ecuador: rinegoziazione del debito pubblico estero - Dipartimento di ...
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Università degli Stu<strong>di</strong> Milano Bicocca<br />
Corso <strong>di</strong> Politica-Economica Macro<br />
Prof: Stanca Luca<br />
ECUADOR: RINEGOZIAZIONE DEL DEBITO<br />
PUBBLICO ESTERO<br />
IL FINANZIAMENTO DELLA SPESA PUBBLICA PER ANNI È STATO UNO DEGLI<br />
ARGOMENTI CRUCIALI DELL’ECONOMIA.<br />
IN QUESTA TESI TRATTEREMO LE PROBLEMATICHE ECONOMICHE E SOCIALI CHE<br />
L’ECUADOR HA SUBITO PER DECENNI A CAUSA DI UN DEBITO PUBBLICO ESTERO<br />
CHE SI PONEVA AL DI SOPRA DI QUALSIASI BISOGNO PRIMARIO DELLA<br />
POPOLAZIONE.
In<strong>di</strong>ce:<br />
Storia <strong>del</strong>la formazione <strong>del</strong> <strong>debito</strong> <strong>pubblico</strong> <strong>estero</strong><br />
Fattori che determinarono la crescita esponenziale <strong>del</strong><br />
<strong>debito</strong><br />
Dichiarazione <strong>di</strong> illegittimità <strong>del</strong> <strong>debito</strong><br />
Possibili soluzioni per la gestione <strong>del</strong> <strong>debito</strong><br />
Conclusioni<br />
Grafici che <strong>di</strong>mostrano la crescita <strong>del</strong> paese<br />
Siti Internet<br />
A cura <strong>di</strong>:<br />
Toala Fraijo Sandra maria.<br />
Rivera jimenez Gustavo.<br />
Zanetta Francesca
Storia<br />
La storia <strong>del</strong> <strong>debito</strong> <strong>estero</strong> dei paesi in via <strong>di</strong> sviluppo inizia dopo i due shock<br />
petroliferi <strong>del</strong> '73 e <strong>del</strong> '79, quando, con l’innalzarsi in modo esponenziale <strong>del</strong> prezzo<br />
<strong>del</strong> petrolio, si determinò un aumento <strong>del</strong> denaro in circolazione e <strong>del</strong>le possibilità <strong>di</strong><br />
prestito. Un’ingente flusso <strong>di</strong> denaro proveniente dalla ven<strong>di</strong>ta <strong>del</strong> petrolio (i<br />
cosiddetti petroldollari) fu depositata, da parte dei paesi produttori, nelle banche dei<br />
paesi ricchi.<br />
Questi concessero prestiti ai paesi <strong>del</strong> Terzo Mondo senza chiedere troppe garanzie e a<br />
bassi tassi <strong>di</strong> interessi prevedendo che, a partire dagli anni ‘80, le economie dei paesi<br />
poveri sarebbero state pronte a restituire i sol<strong>di</strong> ricevuti. Ma non fu così.<br />
Debito <strong>estero</strong> <strong>pubblico</strong> <strong>del</strong>l’Ecuador<br />
Agli inizi degli anni ’70 il “Boom petrolifero” cambiò ra<strong>di</strong>calmente la struttura<br />
economica <strong>del</strong> paese, negli anni a seguire infatti la produzione e la<br />
commercializzazione estera <strong>del</strong> petrolio prese impulso.<br />
In questo periodo quando l’Ecuador poteva avere un’economia fiorente, grazie<br />
all’esportazione <strong>di</strong> petrolio, inizia il cosiddetto “indebitamento aggressivo”.<br />
Il Fondo Monetario Internazionale, la Banca Mon<strong>di</strong>ale e gli altri cre<strong>di</strong>tori privati<br />
internazionali <strong>del</strong> Nord <strong>del</strong> mondo erano <strong>di</strong>sposti a concedere prestiti dato che in<br />
quel periodo il mercato finanziario era in eccesso <strong>di</strong> liqui<strong>di</strong>tà.<br />
Tali prestiti hanno trovato destinazione nei paesi in via <strong>di</strong> sviluppo come l’Ecuador.<br />
I finanziatori offrivano tutti tipi <strong>di</strong> cre<strong>di</strong>ti incluso quelli per finanziare spese correnti<br />
e l’acquisto <strong>di</strong> armamenti (poiché il paese in quel periodo si trovava sottomesso ad<br />
una <strong>di</strong>ttatura militare); inoltre i cre<strong>di</strong>tori avrebbero concesso tali prestiti anche a<br />
con<strong>di</strong>zione che venissero usati per costruire infrastrutture, le quali dovevano essere<br />
date in appalto ad imprese statunitensi.
Nel 1970 il <strong>debito</strong> ammontava a $242 milioni e alla fine degli anni ’70 raggiunse i<br />
$3.500 milioni ossia 15 volte il suo valore originale.<br />
FATTORI CHE HANNO DETERMINATO L’AUMENTO ESPONENZIALE<br />
DEL DEBITO.<br />
Negli anni successivi <strong>di</strong>versi fattori hanno portato a un forte aumento <strong>del</strong> <strong>debito</strong><br />
<strong>pubblico</strong> tra cui:<br />
la moratoria <strong>del</strong> <strong>debito</strong> <strong>estero</strong> messicano e l’impossibilità nel pagare i debiti<br />
contratti da vari paesi in via <strong>di</strong> sviluppo ha determinato il blocco dei<br />
finanziamenti esteri verso tutta l’America latina<br />
l’aumento dei tassi <strong>di</strong> interessi sui mercati internazionali: gli interessi dei<br />
prestiti contratti negli anni ’70 che erano soltanto <strong>del</strong> 1% e 2%, ora aumentano<br />
fino al 18%.<br />
la contrazione <strong>del</strong> commercio internazionale dovuto all’abbassamento dei<br />
prezzi e alla riduzione <strong>del</strong>la domanda dei beni primari e alle restrizioni<br />
commerciali da parte degli USA.<br />
l’indebolimento <strong>del</strong> mercato <strong>del</strong> petrolio<br />
Negli anni ‘80, lo Stato ,oltre che <strong>del</strong> proprio <strong>debito</strong>, si era fatto carico anche, <strong>di</strong><br />
fronte ai cre<strong>di</strong>tori, <strong>del</strong> <strong>debito</strong> <strong>estero</strong> contratto dai privati, per un totale <strong>di</strong> $1.371<br />
milioni, ai tempi una cifra notevole. Talmente notevole che nei successivi sei anni il<br />
paese non fu più in grado <strong>di</strong> pagarla. nel frattempo essa crebbe fino a raggiungere la<br />
soglia <strong>di</strong> $7 miliar<strong>di</strong>.
IL CONTENUTO DEI CONTRATTI NON ERA TRASPARENTE!!!<br />
Inizialmente nei contratti stipulati tra gli istituti <strong>di</strong> cre<strong>di</strong>to (soprattutto<br />
statunitensi)e l’Ecuador esisteva una clausola che prevedeva la caduta in prescrizione<br />
<strong>del</strong> <strong>debito</strong> oltre il sesto anno dalla data <strong>del</strong>la sua stipula, ma alla fine degli anni ‘80,<br />
venne abolita la prescrizione <strong>del</strong>la totalità <strong>del</strong> <strong>debito</strong>. In pratica, gli Stati Uniti<br />
decisero, senza consultare l’altra parte, che l’Ecuador avrebbe pagato ugualmente<br />
tutto il <strong>debito</strong>.<br />
Nessun membro <strong>del</strong> congresso <strong>ecuador</strong>egno si oppose alla risoluzione, che gli<br />
organismi statali nascosero persino alla popolazione.<br />
Poco tempo dopo, sempre dagli Stati Uniti arrivò la seguente proposta: che il <strong>debito</strong><br />
<strong>estero</strong> fosse scambiato con l’acquisto dei cosiddetti Buoni Brady.<br />
Nicholas Brady nel 1992 attuò un piano, che interveniva sul <strong>debito</strong> <strong>di</strong> molti paesi<br />
latinoamericani ristrutturandolo attraverso la ven<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> nuovi bond e obbligazioni.<br />
Molti paesi accettarono l’offerta, che consisteva <strong>di</strong> fatto nel pagare il proprio <strong>debito</strong><br />
contraendone un altro, sul quale sarebbero maturati nuovi interessi. Anche l’Ecuador<br />
accettò.<br />
Le con<strong>di</strong>zioni poste da questo nuovo <strong>debito</strong> furono decisamente pesanti. Fra il 1992 ed<br />
il 1993 molte <strong>del</strong>le compagnie statali venero privatizzate, e si stabilì che a dover<br />
garantire il <strong>debito</strong> sarebbero state le risorse <strong>di</strong> metano e petrolio.<br />
Quando accettò il Piano Brady, l’Ecuador si impegnò a rispettare una serie <strong>di</strong><br />
clausole molto complesse e piuttosto confuse. Esisteva , ad esempio, una clausola che<br />
fissava i termini per i reclami. “L’Ecuador avrebbe potuto reclamare qualsiasi tipo <strong>di</strong><br />
controversia legata al contratto a partire dal 21° anno dopo la morte <strong>del</strong>l’ultimo<br />
membro <strong>del</strong>la famiglia Kennedy”. Una clausola <strong>di</strong>retta ad impe<strong>di</strong>re qualsiasi tipo <strong>di</strong><br />
reclamo.
Nel 2000 i buoni Brady vengono sostituiti con i buoni Global, che portano a nuove<br />
misure ancor più rigide e a privatizzazioni, sotto pressione <strong>di</strong> alcune banche come : JP<br />
Morgan, Citibank, Chase Manhattan Bank, Lloyds Bank, Loeb Roades, E.F. Hutton.<br />
Questo contratto viene stipulato dallo stu<strong>di</strong>o legale Milbank. il quale ha curato la<br />
maggior parte dei contratti sul <strong>debito</strong> stipulati dai paesi <strong>del</strong>l’America Latina. Ogni<br />
singolo contratto stipulato dall’Ecuador è passato da questo stu<strong>di</strong>o.<br />
Fra i suoi avvocati più brillanti troviamo John McLoy, primo presidente <strong>del</strong>la Banca<br />
Mon<strong>di</strong>ale, William H. Webster, ex-<strong>di</strong>rettore <strong>del</strong>l’Fbi e <strong>del</strong>la Cia e giu<strong>di</strong>ce <strong>del</strong>la corte<br />
<strong>del</strong>lo Stato <strong>di</strong> New York.<br />
I contratti venivano stipulati con gli avvocati <strong>del</strong>l’Ecuador negli Stati Uniti: Cleary,<br />
Gottlieb, Steen e Hamilton, che si limitavano a ratificare quanto già deciso senza mai<br />
sollevare contestazioni.<br />
Dichiarazione <strong>di</strong> illegitimità <strong>del</strong> <strong>debito</strong> <strong>estero</strong>:<br />
Nel 2008 l’Ecuador si trovava allora in una situazione particolarmente <strong>di</strong>fficile, con un<br />
<strong>debito</strong> che aumentò fino a raggiungere<br />
gli 11 miliar<strong>di</strong> <strong>di</strong> dollari, decisamente<br />
troppo per un’economia relativamente<br />
povera.<br />
Il presidente socialista Rafael Correa, in<br />
carica dal Gennaio 2007, prese allora la<br />
grande decisione. Egli <strong>di</strong>chiarò davanti<br />
a tutto il mondo: “l’Ecuador non<br />
pagherà il proprio <strong>debito</strong> <strong>estero</strong>, in<br />
quanto è stato contratto in maniera<br />
illegittima”.<br />
Egli infatti aveva precedentemente<br />
istituito una commissione d’inchiesta<br />
che indagasse su tutte le ambigue<br />
vicende che hanno portato alla<br />
creazione e alla crescita <strong>del</strong> <strong>debito</strong><br />
<strong>pubblico</strong>; dalla relazione redatta da<br />
questa commissione emersero una serie <strong>di</strong> dati interessanti: oltre l’80% <strong>del</strong> <strong>debito</strong> è servito a<br />
re-finanziare il <strong>debito</strong> stesso, mentre solo il 20% è stato destinato a progetti <strong>di</strong> sviluppo.
tutto ciò <strong>di</strong>mostrò che il sistema d’indebitamento è stato solo un modo per fare gli interessi<br />
<strong>di</strong> banche e multinazionali e non dei paesi che lo subiscono. Quin<strong>di</strong> questa commissione è<br />
giunta alla conclusione che il <strong>debito</strong> <strong>estero</strong> <strong>del</strong>l’Ecuador è illegittimo, cosi si decise <strong>di</strong> fermare<br />
il pagamento <strong>del</strong> <strong>debito</strong>, e in quel momento i detentori <strong>di</strong> obbligazioni le misero sul mercato<br />
per venderle, e l’Ecuador acquistò segretamente il 91% <strong>del</strong>le stesse.<br />
Successivamente il governo emanò una serie <strong>di</strong> leggi che vennero accettate dai cre<strong>di</strong>tori, tra<br />
cui:<br />
quella relativa al pagamento <strong>di</strong> solo il 30% <strong>del</strong> <strong>debito</strong><br />
quella relativa alla re<strong>di</strong>stribuzione <strong>del</strong>le entrate ottenute dalla ven<strong>di</strong>ta <strong>del</strong> petrolio;<br />
solo una parte sarà utilizzata per pagare il <strong>debito</strong>, a <strong>di</strong>fferenza <strong>di</strong> quanto veniva fatto<br />
in precedenza (NON PIÙ IL 50 % MA SOLO IL 20%).<br />
Ora che il governo ha fissato regole per la stipula dei contratti per i<br />
finanziamenti provenienti dall’<strong>estero</strong> e per le emissioni <strong>di</strong> titoli <strong>di</strong> stato,<br />
qual è il modo migliore che l’Ecuador ha per gestire il <strong>debito</strong> <strong>pubblico</strong> ?<br />
A livello globale e ancor più nella regione latino-americana, una <strong>del</strong>le questioni<br />
maggiormente <strong>di</strong>scusse e come portare avanti la gestione <strong>del</strong> <strong>debito</strong>.<br />
La progettazione <strong>di</strong> una strategia istituzionale, che prevede la composizione <strong>del</strong><br />
<strong>debito</strong>, vale a <strong>di</strong>re, il livello dei pagamenti e <strong>del</strong> profilo degli ammortamenti, le fonti<br />
<strong>di</strong> costi <strong>di</strong> finanziamento e i rischi <strong>di</strong> indebitamento, tra gli altri fattori, è importante<br />
perché:<br />
contribuisce alla gestione efficiente <strong>del</strong>le risorse pubbliche;
iduce la vulnerabilità <strong>del</strong>l'economia ai cambiamenti improvvisi nell'ambiente<br />
(nazionale e internazionale);<br />
contribuisce all'approfon<strong>di</strong>mento <strong>del</strong> mercato interno dei valori mobiliari;<br />
rafforzare le finanze pubbliche per facilitare la responsabilità <strong>del</strong>la gestione<br />
Stato finanziario<br />
contribuisce a trasparenza, alla coerenza e alla semplicità <strong>di</strong> gestione <strong>del</strong><br />
<strong>debito</strong> <strong>pubblico</strong><br />
rafforza la cre<strong>di</strong>bilità dei politici, facilitando la creazione <strong>di</strong> un quadro formale<br />
<strong>del</strong>la politica <strong>di</strong> finanza pubblica che possono essere <strong>di</strong>ffusi e avanzare agli<br />
operatori, riducendo le asimmetrie informative sul mercato, e avere maggiore<br />
certezza nelle performance economiche.<br />
Pertanto, tale strategia dovrebbe consentire una valutazione continua dei rischi, costi<br />
e benefici <strong>del</strong>le <strong>di</strong>verse opzioni per il prestito, una definizione <strong>di</strong> requisiti (breve,<br />
me<strong>di</strong>o e lungo termine) per il loro servizio, e il monitoraggio, la sostenibilità <strong>di</strong><br />
bilancio e la vulnerabilità.<br />
Dal momento che non esiste una ricetta unica che può essere applicata senza<br />
<strong>di</strong>stinzione da un paese all'altro, è essenziale per l'Ecuador che abbia un proprio<br />
programma che rifletta le priorità e l'ambiente specifico <strong>del</strong> paese. Pertanto, <strong>di</strong>venta<br />
necessario una <strong>di</strong>scussione ed una analisi al fine <strong>di</strong> implementare un processo <strong>di</strong><br />
riforma che considera anche gli aspetti <strong>del</strong>la situazione nel me<strong>di</strong>o e nel lungo termine.<br />
Pertanto, è essenziale definire un ambiente istituzionale e facilitare la creazione <strong>di</strong> un<br />
sistema <strong>di</strong> gestione <strong>del</strong> <strong>debito</strong> <strong>pubblico</strong>, che, assumendo una gestione fiscale<br />
equilibrata e sostenibile, sia appoggiato da una struttura organizzata e coor<strong>di</strong>nata e<br />
<strong>di</strong> enti pubblici e privati che lavorino per la gestione <strong>del</strong> <strong>debito</strong> <strong>pubblico</strong>.<br />
Questo deve necessariamente includere la creazione e il rafforzamento <strong>del</strong>le capacità,<br />
compresa l'attuazione dei sistemi adeguati <strong>di</strong> informazione e <strong>di</strong> gestione <strong>del</strong> <strong>debito</strong><br />
<strong>pubblico</strong>, e lo sviluppo <strong>del</strong> mercato interno, si deve finanziare e anche sviluppare<br />
mo<strong>del</strong>li <strong>di</strong> analisi <strong>di</strong> scenari <strong>di</strong> costo e <strong>di</strong> rischio che possono portare a proiettare un<br />
profilo dei pagamenti e la valutazione <strong>del</strong>la sostenibilità <strong>del</strong>le finanze pubbliche.
CONCLUSIONE:<br />
Debito <strong>pubblico</strong>: stato attuale<br />
Il <strong>debito</strong> <strong>pubblico</strong> in Ecuador è generato<br />
principalmente come conseguenza <strong>del</strong><br />
debole quadro giuri<strong>di</strong>co e istituzionale<br />
che governava l'amministrazione.<br />
In merito a ciò si stanno facendo passi<br />
da giganti, esiste un maggiore controllo<br />
e trasparenza nonché maggiore<br />
cre<strong>di</strong>bilità nelle istituzioni.<br />
Questa tesi è stata sviluppata per<br />
portare a conoscenza la realtà<br />
economica <strong>di</strong> un paese come l’Ecuador<br />
che pur avendo risorse <strong>di</strong> ogni tipo,<br />
mancava <strong>di</strong> un quadro istituzionale in<br />
grado <strong>di</strong> porre lo sviluppo e la crescita<br />
<strong>del</strong> paese al <strong>di</strong> sopra <strong>del</strong> rimborso <strong>di</strong> un<br />
<strong>debito</strong> che gravava ingiustamente sulla popolazione.<br />
Dopo la <strong>di</strong>chiarazione <strong>di</strong> illegittimità <strong>del</strong> <strong>debito</strong> , l’Ecuador è andato incontro ad un forte<br />
sviluppo al punto che la popolazione sotto la soglia <strong>di</strong> povertà è <strong>di</strong>minuita <strong>di</strong> quasi il 15 per<br />
cento. In quanto ora, questo stato può utilizzare le proprie risorse per la crescita sociale.<br />
Come si può notare dai seguenti grafici.
I dati presi dalla banca centrale <strong>del</strong>l’Ecuador ci mostrano che il prodotto interno lordo è<br />
cresciuto. tale crescita ebbe impulso anche grazie alle emanazioni <strong>di</strong> leggi per quanto riguarda i<br />
contratti d’esportazione <strong>del</strong> petrolio.<br />
La crescita si nota anche dalla crescita <strong>del</strong> Pil Procapite.
Mettendo a confronto anche il Pil <strong>del</strong> 2011 degli altri paesi sudAmerica si nota lo sviluppo che il<br />
paese ha ottenuto. La crescita <strong>del</strong> PIl negli ultimi anni in<strong>di</strong>ca che effettivamente L’Ecuador ha le<br />
potenziali per uscire dal sotto-sviluppo in cui si trovava.<br />
2.7<br />
SITI INTERNET:<br />
www.bce.fin.ec<br />
https://www.ups.edu.ec/<br />
Paesi latinoamericani: PIL 2011<br />
Prodotto interno lordo %<br />
5.9 5.9<br />
Brasil Chile Colombia Ecuador Uruguay<br />
7.8<br />
5.7