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Ufficio <strong>stampa</strong><br />
<strong>Rassegna</strong> <strong>stampa</strong><br />
lunedì 26 settembre 2011<br />
Pagina 1 di 119
Corriere della Sera<br />
Gazzetta di Modena<br />
Il Resto del Carlino<br />
Il Resto del Carlino Modena<br />
Il Sole 24 Ore<br />
INDICE<br />
In gioco la natura della Ue Condannati a due velocità<br />
26/09/11 5<br />
Pronti a esaminare misure per la crescita<br />
26/09/11 7<br />
Cabina di regia lontano Com il superministro ricomposizione possibile<br />
26/09/11 8<br />
Octagona, contratto in India<br />
26/09/11 9<br />
Blumarine, nuove aperture di boutique a Milano e Roma<br />
26/09/11 10<br />
Due importanti commesse per il Gruppo Ancora<br />
26/09/11 11<br />
Differenziata della carta: ecco i vantaggi economici<br />
26/09/11 12<br />
Agriturist Modena Franco Azzarelli rieletto presidente<br />
26/09/11 14<br />
Festa con contorno di polemiche<br />
26/09/11 15<br />
Chioschi sui viali, è tutto da rifare<br />
26/09/11 16<br />
Imprenditori motore della ripresa<br />
26/09/11 17<br />
«Così i colletti bianchi procurano affari ai clan»<br />
26/09/11 18<br />
Angeletti lancia segnali a Confindustria «Riformiamo le pensioni, masenza tagli»<br />
26/09/11 20<br />
Mix di stili e colori, creatività in passerella<br />
26/09/11 21<br />
Imprese e amministratori: prove di dialogo<br />
26/09/11 23<br />
Stasera consiglio aperto sulla crisi<br />
26/09/11 24<br />
NORME E TRIBUTI: Regole ad hoc per le imprese artigiane e nel turismo<br />
26/09/11 25<br />
NORME E TRIBUTI: L'apprendistato trova il rilancio<br />
26/09/11 26<br />
ENERGIA: Ecco il made in Italy 2.0<br />
26/09/11 29<br />
Troppi bluff sullo sviluppo<br />
26/09/11 32<br />
Incentivi, Sud, Fisco: promesse al palo<br />
26/09/11 33<br />
ENERGIA: Da Ravenna al Kazakistan<br />
26/09/11 36<br />
Lo sviluppo riparte dalle incompiute<br />
26/09/11 38<br />
Pagina 2 di 119
Vere riforme per invertire la rotta<br />
26/09/11 41<br />
ENERGIA: Il polo energetico crea lavoro e sviluppo<br />
26/09/11 42<br />
Tasse sui ricchi, carissima Italia<br />
26/09/11 44<br />
ENERGIA: Italia potenza mondiale del fotovoltaico<br />
26/09/11 47<br />
ENERGIA: Solare e termico in cerca di incentivi mirati<br />
26/09/11 48<br />
ENERGIA: Oggi il greggio, domani (forse) il metano<br />
26/09/11 49<br />
ENERGIA: Accumulatori anche per le rinnovabili<br />
26/09/11 51<br />
ENERGIA: In Italia la bolletta più salata d'Europa<br />
26/09/11 52<br />
ENERGIA: Italia in cerca di strategia<br />
26/09/11 54<br />
ENERGIA: La Robin tax colpisce Snam, Terna e Acea<br />
26/09/11 55<br />
ENERGIA: Nel 2020 oltre 100mila occupati con un monte stipendi da 2,3 miliardi<br />
26/09/11 56<br />
ENERGIA: Pubblici ministeri nel labirinto delle rogatorie<br />
26/09/11 57<br />
ENERGIA: Fotovoltaico in ripresa<br />
26/09/11 59<br />
ENERGIA: Biomasse ancora in corsa (anche contro il tempo)<br />
26/09/11 60<br />
ENERGIA: Adesso liberalizzare comincia a dare i primi frutti<br />
26/09/11 61<br />
Le buone pratiche dell'apprendistato<br />
26/09/11 62<br />
Operazione verità per la ripresa<br />
26/09/11 63<br />
La crisi nel carrello: calano gli acquisti dei beni di fascia media<br />
26/09/11 65<br />
Under 30 in recupero solo al Nord<br />
26/09/11 68<br />
Missione Sudafrica per il made in Italy<br />
26/09/11 70<br />
Italia Oggi<br />
Incentivi fiscali alle cooperative, legittimità da valutare con cautela<br />
26/09/11 73<br />
Tre le condizioni che fanno l'aiuto di stato<br />
26/09/11 74<br />
Un'ulteriore tegola per le coop<br />
26/09/11 75<br />
Mutualità prevalente penalizzata<br />
26/09/11 76<br />
Collegi sindacali, è d'obbligo lo screening su società e colleghi<br />
26/09/11 78<br />
Per le imprese minori una revisione ad hoc<br />
26/09/11 80<br />
Riforma Suap in dirittura d'arrivo<br />
26/09/11 81<br />
Bando inail a scadenza locale<br />
26/09/11 83<br />
La solidarietà è estesa agli studi<br />
26/09/11 86<br />
L'Informazione di Modena<br />
Bilancio, 740mila euro in meno al welfare<br />
26/09/11 88<br />
E in Consiglio è la ‘grande notte della manovra<br />
26/09/11 90<br />
Finanziamenti alle imprese, più facile con Easy Credit<br />
26/09/11 91<br />
Pagina 3 di 119
Multe dell’antitrust per Sinergas<br />
26/09/11 92<br />
La Repubblica<br />
Decreto sviluppo in settimana stretta su pensioni e rendite catastali<br />
26/09/11 94<br />
La Repubblica Bologna<br />
Merola lancia l’alleanza anticrisi<br />
26/09/11 96<br />
La Stampa<br />
L'INGANNO DELL'EVASIONE FISCALE<br />
26/09/11 97<br />
Dubbi e proposte delle parti sociali<br />
26/09/11 99<br />
La guerra degli stage tra prove infinite e assunzioni sognate<br />
26/09/11 101<br />
Repubblica Affari & Finanza<br />
Silicon Valley tricolore ecco gli ottocento capitani coraggiosi<br />
26/09/11 102<br />
Arca, parte lo shopping ma crescono i rumosrs di una vendita a generali<br />
26/09/11 106<br />
Buoni numeri poco patrimonio Bper alla prova Basilea III<br />
26/09/11 108<br />
Cremonini, il risio della carne porta in Russia e in Africa<br />
26/09/11 110<br />
Ecco le nuove strrade del gas per l'Europa<br />
26/09/11 112<br />
Gaudì in marcia con le scarpe in Italia e all'estero<br />
26/09/11 116<br />
L'auto elettrica vuole accelerare e nasce il modello Emilia-Romagna<br />
26/09/11 117<br />
Cereali, carne, frutta: tutto è 'rinnovabile'<br />
26/09/11 119<br />
Pagina 4 di 119
press LITE<br />
26/09/2011<br />
«In gioco la natura della Le<br />
Condannati a due velocità»<br />
Pai len: più Europa, ma non nascondiamo i contrasti<br />
ROMA — Uno degli argomenti con<br />
cui a Maastricht la Gran Bretagna rifiutò<br />
di aderire all'euro, fu che non si poteva<br />
creare una moneta unica senza avere<br />
una politica fiscale comune. E poiché<br />
prima o poi si sarebbe giunti a quello<br />
snodo, sarebbe stato un passo impossibile<br />
per Londra, implicando il sacrificio<br />
di istituzioni nazionali sovrane, qualcosa<br />
che nessun governo di Sua Maestà<br />
potrebbe neppure immaginarsi,<br />
«Ridotto all'osso è questo il problema<br />
che abbiamo di fronte adesso: l'esistenza<br />
dell'euro è in gioco, ma con essa<br />
è in gioco la natura stessa dell'Unione<br />
ììììììììììììììììììììììììììììììììììììgìììììììììììììììììììììììììì:::::::::::::<br />
Europea. David Cameron ha avuto il<br />
merito di aver detto con chiarezza ai<br />
partner che finora la Gran Bretagna in<br />
Europa ha viaggiato nella corsia di sorpasso,<br />
ma guidando il più lentamente<br />
possibile e ostacolando il traffico. Ora<br />
invece Londra è disposta a togliersi dalla<br />
corsia veloce e dar via libera. a chi<br />
vuole correre in avanti verso la logica<br />
conseguenza della moneta unica. Noi<br />
non ne saremo parte. Non è un atto di<br />
tradimento, è stata sempre la nostra posizione.<br />
Ma attenzione, se questo avviene,<br />
dovremo fermarci e ridefinire cosa<br />
vogliamo che sia l'Unione. Decidere se<br />
sarà un mercato unico con uno sforzo<br />
di coordinamento delle politiche da<br />
parte dei governi, ovvero un nocciolo<br />
duro di Paesi con una moneta e una politica<br />
fiscale, più un mercato unico con<br />
altri Paesi intorno».<br />
CORRIERE DELLA SERA<br />
Chris Patten è il più filo-europeo dei<br />
politici inglesi. Oggi rettore dell'Università<br />
di Oxford e da qualche mese anche<br />
presidente della Bbc, Lord Patten of Barnes<br />
ha legato il suo nome a tutti i «momenti<br />
fatali» della recente storia britannica.<br />
Presidente del partito conservatore,<br />
fu l'architetto della quarta vittoria<br />
elettorale consecutiva dei Tories alle elezioni<br />
del 199:2, che confermarono John<br />
Major a Downing Street, Nel 1997, ultimo<br />
governatore di Hong Kong, consegnò<br />
l'enclave ai cinesi, in una storica cerimonia<br />
che segnò la fine ufficiale dell'avventura<br />
coloniale britannica. Dal<br />
1999 al 2oo4 è stato<br />
commissario europeo,<br />
sotto la presidenza<br />
di Romano<br />
Prodi.<br />
A Roma per il<br />
Convegno di Pontignano<br />
su «Democrazia<br />
e Malcontento», organizzato dall'Ambasciata<br />
inglese in Italia e dal British<br />
Councii, Patten non contesta che ci<br />
siano ragioni forti per sostenere la necessità<br />
di un'Europa più coesa sul piano<br />
economico e politico: «Ma non voglio<br />
vedere un progetto straordinario<br />
come quello europeo, messo a rischio<br />
da attese irrealistiche».<br />
itTealistleo aspettarsi che la Germania,<br />
dopo aver beneficiato in modo<br />
incontestabile della creazione dei<br />
mercato e della moneta unica, mostri<br />
più solidarietà verso i partner in difficoltà?<br />
«lo credo che ci sia un problema democratico<br />
di fondo. Una ragione della<br />
riluttanza tedesca a mettere mano al<br />
portafoglio a pagare per le debolezze di<br />
alcuni Paesi del Sud Europa, sono le<br />
pressioni dell'opinione pubblica. Sareb-<br />
Pagina 5 di 119<br />
be in grado il governo di far passare<br />
quelle misure al Bundestag? Non si<br />
può forzare un argomento sopra le de -<br />
mocrazie nazionali. E' vero, l'export tedesco<br />
si è avvantaggiato molto dell'euro,<br />
la Germania esporta verso l'Eurozona.<br />
9 volte più che verso la Cina ed è<br />
sempre stata al cuore del progetto europeo.<br />
Ma detto tutto ciò, è anche vero<br />
che i contribuenti tedeschi sono molto<br />
riluttanti a vedere i loro soldi spesi in<br />
Paesi che non hanno saputo ridurre il<br />
loro ritardo di competitività col resto<br />
dell'Europa, mentre Berlino faceva riforme<br />
dolorose per ridurre il costo del<br />
lavoro e pagare la riunificazione. Se fossi<br />
un politico tedesco sarei in difficoltà<br />
a spiegarlo ai miei elettori. Non penso<br />
che i tedeschi debbano essere lapidati<br />
per non voler firmare assegni più sostanziosi».<br />
Ma allora qual è a suo avviso la forma<br />
realistica e accettabile del progetto<br />
europeo?<br />
«Penso che abbiamo bisogno di un<br />
mercato unico ancora più approfondito<br />
e forte, che dobbiamo agire con una.<br />
sola voce nelle istituzioni .monetarie in-<br />
NWN.<br />
Pagina 5<br />
uNdir. A1,3gl.t ".<br />
per le ■ IUM ■ le<br />
'
press LITE<br />
26/09/2011<br />
ternazionali nominando un unico rappresentante<br />
europeo nel Fondo Monetario<br />
e alla Banca Mondiale, ampliare<br />
alcune politiche comuni a cominciare<br />
dall'ambiente. E naturalmente, chi intende<br />
viaggiare a velocità superiore<br />
nella moneta unica dev'essere incoraggiato<br />
a farlo. Ma non dobbiamo nascondere<br />
le divergenze dietro una finzione,<br />
dicendo che tutto andrà bene<br />
perché crediamo nel destino politico<br />
dell'Europa».<br />
Condannati alle due velocità?<br />
«Esistono nei fatti. Guardi la Grecia<br />
Oggi Anna Diamantopoulou, ministro<br />
greco della Pubblica istruzione e mia<br />
ex collega a Bruxelles, una persona<br />
molto competente, ci ha spiegato che<br />
ha dovuto tagliare il suo bilancio del<br />
25%. Significa tra l'altro chiudere 2 mila<br />
scuole da un<br />
giorno all'altro. E'<br />
un prezzo assurdo.<br />
Ma basterà a<br />
chiudere il gap di<br />
competitività tra.<br />
Grecia e Germania?<br />
No. Ogni tanto<br />
chiediamo agli<br />
altri di fare cose<br />
che non faremmo a noi stessi. Vede, la<br />
cosa straordinaria successa nella zona<br />
curo da quando è stata creata, è che invece<br />
di più convergenza, si sono registrate<br />
più divergenze».<br />
Ma non è che il suo Paese continua<br />
a muoversi lungo le linee dell'equilibrio<br />
del potere in Europa, ostacolando<br />
la :formazione di una forte aggregazione<br />
continentale? Come se dalla Pace<br />
di Westfalia del 1648 ad oggi fosse<br />
cambiato poco o nulla?<br />
L rappresentanza<br />
«Si deve agire uniti nelle<br />
istituzioni internazionali con un<br />
unico rappresentante europeo<br />
nell'Fmi e alla Banca Mondiale»<br />
CORRIERE DELLA SERA<br />
«Sicuramente siamo tutti vittime del-<br />
la nostra storia. Ci sono ancora politici<br />
britannici secondo cui la Gran Breta-<br />
gna è parte dell'Europa ma non è in Eu-<br />
ropa. Poi c'è la retorica del migliore<br />
amico degli Stati Uniti. Ma la verità è<br />
che non conteremmo così tanto per gli<br />
Usa se non fossimo parte dell'Unione<br />
Europea. Allo stesso tempo siamo nel<br />
Consiglio di sicurezza dell'Oim, abbia-<br />
mo una difesa forte, abbiamo un soft<br />
power ancora potente, come il World<br />
Service della Bbc, la nostre università,<br />
il British Council. Ma dove abbiamo dif-<br />
ficoltà, culturalmente e politicamente,<br />
è nell'essere abbastanza prosaici: quan-<br />
do la gente parla in termini vaghi di de-<br />
stino politico, spiegando come si arriva<br />
da A a Z, noi diciamo "alt, vediamo pri-<br />
ma di arrivare da A a B". Secondo me<br />
siamo sospettosi<br />
di ogni cessione<br />
di potere senza responsabilità.<br />
Per,<br />
esempio non crediamo<br />
che il Parlamento<br />
europeo<br />
sia un controllore<br />
adeguato della politica<br />
europea, né<br />
avrà mai la robustezza dei nostri Parlamenti<br />
nazionali».<br />
Lel sembra molto scettico sulle istituzioni<br />
internazionali, sulla cosiddetta<br />
governance<br />
«No. lo dico che questo è il cuore del<br />
problema di fronte alla scienza politica<br />
moderna. Sappiamo che gli Stati-nazione<br />
si devono misurare con problemi<br />
che non sono più in grado di risolvere<br />
da soli, Abbiamo confini, bandiere, inni<br />
nazionali. Ma le epidemie, l'immigrazione,<br />
la criminalità organizzata, le droghe,<br />
i cambiamenti climatici chiedono<br />
risposte globali e transnazionali. Solo<br />
che quando creiamo istituzioni internazionali<br />
adatte ad affrontarli, non ispirano<br />
mai la stessa lealtà e autorità di quelle<br />
nazionali. L'Onu negli Usa è visto come<br />
la Commissione europea in Gran<br />
Bretagna: nessuno dei due è considerato<br />
parte delle rispettive culture politiche<br />
nazionali, Quando le cose non funzionano<br />
i governi nazionali se la prendono<br />
con le istituzioni globali. Eppure<br />
ci dobbiamo provare»,<br />
Paolo Valentino<br />
RIPRODUZIONE RISERVA-Il,<br />
Pagina 6 di 119<br />
Pagina 5<br />
uNdir. A1,3gl.t ".<br />
per le ■ IUM ■ le frInE<br />
'<br />
'
press L.IfE<br />
26/09/2011<br />
CORRIERE DELLA SERA<br />
«Pronti a esa, are misure per la crescita»<br />
Berlusconi: lascio solo con la sfiducia. Bossi: meglio se la missione in Libia finisce a settembr e<br />
ROMA Silvio Berlusconi<br />
chiarisce che non ha alcuna intenzione<br />
di fare un passo indie -<br />
tro, se non costretto da un voto<br />
del Parlamento. Il premier<br />
ne parla durante diversi collegamenti<br />
telefonici con manife -<br />
stazioni del Pdl. «Non possiamo<br />
dice di sé usando il plu -<br />
rale — andare incontro alle<br />
aspettative dei media e del€'op -<br />
posizione. Non ci dimetteremo<br />
se non attraverso un vot o<br />
di sfiducia che mi sento d i<br />
escludere, Andremo avant i<br />
con una maggioranza coesa e<br />
forte che si è confermata dal<br />
14 dicembre in poi e con questa<br />
maggioranza faremo le ri -<br />
forme, a partire dalla giustizia,<br />
dal Fisco, dall'architettura isti -<br />
tuzionale dello stato, cioè fare -<br />
mo quanto non siamo riuscit i<br />
a portare in Parlamento per -<br />
ché prima con Casini e poi con<br />
Fini non c'era la possibilit à<br />
dentro la nostra maggioranza<br />
di farle viaggiare» .<br />
Comunque si tratta di vede -<br />
re come Berlusconi riuscirà a<br />
gestire i rapporti con la Lega<br />
di Umberto Bossi che ieri ha<br />
confermato che voterà no al -<br />
l'arresto del ministro Saveri o<br />
Romano («in democrazia contano<br />
i numeri che ti dà il popo -<br />
lo», ha detto il Senatur) ma ha<br />
anche auspicato che «finisca a<br />
settembre la missione in Libia»<br />
.<br />
Quando ricorda che non si<br />
farà da parte, Berlusconi parla<br />
a nuora perché suocera intenda.<br />
Si rivolge, cioè, all'opposi -<br />
zione ma (implicitamente) anche<br />
a chi nel Pdl è uscito allo<br />
scoperto chiedendo che si cominci<br />
ad affrontare il nodo della<br />
successione alla guida dei<br />
centrodestra. Sabato il governatore<br />
lombardo Roberto P or -<br />
migoni si era spinto a chiede -<br />
re di fare le primarie entro gen -<br />
naio visto che, secondo le su e<br />
previsioni. si andrà a votar e<br />
nella primavera del 2812 .<br />
Il Cavaliere, però, esclud e<br />
una fine anticipata della legislatura.<br />
«Ci presenteremo alla<br />
prossima scadenza elettorale,<br />
tra un anno e mezzo, con le<br />
carte in regola per vincere .<br />
Stiamo lavorando sodo, proprio<br />
oggi ho contato che ci so -<br />
no 27 misure per la crescit a<br />
benché sia difficile adottarle<br />
facendo tagli per 54 miliardi .<br />
La prossima settimana esamineremo<br />
i provvedimenti per la<br />
crescita e lo sviluppo» . Facen -<br />
do ricorso a quell'«esamineremo»,<br />
Berlusconi rivela però<br />
che il pacchetto per rilanciare<br />
l'economia non è ancora pronto<br />
e che necessita quindi di ul -<br />
teriori approfondimenti, e annuncia<br />
che «il Consiglio dei<br />
ministri definirà alcuni inter -<br />
venti strutturali, quali le dismissioni<br />
del patrimonio pubblico<br />
e lo sblocco delle grandi<br />
opere» . E poi ricorda ch e<br />
«quando ci accusano che la nostra<br />
economia cresce meno di<br />
quella di Germania e di Francia<br />
si dimenticano che noi abbiamo<br />
ricevuto in eredità alcune<br />
situazioni negative che nessuno<br />
può eliminare con la bacchetta<br />
magica : il debito pubblico<br />
. il gaia infrastrutturale ,<br />
un'evasione fiscale da I5o miliardi»<br />
.<br />
Non solo. Preannuncia un<br />
giro di vite sulle intercettazioni<br />
perché «l'Italia torni a esse -<br />
re un Paese davvero civile e libero.<br />
Oggi non lo siamo. Sape -<br />
te bene che quando chiamat e<br />
qualcuno al telefono sentite l a<br />
morsa dello stato eli polizia, e<br />
il fatto che non sentite le vo-<br />
Pagina 7 di 119<br />
sere parole inviolabili significa<br />
che non siamo più in uno Stato<br />
di libertà» .<br />
Berlusconi poi ripercorre le<br />
fasi che hanno portato ai diver -<br />
si provvedimenti presi questa<br />
estate : «Quando abbiamo avuto<br />
prima l'impressione poi la<br />
certezza dell'attacco speculativo,<br />
ci siamo rivolti a loro, i o<br />
personalmente al presidente<br />
Trichet, e loro ci hanno dett o<br />
"siamo disponibili, dobbiam o<br />
difendere non solo voi ma l'eu -<br />
ro, ma voi dovete fare dei sacri -<br />
fici": anticipare il pareggio al<br />
2013 e la manovra la dovete fa -<br />
re in queste 5-6 direzioni, che<br />
ci hanno indicato in una comu -<br />
nicazione riservata» .<br />
Insomma, rimarca il Cavalie -<br />
re. «mi sono trovato a dovere<br />
mettere insieme una manovra<br />
da 54 miliardi avendo a dispo -<br />
sizione solo tre giorni e mezzo.<br />
Ci hanno chiesto che la manovra<br />
la varassimo entro venerdì<br />
sera. Abbiamo operat o<br />
su questa manovra in tre giorni<br />
e mezzo. Abbiamo fatto un<br />
colo, un vero e propri o<br />
miracolo». Ecco perché esclude<br />
che i cambiamenti successi -<br />
vi siano conseguenza della<br />
«confusione», ma solo «mi -<br />
glioramenti» eli un testo messo<br />
a punto in fretta e furia .<br />
Lorenzo Fuccaro<br />
`witfer@Lorenzo_í'tuccar o<br />
P:PRODJZK i ERISERV'Q<br />
Pagina 6<br />
«Pormi a esaminare misure perlatritm
press LITE<br />
26/09/2011<br />
ROMA — Con Fini era una missione<br />
impossibile: c'erano un'offesa<br />
personale, un'incompatibilità, un<br />
rapporto così deteriorato che l'epilogo<br />
di una relazione politica pluriennale<br />
era stato ampiamente previsto.<br />
Con Tremonti no, dicono o forse<br />
sperano persino nello staff del presidente<br />
del Consiglio: sarà forse una<br />
missione snervante, ci sarà forse da<br />
fare buon viso a cattivo gioco, magari<br />
sarà raccontata al pubblico qualche<br />
bugia, ma una forma di ricomposizione,<br />
per quanto difficile, andrà<br />
trovata.<br />
A meno di sorprese, di dimissioni<br />
del ministro dell'Economia, che di<br />
togliere il disturbo non ha alcuna intenzione,<br />
a Palazzo Chigi si è costretti<br />
ad ammettere che Berlusconi è fatto<br />
così: ha sparato dei colpi in aria,<br />
ma non ha centrato l'obiettivo.<br />
E per qualcuno è stata una fortuna:<br />
nell'ultimo vertice di maggioranza,<br />
cosa abbastanza inedita, Gianni<br />
Letta ha dovuto alzare la voce sino a<br />
gridare per interrompere il processo<br />
collettivo contro Tremonti e argomentare<br />
le ragioni dell'insensatezza.<br />
di un attacco personale al buio, al titolare<br />
del Tesoro, nel bel mezzo di<br />
una crisi finanziaria internazionale.<br />
Per ora la parola «pace» è solo sussurrata<br />
e lontano dalle orecchie del.<br />
premien Ma di certo l'ipotesi di una<br />
cabina di regia dell'Economia affidata<br />
al coordinamento di Gianni Letta,<br />
supportata dal lavoro degli altri ministeri,<br />
in grado di mandare in minoranza<br />
Tremonti al prossimo Consiglio<br />
dei ministri, sembra al momento<br />
più una pagina del libro dei sogni<br />
del Cavaliere che un'ipotesi realistica.<br />
Non lo è , realistica, al momento,<br />
CORRIERE DELLA SERA<br />
1Dbetro le quinte Letta sa che la collaborazione è necessaria<br />
Cabina di regia lontana<br />
Con il super Astro<br />
«ricomposizione» possibile<br />
per almeno due ragioni. Una tecnica<br />
e l'altra politica. E lo ammettono diversi<br />
ministri del governo, lutti senza<br />
alcuna simpatia verso i comportamenti<br />
e la figura dei ministro dell'Economia.<br />
La ragione tecnica è innanzitutto<br />
una: i cassetti di Berlusconi,<br />
in tema di sviluppo, di dismissione<br />
del patrimonio pubblico, di liberalizzazioni,<br />
sembrano vuoti. Almeno<br />
per quanto se ne sa in giro.<br />
Esiste una sorta di leggenda mai<br />
confermata su una squadra di fantomatici<br />
economisti, italiani e stranieri,<br />
bocconiani e americani, di cui negli<br />
ultimi mesi si sarebbe avvalso il<br />
presidente del Consiglio, ma al vaglio<br />
della concretezza, almeno nel<br />
prodotto finale di questa consultazione,<br />
l'argomento continua a restare<br />
avvolto nel mistero.<br />
levi sera il Cavaliere è rientrato a<br />
Roma dalla Sardegna per una sola<br />
notte. Già oggi dovrebbe fare ritorno<br />
ad Arcore. Sembra che avesse degli<br />
incontri in agenda, per la cena di<br />
ieri e la colazione di starna.ne: con<br />
chi nessuno è in grado di dirlo. Non<br />
si tratta dei vertici del partito. Po-<br />
Pagina 8 di 119<br />
trebbe trattarsi di riunioni di carattere<br />
«tecnico»?<br />
Oggi forse se ne saprà di più, ma<br />
restano sul tappeto le ragioni che riducono<br />
lo schema di Berlusconi, ovvero<br />
fare da solo nella politica economica,<br />
un progetto che provoca molto<br />
scetticismo anche nell'esecutivo.<br />
E vero che nel corso dell'ultima manovra<br />
alla fine Tremonti ha dovuto<br />
accettare misure che all'inizio rifiutava<br />
di prendere persino in considerazione,<br />
ma se il governo riuscirà ad<br />
andare avanti altre manovre strutturali,<br />
fiscali e no, si dovranno attuare;<br />
è possibile affrontarle senza un minimo<br />
di collaborazione fra il premier e<br />
il suo ministro economico?<br />
Esiste poi una ragione politica per<br />
cui fare a meno del Tesoro potrebbe<br />
rivelarsi più difficile del previsto: ha<br />
questo governo, si chiedono tanti<br />
suoi componenti, la forza e la lucidità<br />
necessarie per impostare una politica<br />
economica d'eccezione, il che significa<br />
quantomeno tornare ad avere<br />
un rapporto costruttivo con le parti<br />
sociali e gli enti locali?<br />
Due esempi su tutti, che poi sono<br />
a giudizio di molti le uniche due vere<br />
carte che l'esecutivo potrà giocare:<br />
la dismissione del patrimonio immobiliare<br />
pubblico e la riforma della<br />
previdenza. Possono attuarsi senza<br />
un clima virtuoso con Confindustria<br />
e sindacati, così come dentro la maggioranza?<br />
Berlusconi è convinto che se i<br />
suoi progetti non verranno assecondati<br />
Tremonti potrebbe anche restare<br />
in sella, ma relegato ad una sorta.<br />
di ruolo di «notariato» di scelte prese<br />
altrove. Ad altri, a cominciare da<br />
Letta, tremano i polsi. E per questo a<br />
Palazzo Chigi, senza farsi ascoltare<br />
dal premier, qualcuno pronuncia la<br />
parola «ricomposizione».<br />
Del resto dicendo che il ministro<br />
non è a rischio, Bassi spende per il<br />
titolare dell'Economia le stesse garanzie<br />
che ha sino ad oggi speso per<br />
Berlusconi. Trovandosi alla fine d.'accordo<br />
con Letta: «Non difendo Tremonti,<br />
ma la stabilità di questo governo».<br />
Marco Galluzzo<br />
Pagina 6<br />
aPron.li a e.aniinare misure per la arearaa>
press L.IfE<br />
26/09/2011 GAllETTA I MODENA<br />
SOLITA £ARP G ANA D CONSULENZ A<br />
Octagona, contratto in India<br />
Accordo per aziende di franchising che cercano sviluppo nei Paes e<br />
Octagona, azienda carpigiana<br />
di consulenza all 'internazionalizzazione<br />
alle imprese, e Franchise<br />
India hanno siglato un<br />
contratto in esclusiva volto al -<br />
lo sviluppo e al rafforzament o<br />
sul mercato indiano delle attività<br />
riguardanti le aziende che<br />
lavorano nel settore del franchising.<br />
In ottica di un più<br />
strutturato supporto alle imprese<br />
italiane, Octagona ha deciso<br />
di avvalersi della partnership<br />
di Franchise India, società<br />
che è stata costi-tuba in In -<br />
dia già dal 1999, che si configu -<br />
ra come la più grande azienda<br />
integrata in grado di fornire so -<br />
luzioni in franchising in Asia. I<br />
due partner che hanno dato vita<br />
all 'accordo forniranno il<br />
supporto necessario alle aziende<br />
che operano con modalità<br />
franchising con particolare attenzione<br />
ai segmenti alimentazione,<br />
ristorazione, moda, lusso<br />
e accessori, valigeria e pelletteria,<br />
orologeria e occhiali .<br />
Attraverso la stipula dell 'accordo,<br />
tutte quelle realtà italiane<br />
che stanno cercando di sviluppare<br />
il proprio modello in<br />
Asia, ed in particolare in india,<br />
potranno fare riferimento ad<br />
Octagona, la quale con i propr i<br />
co sul enfi, accompagnerà<br />
Pagina 9 di 119<br />
con visione strategica ogni specifico<br />
modello, avvalendosi<br />
della profonda competenza di<br />
Franchise India .<br />
«Le dinamiche economiche<br />
dello scenario internazionale<br />
-- affermano dalla sede<br />
dell 'azienda carpigiana -- son o<br />
chiaramente caratterizzate<br />
dall 'emergere di nuove potenze<br />
e hanno mutato in maniera<br />
considerevole il modo di concepire<br />
il business . Per questo ,<br />
la presenza in altri mercati, affiancata<br />
da una forte collaborazione<br />
con partner locali, rappresenta<br />
la strada più corretta<br />
da intraprendere :: .<br />
Pagina 6<br />
€i ii€'ereè7i,fa ie!k, carta :<br />
e, .o 2, i
press L.IfE<br />
26/09/2011 GAllETTA<br />
GI MODEN A<br />
tanadeHe€€uov bbutiqueapertectii€I aiiare~iàr .€emari€i e<br />
. .<br />
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. .<br />
. .<br />
IL MARCHIO CARPIGIAN O<br />
Blumarine, n<br />
di boutique<br />
Due nuove aperture per la carpigiana<br />
Blufin in Italia : si tratt a<br />
delle boutique a insegna Blumarine<br />
che sono state inaugurate<br />
a Roma e a Milano . La Blumarine<br />
viene fondata a Carp i<br />
nel 1977 da Anna Molinari co n<br />
il marito Gianpaolo Tarabini<br />
Castellani, all 'interno di que l<br />
distretto tessile simbolo del<br />
made in Italy nel mondo .<br />
L 'etichetta Blumarine cono<br />
sc e subito il successo, tant o<br />
che nel 1980 debutta al Modi'<br />
dove la stili -<br />
sta sarà premiata<br />
come<br />
migliore creatricedell'anno.<br />
Pochi anni<br />
dopo, nel<br />
1988, la trasformazione<br />
nella spa sotto<br />
la denominazionesociale<br />
di Blufin.<br />
Questi i<br />
numeri della distribuzione de l<br />
marchio Blumarine oggi : 2 7<br />
boutique monomarca, 2 6<br />
shop in shoplcorner ed oltre<br />
800 punti vendita plurimarc a<br />
nel mondo di cui 200 in Italia.<br />
La linea Blugirl è invece distri -<br />
buita tramite 11 boutique monomarca,<br />
2 shop in shop ;corner<br />
ed oltre 350 boutique plurimarca<br />
nel mondo .<br />
Blufin raggruppa oggi tre<br />
marchi principali Blumarine,<br />
dal 1977, Miss Blumarin e<br />
(1987), 3iugirl (2002) ed Asm a<br />
Molinari (1995), brand di alta<br />
moda. Le aperture dei nuovi<br />
stare, vedono, per lo spazio milanese,<br />
al numero 30 di via della<br />
Spiga, una superficie di 70 0<br />
metri quadrati distribuiti su<br />
tre livelli e cinque ampie vetri -<br />
ne che si affacciano sulla prestigiosa<br />
via del Quadrilatero .<br />
La nuova boutique propone le<br />
collezioni della griffe: per la<br />
prima volta si potrà trovare anche<br />
la Blumarine 1Torne 'c+ l<br />
lection, declinata in tutte le<br />
sue linee - arredo casa, arred o<br />
tessile e arre-<br />
Con l'espansion e do tavola - a<br />
cui saranno<br />
dell'aziend a dedicati 10 0<br />
metri quadrati<br />
nel nuov o<br />
spazio. Per il<br />
nuovo score<br />
romano, invece,<br />
250 metri<br />
quadrati di -<br />
sposti su due<br />
piani, due diflerentiingressi,<br />
in via Borgognona 31 e via<br />
Bocca di Leone 83, e quattr o<br />
luminose vetrine. Al pianterreno<br />
l'ambiente è caratterizzato<br />
da un grande pannello centrale<br />
in madreperla grigia con nicchie<br />
in vetro rosa, pareti con ri -<br />
vestimento in specchi molari a<br />
effetto mosaico ed un grande<br />
tight box. 11 piano superiore,<br />
collegato da un ascensore interno,<br />
è dedicato alla vip<br />
room : divani e poltrone in pelle<br />
bianca, un grande camerin o<br />
e preziosi dettagli in vetro ro -<br />
sa, in perfetto stile Blumarine.<br />
guidata da Anna Mannar i<br />
sono diventate 27 le sed i<br />
monomarca, 26 i negoz i<br />
oltre a 800 penti vendit a<br />
nei mondo di cu i<br />
200 si trovano Italia<br />
Pagina 10 di 119<br />
Pagina 6<br />
Differenziala ,ie Isotta :<br />
ecc,
press LinE<br />
26/09/2011 GAllETTA DI MODENA<br />
MACCHINARI PER CERAMICA<br />
Due importanti commesse<br />
per il Gruppo Ancora<br />
Il gruppo sassolese Ancora<br />
mette a segno due :nuove vendite<br />
in Italia al Gruppo Atlas<br />
Concorde: una alla Ceramica<br />
Mirage di Pavullo e l'altra per<br />
la sede di Spezzano di Fiorano.<br />
Un risultai() indicativo della ripresa<br />
del settore, visto il difficile<br />
quadro economico che caratterizza<br />
il nostro Paese dal<br />
2009. «Contrariamente all'andamento<br />
della azienda Italia -<br />
commenta Franco Ponsone,<br />
amministratore delegato Ancora<br />
che vede molti settori<br />
ancora in una fase di recessione,<br />
quello dei macchinari ed<br />
attrezzature per ceramica con-<br />
Pagina 11 di 119<br />
ferma per il 2011 il consistente<br />
incremento registrato già nel<br />
2010, facendo segnare nel primo<br />
semestre di quest'anno un<br />
+21,6% rispetto allo stesso periodo<br />
2010, Anche il nostro<br />
gruppo è in linea con i dati generali<br />
del settore e sta dimostrando<br />
buone performance».<br />
Ancora Group è il principale<br />
gruppo industriale di Sassuolo<br />
specializzato nella progettazione<br />
e costruzione di macchine<br />
e impianti per la lavorazione<br />
di fine linea del prodotto cera-<br />
comparto meccanico<br />
detiene la leadership nel settore,<br />
in Italia e all'estero.<br />
Pagina 6<br />
Differenziata della carta:<br />
ecco i vantaggi economia.
press L.IfE<br />
26/09/2011 GAllETTA I MODENA<br />
‘,,,,,,, k,A,tì k, ,st,\ ''ì fl‘',1 1 »<br />
Differenziata della art<br />
ecco i van<br />
La raccolta specifica del materiale cellulosico oltre ai mancati costi di d<br />
garantisce benefici ambientali e Dosti di lavoro per 460 milioni all'ann o<br />
L 'Emilia Romagna è leader nazionale<br />
nella raccolta differer€-<br />
A€ata di carta e cartoni . La no -<br />
stra regione scavalca la Tosca -<br />
na, è al primo posto nel 201 0<br />
con oltre 368mila tonnellate d i<br />
materiale cellulosico, pari a<br />
87,7 kg di raccolta procapite .<br />
E quanto emerge dal XVI<br />
Rapporto sulla raccolta differenziata<br />
di carta e cartone pub -<br />
blicato da Conficco, il Consorzio<br />
nazionale di recupero e riciclo<br />
degli imballaggi a bas e<br />
cellulosica. In questo contesto<br />
la nostra provincia, con 74, 2<br />
kg per abitante, si colloca al di<br />
sotto della media regionale ,<br />
ma ben al di sopra della medi a<br />
nazionale, che è di 52,2 kg. per<br />
abitante. L 'incremento delle<br />
quantità raccolte in regione è<br />
stato di quasi 21 .000 tonnellate<br />
con un aumento del 6% rispetto<br />
al 2009 . Tra le altre province<br />
emiliano romagnole, l a<br />
più virtuosa è Rimini con oltre<br />
131 kg/abitante di raccolta pro<br />
capite. Seguono, a breve distanza,<br />
Forlì con oltre 123 kg e<br />
Piacenza con 117 kg. Più di -<br />
staccate ma comunque su alt i<br />
livelli Ravenna (105 kg per abitante),<br />
Reggio Emilia (96 kg) ;<br />
Parma (78,4 kg); Modena (74, 2<br />
kg); Bologna (64,7 kg) e Ferrar a<br />
(59,1 kg) . Fare la raccolta diffe -<br />
renziata è benefico per l 'ambiente<br />
in quanto consente, ad<br />
esempio, di ridurre le emissioni<br />
di anidiride carbonica, m a<br />
anche di ottenere notevoli benefici<br />
in termini economic i<br />
(per i mancati costi di discarica,<br />
ad esempio) e sociali (nuovi<br />
posti di lavoro connessi al ri -<br />
ciclo) : «Dal 1999 al 2010 in<br />
Emilia Romagna, grazie all a<br />
raccolta differenziata di cart a<br />
e cartone, i benefici hanno superato<br />
i 360 milioni di curo» -<br />
ha spiegato Carlo Montalbetti,<br />
direttore generale di Comieco.<br />
A livello nazionale i materiali<br />
raccolti sono stati oltre 3 milioni<br />
di tonnellate, pari a 26 discariche<br />
evitate nel 2010 ; sono<br />
state 222 le discariche evitate<br />
dal 1999 al 2010 . Ma raccogliere<br />
e riciclare carta e carton e<br />
comporta impatti positivi pe r<br />
l'intera comunità in termini<br />
non solo ambientali, ma anche<br />
economici e sociali e que -<br />
sto perché, oltre a preservar e<br />
l' ambiente, crea indotto e occupazione<br />
e valorizza le mate -<br />
rie prime seconde .<br />
In termini economici, valu -<br />
tando i mancati costi di disca -<br />
rica, i vantaggi sociali conness i<br />
ai nuovi posti di lavoro e i benefit<br />
ambientali per le minori<br />
emissioni, il beneficio complessivo<br />
che il riciclo di carta e<br />
di carta e cartoni : Modena, con 1 9 Em a Romagna, è fra le più virtuose in Italia<br />
Pagina 12 di 119<br />
cartone ha portato alla comut<br />
ità nel 20t 0 e di 460 milioni di<br />
curo, per un totale complessi -<br />
vo del periodo 1999-2010 di<br />
3,5miliardi di euro .<br />
«Nell'anno della ripresa della<br />
industria cartaria (+6,9%) -<br />
ha continuato il direttore generale<br />
- il settore degli imballaggi<br />
si rivela trainante rispetto alle<br />
altre tipologie di prodotti cellulosici<br />
con un +10% . La ripres a<br />
produttiva ha determinato<br />
dunque una più elevata do -<br />
manda industriale di macero<br />
(+441mila tonnellate rispetto<br />
al 2009), ampiamente sostenuta<br />
dal materiale proveniente<br />
da raccolta di fferenzi ita nazio -<br />
nale. in parallelo, anch e<br />
l' export di macero conferma il<br />
saldo positivo con oltre 1,1 mi -<br />
Pagina 6
press L.IfE<br />
26/09/2011 GAllETTA GI MODEN A<br />
[ioni di tonnellate (al netto del -<br />
le importazioni)» .<br />
«In poco più di dieci anni so -<br />
no stati raccolti in modo diffe -<br />
renziato 26,3 milioni di tonnel -<br />
late di carta e cartone - ha det -<br />
to Ignazio Capuano, presidente<br />
di Comieco - dato che si tra -<br />
duce in un aumento delle risorse<br />
economiche che il Consorzio<br />
trasferisce ai Comuni<br />
per il servizio di raccolta diffe -<br />
renziata. Nel 2010 sono arriva -<br />
ti ai Comuni, attraverso le con -<br />
venzioni, quasi 120 milioni di<br />
curo, con un incremento rispetto<br />
all 'anno precedente di<br />
circa 20 milioni di curo. Il con -<br />
to complessivo delle somm e<br />
erogate dal solo Comieco, dal<br />
1998 al 2010, supera ormai i<br />
790 milioni di euro» .<br />
Pagina 13 di 119<br />
Pagina 6
press L.IfE<br />
26/09/2011 GAllETTA GI MODEN A<br />
AGR1TRISM O<br />
. r°i rist Mode a<br />
Franco Azzarelli<br />
rieletto presidente<br />
Franco Azzarelli, che è il titolare<br />
dell 'agriturismo La Lupa di<br />
Castelfranco, è stato confermato<br />
presidente della sezione<br />
Agriturist Modena per il prossimo<br />
triennio 201I -2013.<br />
La conferma è scaturita dalla<br />
assemblea Agritu€ist, che s i<br />
è riunita a Sorbata il 20 settem -<br />
bre scorso . L 'assemblea ha an -<br />
che rinnovato il Consiglio ch e<br />
risulta composto dai consiglie -<br />
ri: Paolo Borsari (del san Gae -<br />
tano di san Casareo), Guido<br />
Paltrinieri (deii'Acetaia Paitrinieri<br />
di Sorbara), infine, Giorgio<br />
Contergiani (de Il Cerro d i<br />
Pavullo) .<br />
Pagina 14 di 119<br />
Pagina 6<br />
€i ii€'eren7i,f a ,ie!k, raro :<br />
e, .o 2, i
press L.IfE<br />
26/09/2011 GAllETTA I MODENA<br />
CONSIGLIO COMMEMORATIVO<br />
Festa con contorno di pole che<br />
Si celebrano 100 anni di azienda pubblica . klv e 5 stelle critican o<br />
Festa celebrativa con contorno<br />
di polemiche . E quella che<br />
andrà in scena oggi alle 1_8 in<br />
consiglio co trainale in occasio -<br />
ne della cerimonia, organizzata<br />
dall 'amministrazione, per ricordare<br />
i 100 anni di aziende<br />
pubbliche a Modena. Era il<br />
1911 quando a Modena nacque<br />
l 'Aem - Aziende elettriche<br />
modenesi, bisnonna dell 'attuale<br />
nera, per fornire elettricità<br />
e far funzionare i tram . In se -<br />
guito arrivarono l'Amcm, Meta<br />
e la multiutility regionale .<br />
Ed è proprio l'approdo ad Hera<br />
al centro della dura conte -<br />
stazione che arriva dai banchi<br />
dell 'opposizione. Eugenia /ossidi<br />
Italia dei Valori annuncia<br />
che oggi diserterà la cerimonia<br />
. «Una cosa ridicola e vergo -<br />
Pagina 15 di 119<br />
gnosa - commenta - il Comu -<br />
ne dopo aver distrutto l 'azien -<br />
da consegnandola nelle man i<br />
di una società per azioni in cui<br />
di fatto non prende decisioni<br />
ma solo ordini, ne celebra an -<br />
che le gesta. in pratica prima<br />
commette l 'omicidio e poi celebra<br />
le esequie di stato. I o<br />
non parteciperà a quella che ri -<br />
tengo una farsa ed uscir ò<br />
dall'aula per sottolineare la to -<br />
tale contrarietà alla dissennata<br />
politica della giunta Pighi» .<br />
Anche Vittorio Ballestrazzi, di<br />
Modena 5 stelle non va per il<br />
sottile . «Poteva essere l 'occa -<br />
sione per dimostrare che il Co -<br />
mune ha preservato e valoriz -<br />
zato € beni dei modenesi . - scri -<br />
ve - in realtà ormai, il Comune<br />
di Modena è proprietario di<br />
ben poco .Il bene principale,<br />
quello per cui si è organizzato<br />
il convegno: le reti elettriche ,<br />
sono di proprietà di Hera spa ,<br />
Non si poteva tenerle di proprietà<br />
dei Comune e concede -<br />
re a Hera spa solo l 'uso delle<br />
reti? Oggi si celebrerà una rnuitiutility<br />
di cuiil comune di Modena<br />
ha il 10% e i privati ormai<br />
sono vicini al 50%, è Hera ch e<br />
decide le politiche ener etiche,<br />
di gestione dei rifiuti e<br />
idriche del comune di Modena.<br />
La maggioranza in Consiglio<br />
Comunale fa solo da passacarte»<br />
. La cerimonia in aula<br />
prevede un intervento di Andrea<br />
Guintini, docente di Sto -<br />
ria del/ 'economia all 'Università<br />
sul tema : «Servizi pubblic i<br />
locali, municipalizzazione, sviluppo<br />
economico . Cento anni<br />
di progresso a Modena» e d i<br />
Graziano Cremonini, ex-presidente<br />
Arcm, e di Giorgio Pi -<br />
giri, In serata iniziativa commemorativa<br />
all'auditorium<br />
Biagi con lo stato maggiore d i<br />
Hera spa .<br />
Pagina 7
pressUnE<br />
26/09/2011 GAllETTA<br />
I MODENA<br />
Chioschi su.' 'ali, è tut ><br />
Pini e Poggi: «Si cercano soluzioni giuridiche e si pensa di riprogettarlì riducendo il loro numero e le dimensioni »<br />
di, ndr^ea Marini<br />
Non tutto il male vien per nuoce -<br />
re e allora, visto che si dovrà mettere<br />
mano al progetto per i chio -<br />
schi sui viali, perché non appro -<br />
fittarne per rivedere sia la strut -<br />
tura che il numero? e' la proposta<br />
che arriva dall'assessore all e<br />
attività economiche Graziano Pi -<br />
ni circa lo scivolone degli uffic i<br />
tecnici comunali che di fatto si<br />
sono dimenticati che un proget -<br />
to che prevede la costruzione di<br />
chioschi in muratura e con fondamenta<br />
a scopo di attività di lu -<br />
cro non si può realizzare su are a<br />
demaniale o su canali . Una noti -<br />
zia confermata ieri non solo d a<br />
pini ma anche dal titolare dell a<br />
delega a] patrimonio Fabio Pog -<br />
gi. Pini non cerca scuse : «Sì è ve -<br />
ro c'è stato qualche problema ,<br />
diciamo così, di progettazione -<br />
esordisce in quanto sono sort e<br />
alcune incongruenze che rigu a r<br />
da,no appunto l'impossibilità d i<br />
costruire su canali attivi e terre -<br />
no dernaniale)- .<br />
Come uscirne? Il nodo è soprattutto<br />
giuridico, come spieg a<br />
l'assessore «Si tratta di trovar e<br />
uno strumento giuridico ch e<br />
consenta di accatastare l'immobile<br />
e di fare su quello, realizzato<br />
a spese dell'esercente, una convenzione<br />
di durata sufficient e<br />
per l'ammortamento delle spese<br />
stesse . - spiega - Con i colleghi<br />
assessori e i tecnici, preso atto d i<br />
quanto emerso e di quanto rima -<br />
ne da fare, abbiamo quindi con -<br />
cordato su un percorso che non<br />
toglie diritti a chili aveva, ovver o<br />
i vecchi gestori che intendono<br />
realizzare l'opera, riduce qua] -<br />
che misura e qualche struttura e<br />
consente al sistema istituzionale<br />
di venire a rap giuridic i<br />
validi ed equi per tutti, il Comu -<br />
ne, il Catasto, e gli Esercenti e l a<br />
collettività. Ciò non ritarda n è<br />
tantomeno impedisce a chi h a<br />
iniziato l'iter di realizzazione di<br />
portarlo a termine» . L' assessor e<br />
Fabio Poggi ipotizza che la stra -<br />
da migliore potrebbe esser e<br />
quella del coinvolgimento del<br />
consiglio comunale, cori un a<br />
sorta di deroga ad hoc in virt ù<br />
dell 'importanza del progetto<br />
»Un percorso fatto anche di recente<br />
per altre situazioni - spiega<br />
- Ora dobbiamo verificar e<br />
quali ulteriori autorizzazioni siano<br />
necessarie e quali forme contrattuali<br />
siano da perseguire »<br />
Poggi aggiunge che sarà premura<br />
del Comune adoperarsi per risolvere<br />
l'altra grana, ovvero<br />
l'unico chiosco già realizzato ,<br />
quello in piazzale Bruni, cosl mi -<br />
to erroneamente in parte su un a<br />
fetta di terreno demaniale dell o<br />
Stato . «Anche qui chiederemo a l<br />
demanio quali strade sia possibile<br />
percorrere» . Quanto alle cause<br />
di questo incredibile errore<br />
sia pini che Poggi non si pronun -<br />
ciano . «Si tratta di questioni avviate<br />
dal precedente assessorato»<br />
spiega Pini, mentre Poggi aggiunge<br />
«Probabilmente si sono<br />
sovrapposte delle informazion i<br />
e quelle relative al nuovo progetto<br />
non sono state approfondite<br />
in fase di progettazione» E a pro -<br />
posito del progetto Graziano Pini<br />
coglie l'occasione per lancia -<br />
re una proposta di revisione di<br />
Progetto peri chioschi sui Viali: ora sarà cestinato?<br />
Pagina 16 di 119<br />
tutto progetto «Le segnalazioni<br />
pervenute da] competent e<br />
settore del Patrimonio - commenta<br />
- sono venute a "fagiolo "<br />
perché ci consentono un aggiornamento<br />
del progetto e una miglior<br />
definizione del titolo al qua -<br />
le cedere il diritto di realizzare l e<br />
strutture, che a questo punto<br />
possono essere ridotte sia di numero<br />
che di dimensioni, Concordo,<br />
aggiunge, con chi ritien e<br />
opportuno aggiornare un pro -<br />
getto che deve garantire un non<br />
eccessivo carico urbanistico e<br />
commerciale sulla zona del parco».<br />
Durissimo il commento d i<br />
Eugenia Rossi, Idv: «Sono incre -<br />
dula non solo per il clamoroso<br />
errore - commenta - Quel che è<br />
pilli grave è che l'assessore Sfitta,<br />
a mia precisa interrogazione su l<br />
chiosco di Natale Bruni mi assi -<br />
curò in aula che era ratto regola -<br />
re. Bella sincerità . Altro che este -<br />
tica qui c'è ben altro un brutto<br />
pasticcio, siamo alla sciatteria e<br />
faciloneria» .<br />
©RIPRODUZIONE RISERVATA<br />
Pagina 7
pressUnE<br />
26/09/2011 GAllETTA I MODENA<br />
CONVEGNO LAPAM CON I POLITICI<br />
Imprenditori motore de 11a ripresa '<br />
Munari : vitae ridurre la burocrazia . Le ricette del Pd e della Leg a<br />
«L'Italia ce la farà senz'altro ,<br />
perché ha imprenditori che so -<br />
no abituati a lavorare in condi -<br />
zioni limite: pensiamo alla tur -<br />
bolenza politica, alla pression e<br />
fiscale, alle infrastruttur e<br />
carenti . . . Eppure, nonostant e<br />
tutto, le imprese italiane riesco -<br />
no a esportare, anche con un<br />
curo sopravvalutato rispetto a].<br />
dollaro», Giuseppe Borlo]ussi ;<br />
segretario della Cgia di Mestre ;<br />
chiude i lavori della tre giorn i<br />
Lapam sul lago di Garda con u n<br />
messaggio di speranza, quasi<br />
un "elogio dell'imprenditore" :<br />
«Non si tratta di fare elogi, m a<br />
dire quello che accade . E non<br />
venite a dire che i piccoli son o<br />
evasori: 1'80% sono congru i<br />
con gli studi di settore, diciam o<br />
invece che i piccoli non posso -<br />
no essere grandi evasori . . .» .<br />
Nel convegno le imprese si so -<br />
no confrontate cori oltre trent a<br />
tra politici, universitari, funzio -<br />
nari pubblici sui temi fisco e fe -<br />
deralismo; burocrazia e sempli -<br />
ficazione amministrativa; servi -<br />
zi pubblici locali .<br />
il finale è stato dedicato alla<br />
tavola rotonda moderata dal di -<br />
retto re della Gazzetta Antoni o<br />
Ramengh i ; con il presidenl e La -<br />
pam Alunari ; a fare gli onori di<br />
casa, e il confronto tra il depu -<br />
tato leghisla Angelo Alessandri<br />
e il senatore del Pd Giulian o<br />
Barbolini (che si sono detti disponibili<br />
ad altri confronti con<br />
gli imprenditori) . «Il federalismo<br />
è indispensabile, ma le re -<br />
sistenze sono molte -- ha spie -<br />
gato Alessandri -- ma se il Paes e<br />
è sull'orlo del precipizio tutti<br />
abbiamo una parte di responsa -<br />
Pagina 17 di 119<br />
bilità, Per colpire gli evasori bi -<br />
sogna guardare con attenzion e<br />
a tutto il Paese, non soltanto a l<br />
nord. La finanziaria? E ra inevi -<br />
tabile, non piace neanche a no i<br />
e temo che a dicembre ne serva<br />
un'altra. Non dimentichiam o<br />
poi che le banche non aiutan o<br />
territorio». Barbolini è entrato<br />
nello specifico : «La pressione<br />
fiscale sulle imprese leali è<br />
enorme, va rimodellata . Alcune<br />
proposte: l'aumento dell '<br />
[va andava legato a una diminuzione<br />
del costo del lavoro<br />
per alimentare la crescita ; va<br />
aggredita l'evasione con la trac -<br />
ciabilità portata alle estrem e<br />
conseguenze, rilanciando sul<br />
contrasto d'interesse, nello st [ -<br />
le del 36% sulle ristrutturazion i<br />
o al 55% sul risparmio energeti -<br />
co; va diminuita la spesa, ma<br />
con criterio e senza tagli lineari.<br />
La pubblica amministrazione<br />
non può non pagare e gli uti -<br />
li delle imprese, di tutte le imprese,<br />
reinvestiti in aziend a<br />
vanno detassati» .<br />
il presidente Lapam, A/lunari,<br />
ha concluso: «Bisogna lavo -<br />
rare sulla spesa pubblica, per ri -<br />
durla in modo concreto e tangibile.<br />
Poi la sburocratizzazione :<br />
è del tutto evidente che non si<br />
può andare avanti così . Noi piccoli<br />
imprenditori non siam o<br />
brutti e cattivi, stiamo cercando<br />
di conservare ihvelfare loca -<br />
le creando ricchezza, Alla politica<br />
chiediamo un supporto ; siamo<br />
disponibili a dialogare come<br />
dimostra questo incontro» .<br />
La chiosa finale per il segretari o<br />
Lapam, Carlo Alberto Rossi :<br />
«L'aver messo intorno a un tavolo<br />
per lavorare insieme politi -<br />
ci e imprenditori è di per sé un<br />
risultato positivo . Il dialogo è<br />
necessario, le premesse pe r<br />
uscire da questa situazione ci<br />
sono, lavorando insieme pe r<br />
l'interesse generale» .<br />
Pagina 8<br />
Sac inetro.i frat i<br />
~odnaccta,n: ,S<br />
di i.ssei2re h,ittà
press L.IfE<br />
26/09/2011 GAllETTA<br />
I MODENA<br />
«Censì à colletti bianchi<br />
procurano affari, ai I<br />
Franco Z v tti della Cgil ha lanciato l'allarme su nuovi casi sospetti d'infiltrazion e<br />
«La città reagisce bene, ma servono più mezzi per contrastare gli affari mafiosi »<br />
di Giovanni_ €a ia~i<br />
-------------------------------------------------------------- -<br />
La sua ultima segnalazione ha<br />
fatto parecchio rumore ed è finita<br />
sulle scrivanie della Direzione<br />
distrettuale antimafia di<br />
Bologna: venti aziende medio-piccole<br />
della provincia d i<br />
Modena, in grami difficoltà eco -<br />
nomiche, sono state acquisite<br />
da uno stesso imprenditore<br />
pugliese che le ha portate a l<br />
fallimento, o le ha riaffittate ai<br />
vecchi proprietari o le ha cedu -<br />
te a imprenditori polacchi .<br />
Aziende tessili, metahneccaniche,<br />
addirittura agenzie di con -<br />
sulenza finanziaria .<br />
«Potrebbe essere tutto regolare<br />
- spiega - ma certo l 'opera -<br />
zione pone degli interrogatis i<br />
su cui vale la pena andare a<br />
fondo». Perché compravendi -<br />
te di questo genere sono "da<br />
manuale " dell 'infiltrazione<br />
mafiosa, che approfitta della<br />
recessione per investire il proprio<br />
denaro che, in un paio d i<br />
passaggi, da sporco riacquista<br />
candore. E perché fra le tant e<br />
cose buone di Puglia, ce n `è<br />
una non proprio invidiabile : la<br />
sacra corona unita, organizz a<br />
zione di stampo mafioso di<br />
cui, almeno a qui a Modena,<br />
non si aveva avuto sentore .<br />
Franco lavatii, sindacalista<br />
della Cgil, non è nuovo a queste<br />
segnalazioni . In precedenza<br />
aveva fatto notare come in<br />
un appalto del Ministero della<br />
difesa, per l'Ottavo campale,<br />
fosse risultata vincitrice un '<br />
azienda campana con un ribasso<br />
di oltre il 50%. Ben oltr e<br />
la soglia di allarme e per di pi ù<br />
per un cantiere molto delicato:<br />
rimozione di amianto dai<br />
tetti della caserma. «Io non faccio<br />
denunce, non accuso : mi li -<br />
mito a notare certe anomalie e<br />
fornire i risultati delle mie ricerche<br />
a chi ha il compito di<br />
approfondirle», Ricerche che<br />
svolge, a livello regionale, sui<br />
temi della sicurezza e della legalità.<br />
A volte con banali visu -<br />
re in Camera di commercio,<br />
come nel caso delle compra -<br />
vendite delle venti aziende .<br />
Ma i campanelli d' allarm e<br />
vengono ascoltati? «Devo dir e<br />
che negli ultimi anni è cresciu -<br />
ta molto la consapevolezza de i<br />
rischi dell 'infiltrazione mafiosa.<br />
E questo in tutti i settori e i n<br />
particolare a Modena. D'altra<br />
Quiz dei carabinieri contro i casalesi<br />
parte tutto il nord è una buon a<br />
piazza per fare affari e non pu ò<br />
stupire che organizzazioni criminali<br />
tentino, a volte riuscendoci,<br />
di inserirsi nel tessut o<br />
economico. L'importante è re -<br />
stare in allerta» .<br />
La relazione semestrale del -<br />
la Dia, la Direzione investigati -<br />
va antimafia, su questo è chiara,<br />
A pagina 137 si legge: «In<br />
Emilia-Romagna sono state registrale,<br />
nelle province di Reg -<br />
gio Emilia, Modena, Parma e<br />
Pagina 18 di 119<br />
città : è il 1O luglio 2009, scattano le manette, in alto, Franco 2avatt i<br />
Ravenna, presenze malavitos e<br />
che, mantenendo un bass o<br />
profilo di esposizione, si riten -<br />
gono capaci di gestire il reinve -<br />
stimento dei proventi illeciti i n<br />
attività legali e l 'infiltrazione<br />
nel settore dei pubblici appal -<br />
ti». Non si spara (con qualch e<br />
eccezione), non ci sono coppola<br />
e lupara, ma si fanno affari.<br />
L'impressione è di una line a<br />
del Piave che arretra . Anni Ot -<br />
tanta: la mafia qui non esiste .<br />
Anni Novanta: la mafia è arri -<br />
vata «ma non può infettatare<br />
l'imprenditoria sana». Poi: la<br />
mafia cerca di fare business,<br />
ma la politica saprà essere un<br />
argine. Eppure al nord ci son o<br />
già consigli comunali sciolti<br />
per infiltrazione mafiosa . . . «f a<br />
credo che sia una linea del Pia -<br />
ve che avanza, che non si volta<br />
Ball 'altra parte. La magistratu -<br />
ra di Modena ha fatto un note -<br />
vole salto di qualità con il pro -<br />
curatore capo Zincani e la Mu -<br />
Pagina 9<br />
,'Cosìi colletti bianchi<br />
procurano ata'ari al anni
press L.IfE<br />
26/09/2011 GAllETTA I MODENA<br />
,O L'Osservatori o<br />
sugli appalt i<br />
\\\\ \\\\ e€1 Codice etic o<br />
dei professionisti son o<br />
un argine alla criminalità<br />
C'è più consapevolezz a<br />
dei rischi che corriam o<br />
ma resta tanto da far e<br />
O $\1 Dalle societ à<br />
acquisit e<br />
e fatte falli r e<br />
alle cooperative spurie :<br />
i canali ciel riciciai o<br />
Bisogna restare vigil i<br />
e alle indagini affiancar e<br />
una crescita etic a<br />
sti, esperta in materia. Certo, s i<br />
potrebbe fare ancora di più se<br />
ci fossero le risorse adeguate<br />
per indagini lunghe e laboriose.<br />
Anche le altre istituzioni so -<br />
no attente e lavorano bene, hasti<br />
pensare all'Osservatorio sugli<br />
appalti, al Codice etico de l<br />
Cup, voluto dai professionisti<br />
modenesi».<br />
Le carenze ci sono, ma dipendono<br />
più dal governo centrale<br />
che dallo scarso impegn o<br />
dei vari attori sul territorio. :Za-<br />
vate, fa un esempio: «Se la<br />
Guardia di finanza deve trova -<br />
re l 'evasione fiscale per inter -<br />
venire, vuoi dire che non ha i<br />
mezzi per svolgere quelle indagini<br />
economico-finanziari e<br />
che le competono . E questo è<br />
preoccupante» .<br />
D'altra parte, risulta efficace<br />
anche solo aumentare l 'attenzione.<br />
«Prendiamo gli appalt i<br />
pubblici, su cui vigila l' Osservatorio:<br />
dieci anni fa nove su<br />
dieci erano appannaggio di imprese<br />
provenienti da fuori regione,<br />
oggi I a situazione si è ri -<br />
bal€ata» .<br />
I problemi restano. Lo dico -<br />
no i numeri. Sempre l' ultimo<br />
rapporto della Dia, a pagin a<br />
466, elenca le segnalazioni di<br />
" operazioni sospete" pervenute<br />
dalle diverse categorie. E per<br />
l 'Emilia Romagna sono questi :<br />
su un totale di 1296 segnalazio -<br />
ni, 1058 arrivano dalle banche;<br />
zero da avvocati, consulent i<br />
del lavoro, ragionieri, societ à<br />
di revisione; tre segnalazion i<br />
da notai, una da assicurazion i<br />
e una da revisori contabili . So -<br />
no quei " colletti bianchi " che<br />
talvolta spuntano nelle indagini<br />
come le figure che fanno ei a<br />
sponda alle organizzazioni cri -<br />
minali, preparano le carte, segnalano<br />
gli affari e li conduco -<br />
no in porto senza far esporr e<br />
chi ha un curriculum poco lim -<br />
pido o un cognome compro -<br />
mettente .<br />
«Certe operazioni hanno bi-<br />
Pagina 19 di 119<br />
sogno di professionisti, è per<br />
questo che occorre lavorare su<br />
più fronti: quello investigati -<br />
vo, ma anche quello etico . Mo -<br />
dena sta facendo un buon lavoro<br />
su questo fronte. I mecca -<br />
nismi sono complessi e gli sno -<br />
di sono tanti: le imprese, gli ap -<br />
palti, i subappalti, le forniture,<br />
i servizi . . . E poi c 'è un territorio,<br />
come quello del lavoro prr -<br />
vaco ; che sfugge ai controlli e<br />
alle regole. Se nel pubblico so -<br />
no stati innalzate barriere, l ì<br />
siamo rimasti molto indietro .<br />
La stessa cooperazione, così<br />
forte in Emilia e a Modena, de -<br />
ve fare i conti con le cosiddette<br />
cooperative spurie che significa<br />
lavoratori in nero, buste pa -<br />
ga Fasificate, contributi mai<br />
versati, ricatti sulle maestranze.<br />
Come sindacato riceviam o<br />
questi segnali e da lì io part o<br />
per cercare di capire cosa sta<br />
succedendo» .<br />
Ma cosa si può fare ?<br />
«Valorizzare, incentivando -<br />
le, le buone prassi, potenziare<br />
i meccanismi di verifica e di in -<br />
dagine. La white list delle<br />
aziende certificate è importante,<br />
gli ingressi inrortnatizzat'd ai<br />
cantieri sarebbero utili com e<br />
deterrente contro frequentazioni<br />
non regolari, cancellare<br />
la possibilità del massimo ribasso<br />
nell 'affidamento delle<br />
opere pubbliche. .. Ma nella<br />
bozza nuovo Codice antimafi a<br />
del governo di queste cose non<br />
c 'è traccia».<br />
Pagina 9<br />
«Umili colletti blande<br />
proclami» adii / ai ara,
'EV TA IL SEGRETARIO UIL: «IL GOVERNO LAVORI PER CRESCITA O SE VADA »<br />
Angeleui lancia segnali a Confindustria<br />
«Rifo a 1e pensioni, ma senza tagli»<br />
Nuccio Natoti<br />
ROM A<br />
«NON PARLIAMO di ultimatum ,<br />
è che non c 'è pini tempo per l e<br />
chiacchiere. Il governo scelga : o<br />
fa, o getta la spugna». I1 segretari o<br />
della Ui1, Luigi Angeletti, non ci<br />
sta a passare per tifoso del 'manifesto<br />
di Confindustria ', anche perché,<br />
sottolinea, «in molte parti ricalca}<br />
il documento che i sindacati<br />
«hanno sottoscritto il 4 agosto »<br />
con le associazioni imprenditoriali<br />
.<br />
Resta il fatto che Confindustria<br />
ha molta agitata le acque<br />
.<br />
«E innegabile, come è vero che gl i<br />
imprenditori dicono una cosa ov -<br />
via e necessaria: serve una politic a<br />
per la crescita Tutti i sindacati,<br />
seppure con sfumature diverse, d a<br />
anni sostengono la stessa cosa».<br />
E sui contenuti de 'manifesto'<br />
di Corifirbdustr•ia che n e<br />
,pensa?<br />
giusto il punto base che la crescita<br />
non si può fare aumentando<br />
il debito pubblico. Sono d'accordo<br />
sulla necessità di liberalizzare l e<br />
professioni i di aumentare la concorrenza<br />
e di procedere con le privatizzazioni<br />
. Qualche dubbio ce<br />
l'ho sulla possibilità di riuscirci .<br />
Non dimentico quel che è accadu -<br />
to in Parlamento quando gli avvo -<br />
cati di tutte le parai politiche si so -<br />
no opposti alle liberalizzazioni<br />
che li riguardavano . Il caso dell'autostrada<br />
di Serravalle è indicativo<br />
della volontà di comuni, o provin -<br />
ce, di avere posai nelle socie -<br />
tà. Sono realista: sarebbe<br />
necessario farlo, ma s o<br />
che non sarà facile» .<br />
Troppe le teste da<br />
tagliare?<br />
«Mi accon.ten n' i<br />
che si i f?ia :a' i:a :ì`.>`.f?:<br />
farlo cos :;3, t<br />
gara ri,.a te tale<br />
un bel i'ns<br />
Pagina 20 di 119<br />
non è da lì che possono arrivare i n<br />
tempi rapidi i fondi necessari a dare<br />
una spinta allo sviluppasi.<br />
E allora da dove varino presi?<br />
«Guardiamo alla realtà delle cose.<br />
L'export va abbastanza bene. Il nost:ro<br />
punto deboleè la domanda interna<br />
che langue. Gli italian i<br />
restringono i consumi e ne<br />
offrano pure le aziende.<br />
Il nodo è questo, e da<br />
qui bisogna partire, ab-<br />
Intasando le tasse su i<br />
ía .oratori e i pensica<br />
t it:finend o<br />
»issa. :'+:`:3_ . -on a delcosì<br />
t :"a la<br />
domanda interna. Per trovare i<br />
fondi la lotta all'evasione è sacrosanta,<br />
una patrimoniale si può ipotizzare<br />
e sostenere» .<br />
Confindustria suggerisce d i<br />
ireterven re pure sue pensioni<br />
.<br />
«Se serve per fare cassa non se ne<br />
parla. Se vogliamo affrontare l'argornemo<br />
che quelle attuali son o<br />
basse, che i giovani in fui :uro l e<br />
avranno ancora più misere, allora<br />
sediamoci e discutiamone. In un<br />
quadra generale va bene pure valutare<br />
interventi sulle pensioni d i<br />
anzianita e sull'allungamento della<br />
vita lavorativa» .<br />
Visti i problemi interni, il governo<br />
può imprimere la svolta<br />
per la crescita ?<br />
«La maggioranza ce l'ha . Quell o<br />
che scarseggia è il tempo . Di sicuro<br />
gli italiani tutti non posson o<br />
più accontentarsi di assicurazion i<br />
generiche, o della solita promessa<br />
che sarà sistemata la Salerno-Reg -<br />
gio Calabria».<br />
Pensa a un governo tecnic o<br />
come il segretario della Cisl,<br />
E4anannn?<br />
«Neanche per sogno . Un governo<br />
tecnico farebbe solo perdere tempo.<br />
L 'unica soluzione praticabile<br />
sarebbe il voto anticipato» .<br />
Pagina 9
pressUnE<br />
26/09/2011<br />
il Resto del Carlino<br />
MODENA<br />
di stili e colori, creatività in passerella<br />
Otto giovani stilisti si cane tra abiti da sposa colorati e look stravaganti<br />
INDOSSARE un abito da spos a<br />
nero, infilarsi in un vestito ampio<br />
senza forma, portare gli anfibi sotto<br />
un bell'abito da cocktail . Detta<br />
così sembrerebbero i `mai più<br />
con', ovvero i consigli snocciolati<br />
da Carla Gozzi, tra una smorfia e<br />
l'altra del programma :Ma come t i<br />
vesti?'. Ma se diciamo le parole al -<br />
ta moda e stilista cambia tutto . I<br />
rimproveri diventano elogi, gli ab -<br />
binamenti azzardati diventano<br />
creatività. Ne sanno qualcosa gli<br />
otri giovani talentuosi che si sono<br />
iscritti al 'Premio aero. Moda e<br />
design, giovani emergenti città di<br />
Modena', che avrà il suo clou mercoledì<br />
nell'ambito della sfilata di<br />
Gattinoni (a Modena insieme all a<br />
mostra dedicata alle dive del cinema).<br />
I giovani stilisti vedranno i n<br />
passerella le loro creazioni accanto<br />
al colosso italiano . Sono otto e<br />
tutti agguerriti, Federica Gualandi<br />
ha presentato capi rivisitati :<br />
«Ho cavalcato l'onda del reinventare<br />
abiti stravisti: ad esempio li<br />
ho scuciti e ho rifatto le maniche .<br />
Tra questi c'è il trench» . Lei, 25<br />
anni, si è avvicinata alla moda dopo<br />
essersi iscritta all'università di<br />
Giurisprudenza. Poi ha collaborato<br />
con diverse case di moda e or a<br />
grazie all'aiuto di Agc ha potuto<br />
presentare la sua mini collezione.<br />
«A cosa mi sono ispirata? A quel -<br />
lo che avrei indossato io . Ho voluto<br />
coltivare i miei gusti personali .<br />
Vedremo un cardigan con tagl i<br />
asimmetrici e colori mischiati tr a<br />
loro. Adoro unire stili diversi, come<br />
l'anfibio col vestito lungo e i l<br />
vestito da campagna col tacco 15 .<br />
Cos'è la moda? Essere unici ne l<br />
proprio abito ed essere se stessi» .<br />
Anche Margherita Cottafavi ha<br />
seguito l'istinto prendendo se stessa<br />
come modello: «Mi sono ispirata<br />
a tessuti bellissimi . Ci sarann o<br />
un vestito lungo a forma di uovo,<br />
una tuta che segue lo stesso stile e<br />
un completo». E anche lei, come<br />
Federica, ha unito legge e moda,<br />
una passione diventata con non<br />
pochi sacrifici lavoro : «I materiali<br />
costano davvero tanto, senza aiuto<br />
è dura» . «E' un settore — dice<br />
la collega Francesca Aguzzoli<br />
che è stato colpito dalla crisi e do -<br />
ve la concorrenza è molto forte .<br />
Soprattutto di Asia e Cina, per<br />
questo dobbiamo puntare su artigianato<br />
e manualità che l'Italia ha<br />
nel sangue» . Da qualche anno lavora<br />
in maglieria . «Vincere sareb -<br />
be un traguardo personale». Ma<br />
già vedere i suoi disegni che pren -<br />
dono vita è stata una piccola gran -<br />
de vittoria . «Il momento in cui ho<br />
visto il mio capo realizzato è stato<br />
quello più bello» . E così vedrem o<br />
in passerella, vestiti versatili «che<br />
possono essere usati di giorno ma<br />
anche di sera con una scarpa co l<br />
tacco». Un ottimo escaniotage i n<br />
ottica di risparmio. Di tutt'altr o<br />
genere gli abiti della 24enne<br />
Faina Bohach (ha già una propria<br />
attività) che ha lavorato sul surrea -<br />
lismo. Ed ecco che gli abiti da spo -<br />
sa si tingono di blu, nero e rosso .<br />
«Due sono molto ampi e uno a si -<br />
rena, i pezzi di tutti sono separati<br />
e si possono mescolare» . E' una<br />
passione, quella della moda, che<br />
coltiva da quando era piccola .<br />
Quando la nonna la rimprovera -<br />
va perché giocava con le bambole ,<br />
lei rispondeva : «Non gioco, facci o<br />
i vestiti». Percorso diverso per lla -<br />
pa rtecioant í<br />
Si sono iscritti a L<br />
concorso Messali ,<br />
Ouatandì, Bohach ,<br />
Cottafavi, BraghiroLi ,<br />
Aguzzali, De Blasio<br />
e Dt Tomaso . Sono<br />
quasi tutti under 30<br />
ria Brav- iroli, studentessa in ingegneria<br />
edile con l'hobby per la<br />
moda, cresciuto tra le mura dome -<br />
stiche: «Quello che caratterizza<br />
gli abiti che ho disegnato è la ricerca<br />
dei tessuti preziosi, come i<br />
broccati. Con grande spirito di lavoro<br />
siamo riusciti a finire in 4- 5<br />
giorni. E' stato utile seguire il per -<br />
corso delle clienti nell'atelier d i<br />
mia madre» . In questo caso la moda<br />
è tradizione di famiglia . E' un<br />
lavoro di squadra, invece, per Santa<br />
De Blasio che si è data da fare<br />
insieme all'azienda `Donne da sogno':<br />
«Ho creato due cappotti ispi -<br />
randomi al genere country stile<br />
anni '70. E' bello seguire tutt o<br />
l'iter: si parte dalla progettazione<br />
poi la ricerca dei tessuti fino a cu -<br />
cire l'abito». Ultima donna in gara<br />
è Alessandra De Tomaso che<br />
ha già una propria attività e u n<br />
grande potenziale. Unico 'paladino'<br />
della moda uomo Gianrnarca<br />
Messori : «Flo presentato una collezione<br />
che si ispira al l'artista maledetto<br />
che mischia, ad esempio,<br />
la giacca sartoriale o lo smokin g<br />
con pantaloni da giorno . Pens o<br />
che oggi uno stilista debba avere<br />
oltre alla creatività una visione<br />
imprenditoriale. E' necessario te -<br />
nere conto del mercato». Insomma,<br />
capi estrosi ma indossabili . s.<br />
rALENT1 MADE IN --- M -O DENA<br />
Pagina 21 di 119<br />
R premio<br />
- - - - - - - - - - - - - - --------------------------------------- -<br />
Oltre al prestigio di<br />
vedere sfilare i propri<br />
abiti accanto all e<br />
creazioni dì alta mod a<br />
Gattinoni, chi vincer à<br />
Lì vedrà in vetrina alta<br />
boutique TadoLini<br />
L'evento<br />
l ..a sfilata si terrà<br />
mercoledì sera a L<br />
teatro comunale :<br />
vedremo abiti d a<br />
sposa, completi uom o<br />
ma anche trench ,<br />
gonne e vestiti ser a<br />
L"th :tà k ~beiia
press L.IfE<br />
26/09/2011<br />
Francesca Aguazoli Federica Gtalandi<br />
L<br />
il Resto del Carlino<br />
MODENA<br />
Ilaria Braghirol i<br />
n giuria anche i presidente della maison tino i<br />
Gli abiti migliori in vetrina nella boutique Taci() ii i<br />
L`INI:Z1AT1V_A, ella prime edizione in città e<br />
dedicata ai giovani stilisti tatti cader .'3i ad ce -<br />
etedone i ,N e s ri i, è tale i ens
press LinE<br />
26/09/2011<br />
La professoressa Maria Grazia Modena, ormai ex direttrice<br />
del reparto di Cardiologia del Policlinico: al suo posto Zennaro<br />
CASO<br />
La parola alla Modena<br />
dopo il 'benservito<br />
del Policlinico<br />
ANCORA una volta ha deciso<br />
di parlare solo alle sue 'condizioni'.<br />
In questi mesi, mai una<br />
intervista improvvisata, mai<br />
uno sfogo, solo una conferenza<br />
<strong>stampa</strong> per tranquillizzare i cittadini<br />
e discolparsi. Oggi ci sarà<br />
il bis. Maria Grazia Modena<br />
romperà, infatti, il silenzio dopo<br />
il benservito del Policlinico<br />
sul quale continua ad esserci<br />
grande riserbo. Il direttore generale<br />
Cencetti, in una nota ha<br />
parlato genericamente di carenze<br />
dicendo poi che non avrebbe<br />
gestito bene l'equipe. Ma di più<br />
al momento non è dato sapere.<br />
Come facciamo da giorni continuiamo<br />
a chiederci e a chiedere<br />
il perché non vengano resi noti<br />
i risultati della commissione di<br />
valutazione. Ha lavorato per<br />
mesi e a una conclusione deve<br />
essere giunta per forza. Anche<br />
il Resto del Carlino<br />
MODENA<br />
Pagina 23 di 119<br />
se l'impressione è che il direttore<br />
generale abbia deciso in grande<br />
autonomia. Giudizio a parte,<br />
ha convenuto che per via delle<br />
«carenze» e delle indagini in.<br />
corso quel contratto non andasse<br />
rinnovato scegliendo come<br />
soluzione provvisoria Zennaro.<br />
Sul tema c'è stato uno strano silenzio<br />
anche da parte della politica<br />
che nei mesi scorsi era invece<br />
intervenuta a gran voce. Strano<br />
ma vero, l'unico che ha preso<br />
posizione in modo deciso, come<br />
mai aveva fatto da quando è<br />
scoppiata la bufera, è stato il rettore<br />
Tomasi che ha detto chiaramente:<br />
io mi dissocio. Si dissocia<br />
dalla scelta di rimuovere<br />
quella prof che ha sempre difeso<br />
e si dissocia dalla scelta di<br />
Romeo Giulietta Zennaro che,<br />
oltretutto, non è un universitario<br />
ma un ospedaliero...<br />
Pagina 5
press L.IfE<br />
26/09/2011<br />
il Resto del Carlino<br />
MODENA<br />
.......................................................................<br />
COMUN<br />
Stasera<br />
cons Uo aperto<br />
sulla crs<br />
Si hv€altg :r nf :lla se g ata d ì<br />
£l(irnrani e .S arA a ?£ fit t<br />
an€° € alle {sr e sìx:iali ed<br />
€ conomiche il confìont< x<br />
urgente. in € onsig#i ?<br />
eninuìiate san e<br />
€forasegoerì e della<br />
(nano a .>z € ;smiea
press LinE<br />
26/09/2011<br />
Il Sole12<br />
Deroghe. Anche Pa<br />
Regole ad hoc<br />
per le imprese<br />
artigiane<br />
e nel turismo<br />
Le norme del Testo unico si<br />
applicano in maniera uguale in<br />
tutti i settori produttivi; in alcune<br />
specifiche situazioni, tuttavia,<br />
sono previste regole speciali,<br />
che adattano la disciplina ordinaria<br />
alle caratteristiche peculiari<br />
di alcune aree di lavoro.<br />
Il gruppo di adattamenti più rilevante<br />
è quello che interessa l'artigianato,<br />
settore in cui non si applica<br />
la disciplina ordinaria relativa<br />
al numero massimo di apprendisti<br />
utilizzabili (che fissa un tettopariali00%<br />
dei dipendenti qualificati).<br />
Il Testo unico consente<br />
di assumere un numero che, secondo<br />
la tipologia di impresa artigiana,<br />
può variare da 5 a 24 apprendisti.<br />
Gli apprendisti artigiani<br />
sono soggetti a regole diverse<br />
anche per la durata massima del<br />
percorso formativo: la regola ordinaria<br />
prevede che il rapporto di<br />
apprendistato può durare fino a 3<br />
anni, mentre nell'artigianato il tetto<br />
può salire fino a5 anni, per i profili<br />
che saranno individuati dal<br />
contratto di settore. L'ultima regola<br />
speciale è quella che consente<br />
di istituire l'apprendistato per<br />
il conseguimento della qualifica<br />
di maestro artigiano. Una norma<br />
speciale viene prevista anche per<br />
la somministrazione di manodopera:<br />
gli apprendisti sommini-<br />
Pagina 25 di 119<br />
strati da un'agenzia per il lavoro<br />
mediante un contratto di staffleasing<br />
devono essere calcolati nel<br />
tetto massimo di apprendisti che<br />
ciascuna impresa può assumere.<br />
Una regola ad hoc vale per le<br />
attività organizzate su cicli stagionali<br />
(come quelli del turismo):<br />
è prevista la possibilità di<br />
utilizzare il contratto a termine,<br />
con delle durate minime ridotte<br />
rispetto a quelle eventualmente<br />
previste dai contratti collettivi.<br />
Regole speciali anche per i casi<br />
in cui un datore di lavoro voglia<br />
assumere un apprendista iscritto<br />
alle liste di mobilità. In questa<br />
ipotesi, vengono meno i requisiti<br />
soggettivi previsti in generale<br />
per le diverse forme di apprendistato;<br />
in particolare, viene meno<br />
qualsiasi riferimento a un limite<br />
di età minima o massima, e quindi<br />
la norma sembra aprire la strada<br />
all'assunzione di apprendisti<br />
anche in età molto avanzata. I<br />
contratti collettivi chiariranno<br />
meglio i confini di questa particolare<br />
forma di apprendistato.<br />
Infine, viaggia su un binario<br />
parzialmente diverso da quello<br />
ordinario anche l'apprendistato<br />
nella pubblica amministrazione:<br />
i datori di lavoro pubblici<br />
possono assumere apprendisti<br />
secondo la nuova normativa,<br />
ma questa possibilità è subordinata<br />
alla preventiva emanazione<br />
di un decreto del Presidente<br />
del consiglio dei ministri.<br />
Il decreto da un lato determinerà<br />
il momento di effettiva utilizzabilità<br />
del contratto presso la<br />
pubblica amministrazione, e<br />
dall'altro dovrà adattare le regole<br />
del Testo unico alle peculiarità<br />
del lavoro pubblico.<br />
RIPRODUZIONE RISERVATA<br />
Pagina 1
press L.IfE<br />
26/09/201 1<br />
nuo`, ® Se non c'è recesso, il rapporto prosegue come contratto di lavoro subordinato ordinari o<br />
L'apprendistato trova il rilancio<br />
Obblighi formativi più semplici, chiariti confini e retribuzione delle tre tipologi e<br />
PAGINA A CURA D I<br />
Giampiero Falasc a<br />
Semplificazione delle regole,<br />
centralità dei contratti collettivi,<br />
percorsi formativi costruiti<br />
su misura, revisione delle sanzioni<br />
: queste sono le linee guida<br />
del nuovo Testo unico sull'apprendistato<br />
.<br />
La semplificazione investe la<br />
disciplina degli obblighi formativi.<br />
Questo tema ha paralizzato la<br />
piena messa a regime della riforma<br />
Biagi, che ha provato senza<br />
successo a far convivere le diverse<br />
fonti che regolano la materi a<br />
(legge statale, norme regionali ,<br />
contratti collettivi) . Il Testo unico<br />
tenta di superare questi problemi<br />
mediante una scelta netta : per<br />
l'apprendistato professionalizzante,<br />
la forma più diffusa di contratto<br />
(giovani di età compresa<br />
tra i I8 e i29 anni), viene affidata la<br />
disciplina di tutta la parte formativa<br />
(durata della formazione, regole<br />
per il suo svolgimento, eccetera)<br />
ai contratti collettivi . Alle Regioni<br />
viene lasciata la possibilità<br />
di integrare la disciplina collettiva,<br />
mediante l'organizzazione di<br />
iniziative formative volte all'acquisizione<br />
di competenze di base<br />
e trasversali, senza tuttavia che<br />
l'eventuale inerzia regionale possa<br />
paralizzare o condizionare<br />
l'operatività del contratto.<br />
Il Testo unico definisce poi le<br />
caratteristiche del contratto . S i<br />
tratta di un rapporto a tempo indeterminato,<br />
da cui si può recedere<br />
liberamente al termine del periodo<br />
di formazione; si applicano delle<br />
regole speciali in materia di in -<br />
quadramento e retribuzione (l'apprendista<br />
può essere sottoinquadrato<br />
di due livelli, la retribuzione<br />
può essere inferiore a quellaordinaria)<br />
. La formazione può seguire<br />
tre differenti modelli :<br />
O per i minori che sono usciti dai<br />
canali scolastici, è possibile stipulare<br />
il contratto di "apprendistat o<br />
perla qualifica professionale", se -<br />
guendo - in alternanza al lavoro -<br />
le attività formative definite co n<br />
intese sottoscritte dal minister o<br />
del Lavoro, da quello dell'Istruzione<br />
e dalle Regioni ;<br />
O per i giovani nella fascia di età<br />
compresa tra i18 e i29, è possibile<br />
stipulare il contratto di "apprendistatoprofessionalizzante":<br />
l'attività formativa si pu ò<br />
svolgere all'interno dell'azienda,<br />
secondo le regole decise dal<br />
contratto collettivo (che fissa<br />
anche la durata del periodo formativo<br />
e il monte ore annuo) ; i n<br />
aggiunta a questo periodo di formazione,<br />
il lavoratore deve seguire<br />
i corsi organizzati dalle Regioni<br />
(se esistenti) ;<br />
O per i giovani che devono conseguire<br />
un titolo di studio secondario,<br />
che stanno svolgendo gli studi<br />
universitari, un master, un dottorato<br />
di ricerca, ma anche un periodo<br />
di pratica presso gli studi<br />
professionali, può stipularsi il<br />
contratto di "alta formazione e ricerca"<br />
. In questo caso, la formazione<br />
deve svolgersi secondo le<br />
regole definite dalle Regioni o, in<br />
mancanza, da apposite intese rag -<br />
giunte dai singoli datori di lavor o<br />
con le istituzioni universitarie .<br />
Il Testo unico revisiona anche<br />
il regime sanzionatorio con la finalità<br />
di punire quei datori di lavoro<br />
che incamerano i benefic i<br />
contributivi collegati all'apprendistato<br />
(contribuzione agevola-<br />
Pagina 26 di 119<br />
ta al io%, per tutto il periodo d i<br />
durata del rapporto, e un anno<br />
dopo la sua eventuale prosecuzione<br />
a tempo indeterminato) ,<br />
senza svolgere l'attività formativa.<br />
Il nuovo regime sanzionato -<br />
rio è modulato in ragione dell a<br />
gravità dell'illecito .<br />
Per chi viola l'obbligo di erogare<br />
la formazione, il Testo unic o<br />
prevede sanzioni economiche<br />
molto pesanti: devono essere restituiti<br />
i contributi previdenzial i<br />
indebitamente risparmiati, moltiplicati<br />
per due. La sanzione non s i<br />
applica se il mancato svolgimento<br />
della formazione non dipende<br />
dal datore di lavoro (ipotesi che<br />
può verificarsi, ad esempio, se la<br />
formazione di competenza regionale<br />
non viene erogata). Si prevede<br />
poi un'ipotesi meno grave,<br />
quando la formazione viene erogata<br />
ma sono violate alcune norme<br />
dei contratti collettivi. In ta l<br />
caso, si prevede una sanzione am -<br />
ministrativa pecuniaria che varia<br />
da too a 600 euro per ogni violazione<br />
(con delle maggiorazioni<br />
per le recidive) . Infine, non bisogna<br />
dimenticare che il dipendente,<br />
applicando le regole generali,<br />
può chiedere - in caso di inadempimento<br />
dell'obbligo formativo -<br />
la trasformazione del contratto d i<br />
apprendistato in un contratto ordinario,<br />
facendo venire meno la<br />
possibilità per il datore di lavoro<br />
di esercitare il diritto di recesso al -<br />
la fine del periodo formativo .<br />
fd RIPRODUZIONI, RISI RVAIA<br />
Pagina I<br />
L'apprendistato trovai rilancio
press L.IfE<br />
26/09/201 1<br />
Il modello . Ridefinita la competenza di Stato, Regioni e accordi collettiv i<br />
Attuazione snella senza vincoli tra ent i<br />
~., La disciplina dell'apprendistato<br />
contenuta nella riform a<br />
Biagi è rimasta impantanata i n<br />
un meccanismo attuativo farraginoso,<br />
che vedeva la compresenza<br />
di soggetti e fonti divers i<br />
(norme regionali, contratti collettivi,<br />
decretazione ministeriale).<br />
I1 Testo unico ne fa tesoro e<br />
sceglie un modello attuativo<br />
più snello, in cui è chiaritalafunzione<br />
di ciascuna delle voci.<br />
Apprendistato per la qualific a<br />
La messa a regime del nuovo con -<br />
tratto volto all'acquisizione di u n<br />
diploma-per igìovanidìetà compresa<br />
tra i i8 e i 25 anni - dipende<br />
dall'approvazione, per ciascuna<br />
Regione, di una normativa che di -<br />
sciplini i profili formativi. La normativa<br />
dovrà essere approvata<br />
solo dopo che è stato raggiunto<br />
un accordo in Conferenza Stato-<br />
Regioni (passaggio fondamentale,<br />
che probabilmente darà omo-<br />
geneità alle norme regionali) e solo<br />
dopo aver informato le parti so -<br />
ciali. La normativa regionale dovrà,<br />
inoltre, definire la qualifica o<br />
il diploma professionale che si acquisiscono<br />
al termine del periodo<br />
formativo, è dovrà anche definire<br />
il monte ore di formazion e<br />
necessario per conseguimento<br />
della qualifica o del diploma pro -<br />
fessionale . Le modalità di erogazione<br />
della formazione dovranno<br />
invece essere defmite dalla<br />
contrattazione collettiva.<br />
Professionalizzant e<br />
Per questa, che è la tipologia con-<br />
. .. . .. .. .. . .. .. . .. . .. .. .. . .. .. . .. .. .. . .. . .. .. .. . .. .. . .. .. . .. . .. .. .. . .. .. .<br />
LA LEZIONE DELLA RIFORMA<br />
La legge Biagi era rimast a<br />
impantanata<br />
in un meccanismo farraginos o<br />
per la compresenz a<br />
di soggetti e fonti diversi<br />
trattuale di maggiore diffusion e<br />
(interessa i giovani tra i i8 e il 2 9<br />
anni), il contratto collettivo è al<br />
centro del percorso attuativo.<br />
La disciplina collettiva dovrà definire<br />
la durata e le modalità di<br />
erogazione della formazione, e<br />
la durata, anche minima, della<br />
parte formativa del rapporto ,<br />
con il vincolo dei3 anni di durata<br />
massima (5 per l'artigianato).<br />
Una volta sottoscrittala disciplina<br />
collettiva, il contratto è pienamente<br />
utilizzabile senza la necessità<br />
di altri adempimenti. La<br />
formazione prevista dal contratto<br />
collettivo può essere integrata<br />
da quella organizzata dalle Regioni.<br />
La legge svincolala normativa<br />
contrattuale da quellaregionale:<br />
pertanto, se la Regione non<br />
organizza nulla, il contratto s i<br />
può usare lo stesso.<br />
Alta formazione e ricerc a<br />
I giovani che frequentano ma -<br />
Pagina 27 di 119<br />
ster e dottorati dovranno attendere<br />
le norme regionali, che dovranno<br />
regolare i profili che attengono<br />
alla formazione. Le norme<br />
regionali dovranno essere<br />
precedute da un'intesa (e non<br />
una semplice consultazione)<br />
con le parti sociali e gli enti formativi<br />
. In mancanza di norma<br />
regionale, potranno essere stipulati<br />
accordi tra i singoli datori<br />
di lavoro e gli enti formativi, che<br />
avranno analogavalenza. Molt o<br />
stretto è il termine : entro 6 mesi ,<br />
le regioni e le parti sociali devono<br />
adeguare le discipline di riferimento.<br />
Se questo non accadrà,<br />
comunque il Testo unico entrerà<br />
comunque in vigore. Sarebbe<br />
bene arrivare preparati a questa<br />
fase: la mancata adozione delle<br />
norme attuative creerebbe problemi<br />
interpretativi rilevanti ,<br />
che potrebbero far riemergere i<br />
problemi del passato.<br />
RIPRODUZIONE RISERVATA<br />
Pagina I<br />
L'apprendistato trova il rilancio
press L.IfE<br />
26/09/201 1<br />
I nuovi elementi distintivi<br />
. .. . .. .. . .. .. . .. .. . .. .. . .. . .. .. .. . .. . .. .. . .. .. . .. . .. .. .. . .. .. .<br />
LE CARATTERISTICH E<br />
. .. . .. .. . .. .. .. . .. . .. .. . .. . .. .. .. . .. . .. .. . .. .. . .. . ... . .. . .. .. .<br />
01 I DURATA<br />
La durata del contratto è a<br />
tempo indeterminato, ma a l<br />
termine del periodo d i<br />
formazione, il datore d i<br />
lavoro può recedere da l<br />
rapporto senza dare una<br />
motivazion e<br />
02 FORMAZION E<br />
Nel corso del periodo<br />
iniziale, deve essere erogat a<br />
una formazion e<br />
all'apprendista, che vari a<br />
secondo la tipologi a<br />
utilizzata, per un period o<br />
massimo di 3 ann i<br />
03 I TRASFORMAZION E<br />
In caso di mancato recesso,<br />
il rapporto prosegue come<br />
un contratto di lavoro<br />
subordinato ordinari o<br />
04 I CONTRIBUTI<br />
L'aliquota contributiva<br />
applicabile all'apprendist a<br />
ammonta al 10% dell a<br />
retribuzione imponibil e<br />
05 i INQUADRAMENTO<br />
Possibilità di inquadrare il<br />
lavoratore fino a due livell i<br />
inferiori rispetto all a<br />
categoria spettante o, l n<br />
alternativa, di stabilire l a<br />
retribuzion e<br />
dell'apprendista in misura<br />
percentuale e in mod o<br />
graduale alla anzianità d i<br />
servizio<br />
Pagina 28 di 119<br />
.. .. . .. .. . .. .. . .. .. . .. .. . .. .. . .. .. . .. .. . .. .. .. . .. .. .. . .. .. . .. . .. .. .. . .. . .. .. . .. .. .. . .. .. . .. . .. .. .. . .. .. . .. .. .. . .. . .. .. . .. .. .. . .. . .. .. . .. .. .. . ..<br />
CHE COSA MANCA PER TIPOLOGIA<br />
01 I APPRENDISTATO PER LA QUALIFICA PROFESSIONAL E<br />
Lavoratori interessati<br />
Minori che hanno compiuto 15 anni<br />
Adempimento attuativo<br />
Intesa sottoscritta tra il ministero del Lavoro, il minister o<br />
dell'Istruzione e le Region i<br />
02 I APPRENDISTATO PROFESSIONALIZZANT E<br />
Lavoratori interessati<br />
Soggetti di età compresa tra 18 e 29 anni, lavoratori iscritti nell e<br />
liste di mobilit à<br />
Adempimento attuativ o<br />
Contratto collettivo che definisce durata, contenuti e monte or e<br />
della formazione .<br />
In aggiunta alla disciplina prevista dal contratto collettivo, pu ò<br />
essere organizzata l'offerta formativa regional e<br />
03 I APPRENDISTATO DI ALTA FORMAZIONE E RICERC A<br />
Lavoratori interessati<br />
Soggetti di età compresa tra 18 e 29 anni che alternano al lavor o<br />
attività aventi le seguenti finalità :<br />
• ricerca<br />
• conseguimento di un titolo di studio di livello secondario superior e<br />
• conseguimento di titoli di studio universitari e della alt a<br />
formazion e<br />
• dottorati di ricerc a<br />
• specializzazione tecnica superior e<br />
• percorsi di specializzazione tecnologica degli istituti tecnic i<br />
superiori<br />
• praticantato presso gli Studi professionali<br />
Adempimento attuativo<br />
Intese raggiunte tra le singole Regioni, le istituzioni formative e l e<br />
parti sociali .<br />
In mancanza di tali intese, il singolo datore di lavoro può stipulare<br />
una convenzione con l'istituzione formativa<br />
Pagina I<br />
L'apprendistato trova il rilancio
press L.IfE<br />
26/09/201 1<br />
Manifatturiero & servizi . Dal leader delle trivellazioni Rosetti Marino alla Saipem dei gasdotti record : avanza l'hi-tech tricolor e<br />
Ecco il made in Italy 2 .0<br />
Il nuovo Osservatorio Nomisma Energia-Sole 24 Ore sulle imprese vincent i<br />
Q uattro<br />
isole artificialibattute<br />
da venti gelidi stan -<br />
no sorgendo nel nulla<br />
del Mar Caspio, in Kazakistan,<br />
Una sfida improba, tirare su<br />
quel greggio vecchio120 milioni<br />
di anni, zeppo di corrosivo<br />
acido solfidrico. Ma redditizia:<br />
quello di Kashagan è il più<br />
grande giacimento di greggio<br />
in sviluppo al mondo. Ferve i l<br />
lavoro sulla prima isola emersa<br />
dalle basse acque che custodiscono<br />
la piccola Arabia Saudita<br />
del petrolio . Sorpresa: s i<br />
parla italiano. E non solo perché<br />
questa sfida è stata raccolta<br />
da Eni e dai suoi partner kazaki.<br />
Molte soluzioni e attrezzature<br />
hi-tech sono made in<br />
Italy, semplicemente perché<br />
sono le migliori del mondo .<br />
Così, la Rosetti Marino di Ravenna<br />
sta realizzando i sistem i<br />
per la generazione elettrica e la<br />
separazione dell'olio dal gas, i<br />
sostegni per le conduzioni, gl i<br />
impianti di convogliamento e<br />
trattamento del greggio estratto,<br />
ma anche un grande albergo<br />
galleggiante destinato a ospita -<br />
re aoo p ersone . E il gruppo di Ravenna<br />
ha investito 25 milion i<br />
nel nuovo centro di produzion e<br />
inKazakístan. La Nuovo Pignone<br />
di General Electric, invece ,<br />
ha fornito soluzioni e impiant i<br />
di compressione ad altissima<br />
potenza e la Bonatti di Parma ha<br />
costruito importanti pipeline e<br />
sistemi elettrici onshore . Pochi<br />
sanno che il manifatturiero e i<br />
servizi hi-tech italiani non sono<br />
forti solo nella moda, nel design,<br />
nelle piastrelle. Il made in<br />
Italy 2 .o, in grado di reggere la<br />
concorrenza cinese, è anche e<br />
soprattutto quello dell'energia .<br />
L'analisi emerge dal nuovo<br />
Osservatorio Nomisma Energia<br />
- Il Sole 24 Ore, lanciato sul<br />
Rapporto di oggi, in copertina<br />
e nelle prime dieci pagine .<br />
Una rilevazione effettuata da -<br />
gli esperti del centro studi pre -<br />
sieduto da Davide Tabarelli e<br />
dagli esperti di energia del no -<br />
stro quotidiano, che hanno scovato<br />
i 20 campioni del made i n<br />
Italy dell'energia: dall'elettricità<br />
(fonti fossili e rinnovabili )<br />
al calore, fino ai trasporti. l tr e<br />
impieghi dell'energia, che val -<br />
gono risnettivamente il z60/, . il<br />
Una commessa di rilevanza mondiale. Cinque stabilimenti Renault verranno coperti, nelle loro aree all'aperto destinate a parcheggio, di pensiline hi-tech dotate di pannell i<br />
fotovoltau r,l più grande progetto fotovoltaico mai realizzato nel settore automobilistico (60 MW di pannelli che potrebbero coprire un'area pari a 60 campi di calcio) ha contribuit o<br />
Elettronica Santerno (Gruppo Carraro), fornendo 84 inverter (nell'immagine, un rendering3D) . La società è tra i 20 campioni del made in Italy dell'Osservatorio Nomisma Energia - I I<br />
Sole 24 Ore. vizio' pagin_<br />
47 % e il 17% del totale . Una prima<br />
lista non esaustiva, che si<br />
arricchirà di altri nomi.<br />
«La nostra rilevazione, che è<br />
solo uno spaccato non esaustivo<br />
di una realtà molto comples -<br />
sa e articolata - spiega Tabarelli<br />
-, è ricca di casi aziendali d i<br />
eccellenza mondiale . Parados -<br />
salmente relativi a imprese di<br />
un paese, che, ricordiamolo, è<br />
il più dipendente in assolut o<br />
dalle importazioni di fonti<br />
energetiche dall'estero come<br />
incidenza percentuale sui consumi<br />
complessivi. La nostr a<br />
esperienza nel campo del mani -<br />
fatturiero, che per incidenza<br />
sul Pil si avvicina sempre al<br />
20% della ricchezza nazionale,<br />
unita alla nostra tradizionale<br />
carenza di fonti, ci ha portat o<br />
ad andare in giro per il mondo ,<br />
sviluppando conoscenze che<br />
riguardano sia la capacità di re -<br />
alizzare strutture ma anche ottimi<br />
rapporto con il territorio» .<br />
Tra i zo campioni dell'ener -<br />
Pagina 29 di 119<br />
gia ci sono le citate Rosett i<br />
Marino, Nuovo Pignone e<br />
Bonatti . Ma anche la Saipe m<br />
(Eni) dei maxi-gasdotti, l a<br />
Drillmec dei sistemi di perforazione<br />
hi-tech, Sudelettra e<br />
Irem perle del Mezzogiorno<br />
più produttivo, il pionier e<br />
delle pompe di calore Robur,<br />
la Spin leader delle torr i<br />
di raffreddamento, la Magneti<br />
Marelli che lavora all'auto<br />
elettrica super-efficiente, l a<br />
Landi Renzo pioniera dei sistemi<br />
di alimentazione a Gpl<br />
e metano per autotrazione ,<br />
la Mossi & Ghisolfi prima a l<br />
mondo nel bioetanolo etico,<br />
che non distrugge materie<br />
prime alimentari.<br />
Imprese eccellenti, cui si farà<br />
cenno oggi all'11esimo Energy<br />
Summit 2011 organizzat o<br />
dal Il Sole 24 Ore («Quale futuro<br />
per il nuovo energy mix» il<br />
titolo), che si apre oggi e si chiuderà<br />
mercoledì . Una tre giorni<br />
incentrata su mix energetico ,<br />
trading dell'energia, operazioni<br />
di project financing, ma anche<br />
shale gas e nuovi scenari<br />
competitivi del comparto .
press L.IfE<br />
26/09/2011<br />
II Solelj<br />
Le perle dell'energia valgono 25 miliard i<br />
Il comparto in Italia ne fattura 250, quindi il manifatturiero pesa per i110% di tutto il settore<br />
Tra i campioni del made in<br />
Italy dell'energia spiccano anche<br />
i Prysmian, protagonista indiscus -<br />
sa dei cavi elettrici, e il Gruppo<br />
Fiamm, che ha creato rivoluziona -<br />
ri accumulatori per il fotovoltaico.<br />
Nelle rinnovabili, le eroiche<br />
fabbriche di 3Com (Enel-Sharp-<br />
Stm), Solsonica (Eems) ed Mx<br />
Group rispettivamente da Catania,<br />
Rieti e Monza sfidano i pannelli<br />
cinesi, costruendoli ostinatamente<br />
in Italia. Non manca Elet-<br />
LA STRATEGIA<br />
Alcune imprese sfidan o<br />
la concorrenza cines e<br />
attraverso la qualit à<br />
dei loro prodotti ,<br />
con grande coraggi o<br />
. .. .. .. . .. . .. .. . .. .. . .. .. . .. .. . .. . .. .. .. . .. .. . .. . .. .. .. . .. .. . .. .. . .. .. . .. ..<br />
tronca Santerno (Gruppo Carraro),<br />
i cui inverter sono al contrari o<br />
acquistati dai cinesi : come vendere<br />
ghiaccio al polo nord. Concludono<br />
il quadro, il Gruppo Vona d i<br />
Frosinone che ha costruito il parco<br />
fotovoltaicopiùgrande d'Europa<br />
e Angelantoni, additato come<br />
la perla del solare più innovativo .<br />
«Le imprese del campione -<br />
spiega Tabarelli - valgono circa i l<br />
io% di tutto il settore energetic o<br />
italiano, vale a dire 25 miliardi circa<br />
su 250 totali di giro d'affari. Sono<br />
aziende ad alta tecnologia epotenzialità<br />
d'investimento che ope -<br />
rano mediante alleanze, reti informali,<br />
rapporti continui con le diplomazie<br />
estere, in assenza di un<br />
grande piano complessivo dipolitica<br />
industriale del sistema-paese .<br />
Peccato, potrebbero fare di più se<br />
fossero più sostenute» .<br />
Invece, sul comparto energia s i<br />
è abbattuta la Robin Hood tax,<br />
comparsa a tradimento nella manovra<br />
di Ferragosto. «L'erario si è<br />
accorto per primo dell'importanza<br />
dell'energia - spiega ironicamente<br />
Tabarelli- .Il settore è il più<br />
tassato dell'economia italiana fr a<br />
quelli che coprono domanda d i<br />
servizi fondamentali . Basti pensare<br />
che nelle ultime manovre d i<br />
Tremonti dal luglio 2008 c'è spesso<br />
l'energia nel mirino . Da ultimo,<br />
la Robin tax . E stata aumentata di<br />
quattro punti percentuali, dal<br />
6,5% al io,5%, l'addizionale Ires<br />
che colpisce il settore petrolifero,<br />
del gas e dell'elettricità. E ne è stato<br />
allargato il perimetro, includendo<br />
le fonti rinnovabili e il trasporto<br />
di energia» .<br />
Non solo. «Serve un nuovo<br />
senso di responsabilità da part e<br />
delle comunità locali, dei sindacati,<br />
della politica - prosegue Tabarelli<br />
-: continuino a preservar e<br />
i loro territori ma senza bloccare<br />
opere indispensabili per lo sviluppo,<br />
come gli elettrodotti, gl i<br />
impianti a fonti rinnovabili, i rigassificatori,<br />
le centrali elettriche<br />
che ribilancino il mix energetico<br />
nazionale e persino i pozz i<br />
di estrazione del gas» .<br />
Tutti sperano nel varo dell'atteso<br />
piano energetico nazionale .<br />
Di certo, più che di tasse c'è bisogno<br />
di chiarezza normativa e supporto<br />
pubblico alla mobilità sostenibile<br />
e al solare termico, per<br />
far ripartire gli investimenti privati.<br />
E per consentire la crescit a<br />
dei 20 gioielli del made in Italy<br />
dell'energia e delle tante, tantissime<br />
altre società leader di nicchi e<br />
hi-tech nell'energia. Laura La Posta<br />
°R!PF NE . E,VATA<br />
Pagina 30 di 119
press L.IfE<br />
26/09/2011<br />
Eugenia Famigliett i<br />
È la prima società al inondo<br />
per realizzazione di impianti<br />
di produzione e trasporto d i<br />
idrocarburi ed è il fiore all'occhiello<br />
dell'impiantistica italiana,<br />
portando avanti decine d i<br />
progetti che nessun altro riesce<br />
a fare . Saipem (Eni) è leader nella<br />
posa tubi in mare, come quelli<br />
del Nord Stream, allacciati alla<br />
rete della Germania il 26 agosto<br />
scorso nel Mar Baltico. I russi<br />
riusciranno a fare a meno de i<br />
gasdotti dell'Europa su terra<br />
evitando così i soliti ricatti<br />
dell'Ucraina.<br />
Non solo l'industria alimentare.<br />
Parma è conosciuta anch e<br />
negli ambienti petroliferi per le<br />
sue ditte specializzate nella pos a<br />
dei tubi su grandi distanze per il<br />
trasporto del gas e del petrolio .<br />
Una di queste è la Bonatti, fra l e<br />
prime al mondo. Nasce nel 1946 a<br />
Parma, dove si trova uno dei più<br />
sviluppati distretti petroliferi del<br />
Paese, cresciuto con iprimi giacimenti<br />
scoperti a partire dal 19o5,<br />
intorno agli affioramenti di petro -<br />
lio conosciuti da sempre e citati<br />
anchenell'«Encyclopédie» diDiderot<br />
alla fine del'7oo. E leader i n<br />
Italia nella posa tubi, ma anche<br />
generai contractor nei settori del _<br />
petrolio, gas ed elettrico.<br />
L'azienda è fondata da Saul<br />
Bonatti, un ex ingegnere minerario<br />
dell'Agip che ha lavorato prima<br />
della guerra nella ricerca d i<br />
petrolio in Italia e all'estero . Comincia<br />
con la realizzazione di tubazioni<br />
su commessa dell'Eni ,<br />
poi prosegue con la metanizzazione<br />
e la realizzazione di altre<br />
infrastrutture. Negli anni 8o, per<br />
la forte contrazione dell'attività<br />
in Italia, inizia a espandersi all'estero<br />
. Oggi la società conta decine<br />
di clienti nel mondo, fra cui<br />
le più grandi compagnie petrolifere<br />
dei Paesi produttori.<br />
E tra i principali costruttori<br />
della più grande infrastruttura<br />
II Sole<br />
Mai-gasdotto nel Baltico<br />
la pipeline parla italiano<br />
C'è un progetto gemello a<br />
sud, nel Mar Nero, il South Stream.<br />
Qui le profondità arrivan o<br />
a oltre 2mila metri, a differenza<br />
dei fondali piatti a 200 metri de l<br />
Baltico. Saipem potrebbe essere<br />
della partita .<br />
Del resto ha già fatto il Blu<br />
Stream, un gasdotto che attraversa<br />
da Nord a Sud il Mar Nero<br />
e collega la Russia alla Turchia.<br />
L'avanguardia nella posa<br />
tubi a mare risale agli anni '8o<br />
quando viene completato i l<br />
Transmed, il gasdotto che pe r<br />
la prima volta attraversa il Mediterraneo<br />
e collega la Tunisia<br />
alla Sicilia per trasportare il ga s<br />
algerino. Poi nel 2004 costruisce<br />
il Green Stream, chiuso i121<br />
febbraio scorso, che collega la<br />
Libia sempre alla Sicilia, linea<br />
difficile per distanze e profondità.<br />
La società fattura circa n miliardi<br />
di euro all'anno e ha commesse<br />
per altri 22 miliardi, lavoro<br />
garantito per due anni. Ogni<br />
anno acquista tubi, valvole, flange<br />
per dieci miliardi di euro, e<br />
per metà vengono dall'Italia, da<br />
quel tessuto di imprese, molt e<br />
in Lombardia, uniche al mondo<br />
per capacità di lavorazione de i<br />
manufatti in metallo . I dipendenti<br />
sono 4omila, di cui quas i<br />
7mila italiani, tutti di alta forma -<br />
zione. Nella sede di San Donato,<br />
la cittadella storica dell'Eni,<br />
Da trent'anni in Libia<br />
Prima a tornare nel Paes e<br />
energetica in fase di realizzazione<br />
in Europa, il North Stream, al -<br />
lacciato alla rete tedesca poche<br />
settimane fa. E un gasdotto che<br />
porterà circa S5 miliardi di metri<br />
cubi di gas all'anno, oltre la met à<br />
dei consumi tedeschi, dalle coste<br />
della Russia attraverso i l<br />
Mar Baltico alla Germania,<br />
bypassando l'Ucraina. L'investi -<br />
mento del progetto, per gran<br />
parte sottomarino, ammonta a<br />
7,4 miliardi di euro, e il contribu -<br />
to della Bonatti riguarda la realizzazione<br />
delle opere a terra in<br />
Germania (la società si è aggiudicata<br />
un appalto da Zoo milion i<br />
per la costruzione del Nel, il<br />
North European Gas Pipeline) .<br />
La Bonatti opera in n Paesi, tra<br />
cui la Libia, dove è presente dal<br />
1979, e negli ultimi anni ha registrato<br />
un forte trend di crescita ,<br />
raggiungendo nel 2010 un volume<br />
d'affari di 82o milioni di euro ,<br />
l'8o% dei quali realizzati all'estero.<br />
La società impiega 7mila per -<br />
sone, mille delle quali italiane . In<br />
Libia ne aveva, prima della guerra,<br />
circa mille, di cui la metà stra -<br />
nieri e il resto locali. La società è<br />
stata una delle prime a tornare :<br />
molti operai del posto non hann o<br />
mai abbandonato le strutture .<br />
Eu . F .<br />
Pagina 31 di 119<br />
ce ne sono circa 2mila : molti s i<br />
sono laureati nel politecnico di<br />
Milano, mentre altre sedi importanti<br />
in Italia sono a Fano<br />
nelle Marche e nel cantiere sardo<br />
di Arbatax.<br />
Saipem sta per: «Società anonima<br />
italiana perforazioni e<br />
montaggi». Nasce nel 1956<br />
quando 1'Eni crea la Snam Montaggi,<br />
a cui è aggiunta nel 1957 la<br />
Saip («Società anonima imprese<br />
perforazioni»), costituita nel<br />
1940 da un ex dipendente Agip .<br />
Dopo settant'anni è ancora forte<br />
la cultura dell'ingegneria e<br />
del manifatturiero lombardo .
press L I► So►e3d<br />
26/09/201 1<br />
NON SOIA:)<br />
Troppi bluf<br />
sullo sviluppo<br />
di Alberto Orioli<br />
Se esiste un caso Tremonti, ha un corollario . È<br />
l'idea che finora ha "disegnato", nell'ambit o<br />
delle politiche economiche, il concetto di sviluppo<br />
e di crescita . E, per questa via, anche i poter i<br />
e il raggio d'azione del ministero ad esso prepost o<br />
(lo Sviluppo economico, appunto) e degli altri dicasteri<br />
orientati alle misure per l'avanzament o<br />
economico del Paese .<br />
Poteri sempre meno, risorse quasi zero .<br />
Una china che ha portato al progressivo deterio -<br />
ramento della portata strategica delle idee di rilancio<br />
dell'azione economica, anche se a costo zero.<br />
L'idea che la manovra da 54 miliardi ha degl i<br />
investimenti nella banda larga è emblematica di<br />
una intera cultura di governo . I pochi fondi anco -<br />
ra destinati all'ammodernamento delle reti tecno -<br />
logiche di base (con l'obiettivo di colmare il digi -<br />
tal divide italiano) sono la prima voce di "garanzia"<br />
nel caso in cui venisse a mancare il gettito<br />
previsto per l'incremento dell'Iva o se non funzio -<br />
nassero i tagli ai ministri. Basta questa clausola d i<br />
salvaguardia contabile a rendere quel "tesoretto",<br />
destinato in apparenza allo sviluppo, una vo -<br />
ce solo virtuale e non spendibile .<br />
Equesta la considerazione di fondo nel Govern o<br />
per gli investimenti nella modernità. Piccoli bluff,<br />
come questo del fondo per la banda larga, e grand i<br />
bluff come la conclamata azione di revisione costituzionale<br />
dell'articolo 41, in nome del "tutto è permesso<br />
tranne ciò che sia espressamente vietato", la<br />
madre di tutte le liberalizzazioni che altro non produrrebbe<br />
se non una marea di "leggi di divieto", co n<br />
buona pace delle semplificazioni.<br />
E in atto - per dirla con parola tristemente in v o=<br />
ga - un downgrading del peso politico di quei mini -<br />
stri e di quelle azioni volte alla crescita, creato, gior -<br />
no dopo giorno, in nome di una doverosa Ma ambigua<br />
preoccupazione per il rigore nei conti . Le ideedalla<br />
più incisiva riforma delle pensioni, con l'obiet -<br />
tivo di superare quelle di anzianità, alla spinta all e<br />
liberalizzazioni soprattutto dei servizi locali, regn o<br />
del socialismo municipale; dall'attenzione alla ricerca<br />
e alla diffusione di know how tecnologico tr a<br />
università e imprese alla messa in atto delle infrastrutture<br />
sempre invocate, ma mai cantierate - an -<br />
cora una volta trovano sede di discussione nei mol -<br />
ti tavoli aperti con le parti sociali. Si tratta di altrettanti<br />
argomenti proposti e riproposti in altre stagio -<br />
ni, quando ci sarebbero state anche più risorse - ne l<br />
rispetto del rigore finanziario- per poterle far attec -<br />
chire. Ora è alto il rischio che questa riedizion e<br />
dell'azione riformatrice sia un colpo d'immagin e<br />
per dare un belletto a un Esecutivo dilaniato dalle<br />
polemiche e incerto nelle alleanze .<br />
L'inchiesta pubblicata a pagina 2 e 3 dimostra che<br />
la strada dello sviluppo è lastricata di incompiute,<br />
di mezze riforme, di riformine, di ripicche tra ministri<br />
e di tira-e-molla sulle risorse. Con un'idea sfuocata<br />
su quale debba essere il Paese tra Io anni e dove<br />
l'Italia debba indirizzare le sue eccellenze e i suo i<br />
talenti nel futuro medio lungo.<br />
Continua r pagina 2<br />
Pagina 32 di 119<br />
Troppi<br />
bluff<br />
sul rilancio<br />
Il recente passato ha triturato<br />
Industria 2015 e il<br />
suo corredo di 600 milion i<br />
di euro per i settori innovativi,<br />
lo Statuto dell'impresa<br />
e il riordino degli incentivi,<br />
la revisione della rete di assistenza<br />
per l'export, la legge<br />
annuale sulla concorrenza<br />
(mai varata) . E ancora i<br />
crediti d'imposta al Sud, gl i<br />
stessi fondi Fas destinati a l<br />
Mezzogiorno .<br />
Di energia non si parla in<br />
modo organico e razional e<br />
da anni: si giocano partit e<br />
un po' casuali sugli incenti -<br />
vi, si guarda poco ai grand i<br />
temi come sono i protocolli<br />
europei, ma anche ai piccoli<br />
temi come sarebbe stato un<br />
piano casa ben calibrat o<br />
con le regioni per arrivar e<br />
all'efficienza energetica e al<br />
risparmio sui consumi .<br />
E noto che il rilancio d i<br />
un'economia e di un inter o<br />
Paese non si fa per decreto.<br />
Ma con riforme serie d i<br />
struttura dal welfare, al fisco<br />
alla pubblica amministrazione<br />
come Il Sole 2 4<br />
Ore chiede da tempo ne l<br />
suo Manifesto per la crescita,<br />
Manifesto mutuat o<br />
in gran parte anche dalle<br />
parti sociali, pronte a rilanciare<br />
con forza i temi dell e<br />
riforme .<br />
Ora la casa brucia, i mercati<br />
ci attaccano quotidianamente<br />
in nome di una crisi<br />
di fiducia e credibilità e, nostro<br />
tramite, attaccano l'euro<br />
e l'Europa tutta. Il Paes e<br />
è smarrito e assiste, un po'<br />
assuefatto un po' impotente,<br />
all'imbarbarimento de l<br />
costume pubblico, al degrado<br />
della vita istituzional e<br />
cui solo l'alto magistero del<br />
Quirinale cerca quotidianamente<br />
di porre freno con gli<br />
atti e con lo stile.<br />
Nel sentire comune dei<br />
tecnici della finanza globale<br />
la traslazione tra Italia e<br />
Grecia è quasi nelle cose :<br />
ma è un errore marchian o<br />
che non considera i fondamentali<br />
di un'economia manifatturiera<br />
di eccellenza ,<br />
di un'industria che esport a<br />
nel mondo un intero stile di<br />
vita, di un patrimonio di intelletti<br />
e di saperi, oggett o<br />
di una diaspora che deve<br />
far pensare tutti. Per prim o<br />
chi mette a punto la politica<br />
economica .<br />
Con la casa in fiamme, i l<br />
Governo corre ai ripari e<br />
riunisce quelle energie che<br />
non ha finora voluto considerare;<br />
ripropone quelle ricette<br />
finora disconosciut e<br />
con alterigia; chiede un'impossibile<br />
supplenza a un'autorevolezza<br />
persa e irrecuperabile.<br />
Più passano le ore,<br />
più sembra tardi.<br />
Alberto Oriol i<br />
alberto .orioli@Ilsole24ore .com<br />
Pagina I
press LinE<br />
26/09/2011<br />
Il Sole12<br />
Incentivi, Sud, Fisco: promesse al palo<br />
Nulla di fatto sul riordino del sistema degli aiuti alle imprese - Ferme molte norme sul lavoro<br />
Francesca Barbieri<br />
Riforma degli incentivi, bonus Sud per<br />
assunzioni e investimenti, abolizione progressiva<br />
dell'Irap: sono solo alcuni dei tasselli<br />
mancanti al mosaico di misure per lo sviluppo<br />
dirette al mondo delle imprese. Una collezione<br />
ampia di "incompiute", spesso arrivate<br />
a un passo dall'entrata in vigore ma poi cadute<br />
nel dimenticatoio.<br />
Un caso su tutti. Ricordate le Zone franche<br />
urbane? Dovevano essere la chiave per il<br />
rilancio di alcune aree depresse del paese,<br />
con esenzioni su tasse e contributi per le<br />
aziende intenzionate a investire sul territorio.<br />
Per l'avvio mancavano solo i decreti attuativi<br />
(nel 2009), mai arrivati. La manovra<br />
estiva del 2010 le ha sostituite con le Zone a<br />
burocrazia zero, anch'esse in stand-by per assenza<br />
di provvedimenti attuativi e con una<br />
pronuncia della Corte costituzionale che le<br />
condanna: la norma è troppo generica e non<br />
pone limiti precisi dal punto di vista geografico<br />
e delle competenze.<br />
Per non parlare della riforma degli incentivi,<br />
ferma ai box dopo innumerevoli rinvii: il<br />
riordino degli aiuti alle imprese all'insegna<br />
della semplificazione contenuto in una delega<br />
al Governo è stato più volte posticipato per<br />
confluire nello Statuto delle imprese - un'altra<br />
misura cruciale per l'attuazione dello<br />
Small business act europeo sulle Pmi -: presentato<br />
in Parlamento nel settembre 2009 è<br />
ancora all'esame del Senato.<br />
A passo di lumaca anche il programma per<br />
«Industria 2015»: tempi lunghi per l'erogazione<br />
delle risorse ai progetti d'innovazione industriale<br />
e nessuna traccia dei nuovi bandi che<br />
invece erano stati previsti.<br />
E che dire, poi, del cantiere infinito delle<br />
leggi sul lavoro? Un susseguirsi di tante piccole<br />
incompiute legate da un unico filo rosso:<br />
Pagina 33 di 119<br />
I<br />
l'assenza dei decreti attuativi. E il caso del bonus<br />
fiscale per le nuove assunzioni al Sud dei<br />
lavoratori svantaggiati previsto dal decreto<br />
Sviluppo, ma ancora bloccato in assenza di<br />
un decreto interministeriale e del via libera<br />
dell'Unione europea. Stessa sorte per le agevolazioni<br />
contributive ai datori di lavoro che<br />
assumono disoccupati over 5o: il provvedimento<br />
dell'Economia e del Lavoro, che ne<br />
permette l'utilizzo per chi assume nel 2011,<br />
non spunta ancora all'orizzonte. Anche il regime<br />
contributivo dei premi di produttività è<br />
orfano di un decreto sia per quest'anno che<br />
per il 2010: non si conoscono gli sconti previdenziali<br />
applicabili ai salari legati alla contrattazione<br />
di secondo livello.<br />
Lo Statuto dei lavori (presentato dal ministro<br />
Maurizio Sacconi l'n novembre ano), invece,<br />
pare essersi esaurito nell'articolo 8 della<br />
manovra di Ferragosto, che allarga confini ed<br />
efficacia dei contratti aziendali, mentre pare al<br />
momento accantonato il progetto di semplificare<br />
le leggi sul lavoro (previsto dallo Statuto)<br />
con «l'obiettivo di ridurre almeno del 5o per<br />
cento la normativa vigente» anche attraverso<br />
l'abrogazione delle vecchie leggi.<br />
Sul fronte fiscale, infine, il ritornello che risuona<br />
periodicamente è l'abolizione dell'Irap.<br />
Il gettito assicurato - 23,3 miliardi solo<br />
dal settore privato - finora ha impedito di intervenire,<br />
e anche la possibilità che le Regioni<br />
la riducano dal 2014 (come prevede il federalismo)<br />
pare piuttosto remota. Resta così irrisolto<br />
il nodo di un'imposta "anti-competitiva",<br />
che per il 50-60% grava sul costo del lavoro.<br />
Con il rischio che la manovra di Ferragosto vada<br />
nella direzione esattamente opposta: tra le<br />
agevolazionitagliabili censite dal gruppo di lavoro<br />
sulla riforma fiscale, infatti, c'è anche l'alleggerimento<br />
del cuneo fiscale. Un altro tassello<br />
fondamentale per la competitività.<br />
C RIPRODUZIONE RISERVATA<br />
Pagina 2<br />
Id Fisco: promesse al palo
press LinE<br />
26/09/2011<br />
RIFORMA INCENTIVI<br />
Fermo al palo il riordino degli<br />
aiuti alle imprese previsto con<br />
l'obiettivo di semplificare i vari<br />
strumenti nazionali. La delega al<br />
Governo - originariamente<br />
contenuta nella legge sviluppo<br />
del 2009 - ha subìto vari rinvii<br />
ed è confluita nello Statuto delle<br />
imprese ancora all'esame del<br />
Senato con una proroga di dieci<br />
mesi. Pertanto la nuova scadenza<br />
(che appare irraggiungibile) è<br />
fine 2011. Sembra dunque<br />
destinato a restare sulla carta,<br />
almeno per ora, il progetto di<br />
riordino degli aiuti.<br />
01 I PREMI DI RISULTATO<br />
Due anni in sospeso pergli sgravi<br />
contributivi dei salari di<br />
produttività. Mancano infatti i<br />
decreti peri12010 e per il 2011<br />
che devono fissare lo sconto<br />
a cui saranno assoggettati i salari<br />
legati alla contrattazione di<br />
secondo livello sia per le<br />
imprese sia peri lavoratori.<br />
i AMMORTIZZATORI<br />
Le nuove regole sugli<br />
ammortizzatori peri lavoratori<br />
che non rientrano nell'ambito di<br />
applicazione dell'indennità di<br />
mobilità sono bloccate senza un<br />
I CREDITI CON LA PA<br />
Sembrava la soluzione giusta per<br />
risolvere il problema delle<br />
tantissime imprese che aspettano di<br />
essere pagate da regioni,<br />
autonomie locali e soggetti del<br />
servizio sanitario nazionale per<br />
sornministrazioni,forniture e<br />
appalti. Dal 1 °gennaio tali aziende<br />
potrebbero portare ín<br />
compensazione il credito certificato<br />
da enti locali e servizio sanitario. Il<br />
meccanismo prevede che il<br />
concessionario della riscossione<br />
possa procedere all'incasso<br />
coattivo se il soggetto pubblico<br />
interessato non gli versa, entro 60<br />
Il soler /,1<br />
Di i COMMERCIO ESTERO<br />
Così come quella degli incentivi,<br />
anche la riforma degli enti per<br />
l'internazionalizzazione è<br />
confluita nello Statuto delle<br />
imprese (pure in questo caso con<br />
una proroga di dieci mesi, che la<br />
porta a fine 2011). Ma è di fatto<br />
superata dagli eventi, perché con Il numero delle misure di sostegno<br />
la manovra di luglio il Governo ha alle imprese adottate<br />
deciso di intervenire sulla materia complessivamente nelle regioni<br />
esclusivamente con l'abolizione italiane. Aquesto carnet di<br />
dell'Ice. Decisione che, in assenza interventi si aggiungono circa un<br />
di un piano alternativo da subito centinaio di strumenti' di<br />
in vigore, ha creato numerosi incentivazione gestiti a livello<br />
disagi alle irnpresgche nazionale<br />
esportano prodotti e servizi.<br />
ecreto dei ministeri del Lavoro<br />
e dell'Economia,<br />
03 i COLLOCAMENTO<br />
Un errore formale impedisce<br />
l'entrata in vigore della norma sul<br />
collocamento obbligatorio che<br />
esclude dalla base di computo le<br />
lavorazioni assicurate a un tasso<br />
Inail pari o superiore al 60 per<br />
cento. Le tabelle Inail sono infatti<br />
espresse in millesimi e non in<br />
percentuale:se la norma non verrà<br />
corretta è di fatto inapplicabile.<br />
04 I INCENTIVI ASSUNZIONE<br />
Gli incentivi per chi assume nel<br />
giorni dal termine, l'importo<br />
indicato nella certificazione. Manca,<br />
però,,un decreto ministeriale<br />
attuativo, più volte dato in dirittura<br />
d'arrivo ma mai emanato.<br />
IRAP<br />
È una sorta di leitmotiv che si ripete<br />
periodicamente: abolire l'Irap, che<br />
rappresenta uno dei principali freni<br />
alla competitività delle imprese<br />
italiani. A pesare di più sono le<br />
ragioni delgettito, che impediscono<br />
di fare a meno dell'imposta sulle<br />
GLI APPRENDISTI<br />
Apprendisti occupati per area.<br />
Dati % 2009<br />
Centro 25'<br />
Var.°/. -5,8<br />
Italia<br />
100% =<br />
592.000<br />
Sud 8<br />
Nord 56 O<br />
Var.% -8,3<br />
LE IMPOSTI<br />
La pressione fiscale in percentuale<br />
sul Pii. Dati 2009<br />
Italia 43,5 {<br />
Francia<br />
Germania-37,0<br />
Regno<br />
Unito<br />
-34,3-f<br />
Spagna 30,7<br />
attività produttive. In realtà il 24 0_<br />
federalismd fiscale consentirebbe Uniti<br />
alle Regioni di abolirla dal 2014 FF ■;;-1te:Ocse<br />
Pagina 34 di 119<br />
AIUTI ALL'INNOVAZIONE<br />
Va a rilento il programma<br />
«Industria 2015» per aiuti ai<br />
progetti di innovazione<br />
industriale in partenariato tra<br />
imprese e centri di ricerca. In<br />
questo caso il problema è<br />
rappresentato dalla lentezza con<br />
cui si procede all'erogazione delle<br />
risorse alle imprese che si sono<br />
aggiudicati i bandi. Difficoltà<br />
burocratiche e di reperimento di<br />
"cassa" hanno paralizzato il<br />
programma. Nessuna traccia<br />
inoltre di nuovi bandi che pure<br />
erano stati previsti.<br />
Carmine Fotina<br />
2011 disoccupati over 50 non sono<br />
ancora operativi perché manca<br />
un decreto ministeriale.<br />
05 I TIROCINI FORMATIVI<br />
La norma che restringe la platea di<br />
soggetti che possono promuovere<br />
irocini attende la definizione dei<br />
requisiti dei soggetti promotori<br />
da parte delle Regioni.<br />
6 I APPRENDISTATO<br />
Dopo il via libera al testo unico di<br />
riforma dell'apprendistato le<br />
incognite sono legate all'effettiva<br />
applicazione della norma,<br />
Alessandro Rota Porta<br />
Intanto il riordino delle<br />
agevolazioni rischia di mettere<br />
nel mirino anche le risorse stanziate<br />
per ridurre cuneo fiscale.<br />
I AMMORTAMENTI<br />
I coeffkienti di ammortamento<br />
sono d'Alati 31 dicembre 1988.<br />
Alcune norme ne avevano<br />
promesso la revisione. Ora la<br />
manovra estiva promette<br />
dal 2013 una rimodulazione in<br />
quattro classi, che però non sarà a<br />
costo zero per le imprese: il gettito<br />
atteso è 1,3 miliardi per il 2014 e<br />
750 milioni dal 2015.<br />
G. Par.<br />
Pagina 2<br />
à, Fisco: promesse al palo<br />
°Éltg<br />
"'VE=
press LinE<br />
26/09/2011<br />
01 ZONE FRANCHE URBANE<br />
Zone franche urbane addio. Una<br />
delibera del Cipe di quest'anno ha<br />
azzerato la somma di 150 milioni<br />
per il 2007/13 per le aree a "fisco<br />
agevolato" per le Pmi. In stand by<br />
anche le zone a burocrazia zero<br />
istituite nel 2010.<br />
I BONUS ASSUNZIONE<br />
Il credito d'imposta del 50% del<br />
costo salariale per ogni nuovo<br />
assunto a tempo indeterminato<br />
(con determinati requisiti)<br />
non può essere fruito perché<br />
manca il via libera Ue e un<br />
apposito decreto.<br />
Il Sole12<br />
I NUOVI INVESTIMENTI<br />
Il credito d'imposta per nuovi<br />
investimenti al Sud non è ancora<br />
fruibile: si aspetta il via libera<br />
della Ue per l'uso dei fondi Fesr e<br />
un apposito decreto delle Entrate,<br />
014 I DISTRETTI PRODUTTIVI<br />
Mancano i decreti attuativi per<br />
introdurre la "fiscalità di<br />
distretto" che permetterà alle<br />
imprese di scegliere la tassazione<br />
di distretto per l'applicazione di<br />
Ires e tributi locali.<br />
05 INNOVAZIONE<br />
Sui progetti di innovazione<br />
fRES ITA ZERO<br />
L'andamento del Pil nelle regioni<br />
del Sud Italia o<br />
2004 0,5 --- --<br />
2005 —0,4 -----<br />
2006 ---- 1,6 ----<br />
2007 0,8<br />
2008 — -1,9 --<br />
2009 -4,3<br />
Pagina 35 di 119<br />
2010 -- 0,2--<br />
Fonte: Banca d'Italia<br />
industriale (Pii), che puntano a<br />
favotire lo sviluppo di prodotti e<br />
servizi ad atto contenuto<br />
innovativo, manca l'attuazione di<br />
2 dei 5 campi d'intervento, perché<br />
non ci sono i relativi bandi .<br />
06 I FONDO KYOTO<br />
Fondo rotativo per finanziare<br />
misure di riduzione delle<br />
immissioni dei gas a effetto serra<br />
attende un'apposita circolare che<br />
doveva essere emessa entro 60<br />
giorni dall'entrata in vigore del<br />
decreto del 2008. Gine Leo<br />
Amedeo Sacrestano<br />
Pagina 2<br />
id, Fisco: promesse al palo<br />
°Éltg<br />
"mita
press L.IfE<br />
26/09/201 1<br />
Da Ravenna al Kazakistan<br />
Rosetti Marino leader nella costruzione delle piattaforme offshore<br />
Vincenzo Del Giudice<br />
RAVENNA. Dal nostro inviato<br />
t", Gli obiettivi per quest'anno<br />
sono l'Iraq, dove in società mi -<br />
sta partecipa a un bando del -<br />
1'Eni, e il Kazakistan, dove il<br />
gruppo Rosetti Marino ha inve -<br />
stito 5o milioni di euro. E semprepiù<br />
internazionale la societ à<br />
ravennate fra i leader nel setto -<br />
re della costruzione delle piattaforme<br />
offshore .<br />
Quotata al segmento Mac del -<br />
la Borsa, con un flottante veramente<br />
molto ridotto, la Rosett i<br />
Marino ha circa 2000 dipendenti<br />
e nel 2011punta a realizzare un<br />
fatturato di 300 milioni di euro .<br />
MedardoRanieri, chiefexecutive<br />
officer del gruppo, è anch e<br />
la memoria storica della Rosett i<br />
Marino . «Gli anni migliori dal<br />
punto di vista del fatturato sono<br />
stati quelli che vanno dal 2007 al<br />
2009, quando sfiorammo i 400<br />
milioni di rie avi, con quasiso milioni<br />
di utile netto)). Ed è stato<br />
proprio quel profitto straordina -<br />
rio che ci ha fatto investire in Kazakistan,<br />
«dove c'è la più grand e<br />
LA PRESENZA<br />
Nel Paese asiatico il grupp o<br />
ha investito 50 milioni<br />
E la più grand e<br />
riserva petrolifera<br />
del mond o<br />
riserva petrolifera del mondo» ,<br />
aggiunge il generai manager<br />
Marco Deserti. «Da quel Paese,<br />
secondo le nostre stime - continua-<br />
ci aspettiamo un ritorno di<br />
Zoo milioni l'anno».<br />
Il vertice dell'azienda renna-<br />
gnola è cauto sull'andamento<br />
del 2011e 2012, influenzato della<br />
crisi in atto, «ma abbiamo commesse<br />
che ci fanno stare tranquilli<br />
fino al 2013» . Fra un paio di<br />
anni la Rosetti Marino consegnerà<br />
due piattaforme situat e<br />
sul Mare del Nord alla Total U k<br />
per un controvalore di 250 milioni<br />
di euro. «Abbiamo sempre lavorato<br />
per i big player del settore<br />
e fino al 2007 1'8o e anche<br />
l'85% dei ricavi consolidati del -<br />
l'azienda arrivavano dall'Eni»,<br />
sottolinea Ranieri .<br />
Il gruppo di Ravenna ha naturalmente<br />
molti interessi anche<br />
in Paesi del Nordafrica come<br />
Tunisia ed Egitto, travolti dall e<br />
contestazioni di piazza. «No i<br />
abbiamo richiamato inostri tecnici<br />
e operai sia dalla Tunisia<br />
sia dall'Egitto, ma dopo nemmeno<br />
un mese sono ripartiti.<br />
Sistemi di perforazione. Drillme c<br />
Caccia ai giacimenti profondi<br />
Eugenia Famiglietti<br />
La sua sede è a Podenzano,14<br />
km da Piacenza, luogo storico del<br />
gas e del petrolio in Italia. Da sempre<br />
qui si registrano affioramenti<br />
di petrolio ed è qui che sono nat e<br />
numerose aziende specializzat e<br />
nella perforazione . La Drillmec è<br />
una di queste, creata nel 1984 dal<br />
gruppo Trevi su quello che rimaneva<br />
di due aziende storiche, l a<br />
Geoastra e la Massarenti .<br />
Fin dai primi anni innova, sfid a<br />
i colossi dell'industria: svilupp a<br />
un sistema di perforazione più<br />
piccolo e flessibile . La strategia<br />
abbatte i costi, di movimentazione<br />
delle macchine e nell'impiego<br />
di materiali. E la stessa soluzione<br />
applicata in passato per i pozz i<br />
dell'acqua per profondità non oltre<br />
i 500 metri. Grazie agli aggiustamenti<br />
apportati, tutti sotto brevetto,<br />
Drillmec riesce ad arrivare<br />
nei giacimenti di gas e petrolio a<br />
5-6 mila metri.<br />
La richiesta di queste strutture<br />
è in continua crescita: sono più<br />
adatte ai giacimenti marginali,<br />
piccoli, dove si trova gran parte<br />
Pagina 36 di 119<br />
delle riserve non ancora sfruttate<br />
o scoperte di petrolio e gas. Latecnologia<br />
è poi adatta per la produzione<br />
di gas non convenzional e<br />
da argille o da carbone (settore in<br />
forte espansione negli Usa,in Cina<br />
e nell'Est d'Europa) .<br />
Nel 20091a centesima macchina<br />
venduta viene utilizzata perforazione<br />
nel Larderello in Toscana<br />
per la produzione divapore geotermico<br />
per la produzione di<br />
elettricità. I dipendenti a Podenzano<br />
sono 420, mentre un altro<br />
centinaio si trova nell'altra sed e<br />
di Houston, Texas. Il fatturato è<br />
in continua crescita, a 350 milioni<br />
di euro nel 2010.<br />
Non abbiamo avuto nessun<br />
problema, anche perchè in<br />
quei Paesi abbiamo da sempr e<br />
rapporti eccellenti» .<br />
Fondata nel 1925 a Ravenna<br />
per servire l'area portuale e in -<br />
dustriale locale come costrutto -<br />
re di strutture metalliche e in<br />
un secondo tempo come costruttore<br />
navale, Rosetti Marino<br />
si è sviluppata cogliendo l e<br />
opportunità di mercato offert e<br />
nelle vare fasi di crescita industriale<br />
a livello locale, nazionale<br />
e internazionale . Negli ann i<br />
50 Rosetti realizzò svariati impianti<br />
per il polo agro-alimenta -<br />
re dei Ferruzzi e per il polo pe -<br />
trolchimico di Ravenna.<br />
Nel 1962, nel Mare Adriatico<br />
presso Ravenna, fu scoperto i l<br />
primo giacimento offshore d i<br />
gas naturale in Europa (io ann i<br />
prima del gas nel Mare del<br />
® RIPRODUZIONE RISERVATA<br />
Nord!) . Rosetti partecipò quindi<br />
alla fase pionieristica del primo<br />
offshore in Europa, iniziando<br />
la costruzione di piattaforme<br />
petrolifere perAgip. L'attività<br />
offshore si sviluppò veloce -<br />
mente seguendo l'espansione<br />
delle attività produttive di gas.<br />
Nel Mare Adriatico Rosetti ha<br />
realizzato oltre 20 piattaforme<br />
offshore per l'estrazione e il trattamento<br />
di gas naturale in acque<br />
italiane e croate.<br />
Negli anni 8o Rosetti anticipando<br />
la crescente importanza<br />
di disporre di competenz e<br />
e risorse di ingegneria e progettazione,<br />
con la fondazion e<br />
di Fores Engineering a Forlì e<br />
l'acquisizione diBasis Engineering<br />
di Milano negli anni 90 ,<br />
fu creato il corpo principal e<br />
dell'attuale gruppo .<br />
® RIPR000ZIONE RISERVAT A
press L.IfE<br />
26/09/2011<br />
Turbine . Nuovo Pignone<br />
II Sole<br />
Il colosso Usa abita a Firenze<br />
,. 11 colosso Generai Electric h a<br />
una sede di vertice al di fuori degli<br />
Stati Uniti a Firenze, p er le sue atti -<br />
vità sul petrolio e gas. Queste ruotano<br />
intorno alla Nuovo Pignone, società<br />
storica fiorentina fondata ne l<br />
1842, famosa per i component i<br />
meccanici. Nel 1954 è stata acquisi -<br />
ta dall'Eni per realizzare lepomp e<br />
che servivano ai pozzi e al trasporto<br />
del gas. Nel 1994 è stata ceduta,<br />
con una delle prime privatizzazioni,<br />
a GE, operazione da molti criti -<br />
cata come il primo passo verso il licenziamento<br />
degli allora 4mila di-<br />
Il bilancio ai raggi X<br />
In milioni di euro. Il fatturato al31 dicembre<br />
2010 di Rosetti Marino . Nel 2011 l'obiettivo è<br />
raggiungere quota 300 milioni di euro<br />
pendenti. Le cose sono andate diversamente<br />
. Oggi i 5mila dipendenti<br />
del Nuovo Pignone fanno<br />
parte di un business globale di Generai<br />
Electric, GE Oil & Gas, che<br />
conta circa 33mila persone e ch e<br />
nel 2011 farà un fatturato di quasii4<br />
miliardi di dollari. Nuovo Pignone<br />
è leader mondiale nella costruzione<br />
di turbine e compressori: per<br />
questo è stata scelta dall'Osservatorio<br />
Nomisma Energia - I1 Sole 24<br />
Ore. Per il giacimento di Kashagan<br />
dell'Eni nel Mar Caspio ha svilup- Al vertice. Massimo Messeri ,<br />
patocompressoricapacidiresiste- presidente di GE Nuovo Pignone<br />
Èilnumero dei dipendenti. L'azienda è quotata<br />
alsegmento Mac della Borsa . Ne12010sono stati<br />
effettuati investimenti per 8,18 milioni di euro<br />
Pagina 37 di 119<br />
re a pressioni e corrosività mai affrontate<br />
al mondo (82obare contenuto<br />
di zolfo fino al 23%). Altre<br />
aree di eccellenza sono state raggiunte<br />
nelle turbine e compressori<br />
per la liquefazione del gas naturale<br />
e nei reattori per le raffinerie; come<br />
a Sannazzaro vicino a Pavia,<br />
nella raffineria dove l'Eni starealizzando<br />
un impianto d'avanguardia<br />
per la conversione dei greggi pesanti<br />
che potrebbe cambiare gli<br />
equilibri del mercato petrolifero<br />
mondiale, rendendo sfruttabili riserve<br />
di greggi non convenzionali<br />
pari a quattro volte quelle attualmente<br />
conosciute.<br />
Eu . F.<br />
© RIPRODUZIONE RISERVAT A
press L.If1E<br />
26/09/2011<br />
II Sole<br />
Lo sviluppo riparte dalle «incompiute»<br />
I provvedimenti inattuati delle ultime Finanziarie tornano al centro del confront o<br />
Giovanni Parent e<br />
Partiamo da un esempio concreto, la<br />
«Autotrasporti Riletti Snc» : se la politic a<br />
avesse tenuto fede ai patti, oggi il titolar e<br />
della ditta potrebbe scegliere di pagare l e<br />
imposte con 1'Ires al 27,5% anziché con l'lrpef<br />
ad aliquota variabile . Lo prevedeva la Finanziaria<br />
2008, ma il provvedimento attuativo<br />
si è perso nel cambio di legislatura .<br />
Ecco una delle tante promesse di cui è la -<br />
stricata la via della crescita-zero. Un'altra riguarda<br />
i crediti verso la pubblica amministrazione.<br />
Se il signor Riletti ha tra i suoi<br />
clienti una Asl che tarda a pagare una fattura<br />
di 5mila euro, la manovra estiva del 201 0<br />
gli consente di scalare quella cifra dalle imposte<br />
dovute al Fisco. Peccato che manchi<br />
ancora il decreto ministeriale, senza il quale<br />
la legge è come se non esistesse .<br />
Dalle liberalizzazioni ai servizi pubblic i<br />
locali, dall'energia agli incentivi per le imprese,<br />
con le norme inattuate o mancanti si<br />
potrebbe scrivere non uno, ma due decreti<br />
per lo sviluppo . Inevitabile, allora, che il tagliando<br />
all'economia - come l'ha definito il<br />
ministro Giulio Tremonti - parta propri o<br />
dalle incompiute. Sul tavolo ci sono i provvedimenti<br />
attuativi delle tre manovre de l<br />
2011(i decreti 70, 98 e 138), ma anche una serie<br />
di interventi attesi ormai da anni, se non<br />
da decenni . Del piano energetico nazionale ,<br />
ad esempio, si favoleggia dall'inizio degli anni<br />
80. Ma la realtà è fatta di programmi a breve<br />
termine e continui ripensamenti, dal nucleare<br />
agli incentivi alle rinnovabili . Per<br />
non parlare dei bonus per incrementare l'efficienza<br />
energetica: fossero ben calibrati e<br />
duraturi, potrebbero far lievitare il Pil dello<br />
0,4% all'anno fino al 2020 (Si veda anche i l<br />
Rapporto Energia in allegato).<br />
Dopo l'incontro di martedì scorso, i rappresentanti<br />
delle attività produttive sono<br />
convocati mercoledì in via XX Settembr e<br />
per continuare il confronto . Salvo imprevisti,<br />
la tabella di marcia porterà entro la met à<br />
di ottobre a uno o più decreti su tre fronti : le<br />
infrastrutture, lo sviluppo economico e l a<br />
semplificazione .<br />
Oggi la carenza di risorse pubbliche impone<br />
di puntare sulle riforme "a costo zero".<br />
A partire da quelle liberalizzazioni che<br />
- secondo stime del Centro studi di Confindustria<br />
- potrebbero far crescere il Pil d i<br />
quasi 1'1,8"x" all'anno (con una terapia<br />
shock) o almeno dell'1,4% (con azioni graduali),Il<br />
guaio è che il costo è zero solo pe r<br />
le casse pubbliche. Liberalizzare significa<br />
aprire il mercato a nuove imprese, costringendo<br />
ad affrontare la concorrenza anche<br />
quelle aziende che oggi operano in un am-<br />
Pagina 38 di 119<br />
biente protetto. Come dire: il sistema nel<br />
complesso ci guadagna - l'Ocse calcola u n<br />
aumento di produttività del 14,1% in diec i<br />
anni, oltre al calo di prezzi e tariffe - m a<br />
qualcuno rischia di rimetterci . E qui la partita<br />
si fa politica. Prima di tutto per la difficoltà<br />
di scontentare soggetti molto influenti.<br />
E poi perché liberalizzare i servizi pubblici<br />
locali significa privare sindaci e gover -<br />
natori di una riserva di poltrone e posti di<br />
lavoro da distribuire senza i fastidi delle gare<br />
e dei concorsi .<br />
Il rischio è che l'attuale contesto politic o<br />
non consenta di prendere decisioni forti .<br />
Servirebbero invece riforme strutturali, come<br />
chiede il Manifesto delle imprese annun -<br />
ciato da Confindustria : pensioni, dismissioni<br />
del patrimonio pubblico, riforma delle<br />
professioni, infrastrutture, meno lrpef per i<br />
lavoratori e niente Irap per le imprese .<br />
Sia ben chiaro . L'incapacità di decidere<br />
non è un vizio recente, come dimostra la<br />
mappa delle "incompiute" riportata inqueste<br />
due pagine. Ad aprire il dossier di riforma<br />
delle professioni, ad esempio, fu Giulia -<br />
no Amato - allora all'Antitrust - nell'orma i<br />
lontano 1997. Nonostante i ripetuti sollecit i<br />
dei suoi successori, però, la riforma resta un<br />
cantiere aperto . Proprio come quelli delle<br />
grandi opere, che scontano la stretta ai fon -<br />
di imposta da Tremonti, ma anche la zavorra<br />
di procedure complesse che finora non<br />
sono riuscite a coinvolgere i capitali privati.<br />
Anche quando c'è la volontà politica ,<br />
comunque, il successo non è garantito.<br />
Prova ne sia il capitolo delle semplificazioni<br />
amministrative. In questo caso - al<br />
pari delle professioni - la partita si è aperta<br />
negli anni 90, con la legge 241 e poi co n<br />
le Bassanini. Eppure, siamo ancora<br />
all'Abc: se oggi un impiegato pubblico pretende<br />
un documento già in possesso dell a<br />
pubblica amministrazione, cittadini e imprese<br />
non possono dirgli di "no" senza rischiare<br />
di vedere respinta la propria istanza.<br />
E lo stesso succede se uno sportello comunale<br />
per l'edilizia si rifiuta di accettar e<br />
la nuova Scia al posto della vecchia Dia .<br />
Se l'economia nazionale non cresce più ,<br />
la colpa è anche degli altri "costi impliciti"<br />
che affossano la competitività del sistema -<br />
Italia. Prendiamo la corruzione nel settore<br />
pubblico: nessuno sa quanto pesi di preciso ,<br />
e l'Autorità di vigilanza in materia contest a<br />
la stima di 6o miliardi all'anno . Di certo, c'è<br />
solo che il disegno di legge anti-mazzette h a<br />
iniziato l'iter al Senato a maggio dell'ann o<br />
scorso e non è stato ancora approvat o<br />
dall'altro ramo del Parlamento . . .<br />
Ud RIPRODUZIONE RISERVATA
press L.IfE<br />
26/09/201 1<br />
01 i MERCATO CHIUS O<br />
Ilverdetto dell'Antitrust è chiaro:<br />
«Le liberalizzazioni non si son o<br />
concretizzate», ha detto un a<br />
settimana fa il presidente Antoni o<br />
Catricalà . L'Istituto Bruno Leoni h a<br />
quantificato il ritardo : fatte 100 le<br />
bestproctice europee, l'Italia è a l<br />
49% di apertura del mercato. Tra i<br />
settori più indietro i trasporti, per i<br />
quali Catricalà chiede la creazione<br />
di un'authority dedicata .<br />
02 I LA LEGGE (MAI) VARATA<br />
La legge sviluppo 2009 preved e<br />
che ogni anno venga stilato u n<br />
disegno di legge per l a<br />
Ol I IL PIANO MANCANT E<br />
Cercasi piano energetico nazionale .<br />
Atteso dai primi anni 80, avrebbe<br />
dovuto essere varato entrodo scorso<br />
15 settembre, secondo la promess a<br />
fatta all'inizio dell'estate dal<br />
ministro dello Sviluppo economico,<br />
Paolo Romani . Un appuntamento<br />
drammaticamente mancato.<br />
02 i IL CONTO ENERGIA<br />
In uno scenario in cui l'incertezz a<br />
della politica faceva da contrattar e<br />
alla buona volontà delle imprese, i<br />
nuovi impianti per l'energia pulita<br />
sono balzati a 10mila megawatt d i<br />
potenza installata, con l a<br />
01 i DIGITAL DIVIDE<br />
Il piano di riduzione del divari o<br />
digitale (collegamenti a band a<br />
larga "base") procede con l a<br />
difficoltà di reperire risors e<br />
nazionali . Gli 800 milioni d i<br />
risorse nazionali Fas destinati al ,<br />
Programma dalla legge svilupp o<br />
del 2009 sono stati prima ridott i<br />
a 400 e poi congelati . Lo scarso<br />
febbraioil Tesoro mostrò la<br />
disponibilità a sbloccare Amen o<br />
una prima fetta di 100 wi[ioni, m a<br />
per ora sono di fonte Udle unich e<br />
risorse sicure per azzefare i l<br />
divario digitale tra diverse zon e<br />
del Paese .<br />
Concorrenza . Testo che non ha mai<br />
visto la luce .<br />
031 I SERVIZI LOCALI<br />
Scritta nel 2008, riformulata ne l<br />
2009, bocciata dai referendu m<br />
del 12 e 13 giugno e infine riscritt a<br />
identica - con la sola esclusion e<br />
dell'acqua - dalla manovra d i<br />
Ferragosto. La riforma dei serviz i<br />
pubblici locali è ancora<br />
un'incompiuta : il testo ora vigent e<br />
impone di mettere sul mercato i<br />
servizi, tramite affidamento co n<br />
gara o a una società mista con<br />
socio privato operativo (con le<br />
pesanti eccezioni di trasporto<br />
prospettiva di superare i 12mila a<br />
fine anno . Un miracolo, se si pens a<br />
alla linea ondivaga e contraddittoria<br />
che per lunghi mesi ha segnato i<br />
ripensamenti sulle agevolazioni del<br />
conto energia (ora regolato dal Dm 5<br />
maggio 2011) .<br />
03 I L'ADDIO AL NUCLEARE<br />
Il piano per il ritorno all'energia<br />
nucleare, ancora prima dell'avvi o<br />
operativo, ha registrato u n<br />
sostanziale tracollo. Colpa del<br />
referendum antiatomo, si dirà . '<br />
Colpa, ancor prima, della<br />
connotazione incerta e ritardatari a<br />
che il Governo ha dato al piano . Ecco<br />
02I RETE ULTRA VELOCE<br />
Merita un discorso a parte l a<br />
realizzazione di una rete di nuov a<br />
generazione (banda ultralarga) . E<br />
stata più volte rinviata l a<br />
conclusione del tavolo Romani ,<br />
presso il ministero dello Sviluppo ,<br />
che avrebbe dovuto portare all a<br />
costituzione di una società mist a<br />
pubblico-privato (operatori tic m a<br />
anche possibile coirivolgiment o<br />
della Cdp) per il network in fibra .<br />
Romani punta ora a utilizzar e<br />
parte delle risorse (almeno 300<br />
milioni) chéarriveranno dall'ast a<br />
per te frequenze, in via d i<br />
conclusione .<br />
Pagina 39 di 119<br />
IL MERCATO<br />
L'apertura del mercato secondo<br />
l'Istituto B . Leoni (dati %)<br />
Elettricità -72 -<br />
Gas ---62 -<br />
Poste 47-<br />
Tlc— 42-1<br />
Ferrovie •—36 -<br />
Autostrade-2 8<br />
Acqua=--19 -<br />
LA BOLLETTA<br />
Il prezzo medio in euro al kWh<br />
(dati giugno 2011 )<br />
Medio Grand e<br />
consumatore l « `consumator e<br />
I FONDI<br />
n<br />
Sono le risorse - quota dell'incass o<br />
dell'asta perle frequenze tic - che i l<br />
ministero dello Sviluppo economic o<br />
punta a impiegare per rilanciare il<br />
progetto di una società mista per la<br />
banda larga di nuova generazione .<br />
Servirà per un'intesa con il ministero<br />
dell'Economia<br />
ferroviario regionale, gas,<br />
elettricità, farmacie e servizi idric i<br />
integrati).<br />
04 I LE PROFESSIONI<br />
Il dossier delle liberalizzazioni per<br />
i professionisti è stato aperto nel<br />
1997, con il rapporto di Giulian o<br />
Amato (allora all'Antitrust) . Dop o<br />
molte ipotesi di riforma e marc e<br />
indietro, la manovra di Ferragost o<br />
detta un perimetro di regole<br />
(dall'accesso alla formazione) i n<br />
base ai quali gli ordinament i<br />
dovranno essere riformati entr o<br />
agosto 2012 .<br />
C .D.0.<br />
l'Agenzia per la sicurezza ,<br />
dimenticata nelle sue urgentissim e<br />
scadenze istitutive, debole ne i<br />
mezzi, confusa nella missione.<br />
04 I INCENTIVI DA RIPENSAR E<br />
L 'agenda dei prossimi impegni è<br />
fittissima : promozione dell e<br />
rinnovabili termiche, ridefinizion e<br />
degli incentivi per l'eolico ,<br />
biomasse, carburanti di origine<br />
vegetale e il nuovo quadro<br />
strategico per l'efficienza<br />
energetica . Tutti appuntamenti ch e<br />
rischiano di mancare la scadenze<br />
fissate a livello comunitario .<br />
F.Re .<br />
03 I PA «IN RETE »<br />
Il progetto «sistema pubblico d i<br />
connettività», in collaborazion e<br />
con i principali operator i<br />
nazionali di telecomunicazioni e<br />
di informatica, è nato con<br />
l'obiettivo di consentire all e<br />
pubbliche amministrazion i<br />
centrali di comunicare traforo i n<br />
modo più efficiente gestendo<br />
telefonate, dati e servizi evoluti .<br />
Progetto posto all'interno del<br />
piano digitale «e-gov 2012» : dop o<br />
i primi stati di avanzamento, i l<br />
livello di implementazione h a<br />
rallentato.<br />
Carmine Fotina
press L.IfE<br />
26/09/2011<br />
D Sole<br />
01 1 IL CROLLO DEI FONDI manovre estive. Gli intervent i<br />
La spesa in opere pubbliche in Italia normativi sono stati numeros i<br />
è scesa in modo costante negli (quattro correzioni al codice appalt i<br />
ultimi anni (dati Ance): dai 33,9 in cinque anni) ma il problema,<br />
miliardi dieuro del 2004 ai 23,1<br />
previsti per quest'anno (-32%) . U n<br />
effetto del taglio dei fondi pubblici e<br />
del patto di stabilità degli ent i<br />
locali . Pesante in particolare, negli<br />
ultimi tre anni, Caglio dei<br />
finanziamenti statali alle<br />
infrastrutture, scesi da una media di<br />
26,5 miliardi nel 2000-2008<br />
(compresa la Tav) ai 18,5 miliard i<br />
de12009,16 miliardi nel 2010,12, 6<br />
mld nel 2011. E ancora peggio s i<br />
annuncia il 2012 per effetto delle<br />
01. i IL PRIMO FLO P<br />
Trenta mesi dopo l'annuncio de l<br />
premier Silvio Berlusconi - era il l °<br />
aprile 2009- il piano casa pe r<br />
ingrandire le villette si è<br />
dimostrato unflop in quasi tutt a<br />
Italia, con sole le eccezioni d i<br />
Veneto e Sardegna . Il varo dell e<br />
norme regionali e comunali èstat o<br />
lento, ma soprattutto tropp o<br />
restrittivo per invogliare i<br />
proprietari a investire nell'edilizi a<br />
privata in tempo di crisi.<br />
02 i TORNA IL PIANO CAS A<br />
Ildecreto Sviluppo tenta di<br />
rilanciare il piano casa, puntando<br />
01 i TUTTO PIÙ FACIL E<br />
Semplificare i rapporti di cittadin i<br />
e aziende con la pubblica<br />
amministrazione. Procedure pi ù<br />
snelle per la tenuta dei libri<br />
sociali, la certificazion e<br />
d'impresa, le strutture ricettive ,<br />
l'autorizzazione paesaggistica, l a<br />
comunicazione di cessione d i<br />
fabbricati, gli appalti . Riduzion e<br />
degli oneri . Utilizzo della<br />
tecnologia nelle comunicazioni tra<br />
utenti e uffici pubblici, Sono gl i<br />
obiettivi del disegno di legg e<br />
presentato a febbraio 2010 da l<br />
Governo, a firma dei ministri<br />
Renato Brunetta (Pubblica<br />
anche immaginando ulterior i<br />
correttivi alla legge obiettivo, non è<br />
solo procedurale.<br />
GLI STANZIAMENTI<br />
La spesa per opere pubblich e<br />
in Italia (miliardi di euro)<br />
2004<br />
33,9<br />
02 i BLOCCO DELLA CASS A<br />
Le infrastrutture statali avanzano a<br />
rilento anche per il rallentamento<br />
imposto dal ministero<br />
dell'Economia negli ultimi tre ann i<br />
alle erogazioni effettive di cassa : il<br />
Cipe assegna le risorse a un'opera o<br />
a un programma, ma poi<br />
l'Economia - per prudenza di Fonte : Ance<br />
sul recupero delle aree urban e<br />
degradate. La norma è applicabil e<br />
anche senza recepimento local e<br />
dall'li settembre scorso, ma sarà<br />
comunque di difficile utilizzo per i<br />
privati, se Regioni e Comuni no n<br />
approveranno regole specifiche .<br />
03 i LA DEREGULATIO N<br />
L'altra leva usata dal Governo è<br />
stata la semplificazione de i<br />
permessi, con una lunga serie di<br />
interventi : manutenzion e<br />
straordinaria senza Dia (D I<br />
40/2010), Scia al posto della Dia<br />
(D( 78/2011), via libera<br />
paesaggistico semplificato (Dpr .<br />
02 I ITER SOFFERTO<br />
Dal disegno di legge originario fos .<br />
. . .. . .. . . ..<br />
sono germogliati, per effetto di vari I<br />
stralci, altri progetti . Quello che . °°'1<br />
contiene le misure di<br />
semplificazione (atto Senato I<br />
.. . . .. . .. . . .<br />
2243-bis) non è ancora stato 4<br />
approvato ed è ora all'esame della '"' .4'<br />
commissione Affari costituzionali,<br />
che ne ha discusso per l'ultima ., .,6<br />
voltail2 agosto . Nella seduta del 7<br />
14 settembre il relatore, Andre a<br />
Pastore (Pdl), ha sollecitato l a<br />
ripresa dell'esame del Dd1, perch é<br />
IL POTENZIALE<br />
201 1<br />
23, 1<br />
bilancio - non sbloccai fondi, o lo fa<br />
dopo mesi o anni .<br />
03 i PROJECT FINANCIN G<br />
Da anni si punta sul<br />
co-finanziamento privato con i l<br />
projectfinancing, ma la formula<br />
non è mai decollata del tutto . Oggi<br />
è salita al 20-25% dei bandi, m a<br />
molte delle gare non vanno a buo n<br />
fine o le imprese non trovano poi i<br />
prestiti bancari . Ora il Govern o<br />
prova altre tecnicalità per spinger e<br />
il Pf, ma nessuno crede ch e<br />
possano fare da "bacchetta<br />
magica" .<br />
Alessandro Aron a<br />
139/2010), permesso di costruire<br />
con il silenzio-assenso (Dl<br />
70/2011) . La resistenza di molti<br />
enti locali e il mancato snellimento<br />
delle norme sostanziali ha un po '<br />
vanificato l'obiettivo dell a<br />
deregulation .<br />
Secondo le stime effettuate dal 04 i IL SOCIAL HOUSIN G<br />
Cresme nel 2009, il piano casa Sul fronte dell'edilizia sociale, i l<br />
avrebbe potuto attivare sistema dei fondi immobiliari<br />
investimenti complessivi per 60 lanciato nell'estate 2008 ha avut o<br />
miliardi di euro : un potenziale un avvio più lento delle attese . Ad<br />
rimasto quasi totalmente inespresso oggi la Sgr di Cassa depositi e<br />
prestiti ha varato delibere per<br />
progetti relativi a 7.500 alloggi.<br />
C .D .O .<br />
amministrazione) e Roberto LA CORRUZION E<br />
Calderoli (Semplificazione)<br />
La classifica della corruzione percepita<br />
(dal migliore al peggiore).<br />
Pagina 40 di 119<br />
Paese<br />
. . .. .. . .. .. . .. . .. .. .. . .. . .. .. . .. .. . .. .. . .. . .. .. .. . .. . .. . .. .<br />
Danimarc a<br />
. . .. . .. .. .. . .. . . .. . .. . .. .. .. . . . .. .. . .. .. . .. .. . .. . .<br />
Nuova Zeland a<br />
Singapor e<br />
Finlandi a<br />
Svezi a<br />
Canad a<br />
Oland a<br />
«di grande utilità per il Paese» .<br />
031 LOTTA ALLE TANGENTI<br />
Sponsorizzato dai finiani, il Dd l<br />
governativo anti-corruzione<br />
arriva al Senato a maggio 2010 e<br />
va subito in pole position . Quand o<br />
però i rapporti tra Berlusconi e<br />
Fini si rompono, il Odi subisce u n<br />
rallentamento . Approvato a<br />
giugno dal Senato, ora è all'esam e<br />
delle commissioni riunite Affari<br />
costituzionali e Giustizia dell a<br />
Camera . Tra le altre novità ,<br />
l'aumento delle pene per i<br />
dipendenti corrotti .<br />
Antonello Cherchi
press L.IfE<br />
26/09/2011<br />
Din o<br />
Pesol e<br />
Vere riforme<br />
e tagli dispesa<br />
per invertire<br />
la rotta<br />
II Sole<br />
4 unica vera ricett a<br />
strutturale per<br />
recuperare fiducia sui<br />
mercati internazionali è agire<br />
con vigore, e subito, sul front e<br />
della crescita . Quest'anno non<br />
si andrà oltre un modesto<br />
0,7%, contro 1'1,1% stimato i n<br />
aprile. Nel 2012 Si scenderà all o<br />
o,6%, rispetto all'1,3% delle<br />
precedenti stime e lo 0,3 %<br />
previsto dal Fmi. In uno.<br />
scenario di tal fatta, se non si<br />
opera sul denominatore<br />
appare arduo immaginare che<br />
nonostante le due maxi<br />
manovre di luglio e agosto<br />
(59,8 miliardi a regime) s i<br />
possa centrare l'obiettivo del<br />
pareggio di bilancio nel 2013 .<br />
Il governo è al lavoro, s i<br />
punta a un pacchetto di<br />
semplificazioni, incentivi<br />
fiscali per le grandi opere,<br />
liberalizzazioni e<br />
privatizzazioni, interventi in<br />
favore del Mezzogiorno .<br />
Operazione da condurre « a<br />
costo zero» . Ben vengan o<br />
misure in grado di alleggerire i l<br />
carico che le imprese e i<br />
cittadini sono costrette a<br />
sopportare a caus a<br />
dell'inefficienza dell a<br />
macchina pubblica, va ben e<br />
anche riaffermare il principi o<br />
cardine della libertà d'impresa<br />
(non serve scomodare l a<br />
Costituzione), ma certo par e<br />
arduo immaginare che s i<br />
possa dare una scossa<br />
all'economia senza metter e<br />
in campo nuove risorse .<br />
Al momento, per effett o<br />
delle fibrillazioni politiche che<br />
ne limitano il raggio d'azione, i l<br />
Governo si affida a non meglio<br />
precisati «meccanismi di tip o<br />
non keynesiano a supporto<br />
della crescita», nonché<br />
all'auspicato migliorament o<br />
della «aspettative degli agenti<br />
economici, in presenza di<br />
politiche credibili d i<br />
risanamento della finanz a<br />
pubblica». Se è tutto qui, è un<br />
Pagina 41 di 119<br />
po' poco . Rigore e sviluppo : il<br />
binomio non consent e<br />
deviazioni, perchè se non s i<br />
accompagna la stretta di<br />
bilancio con politiche attive<br />
per la crescita si condanna il<br />
paese alla stagnazione.<br />
Facile l'obiezione: con i l<br />
debito pubblico al 12o% del Pil,<br />
una pressione fiscale che ne l<br />
2013 lambirà il 44% e un costo<br />
per gli interessi che nel 201 3<br />
volerà a quota 90,7 miliardi (il<br />
5,5 % del Pil) i margini sorso<br />
ridottissimi. La strada a questo<br />
punto non può che passare per<br />
scelte difficili, ma necessarie .<br />
Pressuppongono grande<br />
determinazione politica e<br />
quell'unità di intenti e<br />
coesione nazionale che i l<br />
presidente della Repubblica<br />
auspica di fatt o<br />
quotidianamente. Non vi è<br />
alternativa a una seri a<br />
razionalizzazione della spesa<br />
che passi anche attravers o<br />
interventi strutturali sul front e<br />
della previdenza (inevitabil e<br />
l'allungamento in tempi no n<br />
biblici dell'età pensionabile).<br />
Chiusa la stagione dei tagli<br />
lineari, ora - citiamo ancora<br />
Giorgio Napolitano - è temp o<br />
di una «vera, profond a<br />
revisione e selezione della<br />
spesa pubblica» ,<br />
accompagnata da una<br />
vigorosa, quotidiana azione d i<br />
contrasto all'evasione. Alcuni<br />
segnali immediati in quest a<br />
direzione servirebbero ad<br />
allentare latensione sui<br />
mercati e a ridare fiducia agli<br />
operatori economici. I l<br />
pacchetto sviluppo dev e<br />
essere dunque rafforzato. E<br />
proprio la prospettiva dell a<br />
bassa crescita a porre a rischi o<br />
gli obiettivi di contenimento<br />
del deficit, alimentando l a<br />
sfiducia dei mercati e delle<br />
agenzie di rating. Occorr e<br />
uscire da questo circol o<br />
vizioso, e in fretta .
press LinE<br />
26/09/2011<br />
Il Sole12<br />
Il polo energetico crea lavoro e sviluppo<br />
Intorno a petrolchimici e centrali operano grandi imprese metalmeccaniche e di carpenteria<br />
Davide Taba retti<br />
L'energia porta sviluppo.<br />
La «questione meridionale» è il<br />
problema più presente e dibattuto<br />
di tutti i 150 anni di storia<br />
d'Italia, longevità che però non<br />
, ha aiutato gran che a superarne<br />
le cause. L'energia, già in passato,<br />
è stato il settore che più di altri<br />
ha partecipato al tentativo di<br />
fare sviluppo e, in molti casi,<br />
contrariamente alla percezione<br />
che dà, ci è riuscito. In Sicilia, sarebbe<br />
più bello non avere i pe-<br />
NON SOLO RINNOVABILI<br />
Peri rigassificatori<br />
di Brindisi, Priolo<br />
e Porto Empedocle<br />
previsti investimenti<br />
fino a un miliardo ciascuno<br />
trolchimici di Priolo, Gela o Milazzo,<br />
ma questi impianti lavorano<br />
da decenni e occupano migliaia<br />
di persone.<br />
Allo stesso modo la raffineria<br />
di Sarroch o il petrolchimico di<br />
Porto Torres in Sardegna impattano<br />
visivamente, ma hanno attirato<br />
miliardi di euro di investimenti<br />
negli ultimi anni, peraltro<br />
su tecnologie di avanguardia.<br />
Le centrali elettriche una<br />
volta del monopolista Enel, come<br />
Brindisi, Rossano Calabro,<br />
Termini Imerese, Fiume Santo,<br />
sono uguali a quelle del nord di<br />
Tavazzano, Ostiglia, Turbigo,<br />
Monfalcone.<br />
Oltre a portare elettricità,<br />
hanno aiutato a creare maggiore<br />
omogeneità nel nostro tessuto<br />
economico e sociale, molto<br />
disastrato in alcune parti<br />
Impianti elettrici record<br />
per il greggio in Val d'Agi<br />
Eugenia Famiglietti<br />
= Matera è famosa per<br />
suoi sassi. Per chi vuole far<br />
impresa, invece, la grande r<br />
sorsa della Lucania, che pu<br />
creare le condizioni per un<br />
sviluppo dell'area, è il petrc<br />
Ho. Quella di Sudelettra, sc<br />
cietà di impiantistica, è un<br />
storia vincente, in una Regie<br />
ne dove permangono alcun<br />
difficoltà, spesso strutturali<br />
Il fondatore è l'attuale an<br />
ministratore delegato Le<br />
renzo Marsilio, classe 194'<br />
che nel 1969 viene assunt<br />
come elettricista speciali<br />
zato all'Anic di Pisticci, dc<br />
ve l'Eni anni prima avev<br />
trovato gas metano, materi<br />
prima per provare a far part<br />
re un po' di industria.<br />
Ne11974, con le prime cri:<br />
della chimica, si mette in prc<br />
prio e fonda la società, cont<br />
nuando a svolgere lavori ele<br />
trici per l'Eni nella zona. N(<br />
gli anni successivi Paziend<br />
allarga il suo raggio d'azion<br />
andando all'estero, in Egitt(<br />
Arabia Saudita, Iraq, inizia<br />
mente al traino dell'Eni, avo<br />
te anche da sola.<br />
Appena arriva la scopert<br />
del grande giacimento dell<br />
Val d'Agri, Sudelettra cc<br />
mincia a lavorare nell'insta<br />
lazione degli impianti elettrici<br />
dei pozzi e per altre opere<br />
civili, ottenendo commesse<br />
in maniera continuativa<br />
che le consentono di assumere<br />
altre persone.<br />
Attualmente la società ha<br />
un fatturato di circa 3o milioni<br />
di euro e impiega 370 persone,<br />
la quasi totalità del<br />
Sud, fra cui molti giovani ingegneri<br />
che si sono formati<br />
nelle università di Bari, Napoli<br />
e Potenza. Non manca-<br />
del Sud. Tutti questi poli energetici,<br />
spesso al servizio de]<br />
consumi del Centro Nord, hanno<br />
attivato un indotto di imprese<br />
di carpenteria e metalmeccanica<br />
che, dopo la prima<br />
esperienza locale, continuano<br />
a operare in giro per Italia<br />
o nel resto d'Europa.<br />
Per il futuro le cose non saranno<br />
molto diverse e l'energia<br />
continuerà a essere occasione<br />
di sviluppo, se non altro per i]<br />
fatto che la sua domanda è ir<br />
continua crescita.<br />
Sono le rinnovabili quelle<br />
che attualmente catturano 12<br />
maggiore attenzione. Per ragioni<br />
fisiche, il fotovoltaico e l'eolico<br />
sono maggiormente disponibili<br />
al Sud. Tuttavia, grandi occasioni<br />
ci sono ancora nelle fonti<br />
tradizionali I rigassificatori<br />
di Brindisi, Priolo e Porto Emped"r4.'.,,,,,,<br />
investimenti dell'or-<br />
no delle storie" in controtendenza:<br />
è il caso, ad esempio,<br />
di un paio di giovani, uno ingegnere<br />
alla Columbia University,<br />
cittadini americani<br />
nati e cresciuti a New York,<br />
figli di emigrati lucani che<br />
hanno deciso di tornare.<br />
Le difficoltà ci sono, a cominciare<br />
dall'opposizione di<br />
gran parte delLfpopolazione<br />
locale allo sviluppo dell'enorme<br />
giacimento.<br />
Quest'anno Sudelettra<br />
completa i lavori elettrici e<br />
meccanici al centro oli (in<br />
un mese 75omila ore di lavorazione).<br />
Marsilio punta sulla<br />
formazione: è infatti il<br />
principale artefice di un<br />
nuovo progetto che sta per<br />
partire, quello della scuola<br />
in Val D'Agri per giovani<br />
tecnici da impiegare nell'industria<br />
metalmeccanica a<br />
servizio degli impianti petroliferi.<br />
La consapevolezza che lentamente<br />
si sta diffondendo<br />
anche in Basilicata è che il petrolio,<br />
di cui la Regione è ricca,<br />
verrà comunque estratto<br />
e che sarà un'occasione per<br />
creare occupazione e rilanciare<br />
l'economia di un'area.<br />
Sudelettra lo ha già capito.<br />
Pagina 42 di 119<br />
dine di o,8-1 miliardo di euro ciascuno,<br />
con importanti fette che<br />
andrebbero a imprese locali.<br />
Il più grande giacimento di<br />
petrolio su terra in Europa è sotto<br />
la Lucania e l'Eni sta cercando<br />
di raddoppiare la capaciti<br />
produttiva, mentre la Total dovrebbe<br />
finalmente partire con i<br />
suoi pozzi, per investimenti<br />
complessivi dell'ordine di 2 miliardi<br />
di euro. La Lucania di Cristo<br />
si è fermato a Eboli e la Sicilia<br />
del Gattopardo sono ormai<br />
lontane nel tempo e la possibilità<br />
che si possa conservarne 12<br />
parte più bella dipende dal continuo<br />
miglioramento delle condizioni<br />
economiche a cui nor<br />
può mancare, come in passato,<br />
l'apporto dell'industria legata<br />
all'energia.<br />
C/RIPRODUZIONE RISERVATI<br />
Il poloenergutico ere<br />
'
press LinE<br />
26/09/2011<br />
Il Sole12<br />
Se un'azienda siciliana<br />
mette paura agli inglesi<br />
L'Irem è una delle più importanti<br />
realtà della Sicilia<br />
sud orientale, balzata alle cronache<br />
a inizio 2009 quando,<br />
vincitrice di un appalto in Inghilterra,<br />
porta alla raffineria<br />
Total di Lindsey manodopera<br />
italiana scatenando la protesta<br />
degli operai inglesi dallo<br />
slogan: «lavori britannici ai lavoratori<br />
britannici».<br />
L'azienda è fondata a Siracusa<br />
nel1979 dall'ingegner Saraceno,<br />
ingegnere chimico laureatosi<br />
a Padova che, dopo<br />
un'esperienza di alcuni anni<br />
in giro per Italia, si mette in<br />
proprio. Fin dall'inizio, la sua<br />
principale attività è quella di<br />
sfruttare le commesse provenienti<br />
dal vicino petrolchimico<br />
di Priolo, specializzandosi<br />
nella metalmeccanica a servizio<br />
delle raffinerie.<br />
Successivamente Irem si<br />
espande, costituendo negli anni<br />
società controllate che forniscono<br />
diverse tipologie di<br />
servizi al settore dell'Oil &<br />
Gas. Attualmente Irem Group<br />
è una holding che conta 12<br />
aziende presenti in diversi Paesi<br />
europei e in Arabia Saudita.<br />
Nel 2010 ha registrato un<br />
fatturato di oltre 260 milioni<br />
di euro. Grazie all'integrazione<br />
verticale il gruppo, oltre a<br />
fornire i singoli servizi tramite<br />
le società operative, è anche<br />
general contractor in grado<br />
di fornire impianti chiavi<br />
in mano<br />
Irem Group ha operato su<br />
importanti progetti nella zona<br />
dell'offshore siciliano, tra<br />
cui le piattaforme Perla e Prezioso,<br />
e dell'alto Adriatico,<br />
ma negli ultimi anni, a causa<br />
della riduzione dell'attività<br />
di ricerca e sviluppo in Italia,<br />
ha dovuto espandersi sui mer-<br />
cati esteri di tutto il mondo,<br />
dove realizza la maggior parte<br />
del proprio fatturato, principalmente<br />
nella realizzazione<br />
di tubazioni piping.<br />
Il numero di dipendenti in<br />
questo tipo di aziende varia a<br />
seconda delle commesse acquisite:<br />
il gruppo impiega oltre<br />
1800 persone di tutto il<br />
mondo, ma nel 2007 il livello<br />
occupazionale raggiungeva i<br />
5mila addetti, impiegati in<br />
Arabia Saudita su una commessa<br />
da ioo milioni di euro<br />
per la costruzione di un impianto<br />
di etilene.<br />
Del totale dei dipendenti,<br />
circa il 15% è rappresentato<br />
da impiegati e il restante 85%<br />
da operai specializzati e semplici.<br />
Parte di questa manodopera,<br />
specializzata e non, è<br />
straniera, in maggioranza rumena,<br />
formatasi nelle scuole<br />
in Romania, dove Irem tiene<br />
corsi per saldatori e tubisti.<br />
L'alto numero di operai rumeni<br />
è dovuto alle difficoltà di<br />
trovare in Italia operai. Tuttora<br />
sono quelli siciliani i migliori<br />
saldatori in Europa per<br />
gli impianti petrolchimici, capaci<br />
di operazioni che nessun<br />
altro riesce a fare.<br />
Eu. F.<br />
Pagina 43 di 119
press L.IfE<br />
26/09/2011<br />
Chi paga di più<br />
II sole<br />
Confronto tra le imposte sui redditi in otto Paesi . Contribuente single, senza carichi di famiglia con un reddito di lavoro dipendente pari ad 35Omila eur o<br />
già al netto di eventuali deduzioni spettanti e un patrimonio pari a un milione di euro composto da impieghi in preziosi, auto di lusso, deposit i<br />
Impost e<br />
sui reddit i<br />
. .... . .................... .<br />
Patrimonial e<br />
(o altro)<br />
Riferimento<br />
italian o<br />
OLANDA ®ITALIA GRAN - SPAGNA GERMANIA FRANCIA 121 SVIZZERA STATI<br />
- BRETAGNA UNITI<br />
Nota : il contribuente italiano è residente a Milan o<br />
164.109 150.025 149.802 147.667 141.806 130 .142<br />
Tasse sui ricchi, carissima Italia<br />
Solo l'Olanda supera il nostro livello di prelievo, seguono Gran Bretagna e Spagna<br />
Franca Depont i<br />
°mm« In effetti Mr Obama ha più<br />
di una ragione a voler alzare<br />
l'asticella del prelievo sui super<br />
ricchi d'Oltreoceano. Niente di<br />
personale, ma visto dalla sponda<br />
europea il sistema di aliquote<br />
Usa sembra il paese del bengodi :<br />
nemmeno con il minacciato inasprimento<br />
un americano verserà<br />
mai al fisco quanto il suo analogo<br />
olandese o - in seconda posizione<br />
assoluta - italiano. Per u n<br />
single con 35omila euro di reddito<br />
e un patrimonio da un milion e<br />
l'appuntamento con le tasse costa<br />
105.863 euro negli States contro<br />
i 176.109 di Amsterdam. E<br />
quando ci si ferma a Roma (o me-<br />
glio, nell'ipotesi in p agiva, a Milano)<br />
la cifra si attesta a 150 .025 ,<br />
contributo di solidarietà compreso.<br />
Un buon 50% in più.<br />
Fisco italiano "carissimo" ,<br />
dunque. Ma mentre nellapiccola<br />
Olanda i contribuenti con oltre<br />
ioomila euro di reddito lordo<br />
sono 883mila, i confratelli nostrani<br />
si fermano a 394.237 mentre<br />
a Londra - dove il contribuente<br />
dell'esempio versa pochi<br />
spiccioli in meno che da noi<br />
sopra la soglia si contano be n<br />
716mila persone .<br />
Prelievo troppo elevato, troppo<br />
sparuta la platea dei pagatori<br />
benestanti. Un dilemma, quello<br />
italiano - complice il nostro al-<br />
Pagina 44 di 119<br />
tissimo tasso di evasione - che<br />
si incunea nella più generale<br />
"caccia" ai fondi che vede molti<br />
governi occidentali impegnati<br />
allo spasimo per far quadrare i<br />
conti e difendersi dai rischi de i<br />
mercati. E se recuperare risors e<br />
è il diktat, «che i ricchi paghino»<br />
pare uno dei leit motiv. Con<br />
ricette diverse .<br />
La sfida Usa l'ha lanciata inpieno<br />
agosto WarrenBuffet, "oracolo<br />
di Obama", speculatore e magnanimo<br />
donatore di fondi che<br />
in verità ha preso di mira i paperoni<br />
autentici: chi guadagna dal<br />
milione di dollari annuo in su dovrà<br />
versare come i dipendent i<br />
del ceto medio-alto: il 35% e do-<br />
mani, forse, i139,5% . Cosa che oggi<br />
non accade perché in gener e<br />
si tratta di forti investitori con introiti<br />
da capital gains tassati a l<br />
15%. E il Presidente Usa ha raccolto<br />
l'invito e l'ha inserito in un<br />
piano di risparmi per 4 400 miliardi<br />
di dollari in dieci anni .<br />
Sempre in agosto, Luca Cordero<br />
di Montezemolo haproposto<br />
l'idea di una patrimonial e<br />
sulle fortune contate in milioni<br />
di euro al posto del contributo<br />
di solidarietà voluto dalla manovra<br />
di Ferragosto. Di lì la discussione<br />
sulle tasse dei "ricchi" ha<br />
continuato a rilanciarsi daun Paese<br />
all'altro. In Francia 16 super<br />
big hanno stilato un appello di<br />
Pagina 5<br />
Tasse sui ricchi. carissima Itx li a
press L.IfE<br />
26/09/2011<br />
II solelj<br />
salvezza delle casse nazionali<br />
(«Tassaci» è stato l'invito a<br />
Sarkozy) chiamando i loro pari<br />
a metter mano al portafoglio .<br />
Detto e fatto, l'esecutivo havarato<br />
un contributo straordinari o<br />
pari a13% sui redditi superiori ai<br />
5oomila euro; "dimenticando -<br />
si", però che appena lo scorso luglio<br />
aveva alzato la soglia di<br />
esenzione dalla patrimoniale d a<br />
800.000 a l.300.000 euro abbassandone<br />
contemporaneament e<br />
le aliquote. A inizio settembre,<br />
invece, gli inglesi abbienti hanno<br />
rilanciato forte e chiaro il pro -<br />
paia «no» all'aliquota massim a<br />
dal 5o% varata nel 2010per i redditi<br />
oltre le 15omila sterline e pa -<br />
gata da circa 32omila contribuenti,<br />
l'imo del totale.<br />
Da noi, ora che il prelievo extra<br />
sul ceto medio-alto è in vigoreeilgovernoBerlusconipotrebbe<br />
presto dover affrontare una<br />
nuova robusta correzione dei<br />
conti, l'ipotesi di introdurre una<br />
patrimoniale sembra rafforzarsi .<br />
Si è parlato di un nuovo prelievo<br />
da far scattare a partire da 1,2 milioni<br />
di euro dipatrimonio. E caute<br />
aperture sono giunte anche da<br />
Confindustria «purché non sia<br />
una misura spot, ma inserita i n<br />
un disegno di riforma» che con -<br />
temporaneamente abbatta il prelievo<br />
su imprese e lavoro .<br />
()RIPRODUZIONE RISERVATA<br />
Sistemi in ordine sparso A CD RA 0i DLA Pipe r<br />
Confronto tra i sistemi fiscali di otto Paesi : le aliquote attuali e l'imposizione sui patrimoni . L'esempio considerato per i calcoli è quello illustrat o<br />
in dettaglio nel grafico in alto (contribuente single, con reddito di lavoro dipendente di 35Omila euro e un patrimonio di un milione di euro )<br />
Ulteriore assunzione : il nostro contribuente risiede a<br />
Milan o<br />
Reddito (in euro )<br />
Fino a 15 .000<br />
Oltre 15.000 e fino a 28 .00 0<br />
Oltre 28.000 e fino a 55.00 0<br />
Oltre 55 .000 e fino a 75 .000<br />
Oltre 75 .000<br />
Nota: sulla quota di reddito eccedente € 300 .000 si<br />
applica il contributo di solidarietà del 3%, deducibile da l<br />
reddito imponibil e<br />
a Imposta sul reddito di 350.000 € =144 .525 €<br />
(comprensiva del contributo di solidarietà)<br />
a Add. Irpef com.le e regionale = 5 .500 €<br />
a Aliquota media = 42,86 %<br />
n Imposta patrimoniale = no<br />
Oltre 34.500 e fino a 83 .600<br />
. .... ..... ..... ..... ...... .<br />
Oltre 83 .600 e fino a 174 .400<br />
43% Oltre 379 .150<br />
i i Nota : 1€=1,3636$ (tasso di cambio al 21 settembre 2011) i<br />
a Imposta sul reddito di 350 .000€ (circa 477.260$)<br />
=105 .863 €<br />
a Aliquota media = 30,25%<br />
a Imposta patrimoniale= n o<br />
Il Presidente Obama ha proposto l'innalzament o<br />
delle ultime due aliquote rispettivamente dal 33 a l<br />
35%e dal35 al39,6%a decorrere dal 2012<br />
Aliquota . Ulteriore assunzione 10 %<br />
: il contribuente non profess a<br />
alcuna religione e non è soggetto alla cd .church tax<br />
Aliquota<br />
Pagina 45 di 119<br />
Fino a 8 .00 4<br />
Oltre 8.004 e fino a 52 .881<br />
Nota : sull'imposta ottenuta si applica un'addizionale d i<br />
solidarietà sociale del 5,5 %<br />
a Imposta sul reddito di 350.000 € =141 .806 €<br />
(comprensiva dell'addizionale di solidarietà )<br />
i Aliquota media =40,51 %<br />
a Imposta patrimoniale= no<br />
0%<br />
14%<br />
Oltre 35.000 e fino a 150.000<br />
Oltre 150.000<br />
Aliquot a<br />
20%<br />
40%<br />
50%<br />
Nota :1€ = 0,87310 f (tasso di cambio a121 settembre 201111<br />
a Imposta sul reddito di 350 .000 € (circa 305.585 £)<br />
=149.802 €<br />
a Aliquota media = 42,80%<br />
a Imposta patrimoniale= no<br />
Alla luce del panorama economico internazional e<br />
gli economisti britannici vedono di buon grado u n<br />
abbassamento dell'attuale aliquota marginale de l<br />
50% gravante sulle persone fisiche . Una manovra<br />
che, come proposto dà alcuni, potrebbe esser e<br />
finanziata mediante l'introduzione di una tassa sugl i<br />
immobili di lusso (cd "mansion tax") per ridurre<br />
: l'ordinaria pressione fiscale sui cittadini chiedend o<br />
al ceto abbiente di sostenerne in parte il costo.<br />
Pagina 5<br />
Tasse sui ricchi. carissima I-dia
press L.IfE<br />
26/09/2011<br />
e fino a 33 .007,20..... ..... ..... .<br />
Oltre 33 .007,20<br />
e fino a 53 .407,2 0<br />
Oltre 53 .407,2 0<br />
e fino a 120.000,20<br />
Oltre 120.000,20<br />
e fino a 175.000,20<br />
Oltre 175.000,20 eur o<br />
* composta da aliquote nazionali e regionali . In alcun e<br />
regioni autonome (Andalusia, Catalogna) aliquote locali pi ù<br />
elevate determinano un'aliquota complessiva del 47-49 %<br />
n Imposta sul reddito di 350.000 € =147 .667 €<br />
n Aliquota media = 42,19%<br />
n Patrimoniale reintrodotta dal periodo d'impost a<br />
2011, su patrimoni composti da immobili, depositi ,<br />
titoli, preziosi, auto, barche, opere d'arte e così via<br />
con aliquota dallo 0,2% a 12,5%sul valore oltr e<br />
700 .000 €. Su un patrimonio di 1 .000.000 € sarà :<br />
a)base imponibile =1 .000.000 €-700 .000 € =<br />
300.000 €<br />
b)imposta =167.129,45 x 0,2%+ 132 .870,55 x<br />
0,3%= 732,87 €<br />
II sole<br />
Reddito (in euro)<br />
.. .. .. . ... ....<br />
Fino a 5 .96 3<br />
Oltre 5 .963 e fino a 11 .896<br />
Oltre 11.896 e fino a 26.420<br />
Oltre 26 .420 e fino a 70.83 0<br />
Oltre 70 .83 0<br />
nImposta sul reddito di 350.000 € =130.142 €<br />
nAliquota media =37,18%<br />
nImposta patrimoniale applicabile secondo le<br />
seguenti aliquote :<br />
—fino a 1 .300.000= 0 %<br />
—oltre 1.300.000 e fino a 3 .000.000 = 0,25%<br />
— oltre 3 .000.000 = 0,50%<br />
Le aliquote correnti sono state modificate da l<br />
Governo francese lo scorso luglio incrementando l a<br />
soglia di esenzione da 800 .000 € a 1 .300 .000 € e<br />
abbassando le aliquote chein precedenza<br />
prevedevano un'aliquota dell'1,8% su patrimon i<br />
superiori a 16.790 .000 €<br />
Pagina 46 di 119<br />
Oltre 33,863 e fino a 56.491<br />
Oltre 56.491<br />
3Imposta sul reddito di 350 .000 € =164 .109 €<br />
nAliquotamedia=46,89 %<br />
nImposta patrimoniale (o similare): i l sistema<br />
fiscale olandese prevede tre "canestri" (boxer)<br />
ognuno dei quali accoglie diverse tipologie d i<br />
redditi o beni e ne determina la tassazione . Ad<br />
esempio, i redditi di lavoro dipendente confluiscon o<br />
nel canestro 1 e l'imposizione è progressiva in bas e<br />
alle aliquote ri portate sopra . La "ricchezza" intesa<br />
come risparmi e proventi da investiment i<br />
confluiscono nel canestro 3 il cui reddito è costituito<br />
da un rendimento fisso presunto del4 %<br />
proporzionato al valore di mercato delle attività<br />
possedute al netto delle eventuali passività, tassat o<br />
al30% . Nel nostro caso, assumendo che i beni del<br />
contribuente ricadono nel box 3, t'impost a<br />
corrispondente sarà pari a 1 .000.000 x 4%x 30% =<br />
12 .000 €<br />
Non è possibile costruire una tabella generale co n<br />
scaglioni di redditoe aliquote in quanto quest e<br />
variano in base ai Cantoni e ai Comuni . Per quest o<br />
sono da quantificare le imposte dovute prendend o<br />
come esempio un contribuente residente a Lugano,<br />
con reddito pari a 350 .000 € (427.280 franch i<br />
svizzeri ; 1€ = 1,2208 franchi svizzeri al 21 settembr e<br />
2011).<br />
Il prelievo complessivo è stato calcolato sulla bas e<br />
imponibile ipotizzata applicando le aliquot e<br />
previste dai diversi scaglioni per ciascuna imposta<br />
federale(10,36% sul reddito), cantonale (12,93% su l<br />
reddito) e comunale in ragione della residenza a<br />
Lugano del contribuente (72,50% dell'impost a<br />
cantonale) .<br />
Ne è derivata u n'imposta pari a 114 .325 €.<br />
La Svizzera preleva un'imposta sulla sostanza nett a<br />
applicando aliquote variabili in base al Cantone e<br />
Comune di residenza del contribuente . Nel nostro<br />
caso (Comune di Lugano) l'aliquota cantonale sulla<br />
sostanza è pari al2,4344%vela comunale è pari a l<br />
72,5% dell'imposta cantonale sulla sostanza.<br />
Pertanto, considerando una sostanza imponibil e<br />
pari a 1.000 .000 € (1 .220 .800 franchi svizzeri )<br />
avremo un'imposta complessiva sulla sostanza par i<br />
a 4 .200 € (5.127 franchi svizzeri) .<br />
Pagina 5<br />
Tasse sui ricchi. carissima Ic lia
press L.If1E<br />
26/09/201 1<br />
Italia potenza mondiale del fotovoltaico<br />
Il settore ha già ripagato gli incentivi avuti : i 2 miliardi di premi ne hanno fruttati finora 3,5 di Iva<br />
L'Italia in questo momento<br />
è leader al mondo nel foto -<br />
voltaico. Il secondo semestr e<br />
ha visto installazioni record,<br />
grazie al rush finale per gli incentivi<br />
più favorevoli . Ad oggi<br />
sono oltre 275.800 gli impiant i<br />
in esercizio nel Paese che acce -<br />
dono agli incentivi del conto<br />
energia: lo si legge nel "contatore<br />
fotovoltaico" del Gse .<br />
Voxpopuli direbbe che il set -<br />
tore ha preso incentivi genero -<br />
si, andati soprattutto all'estero,<br />
in Cina. Paese dal quale arri -<br />
verebbero quasi tutti i pannelli<br />
installati. Invece, al convegno<br />
organizzato da Anie/Gifi all a<br />
fiera ZeroEmission di Roma ,<br />
sono stati presentati dei dati<br />
che inequivocabilmente smentiscono<br />
il luogo comune secon -<br />
do il quale il fotovoltaico no n<br />
stia creando sviluppo in Italia .<br />
Il professor Arturo Lorenzoni<br />
dello Iefe Bocconi h a<br />
presentato i risultati di una ricerca<br />
condivisa pienament e<br />
dal presidente del Gifi (Gruppo<br />
imprese fotovoltaiche italiane),<br />
Valerio Natalizia . I da -<br />
ti sono dirompenti .<br />
«Ad oggi sono stati installa -<br />
ti ió,7 GW di fotovoltaico co n<br />
premi pagati inferiori a du e<br />
miliardi di euro - ha spiegat o<br />
-. E c'è stato un beneficio netto<br />
per lo Stato . Tutti quei GW<br />
valgono investimenti per almeno<br />
35 miliardi di euro in va -<br />
lore. Sui quali è stata pagata<br />
Iva per 3,5 miliardi . Quindi,<br />
dai due miliardi usciti dalle ta -<br />
sche degli italiani e delle imprese<br />
lo Stato ne ha incassati<br />
finora 3,5 netti» .<br />
Impressionante, secondo<br />
Natalizia, che annuiva . «Questi<br />
dati andrebbero diffusi a li -<br />
vello nazionale estensivamente,<br />
per fare capire che gli incen-<br />
tivi servono, per questo e pe r<br />
altri settori - ha detto Natalizi a<br />
-. Come Gifi lavoreremo su<br />
questo fronte, anche per il nuovo<br />
piano energetico nazionale<br />
in fase di stesura» .<br />
L'Osservatorio Nomism a<br />
Energia - Il Sole 24 Ore che h a<br />
esaminato nelle prime dieci pagine<br />
di questo Rapporto i campioni<br />
del made in Italy ha scelto<br />
per questi motivi l'intero settore<br />
del fotovoltaico come migliore<br />
pratica nazionale .<br />
In questa pagina ci sono alcune<br />
fra le imprese migliori .<br />
La lista non poteva esser e<br />
esaustiva. Idealmente, nell'elenco<br />
andrebbero tutti gl i<br />
operatori del settore: produttori<br />
di moduli e fornitori d i<br />
servizi, creatori di tecnologie<br />
e coraggiosi imprenditori che<br />
stanno aprendo fabbriche<br />
con poche reti di sostegno .<br />
Al settore delle rinnovabili e<br />
alle dinamiche di sistema innescate<br />
sull'economia italiana sarà<br />
dedicata la giornata di domani<br />
dell'Energy Summit del Sole<br />
24 Ore, a Milano: un convegn o<br />
con le migliori esperienze italiane<br />
e internazionali e una vetrina<br />
imperdibile di novità.<br />
laura.laposta@iLsole24ore.com<br />
10.000<br />
La potenza installat a<br />
L'Italia ha superato illOmil a<br />
MW di potenza fotovoltaic a<br />
installata su tutto ilterritori o<br />
nazional e<br />
204.330<br />
Impianti in esercizi o<br />
Le domande pervenute al Gse a l<br />
15 maggio 2011 . Con il Quart o<br />
Conto Energia, sono entrati i n<br />
funzione altri 26 .134 impianti<br />
Pagina 47 di 119<br />
Pa • ina 6<br />
IMlfa q ~am~ mcm5ale del fimrvohaim
press LinE<br />
26/09/2011<br />
Il Sole12<br />
Solare termico in cerca di incentivi mirati<br />
A fine anno scade la detrazione del 55%, ma l'Italia del termico pulito è da record e andrebbe sostenuta<br />
Giuseppe Caravita<br />
Una piccola isola siciliana. Sole<br />
a picco, vento continuo, massimo irraggiamento<br />
solare. Ma nella casette<br />
bianche, per farsi la doccia, bisognava<br />
accendere lo scaldabagno, a<br />
sua volta alimentato dai grandi motori<br />
diesel e camion di gasolio (incentivati)<br />
dell'azienda elettrica loca-<br />
LA RICETTA<br />
Tra le proposte<br />
degli operatori<br />
un sistema di certificazioni<br />
periodiche e agevolazioni<br />
per i piccoli impianti<br />
le. Poi, cinque anni fa, un elettricista<br />
e un idraulico locali cominciarono a<br />
proporre strane caldaie a tubi neri<br />
solari sui tetti. Costavano, ma qualcuno<br />
li prese. I boiler, tedeschi, non<br />
calibrati sul sole mediterraneo, spes-<br />
so scoppiavano, aprendosi come<br />
melograni. Oggi le case dell'isola esibiscono<br />
a centinaia questi sistemi solari<br />
(acqua quasi a mio gradi), divenuti<br />
Made in Italy. Incentivo zero (la<br />
Regione Sicilia non ne dà, tutt'ora)<br />
ma solo il passaparola tra gli isolani<br />
sui costi e risparmi. Acqua calda sanitaria<br />
e, in qualche caso, anche riscaldamento.<br />
Diffusione naturale.<br />
Dall'anno prossimo quello che è<br />
avvenuto spontaneamente in alcune<br />
enclave del Sudpotrebbe però generalizzarsi.<br />
«A differenza del fotovoltaico,<br />
basato su tecnologie importate,<br />
il solare termico è figlio di<br />
un'industria radicata da decenni, come<br />
l'idrotermosanitario, con nomi<br />
come Ariston Thermo, Riello, Ferroli<br />
e Vaillant, insieme ad alcuni specialisti<br />
come Kloben, Solar Energy,<br />
Accomandita», spiega Alessandro<br />
Calcagni di Equiron, autore di uno<br />
studio sul settore. E queste radici<br />
dell'industria solare termica italiana<br />
traspaiono anche dalle cifre degli<br />
ultimi anni. L'Osservatorio Nomisma<br />
Energia-Il Sole 24 Ore ha scelto<br />
questo settore per la forte presenza<br />
del made in Italy e le alte potenzialità.<br />
Dal boom del 2008, con il record<br />
di oltre 400mila metri quadrati di<br />
pannelli istallati (un salto comune a<br />
tuttaEuropa ma cheper laprimavolta<br />
fece dell'Italia il secondo mercato<br />
solare dopo la Germania) al quasi<br />
crollo del z000, in contrazione drastica<br />
al 16% (di fatto per il blocco<br />
dell'edilizia,nell'anno di crisi acuta)<br />
a un2mo di nuovo inripresa, ancora<br />
quasi a400mila metriquadri, conultenore<br />
spazio guadagnato sul rivale<br />
tedesco. «Certo, il solare termico italiano<br />
è altamente dipendente<br />
dall'edilizia, sia nei nuovi fabbricati<br />
(a cui molte Regioni già impongono<br />
quote di rinnovabili) sia nelle ristrutturazioni<br />
- continua Calcagni -. E la<br />
detrazione fiscale del 55% ha lavorato<br />
bene per mantenere il tono di questa<br />
industria».<br />
Peccato però che questo incentivo<br />
fiscale, che ha promosso oltre un<br />
milione di ristrutturazioni ecologiche<br />
negli scorsi quattro anni, con la<br />
fine del 2on cesserà. E allora? L'Italia<br />
deve soddisfare alla direttiva<br />
20-20-20 dell'Unione europea. Questo<br />
significa che dovrà far crescere<br />
di oltre venti volte (dagli 1,7 gigawatt<br />
termici solari installati a fine<br />
2010 a42 gigawatt al 2020) l'istallato<br />
di pannelli solari termici, fino a un<br />
obiettivo che l'Assolterm ha stimato<br />
in circa un metro quadrato medio<br />
per abitante italiano. Sembrano cifre<br />
enormi - rileva l'associazione -<br />
ma equivarrebbe solo al consumo<br />
dell'acqua calda sanitaria «Questo<br />
però significherebbe, a grandi linee,<br />
Il solare termico in Italia<br />
è utilizzato in prevalenza per la<br />
sola produzione di acqua calda<br />
sanitaria, sia nel settore<br />
residenziale sia in quello<br />
commerciale, mentre<br />
raramente è utilizzato a finì<br />
industriali. Ad oggi circa l'80%<br />
degli impianti solari termici<br />
vengono utilizzati per la<br />
produzione di acqua calda<br />
sanitaria, mentre il 18% viene<br />
utilizzato anche per<br />
l'integrazione al<br />
riscaldamento, 112% per il<br />
riscaldamento di piscine<br />
Pagina 48 di 119<br />
almeno il raddoppio della dimensione<br />
occupazionale della filiera- rileva<br />
Calcagni - e un forte aumento<br />
della redditività delle imprese, molte<br />
delle quali oggi non versano in situazioni<br />
fmanziarie ineccepibili. Il<br />
tutto insieme a rispanni per i consumatori<br />
finali di energia». Per questo<br />
gli occhi oggi sono puntati sul ministero<br />
dello Sviluppo economico.<br />
Che dovrebbe emanare (entro mercoledì<br />
prossimo, 28 settembre ma<br />
quasi di certo ci sarà uno slittamento)<br />
i decreti attuativi del decreto rinnovabili<br />
di marzo (che già stabilisce<br />
nelle nuove costruzioni o ristrutturazioni<br />
una quota del 5o% di fonti<br />
rinnovabili per l'acqua sanitaria e<br />
una scalettatura dal 20% nel 2012 al<br />
5o% nel 2017 per il riscaldamento o<br />
raffrescamento).<br />
Dare corpo a questi obbiettivi significa<br />
mettere in campo incentivi<br />
efficaci «Di per sé solo gli obblighi<br />
edilizi alle rinnovabili, come fece la<br />
Spagna, si sono rivelati un disastro. I<br />
costruttori, per soddisfarli in qualche<br />
modo, hanno messo impianti<br />
scadenti, di facciata, che non hanno<br />
risolto nulla - avverte Epifani di ,<br />
Equiron -: molto meglio un conto<br />
energia termica, che paga solo il calore<br />
effettivamente prodotto, e quindi<br />
impianti di qualità» Secondo Assolterm,<br />
oltre a un sistema di detrazioni<br />
fiscali per i piccoli impianti<br />
(sotto i 3o metri quadri) dovrebbero<br />
valere certificazioni periodiche<br />
(Enea o Gse) e incentivi tabellari Oltre<br />
i 3o metri quadri di pannelli, un<br />
contatore elettronico (connesso a<br />
quello Enel) potrebbe certificare il<br />
calore effettivamente prodotto.<br />
Chi pagherà questo nuovo, e piuttosto<br />
sostanzioso, sistema di incentivazione?<br />
La fiscalità generale o, comeper<br />
il fotovoltaico, la bolletta elettrica<br />
(nella sua componente A3, magari<br />
disboscata di contributi ferroviari<br />
o a grandi imprese apparteneti<br />
al passato).<br />
Solare e mica in cerca di incarni n rari<br />
. fin.
press L.IfE<br />
26/09/2011<br />
II Sole<br />
Oggi il greggio, domani (forse) il metano<br />
Buone potenzialità per i combustibili a più basso contenuto di carbonio . E l'Italia è in prima fila<br />
Effetto traino . La mobilità<br />
sta spingendo la crescita della<br />
domanda mondiale di energia .<br />
Anche perché la maggiore complessità<br />
dell'economia comporta<br />
processi più sofisticati per la<br />
lavorazione di prodotti, merc i<br />
che di fatto vengono movimentate<br />
con maggiore frequenza o<br />
su distanze più consistenti .<br />
La gran parte della domanda<br />
di mobilità da tempo viene coperta<br />
attraverso veicoli privat i<br />
a motore, dove il propellente è<br />
il derivato del petrolio, benzina<br />
o gasolio . Ogni anno nel mondo<br />
i consumi finali di energia sono<br />
di quasi 9 miliardi di tonnellate<br />
di petrolio equivalenti, di questi<br />
2,4 riguardano i trasporti, di<br />
cui 2,3 sono prodotti petroliferi ,<br />
1.1 94% del totale. I rimanenti volumi<br />
sono spartiti fra elettricità ,<br />
gas e biocarburanti, con quantità<br />
minime di carbone .<br />
Attualmente non esiste un'alternativa<br />
mainstream al petrolio<br />
nei trasporti, e ciò spiega anche<br />
perché non riusciamo ne l<br />
mondo ad alleggerire questo legame<br />
che in Paesi come l'Italia<br />
o gli Stati Uniti, con il più alt o<br />
rapporto tra auto e popolazione,<br />
diventa vera e propria dipendenza.<br />
Essendo i veicoli quasi totalmente<br />
privati, nel senso che ri-<br />
COSA ACCADRÀ<br />
Buone prospettive per il Gpl,<br />
il gas di petrolio liquefatto<br />
Biocarburanti in crescit a<br />
ma rimane la competizion e<br />
con gli aliment i<br />
:<br />
spondono a un'oggettiva richiesta<br />
dell'utente di libertà per andare<br />
dove vuole, essi sono d i<br />
piccole dimensioni. Allora s i<br />
devono portare appress o<br />
l'energia che serve per fare andare<br />
il motore. La soluzione<br />
più facile è il derivato del petrolio,<br />
perché liquido e relativamente<br />
abbondante .<br />
Da decenni si cerca di sviluppare<br />
alternative ai prodott i<br />
petroliferi, ma le difficoltà so -<br />
no enormi . I biocarburanti so -<br />
no in forte crescita, ma incontrano<br />
ostacoli legati alla competizione<br />
con gli aliment i<br />
(tranne il bioetanolo sperimentato<br />
da Mossi & Ghisolfi ,<br />
si veda l'articolo a destra) .<br />
Maggiori potenzialità l e<br />
hanno il passaggio a combustibili<br />
a minore contenuto di carbonio,<br />
come il Gpl, gas di petrolio<br />
liquefatto, ma soprattutto<br />
il metano, le cui riserve so -<br />
no molto più abbondanti de l<br />
petrolio .<br />
L'Italia vanta una lunga tradizione<br />
di motorizzazione e, vista<br />
la cronica scarsità di greggio,<br />
di tentativi di trovare soluzioni<br />
alternative al petrolio.<br />
Fra queste spicca l'esperienza<br />
del metano, sviluppata già ne -<br />
gli anni Trenta e decollata con<br />
le crisi degli anni Settanta .<br />
I derivati petroliferi continueranno<br />
a dominare il settore<br />
dei trasporti a lungo, ma il contenimento<br />
della loro crescita è<br />
affidato allo sviluppo di tecnologie<br />
motoristiche d'avanguardia<br />
di cui l'Italia, come dimostrano<br />
le storie raccontate in<br />
questa pagina, selezionat e<br />
dall'Osservatorio Nomisma<br />
Energia - Il Sole 24 Ore, è ricca .<br />
RIPRODUZIONE RISERVATA<br />
Dalla Formula 1<br />
all'auto elettrica<br />
Marina Terpolitli<br />
Magneti Marelli (Gruppo<br />
Fiat) ha un posto in prima fila ne l<br />
mondo dell'auto, come avanguardia<br />
tecnologica che ha attività internazionali,<br />
in particolare in Brasile<br />
e in Cina, e fornisce tutti i<br />
maggiori car makers in Europa ,<br />
Nord e Sud America e Asia. E notizia<br />
recente l'investimento da io<br />
milioni di curo nello stabilimento<br />
di Hortolàndiapresso SanPaolo<br />
che produrrà all'anno 6,5milioni<br />
di iniettori Pico Eco, sviluppat i<br />
per l'impiego nei motori flexfuel,<br />
con un vantaggio del 3% nei consumi<br />
e del 20% nelle emissioni .<br />
Nel campo del bioetanolo (alcol),<br />
Marelli spicca per averrealizzato<br />
l'innovativo sistema Tetra-<br />
Fuel,lanciato la prima volta in Brasile<br />
nel 2006, che consente ai vei -<br />
coli di funzionare indifferente -<br />
mente con quattro diversi tipi d i<br />
combustibile : benzina, miscela<br />
etanolo/benzina (con il 22% di alcool),<br />
etanolo puro o gas natural e<br />
compresso (Cng). Attualment e<br />
quasi il i00% delle auto nuove in<br />
Brasile adotta la tecnologia multifuel<br />
e Magneti Marelli è leader in<br />
questo mercato con una quota del<br />
42 per cento .<br />
Le necessità del grande mercato<br />
cinese, dove non sono diffus i<br />
diesel e Cng, hanno spinto la Ma -<br />
relli a sviluppare sistemi di inie -<br />
zione diretta a benzina Gdi (Ga -<br />
soline Direct Injection) che, uniti<br />
a un turbocompressore, consentono<br />
il downsizing del motore,<br />
migliorando le prestazioni e<br />
riducendo consumi ed emissioni.<br />
Ora l'azienda è pronta per realizzare<br />
l'auto elettrica mettendo<br />
a frutto l'esperienza della Formulai<br />
con il Kers (Kinetic energy recoveryeystem,<br />
il sistema direcupero<br />
dell'energia in frenata), come<br />
dimostrano i tre prototipi di<br />
propulsori elettrici (da 6o, 12o e<br />
r8o kW) dalle dimensioni compatte<br />
(circa 320 X240 X 220 mm) e<br />
dal peso ridotto (fra i 33 e i 57 kg) .<br />
Una sfida che si può vincere .<br />
Pagina 49 di 119<br />
Pa • ina 9<br />
oggi a grcudo~meni (fase»mctam
press L.IfE<br />
26/09/2011<br />
II Sole<br />
Boom internazionale Il bioetanolo etic o<br />
degli impianti a Gpl nasce a Vercelli<br />
Landi Renzo, azienda leader<br />
nei sistemi di alimentazione al -<br />
ternativi a Gpl e metano per autotrazione,<br />
vantauna quota di merca -<br />
to mondiale di oltre il 30%. Da11954<br />
a oggi, da azienda familiare si è tra -<br />
sformata in gruppo industriale ,<br />
con sedi in Brasile, in Cina, inPaki -<br />
stan, in Iran, negliUsa e in India . La<br />
vocazione internazionale si concretizza<br />
nella presenza in oltre 50<br />
Paesi, con una percentuale d i<br />
esportazioni di oltre il 70 per cen -<br />
to . Per il 2012 l'azienda emiliana,<br />
che ha come clienti Fiat, Mercedes,<br />
Chevrolet, Opel, Nissan, Psa,<br />
Renault, Toyota, Volkswagen, a<br />
completamento della nuova sede<br />
italiana di oltre 2omila metri quadrati,<br />
realizzerà un avanzato centro<br />
di ricerca con un'area test per i<br />
vari componenti a Gpl, metano e<br />
idrogeno, e banchi prova motor e<br />
per i test sulle emissioni, per un investimento<br />
di 12-13 milioni. Il business<br />
degli impianti a metano è in<br />
crescita (+82% rispetto al 2009 )<br />
per l'aumento della domanda in al -<br />
cuni mercati asiatici e latino-americani,<br />
dove l'adozione di questo carburante<br />
è supportata a livello pub -<br />
blico . Per il futuro, la Landi Renzo<br />
sta sviluppando degli innovativi<br />
impianti dual fuel, per alimentare i<br />
veicoli con una miscela compost a<br />
al 6o% da gasolio e a140%dametano.<br />
Stesse prestazioni, però con un<br />
abbattimento del 15% delle emis-<br />
sioni di CO, e del 20% nel costo de l<br />
carburante, grazie all'impiego del<br />
metano che costa meno. Ulteriori<br />
prospettivevengono dallapartnership<br />
con Leggett &Platt per la conversione<br />
a metano di veicoli Ford<br />
come l'E-25o ed E-35o Cargo ePassenger<br />
Van, e dalla realizzazion e<br />
di impianti per i motori Chevrolet.<br />
Nel 2017, se andrà in porto il<br />
progetto di Fiat di commercializzare<br />
negli Usa veicoli a metano<br />
con il marchio Ram tramite l a<br />
Chrysler, il fornitore dei componenti<br />
bifuel potrebbe essere proprio<br />
Landi Renzo .<br />
M . Ter.<br />
SRIPROD0ZONE RISERVATA<br />
Pagina 50 di 119<br />
Jacopo Gilbert o<br />
Tra un anno partirà in Pie -<br />
monte la prima raffineria che<br />
produce prodotti chimici partendo<br />
non dal petrolio bensì da paglia<br />
e legno. E la bio-raffineria<br />
che l'alessandrina Mossi & Ghisolfi<br />
sta costruendo nel Vercellese,<br />
a Crescentino, dove prima<br />
c'era una fonderia senza futuro<br />
della Teksid .<br />
La burocrazia non aiuta, ma<br />
«in luglio l'impianto sarà pronto<br />
- spiega Guido Ghisolfi, l'imprenditore<br />
di una delle "multinazionali<br />
di famiglia" che caratterizzano<br />
l'industria italiana - e da<br />
settembre 2012 comincerà la produzione<br />
industriale». La Moss i<br />
& Ghisolfi è il primo produttore<br />
al mondo di poliestere e di Pet<br />
per le bottiglie di plastica .<br />
Una multinazionale del petrolio<br />
- il nome è riservato, ma è<br />
uno dei nomi più noti e grandi al<br />
mondo - ha già ordinato l'inter a<br />
produzione per usare nelle su e<br />
benzine l'alcol biologico prodotto<br />
dallo stabilimento piemontese<br />
(alcol etico, che non sprec a<br />
materie prime alimentari per essere<br />
prodotto).<br />
Non basta . La statunitense Genomatica<br />
userà le produzioni<br />
del petrolchimico (anzi, del "legnochimico")<br />
della Mossi & Ghi -<br />
solfi per sviluppare materie prime<br />
per produrre gomme sinteti-<br />
che e plastiche biodegradabili.<br />
Un accordo è stato firmato con<br />
la Codexis, anch'essa statunitense,<br />
per gli additivi dei detersivi<br />
ecologici. Un terzo accordo negli<br />
Usa è con l'Amyris per la materia<br />
prima necessaria a sviluppare<br />
un nuovo tipo di gasolio bio-<br />
.. .. . .. .. .. . .. . .. .. . .. . .. .. . .. .. .. . .. .. .. . .. . .. .. . .. . .. .. . .. .. .. . .. . .. . .<br />
PIEMONTE GREEN<br />
Proseguono i lavori<br />
del nuovo impianto<br />
di Crescentino, il prim o<br />
al mondo che non spreca<br />
materie prime alimentari<br />
.. .. . .. .. .. . .. . .. .. . .. . .. .. . .. .. .. . .. . . .. .. . .. .. . .. . .. .. . .. .. .. . .. . .. . .<br />
logico, alternativo albiodiesel .<br />
In altre parole, dallo stabilimento<br />
di Crescentino usciranno<br />
materie prime di origine naturale<br />
così come oggi- con ben di -<br />
versi impatti ambientali nella<br />
produzione e sui prodotti fmitiescono<br />
dai petrolchimici come<br />
quello di Marghera .<br />
Non a caso una società<br />
dell'America Latina ha ottenuto<br />
dalla Mossi & Ghisolfi la licenza<br />
per costruire una seconda raffineria<br />
biologica. Questa tecnologia<br />
in anteprima mondiale le conquista<br />
un posto di diritto nell'Osservatorio<br />
Nomisma Energia -Il<br />
Sole 24 Ore .<br />
C RIPRODUZIONE RISERVAT A<br />
Pa • ina 9<br />
oggi a grcudo~meni (fase»mctam
press L.If1E<br />
26/09/2011<br />
II Sole<br />
Accumulatori anche per le rinnovabil i<br />
Assorbono energia nel picco della produzione per immetterla in rete quando i consumi sono alt i<br />
Carlo Bevi [acqua<br />
Assieme alla mobilità, l'elettricitàè<br />
ciò che più spinge sulla domanda<br />
mondiale di energia. A differenza<br />
del petrolio o del carbone ,<br />
l'elettricità non è una fonte prima -<br />
ria, ma un vettore che permette di<br />
trasportare l'energia, intesa com e<br />
capacità di fare lavoro, dagli impianti<br />
che la producono alle macchine,<br />
presso il consumatore finale.<br />
La domanda di elettricità deve<br />
essere sempre uguale all'offerta ,<br />
in quanto, generalmente, non s i<br />
può stoccare . Anche se la produzione<br />
di elettricità nasce proprio<br />
con la pila di Volta nel 1799 a Como,<br />
la forte espansione dell'industria<br />
dalla fine del 1800 si è basat a<br />
esclusivamente sulle reti, sui fili<br />
che collegano gli impianti di produzione<br />
a quelli di consumo co n<br />
I una sincronizzazione istantanea.<br />
Le fonti rinnovabili nuove, per<br />
la gran parte, sono intermittenti ,<br />
producono elettricità quando c' è<br />
sole o vento e pertanto sono estremamente<br />
variabili rispetto alla do -<br />
manda . La forte crescita della capacità<br />
da fonti rinnovabili sta creando<br />
instabilità alle reti elettrich e<br />
perla difficoltà di prevederne l'apporto.<br />
La soluzione al problema<br />
sono gli accumulatori, delle pil e<br />
moderne, che possono essere accoppiati<br />
a impianti di generazione<br />
da rinnovabili, in modo da im-<br />
IN PRIMA FILA<br />
È un'occasione unica<br />
perle imprese italian e<br />
L'obiettivo è garantir e<br />
stabilit à<br />
alle reti elettriche<br />
magazzinare l'energia nei momenti<br />
di picco della produzione ,<br />
ad esempio di notte o di domenica,<br />
per poi immetterla in rete<br />
quando i consumi sono più alti, d i<br />
solito nelle ore lavorative nei giorni<br />
feriali .<br />
Ciò che si sta cercando di fare assomiglia<br />
ai tentativi portati avant i<br />
da decenni, su scala più ridotta,<br />
per l'auto elettrica, con risultat i<br />
che solo negliultimiannihanno cominciato<br />
a essere apprezzabili .<br />
L'elettricità da eolico e solare s i<br />
produce da piccoli impianti dispersi<br />
sul territorio, spesso in aree<br />
dove la domanda è più bassa, come<br />
nel Sud d'Italia . Per questo richiedono<br />
uno sviluppo maggiore<br />
delle reti di trasporto di elettricità .<br />
Allacciare questi impianti significa<br />
realizzare nuovi elettrodotti ,<br />
stendere cavi fra tralicci integrandoli<br />
alle strutture necessarie al loro<br />
funzionamento . Sono componenti<br />
ad altissima tecnologia, pe r<br />
le elevate prestazioni che devono<br />
garantire in termini di riduzione<br />
delle dispersioni, ma anche per le<br />
tecniche direalizzazione e installazione,<br />
dovendo gli elettrodottipassare<br />
sia su terra che in mare, operando<br />
in situazioni ambiental i<br />
estreme .<br />
La realizzazione di elettrodotti,<br />
la posa di cavi efficienti, la creazione<br />
di sistemi di accumulo richiede<br />
grandi capacità tecniche<br />
e industriali e forte propensione<br />
all'innovazione . E un'occasione<br />
unica per le imprese italiane.<br />
Che non a caso, sono già in prima<br />
fila su questo fronte hi-tech, come<br />
dimostrano le due grand i<br />
aziende scelte dall'Osservatori o<br />
Nomisma Energia-Il Sole 24Ore<br />
sui campioni del comparto .<br />
Pagina 51 di 119
press L.IfE<br />
26/09/201 1<br />
In Italia la bolletta più salata d'Europ a<br />
Circa un terzo in più della media - Il problema è l'eccesso di tasse e il mix di generazione squilibrat o<br />
La tassazione sulle imprese Costo medio dell'elettricità per i consumatori industrial i<br />
Imposte non recuperebili (Il semi . 2010)<br />
(euro/100 kWh)<br />
Prezzi medi nel mese di giugno 2011 (euro/kWh )<br />
Itali a<br />
Italia Germania Irlanda Spagna Austri a<br />
3,2 0,15 0,13 0,12 0,12 0,12<br />
0,13 ',, 0,11 10,09 0,10 0,10<br />
Ue 2 7<br />
1,4<br />
Francia Germani a<br />
0,6 _ 2,8<br />
i Ferie : Elaborazione su dati Confartigianato<br />
li li<br />
e imprese italiane pagano<br />
l'elettricità circa un<br />
(terzo in più della media<br />
europea, e più del doppio delle<br />
loro concorrenti più fortunate.<br />
In un Paese manifatturiero,<br />
che ha nell'energia una delle<br />
sue voci di costo più significative,<br />
è un dato che dovrebbe preoccupare<br />
. E preoccupa soprattutto<br />
perché, a dispetto degl i<br />
importanti cambiamenti che i l<br />
settore elettrico ha attraversato<br />
negli ultimi dodici anni, lo<br />
stacco rispetto all'Europa continua<br />
a ripetersi grossomodo<br />
uguale a se stesso .<br />
Se si analizza la situazione al<br />
giugno scorso - sono i dati più<br />
aggiornati a disposizione - la<br />
conclusione è che l'Italia è il terzo<br />
Paese più caro d'Europa.<br />
Peggio di questo risultato, solo<br />
Cipro e Malta, che sono isole e<br />
che sono incomparabili con<br />
noi per popolazione e caratteristiche<br />
dell'economia. Una me -<br />
dia impresa italiana, ad esempio,<br />
con consumi di circa i<br />
GWh l'anno, paga la luce quasi<br />
15 centesimi di euro/kWh, contro<br />
una media europea di circa<br />
n e appena 7 centesimi nella nazione<br />
più economica, la Francia.<br />
Questa situazione determina<br />
uno svantaggio competitivo<br />
difficilmente colmabile, specie<br />
in un momento in cui la stess a<br />
pressione fiscale che grava sul -<br />
le imprese, già elevata, è desti -<br />
nata ad aumentare e in cui è<br />
sempre più evidente l'impatto<br />
negativo che la mancanza di<br />
una strategia alivello nazionale<br />
ha sulla percezione del rischio<br />
Paese (e dunque sul costo<br />
degli investimenti in Italia) .<br />
Da cosa dipende quest o<br />
svantaggio? Almeno da una pri -<br />
IL PRELIEVO FISCAL E<br />
Secondo uno studi o<br />
di Confartigianato<br />
il totale delle impost e<br />
sui consumi energetici<br />
vale oltre i12% del Pi l<br />
.. . .. .. . .. . .. .. .. . .. . .. .. . .. .. . .. . ... . .. . .. .. .. . .. . .. .. . .. . .. .. . .. .. . ..<br />
1<br />
Fonte: Elaborazione su dati Energy .eu<br />
ma analisi, non da un cattiv o<br />
funzionamento del mercato.<br />
Sulla rivista «Economia delle<br />
fonti di energia e dell'ambiente»,<br />
Luigi De Paoli e Francesc o<br />
Culli hanno enfatizzato i grandi<br />
recuperi di efficienza e i miglioramenti<br />
della qualità de l<br />
servizio imputabili alle liberalizzazioni,<br />
specie nei segmenti<br />
regolati. Ci sono, naturalmente,<br />
ruggini competitive, riconducibili<br />
tra l'altro alla pervasiva<br />
proprietà pubblica delle<br />
imprese che scoraggia la<br />
concorrenza attuale e potenziale.<br />
Rimangono colli di bottiglia<br />
infrastrutturali che Terna,<br />
proprietario della rete di trasmissione,<br />
non rimuoverà ma i<br />
troppo in fretta. Ma non è qui i l<br />
vero problema.<br />
La responsabilità va ricondotta,<br />
piuttosto, agli effetti d i<br />
lungo termine dell'interventismo<br />
pubblico, che con scelte ( o<br />
non scelte) passate e present i<br />
ha finito per guastare un'evoluzione<br />
di per sé positiva. La questione<br />
non riguarda solo l'eccesso<br />
di sussidi che sono stat i<br />
caricati in bolletta, dalle font i<br />
rinnovabili (il cui generoso regime<br />
di incentivazione è stat o<br />
tagliato) ai grandi consumatori,<br />
come le Ferrovie dello Stat o<br />
che l'anno scorso hanno ricevuto<br />
circa 36o milioni attravers o<br />
la voce tariffaria A4 .<br />
Inballo c'è anche il mix digenerazione,<br />
che in Italia è dominato<br />
(oltre che dal contribut o<br />
crescente, in quanto incentivato,<br />
delle fonti verdi) dal gas na-<br />
R. Ceca Lussemburgo P. Bassi Grecia<br />
0,11 0,11 0,11 0,1 1<br />
0,10 0,09 0,10 0,10<br />
Slovenia R. Unito Polonia Danimarca Portogallo Lettoni a<br />
0,11 0,11 0,11 0,10 0,10 0,10<br />
0,09 0,10 0,09 . 0,10 0,09 0,09<br />
~i II<br />
Tariffa elettrica<br />
:<br />
Le voci tariffarie della<br />
bolletta elettrica, fissat e<br />
dall'Autorità per l'energia ,<br />
servono a coprire i costi direte e<br />
misura (circa i115% dell a<br />
bolletta) e gli oneri generali di<br />
sistema (circa i114%) . Tra gl i<br />
oneri genérali di sistema ,<br />
1'85,93% finanzia le fonti<br />
rinnova bili e assimilate (che n e<br />
assorbono poco meno di u n<br />
quinto) . Quasi la metà<br />
dell'incentivazione all'energi a<br />
pulita va al fotovoltaico. Tra l e<br />
altre componenti tariffarie, i<br />
regimi tariffari speciali per le<br />
Ferrovie (2,73%), le<br />
compensazioni per le imprese<br />
elettriche minori (1,47%), il<br />
decommissioning nuclear e<br />
(5,32%) e l'efficienza<br />
energetica (3,14%) .<br />
Pagina 52 di 119<br />
Medio consumatore (1 gWh/anno) )I Grande consumatore (20 gWh/anno )<br />
Romania Svezia Estonia Finlandia Bulgaria Francia Media Se<br />
0,09 0,08 0,08 0,07 0,07 0,07 0,11<br />
0,07 0,07 0,08 0,07 0,07 0,07 0,09<br />
t
press L.IfE<br />
26/09/2011<br />
turale . Il gas è una straordinaria<br />
fonte per la generazion e<br />
elettrica, pulita e con grand e<br />
flessibilità di utilizzo, ma ha c o -<br />
sti marginali relativamente al -<br />
ti: per questo la maggior part e<br />
degli altri Paesi lo impiegano<br />
soprattutto per coprire la do -<br />
manda di punta. Nel nostro Paese<br />
invece viene utilizzato anche<br />
per la generazione di base,<br />
attività per la quale è poco<br />
tagliato a differenza dei suoi<br />
cugini impiegati altrove, quali<br />
il nucleare (qui bandito per<br />
via referendaria) e il carbone,<br />
che nel passato ha trovato gravi<br />
ostacoli nel processo autorizzativo.<br />
Il gas, a sua volta,<br />
sempre secondo la Commissione<br />
Ue, da noi è più salato<br />
che altrove : a giugno 2011, la<br />
differenza col Paese più liberalizzato,<br />
la Gran Bretagna, era<br />
del 32% per i grandi consuma -<br />
tori e del 5o% per quelli di me -<br />
die dimensioni.<br />
Le ragioni sono molteplici,<br />
dalla poca concorrenza all'inadeguatezza<br />
infrastrutturale ,<br />
dal peso sproporzionato della,<br />
tassazione alla struttura dei<br />
contratti di approvvigiona -<br />
mento . Infine, ma non ultimo ,<br />
la fiscalità gioca un ruolo assai<br />
rilevante. Un'indagine di Confartigianato<br />
ha evidenziato<br />
che il totale delle imposte sui<br />
consumi energetici vale il 2,1 %<br />
del Pii, contro una medi a<br />
dell'eurozona dell'1,7 per cento.<br />
Riguardo la sola energi a<br />
elettrica, l'Italia è il Paese che ,<br />
tra tasse e oneri parafiscali, pa -<br />
ga il tributo più salato d'Europa:<br />
3,2 centesimi/kWh, contro<br />
2,8 in Germania, 1,4 nella media<br />
europea, e 0,4 nel Regno<br />
Unito . A questo si'aggiunge il<br />
carico fiscale, anch'esso pesantissimo,<br />
sul gas metano, che<br />
nel 2010 ha fruttato all'erario<br />
quasi 5 miliardi .<br />
Ciliegina sulla torta, la Robin<br />
Tax - cioè l'addizionale<br />
sull'aliquota Ires per le imprese<br />
energetiche - pronta a riversarsi<br />
sui consumatori. La stessa<br />
Autorità per l'energia, in un a<br />
segnalazione a Governo e Par -<br />
lamento, ha sottolineato che l a<br />
Robin Tax avrebbe effetti anticompetitivi,<br />
scoraggiando gli<br />
investimentie dunque riducendo,<br />
in prospettiva, l'offerta e l a<br />
concorrenza. Le imprese italia -<br />
ne hanno bisogno di ossigeno<br />
energetico, e di un alleggerimento<br />
del carico fiscale .<br />
II Sole<br />
Pagina 53 di 119<br />
t
press L.IfE<br />
26/09/2011<br />
11 Sole12<br />
Italia in cerca di strate<br />
•<br />
Tempo scaduto per la presentazione della bozza del piano<br />
Federico Rendin a<br />
su, Ad azzardare la grande pro -<br />
messa era stato, a inizio estate, il<br />
ministro dello Sviluppo economico<br />
Paolo Romani. Il piano energe -<br />
tico nazionale, latitante dei primi<br />
anni '8o, trasversale agli impegni<br />
mai concretizzati dei governi di<br />
destra e di sinistra, pervicacemente<br />
atteso dagli operatori e dal Pae -<br />
se, imposto dalla Ue, avrebbe avuto<br />
la sua prima bozza entro di<br />
settembre. Tempo scaduto, anc a<br />
raunavolta.<br />
Doveva essere l'Enea a tracciare,<br />
per incarico dello stesso ministero,<br />
le linee generali del piano .<br />
Ma l'Enea, ben guidata ma alle prese<br />
con un'annosa crisi di identit à<br />
(tant'è che è reduce dall'ennesima<br />
proroga di tre mesi del commissariamento<br />
in attesa dellauuova"missione")<br />
deve ancoramenere<br />
mano alla pratica. E sì che Romani,<br />
sorretto dagli annunci della<br />
Presidenza del Consiglio, aveva<br />
promesso la definizione della strategia<br />
energetica nazionale entro<br />
quest'autunno per varare il Piano<br />
a fine anno o al massimo all'inizio<br />
del ama.<br />
Certo, c'è la crisi finanziari a<br />
con il rimescolamento delle priorità.<br />
C'è stato il disastro di Fukushima<br />
con i suoi sconquassi su i<br />
programmi di rientro italiano<br />
all'energia atomica. Ma proprio<br />
qui il Governo ha messo in atto<br />
l'ennesima confusa altalena. Prima<br />
ha annacquato il programm a<br />
nucleare, che del resto non era ne -<br />
anche stato avviato (al palo era rimasta<br />
persino l'Agenzia per la sicurezza,<br />
il primo passo). Poi h a<br />
cancellato, nel tentativo di evitare<br />
il referendum anti-atomo ,<br />
ogni norma che aveva a che far e<br />
non solo con il ritorno al nucleare<br />
ma anche con la ridefinizione<br />
a<br />
Gli obiettivi del Govern o<br />
che si sarebbe cancellato qualcosa<br />
cheaveva dimostratodifunzio-<br />
Soluzioni e previsioni di risparmio energetico fino al 2016 . Dati in GWh/ann o<br />
nare bene . Ora Stefano Saglia, i l<br />
sottosegretario allo Sviluppo eco-<br />
Misure di miglioramento<br />
dell'efficienza energetica<br />
Totale settore residenziale<br />
Risparmio<br />
energetico annuale<br />
conseguito a12010<br />
31 .472<br />
Risparmio<br />
energeticoi<br />
annuale atteso al<br />
2010<br />
16.998<br />
Risparmio<br />
energetico<br />
annuale atteso a l<br />
201 6<br />
56 .83 0<br />
nomico con delega per l'energia ,<br />
prospetta un rinnovo «a lungo termine»<br />
di questo strumento seppure<br />
in versione riveduta e corretta .<br />
«Assieme al ministro Roman i<br />
nell'ambito dei provvediment i<br />
Totale settore terziario 5.042 8 .130 24 .70 0<br />
per la crescita cercheremo di con -<br />
vincere il ministro dell'Economia<br />
Totale settore industria 8.270 7.040 21 .537 che la detrazione è virtuosa perché<br />
produce anche un maggio r<br />
Totale settore trasporti 2 .9721 3.490 23 .260 gettito per le casse dello Stato fa-<br />
Totale risparmio energetico atteso<br />
(obiettivo nazionale)<br />
\47.711 1 35.658 126.327<br />
cendo emergere anche molta evasione<br />
fiscale» afferma Saglia.<br />
Un versante, quello dell'efficienza,<br />
che rappresenta - lo dico-<br />
Fonte : bozza del Piano sull'efficienza energetica<br />
no imigliorianalisti elo conferma<br />
anche la Confmdustria sull'onda<br />
17%<br />
di corposi studi tecnico-finanziari-<br />
laprima e più conveniente strada<br />
da battere per implementar e<br />
La Direttiva 2009/28/CE prevede che entroil2020<br />
in Italia la quota di energia da rinnovabili<br />
raggiunga almenoill7Nsul consumo lordo di energia<br />
provvedimeatila cuiresaintermini<br />
di ritorno degli investimenti<br />
perla stessa finanza pubblica è forse<br />
la più conveniente tra le strategie<br />
energetiche .<br />
, Con misurebencalibrateloSta-<br />
della strategia energetica . do di produrre più del 10% della vere il versante più ghiotto, reddito potrebbe garantire un ritorn o<br />
Sterzate, indecisioni e niente nostra energia) è solo un tassell o tizio .agevole,lucroso :l'incremen- dell'investimento intermini di en-<br />
Piano. Perfino il capitolo cruciale della promessa strategia per le to dell'efficienza energetica . Tuttrate fiscali sicuramente superio-<br />
della promozione delle energie energie ve rd i . Per dare concretezto in lista d'attesa, in odore di scare - insiste la Confindustria - agli<br />
rinnovabili ha subìto contraccolza all'unico riferimento legislatidenza rispetto agli impegni con inc entivi mobilitati. Con un imp atpi.<br />
E non solo per le incertezze che vo che rimane in piedi, il decreto noi stessi e con la Ue.<br />
to positivo sull'occupazione di ol-<br />
hanno segnato per mesi gli incen- legislativo 28/2on che nel marzo Strategia per l'efficienza enertre 1,5 milioni di posti e un contri -<br />
tivi per l'energia fotovoltaica. In - scorso ha recepito le direttive cogeticain cima alle priorità, era sta- buto la crescita del Pil di circa l o<br />
certezze approdate a una soluziomunitarie su ambiente ed enerto promesso. Ma anche questa 0,4% annuo sino al 2020. Senza<br />
ne che gli espeiti giudicano no n gia, il Governo ha varato finora so- priorità arranca . Emblematico il contare che l'efficienza energeti-<br />
male: incentivi ridimensionati ma lo un decreto sulla cogenerazione dibattito sulla proroga o meno de l ca rappresenta lo strumentoprin-<br />
comunque prevedibili a medio ad alto rendimento. Mancano sistema di detrazioni fiscali de l cipale - insiste l'associazione de-<br />
termine, tant'è che l'industria e le<br />
installazioni del settore sono ri -<br />
all'appello almeno una ventina di<br />
decreti attuativi .<br />
55 % finora applicato per gli interventi<br />
in edilizia per l'increment o<br />
gli imprenditori - per conseguire<br />
gli obiettivi vincolanti previsti<br />
partite: romila megawatt installa - Promozione delle rinnovabili dell'efficienza energetica. Era sta- per la riduzione delle emissioni di<br />
ti, umila previsti a fine dell'anno , termiche, ridefinizione degli into annunciato che alla scadenza anidride carbonica e il conteni-<br />
23mila come obiettivo al 2016 . centivi per l'eolico, biomasse, car- del prossimo anno lo strument o mento dell'effetto serra.<br />
Ma iLfotovoltaico (che comun - burantidiorigine vegetale e il nuo- sarebbe stato sostituito con qual-<br />
federi co . rendina f ilsol e24ore,corn<br />
que tra cinque anninon sarà ingravoquadrostrategicoperpromuocosadi diverso . Ci si è resicorto<br />
ava ruTOVe savat n<br />
Pagina 54 di 119<br />
27Omila .<br />
t il numero di impianti fotovoltaici collegati all a<br />
rete elettrica nazionale. AI primo posto la Puglia<br />
coni.685 megawatt distribuiti i n 17 .812 impianti
press L.IfE<br />
26/09/2011<br />
II sole<br />
La Robin Tax colpisce<br />
Snam, Terna e Ace a<br />
Carlo Festa<br />
Snam Rete Gas, Terna e<br />
Acea saranno le più colpite<br />
dall'introduzione della Robi n<br />
Tax, l'aumento di quattro punti<br />
percentuali (dal 6,5 al 10,5% )<br />
dell'addizionale Ires che colpi -<br />
sce il settore petrolifero, del gas<br />
e dell'energia elettrica.<br />
Meno colpite saranno altr e<br />
municipalizzate . Subito dop o<br />
l'approvazione della manovra<br />
da 54 miliardi di euro, co n<br />
il via libera alla Robin Tax<br />
(che servirà per reperire le risorse<br />
per compensare i tagli<br />
agli enti locali ), gli analisti<br />
hanno cominciato a calcolar e<br />
gli impatti della manovra fiscale<br />
sui titoli dell'energi a<br />
quotati a Piazza Affari .<br />
E il risultato è stato più o me -<br />
no in linea per le diverse cas e<br />
d'investimento: gli analisti di<br />
Equita Sim hanno sottolineato<br />
che gli effetti più pesanti dell a<br />
Robin Tax ci saranno sulle società<br />
più esposte alle attività re -<br />
golate in Italia, ma anche s u<br />
quelle esposte principalment e<br />
sul settore delle rinnovabili. U n<br />
giudizio condiviso anche dagli<br />
esperti di Barclays Capital che<br />
hanno rivisto le attese su utili e<br />
aziende .<br />
In particolare, Equita Sim h a<br />
rivisto al ribasso le valutazioni<br />
borsistiche di Terna, Snam Re -<br />
te Gas e Acea in un intervall o<br />
compreso tra il 1o% e il 17 per<br />
cento. Per Terna, per fare u n<br />
esempio, l'estensione della Ro -<br />
bin Tax comporterà «un maggiore<br />
onere in termini di impo -<br />
ste correnti 2011stimabile in cir -<br />
ca 8o milioni di curo» . Da valu -<br />
tare, ha indicato l'azienda guidata<br />
da Flavio Cattaneo, le conse -<br />
guenze sugli anni successivi.<br />
Pesantemente influenzat e<br />
anche aziende con un perimetro<br />
di attività italiano e molto<br />
esposte sull'energia verde, come<br />
Falck Renewables e Alerion<br />
(con valutazioni riviste in<br />
calo del 6-7%) .<br />
Più ridotte tutte le revisioni<br />
sulle altre società dell'energia :<br />
la maggioranza delle municipalizzate<br />
sono infatti meno esposte<br />
alla Robin Tax grazie alla diversificazione<br />
nel settore idroelettrico<br />
e nellagestione dei rifiuti<br />
(con una valutazione in me -<br />
dia al ribasso del 4-5%).<br />
'Ancora minore, invece,l'ef -<br />
fetto sui grandi gruppi energetici<br />
italiani come Enel, Eni, Edison<br />
e Enel Green Power grazi e<br />
alla loro rilevante diversificazione<br />
geografica internazionale<br />
(2-3% di revisione sui valori<br />
di Borsa). Per Enel Gree n<br />
Power l'ammontare da pagare<br />
Robin Hood Tax<br />
.. .. . .. .. . .. .. . .. .. . .. .. . .. . .. .. . .. . .. .. . .. .. . .. .. . .. .. . .. . .. .. .. . .. . .. .<br />
La manovra di Ferragosto<br />
(articolo 7 del decreto legge 138 )<br />
ha previsto che per il 2011, i l<br />
2012 e i12013 scatta l'aument o<br />
di quattro punti percentuali, da l<br />
6,5 al10,5%, dell'addizional e<br />
Ires che colpisce il settor e<br />
petrolifero, del gas e dell'energi a<br />
elettrica . E la cosiddetta «Robi n<br />
Hood Tax» . Interessato anche i l<br />
settore della trasmissione e<br />
distribuzione .<br />
toccherà i 25 milioni di euro<br />
all'anno nel periodo 2011-2013<br />
che dal 2014 in poi si abbasserà a<br />
2 milioni. Per la controllant e<br />
Enel l'impatto dovrebbe esser e<br />
di circa 400 milioni di euro<br />
all'anno per i prossimi tre anni<br />
(2011-2013). Dal2o141e attese ag -<br />
giuntive si dovrèbbero ridurr e<br />
invece a 200 milioni .<br />
Resta da capire quali potreb -<br />
bero essere le conseguenze pe r<br />
gli investitori di Borsa. Negli ultimi<br />
tre mesi, complice la cris i<br />
dei mercati, anche i titoli<br />
dell'energia hanno avuto cali<br />
più o meno rilevanti: dalle perdite<br />
superiori al 30% di Enel e Iren<br />
fino ai cali più contenuti di<br />
Snam (-14%) e Terna (-23%) .<br />
Ma c'è anche la variazione posi -<br />
tiva di Edison (+5%), legata agli<br />
spunti speculativi su una possi -<br />
bile Opa di Edf.<br />
Sul fronte borsistico, alme -<br />
no per gli analisti, i giudizi non<br />
dovrebbero modificarsi più di<br />
tanto a causa dell'impatto della<br />
Robin Tax. I punti di forza delle<br />
aziende del settore continuano<br />
ad essere considerati la buo -<br />
na diversificazione geografic a<br />
e settoriale oltre alla redditivi -<br />
tà. Per fare un esempio proprio<br />
Equita conferma il giudizio<br />
«Buy», cioè comprare, sul tito -<br />
lo Terna malgrado la revision e<br />
della valutazione : merito de l<br />
suo sconto (dello%) sul Rab, i l<br />
regulatoty asset base cioè il capitale<br />
investito regolamentato .<br />
E gli analisti di Societe Gene -<br />
rale sono sulla stessa linea : pur<br />
avendo ridotto il prezzo obiettivo<br />
di Enel Green Power da 2,1a 2<br />
euro, hanno infatti mantenuto il<br />
rating Buy sull'azione.<br />
carlo .festa@ilsole24ore.co m<br />
Pagina 55 di 119<br />
O RIPRODUZIONE RISERVATA
press L.IfE<br />
26/09/201 1<br />
Green jobs . Le stime di Althesys al 2020<br />
Il verde crea lavoro<br />
Luca Salvioli<br />
La corsa della green economy<br />
che ha interessato l'Italia<br />
negli ultimi tre anni ha portato il<br />
settore a un discreto boom occupazionale.<br />
Una ricerca Althesys<br />
anticipata al Sole 24Ore stima in<br />
11 .125unità il potenziale occupazionale<br />
in Italia dell'industria<br />
delle sole energie rinnovabili,<br />
per il 2020 . Considerando invece<br />
la stessa stima al netto dei po -<br />
sti di lavoro non creati nell'energia<br />
tradizionale, il numero scende<br />
a 102 .499. La stima è prudente,<br />
perché è ragionevole pensare<br />
che ci sarà una crescita dei po -<br />
sti di lavoro nei servizi avanzat i<br />
di gestione e monitoraggio .<br />
Continua r pagina 1 4<br />
Le stime Althesys sull'occupazione netta dopo il Quarto conto energi a<br />
Nel 2020 oltre 100mila occupati<br />
con un monte stipendi da 2,3 miliardi<br />
La previsione elaborata da Althesys<br />
per i12020 Siarticola sullo<br />
scenario di raggiungimento dei<br />
target europei sulle fonti rinnovabili<br />
. E cioè, per l'Italia, il 17% di<br />
energia pulita sui consumi fmali<br />
di energia .<br />
I risultati dell'indagine considerano<br />
inoltre altre variabili. La<br />
previsione più ottimistica contempla<br />
gli obiettivi di potenza<br />
contenuti nel IV Conto Energia.<br />
In questo caso nel fotovoltaico si<br />
ottengono diverse migliaia di posti<br />
di lavoro in più, arrivando a<br />
una stima netta di 102.499 nuovi<br />
occupati nel settore (si veda la tabella<br />
sopra). Considerando il<br />
monte stipendi dell'industria verde<br />
che così andrebbe a crearsi, s i<br />
arriverebbe a 2,3 miliardi di eur o<br />
l'anno.<br />
Lo sviluppo del settore dipende<br />
da una serie di variabili principali:<br />
costo dell'energia tradizionale<br />
e congiuntura economica,<br />
Il fotovoltaico fa da traino<br />
regime di incentivi, obiettivi nazionali<br />
e internazionali, maturità<br />
del comparto, costo della tecnologia,<br />
ricerca e sviluppo e ruol o<br />
dell'industria nazionale nella<br />
competizione internazionale .<br />
. .. . .. . .. .. . .. .. . .. . .. .. .. . .. . .. .. . .. . .. .. .. . .. . .. .. . .. . .. .. . .. .. .. . .. . ..<br />
I FATTORI<br />
A influire sull'ammontare<br />
dei nuovi posti<br />
il regime di incentivi<br />
e il livello<br />
di maturità del compart o<br />
. .. . . .. .. .. . .. . .. .. . .. .. . .. .. . .. . .. .. . .. .. . .. . .. .. .. . .. . .. .. . .. . .. .. .. . ..<br />
Basta un piccolo cambiamento<br />
per arrivare a risultati ancora<br />
più incoraggianti. Nel caso in<br />
cui, per esempio, i costi degli im -<br />
pianti fotovoltaici ed eolici diminuissero<br />
del Io% più del previsto,<br />
il monte stipendi arriverebbe<br />
a oltre 2,6 miliardi di euro . Se<br />
il prezzo del petrolio crescess e<br />
più del previsto (108 dollari al ba-<br />
rile nel 2020) anche solo del 5 %<br />
l'effetto di spostamento degli in -<br />
vestimenti sarebbe tale da generare<br />
un aumento del 17% del totale<br />
degli addetti coinvolti nel settore<br />
in dieci anni.<br />
Il discorso vale anche per la<br />
grid parity, ovvero il moment o<br />
in cui la produzione di corrente<br />
elettrica da fonti rinnovabili sarà<br />
competitiva (senza incentivi)<br />
con quella tradizionale . Le stime<br />
spesso differiscono perchè non<br />
si tratta di un assoluto relativo ,<br />
ma di un valore che si definisce<br />
sulla base dell'andamento dei<br />
prezzi dei combustibili fossili e<br />
delle tecnologie.<br />
Dalla ricerca emerge «un saldo<br />
tra costi e benefici positiv o<br />
per l'Italia - commenta Alessandro<br />
Marangoni, ceo diAlthesys- .<br />
L'Italia ha tante eccellenze, manca<br />
una strategia di Paese» .<br />
L'idea di green economy come<br />
base per una nuova rivoluzione<br />
industriale si è fatta strada<br />
Previsione a due velocità. Ne i<br />
grafici a destra, il potenziale<br />
occupazionale a12020 perle<br />
diverse fonti rinnovabili in Italia<br />
Stima dell 'occupazione netta al 2020 (unità occupate) i i Prima del IV CE* r<br />
Eolico<br />
Fotovoltaic o<br />
Biomasse Minihydro<br />
28.259 28.25 9 29.556 41.61 2<br />
26.414 26.414 5.411 5 .411<br />
Dopo IV CE*<br />
Total e<br />
102.49 9<br />
secondo le stime di Althesys. Le<br />
stime sono al netto dei posti ch e<br />
andrebbero persi nell'energi a<br />
tradizionale. Gli scenari sono<br />
due . La colonnina blu indic a<br />
l'ipotesi di sviluppo de l<br />
"potenzia" italiano senza gl i<br />
obiettivi di potenza contenut i<br />
nel IV Conto Energia . Questi<br />
vengono invece considerat i<br />
nella colonnina verde, dove<br />
l'occupazione necessaria ne l<br />
90.44 3<br />
fotovoltaico sale di divers e<br />
migliaia di unità . r(*) Ce : conto energia<br />
Pagina 56 di 119<br />
nell'opionione pubblica durant e<br />
la campagna presidenziale diBarack<br />
Obama negli Stati Uniti, anche<br />
se in Europa paesi come la<br />
Germania ne avevano fatto una<br />
realtà diversi anni prima. E per<br />
questo che nelle scorse settimane<br />
ha suscitato stupore la bancarotta<br />
dichiarata dalla californiana<br />
Solyndra, azienda produttrice<br />
di pannelli fotovoltaici ch e<br />
aveva ricevuto la visita del presidente<br />
americano e un prestito di<br />
oltre mezzo miliardo di dollari<br />
dalla Casa Bianca. Sono rimast e<br />
senzalavorounmigliaio dipersone.<br />
Questo cosa insegna? «Che<br />
anche la green economy risponde<br />
alle regole della competizione<br />
internazionale» risponde Marangoni<br />
. Anche nella geopolitic a<br />
delle rinnovabili la Cina morde i<br />
concorrenti con pannelli fotovoltaici<br />
abuonmercato . Un'altravariabile<br />
di cui tenere conto.<br />
Luca Salvioli<br />
® RIPRODUZIONE RISERVATA
press L.IfE<br />
26/09/2011<br />
Scandalo eolico, un arino dopo<br />
Inchieste al vento?<br />
Roberto Gatull o<br />
Ilvento delle inchieste penali<br />
sulle energie rinnovabili<br />
supera i confini e raggiunge<br />
Principato di Monaco, Lussemburgo,<br />
Svizzera, San MarinoeGermania<br />
.<br />
Nei primi tre Stati, con deli -<br />
cate rogatorie internazionali ,<br />
è arrivato il pm della Dda di Catanzaro,<br />
Pierpaolo Bruni, uno<br />
dei magistrati più preparati<br />
nella lotta alle cosche calabre -<br />
si e, per questo, scampato più<br />
volte alla morte.<br />
Bruni è titolare - fino a fin e<br />
mese, quando lascerà verosimilmente<br />
la delega sulla pro -<br />
vincia di Crotone a una colle -<br />
ga che si è già messa al lavoro -<br />
dell'indagine, decollata a luglio<br />
2009, sulla filiera energeti -<br />
ca cogenerativa di Scandale.<br />
L'ipotesi della Procura antimafia<br />
è che una supposta as -<br />
sociazione a delinquere che<br />
vede coinvolti politici, dirigenti<br />
pubblici e imprenditori,<br />
abbia prima incassato deci -<br />
ne di milioni stanziati con u n<br />
contratto di programma ministeriale<br />
e poi, con una serie<br />
di spericolate manovre finan -<br />
ziarie, li avrebbe fatti sparire<br />
all'estero .<br />
Continua pagina 1 . 5<br />
II Sole<br />
Pubblici ministeri nel labirinto delle rogatorie<br />
Ingenti fondi dietro holding, soprattutto lussemburghesi - Scarsa collaborazione tra le autorità inquirenti<br />
Continua da in ; '<br />
Nella richiesta di arresto,<br />
Bruni, a proposito di alcuni indagati,<br />
ricorda «l'allarmant e<br />
capacità di polverizzare e rendere<br />
non rintracciabile, anch e<br />
dietro lo scudo di società di di -<br />
ritto estero, gli ingenti fondi<br />
pubblici e privati indebitamente<br />
percepiti» . Gran parte delle<br />
società utilizzate sono di diritto<br />
lussemburghese.<br />
I personaggi principali intorno<br />
ai quali ruota l'inchiesta so -<br />
no Aldo Bonaldi, uomo d'affari<br />
e imprenditore nato a Soresina<br />
(Cremona) ma residente<br />
nel Principato di Monaco e Roberto<br />
Baroni, nato a Pavia ma<br />
residente a Tunisi (Tunisia) .<br />
Sono latitanti e per entrambi<br />
sono stati spiccati mandati di<br />
cattura internazionali. ,<br />
Bocche cucite in Procura<br />
mabasta saper interpretare i silenzi<br />
per capire la rabbia per l a<br />
scarsa collaborazione finor a<br />
fornita dalle altre autorità coinvolte<br />
in quella che, più di un os -<br />
servatore, considerala naturale<br />
evoluzione dell'inchiestaPoseidone<br />
condotta da un giova -<br />
ne magistrato della Direzion e<br />
distrettuale antimafia di Catanzaro,<br />
oggi sindaco di Napoli :<br />
Luigi De Magistris. Gran parte<br />
dei personaggi - anche all'epoca<br />
accusati di aver fatto sparire<br />
decine di milioni di risors e<br />
pubbliche - sono gli stessi .<br />
L'inchiesta, due anni dopo, è<br />
bloccata perché per ricostruire<br />
compiutamente la catena di<br />
movimenti societari, bancari e<br />
finanziari c'è bisogno che du e<br />
banche monegasche aprano<br />
gli archivi ai pm italiani. La<br />
stessa cosa dovrebbero fare altri<br />
istituti di credito svizzeri e<br />
lussemburghesi mentre, al momento,<br />
è ritenuto secondario il<br />
filone che porta verso il Liechtenstein<br />
ma anche con questo<br />
Paese potrebbe aprirsi u n<br />
delicato confronto.<br />
Bruni è stato titolare anche<br />
di un'altra inchiesta penale ordinaria,<br />
sviluppata a giugn o<br />
2010, sul Parco eolico tra Strongoli<br />
e Melissa . L'inchiesta è però<br />
passata da poco alla Distrettuale<br />
antimafia di Catanzaro e<br />
gli sviluppi sembrano interessanti.<br />
Anche in questo caso è<br />
difficile penetrare il silenzio<br />
BUSINESS REDDITIZI<br />
Eolico e biomasse<br />
scatenano l'appetit o<br />
delle mafi e<br />
In prima fila Cosa Nostr a<br />
e Sacra corona unit a<br />
. .. . .. .. .. . .. . .. .. .. . .. .. . .. . .. .. . .. .. .. . .. .. .. . . .. .. .. .. .. . .. . .. .. . .. . .. ..<br />
. .. . .. .. .. . .. . .. .. . .. .. . .. .. . .. . .. .. . .. .. . .. .. . .. .. . .. . .. .. . .. .. .. . .. . .. .. .<br />
Pagina 57 di 119<br />
Il procedimento pe r<br />
rogatoria internazionale rientra<br />
nelle operazioni di assistenz a<br />
giudiziaria tra Stati Sovrani . Si<br />
sviluppa, nel corso di u n<br />
processo pendente, in un a<br />
richiesta di acquisizioni d i<br />
informazioni e/o atti che vien e<br />
inoltrata dall'Autorità<br />
giudiziaria di uno Stat o<br />
stranier o
press L.IfE<br />
26/09/201 1<br />
della Procura ma secondo<br />
quanto filtra, questa inchiest a<br />
avrebbe portato alla luce un a<br />
serie di collegamenti con altr e<br />
inchieste aperte. Una, decollata<br />
a fine 2010, riguarda il Parc o<br />
eolico di Isola Capo Rizzuto e<br />
le presunte infiltrazioni della<br />
cosca Arena nella gestione e<br />
che vede coinvolti anche due<br />
soggetti sammarinesi . Per questo<br />
motivo la Procura di Catanzaro<br />
ha avviato la rogatori a<br />
con il Tribunale di San Mari -<br />
no, che ha già fornito ogni in -<br />
formazione utile ma che a sua<br />
volta ha inoltrato una richiest a<br />
di rogatoria all'Italia .<br />
Finita qui? No, perché sarebbe<br />
coinvolto anche un imprenditore<br />
tedesco, motivo per il<br />
quale è stata avanzata una richiesta<br />
di rogatoria alla Germania<br />
alla quale la Procura di Catanzaro<br />
resta appesa. Isola Capo<br />
Rizzuto è al centro di un'al -<br />
tra inchiesta, partita nel 2007<br />
dalla Procura di Paola e giunt a<br />
poi sul tavolo della Procura di<br />
Catanzaro, che anche a ridosso<br />
di Ferragosto ha proseguito<br />
negli interrogatori .<br />
Con il declino del fotovoltaico<br />
(anche se nella Locride l e<br />
cosche calabresi e quelle siciliane<br />
hanno allungato insiem e<br />
gli occhi sui terreni da dedicare<br />
a impianti solari) è proprio<br />
l'energia eolica che torna a solleticare<br />
l'appetito delle mafie.<br />
«Ilgrande magnete degli investimenti<br />
nelle rinnovabili è stato<br />
fino ad agosto il fotovoltaico<br />
- conferma Giuseppe Mastropieri,<br />
direttore dell'are a<br />
Fonti rinnovabili di Nomism a<br />
Energia — anche se i nuovi mec -<br />
canismi incentivanti e i limiti<br />
posti alla costruzione dei gran -<br />
di impianti a terra introdott i<br />
con il decreto legislativ o<br />
28/2011 stanno nuovamente<br />
spostando l'attenzione degl i<br />
investitori sugli impianti eolici<br />
e in misura crescente sulle<br />
biomasse» .<br />
Se la situazione dell'eolic o<br />
in Calabria è drammatica e appesa<br />
alle rogatorie, in Puglia la<br />
magistratura sta indagando sugli<br />
interessi della Sacra corona<br />
unita e in Sardegna non si placa<br />
ancora l'eco delle denunce<br />
alla magistratura e in Parlamento<br />
dell'ex Governator e<br />
Mauro Pili sui possibili interessi<br />
nell'eolico di soggetti legat i<br />
a Cosa nostra.<br />
Proprio la Sicilia - dove le inchieste<br />
aperte sono molte - è<br />
un altro fronte di vento "caldo"<br />
che però comincia a dar e<br />
frutti giudiziari. Il 21 aprile la<br />
Corte d'Appello di Palermo ha<br />
emesso la sentenza relativa al<br />
processo Eolo, scaturito<br />
dall'indagine sugli intrecci tra<br />
mafia, politica e imprenditoria<br />
a Mazara del Vallo (Trapani) .<br />
Vito Martino, ex assessore e<br />
consigliere comunale di Forza<br />
Italia è stato condannato a du e<br />
anni per corruzione: si fece pagare<br />
con una Mercedes per<br />
agevolare il progetto dell'imprenditore<br />
trentino Luigi Franzinelli<br />
per la costruzione de l<br />
parco eolico a Mazara. Franzinelli<br />
è stato condannato a un<br />
anno e due mesi, il suo socio<br />
Antonio Aquaro a un anno, cinque<br />
mesi, 24 giorni. I giudici d i<br />
secondo grado hanno confermato<br />
la condanna a otto anni e<br />
quattro mesi per Giovan Battista<br />
Agate, fratello del presunto<br />
padrino di Mazara, don Mariano<br />
Agate. E lui che secondo<br />
l'accusa ha pilotato l'affare de -<br />
gli impianti eolici quando Co -<br />
sa nostra ha deciso di giocar e<br />
la sua partita allorché in campo<br />
è entrato Matteo Tamburello<br />
(parente di Vito Martino) ,<br />
che intuì la possibilità di fare af -<br />
fari con l'energia eolica. Con -<br />
dannato anche l'ex capo<br />
dell'ufficio tecnico del Comune<br />
di Mazara del Vallo, Pino Su -<br />
cameli, a sette anni e un mese .<br />
Il boss Nino Cuttone, gener o<br />
di Martino, ha preso sei anni e<br />
sette mesi. L'imprenditore salernitano<br />
Melchiorre Saladino<br />
ha patteggiato invece in sed e<br />
di udienza preliminare.<br />
Le riflessioni di Pierangel o<br />
Padova, il pm della Dda di Palermo<br />
che ha coordinato l'indagine<br />
con il collega Ambrogio<br />
Cartosio sull'intreccio mafia-imprenditoria-politica,<br />
so -<br />
no chiare: «Le energie alternative<br />
- dichiara Padova al Sole-24<br />
Ore - grazie al sistema<br />
dei certificati verdi sono estremamente<br />
redditizie. La sensazione<br />
è che in questo busines s<br />
ci possa essere anche un altr o<br />
elemento aggiuntivo, vale a dire<br />
il controllo del territorio .<br />
Una linea di tendenza che viene<br />
confermata anche dalle indagini<br />
in corso. Non dobbiamo<br />
infine dimenticare che è<br />
preoccupante la presenza d i<br />
pubblici amministratori e anche<br />
questa è una linea di tendenza<br />
che emerge sempre più<br />
chiaramente» .<br />
Roberto Galull o<br />
Pagina 58 di 119<br />
e RIPRODUZIONE RISERVATA
press L.IfE<br />
26/09/201 1<br />
Fotovoltaico in ripresa<br />
La frenata arriva dall'eolico<br />
Sul rallentamento ha influito l'incertezza normativa<br />
Luca Vaglio<br />
Se si guarda al panorama<br />
italiano delle fonti rinnovabil i<br />
si vede un settore che insegue i l<br />
boom degli anni passati, dop o<br />
mesi difficili a causa di incertezze<br />
normative evitabili . Gli operatori<br />
criticano la scelta del Governo<br />
di puntare sulla Robin<br />
Hood Tax: la tassa, dicono, contraddice<br />
la necessità di supportare<br />
il mercato emergente delle<br />
fonti pulite e il sistema di incentivi<br />
voluto dal legislatore .<br />
Ilfotovoltaic o<br />
Gli investimenti sul fotovoltaico<br />
nella prima parte del 2on,hanno<br />
subito una contrazione nel periodo<br />
che è intercorso tra il decret o<br />
di marzo (Dlgs 28/2011) e il varo<br />
del Quarto conto energia, a giugno.<br />
Poi il mercato si è rimess o<br />
in moto : da giugno a oggi in Italia<br />
sono stati installati circa 1,5 Gw ,<br />
facendo arrivare la potenza fotovoltaica<br />
disponibile a lo Gw.<br />
Nel Quarto conto energia s i<br />
prevede che nel 2016 si arriverà<br />
a 23 Gw, ma gli addetti ai lavori<br />
ipotizzano che questa soglia sarà<br />
raggiunta in anticipo . «Il decreto<br />
per gli anni 2011-2012 prevede<br />
un limite di spesa per gli<br />
impianti oltre 1 Mw, stabilendo<br />
che per realizzarli ci si debba<br />
iscrivere aun registro - spiega il<br />
presidente di Ises Italia Gian<br />
BattistaZorzoli- . Chinonottiene<br />
l'iscrizione non guadagna automaticamente<br />
questo diritt o<br />
l'anno successivo, ma deve riproporre<br />
la domanda. Così nel<br />
prossimo biennio si rischia d i<br />
penalizzare da un lato gli im-<br />
pianti più grandi e dall'altro le<br />
aziende più piccole, che non<br />
hanno risorse per rischiare un<br />
investimento senza la sicurezza<br />
di avere gli incentivi per una<br />
certa data . Dal 2013, se il settor e<br />
supera indenne idue anni avenire,<br />
gli investimenti dovrebbero<br />
trovare nuovo vigore» .<br />
Solare termico ed eolico<br />
Per il solare termico si attend e<br />
l'introduzione di nuovi incentivi,<br />
basati su una tariffa feed-in,<br />
.. . .. .. .. . .. . .. .. . .. .. .. . .. . .. .. . .. . .. .. . .. .. .. . .. . .. .. . .. .. .. . .. . .. .. . .. . .<br />
IL TRAIN O<br />
Cresce l'idroelettrico<br />
coni piccoli impiant i<br />
Questa fonte copre il14 %<br />
di tutta l'energia elettric a<br />
prodotta nel Paes e<br />
.. . .. .. .. . .. . .. .. . .. .. .. . .. . .. .. . .. . .. .. . .. .. .. . .. . .. .. . .. .. .. . .. . .. .. . .. . .<br />
più funzionali rispetto al meccanismo<br />
di sgravi fiscali in vigor e<br />
oggi. Maggiori difficoltà attraversa<br />
il business dell'eolico: negli<br />
ultimi mesi si è verificat a<br />
una frenata degli investiment i<br />
dovuta anche al fatto che il Governo,<br />
con il decreto del marzo<br />
scorso, ha deciso di ridurre de l<br />
22% il valore dei certificati verdi<br />
(per legge e in modo retroattivo)<br />
rispetto ai livelli stabilit i<br />
con la Finanziaria del 2007.<br />
«Confidiamo che il decreto, atteso<br />
nelle prossime settimane,<br />
riporti più su il valore degli incentivi<br />
e riduca il taglio rispetto<br />
ai valori del 2007 dal 22% attuale<br />
al 15%», afferma Simone To -<br />
gni, presidente di Anev. Nel<br />
Pagina 59 di 119<br />
2011 la potenza installata degl i<br />
impianti è cresciuta dai 5 .79 7<br />
Mw di fine 2010(dati Anev-Terna)<br />
ai 6 .389 Mw del primo settembre<br />
scorso (Anev) . «Va, pe -<br />
rò, precisato - continua Togni -<br />
che in questo momento possono<br />
permettersi di lanciare nuovi<br />
progetti solo i grandi gruppi ,<br />
che hanno sufficiente denaro in<br />
cassa o beni tali da potersi permettere<br />
di accendere un mutuo.<br />
Scontano una fase di stas i<br />
le operazioni di finanziamento<br />
bancario, effettuate secondo lo<br />
schema del project financing,<br />
in cui i soldi vengono erogati<br />
sulla base di precisi calcoli relativi<br />
alla remunerazione dell'in -<br />
vestimento».<br />
Il decreto dovrebbe esser e<br />
emanato nelle prossime setti -<br />
mane. Stabilirà misure e modalità<br />
degli incentivi peri nuovi progetti<br />
dal 2013 . Secondo Togn i<br />
«per gli impianti fino ai 5 Mw c i<br />
sarà una tariffa feed-in omnicomprensiva,<br />
mentre per quell i<br />
più grandi verrà previsto un si -<br />
stema ad asta. Questo sistem a<br />
ci lascia perplessi, poiché nei Paesi<br />
europei in cui è stato adottato<br />
ha funzionato male, determi -<br />
nando ritardiprocedurali e difficoltà<br />
di selezione tra le numero -<br />
se domande pervenute. L'asta è<br />
adatta ai progetti grandi, oltre i<br />
5 0 -55Mw: in questo caso, si può<br />
creare una competizione tra po -<br />
chi big player, con effetti di contenimento<br />
sui prezzi» .<br />
L'eolico italiano ha comunque<br />
mantenuto una certa vitali -<br />
tà. Nell'ultimo anno, secondo<br />
uno studio di Althesys, le no-<br />
stre aziende hanno ottenuto au -<br />
torizzazioni per realizzare impianti<br />
eolici all'estero per 85 o<br />
Mw, contro i 287 Mw del 2009 .<br />
Ancora, nei primi sei mesi del<br />
2011 le aziende italiane hanno<br />
realizzato 13 operazioni, comprensive<br />
di nuovi impianti e ac -<br />
quisizioni di altri operatori ,<br />
per un totale 694 Mw e 920 milioni<br />
di investimenti. E verranno<br />
realizzati fuori dall'Italia il<br />
62% dei progetti per cui le nostre<br />
aziende hanno ricevuto<br />
l'autorizzazione da gennaio a<br />
giugno.<br />
L'idroelettric o<br />
Lo sviluppo di questa fonte, che<br />
rappresenta il 68-7o% delle rinnovabili<br />
italiane e circa il14% di<br />
tutta l'energia elettrica prodotta<br />
in Italia, è affidato ai piccoli<br />
impianti. Anche qui si attende il<br />
nuovo decreto che introdurrà<br />
una tariffa feed-in. Nel 2010 la<br />
potenza installata è risultata pa -<br />
ri a 21 .856 Mw, di cui circa<br />
18.000 Mw da fonti naturali, al<br />
netto dei pompaggi (dati Ter -<br />
na). Le stime di Aper (Associa -<br />
zione produttori da fonti rinnovabili)<br />
mostrano una buona vitalità:<br />
nel 2010 sotto partiti 8 o<br />
nuovi impianti di taglia inferio -<br />
re ai 10 Mw per una potenza in -<br />
stallata totale di 153 Mw. «Ma<br />
per gli impianti più piccoli, co n<br />
una potenza tra i Zoo e i 200Kw,<br />
sarebbero auspicabili procedure<br />
di autorizzazione più veloci e<br />
meno onerose» afferma Flavio<br />
Sarasino di Federpern (Federazione<br />
produttori idroelettrici) .<br />
RIPRODUZIONE RISERVATA<br />
Pa • ina 17
press L.IfE<br />
26/09/2011<br />
Il piano d'azione nazionale sulle rinnovabil i<br />
Stima al 2020 del contributo totale sul consumo finale di energia previst o<br />
per ciascuna tecnologia che usa energia rinnovabile in Italia (ktep)<br />
Elettricità per trasporti 369<br />
Solare fotovoltaico<br />
Idroelettric a<br />
a<br />
146 ncentrazione 3.61 1<br />
Biomass a<br />
(solida+biogas +<br />
biocarburante)<br />
9.815<br />
Solar e<br />
Eolico termico<br />
1.720 1 .58 6<br />
j Fonte : elaborazione Aiel dati Pa n<br />
II solelj<br />
I consumi di energia termica da fonti di energia rinnovabili (2009 e 2020)<br />
I 2009 2020<br />
Geotermic a<br />
(escluse pdc*) Solare Biomassa<br />
213 300 67 1 .586<br />
Energie rinn .<br />
da pdc *<br />
L875 5.670 1.083 2.900<br />
Agroenergie . Entro fine anno il provvedimento con gli incentiv i<br />
Biomasse in corsa (anche contro il tempo)<br />
Giorgio dell'Orefice<br />
Energia termica e "altre "<br />
rinnovabili sono le priorità de l<br />
settore delle agroenergie per i<br />
prossimi mesi . Nel quadro delle<br />
norme attuative del decreto<br />
legislativo sulle fonti rinnovabili<br />
(decreto legislativo 28 de l<br />
3 marzo 2011), infatti, i prossimi<br />
provvedimenti a essere varati<br />
riguarderanno gli incentivi<br />
per l'energia termica e quelli<br />
relativi alla produzione d i<br />
energia elettrica da fonti rinnovabili,<br />
escluso il fotovoltaico<br />
che già è stato regolamentato<br />
nei mesi scorsi . Due provvedimenti<br />
che dovranno necessariamente<br />
essere varati entro la<br />
fine dell'anno .<br />
D'altro canto lo stesso decreto<br />
quadro sulle rinnovabili pre -<br />
vede l'avvio dei nuovi incentivi<br />
per l'energia termica da bio -<br />
masse già a partire dal prossimo<br />
i° gennaio, mentre fissa a l<br />
gennaio 2013 il debutto dell e<br />
nuove tariffe per l'elettricit à<br />
prodotta dalle fonti rinnovabili<br />
(eolico, geotermico, idroelet -<br />
trico ma anche biomasse agri-<br />
cole e oli vegetali).<br />
Per l'energia termica da biomasse<br />
quindi si sta per registrare<br />
una vera e propria "cors a<br />
contro il tempo" . Se questo è il<br />
contesto, il segmento risult a<br />
anche in grande crescita. Basti<br />
pensare che ogni anno sono<br />
I NUMERI<br />
Ogni anno utilizzate<br />
23 milioni di tonnellate<br />
di combustibili legnosi ,<br />
che alimentan o<br />
cinque milioni di impianti<br />
. . .. . .. .. .. . .. . .. .. . .. . .. .. . .. . .. .. . .. . .. . .. .. .. . .. . .. .. . .. . .. .. . .. .. . .<br />
utilizzate 23 milioni di tonnellate<br />
di combustibili legnosi, 4, 5<br />
milioni di famiglie consuma -<br />
no legna da ardere (che per il<br />
50% di queste rappresenta l a<br />
principale fonte di riscalda -<br />
mento) mentre 5 milioni sono<br />
gli apparecchi alimentati co n<br />
biomasse legnose e installati<br />
su scala domestica nel cors o<br />
degli ultimi dieci anni .<br />
«Un settore importante -<br />
spiega il presidente dell'Aiel -<br />
Cia (associazione italiana ener -<br />
gie agroforestali), Marino Berton<br />
- per il quale lo scenario potrà<br />
cambiare radicalmente se<br />
si passerà anche per la termica<br />
dall'attuale sistema di detrazioni<br />
fiscali a un vero e propri o<br />
conto energia che ne favorirà<br />
lo sviluppo» .<br />
La proposta avanzata dalla<br />
stessa associazione punta a distinguere<br />
tre categorie sulle<br />
quali articolare un sistema incentivante<br />
per la termica alimentata<br />
da biomasse legnose : i<br />
piccoli apparecchi destinati al<br />
solo riscaldamento domestico;<br />
le caldaie di media dimensione<br />
(fino a 500 kW di potenza termica)<br />
; gli impianti per riscaldamento<br />
di potenza superiore a i<br />
500 kw e che effettuano anche<br />
il teleriscaldamento . «Per i primi<br />
proponiamo un conto energia<br />
semplificato che contabilizzi<br />
in modo forfettario l'energia<br />
ceduta - spiega Berton - . Ne l<br />
secondo caso, si prevede una<br />
contabilizzazione dell'energia<br />
effettiva finalizzata al riscalda-<br />
Pagina 60 di 119<br />
mento, mentre per gli impiant i<br />
di taglia maggiore auspichiamo<br />
il ricorso al sistema dei cer -<br />
tificati bianchi riformato rispetto<br />
all'attuale, rafforzando<br />
cioè durata e valore degli stessi<br />
certificati».<br />
L'altro importante capitolo<br />
oggetto dei decreti attuativi ri -<br />
guarda l'energia elettrica d a<br />
fonti rinnovabili, escluso il fo -<br />
tovoltaico per il quale è già sta -<br />
to definito il4° conto energia.<br />
«Come è stata messa a punto<br />
di recente una proposta di tariffa<br />
onnicomprensiva per il<br />
biogas immaginiamo un'analoga<br />
tariffa anche per l'energia<br />
prodotta da biomasse legnose<br />
o oli vegetali - conclude<br />
il presidente dell'Aiel - . Siamo<br />
ancora alle primissime fasi<br />
del confronto, tuttavi a<br />
l'obiettivo che abbiamo sar à<br />
quello di giungere alla definizione<br />
di tariffe più elevate per<br />
gli impianti più piccoli e la valorizzazione<br />
dell'efficienz a<br />
energetica e tecnologica per<br />
unità di energia prodotta» .<br />
e RIPRODUZIONE RISERVATA
press LinE<br />
26/09/2011<br />
Convegni. Ricerca per l'Energy Summit del Sole 24 Ore, da oggi a mercoledì a Milano<br />
Adesso la liberalizzazione<br />
comincia a dare i primi frutti<br />
Andrea Curiat<br />
Sorpresa: la liberalizzazione<br />
dell'energia funziona. In Italia,<br />
più che in Europa. Gli alti costi<br />
delle bollette italiane? Dipendono<br />
da altri fattori: primo su<br />
tutti, un mix energetico poco favorevole<br />
in tempi di rincari record<br />
del petrolio. È quanto<br />
emerge dalla ricerca condotta<br />
dall'Istituto per la competitività<br />
I-Com. L'indagine sarà presentata<br />
in occasione dell'undicesima<br />
edizione dell'Energy Summit<br />
del Sole 24 Ore, che si apre<br />
oggi e si chiuderà mercoledì<br />
(per informazioni: www.formazione.ils<br />
o le24or e .c o m/ene rgy2on).<br />
Alla manifestazione<br />
parteciperà, tra gli altri, il presidente<br />
dell'Autorità per l'energia<br />
elettrica e il gas Guido Bortoni.<br />
Trai temi sul tappeto, le novità<br />
a livello normativo per le operazioni<br />
di project financing e<br />
project bonds, con un intervento<br />
di Catia Tomasetti, partner<br />
dello studio legale Bonelli Erede<br />
Pappalardo.<br />
Liberalizzazione significa<br />
spazi di crescita per gli altri operatori.<br />
Tra il 2000 e il 2009, la<br />
quota di mercato dei primi tre<br />
generatori elettrici si è ridotta<br />
dal 69 al 55,6%, contro la media<br />
europea del 74,7%.<br />
Il numero di generatori con<br />
quote superiori a15% è aumentato<br />
nello stesso periodo da 2 a 5,<br />
rispetto alla media del 3,86 in Europa.<br />
Il grado di concentrazione<br />
del mercato del gas è rimasto invece<br />
stabile tra il 2004 e il 2009.<br />
In calo il numero di operatori<br />
nel settore della distribuzione e<br />
vendita di energia, sia per l'elettricità<br />
(tra il 2000 e il 2009 Si è<br />
passati da 219 a 144 distributori,<br />
e da 4 a 2 venditori al dettaglio<br />
con quote di mercato superiori<br />
al 5%), sia per il gas (da 814 a 263<br />
distributori). Secondo Stefano<br />
Da Empoli, presidente di<br />
I-Com, «molte reti di vendita e<br />
molti distributori sono troppo<br />
piccoli per competere sul mercato<br />
nazionale. L'aggregazione<br />
Ai vertice. Guido Bortoni,<br />
presidente dell'Autorità per<br />
l'energia elettrica e il gas<br />
I AGOECONOM/CA<br />
EVENTO DI SUCCESSO<br />
Si è appena concluso<br />
a Firenze il Festival<br />
dell'Energia 2011<br />
con una buona<br />
partecipazione di pubblico<br />
consente il recupero di economie<br />
di scala con benefici sia per<br />
i bilanci delle società, sia per i<br />
consumatori». Cosa attendersi<br />
per i prossimi anni? «Nel settore<br />
del gas il decreto Letta ha accelerato<br />
questo processo ed è<br />
probabile che il numero di distributori<br />
possa allinearsi con quello<br />
dei distributori elettrici nel giro<br />
deiprossimi 3-5 anni», risponde<br />
Da Empoli. E intanto l'Italia<br />
resta uno dei Paesi con il costo<br />
dell'elettricità più alto in Europa<br />
(0,14 euro per kWh al netto<br />
delle imposte per i consumatori,<br />
0,107 euro per le imprese), insieme<br />
a Spagna e Germania,<br />
«ma la forbice con la media europea<br />
si è ridotta sensibilmente<br />
nel corso degli ultimi anni». Sul<br />
fronte del gas, invece, i prezzi finali<br />
sono già ben al di sotto di<br />
quelli degli altri Paesi europei.<br />
Il Sole12<br />
L'Energy Surrunit è l'appuntamento<br />
annuale del Sole 24 Ore<br />
dedicato agli sviluppi del mercato<br />
energetico italiano. Da oggi<br />
esperti e analisti partecipano<br />
a focus e workshop su temi di interesse<br />
strategico: il mix di fonti,<br />
l'ottimizzazione dei consumi<br />
in azienda, i profili fiscali connessi<br />
a questo settore e il trading<br />
di energia. Un'indagine<br />
condotta da Pwc, ad esempio,<br />
dimostra l'appetibilità delle<br />
aziende italiane del settore<br />
energetico per fondi e investitori<br />
esteri. Nei primi sei mesi del<br />
2011, il valore delle fusioni&acquisizioni<br />
in Europa è aumentato<br />
da 28 a 62 miliardi di euro. In<br />
Italia le transazioni hanno raggiunto<br />
i 13,3 miliardi nel secondo<br />
semestre del 2010 e gli 1,78<br />
miliardi di euro nei primi sei mesi<br />
de12011.«Tra i deal più significativi<br />
degli ultimi mesi - commenta<br />
Nicola Anzivino, partner<br />
e leader strategy group Pwc<br />
-vi sono quelli dell'area della distribuzione<br />
gas, con l'acquisizione<br />
da parte del Fondo F2i e<br />
Axa Private equity di G6 Rete<br />
gas ed E.ON Rete. Il fotovoltaico<br />
sino a pochi mesi fa attraente<br />
per i fondi esteri grazie ai grandi<br />
rendimenti legati agli incentivi,<br />
havisto scosse le certezze degli<br />
investitori prima con il 4 °<br />
Conto Energia e recentemente<br />
con la Robin Hood Tax. L'eolico<br />
scontala saturazione dei possibili<br />
insediamenti e l'incertezza<br />
sui certificati verdi».<br />
Intanto si è concluso ieri il<br />
Festival dell'energia di Firenze.<br />
Secondo il presidente Alessandro<br />
Beulcke, «l'ottimo riscontro<br />
da parte del pubblico e<br />
delle famiglie dimostra l'interesse<br />
attivo dei cittadini nel<br />
comprendere le dinamiche della<br />
produzione e del consumo di<br />
energia, che aumenta di pari<br />
passo con il loro coinvolgimento<br />
nelle scelte di governo, come<br />
è stato per il caso del referendum<br />
sul nucleare».<br />
Pagina 61 di 119<br />
C RIPRODUZIONE RISERVATA<br />
Pagina 17<br />
Adesso la liberaliezErzione<br />
comincia a dare i primi frati E
press L.IfE<br />
26/09/2011<br />
Le buone pratiche<br />
dell'apprendistato<br />
.CC ION E<br />
1 Testo unico sull'apprendistato non è importante<br />
solo per il suo contenuto, ma anche - forse soprattut -<br />
to - perché dimostra che esiste una strada che pu ò<br />
essere percorsa per fare riforme efficaci e condivis e<br />
sul lavoro. Il provvedimento è stato approvato dop o<br />
la firma di un'intesa quadro tra Governo, parti social i<br />
ed enti locali. Sulla base di questa intesa è stato po i<br />
elaborato l'articolato normativo, e anche questo articolato<br />
è stato discusso e condiviso con le parti social i<br />
e con le Regioni. Ne è venuto fuori un testo ampiamente<br />
condiviso che, proprio grazie a questo metodo,<br />
nella fase di attuazione non dovrebbe presentare<br />
tutti i problemi di attuazione che di fatto bloccaron o<br />
la precedente normativa . E chiaro che un testo cos ì<br />
costruito difficilmente sarà travolto dai ricorsi all a<br />
Corte costituzionale . Ma le indicazioni positive che<br />
vengono dal Testo unico non si fermano qui . La nuova<br />
normativa piace agli operatori perché investe s u<br />
un profilo che oggi è ,molto carente nelle norme de l<br />
lavoro: la semplicità . E inutile moltiplicare i contratt i<br />
flessibili se questi sono d ifficili da usare e si prestan o<br />
al contenzioso . Se fosse questa la strada per sostenere<br />
lo sviluppo del mercato del lavoro?<br />
Pagina 62 di 119<br />
or
pressLlnE<br />
26/09/201 1<br />
(M<br />
Operazione-verità per la ripresa<br />
Ricchezza delle famiglie da convogliare verso attività innovativ e<br />
di Stefano Manzocch i<br />
Il bicchiere è sempre mezzo pieno e<br />
mezzo vuoto, finché non si rimane<br />
all'asciutto. Ma proprio per non rimanere<br />
a secco, chi analizza e commenta<br />
gli avvenimenti dell'economia<br />
porta la responsabilità in questa fase cruciale<br />
per il nostro Paese di guardare alla<br />
realtà senza reticenze o compiacenze, oltre<br />
che senza inopportuni toni apocalittici.<br />
Qual è lo stato dei nostri fondamentali?<br />
Alcuni numeri-chiave dell'economia<br />
italiana, in estrema sintesi (si veda a fianco)<br />
: oltre ai flussi e agli stock del 2010, che<br />
ci mostrano la "fotografia" dell'economia<br />
italiana, le dinamiche (il "film") de -<br />
scrivono un Paese ricco, ma che non cresce<br />
e si va dunque impoverendo in termini<br />
relativi e negli ultimi anni anche in termini<br />
assoluti . Un Paese che si va sempre<br />
più indebitando con il resto del mondo, e<br />
che trasferisce all'estero una quota no n<br />
insignificante del proprio reddito (oltr e<br />
ile"r"). Un Paese dove lo Stato è fortemen -<br />
te indebitato - a fronte di un patrimoni o<br />
pubblico che è importante ma spesso poco<br />
valorizzato . Dove le aziende non finanziarie,<br />
specie le piccole e medie ch e<br />
sono l'ossatura del sistema produttivo ,<br />
sono sottocapitalizzate . Un Paese dov e<br />
le imprese perdono competitività perché<br />
troppo piccole e poco innovative, e<br />
che acquista all'estero più di quanto vende.<br />
E dove, infine, le famiglie dispongono<br />
di una rilevante ricchezza immobiliare e<br />
finanziaria, ma si interrogano sempr e<br />
più spesso sui destini dei loro patrimon i<br />
in un Paese che non cresce.<br />
Le nostre esportazioni crescono, e alcuni<br />
distretti mostrano una vitalità che<br />
ci fa ben sperare . Ma l'aumento dell'export<br />
replica in parte la dinamica d i<br />
un'economia globale che si fa sempr e<br />
più integrata, e dove il grado di apertura<br />
agli scambi internazionali è in aument o<br />
da anni . Infatti, aumentano e di molto nel<br />
contempo anche le nostre importazioni ,<br />
e non solo per via degli acquisti di energia<br />
all'estero ma anche di beni di consumo<br />
più o meno innovativi, e di beni intermedi<br />
che servono a realizzare altre merci<br />
La sintesi di queste due tendenze è nel<br />
"fondamentale" della bilancia commerciale<br />
che va peggiorando e che potrebb e<br />
aggravarsi, se come speriamo da una domanda<br />
interna fiacca ci allontaneremo<br />
verso una dinamica più sostenuta della<br />
spesa domestica .<br />
Il Paese in numeri<br />
Nota : (*) conil resto del mondo; (**) verso l'estero<br />
Ma tra i fondamentali dobbiamo pur<br />
inserire quelli di una produttività - comunque<br />
misurata - che ristagna da oltr e<br />
un decennio, e di uno spreco di energi e<br />
giovanili raffigurato da quel 27% di disoc -<br />
cúpazione under 30 . Non basta, è vero,<br />
spendere solo di più in scuola, universit à<br />
e ricerca per aumentarne l'efficienza e l e<br />
ricadute sul sistema produttivo, ma spendendo<br />
sempre meno è da escludere che<br />
si abbia un maggior contributo in termin i<br />
di produttività.<br />
E una questione di "narrative" più o<br />
meno veritiere e opportune, che ciriguar-<br />
I principali aggregati macroeconomici italiani (dati in miliardi di eur o<br />
9<br />
Prodotto intern o<br />
lordo<br />
Risparmi o<br />
nazionale lordo<br />
Posizione<br />
patrimon. netta**<br />
Pagina 63 di 119<br />
1511<br />
Saldo redditi da Reddit o<br />
capitale* nazionale lord o<br />
13<br />
Investimento Saldo corrente<br />
nazionale lordo con resto mond o<br />
1.843 3.663<br />
Debito pubblica Ricchezz a<br />
amministrazione finanz.famigli e<br />
Fonte: Banca d'Italia 1<br />
Pa • ina 1 8<br />
Operazione-vcrid per la ripresa
press LIf1E<br />
26/09/2011<br />
l<br />
da un po' tutti . Prefigurare l'Apocalisse<br />
non ha mai stimolato la fiducia nelle risor -<br />
se personalie nelle prospettive di un Pae -<br />
se. Ma evitare di confrontarsi per troppo<br />
tempo con la durezza di alcune cifre, rischia<br />
di produrre uno stordimento, un<br />
languore malsano che ci impedisce di reagire,<br />
e di predisporci agli sforzi che comunque<br />
ci aspettano. Dopo il zoo', abbiamo<br />
voluto un po' tutti illuderci che l'ingresso<br />
nell'euro garantisse di per sé un<br />
bonus perpetuo e incondizionato. Le<br />
tempeste finanziarie d'agosto e settembre,<br />
che hanno scosso le nostre certezze<br />
sul valore dei patrimoni - che sono ilpon -<br />
te tra il passato e il futuro - hanno chiari -<br />
to ormai a tutti che così non è .<br />
Si tratta di capire se e come - in questa<br />
fase economica ardua e complessa - esistono<br />
una motivazione e uno spazio pe r<br />
"scommettere" sulle risorse produttive e<br />
sulle intelligenze dell'Italia, pur nel rispetto<br />
di una diversificazione internazio -<br />
nale dei portafogli. C'è chi sostiene di no,<br />
che l'Italia non ha un grande futuro e ch e<br />
lafinanza farebbe meglio a starne alla larga,<br />
investendo altrove proprio per preservare<br />
e valorizzare ipatrimoni degli ita -<br />
liani. Posizione legittima . Ma se invece l a<br />
risposta alla domande precedenti è positiva,<br />
si tratta allora di immaginare un con -<br />
testo di norme e comportamenti idone i<br />
per convogliare parte della ricchezza finanziaria<br />
delle famiglie verso attività nazionali<br />
che innovino evitalizzino il tessuto<br />
economico del Paese. Se si ritiene, insomma,<br />
che esistano opportunità di alti<br />
rendimenti anche in Italia, si tratta d i<br />
comprendere quali siano gli ostacoli che<br />
impediscono di indirizzarvi parte dei patrimoni<br />
del Paese . Ma una esauriente e<br />
sincera "operazione- verità" è il presupposto<br />
di tale scommessa.<br />
Pagina 64 di 119<br />
s .manzocchi@luiss .it<br />
© RIPRODUZIONE RISERVATA<br />
Pa • ina 1 8<br />
Operazione-vcridper la ripresa
press L.IfE<br />
26/09/2011<br />
PAGINA A CURA DI<br />
II sole<br />
mi . Indagine Nielsen: dal 2003 flessione del 6 %<br />
La crisi nel carrello :<br />
calano gli acquisti<br />
dei beni di fascia media<br />
Crescono i prodotti premium e low cost<br />
Enrico Netti<br />
Si accentua la polarizzazione<br />
sui consumi degli italiani : diminuiscono<br />
i prodotti di largo<br />
consumo di prezzo medio, settore<br />
che vale circa 22 miliardi d i<br />
curo, schiacciati dalla crescita<br />
di quelli più economici (12 miliardi)<br />
e dei "premium", un business<br />
da 14 miliardi. Proprio un a<br />
decina di giorni fa la Procter &<br />
Gamble, il più grande produttore<br />
di beni di largo consumo a l<br />
mondo, ha lanciato l'allarme : la<br />
classe media di consumator i<br />
statunitensi acquista prodott i<br />
più economici (mentre aumentano<br />
i consumi di quelli di fascia<br />
più alta) e il trend è da considerarsi<br />
duraturo, costringendo<br />
quindi le aziende a riveder e<br />
i piani di posizionamento de i<br />
prodotti. Il fenomeno c'è ed è registrabile<br />
anche in Italia.<br />
Secondo Nielsen nel primo semestre<br />
di quest'anno la fascia<br />
media in Italia aveva una quotaa<br />
valore del 45,3% . In totale la flessione<br />
è di oltre il 6% rispetto a l<br />
2003 . Di pari passo la fascia de i<br />
prodottipiù costosi, quelli cosiddettipremium,<br />
si avvicina alla soglia<br />
del 30% con una crescita de l<br />
3,6 per cento. Allo stesso modo<br />
avanzano del 2,5% i prodotti più<br />
economici.<br />
Uno scenario che potrebbe impattare<br />
sulle logiche industriali<br />
di sviluppo delle imprese fornitrici<br />
della grande distribuzione. «I l<br />
calo della fascia media mette a rischio<br />
iproduttori che devono individuare<br />
nuovi obiettivi e presidiare<br />
quella superiore, investendo<br />
in innovazione, ricerca e sviluppo<br />
e pubblicità» afferma Romolo<br />
De Camillis, retail directo r<br />
di Nielsen Italia.<br />
«Per l'industria vuoi dire specializzarsi<br />
in modo chiaro sull e<br />
strategie di leadership di costo ,<br />
per inserirsi nella fascia bass a<br />
degli assortimenti come il primo<br />
prezzo - sottolinea Sandro<br />
Castaldo, docente del dipartimento<br />
di Marketing della Sd a<br />
Bocconi -, o su decise strategie<br />
di innovazione che permetton o<br />
quella reale differenziazione riconosciuta<br />
dal cliente che pe r<br />
questo è disposto a riconoscere<br />
un premium price. Non è più<br />
tempo di "non scelte", di posizionamenti<br />
medi, di offrire prodotti<br />
generalisti» .<br />
La polarizzazione dev'essere<br />
vista positivamente perché per<br />
i produttori è il riconosciment o<br />
che alla loro merce viene riconosciuto<br />
unplus anche in un periodo<br />
di crisi e «in tutti i casi s i<br />
deve sostenere l'innovazione<br />
per difendere il marchio e il "ma -<br />
de in Italy"» .<br />
Polarizzazione come fonte di<br />
opportunità per il colosso P&G, a<br />
patto di «riuscire a sviluppare<br />
un'offerta completa per i tre segmenti»<br />
precisa Sami Kahale, pre -<br />
sidente e amministratore delega-<br />
GLI E F<br />
Lo scenario impatter à<br />
sulle logiche industriali<br />
dei produttori anche perch é<br />
il fenomeno è ritenut o<br />
dagli esperti «duraturo »<br />
.. . .. .. . .. .. . .. .. . .. .. . .. .. . .. .. . .. .. .. . .. . .. .. .. . .. . .. .. . .. .. .. . .. . .. .. . ..<br />
to diP&G Italia . La strategia seguita<br />
per compensare il generalizzato<br />
calo della fascia media è «differenziare<br />
l'offerta anche all'interno<br />
della stessa famiglia di prodot -<br />
ti». Negli ultimi 24-30 mesi la reazione<br />
è stata una diversa segmentazionedell'offerta,versoqueibeni<br />
con un migliore rapporto marca-qualità.<br />
«Sebbene lo schiacciamento<br />
della fascia media sia evidente,<br />
le vere innovazioni vengo -<br />
no premiate dal mercato» continua<br />
Kahale che ricorda come alcuni<br />
prodotti un tempo nati per i<br />
paesi emergenti oggi sono arriva -<br />
ti nei mercati dell'Occidente.<br />
Per quanto riguarda il prossimo<br />
futuro, continua il presidente<br />
di P&G, la crisi dei consumi<br />
proseguirà fino al 2014.Se poi l o<br />
schiacciamento dell'offerta me -<br />
diana proseguirà P&G punter à<br />
sulla fascia alta ma, constata, la<br />
Pagina 65 di 119<br />
G do «per diverse categorie ridu -<br />
ce l'assortimento di marchi e<br />
prodotti» .<br />
Anche la private label non si<br />
salva dalla polarizzazione. «L e<br />
nostre vendite sono aumentat e<br />
del 20%nell'area premium men -<br />
tre non c'è stata una crescita rile -<br />
vante del primo prezzo», segnala<br />
Francesco Cecere, direttor e<br />
Pianificazione e controllo direzionale<br />
di Coop Italia . Allo studio<br />
nuove linee e una razionaliz -<br />
zazione dell'assortimento .<br />
L'area premium poi «rappresenta<br />
un'opportunità per i fornitori ,<br />
anche quelli piccoli, per lo svilup -<br />
po di nuovi prodotti» .<br />
L'industria ha così davanti a<br />
sè nuove sfide che l'obbligano alla<br />
rimodulazione dell'offerta. « E<br />
molto cresciuta la domanda di<br />
carne nella fascia bassa come l a<br />
macinata per hamburger men -<br />
tre quella alta si mantiene» dice<br />
Luigi Scordamaglia, ad dellalnalca<br />
(Gruppo Cremonini) . Un riposizionamento<br />
delle richiest e<br />
che porta alla ricerca di nuovi<br />
mercati per le parti nobili, «vendute<br />
alla ristorazione nazionale<br />
o esportate» . Invece Vini Pasqua,<br />
ha aggiunto dei rossi pro -<br />
dotti con il metodo dell'appassimento<br />
delle uve. «E un'innovazione<br />
con cui puntiamo all'are a<br />
premium - dice Umberto Pasqua,<br />
presidente della cantina -<br />
mentre il primo prezzo porta a l<br />
massacro dei margini».<br />
Un altro effetto della polarizzazione<br />
è nel taglio dell'assortimento,<br />
segnalato da Sami Kahale.<br />
«Stiamo riducendo il numero<br />
delle referenze per eliminar e<br />
quelle che non hanno una chiar a<br />
individuazione diprezzo - sotto -<br />
linea Stefano Ballabeni, diretto -<br />
re commerciale di Grandi salumifici<br />
italiani- .Il nuovo modello<br />
per non perdere marginalità è<br />
un prodotto per categoria». Il risultato<br />
è che oggi Gsi con no referenze<br />
fa l'80% del fatturato<br />
mentre nel 2008 servivano 25 0<br />
prodotti .<br />
enrico .netti@Ilsole24ore.co m<br />
A RIPNA11111IONE RISERVAI A<br />
Pagina 23
press L.IfE<br />
26/09/2011<br />
II Sole<br />
Fatturati record anche per condimenti e aromi etnici<br />
Spiedini e verdura pronta<br />
avanzano nel nuovo menu<br />
Più hamburger, spiedini d i<br />
maiale o pollo, meno dessert sulla<br />
tavola degli italiani . Non mancano<br />
frutta e verdura e la pasta,<br />
tradizionale piatto forte, segn a<br />
una minima flessione con un ef -<br />
fetto sostituzione a favore di altri<br />
primi pronti surgelati. Spaghetti<br />
e penne molto spesso conditi<br />
con sughi freschi che tolgo -<br />
no spazio ai pelati.<br />
Ecco come sta cambiano il<br />
mix di prodotti alimentari acquistati<br />
nel nostro paese secondo<br />
le ultime rilevazioni Nielsen<br />
che fanno riferimento al periodo<br />
gennaio-agosto 2011 analizzando<br />
un carrello con 75 prodotti.<br />
Un mega carrello che vale,<br />
nel periodo considerato, 7, 5<br />
miliardi di curo, spesi in iper,<br />
supermarket e nei negozi d i<br />
prossimità .<br />
Tra gli alimenti d'uso quotidiano<br />
vengono sempre più preferiti<br />
la frutta e verdura solo s e<br />
ha un maggiore contenuto di servizio,<br />
gli affettati e più in genera -<br />
le tutti quei prodotti che permet -<br />
tono di risparmiare tempo nel<br />
punto vendita al moment o<br />
dell'acquisto o a casa quando si<br />
tratta di preparare la portata .<br />
Le rilevazioni della Nielse n<br />
evidenziano una forte crescita ,<br />
con aumenti a due cifre dei volu -<br />
Aia prezzi<br />
• Nella scelta degli assortiment i<br />
la Gdo valuta prodotti con u n<br />
prezzo di vendita diverso pe r<br />
offrire al consumatore<br />
la possibilità di sceglier e<br />
all'interno della stess a<br />
categoria una gamma di ben i<br />
diversi in termini di prezzo .<br />
Quello "premium", pe r<br />
esempio, è un prodotto con u n<br />
posizionamento elevato nella<br />
parte alta della scala prezzi .<br />
Viceversa il "primo prezzo" è i l<br />
prodotto più economico ed è<br />
nella parte più bassa dell a<br />
scala .<br />
Pagina 66 di 119<br />
mi di vendita, per un gruppo di<br />
prodotti . Si tratta di quelli di abase<br />
di carne, con altri ingredienti ,<br />
pronti per la cottura oltre alle<br />
spezie e aromi, un successo legato<br />
ai piatti etnici ed esotici ma<br />
vengono sempre più scelti anche<br />
i cibi di soia, le galette di ris o<br />
oltre all'economico olio di semi<br />
vari. L'olio vergine ed extravergine<br />
d'oliva vedono un legger o<br />
aumento dei volumi di vendita .<br />
In flessione invece gli acquisti<br />
di carne in scatola, l'olio per<br />
friggere, il pomodoro in scatol a<br />
e i reintegratori liquidi, torte e<br />
dessert pronti.<br />
Nel complesso mettono a segno<br />
una crescita tutti quei pro -<br />
dotti legati allo «stare più in casa»<br />
come cole, birra e soft drink,<br />
cioccolato, vini e aperitivi oltre<br />
agli snack che li accompagnano .<br />
Aumento di vendite anche pe r<br />
quelli per la prima colazione e<br />
per preparare in casa torte e dolci.<br />
«Sono incrementi legati a fenomeni<br />
più ampi come il recupero<br />
della dimensione domestica »<br />
spiega Romolo De Camillis, retailers<br />
director di Nielsen Italia .<br />
RIPRODUZIONE RISERVATA<br />
Pagina 23
press L.IfE<br />
26/09/201 1<br />
I trend detta spes a<br />
Andamento delle vendite di prodotti di largo consumo per fascia di prezzo . In percentuale, in Italia<br />
10 sem . 10 sem .<br />
03 04 05 06 07 08 09 10 2011 03 04 05 06 07 08 09 10 2011<br />
23,0 23,4 24,5 25,4 25,5 51,4 49,9 47,4 45,7 45,3 25,6<br />
Come cambiano le preferenz e<br />
49,3 47,4 45,7<br />
I prodotti venduti nella grande distribuzione cresciuti e diminuiti in misura maggiore nel 2011- Variazione percentuale dei volum i<br />
ELABORAT I<br />
DI CARNE SUIN A<br />
n CRUD A<br />
ELABORATI<br />
CARNI BIANCHE<br />
CRUDE<br />
Pagina 67 di 119<br />
DESSER T<br />
FRESC O<br />
Pagina 23
press L.IfE<br />
26/09/2011<br />
Secondo Datagiovani al Sud te previsioni di assunzione in tre anni sono calate del 40 %<br />
Under 30 in recupero solo al Nord<br />
Ottimismo da Lombardia e Piemonte - I più richiesti sono i diplomati<br />
Francesca Barbieri<br />
Assunzioni dei giovani in ripresa.<br />
Almeno sulla carta . In Italia<br />
ci sarebbero oltre 2oomila poi<br />
sti di lavoro per gli under 3o, in<br />
base alle previsioni delle imprese<br />
per i12ou registrate da Unioncamere<br />
. Un aumento del 6% rispetto<br />
all'anno scorso, ben localizzato<br />
in alcune aree geografiche,<br />
inprimis nel Nord Italia dove<br />
la crescita è del 22% a Ovest e<br />
dell'u% a Est . Al Centro - secondo<br />
un'elaborazione di Datagiovani<br />
per Il Sole 24 Ore - si registra<br />
una lieve flessione (causata<br />
dal -22% incassato dal Lazio) ,<br />
mentre al Sud la situazione appai<br />
re più preoccupante, con un cal<br />
lo dell'8% delle previsioni rispetto<br />
a12olo.<br />
Le regioni che mostrano imaggiori<br />
segnali di ottimismo son o<br />
Piemonte, Valle d'Aosta e LombardiaalNord<br />
(un quarto di post i<br />
previsti in più rispetto al 2010) ,<br />
Toscana (+23%)e Marche ( + 33%)<br />
nel Centro, mentre l'unica eccezione<br />
in positivo del Mezzogiorno<br />
è l'Abruzzo (+25%).<br />
«A parte il caso della Liguria -<br />
osserva Michele Pasqualotto, ricercatore<br />
di Datagiovani - tutte<br />
le regioni del Nord mostrano segnali<br />
di un possibile recuper o<br />
dei posti persi nel 2010, nonostand<br />
te nel primo trimestre dell'ann o<br />
gli occupati siano calati di 15omi-<br />
la unità. In quest'area si potrebbe<br />
arrivare a un aumento dell'oc -<br />
cupazione, mentre al Sud nella<br />
più rosea delle previsioni il gap<br />
tra 2010 e 2011 rimarrebbe negativo<br />
per oltre iomila unità» .<br />
Ancora improponibile il confronto<br />
con il2008 : «I dati di stoc k<br />
- dice Pasqualotto - mostrano<br />
un'emorragia di 800mila lavoratori<br />
under 35 e nelle regioni meridionali<br />
le previsioni di assunzione<br />
sono calate del 40 per cento, in<br />
particolare in Campania, Puglia e<br />
Sicilia» .<br />
Dove l'occupazione è «green »<br />
Sono le province più popolos e<br />
a presentare il maggior numero<br />
di inserimenti previsti di giovani,<br />
con Milano, Roma e Torino<br />
nei primi tre gradini del podio.<br />
Tra le prime 20 provinc e<br />
italiane (si veda la tabella a lato)<br />
sostanzialmente tutte ( a<br />
parte il caso di Roma, -27,5% )<br />
mostrano segnali di ripresa rispetto<br />
al 2010, in particolare<br />
Monza e Brianza (+61,9%), Firenze<br />
(+57,6%) e Padov a<br />
(+48%). Tra i risultati men o<br />
scontati: Rieti si posiziona al<br />
primo posto per percentuale d i<br />
ingressi under 30 su quelli totali<br />
(5o%), mentre Fermo registra<br />
la più elevata crescita d i<br />
previsioni di assunzione rispetto<br />
al 2008 (raddoppiate) . «Le<br />
Pagina 68 di 119<br />
piccole province al centro d i<br />
aree tradizionali del made in<br />
Italy - spiega Martina Giannec -<br />
chini, docente alla facoltà di<br />
Economiàdell'Università di Padova<br />
- stanno mandando segnalipositivi<br />
sul fronte occupazionale,<br />
sintomi di un certo risveglio<br />
della manifattura, come dimostra<br />
anche la'richiesta di tec -<br />
nici, meccanici e montatori d i<br />
macchinari industriali» .<br />
Settori e titolo di studi o<br />
I settori che dovrebbero assorbire<br />
la maggior parte dei giovani<br />
sono industria, commercio e servizi<br />
alle imprese . Nel primo<br />
(che calamita un quarto dell e<br />
new entry) i comparti che ricercano<br />
più personale sono metalmeccanica,<br />
tessile e abbigliamento.<br />
Nel commercio è il retaila<br />
fare la parte del leone, mentre<br />
tra i servizi alle imprese spic -<br />
cano quelli operativi di supporto<br />
e i trasporti, logistica e magaz -<br />
zino .<br />
Le richieste delle imprese s i<br />
concentrano prevalentement e<br />
su diplomati (48%), in particola -<br />
re sugli indirizzi amministrativo-commerciale,<br />
meccanico e<br />
turistico-alberghiero. Le stesse,<br />
tipologie vengono richiamat e<br />
anche nelle qualifiche professionali,<br />
richieste nel 13% dei ca -<br />
si. Pochi i posti per i laureati<br />
(15% dei neoassunti), riservati<br />
per lo più a economisti, ingegne -<br />
ri e informatici. «Non si ricerca -<br />
no figure ad alto potenziale -<br />
commenta Egidio Riva, docente<br />
di sociologia del lavor o<br />
all'università Cattolica di Mila -<br />
no - ma sembra piuttosto che l e<br />
imprese siano orientate a soddi -<br />
sfare esigenze di carattere con -<br />
tingente» . La tesi trova conferma<br />
anche nel fatto che oltre il<br />
70% dei neoassunti andrà a rico -<br />
prire funzioni produttive odi as -<br />
sistenza ai clienti, mentre appe -<br />
na il 3,5% sarà destinato a ruoli<br />
di progettazione e Ricerca e svi -<br />
luppo . Le conoscenze informati -<br />
che non sono necessarie nel<br />
48,7% dei casi e poco vincolan -<br />
te è dimostrare la conoscenza<br />
di una lingua straniera (35% dei<br />
reclutamenti). «Nell'insieme -<br />
sottolinea Riva - le prospettiv e<br />
di sviluppo futuro del sistem a<br />
competitivo e occupazional e<br />
italiano non sembrano per nien -<br />
te rosee» .<br />
Infine, uno sguardo ai contratti:<br />
le formule a tempo deter -<br />
minato e indeterminato son o<br />
pressoché equivalenti, con un a<br />
leggera prevalenza dei primi<br />
(39% contro 37%), mentre nel<br />
19% dei casi si tratterà invece di<br />
apprendisti.<br />
francesca.barbien@lisole24ore.com<br />
(~ RIRPODUZIONE RISERVATA
press L.IfE<br />
26/09/2011<br />
Il sole<br />
L'identikit dei profili fino a 29 anni cercati dalle imprese<br />
O COMMERCIO AL DETTAGLI O<br />
/ :: ~~ I •11 16 per cento delle assunzioni under 30 è<br />
~~ concentrata nel commercio al dettagli o<br />
O<br />
:7 o<br />
I*0;<br />
O )LOGI A<br />
ONTRATT O<br />
Ed: L! z<br />
DIPLOMA SUPERIORE<br />
A quasi la metà dei neoassunti è richiesto i l<br />
diploma, mentre i laureati sono al15%<br />
O<br />
82-nita<br />
43.120 •<br />
38<br />
Caccia grossa a Milano e Roma<br />
J0/0<br />
FLUENT E<br />
• La conoscenza della lingua straniera è u n<br />
requisito essenziale in un caso su tr e<br />
PROGRAMMAZIONE<br />
• Sono i neoassunti acuièrichiestodisaperutilizzar e<br />
il pc, all'11%è chiesto di saper programmare<br />
DONNE<br />
Nel 21%dei casi si ricercano donne, nel36 %<br />
uomini, mentre nel 43% ìl genere è irrilevant e<br />
FORMULE<br />
• Quota di assunzion i niatempodeterminato,iltemp o<br />
indeterminato è al37%, l'apprend stato a118%<br />
::<br />
Assunzioni non stagionali fino a 29 anni previste dalle imprese nel 2011 . Prime 20 province<br />
italiane per numeri assolut i<br />
Province Numero Province Numero Province Numer o<br />
Milano Bologna Verona<br />
Rom a<br />
Brescia Vares e<br />
Torin o<br />
Padova Moden a<br />
Napol i<br />
Bergamo<br />
Treviso<br />
Genov a<br />
Monza-Brianz a<br />
Bar i<br />
Firenze<br />
Vicenza Cuneo<br />
Venezia Salern o<br />
Fonte: elaborazioni 0atagiovani su dati Unioncamere - Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excetsio r<br />
Pagina 69 di 119
press L.IfE<br />
26/09/2011<br />
II Sole12<br />
Confindustria e 25 imprese da oggi a Johannesburg : chance anche nelle infrastrutture e nell'agroalimentar e<br />
Missione Sudafrica peril made inI<br />
Y<br />
Energie rinnovabili in primo piano : lanciata la prima gara da 12 miliardi di dollar i<br />
Micaela Cappellin i<br />
Dopo mesi di marce indie -<br />
tro e contraddizioni, il Sudafri -<br />
ca ha finalmente lanciato la pri -<br />
ma tranche delle gare d'appalt o<br />
per la produzione di energi a<br />
elettrica da fonti rinnovabili. Ol -<br />
tre 3.700 Megawatt di capacità ,<br />
da realizzarsi entro il 2o16, per<br />
un investimento totale compreso<br />
tra iio e i 12 miliardi di dolla -<br />
ri. Scadenza del bando : 4 novembre.<br />
Spagnoli, tedeschi e<br />
francesi sono in prima fila, pe r<br />
aggiudicarsi questi lotti . Ma<br />
l'Italia questa volta è intenzionata<br />
a giocare la sua partita . Diverse<br />
nostre aziende hanno già<br />
presentato la propria candidatura,<br />
e Confindustria ha decis o<br />
di dar loro una mano .<br />
Comincia così oggi a Johannesburg<br />
la missione italiana in<br />
Sudafrica dedicata al busines s<br />
delle energie rinnovabili. Quattro<br />
giorni di incontri, distribuit i<br />
fra le autorità sudafricane coinvolte<br />
nella gestione del settore<br />
e i potenziali partner locali, organizzati<br />
in collaborazione con<br />
l'Ambasciata italiana a Pretoria<br />
e il Consolato generale del Sudafrica<br />
a Milano. Circa 25 le<br />
aziende italiane presenti, e tutte<br />
agguerrite.<br />
Sulle rinnovabili, del resto, i l<br />
Sudafrica fa sul serio . Il Paes e<br />
necessita di 5omila Megawatt<br />
di nuova capacità elettrica installata<br />
entro il 2030? 11 Gover -<br />
no di Jacob Zuma ha stabilit o<br />
che il 42% - una fetta enorme -<br />
dovrà derivare dalle fonti rinno -<br />
vabili. Le energie alternative -<br />
dalle quali ci si aspettano 145mila<br />
nuovi posti di lavoro in un Paese<br />
ad altissima disoccupazio -<br />
ne - sono inoltre al centro de l<br />
Piano di politica industriale pe r<br />
i12o11-2d13 : insieme ai biocarburanti<br />
e alle tecnologie digitali,<br />
dovranno costituire i pilastri su<br />
cui l'economia sudafricana punta<br />
per diversificarsi . Pretoria h a<br />
anche intenzione di mostrar e<br />
fin da subito la sua nuova facci a<br />
green al mondo: a dicembr e<br />
ospiterà la conferenza Onu su i<br />
cambiamenti climatici .<br />
Il bando di gara appena lanciato<br />
è suddiviso in 1 .85o Me -<br />
gawatt per l'energia eolica, 20 0<br />
per la solare termica concentra -<br />
ta,1.45o per il fotovoltaico, 12,5<br />
per la produzione da biomasse ,<br />
25 per gas da rifiuti e 75 per pic -<br />
cole centrali idroelettriche. A d<br />
acquistare la capacità.installata<br />
da questi produttori indipendenti<br />
sarà la Eskom, il coloss o<br />
pubblico dell'elettricità sudafricana,<br />
che controlla anche i due<br />
terzi dell'energia elettrica di tutto<br />
il continente africano . Dall'Ambasciata<br />
italiana a Pretoria<br />
fanno sapere che questo è sol o<br />
il primo di cinque bandi : da qui<br />
al 2015, infatti, altri quattro ne seguiranno,<br />
con altrettante nuove<br />
opportunità per le nostre<br />
aziende .<br />
Nel corso della missione, le<br />
imprese italiane dedicherann o<br />
un intero giorno alla visita della<br />
zona industriale di East London,<br />
nella regione dell'Estern<br />
Cape . Un'area giudicata perfetta<br />
per chi vuole sfruttare l'energia<br />
del vento, tanto che la stessa<br />
Eskom ha appena inaugurat o<br />
qui un impianto da 25 turbine eoliche<br />
del valore di 1,2 miliardi d i<br />
rand (circa u5mila euro) . East<br />
London è stata la prima zona industriale<br />
che il Sudafrica ha lanciato,<br />
nel 1998. Può contare su<br />
un porto fluviale a meno di se i<br />
chilometri, su un aeroporto a<br />
Pagina 70 di 119<br />
meno di 2 e su un significativo<br />
pacchetto di incentivi - dallo<br />
sconto sulle tariffe dell'acqua alle<br />
agevolazioni doganali e fiscali<br />
- che sono state addirittura aumentate<br />
dal recente Piano di politica<br />
industriale . L'area però<br />
non è aperta solo alle rinnovabili:<br />
è il comparto dell'auto, infat -<br />
ti, a farla da padrone, ma trovano<br />
spazio anche l'acquacoltur a<br />
marina, la trasformazione alimentare<br />
e l'Ict .<br />
Allo stesso modo, il Sudafrica<br />
non è solo sinonimo di ener -<br />
gie alternative. Molte dell e<br />
nuove opportunità offerte dal<br />
Paese - fanno sapere dall'Ambasciata<br />
italiana - riguardano<br />
il capitolo dei trasporti e dell e<br />
infrastrutture, dove stanno<br />
per essere lanciati diversi pro -<br />
getti pluriennali per lo sviluppo<br />
dei porti e delle ferrovie . Il<br />
comparto, data l'importanz a<br />
strategica che riveste per la fu -<br />
tura crescita economica del Pa -<br />
ese, gode anche di particolari<br />
incentivi governativi, a patt o<br />
che venga occupato un numero<br />
congruo di lavoratori locali .<br />
La questione non è secondaria<br />
e riguarda un po' tutti i settori<br />
dell'economia sudafricana, m a<br />
soprattutto riguarda gli appalti<br />
pubblici. Si tratta di un obbli -<br />
go inderogabile, dettato dalla<br />
normativa sul Black economie<br />
empowerment, per la crescit a<br />
oècupazionale e delle ricchezza<br />
fra la parte nera, più povera<br />
della popolazione .<br />
In Sudafrica la disoccupazione<br />
sfiora ormai la preoccupante<br />
soglia del 23%. Anche per questo<br />
il costo del lavoro resta contenuto:<br />
la paga di un operaio è<br />
un terzo di quella europea, mentre<br />
lo stipendio di un professio -<br />
nista è la metà . Ma l'economia è<br />
in ripresa: nel primo trimestr e<br />
del 2011 il Pil ha segnato pi ù<br />
4,8%, anche se per la fine dell'anno<br />
gli analisti prevedono un a<br />
chiusura al 3,2%.<br />
Anche quello agroalimentare<br />
è un comparto dinamico ,<br />
che offre alle imprese italiane<br />
diverse chance. Molto richieste<br />
sono le nostre macchine<br />
per il movimento terra, ma al -<br />
trettanto lo è il know how made<br />
in Italy. Ferrero ha già scelt o<br />
il Sudafrica per una vasta piantagione<br />
di noccioli, mentre<br />
un'azienda siciliana sta studiando<br />
l'ipotesi di impiantare qu i<br />
una varietà di arance per poi reimportarle<br />
in Italia: sfrutterebbe<br />
così la differenza stagional e<br />
fra i due emisferi, in modo cio è<br />
da avere a disposizione i frutt i<br />
nei negozi tutto l'anno .<br />
micaela .cappellini@ilsole24ore.co m<br />
RIPRODUZIONE RISERVATA
press L.IfE<br />
26/09/2011<br />
II Sole3ú<br />
i IZtON D g f'àtL IOR M<br />
Entro il 20301142 %<br />
della nuova capacit à<br />
elettrica installat a<br />
dovrà essere prodott a<br />
con fonti alternative<br />
La gara fra i Brics<br />
udl r,' ~ i<br />
knprr~,i .SUdnfiirn nolln dei l i ii s<br />
A maggio «Mondo & Mercati »<br />
aveva chiesto a un panel di sett e<br />
esperti-- dalla banca alla<br />
compagnia di assicurazioni, dall a<br />
società di consulenza all'agenzia<br />
di lavoro interinale - quale fosse il<br />
miglior Brics dove andare a<br />
investire . Una gara a cinque:<br />
Brasile, Russia, India, Cina e<br />
Sudafrica.Il risultato? Pechino h a<br />
vinto la medaglia d'oro. Ma la vera<br />
sorpresa è stato proprio i l<br />
Sudafrica, con il suo secondo<br />
posto in classifica, Le ragioni de l<br />
successo di Pretoria, secondo gli<br />
esperti, sono principalmente tre :<br />
un sistema finanziario stabile, co n<br />
banche moderne molto simili alle<br />
nostre ; un sistema fiscale<br />
semplice; infine, una burocrazi a<br />
snella e meno corrotta che altrove<br />
Merito del retaggio anglosassone ,<br />
che per le imprese straniere s i<br />
traduce in facilità di accesso al<br />
sistema .<br />
Pagina 71 di 119
press L.IfE<br />
26/09/2011<br />
Un'economia in crescita Gli scambi<br />
Andamento del Pii sudafricano . In percentuale<br />
îf~ 2009 ' 2010 I 201 1<br />
I trimestre III trimestr e<br />
-5,9 4,8 4,8 0,9 2,7<br />
Fonte : Statistics South Africa<br />
I punti chiave dello svilupp o<br />
Il S0►e12<br />
Interscambio del Sudafrica . In miri di ran d<br />
Impor t<br />
1998 144.17 1<br />
.. .. . . .. .. . .. . .. .. . .. . .. .. . .. . . . .. . .. .. . .. .. . .. .. . .. .. . .. .. . ..<br />
2000 187 .60 8<br />
.. . . .. .. .. . .. . .. . .. .. . .. . .. .. . . . .. . .. .. . .. .. . . .. .. .. . .. .. . ..<br />
2002 275 .42 7<br />
.. . . .. . .. .. . .. . .. .. . .. . .. .. . . . .. . .. .. . .. .. . . ... . .. . .. .. . . .<br />
2004 306 .927<br />
.. . . .. . .. .. . .. . .. .. . .. . .. .. . . . .. . .. . .. .. . .. . ... . .. . .. .. . . .<br />
2006 465.040<br />
.. . . .. . .. .. . . .. .. .. . .. . .. .. . . . .. . .. . .. .. . .. . ... . .. . .. .. . .. . .<br />
200 8<br />
727 .632<br />
2010<br />
: : :<br />
?- ' INDUSTRIALI SPECIALI<br />
i 'z I TRE SONO GIÀ OPERATIV E<br />
Il Sudafrica ha tre zon e<br />
industriali operative, più due i n<br />
via di completamento. La regione<br />
di Eastern cape ne ospita due -<br />
Coega e East London - mentre la<br />
terza si sviluppa attorno al port o<br />
di Richards Bay. Le nuove zon e<br />
sono invece collocate a<br />
t Mafikeng, nel Nordovest de l<br />
Paese, e a Gauteng, vicin o<br />
e all'aeroporto Oliver Tamb o<br />
e 02 j EAST LONDO N<br />
La Zona industriale di East<br />
- London - seconda tappa dell a<br />
missione italiana - è stata la<br />
585 .219<br />
Expor t<br />
144 .95 3<br />
.. . .. .. . .. . .. .. . .. . .. .. .. . .. . .<br />
210 .37 3<br />
.. . .. . .. .. . .. .. . .. . .. .. .. . .. . .. .<br />
314 .102<br />
296.246<br />
. .. . .. .. .. . .. .. . .. . .. .. . .. .. . .. .<br />
396 .52 9<br />
. .. . .. .. .. . .. .. . .. . .. .. . .. .. . .. .<br />
663.09 9<br />
. .. . .. .. .. . .. .. .. . .. .. . .. .. . .. .<br />
590.207<br />
Rinnovabili protagoniste nel 2030<br />
Il piano del governo per la generazion e<br />
di energia elettrica (per fonte utilizzata )<br />
Turbine gas<br />
Idroelettric o<br />
a ciclo aperto 8% 1 _ C — 6 %<br />
Gas<br />
6 %<br />
1 Fonte : www .sars .gov .za Fonte : IntegratResource Plan - South Afric a--<br />
prima area di questo genere ch e<br />
it Sudafrica ha lanciato nel 1998 .<br />
Si estende su un'area di 43 0<br />
ettari e conta a oggi 1 1<br />
stabilimenti produttivi, per u n<br />
totale di 580 posti di lavoro e<br />
755 milioni di rand d i<br />
investimenti . L'aeroportoè a<br />
meno di 2 chilometri, mentre il<br />
porto fluviale di Buffalo City ne<br />
dista sei . Il grosso delle attività<br />
tutte supportate da una serie d i<br />
incentivi - riguarda il compart o<br />
dell'auto, ma nella zon a<br />
t rEti i<br />
. . . .. . . . .. .. . . .. .. . .. .. . .. .. . .. . .. . .. .. . .. . .. . .. .. . . . . .. .. . .. ..<br />
È il preoccupante tasso d i<br />
disoccupazione del Sudafrica, pi ù<br />
atto se si guarda solo ai ner i<br />
industriale oggi trovano spazio Eilcontributo alla crescita dei Pii<br />
anche l'acquacoltura marina, la che i Mondiali di calcio del 201 0<br />
trasformazione alimentare e l'lct hanno portato al Sudafrica<br />
Pagina 72 di 119<br />
.. . .. .. . .. .. . .. .. . .. . .. . .. .. . .. .. . .. . .. .. .. . .. . .. .. . .. . .. .. .. . .. .. . .<br />
1t, ,<br />
.. .. . .. .. . .. .. . .. . .. .. . .. . .. .. .. . . .. .. .. . . .. .. . .. . .. .. . .. . .. .. ..<br />
Questa di Confindustria i n<br />
Sudafrica non è una missione d i<br />
sistema, ma si concentr a<br />
esclusivamente sul settore dell e<br />
energie rinnovabili . I primi du e<br />
giorni (oggi e domani) si svolgono a<br />
Johannesbourg: qui le imprese dell a<br />
delegazione italiana incontrerann o<br />
le autorità sudafricane coinvolte<br />
nella gestione del setto re, nonché le<br />
potenziali imprese partner . La<br />
giornata di mercoledì sarà invece<br />
dedicata alla visita della zon a<br />
industriale di East London ,<br />
invi duata come una delle aree pi ù<br />
adatte a un futuro impianto d i<br />
attività produttive made in ltaly
La Corte Ce: occorre stabilire se il risparmio d'imposta sia tale da falsare la libera concorrenza<br />
Incentivi fiscali alle cooperative,<br />
legittimità da valutare con cautela<br />
Pagina a cura<br />
DI BRUNO PAGAMICI<br />
Agevolazioni fiscali alle<br />
coop: sì, ma con cautela.<br />
Il monito arriva<br />
dalla Corte di giustizia<br />
europea. Anche se il supremo<br />
tribunale comunitario ha stabilito<br />
che gli incentivi fiscali<br />
per le cooperative non sono automaticamente<br />
aiuti di stato, ha<br />
d'altro canto affermato che la<br />
legittimità di tali agevolazioni<br />
non può essere considerata tout<br />
court.<br />
In sostanza, ciò che occorre<br />
prioritariamente stabilire è se<br />
in effetti il risparmio di imposta<br />
sia tale da falsare la libera concorrenza<br />
di mercato tra le società<br />
cooperative e le altre forme<br />
giuridiche di impresa, richiamandosi<br />
nel giudizio a quanto<br />
stabilito dall'art. 87 Ce.<br />
È questa, in estrema sintesi,<br />
la posizione espressa dalla<br />
Corte di giustizia dell'Unione<br />
europea (sentenza Corte Ue<br />
dell'8/09/2011) su una questione<br />
posta dalla Cassazione italiana.<br />
In pratica, il giudice nazionale<br />
era ricorso al tribunale<br />
europeo per dirimere il dubbio<br />
interpretativo sorto nel confronto<br />
tra la normativa comunitaria<br />
in materia di aiuti di stato e la<br />
normativa tributaria vigente in<br />
Italia sulle agevolazioni fiscali<br />
concesse alle società cooperative.<br />
Nello specifico, il presidente<br />
della Corte ha ritenuto di accorpare<br />
e trattare in un'unica<br />
sede tre questioni pregiudiziali<br />
sorte in tre distinti procedimenti<br />
riguardanti l'ambito di applicazione<br />
delle esenzioni fiscali<br />
alle cooperative nel contesto<br />
normativo dell'Unione (sent.<br />
Ue dell'8/09/2011, procedimento<br />
riuniti C-78/08, C-79-08 e<br />
C-80/08).<br />
La normativa di favore per<br />
le coop. Con la circolare del 10<br />
dicembre 1998 la Commissione<br />
europea aveva fornito delucidazioni<br />
sulla disciplina normativa<br />
degli aiuti di stato in materia di<br />
tassazione diretta delle imprese.<br />
Con la comunicazione del 23<br />
febbraio 2004, invece, la stessa<br />
Commissione ha fornito precisazioni<br />
sulla disciplina delle co-<br />
operative presentando misure<br />
volte a promuovere lo sviluppo<br />
delle cooperative nel territorio<br />
dei singoli stati membri. Sul<br />
piano normativo nazionale, la<br />
disciplina delle società cooperative<br />
prende le mosse dall'art.<br />
45 della Costituzione, nel quale<br />
si sottolinea il carattere della<br />
mutualità e la funzione sociale<br />
delle cooperative. Sempre in<br />
base alla normativa nazionale<br />
di riferimento, il dpr n. 601/73<br />
(artt. 10 - 14) stabilisce quelli<br />
che sono i punti cardinali fondamentali<br />
per tale forma societaria.<br />
In particolare, gli artt. 10 e<br />
11 trattano del prelievo impositivo<br />
sulle cooperative agricole e<br />
della piccola pesca nonché quelle<br />
di produzione e lavoro. L'art.<br />
12, invece, tratta delle società<br />
cooperative di produzione e lavoro<br />
(o meglio del trattamento<br />
dei redditi, ai fini fiscali, di tali<br />
Applicabilità art. 12<br />
legge n. 904/77<br />
Coop a mutualità<br />
prevalente<br />
Coop di consumo<br />
Altre coop<br />
Coop agricole<br />
* Modifiche apportate<br />
Quota utile<br />
non imponib.<br />
70%<br />
70%<br />
80%<br />
aPP<br />
categorie di cooperative). Su<br />
tutti l'art. 14 rubricato «Condizioni<br />
di applicabilità delle agevolazioni»,<br />
il quale stabilisce i<br />
requisiti e i presupposti necessari<br />
affinché una cooperativa<br />
possa godere del trattamento<br />
fiscale agevolato.<br />
Le agevolazioni nazionali.<br />
Le cause presentate al giudizio<br />
della Corte europea riguardano<br />
le esenzioni fiscali riconosciute<br />
alle società cooperative da parte<br />
del legislatore tributario nazionale.<br />
Dato che l'art.45 della<br />
Costituzione italiana ribadisce<br />
la funzione sociale e il carattere<br />
mutualistico delle società cooperative,<br />
sottolinea la suprema<br />
Corte di cassazione, nel valutare<br />
la compatibilità delle agevolazioni<br />
con il diritto dell'Unione,<br />
occorre stabilire in primis se in<br />
effetti il risparmio di imposta<br />
Fino all'esercizio 2007 Dall'esercizio 2008<br />
Pagina 73 di 119<br />
Quota utile Quota utile Quota utile<br />
imponib. non imponib. imponib.<br />
30% 45% 55%<br />
30% 70% 30%<br />
20% 80% 20%<br />
sia tale da falsare la libera concorrenza<br />
di mercato tra le società<br />
cooperative e le altre forme<br />
giuridiche di impresa. Pertanto,<br />
se le esenzioni fiscali descritte<br />
risultassero incompatibili con<br />
il mercato comune (art. 87, n.<br />
1, CE) tale incompatibilità si<br />
tradurrebbe in un obbligo, per<br />
le autorità italiane, di disattendere<br />
le disposizioni per le cooperative<br />
(dpr 601/1973). Nei casi<br />
di specie poi è stato riscontrata<br />
una anomalia nel carattere di<br />
mutualità delle società cooperative<br />
ricorrenti. Tali anomalie<br />
sono emerse grazie al solo intervento<br />
della polizia tributaria. È<br />
sulla base di questo fatto che<br />
la suprema Corte di cassazione<br />
aveva deciso di sospendere<br />
il procedimento e sollevare le<br />
questioni al giudizio della Corte<br />
europea.<br />
Riproduzione riservata—E<br />
Dall'esercizio 2012*<br />
Quota utile Quota utile<br />
non imponib. imponib.<br />
35% 65%<br />
60% 40%<br />
80% 20%<br />
Pagina 8<br />
.<br />
„ „ -<br />
incentisi<br />
fiscali alle enouerative.<br />
legittimità da mlutare cautela
Tre le condizioni che fanno l'aiuto di stato<br />
Dalla sentenza del tribunale<br />
europeo si evince che i giudici<br />
ritengono cruciale, ai<br />
fini della corretta interpretazione<br />
della questione pregiudizial e<br />
sollevata, accertare se sussistono l e<br />
condizioni, di cui all'art . 87, n. 1, Ce ,<br />
necessarie per far ricadere le agevolazioni<br />
fiscali alle società cooperativ e<br />
nella definizione di aiuto di stato . L e<br />
condizioni che occorre verificare son o<br />
principalmente quella di sovvenzion e<br />
statale, di selettività e di effetti di distorsione<br />
del mercato e della concorrenza.<br />
Quanto alla condizione della<br />
sovvenzione statale alla misura agevolata<br />
i giudici lussemburghesi hann o<br />
appurato, anche sulla base di costant e<br />
giurisprudenza, che nel caso di specie<br />
si possa parlare di una misura riconducibile<br />
a un mero finanziamento<br />
statale. Sotto il profilo della selettività<br />
della misura, invece, una prima osservazione<br />
fatta è quella che nel sistem a<br />
di tassazione delle società cooperative ,<br />
il calcolo della base imponibile rispecchia<br />
quello previsto per le altre tipologie<br />
di impresa . In quanto cooperative ,<br />
però, beneficiano di un agevolazione<br />
fiscale proprio per il fine mutualistico<br />
che si ripropongono di conseguire . E<br />
anche vero che, riguardo al concetto di<br />
aiuto di stato, questo si può riscontrare<br />
anche per misure agevolate riguardanti<br />
interi settori di produzione .<br />
La particolarità delle coop .<br />
Sempre dall'analisi della sentenz a<br />
del tribunale europeo, u n'altra condi -<br />
zione essenziale ai fini della corretta<br />
interpretazione normativa, è quell a<br />
giuridica di società cooperativa . Al<br />
riguardo secondo gli eurogiudici s i<br />
deve riconoscere che tale compagin i<br />
sociali, contrariamente alle società a<br />
scopo di lucro, non hanno la possibilit à<br />
di far ricorso a finanziamenti esterni ,<br />
ma esclusivamente a quello dei soci .<br />
Ne consegue un margine di profitto<br />
ridotto rispetto al resto delle imprese .<br />
Pertanto in primis il tribunale lussem -<br />
burghese ritiene che le cooperative di<br />
produzione e lavoro costituiscono effettivamente<br />
una particolare categori a<br />
di impresa . Come più volte dichiarato<br />
dalla Corte, però, non è sufficiente va -<br />
lutare lo scopo perseguito per stabilire<br />
se si è in presenza o meno di aiuto di<br />
stato. Occorre, infatti, valutare se la<br />
misura di esenzione fiscale risponda<br />
a un criterio di carattere generale inserito<br />
nel contesto dell'intero sistema<br />
tributario italiano, senza dimenticare<br />
che l'imposta non versata, dalle coope -<br />
rative di produzione e lavoro, ricade e<br />
aggrava i singoli soci della cooperativa<br />
stessa. Di conseguenza la valutazione<br />
inerente la misura in funzione del<br />
sistema tributario nel suo complesso<br />
rimanda al giudice del rinvio nazionale.<br />
Quanto, in ultima analisi, all a<br />
incidenza della misura sugli scamb i<br />
tra gli stati membri e la distorsione<br />
della concorrenza, i togati europe i<br />
precisano che per una misura incriminata<br />
di essere aiuto di Stato no n<br />
è necessario, per essere tale, che l'incidenza<br />
dell 'aiuto sugli scambi o sul<br />
mercato sia effettiva. Al termine della<br />
disamina effettuata e tenuto conto del<br />
complesso degli elementi interpretativi<br />
del diritto dell'Unione i giudici<br />
europei si sono espressi nel sens o<br />
che affinché si possa stabilire una<br />
misura come aiuto di Stato occorr e<br />
il contemporaneo verificarsi dell e<br />
condizioni indicate nella normativa<br />
comunitaria (art. 87, n. 1, CE )<br />
Le conclusioni della Corte Ue .<br />
Nelle sue conclusioni la Corte ribadisce<br />
che occorre una certa cautela nel<br />
definire una misura fiscale alla stregua<br />
di un aiuto di Stato che, in quant o<br />
tale, è vietato dal diritto dell'Unione .<br />
In altri termini, le misure di esen-<br />
Pagina 74 di 119<br />
zione fiscale riconosciute alle società<br />
cooperative, così come riportat o<br />
nei fatti di della causa principale ,<br />
per poter essere considerate aiuti di<br />
stato devono soddisfare, pienamente ,<br />
le condizioni che la disciplina sugli<br />
aiuti chiede siano soddisfatte prim a<br />
di delinearne la sussistenza .<br />
In conclusione, la sentenza sancisce<br />
che le esenzioni fiscali previste<br />
per le cooperative di produzione e<br />
lavoro sono da ritenersi legittime ,<br />
a patto che esse siano a mutualit à<br />
prevalente, vale a dire quelle in cu i<br />
il costo del lavoro dei soci supera i l<br />
50% del totale del costo del lavoro<br />
complessivo .<br />
Per la Corte questo genere di cooperative<br />
è meritevole di un regim e<br />
fiscale proprio e peculiare, poich é<br />
sono aziende che non hanno o hann o<br />
scarso accesso ai mercati dei capita -<br />
li, cosicché il loro sviluppo dipend e<br />
dai loro fondi o dal credito ; quind i<br />
hanno un margine di profitto netta -<br />
mente inferiore a quello delle società<br />
di capitali. Per altro verso, infine, la<br />
Corte ribadisce come talune questioni<br />
esulino dalla competenza della Corte e<br />
i relativi dubbi interpretativi devon o<br />
essere sciolti dal giudice nazionale .<br />
© Riproduzione riservata—*<br />
Pagina 8
Con l'eliminazione del limite temporale<br />
(5 anni) e l'introduzione del tetto all'80%<br />
della deducibilità delle perdite dal reddito<br />
imponibile dei periodi d'imposta successivi,<br />
ecco un ulteriore aggravio per<br />
le società cooperative. Si ricorda che il<br />
comma 9, dell'art. 23, dl 6/07/2011 n. 98,<br />
convertito nella legge n. 111/2011 (cosiddetta<br />
«manovra correttiva») ha introdotto<br />
(commi 1 e 2, art. 84, dpr n. 917/1986)<br />
l'eliminazione del limite quinquennale<br />
al riporto delle perdite fiscali, con la possibilità<br />
di scaricarle dagli utili realizzati<br />
negli esercizi successivi, ma nel limite<br />
dell'80% del reddito imponibile.<br />
Di conseguenza, a fronte di perdite<br />
pari a mille, nel primo esercizio in cui<br />
il reddito imponibile risulta pari a 400,<br />
il soggetto può abbattere detto reddito<br />
fino a euro 320 (400 x 80%), dovendo<br />
comunque tassare almeno 80 e riportando<br />
in avanti, senza alcun limite di<br />
tempo, 680.<br />
Un'ulteriore tegola per le coop<br />
Con riferimento alle società cooperative<br />
è utile ricordare che l'Agenzia delle entrate<br />
(ris. n. 129/E/2010) ha confermato<br />
che la limitazione indicata dal secondo<br />
periodo comma 1 dell'art. 83 del Tuir,<br />
per effetto del quale la perdita «è diminuita<br />
in misura proporzionalmente<br />
corrispondente alla quota di esenzione<br />
applicabile in presenza di un reddito<br />
imponibile», si rende applicabile anche<br />
ai soggetti che beneficiano di un'esenzione<br />
da tassazione del reddito imponibile,<br />
calcolata applicando una percentuale<br />
«prestabilita» di esenzione.<br />
Il documento di prassi richiamato ha<br />
avuto il pregio di chiarire che dalla riduzione<br />
dell'utilizzo delle perdite devono<br />
restare escluse quelle cooperative che<br />
non beneficiano di esenzione del reddito<br />
imponibile basata su una precisa<br />
percentuale, come quelle cui si rendono<br />
applicabili le disposizioni, di cui agli articoli<br />
10 e 11, dpr 601/1973 (cooperati-<br />
Pagina 75 di 119<br />
ve agricole e di lavoro). Di conseguenza,<br />
emergono ripercussioni per il comparto<br />
per effetto del combinato disposto delle<br />
disposizioni inserite nel richiamato art.<br />
83 e del nuovo art. 84 del Tuir, con la<br />
conseguenza che il nuovo limite introdotto<br />
dalla manovra correttiva (80%) di<br />
quota di perdita utilizzabile in abbattimento<br />
del reddito realizzato nei periodi<br />
d'imposta successivi, deve essere<br />
tenuto in considerazione anche dalle<br />
società cooperative. In effetti, il comma<br />
1, secondo periodo, dell'art. 83, ha la<br />
funzione di ridurre l'ammontare della<br />
perdita da utilizzare in abbattimento<br />
degli utili realizzati, con riferimento alla<br />
percentuale del reddito assoggettabile<br />
a Ires e, pertanto, l'ammontare così determinato,<br />
potrà solo successivamente<br />
essere computato in diminuzione del<br />
reddito realizzato nei periodi d'imposta<br />
successivi a quelli in cui le perdite sono<br />
state realizzate, inevitabilmente nella<br />
misura (80%) fissata dal nuovo comma<br />
1, dell'art. 84 del dpr n. 917/1986.<br />
Non mancano perplessità applicative,<br />
da chiarire in sede interpretativa, poiché<br />
le nuove norme dispongono che, in<br />
deroga alla legge n. 212/2000 (Statuto<br />
del contribuente), la novità si rende applicabile<br />
a partire dal periodo in corso<br />
alla data di entrata in vigore del decreto<br />
(per i soggetti solari il 2011) e che le<br />
perdite realizzate in precedenza (fino al<br />
2010) devono essere trattate con l'applicazione<br />
dell'articolo 84 «ante» modifica,<br />
ma si apprende anche, dai documenti<br />
di accompagnamento al decreto, che la<br />
novità vuole agevolare quelle imprese<br />
che hanno in pancia «ingenti volumi di<br />
perdite pregresse che potrebbero essere<br />
non utilizzabili nell'arco del quinquennio»,<br />
anche al fine di evitare operazioni<br />
straordinarie di «rinfrescamento» (refreshing)<br />
delle perdite ormai in scadenza,<br />
per avvicinamento al quinquennio.<br />
Pagina 9<br />
Nlomolità prevalente paralizzala
Mutualità prevalente penalizzata<br />
Pagina a cura<br />
DI FABRIZIO G. FOGGIANI<br />
Dal 2012, le cooperati -<br />
ve a mutualità prevalente<br />
subiranno ,<br />
a prescindere dall a<br />
specifica qualifica (agricole, di<br />
lavoro, sociali e altro), un doppio<br />
incremento della base imponibile<br />
da assoggettare a Ires,<br />
per effetto della previsione di<br />
un incremento del 10% della<br />
tassazione della quota tassa -<br />
bile di utili e della tassazion e<br />
del 10% degli utili destinati a<br />
riserva legale . Questi gli effetti<br />
del dl n . 138/2011, convertit o<br />
con modificazioni nella legge n .<br />
148/2011 (cosiddetta «manovra<br />
di ferragosto») che ha dispost o<br />
l'aumento della quota di utili<br />
soggetti a tassazione delle cooperative,<br />
dal 30% al 40% pe r<br />
quelle a mutualità prevalent e<br />
e dal 55% al 65% per quelle di<br />
consumo.<br />
E vero che la modifica impatta<br />
esclusivamente sulla lettera<br />
b), comma 460, dell'art. 1, della<br />
legge 311/2004 (Finanziari a<br />
2005) che riguarda le cooperative<br />
a mutualità prevalente<br />
diverse da quelle agricole e<br />
della piccola pesca, e su quelle<br />
di consumo, con la variazion e<br />
della lettera b-bis), del medesimo<br />
comma, come introdotto dal<br />
dl n. 112/2008, ma questo sol o<br />
con riferimento all'increment o<br />
del 10% della tassazione delle<br />
quote di utili.<br />
L'ulteriore aggravio, del tutto<br />
trasversale poiché colpisce<br />
anche le cooperative apparentemente<br />
non incise dal ritocco ,<br />
come quelle agricole e dell a<br />
piccola pesca che continueranno<br />
a tassare i propri utili nell a<br />
misura del 20% (lett. a, comma<br />
460) e le cooperative sociali ,<br />
esentate dalla tassazione diretta,<br />
giacché non è stato modificato<br />
il comma 463, dell'art . 1 ,<br />
legge n. 311/2004, concerne l a<br />
tassazione della quota di utili<br />
destinati alla riserva legale, di<br />
cui all'art . 2545-quater c .c . .<br />
Ciò vuol dire che tutte le cooperative<br />
a mutualità prevalente<br />
subiranno un increment o<br />
della base imponibile di almeno<br />
il 3% (10% della quota destinata<br />
alla riserva legale pari<br />
al 30%), con l'eccezione dell e<br />
banche di credito cooperativ o<br />
che subiranno un increment o<br />
del 7% ; infatti, per questa tipologia<br />
di banche, il 10% deve essere<br />
calcolato sulla quota desti-<br />
nata alla riserva che l'articolo<br />
37, dlgs . n. 385/1993 (Tub) fiss a<br />
nella misura del 70% degli util i<br />
accantonati .<br />
Se per la generalità dell e<br />
cooperative la base imponibile<br />
deve essere formata da al -<br />
meno il 40% (o 65% per quelle<br />
di consumo) degli utili e da l<br />
10% della quota del 30% del -<br />
la riserva legale (3%), per l e<br />
banche di credito cooperativo ,<br />
dal tenore letterale delle disposizioni<br />
richiamate, la quota d i<br />
utili annuali assoggettabile a<br />
tassazione è del 40% più il 7 %<br />
(10% del 70%) .<br />
Con un datato documento<br />
di prassi (circ . 34/E/2005) ,<br />
l'Agenzia delle entrate ha evidenziato<br />
che in tale ultimo caso<br />
(banche di credito cooperativo )<br />
l'utile residuo che può essere<br />
assicurato a tassazione è pari<br />
Pagina 76 di 119<br />
al 27%, per effetto dell'accantonamento<br />
del 70% a riserv a<br />
legale obbligatoria e del versamento<br />
del 3% ai fondi mutualistici;<br />
di conseguenza, la<br />
stessa agenzia, ha confermato<br />
la tassazione massima del 27%<br />
degli utili annuali . Il problema<br />
è che le nuove disposizioni non<br />
modificano solo il comma 460 ,<br />
dell'art. 1, legge n . 311/2004<br />
ma anche il comma 1, dell'art .<br />
6, dl n . 63/2002 con la nuova<br />
previsione che la riserva non è<br />
più esente da tassazione, ma a l<br />
contrario che la stessa diventa<br />
tassabile, seppure nei limit i<br />
del 10%. Questa nuova formulazione<br />
presenta, pertanto, due<br />
possibilità: la prima, rilevabile<br />
dal tenore letterale delle disposizioni,<br />
per la quale la riserv a<br />
è tassabile, potendo assicurare<br />
una base imponibile pari al 40%<br />
degli utili, con l'aggiunta dell a<br />
quota del 7% (10% del 70% )<br />
degli utili destinati alla formazione<br />
della stessa, la seconda ,<br />
emergente da una lettura contraria,<br />
per la quale la tassazione<br />
è limitata al 34% degli utili netti,<br />
per effetto della somma dell a<br />
quota libera (27%) e di quell a<br />
(7%) di utili tassabili destinati<br />
alla riserva. Sul punto, in attesa<br />
dei necessari chiarimenti, si<br />
ritiene che la scelta del legislatore,<br />
di tassare la quota di utili<br />
destinati alla riserva obbligatoria,<br />
sia stata inserita nella manovra<br />
di fine estate per colpire<br />
scientificamente questi operatori<br />
finanziari, che per effetto<br />
dell'obbligo di accantonare un a<br />
percentuale così alta (70%) all a<br />
riserva legale, avrebbero potuto<br />
neutralizzare ulteriormente<br />
l'incremento del 10% (dal 30 %<br />
al 40%) della base imponibile .<br />
Infine, da segnalare che, per<br />
quanto concerne la decorrenza ,<br />
le modifiche entrano in vigore<br />
a partire dall 'esercizio successivo<br />
a quello in corso alla dat a<br />
di conversione del dl 138/201 1<br />
e, di conseguenza, per i solari<br />
dal 2012 . ©Riproduzione riservata<br />
Pagina 9
Calcolo det rlres della coop a mútuatltè prevalente<br />
Descrizione Prima Dopo<br />
IRES 27,50% 27,50%<br />
A) Utile d'esercizio ante imposte 1 .000,00 1 .000,00<br />
A-1) Variazione in aumento per Irap 500,00 500,00<br />
B) Variazione in aumento per costi non deducibili 300,00 300,0 0<br />
B-1) Variazione in aumento per 10% riserva legale - 30,0 0<br />
ii. C) Variazione in diminuzione per quota a riserva legale 300,00 300,00<br />
D) Variazione in diminuzione per fondi mutualistici 30,00 30,0 0<br />
E) Variazione in diminuzione per riserva indivisibile 370,00 270,00<br />
E-1) Variazione in diminuzione quota ristorni 400,00 400,00<br />
F) Imponibile Ires stimato 600,00 830,0 0<br />
F) Ines dovuta da stanziare in bilancio 192,50 228,2 5<br />
G) Utile netto da imposte 807,50 771,75<br />
A)<br />
B)<br />
B-1)<br />
Modello Urilco<br />
ile ai eserc ._o oa ollancw eu7,60 . 771,75<br />
i variazione in aumento percosti indeducibil i<br />
800,00 800,00<br />
Variazione in aumento per 10% riserva legale<br />
-<br />
30,00<br />
C) Variazione in aumento per Ires di competenza 192,50 228,2 5<br />
D) Variazione in diminuzione per riserva legale 242,25 231,53<br />
E) :Variazione in diminuzione per fondi mutualistici 24,23 23,15<br />
F) Variazione diminuzione per quoti di utili a riserva 298,78 i 208,37<br />
F-1) Variazione in diminuzione per ristorni 400,00 400,00<br />
G) 'Variazione per imposte sui redditi 134,75 136,95<br />
H) Reddito imponibile 700,00 830,00<br />
0 Ires dovuta per stanziamento 192,50 i 228,25<br />
Pagina 77 di 119<br />
Pagina 9
Le linee guida del Cndcec sui sindaci-revisori: numerose le analisi prima di accettare l'incaric o<br />
Collegi sindacali, è d'obbligo<br />
lo screening su società e colleghi<br />
Pagine a cura<br />
DI LUCIANO DE ANGELIS<br />
accettazione dell'incarico<br />
da parte di un colle -<br />
gio sindacale delegato<br />
alla revisione legale dei<br />
conti, dovrà essere preceduta da<br />
una serie di attività preliminari<br />
che interesseranno sia la società<br />
cliente sia lo stesso organo di re -<br />
visione pluripersonale .<br />
I principi di revisione inter -<br />
nazionale (Isa), recentemente<br />
tradotti dal Consiglio nazionale<br />
(in particolare il n. 210 «Accordi<br />
relativi ai termini degli incarichi<br />
di revisione», n. 220 «Controllo<br />
della qualità dell'incarico di re -<br />
visione contabile del bilancio» ,<br />
n. 300 «Pianificazione della re -<br />
visione contabile del bilancio») ,<br />
contengono tutte le regole per le<br />
attività preliminari all'accettazione<br />
dell'incarico, ma tali principi<br />
sono statuiti per le società d i<br />
revisione o per il revisore unico<br />
e non per un collegio sindacale ,<br />
da qui l'esigenza di adattare tali<br />
principi all'organo collegiale .<br />
Tale obiettivo è stato realizza -<br />
to con le «Linee guida per l'organizzazione<br />
del collegio sindacale<br />
incaricato della revisione legale<br />
dei conti» nelle quali il concetto<br />
di revisore e di responsabile del -<br />
la revisione sono da riferirsi al<br />
collegio sindacale nella sua inte -<br />
rezza, mentre il concetto di perso -<br />
nale professionale è da riteners i<br />
riferibile agli eventuali ausiliar i<br />
e dipendenti del sindaco .<br />
Le attività preliminari. Prima<br />
di accettare l'incarico i sinda -<br />
ci in pectore, preferibilmente in<br />
modo collegiale, dovrebbero svol -<br />
gere una serie di attività prelimi -<br />
nari finalizzate alla conoscenz a<br />
della società che intende affidare<br />
loro il mandato per la revisione,<br />
della natura e della portat a<br />
dell'incarico stesso e delle relative<br />
posizioni personali . Ove possibile,<br />
si legge nelle linee guida ,<br />
dopo essere stati informalmente<br />
avvisati è opportuno che i candidati<br />
sindaci effettuino una riunione<br />
presso la sede della societ à<br />
(con il consenso della stessa) al<br />
fine di eseguire collegialmente<br />
le attività preliminari . Qualor a<br />
ciò non si renda possibile tale<br />
attività dovrà essere effettuat a<br />
successivamente all'accettazione<br />
(purché tempestivamente) in<br />
modo tale che qualora vi fosser o<br />
delle ragioni ostative il sindaco<br />
possa celermente rinunciar e<br />
all'incarico.<br />
I requisiti soggettivi e l'indipendenza<br />
. In merito alla valutazione<br />
dell'incarico, il collegio<br />
è chiamato a due tipi di valutazione:<br />
una di tipo interpersonale<br />
e l'altra in merito alla società . Le<br />
prime valutazioni sono finalizzate<br />
a comprendere se al proprio<br />
interno l'organo è dotato di quelle<br />
competenze tecniche (conoscenz a<br />
del settore, esperienze professionali),<br />
nonché delle risorse organizzative<br />
(dipendenti e ausiliari )<br />
e temporali (possibilità di parte -<br />
cipare alle attività di sindaco e<br />
dedicare un congruo numero d i<br />
ore all'attività di revisione) pe r<br />
assolvere l'incarico . Fra le valu -<br />
tazioni di carattere personale ,<br />
spiccano ovviamente i criteri d i<br />
indipendenza che, in attesa de l<br />
regolamento sul tema previsto<br />
dal dlgs 39/2010, saranno quelli<br />
dell'art. 2399 c .c., delle norme di<br />
comportamento del collegio sin -<br />
dacale (norma 1 .4) e del codice<br />
Ifac (si veda la tabella) .<br />
Da segnalare che le procedur e<br />
per la valutazione dell 'indipendenza<br />
dovranno essere attivat e<br />
da ciascun membro del collegio, e<br />
dovranno trovare evidenza nell e<br />
carte di lavoro .<br />
Il sindaco può includere nell e<br />
carte di lavoro inerenti alla valutazione<br />
della propria indipendenza<br />
:<br />
• le problematiche identificate<br />
in riferimento alla conformità<br />
alle norme di legge e ai principi<br />
Pagina 78 di 119<br />
deontologici applicabili e le modalità<br />
di risoluzione delle stesse<br />
(evidenziando quindi le eventuali<br />
relazioni che intercorrono fra la<br />
società controllata e il sindac o<br />
revisore o fra la società e la ret e<br />
di cui il revisore fa parte) ;<br />
• le conclusioni raggiunt e<br />
sulla conformità ai principi di<br />
indipendenza applicabili, e d<br />
eventuali discussioni sostenute<br />
dal collegio sindacale ch e<br />
supportano tali conclusioni ( è<br />
sempre opportuno a riguardo<br />
una valutazione maggiormente<br />
oggettiva dell 'indipendenza d a<br />
parte degli altri membri del collegio,<br />
terzi rispetto alla situazione<br />
oggetto di valutazione) ;<br />
• le conclusioni raggiunt e<br />
sull'accettazione e sul mantenimento<br />
dei rapporti con il cliente<br />
e dell'incarico di sindaco (evidenziando<br />
quindi le eventuali<br />
motivazioni che ad avviso del<br />
collegio supportano l'indipendenza<br />
del sindaco revisore) .<br />
I sindaci riferiscono al collegio<br />
in ordine agli esiti delle valutazioni<br />
effettuate, riportando ,<br />
il tutto nelle carte di lavoro del<br />
collegio dichiarando di aver utilizzato<br />
le previste procedure e<br />
che l'organo collegiale ritien e<br />
adeguati i requisiti di indipendenza<br />
dei suoi membri .<br />
L'accettazione dell'incarico<br />
. Dopo aver ottemperat o<br />
a tutte le verifiche richiest e<br />
i sindaci potranno accettare<br />
l'incarico. Tale accettazione ,<br />
seppur non obbligatoria nel<br />
nostro ordinamento, è opportuno<br />
venga formalizzata, attraverso<br />
una specifica lettera di<br />
incarico (i cui termini devon o<br />
essere definiti collegialment e<br />
dai sindaci) oppure attravers o<br />
una delibera assembleare ch e<br />
individui espressamente i termini<br />
dell'incarico, termini ch e<br />
possono essere rimessi anche a<br />
esplicita delibera del cda .<br />
Nella lettera di incarico (allegata<br />
in fac-simile in appendic e<br />
al documento Cndcec) andranno<br />
individuati : l'obiettivo e la<br />
portata della revisione, le responsabilità<br />
del revisore e della<br />
Direzione, i contenuti della<br />
relazione, la dichiarazione di<br />
indipendenza, gli adempimenti<br />
antiriciclaggio .<br />
Oltre a ciò, può essere opportuno<br />
inserire nella lettera d 'incarico<br />
anche le attività riferit e<br />
alla pianificazione e svolgimento<br />
della revisione, gli ausiliari<br />
e i dipendenti di cui il revisor e<br />
potrà avvalersi, il previsto compenso<br />
annuale e i criteri per l a<br />
sua valorizzazione (ore di lavoro<br />
stimato e compenso orario) .<br />
Cessazione dell'incarico .<br />
Le linee guida (in linea peraltr o<br />
con la recente massima I .D . 7<br />
del comitato notarile del Triveneto),<br />
ricordano, inoltre, che<br />
nel caso di cessazione di sindac o<br />
con annesse funzioni di revisione<br />
legale dei conti (per scadenza<br />
del termine, per dimissioni ,<br />
o revoca) e di sostituzione (art .<br />
2401c .c.) si applicano le norme<br />
del codice civile e non quelle de l<br />
dlgs 39/2010 .<br />
In pratica, con l'attribuzione<br />
delle funzioni di revisione a l<br />
collegio si è ritenuto che, su b<br />
certe condizioni dimensional i<br />
della società, al collegio potesse<br />
essere attribuita un'ulteriore<br />
funzione senza peraltro modificarne<br />
lo status giuridico previsto<br />
dal codice civile .<br />
©Riproduzione riservata<br />
Pagina 12
nttivrtà .prulrminerri (I dettaglio delle ::atttveta<br />
Valutazione<br />
dell'incarico<br />
i ;Linea guida R.10.20)<br />
3alute Ione del cliente<br />
Linea n. Ida 1h10.20),<br />
Verifich e<br />
i sull'indipendenza<br />
misure<br />
di salvaguardia<br />
(Linee guida R.10.40<br />
e R .10 .50)<br />
Termine dell'incarico<br />
Linea guida R .10.30 .<br />
Accettazione<br />
dell'incarico<br />
Linea guida R,10.40)<br />
Verificare l'adeguatezza (collegiale) delle competenze e le capacità<br />
necessarie per svolgere l'incarico, inclusa la disponibilità d i<br />
tempo e di risorse. In particolare saranno da valutare :<br />
le conoscenze del settore e delle tematiche relative all'incarico<br />
la disponibilità di personale con le dovute competenze<br />
• le possibilità di ricorrere a esperti<br />
la capacità di concludere l'incarico entro i tempi per le re -<br />
lazione<br />
Verificare I ntegrità tlel cliente. A riguardo saranno da vali i mi<br />
ila puuazione della società e del suo top manayeme. ._<br />
la situazione finanziaria ed economica della s ceet à<br />
Verificare di essere in grado di poter rispettare i principi deonto -<br />
logici applicabili, inclusa l'indipendenza . In particolare le compro -<br />
missione dell'indipendenza del sindaco può derivare da:<br />
• rischi derivanti de autoriesame<br />
• rischi derivanti da interesse personale societ à<br />
• ischi derivanti da esercizio del patrocinio legale odi attivit à<br />
di consulente tecnico di parte in una controversia, sia a<br />
favore sia contro le società<br />
• rischi derivanti da familiarità, eccessiva fiducia o confidenzialit<br />
à<br />
rischi derivanti da intimidazione .<br />
Qualora il candidato sindaco appartenga ad una struttura qualificabile<br />
come mete), la valutazione dell'indipendenza e' condotta<br />
anche in considerazione dell'appartenenza alla stessa . Ai fini d i<br />
salvaguardare la loro indipendenza i sindaci revisori possono<br />
porre in essere le seguenti attività :<br />
• acquisizione di informazioni e loro documentazione in relazione<br />
ai rapporti e alle relazioni ritenute rilevanti intrattenut e<br />
con la società dal sindaco o da altri professionisti ovver o<br />
altri enti appartenenti alla rete<br />
• periodico monitoraggio di tali situazioni e relazion i<br />
• adeguata comunicazione e discussione delle questioni ri -<br />
levanti per l'indipendenza con gli altri sindaci e con gli am -<br />
ministratori<br />
• modifica, limitazione o cessazione di taluni tipi di relazioni<br />
o rapporti con la società o con la ret e<br />
Stabilire se. siano. presenti le condizioni indispensabili perir,<br />
svolgimento dell'incarico e acquisirete . comune comprensione<br />
con la Direzione delle Stesse ." termini dell'incarico di revisione<br />
identificano le candì ioni per effettuare le revisione del bilan<br />
contengono la chiara Individuazione delle relative respbnsat ià .<br />
Gli elementi essenziali dell'Incarico includono : ..<br />
a) l'obiettivo"e le portata della rev s one del .bilancio<br />
b) le responsabilità del colf g o sindacale-in merito .<br />
i all'espressione del giudizio sul bilancip<br />
c) le responsabilità della Direzione . i<br />
d) l'identificazione del quadro normativo sule'informazione<br />
finanziaria applicabile per la redazioneidel bilanci o<br />
e) il riferimento alla diversa forme ad al contenuta previst'<br />
per le relazioni daemetterea cura del collegiosinc .alò<br />
en relazione ai diversi esit i deI lavoro svolto :.<br />
Lincarico va accettato solo se:<br />
• sono presenti le condizioni indispensabili per l'accettazion e<br />
si à avuta conferma che vi sia una comprensione comune fr a<br />
direzione e sindaci, dei termini per l'incarico di revisione<br />
Pagina 79 di 119<br />
Pagina 1 2
Per le imprese minori una revisione ad-hoc<br />
Identificazione e valutazione dei<br />
rischi significativi, dovuti a frodi o a<br />
comportamenti o eventi non intenzionali,<br />
sulla base della comprensione<br />
dell'impresa e del contesto in<br />
cui opera. Acquisizione di elementi<br />
probativi sull'esistenza di errori significativi,<br />
configurando e attuando<br />
risposte di revisione appropriate ai<br />
rischi identificati e valutati. Giudizio<br />
sul bilancio basato sulle conclusioni<br />
tratte dagli elementi probativi acquisiti.<br />
Non cambiano nelle pmi gli<br />
obiettivi del revisore, ma la dimensione<br />
e la complessità dell'impresa<br />
incidono sull'approccio alla revisione<br />
che deve essere proporzionato, utilizzando<br />
strumenti ad hoc. È questo<br />
l'obiettivo del documento (costituito<br />
da ben 26 capitoli e 15 allegati esemplificativi<br />
per 218 pagine complessive)<br />
rubricato «L'applicazione dei<br />
principi di revisione internazionali<br />
alle imprese di dimensioni minori»,<br />
da qualche giorno sul sito del Cndcec<br />
per la consultazione richiesta<br />
agli iscritti.<br />
Il lavoro, predisposto sulla base<br />
dei principi di revisione Isa clarified,<br />
ricalca l'impostazione adottata<br />
da Ifac per l'Isa guide nella struttura<br />
e nella logica, con gli opportuni<br />
adattamenti in considerazione delle<br />
esigenze della giurisdizione e della<br />
prassi nazionale.<br />
Si ricorda che, secondo il Cndcec<br />
(opinione peraltro non condivisa da<br />
Assirevi), i principi Isa sono vincolanti<br />
esclusivamente per le revisioni<br />
legali svolte ai sensi del Tuf, mentre<br />
a oggi per le pmi non hanno valenza<br />
giuridica, ma costituiscono solo un<br />
riferimento tecnico per gli organi di<br />
revisione.<br />
Il documento emanato dai dottori<br />
commercialisti non statuisce nuovi<br />
principi di revisione, ma fornisce un<br />
contributo operativo per lo svolgimento<br />
della revisione legale di una<br />
pmi. In esso si ribadisce che tutte le<br />
revisioni contabili siano svolte con<br />
un unico insieme di regole comuni,<br />
con procedure e documentazione<br />
adattabili e semplificate per le pmi.<br />
A riguardo, viene ricordato che il<br />
principio di revisione internazionale<br />
n. 200 (Obiettivi generali del revisore<br />
indipendente e svolgimento della<br />
revisione contabile in conformità ai<br />
principi internazionali, par. A 64),<br />
qualifica come impresa di dimensioni<br />
minori (pmi), quella in possesso<br />
di determinate caratteristiche qualitative<br />
che si identificano nella concentrazione<br />
della proprietà e della<br />
direzione in un numero limitato di<br />
soggetti e in una o più delle seguenti<br />
caratteristiche: operazioni semplici<br />
e lineari; semplicità<br />
delle registrazioni<br />
contabili; un numero<br />
limitato di linee di<br />
attività e di prodotti<br />
nell'ambito delle sin-<br />
gole linee di attività;<br />
un numero limitato<br />
di controlli interni;<br />
un numero limita-<br />
to di livelli direzio-<br />
nali responsabili di<br />
un'ampia gamma di<br />
controlli ovvero un<br />
numero limitato di dipendenti, dei<br />
quali molti rivestono una pluralità<br />
di funzioni.<br />
Secondo il nuovo documento del<br />
Cndcec poiché i principi di revisione<br />
internazionali forniscono una definizione<br />
in termini esclusivamente<br />
qualitativi di impresa di dimensioni<br />
minori, si potrebbe concludere che,<br />
nel panorama italiano, possono essere<br />
considerate imprese di dimensioni<br />
minori:<br />
- le imprese che non superano due<br />
dei tre limiti dimensionali di cui<br />
all'articolo 27 del dlgs n. 127/91 e<br />
successive modificazioni (totale attivo<br />
17.500.000 euro; totale ricavi<br />
35.000.000; 250 dipendenti occupati<br />
in media durante l'esercizio);<br />
- nonché le imprese che pur superando<br />
quei limiti dimensionali possiedono<br />
le caratteristiche precisate<br />
nel principio di revisione n. 200.<br />
Ora seppur l'aspetto dimensionale<br />
non è sufficiente per poter definire<br />
quali debbano essere le procedure di<br />
revisione da applicare nelle specifi-<br />
Pagina 80 di 119<br />
che circostanze (dipendendo le stesse<br />
anche dalla complessità dell'impresa<br />
e dai rischi individuati e valutati<br />
dal revisore) i principi di revisione<br />
riconoscono un approccio applicativo<br />
proporzionale legato alle dimensioni<br />
e complessità dell'impresa.<br />
Da ciò consegue, secondo il Cndcec<br />
che, fermi restando i principi generali<br />
di riferimento, alcuni principi risulteranno<br />
non applicabili, mentre in<br />
altri casi saranno le procedure di revisione<br />
a dover essere variate anche<br />
sensibilmente quando si effettua la<br />
revisione dell'impresa di dimensioni<br />
minori.<br />
Per esempio, il principio di revisio-<br />
ne n. 600 sulla revisione del bilan-<br />
cio del gruppo, risulterà spesso non<br />
applicabile mentre la struttura or-<br />
ganizzativa e operativa spesso sem-<br />
plificata delle imprese di dimensioni<br />
minori, nonché un controllo interno<br />
poco strutturato, comporterà per<br />
il revisore un più rapido processo<br />
di comprensione della società e del<br />
contesto in cui opera (principio di<br />
revisione n. 315, «Identifi-<br />
cazione e valutazione dei ri-<br />
schi e degli errori significa-<br />
tivi mediante comprensione<br />
dell'impresa e del contesto<br />
in cui opera»). In altri casi,<br />
infine, sono le stesse proce-<br />
dure di revisione a non po-<br />
ter essere eseguite (si pensi<br />
alle procedure di revisione<br />
con parti correlate laddove<br />
il revisore non abbia rileva-<br />
to l'esistenza delle stesse).<br />
O Riproduzione riservata _a<br />
Pagina 13<br />
Massima collaborazione dagli e
Lo stato dell'arte a un anno dall'avvio del processo di informatizzazione degli sportelli unici<br />
Riforma Suap in dirittura d'arrivo<br />
Al via dal 30109 la procedura che accelera le autorizzazioni<br />
Pagina a cura<br />
DI Duiuo Lui<br />
Ancora pochi giorni e la<br />
riforma dello Sportello<br />
unico per le attività<br />
produttive (Suap) sarà<br />
al completo, almeno su carta.<br />
Infatti il 30 settembre entrerà<br />
in vigore il procedimento unico<br />
che prevede una riduzione dei<br />
tempi di rilascio dell'autorizzazione,<br />
con l'utilizzo della conferenza<br />
di servizi che dovrà svolgersi<br />
online. Una procedura alla<br />
quale si farà ricorso laddove non<br />
risulterà possibile accedere alla<br />
Scia (Segnalazione certificata di<br />
inizio attività), già in vigore da<br />
fine marzo. Anche se, a un anno<br />
dall'avvio del processo di informatizzazione<br />
delle procedure,<br />
molto resta ancora da fare per<br />
rendere operative le novità introdotte<br />
per legge.<br />
Scia all'insegna della semplificazione.<br />
L'istituto attuale<br />
dei Suap è regolamentato dal<br />
dpr 7 settembre 2010, n. 160,<br />
che individua un solo canale tra<br />
imprenditore e amministrazione,<br />
con l'obiettivo di eliminare ripetizioni<br />
istruttorie e documentali.<br />
Di conseguenza, le domande, le<br />
dichiarazioni, le segnalazioni e<br />
le comunicazioni concernenti<br />
le attività e i relativi elaborati<br />
tecnici e allegati possono essere<br />
presentati esclusivamente in modalità<br />
telematica, allo sportello<br />
del comune competente per il<br />
La Scia sost<br />
territorio. Così all'aspirante imprenditore<br />
non resta che autocertificare<br />
il possesso dei requisiti<br />
necessari all'avvio dell'attività<br />
imprenditoriale, attraverso il<br />
portale impresainungiorno.gov.<br />
it, realizzato su piattaforma da<br />
Infocamere. Tuttavia, se l'attività<br />
è contestuale all'iscrizione al<br />
registro delle imprese, può farlo<br />
direttamente alla Camera di<br />
commercio attraverso il modello<br />
C om.unica. Una volta ricevuta<br />
la Scia, lo sportello unico verifica<br />
(sempre con modalità informatica)<br />
la completezza formale della<br />
dichiarazione e dei relativi allegati.<br />
In linea con il principio che<br />
ha ispirato questa misura («garantire<br />
l'impresa in un giorno»),<br />
l'attività oggetto della segnalazione<br />
può essere iniziata dalla<br />
data della presentazione della<br />
segnalazione. In caso di verifica<br />
positiva, lo sportello unico rilascia<br />
automaticamente la ricevuta<br />
e trasmette in via telematica la<br />
dichiarazione e i relativi allegati<br />
alle amministrazioni e agli uffici<br />
competenti. Se invece mancano<br />
i requisiti, l'amministrazione ha<br />
60 giorni dal momento in cui riceve<br />
la segnalazione per disporre il<br />
divieto di prosecuzione dell'attività<br />
e l'eventuale rimozione degli<br />
eventuali effetti dannosi o, in alternativa,<br />
può fissare un termine<br />
(al massimo di 30 giorni) entro il<br />
quale l'interessato ha la possibilità<br />
di uniformarsi alla decisione.<br />
«Trascorso questo termine, l'amministrazione<br />
può intervenire<br />
solo in presenza del pericolo di un<br />
danno grave e irreparabile per il<br />
patrimonio artistico e culturale,<br />
per l'ambiente, per la salute, per<br />
la sicurezza pubblica o la difesa<br />
nazionale e previo motivato accertamento<br />
dell'impossibilità di<br />
tutelare comunque tali interessi<br />
mediante conformazione dell'attività<br />
dei privati alla normativa<br />
vigente», spiega Gianluigi<br />
Spagnuolo, già responsabile del<br />
Suap di Oleggio (No) e autore di<br />
Suap@norma (www.suapanorma.it),<br />
portale in cui si confrontano<br />
professionisti e funzionari<br />
che utilizzano abitualmente lo<br />
strumento di semplificazione. In<br />
caso di dichiarazioni sostitutive<br />
di certificazione e dell'atto di<br />
notorietà false o mendaci, l'amministrazione,<br />
ferma restando<br />
la responsabilità penale, può<br />
sempre e in ogni tempo adottare<br />
i citati provvedimenti di divieto<br />
di prosecuzione dell'attività e di<br />
rimozione degli eventuali effetti<br />
dannosi È prevista la sanzione<br />
penale della reclusione da uno<br />
a tre anni (salvo i casi in cui il<br />
fatto costituisce più grave reato)<br />
per chiunque, nelle dichiarazioni<br />
o attestazioni o asseverazioni<br />
che corredano la segnalazione di<br />
inizio attività, dichiara o attesta<br />
falsamente l'esistenza dei requisiti<br />
o dei presupposti.<br />
11 procedimento unico punta<br />
sulla telematica. Nei casi in<br />
U SCe: Sono guai dall'applicazione<br />
a. Le autorizzazioni, licenze, concessioni, per- 1.<br />
messi o nulla osta comunque denominati;<br />
b. le domande per le iscrizioni in albi o ruoli 2.<br />
richieste per l'esercito di attività imprenditoriale,<br />
commerciale o artigianale<br />
relative sia ad esercizio di attività che a<br />
realizzazione impianti;<br />
il cui rilascio dipenda esclusivamente<br />
dall'accertamento di requisiti e presupposti<br />
richiesti dalla legge o di atti amministrativi<br />
a contenuto generale .<br />
quando non sia previsto alcun limite<br />
o oompless .<br />
ivo o specifici<br />
strumenti di programmazio e settori<br />
rilascio scio degli atti n<br />
per il<br />
stessi»<br />
3.<br />
i casi in cui sussistano vincoli ambientali, "C<br />
paesaggistici o culturali;<br />
gli atti rilasciati dalle amministrazioni pre-<br />
poste alla difesa nazionale, alla pubblica<br />
sicurezza, all'immigrazione, all'asilo, alla<br />
cittadinanza, all'amministrazione della giustizia,<br />
all'amministrazione delle finanze;<br />
gli atti imposti dalla normativa comunitaria;<br />
le attività economiche a prevalente caratte- I,<br />
re finanziario, comprese quelle regolate dal<br />
testo unico delle leggi in materia bancaria<br />
e creditizia.<br />
Pagina 81 di 119<br />
cui non è possibile ricorrere alla<br />
Scia (si veda la tabella messa a<br />
punto da Suapanorma), le istanze<br />
vanno presentate allo sportello<br />
unico, che ha 30 giorni di tempo<br />
(a meno che la normativa regionale<br />
non preveda termini inferiori)<br />
per chiedere eventualmente<br />
all'interessato la documentazione<br />
integrativa. Trascorso senza<br />
azioni questo termine, la richiesta<br />
si intende correttamente<br />
presentata. Verificata la completezza<br />
della documentazione,<br />
il Suap adotta il provvedimento<br />
conclusivo entro 30 giorni o indice<br />
una conferenza di servizi. «La<br />
conferenza è sempre indetta»,<br />
precisa Spagnuolo, «nel caso in<br />
cui i procedimenti necessari per<br />
acquisire le suddette intese, nulla<br />
osta, concerti o assensi abbiano<br />
una durata superiore ai 90 giorni<br />
ovvero nei casi previsti dalle discipline<br />
regionali». Scaduto questo<br />
termine, lo sportello conclude<br />
in ogni caso il procedimento, anche<br />
prescindendo dai pareri non<br />
presentati da parte delle altre<br />
amministrazioni. Tutti gli atti<br />
istruttori e i pareri tecnici richiesti<br />
sono comunicati in modalità<br />
telematica dagli organismi competenti<br />
al responsabile del Suap.<br />
Il provvedimento conclusivo del<br />
procedimento è il titolo unico per<br />
la realizzazione dell'intervento e<br />
per lo svolgimento delle attività<br />
richieste. ers I<br />
Pagina 14<br />
Riforma Suap in dirittura d arrvo<br />
i
Fnameen chiude<br />
e, ;coxap<br />
14<br />
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Alcune delle novità per usufruire dei fondi per la sicurezza. Nuovo look al modello di selezione<br />
Bando Inali_ a scadenza locale<br />
I termini per le domande sono diversi a seconda della regione<br />
Pagina a cura<br />
DI ROBERTO LENZI<br />
Saranno assegnati ancora<br />
a sportello i fondi,<br />
pari a 150 milioni di<br />
euro, per sostenere gli<br />
investimenti in sicurezza delle<br />
imprese. Viene affiancato un<br />
nuovo modello sperimentale di<br />
selezione dei progetti con uno<br />
stanziamento di 10 milioni. Le<br />
domande saranno presentate<br />
con scadenze diverse a seconda<br />
della regione. E verranno<br />
attivate procedure che escludono<br />
l'utilizzo di strumenti per<br />
l'invio telematico plurimo della<br />
richiesta. Sono alcune delle novità<br />
che emergono dalla lettura<br />
delle linee guida per la concessione<br />
di incentivi economici<br />
alle imprese che investono in<br />
sicurezza in relazione al bando<br />
2011 emanate dall'Inail con delibera<br />
del consiglio di indirizzo<br />
e vigilanza n. 15 del 3 agosto<br />
scorso. Il nuovo bando, ormai<br />
prossimo all'uscita, prevede<br />
modifiche che permetteranno<br />
di rimediare ad alcune delle<br />
difficoltà manifestate nell'attuazione<br />
del primo bando. Ecco<br />
le principali novità.<br />
Le novità del bando 2011.<br />
Le domande saranno presentate<br />
con scadenze diverse a seconda<br />
della regione, al fine di evitare<br />
la congestione del sistema.<br />
Verrà fissato un termine per il<br />
salvataggio delle domande an-<br />
tecedente allo svolgimento delle<br />
procedure, questo in modo da<br />
permettere affinai' di valutare<br />
la tipologia e i bisogni espressi<br />
dalle richieste e dimensionare<br />
in maniera corrispondente i sistemi<br />
informatici. Verranno attivate<br />
procedure che escludono<br />
l'utilizzo di strumenti per l'invio<br />
telematico plurimo della richiesta,<br />
per evitare che ci siano<br />
oltre 2 milioni di collegamenti<br />
a fronte di sole 20 mila domande<br />
pronte per la presentazione,<br />
come sembra sia successo nel<br />
primo bando. I fondi saranno<br />
erogati solo per investimenti<br />
e per l'adozione di modelli<br />
di organizzazione e gestione,<br />
nessuna risorsa, quindi, per la<br />
formazione. Il contributo viene<br />
uniformato in tutte le regioni al<br />
50% dell'investimento, con un<br />
massimo 100 mila euro, per fornire<br />
sostegno generalizzato al<br />
maggior numero di beneficiari<br />
possibile. Saranno selezionati<br />
degli ambiti prioritariamente<br />
ammissibili anche con riferimento<br />
alle aree di intervento<br />
indicate dal Civ; la relazione<br />
programmatica 2012-2014 ha,<br />
infatti, già dato indicazione di<br />
privilegiare la micro, piccola e<br />
media impresa, le imprese agricole,<br />
i settori produttivi a rischio<br />
più elevato, i progetti reiteratili<br />
in più aziende del medesimo<br />
comparto produttivo, i progetti<br />
destinati alla riduzione del rischio<br />
di esposizione all'amianto,<br />
i progetti condivisi dalla parti<br />
sociali. Verranno individuate,<br />
tra quelle ammissibili, delle<br />
aree prioritarie nelle singole regioni,<br />
sentiti i comitati regionali<br />
di coordinamento dell'Inail o, in<br />
mancanza di questi, il CoCoPro<br />
del capoluogo di regione, i quali<br />
si faranno anche carico del confronto<br />
con le parti sociali.<br />
Nella nuova versione è previsto<br />
l'innalzamento della soglia/<br />
punteggio di ammissibilità al<br />
fine di orientare ulteriormente<br />
gli incentivi alla riduzione delle<br />
principali cause di infortunio<br />
nonché l'individuazione di<br />
un termine, tra l'indizione dei<br />
bandi e i click day, di almeno<br />
60 giorni lavorativi per consentire<br />
la elaborazione di progetti<br />
di elevata complessità. Viene<br />
invece confermato il termine<br />
di 30 giorni per la presentazione<br />
dei documenti cartacei e la<br />
Pagina 83 di 119<br />
possibilità di<br />
autocertificare<br />
i requisiti<br />
di carattere<br />
soggettivo.<br />
Sportello<br />
telematico<br />
più garantiste.<br />
Fra le<br />
novità per<br />
migliorare lo<br />
sportello telematico,<br />
le<br />
linee guida prevedono la previsione<br />
dell'obbligo di «prenotazione»<br />
e la assegnazione alla<br />
stessa di un elemento univoco<br />
di identificazione, per permettere<br />
l'adozione di sistemi di<br />
sicurezza atti a evitare l'uso<br />
di automatismi di trasmissione<br />
della domanda, nonché la<br />
tracciabilità, fermo restando<br />
la necessità di escludere eventualità<br />
di contenzioso, di tutte<br />
le richieste di finanziamento,<br />
anche quelle pervenute successivamente<br />
all'esaurimento<br />
dei budget, con l'indicazione<br />
cronologica del momento della<br />
trasmissione. Il nuovo bando<br />
potrà inoltre prevedere il ricorso<br />
a forme di scorrimento<br />
Pagina 15<br />
Band ■■ Inail a scadenza
dell'ordine cronologico, a fronte<br />
dei progetti rigettati in fase di<br />
verifica, solo in caso di una positiva<br />
verifica di carattere giuridico<br />
e operativo. Il nuovo bando<br />
garantirà inoltre la tempestiva<br />
informazione nei confronti dei<br />
soggetti esclusi, indicando il<br />
motivo dell'esclusione stessa<br />
e l'analitica individuazione<br />
delle modalità di verifica delle<br />
domande ammesse al fine di<br />
limitare il fenomeno del rigetto<br />
dei progetti. In un'ottica di<br />
semplificazione, sarà introdotto<br />
l'utilizzo della Posta elettronica<br />
certificata per le comunicazioni<br />
relative alla partecipazione ai<br />
Bandi, consentendo alle imprese<br />
partecipanti anche la domiciliazione<br />
della corrispondenza<br />
per il tramite delle associazioni<br />
datoriali o degli altri intermediari.<br />
Le linee guida accendono<br />
inoltre una spia d'allarme per le<br />
imprese che abbiano già usufruito<br />
in precedenza degli incentivi,<br />
considerato che saranno<br />
fissati dei tempi di esclusione<br />
dalla partecipazione ai successivi<br />
bandi.<br />
Premialità per il coinvolgimento<br />
delle associazioni<br />
di categoria. Il bando 2011<br />
fisserà un punteggio premiale,<br />
progressivamente crescente,<br />
per i progetti elaborati con<br />
il coinvolgimento di una delle<br />
parti sociali rappresentative ai<br />
sensi dell'articolo 51 del decreto<br />
legislativo 81/2008, come integrato<br />
e corretto dal decreto legi-<br />
slativo 106/2009 e in conformità<br />
alla circolare n. 20/2011 del 29<br />
luglio 2011 del ministero del<br />
lavoro e delle politiche sociali,<br />
ovvero dalle associazioni nazionali<br />
di tutela degli invalidi<br />
del lavoro previste dall'articolo<br />
11, comma 5, 81/2008, come<br />
integrato e corretto dal decreto<br />
legislativo 106/2009. Un punteggio<br />
premiale sarà introdotto<br />
anche per progetti elaborati<br />
con la collaborazione di due o<br />
più organizzazioni del sistema<br />
relazionale aziende/lavoratori<br />
rappresentative ai sensi dell'ar-<br />
'colo 51 del decreto legislativo<br />
81/2008, come integrato e<br />
corretto dal decreto legislativo<br />
106/2009 e in conformità<br />
alla Circolare n.<br />
20/2011 del 29 luglio 2011<br />
del ministero del lavoro e<br />
delle politiche sociali, nonché<br />
strutture della bilateralità<br />
promossa dalle organizzazioni<br />
rappresentative<br />
ai sensi dell'articolo 51 del<br />
decreto legislativo 81/2008,<br />
come integrato e corretto<br />
dal decreto legislativo<br />
106/2009 e in conformità<br />
alla circolare n. 20/2011 del<br />
29 luglio 2011 del ministero del<br />
lavoro e delle politiche sociali<br />
o, in mancanza degli enti bilaterali,<br />
dalle organizzazioni del<br />
sistema relazionale aziende/lavoratori<br />
secondo lo schema della<br />
bilateralità, purché il livello<br />
di rappresentatività sia quello<br />
sopra richiamato.<br />
I tempi di erogazione il 95% del budget disponibile è stato esaurito in meno di 30<br />
minuti;<br />
ANNI- 1 progetti e i valori economici 19.410 progetti per un valore di 778 milioni di euro;<br />
1.438 i progetti accolti, con il criterio dell'ordine temporale di presentazione delle<br />
domande ammissibili e nei limiti dei 60 milioni di euro stanziati dal consiglio di<br />
indirizzo e vigilanza<br />
La tipologia dei progetti presentati il 74% è relativo a investimenti (acquisto di<br />
macchinari e attrezzature, rinnovo di impianti, ...);<br />
' 124111■ La dimensione delle imprese il 98% dei finanziamenti è riferito a micro, piccole e<br />
medie imprese (fino a 250 dipendenti).<br />
Il settore di appartenenza delle imprese 41,7% attività manifatturiere;<br />
20,5% costruzioni<br />
nEEDIMMUEZMUEMEMDZOS<br />
Pagina 84 di 119<br />
Pagina 15<br />
Bando 1nali a scadenza locale
Finanziamenti non assegnati a quota 17,6 mln<br />
Ammontano a 17,6 milioni di euro i fondi non<br />
assegnati con il bando 2010. Questo significa<br />
che, a seguito dell'istruttoria fatta dall'Inail,<br />
considerando che i fondi disponibili erano<br />
60 mln, oltre un progetto su quattro è stato<br />
scartato. Questo si desume considerando<br />
che le procedure telematiche si sono fermate<br />
una volta impegnati i fondi del 2010, è quindi<br />
facile dedurre che le economie provengano<br />
da mancate autorizzazioni alla concessione<br />
del contributo. I motivi sono probabilmente<br />
Per sostenere le piccole e micro imprese,<br />
comprese quelle individuali, con specifico<br />
strumento e apposita dotazione finanziaria,<br />
viene prevista in via sperimentale una specifica<br />
modalità di incentivazione a graduatoria.<br />
Il contributo è pari al 50% dell'investimento<br />
fino a un massimale di 50 mila euro. Il bando<br />
sosterrà i progetti di comparto, di filiera,<br />
di distretto che, benché proposti da singole<br />
imprese, presentino caratteristiche di replicabilità<br />
asseverate dalle organizzazioni comparativamente<br />
più rappresentative nell'ambito<br />
del sistema contrattuale di riferimento;<br />
i progetti che intervengono sui rischi comuni<br />
a una pluralità di imprese, che possono essere<br />
definiti «progetti di rete», individuando,<br />
in tal caso, il soggetto capofila prómotore;<br />
i progetti di innovazione tecnologica per gli<br />
impianti, le macchine e le attrezzature, con<br />
Premiato chi fa rete<br />
riconducibili a una diversa interpretazione<br />
della norma da parte dei richiedenti rispetto<br />
ai controllori o da errori nella compilazione<br />
del modulo. In alcuni casi, come risulta a ItaliaOggi<br />
Sette, dalla mancata corrispondenza<br />
tra la situazione reale di alcune imprese e<br />
quanto risultante nel database dell'Inail, che<br />
non è stato possibile modificare nei tempi<br />
stretti intercorsi tra uscita del bando e presentazione<br />
delle domande, nonostante la<br />
buona volontà delle parti in causa.<br />
particolare riferimento alle imprese agricole.<br />
Il bando dovrà prevedere l'esclusione dallo<br />
stesso delle imprese che abbiano ottenuto<br />
incentivi riferiti ai bandi Inail 2010 o 2011.<br />
La progettazione dell'intervento sperimentale<br />
dovrà essere immediatamente avviata<br />
al fine di poter verificare, entro l'approvazione<br />
dell'assestamento di bilancio 2011, la<br />
possibilità di impegnare la relativa dotazione<br />
finanziaria entro il corrente esercizio. In caso<br />
di oggettiva difficoltà si impegnano gli Organi<br />
di gestione alla indizione del bando a valutazione<br />
non appena concluso l'iter di adozione<br />
del bilancio di previsione 2012 prevedendo,<br />
in tal caso, che il bando abbia una dotazione<br />
finanziaria pari al doppio di quella prevista<br />
per il 2011.<br />
Pagina 85 di 119<br />
Pagina 15<br />
Bando Mai] a ..adenztt locale
Anche i professionisti possono ricorrere agli ammortizzatori sociali per far fronte alle cris i<br />
La solidarietà è estesa agli studi<br />
Orario di lavoro ridotto e incentivi per evitare licenziamenti<br />
Pagina a cura<br />
DI DANIELE CIRIOLI<br />
a crisi economica st a<br />
Lminando l'attività del -<br />
lo studio? Per evitare<br />
licenziamenti, risparmiare<br />
un po' di soldi e ottener e<br />
un sostegno economico, il pro -<br />
fessionista può ricorrere a una<br />
riduzione dell 'orario di lavor o<br />
dei dipendenti . In cambio, n e<br />
otterrà il diritto a un contributo<br />
economico pari al 25 %<br />
del monte retributivo ridott o<br />
(un altro 25% va ai lavoratori)<br />
per la durata massima di<br />
due anni, accanto alla salvaguardia<br />
dei posti di lavoro dei<br />
collaboratori (e delle professionalità)<br />
presenti in studio .<br />
La possibilità, tecnicamente ,<br />
è realizzabile mediante u n<br />
«contratto di solidarietà». Un<br />
istituto normativo che, finora,<br />
è stato a esclusivo appannaggio<br />
delle imprese, ma che ora<br />
il ministero del lavoro (con interpello<br />
n. 33/2011) ha estes o<br />
agli studi professionali, sfruttando<br />
la nozione più ampia di<br />
«datore di lavoro» fornita dalla<br />
corte di giustizia europea .<br />
I contratti di solidarietà.<br />
Sono particolari accordi basati<br />
sulla «solidarietà» tra impres e<br />
e sindacati alla scopo di salvaguardare<br />
i livelli occupazionali,<br />
quando in azienda si<br />
presentano ipotesi di esuber o<br />
di personale (solidarietà difensiva)<br />
o al fine di dare impulso a<br />
nuove assunzioni (solidarietà<br />
espansiva) . Con questi accordi ,<br />
in altre parole, è autorizzata<br />
una riduzione generalizzata<br />
dell'orario di lavoro, per tutti<br />
i lavoratori, onde scongiurar e<br />
licenziamenti oppure per effettuare<br />
nuove assunzioni. Il contratto<br />
di solidarietà ritenut o<br />
applicabile agli studi professionali<br />
dal ministero del lavo -<br />
ro è il primo, quello difensiv o<br />
(ci si riferisce quindi a questa<br />
disciplina nel prosieguo) .<br />
Orario di lavoro ridotto .<br />
La riduzione dell'orario, fissata<br />
dettagliatamente nell'accord o<br />
di solidarietà interessa praticamente<br />
tutti i lavoratori titolari<br />
di un rapporto di lavor o<br />
subordinato (cioè i dipendenti),<br />
con unica eccezione di quel -<br />
li aventi qualifiche dirigenziali<br />
(quindi anche apprendisti ,<br />
contratti a termine, d'inserimento<br />
e contratti a part-time) .<br />
La riduzione del l 'orario di la -<br />
voro può avvenire in via oriz -<br />
zontale o verticale, ovvero su<br />
base giornaliera, settimanale<br />
o mensile .<br />
La durata . L'utilizzo de i<br />
contratti di solidarietà difensivi<br />
è consentito per il periodo<br />
massimo di due anni (cioè 2 4<br />
mesi). Il ministero del lavoro<br />
(circolare n. 20/2004) ritiene<br />
che tale periodo costituisce un<br />
limite massimo, senza possibilità<br />
di proroga in mancanza<br />
di una soluzione di continuità .<br />
Per la sua determinazione, s i<br />
deve far riferimento, per analogia,<br />
ai criteri in tema di durata<br />
complessiva della cig (ar -<br />
ticolo 1, comma 9, della legge<br />
n. 223/1991), corrispondente a<br />
36 mesi nell'arco di un quinquennio,<br />
a patto che, qualor a<br />
si sia verificato un primo utilizzo<br />
continuativo del contrat -<br />
to di solidarietà per 24 mesi ,<br />
via soluzione di continuità con<br />
l'eventuale utilizzo di altri 1 2<br />
mesi .<br />
I benefici . I contratti di<br />
solidarietà danno diritto a<br />
beneficiare di contributi . L'impresa<br />
che fa ne ricorso, prim a<br />
di tutto, si assicura un intervento<br />
della cassa integrazione ,<br />
nonché incentivi per sé e per i<br />
lavoratori coinvolti nella riduzione<br />
del l 'orario di lavoro . Nel<br />
dettaglio, se l'impresa rientra<br />
nel campo della cig gode, per<br />
tutta la durata del contratt o<br />
di solidarietà difensiva, di una<br />
riduzione della contribuzion e<br />
la cui misura varia in funzion e<br />
del territorio e della consistenza<br />
della riduzione dell 'orari o<br />
di lavoro (e varia dal 25 al<br />
40%). L'impresa che invec e<br />
non rientra nel campo della cig<br />
ha diritto a un contributo d a<br />
spartirsi con i lavoratori pari<br />
alla metà del monte retributivo<br />
non dovuto a seguito della<br />
riduzione dell'orario di lavoro ,<br />
corrisposto in rate trimestral i<br />
per un periodo massimo di due<br />
anni. In pratica, dunque, que l<br />
50% del monte retributivo ( è<br />
questo il contributo) va diviso<br />
in parti uguali tra impresa ,<br />
ciascuno per un 25% (è questo<br />
l 'incentivo che spetta agli<br />
studi professionali) .<br />
Imprese e lavoratori interessati<br />
. In origine i contratti<br />
di solidarietà difensivi si applicavano<br />
esclusivamente alle<br />
imprese rientranti nel regime<br />
di cassa integrazione guadagni<br />
straordinaria (cigs) ; successivamente,<br />
(legge n. 236/1993 )<br />
sono stati estesi alle imprese<br />
escluse dal campo cigs (con -<br />
tratti di tipo «BJ>) . In questo<br />
secondo caso, possono esser e<br />
stipulati da imprese (non destinatarie<br />
di cig) che hanno avviato<br />
procedure di mobilità (i n<br />
base all'articolo 24 della legge<br />
n. 223/1991), nonché (legge n .<br />
Pagina 86 di 119<br />
236/1993, articolo 5 comma 7),<br />
le imprese alberghiere e quell e<br />
termali, pubbliche e private ; e<br />
le imprese artigiane (articol o<br />
5, comma 8) non rientranti nel<br />
campo di applicazione delle integrazioni<br />
salariali .<br />
Con l'interpello n . 33/2011 ,<br />
in sostanza, il ministero del<br />
lavoro ha annoverato gli studi<br />
professionali tra i soggetti<br />
destinatari dei contratti di solidarietà<br />
di tipo «B» . La precisazione<br />
è stata sollecitata dai<br />
Consulenti del lavoro . Da una<br />
prima lettura della norma di<br />
riferimento (che è, come detto ,<br />
quella della legge n . 236/1993) ,<br />
si legge nell'interpello, emerge<br />
che i datori di lavoro qualifica -<br />
ti come studi professionali non<br />
sembrano poter rientrare nell a<br />
platea dei soggetti destinatari<br />
di tali contratti di solidariet à<br />
(tipo «B»). Tuttavia, ha aggiun -<br />
to il ministero, in materia può<br />
essere richiamata (e quindi applicata)<br />
l'interpretazione forni -<br />
ta dalla corte di giustizia Ue i l<br />
16 ottobre 2003 (causa C/32/02 )<br />
con riferimento alla direttiva<br />
98/59/Ce, in ordine al diverso<br />
significato che la qualifica d i<br />
«imprenditore» riveste nel no -<br />
stro ordinamento, rispetto alla<br />
più ampia nozione comunitari a<br />
di «datore di lavoro». Infatti ,<br />
la corte Ue ha ravvisato la ne -<br />
cessità di «incentrarsi su un a<br />
nozione intesa in senso ampio<br />
di datore di lavoro ( . . .), di supe -<br />
rare lo stretto perimetro della<br />
nozione di imprenditore», e d i<br />
«intendere con quest'ultima<br />
qualunque soggetto che svolge<br />
attività economica e ch e<br />
sia attivo su un determinat o<br />
mercato». In conclusione, i n<br />
linea con quanto già espress o<br />
dal ministero nell'interpello n .<br />
10/2011 (si veda box in pagina )<br />
a proposito dell'iscrizione nell e<br />
liste di mobilità dei lavorator i<br />
licenziati dagli stessi studi pro -<br />
fessionali, il ministero ritiene<br />
che gli studi professionali rien -<br />
trano nel campo di applicazio -<br />
ne dei contratti di solidariet à<br />
di tipo «B» .<br />
Pagina 16
Mobilità estes a<br />
ai professionisti<br />
Solidarietà estes a<br />
agli studi<br />
te,. .t;ibIti,<br />
RIMEDI: ANTICRI<br />
?fi. .,.~ ..^ ~"im• .~9;` ^ ;",,.,:,. .,aa4;'+tiK.e~ ,-~. -k~^.+ ~,~ ..cau; : .~,_'y*i~;`3?.*b<br />
I dipendenti di studi professionali licenziati per riduzione di personal e<br />
hanno diritto a iscriversi nelle liste di mobilità, così da poter scontar e<br />
un 'assunzione agevolata in caso di nuova occupazione .<br />
I dipendenti di studiprofessionali licenziati per riduzione dì personale ,<br />
se in possesso di anzianità lavorativa presso Io stesso studio di almeno<br />
dodici mesi di cui sei di lavoro effettivamente prestato, hanno diritto<br />
all'indennità di mobilità in derog a<br />
Gli studi professionali rientrano nella platea delle «imprese» destinata -<br />
rie dei contratti di solidarietà di tipo «B» . Ricorrendo a un contratto d i<br />
solidarietà di tipo difensivo lo studio professionale ha diritto di ricever e<br />
l'incentivo di un contributo economico pari al 25% del monte retributiv o<br />
ridotto, per la durata massima di due ann i<br />
Sì pure all'iscrizione nelle liste di mobilità<br />
I dipendenti degli studi pro -<br />
fessionali (anche se individua -<br />
li) hanno diritto ad iscriversi<br />
nelle liste di mobilità, così da<br />
poter scontare un'assunzione<br />
agevolata in caso di nuova<br />
occupazione. E inoltre, in<br />
presenza di un'anzianità lavo -<br />
rativa presso lo stesso studio<br />
di almeno dodici mesi di cui<br />
sei di lavoro effettivament e<br />
prestato, hanno diritto pure<br />
all'indennità di mobilità i n<br />
deroga. Anche in questo caso ,<br />
l'ok del ministero (interpello<br />
n . 10/2011) è arrivato su sol -<br />
lecitazione dei consulenti del<br />
lavoro. Due i quesiti formulati<br />
dall'ordine dei consulenti<br />
(e dalla Confprofessioni). Il<br />
primo aveva chiesto parere<br />
in ordine alla possibilità, appunto,<br />
dell'iscrizione nelle li -<br />
ste di mobilità dei dipendenti licenziati d a<br />
studi professionali . Il secondo riguardava la<br />
possibilità di fruire, da parte degli stessi lavoratori,<br />
delle risorse finanziarie destinate<br />
all'erogazione degli ammortizzatori sociali<br />
in deroga, ai fini della percezione<br />
dell'indennità d i<br />
mobilità in deroga. Son o<br />
state affermative entram -<br />
be le risposte del ministero.<br />
In merito al primo quesito,<br />
il ministero riprend e<br />
le indicazioni della corte<br />
di giustizia Ue (C/32 del<br />
16 ottobre 2003) e, utilizzando<br />
la nozione più<br />
ampia di «datore di lavo -<br />
ro», che supera lo stretto<br />
perimetro della nozione<br />
di imprenditore, estende<br />
agli studi professionali la<br />
disciplina sulla procedura<br />
di mobilità con la conseguenza<br />
che i lavoratori da<br />
questi studi dipendenti, licenziati<br />
per riduzione di<br />
personale, hanno diritt o<br />
ad iscriversi nelle liste di<br />
mobilità senza diritto, tuttavia, alla relativa<br />
indennità, ma al solo beneficio di rappresentare<br />
un'ipotesi di assunzione agevolata.<br />
Pagina 87 di 119<br />
Pagina 16
press L.IfE<br />
26/09/2011<br />
di Luca Gardinale<br />
C<br />
è chi pensa al ritocc o<br />
delt'Irpef (l'assessor e<br />
Colombo) e chic orrehheprim a<br />
dare un'occhiata al capitolo<br />
spese (il Pd) . Nella 'grande notte<br />
della manovra' - questa seta<br />
in Consiglio comunale il sindaco<br />
Pighi parlerà della manovra<br />
economica del governo e de i<br />
suoi effetti sul Bilancio del Comune<br />
- c'è però spazio anche<br />
per i conti più `immediati' ,<br />
quelli della manovra 2011.In<br />
arda. infatti, oggi arriverà una<br />
delibera con cui l'assessore Ah<br />
varo Colombo proporrà la seconda<br />
variante al Bilanci o<br />
2011 .<br />
.Onori urbanizzazion e<br />
In questo caso, però, no n<br />
c'entrano i tagli del governo e i<br />
15 milioni da reperire tra nuov e<br />
tasse e/ o tagli, ma piuttosto l e<br />
(errai e) previsioni dell'ammini<br />
stazione comunale per l'anno<br />
L'INFORMAZION E<br />
, Doman i'" di MODENA<br />
MANOVRA 2011 Oggi la seconda variante per coprire le minori entrate da concessioni edilizi e<br />
Bilancio, 74Omila euro i meno welfar e<br />
erra aniic~a una parte dell'af~itto per la sede di vip Ra^za&Uaai<br />
in corso, soprattutto per quanto<br />
riguarda gli oneri di urbaniz -<br />
zazione. Così, nella delibera in<br />
discussione oggi, Colomb o<br />
proporrà di stornare (e cio è<br />
spostare una somma iscritta a<br />
Bilancio da un capitolo all'altro)<br />
740rnila curo dal settore<br />
politiche sociali : soldi in meno<br />
che arriveranno all'assessorato<br />
di Francesca Maletti, insomma .<br />
Eets i<br />
Ma non era proprio il welfare<br />
Pagina 88 di 119<br />
d settore 'intoccabile' per giun -<br />
ta e Pd? Perché sforbiciare proprio<br />
lì? In effetti l'intenzione è<br />
quella di non toccare il settore<br />
delle politiche sociali: i 740tma<br />
curo, secondo quanto è emerso<br />
giovedì scorso durante la Commissione<br />
risorse, saranno rimediati<br />
grazie ad una serie di efficientismi<br />
che non ricadranno<br />
sulla qualità e sulla quantità del<br />
servizio. Se è così, verrebbe da<br />
chiedersi perché questo rispar -<br />
mio non sia stato messo in con-<br />
to pritìia .<br />
P<br />
o? Si paga prima<br />
Passando al capitolo nuove<br />
entrare, la variante al Bilancio<br />
prevede 430.635 curo di inl ro i ..<br />
ti: si tratta di una parte dell'affitto<br />
dello stabile di via Razzaboniutilzato<br />
da llera come sede .<br />
Visti i tempi bui per le casse co -<br />
munali, insomma, per quest'anno<br />
l'amministrazione ha chiesto<br />
(e ottenuto) alla multiutility<br />
di pagare in anticipo una parte<br />
Pagina 3
press L.IfE<br />
26/09/2011<br />
del canone : 436.635 curo, appunto.<br />
Tra lealtre entrate, ci sono<br />
un fondo da 79Omila -uro, e -<br />
largito dalla Fondazione Cass a<br />
di Risparmio per il progetto `Famiglia<br />
e valori connessi' e un<br />
contributo della Regione (par i<br />
a 331.540 curo) per il progetto<br />
`Emergenza nordafrica' ,<br />
rabbia dà Rossi<br />
Numeri che mandano in bestia<br />
Nicola [Rossi, consigliere<br />
della Lega : Al Comune deve fare<br />
i conti non solo con una manovra<br />
governativa che ha tagliato<br />
drasticamente le risorse verso<br />
gli cmi _locali-spiega-ma deve<br />
anche fare i conti con se stessa,<br />
con laopiapolitico-amministrativa<br />
che la contraddistingue,<br />
con errori previsionali<br />
marchiani che costringono ad<br />
intervenire con il secondo assestamento<br />
di Bilancio. Avevo denunciato<br />
in tempi non sospetti ,<br />
in sede di discussione di Bilancio<br />
preventivo, l'utopia e l'infondatezza<br />
degli incassi previst i<br />
da oneri di urbanizzazione in<br />
L'INFORMAZION E<br />
,moman<br />
di MODENA<br />
tempi in cui la crisi del mercato<br />
immobiliare è riconosciuta anche<br />
dai neonati, e la pericolosità<br />
del loro pieno utilizzo (75%)<br />
come spesa corrente anzich è<br />
come spesa per investimenti» .<br />
«Troppo comodo »<br />
«Purtroppo i timori eran o<br />
fondati - continua Rossi - e oggi<br />
ci troviamo a dovere riparare una<br />
situazione economica ch e<br />
vede minori incassi fino ad oggi<br />
per circa tre milioni di curo .<br />
Parte di questi sono stati coperti<br />
a giugno, e parte vengono coperti<br />
ora con un artificio contabile,<br />
rinegoziando e anticipando<br />
un affitto attivo da Etera, e<br />
con efficientismi sul settor e<br />
delle politiche sociali per circa<br />
i 00mila curo: efficientismi apparsi<br />
come per miracolo solo ora,<br />
e chissà perché non prima .<br />
Durante la Commissione risorse<br />
- spiega il leg € pista - il sindaco<br />
ha fatto un appello al senso<br />
di responsabilità di tutte le<br />
forze politiche per valutare assieme<br />
gli effetti della manovra e<br />
suggerire i correttivi . Pur avendo<br />
apprezzato l'approccio, non<br />
posso però rimarcare che fino<br />
ad oggi mai e poi mai la maggio -<br />
ranza ha accolto anche minima<br />
parte delle nostre idee, anzi le<br />
ha sempre aprioristicament e<br />
denigrate . Ora che ci sono enormi<br />
criticità dovute aduna situazione<br />
oggettivamente gravissitna,<br />
ora che le critiche verso<br />
la manovra del governo nascono<br />
come funghi, ora che s i<br />
deve dimostrare una capacità<br />
amministrativa sopra la medi a<br />
per non massacrare i modenesi .<br />
Verrebbe da rispondere 'troppo<br />
comodo, caro sindaco', s e<br />
non fosse che ci stiamo giocando<br />
il nostro presente e futuro» .<br />
Pagina 89 di 119<br />
A sinistra, il sindaco Giorgio Pigiai con l'assessor e<br />
al Bilando Avaro Colombo, Qui sopra ,<br />
Francesca Malett€, titolare del Welfare ,<br />
e Nicola Rossi, consigliere della Lega nord<br />
Pagina 3
press L.IfE<br />
26/09/2011<br />
L'INFORMAZION E<br />
,moman<br />
di MODENA<br />
IN AULA Alle 20,30 il sindaco righi parlerà delle ricadute dell'intervento del governo su conti modenes i<br />
E in Consiglio la 'grande notte della manovra'<br />
7 ° ìide «I/De!2 Pr ma vediamo il capitole 'spese 3» . Si unta a chiudere entro dicembr e<br />
tagli del governo, il ritocco<br />
ll'l:rpef o quello della tassa di<br />
soggiorno. Se ne parlerà questa se -<br />
ra in Consiglio comunale, dopo le<br />
interrogazioni, le proposte di de -<br />
libera e la celebrazione per i cento<br />
anni di servizio delle aziende elettriche<br />
modenesi .<br />
Alle 20.30, il sindaco Giorgio Pighi<br />
prenderà la parola per parlare<br />
della manovra del governo, e soprattutto<br />
delle su e<br />
ricadute sui cont i<br />
modenesi . In aula s i<br />
prevede una sedut a<br />
infuocata, mentr e<br />
sullo sfondo resta i l<br />
dibattito - che finora<br />
ha diviso l'assessore<br />
Colombo dal Pd -<br />
sulla possibilità d i<br />
mettere mano all'Irpef.<br />
Mentre l'assessor e<br />
Colombo si è preso un po' di tempo<br />
per riflettere - il suo telefono<br />
squilla a vuoto da diversi giorni -<br />
nel partito democratico cresce la<br />
sensazione che le dichiarazioni del<br />
vicesindaco sulla possibilità di ritoccare<br />
le tasse comunali siano state<br />
un po' troppo perentorie . Nel<br />
partito, insomma, si preferirebbe<br />
Pagina 90 di 119<br />
percorrere altre strade, come ribadito<br />
sabato scorso dal segretari o<br />
provinciale Davide Baruffi, Sulla<br />
questione torna anche il capogruppo<br />
Paolo rande (nella foto) :<br />
«Quella dell'aumento dell'lrpef è<br />
una possibilità - spiega - e d'altra<br />
parte rappresenta una delle poch e<br />
leve su cui l'amministrazione comunale<br />
può agire in questo momento,<br />
così come quella della tassa<br />
di soggiorno, .. L.e<br />
alternative, insomma,<br />
non sono troppe,<br />
anche se «personalmente<br />
- riprende<br />
Trande - ritengo ch e<br />
la discussione sull e<br />
entrate si dovrebb e<br />
fare solo dopo ave r<br />
analizzato la struttura<br />
della spesa, anch e<br />
se non e una cos a<br />
semplice . Un altro<br />
settore da sondare è senza dubbio<br />
quello dell'evasione fiscale, soprattutto<br />
alla luce del fatto che oggi<br />
ai Comuni rimane il 100% de l<br />
gettito recuperato,. La discussione,<br />
insomma, sarà ancora lunga,<br />
anche se la volontà è quella d i<br />
chiudere la manovra entro fine dicembre<br />
.<br />
Pagina 3<br />
CROi'CA<br />
OD2L1
pressUnE<br />
26/09/2011<br />
L'INFORMAZION E<br />
Domani<br />
di MODENA<br />
Fínanzìamentì alle imprese ,<br />
píù facile con Epsy Credìt<br />
;il iriOlf39iiO per r.;geiiiio :hrp r :eo ; e<br />
Ichp ;.er-,e credn<br />
Aie c : p En : Sin Ge ;niri ;n e Sin<br />
hirdSperci i, egrIppo Pppoàe) ed Eip ;er Her -<br />
mel. S :3e (grippo A1113 :-;7) . n ccilI p boraz ; p ne, cc: n<br />
Ai33n 3i dei i.mr;e d<br />
di gddre di i.ind :iniCd e<br />
:Zì<br />
ge;ri,;ni,: ;p n : .-<br />
ncur.::tua n nn<br />
ci d<br />
C.iedrili 300eSi 3 i<br />
30nO dij e<br />
ifob:fnl che : Irr p<br />
affi.03ni 'i d<br />
Ori"ii . i_a hi: ::01>1 3<br />
C33Ce i3ntiCipG f'el. .i<br />
e eci P lie i l rne h io ci : :v:anni:P pagarnentc;<br />
d i<br />
SeRiliC.i 3i 1 3<br />
prcipn :id:c : A :.eria i3N)ke di -Ar:Inrc; a<br />
d Che<br />
: pOttIl i. i<br />
d pt .e adatto a : e ee :genz.e deg : : : :-n nrendiii.Pn dei :<br />
b3(i -<br />
p ccitri Ea:3y i :<br />
Lei.)we,3 ettí (effa foto) . d :ret.:xi ;.e, Gene :d. e<br />
di P<br />
Pagina 91 di 119<br />
Pagina 3<br />
_____<br />
ZNACAMODEITA
pressL|fE<br />
26/09/2011<br />
L'INFORMAZION E<br />
,omani '"' di MODENA<br />
y»8e e CONCORDA Due lettere della società agH utenti sono state ritenute altamente sco ette »<br />
a Ma \U „ d /<br />
DJ<br />
Multe dell'antitrust<br />
~v «<br />
NEL MIRIN O : r<br />
esanzione, 10 mi -<br />
la el5ilacuro . #'1<br />
tonta Garante della concorrenza<br />
ezl mercato acarico ± ”<br />
%a &p:'la doppia multa<br />
sriferisce a due letter e<br />
mer% ritenute gravemente<br />
scorrette invte a mRm i<br />
clienti, nel periodo giugno-o t<br />
toe 2010, ai residenti iComuni<br />
di MirandoLa, Cavezzo ,<br />
Medolla, SanProspero e concordia,<br />
passati ad un altro gestore<br />
. tee alla o"riconquista<br />
" m cf Scorrettezza<br />
replicata, con un'aLl Lettera<br />
irregolare, anche nella fase di<br />
" commutazione" ts Bm3<br />
Sinergas<br />
Sulle due sanzioni h pre ent t un' eroga ioneAbert Papati<br />
delle ll tt .Ilprovvedimento,<br />
sconosciuto q a tutti se<br />
non agli addetti del settor e<br />
estédiventato ± pubblico<br />
! xlopo Jmpaentatadalconsigliere<br />
lPd,funzionario a Alberto<br />
Pap ti inserito alfordine<br />
,nel consiglio co-<br />
munale di domani sera R p it<br />
chiede a sindaco Marchinr «Le<br />
motivazioni che avrebbero , in -<br />
dotto %mJ «a mette<br />
campo comportamenti resi a<br />
contrastare le possibilità d i<br />
scelta del fornitore di energia<br />
n[me o libero z pan e del<br />
consumatore . Se siano stat i<br />
sunti, dalle a m 6Q so - » \\} »<br />
c,o£»mmn&i y< a far si \_. /<br />
. \<br />
che comportamenti lesivi del- il Comune di Concordia<br />
la libera concorrenza . m . soprattutto<br />
dell'immagine dell a- curo èscattata per il compor- porta il m d<br />
Si- n merito alla qualifica i zienda essa, non vengano rei- t nto posi x) in essere d xlel pro -<br />
terati litturo» Nel pro vedi- nergas per «La diffusione di in- A »«l condotta, nel<br />
mea,la sanzione d I0+a formazioni non veritiere - m presentare il professionista (& -<br />
Pagina 92 di 119<br />
Pagina 8<br />
d'}
press L.IfE<br />
26/09/2011<br />
nergas spa .) come società del<br />
Comune di Mirandola, è fin aliz -<br />
zata a dare risalto, agli occhi<br />
dei consumatori, al fatto che s i<br />
tratti di una società particolarmente<br />
affidabile e - riporta testualmente<br />
la disposizion e<br />
territorialmente radicata . L'operatività<br />
sul territorio, tuttavia,<br />
non passa attraverso alcu n<br />
legame proprietario e/o societario<br />
di controllo con il predet.<br />
to Comune . Né al riguardo s i<br />
può condividere l'argomento<br />
del professionista di poters i<br />
considerare il fornitore di gas<br />
per le utenze del Comune di<br />
Mirandola in virtù del semplice<br />
fatto dell'aggiudicazione del<br />
contratto biennale per la fornitura<br />
a seguito di garaa» . A soste -<br />
gno della sanzione più alta ,<br />
quella da 15 mila curo ; l Antitrust<br />
evidenzia l'azione commerciale<br />
utilizzata . «La pratic a<br />
si colloca in una fase in cui i<br />
L'INFORMAZION E<br />
,moman<br />
di MODENA<br />
Pagina 93 di 119<br />
consumatori hanno esercitato<br />
da poco la facoltà di cambiare<br />
fornitore e il tenore della lettera<br />
inviata da Sinergas, oltre a<br />
contenere un esplicito orimp roverper<br />
non essere stati contattati<br />
dal consumatore prima<br />
della scelta, include anche una<br />
frase in cui al consumatore viene<br />
suggerito di attivarsi per verificare<br />
che il nuovo fornitor e<br />
abbia correttamente richiest o<br />
ed avuto accesso alla rete di distribuzione,<br />
paventando il rischio<br />
di sospensione della fornitura<br />
in caso di disguidi in merit:o<br />
,all'accesso a tale rette : "li distributore<br />
è fin d'ora autorizzato<br />
alla chiusura del contatore» .<br />
Attesa per la risposta del sindaco<br />
Marchini che in passato è<br />
stato anche presidente di<br />
mag da cui Sinergas ; dal 200 2<br />
per effetto del decreto Bersani,<br />
ha acquisito il settore gas .<br />
Pagina 8<br />
CRONACA pp71 A a . .. ::,
press L.IfE<br />
26/09/2011<br />
.~o~~\<br />
ubblica<br />
\\ ~\ .~~~\\\\ fioN<br />
Decreto sviluppo in settimana<br />
stretta su pensioni e rendite catastali<br />
Sgravi sulle grandi opere . Spunta tassa suprelieii oltre 5mila eur o<br />
VALEITIIA CONT E<br />
ROSA SERRAN O<br />
ROMA—Rilanciare la crescita èi l<br />
terna cruciale della settiman a<br />
che si apre oggi . Sullo sfondo, l o<br />
"spread ", ovvero la distanza tra il<br />
ministro deil'Econ.orina eilpresi -<br />
dente del Consiglio che, al pari di<br />
quello trai nostri titoli e gli analo -<br />
ghi tedeschi, è sempre più ampio .<br />
In ballo, la titolarità della "cabin a<br />
di regia" sulle misure da prende -<br />
re in tutta fretta. Da una parte,<br />
Tremonti: mercoledì incontra<br />
banche e imprese per un confronto<br />
sulle infrastrutture, tenendo<br />
conto anche della bozz a<br />
preparata dal ministro Ivlatteoli,<br />
mentre giovedì presiede al Tesoro<br />
un seminario sulle privatizzazioni.<br />
in vista di possibili cessioni<br />
di quote delle aziende municipalizzate,<br />
Dall'altra, Berlusconi ch e<br />
annuncia un decreto già nel primo<br />
Consiglio dei ministri utile ,<br />
«In settimana esaminerem o<br />
provvedimenti strutturali sulle<br />
dismissioni del patrimonio pubblico,<br />
le liberalizzazioni, le legg i<br />
obiettivo, le opere pubbliche e i<br />
grandi corridoi europei», ha annunciato<br />
ieri a sorpresa il premier,<br />
incalzato anche dalle pressioni<br />
arrivate nel fine settiman a<br />
dalla riunione annuale dell'Fini a<br />
Washington .<br />
Al cuore del "decreto sviluppo°<br />
a costo zero per il bilanci o<br />
della Stato, come annunciato, ci<br />
sarà proprio ilrilancio delle grandi<br />
opere pubbliche con sgravi fiscali<br />
(meno Irap e Ires) e burocrazia<br />
"tight" per le imprese conces -<br />
sionarie . A cui aggiungere misure<br />
su Anas, porti e servizi ferroviari<br />
con l'estero . Nel pacchetto potrebbero<br />
però rientrare anche al -<br />
cune pr op oste del Manifesto lanciato<br />
da Confindustria, considerate<br />
utili a fare cassa, per tamponare<br />
i saldi ballerini della manovra<br />
di agosto, se sarà necessario ,<br />
o finanziare ulteriori iniziative<br />
per la crescita. Tra queste, oltre le<br />
privatizzazioni e le liberalizzazioni<br />
da rilanciare. anche la tass a<br />
per chi preleva più di 5 mila eur o<br />
dabancomato sportello,perscoraggiare<br />
l'uso del contante e l'evasione,<br />
favorendo la tracci abilità.<br />
Più difficii e i' accoglienza del -<br />
la patrimoniale all'1,5 per mille<br />
annuo . Mentre si fa strada i'adeguamento<br />
delle rendite catastatali<br />
(l'ultimo, del 5% fu nel 1996)<br />
che assicurerebbe risorse utili ,<br />
uno o due miliardi, a seconda del -<br />
le ipotesi . Come si vede nelle due<br />
simulazioni in pagina (revisione<br />
dei 15 o del 25% delle rendite) ,<br />
l'incremento deil'Ici pagata sull a<br />
seconda casa, per un'abitazione<br />
di cinque vani in centro a Roma e<br />
Milano, varia dai 129 ai 320 euro .<br />
A queste cifre si aggiungerebbe i l<br />
maggiore gettito dalle imposte d i<br />
registro e dall'Irpef sulle seconde<br />
case. Secondo l'Agenzia del Territorio,<br />
nel 2009 il valore di mer -<br />
cato degli immobili italiani era in<br />
media 3,7 volte il suo valore "fiscale",<br />
determinato in base alle<br />
vecchie rendite . Ur_ tesoretto da 6<br />
miliardi da cui pescare . Sempr e<br />
in terna, anche l'Imu, la nuova Ici<br />
prevista dal federalismo, potrebbe<br />
essere introdotta già nel 2012 ,<br />
assicurando un miliardo .<br />
Per quanto riguarda le pensioni,<br />
ovvero l'anticipo al 2012 del -<br />
l'aumento dell'età di uscita per<br />
Le ipotesi dl valutazlotte<br />
delle rei dite catastali<br />
Capoluoghi<br />
1,302<br />
l'aspettativa di vita e l'accelerazione<br />
di quella delle donne ne l<br />
privato - proposte sollecitate da -<br />
gli industriali . invise ai sindacati,<br />
ma su cui si registra un'inedita<br />
apertura della Lega - sono ancora<br />
sul tavolo per finire non più ne l<br />
decreto sviluppo manella deleg a<br />
assistenziale o nella legge di sta -<br />
bilità (la Finanziaria) oppure di -<br />
rettamente in un decreto ad ho c<br />
ed essere quindi immediata -<br />
mente in vigore. Un segnale forte<br />
da dare ai mercati .<br />
Pagina 94 di 119<br />
n<br />
1,497<br />
1,312 1 .50 9<br />
1,027 1,18 1<br />
1,614 1 .83 7<br />
907 1,04$<br />
1,191 1,33 9<br />
9 6 1,97 6<br />
1,171 1,34 7<br />
íe RIPRODUZIONE RISERVALA<br />
528 507<br />
Pagina 1 3
press L.IfE<br />
26/09/2011<br />
Q aa to terebb e<br />
FUI seconda casa<br />
Zona central e<br />
Roma-Milano<br />
vani catasta// 5<br />
h<br />
ROMA<br />
potesa aumento dei 15 %<br />
:::: : :<br />
da 1 .281 a 1 .47<br />
________________________________ _<br />
potesi aumento del 25 %<br />
. . .. . . . . . . . . . . . .. . . . . . . . . . . .. . . . . . . . . . . . .. . . . . . . . . . .<br />
da 1 .281 a 1 .601<br />
MILANO<br />
potesi aumento del 15 %<br />
da 854 a 98 2<br />
potesi aumento del 25 %<br />
da 854 a 1 .067<br />
la &uabblica<br />
Pagina 95 di 119<br />
Le M.ìSU .<br />
PENSION I<br />
Donne del privato<br />
più tardi in pensione<br />
Si valuta l 'anticip o<br />
dell'aumento della<br />
età dovuto all a<br />
speranza di vit a<br />
RENDITE<br />
Si fa largo l'idea<br />
di aumentare l e<br />
rendite catastali ,<br />
ritoccate nei `9 6<br />
Può portare fin o<br />
a2 miliard i<br />
SVILUPPO<br />
Meno burocrazi a<br />
perle aziende titolar i<br />
di una concessione ,<br />
sgravi ai privati che<br />
si aggiudicano u n<br />
appalto pubblic o<br />
1nevìAo<br />
O4 t°mo anche<br />
un piano dì<br />
hherafizzzm:onl<br />
Pagina 13
press LinE<br />
26/09/2011 LOGNA<br />
Merola lancia l'alleanza anticrisi<br />
Consiglio straordinario con imprese e sindacati. 1113d1.. è inutile<br />
I PARLAMENTARI Pdl snobbano<br />
il consiglio comunale straordinario<br />
contro la crisi. Tranne il solo<br />
Giuliano Cazzola, gli altri berlusconiani<br />
staranno alla larga dal<br />
summit a Palazzo d'Accursio che<br />
si aprirà stamattina per analizzare<br />
con associazioni economiche<br />
e sindacati le ripercussioni della<br />
manovra sulla città. Il senatore<br />
Pdl Filippo 13ersellifa spallucce —<br />
«Io non ci sarò. Ho dimeglio da fare»<br />
— e ironizza sull'appello bip<br />
artisan del sindaco Virginio Merola,<br />
che in nome del bene di Bologna<br />
ha chiesto un «compromesso»con<br />
le op posizieni: «Ache<br />
serve discutere? La manovra è<br />
legge. E non servono "lobby" alla<br />
bolognese».<br />
Mentre dalle 15,30 sui Crescentone<br />
si riunirà la protesta del<br />
popolo dei passeggini e delle Usb<br />
(che potrebbero tentare anche<br />
un blitz a Palazzo d'Accursio), il<br />
consiglio inette sul piatto le conseguenze<br />
di 120 milioni di euro di<br />
tagli, A fare il punto sarà la vicesindaco<br />
Silvia Giannini, con delega<br />
al Bilancio, mentre la chiusura<br />
è affidata a Merola. In a ula tutti gli<br />
interlocutori della città: Massimo<br />
Ferrante (Unindustria, <strong>Legacoop</strong>,<br />
Confcooperative, Confartigianato<br />
e Confesercenti), Enrico<br />
Posracchini (Ascorri), Luigi<br />
Amedeo Melegari (Ance), Bruno<br />
Filetti (Camera di commercio),<br />
Danilo Gruppi (Cgil), Alessandro<br />
Alberani (Cisl), Gianfranco Martelli<br />
(Uil), Massimo Betti (Usb) e<br />
Pier Paolo Covoni (Ugl) . Per tutto<br />
il giorno si aprirà la discussione<br />
dei c onsiglieri comunali. Il sindaco<br />
appena una settimana fa ha teso<br />
la mano anche a Pdl e Lega,<br />
chiedendo loro di sopportare<br />
l'entrata di Bologna nei "club"<br />
delle città virtuose cui saranno<br />
ammorbiditi i vincoli al Patto di<br />
stabilità. Presenti come "uditori"<br />
anche i parlamentari Pd (attesi<br />
con una delegazione di cui faranno<br />
parte sicuramente il senatore<br />
Walter Vitale e Rita Ghedini, cui<br />
potrebbe unirsiin giornata anche<br />
la deputata Sandra Zampa e il senatore<br />
Giancarlo Sangalli), l'Udc<br />
Gianiuca Galletti e il finiano Enzo<br />
Raisi. Ma il segnale che arriva dal<br />
Pdl non è incoraggiante. Se il senatore<br />
Berselli sb effeggia il consiglio<br />
comunale straordinario, il<br />
deputato Fabio Garagnani sale<br />
sull'Aventino: «Non ho neanche<br />
ricevuto l'invito. Non vedo a cosa<br />
serva parlare. Sarà la solita<br />
peifonnance arti-governo». Assente<br />
anche Giancarlo Mazzuca,<br />
mentre l'unico deputato Pdl pre-<br />
sente, Giuliano Cazzola, è scettico:<br />
«Il Comune di Bologna merita<br />
di essere tra ivirtuo si, ma biso gna<br />
anche che simetta in testa che deve<br />
alleggerire la sua macchina.<br />
Non è la virtuo sità che deve adattarsi<br />
a Bologna, ma Bologna che<br />
deve adattarsi alla virtuosità».<br />
(s.b.)<br />
a RIPRODUZIONE RISERVATA<br />
"Situazione inedita,<br />
nulla è scontato"<br />
IN MERITO ala tassa di<br />
iscrizione alle materne,<br />
l'assessore ala scuola<br />
Marilena Filati precisa:<br />
«Non ho mai dichiarato<br />
che stiamo valutando di<br />
reintrodurre la quota», ma<br />
ribadisce che «di fronte a<br />
una situazione inedita che<br />
il Comunedeveaffrontare,<br />
nulla è più scontato» e che<br />
«valuteremo come Giunta<br />
quali misure adottare, nel<br />
corso della discussione<br />
del bilancio 2012»,<br />
Pagina 96 di 119<br />
VITALI<br />
i I senatore Pd Walter Vitali<br />
sarà presente in aula<br />
RAISI<br />
Certa la presenza di Enzo<br />
Raisi, deputato di Fli<br />
CAZZOLA<br />
L'unico deputato Pdl in<br />
aula sarà Giuliano Cazzola<br />
Pagina 5<br />
Merola dleanzaantierisi
press L.IfE<br />
26/09/2011<br />
L'INGANNO<br />
DELL'EVASIONE<br />
FISCALE<br />
LUCA RICOLFI<br />
Da un po' di mesi a<br />
questa parte il te -<br />
ma dell'evasione<br />
fiscale è tornat o<br />
alla ribalta. Ma è<br />
un ritorno strano. A differenza<br />
di un tempo, neanche poi<br />
tanto remoto, in cui la lotta al -<br />
l'evasione fiscale era una bandiera<br />
della sinistra, mentre la<br />
destra mostrava una certa indulgenza,<br />
oggi il tema dei miliardi<br />
(circa 130) sottratti ogn i<br />
anno al fisco è diventato uno<br />
strumento di agitazione politica<br />
universale. Lo usa come<br />
sempre l'opposizione di sinistra,<br />
ma lo usa anche la Chiesa<br />
per impartirci lezioni di moralità,<br />
lo usano gli indignati di<br />
ogni colore politico, lo usa l a<br />
destra di governo alla disperata<br />
ricerca di soldi per tappare<br />
le falle dei conti pubblici .<br />
Accade così che, poco per<br />
volta, alle preoccupazioni per i<br />
sacrifici che la manovra ci impone,<br />
si mescoli e si sovrapponga<br />
un malessere sordo,<br />
una specie di risentimento,<br />
che alimenta un clima vaga -<br />
mente maccartista, di moderna<br />
caccia alle streghe . Gli evasori<br />
sono visti sempre più come<br />
la causa di tutti i nostri mali,<br />
la loro individuazione diventa<br />
una missione morale, e ci capita<br />
persino vedere un governo<br />
di destra - che ha sempre<br />
strizzato l'occhio all'evasione -<br />
accarezzare l'idea di fare gettito<br />
mediante la delazione .<br />
LA STAMPA<br />
LUCA RICOLFI<br />
SEGUE DALLA PRIMA PAGINA<br />
eno male, verrebbe da dire .<br />
Era ora, finalmente ci decidiamo<br />
a combattere questa piaga.<br />
Quando avremo vinto questa<br />
battaglia, l'Italia sarà final -<br />
mente un Paese civile e prospero .<br />
E invece, su questa visione dei nostri problemi,<br />
vorrei insinuare qualche dubbio. Se<br />
quello che vogliamo è solo sentirci migliori del<br />
nostro vicino, la caccia alle streghe va benissi -<br />
mo . Ma se per caso il nostro sogno fosse anche<br />
di rimettere in carreggiata l'Italia, quella medesima<br />
caccia andrebbe reimpostata radicalmente<br />
. Perché l'evasione è un fenomeno che<br />
va innanzitutto spiegato e compreso, prima di<br />
combatterlo a testa bassa . Altrimenti la testa<br />
rischiamo di rompercela noi, anziché romper -<br />
la (metaforicamente) agli evasori .<br />
In Italia l'evasione fiscale ha due facce . La<br />
prima è quella che fa imbestialire i lavoratori<br />
dipendenti in regola: c'è chi potrebbe benissimo<br />
pagare le tasse, e non lo fa semplicemente<br />
perché vuole guadagnare di più. Questo tipo di<br />
evasione, da mancanza di spirito civico, si com -<br />
batte con due strumenti : più controlli e aliquo -<br />
te ragionevoli. Se la si combatte solo con più<br />
controlli, il risultato è prevalentemente un au -<br />
mento dei prezzi, come sa chiunque abbia a<br />
che fare con idraulici e ristoratori . Detto pe r<br />
inciso, è il ragionamento che - implicitamente -<br />
fanno milioni di cittadini di fronte alla doman -<br />
da: preferisci pagare 100 senza fattura o 14 0<br />
con fattura?<br />
C'è poi un secondo tipo di evasione fiscale,<br />
di sopravvivenza o di autodifesa . E l'evasion e<br />
di quanti, se facessero interamente il loro do -<br />
vere fiscale, andrebbero in perdita o dovrebbe -<br />
ro lavorare a condizioni così poco remunerative<br />
da rendere preferibile chiudere l'attività . I n<br />
questo caso quel che serve è innanzitutto una<br />
drastica riduzione delle aliquote che gravano<br />
sui produttori, altrimenti il risultato della lotta<br />
all'evasione è semplicemente la distruzione si -<br />
stematica di posti di lavoro, un'eventualità che<br />
peraltro si sta già verificando : le regioni in cui<br />
Pagina 97 di 119<br />
Equitalia ha ottenuto i maggiori successi, son o<br />
le stesse in cui ci sono stati più fallimenti (ved i<br />
il dramma recente della Sardegna) .<br />
Immagino l'obiezione a questo ragionamento:<br />
«It's the market, stupid!». Detto altrimenti<br />
: è un bene che nei periodi di crisi ci sian o<br />
fallimenti, perché questo significa che il mercato<br />
riesce a far uscire le imprese meno efficienti,<br />
e a sostituirle con altre più dinamiche e<br />
competitive . Ma questa obiezione, che si basa<br />
sul concetto schumpeteriano di «distruzion e<br />
creativa», vale solo se i regimi fiscali sono comparabili<br />
e ragionevoli. Oggi in Italia ci sono<br />
aziende in crisi che starebbero tranquillamente<br />
sul mercato se il nostro Ttr (Totale Tax Rate)<br />
fosse quello dei Paesi scandinavi, e simmetricamente<br />
ci sono floride aziende scandinav e<br />
che uscirebbero dal mercato se le aliquote fossero<br />
quelle dell'Italia. Il mercato è un buon giudice<br />
dell'efficienza solo se le condizioni in cui le<br />
imprese operano sono comparabili . E in Italia<br />
le condizioni in cui le imprese sono costrett e<br />
ad operare sono così sfavorevoli per tasse ,<br />
adempimenti e infrastrutture, che la domand a<br />
vera non è «perché le imprese italiane arrancano?»,<br />
bensì «perché ne sopravvivono ancora<br />
così tante?» .<br />
Ecco perché l'idea di risolvere i nostri problemi<br />
intensificando la lotta all'evasione fisca -<br />
le andrebbe maneggiata con cura. Quello d i<br />
far pagare gli evasori non è solo il sogno degl i<br />
onesti, ma è l'ultima zattera con cui un ceto po -<br />
litico che non sa più che pesci pigliare cerca di<br />
salvare sé stesso e sfuggire alle proprie responsabilità.<br />
Incapaci di varare le riforme promesse,<br />
inadatti a prendere qualsiasi vera deci-<br />
Pagina I
press L.IfE<br />
26/09/2011<br />
LA STAMPA<br />
L'I\GA\\O<br />
DELL'EVASIONE<br />
FISCALE<br />
sione, irresoluti a tutto, i nostri politici, di governo<br />
e di opposizione, hanno trovato nell'eva -<br />
sore fiscale il capro espiatorio con il quale distrarre<br />
l'opinione pubblica.<br />
Ma è un grande inganno. Se la lotta all'evasione<br />
viene condotta unicamente per aumentare<br />
le entrate è inevitabile che essa produca<br />
effetti recessivi: disoccupazione (specie al<br />
Sud), aumenti di prezzo, contrazione dei consumi.<br />
Non solo, ma nulla assicura che l'obiettivo<br />
di far cassa venga raggiunto: quando la<br />
pressione fiscale sui produttori è già altissim a<br />
(e quella italiana lo è: nessun Paese avanzato<br />
ha un Ttr più elevato), non è detto che il gettito<br />
che si recupera grazie a nuovi balzelli e pi ù<br />
controlli superi il gettito che si perde a causa<br />
dei fallimenti e dei passaggi all'economia som -<br />
mersa. Tanto più in un periodo come questo ,<br />
in cui è già in corso una drammatica riduzione<br />
della base produttiva .<br />
Se però ogni euro recuperato dall'evasione<br />
fosse destinato - per legge - a rendere meno dif -<br />
ficile la vita a lavoratori e imprese, allora otter -<br />
remmo almeno due risultati, uno economico e<br />
uno morale. Il risultato economico è che, poc o<br />
per volta, i produttori di ricchezza che le tass e<br />
le pagano potrebbero finalmente rialzare la te -<br />
sta, consentendo all'Italia di tornare a cresce -<br />
re. Il secondo è che, con aliquote via via più ra -<br />
gionevoli, l'evasione fiscale non solo diverreb -<br />
be meno conveniente, ma perderebbe ogni giu -<br />
stificazione morale . Il «mostro» dell'evasione<br />
fiscale non ha un solo genitore, ma ne ha due .<br />
Ed è solo quando la mancanza di cultura civica<br />
(la madre) si sposa ad un fisco oppressivo (il<br />
padre) che il ragazzaccio diventa un mostro.<br />
Pagina 98 di 119<br />
Pagina I
press L.IfE<br />
26/09/2011<br />
LA STAMPA<br />
Dubbi e proposte delle parti social i<br />
kk,gli)<br />
"Per ripartire<br />
una patrimoniale<br />
sui grandi ricchi "<br />
Vincenzo Scudiere, segretario confederale della Cgil :<br />
1 «Tanto io sono molto perpless o<br />
. . _ gue a tr uo per lo sviluppo e l cresc i ota una manovra che va ela direzione<br />
diametralmente opposta . Tuttavia, se il govern o<br />
intende agire deve farlo, per prima cosa, rilanciando<br />
il sistema della domanda e dell'offerta. Per<br />
quanto riguarda la domanda si tratta di dare supporto<br />
agli investimenti delle imprese, che ora so -<br />
no al collasso . Quanto all'offerta si dovrebbe puntare<br />
su ciò che fino ad ora è stato trascurato, cio è<br />
ricerca e innovazione . Per tutto questo ci voglion o<br />
soldi, beninteso, e a questo riguardo non si azzardino<br />
a comportarsi come hanno fatto con la manovra.<br />
Pensino all'evasione fiscale, ma soprattutt o<br />
non temano di usare la parola "patrimoniale" pe r<br />
colpire le grandi ricchezze» .<br />
«Non deve ispirarsi alla logica che ha governa -<br />
.' to l'ultima manovra (ma anche le precedenti,<br />
k per la verità): cioè misure depressive e che colpiscano<br />
il lavoro. Il governo deve rilanciare i consu -<br />
mi e quindi non deve toccare la fiscalità sul lavoro e<br />
sulle pensioni . Non deve nemmeno, secondo me, pro -<br />
cedere a privatizzazioni che si rivelino solo come un<br />
regalo a qualche investitore e una ennesima fregatu -<br />
ra per i cittadini e i consumatori» .<br />
ì «Hanno scritto l'ultima manovra cinque volte .<br />
\-"S Questo dice tutto sulla compattezza e la deter -<br />
minatezza del governo . Può darsi che con il de -<br />
creto annunciato da Berlusconi il governo possa e<br />
voglia cambiare passo . Ma se mi chiede quanto cre -<br />
do a questa possibilità, beh. .. allargo le mani: francamente<br />
poco . E intanto in questo Paese abbiam o<br />
mezzo milione di persone in cassa integrazione<br />
(tante sono se sommiamo il monte ore), un terz o<br />
dei giovani è a spasso, settori industriali strategic i<br />
allo sbando . .. Non so : può un governo incerto perfino<br />
su una manovra blindata darsi una sferzata al -<br />
l'improvviso, per decreto? Vedremo» .<br />
Pagina 99 di 119<br />
Marini (Lold rett<br />
"Il patrimonio<br />
come garanzia<br />
del nostro debito"<br />
Sergio Marini, presidente della Coldiretti :<br />
1 «Il paese<br />
.. _. alle liberalizzazioni e a un piano di semplificazio -<br />
ne burocratica. Inoltre occorre incentivare innovazione<br />
e creatività investendo su giovani. Aggiunge -<br />
rei ricerca e territorio per riaffermare il nostro ma -<br />
de in Italy unica vera grande leva competitiva pe r<br />
vincere nel mondo» .<br />
4 «Intanto, io direi, dobbiamo smetterla di farci<br />
del male : noi rimaniamo un grande Paese ma a<br />
k«1 forza di autodenigrarci stiamo perdendo la vo -<br />
glia di andare avanti, le imprese si fermano ed i cit -<br />
tadini, anche quelli che possono spendere, rinviano<br />
e cosi il Paese va a picco . I panni sporchi un Paese<br />
serio li lava in casa. Stiamo bene attenti, poi, perché<br />
se non agiamo con tempestività, dovremo prendere<br />
- in tempi temo ravvicinanti - il triplo delle misur e<br />
che oggi abbiamo voluto rimandare, non so con quale<br />
governo ma so che a quel punto il costo sociale ed<br />
economico sarà enorme . L'Italia non fallirà perché<br />
non siamo la Grecia né per struttura industriale né<br />
per ricchezza privata, ma falliranno gli Italiani ch e<br />
dovranno comunque caricarsi in toto il peso dell a<br />
negligenza di chi non ha avuto il coraggio di decide -<br />
re quand'era tempo di farlo» .<br />
i «Trovo che sia piuttosto difficile ma non possi -<br />
~` " bile. Occorrerebbe finirla con gli arroccament i<br />
a e i veti incrociati, lasciare perdere le pression i<br />
di lobby e corporazioni, e soprattutto non prendere<br />
insegnamenti da chi della crisi più o meno diretta -<br />
mente ne è stato la causa. Quanto ai soldi, che pure<br />
serviranno, la nostra proposta è, per intanto, di ven -<br />
dere un bel po' del patrimonio pubblico, e la restan -<br />
te parte, quella incedibile, mettiamola a garanzia<br />
del debito per pagare meno interessi, poi una patri -<br />
moniale sui grandi patrimoni ed infine diamo una<br />
occhiata seria alle pensioni prima che il conflitto ge -<br />
nerazionale non diventi conflitto sociale» .<br />
Pagina 5<br />
Primo obiettivo le io astrnthnr
press L.IfE<br />
26/09/2011<br />
LA STAMPA<br />
Le domande<br />
Il governo ha Che cosa - invece Ritiene che l'attual e<br />
annunciato un decreto - non deve maggioranza sia in<br />
per lo sviluppo e la assolutamente grado di varare un<br />
crescita. Quali misure contenere? pacchetto all'altezza<br />
dovrebbe contenere? della situazione ?<br />
ora di liberalizzare<br />
anche le professioni"<br />
Carlo Sangalli, presidente di Confcommercio<br />
:<br />
all'infinito : semplificazione del rap -<br />
. porto<br />
t traimpe pubbliche amministrazioni<br />
che oggi si etraduce<br />
in una tas -<br />
sa impropria di 17 miliardi . Alleviare la<br />
criticità del rapporto banche-imprese<br />
rafforzando il Fondo centrale di garanzia.<br />
Infrastrutture: che vuol dire sì gran -<br />
di opere ma anche opere che non son o<br />
grandi ma sono necessarie. Liberalizzazioni:<br />
ok, ma considerando il principi o<br />
che aveva enunciato molto bene Mari o<br />
Monti, e cioè che si ispirino ad u n<br />
"disarmo bilanciato" di tutte le corporazioni,<br />
valutando anche chi ha già dato (i l<br />
commercio per esempio) e chi non è stato<br />
ancora toccato (per esempio le profes -<br />
sioni). Ancora: accelerare i tempi di pagamento<br />
delle pubbliche amministrazioni.<br />
Dismissioni dei beni immobili e mobi -<br />
li dello Stato. Rendere strutturale il<br />
"salario di produttività" che premia gli<br />
incrementi di produttività. E poi agire su l<br />
sistema previdenziale, magari anche fuor i<br />
decreto. Può bastare?».<br />
C<br />
Pagina 100 di 119<br />
«Non deve toccare la pressione fisca -<br />
.s` le. Punto. Con l'aumento dell'Iva a l<br />
21% siamo nell'alta classifica europea<br />
quanto ad aliquota massima, ma non siamo<br />
affatto in alta classifica per i consumi .<br />
Ci siamo capiti: niente tasse, né centrali n é<br />
locali».<br />
«Abbiamo appena concluso una confe -<br />
- * renza a Villasimius con tutti i presir__,'<br />
denti delle nostre associazioni e fede -<br />
razioni ed il sentire è stato comune: fare<br />
bene, fare in fretta, molto in fretta . Va bene<br />
che la crisi è globale e che l'Europa deve<br />
fare la sua parte, ma anche l'Italia ha delle<br />
istanze a cui deve dare risposta, e non c i<br />
vengano a dire che non ci sono i soldi . Solo<br />
di fondi comunitari non utilizzati ci son o<br />
23 miliardi e da un risparmio oculato sulla<br />
sanità - alla luce dei costi standard e delle<br />
migliori performance regionali - si posso -<br />
no recuperare 5-7 miliardi . Si muovano!».<br />
Pagina 5<br />
Primo obiettivo le io astrnthnr
press L.IfE<br />
26/09/2011<br />
LA STAMPA<br />
DOLORI E AMBIZIONI DEI GIOVANI TIROCINANT I<br />
La guerra degli stage<br />
tra prove infinite<br />
e assunzioni sognate<br />
Sono 400 mila l'anno, troppi gli abusi<br />
Ma la nuova legge rischia di incepparli<br />
rano diventati la regina<br />
delle forme di abusivat o<br />
nelle imprese, a cacci a<br />
di giovani poco o per niente costosi.<br />
Ora dopo la manovra di<br />
agosto (articolo 11 del D l<br />
138/2011 convertito nella legge<br />
148) rischiano di frenare e di<br />
esaurire la parte buona dell e<br />
loro funzioni. Gli stage regola -<br />
ti dall'ultima normativa hann o<br />
sollevato reazioni negative,<br />
tanto da aver bisogno di circo -<br />
lari, come la numero 24 del mi -<br />
nistero del Lavoro, e creato un<br />
clima di incertezza .<br />
Quanti son o<br />
Secondo l'ultimo sondaggio di<br />
Unioncamere, gli stage che si<br />
svolgono in Italia sono oltr e<br />
310mila, ma sono di più, per -<br />
ché molti li utilizzano al di fuori<br />
di regolamentazioni e convenzioni.<br />
La stima è di 400mila.<br />
Sono diventati, anziché<br />
un'esperienza di alternanza<br />
studio-lavoro, la formula più<br />
gettonata da molte imprese ,<br />
offerta a giovani laureati o diplomati<br />
alla ricerca di un primo<br />
lavoro. Il risultato è che<br />
molti over 35enni sono diventati<br />
collezionisti di decine di<br />
stage dopo la laurea .<br />
Le tipologi e<br />
Una frenata agli abusi degli<br />
stage, quindi, ci voleva, ma l a<br />
nuova legge rischia di complicarne<br />
la vita. Da metà settembre<br />
esistono quattro tipologi e<br />
di stage. I tirocini formativi e<br />
di orientamento; quelli per l e<br />
fasce disagiate ; quelli di inserimento<br />
o reinserimento; quell i<br />
curricolari previsti dai piani d i<br />
studi di scuole e università .<br />
Finalizzat i<br />
I tirocini per l'occupazione so -<br />
no quelli formativi e di orienta -<br />
mento. Su di essi si sono crea -<br />
te situazioni imbarazzanti, si a<br />
per la durata (di anni) sia per il<br />
Pagina 101 di 119<br />
superamento di quote azienda -<br />
li (non dovrebbero superare i l<br />
10%, ma molte aziende ne sono<br />
imbottite) . Ora la legge introduce<br />
alcuni requisiti rigidi : gl i<br />
stage si rivolgono a neo-laureati<br />
e diplomati, hanno durat a<br />
massima di sei mesi e vann o<br />
svolti entro 12 mesi dal titolo .<br />
Disagiat i<br />
Durata di sei mesi per gli stage<br />
rivolti a persone a forte disagio<br />
sociale, come handicappati,<br />
tossicodipendenti e detenuti.<br />
Agghiacciante che in questa<br />
categoria siano inseriti anche<br />
gli immigrati .<br />
Reinserimento<br />
Fino a un massimo di sei mesi<br />
è anche la durata degli stage<br />
rivolti a disoccupati, persone<br />
in mobilità, inoccupati ovver o<br />
che non hanno mai lavorato .<br />
Curricolari<br />
Esenti dalla nuova normativa,<br />
infine, sono gli stage del quarto<br />
tipo, quelli promossi in convenzione<br />
da scuole e università,<br />
che li prevedono all'intern o<br />
dell'alternanza studio-lavoro .<br />
Rimbors i<br />
Un'altra caratteristica dei vecchi<br />
stage pre-legge era quell a<br />
del mancato pagamento o di<br />
pagamenti irregolari e al nero .<br />
La legge lascia irrisolto il te -<br />
ma, salvo il fatto che è previst o<br />
un rimborso per i tirocinanti<br />
delle professioni ordinistiche .<br />
Success o<br />
Secondo l'indagine Unioncamere<br />
Excelsior, nel 2010 son o<br />
stati assunti 38 mila stagisti,<br />
mille in più rispetto al 2009 . Il<br />
tasso di successo occupazionale<br />
è quindi del 12,3% . Second o<br />
Sportello stage di Actl, ne l<br />
2010 su 925 stage svolti il 46%<br />
si è concluso con l'inseriment o<br />
in azienda del tirocinante .<br />
Pagina 30<br />
La g enu degli stage<br />
tapnnend'mfte<br />
e
press LIf1E<br />
26/09/2011 AFFARI &FINANZA<br />
pln Off, la carica. d li 800<br />
Î [RAPPORTO UNIVERSITA/PMII<br />
Eugenio Occorsio<br />
A Tor Vergata, dopo aver costruito<br />
il bioreattore perle alghe<br />
da energia solare e un'officina<br />
per ricostruire i go -<br />
kart, hanno finito lo spazio . Il<br />
Politecnico di Torino sta accelerando<br />
il completamento<br />
della "cittadella" di Mirafiori<br />
per trasferirvi laboratori e<br />
capannoni. Il Politecnico di<br />
Milano sta colonizzando la<br />
nuova area di Melchiorre<br />
Gioia, a Siena la Fondazione<br />
Montepaschi sta ampliand o<br />
il Parco Industriale costruito<br />
con l'Università . In tutta Ita -<br />
lia gli spin-ofuniversitari si<br />
moltiplicano. Non c'è cris i<br />
che tenga : l'entusiasmo de -<br />
gli studenti e l'attivismo de i<br />
professori sono irrefrenabili .<br />
segue alle pagine 8 e 9<br />
Silicon Valley tricolore<br />
ecco gli ottocento<br />
capitarli coraggiosi<br />
ACCELERA IL RITMO DI<br />
CREAZIONE DI PICCOLE IMPRESE<br />
FORMATE DA RICERCATORI E<br />
STUDENTI UNIVERSITARI ,<br />
SOSTENUTE DALL'ATENEO CO N<br />
QUOTE DI CAPITALE, STRUTTURE<br />
E CONSULENZA. UN FIUME DI<br />
AZIENDE CREATE SUL MODELLO<br />
AMERICANO CON 8000 OCCUPAT I<br />
E 600 MILIONI DI FATTURATO<br />
Eugenio Occorsio<br />
segue dalla prima<br />
t un fenomeno macroscopico: negli<br />
ultimi dieci anni, a partire da<br />
quando due leggi (la 297 del 1999 e<br />
la 388 del 2000) hanno liberalizzato<br />
il settore e concesso condizioni<br />
di favore agli atenei pubblici che finanziano<br />
queste iniziative, son o<br />
nate 802 imprese all'interno e con<br />
la partecipazione delle università .<br />
Secondo l'ultimo rapporto del<br />
Sant'Anna di Pisa, uno dei più attivi<br />
fra í centri motore di quest o<br />
boom. la dimensione aziendale<br />
Pagina 102 di 119<br />
Pagina 8<br />
Sillam Valleytricolore<br />
c,o gli ottocento<br />
Cl ; .ni roraggosi
press LIEVE<br />
26/09/2011 AFFARI &FINANZA<br />
media è di dieci addetti e circ a<br />
700milaeuro di fatturato . La parte -<br />
cipazione tipica dell'Università è<br />
del 10-15% (il massimo consentito<br />
è 49), e la durata di quattro-cinqu e<br />
anni anche se inrealtàin questo caso<br />
non ci sono limiti . La stima è di<br />
un volume d'affari generato dagli<br />
spin-offdi 600 milioni di euro, co n<br />
un numero di occupati nell'ordin e<br />
delle 8000 unità. «Non è stato solo<br />
un fatto di leggi», spiega Andre a<br />
Piccaluga, docente di Innovatio n<br />
Management alla stessa Sant'Anna.<br />
«All'inizio degli anni Duemila si<br />
è concentrata una serie di fatto ri favorevoli.<br />
C'era /,esempio internazionale<br />
incalzante mentre nasceva<br />
l'euro . C'era la suggestione<br />
della Silicon Valley,<br />
c'era l'esigenza dell'Università<br />
di non farsi sommergere<br />
dalle polemiche.<br />
Il tutto si è combinato co n<br />
un sistema fiscale finalmente<br />
accettabile. Masoprattutto<br />
c'è stato un fatto<br />
scatenante, solo apparentemente<br />
marginale.<br />
Tremonti, ministro dell'Economia<br />
in non so più<br />
quale governo Berlusconi,<br />
aveva detto ad un certo<br />
punto : la titolarità de i<br />
brevetti dei ricercatori<br />
universitari diventa, al<br />
contrario di quanto accade<br />
in tutti gli altri Paesi industriali,<br />
dei ricercatori<br />
stessi e non più degli atenei.<br />
Al che le Università<br />
hanno avuto una levata<br />
d'orgoglio : ma come, non<br />
siamo in grado di prenderci<br />
cura delle innova-<br />
zioni che produciamo?<br />
Così hanno cominciato a<br />
finanziare e compartecipare<br />
le piccole società<br />
create alloro interno» .<br />
Per la verità, il fenome -<br />
no era partito in silenzi o<br />
già da qualche anno . Il<br />
primo a pensarci fu Rodolfo<br />
Zich, allora rettore<br />
del Politecnico di Torino,<br />
che ne11986 spedì in Silicon<br />
Valley un professore<br />
di ingegneria, Vincenz o<br />
Pozzolo, a rendersi cont o<br />
del miracolo californiano e delle<br />
possibilità di importare quel modello.<br />
«Tornò un po' spaesato, diceva:<br />
ma io sono solo un professo -<br />
re, sono capace di scrivere gli integrali<br />
triplima non certo di fare im -<br />
Dall'alto ,<br />
Francesco<br />
Profumo (1) ,<br />
rettore de l<br />
Politecnico<br />
di Torino;<br />
Andrea<br />
Piccaluga (2 )<br />
del S.Ann a<br />
di Pisa ;<br />
Ferruccio<br />
Resta (3) de l<br />
Politecnico<br />
di Milano<br />
presa», sorride Francesco Profu -<br />
mo, oggi rettore del Politecnico .<br />
«Poi per la veritàimparò benissim o<br />
e divenne il direttore del no stro"in -<br />
cubatore" che nel 2004 è stato premiato<br />
daFortune come il migliore<br />
del mondo» . Oggi, aggiunge Profu -<br />
mo, si aspetta trepidamente l'a -<br />
pertura della cittadella dell'innovazione<br />
che il Politecnico insieme<br />
alla Fiat, al Comune e alla Regione<br />
ha creato all'interno dell'area d i<br />
Mirafiori (visto che la fabbrica vera<br />
e propria si è ristretta) per trasferir -<br />
vi laboratori e uffici delle spin-off.<br />
Intanto la creazione di imprese si è<br />
ulteriormente accelerata . Prosegue<br />
al ritmo di tre nuove aziende<br />
ogni due mesi, nei settori<br />
più disparati : Ict, ambiente,<br />
energiama anche meccatronica<br />
e meccanicavera<br />
e propria (è il caso della<br />
Amc riferito nel box) .<br />
«Ogni anno riceviamo400<br />
proposte, delle quali ne<br />
a<br />
2<br />
3<br />
selezioniamo 50 e le mettiamo<br />
in pre-incubazion e<br />
per testarne la capacità d i<br />
fare impresa, scrivere un<br />
business plan, ipotizzare<br />
una commercializzazione.<br />
E' un periodo di se i<br />
mesi in cui i ragazzi imparano<br />
in aula nonché dalle<br />
testimonianze di imprenditori<br />
maturi, banchieri,<br />
manager, venture<br />
capitalist. Dopo un ulteriore<br />
screening finanziamo<br />
15-20 imprese» . Con<br />
quale coefficiente di successo?<br />
«Del 90% . Però va<br />
guardato un aspetto problematico:<br />
se rapportiamo<br />
questa quota al totale<br />
iniziale, le 400 che dicevo,<br />
scendiamo al 3-4% . Significa<br />
che a poche iniziative<br />
viene consentito di esprimere<br />
il loro potenziale<br />
perché siamo ancora indietro<br />
quanto a capitali d i<br />
rischio e mentalità imprenditoriale.<br />
Chissà<br />
quante buone idee rimangono<br />
inespresse. Sé<br />
inAmerica avessero avut o<br />
lo stesso problema, Google<br />
non sarebbe nata» .<br />
Il Politecnico di Torino, in virt ù<br />
di una serie di accordi con aziende<br />
del territorio, riesce a erogare fi -<br />
nanziamenti per un paio di milion i<br />
l'anno, e selabatte in questa classi -<br />
fica con il Politecnico di Milano.<br />
Pagina 103 di 119<br />
«Noi abbiamo la fortuna di viver e<br />
inun'area dovel'imprenditorialit à<br />
è nel Dna, c'è un continuo rapporto<br />
con societàdiventurecapital, investitori<br />
individuali, banche» ,<br />
commenta Ferruccio Resta, docente<br />
di ingegneria meccanica e<br />
delegato del rettore per il trasferimento<br />
tecnologico. «Nelparcotecnologico<br />
interno è insediata un a<br />
trentina dispin-off.Per valorizzar e<br />
le ricerche, diamo la massima importanza<br />
al nostro "acceleratore<br />
d'impresa" che viene incontro all e<br />
esigenze degli studenti nella fas e<br />
d'avvio con servizi e consulenze».<br />
L'antica consuetudine dell'area<br />
milanese con l'industria ha tuttora<br />
le sue ricadute positive . «Un gruppo<br />
di lavoro del Politecnico ne l<br />
1983 inventò un particolare "rilevatore"<br />
industriale che ebbe molto<br />
successo all'estero. Quando abbiamo<br />
creato lo spin-off universitario<br />
per riprendere e sviluppare<br />
quelle tecnologie, ci siamo ritrova -<br />
ti un mercato di multinazionali e<br />
grandi gruppi», spiega Tommaso<br />
Frizzi, manager dell'Xglab, che<br />
fabbricascannerper materiali, sor -<br />
ta di contatori Geyger portatili che<br />
rilevano e classificano le radiazion i<br />
Xe Gammanelle materie e negliorganismi,,con<br />
applicazioni che vanno<br />
dal medicale al nucleare, dal<br />
metallurgico alla sicurezza .<br />
Di fronte alla prepotente avanzata<br />
degli spin-off, una delle esigenze<br />
più sentite è la necessità di<br />
formare ingegneri che sappian o<br />
anche gestire un'azienda, e non s i<br />
ritrovino nell'impaccio del professor<br />
Pozzolo di cui si parlava . «Oltre<br />
alle tradizionali attività svolte nell'ambito<br />
delle mission accademi -<br />
che di ricerca, didattica, trasferimentotecnologico,<br />
stiamo ponendo<br />
al centro della nostra azione un<br />
supporto mirato ai PhD sul tem a<br />
dell'imprenditorialità, e abbiamo<br />
rafforzato l ' attività di supporto e<br />
consulenza agli spin-offcon l'inserimento<br />
nei programmi dell e<br />
scuole di dottorato di un modulo<br />
didattico sul tema della creazione<br />
d'impresa», spiega Angelo Riccaboni,<br />
rettore dell'Università di Siena,<br />
che non a caso è un economist a<br />
e arriva a parlare di un vero e proprio<br />
nuovo ruolo dell'Università:<br />
«In uno scenario così incerto e in<br />
una congiuntura così avversal'elemento<br />
critico della presenza di u n<br />
ateneo in un territorio è quello di<br />
essere sempre più un attore generatore<br />
di occupazione e sviluppo» .<br />
Se l'ateneo senese valorizzalavicinanza<br />
di centri d'eccellenza com e<br />
il polo dei vaccini Novartis e il Toscana<br />
life sciences della FondazioneMontepaschi,un'attivitàanaloga<br />
di fertilizzazione incrociata l a<br />
conducel'UniversitàRoma2 diTo r<br />
Vergata: «Siamo nella zona d'Itali a<br />
con la più alta concentrazione d i<br />
istituzioni di ricerca, dal Cnr all'E -<br />
nea, e il nostro sforzo di sinergia è<br />
fortissimo», spiega Stefano Cicco -<br />
ne, direttore del parco scientific o<br />
dell'Università . «Abbiamo all'interno<br />
strutture scientifiche di prestigio<br />
sulle quali investiamo il più<br />
possibile, compatibilmente con l e<br />
risorse». Così sono nate strutture<br />
avanzate come il bíoreattore pe r<br />
l'allevamento di alghe destinate al<br />
biodiesel della Algares, o il centro<br />
di chimica combinatoriale dell a<br />
C4t: «E' un misto di laboratorio di<br />
informatica e di chimica. Si va alla<br />
ricerca di molecole farmaceutich e<br />
partendo dalla modellizzazione s u<br />
computer e quindi passando perl a<br />
realizzazione chimica delle mole -<br />
cole stesse che prima erano stat e<br />
disegnate al video» . Tutto questo<br />
grazie ai giovani universitari, all a<br />
loro inventiva, al loro entusiasmo .<br />
Vedendo realizzazioni come queste,<br />
tutto si può pensare tranne ch e<br />
abbandonarli al loro destino .<br />
E, RIPRODUZIONE RISERVAT A<br />
Pagina 8<br />
Siiic m Valleyticolore<br />
erro gli ottocento<br />
q Cl ; . ni roraegiosi
press LIf1E<br />
26/09/2011 AFFARI &FINANZA<br />
l ROMA 3<br />
Dyers ,<br />
energia<br />
come<br />
le piante<br />
IL PICCOLO GRUPPO NATO ATO R<br />
VERGATA HA SCOPERTO UNA<br />
TECNOLOGIA PERI PANNELLI<br />
FOTOVOLTAICI ORGANIC I<br />
ELABORANDO UN UTILIZZO<br />
ALTERNATIVO DEI COLORANT I<br />
NATURALI INVENTATI DA UN O<br />
SCIENZIATO SVIZZERO USANDO<br />
IL SUCCO DI MIRTILL O<br />
«In fondo si tratta solo di appli -<br />
care il principio della foto sintesi<br />
clorofilliana, magari amplifi -<br />
candolo un po': una pianta no n<br />
ha bisogno di 3 kw per vivere, l e<br />
basta quel minimo di energi a<br />
che la fa andare avanti» . Riccar -<br />
do Riccitelli, 33 anni, dottorato<br />
in ingegneria a Tor Vergata, se -<br />
gue da sempre le tematiche del -<br />
l'energia per passione persona -<br />
le. E quando nel2009 è entrato i n<br />
contatto con Michael Graetze l<br />
dell'istituto Epfl di Losanna, h a<br />
capito che dietro l'idea che ave -<br />
va avuto quel professore potev a<br />
nascondersi un business vin -<br />
cente: Graetzel, che è un chimi -<br />
co, aveva scoperto le virtù dell a<br />
antocianina, la molecola che serve a catturare l'e -<br />
nergia luminosa del sole . «Ci era arrivato quasi pe r<br />
caso, mentre stava lavorando per ricavare un colo -<br />
rante dal succo di mirtillo. Noi abbiamo preso<br />
quella scoperta e ci abbiamo lavorato sopra, per -<br />
ché lo stesso Graetzel, col quale abbiamo rapport i<br />
leali di collaborazione, non era interessato agli<br />
aspetti energetici» . Riccitelli, che studiava ancor a<br />
all'università, con alcuni colleghi ha creato lo spin -<br />
offDyers e ha cominciato a studiare l'applicazion e<br />
di quel colorante, e poi anche di altri ricavati dagli<br />
spinaci e dalle melanzane ricchi di antocianina, a i<br />
pannelli fotovoltaici al posto del silicio. «Inseren -<br />
dolo fra due vetri e arricchendolo con una serie di<br />
altri composti chimici è in grado di generare ener -<br />
gia: stiamo elaborando i sistemi per imbrigliar e<br />
quest'energia, valorizzarla, metterla inrete .Abbia -<br />
mo giàproposto alGse la nuova tecnologia, che po -<br />
trebbe diventare industriale nel giro di due anni».<br />
Pagina 104 di 119<br />
.1 MILANO<br />
Restech,<br />
l'ospedale<br />
'vento<br />
"friendly"<br />
LA SOCIETÀ NATA NEL<br />
POLITECNICO SPERIMENTA<br />
MACCHINE PIÙ SEMPLICI ED<br />
ECONOMICHE, UTILIZZABILI<br />
SOLO CON UN MINIMO<br />
DI AIUTO, PER DIAGNOSTICAR E<br />
LE MALATTIE RESPIRATORIE<br />
CRONICHE, DIFFUSISSIME<br />
FRA GLI ANZIANI<br />
«Delle malattie croniche si parla<br />
poco, eppure le broncopneumopatie<br />
croniche ostruttive costano<br />
3 miliardi l'anno al servizio sanitario<br />
nazionale» . Sono le ostruzioni<br />
all'apparato respiratori o<br />
tanto frequenti negli anziani,<br />
quelle che danno l'impressione<br />
di avere sempre il catarro nelle vi e<br />
aeree e creano tante sofferenze .<br />
Lorenzo Pedotti, laurea in economia,<br />
managing director della<br />
Restech, spin-offdel Politecnico<br />
di Milano, vive de non solo un ser -<br />
vizio sociale maunalegittima opportunità<br />
di business . «Stiamo<br />
completando la realizzazione di<br />
due macchine per la diagnostic a<br />
puntuale e corretta di questa e al -<br />
tre malattie respiratorie a partire dall'asma», spiega.<br />
«La prima, Resmon Pro, è un prodotto ospedaliero<br />
professionale simile alle macchine per la spirometria<br />
ma con alcuni vantaggi che secondo no i<br />
non sono da poco, a partire dal fatto che risparmia<br />
al pazienteun molo attivo, nel senso che non gli s i<br />
chiede di fare profonde inspirazioni o simili . L'operatore<br />
elamacchina fanno tutto loro, il malato deve<br />
solo respirare normalmente. Sembra una banalità,<br />
ma per una persona anziana che respira male pu ò<br />
fareladifferenzafraunesamecorretto eunomeno» .<br />
La seconda macchina, Resmon Home, assolve all a<br />
stessa funzione ma è più piccola, più semplice e d<br />
economica, e può essere utilizzata a casa: «I risulta -<br />
ti non devono neanche essere interpretati perché<br />
sono facilmente leggibili» . Il 1° ottobre scadono ifa<br />
tidici tre anni di "incubazione" e la società lascia il<br />
parco tecnologico del Politecnico per entrare nella<br />
nuova sede di via Melchiorre Gioia.<br />
siliamvalleytricolore<br />
erro gli ottocento<br />
q i . . n i roraggiosi
press LIf1E<br />
26/09/2011 AFFARI &FINANZA<br />
[ TORINO l SPERIMENTA SISTEMI SICURI E<br />
PRATICI PER METTERE I N<br />
SICUREZZA TUTTI GLI APPARATI<br />
"A TRAINO", DAGLIASCENSORI<br />
AGLI SKILIFT FINO AI NASTRI<br />
TRASPORTATORI. PROSSIMA<br />
FRONTIERA: I CONTROLLI SUI<br />
CAVI CHE SOSTENGONO I FILI<br />
DELL'ALTA TENSIONE<br />
«Dovunque c'è una fune metallica,<br />
lì arriviamo noi», sorride Al -<br />
do Canova. E il direttore del dipartimento<br />
di ingegneria elettrica<br />
del Politecnico di Torino, e<br />
stava studiando da tempo, insieme<br />
con colleghi di ingegneria<br />
elettronica, meccanica e dei tra-<br />
1 A~~w sporti, un problema che e<br />
S ~1r jl ra aperto per quanto risulti sorprendente:<br />
non c'è ancora in Ita-<br />
cmeccanismo evemo obbligatori o<br />
di controllo un e<br />
is<br />
o efficien- gatri o<br />
delle fieni za per gli oltre un milione di<br />
d'acciaio ascensori installati. «Nel 2007<br />
abbiamo costituito così, in sen o<br />
di<br />
al Politecnico e con lapartecipazione<br />
attiva di un gruppo di dot -<br />
torandi, la società Amc . L'obiet -<br />
tivo è progettare, sperimentare e industrializzar e<br />
sistemi e dispositivi per questi controlli, renden -<br />
,doli più semplici, economici e soprattutto efficienti<br />
di quelli "visivi" ancora tante volte pratica -<br />
ti». La società costruisce dei kit simili a cassette pe r<br />
gli attrezzi con cui sempre più spesso i tecnici spe -<br />
cializzati vanno a verificare il funzionamento degli<br />
ascensori, nonché apparati permanenti che, in -<br />
stallati presso l'ascensore e collegati a un computer,<br />
consentono di tenere sempre sotto osservazione<br />
il sistema . L'azienda è in contatto con i pro -<br />
duttori di ascensori e sta studiando un'attività di<br />
lobbyingper rendere obbligatori i controlli. «Col<br />
tempo ci siamo ampliati al controllo degli skilift ,<br />
degli impianti di . sollevamento merci, dei nastri<br />
trasportatori, perfino delle funimetallicheperiltaglio<br />
di marmi o altri materiali . E stiamo per lancia -<br />
re un sistema per controllare i cavi di alta tension e<br />
e le corde metalliche che li "accompagnano"» .<br />
Pagina 105 di 119<br />
Pagina 8<br />
Siiiam Valteytricolore<br />
erro gli ottocento<br />
i il : .n i roraggiosi
press LIEVE<br />
26/09/2011 AFFARI &FINANZA<br />
Arca, parte lo shopping<br />
ma crescono i rumors<br />
di una vendita a Generali<br />
IL PROGRAMMA DI SVILUPP O<br />
CHE DOVREBBE PUNTARE<br />
AUNA CRESCITA PER LINE E<br />
ESTERNE PARTE PER Ò<br />
CON UN FORTE TAGLIO<br />
DEI COSTI . CALA L'UTILE<br />
MAI SOCI VENGONO PREMIATI<br />
LO STESSO CON DIVIDENDI<br />
GENEROSI<br />
RobertaPaolini<br />
Milano<br />
Arca Sgr si ristruttura, ma per<br />
vendere o per crescere? Il quesito,<br />
di fronte alle linee guida<br />
del piano varato dalla sgr par -<br />
tecipata da 12 popolari è più<br />
chelecito. Conl'arrivo delnuovo<br />
ad Ugo Loser (subentrato a<br />
maggio adAttilio Piero Ferrari ,<br />
che ha guidato la società per 2 7<br />
anni) èpartitounpianofinalizzato<br />
a inquadrare meglio la<br />
struttura sul segmento retail .<br />
«Oggi Arca - afferma Loser -<br />
non ha la dimensione per stare<br />
in un mercato generalista, do -<br />
ve le masse gestite dai grandi<br />
player arrivano ai trilioni di eu -<br />
ro. Ha bisogno di concentrarsi<br />
su un target ben definito . E noi ,<br />
per la nostra configurazione ,<br />
presenza territoriale e una rete<br />
capillare data dagli sportelli<br />
bancari, abbiamo una predisposizione<br />
al segmento retail» .<br />
Le linee di intervento sono<br />
orientate a creare massa critic a<br />
per servire il segmento dei pic -<br />
coli risparmiatori, attravers o<br />
una diversificazione dei pro -<br />
dotti (come gli Arca Cedola con<br />
cui la sgr ha già raccolto 2 mi -<br />
liardi di euro da oltre 70mila<br />
nuovi clienti) e, dice Lose r<br />
"smettendo di gestire interna -<br />
mente tutte le asset class e sce -<br />
gliendo un'impostazione pi ù<br />
macro di lungo periodo, focalizzandoci<br />
sulle gestioni collettive<br />
retail " .<br />
Il secondo passo è fare diArca<br />
un polo di aggregazione :<br />
«Abbiamo circa 100 milioni di<br />
euro in cassa - dice il top manager<br />
- da mettere a disposizione<br />
per realizzare acquisizioni.<br />
In questa logica è in definizione<br />
l'acquisto di Optima».<br />
Ma come anticipa Loser, questa<br />
sarà solo una delle operazioni<br />
finalizzate, nelle scorse<br />
settimane infatti sono stati<br />
analizzati almeno altri du e<br />
dossier. «Ci interessano le sgr<br />
sui 2,3 miliardi di euro - prosegue<br />
- se ci saranno le condizio -<br />
ni contiamo di esaminare altre<br />
acquisizioni» .<br />
Un altro elemento del piano<br />
è la maggiore concentrazione<br />
su gestione e distribuzione .<br />
«Stiamo valutando l'esternalizzazione<br />
delle attività di amministrazione<br />
fondi ed è in<br />
corso una trattativa per la ces -<br />
sione delle attività di banca de -<br />
positaria e delle attività di It» .<br />
L'idea che ormai ricorre da<br />
tempo è di una cessione di que -<br />
sti asset all'Istituto centrale<br />
delle banche popolari (Icbpi) .<br />
Infine cisaràlaveraepropria<br />
ristrutturazione, con un dima -<br />
grimento della struttura. «Il<br />
nostro rapporto cost/income<br />
era superiore all'80%, questa<br />
dimensione non ci consentiva<br />
di essere competitivi», aggiun -<br />
ge l'ad .<br />
Arca oggi ha masse gestiste<br />
per 17 miliardi, a cui si somme -<br />
rebbero gli 1,1 miliardi di Opti -<br />
ma. A che livello sia la dimen -<br />
sione giusta per raggiungere il<br />
modello che ha in mente Loser<br />
non è al momento chiaro .<br />
Tuttavia appare più interes -<br />
sante capire non tanto il quan -<br />
to, mailperché, la sgr abbia de -<br />
ciso di procedere a mettere in<br />
atto questo piano . L 'obbiettivo<br />
dichiarato è quello di concen -<br />
trarsi meglio sul core business<br />
retail, ma il programma di svi -<br />
luppo parte con un taglio de i<br />
costi (dichiarato apertis verbis<br />
proprio nell'ultima relazion e<br />
di bilancio) che interesserà an -<br />
Pagina 106 di 119<br />
che i 180 dipendenti .<br />
L'operazione è stata imposta<br />
dalla grave crisi del risparmio<br />
gestito, dalla riconfigurazione<br />
di un mercato che "rottama"<br />
i prodotti" ogni biennio e ,<br />
che manifesta un movimento<br />
dei portafogli eccessivo . Il contesto<br />
ha impattato su tutti gli<br />
indicatori economici di redditività<br />
di Arca sgr, che infatti<br />
scendono dal 2009. Analizzan-<br />
do i dati a conto economico e la<br />
situazione patrimoniale ,<br />
emerge che la redditività sul<br />
patrimonio netto è stata nel<br />
2010 del 6,91% contro il 10,43%<br />
dell'anno precedente, che il<br />
rapporto tra utile netto e total e<br />
dell'attivo si è ridotto al 4,32 %<br />
contro 116,55% e che la redditi -<br />
vità sulla massa gestita è anda -<br />
ta allo 0,28%, rispetto allo<br />
0,30%. Solo il cost/incom e<br />
(rapporto tra costi operativi e<br />
ricavi netti di gestione) è in miglioramento,<br />
al 78,52 %<br />
dall'83,26%.<br />
Nonostante il calo dell'utile<br />
(-31% sul 2009), tuttavia, si è<br />
deciso che degli oltre 7,3 milio -<br />
ni di euro di profitti, 5 milioni<br />
finissero sotto forma di dividendo<br />
ai soci (nel 2009 eran o<br />
stati 7 milioni i dividendi, ma<br />
l'utile era oltre i 10 milioni) . In -<br />
somma si è comunque drenata<br />
liquidità verso gli azionisti,<br />
nonostante unpiano diristrutturazione<br />
in corso e un contestuale<br />
programma di crescita<br />
(inteso come ampliament o<br />
delle masse) .<br />
Ecco allora che tutti questi<br />
segnali fanno porre almen o<br />
due questioni : Arca si rafforza<br />
per preparare acquisizioni o<br />
per vendersi? Ovvero per por-<br />
tare a dama entrambe le cose:<br />
cioè aumentare la dimension e<br />
per essere un boccone più ap -<br />
petibile ?<br />
Nelle scorse settimane c'erano<br />
stati dei rumorsche davano<br />
il Leone di Trieste come in -<br />
teressato ad esaminare il dos -<br />
sierArca. Tutto sta avedere cosavorranno<br />
fare i soci, legati da<br />
patti statutari che vincolano l a<br />
vendita dei rispettivi pacchetti.<br />
L'azionista principale, il<br />
Banco Popolare con il 28%,<br />
smentisce che sia in corso u n<br />
ragionamento sulla cessione.<br />
Mentre, come noto, l'altro<br />
grande azionista Ubi, che ha il<br />
26%, aveva già in precedenz a<br />
dimostrato l'intenzione di valorizzare<br />
la propria partecipazione<br />
.<br />
O RIPRODUZIONE RISERVATA<br />
Pagina 20<br />
Ama,parteloshopping<br />
• macresconoìnunors<br />
dimuvenditaaGenerat
press LIf1E<br />
26/09/2011 AFFARI &FINANZA<br />
I PRINCIPALI AZIONISTI DI ARCA SRG<br />
Quote al 29 aprile 2011<br />
GRUPPO<br />
UBI BANCA ALTR I<br />
26,70% 4,25%<br />
Pagina 107 di 119<br />
EMILIA ROMAGN A<br />
POPOLAR E<br />
20,18%<br />
BANCA<br />
POPOLAR E<br />
DI VICENZA<br />
10,92%<br />
BANCA<br />
POPOLAR E<br />
DI SONDRI O<br />
5,87%<br />
VENETO<br />
BANC A<br />
2,00%<br />
BANCA POPOLARE<br />
._DEL LAZI O<br />
1,80%<br />
Pagina 20<br />
Ama,pmteloshopping<br />
,'r~ ma aesc.oinunas<br />
cliunavenditaaGeneral
press unE<br />
26/09/2011<br />
I L l 1 FOLD È SCESO DEL 16,6 PER<br />
CENTO IN UN ANNO, MENTRE<br />
L'INDICE GENERALE HA CEDUTO<br />
IL 32 PER CENTO. MERITO DELLA<br />
PAZIENTE OPERA DI<br />
RAZIONALIZZAZIONE DELLA<br />
STRUTTURA INTERNA. LE PROSSIME<br />
MOSSE: OPS SU SETTE BANCHE<br />
CONTROLLATE E IL RITIRO<br />
ANTICIPATO DEL SOFT MANDATORY<br />
Vittoria Puledda<br />
la Reputa h<br />
AFFARI&FINANZA<br />
Buoni numeri poco patrimonio<br />
Bper alla prova di Basilea III<br />
Milano<br />
Gli ultimi tre anni sono stati passati a<br />
razionalizzare la struttura interna,<br />
semplificando la rete e le societàprodotto,<br />
recuperando efficienza e<br />
riorganizzando la banca. I frutti - almeno<br />
in Borsa - si sono visti: il titolo<br />
Bper ha perso il 16,6% in un anno,<br />
mentre l'indice generale ha ceduto il<br />
32% e anche negli ultimi due anni il<br />
bilancio è nettamente a favore della<br />
Popolare. L'ultimo mese, poi, ha fatto<br />
segnare un progresso dell'Il% per<br />
la banca; solo gli ultimi giorni sono di<br />
segno opposto: come spesso accade<br />
il mercato ha comprato alla vigilia<br />
dell'esordio nell'indice principale, il.<br />
Ftse Mib, e poi ha venduto sulla notizia,<br />
dopo il debutto tra le società più<br />
"pesanti" di Piazza Affari.<br />
Questo scorcio di anno, tuttavia,<br />
promette di essere molto importante<br />
per la Popolare dell' Emilia Romagna.<br />
Perché andranno in porto due misure<br />
di peso: l'offerta pubblica di scambio<br />
su sette banche controllate (tutte,<br />
ad eccezione del Banco di Sardegna)<br />
e il ritiro anticipato del prestito "soft<br />
mandatory", con pagamento di un<br />
premio aggiuntivo per la conversione,<br />
obbligatoria, in titoli Bper. Due<br />
misure prese per far crescere di circa<br />
un punto percentuale il Core tier 1,<br />
che secondo i parametri di Basilea 3<br />
si assesterà poco sopra il 7% (consi-<br />
derando l'impatto positivo delle due<br />
operazioni, ove anche la prima, volontaria,<br />
abbia successo al 100%).<br />
. Non moltissimo, nonostante la<br />
banca ritenga la patrimonializzazione<br />
adeguata visto il suo profilo di attività,<br />
molto legata all'attività tradizionale<br />
retail. Anche Meliorbanca -<br />
ultima "acquisizione" fortemente<br />
caldeggiata dalla moral suasion di<br />
Bankitalia - haormai un costo del cre -<br />
dito in linea con il gruppo e le attività<br />
di credito sono state spostate sulle<br />
piccole e medie imprese, riducendo<br />
l'esposizione verso l'immobiliare.<br />
Resta il fatto che un valore del Core<br />
Tier 1 del 7% non è particolarmente<br />
alto, tuttavia la banca pur prevedendo<br />
altri possibili aggiustamenti per<br />
ottimizzare l'attivo, esclude richieste<br />
di capitale. Intorno al 2012 - e con entrata<br />
in vigore nel 2013 - potrebbe<br />
inoltre entrare in funzione anche il<br />
nuovo modello di valutazione del rischio<br />
creditizio: la richiesta a Bankitalia<br />
non è stata ancora avanzata, ma<br />
se il processo andasse avanti ci sarebbe<br />
un ulteriore beneficio in termini<br />
di patrimonializzazione.<br />
E poi? Da tre anni l'attività di Bper<br />
è tutta concentrata a riorganizzare<br />
internamente attività e gestione. Il<br />
processo di rafforzamento e razionalizzazione<br />
del gruppo non viene considerato<br />
ancora finito, così come va<br />
completata l'attività di irrobustimento<br />
patrimoniale e la messa a<br />
Pagina 108 di 119<br />
IL TITOLO BPER<br />
10<br />
9<br />
8<br />
6<br />
Nov. Gen. Mar. Mag. Lug. Set.<br />
'10 11<br />
punto definitiva di tutte le fabbricheprodotto.<br />
Ilpassaggio successivo, nel<br />
medio-lungo termine, sarà però tornare<br />
a crescere. Ma anche se i tempi<br />
interni non sono maturi e quelli<br />
esterni non promettono niente di<br />
buono, in un futuro non immediato<br />
la prospettiva della crescita è molto<br />
probabile. E siccome quella per linee<br />
interne è lunga e difficile, è probabile<br />
che Bper torni a guardare a possibili<br />
aggregazioni, puntando a banche di<br />
piccole e medie dimensioni. La storia<br />
degli ultimi venti anni è fatta di acquisizioni,<br />
realizzate con scambio di<br />
carta contro carta, ed è possibile che<br />
questo sia il modello anche per il fu<br />
turo. Magari nell'area del Nord Italia,<br />
dove la banca non è presente, e che<br />
dal punto di vista territoriale rappresenterebbe<br />
il giusto completamento<br />
della copertura Bper. I tempi non so-<br />
Pagina 21<br />
Buoni mumeri -mcomtrimunio<br />
Bp, alla prova di Rasilealll
press unE<br />
26/09/2011<br />
Qui sopra,<br />
Sandro Viola,<br />
amministratore<br />
delegato<br />
della Banca<br />
Popolare<br />
dell'Emilia<br />
Romagna.<br />
Viola è in<br />
partenza per<br />
un giro di<br />
presentazione<br />
a Singapore,<br />
Tokyo ed<br />
Emirati Arabi<br />
la Repubbika<br />
AFFARI&FINANZA<br />
no ancora maturi, però.<br />
Fin d'ora invece è forte la presenza<br />
di investitori istituzionali nel capitale<br />
della banca. L'amministratore delegato<br />
Fabrizio Viola è in partenza<br />
per un giro di presentazione a Singapore,<br />
Tokyo ed Emirati Arabi: la Popolare<br />
infatti ha una discreta presenza<br />
di investitori istituzionali (circa<br />
l'8% del capitale, secondo i dati desumibili<br />
dalle ultime richieste di dividendi)<br />
ed è cospicua anche la presenza<br />
di operatori esteri: ad esempio<br />
il fondo sovrano di Abu Dhabi, Adia<br />
ha una quota dello 0,4%.<br />
Un po' più agitato invece il fronte<br />
degli azionisti interni. L'ultima mossa<br />
è stata la cancellazione dal libro soci<br />
di Giampiero Samorì (e di altri tre<br />
azionisti) a lungo animatore della<br />
fronda interna alla Bper; una contrapposizione<br />
che ha toccato momenti<br />
di forte tensione e persino l'intervento<br />
della forzapubblicanella tesissima<br />
assemblea di bilancio del 16<br />
aprile. In quell'occasione è stata anche<br />
votata una lista di minoranza<br />
che, secondo un esposto presentato<br />
alla Consob, poteva avere collegamenti<br />
con quella di maggioranza.<br />
Cda e collegio sindacale sono arrivati<br />
a conclusioni opposte; resta il fatto<br />
che, per altre vicende, Bper resta comunque<br />
sotto il cono di attenzione<br />
da parte della Commissione di vigilanza.<br />
RIPRODUZIONE RISERVATA<br />
Pagina 109 di 119<br />
i LA SCHEDA ]<br />
Anche dopo I'Ops<br />
rimane<br />
la struttura<br />
federale<br />
Il Gruppo Bper nasce nel 1994<br />
per iniziativa della Banca<br />
popolare dell'Emilia Romagna.<br />
L'obiettivo di fondo era quello di<br />
creare una realtà federale, in<br />
cui ogni istituto potesse<br />
sfruttare le sinergie di un<br />
grande gruppo, mantenendo<br />
però sia l'autonomia operativa<br />
che il radicamento territoriale.<br />
Il Gruppo Bper è una realtà<br />
composta da otto banche<br />
commerciali: tutti questi<br />
istituti sono autonomi e ben<br />
radicati nei diversi territori di<br />
appartenenza. Con l'Ops su<br />
sette di queste otto banche la<br />
capogruppo Bper accrescerà la<br />
quota di controllo con<br />
l'obiettivo di aumentare il Core<br />
Tier 1 per anticipare i requisiti<br />
di Basilea 3. Oltre agli istituti di<br />
credito, il gruppo comprende<br />
anche numerose societàprodotto,<br />
(dal risparmio gestito<br />
al credito personale, dal leasing<br />
al factoring) e società<br />
strumentali. Gli istituti<br />
aggregati possono inoltre<br />
contare su una vasta rete di<br />
partnership e partecipazioni,<br />
alcune di controllo, in istituzioni<br />
finanziarie straniere. Tali<br />
rapporti consentono, attraverso<br />
appositi "Italian desk", di<br />
fornire un supporto operativo<br />
efficace a tutte le aziende<br />
impegnate in processi di<br />
internazionalizzazione. (a. bon.)<br />
@ID RIPRODUZIONE RISERVATA<br />
Pagina 21<br />
Buoni mumeri -mcomtrimunio<br />
Elper . a In prova di Rasilealll
press LIf1E<br />
26/09/2011 AFFARI &FINANZA<br />
Cremonini, il risiko della carne<br />
portainRussiaeinAfrica<br />
DOPO IL DIVORZIO DAI<br />
BRASILIANI DI JBS IL GRUPPO<br />
RIDISEGNA IL FUTURO DI INALCA,<br />
IL COMPARTO CARNE CHE VALE LA<br />
METÀ DEL GIRO D'AFFARI: 125<br />
MILIONI DI INVESTIMENTI DI<br />
QUTAL2017, NUOVO CENTRO<br />
LOGISTICO SUL MAR NERO, POI<br />
EKATERINBURG E, DOPO ANCORA<br />
MOZAMBICO, ALGERIA E NIGERIA<br />
Giorgio Lonardi<br />
Milan o<br />
Archiviato con una "separazione<br />
consensuale" il burrascoso<br />
rapporto con gli ormai ex partner<br />
brasiliani di Jbs il gruppo<br />
Cremonini rilanciai suoi piani d i<br />
sviluppo nel settore della carne .<br />
E vara un piano industriale che<br />
prevede circa 125milioni di euro<br />
d 'investimenti entro il 2017 . L'obiettivo<br />
è chiaro: puntare sui<br />
mercati in via di sviluppo com e<br />
la Russia e l'Africa consolidand o<br />
la propria posizione in Europa a<br />
partire dalla Polonia e dall'Italia .<br />
E sfruttare al massimo la crescita<br />
di redditività di Inalca, la società<br />
del gruppo operante nel comparto,<br />
passata da un ebitda di<br />
59,1 milioni di euro nel 2009 ai<br />
101,6 milioni del 2010 per attestarsi<br />
attorno ai 113-114 milioni<br />
attesi per quest'anno . Un traguardo<br />
a portata di mano dopo il<br />
raggiungimento dei 51,8 milion i<br />
di margine (+7%) nel primo semestre<br />
del 2011, tradizionalmente<br />
più avaro di soddisfazione<br />
dei successivi sei mesi. Ma so -<br />
prateutto si tratta di un risultato<br />
che consente al gruppo sia di finanziare<br />
gli investimenti sia di<br />
ripagare entro il 2017 il debito<br />
complessivo della società (circa<br />
318 milioni) dovuto in larga par -<br />
te (220 milioni) al riacquisto dai<br />
brasiliani di Jbs del 50% della<br />
stessa Inalca.<br />
A fare la parte del leone nel<br />
piano industriale di Cremoniniè<br />
la Russia dove verrà concentrat o<br />
circa il 40%-45% delle risorse disponibili.<br />
Si tratta, infatti, di un<br />
mercato che sta crescendo ad un<br />
ritmo del 30% l'anno e il gruppo<br />
di Modena ha tutta l'intenzione<br />
di valorizzare gli investimenti già<br />
effettuati e quelli del prossimo<br />
futuro . Lo certifica il raddoppio,<br />
previsto entro la fine dell'anno ,<br />
probabilmente già in novembre ,<br />
dell'impianto per la produzione<br />
di carne (soprattutto hamburger)<br />
inaugurato a Mosca lo scorso<br />
dicembre. «Passeremo da una<br />
capacità produttiva di 24 mila<br />
tonnellate annue - precisa Vincenzo<br />
Cremonini, amministra-<br />
tore delegato del gruppo - a 4 8<br />
mila tonnellate . Lo sviluppo delle<br />
vendite avverrà gradualmente<br />
ma giàne12012 contiamo di arrivare<br />
sulle 40 mila tonnellate» .<br />
A certificare l'importanza crescente<br />
del mercato russo sarà l'i -<br />
naugurazione fra pochi giorni a<br />
Rostov, sul Mar Nero a 1.500chilometri<br />
da Mosca, di un centro<br />
logistico Inalca . Si tratta di un<br />
enorme magazzino refrigerato<br />
che consentirà alla società no n<br />
solo di distribuire la carne ai ristoranti<br />
e agli alberghi presenti<br />
lungo la costa, ma anche di allar -<br />
gare il proprio raggio di azione ad<br />
un ampio ventaglio di prodotti<br />
alimentari: dal pesce fresco ai salumi,<br />
dalla pasta all'olio per un<br />
totale di centinaia di referenze .<br />
Pagina 110 di 119<br />
IL GRUPPO CREMONIN I<br />
Risultati semestrali in milioni di euro<br />
INALCA n I sem . '11<br />
1 .582 CREMONINI<br />
v I sem . '10 1,437,6<br />
574,8 ..875,11<br />
Si tratta di un modello già adot -<br />
tato con successo a Mosca e che<br />
Vincenzo Cremonini vuole replicaré<br />
in altre regioni del Paese .<br />
Il metodo è sempre lo stesso : pri -<br />
ma si costruisce il magazzino in<br />
modo da testare il mercato . Suc -<br />
cessivamente, se ci sono le con -<br />
RICAVI UTILI RICAVI UTIL I<br />
dizioni, si passa alla produzione<br />
di carne sia sotto forma di ham -<br />
burger sia "porzionata" .<br />
E' dunque in questa cornic e<br />
che la campagna di Russia de l<br />
gruppo Cremonini continuer à<br />
nel 2012 ad Ekaterinburg, circ a<br />
1 .600 chilometri ad est di Mosc a<br />
al confine fra la Russia europea e<br />
quella asiatica. Anche in quest o<br />
caso il primo passo sarà quell o<br />
dell'inaugurazione di un grande<br />
centro di distribuzione per costruire<br />
un altro anello di quella<br />
"catena del freddo" che è allabase<br />
del business della carne. Men-<br />
Pagina 25<br />
Cr nii,ìlnikode1]acrurg<br />
no,tainRus, aeinAfrim
press LifllE<br />
26/09/2011 AFFARI &FINANZA<br />
tre ad Orenburg, sempre ad Est<br />
della capitale, è prevista l'inaugurazione<br />
di un macello: un elemento<br />
che sta molto a cuore ai<br />
vertici del Cremlino, favorevoli<br />
allo sviluppo di allevamenti bovini<br />
per raggiungere l'autosufficienza<br />
russa nel settore .<br />
Quanto all'Africa, un continente<br />
dove sarà concentrato il<br />
30-35% delle risorse, il "modello<br />
Inalca" non si smentisce. E così<br />
l'apertura entro settembre del<br />
nuovo centro distributivo diMaputo<br />
costituisce il primo passo<br />
per il consolidamento delle attività<br />
in Mozambico . Un paese<br />
che Vincenzo Cremonini considera<br />
molto interessante . Anche<br />
senonè il solo. Dice : «Oggi siam o<br />
già leader in Angola, dove siamo<br />
presenti in tutti i comparti del<br />
business, compreso quello delle<br />
carni di altissimo livello molto richieste<br />
in un paese che si sta sviluppando<br />
a ritmi incalzanti» . E<br />
così mentre per l'anno prossim o<br />
in Algeria è prevista l'inaugurazione<br />
di una linea per la produzione<br />
di carne macinata e porzionata<br />
proprio "a valle" della<br />
piattaforma distributiva refrigerata<br />
presente da tempo, Cremonini<br />
pensa già alla prossima tappa:<br />
«Stiamo effettuando un serie<br />
di valutazioni sulla Nigeria, con<br />
più di 120 milioni di abitanti il<br />
paese più popoloso del continente<br />
. Non abbiamo ancora deciso<br />
come muoverci. In ogni caso<br />
il primo passo sarebbe la costruzione<br />
di una piattaforma distributiva».<br />
Quanto alla vecchia Europa i<br />
paesi su cui Inalca investirà le<br />
sue risorse saranno soprattutt o<br />
la Poloniae l'Italia. E così mentre<br />
nel grande paese dell'Est verrà<br />
costruito un grande macello, nel<br />
giro dei prossimi due anni qui da<br />
noi saranno effettuati una serie<br />
di interventi per salvaguardare<br />
la produttività e l'efficienza degli<br />
stabilimenti attuali, compresi<br />
quelli della controllata Montana<br />
operante nei comparti della salumeria<br />
e degli snack.<br />
O RIPRODUZIONE RISERVATA<br />
Pagina 111 di 119<br />
A sinistra ,<br />
Vincenzo<br />
Cremonini,<br />
amministratore<br />
delegat o<br />
del gruppo<br />
Accanto ,<br />
una fase<br />
dell a<br />
lavorazione<br />
della carne<br />
in un impianto<br />
della Inalca<br />
Pagina 25<br />
Cr nù ,ansikode1]acrurg<br />
no,tainRu» aemAfrim
press LIf1E<br />
26/09/2011 AFFARI &FINANZA<br />
MATERIE PRIME<br />
IL PRIMO GASDOTTO BALTICO ATTENDE SOLO IL VI A<br />
LIBERA, MENTRE LA REALIZZAZIONE DELLA LINEA .<br />
MERIDIONALE E ANCORA IN STAND-BY<br />
ECCO LE NUOVE<br />
STRADE DEL GAS<br />
PER L'EUROPA<br />
North Stream e South Stream,<br />
l'era d'oro del gas e le<br />
normative europee. In autunn o<br />
saranno annunciati i risultat i<br />
dei colloqui tra la Commissione<br />
Europea e la Federazione.<br />
NIKITA DULNEV<br />
RUSSIA OGG I<br />
Le tensioni in Medio Oriente e<br />
Nord Africa fanno crescere l'in -<br />
teresse dell'Europa per il ga s<br />
russo. Di positivo c'è che i l<br />
primo gasdotto Nord Stream è<br />
pronto a rifornire l'Europa settentrionale<br />
. Il tratto finale de l<br />
primo gasdotto, che collega le<br />
sezioni offshore a quelle onshore,<br />
è stato ultimato e attende<br />
solo di essere collegato alla ret e<br />
distributiva del Vecchio Continente<br />
.<br />
«Abbiamo completato con successo<br />
tutti i collaudi», ha spiegato<br />
Georg Nowack, project ma -<br />
nager di Nord Stream AG pe r<br />
la Germania .<br />
Il progetto Nord Stream è in<br />
corso di realizzazione dalla fine<br />
degli anni Novanta . All 'epoca ,<br />
l'Unione Europea si era riproposta<br />
di ridurre al minimo i rischi<br />
legati al transito delle forniture<br />
di greggio e di gas destinate<br />
ai Paesi dell'Ue, dopo le<br />
controversie tra Russia e alcune<br />
ex repubbliche sovietiche<br />
come Bielorussa e Ucraina . Tenuto<br />
conto che i rapporti tra<br />
Paesi confinanti sono spesso im -<br />
prevedibili, si scelse di creare<br />
un passaggio privilegiato sott o<br />
il Mar Baltico . La Nord Stream<br />
Company, fondata nel 2005 ,<br />
è un'iniziativa congiunta d i<br />
Russia, Germania, Paesi Bass i<br />
e Francia, con Gazprom che partecipa<br />
al consorzio con la maggioranza<br />
assoluta delle azioni .<br />
Direttore esecutivo della società<br />
è l'ex cancelliere tedesc o<br />
Gerhard Schroeder.<br />
Il progetto prevede di avviare i<br />
rifornimenti nei prossimi mesi ,<br />
in attesa che venga avviata l a<br />
costruzione del secondo gasdotto.<br />
Quando anche questo pro -<br />
getto sarà completo, Nord Stre-<br />
am porterà in Europa circa 5 5<br />
miliardi di metri cubi di gas ,<br />
pari a circa un terzo di quant o<br />
i Paesi dell'Unione acquistan o<br />
dalla Russia .<br />
Come ha sottolineato l'Agenzi a<br />
internazionale per l'Energia, il<br />
mondo è entrato ormai nell'era<br />
d'oro del gas. Per far fronte a<br />
una domanda in costante aumento<br />
da parte dell'Occidente ,<br />
la Russia sta pensando di realizzare<br />
il South Stream attraverso<br />
il Mar Nero, per far arrivare<br />
il gas ai Paesi dell'Europa<br />
meridionale entro il 2014 . Quando<br />
sarà ultimato, questo gasdotto<br />
permetterà di far arrivare a<br />
destinazione 65 miliardi di<br />
metri cubi di gas . Uno dei vantaggi<br />
principali di entrambi i<br />
gasdotti è che non vi saranno<br />
Da poco sono entrat e<br />
in vigore le nuove<br />
normative dell'Ue ch e<br />
regolamentano l e<br />
forniture<br />
costi di transito e questo dovrebbe<br />
concorrere a far abbassare<br />
il prezzo finale .<br />
Per altro, da poco sono entrate<br />
in vigore le nuove normative co -<br />
munitarie denominate "Terzo<br />
Pacchetto Energia': che regolamenteranno<br />
i costi e la forni -<br />
tura di gas all'Europa. Lo scop o<br />
primario è di incoraggiare l a<br />
competitività e offrire maggiore<br />
scelta ai consumatori . Al progetto<br />
North Stream è stata garantita<br />
una deroga da tali normative,<br />
mentre altri oleodotti o<br />
gasdotti che collegano Nort h<br />
Stream con altre regioni d'Europa<br />
non l'hanno ricevuta. Come<br />
Nel, che collega il gasdotto russo<br />
alla rete distributiva tedesca del<br />
gas per i trasporti non è stato<br />
esentato dal rispetto di quest e<br />
nuove normative .<br />
A oggi, si trova nella stessa situazione<br />
South Stream . Alcuni<br />
analisti ritengono che se il<br />
progetto non dovesse ottenere<br />
Pagina 112 di 119<br />
la deroga nei confronti delle<br />
misure previste dal"Terzo Pacchetto<br />
Energia',' potrebbe non<br />
essere proprio costruito . «Il<br />
South Stream sarà ultimat o<br />
soltanto se potrà ottenere uno<br />
status prioritario», taglia corto<br />
l'analista Vitaly Kryukov, specializzato<br />
nel settore .<br />
In ogni caso, Mikhail Krutikhin ,<br />
partner di RusEnergy, ritiene<br />
improbabile che l'Europa faccia<br />
una Lleroga unicamente a<br />
beneficio del trasporto di ga s<br />
russo:
press LIf1E<br />
26/09/2011 AFFARI '.FINANZA<br />
I principali gasdott i<br />
NOR STREMI —)<br />
LE TAPPE DEI PROGETTI<br />
Novembre 2002: La Commissione Europea Dicembre 2005: Giunzione con il gasdotto<br />
e Gazprom avviano il progetto onshore di Babajevo, in Russi a<br />
$OUTH STREAN -3 Giugno 2007: Eni e Gazprom firmano un"intes a 2008: La Russia firma accordi con Bulgaria ,<br />
'per la realizzazione del gasdotto South Stream Serbia, Ungheria, Grecia, Slovenia, Croazi a<br />
NABUCCO --) Febbraio 2002 : Nasce il progetto dall'interesse 2005: Parte la fase di sviluppo progettuale<br />
dell'austriaca OMV e della turca Botas con la firma dei primi 5 soci (il 6° nel 2008)<br />
1 COSTI PREVISTI<br />
1//'J`ii<br />
r REGNO<br />
UNITO<br />
FRANCI A<br />
14,8 mld di euro<br />
....nn.nn<br />
IIMIIIMIII MURI<br />
EWWEENIMIC<br />
ERE ME IPEMI 1<br />
CM Eihl MIMO<br />
12-15 mld di eur o<br />
19-24 mld di eur o<br />
SVTZiA<br />
Fonti energetidte In Europ a<br />
24% gas<br />
▪ 36% petrolio<br />
i<br />
$<br />
16% combustibili fossil i<br />
14% nucleare<br />
9% rinnovablli<br />
1% altro<br />
Pagina 113 di 119<br />
South Stream è stato creato<br />
per diversificare l'approvvigionament o<br />
di gas naturale russo verso l'Europ a<br />
e ridurre la dipendenza da fornitori<br />
e clienti dei Paesi di transita<br />
in particolare da Licraina e Turchia .<br />
South Stream è considerato<br />
un progetto competitivo a Nabucco ,<br />
sostenuto da Unione Europea e Stati Uniti.<br />
. Grazie Si Nord Stream il flusso<br />
delle importazioni di gas nell'Union e<br />
Europea aumenterà da 312 miliardi di metr i<br />
cubi nei 2007 fino a 512 miliardi<br />
di metri cubi all'anno riti 2030 .<br />
l/ volume di gas fornito da Nord Stream<br />
previsto dal 2012 3S miiiarcr'i di metri cubi<br />
all'anno) è equivalente ali energia<br />
generata da 14 centrali nucleari<br />
e 50 centrai/ elettrich e<br />
UPC/4i A<br />
Approvvigionamento di gas dell'Europa a 27<br />
23 %<br />
le importazioni<br />
europee di gas<br />
provenient i<br />
dalla Russi a<br />
1'80 %<br />
transita<br />
per ('Ucrain a<br />
Pagina 4
press LIf1E<br />
26/09/2011 AFFARI &FINANZA<br />
Infrastrutture Nord e South Stream aprono nuove prospettive per le forniture europe e<br />
II continuo braccio di ferro con l'Ucrain a<br />
La centralità acquisita dal<br />
gas nei rifornimenti energetic i<br />
europei porta con sé u n<br />
inasprimento dei rapporti tra<br />
la Federazione e la nazione<br />
vicina.<br />
EVGENY<br />
RUSSIA OGG I<br />
In piena estate, pochi pensava -<br />
no all 'inverno. Ma le dichiarazioni<br />
ucraine di fine agost o<br />
hanno ricordato agli europei le<br />
recenti guerre di gas tra Russia<br />
e Ucraina, con le interruzioni<br />
delle forniture . Prima il premier<br />
ucraino Nikolai Azarov ha accusato<br />
la Russia: «Ci avete spinto<br />
in un angolo», e ha dichiarato<br />
che il Governo di Kiev è pronto<br />
ad avviare un arbitrato per<br />
cambiare i contratti di fornitui#<br />
del gas per ottenere prezzi<br />
più contenuti. Quindi è seguita<br />
la minaccia di sciogliere Naf-<br />
togaz, la compagnia responsabile<br />
dei contratti. Il President e<br />
russo ha risposto fermament e<br />
che i prezzi applicati all'Ucraina<br />
sono gli stessi di altri Paesi,<br />
ma se l'Ucraina «vuole un prezzo<br />
speciale, dovrebbe fare una<br />
proposta interessante», com e<br />
l'entrata nell'Unione doganale<br />
I prossimi mes i<br />
saranno decisivi pe r<br />
capire quali saranno le<br />
conseguenze politich e<br />
delle nuove iniziativ e<br />
con la Russia, Kazakistan e Bielorussia<br />
o vendere ai russi i gasdotti<br />
ucraini . Infatti Kiev gode<br />
di uno sconto sul prezzo del gas<br />
del 30% (ma non più di 100 dollari<br />
per 1.000 metri cubi), strappato<br />
a Gazprom nell'aprile 2010<br />
Dall'Ue una voce sola per l'energia<br />
Succede per la prima volta nel -<br />
la sua storia . L'Unione Europea s i<br />
dota di una strategia globale per<br />
la gestione delle relazioni con i<br />
Paesi terzi, inclusa la Russia, i n<br />
ambito energetico . Il commissario<br />
all'Energia, Giinther Oettinger ,<br />
ha presentato il 7 settembre una<br />
comunicazione sulla sicurezz a<br />
dell'approvvigionamento energetico<br />
e sulla cooperazione internazionale,<br />
con l'obiettivo di istituire<br />
«un adeguato coordinamento<br />
Il commissario per l'Energia Giinther Oettinger<br />
interno e una posizione forte e<br />
decisa verso l'esterno», al fine di<br />
«salvaguardare le esigenze di sicurezza<br />
degli approvvigionamenti<br />
a fronte dei costanti cambia -<br />
menti in seno ai mercati mondial i<br />
dell'energia».<br />
L'obiettivo è negoziare con Gazprom<br />
potendo contare su una so -<br />
le voce, e di conseguenza con u n<br />
potere contrattuale più elevato rispetto<br />
a quello che i singoli Stat i<br />
sarebbero in grado di esprimere .<br />
Pagina 114 di 119<br />
in cambio della possibilità di<br />
dislocare la flotta russa a Sebastopoli<br />
per altri 25 anni . Ma non<br />
si accontenta : l'Ucraina chiede<br />
di abbassare il prezzo o di collegarlo<br />
a quello del carbone .<br />
A causa della crescita dei prezzi<br />
del gas russo, l'Ucraina h a<br />
cambiato la sua strategia energetica.<br />
L'obiettivo è ridurre drasticamente<br />
in soli cinque ann i<br />
la dipendenza dal gas russo, che<br />
dagli attuali 36-40 miliardi di<br />
metri cubi all'anno dovrà scendere<br />
ad appena 12 miliardi .<br />
Come centrare miracolo? Puntando<br />
sull'efficienza energetica ,<br />
le fonti rinnovabili e soprattutto<br />
sul carbone, che da solo sostituirà<br />
8 miliardi di metri cubi<br />
di gas all'anno . Ma anche sulla<br />
produzione offshore nel Mar<br />
Nero e lo sviluppo di shale gas .<br />
Il presidente della Rada (il Parlamento<br />
ucraino) Vladimir Li -<br />
tvin si augura che si troverà una<br />
soluzione con la Russia, altrimenti<br />
l'Italia sarà la prima a<br />
pagare.<br />
Il gasdotto Greenstream, ch e<br />
porta 8 miliardi di metri cubi<br />
dalla Libia, sconta le conseguenze<br />
della guerra in atto nel Paes e<br />
nordafricano. Così i rifornimenti<br />
provenienti da Est diventano<br />
sempre più decisivi.<br />
I russi sono consapevoli dell'im -<br />
portanza assunta e si muovono<br />
di conseguenza: hanno aperto<br />
Nord Stream e definito la partnership<br />
in South Stream (insieme<br />
a Gazprom ed Eni, sono entrati<br />
francesi Edf e tedeschi Basf-Wintershall).<br />
I prossimi mesi saranno decisivi<br />
per capire quale sarà l'impatto<br />
di queste nuove iniziativ e<br />
sullo scacchiere europeo, se cio è<br />
aiuteranno o meno a lenire l e<br />
tensioni con il Paese vicino .<br />
Pagina 4
press LIf1E<br />
26/09/2011 AFFARI &FINANZA<br />
Settembre 2011: Viene inaugurat a<br />
la prima delle due linee del gasdott o<br />
Settembre 2011 : Entra la compagnia<br />
tedesca Wintershall tra gli azionisti<br />
LUNGHEZZ A<br />
x.:1 .224 k m<br />
x3.600 km<br />
ti4.042 km<br />
CAPACITÀ DIAMETRO<br />
55 mld di m 3 annui :*1,22 mt<br />
2012: Data prevista pe r<br />
il completamento della seconda linea<br />
Dicembre 2017: Data in cui è previsto<br />
che il gasdotto diventi operativo<br />
mld di m 3 annui *1,28-1,65 mt<br />
31 mld di m 3 annu i<br />
QUOTE DI PROPRIETÀ<br />
51 %<br />
Gazpro m<br />
'50 %<br />
iGazprom<br />
116,67% 116,67% 116,67 %<br />
Botas Bulgargaz Transga z<br />
i (Turchia) i(Bulgaria) !(Romania)<br />
Provenienza<br />
del gas<br />
utilizzato<br />
in Europa<br />
E U<br />
NORVEGI A<br />
RUSSIA<br />
ALGERI A<br />
NIGERI A<br />
LIBI A<br />
EGITT O<br />
DATA R<br />
OMAN<br />
T. TOBAG O<br />
OTHER<br />
23%<br />
15,5% 115,5% 9% 9 %<br />
Ruhrgas Wintershall !Gaz de N .V.<br />
France- Neder -<br />
Suez landse<br />
Gasunie<br />
120 %<br />
Eni<br />
Pagina 115 di 119<br />
15% 15%<br />
i Élecricité<br />
ide Franc e<br />
1 Wintershal l<br />
16,67% 116,67% 116,67 %<br />
MOL OMV RW E<br />
(Ungheria) (Austria) `(Germania )<br />
Fonte : Eurogas Statistica/ Report 20/0<br />
Pagina 4
press .IFE<br />
26/09/2011<br />
[FLASH I<br />
AFFARI _ .-FINANZA<br />
Milan o<br />
Gaudiin Gaudì mette le ali ai piedi e<br />
marcia punta sulle calzature . Sono d i<br />
segno del positivo le ì man -<br />
(~(~ conle<br />
scarpe carpe<br />
ce<br />
i accordo di licenza stipulato<br />
ln Itaii.a e X11 estero dalla Gaudì Trade, la societ à<br />
del marchio Gaudì rShoes ,<br />
alla fine del 2010 da un<br />
carpigiana che controlla il<br />
marchio di abbigliamento<br />
giovane lanciato negli anni<br />
'90, con la Bravo, un 'azienda<br />
calzaturiera con sede a Verona . Secondo i dati diffusi dall 'azienda la pri -<br />
ma stagione con cui Bravo ha iniziatola distribuzione delle calzature, va -<br />
le a dire l 'autunno-inverno 2011-12, ha segnato l'attivazione di 300 punti<br />
vendita in Italia con un fatturato 2011 che supera i 3 milioni di euro .<br />
E per la seconda stagione, la Primavera-Estate 2012, la società veneta<br />
prevede il raggiungimento di 400 vetrine sempre su suolo tricolore sud -<br />
divise tra retailer specializzati in calzature e negozi multibrand di abbigliamento.<br />
«Le regioni che durante la campagna vendite dellaprimavera-estate<br />
2012 hanno messo a segno irisultati più brillanti sono state Ve -<br />
neto, Sicilia, Calabria, Campania e la macro regione di Marche/Abruzzo»,<br />
fanno sapere da Gaudì . Sul fronte dell'export la distribuzione è stata<br />
affidata da Bravo ai distributori della linea di abbigliamento Gaudì .<br />
Parallelamente al progetto calzature, la Gaudì Trade, che prevede d i<br />
archiviare il 2011 con un fatturato di 58 milioni di euro, è concentrat a<br />
nello sviluppo retail in Italia anche sul fronte dell'abbigliamento .<br />
Pagina 116 di 119<br />
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press LIf1E<br />
26/09/2011<br />
AFFARI _ .-FINANZA<br />
L'auto elettrica vuole accelerare<br />
e nasce il modello Emilia-Romagn a<br />
UN MERCATO POTENZIALMENT E<br />
DA GRANDI NUMERI CHE SCONTA,<br />
PERÒ, IL PROBLEMA DEI<br />
RIFORNIMENTI . L'ACCORDO TRA<br />
ENEL ED HERA OFFRE UNA<br />
SOLUZIONE DI MOBILITÀ<br />
REGIONALE A LUNGO RAGGIO<br />
CON L'INSTALLAZIONE DI UN A<br />
RETE DI COLONNINE DI RICARICA<br />
Luigi Dell'Olio<br />
Milano<br />
I produttori automobilistic i<br />
credono fermamente nell o<br />
sviluppo dei veicoli elettric i<br />
(come dimostrato dalla pioggia<br />
di annunci al Salone di<br />
Francoforte che si è chiuso ieri),<br />
ma il mercato non decolla<br />
per mancanza di infrastruttu -<br />
re. La riflessione torna ogni<br />
volta che si esamina il tema<br />
della mobilità sostenibile ed è<br />
su questo punto critico che<br />
sono intervenuti in Emilia -<br />
Romagna, riuscendo atrovare<br />
la "quadra" tra istituzioni regionali,<br />
enti locali e aziende<br />
elettriche presenti sul territorio<br />
. Nella pratica, Enel ed Hera<br />
si stanno facendo carico di installare<br />
un'ottantina di colonnine<br />
di ricarica tra Reggio<br />
Emilia, Modena, Bologna,<br />
Imola e Rimini (in programma<br />
c'è anche l'ampliamento a<br />
Parma e Piacenza, per il qual e<br />
si sta studiando un accordo<br />
con Iren), con il decisore politico<br />
impegnato a sostenere il<br />
progetto e abbattere i passaggi<br />
burocratici. Avendo a disposizione<br />
colonnine di ricarica<br />
a distanze ragionevoli —<br />
dai 30 ai 40 chilometri di di -<br />
stanza —, gli automobilist i<br />
possono utilizzare i veicoli<br />
elettrici anche fuori città, per<br />
coprire un raggio intorno ai<br />
150 chilometri . Oltre all'applicazione<br />
su un territorio extraurbano,<br />
un altro elemento<br />
innovativo del progetto è l'interoperabilità<br />
fra le colonnin e<br />
di ricarica Hera ed Enel: un<br />
cliente della prima può ricari -<br />
care l 'auto anche su colonnine<br />
della seconda e viceversa .<br />
Quanto al funzionamento<br />
dal lato utente, chi acquista<br />
un'auto elettrica stipula un<br />
contratto di fornitura di ener -<br />
gia ad hoc con un venditore a<br />
sua scelta e ricarica alle colon -<br />
nine. Il sistema registra i dat i<br />
relativi a ciascuna ricarica effettuata—<br />
sia che venga effet -<br />
tuata su infrastrutture di rica -<br />
rica connesse alla rete di Ene l<br />
Distribuzione, che a quelle<br />
Hera— e inviai dati al sistema<br />
infprmatico dell'azienda titolare<br />
della colonnina utilizzata .<br />
Quindi i sistemi preposti alla<br />
fatturazione del trasporto di<br />
energia in Hera e in Enel Distribuzione<br />
inviano` al venditore,<br />
con cui il cliente ha stipu -<br />
lato il contratto, i datinecessa -<br />
ri alla fatturazione, consentendo<br />
il recapito al cliente del -<br />
la bolletta.<br />
Le prime due colonnine so -<br />
no state inaugurate a Modena<br />
(piazza Roma) e Imola (via Ca -<br />
terina Sforza), con i rispettivi<br />
primi cittadini impegnati nell'operazione<br />
di ricarica dell e<br />
berline familiari Renaul t<br />
Fluence Z. E., uno dei quattro<br />
modelli 100% elettrici (gli altri<br />
sono la furgonetta commerciale<br />
Kangoo Z. E., il veicolo<br />
urbano Twizy e la berlin a<br />
compatta Zoe) che il produttore<br />
francese introdurrà sul<br />
mercato a partire dalla fine di<br />
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quest'anno .<br />
Dai qui, i primi cittadini s i<br />
sono diretti a Bologna, presso<br />
il Palazzo della Regione (ch e<br />
ospita una terza colonnina,<br />
con la quarta e ultima finora<br />
attiva collocata inpiazzaLibe r<br />
Paradisus) dove è stato presentato<br />
il progetto regional e<br />
"Mi muovo elettrico", ch e<br />
punta allo sviluppo della mobilità<br />
a zero emissioni in Emilia-Romagna<br />
tra incentivi al -<br />
l'utilizzo di mezzi pubblici ,<br />
lancio del bike sharing cittadi -<br />
no, dotazione di infrastrutture<br />
per la ricarica e facilitazion i<br />
nella circolazione e sosta dei<br />
veicoli elettrici.<br />
L'ultimo Salone dell'Auto di<br />
Francofortehamesso in luce il<br />
dinamismo del settore. Tra gl i<br />
altri, Ge Capitale Psa Peugeo t<br />
Citroen hanno firmato un accordo<br />
per l'acquisto di mille<br />
veicoli elettrici dal costruttore<br />
francese, che il gestore di flotte<br />
offrirà ai suoi clienti a livell o<br />
paneuropeo. Sempre nel corso<br />
dell'evento tedesco Opelha<br />
presentato la sua nuova concept<br />
elettrica, un modello sperimentale<br />
con abitacolo rastremato<br />
e specchi retrovisor i<br />
integrati nei parafanghi anteriori.<br />
MentreAudi ha messo in<br />
vetrina la A2 Concept, utilitariacon<br />
trazione elettrica a cinque<br />
porte : la versione di seri e<br />
avrà motori elettrici da 75 e<br />
110 cavalli e un ibrido plug-in.<br />
Secondo gli analisti, le ven-<br />
dite di auto elettriche dovrebbero<br />
registrare un'accelerata<br />
a partire dal prossimo anno ,<br />
con l'Oica (l'Organizzazione<br />
mondiale dei costruttori di<br />
automobili) che stima per il<br />
2020 vendite per 3,1 milioni di<br />
unità, un dato dieci volte superiore<br />
a quello attuale. Gartner<br />
è anche più ottimista e indica<br />
lo stesso obiettivo di vendite<br />
per il 2015. In ogni caso ,<br />
molto dipenderà dalla decisioni<br />
del governo americano :<br />
se Obama darà seguito all'obiettivo<br />
di un milione di auto<br />
elettriche entro tre anni, ^anche<br />
la più ottimistica dell e<br />
previsioni dovrà essere rivista<br />
al rialzo .<br />
RIPROR"TORF RISERVATA<br />
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press LITE<br />
26/09/2011<br />
[ LO STUDIO I<br />
La auto possono<br />
immagazzinare<br />
l'energia instabile<br />
fornita dal vento<br />
LE FONTI DI ENERGI A<br />
Produzione nell'area OCSE;<br />
gen .-feb . 201 1<br />
COMBUST .<br />
FOSSILI IDROGEN O<br />
60% n— 22%<br />
Eoota:OCSNEA<br />
Uno degli ostacoli principali<br />
dell'energia eolica è<br />
l'incostanza dei venti, tropp o<br />
forti e troppo deboli : nella<br />
maggior parte dei casi la<br />
capacità di<br />
immagazzinamento<br />
dell'energia è, quindi, assente<br />
o scarsa . Una soluzione pe r<br />
questo problema potrebbe<br />
venire proprio dai veicol i<br />
elettrici . L'utilizzatore-tipo ,<br />
infatti, mette in ricarica l'auto<br />
elettrica la sera e non ha<br />
alcun interesse di come l a<br />
carica viene distribuita<br />
durante la notte . Una ret e<br />
intelligente di distribuzion e<br />
può gestire allora i tempi di<br />
ricarica in modo da<br />
concentrarli nei momenti d i<br />
maggiore produzione da parte<br />
delle turbine eoliche : i n<br />
pratica le auto elettrich e<br />
diventerebbero così batterie<br />
per immagazzinar e<br />
l'elettricità in eccesso.<br />
Questo scenario appare<br />
sempre più verosimile, come<br />
dimostra un recente rapporto<br />
(Using electric vehicles to<br />
meet balancing requirements<br />
associated with wind power)<br />
realizzato dal Pacific<br />
northwest national laboratory<br />
(PnnI), tra i principali istitut i<br />
di ricerca degli Usa . I l<br />
documento esamina u n<br />
blocco di 7 stati nel nordovest<br />
degli Stati Uniti : Idaho ,<br />
Montana, Nevada, Oregon,<br />
Utah, Washington e Wyoming .<br />
Secondo Pnnl, entro il 2019 la<br />
potenza eolica installat a<br />
potrebbe aumentare d i<br />
10.000 Mw. In questo caso ,<br />
la funzione di bilanciamento<br />
dell'energia eolica sarebb e<br />
soddisfatta da 2,1 milioni di<br />
veicoli elettrici, pari al 13%<br />
delle autovetture circolanti .<br />
AFFARI _ FINANZA<br />
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La rete di colonnine di ricarica per le auto i n<br />
Emilia-Romagna offre agli automobilisti d i<br />
allungare il raggio di percorrenza "elettrica "<br />
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press LITE<br />
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AFFARI _ .-FINANZA<br />
Cereali, carne, fiotto : tutto e"rinnovabile„<br />
NON SOLO EOLICO E SOLARE : LA<br />
RICERCA, ANCHE ESTREMA, DI<br />
NUOVE FONTI SI SPINGE SEMPRE<br />
PIÙ AVANTI, SOPRATTUTTO IN<br />
AGRICOLTURA . SI SPERIMENTAN O<br />
COSÌ ALTERNATIVE DA<br />
OGNI TIPOLOGIA DI PRODOTTO ,<br />
COMPRESI ORTAGGI,<br />
OLIO D'OLIVA E VINO. E IL BIOGAS<br />
IN LOMBARDIA È GIÀ UNA REALTÀ<br />
Valerio Gualerzi<br />
Roma<br />
Cereali, carne bovina o suina ,<br />
ortaggi, frutta fresca e secca,'<br />
olio d'oliva, acqua, vino e molto<br />
movimento . Non è la ricetta pe r<br />
una vita sana ma la lista, apparentemente<br />
stravagante, delle<br />
infinite fonti rinnovabili che s i<br />
stanno sperimentando per cercare<br />
di placare l'insaziabile fame<br />
di energia della nostra società.<br />
In alcuni casi si tratta di tecnologie<br />
ormai consolidate, per<br />
quanto spesso ancora poco conosciute,<br />
già in grado di dare un<br />
apprezzabile contributo . A<br />
questa categoria ap p artengono<br />
i cereali e la carne . Piccole centrali<br />
fino a un MW alimentat e<br />
con il biogas ottenuto dagl i<br />
scarti delle produzioni agricol e<br />
o dai liquami degli allevamenti<br />
bovini e suini fanno infatti or -<br />
mai parte del normale panorama<br />
della Pianura Padana. Il sistema<br />
di produzione più collaudato<br />
è quello della digestio -<br />
ne anaerobica: il letame degli<br />
animali oppure gli scarti delle<br />
lavorazioni alimentari vengo -<br />
no stoccati in silos a tenuta ermetica<br />
e "concimati" con dei<br />
' batteri che nel giro di alcun e<br />
settimane «digeriscono» i rifiuti<br />
trasformandoli in metano . S i<br />
tratta di un metodo dalle grande<br />
potenzialità, anche perch é<br />
contribuisce non solo all'aumento<br />
della produzione energetica<br />
da fonti rinnovabili, ma<br />
allo stesso tempo riduce drasticamente<br />
i costi e i problemi legati<br />
allo smaltimento delle<br />
deiezioni animali . Paese all'avanguardia<br />
in questo campo è<br />
la Svezia, dove circa metà del<br />
metano utilizzato è biogas e da<br />
qualche anno è in funzione anche<br />
una linea ferroviaria (l a<br />
Linnkoeping-Vaestervik, 80 km<br />
circa) servita da locomotive ali -<br />
mentate con una miscela ottenuta<br />
dagli scarti di macelleria .<br />
Piuttosto diffusa è anche la<br />
produzione di elettricità e calo -<br />
re attraverso la combustione d i<br />
sottoprodotti dell'industri a<br />
conserviera e olearia. Sansa di<br />
oliva, noccioli di pesca, gusci d i<br />
mandorla o nocciola: proprio<br />
come avviene su scala domesti -<br />
ca con alcune stufe, pratica -<br />
mente ogni tipo di avanzo pu ò<br />
essere bruciato per ottenere<br />
energia. Anche in questo caso si<br />
tratta di un'opportunità per integrare<br />
i redditi delle aziend e<br />
agricole e per ridurre i cost i<br />
energetici e di smaltimento de i<br />
rifiuti che sempre più impres e<br />
stanno adottando, soprattutto<br />
nel settore vinicolo con piccoli<br />
impianti per la combustione di<br />
vinacce e potature legnose .<br />
Decisamente più sperimen -<br />
tali ed "eccentriche" sono invece<br />
le soluzioni energetiche lega -<br />
te al movimento umano e all'osmosi<br />
tra acqua dolce e acqua<br />
salata. Per il momento si tratt a<br />
di piccoli casi pilota, la cui affi -<br />
dabilità su larga scala è ancora<br />
tutta da verificare. Poco più d i<br />
una curiosità sembra ad esempio<br />
essere al momento il tentativo<br />
di ricavare elettricità dal ri -<br />
petersi dei passi lungo tratti d i<br />
strada particolarmente battut i<br />
daipedoni. Il primo esperimento<br />
è stato fatto in una discoteca<br />
di Rotterdam (la OffCorso), do -<br />
ve le luci delle sale sono alimen -<br />
tate anche grazie ad una speciale<br />
pavimentazione che trasforma<br />
in elettricità le vibrazioni<br />
prodotte dai ballerini sulla pi -<br />
sta. Una trovata tutto sommato<br />
più pubblicitaria che economica,<br />
apprezzata però da alcun e<br />
amministrazioni locali (Londr a<br />
e Tolosa, ad esempio) che stan -<br />
no testando le reali potenzialità<br />
di questa risorsa in fermate del -<br />
la metropolitana e tratti di marciapiede<br />
percorsi da migliaia d i<br />
persone ogni giorno . Un principio<br />
simile a quello che si sta cer -<br />
cando di applicare nella stazio -<br />
ne ferroviaria di Stoccolma, dove<br />
un'impresa svedese si è mes -<br />
saintestal'ideadi sfruttare ilcalore<br />
umano. Quello in eccess o<br />
rilasciato dai circa 250mila<br />
viaggiatori che affollano quotidianamente<br />
la struttura sarà in-<br />
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fatti "raccolto" e convogliato<br />
per riscaldare un edificio sul lato<br />
opposto della strada .<br />
Ancora in fase embrionale è<br />
anche il tentativo di ricavare<br />
elettricità dalla particolare reazione<br />
chimica innescata dall o<br />
sbocco in mare dei fiumi. La prima<br />
micro centrale ad osmosi ( 4<br />
kW in tutto, praticamente<br />
quanto occorre ad una singol a<br />
utenza domestica) è stata inau -<br />
gurata un paio di anni fa aTofte ,<br />
nei pressi di Oslo . L'acqua dolce<br />
e quella salata vengono immes -<br />
se in una camera unica, separate<br />
da una membrana artificiale .<br />
Le molecole di sale attirano l' acqua<br />
dolce attraverso la membrana<br />
semipermeabile, aumentando<br />
la pressione sull'acqua<br />
marina. Questa pressione<br />
può essere utilizzata per alimentare<br />
le turbine che producono<br />
energia. Secondo la Statk -<br />
raft, l'azienda svedese che ha<br />
realizzato il prototipo, il poten -<br />
ziamento della tecnologia potrebbe<br />
rivelarsi difficile per di -<br />
verseragioni (l'effetto del limo e<br />
i batteri contenuti nell'acqu a<br />
del fiume inciderebbero negativamente<br />
sulle prestazioni delle<br />
membrane nel corso del tempo),<br />
ma se i problemi venissero<br />
risolti il potenziale sarebbe<br />
enorme : circa 1.600 TWh l'anno,<br />
equivalente alla metà della<br />
produzione totale dell'Ue .<br />
RIPRODUZIONE RISERVATA<br />
(I BILANCI I<br />
È sempre più salato il conto per l'energia<br />
le famiglie italiane spendono il 19% del budge t<br />
Oltre la metà del budget di spesa di una famigli a<br />
media italiana viene assorbita dalla casa ,<br />
dall'energia e dal cibo . Una percentuale che<br />
aumenta per le persone anziane sole, che arrivan o<br />
a destinare a queste voci quasi il 70% . A<br />
sottolinearlo, sulla base dei dati Istat, è l a<br />
Coldiretti, che ha svolto un'indagine sui consum i<br />
degli italiani . La crisi, evidenzia l'associazione, ha<br />
modificato la distribuzione della spesa dell e<br />
famiglie. Per effetto dei rincari, continua Coldiretti ,<br />
la spesa per trasporti, combustibili ed energia<br />
elettrica delle famiglie italiane ha sorpassato<br />
quella per gli alimentari e le bevande . Prima voce,<br />
di spesa la casa (28%), seguita da tras p<br />
energia (19,1%), che hanno sorpassato<br />
percentuale gli alimenti e le bevande .