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la tribuna<br />
SEGUE DA PAGINA UNO<br />
Treviglio: il peso della<br />
carta minaccia il<br />
Tribunale<br />
solutori?<br />
Il problema della sicurezza vedrà<br />
a breve la sua soluzione, dal<br />
momento che il Comune di Treviglio<br />
ha preso in affitto da un<br />
privato un capannone in zona<br />
Pip 2, ove a fine mese verranno<br />
portati i fascicoli che, accumulati<br />
negli anni (dal 1970 al<br />
2000!) in una stanza al primo<br />
piano, avevano creato un eccessivo<br />
peso sulla soletta. Si tratta<br />
di oltre 1.700 fascicoli archiviati<br />
di cause civili e penali. I fascicoli<br />
verranno trasportati nel capannone,<br />
poi occorrerà evidentemente<br />
tempo perché possano<br />
essere tolti dagli scatoloni, sistemati,<br />
ecc.<br />
Allora si può accedere al nostro<br />
Tribunale in sicurezza?<br />
Beh, l’attuale palazzina che<br />
ospita l’Ufficio Giudiziario ha<br />
comunque grossi problemi, annosi<br />
ormai, ovvero la presenza<br />
di barriere architettoniche, la<br />
mancanza di uscite di sicurezza,<br />
oltre ad attrezzatura obsoleta<br />
(computer vecchi o, in un caso,<br />
non funzionante).<br />
Sono maturi i tempi per una<br />
EDITORIALE/SEGUE<br />
L’Armadillo costa<br />
quanto Palazzo Grassi,<br />
ma è brutto!<br />
ogni dubbio. Bellissimo progetto<br />
dunque, ma boicottato da qualche<br />
polemica nel centro destra, dalla<br />
nascita di un comitato per l’abbattimento<br />
dell’Upim, <strong>qui</strong>ndi causa<br />
una presunta “mancanza di fondi”.<br />
Questo mentre riscopriamo che da<br />
almeno setto o otto anni, dai tempi<br />
della Giunta Zordan, noi cittadini<br />
trevigliesi stiamo pagando un’addizionale<br />
dello 0,2% per il Palazzo<br />
Grassi.<br />
Arriviamo al Marzo 2009, un<br />
gruppo di architetti e cittadini firmano<br />
un appello per sostenere il<br />
Grassi (vedi pagina quattro). Stessa<br />
posizione più volte ribadita dal<br />
partito che sostiene la Giunta Borghi<br />
(Pd), anche con dibattiti e documenti<br />
ufficiali (Uno nel novembre<br />
del 2008). Nel frattempo, comunque<br />
preoccupati per delle “sensazioni”<br />
presenti nell’aria, alcuni<br />
professionisti e intellettuali di sinistra<br />
abbozzano la nascita di un<br />
gruppo dal nome provocatorio ed<br />
esplicito: “Meglio Grassi che brutti”.<br />
La Giunta comunale, invece,<br />
sconfessando i suoi, bandisce un<br />
nuovo concorso conclusosi l’altra<br />
Primo Piano<br />
IN PIAZZA GARIBALDI AL POSTO DELL’UPIM<br />
E se il “Grassi” diventasse<br />
il Tribunale della Pianura?<br />
Qualcuno ha lanciato l’idea di mettere il Tribunale al posto<br />
dell’ex Upim e il “Palazzo Grassi” pare si presti a meraviglia.<br />
Grandi spazi anche interrati per l’archivio, edificio<br />
prestigioso e in centro, possibilità di destinare alcuni spazi a<br />
negozi, bar o ristoranti. In questo modo diverrebbe un luogo<br />
catalizzatore dell’inteera pianura e il Comune eliminerebbe i<br />
costi di gestione a suo carico previsti e davvero preoccupanti.<br />
nuova sede o per una ristrutturazione<br />
del palazzo di piazza<br />
Insurrezione?<br />
La Giunta Comunale medita alcune<br />
ipotesi, perché il problema<br />
della nuova sede è ben presente<br />
agli Amministratori. Già da tempo<br />
si era parlato di una sede in<br />
via Marconi – ove c’è il parcheggio<br />
in largo Caprera -, poi scartata<br />
perché l’area sarebbe stata<br />
troppo angusta, poi si era accennato<br />
al parcheggio della stazione<br />
centrale dietro il Condominio<br />
Turro, ove realizzare una struttura<br />
più ampia che comprendesse<br />
anche gli uffici del Giudice di<br />
Pace, ma anche questa soluzione<br />
non pare essere più attuale.<br />
Il punto di fondo, tuttavia, è che<br />
la competenza in ordine alla proprietà<br />
e costruzione degli edifici<br />
settimana con la vittoria del palazzo<br />
“energetico”: un progetto che<br />
prevede una sovrastruttura in legno<br />
e vetro che, a parere di molti, ha un<br />
impatto architettonico più invasivo<br />
dell’attuale costruzione. Parere<br />
condiviso da molti, soprattutto da<br />
un qualificato membro della giuria<br />
stessa, l’Architetto Giuseppe Napoleone<br />
(Soprintendenza Beni Architettonici<br />
di Milano), che fa mettere<br />
a verbale la sua astensione dal<br />
voto “...perché il progetto scelto<br />
non risponde all’articolo uno del<br />
bando”. Articolo che chiedeva<br />
appartiene allo Stato – il quale<br />
però non ha assolutamente fondi<br />
da destinarvi! – mentre solo<br />
la gestione ordinaria è rimessa<br />
all’Ente Locale. Nell’aprile del<br />
2007 una delegazione composta<br />
da membri dell’attuale Amministrazione<br />
comunale e da avvocati<br />
trevigliesi, tra cui il sottoscritto,<br />
si è recata presso la Direzione<br />
Generale dei Beni e Servizi<br />
della Giustizia ove ha depositato<br />
una relazione ed un progetto<br />
per un nuovo Palazzo di Giustizia,<br />
con relativa richiesta di finanziamenti.<br />
Ma ad oggi non si<br />
è saputo ancora nulla….<br />
Il Comune valuta anche di utilizzare<br />
proprietà comunali già<br />
esistenti. E’ notizia recentissima<br />
che si stia verificando la fattibilità<br />
di una ipotesi dove si trova<br />
un’armonizzazione della nuova<br />
struttura con gli edifici e la storia<br />
della piazza. Ad aumentare le perplessità<br />
su tutta la vicenda c’è poi<br />
il fatto economico. Gli esperti sostengono<br />
che i cinque milioni di<br />
euro (tetto limite dei costi previsti<br />
nel bando di concorso) non saranno<br />
sufficienti per costruire la sovrastruttura<br />
del progetto vincente,<br />
<strong>qui</strong>ndi il budget sarà ampiamente<br />
superato di almeno un milione. La<br />
stessa cifra per fare il palazzo Grassi.<br />
Non solo, la manutenzione di<br />
quella massa di legno e vetro sarà<br />
N. 2 Anno 35 - 27 Febbraio 2010<br />
2<br />
la vecchia caserma austro-ungarica,<br />
tra la stazione Ovest ed il<br />
Pellicano, per intenderci. Altra<br />
soluzione al vaglio è quella di<br />
mantenere gli Uffici Giudiziari<br />
nella palazzina in cui si trovano<br />
ora, ampliando i locali utilizzando<br />
gli spazi adiacenti - pure di<br />
proprietà comunale - ora adibiti<br />
a “bar”, il cui contratto di locazione<br />
è in scadenza a giugno di<br />
quest’anno. A piano terra potrebbe<br />
essere posto l’Ufficio Notifiche<br />
(UNEP), ad esempio.<br />
Anche per gli Uffici del Giudice<br />
di Pace è stata utilizzata<br />
una soluzione analoga, ovvero<br />
si è utilizzata una struttura<br />
esistente già di proprietà<br />
comunale, vero?<br />
Sì, il Giudice di Pace è stato trasferito<br />
dai locali di viale Piave<br />
– per i quali il Comune versava<br />
un canone di locazione – ad una<br />
proprietà comunale, villa che<br />
aveva in passato ospitato anche<br />
l’abitazione di segretari comunali,<br />
ubicata dietro la Scuola<br />
Medie Cameroni. In merito al<br />
Tribunale il discorso è tutto<br />
aperto e tutto da seguire…<br />
Ndr:contattato in data<br />
22.02.2010 il cancelliere del Tribunale<br />
Edoarda Colombo, si è<br />
appreso che il trasferimento (al<br />
momento della uscita de “la tribuna”)<br />
dovrebbe essere in corso.<br />
Il fax del 16/06/09 dove lo<br />
studio dell’arch. Cortinovis<br />
rammenta al Sindaco che<br />
(come già segnalato<br />
nell’Ottobre del 2007), “anche<br />
se il gruppo del progetto<br />
Grassi si è sciolto il palazzo si<br />
puà fare ugualmente”.<br />
costosa e problematica.<br />
Domanda: vale la pena costruire<br />
una sovrastruttura sull’Upim (perché<br />
di questo si tratta), lasciando<br />
tutte le opere murarie del 1971,<br />
quando l’abbattimento e la costruzione<br />
di Palazzo Grassi costerebbe<br />
la medesima cifra? Poi, è possibile<br />
costruire una sovrastruttura su un<br />
edificio di quarant’anni visto che<br />
non è a norma per incendi e terremoti?<br />
Ancora: è possibile far partire un<br />
bando di concorso su di una falsa<br />
informazione, cioè la presunta impossibilità<br />
di costruire il progetto<br />
Grassi perché il gruppo che lo ha<br />
fatto si è sciolto? Poi, visto che il<br />
progetto di massima del Grassi c’é<br />
già, perché non fare il progetto esecutivo<br />
all’Ufficio Tecnico Comunale<br />
o ad altri?<br />
Fermiamoci <strong>qui</strong>, anche perché<br />
sarebbe meglio ci fermassimo tutti<br />
e demandassimo la scelta ai cittadini<br />
attraverso un referendum che<br />
permetta loro di scegliere con il<br />
consueto buon senso popolare.