dicembre 2007 - Scarica il PDF - Eo Ipso
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La<br />
oce<br />
<strong>dicembre</strong> <strong>2007</strong><br />
Vdella Banca di Credito Cooperativo<br />
di Busto Garolfo e Buguggiate<br />
Azzi mette <strong>il</strong> sig<strong>il</strong>lo<br />
all’unione delle aree
LA VOCE <strong>dicembre</strong> <strong>2007</strong><br />
6<br />
Il Centodecimo<br />
I Soci fondatori 9 Famiglie in festa 13<br />
Un anno da incorniciare<br />
34<br />
26<br />
Il calendario<br />
La f<strong>il</strong>iale<br />
Il Trio 14<br />
Il Maestro 16<br />
Èstato un <strong>2007</strong> col botto. Per tante ragioni. La più importante<br />
è quella di aver finalmente portato a compimento<br />
<strong>il</strong> percorso del duplice piano strategico<br />
-quello del 2003 e quello del 2005- che come consiglio di amministrazione<br />
abbiamo scritto all’indomani della fusione tra<br />
la Bcc di Busto Garolfo e la Bcc di Buguggiate, indicando<br />
l’obiettivo della continuità operativa delle storiche aree di<br />
intervento. Traguardo centrato, come ci siamo più volte<br />
detti, con l’apertura della f<strong>il</strong>iale di Somma Lombardo.<br />
Ma, ragione non meno importante, <strong>il</strong> <strong>2007</strong> è stato un anno<br />
col botto perché abbiamo brindato in più e più occasioni ai<br />
nostri 110 anni di vita e ai Soci fondatori che <strong>il</strong> 7 ottobre<br />
1897, creando la Cassa depositi e prestiti Santa Margarita,<br />
piantarono a Busto Garolfo <strong>il</strong> seme della nostra Bcc. Per festeggiare<br />
con noi sono arrivati personaggi del calibro del<br />
cardinal Ers<strong>il</strong>io Tonini e del presidente nazionale del Credito<br />
Cooperativo Alessandro Azzi, e artisti di fama nazionale<br />
ed internazionale, come Aldo, Giovanni e Giacomo e<br />
Angelo Pinciroli.<br />
E poi, ancora, questo <strong>2007</strong> sarà da ricordare per la festa dei<br />
25 anni di fondazione della Bcc di Buguggiate, per <strong>il</strong> lancio<br />
del progetto “Facciamolo Insieme”, ovvero la raccolta di<br />
fondi per aiutare <strong>il</strong> Vispe a realizzare un ospediale pediatrico<br />
in Burundi, e per <strong>il</strong> primo volume della collana «I motori<br />
della nostra economia»: un’opera libraria con cui<br />
vogliamo raccontare <strong>il</strong> nostro territorio attraverso le storie<br />
delle nostre aziende.<br />
Un anno da incorniciare, dunque, questo nostro <strong>2007</strong>, con<br />
tante cose successe proprio nelle ultime settimane. Ed ecco,<br />
perché, questo numero della Voce che vi affidiamo per Natale<br />
è diverso da tutti gli altri. Abbiamo voluto raccontare<br />
quello che è accaduto e quello che ci siamo detti per <strong>il</strong> 110°<br />
compleanno della Bcc, affidando i discorsi alla cronaca, e la<br />
gioia agli scatti fotografici.<br />
E nell’augurare a tutti i lettori un buon Natale e un felice<br />
Anno nuovo, anche a nome di tutto <strong>il</strong> consiglio di amministrazione<br />
e del direttore generale, vi do appuntamento nel<br />
2008, per parlare del nuovo piano strategico territoriale, che<br />
proprio in queste ore stiamo discutendo, pensando a Magenta<br />
e a Corbetta, due aree importanti dell’Altom<strong>il</strong>anese,<br />
ma anche alla provincia di Varese, in primis Gallarate.<br />
23<br />
Il Convegno<br />
L’unione delle aree 20<br />
Il libro 17<br />
Dicembre <strong>2007</strong><br />
Anno IV n° 5<br />
Direttore Editoriale: Alberto Morandi<br />
Direttore Responsab<strong>il</strong>e: Chiara Porta<br />
La Voce<br />
Bimestrale della Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate<br />
Redazione e grafica: <strong>Eo</strong> <strong>Ipso</strong> - Legnano<br />
Stampa: Arti Grafiche Baratelli - Busto Arsizio<br />
Editore: Spinnaker<br />
Registrazione del Tribunale di M<strong>il</strong>ano n°163 del 15-03-2004<br />
Collegio Sindacale<br />
Sono aperte le iscrizioni per le elezioni per <strong>il</strong> rinnovo del collegio sindacale.<br />
Le candidature si possono presentare entro la fine di gennaio 2008 all’ufficio di Presidenza.<br />
3
APPUNTI<br />
APPUNTI<br />
60 SECONDI<br />
SOLIDARIETÁ<br />
ECCO UN NUOVO PROGETTO<br />
PER IL POPOLO AFRICANO<br />
La nostra Bcc fa scuola di solidarietà.<br />
Dopo aver lanciato, assieme<br />
all’associazione Vispe, <strong>il</strong> progetto<br />
“Facciamolo insieme” per la raccolta<br />
dei fondi necessari alla realizzazione<br />
di un nuovo polo pediatrico<br />
a Mutoi, in Burundi, anche la<br />
Provincia di M<strong>il</strong>ano, grazie all’impegno<br />
del cardinale Ers<strong>il</strong>io Tonini e<br />
della Fondazione per <strong>il</strong> Sostegno<br />
dell’Africa, ha aperto le porte della<br />
solidarietà per un’altra realtà del<br />
Burundi in grave carenza sanitaria:<br />
Ngozi, paese dove l’aspettativa di<br />
vita è di 42 anni per gli uomini e di<br />
44 per le donne.<br />
Il contributo è stato concesso per<br />
l'impegno della Fondazione che<br />
opera con notevole dispendio di<br />
energie e di risorse, non solo finanziare,<br />
in un’iniziativa collettiva con<br />
l’Università di Verona, che affianca<br />
le conoscenze dei medici italiani ai<br />
medici locali. La Provincia ha deciso<br />
di sostenere <strong>il</strong> progetto con un<br />
contributo di 30m<strong>il</strong>a euro che<br />
saranno ut<strong>il</strong>izzati per ampliare<br />
l’offerta didattica e di formazione,<br />
con attivazione di corsi, via collegamento<br />
satellitare e costruzione<br />
di un Centro Didattico con docenti<br />
disponib<strong>il</strong>i a trasferimenti periodici<br />
gestione dell'ospedale di<br />
Ngozi. «La Fondazione per <strong>il</strong><br />
Sostegno all'Africa -ha detto<br />
F<strong>il</strong>ippo Penati, presidente della<br />
Provincia di M<strong>il</strong>ano- opera dal<br />
2003 con impegno lodevole, concreto<br />
e costante proprio di quelle<br />
persone che credono nello sv<strong>il</strong>uppo<br />
di un Paese e di un intero continente<br />
che ha tanto da dare. È<br />
dovere di tutte le istituzioni mettere<br />
queste persone nelle condizioni<br />
di vivere <strong>il</strong> meglio possib<strong>il</strong>e».<br />
«Il progetto dell'Ospedale<br />
Universitario a Ngozi che stiamo<br />
portando avanti è per me molto<br />
importante -ha affermato <strong>il</strong> cardinal<br />
Tonini-. Abbiamo la possib<strong>il</strong>ità<br />
concreta di risollevare le sorti di<br />
questo Paese afflitto da malattie<br />
terrib<strong>il</strong>i che in altre parti del<br />
mondo hanno già una cura».<br />
Analisi del terzo trimestre <strong>2007</strong>: dagli Usa segnali poco confortanti, ma lo sv<strong>il</strong>uppo continua<br />
Industriali: euro e mutui rallentano la crescita<br />
Univa e Confindustria Altom<strong>il</strong>anese, le associazioni<br />
degli industriali della Provincia di Varese e<br />
dell’Altom<strong>il</strong>anese, sono concordi: l’analisi del<br />
terzo trimestre dell’anno ha avuto un rallentamento<br />
dovuto sia al carattere estivo che ha contraddistinto<br />
<strong>il</strong> periodo (luglio/settembre), sia al<br />
continuo rialzo dell’euro sul dollaro americano.<br />
«I risultati relativi ai settori metalmeccanico, tess<strong>il</strong>e<br />
e abbigliamento, chimico e farmaceutico,<br />
gomma e materie plastiche -si legge nella trimestrale<br />
degli industriali varesini-, segnalano nel<br />
complesso un prof<strong>il</strong>o produttivo in rallentamento.<br />
Rallentamento che è in larga parte dovuto a un<br />
calo nella produzione nel settore metalmeccanico.<br />
Il fenomeno si deve leggere sia alla luce della<br />
stagionalità estiva, sia alla luce del fatto che sono<br />
già stati realizzati nel trimestre precedente ottimi<br />
recuperi produttivi. Nel breve periodo tuttavia le<br />
aspettative e portafoglio ordini indicano un prof<strong>il</strong>o<br />
in miglioramento nei prossimi mesi». Anche<br />
da via San Domenico a Legnano, l’analisi del trimestre<br />
parte della medesime considerazioni: «La<br />
produzione industriale si è stab<strong>il</strong>izzata sui livelli<br />
raggiunti nel trimestre precedente; gli ordinativi,<br />
interni e di matrice estera, sono risultati in contenuto<br />
progresso, mentre è risultato in calo <strong>il</strong> fatturato,<br />
che sconta <strong>il</strong> rallentamento fisiologico del<br />
periodo estivo. Il periodo, pur confermando <strong>il</strong><br />
Dopo lo scambio degli auguri è<br />
l’appuntamento canonico per i Soci della Bcc,<br />
quello che proietta nel bel mezzo dell’atmosfera<br />
natalizia; <strong>il</strong> concerto del Corpo musicale<br />
parrocchiale Santa Cec<strong>il</strong>ia di Busto Garolfo, la<br />
banda cittadina, è da sempre<br />
l’accompagnamento musicale nei giorni della<br />
vig<strong>il</strong>ia e, dal 1994, ossia dall’apertura dell’attuale<br />
sede della nostra Banca, uno degli eventi<br />
più apprezzati e attesi fra quelli di scena<br />
INIZIATIVE<br />
clima congiunturale favorevole delineatosi dalla<br />
seconda metà del 2005, ha registrato un rallentamento<br />
della crescita, la cui dinamica ha iniziato a<br />
risentire delle turbolenze sui mercati finanziari<br />
internazionali, non solo quelle estive scaturite sul<br />
mercato del credito con la “crisi dei mutui subprime”<br />
negli Stati Uniti, ma anche <strong>il</strong> rafforzamento<br />
dell’euro, che è ai massimi storici, e l’aumento<br />
delle materie prime, con <strong>il</strong> petrolio che ha superato<br />
i 95 dollari al bar<strong>il</strong>e». La forza della moneta<br />
europea e la crisi dei mutui statunitensi sono alla<br />
base anche dell’analisi di Univa: «I tre mesi trascorsi<br />
dall’ultima r<strong>il</strong>evazione congiunturale, sono<br />
stati densi di mutamenti economici nello scenario<br />
internazionale. La crisi estiva del mercato del credito<br />
americano è stata senz’altro l’elemento caratterizzante.<br />
I suoi effetti si stanno trasferendo all’economia<br />
reale, a partire dalla situazione statunitense<br />
e, con maggior gradualità, a quella europea.<br />
Le imprese locali, almeno quelle legate al consumo<br />
finale, pur non essendo arrivate a scontare un<br />
effetto diretto, hanno visto affievolirsi le prospettive<br />
di consumo delle famiglie in queste due<br />
aree». Intanto, la moneta unica europea non ha<br />
dato segnali di debolezza e continua a macinare<br />
record sul dollaro americano. L’analisi dei b<strong>il</strong>anci<br />
di chiusura anno consentirà agli industriali di<br />
fare un quadro preciso sulle strategie per <strong>il</strong> 2008.<br />
La tradizione della banda Santa Cec<strong>il</strong>ia<br />
PROGRAMMA<br />
Missa Solemnis (Marco Marzi)<br />
Brevis Historia (S<strong>il</strong>vano Scantritti)<br />
Danza del sole (Nunzio Ortolano)<br />
One moment in time (Arr. Frank Bernaerts)<br />
Spiritual moments (Dizzy Stratford)<br />
Pegaso (Giuliano Mariotti)<br />
Casual suite (Lorenzo Pusceddu)<br />
Marcia e coro (Giuseppe Verdi)<br />
Nessun dorma (Giacomo Puccini)<br />
Musiche e canti natalizi (Autori diversi)<br />
nell’auditorium don<br />
Besana. Il concerto, in<br />
programma quest’anno<br />
sabato 22 <strong>dicembre</strong><br />
con inizio alle 21,<br />
vedrà impegnati i 47<br />
elementi della banda<br />
diretti dal Maestro<br />
Fulvio Clementi in un<br />
repertorio di brani<br />
natalizi, di pagine per<br />
organico bandistico e<br />
di evergreeen attinti<br />
alla lirica per approdare<br />
alla musica leggera.<br />
Festa nella festa, tradizione nella ricorrenza<br />
che più esalta le tradizioni, <strong>il</strong> concerto<br />
natalizio del Corpo musicale bandistico si<br />
impone come espressione di una storia di<br />
lungo corso; se è vero come è vero che le origini<br />
della banda cittadina affondano in un<br />
passato così remoto da rimanere ancora<br />
avvolte nel mistero. La prima data ut<strong>il</strong>e nella<br />
vicenda dice 1848, quando <strong>il</strong> curato convocò<br />
un’assemblea di strumentisti veterani per<br />
dotare <strong>il</strong> Gruppo di<br />
una propria bandiera.<br />
Così si è soliti far risalire<br />
a un anno simbolo<br />
delle lotte risorgimentali<br />
la nascita della<br />
banda, ma è verosim<strong>il</strong>e<br />
che la fanfara,<br />
dizione più antica del<br />
complesso strumentale,<br />
dati ancora qualche<br />
anno prima. Il “Santa<br />
Cec<strong>il</strong>ia” è presieduto<br />
da Antonio Paganini,<br />
in carica dal 2004.<br />
Scambio degli auguri<br />
Le buone tradizioni sono una costante per la<br />
nostra Bcc; così domenica 16 <strong>dicembre</strong> spazio<br />
al consueto e sempre atteso scambio<br />
degli auguri di Natale. Giornata piena quella<br />
che attende <strong>il</strong> presidente Lidio Clementi, <strong>il</strong><br />
direttore generale, Paolo Innocenti e tutto <strong>il</strong><br />
consiglio di amministrazione che, assieme ai<br />
Soci della nostra Banca, si incontreranno per<br />
augurarsi un felice Natale e un sereno 2008.<br />
I consiglieri al completo si divideranno fra gli<br />
impegni a Buguggiate e Busto Garolfo. Il<br />
mattino, a partire dalle 10,30, tocca alla località<br />
alle porte di Varese ospitare <strong>il</strong> momento<br />
degli auguri. Come consuetudine, agli auspici<br />
e ai discorsi di rito, la Bcc accompagnerà<br />
un gesto rivelatore di tutta la propria concretezza:<br />
la consegna di un assegno a don<br />
Giovanni Giovannoni, come contributo a<br />
sostegno dell’attività della sua parrocchia,<br />
San Vittore Martire. Cambio di scenario nel<br />
pomeriggio. Dalle 15, appuntamento per i<br />
Soci nel salone Don Besana della sede di<br />
Busto Garolfo. Ad allietare <strong>il</strong> clima festoso<br />
contribuirà, come sempre, <strong>il</strong> Corpo musicale<br />
parrocchiale Santa Cec<strong>il</strong>ia, diretto da Fulvio<br />
Clementi, che eseguirà gli irrinunciab<strong>il</strong>i brani<br />
del repertorio natalizio. La redazione de «La<br />
Voce» approfitta per augurare a tutti i lettori<br />
un sereno Natale.<br />
FEDERAZIONE<br />
LA SEMSETRALE<br />
Le Bcc lombarde<br />
vanno a gonfie vele<br />
Le Banche di Credito Cooperativo<br />
lombarde confermano <strong>il</strong> proprio<br />
modo di “fare sistema”: sono in crescita<br />
in tutti i comparti. Nei primi sei<br />
mesi del <strong>2007</strong>, le 48 Bcc della Rosa<br />
Camuna hanno ottenuto risultati<br />
economici decisamente positivi,<br />
incrementando notevolmente la loro<br />
presenza sul territorio. Si contano<br />
662 sportelli Bcc (+6% rispetto al<br />
2006), 128.946 Soci e 5.359 dipendenti.<br />
Risultati significativi nella raccolta<br />
diretta e negli impieghi, che<br />
salgono rispettivamente a oltre 22,9<br />
e a 19,4 m<strong>il</strong>iardi di euro. La raccolta<br />
ha realizzato una crescita del 13%,<br />
mentre gli impieghi hanno registrato<br />
un incremento di 12 punti percentuali.<br />
Da gennaio a giugno <strong>2007</strong>, le<br />
Bcc lombarde hanno ulteriormente<br />
accresciuto la propria presenza sul<br />
territorio con 662 sportelli, poco<br />
meno di 130m<strong>il</strong>a Soci (+3%), mentre<br />
<strong>il</strong> personale ha raggiunto le 5.359<br />
unità. I dati sono stati presentati<br />
durante <strong>il</strong> convegno annuale della<br />
Federazione Lombarda che si è svolto<br />
a Rodi (di cui parliamo a pagina<br />
30); la nostra Bcc, negli ultimi due<br />
anni, è stata, tra le 48 sorelle lombarde,<br />
quella che ha ottenuto la<br />
maggiore crescita.<br />
SCUOLA<br />
Fedlo e Cattolica, insieme per la formazione<br />
GIORGIO<br />
NAPOLITANO<br />
Il presidente della Repubblica,<br />
in occasione della giornata<br />
del risparmio, ha incontrato<br />
al Quirinale, <strong>il</strong> presidente<br />
di Federcasse, Alessandro Azzi,<br />
e alcuni esponenti del Credito<br />
Cooperativo per capire e valutare<br />
al meglio <strong>il</strong> sistema delle Bcc<br />
Napolitano non ha mancato<br />
di congratularsi sia per i numeri<br />
raggiunti dal movimento<br />
sia per la tradizione<br />
che contraddistingue le Bcc<br />
ANTONIO<br />
COLOMBO<br />
Legnanese, classe 1951, sposato,<br />
due figli, è <strong>il</strong> nuovo direttore<br />
generale di Assolombarda,<br />
la più importante associazione<br />
italiana di Confindustria<br />
Colombo, già vicepresidente<br />
dell’Università Liuc di Castellanza<br />
e presidente di LeNord,<br />
è stato direttore generale<br />
di Univa e vicedirettore generale<br />
di Confindustria nella Capitale<br />
«È una grande soddisfazione<br />
-ha dichiarato- e motivo<br />
di orgoglio. Un impegno<br />
che assumo con rinnovato<br />
entusiasmo»<br />
UN MASTER ALLA SCOPERTA DEL CREDITO COOPERATIVO<br />
“Master in Mutualità e Sv<strong>il</strong>uppo”: questo<br />
<strong>il</strong> nome dell’ultimo percorso formativo<br />
nato dalla sinergia fra l’Università<br />
Cattolica del Sacro Cuore di M<strong>il</strong>ano, la<br />
Federazione Lombarda delle Banche di<br />
Credito Cooperativo e Federcasse. Il<br />
Master, destinato ai laureati in sociologia,<br />
economia, scienze politiche e giurisprudenza,<br />
intende rafforzare la conoscenza<br />
del ruolo economico e sociale<br />
delle Banche di Credito Cooperativo e<br />
riaffermare <strong>il</strong> valore dell’identità cooperativa<br />
mutualistica. L'evoluzione dell'attività<br />
bancaria, le nuove prospettive<br />
di sv<strong>il</strong>uppo economico e le modificazioni<br />
dello scenario normativo, costituiscono<br />
infatti una sfida cruciale per la<br />
cooperazione di credito a carattere<br />
mutualistico. I recenti dati sull'aumento<br />
della raccolta, degli impieghi, dei soci e<br />
dei dipendenti da parte delle Banche di<br />
Credito Cooperativo, dimostrano <strong>il</strong><br />
ruolo significativo che un modello<br />
mutualistico, fortemente radicato sul<br />
territorio, è capace di svolgere nell'attuale<br />
fase evolutiva del mercato bancario<br />
italiano. Per informazioni, è possib<strong>il</strong>e<br />
contattare l’Università Cattolica del<br />
Sacro Cuore, Ufficio Master, via<br />
Carducci, 28/30, 20123 M<strong>il</strong>ano.<br />
Oppure telefonare in Ateneo, allo<br />
02.7234.3860.<br />
4<br />
5
CENTODECIMO<br />
ANNIVERSARI TUTTE LE INIZIATIVE PER RICORDARE (E FESTEGGIARE) I 110 ANNI DELLA NOSTRA BCC<br />
Tre secoli tra storia e tradizioni<br />
Il discorso del vicepresidente Scazzosi: “Papa Leone XIII ha indicato la strada, noi l’abbiamo<br />
imboccata e manteniamo la rotta”. La scoperta del passato attraverso le passioni del presente<br />
È<strong>il</strong> 15 maggio 1891 quando <strong>il</strong> Papa<br />
propone <strong>il</strong> pensiero ufficiale della<br />
chiesa sulla questione operaia, presentando<br />
una soluzione che si oppone sia<br />
al liberalismo sia al socialismo. In estrema<br />
sintesi, l'enciclica ribadisce <strong>il</strong> diritto<br />
naturale alla proprietà privata, sottolineandone<br />
<strong>il</strong> valore sociale; attribuisce allo<br />
stato <strong>il</strong> compito di promuovere <strong>il</strong> bene<br />
pubblico e privato, conferendogli però un<br />
carattere di supplenza alla iniziativa privata;<br />
condanna la lotta di classe; riconosce<br />
agli operai <strong>il</strong> diritto a un giusto salario<br />
e a costituire proprie organizzazioni.<br />
Ma poi, soprattutto, l’enciclica Rerum<br />
Novarum invita a risolvere la questione<br />
sociale con l'azione combinata di Chiesa,<br />
Stato, impiegati e datori di lavoro, e invita<br />
i cristiani a organizzarsi, promuovere<br />
associazioni, società di mutuo soccorso,<br />
gettando così le basi della moderna dottrina<br />
sociale cristiana. «E’ necessaria la collaborazione<br />
di tutti», scrive testualmente<br />
Leone XIII. E <strong>il</strong> perché lo spiega chiaramente:<br />
aiutare i deboli, evitare le discriminazioni,<br />
dare a tutti la possib<strong>il</strong>ità di vivere<br />
una vita degna di tale nome. Ed ecco,<br />
che da quell’enciclica si muovono tante<br />
cose, nascono tanti frutti, come ha ricordato<br />
all’inizio <strong>il</strong> nostro presidente<br />
Clementi. E tra quei frutti ci siamo noi.<br />
O, meglio, c’è la Cassa depositi e prestiti<br />
Santa Margarita. Siamo verso la fine<br />
dell’Ottocento e a Busto Garolfo più che i<br />
problemi della classe operaia, che affliggono<br />
le vicine Legnano e Busto Arsizio, ci<br />
sono i problemi dei contadini. Dalla metà<br />
dell’Ottocento, infatti, tutta l’Italia stava<br />
facendo i conti con la forte crisi agricola,<br />
particolarmente penalizzante per<br />
un’attività basata su cereali e bozzoli,<br />
come quella della Busto Garolfo dei nostri<br />
nonni. Bisognava aiutare i contadini a<br />
non cadere nel giogo dell’usura e, più<br />
ancora, bisogna aiutare la ripresa economica,<br />
per garantire un benessere alle<br />
famiglie del paese. E su queste necessità<br />
nacque la cassa: per sostenere <strong>il</strong> cosiddetto<br />
“settore primario” e a integrare i redditi<br />
delle famiglie contadine. Una banca<br />
nata per le famiglie e le imprese, dunque,<br />
nata per aiutare, per dare solidarietà, cooperazione,<br />
mutuo soccorso. Questo vollero<br />
fare i soci fondatori.<br />
È partito da Papa Leone tredicesimo e<br />
dalla sue enciclica, “Rerum novarum”,<br />
<strong>il</strong> discorso ufficiale in ricordo<br />
dei 110 anni di fondazione della<br />
nostra Bcc, affidato al vice presidente<br />
Roberto Scazzosi. Davanti ad una<br />
piazza gremita, al termine della<br />
messa officiata in parrocchia in ricordo<br />
dei Soci defunti e dei loro fam<strong>il</strong>iari,<br />
dunque, Scazzosi ha ripercorso le<br />
tappe che hanno portato la Bcc di<br />
Busto Garolfo e Buguggiate a compiere<br />
110 anni, ricordando i tentativi tra<br />
gli anni ’40 e ’50 del secolo scorso di<br />
far scomparire la nostra Cassa: «Ma<br />
sono storia dimenticata -ha detto<br />
Scazzosi- e la caparbietà della nostra<br />
gente, unita all’amore per la banca,<br />
l’ha aiutata a superare ogni difficoltà<br />
e a scongiurare i pericoli e le ipotesi di<br />
assorbimenti sotto istituti ben più<br />
grandi». E, poi ancora, <strong>il</strong> grande ruolo<br />
sociale sempre giocato, reso visib<strong>il</strong>e<br />
nella ricostruzione del secondo dopoguerra<br />
con gli interventi sui mutui:<br />
«Mentre le norme bancarie di allora<br />
stab<strong>il</strong>ivano che i mutui sulla casa non<br />
potevano durare più di 5 anni, la particolarità<br />
della nostra banca fece sì che<br />
le nostre famiglie potessero ottenere<br />
un rinnovo. E, quindi, pianificare su<br />
10 anni un acquisto tanto importante<br />
e significativo». Fino agli anni<br />
Settanta, «quando la Cassa di Busto<br />
Garolfo comincia a rispondere all’appello<br />
dei paesi vicini e si allarga sul<br />
territorio. Il resto è storia recente -ha<br />
proseguito Roberto Scazzosi-. Gli ultimi<br />
tre decenni del secolo scorso rappresentano<br />
<strong>il</strong> consolidamento della<br />
nostra Bcc: gli anni, in cui, da radici<br />
forti e ben piantate, germogliano frutti<br />
e nuovi fiori. La Cassa cambia<br />
nome, diventa Bcc, si adegua ai mutamenti<br />
della società. E come un figlio<br />
diventato grande, comincia a guardarsi<br />
intorno. La<br />
nostra, già a quei<br />
tempi, è l’unica<br />
Cassa Rurale tra<br />
le tante sorte su<br />
questo territorio<br />
ad essere rimasta<br />
viva, a portare avanti i valori di solidarietà,<br />
mutualismo e cooperazione<br />
che ci sono propri. E, allora, lo sguardo<br />
si allarga, prende forza e corpo la<br />
voglia di aiutare e di mettersi al servizio<br />
non più solo di uno o due campan<strong>il</strong>i,<br />
ma di un intero territorio. E poi,<br />
nel 1999, la fusione per incorporazione<br />
della Bcc di Buguggiate, in provincia<br />
di Varese: quel matrimonio segna<br />
la nascita della Bcc di Busto Garolfo e<br />
«La Cassa cambia nome,<br />
diventa Bcc, si adegua<br />
ai mutamenti della società»<br />
Nella pagina accanto, <strong>il</strong> vicepresidente<br />
Roberto Scazzosi durante <strong>il</strong> discorso di<br />
apertura per i festeggiamenti dei 110 anni<br />
della nostra Bcc. In questa pagina, in senso<br />
orario, <strong>il</strong> nostro presidente, Lidio Clementi,<br />
<strong>il</strong> pubblico che ha assistito ai festeggiamenti,<br />
don Pietro Roveda, parroco di Busto<br />
Garolfo, l’intervento del sindaco di Busto,<br />
Giovanni Alli e <strong>il</strong> gazebo del Vispe.<br />
Buguggiate come la conosciamo oggi<br />
ma, soprattutto, segna una nuova<br />
tappa di trasformazione per la nostra<br />
banca. La nostra dimensione diventa<br />
territoriale, gli orizzonti si espandono<br />
e i vari consigli di amministrazione<br />
che si sono succeduti in quest’ultimo<br />
decennio portano avanti un piano per<br />
congiungere anche operativamente le<br />
aree di Busto Garolfo e Buguggiate.<br />
L’accelerazione è forse brusca, ma<br />
avviene senza<br />
strappi. Lo dimostrano<br />
i numeri,<br />
lo dimostra <strong>il</strong><br />
buono stato di<br />
salute della<br />
nostra banca».<br />
Un applauso convinto ha sottolineato<br />
<strong>il</strong> ricordo di una banca che, come ha<br />
detto <strong>il</strong> sindaco di Busto Garolfo,<br />
Giovanni Alli, «è un’istituzione<br />
importante per <strong>il</strong> nostro paese, ne ha<br />
accompagnato la crescita e lo sv<strong>il</strong>uppo<br />
e tanto fa e può ancora fare per<br />
tutta la nostra comunità». E se in<br />
apertura di cerimonia <strong>il</strong> presidente<br />
della Bcc, Lidio Clementi, aveva sottolineato<br />
come «questa è soprattutto<br />
6<br />
7
CENTODECIMO<br />
CENTODECIMO<br />
la festa per quello che Busto Garolfo è<br />
stata capace di fare in 110 anni, grazie<br />
alla lungimiranza dei padri fondatori,<br />
di cui io e gli altri dodici consiglieri<br />
che siamo stati chiamati dai soci ad<br />
amministrare la banca sentiamo <strong>il</strong><br />
peso e nel cui solco cerchiamo di operare<br />
per mantenere alti, vivi e reali i<br />
valori del cattolicesimo sociale», <strong>il</strong><br />
tema delle radici è stato ripreso con<br />
forza dal parroco, don Pietro Roveda.<br />
«È nel simbolo scelto per <strong>il</strong> 110° che si<br />
ritrova anche visivamente tutto ciò<br />
che dite ed esprimete -ha detto don<br />
Pietro-. Un albero alto, possente, dalla<br />
chioma e dai frutti importanti. Ma,<br />
soprattutto, un albero con le radici ben<br />
piantate nella terra. Radici grandi,<br />
estese, che succhiano la linfa che dà la<br />
vita direttamente da quel terreno in<br />
cui sono state piantate. Ed è certo che<br />
<strong>il</strong> terreno è quella della tradizione cristiana».<br />
La mattina della cerimonia ufficiale si<br />
è quindi conclusa con l’aperitivo del<br />
Centodecimo: 110 scelte tra cockta<strong>il</strong> e<br />
stuzzichini, presentate su un tavolo di<br />
45 metri disposto ad “U”, che per<br />
quasi due ore sono state prese<br />
d’assalto dagli intervenuti alla cerimonia.<br />
Ma, in questo caso, più delle parole<br />
raccontano le immagini.<br />
Nelle immagini, alcuni momenti dell’apertivo<br />
del 110ecimo, organizzato nel<br />
piazzale antistante la sede della nostra<br />
Bcc in via Manzoni a Busto Garolfo.<br />
L’aperitivo è stato organizzato offrendo<br />
110 differenti tipologie di bevande,<br />
stuzzichini, cockta<strong>il</strong>, prodotti ricercati<br />
che non hanno mancato di suscitare la<br />
curiosità (oltre che l’appetito) del numeroso<br />
pubblico che ha partecipato alla<br />
cerimonia per festeggiare l’importante<br />
compleanno della nostra Bcc.<br />
I FONDATORI IL GIUSTO GRAZIE AI PARENTI DEI SOCI CHE HANNO DATO VITA ALLA NOSTRA BCC<br />
Sedici firme che hanno scritto <strong>il</strong> futuro<br />
Il Consiglio di amministrazione<br />
del 110° ha premiato <strong>il</strong><br />
“Consiglio dei fondatori”,<br />
dando una medaglia d'oro ai loro<br />
eredi o discendenti, o a chi oggi li<br />
rappresenta, come nel caso dei<br />
sacerdoti.<br />
Volendo sintetizzare, è tutto qui <strong>il</strong><br />
senso della cerimonia che si è tenuta<br />
domenica 7 ottobre, nel salone don<br />
Besana, quando i membri del CdA e<br />
del Collegio sindacale si sono stretti<br />
attorno ai discendenti dei primi 16<br />
Soci della nostra Bcc per un “grazie”<br />
collettivo.<br />
“Tutto qui”, abbiamo scritto, perché<br />
quando si ringrazia qualcuno si<br />
esprimono tacitamente tutta una<br />
serie di valori condivisi, e si mostra<br />
riconoscenza, che da sola vale più di<br />
m<strong>il</strong>le parole. Ma, naturalmente, in<br />
quel “tutto qui” c’è anche e soprattutto<br />
la storia, lunga 110 anni, della<br />
Cassa Rurale Depositi e Prestiti<br />
Santa Margarita, oggi Bcc di Busto<br />
Garolfo e Buguggiate.<br />
Rimandando al box pubblicato qui<br />
sotto l’elenco dei Soci fondatori che<br />
sono stati premiati e di chi, a nome<br />
loro, ha ricevuto <strong>il</strong> riconoscimento, è<br />
sicuramente da citare l’intervento<br />
del parroco di Busto Garolfo, don<br />
Pietro Roveda, <strong>il</strong> cui predecessore,<br />
don Giovanni Besana, è stato <strong>il</strong><br />
Libro Soci<br />
1<br />
2<br />
3<br />
4<br />
5<br />
6<br />
7<br />
8<br />
9<br />
10<br />
11<br />
12<br />
13<br />
14<br />
15<br />
16<br />
Socio fondatore<br />
don Giovanni Besana (parroco)<br />
Angelo Giacobbe<br />
Paolo Pinciroli<br />
Pietro Caglio<br />
Carlo Sartorelli<br />
Luigi Borsa<br />
Teodoro Parotti<br />
Giovanni Tunici<br />
Patrizio Paganini<br />
Domenico Crespi<br />
Battista Zanzottera<br />
Pietro Berra<br />
Pietro Marazzini<br />
Angelo Sartorelli<br />
don Pietro Longoni (coadiutore)<br />
don Angelo Tettamanzi (coadiutore)<br />
primo Socio dell’istituto di credito.<br />
«Le radici e l'humus da cui <strong>il</strong> vostro<br />
albero prende la linfa sono buoni, e,<br />
nei fatti, anche con <strong>il</strong> continuo aiuto<br />
che date alla Chiesa, dimostrate che<br />
sono altrettanto validi i sani frutti di<br />
oggi -ha detto don Pietro-.<br />
Continuate così e proseguite nella<br />
vostra opera per far sv<strong>il</strong>uppare in<br />
meglio la realtà in cui viviamo».<br />
Una storia lunga 110 anni, dicevamo,<br />
che è stata ripercorsa attraverso<br />
le testimonianze di tre relatori<br />
d’eccezione. Delle origini delle<br />
Cassa ha parlato Carlo Gaio che,<br />
nato nel lontano 1924, si è associato<br />
alla Bcc negli anni in cui l'Italia cercava<br />
di rialzare lentamente la testa<br />
dopo la Seconda Guerra mondiale.<br />
La sua tessera di Socio, infatti, reca<br />
Riceve <strong>il</strong> riconoscimento<br />
don Piero Roveda (parroco Busto Garolfo)<br />
Sergio Giacobbe (pronipote)<br />
Donato Pinciroli (pronipote)<br />
Pietro Caglio (nipote)<br />
S<strong>il</strong>vana Pirletti (pronipote in linea materna)<br />
Giuseppe Borsa (nipote)<br />
Alberto Borsa (pronipote in linea materna)<br />
Claudio Tunici (nipote)<br />
Guido Paganini (nipote)<br />
Elisabetta Crespi (pronipote)<br />
Battista Zanzottera (nipote)<br />
Gianluigi Berra (pronipote)<br />
Piera Marazzini (nipote)<br />
Giuseppina Sartorelli (pronipote)<br />
don Piero Roveda (parroco Busto Garolfo)<br />
la data del 9 maggio 1952 e questo<br />
gli vale <strong>il</strong> primato di Socio con maggior<br />
anzianità. Gaio è stato anche<br />
consigliere della Banca, dal 1967 al<br />
1988. «Vi racconto come stavano le<br />
cose quando ho cominciato a lavorare<br />
io in banca -ha esordito Gaio-.<br />
L'ut<strong>il</strong>e della Cassa Rurale nel 1945 è<br />
stato di 7.000 lire, <strong>il</strong> mio stipendio<br />
era di 2.200 lire al mese. Nel 1950<br />
l'ut<strong>il</strong>e è passato a 5.800.000 e <strong>il</strong> mio<br />
stipendio è passato a 44.000 lire,<br />
quindi venti volte di più. I depositi<br />
nel '45 erano di 13m<strong>il</strong>ioni, nel 1950<br />
sono diventati di 280m<strong>il</strong>ioni. In questi<br />
5 anni è partita la ricostruzione. Il<br />
lavoro non mancava. In molti, anzi,<br />
avevano anche un doppio lavoro.<br />
Poco prima degli anni '50 comincia<br />
la costruzione delle v<strong>il</strong>lette. Oltre <strong>il</strong><br />
Nella foto in questa pagina,<br />
la platea che ha assistito alla<br />
premiazione dei Soci fondatori<br />
domenica 8 ottobre nel<br />
salone Don Besana della<br />
nostra Bcc. Qui a fianco, i<br />
nomi dei 16 Soci fondatori<br />
che diedero vita, nel 1897,<br />
alla Cassa Rurale Depositi e<br />
Prestiti Santa Margarita e i<br />
discendenti che hanno ricevuto<br />
<strong>il</strong> riconoscimento dall’intero<br />
consiglio di amministrazione.<br />
Nelle altre due<br />
pagine, la foto di gruppo con<br />
i parenti dei Soci fondatori e<br />
i membri del Consiglio di<br />
amministrazione.<br />
8<br />
9
90% delle case della zona sono state<br />
finanziate dalla Cassa Rurale<br />
Artigiana. In questi anni nascono<br />
delle piccole aziende nel campo<br />
della tessitura a conduzione famigliare.<br />
Le manifatture cambiano i<br />
telai e comprano macchine con più<br />
battute. I telai obsoleti per le aziende<br />
più grandi vengono comprati dai<br />
dipendenti e nelle cantine e nei solai<br />
cominciano a crescere delle piccole<br />
realtà imprenditoriali, in paese<br />
nascono molte tessiture famigliari.<br />
Nel 1950 su 2.300 lavoratori dipendenti<br />
delle aziende presenti nel<br />
comune di Busto Garolfo 2.000 lavoravano<br />
nel tess<strong>il</strong>e. Nel 1970 purtroppo<br />
<strong>il</strong> tess<strong>il</strong>e va in crisi, ma queste<br />
piccole realtà famigliari resistono di<br />
più delle grosse aziende, in diverse<br />
riescono nel tempo anche a rinnovare<br />
i macchinari e a diventare mano a<br />
mano più grandi. Alcune esistono<br />
ancora al giorno d'oggi, come quella<br />
di Lidio Clementi, presidente della<br />
Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate.<br />
Nel 1978 la Banca passa da società a<br />
responsab<strong>il</strong>ità <strong>il</strong>limitata a responsab<strong>il</strong>ità<br />
limitata. In questi anni ricomincia<br />
a galoppare l'inflazione. Le<br />
banche devono restringere gli impieghi.<br />
I titoli di stato nell'80 rendevano<br />
circa <strong>il</strong> 18%. La Cassa Rurale continua<br />
a prestare soldi, in linea con <strong>il</strong><br />
tasso ufficiale di sconto, ma sotto di<br />
almeno 2 punti rispetto alle altre<br />
banche, e quindi sono aumentati gli<br />
impieghi». E siamo nel ventennio<br />
che precede la fusione, di cui ha parlato<br />
uno dei protagonisti di quei<br />
tempi: Enrico Ceriotti, avvocato,<br />
nato a Busto Garolfo nel 1949 e<br />
diventato Socio della banca <strong>il</strong> 19<br />
marzo 1991. Sindaco supplente della<br />
banca dal 1978 al 1980 e dal 1984 al<br />
1991, diventato socio, Ceriotti viene<br />
subito chiamato dall'assemblea nel<br />
consiglio di amministrazione, dove<br />
resterà dal 1991 al 1999. «Anche per<br />
la Cassa Rurale gli anni Ottanta<br />
ebbero un sapore tutto particolare,<br />
l'ebbrezza che si era impossessata<br />
del mercato non mancò di far sentire<br />
i suoi effetti anche nel microcosmo<br />
dell'istituto bustese. Ed ecco la scelta<br />
di diventare adulti, nella dimensione,<br />
non certo nella consapevolezza<br />
della propria missione, che dalle<br />
origini, come doveva, è rimasta<br />
uguale a se stessa. La banca comincia<br />
a guardare oltre la cinta muraria:<br />
non più soltanto la storica sede, la<br />
casa madre Busto Garolfo, e i due<br />
uffici tesoreria collocati a pochi ch<strong>il</strong>ometri,<br />
nella frazione di Olcella e a<br />
V<strong>il</strong>la Cortese, ma <strong>il</strong> territorio. Non fu<br />
un anticipo di quella che oggi chiamiamo<br />
globalizzazione, perché la<br />
Cassa, allora, si rivolse a realtà vicine<br />
che conosceva molto bene, a un<br />
territorio omogeneo nel tessuto<br />
sociale ed economico. Non andava<br />
quindi alla conquista di qualcosa di<br />
sconosciuto; andava a proporsi a<br />
persone, a famiglie, a imprese che<br />
parlavano tutte la stessa lingua, che<br />
erano cresciute in un quadro economico<br />
sostenuto dalle grandi imprese<br />
di riconosciuta tradizione e competenza.<br />
E nulla cambiava per chi si<br />
rivolgeva a uno sportello: la cortesia,<br />
l'attenzione ai bisogni, <strong>il</strong> polso<br />
del territorio, la conoscenza delle<br />
sue problematiche erano quelle di<br />
sempre. L'aria di famiglia che sempre<br />
avevano respirato i nostri soci e<br />
i nostri clienti non era cambiata,<br />
forse, soltanto, si stava allargando la<br />
famiglia, si stava esportando un<br />
modo di essere banca in comuni<br />
confinanti, dove, se non identici,<br />
molto sim<strong>il</strong>i erano le questioni sul<br />
tavolo. Negli anni Novanta si fa più<br />
stringente l'esigenza di uscire dai<br />
confini di Busto Garolfo e si dà un<br />
segnale preciso dei mutamenti in<br />
atto: <strong>il</strong> cambio della sede. Poi, nel<br />
1994, l'istituto è ribattezzato: da<br />
Cassa Rurale a Banca di Credito<br />
Cooperativo. Questi passaggi erano<br />
spie di un'evoluzione che marciava a<br />
ritmi serrati: dopo Parabiago erano<br />
arrivate le aperture di V<strong>il</strong>la Cortese,<br />
san Giorgio su Legnano, Dairago,<br />
Olcella e Canegrate. Il territorio<br />
cominciava a essere costellato di<br />
punti Bcc; e anche se allora non si<br />
ut<strong>il</strong>izzava <strong>il</strong> termine di rete, nei fatti,<br />
la geografia bancaria su quello schema<br />
andava modellandosi. Alla Bcc<br />
mancava, sul finire del decennio,<br />
ancora una realtà, la più grande del<br />
territorio nel Nord Ovest m<strong>il</strong>anese,<br />
Legnano. Che non tardò: nel 1999,<br />
negli spazi che furono della Pretura,<br />
posizionati a cuneo sul centralissimo<br />
corso Italia, ecco apparire<br />
l'insegna Bcc. Passo significativo,<br />
questo, perché Legnano non era,<br />
come ben sappiamo, territorio vergine:<br />
già allora nella Città del<br />
Carroccio molti istituti si disputavano<br />
la piazza. La nostra presenza<br />
significava essere ormai riconosciuti<br />
a pieno diritto come banca di un territorio<br />
e non più di un solo paese.<br />
Era <strong>il</strong> preludio a quanto sarebbe successo<br />
poi, dal 1999».<br />
E degli ultimi dieci anni, nel corso<br />
del convegno, ha parlato Lidio<br />
Clementi, 60 anni, imprenditore, dal<br />
febbraio <strong>2007</strong> presidente del consiglio<br />
di amministrazione, dopo essere<br />
stato per quasi sette anni consigliere,<br />
prima dal 1988 al 1991, e poi<br />
dal 2000 al 2002, per ricoprire quindi<br />
per cinque anni la carica di vice presidente,<br />
dal 2002 fino al febbraio<br />
scorso. «Fondendo le due Bcc, otto<br />
anni fa, abbiamo dato vita ad una<br />
banca più grande ma, cosa ancora<br />
più importante, abbiamo costruito<br />
una realtà che sta svolgendo un<br />
ruolo di vera e propria cerniera tra i<br />
territori dell'Altom<strong>il</strong>anese e del<br />
Varesotto. In altre parole, abbiamo<br />
dato dimostrazione tangib<strong>il</strong>e dell'unico<br />
vero modo per superare le crisi<br />
della nostra area e tornare a giocare<br />
un ruolo di primo piano nel settore<br />
economico lombardo e nazionale:<br />
fare sistema. Perché è solo superando<br />
i campan<strong>il</strong>ismi che si può crescere,<br />
competere, giocare fino in fondo<br />
la parte che ogni attore economico e<br />
sociale ha in un territorio. E che la<br />
Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate,<br />
dopo la fusione, sia cresciuta esponenzialmente<br />
e sia diventata un<br />
attore sociale è sotto agli occhi di<br />
tutti. Oggi più di ieri, la nostra banca<br />
si schiera con forza al fianco degli<br />
imprenditori e di tutte le forze sociali<br />
che hanno <strong>il</strong> comune obiettivo di<br />
una crescita complessiva del sistema<br />
a cui si fa riferimento e per <strong>il</strong> quale<br />
tutti i soggetti hanno l'interesse ad<br />
operare. Un interesse che è condivisione<br />
di valori. Per prima cosa, di<br />
valore del territorio in cui si opera,<br />
inteso come luogo in cui <strong>il</strong> globale<br />
viene ricollocato nella sua giusta<br />
dimensione. Poi i valori che sono i<br />
principi ispiratori del nostro operare,<br />
e che sono racchiusi nella carta<br />
dei valori del credito cooperativo».<br />
Il resto è storia di oggi, di cui abbiamo<br />
più volte parlato nei numeri<br />
scorsi della Voce e di cui riferiamo<br />
anche in altri articoli. E adesso, <strong>il</strong><br />
10<br />
11
CENTODECIMO<br />
CENTODECIMO<br />
La grande festa<br />
per le famiglie<br />
Anche nei momenti di festa, la nostra<br />
Bcc dimostra tutta la sua attenzione<br />
per la qualità e per <strong>il</strong> risultato. Lo si<br />
è visto durante la kermesse che ha salutato i<br />
110 anni dalla nascita del Credito<br />
Cooperativo a Busto Garolfo: un weekend<br />
densodiappuntamenti,momentidi incontro<br />
dedicati ai nostri Soci e a tutta la comunità.<br />
Venerdì 5 e sabato 6 ottobre, la grande<br />
tradizione italiana è andata in scena nel piccolo<br />
comune dell'Altom<strong>il</strong>anese, con due<br />
appuntamenti decisamente invitanti.<br />
Venerdì sera si è celebrata la passione per <strong>il</strong><br />
ballo liscio, che negli ultimi anni ha raccolto<br />
sempre più consensi in tutto <strong>il</strong> Bel Paese.<br />
Cornice della serata, <strong>il</strong> PalaBcc allestito in<br />
occasionediquestaparticolarefestadi compleanno<br />
nel campo sportivo di Busto<br />
Garolfo. Con una pista da ballo di oltre 300<br />
metri quadrati, l’evento ha attirato un folto<br />
numero di ballerini, animati dal fuoco del<br />
ritmo. Dalle 21, l'orchestra di Gianni e i<br />
Macedonia, nome noto agli appassionati di<br />
questo genere, ha dato linfa a una serata che<br />
si è protratta fino a tarda ora, e che ha visto<br />
oltrem<strong>il</strong>lepersonecalcare<strong>il</strong>parquetdel tendone<br />
innalzato in via Cellini. Adare un po'<br />
di respiro agli astanti ci ha pensato la scuola<br />
di ballo “Ads Planet Dance” di Rho che con<br />
la sua esibizione ha dato una bella dimostrazione<br />
di quanto varie e articolate siano<br />
le discipline del ballo liscio. Un tempo noto<br />
unicamente come danza di paese, sinonimo<br />
quindi di provincialità ed evasione, <strong>il</strong> Liscio<br />
è diventato ormai una realtà in grande<br />
espansione, una disciplina attorno alla quale<br />
si svolgono tornei e campionati locali e<br />
nazionali. Sabato 6 ottobre, i festeggiamenti<br />
sono proseguiti sul piazzale antistante la<br />
sede della nostra Bcc di Via Manzoni. Sotto<br />
uno spazio coperto di 200 metri quadrati,<br />
dalla mattina fino alla sera, è stato possib<strong>il</strong>e<br />
gustareimiglioriprodottidellagastronomia<br />
italiana: insaccati, formaggi, focacce, vino<br />
nostrano, dolci. Dalle 9, i cuochi gastronomi<br />
hanno proposto le proprie specialità. A ciascuno<br />
è stata affidata una diversa “isola”, in<br />
modo che le persone potessero lasciarsi<br />
andare alla deriva dei sapori e delle sensazioni<br />
suscitate dal cibo, approdando volta<br />
per volta su uno scoglio differente, caratterizzato<br />
da una propria “produzione local<br />
e ” .<br />
Ogni mezz’ora, i rintocchi di una campanella<br />
hanno scandito <strong>il</strong> programma della<br />
giornata, che ha visto succedersi una serie di<br />
proposte gastronomiche.<br />
Nell'ordine, sulle diverse<br />
isole si sono susseguiti:<br />
salamella dolce, salame<br />
toscano, salamella piccante,<br />
pecorino fresco, stagionato,<br />
insaporito al pepe o<br />
al peperoncino; e poi<br />
ancora, salpando alla<br />
volta dell'isola dei prodotti<br />
da forno: focaccia<br />
alle zucchine, alle cipolle,<br />
alle melanzane, al pomodoro,<br />
o con olive e acciughe.<br />
Durante tutta la giornata,<br />
un’affettatrice originale<br />
Berkel, sapientemente<br />
manovrata, ha dispensato<br />
dell'ottima mortadella, da abbinare<br />
a piccole fette di pane d'altamura,<br />
arrivato direttamente dalla Puglia. Nel<br />
frattempo, una forma di Grana Padano<br />
veniva ridotta a piccoli assaggi per tutti<br />
gli amanti del buon formaggio stagionato.<br />
E per i più piccoli, la giornata è<br />
stata altrettanto divertente.<br />
Tappa fissa per i bambini, ma a dirla<br />
tutta, anche per i genitori, è stata l'isola<br />
della Nutella, spalmata su piccole rondelle<br />
di baguette. Il parcheggio adiacente<br />
la sede Bcc, per un giorno, ha<br />
preso le sembianze di un mondo pieno<br />
di sorprese, ospitando tre giochi gonfiab<strong>il</strong>i<br />
giganti, su cui i bimbi si sono<br />
arrampicati senza sosta.<br />
Due artisti di strada, con semplici palloncini<br />
di gomma, hanno dato vita a un<br />
piccolo zoo di animali, e truccato i visi<br />
di tutti i bimbi con qualche tratto di<br />
matita e tutta la loro arte. E a stimolare<br />
la fantasia, ci ha pensato la magia del<br />
disegno: accanto alle isole gastronomiche<br />
è stata allestita un’area dedicata a<br />
questa attività, dove due simpatiche<br />
animatrici hanno cercato di tirar fuori <strong>il</strong><br />
meglio dai piccoli artisti del pastello a<br />
cera, stimolandoli con giochi e attività.<br />
Una giornata vissuta all’insegna dell’allegria,<br />
<strong>il</strong> cui ricordo non mancherà<br />
di far venire, a chi c’è stato, molto più<br />
che l’acquolina in bocca.<br />
LE IMMAGINI DEL DIVERTIMENTO<br />
L’angolo dei salumi<br />
I palloncini<br />
Il truccabimbi<br />
L’orchestra<br />
I formaggi delle valli<br />
La nutella<br />
Il forno e <strong>il</strong> caffé<br />
12<br />
13
CENTODECIMO<br />
Aldo, Giovanni e Giacomo:<br />
nuovi Soci della nostra Bcc<br />
Unospettacolonellospettacolo.Aldo,<br />
Giovanni e Giacomo non hanno<br />
tradito le attese: br<strong>il</strong>lanti, come<br />
sempre, durante lo show, altrettanto amichevoli<br />
e disponib<strong>il</strong>i nell’immediato postesibizione.<br />
Certo, la signora Poretti, mamma<br />
di Giacomo, era seduta in prima f<strong>il</strong>a nel<br />
PalaBcc affollato da oltre 3.400 persone e <strong>il</strong><br />
suo Giacomo, natio di V<strong>il</strong>la Cortese, tornava<br />
su un palcoscenico “di casa” dopo anni di<br />
assenza.<br />
Gli ingredienti c’erano tutti perché la<br />
serata clou dei festeggiamenti per i 110<br />
anni di vita della nostra Bcc affascinasse<br />
a tal punto da meritarsi un encomio<br />
sugli annali. Ma, oltre agli ingredienti,<br />
<strong>il</strong> Trio più famoso d’Italia, magistralmente<br />
accompagnato dalla brava<br />
S<strong>il</strong>vana Fallisi, ci ha messo, come si<br />
dice, lo zampino. "Recital", lo spettacolo<br />
che i comici hanno portato sul palco<br />
del PalaBcc, è stato un tornado di battute<br />
senza pausa: spezzoni di vecchi<br />
f<strong>il</strong>m e di vecchi sketch affiancati a<br />
novità comiche che hanno animato di<br />
allegria tutto <strong>il</strong> tendone.<br />
Ma, come si diceva, è stato soprattutto<br />
<strong>il</strong> post-esibizione che ha riscosso<br />
l’eccezionale applauso del PalaBcc. Sul<br />
palco, mentre Aldo Giovanni e<br />
Giacomo si inchinavano davanti al loro<br />
pubblico, è salita la signora Poretti,<br />
assieme al presidente della nostra Bcc,<br />
Lidio Clementi. Il presidente ha consegnato<br />
un mazzo di fiori alla mamma di<br />
Giacomo e un secondo a S<strong>il</strong>vana Fallisi.<br />
Poi ha donato la doppia “c” del Credito<br />
Cooperativo ad Aldo Giovanni e<br />
Giacomo che, di fatto, sono stati nominati<br />
Soci onorari della Bcc di Busto<br />
Garolfo e Buguggiate. E, alla fine, come<br />
ogni festa che si rispetti, è stata aperta<br />
una bottiglia di spumante per festeggiare<br />
i 110 anni della nostra Bcc sulle<br />
note di “Buon compleanno” intonate<br />
proprio da Giacomo.<br />
«È stata un’emozione<br />
incredib<strong>il</strong>e -ha detto<br />
mamma Poretti, visib<strong>il</strong>mente<br />
emozionata-.<br />
Non riesco a dire nulla,<br />
non riesco proprio a<br />
esprimere la felicità che<br />
ho nel cuore. Mi avete<br />
fatto proprio un bellissimo<br />
regalo».<br />
La coda all’esterno del<br />
campo sportivo di via<br />
Cellini a Busto Garolfo<br />
ha cominciato a formarsi<br />
sin dal tardo pomeriggio<br />
di sabato. I 3.400<br />
biglietti per lo spettacolo<br />
erano andati lettaral-<br />
mente a ruba: messi in distribuzione<br />
dal 17 settembre, <strong>il</strong> 19<br />
erano già praticamente esuariti.<br />
Logico, dunque, che<br />
l’assembramento all’esterno<br />
del PalaBcc iniziasse sin dalle<br />
prime ore della sera, segnale<br />
dell’affetto con cui Aldo,<br />
Giovanni e Giacomo sono stati<br />
accolti a Busto Garolfo. E proprio<br />
Giacomo, al termine dello<br />
spettacolo, ha ringraziato <strong>il</strong><br />
pubblico bustese «per l’affetto<br />
con cui ci avete accolti».<br />
Aldo Giovanni e Giacomo<br />
hanno un ingrediente unico e<br />
neanche troppo segreto: la semplicità.<br />
Arrivati a Busto Garolfo<br />
attorno alle 17, hanno fatto amicizia<br />
con tutto lo staff della<br />
nostra Bcc e, tra una partita di<br />
calcio bal<strong>il</strong>la e uno spuntino,<br />
hanno trascorso <strong>il</strong> tempo che li<br />
separava dall’inizio dello spettacolo<br />
tra i camerini e una<br />
chiacchiera con tutti i ragazzi<br />
dello staff. D’altronde, la semplicità<br />
li caratterizza sin dai primordi:<br />
non hanno nemmeno<br />
fatto lo sforzo di darsi un nome<br />
d’arte; hanno semplicemente<br />
tolto i cognomi (Baglio, Storti e<br />
Poretti,) per diventare Aldo,<br />
Giovanni e Giacomo.<br />
Il Trio si è formato negli anni<br />
Ottanta. Prima la consacrazione<br />
nel mondo comico del cabaret,<br />
poi <strong>il</strong> palcoscenico televisivo,<br />
dove fanno la prima comparsa<br />
nel «TG delle Vacanze» e dove<br />
sfondano (<strong>il</strong> video) partecipando<br />
a «Su La testa!» di Paolo<br />
Rossi. Quasi naturale <strong>il</strong> passaggio<br />
al grande schermo dove<br />
esordirono nel 1997 con <strong>il</strong> f<strong>il</strong>m<br />
«Tre uomini e una gamb», bissato<br />
l’anno successivo da «Così<br />
è la vita». Il ritorno alle telecamere<br />
è semplicemente trionfale:<br />
nel 1999 <strong>il</strong> successo dello<br />
spettacolo teatrale «Tel chi el<br />
telùn» è amplificato dal passaggio<br />
sugli schermi televisivi di<br />
Canale 5. L’ultima fatica cinematografica<br />
è del 2006, con<br />
«Anplagghed al cinema».<br />
Nell’altra pagina, due momenti dello spettacolo di Aldo Giovanni e<br />
Giacomo. Qui a fianco, <strong>il</strong> “prima e dopo” del PalaBcc allestito sul<br />
campo sportivo di via Cellini a Busto Garolfo: 3.400 persone si sono<br />
riversate all’interno del tendone per assistere allo show del Trio. Nelle<br />
altre immagini, dall’alto verso <strong>il</strong> basso, Giacomo e Giovanni, al termine<br />
dello spettacolo, firmano autografi ai fan; gli attori assieme ai<br />
tecnici poco prima dello spettacolo mentre verificano luci e scenografia;<br />
Giacomo e S<strong>il</strong>vana Fallisi in un momento di relax in attesa dell’esibizione<br />
e <strong>il</strong> presidente della nostra Bcc, Lidio Clementi, intervistato<br />
dalle telecamere di rete 55.<br />
14<br />
15
CENTODECIMO<br />
IL LIBRO<br />
La tromba di Angelo Pinciroli<br />
incanta la platea del don Besana<br />
Qui a fianco, Angelo Pinciroli durante <strong>il</strong> concerto<br />
che si è svolto lunedì 9 ottobre nel salone<br />
don Besana della nostra Bcc. Qui sopra, <strong>il</strong><br />
trombettista attorniato dal numeroso pubblico<br />
che ha partecipato alla serata.<br />
Ecco i motori<br />
dell’economia<br />
Una standing ovation di quelle che si<br />
riservano ai migliori: così è stato<br />
salutato Angelo Pinciroli, prima<br />
tromba della Fondazione “Arena di Verona”,<br />
bustese doc, al termine del concerto che si è<br />
svoltolunedì8ottobreacorollariodei festeggiamenti<br />
per i 110 anni della nostra Bcc.<br />
Un’ovazione riservata dall’auditorium don<br />
Besana al musicista, certo, ma soprattutto<br />
all’uomo. Perché, onor del vero, se da un lato<br />
laperformancemusicalediPincirolièstatadi<br />
quelle da brivido, dall’altro, <strong>il</strong> musicista cresciuto<br />
all’ombra del campan<strong>il</strong>e di San<br />
Salvatore e Margherita ha saputo reggere le<br />
redini di un palco particolare con ironia e<br />
frizzante serietà.«Micapitasempremenodi<br />
tornare a casa -ha esordito <strong>il</strong> trombettistae,<br />
ve lo assicuro, suonare di fronte a parenti,<br />
amici, conoscenti è meno fac<strong>il</strong>e di quanto si<br />
possa credere».Applausi.<br />
Accompagnato dall’orchestra di fiati di<br />
Santa Cec<strong>il</strong>ia di Uboldo, Pinciroli si è<br />
esibito in un repertorio che ha spaziato<br />
dal classico al contemporaneo: da<br />
Ligabue passando per Ennio<br />
Morricone, fino agli spiritual, Henry<br />
James e Santana. Brani epici, resi ancor<br />
più toccanti dal suono della tromba di<br />
uno dei migliori “fiatisti” del Bel Paese.<br />
Pinciroli si è diplomato in tromba al<br />
conservatorio Giuseppe Verdi di<br />
M<strong>il</strong>ano e si è rapidamente imposto sul<br />
palcoscenico internazionale grazie alle<br />
affermazioni in diverse competizioni;<br />
una per tutte <strong>il</strong> concorso internazionale<br />
Città di Stresa. Al suo attivo vanta collaborazioni<br />
con alcuni dei più importanti<br />
complessi musicali italiani: le<br />
orchestre del Teatro alla Scala, Rai, da<br />
Camera di Bologna, della Fenice di<br />
Venezia, l’Arturo Toscanini, dei<br />
Pomeriggi musicali, della Rtsi di<br />
Lugano e i Virtuosi italiani, tanto per<br />
limitarsi ai nomi più famosi. Questo<br />
impegno, che negli anni si è progressivamente<br />
intensificato, non lo ha<br />
comunque distolto da un’altra attività<br />
canonica per un musicista, quella didattica.<br />
In concerto Pinciroli ha calcato i<br />
più prestigiosi palcoscenici d’Europa,<br />
Vienna, Francoforte, Berlino, Zurigo,<br />
Parigi e Londra, diretto da bacchette del<br />
calibro di Lorin Maazel, George Pretre,<br />
Alain Lombard, Claudio Scimone e<br />
Julian Kovatchev. È del 1993 <strong>il</strong> ruolo di<br />
prima tromba e tromba solista<br />
nell’Orchestra della Fondazione “Arena<br />
di Verona”, con cui ha preso parte<br />
a numerose tournée all’estero.<br />
«Desideravamo fortemente che Angelo<br />
partecipasse ai festeggiamenti per i<br />
nostri 110 anni. Certo, Angelo ha molti<br />
amici e parenti che lo attendono sempre<br />
con passione, ma averlo sentito qui, nell’auditorium<br />
della nostra Bcc è stata<br />
una di quelle emozioni che, raramente,<br />
capita di poter vivere ascoltando musica.<br />
Per questo, a nome di tutta la Bcc di<br />
Busto Garolfo e Buguggiate, lo ringrazio<br />
di cuore», ha detto Lidio Clementi,<br />
presidente della nostra Bcc, che al termine<br />
del concerto, assieme a vice presidente<br />
Roberto Scazzosi e al direttore<br />
generale, Paolo Innocenti, ha consegnato<br />
ad Angelo Pinciroli la doppia “c” in<br />
oro, simbolo del movimento e segno<br />
visib<strong>il</strong>e del concesso ruolo di socio onorario<br />
della Bcc di Busto Garolfo e<br />
Buguggiate.<br />
La performance del Maestro si sarebbe<br />
prolungata per tutta la notte, dati i<br />
numerosi “bis” richiesti dalla platea.<br />
Ma un maestro, non lo è solo nella sua<br />
specifica arte, ma anche, e forse soprattutto,<br />
nell’eleganza: «Mi fermo qui -ha<br />
salutato Pinciroli- perché è giusto<br />
lasciare un po’ di gusto per la prossima<br />
volta che tornerò». Chapeu.<br />
Se a Busto Garolfo, quando le<br />
dimensioni della banca erano limitate<br />
a questo campan<strong>il</strong>e, si conoscevano<br />
tutti, oggi, con l’unione di<br />
Altom<strong>il</strong>anese e Varesotto, l’aiutino per<br />
intrecciare rapporti nel territorio di competenza<br />
della Bcc -in sostituzione della<br />
proverbiale chiacchierata a quattr’occhipuò<br />
arrivare dalla parola scritta.<br />
Nel fare questa riflessione, <strong>il</strong> direttore<br />
commerciale della Bcc di Busto<br />
Garolfo e Buguggiate, Gianmario<br />
Quaglia, si riferiva a quelle stampate<br />
di fresco sulle 160 pagine de «I motori<br />
della nostra economia», <strong>il</strong> primo volume<br />
di un viaggio tra le realtà imprenditoriali<br />
che prosperano e fanno prosperare<br />
<strong>il</strong> territorio a scavalco tra le<br />
province di M<strong>il</strong>ano e Varese.<br />
Territorio targato Bcc e che la Bcc ha<br />
voluto celebrare, in occasione dei propri<br />
110 anni, con la prima puntata di<br />
un’iniziativa editoriale per conoscere<br />
meglio <strong>il</strong> territorio e i suoi attori economici<br />
e perché questi ultimi potessero<br />
meglio conoscersi fra loro.<br />
In altre parole, muovere quel primo<br />
passo che, nei fatti, è indispensab<strong>il</strong>e<br />
per fare sistema.<br />
Far conoscere i protagonisti dell’imprenditoria,<br />
dunque, ma anche far<br />
prendere coscienza delle possib<strong>il</strong>ità e<br />
delle risorse disponib<strong>il</strong>i fra Altom<strong>il</strong>anese<br />
e Varesotto, nel tentativo di creare<br />
quelle sinergie che riescano nell’intento,<br />
virtuoso se ce n’è uno, di far<br />
risultare un totale maggiore della<br />
somma del valore degli addendi presi<br />
singolarmente.<br />
Trentasei le voci di aziende riportate<br />
nel volume, trentasei storie che condividono<br />
un compagno di viaggio, la<br />
Bcc, istituto che, nelle dinamiche di<br />
queste imprese, è entrata spesso in<br />
momenti chiave; molte volte nella fase<br />
di start-up, oppure quando serviva<br />
cambiare passo e dare un sostegno a<br />
chi, poi, ha dimostrato di saper correre<br />
sul serio.<br />
Con «I motori della nostra economia»<br />
la Bcc non ha voluto spandere inchiostro<br />
per autocelebrarsi; piuttosto ha<br />
inteso dar voce al nostro territorio e a<br />
una delle sue manifestazioni più tipiche:<br />
l’impresa.<br />
Realtà per cui la banca stessa fu fondata<br />
nel 1897, per la lungimirante intuizione<br />
di Don Besana e di altri quindici<br />
soci.<br />
Allora <strong>il</strong> pane era frutto sudato in larga<br />
parte ancora nell’attività agricola,<br />
minacciata dalla crisi di fine secolo;<br />
Il presidente Lidio Clementi alla presentazione<br />
del primo volume de «I motori della nostra economia»:<br />
sotto la copertina.<br />
oggi l’impresa, generalmente media o<br />
piccola, inquadra uno spettro tipologico<br />
che restituisce fedelmente tutta la<br />
ricchezza di risorse e la capacità di<br />
intrapresa così cap<strong>il</strong>larmente diffusa<br />
da queste parti.<br />
Non cambia la morale però: gli agricoltori<br />
che si rivolgevano all’allora Cassa<br />
Rurale, idealmente si sono trasformati<br />
negli imprenditori che domenica 7<br />
ottobre erano presenti nell’auditorium<br />
don Besana di Busto Garolfo per gli<br />
16<br />
17
IL LIBRO<br />
IL LIBRO<br />
Nelle immagini, in senso orario: Gianmario Quaglia, direttore commerciale<br />
della nostra Bcc, durante la presentazione del volume «I motori della nostra<br />
economia»; i rappresentanti delle aziende che hanno partecipato alla presentazione:<br />
Stm Marcon, Olgiati Srl, Giancarlo Piatti della Ensinger e <strong>il</strong> rappresentante<br />
della Col-Mar di Arconate. Sotto, <strong>il</strong> presidente Lidio Clementi,<br />
dà <strong>il</strong> benvenuto ai rappresentanti della Gemelli Srl, Giemme Spa, Tacchificio<br />
V<strong>il</strong>la Cortese, Cpc, Icm industrie e cavi Merlotti e Idrocar di San Giorgio.<br />
Nelle immagini, i rappresentanti delle aziende che hanno partecipato alla<br />
presentazione del primo volume della collana «I motori della nostra economia».<br />
In senso orario: Piera Cardani, della Impresa Piero Cardani Srl, assieme<br />
al presidente Lidio Clementi; Legnano Tecnoelectric; Ceral Chiari,<br />
Pulitalia Srl, Legnano Termosanitaria, Ferrari Acciai e <strong>il</strong> titolare della esotica<br />
Srl di Bodio Lomnago.<br />
auguri alla Bcc.<br />
E chi, in rappresentanza delle trentasei<br />
aziende raccontate nel libro, è potuto<br />
essere presente per ritirare, oltre alla<br />
copia del volume, <strong>il</strong> diploma stampato<br />
in occasione della centodecima candelina,<br />
non ha esitato a raccontare, anche<br />
in una sola battuta, la propria esperienza<br />
con la Bcc.<br />
Dalla perentorietà espressa da<br />
Industrie e Cavi Merlotti, «se non c’era<br />
la Bcc non c’era la Icm» e dal<br />
Tacchificio di V<strong>il</strong>la Cortese, «nel 1961,<br />
senza la banca, l’attività non ci sarebbe<br />
mai potuta essere» - affermazioni che<br />
non lasciano spazio a repliche di sorta<br />
-, all’angolatura più stretta scelta da<br />
Legnano Teknoelectric, «quando<br />
abbiamo voluto far crescere l’attività,<br />
la Bcc ci ha subito dato fiducia; poi, nel<br />
momento in cui le cose hanno cominciato<br />
a girare per <strong>il</strong> meglio, sono arrivati<br />
gli altri».<br />
L’istantanea del rapporto con la Bcc<br />
scattata da Legnano Termosanitaria -<br />
non a caso - si ritrova in tanti altri<br />
album di famiglia: «Quando dovevamo<br />
ampliare l’attività e abbiamo deciso<br />
di acquistare un capannone dimensionato<br />
per le nostre nuove esigenze, la<br />
Bcc è stata al nostro fianco; come, del<br />
resto, in tutti gli altri momenti di crescita<br />
che abbiamo conosciuto».<br />
Un tasto importante lo ha toccato <strong>il</strong><br />
rappresentante di Stm di Marcon: «Noi<br />
investiamo moltissimo in ricerca, e la<br />
Bcc è stata la prima a credere nella<br />
nostra strategia».<br />
Capitolo, questo, che della banca rivela<br />
un costume, un modus operandi da<br />
sempre presente, la conoscenza dell’interlocutore.<br />
Il cliente non è semplicemente un<br />
conto corrente aperto; del cliente la<br />
banca sa capire, oltre alle cifre del<br />
b<strong>il</strong>ancio, la stoffa di cui è fatto,<br />
l’affidab<strong>il</strong>ità dei suoi progetti, la bontà<br />
delle sue iniziative.<br />
E non sono mancate le attestazioni di<br />
stima, come quella di Maurizio Olgiati,<br />
già vice presidente degli industriali<br />
dell’Altom<strong>il</strong>anese e titolare assieme<br />
alla moglie Elena dell’Olgiati allestimenti<br />
di San Vittore Olona: «Va<br />
applaudita e ringraziata la banca per<br />
questa iniziativa -ha detto-. A me è<br />
molto caro <strong>il</strong> tema dell’associativismo,<br />
e questa è un’inziativa che va in quest’ottica.<br />
Spero che gli ingranaggi<br />
riprodotti nella copertina di questo<br />
libro mettano in moto <strong>il</strong> motore e portino<br />
avanti <strong>il</strong> reddito e l’economia<br />
della zona».<br />
La Banca, insomma, giusto per tornare<br />
alle intenzioni del libro richiamate da<br />
Quaglia, conosce, attraverso gli<br />
imprenditori, <strong>il</strong> proprio territorio. Che<br />
è poi <strong>il</strong> miglior modo per posizionarvisi,<br />
per crescere e sv<strong>il</strong>upparsi con<br />
questo, anzi, proprio in virtù dello sv<strong>il</strong>uppo<br />
di quel tessuto economico che<br />
restituisce in termini di beni e servizi<br />
prodotti l’apertura di credito e la scelta<br />
strategica della Bcc.<br />
Pare giusto passare in rassegna, accanto<br />
alle imprese già citate, i nomi delle<br />
aziende che, oltre a rappresentare le<br />
voci de «I motori delle nostra economia»,<br />
incarnano quello spirito<br />
IN SOMMARIO NE “I MOTORI DELLA NOSTRA ECONOMIA”<br />
d’intrapresa di cui Altom<strong>il</strong>anese e<br />
Varesotto menano giustamente vanto.<br />
A loro abbiamo dedicato <strong>il</strong> box qui<br />
sotto, quale doverosa citazione e, al<br />
contempo, ringraziamento per avere<br />
preso parte al primo volume della<br />
nostra collana editoriale.<br />
Ognuna delle aziende che compare nel<br />
libro ha da raccontare qualcosa di proprio;<br />
tutte hanno ricordato la presenza<br />
della Bcc, f<strong>il</strong>o conduttore di queste storie,<br />
accanto, naturalmente, alla voglia<br />
di fare, all’ingegno e alla capacità di<br />
tanti uomini e donne che sono diventati<br />
imprenditori, magari dopo<br />
un’istruttiva e indimenticata gavetta<br />
dal sapore antico. Un libro per conoscere,<br />
certo, ma anche per scoprire:<br />
perché la ricchezza di quest’area, <strong>il</strong> suo<br />
eclettismo è diffic<strong>il</strong>mente immaginab<strong>il</strong>e<br />
per chi non suoni <strong>il</strong> campanello<br />
della fabbrica o degli uffici di uno di<br />
questi “trentasei motori”.<br />
E per scoprire che, forse, nonostante<br />
l’astrattezza del termine, <strong>il</strong> “globale” è<br />
qui; anzi, per usare un termine caro<br />
alla Bcc, banca del territorio per statuto<br />
e vocazione di nascita, <strong>il</strong> glocale<br />
siamo noi, racchiusi in 160 pagine,<br />
vicini di casa che, magari, fino a oggi<br />
ignoravano chi potesse essere un partner<br />
ideale in affari, <strong>il</strong> tassello mancante<br />
per far meglio sistema.<br />
Alfamatic srl di San Giorgio su Legnano, Impresa Piero Cardani Srl di Busto Garolfo, Cereal Chiari di Busto Garolfo,<br />
Col-Mar di Arconate, Costruzioni Meccaniche Brena di Castellanza, CPC srl di Legnano, Della Foglia srl di Marnate,<br />
Dino Ceccuzzi Spa di Busto Arsizio, Ensinger Italia srl di Busto Garolfo, Eredi Colombo srl di V<strong>il</strong>la Cortese,<br />
Esotica srl di Bodio Lomnago, Fonderie Riva Spa di Parabiago, Ferrari Acciai di V<strong>il</strong>la Cortese, Forma e Funzione di Varese,<br />
Gartec srl di Castronno, Gemelli srl di Canegrate, Giemme Spa di Busto Arsizio, Idro Car di San Giorgio su Legnano,<br />
Lavorazione Sistemi Lasi srl di Gallarate, Vigne d’Italia srl di Gallarate, Minumatic srl di Busto Garolfo,<br />
Moda Bimbo srl di Samarate, Momac Spa di Castano Primo, Olgiati srl di San Vittore Olona, Plastigreen srl di Parabiago,<br />
Polyù Italiana Spa di Sedriano, Pompe ingegner Calella di Azzate, Ponson Spa di Dairago,<br />
Praezision Informatica srl di Bodio Lomnago, Pulitalia srl di Cerro Maggiore, Veneruz Fabio & C. srl di Castellanza.<br />
18<br />
19
L’INAUGURAZIONE<br />
Le aree storiche si riuniscono a Somma<br />
«In questa giornata di festa, ringrazio<br />
la Bcc di Busto Garolfo interventi che si sono succeduti<br />
spirito cattolico, nata dall’idea, ma<br />
Colombo, ha dato <strong>il</strong> via alla serie di<br />
vata sino a Somma: «Una banca dallo<br />
Tutta la cronaca<br />
e Buguggiate di essere arrivata<br />
sino a Somma Lombardo. Una della 18esima f<strong>il</strong>iale della nostra Bcc.<br />
sacerdoti che avevano nel cuore <strong>il</strong><br />
durante la giornata di inaugurazione<br />
soprattutto dalla tenacia, di due<br />
di una giornata speciale:<br />
banca come tutte le altre, ma profondamente<br />
diversa. Sul nostro territorio consueto, con la Santa Messa in ricorre,<br />
che hanno dato <strong>il</strong> via alla lunga<br />
Una giornata che si è aperta, come di<br />
bene del prossimo». Parole lusinghie-<br />
l’apertura del nuovo<br />
sportello e l’unificazione ci voleva proprio un istituto di credito do di tutti i Soci defunti, durante la<br />
giornata terminata con <strong>il</strong> convegno al<br />
dal sapore locale». Con queste parole, quale don Franco Gallivanone, parroco<br />
di Sant’Agnese, ha espresso grati-<br />
parliamo in altra parte del giornale).<br />
castello Visconti di San Vito (di cui<br />
delle aree di competenza<br />
domenica 28 ottobre, <strong>il</strong> sindaco di<br />
Somma Lombardo, Guido Pietro tudine alla nostra Bcc per essere arri-<br />
Conclusa la Messa, sul sagrato della<br />
chiesa facevano bella mostra le centinaia<br />
di palloncini e “mini mongolfiere”<br />
(del diametro di 90 centimetri!)<br />
targati Bcc che, al termine dei discorsi,<br />
sono andati letteralmente a ruba.<br />
E, onor del vero, i palloni biancoazzurri<br />
hanno fatto gola non solo ai più<br />
piccoli, ma anche ai più attempati.<br />
Ma non solo: la banda cittadina, guidata<br />
dal presidente Mario Giannello,<br />
ha eseguito una serie di brani che<br />
hanno allietato i presenti prima dell’avvio<br />
dei discorsi ufficiali.<br />
A onor di cronaca, le celebrazioni per<br />
l’arrivo della nostra Bcc a Somma<br />
Lombardo erano già iniziate giovedì<br />
25 ottobre, con la cena di gala che si è<br />
tenuta nella splendita cornice del<br />
ristorante “Corte Visconti”.<br />
Oltre 60 invitati, tra i quali personalità<br />
politiche, istituzionali, dell’imprenditoria<br />
locale e dell’associazionismo<br />
della città di Somma Lombardo<br />
hanno dato <strong>il</strong> benvenuto alla nuova<br />
f<strong>il</strong>iale della Bcc di Busto Garolfo e<br />
Buguggiate.<br />
Durante la cena, allietata dalla presenza<br />
di un caricaturista che non ha<br />
mancato di divertire e incuriosire gli<br />
ospiti, <strong>il</strong> nostro presidente Lidio<br />
Clementi ha consegnato un assegno<br />
di 6m<strong>il</strong>a euro a don Franco, per sostenere<br />
le attività della parrocchia e, in<br />
seguito, <strong>il</strong> presidente del Progetto<br />
Soci e Territorio, Alberto Morandi, ha<br />
dato un contributo di m<strong>il</strong>le euro al<br />
presidente della banda cittadina,<br />
Mario Giannello, per lo sv<strong>il</strong>uppo<br />
della musica sul territorio cittadino.<br />
Nel corso della serata, inoltre, <strong>il</strong> presidente<br />
Lidio Clementi e <strong>il</strong> suo vice,<br />
Ignazio Parrinello, hanno <strong>il</strong>lustrato le<br />
peculiarità della nostra Banca e del<br />
movimento del Credito Cooperativo,<br />
mentre <strong>il</strong> direttore generale, Paolo<br />
Innocenti, ha presentato i numeri -che<br />
sono in continua crescita- della Bcc di<br />
Busto Garolfo e Buguggiate, e <strong>il</strong><br />
nuovo direttore di f<strong>il</strong>iale, Maurizio<br />
Fortina.<br />
Ma torniamo alla domenica mattina,<br />
quando, come detto, i discorsi per<br />
l’inaugurazione della f<strong>il</strong>iale sommese<br />
sono stati aperti dal primo cittadino,<br />
che ha anche salutato e ringraziato <strong>il</strong><br />
nuovo responsab<strong>il</strong>e di f<strong>il</strong>iale, persona<br />
molto conosciuta tra le vie di Somma<br />
Lombardo.<br />
Poi è stata la volta del presidente<br />
della nostra Bcc, Lidio Clementi che<br />
ha introdotto i valori delle Banche di<br />
Credito Cooperativo e ha <strong>il</strong>lustrato<br />
brevemente le tappe fondamentali del<br />
piano strategico che, a Somma<br />
Lombardo, ha trovato <strong>il</strong> suo compimento.<br />
«Nel 1999 la Bcc di Busto Garolfo e la<br />
sorella di Buguggiate sono diventate<br />
un’unica realtà -ha attaccato <strong>il</strong> nostro<br />
presidente-. Una realtà fondata sul<br />
mutualismo, la solidarietà, la cooperazione,<br />
ma anche sui servizi e sull’attenzione.<br />
Il piano di sv<strong>il</strong>uppo della<br />
Banca prevedeva l’unione delle due<br />
aree di competenza della sorelle Bcc:<br />
l’Altom<strong>il</strong>anese e <strong>il</strong> Varesotto. Oggi,<br />
qui a Somma Lombardo, quel disegno<br />
di sv<strong>il</strong>uppo, di aiuto, di vicinanza con<br />
<strong>il</strong> territorio trova la sua naturale conclusione.<br />
Una banca che ha tre secoli<br />
di storia e che, nel <strong>2007</strong>, ha compiuto<br />
110 anni. Anni durante i quali non<br />
sono mai venuti meno i valori che ci<br />
hanno sempre contraddistinto: essere<br />
partner attento delle piccole comunità,<br />
delle famiglie, degli enti locali; in<br />
01<br />
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20<br />
21
L’INAUGURAZIONE<br />
sintesi, essere vicini alle persone. Se<br />
siamo riusciti a farlo per 110 anni in<br />
altre aree, credo che, anche a Somma<br />
Lombardo, avremo la possib<strong>il</strong>ità di<br />
dimostrare che alle parole facciamo<br />
seguire i fatti».<br />
La bella giornata autunnale che ha<br />
contraddistinto la prima parte dell’inaugurazione<br />
è stata movimentata<br />
anche dalla frizzante verve del nostro<br />
direttore generale Paolo Innocenti.<br />
«Sarò molto breve -ha detto- perché<br />
mi rendo conto che <strong>il</strong> catering qui alle<br />
mie spalle sia decisamente più allettante,<br />
ma anche che ci sono molti<br />
bambini che non vedono l’ora di<br />
acciuffare i palloni colorati». Una<br />
scanzonata “entrata” che ha fatto da<br />
preludio ai numeri della nostra Bcc:<br />
«Non vi parlerò dei valori delle<br />
Banche di Credito Cooperativo -ha<br />
continuato Innocenti- poiché lo ha già<br />
01<br />
01<br />
fatto con precisione <strong>il</strong> nostro presidente,<br />
ma posso dire che la Bcc di<br />
Busto Garolfo e Buguggiate, che oggi<br />
arriva a Somma Lombardo, da due<br />
anni è la Bcc della Lombardia che cresce<br />
in misura maggiore rispetto a<br />
tutte le altre 48 sorelle. Numeri<br />
importanti, che dimostrano una<br />
costante e forte crescita dell’istituto,<br />
una vivacità dettata dall’attenzione<br />
che dedichiamo alle persone, non<br />
intese come clienti, ma come valore<br />
fondamentale del nostro essere<br />
banca».<br />
Poi, come da tradizione, <strong>il</strong> direttore<br />
generale ha presentato alla città la<br />
squadra che si occuperà di gestire la<br />
f<strong>il</strong>iale di corso Repubblica. Innocenti<br />
ha chiamato accanto a sé Maurizio<br />
Fortina (responsab<strong>il</strong>e di f<strong>il</strong>iale), Marco<br />
Bottini (viceresponsab<strong>il</strong>e), Maurizio<br />
Garavaglia e Nicola Brendaglia. Tutti<br />
02<br />
01A 02<br />
si sono presentati agli intervenuti,<br />
descrivendo le proprie funzioni e le<br />
motivazioni che li hanno spinti a<br />
lavorare all’interno del Credito<br />
Cooperativo<br />
Quindi, <strong>il</strong> momento tanto atteso dai<br />
bambini: a ritmo di musica, sono stati<br />
consegnati i palloncini, ma soprattutto<br />
i “palloncioni”, mentre i più grandi<br />
hanno potuto godere di un aperitivo a<br />
buffet situato sulla parte sinistra della<br />
chiesa. La cerimonia di inaugurazione<br />
ha avuto <strong>il</strong> suo naturale ep<strong>il</strong>ogo proprio<br />
in corso Repubblica, dove ha<br />
sede la f<strong>il</strong>iale di Somma della nostra<br />
Bcc. Qui, <strong>il</strong> nostro presidente e <strong>il</strong> sindaco<br />
di Somma hanno effettuato <strong>il</strong><br />
tradizionale taglio del nastro e, subito<br />
dopo, la benedizione dei locali da<br />
parte di don Franco, naturalmente<br />
alla presenza del consiglio di amministrazione<br />
della nostra Bcc.<br />
02A<br />
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03A<br />
«Siete un disegno di Dio»<br />
Al convegno “Il ruolo del Credito Copperativo nell’economica locale”, <strong>il</strong> cardinal Tonini<br />
chiede attenzione alla persona ed elogia <strong>il</strong> ruolo delle Bcc nel sistema economico italiano<br />
come Banche di<br />
Credito Cooperativo<br />
«Voi<br />
avete fatto molto.<br />
Bisogna chiedersi, se per caso queste<br />
realtà corrispondono ai disegni<br />
di Dio. È questa la domanda: se un<br />
Papa dentro la Rerum Novarum ha<br />
sentito la necessità di parlare di economia,<br />
vuol dire che voi siete una<br />
componete necessaria della Chiesa<br />
nel Mondo. I latini chiamavano<br />
“necessari” i propri figli. E necessari<br />
a Dio siete voi. Voi agite sul piano<br />
economico, ma è un’economia che<br />
nei piani di Dio ha una direzione,<br />
uno scopo, una intenzionalità.<br />
Bisogna chiedersi se per caso possiate<br />
aiutare la comunità a rendersi<br />
conto che anche l’economia può essere<br />
indirizzata verso scopi buoni».<br />
«I nostri ragazzi hanno bisogno di<br />
ideali a cui ispirarsi. Voi dovete aiutarli<br />
a capire cosa sta accadendo,<br />
dovete dargli ideali. Dovete chiedervi<br />
se potete aiutare i singoli comuni,<br />
le singole comunità a capire meglio<br />
che cosa sta accadendo in questo<br />
terzo m<strong>il</strong>lennio. Uno, che come me,<br />
ha partecipato al Conc<strong>il</strong>io, si è reso<br />
conto delle difficoltà che ci sono. Voi<br />
avete fatto molto, ma davvero molto<br />
c’è ancora da fare».<br />
Le parole del Cardinale Ers<strong>il</strong>io<br />
Tonini, come sempre appassionate e<br />
diritte al cuore, hanno chiuso <strong>il</strong> convegno<br />
"Il ruolo del Credito<br />
Cooperativo nell’economia locale"<br />
che si è tenuto <strong>il</strong> 28 ottobre al<br />
Castello Visconti di San Vito a<br />
Somma Lombardo.<br />
Il convegno, ultimo appuntamento<br />
organizzato per l’inaugurazione<br />
della nuova f<strong>il</strong>iale della nostra Bcc,<br />
ha avuto ospiti <strong>il</strong>lustri. Condotto con<br />
sapienza da Enrico Castelli, vicedi-<br />
Il tema ha suscitato interesse<br />
sul ruolo sociale che le Bcc<br />
si sono ritagliate in questi anni<br />
rettore della<br />
Rai e inviato<br />
del Tg1, <strong>il</strong><br />
dibattito si è<br />
svolto all’interno<br />
della prestigiosa<br />
Sala<br />
d’Aragona del Castello Visconteo,<br />
dove campeggiano gli arazzi di tutti<br />
i Visconti che, nei secoli, si sono succeduti<br />
alla guida della nob<strong>il</strong>e Casata.<br />
Sul palco, assieme a Castelli, <strong>il</strong> presidente<br />
nazionale del Credito<br />
Cooperativo, Alessandro Azzi, <strong>il</strong> rettore<br />
dell’Università Cattolica del<br />
Sacro Cuore, Lorenzo Ornaghi, e <strong>il</strong><br />
Cardinal Tonini. Hanno partecipato<br />
al dibattito e portato <strong>il</strong> loro saluto,<br />
l’eurodeputato Mario Mantovani e <strong>il</strong><br />
sindaco di Somma Lombardo, Guido<br />
Pietro Colombo.<br />
Il tema, molto chiaro ma altrettanto<br />
vasto, non ha mancato di suscitare<br />
interesse e un dibattito intenso,<br />
soprattutto sul ruolo sociale che le<br />
Banche di Credito Cooperativo si<br />
sono ritagliate in tutti questi anni di<br />
storia.<br />
A inquadrare <strong>il</strong> discorso, <strong>il</strong> presidente<br />
di Federcasse, che ha voluto tratteggiare<br />
un quadro<br />
esaustivo dell’anima<br />
che alberga<br />
all’interno del<br />
sistema del Credito<br />
Cooperativo. «Il<br />
sistema del Credito<br />
Cooperativo è un valore prezioso per<br />
la nostra comunità -ha detto<br />
Alessandro Azzi- perché le Bcc<br />
rimettono sul territorio gli ut<strong>il</strong>i che<br />
creano, fanno crescere i comuni dove<br />
operano, danno possib<strong>il</strong>ità alle famiglie<br />
che vi abitano. È scritto non solo<br />
nello statuto di tutte le Bcc italiane,<br />
22<br />
23
IL CONVEGNO<br />
IL CONVEGNO<br />
ma è soprattutto scritto nel dna di<br />
queste realtà che, come la Bcc di<br />
Busto Garolfo e Buguggiate, nascono<br />
quasi tutte alla fine dell’800 grazie<br />
alla spinta propulsiva del cattolicesimo<br />
sociale, per aiutare le famiglie in<br />
difficoltà. La rivoluzione industriale,<br />
nel nostro Paese, era ancora agli<br />
inizi, le difficoltà dei contadini erano<br />
evidentissime e preoccupanti. Il<br />
sistema del Credito Cooperativo che<br />
oggi tutti conosciamo nasce proprio<br />
da queste esigenze. Sono cambiati i<br />
tempi e le necessità, ma la struttura<br />
Dall’alto: Ignazio Parrinello, vicepresidente<br />
della nostra Bcc, Paolo Innocenti, <strong>il</strong> moderatore<br />
Enrico Castelli, giornalista della RAI, Lidio<br />
Clementi, <strong>il</strong> pubblico (in primo piano, a fianco<br />
di Parrinello, i sindaci di Varese, Att<strong>il</strong>io Fontana<br />
e di Somma Lombardo, Guido Pietro Colombo.<br />
Qui sopra, <strong>il</strong> cardinal Tonini riceve un riconoscimento<br />
dal presidente Clementi.<br />
ossea che regge questi istituti è la<br />
stessa di allora».<br />
Parole che hanno portato i relatori ad<br />
occuparsi del ruolo locale delle Bcc:<br />
«Per locale -ha commentato <strong>il</strong> rettore<br />
della Cattolica Ornaghi- non<br />
s’intende <strong>il</strong> localismo in senso degenerato.<br />
Il territorio è la fonte essenziale<br />
di ogni attività, è lo spazio dove<br />
ci si muove e si lavora. Oggi <strong>il</strong> locale<br />
non è solo territorio, fa parte dei rapporti<br />
sociali, è una modalità di rapporto<br />
sociale. Nell’epoca della globalizzazione<br />
vi è un forte ritorno alla<br />
comunione, alla condivisione, alla<br />
conoscenza, alla ricerca di spazi dove<br />
poter sv<strong>il</strong>uppare delle idee aiutandosi<br />
reciprocamente». Parrebbe una<br />
contraddizione, ma le parole del<br />
nostro presidente, Lidio Clementi,<br />
hanno chiarito che «essere una banca<br />
locale, oggi, significa essere una<br />
banca differente. Abbiamo -ha continuato<br />
Clementi- un ruolo all’interno<br />
del sistema economico<br />
dell’Altom<strong>il</strong>anese e Varesotto, <strong>il</strong> territorio<br />
dove operiamo. La nostra<br />
banca ha attraversato tre secoli, e nel<br />
farlo si è sempre attenuta ai suoi<br />
valori fondatori: mutualismo, solidarietà,<br />
cooperazione, mutuo soccorso.<br />
Valori nati all’interno del cattolicesimo<br />
sociale, che ha ispirato e continua<br />
a guidare anche la nostra Bcc». Il<br />
nostro presidente è intervenuto all’inizio<br />
del convegno, e al suo discorso<br />
sono seguiti quelli del vice presidente<br />
vicario della Bcc di Busto Garolfo e<br />
Buguggiate, Ignazio Parrinello, che<br />
ha inquadrato la nostra Banca all’interno<br />
del più complessivo movimento<br />
del Credito Cooperativo nazionale,<br />
e del nostro direttore generale,<br />
Paolo Innocenti, che ha evidenziato<br />
la stab<strong>il</strong>ità, la dinamicità e le dimensioni<br />
dello sv<strong>il</strong>uppo della Bcc di<br />
Busto Garolfo e Buguggiate «che<br />
negli ultimi due anni -ha detto- è cresciuta<br />
più di ogni altra Bcc in<br />
Lombardia». Gli impieghi, tra <strong>il</strong><br />
<strong>dicembre</strong> 2005 e <strong>il</strong> giugno <strong>2007</strong>, infatti,<br />
al dato nazionale di +15, <strong>il</strong> sistema<br />
Bcc ha risposto con un +16%, mentre<br />
la Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate<br />
ha fatto segnare un incremento di<br />
43,88 punti in percentuale. La raccolta<br />
indiretta: +10% <strong>il</strong> sistema bancario<br />
nazionale, +13% <strong>il</strong> sistema Bcc, +21%<br />
la nostra Bcc.<br />
Tornando ai valori ricordati dai relatori,<br />
<strong>il</strong> riconoscimento di un ruolo e<br />
di un cammino senza deviazioni è<br />
venuto da Mario Mantovani, europarlamentare,<br />
che ha portato <strong>il</strong> suo<br />
saluto ai presenti. «La Bcc di Busto<br />
Garolfo e Buguggiate è una banca<br />
che ha rappresentato una forza economica,<br />
sociale e di crescita per tutto<br />
<strong>il</strong> territorio -ha detto<br />
l’europarlamentare-. Io lo so, perché<br />
sono di Arconate (Mantovani ne è<br />
anche sindaco, ndr), che confina con<br />
Busto Garolfo. La forza di questa<br />
banca e quella di tutte le Bcc, sta nel<br />
fatto di non avere dividendi sui profitti,<br />
di non occuparvi di grandi progetti,<br />
di non occuparvi di politica,<br />
come fanno altre banche, dimenticando<br />
troppo spesso la persona,<br />
l’uomo, la persona che lavora,<br />
l’artigiano, l’agricoltore, <strong>il</strong> piccolo<br />
imprenditore, <strong>il</strong> commerciante, <strong>il</strong> cittadino<br />
comune. Porto qui <strong>il</strong> mio<br />
augurio perché possiate crescere<br />
assieme alle comunità dove operate,<br />
che nelle banche ripongono tante<br />
speranze, e possiate continuare ad<br />
essere luogo di responsab<strong>il</strong>ità e di<br />
educazione, in un tempo in cui le<br />
banche vengono viste con un certo<br />
sospetto».<br />
Dal passato, dalla storia che fu, dalle<br />
idee partite con l’<strong>il</strong>luminazione di<br />
don Giovanni Besana, fino al presente<br />
con la 18esima f<strong>il</strong>iale che ha coronato<br />
<strong>il</strong> disegno strategico approvato<br />
nel 2003 di unificazione delle aree di<br />
competenza della Bcc di Busto<br />
Garolfo e Buguggiate.<br />
Guido Colombo, primo cittadino di<br />
Sommma Lombardo, si è infatti<br />
augurato «di poter collaborare con la<br />
Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate<br />
perché la città, in questi ultimi anni,<br />
si è trasformata da realtà industriale<br />
a terziaria. Le banche -ha continuato<br />
<strong>il</strong> primo cittadino di Somma nel suo<br />
intervento- devono stimolare gli<br />
imprenditori. Sportelli bancari, a<br />
Somma Lombardo, ce ne sono tanti;<br />
ma credo che con lo spirito cooperativo<br />
che abbiamo oggi ascoltato e che<br />
ha così tanti lati positivi per la crescita<br />
di un territorio ce ne sia una sola:<br />
la vostra. Una banca come le altre,<br />
ma fortemente diversa. Voglio ringraziarvi<br />
per avere scelto Somma<br />
Lombardo. L’amministrazione è<br />
disponib<strong>il</strong>e, aperta e vicina per avere<br />
operazioni assieme che possano<br />
costruire <strong>il</strong> futuro di Somma<br />
Lombardo».<br />
Al termine del convegno, gli ospiti<br />
hanno potuto effettuare una visita<br />
guidata all’interno del Castello di<br />
San Vito che, grazie alla Fondazione<br />
Visconti, concretizzatasi grazie alle<br />
volontà dell’ultimo discendente della<br />
HANNO DETTO<br />
ERSILIO TONINI<br />
Voi Banche di Credito Cooperativo<br />
avete fatto molto. Bisogna chiedersi,<br />
se per caso queste realtà corrispondono<br />
ai disegni di Dio.<br />
È questa la domanda: se un Papa<br />
dentro la Rerum Novarum<br />
ha sentito la necessità di parlare<br />
di economia, vuol dire che voi<br />
siete una componete necessaria<br />
della Chiesa nel Mondo.<br />
I latini chiamavano “necessari”<br />
i propri figli. E necessari a Dio siete voi<br />
ALESSANDRO AZZI<br />
Il sistema del Credito Cooperativo<br />
è un valore prezioso<br />
per la nostra comunità<br />
perché le Bcc rimettono sul territorio<br />
gli ut<strong>il</strong>i che creano, fanno crescere<br />
i comuni dove operano,<br />
danno possib<strong>il</strong>ità alle famiglie<br />
che vi abitano. È scritto non solo<br />
nello statuto di tutte le Bcc italiane,<br />
ma è soprattutto scritto nel dna<br />
di queste realtà che, come la Bcc<br />
di Busto Garolfo e Buguggiate,<br />
nascono alla fine dell’800 grazie<br />
alla spinta del cattolicesimo sociale<br />
LORENZO ORNAGHI<br />
Per locale non s’intende <strong>il</strong> localismo<br />
in senso degenerato. Il territorio<br />
è la fonte essenziale di ogni attività,<br />
è lo spazio dove ci si muove e si lavora. Oggi <strong>il</strong><br />
locale non è solo territorio,<br />
fa parte dei rapporti sociali,<br />
è una modalità di rapporto sociale. Nell’epoca<br />
della globalizzazione<br />
vi è un forte ritorno alla comunione,<br />
alla condivisione, alla conoscenza,<br />
alla ricerca di spazi<br />
dove poter sv<strong>il</strong>uppare delle idee<br />
aiutandosi reciprocamente<br />
24<br />
25
LA FILIALE<br />
LO STAFF<br />
LA BANCA IL 18ESIMO SPORTELLO CHIUDE IL PROGETTO INIZIATO CON LA FUSIONE DEL ‘99<br />
Somma, una f<strong>il</strong>iale speciale<br />
MAURIZIO FORTINA<br />
MARCO BOTTINI<br />
Il responsab<strong>il</strong>e della f<strong>il</strong>iale ha 53 anni: sposato,<br />
due figlie, è nato e cresciuto a Somma<br />
Lombardo. Negli ultimi anni si è trasferito a<br />
Coarezza, piccola frazione di Somma sulle<br />
sponde del Ticino. La sua esperienza bancaria<br />
è trentennale: ha iniziato come contab<strong>il</strong>e, poi è<br />
passato all’Ufficio estero. Da 20 anni lavora a<br />
Somma Lombardo, dove è stato per lungo<br />
tempo <strong>il</strong> braccio destro del direttore in un altro<br />
istituto bancario. È una persona molto conosciuta<br />
e stimata a Somma, territorio che conosce<br />
bene. «Alla Bcc -dice- mi sono inserito con<br />
grande fac<strong>il</strong>ità: per me è una nuova famiglia».<br />
Il viceresponsab<strong>il</strong>e ha 34 anni ed è di Arconate. Da<br />
nove anni lavora in Bcc, dove ha percorso una br<strong>il</strong>lante<br />
carriera. Ha iniziato come cassiere nella f<strong>il</strong>iale<br />
di Busto Garolfo; dopo un anno è stato inserito nel<br />
settore aziende, dove ha curato i rapporti con le<br />
aziende e ha seguito l’operatività. Per un anno è<br />
stato vicedirettore a Buguggiate, poi per due anni<br />
ha ricoperto lo stesso incarico a Parabiago. In particolare,<br />
si occuperà di gestire i rapporti tra la nostra<br />
Bcc e le aziende e di coadiuvare la gestione della<br />
f<strong>il</strong>iale svolgendo compiti gestionali.<br />
Quella di Somma Lombardo è<br />
una f<strong>il</strong>iale molto speciale. Il<br />
18esimo sportello della nostra<br />
Bcc, che ha aperto i battenti lo scorso<br />
29 ottobre, è infatti la tessera mancante<br />
del “puzzle” geografico che ha portato<br />
all’unione delle aree di Busto<br />
Garolfo a Buguggiate: un sogno durato<br />
otto anni finalmente diventato<br />
realtà. Molte sono le aspettative legate<br />
a questo sportello e <strong>il</strong> team scelto<br />
per far conoscere e crescere la nostra<br />
Bcc sul territorio ha un compito<br />
importante da affrontare.<br />
La squadra di Somma è composta da<br />
Maurizio Fortina, responsab<strong>il</strong>e di<br />
f<strong>il</strong>iale, affiancato da Marco Bottini,<br />
viceresponsab<strong>il</strong>e, Maurizio Garavaglia,<br />
dell’Area consulenza, privati,<br />
fidi e titoli, e Nicola Brendaglia, cassiere.<br />
Situata su una strada di grande<br />
percorrenza, al civico 50 di corso<br />
Repubblica, la f<strong>il</strong>iale si trova in una<br />
posizione strategica: oltre ad avere<br />
un’ottima visib<strong>il</strong>ità, dispone di un<br />
ampio parcheggio ed è vicina agli<br />
uffici postali.<br />
Fortina, 53 anni, sommese doc, è<br />
appena entrato a far parte della<br />
“famiglia” della Bcc.<br />
La trentennale esperienza nel settore<br />
bancario e l’ottima conoscenza di<br />
Somma Lombardo e delle zone limitrofe<br />
sono i principali motivi che<br />
hanno fatto ricadere su di lui la scelta<br />
per questo incarico di responsab<strong>il</strong>ità:<br />
«Sono molto orgoglioso di ricoprire<br />
questo ruolo -afferma <strong>il</strong> neoresponsab<strong>il</strong>e-.<br />
Per me si tratta di una sfida professionale<br />
davvero importante; ci stiamo<br />
impegnando tutti al massimo per<br />
la buona riuscita del progetto».<br />
«Il primo passo sarà quello di far<br />
conoscere la “f<strong>il</strong>osofia” della Banca di<br />
Credito Cooperativo sul territorio -<br />
riprende <strong>il</strong> neo direttore-: una f<strong>il</strong>osofia<br />
che ha convinto me per primo. È<br />
importante far capire che si tratta di<br />
una banca locale, legata al territorio,<br />
dove si respira davvero un clima<br />
famigliare e in cui <strong>il</strong> cliente viene trattato<br />
come una persona, come un<br />
amico da consigliare e non, come si<br />
usa dire, semplicemente come un<br />
numero di conto corrente».<br />
Che si tratti di una banca “diversa”, i<br />
sommesi hanno già iniziato a intuirlo.<br />
Anzitutto per la posizione dello sportello,<br />
nella zona denominata “Somma<br />
Bassa”, decentrata rispetto a tutti gli<br />
altri istituti bancari.<br />
La concorrenza in paese infatti è<br />
molto agguerrita: ben otto istituti di<br />
credito per una realtà di 17m<strong>il</strong>a abitanti.<br />
E tutti, fatta eccezione per la<br />
nostra Bcc, si trovano sulla statale del<br />
Sempione, a “Somma Alta”, nel raggio<br />
di un ch<strong>il</strong>ometro, attorno al centro<br />
del paese.<br />
La parte “Bassa”, quindi, restava non<br />
servita da un istituto bancario. Ed<br />
ecco che, nella scelta della posizione,<br />
la nostra Bcc è andata anche incontro<br />
ad un’esigenza della comunità: avere<br />
anche nella zona più decentrata (ma<br />
solo geograficamente parlando e<br />
prendendo come riferimento <strong>il</strong> centro<br />
storico) <strong>il</strong> servizio di uno sportello<br />
bancario. «Il tessuto economico di<br />
Somma Lombardo e dintorni -conclude<br />
Fortina- è composto soprattutto da<br />
piccole imprese e artigiani, che poi<br />
costituiscono anche la clientela principale<br />
della nostra Banca. Vogliamo<br />
proporci anzitutto a loro, grazie a prodotti<br />
e servizi molto competitivi.<br />
Speriamo poi di coinvolgere anche<br />
dipendenti e fam<strong>il</strong>iari. L’obiettivo è<br />
ambizioso: vogliamo far diventare la<br />
Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate la<br />
vera banca dei sommesi. E io sono<br />
convinto che <strong>il</strong> nostro Istituto ha in sé<br />
le potenzialità per diventarlo».<br />
Nella foto in alto: lo staff della f<strong>il</strong>iale<br />
di Somma Lombardo nei locali di<br />
corso Repubblica.<br />
MAURIZIO GARAVAGLIA<br />
NICOLA BRENDAGLIA<br />
43 anni, si occupa di consulenza, privati, fidi e titoli.<br />
Sposato, tre figli, originario di Parabiago, da 19<br />
anni è impiegato in Bcc. Ha iniziato a Busto<br />
Garolfo, quando ancora era nella “vecchia” sede di<br />
via Cadorna, lavorando in differenti uffici: prima al<br />
Centro elaborazione dati (Ced), quindi a<br />
Portafoglio Italia, e successivamente a Sistemi di<br />
pagamento (Sdp). Poi, nella f<strong>il</strong>iale della sede centrale,<br />
si è occupato dell’Area consulenza privati, quindi<br />
per tre anni a Canegrate, dove seguiva anche<br />
l’Area titoli («La mia vera passione»).<br />
31 anni, di Olgiate Olona, è <strong>il</strong> cassiere, ovvero la<br />
prima persona che accoglie i clienti quando entrano<br />
nei locali di corso Repubblica, aiutandoli a svolgere<br />
le operazioni o indirizzandoli ai colleghi. Laureato<br />
in Economia e commercio, ha già avuto<br />
un’esperienza di due anni e mezzo in un altro istituto.<br />
In Bcc ha iniziato operando in diverse f<strong>il</strong>iali. A<br />
Somma si occuperà di cassa, front e back office,<br />
assistenza e di prima accoglienza ai clienti.<br />
26<br />
27
LO SPORTELLO<br />
E PER I PRIVATI IL MUTUO VERDE DIVENTA «PIÙ»<br />
Per incentivare e sostenere le famiglie<br />
a dotarsi di impianti e di strumenti a<br />
positivo impatto ambientale, favorendo<br />
<strong>il</strong> risparmio energetico e l’ut<strong>il</strong>izzo di<br />
materiali a basso impatto inquinante,<br />
ai privati si rivolge “Mutuo Verde<br />
Più”: un mutuo chirografario che<br />
finanzia <strong>il</strong> 100% della spesa (minimo<br />
5m<strong>il</strong>a massimo 30m<strong>il</strong>a euro), per una<br />
durata massima di 84 mesi (preammortamento:<br />
fino a 4 mesi), con spese<br />
di istruttoria fisse (100,00 euro) e un<br />
tasso parametrato all’Euribor 3m 365<br />
gg + 0,75. Il credito agevolato è applicab<strong>il</strong>e<br />
agli interventi effettuati da privati<br />
per l’acquisto e l’installazione di<br />
impianti solare termico e solare fotovoltaico,<br />
l’acquisto e l’installazione di<br />
caldaie ut<strong>il</strong>izzanti biomasse, l’acquisto<br />
e l’installazione di impianti di geotermia<br />
e/o di minicogenerazione,<br />
l’ut<strong>il</strong>izzo di valvole termostatiche per <strong>il</strong><br />
controllo della temperatura, di<br />
impianti elettrici con impiego di dispositivi<br />
per <strong>il</strong> controllo dei consumi, di<br />
dispositivi per <strong>il</strong> controllo dei consumi<br />
di acqua potab<strong>il</strong>e, come pure gli interventi<br />
di isolamento/coibentazione per<br />
risparmio energetico e la copertura o<br />
rimozione di tetti in amianto.<br />
PRODOTTI SI ALLARGA LA FAMIGLIA DI FINANZIAMENTI PER CHI INVESTE IN LINEA CON L’AMBIENTE<br />
Mutuo verde per le aziende<br />
Itemi dell’energia, del risparmio nei consumi,<br />
dell’attenzione all’ambiente, sono da tempo<br />
alla ribalta della cronaca. In tanti, a parole, si<br />
proclamano amici della natura, fautori di uno<br />
sv<strong>il</strong>uppo ecocompatib<strong>il</strong>e. Ma poi, in realtà, troppo<br />
spesso ai proclami e ai giuramenti non<br />
seguono i fatti.<br />
La Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate<br />
queste tematiche le ha messe da tempo al<br />
centro del proprio agire e, così, dopo aver<br />
lanciato con forza un paio di anni fa <strong>il</strong><br />
“Mutuo verde”, ha deciso di r<strong>il</strong>anciare e<br />
di raddoppiare, allargando la gamma dei<br />
finanziamenti agevolati, “perché siamo<br />
convinti -spiega <strong>il</strong> direttore generale,<br />
Paolo Innocenti- che l’abitare ecologico<br />
contribuisce a migliorare la qualità della<br />
vita e dell’ambiente”.<br />
Da questa f<strong>il</strong>osofia prendono le mosse i<br />
due nuovi strumenti finanziari: “Mutuo<br />
Verde Più” e “Mutuo Verde Azienda”, <strong>il</strong><br />
primo chiaramente rivolto ai privati, <strong>il</strong><br />
secondo alle imprese. Ed è proprio quest’ultimo,<br />
in particolare, <strong>il</strong> prodotto più<br />
innovativo, “appositamente nato per<br />
incentivare e sostenere sia gli investimenti<br />
in impianti e strumenti per <strong>il</strong> risparmio<br />
energetico sia gli investimenti in beni<br />
materiali e strumentali per prevenire,<br />
ridurre e recuperare danni causati all’ambiente<br />
nello svolgimento dell’attività dell’impresa”,<br />
sintetizza <strong>il</strong> direttore generale.<br />
Un finanziamento dall’alto valore<br />
aggiunto, che diventa al contempo una<br />
decisa presa di posizione a favore di comportamente<br />
positivi e che guardano al<br />
domani. Attualmente, infatti, soltanto <strong>il</strong><br />
10% del fabbisogno energetico globale è<br />
coperto da fonti di energia rinnovab<strong>il</strong>i<br />
(nello specifico: idroelettrico per circa <strong>il</strong><br />
6%; biomasse, geotermico ed eolico, per<br />
complessivamente un altro 5% circa), per<br />
<strong>il</strong> restante 90 per cento, <strong>il</strong> fabbisogno energetico<br />
è coperto da fonti primarie esaurib<strong>il</strong>i.<br />
Come è noto, l'attuale sistema energetico<br />
è essenzialmente basato sulle fonti<br />
primarie di origine foss<strong>il</strong>e, cioè costituite<br />
da riserve di combustib<strong>il</strong>i naturali formatisi<br />
in m<strong>il</strong>ioni di anni nel corso dell'evoluzione<br />
del nostro pianeta e che si sono conservati<br />
nelle profondità della crosta terrestre:<br />
tali combustib<strong>il</strong>i (petrolio, carbone e<br />
gas naturale, come <strong>il</strong> metano) vengono<br />
bruciati per soddisfare circa l'83% dell'attuale<br />
fabbisogno energetico globale, mentre<br />
per <strong>il</strong> restante 6% si impiegano materiali<br />
fiss<strong>il</strong>i (essenzialmente l’uranio 235,<br />
ricavato dall’uranio naturale), che sono<br />
ut<strong>il</strong>izzato nelle centrali nucleari.<br />
L’uso delle fonti esaurib<strong>il</strong>i (petrolio, carbone<br />
e gas naturale, cioè metano), quindi,<br />
è a termine: stando ai più recenti<br />
studi, pare che <strong>il</strong> picco di produzione del<br />
petrolio verrà toccato nel giro di 30 anni,<br />
dopo di che <strong>il</strong> prezzo del greggio comincerà<br />
a salire fino a diventare economicamente<br />
insostenib<strong>il</strong>e per <strong>il</strong> nostro sistema.<br />
Un andamento sim<strong>il</strong>e -anche se in tempi<br />
più lunghi- è previsto per <strong>il</strong> gas naturale<br />
e per <strong>il</strong> carbone di alta qualità, mentre per<br />
i materiali fiss<strong>il</strong>i <strong>il</strong> tempo di esaurimento<br />
si conta in secoli: questi ultimi, però,<br />
aprono <strong>il</strong> problema della pericolosità di<br />
ut<strong>il</strong>izzo e dello stoccaggio delle scorie<br />
radioattive.<br />
Ed ecco allora l’importanza di comportamenti<br />
attenti al risparmio energetico e al<br />
rispetto della natura, soprattutto da parte<br />
delle aziende, come quelli, appunto, che<br />
la nostra Bcc intende incentivare con <strong>il</strong><br />
“Mutuo Verde Aziende”. Rivolto alle<br />
imprese artigiane, industriali, commerciali,<br />
del turismo e dei servizi, a Enti e<br />
associazioni operanti nella zona di com-<br />
petenza della Bcc di Busto Garolfo e<br />
Buguggiate, nel dettaglio “Mutuo Verde<br />
Aziende” è un mutuo ipotecario o chirografario,<br />
della durata minima di 24 mesi<br />
(preammortamento: fino a 6 mesi) e massima<br />
di 144 mesi (ipotecario) o 60 mesi<br />
(chirografario).<br />
L’importo finanziato è <strong>il</strong> 100% dell’investimento<br />
su base imponib<strong>il</strong>e (minimo<br />
10m<strong>il</strong>a massimo 250m<strong>il</strong>a euro), le spese<br />
di istruttoria sono pari allo 0,25% sull’importo<br />
erogato (minimo: 100 euro) e <strong>il</strong><br />
tasso è l’Euribor 3m 365 gg + 1,00 (ipotecario)<br />
o l’Euribor 3m 365 gg + 1,50 (chirografario).<br />
Le spese finanziab<strong>il</strong>i sono l’acquisto e<br />
installazione di impianti solare termico e<br />
solare fotovoltaico, l’acquisto e installazione<br />
di caldaie ut<strong>il</strong>izzanti biomasse,<br />
l’acquisto e installazione di impianti di<br />
geotermia, di valvole termostatiche per <strong>il</strong><br />
controllo della temperatura, di impianti<br />
elettrici con impiego di dispositivi per <strong>il</strong><br />
controllo dei consumi, di dispositivi per <strong>il</strong><br />
controllo dei consumi di acqua potab<strong>il</strong>e,<br />
l’isolamento/coibentazione per risparmio<br />
energetico, le coperture o rimozioni<br />
di tetti in amianto, gli impianti di depurazione,<br />
chiarificazione e recupero acque,<br />
l’abbattimento di fumi o di nebbie oleose,<br />
gli impianto per <strong>il</strong> riciclaggio dei materiali<br />
inquinanti, le cabine e rivestimenti per<br />
abbattimento dei livelli sonori.<br />
Le brochure di presentazione dei nuovi<br />
prodotti della nostra Bcc: “mutuo<br />
verde più” e “mututo verde aziende”.<br />
Servizi che hanno l’obiettivo di sv<strong>il</strong>uppare<br />
e incrementare le infrastrutture<br />
ecocompatib<strong>il</strong>i. L’ambiente è un bene<br />
di tutti, non mercificab<strong>il</strong>e e la nostra<br />
Bcc presta grande attenzione alla natura<br />
e al territorio che ci circonda.<br />
28<br />
29
IL MOVIMENTO<br />
L’EDICOLA<br />
Cooperativismo e partecipazione<br />
la vera risposta alle sfide di oggi<br />
A Rodi, durante<br />
l’annuale assise delle<br />
Bcc della Lombardia<br />
è stato fatto <strong>il</strong> punto<br />
sulle sfide del sistema<br />
economico italiano<br />
alla luce delle<br />
«grandi manovre»<br />
del settore bancario<br />
Il tema dell’efficienza e dell’efficacia va<br />
posto anche nella partecipazione.<br />
Questo <strong>il</strong> tema del convegno annuale<br />
delle Bcc della Lombardia, che si è svolto a<br />
Rodi tra <strong>il</strong> 4 e <strong>il</strong> 7 ottobre, per confrontarsi su<br />
“Efficienza in movimento: la coesione del<br />
Credito Cooperativo in risposta alle sfide<br />
delle grandi concentrazioni”. Le grandi<br />
banche, i grandi gruppi di credito, in<br />
Lombardia come in Italia, piacciono sempre<br />
meno: questo, in estrema sintesi, è emerso<br />
con forza durante <strong>il</strong> convegno al quale<br />
hanno partecipato, tra gli altri, Alessandro<br />
Carretta, dell’Università Bocconi di M<strong>il</strong>ano,<br />
Stefano Zamagni, dell’Università di<br />
Bologna, Massimo Mucchetti, vicedirettore<br />
del "Corriere della Sera", Bruno Tabacci,<br />
deputato, Domenico Zambetti, assessore<br />
all’Artigianato e ai servizi della regione<br />
Lombardia e i presidenti e i direttori generali<br />
di tutte e 48 le Bcc della Rosa Camuna.<br />
Tra loro, anche <strong>il</strong> nostro presidente, Lidio<br />
Clementi, accompagnato dai “vice”,<br />
Ignazio Parrinello e Roberto Scazzosi, e <strong>il</strong><br />
nostro direttore generale, Paolo Innocenti. A<br />
inquadrare <strong>il</strong> tema del convegno è stato<br />
Alessandro Azzi, presidente della<br />
Federazione Lombarda, che è partito dai<br />
cambiamenti che hanno interessato <strong>il</strong><br />
Credito Cooperativo negli ultimi anni: «Le<br />
Bcc sono state protagoniste di profondi<br />
cambiamenti, avendo vissuto un intenso<br />
processo di aggregazione al loro interno che<br />
ne ha razionalizzato la presenza e rafforzato<br />
la cap<strong>il</strong>larità, spostando <strong>il</strong> loro baricentro<br />
verso i Comuni di maggiore dimensione:<br />
dal 2001 al 2006 la presenza delle Bcc in città<br />
di oltre 50m<strong>il</strong>a abitanti è passata dal 12,8 al<br />
14,8 per cento».<br />
La concentrazione, dunque, che ha<br />
portato <strong>il</strong> numero della banche italiane<br />
da 1.600 a 793, non è l’unica strada possib<strong>il</strong>e<br />
per competere; la coesione del<br />
movimento Cooperativo rappresenta<br />
una valida alternativa, se non un antidoto:<br />
«Il mercato bancario è molto<br />
cambiato con la dinamica delle aggregazioni<br />
-ha detto <strong>il</strong> nostro direttore<br />
generale, Paolo Innocenti- che, però,<br />
non hanno di fatto portato grandi<br />
miglioramenti per la clientela. In questa<br />
situazione, le Bcc sono le uniche che<br />
riescono a essere un’alternativa valida<br />
che risponde sia al mercato finanziario<br />
sia alla clientela». Numeri che negli<br />
ultimi due anni hanno premiato la<br />
nostra Bcc che, rispetto alla media del<br />
sistema lombardo, è cresciuta più del<br />
triplo: «Sono risultati giunti grazie alle<br />
strategie di questi anni -ha dichiarato <strong>il</strong><br />
nostro presidente Lidio Clementi-. Ci<br />
siamo sempre più qualificati come<br />
banca del territorio e <strong>il</strong> territorio ha<br />
apprezzato <strong>il</strong> nostro modo di fare, ma,<br />
soprattutto, di essere banca». Alla concentrazione,<br />
dunque, dati alla mano le<br />
Bcc puntano su una strategia capace di<br />
unire identità e coesione: un moltiplicatore<br />
di forza che <strong>il</strong> mondo della<br />
Cooperazione di Credito ha saputo<br />
progettare e che oggi si sta traducendo<br />
in fatti concreti. «Ma attenzione alle<br />
forme di concorrenza esagerata fra noi<br />
-ha specificato Azzi in conclusione-,<br />
perché metterebbero in crisi <strong>il</strong> sistema.<br />
L’unità è indispensab<strong>il</strong>e per vincere le<br />
sfide e per essere davvero banche del<br />
territorio, che accompagnano le comunità<br />
nella globalizzazione».<br />
30<br />
31
MONDO SOCI<br />
MONDO SOCI<br />
TECNOLOGIE LA NOSTRA BCC HA FINANZIATO L’ACQUISTO DI UNA STRUMENTAZIONE SALVA VITA<br />
Un aiuto nella lotta alle morti bianche<br />
Con <strong>il</strong> nuovo macchinario<br />
<strong>il</strong> reparto di neonatologia<br />
dell’ospedale di Varese<br />
è ora in grado di<br />
diagnosticare <strong>il</strong> cosiddetto<br />
«reflusso esofageo»<br />
che nei bambini<br />
nati prematuramente<br />
è una delle cause<br />
della morte in culla<br />
del Ponte di<br />
Varese ha fatto un grande<br />
L’Ospedale<br />
passo avanti nella prevenzione<br />
della morte in culla. Al<br />
reparto di neonatologia è arrivato<br />
un macchinario salva vita per<br />
misurare “l’impedenzometria<br />
esofagea”, ovvero <strong>il</strong> reflusso<br />
gastro-esofageo che, soprattutto<br />
nei nati prematuri, può portare<br />
alla morte in culla.<br />
L´acquisizione dello strumento,<br />
del valore di oltre 20m<strong>il</strong>a euro, è<br />
stata possib<strong>il</strong>e grazie al contributo<br />
della nostra Bcc.<br />
«Abbiamo stanziato un finanziamento<br />
di 21.600 euro per l’acquisto<br />
di una macchina che permetterà al<br />
reparto di neonatologia dell’Ospedale<br />
del Ponte di Varese di<br />
essere all’avanguardia nelle cure<br />
prestate ai bambini -ha detto Lidio<br />
Clementi, <strong>il</strong> presidente della nostra<br />
Bcc, durante la conferenza stampa di<br />
presentazione del nuovo macchinario-.<br />
Siamo contenti di avere fatto<br />
questo investimento. L’Ospedale del<br />
Ponte di Varese è punto di riferimento<br />
per l’intero territorio e quindi del<br />
nuovo macchinario non beneficeranno<br />
solo i bambini di Varese, ma quelli<br />
dell’intero territorio. Questo è <strong>il</strong><br />
nostro modo di fare banca, così si<br />
ripartiscono gli ut<strong>il</strong>i fatti dalla nostra<br />
Bcc sul territorio».<br />
Con i soldi donati dalla nostra Bcc è<br />
stato acquistata una macchina all’avanguardia,<br />
<strong>il</strong> meglio tra quanto<br />
offre <strong>il</strong> mercato, per la misurazione e<br />
lo studio del reflusso gastro-esofageo,<br />
che si differenzia dalla più<br />
conosciuta pH-metria in quanto è in<br />
grado di evidenziare tutti i tipi di<br />
reflussi: acidi, non acidi, gassosi,<br />
liquidi e misti.<br />
«Voglio ringraziare la Bcc di Busto<br />
Garolfo e Buguggiate per la sua sensib<strong>il</strong>ità<br />
-ha detto Carlo Pampani,<br />
direttore dell’azienda ospedaliera di<br />
Varese-. In un anno l’ospedale riceve<br />
in media un’ottantina di donazioni,<br />
grazie ad iniziative come queste<br />
siamo in grado di essere sempre<br />
all’avanguardia e di dare maggiori e<br />
migliori servizi ai nostri pazienti».<br />
Lo studio del reflusso gastro-esofageo<br />
in epoca neonatale assume<br />
un’importanza di particolare r<strong>il</strong>ievo<br />
per la prevenzione della morte<br />
improvvisa in culla, la cosiddetta<br />
morte bianca o SIDS. «Finora per<br />
misurare <strong>il</strong> reflusso gastro-esofageo<br />
bisognava andare a M<strong>il</strong>ano -spiega<br />
Massimo Agosti, direttore dell’unità<br />
operativa di Neonatologia e terapia<br />
intensiva neonatale-. Si tratta di un<br />
disturbo importante soprattutto nei<br />
bambini prematuri. Pensiamo che<br />
un piccolo appena nato può mangiare<br />
anche sette volte al giorno, e avere<br />
problemi di reflusso può causare<br />
sintomi pesanti e nei casi più gravi<br />
la morte. La macchina donata dalla<br />
Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate<br />
salverà molte vite». Il reflusso rappresenta<br />
infatti uno dei fattori ipotizzato,<br />
soprattutto dalla scuola<br />
francese, come scatenante aritmie<br />
cardiache, talvolta mortali, che<br />
richiedono una diagnosi e un trattamento<br />
tempestivo.<br />
Anche nelle età successive, <strong>il</strong> reflusso<br />
gastro-esofageo è in grado di<br />
indurre patologie importanti, sovente"extra<br />
intestinali", come asma,<br />
laringite posteriore, di stress respiratorio<br />
acuto: questa tecnica diagnostica<br />
potrà quindi essere ut<strong>il</strong>mente<br />
impiegata in pazienti di tutte le età.<br />
«Questo è <strong>il</strong> modo di agire del credito<br />
cooperativo, questi sono i valori<br />
che ci sostengono -ha detto Ignazio<br />
Parrinello, <strong>il</strong> nostro vice presidente<br />
vicario-. Sono felice di aver potuto<br />
contribuire all’acquisto di uno strumento<br />
che può salvare vite umane».<br />
La macchina donata dalla nostra Bcc<br />
all’Ospedale Del Ponte di Varese è in<br />
A sinistra un momento della conferenza<br />
stampa presso l’ospedale di Varese. Qui<br />
sopra, <strong>il</strong> presidente Lidio Clementi e <strong>il</strong> vice<br />
presidente Ignazio Parrinello, consegnano <strong>il</strong><br />
contributo al primario del reparto.<br />
grado di evidenziare tutto ciò che si<br />
verifica nell’esofago. L’esame non è<br />
doloroso e non richiede alcun tipo di<br />
sedazione. Si introduce nel naso del<br />
paziente un piccolo sondino di 2mm<br />
di diametro, che viene posizionato<br />
nell’esofago e collegato a un registratore,<br />
che è in grado di evidenziare<br />
anche i volumi minimi di reflusso.<br />
Una volta scoperta l’eventuale patologia,<br />
basterà far seguire al piccolo<br />
paziente una terapia anti-reflusso,<br />
per salvargli la vita, evitando<br />
l’insorgenza di complicanze respiratorie<br />
ed esofagee. L'ut<strong>il</strong>izzo dell'impedenzometro,<br />
dotato di uno specifico<br />
software e recorder in grado di<br />
memorizzare dati per oltre 24 ore,<br />
sarà reso possib<strong>il</strong>e grazie<br />
all´impegno ed alla competenza dei<br />
professionisti del Dipartimento.<br />
Questa nuova dotazione consentirà<br />
non solo di identificare e curare<br />
meglio la patologia del reflusso, ma<br />
anche di dare un fattivo contributo<br />
anche alla ricerca sulle cause della<br />
morte in culla. «È nelle azioni, come<br />
questa, che dimostriamo <strong>il</strong> nostro<br />
essere differenti -ha concluso <strong>il</strong><br />
direttore generale, Paolo Innocenti-.<br />
Il valore del localismo che perseguiamo<br />
è strettamente congiunto ai<br />
principi peculiari del nostro operare,<br />
quali <strong>il</strong> mutualismo, la solidarietà, le<br />
azioni culturali, morali ed educative<br />
per <strong>il</strong> concreto miglioramento della<br />
32<br />
33
MONDO SOCI<br />
Con la Bcc per 366 giorni<br />
Nelle immagini, <strong>il</strong> calendario 2008 targato Bcc<br />
che propone istantanee del nostro territorio<br />
per conscerlo, ma soprattutto, per scoprire la<br />
bellezza nascosta tra le pieghe della nostra<br />
terra e le agende nei vari formati che accompagneranno<br />
l’Anno Domini 2008 in tutti i suoi<br />
366 giorni.<br />
Con la Bcc per 365 giorni all’anno,<br />
anzi di più, visto che <strong>il</strong> 2008 è bisesto<br />
e <strong>il</strong> 29 febbraio aggiunge<br />
una pagina all’agenda e prolunga <strong>il</strong> calendario.<br />
E parliamo proprio di agenda<br />
e calendario marchiati Bcc, immancab<strong>il</strong>i<br />
e puntuali come <strong>il</strong> cambio di data più<br />
atteso e celebrato, <strong>il</strong> ponte fra un anno e<br />
l’altro, per convenzione (e convinzione<br />
abbastanza diffusa) <strong>il</strong> passaggio tra <strong>il</strong><br />
vecchio e <strong>il</strong> nuovo. Ma che un’agenda,<br />
da un anno all’altro, sia nuova non è<br />
certo materia da lancio d’agenzia, meno<br />
scontato sia innovativa, nella forma,<br />
quindi, nella funzionalità. Per <strong>il</strong> 2008 <strong>il</strong><br />
diario di viaggio nel futuro offerto su richiesta<br />
a soci e clienti dalla Bcc riprende<br />
l’impianto del collega del <strong>2007</strong>, ormai<br />
quasi in odore di pensione e di ricordi.<br />
Altezza 21 e lunghezza 15 centimetri<br />
sono dimensioni d’ingombro che non<br />
risultano veramente tali: in borsa, nella<br />
valigetta, in cartella, nello zainetto entrano<br />
a meraviglia. Il dorso spiralato,<br />
poi, che la assim<strong>il</strong>a per veste ai notes, garantisce,<br />
in ogni situazione, la maneggevolezza<br />
che dovrebbe distinguere le<br />
agende. Almeno quelle di chi non le considera<br />
un regalo di routine in sul declinare<br />
dell’anno, ma le sfrutta per quello<br />
che sono, uno strumento che si offre per<br />
l’uso quotidiano, promemoria, tempo<br />
da sfogliare tra un appuntamento e l’altro.<br />
Si veste di un elegante crystal s<strong>il</strong>ver <strong>il</strong><br />
2008 Bcc, l’anno 111 della Banca, che<br />
proprio nel quotidiano, nella cadenza lavorativa<br />
del giorno per giorno, dimostra<br />
ancora una volta, con qualche particolare<br />
decisivo, di essere differente.<br />
Dall’anno sempre a portata di mano e<br />
da riempire con i contenuti delle proprie<br />
giornate, all’anno stampato e appeso al<br />
muro, da voltare ogni mese, <strong>il</strong> calendario;<br />
un’altra tradizione cui la Bcc non deroga.<br />
L’edizione 2008 propone un<br />
viaggio sul territorio, quel territorio che<br />
è <strong>il</strong> campo d’azione della Bcc e che, di<br />
anno in anno, va rimodulando <strong>il</strong> suo perimetro.<br />
I dodici scatti del percorso gennaio<br />
– <strong>dicembre</strong> si sv<strong>il</strong>uppano fra<br />
altrettante realtà dove la Banca opera,<br />
inquadrano situazione urbane o scorci,<br />
spesso sorprendenti, di natura.<br />
Così, nel volgere di dodici mesi, ecco<br />
uno spaccato del territorio in grado di<br />
restituirne la varietà di situazioni e ambienti<br />
dell’Altom<strong>il</strong>anese e del Varesotto.<br />
Si va dai boschi alle periferie delle città,<br />
dove a intermittenza baluginano i segni<br />
della presenza umana, ai corsi d’acqua,<br />
in questo caso più direttrici dell’attività<br />
agricola che solco segnato dalle correnti<br />
in natura. E non mancano – né potevano<br />
mancare, volendo ritrarre fedelmente<br />
questo territorio – sguardi urbani; cort<strong>il</strong>i,<br />
fontane, palazzi, i testimoni dell’intervento<br />
umano, della trasformazione<br />
indotta dall’ingegno, dal gusto, oltre che<br />
dalle necessità del più intraprendente<br />
abitante del pianeta. Ma, forse, a vincerla<br />
nelle immagini non è la separazione<br />
netta, la contrapposizione fra<br />
natura e città, è la compresenza, in molti<br />
casi garbata, degli elementi, nel mantenimento<br />
di un equ<strong>il</strong>ibrio che potrebbe<br />
essere un augurio sincero per <strong>il</strong> 2008, e<br />
non soltanto per i soci e gli amici della<br />
nostra Bcc.<br />
4
Banca di Credito Cooperativo di Busto Garolfo e Buguggiate<br />
La tua banca locale<br />
www.eoipso.it<br />
vicina alle famiglie<br />
alle imprese<br />
alla comunità<br />
Sedi: Busto Garolfo - via A. Manzoni, 50 - 0331 560111 - Buguggiate - via Cavour, 71 - 0332 458258<br />
www.bccbanca1897.it<br />
F<strong>il</strong>iali: Varese, Busto Arsizio, Legnano, Parabiago, Somma Lombardo, Cassano Magnago, Castellanza, Castano Primo, Samarate,<br />
Canegrate, V<strong>il</strong>la Cortese, San Giorgio su Legnano, Dairago, Bodio Lomnago, Buscate, Olcella di Busto Garolfo.<br />
Prossime aperture: Gallarate, Arluno, Magenta.