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Tecnica venatoria - St.E.R.N.A.

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Cani per la caccia al cinghiale in braccata: utilizzo<br />

Riguardo l’uso dei cani è opportuno sottolineare quanto sarebbe auspicabile che in futuro si privilegiassero<br />

sempre più gli aspetti tecnici rispetto a quelli coreografici, emozionali o riferibili ad una “tradizione <strong>venatoria</strong>”<br />

inesistente o molto “tenue” nella nostra Regione. Le misure generali da adottare, che ricalcano in gran parte<br />

quelle già enunciate per ridurre gli aspetti negativi della braccata ma che vale la pena ripetere, sono:<br />

Utilizzo di cani specializzati a scovare e inseguire esclusivamente il<br />

cinghiale, trascurando la passata di altre specie.<br />

Utilizzo di cani ben addestrati ed in grado di rientrare al richiamo in<br />

ogni fase della braccata.<br />

Impiego di mute omogenee relativamente a velocità e resistenza<br />

dei cani, in modo da evitare il frazionamento, e costituite dal numero<br />

più limitato possibile di individui (da 3 - 4 a 6 - 8 soggetti) in<br />

relazione alle caratteristiche dell’area di battuta.<br />

Localizzazione preventiva dei covi dei cinghiali con l'uso di un cane<br />

con funzioni di limiere, in modo da sciogliere la muta solo nelle<br />

vicinanze dei covi.<br />

Info<br />

INDICE<br />

EXIT<br />

Supervisione scientifica<br />

ST.E.R.N.A.<br />

ISTITUTO NAZIONALE PER LA FAUNA SELVATICA

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