Sala<br />

delle Riunioni e delle Decisioni<br />

Importanti per buttare giù un’ idea<br />

sul da farsi. Sono momenti molto<br />

intensi, quelli. C’è chi <strong>di</strong>ce lì, c’è<br />

chi <strong>di</strong>ce qui, c’è chi <strong>di</strong>ce sì, c’è chi<br />

<strong>di</strong>ce no. C’è anche Vasco. Si passa<br />

agli insulti in un batter d’occhio e<br />

in men che non si <strong>di</strong>ca il dado è<br />

tratto. Si passa alle mani con la<br />

velocità del battito d’ali <strong>di</strong> una farfalla<br />

e la fantasia potrebbe volare<br />

ben oltre, se su questi articoli non<br />

ci fosse il <strong>di</strong>vieto <strong>di</strong> raccontare fatti<br />

(seppur veri, ve lo assicuro) che<br />

terminano con una scena degna dei<br />

migliori film splatter. Peccato. Ma<br />

torniamo alla narrazione degli<br />

eventi. Eravamo rimasti alla <strong>di</strong>scussione<br />

sul da farsi. I primi temerari<br />

raggiunsero un accordo e si fiondarono<br />

in un ridente club per nobili<br />

alquanto borghesi in quel <strong>di</strong><br />

Salorno. Che fissa...per loro. Neanche<br />

a <strong>di</strong>rlo, i Signori E.,C. (salute!),<br />

B., M., F. e un gruppo <strong>di</strong><br />

ragazzi che si fanno chiamare Ra-<br />

L’<br />

ARIONE<br />

59<br />

Associazioni


to un accordo. I Ramones se ne<br />

andarono presto, perchè si accorsero<br />

che non erano al chiassoso<br />

CBGB della caotica NY, ma al<br />

deprimente CG della desertica<br />

Al(deno). In quel momento arrivarono<br />

la signora A. e il Signor<br />

Do. (perchè il Signor D. già esisteva<br />

se ben ricordate). Il loro ritardo<br />

oramai-non-più-occasionale<br />

<strong>di</strong>ede fasti<strong>di</strong>o alla troupe. Il freddo<br />

entrò dalla porta portando con<br />

se desolazione e smarrimento. “Io<br />

la fuori non ci vado”.”Ho freddo<br />

ragazzi”. “Piove ancora?”. “Scusa,<br />

perchè stai nascondendo il mio<br />

portafoglio nella tua giacca?” . Ah,<br />

quanta ilarità e gioia <strong>di</strong> vivere in<br />

quei ragazzi. Peccato che erano<br />

quasi le do<strong>di</strong>ci meno un’ ora, e<br />

nessuno aveva mosso un <strong>di</strong>to. Con<br />

sempre meno timidezza, i nostri<br />

eroi arrivarono ad intavolare una<br />

<strong>di</strong>scussione sui massimi sistemi,<br />

per poi concludere il tutto con una<br />

briscolata da panico. Ah, il cavallo<br />

<strong>di</strong> bastoni! Ah, le coppe! Due<br />

<strong>di</strong>nàri non sono sufficienti! Si per-<br />

Associazioni mones non avevano ancora trova-<br />

60<br />

L’<br />

ARIONE<br />

deva e si vinceva. Ecchissenefrega,<br />

l’importante era aver trovato<br />

qualcosa da fare. I ragazzi erano<br />

felici. La loro serata era salva.<br />

Certo, un concerto degli amati<br />

Pooh sarebbe stato meglio. Ma<br />

anche un torneo <strong>di</strong> briscola con<br />

carte rigorosamente piacentine e<br />

una musica muy psichedelica <strong>di</strong><br />

sottofondo non sono male.<br />

Le belve della notte, ormai paghe<br />

della serata si ritirarono nei loro<br />

appartamenti. Ok, stasera non<br />

hanno fatto rockenrolla. Non hanno<br />

ballato fino alla morte. Non ce<br />

n’era bisogno. Hanno imparato<br />

una lezione molto importante, ovvero<br />

che il CG è lì per e con loro.<br />

Li coccola nei momenti <strong>di</strong>fficili, li<br />

scuote nelle calde serate-concerto,<br />

gli rimbocca le coperte prima<br />

<strong>di</strong> andare a letto, li abbraccia e li<br />

bacia. Questo altro non è che un<br />

ringraziamento al fantastico CG e<br />

ai suoi muri colorati, all’allegria,<br />

alla gioia e agli abbracci affettuosi.<br />

Perchè è bello guardare la tv,<br />

ma lo è <strong>di</strong> più se ogni cinque minuti<br />

devi alzarti per abbassare,<br />

perchè il comando non va, come<br />

<strong>di</strong> solito accade al CG. Perchè se<br />

devi andare al bagno, noi possiamo<br />

aprire e guardarti, tanto non<br />

c’è la chiave. Perchè la porta crolla.<br />

Perchè il frigo è vuoto. Sempre.<br />

Perchè la musica si sente<br />

male. Perchè il computer è lento.<br />

Perchè fa caldo, se fuori fa freddo.<br />

Perchè se c’è luce, c’è vita. E<br />

se c’è Aia, c’è gioia. Quin<strong>di</strong> venite<br />

a scoprire le bellezze del CG.<br />

Perché stare con gli amici è figo,<br />

ma è più bello farlo al circolo.


<strong>di</strong> Ezio Mosna<br />

Autunno denso <strong>di</strong> lavori per il<br />

rifugio cacciatori Valstornada,<br />

dopo la decisione della <strong>di</strong>rezione<br />

dell’A.R.C.A. <strong>di</strong> rinnovare tutto<br />

l’impianto elettrico del rifugio,<br />

mettendolo a norma <strong>di</strong> legge si è<br />

pensato <strong>di</strong> potenziare l’impianto<br />

fotovoltaico aumentando i pannelli<br />

e passando dai 12 volt a 220 volt<br />

con 1,5 KW <strong>di</strong> potenza. Il lavoro<br />

eseguito dalla <strong>di</strong>tta CEMA <strong>di</strong> <strong>Aldeno</strong><br />

è stato portato a termine a<br />

regola d’arte. Diverse sono state<br />

le giornate <strong>di</strong> lavoro eseguite dai<br />

soci cacciatori dagli scavi, al sup-<br />

Energia pulita<br />

al rifugio<br />

Potenziato l’impianto a pannelli solari in Valstornada.<br />

porto logistico per la <strong>di</strong>tta operan- Il rifugio cacciatori Valstornada come si presenta con i nuovi pannelli fotovoltaici<br />

<strong>di</strong> Cornelio Muraglia<br />

Il giorno 27-11-<strong>2010</strong> “Giornata<br />

nazionale della colletta alimentare”<br />

il gruppo alpini <strong>di</strong> <strong>Aldeno</strong><br />

ha collaborato con il banco alimentare<br />

del Trentino Alto A<strong>di</strong>ge e<br />

grazie alla generosità della popo-<br />

te. Ora sod<strong>di</strong>sfatti del lavoro possiamo<br />

<strong>di</strong>re <strong>di</strong> avere un rifugio al-<br />

lazione <strong>di</strong> <strong>Aldeno</strong> ha raccolto<br />

presso la famiglia cooperativa <strong>di</strong><br />

<strong>Aldeno</strong>, circa un<strong>di</strong>ci quintali <strong>di</strong> generi<br />

<strong>di</strong> prima necessità che saranno<br />

consegnati a famiglie in stato <strong>di</strong><br />

povertà.<br />

l’avanguar<strong>di</strong>a e a <strong>di</strong>sposizione <strong>di</strong><br />

tutti quanti lo frequentano.<br />

La colletta<br />

degli Alpini<br />

L’<br />

ARIONE<br />

61<br />

Associazioni


Associazioni<br />

Ma che spettacolo!<br />

Il programma dell’Associazione Teatro e Spettacolo: appuntamenti<br />

con dramma e comme<strong>di</strong>a, umorismo e storia. Tante e <strong>di</strong> qualità le<br />

proposte del cinema, anche per bambini e famiglie.<br />

Oltre al teatro <strong>di</strong> prosa in cui<br />

la parola è l’elemento più importante,<br />

il teatro può avere forme <strong>di</strong>verse<br />

che <strong>di</strong>fferiscono per area <strong>di</strong><br />

nascita, ma non solo: anche per il<br />

<strong>di</strong>verso utilizzo delle componenti<br />

della rappresentazione e per i fini<br />

artistici che esse definiscono.<br />

Sono proprio queste “varietà <strong>di</strong><br />

forme teatrali” a caratterizzare la<br />

stagione che, anche quest’anno,<br />

l’Amministrazione Comunale, con<br />

l’Associazione Teatro e Spettacolo,<br />

è lieta <strong>di</strong> presentare.<br />

L’apertura del calendario è stata<br />

riservata, ai primi <strong>di</strong> <strong>di</strong>cembre,<br />

al Teatro Stabile <strong>di</strong> Bolzano con<br />

62<br />

L’<br />

ARIONE<br />

“Avevo un bel pallone rosso” <strong>di</strong><br />

Angela Demattè, regia <strong>di</strong> Carmelo<br />

Rifici, uno dei più interessanti<br />

giovani registi italiani. Questo bel<br />

testo della giovane autrice e attrice<br />

trentina, ma milanese d’adozione,<br />

ha vinto nel giugno del 2009<br />

la cinquantesima e<strong>di</strong>zione del Premio<br />

Riccione per il Teatro, il più<br />

prestigioso riconoscimento italiano<br />

per la drammaturgia contemporanea.<br />

Si racconta la trage<strong>di</strong>a<br />

del terrorismo con le sue vittime<br />

innocenti, i furori giovanili, gli “anni<br />

<strong>di</strong> piombo” che hanno bruciato una<br />

generazione, l’incomunicabilità tra<br />

padri e figli. I <strong>di</strong>aloghi si svolgono<br />

dal 1965 al 1975, l’ultimo anno <strong>di</strong><br />

università <strong>di</strong> Margherita Cagol alla<br />

facoltà <strong>di</strong> sociologia <strong>di</strong> Trento, l’incontro<br />

e il matrimonio con Renato<br />

Curcio, la presa <strong>di</strong> coscienza politica,<br />

il trasferimento a Milano nel<br />

1969, l’entrata nella clandestinità<br />

e la fondazione delle BR, fino alla<br />

morte violenta <strong>di</strong> Mara, avvenuta<br />

in uno scontro a fuoco con i carabinieri<br />

il 5 giugno 1975. In scena<br />

due personaggi: Margherita, interpretata<br />

dalla stessa Demattè e, nel<br />

ruolo del padre, il miglior attore<br />

trentino, Andrea Castelli.<br />

<strong>di</strong> Lara Coser<br />

La stagione teatrale prosegue<br />

a gennaio con il recital de<strong>di</strong>cato a<br />

Giorgio Gaber: non il solito e ripetitivo<br />

concerto, bensì un vero<br />

omaggio all’artista, ideato ed interpretato<br />

da Michele Comite, bravissimo<br />

e apprezzato attore trentino.<br />

L’altro spettacolo in cartellone<br />

a fine dello stesso mese è<br />

“Stare Mèsto – Città Vecchia”,<br />

tratto dal panorama della cultura<br />

ebraica e proposto in occasione<br />

della giornata della memoria.<br />

Forma <strong>di</strong>versa hanno i due<br />

spettacoli successivi. A febbraio<br />

torna a far <strong>di</strong>vertire il pubblico <strong>di</strong><br />

ogni età, il vulcanico attore trentino<br />

Mario Cagol. Questo spettacolo<br />

in <strong>di</strong>aletto presenta alcune riflessioni<br />

sulla quoti<strong>di</strong>anità, raccontate<br />

con la solita spassosissima<br />

verve che contrad<strong>di</strong>stingue il suo<br />

originalissimo interprete. Gli ingre<strong>di</strong>enti<br />

<strong>di</strong>chiarati dalla vincente ricetta<br />

dello spettacolo “Dormo e<br />

s’ciao” sono: grande <strong>di</strong>vertimento,<br />

risate sincere, voglia <strong>di</strong> svagarsi<br />

e <strong>di</strong> passare una serata in compagnia.<br />

Proseguiremo le risate in<br />

marzo, grazie allo spettacolo brillante<br />

<strong>di</strong> e con Loredana Cont<br />

“Do(n)ne”: Anita Garibal<strong>di</strong>, la


Madonna, la sorella <strong>di</strong> Dante. Tre<br />

donne <strong>di</strong>vertenti, ricche <strong>di</strong> umanità,<br />

interpretate dall’autrice con<br />

garbo ed intelligenza satirica e con<br />

un notevole dose <strong>di</strong> ironia e autoironia.<br />

Tre donne assolutamente<br />

<strong>di</strong>fficili da <strong>di</strong>menticare…<br />

In chiusura <strong>di</strong> stagione, l’omaggio<br />

al teatro amatoriale è affidato<br />

alla nostra Filodrammatica che,<br />

rinnovata in parte nei propri componenti<br />

e con la sapiente guida del<br />

suo regista, Mauro Bandera, non<br />

mancherà <strong>di</strong> <strong>di</strong>vertire il pubblico<br />

con le beghe e le <strong>di</strong>savventure de<br />

“L’ere<strong>di</strong>tà dela pòra Sunta”.<br />

Accanto alle proposte rivolte al<br />

pubblico adulto non mancheranno,<br />

come ormai è tra<strong>di</strong>zione, quelle<br />

de<strong>di</strong>cate alla scuola, con gli spettacoli<br />

proposti in orario <strong>di</strong> lezione<br />

La filodrammatica <strong>di</strong> <strong>Aldeno</strong>, ai tempi degli esor<strong>di</strong>.<br />

ai bambini delle scuole materna,<br />

elementare e me<strong>di</strong>a. Appuntamenti<br />

pensati per favorire l’incontro tra<br />

nuove generazioni e mondo del<br />

teatro, ma anche, come nel caso<br />

dello spettacolo sulle cosiddette<br />

morti bianche, quale occasione per<br />

far riflettere i ragazzi più gran<strong>di</strong> in<br />

un contesto ambientale nuovo e<br />

<strong>di</strong>verso dal solito.<br />

Grazie alla sinergia nata tra<br />

Coor<strong>di</strong>namento Teatrale Trentino<br />

e Comuni, fra cui anche <strong>Aldeno</strong>,<br />

continua da qualche anno il progetto<br />

“Il piacere del cinema”. I film<br />

che proponiamo in questa rassegna<br />

autunnale sono per il venerdì<br />

sera “La solitu<strong>di</strong>ne dei numeri primi”<br />

<strong>di</strong> Saverio Costanzo, “L’appren<strong>di</strong>sta<br />

stregone” <strong>di</strong> Jon Turteltaub,<br />

“Niente paura” <strong>di</strong> Piergior-<br />

gio Gay, “Inception” <strong>di</strong> Christopher<br />

Nolan, “La passione” <strong>di</strong> Carlo<br />

Mazzacurati, “Stanno tutti bene”<br />

<strong>di</strong> Kirk Yones. Sempre apprezzati<br />

sono i film della domenica pomeriggio<br />

, spazio riservato ai più piccoli,<br />

con “Shrek e vissero felici e<br />

contenti” <strong>di</strong> Mike Mitchell, “Sansone”<br />

<strong>di</strong> Tom Dey, “Cattivissimo<br />

me” <strong>di</strong> Pierre Coffin.<br />

In conclusione, desidero esprimere<br />

un ringraziamento sentito a<br />

tutti i componenti dell’Associazione<br />

Teatro e Spettacolo per il loro<br />

impegno ed il supporto nell’organizzazione<br />

e nella realizzazione<br />

della stagione teatrale appena iniziata<br />

e a nome della stessa associazione,<br />

auguro a tutti voi un Buon<br />

Natale ed un sereno <strong>Anno</strong> Nuovo.<br />

L’<br />

ARIONE<br />

63<br />

Associazioni


Associazioni<br />

Armigeri cercansi<br />

Aperta la campagna <strong>di</strong> arruolamento dell’Or<strong>di</strong>ne della Torre. In<br />

progetto spettacoli e coreografie.<br />

È passato già un anno dalla<br />

fondazione dell’Associazione Culturale<br />

“Or<strong>di</strong>ne della Torre” ed è con<br />

grande piacere che siamo su queste<br />

pagine a con<strong>di</strong>videre con tutti i<br />

lettori de l’Arione le esperienze che<br />

abbiamo vissuto in questo importante<br />

anno <strong>di</strong> attività. Grazie a questo<br />

strumento <strong>di</strong> formazione possiamo<br />

aprirci alla comunità e far<br />

conoscere il nostro gruppo e le sue<br />

finalità. Speriamo dunque che queste<br />

poche righe che ora andremo a<br />

stendere possano avere parte attiva<br />

nel mondo del <strong>di</strong>alogo e del confronto<br />

che una comunità deve avere<br />

e che deve stimolare.<br />

La cosa che più vogliamo marcare<br />

è la completa apertura che<br />

l’associazione vuole avere nei confronti<br />

<strong>di</strong> tutta la popolazione <strong>di</strong> Al-<br />

I membri dell’Or<strong>di</strong>ne della Torre.<br />

64<br />

L’<br />

ARIONE<br />

deno e dei paesi vicini.<br />

Quello che vogliamo fare è migliorare<br />

e rendere sempre più grande<br />

e spettacolare ciò che avete<br />

potuto assaggiare durante la festa<br />

del Comun Comunale lo scorso giugno.<br />

Combattimenti fra uomini (e<br />

donne) armati, un accampamento<br />

attrezzato che si arricchirà via via<br />

<strong>di</strong> personaggi che rievocano gli antichi<br />

mestieri, momenti <strong>di</strong>dattici, riuscendo<br />

a con<strong>di</strong>re il tutto con un po’<br />

<strong>di</strong> recitazione e comicità. Stiamo<br />

preparando uno spettacolo che<br />

narri le vicende della potente famiglia<br />

nobile dei Castelbarco, una<br />

casata che ha avuto un ruolo fondamentale<br />

nella storia del nostro<br />

comune e <strong>di</strong> quelli limitrofi. Avvincenti<br />

coreografie belliche sono accompagnate<br />

da maestose colonne<br />

<strong>di</strong> Alessandro Cimadom<br />

sonore, servono nuovi combattenti<br />

che osino mettersi in gioco in un’attività<br />

che regala molte sod<strong>di</strong>sfazioni<br />

ma che non richiede un eccessivo<br />

sforzo. Provare per credere.<br />

Il nostro invito si rivolge a tutte<br />

le fasce d’età, dai giovani fino ai<br />

pensionati (che non sono meno giovani),<br />

e sappiamo che siete tanti!<br />

<strong>Aldeno</strong> è ricco <strong>di</strong> realtà associazionistiche<br />

e, al contrario <strong>di</strong> altre<br />

comunità, noi possiamo vantare<br />

un’intensa partecipazione da parte<br />

dei giovani. Stranamente le fasce<br />

“più mature” sembrano non avere<br />

una presenza così importante in termini<br />

<strong>di</strong> numeri: è a loro che vogliamo<br />

porgere un invito speciale. Vorremmo<br />

che l’Or<strong>di</strong>ne della Torre<br />

fosse un gruppo che unisce le generazioni<br />

nella passione comune del<br />

riscoprire le nostre ra<strong>di</strong>ci.<br />

(www.or<strong>di</strong>nedellatorre.blogspot.com)


<strong>di</strong> Gloria Bernar<strong>di</strong><br />

A volte la casualità ci porta a<br />

fare degli incontri inaspettati e curiosi<br />

che rimangono impressi dentro<br />

noi stessi per molto tempo, grazie<br />

all’intensità che li contrad<strong>di</strong>stingue.<br />

In un recente viaggio in treno,<br />

ho con<strong>di</strong>viso il tragitto con un<br />

signore <strong>di</strong> circa 70 anni dotato <strong>di</strong><br />

una vivacità e <strong>di</strong> un’intelligenza affascinanti.<br />

L’incontro è iniziato,<br />

come <strong>di</strong> solito succede, parlando<br />

del tempo e della scarsa efficienza<br />

Emozioni in musica<br />

Un appello a chi opera professionalmente nella sanità, affinchè porti<br />

un ulteriore contributo <strong>di</strong> cre<strong>di</strong>bilità e convincimento nella campagna<br />

per la donazione <strong>di</strong> sangue.<br />

della burocrazia in Italia. Si è instaurata<br />

fin da subito una sorta <strong>di</strong><br />

simpatia reciproca che ci ha portati<br />

a raccontarci un sacco <strong>di</strong> cose<br />

senza nemmeno sapere, fino alla<br />

fine del viaggio, l’una il nome dell’altro.<br />

Questo signore mi ha raccontato<br />

<strong>di</strong> essere stato, nel corso<br />

della sua vita, un grande amante<br />

dei viaggi, <strong>di</strong> aver visto quasi tutto<br />

il mondo, perché la sua curiosità è<br />

sempre stata così grande da non<br />

riuscire a frenarla. Ad un certo<br />

punto questo signore mi ha detto<br />

che uno dei posti più emozionanti<br />

ed in<strong>di</strong>menticabili che avesse mai<br />

visto sono state le cascate Iguazù<br />

in Brasile. Il nome Iguazù, ha poi<br />

continuato il signore, viene dalle<br />

parole guaranì y che vogliono <strong>di</strong>re<br />

acque, e guasu che vuol <strong>di</strong>re gran<strong>di</strong>,<br />

ed una leggenda racconta che un<br />

<strong>di</strong>o pretendeva sposare una bellissima<br />

ragazza chiamata Naipù,<br />

L’<br />

ARIONE<br />

65<br />

Associazioni


Caroba in canoa. Arrabbiato, il <strong>di</strong>o<br />

mo<strong>di</strong>ficò il fiume – continua la leggenda<br />

- creando le cascate, nelle<br />

quali Naipù cadde trasformandosi<br />

in roccia, mentre Caroba si trasformò<br />

in albero. Si narra ancora<br />

oggi che da questa posizione, i due<br />

amanti continuino ad osservarsi.<br />

Ognuno dei ban<strong>di</strong>sti della Banda<br />

Sociale <strong>di</strong> <strong>Aldeno</strong>, se fosse stato<br />

al mio posto, avrebbe reagito<br />

come me a quel nome e a quel racconto,<br />

perchè per la Banda <strong>di</strong> <strong>Aldeno</strong><br />

Iguazù vuol <strong>di</strong>re Michele<br />

Ascolese, Iguazù Project ed<br />

un’esperienza meravigliosa rimasta<br />

nel cuore <strong>di</strong> musicisti e pubblico.<br />

La stessa emozione, mi è poi<br />

venuto in mente, affiorerebbe alla<br />

citazione <strong>di</strong> posti come Banyeres<br />

de Mariola, Fano, San Gimignano,<br />

Anterselva, luoghi dove la Banda<br />

<strong>di</strong> <strong>Aldeno</strong>, assieme al Presidente<br />

ed al Maestro, ha lasciato un<br />

ottimo ricordo e dai quali si è portata<br />

via nuove amicizie, una visio-<br />

Associazioni che però scappò con il suo amato<br />

66<br />

L’<br />

ARIONE<br />

ne <strong>di</strong>versa <strong>di</strong> musica e panorami<br />

mozzafiato.<br />

Essere un componente della<br />

Banda è un’opportunità oltre che<br />

un serio impegno. Certi tipi <strong>di</strong><br />

esperienze sono davvero uniche e<br />

così particolari che solamente partecipare<br />

all’attività della Banda può<br />

permettere <strong>di</strong> affrontare. Al Concerto<br />

<strong>di</strong> Natale, ad esempio, concerto<br />

che si terrà come ogni anno<br />

nel Teatro Comunale <strong>di</strong> <strong>Aldeno</strong> la<br />

sera del 25 <strong>Dicembre</strong>, verrà proposto<br />

un Concerto per Fagotto<br />

solista <strong>di</strong> Frigyes Hidas nel quale<br />

si cimenterà il nostro concitta<strong>di</strong>no<br />

Igor Delaiti, eccellente fagottista<br />

dal curriculum ricco <strong>di</strong> riconoscimenti.<br />

Il programma del Concerto<br />

<strong>di</strong> Natale sarà veramente interessante<br />

e ricco <strong>di</strong> emozioni. Del<br />

resto, chi ci segue con costanza sa<br />

bene che emozioni ed intensità non<br />

mancano mai quando suona la<br />

Banda.<br />

A proposito <strong>di</strong> emozioni, è sicuramente<br />

da ricordare la Messa<br />

<strong>di</strong> Santa Cecilia che si è tenuta la<br />

sera del 21 novembre scorso nella<br />

Chiesa Parrocchiale <strong>di</strong> <strong>Aldeno</strong>.<br />

La Banda ha proposto oltre ad un<br />

Adagio <strong>di</strong> Anton Bruckner, la suggestiva<br />

Dusk <strong>di</strong> Steven Bryant e<br />

la dolcissima Innocence 3 tempo<br />

<strong>di</strong> Saga Can<strong>di</strong>da del giovane musicista<br />

ed autore americano Bert<br />

Appermont. Ma il brano che ha<br />

riscosso maggiori consensi è stato<br />

senz’altro il “Tu che <strong>di</strong> gel sei cinta”<br />

tratta dall’Opera Turandot <strong>di</strong><br />

Giacomo Puccini, che ha visto la<br />

collaborazione della Banda con<br />

un’altra importante e straor<strong>di</strong>naria<br />

artista <strong>di</strong> <strong>Aldeno</strong>, la mezzo soprano<br />

Monica Zeni che con l’occasione<br />

ringraziamo per aver messo<br />

così a <strong>di</strong>sposizione le sue eccellenti<br />

doti <strong>di</strong> interprete.<br />

A Settembre sono iniziati i corsi<br />

<strong>di</strong> teoria, solfeggio e le prove della<br />

Ban<strong>di</strong>na: l’entusiasmo dei piccoli<br />

musicisti non manca e la <strong>di</strong>sponibilità<br />

degli insegnanti nemmeno:<br />

ottime premesse per un anno<br />

scolastico ricco <strong>di</strong> sod<strong>di</strong>sfazioni.<br />

Infine, il sito della Banda<br />

Sociale <strong>di</strong> <strong>Aldeno</strong><br />

www.bandasocialealdeno.it è in<br />

fase <strong>di</strong> ristrutturazione grazie alla<br />

<strong>di</strong>sponibilità e all’impegno <strong>di</strong> alcuni<br />

ban<strong>di</strong>sti, che intendono dare allo<br />

stesso una veste più moderna ed<br />

aggiornata. Chie<strong>di</strong>amo quin<strong>di</strong> un<br />

po’ <strong>di</strong> pazienza in attesa <strong>di</strong> poter<br />

godere del risultato.<br />

Ai lettori de “L’Arione” la Banda<br />

Sociale <strong>di</strong> <strong>Aldeno</strong>, il Presidente<br />

Walter Rossi ed il Maestro Paolo<br />

Cimadom, augurano un Buon Natale<br />

e un Felice <strong>Anno</strong> Nuovo.


a cura <strong>di</strong> Alma e Rosanna<br />

Riceviamo dalla nostra amica,<br />

Tina Barbieri, ora volontaria in Cameroun,<br />

ma in Africa da trent’anni,<br />

una lettera tanto bella che la vogliamo<br />

proporre per intero, senza togliere<br />

nemmeno una virgola: “Mentre il<br />

sole si spinge prepotente tra le nubi<br />

e la nebbia densa <strong>di</strong> umi<strong>di</strong>tà, per<br />

riscaldare questo nuovo giorno, le<br />

mamme della nostra maternità<br />

partoriscono numerose e i loro lamenti<br />

si tramutano in splen<strong>di</strong><strong>di</strong> sorrisi<br />

appena il piccolino saluta, col<br />

primo grido, l’entrata in questo<br />

mondo. Qualche minuto fa è nato<br />

il 24° bimbo <strong>di</strong> questa notte piena<br />

<strong>di</strong> vita, <strong>di</strong> movimento, <strong>di</strong> fatica, <strong>di</strong><br />

creatività, per dare, spazio, assistenza,<br />

cure necessarie a tutte, per<br />

ospitare <strong>di</strong>gnitosamente 51 mamme<br />

in una maternità che conta 32<br />

posti letto. C’e l’abbiamo fatta<br />

certi che tra una settimana, i venti<br />

posti letto della nuova ala, saranno<br />

pronti per sod<strong>di</strong>sfare questa abbondanza<br />

<strong>di</strong> vita, che fa del nostro<br />

centro, un CENTRO PILOTA per<br />

l’accompagnamento dei bimbi dal<br />

concepimento all’età scolare, delle<br />

mamme e delle famiglie <strong>di</strong> ogni<br />

con<strong>di</strong>zione sociale. Da sette anni<br />

abbiamo un’attenzione particolare<br />

per le mamme sieropositive all’<br />

La vita, dall’incubo<br />

dell’AIDS<br />

Arriva da Yaoundè, in Cameroun, il racconto <strong>di</strong> una or<strong>di</strong>naria e<br />

straor<strong>di</strong>naria giornata africana.<br />

HIV, per evitare la trasmissione del<br />

virus dalla mamma al nascituro,<br />

durante la gravidanza, al momento<br />

del parto, con l’allattamento<br />

materno. Questo accompagnamento<br />

che non è solo sanitario, ma<br />

anche psicosociale, ci ha permesso<br />

<strong>di</strong> avere risultati sorprendenti;<br />

dal gennaio 2008 ad oggi la trasmissione<br />

è zero per cento… Un<br />

traguardo meraviglioso che dà a<br />

queste mamme la certezza <strong>di</strong> essere<br />

mamme a pieno titolo, capaci<br />

<strong>di</strong> dare la vita come tutte le<br />

donne e darla in pienezza.E’ veramente<br />

stupendo con<strong>di</strong>videre le<br />

emozioni e la gioia quando annunciamo<br />

che il bimbo è sieronegativo,<br />

occhi gran<strong>di</strong>, splendenti, spesso<br />

pieni <strong>di</strong> lacrime <strong>di</strong> felicità….Vi<br />

lascio immaginare… La prossima<br />

settimana apriremo la nuova ala,<br />

cinque camere <strong>di</strong> quattro letti, luminose,<br />

coloratissime, ben arredate,<br />

con materassi soli<strong>di</strong>, biancheria<br />

linda e profumata, zanzariere<br />

efficaci, culle bellissime. Una<br />

sala <strong>di</strong> neonatologia con due modernissime<br />

incubatrici, sarà <strong>di</strong>sponibile<br />

per ridurre al minimo le<br />

complicanze da parti <strong>di</strong>fficili. Il<br />

laboratorio analisi sarà arricchito<br />

<strong>di</strong> nuovi apparecchi sanitari,<br />

così pure il servizio ecografia,<br />

sarà attrezzato con un nuovo<br />

moderno apparecchio. Ci siamo<br />

indebitati per dare il meglio, ma<br />

ce la faremo a onorare i nostri impegni,<br />

perché quando ci si impegna<br />

per la VITA e per dare a tutti<br />

il DIRITTO ALLA SALUTE, il sostegno<br />

<strong>di</strong> molti non mancherà.<br />

Don Milani <strong>di</strong>ceva “Tutto è speranza<br />

perché tutto è fatica. Finché<br />

c’è fatica c’è speranza” Vi garantisco<br />

che dopo una notte come<br />

questa in cui sei persone hanno<br />

con<strong>di</strong>viso dolori e gioie con 24<br />

partorienti, 24 nuovi nati, 24 famiglie<br />

e hanno ricercato soluzioni<br />

non semplici, l’affermazione <strong>di</strong><br />

don Milani è carica <strong>di</strong> SENSO e<br />

<strong>di</strong> SPERANZA.<br />

Da Yaoundè un saluto africanissimo<br />

ricco <strong>di</strong> sorrisi, <strong>di</strong> grida<br />

<strong>di</strong> neonati e <strong>di</strong> energia vitale”. Yaoundè<br />

01/10/<strong>2010</strong> Tina Barbieri<br />

Anche noi del Gruppo Missionario<br />

abbiamo contribuito a quest’opera<br />

e ne siamo fieri. Con l’occasione<br />

AUGURIAMO a tutte le persone<br />

della nostra Comunità, Enti compresi,<br />

che gentilmente contribuiscono<br />

allo scopo missionario, un Santo e<br />

gioioso Natale e un sentito ringraziamento.<br />

L’<br />

ARIONE<br />

67<br />

Associazioni


Il mestiere<br />

dell’animatore<br />

proposti dall’associazione Noi e dalla parrocchia.<br />

A fine ottobre i giovani animatori<br />

delle attività <strong>di</strong> oratorio ed<br />

un paio <strong>di</strong> giovanissimi “aspiranti<br />

animatori” hanno avuto la possibilità<br />

<strong>di</strong> partecipare ad alcuni brevi<br />

seminari, guidati dal professor<br />

Flavio Antolini, incentrati sulle seguenti<br />

tematiche: fisiologia della<br />

comunicazione, figura e ruolo dell’animatore,<br />

concetto <strong>di</strong> esperienza.<br />

Tralasciando le numerose<br />

sfaccettature e tematiche <strong>di</strong> questi<br />

incontri, che spero abbiano<br />

fornito ai ragazzi buoni spunti <strong>di</strong><br />

riflessione e <strong>di</strong> auto-riflessione, ciò<br />

che mi preme sottolineare è quanto<br />

emerso dalla <strong>di</strong>scussione sulla<br />

“figura dell’animatore <strong>di</strong> attività<br />

Gli animatori al seminario del prof. Flavio Antolini.<br />

Associazioni Relazione e comunicazione alla base dei seminari <strong>di</strong> formazione<br />

68<br />

L’<br />

ARIONE<br />

Il sito web della parrocchia.<br />

ricreative e socio-assistenziali”. I<br />

giovani, intelligentemente coinvolti<br />

da Antolini in lavori <strong>di</strong> gruppo e<br />

in una sorta <strong>di</strong> forum finale, hanno<br />

delineato la figura dell’animatore<br />

con una sequenza <strong>di</strong> “carat-<br />

<strong>di</strong> Mattia Baffetti<br />

teri fondamentali” raggruppabili<br />

per aree tematiche: positività, creatività,<br />

relazione d’aiuto, serietà<br />

e confini, leadership e team, empatia,<br />

responsabilità e valori. Da<br />

ultimo essi hanno in<strong>di</strong>viduato il<br />

“filo rosso” che lega tutti questi<br />

aspetti e che è stato riconosciuto<br />

nella capacità <strong>di</strong> relazionarsi e<br />

comunicare con gli altri.<br />

Relazione e comunicazione<br />

quin<strong>di</strong>.<br />

Ho trovato essere una piacevole<br />

coincidenza che in questo<br />

stesso periodo siano giunte a<br />

compimento due iniziative, promosse<br />

dall’Associazione NOI<br />

congiuntamente alla parrocchia,<br />

volte proprio a stabilire relazioni<br />

ed a potenziare la comunicazione.


Primo elemento: da ottobre all’in<strong>di</strong>rizzo<br />

web<br />

www.parrocchiealciga.eu è infatti<br />

visitabile il sito internet delle parrocchie<br />

<strong>di</strong> <strong>Aldeno</strong>, Cimone e Garniga<br />

Terme, con articoli, foto, bollettini<br />

parrocchiali, notizie dell’Associazione<br />

NOI e molto altro<br />

ancora. La compresenza in<br />

un’unica pagina <strong>di</strong> tre parrocchie<br />

e un’associazione rappresenta <strong>di</strong><br />

per sé un tentativo <strong>di</strong> collaborazione<br />

e <strong>di</strong> sinergia, oltre che <strong>di</strong> comunicazione.<br />

Il me<strong>di</strong>a scelto si<br />

aggiunge poi ad altri canali tra<strong>di</strong>zionali<br />

per ampliare l’offerta e la<br />

capacità <strong>di</strong> coinvolgimento. Qualsiasi<br />

suggerimento critico è ben<br />

accetto e, se riguarda l’Associazione,<br />

può essere inoltrato <strong>di</strong>rettamente<br />

al nuovo in<strong>di</strong>rizzo<br />

noi.aldeno@gmail.com.<br />

Secondo elemento: dopo tre<br />

mesi <strong>di</strong> fervida e travagliata attività<br />

è giunto definitivamente a conclusione<br />

il progetto della pubblicazione<br />

“Un Natale con i fiocchi”<br />

per l’Avvento <strong>2010</strong>. Quando, a<br />

settembre, si è deciso <strong>di</strong> stamparne<br />

5.000 copie penso che più<br />

d’uno abbia avuto qualche perplessità;<br />

il coraggio (o la follia, se<br />

volete) è stato invece premiato e,<br />

ad oggi, la giacenza residua è<br />

poca cosa. Quasi 5.000 copie <strong>di</strong>stribuite<br />

in due mesi in tutta la<br />

provincia e non solo, da Cavareno<br />

a Fiera <strong>di</strong> Primiero, da Gardolo<br />

a Verona, da Pera <strong>di</strong> Fassa<br />

a Lasino… passando ovviamente<br />

per <strong>Aldeno</strong>! In maniera un po’<br />

celebrativa e campanilista potremmo<br />

<strong>di</strong>re che in molte case<br />

trentine il Natale avrà un retrogu-<br />

sto aldenese. E’ quin<strong>di</strong> d’obbligo<br />

ringraziare tutte le persone che si<br />

sono spese gratuitamente per<br />

l’ideazione, la progettazione, la<br />

produzione, la promozione, la<br />

ven<strong>di</strong>ta e la <strong>di</strong>stribuzione <strong>di</strong> questo<br />

lavoro.<br />

Un grazie <strong>di</strong> cuore, cioè, a chi<br />

crede fermamente nella relazione<br />

e nella comunicazione e non smette<br />

<strong>di</strong> praticare l’una e l’altra all’interno<br />

dell’Associazione.<br />

L’<br />

ARIONE<br />

69<br />

Associazioni


Associazioni<br />

La vita guarda<br />

sempre avanti<br />

L’Università della Terza Età e del Tempo Disponibile ad <strong>Aldeno</strong>: un<br />

intenso programma <strong>di</strong> cultura e <strong>di</strong> conoscenza.<br />

Era l’anno 2002 quando il<br />

nostro compianto sindaco Daniele<br />

Baldo, approfittando dell’offerta<br />

fornita dall’UTETD <strong>di</strong> Trento,<br />

ebbe l’idea <strong>di</strong> istituire anche ad<br />

<strong>Aldeno</strong> una sede periferica dell’Università<br />

della Terza Età. Aveva<br />

compreso che nel paese molte<br />

persone adulte sentivano il bisogno<br />

<strong>di</strong> riempire una pur piccola<br />

parte del loro tempo col riaccostarsi<br />

a interessi culturali <strong>di</strong> vasto<br />

respiro. Nel momento dell’esplosione<br />

<strong>di</strong> internet, delle informazioni<br />

veloci tramite e-mail,<br />

70<br />

L’<br />

ARIONE<br />

dei social-network, dei virtual<br />

market rivolti soprattutto ai giovani<br />

ma <strong>di</strong> più <strong>di</strong>fficile accesso a<br />

chi, adulto, si sentiva impreparato<br />

e a <strong>di</strong>sagio ad accostarsi al<br />

mondo della informazione hi-tec,<br />

percepì il bisogno <strong>di</strong> andare oltre<br />

un piano <strong>di</strong> politiche socio-sanitarie<br />

rivolte agli adulti del paese:<br />

andava incentivato un forte e <strong>di</strong>ffuso<br />

stimolo culturale, occorreva<br />

mettere a frutto la maggiore <strong>di</strong>sponibilità<br />

<strong>di</strong> tempo libero verso<br />

adeguate e nuove forme <strong>di</strong> relazione<br />

sociale che potessero far ri-<br />

Gli alunni dell’ UTETD, durante la lezione <strong>di</strong> Storia delle Civiltà del Mondo tenuta dal<br />

prof. Vittorio Campero.<br />

<strong>di</strong> Marcello Enderle<br />

scoprire e sviluppare nuovi interessi<br />

in<strong>di</strong>rizzati alla conoscenza <strong>di</strong><br />

temi e prospettive culturali nuove.<br />

La terza età doveva essere<br />

“vita in avanti”<br />

L’Amministrazione Comunale<br />

colse e fece proprio questo spunto.<br />

Stipulò la convenzione necessaria<br />

per iniziare il percorso culturale<br />

<strong>di</strong> UTETD e mise a <strong>di</strong>sposizione<br />

la sala consigliare per le<br />

lezioni, il personale dell’ufficio per<br />

l’espletamento delle pratiche inerenti<br />

le iscrizioni e le attrezzature<br />

richieste dagli insegnanti e necessarie<br />

per le varie lezioni e attività.<br />

Il primo anno accademico iniziò<br />

a novembre 2002; gli iscritti<br />

erano 45 <strong>di</strong> <strong>Aldeno</strong>, 6 <strong>di</strong> Cimone<br />

e 4 <strong>di</strong> Garniga Terme. L’attività<br />

culturale e formativa fu sud<strong>di</strong>visa<br />

in quattro cicli <strong>di</strong> argomento: geografia,<br />

<strong>di</strong>ritto successorio, aspetti<br />

me<strong>di</strong>ci della terza età, storia dell’arte.<br />

In totale 18 lezioni <strong>di</strong> 2 ore ciascuna.<br />

Dalle prime lezioni subito si<br />

evidenziò che chi vi partecipava<br />

era molto attento e interessato a<br />

sviluppare una crescita culturale<br />

in<strong>di</strong>viduale. Si vide come le lezioni<br />

fossero seguite e vissute con in-


terventi spontanei e richieste pertinenti<br />

<strong>di</strong> approfon<strong>di</strong>mento degli<br />

argomenti trattati.<br />

A marzo 2003 terminò il primo<br />

anno accademico e l’ultimo<br />

incontro realizzò la programmazione<br />

dell’anno successivo. Fu<br />

quella un’occasione molto importante<br />

poiché si attuò il bilancio dell’attività<br />

svolta e da esso maturò<br />

un coinvolgimento verso una scelta<br />

motivata degli argomenti per<br />

l’anno 2003-2004: era progettare<br />

un tassello della propria formazione,<br />

in<strong>di</strong>rizzare interessi e<br />

confronti.<br />

Fu veramente quella la riprova<br />

del successo dell’iniziativa: un<br />

momento <strong>di</strong> partecipazione e socializzazione.<br />

Il tutto poi si concluse<br />

con uno spuntino e un brin<strong>di</strong>si<br />

<strong>di</strong> saluto.<br />

Quello che è iniziato, è il nono<br />

anno accademico e si può senza<br />

ombra <strong>di</strong> dubbio affermare che la<br />

nostra è ormai una realtà fortemente<br />

ra<strong>di</strong>cata nel paese, molto<br />

apprezzata e in crescita. Gli iscritti<br />

sono 83: 64 donne e 19 maschi.<br />

La fascia d’età degli iscritti è compresa<br />

tra i 46 e gli 86 anni e va<br />

sottolineato che la presenza maschile<br />

è un dato che colloca <strong>Aldeno</strong><br />

in prima fila tra le se<strong>di</strong><br />

UTETD, con il 29% <strong>di</strong> maschi<br />

iscritti.<br />

Notevole è anche la frequenza<br />

alle lezioni, che me<strong>di</strong>amente si<br />

aggira sull’80% degli iscritti.<br />

Se vogliamo fare un bilancio<br />

<strong>di</strong> questi nove anni <strong>di</strong> attività possiamo<br />

senz’altro definirli molto<br />

positivi. Basti evidenziare la qua-<br />

lità degli argomenti scelti e trattati,<br />

che hanno spaziato dalla Me<strong>di</strong>cina<br />

alla Geografia, dal Diritto<br />

alla Storia Dell’Arte, dalla Storia<br />

del Trentino alla Psicologia, dalla<br />

Storia delle Religioni a “Il Citta<strong>di</strong>no<br />

e le Istituzioni”, dalla Storia<br />

delle Civiltà Pre-moderne alle<br />

Patologie Reumatiche, dall’Uso<br />

dei Farmaci alle Patologia Respiratorie<br />

e Cerebrovascolari, dall’Arte<br />

<strong>di</strong> non Invecchiare alle<br />

scienze naturali, dal Viaggio nel<br />

cosmo all’Educazione alla Mon<strong>di</strong>alità,<br />

dalla Bibbia e il Cinema<br />

alle Energie nucleari e Alternative,<br />

fino alla Storia degli ultimi cento<br />

anni.<br />

Temi sentiti partecipati e approfon<strong>di</strong>ti,<br />

anche grazie all’in<strong>di</strong>scussa<br />

capacità <strong>di</strong>dattica dei vari<br />

docenti susseguitisi negli anni, i<br />

quali hanno saputo stimolare l’attenzione<br />

e l’interesse dei presenti,<br />

avvalendosi anche <strong>di</strong> mezzi au<strong>di</strong>ovisivi<br />

per rendere più facilmente<br />

assimilabile l’argomento trattato.<br />

Da non <strong>di</strong>menticare anche le<br />

altre attività formative e <strong>di</strong> socializzazione<br />

parallelamente organizzate<br />

negli anni accademici, come<br />

varie visite al Castello del Buon<br />

Consiglio, al Mart e a Casa Depero,<br />

in occasione <strong>di</strong> mostre <strong>di</strong><br />

particolare interesse storico e culturale.<br />

In collaborazione con la<br />

Presidenza del Consiglio Provinciale<br />

si è visitato il Museo Cimbro,<br />

Il Museo degli Usi e Costumi,<br />

il Forte Belvedere <strong>di</strong> Lavarone,<br />

Casa Degasperi a Pieve Tesino,<br />

il Museo Civico <strong>di</strong> Rovere-<br />

to, Villa Margon e il Castel Thun.<br />

Inoltre sono state effettuate<br />

gite culturali guidate <strong>di</strong> un giorno<br />

a Palazzo Ducale con la Residenza<br />

Ducale e la città <strong>di</strong> Modena, al<br />

Museo e al ghetto ebraico <strong>di</strong> Venezia,<br />

a varie Ville Venete e alla<br />

città <strong>di</strong> Vicenza con il suo Teatro<br />

Olimpico. Sono state ancora effettuate<br />

le gite socio culturali <strong>di</strong><br />

due giorni ad Assisi, To<strong>di</strong> e Spoleto,<br />

a Siena, Volterra e San Gimignano,<br />

al Lago <strong>di</strong> Costanza, a<br />

Maiano, Canton san Gallo, a<br />

Camaldoli, a Lucerna ed a Berna<br />

in Svizzera, ad Acqui Terme, a<br />

Torino al Museo Egizio, in Slovenia,<br />

al Lago <strong>di</strong> Bled, a Cortona,<br />

Arezzo.<br />

Infine, in collaborazione con il<br />

coor<strong>di</strong>namento giovani, è stato<br />

attuato il corso <strong>di</strong> informatica dal<br />

titolo “Nonni e Nipoti al PC” e,<br />

come avviene da vari anni, corsi<br />

<strong>di</strong> acquagym presso la piscina <strong>di</strong><br />

Madonna Bianca.<br />

E’ questa la riprova della vivacità<br />

e della coesione del gruppo<br />

che ha vissuto e vive questi<br />

momenti <strong>di</strong> formazione con partecipazione<br />

e curiosità costanti.<br />

Cre<strong>di</strong>amo quin<strong>di</strong> doveroso rivol-<br />

Associazioni<br />

gere un caloroso ringraziamento<br />

a quanti hanno permesso e ancora<br />

incentivano la realizzazione <strong>di</strong><br />

questa importante esperienza formativa<br />

e <strong>di</strong> socializzazione, la cui<br />

ricaduta è e sarà indubbiamente<br />

molto importante per lo sviluppo<br />

<strong>di</strong> una cosciente etica civile basata<br />

sull’impegno e sulla responsabilità<br />

personale nei confronti<br />

della comunità locale.<br />

L’<br />

ARIONE<br />

71


Club 3P: prospettive<br />

<strong>di</strong> rilancio<br />

per la campagna aldenese.<br />

Il Club 3P <strong>di</strong> <strong>Aldeno</strong> ha compiuto<br />

50 anni ed è uno dei più vecchi<br />

<strong>di</strong> tutta la provincia <strong>di</strong> Trento.<br />

Il simbolo delle 3P sta a in<strong>di</strong>care<br />

altrettante parole: provare, produrre<br />

e progre<strong>di</strong>re, che sono state<br />

il motto <strong>di</strong> generazioni <strong>di</strong> giovani<br />

agricoltori con un estrazione<br />

ben precisa e cioè <strong>di</strong> appartenenza<br />

alla Col<strong>di</strong>retti, il maggiore sindacato<br />

agricolo del Trentino.<br />

E’ nato negli anni in cui era<br />

molto sentita la cooperazione intesa<br />

come spirito corporativo,<br />

come nucleo <strong>di</strong> aggregazione per<br />

affrontare le <strong>di</strong>verse problematiche<br />

che, vuoi per le scarse risorse<br />

economiche del tempo o per<br />

le poche conoscenze tecniche, richiedevano<br />

ancora una forte coesione,<br />

con l’idea che l’unione fa<br />

la forza.<br />

Lo spirito costitutivo si rivolse<br />

Associazioni Si punta sui giovani agricoltori per recuperare ruolo e progettualità<br />

72<br />

L’<br />

ARIONE<br />

in due <strong>di</strong>rezioni ben precise: come<br />

elemento propositivo proiettato<br />

nella vita agricola non solo del paese<br />

e come gruppo <strong>di</strong> gestione <strong>di</strong><br />

attrezzi agricoli che, per il loro costo<br />

e la loro complessità <strong>di</strong> utilizzo,<br />

non potevano essere acquistati<br />

o gestiti dalla singola azienda.<br />

Nel corso dei decenni, dopo<br />

aver contribuito in maniera sostanziale<br />

alla vita delle cooperative,<br />

all’amministrazione comunale<br />

e alla crescita complessiva dell’agricoltura,<br />

la prima funzione si<br />

è affievolita o <strong>di</strong>ssolta completamente,<br />

anche in seguito ai cambiamenti<br />

sociali, alla minore volontà<br />

<strong>di</strong> impegno e, non da ultimo,<br />

alle como<strong>di</strong>tà raggiunte. La<br />

seconda funzione è invece ancora<br />

oggi attiva e il Club 3P <strong>di</strong> <strong>Aldeno</strong>,<br />

con una base <strong>di</strong> 41 soci,<br />

gestisce un patrimonio costituito<br />

da 11 attrezzi.<br />

Il primo compianto Presidente<br />

fu Umberto Cont a cui sono<br />

succeduti altri 7 Presidenti, fino<br />

all’ultimo ancora in carica da 12<br />

anni, Ermanno Moratelli. L’attuale<br />

Consiglio <strong>di</strong> Amministrazione, nominato<br />

ad inizio <strong>2010</strong>, è composto,<br />

oltre che dal Presidente, dai<br />

<strong>di</strong> Ermanno Moratelli<br />

consiglieri Danilo e Nicola Baldo,<br />

Renato Coser, Clau<strong>di</strong>o Moratelli<br />

e Roberto Ruzz, mentre le funzioni<br />

<strong>di</strong> segretario sono svolte da<br />

Gastone Dallago.<br />

Il Club 3P non è un ente <strong>di</strong> lucro,<br />

si autofinanzia e continua ad<br />

occuparsi <strong>di</strong> agricoltura. Nell’ultimo<br />

periodo, vista l’età me<strong>di</strong>a dei<br />

propri soci, circa 40 anni, si è<br />

confrontato con l’opportunità <strong>di</strong><br />

aprire le porte ai giovani agricoltori<br />

del paese. La prospettiva futura<br />

è <strong>di</strong> riappropriarsi un ruolo<br />

preciso e ritornare ad essere un<br />

punto <strong>di</strong> riferimento sociale e culturale<br />

per la categoria. La necessità<br />

<strong>di</strong> aumentare e migliorare il<br />

confronto fra i vari attori del comparto,<br />

superando alcune contrapposizioni,<br />

che negli ultimi anni si<br />

sono create nel paese, è un nodo<br />

fondamentale a cui il Club vuole<br />

provare a dare delle risposte.<br />

Cogliamo l’occasione, nel ringraziare<br />

la rivista L’Arione per lo<br />

spazio concessoci, per invitare tutti<br />

i giovani agricoltori che lo desiderano<br />

ad entrare a far parte della<br />

compagine sociale del Club 3P <strong>di</strong><br />

<strong>Aldeno</strong> e, visto l’avvicinarsi del<br />

Santo Natale, per porgere i nostri<br />

migliori auguri <strong>di</strong> Buone Feste.


<strong>di</strong> Renzo Beozzo<br />

Anche la A.N.C. Sezione <strong>di</strong><br />

<strong>Aldeno</strong> C.re Primo Daldoss, nel<br />

suo ultimo consiglio ha fatto una<br />

seria riflessione sull’anno <strong>2010</strong>,<br />

che volge ormai al termine.<br />

Durante questo <strong>2010</strong>, sono<br />

state effettuate varie attività, tra le<br />

quali spiccano la cena sociale e la<br />

festa dell’Arma. La consueta cena<br />

sociale, tenutasi a fine Marzo, ha<br />

visto una notevole partecipazione,<br />

oltre che delle autorità, anche dei<br />

soci con i famigliari, e dei simpatizzanti.<br />

La festa dell’Arma, invece,<br />

si è svolta al parco delle Albere<br />

a fine Maggio ed è stata rovinata<br />

dal maltempo, fatto che accade<br />

ormai sfortunatamente da tre<br />

e<strong>di</strong>zioni. Si sta dunque pensando<br />

<strong>di</strong> riorganizzarla in modo <strong>di</strong>verso.<br />

È inoltre bene ricordare la ricorrenza<br />

della Virgo Fidelis, patrona<br />

dell’Arma, appuntamento<br />

annuale del 21 Novembre, alla<br />

quale hanno partecipato, oltre ad<br />

una nostra rappresentanza, autorità<br />

militari e civili, tra le quali vogliamo<br />

ricordare il Maresciallo<br />

Comandante della stazione <strong>di</strong> <strong>Aldeno</strong>,<br />

Erminio Paternuosto, e il<br />

Sindaco <strong>di</strong> <strong>Aldeno</strong>, Emiliano Beozzo,<br />

che desideriamo ringraziare<br />

per la sua presenza e l’attenzione<br />

sempre viva verso la nostra associazione.<br />

Come già detto lo scorso anno,<br />

all’interno della sezione si è costituito<br />

un gruppo denominato “Nucleo<br />

<strong>di</strong> fatto”. Al compimento del<br />

primo anno <strong>di</strong> attività <strong>di</strong> questo<br />

gruppo, il bilancio è sicuramente<br />

positivo. I servizi effettuati sono<br />

stati organizzati dal coor<strong>di</strong>natore<br />

del gruppo Oreste Zanotti, al quale<br />

va il nostro apprezzamento per<br />

l’impegno e la passione profusi, in<br />

collaborazione con il Comando<br />

C.C. Stazione <strong>di</strong> <strong>Aldeno</strong>, il <strong>Comune</strong><br />

<strong>di</strong> <strong>Aldeno</strong> e la Polizia Locale.<br />

Per citare alcuni dei servizi svolti,<br />

si possono menzionare: Giro del<br />

Trentino, Gran fondo Charly Gaul,<br />

Comun Comunale e MondoMerlot.<br />

Vorremmo poi esprimere un<br />

ringraziamento particolare ai soci,<br />

I Carabinieri<br />

per <strong>Aldeno</strong><br />

Fine anno. Tempo <strong>di</strong> bilanci e riflessioni sul passato, tempo <strong>di</strong> propositi<br />

per il futuro.<br />

nonché membri del Nucleo <strong>di</strong> fatto,<br />

Tommaso Saccomanno e Carlo<br />

Capello che, tutte le mattine, a<br />

turno, sono presenti sull’incrocio<br />

tra via Florida e via del Porto per<br />

permettere un attraversamento più<br />

sicuro agli scolari. In merito a questo<br />

servizio, ci piacerebbe poter<br />

fare <strong>di</strong> più, come richiesto dal Sindaco,<br />

ma ciò ci è impossibile in<br />

quanto quasi tutti i nostri iscritti lavorano<br />

e sono dunque impossibilitati<br />

a rendersi <strong>di</strong>sponibili per tale<br />

attività.<br />

Ricor<strong>di</strong>amo, infine, due dei nostri<br />

soci fondatori che sono deceduti<br />

nell’arco <strong>di</strong> questo <strong>2010</strong>: Italo<br />

Linar<strong>di</strong> e Albino Beozzo.<br />

Colgo qui l’occasione, a nome<br />

del Presidente Ermanno Moratelli<br />

e <strong>di</strong> tutto il Consiglio, per augurare<br />

Buon Natale e Buon <strong>Anno</strong> a tutti<br />

i nostri iscritti e simpatizzanti.<br />

Carabinieri in congedo aiutano i più piccoli nell’attraversamento degli incroci.<br />

L’<br />

ARIONE<br />

73<br />

Associazioni


Amministrazione e politica<br />

No alla<br />

pena <strong>di</strong> morte<br />

Anche il <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Aldeno</strong> aderisce alla giornata mon<strong>di</strong>ale delle<br />

Città per la Vita.<br />

In molti avranno notato che,<br />

dalla fine <strong>di</strong> novembre, sul nostro<br />

municipio è apparso uno striscione<br />

sul quale risalta la scritta “Non<br />

c’è giustizia senza la vita” e che<br />

testimonia l’adesione del nostro<br />

comune alla Giornata Mon<strong>di</strong>ale<br />

delle Città per la Vita - Città<br />

contro la pena <strong>di</strong> morte, che si<br />

celebra ogni 30 novembre, in ricordo<br />

dell’anniversario della prima<br />

abolizione della pena capitale<br />

ad opera <strong>di</strong> uno Stato (il Granducato<br />

<strong>di</strong> Toscana), avvenuta nel<br />

1786.<br />

L’iniziativa è nata grazie all’impegno<br />

della Comunità <strong>di</strong> Sant’Egi<strong>di</strong>o,<br />

protagonista, dalla seconda<br />

metà degli anni ’90, <strong>di</strong> una forte<br />

74<br />

L’<br />

ARIONE<br />

ed incisiva battaglia contro la pena<br />

capitale, considerata la sintesi <strong>di</strong><br />

molte violazioni dei <strong>di</strong>ritti umani:<br />

una forma <strong>di</strong> tortura mentale dei<br />

condannati, in contrad<strong>di</strong>zione con<br />

una visione riabilitativa della giustizia,<br />

causa <strong>di</strong> legittimazione <strong>di</strong> una<br />

cultura <strong>di</strong> morte che colpisce in<br />

maniera sproporzionata minoranze<br />

politiche, etniche, religiose e<br />

sociali.<br />

Un impegno, quello della Comunità<br />

<strong>di</strong> Sant’Egi<strong>di</strong>o, che nel<br />

2002 ha prodotto la nascita del<br />

Movimento mon<strong>di</strong>ale delle Città<br />

per la Vita - Città contro la Pena<br />

<strong>di</strong> Morte e che ha dato vita all’Appello<br />

per una Moratoria Universale.<br />

Vi hanno aderito leader religiosi<br />

<strong>di</strong> tutte le principali tra<strong>di</strong>zioni<br />

religiose mon<strong>di</strong>ali, credenti e non<br />

credenti, firmando un manifesto<br />

morale, sottoscritto anche da otre<br />

cinque milioni <strong>di</strong> persone in 153<br />

paesi del mondo e che è stato consegnato<br />

alle Nazioni Unite alla vigilia<br />

del voto della storica Risoluzione<br />

del 18 <strong>di</strong>cembre 2007.<br />

In tale occasione, per la prima<br />

volta a grande maggioranza,<br />

gli Stati Membri dell’ONU hanno<br />

solennemente affermato che la<br />

pena <strong>di</strong> morte ed il cammino ver-<br />

<strong>di</strong> Alida Cramerotti*<br />

so la sua abolizione definitiva è<br />

una questione rilevante nella crescita<br />

del rispetto universale dei<br />

<strong>di</strong>ritti umani e non una questione<br />

<strong>di</strong> giustizia interna dei singoli Paesi.<br />

A metà degli anni settanta i Paesi<br />

che avevano abolito la pena <strong>di</strong><br />

morte erano poco più <strong>di</strong> 20; oggi<br />

sono <strong>14</strong>1 i Paesi che per legge<br />

(130) o in pratica, pur permanendo<br />

negli or<strong>di</strong>namenti giuri<strong>di</strong>ci, non


la utilizzano più.<br />

Va tuttavia osservato che, seppur<br />

la pena capitale sia avvertita<br />

nella coscienza <strong>di</strong> tanti come un<br />

residuo del passato, così come a<br />

lungo sono stati schiavitù e tortura,<br />

poi rifiutati dalla coscienza collettiva,<br />

il cammino verso la sua<br />

abolizione resta lungo e <strong>di</strong>fficile,<br />

richiede un allargamento del consenso<br />

ed un sempre maggiore impegno<br />

delle società civili, in sinergia<br />

con Stati ed Organismi internazionali.<br />

In tal senso la giornata Mon<strong>di</strong>ale<br />

delle Città per la Vita – Città<br />

contro la Pena <strong>di</strong> Morte rappresenta<br />

un’importante iniziativa che,<br />

nel corso degli anni, ha riunito numerose<br />

amministrazioni locali e<br />

società civili, per promuovere universalmente<br />

questa battaglia, tanto<br />

decisiva per l’intera umanità e<br />

per sensibilizzare le Istituzioni verso<br />

una giustizia capace <strong>di</strong> rispettare<br />

la vita in ogni corcostanza.<br />

Quest’anno sono state 1300 le<br />

Città per la Vita nel mondo che,<br />

nelle giornate dal 28 al 30 novembre,<br />

hanno illuminato e decorato<br />

un monumento, un e<strong>di</strong>ficio o un<br />

luogo particolarmente significativo,<br />

quale simbolo de<strong>di</strong>cato all’iniziativa<br />

e che hanno pre<strong>di</strong>sposto iniziative<br />

culturali e <strong>di</strong> sensibilizzazione<br />

dell’opinione pubblica.<br />

Nel nostro caso la scelta com-<br />

piuta dal Consiglio comunale, unanime<br />

nel deliberare l’adesione all’iniziativa,<br />

è stata quella <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduare<br />

il municipio, quale e<strong>di</strong>ficio<br />

significativo del comune, da decorare<br />

con apposito striscione, mentre<br />

per le iniziative a carattere culturale<br />

saranno privilegiate, nel corso<br />

dell’anno, quelle rivolte a sensibilizzare<br />

gli studenti delle scuole<br />

presenti sul nostro territorio.<br />

*Assessore alle Politiche Sociali<br />

L’<br />

ARIONE<br />

75<br />

Amministrazione e politica


Amministrazione e politica<br />

Un asilo per<br />

Paganica<br />

Grande prova <strong>di</strong> solidarietà <strong>di</strong>mostrata dai Comuni <strong>di</strong> <strong>Aldeno</strong>, Cimone<br />

e Garniga Terme<br />

Come promesso nell’estate<br />

2009, i Comuni <strong>di</strong> <strong>Aldeno</strong>, Cimone<br />

e Garniga Terme hanno portato<br />

a termine il progetto <strong>di</strong> solidarietà<br />

a favore delle popolazioni terremotate<br />

denominato “Il mio impegno<br />

per l’Abruzzo”, grazie anche<br />

alla raccolta-punti legata alla<br />

<strong>di</strong>fferenziazione dei rifiuti.<br />

Il sistema già lo conosciamo, in<br />

quanto <strong>Aldeno</strong> ha fatto scuola negli<br />

anni scorsi. Questa volta tuttavia,<br />

anziché mettere in palio dei<br />

premi per i citta<strong>di</strong>ni “ricicloni”, si è<br />

scelto <strong>di</strong> convertire i punti in denaro<br />

da devolvere all’Abruzzo,<br />

attraverso il progetto promosso<br />

dalla Provincia Autonoma <strong>di</strong> Tren-<br />

76<br />

L’<br />

ARIONE<br />

to.<br />

Anche le scuole elementari <strong>di</strong><br />

<strong>Aldeno</strong> hanno dato il proprio contributo<br />

ideando una raccolta fon<strong>di</strong><br />

basata sul progetto “A pie<strong>di</strong> a<br />

scuola”, un sistema che, allo stesso<br />

tempo, educa e pensa al prossimo.<br />

La partecipazione è stata<br />

ammirevole così anche i piccoli<br />

studenti hanno potuto donare un<br />

proprio contributo per i bimbi dell’Abruzzo.<br />

Contestualmente abbiamo<br />

aperto un conto corrente presso<br />

la Cassa Rurale <strong>di</strong> <strong>Aldeno</strong> e Ca<strong>di</strong>ne<br />

per facilitare versamenti volontari<br />

da parte dei nostri concitta<strong>di</strong>ni<br />

e bisogna <strong>di</strong>re che il paese<br />

I sindaci <strong>di</strong> Cimone, <strong>Aldeno</strong> e Garniga Terme con l’assessore Lia Giovanazzi Beltrami.<br />

<strong>di</strong> Emiliano Beozzo*<br />

ha <strong>di</strong>mostrato la volontà <strong>di</strong> non tirarsi<br />

mai in<strong>di</strong>etro.<br />

Il 19 ottobre <strong>2010</strong>, quin<strong>di</strong>, nel<br />

corso <strong>di</strong> una breve cerimonia presso<br />

l’assessorato provinciale alla<br />

solidarietà internazionale e alla<br />

convivenza, assieme a Damiano<br />

Bisesti, sindaco <strong>di</strong> Cimone, e Andrea<br />

Friz, sindaco <strong>di</strong> Garniga Terme,<br />

è stato consegnato all’assessore<br />

Lia Beltrami, nella sua veste<br />

<strong>di</strong> coor<strong>di</strong>natrice del Tavolo per<br />

l’Abruzzo, un assegno <strong>di</strong> <strong>26</strong>.800<br />

Euro.<br />

L’assessore Beltrami, dopo<br />

aver espresso compiacimento per<br />

la solidarietà concretizzata dai tre<br />

comuni, ha annunciato che l’assegno<br />

sarà trasferito, su scelta con<strong>di</strong>visa<br />

dai tre Sindaci, al Consorzio<br />

dei Comuni trentini che, per il<br />

tramite della Caritas de L’Aquila,<br />

contribuirà alla realizzazione <strong>di</strong> un<br />

Asilo Nido a Paganica, aperto<br />

anche ai bambini della frazione <strong>di</strong><br />

Tempera. “Quaranta bambini troveranno<br />

un tetto per crescere in<br />

perfetta serenità - ha sintetizzato<br />

l’assessore Lia Giovanazzi Beltrami<br />

- e do<strong>di</strong>ci persone avranno un<br />

lavoro grazie alla gara <strong>di</strong> solida-


ietà che ha coinvolto l’intero<br />

Trentino”.<br />

Il nuovo asilo sarà costruito con<br />

legno trentino, con una spesa assai<br />

contenuta (300.000 euro) grazie<br />

per l’impegno gratuito <strong>di</strong> progettisti<br />

e <strong>di</strong> maestranze ed alle donazioni<br />

<strong>di</strong> <strong>di</strong>tte trentine che lavorano<br />

proprio nel settore del legno<br />

e della bioe<strong>di</strong>lizia. Quello che il<br />

Trentino, entro la primavera del<br />

2011, donerà a Paganica e alle<br />

famiglie <strong>di</strong> Tempera (paese interamente<br />

<strong>di</strong>strutto dal terremoto)<br />

sarà un altro piccolo gioiello per<br />

trovare un nuovo impulso ad andare<br />

avanti.<br />

Dobbiamo sentirci orgogliosi<br />

per il contributo dato alla costruzione<br />

<strong>di</strong> questa struttura e quando<br />

penseremo al piccolo sforzo fatto<br />

per collezionare i punti premio<br />

Così si presentava Paganica dopo il terremoto.<br />

L’assegno <strong>di</strong> <strong>26</strong>.800 Euro.<br />

presso il Centro Raccolta Materiali,<br />

o agli alunni coinvolti nei percorsi<br />

pedonali per raggiungere la<br />

scuola, potremo pensare anche<br />

alla felicità <strong>di</strong> quei quaranta bimbi<br />

ospitati nel nuovo asilo nido <strong>di</strong><br />

Paganica.<br />

Intendo, quin<strong>di</strong>, ringraziare anche<br />

a nome dei Sindaci <strong>di</strong> Cimone<br />

e Garniga Terme, tutti i partecipanti<br />

a tale iniziativa, le persone che<br />

hanno versato fon<strong>di</strong> personali sul<br />

conto corrente aperto dal <strong>Comune</strong><br />

<strong>di</strong> <strong>Aldeno</strong> e la Cassa Rurale che<br />

ha <strong>di</strong>mostrato ancora una volta <strong>di</strong><br />

essere attenta e presente al momento<br />

opportuno.<br />

* Sindaco <strong>di</strong> <strong>Aldeno</strong><br />

L’<br />

ARIONE<br />

77<br />

Amministrazione e politica


Amministrazione e politica<br />

Pannelli solari<br />

al centro sportivo<br />

Continua l’impegno dell’Amministrazione nel favorire l’utilizzo <strong>di</strong><br />

fonti <strong>di</strong> energia rinnovabile.<br />

Nel corso dei mesi <strong>di</strong> Ottobre<br />

e Novembre, in collaborazione<br />

con la Società Sportiva <strong>Aldeno</strong>,<br />

è stato interamente realizzato<br />

e installato il nuovo impianto <strong>di</strong><br />

energia solare termica a pannelli<br />

per la produzione <strong>di</strong> acqua calda<br />

presso gli impianti sportivi del<br />

<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Aldeno</strong>.<br />

Questo intervento merita particolare<br />

attenzione, non solo per la<br />

bontà e l’economicità che garantirà<br />

al <strong>Comune</strong>, ma anche perché<br />

la costruzione e l’installazione dei<br />

pannelli solari termici è stata interamente<br />

effettuata, sotto la guida<br />

<strong>di</strong> esperti del settore, da un gruppo<br />

<strong>di</strong> ragazzi iscritti alle giovanili<br />

78<br />

L’<br />

ARIONE<br />

<strong>di</strong> calcio (i “Giovanissimi”, ragazzi<br />

<strong>di</strong> circa <strong>14</strong> anni <strong>di</strong> età) della Società<br />

Sportiva <strong>Aldeno</strong>.<br />

Il progetto, denominato “progetto<br />

<strong>di</strong> autocostruzione”, ha come<br />

scopo l’abbattimento del consumo<br />

<strong>di</strong> energia presso gli impianti,<br />

con la conseguente <strong>di</strong>minuzione dei<br />

costi e delle immissioni in atmosfera<br />

<strong>di</strong> anidride carbonica e la<br />

sensibilizzazione <strong>di</strong> adulti e ragazzi<br />

sui vantaggi derivanti dall’uso dell’energia<br />

solare.<br />

Come detto, nell’autocostruzione<br />

sono stati coinvolti <strong>di</strong>rettamente<br />

i ragazzi delle squadre<br />

sportive che hanno beneficiato in<br />

tal modo <strong>di</strong> una esauriente lezio-<br />

I pannelli fotovoltaici, opera degli atleti “Giovanissimi” della Società Sportiva <strong>Aldeno</strong>.<br />

<strong>di</strong> Alessandro Bri<strong>di</strong>*<br />

ne tecnico-pratica sulla tecnologia<br />

solare, con la possibilità <strong>di</strong> conoscere<br />

a fondo i pannelli solari<br />

termici e <strong>di</strong> poterli realmente costruire,<br />

<strong>di</strong> capirne il funzionamento,<br />

la manutenzione, l’utilità ambientale<br />

e la convenienza economica.<br />

I pannelli sono già installati e,<br />

come conferma Remo Cramerotti,<br />

presidente della Società Sportiva,<br />

al quale va un sincero ringraziamento<br />

per la collaborazione e<br />

la ricerca <strong>di</strong> volontari adulti necessari<br />

per le <strong>di</strong>verse lavorazioni, sono<br />

perfettamente funzionanti e hanno<br />

cominciato a dare i primi frutti in<br />

termini <strong>di</strong> risparmio energetico,<br />

nonostante il periodo poco soleggiato.<br />

I ragazzi hanno apprezzato<br />

l’iniziativa partecipando con grande<br />

entusiasmo e de<strong>di</strong>candosi con<br />

attenzione e grande impegno alla<br />

costruzione dei pannelli.<br />

Dopo la realizzazione e la messa<br />

in opera dei pannelli solari, in<br />

collaborazione con la cooperativa<br />

Kosmos che ha seguito gli aspetti<br />

tecnico-pratici dell’intervento, saranno<br />

svolte <strong>di</strong>verse attività formative<br />

presso le scuole elementari e<br />

me<strong>di</strong>e al fine <strong>di</strong> dare seguito al progetto,<br />

con la possibilità <strong>di</strong> visitare


il nuovo impianto in opera, leggendo<br />

e analizzando i dati energetici.<br />

Il progetto si completerà quin<strong>di</strong><br />

con il monitoraggio dell’impianto<br />

nei prossimi tre anni, per controllarne<br />

le rese energetiche e verificarne<br />

gli effettivi benefici nelle<br />

emissioni <strong>di</strong> CO2.<br />

Questo progetto è stato effettuato<br />

a costo zero per il paese: la<br />

Provincia Autonoma <strong>di</strong> Trento ha<br />

infatti finanziato interamente l’opera<br />

e l’acquisto dei materiali necessari.<br />

Con l’inizio dell’anno prossimo,<br />

come segnalato nel precedente<br />

numero de “L’Arione”, partiranno<br />

altre iniziative, con lo scopo <strong>di</strong><br />

favorire l’utilizzo <strong>di</strong> nuove tecnologie<br />

per lo sfruttamento <strong>di</strong> fonti<br />

rinnovabili e per informare tutti i<br />

citta<strong>di</strong>ni che necessitano <strong>di</strong> maggiori<br />

chiarimenti.<br />

Concludendo, voglio comunicare<br />

a tutti che, in questi giorni, sta<br />

per essere approvato dall’Assemblea<br />

del consorzio ASIA, il Regolamento<br />

definitivo per l’applicazione<br />

della cosiddetta “tariffa puntuale”<br />

che permetterà, in maniera graduale,<br />

<strong>di</strong> pagare il servizio in base<br />

agli effettivi svuotamenti <strong>di</strong> rifiuto<br />

UFFICIO TECNICO COMUNALE <strong>di</strong> ALDENO<br />

secco non riciclabile. In armonia<br />

con le richieste della Provincia, tale<br />

metodo sarà presumibilmente applicato<br />

a partire dal prossimo<br />

mese <strong>di</strong> marzo.<br />

Infine auguro a tutti voi un sereno<br />

Natale e un felice 2011.<br />

*Assessore all’Ambiente<br />

AMIANTO: Comunicazione, Censimento, Risanamento.<br />

Con il presente avviso, si rende noto che presso il Servizio Territorio e<br />

Lavori Pubblici è <strong>di</strong>sponibile la modulistica relativa alla verifica della presenza<br />

<strong>di</strong> amianto sul territorio comunale.<br />

La normativa prevede la valutazione, il controllo, la manutenzione e la<br />

bonifica <strong>di</strong> materiali contenenti amianto presenti nelle strutture e<strong>di</strong>lizie.<br />

Il criterio <strong>di</strong> valutazione del rischio è piuttosto articolato e porta ad<br />

analizzare i <strong>di</strong>versi aspetti del problema.<br />

L’Ufficio Tecnico sarà a <strong>di</strong>sposizione della popolazione che intendesse<br />

verificare l’eventuale presenza <strong>di</strong> amianto, allo scopo <strong>di</strong> definire una strategia<br />

<strong>di</strong> intervento.<br />

L’<br />

ARIONE<br />

79<br />

Amministrazione e politica


Amministrazione e politica<br />

<strong>Aldeno</strong> Insieme<br />

Immaginare un<br />

paese...<br />

È con il solito entusiasmo che<br />

mi appresto a scrivere alcune riflessioni<br />

legate alle iniziative che il<br />

nostro gruppo vuole portare avanti<br />

e alle proposte in cantiere. Mi sembra<br />

un atto dovuto per rendere<br />

conto circa il mandato che ci è stato<br />

affidato.<br />

Innanzitutto la nostra posizione<br />

sulla questione della strada “della<br />

Gottarda”: <strong>Aldeno</strong> Insieme aveva<br />

presentato una mozione in data<br />

23/09/09 nella quale si riba<strong>di</strong>va<br />

che quella strada dovrà essere utilizzata<br />

per il traffico lento, in particolare<br />

quello dei mezzi agricoli. Un<br />

eventuale allargamento, invece,<br />

porterebbe inevitabilmente ad un<br />

aumento del traffico automobilistico<br />

e toglierebbe spazio a chi gode<br />

<strong>di</strong> questo percorso a pie<strong>di</strong> o in bicicletta,<br />

sminuendo le caratteristiche<br />

del paesaggio agricolo circostante.<br />

Per i tanti conta<strong>di</strong>ni che<br />

conferiscono il raccolto alla SFT,<br />

inoltre, questa strada deve rappresentare<br />

una valida via <strong>di</strong> transito<br />

che fa risparmiare tempo e garantirà<br />

maggiore sicurezza, togliendo<br />

dalla strada provinciale il passaggio<br />

dei trattori.<br />

Altro fronte che ci vedrà im-<br />

80<br />

L’<br />

ARIONE<br />

pegnati nei prossimi mesi, è l’avvio<br />

delle neo-istituite Comunità <strong>di</strong><br />

Valle. Nel nostro caso, tuttavia,<br />

si parla <strong>di</strong> un “ambito” che comprende<br />

Trento, Cimone e Garniga<br />

Terme e che aprirà una nuova<br />

fase istituzionale per il paese. La<br />

nostra peculiarità è data dalla vicinanza<br />

ad una realtà complessa<br />

come il comune <strong>di</strong> Trento e dal<br />

rapporto, da avvalorare e consolidare,<br />

con i due comuni <strong>di</strong> Cimone<br />

e Garniga Terme. Le competenze<br />

che la legge attribuisce a<br />

questo nuovo organismo sono<br />

attinenti alle politiche della casa,<br />

ai servizi pubblici locali, alle politiche<br />

sociali e all’urbanistica. Proprio<br />

per l’importanza <strong>di</strong> queste<br />

materie, riteniamo fondamentale<br />

cucire rapporti istituzionali con le<br />

altre amministrazioni coinvolte, al<br />

fine <strong>di</strong> ottimizzarne le risorse. La<br />

forza <strong>di</strong> queste alleanze sta nella<br />

possibilità <strong>di</strong> creare canali e aprire<br />

tavoli <strong>di</strong> confronto con le amministrazioni<br />

limitrofe, mantenendo<br />

rapporti paritari basati sul rispetto<br />

e sulla apertura, pensando<br />

ad altri sviluppi oltre alle convenzioni<br />

già in essere.<br />

Il nostro paese è cambiato negli<br />

ultimi anni: si vedono volti nuovi,<br />

<strong>di</strong> giovani coppie, <strong>di</strong> bambini<br />

piccoli e <strong>di</strong> ragazzi, <strong>di</strong> persone che<br />

hanno scelto questo luogo come<br />

terra nella quale stabilirsi con le<br />

proprie famiglie. Accoglienza ed<br />

identità, apertura al nuovo e conservazione<br />

della specificità, sono<br />

dunque le gran<strong>di</strong> tematiche attuali.<br />

Come fare affinché <strong>Aldeno</strong> sia capace<br />

<strong>di</strong> affrontare la modernità,<br />

mantenendo le caratteristiche e le<br />

peculiarità <strong>di</strong> una piccola comunità<br />

che crede ancora nella convivenza?<br />

Quale società ci attende,<br />

quali rapporti, quale visione <strong>di</strong> futuro?<br />

Dobbiamo impegnarci tutti<br />

per creare un paese dove ci sia<br />

spazio per la tra<strong>di</strong>zione e per l’innovazione;<br />

dove gli anziani possano<br />

contribuire con la saggezza degli<br />

anni e la memoria della storia


passata, tramandata come ”maestra<br />

<strong>di</strong> vita”; dove le famiglie trovino<br />

servizi e spazi <strong>di</strong> incontro;<br />

dove gli adulti si sentano chiamati<br />

al servizio della propria comunità<br />

nella gestione della cosa pubblica;<br />

dove i giovani possano crescere<br />

in un ambiente sano e culturalmente<br />

aperto al mondo; dove ci si possa<br />

ancora conoscere e chiamare<br />

per nome; dove la <strong>di</strong>fficoltà <strong>di</strong> uno<br />

<strong>di</strong>venti la preoccupazione <strong>di</strong> tutti.<br />

Dobbiamo sforzarci perché in paese<br />

risuonino le canzoni “de stì ani”<br />

e le canzoni moderne, dove il <strong>di</strong>aletto<br />

sappia <strong>di</strong>alogare con le lingue<br />

del mondo, dove la <strong>di</strong>versità<br />

si traduca in curiosità e ricchezza,<br />

dove la gratuità animi i rapporti tra<br />

le persone, dove il giu<strong>di</strong>zio lasci<br />

spazio alla con<strong>di</strong>visione.<br />

Ognuno, in<strong>di</strong>stintamente, si<br />

deve attrezzare per favorire lo sviluppo<br />

in questa <strong>di</strong>rezione, perché<br />

tutti abbiamo potenzialità <strong>di</strong>verse<br />

e uniche. Così il nostro paese sarà<br />

ancora migliore <strong>di</strong> quanto non lo<br />

sia già!<br />

Questi spunti, che derivano da<br />

una personale e modesta riflessione<br />

ancorché con<strong>di</strong>visa con il mio<br />

gruppo, vogliono solo essere la<br />

prospettiva in cui cogliere il Natale<br />

come momento <strong>di</strong> coesione tra<br />

gli uomini <strong>di</strong> qualsiasi nazionalità e<br />

confessione. Per poter continuare<br />

a “immaginare un paese” come ci<br />

ha in<strong>di</strong>cato il nostro in<strong>di</strong>menticabile<br />

Daniele Baldo.<br />

In questo spirito rivolgo a tutti i<br />

migliori e sinceri auguri per le prossime<br />

festività natalizie.<br />

L’<br />

ARIONE<br />

81<br />

Amministrazione e politica


Gli interrogativi sulla<br />

Comunità <strong>di</strong> Valle<br />

Trento va da sola? Speriamo <strong>di</strong> no, ci siamo anche noi!<br />

Il 24 ottobre si sono svolte in<br />

Trentino le elezioni per le comunità<br />

<strong>di</strong> valle.<br />

Questi nuovi organi sostituiscono<br />

i comprensori, svolgendo le attività<br />

ora esercitate da tali enti, oltre<br />

a molte altre che saranno trasferite<br />

progressivamente, così recita<br />

la legge, dalla Provincia e in<br />

modo volontario dai comuni.<br />

Quin<strong>di</strong>, mentre il comprensorio<br />

era un “braccio operativo” della<br />

provincia, con limitato potere decisionale<br />

e compiti prettamente<br />

operativi, la comunità è titolare <strong>di</strong><br />

funzioni proprie e può adottare le<br />

politiche più rispondenti alle esigenze<br />

del proprio territorio.<br />

Le Comunità sono costituite<br />

obbligatoriamente dai comuni appartenenti<br />

a un determinato territorio.<br />

La Provincia è sud<strong>di</strong>visa<br />

in 16 territori e in 15 <strong>di</strong> questi<br />

si costituiscono le Comunità.<br />

Nel territorio denominato “Val<br />

d’A<strong>di</strong>ge” non si è prevista invece<br />

la costituzione dell’ente<br />

Comunità, ma ai comuni in<br />

esso ricompresi (Trento, <strong>Aldeno</strong>,<br />

Cimone e Garniga Terme)<br />

sono comunque trasferite funzioni<br />

amministrative, da svol-<br />

Amministrazione e politica <strong>Aldeno</strong> per il Futuro<br />

82<br />

L’<br />

ARIONE<br />

gere in modo associato con le<br />

modalità che tali comuni definiranno<br />

tramite una apposita convenzione.<br />

Non vogliamo, in quest’articolo,<br />

esprimere dubbi o consensi che<br />

l’avvento <strong>di</strong> questi nuovi enti possono<br />

aver suscitato nella popolazione,<br />

ma si vuole riflettere sul tipo<br />

<strong>di</strong> rapporto che terrà il comune <strong>di</strong><br />

<strong>Aldeno</strong> con le amministrazioni appartenenti<br />

alla “Comunità” in cui è<br />

inserito.<br />

Ci chie<strong>di</strong>amo, perché non appartenere<br />

a una vera Comunità <strong>di</strong><br />

Valle ma essere convenzionati con<br />

il <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> Trento.<br />

Inoltre molti citta<strong>di</strong>ni, del territorio<br />

“Val d’A<strong>di</strong>ge”, si sono interrogati<br />

del perché non hanno potuto<br />

esprimere la propria preferenza<br />

elettorale e quin<strong>di</strong> influire de-<br />

mocraticamente alla nascita della<br />

nuova Comunità.<br />

A seguito delle polemiche apparse<br />

sui quoti<strong>di</strong>ani locali nel settembre<br />

2009, in cui il Sindaco <strong>di</strong><br />

Trento deplorava l’obbligo <strong>di</strong> consorziarsi<br />

con altri tre Comuni che<br />

sono <strong>di</strong>somogenei al capoluogo<br />

per <strong>di</strong>mensioni, problemi ed esigenze,<br />

noi <strong>di</strong> <strong>Aldeno</strong> per il futuro<br />

abbiamo portato il problema<br />

all’attenzione del consiglio comunale<br />

<strong>di</strong> <strong>Aldeno</strong> me<strong>di</strong>ante<br />

un’interrogazione del <strong>26</strong> settembre<br />

2009 in cui esprimevamo<br />

la nostra preoccupazione e<br />

chiedevamo se la Giunta si era<br />

attivata prendendo una posizione<br />

in merito e se aveva intrapreso<br />

un confronto approfon<strong>di</strong>to<br />

sul tema con i gli altri tre<br />

Comuni e la Provincia.<br />

Il Sindaco, in quell’occasione,<br />

esprimeva la sua tranquillità in<br />

merito presentandoci gli ottimi rapporti<br />

con Trento e le rassicurazioni<br />

recepite dagli incontri avuti sia<br />

con l’ente provinciale sia con il sindaco<br />

del capoluogo…<br />

A smentire questa <strong>di</strong>chiarazione<br />

e a conferma delle nostre preoccupazioni<br />

il 17 <strong>di</strong>cembre 2009,


il Consiglio comunale <strong>di</strong> Trento<br />

impegnava il Sindaco e la Giunta<br />

del capoluogo a trovare un accordo<br />

per consentire (al comune <strong>di</strong><br />

Trento) <strong>di</strong> partire al più presto con<br />

la gestione autonoma delle funzioni<br />

trasferite, senza il con<strong>di</strong>zionamento<br />

<strong>di</strong> una convenzione obbligatoria<br />

con i tre Comuni contermini.<br />

Il 19 settembre <strong>2010</strong> il sindaco<br />

<strong>di</strong> Trento riba<strong>di</strong>va le sue perplessità<br />

sulla nuova comunità Val<br />

d’A<strong>di</strong>ge <strong>di</strong>chiarando ai giornali<br />

che “Avevamo chiesto la possibilità<br />

<strong>di</strong> ripensare alla legge,<br />

ma a questo punto se una convenzione<br />

con gli altri Comuni<br />

va fatta devono essere chiari i<br />

settori in cui Trento è pienamente<br />

autonoma: urbanistica,<br />

politiche sociali, politiche culturali<br />

e istruzione. La convenzione<br />

dovrà stabilire, dove i<br />

Comuni saranno autonomi e<br />

dove collaboreranno, per esempio<br />

nella gestione della polizia<br />

locale e per alcune scuole elementari<br />

e me<strong>di</strong>e .”<br />

Consideriamo che il comune<br />

<strong>di</strong> <strong>Aldeno</strong> sia rimasto alla finestra,<br />

non ha saputo anticipare<br />

l’evento e comprendere l’importanza<br />

<strong>di</strong> questo nuovo soggetto<br />

che andrà a mo<strong>di</strong>ficare le<br />

regole del governo del territorio<br />

e la gestione dei servizi locali.<br />

Avrebbe dovuto, con largo<br />

anticipo, porsi come uno dei protagonisti<br />

<strong>di</strong> questo cambiamento<br />

incontrando la propria popolazione<br />

e aprendo con essa un<br />

<strong>di</strong>alogo e un confronto.<br />

Riteniamo che il peso politico<br />

e il potere decisionale, quando ci<br />

si deve confrontare con altri soggetti,<br />

è profondamente influenzato<br />

dai numeri. I paesi <strong>di</strong> <strong>Aldeno</strong>, Cimone<br />

e Garniga Terme hanno una<br />

popolazione che assieme non cor-<br />

risponde neppure a quella <strong>di</strong> una<br />

circoscrizione <strong>di</strong> Trento.<br />

Le tre amministrazioni, già molto<br />

tempo fa, avrebbero dovuto iniziare<br />

un percorso per valutare assieme<br />

esigenze e priorità comuni,<br />

arrivando al tavolo con la città capoluogo<br />

con il massimo della coesione.<br />

Fare previsioni oggi <strong>di</strong> quali<br />

saranno i cambiamenti è veramente<br />

<strong>di</strong>fficile, ci auguriamo per il futuro<br />

che i “piccoli” comuni uniti siano<br />

attivi, mantengano le proprie autonomie,<br />

abbiano un ruolo importante<br />

all’interno del nuovo assetto<br />

amministrativo e che questo cambiamento,<br />

nato con tanta <strong>di</strong>fficoltà,<br />

si trasformi in una vera opportunità<br />

per tutti e quattro i comuni.<br />

Essendo prossime le festività,<br />

vogliamo porgere a tutti Voi gli<br />

auguri <strong>di</strong> un buon Natale e <strong>di</strong> un<br />

felice nuovo anno.<br />

L’<br />

ARIONE<br />

83<br />

Amministrazione e politica


Trento mangerà in un sol<br />

boccone <strong>Aldeno</strong>, Cimone<br />

e Garniga<br />

Lo svuotamento delle competenze<br />

dei comuni calerà su <strong>Aldeno</strong><br />

come una stangata. Più <strong>di</strong> un anno<br />

fa scrissi domandandomi quale<br />

senso potesse avere una Comunità<br />

<strong>di</strong> Valle formata dai comuni <strong>di</strong><br />

<strong>Aldeno</strong>, Cimone, Garniga e Trento.<br />

Tre realtà che assieme fanno<br />

circa 5.000 abitanti e uno che da<br />

solo ne fa più <strong>di</strong> 100.000. Ma, visto<br />

che ora le altre comunità sono<br />

andate al voto e si andranno a formare<br />

a breve, noi siamo rimasti<br />

esclusi e ci toccherà fare qualcosa<br />

nonostante i vari ritar<strong>di</strong>, proroghe<br />

e quant’altro. Le competenze per<br />

costituire il nuovo soggetto “Territorio<br />

della Valle dell’A<strong>di</strong>ge” verranno<br />

richieste ai comuni. Agire<br />

sarà inevitabile, anche perché la<br />

nostra amministrazione, a capo del<br />

paese da ben 20 anni, da sempre<br />

tende ad essere orientata più verso<br />

Trento che verso una propria<br />

autonomia. Basti ricordare la cessione<br />

dell’acquedotto, prima <strong>di</strong><br />

proprietà comunale, i vigili urbani<br />

citta<strong>di</strong>ni in paese da alcuni anni e<br />

soprattutto l’espansione e<strong>di</strong>lizia<br />

che avrà il paese: tutto ciò fa pensare<br />

a una vicinanza non solo geografica<br />

ma soprattutto <strong>di</strong> progetto<br />

politico.<br />

Amministrazione e politica Lega Nord<br />

84<br />

L’<br />

ARIONE<br />

La convenzione che verrà proposta<br />

toglierà in pratica tutti i poteri<br />

reali e concreti al nostro municipio!<br />

Questo nuovo ente, ovviamente<br />

a Trento, sarà responsabile<br />

della commissione e<strong>di</strong>lizia, del piano<br />

urbanistico, dell’assistenza scolastica,<br />

dei servizi socio-assistenziali<br />

e altro, lasciando a noi i vigili<br />

del fuoco, il volontario sociale per<br />

i servizi locali e poco altro. Il <strong>Comune</strong><br />

<strong>di</strong> <strong>Aldeno</strong> si troverà a trattare<br />

con Trento sempre come soggetto<br />

non voluto e minoritario.<br />

Non solo, ma si dovrà affrontare<br />

la questione della legittimità e<br />

della costituzionalità <strong>di</strong> questa convenzione,<br />

visto che non sono previste<br />

elezioni <strong>di</strong>rette (nemmeno per<br />

la nomina del 50% degli eletti<br />

come è appena avvenuto nelle altre<br />

comunità).<br />

<strong>di</strong> Mirko Bisesti<br />

Stiamo a vedere. Sta <strong>di</strong> fatto<br />

che la politica miope delle ultime<br />

amministrazioni non solo porterà<br />

il nostro comune a perdere tantissime<br />

competenze, ma potrebbe<br />

persino far sì che l’organo municipale<br />

<strong>di</strong> <strong>Aldeno</strong> sparisca del tutto.<br />

E con lui tutto il suo orgoglio che<br />

però, politicamente, ha in<strong>di</strong>rizzato<br />

male, non capendo la battaglia per<br />

la <strong>di</strong>fesa e l’incremento del potere<br />

dei comuni condotta dalla Lega:<br />

una battaglia portata avanti con<br />

successo nei comuni amministrati<br />

dai leghisti. Una <strong>di</strong>fesa dell’istituzione<br />

comunale e dell’autonomia<br />

locale in cui, in Trentino, solo la<br />

Lega Nord crede fermamente.<br />

Vorrei, poi, riservare queste<br />

ultime righe al mio precedente intervento<br />

su questo notiziario dell’agosto<br />

<strong>2010</strong>. Lo de<strong>di</strong>cai esclusivamente<br />

al costo sproporzionato<br />

dell’ Arione, 12.000 Euro per<br />

un semestrale <strong>di</strong> un’ottantina <strong>di</strong><br />

pagine scarse, che decantano<br />

le vicissitu<strong>di</strong>ni o il curriculum<br />

vitae dei soliti personaggi, nella<br />

maggior parte dei casi politicamente<br />

schierati con la maggioranza.<br />

E questo ha mandato su<br />

tutte le furie il “<strong>di</strong>rettore” che, vistosi<br />

attaccato nel suo pensiero


unico, ha voluto paragonare la mia<br />

idea libera al più buio pensare del<br />

periodo leninista del secolo scorso.<br />

La prossima volta, invece <strong>di</strong><br />

rivolgermi al 15% dell’elettorato<br />

del Paese per sapere cosa scrivere,<br />

lo chiederò all’illustre <strong>di</strong>rettore.<br />

Altro che democraticità <strong>di</strong> intenti,<br />

se non la pensi come lui ti<br />

brucia prima che i lettori leggano<br />

il tuo punto <strong>di</strong> vista. L’e<strong>di</strong>toriale<br />

del “<strong>di</strong>rettore” Lucianer<br />

annichilisce la posizione espressa<br />

nelle quattro righe concesse alle<br />

minoranze, presentando in prima<br />

pagina il suo pesantissimo punto<br />

<strong>di</strong> vista e “democraticissimo” filtro.<br />

Questa è la democrazia <strong>di</strong> chi<br />

si proclama <strong>di</strong>fensore della biblioteca<br />

<strong>di</strong> Alessandria ma che poi riporta<br />

fatti non veri!<br />

Non fu l’allora vice sindaco<br />

Daniele Baldo a volere l’Arione,<br />

come afferma erroneamente<br />

il nostro amato <strong>di</strong>rettore,<br />

bensì la minoranza. Fu il consigliere<br />

Manuel Cont (anno<br />

1995) ha lanciare l’idea, e da<br />

allora l’Arione è espressione<br />

solo del pensiero <strong>di</strong> alcuni. Vorrei<br />

ricordare che, per protesta,<br />

i membri del notiziario delle due<br />

minoranze <strong>di</strong> allora si <strong>di</strong>misero<br />

dal comitato <strong>di</strong> redazione vista<br />

la piega che aveva preso fin da<br />

subito il progetto. Ve<strong>di</strong>, “<strong>di</strong>rettore”,<br />

io non <strong>di</strong>co <strong>di</strong> fare politica<br />

ma, dai pochi anni che milito nella<br />

Lega, “faccio politica” mettendoci<br />

la faccia. Diversamente da<br />

come fanno molti par tuo, che impartiscono<br />

dogmi coperti dalla<br />

patina dorata e intoccabile del loro<br />

ruolo - per così <strong>di</strong>re - “informativo”.<br />

Non arriverei mai a <strong>di</strong>re che<br />

non sei degno <strong>di</strong> far parte della<br />

comunità <strong>di</strong> <strong>Aldeno</strong> – come tu hai<br />

fatto con me. Non voglio giu<strong>di</strong>care<br />

le tue capacità giornalistiche –<br />

come tu hai fatto con la mia pas-<br />

sione (e non professione!) politica.<br />

Vorrei solo ricordarti che tutti i<br />

rappresentanti delle minoranze che<br />

mi hanno preceduto hanno avuto<br />

problemi con te.<br />

Al prossimo consiglio comunale<br />

chiederò formalmente le tue <strong>di</strong>missioni.<br />

Ed ora de<strong>di</strong>cami pure un<br />

altro e<strong>di</strong>toriale”<br />

Restando nel campo della libertà<br />

<strong>di</strong> stampa, vi consiglio <strong>di</strong> ascoltare<br />

Ra<strong>di</strong>o Padania Libera. Ad <strong>Aldeno</strong><br />

la frequenza è 107.900.<br />

L’<br />

ARIONE<br />

85<br />

Amministrazione e politica


Lettere<br />

Lettere<br />

Riceviamo e pubblichiamo alcuni degli attestati <strong>di</strong> stima a L’Arione,<br />

inviati dai lettori alla Redazione.<br />

86<br />

L’<br />

ARIONE


L’<br />

ARIONE<br />

87<br />

Lettere


Lettere<br />

88<br />

L’<br />

ARIONE


Delibere del<br />

Consiglio Comunale<br />

n. 23 del <strong>26</strong>.08.<strong>2010</strong><br />

Convenzione fra il <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Aldeno</strong> e<br />

il <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> Cimone dd. 1 <strong>di</strong>cembre 2006<br />

per lo svolgimento del servizio <strong>di</strong> gestione<br />

associata dell’Ufficio Tecnico comunale. Approvazione<br />

mo<strong>di</strong>fiche.<br />

n. 27 del 11.10.<strong>2010</strong><br />

Approvazione convenzione fra il <strong>Comune</strong><br />

<strong>di</strong> <strong>Aldeno</strong> ed il <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> Cimone per lo<br />

svolgimento del servizio <strong>di</strong> spazzatrice meccanica<br />

con operatore <strong>di</strong> proprietà del <strong>Comune</strong><br />

<strong>di</strong> Cimone.<br />

n. 28 del 11.10.<strong>2010</strong><br />

Mo<strong>di</strong>fica al Regolamento comunale in<br />

materia <strong>di</strong> Polizia Mortuaria e Or<strong>di</strong>namento<br />

dei servizi funerari e cimiteriali.<br />

n. 30 del 30.11.<strong>2010</strong><br />

Presa d’atto della relazione della Giunta<br />

Comunale al Consiglio Comunale in or<strong>di</strong>ne<br />

alle risultanze complessive <strong>di</strong> bilancio nonché<br />

allo stato <strong>di</strong> attuazione dei programmi.<br />

n. 32 del 30.11.<strong>2010</strong><br />

Approvazione mo<strong>di</strong>fiche <strong>di</strong> adeguamento<br />

del Regolamento comunale dei Servizi <strong>di</strong><br />

smaltimento dei rifiuti urbani al D.Lgs.<br />

3.04.2006 n. 152 e s.m..<br />

n. 33 del 30.11.<strong>2010</strong><br />

Approvazione convenzione fra il <strong>Comune</strong><br />

<strong>di</strong> <strong>Aldeno</strong> e il <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> Garniga Terme<br />

per lo svolgimento del servizio <strong>di</strong> Asilo Nido.<br />

n. 34 del 30.11.<strong>2010</strong><br />

Approvazione Convenzione fra i Comuni<br />

<strong>di</strong> <strong>Aldeno</strong>, Garniga Terme, Cimone e<br />

Le scelte<br />

dell’Amministrazione<br />

Vi proponiamo una selezione delle delibere e delle determinazioni<br />

più rilevanti.<br />

AREA REA ISTITUZIONALE<br />

ISTITUZIONALE<br />

Trento per la gestione associata e coor<strong>di</strong>nata<br />

del servizio <strong>di</strong> Polizia Locale.<br />

Delibere della<br />

Giunta Comunale<br />

n. 92 del 12.08.<strong>2010</strong><br />

T.I.A. Tariffa <strong>di</strong> Igiene Ambientale – Cessioni<br />

<strong>di</strong> fabbricato per breve periodo a titolo<br />

<strong>di</strong> comodato gratuito a collaboratori. Atto <strong>di</strong><br />

in<strong>di</strong>rizzo.<br />

n. 95 del 30.08.<strong>2010</strong><br />

Adesione alla Convenzione con Equitalia<br />

Trentino Alto A<strong>di</strong>ge S.p.A. per l’utilizzo<br />

dei servizi on-line.<br />

n. 100 del 13.09.<strong>2010</strong><br />

Nomina Comitato organizzatore della<br />

VIII E<strong>di</strong>zione del Concorso Nazionale “Merlot<br />

d’Italia” (13 – <strong>14</strong> – 15 e 16 ottobre <strong>2010</strong>),<br />

indetto dal <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Aldeno</strong> e ufficialmente<br />

autorizzato ai sensi dell’articolo 27 della<br />

legge 10.02.1992 n. 164 e del D.M.<br />

08.03.1994 n. 335.<br />

n. 101 del 13.09.<strong>2010</strong><br />

VIII E<strong>di</strong>zione del Concorso Nazionale<br />

“Merlot d’Italia” (13, <strong>14</strong> – 15 e 16 ottobre<br />

<strong>2010</strong>), indetto dal <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Aldeno</strong> e ufficialmente<br />

autorizzato ai sensi dell’articolo<br />

27 della legge 10.02.1992 n. 164 e del D.M.<br />

08.03.1994 n. 335. Nomina del pubblico ufficiale<br />

incaricato della anonimizzazione dei<br />

campioni; nomina del responsabile della segreteria<br />

e della documentazione contabile;<br />

nomina del Presidente della commissione<br />

<strong>di</strong> degustazione.<br />

n. 109 del 27.09.<strong>2010</strong><br />

Nomina della Commissione tecnica prevista<br />

dall’art. 7 del regolamento comunale<br />

per la <strong>di</strong>sciplina dei referendum popolari<br />

comunali.<br />

n. 111 del 04.10.<strong>2010</strong><br />

In<strong>di</strong>viduazione del corrispettivo da chiedersi<br />

per la riproduzione <strong>di</strong> copia <strong>di</strong> documenti<br />

amministrativi e <strong>di</strong> fotocopia in generale<br />

da parte degli uffici municipali. Mo<strong>di</strong>fica<br />

della deliberazione giuntale nr. 28 del<br />

09.02.2009.<br />

n. 1<strong>14</strong> del 04.10.<strong>2010</strong><br />

Organizzazione manifestazione “XI<br />

E<strong>di</strong>zione Mondo Merlot” e VIII concorso<br />

Nazionale “Merlot d’Italia”. Approvazione del<br />

progetto organizzativo. Atto <strong>di</strong> in<strong>di</strong>rizzo.<br />

n. 116 del 11.10.<strong>2010</strong><br />

Approvazione schema <strong>di</strong> convenzione<br />

tra <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Aldeno</strong> ed ASIA per la gestione<br />

<strong>di</strong> un Centro <strong>di</strong> Raccolta Materiali <strong>di</strong> rifiuti<br />

provenienti da raccolta <strong>di</strong>fferenziata nell’area<br />

recintata della p.f. 1361/1 in C.C. <strong>Aldeno</strong> sul<br />

<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Aldeno</strong> – <strong>di</strong>sciplina e <strong>di</strong>visione<br />

dei compiti.<br />

n. 121 del 25.10.<strong>2010</strong><br />

Tracciabilità dei pagamenti conseguenti<br />

ai contratti <strong>di</strong> appalto <strong>di</strong> lavori pubblici, <strong>di</strong><br />

servizi e <strong>di</strong> forniture (Legge 13.08.<strong>2010</strong> n.<br />

136). Atto <strong>di</strong> in<strong>di</strong>rizzo.<br />

n. 130 del 22.11.<strong>2010</strong><br />

Presa d’atto della fusione per incorporazione<br />

Dolomiti Energia S.p.a. con sede in<br />

Trento, in Trentino Servizi s.p.a. con sede<br />

in Rovereto e scorporo ramo d’azienda da<br />

Dolomiti energia S.p.a. e conferimento nella<br />

società Dolomiti Reti S.p.a. in or<strong>di</strong>ne alla<br />

concessione in esclusiva del pubblico servizio<br />

<strong>di</strong> <strong>di</strong>stribuzione del gas metano, <strong>di</strong> acqua<br />

potabile e <strong>di</strong> fognatura.<br />

L’<br />

ARIONE<br />

89<br />

Amministrazione e politica


Amministrazione e politica<br />

n. 133 del 29.11.<strong>2010</strong><br />

Indennità <strong>di</strong> carica agli Amministratori<br />

comunali. Presa d’atto.<br />

n. 135 del 03.12.<strong>2010</strong><br />

In<strong>di</strong>zione prova selettiva per esami per<br />

la formazione <strong>di</strong> una graduatoria <strong>di</strong> merito<br />

per urgente assunzione a tempo determinato,<br />

con rapporto <strong>di</strong> lavoro a tempo pieno,<br />

nella figura professionale <strong>di</strong> “Operaio qualificato<br />

categoria B livello base 1^ posizione<br />

retributiva”, ai sensi del C.C.P.L. 2002-2005<br />

e s.m.. Atto <strong>di</strong> in<strong>di</strong>rizzo politico – amministrativo.<br />

Determinazioni del<br />

Segretario Comunale<br />

n. 129 del <strong>14</strong>.07.<strong>2010</strong><br />

Liquidazione contributo per interventi su<br />

facciata esterna degli e<strong>di</strong>fici in centro storico.<br />

n. 130 del <strong>14</strong>.07.<strong>2010</strong><br />

Impegno <strong>di</strong> spesa per pubblicità del regolamento<br />

relativo al Concorso Nazionale<br />

“Merlot d’Italia”.<br />

n. 133 del 20.07.<strong>2010</strong><br />

Richiesta merito allo svolgimento <strong>di</strong> un<br />

concertino musicale nell’ambito della manifestazione<br />

“Calici <strong>di</strong> Stelle” che si terrà il<br />

giorno Venerdì 6 agosto <strong>2010</strong> in Piazza C.<br />

Battisti a<strong>di</strong>acente alla Chiesa Parrocchiale<br />

del <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Aldeno</strong>. Autorizzazione in<br />

materia <strong>di</strong> prevenzione inquinamento acustico<br />

ai sensi dell’art. 11 del decreto del Presidente<br />

della Giunta provinciale <strong>26</strong> novembre<br />

1998, n. 38-110/Leg..<br />

n. 136 del 30.07.<strong>2010</strong><br />

Affido dell’incarico per la pubblicazione<br />

sulla rivista “Italia Più” <strong>di</strong> una pagina redazionale<br />

sul MondoMerlot.<br />

n. <strong>14</strong>2 del 05.08.<strong>2010</strong><br />

Richiesta dd. 28.07.<strong>2010</strong> in merito allo<br />

svolgimento <strong>di</strong> due concerti musicali all’aperto<br />

nell’ambito del progetto “Stage on<br />

the Stage – Live at Albere Rock” che si<br />

terrà nei giorni Venerdì 10, Sabato 11 e, in<br />

caso <strong>di</strong> maltempo, Domenica 12 settembre<br />

<strong>2010</strong> presso il parco fluviale in loc. Albere.<br />

Autorizzazione in materia <strong>di</strong> prevenzione<br />

inquinamento acustico ai sensi dell’art.<br />

11 del decreto del Presidente della<br />

Giunta provinciale <strong>26</strong> novembre 1998, n.<br />

38-110/Leg..<br />

n. <strong>14</strong>3 del 06.08.<strong>2010</strong><br />

Progettazione grafica e pubblicazione<br />

del notiziario comunale. Impegno <strong>di</strong> spesa<br />

per il numero 25.<br />

90<br />

L’<br />

ARIONE<br />

n. 154 del 02.09.<strong>2010</strong><br />

Rimborso quota spese cremazione<br />

defunti.<br />

n. 156 del 03.09.<strong>2010</strong><br />

Corso Adobe CS3 per Biblioteca comunale.<br />

n. 159 del 07.09.<strong>2010</strong><br />

Adesione all’offerta per la fornitura a<br />

noleggio <strong>di</strong> n. 2 copiatori multifunzionali per<br />

gli Uffici comunali.<br />

n. 163 del 15.09.<strong>2010</strong><br />

Incarico Grafiche Dalpiaz stampa pieghevoli<br />

“Proposte per il tempo libero”.<br />

n. 164 del 15.09.<strong>2010</strong><br />

Incarico alla <strong>di</strong>tta Grafiche Dalpiaz per<br />

la grafica e la stampa <strong>di</strong> pieghevoli e locan<strong>di</strong>ne<br />

per l’Inaugurazione della nuova Scuola<br />

Materna e Asilo Nido <strong>di</strong> <strong>Aldeno</strong>.<br />

n. 165 del 15.09.<strong>2010</strong><br />

Incarico alla <strong>di</strong>tta Digital Service S.r.l.<br />

per la progettazione grafica e realizzazione<br />

<strong>di</strong> due striscioni a soggetto “Campagna<br />

Nastro Rosa “ e “Giornata Mon<strong>di</strong>ale contro<br />

la Pena <strong>di</strong> Morte”.<br />

n. 173 del 04.10.<strong>2010</strong><br />

Affidamento incarico per organizzazione<br />

della 8ª E<strong>di</strong>zione del Concorso Nazionale<br />

“Merlot d’Italia” alla <strong>di</strong>tta GRIFFE s.n.c. <strong>di</strong><br />

Isera (TN).<br />

n. 175 del 08.10.<strong>2010</strong><br />

MondoMerlot <strong>2010</strong> – 11^ E<strong>di</strong>zione Mostra<br />

dei Merlot d’Italia: affidamento incarico<br />

servizio organizzativo Agenzia L’Orizzonte<br />

n. 176 del 12.10.<strong>2010</strong><br />

MondoMerlot <strong>2010</strong> - 8ª E<strong>di</strong>zione del<br />

Concorso Nazionale “Merlot d’Italia” e 11ª<br />

E<strong>di</strong>zione della Mostra dei Merlot d’Italia: impegni<br />

<strong>di</strong> spesa per affidamento <strong>di</strong> servizi <strong>di</strong><br />

varia natura.<br />

n. 182 del 19.10.<strong>2010</strong><br />

MondoMerlot <strong>2010</strong> - 11ª Mostra Nazionale<br />

“Merlot d’Italia”. Iniziativa TOP Merlot.<br />

Impegno <strong>di</strong> spesa.<br />

n. 183 del 19.10.<strong>2010</strong><br />

MondoMerlot - 11ª Mostra Nazionale<br />

Merlot d’Italia. Acquisto premio “Daniele<br />

Baldo” presso la <strong>di</strong>tta Mastro 7.<br />

n. 184 del 19.10.<strong>2010</strong><br />

MondoMerlot <strong>2010</strong> - 8ª E<strong>di</strong>zione del<br />

Concorso Nazionale “Merlot d’Italia” e 11ª<br />

E<strong>di</strong>zione della Mostra dei Merlot d’Italia:<br />

impegni <strong>di</strong> spesa per affidamento <strong>di</strong> servizi<br />

<strong>di</strong> ristorazione.<br />

n. 195 del 08.11.<strong>2010</strong><br />

Affido del servizio <strong>di</strong> allestimento e sorveglianza<br />

e affido del servizio <strong>di</strong> pulizia presso<br />

il Teatro comunale <strong>di</strong> <strong>Aldeno</strong>.<br />

n. 196 del 08.11.<strong>2010</strong><br />

MondoMerlot <strong>2010</strong> – 8 a E<strong>di</strong>zione del<br />

Concorso Nazionale “Merlot d’Italia” e 11 a<br />

E<strong>di</strong>zione della Mostra dei Merlot d’Italia: acquisto<br />

omaggi.<br />

n. 198 del 17.11.<strong>2010</strong><br />

Asilo Nido: approvazione graduatoria<br />

per inserimenti nel mese <strong>di</strong> GENNAIO 2011.<br />

n. 211 del 30.11.<strong>2010</strong><br />

Acquisto scaffalatura per Biblioteca<br />

comunale.<br />

n. 213 del 03.12.<strong>2010</strong><br />

In<strong>di</strong>zione avviso <strong>di</strong> prova selettiva per<br />

esami per la formazione <strong>di</strong> una graduatoria<br />

per assunzioni con rapporto <strong>di</strong> lavoro a<br />

tempo determinato nella figura professionale<br />

<strong>di</strong> operaio qualificato, categoria B, livello<br />

base.<br />

n. 2<strong>14</strong> del 06.12.<strong>2010</strong><br />

Indennità <strong>di</strong> carica agli Amministratori<br />

comunali. Liquidazione arretrati.<br />

Determinazioni del Responsabile del<br />

Servizio Territorio e Lavori Pubblici<br />

n. 67 del 15.11.<strong>2010</strong><br />

Concessione aree destinate a posteggi<br />

per mercato ambulante: posteggio nr.<br />

QUATTRO.<br />

Determinazioni del Caposervizio<br />

Contabilità e Bilancio<br />

n. 8 del 16.08.<strong>2010</strong><br />

Svincolo fidejussione bancaria della<br />

Cassa Rurale <strong>di</strong> <strong>Aldeno</strong> e Ca<strong>di</strong>ne b.c.c. prestata<br />

a favore del <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Aldeno</strong>.<br />

n. 9 del 02.09.<strong>2010</strong><br />

Biblioteca comunale: approvazione ren<strong>di</strong>conto<br />

ITEA S.p.A. per spese condominiali<br />

relative al periodo 01.07.2007 – 30.06.2008.<br />

Impegno <strong>di</strong> spesa per il periodo 01.07.2009<br />

– 30.06.<strong>2010</strong>.<br />

n. 11 del 05.11.<strong>2010</strong><br />

Asilo Nido: approvazione graduatoria<br />

straor<strong>di</strong>naria per inserimenti anticipati nel<br />

mese <strong>di</strong> novembre <strong>2010</strong> – sede <strong>di</strong> <strong>Aldeno</strong>.


Delibere del<br />

Consiglio Comunale<br />

n. 19 del 27.07.<strong>2010</strong><br />

Progetto preliminare dei lavori <strong>di</strong> “Opere<br />

<strong>di</strong> urbanizzazione a servizio del Polo scolastico<br />

in <strong>Aldeno</strong> (TN)”. Espressione parere<br />

ai sensi dell’art. 27 dello Statuto comunale.<br />

n. 20 del 27.07.<strong>2010</strong><br />

Progetto preliminare dei lavori “Opere<br />

esterne a completamento del progetto <strong>di</strong><br />

ristrutturazione” della scuola me<strong>di</strong>a Statale<br />

<strong>di</strong> <strong>Aldeno</strong> in p.ed. 749. Espressione parere<br />

ai sensi dell’art. 27 dello Statuto comunale.<br />

n. 21 del 27.07.<strong>2010</strong><br />

Progetto preliminare dei lavori <strong>di</strong> “Sistemazione<br />

area cimiteriale <strong>di</strong> <strong>Aldeno</strong>”.<br />

Espressione parere ai sensi dell’art. 27 dello<br />

Statuto comunale.<br />

Delibere della<br />

Giunta Comunale<br />

n. 90 del 12.08.<strong>2010</strong><br />

Annullamento per errore materiale <strong>di</strong><br />

deliberazione giuntale nr. 89 del <strong>26</strong>.07.<strong>2010</strong><br />

ad oggetto “Progetto esecutivo dei lavori<br />

<strong>di</strong> consolidamento in somma urgenza <strong>di</strong><br />

un ammasso roccioso a monte della strada<br />

comunale “via alla Busa” nel <strong>Comune</strong> <strong>di</strong><br />

<strong>Aldeno</strong>. Approvazione in linea tecnica del<br />

progetto esecutivo” e nuova adozione.<br />

n. 94 del 30.08.<strong>2010</strong><br />

Proroga locazione alla Società Cont<br />

Luca e Stefano S.n.c. locali p.ed. 484, e<strong>di</strong>ficio<br />

ex Acli, per esercizio commerciale:<br />

approvazione schema contrattuale. Periodo<br />

01.09.<strong>2010</strong> – 31.08.2011.<br />

n. 96 del 06.09.<strong>2010</strong><br />

Lavori per la realizzazione <strong>di</strong> un nuovo<br />

archivio nel sottotetto del Municipio <strong>di</strong> <strong>Aldeno</strong>:<br />

approvazione in linea tecnica progetto<br />

esecutivo.<br />

n. 98 del 06.09.<strong>2010</strong><br />

“Mountain&Garda Bike – segnaletica<br />

itinerari <strong>di</strong> mountain bike”. Adesione all’inziativa<br />

promossa dall’APT Trento, Monte<br />

Bondone, Valle dei Laghi. Approvazione<br />

OPERE PERE PUBBLICHE, PUBBLICHE, URBANISTICA<br />

URBANISTICA,<br />

URBANISTICA<br />

CANTIERE CANTIERE COMUNALE<br />

COMUNALE<br />

nuovo prospetto <strong>di</strong> spesa . Atto <strong>di</strong> In<strong>di</strong>rizzo.<br />

n. 99 del 13.09.<strong>2010</strong><br />

Acquisto da parte del <strong>Comune</strong> della<br />

p.f. <strong>14</strong>37/5 in C.C. <strong>Aldeno</strong> <strong>di</strong> proprietà dei<br />

sigg. Perini Mario, Foladori Clau<strong>di</strong>a e Cramerotti<br />

Marco. Atto <strong>di</strong> in<strong>di</strong>rizzo.<br />

n. 102 del 13.09.<strong>2010</strong><br />

Acquisizione a titolo gratuito <strong>di</strong> terreni<br />

provinciali siti in località Maso Canova in<br />

<strong>Aldeno</strong>, da destinare a fermata <strong>di</strong> autobus<br />

e bacino <strong>di</strong> raccolta acqua.<br />

n. 107 del 27.09.<strong>2010</strong><br />

Lavori per la realizzazione <strong>di</strong> una nuova<br />

pavimentazione su via Altinate, via Giacometti<br />

e Piazza Garibal<strong>di</strong> nell’ambito dell’intervento<br />

<strong>di</strong> riqualificazione del nucleo<br />

centrale <strong>di</strong> <strong>Aldeno</strong>. Approvazione in linea<br />

tecnica del progetto esecutivo.<br />

n. 110 del 04.10.<strong>2010</strong><br />

Ideazione e gestione <strong>di</strong> un progetto<br />

volto a promuovere e incentivare l’applicazione<br />

<strong>di</strong> fonti rinnovabili e <strong>di</strong> tecnologie per<br />

l’efficienza energetica presso i residenti del<br />

comune <strong>di</strong> <strong>Aldeno</strong>. Incarico alla <strong>di</strong>tta Habitech<br />

- Distretto Tecnologico Trentino<br />

S.c.a.r.l..<br />

n. 112 del 04.10.<strong>2010</strong><br />

Realizzazione <strong>di</strong> un progetto unitario<br />

<strong>di</strong> certificazione ambientale e registrazione<br />

EMAS fra i Comuni <strong>di</strong> <strong>Aldeno</strong>, <strong>di</strong> Cimone<br />

e <strong>di</strong> Garniga Terme. Approvazione progetto.<br />

Impegno <strong>di</strong> spesa per ulteriore incarico<br />

alla <strong>di</strong>tta DOC SERVICE.<br />

n. 120 del 18.10.<strong>2010</strong><br />

Progetto “Calcio al sole: un calcio alla<br />

CO2”. Attuazione progetto e affido lavori e<br />

prestazioni alla Kosmos Soc. Coop. con<br />

sede a Salorno (BZ).<br />

n. 122 del 25.10.<strong>2010</strong><br />

Progetto esecutivo dei lavori <strong>di</strong> bonifica<br />

nel tratto <strong>di</strong> parete compreso fra la parte<br />

iniziale della SP 25 ed il cimitero <strong>di</strong> <strong>Aldeno</strong>.<br />

Approvazione in linea tecnica del progetto<br />

esecutivo e atto <strong>di</strong> in<strong>di</strong>rizzo.<br />

n.1<strong>26</strong> del 25.10.<strong>2010</strong><br />

Acquisizione a titolo gratuito <strong>di</strong> porzio-<br />

ne <strong>di</strong> area p.ed. 377/8 siti in località in <strong>Aldeno</strong>,<br />

per rettifica e allargamento sede viaria pubblica<br />

posta all’interno e al servizio del PAG 1.<br />

Approvazione contratto preliminare.<br />

n. 128 del 15.11.<strong>2010</strong><br />

Completamento dell’impianto <strong>di</strong> illuminazione<br />

pubblica dell’abitato <strong>di</strong> <strong>Aldeno</strong> – 1 o<br />

lotto: Approvazione variante.<br />

n. 131 del 29.11.<strong>2010</strong><br />

Lavori per la sostituzione del generatore<br />

<strong>di</strong> calore presente nella centrale termica<br />

della sede municipale <strong>di</strong> <strong>Aldeno</strong>: incarico<br />

al Per. Ind. Lucio Gasperi dello stu<strong>di</strong>o<br />

GB Tecnici Associati <strong>di</strong> Trento per la<br />

progettazione dell’impianto tecnologico<br />

(euro 4.284,00=).<br />

n. 134 del 03.12.<strong>2010</strong><br />

Lavori per la messa a norma della centrale<br />

termica dell’e<strong>di</strong>ficio <strong>di</strong> proprietà del<br />

<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Aldeno</strong> a servizio della ex Scuola<br />

Elementare: approvazione in linea tecnica<br />

del progetto.<br />

Determinazioni del<br />

Segretario Comunale<br />

n. 134 del 23.07.<strong>2010</strong><br />

Lavori <strong>di</strong> realizzazione <strong>di</strong> un parcheggio<br />

pubblico in via Borelli ad <strong>Aldeno</strong>. Liquidazione<br />

dell’indennità <strong>di</strong> espropriazione a<br />

favore delle co-ere<strong>di</strong> del defunto Coser Elia<br />

fu Bonaventura.<br />

n. 137 del 30.07.<strong>2010</strong><br />

Approvazione atti propedeutici per gara<br />

ufficiosa relativa alla fornitura, confezione,<br />

trasporto e posa in opera <strong>di</strong> tendaggi e<br />

sistemi <strong>di</strong> oscuramento per l’Asilo Nido e la<br />

Scuola Materna del <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Aldeno</strong>.<br />

Determinazioni a contattare.<br />

n. <strong>14</strong>6 del 17.08.<strong>2010</strong><br />

Aggiu<strong>di</strong>cazione gara tendaggi Asilo<br />

Nido e Scuola materna.<br />

n. <strong>14</strong>7 del 17.08.<strong>2010</strong><br />

Aggiu<strong>di</strong>cazione e integrazione fornitura<br />

arre<strong>di</strong> Asilo Nido alla <strong>di</strong>tta Giochimpara<br />

S.r.l..<br />

n. <strong>14</strong>9 del 20.08.<strong>2010</strong><br />

Approvazione della perizia riguardan-<br />

L’<br />

ARIONE<br />

91<br />

Amministrazione e politica


Amministrazione e politica<br />

te i lavori <strong>di</strong> ripristino e finitura strade nel<br />

<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Aldeno</strong>: via 25 Aprile.<br />

n. 151 del 24.08.<strong>2010</strong><br />

Incarico alla Ditta PERINI ANTONIO<br />

<strong>di</strong> <strong>Aldeno</strong> dell’appalto per la sistemazione<br />

dei pianali delle pareti attrezzate della Scuola<br />

Elementare <strong>di</strong> <strong>Aldeno</strong>.<br />

n. 152 del 27.08.<strong>2010</strong><br />

Apertura strada forestale in loc.<br />

Valstornada del <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Aldeno</strong>.<br />

n. 155 del 02.09.<strong>2010</strong><br />

Approvazione perizia e affido lavori per<br />

rifacimento della segnaletica orizzontale nel<br />

centro abitato <strong>di</strong> <strong>Aldeno</strong>.<br />

n. 157 del 03.09.<strong>2010</strong><br />

Acquisto materiale per la nuova segnaletica<br />

verticale in Via alle Albere, Via 25<br />

Aprile, Via della Croce e sulla strada contrad<strong>di</strong>stinta<br />

dalle pp.ff. 3373/4 e <strong>14</strong>34 del<br />

C.C. <strong>Aldeno</strong>.<br />

n. 158 del 07.09.<strong>2010</strong><br />

Incarico alla Ditta NATAM S.r.l. <strong>di</strong> Trento<br />

dell’appalto per la fornitura <strong>di</strong> una macchina<br />

lavapavimenti per la Scuola Me<strong>di</strong>a <strong>di</strong><br />

<strong>Aldeno</strong>.<br />

n. 160 del 07.09.<strong>2010</strong><br />

Incarico alla Ditta GIOCHIMPARA S.r.l.<br />

<strong>di</strong> Pergine dell’appalto per la fornitura e posa<br />

<strong>di</strong> n. 2 tabelloni basket completi <strong>di</strong> canestro<br />

per la Scuola Me<strong>di</strong>a <strong>di</strong> <strong>Aldeno</strong>.<br />

n. 167 del 20.09.<strong>2010</strong><br />

Affido del servizio <strong>di</strong> pulizia presso la<br />

locale palestra della Scuola Me<strong>di</strong>a <strong>di</strong> <strong>Aldeno</strong><br />

alla <strong>di</strong>tta “Gentilini Renata” <strong>di</strong> Zambana<br />

(TN).<br />

n. 180 del 18.10.<strong>2010</strong><br />

Rinnovo affidamento alla Ditta GIEMME<br />

<strong>di</strong> Menestrina Daniele <strong>di</strong> <strong>Aldeno</strong> del servizio<br />

concernente l’esercizio, la manutenzione<br />

or<strong>di</strong>naria e straor<strong>di</strong>naria degli impianti<br />

termici degli e<strong>di</strong>fici comunali per la stagione<br />

<strong>2010</strong>-2011.<br />

n. 185 del 20.10.<strong>2010</strong><br />

Affidamento incarico per l’esecuzione<br />

del controllo tecnico e verifica delle con<strong>di</strong>zioni<br />

<strong>di</strong> sicurezza delle strutture da installare<br />

nel Teatro comunale e presso la Cantina<br />

<strong>di</strong> <strong>Aldeno</strong> per la manifestazione “Mondo<br />

Merlot <strong>2010</strong>” all’ing. Ennio Zandonai.<br />

n. 191 del 29.10.<strong>2010</strong><br />

Rinnovo affidamento alla Ditta Baldo<br />

Lorenzo <strong>di</strong> <strong>Aldeno</strong> dell’appalto per il servi-<br />

92<br />

L’<br />

ARIONE<br />

zio <strong>di</strong> noleggio <strong>di</strong> mezzi con conducente<br />

per operazioni <strong>di</strong> sgombero neve per il<br />

periodo dal 01.11.<strong>2010</strong> al 15.04.2011.<br />

n. 192 del 29.10.<strong>2010</strong><br />

Rinnovo affidamento alla Ditta Baldo<br />

Emanuele <strong>di</strong> <strong>Aldeno</strong> dell’appalto per il servizio<br />

<strong>di</strong> noleggio <strong>di</strong> mezzi con conducente<br />

per operazioni <strong>di</strong> sgombero neve per il<br />

periodo dal 01.11.<strong>2010</strong> al 15.04.2011.<br />

n. 193 del 02.11.<strong>2010</strong><br />

Progetto “Calcio al sole: un calcio alla<br />

CO2”. Approvazione Certificato Regolare<br />

Esecuzione e contabilità.<br />

n. 194 del 02.11.<strong>2010</strong><br />

Progetto “Calcio al sole: un calcio alla<br />

CO2”. Approvazione della spesa complessivamente<br />

sostenuta.<br />

n. 197 del 15.11.<strong>2010</strong><br />

Rifoderatura puff Sezione Ragazzi c/o<br />

Biblioteca comunale.<br />

n. 202 del 23.11.<strong>2010</strong><br />

Acquisto se<strong>di</strong>e, listelli appen<strong>di</strong> fogli e<br />

combinatore telefonico per la Scuola Me<strong>di</strong>a<br />

e la Scuola Elementare <strong>di</strong> <strong>Aldeno</strong>.<br />

n. 203 del 23.11.<strong>2010</strong><br />

Incarico alla Ditta F.lli Zanotti S.r.l. <strong>di</strong><br />

Trento dell’appalto per la fornitura <strong>di</strong> un<br />

arieggiatore e uno span<strong>di</strong>concime per il<br />

campo da calcio degli Impianti Sportivi del<br />

<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Aldeno</strong>.<br />

n. 204 del 24.11.<strong>2010</strong><br />

Approvazione contratto con la Ditta<br />

SICUR PIU’ S.r.l. <strong>di</strong> Rovereto per la manutenzione<br />

dell’impianto <strong>di</strong> rilevazione incen<strong>di</strong>o<br />

del teatro comunale <strong>di</strong> <strong>Aldeno</strong> per il<br />

periodo 24.11.<strong>2010</strong> – 23.11.2013.<br />

n. 205 del <strong>26</strong>.11.<strong>2010</strong><br />

Progetto esecutivo dell’impianto fotovoltaico<br />

per la nuova sede della scuola<br />

materna ed asilo nido <strong>di</strong> <strong>Aldeno</strong>: approvazione<br />

della spesa complessivamente sostenuta.<br />

n. 206 del <strong>26</strong>.11.<strong>2010</strong><br />

Approvazione contratto con la Ditta<br />

CE.MA. IMPIANTI S.r.l. <strong>di</strong> <strong>Aldeno</strong> per la<br />

manutenzione dell’impianto elettrico, dell’impianto<br />

<strong>di</strong> illuminazione e dell’impianto luci<br />

<strong>di</strong> emergenza del teatro comunale <strong>di</strong> <strong>Aldeno</strong><br />

per il periodo 06.12.<strong>2010</strong> – 05.12.2013.<br />

n. 216 del 09.12.<strong>2010</strong><br />

Incarico alla Ditta TASIN CARLO & C.<br />

S.n.c. <strong>di</strong> Trento dell’appalto per la fornitura<br />

<strong>di</strong> sale ad uso <strong>di</strong>sgelo stradale.<br />

Determinazioni del Responsabile del<br />

Servizio Territorio e Lavori Pubblici<br />

n. 41 del 16.08.<strong>2010</strong><br />

Lavori per la realizzazione del Parcheggio<br />

Insegnanti del cortile della ex scuola<br />

materna e asilo nido in via della Croce ad<br />

<strong>Aldeno</strong>.<br />

n. 42 del 17.08.<strong>2010</strong><br />

Lavori per la realizzazione <strong>di</strong> una piccola<br />

area verde all’esterno della cucina<br />

della nuova scuola materna.<br />

n. 45 del 24.08.<strong>2010</strong><br />

“Lavori vari, <strong>di</strong> modesta entità, per il<br />

completamento <strong>di</strong> alcuni locali del fabbricato<br />

destinato ad Asilo Nido e Scuola Materna<br />

nel <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Aldeno</strong>.” (E 4.158,95.)<br />

n. 49 del 21.09.<strong>2010</strong><br />

Lavori per la fornitura e posa in opera<br />

<strong>di</strong> due portoni da installare sulla nuova struttura<br />

<strong>di</strong> Asilo Nido e Scuola Materna nel<br />

<strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Aldeno</strong>.<br />

n. 50 del 04.10.<strong>2010</strong><br />

“Lavori per la realizzazione <strong>di</strong> un nuovo<br />

archivio nel sottotetto del Municipio <strong>di</strong><br />

<strong>Aldeno</strong>: approvazione a tutti gli effetti del<br />

progetto esecutivo”.<br />

n. 51 del 04.10.<strong>2010</strong><br />

Lavori per sostituzione della caldaia da<br />

effettuarsi presso la stazione dei carabinieri<br />

<strong>di</strong> <strong>Aldeno</strong>.<br />

n. 53 del 07.10.<strong>2010</strong><br />

“Lavori per la fornitura, posa in opera<br />

e l’installazione del corrimano da posizionare<br />

lungo la scala esterna del Municipio<br />

<strong>di</strong> <strong>Aldeno</strong>.” (E 716,85.-)<br />

n. 57 del 19.10.<strong>2010</strong><br />

“Intervento per la costruzione <strong>di</strong> una<br />

parete <strong>di</strong>visoria in cartongesso per la realizzazione<br />

dell’archivio storico nel sottotetto<br />

del Municipio del <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Aldeno</strong>.” (E<br />

3.648,35.-)<br />

n. 59 del 21.10.<strong>2010</strong><br />

Progetto “CALCIO AL SOLE: un calcio<br />

alla CO2”. Assistenze varie.<br />

n. 65 del 11.11.<strong>2010</strong><br />

Progetto esecutivo dell’impianto fotovoltaico<br />

per la nuova sede della scuola<br />

materna e asilo nido del <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Aldeno</strong>.<br />

Approvazione della contabilità finale e<br />

del Certificato <strong>di</strong> Regolare Esecuzione.


Delibere della<br />

Giunta Comunale<br />

n. 91 del 12.08.<strong>2010</strong><br />

Scarto e ven<strong>di</strong>ta materiale librario della<br />

Biblioteca comunale.<br />

n. 93 del 23.08.<strong>2010</strong><br />

Attivazione corsi nell’ambito dell’attività<br />

formativa dell’Università della Terza Età<br />

e del Tempo Disponibile (UTETD) per l’anno<br />

accademico 2009/<strong>2010</strong>: approvazione<br />

ren<strong>di</strong>conto spese.<br />

n. 97 del 06.09.<strong>2010</strong><br />

Determinazione contributi comunali<br />

<strong>2010</strong> nei settori delle attività sportive.<br />

n. 103 del 20.09.<strong>2010</strong><br />

Promozione dell’attività sportiva per i<br />

giovani. Approvazione convenzione con<br />

Trento Funivie s.p.a. per la concessione<br />

<strong>di</strong> skipass a prezzo agevolato per bambini<br />

e ragazzi inverno <strong>2010</strong>-2011.<br />

n. 104 del 20.09.<strong>2010</strong><br />

Università della Terza Età e del Tempo<br />

Disponibile. Convenzione con l’Istituto Regionale<br />

<strong>di</strong> Stu<strong>di</strong> e Ricerca Sociale <strong>di</strong> Trento<br />

per le attività fornite negli Anni Accademici<br />

2009/<strong>2010</strong> – <strong>2010</strong>/2011 – 2011/2012. Approvazione<br />

del programma UTEDT <strong>2010</strong>/<br />

2011.<br />

n. 105 del 20.09.<strong>2010</strong><br />

Concessione contributo straor<strong>di</strong>nario<br />

al Corpo Volontario dei Vigili del Fuoco <strong>di</strong><br />

<strong>Aldeno</strong>.<br />

vOL OL OLONT OL ONT ONTARIA ONT ARIA ARIATO ARIA TO TO, TO , CUL CULTUR CUL TUR TURA, TUR , SPOR SPORT SPOR<br />

n. 108 del 27.09.<strong>2010</strong><br />

Convenzione con l’Istituto Comprensivo<br />

<strong>Aldeno</strong>-Mattarello e l’Associazione Sportiva<br />

Ginnastica <strong>Aldeno</strong>, la Società Sportiva<br />

<strong>Aldeno</strong> e la S.A.T. – Sezione <strong>di</strong> <strong>Aldeno</strong> per<br />

l’utilizzo della palestra della Scuola Me<strong>di</strong>a.<br />

n. 117 del 18.10.<strong>2010</strong><br />

Erogazione contributo per gestione<br />

amministrativa ed organizzativa della Stagione<br />

<strong>di</strong> prosa <strong>2010</strong>/2011 a favore dell’Associazione<br />

per il Coor<strong>di</strong>namento Teatrale<br />

Trentino <strong>di</strong> Trento.<br />

n. 118 del 18.10.<strong>2010</strong><br />

Determinazione contributo per integrazione<br />

della retta <strong>di</strong> inserimento in case <strong>di</strong><br />

Riposo <strong>di</strong> persone anziane inabili.<br />

n. 123 del 25.10.<strong>2010</strong><br />

Concessione erogazione straor<strong>di</strong>naria<br />

all’Associazione “Or<strong>di</strong>ne della Torre –<br />

Compagnia <strong>di</strong> Rievocazione storica me<strong>di</strong>evale”<br />

<strong>di</strong> <strong>Aldeno</strong> per <strong>di</strong>stribuzione materiale<br />

informativo.<br />

n. 125 del 25.10.<strong>2010</strong><br />

Approvazione progetto <strong>di</strong> prevenzione<br />

e promozione rivolto ai minori e agli adolescenti<br />

(progetti sociali ex legge 285/1997<br />

e L.P. <strong>14</strong>/1991 art. 23) valevole per il periodo<br />

01 aprile - 31 <strong>di</strong>cembre <strong>2010</strong>.<br />

Determinazioni del<br />

Segretario Comunale<br />

n. 153 del 31.08.<strong>2010</strong><br />

Progetto A.R.Ci.Ma.Ga. <strong>2010</strong> – Pro-<br />

L’ALBO TELEMATICO<br />

getto n. 7: “Stage on the Stage”. Impegni <strong>di</strong><br />

spesa vari.<br />

n. 161 del 10.09.<strong>2010</strong><br />

Progetto A.R.Ci.Ma.Ga <strong>2010</strong> – Progetto<br />

n. 7: “Stage on the Stage”. Impegni <strong>di</strong><br />

spesa vari.<br />

n. 170 del 01.10.<strong>2010</strong><br />

Progetto A.R.Ci.Ma.Ga <strong>2010</strong> – Progetto<br />

n. 9: “Educare Diversa-Mente”. Impegno<br />

<strong>di</strong> spesa.<br />

n. 177 del 15.10.<strong>2010</strong><br />

Progetto A.R.Ci.Ma.Ga <strong>2010</strong> – Progetto<br />

n. 10: “Giovani attivi”. Impegno <strong>di</strong> spesa.<br />

n. 189 del 27.10.<strong>2010</strong><br />

Progetto A.R.Ci.Ma.Ga. <strong>2010</strong> – Progetto<br />

n. 4: “Punti <strong>di</strong> vista”. Impegno <strong>di</strong> spesa.<br />

n. 190 del 27.10.<strong>2010</strong><br />

Conferimento incarico <strong>di</strong> collaborazione<br />

e consulenza a favore del <strong>Comune</strong><br />

<strong>di</strong> <strong>Aldeno</strong> per il progetto <strong>di</strong> prevenzione<br />

e promozione rivolto ai giovani ed<br />

agli adolescenti (ottobre – <strong>di</strong>cembre<br />

<strong>2010</strong>).<br />

n. 199 del 18.11.<strong>2010</strong><br />

Progetto Giovani: impegno <strong>di</strong> spesa serata<br />

coscritti 1992.<br />

n. 218 del <strong>14</strong>.12.<strong>2010</strong><br />

Progetto Giovani: organizzazione progetto<br />

denominato “Christmas’s Cup <strong>2010</strong>".<br />

La Legge n. 69 del 18 giugno 2009 riconosce l’effetto <strong>di</strong> pubblicità legale solamente agli<br />

atti e ai provve<strong>di</strong>menti amministrativi pubblicati dagli Enti Pubblici sui propri siti informatici.<br />

In particolare l’art. 32, comma 1 della legge, nell’ambito della progressiva eliminazione degli<br />

sprechi relativi al mantenimento dei documenti in forma cartacea, ha sancito che “a far data dal<br />

1 gennaio <strong>2010</strong> (poi prorogato al 1 gennaio 2011, N.d.r.), gli obblighi <strong>di</strong> pubblicazione <strong>di</strong><br />

atti e provve<strong>di</strong>menti amministrativi aventi effetto <strong>di</strong> pubblicità legale si intendono assolti con la<br />

pubblicazione nei propri siti informatici da parte delle amministrazioni e degli enti pubblici obbligati”.<br />

In conseguenza <strong>di</strong> ciò dal 1 gennaio prossimo il citta<strong>di</strong>no non vedrà più esposte all’albo<br />

pretorio ad es. le deliberazioni <strong>di</strong> Giunta e Consiglio, le determinazioni dei Responsabili degli uffici,<br />

le pubblicazioni <strong>di</strong> matrimonio ecc., potendo consultare detti atti sul sito del comune<br />

www.comune.aldeno.tn.it alla sezione “albo telematico”, <strong>di</strong>rettamente da casa o dalla<br />

postazione sita presso la biblioteca comunale.<br />

Il Segretario comunale<br />

L’<br />

ARIONE<br />

93<br />

Amministrazione e politica


La lente<br />

d’ingran<strong>di</strong>mento<br />

nazioni più importanti degli organi comunali. I titoli dei provve<strong>di</strong>menti<br />

sono riportati, assieme ad un breve estratto, nella sezione de<strong>di</strong>cata<br />

all’interno del Notiziario.<br />

Non si entra qui nel merito delle motivazioni o dei risultati, essendo<br />

sotto gli occhi <strong>di</strong> tutti e trattati in maniera più dettagliata in altri<br />

spazi, ma si intende aggiungere delle informazioni che <strong>di</strong> solito, per<br />

una questione <strong>di</strong> spazio, non trovano altra pubblicità se non quella<br />

obbligatoria presso la sede comunale.<br />

“CONCESSIONE IMMOBILI COMUNALI IN COMODATO GRATUITO A TRENTINO NETWORK S.R.L.”<br />

Concessione in comodato gratuito a Trentino Network S.r.l. <strong>di</strong> porzioni <strong>di</strong> <strong>di</strong>versi immobili comunali<br />

per la realizzazione del progetto WiNet (rete wireless) nei Comuni della Provincia <strong>di</strong> Trento.<br />

GIUNTA COMUNALE - estratto dal verbale <strong>di</strong> deliberazione n°17 del 08 Febbraio <strong>2010</strong><br />

OGGETTO Concessione in comodato gratuito a Trentino Network S.r.l. <strong>di</strong> porzioni <strong>di</strong> <strong>di</strong>versi immobili comunali<br />

per la realizzazione dell’infrastruttura in rete wireless nella Provincia <strong>di</strong> Trento.<br />

La delibera, senza impegno <strong>di</strong> spesa, è relativa alla concessione in comodato gratuito a Trentino Network<br />

S.r.l. <strong>di</strong> alcune zone <strong>di</strong> e<strong>di</strong>fici pubblici del <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Aldeno</strong>, per la pre<strong>di</strong>sposizione degli apparati e delle antenne<br />

ra<strong>di</strong>o <strong>di</strong> proprietà della Provincia.<br />

Tali attrezzature, una volta attivato dall’amministrazione il contratto presso la società <strong>di</strong> riferimento, potranno<br />

consentire il collegamento ad internet in varie zone del paese, anche in spazi aperti, in maniera gratuita e veloce.<br />

L’installazione <strong>di</strong> tali attrezzature rientra nel progetto provinciale WiNet, progetto mirato alla realizzazione<br />

<strong>di</strong> una rete senza fili per il collegamento ad Internet.<br />

In particolare, dato che:<br />

- sul territorio sono già installate n.3 attrezzature similari;<br />

- la convenzione con Trentino Network S.r.l. risulta meritevole <strong>di</strong> approvazione;<br />

- vi è un interesse collettivo (operatori economici e privati citta<strong>di</strong>ni) per un veloce accesso alla rete Internet che<br />

potrebbe essere attivato su tale rete;<br />

con questa delibera sono state concesse alcune porzioni <strong>di</strong> immobili per l’installazione delle attrezzature<br />

necessarie.<br />

Le porzioni concesse sono:<br />

- tetto e sottotetto del Municipio;<br />

- palo della pubblica illuminazione in Località Chiausa;<br />

- palo della pubblica illuminazione in Loc. Parco – via Torre Faro del Campo sportivo.<br />

“NUOVA PAVIMENTAZIONE VIA ALTINATE, VIA GIACOMETTI E PIAZZA GARIBALDI”<br />

A completamento della pavimentazione del centro storico, iniziata nel lontano 1996 e portata<br />

avanti nel corso degli anni, si riportano le delibere relative alla consulenza ed al progetto esecutivo<br />

<strong>di</strong> completamento in alcune zone mancanti: via Altinate, via Giacometti e Piazza Garibal<strong>di</strong>.<br />

GIUNTA COMUNALE - estratto dal verbale <strong>di</strong> deliberazione n°82 del 01 Giugno 2009<br />

OGGETTO Lavori per la realizzazione <strong>di</strong> nuove pavimentazioni in Altinate, via Giacometti e Piazza Garibal<strong>di</strong>.<br />

Incarico <strong>di</strong> consulenza per la Progettazione Esecutiva e Direzione Lavori alI’arch. Renzo Micheletti (euro 3.120,00=).<br />

Vista la necessità <strong>di</strong> completare la pavimentazione del centro storico del paese, si è proceduto con<br />

l’affidamento all’Arch. Micheletti dell’incarico <strong>di</strong> consulenza per la fase <strong>di</strong> progettazione e <strong>di</strong> esecuzione<br />

La lente d’ingran<strong>di</strong>mento Questo spazio approfon<strong>di</strong>sce alcune delle delibere e delle determi-<br />

94<br />

L’<br />

ARIONE


per le opere <strong>di</strong> completamento delle vie in<strong>di</strong>cate. La scelta era ritenuta necessaria per garantire la continuità<br />

architettonica delle opere già realizzate, in base alle considerazione ed ai progetti redatti sempre dal medesimo<br />

professionista incaricato della consulenza.<br />

L’importo della consulenza, ritenuto congruo con le normative vigenti e conveniente per l’Amministrazione rispetto<br />

all’affidamento dell’incarico <strong>di</strong> completa progettazione, era <strong>di</strong> euro 2.500,00 extra IVA e oneri previdenziali.<br />

GIUNTA COMUNALE - estratto dal verbale <strong>di</strong> deliberazione n°107 del 27 Settembre <strong>2010</strong><br />

OGGETTO Lavori per la realizzazione <strong>di</strong> una nuova pavimentazione su via Altinate, via Giacometti e Piazza<br />

Garibal<strong>di</strong> nell’ ambito dell’ intervento <strong>di</strong> riqualificazione del nucleo centrale <strong>di</strong> <strong>Aldeno</strong>. Approvazione in linea<br />

tecnica del progetto esecutivo.<br />

La pre<strong>di</strong>sposizione del progetto esecutivo, a completamento della pavimentazione delle vie in<strong>di</strong>cate, è<br />

stata svolta internamente dal Servizio Territorio e Lavori Pubblici, precisamente dall’arch. Bassetti e dal geom.<br />

DalMartello, su scorta della consulenza <strong>di</strong> cui alla delibera sopra in<strong>di</strong>cata.<br />

Le opere <strong>di</strong> pavimentazione <strong>di</strong> via Altinate, via Giacometti e Piazza Garibal<strong>di</strong> presentano la seguente spesa,<br />

tabellata nel quadro economico generale dell’opera, finanziato con contributo provinciale ( 112.000,00) e la<br />

parte rimanente con altri mezzi a <strong>di</strong>sposizione dell’Amministrazione:<br />

A- Lavori a base <strong>di</strong> appalto<br />

A1 - Via Giacometti 4 3.127,82<br />

A2 - Via Altinate 5 3.053,54<br />

A3 - Piazza Garibal<strong>di</strong> 4 2.771,08<br />

Totale A 138.952,44<br />

<strong>di</strong> cui oneri per la sicurezza 4.168,57<br />

B - Somme a <strong>di</strong>sposizione dell’Amministrazione<br />

B1 - Imprevisti 11.116,19<br />

B2 – Spese tecniche e oneri 8.545,85<br />

B3 – IVA 10% su A+B1 1 5.006,86<br />

Totale B 3 4.668,90<br />

TOTALE OPERA 173.621,34<br />

“NUOVO ASILO NIDO E SCUOLA MATERNA DI ALDENO”<br />

Il nuovo polo scolastico è un’opera importante e racchiude servizi ormai in<strong>di</strong>spensabili alla<br />

comunità. Le fasi finali dell’appalto rappresentano un momento significativo così come le opere<br />

<strong>di</strong> fornitura degli arre<strong>di</strong> interni e <strong>di</strong> quanto sarà a <strong>di</strong>sposizione degli utenti.<br />

GIUNTA COMUNALE - estratto dal verbale <strong>di</strong> deliberazione n°55 del 4 Maggio <strong>2010</strong><br />

OGGETTO Costruzione della nuova sede della Scuola materna e dell’Asilo nido comunale: approvazione<br />

della IV perizia <strong>di</strong> variante in riduzione. Atto <strong>di</strong> in<strong>di</strong>rizzo.<br />

La delibera consiste nell’approvazione della IV perizia <strong>di</strong> variante in <strong>di</strong>minuzione, come redatta dal <strong>di</strong>rettore<br />

dei Lavori e datata Aprile <strong>2010</strong>.<br />

Una parte dei lavori, appaltati all’impresa COSBAU S.p.A. nel 2007, viene scorporata a causa delle <strong>di</strong>fficoltà<br />

oggettive dell’impresa, <strong>di</strong>fficoltà tali da non permettere il completamento delle opere mancanti da contratto e<br />

in<strong>di</strong>cate nel certificato <strong>di</strong> ultimazione lavori emesso il 10 Marzo <strong>2010</strong>.<br />

Per tali opere è stato concesso un periodo <strong>di</strong> 60 giorni a partire dalla data del certificato stesso.<br />

Visto che:<br />

- non risulta possibile ottenere un maggior impegno dalla <strong>di</strong>tta nel portare a termine i lavori;<br />

- le <strong>di</strong>tte presenti, in qualità <strong>di</strong> subappaltatrici, hanno ben presente le problematiche da risolvere e le forniture<br />

da eseguire;<br />

- l’affido in <strong>di</strong>retta amministrazione permette una continuità nelle forniture dei lavori e dei materiali, con un<br />

fortissima riduzione dei tempi <strong>di</strong> ultimazione degli stessi, oltre che ovviare qualsiasi problematica a livello <strong>di</strong><br />

certificazione <strong>di</strong> conformità degli impianti;<br />

- l’affido in <strong>di</strong>retta amministrazione consentirebbe <strong>di</strong> utilizzare lo sconto <strong>di</strong> gara oltre allo sconto fatto dal<br />

subappaltatore verso l’impresa principale in <strong>di</strong>fficoltà;<br />

- con tale impostazione non si incide sugli stati <strong>di</strong> avanzamento presentati e sui certificati emessi dal Direttore<br />

dei Lavori, quin<strong>di</strong> su cre<strong>di</strong>ti maturati dalla <strong>di</strong>tta appaltatrice o da quelle subappaltatrici;<br />

- non è un interesse primario l’eventuale contenzioso con l’impresa appaltatrice rispetto al vedere ultimata<br />

l’opera entro il termine previsto per l’apertura, fissato al 01 settembre <strong>2010</strong>, considerando che rimane in posses-<br />

L’<br />

ARIONE<br />

95<br />

La lente d’ingran<strong>di</strong>mento


- la sede attuale dell’asilo e della scuola materna (ex-e<strong>di</strong>ficio in via Florida) è priva <strong>di</strong> alcuni requisiti importanti<br />

che invece sono presenti nel nuovo e<strong>di</strong>ficio in corso <strong>di</strong> realizzazione;<br />

- il completamento della nuova struttura entro l’inizio dell’anno scolastico, è necessario per sod<strong>di</strong>sfare il<br />

numero <strong>di</strong> richieste della comunità e per ottenere economie <strong>di</strong> riduzione dei costi fissi oltre che un servizio <strong>di</strong><br />

maggiore qualità.<br />

In base a quanto sopra, con quest’ultima perizia sono state tolte le lavorazioni a carico della <strong>di</strong>tta visto<br />

che non era in grado <strong>di</strong> garantirne il completamento nel termine perentorio dei 60 giorni assegnati,<br />

quin<strong>di</strong> entro il 10 Maggio <strong>2010</strong> come in<strong>di</strong>cato nel certificato <strong>di</strong> ultimazione lavori.<br />

Il totale delle lavorazioni scorporate è pari a 244.836,29 , riducendo così l’importo contrattuale principale<br />

da 3.207.036,84 a 2.962.200,55, compresi oneri per la sicurezza, come da atto <strong>di</strong> sottomissione firmato<br />

dall’impresa. Per effetto della riduzione dei lavori con la IV perizia in <strong>di</strong>minuzione, d.d. aprile <strong>2010</strong>, viene inoltre<br />

confermata l’ultimazione dei lavori in data 10 Marzo <strong>2010</strong> e quin<strong>di</strong> la vali<strong>di</strong>tà del relativo certificato emesso il 24<br />

Marzo <strong>2010</strong>.<br />

GIUNTA COMUNALE - estratto dal verbale <strong>di</strong> deliberazione n°65 del 31 Maggio <strong>2010</strong><br />

OGGETTO Costruzione della nuova sede della Scuola materna e dell’Asilo nido comunale ad opera della <strong>di</strong>tta<br />

Cosbau S.p.A.: incarico all’avv. Mario Maccaferri <strong>di</strong> consulenza legale.<br />

Riprendendo quanto in<strong>di</strong>cato nella delibera 55 al punto precendente, in data 18 maggio è stato eseguito lo<br />

stato <strong>di</strong> consistenza dei lavori da parte del Direttore dei Lavori, per un importo definitivo <strong>di</strong> 2.766.501,49,<br />

con un cre<strong>di</strong>to netto della <strong>di</strong>tta pari a circa 27.000,00.<br />

Rispetto alla IV perizia <strong>di</strong> variante d.d. Aprile <strong>2010</strong>, gli importi <strong>di</strong> perizia devono quin<strong>di</strong> essere ridotti <strong>di</strong><br />

ulteriori 195.699,06, oltre all’importo <strong>di</strong> 244.836,29 già <strong>di</strong>minuito con la perizia nominata, per un totale <strong>di</strong><br />

lavori mancanti pari a circa 440.000,00 rispetto al contratto principale .<br />

Rimandando a quanto in<strong>di</strong>cato in precedenza, quali motivazioni alla base della procedura portata avanti, è<br />

stata affidata all’avv. Mario Maccaferri del Foro <strong>di</strong> Trento, la consulenza legale per la procedura in<br />

essere oltre che per la verifica delle attività a tutela dell’Ente e degli uffici comunali, estendendo<br />

l’incarico per eventuali risposte in forma scritta ai legali che dovessero assumere la <strong>di</strong>fesa o l’assistenza legale<br />

alla <strong>di</strong>tta principale Cosbau S.p.A..<br />

GIUNTA COMUNALE - estratto dal verbale <strong>di</strong> deliberazione n°66 del <strong>14</strong> Giugno <strong>2010</strong><br />

OGGETTO Costruzione della nuova sede della Scuola materna e dell’Asilo nido comunal: affido opere <strong>di</strong><br />

completamento. Atto <strong>di</strong> in<strong>di</strong>rizzo.<br />

A seguito delle delibere precedenti, a completamento della procedura attivata, è stato formalmente quantificato<br />

e deliberato l’importo in <strong>di</strong>minuzione della IV perizia <strong>di</strong> variante. Come in<strong>di</strong>cato in precedenza, viene confermato<br />

che l’importo totale da scorporare dall’appalto è pari a 440.535,35 ( 244.836,29 + 195.699,06), pur<br />

mantenendo invariato l’importo complessivo dell’opera e pari a 4.584.<strong>14</strong>3,67.<br />

Inoltre, per le motivazioni in<strong>di</strong>cate in precedenza, vista l’urgenza <strong>di</strong> dare ultimate le opere, le lavorazioni da<br />

eseguire in <strong>di</strong>retta amministrazione sono:<br />

Opere e forniture da elettricista OS30 283.219,59<br />

Opere e forniture da termoidraulico OS328 74. 595,39<br />

Opere e forniture da fabbro 36.982,38<br />

Opere da pittore 12. 473,25<br />

Opere da falegname 22.613,43<br />

Per velocizzare la ripresa delle lavorazioni si è deciso <strong>di</strong> procedere attraverso cottimi fiduciari alle imprese<br />

subappaltatrici già presenti sul cantiere, in particolare:<br />

Zeni Roberto s.n.c. (elettricista) 283.219,59<br />

Zorzi geom. Mario S.r.l. (termoidraulico) 74.595,39<br />

3S Group (fabbro) 36.982,38<br />

Bauflex Italiana S.r.l. (pittore) 12.473,25<br />

Agnelli Porte (falegname) 22.613,43<br />

Per quanto sopra in<strong>di</strong>cato, soprattutto per le motivazioni legate alla messa in funzione della struttura nei<br />

termini previsti, il presente atto <strong>di</strong> in<strong>di</strong>rizzo equivale ad autorizzazione per gli uffici comunali a dare esecuzione<br />

per il completamento delle opere mancanti.<br />

Infine viene confermato il cre<strong>di</strong>to netto a favore dell’impresa, pari a 27,00,00 come risultante dallo stato <strong>di</strong><br />

La lente d’ingran<strong>di</strong>mento so dell’amministrazione la cauzione definitiva depositata dall’appaltatore;<br />

96<br />

L’<br />

ARIONE


consistenza, e viene rettificata la delibera n.55, sopra esposta, sospendendo la vali<strong>di</strong>tà del certificato <strong>di</strong><br />

ultimazione e rimettendo all’andamento futuro ogni valutazione in merito all’attivazione dei rime<strong>di</strong><br />

risarcitori nei confronti dell’appaltatore principale.<br />

GIUNTA COMUNALE - estratto dal verbale <strong>di</strong> deliberazione n°63 del 24 Maggio <strong>2010</strong><br />

OGGETTO Costruzione della nuova sede della Scuola materna e dell’Asilo nido comunale: fornitura e posa <strong>di</strong><br />

arre<strong>di</strong>, tendaggi e cucina asilo. Atto <strong>di</strong> in<strong>di</strong>rizzo.<br />

Per la messa in esercizio della struttura nei termini previsti, si è definito l’appalto <strong>di</strong> fornitura e posa delle<br />

attrezzature necessarie, integrando gli arre<strong>di</strong> <strong>di</strong>sponibili e recuperabili, in modo da rendere fruibile l’asilo nido e la<br />

scuola materna agli utenti ed al personale addetto, offrendo un ambiente sicuro e confortevole oltre ad un<br />

ambiente lavorativo armonico e funzionale.<br />

In particolare l’atto <strong>di</strong> in<strong>di</strong>rizzo definisce la seguente sud<strong>di</strong>visione degli importi:<br />

- tendaggi, per un valore <strong>di</strong> circa 15.000,00 IVA esclusa;<br />

- mobilio e arre<strong>di</strong>, per un valore <strong>di</strong> circa 70.000,00 IVA esclusa;<br />

- cucina, per un valore <strong>di</strong> circa 40.000,00 IVA esclusa.<br />

L’atto era riconosciuto come imme<strong>di</strong>atamente eseguibile in modo da autorizzare gli uffici competenti al fine <strong>di</strong><br />

adottare i necessari e tempestivi provve<strong>di</strong>menti <strong>di</strong> incarico per le relative forniture e prestazioni <strong>di</strong> servizio.<br />

“MODIFICA STATUTO COMUNALE: INTRODUZIONE PRINCIPIO DELL’ACQUA COME BENE COMUNE<br />

NON SOGGETTO A PRIVATIZZAZIONE”<br />

Accogliendo una mozione della minoranza, il consiglio comunale con<strong>di</strong>vide e approva la mo<strong>di</strong>fica<br />

allo Statuto Comunale inserendo il principio dell’acqua come bene comune non soggetto a<br />

privatizzazione.<br />

CONSIGLIO COMUNALE - estratto dal verbale <strong>di</strong> deliberazione n°16 del 23 Giugno <strong>2010</strong><br />

OGGETTO Approvazione mo<strong>di</strong>fica dello Statuto comunale con introduzione del principio dell’acqua come<br />

bene comune non soggetto a privatizzazione.<br />

Il consiglio comunale, considerando che:<br />

- l’acqua rappresenta fonte <strong>di</strong> vita insostituibile per gli ecosistemi, dalla cui <strong>di</strong>sponibilità <strong>di</strong>pende il futuro degli<br />

esseri viventi;<br />

- l’acqua, pertanto, è un bene comune dell’umanità, il bene comune universale, un bene comune pubblico,<br />

quin<strong>di</strong> in<strong>di</strong>sponibile, il quale appartiene a tutti;<br />

- il <strong>di</strong>ritto all’acqua è inalienabile: l’acqua non può essere proprietà <strong>di</strong> nessuno, deve essere un bene equamente<br />

con<strong>di</strong>viso da tutti ed il suo accesso garantito a tutti come un servizio pubblico;<br />

- l’accesso all’acqua, se non affrontato in maniera razionale e democratica, rappresenta una causa scatenante<br />

<strong>di</strong> tensione e conflitti all’interno della comunità internazionale ed una vera emergenza democratica;<br />

e ritenendo necessario sancire che il servizio idrico deve essere pubblico e privo <strong>di</strong> rilevanza economica, con<br />

<strong>14</strong> voti favorevoli (10 <strong>Aldeno</strong> Insieme – 4 <strong>Aldeno</strong> per il Futuro) e 1 voto contrario (1 Lega Nord Trentino) su 15<br />

presenti e votanti, ha mo<strong>di</strong>ficato lo statuto vigente riconoscendo “l’acqua come bene comune e <strong>di</strong>ritto umano,<br />

naturale e universale” e inserendo il seguente articolo:<br />

ART. 53bis<br />

Definizione dei servizi pubblici comunali privi <strong>di</strong> rilevanza economica<br />

Il <strong>Comune</strong>, visti gli articoli 1, 2, 3, 5, 43, 1<strong>14</strong>, 118 della Costituzione, riconosce i servizi pubblici locali quali:<br />

servizio idrico, servizio sanitario, igiene pubblica, servizi sociali, istruzione pubblica, tutela dei beni culturali e<br />

delle risorse ambientali e paesaggistiche e quant’altro riconoscerà il Consiglio comunale, <strong>di</strong> preminente interesse<br />

generale.<br />

Riconosce il <strong>di</strong>ritto umano all’acqua, ossia l’accesso all’acqua come <strong>di</strong>ritto umano universale, in<strong>di</strong>visibile,<br />

inalienabile e lo status dell’acqua come bene comune pubblico.<br />

Conferma il principio che tutte le acque, superficiali e sotterranee, anche se non estratte dal sottosuolo, sono<br />

pubbliche e costituiscono una risorsa da utilizzare secondo criteri <strong>di</strong> solidarietà; nonché il principio che in<br />

ambito pubblico devono essere mantenute la proprietà delle reti e la gestione del sistema idrico integrato.<br />

Riconosce al servizio idrico integrato lo status <strong>di</strong> servizio pubblico locale privo <strong>di</strong> rilevanza economica e<br />

senza fini <strong>di</strong> lucro, la cui gestione va attuata in forma pubblica e con la partecipazione delle comunità locali, in<br />

quanto servizio pubblico essenziale per garantire il <strong>di</strong>ritto universale all’acqua e pari <strong>di</strong>gnità umana a tutti i<br />

citta<strong>di</strong>ni.<br />

L’<br />

ARIONE<br />

97<br />

La lente d’ingran<strong>di</strong>mento


Notizie utili<br />

PROMEMORIA<br />

PROMEMORIA<br />

PROMEMORIA<br />

Informazioni utili, <strong>di</strong> pronto impiego, per accedere ai servizi del <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Aldeno</strong><br />

COMUNE DI ALDENO tel. 842523 - 842711 - www.comune.aldeno.tn.it<br />

Orario <strong>di</strong> apertura al pubblico: Dal lunedì al venerdì dalle ore 8.00 alle ore 12.30<br />

Orario ricevimento Sindaco Lun. 8.00 - 10.00 / 16.00 - 18.00<br />

da Martedì a Sabato mattina previo appuntamento<br />

Orario ricevimento Vicesindaco e Assessori Lun. 16.00 - 18.00<br />

da Martedì a Sabato mattina previo appuntamento<br />

Numero utile segnalazione guasti - Ufficio Tecnico 0461.843222 - Segreteria attiva 24 ore<br />

BIBLIOTECA COMUNALE DI ALDENO tel. 0461.842816 Orario <strong>di</strong> apertura al pubblico:<br />

Lunedì<br />

Martedì - Mercoledì<br />

Giovedì - Venerdì<br />

POLIZIA MUNICIPALE<br />

Vigili urbani <strong>Aldeno</strong>: tel. 0461.843188 - Centralino Polizia Municipale Trento: tel. 0461.889111<br />

FARMACIA DOTT. G. BARBACOVI<br />

Orario <strong>di</strong> apertura : 8.30 - 12.00 15.30 - 19.00 - Chiusura: sabato pomeriggio - tel. 0461.842956<br />

DOTT. MARCO GIOVANNINI Via Florida, 1 - tel. 0461.843221 - cell. 335.364950 Orario <strong>di</strong> ricevimento:<br />

<strong>Aldeno</strong><br />

Lunedì - Giovedì<br />

8.00 - 10.30<br />

Martedì<br />

16.00 - 18.30<br />

Venerdì<br />

8.00 - 10.30 19.00 - 20.00<br />

Sabato<br />

su appuntamento<br />

Cimone<br />

Mercoledì<br />

11.00 - 11.30<br />

Garniga<br />

Mercoledì<br />

9.30 - 10.30<br />

DOTT. MAURO LUNELLI Via Florida, 1 - tel. 0461.230976 - cell. 328.6912852 Orario <strong>di</strong> ricevimento:<br />

<strong>Aldeno</strong><br />

Lunedì - Martedì - Mercoledì 9.00 - 12.30<br />

Cimone<br />

Garniga<br />

Venerdì<br />

Sabato<br />

Mercoledì<br />

Martedì<br />

15.00 - 19.00<br />

9.00 - 12.00<br />

15.00 - 16.30<br />

15.00 - 16.00<br />

DOTT. MAURO PIFFER Via Roma, 38 - tel. 0461.842865 Orario <strong>di</strong> ricevimento:<br />

<strong>Aldeno</strong><br />

Cimone<br />

Garniga<br />

DOTT.SSA MARINA CESTELE - Pe<strong>di</strong>atra<br />

<strong>Aldeno</strong>: via Florida, 1 - Trento: Via Gramsci, 40/A<br />

Tel. 340.1504738 preferibilmente dalle 8.00 alle 9.00 e al <strong>di</strong> fuori degli orari <strong>di</strong> visita per impegnative,<br />

appuntamenti o informazioni in ambulatorio<br />

Orario Trento (su appuntamento): Lunedì <strong>14</strong>.00-16.30 - Martedì, Mercoledì, Venerdì 9.00 - 11.00<br />

<strong>Aldeno</strong> (su appuntamento): Lunedì: 10.00-12.00, Mercoledì: <strong>14</strong>.15 - 16.15, Giovedì: 9.00-11.00<br />

PUNTO PRELIEVI Via Florida, 1<br />

Martedì<br />

ASSISTENZA SOCIALE tel.0461.843313<br />

Assistente Sociale MARCO DEGASPERI - area minori - Martedì 10.00 - 12.00<br />

Assistente Sociale MONICA SARTORI - area anziani - Mercoledì 10.00 - 12.00<br />

Assistente sociale ALICE NARDIN - area adulti - Giovedì 10.00 - 12.00.<br />

per gli altri giorni, su appuntamento, Lavis: tel. 0461.241988/246957/246820 - Trento: tel. 0461.412279<br />

ORARIO APERTURA CRM (Centro Raccolta Materiali)<br />

Martedì: 13.30-15.30 - Giovedì: 15.00-18.00 - Sabato: 9.00 - 12.30<br />

98<br />

L’<br />

ARIONE<br />

<strong>14</strong>.00 - 18.00<br />

8.30 - 11.30<br />

<strong>14</strong>.00 - 18.00<br />

Lunedì<br />

Mercoledì - Giovedì<br />

Venerdì<br />

Martedì<br />

Martedì<br />

7.00 - 9.00<br />

CONSULTORIO INFERMIERISTICO Via Florida, 1 - tel. 0461.843221<br />

dal Lunedì al Venerdì<br />

9.30 - 10.00<br />

20.00 - 22.00<br />

<strong>14</strong>.00 - 18.00<br />

15.00 - 19.00<br />

15.00 - 19.00 su appuntamento<br />

10.00 - 13.00<br />

9.00 - 11.00<br />

11.00 - 12.00


L’<br />

ARIONE<br />

NOTIZIARIO DEL COMUNE<br />

DI ALDENO<br />

<strong>Anno</strong> <strong>14</strong> - N. <strong>26</strong> - <strong>Dicembre</strong> <strong>2010</strong><br />

Autorizzazione n. 959 del 21/05/ 1997<br />

del Tribunale <strong>di</strong> Trento<br />

Presidente:<br />

Alida Cramerotti<br />

(Assessore alla Cultura)<br />

Direttore responsabile:<br />

Lorenzo Lucianer<br />

Comitato <strong>di</strong> Redazione:<br />

Renzo Beozzo<br />

Lucio Bernar<strong>di</strong><br />

Maurizio Cadonna<br />

Riccardo Comper<br />

Cristina Cont<br />

Massimiliano Cont<br />

Samuele Cont<br />

Mattia Maistri (Vice<strong>di</strong>rettore)<br />

Danilo Micheletti<br />

Giovanni Mosna<br />

Direzione - Redazione -<br />

Amministrazione:<br />

presso <strong>Comune</strong> <strong>di</strong> <strong>Aldeno</strong><br />

Piazza Cesare Battisti, 5<br />

www.comune.aldeno.tn.it<br />

Lettere e comunicazioni a:<br />

L’ARIONE<br />

presso Biblioteca comunale<br />

Via Giacometti, 8<br />

38060 <strong>Aldeno</strong><br />

Tel. 0461/842816<br />

aldeno@biblio.infotn.it<br />

Grafica e impaginazione:<br />

L’ORIZZONTE<br />

Agenzia <strong>di</strong> pubblicità<br />

38060 <strong>Aldeno</strong><br />

Via Ver<strong>di</strong>, 15/1<br />

Tel. 0461/843200 Fax 0461/842943<br />

www.lorizzonte.it<br />

info@lorizzonte.it<br />

Stampa:<br />

GRAFICHE DALPIAZ srl<br />

38040 Ravina (TN)<br />

z.i. Via Stella, 11/b<br />

www.grafichedalpiaz.com<br />

Tel. 0461/913545 Fax 0461/913186<br />

Foto:<br />

Remo Mosna<br />

Il saluto del Sindaco <strong>di</strong> Emiliano Beozzo<br />

L’e<strong>di</strong>toriale <strong>di</strong> Lorenzo Lucianer<br />

La scuola<br />

Scuola: lavorare insieme per crescere <strong>di</strong> Antonietta Decarli<br />

La nuova scuola materna <strong>di</strong> Michele Lucianer<br />

Diversità e ricchezza <strong>di</strong> Carlo Bri<strong>di</strong><br />

Società<br />

Luci della ribalta <strong>di</strong> Samuele Cont<br />

Cavalieri e maestri del lavoro <strong>di</strong> Lucio Bernar<strong>di</strong><br />

Fratelli d’Italia <strong>di</strong> Maurizio Cadonna<br />

Aggiungi un posto a tavola <strong>di</strong> don Daniele Moran<strong>di</strong>ni<br />

Il presepe degli Innocenti <strong>di</strong> Cristina Cont<br />

Economia<br />

MondoMerlot vuol <strong>di</strong>re <strong>Aldeno</strong> <strong>di</strong> Lara Coser<br />

In tavola Merlot e cucina etica <strong>di</strong> Nereo Pederzolli<br />

La Rurale contro la crisi <strong>di</strong> Lucio Bernar<strong>di</strong><br />

Protagonisti<br />

La gonna <strong>di</strong> Jenny <strong>di</strong> Lorenzo Lucianer<br />

Lo sport<br />

Una vita al rovescio <strong>di</strong> Mattia Maistri<br />

Attualità<br />

Prelievi a chilometri zero <strong>di</strong> Cristina Cont<br />

Il Comun Comunale del volontariato <strong>di</strong> Alida Cramerotti<br />

Aquerelli<br />

Anna e la bellezza <strong>di</strong> Giovanni Mosna<br />

La storia<br />

Ma ti, de chi set? <strong>di</strong> Samuele Cont e Massimiliano Cont<br />

Associazioni<br />

Grazie Giuliano! <strong>di</strong> Rudy Cimadom<br />

Con Jenia nel cuore <strong>di</strong> Paola Davi e Petra Donati<br />

Solo le pietre sanno <strong>di</strong> Ugo Cont<br />

Donare il sangue, donare la vita <strong>di</strong> Alberto Baldo<br />

Una luce sempre accesa a cura del Club Altinum<br />

Ma è più bello farlo al Circolo <strong>di</strong> Michele Bottura<br />

Energia pulita al rifugio <strong>di</strong> Ezio Mosna<br />

La colletta degli Alpini <strong>di</strong> Cornelio Muraglia<br />

Ma che spettacolo! <strong>di</strong> Lara Coser<br />

Armigeri cercansi <strong>di</strong> Alessandro Cimadom<br />

Emozioni in musica <strong>di</strong> Gloria Bernar<strong>di</strong><br />

La vita dall’incubo dell’AIDS a cura <strong>di</strong> Alma e Rosanna<br />

Il mestiere dell’animatore <strong>di</strong> Mattia Baffetti<br />

La vita guarda sempre avanti <strong>di</strong> Marcello Enderle<br />

Club 3P: prospettive <strong>di</strong> rilancio <strong>di</strong> Ermanno Moratelli<br />

I Carabinieri per <strong>Aldeno</strong> <strong>di</strong> Renzo Beozzo<br />

Amministrazione e politica<br />

No alla pena <strong>di</strong> morte <strong>di</strong> Alida Cramerotti<br />

Un asilo per Paganica <strong>di</strong> Emiliano Beozzo<br />

Pannelli solari al centro sportivo <strong>di</strong> Alessandro Bri<strong>di</strong><br />

<strong>Aldeno</strong> Insieme<br />

<strong>Aldeno</strong> per il Futuro<br />

Lega Nord<br />

Lettere<br />

Le scelte dell’Amministrazione<br />

La lente d’ingran<strong>di</strong>mento<br />

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In<strong>di</strong>ce


<strong>Aldeno</strong> da non scordare<br />

Sfilata in sella a Mezzocorona per<br />

Renata Maistri (prima a sinistra). Al suo<br />

fianco Lino Muraglia.<br />

In groppa ai cavalli avelignesi, sotto il<br />

palco d’onore, ancora a Mezzocorona.<br />

1957:<br />

alle Albere (dove poi sorgerà il campo <strong>di</strong><br />

tamburello) i cavalieri <strong>di</strong> <strong>Aldeno</strong>, Renata<br />

Maistri (prima a destra) e Giulio Gottar<strong>di</strong><br />

(primo a sinistra).<br />

1957:<br />

una delle vittoriose galoppate <strong>di</strong> Renata<br />

Maistri.

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