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marzo 2007 - Scarica il PDF - Eo Ipso

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6<br />

APPUNTI<br />

IL LIBRO<br />

IL “DON BESANA”<br />

COME IL BAFF<br />

Valter Binaghi sta assumendo,<br />

sempre più, l’icona della letteratura<br />

made in Busto Garolfo. E<br />

non, come si potrebbe pensare,<br />

una produzione storica, classica<br />

dei cosiddetti “scrittori di<br />

periferia”, ma una realtà contemporanea<br />

a tutto tondo.<br />

Dopo <strong>il</strong> successo ottenuto con<br />

"Robinia Blues" all’ultima edizione<br />

del concorso di sceneggiatura<br />

organizzato dal BA F<strong>il</strong>m<br />

Festival, Binaghi torna a vibrare<br />

parole con un nuovo libro «I<br />

tre giorni all’inferno di Enrico<br />

Bonetti cronista padano»<br />

(Sironi editore). Non solo un<br />

libro da leggere, ma da ascoltare.<br />

Lo scorso 7 <strong>marzo</strong>, infatti,<br />

nel salone Don Besana di Busto<br />

Garolfo, l’autore ha presentato<br />

un “reading”, spettacolo di<br />

parole e musica, con brani tratti<br />

proprio dal romanzo e con<br />

l’accompagnamento di una<br />

blues band (Doctor Blue and<br />

The Healers Blues Band). La<br />

storia presentata all’auditorium<br />

della nostra Bcc parte da un<br />

orrendo delitto scoperto presso<br />

una cava di provincia. La storia<br />

si dipana tra i mali della<br />

Società Italia tanto vicini da<br />

apparire così lontani. Binaghi<br />

punta l’attenzione proprio sulla<br />

Provincia, quell’astratto concetto<br />

territoriale che concretizza<br />

e rende comuni <strong>il</strong> bene e <strong>il</strong><br />

male della nostra società.<br />

Buratti e Calella: <strong>il</strong> ricordo di due figure storiche<br />

Un inverno triste per <strong>il</strong> nostro Credito Cooperativo: Mario Buratti e Dino Calella hanno<br />

saputo, nel tempo, ascoltare le comunità che hanno guidato come sindaci. Il nostro saluto<br />

Èstato un inverno triste per <strong>il</strong> nostro<br />

Credito Cooperativo e per le comunità<br />

che hanno visto nascere, crescere e prosperare<br />

i valori della Bcc di Busto Garolfo e<br />

Buguggiate. Nell’arco di tre mesi, due figure<br />

storiche sono venute a mancare dopo<br />

una vita trascorsa e spesa altruisticamente.<br />

Sigismondo Calella, detto Dino,<br />

classe 1938, è scomparso <strong>il</strong> 27 ottobre<br />

dello scorso anno; Mario Felice Buratti,<br />

classe 1920, è venuto a mancare lo scorso<br />

13 gennaio.<br />

Dino Calella. Nato a Martinafranca<br />

(Taranto), è stato sindaco di Buguggiate<br />

dal 1980 al 1990. In questi dieci anni di<br />

governo, Calella ha cercato, continuamente,<br />

di dare respiro al piccolo centro<br />

in provincia di Varese rendendolo autonomo,<br />

realizzando strutture e proponendo<br />

idee in grado di avvicinarsi alla<br />

società. Pensiamo all’associazione sportiva di<br />

Buguggiate, al campo di calcio, alla sistemazione<br />

della rete idrica e del metano, ai piani di ed<strong>il</strong>izia<br />

popolare, alla nuova sede del municipio,<br />

ma anche alla nascita della Cassa Rurale nel<br />

Dagli sportelli della banca ai blocchi di partenza.<br />

Il passo, per molti, può essere lungo e<br />

faticoso, ma non per Marco Garavaglia, classe<br />

1981, impiegato nella nostra f<strong>il</strong>iale di V<strong>il</strong>la<br />

Cortese. Il 26 novembre scorso <strong>il</strong> ventiseienne<br />

originario di Cuggiono si è aggiudicato <strong>il</strong><br />

Campionato Italiano Maratona Bancari e<br />

Assicurativi che si è svolto a Firenze. Marco<br />

ha corso nella categoria “D” (uomini fino a<br />

34 anni) che comprendeva circa 300 partecipanti,<br />

classificandosi primo del suo gruppo.<br />

La maratona, molto famosa nel panorama<br />

podistico internazionale, ha visto la partecipazione<br />

di 7m<strong>il</strong>a “runner”<br />

provenienti da ogni parte del<br />

mondo. Tra preparatissimi e<br />

affermati maratoneti, anche<br />

<strong>il</strong> nostro Marco che ha messo<br />

in f<strong>il</strong>a i colleghi delle altre<br />

banche italiane e vincendo<br />

nettamente anche <strong>il</strong> “derby”<br />

con Agostino Alberti, della<br />

Banca di Legnano, giunto<br />

14esimo al traguardo. «La<br />

maratona -racconta Marco<br />

entusiasta- è una disciplina<br />

molto particolare: richiede<br />

Mario Buratti<br />

Dino Calella<br />

POLLICE SU<br />

1982. Calella volle fortemente, in qualità di sindaco,<br />

che Buguggiate si dotasse di una realtà<br />

creditizia attraverso una f<strong>il</strong>osofia all’avanguardia<br />

per l’epoca: integrare la banca nel tessuto<br />

sociale della comunità.<br />

Mario Felice Buratti. Partigiano, cattolico,<br />

sindacalista, segretario politico.<br />

Mario Buratti nasce a Busto Garolfo nel<br />

1920 e a Busto Garolfo ha sempre dedicato<br />

la sua vita. Sindaco per 20 anni (dal<br />

1958 al 1978) è stato <strong>il</strong> pioniere dell’inte-<br />

grazione sociale della piccola cittadina<br />

che era stato nominato a guidare. Il suo<br />

passato partigiano, soprattutto negli<br />

ultimi anni di vita, stava riaffiorando<br />

con grande passione, sempre tenendo<br />

presente la sua forte vocazione cattolica.<br />

Uomo poliedrico, ha dato quanto poteva<br />

a tutte le associazioni del territorio<br />

(Acli, Unitalsi, Azione cattolica), ma<br />

anche alle istituzioni e alla vita sociale (è stato<br />

tra i fondatori della Cisl locale). Nel 1978 è<br />

diventato Socio del nostro Credito Cooperativo<br />

e per un breve periodo è anche stato membro<br />

del Consiglio di Amministrazione.<br />

Un maratoneta tra i corridoi della Bcc<br />

sforzi che possono portare alla crisi. È una<br />

specie di viaggio dentro di sé. Nei momenti<br />

più diffic<strong>il</strong>i, quando lo sconforto prende <strong>il</strong><br />

sopravvento e pensi di gettare la spugna, si<br />

fa appello ai propri affetti, alle sensazioni<br />

più profonde». Un pensiero, sicuramente,<br />

sarà andato anche al duro lavoro, agli allenamenti<br />

quotidiani, alla fatica e alle sofferenze<br />

provate per giungere preparato alla<br />

maratona e agli amici dell’associazione sportiva<br />

Onda Verde di Corbetta che hanno incitato<br />

e accompagnato Marco durante la preparazione<br />

della corsa. Ma anche ai dipendenti<br />

della nostra Bcc a cui<br />

Marco dedica «<strong>il</strong> ringraziamento<br />

più sincero» per aver<br />

«sempre tollerato le mie<br />

“fughe” dovute agli allenamenti»<br />

e per essersi resi «sempre<br />

disponib<strong>il</strong>i e favorendomi<br />

sul posto di lavoro». Pazienza<br />

e tolleranza: valori fondamentali<br />

della nostra Bcc che, anche<br />

fuori dall’ambito prettamente<br />

lavorativo, si sono dimostrati<br />

fondamentali per ottenere <strong>il</strong><br />

successo. Bravo Marco!<br />

In Ecuador<br />

fiorisce <strong>il</strong> melograno<br />

Il Credito Cooperativo Italiano “mette le<br />

radici” in Ecuador. Merito di un melograno<br />

che è stato piantato a Quito, capitale<br />

dell’Ecuador, durante la cerimonia di<br />

inaugurazione della nuova sede di<br />

Codesarrollo, associazione che raduna le<br />

ottocento banche cooperative di v<strong>il</strong>laggio<br />

delle Ande. La cerimonia si è svolta nell’ambito<br />

dell’incontro annuale tra <strong>il</strong><br />

Credito Cooperativo italiano, promotore<br />

del programma “Microfinanza<br />

Campesina”, e Codesarrollo.<br />

Il sistema di banche di v<strong>il</strong>laggio (decollato<br />

grazie al sostegno delle Bcc italiane,<br />

che hanno messo a disposizione un<br />

plafond di oltre 22 m<strong>il</strong>ioni di dollari di<br />

finanziamenti a condizioni agevolate) ha<br />

permesso di concedere microcrediti a<br />

oltre 70m<strong>il</strong>a famiglie di campesiños,<br />

avviando un progetto originale che è<br />

stato riconosciuto dalle Nazioni Unite<br />

come uno dei migliori progetti di microfinanza<br />

a livello mondiale. A siglare questo<br />

rapporto, a Quito, ora c’è un melograno<br />

pronto a fiorire sempre più rigoglioso.<br />

«Job on line»<br />

Un servizio targato Bcc<br />

Lavoro, novità in vista. Da alcuni giorni,<br />

sulla home page del sito internet<br />

della nostra Bcc (www.bccbanca1897.it)<br />

è apparso un nuovo link:<br />

“job”. Il pulsante elettronico si trova<br />

in alto, sulla destra, ed è a disposizione<br />

di chiunque intenda presentare<br />

domanda di assunzione presso <strong>il</strong><br />

nostro Credito Cooperativo. Cliccando<br />

sul link appare una finestra con tutte<br />

le informazioni per <strong>il</strong> candidato. Si<br />

tratta, in sintesi, di un percorso che<br />

guida <strong>il</strong> candidato prima all’assenso<br />

per <strong>il</strong> trattamento dei dati personali ai<br />

sensi della normativa sulla privacy<br />

(decreto legislativo 196/03) e in<br />

seconda battuta all’inserimento delle<br />

notizie essenziali del prof<strong>il</strong>o professionale<br />

e infine all’invio del curriculum<br />

vitae in formato elettronico. La candidatura<br />

viene elaborata in tempo reale<br />

e mantenuta in evidenza per un periodo<br />

di sei mesi.<br />

INDUSTRIA IL CASO ABB<br />

Le istituzioni fanno centro<br />

Dai trasformatori alla caldaie, non senza<br />

qualche patema iniziale e qualche proverbiale<br />

veleno in cauda, ma, se quel<br />

che conta è <strong>il</strong> risultato, l’elettromeccanica<br />

a Legnano ha salvato la pelle. Per<br />

un’Abb che fa le valigie, una Fcl (leggi<br />

Fabbrica Caldaie Legnano) che arriva e<br />

un marchio (Pensotti 1881) che torna<br />

dopo <strong>il</strong> pluriennale es<strong>il</strong>io in quel di<br />

Lonate Ceppino, sede della Sices del<br />

presidente di Univa Alberto Ribolla. Chi<br />

la dura la vince; nella fattispecie la tenacia<br />

di istituzioni e sindacati ottiene <strong>il</strong><br />

doppio risultato di salvaguardare occupazione<br />

e presidio cittadino dello strategico<br />

f<strong>il</strong>one energia. A conti fatti 48<br />

dipendenti Abb troveranno collocazione<br />

nella nuova azienda accanto alle maestranze<br />

già presenti a Legnano e in attesa<br />

di altri 150 addetti che l’auspicab<strong>il</strong>e<br />

successo del disegno industriale richiederà<br />

per alimentare <strong>il</strong> volume di affari.<br />

Dalla fabbrica usciranno bollitori ad<br />

altissima resa energetica da collegare a<br />

impianti a biomassa, tecnologie su cui<br />

scommettono le nuove politiche energetiche.<br />

Voce fuori dal coro dal generale<br />

alleluja, levatosi per l’accordo di programma,<br />

i vicini Dolce & Gabbana, che<br />

da tempo avevano adocchiato gli spazi<br />

Abb per espandersi. Nel taglia e cuci<br />

dell’area industriale ci sarà spazio anche<br />

per l’alta moda?<br />

Il documento dell’Fmi (Fondo monetario internazionale),<br />

«Cooperative Banks and Financial<br />

Stab<strong>il</strong>ity», firmato dagli economisti Hesse e<br />

Cihak, analizza <strong>il</strong> ruolo delle Banche<br />

Cooperative nel mantenimento della<br />

stab<strong>il</strong>ità finanziaria e conclude che<br />

le Banche Cooperative sono più<br />

stab<strong>il</strong>i delle concorrenti aventi<br />

diversa natura giuridica. L’analisi,<br />

inoltre, denuncia chiaramente <strong>il</strong><br />

disinteresse della letteratura economica<br />

rispetto all’importanza<br />

oggettiva delle Banche Cooperative.<br />

Essa «dedica un’attenzione sproporzionatamente<br />

piccola alle Banche Cooperative rispetto<br />

alle Banche commerciali; troppo piccola, per<br />

esempio, rispetto alla loro quota di mercato».<br />

60 SECONDI<br />

SALVATORE<br />

BRUNO<br />

Dopo cinque anni ben spesi<br />

alla conduzione<br />

della f<strong>il</strong>iale di Busto Garolfo,<br />

la nuova sfida di Bruno<br />

è <strong>il</strong> r<strong>il</strong>ancio della bella<br />

f<strong>il</strong>iale di Varese.<br />

Affidiamo con convinzione a Bruno<br />

l’opportunità di valorizzare<br />

questo gioiello<br />

DANIELE<br />

GRASSI<br />

Già vice responsab<strong>il</strong>e<br />

nella f<strong>il</strong>iale di Busto Arsizio,<br />

Grassi è stato nominato direttore<br />

con l’obiettivo dichiarato<br />

di continuare nel br<strong>il</strong>lante sv<strong>il</strong>uppo<br />

della f<strong>il</strong>iale di Busto in questi anni.<br />

Daniele saprà certamente<br />

dimostrare <strong>il</strong> suo valore<br />

ADALBERTO<br />

TOMASELLO<br />

Dopo aver inaugurato, nel 2003<br />

la f<strong>il</strong>iale di Busto Arsizio, Tomasello<br />

è stato nominato responsab<strong>il</strong>e<br />

della storica e impegnativa<br />

f<strong>il</strong>iale di via Manzoni.<br />

L’indiscussa professionalità<br />

di Tomasello lo rende adeguato<br />

a raccogliere <strong>il</strong> testimone di Bruno<br />

APPUNTI<br />

FINANZA LA RICERCA INTERNAZIONALE DIMENTICA IL SISTEMA BCC<br />

Il Fmi: Banche virtuose da considerare<br />

Sostengono gli economisti che solo lo 0,1 per<br />

cento di tutte le ricerche economiche su temi<br />

bancari presenti in EconLit, uno dei principali<br />

archivi di ricerca economica, riguarda le<br />

Banche Cooperative. Ciò stride con<br />

la r<strong>il</strong>evanza oggettiva del ruolo<br />

giocato dalle Banche Cooperative<br />

(cooperative mutualistiche o<br />

Raiffeisen e Banche popolari),<br />

per esempio in termini di quote di<br />

mercato: circa <strong>il</strong> 10% del totale<br />

degli attivi bancari nelle economie<br />

più avanzate e nei mercati emergenti,<br />

con punte del 30% in alcuni paesi e addirittura<br />

del 40% sul piano del numero di sportelli<br />

(come accade in cinque Paesi dell’UE: Francia,<br />

Austria, Olanda, Finlandia, Germania).<br />

7

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