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Scuole d’Abruzzo – Il futuro in sicurezza<br />
3. GEOMORFOLOGIA DELLA REGIONE ABRUZZESE<br />
La morfologia del<strong>la</strong> fascia appenninica centrale è artico<strong>la</strong>ta in settori omogenei:<br />
aree montane, aree delle conche intramontane, aree collinari pedemontane,<br />
versanti costieri, piane alluvionali e costiere. Questo assetto fisiografico è<br />
prevalentemente legato alle ultime fasi di model<strong>la</strong>mento avvenuta durante <strong>il</strong><br />
Quaternario.<br />
Nell’area montana, sv<strong>il</strong>uppatasi a partire dal Pliocene medio-su<strong>per</strong>iore, l’assetto<br />
morfologico è caratterizzato essenzialmente da forme del r<strong>il</strong>ievo determinate da<br />
processi geomorfici, soggetti a forti controlli litostrutturali, impostati sulle strutture<br />
tettoniche compressive e distensive. I r<strong>il</strong>ievi montani sono caratterizzati in<br />
partico<strong>la</strong>re da diversi tipi di forme: forme a influenza strutturale, forme tettoniche<br />
(scarpate e versanti di faglia o di linea di faglia, versanti strutturali), da forme<br />
legate al<strong>la</strong> gravità (falde e coni di detrito, frane da crollo e frane complesse),<br />
forme legate alle acque correnti su<strong>per</strong>ficiali (gole e forre, piane alluvionali<br />
montane), forme carsiche (campi di doline, piane carsiche), forme g<strong>la</strong>ciali (circhi<br />
e valli g<strong>la</strong>ciali, morene, <strong>la</strong>ghi g<strong>la</strong>ciali). Le conche intramontane sono<br />
essenzialmente costituite da depressioni di natura tettonica o carsica e sono<br />
bordate in prevalenza da forme tettoniche (scarpate e versanti di faglia) e<br />
caratterizzate da forme legate alle acque correnti su<strong>per</strong>ficiali (conoidi alluvionali,<br />
piane alluvionali, terrazzi fluviali).<br />
Le aree collinari pedemontane, sv<strong>il</strong>uppatasi a partire dal<strong>la</strong> fase di emersione del<br />
Pleistocene inferiore, sono caratterizzate, dal punto di vista morfologico da r<strong>il</strong>ievi a<br />
mesas, p<strong>la</strong>teaux e cuestas, impostati su alternanze arg<strong>il</strong>loso-sabbioso e<br />
conglomeratiche plio-pleistoceniche.<br />
Tali settori sono interessati in prevalenza da forme ad influenza strutturale<br />
(scarpate e su<strong>per</strong>fici strutturali), da forme di versante legate al<strong>la</strong> gravità diversa, le<br />
frane interessano principalmente i versanti più acclivi delle valli fluviali, dove sono<br />
diffuse le frane di scorrimento e le co<strong>la</strong>te, o di tipologie complesse. Molto diffuse<br />
sono anche le forme legate alle acque correnti su<strong>per</strong>ficiali o di erosione<br />
accelerata tra cui le più note sono i ca<strong>la</strong>nchi, che interessano i versanti arg<strong>il</strong>losi e<br />
arg<strong>il</strong>loso-sabbiosi.<br />
Le valli principali solcano l’area collinare con un decorso circa SW-NE,<br />
<strong>per</strong>pendico<strong>la</strong>re al<strong>la</strong> costa attuale dalle aree di catena al<strong>la</strong> fascia collinare, sono<br />
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