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Confine Regione - Lisalab.eu

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Documentazione dell’Unità di Lavoro su<br />

<strong>Confine</strong> <strong>Regione</strong><br />

Ordine di scuola Scuola primaria Martiri della Libertà, Jesi, classi 4 A e 4 B,<br />

insegnanti Maria Luisa Gagliardini, Alessandra Magnanelli<br />

Tempi A discrezione del docente e in relazione al grado si approfondimento<br />

Obiettivo formativo Favorire l’appropriazione dei concetti di confine e regione, nel rispetto della<br />

loro polisemia/flessibilità e promuovere l’acquisizione dell’abilità di regionalizzare,<br />

maturando la consapevolezza dell’importanza di considerare<br />

sempre diversi e vari punti di vista, secondo la logica e i principi<br />

dell’interculturalità e della sana convivenza civile.<br />

Fase<br />

Obiettivo Discipline<br />

0 Rilevare<br />

l’ostacolo epistemologico<br />

mediante la<br />

conversazione<br />

clinica.<br />

Fase 0. Esito della conversazione clinica classe 4 A<br />

Che cosa vi fa venire in mente la parola confine/regione?<br />

Il confine mi fa pensare a due città che si incontrano.<br />

La Basilicata confina con la Puglia (Gabriele).<br />

Tra Marche e Abruzzo c’è un confine: dove finisce<br />

la prima regione inizia l’altra (Aurora).<br />

Anche il quaderno ha un confine – un contorno.<br />

Tutto ha un confine (Gaia).<br />

Anche noi abbiamo un confine, la pelle (Sofia).<br />

La regione è uno spazio che ha un confine (Edoardo).<br />

Le Marche è una piccola parte dell’Italia (Rachele).<br />

Di regioni ne conosco venti, di confini tanti (Carolina).<br />

Io conosco venti regioni. Conosco il confine fra<br />

le Marche e l’Umbria (Sofia).<br />

Conosco il confine tra l’Italia e la Francia, tra la<br />

Puglia e la Basilicata, tra la Campania e il Lazio.<br />

(Antongiulio).<br />

Ogni cosa ha una regione interna e una regione<br />

esterna (Gaia).<br />

Attività Organizzazione<br />

Italiano Disposizione della<br />

classe in una situazione<br />

di circle time<br />

ed effettuazione della<br />

conversazione clinica.<br />

Lavoro<br />

con il<br />

gruppo<br />

classe.<br />

CONVERSAZIONE CLINICA REGIONE – CONFINE<br />

Risorse<br />

(mezzi, strumenti)<br />

Computer<br />

per scrittura<br />

CC. Materiali<br />

per<br />

conversazione<br />

clinica<br />

Metodo<br />

Espositivo, <strong>eu</strong>risticopartecipativo;<br />

problem solving;<br />

circle<br />

time.<br />

Alla prima domanda gli alunni rispondono riconoscendo<br />

il confine in quello politico amministrativo<br />

che divide le regioni italiane (Marche,<br />

Basilicata, Puglia, Abruzzo ecc.).<br />

Qualcuno sostiene che tutto ha un confine, un<br />

contorno (quaderno, essere umano).<br />

Per quanto concerne il concetto di regione, gli<br />

alunni associano il significato di questo termine<br />

a quello di confine. Mantengono inalterata la<br />

corrispondenza con le regioni politico amministrative<br />

italiane o, tutt’al più, citano gli stati <strong>eu</strong>ropei.<br />

Qualcuno recupera alcune informazioni provenienti<br />

dalla geometria – regione interna e regione<br />

esterna).


Chi crea un confine/una regione?<br />

I confini sono fatti dall’uomo (Valentina Z.).<br />

Le regioni sono naturali, cioè sono cresciute, sono<br />

nate da sole (Valentina C.)<br />

I confini sono fatti dall’uomo, le regioni pure (Filippo).<br />

I confini sono fatti dall’uomo, le regioni si sono<br />

attaccate grazie agli agenti naturali: pioggia, neve,<br />

terremoti che le ha fatte spostare (Antongiulio<br />

e Alessandro).<br />

Le regioni sono naturali all’inizio, poi sono artificiali<br />

quando l’uomo inizia a viverci (Valentina<br />

Z.).<br />

I confini per me non esistono, sono immaginari,<br />

sono segnalati dai cartelli quelli delle regioni<br />

(Rachele).<br />

Come si origina un confine/una regione?<br />

Gli uomini per orientarsi hanno dato un nome al<br />

confine e alla regione. I confini sono immaginari<br />

(Gaia).<br />

Che cosa succede in un confine/regione?<br />

In una regione ci si vive, ci si lavora, ci si nasce,<br />

ci si va in vacanza. Nel confine si possono svolgere<br />

le guerre, possono scatenarsi catastrofi natu-<br />

rali. (Gabriele e Sofia)<br />

Chi vive in un confine? E in una regione?<br />

Nelle regioni abitiamo noi, nei confini non lo so<br />

(Valentina Z.).<br />

Nel confine non ci abitano le persone però ci sono<br />

gli esseri viventi come gli animali e le piante<br />

(Gaia).<br />

Nel confine si lavora tipo quando si sgretola una<br />

montagna si lavora per sistemarla (Antongiulio).<br />

Nei confini ci abitano gli esseri viventi ma c’è<br />

anche il mare. Nelle regioni ci viviamo noi (Aurora).<br />

Per me nei confini, se è il mare, ci abitano i pesci.<br />

Nella regione le persone e gli esseri viventi<br />

(Alessandro).<br />

Nei confini ci vivono le persone che si contrap-<br />

pongono (Filippo).<br />

Secondo voi, chi abita in un confine in quale<br />

condizione si trova a vivere? Perché?<br />

Chi abita in un confine vive scomodo perché c’è<br />

molto inquinamento (Rachele).<br />

Chi vive in un confine è povero e un po’ soffre<br />

perché per procurarsi il cibo, deve combattere<br />

(Aurora).<br />

In una zona di confine si vive male perché in alta<br />

montagna le temperature sono basse (Carolina).<br />

Chi vive nel confine ha dei vantaggi e degli svan-<br />

Alla seconda domanda gli alunni rispondono affermando<br />

che i confini sono fatti dall’uomo così<br />

come anche le regioni.<br />

Le regioni sono inizialmente naturali (e assemblate<br />

grazie ad eventi naturali, quali pioggia,<br />

neve, terremoti) e poi vengono ad essere istituzionalizzate<br />

dall’azione dell’uomo.<br />

Qualcuno afferma che i confini sono immaginari<br />

e, pertanto inesistenti.<br />

Alla terza domanda gli alunni rispondono sostenendo<br />

che un confine si origina da un’esigenza<br />

dell’uomo di disporre di punti di riferimento.<br />

Alla quarta domanda gli alunni rispondono affermando<br />

che in una regione ci si vive, ci si lavora,<br />

ci si nasce, ci si va in vacanza. Possono<br />

avvenire guerre e catastrofi naturali.<br />

Alla quarta domanda gli alunni rispondono affermando<br />

che in un confine non vive nessuno,<br />

mentre in una regione abitano gli individui di<br />

una comunità e ci sono gli esseri viventi come<br />

gli animali e le piante.<br />

Nel caso in cui in un confine vivano delle persone,<br />

esse si “contrappongono”: le attività che<br />

vengono svolte nel confine sono d’emergenza<br />

(quando si sgretola una montagna, qualcuno che<br />

vive nel confine la riaggiusta).<br />

Alla quinta domanda gli alunni rispondono affermando<br />

che coloro i quali vivono in un confine<br />

sono svantaggiati perché subiscono i danni<br />

dell’inquinamento, della povertà, dell’insufficienza<br />

di risorse, delle guerre e dei contrasti con<br />

i popoli confinanti, dell’isolamento dal resto del<br />

mondo. I vantaggi sono veramente pochi, mentre<br />

chi vive nelle regioni sta sensibilmente meglio,<br />

poiché ha maggiori comodità, servizi,<br />

confort, lavoro, soldi ecc.


taggi: non c’è l’inquinamento e non fa caldo ma<br />

è isolato dal resto del mondo (Antongiulio).<br />

Nelle regioni si vive meglio, ci sono più comodità:<br />

più negozi, più soldi, più lavoro. Nei confini<br />

tipo il mare non c’è niente (Valentina Z.).<br />

Esistono dei territori privi di confini?<br />

Non ci sono territori senza confine, l’Italia ha il<br />

confine del mare. Solo lo spazio non ha confine<br />

perché è infinito. (Carolina e Tommaso)<br />

Anche l’aria o il cielo non hanno confini. (Antongiulio)<br />

Anche lo spazio ha un confine. (Alessandro)<br />

Possono esserci delle cose senza confini tipo il<br />

mondo e l’acqua. (Aurora)<br />

L’acqua è tanta ma ha un confine: finisce quando<br />

inizia la terra. (Gaia)<br />

Se guardi il mare sembra che non finisca mai, ma<br />

in realtà finisce perché gira intorno alla terra.<br />

(Valentina C.)<br />

All’ultima domanda gli alunni rispondono affermando<br />

che i territori senza confine non esistono,<br />

che tutt’al più possono corrispondere ai<br />

limiti delineati dal mare, ma che è impossibile<br />

che non esistano. Anche l’acqua, il mondo, lo<br />

spazio, sono assoggettati alla regola del possesso<br />

di un confine che ne delimita l’ampiezza e la<br />

dimensione.<br />

Analisi della conversazione clinica<br />

Alla prima domanda gli alunni rispondono riconoscendo il confine in quello politico amministrativo<br />

che divide le regioni italiane (Marche, Basilicata, Puglia, Abruzzo ecc.).<br />

Qualcuno sostiene che tutto ha un confine, un contorno (quaderno, essere umano).<br />

Per quanto concerne il concetto di regione, gli alunni associano il significato di questo termine a<br />

quello di confine. Mantengono inalterata la corrispondenza con le regioni politico amministrative<br />

italiane o, tutt’al più, citano gli stati <strong>eu</strong>ropei.<br />

Qualcuno recupera alcune informazioni provenienti dalla geometria – regione interna e regione esterna).<br />

Alla seconda domanda gli alunni rispondono affermando che i confini sono fatti dall’uomo così<br />

come anche le regioni.<br />

Le regioni sono inizialmente naturali (e assemblate grazie ad eventi naturali, quali pioggia, neve,<br />

terremoti) e poi vengono ad essere istituzionalizzate dall’azione dell’uomo.<br />

Qualcuno afferma che i confini sono immaginari e, pertanto inesistenti.<br />

Alla terza domanda gli alunni rispondono sostenendo che un confine si origina da un’esigen-za<br />

dell’uomo di disporre di punti di riferimento.<br />

Alla quarta domanda gli alunni rispondono affermando che in una regione ci si vive, ci si lavora, ci<br />

si nasce, ci si va in vacanza. Possono avvenire guerre e catastrofi naturali.<br />

Alla quarta domanda gli alunni rispondono affermando che in un confine non vive nessuno, mentre<br />

in una regione abitano gli individui di una comunità e ci sono gli esseri viventi come gli animali e le<br />

piante.<br />

Nel caso in cui in un confine vivano delle persone, esse si “contrappongono”: le attività che vengono<br />

svolte nel confine sono d’emergenza (quando si sgretola una montagna, qualcuno che vive nel<br />

confine la riaggiusta).<br />

Alla quinta domanda gli alunni rispondono affermando che coloro i quali vivono in un confine sono<br />

svantaggiati perché subiscono i danni dell’inquinamento, della povertà, dell’insuffi-cienza di risorse,<br />

delle guerre e dei contrasti con i popoli confinanti, dell’isolamento dal resto del mondo. I vantaggi<br />

sono veramente pochi, mentre chi vive nelle regioni sta sensibilmente meglio, poiché ha maggiori<br />

comodità, servizi, confort, lavoro, soldi ecc.


All’ultima domanda gli alunni rispondono affermando che i territori senza confine non esistono, che<br />

tutt’al più possono corrispondere ai limiti delineati dal mare, ma che è impossibile che non esistano.<br />

Anche l’acqua, il mondo, lo spazio, sono assoggettati alla regola del possesso di un confine che ne<br />

delimita l’ampiezza e la dimensione.<br />

Mappa mentale<br />

Il confine è<br />

La regione è<br />

I tipi di confine sono<br />

I tipi di regione sono<br />

I confini hanno origine<br />

da<br />

Le regioni hanno origine<br />

da<br />

In corrispondenza di un<br />

confine ci sono<br />

In corrispondenza di<br />

una regione c’è<br />

Gli abitanti di un confine/regione<br />

sono<br />

Una linea immaginaria – una costruzione umana – una linea divisoria<br />

–<br />

Inizialmente naturale e solo successivamente viene formalizzata<br />

dall’uomo<br />

Politici e amministrativi<br />

Naturali, antropiche (politico-amministrative)<br />

Dall’esigenza umana di organizzare il territorio e regolamentarlo<br />

con delle norme istituzionali<br />

Guerre – poche persone e pochi servizi<br />

Vita – persone – animali – esseri viventi in genere, piante<br />

Svantaggiati in quanto vivono in una condizione di povertà, di indigenza<br />

economica, di tensioni geopolitiche, di scarsità di servizi ecc.<br />

Commento della conversazione clinica<br />

Gli alunni dimostrano di essere consapevoli di come il confine sia una costruzione umana e che anche<br />

le regioni, inizialmente naturali, siano poi formalizzate e istituzionalizzate grazie all’azione<br />

normativa dell’uomo. Alcuni alunni sottolineano che i confini sono linee immaginarie, in realtà inesistenti<br />

a cui, tuttavia, attribuiscono un grande potenziale in termini di organizzazione politica e<br />

gestione amministrativa del territorio.<br />

Gli alunni hanno l’impressione che in una regione possano svolgersi normali azioni dell’uomo,<br />

mentre in un confine spesso capitano eventi devastanti, quali guerre o catastrofi naturali.<br />

<strong>Confine</strong> e regione presentano, secondo gli alunni, delle diversità sostanziali per la vita delle persone:<br />

il primo crea delle condizioni disagevoli e insicure, la seconda permette la vita e lo sviluppo<br />

umano ed economico. Ciò conferma una concezione piuttosto rigida del concetto di confine e una<br />

sostanziale tendenza a qualificarlo come muro, divisorio, barriera e non come cerniera.<br />

Tutto quanto è associato alle opportunità di sviluppo sono attribuite a regione, mentre il confine è<br />

delineato come qualcosa di complicato e di ostacolante. Queste concezioni vanno superate e sostanzialmente<br />

riviste.<br />

Matrice cognitiva<br />

Ciò che sanno<br />

Il confine<br />

• è un linea immaginaria che separa due realtà territoriali politiche bene definite e distinte<br />

• è un luogo ostile alla presenza e alla vita dell’uomo, nonché allo sviluppo delle sue attività<br />

(di qualsiasi tipo esse siano)<br />

• esiste ovunque, non esistono spazi privi di confini


La regione<br />

• è naturale, inizialmente, poi però è formalizzata e istituzionalizzata dall’uomo<br />

• permette la vita dell’uomo<br />

Ciò che non sanno<br />

Il confine<br />

• È una cerniera e non solo una barriera<br />

• È un’occasione per il confronto e lo scambio, per l’arricchimento reciproco nella conoscenza<br />

delle vicendevoli diversità<br />

La regione<br />

• Può non essere di carattere politico-amministrativo, ma anche afferente a criteri di tipo<br />

geomorfologico, linguistico, economico ecc.<br />

Che cosa vi fa venire in mente la parola confine?<br />

Che cos’è per voi un confine?<br />

Un contorno. Uno spazio delimitato. Una striscia<br />

che delimita due territori. Una cosa che non<br />

finisce mai.<br />

Quanti tipi di confine possono esserci? Quali<br />

tipi di confine conoscete?<br />

Il confine di una nazione. Il mare è un confine.<br />

La montagna è un confine. Il confine di una<br />

montagna. I confini sono le catene montuose,<br />

collinari, anche le pianure sono confini. Il confine<br />

di un’isola è il mare. Il polo nord e il polo<br />

sud sono dei confini.<br />

Chi crea un confine? Come e quando si origina<br />

un confine?<br />

Nessuno crea il confine. L’uomo crea i confini.<br />

L’acqua. La natura. Le città che insieme formano<br />

il confine ad esempio dell’Italia. Gli animali<br />

lottano per il territorio.<br />

Che cosa succede in un confine?<br />

Gli eventi atmosferici, le calamità naturali. Non<br />

succede niente. La guerra per avere il territorio.<br />

Il terremoto perché sotto c’è un confine.<br />

Chi abita un confine?<br />

Tutti noi. Gli animali. Gli esseri viventi. I barboni.<br />

La natura.<br />

Secondo voi chi abita in un confine in quale<br />

condizione si trova a vivere? Perché?<br />

Si trova male perché c’è poco cibo, il cibo l’ha<br />

preso chi abita in città. Se abita in un’isola, si<br />

*****<br />

0. Esito della conversazione clinica classe 4 B<br />

Alla prima domanda gli alunni rispondono dicendo<br />

che il confine è un contorno, uno spazio<br />

delimitato, una striscia che delimita due territori<br />

diversi, distinti, qualcosa di infinito.<br />

Alla seconda domanda gli alunni rispondono affermando<br />

che esistono diversi tipi di confine:<br />

quello di una nazione, del mare, di una montagna,<br />

delle catene montuose, delle colline, delle<br />

pianure, dei polo sud e nord.<br />

Alla terza domanda gli allievi rispondono affermando<br />

che un confine si costruisce mediante<br />

l’azione umana, grazie alla natura, agli animali<br />

che lottano per il territorio, alle città che si uniscono<br />

e delimitano un’area, all’acqua. Un alunno<br />

dice che il confine non viene creato da nes-<br />

suno.<br />

Alla quarta domanda gli alunni rispondono sostenendo<br />

che in un confine non succede nulla;<br />

altri dicono che in corrispondenza della linea di<br />

confine avvengono eventi straordinari e tragici .<br />

Alla quinta domanda gli alunni rispondono riconoscendo<br />

in noi tutti, negli animali, negli esseri<br />

viventi, nei barboni e nella natura gli abitan-<br />

ti di un confine.<br />

Alla sesta domanda gli alunni dichiarano che chi<br />

vive in un confine si trova in una condizione di<br />

disagio (non c’è cibo, c’è inquinamento, ci sono<br />

animali pericolosi). Solo chi vive in un’isola si


trova bene perché c’è da mangiare. Si trova male<br />

perché il mondo (che è un confine) è inquinato.<br />

Se è un animale, il cibo lo trova sempre, se è<br />

una persona no. Le persone in un confine vivono<br />

male perché lì ci possono essere animali pe-<br />

ricolosi.<br />

Esistono territori senza confine? Come mai?<br />

Sì, il mare che è infinito. L’universo. No, ovunque<br />

c’è un confine, non c’è niente che non ha<br />

confini. I fiumi non hanno confini. Il mare ha i<br />

confini.<br />

Che cosa vi fa venire in mente la parola regione?<br />

Che cos’è per voi una regione?<br />

La regione è uno spazio dove ci sono tante città.<br />

È un territorio dove ci sono molte cose da visitare<br />

e una popolazione. Le marche sono una re-<br />

gione. Le regioni d’Italia. Gli Stati Uniti.<br />

Quanti tipi di regione possono esserci? Quali<br />

tipi di regione conoscete?<br />

Le regioni sono numerosissime, tutte quelle che<br />

si trovano nel mondo. Ci sono le regioni artificiali<br />

e naturali; le regioni dove c’è il mare, dove<br />

ci sono le montagne, dove c’è molta agricoltura<br />

sono le regioni naturali. La foresta equatoriale è<br />

una regione.<br />

Chi crea una regione? Come e quando si origina<br />

una regione?<br />

L’uomo crea le regioni, le calamità naturali, la<br />

natura come le colline, le montagne, anche le<br />

città creano le regioni. La guerra e l’uomo.<br />

Quando si sono creati i continenti si sono create<br />

anche la nazioni e le regioni.<br />

Che cosa succede in una regione?<br />

In una regione può succedere di tutto. C’è<br />

l’agricoltura e l’allevamento: Si formano le città,<br />

viene l’elettricità, si fabbricano le automobili,<br />

si costruiscono i supermarket, gli aeroporti, le<br />

stazioni … Può succedere un terremoto.<br />

Chi abita una regione?<br />

Nella regione abitano persone, animali, esseri<br />

viventi in genere, i poveretti, i nomadi, gli stranieri.<br />

trova bene.<br />

All’ultima domanda gli alunni rispondono sostenendo<br />

che esistono territori senza confini, ad<br />

esempio l’universo, i fiumi. Mentre d’altro canto,<br />

alcuni dicono che il mare ha confini e, in definitiva,<br />

tutto è delimitato.<br />

Alla prima domanda gli alunni rispondono affermando<br />

che una regione è uno spazio dove ci<br />

cono molte città, molte cose da visitare e tante<br />

persone. I più associano il concetto di regione a<br />

quello di un territorio amministrativo, nella fat-<br />

tispecie quello italiano.<br />

Alla seconda domanda gli alunni rispondono affermando<br />

che le regioni sono di vario tipo, trovandosi<br />

in tutto il mondo. Alcune sono naturali<br />

e altre artificiali, altre sono agricole o afferenti<br />

al criterio della tipologia di vegetazione.<br />

Alla terza domanda gli alunni rispondono affermando<br />

che le regioni vengono create<br />

dall’uomo, dalle calamità naturali, dalle colline,<br />

dalle montagne, dalla guerra, dai continenti.<br />

Alla quarta domanda gli alunni rispondono asserendo<br />

che in una regione può succedere di tutto,<br />

ci sono agricoltura e allevamento, le città, la disponibilità<br />

di energia elettrica, fabbriche di automobili,<br />

supermercati, aeroporti, stazioni.<br />

Qualcuno afferma che possono succedere dei<br />

terremoti.<br />

Alla quinta domanda gli alunni rispondono affermando<br />

che in una regione abitano le persone,<br />

gli animali, gli esseri viventi in genere, i poveretti,<br />

i nomadi e gli stranieri.<br />

***<br />

Analisi della conversazione clinica<br />

<strong>Confine</strong><br />

Alla prima domanda gli alunni rispondono dicendo che il confine è un contorno, uno spazio delimitato,<br />

una striscia che delimita due territori diversi, distinti, qualcosa di infinito.


Alla seconda domanda gli alunni rispondono affermando che esistono diversi tipi di confine: quello<br />

di una nazione, del mare, di una montagna, delle catene montuose, delle colline, delle pianure, dei<br />

polo sud e nord.<br />

Alla terza domanda gli allievi rispondono affermando che un confine si costruisce mediante<br />

l’azione umana, grazie alla natura, agli animali che lottano per il territorio, alle città che si uniscono<br />

e delimitano un’area, all’acqua. Un alunno dice che il confine non viene creato da nessuno.<br />

Alla quarta domanda gli alunni rispondono sostenendo che in un confine non succede nulla; altri dicono<br />

che in corrispondenza della linea di confine avvengono eventi straordinari e tragici .<br />

Alla quinta domanda gli alunni rispondono riconoscendo in noi tutti, negli animali, negli esseri viventi,<br />

nei barboni e nella natura gli abitanti di un confine.<br />

Alla sesta domanda gli alunni dichiarano che chi vive in un confine si trova in una condizione di disagio<br />

(non c’è cibo, c’è inquinamento, ci sono animali pericolosi). Solo chi vive in un’isola si trova<br />

bene.<br />

All’ultima domanda gli alunni rispondono sostenendo che esistono territori senza confini, ad esempio<br />

l’universo, i fiumi. Mentre d’altro canto, alcuni dicono che il mare ha confini e, in definitiva,<br />

tutto è delimitato.<br />

***<br />

<strong>Regione</strong><br />

Alla prima domanda gli alunni rispondono affermando che una regione è uno spazio dove ci cono<br />

molte città, molte cose da visitare e tante persone. I più associano il concetto di regione a quello di<br />

un territorio amministrativo, nella fattispecie quello italiano.<br />

Alla seconda domanda gli alunni rispondono affermando che le regioni sono di vario tipo, trovandosi<br />

in tutto il mondo. Alcune sono naturali e altre artificiali, altre sono agricole o afferenti al criterio<br />

della tipologia di vegetazione.<br />

Alla terza domanda gli alunni rispondono affermando che le regioni vengono create dall’uomo, dalle<br />

calamità naturali, dalle colline, dalle montagne, dalla guerra, dai continenti.<br />

Alla quarta domanda gli alunni rispondono asserendo che in una regione può succedere di tutto, ci<br />

sono agricoltura e allevamento, le città, la disponibilità di energia elettrica, fabbriche di automobili,<br />

supermercati, aeroporti, stazioni. Qualcuno afferma che possono succedere dei terremoti.<br />

Alla quinta domanda gli alunni rispondono affermando che in una regione abitano le persone, gli<br />

animali, gli esseri viventi in genere, i poveretti, i nomadi e gli stranieri.<br />

Mappa mentale<br />

Il confine è<br />

La regione è<br />

I tipi di confine sono<br />

I tipi di regione sono<br />

I confini hanno origine<br />

da<br />

Le regioni sono create<br />

In corrispondenza di un<br />

confine ci sono<br />

un contorno, uno spazio delimitato, una striscia che delimita due<br />

territori diversi, distinti, qualcosa di infinito –<br />

spazio dove ci sono molte città, molte cose da visitare e tante persone<br />

– regione amministrativa italiana (Marche, Umbria ecc.)<br />

Di tipo naturale (catene montuose, colline, mare, pianure) o politico<br />

(di una nazione) – il polo sud e il polo nord<br />

naturali e altre artificiali - agricole o afferenti al criterio della tipologia<br />

di vegetazione (foreste)<br />

Dalla natura, dagli animali che lottano per il territorio, dalle città<br />

che si uniscono e delimitano un’area, dall’acqua – da nessuno<br />

dalle calamità naturali, dalle guerre, dall’uomo, dalle montagne,<br />

dalle colline, dalla formazione dei continenti<br />

Terremoti, guerre, calamità naturali- niente; barboni, tutti noi, animali,<br />

esseri viventi


In corrispondenza di<br />

una regione<br />

Gli abitanti di un confine<br />

sono<br />

può succedere di tutto, ci sono agricoltura e allevamento, le città, la<br />

disponibilità di energia elettrica, fabbriche di automobili, supermercati,<br />

aeroporti, stazioni. Qualcuno afferma che possono succedere<br />

dei terremoti<br />

Svantaggiati perché manca loro il cibo, la pace, la sicurezza<br />

Gli abitanti di una re- le persone, gli animali, gli esseri viventi in genere, i poveretti, i nogione<br />

sono<br />

madi e gli stranieri<br />

Non esistono territori privi di confini a meno che non siano anaecumenici o distanti (spazio)<br />

Commento della conversazione clinica<br />

Le risposte fornite dagli alunni sono analoghe a quelle della maggior parte dei loro coetanei: la rilevazione<br />

delle conoscenze spontanee mette in evidenza una concezione del confine come linea<br />

chiusa, delimitante spazi diversi. Anche qui come altrove il concetto di confine si lega a qualche cosa<br />

che non ha fine e quello di regione ad un’area abitata e vivace economicamente e umanamente<br />

parlando, di transizione, di passaggio.<br />

Il confine viene creato dalle guerre, dall’uomo: i bambini riconoscono che esistono anche confini<br />

naturali (montagne, colline, pianure) ma sembra che quelli che si originano da conflitti e tensioni<br />

tra popoli abbiano un peso maggiore nel loro percepito.<br />

Chi vive in un confine è svantaggiato, in quanto privato dei servizi, della sicurezza, della pace, della<br />

possibilità di vivere nel benessere e nella serenità. I popoli che vivono al di qua e al di là del<br />

confine sono contrapposti, non dialoganti, né diretti o interessati a tessere relazioni per riconoscersi<br />

come vicendevolmente importanti.<br />

Particolare il fatto che i bambini ritengano che i confini siano ovunque: solo i territori anaecumenici<br />

o distanti possono essere privi di confini: ancora una volta ciò è sintomatico dell’accostamento<br />

tra la componente umana e la divisione, organizzazione e territorializzazione dello spazio fisico.<br />

Matrice cognitiva<br />

Ciò che sanno<br />

Il confine<br />

Divide, separa, distingue<br />

È generato dall’uomo, dalla natura, da eventi bellici, da conflitti<br />

È scarsamente in grado di far vivere bene i suoi (rari) abitanti<br />

È una zona di transizione<br />

La regione<br />

è di tipo anche diverso da quelle amministrative e politiche<br />

è una realtà diffusa in tutto il mondo<br />

è un luogo attivo e vivace (in contrapposizione con il confine che è un posto non in grado di garantire<br />

condizioni di vita favorevoli all’uomo)<br />

Ciò che non sanno<br />

Il confine<br />

Mette in dialogo, permette lo scambio, avvia il riconoscimento e il rispetto dell’altro e dell’altrui<br />

territorio<br />

La regione<br />

è in relazione con altri spazi e altre regioni<br />

è di vari tipi classificabili secondo criteri naturali e/o umani<br />

può rappresentare un’occasione per promuovere la cooperazione tra popoli diversi (finalità: sviluppo<br />

di un territorio in comune – vedi parchi e aree protette)


Mappa concettuale<br />

Fase<br />

con progetto<br />

<strong>Regione</strong><br />

=<br />

parte di territorio<br />

con confini<br />

di luogo plastici<br />

sviluppo e valorizzazione<br />

territoriale<br />

di<br />

incontro<br />

tra<br />

popoli, culture,<br />

lingue, religioni<br />

DIVERSI<br />

mobili<br />

Obiettivo<br />

1 Conoscere la<br />

percezione<br />

che gli alunni<br />

hanno del<br />

concetto di<br />

confine e di<br />

regione e il<br />

significato<br />

che attribuiscono<br />

ai due<br />

termini.<br />

Discipline<br />

Geografia;<br />

Storia<br />

Descrizione<br />

dell’attività<br />

Lettura del brano<br />

antologico<br />

tratto da<br />

“L’inventore di<br />

sogni” e discussione.<br />

Riflessione e tabulazione<br />

dei<br />

dati. Realizzazione<br />

di cartelloni.<br />

Repertorio ORM<br />

Organizzazione Risorse<br />

(materiali,<br />

Lavoro in gruppo<br />

classe e individuale<br />

mezzi)<br />

Brano antologico<br />

tratto<br />

da<br />

“L’inventore<br />

di sogni” .<br />

Cartelloni di<br />

sintesi.<br />

Metodi<br />

Euristicopartecipativo,<br />

dialogico; attività<br />

ludica<br />

brainstorming.<br />

Fase 1. Lavoro effettuato dopo la lettura del brano tratto dall’ “Inventore dei sogni”.<br />

Riflessione sul contenuto del brano: il punto<br />

di vista di Peter e quello di Kate.


*****


Fase<br />

Obiettivo<br />

2 Riconoscere i confini<br />

delle regioni<br />

italiane; conoscere<br />

e riconoscere le<br />

regioni italiane in<br />

una carta geograficafisicoantropica.Memorizzare<br />

la localizzazione,<br />

la forma<br />

– carta mentale -<br />

delle regioni amministrativeitaliane.<br />

Consolidare il<br />

concetto di regione<br />

amministrativa<br />

e di confine politico.<br />

Discipline<br />

coinvolte<br />

Geografia,<br />

geograficità<br />

*****<br />

Descrizione<br />

dell’attività<br />

Attività ludica che<br />

prende avvio dal<br />

concetto di<br />

CONFINE e di<br />

REGIONE più<br />

diffuso – confine =<br />

linea di separazione<br />

tra regioni<br />

amministrative<br />

diverse.<br />

Sistematizzazione<br />

delle conoscenze<br />

relative al significato<br />

del concetto di<br />

confine – linea<br />

separatrice – e di<br />

regione – puramente<br />

amministrativa.<br />

Organizza-<br />

zione<br />

Lavoro<br />

in<br />

gruppo<br />

classe e<br />

individuale<br />

Repertorio ORM<br />

Risorse<br />

(Materiali,<br />

mezzi)<br />

Metodi<br />

Carta po- Espositivo,<br />

litica<strong>eu</strong>ristico- dell’Italia; partecipati<br />

puzzle vo e dialo-<br />

delle regico;spegioni;carrimentaleta muta investigati<br />

dell’Italia vo; attività<br />

Giochi in- ludica finaterattivi<br />

al lizzata alla<br />

computer costruzione<br />

e lavagna del sapere;<br />

multime- problem<br />

diale. solving.<br />

Successivamente i bambini sono stati invitati a colorare, ritagliare e ricomporre le regioni italiane,<br />

all’inizio con l’aiuto della cartina muta, poi cercando di ricordarne la disposizione


Gli alunni si sono esercitati, anche divertendosi molto, al computer e alla LIM con dei giochi<br />

interattivi.


Fase<br />

Obiettivo<br />

3 Consolidare la creazione<br />

della carta<br />

mentale dell’Italia,<br />

la conoscenza della<br />

posizione e la capacità<br />

di localizzazione<br />

delle regioni<br />

amministrative.<br />

Discipline<br />

coinvolte<br />

Geografia,<br />

geograficità<br />

Descrizione<br />

dell’attività<br />

Esercizi e<br />

giochi di ruolo<br />

finalizzati a<br />

promuovere la<br />

capacità di<br />

localizzare le<br />

regioni italiane<br />

e di<br />

riconoscerne i<br />

rispettivi<br />

confini:<br />

l’insegnante<br />

assegna ad ogni<br />

alunno la forma<br />

di una delle<br />

regioni italiane<br />

e chiede di<br />

disporsi in<br />

palestra in odo<br />

tale da ricreare<br />

l’Italia. Disegno<br />

della carta<br />

mentale delle<br />

regioni. Giochi<br />

di associazioni<br />

forma nome<br />

della regione.<br />

Meta<br />

cognizione<br />

sull’esperienza:<br />

verbalizzazione/<br />

relazione nel<br />

quaderno<br />

individuale e/o<br />

realizzazione di<br />

cartelloni a<br />

gruppi inerenti<br />

il lavoro.<br />

Consolidamento<br />

delle<br />

conoscenze.<br />

Repertorio ORM<br />

Organizzazione Risorse<br />

(Materiali,<br />

Lavoro di individuale<br />

e con il<br />

gruppo classe<br />

Fase 3. Materiali prodotti e relativi agli obiettivi.<br />

mezzi)<br />

Carta muta<br />

d’Italia, forme<br />

delle regioni<br />

amministrative.<br />

Gioco didattico<br />

interattivo.<br />

Carte mentali<br />

prodotte dagli<br />

alunni e relative<br />

ad alcune/tutte<br />

le regioni.<br />

Metodi<br />

Espositivo;<br />

<strong>eu</strong>risticopartecipativo<br />

e dialogico;<br />

sperimentaleinvestigativo;<br />

problem solving.<br />

I bambini hanno ricalcato dalla carta murale le regioni italiane, le hanno colorate e ritagliate. Con<br />

queste regioni, ognuna assegnata ad un bambino, sono state svolte attività di raggruppamento (in


ase alla posizione geografica, regioni costiere, isole, regioni confinanti con stati esteri,ecc….) e di<br />

ricomposizione.


Fase<br />

Obiettivo<br />

4 Promuovere la<br />

presa di<br />

coscienza di un<br />

significato di<br />

confine e di<br />

regione più<br />

ampio e più<br />

plastico<br />

attraverso lo<br />

studio e la<br />

conoscenza dei<br />

parchi regionali<br />

e delle aree<br />

protette del<br />

territorio<br />

marchigiano e<br />

l’osservazione<br />

di carte in<br />

prospettiva<br />

storica.<br />

Discipline<br />

coinvolte<br />

Descrizione<br />

dell’attività<br />

Geografia Osservazione di<br />

carte storiche.<br />

Conoscenza e<br />

approfondimento<br />

dei parchi<br />

regionali e delle<br />

aree protette, del<br />

territorio di loro<br />

competenza,<br />

delle modalità di<br />

co-gestione e di<br />

organizzazione<br />

sovra regionale.<br />

Repertorio ORM<br />

Organizzazione Risorse<br />

(Materiali,<br />

Lavoro individuale<br />

e con il<br />

gruppo classe<br />

mezzi)<br />

Parchi e<br />

notizie sui<br />

parchi.<br />

Carte dei<br />

parchi.<br />

Carte storiche<br />

d’Italia.<br />

Metodi<br />

Espositivo;<br />

<strong>eu</strong>risticopartecipativo<br />

e<br />

dialogico;<br />

brainstorming,<br />

dibattito


Una volta consolidato il concetto di regione amministrativa abbiamo proposto alcune attività volte a<br />

far riflettere gli alunni sul significato più ampio della parola regione.<br />

Riportiamo l’esempio del “Parco Nazionale Dei Monti Sibillini”.<br />

Abbiamo infine confrontato due cartine politiche dell’Italia, una pr<strong>eu</strong>nitaria e una attuale, per far<br />

capire ai bambini che i confini amministrativi sono il risultato di un determinato periodo storico e<br />

che continuano a cambiare.

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