Download - Autorità Portuale Taranto
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ora sono circa 20 i giorni necessari per espletare tutte le formalità burocratiche e commerciali, tra<br />
documenti di sdoganamento, per le operazioni portuali e quelle relative agli accordi tra committente e<br />
impresa di trasporti. In Germania sono in media 7 giorni) - non sia solo un centro di<br />
movimentazione o un centro di attività industriali ma anche “piattaforma logistica”<br />
interfacciata con le filiere produttive e trasportistiche.<br />
4.3. Il Contesto nazionale.<br />
Nello scenario evolutivo il Mediterraneo sembra rappresentare “la grande scommessa”<br />
sulla quale puntare. Qualora questa previsione non venisse smentita anche l’Italia sarà<br />
chiamata ad avere un ruolo di primo piano, soprattutto se vuole continuare a sfruttare i<br />
vantaggi legati al suo posizionamento geografico. Le scelte strategiche effettuate in<br />
questo periodo di “transizione” saranno decisive e coinvolgeranno tutti gli attori del<br />
settore, che sono, pertanto, chiamati a giocare un ruolo importante.<br />
Il sistema portuale/logistico italiano, nonostante la localizzazione strategica e, quindi,<br />
l’elevata potenzialità, continua a presentare forti limiti. In particolare, a causa:<br />
a) di una eccessiva burocrazia lenta e farraginosa che non consente di<br />
programmare con la necessaria certezza i tempi per la realizzazione di un’opera<br />
anche a causa delle particolari procedure in campo ambientale;<br />
b) di una ridotta capacità intermodale (soprattutto nel meridione) nelle aree<br />
portuali e negli interporti a causa di reti stradali (malgrado oltre il 60% del<br />
trasferimento delle merci si svolga su gomma) e ferroviarie inadeguate<br />
(capacità di carico ridotta, binario unico per lunghe tratte, gallerie, ecc.);<br />
c) della mancata riforma della Legge n. 84/1994 e, in particolare, dell’attuazione<br />
dell’autonomia finanziaria delle <strong>Autorità</strong> Portuali;<br />
d) della difficoltà di collegare i porti con le infrastrutture intermodali;<br />
e) del recente proliferare di interporti (o di altre strutture di logistica) in aree<br />
circoscritte, non adeguatamente collegati fra di loro e con le altre modalità di<br />
trasporto soprattutto quello marittimo. Senza “fare sistema” e con una<br />
frammentazione eccessiva;<br />
f) dello scarso coinvolgimento dei privati nella realizzazione e gestione delle<br />
infrastrutture.<br />
La realizzazione di una efficiente interconnessione tra le diverse modalità di trasporto e<br />
gli interporti rappresenterà un elemento di competitività importante e consentirà di<br />
superare l’idea del porto come semplice nodo di arrivo/partenza della merce,<br />
rafforzando l’offerta con servizi ad elevato valore aggiunto quali magazzinaggio,<br />
controlli qualità, assemblaggi, ecc. così come accade nei mercati del centro e nord<br />
Europa.<br />
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