BALLO DA SALA LISCIO UNIFICATO ALTRI BALLI - Emmedance
BALLO DA SALA LISCIO UNIFICATO ALTRI BALLI - Emmedance
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<strong>BALLO</strong> <strong>DA</strong> <strong>SALA</strong><br />
<strong>LISCIO</strong> <strong>UNIFICATO</strong><br />
<strong>ALTRI</strong> <strong>BALLI</strong><br />
Alcuni passi sono tratti da:<br />
WWW.TUTTO<strong>BALLO</strong>.COM e WWW.SUPER<strong>BALLO</strong>.IT
IL <strong>BALLO</strong>: metodi e tecniche di base<br />
Il principiante<br />
Il principiante, il cui desiderio iniziale e’ di imparare sufficientemente a ballare e a muoversi<br />
nella sala da ballo, avra’ bisogno di assimilare solo un poco delle informazioni tecniche.<br />
Per molta gente il ballo e’ un hobby, un divertimento o un piacevole modo di esercitare un<br />
salutare esercizio fisico. Il principiante senza ambizioni non dovra’ spaventarsi per gli<br />
intricati dettagli e le descrizioni nelle varie figure. Essi gli sono cosi’ poco necessari come<br />
poco necessario e’ ad un normale automobilista conoscere i segreti dei motori da corsa.<br />
• I vari passi, all'inizio, vanno effettuati senza sollevare i piedi (strisciandoli); in<br />
seguito si dovra’ prestare un po' d’attenzione al movimento dei piedi, in quanto i giri<br />
si eseguiranno con maggiore facilita’ usando la pianta.<br />
• I passi fondamentali del Valzer e del Fox dovrebbero impararsi per primi.<br />
• Il principiante che entra in una sala da ballo con la giusta conoscenza della<br />
camminata, dei quarti di giro e del giro naturale, del cambio chiuso del giro naturale<br />
e del giro rovescio del Valzer, potra’ partecipare a circa la meta’ di un normale<br />
programma di ballo.<br />
• Si ricordi che: «vedere sfugge–ascoltare si dimentica-fare rimane».<br />
• Bisogna ricordare che un buon portamento e la capacita’ di muoversi con<br />
facilita’ e con ritmo sono di estrema importanza.<br />
• Vi e’ molta piu’ soddisfazione nell'effettuare bene poche semplici figure<br />
che nell'eseguirne una dozzina mediocremente. Non appena si sara’ acquistata una<br />
facile e armoniosa interpretazione delle figure basilari aumentera’<br />
subito il desiderio di imparare ulteriori variazioni.<br />
La presa del Cavaliere<br />
Nel ballo si deve prestare molta attenzione alla presa. Una brutta presa non solo dara’ al<br />
ballerino un aspetto sgraziato, ma intacchera’ seriamente anche l'equilibrio e la guida.<br />
Restate in posizione eretta con i piedi uniti. Il corpo della partner deve essere fasciato<br />
(abbracciato pochissimo e leggermente in vita) ma non alle spalle che devono restare<br />
libere alla normale altezza. Benche’ le posizioni delle braccia siano una questione di stile<br />
personale i seguenti cenni, eviteranno al ballerino di assumere una goffa posizione:<br />
• Il braccio sinistro deve pendere leggermente dalla spalla fino al gomito<br />
altrimenti la spalla restera’ sollevata. Questa parte del braccio deve essere tenuta<br />
indietro in modo che il gomito si trovi sulla stessa linea del dorso del ballerino. Un<br />
errore piuttosto comune consiste nel permettere che il gomito si muova in avanti<br />
verso la dama forzando all'indietro il suo braccio destro.<br />
• Il braccio sinistro deve curvarsi completamente al gomito, l'avambraccio va<br />
indirizzato in alto e leggermente in avanti in direzione della mano. L'avambraccio si<br />
puo’ tenere leggermente piu’ all'interno del gomito in modo che la mano sia piu’<br />
vicina alla testa. Comunque non si deve esagerare altrimenti la presa si dimostrera’<br />
troppo compatta. Il braccio infine dovra’ essere ben piegato al gomito. La presa in<br />
questo modo e’ migliore e non intralcia gli altri ballerini.<br />
• Il palmo della mano sinistra deve essere rivolto in avanti in direzione diagonale<br />
al pavimento. La mano destra della dama deve essere tenuta in modo comodo e<br />
senza fronzoli. Molti ballerini tengono le dita della dama tra il pollice e l'indice<br />
serrando le dita sul lato della sua mano.<br />
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• Il polso sinistro non deve curvarsi. Dal gomito al polso vi deve essere una linea<br />
diritta con le nocche della mano leggermente piu’ in alto del polso. La mano non<br />
va mai piegata verso il basso.<br />
• Il braccio destro deve pendere verso il basso dalla spalla al gomito e restare il piu’<br />
possibile sulla stessa linea orizzontale del braccio sinistro, cio’ dipendera’ molto<br />
dall'altezza della partner. Il gomito destro si trovera’ piu’ avanzato rispetto alla spalla<br />
a causa della mano posta sulla schiena della dama. Non deve essere tenuto troppo<br />
in avanti ne’ aderente al fianco destro del cavaliere.<br />
• La mano destra deve collocarsi sotto la scapola sinistra della dama. Non deve<br />
cingerle troppo la schiena altrimenti la spalla destra tendera’ ad abbassarsi.<br />
• La testa deve essere tenuta in posizione eretta e il cavaliere deve sempre guardare<br />
sopra la spalla destra della dama.<br />
• Posizione con la partner. Il cavaliere deve cercare di tenere la dama in una<br />
posizione non proprio di fronte a sé ma verso la destra del cavaliere.<br />
La presa della dama<br />
La presa della dama dipende quasi sempre dal cavaliere, ma si devono osservare i<br />
seguenti punti:<br />
• Rimanere in posizione eretta, senza sollevare le spalle.<br />
• Restare il piu’ possibile non di fronte al cavaliere ma con la tendenza di spostarsi<br />
verso il suo lato destro (sinistro per la dama).<br />
• Sollevare il braccio destro con le dita unite, e lasciare che il partner prenda la sua<br />
normale posizione. Il cavaliere generalmente tiene le dita della mano della dama tra<br />
il pollice e l'indice.<br />
• Il braccio destro pende leggermente verso il basso dalla spalla al gomito e da<br />
quest'ultimo si solleva verso l'alto fino ad incrociare la mano del cavaliere.<br />
• Il braccio sinistro si appoggia leggermente (e senza peso) sul braccio destro<br />
del cavaliere tra il gomito e la spalla, ma piu’ vicino a quest'ultima.<br />
La camminata<br />
Saper camminare convenientemente in avanti ed indietro e’ la base del ballo. Altri punti<br />
importanti sono il portamento o trasporto del corpo, l'equilibrio o corretta distribuzione dei<br />
pesi e l'allineamento dei piedi.<br />
La camminata in avanti (UOMO)<br />
• Portamento. Rimanete in posizione eretta, come descritto nel capitolo della<br />
"Presa". Le ginocchia devono essere leggermente rilassate, ma non<br />
eccessivamente piegate. Ora, lasciate che il corpo si inclini in avanti dai piedi in su’<br />
fino a che il peso gravi principalmente sull'avampiede ma senza sollevare i tacchi<br />
dal pavimento. Facendo cio’, curate di non modificare la posizione della parte<br />
superiore del busto. Voi siete ora nella giusta posizione per iniziare la camminata.<br />
• Movimento della gambe e dei piedi. Secondo questa descrizione la<br />
camminata inizia con il piede destro (per l'uomo ma sinistro per la dama). Su questo<br />
punto non vi e’ regola alcuna. L'uomo puo’ iniziare con il piede destro o sinistro, ma<br />
deve indicare la sua intenzione alta partner. Di questo si trattera’ nel capitolo<br />
"Guidando e seguendo". In sostanza si inizia col piede che richiede la prima figura<br />
del programma di ballo.<br />
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Spostate il peso sul piede sinistro e continuate come segue. Inclinate in avanti la gamba<br />
destra lasciando all'inizio l'avampiede sul pavimento. Poi strisciate sul pavimento con il<br />
tacco e sollevate leggermente la punta del piede. Allorché il piede destro<br />
supera la punta di quello sinistro, il tacco sinistro si stacchera’ dal pavimento cosi’ che, alla<br />
completa estensione del passo, la punta del piede sinistro ed il tacco del piede destro<br />
toccheranno il pavimento. Abbassate subito la punta del piede destro in modo che<br />
quest'ultimo si appiattisca sul pavimento. Mentre il corpo sta ancora avanzando, portare il<br />
piede sinistro in avanti con una leggera pressione sulla punta e ripetete con<br />
gamba e piede sinistro il movimento descritto poc'anzi per il destro.<br />
Distribuzione dei pesi nella camminata<br />
Quando si inizia la camminata da una posizione chiusa, il peso deve essere sempre<br />
portato in avanti sull'avampiede prima di muovere il piede stesso. In questa camminata<br />
il peso all'inizio, si trova sul piede che rimane fermo. Alla massima estensione del passo,<br />
esso e’ diviso per un momento tra il tacco del piede in avanti e l'avampiede di quello<br />
rimasto indietro. Appena il piede avanti si appiattisce sul pavimento, il peso si sposta su<br />
quest'ultimo.<br />
Punti da ricordare sono:<br />
1. Da una posizione stazionaria,<br />
• il corpo inizia a spostarsi leggermente prima del piede.<br />
• il piede e’ piu’ veloce del corpo. Se il piede anticipa il corpo, il peso rimarra’<br />
spostato troppo indietro e l'effetto sara’ di una "caduta".<br />
• Durante la camminata le ginocchia devono essere morbidamente<br />
rilassate. Le gambe sono diritte solo alla piena estensione del passo. Si<br />
rilassano maggiormente quando il piede in movimento supera quello di<br />
sostegno del peso. Anche le caviglie devono essere sciolte per permettere,<br />
quando le punte dei piedi si abbassano alla fine del passo, un leggero "colpo<br />
di frusta" verso il basso.<br />
• I piedi devono essere tenuti diritti, i lati interni, le punte ed i tacchi si<br />
sfioreranno ogni volta che i piedi si superano.<br />
NOTA IMPORTANTE. Benché la tecnica comune richieda che una certa parte del<br />
piede sia in contatto col pavimento in tutti i passi avanti, la maggioranza dei ballerini<br />
esperti non aderisce a questa regola. Quando il piede rimasto indietro avanza, il tacco di<br />
quello fermo non tocca il pavimento fino a che non e’ stata raggiunta la massima<br />
estensione del passo. Il movimento diventa piu’ soffice e leggero di quello che si ottiene<br />
con il tacco in contatto col pavimento.<br />
La camminata all'indietro (Dama)<br />
La camminata all'indietro della dama e’ molto piu’ difficile del passo in avanti del cavaliere.<br />
Il movimento di quest'ultimo si discosta poco da un normale passo di camminata, mentre<br />
la dama deve muovere gambe e muscoli in un modo che non ha uguali in alcun<br />
altro sport od attivita’ fisica. Per questa ragione, non e’ sempre possibile per una<br />
donna, specialmente di mezza eta’, ottenere il portamento e l'equilibrio di una ballerina<br />
finita. Nelle note seguenti si spiegano il giusto portamento ed equilibrio; altri consigli<br />
verranno dati in seguito.<br />
• Portamento ed equilibrio. Rimanete in posizione eretta come descritto nel<br />
capitolo della "Presa". Le ginocchia devono essere leggermente rilassate, ma non<br />
completamente. Questa posizione non aiuta in alcun modo l'equilibrio, ma<br />
certamente dona alla coppia molta piu’ grazia. Si deve fare attenzione, durante la<br />
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camminata, a non inclinarsi troppo indietro o ne derivera’ una sgradevole<br />
arcuazione della schiena. Lasciate ora che il corpo si inclini leggermente indietro dai<br />
piedi in su’, fino a ché parte del peso del corpo venga sopportato dai tacchi. A<br />
questo punto, il corpo del cavaliere inizia ad inclinarsi in avanti. Sebbene il corpo<br />
della dama sia inclinato indietro, questa deve sforzarsi di opporre una leggera<br />
resistenza che deve essere sopportata dalla parte bassa del corpo, ma non dal<br />
fianco, poiché cio’ potrebbe ostacolare il movimento in avanti del cavaliere e<br />
rendere difficoltosi i passi esterni. La dama non deve piegarsi in avanti né<br />
sforzarsi di mantenere il proprio peso in avanti sugli avampiedi quando retrocede.<br />
Facendo cosi’ si facilitera’ il movimento in avanti del cavaliere; in caso contrario il<br />
partner sentira’ la dama molto pesante nelle sue braccia. Questo portamento e’, per<br />
la dama, la cosa piu’ difficile da acquistare ed e’ possibile solo se essa possiede un<br />
buon controllo dei muscoli delle proprie gambe, tale da darle una buona capacita’ di<br />
abbassare il tacco del piede indietro in sincronia con le varie velocita’. Alla<br />
principiante si consiglia di approfondire il portamento corretto, ma siccome cio’ e’<br />
fisicamente impossibile per una ballerina di mezza eta’, in seguito ne consiglieremo<br />
un altro in alternativa.<br />
• Movimento delle gambe e dei piedi. In questa descrizione il passo deve<br />
iniziare con il piede sinistro. Su questo punto non vi e’ alcuna regola precisa. Spetta<br />
sempre il cavaliere che determina e indica alla sua partner quale e’ il piede che<br />
inizia. Portate il peso sul solo piede destro e procedete come segue: spingete<br />
indietro il piede sinistro, sfiorando il pavimento prima con l'avampiede e poi con le<br />
punte. Quando il piede sinistro ha superato il tacco destro, l'avampiede del destro si<br />
sollevera’ gradualmente dal pavimento. Giunta alla massima estensione del passo,<br />
abbassatevi sull'avampiede sinistro, cosicché a questo punto, il tacco destro e<br />
l'avampiede sinistro tocchino il pavimento. Continuando ad indietreggiare, tirate il<br />
piede destro verso quello sinistro e nello stesso tempo abbassate lentamente il<br />
tacco di quest'ultimo sul pavimento, assicurandovi che non tocchi il pavimento fino a<br />
che il piede destro non si trovi alla stessa altezza. Il piede destro e’ tirato indietro<br />
con il tacco sul pavimento e l'avampiede si abbassa solo quando si raggiunge il<br />
piede sinistro. Continuate la camminata con il piede destro. La caratteristica piu’<br />
importante del passo all'indietro e’ il graduale abbassamento della caviglia ed e’ il<br />
suo piu’ accurato controllo che permette alla dama di mantenere il contatto con il<br />
cavaliere e di conservare l'equilibrio durante lo spostamento all'indietro.<br />
• Distribuzione dei pesi nella camminata. Quando si inizia la camminata da<br />
una posizione chiusa bisogna, prima di muovere il piede, spostare sempre il peso<br />
del corpo indietro sui tacchi. Alla completa estensione del passo, il peso si divide<br />
per un attimo tra il tacco del piede in avanti e l'avampiede di quello rimasto indietro.<br />
In seguito, lo si sposta sul piede indietro, premendo leggermente sul tacco di quello<br />
avanti.<br />
Punti da ricordare sono:<br />
• Dalla posizione stazionaria il corpo deve sempre cominciare a muoversi<br />
leggermente prima del piede.<br />
• Nello stesso momento in cui il piede arretra non bisogna restare con l'avampiede<br />
appoggiato sul pavimento, ma bisogna sollevarlo gradualmente.<br />
• Durante la camminata le ginocchia devono essere semplicemente e naturalmente<br />
rilassate.<br />
• Le gambe sono diritte solo alla completa estensione del passo, ma anche allora le<br />
ginocchia non sono rigide.<br />
• Il maggiore piegamento delle ginocchia si ha quando il piede in movimento<br />
sorpassa il piede di sostegno.<br />
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• Le anche e le caviglie devono essere tenute sciolte. Se, quando il piede retrocede<br />
le anche sono dure, il passo sara’ considerevolmente accorciato.<br />
• I piedi devono essere tenuti allineati;<br />
• I lati interni, le punte e i tacchi, durante l'esecuzione dei passi, si rasentano l'un<br />
l'altro.<br />
Un errore piuttosto frequente della dama, consiste nello spostare leggermente a sinistra il<br />
piede sinistro invece di portarlo diritto indietro. Cio’ causa uno spostamento del peso sul<br />
braccio destro dell'uomo e quindi un senso di pesantezza nel movimento.<br />
Portamento alternativo per la dama e consigli per i principianti<br />
Il portamento descritto in precedenza non e’ facile da acquisire, e alla principiante che ha<br />
iniziato a ballare piuttosto in ritardo, si consiglia di non tentare di equilibrarsi da sola<br />
all'indietro, a meno che l'equilibrio del corpo possa essere controllato e mantenuto in tale<br />
posizione dal partner.<br />
Un buon metodo per esercitare l'equilibrio della camminata e’ il seguente:<br />
• Fate un lungo passo indietro con il piede sinistro e rimanete in equilibrio con il peso<br />
equamente diviso tra il tacco del piede destro e l'avampiede del sinistro.<br />
• Ora portate leggermente indietro il piede che sta in avanti ed assicuratevi che il<br />
tacco del piede sinistro non tocchi il pavimento fino a che il piede destro non<br />
termina il passo,<br />
• Tenete le braccia estese lateralmente e, se necessario, per aiutare l'equilibrio,<br />
toccate la parete con le dita di una mano.<br />
Questo esercizio andrebbe fatto per mezz’ora al giorno almeno per un mese.<br />
Se incontrate qualche difficolta’, non e’ consigliabile inclinarsi all'indietro durante la<br />
camminata quando si balla con il partner, ma conviene restare erette leggermente piegate<br />
a sinistra (alla destra del cavaliere) e sforzarsi di tenere il peso in avanti il piu’ a lungo<br />
possibile.<br />
Movimento contrario del corpo<br />
Il movimento contrario del corpo (MCC) consiste nel girare l'anca e la spalla in direzione<br />
opposta a quella della gamba in movimento ed e’ usato per iniziare tutti i<br />
movimenti del giro.<br />
Il movimento contrario del corpo deve essere piu’ calibrato perché un suo eccesso<br />
rendera’ la danza sgraziata e squilibrata. Poiche’ e’ essenziale che il principiante capisca i<br />
fattori elementari che governano i movimenti di rotazione del corpo, e’ bene che le note<br />
seguenti vengano lette con attenzione. Nel ballo vi sono quattro modi di girare: a destra o<br />
a sinistra avanzando e a destra o a sinistra retrocedendo. Il movimento<br />
contrario del corpo deve essere eseguito nei modi seguenti:<br />
• Giro in avanti verso destra: Fare un passo in avanti col piede destro e<br />
nello stesso tempo avanzare con l'anca e la spalla sinistra.<br />
• Giro in avanti verso sinistra: Fare un passo in avanti col piede sinistro<br />
e nello stesso tempo avanzare l'anca e la spalla destra.<br />
• Giro indietro verso destra: Fare un passo indietro col piede sinistro e<br />
nello stesso tempo spostare indietro l'anca e la spalla destra.<br />
• Giro indietro verso sinistra: Fare un passo indietro col piede destro e<br />
nello stesso tempo spostare indietro l'anca e la spalla sinistra.<br />
Bisogna ricordare che, tranne nei movimenti di perno su se stesso, questo movimento dei<br />
corpo non e’ mai un'azione "stazionaria". Sebbene il movimento contrario del corpo<br />
comprenda sia il giro dell'anca sia quello della spalla, e’ meglio iniziare,<br />
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• nel giro in avanti, con la spalla,<br />
• nel giro indietro, con l'anca.<br />
I principianti tengano sempre in mente questo accorgimento.<br />
Si deve fare attenzione a non girare le spalle indipendentemente l'una dall'altra<br />
altrimenti ne deriva uno spiacevole movimento verso il basso.<br />
La cosa piu’ importante da ricordare e’ che il movimento contrario del corpo non altera la<br />
direzione del passo. Un errore comune a molti ballerini e’ quello di modificare, durante il<br />
movimento contrario del corpo, l'allineamento del passo. Per esempio: mettetevi di fronte<br />
alla linea di ballo pronti ad iniziare con il piede destro per eseguire un giro a destra; come il<br />
piede destro si muove in avanti e il corpo gira a destra, molti ballerini permettono al piede<br />
destro di muoversi in direzione diagonale alla parete. Cio’ e’ errato. E’ solo il corpo<br />
quello che si sposta dalla linea di ballo. Il piede destro deve avanzare diritto o, quanto<br />
meno, andare leggermente davanti all'altro piede. Questa regola si applica anche nei giri<br />
all'indietro, sebbene non sempre sia possibile fare un passo indietro proprio diritto.<br />
Posizione di movimento contrario del corpo<br />
Il movimento contrario del corpo come descritto sopra, e’ un movimento del corpo. La<br />
posizione movimento contrario del corpo (PMCC) e’ quella ottenuta allorché l'uno o l'altro<br />
piede si trova incrociato avanti o indietro al corpo, senza che il busto abbia girato.<br />
E’ dunque una posizione dei piede.<br />
In qualche caso si usa anche muovere il corpo in senso contrario oltre che al piede e in<br />
questo caso si avra’ sia posizione di movimento contrario del corpo e<br />
contemporaneamente movimento contrario del corpo (P)MCC.<br />
Il principiante deve inoltre ricordare che ogni passo portato all'esterno<br />
del partner o con il partner all'esterno deve essere trasversale al corpo<br />
e cio’ per assicurare che i due corpi siano mantenuti in stretto<br />
contatto.<br />
La posizione di movimento contrario del corpo e’ usata frequentemente nel Tango e in<br />
tutte le figure di promenade.<br />
Azione dei piedi<br />
Il termine "azione del piede" (o lavoro dei piedi) nel ballo ha ora un significato tecnico ben<br />
preciso. Precedentemente l'azione del piede era quasi interamente governata<br />
dall'elevazione e abbassamento, ma le recenti innovazioni alla tecnica hanno (molto<br />
profondamente) separato questi due termini. Elevazione e abbassamento ora si riferiscono<br />
al sollevarsi ed all'abbassarsi dei corpi dei ballerini (con incluse le gambe, naturalmente) e<br />
l'azione del piede e’ stata semplificata per indicare quale e’ la parte del piede che, ad ogni<br />
passo, viene a contatto col pavimento e "sopporta" il peso del corpo. L'azione del piede<br />
comunque ha un preciso valore pratico ed il modo semplice con cui e’ descritta permettera’<br />
al principiante una buona conoscenza della corretta posizione dei piedi in ogni passo. Sia<br />
l'esperto sia il principiante devono comprendere i principi basilari di questo metodo di<br />
descrizione dell'azione del piede. Esso riguarda l'azione del piede con esclusione di quella<br />
del Tango che non e’ qui trattata. Vengono usati solo i termini punta (in effetti e’ la pianta<br />
che lavora) e tacco. La parola avampiede e’ stata omessa e la punta ora comprende sia<br />
l'avampiede sia l'estremita’ anteriore del piede. In realta’ pero’, quando si parla di punta si<br />
tratta della pianta in quanto nel ballo e’ praticamente impossibile che la sola punta del<br />
piede sopporti il peso del corpo. L'uso dei termini punta e tacco sta a indicare quale parte<br />
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del piede si trova effettivamente a contatto con il pavimento con "sopra" il peso del<br />
corpo. Si osservino dunque le seguenti regole:<br />
1. Un passo in avanti col piede destro seguito da un passo col piede sinistro dovrebbe<br />
essere descritto come 1) tacco; 2) tacco. Il fatto che il piede destro si abbassi<br />
immediatamente sul pavimento non e’ accennato ma si suppone. E’ anche ovvio<br />
che quando il piede sinistro avanza, il tacco di quello destro si sollevera’<br />
naturalmente dal pavimento come descritto nel passo in avanti del cavaliere. Anche<br />
questo non e’ menzionato ma presunto.<br />
2. Un passo in avanti col piede destro seguito da un passo in avanti o laterale col<br />
piede sinistro, eseguito sulle punte dei piedi, verra’ descritto come 1) tacco,<br />
punta; 2) punta.<br />
3. Due passi all'indietro, col piede sinistro prima e col piede destro poi verranno<br />
descritti: 1) punta, tacco; 2) punta. Questo indica che la punta del piede<br />
sinistro viene a contatto col pavimento prima del tacco. Sul secondo passo e’<br />
menzionata solo la punta del piede poiché il tacco destro non si abbassa fino a che<br />
il piede sinistro non oltrepassa il piede destro per continuare con un altro passo.<br />
4. Un passo indietro col piede destro seguito da un passo indietro o laterale col piede<br />
sinistro ed elevandosi sulle punte, diventa: 1) punta, tacco, punta; 2)<br />
punta. Cio’ indica che il tacco destro si solleva dal pavimento appena il piede<br />
sinistro supera il piede destro per un altro passo. Questo movimento si attua<br />
raramente.<br />
5. Un passo indietro col piede destro seguito da un passo laterale col piede sinistro<br />
eseguito sulle punte dei piedi diventa: 1) punta, tacco; 2) punta. Cio’ indica<br />
che il tacco destro rimane sul pavimento fino a che il piede sinistro non si e’ posato<br />
sulla punta. E’ importante ricordare, comunque, che quando un piede inizia a<br />
riunirsi all'altro dopo un passo laterale, questo movimento deve essere fatto con la<br />
punta del piede in contatto col pavimento. Cio’ significa che sebbene<br />
l'azione del piede all'1 (piede destro) sia punta, tacco, quando il piede destro inizia a<br />
chiudere in direzione del piede sinistro nel terzo passo, deve mantenere la punta<br />
destra in contatto col pavimento. Qualche lettore potrebbe pensare che<br />
sarebbe piu’ semplice indicare la azione del piede all'1 come punta, tacco, punta,<br />
ma cio’ sarebbe sbagliato poiché indicherebbe sia che il tacco destro si stacca dal<br />
pavimento sia che il piede sinistro lo supera nel secondo passo. Facendo cosi’, ne<br />
risulterebbe un sollevamento anticipato e un movimento innaturale. L'esempio che<br />
segue aiutera’ i lettori a comprendere appieno questo metodo:<br />
Giro rovescio: Valzer Lento (Dama: Azione dei Piedi)<br />
1) punta, tacco.<br />
2) punta.<br />
3) punta, tacco.<br />
4) tacco, punta (con spinta).<br />
5) punta.<br />
6) punta, tacco.<br />
Benché questo metodo di indicare l'azione dei piedi spieghi molto chiaramente quale parte<br />
del piede sia in contatto col pavimento durante l'esecuzione di un passo, esso non copre<br />
adeguatamente il passaggio del piede da un passo all'altro. Mentre cio’ e’ abbastanza<br />
ovvio nei movimenti in avanti, non e’ sempre chiaro quando ci si muove indietro. Due<br />
buone regole da osservare sono:<br />
1. Ogni qualvolta si sposta un piede per chiudere un passo laterale, bisogna muoverlo<br />
con la punta in contatto col pavimento. La punta deve essere premuta con<br />
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decisione. Molti ballerini hanno la tendenza a staccare la punta dal pavimento<br />
durante la chiusura di un passo laterale (per esempio tra 1 e 3 del giro naturale<br />
della dama nel Valzer Lento) e l'effetto di tale mancanza di controllo e’ la<br />
disordinata chiusura dei piedi e la possibile perdita di equilibrio.<br />
2. In una successione di movimenti all'indietro se l'azione del piede all'1 (piede<br />
sinistro) e’ punta, tacco, il piede sinistro verra’ portato indietro con il tacco sul<br />
pavimento e con la punta leggermente sollevata come in un normale passo<br />
all'indietro. Se l'azione del piede all'1 (piede sinistro) e’ punta (o punta, tacco,<br />
punta), quando il piede sinistro indietreggia per il terzo passo, si manterra’ la punta<br />
in contatto col pavimento. Meno comuni, ma altrettanto importanti termini usati nel<br />
descrivere l'azione del piede sono: bordo interno della punta e bordo interno della<br />
pianta del piede. O anche piede piatto o tutto il piede. Tali termini si spiegano da<br />
soli. Ulteriori osservazioni sul corretto uso dei piedi, specialmente dopo<br />
un'elevazione, si troveranno nel capitolo seguente.<br />
Elevazione ed abbassamento<br />
Il piu’ grande progresso forse compiuto nella moderna tecnica, e’ l'adozione del principio<br />
che l'elevazione (su) e l'abbassamento (giu’) vengano subiti dal corpo. In precedenza il su<br />
e giu’ si riferiva solo ai piedi, con il risultato che il ballo di molti ballerini era completamente<br />
privo di espressione. Il su e giu’ dei piedi e’ ora coperto dall'azione dei piedi, sebbene ci si<br />
debba rammaricare che il nuovo metodo di descrizione dell'azione dei piedi offre a<br />
malapena un chiaro ed esatto quadro degli infiniti usi dell'avampiede e della punta. Come<br />
spiegato precedentemente, l'azione dei piedi copre le prime esigenze del principiante.<br />
L'elevazione del corpo deve essere studiata dall'esperto ballerino che desideri raggiungere<br />
un buon livello.<br />
Bisogna ricordare che le gambe sono una parte del corpo e, infatti,<br />
molti sollevamenti del corpo usati nel ballo sono il risultato della<br />
tonificazione dei muscoli delle gambe. In piu’, vi sono dei passi ove il<br />
ballerino deve sentire un leggero stiramento del tronco verso l'alto<br />
che, se eseguito forzatamente, puo’ portare a cattivi risultati.<br />
Normalmente, come spiegato nelle note sul passo, il ballerino deve essere leggermente<br />
fasciato alla cintola e ogni tentativo di allungare o elevare il corpo piu’ in alto fara’<br />
probabilmente sollevare le spalle.<br />
Nel Valzer e Foxtrot, vengono attuati tre differenti tipi di elevazione del corpo e se il lettore<br />
si sforzera’ di comprenderli, non avra’ difficolta’ ad applicarli in qualsiasi figurazione.<br />
Negli esempi che seguono si e’ usato il termine "Nessun sollevamento dei piedi" e questo<br />
significa che, nel mezzo dei giri, i piedi si sollevano in ritardo. Questo e’ un punto<br />
importante e il suo uso rende l'elevazione del corpo molto piu’ facile da comprendere. I<br />
differenti tipi di elevazione del corpo ora in uso sono i seguenti:<br />
Giro naturale: Valzer Lento (Cavaliere: Elevazione)<br />
1) Iniziare a elevarsi, alla fine dell’1<br />
2) Continuare a elevarsi al 2 e al 3<br />
3) Abbassarsi alla fine del 3<br />
4) Iniziare ad elevarsi alla fine del 4 (s.e.p.)<br />
5) Continuare ad elevarsi al 5 e al 6<br />
6) Abbassarsi alla fine del 6<br />
Le parole "continuare ad elevarsi" indicano che la maggior parte della elevazione e’<br />
sentita verso la fine di ogni parte del giro, tra il 2 e il 3 e tra il 5 e il 6. Le parole "senza<br />
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sollevamento del piede" indicano che il tacco sinistro rimane in contatto con il<br />
pavimento fino a quando il piede resta in posizione.<br />
Giro naturale: Foxtrot (Versione ST)<br />
Cavaliere<br />
1) Elevarsi alla fine dell’1<br />
2) Su al 2 e al 3<br />
3) Abbassarsi alla fine del 3<br />
4) Fine dell’elevazione. Il 4, 5 e 6 senza elevazione<br />
Dama<br />
1) Elevarsi leggermente alla fine dell’1 (s.e.p.)<br />
2) Continuare ad elevarsi al 2<br />
3) Su al 3<br />
4) Abbassarsi alla fine del 3<br />
5) Fine dell’elevazione. Il 4, 5 e 6 senza elevazione<br />
Ancora una volta l'uso di "su" denota una elevazione anticipata per l'uomo, che si trova<br />
all'esterno del giro. La dama e’ all'interno e la leggera stretta dei muscoli della gamba<br />
sinistra alla fine del proprio passo le provoca una leggera elevazione che continua sino a<br />
che le gambe sono unite nel giro di tacco. Le parole "senza sollevamento del<br />
piede" indicano che i piedi sono aderenti al pavimento anche se si effettua una lieve<br />
elevazione del corpo. La dama si elevera’ e sentira’ il corpo ben stretto nell'eseguire il<br />
terzo passo. Bisogna fare molta attenzione a sollevare molto gradualmente il tacco del<br />
piede di supporto del peso e a non elevarsi bruscamente sulle punte, quando si prosegue<br />
nel terzo passo.<br />
Questo tipo di elevazione e’ usato anche in tutti i giri aperti del Foxtrot. Qualche giro aperto<br />
del Valzer lento, ad esempio il doppio spin rovescio, lo si balla con questa elevazione.<br />
Questi tipi di elevazioni coprono praticamente tutti i giri nei movimenti del ballo ed un loro<br />
accurato studio dimostrera’ che sono relativamente facili da comprendere.<br />
Un altro punto che va capito bene e’ il significato della frase "fine di un passo". Le note<br />
seguenti ne agevolano la comprensione.<br />
1. Passo in avanti. La fine di questo passo si ha quando il piede in movimento supera<br />
quello che sostiene il peso ed il tacco di quest'ultimo si solleva dal pavimento.<br />
2. Passo indietro. La fine di questo passo si ha quando il piede in movimento supera<br />
quello che sostiene il peso.<br />
3. Passo laterale. La fine del passo laterale, come il secondo passo del giro naturale<br />
del Valzer Lento ove i piedi sono chiusi al terzo passo, si ha approssimativamente<br />
quando il terzo passo e’ giunto a meta’ strada in direzione del secondo passo. La<br />
fine del passo laterale, che deve essere seguito da un passo in avanti o indietro, si<br />
ha quando il piede in movimento supera il piede di supporto del peso.<br />
Senza sollevamento del piede (s.e.p.)<br />
E’ stato spiegato nelle note precedenti che il termine "senza sollevamento del piede" (o<br />
senza elevazione del piede: s.e.p.) e’ stato aggiunto nei casi in cui si effettua l'elevazione<br />
del corpo, mentre il piede di supporto del peso e’ ancora tenuto aderente al pavimento.<br />
Nessun sollevamento del piede e’ necessario tra l'1 e il 2 di tutti i giri all'interno (nel giro<br />
naturale del Valzer il cavaliere si trova all'esterno del giro nella prima parte e all'interno<br />
nella seconda).<br />
In tutti i movimenti in avanti del Foxtrot (ST), il portamento in avanti e l'inclinazione del<br />
cavaliere fanno si che la dama non sollevi i piedi, ma senta che il corpo si solleva per<br />
l'irrigidimento delle gambe.<br />
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Nota importante<br />
Sebbene la moderna tecnica si e’ occupata di elevazione e abbassamento e di azione dei<br />
piedi in tutte le figure base, un punto importante e’ stato completamente dimenticato.<br />
Con rarissime eccezioni, un'elevazione e’ preceduta da una flessione del ginocchio della<br />
gamba di supporto del peso.<br />
Ad esempio, si considera completamente errato che nel giro naturale del Valzer Lento il<br />
primo passo sia eseguito con la gamba tesa e che il sollevamento che ne segue sia<br />
ottenuto dall'ulteriore contrazione dei muscoli della gamba destra, o dal sollevamento dei<br />
piedi o del corpo.<br />
E’ molto importante ricordare che ogni passo di guida, in avanti o indietro, e’ seguito da<br />
una flessione delle ginocchia quando il peso si sposta su quel passo.<br />
Questo significa che il ballerino si abbassera’ leggermente prima di iniziare<br />
l'elevazione.<br />
Questa flessione delle ginocchia nei passi di guida e’ molto piu’ importante dell'elevazione<br />
che ne segue poiché, in molti casi, se e’ stata usata la corretta inclinazione e la giusta<br />
azione dei piedi, essa si verifica spontaneamente.<br />
La flessione delle ginocchia non deve essere brusca. Quando il peso si sposta durante un<br />
passo, le ginocchia si devono flettere onde prevenire ogni "stridio" nel movimento. Il<br />
raddrizzamento seguente delle ginocchia aiutera’ materialmente il ballerino ad acquistare<br />
un dolce e fluttuante movimento (spinta in avanti) durante il giro.<br />
Il grado di flessione dipendera’ molto dalla velocita’ della musica. La maggior flessione<br />
delle ginocchia la si esercita nel primo passo del giro nel Valzer Lento.<br />
Quantita’ del giro<br />
E’ estremamente importante che gli allievi conoscano la quantita’ di giro compiuta in<br />
ciascuna figura o, in certi casi, tra ogni passo; cio’ e’ importantissimo per gli aspiranti<br />
maestri. E’ ovvio comunque che un allievo che si eserciti per la professione, deve essere<br />
capace di stabilire quanto giro si deve eseguire durante i movimenti di rotazione. L'uso<br />
delle frazioni 1/8 e 3/8 puo’ sembrare complicato, ma e’ necessario per garantire la<br />
precisione. La quantita’ di giro viene misurata dalle posizioni dei piedi e cio’ puo’<br />
creare all'inizio un poco di confusione. Sembrerebbe piu’ facile calcolare la quantita’ del<br />
giro partendo dalla posizione del corpo, ma in pratica e dall'esperienza diventa molto piu’<br />
complicato.Vediamo ad esempio come la quantita’ di giro e’ calcolata nei primi tre passi<br />
del giro naturale della dama nel Valzer Lento. Dopo aver indietreggiato diagonalmente alla<br />
parete nel primo passo, la donna deve collocare il secondo passo di lato con la punta del<br />
piede destro in direzione della linea di ballo. La quantita’ di giro e’ quindi di 3/8 di<br />
giro, sebbene il corpo abbia girato di meno. Il lettore attento osservera’ subito che<br />
all'esterno di ciascun giro, i piedi continuano a ruotare, all'interno del giro i piedi sono<br />
sempre collocati con le punte indirizzate verso la direzione richiesta senza mai fare perno.<br />
Questo lo si vede molto chiaramente nei grafici e nelle schede tecniche ed e’ molto<br />
importante osservare questa regola quando si balla. Le poche eccezioni a questa regola<br />
sono fatte presenti nelle descrizioni. Il seguente esempio e’ ad uso esclusivo degli<br />
studenti:<br />
Giro naturale: Valzer Lento (Quantita’ di giro del Cavaliere)<br />
1) Un quarto di giro tra l’1 ed il 2<br />
2) Un ottavo di giro tra il 2 ed il 3<br />
3) Un ottavo di giro tra il 4 ed il 5, il corpo gira di meno<br />
4) Il corpo completa il giro tra il 5 ed il 6 (sul 5 e’ di 3/8)<br />
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L'uomo e’ all'esterno del giro nei passi 1 e 3 ed ha una piu’ lunga distanza da<br />
percorrere, donde la continuazione del giro con i piedi in questa parte della figura. Nei<br />
passi 4 e 6 si trova all'interno del giro e non sara’ necessario alcun perno dei piedi.<br />
Allineamento<br />
Nella moderna tecnica, l'allineamento e’ usato per stabilire la posizione o la direzione dei<br />
piedi in relazione alla sala.<br />
L'allineamento di ogni passo e’ spiegato chiaramente nella descrizione e nelle schede di<br />
ogni figura. I lettori devono prendere nota dei tre termini che sono usati in connessione con<br />
l'allineamento. Essi sono:<br />
"Di fronte", "all'indietro" e "in direzione di".<br />
• "Di fronte" e "all'indietro" sono ovvi.<br />
• "In direzione di" e’ usato nei passi laterali quando il piede e’ orientato in una<br />
direzione differente da quella del corpo.<br />
L'esempio seguente (giro a destra del V.L. per l'uomo) aiutera’ i lettori a capire questi<br />
termini:<br />
1. Di fronte, diagonalmente alla parete.<br />
2. Indietro, diagonalmente al centro.<br />
3. Indietro lungo la linea di ballo.<br />
4. Indietro lungo la linea di ballo.<br />
5. In direzione diagonale al centro.<br />
6. Di fronte, diagonalmente al centro.<br />
7. Al quinto passo si usa "in direzione di" poiché il piede destro e’ puntato<br />
diagonalmente al centro mentre il corpo e’ di fronte al centro stesso.<br />
8. "In direzione di" e’ anche usato in alcuni passi di promenade per meglio chiarire le<br />
posizioni dei piedi.<br />
Inclinazioni<br />
Le inclinazioni del corpo nel ballo sono usate soprattutto per dare effetto, sebbene in breve<br />
tempo il principiante le considerera’ di grande valore pratico.<br />
L'inclinazione va eseguita inclinando il corpo a destra o a sinistra.<br />
E’ possibile usarla in quasi tutti i giri. Fanno eccezione i giri spin, ove si gira troppo<br />
vorticosamente, per figure ove ci si piega o si ondeggia e nelle figure laterali come lo<br />
chasse’ incrociato.<br />
Tutti i giri iniziano con un passo del movimento contrario del corpo e<br />
l'inclinazione la si esegue direttamente di seguito a questo passo.<br />
Se il passo del movimento contrario del corpo e’ eseguito con il piede<br />
destro, allora l'inclinazione sara’ a destra, se invece e’ eseguito con il<br />
piede sinistro l'inclinazione sara’ a sinistra, sia che il passo sia stato<br />
eseguito in avanti sia che sia stato eseguito indietro. L'inclinazione e’<br />
mantenuta durante i due passi che seguono e verra’ corretta dal<br />
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movimento contrario del corpo del passo seguente. Alcune volte la si<br />
usa durante un solo passo.<br />
I particolari dei passi corretti, nel corso dei quali il corpo potrebbe inclinarsi, sono forniti<br />
nella descrizione delle singole schede tecniche.<br />
Il principio piu’ importante sta nell'inclinare il corpo in direzione del centro del giro. Cosi’<br />
l'inclinazione evitera’ lo sbilanciamento o il rovesciamento del ballerino. Cio’ puo’<br />
succedere facilmente nel Valzer ed anche il principiante si accorgera’ che una leggera<br />
inclinazione del corpo contro la direzione cui esso si sta muovendo, lo aiutera’ a<br />
conservare l'equilibrio.<br />
Il pregio piu’ grande dell'inclinazione, comunque, e’ decorativo e l'esperto ballerino<br />
rendera’ la danza molto attraente, studiando accuratamente le giuste inclinazioni<br />
nell'esecuzione delle varie figure. Inclinarsi all'esterno, comunque, e’ peggio che non<br />
inclinarsi affatto.<br />
L'importanza di una buona guida<br />
La funzione della dama e’ di seguire il cavaliere, sia che egli stia eseguendo bene una<br />
figura o meno.<br />
La maggior parte della guida nei giri e’ data dall'azione circolare del corpo del cavaliere,<br />
combinata con una leggerissima pressione della mano destra.<br />
La mano destra non deve essere usata per tirare o spingere la partner, ma piuttosto per<br />
premere leggermente, assicurando cosi’ che la dama senta, tranne l'azione del corpo<br />
del partner, la quantita’ di giro che questi intende eseguire. Questa pressione dovrebbe<br />
essere ottenuta mediante un lieve movimento verso l'interno dell'avambraccio e non<br />
soltanto della mano.<br />
La base e le dita della mano destra sono usate solamente per far entrare la dama nella<br />
posizione promenade. La mano ed il braccio sinistro non sono usati nella guida e devono<br />
rimanere immobili.<br />
E’ della massima importanza per la dama mantenere il contatto con il cavaliere e tenere il<br />
corpo perfettamente fermo con i fianchi sollevati per sentire il tempo del giro al momento<br />
giusto. Non deve anticipare né agire di propria iniziativa. La dama deve appunto seguire il<br />
cavaliere senza tentare di correggerlo.<br />
Il contatto con il partner non deve essere solo alle anche, ma dalle anche alla parte bassa<br />
del busto: il diaframma. Se la dama spinge troppo le anche in avanti per trovarsi in contatto<br />
unicamente con quelle del cavaliere, il suo corpo tendera’ ad essere sbilanciato all'indietro<br />
ed il movimento del cavaliere verra’ seriamente danneggiato.<br />
Quando si inizia a ballare, e’ importante che il cavaliere indichi quale piede adoperera’ per<br />
primo. Non vi sono regole: il ballerino usa il piede in relazione al programma di ballo<br />
stabilito. Per esercitarsi, fermarsi con la partner nella normale posizione d'inizio con i piedi<br />
uniti. Se si desidera iniziare con il piede destro, muovere il piede sinistro molto lentamente<br />
verso sinistra e spostare il peso su quest'ultimo. Nello stesso tempo muovere la dama<br />
leggermente verso destra ed essa portera’ automaticamente il suo peso sul piede destro,<br />
potendo cosi’ facilmente iniziare con il piede sinistro.<br />
Alcune note per il cavaliere: non tenete la vostra partner con una presa simile ad<br />
una morsa: interferirete con il suo equilibrio! Non guidate la vostra partner tanto<br />
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mollemente che non possa sentire la vostra guida. Si richiede invece una costante e<br />
normale pressione. Non fate passi molto lunghi se la vostra partner e’ fisicamente<br />
incapace di farli. Adattate il vostro passo alla lunghezza dei passi della partner.<br />
14
Riassunto di alcuni termini tecnici usati nella descrizione<br />
Allineamento: questa parola ha parecchi significati. Si puo’ riferire alla posizione dei<br />
piedi durante un passo in avanti o all'indietro, quando i piedi devono essere perfettamente<br />
in linea, mantenuti diritti e con il bordo interno di ciascun piede che tocchi una linea<br />
immaginaria tracciata attraverso la meta’ del corpo. E’ anche, raramente, usata per riferirsi<br />
alla linea direzionale di alcune parti di una figura.<br />
Azione dei piedi: (dicasi anche "lavoro dei piedi).<br />
Chasse’: una figura di tre passi su due battiti, in cui i piedi si uniscono al secondo passo.<br />
Elevazione ed abbassamento (Su e Giu’).<br />
Equilibrio: la corretta distribuzione del peso del corpo quando si balla.<br />
Figura: serie completa di passi.<br />
Figura base: una figura considerata parte essenziale delle basi di un ballo.<br />
Giro aperto: giro in cui il terzo passo supera il secondo passo invece di chiudere. Il giro<br />
opposto della dama ad un giro aperto del cavaliere e’ simile al giro di tacco.<br />
Giro naturale: giro a destra.<br />
Giro rovescio: giro a sinistra.<br />
Giro di tacco: giro sul tacco del piede in movimento, mantenendo parallelo durante<br />
tutto il giro l'altro piede. Il peso va trasferito sul piede che si unisce alla fine del giro. Si<br />
osservi che, sebbene la maggior parte del giro sia eseguito sul tacco, il giro inizia cosi’ con<br />
l'avampiede. Cio’ avverra’ spontaneamente ed e’ illustrato nelle schede tecniche. L'ultima<br />
parte di un giro aperto e’ quasi sempre un giro di tacco.<br />
Hesitation: figura, o parte di una figura, in cui il movimento di giro del corpo e’<br />
temporaneamente sospeso ed il peso trattenuto su un piede per piu’ di un tempo.<br />
Librata: parte di una figura nella quale il movimento o il giro del corpo si arresta mentre i<br />
piedi rimangono quasi immobili.<br />
Linea di ballo: linea di progressione in avanti lungo ognuno dei quattro lati della sala.<br />
Ha un significato differente dalla linea di avanzamento la quale si identifica con la<br />
direzione di ballo.<br />
Movimento contrario del corpo: l'azione preparatoria del corpo in figure di giro.<br />
Partner all'esterno: indica un passo portato in avanti dalla dama o dal cavaliere<br />
senza seguire il piede opposto del partner ma bensi’ portato a destra (o a sx) di entrambi i<br />
piedi di lui’ (o di lei). Durante tali passi, i corpi devono, in generale, essere tenuti in<br />
contatto. Il movimento esterno e’ ottenuto facendo un passo in direzione diagonale in<br />
avanti. Il passo del partner verra’ definito come "esterno al partner" e deve essere<br />
15
incrociato dietro il corpo. Tutti i suddetti passi sono nella P.M.C.C. In alcune variazioni<br />
avanzate, il passo esterno e’ portato sulla sinistra del partner.<br />
Partner in linea, Partner di fronte, Perpendicolare al partner: questi<br />
termini sono usati per indicare che la coppia e’ nella normale posizione di danza, uno di<br />
fronte all'altro.<br />
Passo: la seguente analogia fornisce un facile sistema per ricordare li’ significato dei<br />
termini "passo", "figura" e "amalgamazione": si pensi al passo come ad una sillaba, alla<br />
figura come ad una parola e all'amalgamazione come ad una frase; un ballo completo<br />
dovrebbe essere paragonato ad un paragrafo. Qesto termine normalmente si riferisce ad<br />
un movimento del piede, sebbene dal punto di vista "valore tempo", non sia corretto. Nel<br />
caso di un passo in avanti o indietro, ad esempio, il valore tempo del passo non e’<br />
completato fino a che il piede in movimento e’ tirato verso il piede di supporto del peso,<br />
che si prepara ad iniziare un altro passo. Percio’, anche se abbiamo insegnato al ballerino<br />
ad elevarsi alla fine del passo, questi non deve iniziare a elevarsi fino a che il piede in<br />
movimento non abbia superato quello che sostiene il peso del corpo. In termini molto<br />
semplici, il passo e’ il trasferimento del peso del corpo da un piede all'altro; cio’ sia che il<br />
piede si muove ma anche se entrambi i piedi rimangono fermi.<br />
Passo spinta (Tacco spinto): questo e’ un tipo di giro di tacco usato dall'uomo nella<br />
seconda parte di alcuni giri naturali. I piedi devono essere tenuti staccati invece che uniti<br />
ed il peso e’ piu’ in avanti che in un giro di tacco.<br />
Perno: Giro su un avampiede.<br />
Perno di tacco: giro sul tacco di un solo piede nel quale non occorre alcun cambio di<br />
peso. Il perno di tacco puo’ essere chiamato "chasse’ compatto" ed e’ usato al posto di uno<br />
"chasse’" nell'ultima parte del quarto di giro nel Quickstep (ST). La sua completa<br />
descrizione e’: dopo aver indietreggiando con il P.D. girando il corpo a S. (L.), riunire il P.S.<br />
al P.D e nello stesso tempo girare sul tacco del P.D. (V.V.). Il P.S. e’ tirato indietro prima<br />
con il tacco e poi con l'avampiede rasenti al pavimento. Quando i piedi sono riuniti,<br />
l'avampiede sinistro deve toccare il pavimento mentre il tacco deve rasentarlo molto<br />
leggermente. I piedi devono essere tenuti paralleli dall'inizio alla fine con il P.S.<br />
leggermente in avanti. Il passo seguente deve essere eseguito avanzando con il P.S. (L).<br />
Questa e’ una descrizione specifica per esecuzioni ed interpretazioni in stile internazionale<br />
ST.<br />
Pivot: giro su di un avampiede, con l'altro piede in avanti o indietro nella P.M.C.C.<br />
Portamento: posizione del corpo in relazione ai piedi.<br />
Posizione di movimento contrario del corpo (PMCC): termine usato quando il<br />
corpo non gira, ma la gamba e’ posta avanti o dietro al corpo, ottenendo cosi’ un aspetto di<br />
movimento contrario del corpo. Quindi la gamba che avanza (o indietreggia) in PMCC<br />
rimane incrociata davanti (o indietro) all'altra gamba che sopporta il peso del corpo. Al<br />
termine di un passo in PMCC i corpi rimangono in contatto.<br />
Posizione promenade (PP): posizione in cui il lato destro dell'uomo ed il lato sinistro<br />
della dama restano in contatto ed i lati opposti del corpo allargati formando una figura a<br />
"V". I piedi sono di solito girati nella medesima direzione del corpo. Se, ad es. siamo in PP<br />
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lungo la linea di ballo, i piedi dell'uomo saranno allineati verso diagonale parete mentre<br />
quelli della dama verso diagonale centro.<br />
Posizione di scacciata: posizione nelle variazioni progredite ST nella quale l'uomo e<br />
la donna si spostano indietro mantenendosi in posizione promenade. Questa e’ una<br />
descrizione specifica per esecuzioni ed interpretazioni in stile internazionale.<br />
Ritmo: la parola "ritmo" e’ usata in senso lato e di solito si riferisce ai battiti accentati<br />
della musica che regolarmente si succedono e danno il carattere della musica stessa. Il<br />
ritmo, comunque, e’ qualcosa di piu’ indefinibile e di piu’ complesso. Possiamo<br />
paragonarlo ad un colore. Vi sono colori base dai quali l'esperto puo’ produrre una infinita<br />
varieta’ di meravigliosi colori. Ugualmente, noi abbiamo il ritmo base in tutte le musiche dei<br />
nostri balli. L'esperto musicista suonera’ numerosi ritmi secondari, dando cosi’ alla musica<br />
un carattere completamente differente, nei quali l'esperto ballerino si sforzera’ di<br />
esprimersi. In pratica pero’, nel ballo col termine di ritmo viene indicata la<br />
successione ritmica dei passi in una figura base, ovvero, ad esempio: QQS , oppure S<br />
QQS, oppure ancora QQS S QQS. Il ritmo, ad es., del giro a sinistra del FOX-TROT sara’:<br />
SSS QQ(S) con chiusura finale al secondo Q che e’ l'ultimo passo del giro; il passo lento<br />
che alcune volte viene indicato come ultimo passo (S) va inteso come primo passo della<br />
figura successiva. Si ricorda che con la sigla Q si indica un passo veloce (e che<br />
generalmente, ma non sempre, occupa un solo battito musicale), mentre con la sigla S si<br />
indica una passo lento (e che generalmente, ma non sempre, occupa due battiti musicali).<br />
Nel valzer viennese, per esempio, il ritmo d'esecuzione dei passi e’ considerato costante<br />
cioe’ ogni passo occupa sempre un battito; musicalmente pero’ il ritmo del valzer viennese<br />
e’ di natura molto complessa, in estrema sintesi prevede le seguenti particolarita’:<br />
a) il primo battito di ogni battuta e’ piu’ accentuato degli altri due,<br />
b) ad ogni otto battute (semifrase) vi e’ una modifica alla musicalita’ di esecuzione,<br />
c) ad ogni sedici battute (frase musicale) vi e’ una piu’ profonda modifica alla<br />
musicalita’ strumentale d'esecuzione da parte dell'orchestra, ad ogni due frasi<br />
musicali (32 battute) puo’ anche essere modificata la velocita’ d'esecuzione (in<br />
aumento) oltre che la musicalita’ strumentale dell'orchestra. Questo aumento di<br />
velocita’, pero’, si verifica solamente nelle versioni originali del valzer viennese ma<br />
non e’ usato nell'esecuzione da competizione; inoltre il ritmo musicale coinvolge<br />
anche molteplici aspetti della musicalita’, del motivo, del canto, della melodia, ecc.<br />
ecc.<br />
Sequenza: la combinazione e l'amalgamazione di due o piu’ figure base.<br />
Spazzolare: quando il piede si sposta da una posizione aperta ad un'altra posizione<br />
aperta, il verbo "spazzolare" e’ usato per indicare che questo piede deve essere unito<br />
al piede di supporto del peso, ma senza spostare il peso del corpo (es: il 6° passo<br />
della dama nel giro a destra con pivot del valzer lento).<br />
Tempo: numero di battiti in ogni battuta o misura musicale.<br />
Misura: e’ il termine che indica in numero di battiti di cui e’ composta una battuta; ad es:<br />
il valzer misura in tre tempi (cioe’ ogni battuta e’ formata da tre battiti), la mazurka misura<br />
in tre tempi (cioe’ ogni battuta e’ formata da tre battiti), la polka misura in due tempi (cioe’<br />
ogni battuta e’ formata da due battiti). Quindi misura e’ sinonimo di battuta.<br />
Variazione: figura variata e piu’ complicata, in aggiunta alle figure base.<br />
17
Veloce: termine usato per la cadenza dei passi. Un passo veloce occupa sempre meta’<br />
tempo di un passo lento. Di solito un passo veloce occupa un battito mentre un passo lento<br />
occupa due battiti.<br />
Velocissimo: termine usato per indicare che un passo occupa solo mezzo battito e di<br />
solito viene indicato con il simbolo "&" oppure con la lettera "e".<br />
Velocita’: indica la velocita’ della musica (cioe’ il numero di misure o battute in un<br />
minuto). Le velocita’ di gara sono prescritte ufficialmente dalle federazioni in relazione al<br />
tipo di ballo e, alcune volte, anche dalla categoria delle coppie in gara.<br />
18
NOZIONI FON<strong>DA</strong>MENTALI SUL <strong>BALLO</strong><br />
Balli lungo le pareti e Balli sul posto<br />
I balli si eseguono o lungo le quattro pareti della pista o in un settore della stessa. Nel<br />
primo caso va ricordato che e’ obbligatorio muoversi in senso antiorario. I balli lungo le<br />
pareti sono o camminati o saltati o completamente girati. I balli sul posto sono quelli che si<br />
eseguono su un settore della pista senza muoversi lungo le quattro pareti. Alcuni balli<br />
presentano sia figure camminate che figure sul posto.<br />
Balli che si eseguono girando sulla pista lungo le pareti:<br />
tango<br />
quickstep<br />
slow foxtrot<br />
valzer inglese<br />
valzer viennese<br />
fox trot<br />
mazurka<br />
polka<br />
Balli che si eseguono in un settore della pista:<br />
cha cha<br />
jive<br />
rumba<br />
mambo<br />
merengue<br />
salsa<br />
Balli con figure camminate sul posto:<br />
paso doble<br />
samba<br />
beguine<br />
Come si vede, si eseguono girando sulla pista lungo le pareti tutte le danze appartenenti<br />
alle discipline STAN<strong>DA</strong>RD, <strong>BALLO</strong> <strong>DA</strong> <strong>SALA</strong> e <strong>LISCIO</strong> <strong>UNIFICATO</strong>, mentre si eseguono<br />
sul posto le <strong>DA</strong>NZE LATINO-AMERICANE e CARAIBICHE.<br />
Relativamente alla disciplina <strong>DA</strong>NZE JAZZ, per quanto superfluo, va precisato che,<br />
escluso il blues che si balla lungo le pareti della pista, le altre danze si eseguono su un<br />
settore della stessa (boogie woogie, rock 'n' roll, twist, disco dance, charleston).<br />
19
L’allineamento<br />
Il significato di tale termine si e’, attraverso gli anni, diluito finendo per indicare unicamente<br />
la direzione in entrata e/o in uscita di un passo o di una figura. Per questo motivo il<br />
riferimento convenzionale e’ dato dalla linea di ballo, ossia dalla linea di progressione in<br />
senso antiorario lungo i quattro lati della pista.<br />
Il rispetto dell'allineamento non e’ affatto secondario nell'esecuzione di un programma di<br />
ballo. E' chiaro che bisogna distinguere tra varie situazioni.<br />
Se stiamo in balera, se balliamo in piazza, magari tra la folla di una sagra, non possiamo<br />
avere eccessive preoccupazioni di allineamento.<br />
Ma sulla pista di una scuola e’ obbligatorio per il maestro insegnarlo in relazione ad ogni<br />
passo, ed e’ importante per l'allievo il metterlo in pratica. Nelle gare, le coppie che non<br />
rispettano le regole dell'allineamento non fanno certamente bella figura.<br />
Per quanti si preparino a sostenere l'esame di maestro, infine, preciso che l'allineamento di<br />
tutte le figure del programma e’ parte integrante dello stesso.<br />
Per quanto superfluo, vale la pena ricordare che nella costruzione delle amalgamazioni gli<br />
allineamenti devono essere compatibili fra di loro. Ogni figura deve avere:<br />
in entrata, lo stesso allineamento con cui finisce la figura precedente<br />
in uscita, lo stesso allineamento con cui inizia la figura successiva<br />
I balli si eseguono o lungo le quattro pareti della pista o in un settore della stessa. Nel<br />
primo caso va ricordato che e’ obbligatorio muoversi in senso antiorario. I balli lungo le<br />
pareti sono o camminati o saltati o completamente girati. I balli sul posto sono quelli che si<br />
eseguono su un settore della pista senza muoversi lungo le quattro pareti. Alcuni balli<br />
presentano sia figure camminate che figure sul posto.<br />
Per definire i vari tipi di allineamento alla Linea di Ballo si prendono a riferimento la fronte e<br />
le spalle dei ballerini. Pertanto abbiamo cinque tipi di allineamento rispetto alla fronte e<br />
cinque tipi rispetto alle spalle. Nel presente grafico sono illustrati i cinque tipi di<br />
allineamento rispetto alla fronte.<br />
20
Come si contano i passi<br />
I passi si possono (devono) contare in due modi:<br />
• con LENTO, VELOCE, &<br />
• con i numeri, anche utilizzando la & ove necessario<br />
Il triplo passo si puo’ contare in vari modi:<br />
• cha-cha-cha,<br />
• cha-cha-1,<br />
• 1&2,<br />
• V&V,<br />
• 1-2-&.<br />
Contare i passi non e’ un optional. E' una regola fondamentale senza la quale ballare<br />
diventa difficile se non impossibile. Per eseguire una qualsiasi figura e’ necessario sapere:<br />
• come si chiama<br />
• il tempo<br />
• di quanti passi si compone<br />
• il valore ritmico dei singoli passi<br />
o uno slow corrisponde a 2 battiti<br />
21
o un quick corrisponde ad un battito<br />
o la & corrisponde a mezzo battito e si abbina sempre al quick che precede e<br />
che a sua volta assume il valore di mezzo battito.<br />
Non si possono ballare TANGO, QUICKSTEP, SLOW FOXTROT, FOX TROT se non si<br />
conosce il numero di passi di ogni figura e se non si sa per ogni passo se trattasi di un<br />
veloce o di un lento.<br />
Il primo compito del maestro di ballo e’ quello di educare gli allievi a riconoscere le singole<br />
figure. All'allievo non serve apprendere e imparare mnemonicamente una lunga sequenza<br />
di passi lenti e di veloci: si diventa schiavi di una amalgamazione fissa ed immutabile.<br />
L'allievo, con un minimo di attenzione e di sforzo, e con l'insegnamento scrupoloso del<br />
maestro, deve imparare ad estrapolare da una amalgamazione le singole figure che la<br />
compongono: deve insomma capire dove finisce una figura e dove ne comincia un'altra. In<br />
tal modo acquisira’ uno strumento fondamentale per:<br />
• ballare con spontaneita’ e consapevolezza<br />
• affrontare piste affollate, sentendosi a suo agio, per saper modificare all'occorrenza<br />
qualsiasi amalgamazione<br />
• costruirsi liberamente un programma, adattandolo a particolari esigenze di<br />
ambiente e di partner<br />
• discutere di teoria<br />
• interpretare un manuale<br />
Tecniche di Tango e Valzer<br />
Inclinazioni e Giri<br />
Le inclinazioni del corpo si usano nei giri dove hanno una duplice funzione:<br />
• potenziare l'effetto estetico<br />
• assicurare il massimo equilibrio alla coppia<br />
Non si usano nel giro spin data la velocita’ con cui lo stesso deve essere eseguito.<br />
Il grado di inclinazione deve essere giusto e non eccessivo. I due partners devono fare in<br />
modo che durante l'inclinazione i loro corpi girino con armonia formando un tutt'uno. Se la<br />
posizione della coppia e’ corretta (e quella dei piedi altrettanto) si puo’ ottenere un unico<br />
baricentro riferito al sistema dei corpi in rotazione. In pratica il centro di massa diventa<br />
quello relativo al peso complessivo della coppia. In tal caso si raggiunge la massima resa<br />
dal punto di vista coreografico.<br />
Il Giro<br />
Il giro e’ un movimento naturale dell'arte del danzare, forse ne e’ l'essenza stessa. Non<br />
esiste un ballo senza evoluzioni, giravolte e rotazioni; e difficilmente fra le centinaia di<br />
figurazioni esistenti se ne trova qualcuna che non abbia una sua quantita’ (percentuale) di<br />
giro.<br />
Per capire l'onnipresenza del movimento girato basta un velocissimo excursus sulle varie<br />
discipline:<br />
Le Danze Latino-americane e Caraibiche consistono essenzialmente in giochi di rotazioni,<br />
giri completi e semigiri. Trattandosi di balli sul posto, e’ chiaro che la loro architettura<br />
faccia perno su movimenti rotatori in tutte le direzioni.<br />
Il Liscio Unificato, tranne la camminata della Mazurka e della Polka, e’ un continuum di giri<br />
a destra e a sinistra.<br />
2 balli su 5 delle Danze Standard (Valzer Viennese e Valzer Inglese) e 1 ballo su tre del<br />
Ballo da Sala (Valzer Lento) sono completamente girati.<br />
Tango, Quickstep, Slow Foxtrot, Fox Trot. Questi balli, oltre ad avere i classici giro naturale<br />
e giro rovescio, presentano un numero considerevole di figure girate.<br />
22
Per quanto riguarda le Danze Jazz (boogie-woogie, rock 'n' roll, twist, disco dance,<br />
charleston, blues), e’ sufficiente dire che esse sono le piu’ aperte alla libera interpretazione<br />
individuale; per cui, oltre ai giri specificamente codificati, non ci sono limiti all'inserimento<br />
di figure girate mutuate da altre danze.<br />
E' appena il caso di sottolineare che oltre le espressioni giro naturale chiuso, giro naturale<br />
aperto, giro rovescio chiuso, giro rovescio aperto, sono stati coniati molti termini per<br />
descrivere figure la cui principale caratteristica consiste in un giro parziale o totale.<br />
L'elenco che segue comprende solo una parte di questi termini:<br />
pivot<br />
doppio pivot<br />
pivot rovescio<br />
spot turn<br />
quarti di giro<br />
giro naturale spin<br />
doppio spin naturale<br />
doppio spin rovescio<br />
chasse reverse turn<br />
giro impetus<br />
natural twist turn<br />
top spin<br />
zig zag<br />
hover cross<br />
curved feather<br />
outside swivel<br />
giro rock<br />
fleckerl naturale<br />
fleckerl rovescio<br />
alemana<br />
natural top<br />
spiral<br />
american spin<br />
simple spin<br />
stop and go<br />
spanish arms<br />
rolling off the arm<br />
MCC, PMCC, FP<br />
Ogni volta che si effettua un giro si muovono la gamba interessata e<br />
contemporaneamente, nella stessa direzione, spalla ed anca opposte a tale gamba.<br />
Questo movimento di spalla ed anca prende il nome di Movimento Contrario del Corpo.<br />
Trattandosi di un movimento naturale, spesso lo si effettua automaticamente. E'<br />
importante farlo senza accentuarlo.<br />
Come avviene il Movimento Contrario del Corpo<br />
tipo di giro piede spalla/anca<br />
a destra avanzando destro sinistra<br />
a destra indietreggiando sinistro destra<br />
a sinistra avanzando sinistro destra<br />
a sinistra indietreggiando destro sinistra<br />
nota: si consiglia di iniziare il MCC sempre con la spalla quando si gira in avanti e con<br />
l'anca quando si gira indietro.<br />
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La Posizione Movimento Contrario del Corpo<br />
E' una posizione piu’ che un movimento: precisamente si ha quando il piede che muove<br />
incrocia avanti o dietro il piede portante. Cio’ avviene nelle figure di promenade e nei<br />
movimenti eseguiti Fuori Partner. Va precisato che la PMCC nasce da una esigenza di tipo<br />
pratico: un passo portato all'esterno del partner deve essere trasversale al corpo, altrimenti<br />
si perde il contatto fisico.<br />
Fuori Partner<br />
E' la posizione di un partner rispetto all'altro. Il piede che muove del partner che procede in<br />
avanti e’ portato a fianco al partner che si muove all'indietro: all'esterno dell'area dei piedi<br />
di quest'ultimo. Per questo motivo, quando si parla di Fuori Partner ci si riferisce a chi<br />
muove in avanti. Il partner che procede di spalle esegue contemporaneamente una PMCC.<br />
Passo Base<br />
Nei balli non esiste una figura che si chiama passo base in quanto figura necessariamente<br />
iniziale o propedeutica rispetto ad altre. Esistono tante figure di varia lunghezza (tempo) e<br />
di varia difficolta’, che cominciano col piede destro o col sinistro. Ognuna di esse ha un<br />
nome: le danze STAN<strong>DA</strong>RD e LATINO-AMERICANE hanno quasi sempre un nome<br />
inglese (Il termine 'basic' ricorre nella denominazione di diverse figure della disciplina<br />
<strong>DA</strong>NZE LATINO AMERICANE, senza peraltro conferire a tali figure particolari funzioni di<br />
propedeuticita’ o di priorita’ didattiche.)<br />
basic movement (RUMBA, PASO DOBLE)<br />
alternative basic movement (RUMBA)<br />
close hip twist basic (RUMBA)<br />
natural basic movement (SAMBA)<br />
progressive basic movement (SAMBA)<br />
reverse basic movement<br />
outside basic (SAMBA)<br />
close basic (CHA CHA)<br />
cross basic (CHA CHA)<br />
open basic (CHA CHA)<br />
basic in place (CHA CHA, JIVE)<br />
side basic (CHA CHA)<br />
basic in fallaway (JIVE)<br />
Nella piena liberta’ d'insegnamento ogni maestro stabilisce quali figure insegnare per<br />
prime all'interno di ciascun ballo. All'inizio si individua una figura obiettivamente semplice e<br />
la si assume come 'passo base' per gli esercizi necessari. E' anche possibile fissare<br />
teoricamente una base ritmica e costruirvi sopra un passo chiamato di base per<br />
comodita’ che, pur non corrispondendo ad alcuna figura esistente, serve tuttavia a far<br />
capire all'allievo le caratteristiche fondamentali di un ballo: stile, grinta, posizione della<br />
coppia, tipo di camminata, presa e portamento, posizione delle ginocchia, ecc.<br />
L'allenamento su una o piu’ figure semplici e’ molto importante. Risulterebbe perfino piu’<br />
complicato e didatticamente sconsigliabile l'approccio degli allievi ad una danza attraverso<br />
le figure piu’ difficili.<br />
L'apprendimento di una danza deve essere graduale e al tempo stesso totale. Per<br />
imparare bene un ballo e’ indispensabile coglierne la spiritualita’, sentirlo come fonte di<br />
armonia. Non basta il tecnicismo sulle piste.<br />
Nella storia delle danze hanno vinto quelle piu’ forti. Si sono affermate alla distanza quelle<br />
dotate di originale potenza evocativa, di carattere, di timbro artistico univoco ed irripetibile.<br />
Sono questi gli elementi che si devono interiorizzare di un ballo prima ancora che le varie<br />
figurazioni.<br />
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Tornando al passo base, esso serve ad entrare in un determinato ritmo e a viverlo come<br />
movimento specifico, non soltanto dal punto di vista fisico (del corpo), ma anche dal punto<br />
di vista dell'ispirazione (della mente e del cuore). Solo in tal modo si avra’ una convinta e<br />
convincente interpretazione.<br />
Fra i grandi balli, non ne esistono due che possano confondersi fra di loro o che abbiano<br />
uguale tipo di 'colori e sapori'. Anche se si usano gli stessi termini per descrivere<br />
elevazioni, inclinazioni, giri, ecc., le modalita’ di esecuzione variano di volta in volta. Un<br />
giro a sinistra di valzer (viennese o inglese) e’ cosa ben diversa da un giro a sinistra di<br />
tango o di fox trot.<br />
La Musica<br />
Sulla musica da ballo ci sarebbe ben poco da dire, se non che deve essere perfetta. Una<br />
base musicale scadente e inadeguata non merita di essere ballata. A tal fine vale la pena<br />
chiarire subito la differenza fra musica ballabile e non ballabile, senza confondere la<br />
musica ballabile con quella artistica.<br />
Il ballo ha delle regole precise: metrica, sintassi, velocita’, pause. Tra il ballo e la musica<br />
corrispondente deve realizzarsi una perfetta coincidenza. Senza la giusta base ritmica, il<br />
ballo perde quel supporto che e’ fondamentale ai fini del suo stesso dispiegarsi. La musica<br />
quindi, e’ come il punto di partenza e il punto di arrivo della danza. E' l'ossigeno<br />
indispensabile alla vita: non deve essere inquinato.<br />
Siccome i movimenti devono coincidere col ritmo, il rapporto tra il ballo e la musica si puo’<br />
paragonare a due architetture sovrapposte facenti parte di un unico progetto.<br />
Non tutto cio’ che si suona e’ ballabile nel senso tradizionale del termine. In pratica noi<br />
balliamo quelle musiche immediatamente riconducibili ai ritmi per i quali sono stati creati i<br />
balli ufficiali. Insomma, per ballare il Tango deve essere suonato un Tango, per ballare il<br />
cha cha cha deve essere suonato un cha cha cha: nell'osservanza scrupolosa dei tempi<br />
che tango e cha cha cha richiedono.<br />
Chi esegue una musica da ballo deve servire umilmente due padroni: la Musica ed il Ballo.<br />
Le regole di base per suonare o per comporre musica da ballo partono dal rispetto delle<br />
convenzioni relative alle battute per minuto (vedere voce specifica). La libera<br />
interpretazione del musicista non deve discostarsi molto dai valori stabiliti, altrimenti si<br />
altera la natura del ballo. Se un Valzer Inglese viene suonato a 40 battute per minuto<br />
anziche’ alle 29-30 previste, le coppie di ballerini diventano coppie di comici...<br />
all'inseguimento del ritmo.<br />
La Musica d'Arte, quando e’ ballabile da’ un valore aggiunto alla danza. Se non e’<br />
ballabile, la si deve apprezzare ascoltandola. Per far capire bene questo concetto senza<br />
essere frainteso, cito un grandissimo artista: Richard Clayderman. Le sue musiche e i suoi<br />
arrangiamenti sono opere d'arte, ma non sempre sono ballabili perche’ egli, da artista,<br />
persegue il supremo fine di produrre bellezza, oltre ogni limite ed oltre ogni regola. Un altro<br />
esempio, forse meglio comprensibile, e’ dato dalla musica di Astor Piazzolla. Piazzolla e’<br />
stato uno dei piu’ grandi musicisti di tango; ma proprio con lui si consumo’ la scissione<br />
definitiva fra musica e danza. Egli rese, volutamente, la musica completamente autonoma<br />
dal ballo, creando un nuovo genere: il jazz-tango. Intese, cosi’, trasformare una semplice<br />
base per danza in grande musica. Per questo motivo, i suoi brani, che durano anche<br />
quindici minuti e piu’, non sono ballabili.<br />
I proprietari di balere e di locali dove si svolgono serate danzanti devono abituarsi a<br />
distinguere fra orchestre che suonano nel rispetto dei tempi regolamentari ed orchestre<br />
cha vanno a ruota libera: queste ultime possono dedicarsi ad altri tipi di spettacolo e di<br />
intrattenimento, ma non sono idonee per il ballo.<br />
Se una orchestra vuole specializzarsi nella musica da ballo deve fare una cosa molto<br />
semplice: prendere la tabella dei tempi e trasformarla nella tavola dei comandamenti...<br />
musicali.<br />
25
La Quadratura<br />
La quadratura e’ la perfetta coincidenza tra una frase o un periodo musicale e<br />
l'amalgamazione costruita su tale frase o periodo. Quando si mettono assieme delle figure<br />
di ballo bisogna fare in modo che il numero totale dei passi sia in linea col numero dei<br />
battiti della frase o del periodo.<br />
In alcuni brani musicali la fine di una frase e’ ben evidenziata da accentuazioni o pause, ed<br />
e’ talvolta introdotta da preziosismi vari. Se, al momento in cui viene suonato l'ultimo<br />
battito di una frase, si sta eseguendo una figura la cui durata va oltre, si crea una<br />
disarmonia... ed e’ la fine del ballo! Basti pensare al tango. Basti pensare alla mazurka, per<br />
la fine della cui frase e’ stata creata una figura specifica che si chiama passo stop.<br />
Le amalgamazioni si devono costruire sulla lunghezza della frase in modo tale che, con<br />
l'ultimo battito, si faccia coincidere l'ultimo passo di una determinata figura o una prevista<br />
pausa (es. passo stop). Per fare cio’ non occorre essere musicisti di professione. Tanto<br />
meglio se si conosce la musica; se non la si conosce, e’ sufficiente un orecchio musicale<br />
allenato: cosa che sicuramente non manca al maestro di ballo.<br />
Naturalmente c'e’ da tener conto di quelle che sono le caratteristiche strutturali dei singoli<br />
balli: della lunghezza delle varie figure, dei passi lenti (2 battiti), dei veloci (1 battito) e del<br />
valore & che equivale a mezzo battito.<br />
Nella m 1 azurka e nel valzer viennese il discorso e’ semplice perche’ il periodo musicale e’<br />
formato da 16 battute per un totale di 48 battiti. Siccome le figure di questi balli hanno una<br />
lunghezza standard di 6 passi e siccome i sei passi sono uguali (senza distinzione fra lenti<br />
e veloci), la quadratura si realizza automaticamente essendo 48 multiplo di 6.<br />
Maggiore attenzione si deve porre nel costruire le amalgamazioni di<br />
TANGO, QUICKSTEP, SLOW FOXTROT e FOX TROT. In questi balli le<br />
figure hanno diverse lunghezze: varia il numero dei passi che possono<br />
essere lenti o veloci.<br />
ALCUNI ESEMPI (Q = quick; S = slow):<br />
TANGO STAN<strong>DA</strong>RD: si dispone di un ventaglio di figure che vanno dal LINK<br />
PROGRESSIVO (QQ) che copre 2 battiti musicali al GIRO NATURALE TWIST (S QQ S<br />
QQ) che copre 8 battiti, al GIRO ROCK (S QQ S QQ S) che copre 10 battiti.<br />
TANGO <strong>DA</strong> <strong>SALA</strong>: si dispone di 19 figure cha vanno dal MEDIO CORTE' (QQ S) che<br />
copre 4 battiti alla BANDIERA (S S S QQ S)che copre 10 battiti.<br />
QUICKSTEP: si dispone di una trentina di figure che vanno dal CROSS SWIVEL (S S S<br />
) che copre 6 battiti alla V6 eseguita dopo i primi tre passi di un giro naturale (S QQ S S<br />
QQ S) che copre 12 battiti, alla classica costruzione ZIG ZAG/LOCK INDIETRO/FINE<br />
CORSA (S S S QQ S QQ S S) che copre 16 battiti.<br />
SLOW FOXTROT: sommando programma ANMB e programma di Alex Moore, si<br />
dispone di una trentina di figure che vanno dai TRE PASSI (QQ S) che copre 4 battiti al<br />
GIRO ROVESCIO (S QQ S QQ S) che copre 10 battiti, all'ON<strong>DA</strong> ROVESCIO (S QQ S QQ<br />
S S S) che copre 14 battiti.<br />
FOX TROT: sommando il programma di Piero Rolando e il programma di Gianni Nicoli si<br />
dispone di 16 figure che vanno dal doppio chasse’ (QQQQ) che copre 4 battiti<br />
all'INNOMINATA (S QQ S S S QQ) che copre 12 battiti.<br />
Un buon metodo di lavoro e’ il seguente:<br />
Si sceglie il brano musicale, lo si ascolta attentamente, si 'misura' la lunghezza delle frasi.<br />
Nell'ovvio rispetto del PRECEDE/SEGUE si scrive una successione di figure conteggiando<br />
i lenti, i veloci e, se presenti nelle figure inserite, i valori & ricordandosi che la & e’ posta<br />
sempre fra due veloci e la combinazione V& oppure Q& equivale ad un battito.<br />
26
Si prova a ballare sul brano scelto l'amalgamazione ipotizzata e si apportano i necessari<br />
aggiustamenti fino a raggiungere la perfetta quadratura.<br />
La Guida nelle Danze Standard e nel Ballo da Sala:<br />
La corretta posizione della coppia e’ determinante ai fini di una guida efficace ed<br />
esteticamente compatibile: la dama deve mantenere permanentemente il contatto fisico<br />
col cavaliere dall'altezza dei fianchi in giu’. Il suo corpo deve essere fermo, pronto a<br />
percepire la guida del giro. Non deve mai anticipare il cavaliere.<br />
Il cavaliere non deve usare la mano sinistra o il braccio sinistro per la guida. Innanzi tutto<br />
usa il corpo. Per introdurre i giri muove leggermente l'avambraccio destro verso l'interno,<br />
aiutandosi con una lieve pressione della mano destra. Attenzione: la mano destra non<br />
deve spingere o tirare la dama mai, nemmeno quando la si porta in promenade. Sara’<br />
sufficiente lavorare con la base della mano oppure con le dita nel modo delicato in cui si<br />
suonerebbe un pianoforte.<br />
La guida del cavaliere deve essere:<br />
• sostanzialmente ferma, precisa e risoluta<br />
• formalmente composta ed elegante<br />
Il cavaliere deve gestire la guida in modo tale che la dama possa sentirla ed avere<br />
contemporaneamente la piu’ ampia facolta’ di movimento. Guida risoluta significa decisa,<br />
non molle; ma non deve diventare per la dama una morsa o una camicia di forza. La dama<br />
dal canto suo deve mantenere la spontaneita’ e la morbidezza del corpo senza<br />
aggrapparsi al cavaliere e senza dare questa sensazione. I suoi movimenti, quantunque<br />
condizionati dalle scelte del cavaliere, devono apparire contemporanei e non successivi<br />
all'azione di guida del partner.<br />
Nelle danze latino-americane e caraibiche si puo’ parlare di due tipi di<br />
guida: una di tipo fisico, una di tipo indicativo.<br />
Nella guida di tipo fisico il cavaliere trasmette i comandi con il braccio che sta a contatto<br />
con la dama. La dama deve mantenere una certa tensione nelle sue braccia in modo da<br />
creare una contrapposizione di spinte. Il cavaliere deve gestire la guida su questo sistema<br />
di forze contrapposte.<br />
La guida definita di tipo indicativo e’ quella in cui il cavaliere usa corpo, braccia e mani per<br />
far capire immediatamente alla dama i movimenti e le figure che egli intende farle<br />
eseguire.<br />
L'Allievo<br />
L'allievo e’ il destinatario dell'insegnamento e al tempo stesso il protagonista numero uno<br />
della scuola di ballo. Se non ci fossero gli allievi non esisterebbero nemmeno le scuole.<br />
Attraverso la preparazione degli allievi si puo’ giudicare l'opera del maestro.<br />
Il maestro di ballo, di fronte ad una nuova classe, gia’ dalle prime lezioni puo’ capire alcune<br />
cose importanti che riguardano gli allievi:<br />
• il livello culturale<br />
• le conoscenze di base relative alle danze<br />
• le attitudini e le propensioni al movimento ritmico<br />
• il grado di affiatamento di ognuno col proprio partner<br />
• la capacita’ di sentire e interpretare le basi musicali<br />
• gli interessi per particolari balli<br />
• la disponibilita’ ad apprendere i termini tecnici e ad imparare i nomi delle figure<br />
Saper valutare la classe e’ importante per stabilire i modi e i tempi di svolgimento del<br />
programma e per adattare lo stesso alle esigenze degli allievi e agli eventuali problemi<br />
individuali e collettivi. L'insegnamento deve essere qualificato e al tempo stesso attento ad<br />
27
ottenere risultati positivi dalla grande maggioranza dei destinatari. Se a seguire sono in<br />
pochi e ad avere difficolta’ di apprendimento sono in tanti, il maestro deve effettuare<br />
interventi mirati, anche correggendo il tiro rispetto ai programmi preparati a tavolino. E'<br />
sempre meglio procedere gradualmente e portare avanti l'intera classe, anziche’<br />
accelerare e ritrovarsi con pochi che seguono e con molti che si perdono per strada. (Mi<br />
riferisco naturalmente a classi composte unicamente da persone non interessate e non<br />
destinate alla competizione. Per gli aspiranti competitori le lezioni non possono che essere<br />
individualizzate e/o a livello di coppia).<br />
Il linguaggio tecnico e’ spesso inevitabile, come avviene in qualsiasi disciplina, per<br />
facilitare il dialogo. Ma se esso dovesse rappresentare un ostacolo al dialogo stesso, stanti<br />
le difficolta’ obiettive della classe, il maestro deve trovare il modo piu’ facile ed immediato<br />
di farsi capire, specialmente quando trasmette concetti complicati.<br />
L'impostazione della coppia e lo stile nella esecuzione dei movimenti hanno la loro<br />
importanza. Pertanto, senza eccessivi appesantimenti e forzature, il maestro deve fin<br />
dall'inizio presentare le singole figure con tutti i suggerimenti di natura tecnica e con gli<br />
accorgimenti di natura estetica necessari. Come in tutte le classi delle scuole di ogni<br />
ordine e grado, si verifica inevitabilmente che alcune coppie vadano benissimo, altre si<br />
attestino sulla sufficienza, altre stentino a partire e a capire. L'ideale sarebbe poter<br />
costruire classi omogenee; ma questa e’ solo teoria. Pertanto il maestro deve trovare il<br />
giusto equilibrio nell'introdurre balli ed amalgamazioni, senza danneggiare nessuno:<br />
aiutando chi resta indietro, incoraggiando chi si trova in difficolta’, consentendo ulteriori<br />
progressi a chi primeggia ed e’ desideroso di andare oltre. L'allievo dal canto suo deve<br />
cercare di trarre il massimo profitto dalle lezioni del docente. Egli paga per acquisire<br />
determinate conoscenze e per sviluppare specifiche abilita’. Per questo motivo ha diritto<br />
alla massima attenzione e deve pretendere che tutti i dubbi gli siano chiariti. Per chi<br />
intraprenda la strada delle competizioni e’ pleonastico ripetere che il rispetto di tutte le<br />
regole e’ la regola numero uno.<br />
All'allievo non competitore posso dare alcuni consigli:<br />
• Allenarsi a distinguere i balli ascoltando ripetutamente i brani musicali<br />
• Non portare fretta: e’ meglio eseguire poche figure fatte bene che molte fatte male<br />
• Abituarsi a partire all'inizio di una frase musicale<br />
• Dare il giusto peso alla teoria: elevazione, allineamento, quantita’ di giro, ecc.<br />
• Imparare a distinguere le diverse figure di ogni ballo e memorizzarne i nomi, per<br />
poter costruire autonomamente le amalgamazioni<br />
• Imparare a scomporre una amalgamazione, estrapolando e isolando le singole<br />
figure<br />
• Prendere appunti se necessario o chiedere grafici di figure e di passi<br />
• Osservare i movimenti del maestro, dai piedi alle mani<br />
• Misurare la lunghezza dei passi a seconda dei balli<br />
• Contare di volta in volta con i numeri e con i VELOCE/LENTO<br />
• Diventare leggeri ed essere spontanei<br />
• Evitare di litigare con il/la partner, specialmente se si tratta di moglie e marito: chi<br />
capisce prima deve essere paziente con chi capisce dopo. La dama non deve mai<br />
fare confronti fra il suo partner e il suo maestro.<br />
Ricordarsi che:<br />
• il ballo e’ il modo piu’ bello per fare ginnastica e divertirsi<br />
• per divertirsi non serve primeggiare<br />
• anche ai campionati mondiali c'e’ chi arriva primo e chi ultimo.<br />
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Regole d'OroLe regole aiutano a muoversi nel modo giusto. Spesso consentono di<br />
ottenere il massimo del risultato, impegnando il minimo di energie.<br />
• Per chi gareggia e’ obbligatorio attenersi ai canoni stabiliti, sia sul piano formale che<br />
sostanziale. Semplice o complesso che sia un programma di ballo, il rispetto delle<br />
regole assume importanza primaria e decisiva ai fini del giudizio delle giurie.<br />
• Per chi non deve affrontare le competizioni e’ necessario seguire pochi<br />
accorgimenti, al fine di dare un tocco di leggerezza e di grazia ai vari movimenti.<br />
• Riporto alcune regole fondamentali che riguardano l'esecuzione delle Danze<br />
standard e del Ballo da sala. Si tratta di regole consolidate che si tramandano da<br />
una generazione all'altra e che hanno avuto autorevole formulazione nelle opere dei<br />
grandi maestri di ballo.<br />
• I principianti devono preoccuparsi soprattutto di mantenere una posizione eretta il<br />
piu’ possibile armoniosa. Nella primissima fase dell'apprendimento, essi devono in<br />
particolar modo evitare di fare quanto segue:<br />
• guardarsi i piedi o guardare a terra<br />
• essere indecisi sul da farsi<br />
• allontanarsi dal/dalla partner perdendone il contatto fisico<br />
• pensare che le regole siano difficili e possano compromettere la spontaneita’ dei<br />
movimenti<br />
Chi comanda all'interno della coppia?<br />
Almeno sulle piste da ballo, comanda il cavaliere, nel senso che ha funzioni di guida,<br />
gestisce il corpo della dama, controlla il traffico e decide di volta in volta le figure da<br />
eseguire e la direzione di marcia. La dama deve farsi guidare nel migliore dei modi,<br />
agevolando le scelte del partner: ella segue in ogni caso il cavaliere nelle azioni intraprese<br />
e non assume iniziative.<br />
Si puo’ parlare durante il ballo per concordare le figure?<br />
Durante il ballo non si parla: si sorride! Questa e’ la piu’ insistente<br />
raccomandazione che si fa ai ballerini quando devono affrontare le prime gare. E' una<br />
regola non scritta, ma molto importante. Non e’ corretto anticipare verbalmente le figure da<br />
eseguire. Per quanto riguarda la figura (o il piede) di partenza, in tutti i casi non consolidati<br />
dalla prassi, il cavaliere, dopo aver deciso con quale piede partire, mette per tempo il peso<br />
del corpo sull'altro piede.<br />
E' chiaro che quando stiamo fuori dalle gare facciamo quello che vogliamo. In genere, una<br />
coppia affiatata ha per ogni ballo delle sequenze personalizzate di figure; ragion per cui<br />
l'esigenza di scambiarsi informazioni sul programma si riduce al minimo. Cio’ nonostante,<br />
a volte e’ necessario per il cavaliere avvisare la dama prima di particolari figure. Anche una<br />
guida effettuata in maniera impeccabile, con tutti gli espedienti comunicazionali (in codice)<br />
annessi e connessi, qualche volta puo’ risultare insufficiente. Due esempi per tutti possono<br />
essere questi:<br />
TANGO <strong>DA</strong> <strong>SALA</strong>:giro rovescio chiuso o giro rovescio aperto (QQ S QQ S).<br />
Il tempo e’ lo stesso, ma essendoci una variazione sul passo 3 oltre che sul passo 6,<br />
potrebbe ingenerarsi una incomprensione. Infatti, se il cavaliere esegue un giro rovescio<br />
aperto, al 3 va col piede sinistro dietro (spalle LdB) e porta la dama in posizione di Fuori<br />
Partner (fronte LdB). Se viceversa egli esegue un giro rovescio chiuso, al 3 deve incrociare<br />
col piede sinistro avanti al destro, mentre la dama deve incrociare col piede destro dietro al<br />
sinistro. La qual cosa non sempre e’ immediatamente intuibile da parte della dama, se ella<br />
non si aspetta questa figura.<br />
29
FOX TROT:giro a sinistra (S S S S QQ) o zig zag (S S S QQ S). I primi tre<br />
passi sono identici. Se la dama non ha i riflessi prontissimi e il cavaliere introduce uno zig<br />
zag dove lei si aspetta un giro a sinistra, ci puo’ essere qualche problema.<br />
Parlare in questi casi ed in casi analoghi (fuori dalle gare) non e’ peccato. E non e’<br />
sbagliato.<br />
Come intendersi:<br />
come fa il cavaliere a far capire alla dama cosa vuol fare?<br />
Ci sono coppie che ballano a programma: per ogni danza i ballerini eseguono delle<br />
amalgamazioni preconcordate dalla prima all'ultima figura. In questo caso ognuno dei due<br />
partners sa perfettamente cosa fare. Ma non sempre nelle sale affollate e’ possibile<br />
mantenere inalterato un programma di ballo. Spesso si e’ costretti a zigzagare fra altre<br />
coppie introducendo passi compatibili con la situazione determinatasi.<br />
Molte coppie non hanno un programma fisso e quindi di volta in volta mettono in sequenza<br />
nel corso del ballo le figure che conoscono.<br />
In entrambi i casi si pone ad un certo momento la domanda: come fa il cavaliere a far<br />
capire alla dama cosa vuol fare?<br />
La corretta posizione della coppia e’ a tal fine determinante: la dama deve mantenere<br />
permanentemente il contatto fisico col cavaliere dall'altezza dei fianchi in giu’. Il suo corpo<br />
deve essere fermo, pronto a percepire la guida del giro. Non deve mai anticipare il<br />
cavaliere.<br />
Il cavaliere non deve usare la mano sinistra o il braccio sinistro per la guida. Innanzi tutto<br />
usa il corpo. Per introdurre i giri muove leggermente l'avambraccio destro verso l'interno,<br />
aiutandosi con una lieve pressione della mano destra. Attenzione: la mano destra non<br />
deve spingere o tirare la dama mai, nemmeno quando la si porta in promenade. Sara’<br />
sufficiente lavorare con la base della mano oppure con le dita nel modo delicato in cui si<br />
suonerebbe un pianoforte.<br />
La camminata<br />
La camminata costituisce una parte importante delle <strong>DA</strong>NZE STAN<strong>DA</strong>RD e del <strong>BALLO</strong><br />
<strong>DA</strong> <strong>SALA</strong>. Quantunque sia (e debba essere) un movimento spontaneo, ha delle regole<br />
precise che, se rispettate, danno al ballo il cosiddetto tocco di classe.<br />
Generalmente abbiamo la camminata in avanti per il cavaliere e la camminata indietro per<br />
la dama. Nella camminata indietro e’ molto difficile mantenere il giusto equilibrio ed una<br />
posizione esteticamente e tecnicamente perfetta. Per questo motivo il compito della dama<br />
e’ particolarmente impegnativo.<br />
Il cavaliere che esegue la camminata in avanti deve:<br />
inclinare del tanto che occorre il corpo in avanti, facendo cadere il peso sull'avampiede e<br />
mantenendo un equilibrio perfetto, senza mai scomporre la figura;<br />
mantenere il busto in una posizione naturale;<br />
avere le ginocchia rilassate;<br />
effettuare ogni passo facendo in modo che il tacco di un piede e la punta dell'altro tocchino<br />
contemporaneamente il pavimento;<br />
spostare il peso in avanti prima ancora di muovere il piede che deve eseguire il passo;<br />
ripartire il peso sui due piedi solo quando il passo in avanti raggiunge la massima<br />
estensione;<br />
far toccare i lati interni dei piedi ogni volta che esegue un passo in avanti oltre il piede che<br />
sostiene il peso del corpo.<br />
• La dama che esegue la camminata indietro deve:<br />
• inclinare il corpo indietro<br />
30
• fare in modo che il peso cada sui tacchi e non sugli avampiedi;<br />
• fornire al partner una giusta resistenza limitata alla parte bassa del corpo,<br />
accompagnata alla dinamica proiezione all'indietro;<br />
• agevolare i passi in avanti del cavaliere senza essergli mai di intralcio;<br />
• effettuare ogni passo facendo in modo che l'avampiede di un piede e il tacco<br />
dell'altro tocchino contemporaneamente il pavimento;<br />
• graduare l'abbassamento della caviglia in modo giusto rispetto al ritmo e in maniera<br />
tale da non perdere mai il contatto col cavaliere.<br />
Una raccomandazione:<br />
Se il cavaliere esegue dei passi di camminata all'indietro (spalle LdB), l'azione di guida<br />
resta sempre affidata a lui. Per nessun motivo la guida deve essere trasferita alla dama,<br />
nemmeno limitatamente ai passi in cui il cavaliere procede di spalle.<br />
Mani braccia e spalle (Cavaliere)<br />
Il braccio sinistro deve pendere dalla spalla fino al gomito e al gomito deve curvarsi<br />
completamente con l'avambraccio indirizzato in alto<br />
Il collo deve svettare dalle spalle e non sprofondare in esse<br />
Il gomito deve essere sulla stessa linea del dorso<br />
Il palmo della mano sinistra deve trovarsi all'altezza degli occhi, rivolto in avanti, diagonale<br />
al pavimento<br />
Si devono tenere le dita della dama fra pollice ed indice<br />
Il polso sinistro non si deve curvare mai. Gomito e polso devono stare su una stessa linea<br />
diritta, con le nocche della mano leggermente piu’ in alto rispetto al polso stesso<br />
Il braccio destro deve pendere dalla spalla al gomito<br />
Il gomito destro e’ piu’ avanzato rispetto alla spalla in quanto la mano destra si colloca<br />
sotto la scapola sinistra della dama<br />
La testa deve essere sempre eretta, guardando sopra la spalla destra della dama<br />
Mani braccia e spalle (Dama)<br />
Le spalle devono stare giu’ ed essere tenute ferme<br />
Il braccio sinistro poggia sul braccio destro del cavaliere fra gomito e spalla, possibilmente<br />
piu’ vicino alla spalla<br />
La schiena e’ inclinata indietro senza esagerazioni. Lo sguardo va sulla spalla destra del<br />
cavaliere<br />
Il collo deve svettare dalle spalle e non sprofondare in esse<br />
31
La Storia della MAZURKA<br />
LA STORIA DEI <strong>BALLI</strong><br />
Mazurka e’ un termine polacco. Da cosa deriva? Le ipotesi sono diverse, tutte legate alla<br />
POLONIA:<br />
• Masuria, regione che si estende a nord-est fino ai confini della Russia.<br />
• Mezovia, regione settentrionale.<br />
• Mazur o Mazurek, villaggio vicino a Varsavia.<br />
• Mazur, contadini della Polonia<br />
• Masovia, regione che si trova a sud.<br />
• Laghi Masuri.<br />
Non si puo’ fissare con precisione una data di nascita: gli studiosi la collocano comunque<br />
attorno agli inizi del 1500. Per due secoli visse nella semiclandestinita’, ballata dai ceti<br />
sociali medio-bassi.<br />
Nel corso del 1700 questa danza entro’ nelle abitudini del popolo che la ballava in<br />
contrapposizione alla polacca. La mazurka si poneva come alternativa alla polacca sotto<br />
vari aspetti: musicali, culturali e tecnici:<br />
• La polacca era lenta; la mazurka era briosa.<br />
• La polacca era in tempo binario; la mazurka in ternario.<br />
• La polacca era aristocratica, si ballava nelle corti; la mazurka era il ballo della<br />
povera gente.<br />
Nonostante l'umilta’ delle origini, la mazurka si diffuse in Ungheria, Russia, Germania,<br />
Francia ed Inghilterra. La sua diffusione fu favorita dalle opere di grandi musicisti quali<br />
Chopin, Kaikovskij, Szimanovskij. Solo Chopin, fra il 1820 e il 1849 produsse 59 mazurke<br />
che in omaggio alla Polonia avevano il sapore dei canti popolari della sua gente.<br />
Questo ballo si presto’ fin dall'inizio a molteplici interpretazioni. Date le sue caratteristiche<br />
musicali, con le pause scandite inequivocabilmente, creava grandi opportunita’ di<br />
performance e di improvvisazione. Agli inizi del 1800 si era arrivati a codificare ben 56<br />
figure di mazurka, compreso il colpo di tacco che segnava la chiusura di ogni sequenza<br />
coreografica.<br />
Il piu’ grande studioso e teorico di mazurka fu il maestro Henry Cellarius che codifico’ le<br />
piu’ importanti figure di base. Nel manuale LA <strong>DA</strong>NSE DES SALONS (1847) egli sostenne<br />
l'assoluta liberta’ del cavaliere di personalizzare questo ballo, pur nel rispetto dei criteri e<br />
dei movimenti fondamentali. Nella mazurka la dama aveva il privilegio di scegliere il<br />
cavaliere e, conseguentemente, il dovere di affidarsi ed abbandonarsi a lui mantenendo un<br />
portamento maestoso. Dalla sua capacita’ di farsi guidare e gestire, dipendeva l'armonia<br />
del ballo, oltre che dalla fantasia, dalla abilita’ e dalla determinazione del cavaliere. Mi<br />
piace riportare a tale proposito una espressione usata dagli autori di L'ABC DEL <strong>BALLO</strong><br />
Regazzoni, Rossi, Sfragano: "La dama e’ una stella". Sono perfettamente d'accordo.<br />
Aggiungo solo che questa verita’ va oltre la mazurka. In tutti i balli, e’ la donna che fa<br />
spettacolo: con i suoi abiti, con i suoi movimenti, con la sua grazia... e con la sua bellezza.<br />
Data l'adattabilita’ della mazurka e data la spettacolarita’ delle sue figure, Cellarius la<br />
innesto’ su altri balli, creando tre binomi di danze:<br />
• polca-mazurca;<br />
• quadriglia-mazurca;<br />
• valzer-mazurca (Cellarius valse).<br />
Secondo il Maestro Pietro Mormino, la polca_mazurca nacque perche’ la mazurca riusciva<br />
difficile a tante persone (specialmente in Francia), per via delle molte figure complicate che<br />
32
vi erano state introdotte. Al fine di semplificare tale ballo, si collego’ il suo passo base a<br />
quello della polca.<br />
Sempre secondo il Maestro Mormino, comunemente la mazurca veniva ballata in questo<br />
modo:<br />
• "strisciare per una ventina di centimetri il piede sinistro, lateralmente a sinistra;<br />
• accostare il piede destro al sinistro,<br />
• scacciare il piede sinistro leggermente avanti.<br />
• ripetere i tre movimenti cominciando col destro."<br />
In Italia la mazurka si diffuse, soprattutto al Nord, nella seconda meta’ dell'Ottocento. Fece<br />
talmente presa sulla gente che divento’ il ballo di tutte le feste e di tutte le occasioni<br />
d'allegria. Parallelamente e’ stata per tanti anni oggetto di studio e perfezionamenti da<br />
parte di musicisti, maestri e ballerini. L'orchestra (Secondo) Casadei, grazie ad una<br />
paziente opera di rielaborazione di brani classici, iniziata nel 1925, ha il merito di averla<br />
portata in giro per le piazze d'Italia facendo innamorare giovani e vecchi per questo ballo<br />
che possiamo definire simbolo di buonumore e di spensieratezza. Sta di fatto che, pur<br />
essendo un ballo polacco, la mazurka si considera oggi come facente parte della nostra<br />
tradizione coreutica.<br />
Perche’ questo ballo ha poche figure, nonostante la fantasia degli italiani?<br />
Per rispondere a questa domanda dobbiamo fare un passo indietro.<br />
Da quando e’ entrata in Italia, nella seconda meta’ dell'800, la mazurka e’ stata sottoposta<br />
ad una serie di elaborazioni. Trattandosi di una danza molto amata e molto praticata,<br />
numerose sono state le personalizzazioni che ha subito da parte dei ballerini e le<br />
caratterizzazioni regionali e locali. Basti pensare che agli inizi dell'800, quando essa era<br />
ballata in quasi tutta l'Europa, si arrivo’ a catalogare ben 56 figure. Oltre ad un numero<br />
considerevole di variazioni, abbiamo anche diverse tecniche di ballo. La figura denominata<br />
camminata progressiva bilaterale e’ in realta’ un modo tutto particolare di gestire le varie<br />
fasi del ballo: dalla camminata, ai giri, allo STOP. Per evitare che alle gare<br />
(esclusivamente italiane) si creasse confusione, nell'ambito della disciplina <strong>LISCIO</strong><br />
<strong>UNIFICATO</strong> sono state fissate delle regole precise e degli standard validi per tutti i<br />
competitori. In tale logica si sono enucleate le figure piu’ significative, senza esagerazioni<br />
sul piano quantitativo, e si e’ fissato un programma minimo sul quale impostare le<br />
competizioni.<br />
33
La Storia della POLKA<br />
Il termine polka e’ di origine ceca. L'incertezza dell'etimo ha lasciato poco spazio per le<br />
ipotesi di significato. Forse vuol dire polacca. Forse deriva da pulk o pulka: meta’. In tal<br />
caso starebbe a sottolineare il mezzo passo caratteristico di questo ballo.<br />
La polka (polca), dal punto di vista musicale, prende le mosse dai ritmi di<br />
accompagnamento di alcune danze folkloristiche molto diffuse in Boemia agli inizi del<br />
1800. Come ballo e’ una raffinata evoluzione di quelle stesse danze.<br />
La storia di questo ballo e’ avvolta di mistero e di leggenda. Tutti gli studiosi riportano<br />
l’ipotesi dello storico boemo Alfred Waldau:<br />
“Nell'anno 1830, il maestro di musica Jesep Neruda, insegnante a Praga, dopo aver<br />
osservato una contadinella che cantando ballava e saltava, intui’ che elaborando quei<br />
passi e quel motivo musicale, poteva creare un grande ballo. Cosi’ fece, e lancio’ la polka,<br />
prima nella sua cita’a’ , e dopo a Baden, dove fu accolta con un entusiasmo incredibile.<br />
Nel 1835 il Corpo musicale dell'esercito della Boemia apri’ il repertorio con un brano di<br />
polka. Da quel momento tutta l'Europa se ne innamoro’, e la passione per questo tipo di<br />
musica entro’ nei santuari dell'epoca, dal Teatro Alla Scala di Milano all'Odeon e all'Opera<br />
di Parigi, al Her Majesty's Theatre di Londra. A Parigi fu portata dal maestro Henry<br />
Cellarius il quale pretese di far credere che la polka fossa una sua invenzine.”<br />
Secondo G. Gavina "la polka ci viene dall'Ungheria, ma e’ ritenuta, come indica anche il<br />
suo nome, una variante boema d'una danza d'origine polacca".<br />
Il primo compositore che si dedico’ a scrivere musiche di polka fu il boemo Franz Hilmar.<br />
Molti musicisti seguirono il suo esempio. Johann Strauss figlio ne compose 163 brani.<br />
Per quanto riguarda la elaborazione della tecnica di ballo, si svilupparono due STILI che si<br />
rifacevano a due diverse scuole di pensiero, entrambe con epicentro Parigi: il metodo<br />
CORALLI e il metodo CELLARIUS:<br />
Eugene Coralli era una grande coreografo e mise a punto una tecnica elegante e raffinata,<br />
adatta al teatro e ad un pubblico dotto.<br />
Henry Cellarius era un affermato maestro di ballo da sala, e propose una tecnica capace di<br />
esaltare la irruenza e la istintivita’ della polka, al punto da scatenare ogni genere di<br />
sfrenatezze.<br />
Il problema polka occupava il centro dei dibattiti e delle attenzioni, sia fra la gente comune<br />
che nel fronte delle autorita’ e dei giornalisti. Per questo motivo era difficile contenere la<br />
controversia entro i normali limiti della convivenza 'ideologica'. Si erano formati degli<br />
schieramenti contrapposti anche con punte di fanatismo esasperato. Il clima generale era<br />
quello che prepara le grandi sfide. Il mondo della cultura e della stampa sponsorizzava il<br />
metodo CORALLI; l'opinione pubblica era divisa quasi a meta’, con una leggera preferenza<br />
per il metodo CELLARIUS. Si arrivo’ ad una pubblica esibizione organizzata<br />
congiuntamente dai rappresentanti dei due schieramenti. Fu un match in piena regola.<br />
Cellarius volle esibirsi per primo, ballando con sua sorella; ma incontro’ notevoli difficolta’ a<br />
cimentarsi su un brano musicale che non conosceva, in quanto preparato dall'orchestra<br />
proprio per l'occasione. L'esibizione di Coralli fu perfetta e stilisticamente superiore:<br />
stravinse.<br />
Intanto prendeva piede una cultura intesa a superare la concezione del ballo come<br />
strumento educativo di buone maniere. Le danze di societa’ si staccavano dai canoni delle<br />
accademie e dei teatri per diventare disciplina autonoma, con proprie regole e propri<br />
programmi. Cellarius aveva perso la battaglia (la sfida), ma col passare degli anni vinceva<br />
la guerra, perche’ questa era la sua idea portante: che la gente si liberasse, attraverso le<br />
danze da salotto, di tutte le rigidita’ che bloccavano ogni forma di naturalezza e di<br />
spontaneita’.<br />
34
La polca e’ stata veloce fin dal suo nascere: col metodo Cellarius i ballerini avevano un<br />
contatto permanente, tecnicamente funzionale all'equilibrio della coppia. I seguaci di<br />
questo metodo aumentarono sempre di piu’, sia fra i maestri sia fra i giovani danzatori.<br />
All'occhio dei benpensanti la polka ballata in tale modo apparve scandalosa. Non<br />
mancarono le polemiche e le condanne nei confronti di quanti se ne facevano promotori e<br />
assertori. Molti proprietari di locali cercarono di impedire lo svolgimento di questo ballo, in<br />
quanto lo stesso, eseguito in modo caotico e violento dalle coppie in preda a una vera e<br />
propria trance, causava danni materiali (volavano tavoli e sedie, piatti e bottiglie) e<br />
allontanava irrimediabilmente la clientela piu’ tranquilla e moderata.<br />
Ma l'ondata di simpatia per questa nuova forma di divertimento cresceva a dismisura: in<br />
realta’ si sentiva il bisogno di evadere dalla monotonia delle danze a coppia aperta, dalla<br />
cultura delle quadriglie che erano diventate dei riti veri e propri con tutta una serie di<br />
rigidita’ e nei comportamenti e negli abbigliamenti. La polka era percepita dalle masse<br />
come simbolo di allegria e di spontaneita’. Con queste caratteristiche si sviluppo’ anche in<br />
Inghilterra e negli Stati Uniti, dove non mancarono i censori.<br />
Verso la fine del 1800 la moda della polka fini’.<br />
Attualmente essa e’ ballata solamente negli Stati uniti e in Italia.<br />
In Italia ha avuto enorme diffusione, sia negli ambienti della danza specializzata, sia nei<br />
vari strati della popolazione. Questo ballo si presenta come il piu’ adatto ai momenti di<br />
spensieratezza e di festa. Si presta alla improvvisazione ed alla inventiva, pur richiedendo<br />
preparazione teorica e formale. Molti continuano a ballare la polka con passi camminati<br />
che ricalcano il vecchio one step<br />
Gli Organismi italiani preposti al settore della Danza Sportiva, preso atto del livello di<br />
penetrazione di questo ballo, lo hanno adottato come danza nazionale inserendolo nella<br />
disciplina <strong>LISCIO</strong> <strong>UNIFICATO</strong>, assieme a Mazurka e Valzer Viennese.<br />
35
La Storia del VALZER<br />
Se il valzer non fosse stato un ballo cosi’ famoso ed importante quale invece e’ diventato,<br />
forse non si sarebbe verificato tanto accanimento a rivendicarne la matrice nazionale da<br />
parte di studiosi francesi e tedeschi.<br />
LE ORIGINI<br />
Sulle origini del valzer sono state scritte montagne di libri e sono state tentate non poche<br />
manipolazioni di dati e documenti. Dato il prestigio del ballo in questione, molti storici<br />
europei hanno anteposto l'interesse nazionalistico a quello della ricerca della pura verita’,<br />
gia’ di per se’ complicata per via della incertezza e della pluralita’ dei riferimenti. Anzi,<br />
proprio il contesto obiettivamente nebuloso ha favorito la proliferazione di 'studi'<br />
tendenziosi e vari tentativi di depistaggio letterario. Il problema centrale e’ stabilire da quali<br />
balli il valzer derivi: in particolare si tratta di capire se esiste ed e’ dimostrabile un rapporto<br />
tra esso e la volta.<br />
La Volta e’ il piu’ significativo fra i balli di ritmo ternario che sicuramente risalgono ad<br />
epoche precedenti rispetto alla nascita del valzer e che del valzer anticipano le<br />
caratteristiche fondamentali.<br />
Volter vuol dire girare. La Volta e’ una danza antica: consisteva in una serie di giri a destra<br />
e a sinistra. Ai giri si alternavano i salti dei cavalieri e delle dame con una tecnica<br />
particolare articolata in due fasi: i cavalieri, prima eseguivano dei salti molto accentuati e<br />
dopo sollevavano la dama per consentire alla stessa una specie di volo. Gli studiosi<br />
francesi che sostengono la derivazione del Valzer dalla Volta fanno sostanzialmente il<br />
seguente ragionamento: Fino all'anno 1100, tutte le danze di coppia erano eseguite dai<br />
ballerini in posizione affiancata. La VOLTA introduce la posizione di coppia chiusa:<br />
cavaliere e dama, uno di fronte all'altra. Poiche’ coppia chiusa + giravolte sono gli elementi<br />
fondamentali del WALZER, e’ normale mettere in relazione tale ballo con la Volta.<br />
Rémi Hess riconosce che "non esistono prove tangibili in grado di dimostrare l'esistenza di<br />
un legame diretto o di un rapporto di discendenza fra volta e valzer". Per lui, comunque, la<br />
volta e’ "la prima danza di coppia chiusa, a tre tempi, basata su un movimento di rotazione<br />
della coppia su se stessa (a destra e a sinistra). Inoltre, rispetto alla dinamica del gruppo,<br />
la volta determina un movimento di rivoluzione delle diverse coppie, nello spazio della<br />
danza. Grazie a tutti questi elementi, tale ballo preannuncia indubbiamente il valzer".<br />
Gli studiosi tedeschi affermano variamente che il Valzer possa derivare:<br />
• dalla Deutscher tanz (Allemanda ternaria popolaresca) sviluppatasi nella Germania<br />
meridionale;<br />
• dal Dreher (Baviera);<br />
• dal Landler (Austria).<br />
E' stata, comunque, sempre abbastanza diffusa la tentazione di associare il valzer alla<br />
volta, date le somiglianze fra i due balli. Proprio per questo motivo la polemica e il<br />
contenzioso si sono spostati, nel passato, sulle origini della volta stessa, e precisamente<br />
se tali origini siano italiane, provenzali, tedesche o austriache. Dopo decenni di<br />
contrapposizioni, la tendenza attuale e’ quella di considerare la volta un ballo provenzale.<br />
Oggi questa tesi e’ accolta quasi unanimemente; ma fino a quando e’ stata solo una<br />
ipotesi, le scuole di pensiero sulla nascita del valzer si sono divise lungo due indirizzi:<br />
il valzer non deriva dalla volta,<br />
il valzer deriva dalla volta.<br />
Non sono mancati, infine, studiosi tedeschi che, pur prendendo in considerazione la<br />
seconda ipotesi, hanno asserito che anche la volta e’ nata in Germania. Un esempio per<br />
tutti di tale impostazione e’ dato da Fritz Klingenbeck,, il quale ritiene che la volta derivi<br />
direttamente dall'allemanda e che il termine allemanda sia stato coniato dai francesi per<br />
denominare la volta in modo da esplicitarne la provenienza tedesca. Questo ballo sarebbe<br />
36
stato portato in Francia dai soldati (francesi) che erano stati in Alsazia durante la guerra<br />
dei Sette Anni. (L'Alsazia e’ la regione nord_orientale della Francia che ha per capoluogo<br />
Strasburgo. Fu conquistata dai francesi nel 1675. Con la pace di Nimega, nel 1678, essa<br />
fu definitivamente annessa alla Francia). I francesi, poi, lo avrebbero rielaborato: da danza<br />
lenta in ritmo binario, a danza vivace in ritmo ternario. La conclusione di Klingenbeck sulle<br />
origini del valzer e’ la seguente:<br />
Il valzer e’ nato in Germania come risultato di due processi paralleli: nelle comunita’<br />
urbane e’ esso derivato dall'allemanda; nelle comunita’ rurali e nella regione dell'Austria e’<br />
derivato dal landler. (Il landler e’ nato come danza di coppia chiusa a tre tempi).<br />
Molto provocatoriamente, Rémi Hess, introduce il problema delle origini di questa danza<br />
con una affermazione di Castil Blaze, "Il valzer che abbiamo ripreso dai tedeschi nel 1795<br />
era un ballo francese da quattrocento anni".<br />
MOURGUES MARCELLE, sostiene che "lo studio del passo della volta presenta una perfetta<br />
analogia con il passo del valzer e dell'allemanda". La differenza tra allemanda e volta e’ la<br />
seguente: mentre l'allemanda e’ una "mera danza collettiva con moulinet, dove il ballo di<br />
coppia rimane aperto, e’ evidente che la volta e’ stata la prima a far si’ che la coppia si<br />
abbracciasse nell'incantevole dondolio del ritmo a tre tempi, nell'ebbrezza di un turbinio<br />
tipico del valzer". Quindi, il valzer, in quanto derivante direttamente dalla volta, e’ (sarebbe)<br />
francese.<br />
Il famoso storico della danza CURT SACHS, che per decine e decine di balli ha ricostruito al<br />
millimetro nascita, sviluppo, percorsi, interazioni, ecc., proprio sul valzer ci da’ un<br />
contributo solo parziale: sia nel non fissare o non negare, con la sicurezza che gli e’<br />
propria abitualmente, la sua derivazione dalla volta, sia nel lasciare un alone di incertezza<br />
sulle origini della volta stessa. Questo ci fa capire che il problema e’ veramente serio e di<br />
non facile soluzione. Mentre egli afferma che la volta ha come patria la Provenza e "fu<br />
introdotta per la prima volta alla corte di Parigi nel 1556 dal conte Sault", precisa che cio’ e’<br />
vero nella misura in cui "Carloix, segretario di Vieilleville, ci da’ informazioni esatte". Cio’<br />
vuol dire che le origini provenzali della volta, ben lungi dall'essere state dimostrate<br />
scientificamente, poggiano unicamente sulle dichiarazioni del sig. Carloix. Non a caso,<br />
subito dopo, Curt Sachs, che e’ abituato a far quadrare i conti, ossia le ipotesi con i fatti,<br />
riferisce due stranezze (tali sono per lui) che gli studiosi non sono riusciti a spiegare:<br />
"Ancora piu’ singolare e’ che gia’ prima del 1600 la volta costituiva in Inghilterra una<br />
parte stabile delle lezioni di danza".<br />
"Ma ancora piu’ strana e’ la sua prima comparsa in Germania... Gia’ nel 1538 un<br />
incisore della Vestfalia, Heinrich Aldegrever, ritrae in una serie di soggetti di danze<br />
nuziali proprio questa danza, almeno per il particolare dell'uomo che afferra la dama<br />
per il busto".<br />
Le perplessita’ di Curt Sachs non si fermano qua. "Continuamente gli scrittori francesi<br />
rivendicano alla Francia l'origine del valzer poiche’ si dice che esso sia nato dalla volta.<br />
Senonche’, il motivo coreutico di sollevare in alto la dama si puo’ riscontrare nella<br />
Germania di molti secoli prima". E ancora: "L'afferrare la dama per il busto che non fa<br />
parte ne’ del valzer ne’ del Landler, era comune in Vestfalia decine di anni prima che la<br />
volta prendesse la via della Provenza verso Parigi e nessuno potrebbe attribuire alla<br />
Vestfalia una particolare inclinazione per i costumi della Provenza". L'Autore dichiara di<br />
non volere "dar fiato alle trombe tedesche" e conclude che "in realta’ la radice di tutte le<br />
danze con movimenti circolari affonda nell'oscurita’ dei riti di vegetazione del periodo<br />
neolitico". In ogni caso, la volta "deve essere scomparsa subito dopo" il 1636.<br />
Rémi Hess contesta Curt Sachs, accusandolo di spirito antifrancese e mettendo in<br />
relazione la data di pubblicazione e di diffusione della sua opera (1933) col contesto<br />
politico tedesco del momento, evidentemente contrario all'idea di un valzer collegato alla<br />
tradizione latina. Rémi Hess critica anche FRITZ KLINGENBECK che porta avanti un discorso<br />
tutt'altro che scientifico. Il concetto contestato e’ il seguente: "Anche se gli scritti sulla<br />
nascita di questo ballo sono in gran parte frutto di mere supposizioni, cio’ non toglie che<br />
37
molte testimonianze avvalorino la tesi secondo cui il valzer, in quanto ballo nazionale<br />
tedesco, e’ nato nel nostro paese e appartiene alla nostra cultura allo stesso modo di un<br />
vecchio canto popolare. Proprio come avviene per i canti popolari, e’ impossibile reperirne<br />
la vera origine, ma questo non ha importanza perche’ il valzer e’ tedesco nella sua intima<br />
essenza".<br />
ARTHUR H. FRANKS, ricorda i tempi in cui "i francesi proclamavano che il valzer discendeva<br />
dalla volta, mentre i tedeschi asserivano che derivava dalla dreher". Egli sostiene che si<br />
puo’ considerare praticamente chiusa la "lotta" delle rivendicazioni in quanto "la maggior<br />
parte dei vocabolari francesi contemporanei, ivi compreso il Larousse, fanno riferimento<br />
unicamente alle origini tedesche di questo ballo".<br />
Secondo Giovanni Calendoli il valzer "trae origine dall'evoluzione del landler. (...)<br />
Naturalmente anche il valzer, quando le conquiste della Rivoluzione francese sono<br />
gradualmente assimilate, puo’ ascendere dal basso livello borghese fino ai piu’ elevati<br />
fastigi della mondanita’ ed essere ammesso addirittura nei grandi balli delle corti<br />
ottocentesche".<br />
L'estremo tentativo di accreditare un qualche aggancio del valzer alle tradizioni francesi e’<br />
quello di Rémi Hess, in nome di motivazioni di tipo interculturale e internazionale: "Il nostro<br />
obiettivo non e’ quello di dimostrare la paternia’a’ francese del valzer, ma piuttosto di<br />
evidenziare la molteplicita’ degli apporti necessari affinche’ emergesse una nuova<br />
socialita’ di coppia, all'epoca della Rivoluzione del 1789, che pur essendo scoppiata in<br />
Francia fu preparata da fermenti diffusi in tutta Europa. La danza di coppia e’ infatti il<br />
risultato di un movimento europeo della durata di quattro secoli". Rémi Hess resta<br />
comunque convinto che "le origini tedesche del valzer non sono piu’ convincenti di quelle<br />
provenzali".<br />
FORTUNA DEL VALZER<br />
Rémi Hess ci ricorda che il termine walzer fu usato nel 1754 nella commedia di Josef Kurz,<br />
e precisamente "nella canzone di Bernardon (su una musica in 3/8)". Nel 1766 lo stesso<br />
termine comparve nel minuetto di una sonatina di Franz Joseph Haydn, precisamente<br />
nella didascalia "mouvement de valzer". Giovanni Calendoli riferisce che "nel 1782 C. von<br />
Zangen publica un trattato sulla nuova danza intitolandolo Etwas uber das Walzen". Si<br />
tratta di tre anteprime: infatti, fino alla fine del Settecento, il termine tedesco walzer non fu<br />
ufficialmente adottato per indicare un ballo codificato. Con tale termine si intendeva<br />
inizialmente definire, quindi, non una danza che gia’ avesse delle precise regole e dei<br />
propri schemi, ma solo un modo particolare, estemporaneo o tendenziale, di ballare.<br />
In tedesco walzen vuol dire rigirarsi (in inglese il termine corrispondente e’ waltz); e quindi<br />
si puo’ presumere che, nei due casi citati, il termine walzer stesse ad indicare una serie di<br />
giravolte eseguite in perfetta armonia con le basi musicali. Molti studiosi sostengono che<br />
per centinaia di anni, in tanti balli popolari le coppie hanno eseguito movimenti di costante<br />
rotazione, mantenendo una posizione ravvicinata. In realta’, in ogni danza con battute di<br />
tre battiti, i giri vengono fuori quasi naturalmente, al di la’ delle codificazioni. Fra le<br />
popolazioni dell'Europa centro-meridionale i balli con ritmo ternario sono esistiti fin<br />
dall'inizio del secondo millennio.<br />
Curt Sachs afferma che "la prima documentazione della parola Walzer" e’ Weller, una<br />
danza in tondo che si eseguiva durante le feste nuziali in Germania, definita ”sfrenata” dal<br />
maestro cantore di Norimberga Kunz Has, nel 1525.<br />
Il valzer fu presentato per la prima volta in palcoscenico nel 1787, all'interno dell'opera Una<br />
cosa rara, di Vincent Martin, al Theater an der Wien. Cio’ dimostra che, a quella data, il<br />
popolo era gia’ ben disposto verso tale ballo. Come danza autonoma comincio’ ad<br />
affermarsi all'inizio del XIX secolo, conquistando sempre piu’ adepti, nonostante i moralisti<br />
ne parlassero come di un ballo pericoloso e per la morale e per la salute. Esso aveva un<br />
38
movimento moderato con accentuazione della prima unita’ di battuta. Solo<br />
successivamente da Andante divento’ Allegro.<br />
La diffusione di questo ballo, rapportata alle 'politiche' ostili delle Autorita’, ne fa capire<br />
tutta l'intima forza.<br />
Al 1760 risale un importante documento, rinvenuto in Baviera, che vietava espressamente<br />
le "walzende Tanze".<br />
Nel 1767 J.M. de Chavanne, parlando a nome dei maestri di danza, condannava il valzer<br />
in quanto non rientrante nella tipologia della buona danza.<br />
Nel 1785 il Walzer fu vietato in Boemia (con specifico provvedimento della corona) per<br />
motivi morali ed igienici.<br />
Curt Sachs riporta la descrizione che ERNST MORITZ ARNDT fa di una scena di valzer: la<br />
coppia balla "cosi’ strettamente allacciata" volteggiando "in un atteggiamento<br />
sconvenientissimo". A proposito dei danzatori che tengono sollevati i lembi dei vestiti delle<br />
dame, nota che "la mano (del maschio) che tiene il vestito poggia ben ferma sul petto della<br />
donna premendo con lascivia ad ogni piccolo movimento". Il giudizio sulle donne non e’ da<br />
meno: "Le ragazze poi avevano uno sguardo folle o sembravano prossime al deliquio"<br />
Proprio questi divieti ufficiali stanno a dimostrare il successo che il ballo aveva conseguito<br />
nelle varie regioni europee: esso era entrato a far parte delle abitudini del popolo. Alla<br />
gente piaceva sempre di piu’. A dire il vero cominciava a fare breccia anche nelle menti<br />
piu’ aperte della nuova cultura. Curt Sachs sostiene che agli inizi dell'Ottocento si avverte<br />
una stanchezza generalizzata per le vecchie danze europee ed inglesi. Si sente il bisogno<br />
di balli popolari forti, capaci di esprimere le passioni, le emozioni, i giochi dell'amore. "Cio’<br />
che quest'epoca cercava si poteva trovare nei dreher, nei saltarelli, nei landler o nei valzer<br />
che da tempo indeterminato esistevano nella Germania meridionale pronti a lasciare le<br />
loro valli e i loro villaggi, appena fosse suonata l'ora".<br />
Il valzer riportava l'estasi, l'ebbrezza, il rapimento. Questa sua natura ne spiega il veloce<br />
successo, "la sua rapida accoglienza da parte della borghesia tedesca". Perfino la difficile<br />
Inghilterra fini’ per adottarlo (1812).<br />
Il valzer fu nobilitato dai grandi della musica:<br />
Danze Tedesche di Mozart (1789),<br />
12 Walzer di Haydn (1792),<br />
Danze Tedesche di Beethoven (1796),<br />
Landler di Beethoven (1799),<br />
Danze Tedesche di Weber (1801).<br />
Il boom del Valzer si ebbe con la Rivoluzione francese che scoppio’ alla fine del XVIII<br />
secolo e le cui ripercussioni varcarono i confini della Francia per investire quasi l'intera<br />
Europa. La Rivoluzione francese affermo’ i principi della liberta’ e dell'eguaglianza: il ballo,<br />
che era stato vietato per tanto tempo, rappresento’ una delle prime manifestazioni della<br />
nuova filosofia di vita.<br />
Non a caso, le rivolte contadine trasformarono in sale da ballo molte chiese e molti<br />
monasteri. In tutte le feste, spontanee o organizzate, del popolo inneggiante agli ideali<br />
rivoluzionari, il ballo principale era il Valzer. Questo ballo fu amato anche dalla borghesia e<br />
dall'esercito. Si scrive che "le truppe napoleoniche lo fecero conoscere a tutta l'Europa,<br />
travolgendo le resistenze dei moralisti". Essi ricordano inoltre che il valzer sopravvisse<br />
anche al crollo dell'impero di Napoleone. "La restaurazione dei vecchi regimi non significo’<br />
il ritorno delle danze nobili". Re e regine ne furono innamorati.<br />
Alcuni studiosi hanno fatto notare che la stessa architettura del Valzer ha un contenuto<br />
sociale egualitario. Marlon Giuri e Simona Griggio sottolineano egregiamente tale aspetto:<br />
"Tecnicamente non presentava alcuna differenza d'esecuzione per uomini e donne,<br />
poiche’ quel che contava non era l'emergere della differenza sessuale ma la fusione<br />
dell'uomo e della donna nella coppia. Entrambi gli esecutori compivano i medesimi passi in<br />
perfetta sincronia: l'uno di fronte all'altra, abbracciati, volteggiavano insieme a destra e a<br />
sinistra, girando attorno alla sala in senso antiorario. La ricerca del baricentro di coppia e’<br />
39
alla base di tale uguaglianza tecnica: l'uomo e la donna nel valzer si fondono in un unico<br />
movimento per poter effettuare la rotazione e acquistare la velocita’ desiderata." Questo<br />
concetto non deve essere frainteso nel senso che si alterna la funzione di guida. E' sempre<br />
del cavaliere l'onere del condurre. Non e’ da condividere, pertanto, l'affermazione di<br />
Regazzoni_Rossi_Sfragano quando sostengono che il valzer "e’ stato il primo ballo di<br />
parita’ sessuale, nel senso che nella sua esecuzione dama e cavaliere si alternano alla<br />
conduzione".<br />
In un altro passaggio fondamentale del loro libro, Marlon Giuri e Simona Griggio ci<br />
ricordano l'importanza del parquet: "L'accentuazione del ritmo del valzer e’ strettamente<br />
connessa all'invenzione del parquet che, permettendo ai ballerini di scivolare meglio sul<br />
terreno, provoco’ la scomparsa dell'elemento saltato che fino ad allora caratterizzava il<br />
valzer."<br />
Sul piano strutturale la musica del Valzer ebbe una svolta importante grazie a Hummel che<br />
costrui’ una forma piu’ complessa di componimento formato da tre elementi fissi:<br />
Introduzione, Walzer vero e proprio, Coda.<br />
Il Valzer di Hummel era meglio articolato, con i periodi (di 48 battiti) ben collegati fra di<br />
loro.<br />
Forse senza volerlo, Hummel diede inizio alla fase della maturita’ del Valzer che divento’<br />
espressione artistica di alto livello. A partire dalle sue opere si attivarono in parallelo due<br />
percorsi musicali separati:<br />
• il valzer ballabile,<br />
• il valzer come composizione pura.<br />
Nell'ambito del ballabile coesistevano il Lento e l'Allegro. La composizione dell'orchestra<br />
era predeterminata dalla scelta del genere musicale. Per i brani ballabili era sufficiente<br />
un'orchestra 'leggera', quella che oggi chiamiamo orchestrina. Il filone del valzer ballabile<br />
si sviluppo’ in modo particolare a Vienna dove ebbe interpreti illustri come i Lanner e gli<br />
Strauss. Furono scritte opere di grande respiro; e quando lo stesso Strauss-padre con la<br />
propria orchestra ando’ a suonare a Parigi e a Londra, fu tale l'entusiasmo suscitato dalla<br />
sua musica che automaticamente scoppio’ anche in queste citta’ la febbre per il nuovo<br />
ballo.<br />
Il periodo di massimo splendore del Valzer come ballo si ebbe con Strauss-figlio. Questi,<br />
da grande e raffinato artista qual’era, si propose (riuscendovi in pieno) di adattare la<br />
musica del Valzer ai valori mondani del suo tempo. Con tale intento si allontano’ sempre di<br />
piu’ dalla dimensione classica di Beethoven o romantica di Weber e Schubert per creare<br />
una sintesi perfetta tra momento musicale e momento coreico. Fin dal 1800 Vienna tributo’<br />
grande successo a questo genere musicale che in realta’ rappresentava la fedele<br />
interpretazione della sua mondanita’. Le varie trasformazioni ed elaborazioni tecniche che<br />
hanno fatto del Valzer il ballo che oggi conosciamo sono nate nella capitale asburgica.<br />
Ricorda Rémi Hess che "ai tempi del Congresso di Vienna, la danza riveste una<br />
grandissima importanza. I nobili europei sono ben decisi a riprendere al popolo tutte le<br />
liberta’ che ha conquistato dal 1789; ma al tempo stesso, ballando il valzer, assaporano il<br />
piacere di trasgredire alle regole della loro classe". "Il Congresso di Vienna ridisegna i<br />
nuovi confini dell'Europa. Al tempo stesso si trasforma pero’ in un enorme corso di ballo,<br />
della durata di cinque mesi, e rappresenta lo strumento di istituzionalizzazione del valzer in<br />
tutti i paesi europei".<br />
In tutta la seconda meta’ del XIX secolo il connubio danza-musica trovo’ nel Valzer lo<br />
strumento interpretativo artisticamente piu’ elevato. E il Walzer tenne banco non solo<br />
nell'Europa continentale, ma anche in Inghilterra ed in America.<br />
Con l'avvento dell'Operetta, il Valzer del filone 'ballabile' conobbe un ulteriore impiego,<br />
incanalandosi nei circuiti del divertimento e puntando soprattutto su valori melodici piu’ che<br />
artistici. Contemporaneamente, l'altro filone spiccava il volo verso valori ideali fino a<br />
sfociare nella lirica pura, attraverso la musica dotta di Berlioz (Damnation de Faust), Liszt<br />
40
(Mephisto), Gounod (Faust), Cajkovskij (La Bella Addormentata nel bosco), a cui si devono<br />
aggiungere brani indimenticabili di Chopin, Brahms, Schmitt, Ravel, Stravinskij. Ma questa<br />
e’ un'altra storia.<br />
Da quanto detto si capisce perche’ il Valzer si chiama Viennese. Si deve comunque<br />
riconoscere alla Francia il merito di aver dato un contributo fondamentale alla affermazione<br />
di tale ballo e di averlo amato fino in fondo. E' sintomatica la vicenda relativa al capolavoro<br />
di Johann Strauss An der schonen blauen Donau (Il bel Danubio blu), il piu’ affascinante e<br />
il piu’ famoso dei 170 valzer da lui scritti:<br />
Quando nel 1867 usci’ tale opera, nel mondo viennese del ballo l'accoglienza fu tiepida, in<br />
quanto si trattava di un valzer da concerto, difficile da ballare come tutte le solenni melodie<br />
caratterizzate da pause numerose e lunghe introduzioni.<br />
Nello stesso anno, alla Esposizione Universale di Parigi, questo pezzo riscosse un<br />
successo inimmaginabile: fu presentato, accolto e promosso come il valzer piu’ bello di<br />
tutti i tempi. Da quel momento divento’ il simbolo stesso del Valzer.<br />
A Boston nel 1872 "fu eseguito con un'orchestra di 1.087 strumenti, un coro di 20.000 voci,<br />
200 direttori d'orchestra e un pubblico di 100.000 persone".<br />
Attraverso i decenni, il Valzer Viennese ha mantenuto le sue caratteristiche fondamentali<br />
ed e’ riuscito a sopravvivere non solo a due guerre mondiali, ma alle grandi rivoluzioni che<br />
nel corso del XX secolo si sono verificate nel mondo delle danze. Il maestro Alex Moore lo<br />
definiva ai suoi tempi "uno dei balli piu’ attraenti", presente in tutte le gare anche quando<br />
queste non erano regolamentate in maniera uniforme. La "musica ispirata" rendeva questo<br />
ballo "gradevole da ammirare".<br />
Nel corso degli anni, a fronte del successo sempre crescente del Valzer, diversi furono, nei<br />
vari paesi, i tentativi di contaminazione o di imitazione di tale ballo:<br />
• Valzer scozzese (GERMANIA): un misto di valzer a due passi e giri tipici del<br />
viennese.<br />
• Boston (USA): valzer moderato, caratterizzato da giri e da passi avanti e dietro.<br />
• Valzer musette (PARIGI): valzer a contenuto sociale. Con accompagnamento di<br />
fisarmonica, si cantavano la tragedie umane delle metropoli di inizio secolo (1900).<br />
• Waltzer a due tempi (Russia): consta di due passi. Il primo e’ strisciato e si esegue<br />
sui primi due battiti (lento); l'altro e’ scacciato e si balla sul terzo battito.<br />
• Waltzer saltato: si esegue saltando alternativamente su ciascuno dei piedi. Il<br />
cavaliere parte col sinistro.<br />
• Waltzer Louis XV: si tratta di un mix tra valzer e minuetto.<br />
Oggi il Valzer Viennese e’ una delle cinque Danze Standard ed in Italia e’ presente anche<br />
nel Liscio Unificato come danza tradizionale del nostro paese, assieme a Polka e Mazurka.<br />
In forma brillante lo si ritrova nel liscio romagnolo e piemontese e in tante interpretazioni,<br />
suonato anche piu’ velocemente rispetto alle previste 56-58-60 battute al minuto.<br />
41
La Storia del FOX-TROT<br />
Il FOX TROT e’ una danza classificabile come moderna ed appartiene al genere della<br />
musica sincopata. Per capire in quale ambiente musicale e’ nato il fox trot si deve fare un<br />
piccolo passo indietro e partire dal RAGTIME (rag = fatto a pezzi - time = tempo)<br />
Il ragtime e’ una musica negra basata sull'uso sistematico della sincope all'interno di uno<br />
schema di base abbastanza rigido. Si tratta di una musica popolare e al tempo stesso<br />
dotta. Lo dimostra il fatto che il suo strumento e’ il pianoforte. Assieme al blues e al jazz<br />
rappresenta il piu’ importante fenomeno musicale del Nord America. I primi pianisti negri<br />
che suonarono tale ritmo risalgono al 1870. Essi si esibivano in alcuni locali del Middle<br />
West e creavano degli originali arrangiamenti sulle piu’ famose musiche europee del<br />
momento (mazurke, polke e operette).<br />
Il ragtime e’ importante non tanto per se stesso, ma in quanto preparo’ l'avvento del Jazz.<br />
Nella fase intermedia della sua confluenza nel jazz genero’ il fox trot che intraprese una<br />
sua strada fino a raggiungere il massimo successo attorno al 1915. Quando la musica del<br />
fox trot fu messa a punto con la sua specifica caratterizzazione, vi si costruirono sopra<br />
delle figure di danza consistenti in camminate veloci, giri a destra e sinistra, salti e chasse’.<br />
Secondo alcuni studiosi il nome Fox Trot (passo di volpe) dimostra che tale ballo<br />
appartiene al gruppo di danze derivate direttamente dal ragtime e che sfruttano nomi di<br />
animali per proporne la imitazione dei passi su ritmi sincopati: turkey trot (trotto del<br />
tacchino); grizzly-bear (orso grigio); donkey trot (passo dell'asino); peacock gilde (passo<br />
del pavone); chicken wheel (ruota di gallina); geechie walk (passeggiata dell'oca); fish step<br />
(passo del pesce).<br />
Che il Fox Trot derivi dal ragtime e’ fuori dubbio; ma secondo altri ricercatori, il suo nome<br />
e’ legato all'attore californiano Harry Fox che lo invento’ nel 1913. Il primo nome dato al<br />
ballo era trotting step: la base musicale era, naturalmente, il ragtime. Nella piu’ grande sala<br />
da ballo di New York (Jardin de Danse) Harry Fox e sua moglie si esibivano<br />
personalmente in questa nuova danza. In breve tempo riuscirono a coinvolgere tutta la<br />
crema del ballo americano. In omaggio ai suoi meriti ed alla sua bravura, il trotting step<br />
divento’ Fox Trot e nel 1914 fu inserito nella lista delle danze standard dalla Societa’<br />
Americana dei Professori di Danza. Il passo base era: slow, slow, quick, quick.<br />
Nel 1915 il Fox Trot fu portato a Londra dal grande ballerino Oscar Duryea. La<br />
Societa’Imperiale dei Maestri di Ballo approvo’ l'adozione di tale danza apportandovi<br />
significative trasformazioni: furono aboliti salti, chasse’ e bruschi movimenti; furono<br />
introdotte figure delicate prese in prestito dal valzer lento. Praticamente si costrui’ un ballo<br />
tutto inglese, completamente diverso da quello americano.<br />
Dopo la prima guerra mondiale il Fox Trot inglese genero’ le due varianti che ci sono state<br />
tramandate con i nomi che oggi conosciamo (slow foxtrot e quickstep):<br />
• la versione lenta, suonata attorno alle 28-30 battute al minuto, che mantenne il<br />
nome originario di (SLOW) FOXTROT;<br />
• la versione veloce, suonata attorno alle 46-48 (oggi fino a 50-51) battute al minuto,<br />
che prese il nome di QUICKSTEP.<br />
<strong>BALLI</strong> DERIVATI <strong>DA</strong>L FOX TROT.<br />
Sulla musica del fox trot sono stati costruiti altri balli che, mantenendo la stessa base<br />
ritmica, hanno introdotto uno stile particolare. Proprio tale stile ha consentito la<br />
denominazione di balli diversi. flapper, passo di jazz , passo di slow_jazz.<br />
Secondo i Maestri Pietro Mormino e Piero Di Liberto lo stesso shimmy e’ un derivato del<br />
fox trot. L'unica differenza consiste, infatti, nel modo di eseguire i passi: senza piegamento<br />
di ginocchia e imponendo al corpo un movimento ondulatorio.<br />
42
Il FLAPPER FOX TROT e’ un fox battuto (to flap, in inglese, significa battere). Si puo’<br />
ballare sui ritmi lenti e sui ritmi veloci.La sua caratteristica consiste nel battere il tallone,<br />
movendo il corpo simultaneamente. Per la sua spettacolarita’ questo ballo e’ stato<br />
utilizzato anche, e soprattutto, sulle scene del varieta’. La figura di base si chiama marcia<br />
flapper:<br />
Ogni passo e’ di due tempi e si divide in due movimenti:<br />
1. il cavaliere porta il piede destro in avanti con la gamba tesa e batte la punta<br />
2. porta il peso del corpo sul tallone destro, battendolo.<br />
CONCLUSIONE:<br />
Oggi il Fox trot fa parte della disciplina <strong>BALLO</strong> <strong>DA</strong> <strong>SALA</strong>, presente solo in Italia.<br />
Slow foxtrot e quickstep fanno parte della disciplina <strong>DA</strong>NZE STAN<strong>DA</strong>RD e si ballano in<br />
tutto il mondo.<br />
43
La Storia del TANGO<br />
Il problema relativo alla derivazione del nome tango non e’ soltanto di interesse<br />
etimologico.<br />
Siccome le ipotesi sono tante, lo stabilire con certezza da dove esso derivi, aiuta ad<br />
orientarsi nella costruzione della storia delle origini di questo ballo misterioso. Jose’<br />
Gobello, che ha affrontato il caso in tutti i suoi aspetti piu’ reconditi, ha scritto un intero<br />
capitolo di un libro sull'argomento senza poter garantire una conclusione universalmente<br />
accettabile.<br />
Dall'analisi della molteplicita’ delle fonti oggi disponibili a livello mondiale, ho ricavato un<br />
elenco di ipotesi che di seguito espongo.<br />
• Deriva dal termine francese tangage che significa beccheggio. In tale ipotesi, si<br />
paragona al movimento oscillatorio delle imbarcazioni una iniziale figura<br />
caratteristica del ballo consistente in una specie di dondolio.<br />
• Deriva dal verbo latino tangere che significa toccare. Il riferimento, in tale ipotesi, e’<br />
allo stretto contatto dei partners.<br />
• E' un termine di origine giapponese che corrisponde ad una citta’ nipponica e ad<br />
una festa che in quella citta’ si svolgeva. Il termine sarebbe stato mutuato dalla<br />
lingua parlata dalle comunita’ giapponesi trasferitesi a Cuba alla fine del XIX secolo.<br />
• E' un termine spagnolo che significa ossicino.<br />
• Deriva da fandango, una danza andalusa di provenienza araba. Il fandango si<br />
diffuse in Spagna durante il secolo XVIII e da qui fu portato in Argentina.<br />
• Deriva da tango flamenco (tanguillo) che si sviluppo’ in Spagna alla fine del XIX<br />
secolo e si incanalo’ in un duplice filone:<br />
o il tango gitano che esaspero’ le figure femminili ad aperto contenuto<br />
sessuale, suscitando scandalo. I partners ballavano a distanza; ma la dama<br />
assumeva atteggiamenti sensuali molto provocatori;<br />
o il tango delle scuole, che fu limato e reso compatibile con i costumi<br />
dominanti.<br />
• Deriva da tangos, nome dato ai locali che rappresentavano i ritrovi dei neri e degli<br />
immigrati in genere; molte feste di neri si svolgevano in case private: tali case<br />
stesse erano chiamate tangos.<br />
• Deriva dal termine africano tambo che significa tamburo.<br />
• Deriva da tangano, nome di un ballo che gli schiavi negri portarono in Argentina.<br />
Significative fonti letterarie convalidano (in maniera piu’ o meno convincente) alcune delle<br />
suddette ipotesi:<br />
• Il Diccionario de la Real Academia Espanola, del 1803, riporta che il termine tango<br />
esiste dal 1836 col significato di ossicino.<br />
• Horacio Salas non ha dubbi sulla derivazione portoghese del termine.<br />
• Secondo Enrico Corominas tango indica genericamente una danza argentina. Nel<br />
suo Diccionario etimologico afferma che il termine tango, inizialmente indicava una<br />
danza dell'isola Fer, e dopo e’ stato introdotto nelle Americhe con due significati<br />
paralleli:<br />
o "Riunione di neri per ballare al suono del tamburo";<br />
o "Nome del tamburo stesso".<br />
• L'ipotesi della derivazione da tambo e’ sostenuta sia dal sociologo uruguaiano<br />
Daniel Vidart che da Blas Matamoro. Vidart non esclude la derivazione da tangir,<br />
tocar, nel significato di suonare uno strumento. Per Blas Matamoro tango e tambo<br />
sono onomatopee: nelle feste nere era immancabile la presenza del candombe, uno<br />
strumento a percussione fondamentale per qualsiasi tipo di danza.<br />
44
• Carlos Vega, che e’ uno dei piu’ grandi studiosi di folklore latino-americano, ha<br />
trovato:<br />
o in Messico le tracce di un ballo chiamato tango, risalente al XVIII secolo;<br />
o in Argentina un tango andaluso con caratteristiche zigane, gia’ presente nel<br />
1880.<br />
• E' il caso inoltre di ricordare che il rapporto fra tango flamenco e tango e’ stato<br />
oggetto di uno studio approfondito da parte del francese Jacque Bense il quale ha<br />
ricostruito il percorso completo, durato alcuni secoli, dei balli che si possono<br />
considerare antenati del tango. L'Autore sostiene che il tango flamenco (spagnolo)<br />
gia’ esisteva nel XV secolo: lo avevano portato i Mori nelle regioni del Sud.<br />
Trattandosi di un ballo equivoco e moralmente scomodo, fu osteggiato<br />
abbondantemente. Nelle regioni del Nord della Spagna fu addirittura abolito con<br />
provvedimenti ufficiali di divieto. Fuori dalla ufficialita’, la danza sopravvisse nelle<br />
abitudini di gruppi appartenenti agli strati sociali piu’ poveri e presso alcune<br />
comunita’ di gitani che si spostavano da una localita’ all'altra. Quando molte famiglie<br />
gitane si trasferirono in Centro America in cerca di fortuna, il tango flamenco mise<br />
nuove radici a Cuba e dintorni. Mescolato a motivi ed elementi africani, diede<br />
origine all'habanera cubana che, come tutti sanno, e’ la madre diretta del tango<br />
argentino. Gli 'scandalosi' intrecci di gambe, tanto per fare un esempio, sono passi<br />
di habanera... e il tango li ha esaltati.<br />
IL RITMO<br />
Il ritmo e’ di derivazione negra. Piu’ precisamente, prende le mosse dalla habanera<br />
cubana, a sua volta emanazione di motivi africani portati dagli schiavi in America Latina<br />
nel XVIII secolo (fatta salva la ipotesi di ricostruzione del citato Jacque Bense).<br />
L'habanera nasceva come piattaforma musicale e basta. Raggiunse la forma compiuta del<br />
classico brano con testo, attraverso l'incontro e la fusione con la payada, che era un canto<br />
poetico caro alle genti delle campagne. Habanera piu’ payada generarono la milonga (che<br />
fu anche una danza): un canto malinconico e triste che raccontava le difficolta’ della vita e<br />
le pene d'amore della povera gente, al suono di chitarra, flauto e violino. La milonga<br />
rappresento’ a tutti gli effetti la matrice del tango. Non a caso, fino al 1910, il tango fu<br />
chiamato milonga con cortes. Per completezza di informazione, devo ricordare che<br />
secondo Leo’n Benaros il termine milonga designava la prostituta.<br />
Questo nuovo genere fu presto assimilato dagli immigrati europei che ne colsero la<br />
profondita’ ed una sorta di bellezza malinconica, legata al senso delle cose perdute.La sua<br />
musica sembrava il sottofondo piu’ idoneo a segnare il ritmo della emarginazione e della<br />
sconfitta.<br />
Inizialmente la musica del tango fu scritta in 2/4 ed il ritmo era abbastanza veloce.<br />
Successivamente fu scritta in 4/8 e 4/4. Man mano che prese piede l'abitudine di<br />
aggiungere il testo alla musica, il ritmo fu rallentato.<br />
A partire dal 1917, l'uso del tango cantato fu generalizzato. In quell'anno, Carlos Gardel<br />
presento’ in un teatro di Buenos Aires il brano "Mi noche triste". Il successo fu strepitoso.<br />
Gia’ nel 1915, in verita’, era stato composto da Rodriguez il famoso pezzo "La cumparsita".<br />
Ma fu sempre Carlos Gardel a lanciarlo, dopo che divento’ celebre, assieme ai classici<br />
"Choclo" di Villoldo e "Caminito" di Filiberto. Nei pochi anni della sua carriera, Carlos<br />
Gardel porto’ il tango in giro per il mondo: in tutta l'America e in tutta l'Europa, prima come<br />
cantante e dopo come attore. Si racconta che quando mori’, nel 1935, a soli 45 anni (in un<br />
incidente aereo), molte donne in Argentina si suicidarono per aver perso il loro idolo.<br />
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LA SVOLTA DI ASTOR PIAZZOLLA<br />
Dopo la morte di Carlos Gardel, assieme al mito del personaggio, crebbe l'amore per il<br />
tango. Dal 1940 in poi, a parte la pausa bellica, si assistette ad un crescente interesse per<br />
il tango, anche dal punto di vista artistico-musicale. In Argentina molte scuole e molte<br />
orchestre proposero varianti stilistiche che influivano direttamente sul piano del ritmo.<br />
Alcuni musicisti tornarono ad un tango piu’ veloce e piu’ vicino a quello delle origini,<br />
riproponendo un tempo di 2/4.<br />
Il piu’ grande compositore degli ultimi decenni e’ stato Astor Piazzolla (1921-1994). Egli si<br />
affermo’ negli anni settanta con Libertango, oggi riproposto alla grande. L'originalita’ di<br />
Piazzolla consiste nell'aver introdotto elementi jazz nella piattaforma tango, col risultato di<br />
tirarne fuori un prodotto musicale di altissima qualita’, degno di essere classificato come<br />
musica classica. A tal fine egli ha utilizzato egregiamente chitarra elettrica e xilofono. Il<br />
tango di Piazzolla non si balla, date le alterazioni ritmiche e i giochi di sovrapposizione di<br />
piu’ melodie. Ma quando lo si ascolta, viene voglia di volare!<br />
L’ARGENTINA<br />
Alla fine dell'Ottocento l'Argentina fu interessata da una immigrazione multietnica di grosse<br />
proporzioni per quel tempo. Basti considerare che tra il 1880 e il 1910 la sua popolazione<br />
passo’a due milioni a quattro milioni di abitanti, per meta’esidenti a Buenos Aires. Si<br />
trattava di gente in cerca di fortuna, di disperati europei, africani, ebrei, giapponesi che<br />
nelle proprie terre morivano letteralmente di fame. L'anomalia di tale composizione sociale<br />
era data dalla sproporzione fra maschi (oltre il 70% della popolazione) e femmine (troppo<br />
poche). Ne derivava un diffuso disagio affettivo, organizzativo e sessuale. Gli uomini, dopo<br />
una giornata di lavoro, si ritrovavano in taverne e vari locali malfamati per giocare, bere,<br />
cantare e suonare. Molti, quantunque poveri, frequentavano i bordelli. Proprio in questi<br />
posti il tango trovo’ l'ambiente ideale per la sua fioritura e per la sua esplosione. In verita’,<br />
esso era nato nelle feste popolari di Buenos Aires; ma fu rifiutato dalla buona societa’ che<br />
ancora coltivava, in totale controtendenza rispetto al resto del mondo civile, contraddanze<br />
e quadriglie europee del secolo precedente. Il porto fu la sua culla: per questo motivo fu<br />
definito tango porteño. Rémi Hess ricorda che "il porto era gia’ un luogo di accoglienza<br />
delle nuove danze. Il valzer 'rivoluzionario e licenzioso' venne adottato gia’ a partire dal<br />
1800."<br />
Proprio nei lupanari del porto il tango divento’ poesia recitata e cantata. Potremmo definire<br />
cantautori i suoi primi interpreti!<br />
Per i posti in cui e’ nato e si e’ sviluppato (i bordelli), il tango e’ stato definito il ballo della<br />
malavita. Nei bordelli andavano uomini bisognosi di calore e ceffi di ogni genere: i<br />
mandriani della pampa (gauchos) che abitavano nelle periferie urbane; persone in cerca di<br />
guai; avventurieri che vivevano di espedienti; facinorosi che avevano problemi aperti con<br />
la giustizia; e i famosi compadritos, che erano i guappi dell'epoca. Nei testi dei primi tanghi<br />
si parlava spesso di questi personaggi strani che frequentavano i bordelli. Anche la<br />
letteratura ha dato spazio a vicende e scene di tango tutt'altro che esaltanti. Lo scrittore<br />
Jorge Luis Borges, nato a Buenos Aires nel 1899, e non solo per questo, grande<br />
conoscitore della sua terra, ha descritto molto fedelmente storie drammatiche di uomini e<br />
di donne, consumatesi negli ambienti del tango: risse, sfide, duelli, tradimenti, doppio<br />
gioco. L'operazione filosofica e sociologico_letteraria che Borges ha costruito sul tango e’<br />
questa: il ritenere e il dimostrare che proprio la musica del tango e’ la naturale colonna<br />
sonora di una vita emarginata e violenta. Molti hanno anche pensato che il tango fosse un<br />
ballo fra uomini. Questa credenza ha il seguente fondamento:<br />
o Il fenomeno immigratorio, all'interno del quale si sviluppo’ il tango delle origini, era,<br />
come gia’ detto, prevalentemente maschile. Le poche donne ballerine erano molto<br />
ricercate, ed esse disdegnavano di danzare con uomini incapaci. Per questo<br />
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motivo, i maschi si allenavano a ballare fra di loro. In molti caffe’ di Buenos Aires e<br />
Montevideo i gestori assoldavano alcune ballerine perche’ eseguissero tanghi con<br />
avventori disposti a pagare. In tali locali un uomo non andava se non si sentiva<br />
padrone della tecnica di ballo. Non sarebbe esistito, a detta di acuti osservatori, il<br />
fine secondario, per i maschi, di sentire il contatto momentaneo del corpo di una<br />
femmina. L'unico scopo era il ballo. Per questo era necessario essere preparati.<br />
Non esistevano ancora le scuole di danza: e gli uomini ballavano insieme, per<br />
scoprire e perfezionare tutti i trucchi di una buona guida.<br />
IL BANDONEON<br />
La svolta artistica nella musica del tango si ebbe nel 1900, quando al posto del flauto fu<br />
inserito il bandoneo’n, una piccola fisarmonica a sezione esagonale, con maniglia e tasti a<br />
bottone. Secondo Elisabetta Muraca la parola bandoneo’n e’ stata creata "sul modello<br />
akkordeon, sommando il suffisso eon al cognome del suo inventore, il tedesco Heinrich<br />
Band".<br />
Il bandoneon impresse al Tango la caratteristica cadenza struggente e direi lacerante che<br />
lo ha fatto diventare veicolo per eccellenza di tutte le passioni dell'animo umano. Nessun<br />
altro strumento musicale poteva meglio adattarsi a testi che si ispiravano a temi<br />
sostanzialmente tristi, di natura esistenziale e non sociale: l'abbandono del suolo nati’o, i<br />
drammatici viaggi per terre sconosciute e verso un futuro ignoto, il pensiero dei paesi<br />
d'origine e i ricordi che mettevano la voglia di piangere.<br />
Anche quando si parlava d'amore, si faceva riferimento a storie di adulterio. L'amore era<br />
reso difficile ai maschi dalle circostanze avverse e da donne tendenzialmente traditrici.<br />
LE PRIME FIGURE<br />
Il ritmo del tango ha due caratteristiche particolari:<br />
o e’ fortemente cadenzato;<br />
o ha una melodia non uniforme che e’ piu’ spinta e meno spinta, nell'ambito di uno<br />
stesso brano: cio’ comporta una accelerazione e una decelerazione dei passi, in<br />
armonia con la musica.<br />
Le coreografie hanno dovuto tener conto, fin dall'inizio, della particolare struttura ritmica di<br />
questo ballo. Cio’ spiega perche’ il tango si e’ subito prestato a tante interpretazioni<br />
personali e perche’, anche quando e’ stato codificato, ha dato origine a molte figure di<br />
varia lunghezza con caratteri stilistici diversificati. La posizione della coppia e’ nata sotto i<br />
migliori auspici: cavaliere e dama erano praticamente abbracciati strettamente, in modo<br />
tale che la dama potesse percepire i movimenti anche improvvisati del partner, i bruschi<br />
cambi di direzione, e farsi guidare senza problemi. Intuizione ed intesa erano virtu’<br />
fondamentali. Non a caso, la donna del tango era chiamata seguidora: doveva saper<br />
seguire il cavaliere con leggerezza, eleganza e perizia. Nei bordelli, le ballerine piu’<br />
ricercate non erano le donne piu’ belle o piu’ sexy; ma quelle che meglio sapevano farsi<br />
guidare nel tango. Checche’ se ne dica, la vera sensualita’ di questo ballo consisteva, non<br />
tanto negli abbracci e negli intrecci delle gambe, come i benpensanti credevano; ma nella<br />
intesa immediata, nella complicita’ totale e maliziosa, intuitiva ed istintiva, che nel silenzio<br />
si stabiliva fra i partners: una specie di intimita’ senza parole, una compenetrazione molto<br />
piu’ profonda del semplice contatto fisico. Capitava di notare un uomo e una donna, mai<br />
vistisi prima, che riuscivano a formare una coppia perfetta di ballerini gia’ alla prima prova,<br />
pur nella mutevolezza delle figure e dei tempi. Nelle piu’ spericolate coreografie,<br />
trionfavano improvvisatori dalla guida decisa e femmine che apparivano fatali, volitive,<br />
aggressive... ed erano docilissime nel ballo. Per dirla con Marlon Giuri e Simona Griggio,<br />
"il tango non codificava i modi del corteggiamento, ma un'ambigua e contraddittoria<br />
volonta’ di possesso".<br />
47
Le figure create sul tango delle origini portano nomi spagnoli: corte, corrida, garabito,<br />
greca, lustrada, media luna, ocho, paseo, promenade, quebrada, refalada, rueda, vuelta.<br />
Alcune di queste figure, per la loro particolarita’, sono rimaste famose:<br />
o corte (corte’): consisteva in una sospensione, generalmente attuata con un passo<br />
indietro (sinistro) del cavaliere (destro avanti per la dama). Tale passo indietro<br />
serviva a bloccare di scatto la dama e a stringerla, su una pausa musicale<br />
interpretata liberamente e allungata a piacimento.<br />
o ocho: il cavaliere si fermava e aiutava la dama ad effettuare sul posto una serie di<br />
passi incrociati e semigiri (non e’ azzardato pensare che i movimenti di questa<br />
figura hanno ispirato l'attuale Bandiera, figura presente nel programma di Tango<br />
della discplina Ballo da Sala).<br />
o lustrada: come suggerisce lo stesso termine, il cavaliere, fermandosi, alzava un<br />
piede e si lucidava la scarpa sul polpaccio della gamba che sosteneva il peso del<br />
corpo.<br />
F. Giovannini presenta una distinzione fra programma di TANGO BRASILIANO e<br />
programma di TANGO ARGENTINO. L'introduzione di termini francesi significa che e’ gia’<br />
avvenuta una prima europeizzazione del tango:<br />
o Per il tango brasiliano riporta cinque figure fra cui:<br />
o corta-jaca (nome successivamente adottato per designare una figura di<br />
samba)<br />
o a’ cote’<br />
o la corbeille<br />
o les ballons qui tombent (figura in caduta del cavaliere che sara’ ripresa dal<br />
PASO DOBLE: coup de pique)<br />
o Per il tango argentino riporta sette figure con il corrispondente termine francese:<br />
o el corte (le départ)<br />
o el medio corte (le demi-départ)<br />
o el paseo (la promenade)<br />
o la media luna (la demi-lune)<br />
o el veteo (le pas tourné)<br />
o el cruzado cortado (le croisé-coupé)<br />
o el cruzado per ocho (le croisé par huit)<br />
IL TANGO IN EUROPA… E NEL MONDO<br />
Il primo film sul tango arrivo’ in Europa nel 1900. Questo nuovo ballo fu percepito come<br />
una delle tante curiosita’ esotiche, con i requisiti giusti per suscitare l'interesse del<br />
pubblico. Nel 1908 il tango fu inserito come ballo nelle riviste musicali parigine. Nello<br />
stesso anno il piu’ famoso maestro francese, Giraudet, riconobbe il tango come danza. Nel<br />
1910 il direttore dell'Accademia di danza, maestro Battallo, ballo’ personalmente il tango<br />
con la star Mistinguett: cio’ equivalse alla legittimazione ufficiale di tale danza che, da quel<br />
momento, entro’ in tutte le sale da ballo. Nel 1911 il tango fu presentato alla Esposizione<br />
Universale di Parigi, provocando grandi entusiasmi da un lato e critiche e condanne<br />
dall'altro. Per molti anni esso ebbe un doppio destino:<br />
o Si insinuo’ negli ambienti ufficiali dell'Arte e della Cultura dei continenti europeo ed<br />
americano, diventando anche movimento letterario e filone musicale.<br />
o Si scontro’ con forze retrive che lo bollarono come peccaminoso ed indecente.<br />
Insomma, trovo’ in pari misura convinti detrattori ed entusiasti proseliti.<br />
A favore del Tango si schierarono quasi tutti i ballerini e gli studiosi di danze di coppia.<br />
Costoro capirono immediatamente che era nato il piu’ affascinante dei balli. Lo stesso<br />
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pubblico che ruotava attorno agli spettacoli relativi alle danze sembro’ apprezzarne<br />
entusiasticamente la portata rivoluzionaria. Il mondo accademico e le gerarchie<br />
ecclesiastiche ne furono indignati ed espressero parole di dura condanna. Era difficile far<br />
accettare come danza nobile ai rappresentanti del Sistema di allora un ballo inventato nei<br />
postriboli, usato come sollazzo da ubriaconi e prostitute. Ne’ si erano mai viste, nemmeno<br />
nella tollerante Parigi, coppie di ballerini "esibirsi in posizioni cosi’ sconvenienti ed<br />
equivoche". La stampa (Le Figaro in testa) non perse l'occasione per lanciare un sincero<br />
allarme, sostenendo che il Tango era un attentato alla Morale, in quanto consentiva ad un<br />
maschio e ad una femmina di fare in pubblico cose che anche nel privato avrebbero fatto<br />
arrossire le persone perbene.<br />
Per fortuna i Professeurs de Danse furono piu’ realisti e lungimiranti dei giornalisti. Colsero<br />
la potenza di questa danza e si misero al lavoro per renderla "compatibile". La famosa<br />
insegnante di ballo Gladys Bettie Crozier, che aveva scritto sul tango un libro importante<br />
(The Tango and How to Dance It), nel 1913 aveva modo di descrivere in termini positivi e<br />
rassicuranti il tango ballato a Parigi. Lo definiva sciolto ed armonioso, elegante e di belle<br />
figure. Poco tempo dopo la presentazione alla Esposizione Universale (1911), e fino allo<br />
scoppio della prima guerra mondiale, la moda del tango esplose sia a Parigi che a Londra.<br />
Fiorirono dappertutto delle orchestrine attrezzate per suonare il tango, e molti locali (caffe’<br />
e ristoranti) si riciclarono allo scopo di ospitare ballerini di tango. Questi ritrovi si<br />
chiamavano tango teas: al centro del salone c'era spazio sufficiente per consentire di<br />
ballare; tutt'attorno erano sistemati i tavolini per le consumazioni. Fra una portata e l'altra,<br />
mentre l'orchestra suonava ininterrottamente, le coppie si alzavano ed eseguivano un<br />
tango. A Londra i the’ dansant nacquero come veri e propri clubs riservati alla media ed<br />
alta borghesia. Alcuni di questi clubs, come e’ sempre stata 'buona' abitudine degli inglesi,<br />
erano anche abbastanza selettivi.<br />
In Argentina, patria del tango, questo ballo usciva, poco a poco, dal ghetto e, fin dal 1907,<br />
comincio’ ad essere ballato nei salotti e nei teatri. Poi conquisto’ i piani alti della politica,<br />
degli affari e della cultura. Avvenne un fenomeno strano: il vero successo esplose dal 1913<br />
in poi, solo dopo che l'Europa e la Francia ne avevano fatto il ballo del momento. A<br />
Buenos Aires furono aperti locali lussuosissimi, arredati secondo la moda parigina. I<br />
cabaret piu’ famosi portavano nomi francesi: Le Moulin Rouge, Le Royal Pigalle,<br />
Chanteclair, Julien, Les Ambassadeurs. In tal modo, l'Argentina adottava ufficialmente il<br />
tango come il suo ballo, dopo averlo inventato e snobbato. Esso diventava, nelle grandi<br />
citta’ e nei piccoli centri, la piu’ grande attrazione artistica. Per le persone altolocate era un<br />
obbligo partecipare alle danze nella forma piu’ solenne. Signore elegantissime e cavalieri<br />
in frac e papillon diventarono, frequentando specifiche scuole o servendosi di istruttori<br />
privati, ottimi ballerini di tango.<br />
In America la febbre per il tango non fu minore che altrove. A New York aprirono centinaia<br />
di locali, diurni e notturni, dedicati esclusivamente al tango come musica e come ballo.<br />
In Italia il tango fece la sua comparsa in forme meno eclatanti; ma comunque si diffuse<br />
abbastanza velocemente e abbastanza in profondita’ nei vari strati della popolazione. E'<br />
curioso ricordare, a tale proposito, l'opera di un bravo maestro, Enrico Picchetti, del quale<br />
in qualche modo possiamo dire che fu il salvatore del tango. Ecco, brevemente, la storia:<br />
o Gli attacchi al tango continuavano incessantemente in Europa, da parte<br />
ecclesiastica, nonostante il successo di pubblico e nonostante gli accorgimenti<br />
attivati per rendere il ballo ben accetto agli ambienti conservatori. Il fin troppo<br />
solerte arcivescovo di Parigi scomodo’ il Papa, chiedendo una condanna ufficiale<br />
della Chiesa di Roma nei confronti di questa danza diabolica e peccaminosa. Pio X,<br />
realisticamente, prima di pronunciarsi, volle rendersi conto personalmente di cosa si<br />
trattasse. E qui entra... in ballo il maestro Enrico Picchetti. Costui preparo’ una<br />
coppia di ballerini insospettabili: il principe Antici Mattei e la sorella. Monto’ un<br />
49
programma talmente casto che nessuna figura richiedeva contatti equivoci dei<br />
corpi. La coppia si esibi’ alla presenza di Pio X, il quale non pote’ che prendere atto<br />
della liceita’ di questo maltrattato ballo.<br />
Il successo mondiale del tango porto’ ad una proliferazione di figure e di tecniche. Ogni<br />
pista da ballo proponeva un suo tango. Ogni scuola sfornava originali coreografie. Molti<br />
studiosi di teoria cominciarono a dire che era arrivata l'ora di una regolamentazione. Gia’<br />
verso il 1914 i famosi insegnanti newyorkesi Vernon e Irene Castle approntarono un<br />
manuale di figure e di tecnica. Il discorso della sistematizzazione si interruppe con lo<br />
scoppio della guerra.<br />
Nel 1920 il tango fu rilanciato nello stile francese: il piu’ grande interprete ne fu Rodolfo<br />
Valentino. Egli conquistava le donne, prima ancora che per come le amava, per come le<br />
faceva ballare. La figura chiamata casque’, ingiustamente ignorata da tutti i libri e manuali<br />
successivi, fece piu’ proseliti che tutte le altre figure messe assieme.<br />
La prima codificazione importante del tango fu effettuata negli anni venti dall'Imperial<br />
Society of Teachers of Dancing di Londra. La piu’ significativa selezione, a livello<br />
mondiale, resta quella operata dal maestro Alex Moore.<br />
Il tango appartiene alla disciplina <strong>DA</strong>NZE STAN<strong>DA</strong>RD, con i tre programmi Bronzo,<br />
Argento e Oro. Il manuale della ANMB propone un programma complessivo di 23 figure. In<br />
Italia il tango e’ inoltre presente nella disciplina <strong>BALLO</strong> <strong>DA</strong> <strong>SALA</strong> con un programma<br />
autonomo di 19 figure<br />
Abbiamo inoltre il TANGO ARGENTINO cjhe le Associazioni ANMB, FIDP, FITD hanno<br />
inserito fra le discipline ufficiali. In Italia, attualmente, per gli esami di maestro si fa<br />
riferimento al testo di Franco Giombetti e Arianna Storace TECNICA DI TANGO<br />
ARGENTINO. Il programma proposto e’ una sintesi delle figure piu’ significative che si<br />
vedono in giro ed e’ articolato in tre sezioni (livelli): Bronzo, 10 figure; Argento, 7 figure;<br />
Oro (programma libero). Vengono inoltre presentate 6 figure di TANGO VALS e 7 figure di<br />
MILONGA, tutte catalogate Argento.<br />
50
<strong>BALLO</strong> <strong>DA</strong> <strong>SALA</strong><br />
Con l'espressione <strong>BALLO</strong> <strong>DA</strong> <strong>SALA</strong> si identificano oggi in Italia tre balli molto diffusi a<br />
livello nazionale: FOX TROT, TANGO, VALZER LENTO.<br />
I balli da sala hanno un unico programma che viene insegnato sia ai fini delle competizioni<br />
(esclusivamente italiane), sia agli allievi non competitori.<br />
Il Ballo da sala e’ una disciplina ufficialmente riconosciuta:<br />
• da parte dell'ANMB (Associazione Nazionale Maestri di Ballo) unitamente a Liscio<br />
Unificato: il diploma e’ unico (BS + LU). Il programma d'esame riguarda 6 balli per<br />
un totale di 69 figure.<br />
• da parte della FIPD (Federazione Italiana Professionisti della Danza) e della FITD<br />
(Federazione Italiana Tecnici della danza) autonomamente. La FIPD e la FITD,<br />
infatti, hanno scisso i diplomi: ne rilasciano uno per il Ballo da sala e uno per il<br />
Liscio Unificato, attraverso il superamento di due esami distinti.<br />
I programmi dei tre balli della disciplina <strong>BALLO</strong> <strong>DA</strong> <strong>SALA</strong> sono gradevoli dal punto di vista<br />
estetico e presentano dei vantaggi di tipo pratico per chi li usa a fini di divertimento e di<br />
ginnastica, nelle balere e nelle sale da ballo.<br />
Oltre alle figure riportate dai manuali, che sono generalmente le piu’ seguite e<br />
rappresentano il risultato di selezioni autorevolmente operate da persone competenti e<br />
dagli organismi preposti, ne esistono decine di altre che, pur non comparendo su alcun<br />
libro, hanno una loro dignita’ e un certo numero di seguaci.<br />
Molti appassionati di ballo si divertono ad inventare passi e figure perfettamente<br />
compatibili col contesto ritmico-musicale. E' sempre stato cosi’; e spesso i teorici, gli<br />
studiosi di danze, gli autori dei primi manuali hanno attinto a piene mani da quanto di<br />
nuovo ed interessante scoprivano in giro, nelle gare e nei locali. Capire perche’ una figura<br />
entra nei libri ed un'altra no, non e’ facile. E nemmeno e’ spiegabile logicamente perche’<br />
figure un tempo di successo finiscono nel dimenticatoio. Un esempio per tutti e’ dato dal<br />
Casque’ (francese: CASQUET) che ha una sua storia letteraria e cinematografica di<br />
notevole spessore, eppure non e’ mai entrato nei manuali importanti. Nessuno ha il<br />
coraggio di proporlo ufficialmente, anche se nelle sale fa spesso capolino in varie forme, al<br />
di la’ delle amalgamazioni scolastiche di vecchia e nuova data.<br />
La ANMB (Associazione Nazionale Maestri di Ballo) ha adottato come libro di testo con<br />
decorrenza 1.1.99 il manuale "<strong>BALLO</strong> <strong>DA</strong> <strong>SALA</strong> E <strong>LISCIO</strong> <strong>UNIFICATO</strong>" di GIANNI<br />
NICOLI.<br />
I grafici che vedremo piu’ avanti nei vari balli, in nessun caso sostituiscono i libri di testo. Li<br />
propongo come documentazione aggiuntiva, essendo convinto che i manuali e i libri di<br />
ballo che saranno scritti nel prossimo futuro non potranno farne a meno. Se si vuole<br />
puntare sulla divulgazione di massa dei balli nazionali, si devono opportunamente adattare<br />
le pubblicazioni a questo scopo, rendendole fruibili il piu’ facilmente possibile. Se il ballo<br />
entra (come deve entrare) nella Scuola dell'obbligo e nelle Scuole superiori in qualita’ di<br />
disciplina artistico-sportiva, e’ necessario predisporre per tempo libri di testo differenziati<br />
per cicli scolastici e adeguatamente corredati da illustrazioni e disegni.<br />
51
Ballo da Sala: FOX TROT<br />
fox = volpe; trot = trotto (passo)<br />
Il tempo di questo ballo e’ 4/4.<br />
Dovrebbe essere suonato a 46-48 battute al minuto.<br />
In Italia questo ballo e’ molto radicato, al punto tale che lo si considera rientrante nella<br />
nostra tradizione coreutica.<br />
Assieme a Tango e Valzer Lento fa parte della disciplina <strong>BALLO</strong> <strong>DA</strong> <strong>SALA</strong>.<br />
Altro ballo e’ lo slow foxtrot che appartiene alla disciplina <strong>DA</strong>NZE STAN<strong>DA</strong>RD<br />
La versione lenta, suonata attorno alle 28-30 battute al minuto, prende il nome di (SLOW)<br />
FOXTROT; la versione veloce, suonata attorno alle 46-48 (oggi fino a 50-51) battute al<br />
minuto, prende il nome di QUICKSTEP.<br />
52
Il programma del Fox Trot<br />
Il programma del fox trot e’ snello ed essenziale. Con 12-14 figure consente di muoversi<br />
agevolmente sia sulle piste libere sia nelle sale affollate.<br />
Tra i vari manuali le differenze sono minime. In molte scuole si insegnano ancora la<br />
promenade chiusa ed aperta (S S QQ) e il giro naturale con spin (quattro lenti, come<br />
suggerito dal Maestro Piero Rolando, oppure i sei passi dello SPIN del Valzer Lento e del<br />
QUICKSTEP S QQ S S S) seguito dal balance’. Si tratta di figure compatibili col contesto<br />
del ballo, che nulla tolgono allo stesso e che offrono, anzi, maggiori opportunita’ di<br />
amalgamazione.<br />
Con il manuale di Gianni Nicoli e’ stato introdotto il doppio chasse’ a destra e a sinistra<br />
consistente in quattro passi veloci che rappresentano sicuramente una marcia in piu’.<br />
Figura fondamentale rimane la greca angolata con la doppia versione normale ed esterna<br />
(S S QQ, S S QQ) che e’ anche la piu’ caratteristica di questo ballo, per gli allineamenti<br />
alternati spalle diagonale centro e fronte diagonale parete. A proposito di questa figura<br />
sottolineo due cose:<br />
• Il quickstep ripropone sostanzialmente questa figura nei quarti di giro anche se con<br />
variazioni stilistiche non secondarie.<br />
• I manuali di ballo prevedono una partenza (per il cavaliere) spalle diagonale centro.<br />
Piu’ di qualcuno insegna una partenza fronte diagonale parete. (Nelle balere e nelle<br />
sale il cavaliere parte sempre fronte diagonale parete per motivi di opportunita’: in<br />
tal modo riesce a controllare meglio il traffico sulla pista).<br />
Le figure del Fox Trot<br />
Per il Fox Trot presento, in ordine alfabetico, i grafici di sette figure fondamentali, molto utili<br />
in sala e non prive di fascino. In base al traffico che si trova sulla pista da ballo, il cavaliere<br />
stabilira’ di volta in volta quale figura introdurre. E' diffusa l'abitudine (la regola) di far<br />
precedere o seguire un LENTO, di destro o di sinistro, ogni volta che cio’ si renda<br />
necessario.<br />
53
Balance’ ruotato a sinistra (giro a sx a perno)<br />
54
Chasse’ progressivo<br />
55
Giro a destra con pivot<br />
56
Giro a sinistra aperto<br />
57
Giro naturale SPIN (Metodo M.° ROLANDO)<br />
Il GIRO NATURALE SPIN e’ una figura di <strong>DA</strong>NZE STAN<strong>DA</strong>RD e non di <strong>BALLO</strong> <strong>DA</strong> <strong>SALA</strong>.<br />
Precisamente appartiene al VALZER LENTO (passi 1 – 6 inizio DX) e al QUICKSTEP<br />
(tempo: S QQ S S S inizio DX). Cio’ nonostante tale GIRO e’ diffusamente ballato in<br />
combinazione con figure di ballo da sala. Il Maestro Piero ROLANDO nel suo MANUALE<br />
DI <strong>BALLO</strong> propone il GIRO NATURALE CON SPIN come figura di FOX TROT<br />
assimilandolo ad un PIVOT IN LDB con il seguente tempo: S S S S).<br />
58
Greca angolata (Metodo M.° ROLANDO)<br />
59
Innominata<br />
60
Ballo da Sala: TANGO<br />
Il tempo di questo ballo e’ fissato in 2/4 o 4/4.<br />
Secondo la FIDS deve essere suonato a 32-33 bpm nelle gare della disciplina<br />
STAN<strong>DA</strong>RD; la IDSF impone 33 bpm; la ANMB per la disciplina <strong>BALLO</strong> <strong>DA</strong> <strong>SALA</strong> propone<br />
30-32 bpm.<br />
Mentre il programma del Tango STAN<strong>DA</strong>RD e’ articolato in tre livelli (BRONZO,<br />
ARGENTO, ORO), il Tango da Sala ha un programma unico. Non e’ meno impegnativo di<br />
quello Standard: per gli atleti interessati alle gare della disciplina <strong>BALLO</strong> <strong>DA</strong> <strong>SALA</strong> resta<br />
tutto l'obbligo di tendere alla perfezione. Un buon allenamento per chi voglia cominciare<br />
consiste nel muoversi su una base ritmica cosi’ composta: lento, lento, veloce, veloce,<br />
lento. Il cavaliere, trattandosi di esercizio propedeutico, puo’ partire di destro o di sinistro.<br />
Per quanto riguarda le regole, raccomando a chi non e’ interessato alle competizioni di<br />
non formalizzarsi eccessivamente e di tenerne conto con una equilibrata elasticita’!<br />
Piu’ avanti vedremo le ipotesi di 4 amalgamazioni con i grafici rappresentanti i passi delle<br />
singole figure, la direzione, la sequenza dei LENTI e dei VELOCI. Tali grafici possono<br />
costituire un ausilio didattico per chi trovi difficoltoso interpretare un manuale senza l'aiuto<br />
di un maestro. Volendo, possono aiutare lo stesso maestro (nella paziente opera di<br />
insegnamento collettivo) ad inquadrare anche visivamente agli allievi le singole figure<br />
rispetto alla Linea di Ballo e nel contesto di una amalgamazione.<br />
I grafici proposti in questo sito si riferiscono esclusivamente a figure approvate dalla ANMB<br />
ed hanno il solo scopo di incentivare la diffusione del ballo italiano, specialmente fra la<br />
gente che utilizza la danza a fini di divertimento e di ginnastica. Naturalmente per quanto<br />
riguarda gli altri elementi indispensabili alla perfetta esecuzione delle figure (elevazioni,<br />
ammontare di giro, precede-segue, allineamenti) non si puo’ che rinviare agli specifici<br />
Manuali.<br />
Le regole generali del Tango<br />
• La presa e’ piu’ compatta che negli altri balli<br />
• La dama e’ piu’ spostata verso il lato destro del cavaliere e poggia la mano sinistra<br />
dietro al braccio di lui, sotto il cavo<br />
• I passi del cavaliere lungo la linea di ballo puntano nella direzione diagonale-centro<br />
con la spalla destra in posizione piu’ avanzata rispetto alla sinistra<br />
• Tutti i passi avanti sono di tacco<br />
• Ogni volta che si esegue un passo sinistro avanti e’ indispensabile la Posizione<br />
Movimento Contrario del Corpo<br />
• I passi indietro con guida di spalla destra o sinistra sono eseguiti con bordo interno<br />
+ tacco<br />
• Nella chiusura dei piedi il destro deve trovarsi sempre leggermente dietro rispetto al<br />
sinistro e girato all'interno<br />
• Nei vari tipi di promenade le ginocchia sono come bloccate e permanentemente<br />
rilassate, mentre la disposizione dei corpi deve formare un angolo a "V" con<br />
contatto permanente fra lato destro del cavaliere e lato sinistro della dama<br />
• Nei giri i piedi vengono posati mentre negli altri balli sono ruotati. Cio’ comporta<br />
assenza di ondeggiamento, di elevazione e di abbassamento.<br />
• Le spalle devono stare sempre allo stesso livello in quanto non e’ prevista alcuna<br />
inclinazione del corpo<br />
61
Amalgamazioni del Tango da Sala<br />
Il ritmo del tango ha due caratteristiche particolari:<br />
1. e’ fortemente cadenzato;<br />
2. ha una melodia non uniforme che e’ piu’ spinta e meno spinta, nell'ambito di uno<br />
stesso brano: cio’ comporta una accelerazione e una decelerazione dei passi, in<br />
armonia con la musica.<br />
Il TANGO rientra sia nella disciplina STAN<strong>DA</strong>RD sia nella disciplina <strong>BALLO</strong> <strong>DA</strong> <strong>SALA</strong>. I<br />
programmi e le amalgamazioni cambiano a seconda della disciplina: per questo motivo<br />
sono trattati separatamente. Inoltre abbiamo il tango argentino che rappresenta una<br />
disciplina a se stante, regolarmente riconosciuta dalle Associazioni ANMB, FIPD, FITD.<br />
Amalgamazione 1 (per principianti)<br />
passo argentino<br />
passo argentino laterale<br />
promenade chiusa<br />
promenade con pivot<br />
medio corte’<br />
Amalgamazione 2<br />
passo argentino laterale<br />
promenade aperta<br />
bandiera<br />
habanera su sinistro<br />
chiocciola<br />
promenade con pivot<br />
Amalgamazione 3<br />
passo laterale progressivo<br />
1 lento di destro<br />
giro a sinistra aperto<br />
medio corte’ girato esterno<br />
2, 3, 4 di passo argentino laterale<br />
promenade con pivot<br />
pivot esterno<br />
Amalgamazione 4<br />
passo argentino chiuso<br />
1 lento di destro<br />
giro a sinistra chiuso<br />
promenade chiusa con chasse’ sincopato<br />
meyer<br />
1, 2, 3 di promenade con pivot<br />
pivots a destra<br />
passo 4 di promenade con pivot<br />
62
Le figure del Tango<br />
Passo Argentino<br />
63
Passo Argentino Laterale<br />
64
Promenade Chiusa<br />
65
Promenade con Pivot<br />
66
Medio Corte’<br />
67
Promenade Aperta<br />
68
Bandiera (cavaliere)<br />
69
Bandiera (dama)<br />
70
Abanera di piede Sinistro<br />
71
Chiocciola<br />
72
Passo Laterale Progressivo<br />
73
Giro a Sinistra Aperto<br />
74
Medio Corte’ Girato<br />
75
Pivot Esterno<br />
76
Passo Argentino Chiuso<br />
77
Giro a Sinistra Chiuso<br />
78
Promenade Chiusa con Chasse’<br />
79
Meyer<br />
80
Pivots a Destra<br />
81
Ballo da Sala: VALZER LENTO<br />
Il Valzer Lento e’ la italianizzazione del Valzer Inglese.<br />
Il tempo di questo ballo e’ 3/4.<br />
Secondo la FIDS deve essere suonato a 29-30 battute al minuto per le gare della<br />
disciplina STAN<strong>DA</strong>RD (dove si chiama Valzer Inglese). La IDSF impone 30 battute. La<br />
ANMB per la disciplina <strong>BALLO</strong> <strong>DA</strong> <strong>SALA</strong> propone 30-31 battute.<br />
Mentre nel tango e nel fox trot i passi si contano con i veloci e con i lenti, nei due valzer<br />
(inglese e viennese) si contano con i numeri da 1 a 6. E' fondamentale sapere che il battito<br />
numero 1 e il battito numero 4 sono accentati. Pertanto il primo passo di ogni figura deve<br />
coincidere con un battito accentato.<br />
I programmi di valzer lento e valzer inglese sono diversi: cambiano le figure e i loro nomi.<br />
Nella disciplina STAN<strong>DA</strong>RD abbiamo tre livelli di programma (a difficolta’ crescente):<br />
BRONZO, ARGENTO, ORO.<br />
Nella disciplina <strong>BALLO</strong> <strong>DA</strong> <strong>SALA</strong> il programma e’ unico. Su tale programma si svolgono i<br />
corsi destinati ai competitori, agli aspiranti maestri e a quanti frequentano le Scuole per<br />
motivi diversi dalle gare.<br />
Amalgamazione 1 (per principianti)<br />
A beneficio dei principianti propongo uno schema di amalgamazione abbastanza semplice,<br />
per un totale di 18 passi, cosi’ strutturato:<br />
1. giro naturale chiuso (6 passi). Il cavaliere parte col piede destro<br />
2. passo di cambio con inizio piede destro per il cavaliere (1, 2, 3)<br />
3. giro rovescio chiuso (6 passi)<br />
4. passo di cambio con inizio piede sinistro del cavaliere (1, 2, 3)<br />
Le regole generali del Valzer Lento<br />
• La costruzione di questo ballo e’ fatta su linee diagonali per cui un giro di sei passi<br />
e’ pari a 270° e non a 360°. Praticamente un giro naturale, iniziato fronte diagonale<br />
parete, termina fronte diagonale centro. Analogamente un giro rovescio, iniziato<br />
fronte diagonale centro, termina fronte diagonale parete. Se il giro naturale si<br />
esegue ad un angolo della pista, l'uscita deve essere fronte diagonale centro<br />
rispetto alla nuova linea di ballo.<br />
• Nei giri, l'inclinazione e’ fondamentale.<br />
• Al primo passo di ogni giro e al primo passo di ogni cambio le ginocchia devono<br />
essere rilassate.<br />
• Nei giri chiusi, al passo numero tre, i piedi devono essere ben allineati, l'equilibrio<br />
deve essere perfetto e il piede che chiude deve poggiare sul pavimento col bordo<br />
interno.<br />
• L'elevazione deve essere morbida e graduale, in armonia col giro fin dal suo inizio,<br />
raggiungendo l'apice alla chiusura del passo tre.<br />
• Nel giro a destra chiuso il passo numero 2 del cavaliere e’ piu’ lungo del passo<br />
numero 5.<br />
82
Le figure del Valzer Lento<br />
Giro Naturale Chiuso<br />
83
Passo di Cambio dal Giro Naturale al Giro Rovescio<br />
84
Giro Rovescio Chiuso<br />
85
Passo di Cambio dal Giro Rovescio al Giro Naturale<br />
86
<strong>LISCIO</strong> <strong>UNIFICATO</strong><br />
Il Liscio unificato comprende tre balli: MAZURKA (o mazurca), POLKA (o polca), VALZER<br />
VIENNESE. Si tratta di una disciplina tipicamente italiana, non presente negli altri paesi.<br />
Anche se nessuno di questi balli e’ nato in Italia, si ravvisa in essi una nostra tradizione<br />
culturale e musicale, non fosse altro che per la lunga pratica degli stessi da parte delle<br />
nostre popolazioni. Le Autorita’ del settore hanno fatto (e fanno) bene a tutelare come<br />
patrimonio nazionale queste danze classificate con l'espressione liscio unificato<br />
Attualmente abbiamo almeno quattro livelli di liscio:<br />
• il Liscio Unificato che e’ riconosciuto come disciplina ufficiale: dall'ANMB<br />
unitamente a Ballo da Sala, dalla FIPD e dalla FITD autonomamente (queste due<br />
Associazioni, infatti, hanno scisso Ballo da Sala e Liscio unificato, facendone<br />
distinte discipline);<br />
• il Liscio Romagnolo (riconosciuto come disciplina ufficiale con il nome Danze Folk);<br />
• il Liscio Piemontese (riconosciuto come disciplina ufficiale con il nome Liscio<br />
Piemontese o Tradizionale);<br />
• decine di figure liberamente create e ballate sulla tecnica del Liscio Unificato che<br />
non sono oggetto di alcuna catalogazione e che, pur non comparendo nelle gare,<br />
danno armonia a chi le esegue sulle piste e piacere a chi le osserva.<br />
87
Liscio unificato: MAZURKA<br />
Il tempo di questo ballo e’ 3/4.<br />
Dovrebbe essere suonato a 46-48 battute al minuto.<br />
Il periodo musicale e’ di 16 battute. Poiche’ ogni battuta e’ formata da tre battiti, il periodo<br />
e’ di 48 battiti: esso si divide in 4 frasi da 12 battiti. Il 48 battito coincide con una pausa che<br />
si balla col Passo STOP.<br />
Le figure ufficiali sono invariate da molti anni. Il loro numero e’ ridotto all'essenziale: ne<br />
contiamo 8 nel programma proposto dal Maestro Rolando, 6 o 7 negli altri manuali. Con il<br />
testo di Gianni Nicoli e’ sparita anche la famosa Farfalla.<br />
Le figure della Mazurka<br />
• Camminata progressiva<br />
• Camminata progressiva bilaterale<br />
• Giro naturale aperto con dama a lato<br />
• Giro naturale aperto finito in promenade<br />
• Giro rovescio aperto con dama a lato<br />
• Passo Stop<br />
88
Figure Libere: MAZURKA<br />
Partenza Avanti Dietro<br />
Cavaliere:<br />
1. sinistro avanti<br />
2. destro chiude sul sinistro<br />
3. batte<br />
4. destro dietro<br />
5. sinistro chiude sul destro<br />
6. batte<br />
7. SEGUE giro a sinistra aperto<br />
Figure su quarta frase musicale<br />
Cavaliere:<br />
• WHISK da 1 a 9 + PASSO STOP<br />
• WHISK da 1 a 6 + ALEMANA dama + PASSO STOP<br />
• SALTELLI: da 1 a 3 su piede sx; da 4 a 6 su piede dx; 7 su sx; 8 su dx; 9 su sx;<br />
PASSO STOP<br />
• CAMMINATA da 1 a 6; CHASSE' da 7 a 9; PASSO STOP<br />
Bilaterale girata<br />
Mentre il cavaliere esegue la normale camminata, la dama si sposta a sinistra e a destra<br />
del cavaliere ballando tre passetti chiusi a sinistra e tre a destra. Ella descrive un arco<br />
rimanendo di fronte al cavaliere il quale la cinge di volta in volta con la sola mano sinistra e<br />
con la sola mano destra.<br />
Dopo che la dama ha eseguito i tre passetti alla destra del cavaliere, questi anziche’<br />
riportare la dama a sinistra, le passa davanti effettuando quindi un giro completo assieme<br />
a lei.<br />
89
Liscio unificato: POLKA<br />
Il tempo di questo ballo e’ 2/4.<br />
Dovrebbe essere suonato a 56-58 battute al minuto.<br />
Il ritmo della polka e’ facilmente assimilabile anche da parte di coloro che non sono<br />
'ballerini'. Per questo motivo tale ballo si e’ molto diffuso nei vari strati della popolazione.<br />
Tante persone eseguono a livello istintivo dei passi e dei movimenti perfettamente<br />
compatibili, pur senza avere mai studiato una tecnica specifica. C'e’ chi effettua dei passi<br />
camminati, chi improvvisa dei saltelli, chi alterna gli uni agli altri. Prescindendo dalla<br />
varieta’ e dalla molteplicita’ delle figure di Polka esistenti nella pratica quotidiana, ai fini<br />
delle competizioni (che sono riservate esclusivamente all'Italia), e’ stato fissato un<br />
programma cosiddetto unificato a cui si deve fare obbligatoriamente riferimento. E' il caso<br />
di precisare che il passo caratteristico della polka rientrante nella disciplina <strong>LISCIO</strong><br />
<strong>UNIFICATO</strong> consiste in un doppio saltello. La relativa tecnica ha una sua efficacia estetica<br />
e funzionale. Per eseguire correttamente tale ballo il sistema di conteggio e’ il seguente:<br />
• & 1 & 2 & 3 & 4<br />
In pratica, per una frazione di secondo, si ha una situazione di completa sospensione:<br />
quando si effettua il secondo saltello sul piede che sostiene il peso del corpo, nessuno dei<br />
due piedi tocca il pavimento.<br />
Il programma di Polka nel Liscio Unificato consta di 7 figure: sembrano poche, ma sono<br />
quelle caratteristiche e fondamentali di tale ballo. A dire il vero, con l'ultimo manuale<br />
adottato dall'ANMB con decorrenza 1.1.99 (Gianni Nicoli), il numero delle figure e’ sceso a<br />
6, in quanto e’ stata abolita la CAMMINATA IN PROMENADE.<br />
Le figure della Polka<br />
• Camminata progressiva<br />
• Giro naturale<br />
• Giro a sinistra<br />
• Cambio avanti<br />
• Cambio indietro<br />
• Doppio Chasse’ sincopato a destra girato a destra<br />
• Doppio Chasse’ sincopato a destra girato a sinistra<br />
• Doppio Chasse’ sincopato a sinistra girato a destra<br />
• Doppio Chasse’ sincopato a sinistra girato a sinistra<br />
90
Figure Libere: POLKA<br />
Apertura in Promenade<br />
Dopo una serie di giri a destra ultimati in coincidenza della pausa, i ballerini aprono<br />
entrambi in promenade e ballano fronte linea di ballo disposti ad angolo ottuso.<br />
I lati dell'angolo si possono aprire e chiudere, mentre la mano sinistra del cavaliere puo’<br />
prendere la mano destra della dama per respingerla e recuperarla in coincidenza con i<br />
corpi che si avvicinano e si allontanano<br />
Giri simultanei in Promenade<br />
Mentre ballano in promenade i ballerini possono girare verso l'esterno<br />
contemporaneamente: il giro della dama inizia col piede sinistro; il giro del cavaliere inizia<br />
col piede destro. Un giro completo viene effettuato con tre passetti: 1 e 2. I giri possono<br />
essere anche consecutivi<br />
Polka camminata<br />
Cavaliere:<br />
La polka camminata e’ un modo completamente diverso di ballare la polka.<br />
Comunemente viene definita polka ligure o polka genovese e consiste<br />
semplicemente nel fare dei passi camminati anziche’ saltati. Esistono diversi modi<br />
di eseguire tali passi. Ne presento uno molto facile:<br />
1 sinistro avanti<br />
2 destro avanti<br />
3 sinistro avanti<br />
& destro lato<br />
4 sinistro chiude<br />
5 destro avanti<br />
6 sinistro avanti<br />
7 destro avanti<br />
& sinistro lato<br />
8 destro chiude<br />
Oltre il passo base sopra descritto, si possono inserire regolarmente:<br />
giro a destra<br />
giro a sinistra<br />
figure su ultima frase (tacco, punta, cha, cha, cha: 2 volte, prima a sinistra e dopo a destra,<br />
sul posto)<br />
91
Liscio unificato: VALZER VIENNESE<br />
Questo ballo e’ presente sia nelle Danze Standard che nel Liscio Unificato, mantenendo<br />
inalterate le sue caratteristiche. Qualcuno ritiene che, nell'ambito del liscio unificato, sia<br />
preferibile parlare di valzer allegro o brillante piu’ che di valzer viennese. A tale proposito<br />
preciso che la necessita’ di distinzione e’ legata al numero di battute al minuto con cui il<br />
brano viene suonato. Il valzer e’ viennese o brillante a seconda se sia meno veloce o piu’<br />
veloce.<br />
Secondo Alex Moore il valzer viennese deve essere suonato a 56 battute al minuto. La<br />
FIDS (che recepisce i tempi della IDSF per i balli che sono oggetto di gare internazionali)<br />
propone 58-60 battute. Si puo’ quindi stabilire che il valzer diventa brillante oltre il limite di<br />
60 battute al minuto.<br />
Sostanzialmente uguale e’ il programma che consta di poche figure. Trattandosi di un ballo<br />
che ha la sua particolarita’ ed il suo fascino fondamentalmente nella sequenza alternata<br />
dei giri naturali e rovesci, si e’ ritenuto opportuno da parte degli studiosi e dei maestri degli<br />
ultimi decenni non appesantirlo di amalgamazioni improprie. Per questo motivo diverse<br />
figure codificate da Alex Moore, che per diverso tempo sono state inserite nei programmi e<br />
nelle gare, sono state praticamente abolite.<br />
Nel libro di Gianni Nicoli Ballo da Sala e Liscio Unificato troviamo una novita’ rispetto ad<br />
altri testi e rispetto al programma precedentemente proposto dalla ANMB: l'inserimento dei<br />
Pivots.<br />
Il Pivot e’ una figura di giro formata da due passi con un ammontare di mezzo giro per<br />
ciascuno. E' stato inserito sia nel giro a destra che nel giro a sinistra dopo i primi tre passi<br />
con la seguente amalgamazione:<br />
1. passi 1, 2, 3 di un giro a destra o a sinistra (praticamente mezzo giro)<br />
2. passi 1, 2 di pivot ( un giro completo)<br />
3. passi 4, 5, 6 del giro inizialmente intrapreso.<br />
Voglio fare un sola raccomandazione. Poiche’ il valzer viennese ha un periodo musicale di<br />
48 battiti diviso in due frasi da 24, si deve fare in modo da rispettare il passaggio tra una<br />
frase musicale e l'altra, preparando opportunamente il cambio di giro.<br />
92
Le regole generali del Valzer Viennese<br />
• Il braccio sinistro del cavaliere dovrebbe essere tenuto leggermente abbassato e<br />
piu’ aperto rispetto alle altre danze standard.<br />
• L'elevazione nei giri (che inizia alla fine del passo 1 e termina alla fine del passo 3)<br />
e’ meno dolce rispetto al valzer inglese.<br />
• Il rilassamento delle ginocchia sul passo 1 che nel valzer inglese si esegue con una<br />
certa facilita’ e’ qui, se non si e’ molto abili, reso improbabile o incompleto dalla<br />
musica piu’ veloce.<br />
• Nella seconda meta’ dei giri il pivot deve essere deciso ed elegante sia se eseguito<br />
di punta sia se eseguito di tacco.<br />
• L'inclinazione nei giri deve iniziare gia’ prima del primo passo e deve essere<br />
effettuata al livello superiore del tronco e non a livello di gambe e di fianchi.<br />
• Nel giro naturale, il cavaliere muove il piede lungo la linea di ballo mentre il corpo e’<br />
ancora in posizione di fronte diagonale centro. Al passo numero 6 del cavaliere e<br />
numero 3 della dama, quando il piede sinistro chiude sul destro, e’ obbligatorio il<br />
tutto-piede.<br />
• Nel giro rovescio, al passo numero 3 del cavaliere e numero 6 della dama, il piede<br />
sinistro deve incrociare davanti al destro. Quando il piede destro chiude sul sinistro<br />
(passo 6 del cavaliere e 3 della dama) e’ obbligatorio il tutto-piede.<br />
• I passi di guida in avanti sono di tacco con l'appiattimento immediato e quasi<br />
contemporaneo del piede.<br />
• L'esecuzione dei passi di cambio deve coincidere perfettamente con la fine delle<br />
frasi musicali<br />
Amalgamazione<br />
Il passo di cambio deve sottolineare ed esaltare il momento musicale che segna la fine di<br />
ogni frase. Per questo motivo, a beneficio dei principianti e delle persone incerte circa le<br />
amalgamazioni migliori del valzer viennese, propongo uno schema di ballo abbastanza<br />
semplice:<br />
1. tre giri naturali (18 passi)<br />
2. 1, 2, 3 di giro naturale (3 passi equivalenti a mezzo giro)<br />
3. cambio indietro di piede sinistro (3 passi)<br />
4. 4, 5, 6 di giro rovescio (3 passi equivalenti a mezzo giro)<br />
5. tre giri rovesci (18 passi)<br />
6. cambio avanti di piede sinistro (3 passi)<br />
Le figure del Valzer Viennese<br />
Il periodo musicale del Valzer Viennese e’ di 48 battiti (corrispondenti a 16 battute) e si<br />
divide in due frasi di uguale lunghezza. I passi di cambio devono coincidere con le pause<br />
che separano una frase musicale dall'altra e un periodo dall'altro: in pratica devono<br />
terminare precisamente sul battito ventiquattresimo e sul battito quarantottesimo. I<br />
principianti devono porre la massima attenzione a partire sul primo battito del periodo<br />
musicale o di una frase. Il mio consiglio e’ quello di partire dopo una pausa e di seguire lo<br />
schema proposto in precedenza.<br />
93
Giro Naturale (tre giri e mezzo)<br />
94
Cambio Indietro di Piede Sinistro<br />
95
Giro Rovescio (tre giri e mezzo)<br />
96
Cambio in Avanti di Piede Sinistro<br />
97
FIGURE LIBERE<br />
In questa sezione diamo libero sfogo alla fantasia. Usciamo fuori dai regolamenti e dai<br />
programmi ufficiali e parliamo di figure che non esistono sui libri.<br />
Per meglio illustrarne lo spirito prendo le mosse dall'articolo 48 del Regolamento Gare<br />
della FIDS approvato con delibera del 26.3.99:<br />
"E' proibita in tutti i balli l'esecuzione di lift; e’ inteso come lift la figura o movimento nel<br />
corso della quale uno dei due ballerini tiene contemporaneamente staccati dal suolo<br />
entrambi i piedi per piu’ di una battuta grazie al supporto del compagno".<br />
Ebbene, in questo angolo sono ospitate le proposte di nuove figure (e di lift) relativamente<br />
a qualsiasi ballo. Sono anche riportate figure che si ballano comunemente e che non sono<br />
mai state scritte su un libro.<br />
Figure Libere: BEGUINE<br />
La tecnica della Beguine<br />
Si tratta di una tecnica semplice ed intuitiva: si ballano i primi tre battiti effettuando una<br />
pausa sul quarto. Il peso del corpo cade di volta in volta sul piede che si muove e la pausa<br />
si effettua sul piede che ha eseguito il terzo passo. Molto piu’ facile rispetto alla tecnica<br />
della rumba dove il passaggio 4/1 equivalente a due battiti avviene sullo stesso piede. Un<br />
battito senza peso del corpo ed un battito col peso. O, come suggerisce il Maestro Walter<br />
Laird, mezzo battito senza peso e un battito e mezzo per il trasferimento del peso.<br />
Programma Italiano di Beguine<br />
Tutte le figure della beguine devono essere contate da 1 a 12 (le pause non si contano).<br />
• base naturale (quadrato) (*)<br />
• alemana dama su base naturale<br />
• hand to hand<br />
• cucarachas cavaliere in senso inverso rispetto alla dama<br />
• cross basic (figura di cha cha)<br />
• base mambo<br />
• semigiri alternati<br />
• giri alternati 360°<br />
• presa delle mani ad otto (braccia incrociate):<br />
o alemana e cambio parete<br />
• cambio parete:<br />
o con dama che passa a dx del cavaliere<br />
o con dama che passa a sx del cavaliere<br />
• impatto<br />
• spirale<br />
• arrotolamento dama + srotolamento<br />
• promenade in Shadow Position:<br />
• verticale<br />
• circolare<br />
• new york<br />
• spots turn<br />
• alemana dama senza lasciarle le mani<br />
• presa incrociata dietro la schiena di lei<br />
98
• cambi parete<br />
• promenade (normale) lungo la linea di ballo<br />
(*) Il quadrato rappresenta una forma semplice ed elegante di introduzione. I passi del<br />
cavaliere sono i seguenti (la dama esegue i movimenti contrari):<br />
1. sinistro di lato<br />
2. destro chiude<br />
3. sinistro avanti + PAUSA<br />
4. destro di lato all'altezza del sinistro<br />
5. sinistro chiude<br />
6. destro dietro (in posizione di inizio ballo) + PAUSA<br />
99
Figure Libere: FOX TROT<br />
Pendolo<br />
Cavaliere:<br />
1. sinistro avanti, fronte linea di ballo, col destro che chiude senza peso<br />
2. destro dietro contro la linea di ballo<br />
3. sinistro dietro contro la linea di ballo<br />
4. destro dietro chiude sul sinistro. Portare dama fuori partner<br />
Tempo L L VV<br />
Giro Dama in Promenade<br />
• Il cavaliere esegue quattro passi di greca angolata iniziando spalle diagonale<br />
centro, staccato dalla dama e tenendo con la mano sinistra la mano destra di lei.<br />
• La dama, a cio’ indotta dal cavaliere, effettua un giro a destra di 360° sui due passi<br />
lenti<br />
• Sui due passi veloci successivi c'e’ il riavvicinamento totale con presa normale<br />
Tempo L L VV<br />
Giri simultanei in Promenade<br />
• E' la stessa figura di cui sopra con la differenza che anche il cavaliere esegue il suo<br />
giro di 360° sui due passi lenti<br />
Tempo L L VV<br />
100
Figure Libere: MAMBO<br />
Il conteggio dei passi/movimenti va da 1 a 8. Il numero 1 e il numero 5 sono utilizzati per<br />
contare il movimento del tallone che deve essere abbassato in tutte le figure,<br />
alternativamente: sx e dx per il cavaliere, dx e sx per la dama. Per i principianti, per quanti<br />
intendano ballare liberamente il MAMBO senza troppi vincoli e per quelli che vogliano<br />
provare ad inventare nuove figure, suggerisco un sistema di conteggio di facile<br />
applicazione.<br />
Base naturale Cavaliere (la dama esegue i movimenti contrari):<br />
1. 1 sx avanti<br />
2. & dx batte<br />
3. 2 sx chiude (si unisce al dx)<br />
4. 3 dx dietro<br />
5. & sx batte<br />
6. 4 dx chiude (si unisce al sx)<br />
Programma Italiano di Mambo<br />
• base naturale (vedi sopra)<br />
• base contraria (il sinistro va dietro anziche’ avanti)<br />
• alemana (dama)<br />
• cucarachas sx + dx<br />
• new york<br />
• doppio new york<br />
• cross basic (figura di cha cha)<br />
• presa delle mani ad otto (braccia incrociate):<br />
• alemana e cambio parete<br />
• arrotolamento dama + srotolamento<br />
• semigiri alternati<br />
• giri alternati 360°<br />
• promenade in Shadow Position con presa sx a dx e dx a sx:<br />
• verticale<br />
• circolare<br />
• cambio parete:<br />
• con dama che passa a dx del cavaliere<br />
• con dama che passa a sx del cavaliere<br />
• alemana dama senza lasciarle le mani:<br />
• presa incrociata dietro la schiena di lei<br />
• cambi parete<br />
• shoulder to shoulder<br />
• spot turns<br />
• tre passi indietro in Open Promenade Position con presa dx a sx<br />
• triplo giro dama sul posto<br />
• casque’ sui passi 1 & 2:<br />
• dopo una base chiusa fuori partner girata a sinistra<br />
• con ripartenza 1 & 2 di una base naturale (cavaliere sx avanti; dama dx<br />
dietro)<br />
• progressioni fuori partner:<br />
• effettuare una serie di giri a sinistra aperti stile TANGO<br />
101
Figure Libere: TANGO<br />
CASQUE’ contro la linea di ballo seguito da 2,3,4 del passo argentino laterale<br />
Cavaliere:<br />
1. sinistro avanti fronte linea di ballo + destro che chiude senza peso<br />
2. destro dietro contro linea di ballo<br />
3. sinistro dietro contro linea di ballo<br />
4. destro dietro contro linea di ballo, spostando la dama a destra fuori partner,<br />
mantenendo il contatto<br />
5. sinistro dietro con torsione del corpo + casque’ dama<br />
6. dama in piedi col peso del corpo su sinistro mentre il cavaliere libera il piede sinistro<br />
7. seguono 2, 3, 4 del passo argentino laterale.<br />
Tempo: L L VV L L VV L<br />
CASQUE’ da fermi dopo una figura aperta<br />
da eseguire dopo:<br />
• promenade aperta<br />
• giro a sinistra aperto<br />
• medio corte’ girato<br />
Cavaliere:<br />
Il cavaliere si trova fuori partner.<br />
1. Con un lento fa eseguire il casque’ alla dama portando dietro il piede sinistro<br />
2. Con un lento la dama si rialza portando il peso del corpo sul piede sinistro (il<br />
cavaliere libera il sinistro)<br />
3. seguono 2, 3, 4 del passo argentino laterale<br />
Tempo: L L VV L<br />
Doppio Pivot<br />
da eseguire dopo un passo argentino laterale<br />
Cavaliere:<br />
1. sinistro avanti in Promenade tagliando la strada alla dama (la dama esegue un<br />
passetto avanti di destro)<br />
2. destro verso la dama effettuando mezzo giro a destra facendo perno sulla gamba<br />
destra e finendo spalle linea di ballo<br />
3. (passi 3, 4, 5, 6) sinistro dietro, spalle linea di ballo, iniziando a girare a destra: con<br />
quattro veloci si devono effettuare 4 semigiri a destra<br />
4. (passo 7) sinistro avanti<br />
Tempo: L L VVVV L<br />
Separation<br />
da eseguire dopo un passo argentino laterale<br />
• cavaliere sinistro avanti; dama destro avanti tagliando la strada al cavaliere<br />
• cavaliere destro avanti + sinistro chiude senza peso; la dama effettua mezzo giro a<br />
sinistra mettendo il sinistro davanti al cavaliere e chiudendo davanti a lui in<br />
posizione spalle linea di ballo<br />
• cavaliere sinistro dietro, spalle contro linea di ballo, spingendo la dama in avanti;<br />
dama destro dietro, spalle linea di ballo<br />
• cavaliere destro di lato; dama sinistro di lato<br />
• cavaliere sinistro spazzola e apre senza peso; dama destro spazzola e apre senza<br />
peso<br />
• SEGUE VENTAGLIO<br />
102
Tempo: L L VV L<br />
Ventaglio<br />
da eseguire dopo un passo argentino laterale<br />
Cavaliere:<br />
1. sinistro avanti in modalita’ twist + destro disegna un cerchio antiorario e va ad<br />
incrociare davanti al sinistro<br />
2. destro avanti in modalita’ twist + sinistro disegna un cerchio antiorario e va ad<br />
incrociare davanti al destro<br />
3. sinistro avanti<br />
4. destro lato<br />
5. sinistro chiude in posizione promenade<br />
Tempo: L L VV L<br />
Ronde<br />
da eseguire dopo i primi tre passi di un giro a destra. Il Cavaliere si trova in posizione<br />
Spalle Linea di Ballo. Da tale posizione esegue i seguenti 12 passi:<br />
Cavaliere:<br />
sinistro dietro, spalle LDB<br />
destro incrocia dietro al sx, spalle LDB<br />
sx avanti, leggermente a lato, preparandosi al Fuori Partner, Fronte contro LDB<br />
dx avanti in Fuori Partner, fronte DC contro LDB. 1/8 di giro a dx fra 3 e 4<br />
sx avanti fronte Centro, 1/8 di giro a dx fra 4 e 5<br />
dx avanti frontr LDB, ¼ di giro a dx fra 5 e 6<br />
sx avanti fronte DP, 1/8 di giro a dx fra 6 e 7<br />
dx avanti fronte Parete, 1/8 di giro a dx fra 7 e 8<br />
sx avanti fronte contro LDB, ¼ di giro a dx fra 8 e 9<br />
dx dietro spalle LDB, cominciare a girare a sx<br />
sx a lato puntando DP, 3/8 di giro a sx fra 10 e 11 (corpo gira meno)<br />
dx chiude al sx fronte DP (corpo completa il giro)<br />
103
CAN CAN<br />
<strong>DA</strong>NZE SOCIALI<br />
POSIZIONE DI PARTENZA:<br />
TEMPO<br />
1 - 8<br />
PESO SUL PIEDE SINISTRO<br />
1 - 8<br />
1 - 6 passo POLKA<br />
(Ci si puo’ disporre anche di fronte su pareti opposte)<br />
1 - 8<br />
DX senza peso apre di lato, chiude, apre, chiude con peso al 4. Il piede<br />
1 - 2 - 3 - 4<br />
apre di tacco e chiude di punta.<br />
5 - 6 - 7 - 8 SX senza peso apre di lato, chiude, apre, chiude con peso al 8.<br />
Saltello sul SX + alzare gamba DX incrociando a SX + battere le mani<br />
1<br />
sotto la gamba DX.<br />
2 Piede DX a terra con peso<br />
3<br />
Saltello sul DX + alzare gamba SX incrociando a DX + battere le mani<br />
sotto gamba SX<br />
4 Piede SX a terra con peso<br />
5 - 6 - 7 - 8 Ripetere da 1 a 4<br />
1 e 2<br />
D<br />
3 e 4 PASSO POLKA in avanti iniziando con il DX S<br />
5 e 6 D<br />
1 - 2 SX avanti con peso + DX batte con peso<br />
3 - 4 SX dietro con peso + DX batte con peso<br />
5 - 6 SX avanti con peso + DX batte con peso<br />
7 - 8 SX dietro con peso + DX batte con peso<br />
SEMIGIRO<br />
con CHASSE’<br />
Giro a DX di 180 gradi facendo perno su gamba DX, portando il peso del<br />
corpo sul piede SX e chiudendo il DX senza peso.<br />
104
<strong>BALLO</strong> DEL COW BOY<br />
POSIZIONE DI PARTENZA:<br />
PESO SUL PIEDE SINISTRO<br />
(Totale passi: 24 in 3 sequenze da 8)<br />
1 - 2 - 3 - 4 Hully Gully a DX battendo il tacco SX verso la parete DX al 4.<br />
5 - 6 - 7 - 8 Hully Gully a SX battendo il tacco SX verso la parete SX al 8.<br />
1 DX avanti con peso<br />
2 SX avanti batte tacco senza peso<br />
3 SX avanti con peso<br />
4 DX avanti batte tacco senza peso verso la parete SX<br />
5 - 6 - 7 - 8 Quattro passi indietro battendo il tacco SX al 8 verso la parete DX<br />
SX – SX incrociando avati al DX, diagonale parete, mimando l’azione del<br />
1 - 2<br />
cavalcare.<br />
3 - 4 DX – DX sul posto<br />
5 SX incrociando davanti al DX in diagonale parete<br />
6 DX sul posto<br />
7 90 gradi a SX facendo perno su gamba SX<br />
Battere io tacco DX lasciando libero il piede DX per poter ripartire<br />
8<br />
dall’inizio.<br />
105
FLAMENCO<br />
POSIZIONE DI PARTENZA:<br />
PESO SUL PIEDE SINISTRO<br />
106<br />
TEMPO<br />
CHA-CHA, 1, 2, 3<br />
CHA-CHA, 1, 2, 3 New York del CHA CHA CHA verso DX<br />
CHA-CHA, 1, 2, 3 New York del CHA CHA CHA verso SX<br />
CHA-CHA, 1, 2, 3 New York del CHA CHA CHA verso DX<br />
New York del CHA CHA CHA verso SX in FLDB<br />
CHA-CHA, 1, 2, 3<br />
(la parete di SX diventa frontale)<br />
CHA-CHA, 1 LOCK indietro di DX<br />
2 SX dietro<br />
3 DX batte<br />
CHA-CHA, 1 LOCK avanti di SX<br />
2 DX avanti<br />
3 SX batte<br />
CHA-CHA, 1 Scalciare o roteare piede DX + 180 gradi a DX senza peso<br />
2 DX avanti<br />
3 SX avanti + DX batte<br />
CHA-CHA, 1 Scalciare o roteare piede SX + 180 gradi a SX senza peso<br />
2 SX avanti<br />
3 DX avanti + SX batte<br />
CHA-CHA, 1 Scalciare o roteare piede DX + 180 gradi a DX senza peso<br />
2 DX avanti<br />
3 SX avanti + DX batte<br />
CHA-CHA, 1 Scalciare o roteare piede SX + 180 gradi a SX senza peso<br />
2 SX avanti<br />
3 DX avanti + SX batte<br />
FARE<br />
2<br />
VOLTE
HULLY GULLY<br />
POSIZIONE DI PARTENZA:<br />
PESO SUL PIEDE DESTRO<br />
1 - 2 - 3 – 4 4 passi a SX alzando la gamba DX al 4.<br />
1 - 2 - 3 – 4 4 passi a DX alzando la gamba SX al 4.<br />
1 - 2 - 3 – 4 4 passi a SX alzando la gamba DX al 4.<br />
1 - 2 - 3 – 4 4 passi indietro; il SX resta libero<br />
Primo Sistema per Proseguire<br />
1 - 2 SX avanti + saltello sul SX<br />
3 - 4 DX avanti + saltello sul DX con giro di 90 gradi a DX<br />
Secondo Sistema per Proseguire<br />
1 SX avanti<br />
2 DX avanti senza peso a fianco del SX<br />
107<br />
TEMPO<br />
1 – 2 – 3 - 4<br />
3 DX avanti col peso + 90 gradi a DX facendo perno su gamba DX<br />
4 SX chiude senza peso<br />
Si possono inserire giri, saltelli, chasse’, ecc.
LIMBO<br />
Questo ballo si divide in due parti. Ogni parte comprende 15 passi<br />
organizzati in tre figure MODULARI che constano rispettivamente di 4, 5, 6<br />
passi. Pertanto si puo’ partire, nel rispetto del brano musicale, da ciascuno<br />
dei quattro passi della prima figura. Noi partiremo con:<br />
PESO SUL PIEDE DESTRO<br />
(Se si vuole inserire la PAUSA e’ obbligatorio partire col piede DX in avanti)<br />
Prima Parte<br />
FIGURA<br />
A<br />
FIGURA<br />
B<br />
FIGURA<br />
C<br />
Seconda Parte<br />
1 SX indietro senza peso<br />
2 SX avanti con peso<br />
3 DX avanti senza peso<br />
4 DX dietro con peso<br />
1-2-3 Come Figura A<br />
4 DX a lato a DX senza peso<br />
5 DX dietro<br />
1-2-3-4 Come Figura B<br />
5 DX chiude sul SX senza peso<br />
6 DX dietro<br />
Sostituire i passi 3A, 3-4B, 3-4-5C con GAMBA DX ALZATA + Battimani (1<br />
volta in A, 2 volte in B, 3 volte in C).<br />
Tra i passi 4 e 5 della figura C, cambiare parete con un giro di 90° a DX.<br />
108
MACARENA<br />
POSIZIONE DI PARTENZA:<br />
PESO SUL PIEDE SINISTRO<br />
109<br />
TEMPO<br />
1, 2, 3, 4<br />
1 e 2 Chasse’ a DX<br />
3 e 4 Chasse’ a SX<br />
1 DX dietro<br />
2 SX dietro<br />
3 DX dietro, di lato, sulla punta (o pianta)<br />
4 SX chiude, di punta (o pianta), con il peso<br />
1 e 2 Passo POLKA avanti di DX<br />
3 e 4 Passo POLKA avanti di SX<br />
1 DX avanti senza peso<br />
2 DX di lato senza peso<br />
3 DX chiude senza peso + piegare le ginocchia<br />
4 Giro a DX di 90 gradi facendo perno su gamba SX e lasciando libero il piede DX
MAMBO 1<br />
POSIZIONE DI PARTENZA:<br />
PESO SUL PIEDE DESTRO<br />
1 e 2 Chasse’ a SX<br />
3 e 4 Chasse’ a DX<br />
5 e 6 Chasse’ a SX<br />
1 e 2 Base dietro<br />
3 e 4 Base avanti<br />
5 e 6 Base avanti + 90 gradi a DX<br />
110<br />
TEMPO<br />
1e2, 3e4, 5e6<br />
E’ possibile ballarlo a coppie disposte in cerchio (maschi dentro) amalgamando numerose<br />
figure semplici.
MAMBO 2<br />
POSIZIONE DI PARTENZA:<br />
PESO SUL PIEDE DESTRO<br />
111<br />
TEMPO<br />
1e2, 3e4, 5e6, 7e8<br />
INTRODUZIONE<br />
1 e 2 Base dietro<br />
3 e 4<br />
INIZIO<br />
Base avanti<br />
1 e 2 DX dietro, SX batte, DX incrocia avanti al SX verso SX<br />
3 e 4 SX di lato, DX incrocia avanti al SX verso SX, SX di lato<br />
Base dietro: al 6 il piede DX non deve chiudere ma deve essere<br />
5 e 6 portato molto avanti oltre il SX, preparandosi ad effettuare un giro a<br />
DX di 180 gradi.<br />
7 e 8 STOP. 180 gradi a DX portando il peso sul SX e facendo PAUSA.<br />
1 e 2 Tre passi dietro<br />
3 e 4 Rock avanti di SX<br />
5 e 6 Passo Polka avanti di DX<br />
7 e 8 Base avanti<br />
Ripartire da INIZIO
MENEHITO<br />
POSIZIONE DI PARTENZA:<br />
AN<strong>DA</strong>TA<br />
RITORNO<br />
PESO SUL PIEDE DESTRO<br />
1 Peso su SX<br />
2 Peso su DX<br />
3 e 4 Chasse’ a SX + 180 gradi a SX<br />
5 e 6 Chasse’ a DX su nuova parete + 180 gradi a DX<br />
7 e 8 Chasse’ a SX su nuova parete (parete iniziale)<br />
1 Peso su DX<br />
2 Peso su SX<br />
3 e 4 Chasse’ a DX + 180 gradi a DX<br />
5 e 6 Chasse’ a SX su nuova parete + 180 gradi a SX<br />
7 e 8 Chasse’ a DX su nuova parete (parete iniziale)<br />
112<br />
TEMPO<br />
1, 2, 3e4, 5e6, 7e8
MERENGUE<br />
POSIZIONE DI PARTENZA:<br />
PESO SUL PIEDE SINISTRO<br />
113<br />
TEMPO<br />
1e2, 3e4, 5e6, 7e8<br />
1 e 2 Chasse’ a DX<br />
3 e 4 Chasse’ a SX<br />
5 e 6 Chasse’ a DX<br />
7 e 8 Chasse’ a SX<br />
1 DX dietro<br />
2 SX batte<br />
1-2-3-4 4 passi avanti camminati iniziando con il DX<br />
5-6-7-8 4 passi dietro camminati iniziando con il DX<br />
1 e 2 Chasse’ a DX<br />
3 e 4 Chasse’ a SX<br />
5 e 6 Chasse’ a DX<br />
7 e 8 Chasse’ a SX<br />
1 DX dietro<br />
2 SX batte<br />
3 e 4 Passo POLKA in avanti di DX<br />
5 e 6 Passo POLKA in avanti di SX<br />
7 e 8 Passo POLKA in avanti di DX + giro di 90 gradi a DX (cambio parete)<br />
1 e 2 e 3 Doppio chasse’ a SX
NOVE PASSI<br />
POSIZIONE DI PARTENZA:<br />
PESO SUL PIEDE SINISTRO<br />
114<br />
TEMPO<br />
1e2, 3e4, 5e6, 7e8<br />
FIGURA INTRODUTTIVA da ripetere 2 volte<br />
1 –2 Alzare gamba DX + (poggiare DX a terra oppure progressione laterale)<br />
3 e 4 Alzare gamba SX + (poggiare SX a terra oppure progressione laterale)<br />
INIZIO<br />
1 * Alzare gamba DX<br />
2 * DX di lato con peso<br />
3 * SX avanti incrociando oltre il DX<br />
4 DX di lato<br />
5 SX dietro incrociando oltre il DX<br />
6 DX di lato<br />
7 180 gradi a DX + SX di lato su nuova parete<br />
8 DX dietro incrociando<br />
9 SX di lato<br />
* i primi tre passi si possono eseguire saltati
PASO DOBLE<br />
POSIZIONE DI PARTENZA:<br />
PESO SUL PIEDE SINISTRO<br />
115<br />
TEMPO<br />
1 – 8<br />
1-2-3-4 4 passi dietro lasciando libero il SX<br />
5-6-7-8 4 passi avanti lasciando libero il DX<br />
1-2-3-4 4 passi dietro lasciando libero il SX<br />
5-6-7-8 4 passi avanti lasciando libero il DX<br />
1-2-3-4 4 passi di lato a DX lasciando libero il SX<br />
5-6-7-8 4 passi di lato a SX lasciando libero il DX<br />
1-2 DX di lato + SX chiude senza peso<br />
3-4 SX di lato + DX chiude senza peso<br />
5-6 DX di lato + SX chiude senza peso<br />
7-8 Battere tacchi o alzarli 2 VOLTE + mandare peso sul SX<br />
1-2 Battere tacco DX avanti 2 VOLTE<br />
3-4 Battere punta DX 2 volte dietro<br />
5 Battere tacco DX avanti<br />
6 Battere punta DX dietro<br />
7 Facendo perno su gamba SX 90 gradi a SX + tacco DX sul posto<br />
Battere tacco DX avanti senza peso. Il peso deve rimanere sul SX per poter<br />
8<br />
ricominciare.
SAMBA<br />
POSIZIONE DI PARTENZA:<br />
PESO SUL PIEDE SINISTRO<br />
116<br />
TEMPO<br />
CHA-CHA, 1, 2, 3<br />
CHA-CHA, 1, 2, 3 New York del CHA CHA CHA verso DX<br />
CHA-CHA, 1, 2, 3 New York del CHA CHA CHA verso SX<br />
CHA-CHA, 1, 2, 3 New York del CHA CHA CHA verso DX<br />
New York del CHA CHA CHA verso SX in FLDB<br />
CHA-CHA, 1, 2, 3<br />
(la parete di SX diventa frontale)<br />
CHA-CHA, 1 LOCK indietro di DX<br />
2 SX dietro<br />
3 DX batte<br />
CHA-CHA, 1 LOCK avanti di SX<br />
2 DX avanti<br />
3 SX batte<br />
CHA-CHA, 1 Scalciare o roteare piede DX + 180 gradi a DX senza peso<br />
2 DX avanti<br />
3 SX avanti + DX batte<br />
CHA-CHA, 1 Scalciare o roteare piede SX + 180 gradi a SX senza peso<br />
2 SX avanti<br />
3 DX avanti + SX batte<br />
CHA-CHA, 1 Scalciare o roteare piede DX + 180 gradi a DX senza peso<br />
2 DX avanti<br />
3 SX avanti + DX batte<br />
CHA-CHA, 1 Scalciare o roteare piede SX + 180 gradi a SX senza peso<br />
2 SX avanti<br />
3 DX avanti + SX batte<br />
FARE<br />
2<br />
VOLTE
SAMBA MARIA<br />
POSIZIONE DI PARTENZA:<br />
PESO SUL PIEDE SINISTRO<br />
1 e 2 Chasse’ a DX<br />
3 e 4 Chasse’ a SX<br />
1 DX avanti senza peso<br />
2 DX dietro<br />
3 DX avanti senza peso<br />
4 DX dietro con peso<br />
5 SX dietro (incrociando dietro il DX) senza peso + battere le mani<br />
6 90 gradi di giro a DX (la parete che era di fronte diventa SX)<br />
117
SIRTAKI<br />
1 SX avanti incrociando oltre il DX<br />
2 DX batte a lato<br />
3 SX avanti incrociando oltre il DX<br />
4 DX batte a lato<br />
1 SX a lato a SX<br />
2 DX avanti<br />
3 SX a lato<br />
4 DX dietro<br />
5 SX a lato<br />
1 DX avanti incrociando oltre il SX<br />
2 SX batte a lato<br />
3 DX avanti incrociando oltre il SX<br />
4 SX batte a lato<br />
1 DX a lato<br />
2 SX avanti<br />
3 DX a lato<br />
4 SX dietro<br />
5 DX a lato<br />
POSIZIONE DI PARTENZA:<br />
Disporsi in cerchio o in centri concentrici<br />
PESO SUL PIEDE DESTRO<br />
118
TARANTELLA 1<br />
1e2e3 – 4<br />
1e2e3 – 4<br />
1e2e3 – 4<br />
POSIZIONE DI PARTENZA:<br />
PESO SUL PIEDE DESTRO<br />
Chasse’ a SX da 1 a 3 + passo 4 senza “e” alzando la gamba DX<br />
119<br />
O P P U R E<br />
Eseguire i passi 1, 2, 3 senza chasse’, come Lenti + 4<br />
Chasse’ a DX da 1 a 3 + passo 4 senza “e” alzando la gamba SX<br />
O P P U R E<br />
Eseguire i passi 1, 2, 3 senza chasse’, come Lenti + 4<br />
Chasse’ a SX da 1 a 3 + passo 4 senza “e” alzando la gamba DX<br />
O P P U R E<br />
Eseguire i passi 1, 2, 3 senza chasse’, come Lenti + 4<br />
1 DX dietro<br />
2 SX batte<br />
3e4 Passo POLKA avanti di DX<br />
5e6 Passo POLKA avanti di SX<br />
7e8 Passo POLKA avanti di DX + un giro a DX di almeno 90 gradi
TARANTELLA 2<br />
1 – 8<br />
1, 2, 3, 4<br />
POSIZIONE DI PARTENZA:<br />
PESO SUL PIEDE DESTRO<br />
Progressione laterale SX: SX di lato + DX che chiude<br />
ATTENZIONE: Il piede DX prende il peso del corpo sui passi 2, 4, 6.<br />
Rimane libero sul passo 8.<br />
Progressione laterale DX. Tale progressione puo’ avvenire in due modi:<br />
- con chasse’: 1 e 2 e 3, 4<br />
- con 4 passi lenti: 1, 2, 3, 4.<br />
IN ENTRAMBI I CASI IL PASSO 4 CONSISTE NELL’ALZARE IL<br />
PIEDE SX DIETRO LA GAMBA DX, TOCCANDOLO CON LA MANO<br />
DX<br />
5 SX a terra + 90 gradi a DX<br />
6 Alzare ginocchio DX<br />
7 DX a terra<br />
8 Alzare ginocchio SX<br />
120
TARANTELLA 3<br />
POSIZIONE DI PARTENZA:<br />
1 – 2<br />
PESO SUL PIEDE SINISTRO<br />
Formare due gruppi e disporsi su pareti opposte<br />
Alzare gamba DX + DX di lato con peso<br />
3 – 4 Alzare gamba SX + SX di lato con peso<br />
5 – 6 Alzare gamba DX + DX di lato con peso<br />
1-2-3-4 Passo SIRTAKI (SX incrocia davanti al DX + DX batte) 2 VOLTE<br />
5-6 STOP (SX di lato con peso)<br />
1-2-3-4 Passo SIRTAKI (DX incrocia davanti al SX + SX batte) 2 VOLTE<br />
5-6<br />
1e2<br />
STOP (DX di lato con peso)<br />
3e4 Passo POLKA SX + DX + SX<br />
5e6<br />
7 180 gradi a SX con peso su DX. Il giro si puo’ eseguire con i passi 7 + 8<br />
8 Peso su SX di lato.<br />
121
TIBURON<br />
POSIZIONE DI PARTENZA:<br />
PESO SUL PIEDE SINISTRO<br />
122<br />
TEMPO<br />
1, 2, 3, 4<br />
DX apre di lato senza peso (1), chiude (2), apre (3),<br />
1-2-3-4<br />
chiude con peso (4)<br />
SX apre di lato senza peso (1), chiude (2), apre (3),<br />
1-2-3-4<br />
chiude con peso (4)<br />
1-2-3-4 DX tacco - tacco avanti + punta punta dietro<br />
1-2 DX tacco avanti + punta dietro<br />
STANDO<br />
SUL<br />
POSTO<br />
3-4 DX avanti + SX a lato senza peso<br />
1-2 SX avanti + alzare gamba DX + battere mani<br />
1-2-3-4 HULLY GULLY Dietro con SX cha al 4 incrocia davanti al DX senza peso<br />
1-2 SX avanti + DX che incrocia dietro senza peso DOPPIO<br />
3-4 DX dietro + SX che incrocia avanti senza peso<br />
INCROCIO<br />
1-2 Giro a SX di 90 gradi facendo perno su gamba SX + DX senza peso<br />
1-2-3-4 Hully Gully a DX<br />
1-2-3-4 Hully Gully a SX<br />
1-2-3-4 Hully Gully dietro con SX cha al 4 incrocia davanti al DX senza peso<br />
1-2 SX avanti + DX che incrocia dietro senza peso DOPPIO<br />
3-4 DX dietro + SX che incrocia avanti senza peso<br />
INCROCIO<br />
1-2 Giro a SX di 90 gradi facendo perno su gamba SX + DX senza peso
TWIST<br />
POSIZIONE DI PARTENZA:<br />
PESO SUL PIEDE SINISTRO<br />
1–2-3-4 DX di lato senza peso e chiude, a lato e chiude con peso<br />
1–2-3-4 SX di lato senza peso e chiude, a lato e chiude con peso<br />
1 Tacco DX avanti + PAUSA<br />
2 Punta DX dietro + PAUSA<br />
1-2-3-4 4 passetti avanti<br />
CON IL PESO SUL SX<br />
1-2<br />
Scalciare 2 volte il DX avanti + 90 gradi di giro a DX poi ripartire<br />
123
<strong>DA</strong>NZE FOLK Comprende tre discipline:<br />
POLKA<br />
MAZZURCA<br />
TANGO o FOX (secondo le regioni)<br />
<strong>BALLO</strong> <strong>DA</strong> <strong>SALA</strong> Comprende tre discipline:<br />
VALZER LENTO<br />
TANGO<br />
FOX TROT<br />
Suddivisione dei balli<br />
<strong>LISCIO</strong> <strong>UNIFICATO</strong> Comprende tre discipline:<br />
POLKA<br />
MAZURCA<br />
VALZER VIENNESE<br />
<strong>DA</strong>NZE STAN<strong>DA</strong>RD Comprende cinque discipline:<br />
VALZER INGLESE (lento)<br />
TANGO SLOW<br />
FOX QUIC<br />
STEP<br />
VALZER VIENNESE<br />
LATINO AMERICANE Comprende cinque discipline:<br />
RUMBA<br />
PASO DOBLE<br />
CHA CHA CHA<br />
SAMBA<br />
JAIVE<br />
<strong>DA</strong>NZE CARAIBICHE Comprende tre discipline:<br />
MERENGUE<br />
SALSA<br />
MAMBO<br />
<strong>DA</strong>NZE JAZZ Comprende sei discipline:<br />
BOOGIE WOOGIE<br />
ROCK’N’ROOL<br />
TWIST<br />
DISCO <strong>DA</strong>NCE<br />
BLUES<br />
CHARLESTON<br />
124
<strong>BALLO</strong> <strong>DA</strong> <strong>SALA</strong> - PROGRAMMI OBBLIGATORI<br />
CLASSE B<br />
Sono vietati filk o calcetti. E' vietato muovere la testa o appoggiarla sulla spalla del partner.<br />
VALZER LENTO<br />
giro a destra<br />
passo di cambio di piede destro<br />
prima o seconda versione<br />
giro a sinistra<br />
passo di cambio di piede sinistro<br />
giro naturale spin (9 passi) girato meno e terminato fdc<br />
giro a sx (aperto o chiuso)<br />
cambio di piede sinistro (aperto o chiuso)<br />
esitation<br />
cambio di piede sx (aperto o chiuso)<br />
TANGO<br />
passo laterale progressivo SQQS<br />
passo di piede destro S<br />
giro a sinistra aperto QQSQQS<br />
2 - 3- 4 del passo argentino laterale QQS<br />
promenade aperta SQQS<br />
argentino chiuso QQ<br />
medio corte QQS<br />
FOX TROT<br />
giro a destra con pivot SQQSS<br />
doppio chassè a sx girato a dx QQQQ<br />
1-4 greca angolata SSQQ<br />
giro a sx SSSSQQ<br />
1-3 innominata SQQ<br />
125
<strong>LISCIO</strong> <strong>UNIFICATO</strong> - PROGRAMMI OBBLIGATORI<br />
CLASSE B<br />
Il programma non può essere variato. Sono vietati i movimenti di testa. E' possibile partire<br />
durante l'introduzione, usando una delle figure inserite nel programma.<br />
MAZURCA<br />
1-2-3 camminata progressiva 1<br />
4-5-6 camminata bilaterale 1<br />
1 - 2 - 3 camminata progressiva 1<br />
giro a dx 2<br />
giro a dx 2<br />
4-5-6 camminata bilaterale 1<br />
1 - 2 - 3 camminata progressiva 1<br />
4-5-6 camminata bilaterale 1<br />
giro a sx 2<br />
giro a sx 2<br />
1 - 2 - 3 camminata progressiva 1<br />
passo stop 1<br />
126<br />
totale battute 16<br />
totale battiti 48<br />
POLCA<br />
giro a destra 2<br />
doppio chassè sincopato girato a dx 4<br />
giro a dx 1<br />
cambio indietro di dx 1<br />
giro a sx 2<br />
doppio chassè sincopato girato a sx 4<br />
giro a sx 1<br />
cambio avanti di dx 1<br />
totale battute 16<br />
totale battiti 32<br />
VALZER VIENNESE<br />
giro a destra (eseguito 3 volte 3 1/2) 7<br />
cambio all'indietro di sx 1<br />
giro a sinistra (eseguito 3 volte 3 1/2) 7<br />
cambio avanti di dx 1<br />
totale battute 16<br />
totale battiti 48
categoria<br />
CATEGORIE e CLASSI di COMPETIZIONE<br />
età<br />
(anni)<br />
danze standard + latino-americane<br />
127<br />
classi<br />
preagonismo agonismo<br />
juveniles 1 6 - 9 livelli 1° - 2° - 3° - classe D C B<br />
juveniles 2 10 - 11 livelli 1° - 2° - 3° - classe D C B<br />
juniors 1 12 - 13 livelli 1° - 2° - 3° - classe D C B A<br />
juniors 2 14 - 15 livelli 1° - 2° - 3° - classe D C B A I (internaz.)<br />
youth 16 - 18 livelli 1° - 2° - 3° - classe D C B A I (internaz.)<br />
adulti 1 19 - 27 livelli 1° - 2° - 3° - classe D C B A<br />
adulti 2 28 - 34 livelli 1° - 2° - 3° - classe D C B A<br />
adulti 19 - 34 A1 + I (internaz.)<br />
seniors 1 35 - 45 livelli 1° - 2° - 3° - classe D C B A<br />
seniors 2 46 - 55 livelli 1° - 2° - 3° - classe D C B A A1<br />
seniors 3<br />
seniors I<br />
(intern.)<br />
56 e<br />
oltre<br />
livelli 1° - 2° - 3° - classe D C B A<br />
35/oltre I (internaz.)<br />
Ogni atleta ha la facoltà di iniziare la propria attività agonistica nella classe che<br />
preferisce, compresa la classe A. Le classi A1 e I sono considerate di merito.<br />
juveniles 1 il componente più anziano della coppia ha da 6 a 9 anni<br />
juveniles 2 il componente più anziano della coppia ha da 10 a 11 anni<br />
juniors 1 il componente più anziano della coppia ha da 12 a 13 anni<br />
juniors 2 il componente più anziano della coppia ha da 14 a 15 anni<br />
youth il componente più anziano della coppia ha da 16 a 18 anni<br />
adulti 1 il componente più anziano della coppia ha tra i 19 e i 27 anni<br />
adulti 2 il componente più anziano della coppia ha tra i 28 e i 34 anni<br />
adulti<br />
seniors 1<br />
seniors 2<br />
un componente della coppia ha da 19 a 34 anni (Solo classi A1 e<br />
Internazionale)<br />
Per le competizioni nazionali, il componente più anziano della coppia<br />
deve avere un'età compresa fra i 35 e i 45 anni, mentre il più giovane<br />
deve essere almeno nel 30° anno. Qualora il più giovane abbia meno di<br />
30 anni, dovrà competere nella categoria ADULTI 2.<br />
Per la classe I (internazionale) la categoria si intende 'over 35':<br />
cavaliere e dama devono essere almeno nel 35° anno di età per poter<br />
partecipare a campionati e gare internazionali.<br />
il componente più anziano della coppia deve avere tra i 46 e i 55 anni,<br />
ed il più giovane deve essere almeno nel 35° anno di età. Al momento
seniors 3<br />
seniors I<br />
del tesseramento, la coppia può optare di gareggiare nella categoria<br />
del partner più giovane.<br />
il componente più anziano della coppia deve avere una età da 56 anni<br />
in su, ed il più giovane deve essere almeno nel 45° anno di età. Al<br />
momento del tesseramento, la coppia può optare di gareggiare nella<br />
categoria del partner più giovane.<br />
Per la classe I (internazionale) la categoria si intende 'over 35':<br />
cavaliere e dama devono essere almeno nel 35° anno di età per poter<br />
partecipare a campionati e gare internazionali. Se la dama non ha<br />
compiuto il 35° anno di età non può rappresentare l'Italia nelle<br />
competizioni internazionali.<br />
danze internazionali<br />
Il settore Danze Internazionali, nel nuovo Regolamento dell'Attività Sportiva della FIDS, si<br />
articola in tre discipline:<br />
1. Danze Freestyle<br />
2. Danze Jazz<br />
3. Danze Tradizionali internazionali<br />
Le categorie delle danze internazionali variano da una disciplina all'altra, e, all'interno di<br />
una stessa disciplina, fra un ballo e l'altro. Nel rinviare al Regolamento per una visione<br />
complessiva, riporto le tabelle più significative per le esigenze del vasto pubblico.<br />
danze freestyle<br />
(disco dance, disco freestyle, dance show, electric boogie, hip hop, swing dance, disco<br />
show, carattere e folk etnico, hustle &disco swing/fox)<br />
categoria età (anni)<br />
128<br />
classi<br />
preagonismo agonismo<br />
juveniles 1 6 - 7 livello 3° C B A<br />
juveniles 2 8 - 9 livello 3° C B A<br />
juveniles 3 10 - 11 livello 3° C B A<br />
children/IDO 6 - 11 Internazionale<br />
juniors 1 12 - 13 livello 3° C B A<br />
juniors 2 14 - 15 livello 3° C B A<br />
juniors IDO 12 - 15 Internazionale<br />
youth 16 - 18 livello 3° C B A<br />
adulti 19 - 34 livello 3° C B A<br />
adulti/IDO 16/oltre Internazionale<br />
seniors 35/oltre livello 3° C B A<br />
danze jazz<br />
rock 'n' roll tecnico
categoria età (anni)<br />
129<br />
classi<br />
preagonismo agonismo<br />
juveniles 6 - 9 livello 3° C B A<br />
juveniles 10 - 12 livello 3° C B A<br />
juniors 1 13 - 15 livello 3° C B A<br />
youth 16 - 18 livello 3° C B A<br />
adulti 19 - 34 livello 3° C B A<br />
categoria età (anni)<br />
danze jazz<br />
boogie woogie<br />
classi<br />
preagonismo agonismo<br />
juveniles 1 6 - 9 livello 3° C B A<br />
juveniles 2 10 - 12 livello 3° C B A<br />
juniors 13 - 15 livello 3° C B A<br />
juniors/WRRC2 fino a 17 internazionale/WRRC<br />
main<br />
class/WRRC<br />
oltre 14 internazionale/WRRC<br />
youth 16 - 18 livello 3° C B A<br />
adulti 19 - 34 livello 3° C B A<br />
senior/WRRC + 36/+41 internazionale/WRRC<br />
categoria età (anni)<br />
danze tradizionali internazionali<br />
danze caraibiche<br />
juveniles 6 - 11 livelli 1° - 2° - 3° B A<br />
juniors 12 - 15 livelli 1° - 2° - 3° B A<br />
youth 16 - 18 livelli 1° - 2° - 3° B A<br />
adulti 19 - 34 livelli 1° - 2° - 3° B A<br />
senior 35 - 45 (*) livelli 1° - 2° - 3° B A<br />
classi<br />
preagonismo agonismo<br />
GE/IDO 16 - 45 Internazionale<br />
seniors 2 46/oltre livelli 1° - 2° - 3° B A<br />
(*) dama: minimo 30 anni<br />
danze tradizionali internazionali
categoria età (anni)<br />
tango argentino<br />
junior 12 - 15 livelli 1° - 2° - 3° B A<br />
youth 16 - 18 livelli 1° - 2° - 3° B A<br />
adulti 19 - 34 livelli 1° - 2° - 3° B A<br />
senior 35 - 45 (*) livelli 1° - 2° - 3° B A<br />
130<br />
classi<br />
preagonismo agonismo<br />
adulti/IDO 16 - 45 Internazionale<br />
seniors 2 46/oltre livelli 1° - 2° - 3° B A<br />
(*) dama minimo 30 anni<br />
mix dance 1 (mazurka, valzer, polka)<br />
mix dance 2 (valzer lento, tango, fox trot)<br />
categoria età (anni)<br />
junior 12 - 15<br />
danze tradizionali internazionali<br />
B A<br />
youth 16 - 18 B A<br />
adulti 19 - 34 B A<br />
senior 35/oltre B A<br />
adulti/IDO 16 - 45 Internazionale<br />
danze tradizionali nazionali:<br />
<strong>BALLO</strong> <strong>DA</strong> <strong>SALA</strong>, <strong>LISCIO</strong> <strong>UNIFICATO</strong>, <strong>LISCIO</strong> PIEMONTESE<br />
categoria età (anni)<br />
preagonismo<br />
classi<br />
agonismo<br />
juveniles 1 6 - 9 livelli 1° - 2° - 3° B A<br />
juveniles 2 10 - 11 livelli 1° - 2° - 3° B A<br />
juniors 1 12 - 13 livelli 1° - 2° - 3° B A<br />
juniors 2 14 - 15 livelli 1° - 2° - 3° B A<br />
youth 16 - 18 livelli 1° - 2° - 3° B A<br />
adulti 1 19 - 27 livelli 1° - 2° - 3° B A<br />
adulti 2 28 - 34 livelli 1° - 2° - 3° B A<br />
seniors 1 35 - 45 livelli 1° - 2° - 3° B A<br />
seniors 2 46 - 55 livelli 1° - 2° - 3° B A
seniors 3 56 e oltre livelli 1° - 2° - 3° B A<br />
La classe A è considerata di merito.<br />
Per la classe B l'avanzamento in classe A avviene tenendo conto del solo risultato<br />
ottenuto al Campionato Italiano (con la permanenza massima di 2 stagioni agonistiche)<br />
con le seguenti modalità:<br />
• i primi 6 classificati passano in classe A nel caso abbiano partecipato fino a 24<br />
coppie.<br />
• i primi 12 classificati passano in classe A nel caso abbiano partecipato da 25 a 48<br />
coppie.<br />
• i primi 24 classificati passano in classe A nel caso abbiano partecipato oltre 48<br />
coppie.<br />
definizione delle categorie<br />
juveniles 1 il componente più anziano della coppia ha da 6 a 9 anni<br />
juveniles 2 il componente più anziano della coppia ha da 10 a 11 anni<br />
juniors 1 il componente più anziano della coppia ha da 12 a 13 anni<br />
juniors 2 il componente più anziano della coppia ha da 14 a 15 anni<br />
youth il componente più anziano della coppia ha da 16 a 18 anni<br />
adulti 1 un componente della coppia ha da 19 a 27 anni<br />
adulti 2 un componente della coppia ha da 28 a 34 anni<br />
seniors 1<br />
seniors 2<br />
seniors 3<br />
categoria<br />
il componente più anziano della coppia deve avere tra i 35 e i 45 anni,<br />
ed il più giovane deve essere almeno nel 30° anno di età. Qualora il più<br />
giovane abbia meno di 30 anni, la coppia dovrà competere nella<br />
categoria Adulti 2.<br />
il componente più anziano della coppia deve avere tra i 46 e i 55 anni,<br />
ed il più giovane deve essere almeno nel 35° anno di età. Qualora il più<br />
giovane abbia meno di 35 anni, la coppia dovrà competere nella<br />
categoria Senior 1.<br />
il componente più anziano della coppia deve avere una età da 56 anni<br />
in su, ed il più giovane deve essere almeno nel 45° anno di età.<br />
Qualora il più giovane abbia meno di 45 anni, la coppia dovrà<br />
competere nella categoria Senior 2.<br />
età<br />
(anni)<br />
danze tradizionali nazionali:<br />
<strong>DA</strong>NZE FOLK ROMAGNOLE<br />
juveniles 1 6 - 9 livelli 1° - 2° - 3° C<br />
juveniles 2 10 - 11 livelli 1° - 2° - 3° C B<br />
131<br />
classi<br />
preagonismo agonismo<br />
juniors 1 12 - 13 livelli 1° - 2° - 3° C B A<br />
juniors 2 14 - 15 livelli 1° - 2° - 3° C B A
youth 16 - 18 livelli 1° - 2° - 3° C B A<br />
adulti 1 19 - 27 livelli 1° - 2° - 3° C B A<br />
adulti 2 28 - 34 livelli 1° - 2° - 3° C B A<br />
generale 19/oltre A1 (*)<br />
seniors 1 35 - 45 livelli 1° - 2° - 3° C B A<br />
seniors 2 46 - 55 livelli 1° - 2° - 3° C B A<br />
(*) La classe A1 è di merito.<br />
<strong>DA</strong>NZE ARTISTICHE<br />
vedi Regolamento dell'Attività Sportiva (decorrenza 1.1.2003)<br />
<strong>DA</strong>NZE A SQUADRE<br />
vedi Regolamento dell'Attività Sportiva (decorrenza 1.1.2003)<br />
132
SOMMARIO<br />
IL <strong>BALLO</strong>: metodi e tecniche di base .................................... 2<br />
Il principiante ................................................................................. 2<br />
La presa del Cavaliere ................................................................... 2<br />
La presa della dama ...................................................................... 3<br />
La camminata ................................................................................ 3<br />
La camminata in avanti (UOMO) ............................................................................... 3<br />
Distribuzione dei pesi nella camminata ...................................................................... 4<br />
Punti da ricordare sono: ............................................................................................. 4<br />
La camminata all'indietro (Dama) .............................................................................. 4<br />
Punti da ricordare sono: ............................................................................................. 5<br />
Portamento alternativo per la dama e consigli per i principianti .................................. 6<br />
Movimento contrario del corpo ...................................................... 6<br />
Posizione di movimento contrario del corpo .................................. 7<br />
Azione dei piedi ............................................................................. 7<br />
Elevazione ed abbassamento ....................................................... 9<br />
Quantita’ del giro ......................................................................... 11<br />
Allineamento ................................................................................ 12<br />
Inclinazioni ................................................................................... 12<br />
L'importanza di una buona guida ................................................. 13<br />
Riassunto di alcuni termini tecnici usati nella descrizione ........... 15<br />
NOZIONI FON<strong>DA</strong>MENTALI SUL <strong>BALLO</strong> ........................... 19<br />
Balli lungo le pareti e Balli sul posto ............................................ 19<br />
Balli che si eseguono girando sulla pista lungo le pareti: ......................................... 19<br />
Balli che si eseguono in un settore della pista: ......................................................... 19<br />
Balli con figure camminate sul posto: ....................................................................... 19<br />
L’allineamento ............................................................................. 20<br />
Come si contano i passi .............................................................. 21<br />
Tecniche di Tango e Valzer ......................................................... 22<br />
Inclinazioni e Giri ..................................................................................................... 22<br />
MCC, PMCC, FP ......................................................................... 23<br />
Come avviene il Movimento Contrario del Corpo ..................................................... 23<br />
La Posizione Movimento Contrario del Corpo .......................................................... 24<br />
Fuori Partner ........................................................................................................... 24<br />
Passo Base ............................................................................................................. 24<br />
La Musica ................................................................................................................ 25<br />
La Quadratura ......................................................................................................... 26<br />
La Guida nelle Danze Standard e nel Ballo da Sala: ................................................ 27<br />
L'Allievo ................................................................................................................... 27<br />
Regole d'Oro ........................................................................................................... 29<br />
Chi comanda all'interno della coppia? ..................................................................... 29<br />
Si puo’ parlare durante il ballo per concordare le figure? ......................................... 29<br />
Come intendersi: ..................................................................................................... 30<br />
La camminata .......................................................................................................... 30<br />
133
Mani braccia e spalle (Cavaliere) ............................................................................. 31<br />
Mani braccia e spalle (Dama) .................................................................................. 31<br />
LA STORIA DEI <strong>BALLI</strong> ....................................................... 32<br />
La Storia della MAZURKA ........................................................... 32<br />
La Storia della POLKA ................................................................. 34<br />
La Storia del VALZER ................................................................. 36<br />
LE ORIGINI ............................................................................................................. 36<br />
FORTUNA DEL VALZER ........................................................................................ 38<br />
La Storia del FOX-TROT ............................................................. 42<br />
La Storia del TANGO ................................................................... 44<br />
<strong>BALLO</strong> <strong>DA</strong> <strong>SALA</strong> ................................................................ 51<br />
Ballo da Sala: FOX TROT ................................................... 52<br />
Il programma del Fox Trot ........................................................... 53<br />
Le figure del Fox Trot .................................................................. 53<br />
Balance’ ruotato a sinistra (giro a sx a perno) .......................................................... 54<br />
Chasse’ progressivo ................................................................................................ 55<br />
Giro a destra con pivot............................................................................................. 56<br />
Giro a sinistra aperto ............................................................................................... 57<br />
Giro naturale SPIN (Metodo M.° ROLANDO) ........................................................... 58<br />
Greca angolata (Metodo M.° ROLANDO) ................................................................ 59<br />
Innominata .............................................................................................................. 60<br />
Ballo da Sala: TANGO ........................................................ 61<br />
Le regole generali del Tango ....................................................... 61<br />
Amalgamazioni del Tango da Sala .............................................. 62<br />
Amalgamazione 1 (per principianti) ......................................................................... 62<br />
Amalgamazione 2 .................................................................................................... 62<br />
Amalgamazione 3 .................................................................................................... 62<br />
Amalgamazione 4 .................................................................................................... 62<br />
Le figure del Tango ...................................................................... 63<br />
Passo Argentino ...................................................................................................... 63<br />
Passo Argentino Laterale ........................................................................................ 64<br />
Promenade Chiusa .................................................................................................. 65<br />
Promenade con Pivot .............................................................................................. 66<br />
Medio Corte’ ............................................................................................................ 67<br />
Promenade Aperta .................................................................................................. 68<br />
Bandiera (cavaliere) ................................................................................................ 69<br />
Bandiera (dama) ...................................................................................................... 70<br />
Abanera di piede Sinistro ......................................................................................... 71<br />
Chiocciola ............................................................................................................... 72<br />
Passo Laterale Progressivo ..................................................................................... 73<br />
Giro a Sinistra Aperto .............................................................................................. 74<br />
Medio Corte’ Girato ................................................................................................. 75<br />
Pivot Esterno ........................................................................................................... 76<br />
Passo Argentino Chiuso .......................................................................................... 77<br />
Giro a Sinistra Chiuso .............................................................................................. 78<br />
Promenade Chiusa con Chasse’ ............................................................................. 79<br />
Meyer ...................................................................................................................... 80<br />
134
Pivots a Destra ........................................................................................................ 81<br />
Ballo da Sala: VALZER LENTO .......................................... 82<br />
Amalgamazione 1 (per principianti) ............................................. 82<br />
Le regole generali del Valzer Lento ............................................. 82<br />
Le figure del Valzer Lento ............................................................ 83<br />
Giro Naturale Chiuso ............................................................................................... 83<br />
Passo di Cambio dal Giro Naturale al Giro Rovescio ............................................... 84<br />
Giro Rovescio Chiuso .............................................................................................. 85<br />
Passo di Cambio dal Giro Rovescio al Giro Naturale ............................................... 86<br />
<strong>LISCIO</strong> <strong>UNIFICATO</strong> ............................................................ 87<br />
Liscio unificato: MAZURKA ................................................. 88<br />
Le figure della Mazurka ............................................................... 88<br />
Figure Libere: MAZURKA ............................................................ 89<br />
Partenza Avanti Dietro ............................................................................................. 89<br />
Figure su quarta frase musicale ............................................................................... 89<br />
Bilaterale girata ....................................................................................................... 89<br />
Liscio unificato: POLKA ...................................................... 90<br />
Le figure della Polka .................................................................... 90<br />
Figure Libere: POLKA ................................................................. 91<br />
Apertura in Promenade ........................................................................................... 91<br />
Giri simultanei in Promenade ................................................................................... 91<br />
Polka camminata ..................................................................................................... 91<br />
Liscio unificato: VALZER VIENNESE ................................. 92<br />
Le regole generali del Valzer Viennese ....................................... 93<br />
Amalgamazione ........................................................................... 93<br />
Le figure del Valzer Viennese ...................................................... 93<br />
Giro Naturale (tre giri e mezzo) ................................................................................ 94<br />
Cambio Indietro di Piede Sinistro ............................................................................. 95<br />
Giro Rovescio (tre giri e mezzo) .............................................................................. 96<br />
Cambio in Avanti di Piede Sinistro ........................................................................... 97<br />
FIGURE LIBERE ................................................................. 98<br />
Figure Libere: BEGUINE ............................................................. 98<br />
La tecnica della Beguine ......................................................................................... 98<br />
Programma Italiano di Beguine ................................................................................ 98<br />
Figure Libere: FOX TROT ......................................................... 100<br />
Pendolo ................................................................................................................. 100<br />
Giro Dama in Promenade ...................................................................................... 100<br />
Giri simultanei in Promenade ................................................................................. 100<br />
Figure Libere: MAMBO .............................................................. 101<br />
Base naturale Cavaliere (la dama esegue i movimenti contrari): ............................ 101<br />
Programma Italiano di Mambo ............................................................................... 101<br />
Figure Libere: TANGO ............................................................... 102<br />
CASQUE’ contro la linea di ballo seguito da 2,3,4 del passo argentino laterale ..... 102<br />
CASQUE’ da fermi dopo una figura aperta ............................................................ 102<br />
Doppio Pivot .......................................................................................................... 102<br />
135
Separation ............................................................................................................. 102<br />
Ventaglio ............................................................................................................... 103<br />
Ronde ................................................................................................................... 103<br />
<strong>DA</strong>NZE SOCIALI ............................................................... 104<br />
CAN CAN .................................................................................. 104<br />
<strong>BALLO</strong> DEL COW BOY ............................................................. 105<br />
FLAMENCO ............................................................................... 106<br />
HULLY GULLY .......................................................................... 107<br />
LIMBO ....................................................................................... 108<br />
MACARENA .............................................................................. 109<br />
MAMBO 1 .................................................................................. 110<br />
MAMBO 2 .................................................................................. 111<br />
MENEHITO ................................................................................ 112<br />
MERENGUE .............................................................................. 113<br />
NOVE PASSI ............................................................................. 114<br />
PASO DOBLE ........................................................................... 115<br />
SAMBA ...................................................................................... 116<br />
SAMBA MARIA .......................................................................... 117<br />
SIRTAKI ..................................................................................... 118<br />
TARANTELLA 1 ........................................................................ 119<br />
TARANTELLA 2 ........................................................................ 120<br />
TARANTELLA 3 ........................................................................ 121<br />
TIBURON .................................................................................. 122<br />
TWIST ....................................................................................... 123<br />
Suddivisione dei balli ........................................................ 124<br />
SOMMARIO ...................................................................... 133<br />
136