11.06.2013 Views

Rassegna stampa - Legacoop

Rassegna stampa - Legacoop

Rassegna stampa - Legacoop

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

Ufficio <strong>stampa</strong><br />

<strong>Rassegna</strong> <strong>stampa</strong><br />

lunedì 26 settembre 2011<br />

Pagina 1 di 119


Corriere della Sera<br />

Gazzetta di Modena<br />

Il Resto del Carlino<br />

Il Resto del Carlino Modena<br />

Il Sole 24 Ore<br />

INDICE<br />

In gioco la natura della Ue Condannati a due velocità<br />

26/09/11 5<br />

Pronti a esaminare misure per la crescita<br />

26/09/11 7<br />

Cabina di regia lontano Com il superministro ricomposizione possibile<br />

26/09/11 8<br />

Octagona, contratto in India<br />

26/09/11 9<br />

Blumarine, nuove aperture di boutique a Milano e Roma<br />

26/09/11 10<br />

Due importanti commesse per il Gruppo Ancora<br />

26/09/11 11<br />

Differenziata della carta: ecco i vantaggi economici<br />

26/09/11 12<br />

Agriturist Modena Franco Azzarelli rieletto presidente<br />

26/09/11 14<br />

Festa con contorno di polemiche<br />

26/09/11 15<br />

Chioschi sui viali, è tutto da rifare<br />

26/09/11 16<br />

Imprenditori motore della ripresa<br />

26/09/11 17<br />

«Così i colletti bianchi procurano affari ai clan»<br />

26/09/11 18<br />

Angeletti lancia segnali a Confindustria «Riformiamo le pensioni, masenza tagli»<br />

26/09/11 20<br />

Mix di stili e colori, creatività in passerella<br />

26/09/11 21<br />

Imprese e amministratori: prove di dialogo<br />

26/09/11 23<br />

Stasera consiglio aperto sulla crisi<br />

26/09/11 24<br />

NORME E TRIBUTI: Regole ad hoc per le imprese artigiane e nel turismo<br />

26/09/11 25<br />

NORME E TRIBUTI: L'apprendistato trova il rilancio<br />

26/09/11 26<br />

ENERGIA: Ecco il made in Italy 2.0<br />

26/09/11 29<br />

Troppi bluff sullo sviluppo<br />

26/09/11 32<br />

Incentivi, Sud, Fisco: promesse al palo<br />

26/09/11 33<br />

ENERGIA: Da Ravenna al Kazakistan<br />

26/09/11 36<br />

Lo sviluppo riparte dalle incompiute<br />

26/09/11 38<br />

Pagina 2 di 119


Vere riforme per invertire la rotta<br />

26/09/11 41<br />

ENERGIA: Il polo energetico crea lavoro e sviluppo<br />

26/09/11 42<br />

Tasse sui ricchi, carissima Italia<br />

26/09/11 44<br />

ENERGIA: Italia potenza mondiale del fotovoltaico<br />

26/09/11 47<br />

ENERGIA: Solare e termico in cerca di incentivi mirati<br />

26/09/11 48<br />

ENERGIA: Oggi il greggio, domani (forse) il metano<br />

26/09/11 49<br />

ENERGIA: Accumulatori anche per le rinnovabili<br />

26/09/11 51<br />

ENERGIA: In Italia la bolletta più salata d'Europa<br />

26/09/11 52<br />

ENERGIA: Italia in cerca di strategia<br />

26/09/11 54<br />

ENERGIA: La Robin tax colpisce Snam, Terna e Acea<br />

26/09/11 55<br />

ENERGIA: Nel 2020 oltre 100mila occupati con un monte stipendi da 2,3 miliardi<br />

26/09/11 56<br />

ENERGIA: Pubblici ministeri nel labirinto delle rogatorie<br />

26/09/11 57<br />

ENERGIA: Fotovoltaico in ripresa<br />

26/09/11 59<br />

ENERGIA: Biomasse ancora in corsa (anche contro il tempo)<br />

26/09/11 60<br />

ENERGIA: Adesso liberalizzare comincia a dare i primi frutti<br />

26/09/11 61<br />

Le buone pratiche dell'apprendistato<br />

26/09/11 62<br />

Operazione verità per la ripresa<br />

26/09/11 63<br />

La crisi nel carrello: calano gli acquisti dei beni di fascia media<br />

26/09/11 65<br />

Under 30 in recupero solo al Nord<br />

26/09/11 68<br />

Missione Sudafrica per il made in Italy<br />

26/09/11 70<br />

Italia Oggi<br />

Incentivi fiscali alle cooperative, legittimità da valutare con cautela<br />

26/09/11 73<br />

Tre le condizioni che fanno l'aiuto di stato<br />

26/09/11 74<br />

Un'ulteriore tegola per le coop<br />

26/09/11 75<br />

Mutualità prevalente penalizzata<br />

26/09/11 76<br />

Collegi sindacali, è d'obbligo lo screening su società e colleghi<br />

26/09/11 78<br />

Per le imprese minori una revisione ad hoc<br />

26/09/11 80<br />

Riforma Suap in dirittura d'arrivo<br />

26/09/11 81<br />

Bando inail a scadenza locale<br />

26/09/11 83<br />

La solidarietà è estesa agli studi<br />

26/09/11 86<br />

L'Informazione di Modena<br />

Bilancio, 740mila euro in meno al welfare<br />

26/09/11 88<br />

E in Consiglio è la ‘grande notte della manovra<br />

26/09/11 90<br />

Finanziamenti alle imprese, più facile con Easy Credit<br />

26/09/11 91<br />

Pagina 3 di 119


Multe dell’antitrust per Sinergas<br />

26/09/11 92<br />

La Repubblica<br />

Decreto sviluppo in settimana stretta su pensioni e rendite catastali<br />

26/09/11 94<br />

La Repubblica Bologna<br />

Merola lancia l’alleanza anticrisi<br />

26/09/11 96<br />

La Stampa<br />

L'INGANNO DELL'EVASIONE FISCALE<br />

26/09/11 97<br />

Dubbi e proposte delle parti sociali<br />

26/09/11 99<br />

La guerra degli stage tra prove infinite e assunzioni sognate<br />

26/09/11 101<br />

Repubblica Affari & Finanza<br />

Silicon Valley tricolore ecco gli ottocento capitani coraggiosi<br />

26/09/11 102<br />

Arca, parte lo shopping ma crescono i rumosrs di una vendita a generali<br />

26/09/11 106<br />

Buoni numeri poco patrimonio Bper alla prova Basilea III<br />

26/09/11 108<br />

Cremonini, il risio della carne porta in Russia e in Africa<br />

26/09/11 110<br />

Ecco le nuove strrade del gas per l'Europa<br />

26/09/11 112<br />

Gaudì in marcia con le scarpe in Italia e all'estero<br />

26/09/11 116<br />

L'auto elettrica vuole accelerare e nasce il modello Emilia-Romagna<br />

26/09/11 117<br />

Cereali, carne, frutta: tutto è 'rinnovabile'<br />

26/09/11 119<br />

Pagina 4 di 119


press LITE<br />

26/09/2011<br />

«In gioco la natura della Le<br />

Condannati a due velocità»<br />

Pai len: più Europa, ma non nascondiamo i contrasti<br />

ROMA — Uno degli argomenti con<br />

cui a Maastricht la Gran Bretagna rifiutò<br />

di aderire all'euro, fu che non si poteva<br />

creare una moneta unica senza avere<br />

una politica fiscale comune. E poiché<br />

prima o poi si sarebbe giunti a quello<br />

snodo, sarebbe stato un passo impossibile<br />

per Londra, implicando il sacrificio<br />

di istituzioni nazionali sovrane, qualcosa<br />

che nessun governo di Sua Maestà<br />

potrebbe neppure immaginarsi,<br />

«Ridotto all'osso è questo il problema<br />

che abbiamo di fronte adesso: l'esistenza<br />

dell'euro è in gioco, ma con essa<br />

è in gioco la natura stessa dell'Unione<br />

ììììììììììììììììììììììììììììììììììììgìììììììììììììììììììììììììì:::::::::::::<br />

Europea. David Cameron ha avuto il<br />

merito di aver detto con chiarezza ai<br />

partner che finora la Gran Bretagna in<br />

Europa ha viaggiato nella corsia di sorpasso,<br />

ma guidando il più lentamente<br />

possibile e ostacolando il traffico. Ora<br />

invece Londra è disposta a togliersi dalla<br />

corsia veloce e dar via libera. a chi<br />

vuole correre in avanti verso la logica<br />

conseguenza della moneta unica. Noi<br />

non ne saremo parte. Non è un atto di<br />

tradimento, è stata sempre la nostra posizione.<br />

Ma attenzione, se questo avviene,<br />

dovremo fermarci e ridefinire cosa<br />

vogliamo che sia l'Unione. Decidere se<br />

sarà un mercato unico con uno sforzo<br />

di coordinamento delle politiche da<br />

parte dei governi, ovvero un nocciolo<br />

duro di Paesi con una moneta e una politica<br />

fiscale, più un mercato unico con<br />

altri Paesi intorno».<br />

CORRIERE DELLA SERA<br />

Chris Patten è il più filo-europeo dei<br />

politici inglesi. Oggi rettore dell'Università<br />

di Oxford e da qualche mese anche<br />

presidente della Bbc, Lord Patten of Barnes<br />

ha legato il suo nome a tutti i «momenti<br />

fatali» della recente storia britannica.<br />

Presidente del partito conservatore,<br />

fu l'architetto della quarta vittoria<br />

elettorale consecutiva dei Tories alle elezioni<br />

del 199:2, che confermarono John<br />

Major a Downing Street, Nel 1997, ultimo<br />

governatore di Hong Kong, consegnò<br />

l'enclave ai cinesi, in una storica cerimonia<br />

che segnò la fine ufficiale dell'avventura<br />

coloniale britannica. Dal<br />

1999 al 2oo4 è stato<br />

commissario europeo,<br />

sotto la presidenza<br />

di Romano<br />

Prodi.<br />

A Roma per il<br />

Convegno di Pontignano<br />

su «Democrazia<br />

e Malcontento», organizzato dall'Ambasciata<br />

inglese in Italia e dal British<br />

Councii, Patten non contesta che ci<br />

siano ragioni forti per sostenere la necessità<br />

di un'Europa più coesa sul piano<br />

economico e politico: «Ma non voglio<br />

vedere un progetto straordinario<br />

come quello europeo, messo a rischio<br />

da attese irrealistiche».<br />

itTealistleo aspettarsi che la Germania,<br />

dopo aver beneficiato in modo<br />

incontestabile della creazione dei<br />

mercato e della moneta unica, mostri<br />

più solidarietà verso i partner in difficoltà?<br />

«lo credo che ci sia un problema democratico<br />

di fondo. Una ragione della<br />

riluttanza tedesca a mettere mano al<br />

portafoglio a pagare per le debolezze di<br />

alcuni Paesi del Sud Europa, sono le<br />

pressioni dell'opinione pubblica. Sareb-<br />

Pagina 5 di 119<br />

be in grado il governo di far passare<br />

quelle misure al Bundestag? Non si<br />

può forzare un argomento sopra le de -<br />

mocrazie nazionali. E' vero, l'export tedesco<br />

si è avvantaggiato molto dell'euro,<br />

la Germania esporta verso l'Eurozona.<br />

9 volte più che verso la Cina ed è<br />

sempre stata al cuore del progetto europeo.<br />

Ma detto tutto ciò, è anche vero<br />

che i contribuenti tedeschi sono molto<br />

riluttanti a vedere i loro soldi spesi in<br />

Paesi che non hanno saputo ridurre il<br />

loro ritardo di competitività col resto<br />

dell'Europa, mentre Berlino faceva riforme<br />

dolorose per ridurre il costo del<br />

lavoro e pagare la riunificazione. Se fossi<br />

un politico tedesco sarei in difficoltà<br />

a spiegarlo ai miei elettori. Non penso<br />

che i tedeschi debbano essere lapidati<br />

per non voler firmare assegni più sostanziosi».<br />

Ma allora qual è a suo avviso la forma<br />

realistica e accettabile del progetto<br />

europeo?<br />

«Penso che abbiamo bisogno di un<br />

mercato unico ancora più approfondito<br />

e forte, che dobbiamo agire con una.<br />

sola voce nelle istituzioni .monetarie in-<br />

NWN.<br />

Pagina 5<br />

uNdir. A1,3gl.t ".<br />

per le ■ IUM ■ le<br />

'


press LITE<br />

26/09/2011<br />

ternazionali nominando un unico rappresentante<br />

europeo nel Fondo Monetario<br />

e alla Banca Mondiale, ampliare<br />

alcune politiche comuni a cominciare<br />

dall'ambiente. E naturalmente, chi intende<br />

viaggiare a velocità superiore<br />

nella moneta unica dev'essere incoraggiato<br />

a farlo. Ma non dobbiamo nascondere<br />

le divergenze dietro una finzione,<br />

dicendo che tutto andrà bene<br />

perché crediamo nel destino politico<br />

dell'Europa».<br />

Condannati alle due velocità?<br />

«Esistono nei fatti. Guardi la Grecia<br />

Oggi Anna Diamantopoulou, ministro<br />

greco della Pubblica istruzione e mia<br />

ex collega a Bruxelles, una persona<br />

molto competente, ci ha spiegato che<br />

ha dovuto tagliare il suo bilancio del<br />

25%. Significa tra l'altro chiudere 2 mila<br />

scuole da un<br />

giorno all'altro. E'<br />

un prezzo assurdo.<br />

Ma basterà a<br />

chiudere il gap di<br />

competitività tra.<br />

Grecia e Germania?<br />

No. Ogni tanto<br />

chiediamo agli<br />

altri di fare cose<br />

che non faremmo a noi stessi. Vede, la<br />

cosa straordinaria successa nella zona<br />

curo da quando è stata creata, è che invece<br />

di più convergenza, si sono registrate<br />

più divergenze».<br />

Ma non è che il suo Paese continua<br />

a muoversi lungo le linee dell'equilibrio<br />

del potere in Europa, ostacolando<br />

la :formazione di una forte aggregazione<br />

continentale? Come se dalla Pace<br />

di Westfalia del 1648 ad oggi fosse<br />

cambiato poco o nulla?<br />

L rappresentanza<br />

«Si deve agire uniti nelle<br />

istituzioni internazionali con un<br />

unico rappresentante europeo<br />

nell'Fmi e alla Banca Mondiale»<br />

CORRIERE DELLA SERA<br />

«Sicuramente siamo tutti vittime del-<br />

la nostra storia. Ci sono ancora politici<br />

britannici secondo cui la Gran Breta-<br />

gna è parte dell'Europa ma non è in Eu-<br />

ropa. Poi c'è la retorica del migliore<br />

amico degli Stati Uniti. Ma la verità è<br />

che non conteremmo così tanto per gli<br />

Usa se non fossimo parte dell'Unione<br />

Europea. Allo stesso tempo siamo nel<br />

Consiglio di sicurezza dell'Oim, abbia-<br />

mo una difesa forte, abbiamo un soft<br />

power ancora potente, come il World<br />

Service della Bbc, la nostre università,<br />

il British Council. Ma dove abbiamo dif-<br />

ficoltà, culturalmente e politicamente,<br />

è nell'essere abbastanza prosaici: quan-<br />

do la gente parla in termini vaghi di de-<br />

stino politico, spiegando come si arriva<br />

da A a Z, noi diciamo "alt, vediamo pri-<br />

ma di arrivare da A a B". Secondo me<br />

siamo sospettosi<br />

di ogni cessione<br />

di potere senza responsabilità.<br />

Per,<br />

esempio non crediamo<br />

che il Parlamento<br />

europeo<br />

sia un controllore<br />

adeguato della politica<br />

europea, né<br />

avrà mai la robustezza dei nostri Parlamenti<br />

nazionali».<br />

Lel sembra molto scettico sulle istituzioni<br />

internazionali, sulla cosiddetta<br />

governance<br />

«No. lo dico che questo è il cuore del<br />

problema di fronte alla scienza politica<br />

moderna. Sappiamo che gli Stati-nazione<br />

si devono misurare con problemi<br />

che non sono più in grado di risolvere<br />

da soli, Abbiamo confini, bandiere, inni<br />

nazionali. Ma le epidemie, l'immigrazione,<br />

la criminalità organizzata, le droghe,<br />

i cambiamenti climatici chiedono<br />

risposte globali e transnazionali. Solo<br />

che quando creiamo istituzioni internazionali<br />

adatte ad affrontarli, non ispirano<br />

mai la stessa lealtà e autorità di quelle<br />

nazionali. L'Onu negli Usa è visto come<br />

la Commissione europea in Gran<br />

Bretagna: nessuno dei due è considerato<br />

parte delle rispettive culture politiche<br />

nazionali, Quando le cose non funzionano<br />

i governi nazionali se la prendono<br />

con le istituzioni globali. Eppure<br />

ci dobbiamo provare»,<br />

Paolo Valentino<br />

RIPRODUZIONE RISERVA-Il,<br />

Pagina 6 di 119<br />

Pagina 5<br />

uNdir. A1,3gl.t ".<br />

per le ■ IUM ■ le frInE<br />

'<br />

'


press L.IfE<br />

26/09/2011<br />

CORRIERE DELLA SERA<br />

«Pronti a esa, are misure per la crescita»<br />

Berlusconi: lascio solo con la sfiducia. Bossi: meglio se la missione in Libia finisce a settembr e<br />

ROMA Silvio Berlusconi<br />

chiarisce che non ha alcuna intenzione<br />

di fare un passo indie -<br />

tro, se non costretto da un voto<br />

del Parlamento. Il premier<br />

ne parla durante diversi collegamenti<br />

telefonici con manife -<br />

stazioni del Pdl. «Non possiamo<br />

dice di sé usando il plu -<br />

rale — andare incontro alle<br />

aspettative dei media e del€'op -<br />

posizione. Non ci dimetteremo<br />

se non attraverso un vot o<br />

di sfiducia che mi sento d i<br />

escludere, Andremo avant i<br />

con una maggioranza coesa e<br />

forte che si è confermata dal<br />

14 dicembre in poi e con questa<br />

maggioranza faremo le ri -<br />

forme, a partire dalla giustizia,<br />

dal Fisco, dall'architettura isti -<br />

tuzionale dello stato, cioè fare -<br />

mo quanto non siamo riuscit i<br />

a portare in Parlamento per -<br />

ché prima con Casini e poi con<br />

Fini non c'era la possibilit à<br />

dentro la nostra maggioranza<br />

di farle viaggiare» .<br />

Comunque si tratta di vede -<br />

re come Berlusconi riuscirà a<br />

gestire i rapporti con la Lega<br />

di Umberto Bossi che ieri ha<br />

confermato che voterà no al -<br />

l'arresto del ministro Saveri o<br />

Romano («in democrazia contano<br />

i numeri che ti dà il popo -<br />

lo», ha detto il Senatur) ma ha<br />

anche auspicato che «finisca a<br />

settembre la missione in Libia»<br />

.<br />

Quando ricorda che non si<br />

farà da parte, Berlusconi parla<br />

a nuora perché suocera intenda.<br />

Si rivolge, cioè, all'opposi -<br />

zione ma (implicitamente) anche<br />

a chi nel Pdl è uscito allo<br />

scoperto chiedendo che si cominci<br />

ad affrontare il nodo della<br />

successione alla guida dei<br />

centrodestra. Sabato il governatore<br />

lombardo Roberto P or -<br />

migoni si era spinto a chiede -<br />

re di fare le primarie entro gen -<br />

naio visto che, secondo le su e<br />

previsioni. si andrà a votar e<br />

nella primavera del 2812 .<br />

Il Cavaliere, però, esclud e<br />

una fine anticipata della legislatura.<br />

«Ci presenteremo alla<br />

prossima scadenza elettorale,<br />

tra un anno e mezzo, con le<br />

carte in regola per vincere .<br />

Stiamo lavorando sodo, proprio<br />

oggi ho contato che ci so -<br />

no 27 misure per la crescit a<br />

benché sia difficile adottarle<br />

facendo tagli per 54 miliardi .<br />

La prossima settimana esamineremo<br />

i provvedimenti per la<br />

crescita e lo sviluppo» . Facen -<br />

do ricorso a quell'«esamineremo»,<br />

Berlusconi rivela però<br />

che il pacchetto per rilanciare<br />

l'economia non è ancora pronto<br />

e che necessita quindi di ul -<br />

teriori approfondimenti, e annuncia<br />

che «il Consiglio dei<br />

ministri definirà alcuni inter -<br />

venti strutturali, quali le dismissioni<br />

del patrimonio pubblico<br />

e lo sblocco delle grandi<br />

opere» . E poi ricorda ch e<br />

«quando ci accusano che la nostra<br />

economia cresce meno di<br />

quella di Germania e di Francia<br />

si dimenticano che noi abbiamo<br />

ricevuto in eredità alcune<br />

situazioni negative che nessuno<br />

può eliminare con la bacchetta<br />

magica : il debito pubblico<br />

. il gaia infrastrutturale ,<br />

un'evasione fiscale da I5o miliardi»<br />

.<br />

Non solo. Preannuncia un<br />

giro di vite sulle intercettazioni<br />

perché «l'Italia torni a esse -<br />

re un Paese davvero civile e libero.<br />

Oggi non lo siamo. Sape -<br />

te bene che quando chiamat e<br />

qualcuno al telefono sentite l a<br />

morsa dello stato eli polizia, e<br />

il fatto che non sentite le vo-<br />

Pagina 7 di 119<br />

sere parole inviolabili significa<br />

che non siamo più in uno Stato<br />

di libertà» .<br />

Berlusconi poi ripercorre le<br />

fasi che hanno portato ai diver -<br />

si provvedimenti presi questa<br />

estate : «Quando abbiamo avuto<br />

prima l'impressione poi la<br />

certezza dell'attacco speculativo,<br />

ci siamo rivolti a loro, i o<br />

personalmente al presidente<br />

Trichet, e loro ci hanno dett o<br />

"siamo disponibili, dobbiam o<br />

difendere non solo voi ma l'eu -<br />

ro, ma voi dovete fare dei sacri -<br />

fici": anticipare il pareggio al<br />

2013 e la manovra la dovete fa -<br />

re in queste 5-6 direzioni, che<br />

ci hanno indicato in una comu -<br />

nicazione riservata» .<br />

Insomma, rimarca il Cavalie -<br />

re. «mi sono trovato a dovere<br />

mettere insieme una manovra<br />

da 54 miliardi avendo a dispo -<br />

sizione solo tre giorni e mezzo.<br />

Ci hanno chiesto che la manovra<br />

la varassimo entro venerdì<br />

sera. Abbiamo operat o<br />

su questa manovra in tre giorni<br />

e mezzo. Abbiamo fatto un<br />

colo, un vero e propri o<br />

miracolo». Ecco perché esclude<br />

che i cambiamenti successi -<br />

vi siano conseguenza della<br />

«confusione», ma solo «mi -<br />

glioramenti» eli un testo messo<br />

a punto in fretta e furia .<br />

Lorenzo Fuccaro<br />

`witfer@Lorenzo_í'tuccar o<br />

P:PRODJZK i ERISERV'Q<br />

Pagina 6<br />

«Pormi a esaminare misure perlatritm


press LITE<br />

26/09/2011<br />

ROMA — Con Fini era una missione<br />

impossibile: c'erano un'offesa<br />

personale, un'incompatibilità, un<br />

rapporto così deteriorato che l'epilogo<br />

di una relazione politica pluriennale<br />

era stato ampiamente previsto.<br />

Con Tremonti no, dicono o forse<br />

sperano persino nello staff del presidente<br />

del Consiglio: sarà forse una<br />

missione snervante, ci sarà forse da<br />

fare buon viso a cattivo gioco, magari<br />

sarà raccontata al pubblico qualche<br />

bugia, ma una forma di ricomposizione,<br />

per quanto difficile, andrà<br />

trovata.<br />

A meno di sorprese, di dimissioni<br />

del ministro dell'Economia, che di<br />

togliere il disturbo non ha alcuna intenzione,<br />

a Palazzo Chigi si è costretti<br />

ad ammettere che Berlusconi è fatto<br />

così: ha sparato dei colpi in aria,<br />

ma non ha centrato l'obiettivo.<br />

E per qualcuno è stata una fortuna:<br />

nell'ultimo vertice di maggioranza,<br />

cosa abbastanza inedita, Gianni<br />

Letta ha dovuto alzare la voce sino a<br />

gridare per interrompere il processo<br />

collettivo contro Tremonti e argomentare<br />

le ragioni dell'insensatezza.<br />

di un attacco personale al buio, al titolare<br />

del Tesoro, nel bel mezzo di<br />

una crisi finanziaria internazionale.<br />

Per ora la parola «pace» è solo sussurrata<br />

e lontano dalle orecchie del.<br />

premien Ma di certo l'ipotesi di una<br />

cabina di regia dell'Economia affidata<br />

al coordinamento di Gianni Letta,<br />

supportata dal lavoro degli altri ministeri,<br />

in grado di mandare in minoranza<br />

Tremonti al prossimo Consiglio<br />

dei ministri, sembra al momento<br />

più una pagina del libro dei sogni<br />

del Cavaliere che un'ipotesi realistica.<br />

Non lo è , realistica, al momento,<br />

CORRIERE DELLA SERA<br />

1Dbetro le quinte Letta sa che la collaborazione è necessaria<br />

Cabina di regia lontana<br />

Con il super Astro<br />

«ricomposizione» possibile<br />

per almeno due ragioni. Una tecnica<br />

e l'altra politica. E lo ammettono diversi<br />

ministri del governo, lutti senza<br />

alcuna simpatia verso i comportamenti<br />

e la figura dei ministro dell'Economia.<br />

La ragione tecnica è innanzitutto<br />

una: i cassetti di Berlusconi,<br />

in tema di sviluppo, di dismissione<br />

del patrimonio pubblico, di liberalizzazioni,<br />

sembrano vuoti. Almeno<br />

per quanto se ne sa in giro.<br />

Esiste una sorta di leggenda mai<br />

confermata su una squadra di fantomatici<br />

economisti, italiani e stranieri,<br />

bocconiani e americani, di cui negli<br />

ultimi mesi si sarebbe avvalso il<br />

presidente del Consiglio, ma al vaglio<br />

della concretezza, almeno nel<br />

prodotto finale di questa consultazione,<br />

l'argomento continua a restare<br />

avvolto nel mistero.<br />

levi sera il Cavaliere è rientrato a<br />

Roma dalla Sardegna per una sola<br />

notte. Già oggi dovrebbe fare ritorno<br />

ad Arcore. Sembra che avesse degli<br />

incontri in agenda, per la cena di<br />

ieri e la colazione di starna.ne: con<br />

chi nessuno è in grado di dirlo. Non<br />

si tratta dei vertici del partito. Po-<br />

Pagina 8 di 119<br />

trebbe trattarsi di riunioni di carattere<br />

«tecnico»?<br />

Oggi forse se ne saprà di più, ma<br />

restano sul tappeto le ragioni che riducono<br />

lo schema di Berlusconi, ovvero<br />

fare da solo nella politica economica,<br />

un progetto che provoca molto<br />

scetticismo anche nell'esecutivo.<br />

E vero che nel corso dell'ultima manovra<br />

alla fine Tremonti ha dovuto<br />

accettare misure che all'inizio rifiutava<br />

di prendere persino in considerazione,<br />

ma se il governo riuscirà ad<br />

andare avanti altre manovre strutturali,<br />

fiscali e no, si dovranno attuare;<br />

è possibile affrontarle senza un minimo<br />

di collaborazione fra il premier e<br />

il suo ministro economico?<br />

Esiste poi una ragione politica per<br />

cui fare a meno del Tesoro potrebbe<br />

rivelarsi più difficile del previsto: ha<br />

questo governo, si chiedono tanti<br />

suoi componenti, la forza e la lucidità<br />

necessarie per impostare una politica<br />

economica d'eccezione, il che significa<br />

quantomeno tornare ad avere<br />

un rapporto costruttivo con le parti<br />

sociali e gli enti locali?<br />

Due esempi su tutti, che poi sono<br />

a giudizio di molti le uniche due vere<br />

carte che l'esecutivo potrà giocare:<br />

la dismissione del patrimonio immobiliare<br />

pubblico e la riforma della<br />

previdenza. Possono attuarsi senza<br />

un clima virtuoso con Confindustria<br />

e sindacati, così come dentro la maggioranza?<br />

Berlusconi è convinto che se i<br />

suoi progetti non verranno assecondati<br />

Tremonti potrebbe anche restare<br />

in sella, ma relegato ad una sorta.<br />

di ruolo di «notariato» di scelte prese<br />

altrove. Ad altri, a cominciare da<br />

Letta, tremano i polsi. E per questo a<br />

Palazzo Chigi, senza farsi ascoltare<br />

dal premier, qualcuno pronuncia la<br />

parola «ricomposizione».<br />

Del resto dicendo che il ministro<br />

non è a rischio, Bassi spende per il<br />

titolare dell'Economia le stesse garanzie<br />

che ha sino ad oggi speso per<br />

Berlusconi. Trovandosi alla fine d.'accordo<br />

con Letta: «Non difendo Tremonti,<br />

ma la stabilità di questo governo».<br />

Marco Galluzzo<br />

Pagina 6<br />

aPron.li a e.aniinare misure per la arearaa>


press L.IfE<br />

26/09/2011 GAllETTA I MODENA<br />

SOLITA £ARP G ANA D CONSULENZ A<br />

Octagona, contratto in India<br />

Accordo per aziende di franchising che cercano sviluppo nei Paes e<br />

Octagona, azienda carpigiana<br />

di consulenza all 'internazionalizzazione<br />

alle imprese, e Franchise<br />

India hanno siglato un<br />

contratto in esclusiva volto al -<br />

lo sviluppo e al rafforzament o<br />

sul mercato indiano delle attività<br />

riguardanti le aziende che<br />

lavorano nel settore del franchising.<br />

In ottica di un più<br />

strutturato supporto alle imprese<br />

italiane, Octagona ha deciso<br />

di avvalersi della partnership<br />

di Franchise India, società<br />

che è stata costi-tuba in In -<br />

dia già dal 1999, che si configu -<br />

ra come la più grande azienda<br />

integrata in grado di fornire so -<br />

luzioni in franchising in Asia. I<br />

due partner che hanno dato vita<br />

all 'accordo forniranno il<br />

supporto necessario alle aziende<br />

che operano con modalità<br />

franchising con particolare attenzione<br />

ai segmenti alimentazione,<br />

ristorazione, moda, lusso<br />

e accessori, valigeria e pelletteria,<br />

orologeria e occhiali .<br />

Attraverso la stipula dell 'accordo,<br />

tutte quelle realtà italiane<br />

che stanno cercando di sviluppare<br />

il proprio modello in<br />

Asia, ed in particolare in india,<br />

potranno fare riferimento ad<br />

Octagona, la quale con i propr i<br />

co sul enfi, accompagnerà<br />

Pagina 9 di 119<br />

con visione strategica ogni specifico<br />

modello, avvalendosi<br />

della profonda competenza di<br />

Franchise India .<br />

«Le dinamiche economiche<br />

dello scenario internazionale<br />

-- affermano dalla sede<br />

dell 'azienda carpigiana -- son o<br />

chiaramente caratterizzate<br />

dall 'emergere di nuove potenze<br />

e hanno mutato in maniera<br />

considerevole il modo di concepire<br />

il business . Per questo ,<br />

la presenza in altri mercati, affiancata<br />

da una forte collaborazione<br />

con partner locali, rappresenta<br />

la strada più corretta<br />

da intraprendere :: .<br />

Pagina 6<br />

€i ii€'ereè7i,fa ie!k, carta :<br />

e, .o 2, i


press L.IfE<br />

26/09/2011 GAllETTA<br />

GI MODEN A<br />

tanadeHe€€uov bbutiqueapertectii€I aiiare~iàr .€emari€i e<br />

. .<br />

. .<br />

. .<br />

. ..<br />

.. .<br />

. .<br />

. .<br />

. .<br />

. .<br />

. .<br />

. .<br />

. .<br />

. .<br />

. .<br />

. .<br />

.. ..<br />

. .<br />

. .<br />

. .<br />

. .<br />

. .<br />

. .<br />

. .<br />

. .<br />

IL MARCHIO CARPIGIAN O<br />

Blumarine, n<br />

di boutique<br />

Due nuove aperture per la carpigiana<br />

Blufin in Italia : si tratt a<br />

delle boutique a insegna Blumarine<br />

che sono state inaugurate<br />

a Roma e a Milano . La Blumarine<br />

viene fondata a Carp i<br />

nel 1977 da Anna Molinari co n<br />

il marito Gianpaolo Tarabini<br />

Castellani, all 'interno di que l<br />

distretto tessile simbolo del<br />

made in Italy nel mondo .<br />

L 'etichetta Blumarine cono<br />

sc e subito il successo, tant o<br />

che nel 1980 debutta al Modi'<br />

dove la stili -<br />

sta sarà premiata<br />

come<br />

migliore creatricedell'anno.<br />

Pochi anni<br />

dopo, nel<br />

1988, la trasformazione<br />

nella spa sotto<br />

la denominazionesociale<br />

di Blufin.<br />

Questi i<br />

numeri della distribuzione de l<br />

marchio Blumarine oggi : 2 7<br />

boutique monomarca, 2 6<br />

shop in shoplcorner ed oltre<br />

800 punti vendita plurimarc a<br />

nel mondo di cui 200 in Italia.<br />

La linea Blugirl è invece distri -<br />

buita tramite 11 boutique monomarca,<br />

2 shop in shop ;corner<br />

ed oltre 350 boutique plurimarca<br />

nel mondo .<br />

Blufin raggruppa oggi tre<br />

marchi principali Blumarine,<br />

dal 1977, Miss Blumarin e<br />

(1987), 3iugirl (2002) ed Asm a<br />

Molinari (1995), brand di alta<br />

moda. Le aperture dei nuovi<br />

stare, vedono, per lo spazio milanese,<br />

al numero 30 di via della<br />

Spiga, una superficie di 70 0<br />

metri quadrati distribuiti su<br />

tre livelli e cinque ampie vetri -<br />

ne che si affacciano sulla prestigiosa<br />

via del Quadrilatero .<br />

La nuova boutique propone le<br />

collezioni della griffe: per la<br />

prima volta si potrà trovare anche<br />

la Blumarine 1Torne 'c+ l<br />

lection, declinata in tutte le<br />

sue linee - arredo casa, arred o<br />

tessile e arre-<br />

Con l'espansion e do tavola - a<br />

cui saranno<br />

dell'aziend a dedicati 10 0<br />

metri quadrati<br />

nel nuov o<br />

spazio. Per il<br />

nuovo score<br />

romano, invece,<br />

250 metri<br />

quadrati di -<br />

sposti su due<br />

piani, due diflerentiingressi,<br />

in via Borgognona 31 e via<br />

Bocca di Leone 83, e quattr o<br />

luminose vetrine. Al pianterreno<br />

l'ambiente è caratterizzato<br />

da un grande pannello centrale<br />

in madreperla grigia con nicchie<br />

in vetro rosa, pareti con ri -<br />

vestimento in specchi molari a<br />

effetto mosaico ed un grande<br />

tight box. 11 piano superiore,<br />

collegato da un ascensore interno,<br />

è dedicato alla vip<br />

room : divani e poltrone in pelle<br />

bianca, un grande camerin o<br />

e preziosi dettagli in vetro ro -<br />

sa, in perfetto stile Blumarine.<br />

guidata da Anna Mannar i<br />

sono diventate 27 le sed i<br />

monomarca, 26 i negoz i<br />

oltre a 800 penti vendit a<br />

nei mondo di cu i<br />

200 si trovano Italia<br />

Pagina 10 di 119<br />

Pagina 6<br />

Differenziala ,ie Isotta :<br />

ecc,


press LinE<br />

26/09/2011 GAllETTA DI MODENA<br />

MACCHINARI PER CERAMICA<br />

Due importanti commesse<br />

per il Gruppo Ancora<br />

Il gruppo sassolese Ancora<br />

mette a segno due :nuove vendite<br />

in Italia al Gruppo Atlas<br />

Concorde: una alla Ceramica<br />

Mirage di Pavullo e l'altra per<br />

la sede di Spezzano di Fiorano.<br />

Un risultai() indicativo della ripresa<br />

del settore, visto il difficile<br />

quadro economico che caratterizza<br />

il nostro Paese dal<br />

2009. «Contrariamente all'andamento<br />

della azienda Italia -<br />

commenta Franco Ponsone,<br />

amministratore delegato Ancora<br />

che vede molti settori<br />

ancora in una fase di recessione,<br />

quello dei macchinari ed<br />

attrezzature per ceramica con-<br />

Pagina 11 di 119<br />

ferma per il 2011 il consistente<br />

incremento registrato già nel<br />

2010, facendo segnare nel primo<br />

semestre di quest'anno un<br />

+21,6% rispetto allo stesso periodo<br />

2010, Anche il nostro<br />

gruppo è in linea con i dati generali<br />

del settore e sta dimostrando<br />

buone performance».<br />

Ancora Group è il principale<br />

gruppo industriale di Sassuolo<br />

specializzato nella progettazione<br />

e costruzione di macchine<br />

e impianti per la lavorazione<br />

di fine linea del prodotto cera-<br />

comparto meccanico<br />

detiene la leadership nel settore,<br />

in Italia e all'estero.<br />

Pagina 6<br />

Differenziata della carta:<br />

ecco i vantaggi economia.


press L.IfE<br />

26/09/2011 GAllETTA I MODENA<br />

‘,,,,,,, k,A,tì k, ,st,\ ''ì fl‘',1 1 »<br />

Differenziata della art<br />

ecco i van<br />

La raccolta specifica del materiale cellulosico oltre ai mancati costi di d<br />

garantisce benefici ambientali e Dosti di lavoro per 460 milioni all'ann o<br />

L 'Emilia Romagna è leader nazionale<br />

nella raccolta differer€-<br />

A€ata di carta e cartoni . La no -<br />

stra regione scavalca la Tosca -<br />

na, è al primo posto nel 201 0<br />

con oltre 368mila tonnellate d i<br />

materiale cellulosico, pari a<br />

87,7 kg di raccolta procapite .<br />

E quanto emerge dal XVI<br />

Rapporto sulla raccolta differenziata<br />

di carta e cartone pub -<br />

blicato da Conficco, il Consorzio<br />

nazionale di recupero e riciclo<br />

degli imballaggi a bas e<br />

cellulosica. In questo contesto<br />

la nostra provincia, con 74, 2<br />

kg per abitante, si colloca al di<br />

sotto della media regionale ,<br />

ma ben al di sopra della medi a<br />

nazionale, che è di 52,2 kg. per<br />

abitante. L 'incremento delle<br />

quantità raccolte in regione è<br />

stato di quasi 21 .000 tonnellate<br />

con un aumento del 6% rispetto<br />

al 2009 . Tra le altre province<br />

emiliano romagnole, l a<br />

più virtuosa è Rimini con oltre<br />

131 kg/abitante di raccolta pro<br />

capite. Seguono, a breve distanza,<br />

Forlì con oltre 123 kg e<br />

Piacenza con 117 kg. Più di -<br />

staccate ma comunque su alt i<br />

livelli Ravenna (105 kg per abitante),<br />

Reggio Emilia (96 kg) ;<br />

Parma (78,4 kg); Modena (74, 2<br />

kg); Bologna (64,7 kg) e Ferrar a<br />

(59,1 kg) . Fare la raccolta diffe -<br />

renziata è benefico per l 'ambiente<br />

in quanto consente, ad<br />

esempio, di ridurre le emissioni<br />

di anidiride carbonica, m a<br />

anche di ottenere notevoli benefici<br />

in termini economic i<br />

(per i mancati costi di discarica,<br />

ad esempio) e sociali (nuovi<br />

posti di lavoro connessi al ri -<br />

ciclo) : «Dal 1999 al 2010 in<br />

Emilia Romagna, grazie all a<br />

raccolta differenziata di cart a<br />

e cartone, i benefici hanno superato<br />

i 360 milioni di curo» -<br />

ha spiegato Carlo Montalbetti,<br />

direttore generale di Comieco.<br />

A livello nazionale i materiali<br />

raccolti sono stati oltre 3 milioni<br />

di tonnellate, pari a 26 discariche<br />

evitate nel 2010 ; sono<br />

state 222 le discariche evitate<br />

dal 1999 al 2010 . Ma raccogliere<br />

e riciclare carta e carton e<br />

comporta impatti positivi pe r<br />

l'intera comunità in termini<br />

non solo ambientali, ma anche<br />

economici e sociali e que -<br />

sto perché, oltre a preservar e<br />

l' ambiente, crea indotto e occupazione<br />

e valorizza le mate -<br />

rie prime seconde .<br />

In termini economici, valu -<br />

tando i mancati costi di disca -<br />

rica, i vantaggi sociali conness i<br />

ai nuovi posti di lavoro e i benefit<br />

ambientali per le minori<br />

emissioni, il beneficio complessivo<br />

che il riciclo di carta e<br />

di carta e cartoni : Modena, con 1 9 Em a Romagna, è fra le più virtuose in Italia<br />

Pagina 12 di 119<br />

cartone ha portato alla comut<br />

ità nel 20t 0 e di 460 milioni di<br />

curo, per un totale complessi -<br />

vo del periodo 1999-2010 di<br />

3,5miliardi di euro .<br />

«Nell'anno della ripresa della<br />

industria cartaria (+6,9%) -<br />

ha continuato il direttore generale<br />

- il settore degli imballaggi<br />

si rivela trainante rispetto alle<br />

altre tipologie di prodotti cellulosici<br />

con un +10% . La ripres a<br />

produttiva ha determinato<br />

dunque una più elevata do -<br />

manda industriale di macero<br />

(+441mila tonnellate rispetto<br />

al 2009), ampiamente sostenuta<br />

dal materiale proveniente<br />

da raccolta di fferenzi ita nazio -<br />

nale. in parallelo, anch e<br />

l' export di macero conferma il<br />

saldo positivo con oltre 1,1 mi -<br />

Pagina 6


press L.IfE<br />

26/09/2011 GAllETTA GI MODEN A<br />

[ioni di tonnellate (al netto del -<br />

le importazioni)» .<br />

«In poco più di dieci anni so -<br />

no stati raccolti in modo diffe -<br />

renziato 26,3 milioni di tonnel -<br />

late di carta e cartone - ha det -<br />

to Ignazio Capuano, presidente<br />

di Comieco - dato che si tra -<br />

duce in un aumento delle risorse<br />

economiche che il Consorzio<br />

trasferisce ai Comuni<br />

per il servizio di raccolta diffe -<br />

renziata. Nel 2010 sono arriva -<br />

ti ai Comuni, attraverso le con -<br />

venzioni, quasi 120 milioni di<br />

curo, con un incremento rispetto<br />

all 'anno precedente di<br />

circa 20 milioni di curo. Il con -<br />

to complessivo delle somm e<br />

erogate dal solo Comieco, dal<br />

1998 al 2010, supera ormai i<br />

790 milioni di euro» .<br />

Pagina 13 di 119<br />

Pagina 6


press L.IfE<br />

26/09/2011 GAllETTA GI MODEN A<br />

AGR1TRISM O<br />

. r°i rist Mode a<br />

Franco Azzarelli<br />

rieletto presidente<br />

Franco Azzarelli, che è il titolare<br />

dell 'agriturismo La Lupa di<br />

Castelfranco, è stato confermato<br />

presidente della sezione<br />

Agriturist Modena per il prossimo<br />

triennio 201I -2013.<br />

La conferma è scaturita dalla<br />

assemblea Agritu€ist, che s i<br />

è riunita a Sorbata il 20 settem -<br />

bre scorso . L 'assemblea ha an -<br />

che rinnovato il Consiglio ch e<br />

risulta composto dai consiglie -<br />

ri: Paolo Borsari (del san Gae -<br />

tano di san Casareo), Guido<br />

Paltrinieri (deii'Acetaia Paitrinieri<br />

di Sorbara), infine, Giorgio<br />

Contergiani (de Il Cerro d i<br />

Pavullo) .<br />

Pagina 14 di 119<br />

Pagina 6<br />

€i ii€'eren7i,f a ,ie!k, raro :<br />

e, .o 2, i


press L.IfE<br />

26/09/2011 GAllETTA I MODENA<br />

CONSIGLIO COMMEMORATIVO<br />

Festa con contorno di pole che<br />

Si celebrano 100 anni di azienda pubblica . klv e 5 stelle critican o<br />

Festa celebrativa con contorno<br />

di polemiche . E quella che<br />

andrà in scena oggi alle 1_8 in<br />

consiglio co trainale in occasio -<br />

ne della cerimonia, organizzata<br />

dall 'amministrazione, per ricordare<br />

i 100 anni di aziende<br />

pubbliche a Modena. Era il<br />

1911 quando a Modena nacque<br />

l 'Aem - Aziende elettriche<br />

modenesi, bisnonna dell 'attuale<br />

nera, per fornire elettricità<br />

e far funzionare i tram . In se -<br />

guito arrivarono l'Amcm, Meta<br />

e la multiutility regionale .<br />

Ed è proprio l'approdo ad Hera<br />

al centro della dura conte -<br />

stazione che arriva dai banchi<br />

dell 'opposizione. Eugenia /ossidi<br />

Italia dei Valori annuncia<br />

che oggi diserterà la cerimonia<br />

. «Una cosa ridicola e vergo -<br />

Pagina 15 di 119<br />

gnosa - commenta - il Comu -<br />

ne dopo aver distrutto l 'azien -<br />

da consegnandola nelle man i<br />

di una società per azioni in cui<br />

di fatto non prende decisioni<br />

ma solo ordini, ne celebra an -<br />

che le gesta. in pratica prima<br />

commette l 'omicidio e poi celebra<br />

le esequie di stato. I o<br />

non parteciperà a quella che ri -<br />

tengo una farsa ed uscir ò<br />

dall'aula per sottolineare la to -<br />

tale contrarietà alla dissennata<br />

politica della giunta Pighi» .<br />

Anche Vittorio Ballestrazzi, di<br />

Modena 5 stelle non va per il<br />

sottile . «Poteva essere l 'occa -<br />

sione per dimostrare che il Co -<br />

mune ha preservato e valoriz -<br />

zato € beni dei modenesi . - scri -<br />

ve - in realtà ormai, il Comune<br />

di Modena è proprietario di<br />

ben poco .Il bene principale,<br />

quello per cui si è organizzato<br />

il convegno: le reti elettriche ,<br />

sono di proprietà di Hera spa ,<br />

Non si poteva tenerle di proprietà<br />

dei Comune e concede -<br />

re a Hera spa solo l 'uso delle<br />

reti? Oggi si celebrerà una rnuitiutility<br />

di cuiil comune di Modena<br />

ha il 10% e i privati ormai<br />

sono vicini al 50%, è Hera ch e<br />

decide le politiche ener etiche,<br />

di gestione dei rifiuti e<br />

idriche del comune di Modena.<br />

La maggioranza in Consiglio<br />

Comunale fa solo da passacarte»<br />

. La cerimonia in aula<br />

prevede un intervento di Andrea<br />

Guintini, docente di Sto -<br />

ria del/ 'economia all 'Università<br />

sul tema : «Servizi pubblic i<br />

locali, municipalizzazione, sviluppo<br />

economico . Cento anni<br />

di progresso a Modena» e d i<br />

Graziano Cremonini, ex-presidente<br />

Arcm, e di Giorgio Pi -<br />

giri, In serata iniziativa commemorativa<br />

all'auditorium<br />

Biagi con lo stato maggiore d i<br />

Hera spa .<br />

Pagina 7


pressUnE<br />

26/09/2011 GAllETTA<br />

I MODENA<br />

Chioschi su.' 'ali, è tut ><br />

Pini e Poggi: «Si cercano soluzioni giuridiche e si pensa di riprogettarlì riducendo il loro numero e le dimensioni »<br />

di, ndr^ea Marini<br />

Non tutto il male vien per nuoce -<br />

re e allora, visto che si dovrà mettere<br />

mano al progetto per i chio -<br />

schi sui viali, perché non appro -<br />

fittarne per rivedere sia la strut -<br />

tura che il numero? e' la proposta<br />

che arriva dall'assessore all e<br />

attività economiche Graziano Pi -<br />

ni circa lo scivolone degli uffic i<br />

tecnici comunali che di fatto si<br />

sono dimenticati che un proget -<br />

to che prevede la costruzione di<br />

chioschi in muratura e con fondamenta<br />

a scopo di attività di lu -<br />

cro non si può realizzare su are a<br />

demaniale o su canali . Una noti -<br />

zia confermata ieri non solo d a<br />

pini ma anche dal titolare dell a<br />

delega a] patrimonio Fabio Pog -<br />

gi. Pini non cerca scuse : «Sì è ve -<br />

ro c'è stato qualche problema ,<br />

diciamo così, di progettazione -<br />

esordisce in quanto sono sort e<br />

alcune incongruenze che rigu a r<br />

da,no appunto l'impossibilità d i<br />

costruire su canali attivi e terre -<br />

no dernaniale)- .<br />

Come uscirne? Il nodo è soprattutto<br />

giuridico, come spieg a<br />

l'assessore «Si tratta di trovar e<br />

uno strumento giuridico ch e<br />

consenta di accatastare l'immobile<br />

e di fare su quello, realizzato<br />

a spese dell'esercente, una convenzione<br />

di durata sufficient e<br />

per l'ammortamento delle spese<br />

stesse . - spiega - Con i colleghi<br />

assessori e i tecnici, preso atto d i<br />

quanto emerso e di quanto rima -<br />

ne da fare, abbiamo quindi con -<br />

cordato su un percorso che non<br />

toglie diritti a chili aveva, ovver o<br />

i vecchi gestori che intendono<br />

realizzare l'opera, riduce qua] -<br />

che misura e qualche struttura e<br />

consente al sistema istituzionale<br />

di venire a rap giuridic i<br />

validi ed equi per tutti, il Comu -<br />

ne, il Catasto, e gli Esercenti e l a<br />

collettività. Ciò non ritarda n è<br />

tantomeno impedisce a chi h a<br />

iniziato l'iter di realizzazione di<br />

portarlo a termine» . L' assessor e<br />

Fabio Poggi ipotizza che la stra -<br />

da migliore potrebbe esser e<br />

quella del coinvolgimento del<br />

consiglio comunale, cori un a<br />

sorta di deroga ad hoc in virt ù<br />

dell 'importanza del progetto<br />

»Un percorso fatto anche di recente<br />

per altre situazioni - spiega<br />

- Ora dobbiamo verificar e<br />

quali ulteriori autorizzazioni siano<br />

necessarie e quali forme contrattuali<br />

siano da perseguire »<br />

Poggi aggiunge che sarà premura<br />

del Comune adoperarsi per risolvere<br />

l'altra grana, ovvero<br />

l'unico chiosco già realizzato ,<br />

quello in piazzale Bruni, cosl mi -<br />

to erroneamente in parte su un a<br />

fetta di terreno demaniale dell o<br />

Stato . «Anche qui chiederemo a l<br />

demanio quali strade sia possibile<br />

percorrere» . Quanto alle cause<br />

di questo incredibile errore<br />

sia pini che Poggi non si pronun -<br />

ciano . «Si tratta di questioni avviate<br />

dal precedente assessorato»<br />

spiega Pini, mentre Poggi aggiunge<br />

«Probabilmente si sono<br />

sovrapposte delle informazion i<br />

e quelle relative al nuovo progetto<br />

non sono state approfondite<br />

in fase di progettazione» E a pro -<br />

posito del progetto Graziano Pini<br />

coglie l'occasione per lancia -<br />

re una proposta di revisione di<br />

Progetto peri chioschi sui Viali: ora sarà cestinato?<br />

Pagina 16 di 119<br />

tutto progetto «Le segnalazioni<br />

pervenute da] competent e<br />

settore del Patrimonio - commenta<br />

- sono venute a "fagiolo "<br />

perché ci consentono un aggiornamento<br />

del progetto e una miglior<br />

definizione del titolo al qua -<br />

le cedere il diritto di realizzare l e<br />

strutture, che a questo punto<br />

possono essere ridotte sia di numero<br />

che di dimensioni, Concordo,<br />

aggiunge, con chi ritien e<br />

opportuno aggiornare un pro -<br />

getto che deve garantire un non<br />

eccessivo carico urbanistico e<br />

commerciale sulla zona del parco».<br />

Durissimo il commento d i<br />

Eugenia Rossi, Idv: «Sono incre -<br />

dula non solo per il clamoroso<br />

errore - commenta - Quel che è<br />

pilli grave è che l'assessore Sfitta,<br />

a mia precisa interrogazione su l<br />

chiosco di Natale Bruni mi assi -<br />

curò in aula che era ratto regola -<br />

re. Bella sincerità . Altro che este -<br />

tica qui c'è ben altro un brutto<br />

pasticcio, siamo alla sciatteria e<br />

faciloneria» .<br />

©RIPRODUZIONE RISERVATA<br />

Pagina 7


pressUnE<br />

26/09/2011 GAllETTA I MODENA<br />

CONVEGNO LAPAM CON I POLITICI<br />

Imprenditori motore de 11a ripresa '<br />

Munari : vitae ridurre la burocrazia . Le ricette del Pd e della Leg a<br />

«L'Italia ce la farà senz'altro ,<br />

perché ha imprenditori che so -<br />

no abituati a lavorare in condi -<br />

zioni limite: pensiamo alla tur -<br />

bolenza politica, alla pression e<br />

fiscale, alle infrastruttur e<br />

carenti . . . Eppure, nonostant e<br />

tutto, le imprese italiane riesco -<br />

no a esportare, anche con un<br />

curo sopravvalutato rispetto a].<br />

dollaro», Giuseppe Borlo]ussi ;<br />

segretario della Cgia di Mestre ;<br />

chiude i lavori della tre giorn i<br />

Lapam sul lago di Garda con u n<br />

messaggio di speranza, quasi<br />

un "elogio dell'imprenditore" :<br />

«Non si tratta di fare elogi, m a<br />

dire quello che accade . E non<br />

venite a dire che i piccoli son o<br />

evasori: 1'80% sono congru i<br />

con gli studi di settore, diciam o<br />

invece che i piccoli non posso -<br />

no essere grandi evasori . . .» .<br />

Nel convegno le imprese si so -<br />

no confrontate cori oltre trent a<br />

tra politici, universitari, funzio -<br />

nari pubblici sui temi fisco e fe -<br />

deralismo; burocrazia e sempli -<br />

ficazione amministrativa; servi -<br />

zi pubblici locali .<br />

il finale è stato dedicato alla<br />

tavola rotonda moderata dal di -<br />

retto re della Gazzetta Antoni o<br />

Ramengh i ; con il presidenl e La -<br />

pam Alunari ; a fare gli onori di<br />

casa, e il confronto tra il depu -<br />

tato leghisla Angelo Alessandri<br />

e il senatore del Pd Giulian o<br />

Barbolini (che si sono detti disponibili<br />

ad altri confronti con<br />

gli imprenditori) . «Il federalismo<br />

è indispensabile, ma le re -<br />

sistenze sono molte -- ha spie -<br />

gato Alessandri -- ma se il Paes e<br />

è sull'orlo del precipizio tutti<br />

abbiamo una parte di responsa -<br />

Pagina 17 di 119<br />

bilità, Per colpire gli evasori bi -<br />

sogna guardare con attenzion e<br />

a tutto il Paese, non soltanto a l<br />

nord. La finanziaria? E ra inevi -<br />

tabile, non piace neanche a no i<br />

e temo che a dicembre ne serva<br />

un'altra. Non dimentichiam o<br />

poi che le banche non aiutan o<br />

territorio». Barbolini è entrato<br />

nello specifico : «La pressione<br />

fiscale sulle imprese leali è<br />

enorme, va rimodellata . Alcune<br />

proposte: l'aumento dell '<br />

[va andava legato a una diminuzione<br />

del costo del lavoro<br />

per alimentare la crescita ; va<br />

aggredita l'evasione con la trac -<br />

ciabilità portata alle estrem e<br />

conseguenze, rilanciando sul<br />

contrasto d'interesse, nello st [ -<br />

le del 36% sulle ristrutturazion i<br />

o al 55% sul risparmio energeti -<br />

co; va diminuita la spesa, ma<br />

con criterio e senza tagli lineari.<br />

La pubblica amministrazione<br />

non può non pagare e gli uti -<br />

li delle imprese, di tutte le imprese,<br />

reinvestiti in aziend a<br />

vanno detassati» .<br />

il presidente Lapam, A/lunari,<br />

ha concluso: «Bisogna lavo -<br />

rare sulla spesa pubblica, per ri -<br />

durla in modo concreto e tangibile.<br />

Poi la sburocratizzazione :<br />

è del tutto evidente che non si<br />

può andare avanti così . Noi piccoli<br />

imprenditori non siam o<br />

brutti e cattivi, stiamo cercando<br />

di conservare ihvelfare loca -<br />

le creando ricchezza, Alla politica<br />

chiediamo un supporto ; siamo<br />

disponibili a dialogare come<br />

dimostra questo incontro» .<br />

La chiosa finale per il segretari o<br />

Lapam, Carlo Alberto Rossi :<br />

«L'aver messo intorno a un tavolo<br />

per lavorare insieme politi -<br />

ci e imprenditori è di per sé un<br />

risultato positivo . Il dialogo è<br />

necessario, le premesse pe r<br />

uscire da questa situazione ci<br />

sono, lavorando insieme pe r<br />

l'interesse generale» .<br />

Pagina 8<br />

Sac inetro.i frat i<br />

~odnaccta,n: ,S<br />

di i.ssei2re h,ittà


press L.IfE<br />

26/09/2011 GAllETTA<br />

I MODENA<br />

«Censì à colletti bianchi<br />

procurano affari, ai I<br />

Franco Z v tti della Cgil ha lanciato l'allarme su nuovi casi sospetti d'infiltrazion e<br />

«La città reagisce bene, ma servono più mezzi per contrastare gli affari mafiosi »<br />

di Giovanni_ €a ia~i<br />

-------------------------------------------------------------- -<br />

La sua ultima segnalazione ha<br />

fatto parecchio rumore ed è finita<br />

sulle scrivanie della Direzione<br />

distrettuale antimafia di<br />

Bologna: venti aziende medio-piccole<br />

della provincia d i<br />

Modena, in grami difficoltà eco -<br />

nomiche, sono state acquisite<br />

da uno stesso imprenditore<br />

pugliese che le ha portate a l<br />

fallimento, o le ha riaffittate ai<br />

vecchi proprietari o le ha cedu -<br />

te a imprenditori polacchi .<br />

Aziende tessili, metahneccaniche,<br />

addirittura agenzie di con -<br />

sulenza finanziaria .<br />

«Potrebbe essere tutto regolare<br />

- spiega - ma certo l 'opera -<br />

zione pone degli interrogatis i<br />

su cui vale la pena andare a<br />

fondo». Perché compravendi -<br />

te di questo genere sono "da<br />

manuale " dell 'infiltrazione<br />

mafiosa, che approfitta della<br />

recessione per investire il proprio<br />

denaro che, in un paio d i<br />

passaggi, da sporco riacquista<br />

candore. E perché fra le tant e<br />

cose buone di Puglia, ce n `è<br />

una non proprio invidiabile : la<br />

sacra corona unita, organizz a<br />

zione di stampo mafioso di<br />

cui, almeno a qui a Modena,<br />

non si aveva avuto sentore .<br />

Franco lavatii, sindacalista<br />

della Cgil, non è nuovo a queste<br />

segnalazioni . In precedenza<br />

aveva fatto notare come in<br />

un appalto del Ministero della<br />

difesa, per l'Ottavo campale,<br />

fosse risultata vincitrice un '<br />

azienda campana con un ribasso<br />

di oltre il 50%. Ben oltr e<br />

la soglia di allarme e per di pi ù<br />

per un cantiere molto delicato:<br />

rimozione di amianto dai<br />

tetti della caserma. «Io non faccio<br />

denunce, non accuso : mi li -<br />

mito a notare certe anomalie e<br />

fornire i risultati delle mie ricerche<br />

a chi ha il compito di<br />

approfondirle», Ricerche che<br />

svolge, a livello regionale, sui<br />

temi della sicurezza e della legalità.<br />

A volte con banali visu -<br />

re in Camera di commercio,<br />

come nel caso delle compra -<br />

vendite delle venti aziende .<br />

Ma i campanelli d' allarm e<br />

vengono ascoltati? «Devo dir e<br />

che negli ultimi anni è cresciu -<br />

ta molto la consapevolezza de i<br />

rischi dell 'infiltrazione mafiosa.<br />

E questo in tutti i settori e i n<br />

particolare a Modena. D'altra<br />

Quiz dei carabinieri contro i casalesi<br />

parte tutto il nord è una buon a<br />

piazza per fare affari e non pu ò<br />

stupire che organizzazioni criminali<br />

tentino, a volte riuscendoci,<br />

di inserirsi nel tessut o<br />

economico. L'importante è re -<br />

stare in allerta» .<br />

La relazione semestrale del -<br />

la Dia, la Direzione investigati -<br />

va antimafia, su questo è chiara,<br />

A pagina 137 si legge: «In<br />

Emilia-Romagna sono state registrale,<br />

nelle province di Reg -<br />

gio Emilia, Modena, Parma e<br />

Pagina 18 di 119<br />

città : è il 1O luglio 2009, scattano le manette, in alto, Franco 2avatt i<br />

Ravenna, presenze malavitos e<br />

che, mantenendo un bass o<br />

profilo di esposizione, si riten -<br />

gono capaci di gestire il reinve -<br />

stimento dei proventi illeciti i n<br />

attività legali e l 'infiltrazione<br />

nel settore dei pubblici appal -<br />

ti». Non si spara (con qualch e<br />

eccezione), non ci sono coppola<br />

e lupara, ma si fanno affari.<br />

L'impressione è di una line a<br />

del Piave che arretra . Anni Ot -<br />

tanta: la mafia qui non esiste .<br />

Anni Novanta: la mafia è arri -<br />

vata «ma non può infettatare<br />

l'imprenditoria sana». Poi: la<br />

mafia cerca di fare business,<br />

ma la politica saprà essere un<br />

argine. Eppure al nord ci son o<br />

già consigli comunali sciolti<br />

per infiltrazione mafiosa . . . «f a<br />

credo che sia una linea del Pia -<br />

ve che avanza, che non si volta<br />

Ball 'altra parte. La magistratu -<br />

ra di Modena ha fatto un note -<br />

vole salto di qualità con il pro -<br />

curatore capo Zincani e la Mu -<br />

Pagina 9<br />

,'Cosìi colletti bianchi<br />

procurano ata'ari al anni


press L.IfE<br />

26/09/2011 GAllETTA I MODENA<br />

,O L'Osservatori o<br />

sugli appalt i<br />

\\\\ \\\\ e€1 Codice etic o<br />

dei professionisti son o<br />

un argine alla criminalità<br />

C'è più consapevolezz a<br />

dei rischi che corriam o<br />

ma resta tanto da far e<br />

O $\1 Dalle societ à<br />

acquisit e<br />

e fatte falli r e<br />

alle cooperative spurie :<br />

i canali ciel riciciai o<br />

Bisogna restare vigil i<br />

e alle indagini affiancar e<br />

una crescita etic a<br />

sti, esperta in materia. Certo, s i<br />

potrebbe fare ancora di più se<br />

ci fossero le risorse adeguate<br />

per indagini lunghe e laboriose.<br />

Anche le altre istituzioni so -<br />

no attente e lavorano bene, hasti<br />

pensare all'Osservatorio sugli<br />

appalti, al Codice etico de l<br />

Cup, voluto dai professionisti<br />

modenesi».<br />

Le carenze ci sono, ma dipendono<br />

più dal governo centrale<br />

che dallo scarso impegn o<br />

dei vari attori sul territorio. :Za-<br />

vate, fa un esempio: «Se la<br />

Guardia di finanza deve trova -<br />

re l 'evasione fiscale per inter -<br />

venire, vuoi dire che non ha i<br />

mezzi per svolgere quelle indagini<br />

economico-finanziari e<br />

che le competono . E questo è<br />

preoccupante» .<br />

D'altra parte, risulta efficace<br />

anche solo aumentare l 'attenzione.<br />

«Prendiamo gli appalt i<br />

pubblici, su cui vigila l' Osservatorio:<br />

dieci anni fa nove su<br />

dieci erano appannaggio di imprese<br />

provenienti da fuori regione,<br />

oggi I a situazione si è ri -<br />

bal€ata» .<br />

I problemi restano. Lo dico -<br />

no i numeri. Sempre l' ultimo<br />

rapporto della Dia, a pagin a<br />

466, elenca le segnalazioni di<br />

" operazioni sospete" pervenute<br />

dalle diverse categorie. E per<br />

l 'Emilia Romagna sono questi :<br />

su un totale di 1296 segnalazio -<br />

ni, 1058 arrivano dalle banche;<br />

zero da avvocati, consulent i<br />

del lavoro, ragionieri, societ à<br />

di revisione; tre segnalazion i<br />

da notai, una da assicurazion i<br />

e una da revisori contabili . So -<br />

no quei " colletti bianchi " che<br />

talvolta spuntano nelle indagini<br />

come le figure che fanno ei a<br />

sponda alle organizzazioni cri -<br />

minali, preparano le carte, segnalano<br />

gli affari e li conduco -<br />

no in porto senza far esporr e<br />

chi ha un curriculum poco lim -<br />

pido o un cognome compro -<br />

mettente .<br />

«Certe operazioni hanno bi-<br />

Pagina 19 di 119<br />

sogno di professionisti, è per<br />

questo che occorre lavorare su<br />

più fronti: quello investigati -<br />

vo, ma anche quello etico . Mo -<br />

dena sta facendo un buon lavoro<br />

su questo fronte. I mecca -<br />

nismi sono complessi e gli sno -<br />

di sono tanti: le imprese, gli ap -<br />

palti, i subappalti, le forniture,<br />

i servizi . . . E poi c 'è un territorio,<br />

come quello del lavoro prr -<br />

vaco ; che sfugge ai controlli e<br />

alle regole. Se nel pubblico so -<br />

no stati innalzate barriere, l ì<br />

siamo rimasti molto indietro .<br />

La stessa cooperazione, così<br />

forte in Emilia e a Modena, de -<br />

ve fare i conti con le cosiddette<br />

cooperative spurie che significa<br />

lavoratori in nero, buste pa -<br />

ga Fasificate, contributi mai<br />

versati, ricatti sulle maestranze.<br />

Come sindacato riceviam o<br />

questi segnali e da lì io part o<br />

per cercare di capire cosa sta<br />

succedendo» .<br />

Ma cosa si può fare ?<br />

«Valorizzare, incentivando -<br />

le, le buone prassi, potenziare<br />

i meccanismi di verifica e di in -<br />

dagine. La white list delle<br />

aziende certificate è importante,<br />

gli ingressi inrortnatizzat'd ai<br />

cantieri sarebbero utili com e<br />

deterrente contro frequentazioni<br />

non regolari, cancellare<br />

la possibilità del massimo ribasso<br />

nell 'affidamento delle<br />

opere pubbliche. .. Ma nella<br />

bozza nuovo Codice antimafi a<br />

del governo di queste cose non<br />

c 'è traccia».<br />

Pagina 9<br />

«Umili colletti blande<br />

proclami» adii / ai ara,


'EV TA IL SEGRETARIO UIL: «IL GOVERNO LAVORI PER CRESCITA O SE VADA »<br />

Angeleui lancia segnali a Confindustria<br />

«Rifo a 1e pensioni, ma senza tagli»<br />

Nuccio Natoti<br />

ROM A<br />

«NON PARLIAMO di ultimatum ,<br />

è che non c 'è pini tempo per l e<br />

chiacchiere. Il governo scelga : o<br />

fa, o getta la spugna». I1 segretari o<br />

della Ui1, Luigi Angeletti, non ci<br />

sta a passare per tifoso del 'manifesto<br />

di Confindustria ', anche perché,<br />

sottolinea, «in molte parti ricalca}<br />

il documento che i sindacati<br />

«hanno sottoscritto il 4 agosto »<br />

con le associazioni imprenditoriali<br />

.<br />

Resta il fatto che Confindustria<br />

ha molta agitata le acque<br />

.<br />

«E innegabile, come è vero che gl i<br />

imprenditori dicono una cosa ov -<br />

via e necessaria: serve una politic a<br />

per la crescita Tutti i sindacati,<br />

seppure con sfumature diverse, d a<br />

anni sostengono la stessa cosa».<br />

E sui contenuti de 'manifesto'<br />

di Corifirbdustr•ia che n e<br />

,pensa?<br />

giusto il punto base che la crescita<br />

non si può fare aumentando<br />

il debito pubblico. Sono d'accordo<br />

sulla necessità di liberalizzare l e<br />

professioni i di aumentare la concorrenza<br />

e di procedere con le privatizzazioni<br />

. Qualche dubbio ce<br />

l'ho sulla possibilità di riuscirci .<br />

Non dimentico quel che è accadu -<br />

to in Parlamento quando gli avvo -<br />

cati di tutte le parai politiche si so -<br />

no opposti alle liberalizzazioni<br />

che li riguardavano . Il caso dell'autostrada<br />

di Serravalle è indicativo<br />

della volontà di comuni, o provin -<br />

ce, di avere posai nelle socie -<br />

tà. Sono realista: sarebbe<br />

necessario farlo, ma s o<br />

che non sarà facile» .<br />

Troppe le teste da<br />

tagliare?<br />

«Mi accon.ten n' i<br />

che si i f?ia :a' i:a :ì`.>`.f?:<br />

farlo cos :;3, t<br />

gara ri,.a te tale<br />

un bel i'ns<br />

Pagina 20 di 119<br />

non è da lì che possono arrivare i n<br />

tempi rapidi i fondi necessari a dare<br />

una spinta allo sviluppasi.<br />

E allora da dove varino presi?<br />

«Guardiamo alla realtà delle cose.<br />

L'export va abbastanza bene. Il nost:ro<br />

punto deboleè la domanda interna<br />

che langue. Gli italian i<br />

restringono i consumi e ne<br />

offrano pure le aziende.<br />

Il nodo è questo, e da<br />

qui bisogna partire, ab-<br />

Intasando le tasse su i<br />

ía .oratori e i pensica<br />

t it:finend o<br />

»issa. :'+:`:3_ . -on a delcosì<br />

t :"a la<br />

domanda interna. Per trovare i<br />

fondi la lotta all'evasione è sacrosanta,<br />

una patrimoniale si può ipotizzare<br />

e sostenere» .<br />

Confindustria suggerisce d i<br />

ireterven re pure sue pensioni<br />

.<br />

«Se serve per fare cassa non se ne<br />

parla. Se vogliamo affrontare l'argornemo<br />

che quelle attuali son o<br />

basse, che i giovani in fui :uro l e<br />

avranno ancora più misere, allora<br />

sediamoci e discutiamone. In un<br />

quadra generale va bene pure valutare<br />

interventi sulle pensioni d i<br />

anzianita e sull'allungamento della<br />

vita lavorativa» .<br />

Visti i problemi interni, il governo<br />

può imprimere la svolta<br />

per la crescita ?<br />

«La maggioranza ce l'ha . Quell o<br />

che scarseggia è il tempo . Di sicuro<br />

gli italiani tutti non posson o<br />

più accontentarsi di assicurazion i<br />

generiche, o della solita promessa<br />

che sarà sistemata la Salerno-Reg -<br />

gio Calabria».<br />

Pensa a un governo tecnic o<br />

come il segretario della Cisl,<br />

E4anannn?<br />

«Neanche per sogno . Un governo<br />

tecnico farebbe solo perdere tempo.<br />

L 'unica soluzione praticabile<br />

sarebbe il voto anticipato» .<br />

Pagina 9


pressUnE<br />

26/09/2011<br />

il Resto del Carlino<br />

MODENA<br />

di stili e colori, creatività in passerella<br />

Otto giovani stilisti si cane tra abiti da sposa colorati e look stravaganti<br />

INDOSSARE un abito da spos a<br />

nero, infilarsi in un vestito ampio<br />

senza forma, portare gli anfibi sotto<br />

un bell'abito da cocktail . Detta<br />

così sembrerebbero i `mai più<br />

con', ovvero i consigli snocciolati<br />

da Carla Gozzi, tra una smorfia e<br />

l'altra del programma :Ma come t i<br />

vesti?'. Ma se diciamo le parole al -<br />

ta moda e stilista cambia tutto . I<br />

rimproveri diventano elogi, gli ab -<br />

binamenti azzardati diventano<br />

creatività. Ne sanno qualcosa gli<br />

otri giovani talentuosi che si sono<br />

iscritti al 'Premio aero. Moda e<br />

design, giovani emergenti città di<br />

Modena', che avrà il suo clou mercoledì<br />

nell'ambito della sfilata di<br />

Gattinoni (a Modena insieme all a<br />

mostra dedicata alle dive del cinema).<br />

I giovani stilisti vedranno i n<br />

passerella le loro creazioni accanto<br />

al colosso italiano . Sono otto e<br />

tutti agguerriti, Federica Gualandi<br />

ha presentato capi rivisitati :<br />

«Ho cavalcato l'onda del reinventare<br />

abiti stravisti: ad esempio li<br />

ho scuciti e ho rifatto le maniche .<br />

Tra questi c'è il trench» . Lei, 25<br />

anni, si è avvicinata alla moda dopo<br />

essersi iscritta all'università di<br />

Giurisprudenza. Poi ha collaborato<br />

con diverse case di moda e or a<br />

grazie all'aiuto di Agc ha potuto<br />

presentare la sua mini collezione.<br />

«A cosa mi sono ispirata? A quel -<br />

lo che avrei indossato io . Ho voluto<br />

coltivare i miei gusti personali .<br />

Vedremo un cardigan con tagl i<br />

asimmetrici e colori mischiati tr a<br />

loro. Adoro unire stili diversi, come<br />

l'anfibio col vestito lungo e i l<br />

vestito da campagna col tacco 15 .<br />

Cos'è la moda? Essere unici ne l<br />

proprio abito ed essere se stessi» .<br />

Anche Margherita Cottafavi ha<br />

seguito l'istinto prendendo se stessa<br />

come modello: «Mi sono ispirata<br />

a tessuti bellissimi . Ci sarann o<br />

un vestito lungo a forma di uovo,<br />

una tuta che segue lo stesso stile e<br />

un completo». E anche lei, come<br />

Federica, ha unito legge e moda,<br />

una passione diventata con non<br />

pochi sacrifici lavoro : «I materiali<br />

costano davvero tanto, senza aiuto<br />

è dura» . «E' un settore — dice<br />

la collega Francesca Aguzzoli<br />

che è stato colpito dalla crisi e do -<br />

ve la concorrenza è molto forte .<br />

Soprattutto di Asia e Cina, per<br />

questo dobbiamo puntare su artigianato<br />

e manualità che l'Italia ha<br />

nel sangue» . Da qualche anno lavora<br />

in maglieria . «Vincere sareb -<br />

be un traguardo personale». Ma<br />

già vedere i suoi disegni che pren -<br />

dono vita è stata una piccola gran -<br />

de vittoria . «Il momento in cui ho<br />

visto il mio capo realizzato è stato<br />

quello più bello» . E così vedrem o<br />

in passerella, vestiti versatili «che<br />

possono essere usati di giorno ma<br />

anche di sera con una scarpa co l<br />

tacco». Un ottimo escaniotage i n<br />

ottica di risparmio. Di tutt'altr o<br />

genere gli abiti della 24enne<br />

Faina Bohach (ha già una propria<br />

attività) che ha lavorato sul surrea -<br />

lismo. Ed ecco che gli abiti da spo -<br />

sa si tingono di blu, nero e rosso .<br />

«Due sono molto ampi e uno a si -<br />

rena, i pezzi di tutti sono separati<br />

e si possono mescolare» . E' una<br />

passione, quella della moda, che<br />

coltiva da quando era piccola .<br />

Quando la nonna la rimprovera -<br />

va perché giocava con le bambole ,<br />

lei rispondeva : «Non gioco, facci o<br />

i vestiti». Percorso diverso per lla -<br />

pa rtecioant í<br />

Si sono iscritti a L<br />

concorso Messali ,<br />

Ouatandì, Bohach ,<br />

Cottafavi, BraghiroLi ,<br />

Aguzzali, De Blasio<br />

e Dt Tomaso . Sono<br />

quasi tutti under 30<br />

ria Brav- iroli, studentessa in ingegneria<br />

edile con l'hobby per la<br />

moda, cresciuto tra le mura dome -<br />

stiche: «Quello che caratterizza<br />

gli abiti che ho disegnato è la ricerca<br />

dei tessuti preziosi, come i<br />

broccati. Con grande spirito di lavoro<br />

siamo riusciti a finire in 4- 5<br />

giorni. E' stato utile seguire il per -<br />

corso delle clienti nell'atelier d i<br />

mia madre» . In questo caso la moda<br />

è tradizione di famiglia . E' un<br />

lavoro di squadra, invece, per Santa<br />

De Blasio che si è data da fare<br />

insieme all'azienda `Donne da sogno':<br />

«Ho creato due cappotti ispi -<br />

randomi al genere country stile<br />

anni '70. E' bello seguire tutt o<br />

l'iter: si parte dalla progettazione<br />

poi la ricerca dei tessuti fino a cu -<br />

cire l'abito». Ultima donna in gara<br />

è Alessandra De Tomaso che<br />

ha già una propria attività e u n<br />

grande potenziale. Unico 'paladino'<br />

della moda uomo Gianrnarca<br />

Messori : «Flo presentato una collezione<br />

che si ispira al l'artista maledetto<br />

che mischia, ad esempio,<br />

la giacca sartoriale o lo smokin g<br />

con pantaloni da giorno . Pens o<br />

che oggi uno stilista debba avere<br />

oltre alla creatività una visione<br />

imprenditoriale. E' necessario te -<br />

nere conto del mercato». Insomma,<br />

capi estrosi ma indossabili . s.<br />

rALENT1 MADE IN --- M -O DENA<br />

Pagina 21 di 119<br />

R premio<br />

- - - - - - - - - - - - - - --------------------------------------- -<br />

Oltre al prestigio di<br />

vedere sfilare i propri<br />

abiti accanto all e<br />

creazioni dì alta mod a<br />

Gattinoni, chi vincer à<br />

Lì vedrà in vetrina alta<br />

boutique TadoLini<br />

L'evento<br />

l ..a sfilata si terrà<br />

mercoledì sera a L<br />

teatro comunale :<br />

vedremo abiti d a<br />

sposa, completi uom o<br />

ma anche trench ,<br />

gonne e vestiti ser a<br />

L"th :tà k ~beiia


press L.IfE<br />

26/09/2011<br />

Francesca Aguazoli Federica Gtalandi<br />

L<br />

il Resto del Carlino<br />

MODENA<br />

Ilaria Braghirol i<br />

n giuria anche i presidente della maison tino i<br />

Gli abiti migliori in vetrina nella boutique Taci() ii i<br />

L`INI:Z1AT1V_A, ella prime edizione in città e<br />

dedicata ai giovani stilisti tatti cader .'3i ad ce -<br />

etedone i ,N e s ri i, è tale i ens


press LinE<br />

26/09/2011<br />

La professoressa Maria Grazia Modena, ormai ex direttrice<br />

del reparto di Cardiologia del Policlinico: al suo posto Zennaro<br />

CASO<br />

La parola alla Modena<br />

dopo il 'benservito<br />

del Policlinico<br />

ANCORA una volta ha deciso<br />

di parlare solo alle sue 'condizioni'.<br />

In questi mesi, mai una<br />

intervista improvvisata, mai<br />

uno sfogo, solo una conferenza<br />

<strong>stampa</strong> per tranquillizzare i cittadini<br />

e discolparsi. Oggi ci sarà<br />

il bis. Maria Grazia Modena<br />

romperà, infatti, il silenzio dopo<br />

il benservito del Policlinico<br />

sul quale continua ad esserci<br />

grande riserbo. Il direttore generale<br />

Cencetti, in una nota ha<br />

parlato genericamente di carenze<br />

dicendo poi che non avrebbe<br />

gestito bene l'equipe. Ma di più<br />

al momento non è dato sapere.<br />

Come facciamo da giorni continuiamo<br />

a chiederci e a chiedere<br />

il perché non vengano resi noti<br />

i risultati della commissione di<br />

valutazione. Ha lavorato per<br />

mesi e a una conclusione deve<br />

essere giunta per forza. Anche<br />

il Resto del Carlino<br />

MODENA<br />

Pagina 23 di 119<br />

se l'impressione è che il direttore<br />

generale abbia deciso in grande<br />

autonomia. Giudizio a parte,<br />

ha convenuto che per via delle<br />

«carenze» e delle indagini in.<br />

corso quel contratto non andasse<br />

rinnovato scegliendo come<br />

soluzione provvisoria Zennaro.<br />

Sul tema c'è stato uno strano silenzio<br />

anche da parte della politica<br />

che nei mesi scorsi era invece<br />

intervenuta a gran voce. Strano<br />

ma vero, l'unico che ha preso<br />

posizione in modo deciso, come<br />

mai aveva fatto da quando è<br />

scoppiata la bufera, è stato il rettore<br />

Tomasi che ha detto chiaramente:<br />

io mi dissocio. Si dissocia<br />

dalla scelta di rimuovere<br />

quella prof che ha sempre difeso<br />

e si dissocia dalla scelta di<br />

Romeo Giulietta Zennaro che,<br />

oltretutto, non è un universitario<br />

ma un ospedaliero...<br />

Pagina 5


press L.IfE<br />

26/09/2011<br />

il Resto del Carlino<br />

MODENA<br />

.......................................................................<br />

COMUN<br />

Stasera<br />

cons Uo aperto<br />

sulla crs<br />

Si hv€altg :r nf :lla se g ata d ì<br />

£l(irnrani e .S arA a ?£ fit t<br />

an€° € alle {sr e sìx:iali ed<br />

€ conomiche il confìont< x<br />

urgente. in € onsig#i ?<br />

eninuìiate san e<br />

€forasegoerì e della<br />

(nano a .>z € ;smiea


press LinE<br />

26/09/2011<br />

Il Sole12<br />

Deroghe. Anche Pa<br />

Regole ad hoc<br />

per le imprese<br />

artigiane<br />

e nel turismo<br />

Le norme del Testo unico si<br />

applicano in maniera uguale in<br />

tutti i settori produttivi; in alcune<br />

specifiche situazioni, tuttavia,<br />

sono previste regole speciali,<br />

che adattano la disciplina ordinaria<br />

alle caratteristiche peculiari<br />

di alcune aree di lavoro.<br />

Il gruppo di adattamenti più rilevante<br />

è quello che interessa l'artigianato,<br />

settore in cui non si applica<br />

la disciplina ordinaria relativa<br />

al numero massimo di apprendisti<br />

utilizzabili (che fissa un tettopariali00%<br />

dei dipendenti qualificati).<br />

Il Testo unico consente<br />

di assumere un numero che, secondo<br />

la tipologia di impresa artigiana,<br />

può variare da 5 a 24 apprendisti.<br />

Gli apprendisti artigiani<br />

sono soggetti a regole diverse<br />

anche per la durata massima del<br />

percorso formativo: la regola ordinaria<br />

prevede che il rapporto di<br />

apprendistato può durare fino a 3<br />

anni, mentre nell'artigianato il tetto<br />

può salire fino a5 anni, per i profili<br />

che saranno individuati dal<br />

contratto di settore. L'ultima regola<br />

speciale è quella che consente<br />

di istituire l'apprendistato per<br />

il conseguimento della qualifica<br />

di maestro artigiano. Una norma<br />

speciale viene prevista anche per<br />

la somministrazione di manodopera:<br />

gli apprendisti sommini-<br />

Pagina 25 di 119<br />

strati da un'agenzia per il lavoro<br />

mediante un contratto di staffleasing<br />

devono essere calcolati nel<br />

tetto massimo di apprendisti che<br />

ciascuna impresa può assumere.<br />

Una regola ad hoc vale per le<br />

attività organizzate su cicli stagionali<br />

(come quelli del turismo):<br />

è prevista la possibilità di<br />

utilizzare il contratto a termine,<br />

con delle durate minime ridotte<br />

rispetto a quelle eventualmente<br />

previste dai contratti collettivi.<br />

Regole speciali anche per i casi<br />

in cui un datore di lavoro voglia<br />

assumere un apprendista iscritto<br />

alle liste di mobilità. In questa<br />

ipotesi, vengono meno i requisiti<br />

soggettivi previsti in generale<br />

per le diverse forme di apprendistato;<br />

in particolare, viene meno<br />

qualsiasi riferimento a un limite<br />

di età minima o massima, e quindi<br />

la norma sembra aprire la strada<br />

all'assunzione di apprendisti<br />

anche in età molto avanzata. I<br />

contratti collettivi chiariranno<br />

meglio i confini di questa particolare<br />

forma di apprendistato.<br />

Infine, viaggia su un binario<br />

parzialmente diverso da quello<br />

ordinario anche l'apprendistato<br />

nella pubblica amministrazione:<br />

i datori di lavoro pubblici<br />

possono assumere apprendisti<br />

secondo la nuova normativa,<br />

ma questa possibilità è subordinata<br />

alla preventiva emanazione<br />

di un decreto del Presidente<br />

del consiglio dei ministri.<br />

Il decreto da un lato determinerà<br />

il momento di effettiva utilizzabilità<br />

del contratto presso la<br />

pubblica amministrazione, e<br />

dall'altro dovrà adattare le regole<br />

del Testo unico alle peculiarità<br />

del lavoro pubblico.<br />

RIPRODUZIONE RISERVATA<br />

Pagina 1


press L.IfE<br />

26/09/201 1<br />

nuo`, ® Se non c'è recesso, il rapporto prosegue come contratto di lavoro subordinato ordinari o<br />

L'apprendistato trova il rilancio<br />

Obblighi formativi più semplici, chiariti confini e retribuzione delle tre tipologi e<br />

PAGINA A CURA D I<br />

Giampiero Falasc a<br />

Semplificazione delle regole,<br />

centralità dei contratti collettivi,<br />

percorsi formativi costruiti<br />

su misura, revisione delle sanzioni<br />

: queste sono le linee guida<br />

del nuovo Testo unico sull'apprendistato<br />

.<br />

La semplificazione investe la<br />

disciplina degli obblighi formativi.<br />

Questo tema ha paralizzato la<br />

piena messa a regime della riforma<br />

Biagi, che ha provato senza<br />

successo a far convivere le diverse<br />

fonti che regolano la materi a<br />

(legge statale, norme regionali ,<br />

contratti collettivi) . Il Testo unico<br />

tenta di superare questi problemi<br />

mediante una scelta netta : per<br />

l'apprendistato professionalizzante,<br />

la forma più diffusa di contratto<br />

(giovani di età compresa<br />

tra i I8 e i29 anni), viene affidata la<br />

disciplina di tutta la parte formativa<br />

(durata della formazione, regole<br />

per il suo svolgimento, eccetera)<br />

ai contratti collettivi . Alle Regioni<br />

viene lasciata la possibilità<br />

di integrare la disciplina collettiva,<br />

mediante l'organizzazione di<br />

iniziative formative volte all'acquisizione<br />

di competenze di base<br />

e trasversali, senza tuttavia che<br />

l'eventuale inerzia regionale possa<br />

paralizzare o condizionare<br />

l'operatività del contratto.<br />

Il Testo unico definisce poi le<br />

caratteristiche del contratto . S i<br />

tratta di un rapporto a tempo indeterminato,<br />

da cui si può recedere<br />

liberamente al termine del periodo<br />

di formazione; si applicano delle<br />

regole speciali in materia di in -<br />

quadramento e retribuzione (l'apprendista<br />

può essere sottoinquadrato<br />

di due livelli, la retribuzione<br />

può essere inferiore a quellaordinaria)<br />

. La formazione può seguire<br />

tre differenti modelli :<br />

O per i minori che sono usciti dai<br />

canali scolastici, è possibile stipulare<br />

il contratto di "apprendistat o<br />

perla qualifica professionale", se -<br />

guendo - in alternanza al lavoro -<br />

le attività formative definite co n<br />

intese sottoscritte dal minister o<br />

del Lavoro, da quello dell'Istruzione<br />

e dalle Regioni ;<br />

O per i giovani nella fascia di età<br />

compresa tra i18 e i29, è possibile<br />

stipulare il contratto di "apprendistatoprofessionalizzante":<br />

l'attività formativa si pu ò<br />

svolgere all'interno dell'azienda,<br />

secondo le regole decise dal<br />

contratto collettivo (che fissa<br />

anche la durata del periodo formativo<br />

e il monte ore annuo) ; i n<br />

aggiunta a questo periodo di formazione,<br />

il lavoratore deve seguire<br />

i corsi organizzati dalle Regioni<br />

(se esistenti) ;<br />

O per i giovani che devono conseguire<br />

un titolo di studio secondario,<br />

che stanno svolgendo gli studi<br />

universitari, un master, un dottorato<br />

di ricerca, ma anche un periodo<br />

di pratica presso gli studi<br />

professionali, può stipularsi il<br />

contratto di "alta formazione e ricerca"<br />

. In questo caso, la formazione<br />

deve svolgersi secondo le<br />

regole definite dalle Regioni o, in<br />

mancanza, da apposite intese rag -<br />

giunte dai singoli datori di lavor o<br />

con le istituzioni universitarie .<br />

Il Testo unico revisiona anche<br />

il regime sanzionatorio con la finalità<br />

di punire quei datori di lavoro<br />

che incamerano i benefic i<br />

contributivi collegati all'apprendistato<br />

(contribuzione agevola-<br />

Pagina 26 di 119<br />

ta al io%, per tutto il periodo d i<br />

durata del rapporto, e un anno<br />

dopo la sua eventuale prosecuzione<br />

a tempo indeterminato) ,<br />

senza svolgere l'attività formativa.<br />

Il nuovo regime sanzionato -<br />

rio è modulato in ragione dell a<br />

gravità dell'illecito .<br />

Per chi viola l'obbligo di erogare<br />

la formazione, il Testo unic o<br />

prevede sanzioni economiche<br />

molto pesanti: devono essere restituiti<br />

i contributi previdenzial i<br />

indebitamente risparmiati, moltiplicati<br />

per due. La sanzione non s i<br />

applica se il mancato svolgimento<br />

della formazione non dipende<br />

dal datore di lavoro (ipotesi che<br />

può verificarsi, ad esempio, se la<br />

formazione di competenza regionale<br />

non viene erogata). Si prevede<br />

poi un'ipotesi meno grave,<br />

quando la formazione viene erogata<br />

ma sono violate alcune norme<br />

dei contratti collettivi. In ta l<br />

caso, si prevede una sanzione am -<br />

ministrativa pecuniaria che varia<br />

da too a 600 euro per ogni violazione<br />

(con delle maggiorazioni<br />

per le recidive) . Infine, non bisogna<br />

dimenticare che il dipendente,<br />

applicando le regole generali,<br />

può chiedere - in caso di inadempimento<br />

dell'obbligo formativo -<br />

la trasformazione del contratto d i<br />

apprendistato in un contratto ordinario,<br />

facendo venire meno la<br />

possibilità per il datore di lavoro<br />

di esercitare il diritto di recesso al -<br />

la fine del periodo formativo .<br />

fd RIPRODUZIONI, RISI RVAIA<br />

Pagina I<br />

L'apprendistato trovai rilancio


press L.IfE<br />

26/09/201 1<br />

Il modello . Ridefinita la competenza di Stato, Regioni e accordi collettiv i<br />

Attuazione snella senza vincoli tra ent i<br />

~., La disciplina dell'apprendistato<br />

contenuta nella riform a<br />

Biagi è rimasta impantanata i n<br />

un meccanismo attuativo farraginoso,<br />

che vedeva la compresenza<br />

di soggetti e fonti divers i<br />

(norme regionali, contratti collettivi,<br />

decretazione ministeriale).<br />

I1 Testo unico ne fa tesoro e<br />

sceglie un modello attuativo<br />

più snello, in cui è chiaritalafunzione<br />

di ciascuna delle voci.<br />

Apprendistato per la qualific a<br />

La messa a regime del nuovo con -<br />

tratto volto all'acquisizione di u n<br />

diploma-per igìovanidìetà compresa<br />

tra i i8 e i 25 anni - dipende<br />

dall'approvazione, per ciascuna<br />

Regione, di una normativa che di -<br />

sciplini i profili formativi. La normativa<br />

dovrà essere approvata<br />

solo dopo che è stato raggiunto<br />

un accordo in Conferenza Stato-<br />

Regioni (passaggio fondamentale,<br />

che probabilmente darà omo-<br />

geneità alle norme regionali) e solo<br />

dopo aver informato le parti so -<br />

ciali. La normativa regionale dovrà,<br />

inoltre, definire la qualifica o<br />

il diploma professionale che si acquisiscono<br />

al termine del periodo<br />

formativo, è dovrà anche definire<br />

il monte ore di formazion e<br />

necessario per conseguimento<br />

della qualifica o del diploma pro -<br />

fessionale . Le modalità di erogazione<br />

della formazione dovranno<br />

invece essere defmite dalla<br />

contrattazione collettiva.<br />

Professionalizzant e<br />

Per questa, che è la tipologia con-<br />

. .. . .. .. .. . .. .. . .. . .. .. .. . .. .. . .. .. .. . .. . .. .. .. . .. .. . .. .. . .. . .. .. .. . .. .. .<br />

LA LEZIONE DELLA RIFORMA<br />

La legge Biagi era rimast a<br />

impantanata<br />

in un meccanismo farraginos o<br />

per la compresenz a<br />

di soggetti e fonti diversi<br />

trattuale di maggiore diffusion e<br />

(interessa i giovani tra i i8 e il 2 9<br />

anni), il contratto collettivo è al<br />

centro del percorso attuativo.<br />

La disciplina collettiva dovrà definire<br />

la durata e le modalità di<br />

erogazione della formazione, e<br />

la durata, anche minima, della<br />

parte formativa del rapporto ,<br />

con il vincolo dei3 anni di durata<br />

massima (5 per l'artigianato).<br />

Una volta sottoscrittala disciplina<br />

collettiva, il contratto è pienamente<br />

utilizzabile senza la necessità<br />

di altri adempimenti. La<br />

formazione prevista dal contratto<br />

collettivo può essere integrata<br />

da quella organizzata dalle Regioni.<br />

La legge svincolala normativa<br />

contrattuale da quellaregionale:<br />

pertanto, se la Regione non<br />

organizza nulla, il contratto s i<br />

può usare lo stesso.<br />

Alta formazione e ricerc a<br />

I giovani che frequentano ma -<br />

Pagina 27 di 119<br />

ster e dottorati dovranno attendere<br />

le norme regionali, che dovranno<br />

regolare i profili che attengono<br />

alla formazione. Le norme<br />

regionali dovranno essere<br />

precedute da un'intesa (e non<br />

una semplice consultazione)<br />

con le parti sociali e gli enti formativi<br />

. In mancanza di norma<br />

regionale, potranno essere stipulati<br />

accordi tra i singoli datori<br />

di lavoro e gli enti formativi, che<br />

avranno analogavalenza. Molt o<br />

stretto è il termine : entro 6 mesi ,<br />

le regioni e le parti sociali devono<br />

adeguare le discipline di riferimento.<br />

Se questo non accadrà,<br />

comunque il Testo unico entrerà<br />

comunque in vigore. Sarebbe<br />

bene arrivare preparati a questa<br />

fase: la mancata adozione delle<br />

norme attuative creerebbe problemi<br />

interpretativi rilevanti ,<br />

che potrebbero far riemergere i<br />

problemi del passato.<br />

RIPRODUZIONE RISERVATA<br />

Pagina I<br />

L'apprendistato trova il rilancio


press L.IfE<br />

26/09/201 1<br />

I nuovi elementi distintivi<br />

. .. . .. .. . .. .. . .. .. . .. .. . .. . .. .. .. . .. . .. .. . .. .. . .. . .. .. .. . .. .. .<br />

LE CARATTERISTICH E<br />

. .. . .. .. . .. .. .. . .. . .. .. . .. . .. .. .. . .. . .. .. . .. .. . .. . ... . .. . .. .. .<br />

01 I DURATA<br />

La durata del contratto è a<br />

tempo indeterminato, ma a l<br />

termine del periodo d i<br />

formazione, il datore d i<br />

lavoro può recedere da l<br />

rapporto senza dare una<br />

motivazion e<br />

02 FORMAZION E<br />

Nel corso del periodo<br />

iniziale, deve essere erogat a<br />

una formazion e<br />

all'apprendista, che vari a<br />

secondo la tipologi a<br />

utilizzata, per un period o<br />

massimo di 3 ann i<br />

03 I TRASFORMAZION E<br />

In caso di mancato recesso,<br />

il rapporto prosegue come<br />

un contratto di lavoro<br />

subordinato ordinari o<br />

04 I CONTRIBUTI<br />

L'aliquota contributiva<br />

applicabile all'apprendist a<br />

ammonta al 10% dell a<br />

retribuzione imponibil e<br />

05 i INQUADRAMENTO<br />

Possibilità di inquadrare il<br />

lavoratore fino a due livell i<br />

inferiori rispetto all a<br />

categoria spettante o, l n<br />

alternativa, di stabilire l a<br />

retribuzion e<br />

dell'apprendista in misura<br />

percentuale e in mod o<br />

graduale alla anzianità d i<br />

servizio<br />

Pagina 28 di 119<br />

.. .. . .. .. . .. .. . .. .. . .. .. . .. .. . .. .. . .. .. . .. .. .. . .. .. .. . .. .. . .. . .. .. .. . .. . .. .. . .. .. .. . .. .. . .. . .. .. .. . .. .. . .. .. .. . .. . .. .. . .. .. .. . .. . .. .. . .. .. .. . ..<br />

CHE COSA MANCA PER TIPOLOGIA<br />

01 I APPRENDISTATO PER LA QUALIFICA PROFESSIONAL E<br />

Lavoratori interessati<br />

Minori che hanno compiuto 15 anni<br />

Adempimento attuativo<br />

Intesa sottoscritta tra il ministero del Lavoro, il minister o<br />

dell'Istruzione e le Region i<br />

02 I APPRENDISTATO PROFESSIONALIZZANT E<br />

Lavoratori interessati<br />

Soggetti di età compresa tra 18 e 29 anni, lavoratori iscritti nell e<br />

liste di mobilit à<br />

Adempimento attuativ o<br />

Contratto collettivo che definisce durata, contenuti e monte or e<br />

della formazione .<br />

In aggiunta alla disciplina prevista dal contratto collettivo, pu ò<br />

essere organizzata l'offerta formativa regional e<br />

03 I APPRENDISTATO DI ALTA FORMAZIONE E RICERC A<br />

Lavoratori interessati<br />

Soggetti di età compresa tra 18 e 29 anni che alternano al lavor o<br />

attività aventi le seguenti finalità :<br />

• ricerca<br />

• conseguimento di un titolo di studio di livello secondario superior e<br />

• conseguimento di titoli di studio universitari e della alt a<br />

formazion e<br />

• dottorati di ricerc a<br />

• specializzazione tecnica superior e<br />

• percorsi di specializzazione tecnologica degli istituti tecnic i<br />

superiori<br />

• praticantato presso gli Studi professionali<br />

Adempimento attuativo<br />

Intese raggiunte tra le singole Regioni, le istituzioni formative e l e<br />

parti sociali .<br />

In mancanza di tali intese, il singolo datore di lavoro può stipulare<br />

una convenzione con l'istituzione formativa<br />

Pagina I<br />

L'apprendistato trova il rilancio


press L.IfE<br />

26/09/201 1<br />

Manifatturiero & servizi . Dal leader delle trivellazioni Rosetti Marino alla Saipem dei gasdotti record : avanza l'hi-tech tricolor e<br />

Ecco il made in Italy 2 .0<br />

Il nuovo Osservatorio Nomisma Energia-Sole 24 Ore sulle imprese vincent i<br />

Q uattro<br />

isole artificialibattute<br />

da venti gelidi stan -<br />

no sorgendo nel nulla<br />

del Mar Caspio, in Kazakistan,<br />

Una sfida improba, tirare su<br />

quel greggio vecchio120 milioni<br />

di anni, zeppo di corrosivo<br />

acido solfidrico. Ma redditizia:<br />

quello di Kashagan è il più<br />

grande giacimento di greggio<br />

in sviluppo al mondo. Ferve i l<br />

lavoro sulla prima isola emersa<br />

dalle basse acque che custodiscono<br />

la piccola Arabia Saudita<br />

del petrolio . Sorpresa: s i<br />

parla italiano. E non solo perché<br />

questa sfida è stata raccolta<br />

da Eni e dai suoi partner kazaki.<br />

Molte soluzioni e attrezzature<br />

hi-tech sono made in<br />

Italy, semplicemente perché<br />

sono le migliori del mondo .<br />

Così, la Rosetti Marino di Ravenna<br />

sta realizzando i sistem i<br />

per la generazione elettrica e la<br />

separazione dell'olio dal gas, i<br />

sostegni per le conduzioni, gl i<br />

impianti di convogliamento e<br />

trattamento del greggio estratto,<br />

ma anche un grande albergo<br />

galleggiante destinato a ospita -<br />

re aoo p ersone . E il gruppo di Ravenna<br />

ha investito 25 milion i<br />

nel nuovo centro di produzion e<br />

inKazakístan. La Nuovo Pignone<br />

di General Electric, invece ,<br />

ha fornito soluzioni e impiant i<br />

di compressione ad altissima<br />

potenza e la Bonatti di Parma ha<br />

costruito importanti pipeline e<br />

sistemi elettrici onshore . Pochi<br />

sanno che il manifatturiero e i<br />

servizi hi-tech italiani non sono<br />

forti solo nella moda, nel design,<br />

nelle piastrelle. Il made in<br />

Italy 2 .o, in grado di reggere la<br />

concorrenza cinese, è anche e<br />

soprattutto quello dell'energia .<br />

L'analisi emerge dal nuovo<br />

Osservatorio Nomisma Energia<br />

- Il Sole 24 Ore, lanciato sul<br />

Rapporto di oggi, in copertina<br />

e nelle prime dieci pagine .<br />

Una rilevazione effettuata da -<br />

gli esperti del centro studi pre -<br />

sieduto da Davide Tabarelli e<br />

dagli esperti di energia del no -<br />

stro quotidiano, che hanno scovato<br />

i 20 campioni del made i n<br />

Italy dell'energia: dall'elettricità<br />

(fonti fossili e rinnovabili )<br />

al calore, fino ai trasporti. l tr e<br />

impieghi dell'energia, che val -<br />

gono risnettivamente il z60/, . il<br />

Una commessa di rilevanza mondiale. Cinque stabilimenti Renault verranno coperti, nelle loro aree all'aperto destinate a parcheggio, di pensiline hi-tech dotate di pannell i<br />

fotovoltau r,l più grande progetto fotovoltaico mai realizzato nel settore automobilistico (60 MW di pannelli che potrebbero coprire un'area pari a 60 campi di calcio) ha contribuit o<br />

Elettronica Santerno (Gruppo Carraro), fornendo 84 inverter (nell'immagine, un rendering3D) . La società è tra i 20 campioni del made in Italy dell'Osservatorio Nomisma Energia - I I<br />

Sole 24 Ore. vizio' pagin_<br />

47 % e il 17% del totale . Una prima<br />

lista non esaustiva, che si<br />

arricchirà di altri nomi.<br />

«La nostra rilevazione, che è<br />

solo uno spaccato non esaustivo<br />

di una realtà molto comples -<br />

sa e articolata - spiega Tabarelli<br />

-, è ricca di casi aziendali d i<br />

eccellenza mondiale . Parados -<br />

salmente relativi a imprese di<br />

un paese, che, ricordiamolo, è<br />

il più dipendente in assolut o<br />

dalle importazioni di fonti<br />

energetiche dall'estero come<br />

incidenza percentuale sui consumi<br />

complessivi. La nostr a<br />

esperienza nel campo del mani -<br />

fatturiero, che per incidenza<br />

sul Pil si avvicina sempre al<br />

20% della ricchezza nazionale,<br />

unita alla nostra tradizionale<br />

carenza di fonti, ci ha portat o<br />

ad andare in giro per il mondo ,<br />

sviluppando conoscenze che<br />

riguardano sia la capacità di re -<br />

alizzare strutture ma anche ottimi<br />

rapporto con il territorio» .<br />

Tra i zo campioni dell'ener -<br />

Pagina 29 di 119<br />

gia ci sono le citate Rosett i<br />

Marino, Nuovo Pignone e<br />

Bonatti . Ma anche la Saipe m<br />

(Eni) dei maxi-gasdotti, l a<br />

Drillmec dei sistemi di perforazione<br />

hi-tech, Sudelettra e<br />

Irem perle del Mezzogiorno<br />

più produttivo, il pionier e<br />

delle pompe di calore Robur,<br />

la Spin leader delle torr i<br />

di raffreddamento, la Magneti<br />

Marelli che lavora all'auto<br />

elettrica super-efficiente, l a<br />

Landi Renzo pioniera dei sistemi<br />

di alimentazione a Gpl<br />

e metano per autotrazione ,<br />

la Mossi & Ghisolfi prima a l<br />

mondo nel bioetanolo etico,<br />

che non distrugge materie<br />

prime alimentari.<br />

Imprese eccellenti, cui si farà<br />

cenno oggi all'11esimo Energy<br />

Summit 2011 organizzat o<br />

dal Il Sole 24 Ore («Quale futuro<br />

per il nuovo energy mix» il<br />

titolo), che si apre oggi e si chiuderà<br />

mercoledì . Una tre giorni<br />

incentrata su mix energetico ,<br />

trading dell'energia, operazioni<br />

di project financing, ma anche<br />

shale gas e nuovi scenari<br />

competitivi del comparto .


press L.IfE<br />

26/09/2011<br />

II Solelj<br />

Le perle dell'energia valgono 25 miliard i<br />

Il comparto in Italia ne fattura 250, quindi il manifatturiero pesa per i110% di tutto il settore<br />

Tra i campioni del made in<br />

Italy dell'energia spiccano anche<br />

i Prysmian, protagonista indiscus -<br />

sa dei cavi elettrici, e il Gruppo<br />

Fiamm, che ha creato rivoluziona -<br />

ri accumulatori per il fotovoltaico.<br />

Nelle rinnovabili, le eroiche<br />

fabbriche di 3Com (Enel-Sharp-<br />

Stm), Solsonica (Eems) ed Mx<br />

Group rispettivamente da Catania,<br />

Rieti e Monza sfidano i pannelli<br />

cinesi, costruendoli ostinatamente<br />

in Italia. Non manca Elet-<br />

LA STRATEGIA<br />

Alcune imprese sfidan o<br />

la concorrenza cines e<br />

attraverso la qualit à<br />

dei loro prodotti ,<br />

con grande coraggi o<br />

. .. .. .. . .. . .. .. . .. .. . .. .. . .. .. . .. . .. .. .. . .. .. . .. . .. .. .. . .. .. . .. .. . .. .. . .. ..<br />

tronca Santerno (Gruppo Carraro),<br />

i cui inverter sono al contrari o<br />

acquistati dai cinesi : come vendere<br />

ghiaccio al polo nord. Concludono<br />

il quadro, il Gruppo Vona d i<br />

Frosinone che ha costruito il parco<br />

fotovoltaicopiùgrande d'Europa<br />

e Angelantoni, additato come<br />

la perla del solare più innovativo .<br />

«Le imprese del campione -<br />

spiega Tabarelli - valgono circa i l<br />

io% di tutto il settore energetic o<br />

italiano, vale a dire 25 miliardi circa<br />

su 250 totali di giro d'affari. Sono<br />

aziende ad alta tecnologia epotenzialità<br />

d'investimento che ope -<br />

rano mediante alleanze, reti informali,<br />

rapporti continui con le diplomazie<br />

estere, in assenza di un<br />

grande piano complessivo dipolitica<br />

industriale del sistema-paese .<br />

Peccato, potrebbero fare di più se<br />

fossero più sostenute» .<br />

Invece, sul comparto energia s i<br />

è abbattuta la Robin Hood tax,<br />

comparsa a tradimento nella manovra<br />

di Ferragosto. «L'erario si è<br />

accorto per primo dell'importanza<br />

dell'energia - spiega ironicamente<br />

Tabarelli- .Il settore è il più<br />

tassato dell'economia italiana fr a<br />

quelli che coprono domanda d i<br />

servizi fondamentali . Basti pensare<br />

che nelle ultime manovre d i<br />

Tremonti dal luglio 2008 c'è spesso<br />

l'energia nel mirino . Da ultimo,<br />

la Robin tax . E stata aumentata di<br />

quattro punti percentuali, dal<br />

6,5% al io,5%, l'addizionale Ires<br />

che colpisce il settore petrolifero,<br />

del gas e dell'elettricità. E ne è stato<br />

allargato il perimetro, includendo<br />

le fonti rinnovabili e il trasporto<br />

di energia» .<br />

Non solo. «Serve un nuovo<br />

senso di responsabilità da part e<br />

delle comunità locali, dei sindacati,<br />

della politica - prosegue Tabarelli<br />

-: continuino a preservar e<br />

i loro territori ma senza bloccare<br />

opere indispensabili per lo sviluppo,<br />

come gli elettrodotti, gl i<br />

impianti a fonti rinnovabili, i rigassificatori,<br />

le centrali elettriche<br />

che ribilancino il mix energetico<br />

nazionale e persino i pozz i<br />

di estrazione del gas» .<br />

Tutti sperano nel varo dell'atteso<br />

piano energetico nazionale .<br />

Di certo, più che di tasse c'è bisogno<br />

di chiarezza normativa e supporto<br />

pubblico alla mobilità sostenibile<br />

e al solare termico, per<br />

far ripartire gli investimenti privati.<br />

E per consentire la crescit a<br />

dei 20 gioielli del made in Italy<br />

dell'energia e delle tante, tantissime<br />

altre società leader di nicchi e<br />

hi-tech nell'energia. Laura La Posta<br />

°R!PF NE . E,VATA<br />

Pagina 30 di 119


press L.IfE<br />

26/09/2011<br />

Eugenia Famigliett i<br />

È la prima società al inondo<br />

per realizzazione di impianti<br />

di produzione e trasporto d i<br />

idrocarburi ed è il fiore all'occhiello<br />

dell'impiantistica italiana,<br />

portando avanti decine d i<br />

progetti che nessun altro riesce<br />

a fare . Saipem (Eni) è leader nella<br />

posa tubi in mare, come quelli<br />

del Nord Stream, allacciati alla<br />

rete della Germania il 26 agosto<br />

scorso nel Mar Baltico. I russi<br />

riusciranno a fare a meno de i<br />

gasdotti dell'Europa su terra<br />

evitando così i soliti ricatti<br />

dell'Ucraina.<br />

Non solo l'industria alimentare.<br />

Parma è conosciuta anch e<br />

negli ambienti petroliferi per le<br />

sue ditte specializzate nella pos a<br />

dei tubi su grandi distanze per il<br />

trasporto del gas e del petrolio .<br />

Una di queste è la Bonatti, fra l e<br />

prime al mondo. Nasce nel 1946 a<br />

Parma, dove si trova uno dei più<br />

sviluppati distretti petroliferi del<br />

Paese, cresciuto con iprimi giacimenti<br />

scoperti a partire dal 19o5,<br />

intorno agli affioramenti di petro -<br />

lio conosciuti da sempre e citati<br />

anchenell'«Encyclopédie» diDiderot<br />

alla fine del'7oo. E leader i n<br />

Italia nella posa tubi, ma anche<br />

generai contractor nei settori del _<br />

petrolio, gas ed elettrico.<br />

L'azienda è fondata da Saul<br />

Bonatti, un ex ingegnere minerario<br />

dell'Agip che ha lavorato prima<br />

della guerra nella ricerca d i<br />

petrolio in Italia e all'estero . Comincia<br />

con la realizzazione di tubazioni<br />

su commessa dell'Eni ,<br />

poi prosegue con la metanizzazione<br />

e la realizzazione di altre<br />

infrastrutture. Negli anni 8o, per<br />

la forte contrazione dell'attività<br />

in Italia, inizia a espandersi all'estero<br />

. Oggi la società conta decine<br />

di clienti nel mondo, fra cui<br />

le più grandi compagnie petrolifere<br />

dei Paesi produttori.<br />

E tra i principali costruttori<br />

della più grande infrastruttura<br />

II Sole<br />

Mai-gasdotto nel Baltico<br />

la pipeline parla italiano<br />

C'è un progetto gemello a<br />

sud, nel Mar Nero, il South Stream.<br />

Qui le profondità arrivan o<br />

a oltre 2mila metri, a differenza<br />

dei fondali piatti a 200 metri de l<br />

Baltico. Saipem potrebbe essere<br />

della partita .<br />

Del resto ha già fatto il Blu<br />

Stream, un gasdotto che attraversa<br />

da Nord a Sud il Mar Nero<br />

e collega la Russia alla Turchia.<br />

L'avanguardia nella posa<br />

tubi a mare risale agli anni '8o<br />

quando viene completato i l<br />

Transmed, il gasdotto che pe r<br />

la prima volta attraversa il Mediterraneo<br />

e collega la Tunisia<br />

alla Sicilia per trasportare il ga s<br />

algerino. Poi nel 2004 costruisce<br />

il Green Stream, chiuso i121<br />

febbraio scorso, che collega la<br />

Libia sempre alla Sicilia, linea<br />

difficile per distanze e profondità.<br />

La società fattura circa n miliardi<br />

di euro all'anno e ha commesse<br />

per altri 22 miliardi, lavoro<br />

garantito per due anni. Ogni<br />

anno acquista tubi, valvole, flange<br />

per dieci miliardi di euro, e<br />

per metà vengono dall'Italia, da<br />

quel tessuto di imprese, molt e<br />

in Lombardia, uniche al mondo<br />

per capacità di lavorazione de i<br />

manufatti in metallo . I dipendenti<br />

sono 4omila, di cui quas i<br />

7mila italiani, tutti di alta forma -<br />

zione. Nella sede di San Donato,<br />

la cittadella storica dell'Eni,<br />

Da trent'anni in Libia<br />

Prima a tornare nel Paes e<br />

energetica in fase di realizzazione<br />

in Europa, il North Stream, al -<br />

lacciato alla rete tedesca poche<br />

settimane fa. E un gasdotto che<br />

porterà circa S5 miliardi di metri<br />

cubi di gas all'anno, oltre la met à<br />

dei consumi tedeschi, dalle coste<br />

della Russia attraverso i l<br />

Mar Baltico alla Germania,<br />

bypassando l'Ucraina. L'investi -<br />

mento del progetto, per gran<br />

parte sottomarino, ammonta a<br />

7,4 miliardi di euro, e il contribu -<br />

to della Bonatti riguarda la realizzazione<br />

delle opere a terra in<br />

Germania (la società si è aggiudicata<br />

un appalto da Zoo milion i<br />

per la costruzione del Nel, il<br />

North European Gas Pipeline) .<br />

La Bonatti opera in n Paesi, tra<br />

cui la Libia, dove è presente dal<br />

1979, e negli ultimi anni ha registrato<br />

un forte trend di crescita ,<br />

raggiungendo nel 2010 un volume<br />

d'affari di 82o milioni di euro ,<br />

l'8o% dei quali realizzati all'estero.<br />

La società impiega 7mila per -<br />

sone, mille delle quali italiane . In<br />

Libia ne aveva, prima della guerra,<br />

circa mille, di cui la metà stra -<br />

nieri e il resto locali. La società è<br />

stata una delle prime a tornare :<br />

molti operai del posto non hann o<br />

mai abbandonato le strutture .<br />

Eu . F .<br />

Pagina 31 di 119<br />

ce ne sono circa 2mila : molti s i<br />

sono laureati nel politecnico di<br />

Milano, mentre altre sedi importanti<br />

in Italia sono a Fano<br />

nelle Marche e nel cantiere sardo<br />

di Arbatax.<br />

Saipem sta per: «Società anonima<br />

italiana perforazioni e<br />

montaggi». Nasce nel 1956<br />

quando 1'Eni crea la Snam Montaggi,<br />

a cui è aggiunta nel 1957 la<br />

Saip («Società anonima imprese<br />

perforazioni»), costituita nel<br />

1940 da un ex dipendente Agip .<br />

Dopo settant'anni è ancora forte<br />

la cultura dell'ingegneria e<br />

del manifatturiero lombardo .


press L I► So►e3d<br />

26/09/201 1<br />

NON SOIA:)<br />

Troppi bluf<br />

sullo sviluppo<br />

di Alberto Orioli<br />

Se esiste un caso Tremonti, ha un corollario . È<br />

l'idea che finora ha "disegnato", nell'ambit o<br />

delle politiche economiche, il concetto di sviluppo<br />

e di crescita . E, per questa via, anche i poter i<br />

e il raggio d'azione del ministero ad esso prepost o<br />

(lo Sviluppo economico, appunto) e degli altri dicasteri<br />

orientati alle misure per l'avanzament o<br />

economico del Paese .<br />

Poteri sempre meno, risorse quasi zero .<br />

Una china che ha portato al progressivo deterio -<br />

ramento della portata strategica delle idee di rilancio<br />

dell'azione economica, anche se a costo zero.<br />

L'idea che la manovra da 54 miliardi ha degl i<br />

investimenti nella banda larga è emblematica di<br />

una intera cultura di governo . I pochi fondi anco -<br />

ra destinati all'ammodernamento delle reti tecno -<br />

logiche di base (con l'obiettivo di colmare il digi -<br />

tal divide italiano) sono la prima voce di "garanzia"<br />

nel caso in cui venisse a mancare il gettito<br />

previsto per l'incremento dell'Iva o se non funzio -<br />

nassero i tagli ai ministri. Basta questa clausola d i<br />

salvaguardia contabile a rendere quel "tesoretto",<br />

destinato in apparenza allo sviluppo, una vo -<br />

ce solo virtuale e non spendibile .<br />

Equesta la considerazione di fondo nel Govern o<br />

per gli investimenti nella modernità. Piccoli bluff,<br />

come questo del fondo per la banda larga, e grand i<br />

bluff come la conclamata azione di revisione costituzionale<br />

dell'articolo 41, in nome del "tutto è permesso<br />

tranne ciò che sia espressamente vietato", la<br />

madre di tutte le liberalizzazioni che altro non produrrebbe<br />

se non una marea di "leggi di divieto", co n<br />

buona pace delle semplificazioni.<br />

E in atto - per dirla con parola tristemente in v o=<br />

ga - un downgrading del peso politico di quei mini -<br />

stri e di quelle azioni volte alla crescita, creato, gior -<br />

no dopo giorno, in nome di una doverosa Ma ambigua<br />

preoccupazione per il rigore nei conti . Le ideedalla<br />

più incisiva riforma delle pensioni, con l'obiet -<br />

tivo di superare quelle di anzianità, alla spinta all e<br />

liberalizzazioni soprattutto dei servizi locali, regn o<br />

del socialismo municipale; dall'attenzione alla ricerca<br />

e alla diffusione di know how tecnologico tr a<br />

università e imprese alla messa in atto delle infrastrutture<br />

sempre invocate, ma mai cantierate - an -<br />

cora una volta trovano sede di discussione nei mol -<br />

ti tavoli aperti con le parti sociali. Si tratta di altrettanti<br />

argomenti proposti e riproposti in altre stagio -<br />

ni, quando ci sarebbero state anche più risorse - ne l<br />

rispetto del rigore finanziario- per poterle far attec -<br />

chire. Ora è alto il rischio che questa riedizion e<br />

dell'azione riformatrice sia un colpo d'immagin e<br />

per dare un belletto a un Esecutivo dilaniato dalle<br />

polemiche e incerto nelle alleanze .<br />

L'inchiesta pubblicata a pagina 2 e 3 dimostra che<br />

la strada dello sviluppo è lastricata di incompiute,<br />

di mezze riforme, di riformine, di ripicche tra ministri<br />

e di tira-e-molla sulle risorse. Con un'idea sfuocata<br />

su quale debba essere il Paese tra Io anni e dove<br />

l'Italia debba indirizzare le sue eccellenze e i suo i<br />

talenti nel futuro medio lungo.<br />

Continua r pagina 2<br />

Pagina 32 di 119<br />

Troppi<br />

bluff<br />

sul rilancio<br />

Il recente passato ha triturato<br />

Industria 2015 e il<br />

suo corredo di 600 milion i<br />

di euro per i settori innovativi,<br />

lo Statuto dell'impresa<br />

e il riordino degli incentivi,<br />

la revisione della rete di assistenza<br />

per l'export, la legge<br />

annuale sulla concorrenza<br />

(mai varata) . E ancora i<br />

crediti d'imposta al Sud, gl i<br />

stessi fondi Fas destinati a l<br />

Mezzogiorno .<br />

Di energia non si parla in<br />

modo organico e razional e<br />

da anni: si giocano partit e<br />

un po' casuali sugli incenti -<br />

vi, si guarda poco ai grand i<br />

temi come sono i protocolli<br />

europei, ma anche ai piccoli<br />

temi come sarebbe stato un<br />

piano casa ben calibrat o<br />

con le regioni per arrivar e<br />

all'efficienza energetica e al<br />

risparmio sui consumi .<br />

E noto che il rilancio d i<br />

un'economia e di un inter o<br />

Paese non si fa per decreto.<br />

Ma con riforme serie d i<br />

struttura dal welfare, al fisco<br />

alla pubblica amministrazione<br />

come Il Sole 2 4<br />

Ore chiede da tempo ne l<br />

suo Manifesto per la crescita,<br />

Manifesto mutuat o<br />

in gran parte anche dalle<br />

parti sociali, pronte a rilanciare<br />

con forza i temi dell e<br />

riforme .<br />

Ora la casa brucia, i mercati<br />

ci attaccano quotidianamente<br />

in nome di una crisi<br />

di fiducia e credibilità e, nostro<br />

tramite, attaccano l'euro<br />

e l'Europa tutta. Il Paes e<br />

è smarrito e assiste, un po'<br />

assuefatto un po' impotente,<br />

all'imbarbarimento de l<br />

costume pubblico, al degrado<br />

della vita istituzional e<br />

cui solo l'alto magistero del<br />

Quirinale cerca quotidianamente<br />

di porre freno con gli<br />

atti e con lo stile.<br />

Nel sentire comune dei<br />

tecnici della finanza globale<br />

la traslazione tra Italia e<br />

Grecia è quasi nelle cose :<br />

ma è un errore marchian o<br />

che non considera i fondamentali<br />

di un'economia manifatturiera<br />

di eccellenza ,<br />

di un'industria che esport a<br />

nel mondo un intero stile di<br />

vita, di un patrimonio di intelletti<br />

e di saperi, oggett o<br />

di una diaspora che deve<br />

far pensare tutti. Per prim o<br />

chi mette a punto la politica<br />

economica .<br />

Con la casa in fiamme, i l<br />

Governo corre ai ripari e<br />

riunisce quelle energie che<br />

non ha finora voluto considerare;<br />

ripropone quelle ricette<br />

finora disconosciut e<br />

con alterigia; chiede un'impossibile<br />

supplenza a un'autorevolezza<br />

persa e irrecuperabile.<br />

Più passano le ore,<br />

più sembra tardi.<br />

Alberto Oriol i<br />

alberto .orioli@Ilsole24ore .com<br />

Pagina I


press LinE<br />

26/09/2011<br />

Il Sole12<br />

Incentivi, Sud, Fisco: promesse al palo<br />

Nulla di fatto sul riordino del sistema degli aiuti alle imprese - Ferme molte norme sul lavoro<br />

Francesca Barbieri<br />

Riforma degli incentivi, bonus Sud per<br />

assunzioni e investimenti, abolizione progressiva<br />

dell'Irap: sono solo alcuni dei tasselli<br />

mancanti al mosaico di misure per lo sviluppo<br />

dirette al mondo delle imprese. Una collezione<br />

ampia di "incompiute", spesso arrivate<br />

a un passo dall'entrata in vigore ma poi cadute<br />

nel dimenticatoio.<br />

Un caso su tutti. Ricordate le Zone franche<br />

urbane? Dovevano essere la chiave per il<br />

rilancio di alcune aree depresse del paese,<br />

con esenzioni su tasse e contributi per le<br />

aziende intenzionate a investire sul territorio.<br />

Per l'avvio mancavano solo i decreti attuativi<br />

(nel 2009), mai arrivati. La manovra<br />

estiva del 2010 le ha sostituite con le Zone a<br />

burocrazia zero, anch'esse in stand-by per assenza<br />

di provvedimenti attuativi e con una<br />

pronuncia della Corte costituzionale che le<br />

condanna: la norma è troppo generica e non<br />

pone limiti precisi dal punto di vista geografico<br />

e delle competenze.<br />

Per non parlare della riforma degli incentivi,<br />

ferma ai box dopo innumerevoli rinvii: il<br />

riordino degli aiuti alle imprese all'insegna<br />

della semplificazione contenuto in una delega<br />

al Governo è stato più volte posticipato per<br />

confluire nello Statuto delle imprese - un'altra<br />

misura cruciale per l'attuazione dello<br />

Small business act europeo sulle Pmi -: presentato<br />

in Parlamento nel settembre 2009 è<br />

ancora all'esame del Senato.<br />

A passo di lumaca anche il programma per<br />

«Industria 2015»: tempi lunghi per l'erogazione<br />

delle risorse ai progetti d'innovazione industriale<br />

e nessuna traccia dei nuovi bandi che<br />

invece erano stati previsti.<br />

E che dire, poi, del cantiere infinito delle<br />

leggi sul lavoro? Un susseguirsi di tante piccole<br />

incompiute legate da un unico filo rosso:<br />

Pagina 33 di 119<br />

I<br />

l'assenza dei decreti attuativi. E il caso del bonus<br />

fiscale per le nuove assunzioni al Sud dei<br />

lavoratori svantaggiati previsto dal decreto<br />

Sviluppo, ma ancora bloccato in assenza di<br />

un decreto interministeriale e del via libera<br />

dell'Unione europea. Stessa sorte per le agevolazioni<br />

contributive ai datori di lavoro che<br />

assumono disoccupati over 5o: il provvedimento<br />

dell'Economia e del Lavoro, che ne<br />

permette l'utilizzo per chi assume nel 2011,<br />

non spunta ancora all'orizzonte. Anche il regime<br />

contributivo dei premi di produttività è<br />

orfano di un decreto sia per quest'anno che<br />

per il 2010: non si conoscono gli sconti previdenziali<br />

applicabili ai salari legati alla contrattazione<br />

di secondo livello.<br />

Lo Statuto dei lavori (presentato dal ministro<br />

Maurizio Sacconi l'n novembre ano), invece,<br />

pare essersi esaurito nell'articolo 8 della<br />

manovra di Ferragosto, che allarga confini ed<br />

efficacia dei contratti aziendali, mentre pare al<br />

momento accantonato il progetto di semplificare<br />

le leggi sul lavoro (previsto dallo Statuto)<br />

con «l'obiettivo di ridurre almeno del 5o per<br />

cento la normativa vigente» anche attraverso<br />

l'abrogazione delle vecchie leggi.<br />

Sul fronte fiscale, infine, il ritornello che risuona<br />

periodicamente è l'abolizione dell'Irap.<br />

Il gettito assicurato - 23,3 miliardi solo<br />

dal settore privato - finora ha impedito di intervenire,<br />

e anche la possibilità che le Regioni<br />

la riducano dal 2014 (come prevede il federalismo)<br />

pare piuttosto remota. Resta così irrisolto<br />

il nodo di un'imposta "anti-competitiva",<br />

che per il 50-60% grava sul costo del lavoro.<br />

Con il rischio che la manovra di Ferragosto vada<br />

nella direzione esattamente opposta: tra le<br />

agevolazionitagliabili censite dal gruppo di lavoro<br />

sulla riforma fiscale, infatti, c'è anche l'alleggerimento<br />

del cuneo fiscale. Un altro tassello<br />

fondamentale per la competitività.<br />

C RIPRODUZIONE RISERVATA<br />

Pagina 2<br />

Id Fisco: promesse al palo


press LinE<br />

26/09/2011<br />

RIFORMA INCENTIVI<br />

Fermo al palo il riordino degli<br />

aiuti alle imprese previsto con<br />

l'obiettivo di semplificare i vari<br />

strumenti nazionali. La delega al<br />

Governo - originariamente<br />

contenuta nella legge sviluppo<br />

del 2009 - ha subìto vari rinvii<br />

ed è confluita nello Statuto delle<br />

imprese ancora all'esame del<br />

Senato con una proroga di dieci<br />

mesi. Pertanto la nuova scadenza<br />

(che appare irraggiungibile) è<br />

fine 2011. Sembra dunque<br />

destinato a restare sulla carta,<br />

almeno per ora, il progetto di<br />

riordino degli aiuti.<br />

01 I PREMI DI RISULTATO<br />

Due anni in sospeso pergli sgravi<br />

contributivi dei salari di<br />

produttività. Mancano infatti i<br />

decreti peri12010 e per il 2011<br />

che devono fissare lo sconto<br />

a cui saranno assoggettati i salari<br />

legati alla contrattazione di<br />

secondo livello sia per le<br />

imprese sia peri lavoratori.<br />

i AMMORTIZZATORI<br />

Le nuove regole sugli<br />

ammortizzatori peri lavoratori<br />

che non rientrano nell'ambito di<br />

applicazione dell'indennità di<br />

mobilità sono bloccate senza un<br />

I CREDITI CON LA PA<br />

Sembrava la soluzione giusta per<br />

risolvere il problema delle<br />

tantissime imprese che aspettano di<br />

essere pagate da regioni,<br />

autonomie locali e soggetti del<br />

servizio sanitario nazionale per<br />

sornministrazioni,forniture e<br />

appalti. Dal 1 °gennaio tali aziende<br />

potrebbero portare ín<br />

compensazione il credito certificato<br />

da enti locali e servizio sanitario. Il<br />

meccanismo prevede che il<br />

concessionario della riscossione<br />

possa procedere all'incasso<br />

coattivo se il soggetto pubblico<br />

interessato non gli versa, entro 60<br />

Il soler /,1<br />

Di i COMMERCIO ESTERO<br />

Così come quella degli incentivi,<br />

anche la riforma degli enti per<br />

l'internazionalizzazione è<br />

confluita nello Statuto delle<br />

imprese (pure in questo caso con<br />

una proroga di dieci mesi, che la<br />

porta a fine 2011). Ma è di fatto<br />

superata dagli eventi, perché con Il numero delle misure di sostegno<br />

la manovra di luglio il Governo ha alle imprese adottate<br />

deciso di intervenire sulla materia complessivamente nelle regioni<br />

esclusivamente con l'abolizione italiane. Aquesto carnet di<br />

dell'Ice. Decisione che, in assenza interventi si aggiungono circa un<br />

di un piano alternativo da subito centinaio di strumenti' di<br />

in vigore, ha creato numerosi incentivazione gestiti a livello<br />

disagi alle irnpresgche nazionale<br />

esportano prodotti e servizi.<br />

ecreto dei ministeri del Lavoro<br />

e dell'Economia,<br />

03 i COLLOCAMENTO<br />

Un errore formale impedisce<br />

l'entrata in vigore della norma sul<br />

collocamento obbligatorio che<br />

esclude dalla base di computo le<br />

lavorazioni assicurate a un tasso<br />

Inail pari o superiore al 60 per<br />

cento. Le tabelle Inail sono infatti<br />

espresse in millesimi e non in<br />

percentuale:se la norma non verrà<br />

corretta è di fatto inapplicabile.<br />

04 I INCENTIVI ASSUNZIONE<br />

Gli incentivi per chi assume nel<br />

giorni dal termine, l'importo<br />

indicato nella certificazione. Manca,<br />

però,,un decreto ministeriale<br />

attuativo, più volte dato in dirittura<br />

d'arrivo ma mai emanato.<br />

IRAP<br />

È una sorta di leitmotiv che si ripete<br />

periodicamente: abolire l'Irap, che<br />

rappresenta uno dei principali freni<br />

alla competitività delle imprese<br />

italiani. A pesare di più sono le<br />

ragioni delgettito, che impediscono<br />

di fare a meno dell'imposta sulle<br />

GLI APPRENDISTI<br />

Apprendisti occupati per area.<br />

Dati % 2009<br />

Centro 25'<br />

Var.°/. -5,8<br />

Italia<br />

100% =<br />

592.000<br />

Sud 8<br />

Nord 56 O<br />

Var.% -8,3<br />

LE IMPOSTI<br />

La pressione fiscale in percentuale<br />

sul Pii. Dati 2009<br />

Italia 43,5 {<br />

Francia<br />

Germania-37,0<br />

Regno<br />

Unito<br />

-34,3-f<br />

Spagna 30,7<br />

attività produttive. In realtà il 24 0_<br />

federalismd fiscale consentirebbe Uniti<br />

alle Regioni di abolirla dal 2014 FF ■;;-1te:Ocse<br />

Pagina 34 di 119<br />

AIUTI ALL'INNOVAZIONE<br />

Va a rilento il programma<br />

«Industria 2015» per aiuti ai<br />

progetti di innovazione<br />

industriale in partenariato tra<br />

imprese e centri di ricerca. In<br />

questo caso il problema è<br />

rappresentato dalla lentezza con<br />

cui si procede all'erogazione delle<br />

risorse alle imprese che si sono<br />

aggiudicati i bandi. Difficoltà<br />

burocratiche e di reperimento di<br />

"cassa" hanno paralizzato il<br />

programma. Nessuna traccia<br />

inoltre di nuovi bandi che pure<br />

erano stati previsti.<br />

Carmine Fotina<br />

2011 disoccupati over 50 non sono<br />

ancora operativi perché manca<br />

un decreto ministeriale.<br />

05 I TIROCINI FORMATIVI<br />

La norma che restringe la platea di<br />

soggetti che possono promuovere<br />

irocini attende la definizione dei<br />

requisiti dei soggetti promotori<br />

da parte delle Regioni.<br />

6 I APPRENDISTATO<br />

Dopo il via libera al testo unico di<br />

riforma dell'apprendistato le<br />

incognite sono legate all'effettiva<br />

applicazione della norma,<br />

Alessandro Rota Porta<br />

Intanto il riordino delle<br />

agevolazioni rischia di mettere<br />

nel mirino anche le risorse stanziate<br />

per ridurre cuneo fiscale.<br />

I AMMORTAMENTI<br />

I coeffkienti di ammortamento<br />

sono d'Alati 31 dicembre 1988.<br />

Alcune norme ne avevano<br />

promesso la revisione. Ora la<br />

manovra estiva promette<br />

dal 2013 una rimodulazione in<br />

quattro classi, che però non sarà a<br />

costo zero per le imprese: il gettito<br />

atteso è 1,3 miliardi per il 2014 e<br />

750 milioni dal 2015.<br />

G. Par.<br />

Pagina 2<br />

à, Fisco: promesse al palo<br />

°Éltg<br />

"'VE=


press LinE<br />

26/09/2011<br />

01 ZONE FRANCHE URBANE<br />

Zone franche urbane addio. Una<br />

delibera del Cipe di quest'anno ha<br />

azzerato la somma di 150 milioni<br />

per il 2007/13 per le aree a "fisco<br />

agevolato" per le Pmi. In stand by<br />

anche le zone a burocrazia zero<br />

istituite nel 2010.<br />

I BONUS ASSUNZIONE<br />

Il credito d'imposta del 50% del<br />

costo salariale per ogni nuovo<br />

assunto a tempo indeterminato<br />

(con determinati requisiti)<br />

non può essere fruito perché<br />

manca il via libera Ue e un<br />

apposito decreto.<br />

Il Sole12<br />

I NUOVI INVESTIMENTI<br />

Il credito d'imposta per nuovi<br />

investimenti al Sud non è ancora<br />

fruibile: si aspetta il via libera<br />

della Ue per l'uso dei fondi Fesr e<br />

un apposito decreto delle Entrate,<br />

014 I DISTRETTI PRODUTTIVI<br />

Mancano i decreti attuativi per<br />

introdurre la "fiscalità di<br />

distretto" che permetterà alle<br />

imprese di scegliere la tassazione<br />

di distretto per l'applicazione di<br />

Ires e tributi locali.<br />

05 INNOVAZIONE<br />

Sui progetti di innovazione<br />

fRES ITA ZERO<br />

L'andamento del Pil nelle regioni<br />

del Sud Italia o<br />

2004 0,5 --- --<br />

2005 —0,4 -----<br />

2006 ---- 1,6 ----<br />

2007 0,8<br />

2008 — -1,9 --<br />

2009 -4,3<br />

Pagina 35 di 119<br />

2010 -- 0,2--<br />

Fonte: Banca d'Italia<br />

industriale (Pii), che puntano a<br />

favotire lo sviluppo di prodotti e<br />

servizi ad atto contenuto<br />

innovativo, manca l'attuazione di<br />

2 dei 5 campi d'intervento, perché<br />

non ci sono i relativi bandi .<br />

06 I FONDO KYOTO<br />

Fondo rotativo per finanziare<br />

misure di riduzione delle<br />

immissioni dei gas a effetto serra<br />

attende un'apposita circolare che<br />

doveva essere emessa entro 60<br />

giorni dall'entrata in vigore del<br />

decreto del 2008. Gine Leo<br />

Amedeo Sacrestano<br />

Pagina 2<br />

id, Fisco: promesse al palo<br />

°Éltg<br />

"mita


press L.IfE<br />

26/09/201 1<br />

Da Ravenna al Kazakistan<br />

Rosetti Marino leader nella costruzione delle piattaforme offshore<br />

Vincenzo Del Giudice<br />

RAVENNA. Dal nostro inviato<br />

t", Gli obiettivi per quest'anno<br />

sono l'Iraq, dove in società mi -<br />

sta partecipa a un bando del -<br />

1'Eni, e il Kazakistan, dove il<br />

gruppo Rosetti Marino ha inve -<br />

stito 5o milioni di euro. E semprepiù<br />

internazionale la societ à<br />

ravennate fra i leader nel setto -<br />

re della costruzione delle piattaforme<br />

offshore .<br />

Quotata al segmento Mac del -<br />

la Borsa, con un flottante veramente<br />

molto ridotto, la Rosett i<br />

Marino ha circa 2000 dipendenti<br />

e nel 2011punta a realizzare un<br />

fatturato di 300 milioni di euro .<br />

MedardoRanieri, chiefexecutive<br />

officer del gruppo, è anch e<br />

la memoria storica della Rosett i<br />

Marino . «Gli anni migliori dal<br />

punto di vista del fatturato sono<br />

stati quelli che vanno dal 2007 al<br />

2009, quando sfiorammo i 400<br />

milioni di rie avi, con quasiso milioni<br />

di utile netto)). Ed è stato<br />

proprio quel profitto straordina -<br />

rio che ci ha fatto investire in Kazakistan,<br />

«dove c'è la più grand e<br />

LA PRESENZA<br />

Nel Paese asiatico il grupp o<br />

ha investito 50 milioni<br />

E la più grand e<br />

riserva petrolifera<br />

del mond o<br />

riserva petrolifera del mondo» ,<br />

aggiunge il generai manager<br />

Marco Deserti. «Da quel Paese,<br />

secondo le nostre stime - continua-<br />

ci aspettiamo un ritorno di<br />

Zoo milioni l'anno».<br />

Il vertice dell'azienda renna-<br />

gnola è cauto sull'andamento<br />

del 2011e 2012, influenzato della<br />

crisi in atto, «ma abbiamo commesse<br />

che ci fanno stare tranquilli<br />

fino al 2013» . Fra un paio di<br />

anni la Rosetti Marino consegnerà<br />

due piattaforme situat e<br />

sul Mare del Nord alla Total U k<br />

per un controvalore di 250 milioni<br />

di euro. «Abbiamo sempre lavorato<br />

per i big player del settore<br />

e fino al 2007 1'8o e anche<br />

l'85% dei ricavi consolidati del -<br />

l'azienda arrivavano dall'Eni»,<br />

sottolinea Ranieri .<br />

Il gruppo di Ravenna ha naturalmente<br />

molti interessi anche<br />

in Paesi del Nordafrica come<br />

Tunisia ed Egitto, travolti dall e<br />

contestazioni di piazza. «No i<br />

abbiamo richiamato inostri tecnici<br />

e operai sia dalla Tunisia<br />

sia dall'Egitto, ma dopo nemmeno<br />

un mese sono ripartiti.<br />

Sistemi di perforazione. Drillme c<br />

Caccia ai giacimenti profondi<br />

Eugenia Famiglietti<br />

La sua sede è a Podenzano,14<br />

km da Piacenza, luogo storico del<br />

gas e del petrolio in Italia. Da sempre<br />

qui si registrano affioramenti<br />

di petrolio ed è qui che sono nat e<br />

numerose aziende specializzat e<br />

nella perforazione . La Drillmec è<br />

una di queste, creata nel 1984 dal<br />

gruppo Trevi su quello che rimaneva<br />

di due aziende storiche, l a<br />

Geoastra e la Massarenti .<br />

Fin dai primi anni innova, sfid a<br />

i colossi dell'industria: svilupp a<br />

un sistema di perforazione più<br />

piccolo e flessibile . La strategia<br />

abbatte i costi, di movimentazione<br />

delle macchine e nell'impiego<br />

di materiali. E la stessa soluzione<br />

applicata in passato per i pozz i<br />

dell'acqua per profondità non oltre<br />

i 500 metri. Grazie agli aggiustamenti<br />

apportati, tutti sotto brevetto,<br />

Drillmec riesce ad arrivare<br />

nei giacimenti di gas e petrolio a<br />

5-6 mila metri.<br />

La richiesta di queste strutture<br />

è in continua crescita: sono più<br />

adatte ai giacimenti marginali,<br />

piccoli, dove si trova gran parte<br />

Pagina 36 di 119<br />

delle riserve non ancora sfruttate<br />

o scoperte di petrolio e gas. Latecnologia<br />

è poi adatta per la produzione<br />

di gas non convenzional e<br />

da argille o da carbone (settore in<br />

forte espansione negli Usa,in Cina<br />

e nell'Est d'Europa) .<br />

Nel 20091a centesima macchina<br />

venduta viene utilizzata perforazione<br />

nel Larderello in Toscana<br />

per la produzione divapore geotermico<br />

per la produzione di<br />

elettricità. I dipendenti a Podenzano<br />

sono 420, mentre un altro<br />

centinaio si trova nell'altra sed e<br />

di Houston, Texas. Il fatturato è<br />

in continua crescita, a 350 milioni<br />

di euro nel 2010.<br />

Non abbiamo avuto nessun<br />

problema, anche perchè in<br />

quei Paesi abbiamo da sempr e<br />

rapporti eccellenti» .<br />

Fondata nel 1925 a Ravenna<br />

per servire l'area portuale e in -<br />

dustriale locale come costrutto -<br />

re di strutture metalliche e in<br />

un secondo tempo come costruttore<br />

navale, Rosetti Marino<br />

si è sviluppata cogliendo l e<br />

opportunità di mercato offert e<br />

nelle vare fasi di crescita industriale<br />

a livello locale, nazionale<br />

e internazionale . Negli ann i<br />

50 Rosetti realizzò svariati impianti<br />

per il polo agro-alimenta -<br />

re dei Ferruzzi e per il polo pe -<br />

trolchimico di Ravenna.<br />

Nel 1962, nel Mare Adriatico<br />

presso Ravenna, fu scoperto i l<br />

primo giacimento offshore d i<br />

gas naturale in Europa (io ann i<br />

prima del gas nel Mare del<br />

® RIPRODUZIONE RISERVATA<br />

Nord!) . Rosetti partecipò quindi<br />

alla fase pionieristica del primo<br />

offshore in Europa, iniziando<br />

la costruzione di piattaforme<br />

petrolifere perAgip. L'attività<br />

offshore si sviluppò veloce -<br />

mente seguendo l'espansione<br />

delle attività produttive di gas.<br />

Nel Mare Adriatico Rosetti ha<br />

realizzato oltre 20 piattaforme<br />

offshore per l'estrazione e il trattamento<br />

di gas naturale in acque<br />

italiane e croate.<br />

Negli anni 8o Rosetti anticipando<br />

la crescente importanza<br />

di disporre di competenz e<br />

e risorse di ingegneria e progettazione,<br />

con la fondazion e<br />

di Fores Engineering a Forlì e<br />

l'acquisizione diBasis Engineering<br />

di Milano negli anni 90 ,<br />

fu creato il corpo principal e<br />

dell'attuale gruppo .<br />

® RIPR000ZIONE RISERVAT A


press L.IfE<br />

26/09/2011<br />

Turbine . Nuovo Pignone<br />

II Sole<br />

Il colosso Usa abita a Firenze<br />

,. 11 colosso Generai Electric h a<br />

una sede di vertice al di fuori degli<br />

Stati Uniti a Firenze, p er le sue atti -<br />

vità sul petrolio e gas. Queste ruotano<br />

intorno alla Nuovo Pignone, società<br />

storica fiorentina fondata ne l<br />

1842, famosa per i component i<br />

meccanici. Nel 1954 è stata acquisi -<br />

ta dall'Eni per realizzare lepomp e<br />

che servivano ai pozzi e al trasporto<br />

del gas. Nel 1994 è stata ceduta,<br />

con una delle prime privatizzazioni,<br />

a GE, operazione da molti criti -<br />

cata come il primo passo verso il licenziamento<br />

degli allora 4mila di-<br />

Il bilancio ai raggi X<br />

In milioni di euro. Il fatturato al31 dicembre<br />

2010 di Rosetti Marino . Nel 2011 l'obiettivo è<br />

raggiungere quota 300 milioni di euro<br />

pendenti. Le cose sono andate diversamente<br />

. Oggi i 5mila dipendenti<br />

del Nuovo Pignone fanno<br />

parte di un business globale di Generai<br />

Electric, GE Oil & Gas, che<br />

conta circa 33mila persone e ch e<br />

nel 2011 farà un fatturato di quasii4<br />

miliardi di dollari. Nuovo Pignone<br />

è leader mondiale nella costruzione<br />

di turbine e compressori: per<br />

questo è stata scelta dall'Osservatorio<br />

Nomisma Energia - I1 Sole 24<br />

Ore. Per il giacimento di Kashagan<br />

dell'Eni nel Mar Caspio ha svilup- Al vertice. Massimo Messeri ,<br />

patocompressoricapacidiresiste- presidente di GE Nuovo Pignone<br />

Èilnumero dei dipendenti. L'azienda è quotata<br />

alsegmento Mac della Borsa . Ne12010sono stati<br />

effettuati investimenti per 8,18 milioni di euro<br />

Pagina 37 di 119<br />

re a pressioni e corrosività mai affrontate<br />

al mondo (82obare contenuto<br />

di zolfo fino al 23%). Altre<br />

aree di eccellenza sono state raggiunte<br />

nelle turbine e compressori<br />

per la liquefazione del gas naturale<br />

e nei reattori per le raffinerie; come<br />

a Sannazzaro vicino a Pavia,<br />

nella raffineria dove l'Eni starealizzando<br />

un impianto d'avanguardia<br />

per la conversione dei greggi pesanti<br />

che potrebbe cambiare gli<br />

equilibri del mercato petrolifero<br />

mondiale, rendendo sfruttabili riserve<br />

di greggi non convenzionali<br />

pari a quattro volte quelle attualmente<br />

conosciute.<br />

Eu . F.<br />

© RIPRODUZIONE RISERVAT A


press L.If1E<br />

26/09/2011<br />

II Sole<br />

Lo sviluppo riparte dalle «incompiute»<br />

I provvedimenti inattuati delle ultime Finanziarie tornano al centro del confront o<br />

Giovanni Parent e<br />

Partiamo da un esempio concreto, la<br />

«Autotrasporti Riletti Snc» : se la politic a<br />

avesse tenuto fede ai patti, oggi il titolar e<br />

della ditta potrebbe scegliere di pagare l e<br />

imposte con 1'Ires al 27,5% anziché con l'lrpef<br />

ad aliquota variabile . Lo prevedeva la Finanziaria<br />

2008, ma il provvedimento attuativo<br />

si è perso nel cambio di legislatura .<br />

Ecco una delle tante promesse di cui è la -<br />

stricata la via della crescita-zero. Un'altra riguarda<br />

i crediti verso la pubblica amministrazione.<br />

Se il signor Riletti ha tra i suoi<br />

clienti una Asl che tarda a pagare una fattura<br />

di 5mila euro, la manovra estiva del 201 0<br />

gli consente di scalare quella cifra dalle imposte<br />

dovute al Fisco. Peccato che manchi<br />

ancora il decreto ministeriale, senza il quale<br />

la legge è come se non esistesse .<br />

Dalle liberalizzazioni ai servizi pubblic i<br />

locali, dall'energia agli incentivi per le imprese,<br />

con le norme inattuate o mancanti si<br />

potrebbe scrivere non uno, ma due decreti<br />

per lo sviluppo . Inevitabile, allora, che il tagliando<br />

all'economia - come l'ha definito il<br />

ministro Giulio Tremonti - parta propri o<br />

dalle incompiute. Sul tavolo ci sono i provvedimenti<br />

attuativi delle tre manovre de l<br />

2011(i decreti 70, 98 e 138), ma anche una serie<br />

di interventi attesi ormai da anni, se non<br />

da decenni . Del piano energetico nazionale ,<br />

ad esempio, si favoleggia dall'inizio degli anni<br />

80. Ma la realtà è fatta di programmi a breve<br />

termine e continui ripensamenti, dal nucleare<br />

agli incentivi alle rinnovabili . Per<br />

non parlare dei bonus per incrementare l'efficienza<br />

energetica: fossero ben calibrati e<br />

duraturi, potrebbero far lievitare il Pil dello<br />

0,4% all'anno fino al 2020 (Si veda anche i l<br />

Rapporto Energia in allegato).<br />

Dopo l'incontro di martedì scorso, i rappresentanti<br />

delle attività produttive sono<br />

convocati mercoledì in via XX Settembr e<br />

per continuare il confronto . Salvo imprevisti,<br />

la tabella di marcia porterà entro la met à<br />

di ottobre a uno o più decreti su tre fronti : le<br />

infrastrutture, lo sviluppo economico e l a<br />

semplificazione .<br />

Oggi la carenza di risorse pubbliche impone<br />

di puntare sulle riforme "a costo zero".<br />

A partire da quelle liberalizzazioni che<br />

- secondo stime del Centro studi di Confindustria<br />

- potrebbero far crescere il Pil d i<br />

quasi 1'1,8"x" all'anno (con una terapia<br />

shock) o almeno dell'1,4% (con azioni graduali),Il<br />

guaio è che il costo è zero solo pe r<br />

le casse pubbliche. Liberalizzare significa<br />

aprire il mercato a nuove imprese, costringendo<br />

ad affrontare la concorrenza anche<br />

quelle aziende che oggi operano in un am-<br />

Pagina 38 di 119<br />

biente protetto. Come dire: il sistema nel<br />

complesso ci guadagna - l'Ocse calcola u n<br />

aumento di produttività del 14,1% in diec i<br />

anni, oltre al calo di prezzi e tariffe - m a<br />

qualcuno rischia di rimetterci . E qui la partita<br />

si fa politica. Prima di tutto per la difficoltà<br />

di scontentare soggetti molto influenti.<br />

E poi perché liberalizzare i servizi pubblici<br />

locali significa privare sindaci e gover -<br />

natori di una riserva di poltrone e posti di<br />

lavoro da distribuire senza i fastidi delle gare<br />

e dei concorsi .<br />

Il rischio è che l'attuale contesto politic o<br />

non consenta di prendere decisioni forti .<br />

Servirebbero invece riforme strutturali, come<br />

chiede il Manifesto delle imprese annun -<br />

ciato da Confindustria : pensioni, dismissioni<br />

del patrimonio pubblico, riforma delle<br />

professioni, infrastrutture, meno lrpef per i<br />

lavoratori e niente Irap per le imprese .<br />

Sia ben chiaro . L'incapacità di decidere<br />

non è un vizio recente, come dimostra la<br />

mappa delle "incompiute" riportata inqueste<br />

due pagine. Ad aprire il dossier di riforma<br />

delle professioni, ad esempio, fu Giulia -<br />

no Amato - allora all'Antitrust - nell'orma i<br />

lontano 1997. Nonostante i ripetuti sollecit i<br />

dei suoi successori, però, la riforma resta un<br />

cantiere aperto . Proprio come quelli delle<br />

grandi opere, che scontano la stretta ai fon -<br />

di imposta da Tremonti, ma anche la zavorra<br />

di procedure complesse che finora non<br />

sono riuscite a coinvolgere i capitali privati.<br />

Anche quando c'è la volontà politica ,<br />

comunque, il successo non è garantito.<br />

Prova ne sia il capitolo delle semplificazioni<br />

amministrative. In questo caso - al<br />

pari delle professioni - la partita si è aperta<br />

negli anni 90, con la legge 241 e poi co n<br />

le Bassanini. Eppure, siamo ancora<br />

all'Abc: se oggi un impiegato pubblico pretende<br />

un documento già in possesso dell a<br />

pubblica amministrazione, cittadini e imprese<br />

non possono dirgli di "no" senza rischiare<br />

di vedere respinta la propria istanza.<br />

E lo stesso succede se uno sportello comunale<br />

per l'edilizia si rifiuta di accettar e<br />

la nuova Scia al posto della vecchia Dia .<br />

Se l'economia nazionale non cresce più ,<br />

la colpa è anche degli altri "costi impliciti"<br />

che affossano la competitività del sistema -<br />

Italia. Prendiamo la corruzione nel settore<br />

pubblico: nessuno sa quanto pesi di preciso ,<br />

e l'Autorità di vigilanza in materia contest a<br />

la stima di 6o miliardi all'anno . Di certo, c'è<br />

solo che il disegno di legge anti-mazzette h a<br />

iniziato l'iter al Senato a maggio dell'ann o<br />

scorso e non è stato ancora approvat o<br />

dall'altro ramo del Parlamento . . .<br />

Ud RIPRODUZIONE RISERVATA


press L.IfE<br />

26/09/201 1<br />

01 i MERCATO CHIUS O<br />

Ilverdetto dell'Antitrust è chiaro:<br />

«Le liberalizzazioni non si son o<br />

concretizzate», ha detto un a<br />

settimana fa il presidente Antoni o<br />

Catricalà . L'Istituto Bruno Leoni h a<br />

quantificato il ritardo : fatte 100 le<br />

bestproctice europee, l'Italia è a l<br />

49% di apertura del mercato. Tra i<br />

settori più indietro i trasporti, per i<br />

quali Catricalà chiede la creazione<br />

di un'authority dedicata .<br />

02 I LA LEGGE (MAI) VARATA<br />

La legge sviluppo 2009 preved e<br />

che ogni anno venga stilato u n<br />

disegno di legge per l a<br />

Ol I IL PIANO MANCANT E<br />

Cercasi piano energetico nazionale .<br />

Atteso dai primi anni 80, avrebbe<br />

dovuto essere varato entrodo scorso<br />

15 settembre, secondo la promess a<br />

fatta all'inizio dell'estate dal<br />

ministro dello Sviluppo economico,<br />

Paolo Romani . Un appuntamento<br />

drammaticamente mancato.<br />

02 i IL CONTO ENERGIA<br />

In uno scenario in cui l'incertezz a<br />

della politica faceva da contrattar e<br />

alla buona volontà delle imprese, i<br />

nuovi impianti per l'energia pulita<br />

sono balzati a 10mila megawatt d i<br />

potenza installata, con l a<br />

01 i DIGITAL DIVIDE<br />

Il piano di riduzione del divari o<br />

digitale (collegamenti a band a<br />

larga "base") procede con l a<br />

difficoltà di reperire risors e<br />

nazionali . Gli 800 milioni d i<br />

risorse nazionali Fas destinati al ,<br />

Programma dalla legge svilupp o<br />

del 2009 sono stati prima ridott i<br />

a 400 e poi congelati . Lo scarso<br />

febbraioil Tesoro mostrò la<br />

disponibilità a sbloccare Amen o<br />

una prima fetta di 100 wi[ioni, m a<br />

per ora sono di fonte Udle unich e<br />

risorse sicure per azzefare i l<br />

divario digitale tra diverse zon e<br />

del Paese .<br />

Concorrenza . Testo che non ha mai<br />

visto la luce .<br />

031 I SERVIZI LOCALI<br />

Scritta nel 2008, riformulata ne l<br />

2009, bocciata dai referendu m<br />

del 12 e 13 giugno e infine riscritt a<br />

identica - con la sola esclusion e<br />

dell'acqua - dalla manovra d i<br />

Ferragosto. La riforma dei serviz i<br />

pubblici locali è ancora<br />

un'incompiuta : il testo ora vigent e<br />

impone di mettere sul mercato i<br />

servizi, tramite affidamento co n<br />

gara o a una società mista con<br />

socio privato operativo (con le<br />

pesanti eccezioni di trasporto<br />

prospettiva di superare i 12mila a<br />

fine anno . Un miracolo, se si pens a<br />

alla linea ondivaga e contraddittoria<br />

che per lunghi mesi ha segnato i<br />

ripensamenti sulle agevolazioni del<br />

conto energia (ora regolato dal Dm 5<br />

maggio 2011) .<br />

03 I L'ADDIO AL NUCLEARE<br />

Il piano per il ritorno all'energia<br />

nucleare, ancora prima dell'avvi o<br />

operativo, ha registrato u n<br />

sostanziale tracollo. Colpa del<br />

referendum antiatomo, si dirà . '<br />

Colpa, ancor prima, della<br />

connotazione incerta e ritardatari a<br />

che il Governo ha dato al piano . Ecco<br />

02I RETE ULTRA VELOCE<br />

Merita un discorso a parte l a<br />

realizzazione di una rete di nuov a<br />

generazione (banda ultralarga) . E<br />

stata più volte rinviata l a<br />

conclusione del tavolo Romani ,<br />

presso il ministero dello Sviluppo ,<br />

che avrebbe dovuto portare all a<br />

costituzione di una società mist a<br />

pubblico-privato (operatori tic m a<br />

anche possibile coirivolgiment o<br />

della Cdp) per il network in fibra .<br />

Romani punta ora a utilizzar e<br />

parte delle risorse (almeno 300<br />

milioni) chéarriveranno dall'ast a<br />

per te frequenze, in via d i<br />

conclusione .<br />

Pagina 39 di 119<br />

IL MERCATO<br />

L'apertura del mercato secondo<br />

l'Istituto B . Leoni (dati %)<br />

Elettricità -72 -<br />

Gas ---62 -<br />

Poste 47-<br />

Tlc— 42-1<br />

Ferrovie •—36 -<br />

Autostrade-2 8<br />

Acqua=--19 -<br />

LA BOLLETTA<br />

Il prezzo medio in euro al kWh<br />

(dati giugno 2011 )<br />

Medio Grand e<br />

consumatore l « `consumator e<br />

I FONDI<br />

n<br />

Sono le risorse - quota dell'incass o<br />

dell'asta perle frequenze tic - che i l<br />

ministero dello Sviluppo economic o<br />

punta a impiegare per rilanciare il<br />

progetto di una società mista per la<br />

banda larga di nuova generazione .<br />

Servirà per un'intesa con il ministero<br />

dell'Economia<br />

ferroviario regionale, gas,<br />

elettricità, farmacie e servizi idric i<br />

integrati).<br />

04 I LE PROFESSIONI<br />

Il dossier delle liberalizzazioni per<br />

i professionisti è stato aperto nel<br />

1997, con il rapporto di Giulian o<br />

Amato (allora all'Antitrust) . Dop o<br />

molte ipotesi di riforma e marc e<br />

indietro, la manovra di Ferragost o<br />

detta un perimetro di regole<br />

(dall'accesso alla formazione) i n<br />

base ai quali gli ordinament i<br />

dovranno essere riformati entr o<br />

agosto 2012 .<br />

C .D.0.<br />

l'Agenzia per la sicurezza ,<br />

dimenticata nelle sue urgentissim e<br />

scadenze istitutive, debole ne i<br />

mezzi, confusa nella missione.<br />

04 I INCENTIVI DA RIPENSAR E<br />

L 'agenda dei prossimi impegni è<br />

fittissima : promozione dell e<br />

rinnovabili termiche, ridefinizion e<br />

degli incentivi per l'eolico ,<br />

biomasse, carburanti di origine<br />

vegetale e il nuovo quadro<br />

strategico per l'efficienza<br />

energetica . Tutti appuntamenti ch e<br />

rischiano di mancare la scadenze<br />

fissate a livello comunitario .<br />

F.Re .<br />

03 I PA «IN RETE »<br />

Il progetto «sistema pubblico d i<br />

connettività», in collaborazion e<br />

con i principali operator i<br />

nazionali di telecomunicazioni e<br />

di informatica, è nato con<br />

l'obiettivo di consentire all e<br />

pubbliche amministrazion i<br />

centrali di comunicare traforo i n<br />

modo più efficiente gestendo<br />

telefonate, dati e servizi evoluti .<br />

Progetto posto all'interno del<br />

piano digitale «e-gov 2012» : dop o<br />

i primi stati di avanzamento, i l<br />

livello di implementazione h a<br />

rallentato.<br />

Carmine Fotina


press L.IfE<br />

26/09/2011<br />

D Sole<br />

01 1 IL CROLLO DEI FONDI manovre estive. Gli intervent i<br />

La spesa in opere pubbliche in Italia normativi sono stati numeros i<br />

è scesa in modo costante negli (quattro correzioni al codice appalt i<br />

ultimi anni (dati Ance): dai 33,9 in cinque anni) ma il problema,<br />

miliardi dieuro del 2004 ai 23,1<br />

previsti per quest'anno (-32%) . U n<br />

effetto del taglio dei fondi pubblici e<br />

del patto di stabilità degli ent i<br />

locali . Pesante in particolare, negli<br />

ultimi tre anni, Caglio dei<br />

finanziamenti statali alle<br />

infrastrutture, scesi da una media di<br />

26,5 miliardi nel 2000-2008<br />

(compresa la Tav) ai 18,5 miliard i<br />

de12009,16 miliardi nel 2010,12, 6<br />

mld nel 2011. E ancora peggio s i<br />

annuncia il 2012 per effetto delle<br />

01. i IL PRIMO FLO P<br />

Trenta mesi dopo l'annuncio de l<br />

premier Silvio Berlusconi - era il l °<br />

aprile 2009- il piano casa pe r<br />

ingrandire le villette si è<br />

dimostrato unflop in quasi tutt a<br />

Italia, con sole le eccezioni d i<br />

Veneto e Sardegna . Il varo dell e<br />

norme regionali e comunali èstat o<br />

lento, ma soprattutto tropp o<br />

restrittivo per invogliare i<br />

proprietari a investire nell'edilizi a<br />

privata in tempo di crisi.<br />

02 i TORNA IL PIANO CAS A<br />

Ildecreto Sviluppo tenta di<br />

rilanciare il piano casa, puntando<br />

01 i TUTTO PIÙ FACIL E<br />

Semplificare i rapporti di cittadin i<br />

e aziende con la pubblica<br />

amministrazione. Procedure pi ù<br />

snelle per la tenuta dei libri<br />

sociali, la certificazion e<br />

d'impresa, le strutture ricettive ,<br />

l'autorizzazione paesaggistica, l a<br />

comunicazione di cessione d i<br />

fabbricati, gli appalti . Riduzion e<br />

degli oneri . Utilizzo della<br />

tecnologia nelle comunicazioni tra<br />

utenti e uffici pubblici, Sono gl i<br />

obiettivi del disegno di legg e<br />

presentato a febbraio 2010 da l<br />

Governo, a firma dei ministri<br />

Renato Brunetta (Pubblica<br />

anche immaginando ulterior i<br />

correttivi alla legge obiettivo, non è<br />

solo procedurale.<br />

GLI STANZIAMENTI<br />

La spesa per opere pubblich e<br />

in Italia (miliardi di euro)<br />

2004<br />

33,9<br />

02 i BLOCCO DELLA CASS A<br />

Le infrastrutture statali avanzano a<br />

rilento anche per il rallentamento<br />

imposto dal ministero<br />

dell'Economia negli ultimi tre ann i<br />

alle erogazioni effettive di cassa : il<br />

Cipe assegna le risorse a un'opera o<br />

a un programma, ma poi<br />

l'Economia - per prudenza di Fonte : Ance<br />

sul recupero delle aree urban e<br />

degradate. La norma è applicabil e<br />

anche senza recepimento local e<br />

dall'li settembre scorso, ma sarà<br />

comunque di difficile utilizzo per i<br />

privati, se Regioni e Comuni no n<br />

approveranno regole specifiche .<br />

03 i LA DEREGULATIO N<br />

L'altra leva usata dal Governo è<br />

stata la semplificazione de i<br />

permessi, con una lunga serie di<br />

interventi : manutenzion e<br />

straordinaria senza Dia (D I<br />

40/2010), Scia al posto della Dia<br />

(D( 78/2011), via libera<br />

paesaggistico semplificato (Dpr .<br />

02 I ITER SOFFERTO<br />

Dal disegno di legge originario fos .<br />

. . .. . .. . . ..<br />

sono germogliati, per effetto di vari I<br />

stralci, altri progetti . Quello che . °°'1<br />

contiene le misure di<br />

semplificazione (atto Senato I<br />

.. . . .. . .. . . .<br />

2243-bis) non è ancora stato 4<br />

approvato ed è ora all'esame della '"' .4'<br />

commissione Affari costituzionali,<br />

che ne ha discusso per l'ultima ., .,6<br />

voltail2 agosto . Nella seduta del 7<br />

14 settembre il relatore, Andre a<br />

Pastore (Pdl), ha sollecitato l a<br />

ripresa dell'esame del Dd1, perch é<br />

IL POTENZIALE<br />

201 1<br />

23, 1<br />

bilancio - non sbloccai fondi, o lo fa<br />

dopo mesi o anni .<br />

03 i PROJECT FINANCIN G<br />

Da anni si punta sul<br />

co-finanziamento privato con i l<br />

projectfinancing, ma la formula<br />

non è mai decollata del tutto . Oggi<br />

è salita al 20-25% dei bandi, m a<br />

molte delle gare non vanno a buo n<br />

fine o le imprese non trovano poi i<br />

prestiti bancari . Ora il Govern o<br />

prova altre tecnicalità per spinger e<br />

il Pf, ma nessuno crede ch e<br />

possano fare da "bacchetta<br />

magica" .<br />

Alessandro Aron a<br />

139/2010), permesso di costruire<br />

con il silenzio-assenso (Dl<br />

70/2011) . La resistenza di molti<br />

enti locali e il mancato snellimento<br />

delle norme sostanziali ha un po '<br />

vanificato l'obiettivo dell a<br />

deregulation .<br />

Secondo le stime effettuate dal 04 i IL SOCIAL HOUSIN G<br />

Cresme nel 2009, il piano casa Sul fronte dell'edilizia sociale, i l<br />

avrebbe potuto attivare sistema dei fondi immobiliari<br />

investimenti complessivi per 60 lanciato nell'estate 2008 ha avut o<br />

miliardi di euro : un potenziale un avvio più lento delle attese . Ad<br />

rimasto quasi totalmente inespresso oggi la Sgr di Cassa depositi e<br />

prestiti ha varato delibere per<br />

progetti relativi a 7.500 alloggi.<br />

C .D .O .<br />

amministrazione) e Roberto LA CORRUZION E<br />

Calderoli (Semplificazione)<br />

La classifica della corruzione percepita<br />

(dal migliore al peggiore).<br />

Pagina 40 di 119<br />

Paese<br />

. . .. .. . .. .. . .. . .. .. .. . .. . .. .. . .. .. . .. .. . .. . .. .. .. . .. . .. . .. .<br />

Danimarc a<br />

. . .. . .. .. .. . .. . . .. . .. . .. .. .. . . . .. .. . .. .. . .. .. . .. . .<br />

Nuova Zeland a<br />

Singapor e<br />

Finlandi a<br />

Svezi a<br />

Canad a<br />

Oland a<br />

«di grande utilità per il Paese» .<br />

031 LOTTA ALLE TANGENTI<br />

Sponsorizzato dai finiani, il Dd l<br />

governativo anti-corruzione<br />

arriva al Senato a maggio 2010 e<br />

va subito in pole position . Quand o<br />

però i rapporti tra Berlusconi e<br />

Fini si rompono, il Odi subisce u n<br />

rallentamento . Approvato a<br />

giugno dal Senato, ora è all'esam e<br />

delle commissioni riunite Affari<br />

costituzionali e Giustizia dell a<br />

Camera . Tra le altre novità ,<br />

l'aumento delle pene per i<br />

dipendenti corrotti .<br />

Antonello Cherchi


press L.IfE<br />

26/09/2011<br />

Din o<br />

Pesol e<br />

Vere riforme<br />

e tagli dispesa<br />

per invertire<br />

la rotta<br />

II Sole<br />

4 unica vera ricett a<br />

strutturale per<br />

recuperare fiducia sui<br />

mercati internazionali è agire<br />

con vigore, e subito, sul front e<br />

della crescita . Quest'anno non<br />

si andrà oltre un modesto<br />

0,7%, contro 1'1,1% stimato i n<br />

aprile. Nel 2012 Si scenderà all o<br />

o,6%, rispetto all'1,3% delle<br />

precedenti stime e lo 0,3 %<br />

previsto dal Fmi. In uno.<br />

scenario di tal fatta, se non si<br />

opera sul denominatore<br />

appare arduo immaginare che<br />

nonostante le due maxi<br />

manovre di luglio e agosto<br />

(59,8 miliardi a regime) s i<br />

possa centrare l'obiettivo del<br />

pareggio di bilancio nel 2013 .<br />

Il governo è al lavoro, s i<br />

punta a un pacchetto di<br />

semplificazioni, incentivi<br />

fiscali per le grandi opere,<br />

liberalizzazioni e<br />

privatizzazioni, interventi in<br />

favore del Mezzogiorno .<br />

Operazione da condurre « a<br />

costo zero» . Ben vengan o<br />

misure in grado di alleggerire i l<br />

carico che le imprese e i<br />

cittadini sono costrette a<br />

sopportare a caus a<br />

dell'inefficienza dell a<br />

macchina pubblica, va ben e<br />

anche riaffermare il principi o<br />

cardine della libertà d'impresa<br />

(non serve scomodare l a<br />

Costituzione), ma certo par e<br />

arduo immaginare che s i<br />

possa dare una scossa<br />

all'economia senza metter e<br />

in campo nuove risorse .<br />

Al momento, per effett o<br />

delle fibrillazioni politiche che<br />

ne limitano il raggio d'azione, i l<br />

Governo si affida a non meglio<br />

precisati «meccanismi di tip o<br />

non keynesiano a supporto<br />

della crescita», nonché<br />

all'auspicato migliorament o<br />

della «aspettative degli agenti<br />

economici, in presenza di<br />

politiche credibili d i<br />

risanamento della finanz a<br />

pubblica». Se è tutto qui, è un<br />

Pagina 41 di 119<br />

po' poco . Rigore e sviluppo : il<br />

binomio non consent e<br />

deviazioni, perchè se non s i<br />

accompagna la stretta di<br />

bilancio con politiche attive<br />

per la crescita si condanna il<br />

paese alla stagnazione.<br />

Facile l'obiezione: con i l<br />

debito pubblico al 12o% del Pil,<br />

una pressione fiscale che ne l<br />

2013 lambirà il 44% e un costo<br />

per gli interessi che nel 201 3<br />

volerà a quota 90,7 miliardi (il<br />

5,5 % del Pil) i margini sorso<br />

ridottissimi. La strada a questo<br />

punto non può che passare per<br />

scelte difficili, ma necessarie .<br />

Pressuppongono grande<br />

determinazione politica e<br />

quell'unità di intenti e<br />

coesione nazionale che i l<br />

presidente della Repubblica<br />

auspica di fatt o<br />

quotidianamente. Non vi è<br />

alternativa a una seri a<br />

razionalizzazione della spesa<br />

che passi anche attravers o<br />

interventi strutturali sul front e<br />

della previdenza (inevitabil e<br />

l'allungamento in tempi no n<br />

biblici dell'età pensionabile).<br />

Chiusa la stagione dei tagli<br />

lineari, ora - citiamo ancora<br />

Giorgio Napolitano - è temp o<br />

di una «vera, profond a<br />

revisione e selezione della<br />

spesa pubblica» ,<br />

accompagnata da una<br />

vigorosa, quotidiana azione d i<br />

contrasto all'evasione. Alcuni<br />

segnali immediati in quest a<br />

direzione servirebbero ad<br />

allentare latensione sui<br />

mercati e a ridare fiducia agli<br />

operatori economici. I l<br />

pacchetto sviluppo dev e<br />

essere dunque rafforzato. E<br />

proprio la prospettiva dell a<br />

bassa crescita a porre a rischi o<br />

gli obiettivi di contenimento<br />

del deficit, alimentando l a<br />

sfiducia dei mercati e delle<br />

agenzie di rating. Occorr e<br />

uscire da questo circol o<br />

vizioso, e in fretta .


press LinE<br />

26/09/2011<br />

Il Sole12<br />

Il polo energetico crea lavoro e sviluppo<br />

Intorno a petrolchimici e centrali operano grandi imprese metalmeccaniche e di carpenteria<br />

Davide Taba retti<br />

L'energia porta sviluppo.<br />

La «questione meridionale» è il<br />

problema più presente e dibattuto<br />

di tutti i 150 anni di storia<br />

d'Italia, longevità che però non<br />

, ha aiutato gran che a superarne<br />

le cause. L'energia, già in passato,<br />

è stato il settore che più di altri<br />

ha partecipato al tentativo di<br />

fare sviluppo e, in molti casi,<br />

contrariamente alla percezione<br />

che dà, ci è riuscito. In Sicilia, sarebbe<br />

più bello non avere i pe-<br />

NON SOLO RINNOVABILI<br />

Peri rigassificatori<br />

di Brindisi, Priolo<br />

e Porto Empedocle<br />

previsti investimenti<br />

fino a un miliardo ciascuno<br />

trolchimici di Priolo, Gela o Milazzo,<br />

ma questi impianti lavorano<br />

da decenni e occupano migliaia<br />

di persone.<br />

Allo stesso modo la raffineria<br />

di Sarroch o il petrolchimico di<br />

Porto Torres in Sardegna impattano<br />

visivamente, ma hanno attirato<br />

miliardi di euro di investimenti<br />

negli ultimi anni, peraltro<br />

su tecnologie di avanguardia.<br />

Le centrali elettriche una<br />

volta del monopolista Enel, come<br />

Brindisi, Rossano Calabro,<br />

Termini Imerese, Fiume Santo,<br />

sono uguali a quelle del nord di<br />

Tavazzano, Ostiglia, Turbigo,<br />

Monfalcone.<br />

Oltre a portare elettricità,<br />

hanno aiutato a creare maggiore<br />

omogeneità nel nostro tessuto<br />

economico e sociale, molto<br />

disastrato in alcune parti<br />

Impianti elettrici record<br />

per il greggio in Val d'Agi<br />

Eugenia Famiglietti<br />

= Matera è famosa per<br />

suoi sassi. Per chi vuole far<br />

impresa, invece, la grande r<br />

sorsa della Lucania, che pu<br />

creare le condizioni per un<br />

sviluppo dell'area, è il petrc<br />

Ho. Quella di Sudelettra, sc<br />

cietà di impiantistica, è un<br />

storia vincente, in una Regie<br />

ne dove permangono alcun<br />

difficoltà, spesso strutturali<br />

Il fondatore è l'attuale an<br />

ministratore delegato Le<br />

renzo Marsilio, classe 194'<br />

che nel 1969 viene assunt<br />

come elettricista speciali<br />

zato all'Anic di Pisticci, dc<br />

ve l'Eni anni prima avev<br />

trovato gas metano, materi<br />

prima per provare a far part<br />

re un po' di industria.<br />

Ne11974, con le prime cri:<br />

della chimica, si mette in prc<br />

prio e fonda la società, cont<br />

nuando a svolgere lavori ele<br />

trici per l'Eni nella zona. N(<br />

gli anni successivi Paziend<br />

allarga il suo raggio d'azion<br />

andando all'estero, in Egitt(<br />

Arabia Saudita, Iraq, inizia<br />

mente al traino dell'Eni, avo<br />

te anche da sola.<br />

Appena arriva la scopert<br />

del grande giacimento dell<br />

Val d'Agri, Sudelettra cc<br />

mincia a lavorare nell'insta<br />

lazione degli impianti elettrici<br />

dei pozzi e per altre opere<br />

civili, ottenendo commesse<br />

in maniera continuativa<br />

che le consentono di assumere<br />

altre persone.<br />

Attualmente la società ha<br />

un fatturato di circa 3o milioni<br />

di euro e impiega 370 persone,<br />

la quasi totalità del<br />

Sud, fra cui molti giovani ingegneri<br />

che si sono formati<br />

nelle università di Bari, Napoli<br />

e Potenza. Non manca-<br />

del Sud. Tutti questi poli energetici,<br />

spesso al servizio de]<br />

consumi del Centro Nord, hanno<br />

attivato un indotto di imprese<br />

di carpenteria e metalmeccanica<br />

che, dopo la prima<br />

esperienza locale, continuano<br />

a operare in giro per Italia<br />

o nel resto d'Europa.<br />

Per il futuro le cose non saranno<br />

molto diverse e l'energia<br />

continuerà a essere occasione<br />

di sviluppo, se non altro per i]<br />

fatto che la sua domanda è ir<br />

continua crescita.<br />

Sono le rinnovabili quelle<br />

che attualmente catturano 12<br />

maggiore attenzione. Per ragioni<br />

fisiche, il fotovoltaico e l'eolico<br />

sono maggiormente disponibili<br />

al Sud. Tuttavia, grandi occasioni<br />

ci sono ancora nelle fonti<br />

tradizionali I rigassificatori<br />

di Brindisi, Priolo e Porto Emped"r4.'.,,,,,,<br />

investimenti dell'or-<br />

no delle storie" in controtendenza:<br />

è il caso, ad esempio,<br />

di un paio di giovani, uno ingegnere<br />

alla Columbia University,<br />

cittadini americani<br />

nati e cresciuti a New York,<br />

figli di emigrati lucani che<br />

hanno deciso di tornare.<br />

Le difficoltà ci sono, a cominciare<br />

dall'opposizione di<br />

gran parte delLfpopolazione<br />

locale allo sviluppo dell'enorme<br />

giacimento.<br />

Quest'anno Sudelettra<br />

completa i lavori elettrici e<br />

meccanici al centro oli (in<br />

un mese 75omila ore di lavorazione).<br />

Marsilio punta sulla<br />

formazione: è infatti il<br />

principale artefice di un<br />

nuovo progetto che sta per<br />

partire, quello della scuola<br />

in Val D'Agri per giovani<br />

tecnici da impiegare nell'industria<br />

metalmeccanica a<br />

servizio degli impianti petroliferi.<br />

La consapevolezza che lentamente<br />

si sta diffondendo<br />

anche in Basilicata è che il petrolio,<br />

di cui la Regione è ricca,<br />

verrà comunque estratto<br />

e che sarà un'occasione per<br />

creare occupazione e rilanciare<br />

l'economia di un'area.<br />

Sudelettra lo ha già capito.<br />

Pagina 42 di 119<br />

dine di o,8-1 miliardo di euro ciascuno,<br />

con importanti fette che<br />

andrebbero a imprese locali.<br />

Il più grande giacimento di<br />

petrolio su terra in Europa è sotto<br />

la Lucania e l'Eni sta cercando<br />

di raddoppiare la capaciti<br />

produttiva, mentre la Total dovrebbe<br />

finalmente partire con i<br />

suoi pozzi, per investimenti<br />

complessivi dell'ordine di 2 miliardi<br />

di euro. La Lucania di Cristo<br />

si è fermato a Eboli e la Sicilia<br />

del Gattopardo sono ormai<br />

lontane nel tempo e la possibilità<br />

che si possa conservarne 12<br />

parte più bella dipende dal continuo<br />

miglioramento delle condizioni<br />

economiche a cui nor<br />

può mancare, come in passato,<br />

l'apporto dell'industria legata<br />

all'energia.<br />

C/RIPRODUZIONE RISERVATI<br />

Il poloenergutico ere<br />

'


press LinE<br />

26/09/2011<br />

Il Sole12<br />

Se un'azienda siciliana<br />

mette paura agli inglesi<br />

L'Irem è una delle più importanti<br />

realtà della Sicilia<br />

sud orientale, balzata alle cronache<br />

a inizio 2009 quando,<br />

vincitrice di un appalto in Inghilterra,<br />

porta alla raffineria<br />

Total di Lindsey manodopera<br />

italiana scatenando la protesta<br />

degli operai inglesi dallo<br />

slogan: «lavori britannici ai lavoratori<br />

britannici».<br />

L'azienda è fondata a Siracusa<br />

nel1979 dall'ingegner Saraceno,<br />

ingegnere chimico laureatosi<br />

a Padova che, dopo<br />

un'esperienza di alcuni anni<br />

in giro per Italia, si mette in<br />

proprio. Fin dall'inizio, la sua<br />

principale attività è quella di<br />

sfruttare le commesse provenienti<br />

dal vicino petrolchimico<br />

di Priolo, specializzandosi<br />

nella metalmeccanica a servizio<br />

delle raffinerie.<br />

Successivamente Irem si<br />

espande, costituendo negli anni<br />

società controllate che forniscono<br />

diverse tipologie di<br />

servizi al settore dell'Oil &<br />

Gas. Attualmente Irem Group<br />

è una holding che conta 12<br />

aziende presenti in diversi Paesi<br />

europei e in Arabia Saudita.<br />

Nel 2010 ha registrato un<br />

fatturato di oltre 260 milioni<br />

di euro. Grazie all'integrazione<br />

verticale il gruppo, oltre a<br />

fornire i singoli servizi tramite<br />

le società operative, è anche<br />

general contractor in grado<br />

di fornire impianti chiavi<br />

in mano<br />

Irem Group ha operato su<br />

importanti progetti nella zona<br />

dell'offshore siciliano, tra<br />

cui le piattaforme Perla e Prezioso,<br />

e dell'alto Adriatico,<br />

ma negli ultimi anni, a causa<br />

della riduzione dell'attività<br />

di ricerca e sviluppo in Italia,<br />

ha dovuto espandersi sui mer-<br />

cati esteri di tutto il mondo,<br />

dove realizza la maggior parte<br />

del proprio fatturato, principalmente<br />

nella realizzazione<br />

di tubazioni piping.<br />

Il numero di dipendenti in<br />

questo tipo di aziende varia a<br />

seconda delle commesse acquisite:<br />

il gruppo impiega oltre<br />

1800 persone di tutto il<br />

mondo, ma nel 2007 il livello<br />

occupazionale raggiungeva i<br />

5mila addetti, impiegati in<br />

Arabia Saudita su una commessa<br />

da ioo milioni di euro<br />

per la costruzione di un impianto<br />

di etilene.<br />

Del totale dei dipendenti,<br />

circa il 15% è rappresentato<br />

da impiegati e il restante 85%<br />

da operai specializzati e semplici.<br />

Parte di questa manodopera,<br />

specializzata e non, è<br />

straniera, in maggioranza rumena,<br />

formatasi nelle scuole<br />

in Romania, dove Irem tiene<br />

corsi per saldatori e tubisti.<br />

L'alto numero di operai rumeni<br />

è dovuto alle difficoltà di<br />

trovare in Italia operai. Tuttora<br />

sono quelli siciliani i migliori<br />

saldatori in Europa per<br />

gli impianti petrolchimici, capaci<br />

di operazioni che nessun<br />

altro riesce a fare.<br />

Eu. F.<br />

Pagina 43 di 119


press L.IfE<br />

26/09/2011<br />

Chi paga di più<br />

II sole<br />

Confronto tra le imposte sui redditi in otto Paesi . Contribuente single, senza carichi di famiglia con un reddito di lavoro dipendente pari ad 35Omila eur o<br />

già al netto di eventuali deduzioni spettanti e un patrimonio pari a un milione di euro composto da impieghi in preziosi, auto di lusso, deposit i<br />

Impost e<br />

sui reddit i<br />

. .... . .................... .<br />

Patrimonial e<br />

(o altro)<br />

Riferimento<br />

italian o<br />

OLANDA ®ITALIA GRAN - SPAGNA GERMANIA FRANCIA 121 SVIZZERA STATI<br />

- BRETAGNA UNITI<br />

Nota : il contribuente italiano è residente a Milan o<br />

164.109 150.025 149.802 147.667 141.806 130 .142<br />

Tasse sui ricchi, carissima Italia<br />

Solo l'Olanda supera il nostro livello di prelievo, seguono Gran Bretagna e Spagna<br />

Franca Depont i<br />

°mm« In effetti Mr Obama ha più<br />

di una ragione a voler alzare<br />

l'asticella del prelievo sui super<br />

ricchi d'Oltreoceano. Niente di<br />

personale, ma visto dalla sponda<br />

europea il sistema di aliquote<br />

Usa sembra il paese del bengodi :<br />

nemmeno con il minacciato inasprimento<br />

un americano verserà<br />

mai al fisco quanto il suo analogo<br />

olandese o - in seconda posizione<br />

assoluta - italiano. Per u n<br />

single con 35omila euro di reddito<br />

e un patrimonio da un milion e<br />

l'appuntamento con le tasse costa<br />

105.863 euro negli States contro<br />

i 176.109 di Amsterdam. E<br />

quando ci si ferma a Roma (o me-<br />

glio, nell'ipotesi in p agiva, a Milano)<br />

la cifra si attesta a 150 .025 ,<br />

contributo di solidarietà compreso.<br />

Un buon 50% in più.<br />

Fisco italiano "carissimo" ,<br />

dunque. Ma mentre nellapiccola<br />

Olanda i contribuenti con oltre<br />

ioomila euro di reddito lordo<br />

sono 883mila, i confratelli nostrani<br />

si fermano a 394.237 mentre<br />

a Londra - dove il contribuente<br />

dell'esempio versa pochi<br />

spiccioli in meno che da noi<br />

sopra la soglia si contano be n<br />

716mila persone .<br />

Prelievo troppo elevato, troppo<br />

sparuta la platea dei pagatori<br />

benestanti. Un dilemma, quello<br />

italiano - complice il nostro al-<br />

Pagina 44 di 119<br />

tissimo tasso di evasione - che<br />

si incunea nella più generale<br />

"caccia" ai fondi che vede molti<br />

governi occidentali impegnati<br />

allo spasimo per far quadrare i<br />

conti e difendersi dai rischi de i<br />

mercati. E se recuperare risors e<br />

è il diktat, «che i ricchi paghino»<br />

pare uno dei leit motiv. Con<br />

ricette diverse .<br />

La sfida Usa l'ha lanciata inpieno<br />

agosto WarrenBuffet, "oracolo<br />

di Obama", speculatore e magnanimo<br />

donatore di fondi che<br />

in verità ha preso di mira i paperoni<br />

autentici: chi guadagna dal<br />

milione di dollari annuo in su dovrà<br />

versare come i dipendent i<br />

del ceto medio-alto: il 35% e do-<br />

mani, forse, i139,5% . Cosa che oggi<br />

non accade perché in gener e<br />

si tratta di forti investitori con introiti<br />

da capital gains tassati a l<br />

15%. E il Presidente Usa ha raccolto<br />

l'invito e l'ha inserito in un<br />

piano di risparmi per 4 400 miliardi<br />

di dollari in dieci anni .<br />

Sempre in agosto, Luca Cordero<br />

di Montezemolo haproposto<br />

l'idea di una patrimonial e<br />

sulle fortune contate in milioni<br />

di euro al posto del contributo<br />

di solidarietà voluto dalla manovra<br />

di Ferragosto. Di lì la discussione<br />

sulle tasse dei "ricchi" ha<br />

continuato a rilanciarsi daun Paese<br />

all'altro. In Francia 16 super<br />

big hanno stilato un appello di<br />

Pagina 5<br />

Tasse sui ricchi. carissima Itx li a


press L.IfE<br />

26/09/2011<br />

II solelj<br />

salvezza delle casse nazionali<br />

(«Tassaci» è stato l'invito a<br />

Sarkozy) chiamando i loro pari<br />

a metter mano al portafoglio .<br />

Detto e fatto, l'esecutivo havarato<br />

un contributo straordinari o<br />

pari a13% sui redditi superiori ai<br />

5oomila euro; "dimenticando -<br />

si", però che appena lo scorso luglio<br />

aveva alzato la soglia di<br />

esenzione dalla patrimoniale d a<br />

800.000 a l.300.000 euro abbassandone<br />

contemporaneament e<br />

le aliquote. A inizio settembre,<br />

invece, gli inglesi abbienti hanno<br />

rilanciato forte e chiaro il pro -<br />

paia «no» all'aliquota massim a<br />

dal 5o% varata nel 2010per i redditi<br />

oltre le 15omila sterline e pa -<br />

gata da circa 32omila contribuenti,<br />

l'imo del totale.<br />

Da noi, ora che il prelievo extra<br />

sul ceto medio-alto è in vigoreeilgovernoBerlusconipotrebbe<br />

presto dover affrontare una<br />

nuova robusta correzione dei<br />

conti, l'ipotesi di introdurre una<br />

patrimoniale sembra rafforzarsi .<br />

Si è parlato di un nuovo prelievo<br />

da far scattare a partire da 1,2 milioni<br />

di euro dipatrimonio. E caute<br />

aperture sono giunte anche da<br />

Confindustria «purché non sia<br />

una misura spot, ma inserita i n<br />

un disegno di riforma» che con -<br />

temporaneamente abbatta il prelievo<br />

su imprese e lavoro .<br />

()RIPRODUZIONE RISERVATA<br />

Sistemi in ordine sparso A CD RA 0i DLA Pipe r<br />

Confronto tra i sistemi fiscali di otto Paesi : le aliquote attuali e l'imposizione sui patrimoni . L'esempio considerato per i calcoli è quello illustrat o<br />

in dettaglio nel grafico in alto (contribuente single, con reddito di lavoro dipendente di 35Omila euro e un patrimonio di un milione di euro )<br />

Ulteriore assunzione : il nostro contribuente risiede a<br />

Milan o<br />

Reddito (in euro )<br />

Fino a 15 .000<br />

Oltre 15.000 e fino a 28 .00 0<br />

Oltre 28.000 e fino a 55.00 0<br />

Oltre 55 .000 e fino a 75 .000<br />

Oltre 75 .000<br />

Nota: sulla quota di reddito eccedente € 300 .000 si<br />

applica il contributo di solidarietà del 3%, deducibile da l<br />

reddito imponibil e<br />

a Imposta sul reddito di 350.000 € =144 .525 €<br />

(comprensiva del contributo di solidarietà)<br />

a Add. Irpef com.le e regionale = 5 .500 €<br />

a Aliquota media = 42,86 %<br />

n Imposta patrimoniale = no<br />

Oltre 34.500 e fino a 83 .600<br />

. .... ..... ..... ..... ...... .<br />

Oltre 83 .600 e fino a 174 .400<br />

43% Oltre 379 .150<br />

i i Nota : 1€=1,3636$ (tasso di cambio al 21 settembre 2011) i<br />

a Imposta sul reddito di 350 .000€ (circa 477.260$)<br />

=105 .863 €<br />

a Aliquota media = 30,25%<br />

a Imposta patrimoniale= n o<br />

Il Presidente Obama ha proposto l'innalzament o<br />

delle ultime due aliquote rispettivamente dal 33 a l<br />

35%e dal35 al39,6%a decorrere dal 2012<br />

Aliquota . Ulteriore assunzione 10 %<br />

: il contribuente non profess a<br />

alcuna religione e non è soggetto alla cd .church tax<br />

Aliquota<br />

Pagina 45 di 119<br />

Fino a 8 .00 4<br />

Oltre 8.004 e fino a 52 .881<br />

Nota : sull'imposta ottenuta si applica un'addizionale d i<br />

solidarietà sociale del 5,5 %<br />

a Imposta sul reddito di 350.000 € =141 .806 €<br />

(comprensiva dell'addizionale di solidarietà )<br />

i Aliquota media =40,51 %<br />

a Imposta patrimoniale= no<br />

0%<br />

14%<br />

Oltre 35.000 e fino a 150.000<br />

Oltre 150.000<br />

Aliquot a<br />

20%<br />

40%<br />

50%<br />

Nota :1€ = 0,87310 f (tasso di cambio a121 settembre 201111<br />

a Imposta sul reddito di 350 .000 € (circa 305.585 £)<br />

=149.802 €<br />

a Aliquota media = 42,80%<br />

a Imposta patrimoniale= no<br />

Alla luce del panorama economico internazional e<br />

gli economisti britannici vedono di buon grado u n<br />

abbassamento dell'attuale aliquota marginale de l<br />

50% gravante sulle persone fisiche . Una manovra<br />

che, come proposto dà alcuni, potrebbe esser e<br />

finanziata mediante l'introduzione di una tassa sugl i<br />

immobili di lusso (cd "mansion tax") per ridurre<br />

: l'ordinaria pressione fiscale sui cittadini chiedend o<br />

al ceto abbiente di sostenerne in parte il costo.<br />

Pagina 5<br />

Tasse sui ricchi. carissima I-dia


press L.IfE<br />

26/09/2011<br />

e fino a 33 .007,20..... ..... ..... .<br />

Oltre 33 .007,20<br />

e fino a 53 .407,2 0<br />

Oltre 53 .407,2 0<br />

e fino a 120.000,20<br />

Oltre 120.000,20<br />

e fino a 175.000,20<br />

Oltre 175.000,20 eur o<br />

* composta da aliquote nazionali e regionali . In alcun e<br />

regioni autonome (Andalusia, Catalogna) aliquote locali pi ù<br />

elevate determinano un'aliquota complessiva del 47-49 %<br />

n Imposta sul reddito di 350.000 € =147 .667 €<br />

n Aliquota media = 42,19%<br />

n Patrimoniale reintrodotta dal periodo d'impost a<br />

2011, su patrimoni composti da immobili, depositi ,<br />

titoli, preziosi, auto, barche, opere d'arte e così via<br />

con aliquota dallo 0,2% a 12,5%sul valore oltr e<br />

700 .000 €. Su un patrimonio di 1 .000.000 € sarà :<br />

a)base imponibile =1 .000.000 €-700 .000 € =<br />

300.000 €<br />

b)imposta =167.129,45 x 0,2%+ 132 .870,55 x<br />

0,3%= 732,87 €<br />

II sole<br />

Reddito (in euro)<br />

.. .. .. . ... ....<br />

Fino a 5 .96 3<br />

Oltre 5 .963 e fino a 11 .896<br />

Oltre 11.896 e fino a 26.420<br />

Oltre 26 .420 e fino a 70.83 0<br />

Oltre 70 .83 0<br />

nImposta sul reddito di 350.000 € =130.142 €<br />

nAliquota media =37,18%<br />

nImposta patrimoniale applicabile secondo le<br />

seguenti aliquote :<br />

—fino a 1 .300.000= 0 %<br />

—oltre 1.300.000 e fino a 3 .000.000 = 0,25%<br />

— oltre 3 .000.000 = 0,50%<br />

Le aliquote correnti sono state modificate da l<br />

Governo francese lo scorso luglio incrementando l a<br />

soglia di esenzione da 800 .000 € a 1 .300 .000 € e<br />

abbassando le aliquote chein precedenza<br />

prevedevano un'aliquota dell'1,8% su patrimon i<br />

superiori a 16.790 .000 €<br />

Pagina 46 di 119<br />

Oltre 33,863 e fino a 56.491<br />

Oltre 56.491<br />

3Imposta sul reddito di 350 .000 € =164 .109 €<br />

nAliquotamedia=46,89 %<br />

nImposta patrimoniale (o similare): i l sistema<br />

fiscale olandese prevede tre "canestri" (boxer)<br />

ognuno dei quali accoglie diverse tipologie d i<br />

redditi o beni e ne determina la tassazione . Ad<br />

esempio, i redditi di lavoro dipendente confluiscon o<br />

nel canestro 1 e l'imposizione è progressiva in bas e<br />

alle aliquote ri portate sopra . La "ricchezza" intesa<br />

come risparmi e proventi da investiment i<br />

confluiscono nel canestro 3 il cui reddito è costituito<br />

da un rendimento fisso presunto del4 %<br />

proporzionato al valore di mercato delle attività<br />

possedute al netto delle eventuali passività, tassat o<br />

al30% . Nel nostro caso, assumendo che i beni del<br />

contribuente ricadono nel box 3, t'impost a<br />

corrispondente sarà pari a 1 .000.000 x 4%x 30% =<br />

12 .000 €<br />

Non è possibile costruire una tabella generale co n<br />

scaglioni di redditoe aliquote in quanto quest e<br />

variano in base ai Cantoni e ai Comuni . Per quest o<br />

sono da quantificare le imposte dovute prendend o<br />

come esempio un contribuente residente a Lugano,<br />

con reddito pari a 350 .000 € (427.280 franch i<br />

svizzeri ; 1€ = 1,2208 franchi svizzeri al 21 settembr e<br />

2011).<br />

Il prelievo complessivo è stato calcolato sulla bas e<br />

imponibile ipotizzata applicando le aliquot e<br />

previste dai diversi scaglioni per ciascuna imposta<br />

federale(10,36% sul reddito), cantonale (12,93% su l<br />

reddito) e comunale in ragione della residenza a<br />

Lugano del contribuente (72,50% dell'impost a<br />

cantonale) .<br />

Ne è derivata u n'imposta pari a 114 .325 €.<br />

La Svizzera preleva un'imposta sulla sostanza nett a<br />

applicando aliquote variabili in base al Cantone e<br />

Comune di residenza del contribuente . Nel nostro<br />

caso (Comune di Lugano) l'aliquota cantonale sulla<br />

sostanza è pari al2,4344%vela comunale è pari a l<br />

72,5% dell'imposta cantonale sulla sostanza.<br />

Pertanto, considerando una sostanza imponibil e<br />

pari a 1.000 .000 € (1 .220 .800 franchi svizzeri )<br />

avremo un'imposta complessiva sulla sostanza par i<br />

a 4 .200 € (5.127 franchi svizzeri) .<br />

Pagina 5<br />

Tasse sui ricchi. carissima Ic lia


press L.If1E<br />

26/09/201 1<br />

Italia potenza mondiale del fotovoltaico<br />

Il settore ha già ripagato gli incentivi avuti : i 2 miliardi di premi ne hanno fruttati finora 3,5 di Iva<br />

L'Italia in questo momento<br />

è leader al mondo nel foto -<br />

voltaico. Il secondo semestr e<br />

ha visto installazioni record,<br />

grazie al rush finale per gli incentivi<br />

più favorevoli . Ad oggi<br />

sono oltre 275.800 gli impiant i<br />

in esercizio nel Paese che acce -<br />

dono agli incentivi del conto<br />

energia: lo si legge nel "contatore<br />

fotovoltaico" del Gse .<br />

Voxpopuli direbbe che il set -<br />

tore ha preso incentivi genero -<br />

si, andati soprattutto all'estero,<br />

in Cina. Paese dal quale arri -<br />

verebbero quasi tutti i pannelli<br />

installati. Invece, al convegno<br />

organizzato da Anie/Gifi all a<br />

fiera ZeroEmission di Roma ,<br />

sono stati presentati dei dati<br />

che inequivocabilmente smentiscono<br />

il luogo comune secon -<br />

do il quale il fotovoltaico no n<br />

stia creando sviluppo in Italia .<br />

Il professor Arturo Lorenzoni<br />

dello Iefe Bocconi h a<br />

presentato i risultati di una ricerca<br />

condivisa pienament e<br />

dal presidente del Gifi (Gruppo<br />

imprese fotovoltaiche italiane),<br />

Valerio Natalizia . I da -<br />

ti sono dirompenti .<br />

«Ad oggi sono stati installa -<br />

ti ió,7 GW di fotovoltaico co n<br />

premi pagati inferiori a du e<br />

miliardi di euro - ha spiegat o<br />

-. E c'è stato un beneficio netto<br />

per lo Stato . Tutti quei GW<br />

valgono investimenti per almeno<br />

35 miliardi di euro in va -<br />

lore. Sui quali è stata pagata<br />

Iva per 3,5 miliardi . Quindi,<br />

dai due miliardi usciti dalle ta -<br />

sche degli italiani e delle imprese<br />

lo Stato ne ha incassati<br />

finora 3,5 netti» .<br />

Impressionante, secondo<br />

Natalizia, che annuiva . «Questi<br />

dati andrebbero diffusi a li -<br />

vello nazionale estensivamente,<br />

per fare capire che gli incen-<br />

tivi servono, per questo e pe r<br />

altri settori - ha detto Natalizi a<br />

-. Come Gifi lavoreremo su<br />

questo fronte, anche per il nuovo<br />

piano energetico nazionale<br />

in fase di stesura» .<br />

L'Osservatorio Nomism a<br />

Energia - Il Sole 24 Ore che h a<br />

esaminato nelle prime dieci pagine<br />

di questo Rapporto i campioni<br />

del made in Italy ha scelto<br />

per questi motivi l'intero settore<br />

del fotovoltaico come migliore<br />

pratica nazionale .<br />

In questa pagina ci sono alcune<br />

fra le imprese migliori .<br />

La lista non poteva esser e<br />

esaustiva. Idealmente, nell'elenco<br />

andrebbero tutti gl i<br />

operatori del settore: produttori<br />

di moduli e fornitori d i<br />

servizi, creatori di tecnologie<br />

e coraggiosi imprenditori che<br />

stanno aprendo fabbriche<br />

con poche reti di sostegno .<br />

Al settore delle rinnovabili e<br />

alle dinamiche di sistema innescate<br />

sull'economia italiana sarà<br />

dedicata la giornata di domani<br />

dell'Energy Summit del Sole<br />

24 Ore, a Milano: un convegn o<br />

con le migliori esperienze italiane<br />

e internazionali e una vetrina<br />

imperdibile di novità.<br />

laura.laposta@iLsole24ore.com<br />

10.000<br />

La potenza installat a<br />

L'Italia ha superato illOmil a<br />

MW di potenza fotovoltaic a<br />

installata su tutto ilterritori o<br />

nazional e<br />

204.330<br />

Impianti in esercizi o<br />

Le domande pervenute al Gse a l<br />

15 maggio 2011 . Con il Quart o<br />

Conto Energia, sono entrati i n<br />

funzione altri 26 .134 impianti<br />

Pagina 47 di 119<br />

Pa • ina 6<br />

IMlfa q ~am~ mcm5ale del fimrvohaim


press LinE<br />

26/09/2011<br />

Il Sole12<br />

Solare termico in cerca di incentivi mirati<br />

A fine anno scade la detrazione del 55%, ma l'Italia del termico pulito è da record e andrebbe sostenuta<br />

Giuseppe Caravita<br />

Una piccola isola siciliana. Sole<br />

a picco, vento continuo, massimo irraggiamento<br />

solare. Ma nella casette<br />

bianche, per farsi la doccia, bisognava<br />

accendere lo scaldabagno, a<br />

sua volta alimentato dai grandi motori<br />

diesel e camion di gasolio (incentivati)<br />

dell'azienda elettrica loca-<br />

LA RICETTA<br />

Tra le proposte<br />

degli operatori<br />

un sistema di certificazioni<br />

periodiche e agevolazioni<br />

per i piccoli impianti<br />

le. Poi, cinque anni fa, un elettricista<br />

e un idraulico locali cominciarono a<br />

proporre strane caldaie a tubi neri<br />

solari sui tetti. Costavano, ma qualcuno<br />

li prese. I boiler, tedeschi, non<br />

calibrati sul sole mediterraneo, spes-<br />

so scoppiavano, aprendosi come<br />

melograni. Oggi le case dell'isola esibiscono<br />

a centinaia questi sistemi solari<br />

(acqua quasi a mio gradi), divenuti<br />

Made in Italy. Incentivo zero (la<br />

Regione Sicilia non ne dà, tutt'ora)<br />

ma solo il passaparola tra gli isolani<br />

sui costi e risparmi. Acqua calda sanitaria<br />

e, in qualche caso, anche riscaldamento.<br />

Diffusione naturale.<br />

Dall'anno prossimo quello che è<br />

avvenuto spontaneamente in alcune<br />

enclave del Sudpotrebbe però generalizzarsi.<br />

«A differenza del fotovoltaico,<br />

basato su tecnologie importate,<br />

il solare termico è figlio di<br />

un'industria radicata da decenni, come<br />

l'idrotermosanitario, con nomi<br />

come Ariston Thermo, Riello, Ferroli<br />

e Vaillant, insieme ad alcuni specialisti<br />

come Kloben, Solar Energy,<br />

Accomandita», spiega Alessandro<br />

Calcagni di Equiron, autore di uno<br />

studio sul settore. E queste radici<br />

dell'industria solare termica italiana<br />

traspaiono anche dalle cifre degli<br />

ultimi anni. L'Osservatorio Nomisma<br />

Energia-Il Sole 24 Ore ha scelto<br />

questo settore per la forte presenza<br />

del made in Italy e le alte potenzialità.<br />

Dal boom del 2008, con il record<br />

di oltre 400mila metri quadrati di<br />

pannelli istallati (un salto comune a<br />

tuttaEuropa ma cheper laprimavolta<br />

fece dell'Italia il secondo mercato<br />

solare dopo la Germania) al quasi<br />

crollo del z000, in contrazione drastica<br />

al 16% (di fatto per il blocco<br />

dell'edilizia,nell'anno di crisi acuta)<br />

a un2mo di nuovo inripresa, ancora<br />

quasi a400mila metriquadri, conultenore<br />

spazio guadagnato sul rivale<br />

tedesco. «Certo, il solare termico italiano<br />

è altamente dipendente<br />

dall'edilizia, sia nei nuovi fabbricati<br />

(a cui molte Regioni già impongono<br />

quote di rinnovabili) sia nelle ristrutturazioni<br />

- continua Calcagni -. E la<br />

detrazione fiscale del 55% ha lavorato<br />

bene per mantenere il tono di questa<br />

industria».<br />

Peccato però che questo incentivo<br />

fiscale, che ha promosso oltre un<br />

milione di ristrutturazioni ecologiche<br />

negli scorsi quattro anni, con la<br />

fine del 2on cesserà. E allora? L'Italia<br />

deve soddisfare alla direttiva<br />

20-20-20 dell'Unione europea. Questo<br />

significa che dovrà far crescere<br />

di oltre venti volte (dagli 1,7 gigawatt<br />

termici solari installati a fine<br />

2010 a42 gigawatt al 2020) l'istallato<br />

di pannelli solari termici, fino a un<br />

obiettivo che l'Assolterm ha stimato<br />

in circa un metro quadrato medio<br />

per abitante italiano. Sembrano cifre<br />

enormi - rileva l'associazione -<br />

ma equivarrebbe solo al consumo<br />

dell'acqua calda sanitaria «Questo<br />

però significherebbe, a grandi linee,<br />

Il solare termico in Italia<br />

è utilizzato in prevalenza per la<br />

sola produzione di acqua calda<br />

sanitaria, sia nel settore<br />

residenziale sia in quello<br />

commerciale, mentre<br />

raramente è utilizzato a finì<br />

industriali. Ad oggi circa l'80%<br />

degli impianti solari termici<br />

vengono utilizzati per la<br />

produzione di acqua calda<br />

sanitaria, mentre il 18% viene<br />

utilizzato anche per<br />

l'integrazione al<br />

riscaldamento, 112% per il<br />

riscaldamento di piscine<br />

Pagina 48 di 119<br />

almeno il raddoppio della dimensione<br />

occupazionale della filiera- rileva<br />

Calcagni - e un forte aumento<br />

della redditività delle imprese, molte<br />

delle quali oggi non versano in situazioni<br />

fmanziarie ineccepibili. Il<br />

tutto insieme a rispanni per i consumatori<br />

finali di energia». Per questo<br />

gli occhi oggi sono puntati sul ministero<br />

dello Sviluppo economico.<br />

Che dovrebbe emanare (entro mercoledì<br />

prossimo, 28 settembre ma<br />

quasi di certo ci sarà uno slittamento)<br />

i decreti attuativi del decreto rinnovabili<br />

di marzo (che già stabilisce<br />

nelle nuove costruzioni o ristrutturazioni<br />

una quota del 5o% di fonti<br />

rinnovabili per l'acqua sanitaria e<br />

una scalettatura dal 20% nel 2012 al<br />

5o% nel 2017 per il riscaldamento o<br />

raffrescamento).<br />

Dare corpo a questi obbiettivi significa<br />

mettere in campo incentivi<br />

efficaci «Di per sé solo gli obblighi<br />

edilizi alle rinnovabili, come fece la<br />

Spagna, si sono rivelati un disastro. I<br />

costruttori, per soddisfarli in qualche<br />

modo, hanno messo impianti<br />

scadenti, di facciata, che non hanno<br />

risolto nulla - avverte Epifani di ,<br />

Equiron -: molto meglio un conto<br />

energia termica, che paga solo il calore<br />

effettivamente prodotto, e quindi<br />

impianti di qualità» Secondo Assolterm,<br />

oltre a un sistema di detrazioni<br />

fiscali per i piccoli impianti<br />

(sotto i 3o metri quadri) dovrebbero<br />

valere certificazioni periodiche<br />

(Enea o Gse) e incentivi tabellari Oltre<br />

i 3o metri quadri di pannelli, un<br />

contatore elettronico (connesso a<br />

quello Enel) potrebbe certificare il<br />

calore effettivamente prodotto.<br />

Chi pagherà questo nuovo, e piuttosto<br />

sostanzioso, sistema di incentivazione?<br />

La fiscalità generale o, comeper<br />

il fotovoltaico, la bolletta elettrica<br />

(nella sua componente A3, magari<br />

disboscata di contributi ferroviari<br />

o a grandi imprese apparteneti<br />

al passato).<br />

Solare e mica in cerca di incarni n rari<br />

. fin.


press L.IfE<br />

26/09/2011<br />

II Sole<br />

Oggi il greggio, domani (forse) il metano<br />

Buone potenzialità per i combustibili a più basso contenuto di carbonio . E l'Italia è in prima fila<br />

Effetto traino . La mobilità<br />

sta spingendo la crescita della<br />

domanda mondiale di energia .<br />

Anche perché la maggiore complessità<br />

dell'economia comporta<br />

processi più sofisticati per la<br />

lavorazione di prodotti, merc i<br />

che di fatto vengono movimentate<br />

con maggiore frequenza o<br />

su distanze più consistenti .<br />

La gran parte della domanda<br />

di mobilità da tempo viene coperta<br />

attraverso veicoli privat i<br />

a motore, dove il propellente è<br />

il derivato del petrolio, benzina<br />

o gasolio . Ogni anno nel mondo<br />

i consumi finali di energia sono<br />

di quasi 9 miliardi di tonnellate<br />

di petrolio equivalenti, di questi<br />

2,4 riguardano i trasporti, di<br />

cui 2,3 sono prodotti petroliferi ,<br />

1.1 94% del totale. I rimanenti volumi<br />

sono spartiti fra elettricità ,<br />

gas e biocarburanti, con quantità<br />

minime di carbone .<br />

Attualmente non esiste un'alternativa<br />

mainstream al petrolio<br />

nei trasporti, e ciò spiega anche<br />

perché non riusciamo ne l<br />

mondo ad alleggerire questo legame<br />

che in Paesi come l'Italia<br />

o gli Stati Uniti, con il più alt o<br />

rapporto tra auto e popolazione,<br />

diventa vera e propria dipendenza.<br />

Essendo i veicoli quasi totalmente<br />

privati, nel senso che ri-<br />

COSA ACCADRÀ<br />

Buone prospettive per il Gpl,<br />

il gas di petrolio liquefatto<br />

Biocarburanti in crescit a<br />

ma rimane la competizion e<br />

con gli aliment i<br />

:<br />

spondono a un'oggettiva richiesta<br />

dell'utente di libertà per andare<br />

dove vuole, essi sono d i<br />

piccole dimensioni. Allora s i<br />

devono portare appress o<br />

l'energia che serve per fare andare<br />

il motore. La soluzione<br />

più facile è il derivato del petrolio,<br />

perché liquido e relativamente<br />

abbondante .<br />

Da decenni si cerca di sviluppare<br />

alternative ai prodott i<br />

petroliferi, ma le difficoltà so -<br />

no enormi . I biocarburanti so -<br />

no in forte crescita, ma incontrano<br />

ostacoli legati alla competizione<br />

con gli aliment i<br />

(tranne il bioetanolo sperimentato<br />

da Mossi & Ghisolfi ,<br />

si veda l'articolo a destra) .<br />

Maggiori potenzialità l e<br />

hanno il passaggio a combustibili<br />

a minore contenuto di carbonio,<br />

come il Gpl, gas di petrolio<br />

liquefatto, ma soprattutto<br />

il metano, le cui riserve so -<br />

no molto più abbondanti de l<br />

petrolio .<br />

L'Italia vanta una lunga tradizione<br />

di motorizzazione e, vista<br />

la cronica scarsità di greggio,<br />

di tentativi di trovare soluzioni<br />

alternative al petrolio.<br />

Fra queste spicca l'esperienza<br />

del metano, sviluppata già ne -<br />

gli anni Trenta e decollata con<br />

le crisi degli anni Settanta .<br />

I derivati petroliferi continueranno<br />

a dominare il settore<br />

dei trasporti a lungo, ma il contenimento<br />

della loro crescita è<br />

affidato allo sviluppo di tecnologie<br />

motoristiche d'avanguardia<br />

di cui l'Italia, come dimostrano<br />

le storie raccontate in<br />

questa pagina, selezionat e<br />

dall'Osservatorio Nomisma<br />

Energia - Il Sole 24 Ore, è ricca .<br />

RIPRODUZIONE RISERVATA<br />

Dalla Formula 1<br />

all'auto elettrica<br />

Marina Terpolitli<br />

Magneti Marelli (Gruppo<br />

Fiat) ha un posto in prima fila ne l<br />

mondo dell'auto, come avanguardia<br />

tecnologica che ha attività internazionali,<br />

in particolare in Brasile<br />

e in Cina, e fornisce tutti i<br />

maggiori car makers in Europa ,<br />

Nord e Sud America e Asia. E notizia<br />

recente l'investimento da io<br />

milioni di curo nello stabilimento<br />

di Hortolàndiapresso SanPaolo<br />

che produrrà all'anno 6,5milioni<br />

di iniettori Pico Eco, sviluppat i<br />

per l'impiego nei motori flexfuel,<br />

con un vantaggio del 3% nei consumi<br />

e del 20% nelle emissioni .<br />

Nel campo del bioetanolo (alcol),<br />

Marelli spicca per averrealizzato<br />

l'innovativo sistema Tetra-<br />

Fuel,lanciato la prima volta in Brasile<br />

nel 2006, che consente ai vei -<br />

coli di funzionare indifferente -<br />

mente con quattro diversi tipi d i<br />

combustibile : benzina, miscela<br />

etanolo/benzina (con il 22% di alcool),<br />

etanolo puro o gas natural e<br />

compresso (Cng). Attualment e<br />

quasi il i00% delle auto nuove in<br />

Brasile adotta la tecnologia multifuel<br />

e Magneti Marelli è leader in<br />

questo mercato con una quota del<br />

42 per cento .<br />

Le necessità del grande mercato<br />

cinese, dove non sono diffus i<br />

diesel e Cng, hanno spinto la Ma -<br />

relli a sviluppare sistemi di inie -<br />

zione diretta a benzina Gdi (Ga -<br />

soline Direct Injection) che, uniti<br />

a un turbocompressore, consentono<br />

il downsizing del motore,<br />

migliorando le prestazioni e<br />

riducendo consumi ed emissioni.<br />

Ora l'azienda è pronta per realizzare<br />

l'auto elettrica mettendo<br />

a frutto l'esperienza della Formulai<br />

con il Kers (Kinetic energy recoveryeystem,<br />

il sistema direcupero<br />

dell'energia in frenata), come<br />

dimostrano i tre prototipi di<br />

propulsori elettrici (da 6o, 12o e<br />

r8o kW) dalle dimensioni compatte<br />

(circa 320 X240 X 220 mm) e<br />

dal peso ridotto (fra i 33 e i 57 kg) .<br />

Una sfida che si può vincere .<br />

Pagina 49 di 119<br />

Pa • ina 9<br />

oggi a grcudo~meni (fase»mctam


press L.IfE<br />

26/09/2011<br />

II Sole<br />

Boom internazionale Il bioetanolo etic o<br />

degli impianti a Gpl nasce a Vercelli<br />

Landi Renzo, azienda leader<br />

nei sistemi di alimentazione al -<br />

ternativi a Gpl e metano per autotrazione,<br />

vantauna quota di merca -<br />

to mondiale di oltre il 30%. Da11954<br />

a oggi, da azienda familiare si è tra -<br />

sformata in gruppo industriale ,<br />

con sedi in Brasile, in Cina, inPaki -<br />

stan, in Iran, negliUsa e in India . La<br />

vocazione internazionale si concretizza<br />

nella presenza in oltre 50<br />

Paesi, con una percentuale d i<br />

esportazioni di oltre il 70 per cen -<br />

to . Per il 2012 l'azienda emiliana,<br />

che ha come clienti Fiat, Mercedes,<br />

Chevrolet, Opel, Nissan, Psa,<br />

Renault, Toyota, Volkswagen, a<br />

completamento della nuova sede<br />

italiana di oltre 2omila metri quadrati,<br />

realizzerà un avanzato centro<br />

di ricerca con un'area test per i<br />

vari componenti a Gpl, metano e<br />

idrogeno, e banchi prova motor e<br />

per i test sulle emissioni, per un investimento<br />

di 12-13 milioni. Il business<br />

degli impianti a metano è in<br />

crescita (+82% rispetto al 2009 )<br />

per l'aumento della domanda in al -<br />

cuni mercati asiatici e latino-americani,<br />

dove l'adozione di questo carburante<br />

è supportata a livello pub -<br />

blico . Per il futuro, la Landi Renzo<br />

sta sviluppando degli innovativi<br />

impianti dual fuel, per alimentare i<br />

veicoli con una miscela compost a<br />

al 6o% da gasolio e a140%dametano.<br />

Stesse prestazioni, però con un<br />

abbattimento del 15% delle emis-<br />

sioni di CO, e del 20% nel costo de l<br />

carburante, grazie all'impiego del<br />

metano che costa meno. Ulteriori<br />

prospettivevengono dallapartnership<br />

con Leggett &Platt per la conversione<br />

a metano di veicoli Ford<br />

come l'E-25o ed E-35o Cargo ePassenger<br />

Van, e dalla realizzazion e<br />

di impianti per i motori Chevrolet.<br />

Nel 2017, se andrà in porto il<br />

progetto di Fiat di commercializzare<br />

negli Usa veicoli a metano<br />

con il marchio Ram tramite l a<br />

Chrysler, il fornitore dei componenti<br />

bifuel potrebbe essere proprio<br />

Landi Renzo .<br />

M . Ter.<br />

SRIPROD0ZONE RISERVATA<br />

Pagina 50 di 119<br />

Jacopo Gilbert o<br />

Tra un anno partirà in Pie -<br />

monte la prima raffineria che<br />

produce prodotti chimici partendo<br />

non dal petrolio bensì da paglia<br />

e legno. E la bio-raffineria<br />

che l'alessandrina Mossi & Ghisolfi<br />

sta costruendo nel Vercellese,<br />

a Crescentino, dove prima<br />

c'era una fonderia senza futuro<br />

della Teksid .<br />

La burocrazia non aiuta, ma<br />

«in luglio l'impianto sarà pronto<br />

- spiega Guido Ghisolfi, l'imprenditore<br />

di una delle "multinazionali<br />

di famiglia" che caratterizzano<br />

l'industria italiana - e da<br />

settembre 2012 comincerà la produzione<br />

industriale». La Moss i<br />

& Ghisolfi è il primo produttore<br />

al mondo di poliestere e di Pet<br />

per le bottiglie di plastica .<br />

Una multinazionale del petrolio<br />

- il nome è riservato, ma è<br />

uno dei nomi più noti e grandi al<br />

mondo - ha già ordinato l'inter a<br />

produzione per usare nelle su e<br />

benzine l'alcol biologico prodotto<br />

dallo stabilimento piemontese<br />

(alcol etico, che non sprec a<br />

materie prime alimentari per essere<br />

prodotto).<br />

Non basta . La statunitense Genomatica<br />

userà le produzioni<br />

del petrolchimico (anzi, del "legnochimico")<br />

della Mossi & Ghi -<br />

solfi per sviluppare materie prime<br />

per produrre gomme sinteti-<br />

che e plastiche biodegradabili.<br />

Un accordo è stato firmato con<br />

la Codexis, anch'essa statunitense,<br />

per gli additivi dei detersivi<br />

ecologici. Un terzo accordo negli<br />

Usa è con l'Amyris per la materia<br />

prima necessaria a sviluppare<br />

un nuovo tipo di gasolio bio-<br />

.. .. . .. .. .. . .. . .. .. . .. . .. .. . .. .. .. . .. .. .. . .. . .. .. . .. . .. .. . .. .. .. . .. . .. . .<br />

PIEMONTE GREEN<br />

Proseguono i lavori<br />

del nuovo impianto<br />

di Crescentino, il prim o<br />

al mondo che non spreca<br />

materie prime alimentari<br />

.. .. . .. .. .. . .. . .. .. . .. . .. .. . .. .. .. . .. . . .. .. . .. .. . .. . .. .. . .. .. .. . .. . .. . .<br />

logico, alternativo albiodiesel .<br />

In altre parole, dallo stabilimento<br />

di Crescentino usciranno<br />

materie prime di origine naturale<br />

così come oggi- con ben di -<br />

versi impatti ambientali nella<br />

produzione e sui prodotti fmitiescono<br />

dai petrolchimici come<br />

quello di Marghera .<br />

Non a caso una società<br />

dell'America Latina ha ottenuto<br />

dalla Mossi & Ghisolfi la licenza<br />

per costruire una seconda raffineria<br />

biologica. Questa tecnologia<br />

in anteprima mondiale le conquista<br />

un posto di diritto nell'Osservatorio<br />

Nomisma Energia -Il<br />

Sole 24 Ore .<br />

C RIPRODUZIONE RISERVAT A<br />

Pa • ina 9<br />

oggi a grcudo~meni (fase»mctam


press L.If1E<br />

26/09/2011<br />

II Sole<br />

Accumulatori anche per le rinnovabil i<br />

Assorbono energia nel picco della produzione per immetterla in rete quando i consumi sono alt i<br />

Carlo Bevi [acqua<br />

Assieme alla mobilità, l'elettricitàè<br />

ciò che più spinge sulla domanda<br />

mondiale di energia. A differenza<br />

del petrolio o del carbone ,<br />

l'elettricità non è una fonte prima -<br />

ria, ma un vettore che permette di<br />

trasportare l'energia, intesa com e<br />

capacità di fare lavoro, dagli impianti<br />

che la producono alle macchine,<br />

presso il consumatore finale.<br />

La domanda di elettricità deve<br />

essere sempre uguale all'offerta ,<br />

in quanto, generalmente, non s i<br />

può stoccare . Anche se la produzione<br />

di elettricità nasce proprio<br />

con la pila di Volta nel 1799 a Como,<br />

la forte espansione dell'industria<br />

dalla fine del 1800 si è basat a<br />

esclusivamente sulle reti, sui fili<br />

che collegano gli impianti di produzione<br />

a quelli di consumo co n<br />

I una sincronizzazione istantanea.<br />

Le fonti rinnovabili nuove, per<br />

la gran parte, sono intermittenti ,<br />

producono elettricità quando c' è<br />

sole o vento e pertanto sono estremamente<br />

variabili rispetto alla do -<br />

manda . La forte crescita della capacità<br />

da fonti rinnovabili sta creando<br />

instabilità alle reti elettrich e<br />

perla difficoltà di prevederne l'apporto.<br />

La soluzione al problema<br />

sono gli accumulatori, delle pil e<br />

moderne, che possono essere accoppiati<br />

a impianti di generazione<br />

da rinnovabili, in modo da im-<br />

IN PRIMA FILA<br />

È un'occasione unica<br />

perle imprese italian e<br />

L'obiettivo è garantir e<br />

stabilit à<br />

alle reti elettriche<br />

magazzinare l'energia nei momenti<br />

di picco della produzione ,<br />

ad esempio di notte o di domenica,<br />

per poi immetterla in rete<br />

quando i consumi sono più alti, d i<br />

solito nelle ore lavorative nei giorni<br />

feriali .<br />

Ciò che si sta cercando di fare assomiglia<br />

ai tentativi portati avant i<br />

da decenni, su scala più ridotta,<br />

per l'auto elettrica, con risultat i<br />

che solo negliultimiannihanno cominciato<br />

a essere apprezzabili .<br />

L'elettricità da eolico e solare s i<br />

produce da piccoli impianti dispersi<br />

sul territorio, spesso in aree<br />

dove la domanda è più bassa, come<br />

nel Sud d'Italia . Per questo richiedono<br />

uno sviluppo maggiore<br />

delle reti di trasporto di elettricità .<br />

Allacciare questi impianti significa<br />

realizzare nuovi elettrodotti ,<br />

stendere cavi fra tralicci integrandoli<br />

alle strutture necessarie al loro<br />

funzionamento . Sono componenti<br />

ad altissima tecnologia, pe r<br />

le elevate prestazioni che devono<br />

garantire in termini di riduzione<br />

delle dispersioni, ma anche per le<br />

tecniche direalizzazione e installazione,<br />

dovendo gli elettrodottipassare<br />

sia su terra che in mare, operando<br />

in situazioni ambiental i<br />

estreme .<br />

La realizzazione di elettrodotti,<br />

la posa di cavi efficienti, la creazione<br />

di sistemi di accumulo richiede<br />

grandi capacità tecniche<br />

e industriali e forte propensione<br />

all'innovazione . E un'occasione<br />

unica per le imprese italiane.<br />

Che non a caso, sono già in prima<br />

fila su questo fronte hi-tech, come<br />

dimostrano le due grand i<br />

aziende scelte dall'Osservatori o<br />

Nomisma Energia-Il Sole 24Ore<br />

sui campioni del comparto .<br />

Pagina 51 di 119


press L.IfE<br />

26/09/201 1<br />

In Italia la bolletta più salata d'Europ a<br />

Circa un terzo in più della media - Il problema è l'eccesso di tasse e il mix di generazione squilibrat o<br />

La tassazione sulle imprese Costo medio dell'elettricità per i consumatori industrial i<br />

Imposte non recuperebili (Il semi . 2010)<br />

(euro/100 kWh)<br />

Prezzi medi nel mese di giugno 2011 (euro/kWh )<br />

Itali a<br />

Italia Germania Irlanda Spagna Austri a<br />

3,2 0,15 0,13 0,12 0,12 0,12<br />

0,13 ',, 0,11 10,09 0,10 0,10<br />

Ue 2 7<br />

1,4<br />

Francia Germani a<br />

0,6 _ 2,8<br />

i Ferie : Elaborazione su dati Confartigianato<br />

li li<br />

e imprese italiane pagano<br />

l'elettricità circa un<br />

(terzo in più della media<br />

europea, e più del doppio delle<br />

loro concorrenti più fortunate.<br />

In un Paese manifatturiero,<br />

che ha nell'energia una delle<br />

sue voci di costo più significative,<br />

è un dato che dovrebbe preoccupare<br />

. E preoccupa soprattutto<br />

perché, a dispetto degl i<br />

importanti cambiamenti che i l<br />

settore elettrico ha attraversato<br />

negli ultimi dodici anni, lo<br />

stacco rispetto all'Europa continua<br />

a ripetersi grossomodo<br />

uguale a se stesso .<br />

Se si analizza la situazione al<br />

giugno scorso - sono i dati più<br />

aggiornati a disposizione - la<br />

conclusione è che l'Italia è il terzo<br />

Paese più caro d'Europa.<br />

Peggio di questo risultato, solo<br />

Cipro e Malta, che sono isole e<br />

che sono incomparabili con<br />

noi per popolazione e caratteristiche<br />

dell'economia. Una me -<br />

dia impresa italiana, ad esempio,<br />

con consumi di circa i<br />

GWh l'anno, paga la luce quasi<br />

15 centesimi di euro/kWh, contro<br />

una media europea di circa<br />

n e appena 7 centesimi nella nazione<br />

più economica, la Francia.<br />

Questa situazione determina<br />

uno svantaggio competitivo<br />

difficilmente colmabile, specie<br />

in un momento in cui la stess a<br />

pressione fiscale che grava sul -<br />

le imprese, già elevata, è desti -<br />

nata ad aumentare e in cui è<br />

sempre più evidente l'impatto<br />

negativo che la mancanza di<br />

una strategia alivello nazionale<br />

ha sulla percezione del rischio<br />

Paese (e dunque sul costo<br />

degli investimenti in Italia) .<br />

Da cosa dipende quest o<br />

svantaggio? Almeno da una pri -<br />

IL PRELIEVO FISCAL E<br />

Secondo uno studi o<br />

di Confartigianato<br />

il totale delle impost e<br />

sui consumi energetici<br />

vale oltre i12% del Pi l<br />

.. . .. .. . .. . .. .. .. . .. . .. .. . .. .. . .. . ... . .. . .. .. .. . .. . .. .. . .. . .. .. . .. .. . ..<br />

1<br />

Fonte: Elaborazione su dati Energy .eu<br />

ma analisi, non da un cattiv o<br />

funzionamento del mercato.<br />

Sulla rivista «Economia delle<br />

fonti di energia e dell'ambiente»,<br />

Luigi De Paoli e Francesc o<br />

Culli hanno enfatizzato i grandi<br />

recuperi di efficienza e i miglioramenti<br />

della qualità de l<br />

servizio imputabili alle liberalizzazioni,<br />

specie nei segmenti<br />

regolati. Ci sono, naturalmente,<br />

ruggini competitive, riconducibili<br />

tra l'altro alla pervasiva<br />

proprietà pubblica delle<br />

imprese che scoraggia la<br />

concorrenza attuale e potenziale.<br />

Rimangono colli di bottiglia<br />

infrastrutturali che Terna,<br />

proprietario della rete di trasmissione,<br />

non rimuoverà ma i<br />

troppo in fretta. Ma non è qui i l<br />

vero problema.<br />

La responsabilità va ricondotta,<br />

piuttosto, agli effetti d i<br />

lungo termine dell'interventismo<br />

pubblico, che con scelte ( o<br />

non scelte) passate e present i<br />

ha finito per guastare un'evoluzione<br />

di per sé positiva. La questione<br />

non riguarda solo l'eccesso<br />

di sussidi che sono stat i<br />

caricati in bolletta, dalle font i<br />

rinnovabili (il cui generoso regime<br />

di incentivazione è stat o<br />

tagliato) ai grandi consumatori,<br />

come le Ferrovie dello Stat o<br />

che l'anno scorso hanno ricevuto<br />

circa 36o milioni attravers o<br />

la voce tariffaria A4 .<br />

Inballo c'è anche il mix digenerazione,<br />

che in Italia è dominato<br />

(oltre che dal contribut o<br />

crescente, in quanto incentivato,<br />

delle fonti verdi) dal gas na-<br />

R. Ceca Lussemburgo P. Bassi Grecia<br />

0,11 0,11 0,11 0,1 1<br />

0,10 0,09 0,10 0,10<br />

Slovenia R. Unito Polonia Danimarca Portogallo Lettoni a<br />

0,11 0,11 0,11 0,10 0,10 0,10<br />

0,09 0,10 0,09 . 0,10 0,09 0,09<br />

~i II<br />

Tariffa elettrica<br />

:<br />

Le voci tariffarie della<br />

bolletta elettrica, fissat e<br />

dall'Autorità per l'energia ,<br />

servono a coprire i costi direte e<br />

misura (circa i115% dell a<br />

bolletta) e gli oneri generali di<br />

sistema (circa i114%) . Tra gl i<br />

oneri genérali di sistema ,<br />

1'85,93% finanzia le fonti<br />

rinnova bili e assimilate (che n e<br />

assorbono poco meno di u n<br />

quinto) . Quasi la metà<br />

dell'incentivazione all'energi a<br />

pulita va al fotovoltaico. Tra l e<br />

altre componenti tariffarie, i<br />

regimi tariffari speciali per le<br />

Ferrovie (2,73%), le<br />

compensazioni per le imprese<br />

elettriche minori (1,47%), il<br />

decommissioning nuclear e<br />

(5,32%) e l'efficienza<br />

energetica (3,14%) .<br />

Pagina 52 di 119<br />

Medio consumatore (1 gWh/anno) )I Grande consumatore (20 gWh/anno )<br />

Romania Svezia Estonia Finlandia Bulgaria Francia Media Se<br />

0,09 0,08 0,08 0,07 0,07 0,07 0,11<br />

0,07 0,07 0,08 0,07 0,07 0,07 0,09<br />

t


press L.IfE<br />

26/09/2011<br />

turale . Il gas è una straordinaria<br />

fonte per la generazion e<br />

elettrica, pulita e con grand e<br />

flessibilità di utilizzo, ma ha c o -<br />

sti marginali relativamente al -<br />

ti: per questo la maggior part e<br />

degli altri Paesi lo impiegano<br />

soprattutto per coprire la do -<br />

manda di punta. Nel nostro Paese<br />

invece viene utilizzato anche<br />

per la generazione di base,<br />

attività per la quale è poco<br />

tagliato a differenza dei suoi<br />

cugini impiegati altrove, quali<br />

il nucleare (qui bandito per<br />

via referendaria) e il carbone,<br />

che nel passato ha trovato gravi<br />

ostacoli nel processo autorizzativo.<br />

Il gas, a sua volta,<br />

sempre secondo la Commissione<br />

Ue, da noi è più salato<br />

che altrove : a giugno 2011, la<br />

differenza col Paese più liberalizzato,<br />

la Gran Bretagna, era<br />

del 32% per i grandi consuma -<br />

tori e del 5o% per quelli di me -<br />

die dimensioni.<br />

Le ragioni sono molteplici,<br />

dalla poca concorrenza all'inadeguatezza<br />

infrastrutturale ,<br />

dal peso sproporzionato della,<br />

tassazione alla struttura dei<br />

contratti di approvvigiona -<br />

mento . Infine, ma non ultimo ,<br />

la fiscalità gioca un ruolo assai<br />

rilevante. Un'indagine di Confartigianato<br />

ha evidenziato<br />

che il totale delle imposte sui<br />

consumi energetici vale il 2,1 %<br />

del Pii, contro una medi a<br />

dell'eurozona dell'1,7 per cento.<br />

Riguardo la sola energi a<br />

elettrica, l'Italia è il Paese che ,<br />

tra tasse e oneri parafiscali, pa -<br />

ga il tributo più salato d'Europa:<br />

3,2 centesimi/kWh, contro<br />

2,8 in Germania, 1,4 nella media<br />

europea, e 0,4 nel Regno<br />

Unito . A questo si'aggiunge il<br />

carico fiscale, anch'esso pesantissimo,<br />

sul gas metano, che<br />

nel 2010 ha fruttato all'erario<br />

quasi 5 miliardi .<br />

Ciliegina sulla torta, la Robin<br />

Tax - cioè l'addizionale<br />

sull'aliquota Ires per le imprese<br />

energetiche - pronta a riversarsi<br />

sui consumatori. La stessa<br />

Autorità per l'energia, in un a<br />

segnalazione a Governo e Par -<br />

lamento, ha sottolineato che l a<br />

Robin Tax avrebbe effetti anticompetitivi,<br />

scoraggiando gli<br />

investimentie dunque riducendo,<br />

in prospettiva, l'offerta e l a<br />

concorrenza. Le imprese italia -<br />

ne hanno bisogno di ossigeno<br />

energetico, e di un alleggerimento<br />

del carico fiscale .<br />

II Sole<br />

Pagina 53 di 119<br />

t


press L.IfE<br />

26/09/2011<br />

11 Sole12<br />

Italia in cerca di strate<br />

•<br />

Tempo scaduto per la presentazione della bozza del piano<br />

Federico Rendin a<br />

su, Ad azzardare la grande pro -<br />

messa era stato, a inizio estate, il<br />

ministro dello Sviluppo economico<br />

Paolo Romani. Il piano energe -<br />

tico nazionale, latitante dei primi<br />

anni '8o, trasversale agli impegni<br />

mai concretizzati dei governi di<br />

destra e di sinistra, pervicacemente<br />

atteso dagli operatori e dal Pae -<br />

se, imposto dalla Ue, avrebbe avuto<br />

la sua prima bozza entro di<br />

settembre. Tempo scaduto, anc a<br />

raunavolta.<br />

Doveva essere l'Enea a tracciare,<br />

per incarico dello stesso ministero,<br />

le linee generali del piano .<br />

Ma l'Enea, ben guidata ma alle prese<br />

con un'annosa crisi di identit à<br />

(tant'è che è reduce dall'ennesima<br />

proroga di tre mesi del commissariamento<br />

in attesa dellauuova"missione")<br />

deve ancoramenere<br />

mano alla pratica. E sì che Romani,<br />

sorretto dagli annunci della<br />

Presidenza del Consiglio, aveva<br />

promesso la definizione della strategia<br />

energetica nazionale entro<br />

quest'autunno per varare il Piano<br />

a fine anno o al massimo all'inizio<br />

del ama.<br />

Certo, c'è la crisi finanziari a<br />

con il rimescolamento delle priorità.<br />

C'è stato il disastro di Fukushima<br />

con i suoi sconquassi su i<br />

programmi di rientro italiano<br />

all'energia atomica. Ma proprio<br />

qui il Governo ha messo in atto<br />

l'ennesima confusa altalena. Prima<br />

ha annacquato il programm a<br />

nucleare, che del resto non era ne -<br />

anche stato avviato (al palo era rimasta<br />

persino l'Agenzia per la sicurezza,<br />

il primo passo). Poi h a<br />

cancellato, nel tentativo di evitare<br />

il referendum anti-atomo ,<br />

ogni norma che aveva a che far e<br />

non solo con il ritorno al nucleare<br />

ma anche con la ridefinizione<br />

a<br />

Gli obiettivi del Govern o<br />

che si sarebbe cancellato qualcosa<br />

cheaveva dimostratodifunzio-<br />

Soluzioni e previsioni di risparmio energetico fino al 2016 . Dati in GWh/ann o<br />

nare bene . Ora Stefano Saglia, i l<br />

sottosegretario allo Sviluppo eco-<br />

Misure di miglioramento<br />

dell'efficienza energetica<br />

Totale settore residenziale<br />

Risparmio<br />

energetico annuale<br />

conseguito a12010<br />

31 .472<br />

Risparmio<br />

energeticoi<br />

annuale atteso al<br />

2010<br />

16.998<br />

Risparmio<br />

energetico<br />

annuale atteso a l<br />

201 6<br />

56 .83 0<br />

nomico con delega per l'energia ,<br />

prospetta un rinnovo «a lungo termine»<br />

di questo strumento seppure<br />

in versione riveduta e corretta .<br />

«Assieme al ministro Roman i<br />

nell'ambito dei provvediment i<br />

Totale settore terziario 5.042 8 .130 24 .70 0<br />

per la crescita cercheremo di con -<br />

vincere il ministro dell'Economia<br />

Totale settore industria 8.270 7.040 21 .537 che la detrazione è virtuosa perché<br />

produce anche un maggio r<br />

Totale settore trasporti 2 .9721 3.490 23 .260 gettito per le casse dello Stato fa-<br />

Totale risparmio energetico atteso<br />

(obiettivo nazionale)<br />

\47.711 1 35.658 126.327<br />

cendo emergere anche molta evasione<br />

fiscale» afferma Saglia.<br />

Un versante, quello dell'efficienza,<br />

che rappresenta - lo dico-<br />

Fonte : bozza del Piano sull'efficienza energetica<br />

no imigliorianalisti elo conferma<br />

anche la Confmdustria sull'onda<br />

17%<br />

di corposi studi tecnico-finanziari-<br />

laprima e più conveniente strada<br />

da battere per implementar e<br />

La Direttiva 2009/28/CE prevede che entroil2020<br />

in Italia la quota di energia da rinnovabili<br />

raggiunga almenoill7Nsul consumo lordo di energia<br />

provvedimeatila cuiresaintermini<br />

di ritorno degli investimenti<br />

perla stessa finanza pubblica è forse<br />

la più conveniente tra le strategie<br />

energetiche .<br />

, Con misurebencalibrateloSta-<br />

della strategia energetica . do di produrre più del 10% della vere il versante più ghiotto, reddito potrebbe garantire un ritorn o<br />

Sterzate, indecisioni e niente nostra energia) è solo un tassell o tizio .agevole,lucroso :l'incremen- dell'investimento intermini di en-<br />

Piano. Perfino il capitolo cruciale della promessa strategia per le to dell'efficienza energetica . Tuttrate fiscali sicuramente superio-<br />

della promozione delle energie energie ve rd i . Per dare concretezto in lista d'attesa, in odore di scare - insiste la Confindustria - agli<br />

rinnovabili ha subìto contraccolza all'unico riferimento legislatidenza rispetto agli impegni con inc entivi mobilitati. Con un imp atpi.<br />

E non solo per le incertezze che vo che rimane in piedi, il decreto noi stessi e con la Ue.<br />

to positivo sull'occupazione di ol-<br />

hanno segnato per mesi gli incen- legislativo 28/2on che nel marzo Strategia per l'efficienza enertre 1,5 milioni di posti e un contri -<br />

tivi per l'energia fotovoltaica. In - scorso ha recepito le direttive cogeticain cima alle priorità, era sta- buto la crescita del Pil di circa l o<br />

certezze approdate a una soluziomunitarie su ambiente ed enerto promesso. Ma anche questa 0,4% annuo sino al 2020. Senza<br />

ne che gli espeiti giudicano no n gia, il Governo ha varato finora so- priorità arranca . Emblematico il contare che l'efficienza energeti-<br />

male: incentivi ridimensionati ma lo un decreto sulla cogenerazione dibattito sulla proroga o meno de l ca rappresenta lo strumentoprin-<br />

comunque prevedibili a medio ad alto rendimento. Mancano sistema di detrazioni fiscali de l cipale - insiste l'associazione de-<br />

termine, tant'è che l'industria e le<br />

installazioni del settore sono ri -<br />

all'appello almeno una ventina di<br />

decreti attuativi .<br />

55 % finora applicato per gli interventi<br />

in edilizia per l'increment o<br />

gli imprenditori - per conseguire<br />

gli obiettivi vincolanti previsti<br />

partite: romila megawatt installa - Promozione delle rinnovabili dell'efficienza energetica. Era sta- per la riduzione delle emissioni di<br />

ti, umila previsti a fine dell'anno , termiche, ridefinizione degli into annunciato che alla scadenza anidride carbonica e il conteni-<br />

23mila come obiettivo al 2016 . centivi per l'eolico, biomasse, car- del prossimo anno lo strument o mento dell'effetto serra.<br />

Ma iLfotovoltaico (che comun - burantidiorigine vegetale e il nuo- sarebbe stato sostituito con qual-<br />

federi co . rendina f ilsol e24ore,corn<br />

que tra cinque anninon sarà ingravoquadrostrategicoperpromuocosadi diverso . Ci si è resicorto<br />

ava ruTOVe savat n<br />

Pagina 54 di 119<br />

27Omila .<br />

t il numero di impianti fotovoltaici collegati all a<br />

rete elettrica nazionale. AI primo posto la Puglia<br />

coni.685 megawatt distribuiti i n 17 .812 impianti


press L.IfE<br />

26/09/2011<br />

II sole<br />

La Robin Tax colpisce<br />

Snam, Terna e Ace a<br />

Carlo Festa<br />

Snam Rete Gas, Terna e<br />

Acea saranno le più colpite<br />

dall'introduzione della Robi n<br />

Tax, l'aumento di quattro punti<br />

percentuali (dal 6,5 al 10,5% )<br />

dell'addizionale Ires che colpi -<br />

sce il settore petrolifero, del gas<br />

e dell'energia elettrica.<br />

Meno colpite saranno altr e<br />

municipalizzate . Subito dop o<br />

l'approvazione della manovra<br />

da 54 miliardi di euro, co n<br />

il via libera alla Robin Tax<br />

(che servirà per reperire le risorse<br />

per compensare i tagli<br />

agli enti locali ), gli analisti<br />

hanno cominciato a calcolar e<br />

gli impatti della manovra fiscale<br />

sui titoli dell'energi a<br />

quotati a Piazza Affari .<br />

E il risultato è stato più o me -<br />

no in linea per le diverse cas e<br />

d'investimento: gli analisti di<br />

Equita Sim hanno sottolineato<br />

che gli effetti più pesanti dell a<br />

Robin Tax ci saranno sulle società<br />

più esposte alle attività re -<br />

golate in Italia, ma anche s u<br />

quelle esposte principalment e<br />

sul settore delle rinnovabili. U n<br />

giudizio condiviso anche dagli<br />

esperti di Barclays Capital che<br />

hanno rivisto le attese su utili e<br />

aziende .<br />

In particolare, Equita Sim h a<br />

rivisto al ribasso le valutazioni<br />

borsistiche di Terna, Snam Re -<br />

te Gas e Acea in un intervall o<br />

compreso tra il 1o% e il 17 per<br />

cento. Per Terna, per fare u n<br />

esempio, l'estensione della Ro -<br />

bin Tax comporterà «un maggiore<br />

onere in termini di impo -<br />

ste correnti 2011stimabile in cir -<br />

ca 8o milioni di curo» . Da valu -<br />

tare, ha indicato l'azienda guidata<br />

da Flavio Cattaneo, le conse -<br />

guenze sugli anni successivi.<br />

Pesantemente influenzat e<br />

anche aziende con un perimetro<br />

di attività italiano e molto<br />

esposte sull'energia verde, come<br />

Falck Renewables e Alerion<br />

(con valutazioni riviste in<br />

calo del 6-7%) .<br />

Più ridotte tutte le revisioni<br />

sulle altre società dell'energia :<br />

la maggioranza delle municipalizzate<br />

sono infatti meno esposte<br />

alla Robin Tax grazie alla diversificazione<br />

nel settore idroelettrico<br />

e nellagestione dei rifiuti<br />

(con una valutazione in me -<br />

dia al ribasso del 4-5%).<br />

'Ancora minore, invece,l'ef -<br />

fetto sui grandi gruppi energetici<br />

italiani come Enel, Eni, Edison<br />

e Enel Green Power grazi e<br />

alla loro rilevante diversificazione<br />

geografica internazionale<br />

(2-3% di revisione sui valori<br />

di Borsa). Per Enel Gree n<br />

Power l'ammontare da pagare<br />

Robin Hood Tax<br />

.. .. . .. .. . .. .. . .. .. . .. .. . .. . .. .. . .. . .. .. . .. .. . .. .. . .. .. . .. . .. .. .. . .. . .. .<br />

La manovra di Ferragosto<br />

(articolo 7 del decreto legge 138 )<br />

ha previsto che per il 2011, i l<br />

2012 e i12013 scatta l'aument o<br />

di quattro punti percentuali, da l<br />

6,5 al10,5%, dell'addizional e<br />

Ires che colpisce il settor e<br />

petrolifero, del gas e dell'energi a<br />

elettrica . E la cosiddetta «Robi n<br />

Hood Tax» . Interessato anche i l<br />

settore della trasmissione e<br />

distribuzione .<br />

toccherà i 25 milioni di euro<br />

all'anno nel periodo 2011-2013<br />

che dal 2014 in poi si abbasserà a<br />

2 milioni. Per la controllant e<br />

Enel l'impatto dovrebbe esser e<br />

di circa 400 milioni di euro<br />

all'anno per i prossimi tre anni<br />

(2011-2013). Dal2o141e attese ag -<br />

giuntive si dovrèbbero ridurr e<br />

invece a 200 milioni .<br />

Resta da capire quali potreb -<br />

bero essere le conseguenze pe r<br />

gli investitori di Borsa. Negli ultimi<br />

tre mesi, complice la cris i<br />

dei mercati, anche i titoli<br />

dell'energia hanno avuto cali<br />

più o meno rilevanti: dalle perdite<br />

superiori al 30% di Enel e Iren<br />

fino ai cali più contenuti di<br />

Snam (-14%) e Terna (-23%) .<br />

Ma c'è anche la variazione posi -<br />

tiva di Edison (+5%), legata agli<br />

spunti speculativi su una possi -<br />

bile Opa di Edf.<br />

Sul fronte borsistico, alme -<br />

no per gli analisti, i giudizi non<br />

dovrebbero modificarsi più di<br />

tanto a causa dell'impatto della<br />

Robin Tax. I punti di forza delle<br />

aziende del settore continuano<br />

ad essere considerati la buo -<br />

na diversificazione geografic a<br />

e settoriale oltre alla redditivi -<br />

tà. Per fare un esempio proprio<br />

Equita conferma il giudizio<br />

«Buy», cioè comprare, sul tito -<br />

lo Terna malgrado la revision e<br />

della valutazione : merito de l<br />

suo sconto (dello%) sul Rab, i l<br />

regulatoty asset base cioè il capitale<br />

investito regolamentato .<br />

E gli analisti di Societe Gene -<br />

rale sono sulla stessa linea : pur<br />

avendo ridotto il prezzo obiettivo<br />

di Enel Green Power da 2,1a 2<br />

euro, hanno infatti mantenuto il<br />

rating Buy sull'azione.<br />

carlo .festa@ilsole24ore.co m<br />

Pagina 55 di 119<br />

O RIPRODUZIONE RISERVATA


press L.IfE<br />

26/09/201 1<br />

Green jobs . Le stime di Althesys al 2020<br />

Il verde crea lavoro<br />

Luca Salvioli<br />

La corsa della green economy<br />

che ha interessato l'Italia<br />

negli ultimi tre anni ha portato il<br />

settore a un discreto boom occupazionale.<br />

Una ricerca Althesys<br />

anticipata al Sole 24Ore stima in<br />

11 .125unità il potenziale occupazionale<br />

in Italia dell'industria<br />

delle sole energie rinnovabili,<br />

per il 2020 . Considerando invece<br />

la stessa stima al netto dei po -<br />

sti di lavoro non creati nell'energia<br />

tradizionale, il numero scende<br />

a 102 .499. La stima è prudente,<br />

perché è ragionevole pensare<br />

che ci sarà una crescita dei po -<br />

sti di lavoro nei servizi avanzat i<br />

di gestione e monitoraggio .<br />

Continua r pagina 1 4<br />

Le stime Althesys sull'occupazione netta dopo il Quarto conto energi a<br />

Nel 2020 oltre 100mila occupati<br />

con un monte stipendi da 2,3 miliardi<br />

La previsione elaborata da Althesys<br />

per i12020 Siarticola sullo<br />

scenario di raggiungimento dei<br />

target europei sulle fonti rinnovabili<br />

. E cioè, per l'Italia, il 17% di<br />

energia pulita sui consumi fmali<br />

di energia .<br />

I risultati dell'indagine considerano<br />

inoltre altre variabili. La<br />

previsione più ottimistica contempla<br />

gli obiettivi di potenza<br />

contenuti nel IV Conto Energia.<br />

In questo caso nel fotovoltaico si<br />

ottengono diverse migliaia di posti<br />

di lavoro in più, arrivando a<br />

una stima netta di 102.499 nuovi<br />

occupati nel settore (si veda la tabella<br />

sopra). Considerando il<br />

monte stipendi dell'industria verde<br />

che così andrebbe a crearsi, s i<br />

arriverebbe a 2,3 miliardi di eur o<br />

l'anno.<br />

Lo sviluppo del settore dipende<br />

da una serie di variabili principali:<br />

costo dell'energia tradizionale<br />

e congiuntura economica,<br />

Il fotovoltaico fa da traino<br />

regime di incentivi, obiettivi nazionali<br />

e internazionali, maturità<br />

del comparto, costo della tecnologia,<br />

ricerca e sviluppo e ruol o<br />

dell'industria nazionale nella<br />

competizione internazionale .<br />

. .. . .. . .. .. . .. .. . .. . .. .. .. . .. . .. .. . .. . .. .. .. . .. . .. .. . .. . .. .. . .. .. .. . .. . ..<br />

I FATTORI<br />

A influire sull'ammontare<br />

dei nuovi posti<br />

il regime di incentivi<br />

e il livello<br />

di maturità del compart o<br />

. .. . . .. .. .. . .. . .. .. . .. .. . .. .. . .. . .. .. . .. .. . .. . .. .. .. . .. . .. .. . .. . .. .. .. . ..<br />

Basta un piccolo cambiamento<br />

per arrivare a risultati ancora<br />

più incoraggianti. Nel caso in<br />

cui, per esempio, i costi degli im -<br />

pianti fotovoltaici ed eolici diminuissero<br />

del Io% più del previsto,<br />

il monte stipendi arriverebbe<br />

a oltre 2,6 miliardi di euro . Se<br />

il prezzo del petrolio crescess e<br />

più del previsto (108 dollari al ba-<br />

rile nel 2020) anche solo del 5 %<br />

l'effetto di spostamento degli in -<br />

vestimenti sarebbe tale da generare<br />

un aumento del 17% del totale<br />

degli addetti coinvolti nel settore<br />

in dieci anni.<br />

Il discorso vale anche per la<br />

grid parity, ovvero il moment o<br />

in cui la produzione di corrente<br />

elettrica da fonti rinnovabili sarà<br />

competitiva (senza incentivi)<br />

con quella tradizionale . Le stime<br />

spesso differiscono perchè non<br />

si tratta di un assoluto relativo ,<br />

ma di un valore che si definisce<br />

sulla base dell'andamento dei<br />

prezzi dei combustibili fossili e<br />

delle tecnologie.<br />

Dalla ricerca emerge «un saldo<br />

tra costi e benefici positiv o<br />

per l'Italia - commenta Alessandro<br />

Marangoni, ceo diAlthesys- .<br />

L'Italia ha tante eccellenze, manca<br />

una strategia di Paese» .<br />

L'idea di green economy come<br />

base per una nuova rivoluzione<br />

industriale si è fatta strada<br />

Previsione a due velocità. Ne i<br />

grafici a destra, il potenziale<br />

occupazionale a12020 perle<br />

diverse fonti rinnovabili in Italia<br />

Stima dell 'occupazione netta al 2020 (unità occupate) i i Prima del IV CE* r<br />

Eolico<br />

Fotovoltaic o<br />

Biomasse Minihydro<br />

28.259 28.25 9 29.556 41.61 2<br />

26.414 26.414 5.411 5 .411<br />

Dopo IV CE*<br />

Total e<br />

102.49 9<br />

secondo le stime di Althesys. Le<br />

stime sono al netto dei posti ch e<br />

andrebbero persi nell'energi a<br />

tradizionale. Gli scenari sono<br />

due . La colonnina blu indic a<br />

l'ipotesi di sviluppo de l<br />

"potenzia" italiano senza gl i<br />

obiettivi di potenza contenut i<br />

nel IV Conto Energia . Questi<br />

vengono invece considerat i<br />

nella colonnina verde, dove<br />

l'occupazione necessaria ne l<br />

90.44 3<br />

fotovoltaico sale di divers e<br />

migliaia di unità . r(*) Ce : conto energia<br />

Pagina 56 di 119<br />

nell'opionione pubblica durant e<br />

la campagna presidenziale diBarack<br />

Obama negli Stati Uniti, anche<br />

se in Europa paesi come la<br />

Germania ne avevano fatto una<br />

realtà diversi anni prima. E per<br />

questo che nelle scorse settimane<br />

ha suscitato stupore la bancarotta<br />

dichiarata dalla californiana<br />

Solyndra, azienda produttrice<br />

di pannelli fotovoltaici ch e<br />

aveva ricevuto la visita del presidente<br />

americano e un prestito di<br />

oltre mezzo miliardo di dollari<br />

dalla Casa Bianca. Sono rimast e<br />

senzalavorounmigliaio dipersone.<br />

Questo cosa insegna? «Che<br />

anche la green economy risponde<br />

alle regole della competizione<br />

internazionale» risponde Marangoni<br />

. Anche nella geopolitic a<br />

delle rinnovabili la Cina morde i<br />

concorrenti con pannelli fotovoltaici<br />

abuonmercato . Un'altravariabile<br />

di cui tenere conto.<br />

Luca Salvioli<br />

® RIPRODUZIONE RISERVATA


press L.IfE<br />

26/09/2011<br />

Scandalo eolico, un arino dopo<br />

Inchieste al vento?<br />

Roberto Gatull o<br />

Ilvento delle inchieste penali<br />

sulle energie rinnovabili<br />

supera i confini e raggiunge<br />

Principato di Monaco, Lussemburgo,<br />

Svizzera, San MarinoeGermania<br />

.<br />

Nei primi tre Stati, con deli -<br />

cate rogatorie internazionali ,<br />

è arrivato il pm della Dda di Catanzaro,<br />

Pierpaolo Bruni, uno<br />

dei magistrati più preparati<br />

nella lotta alle cosche calabre -<br />

si e, per questo, scampato più<br />

volte alla morte.<br />

Bruni è titolare - fino a fin e<br />

mese, quando lascerà verosimilmente<br />

la delega sulla pro -<br />

vincia di Crotone a una colle -<br />

ga che si è già messa al lavoro -<br />

dell'indagine, decollata a luglio<br />

2009, sulla filiera energeti -<br />

ca cogenerativa di Scandale.<br />

L'ipotesi della Procura antimafia<br />

è che una supposta as -<br />

sociazione a delinquere che<br />

vede coinvolti politici, dirigenti<br />

pubblici e imprenditori,<br />

abbia prima incassato deci -<br />

ne di milioni stanziati con u n<br />

contratto di programma ministeriale<br />

e poi, con una serie<br />

di spericolate manovre finan -<br />

ziarie, li avrebbe fatti sparire<br />

all'estero .<br />

Continua pagina 1 . 5<br />

II Sole<br />

Pubblici ministeri nel labirinto delle rogatorie<br />

Ingenti fondi dietro holding, soprattutto lussemburghesi - Scarsa collaborazione tra le autorità inquirenti<br />

Continua da in ; '<br />

Nella richiesta di arresto,<br />

Bruni, a proposito di alcuni indagati,<br />

ricorda «l'allarmant e<br />

capacità di polverizzare e rendere<br />

non rintracciabile, anch e<br />

dietro lo scudo di società di di -<br />

ritto estero, gli ingenti fondi<br />

pubblici e privati indebitamente<br />

percepiti» . Gran parte delle<br />

società utilizzate sono di diritto<br />

lussemburghese.<br />

I personaggi principali intorno<br />

ai quali ruota l'inchiesta so -<br />

no Aldo Bonaldi, uomo d'affari<br />

e imprenditore nato a Soresina<br />

(Cremona) ma residente<br />

nel Principato di Monaco e Roberto<br />

Baroni, nato a Pavia ma<br />

residente a Tunisi (Tunisia) .<br />

Sono latitanti e per entrambi<br />

sono stati spiccati mandati di<br />

cattura internazionali. ,<br />

Bocche cucite in Procura<br />

mabasta saper interpretare i silenzi<br />

per capire la rabbia per l a<br />

scarsa collaborazione finor a<br />

fornita dalle altre autorità coinvolte<br />

in quella che, più di un os -<br />

servatore, considerala naturale<br />

evoluzione dell'inchiestaPoseidone<br />

condotta da un giova -<br />

ne magistrato della Direzion e<br />

distrettuale antimafia di Catanzaro,<br />

oggi sindaco di Napoli :<br />

Luigi De Magistris. Gran parte<br />

dei personaggi - anche all'epoca<br />

accusati di aver fatto sparire<br />

decine di milioni di risors e<br />

pubbliche - sono gli stessi .<br />

L'inchiesta, due anni dopo, è<br />

bloccata perché per ricostruire<br />

compiutamente la catena di<br />

movimenti societari, bancari e<br />

finanziari c'è bisogno che du e<br />

banche monegasche aprano<br />

gli archivi ai pm italiani. La<br />

stessa cosa dovrebbero fare altri<br />

istituti di credito svizzeri e<br />

lussemburghesi mentre, al momento,<br />

è ritenuto secondario il<br />

filone che porta verso il Liechtenstein<br />

ma anche con questo<br />

Paese potrebbe aprirsi u n<br />

delicato confronto.<br />

Bruni è stato titolare anche<br />

di un'altra inchiesta penale ordinaria,<br />

sviluppata a giugn o<br />

2010, sul Parco eolico tra Strongoli<br />

e Melissa . L'inchiesta è però<br />

passata da poco alla Distrettuale<br />

antimafia di Catanzaro e<br />

gli sviluppi sembrano interessanti.<br />

Anche in questo caso è<br />

difficile penetrare il silenzio<br />

BUSINESS REDDITIZI<br />

Eolico e biomasse<br />

scatenano l'appetit o<br />

delle mafi e<br />

In prima fila Cosa Nostr a<br />

e Sacra corona unit a<br />

. .. . .. .. .. . .. . .. .. .. . .. .. . .. . .. .. . .. .. .. . .. .. .. . . .. .. .. .. .. . .. . .. .. . .. . .. ..<br />

. .. . .. .. .. . .. . .. .. . .. .. . .. .. . .. . .. .. . .. .. . .. .. . .. .. . .. . .. .. . .. .. .. . .. . .. .. .<br />

Pagina 57 di 119<br />

Il procedimento pe r<br />

rogatoria internazionale rientra<br />

nelle operazioni di assistenz a<br />

giudiziaria tra Stati Sovrani . Si<br />

sviluppa, nel corso di u n<br />

processo pendente, in un a<br />

richiesta di acquisizioni d i<br />

informazioni e/o atti che vien e<br />

inoltrata dall'Autorità<br />

giudiziaria di uno Stat o<br />

stranier o


press L.IfE<br />

26/09/201 1<br />

della Procura ma secondo<br />

quanto filtra, questa inchiest a<br />

avrebbe portato alla luce un a<br />

serie di collegamenti con altr e<br />

inchieste aperte. Una, decollata<br />

a fine 2010, riguarda il Parc o<br />

eolico di Isola Capo Rizzuto e<br />

le presunte infiltrazioni della<br />

cosca Arena nella gestione e<br />

che vede coinvolti anche due<br />

soggetti sammarinesi . Per questo<br />

motivo la Procura di Catanzaro<br />

ha avviato la rogatori a<br />

con il Tribunale di San Mari -<br />

no, che ha già fornito ogni in -<br />

formazione utile ma che a sua<br />

volta ha inoltrato una richiest a<br />

di rogatoria all'Italia .<br />

Finita qui? No, perché sarebbe<br />

coinvolto anche un imprenditore<br />

tedesco, motivo per il<br />

quale è stata avanzata una richiesta<br />

di rogatoria alla Germania<br />

alla quale la Procura di Catanzaro<br />

resta appesa. Isola Capo<br />

Rizzuto è al centro di un'al -<br />

tra inchiesta, partita nel 2007<br />

dalla Procura di Paola e giunt a<br />

poi sul tavolo della Procura di<br />

Catanzaro, che anche a ridosso<br />

di Ferragosto ha proseguito<br />

negli interrogatori .<br />

Con il declino del fotovoltaico<br />

(anche se nella Locride l e<br />

cosche calabresi e quelle siciliane<br />

hanno allungato insiem e<br />

gli occhi sui terreni da dedicare<br />

a impianti solari) è proprio<br />

l'energia eolica che torna a solleticare<br />

l'appetito delle mafie.<br />

«Ilgrande magnete degli investimenti<br />

nelle rinnovabili è stato<br />

fino ad agosto il fotovoltaico<br />

- conferma Giuseppe Mastropieri,<br />

direttore dell'are a<br />

Fonti rinnovabili di Nomism a<br />

Energia — anche se i nuovi mec -<br />

canismi incentivanti e i limiti<br />

posti alla costruzione dei gran -<br />

di impianti a terra introdott i<br />

con il decreto legislativ o<br />

28/2011 stanno nuovamente<br />

spostando l'attenzione degl i<br />

investitori sugli impianti eolici<br />

e in misura crescente sulle<br />

biomasse» .<br />

Se la situazione dell'eolic o<br />

in Calabria è drammatica e appesa<br />

alle rogatorie, in Puglia la<br />

magistratura sta indagando sugli<br />

interessi della Sacra corona<br />

unita e in Sardegna non si placa<br />

ancora l'eco delle denunce<br />

alla magistratura e in Parlamento<br />

dell'ex Governator e<br />

Mauro Pili sui possibili interessi<br />

nell'eolico di soggetti legat i<br />

a Cosa nostra.<br />

Proprio la Sicilia - dove le inchieste<br />

aperte sono molte - è<br />

un altro fronte di vento "caldo"<br />

che però comincia a dar e<br />

frutti giudiziari. Il 21 aprile la<br />

Corte d'Appello di Palermo ha<br />

emesso la sentenza relativa al<br />

processo Eolo, scaturito<br />

dall'indagine sugli intrecci tra<br />

mafia, politica e imprenditoria<br />

a Mazara del Vallo (Trapani) .<br />

Vito Martino, ex assessore e<br />

consigliere comunale di Forza<br />

Italia è stato condannato a du e<br />

anni per corruzione: si fece pagare<br />

con una Mercedes per<br />

agevolare il progetto dell'imprenditore<br />

trentino Luigi Franzinelli<br />

per la costruzione de l<br />

parco eolico a Mazara. Franzinelli<br />

è stato condannato a un<br />

anno e due mesi, il suo socio<br />

Antonio Aquaro a un anno, cinque<br />

mesi, 24 giorni. I giudici d i<br />

secondo grado hanno confermato<br />

la condanna a otto anni e<br />

quattro mesi per Giovan Battista<br />

Agate, fratello del presunto<br />

padrino di Mazara, don Mariano<br />

Agate. E lui che secondo<br />

l'accusa ha pilotato l'affare de -<br />

gli impianti eolici quando Co -<br />

sa nostra ha deciso di giocar e<br />

la sua partita allorché in campo<br />

è entrato Matteo Tamburello<br />

(parente di Vito Martino) ,<br />

che intuì la possibilità di fare af -<br />

fari con l'energia eolica. Con -<br />

dannato anche l'ex capo<br />

dell'ufficio tecnico del Comune<br />

di Mazara del Vallo, Pino Su -<br />

cameli, a sette anni e un mese .<br />

Il boss Nino Cuttone, gener o<br />

di Martino, ha preso sei anni e<br />

sette mesi. L'imprenditore salernitano<br />

Melchiorre Saladino<br />

ha patteggiato invece in sed e<br />

di udienza preliminare.<br />

Le riflessioni di Pierangel o<br />

Padova, il pm della Dda di Palermo<br />

che ha coordinato l'indagine<br />

con il collega Ambrogio<br />

Cartosio sull'intreccio mafia-imprenditoria-politica,<br />

so -<br />

no chiare: «Le energie alternative<br />

- dichiara Padova al Sole-24<br />

Ore - grazie al sistema<br />

dei certificati verdi sono estremamente<br />

redditizie. La sensazione<br />

è che in questo busines s<br />

ci possa essere anche un altr o<br />

elemento aggiuntivo, vale a dire<br />

il controllo del territorio .<br />

Una linea di tendenza che viene<br />

confermata anche dalle indagini<br />

in corso. Non dobbiamo<br />

infine dimenticare che è<br />

preoccupante la presenza d i<br />

pubblici amministratori e anche<br />

questa è una linea di tendenza<br />

che emerge sempre più<br />

chiaramente» .<br />

Roberto Galull o<br />

Pagina 58 di 119<br />

e RIPRODUZIONE RISERVATA


press L.IfE<br />

26/09/201 1<br />

Fotovoltaico in ripresa<br />

La frenata arriva dall'eolico<br />

Sul rallentamento ha influito l'incertezza normativa<br />

Luca Vaglio<br />

Se si guarda al panorama<br />

italiano delle fonti rinnovabil i<br />

si vede un settore che insegue i l<br />

boom degli anni passati, dop o<br />

mesi difficili a causa di incertezze<br />

normative evitabili . Gli operatori<br />

criticano la scelta del Governo<br />

di puntare sulla Robin<br />

Hood Tax: la tassa, dicono, contraddice<br />

la necessità di supportare<br />

il mercato emergente delle<br />

fonti pulite e il sistema di incentivi<br />

voluto dal legislatore .<br />

Ilfotovoltaic o<br />

Gli investimenti sul fotovoltaico<br />

nella prima parte del 2on,hanno<br />

subito una contrazione nel periodo<br />

che è intercorso tra il decret o<br />

di marzo (Dlgs 28/2011) e il varo<br />

del Quarto conto energia, a giugno.<br />

Poi il mercato si è rimess o<br />

in moto : da giugno a oggi in Italia<br />

sono stati installati circa 1,5 Gw ,<br />

facendo arrivare la potenza fotovoltaica<br />

disponibile a lo Gw.<br />

Nel Quarto conto energia s i<br />

prevede che nel 2016 si arriverà<br />

a 23 Gw, ma gli addetti ai lavori<br />

ipotizzano che questa soglia sarà<br />

raggiunta in anticipo . «Il decreto<br />

per gli anni 2011-2012 prevede<br />

un limite di spesa per gli<br />

impianti oltre 1 Mw, stabilendo<br />

che per realizzarli ci si debba<br />

iscrivere aun registro - spiega il<br />

presidente di Ises Italia Gian<br />

BattistaZorzoli- . Chinonottiene<br />

l'iscrizione non guadagna automaticamente<br />

questo diritt o<br />

l'anno successivo, ma deve riproporre<br />

la domanda. Così nel<br />

prossimo biennio si rischia d i<br />

penalizzare da un lato gli im-<br />

pianti più grandi e dall'altro le<br />

aziende più piccole, che non<br />

hanno risorse per rischiare un<br />

investimento senza la sicurezza<br />

di avere gli incentivi per una<br />

certa data . Dal 2013, se il settor e<br />

supera indenne idue anni avenire,<br />

gli investimenti dovrebbero<br />

trovare nuovo vigore» .<br />

Solare termico ed eolico<br />

Per il solare termico si attend e<br />

l'introduzione di nuovi incentivi,<br />

basati su una tariffa feed-in,<br />

.. . .. .. .. . .. . .. .. . .. .. .. . .. . .. .. . .. . .. .. . .. .. .. . .. . .. .. . .. .. .. . .. . .. .. . .. . .<br />

IL TRAIN O<br />

Cresce l'idroelettrico<br />

coni piccoli impiant i<br />

Questa fonte copre il14 %<br />

di tutta l'energia elettric a<br />

prodotta nel Paes e<br />

.. . .. .. .. . .. . .. .. . .. .. .. . .. . .. .. . .. . .. .. . .. .. .. . .. . .. .. . .. .. .. . .. . .. .. . .. . .<br />

più funzionali rispetto al meccanismo<br />

di sgravi fiscali in vigor e<br />

oggi. Maggiori difficoltà attraversa<br />

il business dell'eolico: negli<br />

ultimi mesi si è verificat a<br />

una frenata degli investiment i<br />

dovuta anche al fatto che il Governo,<br />

con il decreto del marzo<br />

scorso, ha deciso di ridurre de l<br />

22% il valore dei certificati verdi<br />

(per legge e in modo retroattivo)<br />

rispetto ai livelli stabilit i<br />

con la Finanziaria del 2007.<br />

«Confidiamo che il decreto, atteso<br />

nelle prossime settimane,<br />

riporti più su il valore degli incentivi<br />

e riduca il taglio rispetto<br />

ai valori del 2007 dal 22% attuale<br />

al 15%», afferma Simone To -<br />

gni, presidente di Anev. Nel<br />

Pagina 59 di 119<br />

2011 la potenza installata degl i<br />

impianti è cresciuta dai 5 .79 7<br />

Mw di fine 2010(dati Anev-Terna)<br />

ai 6 .389 Mw del primo settembre<br />

scorso (Anev) . «Va, pe -<br />

rò, precisato - continua Togni -<br />

che in questo momento possono<br />

permettersi di lanciare nuovi<br />

progetti solo i grandi gruppi ,<br />

che hanno sufficiente denaro in<br />

cassa o beni tali da potersi permettere<br />

di accendere un mutuo.<br />

Scontano una fase di stas i<br />

le operazioni di finanziamento<br />

bancario, effettuate secondo lo<br />

schema del project financing,<br />

in cui i soldi vengono erogati<br />

sulla base di precisi calcoli relativi<br />

alla remunerazione dell'in -<br />

vestimento».<br />

Il decreto dovrebbe esser e<br />

emanato nelle prossime setti -<br />

mane. Stabilirà misure e modalità<br />

degli incentivi peri nuovi progetti<br />

dal 2013 . Secondo Togn i<br />

«per gli impianti fino ai 5 Mw c i<br />

sarà una tariffa feed-in omnicomprensiva,<br />

mentre per quell i<br />

più grandi verrà previsto un si -<br />

stema ad asta. Questo sistem a<br />

ci lascia perplessi, poiché nei Paesi<br />

europei in cui è stato adottato<br />

ha funzionato male, determi -<br />

nando ritardiprocedurali e difficoltà<br />

di selezione tra le numero -<br />

se domande pervenute. L'asta è<br />

adatta ai progetti grandi, oltre i<br />

5 0 -55Mw: in questo caso, si può<br />

creare una competizione tra po -<br />

chi big player, con effetti di contenimento<br />

sui prezzi» .<br />

L'eolico italiano ha comunque<br />

mantenuto una certa vitali -<br />

tà. Nell'ultimo anno, secondo<br />

uno studio di Althesys, le no-<br />

stre aziende hanno ottenuto au -<br />

torizzazioni per realizzare impianti<br />

eolici all'estero per 85 o<br />

Mw, contro i 287 Mw del 2009 .<br />

Ancora, nei primi sei mesi del<br />

2011 le aziende italiane hanno<br />

realizzato 13 operazioni, comprensive<br />

di nuovi impianti e ac -<br />

quisizioni di altri operatori ,<br />

per un totale 694 Mw e 920 milioni<br />

di investimenti. E verranno<br />

realizzati fuori dall'Italia il<br />

62% dei progetti per cui le nostre<br />

aziende hanno ricevuto<br />

l'autorizzazione da gennaio a<br />

giugno.<br />

L'idroelettric o<br />

Lo sviluppo di questa fonte, che<br />

rappresenta il 68-7o% delle rinnovabili<br />

italiane e circa il14% di<br />

tutta l'energia elettrica prodotta<br />

in Italia, è affidato ai piccoli<br />

impianti. Anche qui si attende il<br />

nuovo decreto che introdurrà<br />

una tariffa feed-in. Nel 2010 la<br />

potenza installata è risultata pa -<br />

ri a 21 .856 Mw, di cui circa<br />

18.000 Mw da fonti naturali, al<br />

netto dei pompaggi (dati Ter -<br />

na). Le stime di Aper (Associa -<br />

zione produttori da fonti rinnovabili)<br />

mostrano una buona vitalità:<br />

nel 2010 sotto partiti 8 o<br />

nuovi impianti di taglia inferio -<br />

re ai 10 Mw per una potenza in -<br />

stallata totale di 153 Mw. «Ma<br />

per gli impianti più piccoli, co n<br />

una potenza tra i Zoo e i 200Kw,<br />

sarebbero auspicabili procedure<br />

di autorizzazione più veloci e<br />

meno onerose» afferma Flavio<br />

Sarasino di Federpern (Federazione<br />

produttori idroelettrici) .<br />

RIPRODUZIONE RISERVATA<br />

Pa • ina 17


press L.IfE<br />

26/09/2011<br />

Il piano d'azione nazionale sulle rinnovabil i<br />

Stima al 2020 del contributo totale sul consumo finale di energia previst o<br />

per ciascuna tecnologia che usa energia rinnovabile in Italia (ktep)<br />

Elettricità per trasporti 369<br />

Solare fotovoltaico<br />

Idroelettric a<br />

a<br />

146 ncentrazione 3.61 1<br />

Biomass a<br />

(solida+biogas +<br />

biocarburante)<br />

9.815<br />

Solar e<br />

Eolico termico<br />

1.720 1 .58 6<br />

j Fonte : elaborazione Aiel dati Pa n<br />

II solelj<br />

I consumi di energia termica da fonti di energia rinnovabili (2009 e 2020)<br />

I 2009 2020<br />

Geotermic a<br />

(escluse pdc*) Solare Biomassa<br />

213 300 67 1 .586<br />

Energie rinn .<br />

da pdc *<br />

L875 5.670 1.083 2.900<br />

Agroenergie . Entro fine anno il provvedimento con gli incentiv i<br />

Biomasse in corsa (anche contro il tempo)<br />

Giorgio dell'Orefice<br />

Energia termica e "altre "<br />

rinnovabili sono le priorità de l<br />

settore delle agroenergie per i<br />

prossimi mesi . Nel quadro delle<br />

norme attuative del decreto<br />

legislativo sulle fonti rinnovabili<br />

(decreto legislativo 28 de l<br />

3 marzo 2011), infatti, i prossimi<br />

provvedimenti a essere varati<br />

riguarderanno gli incentivi<br />

per l'energia termica e quelli<br />

relativi alla produzione d i<br />

energia elettrica da fonti rinnovabili,<br />

escluso il fotovoltaico<br />

che già è stato regolamentato<br />

nei mesi scorsi . Due provvedimenti<br />

che dovranno necessariamente<br />

essere varati entro la<br />

fine dell'anno .<br />

D'altro canto lo stesso decreto<br />

quadro sulle rinnovabili pre -<br />

vede l'avvio dei nuovi incentivi<br />

per l'energia termica da bio -<br />

masse già a partire dal prossimo<br />

i° gennaio, mentre fissa a l<br />

gennaio 2013 il debutto dell e<br />

nuove tariffe per l'elettricit à<br />

prodotta dalle fonti rinnovabili<br />

(eolico, geotermico, idroelet -<br />

trico ma anche biomasse agri-<br />

cole e oli vegetali).<br />

Per l'energia termica da biomasse<br />

quindi si sta per registrare<br />

una vera e propria "cors a<br />

contro il tempo" . Se questo è il<br />

contesto, il segmento risult a<br />

anche in grande crescita. Basti<br />

pensare che ogni anno sono<br />

I NUMERI<br />

Ogni anno utilizzate<br />

23 milioni di tonnellate<br />

di combustibili legnosi ,<br />

che alimentan o<br />

cinque milioni di impianti<br />

. . .. . .. .. .. . .. . .. .. . .. . .. .. . .. . .. .. . .. . .. . .. .. .. . .. . .. .. . .. . .. .. . .. .. . .<br />

utilizzate 23 milioni di tonnellate<br />

di combustibili legnosi, 4, 5<br />

milioni di famiglie consuma -<br />

no legna da ardere (che per il<br />

50% di queste rappresenta l a<br />

principale fonte di riscalda -<br />

mento) mentre 5 milioni sono<br />

gli apparecchi alimentati co n<br />

biomasse legnose e installati<br />

su scala domestica nel cors o<br />

degli ultimi dieci anni .<br />

«Un settore importante -<br />

spiega il presidente dell'Aiel -<br />

Cia (associazione italiana ener -<br />

gie agroforestali), Marino Berton<br />

- per il quale lo scenario potrà<br />

cambiare radicalmente se<br />

si passerà anche per la termica<br />

dall'attuale sistema di detrazioni<br />

fiscali a un vero e propri o<br />

conto energia che ne favorirà<br />

lo sviluppo» .<br />

La proposta avanzata dalla<br />

stessa associazione punta a distinguere<br />

tre categorie sulle<br />

quali articolare un sistema incentivante<br />

per la termica alimentata<br />

da biomasse legnose : i<br />

piccoli apparecchi destinati al<br />

solo riscaldamento domestico;<br />

le caldaie di media dimensione<br />

(fino a 500 kW di potenza termica)<br />

; gli impianti per riscaldamento<br />

di potenza superiore a i<br />

500 kw e che effettuano anche<br />

il teleriscaldamento . «Per i primi<br />

proponiamo un conto energia<br />

semplificato che contabilizzi<br />

in modo forfettario l'energia<br />

ceduta - spiega Berton - . Ne l<br />

secondo caso, si prevede una<br />

contabilizzazione dell'energia<br />

effettiva finalizzata al riscalda-<br />

Pagina 60 di 119<br />

mento, mentre per gli impiant i<br />

di taglia maggiore auspichiamo<br />

il ricorso al sistema dei cer -<br />

tificati bianchi riformato rispetto<br />

all'attuale, rafforzando<br />

cioè durata e valore degli stessi<br />

certificati».<br />

L'altro importante capitolo<br />

oggetto dei decreti attuativi ri -<br />

guarda l'energia elettrica d a<br />

fonti rinnovabili, escluso il fo -<br />

tovoltaico per il quale è già sta -<br />

to definito il4° conto energia.<br />

«Come è stata messa a punto<br />

di recente una proposta di tariffa<br />

onnicomprensiva per il<br />

biogas immaginiamo un'analoga<br />

tariffa anche per l'energia<br />

prodotta da biomasse legnose<br />

o oli vegetali - conclude<br />

il presidente dell'Aiel - . Siamo<br />

ancora alle primissime fasi<br />

del confronto, tuttavi a<br />

l'obiettivo che abbiamo sar à<br />

quello di giungere alla definizione<br />

di tariffe più elevate per<br />

gli impianti più piccoli e la valorizzazione<br />

dell'efficienz a<br />

energetica e tecnologica per<br />

unità di energia prodotta» .<br />

e RIPRODUZIONE RISERVATA


press LinE<br />

26/09/2011<br />

Convegni. Ricerca per l'Energy Summit del Sole 24 Ore, da oggi a mercoledì a Milano<br />

Adesso la liberalizzazione<br />

comincia a dare i primi frutti<br />

Andrea Curiat<br />

Sorpresa: la liberalizzazione<br />

dell'energia funziona. In Italia,<br />

più che in Europa. Gli alti costi<br />

delle bollette italiane? Dipendono<br />

da altri fattori: primo su<br />

tutti, un mix energetico poco favorevole<br />

in tempi di rincari record<br />

del petrolio. È quanto<br />

emerge dalla ricerca condotta<br />

dall'Istituto per la competitività<br />

I-Com. L'indagine sarà presentata<br />

in occasione dell'undicesima<br />

edizione dell'Energy Summit<br />

del Sole 24 Ore, che si apre<br />

oggi e si chiuderà mercoledì<br />

(per informazioni: www.formazione.ils<br />

o le24or e .c o m/ene rgy2on).<br />

Alla manifestazione<br />

parteciperà, tra gli altri, il presidente<br />

dell'Autorità per l'energia<br />

elettrica e il gas Guido Bortoni.<br />

Trai temi sul tappeto, le novità<br />

a livello normativo per le operazioni<br />

di project financing e<br />

project bonds, con un intervento<br />

di Catia Tomasetti, partner<br />

dello studio legale Bonelli Erede<br />

Pappalardo.<br />

Liberalizzazione significa<br />

spazi di crescita per gli altri operatori.<br />

Tra il 2000 e il 2009, la<br />

quota di mercato dei primi tre<br />

generatori elettrici si è ridotta<br />

dal 69 al 55,6%, contro la media<br />

europea del 74,7%.<br />

Il numero di generatori con<br />

quote superiori a15% è aumentato<br />

nello stesso periodo da 2 a 5,<br />

rispetto alla media del 3,86 in Europa.<br />

Il grado di concentrazione<br />

del mercato del gas è rimasto invece<br />

stabile tra il 2004 e il 2009.<br />

In calo il numero di operatori<br />

nel settore della distribuzione e<br />

vendita di energia, sia per l'elettricità<br />

(tra il 2000 e il 2009 Si è<br />

passati da 219 a 144 distributori,<br />

e da 4 a 2 venditori al dettaglio<br />

con quote di mercato superiori<br />

al 5%), sia per il gas (da 814 a 263<br />

distributori). Secondo Stefano<br />

Da Empoli, presidente di<br />

I-Com, «molte reti di vendita e<br />

molti distributori sono troppo<br />

piccoli per competere sul mercato<br />

nazionale. L'aggregazione<br />

Ai vertice. Guido Bortoni,<br />

presidente dell'Autorità per<br />

l'energia elettrica e il gas<br />

I AGOECONOM/CA<br />

EVENTO DI SUCCESSO<br />

Si è appena concluso<br />

a Firenze il Festival<br />

dell'Energia 2011<br />

con una buona<br />

partecipazione di pubblico<br />

consente il recupero di economie<br />

di scala con benefici sia per<br />

i bilanci delle società, sia per i<br />

consumatori». Cosa attendersi<br />

per i prossimi anni? «Nel settore<br />

del gas il decreto Letta ha accelerato<br />

questo processo ed è<br />

probabile che il numero di distributori<br />

possa allinearsi con quello<br />

dei distributori elettrici nel giro<br />

deiprossimi 3-5 anni», risponde<br />

Da Empoli. E intanto l'Italia<br />

resta uno dei Paesi con il costo<br />

dell'elettricità più alto in Europa<br />

(0,14 euro per kWh al netto<br />

delle imposte per i consumatori,<br />

0,107 euro per le imprese), insieme<br />

a Spagna e Germania,<br />

«ma la forbice con la media europea<br />

si è ridotta sensibilmente<br />

nel corso degli ultimi anni». Sul<br />

fronte del gas, invece, i prezzi finali<br />

sono già ben al di sotto di<br />

quelli degli altri Paesi europei.<br />

Il Sole12<br />

L'Energy Surrunit è l'appuntamento<br />

annuale del Sole 24 Ore<br />

dedicato agli sviluppi del mercato<br />

energetico italiano. Da oggi<br />

esperti e analisti partecipano<br />

a focus e workshop su temi di interesse<br />

strategico: il mix di fonti,<br />

l'ottimizzazione dei consumi<br />

in azienda, i profili fiscali connessi<br />

a questo settore e il trading<br />

di energia. Un'indagine<br />

condotta da Pwc, ad esempio,<br />

dimostra l'appetibilità delle<br />

aziende italiane del settore<br />

energetico per fondi e investitori<br />

esteri. Nei primi sei mesi del<br />

2011, il valore delle fusioni&acquisizioni<br />

in Europa è aumentato<br />

da 28 a 62 miliardi di euro. In<br />

Italia le transazioni hanno raggiunto<br />

i 13,3 miliardi nel secondo<br />

semestre del 2010 e gli 1,78<br />

miliardi di euro nei primi sei mesi<br />

de12011.«Tra i deal più significativi<br />

degli ultimi mesi - commenta<br />

Nicola Anzivino, partner<br />

e leader strategy group Pwc<br />

-vi sono quelli dell'area della distribuzione<br />

gas, con l'acquisizione<br />

da parte del Fondo F2i e<br />

Axa Private equity di G6 Rete<br />

gas ed E.ON Rete. Il fotovoltaico<br />

sino a pochi mesi fa attraente<br />

per i fondi esteri grazie ai grandi<br />

rendimenti legati agli incentivi,<br />

havisto scosse le certezze degli<br />

investitori prima con il 4 °<br />

Conto Energia e recentemente<br />

con la Robin Hood Tax. L'eolico<br />

scontala saturazione dei possibili<br />

insediamenti e l'incertezza<br />

sui certificati verdi».<br />

Intanto si è concluso ieri il<br />

Festival dell'energia di Firenze.<br />

Secondo il presidente Alessandro<br />

Beulcke, «l'ottimo riscontro<br />

da parte del pubblico e<br />

delle famiglie dimostra l'interesse<br />

attivo dei cittadini nel<br />

comprendere le dinamiche della<br />

produzione e del consumo di<br />

energia, che aumenta di pari<br />

passo con il loro coinvolgimento<br />

nelle scelte di governo, come<br />

è stato per il caso del referendum<br />

sul nucleare».<br />

Pagina 61 di 119<br />

C RIPRODUZIONE RISERVATA<br />

Pagina 17<br />

Adesso la liberaliezErzione<br />

comincia a dare i primi frati E


press L.IfE<br />

26/09/2011<br />

Le buone pratiche<br />

dell'apprendistato<br />

.CC ION E<br />

1 Testo unico sull'apprendistato non è importante<br />

solo per il suo contenuto, ma anche - forse soprattut -<br />

to - perché dimostra che esiste una strada che pu ò<br />

essere percorsa per fare riforme efficaci e condivis e<br />

sul lavoro. Il provvedimento è stato approvato dop o<br />

la firma di un'intesa quadro tra Governo, parti social i<br />

ed enti locali. Sulla base di questa intesa è stato po i<br />

elaborato l'articolato normativo, e anche questo articolato<br />

è stato discusso e condiviso con le parti social i<br />

e con le Regioni. Ne è venuto fuori un testo ampiamente<br />

condiviso che, proprio grazie a questo metodo,<br />

nella fase di attuazione non dovrebbe presentare<br />

tutti i problemi di attuazione che di fatto bloccaron o<br />

la precedente normativa . E chiaro che un testo cos ì<br />

costruito difficilmente sarà travolto dai ricorsi all a<br />

Corte costituzionale . Ma le indicazioni positive che<br />

vengono dal Testo unico non si fermano qui . La nuova<br />

normativa piace agli operatori perché investe s u<br />

un profilo che oggi è ,molto carente nelle norme de l<br />

lavoro: la semplicità . E inutile moltiplicare i contratt i<br />

flessibili se questi sono d ifficili da usare e si prestan o<br />

al contenzioso . Se fosse questa la strada per sostenere<br />

lo sviluppo del mercato del lavoro?<br />

Pagina 62 di 119<br />

or


pressLlnE<br />

26/09/201 1<br />

(M<br />

Operazione-verità per la ripresa<br />

Ricchezza delle famiglie da convogliare verso attività innovativ e<br />

di Stefano Manzocch i<br />

Il bicchiere è sempre mezzo pieno e<br />

mezzo vuoto, finché non si rimane<br />

all'asciutto. Ma proprio per non rimanere<br />

a secco, chi analizza e commenta<br />

gli avvenimenti dell'economia<br />

porta la responsabilità in questa fase cruciale<br />

per il nostro Paese di guardare alla<br />

realtà senza reticenze o compiacenze, oltre<br />

che senza inopportuni toni apocalittici.<br />

Qual è lo stato dei nostri fondamentali?<br />

Alcuni numeri-chiave dell'economia<br />

italiana, in estrema sintesi (si veda a fianco)<br />

: oltre ai flussi e agli stock del 2010, che<br />

ci mostrano la "fotografia" dell'economia<br />

italiana, le dinamiche (il "film") de -<br />

scrivono un Paese ricco, ma che non cresce<br />

e si va dunque impoverendo in termini<br />

relativi e negli ultimi anni anche in termini<br />

assoluti . Un Paese che si va sempre<br />

più indebitando con il resto del mondo, e<br />

che trasferisce all'estero una quota no n<br />

insignificante del proprio reddito (oltr e<br />

ile"r"). Un Paese dove lo Stato è fortemen -<br />

te indebitato - a fronte di un patrimoni o<br />

pubblico che è importante ma spesso poco<br />

valorizzato . Dove le aziende non finanziarie,<br />

specie le piccole e medie ch e<br />

sono l'ossatura del sistema produttivo ,<br />

sono sottocapitalizzate . Un Paese dov e<br />

le imprese perdono competitività perché<br />

troppo piccole e poco innovative, e<br />

che acquista all'estero più di quanto vende.<br />

E dove, infine, le famiglie dispongono<br />

di una rilevante ricchezza immobiliare e<br />

finanziaria, ma si interrogano sempr e<br />

più spesso sui destini dei loro patrimon i<br />

in un Paese che non cresce.<br />

Le nostre esportazioni crescono, e alcuni<br />

distretti mostrano una vitalità che<br />

ci fa ben sperare . Ma l'aumento dell'export<br />

replica in parte la dinamica d i<br />

un'economia globale che si fa sempr e<br />

più integrata, e dove il grado di apertura<br />

agli scambi internazionali è in aument o<br />

da anni . Infatti, aumentano e di molto nel<br />

contempo anche le nostre importazioni ,<br />

e non solo per via degli acquisti di energia<br />

all'estero ma anche di beni di consumo<br />

più o meno innovativi, e di beni intermedi<br />

che servono a realizzare altre merci<br />

La sintesi di queste due tendenze è nel<br />

"fondamentale" della bilancia commerciale<br />

che va peggiorando e che potrebb e<br />

aggravarsi, se come speriamo da una domanda<br />

interna fiacca ci allontaneremo<br />

verso una dinamica più sostenuta della<br />

spesa domestica .<br />

Il Paese in numeri<br />

Nota : (*) conil resto del mondo; (**) verso l'estero<br />

Ma tra i fondamentali dobbiamo pur<br />

inserire quelli di una produttività - comunque<br />

misurata - che ristagna da oltr e<br />

un decennio, e di uno spreco di energi e<br />

giovanili raffigurato da quel 27% di disoc -<br />

cúpazione under 30 . Non basta, è vero,<br />

spendere solo di più in scuola, universit à<br />

e ricerca per aumentarne l'efficienza e l e<br />

ricadute sul sistema produttivo, ma spendendo<br />

sempre meno è da escludere che<br />

si abbia un maggior contributo in termin i<br />

di produttività.<br />

E una questione di "narrative" più o<br />

meno veritiere e opportune, che ciriguar-<br />

I principali aggregati macroeconomici italiani (dati in miliardi di eur o<br />

9<br />

Prodotto intern o<br />

lordo<br />

Risparmi o<br />

nazionale lordo<br />

Posizione<br />

patrimon. netta**<br />

Pagina 63 di 119<br />

1511<br />

Saldo redditi da Reddit o<br />

capitale* nazionale lord o<br />

13<br />

Investimento Saldo corrente<br />

nazionale lordo con resto mond o<br />

1.843 3.663<br />

Debito pubblica Ricchezz a<br />

amministrazione finanz.famigli e<br />

Fonte: Banca d'Italia 1<br />

Pa • ina 1 8<br />

Operazione-vcrid per la ripresa


press LIf1E<br />

26/09/2011<br />

l<br />

da un po' tutti . Prefigurare l'Apocalisse<br />

non ha mai stimolato la fiducia nelle risor -<br />

se personalie nelle prospettive di un Pae -<br />

se. Ma evitare di confrontarsi per troppo<br />

tempo con la durezza di alcune cifre, rischia<br />

di produrre uno stordimento, un<br />

languore malsano che ci impedisce di reagire,<br />

e di predisporci agli sforzi che comunque<br />

ci aspettano. Dopo il zoo', abbiamo<br />

voluto un po' tutti illuderci che l'ingresso<br />

nell'euro garantisse di per sé un<br />

bonus perpetuo e incondizionato. Le<br />

tempeste finanziarie d'agosto e settembre,<br />

che hanno scosso le nostre certezze<br />

sul valore dei patrimoni - che sono ilpon -<br />

te tra il passato e il futuro - hanno chiari -<br />

to ormai a tutti che così non è .<br />

Si tratta di capire se e come - in questa<br />

fase economica ardua e complessa - esistono<br />

una motivazione e uno spazio pe r<br />

"scommettere" sulle risorse produttive e<br />

sulle intelligenze dell'Italia, pur nel rispetto<br />

di una diversificazione internazio -<br />

nale dei portafogli. C'è chi sostiene di no,<br />

che l'Italia non ha un grande futuro e ch e<br />

lafinanza farebbe meglio a starne alla larga,<br />

investendo altrove proprio per preservare<br />

e valorizzare ipatrimoni degli ita -<br />

liani. Posizione legittima . Ma se invece l a<br />

risposta alla domande precedenti è positiva,<br />

si tratta allora di immaginare un con -<br />

testo di norme e comportamenti idone i<br />

per convogliare parte della ricchezza finanziaria<br />

delle famiglie verso attività nazionali<br />

che innovino evitalizzino il tessuto<br />

economico del Paese. Se si ritiene, insomma,<br />

che esistano opportunità di alti<br />

rendimenti anche in Italia, si tratta d i<br />

comprendere quali siano gli ostacoli che<br />

impediscono di indirizzarvi parte dei patrimoni<br />

del Paese . Ma una esauriente e<br />

sincera "operazione- verità" è il presupposto<br />

di tale scommessa.<br />

Pagina 64 di 119<br />

s .manzocchi@luiss .it<br />

© RIPRODUZIONE RISERVATA<br />

Pa • ina 1 8<br />

Operazione-vcridper la ripresa


press L.IfE<br />

26/09/2011<br />

PAGINA A CURA DI<br />

II sole<br />

mi . Indagine Nielsen: dal 2003 flessione del 6 %<br />

La crisi nel carrello :<br />

calano gli acquisti<br />

dei beni di fascia media<br />

Crescono i prodotti premium e low cost<br />

Enrico Netti<br />

Si accentua la polarizzazione<br />

sui consumi degli italiani : diminuiscono<br />

i prodotti di largo<br />

consumo di prezzo medio, settore<br />

che vale circa 22 miliardi d i<br />

curo, schiacciati dalla crescita<br />

di quelli più economici (12 miliardi)<br />

e dei "premium", un business<br />

da 14 miliardi. Proprio un a<br />

decina di giorni fa la Procter &<br />

Gamble, il più grande produttore<br />

di beni di largo consumo a l<br />

mondo, ha lanciato l'allarme : la<br />

classe media di consumator i<br />

statunitensi acquista prodott i<br />

più economici (mentre aumentano<br />

i consumi di quelli di fascia<br />

più alta) e il trend è da considerarsi<br />

duraturo, costringendo<br />

quindi le aziende a riveder e<br />

i piani di posizionamento de i<br />

prodotti. Il fenomeno c'è ed è registrabile<br />

anche in Italia.<br />

Secondo Nielsen nel primo semestre<br />

di quest'anno la fascia<br />

media in Italia aveva una quotaa<br />

valore del 45,3% . In totale la flessione<br />

è di oltre il 6% rispetto a l<br />

2003 . Di pari passo la fascia de i<br />

prodottipiù costosi, quelli cosiddettipremium,<br />

si avvicina alla soglia<br />

del 30% con una crescita de l<br />

3,6 per cento. Allo stesso modo<br />

avanzano del 2,5% i prodotti più<br />

economici.<br />

Uno scenario che potrebbe impattare<br />

sulle logiche industriali<br />

di sviluppo delle imprese fornitrici<br />

della grande distribuzione. «I l<br />

calo della fascia media mette a rischio<br />

iproduttori che devono individuare<br />

nuovi obiettivi e presidiare<br />

quella superiore, investendo<br />

in innovazione, ricerca e sviluppo<br />

e pubblicità» afferma Romolo<br />

De Camillis, retail directo r<br />

di Nielsen Italia.<br />

«Per l'industria vuoi dire specializzarsi<br />

in modo chiaro sull e<br />

strategie di leadership di costo ,<br />

per inserirsi nella fascia bass a<br />

degli assortimenti come il primo<br />

prezzo - sottolinea Sandro<br />

Castaldo, docente del dipartimento<br />

di Marketing della Sd a<br />

Bocconi -, o su decise strategie<br />

di innovazione che permetton o<br />

quella reale differenziazione riconosciuta<br />

dal cliente che pe r<br />

questo è disposto a riconoscere<br />

un premium price. Non è più<br />

tempo di "non scelte", di posizionamenti<br />

medi, di offrire prodotti<br />

generalisti» .<br />

La polarizzazione dev'essere<br />

vista positivamente perché per<br />

i produttori è il riconosciment o<br />

che alla loro merce viene riconosciuto<br />

unplus anche in un periodo<br />

di crisi e «in tutti i casi s i<br />

deve sostenere l'innovazione<br />

per difendere il marchio e il "ma -<br />

de in Italy"» .<br />

Polarizzazione come fonte di<br />

opportunità per il colosso P&G, a<br />

patto di «riuscire a sviluppare<br />

un'offerta completa per i tre segmenti»<br />

precisa Sami Kahale, pre -<br />

sidente e amministratore delega-<br />

GLI E F<br />

Lo scenario impatter à<br />

sulle logiche industriali<br />

dei produttori anche perch é<br />

il fenomeno è ritenut o<br />

dagli esperti «duraturo »<br />

.. . .. .. . .. .. . .. .. . .. .. . .. .. . .. .. . .. .. .. . .. . .. .. .. . .. . .. .. . .. .. .. . .. . .. .. . ..<br />

to diP&G Italia . La strategia seguita<br />

per compensare il generalizzato<br />

calo della fascia media è «differenziare<br />

l'offerta anche all'interno<br />

della stessa famiglia di prodot -<br />

ti». Negli ultimi 24-30 mesi la reazione<br />

è stata una diversa segmentazionedell'offerta,versoqueibeni<br />

con un migliore rapporto marca-qualità.<br />

«Sebbene lo schiacciamento<br />

della fascia media sia evidente,<br />

le vere innovazioni vengo -<br />

no premiate dal mercato» continua<br />

Kahale che ricorda come alcuni<br />

prodotti un tempo nati per i<br />

paesi emergenti oggi sono arriva -<br />

ti nei mercati dell'Occidente.<br />

Per quanto riguarda il prossimo<br />

futuro, continua il presidente<br />

di P&G, la crisi dei consumi<br />

proseguirà fino al 2014.Se poi l o<br />

schiacciamento dell'offerta me -<br />

diana proseguirà P&G punter à<br />

sulla fascia alta ma, constata, la<br />

Pagina 65 di 119<br />

G do «per diverse categorie ridu -<br />

ce l'assortimento di marchi e<br />

prodotti» .<br />

Anche la private label non si<br />

salva dalla polarizzazione. «L e<br />

nostre vendite sono aumentat e<br />

del 20%nell'area premium men -<br />

tre non c'è stata una crescita rile -<br />

vante del primo prezzo», segnala<br />

Francesco Cecere, direttor e<br />

Pianificazione e controllo direzionale<br />

di Coop Italia . Allo studio<br />

nuove linee e una razionaliz -<br />

zazione dell'assortimento .<br />

L'area premium poi «rappresenta<br />

un'opportunità per i fornitori ,<br />

anche quelli piccoli, per lo svilup -<br />

po di nuovi prodotti» .<br />

L'industria ha così davanti a<br />

sè nuove sfide che l'obbligano alla<br />

rimodulazione dell'offerta. « E<br />

molto cresciuta la domanda di<br />

carne nella fascia bassa come l a<br />

macinata per hamburger men -<br />

tre quella alta si mantiene» dice<br />

Luigi Scordamaglia, ad dellalnalca<br />

(Gruppo Cremonini) . Un riposizionamento<br />

delle richiest e<br />

che porta alla ricerca di nuovi<br />

mercati per le parti nobili, «vendute<br />

alla ristorazione nazionale<br />

o esportate» . Invece Vini Pasqua,<br />

ha aggiunto dei rossi pro -<br />

dotti con il metodo dell'appassimento<br />

delle uve. «E un'innovazione<br />

con cui puntiamo all'are a<br />

premium - dice Umberto Pasqua,<br />

presidente della cantina -<br />

mentre il primo prezzo porta a l<br />

massacro dei margini».<br />

Un altro effetto della polarizzazione<br />

è nel taglio dell'assortimento,<br />

segnalato da Sami Kahale.<br />

«Stiamo riducendo il numero<br />

delle referenze per eliminar e<br />

quelle che non hanno una chiar a<br />

individuazione diprezzo - sotto -<br />

linea Stefano Ballabeni, diretto -<br />

re commerciale di Grandi salumifici<br />

italiani- .Il nuovo modello<br />

per non perdere marginalità è<br />

un prodotto per categoria». Il risultato<br />

è che oggi Gsi con no referenze<br />

fa l'80% del fatturato<br />

mentre nel 2008 servivano 25 0<br />

prodotti .<br />

enrico .netti@Ilsole24ore.co m<br />

A RIPNA11111IONE RISERVAI A<br />

Pagina 23


press L.IfE<br />

26/09/2011<br />

II Sole<br />

Fatturati record anche per condimenti e aromi etnici<br />

Spiedini e verdura pronta<br />

avanzano nel nuovo menu<br />

Più hamburger, spiedini d i<br />

maiale o pollo, meno dessert sulla<br />

tavola degli italiani . Non mancano<br />

frutta e verdura e la pasta,<br />

tradizionale piatto forte, segn a<br />

una minima flessione con un ef -<br />

fetto sostituzione a favore di altri<br />

primi pronti surgelati. Spaghetti<br />

e penne molto spesso conditi<br />

con sughi freschi che tolgo -<br />

no spazio ai pelati.<br />

Ecco come sta cambiano il<br />

mix di prodotti alimentari acquistati<br />

nel nostro paese secondo<br />

le ultime rilevazioni Nielsen<br />

che fanno riferimento al periodo<br />

gennaio-agosto 2011 analizzando<br />

un carrello con 75 prodotti.<br />

Un mega carrello che vale,<br />

nel periodo considerato, 7, 5<br />

miliardi di curo, spesi in iper,<br />

supermarket e nei negozi d i<br />

prossimità .<br />

Tra gli alimenti d'uso quotidiano<br />

vengono sempre più preferiti<br />

la frutta e verdura solo s e<br />

ha un maggiore contenuto di servizio,<br />

gli affettati e più in genera -<br />

le tutti quei prodotti che permet -<br />

tono di risparmiare tempo nel<br />

punto vendita al moment o<br />

dell'acquisto o a casa quando si<br />

tratta di preparare la portata .<br />

Le rilevazioni della Nielse n<br />

evidenziano una forte crescita ,<br />

con aumenti a due cifre dei volu -<br />

Aia prezzi<br />

• Nella scelta degli assortiment i<br />

la Gdo valuta prodotti con u n<br />

prezzo di vendita diverso pe r<br />

offrire al consumatore<br />

la possibilità di sceglier e<br />

all'interno della stess a<br />

categoria una gamma di ben i<br />

diversi in termini di prezzo .<br />

Quello "premium", pe r<br />

esempio, è un prodotto con u n<br />

posizionamento elevato nella<br />

parte alta della scala prezzi .<br />

Viceversa il "primo prezzo" è i l<br />

prodotto più economico ed è<br />

nella parte più bassa dell a<br />

scala .<br />

Pagina 66 di 119<br />

mi di vendita, per un gruppo di<br />

prodotti . Si tratta di quelli di abase<br />

di carne, con altri ingredienti ,<br />

pronti per la cottura oltre alle<br />

spezie e aromi, un successo legato<br />

ai piatti etnici ed esotici ma<br />

vengono sempre più scelti anche<br />

i cibi di soia, le galette di ris o<br />

oltre all'economico olio di semi<br />

vari. L'olio vergine ed extravergine<br />

d'oliva vedono un legger o<br />

aumento dei volumi di vendita .<br />

In flessione invece gli acquisti<br />

di carne in scatola, l'olio per<br />

friggere, il pomodoro in scatol a<br />

e i reintegratori liquidi, torte e<br />

dessert pronti.<br />

Nel complesso mettono a segno<br />

una crescita tutti quei pro -<br />

dotti legati allo «stare più in casa»<br />

come cole, birra e soft drink,<br />

cioccolato, vini e aperitivi oltre<br />

agli snack che li accompagnano .<br />

Aumento di vendite anche pe r<br />

quelli per la prima colazione e<br />

per preparare in casa torte e dolci.<br />

«Sono incrementi legati a fenomeni<br />

più ampi come il recupero<br />

della dimensione domestica »<br />

spiega Romolo De Camillis, retailers<br />

director di Nielsen Italia .<br />

RIPRODUZIONE RISERVATA<br />

Pagina 23


press L.IfE<br />

26/09/201 1<br />

I trend detta spes a<br />

Andamento delle vendite di prodotti di largo consumo per fascia di prezzo . In percentuale, in Italia<br />

10 sem . 10 sem .<br />

03 04 05 06 07 08 09 10 2011 03 04 05 06 07 08 09 10 2011<br />

23,0 23,4 24,5 25,4 25,5 51,4 49,9 47,4 45,7 45,3 25,6<br />

Come cambiano le preferenz e<br />

49,3 47,4 45,7<br />

I prodotti venduti nella grande distribuzione cresciuti e diminuiti in misura maggiore nel 2011- Variazione percentuale dei volum i<br />

ELABORAT I<br />

DI CARNE SUIN A<br />

n CRUD A<br />

ELABORATI<br />

CARNI BIANCHE<br />

CRUDE<br />

Pagina 67 di 119<br />

DESSER T<br />

FRESC O<br />

Pagina 23


press L.IfE<br />

26/09/2011<br />

Secondo Datagiovani al Sud te previsioni di assunzione in tre anni sono calate del 40 %<br />

Under 30 in recupero solo al Nord<br />

Ottimismo da Lombardia e Piemonte - I più richiesti sono i diplomati<br />

Francesca Barbieri<br />

Assunzioni dei giovani in ripresa.<br />

Almeno sulla carta . In Italia<br />

ci sarebbero oltre 2oomila poi<br />

sti di lavoro per gli under 3o, in<br />

base alle previsioni delle imprese<br />

per i12ou registrate da Unioncamere<br />

. Un aumento del 6% rispetto<br />

all'anno scorso, ben localizzato<br />

in alcune aree geografiche,<br />

inprimis nel Nord Italia dove<br />

la crescita è del 22% a Ovest e<br />

dell'u% a Est . Al Centro - secondo<br />

un'elaborazione di Datagiovani<br />

per Il Sole 24 Ore - si registra<br />

una lieve flessione (causata<br />

dal -22% incassato dal Lazio) ,<br />

mentre al Sud la situazione appai<br />

re più preoccupante, con un cal<br />

lo dell'8% delle previsioni rispetto<br />

a12olo.<br />

Le regioni che mostrano imaggiori<br />

segnali di ottimismo son o<br />

Piemonte, Valle d'Aosta e LombardiaalNord<br />

(un quarto di post i<br />

previsti in più rispetto al 2010) ,<br />

Toscana (+23%)e Marche ( + 33%)<br />

nel Centro, mentre l'unica eccezione<br />

in positivo del Mezzogiorno<br />

è l'Abruzzo (+25%).<br />

«A parte il caso della Liguria -<br />

osserva Michele Pasqualotto, ricercatore<br />

di Datagiovani - tutte<br />

le regioni del Nord mostrano segnali<br />

di un possibile recuper o<br />

dei posti persi nel 2010, nonostand<br />

te nel primo trimestre dell'ann o<br />

gli occupati siano calati di 15omi-<br />

la unità. In quest'area si potrebbe<br />

arrivare a un aumento dell'oc -<br />

cupazione, mentre al Sud nella<br />

più rosea delle previsioni il gap<br />

tra 2010 e 2011 rimarrebbe negativo<br />

per oltre iomila unità» .<br />

Ancora improponibile il confronto<br />

con il2008 : «I dati di stoc k<br />

- dice Pasqualotto - mostrano<br />

un'emorragia di 800mila lavoratori<br />

under 35 e nelle regioni meridionali<br />

le previsioni di assunzione<br />

sono calate del 40 per cento, in<br />

particolare in Campania, Puglia e<br />

Sicilia» .<br />

Dove l'occupazione è «green »<br />

Sono le province più popolos e<br />

a presentare il maggior numero<br />

di inserimenti previsti di giovani,<br />

con Milano, Roma e Torino<br />

nei primi tre gradini del podio.<br />

Tra le prime 20 provinc e<br />

italiane (si veda la tabella a lato)<br />

sostanzialmente tutte ( a<br />

parte il caso di Roma, -27,5% )<br />

mostrano segnali di ripresa rispetto<br />

al 2010, in particolare<br />

Monza e Brianza (+61,9%), Firenze<br />

(+57,6%) e Padov a<br />

(+48%). Tra i risultati men o<br />

scontati: Rieti si posiziona al<br />

primo posto per percentuale d i<br />

ingressi under 30 su quelli totali<br />

(5o%), mentre Fermo registra<br />

la più elevata crescita d i<br />

previsioni di assunzione rispetto<br />

al 2008 (raddoppiate) . «Le<br />

Pagina 68 di 119<br />

piccole province al centro d i<br />

aree tradizionali del made in<br />

Italy - spiega Martina Giannec -<br />

chini, docente alla facoltà di<br />

Economiàdell'Università di Padova<br />

- stanno mandando segnalipositivi<br />

sul fronte occupazionale,<br />

sintomi di un certo risveglio<br />

della manifattura, come dimostra<br />

anche la'richiesta di tec -<br />

nici, meccanici e montatori d i<br />

macchinari industriali» .<br />

Settori e titolo di studi o<br />

I settori che dovrebbero assorbire<br />

la maggior parte dei giovani<br />

sono industria, commercio e servizi<br />

alle imprese . Nel primo<br />

(che calamita un quarto dell e<br />

new entry) i comparti che ricercano<br />

più personale sono metalmeccanica,<br />

tessile e abbigliamento.<br />

Nel commercio è il retaila<br />

fare la parte del leone, mentre<br />

tra i servizi alle imprese spic -<br />

cano quelli operativi di supporto<br />

e i trasporti, logistica e magaz -<br />

zino .<br />

Le richieste delle imprese s i<br />

concentrano prevalentement e<br />

su diplomati (48%), in particola -<br />

re sugli indirizzi amministrativo-commerciale,<br />

meccanico e<br />

turistico-alberghiero. Le stesse,<br />

tipologie vengono richiamat e<br />

anche nelle qualifiche professionali,<br />

richieste nel 13% dei ca -<br />

si. Pochi i posti per i laureati<br />

(15% dei neoassunti), riservati<br />

per lo più a economisti, ingegne -<br />

ri e informatici. «Non si ricerca -<br />

no figure ad alto potenziale -<br />

commenta Egidio Riva, docente<br />

di sociologia del lavor o<br />

all'università Cattolica di Mila -<br />

no - ma sembra piuttosto che l e<br />

imprese siano orientate a soddi -<br />

sfare esigenze di carattere con -<br />

tingente» . La tesi trova conferma<br />

anche nel fatto che oltre il<br />

70% dei neoassunti andrà a rico -<br />

prire funzioni produttive odi as -<br />

sistenza ai clienti, mentre appe -<br />

na il 3,5% sarà destinato a ruoli<br />

di progettazione e Ricerca e svi -<br />

luppo . Le conoscenze informati -<br />

che non sono necessarie nel<br />

48,7% dei casi e poco vincolan -<br />

te è dimostrare la conoscenza<br />

di una lingua straniera (35% dei<br />

reclutamenti). «Nell'insieme -<br />

sottolinea Riva - le prospettiv e<br />

di sviluppo futuro del sistem a<br />

competitivo e occupazional e<br />

italiano non sembrano per nien -<br />

te rosee» .<br />

Infine, uno sguardo ai contratti:<br />

le formule a tempo deter -<br />

minato e indeterminato son o<br />

pressoché equivalenti, con un a<br />

leggera prevalenza dei primi<br />

(39% contro 37%), mentre nel<br />

19% dei casi si tratterà invece di<br />

apprendisti.<br />

francesca.barbien@lisole24ore.com<br />

(~ RIRPODUZIONE RISERVATA


press L.IfE<br />

26/09/2011<br />

Il sole<br />

L'identikit dei profili fino a 29 anni cercati dalle imprese<br />

O COMMERCIO AL DETTAGLI O<br />

/ :: ~~ I •11 16 per cento delle assunzioni under 30 è<br />

~~ concentrata nel commercio al dettagli o<br />

O<br />

:7 o<br />

I*0;<br />

O )LOGI A<br />

ONTRATT O<br />

Ed: L! z<br />

DIPLOMA SUPERIORE<br />

A quasi la metà dei neoassunti è richiesto i l<br />

diploma, mentre i laureati sono al15%<br />

O<br />

82-nita<br />

43.120 •<br />

38<br />

Caccia grossa a Milano e Roma<br />

J0/0<br />

FLUENT E<br />

• La conoscenza della lingua straniera è u n<br />

requisito essenziale in un caso su tr e<br />

PROGRAMMAZIONE<br />

• Sono i neoassunti acuièrichiestodisaperutilizzar e<br />

il pc, all'11%è chiesto di saper programmare<br />

DONNE<br />

Nel 21%dei casi si ricercano donne, nel36 %<br />

uomini, mentre nel 43% ìl genere è irrilevant e<br />

FORMULE<br />

• Quota di assunzion i niatempodeterminato,iltemp o<br />

indeterminato è al37%, l'apprend stato a118%<br />

::<br />

Assunzioni non stagionali fino a 29 anni previste dalle imprese nel 2011 . Prime 20 province<br />

italiane per numeri assolut i<br />

Province Numero Province Numero Province Numer o<br />

Milano Bologna Verona<br />

Rom a<br />

Brescia Vares e<br />

Torin o<br />

Padova Moden a<br />

Napol i<br />

Bergamo<br />

Treviso<br />

Genov a<br />

Monza-Brianz a<br />

Bar i<br />

Firenze<br />

Vicenza Cuneo<br />

Venezia Salern o<br />

Fonte: elaborazioni 0atagiovani su dati Unioncamere - Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excetsio r<br />

Pagina 69 di 119


press L.IfE<br />

26/09/2011<br />

II Sole12<br />

Confindustria e 25 imprese da oggi a Johannesburg : chance anche nelle infrastrutture e nell'agroalimentar e<br />

Missione Sudafrica peril made inI<br />

Y<br />

Energie rinnovabili in primo piano : lanciata la prima gara da 12 miliardi di dollar i<br />

Micaela Cappellin i<br />

Dopo mesi di marce indie -<br />

tro e contraddizioni, il Sudafri -<br />

ca ha finalmente lanciato la pri -<br />

ma tranche delle gare d'appalt o<br />

per la produzione di energi a<br />

elettrica da fonti rinnovabili. Ol -<br />

tre 3.700 Megawatt di capacità ,<br />

da realizzarsi entro il 2o16, per<br />

un investimento totale compreso<br />

tra iio e i 12 miliardi di dolla -<br />

ri. Scadenza del bando : 4 novembre.<br />

Spagnoli, tedeschi e<br />

francesi sono in prima fila, pe r<br />

aggiudicarsi questi lotti . Ma<br />

l'Italia questa volta è intenzionata<br />

a giocare la sua partita . Diverse<br />

nostre aziende hanno già<br />

presentato la propria candidatura,<br />

e Confindustria ha decis o<br />

di dar loro una mano .<br />

Comincia così oggi a Johannesburg<br />

la missione italiana in<br />

Sudafrica dedicata al busines s<br />

delle energie rinnovabili. Quattro<br />

giorni di incontri, distribuit i<br />

fra le autorità sudafricane coinvolte<br />

nella gestione del settore<br />

e i potenziali partner locali, organizzati<br />

in collaborazione con<br />

l'Ambasciata italiana a Pretoria<br />

e il Consolato generale del Sudafrica<br />

a Milano. Circa 25 le<br />

aziende italiane presenti, e tutte<br />

agguerrite.<br />

Sulle rinnovabili, del resto, i l<br />

Sudafrica fa sul serio . Il Paes e<br />

necessita di 5omila Megawatt<br />

di nuova capacità elettrica installata<br />

entro il 2030? 11 Gover -<br />

no di Jacob Zuma ha stabilit o<br />

che il 42% - una fetta enorme -<br />

dovrà derivare dalle fonti rinno -<br />

vabili. Le energie alternative -<br />

dalle quali ci si aspettano 145mila<br />

nuovi posti di lavoro in un Paese<br />

ad altissima disoccupazio -<br />

ne - sono inoltre al centro de l<br />

Piano di politica industriale pe r<br />

i12o11-2d13 : insieme ai biocarburanti<br />

e alle tecnologie digitali,<br />

dovranno costituire i pilastri su<br />

cui l'economia sudafricana punta<br />

per diversificarsi . Pretoria h a<br />

anche intenzione di mostrar e<br />

fin da subito la sua nuova facci a<br />

green al mondo: a dicembr e<br />

ospiterà la conferenza Onu su i<br />

cambiamenti climatici .<br />

Il bando di gara appena lanciato<br />

è suddiviso in 1 .85o Me -<br />

gawatt per l'energia eolica, 20 0<br />

per la solare termica concentra -<br />

ta,1.45o per il fotovoltaico, 12,5<br />

per la produzione da biomasse ,<br />

25 per gas da rifiuti e 75 per pic -<br />

cole centrali idroelettriche. A d<br />

acquistare la capacità.installata<br />

da questi produttori indipendenti<br />

sarà la Eskom, il coloss o<br />

pubblico dell'elettricità sudafricana,<br />

che controlla anche i due<br />

terzi dell'energia elettrica di tutto<br />

il continente africano . Dall'Ambasciata<br />

italiana a Pretoria<br />

fanno sapere che questo è sol o<br />

il primo di cinque bandi : da qui<br />

al 2015, infatti, altri quattro ne seguiranno,<br />

con altrettante nuove<br />

opportunità per le nostre<br />

aziende .<br />

Nel corso della missione, le<br />

imprese italiane dedicherann o<br />

un intero giorno alla visita della<br />

zona industriale di East London,<br />

nella regione dell'Estern<br />

Cape . Un'area giudicata perfetta<br />

per chi vuole sfruttare l'energia<br />

del vento, tanto che la stessa<br />

Eskom ha appena inaugurat o<br />

qui un impianto da 25 turbine eoliche<br />

del valore di 1,2 miliardi d i<br />

rand (circa u5mila euro) . East<br />

London è stata la prima zona industriale<br />

che il Sudafrica ha lanciato,<br />

nel 1998. Può contare su<br />

un porto fluviale a meno di se i<br />

chilometri, su un aeroporto a<br />

Pagina 70 di 119<br />

meno di 2 e su un significativo<br />

pacchetto di incentivi - dallo<br />

sconto sulle tariffe dell'acqua alle<br />

agevolazioni doganali e fiscali<br />

- che sono state addirittura aumentate<br />

dal recente Piano di politica<br />

industriale . L'area però<br />

non è aperta solo alle rinnovabili:<br />

è il comparto dell'auto, infat -<br />

ti, a farla da padrone, ma trovano<br />

spazio anche l'acquacoltur a<br />

marina, la trasformazione alimentare<br />

e l'Ict .<br />

Allo stesso modo, il Sudafrica<br />

non è solo sinonimo di ener -<br />

gie alternative. Molte dell e<br />

nuove opportunità offerte dal<br />

Paese - fanno sapere dall'Ambasciata<br />

italiana - riguardano<br />

il capitolo dei trasporti e dell e<br />

infrastrutture, dove stanno<br />

per essere lanciati diversi pro -<br />

getti pluriennali per lo sviluppo<br />

dei porti e delle ferrovie . Il<br />

comparto, data l'importanz a<br />

strategica che riveste per la fu -<br />

tura crescita economica del Pa -<br />

ese, gode anche di particolari<br />

incentivi governativi, a patt o<br />

che venga occupato un numero<br />

congruo di lavoratori locali .<br />

La questione non è secondaria<br />

e riguarda un po' tutti i settori<br />

dell'economia sudafricana, m a<br />

soprattutto riguarda gli appalti<br />

pubblici. Si tratta di un obbli -<br />

go inderogabile, dettato dalla<br />

normativa sul Black economie<br />

empowerment, per la crescit a<br />

oècupazionale e delle ricchezza<br />

fra la parte nera, più povera<br />

della popolazione .<br />

In Sudafrica la disoccupazione<br />

sfiora ormai la preoccupante<br />

soglia del 23%. Anche per questo<br />

il costo del lavoro resta contenuto:<br />

la paga di un operaio è<br />

un terzo di quella europea, mentre<br />

lo stipendio di un professio -<br />

nista è la metà . Ma l'economia è<br />

in ripresa: nel primo trimestr e<br />

del 2011 il Pil ha segnato pi ù<br />

4,8%, anche se per la fine dell'anno<br />

gli analisti prevedono un a<br />

chiusura al 3,2%.<br />

Anche quello agroalimentare<br />

è un comparto dinamico ,<br />

che offre alle imprese italiane<br />

diverse chance. Molto richieste<br />

sono le nostre macchine<br />

per il movimento terra, ma al -<br />

trettanto lo è il know how made<br />

in Italy. Ferrero ha già scelt o<br />

il Sudafrica per una vasta piantagione<br />

di noccioli, mentre<br />

un'azienda siciliana sta studiando<br />

l'ipotesi di impiantare qu i<br />

una varietà di arance per poi reimportarle<br />

in Italia: sfrutterebbe<br />

così la differenza stagional e<br />

fra i due emisferi, in modo cio è<br />

da avere a disposizione i frutt i<br />

nei negozi tutto l'anno .<br />

micaela .cappellini@ilsole24ore.co m<br />

RIPRODUZIONE RISERVATA


press L.IfE<br />

26/09/2011<br />

II Sole3ú<br />

i IZtON D g f'àtL IOR M<br />

Entro il 20301142 %<br />

della nuova capacit à<br />

elettrica installat a<br />

dovrà essere prodott a<br />

con fonti alternative<br />

La gara fra i Brics<br />

udl r,' ~ i<br />

knprr~,i .SUdnfiirn nolln dei l i ii s<br />

A maggio «Mondo & Mercati »<br />

aveva chiesto a un panel di sett e<br />

esperti-- dalla banca alla<br />

compagnia di assicurazioni, dall a<br />

società di consulenza all'agenzia<br />

di lavoro interinale - quale fosse il<br />

miglior Brics dove andare a<br />

investire . Una gara a cinque:<br />

Brasile, Russia, India, Cina e<br />

Sudafrica.Il risultato? Pechino h a<br />

vinto la medaglia d'oro. Ma la vera<br />

sorpresa è stato proprio i l<br />

Sudafrica, con il suo secondo<br />

posto in classifica, Le ragioni de l<br />

successo di Pretoria, secondo gli<br />

esperti, sono principalmente tre :<br />

un sistema finanziario stabile, co n<br />

banche moderne molto simili alle<br />

nostre ; un sistema fiscale<br />

semplice; infine, una burocrazi a<br />

snella e meno corrotta che altrove<br />

Merito del retaggio anglosassone ,<br />

che per le imprese straniere s i<br />

traduce in facilità di accesso al<br />

sistema .<br />

Pagina 71 di 119


press L.IfE<br />

26/09/2011<br />

Un'economia in crescita Gli scambi<br />

Andamento del Pii sudafricano . In percentuale<br />

îf~ 2009 ' 2010 I 201 1<br />

I trimestre III trimestr e<br />

-5,9 4,8 4,8 0,9 2,7<br />

Fonte : Statistics South Africa<br />

I punti chiave dello svilupp o<br />

Il S0►e12<br />

Interscambio del Sudafrica . In miri di ran d<br />

Impor t<br />

1998 144.17 1<br />

.. .. . . .. .. . .. . .. .. . .. . .. .. . .. . . . .. . .. .. . .. .. . .. .. . .. .. . .. .. . ..<br />

2000 187 .60 8<br />

.. . . .. .. .. . .. . .. . .. .. . .. . .. .. . . . .. . .. .. . .. .. . . .. .. .. . .. .. . ..<br />

2002 275 .42 7<br />

.. . . .. . .. .. . .. . .. .. . .. . .. .. . . . .. . .. .. . .. .. . . ... . .. . .. .. . . .<br />

2004 306 .927<br />

.. . . .. . .. .. . .. . .. .. . .. . .. .. . . . .. . .. . .. .. . .. . ... . .. . .. .. . . .<br />

2006 465.040<br />

.. . . .. . .. .. . . .. .. .. . .. . .. .. . . . .. . .. . .. .. . .. . ... . .. . .. .. . .. . .<br />

200 8<br />

727 .632<br />

2010<br />

: : :<br />

?- ' INDUSTRIALI SPECIALI<br />

i 'z I TRE SONO GIÀ OPERATIV E<br />

Il Sudafrica ha tre zon e<br />

industriali operative, più due i n<br />

via di completamento. La regione<br />

di Eastern cape ne ospita due -<br />

Coega e East London - mentre la<br />

terza si sviluppa attorno al port o<br />

di Richards Bay. Le nuove zon e<br />

sono invece collocate a<br />

t Mafikeng, nel Nordovest de l<br />

Paese, e a Gauteng, vicin o<br />

e all'aeroporto Oliver Tamb o<br />

e 02 j EAST LONDO N<br />

La Zona industriale di East<br />

- London - seconda tappa dell a<br />

missione italiana - è stata la<br />

585 .219<br />

Expor t<br />

144 .95 3<br />

.. . .. .. . .. . .. .. . .. . .. .. .. . .. . .<br />

210 .37 3<br />

.. . .. . .. .. . .. .. . .. . .. .. .. . .. . .. .<br />

314 .102<br />

296.246<br />

. .. . .. .. .. . .. .. . .. . .. .. . .. .. . .. .<br />

396 .52 9<br />

. .. . .. .. .. . .. .. . .. . .. .. . .. .. . .. .<br />

663.09 9<br />

. .. . .. .. .. . .. .. .. . .. .. . .. .. . .. .<br />

590.207<br />

Rinnovabili protagoniste nel 2030<br />

Il piano del governo per la generazion e<br />

di energia elettrica (per fonte utilizzata )<br />

Turbine gas<br />

Idroelettric o<br />

a ciclo aperto 8% 1 _ C — 6 %<br />

Gas<br />

6 %<br />

1 Fonte : www .sars .gov .za Fonte : IntegratResource Plan - South Afric a--<br />

prima area di questo genere ch e<br />

it Sudafrica ha lanciato nel 1998 .<br />

Si estende su un'area di 43 0<br />

ettari e conta a oggi 1 1<br />

stabilimenti produttivi, per u n<br />

totale di 580 posti di lavoro e<br />

755 milioni di rand d i<br />

investimenti . L'aeroportoè a<br />

meno di 2 chilometri, mentre il<br />

porto fluviale di Buffalo City ne<br />

dista sei . Il grosso delle attività<br />

tutte supportate da una serie d i<br />

incentivi - riguarda il compart o<br />

dell'auto, ma nella zon a<br />

t rEti i<br />

. . . .. . . . .. .. . . .. .. . .. .. . .. .. . .. . .. . .. .. . .. . .. . .. .. . . . . .. .. . .. ..<br />

È il preoccupante tasso d i<br />

disoccupazione del Sudafrica, pi ù<br />

atto se si guarda solo ai ner i<br />

industriale oggi trovano spazio Eilcontributo alla crescita dei Pii<br />

anche l'acquacoltura marina, la che i Mondiali di calcio del 201 0<br />

trasformazione alimentare e l'lct hanno portato al Sudafrica<br />

Pagina 72 di 119<br />

.. . .. .. . .. .. . .. .. . .. . .. . .. .. . .. .. . .. . .. .. .. . .. . .. .. . .. . .. .. .. . .. .. . .<br />

1t, ,<br />

.. .. . .. .. . .. .. . .. . .. .. . .. . .. .. .. . . .. .. .. . . .. .. . .. . .. .. . .. . .. .. ..<br />

Questa di Confindustria i n<br />

Sudafrica non è una missione d i<br />

sistema, ma si concentr a<br />

esclusivamente sul settore dell e<br />

energie rinnovabili . I primi du e<br />

giorni (oggi e domani) si svolgono a<br />

Johannesbourg: qui le imprese dell a<br />

delegazione italiana incontrerann o<br />

le autorità sudafricane coinvolte<br />

nella gestione del setto re, nonché le<br />

potenziali imprese partner . La<br />

giornata di mercoledì sarà invece<br />

dedicata alla visita della zon a<br />

industriale di East London ,<br />

invi duata come una delle aree pi ù<br />

adatte a un futuro impianto d i<br />

attività produttive made in ltaly


La Corte Ce: occorre stabilire se il risparmio d'imposta sia tale da falsare la libera concorrenza<br />

Incentivi fiscali alle cooperative,<br />

legittimità da valutare con cautela<br />

Pagina a cura<br />

DI BRUNO PAGAMICI<br />

Agevolazioni fiscali alle<br />

coop: sì, ma con cautela.<br />

Il monito arriva<br />

dalla Corte di giustizia<br />

europea. Anche se il supremo<br />

tribunale comunitario ha stabilito<br />

che gli incentivi fiscali<br />

per le cooperative non sono automaticamente<br />

aiuti di stato, ha<br />

d'altro canto affermato che la<br />

legittimità di tali agevolazioni<br />

non può essere considerata tout<br />

court.<br />

In sostanza, ciò che occorre<br />

prioritariamente stabilire è se<br />

in effetti il risparmio di imposta<br />

sia tale da falsare la libera concorrenza<br />

di mercato tra le società<br />

cooperative e le altre forme<br />

giuridiche di impresa, richiamandosi<br />

nel giudizio a quanto<br />

stabilito dall'art. 87 Ce.<br />

È questa, in estrema sintesi,<br />

la posizione espressa dalla<br />

Corte di giustizia dell'Unione<br />

europea (sentenza Corte Ue<br />

dell'8/09/2011) su una questione<br />

posta dalla Cassazione italiana.<br />

In pratica, il giudice nazionale<br />

era ricorso al tribunale<br />

europeo per dirimere il dubbio<br />

interpretativo sorto nel confronto<br />

tra la normativa comunitaria<br />

in materia di aiuti di stato e la<br />

normativa tributaria vigente in<br />

Italia sulle agevolazioni fiscali<br />

concesse alle società cooperative.<br />

Nello specifico, il presidente<br />

della Corte ha ritenuto di accorpare<br />

e trattare in un'unica<br />

sede tre questioni pregiudiziali<br />

sorte in tre distinti procedimenti<br />

riguardanti l'ambito di applicazione<br />

delle esenzioni fiscali<br />

alle cooperative nel contesto<br />

normativo dell'Unione (sent.<br />

Ue dell'8/09/2011, procedimento<br />

riuniti C-78/08, C-79-08 e<br />

C-80/08).<br />

La normativa di favore per<br />

le coop. Con la circolare del 10<br />

dicembre 1998 la Commissione<br />

europea aveva fornito delucidazioni<br />

sulla disciplina normativa<br />

degli aiuti di stato in materia di<br />

tassazione diretta delle imprese.<br />

Con la comunicazione del 23<br />

febbraio 2004, invece, la stessa<br />

Commissione ha fornito precisazioni<br />

sulla disciplina delle co-<br />

operative presentando misure<br />

volte a promuovere lo sviluppo<br />

delle cooperative nel territorio<br />

dei singoli stati membri. Sul<br />

piano normativo nazionale, la<br />

disciplina delle società cooperative<br />

prende le mosse dall'art.<br />

45 della Costituzione, nel quale<br />

si sottolinea il carattere della<br />

mutualità e la funzione sociale<br />

delle cooperative. Sempre in<br />

base alla normativa nazionale<br />

di riferimento, il dpr n. 601/73<br />

(artt. 10 - 14) stabilisce quelli<br />

che sono i punti cardinali fondamentali<br />

per tale forma societaria.<br />

In particolare, gli artt. 10 e<br />

11 trattano del prelievo impositivo<br />

sulle cooperative agricole e<br />

della piccola pesca nonché quelle<br />

di produzione e lavoro. L'art.<br />

12, invece, tratta delle società<br />

cooperative di produzione e lavoro<br />

(o meglio del trattamento<br />

dei redditi, ai fini fiscali, di tali<br />

Applicabilità art. 12<br />

legge n. 904/77<br />

Coop a mutualità<br />

prevalente<br />

Coop di consumo<br />

Altre coop<br />

Coop agricole<br />

* Modifiche apportate<br />

Quota utile<br />

non imponib.<br />

70%<br />

70%<br />

80%<br />

aPP<br />

categorie di cooperative). Su<br />

tutti l'art. 14 rubricato «Condizioni<br />

di applicabilità delle agevolazioni»,<br />

il quale stabilisce i<br />

requisiti e i presupposti necessari<br />

affinché una cooperativa<br />

possa godere del trattamento<br />

fiscale agevolato.<br />

Le agevolazioni nazionali.<br />

Le cause presentate al giudizio<br />

della Corte europea riguardano<br />

le esenzioni fiscali riconosciute<br />

alle società cooperative da parte<br />

del legislatore tributario nazionale.<br />

Dato che l'art.45 della<br />

Costituzione italiana ribadisce<br />

la funzione sociale e il carattere<br />

mutualistico delle società cooperative,<br />

sottolinea la suprema<br />

Corte di cassazione, nel valutare<br />

la compatibilità delle agevolazioni<br />

con il diritto dell'Unione,<br />

occorre stabilire in primis se in<br />

effetti il risparmio di imposta<br />

Fino all'esercizio 2007 Dall'esercizio 2008<br />

Pagina 73 di 119<br />

Quota utile Quota utile Quota utile<br />

imponib. non imponib. imponib.<br />

30% 45% 55%<br />

30% 70% 30%<br />

20% 80% 20%<br />

sia tale da falsare la libera concorrenza<br />

di mercato tra le società<br />

cooperative e le altre forme<br />

giuridiche di impresa. Pertanto,<br />

se le esenzioni fiscali descritte<br />

risultassero incompatibili con<br />

il mercato comune (art. 87, n.<br />

1, CE) tale incompatibilità si<br />

tradurrebbe in un obbligo, per<br />

le autorità italiane, di disattendere<br />

le disposizioni per le cooperative<br />

(dpr 601/1973). Nei casi<br />

di specie poi è stato riscontrata<br />

una anomalia nel carattere di<br />

mutualità delle società cooperative<br />

ricorrenti. Tali anomalie<br />

sono emerse grazie al solo intervento<br />

della polizia tributaria. È<br />

sulla base di questo fatto che<br />

la suprema Corte di cassazione<br />

aveva deciso di sospendere<br />

il procedimento e sollevare le<br />

questioni al giudizio della Corte<br />

europea.<br />

Riproduzione riservata—E<br />

Dall'esercizio 2012*<br />

Quota utile Quota utile<br />

non imponib. imponib.<br />

35% 65%<br />

60% 40%<br />

80% 20%<br />

Pagina 8<br />

.<br />

„ „ -<br />

incentisi<br />

fiscali alle enouerative.<br />

legittimità da mlutare cautela


Tre le condizioni che fanno l'aiuto di stato<br />

Dalla sentenza del tribunale<br />

europeo si evince che i giudici<br />

ritengono cruciale, ai<br />

fini della corretta interpretazione<br />

della questione pregiudizial e<br />

sollevata, accertare se sussistono l e<br />

condizioni, di cui all'art . 87, n. 1, Ce ,<br />

necessarie per far ricadere le agevolazioni<br />

fiscali alle società cooperativ e<br />

nella definizione di aiuto di stato . L e<br />

condizioni che occorre verificare son o<br />

principalmente quella di sovvenzion e<br />

statale, di selettività e di effetti di distorsione<br />

del mercato e della concorrenza.<br />

Quanto alla condizione della<br />

sovvenzione statale alla misura agevolata<br />

i giudici lussemburghesi hann o<br />

appurato, anche sulla base di costant e<br />

giurisprudenza, che nel caso di specie<br />

si possa parlare di una misura riconducibile<br />

a un mero finanziamento<br />

statale. Sotto il profilo della selettività<br />

della misura, invece, una prima osservazione<br />

fatta è quella che nel sistem a<br />

di tassazione delle società cooperative ,<br />

il calcolo della base imponibile rispecchia<br />

quello previsto per le altre tipologie<br />

di impresa . In quanto cooperative ,<br />

però, beneficiano di un agevolazione<br />

fiscale proprio per il fine mutualistico<br />

che si ripropongono di conseguire . E<br />

anche vero che, riguardo al concetto di<br />

aiuto di stato, questo si può riscontrare<br />

anche per misure agevolate riguardanti<br />

interi settori di produzione .<br />

La particolarità delle coop .<br />

Sempre dall'analisi della sentenz a<br />

del tribunale europeo, u n'altra condi -<br />

zione essenziale ai fini della corretta<br />

interpretazione normativa, è quell a<br />

giuridica di società cooperativa . Al<br />

riguardo secondo gli eurogiudici s i<br />

deve riconoscere che tale compagin i<br />

sociali, contrariamente alle società a<br />

scopo di lucro, non hanno la possibilit à<br />

di far ricorso a finanziamenti esterni ,<br />

ma esclusivamente a quello dei soci .<br />

Ne consegue un margine di profitto<br />

ridotto rispetto al resto delle imprese .<br />

Pertanto in primis il tribunale lussem -<br />

burghese ritiene che le cooperative di<br />

produzione e lavoro costituiscono effettivamente<br />

una particolare categori a<br />

di impresa . Come più volte dichiarato<br />

dalla Corte, però, non è sufficiente va -<br />

lutare lo scopo perseguito per stabilire<br />

se si è in presenza o meno di aiuto di<br />

stato. Occorre, infatti, valutare se la<br />

misura di esenzione fiscale risponda<br />

a un criterio di carattere generale inserito<br />

nel contesto dell'intero sistema<br />

tributario italiano, senza dimenticare<br />

che l'imposta non versata, dalle coope -<br />

rative di produzione e lavoro, ricade e<br />

aggrava i singoli soci della cooperativa<br />

stessa. Di conseguenza la valutazione<br />

inerente la misura in funzione del<br />

sistema tributario nel suo complesso<br />

rimanda al giudice del rinvio nazionale.<br />

Quanto, in ultima analisi, all a<br />

incidenza della misura sugli scamb i<br />

tra gli stati membri e la distorsione<br />

della concorrenza, i togati europe i<br />

precisano che per una misura incriminata<br />

di essere aiuto di Stato no n<br />

è necessario, per essere tale, che l'incidenza<br />

dell 'aiuto sugli scambi o sul<br />

mercato sia effettiva. Al termine della<br />

disamina effettuata e tenuto conto del<br />

complesso degli elementi interpretativi<br />

del diritto dell'Unione i giudici<br />

europei si sono espressi nel sens o<br />

che affinché si possa stabilire una<br />

misura come aiuto di Stato occorr e<br />

il contemporaneo verificarsi dell e<br />

condizioni indicate nella normativa<br />

comunitaria (art. 87, n. 1, CE )<br />

Le conclusioni della Corte Ue .<br />

Nelle sue conclusioni la Corte ribadisce<br />

che occorre una certa cautela nel<br />

definire una misura fiscale alla stregua<br />

di un aiuto di Stato che, in quant o<br />

tale, è vietato dal diritto dell'Unione .<br />

In altri termini, le misure di esen-<br />

Pagina 74 di 119<br />

zione fiscale riconosciute alle società<br />

cooperative, così come riportat o<br />

nei fatti di della causa principale ,<br />

per poter essere considerate aiuti di<br />

stato devono soddisfare, pienamente ,<br />

le condizioni che la disciplina sugli<br />

aiuti chiede siano soddisfatte prim a<br />

di delinearne la sussistenza .<br />

In conclusione, la sentenza sancisce<br />

che le esenzioni fiscali previste<br />

per le cooperative di produzione e<br />

lavoro sono da ritenersi legittime ,<br />

a patto che esse siano a mutualit à<br />

prevalente, vale a dire quelle in cu i<br />

il costo del lavoro dei soci supera i l<br />

50% del totale del costo del lavoro<br />

complessivo .<br />

Per la Corte questo genere di cooperative<br />

è meritevole di un regim e<br />

fiscale proprio e peculiare, poich é<br />

sono aziende che non hanno o hann o<br />

scarso accesso ai mercati dei capita -<br />

li, cosicché il loro sviluppo dipend e<br />

dai loro fondi o dal credito ; quind i<br />

hanno un margine di profitto netta -<br />

mente inferiore a quello delle società<br />

di capitali. Per altro verso, infine, la<br />

Corte ribadisce come talune questioni<br />

esulino dalla competenza della Corte e<br />

i relativi dubbi interpretativi devon o<br />

essere sciolti dal giudice nazionale .<br />

© Riproduzione riservata—*<br />

Pagina 8


Con l'eliminazione del limite temporale<br />

(5 anni) e l'introduzione del tetto all'80%<br />

della deducibilità delle perdite dal reddito<br />

imponibile dei periodi d'imposta successivi,<br />

ecco un ulteriore aggravio per<br />

le società cooperative. Si ricorda che il<br />

comma 9, dell'art. 23, dl 6/07/2011 n. 98,<br />

convertito nella legge n. 111/2011 (cosiddetta<br />

«manovra correttiva») ha introdotto<br />

(commi 1 e 2, art. 84, dpr n. 917/1986)<br />

l'eliminazione del limite quinquennale<br />

al riporto delle perdite fiscali, con la possibilità<br />

di scaricarle dagli utili realizzati<br />

negli esercizi successivi, ma nel limite<br />

dell'80% del reddito imponibile.<br />

Di conseguenza, a fronte di perdite<br />

pari a mille, nel primo esercizio in cui<br />

il reddito imponibile risulta pari a 400,<br />

il soggetto può abbattere detto reddito<br />

fino a euro 320 (400 x 80%), dovendo<br />

comunque tassare almeno 80 e riportando<br />

in avanti, senza alcun limite di<br />

tempo, 680.<br />

Un'ulteriore tegola per le coop<br />

Con riferimento alle società cooperative<br />

è utile ricordare che l'Agenzia delle entrate<br />

(ris. n. 129/E/2010) ha confermato<br />

che la limitazione indicata dal secondo<br />

periodo comma 1 dell'art. 83 del Tuir,<br />

per effetto del quale la perdita «è diminuita<br />

in misura proporzionalmente<br />

corrispondente alla quota di esenzione<br />

applicabile in presenza di un reddito<br />

imponibile», si rende applicabile anche<br />

ai soggetti che beneficiano di un'esenzione<br />

da tassazione del reddito imponibile,<br />

calcolata applicando una percentuale<br />

«prestabilita» di esenzione.<br />

Il documento di prassi richiamato ha<br />

avuto il pregio di chiarire che dalla riduzione<br />

dell'utilizzo delle perdite devono<br />

restare escluse quelle cooperative che<br />

non beneficiano di esenzione del reddito<br />

imponibile basata su una precisa<br />

percentuale, come quelle cui si rendono<br />

applicabili le disposizioni, di cui agli articoli<br />

10 e 11, dpr 601/1973 (cooperati-<br />

Pagina 75 di 119<br />

ve agricole e di lavoro). Di conseguenza,<br />

emergono ripercussioni per il comparto<br />

per effetto del combinato disposto delle<br />

disposizioni inserite nel richiamato art.<br />

83 e del nuovo art. 84 del Tuir, con la<br />

conseguenza che il nuovo limite introdotto<br />

dalla manovra correttiva (80%) di<br />

quota di perdita utilizzabile in abbattimento<br />

del reddito realizzato nei periodi<br />

d'imposta successivi, deve essere<br />

tenuto in considerazione anche dalle<br />

società cooperative. In effetti, il comma<br />

1, secondo periodo, dell'art. 83, ha la<br />

funzione di ridurre l'ammontare della<br />

perdita da utilizzare in abbattimento<br />

degli utili realizzati, con riferimento alla<br />

percentuale del reddito assoggettabile<br />

a Ires e, pertanto, l'ammontare così determinato,<br />

potrà solo successivamente<br />

essere computato in diminuzione del<br />

reddito realizzato nei periodi d'imposta<br />

successivi a quelli in cui le perdite sono<br />

state realizzate, inevitabilmente nella<br />

misura (80%) fissata dal nuovo comma<br />

1, dell'art. 84 del dpr n. 917/1986.<br />

Non mancano perplessità applicative,<br />

da chiarire in sede interpretativa, poiché<br />

le nuove norme dispongono che, in<br />

deroga alla legge n. 212/2000 (Statuto<br />

del contribuente), la novità si rende applicabile<br />

a partire dal periodo in corso<br />

alla data di entrata in vigore del decreto<br />

(per i soggetti solari il 2011) e che le<br />

perdite realizzate in precedenza (fino al<br />

2010) devono essere trattate con l'applicazione<br />

dell'articolo 84 «ante» modifica,<br />

ma si apprende anche, dai documenti<br />

di accompagnamento al decreto, che la<br />

novità vuole agevolare quelle imprese<br />

che hanno in pancia «ingenti volumi di<br />

perdite pregresse che potrebbero essere<br />

non utilizzabili nell'arco del quinquennio»,<br />

anche al fine di evitare operazioni<br />

straordinarie di «rinfrescamento» (refreshing)<br />

delle perdite ormai in scadenza,<br />

per avvicinamento al quinquennio.<br />

Pagina 9<br />

Nlomolità prevalente paralizzala


Mutualità prevalente penalizzata<br />

Pagina a cura<br />

DI FABRIZIO G. FOGGIANI<br />

Dal 2012, le cooperati -<br />

ve a mutualità prevalente<br />

subiranno ,<br />

a prescindere dall a<br />

specifica qualifica (agricole, di<br />

lavoro, sociali e altro), un doppio<br />

incremento della base imponibile<br />

da assoggettare a Ires,<br />

per effetto della previsione di<br />

un incremento del 10% della<br />

tassazione della quota tassa -<br />

bile di utili e della tassazion e<br />

del 10% degli utili destinati a<br />

riserva legale . Questi gli effetti<br />

del dl n . 138/2011, convertit o<br />

con modificazioni nella legge n .<br />

148/2011 (cosiddetta «manovra<br />

di ferragosto») che ha dispost o<br />

l'aumento della quota di utili<br />

soggetti a tassazione delle cooperative,<br />

dal 30% al 40% pe r<br />

quelle a mutualità prevalent e<br />

e dal 55% al 65% per quelle di<br />

consumo.<br />

E vero che la modifica impatta<br />

esclusivamente sulla lettera<br />

b), comma 460, dell'art. 1, della<br />

legge 311/2004 (Finanziari a<br />

2005) che riguarda le cooperative<br />

a mutualità prevalente<br />

diverse da quelle agricole e<br />

della piccola pesca, e su quelle<br />

di consumo, con la variazion e<br />

della lettera b-bis), del medesimo<br />

comma, come introdotto dal<br />

dl n. 112/2008, ma questo sol o<br />

con riferimento all'increment o<br />

del 10% della tassazione delle<br />

quote di utili.<br />

L'ulteriore aggravio, del tutto<br />

trasversale poiché colpisce<br />

anche le cooperative apparentemente<br />

non incise dal ritocco ,<br />

come quelle agricole e dell a<br />

piccola pesca che continueranno<br />

a tassare i propri utili nell a<br />

misura del 20% (lett. a, comma<br />

460) e le cooperative sociali ,<br />

esentate dalla tassazione diretta,<br />

giacché non è stato modificato<br />

il comma 463, dell'art . 1 ,<br />

legge n. 311/2004, concerne l a<br />

tassazione della quota di utili<br />

destinati alla riserva legale, di<br />

cui all'art . 2545-quater c .c . .<br />

Ciò vuol dire che tutte le cooperative<br />

a mutualità prevalente<br />

subiranno un increment o<br />

della base imponibile di almeno<br />

il 3% (10% della quota destinata<br />

alla riserva legale pari<br />

al 30%), con l'eccezione dell e<br />

banche di credito cooperativ o<br />

che subiranno un increment o<br />

del 7% ; infatti, per questa tipologia<br />

di banche, il 10% deve essere<br />

calcolato sulla quota desti-<br />

nata alla riserva che l'articolo<br />

37, dlgs . n. 385/1993 (Tub) fiss a<br />

nella misura del 70% degli util i<br />

accantonati .<br />

Se per la generalità dell e<br />

cooperative la base imponibile<br />

deve essere formata da al -<br />

meno il 40% (o 65% per quelle<br />

di consumo) degli utili e da l<br />

10% della quota del 30% del -<br />

la riserva legale (3%), per l e<br />

banche di credito cooperativo ,<br />

dal tenore letterale delle disposizioni<br />

richiamate, la quota d i<br />

utili annuali assoggettabile a<br />

tassazione è del 40% più il 7 %<br />

(10% del 70%) .<br />

Con un datato documento<br />

di prassi (circ . 34/E/2005) ,<br />

l'Agenzia delle entrate ha evidenziato<br />

che in tale ultimo caso<br />

(banche di credito cooperativo )<br />

l'utile residuo che può essere<br />

assicurato a tassazione è pari<br />

Pagina 76 di 119<br />

al 27%, per effetto dell'accantonamento<br />

del 70% a riserv a<br />

legale obbligatoria e del versamento<br />

del 3% ai fondi mutualistici;<br />

di conseguenza, la<br />

stessa agenzia, ha confermato<br />

la tassazione massima del 27%<br />

degli utili annuali . Il problema<br />

è che le nuove disposizioni non<br />

modificano solo il comma 460 ,<br />

dell'art. 1, legge n . 311/2004<br />

ma anche il comma 1, dell'art .<br />

6, dl n . 63/2002 con la nuova<br />

previsione che la riserva non è<br />

più esente da tassazione, ma a l<br />

contrario che la stessa diventa<br />

tassabile, seppure nei limit i<br />

del 10%. Questa nuova formulazione<br />

presenta, pertanto, due<br />

possibilità: la prima, rilevabile<br />

dal tenore letterale delle disposizioni,<br />

per la quale la riserv a<br />

è tassabile, potendo assicurare<br />

una base imponibile pari al 40%<br />

degli utili, con l'aggiunta dell a<br />

quota del 7% (10% del 70% )<br />

degli utili destinati alla formazione<br />

della stessa, la seconda ,<br />

emergente da una lettura contraria,<br />

per la quale la tassazione<br />

è limitata al 34% degli utili netti,<br />

per effetto della somma dell a<br />

quota libera (27%) e di quell a<br />

(7%) di utili tassabili destinati<br />

alla riserva. Sul punto, in attesa<br />

dei necessari chiarimenti, si<br />

ritiene che la scelta del legislatore,<br />

di tassare la quota di utili<br />

destinati alla riserva obbligatoria,<br />

sia stata inserita nella manovra<br />

di fine estate per colpire<br />

scientificamente questi operatori<br />

finanziari, che per effetto<br />

dell'obbligo di accantonare un a<br />

percentuale così alta (70%) all a<br />

riserva legale, avrebbero potuto<br />

neutralizzare ulteriormente<br />

l'incremento del 10% (dal 30 %<br />

al 40%) della base imponibile .<br />

Infine, da segnalare che, per<br />

quanto concerne la decorrenza ,<br />

le modifiche entrano in vigore<br />

a partire dall 'esercizio successivo<br />

a quello in corso alla dat a<br />

di conversione del dl 138/201 1<br />

e, di conseguenza, per i solari<br />

dal 2012 . ©Riproduzione riservata<br />

Pagina 9


Calcolo det rlres della coop a mútuatltè prevalente<br />

Descrizione Prima Dopo<br />

IRES 27,50% 27,50%<br />

A) Utile d'esercizio ante imposte 1 .000,00 1 .000,00<br />

A-1) Variazione in aumento per Irap 500,00 500,00<br />

B) Variazione in aumento per costi non deducibili 300,00 300,0 0<br />

B-1) Variazione in aumento per 10% riserva legale - 30,0 0<br />

ii. C) Variazione in diminuzione per quota a riserva legale 300,00 300,00<br />

D) Variazione in diminuzione per fondi mutualistici 30,00 30,0 0<br />

E) Variazione in diminuzione per riserva indivisibile 370,00 270,00<br />

E-1) Variazione in diminuzione quota ristorni 400,00 400,00<br />

F) Imponibile Ires stimato 600,00 830,0 0<br />

F) Ines dovuta da stanziare in bilancio 192,50 228,2 5<br />

G) Utile netto da imposte 807,50 771,75<br />

A)<br />

B)<br />

B-1)<br />

Modello Urilco<br />

ile ai eserc ._o oa ollancw eu7,60 . 771,75<br />

i variazione in aumento percosti indeducibil i<br />

800,00 800,00<br />

Variazione in aumento per 10% riserva legale<br />

-<br />

30,00<br />

C) Variazione in aumento per Ires di competenza 192,50 228,2 5<br />

D) Variazione in diminuzione per riserva legale 242,25 231,53<br />

E) :Variazione in diminuzione per fondi mutualistici 24,23 23,15<br />

F) Variazione diminuzione per quoti di utili a riserva 298,78 i 208,37<br />

F-1) Variazione in diminuzione per ristorni 400,00 400,00<br />

G) 'Variazione per imposte sui redditi 134,75 136,95<br />

H) Reddito imponibile 700,00 830,00<br />

0 Ires dovuta per stanziamento 192,50 i 228,25<br />

Pagina 77 di 119<br />

Pagina 9


Le linee guida del Cndcec sui sindaci-revisori: numerose le analisi prima di accettare l'incaric o<br />

Collegi sindacali, è d'obbligo<br />

lo screening su società e colleghi<br />

Pagine a cura<br />

DI LUCIANO DE ANGELIS<br />

accettazione dell'incarico<br />

da parte di un colle -<br />

gio sindacale delegato<br />

alla revisione legale dei<br />

conti, dovrà essere preceduta da<br />

una serie di attività preliminari<br />

che interesseranno sia la società<br />

cliente sia lo stesso organo di re -<br />

visione pluripersonale .<br />

I principi di revisione inter -<br />

nazionale (Isa), recentemente<br />

tradotti dal Consiglio nazionale<br />

(in particolare il n. 210 «Accordi<br />

relativi ai termini degli incarichi<br />

di revisione», n. 220 «Controllo<br />

della qualità dell'incarico di re -<br />

visione contabile del bilancio» ,<br />

n. 300 «Pianificazione della re -<br />

visione contabile del bilancio») ,<br />

contengono tutte le regole per le<br />

attività preliminari all'accettazione<br />

dell'incarico, ma tali principi<br />

sono statuiti per le società d i<br />

revisione o per il revisore unico<br />

e non per un collegio sindacale ,<br />

da qui l'esigenza di adattare tali<br />

principi all'organo collegiale .<br />

Tale obiettivo è stato realizza -<br />

to con le «Linee guida per l'organizzazione<br />

del collegio sindacale<br />

incaricato della revisione legale<br />

dei conti» nelle quali il concetto<br />

di revisore e di responsabile del -<br />

la revisione sono da riferirsi al<br />

collegio sindacale nella sua inte -<br />

rezza, mentre il concetto di perso -<br />

nale professionale è da riteners i<br />

riferibile agli eventuali ausiliar i<br />

e dipendenti del sindaco .<br />

Le attività preliminari. Prima<br />

di accettare l'incarico i sinda -<br />

ci in pectore, preferibilmente in<br />

modo collegiale, dovrebbero svol -<br />

gere una serie di attività prelimi -<br />

nari finalizzate alla conoscenz a<br />

della società che intende affidare<br />

loro il mandato per la revisione,<br />

della natura e della portat a<br />

dell'incarico stesso e delle relative<br />

posizioni personali . Ove possibile,<br />

si legge nelle linee guida ,<br />

dopo essere stati informalmente<br />

avvisati è opportuno che i candidati<br />

sindaci effettuino una riunione<br />

presso la sede della societ à<br />

(con il consenso della stessa) al<br />

fine di eseguire collegialmente<br />

le attività preliminari . Qualor a<br />

ciò non si renda possibile tale<br />

attività dovrà essere effettuat a<br />

successivamente all'accettazione<br />

(purché tempestivamente) in<br />

modo tale che qualora vi fosser o<br />

delle ragioni ostative il sindaco<br />

possa celermente rinunciar e<br />

all'incarico.<br />

I requisiti soggettivi e l'indipendenza<br />

. In merito alla valutazione<br />

dell'incarico, il collegio<br />

è chiamato a due tipi di valutazione:<br />

una di tipo interpersonale<br />

e l'altra in merito alla società . Le<br />

prime valutazioni sono finalizzate<br />

a comprendere se al proprio<br />

interno l'organo è dotato di quelle<br />

competenze tecniche (conoscenz a<br />

del settore, esperienze professionali),<br />

nonché delle risorse organizzative<br />

(dipendenti e ausiliari )<br />

e temporali (possibilità di parte -<br />

cipare alle attività di sindaco e<br />

dedicare un congruo numero d i<br />

ore all'attività di revisione) pe r<br />

assolvere l'incarico . Fra le valu -<br />

tazioni di carattere personale ,<br />

spiccano ovviamente i criteri d i<br />

indipendenza che, in attesa de l<br />

regolamento sul tema previsto<br />

dal dlgs 39/2010, saranno quelli<br />

dell'art. 2399 c .c., delle norme di<br />

comportamento del collegio sin -<br />

dacale (norma 1 .4) e del codice<br />

Ifac (si veda la tabella) .<br />

Da segnalare che le procedur e<br />

per la valutazione dell 'indipendenza<br />

dovranno essere attivat e<br />

da ciascun membro del collegio, e<br />

dovranno trovare evidenza nell e<br />

carte di lavoro .<br />

Il sindaco può includere nell e<br />

carte di lavoro inerenti alla valutazione<br />

della propria indipendenza<br />

:<br />

• le problematiche identificate<br />

in riferimento alla conformità<br />

alle norme di legge e ai principi<br />

Pagina 78 di 119<br />

deontologici applicabili e le modalità<br />

di risoluzione delle stesse<br />

(evidenziando quindi le eventuali<br />

relazioni che intercorrono fra la<br />

società controllata e il sindac o<br />

revisore o fra la società e la ret e<br />

di cui il revisore fa parte) ;<br />

• le conclusioni raggiunt e<br />

sulla conformità ai principi di<br />

indipendenza applicabili, e d<br />

eventuali discussioni sostenute<br />

dal collegio sindacale ch e<br />

supportano tali conclusioni ( è<br />

sempre opportuno a riguardo<br />

una valutazione maggiormente<br />

oggettiva dell 'indipendenza d a<br />

parte degli altri membri del collegio,<br />

terzi rispetto alla situazione<br />

oggetto di valutazione) ;<br />

• le conclusioni raggiunt e<br />

sull'accettazione e sul mantenimento<br />

dei rapporti con il cliente<br />

e dell'incarico di sindaco (evidenziando<br />

quindi le eventuali<br />

motivazioni che ad avviso del<br />

collegio supportano l'indipendenza<br />

del sindaco revisore) .<br />

I sindaci riferiscono al collegio<br />

in ordine agli esiti delle valutazioni<br />

effettuate, riportando ,<br />

il tutto nelle carte di lavoro del<br />

collegio dichiarando di aver utilizzato<br />

le previste procedure e<br />

che l'organo collegiale ritien e<br />

adeguati i requisiti di indipendenza<br />

dei suoi membri .<br />

L'accettazione dell'incarico<br />

. Dopo aver ottemperat o<br />

a tutte le verifiche richiest e<br />

i sindaci potranno accettare<br />

l'incarico. Tale accettazione ,<br />

seppur non obbligatoria nel<br />

nostro ordinamento, è opportuno<br />

venga formalizzata, attraverso<br />

una specifica lettera di<br />

incarico (i cui termini devon o<br />

essere definiti collegialment e<br />

dai sindaci) oppure attravers o<br />

una delibera assembleare ch e<br />

individui espressamente i termini<br />

dell'incarico, termini ch e<br />

possono essere rimessi anche a<br />

esplicita delibera del cda .<br />

Nella lettera di incarico (allegata<br />

in fac-simile in appendic e<br />

al documento Cndcec) andranno<br />

individuati : l'obiettivo e la<br />

portata della revisione, le responsabilità<br />

del revisore e della<br />

Direzione, i contenuti della<br />

relazione, la dichiarazione di<br />

indipendenza, gli adempimenti<br />

antiriciclaggio .<br />

Oltre a ciò, può essere opportuno<br />

inserire nella lettera d 'incarico<br />

anche le attività riferit e<br />

alla pianificazione e svolgimento<br />

della revisione, gli ausiliari<br />

e i dipendenti di cui il revisor e<br />

potrà avvalersi, il previsto compenso<br />

annuale e i criteri per l a<br />

sua valorizzazione (ore di lavoro<br />

stimato e compenso orario) .<br />

Cessazione dell'incarico .<br />

Le linee guida (in linea peraltr o<br />

con la recente massima I .D . 7<br />

del comitato notarile del Triveneto),<br />

ricordano, inoltre, che<br />

nel caso di cessazione di sindac o<br />

con annesse funzioni di revisione<br />

legale dei conti (per scadenza<br />

del termine, per dimissioni ,<br />

o revoca) e di sostituzione (art .<br />

2401c .c.) si applicano le norme<br />

del codice civile e non quelle de l<br />

dlgs 39/2010 .<br />

In pratica, con l'attribuzione<br />

delle funzioni di revisione a l<br />

collegio si è ritenuto che, su b<br />

certe condizioni dimensional i<br />

della società, al collegio potesse<br />

essere attribuita un'ulteriore<br />

funzione senza peraltro modificarne<br />

lo status giuridico previsto<br />

dal codice civile .<br />

©Riproduzione riservata<br />

Pagina 12


nttivrtà .prulrminerri (I dettaglio delle ::atttveta<br />

Valutazione<br />

dell'incarico<br />

i ;Linea guida R.10.20)<br />

3alute Ione del cliente<br />

Linea n. Ida 1h10.20),<br />

Verifich e<br />

i sull'indipendenza<br />

misure<br />

di salvaguardia<br />

(Linee guida R.10.40<br />

e R .10 .50)<br />

Termine dell'incarico<br />

Linea guida R .10.30 .<br />

Accettazione<br />

dell'incarico<br />

Linea guida R,10.40)<br />

Verificare l'adeguatezza (collegiale) delle competenze e le capacità<br />

necessarie per svolgere l'incarico, inclusa la disponibilità d i<br />

tempo e di risorse. In particolare saranno da valutare :<br />

le conoscenze del settore e delle tematiche relative all'incarico<br />

la disponibilità di personale con le dovute competenze<br />

• le possibilità di ricorrere a esperti<br />

la capacità di concludere l'incarico entro i tempi per le re -<br />

lazione<br />

Verificare I ntegrità tlel cliente. A riguardo saranno da vali i mi<br />

ila puuazione della società e del suo top manayeme. ._<br />

la situazione finanziaria ed economica della s ceet à<br />

Verificare di essere in grado di poter rispettare i principi deonto -<br />

logici applicabili, inclusa l'indipendenza . In particolare le compro -<br />

missione dell'indipendenza del sindaco può derivare da:<br />

• rischi derivanti de autoriesame<br />

• rischi derivanti da interesse personale societ à<br />

• ischi derivanti da esercizio del patrocinio legale odi attivit à<br />

di consulente tecnico di parte in una controversia, sia a<br />

favore sia contro le società<br />

• rischi derivanti da familiarità, eccessiva fiducia o confidenzialit<br />

à<br />

rischi derivanti da intimidazione .<br />

Qualora il candidato sindaco appartenga ad una struttura qualificabile<br />

come mete), la valutazione dell'indipendenza e' condotta<br />

anche in considerazione dell'appartenenza alla stessa . Ai fini d i<br />

salvaguardare la loro indipendenza i sindaci revisori possono<br />

porre in essere le seguenti attività :<br />

• acquisizione di informazioni e loro documentazione in relazione<br />

ai rapporti e alle relazioni ritenute rilevanti intrattenut e<br />

con la società dal sindaco o da altri professionisti ovver o<br />

altri enti appartenenti alla rete<br />

• periodico monitoraggio di tali situazioni e relazion i<br />

• adeguata comunicazione e discussione delle questioni ri -<br />

levanti per l'indipendenza con gli altri sindaci e con gli am -<br />

ministratori<br />

• modifica, limitazione o cessazione di taluni tipi di relazioni<br />

o rapporti con la società o con la ret e<br />

Stabilire se. siano. presenti le condizioni indispensabili perir,<br />

svolgimento dell'incarico e acquisirete . comune comprensione<br />

con la Direzione delle Stesse ." termini dell'incarico di revisione<br />

identificano le candì ioni per effettuare le revisione del bilan<br />

contengono la chiara Individuazione delle relative respbnsat ià .<br />

Gli elementi essenziali dell'Incarico includono : ..<br />

a) l'obiettivo"e le portata della rev s one del .bilancio<br />

b) le responsabilità del colf g o sindacale-in merito .<br />

i all'espressione del giudizio sul bilancip<br />

c) le responsabilità della Direzione . i<br />

d) l'identificazione del quadro normativo sule'informazione<br />

finanziaria applicabile per la redazioneidel bilanci o<br />

e) il riferimento alla diversa forme ad al contenuta previst'<br />

per le relazioni daemetterea cura del collegiosinc .alò<br />

en relazione ai diversi esit i deI lavoro svolto :.<br />

Lincarico va accettato solo se:<br />

• sono presenti le condizioni indispensabili per l'accettazion e<br />

si à avuta conferma che vi sia una comprensione comune fr a<br />

direzione e sindaci, dei termini per l'incarico di revisione<br />

Pagina 79 di 119<br />

Pagina 1 2


Per le imprese minori una revisione ad-hoc<br />

Identificazione e valutazione dei<br />

rischi significativi, dovuti a frodi o a<br />

comportamenti o eventi non intenzionali,<br />

sulla base della comprensione<br />

dell'impresa e del contesto in<br />

cui opera. Acquisizione di elementi<br />

probativi sull'esistenza di errori significativi,<br />

configurando e attuando<br />

risposte di revisione appropriate ai<br />

rischi identificati e valutati. Giudizio<br />

sul bilancio basato sulle conclusioni<br />

tratte dagli elementi probativi acquisiti.<br />

Non cambiano nelle pmi gli<br />

obiettivi del revisore, ma la dimensione<br />

e la complessità dell'impresa<br />

incidono sull'approccio alla revisione<br />

che deve essere proporzionato, utilizzando<br />

strumenti ad hoc. È questo<br />

l'obiettivo del documento (costituito<br />

da ben 26 capitoli e 15 allegati esemplificativi<br />

per 218 pagine complessive)<br />

rubricato «L'applicazione dei<br />

principi di revisione internazionali<br />

alle imprese di dimensioni minori»,<br />

da qualche giorno sul sito del Cndcec<br />

per la consultazione richiesta<br />

agli iscritti.<br />

Il lavoro, predisposto sulla base<br />

dei principi di revisione Isa clarified,<br />

ricalca l'impostazione adottata<br />

da Ifac per l'Isa guide nella struttura<br />

e nella logica, con gli opportuni<br />

adattamenti in considerazione delle<br />

esigenze della giurisdizione e della<br />

prassi nazionale.<br />

Si ricorda che, secondo il Cndcec<br />

(opinione peraltro non condivisa da<br />

Assirevi), i principi Isa sono vincolanti<br />

esclusivamente per le revisioni<br />

legali svolte ai sensi del Tuf, mentre<br />

a oggi per le pmi non hanno valenza<br />

giuridica, ma costituiscono solo un<br />

riferimento tecnico per gli organi di<br />

revisione.<br />

Il documento emanato dai dottori<br />

commercialisti non statuisce nuovi<br />

principi di revisione, ma fornisce un<br />

contributo operativo per lo svolgimento<br />

della revisione legale di una<br />

pmi. In esso si ribadisce che tutte le<br />

revisioni contabili siano svolte con<br />

un unico insieme di regole comuni,<br />

con procedure e documentazione<br />

adattabili e semplificate per le pmi.<br />

A riguardo, viene ricordato che il<br />

principio di revisione internazionale<br />

n. 200 (Obiettivi generali del revisore<br />

indipendente e svolgimento della<br />

revisione contabile in conformità ai<br />

principi internazionali, par. A 64),<br />

qualifica come impresa di dimensioni<br />

minori (pmi), quella in possesso<br />

di determinate caratteristiche qualitative<br />

che si identificano nella concentrazione<br />

della proprietà e della<br />

direzione in un numero limitato di<br />

soggetti e in una o più delle seguenti<br />

caratteristiche: operazioni semplici<br />

e lineari; semplicità<br />

delle registrazioni<br />

contabili; un numero<br />

limitato di linee di<br />

attività e di prodotti<br />

nell'ambito delle sin-<br />

gole linee di attività;<br />

un numero limitato<br />

di controlli interni;<br />

un numero limita-<br />

to di livelli direzio-<br />

nali responsabili di<br />

un'ampia gamma di<br />

controlli ovvero un<br />

numero limitato di dipendenti, dei<br />

quali molti rivestono una pluralità<br />

di funzioni.<br />

Secondo il nuovo documento del<br />

Cndcec poiché i principi di revisione<br />

internazionali forniscono una definizione<br />

in termini esclusivamente<br />

qualitativi di impresa di dimensioni<br />

minori, si potrebbe concludere che,<br />

nel panorama italiano, possono essere<br />

considerate imprese di dimensioni<br />

minori:<br />

- le imprese che non superano due<br />

dei tre limiti dimensionali di cui<br />

all'articolo 27 del dlgs n. 127/91 e<br />

successive modificazioni (totale attivo<br />

17.500.000 euro; totale ricavi<br />

35.000.000; 250 dipendenti occupati<br />

in media durante l'esercizio);<br />

- nonché le imprese che pur superando<br />

quei limiti dimensionali possiedono<br />

le caratteristiche precisate<br />

nel principio di revisione n. 200.<br />

Ora seppur l'aspetto dimensionale<br />

non è sufficiente per poter definire<br />

quali debbano essere le procedure di<br />

revisione da applicare nelle specifi-<br />

Pagina 80 di 119<br />

che circostanze (dipendendo le stesse<br />

anche dalla complessità dell'impresa<br />

e dai rischi individuati e valutati<br />

dal revisore) i principi di revisione<br />

riconoscono un approccio applicativo<br />

proporzionale legato alle dimensioni<br />

e complessità dell'impresa.<br />

Da ciò consegue, secondo il Cndcec<br />

che, fermi restando i principi generali<br />

di riferimento, alcuni principi risulteranno<br />

non applicabili, mentre in<br />

altri casi saranno le procedure di revisione<br />

a dover essere variate anche<br />

sensibilmente quando si effettua la<br />

revisione dell'impresa di dimensioni<br />

minori.<br />

Per esempio, il principio di revisio-<br />

ne n. 600 sulla revisione del bilan-<br />

cio del gruppo, risulterà spesso non<br />

applicabile mentre la struttura or-<br />

ganizzativa e operativa spesso sem-<br />

plificata delle imprese di dimensioni<br />

minori, nonché un controllo interno<br />

poco strutturato, comporterà per<br />

il revisore un più rapido processo<br />

di comprensione della società e del<br />

contesto in cui opera (principio di<br />

revisione n. 315, «Identifi-<br />

cazione e valutazione dei ri-<br />

schi e degli errori significa-<br />

tivi mediante comprensione<br />

dell'impresa e del contesto<br />

in cui opera»). In altri casi,<br />

infine, sono le stesse proce-<br />

dure di revisione a non po-<br />

ter essere eseguite (si pensi<br />

alle procedure di revisione<br />

con parti correlate laddove<br />

il revisore non abbia rileva-<br />

to l'esistenza delle stesse).<br />

O Riproduzione riservata _a<br />

Pagina 13<br />

Massima collaborazione dagli e


Lo stato dell'arte a un anno dall'avvio del processo di informatizzazione degli sportelli unici<br />

Riforma Suap in dirittura d'arrivo<br />

Al via dal 30109 la procedura che accelera le autorizzazioni<br />

Pagina a cura<br />

DI Duiuo Lui<br />

Ancora pochi giorni e la<br />

riforma dello Sportello<br />

unico per le attività<br />

produttive (Suap) sarà<br />

al completo, almeno su carta.<br />

Infatti il 30 settembre entrerà<br />

in vigore il procedimento unico<br />

che prevede una riduzione dei<br />

tempi di rilascio dell'autorizzazione,<br />

con l'utilizzo della conferenza<br />

di servizi che dovrà svolgersi<br />

online. Una procedura alla<br />

quale si farà ricorso laddove non<br />

risulterà possibile accedere alla<br />

Scia (Segnalazione certificata di<br />

inizio attività), già in vigore da<br />

fine marzo. Anche se, a un anno<br />

dall'avvio del processo di informatizzazione<br />

delle procedure,<br />

molto resta ancora da fare per<br />

rendere operative le novità introdotte<br />

per legge.<br />

Scia all'insegna della semplificazione.<br />

L'istituto attuale<br />

dei Suap è regolamentato dal<br />

dpr 7 settembre 2010, n. 160,<br />

che individua un solo canale tra<br />

imprenditore e amministrazione,<br />

con l'obiettivo di eliminare ripetizioni<br />

istruttorie e documentali.<br />

Di conseguenza, le domande, le<br />

dichiarazioni, le segnalazioni e<br />

le comunicazioni concernenti<br />

le attività e i relativi elaborati<br />

tecnici e allegati possono essere<br />

presentati esclusivamente in modalità<br />

telematica, allo sportello<br />

del comune competente per il<br />

La Scia sost<br />

territorio. Così all'aspirante imprenditore<br />

non resta che autocertificare<br />

il possesso dei requisiti<br />

necessari all'avvio dell'attività<br />

imprenditoriale, attraverso il<br />

portale impresainungiorno.gov.<br />

it, realizzato su piattaforma da<br />

Infocamere. Tuttavia, se l'attività<br />

è contestuale all'iscrizione al<br />

registro delle imprese, può farlo<br />

direttamente alla Camera di<br />

commercio attraverso il modello<br />

C om.unica. Una volta ricevuta<br />

la Scia, lo sportello unico verifica<br />

(sempre con modalità informatica)<br />

la completezza formale della<br />

dichiarazione e dei relativi allegati.<br />

In linea con il principio che<br />

ha ispirato questa misura («garantire<br />

l'impresa in un giorno»),<br />

l'attività oggetto della segnalazione<br />

può essere iniziata dalla<br />

data della presentazione della<br />

segnalazione. In caso di verifica<br />

positiva, lo sportello unico rilascia<br />

automaticamente la ricevuta<br />

e trasmette in via telematica la<br />

dichiarazione e i relativi allegati<br />

alle amministrazioni e agli uffici<br />

competenti. Se invece mancano<br />

i requisiti, l'amministrazione ha<br />

60 giorni dal momento in cui riceve<br />

la segnalazione per disporre il<br />

divieto di prosecuzione dell'attività<br />

e l'eventuale rimozione degli<br />

eventuali effetti dannosi o, in alternativa,<br />

può fissare un termine<br />

(al massimo di 30 giorni) entro il<br />

quale l'interessato ha la possibilità<br />

di uniformarsi alla decisione.<br />

«Trascorso questo termine, l'amministrazione<br />

può intervenire<br />

solo in presenza del pericolo di un<br />

danno grave e irreparabile per il<br />

patrimonio artistico e culturale,<br />

per l'ambiente, per la salute, per<br />

la sicurezza pubblica o la difesa<br />

nazionale e previo motivato accertamento<br />

dell'impossibilità di<br />

tutelare comunque tali interessi<br />

mediante conformazione dell'attività<br />

dei privati alla normativa<br />

vigente», spiega Gianluigi<br />

Spagnuolo, già responsabile del<br />

Suap di Oleggio (No) e autore di<br />

Suap@norma (www.suapanorma.it),<br />

portale in cui si confrontano<br />

professionisti e funzionari<br />

che utilizzano abitualmente lo<br />

strumento di semplificazione. In<br />

caso di dichiarazioni sostitutive<br />

di certificazione e dell'atto di<br />

notorietà false o mendaci, l'amministrazione,<br />

ferma restando<br />

la responsabilità penale, può<br />

sempre e in ogni tempo adottare<br />

i citati provvedimenti di divieto<br />

di prosecuzione dell'attività e di<br />

rimozione degli eventuali effetti<br />

dannosi È prevista la sanzione<br />

penale della reclusione da uno<br />

a tre anni (salvo i casi in cui il<br />

fatto costituisce più grave reato)<br />

per chiunque, nelle dichiarazioni<br />

o attestazioni o asseverazioni<br />

che corredano la segnalazione di<br />

inizio attività, dichiara o attesta<br />

falsamente l'esistenza dei requisiti<br />

o dei presupposti.<br />

11 procedimento unico punta<br />

sulla telematica. Nei casi in<br />

U SCe: Sono guai dall'applicazione<br />

a. Le autorizzazioni, licenze, concessioni, per- 1.<br />

messi o nulla osta comunque denominati;<br />

b. le domande per le iscrizioni in albi o ruoli 2.<br />

richieste per l'esercito di attività imprenditoriale,<br />

commerciale o artigianale<br />

relative sia ad esercizio di attività che a<br />

realizzazione impianti;<br />

il cui rilascio dipenda esclusivamente<br />

dall'accertamento di requisiti e presupposti<br />

richiesti dalla legge o di atti amministrativi<br />

a contenuto generale .<br />

quando non sia previsto alcun limite<br />

o oompless .<br />

ivo o specifici<br />

strumenti di programmazio e settori<br />

rilascio scio degli atti n<br />

per il<br />

stessi»<br />

3.<br />

i casi in cui sussistano vincoli ambientali, "C<br />

paesaggistici o culturali;<br />

gli atti rilasciati dalle amministrazioni pre-<br />

poste alla difesa nazionale, alla pubblica<br />

sicurezza, all'immigrazione, all'asilo, alla<br />

cittadinanza, all'amministrazione della giustizia,<br />

all'amministrazione delle finanze;<br />

gli atti imposti dalla normativa comunitaria;<br />

le attività economiche a prevalente caratte- I,<br />

re finanziario, comprese quelle regolate dal<br />

testo unico delle leggi in materia bancaria<br />

e creditizia.<br />

Pagina 81 di 119<br />

cui non è possibile ricorrere alla<br />

Scia (si veda la tabella messa a<br />

punto da Suapanorma), le istanze<br />

vanno presentate allo sportello<br />

unico, che ha 30 giorni di tempo<br />

(a meno che la normativa regionale<br />

non preveda termini inferiori)<br />

per chiedere eventualmente<br />

all'interessato la documentazione<br />

integrativa. Trascorso senza<br />

azioni questo termine, la richiesta<br />

si intende correttamente<br />

presentata. Verificata la completezza<br />

della documentazione,<br />

il Suap adotta il provvedimento<br />

conclusivo entro 30 giorni o indice<br />

una conferenza di servizi. «La<br />

conferenza è sempre indetta»,<br />

precisa Spagnuolo, «nel caso in<br />

cui i procedimenti necessari per<br />

acquisire le suddette intese, nulla<br />

osta, concerti o assensi abbiano<br />

una durata superiore ai 90 giorni<br />

ovvero nei casi previsti dalle discipline<br />

regionali». Scaduto questo<br />

termine, lo sportello conclude<br />

in ogni caso il procedimento, anche<br />

prescindendo dai pareri non<br />

presentati da parte delle altre<br />

amministrazioni. Tutti gli atti<br />

istruttori e i pareri tecnici richiesti<br />

sono comunicati in modalità<br />

telematica dagli organismi competenti<br />

al responsabile del Suap.<br />

Il provvedimento conclusivo del<br />

procedimento è il titolo unico per<br />

la realizzazione dell'intervento e<br />

per lo svolgimento delle attività<br />

richieste. ers I<br />

Pagina 14<br />

Riforma Suap in dirittura d arrvo<br />

i


Fnameen chiude<br />

e, ;coxap<br />

14<br />

l'abro<br />

e ali'eserci,i gazì°<br />

vit ha economie eco à, -<br />

ce che<br />

entro il 1610-9nn «comuni<br />

ndel<br />

entrata<br />

d1138/2 n<br />

i v<br />

idig0r)e /201 della a<br />

e di<br />

1<br />

ame ,_<br />

odrsi<br />

anno nve<br />

e i* I i e ti ri o °<br />

glia 04 rj, sPet<br />

nii. al ta principio a cui l'ho rdi<br />

e l'attivi<br />

ecoupi o acconti<br />

mente "--- economica<br />

ed utente è vi s° tutto .pelvata 'ziativ<br />

sa<br />

Gt.aenta intio ' dall°selleògche SPagnttgaeio** n°5nenèoeliber<br />

'


Alcune delle novità per usufruire dei fondi per la sicurezza. Nuovo look al modello di selezione<br />

Bando Inali_ a scadenza locale<br />

I termini per le domande sono diversi a seconda della regione<br />

Pagina a cura<br />

DI ROBERTO LENZI<br />

Saranno assegnati ancora<br />

a sportello i fondi,<br />

pari a 150 milioni di<br />

euro, per sostenere gli<br />

investimenti in sicurezza delle<br />

imprese. Viene affiancato un<br />

nuovo modello sperimentale di<br />

selezione dei progetti con uno<br />

stanziamento di 10 milioni. Le<br />

domande saranno presentate<br />

con scadenze diverse a seconda<br />

della regione. E verranno<br />

attivate procedure che escludono<br />

l'utilizzo di strumenti per<br />

l'invio telematico plurimo della<br />

richiesta. Sono alcune delle novità<br />

che emergono dalla lettura<br />

delle linee guida per la concessione<br />

di incentivi economici<br />

alle imprese che investono in<br />

sicurezza in relazione al bando<br />

2011 emanate dall'Inail con delibera<br />

del consiglio di indirizzo<br />

e vigilanza n. 15 del 3 agosto<br />

scorso. Il nuovo bando, ormai<br />

prossimo all'uscita, prevede<br />

modifiche che permetteranno<br />

di rimediare ad alcune delle<br />

difficoltà manifestate nell'attuazione<br />

del primo bando. Ecco<br />

le principali novità.<br />

Le novità del bando 2011.<br />

Le domande saranno presentate<br />

con scadenze diverse a seconda<br />

della regione, al fine di evitare<br />

la congestione del sistema.<br />

Verrà fissato un termine per il<br />

salvataggio delle domande an-<br />

tecedente allo svolgimento delle<br />

procedure, questo in modo da<br />

permettere affinai' di valutare<br />

la tipologia e i bisogni espressi<br />

dalle richieste e dimensionare<br />

in maniera corrispondente i sistemi<br />

informatici. Verranno attivate<br />

procedure che escludono<br />

l'utilizzo di strumenti per l'invio<br />

telematico plurimo della richiesta,<br />

per evitare che ci siano<br />

oltre 2 milioni di collegamenti<br />

a fronte di sole 20 mila domande<br />

pronte per la presentazione,<br />

come sembra sia successo nel<br />

primo bando. I fondi saranno<br />

erogati solo per investimenti<br />

e per l'adozione di modelli<br />

di organizzazione e gestione,<br />

nessuna risorsa, quindi, per la<br />

formazione. Il contributo viene<br />

uniformato in tutte le regioni al<br />

50% dell'investimento, con un<br />

massimo 100 mila euro, per fornire<br />

sostegno generalizzato al<br />

maggior numero di beneficiari<br />

possibile. Saranno selezionati<br />

degli ambiti prioritariamente<br />

ammissibili anche con riferimento<br />

alle aree di intervento<br />

indicate dal Civ; la relazione<br />

programmatica 2012-2014 ha,<br />

infatti, già dato indicazione di<br />

privilegiare la micro, piccola e<br />

media impresa, le imprese agricole,<br />

i settori produttivi a rischio<br />

più elevato, i progetti reiteratili<br />

in più aziende del medesimo<br />

comparto produttivo, i progetti<br />

destinati alla riduzione del rischio<br />

di esposizione all'amianto,<br />

i progetti condivisi dalla parti<br />

sociali. Verranno individuate,<br />

tra quelle ammissibili, delle<br />

aree prioritarie nelle singole regioni,<br />

sentiti i comitati regionali<br />

di coordinamento dell'Inail o, in<br />

mancanza di questi, il CoCoPro<br />

del capoluogo di regione, i quali<br />

si faranno anche carico del confronto<br />

con le parti sociali.<br />

Nella nuova versione è previsto<br />

l'innalzamento della soglia/<br />

punteggio di ammissibilità al<br />

fine di orientare ulteriormente<br />

gli incentivi alla riduzione delle<br />

principali cause di infortunio<br />

nonché l'individuazione di<br />

un termine, tra l'indizione dei<br />

bandi e i click day, di almeno<br />

60 giorni lavorativi per consentire<br />

la elaborazione di progetti<br />

di elevata complessità. Viene<br />

invece confermato il termine<br />

di 30 giorni per la presentazione<br />

dei documenti cartacei e la<br />

Pagina 83 di 119<br />

possibilità di<br />

autocertificare<br />

i requisiti<br />

di carattere<br />

soggettivo.<br />

Sportello<br />

telematico<br />

più garantiste.<br />

Fra le<br />

novità per<br />

migliorare lo<br />

sportello telematico,<br />

le<br />

linee guida prevedono la previsione<br />

dell'obbligo di «prenotazione»<br />

e la assegnazione alla<br />

stessa di un elemento univoco<br />

di identificazione, per permettere<br />

l'adozione di sistemi di<br />

sicurezza atti a evitare l'uso<br />

di automatismi di trasmissione<br />

della domanda, nonché la<br />

tracciabilità, fermo restando<br />

la necessità di escludere eventualità<br />

di contenzioso, di tutte<br />

le richieste di finanziamento,<br />

anche quelle pervenute successivamente<br />

all'esaurimento<br />

dei budget, con l'indicazione<br />

cronologica del momento della<br />

trasmissione. Il nuovo bando<br />

potrà inoltre prevedere il ricorso<br />

a forme di scorrimento<br />

Pagina 15<br />

Band ■■ Inail a scadenza


dell'ordine cronologico, a fronte<br />

dei progetti rigettati in fase di<br />

verifica, solo in caso di una positiva<br />

verifica di carattere giuridico<br />

e operativo. Il nuovo bando<br />

garantirà inoltre la tempestiva<br />

informazione nei confronti dei<br />

soggetti esclusi, indicando il<br />

motivo dell'esclusione stessa<br />

e l'analitica individuazione<br />

delle modalità di verifica delle<br />

domande ammesse al fine di<br />

limitare il fenomeno del rigetto<br />

dei progetti. In un'ottica di<br />

semplificazione, sarà introdotto<br />

l'utilizzo della Posta elettronica<br />

certificata per le comunicazioni<br />

relative alla partecipazione ai<br />

Bandi, consentendo alle imprese<br />

partecipanti anche la domiciliazione<br />

della corrispondenza<br />

per il tramite delle associazioni<br />

datoriali o degli altri intermediari.<br />

Le linee guida accendono<br />

inoltre una spia d'allarme per le<br />

imprese che abbiano già usufruito<br />

in precedenza degli incentivi,<br />

considerato che saranno<br />

fissati dei tempi di esclusione<br />

dalla partecipazione ai successivi<br />

bandi.<br />

Premialità per il coinvolgimento<br />

delle associazioni<br />

di categoria. Il bando 2011<br />

fisserà un punteggio premiale,<br />

progressivamente crescente,<br />

per i progetti elaborati con<br />

il coinvolgimento di una delle<br />

parti sociali rappresentative ai<br />

sensi dell'articolo 51 del decreto<br />

legislativo 81/2008, come integrato<br />

e corretto dal decreto legi-<br />

slativo 106/2009 e in conformità<br />

alla circolare n. 20/2011 del 29<br />

luglio 2011 del ministero del<br />

lavoro e delle politiche sociali,<br />

ovvero dalle associazioni nazionali<br />

di tutela degli invalidi<br />

del lavoro previste dall'articolo<br />

11, comma 5, 81/2008, come<br />

integrato e corretto dal decreto<br />

legislativo 106/2009. Un punteggio<br />

premiale sarà introdotto<br />

anche per progetti elaborati<br />

con la collaborazione di due o<br />

più organizzazioni del sistema<br />

relazionale aziende/lavoratori<br />

rappresentative ai sensi dell'ar-<br />

'colo 51 del decreto legislativo<br />

81/2008, come integrato e<br />

corretto dal decreto legislativo<br />

106/2009 e in conformità<br />

alla Circolare n.<br />

20/2011 del 29 luglio 2011<br />

del ministero del lavoro e<br />

delle politiche sociali, nonché<br />

strutture della bilateralità<br />

promossa dalle organizzazioni<br />

rappresentative<br />

ai sensi dell'articolo 51 del<br />

decreto legislativo 81/2008,<br />

come integrato e corretto<br />

dal decreto legislativo<br />

106/2009 e in conformità<br />

alla circolare n. 20/2011 del<br />

29 luglio 2011 del ministero del<br />

lavoro e delle politiche sociali<br />

o, in mancanza degli enti bilaterali,<br />

dalle organizzazioni del<br />

sistema relazionale aziende/lavoratori<br />

secondo lo schema della<br />

bilateralità, purché il livello<br />

di rappresentatività sia quello<br />

sopra richiamato.<br />

I tempi di erogazione il 95% del budget disponibile è stato esaurito in meno di 30<br />

minuti;<br />

ANNI- 1 progetti e i valori economici 19.410 progetti per un valore di 778 milioni di euro;<br />

1.438 i progetti accolti, con il criterio dell'ordine temporale di presentazione delle<br />

domande ammissibili e nei limiti dei 60 milioni di euro stanziati dal consiglio di<br />

indirizzo e vigilanza<br />

La tipologia dei progetti presentati il 74% è relativo a investimenti (acquisto di<br />

macchinari e attrezzature, rinnovo di impianti, ...);<br />

' 124111■ La dimensione delle imprese il 98% dei finanziamenti è riferito a micro, piccole e<br />

medie imprese (fino a 250 dipendenti).<br />

Il settore di appartenenza delle imprese 41,7% attività manifatturiere;<br />

20,5% costruzioni<br />

nEEDIMMUEZMUEMEMDZOS<br />

Pagina 84 di 119<br />

Pagina 15<br />

Bando 1nali a scadenza locale


Finanziamenti non assegnati a quota 17,6 mln<br />

Ammontano a 17,6 milioni di euro i fondi non<br />

assegnati con il bando 2010. Questo significa<br />

che, a seguito dell'istruttoria fatta dall'Inail,<br />

considerando che i fondi disponibili erano<br />

60 mln, oltre un progetto su quattro è stato<br />

scartato. Questo si desume considerando<br />

che le procedure telematiche si sono fermate<br />

una volta impegnati i fondi del 2010, è quindi<br />

facile dedurre che le economie provengano<br />

da mancate autorizzazioni alla concessione<br />

del contributo. I motivi sono probabilmente<br />

Per sostenere le piccole e micro imprese,<br />

comprese quelle individuali, con specifico<br />

strumento e apposita dotazione finanziaria,<br />

viene prevista in via sperimentale una specifica<br />

modalità di incentivazione a graduatoria.<br />

Il contributo è pari al 50% dell'investimento<br />

fino a un massimale di 50 mila euro. Il bando<br />

sosterrà i progetti di comparto, di filiera,<br />

di distretto che, benché proposti da singole<br />

imprese, presentino caratteristiche di replicabilità<br />

asseverate dalle organizzazioni comparativamente<br />

più rappresentative nell'ambito<br />

del sistema contrattuale di riferimento;<br />

i progetti che intervengono sui rischi comuni<br />

a una pluralità di imprese, che possono essere<br />

definiti «progetti di rete», individuando,<br />

in tal caso, il soggetto capofila prómotore;<br />

i progetti di innovazione tecnologica per gli<br />

impianti, le macchine e le attrezzature, con<br />

Premiato chi fa rete<br />

riconducibili a una diversa interpretazione<br />

della norma da parte dei richiedenti rispetto<br />

ai controllori o da errori nella compilazione<br />

del modulo. In alcuni casi, come risulta a ItaliaOggi<br />

Sette, dalla mancata corrispondenza<br />

tra la situazione reale di alcune imprese e<br />

quanto risultante nel database dell'Inail, che<br />

non è stato possibile modificare nei tempi<br />

stretti intercorsi tra uscita del bando e presentazione<br />

delle domande, nonostante la<br />

buona volontà delle parti in causa.<br />

particolare riferimento alle imprese agricole.<br />

Il bando dovrà prevedere l'esclusione dallo<br />

stesso delle imprese che abbiano ottenuto<br />

incentivi riferiti ai bandi Inail 2010 o 2011.<br />

La progettazione dell'intervento sperimentale<br />

dovrà essere immediatamente avviata<br />

al fine di poter verificare, entro l'approvazione<br />

dell'assestamento di bilancio 2011, la<br />

possibilità di impegnare la relativa dotazione<br />

finanziaria entro il corrente esercizio. In caso<br />

di oggettiva difficoltà si impegnano gli Organi<br />

di gestione alla indizione del bando a valutazione<br />

non appena concluso l'iter di adozione<br />

del bilancio di previsione 2012 prevedendo,<br />

in tal caso, che il bando abbia una dotazione<br />

finanziaria pari al doppio di quella prevista<br />

per il 2011.<br />

Pagina 85 di 119<br />

Pagina 15<br />

Bando Mai] a ..adenztt locale


Anche i professionisti possono ricorrere agli ammortizzatori sociali per far fronte alle cris i<br />

La solidarietà è estesa agli studi<br />

Orario di lavoro ridotto e incentivi per evitare licenziamenti<br />

Pagina a cura<br />

DI DANIELE CIRIOLI<br />

a crisi economica st a<br />

Lminando l'attività del -<br />

lo studio? Per evitare<br />

licenziamenti, risparmiare<br />

un po' di soldi e ottener e<br />

un sostegno economico, il pro -<br />

fessionista può ricorrere a una<br />

riduzione dell 'orario di lavor o<br />

dei dipendenti . In cambio, n e<br />

otterrà il diritto a un contributo<br />

economico pari al 25 %<br />

del monte retributivo ridott o<br />

(un altro 25% va ai lavoratori)<br />

per la durata massima di<br />

due anni, accanto alla salvaguardia<br />

dei posti di lavoro dei<br />

collaboratori (e delle professionalità)<br />

presenti in studio .<br />

La possibilità, tecnicamente ,<br />

è realizzabile mediante u n<br />

«contratto di solidarietà». Un<br />

istituto normativo che, finora,<br />

è stato a esclusivo appannaggio<br />

delle imprese, ma che ora<br />

il ministero del lavoro (con interpello<br />

n. 33/2011) ha estes o<br />

agli studi professionali, sfruttando<br />

la nozione più ampia di<br />

«datore di lavoro» fornita dalla<br />

corte di giustizia europea .<br />

I contratti di solidarietà.<br />

Sono particolari accordi basati<br />

sulla «solidarietà» tra impres e<br />

e sindacati alla scopo di salvaguardare<br />

i livelli occupazionali,<br />

quando in azienda si<br />

presentano ipotesi di esuber o<br />

di personale (solidarietà difensiva)<br />

o al fine di dare impulso a<br />

nuove assunzioni (solidarietà<br />

espansiva) . Con questi accordi ,<br />

in altre parole, è autorizzata<br />

una riduzione generalizzata<br />

dell'orario di lavoro, per tutti<br />

i lavoratori, onde scongiurar e<br />

licenziamenti oppure per effettuare<br />

nuove assunzioni. Il contratto<br />

di solidarietà ritenut o<br />

applicabile agli studi professionali<br />

dal ministero del lavo -<br />

ro è il primo, quello difensiv o<br />

(ci si riferisce quindi a questa<br />

disciplina nel prosieguo) .<br />

Orario di lavoro ridotto .<br />

La riduzione dell'orario, fissata<br />

dettagliatamente nell'accord o<br />

di solidarietà interessa praticamente<br />

tutti i lavoratori titolari<br />

di un rapporto di lavor o<br />

subordinato (cioè i dipendenti),<br />

con unica eccezione di quel -<br />

li aventi qualifiche dirigenziali<br />

(quindi anche apprendisti ,<br />

contratti a termine, d'inserimento<br />

e contratti a part-time) .<br />

La riduzione del l 'orario di la -<br />

voro può avvenire in via oriz -<br />

zontale o verticale, ovvero su<br />

base giornaliera, settimanale<br />

o mensile .<br />

La durata . L'utilizzo de i<br />

contratti di solidarietà difensivi<br />

è consentito per il periodo<br />

massimo di due anni (cioè 2 4<br />

mesi). Il ministero del lavoro<br />

(circolare n. 20/2004) ritiene<br />

che tale periodo costituisce un<br />

limite massimo, senza possibilità<br />

di proroga in mancanza<br />

di una soluzione di continuità .<br />

Per la sua determinazione, s i<br />

deve far riferimento, per analogia,<br />

ai criteri in tema di durata<br />

complessiva della cig (ar -<br />

ticolo 1, comma 9, della legge<br />

n. 223/1991), corrispondente a<br />

36 mesi nell'arco di un quinquennio,<br />

a patto che, qualor a<br />

si sia verificato un primo utilizzo<br />

continuativo del contrat -<br />

to di solidarietà per 24 mesi ,<br />

via soluzione di continuità con<br />

l'eventuale utilizzo di altri 1 2<br />

mesi .<br />

I benefici . I contratti di<br />

solidarietà danno diritto a<br />

beneficiare di contributi . L'impresa<br />

che fa ne ricorso, prim a<br />

di tutto, si assicura un intervento<br />

della cassa integrazione ,<br />

nonché incentivi per sé e per i<br />

lavoratori coinvolti nella riduzione<br />

del l 'orario di lavoro . Nel<br />

dettaglio, se l'impresa rientra<br />

nel campo della cig gode, per<br />

tutta la durata del contratt o<br />

di solidarietà difensiva, di una<br />

riduzione della contribuzion e<br />

la cui misura varia in funzion e<br />

del territorio e della consistenza<br />

della riduzione dell 'orari o<br />

di lavoro (e varia dal 25 al<br />

40%). L'impresa che invec e<br />

non rientra nel campo della cig<br />

ha diritto a un contributo d a<br />

spartirsi con i lavoratori pari<br />

alla metà del monte retributivo<br />

non dovuto a seguito della<br />

riduzione dell'orario di lavoro ,<br />

corrisposto in rate trimestral i<br />

per un periodo massimo di due<br />

anni. In pratica, dunque, que l<br />

50% del monte retributivo ( è<br />

questo il contributo) va diviso<br />

in parti uguali tra impresa ,<br />

ciascuno per un 25% (è questo<br />

l 'incentivo che spetta agli<br />

studi professionali) .<br />

Imprese e lavoratori interessati<br />

. In origine i contratti<br />

di solidarietà difensivi si applicavano<br />

esclusivamente alle<br />

imprese rientranti nel regime<br />

di cassa integrazione guadagni<br />

straordinaria (cigs) ; successivamente,<br />

(legge n. 236/1993 )<br />

sono stati estesi alle imprese<br />

escluse dal campo cigs (con -<br />

tratti di tipo «BJ>) . In questo<br />

secondo caso, possono esser e<br />

stipulati da imprese (non destinatarie<br />

di cig) che hanno avviato<br />

procedure di mobilità (i n<br />

base all'articolo 24 della legge<br />

n. 223/1991), nonché (legge n .<br />

Pagina 86 di 119<br />

236/1993, articolo 5 comma 7),<br />

le imprese alberghiere e quell e<br />

termali, pubbliche e private ; e<br />

le imprese artigiane (articol o<br />

5, comma 8) non rientranti nel<br />

campo di applicazione delle integrazioni<br />

salariali .<br />

Con l'interpello n . 33/2011 ,<br />

in sostanza, il ministero del<br />

lavoro ha annoverato gli studi<br />

professionali tra i soggetti<br />

destinatari dei contratti di solidarietà<br />

di tipo «B» . La precisazione<br />

è stata sollecitata dai<br />

Consulenti del lavoro . Da una<br />

prima lettura della norma di<br />

riferimento (che è, come detto ,<br />

quella della legge n . 236/1993) ,<br />

si legge nell'interpello, emerge<br />

che i datori di lavoro qualifica -<br />

ti come studi professionali non<br />

sembrano poter rientrare nell a<br />

platea dei soggetti destinatari<br />

di tali contratti di solidariet à<br />

(tipo «B»). Tuttavia, ha aggiun -<br />

to il ministero, in materia può<br />

essere richiamata (e quindi applicata)<br />

l'interpretazione forni -<br />

ta dalla corte di giustizia Ue i l<br />

16 ottobre 2003 (causa C/32/02 )<br />

con riferimento alla direttiva<br />

98/59/Ce, in ordine al diverso<br />

significato che la qualifica d i<br />

«imprenditore» riveste nel no -<br />

stro ordinamento, rispetto alla<br />

più ampia nozione comunitari a<br />

di «datore di lavoro». Infatti ,<br />

la corte Ue ha ravvisato la ne -<br />

cessità di «incentrarsi su un a<br />

nozione intesa in senso ampio<br />

di datore di lavoro ( . . .), di supe -<br />

rare lo stretto perimetro della<br />

nozione di imprenditore», e d i<br />

«intendere con quest'ultima<br />

qualunque soggetto che svolge<br />

attività economica e ch e<br />

sia attivo su un determinat o<br />

mercato». In conclusione, i n<br />

linea con quanto già espress o<br />

dal ministero nell'interpello n .<br />

10/2011 (si veda box in pagina )<br />

a proposito dell'iscrizione nell e<br />

liste di mobilità dei lavorator i<br />

licenziati dagli stessi studi pro -<br />

fessionali, il ministero ritiene<br />

che gli studi professionali rien -<br />

trano nel campo di applicazio -<br />

ne dei contratti di solidariet à<br />

di tipo «B» .<br />

Pagina 16


Mobilità estes a<br />

ai professionisti<br />

Solidarietà estes a<br />

agli studi<br />

te,. .t;ibIti,<br />

RIMEDI: ANTICRI<br />

?fi. .,.~ ..^ ~"im• .~9;` ^ ;",,.,:,. .,aa4;'+tiK.e~ ,-~. -k~^.+ ~,~ ..cau; : .~,_'y*i~;`3?.*b<br />

I dipendenti di studi professionali licenziati per riduzione di personal e<br />

hanno diritto a iscriversi nelle liste di mobilità, così da poter scontar e<br />

un 'assunzione agevolata in caso di nuova occupazione .<br />

I dipendenti di studiprofessionali licenziati per riduzione dì personale ,<br />

se in possesso di anzianità lavorativa presso Io stesso studio di almeno<br />

dodici mesi di cui sei di lavoro effettivamente prestato, hanno diritto<br />

all'indennità di mobilità in derog a<br />

Gli studi professionali rientrano nella platea delle «imprese» destinata -<br />

rie dei contratti di solidarietà di tipo «B» . Ricorrendo a un contratto d i<br />

solidarietà di tipo difensivo lo studio professionale ha diritto di ricever e<br />

l'incentivo di un contributo economico pari al 25% del monte retributiv o<br />

ridotto, per la durata massima di due ann i<br />

Sì pure all'iscrizione nelle liste di mobilità<br />

I dipendenti degli studi pro -<br />

fessionali (anche se individua -<br />

li) hanno diritto ad iscriversi<br />

nelle liste di mobilità, così da<br />

poter scontare un'assunzione<br />

agevolata in caso di nuova<br />

occupazione. E inoltre, in<br />

presenza di un'anzianità lavo -<br />

rativa presso lo stesso studio<br />

di almeno dodici mesi di cui<br />

sei di lavoro effettivament e<br />

prestato, hanno diritto pure<br />

all'indennità di mobilità i n<br />

deroga. Anche in questo caso ,<br />

l'ok del ministero (interpello<br />

n . 10/2011) è arrivato su sol -<br />

lecitazione dei consulenti del<br />

lavoro. Due i quesiti formulati<br />

dall'ordine dei consulenti<br />

(e dalla Confprofessioni). Il<br />

primo aveva chiesto parere<br />

in ordine alla possibilità, appunto,<br />

dell'iscrizione nelle li -<br />

ste di mobilità dei dipendenti licenziati d a<br />

studi professionali . Il secondo riguardava la<br />

possibilità di fruire, da parte degli stessi lavoratori,<br />

delle risorse finanziarie destinate<br />

all'erogazione degli ammortizzatori sociali<br />

in deroga, ai fini della percezione<br />

dell'indennità d i<br />

mobilità in deroga. Son o<br />

state affermative entram -<br />

be le risposte del ministero.<br />

In merito al primo quesito,<br />

il ministero riprend e<br />

le indicazioni della corte<br />

di giustizia Ue (C/32 del<br />

16 ottobre 2003) e, utilizzando<br />

la nozione più<br />

ampia di «datore di lavo -<br />

ro», che supera lo stretto<br />

perimetro della nozione<br />

di imprenditore, estende<br />

agli studi professionali la<br />

disciplina sulla procedura<br />

di mobilità con la conseguenza<br />

che i lavoratori da<br />

questi studi dipendenti, licenziati<br />

per riduzione di<br />

personale, hanno diritt o<br />

ad iscriversi nelle liste di<br />

mobilità senza diritto, tuttavia, alla relativa<br />

indennità, ma al solo beneficio di rappresentare<br />

un'ipotesi di assunzione agevolata.<br />

Pagina 87 di 119<br />

Pagina 16


press L.IfE<br />

26/09/2011<br />

di Luca Gardinale<br />

C<br />

è chi pensa al ritocc o<br />

delt'Irpef (l'assessor e<br />

Colombo) e chic orrehheprim a<br />

dare un'occhiata al capitolo<br />

spese (il Pd) . Nella 'grande notte<br />

della manovra' - questa seta<br />

in Consiglio comunale il sindaco<br />

Pighi parlerà della manovra<br />

economica del governo e de i<br />

suoi effetti sul Bilancio del Comune<br />

- c'è però spazio anche<br />

per i conti più `immediati' ,<br />

quelli della manovra 2011.In<br />

arda. infatti, oggi arriverà una<br />

delibera con cui l'assessore Ah<br />

varo Colombo proporrà la seconda<br />

variante al Bilanci o<br />

2011 .<br />

.Onori urbanizzazion e<br />

In questo caso, però, no n<br />

c'entrano i tagli del governo e i<br />

15 milioni da reperire tra nuov e<br />

tasse e/ o tagli, ma piuttosto l e<br />

(errai e) previsioni dell'ammini<br />

stazione comunale per l'anno<br />

L'INFORMAZION E<br />

, Doman i'" di MODENA<br />

MANOVRA 2011 Oggi la seconda variante per coprire le minori entrate da concessioni edilizi e<br />

Bilancio, 74Omila euro i meno welfar e<br />

erra aniic~a una parte dell'af~itto per la sede di vip Ra^za&Uaai<br />

in corso, soprattutto per quanto<br />

riguarda gli oneri di urbaniz -<br />

zazione. Così, nella delibera in<br />

discussione oggi, Colomb o<br />

proporrà di stornare (e cio è<br />

spostare una somma iscritta a<br />

Bilancio da un capitolo all'altro)<br />

740rnila curo dal settore<br />

politiche sociali : soldi in meno<br />

che arriveranno all'assessorato<br />

di Francesca Maletti, insomma .<br />

Eets i<br />

Ma non era proprio il welfare<br />

Pagina 88 di 119<br />

d settore 'intoccabile' per giun -<br />

ta e Pd? Perché sforbiciare proprio<br />

lì? In effetti l'intenzione è<br />

quella di non toccare il settore<br />

delle politiche sociali: i 740tma<br />

curo, secondo quanto è emerso<br />

giovedì scorso durante la Commissione<br />

risorse, saranno rimediati<br />

grazie ad una serie di efficientismi<br />

che non ricadranno<br />

sulla qualità e sulla quantità del<br />

servizio. Se è così, verrebbe da<br />

chiedersi perché questo rispar -<br />

mio non sia stato messo in con-<br />

to pritìia .<br />

P<br />

o? Si paga prima<br />

Passando al capitolo nuove<br />

entrare, la variante al Bilancio<br />

prevede 430.635 curo di inl ro i ..<br />

ti: si tratta di una parte dell'affitto<br />

dello stabile di via Razzaboniutilzato<br />

da llera come sede .<br />

Visti i tempi bui per le casse co -<br />

munali, insomma, per quest'anno<br />

l'amministrazione ha chiesto<br />

(e ottenuto) alla multiutility<br />

di pagare in anticipo una parte<br />

Pagina 3


press L.IfE<br />

26/09/2011<br />

del canone : 436.635 curo, appunto.<br />

Tra lealtre entrate, ci sono<br />

un fondo da 79Omila -uro, e -<br />

largito dalla Fondazione Cass a<br />

di Risparmio per il progetto `Famiglia<br />

e valori connessi' e un<br />

contributo della Regione (par i<br />

a 331.540 curo) per il progetto<br />

`Emergenza nordafrica' ,<br />

rabbia dà Rossi<br />

Numeri che mandano in bestia<br />

Nicola [Rossi, consigliere<br />

della Lega : Al Comune deve fare<br />

i conti non solo con una manovra<br />

governativa che ha tagliato<br />

drasticamente le risorse verso<br />

gli cmi _locali-spiega-ma deve<br />

anche fare i conti con se stessa,<br />

con laopiapolitico-amministrativa<br />

che la contraddistingue,<br />

con errori previsionali<br />

marchiani che costringono ad<br />

intervenire con il secondo assestamento<br />

di Bilancio. Avevo denunciato<br />

in tempi non sospetti ,<br />

in sede di discussione di Bilancio<br />

preventivo, l'utopia e l'infondatezza<br />

degli incassi previst i<br />

da oneri di urbanizzazione in<br />

L'INFORMAZION E<br />

,moman<br />

di MODENA<br />

tempi in cui la crisi del mercato<br />

immobiliare è riconosciuta anche<br />

dai neonati, e la pericolosità<br />

del loro pieno utilizzo (75%)<br />

come spesa corrente anzich è<br />

come spesa per investimenti» .<br />

«Troppo comodo »<br />

«Purtroppo i timori eran o<br />

fondati - continua Rossi - e oggi<br />

ci troviamo a dovere riparare una<br />

situazione economica ch e<br />

vede minori incassi fino ad oggi<br />

per circa tre milioni di curo .<br />

Parte di questi sono stati coperti<br />

a giugno, e parte vengono coperti<br />

ora con un artificio contabile,<br />

rinegoziando e anticipando<br />

un affitto attivo da Etera, e<br />

con efficientismi sul settor e<br />

delle politiche sociali per circa<br />

i 00mila curo: efficientismi apparsi<br />

come per miracolo solo ora,<br />

e chissà perché non prima .<br />

Durante la Commissione risorse<br />

- spiega il leg € pista - il sindaco<br />

ha fatto un appello al senso<br />

di responsabilità di tutte le<br />

forze politiche per valutare assieme<br />

gli effetti della manovra e<br />

suggerire i correttivi . Pur avendo<br />

apprezzato l'approccio, non<br />

posso però rimarcare che fino<br />

ad oggi mai e poi mai la maggio -<br />

ranza ha accolto anche minima<br />

parte delle nostre idee, anzi le<br />

ha sempre aprioristicament e<br />

denigrate . Ora che ci sono enormi<br />

criticità dovute aduna situazione<br />

oggettivamente gravissitna,<br />

ora che le critiche verso<br />

la manovra del governo nascono<br />

come funghi, ora che s i<br />

deve dimostrare una capacità<br />

amministrativa sopra la medi a<br />

per non massacrare i modenesi .<br />

Verrebbe da rispondere 'troppo<br />

comodo, caro sindaco', s e<br />

non fosse che ci stiamo giocando<br />

il nostro presente e futuro» .<br />

Pagina 89 di 119<br />

A sinistra, il sindaco Giorgio Pigiai con l'assessor e<br />

al Bilando Avaro Colombo, Qui sopra ,<br />

Francesca Malett€, titolare del Welfare ,<br />

e Nicola Rossi, consigliere della Lega nord<br />

Pagina 3


press L.IfE<br />

26/09/2011<br />

L'INFORMAZION E<br />

,moman<br />

di MODENA<br />

IN AULA Alle 20,30 il sindaco righi parlerà delle ricadute dell'intervento del governo su conti modenes i<br />

E in Consiglio la 'grande notte della manovra'<br />

7 ° ìide «I/De!2 Pr ma vediamo il capitole 'spese 3» . Si unta a chiudere entro dicembr e<br />

tagli del governo, il ritocco<br />

ll'l:rpef o quello della tassa di<br />

soggiorno. Se ne parlerà questa se -<br />

ra in Consiglio comunale, dopo le<br />

interrogazioni, le proposte di de -<br />

libera e la celebrazione per i cento<br />

anni di servizio delle aziende elettriche<br />

modenesi .<br />

Alle 20.30, il sindaco Giorgio Pighi<br />

prenderà la parola per parlare<br />

della manovra del governo, e soprattutto<br />

delle su e<br />

ricadute sui cont i<br />

modenesi . In aula s i<br />

prevede una sedut a<br />

infuocata, mentr e<br />

sullo sfondo resta i l<br />

dibattito - che finora<br />

ha diviso l'assessore<br />

Colombo dal Pd -<br />

sulla possibilità d i<br />

mettere mano all'Irpef.<br />

Mentre l'assessor e<br />

Colombo si è preso un po' di tempo<br />

per riflettere - il suo telefono<br />

squilla a vuoto da diversi giorni -<br />

nel partito democratico cresce la<br />

sensazione che le dichiarazioni del<br />

vicesindaco sulla possibilità di ritoccare<br />

le tasse comunali siano state<br />

un po' troppo perentorie . Nel<br />

partito, insomma, si preferirebbe<br />

Pagina 90 di 119<br />

percorrere altre strade, come ribadito<br />

sabato scorso dal segretari o<br />

provinciale Davide Baruffi, Sulla<br />

questione torna anche il capogruppo<br />

Paolo rande (nella foto) :<br />

«Quella dell'aumento dell'lrpef è<br />

una possibilità - spiega - e d'altra<br />

parte rappresenta una delle poch e<br />

leve su cui l'amministrazione comunale<br />

può agire in questo momento,<br />

così come quella della tassa<br />

di soggiorno, .. L.e<br />

alternative, insomma,<br />

non sono troppe,<br />

anche se «personalmente<br />

- riprende<br />

Trande - ritengo ch e<br />

la discussione sull e<br />

entrate si dovrebb e<br />

fare solo dopo ave r<br />

analizzato la struttura<br />

della spesa, anch e<br />

se non e una cos a<br />

semplice . Un altro<br />

settore da sondare è senza dubbio<br />

quello dell'evasione fiscale, soprattutto<br />

alla luce del fatto che oggi<br />

ai Comuni rimane il 100% de l<br />

gettito recuperato,. La discussione,<br />

insomma, sarà ancora lunga,<br />

anche se la volontà è quella d i<br />

chiudere la manovra entro fine dicembre<br />

.<br />

Pagina 3<br />

CROi'CA<br />

OD2L1


pressUnE<br />

26/09/2011<br />

L'INFORMAZION E<br />

Domani<br />

di MODENA<br />

Fínanzìamentì alle imprese ,<br />

píù facile con Epsy Credìt<br />

;il iriOlf39iiO per r.;geiiiio :hrp r :eo ; e<br />

Ichp ;.er-,e credn<br />

Aie c : p En : Sin Ge ;niri ;n e Sin<br />

hirdSperci i, egrIppo Pppoàe) ed Eip ;er Her -<br />

mel. S :3e (grippo A1113 :-;7) . n ccilI p boraz ; p ne, cc: n<br />

Ai33n 3i dei i.mr;e d<br />

di gddre di i.ind :iniCd e<br />

:Zì<br />

ge;ri,;ni,: ;p n : .-<br />

ncur.::tua n nn<br />

ci d<br />

C.iedrili 300eSi 3 i<br />

30nO dij e<br />

ifob:fnl che : Irr p<br />

affi.03ni 'i d<br />

Ori"ii . i_a hi: ::01>1 3<br />

C33Ce i3ntiCipG f'el. .i<br />

e eci P lie i l rne h io ci : :v:anni:P pagarnentc;<br />

d i<br />

SeRiliC.i 3i 1 3<br />

prcipn :id:c : A :.eria i3N)ke di -Ar:Inrc; a<br />

d Che<br />

: pOttIl i. i<br />

d pt .e adatto a : e ee :genz.e deg : : : :-n nrendiii.Pn dei :<br />

b3(i -<br />

p ccitri Ea:3y i :<br />

Lei.)we,3 ettí (effa foto) . d :ret.:xi ;.e, Gene :d. e<br />

di P<br />

Pagina 91 di 119<br />

Pagina 3<br />

_____<br />

ZNACAMODEITA


pressL|fE<br />

26/09/2011<br />

L'INFORMAZION E<br />

,omani '"' di MODENA<br />

y»8e e CONCORDA Due lettere della società agH utenti sono state ritenute altamente sco ette »<br />

a Ma \U „ d /<br />

DJ<br />

Multe dell'antitrust<br />

~v «<br />

NEL MIRIN O : r<br />

esanzione, 10 mi -<br />

la el5ilacuro . #'1<br />

tonta Garante della concorrenza<br />

ezl mercato acarico ± ”<br />

%a &p:'la doppia multa<br />

sriferisce a due letter e<br />

mer% ritenute gravemente<br />

scorrette invte a mRm i<br />

clienti, nel periodo giugno-o t<br />

toe 2010, ai residenti iComuni<br />

di MirandoLa, Cavezzo ,<br />

Medolla, SanProspero e concordia,<br />

passati ad un altro gestore<br />

. tee alla o"riconquista<br />

" m cf Scorrettezza<br />

replicata, con un'aLl Lettera<br />

irregolare, anche nella fase di<br />

" commutazione" ts Bm3<br />

Sinergas<br />

Sulle due sanzioni h pre ent t un' eroga ioneAbert Papati<br />

delle ll tt .Ilprovvedimento,<br />

sconosciuto q a tutti se<br />

non agli addetti del settor e<br />

estédiventato ± pubblico<br />

! xlopo Jmpaentatadalconsigliere<br />

lPd,funzionario a Alberto<br />

Pap ti inserito alfordine<br />

,nel consiglio co-<br />

munale di domani sera R p it<br />

chiede a sindaco Marchinr «Le<br />

motivazioni che avrebbero , in -<br />

dotto %mJ «a mette<br />

campo comportamenti resi a<br />

contrastare le possibilità d i<br />

scelta del fornitore di energia<br />

n[me o libero z pan e del<br />

consumatore . Se siano stat i<br />

sunti, dalle a m 6Q so - » \\} »<br />

c,o£»mmn&i y< a far si \_. /<br />

. \<br />

che comportamenti lesivi del- il Comune di Concordia<br />

la libera concorrenza . m . soprattutto<br />

dell'immagine dell a- curo èscattata per il compor- porta il m d<br />

Si- n merito alla qualifica i zienda essa, non vengano rei- t nto posi x) in essere d xlel pro -<br />

terati litturo» Nel pro vedi- nergas per «La diffusione di in- A »«l condotta, nel<br />

mea,la sanzione d I0+a formazioni non veritiere - m presentare il professionista (& -<br />

Pagina 92 di 119<br />

Pagina 8<br />

d'}


press L.IfE<br />

26/09/2011<br />

nergas spa .) come società del<br />

Comune di Mirandola, è fin aliz -<br />

zata a dare risalto, agli occhi<br />

dei consumatori, al fatto che s i<br />

tratti di una società particolarmente<br />

affidabile e - riporta testualmente<br />

la disposizion e<br />

territorialmente radicata . L'operatività<br />

sul territorio, tuttavia,<br />

non passa attraverso alcu n<br />

legame proprietario e/o societario<br />

di controllo con il predet.<br />

to Comune . Né al riguardo s i<br />

può condividere l'argomento<br />

del professionista di poters i<br />

considerare il fornitore di gas<br />

per le utenze del Comune di<br />

Mirandola in virtù del semplice<br />

fatto dell'aggiudicazione del<br />

contratto biennale per la fornitura<br />

a seguito di garaa» . A soste -<br />

gno della sanzione più alta ,<br />

quella da 15 mila curo ; l Antitrust<br />

evidenzia l'azione commerciale<br />

utilizzata . «La pratic a<br />

si colloca in una fase in cui i<br />

L'INFORMAZION E<br />

,moman<br />

di MODENA<br />

Pagina 93 di 119<br />

consumatori hanno esercitato<br />

da poco la facoltà di cambiare<br />

fornitore e il tenore della lettera<br />

inviata da Sinergas, oltre a<br />

contenere un esplicito orimp roverper<br />

non essere stati contattati<br />

dal consumatore prima<br />

della scelta, include anche una<br />

frase in cui al consumatore viene<br />

suggerito di attivarsi per verificare<br />

che il nuovo fornitor e<br />

abbia correttamente richiest o<br />

ed avuto accesso alla rete di distribuzione,<br />

paventando il rischio<br />

di sospensione della fornitura<br />

in caso di disguidi in merit:o<br />

,all'accesso a tale rette : "li distributore<br />

è fin d'ora autorizzato<br />

alla chiusura del contatore» .<br />

Attesa per la risposta del sindaco<br />

Marchini che in passato è<br />

stato anche presidente di<br />

mag da cui Sinergas ; dal 200 2<br />

per effetto del decreto Bersani,<br />

ha acquisito il settore gas .<br />

Pagina 8<br />

CRONACA pp71 A a . .. ::,


press L.IfE<br />

26/09/2011<br />

.~o~~\<br />

ubblica<br />

\\ ~\ .~~~\\\\ fioN<br />

Decreto sviluppo in settimana<br />

stretta su pensioni e rendite catastali<br />

Sgravi sulle grandi opere . Spunta tassa suprelieii oltre 5mila eur o<br />

VALEITIIA CONT E<br />

ROSA SERRAN O<br />

ROMA—Rilanciare la crescita èi l<br />

terna cruciale della settiman a<br />

che si apre oggi . Sullo sfondo, l o<br />

"spread ", ovvero la distanza tra il<br />

ministro deil'Econ.orina eilpresi -<br />

dente del Consiglio che, al pari di<br />

quello trai nostri titoli e gli analo -<br />

ghi tedeschi, è sempre più ampio .<br />

In ballo, la titolarità della "cabin a<br />

di regia" sulle misure da prende -<br />

re in tutta fretta. Da una parte,<br />

Tremonti: mercoledì incontra<br />

banche e imprese per un confronto<br />

sulle infrastrutture, tenendo<br />

conto anche della bozz a<br />

preparata dal ministro Ivlatteoli,<br />

mentre giovedì presiede al Tesoro<br />

un seminario sulle privatizzazioni.<br />

in vista di possibili cessioni<br />

di quote delle aziende municipalizzate,<br />

Dall'altra, Berlusconi ch e<br />

annuncia un decreto già nel primo<br />

Consiglio dei ministri utile ,<br />

«In settimana esaminerem o<br />

provvedimenti strutturali sulle<br />

dismissioni del patrimonio pubblico,<br />

le liberalizzazioni, le legg i<br />

obiettivo, le opere pubbliche e i<br />

grandi corridoi europei», ha annunciato<br />

ieri a sorpresa il premier,<br />

incalzato anche dalle pressioni<br />

arrivate nel fine settiman a<br />

dalla riunione annuale dell'Fini a<br />

Washington .<br />

Al cuore del "decreto sviluppo°<br />

a costo zero per il bilanci o<br />

della Stato, come annunciato, ci<br />

sarà proprio ilrilancio delle grandi<br />

opere pubbliche con sgravi fiscali<br />

(meno Irap e Ires) e burocrazia<br />

"tight" per le imprese conces -<br />

sionarie . A cui aggiungere misure<br />

su Anas, porti e servizi ferroviari<br />

con l'estero . Nel pacchetto potrebbero<br />

però rientrare anche al -<br />

cune pr op oste del Manifesto lanciato<br />

da Confindustria, considerate<br />

utili a fare cassa, per tamponare<br />

i saldi ballerini della manovra<br />

di agosto, se sarà necessario ,<br />

o finanziare ulteriori iniziative<br />

per la crescita. Tra queste, oltre le<br />

privatizzazioni e le liberalizzazioni<br />

da rilanciare. anche la tass a<br />

per chi preleva più di 5 mila eur o<br />

dabancomato sportello,perscoraggiare<br />

l'uso del contante e l'evasione,<br />

favorendo la tracci abilità.<br />

Più difficii e i' accoglienza del -<br />

la patrimoniale all'1,5 per mille<br />

annuo . Mentre si fa strada i'adeguamento<br />

delle rendite catastatali<br />

(l'ultimo, del 5% fu nel 1996)<br />

che assicurerebbe risorse utili ,<br />

uno o due miliardi, a seconda del -<br />

le ipotesi . Come si vede nelle due<br />

simulazioni in pagina (revisione<br />

dei 15 o del 25% delle rendite) ,<br />

l'incremento deil'Ici pagata sull a<br />

seconda casa, per un'abitazione<br />

di cinque vani in centro a Roma e<br />

Milano, varia dai 129 ai 320 euro .<br />

A queste cifre si aggiungerebbe i l<br />

maggiore gettito dalle imposte d i<br />

registro e dall'Irpef sulle seconde<br />

case. Secondo l'Agenzia del Territorio,<br />

nel 2009 il valore di mer -<br />

cato degli immobili italiani era in<br />

media 3,7 volte il suo valore "fiscale",<br />

determinato in base alle<br />

vecchie rendite . Ur_ tesoretto da 6<br />

miliardi da cui pescare . Sempr e<br />

in terna, anche l'Imu, la nuova Ici<br />

prevista dal federalismo, potrebbe<br />

essere introdotta già nel 2012 ,<br />

assicurando un miliardo .<br />

Per quanto riguarda le pensioni,<br />

ovvero l'anticipo al 2012 del -<br />

l'aumento dell'età di uscita per<br />

Le ipotesi dl valutazlotte<br />

delle rei dite catastali<br />

Capoluoghi<br />

1,302<br />

l'aspettativa di vita e l'accelerazione<br />

di quella delle donne ne l<br />

privato - proposte sollecitate da -<br />

gli industriali . invise ai sindacati,<br />

ma su cui si registra un'inedita<br />

apertura della Lega - sono ancora<br />

sul tavolo per finire non più ne l<br />

decreto sviluppo manella deleg a<br />

assistenziale o nella legge di sta -<br />

bilità (la Finanziaria) oppure di -<br />

rettamente in un decreto ad ho c<br />

ed essere quindi immediata -<br />

mente in vigore. Un segnale forte<br />

da dare ai mercati .<br />

Pagina 94 di 119<br />

n<br />

1,497<br />

1,312 1 .50 9<br />

1,027 1,18 1<br />

1,614 1 .83 7<br />

907 1,04$<br />

1,191 1,33 9<br />

9 6 1,97 6<br />

1,171 1,34 7<br />

íe RIPRODUZIONE RISERVALA<br />

528 507<br />

Pagina 1 3


press L.IfE<br />

26/09/2011<br />

Q aa to terebb e<br />

FUI seconda casa<br />

Zona central e<br />

Roma-Milano<br />

vani catasta// 5<br />

h<br />

ROMA<br />

potesa aumento dei 15 %<br />

:::: : :<br />

da 1 .281 a 1 .47<br />

________________________________ _<br />

potesi aumento del 25 %<br />

. . .. . . . . . . . . . . . .. . . . . . . . . . . .. . . . . . . . . . . . .. . . . . . . . . . .<br />

da 1 .281 a 1 .601<br />

MILANO<br />

potesi aumento del 15 %<br />

da 854 a 98 2<br />

potesi aumento del 25 %<br />

da 854 a 1 .067<br />

la &uabblica<br />

Pagina 95 di 119<br />

Le M.ìSU .<br />

PENSION I<br />

Donne del privato<br />

più tardi in pensione<br />

Si valuta l 'anticip o<br />

dell'aumento della<br />

età dovuto all a<br />

speranza di vit a<br />

RENDITE<br />

Si fa largo l'idea<br />

di aumentare l e<br />

rendite catastali ,<br />

ritoccate nei `9 6<br />

Può portare fin o<br />

a2 miliard i<br />

SVILUPPO<br />

Meno burocrazi a<br />

perle aziende titolar i<br />

di una concessione ,<br />

sgravi ai privati che<br />

si aggiudicano u n<br />

appalto pubblic o<br />

1nevìAo<br />

O4 t°mo anche<br />

un piano dì<br />

hherafizzzm:onl<br />

Pagina 13


press LinE<br />

26/09/2011 LOGNA<br />

Merola lancia l'alleanza anticrisi<br />

Consiglio straordinario con imprese e sindacati. 1113d1.. è inutile<br />

I PARLAMENTARI Pdl snobbano<br />

il consiglio comunale straordinario<br />

contro la crisi. Tranne il solo<br />

Giuliano Cazzola, gli altri berlusconiani<br />

staranno alla larga dal<br />

summit a Palazzo d'Accursio che<br />

si aprirà stamattina per analizzare<br />

con associazioni economiche<br />

e sindacati le ripercussioni della<br />

manovra sulla città. Il senatore<br />

Pdl Filippo 13ersellifa spallucce —<br />

«Io non ci sarò. Ho dimeglio da fare»<br />

— e ironizza sull'appello bip<br />

artisan del sindaco Virginio Merola,<br />

che in nome del bene di Bologna<br />

ha chiesto un «compromesso»con<br />

le op posizieni: «Ache<br />

serve discutere? La manovra è<br />

legge. E non servono "lobby" alla<br />

bolognese».<br />

Mentre dalle 15,30 sui Crescentone<br />

si riunirà la protesta del<br />

popolo dei passeggini e delle Usb<br />

(che potrebbero tentare anche<br />

un blitz a Palazzo d'Accursio), il<br />

consiglio inette sul piatto le conseguenze<br />

di 120 milioni di euro di<br />

tagli, A fare il punto sarà la vicesindaco<br />

Silvia Giannini, con delega<br />

al Bilancio, mentre la chiusura<br />

è affidata a Merola. In a ula tutti gli<br />

interlocutori della città: Massimo<br />

Ferrante (Unindustria, <strong>Legacoop</strong>,<br />

Confcooperative, Confartigianato<br />

e Confesercenti), Enrico<br />

Posracchini (Ascorri), Luigi<br />

Amedeo Melegari (Ance), Bruno<br />

Filetti (Camera di commercio),<br />

Danilo Gruppi (Cgil), Alessandro<br />

Alberani (Cisl), Gianfranco Martelli<br />

(Uil), Massimo Betti (Usb) e<br />

Pier Paolo Covoni (Ugl) . Per tutto<br />

il giorno si aprirà la discussione<br />

dei c onsiglieri comunali. Il sindaco<br />

appena una settimana fa ha teso<br />

la mano anche a Pdl e Lega,<br />

chiedendo loro di sopportare<br />

l'entrata di Bologna nei "club"<br />

delle città virtuose cui saranno<br />

ammorbiditi i vincoli al Patto di<br />

stabilità. Presenti come "uditori"<br />

anche i parlamentari Pd (attesi<br />

con una delegazione di cui faranno<br />

parte sicuramente il senatore<br />

Walter Vitale e Rita Ghedini, cui<br />

potrebbe unirsiin giornata anche<br />

la deputata Sandra Zampa e il senatore<br />

Giancarlo Sangalli), l'Udc<br />

Gianiuca Galletti e il finiano Enzo<br />

Raisi. Ma il segnale che arriva dal<br />

Pdl non è incoraggiante. Se il senatore<br />

Berselli sb effeggia il consiglio<br />

comunale straordinario, il<br />

deputato Fabio Garagnani sale<br />

sull'Aventino: «Non ho neanche<br />

ricevuto l'invito. Non vedo a cosa<br />

serva parlare. Sarà la solita<br />

peifonnance arti-governo». Assente<br />

anche Giancarlo Mazzuca,<br />

mentre l'unico deputato Pdl pre-<br />

sente, Giuliano Cazzola, è scettico:<br />

«Il Comune di Bologna merita<br />

di essere tra ivirtuo si, ma biso gna<br />

anche che simetta in testa che deve<br />

alleggerire la sua macchina.<br />

Non è la virtuo sità che deve adattarsi<br />

a Bologna, ma Bologna che<br />

deve adattarsi alla virtuosità».<br />

(s.b.)<br />

a RIPRODUZIONE RISERVATA<br />

"Situazione inedita,<br />

nulla è scontato"<br />

IN MERITO ala tassa di<br />

iscrizione alle materne,<br />

l'assessore ala scuola<br />

Marilena Filati precisa:<br />

«Non ho mai dichiarato<br />

che stiamo valutando di<br />

reintrodurre la quota», ma<br />

ribadisce che «di fronte a<br />

una situazione inedita che<br />

il Comunedeveaffrontare,<br />

nulla è più scontato» e che<br />

«valuteremo come Giunta<br />

quali misure adottare, nel<br />

corso della discussione<br />

del bilancio 2012»,<br />

Pagina 96 di 119<br />

VITALI<br />

i I senatore Pd Walter Vitali<br />

sarà presente in aula<br />

RAISI<br />

Certa la presenza di Enzo<br />

Raisi, deputato di Fli<br />

CAZZOLA<br />

L'unico deputato Pdl in<br />

aula sarà Giuliano Cazzola<br />

Pagina 5<br />

Merola dleanzaantierisi


press L.IfE<br />

26/09/2011<br />

L'INGANNO<br />

DELL'EVASIONE<br />

FISCALE<br />

LUCA RICOLFI<br />

Da un po' di mesi a<br />

questa parte il te -<br />

ma dell'evasione<br />

fiscale è tornat o<br />

alla ribalta. Ma è<br />

un ritorno strano. A differenza<br />

di un tempo, neanche poi<br />

tanto remoto, in cui la lotta al -<br />

l'evasione fiscale era una bandiera<br />

della sinistra, mentre la<br />

destra mostrava una certa indulgenza,<br />

oggi il tema dei miliardi<br />

(circa 130) sottratti ogn i<br />

anno al fisco è diventato uno<br />

strumento di agitazione politica<br />

universale. Lo usa come<br />

sempre l'opposizione di sinistra,<br />

ma lo usa anche la Chiesa<br />

per impartirci lezioni di moralità,<br />

lo usano gli indignati di<br />

ogni colore politico, lo usa l a<br />

destra di governo alla disperata<br />

ricerca di soldi per tappare<br />

le falle dei conti pubblici .<br />

Accade così che, poco per<br />

volta, alle preoccupazioni per i<br />

sacrifici che la manovra ci impone,<br />

si mescoli e si sovrapponga<br />

un malessere sordo,<br />

una specie di risentimento,<br />

che alimenta un clima vaga -<br />

mente maccartista, di moderna<br />

caccia alle streghe . Gli evasori<br />

sono visti sempre più come<br />

la causa di tutti i nostri mali,<br />

la loro individuazione diventa<br />

una missione morale, e ci capita<br />

persino vedere un governo<br />

di destra - che ha sempre<br />

strizzato l'occhio all'evasione -<br />

accarezzare l'idea di fare gettito<br />

mediante la delazione .<br />

LA STAMPA<br />

LUCA RICOLFI<br />

SEGUE DALLA PRIMA PAGINA<br />

eno male, verrebbe da dire .<br />

Era ora, finalmente ci decidiamo<br />

a combattere questa piaga.<br />

Quando avremo vinto questa<br />

battaglia, l'Italia sarà final -<br />

mente un Paese civile e prospero .<br />

E invece, su questa visione dei nostri problemi,<br />

vorrei insinuare qualche dubbio. Se<br />

quello che vogliamo è solo sentirci migliori del<br />

nostro vicino, la caccia alle streghe va benissi -<br />

mo . Ma se per caso il nostro sogno fosse anche<br />

di rimettere in carreggiata l'Italia, quella medesima<br />

caccia andrebbe reimpostata radicalmente<br />

. Perché l'evasione è un fenomeno che<br />

va innanzitutto spiegato e compreso, prima di<br />

combatterlo a testa bassa . Altrimenti la testa<br />

rischiamo di rompercela noi, anziché romper -<br />

la (metaforicamente) agli evasori .<br />

In Italia l'evasione fiscale ha due facce . La<br />

prima è quella che fa imbestialire i lavoratori<br />

dipendenti in regola: c'è chi potrebbe benissimo<br />

pagare le tasse, e non lo fa semplicemente<br />

perché vuole guadagnare di più. Questo tipo di<br />

evasione, da mancanza di spirito civico, si com -<br />

batte con due strumenti : più controlli e aliquo -<br />

te ragionevoli. Se la si combatte solo con più<br />

controlli, il risultato è prevalentemente un au -<br />

mento dei prezzi, come sa chiunque abbia a<br />

che fare con idraulici e ristoratori . Detto pe r<br />

inciso, è il ragionamento che - implicitamente -<br />

fanno milioni di cittadini di fronte alla doman -<br />

da: preferisci pagare 100 senza fattura o 14 0<br />

con fattura?<br />

C'è poi un secondo tipo di evasione fiscale,<br />

di sopravvivenza o di autodifesa . E l'evasion e<br />

di quanti, se facessero interamente il loro do -<br />

vere fiscale, andrebbero in perdita o dovrebbe -<br />

ro lavorare a condizioni così poco remunerative<br />

da rendere preferibile chiudere l'attività . I n<br />

questo caso quel che serve è innanzitutto una<br />

drastica riduzione delle aliquote che gravano<br />

sui produttori, altrimenti il risultato della lotta<br />

all'evasione è semplicemente la distruzione si -<br />

stematica di posti di lavoro, un'eventualità che<br />

peraltro si sta già verificando : le regioni in cui<br />

Pagina 97 di 119<br />

Equitalia ha ottenuto i maggiori successi, son o<br />

le stesse in cui ci sono stati più fallimenti (ved i<br />

il dramma recente della Sardegna) .<br />

Immagino l'obiezione a questo ragionamento:<br />

«It's the market, stupid!». Detto altrimenti<br />

: è un bene che nei periodi di crisi ci sian o<br />

fallimenti, perché questo significa che il mercato<br />

riesce a far uscire le imprese meno efficienti,<br />

e a sostituirle con altre più dinamiche e<br />

competitive . Ma questa obiezione, che si basa<br />

sul concetto schumpeteriano di «distruzion e<br />

creativa», vale solo se i regimi fiscali sono comparabili<br />

e ragionevoli. Oggi in Italia ci sono<br />

aziende in crisi che starebbero tranquillamente<br />

sul mercato se il nostro Ttr (Totale Tax Rate)<br />

fosse quello dei Paesi scandinavi, e simmetricamente<br />

ci sono floride aziende scandinav e<br />

che uscirebbero dal mercato se le aliquote fossero<br />

quelle dell'Italia. Il mercato è un buon giudice<br />

dell'efficienza solo se le condizioni in cui le<br />

imprese operano sono comparabili . E in Italia<br />

le condizioni in cui le imprese sono costrett e<br />

ad operare sono così sfavorevoli per tasse ,<br />

adempimenti e infrastrutture, che la domand a<br />

vera non è «perché le imprese italiane arrancano?»,<br />

bensì «perché ne sopravvivono ancora<br />

così tante?» .<br />

Ecco perché l'idea di risolvere i nostri problemi<br />

intensificando la lotta all'evasione fisca -<br />

le andrebbe maneggiata con cura. Quello d i<br />

far pagare gli evasori non è solo il sogno degl i<br />

onesti, ma è l'ultima zattera con cui un ceto po -<br />

litico che non sa più che pesci pigliare cerca di<br />

salvare sé stesso e sfuggire alle proprie responsabilità.<br />

Incapaci di varare le riforme promesse,<br />

inadatti a prendere qualsiasi vera deci-<br />

Pagina I


press L.IfE<br />

26/09/2011<br />

LA STAMPA<br />

L'I\GA\\O<br />

DELL'EVASIONE<br />

FISCALE<br />

sione, irresoluti a tutto, i nostri politici, di governo<br />

e di opposizione, hanno trovato nell'eva -<br />

sore fiscale il capro espiatorio con il quale distrarre<br />

l'opinione pubblica.<br />

Ma è un grande inganno. Se la lotta all'evasione<br />

viene condotta unicamente per aumentare<br />

le entrate è inevitabile che essa produca<br />

effetti recessivi: disoccupazione (specie al<br />

Sud), aumenti di prezzo, contrazione dei consumi.<br />

Non solo, ma nulla assicura che l'obiettivo<br />

di far cassa venga raggiunto: quando la<br />

pressione fiscale sui produttori è già altissim a<br />

(e quella italiana lo è: nessun Paese avanzato<br />

ha un Ttr più elevato), non è detto che il gettito<br />

che si recupera grazie a nuovi balzelli e pi ù<br />

controlli superi il gettito che si perde a causa<br />

dei fallimenti e dei passaggi all'economia som -<br />

mersa. Tanto più in un periodo come questo ,<br />

in cui è già in corso una drammatica riduzione<br />

della base produttiva .<br />

Se però ogni euro recuperato dall'evasione<br />

fosse destinato - per legge - a rendere meno dif -<br />

ficile la vita a lavoratori e imprese, allora otter -<br />

remmo almeno due risultati, uno economico e<br />

uno morale. Il risultato economico è che, poc o<br />

per volta, i produttori di ricchezza che le tass e<br />

le pagano potrebbero finalmente rialzare la te -<br />

sta, consentendo all'Italia di tornare a cresce -<br />

re. Il secondo è che, con aliquote via via più ra -<br />

gionevoli, l'evasione fiscale non solo diverreb -<br />

be meno conveniente, ma perderebbe ogni giu -<br />

stificazione morale . Il «mostro» dell'evasione<br />

fiscale non ha un solo genitore, ma ne ha due .<br />

Ed è solo quando la mancanza di cultura civica<br />

(la madre) si sposa ad un fisco oppressivo (il<br />

padre) che il ragazzaccio diventa un mostro.<br />

Pagina 98 di 119<br />

Pagina I


press L.IfE<br />

26/09/2011<br />

LA STAMPA<br />

Dubbi e proposte delle parti social i<br />

kk,gli)<br />

"Per ripartire<br />

una patrimoniale<br />

sui grandi ricchi "<br />

Vincenzo Scudiere, segretario confederale della Cgil :<br />

1 «Tanto io sono molto perpless o<br />

. . _ gue a tr uo per lo sviluppo e l cresc i ota una manovra che va ela direzione<br />

diametralmente opposta . Tuttavia, se il govern o<br />

intende agire deve farlo, per prima cosa, rilanciando<br />

il sistema della domanda e dell'offerta. Per<br />

quanto riguarda la domanda si tratta di dare supporto<br />

agli investimenti delle imprese, che ora so -<br />

no al collasso . Quanto all'offerta si dovrebbe puntare<br />

su ciò che fino ad ora è stato trascurato, cio è<br />

ricerca e innovazione . Per tutto questo ci voglion o<br />

soldi, beninteso, e a questo riguardo non si azzardino<br />

a comportarsi come hanno fatto con la manovra.<br />

Pensino all'evasione fiscale, ma soprattutt o<br />

non temano di usare la parola "patrimoniale" pe r<br />

colpire le grandi ricchezze» .<br />

«Non deve ispirarsi alla logica che ha governa -<br />

.' to l'ultima manovra (ma anche le precedenti,<br />

k per la verità): cioè misure depressive e che colpiscano<br />

il lavoro. Il governo deve rilanciare i consu -<br />

mi e quindi non deve toccare la fiscalità sul lavoro e<br />

sulle pensioni . Non deve nemmeno, secondo me, pro -<br />

cedere a privatizzazioni che si rivelino solo come un<br />

regalo a qualche investitore e una ennesima fregatu -<br />

ra per i cittadini e i consumatori» .<br />

ì «Hanno scritto l'ultima manovra cinque volte .<br />

\-"S Questo dice tutto sulla compattezza e la deter -<br />

minatezza del governo . Può darsi che con il de -<br />

creto annunciato da Berlusconi il governo possa e<br />

voglia cambiare passo . Ma se mi chiede quanto cre -<br />

do a questa possibilità, beh. .. allargo le mani: francamente<br />

poco . E intanto in questo Paese abbiam o<br />

mezzo milione di persone in cassa integrazione<br />

(tante sono se sommiamo il monte ore), un terz o<br />

dei giovani è a spasso, settori industriali strategic i<br />

allo sbando . .. Non so : può un governo incerto perfino<br />

su una manovra blindata darsi una sferzata al -<br />

l'improvviso, per decreto? Vedremo» .<br />

Pagina 99 di 119<br />

Marini (Lold rett<br />

"Il patrimonio<br />

come garanzia<br />

del nostro debito"<br />

Sergio Marini, presidente della Coldiretti :<br />

1 «Il paese<br />

.. _. alle liberalizzazioni e a un piano di semplificazio -<br />

ne burocratica. Inoltre occorre incentivare innovazione<br />

e creatività investendo su giovani. Aggiunge -<br />

rei ricerca e territorio per riaffermare il nostro ma -<br />

de in Italy unica vera grande leva competitiva pe r<br />

vincere nel mondo» .<br />

4 «Intanto, io direi, dobbiamo smetterla di farci<br />

del male : noi rimaniamo un grande Paese ma a<br />

k«1 forza di autodenigrarci stiamo perdendo la vo -<br />

glia di andare avanti, le imprese si fermano ed i cit -<br />

tadini, anche quelli che possono spendere, rinviano<br />

e cosi il Paese va a picco . I panni sporchi un Paese<br />

serio li lava in casa. Stiamo bene attenti, poi, perché<br />

se non agiamo con tempestività, dovremo prendere<br />

- in tempi temo ravvicinanti - il triplo delle misur e<br />

che oggi abbiamo voluto rimandare, non so con quale<br />

governo ma so che a quel punto il costo sociale ed<br />

economico sarà enorme . L'Italia non fallirà perché<br />

non siamo la Grecia né per struttura industriale né<br />

per ricchezza privata, ma falliranno gli Italiani ch e<br />

dovranno comunque caricarsi in toto il peso dell a<br />

negligenza di chi non ha avuto il coraggio di decide -<br />

re quand'era tempo di farlo» .<br />

i «Trovo che sia piuttosto difficile ma non possi -<br />

~` " bile. Occorrerebbe finirla con gli arroccament i<br />

a e i veti incrociati, lasciare perdere le pression i<br />

di lobby e corporazioni, e soprattutto non prendere<br />

insegnamenti da chi della crisi più o meno diretta -<br />

mente ne è stato la causa. Quanto ai soldi, che pure<br />

serviranno, la nostra proposta è, per intanto, di ven -<br />

dere un bel po' del patrimonio pubblico, e la restan -<br />

te parte, quella incedibile, mettiamola a garanzia<br />

del debito per pagare meno interessi, poi una patri -<br />

moniale sui grandi patrimoni ed infine diamo una<br />

occhiata seria alle pensioni prima che il conflitto ge -<br />

nerazionale non diventi conflitto sociale» .<br />

Pagina 5<br />

Primo obiettivo le io astrnthnr


press L.IfE<br />

26/09/2011<br />

LA STAMPA<br />

Le domande<br />

Il governo ha Che cosa - invece Ritiene che l'attual e<br />

annunciato un decreto - non deve maggioranza sia in<br />

per lo sviluppo e la assolutamente grado di varare un<br />

crescita. Quali misure contenere? pacchetto all'altezza<br />

dovrebbe contenere? della situazione ?<br />

ora di liberalizzare<br />

anche le professioni"<br />

Carlo Sangalli, presidente di Confcommercio<br />

:<br />

all'infinito : semplificazione del rap -<br />

. porto<br />

t traimpe pubbliche amministrazioni<br />

che oggi si etraduce<br />

in una tas -<br />

sa impropria di 17 miliardi . Alleviare la<br />

criticità del rapporto banche-imprese<br />

rafforzando il Fondo centrale di garanzia.<br />

Infrastrutture: che vuol dire sì gran -<br />

di opere ma anche opere che non son o<br />

grandi ma sono necessarie. Liberalizzazioni:<br />

ok, ma considerando il principi o<br />

che aveva enunciato molto bene Mari o<br />

Monti, e cioè che si ispirino ad u n<br />

"disarmo bilanciato" di tutte le corporazioni,<br />

valutando anche chi ha già dato (i l<br />

commercio per esempio) e chi non è stato<br />

ancora toccato (per esempio le profes -<br />

sioni). Ancora: accelerare i tempi di pagamento<br />

delle pubbliche amministrazioni.<br />

Dismissioni dei beni immobili e mobi -<br />

li dello Stato. Rendere strutturale il<br />

"salario di produttività" che premia gli<br />

incrementi di produttività. E poi agire su l<br />

sistema previdenziale, magari anche fuor i<br />

decreto. Può bastare?».<br />

C<br />

Pagina 100 di 119<br />

«Non deve toccare la pressione fisca -<br />

.s` le. Punto. Con l'aumento dell'Iva a l<br />

21% siamo nell'alta classifica europea<br />

quanto ad aliquota massima, ma non siamo<br />

affatto in alta classifica per i consumi .<br />

Ci siamo capiti: niente tasse, né centrali n é<br />

locali».<br />

«Abbiamo appena concluso una confe -<br />

- * renza a Villasimius con tutti i presir__,'<br />

denti delle nostre associazioni e fede -<br />

razioni ed il sentire è stato comune: fare<br />

bene, fare in fretta, molto in fretta . Va bene<br />

che la crisi è globale e che l'Europa deve<br />

fare la sua parte, ma anche l'Italia ha delle<br />

istanze a cui deve dare risposta, e non c i<br />

vengano a dire che non ci sono i soldi . Solo<br />

di fondi comunitari non utilizzati ci son o<br />

23 miliardi e da un risparmio oculato sulla<br />

sanità - alla luce dei costi standard e delle<br />

migliori performance regionali - si posso -<br />

no recuperare 5-7 miliardi . Si muovano!».<br />

Pagina 5<br />

Primo obiettivo le io astrnthnr


press L.IfE<br />

26/09/2011<br />

LA STAMPA<br />

DOLORI E AMBIZIONI DEI GIOVANI TIROCINANT I<br />

La guerra degli stage<br />

tra prove infinite<br />

e assunzioni sognate<br />

Sono 400 mila l'anno, troppi gli abusi<br />

Ma la nuova legge rischia di incepparli<br />

rano diventati la regina<br />

delle forme di abusivat o<br />

nelle imprese, a cacci a<br />

di giovani poco o per niente costosi.<br />

Ora dopo la manovra di<br />

agosto (articolo 11 del D l<br />

138/2011 convertito nella legge<br />

148) rischiano di frenare e di<br />

esaurire la parte buona dell e<br />

loro funzioni. Gli stage regola -<br />

ti dall'ultima normativa hann o<br />

sollevato reazioni negative,<br />

tanto da aver bisogno di circo -<br />

lari, come la numero 24 del mi -<br />

nistero del Lavoro, e creato un<br />

clima di incertezza .<br />

Quanti son o<br />

Secondo l'ultimo sondaggio di<br />

Unioncamere, gli stage che si<br />

svolgono in Italia sono oltr e<br />

310mila, ma sono di più, per -<br />

ché molti li utilizzano al di fuori<br />

di regolamentazioni e convenzioni.<br />

La stima è di 400mila.<br />

Sono diventati, anziché<br />

un'esperienza di alternanza<br />

studio-lavoro, la formula più<br />

gettonata da molte imprese ,<br />

offerta a giovani laureati o diplomati<br />

alla ricerca di un primo<br />

lavoro. Il risultato è che<br />

molti over 35enni sono diventati<br />

collezionisti di decine di<br />

stage dopo la laurea .<br />

Le tipologi e<br />

Una frenata agli abusi degli<br />

stage, quindi, ci voleva, ma l a<br />

nuova legge rischia di complicarne<br />

la vita. Da metà settembre<br />

esistono quattro tipologi e<br />

di stage. I tirocini formativi e<br />

di orientamento; quelli per l e<br />

fasce disagiate ; quelli di inserimento<br />

o reinserimento; quell i<br />

curricolari previsti dai piani d i<br />

studi di scuole e università .<br />

Finalizzat i<br />

I tirocini per l'occupazione so -<br />

no quelli formativi e di orienta -<br />

mento. Su di essi si sono crea -<br />

te situazioni imbarazzanti, si a<br />

per la durata (di anni) sia per il<br />

Pagina 101 di 119<br />

superamento di quote azienda -<br />

li (non dovrebbero superare i l<br />

10%, ma molte aziende ne sono<br />

imbottite) . Ora la legge introduce<br />

alcuni requisiti rigidi : gl i<br />

stage si rivolgono a neo-laureati<br />

e diplomati, hanno durat a<br />

massima di sei mesi e vann o<br />

svolti entro 12 mesi dal titolo .<br />

Disagiat i<br />

Durata di sei mesi per gli stage<br />

rivolti a persone a forte disagio<br />

sociale, come handicappati,<br />

tossicodipendenti e detenuti.<br />

Agghiacciante che in questa<br />

categoria siano inseriti anche<br />

gli immigrati .<br />

Reinserimento<br />

Fino a un massimo di sei mesi<br />

è anche la durata degli stage<br />

rivolti a disoccupati, persone<br />

in mobilità, inoccupati ovver o<br />

che non hanno mai lavorato .<br />

Curricolari<br />

Esenti dalla nuova normativa,<br />

infine, sono gli stage del quarto<br />

tipo, quelli promossi in convenzione<br />

da scuole e università,<br />

che li prevedono all'intern o<br />

dell'alternanza studio-lavoro .<br />

Rimbors i<br />

Un'altra caratteristica dei vecchi<br />

stage pre-legge era quell a<br />

del mancato pagamento o di<br />

pagamenti irregolari e al nero .<br />

La legge lascia irrisolto il te -<br />

ma, salvo il fatto che è previst o<br />

un rimborso per i tirocinanti<br />

delle professioni ordinistiche .<br />

Success o<br />

Secondo l'indagine Unioncamere<br />

Excelsior, nel 2010 son o<br />

stati assunti 38 mila stagisti,<br />

mille in più rispetto al 2009 . Il<br />

tasso di successo occupazionale<br />

è quindi del 12,3% . Second o<br />

Sportello stage di Actl, ne l<br />

2010 su 925 stage svolti il 46%<br />

si è concluso con l'inseriment o<br />

in azienda del tirocinante .<br />

Pagina 30<br />

La g enu degli stage<br />

tapnnend'mfte<br />

e


press LIf1E<br />

26/09/2011 AFFARI &FINANZA<br />

pln Off, la carica. d li 800<br />

Î [RAPPORTO UNIVERSITA/PMII<br />

Eugenio Occorsio<br />

A Tor Vergata, dopo aver costruito<br />

il bioreattore perle alghe<br />

da energia solare e un'officina<br />

per ricostruire i go -<br />

kart, hanno finito lo spazio . Il<br />

Politecnico di Torino sta accelerando<br />

il completamento<br />

della "cittadella" di Mirafiori<br />

per trasferirvi laboratori e<br />

capannoni. Il Politecnico di<br />

Milano sta colonizzando la<br />

nuova area di Melchiorre<br />

Gioia, a Siena la Fondazione<br />

Montepaschi sta ampliand o<br />

il Parco Industriale costruito<br />

con l'Università . In tutta Ita -<br />

lia gli spin-ofuniversitari si<br />

moltiplicano. Non c'è cris i<br />

che tenga : l'entusiasmo de -<br />

gli studenti e l'attivismo de i<br />

professori sono irrefrenabili .<br />

segue alle pagine 8 e 9<br />

Silicon Valley tricolore<br />

ecco gli ottocento<br />

capitarli coraggiosi<br />

ACCELERA IL RITMO DI<br />

CREAZIONE DI PICCOLE IMPRESE<br />

FORMATE DA RICERCATORI E<br />

STUDENTI UNIVERSITARI ,<br />

SOSTENUTE DALL'ATENEO CO N<br />

QUOTE DI CAPITALE, STRUTTURE<br />

E CONSULENZA. UN FIUME DI<br />

AZIENDE CREATE SUL MODELLO<br />

AMERICANO CON 8000 OCCUPAT I<br />

E 600 MILIONI DI FATTURATO<br />

Eugenio Occorsio<br />

segue dalla prima<br />

t un fenomeno macroscopico: negli<br />

ultimi dieci anni, a partire da<br />

quando due leggi (la 297 del 1999 e<br />

la 388 del 2000) hanno liberalizzato<br />

il settore e concesso condizioni<br />

di favore agli atenei pubblici che finanziano<br />

queste iniziative, son o<br />

nate 802 imprese all'interno e con<br />

la partecipazione delle università .<br />

Secondo l'ultimo rapporto del<br />

Sant'Anna di Pisa, uno dei più attivi<br />

fra í centri motore di quest o<br />

boom. la dimensione aziendale<br />

Pagina 102 di 119<br />

Pagina 8<br />

Sillam Valleytricolore<br />

c,o gli ottocento<br />

Cl ; .ni roraggosi


press LIEVE<br />

26/09/2011 AFFARI &FINANZA<br />

media è di dieci addetti e circ a<br />

700milaeuro di fatturato . La parte -<br />

cipazione tipica dell'Università è<br />

del 10-15% (il massimo consentito<br />

è 49), e la durata di quattro-cinqu e<br />

anni anche se inrealtàin questo caso<br />

non ci sono limiti . La stima è di<br />

un volume d'affari generato dagli<br />

spin-offdi 600 milioni di euro, co n<br />

un numero di occupati nell'ordin e<br />

delle 8000 unità. «Non è stato solo<br />

un fatto di leggi», spiega Andre a<br />

Piccaluga, docente di Innovatio n<br />

Management alla stessa Sant'Anna.<br />

«All'inizio degli anni Duemila si<br />

è concentrata una serie di fatto ri favorevoli.<br />

C'era /,esempio internazionale<br />

incalzante mentre nasceva<br />

l'euro . C'era la suggestione<br />

della Silicon Valley,<br />

c'era l'esigenza dell'Università<br />

di non farsi sommergere<br />

dalle polemiche.<br />

Il tutto si è combinato co n<br />

un sistema fiscale finalmente<br />

accettabile. Masoprattutto<br />

c'è stato un fatto<br />

scatenante, solo apparentemente<br />

marginale.<br />

Tremonti, ministro dell'Economia<br />

in non so più<br />

quale governo Berlusconi,<br />

aveva detto ad un certo<br />

punto : la titolarità de i<br />

brevetti dei ricercatori<br />

universitari diventa, al<br />

contrario di quanto accade<br />

in tutti gli altri Paesi industriali,<br />

dei ricercatori<br />

stessi e non più degli atenei.<br />

Al che le Università<br />

hanno avuto una levata<br />

d'orgoglio : ma come, non<br />

siamo in grado di prenderci<br />

cura delle innova-<br />

zioni che produciamo?<br />

Così hanno cominciato a<br />

finanziare e compartecipare<br />

le piccole società<br />

create alloro interno» .<br />

Per la verità, il fenome -<br />

no era partito in silenzi o<br />

già da qualche anno . Il<br />

primo a pensarci fu Rodolfo<br />

Zich, allora rettore<br />

del Politecnico di Torino,<br />

che ne11986 spedì in Silicon<br />

Valley un professore<br />

di ingegneria, Vincenz o<br />

Pozzolo, a rendersi cont o<br />

del miracolo californiano e delle<br />

possibilità di importare quel modello.<br />

«Tornò un po' spaesato, diceva:<br />

ma io sono solo un professo -<br />

re, sono capace di scrivere gli integrali<br />

triplima non certo di fare im -<br />

Dall'alto ,<br />

Francesco<br />

Profumo (1) ,<br />

rettore de l<br />

Politecnico<br />

di Torino;<br />

Andrea<br />

Piccaluga (2 )<br />

del S.Ann a<br />

di Pisa ;<br />

Ferruccio<br />

Resta (3) de l<br />

Politecnico<br />

di Milano<br />

presa», sorride Francesco Profu -<br />

mo, oggi rettore del Politecnico .<br />

«Poi per la veritàimparò benissim o<br />

e divenne il direttore del no stro"in -<br />

cubatore" che nel 2004 è stato premiato<br />

daFortune come il migliore<br />

del mondo» . Oggi, aggiunge Profu -<br />

mo, si aspetta trepidamente l'a -<br />

pertura della cittadella dell'innovazione<br />

che il Politecnico insieme<br />

alla Fiat, al Comune e alla Regione<br />

ha creato all'interno dell'area d i<br />

Mirafiori (visto che la fabbrica vera<br />

e propria si è ristretta) per trasferir -<br />

vi laboratori e uffici delle spin-off.<br />

Intanto la creazione di imprese si è<br />

ulteriormente accelerata . Prosegue<br />

al ritmo di tre nuove aziende<br />

ogni due mesi, nei settori<br />

più disparati : Ict, ambiente,<br />

energiama anche meccatronica<br />

e meccanicavera<br />

e propria (è il caso della<br />

Amc riferito nel box) .<br />

«Ogni anno riceviamo400<br />

proposte, delle quali ne<br />

a<br />

2<br />

3<br />

selezioniamo 50 e le mettiamo<br />

in pre-incubazion e<br />

per testarne la capacità d i<br />

fare impresa, scrivere un<br />

business plan, ipotizzare<br />

una commercializzazione.<br />

E' un periodo di se i<br />

mesi in cui i ragazzi imparano<br />

in aula nonché dalle<br />

testimonianze di imprenditori<br />

maturi, banchieri,<br />

manager, venture<br />

capitalist. Dopo un ulteriore<br />

screening finanziamo<br />

15-20 imprese» . Con<br />

quale coefficiente di successo?<br />

«Del 90% . Però va<br />

guardato un aspetto problematico:<br />

se rapportiamo<br />

questa quota al totale<br />

iniziale, le 400 che dicevo,<br />

scendiamo al 3-4% . Significa<br />

che a poche iniziative<br />

viene consentito di esprimere<br />

il loro potenziale<br />

perché siamo ancora indietro<br />

quanto a capitali d i<br />

rischio e mentalità imprenditoriale.<br />

Chissà<br />

quante buone idee rimangono<br />

inespresse. Sé<br />

inAmerica avessero avut o<br />

lo stesso problema, Google<br />

non sarebbe nata» .<br />

Il Politecnico di Torino, in virt ù<br />

di una serie di accordi con aziende<br />

del territorio, riesce a erogare fi -<br />

nanziamenti per un paio di milion i<br />

l'anno, e selabatte in questa classi -<br />

fica con il Politecnico di Milano.<br />

Pagina 103 di 119<br />

«Noi abbiamo la fortuna di viver e<br />

inun'area dovel'imprenditorialit à<br />

è nel Dna, c'è un continuo rapporto<br />

con societàdiventurecapital, investitori<br />

individuali, banche» ,<br />

commenta Ferruccio Resta, docente<br />

di ingegneria meccanica e<br />

delegato del rettore per il trasferimento<br />

tecnologico. «Nelparcotecnologico<br />

interno è insediata un a<br />

trentina dispin-off.Per valorizzar e<br />

le ricerche, diamo la massima importanza<br />

al nostro "acceleratore<br />

d'impresa" che viene incontro all e<br />

esigenze degli studenti nella fas e<br />

d'avvio con servizi e consulenze».<br />

L'antica consuetudine dell'area<br />

milanese con l'industria ha tuttora<br />

le sue ricadute positive . «Un gruppo<br />

di lavoro del Politecnico ne l<br />

1983 inventò un particolare "rilevatore"<br />

industriale che ebbe molto<br />

successo all'estero. Quando abbiamo<br />

creato lo spin-off universitario<br />

per riprendere e sviluppare<br />

quelle tecnologie, ci siamo ritrova -<br />

ti un mercato di multinazionali e<br />

grandi gruppi», spiega Tommaso<br />

Frizzi, manager dell'Xglab, che<br />

fabbricascannerper materiali, sor -<br />

ta di contatori Geyger portatili che<br />

rilevano e classificano le radiazion i<br />

Xe Gammanelle materie e negliorganismi,,con<br />

applicazioni che vanno<br />

dal medicale al nucleare, dal<br />

metallurgico alla sicurezza .<br />

Di fronte alla prepotente avanzata<br />

degli spin-off, una delle esigenze<br />

più sentite è la necessità di<br />

formare ingegneri che sappian o<br />

anche gestire un'azienda, e non s i<br />

ritrovino nell'impaccio del professor<br />

Pozzolo di cui si parlava . «Oltre<br />

alle tradizionali attività svolte nell'ambito<br />

delle mission accademi -<br />

che di ricerca, didattica, trasferimentotecnologico,<br />

stiamo ponendo<br />

al centro della nostra azione un<br />

supporto mirato ai PhD sul tem a<br />

dell'imprenditorialità, e abbiamo<br />

rafforzato l ' attività di supporto e<br />

consulenza agli spin-offcon l'inserimento<br />

nei programmi dell e<br />

scuole di dottorato di un modulo<br />

didattico sul tema della creazione<br />

d'impresa», spiega Angelo Riccaboni,<br />

rettore dell'Università di Siena,<br />

che non a caso è un economist a<br />

e arriva a parlare di un vero e proprio<br />

nuovo ruolo dell'Università:<br />

«In uno scenario così incerto e in<br />

una congiuntura così avversal'elemento<br />

critico della presenza di u n<br />

ateneo in un territorio è quello di<br />

essere sempre più un attore generatore<br />

di occupazione e sviluppo» .<br />

Se l'ateneo senese valorizzalavicinanza<br />

di centri d'eccellenza com e<br />

il polo dei vaccini Novartis e il Toscana<br />

life sciences della FondazioneMontepaschi,un'attivitàanaloga<br />

di fertilizzazione incrociata l a<br />

conducel'UniversitàRoma2 diTo r<br />

Vergata: «Siamo nella zona d'Itali a<br />

con la più alta concentrazione d i<br />

istituzioni di ricerca, dal Cnr all'E -<br />

nea, e il nostro sforzo di sinergia è<br />

fortissimo», spiega Stefano Cicco -<br />

ne, direttore del parco scientific o<br />

dell'Università . «Abbiamo all'interno<br />

strutture scientifiche di prestigio<br />

sulle quali investiamo il più<br />

possibile, compatibilmente con l e<br />

risorse». Così sono nate strutture<br />

avanzate come il bíoreattore pe r<br />

l'allevamento di alghe destinate al<br />

biodiesel della Algares, o il centro<br />

di chimica combinatoriale dell a<br />

C4t: «E' un misto di laboratorio di<br />

informatica e di chimica. Si va alla<br />

ricerca di molecole farmaceutich e<br />

partendo dalla modellizzazione s u<br />

computer e quindi passando perl a<br />

realizzazione chimica delle mole -<br />

cole stesse che prima erano stat e<br />

disegnate al video» . Tutto questo<br />

grazie ai giovani universitari, all a<br />

loro inventiva, al loro entusiasmo .<br />

Vedendo realizzazioni come queste,<br />

tutto si può pensare tranne ch e<br />

abbandonarli al loro destino .<br />

E, RIPRODUZIONE RISERVAT A<br />

Pagina 8<br />

Siiic m Valleyticolore<br />

erro gli ottocento<br />

q Cl ; . ni roraegiosi


press LIf1E<br />

26/09/2011 AFFARI &FINANZA<br />

l ROMA 3<br />

Dyers ,<br />

energia<br />

come<br />

le piante<br />

IL PICCOLO GRUPPO NATO ATO R<br />

VERGATA HA SCOPERTO UNA<br />

TECNOLOGIA PERI PANNELLI<br />

FOTOVOLTAICI ORGANIC I<br />

ELABORANDO UN UTILIZZO<br />

ALTERNATIVO DEI COLORANT I<br />

NATURALI INVENTATI DA UN O<br />

SCIENZIATO SVIZZERO USANDO<br />

IL SUCCO DI MIRTILL O<br />

«In fondo si tratta solo di appli -<br />

care il principio della foto sintesi<br />

clorofilliana, magari amplifi -<br />

candolo un po': una pianta no n<br />

ha bisogno di 3 kw per vivere, l e<br />

basta quel minimo di energi a<br />

che la fa andare avanti» . Riccar -<br />

do Riccitelli, 33 anni, dottorato<br />

in ingegneria a Tor Vergata, se -<br />

gue da sempre le tematiche del -<br />

l'energia per passione persona -<br />

le. E quando nel2009 è entrato i n<br />

contatto con Michael Graetze l<br />

dell'istituto Epfl di Losanna, h a<br />

capito che dietro l'idea che ave -<br />

va avuto quel professore potev a<br />

nascondersi un business vin -<br />

cente: Graetzel, che è un chimi -<br />

co, aveva scoperto le virtù dell a<br />

antocianina, la molecola che serve a catturare l'e -<br />

nergia luminosa del sole . «Ci era arrivato quasi pe r<br />

caso, mentre stava lavorando per ricavare un colo -<br />

rante dal succo di mirtillo. Noi abbiamo preso<br />

quella scoperta e ci abbiamo lavorato sopra, per -<br />

ché lo stesso Graetzel, col quale abbiamo rapport i<br />

leali di collaborazione, non era interessato agli<br />

aspetti energetici» . Riccitelli, che studiava ancor a<br />

all'università, con alcuni colleghi ha creato lo spin -<br />

offDyers e ha cominciato a studiare l'applicazion e<br />

di quel colorante, e poi anche di altri ricavati dagli<br />

spinaci e dalle melanzane ricchi di antocianina, a i<br />

pannelli fotovoltaici al posto del silicio. «Inseren -<br />

dolo fra due vetri e arricchendolo con una serie di<br />

altri composti chimici è in grado di generare ener -<br />

gia: stiamo elaborando i sistemi per imbrigliar e<br />

quest'energia, valorizzarla, metterla inrete .Abbia -<br />

mo giàproposto alGse la nuova tecnologia, che po -<br />

trebbe diventare industriale nel giro di due anni».<br />

Pagina 104 di 119<br />

.1 MILANO<br />

Restech,<br />

l'ospedale<br />

'vento<br />

"friendly"<br />

LA SOCIETÀ NATA NEL<br />

POLITECNICO SPERIMENTA<br />

MACCHINE PIÙ SEMPLICI ED<br />

ECONOMICHE, UTILIZZABILI<br />

SOLO CON UN MINIMO<br />

DI AIUTO, PER DIAGNOSTICAR E<br />

LE MALATTIE RESPIRATORIE<br />

CRONICHE, DIFFUSISSIME<br />

FRA GLI ANZIANI<br />

«Delle malattie croniche si parla<br />

poco, eppure le broncopneumopatie<br />

croniche ostruttive costano<br />

3 miliardi l'anno al servizio sanitario<br />

nazionale» . Sono le ostruzioni<br />

all'apparato respiratori o<br />

tanto frequenti negli anziani,<br />

quelle che danno l'impressione<br />

di avere sempre il catarro nelle vi e<br />

aeree e creano tante sofferenze .<br />

Lorenzo Pedotti, laurea in economia,<br />

managing director della<br />

Restech, spin-offdel Politecnico<br />

di Milano, vive de non solo un ser -<br />

vizio sociale maunalegittima opportunità<br />

di business . «Stiamo<br />

completando la realizzazione di<br />

due macchine per la diagnostic a<br />

puntuale e corretta di questa e al -<br />

tre malattie respiratorie a partire dall'asma», spiega.<br />

«La prima, Resmon Pro, è un prodotto ospedaliero<br />

professionale simile alle macchine per la spirometria<br />

ma con alcuni vantaggi che secondo no i<br />

non sono da poco, a partire dal fatto che risparmia<br />

al pazienteun molo attivo, nel senso che non gli s i<br />

chiede di fare profonde inspirazioni o simili . L'operatore<br />

elamacchina fanno tutto loro, il malato deve<br />

solo respirare normalmente. Sembra una banalità,<br />

ma per una persona anziana che respira male pu ò<br />

fareladifferenzafraunesamecorretto eunomeno» .<br />

La seconda macchina, Resmon Home, assolve all a<br />

stessa funzione ma è più piccola, più semplice e d<br />

economica, e può essere utilizzata a casa: «I risulta -<br />

ti non devono neanche essere interpretati perché<br />

sono facilmente leggibili» . Il 1° ottobre scadono ifa<br />

tidici tre anni di "incubazione" e la società lascia il<br />

parco tecnologico del Politecnico per entrare nella<br />

nuova sede di via Melchiorre Gioia.<br />

siliamvalleytricolore<br />

erro gli ottocento<br />

q i . . n i roraggiosi


press LIf1E<br />

26/09/2011 AFFARI &FINANZA<br />

[ TORINO l SPERIMENTA SISTEMI SICURI E<br />

PRATICI PER METTERE I N<br />

SICUREZZA TUTTI GLI APPARATI<br />

"A TRAINO", DAGLIASCENSORI<br />

AGLI SKILIFT FINO AI NASTRI<br />

TRASPORTATORI. PROSSIMA<br />

FRONTIERA: I CONTROLLI SUI<br />

CAVI CHE SOSTENGONO I FILI<br />

DELL'ALTA TENSIONE<br />

«Dovunque c'è una fune metallica,<br />

lì arriviamo noi», sorride Al -<br />

do Canova. E il direttore del dipartimento<br />

di ingegneria elettrica<br />

del Politecnico di Torino, e<br />

stava studiando da tempo, insieme<br />

con colleghi di ingegneria<br />

elettronica, meccanica e dei tra-<br />

1 A~~w sporti, un problema che e<br />

S ~1r jl ra aperto per quanto risulti sorprendente:<br />

non c'è ancora in Ita-<br />

cmeccanismo evemo obbligatori o<br />

di controllo un e<br />

is<br />

o efficien- gatri o<br />

delle fieni za per gli oltre un milione di<br />

d'acciaio ascensori installati. «Nel 2007<br />

abbiamo costituito così, in sen o<br />

di<br />

al Politecnico e con lapartecipazione<br />

attiva di un gruppo di dot -<br />

torandi, la società Amc . L'obiet -<br />

tivo è progettare, sperimentare e industrializzar e<br />

sistemi e dispositivi per questi controlli, renden -<br />

,doli più semplici, economici e soprattutto efficienti<br />

di quelli "visivi" ancora tante volte pratica -<br />

ti». La società costruisce dei kit simili a cassette pe r<br />

gli attrezzi con cui sempre più spesso i tecnici spe -<br />

cializzati vanno a verificare il funzionamento degli<br />

ascensori, nonché apparati permanenti che, in -<br />

stallati presso l'ascensore e collegati a un computer,<br />

consentono di tenere sempre sotto osservazione<br />

il sistema . L'azienda è in contatto con i pro -<br />

duttori di ascensori e sta studiando un'attività di<br />

lobbyingper rendere obbligatori i controlli. «Col<br />

tempo ci siamo ampliati al controllo degli skilift ,<br />

degli impianti di . sollevamento merci, dei nastri<br />

trasportatori, perfino delle funimetallicheperiltaglio<br />

di marmi o altri materiali . E stiamo per lancia -<br />

re un sistema per controllare i cavi di alta tension e<br />

e le corde metalliche che li "accompagnano"» .<br />

Pagina 105 di 119<br />

Pagina 8<br />

Siiiam Valteytricolore<br />

erro gli ottocento<br />

i il : .n i roraggiosi


press LIEVE<br />

26/09/2011 AFFARI &FINANZA<br />

Arca, parte lo shopping<br />

ma crescono i rumors<br />

di una vendita a Generali<br />

IL PROGRAMMA DI SVILUPP O<br />

CHE DOVREBBE PUNTARE<br />

AUNA CRESCITA PER LINE E<br />

ESTERNE PARTE PER Ò<br />

CON UN FORTE TAGLIO<br />

DEI COSTI . CALA L'UTILE<br />

MAI SOCI VENGONO PREMIATI<br />

LO STESSO CON DIVIDENDI<br />

GENEROSI<br />

RobertaPaolini<br />

Milano<br />

Arca Sgr si ristruttura, ma per<br />

vendere o per crescere? Il quesito,<br />

di fronte alle linee guida<br />

del piano varato dalla sgr par -<br />

tecipata da 12 popolari è più<br />

chelecito. Conl'arrivo delnuovo<br />

ad Ugo Loser (subentrato a<br />

maggio adAttilio Piero Ferrari ,<br />

che ha guidato la società per 2 7<br />

anni) èpartitounpianofinalizzato<br />

a inquadrare meglio la<br />

struttura sul segmento retail .<br />

«Oggi Arca - afferma Loser -<br />

non ha la dimensione per stare<br />

in un mercato generalista, do -<br />

ve le masse gestite dai grandi<br />

player arrivano ai trilioni di eu -<br />

ro. Ha bisogno di concentrarsi<br />

su un target ben definito . E noi ,<br />

per la nostra configurazione ,<br />

presenza territoriale e una rete<br />

capillare data dagli sportelli<br />

bancari, abbiamo una predisposizione<br />

al segmento retail» .<br />

Le linee di intervento sono<br />

orientate a creare massa critic a<br />

per servire il segmento dei pic -<br />

coli risparmiatori, attravers o<br />

una diversificazione dei pro -<br />

dotti (come gli Arca Cedola con<br />

cui la sgr ha già raccolto 2 mi -<br />

liardi di euro da oltre 70mila<br />

nuovi clienti) e, dice Lose r<br />

"smettendo di gestire interna -<br />

mente tutte le asset class e sce -<br />

gliendo un'impostazione pi ù<br />

macro di lungo periodo, focalizzandoci<br />

sulle gestioni collettive<br />

retail " .<br />

Il secondo passo è fare diArca<br />

un polo di aggregazione :<br />

«Abbiamo circa 100 milioni di<br />

euro in cassa - dice il top manager<br />

- da mettere a disposizione<br />

per realizzare acquisizioni.<br />

In questa logica è in definizione<br />

l'acquisto di Optima».<br />

Ma come anticipa Loser, questa<br />

sarà solo una delle operazioni<br />

finalizzate, nelle scorse<br />

settimane infatti sono stati<br />

analizzati almeno altri du e<br />

dossier. «Ci interessano le sgr<br />

sui 2,3 miliardi di euro - prosegue<br />

- se ci saranno le condizio -<br />

ni contiamo di esaminare altre<br />

acquisizioni» .<br />

Un altro elemento del piano<br />

è la maggiore concentrazione<br />

su gestione e distribuzione .<br />

«Stiamo valutando l'esternalizzazione<br />

delle attività di amministrazione<br />

fondi ed è in<br />

corso una trattativa per la ces -<br />

sione delle attività di banca de -<br />

positaria e delle attività di It» .<br />

L'idea che ormai ricorre da<br />

tempo è di una cessione di que -<br />

sti asset all'Istituto centrale<br />

delle banche popolari (Icbpi) .<br />

Infine cisaràlaveraepropria<br />

ristrutturazione, con un dima -<br />

grimento della struttura. «Il<br />

nostro rapporto cost/income<br />

era superiore all'80%, questa<br />

dimensione non ci consentiva<br />

di essere competitivi», aggiun -<br />

ge l'ad .<br />

Arca oggi ha masse gestiste<br />

per 17 miliardi, a cui si somme -<br />

rebbero gli 1,1 miliardi di Opti -<br />

ma. A che livello sia la dimen -<br />

sione giusta per raggiungere il<br />

modello che ha in mente Loser<br />

non è al momento chiaro .<br />

Tuttavia appare più interes -<br />

sante capire non tanto il quan -<br />

to, mailperché, la sgr abbia de -<br />

ciso di procedere a mettere in<br />

atto questo piano . L 'obbiettivo<br />

dichiarato è quello di concen -<br />

trarsi meglio sul core business<br />

retail, ma il programma di svi -<br />

luppo parte con un taglio de i<br />

costi (dichiarato apertis verbis<br />

proprio nell'ultima relazion e<br />

di bilancio) che interesserà an -<br />

Pagina 106 di 119<br />

che i 180 dipendenti .<br />

L'operazione è stata imposta<br />

dalla grave crisi del risparmio<br />

gestito, dalla riconfigurazione<br />

di un mercato che "rottama"<br />

i prodotti" ogni biennio e ,<br />

che manifesta un movimento<br />

dei portafogli eccessivo . Il contesto<br />

ha impattato su tutti gli<br />

indicatori economici di redditività<br />

di Arca sgr, che infatti<br />

scendono dal 2009. Analizzan-<br />

do i dati a conto economico e la<br />

situazione patrimoniale ,<br />

emerge che la redditività sul<br />

patrimonio netto è stata nel<br />

2010 del 6,91% contro il 10,43%<br />

dell'anno precedente, che il<br />

rapporto tra utile netto e total e<br />

dell'attivo si è ridotto al 4,32 %<br />

contro 116,55% e che la redditi -<br />

vità sulla massa gestita è anda -<br />

ta allo 0,28%, rispetto allo<br />

0,30%. Solo il cost/incom e<br />

(rapporto tra costi operativi e<br />

ricavi netti di gestione) è in miglioramento,<br />

al 78,52 %<br />

dall'83,26%.<br />

Nonostante il calo dell'utile<br />

(-31% sul 2009), tuttavia, si è<br />

deciso che degli oltre 7,3 milio -<br />

ni di euro di profitti, 5 milioni<br />

finissero sotto forma di dividendo<br />

ai soci (nel 2009 eran o<br />

stati 7 milioni i dividendi, ma<br />

l'utile era oltre i 10 milioni) . In -<br />

somma si è comunque drenata<br />

liquidità verso gli azionisti,<br />

nonostante unpiano diristrutturazione<br />

in corso e un contestuale<br />

programma di crescita<br />

(inteso come ampliament o<br />

delle masse) .<br />

Ecco allora che tutti questi<br />

segnali fanno porre almen o<br />

due questioni : Arca si rafforza<br />

per preparare acquisizioni o<br />

per vendersi? Ovvero per por-<br />

tare a dama entrambe le cose:<br />

cioè aumentare la dimension e<br />

per essere un boccone più ap -<br />

petibile ?<br />

Nelle scorse settimane c'erano<br />

stati dei rumorsche davano<br />

il Leone di Trieste come in -<br />

teressato ad esaminare il dos -<br />

sierArca. Tutto sta avedere cosavorranno<br />

fare i soci, legati da<br />

patti statutari che vincolano l a<br />

vendita dei rispettivi pacchetti.<br />

L'azionista principale, il<br />

Banco Popolare con il 28%,<br />

smentisce che sia in corso u n<br />

ragionamento sulla cessione.<br />

Mentre, come noto, l'altro<br />

grande azionista Ubi, che ha il<br />

26%, aveva già in precedenz a<br />

dimostrato l'intenzione di valorizzare<br />

la propria partecipazione<br />

.<br />

O RIPRODUZIONE RISERVATA<br />

Pagina 20<br />

Ama,parteloshopping<br />

• macresconoìnunors<br />

dimuvenditaaGenerat


press LIf1E<br />

26/09/2011 AFFARI &FINANZA<br />

I PRINCIPALI AZIONISTI DI ARCA SRG<br />

Quote al 29 aprile 2011<br />

GRUPPO<br />

UBI BANCA ALTR I<br />

26,70% 4,25%<br />

Pagina 107 di 119<br />

EMILIA ROMAGN A<br />

POPOLAR E<br />

20,18%<br />

BANCA<br />

POPOLAR E<br />

DI VICENZA<br />

10,92%<br />

BANCA<br />

POPOLAR E<br />

DI SONDRI O<br />

5,87%<br />

VENETO<br />

BANC A<br />

2,00%<br />

BANCA POPOLARE<br />

._DEL LAZI O<br />

1,80%<br />

Pagina 20<br />

Ama,pmteloshopping<br />

,'r~ ma aesc.oinunas<br />

cliunavenditaaGeneral


press unE<br />

26/09/2011<br />

I L l 1 FOLD È SCESO DEL 16,6 PER<br />

CENTO IN UN ANNO, MENTRE<br />

L'INDICE GENERALE HA CEDUTO<br />

IL 32 PER CENTO. MERITO DELLA<br />

PAZIENTE OPERA DI<br />

RAZIONALIZZAZIONE DELLA<br />

STRUTTURA INTERNA. LE PROSSIME<br />

MOSSE: OPS SU SETTE BANCHE<br />

CONTROLLATE E IL RITIRO<br />

ANTICIPATO DEL SOFT MANDATORY<br />

Vittoria Puledda<br />

la Reputa h<br />

AFFARI&FINANZA<br />

Buoni numeri poco patrimonio<br />

Bper alla prova di Basilea III<br />

Milano<br />

Gli ultimi tre anni sono stati passati a<br />

razionalizzare la struttura interna,<br />

semplificando la rete e le societàprodotto,<br />

recuperando efficienza e<br />

riorganizzando la banca. I frutti - almeno<br />

in Borsa - si sono visti: il titolo<br />

Bper ha perso il 16,6% in un anno,<br />

mentre l'indice generale ha ceduto il<br />

32% e anche negli ultimi due anni il<br />

bilancio è nettamente a favore della<br />

Popolare. L'ultimo mese, poi, ha fatto<br />

segnare un progresso dell'Il% per<br />

la banca; solo gli ultimi giorni sono di<br />

segno opposto: come spesso accade<br />

il mercato ha comprato alla vigilia<br />

dell'esordio nell'indice principale, il.<br />

Ftse Mib, e poi ha venduto sulla notizia,<br />

dopo il debutto tra le società più<br />

"pesanti" di Piazza Affari.<br />

Questo scorcio di anno, tuttavia,<br />

promette di essere molto importante<br />

per la Popolare dell' Emilia Romagna.<br />

Perché andranno in porto due misure<br />

di peso: l'offerta pubblica di scambio<br />

su sette banche controllate (tutte,<br />

ad eccezione del Banco di Sardegna)<br />

e il ritiro anticipato del prestito "soft<br />

mandatory", con pagamento di un<br />

premio aggiuntivo per la conversione,<br />

obbligatoria, in titoli Bper. Due<br />

misure prese per far crescere di circa<br />

un punto percentuale il Core tier 1,<br />

che secondo i parametri di Basilea 3<br />

si assesterà poco sopra il 7% (consi-<br />

derando l'impatto positivo delle due<br />

operazioni, ove anche la prima, volontaria,<br />

abbia successo al 100%).<br />

. Non moltissimo, nonostante la<br />

banca ritenga la patrimonializzazione<br />

adeguata visto il suo profilo di attività,<br />

molto legata all'attività tradizionale<br />

retail. Anche Meliorbanca -<br />

ultima "acquisizione" fortemente<br />

caldeggiata dalla moral suasion di<br />

Bankitalia - haormai un costo del cre -<br />

dito in linea con il gruppo e le attività<br />

di credito sono state spostate sulle<br />

piccole e medie imprese, riducendo<br />

l'esposizione verso l'immobiliare.<br />

Resta il fatto che un valore del Core<br />

Tier 1 del 7% non è particolarmente<br />

alto, tuttavia la banca pur prevedendo<br />

altri possibili aggiustamenti per<br />

ottimizzare l'attivo, esclude richieste<br />

di capitale. Intorno al 2012 - e con entrata<br />

in vigore nel 2013 - potrebbe<br />

inoltre entrare in funzione anche il<br />

nuovo modello di valutazione del rischio<br />

creditizio: la richiesta a Bankitalia<br />

non è stata ancora avanzata, ma<br />

se il processo andasse avanti ci sarebbe<br />

un ulteriore beneficio in termini<br />

di patrimonializzazione.<br />

E poi? Da tre anni l'attività di Bper<br />

è tutta concentrata a riorganizzare<br />

internamente attività e gestione. Il<br />

processo di rafforzamento e razionalizzazione<br />

del gruppo non viene considerato<br />

ancora finito, così come va<br />

completata l'attività di irrobustimento<br />

patrimoniale e la messa a<br />

Pagina 108 di 119<br />

IL TITOLO BPER<br />

10<br />

9<br />

8<br />

6<br />

Nov. Gen. Mar. Mag. Lug. Set.<br />

'10 11<br />

punto definitiva di tutte le fabbricheprodotto.<br />

Ilpassaggio successivo, nel<br />

medio-lungo termine, sarà però tornare<br />

a crescere. Ma anche se i tempi<br />

interni non sono maturi e quelli<br />

esterni non promettono niente di<br />

buono, in un futuro non immediato<br />

la prospettiva della crescita è molto<br />

probabile. E siccome quella per linee<br />

interne è lunga e difficile, è probabile<br />

che Bper torni a guardare a possibili<br />

aggregazioni, puntando a banche di<br />

piccole e medie dimensioni. La storia<br />

degli ultimi venti anni è fatta di acquisizioni,<br />

realizzate con scambio di<br />

carta contro carta, ed è possibile che<br />

questo sia il modello anche per il fu<br />

turo. Magari nell'area del Nord Italia,<br />

dove la banca non è presente, e che<br />

dal punto di vista territoriale rappresenterebbe<br />

il giusto completamento<br />

della copertura Bper. I tempi non so-<br />

Pagina 21<br />

Buoni mumeri -mcomtrimunio<br />

Bp, alla prova di Rasilealll


press unE<br />

26/09/2011<br />

Qui sopra,<br />

Sandro Viola,<br />

amministratore<br />

delegato<br />

della Banca<br />

Popolare<br />

dell'Emilia<br />

Romagna.<br />

Viola è in<br />

partenza per<br />

un giro di<br />

presentazione<br />

a Singapore,<br />

Tokyo ed<br />

Emirati Arabi<br />

la Repubbika<br />

AFFARI&FINANZA<br />

no ancora maturi, però.<br />

Fin d'ora invece è forte la presenza<br />

di investitori istituzionali nel capitale<br />

della banca. L'amministratore delegato<br />

Fabrizio Viola è in partenza<br />

per un giro di presentazione a Singapore,<br />

Tokyo ed Emirati Arabi: la Popolare<br />

infatti ha una discreta presenza<br />

di investitori istituzionali (circa<br />

l'8% del capitale, secondo i dati desumibili<br />

dalle ultime richieste di dividendi)<br />

ed è cospicua anche la presenza<br />

di operatori esteri: ad esempio<br />

il fondo sovrano di Abu Dhabi, Adia<br />

ha una quota dello 0,4%.<br />

Un po' più agitato invece il fronte<br />

degli azionisti interni. L'ultima mossa<br />

è stata la cancellazione dal libro soci<br />

di Giampiero Samorì (e di altri tre<br />

azionisti) a lungo animatore della<br />

fronda interna alla Bper; una contrapposizione<br />

che ha toccato momenti<br />

di forte tensione e persino l'intervento<br />

della forzapubblicanella tesissima<br />

assemblea di bilancio del 16<br />

aprile. In quell'occasione è stata anche<br />

votata una lista di minoranza<br />

che, secondo un esposto presentato<br />

alla Consob, poteva avere collegamenti<br />

con quella di maggioranza.<br />

Cda e collegio sindacale sono arrivati<br />

a conclusioni opposte; resta il fatto<br />

che, per altre vicende, Bper resta comunque<br />

sotto il cono di attenzione<br />

da parte della Commissione di vigilanza.<br />

RIPRODUZIONE RISERVATA<br />

Pagina 109 di 119<br />

i LA SCHEDA ]<br />

Anche dopo I'Ops<br />

rimane<br />

la struttura<br />

federale<br />

Il Gruppo Bper nasce nel 1994<br />

per iniziativa della Banca<br />

popolare dell'Emilia Romagna.<br />

L'obiettivo di fondo era quello di<br />

creare una realtà federale, in<br />

cui ogni istituto potesse<br />

sfruttare le sinergie di un<br />

grande gruppo, mantenendo<br />

però sia l'autonomia operativa<br />

che il radicamento territoriale.<br />

Il Gruppo Bper è una realtà<br />

composta da otto banche<br />

commerciali: tutti questi<br />

istituti sono autonomi e ben<br />

radicati nei diversi territori di<br />

appartenenza. Con l'Ops su<br />

sette di queste otto banche la<br />

capogruppo Bper accrescerà la<br />

quota di controllo con<br />

l'obiettivo di aumentare il Core<br />

Tier 1 per anticipare i requisiti<br />

di Basilea 3. Oltre agli istituti di<br />

credito, il gruppo comprende<br />

anche numerose societàprodotto,<br />

(dal risparmio gestito<br />

al credito personale, dal leasing<br />

al factoring) e società<br />

strumentali. Gli istituti<br />

aggregati possono inoltre<br />

contare su una vasta rete di<br />

partnership e partecipazioni,<br />

alcune di controllo, in istituzioni<br />

finanziarie straniere. Tali<br />

rapporti consentono, attraverso<br />

appositi "Italian desk", di<br />

fornire un supporto operativo<br />

efficace a tutte le aziende<br />

impegnate in processi di<br />

internazionalizzazione. (a. bon.)<br />

@ID RIPRODUZIONE RISERVATA<br />

Pagina 21<br />

Buoni mumeri -mcomtrimunio<br />

Elper . a In prova di Rasilealll


press LIf1E<br />

26/09/2011 AFFARI &FINANZA<br />

Cremonini, il risiko della carne<br />

portainRussiaeinAfrica<br />

DOPO IL DIVORZIO DAI<br />

BRASILIANI DI JBS IL GRUPPO<br />

RIDISEGNA IL FUTURO DI INALCA,<br />

IL COMPARTO CARNE CHE VALE LA<br />

METÀ DEL GIRO D'AFFARI: 125<br />

MILIONI DI INVESTIMENTI DI<br />

QUTAL2017, NUOVO CENTRO<br />

LOGISTICO SUL MAR NERO, POI<br />

EKATERINBURG E, DOPO ANCORA<br />

MOZAMBICO, ALGERIA E NIGERIA<br />

Giorgio Lonardi<br />

Milan o<br />

Archiviato con una "separazione<br />

consensuale" il burrascoso<br />

rapporto con gli ormai ex partner<br />

brasiliani di Jbs il gruppo<br />

Cremonini rilanciai suoi piani d i<br />

sviluppo nel settore della carne .<br />

E vara un piano industriale che<br />

prevede circa 125milioni di euro<br />

d 'investimenti entro il 2017 . L'obiettivo<br />

è chiaro: puntare sui<br />

mercati in via di sviluppo com e<br />

la Russia e l'Africa consolidand o<br />

la propria posizione in Europa a<br />

partire dalla Polonia e dall'Italia .<br />

E sfruttare al massimo la crescita<br />

di redditività di Inalca, la società<br />

del gruppo operante nel comparto,<br />

passata da un ebitda di<br />

59,1 milioni di euro nel 2009 ai<br />

101,6 milioni del 2010 per attestarsi<br />

attorno ai 113-114 milioni<br />

attesi per quest'anno . Un traguardo<br />

a portata di mano dopo il<br />

raggiungimento dei 51,8 milion i<br />

di margine (+7%) nel primo semestre<br />

del 2011, tradizionalmente<br />

più avaro di soddisfazione<br />

dei successivi sei mesi. Ma so -<br />

prateutto si tratta di un risultato<br />

che consente al gruppo sia di finanziare<br />

gli investimenti sia di<br />

ripagare entro il 2017 il debito<br />

complessivo della società (circa<br />

318 milioni) dovuto in larga par -<br />

te (220 milioni) al riacquisto dai<br />

brasiliani di Jbs del 50% della<br />

stessa Inalca.<br />

A fare la parte del leone nel<br />

piano industriale di Cremoniniè<br />

la Russia dove verrà concentrat o<br />

circa il 40%-45% delle risorse disponibili.<br />

Si tratta, infatti, di un<br />

mercato che sta crescendo ad un<br />

ritmo del 30% l'anno e il gruppo<br />

di Modena ha tutta l'intenzione<br />

di valorizzare gli investimenti già<br />

effettuati e quelli del prossimo<br />

futuro . Lo certifica il raddoppio,<br />

previsto entro la fine dell'anno ,<br />

probabilmente già in novembre ,<br />

dell'impianto per la produzione<br />

di carne (soprattutto hamburger)<br />

inaugurato a Mosca lo scorso<br />

dicembre. «Passeremo da una<br />

capacità produttiva di 24 mila<br />

tonnellate annue - precisa Vincenzo<br />

Cremonini, amministra-<br />

tore delegato del gruppo - a 4 8<br />

mila tonnellate . Lo sviluppo delle<br />

vendite avverrà gradualmente<br />

ma giàne12012 contiamo di arrivare<br />

sulle 40 mila tonnellate» .<br />

A certificare l'importanza crescente<br />

del mercato russo sarà l'i -<br />

naugurazione fra pochi giorni a<br />

Rostov, sul Mar Nero a 1.500chilometri<br />

da Mosca, di un centro<br />

logistico Inalca . Si tratta di un<br />

enorme magazzino refrigerato<br />

che consentirà alla società no n<br />

solo di distribuire la carne ai ristoranti<br />

e agli alberghi presenti<br />

lungo la costa, ma anche di allar -<br />

gare il proprio raggio di azione ad<br />

un ampio ventaglio di prodotti<br />

alimentari: dal pesce fresco ai salumi,<br />

dalla pasta all'olio per un<br />

totale di centinaia di referenze .<br />

Pagina 110 di 119<br />

IL GRUPPO CREMONIN I<br />

Risultati semestrali in milioni di euro<br />

INALCA n I sem . '11<br />

1 .582 CREMONINI<br />

v I sem . '10 1,437,6<br />

574,8 ..875,11<br />

Si tratta di un modello già adot -<br />

tato con successo a Mosca e che<br />

Vincenzo Cremonini vuole replicaré<br />

in altre regioni del Paese .<br />

Il metodo è sempre lo stesso : pri -<br />

ma si costruisce il magazzino in<br />

modo da testare il mercato . Suc -<br />

cessivamente, se ci sono le con -<br />

RICAVI UTILI RICAVI UTIL I<br />

dizioni, si passa alla produzione<br />

di carne sia sotto forma di ham -<br />

burger sia "porzionata" .<br />

E' dunque in questa cornic e<br />

che la campagna di Russia de l<br />

gruppo Cremonini continuer à<br />

nel 2012 ad Ekaterinburg, circ a<br />

1 .600 chilometri ad est di Mosc a<br />

al confine fra la Russia europea e<br />

quella asiatica. Anche in quest o<br />

caso il primo passo sarà quell o<br />

dell'inaugurazione di un grande<br />

centro di distribuzione per costruire<br />

un altro anello di quella<br />

"catena del freddo" che è allabase<br />

del business della carne. Men-<br />

Pagina 25<br />

Cr nii,ìlnikode1]acrurg<br />

no,tainRus, aeinAfrim


press LifllE<br />

26/09/2011 AFFARI &FINANZA<br />

tre ad Orenburg, sempre ad Est<br />

della capitale, è prevista l'inaugurazione<br />

di un macello: un elemento<br />

che sta molto a cuore ai<br />

vertici del Cremlino, favorevoli<br />

allo sviluppo di allevamenti bovini<br />

per raggiungere l'autosufficienza<br />

russa nel settore .<br />

Quanto all'Africa, un continente<br />

dove sarà concentrato il<br />

30-35% delle risorse, il "modello<br />

Inalca" non si smentisce. E così<br />

l'apertura entro settembre del<br />

nuovo centro distributivo diMaputo<br />

costituisce il primo passo<br />

per il consolidamento delle attività<br />

in Mozambico . Un paese<br />

che Vincenzo Cremonini considera<br />

molto interessante . Anche<br />

senonè il solo. Dice : «Oggi siam o<br />

già leader in Angola, dove siamo<br />

presenti in tutti i comparti del<br />

business, compreso quello delle<br />

carni di altissimo livello molto richieste<br />

in un paese che si sta sviluppando<br />

a ritmi incalzanti» . E<br />

così mentre per l'anno prossim o<br />

in Algeria è prevista l'inaugurazione<br />

di una linea per la produzione<br />

di carne macinata e porzionata<br />

proprio "a valle" della<br />

piattaforma distributiva refrigerata<br />

presente da tempo, Cremonini<br />

pensa già alla prossima tappa:<br />

«Stiamo effettuando un serie<br />

di valutazioni sulla Nigeria, con<br />

più di 120 milioni di abitanti il<br />

paese più popoloso del continente<br />

. Non abbiamo ancora deciso<br />

come muoverci. In ogni caso<br />

il primo passo sarebbe la costruzione<br />

di una piattaforma distributiva».<br />

Quanto alla vecchia Europa i<br />

paesi su cui Inalca investirà le<br />

sue risorse saranno soprattutt o<br />

la Poloniae l'Italia. E così mentre<br />

nel grande paese dell'Est verrà<br />

costruito un grande macello, nel<br />

giro dei prossimi due anni qui da<br />

noi saranno effettuati una serie<br />

di interventi per salvaguardare<br />

la produttività e l'efficienza degli<br />

stabilimenti attuali, compresi<br />

quelli della controllata Montana<br />

operante nei comparti della salumeria<br />

e degli snack.<br />

O RIPRODUZIONE RISERVATA<br />

Pagina 111 di 119<br />

A sinistra ,<br />

Vincenzo<br />

Cremonini,<br />

amministratore<br />

delegat o<br />

del gruppo<br />

Accanto ,<br />

una fase<br />

dell a<br />

lavorazione<br />

della carne<br />

in un impianto<br />

della Inalca<br />

Pagina 25<br />

Cr nù ,ansikode1]acrurg<br />

no,tainRu» aemAfrim


press LIf1E<br />

26/09/2011 AFFARI &FINANZA<br />

MATERIE PRIME<br />

IL PRIMO GASDOTTO BALTICO ATTENDE SOLO IL VI A<br />

LIBERA, MENTRE LA REALIZZAZIONE DELLA LINEA .<br />

MERIDIONALE E ANCORA IN STAND-BY<br />

ECCO LE NUOVE<br />

STRADE DEL GAS<br />

PER L'EUROPA<br />

North Stream e South Stream,<br />

l'era d'oro del gas e le<br />

normative europee. In autunn o<br />

saranno annunciati i risultat i<br />

dei colloqui tra la Commissione<br />

Europea e la Federazione.<br />

NIKITA DULNEV<br />

RUSSIA OGG I<br />

Le tensioni in Medio Oriente e<br />

Nord Africa fanno crescere l'in -<br />

teresse dell'Europa per il ga s<br />

russo. Di positivo c'è che i l<br />

primo gasdotto Nord Stream è<br />

pronto a rifornire l'Europa settentrionale<br />

. Il tratto finale de l<br />

primo gasdotto, che collega le<br />

sezioni offshore a quelle onshore,<br />

è stato ultimato e attende<br />

solo di essere collegato alla ret e<br />

distributiva del Vecchio Continente<br />

.<br />

«Abbiamo completato con successo<br />

tutti i collaudi», ha spiegato<br />

Georg Nowack, project ma -<br />

nager di Nord Stream AG pe r<br />

la Germania .<br />

Il progetto Nord Stream è in<br />

corso di realizzazione dalla fine<br />

degli anni Novanta . All 'epoca ,<br />

l'Unione Europea si era riproposta<br />

di ridurre al minimo i rischi<br />

legati al transito delle forniture<br />

di greggio e di gas destinate<br />

ai Paesi dell'Ue, dopo le<br />

controversie tra Russia e alcune<br />

ex repubbliche sovietiche<br />

come Bielorussa e Ucraina . Tenuto<br />

conto che i rapporti tra<br />

Paesi confinanti sono spesso im -<br />

prevedibili, si scelse di creare<br />

un passaggio privilegiato sott o<br />

il Mar Baltico . La Nord Stream<br />

Company, fondata nel 2005 ,<br />

è un'iniziativa congiunta d i<br />

Russia, Germania, Paesi Bass i<br />

e Francia, con Gazprom che partecipa<br />

al consorzio con la maggioranza<br />

assoluta delle azioni .<br />

Direttore esecutivo della società<br />

è l'ex cancelliere tedesc o<br />

Gerhard Schroeder.<br />

Il progetto prevede di avviare i<br />

rifornimenti nei prossimi mesi ,<br />

in attesa che venga avviata l a<br />

costruzione del secondo gasdotto.<br />

Quando anche questo pro -<br />

getto sarà completo, Nord Stre-<br />

am porterà in Europa circa 5 5<br />

miliardi di metri cubi di gas ,<br />

pari a circa un terzo di quant o<br />

i Paesi dell'Unione acquistan o<br />

dalla Russia .<br />

Come ha sottolineato l'Agenzi a<br />

internazionale per l'Energia, il<br />

mondo è entrato ormai nell'era<br />

d'oro del gas. Per far fronte a<br />

una domanda in costante aumento<br />

da parte dell'Occidente ,<br />

la Russia sta pensando di realizzare<br />

il South Stream attraverso<br />

il Mar Nero, per far arrivare<br />

il gas ai Paesi dell'Europa<br />

meridionale entro il 2014 . Quando<br />

sarà ultimato, questo gasdotto<br />

permetterà di far arrivare a<br />

destinazione 65 miliardi di<br />

metri cubi di gas . Uno dei vantaggi<br />

principali di entrambi i<br />

gasdotti è che non vi saranno<br />

Da poco sono entrat e<br />

in vigore le nuove<br />

normative dell'Ue ch e<br />

regolamentano l e<br />

forniture<br />

costi di transito e questo dovrebbe<br />

concorrere a far abbassare<br />

il prezzo finale .<br />

Per altro, da poco sono entrate<br />

in vigore le nuove normative co -<br />

munitarie denominate "Terzo<br />

Pacchetto Energia': che regolamenteranno<br />

i costi e la forni -<br />

tura di gas all'Europa. Lo scop o<br />

primario è di incoraggiare l a<br />

competitività e offrire maggiore<br />

scelta ai consumatori . Al progetto<br />

North Stream è stata garantita<br />

una deroga da tali normative,<br />

mentre altri oleodotti o<br />

gasdotti che collegano Nort h<br />

Stream con altre regioni d'Europa<br />

non l'hanno ricevuta. Come<br />

Nel, che collega il gasdotto russo<br />

alla rete distributiva tedesca del<br />

gas per i trasporti non è stato<br />

esentato dal rispetto di quest e<br />

nuove normative .<br />

A oggi, si trova nella stessa situazione<br />

South Stream . Alcuni<br />

analisti ritengono che se il<br />

progetto non dovesse ottenere<br />

Pagina 112 di 119<br />

la deroga nei confronti delle<br />

misure previste dal"Terzo Pacchetto<br />

Energia',' potrebbe non<br />

essere proprio costruito . «Il<br />

South Stream sarà ultimat o<br />

soltanto se potrà ottenere uno<br />

status prioritario», taglia corto<br />

l'analista Vitaly Kryukov, specializzato<br />

nel settore .<br />

In ogni caso, Mikhail Krutikhin ,<br />

partner di RusEnergy, ritiene<br />

improbabile che l'Europa faccia<br />

una Lleroga unicamente a<br />

beneficio del trasporto di ga s<br />

russo:


press LIf1E<br />

26/09/2011 AFFARI '.FINANZA<br />

I principali gasdott i<br />

NOR STREMI —)<br />

LE TAPPE DEI PROGETTI<br />

Novembre 2002: La Commissione Europea Dicembre 2005: Giunzione con il gasdotto<br />

e Gazprom avviano il progetto onshore di Babajevo, in Russi a<br />

$OUTH STREAN -3 Giugno 2007: Eni e Gazprom firmano un"intes a 2008: La Russia firma accordi con Bulgaria ,<br />

'per la realizzazione del gasdotto South Stream Serbia, Ungheria, Grecia, Slovenia, Croazi a<br />

NABUCCO --) Febbraio 2002 : Nasce il progetto dall'interesse 2005: Parte la fase di sviluppo progettuale<br />

dell'austriaca OMV e della turca Botas con la firma dei primi 5 soci (il 6° nel 2008)<br />

1 COSTI PREVISTI<br />

1//'J`ii<br />

r REGNO<br />

UNITO<br />

FRANCI A<br />

14,8 mld di euro<br />

....nn.nn<br />

IIMIIIMIII MURI<br />

EWWEENIMIC<br />

ERE ME IPEMI 1<br />

CM Eihl MIMO<br />

12-15 mld di eur o<br />

19-24 mld di eur o<br />

SVTZiA<br />

Fonti energetidte In Europ a<br />

24% gas<br />

▪ 36% petrolio<br />

i<br />

$<br />

16% combustibili fossil i<br />

14% nucleare<br />

9% rinnovablli<br />

1% altro<br />

Pagina 113 di 119<br />

South Stream è stato creato<br />

per diversificare l'approvvigionament o<br />

di gas naturale russo verso l'Europ a<br />

e ridurre la dipendenza da fornitori<br />

e clienti dei Paesi di transita<br />

in particolare da Licraina e Turchia .<br />

South Stream è considerato<br />

un progetto competitivo a Nabucco ,<br />

sostenuto da Unione Europea e Stati Uniti.<br />

. Grazie Si Nord Stream il flusso<br />

delle importazioni di gas nell'Union e<br />

Europea aumenterà da 312 miliardi di metr i<br />

cubi nei 2007 fino a 512 miliardi<br />

di metri cubi all'anno riti 2030 .<br />

l/ volume di gas fornito da Nord Stream<br />

previsto dal 2012 3S miiiarcr'i di metri cubi<br />

all'anno) è equivalente ali energia<br />

generata da 14 centrali nucleari<br />

e 50 centrai/ elettrich e<br />

UPC/4i A<br />

Approvvigionamento di gas dell'Europa a 27<br />

23 %<br />

le importazioni<br />

europee di gas<br />

provenient i<br />

dalla Russi a<br />

1'80 %<br />

transita<br />

per ('Ucrain a<br />

Pagina 4


press LIf1E<br />

26/09/2011 AFFARI &FINANZA<br />

Infrastrutture Nord e South Stream aprono nuove prospettive per le forniture europe e<br />

II continuo braccio di ferro con l'Ucrain a<br />

La centralità acquisita dal<br />

gas nei rifornimenti energetic i<br />

europei porta con sé u n<br />

inasprimento dei rapporti tra<br />

la Federazione e la nazione<br />

vicina.<br />

EVGENY<br />

RUSSIA OGG I<br />

In piena estate, pochi pensava -<br />

no all 'inverno. Ma le dichiarazioni<br />

ucraine di fine agost o<br />

hanno ricordato agli europei le<br />

recenti guerre di gas tra Russia<br />

e Ucraina, con le interruzioni<br />

delle forniture . Prima il premier<br />

ucraino Nikolai Azarov ha accusato<br />

la Russia: «Ci avete spinto<br />

in un angolo», e ha dichiarato<br />

che il Governo di Kiev è pronto<br />

ad avviare un arbitrato per<br />

cambiare i contratti di fornitui#<br />

del gas per ottenere prezzi<br />

più contenuti. Quindi è seguita<br />

la minaccia di sciogliere Naf-<br />

togaz, la compagnia responsabile<br />

dei contratti. Il President e<br />

russo ha risposto fermament e<br />

che i prezzi applicati all'Ucraina<br />

sono gli stessi di altri Paesi,<br />

ma se l'Ucraina «vuole un prezzo<br />

speciale, dovrebbe fare una<br />

proposta interessante», com e<br />

l'entrata nell'Unione doganale<br />

I prossimi mes i<br />

saranno decisivi pe r<br />

capire quali saranno le<br />

conseguenze politich e<br />

delle nuove iniziativ e<br />

con la Russia, Kazakistan e Bielorussia<br />

o vendere ai russi i gasdotti<br />

ucraini . Infatti Kiev gode<br />

di uno sconto sul prezzo del gas<br />

del 30% (ma non più di 100 dollari<br />

per 1.000 metri cubi), strappato<br />

a Gazprom nell'aprile 2010<br />

Dall'Ue una voce sola per l'energia<br />

Succede per la prima volta nel -<br />

la sua storia . L'Unione Europea s i<br />

dota di una strategia globale per<br />

la gestione delle relazioni con i<br />

Paesi terzi, inclusa la Russia, i n<br />

ambito energetico . Il commissario<br />

all'Energia, Giinther Oettinger ,<br />

ha presentato il 7 settembre una<br />

comunicazione sulla sicurezz a<br />

dell'approvvigionamento energetico<br />

e sulla cooperazione internazionale,<br />

con l'obiettivo di istituire<br />

«un adeguato coordinamento<br />

Il commissario per l'Energia Giinther Oettinger<br />

interno e una posizione forte e<br />

decisa verso l'esterno», al fine di<br />

«salvaguardare le esigenze di sicurezza<br />

degli approvvigionamenti<br />

a fronte dei costanti cambia -<br />

menti in seno ai mercati mondial i<br />

dell'energia».<br />

L'obiettivo è negoziare con Gazprom<br />

potendo contare su una so -<br />

le voce, e di conseguenza con u n<br />

potere contrattuale più elevato rispetto<br />

a quello che i singoli Stat i<br />

sarebbero in grado di esprimere .<br />

Pagina 114 di 119<br />

in cambio della possibilità di<br />

dislocare la flotta russa a Sebastopoli<br />

per altri 25 anni . Ma non<br />

si accontenta : l'Ucraina chiede<br />

di abbassare il prezzo o di collegarlo<br />

a quello del carbone .<br />

A causa della crescita dei prezzi<br />

del gas russo, l'Ucraina h a<br />

cambiato la sua strategia energetica.<br />

L'obiettivo è ridurre drasticamente<br />

in soli cinque ann i<br />

la dipendenza dal gas russo, che<br />

dagli attuali 36-40 miliardi di<br />

metri cubi all'anno dovrà scendere<br />

ad appena 12 miliardi .<br />

Come centrare miracolo? Puntando<br />

sull'efficienza energetica ,<br />

le fonti rinnovabili e soprattutto<br />

sul carbone, che da solo sostituirà<br />

8 miliardi di metri cubi<br />

di gas all'anno . Ma anche sulla<br />

produzione offshore nel Mar<br />

Nero e lo sviluppo di shale gas .<br />

Il presidente della Rada (il Parlamento<br />

ucraino) Vladimir Li -<br />

tvin si augura che si troverà una<br />

soluzione con la Russia, altrimenti<br />

l'Italia sarà la prima a<br />

pagare.<br />

Il gasdotto Greenstream, ch e<br />

porta 8 miliardi di metri cubi<br />

dalla Libia, sconta le conseguenze<br />

della guerra in atto nel Paes e<br />

nordafricano. Così i rifornimenti<br />

provenienti da Est diventano<br />

sempre più decisivi.<br />

I russi sono consapevoli dell'im -<br />

portanza assunta e si muovono<br />

di conseguenza: hanno aperto<br />

Nord Stream e definito la partnership<br />

in South Stream (insieme<br />

a Gazprom ed Eni, sono entrati<br />

francesi Edf e tedeschi Basf-Wintershall).<br />

I prossimi mesi saranno decisivi<br />

per capire quale sarà l'impatto<br />

di queste nuove iniziativ e<br />

sullo scacchiere europeo, se cio è<br />

aiuteranno o meno a lenire l e<br />

tensioni con il Paese vicino .<br />

Pagina 4


press LIf1E<br />

26/09/2011 AFFARI &FINANZA<br />

Settembre 2011: Viene inaugurat a<br />

la prima delle due linee del gasdott o<br />

Settembre 2011 : Entra la compagnia<br />

tedesca Wintershall tra gli azionisti<br />

LUNGHEZZ A<br />

x.:1 .224 k m<br />

x3.600 km<br />

ti4.042 km<br />

CAPACITÀ DIAMETRO<br />

55 mld di m 3 annui :*1,22 mt<br />

2012: Data prevista pe r<br />

il completamento della seconda linea<br />

Dicembre 2017: Data in cui è previsto<br />

che il gasdotto diventi operativo<br />

mld di m 3 annui *1,28-1,65 mt<br />

31 mld di m 3 annu i<br />

QUOTE DI PROPRIETÀ<br />

51 %<br />

Gazpro m<br />

'50 %<br />

iGazprom<br />

116,67% 116,67% 116,67 %<br />

Botas Bulgargaz Transga z<br />

i (Turchia) i(Bulgaria) !(Romania)<br />

Provenienza<br />

del gas<br />

utilizzato<br />

in Europa<br />

E U<br />

NORVEGI A<br />

RUSSIA<br />

ALGERI A<br />

NIGERI A<br />

LIBI A<br />

EGITT O<br />

DATA R<br />

OMAN<br />

T. TOBAG O<br />

OTHER<br />

23%<br />

15,5% 115,5% 9% 9 %<br />

Ruhrgas Wintershall !Gaz de N .V.<br />

France- Neder -<br />

Suez landse<br />

Gasunie<br />

120 %<br />

Eni<br />

Pagina 115 di 119<br />

15% 15%<br />

i Élecricité<br />

ide Franc e<br />

1 Wintershal l<br />

16,67% 116,67% 116,67 %<br />

MOL OMV RW E<br />

(Ungheria) (Austria) `(Germania )<br />

Fonte : Eurogas Statistica/ Report 20/0<br />

Pagina 4


press .IFE<br />

26/09/2011<br />

[FLASH I<br />

AFFARI _ .-FINANZA<br />

Milan o<br />

Gaudiin Gaudì mette le ali ai piedi e<br />

marcia punta sulle calzature . Sono d i<br />

segno del positivo le ì man -<br />

(~(~ conle<br />

scarpe carpe<br />

ce<br />

i accordo di licenza stipulato<br />

ln Itaii.a e X11 estero dalla Gaudì Trade, la societ à<br />

del marchio Gaudì rShoes ,<br />

alla fine del 2010 da un<br />

carpigiana che controlla il<br />

marchio di abbigliamento<br />

giovane lanciato negli anni<br />

'90, con la Bravo, un 'azienda<br />

calzaturiera con sede a Verona . Secondo i dati diffusi dall 'azienda la pri -<br />

ma stagione con cui Bravo ha iniziatola distribuzione delle calzature, va -<br />

le a dire l 'autunno-inverno 2011-12, ha segnato l'attivazione di 300 punti<br />

vendita in Italia con un fatturato 2011 che supera i 3 milioni di euro .<br />

E per la seconda stagione, la Primavera-Estate 2012, la società veneta<br />

prevede il raggiungimento di 400 vetrine sempre su suolo tricolore sud -<br />

divise tra retailer specializzati in calzature e negozi multibrand di abbigliamento.<br />

«Le regioni che durante la campagna vendite dellaprimavera-estate<br />

2012 hanno messo a segno irisultati più brillanti sono state Ve -<br />

neto, Sicilia, Calabria, Campania e la macro regione di Marche/Abruzzo»,<br />

fanno sapere da Gaudì . Sul fronte dell'export la distribuzione è stata<br />

affidata da Bravo ai distributori della linea di abbigliamento Gaudì .<br />

Parallelamente al progetto calzature, la Gaudì Trade, che prevede d i<br />

archiviare il 2011 con un fatturato di 58 milioni di euro, è concentrat a<br />

nello sviluppo retail in Italia anche sul fronte dell'abbigliamento .<br />

Pagina 116 di 119<br />

Pagina 46


press LIf1E<br />

26/09/2011<br />

AFFARI _ .-FINANZA<br />

L'auto elettrica vuole accelerare<br />

e nasce il modello Emilia-Romagn a<br />

UN MERCATO POTENZIALMENT E<br />

DA GRANDI NUMERI CHE SCONTA,<br />

PERÒ, IL PROBLEMA DEI<br />

RIFORNIMENTI . L'ACCORDO TRA<br />

ENEL ED HERA OFFRE UNA<br />

SOLUZIONE DI MOBILITÀ<br />

REGIONALE A LUNGO RAGGIO<br />

CON L'INSTALLAZIONE DI UN A<br />

RETE DI COLONNINE DI RICARICA<br />

Luigi Dell'Olio<br />

Milano<br />

I produttori automobilistic i<br />

credono fermamente nell o<br />

sviluppo dei veicoli elettric i<br />

(come dimostrato dalla pioggia<br />

di annunci al Salone di<br />

Francoforte che si è chiuso ieri),<br />

ma il mercato non decolla<br />

per mancanza di infrastruttu -<br />

re. La riflessione torna ogni<br />

volta che si esamina il tema<br />

della mobilità sostenibile ed è<br />

su questo punto critico che<br />

sono intervenuti in Emilia -<br />

Romagna, riuscendo atrovare<br />

la "quadra" tra istituzioni regionali,<br />

enti locali e aziende<br />

elettriche presenti sul territorio<br />

. Nella pratica, Enel ed Hera<br />

si stanno facendo carico di installare<br />

un'ottantina di colonnine<br />

di ricarica tra Reggio<br />

Emilia, Modena, Bologna,<br />

Imola e Rimini (in programma<br />

c'è anche l'ampliamento a<br />

Parma e Piacenza, per il qual e<br />

si sta studiando un accordo<br />

con Iren), con il decisore politico<br />

impegnato a sostenere il<br />

progetto e abbattere i passaggi<br />

burocratici. Avendo a disposizione<br />

colonnine di ricarica<br />

a distanze ragionevoli —<br />

dai 30 ai 40 chilometri di di -<br />

stanza —, gli automobilist i<br />

possono utilizzare i veicoli<br />

elettrici anche fuori città, per<br />

coprire un raggio intorno ai<br />

150 chilometri . Oltre all'applicazione<br />

su un territorio extraurbano,<br />

un altro elemento<br />

innovativo del progetto è l'interoperabilità<br />

fra le colonnin e<br />

di ricarica Hera ed Enel: un<br />

cliente della prima può ricari -<br />

care l 'auto anche su colonnine<br />

della seconda e viceversa .<br />

Quanto al funzionamento<br />

dal lato utente, chi acquista<br />

un'auto elettrica stipula un<br />

contratto di fornitura di ener -<br />

gia ad hoc con un venditore a<br />

sua scelta e ricarica alle colon -<br />

nine. Il sistema registra i dat i<br />

relativi a ciascuna ricarica effettuata—<br />

sia che venga effet -<br />

tuata su infrastrutture di rica -<br />

rica connesse alla rete di Ene l<br />

Distribuzione, che a quelle<br />

Hera— e inviai dati al sistema<br />

infprmatico dell'azienda titolare<br />

della colonnina utilizzata .<br />

Quindi i sistemi preposti alla<br />

fatturazione del trasporto di<br />

energia in Hera e in Enel Distribuzione<br />

inviano` al venditore,<br />

con cui il cliente ha stipu -<br />

lato il contratto, i datinecessa -<br />

ri alla fatturazione, consentendo<br />

il recapito al cliente del -<br />

la bolletta.<br />

Le prime due colonnine so -<br />

no state inaugurate a Modena<br />

(piazza Roma) e Imola (via Ca -<br />

terina Sforza), con i rispettivi<br />

primi cittadini impegnati nell'operazione<br />

di ricarica dell e<br />

berline familiari Renaul t<br />

Fluence Z. E., uno dei quattro<br />

modelli 100% elettrici (gli altri<br />

sono la furgonetta commerciale<br />

Kangoo Z. E., il veicolo<br />

urbano Twizy e la berlin a<br />

compatta Zoe) che il produttore<br />

francese introdurrà sul<br />

mercato a partire dalla fine di<br />

Pagina 117 di 119<br />

quest'anno .<br />

Dai qui, i primi cittadini s i<br />

sono diretti a Bologna, presso<br />

il Palazzo della Regione (ch e<br />

ospita una terza colonnina,<br />

con la quarta e ultima finora<br />

attiva collocata inpiazzaLibe r<br />

Paradisus) dove è stato presentato<br />

il progetto regional e<br />

"Mi muovo elettrico", ch e<br />

punta allo sviluppo della mobilità<br />

a zero emissioni in Emilia-Romagna<br />

tra incentivi al -<br />

l'utilizzo di mezzi pubblici ,<br />

lancio del bike sharing cittadi -<br />

no, dotazione di infrastrutture<br />

per la ricarica e facilitazion i<br />

nella circolazione e sosta dei<br />

veicoli elettrici.<br />

L'ultimo Salone dell'Auto di<br />

Francofortehamesso in luce il<br />

dinamismo del settore. Tra gl i<br />

altri, Ge Capitale Psa Peugeo t<br />

Citroen hanno firmato un accordo<br />

per l'acquisto di mille<br />

veicoli elettrici dal costruttore<br />

francese, che il gestore di flotte<br />

offrirà ai suoi clienti a livell o<br />

paneuropeo. Sempre nel corso<br />

dell'evento tedesco Opelha<br />

presentato la sua nuova concept<br />

elettrica, un modello sperimentale<br />

con abitacolo rastremato<br />

e specchi retrovisor i<br />

integrati nei parafanghi anteriori.<br />

MentreAudi ha messo in<br />

vetrina la A2 Concept, utilitariacon<br />

trazione elettrica a cinque<br />

porte : la versione di seri e<br />

avrà motori elettrici da 75 e<br />

110 cavalli e un ibrido plug-in.<br />

Secondo gli analisti, le ven-<br />

dite di auto elettriche dovrebbero<br />

registrare un'accelerata<br />

a partire dal prossimo anno ,<br />

con l'Oica (l'Organizzazione<br />

mondiale dei costruttori di<br />

automobili) che stima per il<br />

2020 vendite per 3,1 milioni di<br />

unità, un dato dieci volte superiore<br />

a quello attuale. Gartner<br />

è anche più ottimista e indica<br />

lo stesso obiettivo di vendite<br />

per il 2015. In ogni caso ,<br />

molto dipenderà dalla decisioni<br />

del governo americano :<br />

se Obama darà seguito all'obiettivo<br />

di un milione di auto<br />

elettriche entro tre anni, ^anche<br />

la più ottimistica dell e<br />

previsioni dovrà essere rivista<br />

al rialzo .<br />

RIPROR"TORF RISERVATA<br />

Pagina 49


press LITE<br />

26/09/2011<br />

[ LO STUDIO I<br />

La auto possono<br />

immagazzinare<br />

l'energia instabile<br />

fornita dal vento<br />

LE FONTI DI ENERGI A<br />

Produzione nell'area OCSE;<br />

gen .-feb . 201 1<br />

COMBUST .<br />

FOSSILI IDROGEN O<br />

60% n— 22%<br />

Eoota:OCSNEA<br />

Uno degli ostacoli principali<br />

dell'energia eolica è<br />

l'incostanza dei venti, tropp o<br />

forti e troppo deboli : nella<br />

maggior parte dei casi la<br />

capacità di<br />

immagazzinamento<br />

dell'energia è, quindi, assente<br />

o scarsa . Una soluzione pe r<br />

questo problema potrebbe<br />

venire proprio dai veicol i<br />

elettrici . L'utilizzatore-tipo ,<br />

infatti, mette in ricarica l'auto<br />

elettrica la sera e non ha<br />

alcun interesse di come l a<br />

carica viene distribuita<br />

durante la notte . Una ret e<br />

intelligente di distribuzion e<br />

può gestire allora i tempi di<br />

ricarica in modo da<br />

concentrarli nei momenti d i<br />

maggiore produzione da parte<br />

delle turbine eoliche : i n<br />

pratica le auto elettrich e<br />

diventerebbero così batterie<br />

per immagazzinar e<br />

l'elettricità in eccesso.<br />

Questo scenario appare<br />

sempre più verosimile, come<br />

dimostra un recente rapporto<br />

(Using electric vehicles to<br />

meet balancing requirements<br />

associated with wind power)<br />

realizzato dal Pacific<br />

northwest national laboratory<br />

(PnnI), tra i principali istitut i<br />

di ricerca degli Usa . I l<br />

documento esamina u n<br />

blocco di 7 stati nel nordovest<br />

degli Stati Uniti : Idaho ,<br />

Montana, Nevada, Oregon,<br />

Utah, Washington e Wyoming .<br />

Secondo Pnnl, entro il 2019 la<br />

potenza eolica installat a<br />

potrebbe aumentare d i<br />

10.000 Mw. In questo caso ,<br />

la funzione di bilanciamento<br />

dell'energia eolica sarebb e<br />

soddisfatta da 2,1 milioni di<br />

veicoli elettrici, pari al 13%<br />

delle autovetture circolanti .<br />

AFFARI _ FINANZA<br />

Pagina 118 di 119<br />

La rete di colonnine di ricarica per le auto i n<br />

Emilia-Romagna offre agli automobilisti d i<br />

allungare il raggio di percorrenza "elettrica "<br />

Pagina 49


press LITE<br />

26/09/2011<br />

AFFARI _ .-FINANZA<br />

Cereali, carne, fiotto : tutto e"rinnovabile„<br />

NON SOLO EOLICO E SOLARE : LA<br />

RICERCA, ANCHE ESTREMA, DI<br />

NUOVE FONTI SI SPINGE SEMPRE<br />

PIÙ AVANTI, SOPRATTUTTO IN<br />

AGRICOLTURA . SI SPERIMENTAN O<br />

COSÌ ALTERNATIVE DA<br />

OGNI TIPOLOGIA DI PRODOTTO ,<br />

COMPRESI ORTAGGI,<br />

OLIO D'OLIVA E VINO. E IL BIOGAS<br />

IN LOMBARDIA È GIÀ UNA REALTÀ<br />

Valerio Gualerzi<br />

Roma<br />

Cereali, carne bovina o suina ,<br />

ortaggi, frutta fresca e secca,'<br />

olio d'oliva, acqua, vino e molto<br />

movimento . Non è la ricetta pe r<br />

una vita sana ma la lista, apparentemente<br />

stravagante, delle<br />

infinite fonti rinnovabili che s i<br />

stanno sperimentando per cercare<br />

di placare l'insaziabile fame<br />

di energia della nostra società.<br />

In alcuni casi si tratta di tecnologie<br />

ormai consolidate, per<br />

quanto spesso ancora poco conosciute,<br />

già in grado di dare un<br />

apprezzabile contributo . A<br />

questa categoria ap p artengono<br />

i cereali e la carne . Piccole centrali<br />

fino a un MW alimentat e<br />

con il biogas ottenuto dagl i<br />

scarti delle produzioni agricol e<br />

o dai liquami degli allevamenti<br />

bovini e suini fanno infatti or -<br />

mai parte del normale panorama<br />

della Pianura Padana. Il sistema<br />

di produzione più collaudato<br />

è quello della digestio -<br />

ne anaerobica: il letame degli<br />

animali oppure gli scarti delle<br />

lavorazioni alimentari vengo -<br />

no stoccati in silos a tenuta ermetica<br />

e "concimati" con dei<br />

' batteri che nel giro di alcun e<br />

settimane «digeriscono» i rifiuti<br />

trasformandoli in metano . S i<br />

tratta di un metodo dalle grande<br />

potenzialità, anche perch é<br />

contribuisce non solo all'aumento<br />

della produzione energetica<br />

da fonti rinnovabili, ma<br />

allo stesso tempo riduce drasticamente<br />

i costi e i problemi legati<br />

allo smaltimento delle<br />

deiezioni animali . Paese all'avanguardia<br />

in questo campo è<br />

la Svezia, dove circa metà del<br />

metano utilizzato è biogas e da<br />

qualche anno è in funzione anche<br />

una linea ferroviaria (l a<br />

Linnkoeping-Vaestervik, 80 km<br />

circa) servita da locomotive ali -<br />

mentate con una miscela ottenuta<br />

dagli scarti di macelleria .<br />

Piuttosto diffusa è anche la<br />

produzione di elettricità e calo -<br />

re attraverso la combustione d i<br />

sottoprodotti dell'industri a<br />

conserviera e olearia. Sansa di<br />

oliva, noccioli di pesca, gusci d i<br />

mandorla o nocciola: proprio<br />

come avviene su scala domesti -<br />

ca con alcune stufe, pratica -<br />

mente ogni tipo di avanzo pu ò<br />

essere bruciato per ottenere<br />

energia. Anche in questo caso si<br />

tratta di un'opportunità per integrare<br />

i redditi delle aziend e<br />

agricole e per ridurre i cost i<br />

energetici e di smaltimento de i<br />

rifiuti che sempre più impres e<br />

stanno adottando, soprattutto<br />

nel settore vinicolo con piccoli<br />

impianti per la combustione di<br />

vinacce e potature legnose .<br />

Decisamente più sperimen -<br />

tali ed "eccentriche" sono invece<br />

le soluzioni energetiche lega -<br />

te al movimento umano e all'osmosi<br />

tra acqua dolce e acqua<br />

salata. Per il momento si tratt a<br />

di piccoli casi pilota, la cui affi -<br />

dabilità su larga scala è ancora<br />

tutta da verificare. Poco più d i<br />

una curiosità sembra ad esempio<br />

essere al momento il tentativo<br />

di ricavare elettricità dal ri -<br />

petersi dei passi lungo tratti d i<br />

strada particolarmente battut i<br />

daipedoni. Il primo esperimento<br />

è stato fatto in una discoteca<br />

di Rotterdam (la OffCorso), do -<br />

ve le luci delle sale sono alimen -<br />

tate anche grazie ad una speciale<br />

pavimentazione che trasforma<br />

in elettricità le vibrazioni<br />

prodotte dai ballerini sulla pi -<br />

sta. Una trovata tutto sommato<br />

più pubblicitaria che economica,<br />

apprezzata però da alcun e<br />

amministrazioni locali (Londr a<br />

e Tolosa, ad esempio) che stan -<br />

no testando le reali potenzialità<br />

di questa risorsa in fermate del -<br />

la metropolitana e tratti di marciapiede<br />

percorsi da migliaia d i<br />

persone ogni giorno . Un principio<br />

simile a quello che si sta cer -<br />

cando di applicare nella stazio -<br />

ne ferroviaria di Stoccolma, dove<br />

un'impresa svedese si è mes -<br />

saintestal'ideadi sfruttare ilcalore<br />

umano. Quello in eccess o<br />

rilasciato dai circa 250mila<br />

viaggiatori che affollano quotidianamente<br />

la struttura sarà in-<br />

Pagina 119 di 119<br />

fatti "raccolto" e convogliato<br />

per riscaldare un edificio sul lato<br />

opposto della strada .<br />

Ancora in fase embrionale è<br />

anche il tentativo di ricavare<br />

elettricità dalla particolare reazione<br />

chimica innescata dall o<br />

sbocco in mare dei fiumi. La prima<br />

micro centrale ad osmosi ( 4<br />

kW in tutto, praticamente<br />

quanto occorre ad una singol a<br />

utenza domestica) è stata inau -<br />

gurata un paio di anni fa aTofte ,<br />

nei pressi di Oslo . L'acqua dolce<br />

e quella salata vengono immes -<br />

se in una camera unica, separate<br />

da una membrana artificiale .<br />

Le molecole di sale attirano l' acqua<br />

dolce attraverso la membrana<br />

semipermeabile, aumentando<br />

la pressione sull'acqua<br />

marina. Questa pressione<br />

può essere utilizzata per alimentare<br />

le turbine che producono<br />

energia. Secondo la Statk -<br />

raft, l'azienda svedese che ha<br />

realizzato il prototipo, il poten -<br />

ziamento della tecnologia potrebbe<br />

rivelarsi difficile per di -<br />

verseragioni (l'effetto del limo e<br />

i batteri contenuti nell'acqu a<br />

del fiume inciderebbero negativamente<br />

sulle prestazioni delle<br />

membrane nel corso del tempo),<br />

ma se i problemi venissero<br />

risolti il potenziale sarebbe<br />

enorme : circa 1.600 TWh l'anno,<br />

equivalente alla metà della<br />

produzione totale dell'Ue .<br />

RIPRODUZIONE RISERVATA<br />

(I BILANCI I<br />

È sempre più salato il conto per l'energia<br />

le famiglie italiane spendono il 19% del budge t<br />

Oltre la metà del budget di spesa di una famigli a<br />

media italiana viene assorbita dalla casa ,<br />

dall'energia e dal cibo . Una percentuale che<br />

aumenta per le persone anziane sole, che arrivan o<br />

a destinare a queste voci quasi il 70% . A<br />

sottolinearlo, sulla base dei dati Istat, è l a<br />

Coldiretti, che ha svolto un'indagine sui consum i<br />

degli italiani . La crisi, evidenzia l'associazione, ha<br />

modificato la distribuzione della spesa dell e<br />

famiglie. Per effetto dei rincari, continua Coldiretti ,<br />

la spesa per trasporti, combustibili ed energia<br />

elettrica delle famiglie italiane ha sorpassato<br />

quella per gli alimentari e le bevande . Prima voce,<br />

di spesa la casa (28%), seguita da tras p<br />

energia (19,1%), che hanno sorpassato<br />

percentuale gli alimenti e le bevande .

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!