impag. luglio-agosto 2011 - Società svizzera impresari costruttori ...
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LUGLIO<br />
AGOSTO<br />
<strong>2011</strong><br />
4
Nell’editoriale del precedente numero<br />
di metroCUBO mi ero soffermato<br />
sulle preoccupazioni delle<br />
nostre associate per un fenomeno<br />
che, a poco a poco, si sta<br />
diffondendo nel nostro Cantone:<br />
quello di fare eseguire lavori di<br />
costruzione, o parti di essi, da<br />
ditte estere, italiane in particolare.<br />
Si tratta di un fenomeno legato<br />
essenzialmente alla libera circolazione<br />
delle persone che permette<br />
alle imprese estere, per un periodo<br />
massimo di 90 giorni per anno<br />
civile, di prestare il loro lavoro in<br />
Svizzera. A commissionare i lavori<br />
a questi imprenditori sono in<br />
parte imprese ticinesi, con la<br />
forma del subappalto, ma soprattutto<br />
committenti privati con incarichi<br />
diretti.<br />
La libera circolazione delle persone,<br />
segnatamente la possibilità di<br />
eseguire prestazioni di servizio<br />
transfrontaliere, avrebbe dovuto<br />
aprire un grande mercato, in particolare<br />
fra la Lombardia e il<br />
nostro Cantone, creando nuove<br />
opportunità di lavoro per le imprese<br />
interessate e più intraprendenti.<br />
Le condizioni per raggiungere<br />
questo obiettivo sono il rispetto<br />
delle regole locali (nel caso specifico<br />
dei contratti collettivi di lavoro<br />
vigenti nel nostro Paese) e la<br />
garanzia della reciprocità fra gli<br />
Stati firmatari degli accordi. Sappiamo<br />
che purtroppo non è sempre<br />
così.<br />
Sulla mancanza di reciprocità da<br />
parte dell’Italia la nostra Associazione<br />
ha più volte denunciato il<br />
fatto alla Seco, in particolare in<br />
merito al versamento di contributi<br />
sociali e paritetici alle Casse edili<br />
italiane. Questa situazione è stata<br />
ribadita anche al Consigliere federale,<br />
onorevole Johann Schneider-Ammann,<br />
in occasione del<br />
suo recente incontro con il Consiglio<br />
di Stato e i rappresentanti<br />
dell’economia e dei sindacati.<br />
L’impressione avuta è che la problematica<br />
è genericamente conosciuta,<br />
ma purtroppo non rientra<br />
nelle principali priorità del Dipartimento<br />
federale dell’economia.<br />
È auspicabile che almeno nella<br />
prospettata modifica della «Legge<br />
federale sui lavoratori distaccati in<br />
Svizzera» venga apportata un’aggiunta<br />
in modo che i contributi<br />
sociali di questi dipendenti non<br />
debbano essere versati in Svizzera<br />
dalle ditte estere, ma a condizione<br />
che lo Stato di provenienza<br />
garantisca la reciprocità.<br />
Sul tema del subappalto di lavori<br />
a ditte italiane da parte di imprese<br />
ticinesi si sono chinati i vertici<br />
della nostra Associazione con<br />
una approfondita analisi che ha<br />
EDITORIALE<br />
scaturito due decisioni: la prima<br />
di informare prontamente e in<br />
maniera esaustiva i nostri associati<br />
sugli aspetti di questo nuovo<br />
fenomeno, la seconda di cercare,<br />
in collaborazione con i sindacati e<br />
le istituzioni coinvolte, le misure<br />
efficaci per contrastare questo<br />
nuovo modo di fare impresa, all’italiana.<br />
Sui nostri cantieri è l’impresa<br />
di costruzioni responsabile<br />
della gestione dello stesso, che<br />
con i propri mezzi (lavoratori,<br />
macchine e attrezzi) esegue gran<br />
parte della struttura grezza della<br />
costruzione. In Italia invece, anche<br />
per lavori comuni, è un’impresa<br />
generale, senza mezzi propri, che<br />
si incarica di subappaltare tutti i<br />
lavori ai diversi specialisti, limitandosi<br />
a coordinarli. Questo sistema<br />
comporta l’abbandono della cultura<br />
<strong>svizzera</strong> di fare impresa con<br />
conseguente perdita di posti di<br />
lavoro stabili per muratori qualificati<br />
che dispongono di una istruzione<br />
completa, nonché il rischio<br />
manifesto che non vengano più<br />
formati apprendisti, con tutti gli<br />
effetti immaginabili.<br />
Nella circolare recentemente inviata<br />
ai nostri associati sono contenute<br />
alcune raccomandazioni<br />
sulle precauzioni da adottare in<br />
caso di subappalto, in particolare<br />
a ditte non conosciute. Fra queste<br />
raccomandazioni, vi è quella<br />
di sensibilizzare i propri dipendenti<br />
sulle possibili conseguenze per<br />
loro, esortandoli a vegliare su<br />
come vengono retribuiti i loro<br />
colleghi dipendenti di ditte subappaltatrici<br />
e a segnalare eventuali<br />
presunte irregolarità.<br />
Ma, come detto in entrata, a<br />
preoccupare la nostra associazione<br />
e i suoi membri non sono solo<br />
i subappalti e il paventato nuovo<br />
modo di far impresa, ma anche i<br />
numerosi appalti aggiudicati a<br />
ditte estere da committenti privati<br />
ticinesi o dai loro consulenti<br />
(architetti e ingegneri). I più colpiti<br />
sono gli artigiani, ma anche le<br />
imprese di costruzione non sono<br />
risparmiate.<br />
Finanziariamente e apparentemente<br />
chi commissiona questi lavori a<br />
ditte estere la ritiene la miglior<br />
soluzione. Una riflessione un po’<br />
più approfondita potrebbe invece<br />
dimostrare che non è sempre<br />
vero. Nell’analisi finanziaria individuale<br />
bisogna infatti tener conto<br />
anche dell’aspetto qualità e soprattutto<br />
di quello delle garanzie<br />
nei 5 anni seguenti l’esecuzione.<br />
Ci sono poi due effetti che interessano<br />
l’intera collettività ticinese:<br />
quello economico e quello sociale.<br />
I due sono direttamente connessi.<br />
Se l’economia cantonale<br />
viene eccessivamente penalizzata<br />
da una concorrenza sleale a<br />
soffrirne saranno prima le imprese,<br />
poi i lavoratori, quindi lo<br />
Stato e infine i cittadini ticinesi.<br />
Vale allora la pena importare<br />
questo modo di fare impresa all’italiana?<br />
Vittorino Anastasia<br />
Direttore<br />
SSIC Sezione Ticino<br />
1<br />
EDITORIALE<br />
3<br />
LA POLTRONA<br />
Intervista all’On. Norman Gobbi,<br />
Consigliere di Stato e Direttore<br />
del Dipartimento delle Istituzioni<br />
5<br />
INFO DA GORDOLA<br />
Diploma federale di <strong>impresari</strong>o<br />
costruttore: concluso il primo ciclo<br />
di formazione<br />
6 7<br />
OBIETTIVO SUL CANTIERE<br />
Tribunale penale federale a Bellinzona<br />
MOTIVO DI FESTA<br />
100 anni dell’impresa<br />
Cattaneo SA di Tesserete<br />
9<br />
RICORRENZE<br />
Edilcentro Wullschleger:<br />
111 anni di storia<br />
TECNICI ST E DIPLOMATI SSS<br />
25.esimo di fondazione dell’ATST<br />
11<br />
PROGETTI E IDEE<br />
Dall’Indonesia su un cantiere<br />
in Ticino per imparare<br />
FLASH<br />
Novità sui programmi BauBit easy<br />
12<br />
HGC<br />
Storielle del cantiere<br />
Fare impresa<br />
all’italiana?<br />
Responsabile<br />
Nicola Bagnovini<br />
Editore ©<br />
SSIC Sezione Ticino<br />
Viale Portone 4<br />
6500 Bellinzona<br />
tel. 091 825 54 23<br />
fax 091 825 75 38<br />
www.ssic-ti.ch<br />
e-mail: info@ssic-ti.ch<br />
Fotografie redazionali<br />
SSIC TI, Bellinzona<br />
Stampa<br />
Tipo Print Roncoroni+Sulmoni<br />
Mendrisio<br />
Grafica<br />
Guido Robbiani<br />
Tiratura 2'700 copie<br />
6 volte all’anno<br />
Foto di copertina<br />
SSIC TI, Bellinzona<br />
1<br />
<strong>luglio</strong>-<strong>agosto</strong> ‘11
Da noi siete al centro<br />
dell’attenzione<br />
Arbedo<br />
Landquart<br />
Lyss<br />
Morges<br />
Regensdorf<br />
Quale impresa commerciale fornitrice di servizi nel campo delle macchine<br />
edili e agricole e leader del settore, l’azienda Robert Aebi AG fornisce al<br />
mercato macchine, apparecchi e veicoli di produttori di rinomati marchi<br />
come, ad esempio, Volvo (macchine edili) e John Deere (macchine agricole).<br />
Robert Aebi AG offre, in particolare, macchine edili e apparecchi destinati al<br />
settore del giardinaggio e della paesaggistica nonché un ampio assortimento<br />
di tosaerba e macchine/apparecchi per la manutenzione di terreni.<br />
Il team professionale di Robert Aebi nel centro regionale di Arbedo è a vostra<br />
completa disposizione per ulteriori informazioni.<br />
Robert Aebi SA<br />
Via Cerinasca 6<br />
CH-6517 Arbedo<br />
Telefono +41 91 820 11 20<br />
www.robert-aebi.com<br />
Matra<br />
Matra<br />
Filiale di Robert Aebi SA<br />
Via Cerinasca 6, CH-6517 Arbedo<br />
Telefono +41 91 820 11 20<br />
www.matra.ch
Innanzitutto felicitazioni per la<br />
sua brillante elezione, avvenuta<br />
lo scorso 10 aprile, quale Consigliere<br />
di Stato. On. Gobbi, ora<br />
che fa parte del Governo ticinese,<br />
quali sono, in linea generale,<br />
i suoi principali obiettivi di<br />
legislatura?<br />
A ormai più di 100 giorni dall’assunzione<br />
della carica di Direttore<br />
del Dipartimento delle Istituzioni,<br />
ho cercato di fotografare le priorità,<br />
sbrigando immediatamente<br />
le questioni e le pratiche che<br />
richiedevano una celere soluzione.<br />
Affrontare ogni problema,<br />
essere sbrigativi in maniera ponderata,<br />
dare continuità alle mansioni<br />
cui sono tenuto a svolgere<br />
sono per me delle priorità. Tra<br />
gli obiettivi primari l’attenzione è<br />
senz’altro rivolta alla volontà di<br />
aumentare la sicurezza dando<br />
così una migliore percezione<br />
al cittadino. La modernizzazione<br />
della giustizia e della sua organizzazione<br />
è un altro tema su cui<br />
intendo concentrarmi; è importante<br />
guardare ai problemi di oggi<br />
per migliorare le leggi e i nostri<br />
servizi. Una sorta di visione dinamica<br />
del territorio e di ciò che ci<br />
sta intorno, aprendo gli occhi e<br />
cercando di capire le problematiche<br />
che il giorno d’oggi ci pone.<br />
Le occasioni di lavoro nel settore<br />
della costruzione continuano<br />
ad essere soddisfacenti<br />
in particolare grazie alla forte<br />
spinta dell’edilizia privata e ai<br />
grandi progetti infrastrutturali<br />
del genio civile. Alcuni segnali<br />
di una contrazione congiunturale<br />
sono però giunti recentemente<br />
alla nostra Associazione<br />
e di conseguenza sarà fondamentale<br />
che gli enti pubblici<br />
mantengano elevati i loro investimenti<br />
nel mattone. Cosa ci<br />
può dire in merito ai progetti<br />
edificatori concernenti il Dipartimento<br />
delle Istituzioni?<br />
Il favorevole momento congiunturale<br />
perdura da qualche anno. I<br />
tassi d’interesse ipotecari, poi,<br />
sono scesi sotto le più rosee<br />
aspettative. Questi ed altri fattori<br />
hanno influito positivamente sull’attività<br />
delle imprese edili del<br />
Cantone che hanno saputo trarne<br />
immediatamente beneficio grazie<br />
alle buone capacità professionali<br />
degli <strong>impresari</strong> e delle maestranze.<br />
Oltre ai privati, anche l’Amministrazione<br />
cantonale contribuisce<br />
all’operatività delle imprese edili. Ai<br />
lavori delle unità dell’amministrazione<br />
cantonale si aggiungono le<br />
commesse a molte imprese edili o<br />
del genio civile per progetti in fase<br />
di realizzazione.<br />
LA POLTRONA<br />
Il Cantone avrà sempre bisogno<br />
dunque di manodopera di settore<br />
per realizzare svariate opere. In tal<br />
senso occorrerà risolvere numerose<br />
questioni logistiche a livello<br />
strutturale e infrastrutturale, penso<br />
ad esempio al comando della<br />
Polizia ai Saleggi di Bellinzona, al<br />
Palazzo di giustizia, alle Preture di<br />
Bellinzona e Locarno, al carcere<br />
cantonale La Stampa e molti altri<br />
stabili. Un altro punto che merita<br />
attenzione riguarda la valutazione<br />
dell’opportunità di portare alcuni<br />
servizi e uffici al di fuori dei tradizionali<br />
centri. Così facendo si<br />
uscirà dagli affitti degli stabili privati<br />
in modo da poter rientrare<br />
in proprietà propria. Si riorganizzerà<br />
dunque lo spazio pubblico in<br />
maniera sensata, negli stabili di<br />
proprietà del Cantone. Il Consiglio<br />
di Stato si è ultimamente schierato<br />
a favore di questa idea. Proprio<br />
nell’ambito della riorganizzazione<br />
degli spazi dovremo porci qualche<br />
interrogativo e sviluppare<br />
delle idee concrete, concentrando<br />
dove necessario, decentrando<br />
nelle zone periferiche dove possibile.<br />
Lo scorso 1° <strong>luglio</strong> lei si è recato<br />
a Berna per incontrare il<br />
Consigliere federale Ueli Maurer<br />
al fine di discutere diverse<br />
questioni, alle quali lei tiene in<br />
modo particolare, legate all’impostazione<br />
che si intende dare<br />
all’Esercito svizzero.<br />
On. Gobbi, cosa ci può dire a<br />
tal proposito e quali sono le sue<br />
aspettative sul nostro Esercito<br />
di milizia che in passato ha<br />
generato un indotto importante<br />
in molti settori economici, incluso<br />
quello della costruzione?<br />
Il primo incontro in qualità di Direttore<br />
del Dipartimento delle Istituzioni<br />
con il Capo del Dipartimento<br />
della difesa, della protezione della<br />
popolazione e dello sport (DDPS)<br />
è stato molto costruttivo in un<br />
clima amichevole. Ci ha informato<br />
sulla volontà di non abbandonare<br />
la presenza militare in Ticino.<br />
Secondo Maurer, i servizi del<br />
Monte Ceneri devono restare lì<br />
dove sono. Il centro però dovrà<br />
essere ampliato perché è un<br />
luogo importante per il reclutamento<br />
delle nuove forze dell’Esercito,<br />
così come il centro logistico<br />
definito una necessità per garantire<br />
la presenza del militare in Ticino.<br />
Ci prefissiamo di modernizzare<br />
le infrastrutture dove sono ubicate<br />
le Caserme e quant’altro. V’è pure<br />
la volontà di trovare una corretta<br />
destinazione alla caserma di Losone.<br />
Ovviamente, tutto dipenderà<br />
dalla decisione delle Camere federali<br />
nella prossima sessione, dove<br />
il dibattito avrà come tema centrale<br />
la futura forma dell’Esercito di<br />
milizia e un possibile aumento che<br />
il sottoscritto auspica a 100'000<br />
unità. Difendere il nostro Esercito<br />
di milizia significa valorizzare l’operato<br />
di ufficiali, sottufficiali e militi<br />
durante i loro impieghi, dare l’appoggio<br />
affinché le condizioni quadro<br />
siano rafforzate e che la futura<br />
armata possa ancora contare su<br />
un effettivo adeguato. Credere<br />
che con soli 60mila e con 80mila<br />
militi si possa adempiere alle missioni<br />
affidate al nostro Esercito è<br />
illusorio e scellerato. Come ribadito,<br />
è solo con una Milizia di almeno<br />
100mila uomini e donne che i<br />
Cantoni potranno avere ancora<br />
nell’Esercito un partner affidabile e<br />
soprattutto presente.<br />
Intervista<br />
all’On.<br />
Norman Gobbi<br />
Norman Gobbi,<br />
Consigliere di Stato e Direttore<br />
del Dipartimento delle Istituzioni.<br />
Foto: Fiorenzo Maffi.<br />
3<br />
<strong>luglio</strong>-<strong>agosto</strong> ‘11
Come abbiamo riferito sull’ultimo<br />
numero di questa rivista, durante<br />
l’Assemblea generale ordinaria<br />
della SSIC Sezione Ticino, svoltasi<br />
al Mercato coperto di Mendrisio<br />
lo scorso 12 maggio, vi è stata<br />
la prima cerimonia di consegna<br />
dei diplomi federali di <strong>impresari</strong>o<br />
costruttore con il nuovo sistema a<br />
moduli, ora in vigore in tutta la<br />
Svizzera. I 9 neo diplomati sono<br />
anche stati invitati all’Assemblea<br />
nazionale della SSIC, svoltasi lo<br />
scorso 24 giugno a Friborgo, per<br />
essere presentati ufficialmente e<br />
omaggiati dalla Consigliera federale<br />
Eveline Widmer-Schlumpf e<br />
dal Presidente centrale dell’Associazione,<br />
nonché Consigliere<br />
nazionale, Werner Messmer. Si<br />
tratta di un’attestazione di grande<br />
considerazione per questo diploma<br />
federale nella costruzione,<br />
che può essere paragonato alla<br />
maestria nelle altre professioni<br />
dell’artigianato dell’edilizia.<br />
Detto dei festeggiamenti, ci sembra<br />
opportuno stilare un breve<br />
bilancio su questo primo ciclo formativo<br />
che si è concluso dopo<br />
circa due anni e mezzo, nel<br />
rispetto della nuova Legge sulla<br />
formazione professionale.<br />
Va subito detto che il nuovo sistema<br />
a moduli è stato apprezzato<br />
dai corsisti che hanno potuto<br />
conciliare gli impegni di studio<br />
con la loro attività professionale.<br />
Considerate le novità del sistema<br />
adottato e l’aspetto linguistico<br />
riferito alle traduzioni in italiano,<br />
il lavoro svolto dalla Commissione<br />
d’esami (con alla testa l’ing.<br />
Mario Orsenigo) e da organizzatori,<br />
istruttori ed esperti d’esami è<br />
stato notevole. A tutti loro esprimo,<br />
anche a nome della SSIC TI,<br />
sentiti apprezzamenti per l’impegno<br />
e le competenze dimostrate.<br />
Il tempo e l’esperienza ci permetteranno<br />
di affinare alcuni dettagli<br />
sui programmi, sui corsi e sugli<br />
esami così da accrescere ulteriormente<br />
la qualità di questo iter formativo<br />
che, come in passato,<br />
presuppone precisi requisiti professionali<br />
e una pluriennale esperienza<br />
pratica presso un’impresa<br />
di costruzione. La novità principale<br />
consiste quindi nella struttura<br />
modulare dei corsi da seguire<br />
per poter accedere all’esame<br />
finale. Il grande vantaggio consiste<br />
nel dare la possibilità a<br />
tutti di frequentare i corsi senza<br />
necessariamente avere quale<br />
obiettivo il diploma di <strong>impresari</strong>o.<br />
Le persone del ramo possono<br />
così migliorare le proprie conoscenze<br />
professionali frequentando<br />
i singoli momenti formativi.<br />
INFO DA GORDOLA<br />
I moduli proposti sono i seguenti<br />
(tra parentesi è indicata la rispettiva<br />
durata in giorni):<br />
1. Sviluppo della personalità (5);<br />
2. Diritto (6);<br />
3. Conduzione dell’impresa (12);<br />
4. Acquisizione mandati (9);<br />
5. Gestione del progetto (12);<br />
6. Costruzioni edilizia (7);<br />
7. Costruzioni genio civile (7);<br />
8. Costruzioni vie di traffico (7);<br />
9. Risanamento edifici (6);<br />
10. Logistica (4);<br />
11. Amministrazione di cantieri (5);<br />
12. Gestione del personale (5);<br />
13. Contabilità e finanza (11);<br />
14. Elaborazione di progetti (2).<br />
La durata complessiva della formazione<br />
si situa attorno agli 80<br />
giorni, suddivisi in circa 30 mesi.<br />
Essa viene svolta principalmente<br />
di venerdì e sabato (tutto il giorno).<br />
Al termine di questo iter formativo<br />
è possibile sostenere l’esame<br />
federale, della durata di tre giorni.<br />
All’esame è ammesso chi possiede:<br />
a) il titolo di «tecnico dipl. SSS<br />
dell’edilizia», «ingegnere civile o<br />
architetto SUP» o «ingegnere<br />
civile o architetto SPF»<br />
o<br />
b) il diploma di Capo muratore<br />
con attestato riconosciuto<br />
(attestato federale o scuola a<br />
tempo pieno riconosciuta)<br />
o<br />
c) l’attestato di capacità federale<br />
in una delle professioni di disegnatore<br />
e<br />
d) può dimostrare di aver svolto<br />
almeno 3 anni (lett. a), 5 anni<br />
(lett. b e c) di pratica come tecnico<br />
in un’impresa di costruzioni<br />
e<br />
e) dispone dei necessari certificati<br />
di fine modulo o delle relative<br />
dichiarazioni di equipollenza.<br />
Per quanto riguarda i certificati di<br />
fine modulo è giusto precisare<br />
quanto segue.<br />
I 14 moduli si concludono con<br />
un esame di certificazione scritto<br />
della durata variabile, da 90 a 180<br />
minuti, a dipendenza dell’indirizzo<br />
scelto. Tutti i candidati devono<br />
obbligatoriamente dimostrare di<br />
aver concluso con successo i<br />
seguenti moduli: Conduzione dell’impresa<br />
(modulo 3), Acquisizione<br />
di mandati (modulo 4) e<br />
Gestione del progetto (modulo 5).<br />
Deve altresì essere stato terminato<br />
con successo il modulo di indirizzo<br />
scelto (costruzione edilizia,<br />
genio civile o vie di traffico). Degli<br />
altri 10, occorre averne terminati<br />
7 con successo. Al momento dell’esame,<br />
i certificati dei singoli<br />
moduli non devono essere stati<br />
rilasciati più di 8 anni prima.<br />
Concludo ricordando a tutti gli<br />
interessati che l’iscrizione ai vari<br />
moduli è sempre aperta e i prossimi<br />
esami sono programmati per<br />
il mese di giugno 2012.<br />
Maggiori informazioni si possono<br />
ottenere telefonando al numero<br />
091 735 23 40 oppure tramite<br />
email all’indirizzo cfp@ssic-ti.ch.<br />
Sul sito Internet della SSIC TI<br />
(www.ssic-ti.ch/<strong>impresari</strong>o.html) è<br />
inoltre possibile scaricare il regolamento<br />
e la guida metodica per<br />
l’esame professionale di <strong>impresari</strong>o<br />
costruttore diplomato.<br />
Paolo Ortelli<br />
Direttore<br />
CFP SSIC TI, Gordola<br />
Diploma<br />
federale di<br />
<strong>impresari</strong>o<br />
costruttore:<br />
concluso il<br />
primo ciclo<br />
di formazione<br />
All’Assemblea nazionale,<br />
il Presidente della SSIC Werner<br />
Messmer ha omaggiato,<br />
assieme alla Consigliera federale<br />
Eveline Widmer-Schlumpf, i neo<br />
diplomati <strong>impresari</strong> <strong>costruttori</strong>.<br />
In rappresentanza del Ticino<br />
erano presenti, da destra<br />
nella foto: Giacomo Caratti,<br />
Lorens Re e Simone Govi.<br />
5<br />
<strong>luglio</strong>-<strong>agosto</strong> ‘11
Uno dei cantieri più importanti in<br />
fase di svolgimento a Bellinzona –<br />
sia per dimensione, sia per il pregio<br />
istituzionale che assumerà<br />
a lavori ultimati – è quello per la<br />
realizzazione del Tribunale penale<br />
federale. Nella scheda riportata in<br />
basso sono riassunti i principali<br />
attori coinvolti nella fase edificatoria<br />
di questo progetto, iniziato nel<br />
mese di maggio del 2010 con i<br />
lavori di demolizione e di scavo<br />
generale gestiti tramite un appalto<br />
separato, assegnato al Consorzio<br />
Otto Scerri SA - Ennio Ferrari SA.<br />
I lavori da capomastro sono stati<br />
per contro assegnati alla ditta<br />
Casada SA di Malvaglia per un<br />
importo complessivo di circa 8<br />
milioni di franchi. Queste opere<br />
sono iniziate lo scorso mese di<br />
novembre e si protrarranno fino<br />
alla fine del 2013. Per conoscere<br />
alcuni aspetti tecnici legati alla<br />
fase esecutiva di questo progetto,<br />
abbiamo intervistato Lorens Re,<br />
<strong>impresari</strong>o costruttore diplomato<br />
federale e Direttore del cantiere.<br />
Signor Re, innanzitutto come<br />
stanno proseguendo i lavori su<br />
questo vostro importante cantiere<br />
a Bellinzona?<br />
Attualmente stiamo costruendo<br />
le elevazioni del piano terreno.<br />
Prima di procedere all’esecuzione<br />
delle stesse è stato necessario un<br />
approfondito lavoro pianificatorio.<br />
I dettagli da assemblare sono<br />
stati tantissimi. Abbiamo dovuto<br />
tener conto delle esigenze architettoniche<br />
da una parte e di quelle<br />
ingegneristiche dall’altra parte,<br />
studiare la fattibilità con gli impiantisti<br />
e «assemblare il tutto», per<br />
soddisfare al meglio le esigenze<br />
del capitolato d’offerta così da<br />
ottenere un calcestruzzo facciavista<br />
bianco di particolare pregio.<br />
Attualmente abbiamo concluso i<br />
primi due piani sotto terra e,<br />
rispetto al programma generale<br />
dei lavori, siamo in leggero ritardo<br />
a causa del tempo piovoso del<br />
mese di <strong>luglio</strong>. Essendo una<br />
struttura a vista, non possiamo<br />
assumerci il rischio di eseguire i<br />
getti con tempo incerto.<br />
Viste le particolarità tecnico/<br />
costruttive delle opere in calcestruzzo,<br />
per la loro esecuzione<br />
avete fatto capo a ditte in<br />
subappalto?<br />
No. Su questo cantiere, ad eccezione<br />
della posa dell’acciaio d’armatura,<br />
tutto il resto è realizzato<br />
esclusivamente dalla Casada SA.<br />
OBIETTIVO SUL CANTIERE<br />
A livello logistico, avete riscontrato<br />
difficoltà particolari?<br />
Non abbiamo trovato delle difficoltà<br />
particolari in quanto lo spazio<br />
a nostra disposizione è più<br />
che sufficiente. Non facendo capo<br />
ad un impianto di betonaggio in<br />
cantiere, l’area che quest’ultimo<br />
avrebbe occupato serve per il<br />
deposito dei casseri di facciata. La<br />
scelta di ricorrere ad una centrale<br />
di betonaggio esterna (Geniobeton<br />
SA, Castione) è stata dettata dalle<br />
specifiche richieste per il calcestruzzo<br />
(bianco, 100% Hüntwangen,<br />
modulo E, con garanzie<br />
particolari a livello estetico). Portando<br />
il calcestruzzo dall’esterno,<br />
per i getti importanti dove ci sono<br />
5-6 autobetoniere, il traffico viene<br />
regolato mediante apposito personale<br />
di sicurezza, così da limitare<br />
i disturbi alla circolazione sull’adiacente<br />
arteria viaria principale.<br />
Per quanto riguarda la sicurezza<br />
sul cantiere, vi sono aspetti<br />
particolari che avete adottato?<br />
La sicurezza dei lavoratori è fatta<br />
rispettare dal nostro capo cantiere,<br />
con il sostegno della Direzione<br />
lavori (DL) per eventuali zone<br />
dubbie. La nostra impresa di<br />
costruzione ripone da tempo particolare<br />
attenzione alla prevenzione<br />
degli infortuni e delle malattie<br />
professionali. A livello organizzativo<br />
possiamo far capo a 5 preposti<br />
alla sicurezza costantemente<br />
aggiornati, mentre per le maestranze<br />
puntiamo molto sulla formazione,<br />
sulla sensibilizzazione e<br />
sull’uso sistematico dei dispositivi<br />
di protezione individuali, che mettiamo<br />
a disposizione gratuitamente<br />
a tutti i nostri collaboratori.<br />
Tribunale<br />
penale<br />
federale<br />
a Bellinzona<br />
Facciata est,<br />
elevazioni del piano terreno.<br />
Dettagli delle pareti<br />
in facciavista.<br />
Committente: Ufficio federale delle costruzioni<br />
e della logistica UFCL<br />
Progettista: CDL Bearth & Deplazes AG,<br />
Durich + Nolli Architetti Sagl, Lugano<br />
Direzione lavori: Rolando Spadea e Marco Bondini Sagl,<br />
Lugano<br />
Ingegnere civile: Jürg Buchli, Haldenstein<br />
CDI Edy Toscano<br />
Conzett Bronzini Gartmann AG, Rivera<br />
Impresa di costruzione: Casada SA, Malvaglia<br />
Smaltimento amianto: Arge Achermann SA, Muralto<br />
Demolizione e scavo gen.: Consorzio Otto Scerri SA - Ennio Ferrari SA,<br />
Castione<br />
Pozzi: Paler Lavori Speciali del Sottosuolo SA,<br />
Castione<br />
Ponteggi: Lawil Ponteggi SA, Melano<br />
Direttore di cantiere: Lorens Re, <strong>impresari</strong>o costruttore dipl. fed.<br />
Tecnico: Patrizio Minichini<br />
Capo cantiere:<br />
Quantitativi principali:<br />
Giuseppe Padula<br />
- scavo generale • ca. 10'000 m 3<br />
- calcestruzzo facciavista • 1'300 m 3<br />
- calcestruzzo normale • 5'300 m 3<br />
- casseri facciavista • 6'000 m 2<br />
- casseri normali • 15'000 m 2<br />
- acciaio d’armatura • 620 t<br />
6<br />
<strong>luglio</strong>-<strong>agosto</strong> ‘11
Come valuta la collaborazione<br />
con la Direzione dei lavori?<br />
Con la DL abbiamo stabilito un<br />
buon rapporto di collaborazione,<br />
e devo dire che capiscono molto<br />
bene anche le problematiche di<br />
cantiere dando degli spunti e/o<br />
soluzioni interessanti da mettere<br />
in pratica.<br />
Sig. Re, quali saranno le prossime<br />
tappe e, in linea generale,<br />
i suoi obiettivi per questo cantiere?<br />
Le prossime tappe consistono<br />
nella costruzione delle aule del tribunale.<br />
Dopo le facciate, questi<br />
locali sono i più difficoltosi da realizzare,<br />
essendo formati da elementi<br />
triangolari che riconducono<br />
alla struttura grafica riportata nel<br />
rivestimento del cantiere. Elementi,<br />
i quali, una volta assemblati,<br />
daranno forma alla cupola delle<br />
aule. La principale difficoltà sta<br />
nel casserare la fitta «ragnatela»<br />
Bernardo Cattaneo di Cagiallo,<br />
nell’estate di 100 anni fa, otteneva<br />
il diploma in Arte Muraria alle<br />
Scuole Tecniche di San Carlo a<br />
Torino. Aveva studiato lì per tre<br />
anni grazie ad una borsa di studio<br />
della «<strong>Società</strong> dei signori Architetti,<br />
Impresari Costruttori, Capimastri,<br />
Capi scalpellini e Capi stuccatori<br />
Luganesi», professionisti<br />
dell’edilizia emigrati in Piemonte<br />
che si erano arricchiti e avevano<br />
voluto offrire la possibilità di studiare<br />
ai giovani della loro terra.<br />
Inizia qui la storia degli <strong>impresari</strong><br />
Cattaneo, che dura ormai da un<br />
secolo, anche se alla testa della<br />
ditta si sono succedute solo tre<br />
generazioni: Bernardo, morto nel<br />
1951, il figlio Damiano, che ha<br />
rilevato l’impresa, e i nipoti Bernardo<br />
e Giorgio, che ora la portano<br />
avanti.<br />
La storia dei lavori realizzati in<br />
100 anni dall’impresa Cattaneo<br />
segue di pari passo l’evoluzione<br />
del Canton Ticino, passato da<br />
una società povera, dove la gente<br />
doveva emigrare per trovare lavoro,<br />
a una terra di benessere.<br />
Nei primi anni del suo lavoro, Bernardo<br />
si occupò principalmente di<br />
strade ed acquedotti, lavorando a<br />
un ponte sul Piottino o alle strade<br />
in cemento della Riviera. Durante<br />
la Seconda guerra mondiale, fu<br />
attivo nella costruzione delle fortificazioni<br />
di Gola di Lago.<br />
di travi per sostenere questa<br />
struttura. Assieme agli ingegneri,<br />
stiamo attualmente pianificando<br />
questa delicata fase di lavoro al<br />
fine di ridurre eventuali incognite<br />
durante la realizzazione.<br />
Gli obbiettivi generali del cantiere<br />
sono quelli di eseguire i lavori<br />
rispettando le disposizioni tecni-<br />
MOTIVO DI FESTA<br />
Negli anni Cinquanta l’impresa<br />
lavorò ad Olivone, per gli impianti<br />
idroelettrici e nel decennio successivo<br />
realizzò opere per l’autostrada<br />
a Sud di Lugano.<br />
Negli ultimi anni l’impresa generale<br />
si è dedicata principalmente<br />
alla costruzione di case e palazzine,<br />
ma anche di opere pubbliche,<br />
come la galleria dell’Azienda Elettrica<br />
di Massagno tra Curtina e<br />
Sonvico e le case per anziani di<br />
Tesserete e di Colla.<br />
Attualmente la ditta è composta<br />
da 25 persone tra maestranze e<br />
reparto tecnico-amministrativo ed<br />
è attiva in prevalenza nel Luganese.<br />
che, i costi e i tempi previsti dal<br />
committente. Il tutto garantendo<br />
la sicurezza degli operai, il rispetto<br />
delle regole dell’arte, così da<br />
mostrare il reale potenziale della<br />
Casada SA e dare, nel contempo,<br />
un’immagine positiva della<br />
nostra ditta che occupa attualmente<br />
circa 100 persone.<br />
Gli uffici e il magazzino si trovano<br />
in Capriasca come dall’inizio della<br />
propria attività. Si occupa in prevalenza<br />
di edilizia ma, grazie alla<br />
sua manodopera qualificata e al<br />
suo parco macchine e attrezzature<br />
moderno e completo, può<br />
operare tranquillamente anche nel<br />
genio civile.<br />
Con rinnovato entusiasmo e spirito<br />
sempre giovane è sicuramente<br />
pronta per affrontare il suo secondo<br />
secolo di attività.<br />
Bernardo Cattaneo<br />
Direttore impresa costruzioni<br />
Cattaneo SA, Tesserete<br />
Il capo cantiere Giuseppe<br />
Padula (a sinistra) con il Direttore<br />
del cantiere Lorens Re.<br />
100 anni<br />
dell’impresa<br />
Cattaneo SA<br />
di Tesserete<br />
L’ambito traguardo dei 100 anni<br />
di attività è stato degnamente<br />
festeggiato, lo scorso 16 <strong>luglio</strong>,<br />
con una festa alla quale hanno<br />
preso parte i dirigenti, le maestranze,<br />
alcuni ospiti d’onore,<br />
progettisti e amici.<br />
La SSIC TI si congratula<br />
vivamente con l’impresa<br />
Cattaneo SA, membro<br />
attivo dal 1950, per aver<br />
raggiunto l’eccezionale<br />
traguardo del secolo<br />
di vita e augura all’intero<br />
team tanti nuovi successi<br />
anche per il futuro.<br />
7<br />
<strong>luglio</strong>-<strong>agosto</strong> ‘11
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È una storia che ha radici profonde<br />
e che vanta una lunga tradizione<br />
famigliare quella dell’azienda<br />
ticinese Edilcentro Wullschleger.<br />
Correva infatti l’anno 1900 quando<br />
Fritz Wullschleger acquistò,<br />
con il lontano cugino Antonio<br />
Bariffi, una fornace a Noranco,<br />
lanciandosi così nel pionieristico<br />
mondo della produzione di mattoni.<br />
A causa della grande diffidenza<br />
nei confronti del mattone in laterizio,<br />
meno resistende del «mollone»<br />
delle cave di Caprino, il mercato<br />
regionale non assorbiva la<br />
produzione; si trovò perciò un<br />
interessante compromesso di<br />
scambio merci oltre Gottardo:<br />
mattoni contro calce e cemento<br />
Portland dalla cementeria Hürlimann<br />
di Brunnen. Venne così<br />
creato il primo commercio di<br />
materiali edili in Ticino. L’allora<br />
Bariffi & Co., in seguito Bariffi &<br />
Wullschleger, da ditta individuale<br />
diventò società anonima e ben<br />
presto, al cemento e ai mattoni si<br />
aggiunsero svariati materiali usati<br />
nella costruzione, fatto che permise<br />
un rapido sviluppo dell’attività<br />
aziendale. Dopo i difficili momenti<br />
di crisi delle due guerre mondiali,<br />
seguì un periodo segnato da un<br />
forte sviluppo edilizio, turistico ed<br />
economico. Al fine di estendere<br />
l’attività anche al Sopraceneri, nel<br />
1947 fu acquistata la Olgiati Berta<br />
SA a Giubiasco, trasformata in<br />
seguito in Edilcentro SA. Dalla<br />
fusione tra quest’ultima e la Bariffi<br />
& Wullschleger nacque, il 5 dicembre<br />
1997, l’attuale Edilcentro<br />
Wullschleger SA, con sede principale<br />
in via del Tiglio a Giubiasco e<br />
7 punti vendita sparsi su tutto il<br />
territorio cantonale, da nord a sud<br />
a: Chiggiogna, Biasca, Giubiasco,<br />
Losone, Noranco, Bioggio e<br />
Balerna. In oltre un secolo di vita,<br />
L’ATST, Associazione dei diplomati<br />
e diplomate delle Scuole<br />
specializzate superiori della Svizzera<br />
italiana, celebra quest’anno<br />
il suo 25.esimo di fondazione.<br />
Nella Svizzera italiana sono presenti<br />
9 scuole specializzate superiori<br />
nei settori industriale, artistico,<br />
economico, informatico gestionale,<br />
alberghiero e turistico e sociosanitario.<br />
Dalla prima istituzione<br />
della formazione di assistente tecnico<br />
(nel settore dell’edilizia) all’attuale<br />
diplomato di una scuola specializzata<br />
superiore (SSS, con 14<br />
indirizzi professionali diversi), sono<br />
state formate circa 2000 persone.<br />
Attualmente l’ATST conta 171 soci<br />
RICORRENZE<br />
il gruppo si è costantemente adeguato<br />
alle esigenze della clientela<br />
e della tecnologia e attualmente<br />
impiega circa 150 dipendenti,<br />
dislocati in 10 centri in Ticino. Per<br />
quanto riguarda il futuro, siamo<br />
sereni nell’esprimere buoni auspici<br />
in quanto l’ormai quarta generazione,<br />
promettente, è rappresentata<br />
dai nostri figli, due dei quali<br />
da tempo sono attivi ed inseriti nel<br />
contesto del gruppo. Se l’azienda<br />
Edilcentro Wullschleger – di cui<br />
fanno parte le consorelle Agglomerati<br />
di Cemento con 2 stabilimenti<br />
a Noranco e Giubiasco,<br />
Sala Ferramenta con 2 punti vendita<br />
a Biasca e Noranco, Industria<br />
Ticinese Laterizi di Balerna, Geniomeccanica<br />
di S. Antonino e Studio<br />
Wullschleger di Lugano – in<br />
111 anni di storia ha avuto questo<br />
importante sviluppo e dà buone<br />
garanzie di continuità, lo dobbiamo<br />
in primo luogo ai nostri affezionati<br />
clienti e collaboratori, che<br />
qui ringraziamo sentitamente per<br />
la fedeltà e la fiducia dimostrateci.<br />
Carlo Wullschleger<br />
Amministratore delegato<br />
Edilcentro Wullschleger<br />
TECNICI ST E DIPL. SSS<br />
provenienti dai vari settori e si sta<br />
attivando da tempo per cercare il<br />
riconoscimento internazionale di<br />
questo titolo di studio. Difende<br />
pure con convinzione la professionalità<br />
dei diplomati SSS e la loro<br />
corretta collocazione nel mondo<br />
del lavoro. Questi e altri argomenti<br />
saranno sviluppati da rappresentanti<br />
della scuola, della politica,<br />
del mondo del lavoro e dell’economia<br />
durante la serata pubblica<br />
– prevista l’11.11.<strong>2011</strong> nell’Aula<br />
Magna del Centro Arti e Mestieri<br />
a Bellinzona – che stiamo<br />
organizzando per sottolineare i 25<br />
anni di vita dell’ATST. L’evento è<br />
inoltre finalizzato a sensibilizzare<br />
l’opinione pubblica sull’importanza<br />
per l’economia della formazione<br />
SSS, sulle modalità per conseguire<br />
il corrispondente titolo di studio<br />
e sulle opportunità di lavoro offerte<br />
ai diplomati, sia all’interno dei<br />
confini nazionali sia a livello internazionale.<br />
Gianpaolo Mari<br />
Presidente<br />
ATST, CP 1081, Bellinzona<br />
Edilcentro<br />
Wullschleger:<br />
111 anni<br />
di storia<br />
I membri della famiglia<br />
Wullschleger, attualmente attivi<br />
in azienda. Da sinistra a destra:<br />
Ing. Michel Wullschleger, Ing.<br />
Luca Wullschleger, Ing. Carlo<br />
Wullschleger e Lic. rer. pol.<br />
Paolo Wullschleger.<br />
Il giubileo é stato festeggiato<br />
con la cena e il concerto<br />
di musica da camera nella<br />
suggestiva cornice del Castello<br />
Montebello di Bellinzona.<br />
25.esimo di<br />
fondazione<br />
dell’ATST<br />
I diplomati ST o SSS che desiderano<br />
ricevere informazioni più<br />
dettagliate sull’ATST o aderire<br />
all’associazione possono far<br />
capo ai seguenti recapiti:<br />
www.atst.ch; info@atst.ch;<br />
telefono 091 610 82 28.<br />
9<br />
<strong>luglio</strong>-<strong>agosto</strong> ‘11
Da un paio d’anni sono in pensione.<br />
Ho dunque la possibilità di<br />
fare quello che voglio, quando<br />
voglio: tante cose che prima ho<br />
dovuto accantonare per mancanza<br />
di tempo. Ho così la possibilità<br />
di trascorrere diversi mesi all’anno<br />
in Indonesia, terra d’origine di mia<br />
moglie. Negli anni 80 del secolo<br />
scorso ho lavorato in Indonesia;<br />
un anno sull’isola di Sumatra e<br />
due anni su quella di Lombok per<br />
progetti di sviluppo della Confederazione<br />
(irrigazione, promozione<br />
di tecnologie appropriate e<br />
promozione di cooperative agricole).<br />
La famiglia di mia moglie possiede<br />
delle risaie terrazzate in una<br />
zona rurale collinare della parte<br />
occidentale dell’isola di Giava.<br />
L’anno scorso, durante una visita<br />
alla famiglia di mia moglie, Andi<br />
(contadino e artigiano edile che<br />
conosco da tempo) mi ha confidato<br />
che aveva l’intenzione di<br />
andare a lavorare all’estero, nei<br />
paesi arabi. Molti indonesiani<br />
delle zone rurali, spesso densamente<br />
abitate, ma con poche<br />
risorse, emigrano come hanno<br />
fatto i nostri antenati. Da quello<br />
che ho potuto apprendere, le<br />
condizioni di lavoro in quelle zone<br />
non sono ottimali, anzi (caldo torrido,<br />
alloggi inadeguati, mancanza<br />
di sicurezza sui cantieri, ecc.).<br />
Per di più intermediari si prendono<br />
ingiustificatamente parte del<br />
salario che dovrebbe percepire la<br />
manovalanza (ulteriori spese di<br />
viaggio, assicurative e procedurali...<br />
tutte fasulle). È allora che ho<br />
proposto ad Andi, in alternativa,<br />
di venire in Svizzera a fare uno<br />
stage di formazione presso<br />
un’impresa ticinese. Di certo un<br />
buon investimento per il suo futuro.<br />
Andi è stato d’accordo e mi<br />
ha chiesto di organizzare lo stage<br />
assieme a Usef, un suo conoscente<br />
che capisce e parla un po’<br />
di inglese.<br />
Come si vede nella foto riportata<br />
in alto, i metodi di lavoro in quelle<br />
zone rurali possono venir paragonati<br />
a quelli utilizzati da noi un<br />
secolo or sono: la quasi totale<br />
mancanza di macchinari, i mattoni<br />
prodotti artigianalmente da<br />
contadini con terra argillosa, le<br />
impalcature in bambù (materia<br />
prima utilizzabile per fare un po’<br />
di tutto: attrezzi, utensili, strumenti<br />
musicali, svariato materiale di<br />
costruzione, cibo, ecc.).<br />
Per ottenere i permessi ho dovuto<br />
presentare un progetto come<br />
ONG (organizzazione non governativa)<br />
all’Ufficio federale della<br />
migrazione a Berna. Per questo<br />
motivo ho fatto capo ad una<br />
PROGETTI E IDEE<br />
ONG operante in Indonesia:<br />
(Gruppo Missione Indonesia) ottenendo<br />
il beneplacito della FOSIT<br />
(federazione delle ONG della Svizzera<br />
italiana). In seguito ho trovato<br />
la ditta disposta a effettuare<br />
lo stage, l’impresa di costruzioni<br />
Ennio Ferrari SA di Lodrino, che<br />
ha permesso ai due indonesiani<br />
di approfondire l’arte edilizia<br />
secondo le attuali tecnologie e<br />
metodologie in uso su un cantiere<br />
di Carasso. Quanto appreso in<br />
Ticino potrà permettere ad Andi e<br />
Usef di fare un salto di qualità nel<br />
loro paese. Entrambi operano da<br />
anni nell’edilizia, ma in modo<br />
complementare all’agricoltura.<br />
Con le nuove conoscenze acquisite<br />
e con il mio aiuto potranno<br />
avviare un piccola impresa edile<br />
Da circa un ventennio, tra i servizi<br />
della SSIC TI vi è anche il supporto<br />
alle aziende per quanto<br />
riguarda l’informatizzazione della<br />
gestione tecnica d’impresa. I programmi<br />
BauBit easy , sviluppati a<br />
livello nazionale dalla ditta ABBF<br />
BAUSOFT AG e quindi disponibili<br />
in tre lingue, sono ormai entrati<br />
nell’attività quotidiana delle principali<br />
imprese operanti nell’edilizia,<br />
nel genio civile e nei lavori in sotterraneo.<br />
La gestione delle offerte<br />
(con l’accesso ai capitoli CPN del<br />
CRB, alle analisi SSIC e all’interfaccia<br />
di scambio dati SIA451), i<br />
computi metrici e la liquidazione a<br />
misura, i bollettini a regia e le relative<br />
fatture oltre che il controllo<br />
dei costi di cantiere rientrano tra<br />
le principali attività svolte con<br />
questi software installati su oltre<br />
350 postazioni nel solo Ticino.<br />
nella loro zona rurale. Hanno<br />
pagato il viaggio, le spese di vitto<br />
e alloggio presso una cantina a<br />
Castione utilizzando parte dello<br />
stipendio ricevuto dall’impresa.<br />
Questi artigiani intendono migliorare<br />
la loro situazione e quella dei<br />
loro villaggi. Per riuscirci necessitano<br />
però di un ulteriore aiuto<br />
finanziario iniziale per acquistare<br />
attrezzi e macchinari (ad esempio<br />
una piccola betoniera).<br />
Eventuali contributi finanziari sono<br />
pertanto ben accetti e possono<br />
essere versati sul conto UBS<br />
234-449610.40QM; IBAN CH56<br />
0023 4234 4496 1040 Q.<br />
Nello Dell’Ambrogio<br />
Ingegnere, Giubiasco<br />
dellambrogio.nello@gmail.com<br />
FLASH<br />
L’evoluzione informatica richiede,<br />
come risaputo, un costante aggiornamento<br />
dei suoi prodotti.<br />
Anche per questo sta per essere<br />
lanciata sul mercato la nuova<br />
versione BauBit Pro (già ultimata<br />
in tedesco e in fase di test per l’italiano),<br />
che rappresenta la nuova<br />
generazione di BauBit easy . Nuove<br />
funzioni, maggiore flessibilità per<br />
gli utenti e un’accresciuta potenza<br />
di calcolo rappresentano le<br />
principali caratteristiche dei nuovi<br />
programmi che verranno introdotti<br />
progressivamente, sia per gli<br />
utenti attuali, sia per i nuovi clienti.<br />
Nicola Bagnovini<br />
Vicedirettore<br />
SSIC Sezione Ticino<br />
Dall’Indonesia<br />
su un cantiere<br />
in Ticino per<br />
imparare<br />
Indonesiani impegnati nel getto<br />
di una soletta (dimensioni:<br />
10 m x 7 m, spessore 15 cm).<br />
Grazie all’ausilio di una betoniera,<br />
il lavoro è stato realizzato in circa<br />
7 ore da una ventina di persone.<br />
Per quanto riguarda la tecnica,<br />
le attrezzature e la sicurezza sul<br />
lavoro, i margini di miglioramento<br />
sono notevoli...<br />
Andi durante lo stage sul<br />
cantiere a Carasso dell’impresa<br />
Ennio Ferrari SA di Lodrino.<br />
Novità sui<br />
programmi<br />
BauBit easy<br />
Per maggiori informazioni<br />
contattare l’Ufficio informatica<br />
della SSIC TI di Bellinzona<br />
(tel. 091 825 54 23).<br />
11<br />
<strong>luglio</strong>-<strong>agosto</strong> ‘11
HGC<br />
Storielle<br />
del cantiere<br />
12<br />
<strong>luglio</strong>-<strong>agosto</strong> ‘11
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aspetto dipendono direttamente dalla qualità dell’acqua<br />
che ingeriamo.<br />
Rispetta l’ambiente: poiché utilizza l’acqua della rete<br />
idrica, eliminando così l’inquinamento prodotto dalla<br />
plastica delle bottiglie e dei boccioni, oltre che alla fatica<br />
del loro trasporto e gli ingombri per il deposito.<br />
Fa risparmiare: poiché si evita il continuo acquisto di<br />
acqua in bottiglie o boccioni. I distributori e le colonnine<br />
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gasando e refrigerando quella del proprio<br />
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Scuola Professionale Artigianale Industriale di Mendrisio (SPAI)<br />
Comune di Capriasca<br />
<strong>Società</strong> Svizzera Impresari Costruttori Sezione Ticino<br />
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