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BALLO DA SALA LISCIO UNIFICATO ALTRI BALLI - Emmedance

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<strong>BALLO</strong> <strong>DA</strong> <strong>SALA</strong><br />

<strong>LISCIO</strong> <strong>UNIFICATO</strong><br />

<strong>ALTRI</strong> <strong>BALLI</strong><br />

Alcuni passi sono tratti da:<br />

WWW.TUTTO<strong>BALLO</strong>.COM e WWW.SUPER<strong>BALLO</strong>.IT


IL <strong>BALLO</strong>: metodi e tecniche di base<br />

Il principiante<br />

Il principiante, il cui desiderio iniziale e’ di imparare sufficientemente a ballare e a muoversi<br />

nella sala da ballo, avra’ bisogno di assimilare solo un poco delle informazioni tecniche.<br />

Per molta gente il ballo e’ un hobby, un divertimento o un piacevole modo di esercitare un<br />

salutare esercizio fisico. Il principiante senza ambizioni non dovra’ spaventarsi per gli<br />

intricati dettagli e le descrizioni nelle varie figure. Essi gli sono cosi’ poco necessari come<br />

poco necessario e’ ad un normale automobilista conoscere i segreti dei motori da corsa.<br />

• I vari passi, all'inizio, vanno effettuati senza sollevare i piedi (strisciandoli); in<br />

seguito si dovra’ prestare un po' d’attenzione al movimento dei piedi, in quanto i giri<br />

si eseguiranno con maggiore facilita’ usando la pianta.<br />

• I passi fondamentali del Valzer e del Fox dovrebbero impararsi per primi.<br />

• Il principiante che entra in una sala da ballo con la giusta conoscenza della<br />

camminata, dei quarti di giro e del giro naturale, del cambio chiuso del giro naturale<br />

e del giro rovescio del Valzer, potra’ partecipare a circa la meta’ di un normale<br />

programma di ballo.<br />

• Si ricordi che: «vedere sfugge–ascoltare si dimentica-fare rimane».<br />

• Bisogna ricordare che un buon portamento e la capacita’ di muoversi con<br />

facilita’ e con ritmo sono di estrema importanza.<br />

• Vi e’ molta piu’ soddisfazione nell'effettuare bene poche semplici figure<br />

che nell'eseguirne una dozzina mediocremente. Non appena si sara’ acquistata una<br />

facile e armoniosa interpretazione delle figure basilari aumentera’<br />

subito il desiderio di imparare ulteriori variazioni.<br />

La presa del Cavaliere<br />

Nel ballo si deve prestare molta attenzione alla presa. Una brutta presa non solo dara’ al<br />

ballerino un aspetto sgraziato, ma intacchera’ seriamente anche l'equilibrio e la guida.<br />

Restate in posizione eretta con i piedi uniti. Il corpo della partner deve essere fasciato<br />

(abbracciato pochissimo e leggermente in vita) ma non alle spalle che devono restare<br />

libere alla normale altezza. Benche’ le posizioni delle braccia siano una questione di stile<br />

personale i seguenti cenni, eviteranno al ballerino di assumere una goffa posizione:<br />

• Il braccio sinistro deve pendere leggermente dalla spalla fino al gomito<br />

altrimenti la spalla restera’ sollevata. Questa parte del braccio deve essere tenuta<br />

indietro in modo che il gomito si trovi sulla stessa linea del dorso del ballerino. Un<br />

errore piuttosto comune consiste nel permettere che il gomito si muova in avanti<br />

verso la dama forzando all'indietro il suo braccio destro.<br />

• Il braccio sinistro deve curvarsi completamente al gomito, l'avambraccio va<br />

indirizzato in alto e leggermente in avanti in direzione della mano. L'avambraccio si<br />

puo’ tenere leggermente piu’ all'interno del gomito in modo che la mano sia piu’<br />

vicina alla testa. Comunque non si deve esagerare altrimenti la presa si dimostrera’<br />

troppo compatta. Il braccio infine dovra’ essere ben piegato al gomito. La presa in<br />

questo modo e’ migliore e non intralcia gli altri ballerini.<br />

• Il palmo della mano sinistra deve essere rivolto in avanti in direzione diagonale<br />

al pavimento. La mano destra della dama deve essere tenuta in modo comodo e<br />

senza fronzoli. Molti ballerini tengono le dita della dama tra il pollice e l'indice<br />

serrando le dita sul lato della sua mano.<br />

2


• Il polso sinistro non deve curvarsi. Dal gomito al polso vi deve essere una linea<br />

diritta con le nocche della mano leggermente piu’ in alto del polso. La mano non<br />

va mai piegata verso il basso.<br />

• Il braccio destro deve pendere verso il basso dalla spalla al gomito e restare il piu’<br />

possibile sulla stessa linea orizzontale del braccio sinistro, cio’ dipendera’ molto<br />

dall'altezza della partner. Il gomito destro si trovera’ piu’ avanzato rispetto alla spalla<br />

a causa della mano posta sulla schiena della dama. Non deve essere tenuto troppo<br />

in avanti ne’ aderente al fianco destro del cavaliere.<br />

• La mano destra deve collocarsi sotto la scapola sinistra della dama. Non deve<br />

cingerle troppo la schiena altrimenti la spalla destra tendera’ ad abbassarsi.<br />

• La testa deve essere tenuta in posizione eretta e il cavaliere deve sempre guardare<br />

sopra la spalla destra della dama.<br />

• Posizione con la partner. Il cavaliere deve cercare di tenere la dama in una<br />

posizione non proprio di fronte a sé ma verso la destra del cavaliere.<br />

La presa della dama<br />

La presa della dama dipende quasi sempre dal cavaliere, ma si devono osservare i<br />

seguenti punti:<br />

• Rimanere in posizione eretta, senza sollevare le spalle.<br />

• Restare il piu’ possibile non di fronte al cavaliere ma con la tendenza di spostarsi<br />

verso il suo lato destro (sinistro per la dama).<br />

• Sollevare il braccio destro con le dita unite, e lasciare che il partner prenda la sua<br />

normale posizione. Il cavaliere generalmente tiene le dita della mano della dama tra<br />

il pollice e l'indice.<br />

• Il braccio destro pende leggermente verso il basso dalla spalla al gomito e da<br />

quest'ultimo si solleva verso l'alto fino ad incrociare la mano del cavaliere.<br />

• Il braccio sinistro si appoggia leggermente (e senza peso) sul braccio destro<br />

del cavaliere tra il gomito e la spalla, ma piu’ vicino a quest'ultima.<br />

La camminata<br />

Saper camminare convenientemente in avanti ed indietro e’ la base del ballo. Altri punti<br />

importanti sono il portamento o trasporto del corpo, l'equilibrio o corretta distribuzione dei<br />

pesi e l'allineamento dei piedi.<br />

La camminata in avanti (UOMO)<br />

• Portamento. Rimanete in posizione eretta, come descritto nel capitolo della<br />

"Presa". Le ginocchia devono essere leggermente rilassate, ma non<br />

eccessivamente piegate. Ora, lasciate che il corpo si inclini in avanti dai piedi in su’<br />

fino a che il peso gravi principalmente sull'avampiede ma senza sollevare i tacchi<br />

dal pavimento. Facendo cio’, curate di non modificare la posizione della parte<br />

superiore del busto. Voi siete ora nella giusta posizione per iniziare la camminata.<br />

• Movimento della gambe e dei piedi. Secondo questa descrizione la<br />

camminata inizia con il piede destro (per l'uomo ma sinistro per la dama). Su questo<br />

punto non vi e’ regola alcuna. L'uomo puo’ iniziare con il piede destro o sinistro, ma<br />

deve indicare la sua intenzione alta partner. Di questo si trattera’ nel capitolo<br />

"Guidando e seguendo". In sostanza si inizia col piede che richiede la prima figura<br />

del programma di ballo.<br />

3


Spostate il peso sul piede sinistro e continuate come segue. Inclinate in avanti la gamba<br />

destra lasciando all'inizio l'avampiede sul pavimento. Poi strisciate sul pavimento con il<br />

tacco e sollevate leggermente la punta del piede. Allorché il piede destro<br />

supera la punta di quello sinistro, il tacco sinistro si stacchera’ dal pavimento cosi’ che, alla<br />

completa estensione del passo, la punta del piede sinistro ed il tacco del piede destro<br />

toccheranno il pavimento. Abbassate subito la punta del piede destro in modo che<br />

quest'ultimo si appiattisca sul pavimento. Mentre il corpo sta ancora avanzando, portare il<br />

piede sinistro in avanti con una leggera pressione sulla punta e ripetete con<br />

gamba e piede sinistro il movimento descritto poc'anzi per il destro.<br />

Distribuzione dei pesi nella camminata<br />

Quando si inizia la camminata da una posizione chiusa, il peso deve essere sempre<br />

portato in avanti sull'avampiede prima di muovere il piede stesso. In questa camminata<br />

il peso all'inizio, si trova sul piede che rimane fermo. Alla massima estensione del passo,<br />

esso e’ diviso per un momento tra il tacco del piede in avanti e l'avampiede di quello<br />

rimasto indietro. Appena il piede avanti si appiattisce sul pavimento, il peso si sposta su<br />

quest'ultimo.<br />

Punti da ricordare sono:<br />

1. Da una posizione stazionaria,<br />

• il corpo inizia a spostarsi leggermente prima del piede.<br />

• il piede e’ piu’ veloce del corpo. Se il piede anticipa il corpo, il peso rimarra’<br />

spostato troppo indietro e l'effetto sara’ di una "caduta".<br />

• Durante la camminata le ginocchia devono essere morbidamente<br />

rilassate. Le gambe sono diritte solo alla piena estensione del passo. Si<br />

rilassano maggiormente quando il piede in movimento supera quello di<br />

sostegno del peso. Anche le caviglie devono essere sciolte per permettere,<br />

quando le punte dei piedi si abbassano alla fine del passo, un leggero "colpo<br />

di frusta" verso il basso.<br />

• I piedi devono essere tenuti diritti, i lati interni, le punte ed i tacchi si<br />

sfioreranno ogni volta che i piedi si superano.<br />

NOTA IMPORTANTE. Benché la tecnica comune richieda che una certa parte del<br />

piede sia in contatto col pavimento in tutti i passi avanti, la maggioranza dei ballerini<br />

esperti non aderisce a questa regola. Quando il piede rimasto indietro avanza, il tacco di<br />

quello fermo non tocca il pavimento fino a che non e’ stata raggiunta la massima<br />

estensione del passo. Il movimento diventa piu’ soffice e leggero di quello che si ottiene<br />

con il tacco in contatto col pavimento.<br />

La camminata all'indietro (Dama)<br />

La camminata all'indietro della dama e’ molto piu’ difficile del passo in avanti del cavaliere.<br />

Il movimento di quest'ultimo si discosta poco da un normale passo di camminata, mentre<br />

la dama deve muovere gambe e muscoli in un modo che non ha uguali in alcun<br />

altro sport od attivita’ fisica. Per questa ragione, non e’ sempre possibile per una<br />

donna, specialmente di mezza eta’, ottenere il portamento e l'equilibrio di una ballerina<br />

finita. Nelle note seguenti si spiegano il giusto portamento ed equilibrio; altri consigli<br />

verranno dati in seguito.<br />

• Portamento ed equilibrio. Rimanete in posizione eretta come descritto nel<br />

capitolo della "Presa". Le ginocchia devono essere leggermente rilassate, ma non<br />

completamente. Questa posizione non aiuta in alcun modo l'equilibrio, ma<br />

certamente dona alla coppia molta piu’ grazia. Si deve fare attenzione, durante la<br />

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camminata, a non inclinarsi troppo indietro o ne derivera’ una sgradevole<br />

arcuazione della schiena. Lasciate ora che il corpo si inclini leggermente indietro dai<br />

piedi in su’, fino a ché parte del peso del corpo venga sopportato dai tacchi. A<br />

questo punto, il corpo del cavaliere inizia ad inclinarsi in avanti. Sebbene il corpo<br />

della dama sia inclinato indietro, questa deve sforzarsi di opporre una leggera<br />

resistenza che deve essere sopportata dalla parte bassa del corpo, ma non dal<br />

fianco, poiché cio’ potrebbe ostacolare il movimento in avanti del cavaliere e<br />

rendere difficoltosi i passi esterni. La dama non deve piegarsi in avanti né<br />

sforzarsi di mantenere il proprio peso in avanti sugli avampiedi quando retrocede.<br />

Facendo cosi’ si facilitera’ il movimento in avanti del cavaliere; in caso contrario il<br />

partner sentira’ la dama molto pesante nelle sue braccia. Questo portamento e’, per<br />

la dama, la cosa piu’ difficile da acquistare ed e’ possibile solo se essa possiede un<br />

buon controllo dei muscoli delle proprie gambe, tale da darle una buona capacita’ di<br />

abbassare il tacco del piede indietro in sincronia con le varie velocita’. Alla<br />

principiante si consiglia di approfondire il portamento corretto, ma siccome cio’ e’<br />

fisicamente impossibile per una ballerina di mezza eta’, in seguito ne consiglieremo<br />

un altro in alternativa.<br />

• Movimento delle gambe e dei piedi. In questa descrizione il passo deve<br />

iniziare con il piede sinistro. Su questo punto non vi e’ alcuna regola precisa. Spetta<br />

sempre il cavaliere che determina e indica alla sua partner quale e’ il piede che<br />

inizia. Portate il peso sul solo piede destro e procedete come segue: spingete<br />

indietro il piede sinistro, sfiorando il pavimento prima con l'avampiede e poi con le<br />

punte. Quando il piede sinistro ha superato il tacco destro, l'avampiede del destro si<br />

sollevera’ gradualmente dal pavimento. Giunta alla massima estensione del passo,<br />

abbassatevi sull'avampiede sinistro, cosicché a questo punto, il tacco destro e<br />

l'avampiede sinistro tocchino il pavimento. Continuando ad indietreggiare, tirate il<br />

piede destro verso quello sinistro e nello stesso tempo abbassate lentamente il<br />

tacco di quest'ultimo sul pavimento, assicurandovi che non tocchi il pavimento fino a<br />

che il piede destro non si trovi alla stessa altezza. Il piede destro e’ tirato indietro<br />

con il tacco sul pavimento e l'avampiede si abbassa solo quando si raggiunge il<br />

piede sinistro. Continuate la camminata con il piede destro. La caratteristica piu’<br />

importante del passo all'indietro e’ il graduale abbassamento della caviglia ed e’ il<br />

suo piu’ accurato controllo che permette alla dama di mantenere il contatto con il<br />

cavaliere e di conservare l'equilibrio durante lo spostamento all'indietro.<br />

• Distribuzione dei pesi nella camminata. Quando si inizia la camminata da<br />

una posizione chiusa bisogna, prima di muovere il piede, spostare sempre il peso<br />

del corpo indietro sui tacchi. Alla completa estensione del passo, il peso si divide<br />

per un attimo tra il tacco del piede in avanti e l'avampiede di quello rimasto indietro.<br />

In seguito, lo si sposta sul piede indietro, premendo leggermente sul tacco di quello<br />

avanti.<br />

Punti da ricordare sono:<br />

• Dalla posizione stazionaria il corpo deve sempre cominciare a muoversi<br />

leggermente prima del piede.<br />

• Nello stesso momento in cui il piede arretra non bisogna restare con l'avampiede<br />

appoggiato sul pavimento, ma bisogna sollevarlo gradualmente.<br />

• Durante la camminata le ginocchia devono essere semplicemente e naturalmente<br />

rilassate.<br />

• Le gambe sono diritte solo alla completa estensione del passo, ma anche allora le<br />

ginocchia non sono rigide.<br />

• Il maggiore piegamento delle ginocchia si ha quando il piede in movimento<br />

sorpassa il piede di sostegno.<br />

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• Le anche e le caviglie devono essere tenute sciolte. Se, quando il piede retrocede<br />

le anche sono dure, il passo sara’ considerevolmente accorciato.<br />

• I piedi devono essere tenuti allineati;<br />

• I lati interni, le punte e i tacchi, durante l'esecuzione dei passi, si rasentano l'un<br />

l'altro.<br />

Un errore piuttosto frequente della dama, consiste nello spostare leggermente a sinistra il<br />

piede sinistro invece di portarlo diritto indietro. Cio’ causa uno spostamento del peso sul<br />

braccio destro dell'uomo e quindi un senso di pesantezza nel movimento.<br />

Portamento alternativo per la dama e consigli per i principianti<br />

Il portamento descritto in precedenza non e’ facile da acquisire, e alla principiante che ha<br />

iniziato a ballare piuttosto in ritardo, si consiglia di non tentare di equilibrarsi da sola<br />

all'indietro, a meno che l'equilibrio del corpo possa essere controllato e mantenuto in tale<br />

posizione dal partner.<br />

Un buon metodo per esercitare l'equilibrio della camminata e’ il seguente:<br />

• Fate un lungo passo indietro con il piede sinistro e rimanete in equilibrio con il peso<br />

equamente diviso tra il tacco del piede destro e l'avampiede del sinistro.<br />

• Ora portate leggermente indietro il piede che sta in avanti ed assicuratevi che il<br />

tacco del piede sinistro non tocchi il pavimento fino a che il piede destro non<br />

termina il passo,<br />

• Tenete le braccia estese lateralmente e, se necessario, per aiutare l'equilibrio,<br />

toccate la parete con le dita di una mano.<br />

Questo esercizio andrebbe fatto per mezz’ora al giorno almeno per un mese.<br />

Se incontrate qualche difficolta’, non e’ consigliabile inclinarsi all'indietro durante la<br />

camminata quando si balla con il partner, ma conviene restare erette leggermente piegate<br />

a sinistra (alla destra del cavaliere) e sforzarsi di tenere il peso in avanti il piu’ a lungo<br />

possibile.<br />

Movimento contrario del corpo<br />

Il movimento contrario del corpo (MCC) consiste nel girare l'anca e la spalla in direzione<br />

opposta a quella della gamba in movimento ed e’ usato per iniziare tutti i<br />

movimenti del giro.<br />

Il movimento contrario del corpo deve essere piu’ calibrato perché un suo eccesso<br />

rendera’ la danza sgraziata e squilibrata. Poiche’ e’ essenziale che il principiante capisca i<br />

fattori elementari che governano i movimenti di rotazione del corpo, e’ bene che le note<br />

seguenti vengano lette con attenzione. Nel ballo vi sono quattro modi di girare: a destra o<br />

a sinistra avanzando e a destra o a sinistra retrocedendo. Il movimento<br />

contrario del corpo deve essere eseguito nei modi seguenti:<br />

• Giro in avanti verso destra: Fare un passo in avanti col piede destro e<br />

nello stesso tempo avanzare con l'anca e la spalla sinistra.<br />

• Giro in avanti verso sinistra: Fare un passo in avanti col piede sinistro<br />

e nello stesso tempo avanzare l'anca e la spalla destra.<br />

• Giro indietro verso destra: Fare un passo indietro col piede sinistro e<br />

nello stesso tempo spostare indietro l'anca e la spalla destra.<br />

• Giro indietro verso sinistra: Fare un passo indietro col piede destro e<br />

nello stesso tempo spostare indietro l'anca e la spalla sinistra.<br />

Bisogna ricordare che, tranne nei movimenti di perno su se stesso, questo movimento dei<br />

corpo non e’ mai un'azione "stazionaria". Sebbene il movimento contrario del corpo<br />

comprenda sia il giro dell'anca sia quello della spalla, e’ meglio iniziare,<br />

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• nel giro in avanti, con la spalla,<br />

• nel giro indietro, con l'anca.<br />

I principianti tengano sempre in mente questo accorgimento.<br />

Si deve fare attenzione a non girare le spalle indipendentemente l'una dall'altra<br />

altrimenti ne deriva uno spiacevole movimento verso il basso.<br />

La cosa piu’ importante da ricordare e’ che il movimento contrario del corpo non altera la<br />

direzione del passo. Un errore comune a molti ballerini e’ quello di modificare, durante il<br />

movimento contrario del corpo, l'allineamento del passo. Per esempio: mettetevi di fronte<br />

alla linea di ballo pronti ad iniziare con il piede destro per eseguire un giro a destra; come il<br />

piede destro si muove in avanti e il corpo gira a destra, molti ballerini permettono al piede<br />

destro di muoversi in direzione diagonale alla parete. Cio’ e’ errato. E’ solo il corpo<br />

quello che si sposta dalla linea di ballo. Il piede destro deve avanzare diritto o, quanto<br />

meno, andare leggermente davanti all'altro piede. Questa regola si applica anche nei giri<br />

all'indietro, sebbene non sempre sia possibile fare un passo indietro proprio diritto.<br />

Posizione di movimento contrario del corpo<br />

Il movimento contrario del corpo come descritto sopra, e’ un movimento del corpo. La<br />

posizione movimento contrario del corpo (PMCC) e’ quella ottenuta allorché l'uno o l'altro<br />

piede si trova incrociato avanti o indietro al corpo, senza che il busto abbia girato.<br />

E’ dunque una posizione dei piede.<br />

In qualche caso si usa anche muovere il corpo in senso contrario oltre che al piede e in<br />

questo caso si avra’ sia posizione di movimento contrario del corpo e<br />

contemporaneamente movimento contrario del corpo (P)MCC.<br />

Il principiante deve inoltre ricordare che ogni passo portato all'esterno<br />

del partner o con il partner all'esterno deve essere trasversale al corpo<br />

e cio’ per assicurare che i due corpi siano mantenuti in stretto<br />

contatto.<br />

La posizione di movimento contrario del corpo e’ usata frequentemente nel Tango e in<br />

tutte le figure di promenade.<br />

Azione dei piedi<br />

Il termine "azione del piede" (o lavoro dei piedi) nel ballo ha ora un significato tecnico ben<br />

preciso. Precedentemente l'azione del piede era quasi interamente governata<br />

dall'elevazione e abbassamento, ma le recenti innovazioni alla tecnica hanno (molto<br />

profondamente) separato questi due termini. Elevazione e abbassamento ora si riferiscono<br />

al sollevarsi ed all'abbassarsi dei corpi dei ballerini (con incluse le gambe, naturalmente) e<br />

l'azione del piede e’ stata semplificata per indicare quale e’ la parte del piede che, ad ogni<br />

passo, viene a contatto col pavimento e "sopporta" il peso del corpo. L'azione del piede<br />

comunque ha un preciso valore pratico ed il modo semplice con cui e’ descritta permettera’<br />

al principiante una buona conoscenza della corretta posizione dei piedi in ogni passo. Sia<br />

l'esperto sia il principiante devono comprendere i principi basilari di questo metodo di<br />

descrizione dell'azione del piede. Esso riguarda l'azione del piede con esclusione di quella<br />

del Tango che non e’ qui trattata. Vengono usati solo i termini punta (in effetti e’ la pianta<br />

che lavora) e tacco. La parola avampiede e’ stata omessa e la punta ora comprende sia<br />

l'avampiede sia l'estremita’ anteriore del piede. In realta’ pero’, quando si parla di punta si<br />

tratta della pianta in quanto nel ballo e’ praticamente impossibile che la sola punta del<br />

piede sopporti il peso del corpo. L'uso dei termini punta e tacco sta a indicare quale parte<br />

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del piede si trova effettivamente a contatto con il pavimento con "sopra" il peso del<br />

corpo. Si osservino dunque le seguenti regole:<br />

1. Un passo in avanti col piede destro seguito da un passo col piede sinistro dovrebbe<br />

essere descritto come 1) tacco; 2) tacco. Il fatto che il piede destro si abbassi<br />

immediatamente sul pavimento non e’ accennato ma si suppone. E’ anche ovvio<br />

che quando il piede sinistro avanza, il tacco di quello destro si sollevera’<br />

naturalmente dal pavimento come descritto nel passo in avanti del cavaliere. Anche<br />

questo non e’ menzionato ma presunto.<br />

2. Un passo in avanti col piede destro seguito da un passo in avanti o laterale col<br />

piede sinistro, eseguito sulle punte dei piedi, verra’ descritto come 1) tacco,<br />

punta; 2) punta.<br />

3. Due passi all'indietro, col piede sinistro prima e col piede destro poi verranno<br />

descritti: 1) punta, tacco; 2) punta. Questo indica che la punta del piede<br />

sinistro viene a contatto col pavimento prima del tacco. Sul secondo passo e’<br />

menzionata solo la punta del piede poiché il tacco destro non si abbassa fino a che<br />

il piede sinistro non oltrepassa il piede destro per continuare con un altro passo.<br />

4. Un passo indietro col piede destro seguito da un passo indietro o laterale col piede<br />

sinistro ed elevandosi sulle punte, diventa: 1) punta, tacco, punta; 2)<br />

punta. Cio’ indica che il tacco destro si solleva dal pavimento appena il piede<br />

sinistro supera il piede destro per un altro passo. Questo movimento si attua<br />

raramente.<br />

5. Un passo indietro col piede destro seguito da un passo laterale col piede sinistro<br />

eseguito sulle punte dei piedi diventa: 1) punta, tacco; 2) punta. Cio’ indica<br />

che il tacco destro rimane sul pavimento fino a che il piede sinistro non si e’ posato<br />

sulla punta. E’ importante ricordare, comunque, che quando un piede inizia a<br />

riunirsi all'altro dopo un passo laterale, questo movimento deve essere fatto con la<br />

punta del piede in contatto col pavimento. Cio’ significa che sebbene<br />

l'azione del piede all'1 (piede destro) sia punta, tacco, quando il piede destro inizia a<br />

chiudere in direzione del piede sinistro nel terzo passo, deve mantenere la punta<br />

destra in contatto col pavimento. Qualche lettore potrebbe pensare che<br />

sarebbe piu’ semplice indicare la azione del piede all'1 come punta, tacco, punta,<br />

ma cio’ sarebbe sbagliato poiché indicherebbe sia che il tacco destro si stacca dal<br />

pavimento sia che il piede sinistro lo supera nel secondo passo. Facendo cosi’, ne<br />

risulterebbe un sollevamento anticipato e un movimento innaturale. L'esempio che<br />

segue aiutera’ i lettori a comprendere appieno questo metodo:<br />

Giro rovescio: Valzer Lento (Dama: Azione dei Piedi)<br />

1) punta, tacco.<br />

2) punta.<br />

3) punta, tacco.<br />

4) tacco, punta (con spinta).<br />

5) punta.<br />

6) punta, tacco.<br />

Benché questo metodo di indicare l'azione dei piedi spieghi molto chiaramente quale parte<br />

del piede sia in contatto col pavimento durante l'esecuzione di un passo, esso non copre<br />

adeguatamente il passaggio del piede da un passo all'altro. Mentre cio’ e’ abbastanza<br />

ovvio nei movimenti in avanti, non e’ sempre chiaro quando ci si muove indietro. Due<br />

buone regole da osservare sono:<br />

1. Ogni qualvolta si sposta un piede per chiudere un passo laterale, bisogna muoverlo<br />

con la punta in contatto col pavimento. La punta deve essere premuta con<br />

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decisione. Molti ballerini hanno la tendenza a staccare la punta dal pavimento<br />

durante la chiusura di un passo laterale (per esempio tra 1 e 3 del giro naturale<br />

della dama nel Valzer Lento) e l'effetto di tale mancanza di controllo e’ la<br />

disordinata chiusura dei piedi e la possibile perdita di equilibrio.<br />

2. In una successione di movimenti all'indietro se l'azione del piede all'1 (piede<br />

sinistro) e’ punta, tacco, il piede sinistro verra’ portato indietro con il tacco sul<br />

pavimento e con la punta leggermente sollevata come in un normale passo<br />

all'indietro. Se l'azione del piede all'1 (piede sinistro) e’ punta (o punta, tacco,<br />

punta), quando il piede sinistro indietreggia per il terzo passo, si manterra’ la punta<br />

in contatto col pavimento. Meno comuni, ma altrettanto importanti termini usati nel<br />

descrivere l'azione del piede sono: bordo interno della punta e bordo interno della<br />

pianta del piede. O anche piede piatto o tutto il piede. Tali termini si spiegano da<br />

soli. Ulteriori osservazioni sul corretto uso dei piedi, specialmente dopo<br />

un'elevazione, si troveranno nel capitolo seguente.<br />

Elevazione ed abbassamento<br />

Il piu’ grande progresso forse compiuto nella moderna tecnica, e’ l'adozione del principio<br />

che l'elevazione (su) e l'abbassamento (giu’) vengano subiti dal corpo. In precedenza il su<br />

e giu’ si riferiva solo ai piedi, con il risultato che il ballo di molti ballerini era completamente<br />

privo di espressione. Il su e giu’ dei piedi e’ ora coperto dall'azione dei piedi, sebbene ci si<br />

debba rammaricare che il nuovo metodo di descrizione dell'azione dei piedi offre a<br />

malapena un chiaro ed esatto quadro degli infiniti usi dell'avampiede e della punta. Come<br />

spiegato precedentemente, l'azione dei piedi copre le prime esigenze del principiante.<br />

L'elevazione del corpo deve essere studiata dall'esperto ballerino che desideri raggiungere<br />

un buon livello.<br />

Bisogna ricordare che le gambe sono una parte del corpo e, infatti,<br />

molti sollevamenti del corpo usati nel ballo sono il risultato della<br />

tonificazione dei muscoli delle gambe. In piu’, vi sono dei passi ove il<br />

ballerino deve sentire un leggero stiramento del tronco verso l'alto<br />

che, se eseguito forzatamente, puo’ portare a cattivi risultati.<br />

Normalmente, come spiegato nelle note sul passo, il ballerino deve essere leggermente<br />

fasciato alla cintola e ogni tentativo di allungare o elevare il corpo piu’ in alto fara’<br />

probabilmente sollevare le spalle.<br />

Nel Valzer e Foxtrot, vengono attuati tre differenti tipi di elevazione del corpo e se il lettore<br />

si sforzera’ di comprenderli, non avra’ difficolta’ ad applicarli in qualsiasi figurazione.<br />

Negli esempi che seguono si e’ usato il termine "Nessun sollevamento dei piedi" e questo<br />

significa che, nel mezzo dei giri, i piedi si sollevano in ritardo. Questo e’ un punto<br />

importante e il suo uso rende l'elevazione del corpo molto piu’ facile da comprendere. I<br />

differenti tipi di elevazione del corpo ora in uso sono i seguenti:<br />

Giro naturale: Valzer Lento (Cavaliere: Elevazione)<br />

1) Iniziare a elevarsi, alla fine dell’1<br />

2) Continuare a elevarsi al 2 e al 3<br />

3) Abbassarsi alla fine del 3<br />

4) Iniziare ad elevarsi alla fine del 4 (s.e.p.)<br />

5) Continuare ad elevarsi al 5 e al 6<br />

6) Abbassarsi alla fine del 6<br />

Le parole "continuare ad elevarsi" indicano che la maggior parte della elevazione e’<br />

sentita verso la fine di ogni parte del giro, tra il 2 e il 3 e tra il 5 e il 6. Le parole "senza<br />

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sollevamento del piede" indicano che il tacco sinistro rimane in contatto con il<br />

pavimento fino a quando il piede resta in posizione.<br />

Giro naturale: Foxtrot (Versione ST)<br />

Cavaliere<br />

1) Elevarsi alla fine dell’1<br />

2) Su al 2 e al 3<br />

3) Abbassarsi alla fine del 3<br />

4) Fine dell’elevazione. Il 4, 5 e 6 senza elevazione<br />

Dama<br />

1) Elevarsi leggermente alla fine dell’1 (s.e.p.)<br />

2) Continuare ad elevarsi al 2<br />

3) Su al 3<br />

4) Abbassarsi alla fine del 3<br />

5) Fine dell’elevazione. Il 4, 5 e 6 senza elevazione<br />

Ancora una volta l'uso di "su" denota una elevazione anticipata per l'uomo, che si trova<br />

all'esterno del giro. La dama e’ all'interno e la leggera stretta dei muscoli della gamba<br />

sinistra alla fine del proprio passo le provoca una leggera elevazione che continua sino a<br />

che le gambe sono unite nel giro di tacco. Le parole "senza sollevamento del<br />

piede" indicano che i piedi sono aderenti al pavimento anche se si effettua una lieve<br />

elevazione del corpo. La dama si elevera’ e sentira’ il corpo ben stretto nell'eseguire il<br />

terzo passo. Bisogna fare molta attenzione a sollevare molto gradualmente il tacco del<br />

piede di supporto del peso e a non elevarsi bruscamente sulle punte, quando si prosegue<br />

nel terzo passo.<br />

Questo tipo di elevazione e’ usato anche in tutti i giri aperti del Foxtrot. Qualche giro aperto<br />

del Valzer lento, ad esempio il doppio spin rovescio, lo si balla con questa elevazione.<br />

Questi tipi di elevazioni coprono praticamente tutti i giri nei movimenti del ballo ed un loro<br />

accurato studio dimostrera’ che sono relativamente facili da comprendere.<br />

Un altro punto che va capito bene e’ il significato della frase "fine di un passo". Le note<br />

seguenti ne agevolano la comprensione.<br />

1. Passo in avanti. La fine di questo passo si ha quando il piede in movimento supera<br />

quello che sostiene il peso ed il tacco di quest'ultimo si solleva dal pavimento.<br />

2. Passo indietro. La fine di questo passo si ha quando il piede in movimento supera<br />

quello che sostiene il peso.<br />

3. Passo laterale. La fine del passo laterale, come il secondo passo del giro naturale<br />

del Valzer Lento ove i piedi sono chiusi al terzo passo, si ha approssimativamente<br />

quando il terzo passo e’ giunto a meta’ strada in direzione del secondo passo. La<br />

fine del passo laterale, che deve essere seguito da un passo in avanti o indietro, si<br />

ha quando il piede in movimento supera il piede di supporto del peso.<br />

Senza sollevamento del piede (s.e.p.)<br />

E’ stato spiegato nelle note precedenti che il termine "senza sollevamento del piede" (o<br />

senza elevazione del piede: s.e.p.) e’ stato aggiunto nei casi in cui si effettua l'elevazione<br />

del corpo, mentre il piede di supporto del peso e’ ancora tenuto aderente al pavimento.<br />

Nessun sollevamento del piede e’ necessario tra l'1 e il 2 di tutti i giri all'interno (nel giro<br />

naturale del Valzer il cavaliere si trova all'esterno del giro nella prima parte e all'interno<br />

nella seconda).<br />

In tutti i movimenti in avanti del Foxtrot (ST), il portamento in avanti e l'inclinazione del<br />

cavaliere fanno si che la dama non sollevi i piedi, ma senta che il corpo si solleva per<br />

l'irrigidimento delle gambe.<br />

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Nota importante<br />

Sebbene la moderna tecnica si e’ occupata di elevazione e abbassamento e di azione dei<br />

piedi in tutte le figure base, un punto importante e’ stato completamente dimenticato.<br />

Con rarissime eccezioni, un'elevazione e’ preceduta da una flessione del ginocchio della<br />

gamba di supporto del peso.<br />

Ad esempio, si considera completamente errato che nel giro naturale del Valzer Lento il<br />

primo passo sia eseguito con la gamba tesa e che il sollevamento che ne segue sia<br />

ottenuto dall'ulteriore contrazione dei muscoli della gamba destra, o dal sollevamento dei<br />

piedi o del corpo.<br />

E’ molto importante ricordare che ogni passo di guida, in avanti o indietro, e’ seguito da<br />

una flessione delle ginocchia quando il peso si sposta su quel passo.<br />

Questo significa che il ballerino si abbassera’ leggermente prima di iniziare<br />

l'elevazione.<br />

Questa flessione delle ginocchia nei passi di guida e’ molto piu’ importante dell'elevazione<br />

che ne segue poiché, in molti casi, se e’ stata usata la corretta inclinazione e la giusta<br />

azione dei piedi, essa si verifica spontaneamente.<br />

La flessione delle ginocchia non deve essere brusca. Quando il peso si sposta durante un<br />

passo, le ginocchia si devono flettere onde prevenire ogni "stridio" nel movimento. Il<br />

raddrizzamento seguente delle ginocchia aiutera’ materialmente il ballerino ad acquistare<br />

un dolce e fluttuante movimento (spinta in avanti) durante il giro.<br />

Il grado di flessione dipendera’ molto dalla velocita’ della musica. La maggior flessione<br />

delle ginocchia la si esercita nel primo passo del giro nel Valzer Lento.<br />

Quantita’ del giro<br />

E’ estremamente importante che gli allievi conoscano la quantita’ di giro compiuta in<br />

ciascuna figura o, in certi casi, tra ogni passo; cio’ e’ importantissimo per gli aspiranti<br />

maestri. E’ ovvio comunque che un allievo che si eserciti per la professione, deve essere<br />

capace di stabilire quanto giro si deve eseguire durante i movimenti di rotazione. L'uso<br />

delle frazioni 1/8 e 3/8 puo’ sembrare complicato, ma e’ necessario per garantire la<br />

precisione. La quantita’ di giro viene misurata dalle posizioni dei piedi e cio’ puo’<br />

creare all'inizio un poco di confusione. Sembrerebbe piu’ facile calcolare la quantita’ del<br />

giro partendo dalla posizione del corpo, ma in pratica e dall'esperienza diventa molto piu’<br />

complicato.Vediamo ad esempio come la quantita’ di giro e’ calcolata nei primi tre passi<br />

del giro naturale della dama nel Valzer Lento. Dopo aver indietreggiato diagonalmente alla<br />

parete nel primo passo, la donna deve collocare il secondo passo di lato con la punta del<br />

piede destro in direzione della linea di ballo. La quantita’ di giro e’ quindi di 3/8 di<br />

giro, sebbene il corpo abbia girato di meno. Il lettore attento osservera’ subito che<br />

all'esterno di ciascun giro, i piedi continuano a ruotare, all'interno del giro i piedi sono<br />

sempre collocati con le punte indirizzate verso la direzione richiesta senza mai fare perno.<br />

Questo lo si vede molto chiaramente nei grafici e nelle schede tecniche ed e’ molto<br />

importante osservare questa regola quando si balla. Le poche eccezioni a questa regola<br />

sono fatte presenti nelle descrizioni. Il seguente esempio e’ ad uso esclusivo degli<br />

studenti:<br />

Giro naturale: Valzer Lento (Quantita’ di giro del Cavaliere)<br />

1) Un quarto di giro tra l’1 ed il 2<br />

2) Un ottavo di giro tra il 2 ed il 3<br />

3) Un ottavo di giro tra il 4 ed il 5, il corpo gira di meno<br />

4) Il corpo completa il giro tra il 5 ed il 6 (sul 5 e’ di 3/8)<br />

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L'uomo e’ all'esterno del giro nei passi 1 e 3 ed ha una piu’ lunga distanza da<br />

percorrere, donde la continuazione del giro con i piedi in questa parte della figura. Nei<br />

passi 4 e 6 si trova all'interno del giro e non sara’ necessario alcun perno dei piedi.<br />

Allineamento<br />

Nella moderna tecnica, l'allineamento e’ usato per stabilire la posizione o la direzione dei<br />

piedi in relazione alla sala.<br />

L'allineamento di ogni passo e’ spiegato chiaramente nella descrizione e nelle schede di<br />

ogni figura. I lettori devono prendere nota dei tre termini che sono usati in connessione con<br />

l'allineamento. Essi sono:<br />

"Di fronte", "all'indietro" e "in direzione di".<br />

• "Di fronte" e "all'indietro" sono ovvi.<br />

• "In direzione di" e’ usato nei passi laterali quando il piede e’ orientato in una<br />

direzione differente da quella del corpo.<br />

L'esempio seguente (giro a destra del V.L. per l'uomo) aiutera’ i lettori a capire questi<br />

termini:<br />

1. Di fronte, diagonalmente alla parete.<br />

2. Indietro, diagonalmente al centro.<br />

3. Indietro lungo la linea di ballo.<br />

4. Indietro lungo la linea di ballo.<br />

5. In direzione diagonale al centro.<br />

6. Di fronte, diagonalmente al centro.<br />

7. Al quinto passo si usa "in direzione di" poiché il piede destro e’ puntato<br />

diagonalmente al centro mentre il corpo e’ di fronte al centro stesso.<br />

8. "In direzione di" e’ anche usato in alcuni passi di promenade per meglio chiarire le<br />

posizioni dei piedi.<br />

Inclinazioni<br />

Le inclinazioni del corpo nel ballo sono usate soprattutto per dare effetto, sebbene in breve<br />

tempo il principiante le considerera’ di grande valore pratico.<br />

L'inclinazione va eseguita inclinando il corpo a destra o a sinistra.<br />

E’ possibile usarla in quasi tutti i giri. Fanno eccezione i giri spin, ove si gira troppo<br />

vorticosamente, per figure ove ci si piega o si ondeggia e nelle figure laterali come lo<br />

chasse’ incrociato.<br />

Tutti i giri iniziano con un passo del movimento contrario del corpo e<br />

l'inclinazione la si esegue direttamente di seguito a questo passo.<br />

Se il passo del movimento contrario del corpo e’ eseguito con il piede<br />

destro, allora l'inclinazione sara’ a destra, se invece e’ eseguito con il<br />

piede sinistro l'inclinazione sara’ a sinistra, sia che il passo sia stato<br />

eseguito in avanti sia che sia stato eseguito indietro. L'inclinazione e’<br />

mantenuta durante i due passi che seguono e verra’ corretta dal<br />

12


movimento contrario del corpo del passo seguente. Alcune volte la si<br />

usa durante un solo passo.<br />

I particolari dei passi corretti, nel corso dei quali il corpo potrebbe inclinarsi, sono forniti<br />

nella descrizione delle singole schede tecniche.<br />

Il principio piu’ importante sta nell'inclinare il corpo in direzione del centro del giro. Cosi’<br />

l'inclinazione evitera’ lo sbilanciamento o il rovesciamento del ballerino. Cio’ puo’<br />

succedere facilmente nel Valzer ed anche il principiante si accorgera’ che una leggera<br />

inclinazione del corpo contro la direzione cui esso si sta muovendo, lo aiutera’ a<br />

conservare l'equilibrio.<br />

Il pregio piu’ grande dell'inclinazione, comunque, e’ decorativo e l'esperto ballerino<br />

rendera’ la danza molto attraente, studiando accuratamente le giuste inclinazioni<br />

nell'esecuzione delle varie figure. Inclinarsi all'esterno, comunque, e’ peggio che non<br />

inclinarsi affatto.<br />

L'importanza di una buona guida<br />

La funzione della dama e’ di seguire il cavaliere, sia che egli stia eseguendo bene una<br />

figura o meno.<br />

La maggior parte della guida nei giri e’ data dall'azione circolare del corpo del cavaliere,<br />

combinata con una leggerissima pressione della mano destra.<br />

La mano destra non deve essere usata per tirare o spingere la partner, ma piuttosto per<br />

premere leggermente, assicurando cosi’ che la dama senta, tranne l'azione del corpo<br />

del partner, la quantita’ di giro che questi intende eseguire. Questa pressione dovrebbe<br />

essere ottenuta mediante un lieve movimento verso l'interno dell'avambraccio e non<br />

soltanto della mano.<br />

La base e le dita della mano destra sono usate solamente per far entrare la dama nella<br />

posizione promenade. La mano ed il braccio sinistro non sono usati nella guida e devono<br />

rimanere immobili.<br />

E’ della massima importanza per la dama mantenere il contatto con il cavaliere e tenere il<br />

corpo perfettamente fermo con i fianchi sollevati per sentire il tempo del giro al momento<br />

giusto. Non deve anticipare né agire di propria iniziativa. La dama deve appunto seguire il<br />

cavaliere senza tentare di correggerlo.<br />

Il contatto con il partner non deve essere solo alle anche, ma dalle anche alla parte bassa<br />

del busto: il diaframma. Se la dama spinge troppo le anche in avanti per trovarsi in contatto<br />

unicamente con quelle del cavaliere, il suo corpo tendera’ ad essere sbilanciato all'indietro<br />

ed il movimento del cavaliere verra’ seriamente danneggiato.<br />

Quando si inizia a ballare, e’ importante che il cavaliere indichi quale piede adoperera’ per<br />

primo. Non vi sono regole: il ballerino usa il piede in relazione al programma di ballo<br />

stabilito. Per esercitarsi, fermarsi con la partner nella normale posizione d'inizio con i piedi<br />

uniti. Se si desidera iniziare con il piede destro, muovere il piede sinistro molto lentamente<br />

verso sinistra e spostare il peso su quest'ultimo. Nello stesso tempo muovere la dama<br />

leggermente verso destra ed essa portera’ automaticamente il suo peso sul piede destro,<br />

potendo cosi’ facilmente iniziare con il piede sinistro.<br />

Alcune note per il cavaliere: non tenete la vostra partner con una presa simile ad<br />

una morsa: interferirete con il suo equilibrio! Non guidate la vostra partner tanto<br />

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mollemente che non possa sentire la vostra guida. Si richiede invece una costante e<br />

normale pressione. Non fate passi molto lunghi se la vostra partner e’ fisicamente<br />

incapace di farli. Adattate il vostro passo alla lunghezza dei passi della partner.<br />

14


Riassunto di alcuni termini tecnici usati nella descrizione<br />

Allineamento: questa parola ha parecchi significati. Si puo’ riferire alla posizione dei<br />

piedi durante un passo in avanti o all'indietro, quando i piedi devono essere perfettamente<br />

in linea, mantenuti diritti e con il bordo interno di ciascun piede che tocchi una linea<br />

immaginaria tracciata attraverso la meta’ del corpo. E’ anche, raramente, usata per riferirsi<br />

alla linea direzionale di alcune parti di una figura.<br />

Azione dei piedi: (dicasi anche "lavoro dei piedi).<br />

Chasse’: una figura di tre passi su due battiti, in cui i piedi si uniscono al secondo passo.<br />

Elevazione ed abbassamento (Su e Giu’).<br />

Equilibrio: la corretta distribuzione del peso del corpo quando si balla.<br />

Figura: serie completa di passi.<br />

Figura base: una figura considerata parte essenziale delle basi di un ballo.<br />

Giro aperto: giro in cui il terzo passo supera il secondo passo invece di chiudere. Il giro<br />

opposto della dama ad un giro aperto del cavaliere e’ simile al giro di tacco.<br />

Giro naturale: giro a destra.<br />

Giro rovescio: giro a sinistra.<br />

Giro di tacco: giro sul tacco del piede in movimento, mantenendo parallelo durante<br />

tutto il giro l'altro piede. Il peso va trasferito sul piede che si unisce alla fine del giro. Si<br />

osservi che, sebbene la maggior parte del giro sia eseguito sul tacco, il giro inizia cosi’ con<br />

l'avampiede. Cio’ avverra’ spontaneamente ed e’ illustrato nelle schede tecniche. L'ultima<br />

parte di un giro aperto e’ quasi sempre un giro di tacco.<br />

Hesitation: figura, o parte di una figura, in cui il movimento di giro del corpo e’<br />

temporaneamente sospeso ed il peso trattenuto su un piede per piu’ di un tempo.<br />

Librata: parte di una figura nella quale il movimento o il giro del corpo si arresta mentre i<br />

piedi rimangono quasi immobili.<br />

Linea di ballo: linea di progressione in avanti lungo ognuno dei quattro lati della sala.<br />

Ha un significato differente dalla linea di avanzamento la quale si identifica con la<br />

direzione di ballo.<br />

Movimento contrario del corpo: l'azione preparatoria del corpo in figure di giro.<br />

Partner all'esterno: indica un passo portato in avanti dalla dama o dal cavaliere<br />

senza seguire il piede opposto del partner ma bensi’ portato a destra (o a sx) di entrambi i<br />

piedi di lui’ (o di lei). Durante tali passi, i corpi devono, in generale, essere tenuti in<br />

contatto. Il movimento esterno e’ ottenuto facendo un passo in direzione diagonale in<br />

avanti. Il passo del partner verra’ definito come "esterno al partner" e deve essere<br />

15


incrociato dietro il corpo. Tutti i suddetti passi sono nella P.M.C.C. In alcune variazioni<br />

avanzate, il passo esterno e’ portato sulla sinistra del partner.<br />

Partner in linea, Partner di fronte, Perpendicolare al partner: questi<br />

termini sono usati per indicare che la coppia e’ nella normale posizione di danza, uno di<br />

fronte all'altro.<br />

Passo: la seguente analogia fornisce un facile sistema per ricordare li’ significato dei<br />

termini "passo", "figura" e "amalgamazione": si pensi al passo come ad una sillaba, alla<br />

figura come ad una parola e all'amalgamazione come ad una frase; un ballo completo<br />

dovrebbe essere paragonato ad un paragrafo. Qesto termine normalmente si riferisce ad<br />

un movimento del piede, sebbene dal punto di vista "valore tempo", non sia corretto. Nel<br />

caso di un passo in avanti o indietro, ad esempio, il valore tempo del passo non e’<br />

completato fino a che il piede in movimento e’ tirato verso il piede di supporto del peso,<br />

che si prepara ad iniziare un altro passo. Percio’, anche se abbiamo insegnato al ballerino<br />

ad elevarsi alla fine del passo, questi non deve iniziare a elevarsi fino a che il piede in<br />

movimento non abbia superato quello che sostiene il peso del corpo. In termini molto<br />

semplici, il passo e’ il trasferimento del peso del corpo da un piede all'altro; cio’ sia che il<br />

piede si muove ma anche se entrambi i piedi rimangono fermi.<br />

Passo spinta (Tacco spinto): questo e’ un tipo di giro di tacco usato dall'uomo nella<br />

seconda parte di alcuni giri naturali. I piedi devono essere tenuti staccati invece che uniti<br />

ed il peso e’ piu’ in avanti che in un giro di tacco.<br />

Perno: Giro su un avampiede.<br />

Perno di tacco: giro sul tacco di un solo piede nel quale non occorre alcun cambio di<br />

peso. Il perno di tacco puo’ essere chiamato "chasse’ compatto" ed e’ usato al posto di uno<br />

"chasse’" nell'ultima parte del quarto di giro nel Quickstep (ST). La sua completa<br />

descrizione e’: dopo aver indietreggiando con il P.D. girando il corpo a S. (L.), riunire il P.S.<br />

al P.D e nello stesso tempo girare sul tacco del P.D. (V.V.). Il P.S. e’ tirato indietro prima<br />

con il tacco e poi con l'avampiede rasenti al pavimento. Quando i piedi sono riuniti,<br />

l'avampiede sinistro deve toccare il pavimento mentre il tacco deve rasentarlo molto<br />

leggermente. I piedi devono essere tenuti paralleli dall'inizio alla fine con il P.S.<br />

leggermente in avanti. Il passo seguente deve essere eseguito avanzando con il P.S. (L).<br />

Questa e’ una descrizione specifica per esecuzioni ed interpretazioni in stile internazionale<br />

ST.<br />

Pivot: giro su di un avampiede, con l'altro piede in avanti o indietro nella P.M.C.C.<br />

Portamento: posizione del corpo in relazione ai piedi.<br />

Posizione di movimento contrario del corpo (PMCC): termine usato quando il<br />

corpo non gira, ma la gamba e’ posta avanti o dietro al corpo, ottenendo cosi’ un aspetto di<br />

movimento contrario del corpo. Quindi la gamba che avanza (o indietreggia) in PMCC<br />

rimane incrociata davanti (o indietro) all'altra gamba che sopporta il peso del corpo. Al<br />

termine di un passo in PMCC i corpi rimangono in contatto.<br />

Posizione promenade (PP): posizione in cui il lato destro dell'uomo ed il lato sinistro<br />

della dama restano in contatto ed i lati opposti del corpo allargati formando una figura a<br />

"V". I piedi sono di solito girati nella medesima direzione del corpo. Se, ad es. siamo in PP<br />

16


lungo la linea di ballo, i piedi dell'uomo saranno allineati verso diagonale parete mentre<br />

quelli della dama verso diagonale centro.<br />

Posizione di scacciata: posizione nelle variazioni progredite ST nella quale l'uomo e<br />

la donna si spostano indietro mantenendosi in posizione promenade. Questa e’ una<br />

descrizione specifica per esecuzioni ed interpretazioni in stile internazionale.<br />

Ritmo: la parola "ritmo" e’ usata in senso lato e di solito si riferisce ai battiti accentati<br />

della musica che regolarmente si succedono e danno il carattere della musica stessa. Il<br />

ritmo, comunque, e’ qualcosa di piu’ indefinibile e di piu’ complesso. Possiamo<br />

paragonarlo ad un colore. Vi sono colori base dai quali l'esperto puo’ produrre una infinita<br />

varieta’ di meravigliosi colori. Ugualmente, noi abbiamo il ritmo base in tutte le musiche dei<br />

nostri balli. L'esperto musicista suonera’ numerosi ritmi secondari, dando cosi’ alla musica<br />

un carattere completamente differente, nei quali l'esperto ballerino si sforzera’ di<br />

esprimersi. In pratica pero’, nel ballo col termine di ritmo viene indicata la<br />

successione ritmica dei passi in una figura base, ovvero, ad esempio: QQS , oppure S<br />

QQS, oppure ancora QQS S QQS. Il ritmo, ad es., del giro a sinistra del FOX-TROT sara’:<br />

SSS QQ(S) con chiusura finale al secondo Q che e’ l'ultimo passo del giro; il passo lento<br />

che alcune volte viene indicato come ultimo passo (S) va inteso come primo passo della<br />

figura successiva. Si ricorda che con la sigla Q si indica un passo veloce (e che<br />

generalmente, ma non sempre, occupa un solo battito musicale), mentre con la sigla S si<br />

indica una passo lento (e che generalmente, ma non sempre, occupa due battiti musicali).<br />

Nel valzer viennese, per esempio, il ritmo d'esecuzione dei passi e’ considerato costante<br />

cioe’ ogni passo occupa sempre un battito; musicalmente pero’ il ritmo del valzer viennese<br />

e’ di natura molto complessa, in estrema sintesi prevede le seguenti particolarita’:<br />

a) il primo battito di ogni battuta e’ piu’ accentuato degli altri due,<br />

b) ad ogni otto battute (semifrase) vi e’ una modifica alla musicalita’ di esecuzione,<br />

c) ad ogni sedici battute (frase musicale) vi e’ una piu’ profonda modifica alla<br />

musicalita’ strumentale d'esecuzione da parte dell'orchestra, ad ogni due frasi<br />

musicali (32 battute) puo’ anche essere modificata la velocita’ d'esecuzione (in<br />

aumento) oltre che la musicalita’ strumentale dell'orchestra. Questo aumento di<br />

velocita’, pero’, si verifica solamente nelle versioni originali del valzer viennese ma<br />

non e’ usato nell'esecuzione da competizione; inoltre il ritmo musicale coinvolge<br />

anche molteplici aspetti della musicalita’, del motivo, del canto, della melodia, ecc.<br />

ecc.<br />

Sequenza: la combinazione e l'amalgamazione di due o piu’ figure base.<br />

Spazzolare: quando il piede si sposta da una posizione aperta ad un'altra posizione<br />

aperta, il verbo "spazzolare" e’ usato per indicare che questo piede deve essere unito<br />

al piede di supporto del peso, ma senza spostare il peso del corpo (es: il 6° passo<br />

della dama nel giro a destra con pivot del valzer lento).<br />

Tempo: numero di battiti in ogni battuta o misura musicale.<br />

Misura: e’ il termine che indica in numero di battiti di cui e’ composta una battuta; ad es:<br />

il valzer misura in tre tempi (cioe’ ogni battuta e’ formata da tre battiti), la mazurka misura<br />

in tre tempi (cioe’ ogni battuta e’ formata da tre battiti), la polka misura in due tempi (cioe’<br />

ogni battuta e’ formata da due battiti). Quindi misura e’ sinonimo di battuta.<br />

Variazione: figura variata e piu’ complicata, in aggiunta alle figure base.<br />

17


Veloce: termine usato per la cadenza dei passi. Un passo veloce occupa sempre meta’<br />

tempo di un passo lento. Di solito un passo veloce occupa un battito mentre un passo lento<br />

occupa due battiti.<br />

Velocissimo: termine usato per indicare che un passo occupa solo mezzo battito e di<br />

solito viene indicato con il simbolo "&" oppure con la lettera "e".<br />

Velocita’: indica la velocita’ della musica (cioe’ il numero di misure o battute in un<br />

minuto). Le velocita’ di gara sono prescritte ufficialmente dalle federazioni in relazione al<br />

tipo di ballo e, alcune volte, anche dalla categoria delle coppie in gara.<br />

18


NOZIONI FON<strong>DA</strong>MENTALI SUL <strong>BALLO</strong><br />

Balli lungo le pareti e Balli sul posto<br />

I balli si eseguono o lungo le quattro pareti della pista o in un settore della stessa. Nel<br />

primo caso va ricordato che e’ obbligatorio muoversi in senso antiorario. I balli lungo le<br />

pareti sono o camminati o saltati o completamente girati. I balli sul posto sono quelli che si<br />

eseguono su un settore della pista senza muoversi lungo le quattro pareti. Alcuni balli<br />

presentano sia figure camminate che figure sul posto.<br />

Balli che si eseguono girando sulla pista lungo le pareti:<br />

tango<br />

quickstep<br />

slow foxtrot<br />

valzer inglese<br />

valzer viennese<br />

fox trot<br />

mazurka<br />

polka<br />

Balli che si eseguono in un settore della pista:<br />

cha cha<br />

jive<br />

rumba<br />

mambo<br />

merengue<br />

salsa<br />

Balli con figure camminate sul posto:<br />

paso doble<br />

samba<br />

beguine<br />

Come si vede, si eseguono girando sulla pista lungo le pareti tutte le danze appartenenti<br />

alle discipline STAN<strong>DA</strong>RD, <strong>BALLO</strong> <strong>DA</strong> <strong>SALA</strong> e <strong>LISCIO</strong> <strong>UNIFICATO</strong>, mentre si eseguono<br />

sul posto le <strong>DA</strong>NZE LATINO-AMERICANE e CARAIBICHE.<br />

Relativamente alla disciplina <strong>DA</strong>NZE JAZZ, per quanto superfluo, va precisato che,<br />

escluso il blues che si balla lungo le pareti della pista, le altre danze si eseguono su un<br />

settore della stessa (boogie woogie, rock 'n' roll, twist, disco dance, charleston).<br />

19


L’allineamento<br />

Il significato di tale termine si e’, attraverso gli anni, diluito finendo per indicare unicamente<br />

la direzione in entrata e/o in uscita di un passo o di una figura. Per questo motivo il<br />

riferimento convenzionale e’ dato dalla linea di ballo, ossia dalla linea di progressione in<br />

senso antiorario lungo i quattro lati della pista.<br />

Il rispetto dell'allineamento non e’ affatto secondario nell'esecuzione di un programma di<br />

ballo. E' chiaro che bisogna distinguere tra varie situazioni.<br />

Se stiamo in balera, se balliamo in piazza, magari tra la folla di una sagra, non possiamo<br />

avere eccessive preoccupazioni di allineamento.<br />

Ma sulla pista di una scuola e’ obbligatorio per il maestro insegnarlo in relazione ad ogni<br />

passo, ed e’ importante per l'allievo il metterlo in pratica. Nelle gare, le coppie che non<br />

rispettano le regole dell'allineamento non fanno certamente bella figura.<br />

Per quanti si preparino a sostenere l'esame di maestro, infine, preciso che l'allineamento di<br />

tutte le figure del programma e’ parte integrante dello stesso.<br />

Per quanto superfluo, vale la pena ricordare che nella costruzione delle amalgamazioni gli<br />

allineamenti devono essere compatibili fra di loro. Ogni figura deve avere:<br />

in entrata, lo stesso allineamento con cui finisce la figura precedente<br />

in uscita, lo stesso allineamento con cui inizia la figura successiva<br />

I balli si eseguono o lungo le quattro pareti della pista o in un settore della stessa. Nel<br />

primo caso va ricordato che e’ obbligatorio muoversi in senso antiorario. I balli lungo le<br />

pareti sono o camminati o saltati o completamente girati. I balli sul posto sono quelli che si<br />

eseguono su un settore della pista senza muoversi lungo le quattro pareti. Alcuni balli<br />

presentano sia figure camminate che figure sul posto.<br />

Per definire i vari tipi di allineamento alla Linea di Ballo si prendono a riferimento la fronte e<br />

le spalle dei ballerini. Pertanto abbiamo cinque tipi di allineamento rispetto alla fronte e<br />

cinque tipi rispetto alle spalle. Nel presente grafico sono illustrati i cinque tipi di<br />

allineamento rispetto alla fronte.<br />

20


Come si contano i passi<br />

I passi si possono (devono) contare in due modi:<br />

• con LENTO, VELOCE, &<br />

• con i numeri, anche utilizzando la & ove necessario<br />

Il triplo passo si puo’ contare in vari modi:<br />

• cha-cha-cha,<br />

• cha-cha-1,<br />

• 1&2,<br />

• V&V,<br />

• 1-2-&.<br />

Contare i passi non e’ un optional. E' una regola fondamentale senza la quale ballare<br />

diventa difficile se non impossibile. Per eseguire una qualsiasi figura e’ necessario sapere:<br />

• come si chiama<br />

• il tempo<br />

• di quanti passi si compone<br />

• il valore ritmico dei singoli passi<br />

o uno slow corrisponde a 2 battiti<br />

21


o un quick corrisponde ad un battito<br />

o la & corrisponde a mezzo battito e si abbina sempre al quick che precede e<br />

che a sua volta assume il valore di mezzo battito.<br />

Non si possono ballare TANGO, QUICKSTEP, SLOW FOXTROT, FOX TROT se non si<br />

conosce il numero di passi di ogni figura e se non si sa per ogni passo se trattasi di un<br />

veloce o di un lento.<br />

Il primo compito del maestro di ballo e’ quello di educare gli allievi a riconoscere le singole<br />

figure. All'allievo non serve apprendere e imparare mnemonicamente una lunga sequenza<br />

di passi lenti e di veloci: si diventa schiavi di una amalgamazione fissa ed immutabile.<br />

L'allievo, con un minimo di attenzione e di sforzo, e con l'insegnamento scrupoloso del<br />

maestro, deve imparare ad estrapolare da una amalgamazione le singole figure che la<br />

compongono: deve insomma capire dove finisce una figura e dove ne comincia un'altra. In<br />

tal modo acquisira’ uno strumento fondamentale per:<br />

• ballare con spontaneita’ e consapevolezza<br />

• affrontare piste affollate, sentendosi a suo agio, per saper modificare all'occorrenza<br />

qualsiasi amalgamazione<br />

• costruirsi liberamente un programma, adattandolo a particolari esigenze di<br />

ambiente e di partner<br />

• discutere di teoria<br />

• interpretare un manuale<br />

Tecniche di Tango e Valzer<br />

Inclinazioni e Giri<br />

Le inclinazioni del corpo si usano nei giri dove hanno una duplice funzione:<br />

• potenziare l'effetto estetico<br />

• assicurare il massimo equilibrio alla coppia<br />

Non si usano nel giro spin data la velocita’ con cui lo stesso deve essere eseguito.<br />

Il grado di inclinazione deve essere giusto e non eccessivo. I due partners devono fare in<br />

modo che durante l'inclinazione i loro corpi girino con armonia formando un tutt'uno. Se la<br />

posizione della coppia e’ corretta (e quella dei piedi altrettanto) si puo’ ottenere un unico<br />

baricentro riferito al sistema dei corpi in rotazione. In pratica il centro di massa diventa<br />

quello relativo al peso complessivo della coppia. In tal caso si raggiunge la massima resa<br />

dal punto di vista coreografico.<br />

Il Giro<br />

Il giro e’ un movimento naturale dell'arte del danzare, forse ne e’ l'essenza stessa. Non<br />

esiste un ballo senza evoluzioni, giravolte e rotazioni; e difficilmente fra le centinaia di<br />

figurazioni esistenti se ne trova qualcuna che non abbia una sua quantita’ (percentuale) di<br />

giro.<br />

Per capire l'onnipresenza del movimento girato basta un velocissimo excursus sulle varie<br />

discipline:<br />

Le Danze Latino-americane e Caraibiche consistono essenzialmente in giochi di rotazioni,<br />

giri completi e semigiri. Trattandosi di balli sul posto, e’ chiaro che la loro architettura<br />

faccia perno su movimenti rotatori in tutte le direzioni.<br />

Il Liscio Unificato, tranne la camminata della Mazurka e della Polka, e’ un continuum di giri<br />

a destra e a sinistra.<br />

2 balli su 5 delle Danze Standard (Valzer Viennese e Valzer Inglese) e 1 ballo su tre del<br />

Ballo da Sala (Valzer Lento) sono completamente girati.<br />

Tango, Quickstep, Slow Foxtrot, Fox Trot. Questi balli, oltre ad avere i classici giro naturale<br />

e giro rovescio, presentano un numero considerevole di figure girate.<br />

22


Per quanto riguarda le Danze Jazz (boogie-woogie, rock 'n' roll, twist, disco dance,<br />

charleston, blues), e’ sufficiente dire che esse sono le piu’ aperte alla libera interpretazione<br />

individuale; per cui, oltre ai giri specificamente codificati, non ci sono limiti all'inserimento<br />

di figure girate mutuate da altre danze.<br />

E' appena il caso di sottolineare che oltre le espressioni giro naturale chiuso, giro naturale<br />

aperto, giro rovescio chiuso, giro rovescio aperto, sono stati coniati molti termini per<br />

descrivere figure la cui principale caratteristica consiste in un giro parziale o totale.<br />

L'elenco che segue comprende solo una parte di questi termini:<br />

pivot<br />

doppio pivot<br />

pivot rovescio<br />

spot turn<br />

quarti di giro<br />

giro naturale spin<br />

doppio spin naturale<br />

doppio spin rovescio<br />

chasse reverse turn<br />

giro impetus<br />

natural twist turn<br />

top spin<br />

zig zag<br />

hover cross<br />

curved feather<br />

outside swivel<br />

giro rock<br />

fleckerl naturale<br />

fleckerl rovescio<br />

alemana<br />

natural top<br />

spiral<br />

american spin<br />

simple spin<br />

stop and go<br />

spanish arms<br />

rolling off the arm<br />

MCC, PMCC, FP<br />

Ogni volta che si effettua un giro si muovono la gamba interessata e<br />

contemporaneamente, nella stessa direzione, spalla ed anca opposte a tale gamba.<br />

Questo movimento di spalla ed anca prende il nome di Movimento Contrario del Corpo.<br />

Trattandosi di un movimento naturale, spesso lo si effettua automaticamente. E'<br />

importante farlo senza accentuarlo.<br />

Come avviene il Movimento Contrario del Corpo<br />

tipo di giro piede spalla/anca<br />

a destra avanzando destro sinistra<br />

a destra indietreggiando sinistro destra<br />

a sinistra avanzando sinistro destra<br />

a sinistra indietreggiando destro sinistra<br />

nota: si consiglia di iniziare il MCC sempre con la spalla quando si gira in avanti e con<br />

l'anca quando si gira indietro.<br />

23


La Posizione Movimento Contrario del Corpo<br />

E' una posizione piu’ che un movimento: precisamente si ha quando il piede che muove<br />

incrocia avanti o dietro il piede portante. Cio’ avviene nelle figure di promenade e nei<br />

movimenti eseguiti Fuori Partner. Va precisato che la PMCC nasce da una esigenza di tipo<br />

pratico: un passo portato all'esterno del partner deve essere trasversale al corpo, altrimenti<br />

si perde il contatto fisico.<br />

Fuori Partner<br />

E' la posizione di un partner rispetto all'altro. Il piede che muove del partner che procede in<br />

avanti e’ portato a fianco al partner che si muove all'indietro: all'esterno dell'area dei piedi<br />

di quest'ultimo. Per questo motivo, quando si parla di Fuori Partner ci si riferisce a chi<br />

muove in avanti. Il partner che procede di spalle esegue contemporaneamente una PMCC.<br />

Passo Base<br />

Nei balli non esiste una figura che si chiama passo base in quanto figura necessariamente<br />

iniziale o propedeutica rispetto ad altre. Esistono tante figure di varia lunghezza (tempo) e<br />

di varia difficolta’, che cominciano col piede destro o col sinistro. Ognuna di esse ha un<br />

nome: le danze STAN<strong>DA</strong>RD e LATINO-AMERICANE hanno quasi sempre un nome<br />

inglese (Il termine 'basic' ricorre nella denominazione di diverse figure della disciplina<br />

<strong>DA</strong>NZE LATINO AMERICANE, senza peraltro conferire a tali figure particolari funzioni di<br />

propedeuticita’ o di priorita’ didattiche.)<br />

basic movement (RUMBA, PASO DOBLE)<br />

alternative basic movement (RUMBA)<br />

close hip twist basic (RUMBA)<br />

natural basic movement (SAMBA)<br />

progressive basic movement (SAMBA)<br />

reverse basic movement<br />

outside basic (SAMBA)<br />

close basic (CHA CHA)<br />

cross basic (CHA CHA)<br />

open basic (CHA CHA)<br />

basic in place (CHA CHA, JIVE)<br />

side basic (CHA CHA)<br />

basic in fallaway (JIVE)<br />

Nella piena liberta’ d'insegnamento ogni maestro stabilisce quali figure insegnare per<br />

prime all'interno di ciascun ballo. All'inizio si individua una figura obiettivamente semplice e<br />

la si assume come 'passo base' per gli esercizi necessari. E' anche possibile fissare<br />

teoricamente una base ritmica e costruirvi sopra un passo chiamato di base per<br />

comodita’ che, pur non corrispondendo ad alcuna figura esistente, serve tuttavia a far<br />

capire all'allievo le caratteristiche fondamentali di un ballo: stile, grinta, posizione della<br />

coppia, tipo di camminata, presa e portamento, posizione delle ginocchia, ecc.<br />

L'allenamento su una o piu’ figure semplici e’ molto importante. Risulterebbe perfino piu’<br />

complicato e didatticamente sconsigliabile l'approccio degli allievi ad una danza attraverso<br />

le figure piu’ difficili.<br />

L'apprendimento di una danza deve essere graduale e al tempo stesso totale. Per<br />

imparare bene un ballo e’ indispensabile coglierne la spiritualita’, sentirlo come fonte di<br />

armonia. Non basta il tecnicismo sulle piste.<br />

Nella storia delle danze hanno vinto quelle piu’ forti. Si sono affermate alla distanza quelle<br />

dotate di originale potenza evocativa, di carattere, di timbro artistico univoco ed irripetibile.<br />

Sono questi gli elementi che si devono interiorizzare di un ballo prima ancora che le varie<br />

figurazioni.<br />

24


Tornando al passo base, esso serve ad entrare in un determinato ritmo e a viverlo come<br />

movimento specifico, non soltanto dal punto di vista fisico (del corpo), ma anche dal punto<br />

di vista dell'ispirazione (della mente e del cuore). Solo in tal modo si avra’ una convinta e<br />

convincente interpretazione.<br />

Fra i grandi balli, non ne esistono due che possano confondersi fra di loro o che abbiano<br />

uguale tipo di 'colori e sapori'. Anche se si usano gli stessi termini per descrivere<br />

elevazioni, inclinazioni, giri, ecc., le modalita’ di esecuzione variano di volta in volta. Un<br />

giro a sinistra di valzer (viennese o inglese) e’ cosa ben diversa da un giro a sinistra di<br />

tango o di fox trot.<br />

La Musica<br />

Sulla musica da ballo ci sarebbe ben poco da dire, se non che deve essere perfetta. Una<br />

base musicale scadente e inadeguata non merita di essere ballata. A tal fine vale la pena<br />

chiarire subito la differenza fra musica ballabile e non ballabile, senza confondere la<br />

musica ballabile con quella artistica.<br />

Il ballo ha delle regole precise: metrica, sintassi, velocita’, pause. Tra il ballo e la musica<br />

corrispondente deve realizzarsi una perfetta coincidenza. Senza la giusta base ritmica, il<br />

ballo perde quel supporto che e’ fondamentale ai fini del suo stesso dispiegarsi. La musica<br />

quindi, e’ come il punto di partenza e il punto di arrivo della danza. E' l'ossigeno<br />

indispensabile alla vita: non deve essere inquinato.<br />

Siccome i movimenti devono coincidere col ritmo, il rapporto tra il ballo e la musica si puo’<br />

paragonare a due architetture sovrapposte facenti parte di un unico progetto.<br />

Non tutto cio’ che si suona e’ ballabile nel senso tradizionale del termine. In pratica noi<br />

balliamo quelle musiche immediatamente riconducibili ai ritmi per i quali sono stati creati i<br />

balli ufficiali. Insomma, per ballare il Tango deve essere suonato un Tango, per ballare il<br />

cha cha cha deve essere suonato un cha cha cha: nell'osservanza scrupolosa dei tempi<br />

che tango e cha cha cha richiedono.<br />

Chi esegue una musica da ballo deve servire umilmente due padroni: la Musica ed il Ballo.<br />

Le regole di base per suonare o per comporre musica da ballo partono dal rispetto delle<br />

convenzioni relative alle battute per minuto (vedere voce specifica). La libera<br />

interpretazione del musicista non deve discostarsi molto dai valori stabiliti, altrimenti si<br />

altera la natura del ballo. Se un Valzer Inglese viene suonato a 40 battute per minuto<br />

anziche’ alle 29-30 previste, le coppie di ballerini diventano coppie di comici...<br />

all'inseguimento del ritmo.<br />

La Musica d'Arte, quando e’ ballabile da’ un valore aggiunto alla danza. Se non e’<br />

ballabile, la si deve apprezzare ascoltandola. Per far capire bene questo concetto senza<br />

essere frainteso, cito un grandissimo artista: Richard Clayderman. Le sue musiche e i suoi<br />

arrangiamenti sono opere d'arte, ma non sempre sono ballabili perche’ egli, da artista,<br />

persegue il supremo fine di produrre bellezza, oltre ogni limite ed oltre ogni regola. Un altro<br />

esempio, forse meglio comprensibile, e’ dato dalla musica di Astor Piazzolla. Piazzolla e’<br />

stato uno dei piu’ grandi musicisti di tango; ma proprio con lui si consumo’ la scissione<br />

definitiva fra musica e danza. Egli rese, volutamente, la musica completamente autonoma<br />

dal ballo, creando un nuovo genere: il jazz-tango. Intese, cosi’, trasformare una semplice<br />

base per danza in grande musica. Per questo motivo, i suoi brani, che durano anche<br />

quindici minuti e piu’, non sono ballabili.<br />

I proprietari di balere e di locali dove si svolgono serate danzanti devono abituarsi a<br />

distinguere fra orchestre che suonano nel rispetto dei tempi regolamentari ed orchestre<br />

cha vanno a ruota libera: queste ultime possono dedicarsi ad altri tipi di spettacolo e di<br />

intrattenimento, ma non sono idonee per il ballo.<br />

Se una orchestra vuole specializzarsi nella musica da ballo deve fare una cosa molto<br />

semplice: prendere la tabella dei tempi e trasformarla nella tavola dei comandamenti...<br />

musicali.<br />

25


La Quadratura<br />

La quadratura e’ la perfetta coincidenza tra una frase o un periodo musicale e<br />

l'amalgamazione costruita su tale frase o periodo. Quando si mettono assieme delle figure<br />

di ballo bisogna fare in modo che il numero totale dei passi sia in linea col numero dei<br />

battiti della frase o del periodo.<br />

In alcuni brani musicali la fine di una frase e’ ben evidenziata da accentuazioni o pause, ed<br />

e’ talvolta introdotta da preziosismi vari. Se, al momento in cui viene suonato l'ultimo<br />

battito di una frase, si sta eseguendo una figura la cui durata va oltre, si crea una<br />

disarmonia... ed e’ la fine del ballo! Basti pensare al tango. Basti pensare alla mazurka, per<br />

la fine della cui frase e’ stata creata una figura specifica che si chiama passo stop.<br />

Le amalgamazioni si devono costruire sulla lunghezza della frase in modo tale che, con<br />

l'ultimo battito, si faccia coincidere l'ultimo passo di una determinata figura o una prevista<br />

pausa (es. passo stop). Per fare cio’ non occorre essere musicisti di professione. Tanto<br />

meglio se si conosce la musica; se non la si conosce, e’ sufficiente un orecchio musicale<br />

allenato: cosa che sicuramente non manca al maestro di ballo.<br />

Naturalmente c'e’ da tener conto di quelle che sono le caratteristiche strutturali dei singoli<br />

balli: della lunghezza delle varie figure, dei passi lenti (2 battiti), dei veloci (1 battito) e del<br />

valore & che equivale a mezzo battito.<br />

Nella m 1 azurka e nel valzer viennese il discorso e’ semplice perche’ il periodo musicale e’<br />

formato da 16 battute per un totale di 48 battiti. Siccome le figure di questi balli hanno una<br />

lunghezza standard di 6 passi e siccome i sei passi sono uguali (senza distinzione fra lenti<br />

e veloci), la quadratura si realizza automaticamente essendo 48 multiplo di 6.<br />

Maggiore attenzione si deve porre nel costruire le amalgamazioni di<br />

TANGO, QUICKSTEP, SLOW FOXTROT e FOX TROT. In questi balli le<br />

figure hanno diverse lunghezze: varia il numero dei passi che possono<br />

essere lenti o veloci.<br />

ALCUNI ESEMPI (Q = quick; S = slow):<br />

TANGO STAN<strong>DA</strong>RD: si dispone di un ventaglio di figure che vanno dal LINK<br />

PROGRESSIVO (QQ) che copre 2 battiti musicali al GIRO NATURALE TWIST (S QQ S<br />

QQ) che copre 8 battiti, al GIRO ROCK (S QQ S QQ S) che copre 10 battiti.<br />

TANGO <strong>DA</strong> <strong>SALA</strong>: si dispone di 19 figure cha vanno dal MEDIO CORTE' (QQ S) che<br />

copre 4 battiti alla BANDIERA (S S S QQ S)che copre 10 battiti.<br />

QUICKSTEP: si dispone di una trentina di figure che vanno dal CROSS SWIVEL (S S S<br />

) che copre 6 battiti alla V6 eseguita dopo i primi tre passi di un giro naturale (S QQ S S<br />

QQ S) che copre 12 battiti, alla classica costruzione ZIG ZAG/LOCK INDIETRO/FINE<br />

CORSA (S S S QQ S QQ S S) che copre 16 battiti.<br />

SLOW FOXTROT: sommando programma ANMB e programma di Alex Moore, si<br />

dispone di una trentina di figure che vanno dai TRE PASSI (QQ S) che copre 4 battiti al<br />

GIRO ROVESCIO (S QQ S QQ S) che copre 10 battiti, all'ON<strong>DA</strong> ROVESCIO (S QQ S QQ<br />

S S S) che copre 14 battiti.<br />

FOX TROT: sommando il programma di Piero Rolando e il programma di Gianni Nicoli si<br />

dispone di 16 figure che vanno dal doppio chasse’ (QQQQ) che copre 4 battiti<br />

all'INNOMINATA (S QQ S S S QQ) che copre 12 battiti.<br />

Un buon metodo di lavoro e’ il seguente:<br />

Si sceglie il brano musicale, lo si ascolta attentamente, si 'misura' la lunghezza delle frasi.<br />

Nell'ovvio rispetto del PRECEDE/SEGUE si scrive una successione di figure conteggiando<br />

i lenti, i veloci e, se presenti nelle figure inserite, i valori & ricordandosi che la & e’ posta<br />

sempre fra due veloci e la combinazione V& oppure Q& equivale ad un battito.<br />

26


Si prova a ballare sul brano scelto l'amalgamazione ipotizzata e si apportano i necessari<br />

aggiustamenti fino a raggiungere la perfetta quadratura.<br />

La Guida nelle Danze Standard e nel Ballo da Sala:<br />

La corretta posizione della coppia e’ determinante ai fini di una guida efficace ed<br />

esteticamente compatibile: la dama deve mantenere permanentemente il contatto fisico<br />

col cavaliere dall'altezza dei fianchi in giu’. Il suo corpo deve essere fermo, pronto a<br />

percepire la guida del giro. Non deve mai anticipare il cavaliere.<br />

Il cavaliere non deve usare la mano sinistra o il braccio sinistro per la guida. Innanzi tutto<br />

usa il corpo. Per introdurre i giri muove leggermente l'avambraccio destro verso l'interno,<br />

aiutandosi con una lieve pressione della mano destra. Attenzione: la mano destra non<br />

deve spingere o tirare la dama mai, nemmeno quando la si porta in promenade. Sara’<br />

sufficiente lavorare con la base della mano oppure con le dita nel modo delicato in cui si<br />

suonerebbe un pianoforte.<br />

La guida del cavaliere deve essere:<br />

• sostanzialmente ferma, precisa e risoluta<br />

• formalmente composta ed elegante<br />

Il cavaliere deve gestire la guida in modo tale che la dama possa sentirla ed avere<br />

contemporaneamente la piu’ ampia facolta’ di movimento. Guida risoluta significa decisa,<br />

non molle; ma non deve diventare per la dama una morsa o una camicia di forza. La dama<br />

dal canto suo deve mantenere la spontaneita’ e la morbidezza del corpo senza<br />

aggrapparsi al cavaliere e senza dare questa sensazione. I suoi movimenti, quantunque<br />

condizionati dalle scelte del cavaliere, devono apparire contemporanei e non successivi<br />

all'azione di guida del partner.<br />

Nelle danze latino-americane e caraibiche si puo’ parlare di due tipi di<br />

guida: una di tipo fisico, una di tipo indicativo.<br />

Nella guida di tipo fisico il cavaliere trasmette i comandi con il braccio che sta a contatto<br />

con la dama. La dama deve mantenere una certa tensione nelle sue braccia in modo da<br />

creare una contrapposizione di spinte. Il cavaliere deve gestire la guida su questo sistema<br />

di forze contrapposte.<br />

La guida definita di tipo indicativo e’ quella in cui il cavaliere usa corpo, braccia e mani per<br />

far capire immediatamente alla dama i movimenti e le figure che egli intende farle<br />

eseguire.<br />

L'Allievo<br />

L'allievo e’ il destinatario dell'insegnamento e al tempo stesso il protagonista numero uno<br />

della scuola di ballo. Se non ci fossero gli allievi non esisterebbero nemmeno le scuole.<br />

Attraverso la preparazione degli allievi si puo’ giudicare l'opera del maestro.<br />

Il maestro di ballo, di fronte ad una nuova classe, gia’ dalle prime lezioni puo’ capire alcune<br />

cose importanti che riguardano gli allievi:<br />

• il livello culturale<br />

• le conoscenze di base relative alle danze<br />

• le attitudini e le propensioni al movimento ritmico<br />

• il grado di affiatamento di ognuno col proprio partner<br />

• la capacita’ di sentire e interpretare le basi musicali<br />

• gli interessi per particolari balli<br />

• la disponibilita’ ad apprendere i termini tecnici e ad imparare i nomi delle figure<br />

Saper valutare la classe e’ importante per stabilire i modi e i tempi di svolgimento del<br />

programma e per adattare lo stesso alle esigenze degli allievi e agli eventuali problemi<br />

individuali e collettivi. L'insegnamento deve essere qualificato e al tempo stesso attento ad<br />

27


ottenere risultati positivi dalla grande maggioranza dei destinatari. Se a seguire sono in<br />

pochi e ad avere difficolta’ di apprendimento sono in tanti, il maestro deve effettuare<br />

interventi mirati, anche correggendo il tiro rispetto ai programmi preparati a tavolino. E'<br />

sempre meglio procedere gradualmente e portare avanti l'intera classe, anziche’<br />

accelerare e ritrovarsi con pochi che seguono e con molti che si perdono per strada. (Mi<br />

riferisco naturalmente a classi composte unicamente da persone non interessate e non<br />

destinate alla competizione. Per gli aspiranti competitori le lezioni non possono che essere<br />

individualizzate e/o a livello di coppia).<br />

Il linguaggio tecnico e’ spesso inevitabile, come avviene in qualsiasi disciplina, per<br />

facilitare il dialogo. Ma se esso dovesse rappresentare un ostacolo al dialogo stesso, stanti<br />

le difficolta’ obiettive della classe, il maestro deve trovare il modo piu’ facile ed immediato<br />

di farsi capire, specialmente quando trasmette concetti complicati.<br />

L'impostazione della coppia e lo stile nella esecuzione dei movimenti hanno la loro<br />

importanza. Pertanto, senza eccessivi appesantimenti e forzature, il maestro deve fin<br />

dall'inizio presentare le singole figure con tutti i suggerimenti di natura tecnica e con gli<br />

accorgimenti di natura estetica necessari. Come in tutte le classi delle scuole di ogni<br />

ordine e grado, si verifica inevitabilmente che alcune coppie vadano benissimo, altre si<br />

attestino sulla sufficienza, altre stentino a partire e a capire. L'ideale sarebbe poter<br />

costruire classi omogenee; ma questa e’ solo teoria. Pertanto il maestro deve trovare il<br />

giusto equilibrio nell'introdurre balli ed amalgamazioni, senza danneggiare nessuno:<br />

aiutando chi resta indietro, incoraggiando chi si trova in difficolta’, consentendo ulteriori<br />

progressi a chi primeggia ed e’ desideroso di andare oltre. L'allievo dal canto suo deve<br />

cercare di trarre il massimo profitto dalle lezioni del docente. Egli paga per acquisire<br />

determinate conoscenze e per sviluppare specifiche abilita’. Per questo motivo ha diritto<br />

alla massima attenzione e deve pretendere che tutti i dubbi gli siano chiariti. Per chi<br />

intraprenda la strada delle competizioni e’ pleonastico ripetere che il rispetto di tutte le<br />

regole e’ la regola numero uno.<br />

All'allievo non competitore posso dare alcuni consigli:<br />

• Allenarsi a distinguere i balli ascoltando ripetutamente i brani musicali<br />

• Non portare fretta: e’ meglio eseguire poche figure fatte bene che molte fatte male<br />

• Abituarsi a partire all'inizio di una frase musicale<br />

• Dare il giusto peso alla teoria: elevazione, allineamento, quantita’ di giro, ecc.<br />

• Imparare a distinguere le diverse figure di ogni ballo e memorizzarne i nomi, per<br />

poter costruire autonomamente le amalgamazioni<br />

• Imparare a scomporre una amalgamazione, estrapolando e isolando le singole<br />

figure<br />

• Prendere appunti se necessario o chiedere grafici di figure e di passi<br />

• Osservare i movimenti del maestro, dai piedi alle mani<br />

• Misurare la lunghezza dei passi a seconda dei balli<br />

• Contare di volta in volta con i numeri e con i VELOCE/LENTO<br />

• Diventare leggeri ed essere spontanei<br />

• Evitare di litigare con il/la partner, specialmente se si tratta di moglie e marito: chi<br />

capisce prima deve essere paziente con chi capisce dopo. La dama non deve mai<br />

fare confronti fra il suo partner e il suo maestro.<br />

Ricordarsi che:<br />

• il ballo e’ il modo piu’ bello per fare ginnastica e divertirsi<br />

• per divertirsi non serve primeggiare<br />

• anche ai campionati mondiali c'e’ chi arriva primo e chi ultimo.<br />

28


Regole d'OroLe regole aiutano a muoversi nel modo giusto. Spesso consentono di<br />

ottenere il massimo del risultato, impegnando il minimo di energie.<br />

• Per chi gareggia e’ obbligatorio attenersi ai canoni stabiliti, sia sul piano formale che<br />

sostanziale. Semplice o complesso che sia un programma di ballo, il rispetto delle<br />

regole assume importanza primaria e decisiva ai fini del giudizio delle giurie.<br />

• Per chi non deve affrontare le competizioni e’ necessario seguire pochi<br />

accorgimenti, al fine di dare un tocco di leggerezza e di grazia ai vari movimenti.<br />

• Riporto alcune regole fondamentali che riguardano l'esecuzione delle Danze<br />

standard e del Ballo da sala. Si tratta di regole consolidate che si tramandano da<br />

una generazione all'altra e che hanno avuto autorevole formulazione nelle opere dei<br />

grandi maestri di ballo.<br />

• I principianti devono preoccuparsi soprattutto di mantenere una posizione eretta il<br />

piu’ possibile armoniosa. Nella primissima fase dell'apprendimento, essi devono in<br />

particolar modo evitare di fare quanto segue:<br />

• guardarsi i piedi o guardare a terra<br />

• essere indecisi sul da farsi<br />

• allontanarsi dal/dalla partner perdendone il contatto fisico<br />

• pensare che le regole siano difficili e possano compromettere la spontaneita’ dei<br />

movimenti<br />

Chi comanda all'interno della coppia?<br />

Almeno sulle piste da ballo, comanda il cavaliere, nel senso che ha funzioni di guida,<br />

gestisce il corpo della dama, controlla il traffico e decide di volta in volta le figure da<br />

eseguire e la direzione di marcia. La dama deve farsi guidare nel migliore dei modi,<br />

agevolando le scelte del partner: ella segue in ogni caso il cavaliere nelle azioni intraprese<br />

e non assume iniziative.<br />

Si puo’ parlare durante il ballo per concordare le figure?<br />

Durante il ballo non si parla: si sorride! Questa e’ la piu’ insistente<br />

raccomandazione che si fa ai ballerini quando devono affrontare le prime gare. E' una<br />

regola non scritta, ma molto importante. Non e’ corretto anticipare verbalmente le figure da<br />

eseguire. Per quanto riguarda la figura (o il piede) di partenza, in tutti i casi non consolidati<br />

dalla prassi, il cavaliere, dopo aver deciso con quale piede partire, mette per tempo il peso<br />

del corpo sull'altro piede.<br />

E' chiaro che quando stiamo fuori dalle gare facciamo quello che vogliamo. In genere, una<br />

coppia affiatata ha per ogni ballo delle sequenze personalizzate di figure; ragion per cui<br />

l'esigenza di scambiarsi informazioni sul programma si riduce al minimo. Cio’ nonostante,<br />

a volte e’ necessario per il cavaliere avvisare la dama prima di particolari figure. Anche una<br />

guida effettuata in maniera impeccabile, con tutti gli espedienti comunicazionali (in codice)<br />

annessi e connessi, qualche volta puo’ risultare insufficiente. Due esempi per tutti possono<br />

essere questi:<br />

TANGO <strong>DA</strong> <strong>SALA</strong>:giro rovescio chiuso o giro rovescio aperto (QQ S QQ S).<br />

Il tempo e’ lo stesso, ma essendoci una variazione sul passo 3 oltre che sul passo 6,<br />

potrebbe ingenerarsi una incomprensione. Infatti, se il cavaliere esegue un giro rovescio<br />

aperto, al 3 va col piede sinistro dietro (spalle LdB) e porta la dama in posizione di Fuori<br />

Partner (fronte LdB). Se viceversa egli esegue un giro rovescio chiuso, al 3 deve incrociare<br />

col piede sinistro avanti al destro, mentre la dama deve incrociare col piede destro dietro al<br />

sinistro. La qual cosa non sempre e’ immediatamente intuibile da parte della dama, se ella<br />

non si aspetta questa figura.<br />

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FOX TROT:giro a sinistra (S S S S QQ) o zig zag (S S S QQ S). I primi tre<br />

passi sono identici. Se la dama non ha i riflessi prontissimi e il cavaliere introduce uno zig<br />

zag dove lei si aspetta un giro a sinistra, ci puo’ essere qualche problema.<br />

Parlare in questi casi ed in casi analoghi (fuori dalle gare) non e’ peccato. E non e’<br />

sbagliato.<br />

Come intendersi:<br />

come fa il cavaliere a far capire alla dama cosa vuol fare?<br />

Ci sono coppie che ballano a programma: per ogni danza i ballerini eseguono delle<br />

amalgamazioni preconcordate dalla prima all'ultima figura. In questo caso ognuno dei due<br />

partners sa perfettamente cosa fare. Ma non sempre nelle sale affollate e’ possibile<br />

mantenere inalterato un programma di ballo. Spesso si e’ costretti a zigzagare fra altre<br />

coppie introducendo passi compatibili con la situazione determinatasi.<br />

Molte coppie non hanno un programma fisso e quindi di volta in volta mettono in sequenza<br />

nel corso del ballo le figure che conoscono.<br />

In entrambi i casi si pone ad un certo momento la domanda: come fa il cavaliere a far<br />

capire alla dama cosa vuol fare?<br />

La corretta posizione della coppia e’ a tal fine determinante: la dama deve mantenere<br />

permanentemente il contatto fisico col cavaliere dall'altezza dei fianchi in giu’. Il suo corpo<br />

deve essere fermo, pronto a percepire la guida del giro. Non deve mai anticipare il<br />

cavaliere.<br />

Il cavaliere non deve usare la mano sinistra o il braccio sinistro per la guida. Innanzi tutto<br />

usa il corpo. Per introdurre i giri muove leggermente l'avambraccio destro verso l'interno,<br />

aiutandosi con una lieve pressione della mano destra. Attenzione: la mano destra non<br />

deve spingere o tirare la dama mai, nemmeno quando la si porta in promenade. Sara’<br />

sufficiente lavorare con la base della mano oppure con le dita nel modo delicato in cui si<br />

suonerebbe un pianoforte.<br />

La camminata<br />

La camminata costituisce una parte importante delle <strong>DA</strong>NZE STAN<strong>DA</strong>RD e del <strong>BALLO</strong><br />

<strong>DA</strong> <strong>SALA</strong>. Quantunque sia (e debba essere) un movimento spontaneo, ha delle regole<br />

precise che, se rispettate, danno al ballo il cosiddetto tocco di classe.<br />

Generalmente abbiamo la camminata in avanti per il cavaliere e la camminata indietro per<br />

la dama. Nella camminata indietro e’ molto difficile mantenere il giusto equilibrio ed una<br />

posizione esteticamente e tecnicamente perfetta. Per questo motivo il compito della dama<br />

e’ particolarmente impegnativo.<br />

Il cavaliere che esegue la camminata in avanti deve:<br />

inclinare del tanto che occorre il corpo in avanti, facendo cadere il peso sull'avampiede e<br />

mantenendo un equilibrio perfetto, senza mai scomporre la figura;<br />

mantenere il busto in una posizione naturale;<br />

avere le ginocchia rilassate;<br />

effettuare ogni passo facendo in modo che il tacco di un piede e la punta dell'altro tocchino<br />

contemporaneamente il pavimento;<br />

spostare il peso in avanti prima ancora di muovere il piede che deve eseguire il passo;<br />

ripartire il peso sui due piedi solo quando il passo in avanti raggiunge la massima<br />

estensione;<br />

far toccare i lati interni dei piedi ogni volta che esegue un passo in avanti oltre il piede che<br />

sostiene il peso del corpo.<br />

• La dama che esegue la camminata indietro deve:<br />

• inclinare il corpo indietro<br />

30


• fare in modo che il peso cada sui tacchi e non sugli avampiedi;<br />

• fornire al partner una giusta resistenza limitata alla parte bassa del corpo,<br />

accompagnata alla dinamica proiezione all'indietro;<br />

• agevolare i passi in avanti del cavaliere senza essergli mai di intralcio;<br />

• effettuare ogni passo facendo in modo che l'avampiede di un piede e il tacco<br />

dell'altro tocchino contemporaneamente il pavimento;<br />

• graduare l'abbassamento della caviglia in modo giusto rispetto al ritmo e in maniera<br />

tale da non perdere mai il contatto col cavaliere.<br />

Una raccomandazione:<br />

Se il cavaliere esegue dei passi di camminata all'indietro (spalle LdB), l'azione di guida<br />

resta sempre affidata a lui. Per nessun motivo la guida deve essere trasferita alla dama,<br />

nemmeno limitatamente ai passi in cui il cavaliere procede di spalle.<br />

Mani braccia e spalle (Cavaliere)<br />

Il braccio sinistro deve pendere dalla spalla fino al gomito e al gomito deve curvarsi<br />

completamente con l'avambraccio indirizzato in alto<br />

Il collo deve svettare dalle spalle e non sprofondare in esse<br />

Il gomito deve essere sulla stessa linea del dorso<br />

Il palmo della mano sinistra deve trovarsi all'altezza degli occhi, rivolto in avanti, diagonale<br />

al pavimento<br />

Si devono tenere le dita della dama fra pollice ed indice<br />

Il polso sinistro non si deve curvare mai. Gomito e polso devono stare su una stessa linea<br />

diritta, con le nocche della mano leggermente piu’ in alto rispetto al polso stesso<br />

Il braccio destro deve pendere dalla spalla al gomito<br />

Il gomito destro e’ piu’ avanzato rispetto alla spalla in quanto la mano destra si colloca<br />

sotto la scapola sinistra della dama<br />

La testa deve essere sempre eretta, guardando sopra la spalla destra della dama<br />

Mani braccia e spalle (Dama)<br />

Le spalle devono stare giu’ ed essere tenute ferme<br />

Il braccio sinistro poggia sul braccio destro del cavaliere fra gomito e spalla, possibilmente<br />

piu’ vicino alla spalla<br />

La schiena e’ inclinata indietro senza esagerazioni. Lo sguardo va sulla spalla destra del<br />

cavaliere<br />

Il collo deve svettare dalle spalle e non sprofondare in esse<br />

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La Storia della MAZURKA<br />

LA STORIA DEI <strong>BALLI</strong><br />

Mazurka e’ un termine polacco. Da cosa deriva? Le ipotesi sono diverse, tutte legate alla<br />

POLONIA:<br />

• Masuria, regione che si estende a nord-est fino ai confini della Russia.<br />

• Mezovia, regione settentrionale.<br />

• Mazur o Mazurek, villaggio vicino a Varsavia.<br />

• Mazur, contadini della Polonia<br />

• Masovia, regione che si trova a sud.<br />

• Laghi Masuri.<br />

Non si puo’ fissare con precisione una data di nascita: gli studiosi la collocano comunque<br />

attorno agli inizi del 1500. Per due secoli visse nella semiclandestinita’, ballata dai ceti<br />

sociali medio-bassi.<br />

Nel corso del 1700 questa danza entro’ nelle abitudini del popolo che la ballava in<br />

contrapposizione alla polacca. La mazurka si poneva come alternativa alla polacca sotto<br />

vari aspetti: musicali, culturali e tecnici:<br />

• La polacca era lenta; la mazurka era briosa.<br />

• La polacca era in tempo binario; la mazurka in ternario.<br />

• La polacca era aristocratica, si ballava nelle corti; la mazurka era il ballo della<br />

povera gente.<br />

Nonostante l'umilta’ delle origini, la mazurka si diffuse in Ungheria, Russia, Germania,<br />

Francia ed Inghilterra. La sua diffusione fu favorita dalle opere di grandi musicisti quali<br />

Chopin, Kaikovskij, Szimanovskij. Solo Chopin, fra il 1820 e il 1849 produsse 59 mazurke<br />

che in omaggio alla Polonia avevano il sapore dei canti popolari della sua gente.<br />

Questo ballo si presto’ fin dall'inizio a molteplici interpretazioni. Date le sue caratteristiche<br />

musicali, con le pause scandite inequivocabilmente, creava grandi opportunita’ di<br />

performance e di improvvisazione. Agli inizi del 1800 si era arrivati a codificare ben 56<br />

figure di mazurka, compreso il colpo di tacco che segnava la chiusura di ogni sequenza<br />

coreografica.<br />

Il piu’ grande studioso e teorico di mazurka fu il maestro Henry Cellarius che codifico’ le<br />

piu’ importanti figure di base. Nel manuale LA <strong>DA</strong>NSE DES SALONS (1847) egli sostenne<br />

l'assoluta liberta’ del cavaliere di personalizzare questo ballo, pur nel rispetto dei criteri e<br />

dei movimenti fondamentali. Nella mazurka la dama aveva il privilegio di scegliere il<br />

cavaliere e, conseguentemente, il dovere di affidarsi ed abbandonarsi a lui mantenendo un<br />

portamento maestoso. Dalla sua capacita’ di farsi guidare e gestire, dipendeva l'armonia<br />

del ballo, oltre che dalla fantasia, dalla abilita’ e dalla determinazione del cavaliere. Mi<br />

piace riportare a tale proposito una espressione usata dagli autori di L'ABC DEL <strong>BALLO</strong><br />

Regazzoni, Rossi, Sfragano: "La dama e’ una stella". Sono perfettamente d'accordo.<br />

Aggiungo solo che questa verita’ va oltre la mazurka. In tutti i balli, e’ la donna che fa<br />

spettacolo: con i suoi abiti, con i suoi movimenti, con la sua grazia... e con la sua bellezza.<br />

Data l'adattabilita’ della mazurka e data la spettacolarita’ delle sue figure, Cellarius la<br />

innesto’ su altri balli, creando tre binomi di danze:<br />

• polca-mazurca;<br />

• quadriglia-mazurca;<br />

• valzer-mazurca (Cellarius valse).<br />

Secondo il Maestro Pietro Mormino, la polca_mazurca nacque perche’ la mazurca riusciva<br />

difficile a tante persone (specialmente in Francia), per via delle molte figure complicate che<br />

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vi erano state introdotte. Al fine di semplificare tale ballo, si collego’ il suo passo base a<br />

quello della polca.<br />

Sempre secondo il Maestro Mormino, comunemente la mazurca veniva ballata in questo<br />

modo:<br />

• "strisciare per una ventina di centimetri il piede sinistro, lateralmente a sinistra;<br />

• accostare il piede destro al sinistro,<br />

• scacciare il piede sinistro leggermente avanti.<br />

• ripetere i tre movimenti cominciando col destro."<br />

In Italia la mazurka si diffuse, soprattutto al Nord, nella seconda meta’ dell'Ottocento. Fece<br />

talmente presa sulla gente che divento’ il ballo di tutte le feste e di tutte le occasioni<br />

d'allegria. Parallelamente e’ stata per tanti anni oggetto di studio e perfezionamenti da<br />

parte di musicisti, maestri e ballerini. L'orchestra (Secondo) Casadei, grazie ad una<br />

paziente opera di rielaborazione di brani classici, iniziata nel 1925, ha il merito di averla<br />

portata in giro per le piazze d'Italia facendo innamorare giovani e vecchi per questo ballo<br />

che possiamo definire simbolo di buonumore e di spensieratezza. Sta di fatto che, pur<br />

essendo un ballo polacco, la mazurka si considera oggi come facente parte della nostra<br />

tradizione coreutica.<br />

Perche’ questo ballo ha poche figure, nonostante la fantasia degli italiani?<br />

Per rispondere a questa domanda dobbiamo fare un passo indietro.<br />

Da quando e’ entrata in Italia, nella seconda meta’ dell'800, la mazurka e’ stata sottoposta<br />

ad una serie di elaborazioni. Trattandosi di una danza molto amata e molto praticata,<br />

numerose sono state le personalizzazioni che ha subito da parte dei ballerini e le<br />

caratterizzazioni regionali e locali. Basti pensare che agli inizi dell'800, quando essa era<br />

ballata in quasi tutta l'Europa, si arrivo’ a catalogare ben 56 figure. Oltre ad un numero<br />

considerevole di variazioni, abbiamo anche diverse tecniche di ballo. La figura denominata<br />

camminata progressiva bilaterale e’ in realta’ un modo tutto particolare di gestire le varie<br />

fasi del ballo: dalla camminata, ai giri, allo STOP. Per evitare che alle gare<br />

(esclusivamente italiane) si creasse confusione, nell'ambito della disciplina <strong>LISCIO</strong><br />

<strong>UNIFICATO</strong> sono state fissate delle regole precise e degli standard validi per tutti i<br />

competitori. In tale logica si sono enucleate le figure piu’ significative, senza esagerazioni<br />

sul piano quantitativo, e si e’ fissato un programma minimo sul quale impostare le<br />

competizioni.<br />

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La Storia della POLKA<br />

Il termine polka e’ di origine ceca. L'incertezza dell'etimo ha lasciato poco spazio per le<br />

ipotesi di significato. Forse vuol dire polacca. Forse deriva da pulk o pulka: meta’. In tal<br />

caso starebbe a sottolineare il mezzo passo caratteristico di questo ballo.<br />

La polka (polca), dal punto di vista musicale, prende le mosse dai ritmi di<br />

accompagnamento di alcune danze folkloristiche molto diffuse in Boemia agli inizi del<br />

1800. Come ballo e’ una raffinata evoluzione di quelle stesse danze.<br />

La storia di questo ballo e’ avvolta di mistero e di leggenda. Tutti gli studiosi riportano<br />

l’ipotesi dello storico boemo Alfred Waldau:<br />

“Nell'anno 1830, il maestro di musica Jesep Neruda, insegnante a Praga, dopo aver<br />

osservato una contadinella che cantando ballava e saltava, intui’ che elaborando quei<br />

passi e quel motivo musicale, poteva creare un grande ballo. Cosi’ fece, e lancio’ la polka,<br />

prima nella sua cita’a’ , e dopo a Baden, dove fu accolta con un entusiasmo incredibile.<br />

Nel 1835 il Corpo musicale dell'esercito della Boemia apri’ il repertorio con un brano di<br />

polka. Da quel momento tutta l'Europa se ne innamoro’, e la passione per questo tipo di<br />

musica entro’ nei santuari dell'epoca, dal Teatro Alla Scala di Milano all'Odeon e all'Opera<br />

di Parigi, al Her Majesty's Theatre di Londra. A Parigi fu portata dal maestro Henry<br />

Cellarius il quale pretese di far credere che la polka fossa una sua invenzine.”<br />

Secondo G. Gavina "la polka ci viene dall'Ungheria, ma e’ ritenuta, come indica anche il<br />

suo nome, una variante boema d'una danza d'origine polacca".<br />

Il primo compositore che si dedico’ a scrivere musiche di polka fu il boemo Franz Hilmar.<br />

Molti musicisti seguirono il suo esempio. Johann Strauss figlio ne compose 163 brani.<br />

Per quanto riguarda la elaborazione della tecnica di ballo, si svilupparono due STILI che si<br />

rifacevano a due diverse scuole di pensiero, entrambe con epicentro Parigi: il metodo<br />

CORALLI e il metodo CELLARIUS:<br />

Eugene Coralli era una grande coreografo e mise a punto una tecnica elegante e raffinata,<br />

adatta al teatro e ad un pubblico dotto.<br />

Henry Cellarius era un affermato maestro di ballo da sala, e propose una tecnica capace di<br />

esaltare la irruenza e la istintivita’ della polka, al punto da scatenare ogni genere di<br />

sfrenatezze.<br />

Il problema polka occupava il centro dei dibattiti e delle attenzioni, sia fra la gente comune<br />

che nel fronte delle autorita’ e dei giornalisti. Per questo motivo era difficile contenere la<br />

controversia entro i normali limiti della convivenza 'ideologica'. Si erano formati degli<br />

schieramenti contrapposti anche con punte di fanatismo esasperato. Il clima generale era<br />

quello che prepara le grandi sfide. Il mondo della cultura e della stampa sponsorizzava il<br />

metodo CORALLI; l'opinione pubblica era divisa quasi a meta’, con una leggera preferenza<br />

per il metodo CELLARIUS. Si arrivo’ ad una pubblica esibizione organizzata<br />

congiuntamente dai rappresentanti dei due schieramenti. Fu un match in piena regola.<br />

Cellarius volle esibirsi per primo, ballando con sua sorella; ma incontro’ notevoli difficolta’ a<br />

cimentarsi su un brano musicale che non conosceva, in quanto preparato dall'orchestra<br />

proprio per l'occasione. L'esibizione di Coralli fu perfetta e stilisticamente superiore:<br />

stravinse.<br />

Intanto prendeva piede una cultura intesa a superare la concezione del ballo come<br />

strumento educativo di buone maniere. Le danze di societa’ si staccavano dai canoni delle<br />

accademie e dei teatri per diventare disciplina autonoma, con proprie regole e propri<br />

programmi. Cellarius aveva perso la battaglia (la sfida), ma col passare degli anni vinceva<br />

la guerra, perche’ questa era la sua idea portante: che la gente si liberasse, attraverso le<br />

danze da salotto, di tutte le rigidita’ che bloccavano ogni forma di naturalezza e di<br />

spontaneita’.<br />

34


La polca e’ stata veloce fin dal suo nascere: col metodo Cellarius i ballerini avevano un<br />

contatto permanente, tecnicamente funzionale all'equilibrio della coppia. I seguaci di<br />

questo metodo aumentarono sempre di piu’, sia fra i maestri sia fra i giovani danzatori.<br />

All'occhio dei benpensanti la polka ballata in tale modo apparve scandalosa. Non<br />

mancarono le polemiche e le condanne nei confronti di quanti se ne facevano promotori e<br />

assertori. Molti proprietari di locali cercarono di impedire lo svolgimento di questo ballo, in<br />

quanto lo stesso, eseguito in modo caotico e violento dalle coppie in preda a una vera e<br />

propria trance, causava danni materiali (volavano tavoli e sedie, piatti e bottiglie) e<br />

allontanava irrimediabilmente la clientela piu’ tranquilla e moderata.<br />

Ma l'ondata di simpatia per questa nuova forma di divertimento cresceva a dismisura: in<br />

realta’ si sentiva il bisogno di evadere dalla monotonia delle danze a coppia aperta, dalla<br />

cultura delle quadriglie che erano diventate dei riti veri e propri con tutta una serie di<br />

rigidita’ e nei comportamenti e negli abbigliamenti. La polka era percepita dalle masse<br />

come simbolo di allegria e di spontaneita’. Con queste caratteristiche si sviluppo’ anche in<br />

Inghilterra e negli Stati Uniti, dove non mancarono i censori.<br />

Verso la fine del 1800 la moda della polka fini’.<br />

Attualmente essa e’ ballata solamente negli Stati uniti e in Italia.<br />

In Italia ha avuto enorme diffusione, sia negli ambienti della danza specializzata, sia nei<br />

vari strati della popolazione. Questo ballo si presenta come il piu’ adatto ai momenti di<br />

spensieratezza e di festa. Si presta alla improvvisazione ed alla inventiva, pur richiedendo<br />

preparazione teorica e formale. Molti continuano a ballare la polka con passi camminati<br />

che ricalcano il vecchio one step<br />

Gli Organismi italiani preposti al settore della Danza Sportiva, preso atto del livello di<br />

penetrazione di questo ballo, lo hanno adottato come danza nazionale inserendolo nella<br />

disciplina <strong>LISCIO</strong> <strong>UNIFICATO</strong>, assieme a Mazurka e Valzer Viennese.<br />

35


La Storia del VALZER<br />

Se il valzer non fosse stato un ballo cosi’ famoso ed importante quale invece e’ diventato,<br />

forse non si sarebbe verificato tanto accanimento a rivendicarne la matrice nazionale da<br />

parte di studiosi francesi e tedeschi.<br />

LE ORIGINI<br />

Sulle origini del valzer sono state scritte montagne di libri e sono state tentate non poche<br />

manipolazioni di dati e documenti. Dato il prestigio del ballo in questione, molti storici<br />

europei hanno anteposto l'interesse nazionalistico a quello della ricerca della pura verita’,<br />

gia’ di per se’ complicata per via della incertezza e della pluralita’ dei riferimenti. Anzi,<br />

proprio il contesto obiettivamente nebuloso ha favorito la proliferazione di 'studi'<br />

tendenziosi e vari tentativi di depistaggio letterario. Il problema centrale e’ stabilire da quali<br />

balli il valzer derivi: in particolare si tratta di capire se esiste ed e’ dimostrabile un rapporto<br />

tra esso e la volta.<br />

La Volta e’ il piu’ significativo fra i balli di ritmo ternario che sicuramente risalgono ad<br />

epoche precedenti rispetto alla nascita del valzer e che del valzer anticipano le<br />

caratteristiche fondamentali.<br />

Volter vuol dire girare. La Volta e’ una danza antica: consisteva in una serie di giri a destra<br />

e a sinistra. Ai giri si alternavano i salti dei cavalieri e delle dame con una tecnica<br />

particolare articolata in due fasi: i cavalieri, prima eseguivano dei salti molto accentuati e<br />

dopo sollevavano la dama per consentire alla stessa una specie di volo. Gli studiosi<br />

francesi che sostengono la derivazione del Valzer dalla Volta fanno sostanzialmente il<br />

seguente ragionamento: Fino all'anno 1100, tutte le danze di coppia erano eseguite dai<br />

ballerini in posizione affiancata. La VOLTA introduce la posizione di coppia chiusa:<br />

cavaliere e dama, uno di fronte all'altra. Poiche’ coppia chiusa + giravolte sono gli elementi<br />

fondamentali del WALZER, e’ normale mettere in relazione tale ballo con la Volta.<br />

Rémi Hess riconosce che "non esistono prove tangibili in grado di dimostrare l'esistenza di<br />

un legame diretto o di un rapporto di discendenza fra volta e valzer". Per lui, comunque, la<br />

volta e’ "la prima danza di coppia chiusa, a tre tempi, basata su un movimento di rotazione<br />

della coppia su se stessa (a destra e a sinistra). Inoltre, rispetto alla dinamica del gruppo,<br />

la volta determina un movimento di rivoluzione delle diverse coppie, nello spazio della<br />

danza. Grazie a tutti questi elementi, tale ballo preannuncia indubbiamente il valzer".<br />

Gli studiosi tedeschi affermano variamente che il Valzer possa derivare:<br />

• dalla Deutscher tanz (Allemanda ternaria popolaresca) sviluppatasi nella Germania<br />

meridionale;<br />

• dal Dreher (Baviera);<br />

• dal Landler (Austria).<br />

E' stata, comunque, sempre abbastanza diffusa la tentazione di associare il valzer alla<br />

volta, date le somiglianze fra i due balli. Proprio per questo motivo la polemica e il<br />

contenzioso si sono spostati, nel passato, sulle origini della volta stessa, e precisamente<br />

se tali origini siano italiane, provenzali, tedesche o austriache. Dopo decenni di<br />

contrapposizioni, la tendenza attuale e’ quella di considerare la volta un ballo provenzale.<br />

Oggi questa tesi e’ accolta quasi unanimemente; ma fino a quando e’ stata solo una<br />

ipotesi, le scuole di pensiero sulla nascita del valzer si sono divise lungo due indirizzi:<br />

il valzer non deriva dalla volta,<br />

il valzer deriva dalla volta.<br />

Non sono mancati, infine, studiosi tedeschi che, pur prendendo in considerazione la<br />

seconda ipotesi, hanno asserito che anche la volta e’ nata in Germania. Un esempio per<br />

tutti di tale impostazione e’ dato da Fritz Klingenbeck,, il quale ritiene che la volta derivi<br />

direttamente dall'allemanda e che il termine allemanda sia stato coniato dai francesi per<br />

denominare la volta in modo da esplicitarne la provenienza tedesca. Questo ballo sarebbe<br />

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stato portato in Francia dai soldati (francesi) che erano stati in Alsazia durante la guerra<br />

dei Sette Anni. (L'Alsazia e’ la regione nord_orientale della Francia che ha per capoluogo<br />

Strasburgo. Fu conquistata dai francesi nel 1675. Con la pace di Nimega, nel 1678, essa<br />

fu definitivamente annessa alla Francia). I francesi, poi, lo avrebbero rielaborato: da danza<br />

lenta in ritmo binario, a danza vivace in ritmo ternario. La conclusione di Klingenbeck sulle<br />

origini del valzer e’ la seguente:<br />

Il valzer e’ nato in Germania come risultato di due processi paralleli: nelle comunita’<br />

urbane e’ esso derivato dall'allemanda; nelle comunita’ rurali e nella regione dell'Austria e’<br />

derivato dal landler. (Il landler e’ nato come danza di coppia chiusa a tre tempi).<br />

Molto provocatoriamente, Rémi Hess, introduce il problema delle origini di questa danza<br />

con una affermazione di Castil Blaze, "Il valzer che abbiamo ripreso dai tedeschi nel 1795<br />

era un ballo francese da quattrocento anni".<br />

MOURGUES MARCELLE, sostiene che "lo studio del passo della volta presenta una perfetta<br />

analogia con il passo del valzer e dell'allemanda". La differenza tra allemanda e volta e’ la<br />

seguente: mentre l'allemanda e’ una "mera danza collettiva con moulinet, dove il ballo di<br />

coppia rimane aperto, e’ evidente che la volta e’ stata la prima a far si’ che la coppia si<br />

abbracciasse nell'incantevole dondolio del ritmo a tre tempi, nell'ebbrezza di un turbinio<br />

tipico del valzer". Quindi, il valzer, in quanto derivante direttamente dalla volta, e’ (sarebbe)<br />

francese.<br />

Il famoso storico della danza CURT SACHS, che per decine e decine di balli ha ricostruito al<br />

millimetro nascita, sviluppo, percorsi, interazioni, ecc., proprio sul valzer ci da’ un<br />

contributo solo parziale: sia nel non fissare o non negare, con la sicurezza che gli e’<br />

propria abitualmente, la sua derivazione dalla volta, sia nel lasciare un alone di incertezza<br />

sulle origini della volta stessa. Questo ci fa capire che il problema e’ veramente serio e di<br />

non facile soluzione. Mentre egli afferma che la volta ha come patria la Provenza e "fu<br />

introdotta per la prima volta alla corte di Parigi nel 1556 dal conte Sault", precisa che cio’ e’<br />

vero nella misura in cui "Carloix, segretario di Vieilleville, ci da’ informazioni esatte". Cio’<br />

vuol dire che le origini provenzali della volta, ben lungi dall'essere state dimostrate<br />

scientificamente, poggiano unicamente sulle dichiarazioni del sig. Carloix. Non a caso,<br />

subito dopo, Curt Sachs, che e’ abituato a far quadrare i conti, ossia le ipotesi con i fatti,<br />

riferisce due stranezze (tali sono per lui) che gli studiosi non sono riusciti a spiegare:<br />

"Ancora piu’ singolare e’ che gia’ prima del 1600 la volta costituiva in Inghilterra una<br />

parte stabile delle lezioni di danza".<br />

"Ma ancora piu’ strana e’ la sua prima comparsa in Germania... Gia’ nel 1538 un<br />

incisore della Vestfalia, Heinrich Aldegrever, ritrae in una serie di soggetti di danze<br />

nuziali proprio questa danza, almeno per il particolare dell'uomo che afferra la dama<br />

per il busto".<br />

Le perplessita’ di Curt Sachs non si fermano qua. "Continuamente gli scrittori francesi<br />

rivendicano alla Francia l'origine del valzer poiche’ si dice che esso sia nato dalla volta.<br />

Senonche’, il motivo coreutico di sollevare in alto la dama si puo’ riscontrare nella<br />

Germania di molti secoli prima". E ancora: "L'afferrare la dama per il busto che non fa<br />

parte ne’ del valzer ne’ del Landler, era comune in Vestfalia decine di anni prima che la<br />

volta prendesse la via della Provenza verso Parigi e nessuno potrebbe attribuire alla<br />

Vestfalia una particolare inclinazione per i costumi della Provenza". L'Autore dichiara di<br />

non volere "dar fiato alle trombe tedesche" e conclude che "in realta’ la radice di tutte le<br />

danze con movimenti circolari affonda nell'oscurita’ dei riti di vegetazione del periodo<br />

neolitico". In ogni caso, la volta "deve essere scomparsa subito dopo" il 1636.<br />

Rémi Hess contesta Curt Sachs, accusandolo di spirito antifrancese e mettendo in<br />

relazione la data di pubblicazione e di diffusione della sua opera (1933) col contesto<br />

politico tedesco del momento, evidentemente contrario all'idea di un valzer collegato alla<br />

tradizione latina. Rémi Hess critica anche FRITZ KLINGENBECK che porta avanti un discorso<br />

tutt'altro che scientifico. Il concetto contestato e’ il seguente: "Anche se gli scritti sulla<br />

nascita di questo ballo sono in gran parte frutto di mere supposizioni, cio’ non toglie che<br />

37


molte testimonianze avvalorino la tesi secondo cui il valzer, in quanto ballo nazionale<br />

tedesco, e’ nato nel nostro paese e appartiene alla nostra cultura allo stesso modo di un<br />

vecchio canto popolare. Proprio come avviene per i canti popolari, e’ impossibile reperirne<br />

la vera origine, ma questo non ha importanza perche’ il valzer e’ tedesco nella sua intima<br />

essenza".<br />

ARTHUR H. FRANKS, ricorda i tempi in cui "i francesi proclamavano che il valzer discendeva<br />

dalla volta, mentre i tedeschi asserivano che derivava dalla dreher". Egli sostiene che si<br />

puo’ considerare praticamente chiusa la "lotta" delle rivendicazioni in quanto "la maggior<br />

parte dei vocabolari francesi contemporanei, ivi compreso il Larousse, fanno riferimento<br />

unicamente alle origini tedesche di questo ballo".<br />

Secondo Giovanni Calendoli il valzer "trae origine dall'evoluzione del landler. (...)<br />

Naturalmente anche il valzer, quando le conquiste della Rivoluzione francese sono<br />

gradualmente assimilate, puo’ ascendere dal basso livello borghese fino ai piu’ elevati<br />

fastigi della mondanita’ ed essere ammesso addirittura nei grandi balli delle corti<br />

ottocentesche".<br />

L'estremo tentativo di accreditare un qualche aggancio del valzer alle tradizioni francesi e’<br />

quello di Rémi Hess, in nome di motivazioni di tipo interculturale e internazionale: "Il nostro<br />

obiettivo non e’ quello di dimostrare la paternia’a’ francese del valzer, ma piuttosto di<br />

evidenziare la molteplicita’ degli apporti necessari affinche’ emergesse una nuova<br />

socialita’ di coppia, all'epoca della Rivoluzione del 1789, che pur essendo scoppiata in<br />

Francia fu preparata da fermenti diffusi in tutta Europa. La danza di coppia e’ infatti il<br />

risultato di un movimento europeo della durata di quattro secoli". Rémi Hess resta<br />

comunque convinto che "le origini tedesche del valzer non sono piu’ convincenti di quelle<br />

provenzali".<br />

FORTUNA DEL VALZER<br />

Rémi Hess ci ricorda che il termine walzer fu usato nel 1754 nella commedia di Josef Kurz,<br />

e precisamente "nella canzone di Bernardon (su una musica in 3/8)". Nel 1766 lo stesso<br />

termine comparve nel minuetto di una sonatina di Franz Joseph Haydn, precisamente<br />

nella didascalia "mouvement de valzer". Giovanni Calendoli riferisce che "nel 1782 C. von<br />

Zangen publica un trattato sulla nuova danza intitolandolo Etwas uber das Walzen". Si<br />

tratta di tre anteprime: infatti, fino alla fine del Settecento, il termine tedesco walzer non fu<br />

ufficialmente adottato per indicare un ballo codificato. Con tale termine si intendeva<br />

inizialmente definire, quindi, non una danza che gia’ avesse delle precise regole e dei<br />

propri schemi, ma solo un modo particolare, estemporaneo o tendenziale, di ballare.<br />

In tedesco walzen vuol dire rigirarsi (in inglese il termine corrispondente e’ waltz); e quindi<br />

si puo’ presumere che, nei due casi citati, il termine walzer stesse ad indicare una serie di<br />

giravolte eseguite in perfetta armonia con le basi musicali. Molti studiosi sostengono che<br />

per centinaia di anni, in tanti balli popolari le coppie hanno eseguito movimenti di costante<br />

rotazione, mantenendo una posizione ravvicinata. In realta’, in ogni danza con battute di<br />

tre battiti, i giri vengono fuori quasi naturalmente, al di la’ delle codificazioni. Fra le<br />

popolazioni dell'Europa centro-meridionale i balli con ritmo ternario sono esistiti fin<br />

dall'inizio del secondo millennio.<br />

Curt Sachs afferma che "la prima documentazione della parola Walzer" e’ Weller, una<br />

danza in tondo che si eseguiva durante le feste nuziali in Germania, definita ”sfrenata” dal<br />

maestro cantore di Norimberga Kunz Has, nel 1525.<br />

Il valzer fu presentato per la prima volta in palcoscenico nel 1787, all'interno dell'opera Una<br />

cosa rara, di Vincent Martin, al Theater an der Wien. Cio’ dimostra che, a quella data, il<br />

popolo era gia’ ben disposto verso tale ballo. Come danza autonoma comincio’ ad<br />

affermarsi all'inizio del XIX secolo, conquistando sempre piu’ adepti, nonostante i moralisti<br />

ne parlassero come di un ballo pericoloso e per la morale e per la salute. Esso aveva un<br />

38


movimento moderato con accentuazione della prima unita’ di battuta. Solo<br />

successivamente da Andante divento’ Allegro.<br />

La diffusione di questo ballo, rapportata alle 'politiche' ostili delle Autorita’, ne fa capire<br />

tutta l'intima forza.<br />

Al 1760 risale un importante documento, rinvenuto in Baviera, che vietava espressamente<br />

le "walzende Tanze".<br />

Nel 1767 J.M. de Chavanne, parlando a nome dei maestri di danza, condannava il valzer<br />

in quanto non rientrante nella tipologia della buona danza.<br />

Nel 1785 il Walzer fu vietato in Boemia (con specifico provvedimento della corona) per<br />

motivi morali ed igienici.<br />

Curt Sachs riporta la descrizione che ERNST MORITZ ARNDT fa di una scena di valzer: la<br />

coppia balla "cosi’ strettamente allacciata" volteggiando "in un atteggiamento<br />

sconvenientissimo". A proposito dei danzatori che tengono sollevati i lembi dei vestiti delle<br />

dame, nota che "la mano (del maschio) che tiene il vestito poggia ben ferma sul petto della<br />

donna premendo con lascivia ad ogni piccolo movimento". Il giudizio sulle donne non e’ da<br />

meno: "Le ragazze poi avevano uno sguardo folle o sembravano prossime al deliquio"<br />

Proprio questi divieti ufficiali stanno a dimostrare il successo che il ballo aveva conseguito<br />

nelle varie regioni europee: esso era entrato a far parte delle abitudini del popolo. Alla<br />

gente piaceva sempre di piu’. A dire il vero cominciava a fare breccia anche nelle menti<br />

piu’ aperte della nuova cultura. Curt Sachs sostiene che agli inizi dell'Ottocento si avverte<br />

una stanchezza generalizzata per le vecchie danze europee ed inglesi. Si sente il bisogno<br />

di balli popolari forti, capaci di esprimere le passioni, le emozioni, i giochi dell'amore. "Cio’<br />

che quest'epoca cercava si poteva trovare nei dreher, nei saltarelli, nei landler o nei valzer<br />

che da tempo indeterminato esistevano nella Germania meridionale pronti a lasciare le<br />

loro valli e i loro villaggi, appena fosse suonata l'ora".<br />

Il valzer riportava l'estasi, l'ebbrezza, il rapimento. Questa sua natura ne spiega il veloce<br />

successo, "la sua rapida accoglienza da parte della borghesia tedesca". Perfino la difficile<br />

Inghilterra fini’ per adottarlo (1812).<br />

Il valzer fu nobilitato dai grandi della musica:<br />

Danze Tedesche di Mozart (1789),<br />

12 Walzer di Haydn (1792),<br />

Danze Tedesche di Beethoven (1796),<br />

Landler di Beethoven (1799),<br />

Danze Tedesche di Weber (1801).<br />

Il boom del Valzer si ebbe con la Rivoluzione francese che scoppio’ alla fine del XVIII<br />

secolo e le cui ripercussioni varcarono i confini della Francia per investire quasi l'intera<br />

Europa. La Rivoluzione francese affermo’ i principi della liberta’ e dell'eguaglianza: il ballo,<br />

che era stato vietato per tanto tempo, rappresento’ una delle prime manifestazioni della<br />

nuova filosofia di vita.<br />

Non a caso, le rivolte contadine trasformarono in sale da ballo molte chiese e molti<br />

monasteri. In tutte le feste, spontanee o organizzate, del popolo inneggiante agli ideali<br />

rivoluzionari, il ballo principale era il Valzer. Questo ballo fu amato anche dalla borghesia e<br />

dall'esercito. Si scrive che "le truppe napoleoniche lo fecero conoscere a tutta l'Europa,<br />

travolgendo le resistenze dei moralisti". Essi ricordano inoltre che il valzer sopravvisse<br />

anche al crollo dell'impero di Napoleone. "La restaurazione dei vecchi regimi non significo’<br />

il ritorno delle danze nobili". Re e regine ne furono innamorati.<br />

Alcuni studiosi hanno fatto notare che la stessa architettura del Valzer ha un contenuto<br />

sociale egualitario. Marlon Giuri e Simona Griggio sottolineano egregiamente tale aspetto:<br />

"Tecnicamente non presentava alcuna differenza d'esecuzione per uomini e donne,<br />

poiche’ quel che contava non era l'emergere della differenza sessuale ma la fusione<br />

dell'uomo e della donna nella coppia. Entrambi gli esecutori compivano i medesimi passi in<br />

perfetta sincronia: l'uno di fronte all'altra, abbracciati, volteggiavano insieme a destra e a<br />

sinistra, girando attorno alla sala in senso antiorario. La ricerca del baricentro di coppia e’<br />

39


alla base di tale uguaglianza tecnica: l'uomo e la donna nel valzer si fondono in un unico<br />

movimento per poter effettuare la rotazione e acquistare la velocita’ desiderata." Questo<br />

concetto non deve essere frainteso nel senso che si alterna la funzione di guida. E' sempre<br />

del cavaliere l'onere del condurre. Non e’ da condividere, pertanto, l'affermazione di<br />

Regazzoni_Rossi_Sfragano quando sostengono che il valzer "e’ stato il primo ballo di<br />

parita’ sessuale, nel senso che nella sua esecuzione dama e cavaliere si alternano alla<br />

conduzione".<br />

In un altro passaggio fondamentale del loro libro, Marlon Giuri e Simona Griggio ci<br />

ricordano l'importanza del parquet: "L'accentuazione del ritmo del valzer e’ strettamente<br />

connessa all'invenzione del parquet che, permettendo ai ballerini di scivolare meglio sul<br />

terreno, provoco’ la scomparsa dell'elemento saltato che fino ad allora caratterizzava il<br />

valzer."<br />

Sul piano strutturale la musica del Valzer ebbe una svolta importante grazie a Hummel che<br />

costrui’ una forma piu’ complessa di componimento formato da tre elementi fissi:<br />

Introduzione, Walzer vero e proprio, Coda.<br />

Il Valzer di Hummel era meglio articolato, con i periodi (di 48 battiti) ben collegati fra di<br />

loro.<br />

Forse senza volerlo, Hummel diede inizio alla fase della maturita’ del Valzer che divento’<br />

espressione artistica di alto livello. A partire dalle sue opere si attivarono in parallelo due<br />

percorsi musicali separati:<br />

• il valzer ballabile,<br />

• il valzer come composizione pura.<br />

Nell'ambito del ballabile coesistevano il Lento e l'Allegro. La composizione dell'orchestra<br />

era predeterminata dalla scelta del genere musicale. Per i brani ballabili era sufficiente<br />

un'orchestra 'leggera', quella che oggi chiamiamo orchestrina. Il filone del valzer ballabile<br />

si sviluppo’ in modo particolare a Vienna dove ebbe interpreti illustri come i Lanner e gli<br />

Strauss. Furono scritte opere di grande respiro; e quando lo stesso Strauss-padre con la<br />

propria orchestra ando’ a suonare a Parigi e a Londra, fu tale l'entusiasmo suscitato dalla<br />

sua musica che automaticamente scoppio’ anche in queste citta’ la febbre per il nuovo<br />

ballo.<br />

Il periodo di massimo splendore del Valzer come ballo si ebbe con Strauss-figlio. Questi,<br />

da grande e raffinato artista qual’era, si propose (riuscendovi in pieno) di adattare la<br />

musica del Valzer ai valori mondani del suo tempo. Con tale intento si allontano’ sempre di<br />

piu’ dalla dimensione classica di Beethoven o romantica di Weber e Schubert per creare<br />

una sintesi perfetta tra momento musicale e momento coreico. Fin dal 1800 Vienna tributo’<br />

grande successo a questo genere musicale che in realta’ rappresentava la fedele<br />

interpretazione della sua mondanita’. Le varie trasformazioni ed elaborazioni tecniche che<br />

hanno fatto del Valzer il ballo che oggi conosciamo sono nate nella capitale asburgica.<br />

Ricorda Rémi Hess che "ai tempi del Congresso di Vienna, la danza riveste una<br />

grandissima importanza. I nobili europei sono ben decisi a riprendere al popolo tutte le<br />

liberta’ che ha conquistato dal 1789; ma al tempo stesso, ballando il valzer, assaporano il<br />

piacere di trasgredire alle regole della loro classe". "Il Congresso di Vienna ridisegna i<br />

nuovi confini dell'Europa. Al tempo stesso si trasforma pero’ in un enorme corso di ballo,<br />

della durata di cinque mesi, e rappresenta lo strumento di istituzionalizzazione del valzer in<br />

tutti i paesi europei".<br />

In tutta la seconda meta’ del XIX secolo il connubio danza-musica trovo’ nel Valzer lo<br />

strumento interpretativo artisticamente piu’ elevato. E il Walzer tenne banco non solo<br />

nell'Europa continentale, ma anche in Inghilterra ed in America.<br />

Con l'avvento dell'Operetta, il Valzer del filone 'ballabile' conobbe un ulteriore impiego,<br />

incanalandosi nei circuiti del divertimento e puntando soprattutto su valori melodici piu’ che<br />

artistici. Contemporaneamente, l'altro filone spiccava il volo verso valori ideali fino a<br />

sfociare nella lirica pura, attraverso la musica dotta di Berlioz (Damnation de Faust), Liszt<br />

40


(Mephisto), Gounod (Faust), Cajkovskij (La Bella Addormentata nel bosco), a cui si devono<br />

aggiungere brani indimenticabili di Chopin, Brahms, Schmitt, Ravel, Stravinskij. Ma questa<br />

e’ un'altra storia.<br />

Da quanto detto si capisce perche’ il Valzer si chiama Viennese. Si deve comunque<br />

riconoscere alla Francia il merito di aver dato un contributo fondamentale alla affermazione<br />

di tale ballo e di averlo amato fino in fondo. E' sintomatica la vicenda relativa al capolavoro<br />

di Johann Strauss An der schonen blauen Donau (Il bel Danubio blu), il piu’ affascinante e<br />

il piu’ famoso dei 170 valzer da lui scritti:<br />

Quando nel 1867 usci’ tale opera, nel mondo viennese del ballo l'accoglienza fu tiepida, in<br />

quanto si trattava di un valzer da concerto, difficile da ballare come tutte le solenni melodie<br />

caratterizzate da pause numerose e lunghe introduzioni.<br />

Nello stesso anno, alla Esposizione Universale di Parigi, questo pezzo riscosse un<br />

successo inimmaginabile: fu presentato, accolto e promosso come il valzer piu’ bello di<br />

tutti i tempi. Da quel momento divento’ il simbolo stesso del Valzer.<br />

A Boston nel 1872 "fu eseguito con un'orchestra di 1.087 strumenti, un coro di 20.000 voci,<br />

200 direttori d'orchestra e un pubblico di 100.000 persone".<br />

Attraverso i decenni, il Valzer Viennese ha mantenuto le sue caratteristiche fondamentali<br />

ed e’ riuscito a sopravvivere non solo a due guerre mondiali, ma alle grandi rivoluzioni che<br />

nel corso del XX secolo si sono verificate nel mondo delle danze. Il maestro Alex Moore lo<br />

definiva ai suoi tempi "uno dei balli piu’ attraenti", presente in tutte le gare anche quando<br />

queste non erano regolamentate in maniera uniforme. La "musica ispirata" rendeva questo<br />

ballo "gradevole da ammirare".<br />

Nel corso degli anni, a fronte del successo sempre crescente del Valzer, diversi furono, nei<br />

vari paesi, i tentativi di contaminazione o di imitazione di tale ballo:<br />

• Valzer scozzese (GERMANIA): un misto di valzer a due passi e giri tipici del<br />

viennese.<br />

• Boston (USA): valzer moderato, caratterizzato da giri e da passi avanti e dietro.<br />

• Valzer musette (PARIGI): valzer a contenuto sociale. Con accompagnamento di<br />

fisarmonica, si cantavano la tragedie umane delle metropoli di inizio secolo (1900).<br />

• Waltzer a due tempi (Russia): consta di due passi. Il primo e’ strisciato e si esegue<br />

sui primi due battiti (lento); l'altro e’ scacciato e si balla sul terzo battito.<br />

• Waltzer saltato: si esegue saltando alternativamente su ciascuno dei piedi. Il<br />

cavaliere parte col sinistro.<br />

• Waltzer Louis XV: si tratta di un mix tra valzer e minuetto.<br />

Oggi il Valzer Viennese e’ una delle cinque Danze Standard ed in Italia e’ presente anche<br />

nel Liscio Unificato come danza tradizionale del nostro paese, assieme a Polka e Mazurka.<br />

In forma brillante lo si ritrova nel liscio romagnolo e piemontese e in tante interpretazioni,<br />

suonato anche piu’ velocemente rispetto alle previste 56-58-60 battute al minuto.<br />

41


La Storia del FOX-TROT<br />

Il FOX TROT e’ una danza classificabile come moderna ed appartiene al genere della<br />

musica sincopata. Per capire in quale ambiente musicale e’ nato il fox trot si deve fare un<br />

piccolo passo indietro e partire dal RAGTIME (rag = fatto a pezzi - time = tempo)<br />

Il ragtime e’ una musica negra basata sull'uso sistematico della sincope all'interno di uno<br />

schema di base abbastanza rigido. Si tratta di una musica popolare e al tempo stesso<br />

dotta. Lo dimostra il fatto che il suo strumento e’ il pianoforte. Assieme al blues e al jazz<br />

rappresenta il piu’ importante fenomeno musicale del Nord America. I primi pianisti negri<br />

che suonarono tale ritmo risalgono al 1870. Essi si esibivano in alcuni locali del Middle<br />

West e creavano degli originali arrangiamenti sulle piu’ famose musiche europee del<br />

momento (mazurke, polke e operette).<br />

Il ragtime e’ importante non tanto per se stesso, ma in quanto preparo’ l'avvento del Jazz.<br />

Nella fase intermedia della sua confluenza nel jazz genero’ il fox trot che intraprese una<br />

sua strada fino a raggiungere il massimo successo attorno al 1915. Quando la musica del<br />

fox trot fu messa a punto con la sua specifica caratterizzazione, vi si costruirono sopra<br />

delle figure di danza consistenti in camminate veloci, giri a destra e sinistra, salti e chasse’.<br />

Secondo alcuni studiosi il nome Fox Trot (passo di volpe) dimostra che tale ballo<br />

appartiene al gruppo di danze derivate direttamente dal ragtime e che sfruttano nomi di<br />

animali per proporne la imitazione dei passi su ritmi sincopati: turkey trot (trotto del<br />

tacchino); grizzly-bear (orso grigio); donkey trot (passo dell'asino); peacock gilde (passo<br />

del pavone); chicken wheel (ruota di gallina); geechie walk (passeggiata dell'oca); fish step<br />

(passo del pesce).<br />

Che il Fox Trot derivi dal ragtime e’ fuori dubbio; ma secondo altri ricercatori, il suo nome<br />

e’ legato all'attore californiano Harry Fox che lo invento’ nel 1913. Il primo nome dato al<br />

ballo era trotting step: la base musicale era, naturalmente, il ragtime. Nella piu’ grande sala<br />

da ballo di New York (Jardin de Danse) Harry Fox e sua moglie si esibivano<br />

personalmente in questa nuova danza. In breve tempo riuscirono a coinvolgere tutta la<br />

crema del ballo americano. In omaggio ai suoi meriti ed alla sua bravura, il trotting step<br />

divento’ Fox Trot e nel 1914 fu inserito nella lista delle danze standard dalla Societa’<br />

Americana dei Professori di Danza. Il passo base era: slow, slow, quick, quick.<br />

Nel 1915 il Fox Trot fu portato a Londra dal grande ballerino Oscar Duryea. La<br />

Societa’Imperiale dei Maestri di Ballo approvo’ l'adozione di tale danza apportandovi<br />

significative trasformazioni: furono aboliti salti, chasse’ e bruschi movimenti; furono<br />

introdotte figure delicate prese in prestito dal valzer lento. Praticamente si costrui’ un ballo<br />

tutto inglese, completamente diverso da quello americano.<br />

Dopo la prima guerra mondiale il Fox Trot inglese genero’ le due varianti che ci sono state<br />

tramandate con i nomi che oggi conosciamo (slow foxtrot e quickstep):<br />

• la versione lenta, suonata attorno alle 28-30 battute al minuto, che mantenne il<br />

nome originario di (SLOW) FOXTROT;<br />

• la versione veloce, suonata attorno alle 46-48 (oggi fino a 50-51) battute al minuto,<br />

che prese il nome di QUICKSTEP.<br />

<strong>BALLI</strong> DERIVATI <strong>DA</strong>L FOX TROT.<br />

Sulla musica del fox trot sono stati costruiti altri balli che, mantenendo la stessa base<br />

ritmica, hanno introdotto uno stile particolare. Proprio tale stile ha consentito la<br />

denominazione di balli diversi. flapper, passo di jazz , passo di slow_jazz.<br />

Secondo i Maestri Pietro Mormino e Piero Di Liberto lo stesso shimmy e’ un derivato del<br />

fox trot. L'unica differenza consiste, infatti, nel modo di eseguire i passi: senza piegamento<br />

di ginocchia e imponendo al corpo un movimento ondulatorio.<br />

42


Il FLAPPER FOX TROT e’ un fox battuto (to flap, in inglese, significa battere). Si puo’<br />

ballare sui ritmi lenti e sui ritmi veloci.La sua caratteristica consiste nel battere il tallone,<br />

movendo il corpo simultaneamente. Per la sua spettacolarita’ questo ballo e’ stato<br />

utilizzato anche, e soprattutto, sulle scene del varieta’. La figura di base si chiama marcia<br />

flapper:<br />

Ogni passo e’ di due tempi e si divide in due movimenti:<br />

1. il cavaliere porta il piede destro in avanti con la gamba tesa e batte la punta<br />

2. porta il peso del corpo sul tallone destro, battendolo.<br />

CONCLUSIONE:<br />

Oggi il Fox trot fa parte della disciplina <strong>BALLO</strong> <strong>DA</strong> <strong>SALA</strong>, presente solo in Italia.<br />

Slow foxtrot e quickstep fanno parte della disciplina <strong>DA</strong>NZE STAN<strong>DA</strong>RD e si ballano in<br />

tutto il mondo.<br />

43


La Storia del TANGO<br />

Il problema relativo alla derivazione del nome tango non e’ soltanto di interesse<br />

etimologico.<br />

Siccome le ipotesi sono tante, lo stabilire con certezza da dove esso derivi, aiuta ad<br />

orientarsi nella costruzione della storia delle origini di questo ballo misterioso. Jose’<br />

Gobello, che ha affrontato il caso in tutti i suoi aspetti piu’ reconditi, ha scritto un intero<br />

capitolo di un libro sull'argomento senza poter garantire una conclusione universalmente<br />

accettabile.<br />

Dall'analisi della molteplicita’ delle fonti oggi disponibili a livello mondiale, ho ricavato un<br />

elenco di ipotesi che di seguito espongo.<br />

• Deriva dal termine francese tangage che significa beccheggio. In tale ipotesi, si<br />

paragona al movimento oscillatorio delle imbarcazioni una iniziale figura<br />

caratteristica del ballo consistente in una specie di dondolio.<br />

• Deriva dal verbo latino tangere che significa toccare. Il riferimento, in tale ipotesi, e’<br />

allo stretto contatto dei partners.<br />

• E' un termine di origine giapponese che corrisponde ad una citta’ nipponica e ad<br />

una festa che in quella citta’ si svolgeva. Il termine sarebbe stato mutuato dalla<br />

lingua parlata dalle comunita’ giapponesi trasferitesi a Cuba alla fine del XIX secolo.<br />

• E' un termine spagnolo che significa ossicino.<br />

• Deriva da fandango, una danza andalusa di provenienza araba. Il fandango si<br />

diffuse in Spagna durante il secolo XVIII e da qui fu portato in Argentina.<br />

• Deriva da tango flamenco (tanguillo) che si sviluppo’ in Spagna alla fine del XIX<br />

secolo e si incanalo’ in un duplice filone:<br />

o il tango gitano che esaspero’ le figure femminili ad aperto contenuto<br />

sessuale, suscitando scandalo. I partners ballavano a distanza; ma la dama<br />

assumeva atteggiamenti sensuali molto provocatori;<br />

o il tango delle scuole, che fu limato e reso compatibile con i costumi<br />

dominanti.<br />

• Deriva da tangos, nome dato ai locali che rappresentavano i ritrovi dei neri e degli<br />

immigrati in genere; molte feste di neri si svolgevano in case private: tali case<br />

stesse erano chiamate tangos.<br />

• Deriva dal termine africano tambo che significa tamburo.<br />

• Deriva da tangano, nome di un ballo che gli schiavi negri portarono in Argentina.<br />

Significative fonti letterarie convalidano (in maniera piu’ o meno convincente) alcune delle<br />

suddette ipotesi:<br />

• Il Diccionario de la Real Academia Espanola, del 1803, riporta che il termine tango<br />

esiste dal 1836 col significato di ossicino.<br />

• Horacio Salas non ha dubbi sulla derivazione portoghese del termine.<br />

• Secondo Enrico Corominas tango indica genericamente una danza argentina. Nel<br />

suo Diccionario etimologico afferma che il termine tango, inizialmente indicava una<br />

danza dell'isola Fer, e dopo e’ stato introdotto nelle Americhe con due significati<br />

paralleli:<br />

o "Riunione di neri per ballare al suono del tamburo";<br />

o "Nome del tamburo stesso".<br />

• L'ipotesi della derivazione da tambo e’ sostenuta sia dal sociologo uruguaiano<br />

Daniel Vidart che da Blas Matamoro. Vidart non esclude la derivazione da tangir,<br />

tocar, nel significato di suonare uno strumento. Per Blas Matamoro tango e tambo<br />

sono onomatopee: nelle feste nere era immancabile la presenza del candombe, uno<br />

strumento a percussione fondamentale per qualsiasi tipo di danza.<br />

44


• Carlos Vega, che e’ uno dei piu’ grandi studiosi di folklore latino-americano, ha<br />

trovato:<br />

o in Messico le tracce di un ballo chiamato tango, risalente al XVIII secolo;<br />

o in Argentina un tango andaluso con caratteristiche zigane, gia’ presente nel<br />

1880.<br />

• E' il caso inoltre di ricordare che il rapporto fra tango flamenco e tango e’ stato<br />

oggetto di uno studio approfondito da parte del francese Jacque Bense il quale ha<br />

ricostruito il percorso completo, durato alcuni secoli, dei balli che si possono<br />

considerare antenati del tango. L'Autore sostiene che il tango flamenco (spagnolo)<br />

gia’ esisteva nel XV secolo: lo avevano portato i Mori nelle regioni del Sud.<br />

Trattandosi di un ballo equivoco e moralmente scomodo, fu osteggiato<br />

abbondantemente. Nelle regioni del Nord della Spagna fu addirittura abolito con<br />

provvedimenti ufficiali di divieto. Fuori dalla ufficialita’, la danza sopravvisse nelle<br />

abitudini di gruppi appartenenti agli strati sociali piu’ poveri e presso alcune<br />

comunita’ di gitani che si spostavano da una localita’ all'altra. Quando molte famiglie<br />

gitane si trasferirono in Centro America in cerca di fortuna, il tango flamenco mise<br />

nuove radici a Cuba e dintorni. Mescolato a motivi ed elementi africani, diede<br />

origine all'habanera cubana che, come tutti sanno, e’ la madre diretta del tango<br />

argentino. Gli 'scandalosi' intrecci di gambe, tanto per fare un esempio, sono passi<br />

di habanera... e il tango li ha esaltati.<br />

IL RITMO<br />

Il ritmo e’ di derivazione negra. Piu’ precisamente, prende le mosse dalla habanera<br />

cubana, a sua volta emanazione di motivi africani portati dagli schiavi in America Latina<br />

nel XVIII secolo (fatta salva la ipotesi di ricostruzione del citato Jacque Bense).<br />

L'habanera nasceva come piattaforma musicale e basta. Raggiunse la forma compiuta del<br />

classico brano con testo, attraverso l'incontro e la fusione con la payada, che era un canto<br />

poetico caro alle genti delle campagne. Habanera piu’ payada generarono la milonga (che<br />

fu anche una danza): un canto malinconico e triste che raccontava le difficolta’ della vita e<br />

le pene d'amore della povera gente, al suono di chitarra, flauto e violino. La milonga<br />

rappresento’ a tutti gli effetti la matrice del tango. Non a caso, fino al 1910, il tango fu<br />

chiamato milonga con cortes. Per completezza di informazione, devo ricordare che<br />

secondo Leo’n Benaros il termine milonga designava la prostituta.<br />

Questo nuovo genere fu presto assimilato dagli immigrati europei che ne colsero la<br />

profondita’ ed una sorta di bellezza malinconica, legata al senso delle cose perdute.La sua<br />

musica sembrava il sottofondo piu’ idoneo a segnare il ritmo della emarginazione e della<br />

sconfitta.<br />

Inizialmente la musica del tango fu scritta in 2/4 ed il ritmo era abbastanza veloce.<br />

Successivamente fu scritta in 4/8 e 4/4. Man mano che prese piede l'abitudine di<br />

aggiungere il testo alla musica, il ritmo fu rallentato.<br />

A partire dal 1917, l'uso del tango cantato fu generalizzato. In quell'anno, Carlos Gardel<br />

presento’ in un teatro di Buenos Aires il brano "Mi noche triste". Il successo fu strepitoso.<br />

Gia’ nel 1915, in verita’, era stato composto da Rodriguez il famoso pezzo "La cumparsita".<br />

Ma fu sempre Carlos Gardel a lanciarlo, dopo che divento’ celebre, assieme ai classici<br />

"Choclo" di Villoldo e "Caminito" di Filiberto. Nei pochi anni della sua carriera, Carlos<br />

Gardel porto’ il tango in giro per il mondo: in tutta l'America e in tutta l'Europa, prima come<br />

cantante e dopo come attore. Si racconta che quando mori’, nel 1935, a soli 45 anni (in un<br />

incidente aereo), molte donne in Argentina si suicidarono per aver perso il loro idolo.<br />

45


LA SVOLTA DI ASTOR PIAZZOLLA<br />

Dopo la morte di Carlos Gardel, assieme al mito del personaggio, crebbe l'amore per il<br />

tango. Dal 1940 in poi, a parte la pausa bellica, si assistette ad un crescente interesse per<br />

il tango, anche dal punto di vista artistico-musicale. In Argentina molte scuole e molte<br />

orchestre proposero varianti stilistiche che influivano direttamente sul piano del ritmo.<br />

Alcuni musicisti tornarono ad un tango piu’ veloce e piu’ vicino a quello delle origini,<br />

riproponendo un tempo di 2/4.<br />

Il piu’ grande compositore degli ultimi decenni e’ stato Astor Piazzolla (1921-1994). Egli si<br />

affermo’ negli anni settanta con Libertango, oggi riproposto alla grande. L'originalita’ di<br />

Piazzolla consiste nell'aver introdotto elementi jazz nella piattaforma tango, col risultato di<br />

tirarne fuori un prodotto musicale di altissima qualita’, degno di essere classificato come<br />

musica classica. A tal fine egli ha utilizzato egregiamente chitarra elettrica e xilofono. Il<br />

tango di Piazzolla non si balla, date le alterazioni ritmiche e i giochi di sovrapposizione di<br />

piu’ melodie. Ma quando lo si ascolta, viene voglia di volare!<br />

L’ARGENTINA<br />

Alla fine dell'Ottocento l'Argentina fu interessata da una immigrazione multietnica di grosse<br />

proporzioni per quel tempo. Basti considerare che tra il 1880 e il 1910 la sua popolazione<br />

passo’a due milioni a quattro milioni di abitanti, per meta’esidenti a Buenos Aires. Si<br />

trattava di gente in cerca di fortuna, di disperati europei, africani, ebrei, giapponesi che<br />

nelle proprie terre morivano letteralmente di fame. L'anomalia di tale composizione sociale<br />

era data dalla sproporzione fra maschi (oltre il 70% della popolazione) e femmine (troppo<br />

poche). Ne derivava un diffuso disagio affettivo, organizzativo e sessuale. Gli uomini, dopo<br />

una giornata di lavoro, si ritrovavano in taverne e vari locali malfamati per giocare, bere,<br />

cantare e suonare. Molti, quantunque poveri, frequentavano i bordelli. Proprio in questi<br />

posti il tango trovo’ l'ambiente ideale per la sua fioritura e per la sua esplosione. In verita’,<br />

esso era nato nelle feste popolari di Buenos Aires; ma fu rifiutato dalla buona societa’ che<br />

ancora coltivava, in totale controtendenza rispetto al resto del mondo civile, contraddanze<br />

e quadriglie europee del secolo precedente. Il porto fu la sua culla: per questo motivo fu<br />

definito tango porteño. Rémi Hess ricorda che "il porto era gia’ un luogo di accoglienza<br />

delle nuove danze. Il valzer 'rivoluzionario e licenzioso' venne adottato gia’ a partire dal<br />

1800."<br />

Proprio nei lupanari del porto il tango divento’ poesia recitata e cantata. Potremmo definire<br />

cantautori i suoi primi interpreti!<br />

Per i posti in cui e’ nato e si e’ sviluppato (i bordelli), il tango e’ stato definito il ballo della<br />

malavita. Nei bordelli andavano uomini bisognosi di calore e ceffi di ogni genere: i<br />

mandriani della pampa (gauchos) che abitavano nelle periferie urbane; persone in cerca di<br />

guai; avventurieri che vivevano di espedienti; facinorosi che avevano problemi aperti con<br />

la giustizia; e i famosi compadritos, che erano i guappi dell'epoca. Nei testi dei primi tanghi<br />

si parlava spesso di questi personaggi strani che frequentavano i bordelli. Anche la<br />

letteratura ha dato spazio a vicende e scene di tango tutt'altro che esaltanti. Lo scrittore<br />

Jorge Luis Borges, nato a Buenos Aires nel 1899, e non solo per questo, grande<br />

conoscitore della sua terra, ha descritto molto fedelmente storie drammatiche di uomini e<br />

di donne, consumatesi negli ambienti del tango: risse, sfide, duelli, tradimenti, doppio<br />

gioco. L'operazione filosofica e sociologico_letteraria che Borges ha costruito sul tango e’<br />

questa: il ritenere e il dimostrare che proprio la musica del tango e’ la naturale colonna<br />

sonora di una vita emarginata e violenta. Molti hanno anche pensato che il tango fosse un<br />

ballo fra uomini. Questa credenza ha il seguente fondamento:<br />

o Il fenomeno immigratorio, all'interno del quale si sviluppo’ il tango delle origini, era,<br />

come gia’ detto, prevalentemente maschile. Le poche donne ballerine erano molto<br />

ricercate, ed esse disdegnavano di danzare con uomini incapaci. Per questo<br />

46


motivo, i maschi si allenavano a ballare fra di loro. In molti caffe’ di Buenos Aires e<br />

Montevideo i gestori assoldavano alcune ballerine perche’ eseguissero tanghi con<br />

avventori disposti a pagare. In tali locali un uomo non andava se non si sentiva<br />

padrone della tecnica di ballo. Non sarebbe esistito, a detta di acuti osservatori, il<br />

fine secondario, per i maschi, di sentire il contatto momentaneo del corpo di una<br />

femmina. L'unico scopo era il ballo. Per questo era necessario essere preparati.<br />

Non esistevano ancora le scuole di danza: e gli uomini ballavano insieme, per<br />

scoprire e perfezionare tutti i trucchi di una buona guida.<br />

IL BANDONEON<br />

La svolta artistica nella musica del tango si ebbe nel 1900, quando al posto del flauto fu<br />

inserito il bandoneo’n, una piccola fisarmonica a sezione esagonale, con maniglia e tasti a<br />

bottone. Secondo Elisabetta Muraca la parola bandoneo’n e’ stata creata "sul modello<br />

akkordeon, sommando il suffisso eon al cognome del suo inventore, il tedesco Heinrich<br />

Band".<br />

Il bandoneon impresse al Tango la caratteristica cadenza struggente e direi lacerante che<br />

lo ha fatto diventare veicolo per eccellenza di tutte le passioni dell'animo umano. Nessun<br />

altro strumento musicale poteva meglio adattarsi a testi che si ispiravano a temi<br />

sostanzialmente tristi, di natura esistenziale e non sociale: l'abbandono del suolo nati’o, i<br />

drammatici viaggi per terre sconosciute e verso un futuro ignoto, il pensiero dei paesi<br />

d'origine e i ricordi che mettevano la voglia di piangere.<br />

Anche quando si parlava d'amore, si faceva riferimento a storie di adulterio. L'amore era<br />

reso difficile ai maschi dalle circostanze avverse e da donne tendenzialmente traditrici.<br />

LE PRIME FIGURE<br />

Il ritmo del tango ha due caratteristiche particolari:<br />

o e’ fortemente cadenzato;<br />

o ha una melodia non uniforme che e’ piu’ spinta e meno spinta, nell'ambito di uno<br />

stesso brano: cio’ comporta una accelerazione e una decelerazione dei passi, in<br />

armonia con la musica.<br />

Le coreografie hanno dovuto tener conto, fin dall'inizio, della particolare struttura ritmica di<br />

questo ballo. Cio’ spiega perche’ il tango si e’ subito prestato a tante interpretazioni<br />

personali e perche’, anche quando e’ stato codificato, ha dato origine a molte figure di<br />

varia lunghezza con caratteri stilistici diversificati. La posizione della coppia e’ nata sotto i<br />

migliori auspici: cavaliere e dama erano praticamente abbracciati strettamente, in modo<br />

tale che la dama potesse percepire i movimenti anche improvvisati del partner, i bruschi<br />

cambi di direzione, e farsi guidare senza problemi. Intuizione ed intesa erano virtu’<br />

fondamentali. Non a caso, la donna del tango era chiamata seguidora: doveva saper<br />

seguire il cavaliere con leggerezza, eleganza e perizia. Nei bordelli, le ballerine piu’<br />

ricercate non erano le donne piu’ belle o piu’ sexy; ma quelle che meglio sapevano farsi<br />

guidare nel tango. Checche’ se ne dica, la vera sensualita’ di questo ballo consisteva, non<br />

tanto negli abbracci e negli intrecci delle gambe, come i benpensanti credevano; ma nella<br />

intesa immediata, nella complicita’ totale e maliziosa, intuitiva ed istintiva, che nel silenzio<br />

si stabiliva fra i partners: una specie di intimita’ senza parole, una compenetrazione molto<br />

piu’ profonda del semplice contatto fisico. Capitava di notare un uomo e una donna, mai<br />

vistisi prima, che riuscivano a formare una coppia perfetta di ballerini gia’ alla prima prova,<br />

pur nella mutevolezza delle figure e dei tempi. Nelle piu’ spericolate coreografie,<br />

trionfavano improvvisatori dalla guida decisa e femmine che apparivano fatali, volitive,<br />

aggressive... ed erano docilissime nel ballo. Per dirla con Marlon Giuri e Simona Griggio,<br />

"il tango non codificava i modi del corteggiamento, ma un'ambigua e contraddittoria<br />

volonta’ di possesso".<br />

47


Le figure create sul tango delle origini portano nomi spagnoli: corte, corrida, garabito,<br />

greca, lustrada, media luna, ocho, paseo, promenade, quebrada, refalada, rueda, vuelta.<br />

Alcune di queste figure, per la loro particolarita’, sono rimaste famose:<br />

o corte (corte’): consisteva in una sospensione, generalmente attuata con un passo<br />

indietro (sinistro) del cavaliere (destro avanti per la dama). Tale passo indietro<br />

serviva a bloccare di scatto la dama e a stringerla, su una pausa musicale<br />

interpretata liberamente e allungata a piacimento.<br />

o ocho: il cavaliere si fermava e aiutava la dama ad effettuare sul posto una serie di<br />

passi incrociati e semigiri (non e’ azzardato pensare che i movimenti di questa<br />

figura hanno ispirato l'attuale Bandiera, figura presente nel programma di Tango<br />

della discplina Ballo da Sala).<br />

o lustrada: come suggerisce lo stesso termine, il cavaliere, fermandosi, alzava un<br />

piede e si lucidava la scarpa sul polpaccio della gamba che sosteneva il peso del<br />

corpo.<br />

F. Giovannini presenta una distinzione fra programma di TANGO BRASILIANO e<br />

programma di TANGO ARGENTINO. L'introduzione di termini francesi significa che e’ gia’<br />

avvenuta una prima europeizzazione del tango:<br />

o Per il tango brasiliano riporta cinque figure fra cui:<br />

o corta-jaca (nome successivamente adottato per designare una figura di<br />

samba)<br />

o a’ cote’<br />

o la corbeille<br />

o les ballons qui tombent (figura in caduta del cavaliere che sara’ ripresa dal<br />

PASO DOBLE: coup de pique)<br />

o Per il tango argentino riporta sette figure con il corrispondente termine francese:<br />

o el corte (le départ)<br />

o el medio corte (le demi-départ)<br />

o el paseo (la promenade)<br />

o la media luna (la demi-lune)<br />

o el veteo (le pas tourné)<br />

o el cruzado cortado (le croisé-coupé)<br />

o el cruzado per ocho (le croisé par huit)<br />

IL TANGO IN EUROPA… E NEL MONDO<br />

Il primo film sul tango arrivo’ in Europa nel 1900. Questo nuovo ballo fu percepito come<br />

una delle tante curiosita’ esotiche, con i requisiti giusti per suscitare l'interesse del<br />

pubblico. Nel 1908 il tango fu inserito come ballo nelle riviste musicali parigine. Nello<br />

stesso anno il piu’ famoso maestro francese, Giraudet, riconobbe il tango come danza. Nel<br />

1910 il direttore dell'Accademia di danza, maestro Battallo, ballo’ personalmente il tango<br />

con la star Mistinguett: cio’ equivalse alla legittimazione ufficiale di tale danza che, da quel<br />

momento, entro’ in tutte le sale da ballo. Nel 1911 il tango fu presentato alla Esposizione<br />

Universale di Parigi, provocando grandi entusiasmi da un lato e critiche e condanne<br />

dall'altro. Per molti anni esso ebbe un doppio destino:<br />

o Si insinuo’ negli ambienti ufficiali dell'Arte e della Cultura dei continenti europeo ed<br />

americano, diventando anche movimento letterario e filone musicale.<br />

o Si scontro’ con forze retrive che lo bollarono come peccaminoso ed indecente.<br />

Insomma, trovo’ in pari misura convinti detrattori ed entusiasti proseliti.<br />

A favore del Tango si schierarono quasi tutti i ballerini e gli studiosi di danze di coppia.<br />

Costoro capirono immediatamente che era nato il piu’ affascinante dei balli. Lo stesso<br />

48


pubblico che ruotava attorno agli spettacoli relativi alle danze sembro’ apprezzarne<br />

entusiasticamente la portata rivoluzionaria. Il mondo accademico e le gerarchie<br />

ecclesiastiche ne furono indignati ed espressero parole di dura condanna. Era difficile far<br />

accettare come danza nobile ai rappresentanti del Sistema di allora un ballo inventato nei<br />

postriboli, usato come sollazzo da ubriaconi e prostitute. Ne’ si erano mai viste, nemmeno<br />

nella tollerante Parigi, coppie di ballerini "esibirsi in posizioni cosi’ sconvenienti ed<br />

equivoche". La stampa (Le Figaro in testa) non perse l'occasione per lanciare un sincero<br />

allarme, sostenendo che il Tango era un attentato alla Morale, in quanto consentiva ad un<br />

maschio e ad una femmina di fare in pubblico cose che anche nel privato avrebbero fatto<br />

arrossire le persone perbene.<br />

Per fortuna i Professeurs de Danse furono piu’ realisti e lungimiranti dei giornalisti. Colsero<br />

la potenza di questa danza e si misero al lavoro per renderla "compatibile". La famosa<br />

insegnante di ballo Gladys Bettie Crozier, che aveva scritto sul tango un libro importante<br />

(The Tango and How to Dance It), nel 1913 aveva modo di descrivere in termini positivi e<br />

rassicuranti il tango ballato a Parigi. Lo definiva sciolto ed armonioso, elegante e di belle<br />

figure. Poco tempo dopo la presentazione alla Esposizione Universale (1911), e fino allo<br />

scoppio della prima guerra mondiale, la moda del tango esplose sia a Parigi che a Londra.<br />

Fiorirono dappertutto delle orchestrine attrezzate per suonare il tango, e molti locali (caffe’<br />

e ristoranti) si riciclarono allo scopo di ospitare ballerini di tango. Questi ritrovi si<br />

chiamavano tango teas: al centro del salone c'era spazio sufficiente per consentire di<br />

ballare; tutt'attorno erano sistemati i tavolini per le consumazioni. Fra una portata e l'altra,<br />

mentre l'orchestra suonava ininterrottamente, le coppie si alzavano ed eseguivano un<br />

tango. A Londra i the’ dansant nacquero come veri e propri clubs riservati alla media ed<br />

alta borghesia. Alcuni di questi clubs, come e’ sempre stata 'buona' abitudine degli inglesi,<br />

erano anche abbastanza selettivi.<br />

In Argentina, patria del tango, questo ballo usciva, poco a poco, dal ghetto e, fin dal 1907,<br />

comincio’ ad essere ballato nei salotti e nei teatri. Poi conquisto’ i piani alti della politica,<br />

degli affari e della cultura. Avvenne un fenomeno strano: il vero successo esplose dal 1913<br />

in poi, solo dopo che l'Europa e la Francia ne avevano fatto il ballo del momento. A<br />

Buenos Aires furono aperti locali lussuosissimi, arredati secondo la moda parigina. I<br />

cabaret piu’ famosi portavano nomi francesi: Le Moulin Rouge, Le Royal Pigalle,<br />

Chanteclair, Julien, Les Ambassadeurs. In tal modo, l'Argentina adottava ufficialmente il<br />

tango come il suo ballo, dopo averlo inventato e snobbato. Esso diventava, nelle grandi<br />

citta’ e nei piccoli centri, la piu’ grande attrazione artistica. Per le persone altolocate era un<br />

obbligo partecipare alle danze nella forma piu’ solenne. Signore elegantissime e cavalieri<br />

in frac e papillon diventarono, frequentando specifiche scuole o servendosi di istruttori<br />

privati, ottimi ballerini di tango.<br />

In America la febbre per il tango non fu minore che altrove. A New York aprirono centinaia<br />

di locali, diurni e notturni, dedicati esclusivamente al tango come musica e come ballo.<br />

In Italia il tango fece la sua comparsa in forme meno eclatanti; ma comunque si diffuse<br />

abbastanza velocemente e abbastanza in profondita’ nei vari strati della popolazione. E'<br />

curioso ricordare, a tale proposito, l'opera di un bravo maestro, Enrico Picchetti, del quale<br />

in qualche modo possiamo dire che fu il salvatore del tango. Ecco, brevemente, la storia:<br />

o Gli attacchi al tango continuavano incessantemente in Europa, da parte<br />

ecclesiastica, nonostante il successo di pubblico e nonostante gli accorgimenti<br />

attivati per rendere il ballo ben accetto agli ambienti conservatori. Il fin troppo<br />

solerte arcivescovo di Parigi scomodo’ il Papa, chiedendo una condanna ufficiale<br />

della Chiesa di Roma nei confronti di questa danza diabolica e peccaminosa. Pio X,<br />

realisticamente, prima di pronunciarsi, volle rendersi conto personalmente di cosa si<br />

trattasse. E qui entra... in ballo il maestro Enrico Picchetti. Costui preparo’ una<br />

coppia di ballerini insospettabili: il principe Antici Mattei e la sorella. Monto’ un<br />

49


programma talmente casto che nessuna figura richiedeva contatti equivoci dei<br />

corpi. La coppia si esibi’ alla presenza di Pio X, il quale non pote’ che prendere atto<br />

della liceita’ di questo maltrattato ballo.<br />

Il successo mondiale del tango porto’ ad una proliferazione di figure e di tecniche. Ogni<br />

pista da ballo proponeva un suo tango. Ogni scuola sfornava originali coreografie. Molti<br />

studiosi di teoria cominciarono a dire che era arrivata l'ora di una regolamentazione. Gia’<br />

verso il 1914 i famosi insegnanti newyorkesi Vernon e Irene Castle approntarono un<br />

manuale di figure e di tecnica. Il discorso della sistematizzazione si interruppe con lo<br />

scoppio della guerra.<br />

Nel 1920 il tango fu rilanciato nello stile francese: il piu’ grande interprete ne fu Rodolfo<br />

Valentino. Egli conquistava le donne, prima ancora che per come le amava, per come le<br />

faceva ballare. La figura chiamata casque’, ingiustamente ignorata da tutti i libri e manuali<br />

successivi, fece piu’ proseliti che tutte le altre figure messe assieme.<br />

La prima codificazione importante del tango fu effettuata negli anni venti dall'Imperial<br />

Society of Teachers of Dancing di Londra. La piu’ significativa selezione, a livello<br />

mondiale, resta quella operata dal maestro Alex Moore.<br />

Il tango appartiene alla disciplina <strong>DA</strong>NZE STAN<strong>DA</strong>RD, con i tre programmi Bronzo,<br />

Argento e Oro. Il manuale della ANMB propone un programma complessivo di 23 figure. In<br />

Italia il tango e’ inoltre presente nella disciplina <strong>BALLO</strong> <strong>DA</strong> <strong>SALA</strong> con un programma<br />

autonomo di 19 figure<br />

Abbiamo inoltre il TANGO ARGENTINO cjhe le Associazioni ANMB, FIDP, FITD hanno<br />

inserito fra le discipline ufficiali. In Italia, attualmente, per gli esami di maestro si fa<br />

riferimento al testo di Franco Giombetti e Arianna Storace TECNICA DI TANGO<br />

ARGENTINO. Il programma proposto e’ una sintesi delle figure piu’ significative che si<br />

vedono in giro ed e’ articolato in tre sezioni (livelli): Bronzo, 10 figure; Argento, 7 figure;<br />

Oro (programma libero). Vengono inoltre presentate 6 figure di TANGO VALS e 7 figure di<br />

MILONGA, tutte catalogate Argento.<br />

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<strong>BALLO</strong> <strong>DA</strong> <strong>SALA</strong><br />

Con l'espressione <strong>BALLO</strong> <strong>DA</strong> <strong>SALA</strong> si identificano oggi in Italia tre balli molto diffusi a<br />

livello nazionale: FOX TROT, TANGO, VALZER LENTO.<br />

I balli da sala hanno un unico programma che viene insegnato sia ai fini delle competizioni<br />

(esclusivamente italiane), sia agli allievi non competitori.<br />

Il Ballo da sala e’ una disciplina ufficialmente riconosciuta:<br />

• da parte dell'ANMB (Associazione Nazionale Maestri di Ballo) unitamente a Liscio<br />

Unificato: il diploma e’ unico (BS + LU). Il programma d'esame riguarda 6 balli per<br />

un totale di 69 figure.<br />

• da parte della FIPD (Federazione Italiana Professionisti della Danza) e della FITD<br />

(Federazione Italiana Tecnici della danza) autonomamente. La FIPD e la FITD,<br />

infatti, hanno scisso i diplomi: ne rilasciano uno per il Ballo da sala e uno per il<br />

Liscio Unificato, attraverso il superamento di due esami distinti.<br />

I programmi dei tre balli della disciplina <strong>BALLO</strong> <strong>DA</strong> <strong>SALA</strong> sono gradevoli dal punto di vista<br />

estetico e presentano dei vantaggi di tipo pratico per chi li usa a fini di divertimento e di<br />

ginnastica, nelle balere e nelle sale da ballo.<br />

Oltre alle figure riportate dai manuali, che sono generalmente le piu’ seguite e<br />

rappresentano il risultato di selezioni autorevolmente operate da persone competenti e<br />

dagli organismi preposti, ne esistono decine di altre che, pur non comparendo su alcun<br />

libro, hanno una loro dignita’ e un certo numero di seguaci.<br />

Molti appassionati di ballo si divertono ad inventare passi e figure perfettamente<br />

compatibili col contesto ritmico-musicale. E' sempre stato cosi’; e spesso i teorici, gli<br />

studiosi di danze, gli autori dei primi manuali hanno attinto a piene mani da quanto di<br />

nuovo ed interessante scoprivano in giro, nelle gare e nei locali. Capire perche’ una figura<br />

entra nei libri ed un'altra no, non e’ facile. E nemmeno e’ spiegabile logicamente perche’<br />

figure un tempo di successo finiscono nel dimenticatoio. Un esempio per tutti e’ dato dal<br />

Casque’ (francese: CASQUET) che ha una sua storia letteraria e cinematografica di<br />

notevole spessore, eppure non e’ mai entrato nei manuali importanti. Nessuno ha il<br />

coraggio di proporlo ufficialmente, anche se nelle sale fa spesso capolino in varie forme, al<br />

di la’ delle amalgamazioni scolastiche di vecchia e nuova data.<br />

La ANMB (Associazione Nazionale Maestri di Ballo) ha adottato come libro di testo con<br />

decorrenza 1.1.99 il manuale "<strong>BALLO</strong> <strong>DA</strong> <strong>SALA</strong> E <strong>LISCIO</strong> <strong>UNIFICATO</strong>" di GIANNI<br />

NICOLI.<br />

I grafici che vedremo piu’ avanti nei vari balli, in nessun caso sostituiscono i libri di testo. Li<br />

propongo come documentazione aggiuntiva, essendo convinto che i manuali e i libri di<br />

ballo che saranno scritti nel prossimo futuro non potranno farne a meno. Se si vuole<br />

puntare sulla divulgazione di massa dei balli nazionali, si devono opportunamente adattare<br />

le pubblicazioni a questo scopo, rendendole fruibili il piu’ facilmente possibile. Se il ballo<br />

entra (come deve entrare) nella Scuola dell'obbligo e nelle Scuole superiori in qualita’ di<br />

disciplina artistico-sportiva, e’ necessario predisporre per tempo libri di testo differenziati<br />

per cicli scolastici e adeguatamente corredati da illustrazioni e disegni.<br />

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Ballo da Sala: FOX TROT<br />

fox = volpe; trot = trotto (passo)<br />

Il tempo di questo ballo e’ 4/4.<br />

Dovrebbe essere suonato a 46-48 battute al minuto.<br />

In Italia questo ballo e’ molto radicato, al punto tale che lo si considera rientrante nella<br />

nostra tradizione coreutica.<br />

Assieme a Tango e Valzer Lento fa parte della disciplina <strong>BALLO</strong> <strong>DA</strong> <strong>SALA</strong>.<br />

Altro ballo e’ lo slow foxtrot che appartiene alla disciplina <strong>DA</strong>NZE STAN<strong>DA</strong>RD<br />

La versione lenta, suonata attorno alle 28-30 battute al minuto, prende il nome di (SLOW)<br />

FOXTROT; la versione veloce, suonata attorno alle 46-48 (oggi fino a 50-51) battute al<br />

minuto, prende il nome di QUICKSTEP.<br />

52


Il programma del Fox Trot<br />

Il programma del fox trot e’ snello ed essenziale. Con 12-14 figure consente di muoversi<br />

agevolmente sia sulle piste libere sia nelle sale affollate.<br />

Tra i vari manuali le differenze sono minime. In molte scuole si insegnano ancora la<br />

promenade chiusa ed aperta (S S QQ) e il giro naturale con spin (quattro lenti, come<br />

suggerito dal Maestro Piero Rolando, oppure i sei passi dello SPIN del Valzer Lento e del<br />

QUICKSTEP S QQ S S S) seguito dal balance’. Si tratta di figure compatibili col contesto<br />

del ballo, che nulla tolgono allo stesso e che offrono, anzi, maggiori opportunita’ di<br />

amalgamazione.<br />

Con il manuale di Gianni Nicoli e’ stato introdotto il doppio chasse’ a destra e a sinistra<br />

consistente in quattro passi veloci che rappresentano sicuramente una marcia in piu’.<br />

Figura fondamentale rimane la greca angolata con la doppia versione normale ed esterna<br />

(S S QQ, S S QQ) che e’ anche la piu’ caratteristica di questo ballo, per gli allineamenti<br />

alternati spalle diagonale centro e fronte diagonale parete. A proposito di questa figura<br />

sottolineo due cose:<br />

• Il quickstep ripropone sostanzialmente questa figura nei quarti di giro anche se con<br />

variazioni stilistiche non secondarie.<br />

• I manuali di ballo prevedono una partenza (per il cavaliere) spalle diagonale centro.<br />

Piu’ di qualcuno insegna una partenza fronte diagonale parete. (Nelle balere e nelle<br />

sale il cavaliere parte sempre fronte diagonale parete per motivi di opportunita’: in<br />

tal modo riesce a controllare meglio il traffico sulla pista).<br />

Le figure del Fox Trot<br />

Per il Fox Trot presento, in ordine alfabetico, i grafici di sette figure fondamentali, molto utili<br />

in sala e non prive di fascino. In base al traffico che si trova sulla pista da ballo, il cavaliere<br />

stabilira’ di volta in volta quale figura introdurre. E' diffusa l'abitudine (la regola) di far<br />

precedere o seguire un LENTO, di destro o di sinistro, ogni volta che cio’ si renda<br />

necessario.<br />

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Balance’ ruotato a sinistra (giro a sx a perno)<br />

54


Chasse’ progressivo<br />

55


Giro a destra con pivot<br />

56


Giro a sinistra aperto<br />

57


Giro naturale SPIN (Metodo M.° ROLANDO)<br />

Il GIRO NATURALE SPIN e’ una figura di <strong>DA</strong>NZE STAN<strong>DA</strong>RD e non di <strong>BALLO</strong> <strong>DA</strong> <strong>SALA</strong>.<br />

Precisamente appartiene al VALZER LENTO (passi 1 – 6 inizio DX) e al QUICKSTEP<br />

(tempo: S QQ S S S inizio DX). Cio’ nonostante tale GIRO e’ diffusamente ballato in<br />

combinazione con figure di ballo da sala. Il Maestro Piero ROLANDO nel suo MANUALE<br />

DI <strong>BALLO</strong> propone il GIRO NATURALE CON SPIN come figura di FOX TROT<br />

assimilandolo ad un PIVOT IN LDB con il seguente tempo: S S S S).<br />

58


Greca angolata (Metodo M.° ROLANDO)<br />

59


Innominata<br />

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Ballo da Sala: TANGO<br />

Il tempo di questo ballo e’ fissato in 2/4 o 4/4.<br />

Secondo la FIDS deve essere suonato a 32-33 bpm nelle gare della disciplina<br />

STAN<strong>DA</strong>RD; la IDSF impone 33 bpm; la ANMB per la disciplina <strong>BALLO</strong> <strong>DA</strong> <strong>SALA</strong> propone<br />

30-32 bpm.<br />

Mentre il programma del Tango STAN<strong>DA</strong>RD e’ articolato in tre livelli (BRONZO,<br />

ARGENTO, ORO), il Tango da Sala ha un programma unico. Non e’ meno impegnativo di<br />

quello Standard: per gli atleti interessati alle gare della disciplina <strong>BALLO</strong> <strong>DA</strong> <strong>SALA</strong> resta<br />

tutto l'obbligo di tendere alla perfezione. Un buon allenamento per chi voglia cominciare<br />

consiste nel muoversi su una base ritmica cosi’ composta: lento, lento, veloce, veloce,<br />

lento. Il cavaliere, trattandosi di esercizio propedeutico, puo’ partire di destro o di sinistro.<br />

Per quanto riguarda le regole, raccomando a chi non e’ interessato alle competizioni di<br />

non formalizzarsi eccessivamente e di tenerne conto con una equilibrata elasticita’!<br />

Piu’ avanti vedremo le ipotesi di 4 amalgamazioni con i grafici rappresentanti i passi delle<br />

singole figure, la direzione, la sequenza dei LENTI e dei VELOCI. Tali grafici possono<br />

costituire un ausilio didattico per chi trovi difficoltoso interpretare un manuale senza l'aiuto<br />

di un maestro. Volendo, possono aiutare lo stesso maestro (nella paziente opera di<br />

insegnamento collettivo) ad inquadrare anche visivamente agli allievi le singole figure<br />

rispetto alla Linea di Ballo e nel contesto di una amalgamazione.<br />

I grafici proposti in questo sito si riferiscono esclusivamente a figure approvate dalla ANMB<br />

ed hanno il solo scopo di incentivare la diffusione del ballo italiano, specialmente fra la<br />

gente che utilizza la danza a fini di divertimento e di ginnastica. Naturalmente per quanto<br />

riguarda gli altri elementi indispensabili alla perfetta esecuzione delle figure (elevazioni,<br />

ammontare di giro, precede-segue, allineamenti) non si puo’ che rinviare agli specifici<br />

Manuali.<br />

Le regole generali del Tango<br />

• La presa e’ piu’ compatta che negli altri balli<br />

• La dama e’ piu’ spostata verso il lato destro del cavaliere e poggia la mano sinistra<br />

dietro al braccio di lui, sotto il cavo<br />

• I passi del cavaliere lungo la linea di ballo puntano nella direzione diagonale-centro<br />

con la spalla destra in posizione piu’ avanzata rispetto alla sinistra<br />

• Tutti i passi avanti sono di tacco<br />

• Ogni volta che si esegue un passo sinistro avanti e’ indispensabile la Posizione<br />

Movimento Contrario del Corpo<br />

• I passi indietro con guida di spalla destra o sinistra sono eseguiti con bordo interno<br />

+ tacco<br />

• Nella chiusura dei piedi il destro deve trovarsi sempre leggermente dietro rispetto al<br />

sinistro e girato all'interno<br />

• Nei vari tipi di promenade le ginocchia sono come bloccate e permanentemente<br />

rilassate, mentre la disposizione dei corpi deve formare un angolo a "V" con<br />

contatto permanente fra lato destro del cavaliere e lato sinistro della dama<br />

• Nei giri i piedi vengono posati mentre negli altri balli sono ruotati. Cio’ comporta<br />

assenza di ondeggiamento, di elevazione e di abbassamento.<br />

• Le spalle devono stare sempre allo stesso livello in quanto non e’ prevista alcuna<br />

inclinazione del corpo<br />

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Amalgamazioni del Tango da Sala<br />

Il ritmo del tango ha due caratteristiche particolari:<br />

1. e’ fortemente cadenzato;<br />

2. ha una melodia non uniforme che e’ piu’ spinta e meno spinta, nell'ambito di uno<br />

stesso brano: cio’ comporta una accelerazione e una decelerazione dei passi, in<br />

armonia con la musica.<br />

Il TANGO rientra sia nella disciplina STAN<strong>DA</strong>RD sia nella disciplina <strong>BALLO</strong> <strong>DA</strong> <strong>SALA</strong>. I<br />

programmi e le amalgamazioni cambiano a seconda della disciplina: per questo motivo<br />

sono trattati separatamente. Inoltre abbiamo il tango argentino che rappresenta una<br />

disciplina a se stante, regolarmente riconosciuta dalle Associazioni ANMB, FIPD, FITD.<br />

Amalgamazione 1 (per principianti)<br />

passo argentino<br />

passo argentino laterale<br />

promenade chiusa<br />

promenade con pivot<br />

medio corte’<br />

Amalgamazione 2<br />

passo argentino laterale<br />

promenade aperta<br />

bandiera<br />

habanera su sinistro<br />

chiocciola<br />

promenade con pivot<br />

Amalgamazione 3<br />

passo laterale progressivo<br />

1 lento di destro<br />

giro a sinistra aperto<br />

medio corte’ girato esterno<br />

2, 3, 4 di passo argentino laterale<br />

promenade con pivot<br />

pivot esterno<br />

Amalgamazione 4<br />

passo argentino chiuso<br />

1 lento di destro<br />

giro a sinistra chiuso<br />

promenade chiusa con chasse’ sincopato<br />

meyer<br />

1, 2, 3 di promenade con pivot<br />

pivots a destra<br />

passo 4 di promenade con pivot<br />

62


Le figure del Tango<br />

Passo Argentino<br />

63


Passo Argentino Laterale<br />

64


Promenade Chiusa<br />

65


Promenade con Pivot<br />

66


Medio Corte’<br />

67


Promenade Aperta<br />

68


Bandiera (cavaliere)<br />

69


Bandiera (dama)<br />

70


Abanera di piede Sinistro<br />

71


Chiocciola<br />

72


Passo Laterale Progressivo<br />

73


Giro a Sinistra Aperto<br />

74


Medio Corte’ Girato<br />

75


Pivot Esterno<br />

76


Passo Argentino Chiuso<br />

77


Giro a Sinistra Chiuso<br />

78


Promenade Chiusa con Chasse’<br />

79


Meyer<br />

80


Pivots a Destra<br />

81


Ballo da Sala: VALZER LENTO<br />

Il Valzer Lento e’ la italianizzazione del Valzer Inglese.<br />

Il tempo di questo ballo e’ 3/4.<br />

Secondo la FIDS deve essere suonato a 29-30 battute al minuto per le gare della<br />

disciplina STAN<strong>DA</strong>RD (dove si chiama Valzer Inglese). La IDSF impone 30 battute. La<br />

ANMB per la disciplina <strong>BALLO</strong> <strong>DA</strong> <strong>SALA</strong> propone 30-31 battute.<br />

Mentre nel tango e nel fox trot i passi si contano con i veloci e con i lenti, nei due valzer<br />

(inglese e viennese) si contano con i numeri da 1 a 6. E' fondamentale sapere che il battito<br />

numero 1 e il battito numero 4 sono accentati. Pertanto il primo passo di ogni figura deve<br />

coincidere con un battito accentato.<br />

I programmi di valzer lento e valzer inglese sono diversi: cambiano le figure e i loro nomi.<br />

Nella disciplina STAN<strong>DA</strong>RD abbiamo tre livelli di programma (a difficolta’ crescente):<br />

BRONZO, ARGENTO, ORO.<br />

Nella disciplina <strong>BALLO</strong> <strong>DA</strong> <strong>SALA</strong> il programma e’ unico. Su tale programma si svolgono i<br />

corsi destinati ai competitori, agli aspiranti maestri e a quanti frequentano le Scuole per<br />

motivi diversi dalle gare.<br />

Amalgamazione 1 (per principianti)<br />

A beneficio dei principianti propongo uno schema di amalgamazione abbastanza semplice,<br />

per un totale di 18 passi, cosi’ strutturato:<br />

1. giro naturale chiuso (6 passi). Il cavaliere parte col piede destro<br />

2. passo di cambio con inizio piede destro per il cavaliere (1, 2, 3)<br />

3. giro rovescio chiuso (6 passi)<br />

4. passo di cambio con inizio piede sinistro del cavaliere (1, 2, 3)<br />

Le regole generali del Valzer Lento<br />

• La costruzione di questo ballo e’ fatta su linee diagonali per cui un giro di sei passi<br />

e’ pari a 270° e non a 360°. Praticamente un giro naturale, iniziato fronte diagonale<br />

parete, termina fronte diagonale centro. Analogamente un giro rovescio, iniziato<br />

fronte diagonale centro, termina fronte diagonale parete. Se il giro naturale si<br />

esegue ad un angolo della pista, l'uscita deve essere fronte diagonale centro<br />

rispetto alla nuova linea di ballo.<br />

• Nei giri, l'inclinazione e’ fondamentale.<br />

• Al primo passo di ogni giro e al primo passo di ogni cambio le ginocchia devono<br />

essere rilassate.<br />

• Nei giri chiusi, al passo numero tre, i piedi devono essere ben allineati, l'equilibrio<br />

deve essere perfetto e il piede che chiude deve poggiare sul pavimento col bordo<br />

interno.<br />

• L'elevazione deve essere morbida e graduale, in armonia col giro fin dal suo inizio,<br />

raggiungendo l'apice alla chiusura del passo tre.<br />

• Nel giro a destra chiuso il passo numero 2 del cavaliere e’ piu’ lungo del passo<br />

numero 5.<br />

82


Le figure del Valzer Lento<br />

Giro Naturale Chiuso<br />

83


Passo di Cambio dal Giro Naturale al Giro Rovescio<br />

84


Giro Rovescio Chiuso<br />

85


Passo di Cambio dal Giro Rovescio al Giro Naturale<br />

86


<strong>LISCIO</strong> <strong>UNIFICATO</strong><br />

Il Liscio unificato comprende tre balli: MAZURKA (o mazurca), POLKA (o polca), VALZER<br />

VIENNESE. Si tratta di una disciplina tipicamente italiana, non presente negli altri paesi.<br />

Anche se nessuno di questi balli e’ nato in Italia, si ravvisa in essi una nostra tradizione<br />

culturale e musicale, non fosse altro che per la lunga pratica degli stessi da parte delle<br />

nostre popolazioni. Le Autorita’ del settore hanno fatto (e fanno) bene a tutelare come<br />

patrimonio nazionale queste danze classificate con l'espressione liscio unificato<br />

Attualmente abbiamo almeno quattro livelli di liscio:<br />

• il Liscio Unificato che e’ riconosciuto come disciplina ufficiale: dall'ANMB<br />

unitamente a Ballo da Sala, dalla FIPD e dalla FITD autonomamente (queste due<br />

Associazioni, infatti, hanno scisso Ballo da Sala e Liscio unificato, facendone<br />

distinte discipline);<br />

• il Liscio Romagnolo (riconosciuto come disciplina ufficiale con il nome Danze Folk);<br />

• il Liscio Piemontese (riconosciuto come disciplina ufficiale con il nome Liscio<br />

Piemontese o Tradizionale);<br />

• decine di figure liberamente create e ballate sulla tecnica del Liscio Unificato che<br />

non sono oggetto di alcuna catalogazione e che, pur non comparendo nelle gare,<br />

danno armonia a chi le esegue sulle piste e piacere a chi le osserva.<br />

87


Liscio unificato: MAZURKA<br />

Il tempo di questo ballo e’ 3/4.<br />

Dovrebbe essere suonato a 46-48 battute al minuto.<br />

Il periodo musicale e’ di 16 battute. Poiche’ ogni battuta e’ formata da tre battiti, il periodo<br />

e’ di 48 battiti: esso si divide in 4 frasi da 12 battiti. Il 48 battito coincide con una pausa che<br />

si balla col Passo STOP.<br />

Le figure ufficiali sono invariate da molti anni. Il loro numero e’ ridotto all'essenziale: ne<br />

contiamo 8 nel programma proposto dal Maestro Rolando, 6 o 7 negli altri manuali. Con il<br />

testo di Gianni Nicoli e’ sparita anche la famosa Farfalla.<br />

Le figure della Mazurka<br />

• Camminata progressiva<br />

• Camminata progressiva bilaterale<br />

• Giro naturale aperto con dama a lato<br />

• Giro naturale aperto finito in promenade<br />

• Giro rovescio aperto con dama a lato<br />

• Passo Stop<br />

88


Figure Libere: MAZURKA<br />

Partenza Avanti Dietro<br />

Cavaliere:<br />

1. sinistro avanti<br />

2. destro chiude sul sinistro<br />

3. batte<br />

4. destro dietro<br />

5. sinistro chiude sul destro<br />

6. batte<br />

7. SEGUE giro a sinistra aperto<br />

Figure su quarta frase musicale<br />

Cavaliere:<br />

• WHISK da 1 a 9 + PASSO STOP<br />

• WHISK da 1 a 6 + ALEMANA dama + PASSO STOP<br />

• SALTELLI: da 1 a 3 su piede sx; da 4 a 6 su piede dx; 7 su sx; 8 su dx; 9 su sx;<br />

PASSO STOP<br />

• CAMMINATA da 1 a 6; CHASSE' da 7 a 9; PASSO STOP<br />

Bilaterale girata<br />

Mentre il cavaliere esegue la normale camminata, la dama si sposta a sinistra e a destra<br />

del cavaliere ballando tre passetti chiusi a sinistra e tre a destra. Ella descrive un arco<br />

rimanendo di fronte al cavaliere il quale la cinge di volta in volta con la sola mano sinistra e<br />

con la sola mano destra.<br />

Dopo che la dama ha eseguito i tre passetti alla destra del cavaliere, questi anziche’<br />

riportare la dama a sinistra, le passa davanti effettuando quindi un giro completo assieme<br />

a lei.<br />

89


Liscio unificato: POLKA<br />

Il tempo di questo ballo e’ 2/4.<br />

Dovrebbe essere suonato a 56-58 battute al minuto.<br />

Il ritmo della polka e’ facilmente assimilabile anche da parte di coloro che non sono<br />

'ballerini'. Per questo motivo tale ballo si e’ molto diffuso nei vari strati della popolazione.<br />

Tante persone eseguono a livello istintivo dei passi e dei movimenti perfettamente<br />

compatibili, pur senza avere mai studiato una tecnica specifica. C'e’ chi effettua dei passi<br />

camminati, chi improvvisa dei saltelli, chi alterna gli uni agli altri. Prescindendo dalla<br />

varieta’ e dalla molteplicita’ delle figure di Polka esistenti nella pratica quotidiana, ai fini<br />

delle competizioni (che sono riservate esclusivamente all'Italia), e’ stato fissato un<br />

programma cosiddetto unificato a cui si deve fare obbligatoriamente riferimento. E' il caso<br />

di precisare che il passo caratteristico della polka rientrante nella disciplina <strong>LISCIO</strong><br />

<strong>UNIFICATO</strong> consiste in un doppio saltello. La relativa tecnica ha una sua efficacia estetica<br />

e funzionale. Per eseguire correttamente tale ballo il sistema di conteggio e’ il seguente:<br />

• & 1 & 2 & 3 & 4<br />

In pratica, per una frazione di secondo, si ha una situazione di completa sospensione:<br />

quando si effettua il secondo saltello sul piede che sostiene il peso del corpo, nessuno dei<br />

due piedi tocca il pavimento.<br />

Il programma di Polka nel Liscio Unificato consta di 7 figure: sembrano poche, ma sono<br />

quelle caratteristiche e fondamentali di tale ballo. A dire il vero, con l'ultimo manuale<br />

adottato dall'ANMB con decorrenza 1.1.99 (Gianni Nicoli), il numero delle figure e’ sceso a<br />

6, in quanto e’ stata abolita la CAMMINATA IN PROMENADE.<br />

Le figure della Polka<br />

• Camminata progressiva<br />

• Giro naturale<br />

• Giro a sinistra<br />

• Cambio avanti<br />

• Cambio indietro<br />

• Doppio Chasse’ sincopato a destra girato a destra<br />

• Doppio Chasse’ sincopato a destra girato a sinistra<br />

• Doppio Chasse’ sincopato a sinistra girato a destra<br />

• Doppio Chasse’ sincopato a sinistra girato a sinistra<br />

90


Figure Libere: POLKA<br />

Apertura in Promenade<br />

Dopo una serie di giri a destra ultimati in coincidenza della pausa, i ballerini aprono<br />

entrambi in promenade e ballano fronte linea di ballo disposti ad angolo ottuso.<br />

I lati dell'angolo si possono aprire e chiudere, mentre la mano sinistra del cavaliere puo’<br />

prendere la mano destra della dama per respingerla e recuperarla in coincidenza con i<br />

corpi che si avvicinano e si allontanano<br />

Giri simultanei in Promenade<br />

Mentre ballano in promenade i ballerini possono girare verso l'esterno<br />

contemporaneamente: il giro della dama inizia col piede sinistro; il giro del cavaliere inizia<br />

col piede destro. Un giro completo viene effettuato con tre passetti: 1 e 2. I giri possono<br />

essere anche consecutivi<br />

Polka camminata<br />

Cavaliere:<br />

La polka camminata e’ un modo completamente diverso di ballare la polka.<br />

Comunemente viene definita polka ligure o polka genovese e consiste<br />

semplicemente nel fare dei passi camminati anziche’ saltati. Esistono diversi modi<br />

di eseguire tali passi. Ne presento uno molto facile:<br />

1 sinistro avanti<br />

2 destro avanti<br />

3 sinistro avanti<br />

& destro lato<br />

4 sinistro chiude<br />

5 destro avanti<br />

6 sinistro avanti<br />

7 destro avanti<br />

& sinistro lato<br />

8 destro chiude<br />

Oltre il passo base sopra descritto, si possono inserire regolarmente:<br />

giro a destra<br />

giro a sinistra<br />

figure su ultima frase (tacco, punta, cha, cha, cha: 2 volte, prima a sinistra e dopo a destra,<br />

sul posto)<br />

91


Liscio unificato: VALZER VIENNESE<br />

Questo ballo e’ presente sia nelle Danze Standard che nel Liscio Unificato, mantenendo<br />

inalterate le sue caratteristiche. Qualcuno ritiene che, nell'ambito del liscio unificato, sia<br />

preferibile parlare di valzer allegro o brillante piu’ che di valzer viennese. A tale proposito<br />

preciso che la necessita’ di distinzione e’ legata al numero di battute al minuto con cui il<br />

brano viene suonato. Il valzer e’ viennese o brillante a seconda se sia meno veloce o piu’<br />

veloce.<br />

Secondo Alex Moore il valzer viennese deve essere suonato a 56 battute al minuto. La<br />

FIDS (che recepisce i tempi della IDSF per i balli che sono oggetto di gare internazionali)<br />

propone 58-60 battute. Si puo’ quindi stabilire che il valzer diventa brillante oltre il limite di<br />

60 battute al minuto.<br />

Sostanzialmente uguale e’ il programma che consta di poche figure. Trattandosi di un ballo<br />

che ha la sua particolarita’ ed il suo fascino fondamentalmente nella sequenza alternata<br />

dei giri naturali e rovesci, si e’ ritenuto opportuno da parte degli studiosi e dei maestri degli<br />

ultimi decenni non appesantirlo di amalgamazioni improprie. Per questo motivo diverse<br />

figure codificate da Alex Moore, che per diverso tempo sono state inserite nei programmi e<br />

nelle gare, sono state praticamente abolite.<br />

Nel libro di Gianni Nicoli Ballo da Sala e Liscio Unificato troviamo una novita’ rispetto ad<br />

altri testi e rispetto al programma precedentemente proposto dalla ANMB: l'inserimento dei<br />

Pivots.<br />

Il Pivot e’ una figura di giro formata da due passi con un ammontare di mezzo giro per<br />

ciascuno. E' stato inserito sia nel giro a destra che nel giro a sinistra dopo i primi tre passi<br />

con la seguente amalgamazione:<br />

1. passi 1, 2, 3 di un giro a destra o a sinistra (praticamente mezzo giro)<br />

2. passi 1, 2 di pivot ( un giro completo)<br />

3. passi 4, 5, 6 del giro inizialmente intrapreso.<br />

Voglio fare un sola raccomandazione. Poiche’ il valzer viennese ha un periodo musicale di<br />

48 battiti diviso in due frasi da 24, si deve fare in modo da rispettare il passaggio tra una<br />

frase musicale e l'altra, preparando opportunamente il cambio di giro.<br />

92


Le regole generali del Valzer Viennese<br />

• Il braccio sinistro del cavaliere dovrebbe essere tenuto leggermente abbassato e<br />

piu’ aperto rispetto alle altre danze standard.<br />

• L'elevazione nei giri (che inizia alla fine del passo 1 e termina alla fine del passo 3)<br />

e’ meno dolce rispetto al valzer inglese.<br />

• Il rilassamento delle ginocchia sul passo 1 che nel valzer inglese si esegue con una<br />

certa facilita’ e’ qui, se non si e’ molto abili, reso improbabile o incompleto dalla<br />

musica piu’ veloce.<br />

• Nella seconda meta’ dei giri il pivot deve essere deciso ed elegante sia se eseguito<br />

di punta sia se eseguito di tacco.<br />

• L'inclinazione nei giri deve iniziare gia’ prima del primo passo e deve essere<br />

effettuata al livello superiore del tronco e non a livello di gambe e di fianchi.<br />

• Nel giro naturale, il cavaliere muove il piede lungo la linea di ballo mentre il corpo e’<br />

ancora in posizione di fronte diagonale centro. Al passo numero 6 del cavaliere e<br />

numero 3 della dama, quando il piede sinistro chiude sul destro, e’ obbligatorio il<br />

tutto-piede.<br />

• Nel giro rovescio, al passo numero 3 del cavaliere e numero 6 della dama, il piede<br />

sinistro deve incrociare davanti al destro. Quando il piede destro chiude sul sinistro<br />

(passo 6 del cavaliere e 3 della dama) e’ obbligatorio il tutto-piede.<br />

• I passi di guida in avanti sono di tacco con l'appiattimento immediato e quasi<br />

contemporaneo del piede.<br />

• L'esecuzione dei passi di cambio deve coincidere perfettamente con la fine delle<br />

frasi musicali<br />

Amalgamazione<br />

Il passo di cambio deve sottolineare ed esaltare il momento musicale che segna la fine di<br />

ogni frase. Per questo motivo, a beneficio dei principianti e delle persone incerte circa le<br />

amalgamazioni migliori del valzer viennese, propongo uno schema di ballo abbastanza<br />

semplice:<br />

1. tre giri naturali (18 passi)<br />

2. 1, 2, 3 di giro naturale (3 passi equivalenti a mezzo giro)<br />

3. cambio indietro di piede sinistro (3 passi)<br />

4. 4, 5, 6 di giro rovescio (3 passi equivalenti a mezzo giro)<br />

5. tre giri rovesci (18 passi)<br />

6. cambio avanti di piede sinistro (3 passi)<br />

Le figure del Valzer Viennese<br />

Il periodo musicale del Valzer Viennese e’ di 48 battiti (corrispondenti a 16 battute) e si<br />

divide in due frasi di uguale lunghezza. I passi di cambio devono coincidere con le pause<br />

che separano una frase musicale dall'altra e un periodo dall'altro: in pratica devono<br />

terminare precisamente sul battito ventiquattresimo e sul battito quarantottesimo. I<br />

principianti devono porre la massima attenzione a partire sul primo battito del periodo<br />

musicale o di una frase. Il mio consiglio e’ quello di partire dopo una pausa e di seguire lo<br />

schema proposto in precedenza.<br />

93


Giro Naturale (tre giri e mezzo)<br />

94


Cambio Indietro di Piede Sinistro<br />

95


Giro Rovescio (tre giri e mezzo)<br />

96


Cambio in Avanti di Piede Sinistro<br />

97


FIGURE LIBERE<br />

In questa sezione diamo libero sfogo alla fantasia. Usciamo fuori dai regolamenti e dai<br />

programmi ufficiali e parliamo di figure che non esistono sui libri.<br />

Per meglio illustrarne lo spirito prendo le mosse dall'articolo 48 del Regolamento Gare<br />

della FIDS approvato con delibera del 26.3.99:<br />

"E' proibita in tutti i balli l'esecuzione di lift; e’ inteso come lift la figura o movimento nel<br />

corso della quale uno dei due ballerini tiene contemporaneamente staccati dal suolo<br />

entrambi i piedi per piu’ di una battuta grazie al supporto del compagno".<br />

Ebbene, in questo angolo sono ospitate le proposte di nuove figure (e di lift) relativamente<br />

a qualsiasi ballo. Sono anche riportate figure che si ballano comunemente e che non sono<br />

mai state scritte su un libro.<br />

Figure Libere: BEGUINE<br />

La tecnica della Beguine<br />

Si tratta di una tecnica semplice ed intuitiva: si ballano i primi tre battiti effettuando una<br />

pausa sul quarto. Il peso del corpo cade di volta in volta sul piede che si muove e la pausa<br />

si effettua sul piede che ha eseguito il terzo passo. Molto piu’ facile rispetto alla tecnica<br />

della rumba dove il passaggio 4/1 equivalente a due battiti avviene sullo stesso piede. Un<br />

battito senza peso del corpo ed un battito col peso. O, come suggerisce il Maestro Walter<br />

Laird, mezzo battito senza peso e un battito e mezzo per il trasferimento del peso.<br />

Programma Italiano di Beguine<br />

Tutte le figure della beguine devono essere contate da 1 a 12 (le pause non si contano).<br />

• base naturale (quadrato) (*)<br />

• alemana dama su base naturale<br />

• hand to hand<br />

• cucarachas cavaliere in senso inverso rispetto alla dama<br />

• cross basic (figura di cha cha)<br />

• base mambo<br />

• semigiri alternati<br />

• giri alternati 360°<br />

• presa delle mani ad otto (braccia incrociate):<br />

o alemana e cambio parete<br />

• cambio parete:<br />

o con dama che passa a dx del cavaliere<br />

o con dama che passa a sx del cavaliere<br />

• impatto<br />

• spirale<br />

• arrotolamento dama + srotolamento<br />

• promenade in Shadow Position:<br />

• verticale<br />

• circolare<br />

• new york<br />

• spots turn<br />

• alemana dama senza lasciarle le mani<br />

• presa incrociata dietro la schiena di lei<br />

98


• cambi parete<br />

• promenade (normale) lungo la linea di ballo<br />

(*) Il quadrato rappresenta una forma semplice ed elegante di introduzione. I passi del<br />

cavaliere sono i seguenti (la dama esegue i movimenti contrari):<br />

1. sinistro di lato<br />

2. destro chiude<br />

3. sinistro avanti + PAUSA<br />

4. destro di lato all'altezza del sinistro<br />

5. sinistro chiude<br />

6. destro dietro (in posizione di inizio ballo) + PAUSA<br />

99


Figure Libere: FOX TROT<br />

Pendolo<br />

Cavaliere:<br />

1. sinistro avanti, fronte linea di ballo, col destro che chiude senza peso<br />

2. destro dietro contro la linea di ballo<br />

3. sinistro dietro contro la linea di ballo<br />

4. destro dietro chiude sul sinistro. Portare dama fuori partner<br />

Tempo L L VV<br />

Giro Dama in Promenade<br />

• Il cavaliere esegue quattro passi di greca angolata iniziando spalle diagonale<br />

centro, staccato dalla dama e tenendo con la mano sinistra la mano destra di lei.<br />

• La dama, a cio’ indotta dal cavaliere, effettua un giro a destra di 360° sui due passi<br />

lenti<br />

• Sui due passi veloci successivi c'e’ il riavvicinamento totale con presa normale<br />

Tempo L L VV<br />

Giri simultanei in Promenade<br />

• E' la stessa figura di cui sopra con la differenza che anche il cavaliere esegue il suo<br />

giro di 360° sui due passi lenti<br />

Tempo L L VV<br />

100


Figure Libere: MAMBO<br />

Il conteggio dei passi/movimenti va da 1 a 8. Il numero 1 e il numero 5 sono utilizzati per<br />

contare il movimento del tallone che deve essere abbassato in tutte le figure,<br />

alternativamente: sx e dx per il cavaliere, dx e sx per la dama. Per i principianti, per quanti<br />

intendano ballare liberamente il MAMBO senza troppi vincoli e per quelli che vogliano<br />

provare ad inventare nuove figure, suggerisco un sistema di conteggio di facile<br />

applicazione.<br />

Base naturale Cavaliere (la dama esegue i movimenti contrari):<br />

1. 1 sx avanti<br />

2. & dx batte<br />

3. 2 sx chiude (si unisce al dx)<br />

4. 3 dx dietro<br />

5. & sx batte<br />

6. 4 dx chiude (si unisce al sx)<br />

Programma Italiano di Mambo<br />

• base naturale (vedi sopra)<br />

• base contraria (il sinistro va dietro anziche’ avanti)<br />

• alemana (dama)<br />

• cucarachas sx + dx<br />

• new york<br />

• doppio new york<br />

• cross basic (figura di cha cha)<br />

• presa delle mani ad otto (braccia incrociate):<br />

• alemana e cambio parete<br />

• arrotolamento dama + srotolamento<br />

• semigiri alternati<br />

• giri alternati 360°<br />

• promenade in Shadow Position con presa sx a dx e dx a sx:<br />

• verticale<br />

• circolare<br />

• cambio parete:<br />

• con dama che passa a dx del cavaliere<br />

• con dama che passa a sx del cavaliere<br />

• alemana dama senza lasciarle le mani:<br />

• presa incrociata dietro la schiena di lei<br />

• cambi parete<br />

• shoulder to shoulder<br />

• spot turns<br />

• tre passi indietro in Open Promenade Position con presa dx a sx<br />

• triplo giro dama sul posto<br />

• casque’ sui passi 1 & 2:<br />

• dopo una base chiusa fuori partner girata a sinistra<br />

• con ripartenza 1 & 2 di una base naturale (cavaliere sx avanti; dama dx<br />

dietro)<br />

• progressioni fuori partner:<br />

• effettuare una serie di giri a sinistra aperti stile TANGO<br />

101


Figure Libere: TANGO<br />

CASQUE’ contro la linea di ballo seguito da 2,3,4 del passo argentino laterale<br />

Cavaliere:<br />

1. sinistro avanti fronte linea di ballo + destro che chiude senza peso<br />

2. destro dietro contro linea di ballo<br />

3. sinistro dietro contro linea di ballo<br />

4. destro dietro contro linea di ballo, spostando la dama a destra fuori partner,<br />

mantenendo il contatto<br />

5. sinistro dietro con torsione del corpo + casque’ dama<br />

6. dama in piedi col peso del corpo su sinistro mentre il cavaliere libera il piede sinistro<br />

7. seguono 2, 3, 4 del passo argentino laterale.<br />

Tempo: L L VV L L VV L<br />

CASQUE’ da fermi dopo una figura aperta<br />

da eseguire dopo:<br />

• promenade aperta<br />

• giro a sinistra aperto<br />

• medio corte’ girato<br />

Cavaliere:<br />

Il cavaliere si trova fuori partner.<br />

1. Con un lento fa eseguire il casque’ alla dama portando dietro il piede sinistro<br />

2. Con un lento la dama si rialza portando il peso del corpo sul piede sinistro (il<br />

cavaliere libera il sinistro)<br />

3. seguono 2, 3, 4 del passo argentino laterale<br />

Tempo: L L VV L<br />

Doppio Pivot<br />

da eseguire dopo un passo argentino laterale<br />

Cavaliere:<br />

1. sinistro avanti in Promenade tagliando la strada alla dama (la dama esegue un<br />

passetto avanti di destro)<br />

2. destro verso la dama effettuando mezzo giro a destra facendo perno sulla gamba<br />

destra e finendo spalle linea di ballo<br />

3. (passi 3, 4, 5, 6) sinistro dietro, spalle linea di ballo, iniziando a girare a destra: con<br />

quattro veloci si devono effettuare 4 semigiri a destra<br />

4. (passo 7) sinistro avanti<br />

Tempo: L L VVVV L<br />

Separation<br />

da eseguire dopo un passo argentino laterale<br />

• cavaliere sinistro avanti; dama destro avanti tagliando la strada al cavaliere<br />

• cavaliere destro avanti + sinistro chiude senza peso; la dama effettua mezzo giro a<br />

sinistra mettendo il sinistro davanti al cavaliere e chiudendo davanti a lui in<br />

posizione spalle linea di ballo<br />

• cavaliere sinistro dietro, spalle contro linea di ballo, spingendo la dama in avanti;<br />

dama destro dietro, spalle linea di ballo<br />

• cavaliere destro di lato; dama sinistro di lato<br />

• cavaliere sinistro spazzola e apre senza peso; dama destro spazzola e apre senza<br />

peso<br />

• SEGUE VENTAGLIO<br />

102


Tempo: L L VV L<br />

Ventaglio<br />

da eseguire dopo un passo argentino laterale<br />

Cavaliere:<br />

1. sinistro avanti in modalita’ twist + destro disegna un cerchio antiorario e va ad<br />

incrociare davanti al sinistro<br />

2. destro avanti in modalita’ twist + sinistro disegna un cerchio antiorario e va ad<br />

incrociare davanti al destro<br />

3. sinistro avanti<br />

4. destro lato<br />

5. sinistro chiude in posizione promenade<br />

Tempo: L L VV L<br />

Ronde<br />

da eseguire dopo i primi tre passi di un giro a destra. Il Cavaliere si trova in posizione<br />

Spalle Linea di Ballo. Da tale posizione esegue i seguenti 12 passi:<br />

Cavaliere:<br />

sinistro dietro, spalle LDB<br />

destro incrocia dietro al sx, spalle LDB<br />

sx avanti, leggermente a lato, preparandosi al Fuori Partner, Fronte contro LDB<br />

dx avanti in Fuori Partner, fronte DC contro LDB. 1/8 di giro a dx fra 3 e 4<br />

sx avanti fronte Centro, 1/8 di giro a dx fra 4 e 5<br />

dx avanti frontr LDB, ¼ di giro a dx fra 5 e 6<br />

sx avanti fronte DP, 1/8 di giro a dx fra 6 e 7<br />

dx avanti fronte Parete, 1/8 di giro a dx fra 7 e 8<br />

sx avanti fronte contro LDB, ¼ di giro a dx fra 8 e 9<br />

dx dietro spalle LDB, cominciare a girare a sx<br />

sx a lato puntando DP, 3/8 di giro a sx fra 10 e 11 (corpo gira meno)<br />

dx chiude al sx fronte DP (corpo completa il giro)<br />

103


CAN CAN<br />

<strong>DA</strong>NZE SOCIALI<br />

POSIZIONE DI PARTENZA:<br />

TEMPO<br />

1 - 8<br />

PESO SUL PIEDE SINISTRO<br />

1 - 8<br />

1 - 6 passo POLKA<br />

(Ci si puo’ disporre anche di fronte su pareti opposte)<br />

1 - 8<br />

DX senza peso apre di lato, chiude, apre, chiude con peso al 4. Il piede<br />

1 - 2 - 3 - 4<br />

apre di tacco e chiude di punta.<br />

5 - 6 - 7 - 8 SX senza peso apre di lato, chiude, apre, chiude con peso al 8.<br />

Saltello sul SX + alzare gamba DX incrociando a SX + battere le mani<br />

1<br />

sotto la gamba DX.<br />

2 Piede DX a terra con peso<br />

3<br />

Saltello sul DX + alzare gamba SX incrociando a DX + battere le mani<br />

sotto gamba SX<br />

4 Piede SX a terra con peso<br />

5 - 6 - 7 - 8 Ripetere da 1 a 4<br />

1 e 2<br />

D<br />

3 e 4 PASSO POLKA in avanti iniziando con il DX S<br />

5 e 6 D<br />

1 - 2 SX avanti con peso + DX batte con peso<br />

3 - 4 SX dietro con peso + DX batte con peso<br />

5 - 6 SX avanti con peso + DX batte con peso<br />

7 - 8 SX dietro con peso + DX batte con peso<br />

SEMIGIRO<br />

con CHASSE’<br />

Giro a DX di 180 gradi facendo perno su gamba DX, portando il peso del<br />

corpo sul piede SX e chiudendo il DX senza peso.<br />

104


<strong>BALLO</strong> DEL COW BOY<br />

POSIZIONE DI PARTENZA:<br />

PESO SUL PIEDE SINISTRO<br />

(Totale passi: 24 in 3 sequenze da 8)<br />

1 - 2 - 3 - 4 Hully Gully a DX battendo il tacco SX verso la parete DX al 4.<br />

5 - 6 - 7 - 8 Hully Gully a SX battendo il tacco SX verso la parete SX al 8.<br />

1 DX avanti con peso<br />

2 SX avanti batte tacco senza peso<br />

3 SX avanti con peso<br />

4 DX avanti batte tacco senza peso verso la parete SX<br />

5 - 6 - 7 - 8 Quattro passi indietro battendo il tacco SX al 8 verso la parete DX<br />

SX – SX incrociando avati al DX, diagonale parete, mimando l’azione del<br />

1 - 2<br />

cavalcare.<br />

3 - 4 DX – DX sul posto<br />

5 SX incrociando davanti al DX in diagonale parete<br />

6 DX sul posto<br />

7 90 gradi a SX facendo perno su gamba SX<br />

Battere io tacco DX lasciando libero il piede DX per poter ripartire<br />

8<br />

dall’inizio.<br />

105


FLAMENCO<br />

POSIZIONE DI PARTENZA:<br />

PESO SUL PIEDE SINISTRO<br />

106<br />

TEMPO<br />

CHA-CHA, 1, 2, 3<br />

CHA-CHA, 1, 2, 3 New York del CHA CHA CHA verso DX<br />

CHA-CHA, 1, 2, 3 New York del CHA CHA CHA verso SX<br />

CHA-CHA, 1, 2, 3 New York del CHA CHA CHA verso DX<br />

New York del CHA CHA CHA verso SX in FLDB<br />

CHA-CHA, 1, 2, 3<br />

(la parete di SX diventa frontale)<br />

CHA-CHA, 1 LOCK indietro di DX<br />

2 SX dietro<br />

3 DX batte<br />

CHA-CHA, 1 LOCK avanti di SX<br />

2 DX avanti<br />

3 SX batte<br />

CHA-CHA, 1 Scalciare o roteare piede DX + 180 gradi a DX senza peso<br />

2 DX avanti<br />

3 SX avanti + DX batte<br />

CHA-CHA, 1 Scalciare o roteare piede SX + 180 gradi a SX senza peso<br />

2 SX avanti<br />

3 DX avanti + SX batte<br />

CHA-CHA, 1 Scalciare o roteare piede DX + 180 gradi a DX senza peso<br />

2 DX avanti<br />

3 SX avanti + DX batte<br />

CHA-CHA, 1 Scalciare o roteare piede SX + 180 gradi a SX senza peso<br />

2 SX avanti<br />

3 DX avanti + SX batte<br />

FARE<br />

2<br />

VOLTE


HULLY GULLY<br />

POSIZIONE DI PARTENZA:<br />

PESO SUL PIEDE DESTRO<br />

1 - 2 - 3 – 4 4 passi a SX alzando la gamba DX al 4.<br />

1 - 2 - 3 – 4 4 passi a DX alzando la gamba SX al 4.<br />

1 - 2 - 3 – 4 4 passi a SX alzando la gamba DX al 4.<br />

1 - 2 - 3 – 4 4 passi indietro; il SX resta libero<br />

Primo Sistema per Proseguire<br />

1 - 2 SX avanti + saltello sul SX<br />

3 - 4 DX avanti + saltello sul DX con giro di 90 gradi a DX<br />

Secondo Sistema per Proseguire<br />

1 SX avanti<br />

2 DX avanti senza peso a fianco del SX<br />

107<br />

TEMPO<br />

1 – 2 – 3 - 4<br />

3 DX avanti col peso + 90 gradi a DX facendo perno su gamba DX<br />

4 SX chiude senza peso<br />

Si possono inserire giri, saltelli, chasse’, ecc.


LIMBO<br />

Questo ballo si divide in due parti. Ogni parte comprende 15 passi<br />

organizzati in tre figure MODULARI che constano rispettivamente di 4, 5, 6<br />

passi. Pertanto si puo’ partire, nel rispetto del brano musicale, da ciascuno<br />

dei quattro passi della prima figura. Noi partiremo con:<br />

PESO SUL PIEDE DESTRO<br />

(Se si vuole inserire la PAUSA e’ obbligatorio partire col piede DX in avanti)<br />

Prima Parte<br />

FIGURA<br />

A<br />

FIGURA<br />

B<br />

FIGURA<br />

C<br />

Seconda Parte<br />

1 SX indietro senza peso<br />

2 SX avanti con peso<br />

3 DX avanti senza peso<br />

4 DX dietro con peso<br />

1-2-3 Come Figura A<br />

4 DX a lato a DX senza peso<br />

5 DX dietro<br />

1-2-3-4 Come Figura B<br />

5 DX chiude sul SX senza peso<br />

6 DX dietro<br />

Sostituire i passi 3A, 3-4B, 3-4-5C con GAMBA DX ALZATA + Battimani (1<br />

volta in A, 2 volte in B, 3 volte in C).<br />

Tra i passi 4 e 5 della figura C, cambiare parete con un giro di 90° a DX.<br />

108


MACARENA<br />

POSIZIONE DI PARTENZA:<br />

PESO SUL PIEDE SINISTRO<br />

109<br />

TEMPO<br />

1, 2, 3, 4<br />

1 e 2 Chasse’ a DX<br />

3 e 4 Chasse’ a SX<br />

1 DX dietro<br />

2 SX dietro<br />

3 DX dietro, di lato, sulla punta (o pianta)<br />

4 SX chiude, di punta (o pianta), con il peso<br />

1 e 2 Passo POLKA avanti di DX<br />

3 e 4 Passo POLKA avanti di SX<br />

1 DX avanti senza peso<br />

2 DX di lato senza peso<br />

3 DX chiude senza peso + piegare le ginocchia<br />

4 Giro a DX di 90 gradi facendo perno su gamba SX e lasciando libero il piede DX


MAMBO 1<br />

POSIZIONE DI PARTENZA:<br />

PESO SUL PIEDE DESTRO<br />

1 e 2 Chasse’ a SX<br />

3 e 4 Chasse’ a DX<br />

5 e 6 Chasse’ a SX<br />

1 e 2 Base dietro<br />

3 e 4 Base avanti<br />

5 e 6 Base avanti + 90 gradi a DX<br />

110<br />

TEMPO<br />

1e2, 3e4, 5e6<br />

E’ possibile ballarlo a coppie disposte in cerchio (maschi dentro) amalgamando numerose<br />

figure semplici.


MAMBO 2<br />

POSIZIONE DI PARTENZA:<br />

PESO SUL PIEDE DESTRO<br />

111<br />

TEMPO<br />

1e2, 3e4, 5e6, 7e8<br />

INTRODUZIONE<br />

1 e 2 Base dietro<br />

3 e 4<br />

INIZIO<br />

Base avanti<br />

1 e 2 DX dietro, SX batte, DX incrocia avanti al SX verso SX<br />

3 e 4 SX di lato, DX incrocia avanti al SX verso SX, SX di lato<br />

Base dietro: al 6 il piede DX non deve chiudere ma deve essere<br />

5 e 6 portato molto avanti oltre il SX, preparandosi ad effettuare un giro a<br />

DX di 180 gradi.<br />

7 e 8 STOP. 180 gradi a DX portando il peso sul SX e facendo PAUSA.<br />

1 e 2 Tre passi dietro<br />

3 e 4 Rock avanti di SX<br />

5 e 6 Passo Polka avanti di DX<br />

7 e 8 Base avanti<br />

Ripartire da INIZIO


MENEHITO<br />

POSIZIONE DI PARTENZA:<br />

AN<strong>DA</strong>TA<br />

RITORNO<br />

PESO SUL PIEDE DESTRO<br />

1 Peso su SX<br />

2 Peso su DX<br />

3 e 4 Chasse’ a SX + 180 gradi a SX<br />

5 e 6 Chasse’ a DX su nuova parete + 180 gradi a DX<br />

7 e 8 Chasse’ a SX su nuova parete (parete iniziale)<br />

1 Peso su DX<br />

2 Peso su SX<br />

3 e 4 Chasse’ a DX + 180 gradi a DX<br />

5 e 6 Chasse’ a SX su nuova parete + 180 gradi a SX<br />

7 e 8 Chasse’ a DX su nuova parete (parete iniziale)<br />

112<br />

TEMPO<br />

1, 2, 3e4, 5e6, 7e8


MERENGUE<br />

POSIZIONE DI PARTENZA:<br />

PESO SUL PIEDE SINISTRO<br />

113<br />

TEMPO<br />

1e2, 3e4, 5e6, 7e8<br />

1 e 2 Chasse’ a DX<br />

3 e 4 Chasse’ a SX<br />

5 e 6 Chasse’ a DX<br />

7 e 8 Chasse’ a SX<br />

1 DX dietro<br />

2 SX batte<br />

1-2-3-4 4 passi avanti camminati iniziando con il DX<br />

5-6-7-8 4 passi dietro camminati iniziando con il DX<br />

1 e 2 Chasse’ a DX<br />

3 e 4 Chasse’ a SX<br />

5 e 6 Chasse’ a DX<br />

7 e 8 Chasse’ a SX<br />

1 DX dietro<br />

2 SX batte<br />

3 e 4 Passo POLKA in avanti di DX<br />

5 e 6 Passo POLKA in avanti di SX<br />

7 e 8 Passo POLKA in avanti di DX + giro di 90 gradi a DX (cambio parete)<br />

1 e 2 e 3 Doppio chasse’ a SX


NOVE PASSI<br />

POSIZIONE DI PARTENZA:<br />

PESO SUL PIEDE SINISTRO<br />

114<br />

TEMPO<br />

1e2, 3e4, 5e6, 7e8<br />

FIGURA INTRODUTTIVA da ripetere 2 volte<br />

1 –2 Alzare gamba DX + (poggiare DX a terra oppure progressione laterale)<br />

3 e 4 Alzare gamba SX + (poggiare SX a terra oppure progressione laterale)<br />

INIZIO<br />

1 * Alzare gamba DX<br />

2 * DX di lato con peso<br />

3 * SX avanti incrociando oltre il DX<br />

4 DX di lato<br />

5 SX dietro incrociando oltre il DX<br />

6 DX di lato<br />

7 180 gradi a DX + SX di lato su nuova parete<br />

8 DX dietro incrociando<br />

9 SX di lato<br />

* i primi tre passi si possono eseguire saltati


PASO DOBLE<br />

POSIZIONE DI PARTENZA:<br />

PESO SUL PIEDE SINISTRO<br />

115<br />

TEMPO<br />

1 – 8<br />

1-2-3-4 4 passi dietro lasciando libero il SX<br />

5-6-7-8 4 passi avanti lasciando libero il DX<br />

1-2-3-4 4 passi dietro lasciando libero il SX<br />

5-6-7-8 4 passi avanti lasciando libero il DX<br />

1-2-3-4 4 passi di lato a DX lasciando libero il SX<br />

5-6-7-8 4 passi di lato a SX lasciando libero il DX<br />

1-2 DX di lato + SX chiude senza peso<br />

3-4 SX di lato + DX chiude senza peso<br />

5-6 DX di lato + SX chiude senza peso<br />

7-8 Battere tacchi o alzarli 2 VOLTE + mandare peso sul SX<br />

1-2 Battere tacco DX avanti 2 VOLTE<br />

3-4 Battere punta DX 2 volte dietro<br />

5 Battere tacco DX avanti<br />

6 Battere punta DX dietro<br />

7 Facendo perno su gamba SX 90 gradi a SX + tacco DX sul posto<br />

Battere tacco DX avanti senza peso. Il peso deve rimanere sul SX per poter<br />

8<br />

ricominciare.


SAMBA<br />

POSIZIONE DI PARTENZA:<br />

PESO SUL PIEDE SINISTRO<br />

116<br />

TEMPO<br />

CHA-CHA, 1, 2, 3<br />

CHA-CHA, 1, 2, 3 New York del CHA CHA CHA verso DX<br />

CHA-CHA, 1, 2, 3 New York del CHA CHA CHA verso SX<br />

CHA-CHA, 1, 2, 3 New York del CHA CHA CHA verso DX<br />

New York del CHA CHA CHA verso SX in FLDB<br />

CHA-CHA, 1, 2, 3<br />

(la parete di SX diventa frontale)<br />

CHA-CHA, 1 LOCK indietro di DX<br />

2 SX dietro<br />

3 DX batte<br />

CHA-CHA, 1 LOCK avanti di SX<br />

2 DX avanti<br />

3 SX batte<br />

CHA-CHA, 1 Scalciare o roteare piede DX + 180 gradi a DX senza peso<br />

2 DX avanti<br />

3 SX avanti + DX batte<br />

CHA-CHA, 1 Scalciare o roteare piede SX + 180 gradi a SX senza peso<br />

2 SX avanti<br />

3 DX avanti + SX batte<br />

CHA-CHA, 1 Scalciare o roteare piede DX + 180 gradi a DX senza peso<br />

2 DX avanti<br />

3 SX avanti + DX batte<br />

CHA-CHA, 1 Scalciare o roteare piede SX + 180 gradi a SX senza peso<br />

2 SX avanti<br />

3 DX avanti + SX batte<br />

FARE<br />

2<br />

VOLTE


SAMBA MARIA<br />

POSIZIONE DI PARTENZA:<br />

PESO SUL PIEDE SINISTRO<br />

1 e 2 Chasse’ a DX<br />

3 e 4 Chasse’ a SX<br />

1 DX avanti senza peso<br />

2 DX dietro<br />

3 DX avanti senza peso<br />

4 DX dietro con peso<br />

5 SX dietro (incrociando dietro il DX) senza peso + battere le mani<br />

6 90 gradi di giro a DX (la parete che era di fronte diventa SX)<br />

117


SIRTAKI<br />

1 SX avanti incrociando oltre il DX<br />

2 DX batte a lato<br />

3 SX avanti incrociando oltre il DX<br />

4 DX batte a lato<br />

1 SX a lato a SX<br />

2 DX avanti<br />

3 SX a lato<br />

4 DX dietro<br />

5 SX a lato<br />

1 DX avanti incrociando oltre il SX<br />

2 SX batte a lato<br />

3 DX avanti incrociando oltre il SX<br />

4 SX batte a lato<br />

1 DX a lato<br />

2 SX avanti<br />

3 DX a lato<br />

4 SX dietro<br />

5 DX a lato<br />

POSIZIONE DI PARTENZA:<br />

Disporsi in cerchio o in centri concentrici<br />

PESO SUL PIEDE DESTRO<br />

118


TARANTELLA 1<br />

1e2e3 – 4<br />

1e2e3 – 4<br />

1e2e3 – 4<br />

POSIZIONE DI PARTENZA:<br />

PESO SUL PIEDE DESTRO<br />

Chasse’ a SX da 1 a 3 + passo 4 senza “e” alzando la gamba DX<br />

119<br />

O P P U R E<br />

Eseguire i passi 1, 2, 3 senza chasse’, come Lenti + 4<br />

Chasse’ a DX da 1 a 3 + passo 4 senza “e” alzando la gamba SX<br />

O P P U R E<br />

Eseguire i passi 1, 2, 3 senza chasse’, come Lenti + 4<br />

Chasse’ a SX da 1 a 3 + passo 4 senza “e” alzando la gamba DX<br />

O P P U R E<br />

Eseguire i passi 1, 2, 3 senza chasse’, come Lenti + 4<br />

1 DX dietro<br />

2 SX batte<br />

3e4 Passo POLKA avanti di DX<br />

5e6 Passo POLKA avanti di SX<br />

7e8 Passo POLKA avanti di DX + un giro a DX di almeno 90 gradi


TARANTELLA 2<br />

1 – 8<br />

1, 2, 3, 4<br />

POSIZIONE DI PARTENZA:<br />

PESO SUL PIEDE DESTRO<br />

Progressione laterale SX: SX di lato + DX che chiude<br />

ATTENZIONE: Il piede DX prende il peso del corpo sui passi 2, 4, 6.<br />

Rimane libero sul passo 8.<br />

Progressione laterale DX. Tale progressione puo’ avvenire in due modi:<br />

- con chasse’: 1 e 2 e 3, 4<br />

- con 4 passi lenti: 1, 2, 3, 4.<br />

IN ENTRAMBI I CASI IL PASSO 4 CONSISTE NELL’ALZARE IL<br />

PIEDE SX DIETRO LA GAMBA DX, TOCCANDOLO CON LA MANO<br />

DX<br />

5 SX a terra + 90 gradi a DX<br />

6 Alzare ginocchio DX<br />

7 DX a terra<br />

8 Alzare ginocchio SX<br />

120


TARANTELLA 3<br />

POSIZIONE DI PARTENZA:<br />

1 – 2<br />

PESO SUL PIEDE SINISTRO<br />

Formare due gruppi e disporsi su pareti opposte<br />

Alzare gamba DX + DX di lato con peso<br />

3 – 4 Alzare gamba SX + SX di lato con peso<br />

5 – 6 Alzare gamba DX + DX di lato con peso<br />

1-2-3-4 Passo SIRTAKI (SX incrocia davanti al DX + DX batte) 2 VOLTE<br />

5-6 STOP (SX di lato con peso)<br />

1-2-3-4 Passo SIRTAKI (DX incrocia davanti al SX + SX batte) 2 VOLTE<br />

5-6<br />

1e2<br />

STOP (DX di lato con peso)<br />

3e4 Passo POLKA SX + DX + SX<br />

5e6<br />

7 180 gradi a SX con peso su DX. Il giro si puo’ eseguire con i passi 7 + 8<br />

8 Peso su SX di lato.<br />

121


TIBURON<br />

POSIZIONE DI PARTENZA:<br />

PESO SUL PIEDE SINISTRO<br />

122<br />

TEMPO<br />

1, 2, 3, 4<br />

DX apre di lato senza peso (1), chiude (2), apre (3),<br />

1-2-3-4<br />

chiude con peso (4)<br />

SX apre di lato senza peso (1), chiude (2), apre (3),<br />

1-2-3-4<br />

chiude con peso (4)<br />

1-2-3-4 DX tacco - tacco avanti + punta punta dietro<br />

1-2 DX tacco avanti + punta dietro<br />

STANDO<br />

SUL<br />

POSTO<br />

3-4 DX avanti + SX a lato senza peso<br />

1-2 SX avanti + alzare gamba DX + battere mani<br />

1-2-3-4 HULLY GULLY Dietro con SX cha al 4 incrocia davanti al DX senza peso<br />

1-2 SX avanti + DX che incrocia dietro senza peso DOPPIO<br />

3-4 DX dietro + SX che incrocia avanti senza peso<br />

INCROCIO<br />

1-2 Giro a SX di 90 gradi facendo perno su gamba SX + DX senza peso<br />

1-2-3-4 Hully Gully a DX<br />

1-2-3-4 Hully Gully a SX<br />

1-2-3-4 Hully Gully dietro con SX cha al 4 incrocia davanti al DX senza peso<br />

1-2 SX avanti + DX che incrocia dietro senza peso DOPPIO<br />

3-4 DX dietro + SX che incrocia avanti senza peso<br />

INCROCIO<br />

1-2 Giro a SX di 90 gradi facendo perno su gamba SX + DX senza peso


TWIST<br />

POSIZIONE DI PARTENZA:<br />

PESO SUL PIEDE SINISTRO<br />

1–2-3-4 DX di lato senza peso e chiude, a lato e chiude con peso<br />

1–2-3-4 SX di lato senza peso e chiude, a lato e chiude con peso<br />

1 Tacco DX avanti + PAUSA<br />

2 Punta DX dietro + PAUSA<br />

1-2-3-4 4 passetti avanti<br />

CON IL PESO SUL SX<br />

1-2<br />

Scalciare 2 volte il DX avanti + 90 gradi di giro a DX poi ripartire<br />

123


<strong>DA</strong>NZE FOLK Comprende tre discipline:<br />

POLKA<br />

MAZZURCA<br />

TANGO o FOX (secondo le regioni)<br />

<strong>BALLO</strong> <strong>DA</strong> <strong>SALA</strong> Comprende tre discipline:<br />

VALZER LENTO<br />

TANGO<br />

FOX TROT<br />

Suddivisione dei balli<br />

<strong>LISCIO</strong> <strong>UNIFICATO</strong> Comprende tre discipline:<br />

POLKA<br />

MAZURCA<br />

VALZER VIENNESE<br />

<strong>DA</strong>NZE STAN<strong>DA</strong>RD Comprende cinque discipline:<br />

VALZER INGLESE (lento)<br />

TANGO SLOW<br />

FOX QUIC<br />

STEP<br />

VALZER VIENNESE<br />

LATINO AMERICANE Comprende cinque discipline:<br />

RUMBA<br />

PASO DOBLE<br />

CHA CHA CHA<br />

SAMBA<br />

JAIVE<br />

<strong>DA</strong>NZE CARAIBICHE Comprende tre discipline:<br />

MERENGUE<br />

SALSA<br />

MAMBO<br />

<strong>DA</strong>NZE JAZZ Comprende sei discipline:<br />

BOOGIE WOOGIE<br />

ROCK’N’ROOL<br />

TWIST<br />

DISCO <strong>DA</strong>NCE<br />

BLUES<br />

CHARLESTON<br />

124


<strong>BALLO</strong> <strong>DA</strong> <strong>SALA</strong> - PROGRAMMI OBBLIGATORI<br />

CLASSE B<br />

Sono vietati filk o calcetti. E' vietato muovere la testa o appoggiarla sulla spalla del partner.<br />

VALZER LENTO<br />

giro a destra<br />

passo di cambio di piede destro<br />

prima o seconda versione<br />

giro a sinistra<br />

passo di cambio di piede sinistro<br />

giro naturale spin (9 passi) girato meno e terminato fdc<br />

giro a sx (aperto o chiuso)<br />

cambio di piede sinistro (aperto o chiuso)<br />

esitation<br />

cambio di piede sx (aperto o chiuso)<br />

TANGO<br />

passo laterale progressivo SQQS<br />

passo di piede destro S<br />

giro a sinistra aperto QQSQQS<br />

2 - 3- 4 del passo argentino laterale QQS<br />

promenade aperta SQQS<br />

argentino chiuso QQ<br />

medio corte QQS<br />

FOX TROT<br />

giro a destra con pivot SQQSS<br />

doppio chassè a sx girato a dx QQQQ<br />

1-4 greca angolata SSQQ<br />

giro a sx SSSSQQ<br />

1-3 innominata SQQ<br />

125


<strong>LISCIO</strong> <strong>UNIFICATO</strong> - PROGRAMMI OBBLIGATORI<br />

CLASSE B<br />

Il programma non può essere variato. Sono vietati i movimenti di testa. E' possibile partire<br />

durante l'introduzione, usando una delle figure inserite nel programma.<br />

MAZURCA<br />

1-2-3 camminata progressiva 1<br />

4-5-6 camminata bilaterale 1<br />

1 - 2 - 3 camminata progressiva 1<br />

giro a dx 2<br />

giro a dx 2<br />

4-5-6 camminata bilaterale 1<br />

1 - 2 - 3 camminata progressiva 1<br />

4-5-6 camminata bilaterale 1<br />

giro a sx 2<br />

giro a sx 2<br />

1 - 2 - 3 camminata progressiva 1<br />

passo stop 1<br />

126<br />

totale battute 16<br />

totale battiti 48<br />

POLCA<br />

giro a destra 2<br />

doppio chassè sincopato girato a dx 4<br />

giro a dx 1<br />

cambio indietro di dx 1<br />

giro a sx 2<br />

doppio chassè sincopato girato a sx 4<br />

giro a sx 1<br />

cambio avanti di dx 1<br />

totale battute 16<br />

totale battiti 32<br />

VALZER VIENNESE<br />

giro a destra (eseguito 3 volte 3 1/2) 7<br />

cambio all'indietro di sx 1<br />

giro a sinistra (eseguito 3 volte 3 1/2) 7<br />

cambio avanti di dx 1<br />

totale battute 16<br />

totale battiti 48


categoria<br />

CATEGORIE e CLASSI di COMPETIZIONE<br />

età<br />

(anni)<br />

danze standard + latino-americane<br />

127<br />

classi<br />

preagonismo agonismo<br />

juveniles 1 6 - 9 livelli 1° - 2° - 3° - classe D C B<br />

juveniles 2 10 - 11 livelli 1° - 2° - 3° - classe D C B<br />

juniors 1 12 - 13 livelli 1° - 2° - 3° - classe D C B A<br />

juniors 2 14 - 15 livelli 1° - 2° - 3° - classe D C B A I (internaz.)<br />

youth 16 - 18 livelli 1° - 2° - 3° - classe D C B A I (internaz.)<br />

adulti 1 19 - 27 livelli 1° - 2° - 3° - classe D C B A<br />

adulti 2 28 - 34 livelli 1° - 2° - 3° - classe D C B A<br />

adulti 19 - 34 A1 + I (internaz.)<br />

seniors 1 35 - 45 livelli 1° - 2° - 3° - classe D C B A<br />

seniors 2 46 - 55 livelli 1° - 2° - 3° - classe D C B A A1<br />

seniors 3<br />

seniors I<br />

(intern.)<br />

56 e<br />

oltre<br />

livelli 1° - 2° - 3° - classe D C B A<br />

35/oltre I (internaz.)<br />

Ogni atleta ha la facoltà di iniziare la propria attività agonistica nella classe che<br />

preferisce, compresa la classe A. Le classi A1 e I sono considerate di merito.<br />

juveniles 1 il componente più anziano della coppia ha da 6 a 9 anni<br />

juveniles 2 il componente più anziano della coppia ha da 10 a 11 anni<br />

juniors 1 il componente più anziano della coppia ha da 12 a 13 anni<br />

juniors 2 il componente più anziano della coppia ha da 14 a 15 anni<br />

youth il componente più anziano della coppia ha da 16 a 18 anni<br />

adulti 1 il componente più anziano della coppia ha tra i 19 e i 27 anni<br />

adulti 2 il componente più anziano della coppia ha tra i 28 e i 34 anni<br />

adulti<br />

seniors 1<br />

seniors 2<br />

un componente della coppia ha da 19 a 34 anni (Solo classi A1 e<br />

Internazionale)<br />

Per le competizioni nazionali, il componente più anziano della coppia<br />

deve avere un'età compresa fra i 35 e i 45 anni, mentre il più giovane<br />

deve essere almeno nel 30° anno. Qualora il più giovane abbia meno di<br />

30 anni, dovrà competere nella categoria ADULTI 2.<br />

Per la classe I (internazionale) la categoria si intende 'over 35':<br />

cavaliere e dama devono essere almeno nel 35° anno di età per poter<br />

partecipare a campionati e gare internazionali.<br />

il componente più anziano della coppia deve avere tra i 46 e i 55 anni,<br />

ed il più giovane deve essere almeno nel 35° anno di età. Al momento


seniors 3<br />

seniors I<br />

del tesseramento, la coppia può optare di gareggiare nella categoria<br />

del partner più giovane.<br />

il componente più anziano della coppia deve avere una età da 56 anni<br />

in su, ed il più giovane deve essere almeno nel 45° anno di età. Al<br />

momento del tesseramento, la coppia può optare di gareggiare nella<br />

categoria del partner più giovane.<br />

Per la classe I (internazionale) la categoria si intende 'over 35':<br />

cavaliere e dama devono essere almeno nel 35° anno di età per poter<br />

partecipare a campionati e gare internazionali. Se la dama non ha<br />

compiuto il 35° anno di età non può rappresentare l'Italia nelle<br />

competizioni internazionali.<br />

danze internazionali<br />

Il settore Danze Internazionali, nel nuovo Regolamento dell'Attività Sportiva della FIDS, si<br />

articola in tre discipline:<br />

1. Danze Freestyle<br />

2. Danze Jazz<br />

3. Danze Tradizionali internazionali<br />

Le categorie delle danze internazionali variano da una disciplina all'altra, e, all'interno di<br />

una stessa disciplina, fra un ballo e l'altro. Nel rinviare al Regolamento per una visione<br />

complessiva, riporto le tabelle più significative per le esigenze del vasto pubblico.<br />

danze freestyle<br />

(disco dance, disco freestyle, dance show, electric boogie, hip hop, swing dance, disco<br />

show, carattere e folk etnico, hustle &disco swing/fox)<br />

categoria età (anni)<br />

128<br />

classi<br />

preagonismo agonismo<br />

juveniles 1 6 - 7 livello 3° C B A<br />

juveniles 2 8 - 9 livello 3° C B A<br />

juveniles 3 10 - 11 livello 3° C B A<br />

children/IDO 6 - 11 Internazionale<br />

juniors 1 12 - 13 livello 3° C B A<br />

juniors 2 14 - 15 livello 3° C B A<br />

juniors IDO 12 - 15 Internazionale<br />

youth 16 - 18 livello 3° C B A<br />

adulti 19 - 34 livello 3° C B A<br />

adulti/IDO 16/oltre Internazionale<br />

seniors 35/oltre livello 3° C B A<br />

danze jazz<br />

rock 'n' roll tecnico


categoria età (anni)<br />

129<br />

classi<br />

preagonismo agonismo<br />

juveniles 6 - 9 livello 3° C B A<br />

juveniles 10 - 12 livello 3° C B A<br />

juniors 1 13 - 15 livello 3° C B A<br />

youth 16 - 18 livello 3° C B A<br />

adulti 19 - 34 livello 3° C B A<br />

categoria età (anni)<br />

danze jazz<br />

boogie woogie<br />

classi<br />

preagonismo agonismo<br />

juveniles 1 6 - 9 livello 3° C B A<br />

juveniles 2 10 - 12 livello 3° C B A<br />

juniors 13 - 15 livello 3° C B A<br />

juniors/WRRC2 fino a 17 internazionale/WRRC<br />

main<br />

class/WRRC<br />

oltre 14 internazionale/WRRC<br />

youth 16 - 18 livello 3° C B A<br />

adulti 19 - 34 livello 3° C B A<br />

senior/WRRC + 36/+41 internazionale/WRRC<br />

categoria età (anni)<br />

danze tradizionali internazionali<br />

danze caraibiche<br />

juveniles 6 - 11 livelli 1° - 2° - 3° B A<br />

juniors 12 - 15 livelli 1° - 2° - 3° B A<br />

youth 16 - 18 livelli 1° - 2° - 3° B A<br />

adulti 19 - 34 livelli 1° - 2° - 3° B A<br />

senior 35 - 45 (*) livelli 1° - 2° - 3° B A<br />

classi<br />

preagonismo agonismo<br />

GE/IDO 16 - 45 Internazionale<br />

seniors 2 46/oltre livelli 1° - 2° - 3° B A<br />

(*) dama: minimo 30 anni<br />

danze tradizionali internazionali


categoria età (anni)<br />

tango argentino<br />

junior 12 - 15 livelli 1° - 2° - 3° B A<br />

youth 16 - 18 livelli 1° - 2° - 3° B A<br />

adulti 19 - 34 livelli 1° - 2° - 3° B A<br />

senior 35 - 45 (*) livelli 1° - 2° - 3° B A<br />

130<br />

classi<br />

preagonismo agonismo<br />

adulti/IDO 16 - 45 Internazionale<br />

seniors 2 46/oltre livelli 1° - 2° - 3° B A<br />

(*) dama minimo 30 anni<br />

mix dance 1 (mazurka, valzer, polka)<br />

mix dance 2 (valzer lento, tango, fox trot)<br />

categoria età (anni)<br />

junior 12 - 15<br />

danze tradizionali internazionali<br />

B A<br />

youth 16 - 18 B A<br />

adulti 19 - 34 B A<br />

senior 35/oltre B A<br />

adulti/IDO 16 - 45 Internazionale<br />

danze tradizionali nazionali:<br />

<strong>BALLO</strong> <strong>DA</strong> <strong>SALA</strong>, <strong>LISCIO</strong> <strong>UNIFICATO</strong>, <strong>LISCIO</strong> PIEMONTESE<br />

categoria età (anni)<br />

preagonismo<br />

classi<br />

agonismo<br />

juveniles 1 6 - 9 livelli 1° - 2° - 3° B A<br />

juveniles 2 10 - 11 livelli 1° - 2° - 3° B A<br />

juniors 1 12 - 13 livelli 1° - 2° - 3° B A<br />

juniors 2 14 - 15 livelli 1° - 2° - 3° B A<br />

youth 16 - 18 livelli 1° - 2° - 3° B A<br />

adulti 1 19 - 27 livelli 1° - 2° - 3° B A<br />

adulti 2 28 - 34 livelli 1° - 2° - 3° B A<br />

seniors 1 35 - 45 livelli 1° - 2° - 3° B A<br />

seniors 2 46 - 55 livelli 1° - 2° - 3° B A


seniors 3 56 e oltre livelli 1° - 2° - 3° B A<br />

La classe A è considerata di merito.<br />

Per la classe B l'avanzamento in classe A avviene tenendo conto del solo risultato<br />

ottenuto al Campionato Italiano (con la permanenza massima di 2 stagioni agonistiche)<br />

con le seguenti modalità:<br />

• i primi 6 classificati passano in classe A nel caso abbiano partecipato fino a 24<br />

coppie.<br />

• i primi 12 classificati passano in classe A nel caso abbiano partecipato da 25 a 48<br />

coppie.<br />

• i primi 24 classificati passano in classe A nel caso abbiano partecipato oltre 48<br />

coppie.<br />

definizione delle categorie<br />

juveniles 1 il componente più anziano della coppia ha da 6 a 9 anni<br />

juveniles 2 il componente più anziano della coppia ha da 10 a 11 anni<br />

juniors 1 il componente più anziano della coppia ha da 12 a 13 anni<br />

juniors 2 il componente più anziano della coppia ha da 14 a 15 anni<br />

youth il componente più anziano della coppia ha da 16 a 18 anni<br />

adulti 1 un componente della coppia ha da 19 a 27 anni<br />

adulti 2 un componente della coppia ha da 28 a 34 anni<br />

seniors 1<br />

seniors 2<br />

seniors 3<br />

categoria<br />

il componente più anziano della coppia deve avere tra i 35 e i 45 anni,<br />

ed il più giovane deve essere almeno nel 30° anno di età. Qualora il più<br />

giovane abbia meno di 30 anni, la coppia dovrà competere nella<br />

categoria Adulti 2.<br />

il componente più anziano della coppia deve avere tra i 46 e i 55 anni,<br />

ed il più giovane deve essere almeno nel 35° anno di età. Qualora il più<br />

giovane abbia meno di 35 anni, la coppia dovrà competere nella<br />

categoria Senior 1.<br />

il componente più anziano della coppia deve avere una età da 56 anni<br />

in su, ed il più giovane deve essere almeno nel 45° anno di età.<br />

Qualora il più giovane abbia meno di 45 anni, la coppia dovrà<br />

competere nella categoria Senior 2.<br />

età<br />

(anni)<br />

danze tradizionali nazionali:<br />

<strong>DA</strong>NZE FOLK ROMAGNOLE<br />

juveniles 1 6 - 9 livelli 1° - 2° - 3° C<br />

juveniles 2 10 - 11 livelli 1° - 2° - 3° C B<br />

131<br />

classi<br />

preagonismo agonismo<br />

juniors 1 12 - 13 livelli 1° - 2° - 3° C B A<br />

juniors 2 14 - 15 livelli 1° - 2° - 3° C B A


youth 16 - 18 livelli 1° - 2° - 3° C B A<br />

adulti 1 19 - 27 livelli 1° - 2° - 3° C B A<br />

adulti 2 28 - 34 livelli 1° - 2° - 3° C B A<br />

generale 19/oltre A1 (*)<br />

seniors 1 35 - 45 livelli 1° - 2° - 3° C B A<br />

seniors 2 46 - 55 livelli 1° - 2° - 3° C B A<br />

(*) La classe A1 è di merito.<br />

<strong>DA</strong>NZE ARTISTICHE<br />

vedi Regolamento dell'Attività Sportiva (decorrenza 1.1.2003)<br />

<strong>DA</strong>NZE A SQUADRE<br />

vedi Regolamento dell'Attività Sportiva (decorrenza 1.1.2003)<br />

132


SOMMARIO<br />

IL <strong>BALLO</strong>: metodi e tecniche di base .................................... 2<br />

Il principiante ................................................................................. 2<br />

La presa del Cavaliere ................................................................... 2<br />

La presa della dama ...................................................................... 3<br />

La camminata ................................................................................ 3<br />

La camminata in avanti (UOMO) ............................................................................... 3<br />

Distribuzione dei pesi nella camminata ...................................................................... 4<br />

Punti da ricordare sono: ............................................................................................. 4<br />

La camminata all'indietro (Dama) .............................................................................. 4<br />

Punti da ricordare sono: ............................................................................................. 5<br />

Portamento alternativo per la dama e consigli per i principianti .................................. 6<br />

Movimento contrario del corpo ...................................................... 6<br />

Posizione di movimento contrario del corpo .................................. 7<br />

Azione dei piedi ............................................................................. 7<br />

Elevazione ed abbassamento ....................................................... 9<br />

Quantita’ del giro ......................................................................... 11<br />

Allineamento ................................................................................ 12<br />

Inclinazioni ................................................................................... 12<br />

L'importanza di una buona guida ................................................. 13<br />

Riassunto di alcuni termini tecnici usati nella descrizione ........... 15<br />

NOZIONI FON<strong>DA</strong>MENTALI SUL <strong>BALLO</strong> ........................... 19<br />

Balli lungo le pareti e Balli sul posto ............................................ 19<br />

Balli che si eseguono girando sulla pista lungo le pareti: ......................................... 19<br />

Balli che si eseguono in un settore della pista: ......................................................... 19<br />

Balli con figure camminate sul posto: ....................................................................... 19<br />

L’allineamento ............................................................................. 20<br />

Come si contano i passi .............................................................. 21<br />

Tecniche di Tango e Valzer ......................................................... 22<br />

Inclinazioni e Giri ..................................................................................................... 22<br />

MCC, PMCC, FP ......................................................................... 23<br />

Come avviene il Movimento Contrario del Corpo ..................................................... 23<br />

La Posizione Movimento Contrario del Corpo .......................................................... 24<br />

Fuori Partner ........................................................................................................... 24<br />

Passo Base ............................................................................................................. 24<br />

La Musica ................................................................................................................ 25<br />

La Quadratura ......................................................................................................... 26<br />

La Guida nelle Danze Standard e nel Ballo da Sala: ................................................ 27<br />

L'Allievo ................................................................................................................... 27<br />

Regole d'Oro ........................................................................................................... 29<br />

Chi comanda all'interno della coppia? ..................................................................... 29<br />

Si puo’ parlare durante il ballo per concordare le figure? ......................................... 29<br />

Come intendersi: ..................................................................................................... 30<br />

La camminata .......................................................................................................... 30<br />

133


Mani braccia e spalle (Cavaliere) ............................................................................. 31<br />

Mani braccia e spalle (Dama) .................................................................................. 31<br />

LA STORIA DEI <strong>BALLI</strong> ....................................................... 32<br />

La Storia della MAZURKA ........................................................... 32<br />

La Storia della POLKA ................................................................. 34<br />

La Storia del VALZER ................................................................. 36<br />

LE ORIGINI ............................................................................................................. 36<br />

FORTUNA DEL VALZER ........................................................................................ 38<br />

La Storia del FOX-TROT ............................................................. 42<br />

La Storia del TANGO ................................................................... 44<br />

<strong>BALLO</strong> <strong>DA</strong> <strong>SALA</strong> ................................................................ 51<br />

Ballo da Sala: FOX TROT ................................................... 52<br />

Il programma del Fox Trot ........................................................... 53<br />

Le figure del Fox Trot .................................................................. 53<br />

Balance’ ruotato a sinistra (giro a sx a perno) .......................................................... 54<br />

Chasse’ progressivo ................................................................................................ 55<br />

Giro a destra con pivot............................................................................................. 56<br />

Giro a sinistra aperto ............................................................................................... 57<br />

Giro naturale SPIN (Metodo M.° ROLANDO) ........................................................... 58<br />

Greca angolata (Metodo M.° ROLANDO) ................................................................ 59<br />

Innominata .............................................................................................................. 60<br />

Ballo da Sala: TANGO ........................................................ 61<br />

Le regole generali del Tango ....................................................... 61<br />

Amalgamazioni del Tango da Sala .............................................. 62<br />

Amalgamazione 1 (per principianti) ......................................................................... 62<br />

Amalgamazione 2 .................................................................................................... 62<br />

Amalgamazione 3 .................................................................................................... 62<br />

Amalgamazione 4 .................................................................................................... 62<br />

Le figure del Tango ...................................................................... 63<br />

Passo Argentino ...................................................................................................... 63<br />

Passo Argentino Laterale ........................................................................................ 64<br />

Promenade Chiusa .................................................................................................. 65<br />

Promenade con Pivot .............................................................................................. 66<br />

Medio Corte’ ............................................................................................................ 67<br />

Promenade Aperta .................................................................................................. 68<br />

Bandiera (cavaliere) ................................................................................................ 69<br />

Bandiera (dama) ...................................................................................................... 70<br />

Abanera di piede Sinistro ......................................................................................... 71<br />

Chiocciola ............................................................................................................... 72<br />

Passo Laterale Progressivo ..................................................................................... 73<br />

Giro a Sinistra Aperto .............................................................................................. 74<br />

Medio Corte’ Girato ................................................................................................. 75<br />

Pivot Esterno ........................................................................................................... 76<br />

Passo Argentino Chiuso .......................................................................................... 77<br />

Giro a Sinistra Chiuso .............................................................................................. 78<br />

Promenade Chiusa con Chasse’ ............................................................................. 79<br />

Meyer ...................................................................................................................... 80<br />

134


Pivots a Destra ........................................................................................................ 81<br />

Ballo da Sala: VALZER LENTO .......................................... 82<br />

Amalgamazione 1 (per principianti) ............................................. 82<br />

Le regole generali del Valzer Lento ............................................. 82<br />

Le figure del Valzer Lento ............................................................ 83<br />

Giro Naturale Chiuso ............................................................................................... 83<br />

Passo di Cambio dal Giro Naturale al Giro Rovescio ............................................... 84<br />

Giro Rovescio Chiuso .............................................................................................. 85<br />

Passo di Cambio dal Giro Rovescio al Giro Naturale ............................................... 86<br />

<strong>LISCIO</strong> <strong>UNIFICATO</strong> ............................................................ 87<br />

Liscio unificato: MAZURKA ................................................. 88<br />

Le figure della Mazurka ............................................................... 88<br />

Figure Libere: MAZURKA ............................................................ 89<br />

Partenza Avanti Dietro ............................................................................................. 89<br />

Figure su quarta frase musicale ............................................................................... 89<br />

Bilaterale girata ....................................................................................................... 89<br />

Liscio unificato: POLKA ...................................................... 90<br />

Le figure della Polka .................................................................... 90<br />

Figure Libere: POLKA ................................................................. 91<br />

Apertura in Promenade ........................................................................................... 91<br />

Giri simultanei in Promenade ................................................................................... 91<br />

Polka camminata ..................................................................................................... 91<br />

Liscio unificato: VALZER VIENNESE ................................. 92<br />

Le regole generali del Valzer Viennese ....................................... 93<br />

Amalgamazione ........................................................................... 93<br />

Le figure del Valzer Viennese ...................................................... 93<br />

Giro Naturale (tre giri e mezzo) ................................................................................ 94<br />

Cambio Indietro di Piede Sinistro ............................................................................. 95<br />

Giro Rovescio (tre giri e mezzo) .............................................................................. 96<br />

Cambio in Avanti di Piede Sinistro ........................................................................... 97<br />

FIGURE LIBERE ................................................................. 98<br />

Figure Libere: BEGUINE ............................................................. 98<br />

La tecnica della Beguine ......................................................................................... 98<br />

Programma Italiano di Beguine ................................................................................ 98<br />

Figure Libere: FOX TROT ......................................................... 100<br />

Pendolo ................................................................................................................. 100<br />

Giro Dama in Promenade ...................................................................................... 100<br />

Giri simultanei in Promenade ................................................................................. 100<br />

Figure Libere: MAMBO .............................................................. 101<br />

Base naturale Cavaliere (la dama esegue i movimenti contrari): ............................ 101<br />

Programma Italiano di Mambo ............................................................................... 101<br />

Figure Libere: TANGO ............................................................... 102<br />

CASQUE’ contro la linea di ballo seguito da 2,3,4 del passo argentino laterale ..... 102<br />

CASQUE’ da fermi dopo una figura aperta ............................................................ 102<br />

Doppio Pivot .......................................................................................................... 102<br />

135


Separation ............................................................................................................. 102<br />

Ventaglio ............................................................................................................... 103<br />

Ronde ................................................................................................................... 103<br />

<strong>DA</strong>NZE SOCIALI ............................................................... 104<br />

CAN CAN .................................................................................. 104<br />

<strong>BALLO</strong> DEL COW BOY ............................................................. 105<br />

FLAMENCO ............................................................................... 106<br />

HULLY GULLY .......................................................................... 107<br />

LIMBO ....................................................................................... 108<br />

MACARENA .............................................................................. 109<br />

MAMBO 1 .................................................................................. 110<br />

MAMBO 2 .................................................................................. 111<br />

MENEHITO ................................................................................ 112<br />

MERENGUE .............................................................................. 113<br />

NOVE PASSI ............................................................................. 114<br />

PASO DOBLE ........................................................................... 115<br />

SAMBA ...................................................................................... 116<br />

SAMBA MARIA .......................................................................... 117<br />

SIRTAKI ..................................................................................... 118<br />

TARANTELLA 1 ........................................................................ 119<br />

TARANTELLA 2 ........................................................................ 120<br />

TARANTELLA 3 ........................................................................ 121<br />

TIBURON .................................................................................. 122<br />

TWIST ....................................................................................... 123<br />

Suddivisione dei balli ........................................................ 124<br />

SOMMARIO ...................................................................... 133<br />

136

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