Pasqua 2011.indd - Parrocchie Rivoli

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32 MARCIA DELLA PACE Non può esistere vera religiosità senza il rispe o per la libertà. Libera è la preghiera Libera è la mia fede Se è libera è libero anche il cuore e nel mondo più pace ci sarà. Andrea Piccirillo Libertà religiosa via per la pace Domenica 16 gennaio la marcia della pace è par ta da due pun diversi della ci à, da piazza Cavallero e da piazza cadu di Nassirya, ed è arrivata al piazzale dei por ci di Via Rombò. Un tema ha segnato il percorso di quest’anno: “Libertà religiosa, via per la pace”. Ed è stato un vero cammino di pace, non soltanto nelle parole dei relatori, ma nella composizione stessa del corteo e dei suoi partecipan . Tra bimbi, ragazzi e adul di ogni età, gruppi parrocchiali e associazioni, si sono ritrova insieme, sulla stessa strada e sullo stesso palco, i rappresentan della nostra società civile e religiosa, così diversa e composita: il sindaco Franco Dessì, il parroco don Giovanni Isonni, Piera Egidi pastora evangelica e scri rice, l’Imam musulmano. Esponen tu di una diversità, Marcia della pace 2011 mossa verso l’unità nel reciproco rispetto, fondamento della pace tra gli uomini di buona volontà. Don Ermis Sega , sacerdote e referente diocesano per la pastorale dell’Università e della cultura, ha puntualizzato il senso di questo camminare insieme per la pace e ha donato ai partecipan il Decalogo del cris ano in un mondo plurale : “Rivendica la comune umanità e Dio per tu , incontra prima e sempre le persone”. L’incontro è stato ravvivato dai cori, tra i quali anche il Coro Interparrocchiale e dalla partecipazione a va dei bambini e dei ragazzi che hanno ricalcato il senso della pace con cartelloni variopin che richiamavano i nomi e i simboli di religioni diverse e con palloncini di colore diverso lancia nel cielo che, mescolandosi, hanno creato l’arcobaleno. In questo modo i bambini hanno sigillato il messaggio di questa marcia: soltanto nella libertà e nel rispe o reciproco il variopinto mondo della diversità può trovare la via della pace. La partecipazione dei bambini alla marcia della pace Anche i bambini e ragazzi delle parrocchie e delle altre chiese hanno avuto l’occasione di incontrarsi e di lavorare insieme durante la giornata della Marcia della Pace. Dopo aver marciato, si sono raduna in gruppi nei locali della Stella e nel fi nale della giornata hanno presentato la loro esperienza. I più piccoli ci hanno raccontato una semplice fi aba
MARCIA DELLA PACE sul tema dei colori che singolarmente si sentono tu belli e hanno delle caratteris che che li rendono unici, ma solo mescolandosi tu insieme possono costruire l’arcobaleno, come quello realizzato con i palloncini colora , che ha colorato il cielo di <strong>Rivoli</strong>. I più grandicelli hanno presentato una semplice coreografi a realizzata con l’uso di pannelli colora sui quali erano riporta i nomi, i simboli di alcune religioni e la parola “pace” trado a in varie lingue, a indicare che si può scriverla in tan modi, ma il signifi cato rimane sempre lo stesso. I bambini hanno ballato sulle note dell’Inno in tolato “Libera”, scri o, musicato e cantato dal vivo da Andrea Piccirillo. Infi ne i ragazzi delle medie si sono messi in gioco in un’ a vità di evangelizzazione: hanno “portato” alla gente, scri e su grossi pannelli, alcune aff ermazioni (“La famiglia è il primo luogo nel quale si sperimenta la libertà religiosa”, “Religione: strumento per cercare, incontrare e conoscere Dio”, “La religione può essere mo vo di Pace o di Guerra”, “Scelta religiosa: espressione dell’iden tà della persona”,…) e hanno chiesto di condividere con loro un’opinione, un pensiero ed eventualmente di so oscrivere l’affermazione. Perché abbiamo partecipato alla marcia della pace La Comunità MASCI (Movimento Adul Scout Ca olici Italiani) “Stella Polare” <strong>Rivoli</strong>, con sede presso la Parrocchia di San Mar no Vescovo, ha partecipato alla marcia della pace insieme ad altre associazioni ci adine. Aderire alla Marcia della Pace implica, innanzitu o, una scelta poli ca intesa nel senso più alto e compiuto del termine. Alto perché pone l’interesse di tu (il bene comune, di cui la pace è elemento essenziale) come valore da condividere e compiuto, perché si pone in una prospe va di un mondo migliore che solo sulla pace può fondare le sue radici. Scegliere di tes moniare la pace è il dovere di ogni credente nella ricerca di quanto le diverse fedi possano unire piu osto che dividere. Il decalogo del cris ano in un mondo plurale 1° Rivendica la comune umanità e Dio per tu 2° Incontra prima e sempre le persone 3° ma non so ovalutare le idee e le tradizioni 4° Riconosci l’iden tà del diverso 5° ma non nascondere la tua 6° Pra ca la condivisione 7° ma non presupporla 8° Aiuta il bisogno dell’altro 9° ma non vergognar del tuo 10° Non spegnere la fede tua e altrui. 33 Per un movimento che in modo adulto pone i valori dello scou smo alla base delle sue scelte, la marcia della pace è una concreta tes monianza di ques valori. La solidarietà, la fratellanza, la condivisione appartengono al nostro DNA. Ma per chi ha scelto i valori dello scou smo come base della sua crescita permanente, partecipare non è suffi ciente. È nell’impegno quo diano, nel costruire magari con diffi coltà assieme agli altri, che la pace si compie. È nel vedere, in ogni altra persona, il fratello che cammina accanto a noi, è nel lavorare assieme che possiamo pensare a un mondo diff erente. Per chi ha scelto il valore adulto dello scou smo risuona ogni giorno il monito del fondatore di lasciare il mondo un po’ migliore di come lo si è trovato. La pace è certamente un elemento fondamentale di questo proge o. a cura di Mariangela Zamariola
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